Sped. in Ap. - 45% - art 2 Comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Palermo ÂŤTaxe percueÂť - Tassa riscossa - Filiale Palermo
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Gli itinerari di Sikania: passeggiate siciliane 2 The itineraries of Sikania: Sicilian walks 2 Sui Nebrodi, da Ficarra a Gioiosa Marea > On the Nebrodi, from Ficarra to Gioiosa Marea
Rubriche Surveys pag. 2 In breve > Briefly pag. 8 Libri > Books pag. 12 AttualitĂ > News
Week-end pag. 50 Notti di musica in Val di Noto > Music nights in Val di Noto pag. 52 Tutti i sapori del Mediterraneo > All the flavours of the Mediterranean
I consigli di Sikania Sikania advices pag. 54 Dove mangiare > Where to eat pag. 55 Dove dormire > Where to sleep pag. 56 Albergo > Hotel Cave Bianche Hotel
pag. 59 Lo scaffale di Sikania > Platone segugio e i delitti della Monade di Silvio Aparo
Copertina > Cover: ph. Alessandro Tornambè > Gioiosa Marea
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IN BREVE>BRIEFLY
Bambini a Mondello A Mondello (Pa), quest’estate, l’Immobiliare Italo Belga ha messo a punto un calendario di intrattenimento per i proprio ospiti più giovani. Sulle due spiagge attrezzate di Valdesi e della Sirenetta, i bambini possono seguire laboratori gratuiti di manipolazione, pittura, burattini, danza brasiliana ecc., ma anche corsi di inglese, musica e altro (questi ultimi a pagamento). I calendari degli incontri sono affissi in spiaggia, per informazioni ed eventuali iscrizioni basta rivolgersi alle biglietterie.
Children in Mondello > In Mondello (Palermo), this summer, the youngest guests of the beach will have the chance to enjoy an entertainment program, arranged by the Immobiliare Italo Belga. On the two equipped beaches of Vandesi and Sirenetta, there will be wokshops for children dedicated to painting, the creation of puppets and so on, as well as modelling and music courses (the latter are on payment). The schedule of the workshop is displayed on the beach, for information please contact the ticket offices.
Contaminazioni jazz per Torre del Pino Jeiquadro è il nome delle serate che Torre del Pino (Ficarazzi-Ct) dedica al jazz e alle sue contaminazioni, miscelando buona musica e buon cibo. Così, dopo una cena in serenità, ecco che il 31 luglio si potrà assistere al concerto del quintetto siciliano Dino Rubino, mentre il 21 agosto sarà la volta del Meditaçao Quartet con un omaggio al Brasile cantato da Chiara Orlando (foto) e suonato anche dal contrabbasso di Pietro Ciancaglini. Informazioni: tel. 095 279557 - 339 1274281; www.torredelpino.it jeiquadro@gmail.com
Jazz contaminations for Torre del Pino > Jeiquadro is the name of the series of soirees that Torre del Pino (Ficarazzi-Catania province) is devoting to jazz and its contaminations, blending good music and good food. So, after a relaxing dinner, on 31 July you can assist at the concert of the Dino Rubino Sicilian quintet, while on 21 August it will be the turn of the Meditaçao Quartet with a tribute to Brazil sung by Chiara Orlando (photo) and also played by the double-bass of Pietro Ciancaglini. Information: tel. 095 279557 - 339 1274281; www.torredelpino.it - jeiquadro@gmail.com
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Canto Gregoriano L’Abbazia di San Martino delle Scale (Palermo) e l’Associazione Musicale Coro Cum Jubilo organizzano dal 23 al 26 luglio il VI Corso di Canto Gregoriano, rivolto a professionisti del canto e semplici curiosi, che si terrà presso l’Abbazia. Per informazioni: Giovanni Scalici, tel. 328 8817225
Gregorian Chant From 23 to 26 July the Abbey of San Martino delle Scale (Palermo) and the Cum Jubilo Musical Choir Association are organizing the 6th Gregorian Chant Course for professional singers and people who are simply curious, to be held at the Abbey. For information: Giovanni Scalici, tel. 328 8817225
IN BREVE>BRIEFLY
Migneco europeo a Taormina “Di un Migneco che si colloca tra Van Gogh e Bacon vuol essere testimonianza la mostra che non mancherà di mettere in rilievo i rapporti del siciliano con gli altri artisti di “corrente”. Un Migneco certamente “isolano”, ma per nulla “isolato”, che conosce la povertà di chi, per cena, sbuccia un limone, ma sa dialogare, ad armi pari, con l’arte europea”. Così la presentazione di Migneco europeo, la bella mostra che si inaugura il 20 luglio alla Chiesa del Carmine di Taormina (Me). Fino al 1° novembre con oriario 10.30-12.30, 17-21; lunedì chiuso. Biglietto intero € 6,50. Informazioni: tel. 0942 21142
European Migneco > “The exhibition is a testimony to a Migneco somewhere between Van Gogh and Bacon. It will also highlight relations between the Sicilian artist and other ‘current’ artists. Certainly an ‘island’ Migneco, but not at all ‘isolated’. A man who knows the poverty of those who for supper peel a lemon, but knows how to converse, with equal weapons, with European art.” The exhibition European Migneco, is being inaugurated on 20 July at the Carmine Church in Taormina. Until 1 Nov., opening times 10.30-12.30, 5-9; closed on Mon. Admission 6,5 €. Information: tel. 0942 21142
Paesaggi di Sicilia > Fino al 4 ottobre prossimo il Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia “Riso” (Palermo) ospita la mostra Paesaggi di Sicilia, ovvero circa trenta lavori di artisti italiani e internazionali legati all’Isola e alla sua storia dal secondo dopoguerra ai giorni nostri. Informazioni: aperto tutti i giorni 10-20, gio e ven 10-22, chiuso lunedì. In corso Vittorio Emanuele, 365 a Palermo, tel. 091 320532 - www.palazzoriso.it (Dopo secoli di Antonio Sanfilippo, foto Fabio Sgroi).
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Landscapes of Sicily > Until 4 October the Riso Museum of Contemporary Sicilian Art (Palermo) is running the exhibition Paesaggi di Sicilia, with about thirty works by Italian and international artists linked to the island and its history from the period after World War Two to our own day. Information: open every day 10-8, Thu and Fri 10-10, closed on Mondays. In corso Vittorio Emanuele, 365 in Palermo, tel. 091.320532 www.palazzoriso.it (Dopo secoli by Antonio Sanfilippo, ph. Fabio Sgroi)
Alle Fabbriche Chiaramontane il Doppio Linguaggio di Renzo Bellanca Approda nella “sua” Agrigento, nei raffinati spazi espositivi delle Fabbriche Chiaramontane, la mostra di Renzo Bellanca Doppio Linguaggio, una mostra-evento che, come suggerisce il titolo, conduce il visitatore in un viaggio parallelo fatto di segni, l’arte di Bellanca, e di parole, i brevi racconti che con ogni opera condividono il titolo. Fino al 26 luglio (apertura dalle 17 alle 21, lunedì chiuso), con ingresso libero, in piazza San Francesco, 1. Informazioni: tel. 0922 27729 At the Fabbriche Chiaramontane the Double Language of Renzo Bellanca > The exhibition of works by Bellanca Double Language is coming to “his” Agrigento, in the refined display spaces of the Fabbriche Chiaramontane. An exhibition-event that conducts the visitor in a parallel journey made up of signs, the art of Bellanca, and of words, the brief stories that share the title with every work. Until 26 July (opening times 5 to 9 pm, closed on Mon), admission free, in Piazza San Francesco, 1. Information: tel. 0922 27729 3
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Il museo di Villa Amato di Tindari (Me) ospita fino al 31 luglio la mostra Tindari, storie del teatro, immagini e materiali di scena provenienti da mezzo secolo di storia recente del teatro di Tindari, riaperto al pubblico nel 1956. Di particolare interesse le riproduzioni di locandine e le foto di spettacoli dagli anni ‘50 ad oggi, i costumi messi a disposizione dal festival Teatro dei Due Mari come quelli realizzati da Mariella Gennarino per Elettra, ed alcuni modellini di scena. Orari: lun-ven ore 9-13, mercoledì ore 15-18; ingresso gratuito. Informazioni: www.pattietindari.it
Tindari, storie del teatro Until 31 July the museum at Villa Amato at Tindari (Messina province) is running the exhibition Tindari, stories of the theatre, images and stage materials coming from half a century of recent history of the Tindari theatre, reopened to the public in 1956. Of particular interest are the reproductions of posters and the photos of shows from the 1950s to today, and the costumes made by the Theatre of the Two Seas festival, like the ones done by M. Gennarino for Electra and some stage models. Opening times: MonFri 9-1, Wednesday 3-6; admission free. Information: www.pattietindari.it
Cibo per la mente Da luglio a settembre l’offerta del ristorante albergo Pocho di Makari (San Vito Lo Capo, Tp) si arricchisce degli appuntamenti Cibo per la Mente, ovvero presentazione di libri, come la Guida agli Extravergini 2008 di Slow Food (30 luglio alle 20) e mostre quali Tufo e Tonno, fotografie di Peppino Pipitone (luglio). Informazioni: tel. 0923 972525
Food for the mind From July in September the offer of the restaurant-hotel Pocho di Makari (San Vito Lo Capo, Trapani province) will be enriched with Food for the Mind events, i.e. presentation of books like the 2008 Guide to Extra Virgin Oil by Slow Food (30 July at 8 pm) and exhibitions like Tufa and Tuna, photos by Peppino Pipitone (July). Information: tel. 0923 972525
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L’arcipelago di Buseto Palizzolo Continua il prezioso lavoro di documentazione del regista Giovanni Montanti che, giunto al suo 61° documentario sui paesi della Sicilia, adesso racconta la storia di Buseto Palizzolo, paese nel quale è ancora possibile vivere a dimensione d’uomo. Le immagini ci racconteranno di un arcipelago di borghi nella verde campagna dell’agro ericino che tutto l’anno ospita eventi legati alle tradizioni culturali, religiose, economiche, che rappresentano un valore aggiunto allo sviluppo e al progresso della comunità busetana. Informazioni: tel. 091543506
The archipelago of Buseto Palizzolo > The precious work of documentation by the director Giovanni Montanti continues. With the 61st documentary on places in Sicily he now tells the story of Buseto Palizzolo, a village in which it is still possible to find a man-sized way of living. The images will tell us of an archipelago of little villages in the green Erice countryside, where all year round there are events linked to cultural, religious and economic traditions that represent a value added to the development and progress of the Buseto community. Information: tel. 091543506
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Etnafest rinnova l’appuntamento con danza, arte, musica e cinema Giunge alla sesta edizione l’Etnafest, rassegna di musica, arte, danza, letteratura e scienze che si svolge a Catania, in diversi spazi scenici. Fra gli appuntamenti di luglio, Approdi - le vie del mare, un recital-spettacolo diretto da Guglielmo Ferro con palcoscenico e proiezioni sull’acqua, giochi di luci e fuochi pirotecnici (25 e 26, presso il Molo di Levante del Porto di Catania, ore 21,30) e il concerto di Peter Cincotti (in foto), pianista e cantante newyorchese, che si esibirà presso l’Anfiteatro delle Ciminiere il 19 luglio (ore 21). Altro appuntamento da ricordare quello con Roy Paci, l’11 agosto, stesso luogo e stessa ora. Ad agosto ancora musica (fra gli altri suonerà l’Orchestra di piazza Vittorio, giorno 1, sempre alle Ciminiere) mentre settembre, ottobre e novembre saranno dedicati al cinema. Il programma completo, suddiviso per tipologia di spettacolo, si può consultare sul sito www.provincia.catania.it. Informazioni: tel. 095 4011502
Etnafest renews the appointment with dance, art, music and cinema > Etnafest, a festival of music, art, dance, literature and sciences is being held for the sixth time in Catania, in different scenic spaces. Among the July events there is Landing places - the ways of the sea, a recital-show directed by Guglielmo Ferro with stage and projections on the water, with games of lights and fireworks (25 and 26, Molo di Levante in Catania harbour, 9.30 pm) and a concert by Peter Cincotti (in the photos), a New York pianist and singer, who will perform at the amphitheatre of the Ciminiere on 19 July (9 pm). Another date to be remembered is with Roy Paci, on 11 August, same place and same time. In August there is more music (among other performers there will be the Orchestra of Piazza Vittorio at the Ciminiere 08/01) while September, October and November will be devoted to the cinema. The complete programme, divided by type of show, can be consulted on the site www.provincia.catania.it. Information: tel. 095 4011502
Taormina Arte 2009 > Per la famosa rassegna vi segnaliamo che il Teatro Antico ospita il 20 e 21 luglio i Momix in Bothanica, il 23 il Gala di Roberto Bolle (in foto), il 26 Peppe Servillo e Furio Di Castri con il loro Uomini in Frac, Omaggio a Modugno. Il 27 sarà la musica dei Simple Minds a riempire il teatro, mentre il 7, il 9 e l’11 agosto spazio all’Aida di Giuseppe Verdi, con le voci di Isabelle Kabatu e Salvatore Licita. Tutte le informazioni su www.taormina-arte.com oppure al tel. 0942 21142 Taormina Arte 2009 > For the famous festival we inform you that at the Ancient Theatre on 20 and 21 July there will be the Momix in Bothanica, on 23 the Gala of Roberto Bolle (in the photo), on 26 Peppe Servillo and Furio Di Castri with Men in Tailcoats, a Tribute to Modugno. On 27 there will be the music of Simple Minds filling the theatre, while on 7, 9 and 11 August there will be Giuseppe Verdi’s Aida, with the voices of Isabelle Kabatu and Salvatore Licita. All information on www.taormina-arte.com or to the tel. 0942 21142
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IN BREVE>BRIEFLY
Inizia la quinta estate nei Teatri di Pietra
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Teatri di Pietra - Sicilia parte il 10 luglio con una stagione più forte che coinvolge dieci siti archeologici e monumentali: il Teatro Antico, Morgantina; la Necropoli Realmese, Calascibetta; Sant’Ippolito, Piazza Armerina; il Teatro Antico, Eraclea Minoa; il Tempio di Hera, Selinunte; il Parco Archeologico di Palmintelli, Caltanissetta; la Cava di Pietra Franco, Modica; il Convento di San Francesco, Castelbuono; l’ex Convento dei Gesuiti, Noto e il Teatro di Monte Jato a San Cipirello. Due gli spettacoli “già noti”, quelli di maggior successo della scorsa edizione. Si tratta di Ione (in foto), tratto da Euripide (con Sebastiano Tringali e Cinzia Maccagnano); e il fortunatissimo Sorelle di sangue con Elisabetta Pozzi. Tra le novità, dieci nuovissimi spettacoli, tra cui Hercules Furens con Vincenzo Pirrotta; Satyricon Hotel con Ernesto Lama; Odissea Penelope con Iaia Forte; Minnazza di e con Leo Gullotta; Turandot di Carlo Gozzi, e Le Supplici, l’ultima produzione dell’INDA. Informazioni su www.teatridipietra.org
Sughi al Sant’Elia Al Palazzo Sant’Elia di Palermo fino al 2 agosto c’è l’antologica di Alberto Sughi, 100 opere che abbracciano i temi cari al pittore, gli interni borghesi, i bar fumosi e soprattutto le donne che Sughi raffigura con una luce malinconica, un’aura ineffabile di solitudine e di abbandono. Aperto 10-19 tranne lunedì, ingresso 7 €. Informazioni: tel. 091 6169799
Sughi at Sant’Elia The fifth summer begins in the Theatres of Stone > Theatres of Stone - Sicily starts on 10 July with a stronger season involving ten archaeological and monumental sites: the Ancient Theatre, Morgantina; the Realmese Necropolis, Calascibetta; Sant’Ippolito, Piazza Armerina; the Ancient Theatre, Eraclea Minoa; the Temple of Hera, Selinunte; the Palmintelli Archaeological Park, Caltanissetta; the Franco Stone Quarry, Modica; the San Francesco Monastery, Castelbuono; the former Jesuit Monastery, Noto, and the Monte Jato Theatre at San Cipirello. There are two shows that are “already known”, the most successful ones of the last edition. These are Ion (in the photo), based on Euripides (with Sebastiano Tringali and Cinzia Maccagnano); and the very successful Blood sisters with Elisabetta Pozzi. Among the novelties, there are ten very new shows, among them Hercules Furens, with Vincenzo Pirrotta; Satyricon Hotel, with Ernesto Lama; Penelope Odyssey, with Iaia Forte; Minnazza, by and with Leo Gullotta; Turandot by Carlo Gozzi and The Supplicants, the latest production by INDA. Information on www.teatridipietra.org
At Palazzo Sant’Elia in Palermo until 2 August there is an “anthological” exhibition of 100 works by Alberto Sughi encompassing themes dear to the painter, bourgeois interiors, smoky bars and above all women, that Sughi represents with a melancholy light, an ineffable aura of loneliness and abandonment. Open 10 am to 7 pm except Mondays, admission 7 €. Information: tel. 091 6169799
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LIBRI>BOOKS
Simonetta Agnello Hornby
Vento scomposto Feltrinelli 416 pagg. 19 € Con questo quarto romanzo, l’autrice abbandona le antiche atmosfere siciliane che l’hanno resa celebre in tutto il mondo per spostarsi nella Londra contemporanea, dove ambienta una storia di costume che è al contempo un romanzo giudiziario, di fatto mettendo insieme le sue esperienze di ogni giorno. La Agnello, infatti, siciliana di origine, vive da tempo in Inghilterra, dove esercita la professione di avvocato ed è specializzata in Diritto di famiglia. La storia è quella torbida e misteriosa di una presunta violenza su una bambina: secondo l’accusa, il merchant banker Mike Pitt avrebbe abusato della figlia di 4 anni. L’avvocato Steve Booth deve difendere Mike, e si troverà a districare una matassa di ambiguità e ossessioni assai più complicata di quel che pensava, il cuore nero di una “famiglia normale”.
Ottavio Cappellani
Chi ha incastrato Lou Sciortino? Una storia vintage Mondadori 303 pagg. 18,50 € Nella Los Angeles degli anni Sessanta - Settanta, il vecchio padrino Lou Sciortino, dopo una vita passata a “portare ordine e prosperità nel quartiere” riscuotendo il pizzo, decide che il suo omonimo nipote sarà una “persona perbene”. Così, messi da parte una volta e per tutte i metodi cruenti della vecchia mafia siciliana, il giovane avrà un lavoro “pulito”. Più precisamente, gli toccherà dirigere la Starship Movies, una casa cinematografica giovane e d’avanguardia... ottima per ripulire capitali non proprio puliti. Una prosa sfrenata per questo nuovo appuntamento con la famiglia Sciortino, ottimamente orchestrato da Cappellani, considerato dalla critica uno dei migliori talenti della nostra scena letteraria.
Giunge a compimento con quest’ultimo, affascinante romanzo, la trilogia in cui Camilleri, per sua stessa affermazione, ha messo il meglio di sé: dopo Maruzza Musumeci e Il casellante, Il sonaglio è la storia - tenera, singolare, struggente - del rapporto fra Giurlà, pastore adolescente, e la capra Beba. Come le altre, è la storia di una metamorfosi, in cui umano e ferino si incontrano, si toccano, si fondono in un’atmosfera magica che l’autore colma vieppiù di mistero ricorrendo in maniera massiccia al dialetto siciliano. In questo romanzo denso e dal finale sorprendente non mancano le miniere siciliane, la mafia, la storia di miseria di contadini, pastori e pescatori, la bellezza cruda del paesaggio dell’Isola.
Andrea Camilleri
Il sonaglio Sellerio 195 pagg. 12 €
Un giorno qualunque in un paese qualunque, sperso nella provincia di Brescia. Un paese in cui la vita scorre tranquilla, in cui tutti conoscono tutti e l’armonia sembra perfetta. Sembra, appunto, perché invece, appena sotto la superficie, si annidano passioni e psicosi, relazioni clandestine e spaccio di droga. E basta un attimo perché questa serena cittadina di provincia si trasformi in un luogo di paura. Le tensioni esplodono, prendendo la forma più inattesa, quella della maestra elementare. Pacioni trascina i suoi lettori in una storia appassionante e cruda, un noir che ricorda molto da vicino il miglior Ammaniti.
Patrizio Pacioni
seconda B Melino Nerella 191 pagg. 10 €
Conoscere e amare la Sicilia > To know and love Sicily Sikania non è una semplice rivista! Ogni numero è un volume da collezionare e da consultare più volte.
Sikania is not a mere magazine! Every issue is a volume to collect and to consult again and again.
Una vera biblioteca sulla Sicilia, la sua storia, i suoi ambienti naturali, la cultura, l’arte, il folklore.
It is a true library on Sicily, its history, its natural environments, culture, art and folklore.
Le splendide foto, i testi semplici, accattivanti e mai banali vi trasmetteranno l’immagine più sincera della Sicilia, con tutti i suggerimenti per visitarla al meglio, anche nelle sue zone più sconosciute.
The splendid photos, the clear texts, captivating and never banal, will convey to you the sincerest image of Sicily, with all possible suggestions about the best way to visit it, including its least known areas.
In 25 anni non siamo mai mancati al nostro appuntamento mensile in edicola e ciò ci rende orgogliosi per il primato raggiunto nel campo dell’editoria siciliana.
In 25 years we have never missed our monthly appointment at newsagents’ and this makes us proud of the record reached in the field of Sicilian publishing.
I numeri di Sikania costano molto poco, ma valgono tanto!
The issues of Sikania do not cost very much, but they are worth so much!
Vi offriamo la raccolta di tutti i numeri ancora disponibili (150) con l’abbonamento per un anno a Sikania (11 numeri).
We are offering you the collection of all the issues still available (150) with a oneyear subscription to Sikania (11 numbers).
Una biblioteca sulla Sicilia A library on Sicily
140 € 165 €
Italia > Italy estero > abroad (+ 6,88 spese di spedizione)
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Sul sito www.sikania.it è possibile consultare l’elenco completo degli arretrati disponibili. On the site www.sikania.it it is possible to look up the complete list of available back numbers. Piazzetta Scannaserpe, 3 - 90146 Palermo Tel. 091 543506 - Fax 091 6373378
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ATTUALITÀ>NEWS
Al Mandralisca
> Cefalù (Palermo)
un capolavoro del Cinquecento Esposto il dipinto di San Giovanni Battista nel bicentenario della nascita del barone cefaludese I depositi del Museo Mandralisca di Cefalù continuano a sorprendere per ricchezza e pregio. È stato ritrovato, e restaurato, un San Giovanni Battista fino ad ora mai esposto, certamente un capolavoro della pittura fiorentina dei primi decenni del Cinquecento che fino al 13 dicembre prossimo sarà in mostra nelle sale del museo cefaludese. Questa prima esposizione è lo strumento prefetto per celebrare il bicentenario della nascita del barone Enrico Pirajno di Mandralisca, studioso dagli ampi ed eclettici interessi che nel XIX secolo mise in pratica i suoi ideali risorgimentali destinando l’intero
At Mandralisca a 16
th
suo patrimonio, unitamente con la biblioteca e le collezioni artistiche e scientifiche, alla fondazione scolastica da cui nacque l’attuale Fondazione Mandralisca. Tra i suoi beni, oltre al famoso Ritratto d’Uomo di Antonello da Messina, anche questo San Giovanni Battista, collocabile cronologicamente in quel momento cruciale della pittura fiorentina che si sta evolvendo verso lo stile manierista, ovvero quel segno che passa dalle sperimentazioni leonardesche alle elaborazioni tipiche di Raffaello. In breve, davvero un’ottima scusa per visitare uno dei musei più particolari dell’Isola.
century masterpiece
A painting of St. John the Baptist restored and exhibited for the bicentenary of the birth of the Cefalù baron The deposits of the Mandralisca Museum in Cefalù go on surprising us with their richness and quality. A St. John the Baptist never previously exhibited has been found and restored. It is certainly a masterpiece of Florentine painting in the first decades of the sixteenth century. Until 13 December it will be on display at the Cefalù museum. This first display is the perfect instrument for celebrating the bicentenary of the birth of Baron Enrico Pirajno di Mandralisca, a scholar with big and eclectic interests that in the 19th century put into practice his Risorgimento ideal, destining his whole patrimony, together with the library and the artistic and scientific collections, to the educational foundation from which the present-day Mandralisca Foundation came into being. Among his patrimony, in addition to the famous Portrait of a Man by Antonello da Messina, there is also this St. John the Baptist, datable to that crucial period in Florentine painting when it was evolving towards the mannerist style, or that sign transiting from Leonardesque experimentations to the elaborations typical of Raphael. In short, this is a very good excuse to visit one of the most particular museums on the island.
Cefalù > ph_Hanne Carstensen
Informazioni > Information Fondazione e Museo Mandralisca > Mandralisca Foundation and Museum via Mandralisca, 13 - Cefalù (Pa) tel. 0921 421547 apertura > opening times: lun-ven 9/13-15/19 > Mon-Fri 9-1/3-7 ingresso > admission: 5 € web > www.fondazionemandralisca.it
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ATTUALITÀ>NEWS
Capo Soprano
> Gela (Caltanissetta)
l’hi-tech sposa l’archeologia Il pubblico torna a visitare le mura timoleontee di Gela Innovazione e tradizione, hi tech e storia: tutto questo è racchiuso in un angolo di Gela datato IV secolo a.C. Si tratta di Capo Soprano, dove si trovano le antiche mura timoleontee che sono state restituite alla pubblica fruizione ora protette dalla tensostruttura di ultima generazione. Le mura sono considerate uno dei reperti più straordinari e meglio conservati dell’architettura militare antica. Le dune di sabbia mobili, create dal vento, hanno infatti custodito in maniera eccellente un tratto delle fortificazioni di circa 300 metri di lunghezza, tre di spessore e fino a otto di altezza, che rappresentano l’estremità occidentale di una linea difensiva che, in origine, girava in-
torno a tutta la collina di Gela. Ma le antiche mura rappresentano soltanto un tassello del ricco patrimonio gelese, che potrebbe costituire un’attrazione unica per i turisti. “Capo Soprano, l’emporio greco, l’acropoli e le numerose chiese presenti a Gela - ha spiegato la dott.ssa
Informazioni > Information Il sito è visitabile da lunedì a domenica (festivi inclusi), dalle 9 alle 18 > The site is visitable from Monday to Sunday (including holidays), 9 am to 6 pm tel. 0933 930975 ingresso > admission: 3 €
Rosalba Panvini, Soprintendente di Caltanissetta - rappresentano un volano importante per lo sviluppo non solo culturale ma anche turistico ed economico”. La città di Gela, dunque, torna ancora una volta a quella ribalta internazionale che l’ha contraddistinta nei secoli.
Capo Soprano hi-tech joins forces with archaeology The public can once again visit Timoleontes’ Walls in Gela Innovation and tradition, hi-tech and history: all this is contained in a part of Gela that dates from the 4th century BC. It is Capo Soprano, where there are the ancient walls of Timoleontes, now restored to public enjoyment protected by an up-todate tensile structure. The walls are considered one of the most remarkable and best preserved finds of ancient military architecture. The mobile sand dunes created by the wind have excellently guarded a stretch of the fortifications about 300 metres long, 3 metres thick and up to 8 metres high, which represent the western extremity of a defensive line that originally went all around the Gela hill. But the ancient walls are only a small piece of the rich patrimony of this town, which could constitute a unique attraction for tourists. “Capo Soprano, the Greek emporium, the acropolis and the numerous churches present in Gela,” explained Rosalba Panvini, the Caltanissetta Superintendent, “represent an important flywheel not only for cultural development but also for tourist and economic development.” So the town of Gela returns once more to that international attention that has connoted it over the centuries.
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ATTUALITÀ>NEWS
> Catania
L’arte di Librino
inizia dalla Porta della Bellezza
Il quartiere periferico catanese di Librino, che conta circa 100.000 abitanti, adesso può vantare la “Porta della Bellezza”, una monumentale opera in terracotta che segna anche l’inizio dell’ambizioso progetto del Museo all’Aperto “Terzocchio -
Completata la grande opera inserita nel progetto di Antonio Presti
Meridiani di Luce”. Questo è un nuovo successo che premia i 10 anni di costante lavoro di Antonio Presti, artista e mecenate siciliano, presidente della Fondazione Antonio Presti - Fiumara d’Arte. La “Porta della Bellezza” è stata
costruita con oltre 9.000 forme di terracotta realizzate da 2.000 bambini del quartiere sotto la guida degli artisti coinvolti, ma modellate e firmate dagli stessi alunni, divenuti così “giovani autori”, con lo scopo di renderli protagonisti di un percorso artistico-etico che cambierà la storia e l’identità del quartiere. Le formelle compongono 13 opere monumentali, ideate da 10 artisti e da giovani allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania. Queste opere, abbinate a testi poetici, saranno applicate lungo una prima porzione di muro di 500 metri in corrispondenza dell’accesso al quartiere sui 3 km totali che tagliano Librino come una ferita.
Librino art begins from the Gate of Beauty The big work inserted in the project of Antonio Presti has been completed The peripheral Catania district of Librino, which has about 100,000 inhabitants, can now boast of the “Gate of Beauty”, a monumental work in terracotta that also marks the beginning of the ambitious Open Air project of the Museum “Terzocchio Meridians of Light.” This is a new success that rewards the 10 years of constant work by Antonio Presti, a Sicilian artist and art patron, the president of the Antonio Presti - Fiumara d’Arte Foundation. The “Gate of Beauty” was built with over 9,000 terracotta shapes done by 2,000 children in the quarter under the guidance of the artists involved, but modelled and signed by the pupils themselves, who thus became “young artists”, for the purpose of making them protagonists of an artistic-ethical pathway that will change the history and identity of the district. The tiles compose 13 monumental works, conceived by 10 artists and by young students at the Catania Fine Arts Academy. These works, combined with poetic texts, will be applied along a first portion of wall 500 metres long in line with the access to the district on the total of 3 km that cut through Librino like a wound.
Informazioni > Information Fondazione Antonio Presti Fiumara d’Arte Casa d’Arte Stesicorea piazza Stesicoro, 15 - Catania tel./fax 095 7151743 web > www.librino.org
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ATTUALITÀ>NEWS
> Ficuzza (PA)
Ficuzza
Operato, curato e riabilitato, il grosso rapace ha potuto ritrovare la sua libertà È tornata a volare libera l’aquila reale rinvenuta qualche tempo fa priva di sensi da un gruppo di cacciatori lungo la strada provinciale tra Ficuzza e Piana degli Albanesi. L’animale è stato curato nel Centro regionale di recupero della fauna selvatica di Ficuzza dell’assessorato all’Agricoltura e Foreste, e gestito dalla Lipu, un vero e proprio ospedale che cura, riabilita e rimette in natura i suoi “ospiti”. “L’aquila, dopo essere stata trovata con una frattura all’omero sinistro per un probabile urto con un traliccio dell’energia elettrica - racconta il responsabile del Centro, Giovanni Giardina - è stata operata dalla nostra veterinaria Luisa Li Vecchi, in un poliambulatorio a Palermo insie-
un’aquila restituita al cielo
me a un collega esperto ortopedico”. Quello di Ficuzza è uno dei quattro centri (gli altri si trovano a Enna, Ragusa e Messina) che fa parte del “sistema” di recupero della fauna selvatica istituito nell’Isola dall’Assessorato. “Grazie a questo sistema - spiega il
Informazioni > Information C.R.F.S. Bosco di Ficuzza Ficuzza di Corleone (PA) tel. 091 8460107 web > www.lipu.it/Oasi/oasiDettaglio.asp?146
dirigente generale del Dipartimento regionale Azienda Foreste Demaniali, Fulvio Bellomo - la Regione è tra le più avanzate in Europa in tema di tutela della biodiversità animale, con una percentuale di recupero annua di circa il 35%, superiore agli standard europei”.
Rocca Busambra > ph_Hanne Carstensen
Ficuzza giving back an eagle to the sky Operated on, cured and rehabilitated, the big bird of prey has been able to find its freedom again The golden eagle found senseless by a group of hunters along the provincial road between Ficuzza and Piana degli Albanesi has flown once again. The animal was taken care of at the Ficuzza Regional Wildlife Recovery Centre of the Regional Ministry for Agriculture and Forestry managed by Lipu, a real hospital that takes care of its “guests”, rehabilitates them and puts them back into nature. “The eagle, after being found with a fracture to the left shoulder probably due to a collision with an electricity pylon,” says the person responsible for the Centre, Giovanni Giardina, “was operated on by our veterinarian Luisa Li Vecchi in a health centre in Palermo together with an experienced orthopaedic colleague.” The one at Ficuzza is one of the four centres (the others are in Enna, Ragusa and Messina) that belong to the “system” for wildlife recovery founded on the island by the Regional Ministry. “Thanks to this system,” explains the general executive of the Department of the Regional Demesnal Forestry, Fulvio Bellomo, “the Region is among the most advanced in Europe regarding protection of animal biodiversity, with a 35% annual percentage of recovery, above the European standards.”
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ATTUALITÀ>NEWS
> Siracusa
Prodotti etici
per buonissime Dolci Evasioni
Ingredienti biologici ed equo-solidali per i dolcetti prodotti dai detenuti del carcere
Dolcetti alla pasta di mandorle e morbidi amaretti siciliani, preparati con ingredienti esclusivamente biologici, cotti, confezionati e spediti in giro per l’Italia. Niente di eccezionale se questa fosse la ricetta del successo di una qualunque pasticceria siciliana. Invece si tratta di un successo che va ben oltre la qualità dei dolcetti prodotti, perché queste delizie tipiche della pasticceria isolana sono prodotte dalla cooperativa L’Arcolaio che ha messo ai fornelli i detenuti della casa circondariale di Siracusa. Anni fa, ha spiegato Giovanni Romano, fondatore della Cooperativa, era già venuta l’idea di creare
all’interno del carcere un panificio, idea abbandonata a causa di varie difficoltà. Occorreva pensare a qualcosa da destinare ad un mercato più ampio da raggiungere in tempi più lunghi, e l’idea di un laboratorio dolciario si è rivelata perfetta da subito, esattamente come l’utilizzo testardo di prodotti che rispettano regole etiche, come la canna da zucchero acquistata tramite la rete del commercio equo e solidale. La cooperativa ha felicemente coinvolto detenuti, direzione e operatori del penitenziario, tutti impegnati nel portare avanti questo laboratorio. Unico dettaglio ironico, il nome dei dolcetti: Dolci Evasioni.
Ethical products for excellent Sweet Escapes Only organic and equity-solidarity ingredients for the confectionery produced by inmates of the prison Marzipan cakes and soft Sicilian macaroons, prepared with exclusively organic ingredients, cooked, manufactured and sent all over Italy. This would be nothing exceptional if it were the successful recipe of any ordinary Sicilian confectioner’s shop. It is a success that instead goes well beyond the quality of the cakes produced, because these delights typical of island confectionery are produced by the Arcolaio cooperative that got inmates of the Syracuse prison cooking. “Years ago,” explained Giovanni Romano, the founder of the Cooperative, “the idea had already come of creating a bakery inside the prison, but it was abandoned because of various difficulties. It was necessary to think of something for a bigger market to be reached in a longer period, and the idea of a confectionery laboratory immediately proved perfect, exactly like the stubborn use of products that respect ethical rules, like cane sugar purchased through the network of equity and solidarity trade. The cooperative has happily involved inmates, direction and operators of the penitentiary, all engaged in developing this laboratory.” One ironic detail, the name of the cakes: Sweet Escapes.
Informazioni > Information Cooperativa L’Arcolaio > Arcolaio Cooperative viale Teracati, 51/d - Siracusa, tel. 0931 413040 web > www.arcolaio.org
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Gli itinerari di Sikania: passeggiate siciliane 2
The itineraries of Sikania: Sicilian walks 2
Venite con noi alla scoperta della Sicilia, dai monti al mare, seguendo i nostri itinerari - ogni volta diversi! Come with us and discover Sicily, from the mountains to the sea, following our itineraries - always different!
testo/ foto/
> Maria Cristina Castellucci, Giovanna Vitrano > Hanne Carstensen, Luigi Lazzaro, Alessandro Tornambè
Sui Nebrodi, da Ficarra a Gioiosa Marea On the Nebrodi Mountains, from Ficarra to Gioiosa Marea
Ficarra Continua la sua corsa verso il basso, la strada statale, inanellando le curve e i paesaggi dal sapore alpestre. Oltrepassiamo Sinagra, la piccola frazione di Martini e raggiungiamo Ficarra, paesello da nemmeno 2000 abitanti che conserva ancora quasi del tutto intatto il proprio originario impianto medievale, una particolare urbanistica che conferma che l’origine dell’abitato odierno è da ascriversi a quell’XI secolo in cui il Conte Ruggero firmò il “diploma”, ovvero la nascita, del villaggio di Ficarra (anno Domini 1082). Il suo nome, però, ci fa scivolare all’indietro al periodo arabo, quando questo borgo-fortezza era indicato come “glorioso”, in arabo “fakhar”. Una lunga teoria di baronie e contee traghettarono Ficarra fino al 1738, quando le famiglie nobili siciliane cominciarono a sceglierla come loro elegante
The state highway continue downwards, stringing together bends and mountain sceneries. We drive beyond Sinagra, the little hamlet of Martini, and reach Ficarra, a village of 2000 inhabitants, with a medieval layout which is still almost entirely intact and this confirms that the origin of today’s village is to be ascribed to the 11th century, when Count Roger signed the “diploma”, i.e. the birth, of the village of Ficarra (1082). Its name, however, takes us back to the Arab period, when this hamlet-fort was referred to as “glorious”, in Arabic “fakhar.” There was a long succession of baronies and counties at Ficarra until 1738, when the Sicilian noble families started to choose it as their elegant dwelling place. Among the most famous lineages is the Piccolo di Calanovella one, from which there descended the
Continua la nostra passeggiata: dalla montagna si arriva al mare Our itinerary goes on: from the mountains we’ve reached the sea dimora. Tra le casate più famose, quella dei Piccolo di Calanovella, da cui discende il poeta Lucio Piccolo, cugino di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, l’autore del Gattopardo. Al poeta è intitolata la piazza a Nord del paese su cui prospetta la Chiesa delle Logge. Si tratta di una chiesetta edificata su ciò che restava dell’originale secentesco, chiusa e non visitabile, che qui segnaliamo perché il suo belvedere offre uno scenario impareggiabile sulla vallata. Un ripido declivio, infatti, sprofonda giù per quasi 300 metri, lasciando spaziare lo sguardo sia sui boschi nebroidei che ricoprono le colline, sia sui tetti dei paesi limitrofi che incoronano le vette dirimpettaie, sia, ancora, volgendo lo sguardo a destra, su una finestra naturale sul Tirreno, con l’eolia Vulcano in bella mostra. Una targa, inoltre, segnala un evento che per i ficarresi è tra i più importanti. Vi si legge: “Qui, secondo tradizione, si fermò la Madonna dell’An-
poet Lucio Piccolo, a cousin of Giuseppe Tomasi di Lampedusa, the author of “The Leopard.” To the poet a square is entitled in the northern part of the village, where the Church of the Loggias rises. It is a little church built on what remained of the original seventeenth-century, now closed and not visitable, which we mention here because its vantage point affords a nonpareil view of the valley. In this connection, a steep slope goes down almost 300 metres, allowing the gaze to roam both on the Nebrodi woods that covers the hills and on the roofs of the nearby villages on the peaks opposite. Further, if you look to the right, there is a natural window on the Tyrrhenian, with the Aeolian island of Vulcano on fine display. On the church there is a tablet signalling one of the most important events for people of Ficarra. On it you can read: “Here, according to the tradition, the Virgin of the Annunciation stopped on 19
Gli itinerari di Sikania > The itineraries of Sikania
Ficarra
Gli itinerari di Sikania > The itineraries of Sikania
arriving in Ficarra in 1507”. The story has the flavour of a legend: at Brolo a beautiful statue of the Virgin of the Annunciation arrived. The statue had become so heavy here that nobody could move it. The inhabitants of Brolo and its outskirts tried and tried again, until a group of Ficarra people succeeded, without any effort, in moving the simulacrum, which grew light in their hands. The sign was clear: the statue wanted to go to Ficarra. After the ascent, a few metres from the heart of the village, the statue again became heavy. The procession was forced to stop (where today the little church of the Loggias stands) until the bells of the Church of the Oratory began to ring. The statue became very light again and so was taken into this church, before being placed at the Sanctuary.
From the fountain to poetry La Chiesa delle Logge > Logge Church
nunziata al suo arrivo a Ficarra nel 1507”. Si fa riferimento a un episodio che ha il sapore della leggenda: in quel di Brolo era giunta una bella statua della Madonna dell’Annunziata, statua divenuta qui tanto pesante che nessuno riusciva a spostarla. Sia i brolesi sia gli abitanti dei dintorni provarono e riprovarono, fin quando un gruppo di ficarresi riuscì, senza alcuno sforzo, a muovere il simulacro, leggerissimo tra le loro mani. Il segno era chiaro: la statua voleva andare a Ficarra. Dopo l’ascesa, giunti a pochi metri dal cuore del villaggio, la statua divenne nuovamente pesantissima. Il corteo fu costretto a fermarsi (dove oggi sorge la chiesetta delle Logge) fin quando le campane della Chiesa dell’Oratorio iniziarono a suonare. La statua, tornata leggerissima, venne dunque portata in questa chiesa prima di essere custodita al Santuario.
Dalla fontana alla poesia Per noi che arriviamo al paese da Sud, la prima tappa di un itinerario di visita è la bella Fontana di Gebbia, risalente al XVII secolo, affascinante con le sue pietre finemente scolpite che sembrano di gusto molto moderno. Si presenta come una lastra di pietra arenaria affiancata da due colonne con, al centro, la scultura di una figura antropomorfa sormontata da uno stemma. Nell’interno della facciata scorre acqua di sorgente, che si può “catturare” grazie ad un rubinetto di foggia novecentesca. 22
For people arriving from the south, the first stop is the beautiful Gebbia Fountain, dating from the 17th century, still beautiful and fascinating, so much so that its elegantly sculpted stones seem to be in very modern taste. What you see is a slab of sandstone flanked by two columns, and at the centre a sculpture of an anthropomorphic figure surmounted by a blazon. Inside the façade spring water flows, which you can “capture” thanks to a tap in the twentieth-century style. La Fontana di Gebbia > The Gebbia fountain
Ficarra
Un dettaglio del polittico che decora lâ&#x20AC;&#x2122;altare del Santuario di Maria SS. Annunziata > Detail of the polyptych of the altar in the Maria SS. Annunziata Sanctuary
Gli itinerari di Sikania > The itineraries of Sikania
Dal Belvedere lo sguardo spazia sulle montagne e sul mare. L’isola di Vulcano è proprio qui davanti From the vantage point your gaze can roam on the mountains and on the sea. The island of Vulcano is just opposite
Two benches, recently put in place, and a drinking trough, which looks the same age as the spring, complete the old monument. The road now takes the name via San Biagio, in honour of the little San Biagio Church, with the white façade and the access flight of steps running parallel to the street. The portal is simple, but to its right there is a little old window embroidered in sculpted sandstone. On the opposite side, above, the white of the façade soars into a bell span cut out in a tower with three loops. We now walk to Via Garibaldi, and, going beyond the San Giovanni Church, we reach the 18th-century baronial mansion which belonged to the Milio Ficarra family. In this splendid building there has been preserved the calm daily life of the poet Lucio Piccolo, a cousin of the author of The Leopard, Giuseppe Tomasi di Lampedusa. The big library (over 2000 volumes collected by the poet) acts as a setting to the study of the man of letters, cluttered with his personal objects but also with
Lucio Piccolo
La casa museo Lucio Piccolo, lo studio > Lucio Piccolo Museum House, the study
Due panchine, di recente sistemazione, e un abbeveratoio, che sembra della stessa età della fonte, completano il vetusto monumento. La strada prende ora il nome di via San Biagio, in onore della chiesetta intitolata a questo santo, riconoscibile per la facciata bianca con la rampa di scale per l’accesso che corre parallela alla via. Il portale è semplice, ma alla sua destra si apre un’antica finestrella ricamata di pietra arenaria scolpita. Al lato opposto, in alto, il bianco della facciata si slancia in una luce campanaria ricavata da una torretta a tre anse. Ci immettiamo sulla via Garibaldi e, oltrepassata la vecchia Chiesa di San Giovanni, raggiungiamo il Palazzo baronale del XVIII secolo appartenuto alla famiglia Milio Ficarra. In questo splendido edificio è stata preservata la tranquilla vita quotidiana del poeta Lucio Piccolo, cugino dell’autore del Gattopardo, Giuseppe 24
Nato a Palermo nel 1901, Lucio Piccolo visse quasi sempre appartato, prediligendo la tranquillità della casa di Capo d’Orlando alla mondanità a cui pure avrebbe avuto facile accesso per via della nobiltà della sua famiglia. Fu uno dei primi poeti italiani a scoprire il calibro di poeti europei come Yeats, Proust e Rilke. Le sue opere poetiche più famose sono raccolte in Canti Barocchi, Gioco a nascondere e Plumelia. Da esse traspare una forte personalità che si sostanzia in immagini di rara densità, fortemente oniriche e simboliche. La casa museo di Ficarra è un buon punto di partenza per conoscere vita e opere del poeta. Per informazioni: www.luciopiccolo.it Born in Palermo in 1901, Lucio Piccolo lived almost always in seclusion. He was of noble family and it would have been easy for him to lead a wordly life, but he preferred to stay in his villa in Capo d’Orlando. He was one of the first Italian poets to discover the calibre of European poets such as Yeats, Proust e Rilke. His most famous lyrics are collected in Canti Barocchi, Gioco a nascondere and Plumelia. They reveal a strong personality, gaining substance in dense images, with a strong dreamlike and symbolic character. The Ficarra Museum House is a good starting point to know his life and works. For information: www.luciopiccolo.it
Ficarra
Tomasi di Lampedusa. La nutrita biblioteca (oltre 2000 volumi raccolti proprio dal poeta) fa da cornice allo studio del letterato, ingombro dei suoi oggetti personali ma anche di quanto collezionato, come la lapide in marmo bianco finemente scolpita proveniente dal convento dei Frati Minori Osservanti, anche conosciuto come convento dei 100 archi.
Macalda e gli scacchi La via Garibaldi sbocca in piazza Vittorio Veneto, segnata da una stele in pietra arenaria finemente scolpita. La stele ci indica che siamo di fronte al duecentesco palazzo di Macalda, passata alla storia come una sorta di Lucrezia Borgia locale. Macalda Scaletta Lancia, vissuta durante la dominazione angioina (XIII secolo), era la moglie di Alaimo da Lentini, personaggio di spicco nella guerra del Vespro e presso la corte di Pietro III d’Aragona. Contrasti con la famiglia reale generati proprio dall’ambizione di Macalda causarono ai Lentini la perdita dei beni, l’uccisione di Alaimo e il carcere a Macalda. Divenuta compagna di prigionia dell’emiro Margan Ibn Sebir, imparò da lui a giocare a scacchi, cercando di vincere almeno con cavalli, pedoni e torri. La casa museo Lucio Piccolo, il pianoforte > Lucio Piccolo Museum House, the piano
La stele in piazza Vittorio Veneto > The stelae in Piazza Vittorio Veneto
what he collected, like the elegantly sculpted tablet in white marble coming from the monastery of the Observant Minor Monks, also known as the monastery of the 100 arches.
Macalda and chess Via Garibaldi leads into Piazza Vittorio Veneto, marked by a stelae in finely sculpted sandstone. The stele tells us that we are in front of the thirteenth-century palace of Macalda, who went down in history as a sort of local Lucrezia Borgia. Macalda Scaletta Lancia, who lived in the Angevin period (13th century), married Alaimo da Lentini, a major character in the Vespers war. She thus got an important position at the court of Peter III of Aragon, but clashes with the royal family due to Macalda’s ambition led to the Lentinis’ loss of their property, the killing of Alaimo and the imprisonment of Macalda. Having become the companion in the fort of the emir Margan Ibn Sebir, from him she learned to play chess, trying to win at least with knights, pawns and rooks. 25
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Il santuario dell’Annunziata Pochi passi ci separano dalla piazza Santa Caterina dove si apre l’edificio religioso più importante della cittadina, nonché uno dei suoi monumenti
The Annunziata sanctuary Just a few steps separate us from Piazza Santa Caterina where there is the most important religious building in the village, but also one of its
La statua della Madonna divenne pesantissima: voleva restare a Ficarra! The statue of the Madonna became very heavy: She wanted to stay in Ficarra! più belli e più ricchi. È il santuario di Maria SS. Annunziata, edificato nel XVII secolo (in seguito rimaneggiato), che si annuncia con un bellissimo portale in bronzo incastonato in un gioco di colonne e capitelli di pietra arenaria scolpita dai mastri scalpellini ficarresi. Al suo interno si incontra subito a destra la vara secentesca che porta in processione la statua della 26
most beautiful and richest monuments. It is the sanctuary of Most Holy Mary of the Annunciation, built in the 17th century (but altered), announced by a beautiful bronze portal set in a game of columns and capitals in sandstone carved by skilled Ficarra chisellers. Inside it, immediately to the right you see the seventeenth-century bier used to carry the statue
Ficarra
Madonna. Le tre navate contano cinque altari per lato, e, tra questi, il quarto a destra contiene la statua in marmo della Vergine proveniente dalla chiesa del convento dei 100 archi; di fronte, lungo la navata sinistra, ecco una bella Madonna della Neve. Alla destra dell’altare centrale, la cappella dell’Annunziata, tutta in gesso dipinto a marmo. Al centro, la statua miracolosa della Vergine, che nel corso dei secoli ha trasudato il sangue custodito, fino al 1978 (anno in cui fu trafugato) in un reliquiario posto alla sinistra della Vergine. La statua è firmata A.G. e questo fa supporre, per la bellezza della realizzazione, che si tratti di uno dei capolavori di Antonello Gagini. Bellissimo è anche il polittico che chiude in basso l’altare, un trompe l’œil che potrebbe riprodurre la prospettiva verso l’esterno dall’edificio primigenio.
of the Virgin in a procession. The nave and two side aisles have five altars per side, and, among these, the fourth to the right contains a marble statue of the Virgin from the church of the monastery of the 100 arches; opposite, along the left aisle, there is a beautiful Madonna of the Snow. To the right of the central altar, there is the chapel of the Virgin of the Annunciation, all in gypsum painted like marble. At the centre there is the miraculous statue of the Virgin, which over the centuries transuded the blood, kept until 1978 (the year in which was stolen) in a shrine set to the left of the Virgin. The statue is signed A.G. and this suggests, seeing the beauty of the realization, that it is one of the masterpieces of Antonello Gagini. Also very beautiful is the polyptych that closes off the altar below, a piece of trompe l’œil that may reproduce the perspective towards the outside from the original building.
Fra chiese e conventi Proseguendo verso Nord, ecco la Chiesa della Badia, un tempo appartenente all’edificio delle suore di clausura (XVI secolo). Al suo interno, la bella statua della Madonna delle Grazie, opera di Rinaldo Bonanno; il pavimento originario dell’altare in ceramica policroma; un bel coro ligneo dipinto e due “misteriose” statue in cartapesta raf-
Among churches and convents Continuing northwards, you meet the Badia Church, which once belonged to the building of the enclosed order nuns (16th century). Inside it there is a the beautiful statue of the Madonna of Graces by Rinaldo Bonanno; the original floor of the altar in polychrome ceramics; a beautiful
Il monastero basiliano dei Padri Minori Osservanti di San Francesco > Monastery of the Observant Minor Monks of St. Francis
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Gli itinerari di Sikania > The itineraries of Sikania
Il centro di Ficarra è ricco di piccoli edifici religiosi The middle age centre of Ficarra is rich of small religious buildings figuranti San Basilio e San Domenico, forse provenienti dal monastero basiliano dei Padri Minori Osservanti di San Francesco. I ruderi di quest’ultimo si raggiungono percorrendo una robusta salita lungo la via del convento. Era detto convento “dei 100 archi” perché il chiostro era circondato da un portico con 25 archi per lato, del quale, purtroppo, guerre e terremoti non ci hanno lasciato nulla. Splendido l’arco della chiesa che ancora si protende tra un moncone di muro ed il panorama. Una curiosità: il convento ha rappresentato fino a quasi tutto il Seicento la seconda biblioteca siciliana, custodendo 828 volumi redatti dagli amanuensi. Oggi si sta allestendo questo spazio per il prossimo Museo della Pietra Arenaria. Chiesa della Badia > Badia Church Chiesa della Madonna del Carmelo > Madonna del Carmelo Church
painted wooden choir and two “mysterious” statues in papier mâché depicting St. Basil and St. Dominique, which perhaps came from the Basilian monastery. We reach the ruins of the latter walking up a stiff climb up Via del Convento leads to the monastery of the Observant Minor Monks of St. Francis, from which the sixteenth-century ruins remain. The monastery is referred to as the one “of the 100 arches” because the cloister was surrounded by a portico with 25 arches per side, but wars and earthquakes spared nothing of this portico. A splendid feature is the arch of the church that stretches out between a stump of wall and the panorama. A curiosity: almost throughout the seventeenth century the monastery represented the second Sicilian library, with 828 volumes compiled by the amanuenses. Today this space is being prepared for the Sandstone Museum. 28
Ficarra
L’antica fortezza Dalla piazza Vittorio Veneto si diparte la via del castello, un vicoletto in ripida salita (e tanti scalini) che conduce fino alla fortezza duecentesca che ancora oggi accoglie i visitatori nella sua splendida e arcigna forma. Si tratta di una torre quadrangolare che si apre su un cortile interno il cui centro è segnato da un pozzo per la raccolta dell’acqua piovana. Il pozzo, decisamente antico, è caratterizzato dal suo coperchio, una sfera perfetta di pietra arenaria. Su questo atrio, entrando a sinistra, si affacciano le celle dei prigionieri, ancora “arredate” con letti in pietra: i cuscini, anche questi in pietra, sono stati dispersi dal tempo. Tornando in cortile, si visita l’ala a destra per scoprire le celle di punizione, quattro cunicoli alti non più di 160 cm, larghi poco più di 150 e lunghi altrettanto, in cui la vita doveva essere letteralmente impossibile. La fortezza, in origine a due elevazioni, ha perso il tetto del suo piano più alto, diventando una spettacolare terrazza sul panorama mozzafiato.
The ancient fortress From the central Piazza Vittorio Veneto there starts the street leading to the castle, an alley that climbs up steeply (with a great many steps) and leads to the thirteenth-century fort that still today welcomes visitors in its splendid and surly shape. It is a quadrangular tower looking out on an inner courtyard whose centre is marked by a well for collecting rainwater. The well, which is decidedly old, is characterized by its cover, a perfect sphere of... sandstone. On this atrium, to the left there look out the cells of the prisoners, still “furnished” with stone beds: the pillows, also in stone, have long been lost. Returning to the courtyard, you can visit the wing to the right to discover the punishment cells, four tunnels no higher than 160 cm, little more than 150 cm wide and the same length, in which life must have been literally impossible. The fort, originally on two floors, has lost the roof of its higher floor, becoming a spectacular terrace with a breathtaking panorama. Further up
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Più su di dove si è c’è soltanto il cielo, e così lo sguardo può spaziare dalle Eolie a Nord fino al fitto dei Nebrodi a Sud, giù per 500 metri fino alle fiumare a valle, e su fino all’infinito, mentre le poiane volteggiano placide contro il blu.
Arte e natura per le strade di Ficarra Nonostante le sue ridotte dimensioni, Ficarra è un paese dalle originali iniziative culturali e artistiche. Così può capitare che passeggiando per questo lindo centro medievale ci si imbatta in alcune statue in bronzo, uomini immobili che sembrano partecipare alla vita cittadina. Solo per fare due esempi, in piazza Vittorio Veneto, accanto al palazzo di Macalda, è fermo in un eterno passo in avanti un “Campiere”, mentre nella piazza del Municipio si scambiano chiacchiere e pensieri i due famosi cugini, Lucio Piccolo e Tomasi di Lampedusa, bloccati in quella che sembra essere una confidenza (a destra). Si tratta del percorso culturale chiamato “Presenze” che, grazie all’arte di pit-
E per i golosi... And for gluttons... Durante la passeggiata nel centro storico di Ficarra, lasciatevi guidare anche dal naso: le fornerie locali, oltre a squisito pane, producono anche dolci ottimi, fra cui i pasti i mennula, dolci a forma di mezzaluna ripieni di mandorle e ricoperti di glassa, gli ‘nzuddi, biscotti di pasta frolla profumata alle mandorle (preparati originariamente dalle suore Vincenzine di Catania: a loro devono il curioso nome, che non è altro che il diminutivo di Vincenzo!), nuciddi e mennuli ‘nghiazzati. During our walk in Ficarra, we can’t help following our nose: local bakeries produce delicious bread but also very good sweetmeats such as pasti i mennula, halfmoon shaped sweets stuffed with almonds and covered with icing; the ‘nzuddi, biscuits made of short pastry scented with almonds (this sweetmeats were originally prepared by the Vincenzine nuns in Catania, who gave them the strange name, deriving from “Vincenzo”). Other specialities are the nuciddi and the mennuli ‘nghiazzati.
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there is only the sky, and so the gaze can roam from the Aeolian Islands to the north as far as the thick forests of the Nebrodi to the south, down 500 metres to the streams, and up to the infinite, while buzzards whirl placidly against the blue.
Art and nature in the streets of Ficarra Despite its small size, Ficarra boasts original culture and art initiatives. Thus, walking in this clean medieval place one comes upon some statues in bronze, immovable men that seem to participate in the life of the place. Just to give two examples, in Piazza Vittorio Veneto, next to the palace of Macalda, motionless in an eternal forward step is a “Campiere”, while in the Town Hall square there is an exchange of chat and thoughts between two famous cousins, Lucio Piccolo and Tomasi di Lampedusa, fixed in what seems to be a moment of secrecy (above). This is a cultural pathway called “Presences” that, thanks to the art of painters and sculptors, has given back life to the most significant presences that have made the history of Ficarra. Presences which are not only human, because Nature also has its “citizens” inside the village, i.e.
Ficarra
tori e scultori, ha ridato vita alle presenze più significative che hanno fatto la storia di Ficarra. Presenze che non sono solo umane, visto che all’interno del borgo anche la Natura ha lasciato dei propri “cittadini”, vale a dire dei secolari alberi di ulivo. Per tutelarli al meglio, è stato messo a punto un itinerario che tocca i 4 ulivi monumentali di Ficarra ai quali sono stati dati i nomi dei figli della famiglia Piccolo di Calanovella, incluso quello del famoso cugino Giuseppe Tomasi. Così la cittadina si prende cura dell’ulivo “Lucio”, di quello “Casimiro”, dell’albero “Agata” e di quello “Giuseppe”, alberi - curati e coccolati come antenati - che crescono lungo il confine occidentale dell’abitato. L’iniziativa, chiamata “Sulle tracce dei Gattopardi”, punta anche a promuovere l’antica tradizione olearia locale.
centuries-old olive trees. In order to protect them, an itinerary has been traced, that takes in the 4 monumental olive trees of Ficarra to which the names of the children of the Piccolo di Calanovella family have been given, including that of the famous cousin Giuseppe Tomasi. So the village looks after the “Lucio” olive tree, the “Casimiro” one, the “Agata” one and the “Giuseppe” one, trees - taken care of and fussed over like ancestors - that grow along the western edge of Ficarra. The initiative, called “On the traces of the Leopards”, also aims to promote the old local oil tradition.
Feste per l’anima e per la gola Il calendario delle ricorrenze ficarresi comincia il 20 gennaio con la festa di San Sebastiano Martire, il 3 febbraio è dedicato a San Biagio, con il pittoresco gioco delle pignatte, mentre tra marzo e aprile c’è la dolente processione del Venerdì Santo. Il 25 marzo ricorre la festa patronale che ricorda l’arrivo dell’Annunziata in paese. La processione della Vergine, nella sua bella vara in blu e oro tra gli stretti vicoli medievali, ha inizio con il grido dei portatori “Evviva ‘a gran Signura Maria” ed è seguita dai piduna, fedeli a piedi scalzi in segno di voto. Durante la processione si intona ancora “Ave, Maristella”, un canto che sembra essere proprio quello intonato nel 1507 per rendere nuovamente leggera la statua di marmo (alla Madonna sono dedicati anche il 3, 4 e 5 agosto).
La casa del baco
The silkworm house
Il Centro Informazioni Turistiche, in un edificio settecentesco, ospita la Casa del Baco, una grande stanza in cui è stato “ricostruito” l’habitat naturale del baco da seta, presente in numerosi esemplari. Quest’insetto dall’aspetto delicato si offre alla curiosità dei visitatori, in attesa che l’orologio biologico lo trasformi in crisalide contenuta in un bozzolo da cui, come era ricca consuetudine di queste zone, si ricavava la seta, poi tessuta con il telaio in bella mostra proprio all’ingresso del Centro. Centro Informazioni Turistiche, corso Umberto I, 4 tel. 0941 582604; aperto lun./dom. 8,30-12,30/15,30-19,30 The Tourist Information Centre, in a eighteenth-century building, houses the Silkworm House. A big room has been set up in which the natural habitat of the silkworm, present in numerous exemplars, has been “reconstructed.” This delicate-looking insect is presented to the curiosity of visitors, while waiting for the biological clock to turn it into a chrysalis contained in a cocoon from which, as was the rich custom in these areas, silk was obtained, afterwards woven with the loom on fine display at the entrance to the Centre. Tourist Information Centre, corso Umberto I, 4, tel. 0941 582604 - Open Mon.- Sun. 8.30-12.30/3.30-7.30
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Le fornerie di Ficarra, oltre a squisito pane, producono ottimi dolci tradizionali The bakeries of Ficarra, beside tasty bread, also produce delicious traditional sweetmeats
Dorati, profumati ‘nzuddi > Golden and sweet-smelling ‘nzuddi
Un consiglio per la sosta
An advice for a rest
Le specialità gastronomiche di Ficarra vengono preparate in maniera sopraffina nell’azienda agrituristica Fattoria di Grenne: vi porteranno in tavola gli antipasti della tradizione, pasta fresca con i sughi suggeriti da quel che cresce nell’orto, carni di animali allevati fra le montagne e dolci squisiti preparati secondo ricette tramandate di madre in figlia. È possibile anche fermarsi a dormire, in camere ariose e dotate di servizi privati (a disposizione 20 posti letto). Contrada Grenne, tel. 0941 582098 The gastronomical specialities of Ficarra are prepared by the masterly cook of the tourist farm Fattoria di Grenne: they’ll bring you traditional appetizers, fresh made pasta with sauces made with the produces of the vegetable garden, meat of animals bred in the mountains and delicious sauces prepared according to old recipes handed from mother to daughter. It is possible to stay at the farm, as there are airy bedrooms with toilet (20 beds in total). Contrada Grenne, tel. 0941 582098.
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Ficarra
Feasts for the soul and for the palate
Olivo monumentale nell’abitato di Ficarra > Monumental olive tree in the village of Ficarra
Lungo tutti i mesi estivi è un susseguirsi di feste, con le tradizioni folkloriche nebroidee in bello spolvero: spiccano in giugno la festa del Corpus Domini, il 16 luglio quella della Madonna del Carmelo, e l’ultima domenica di settembre in contrada Matini si omaggia San Francesco Martire. In contrada Rinella la prima domenica di ottobre si festeggiano Maria SS. del Tindari e San Giuseppe, a novembre S. Cecilia. Novembre è anche il momento della sagra della fedda, manifestazione che da alcuni anni riunisce due dei sapori più buoni di questa zona: quello di una fetta di pane cotto in forno a legna (la fedda, appunto) e dell’olio d’oliva che qui è quello della DOP Valdemone. Non solo quelli, per la verità, visto che la generosa terra di montagna consente la produzione di una quantità di prodotti che alimentano una gastronomia davvero prelibata.
The calendar of the Ficarra feasts starts on 20 January with the feast of St. Sebastian the Martyr; 3 February is dedicated to St. Blaise, with the picturesque game of pots, while between March and April there is the doleful procession of Good Friday. The feast of the patron saint is held on 25 March, when the arrival of the Virgin of the Annunciation in the village is remembered. The procession of the Virgin, on a beautiful bier in blue and gold along the narrow medieval alleys, starts with the cry of the carriers “Hurray for great lady Mary” and is followed by the piduna, with the faithful going barefoot as a sign of devotion. During the procession people still intone “Ave, Maristella”, a song that seems to be the one that was intoned back in 1507 to make the marble statue light again (another feast in honour of the Virgin is held on 3, 4 and 5 August). Then all through the summer months there is a succession of feasts, with the Nebrodi folk traditions vigorously brought back to like. Among others there’s the feast of Corpus Christi, in June, that of the Madonna del Carmelo, on 16 July ,and on the last Sunday in September in the Matini area tribute is paid to St. Francis the Martyr. In the Rinella area on the first Sunday in October there are the celebrations for Most Holy Mary of Tindari and St. Joseph, and in November St. Cecilia. In November the Fedda festival is held as well, a festival which puts together to of the most important produces of the area: that of a slice of bread baked in a stone oven (the fedda) and that of the protected-origin-denomination Valdemone oil. But not only those, because the generous mountain soil allows a rich agricultural production.
Gli olivi centenari sono protagonisti dell’itinerario urbano “Sulle tracce dei Gattopardi” The centuries old olive trees are the protagonists of the urban itinerary “On the traces of the Leopards” 33
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Gioiosa Marea ...O anche semplicemente “Gioiosa” un nome che idealmente ne racchiude l’atmosfera ...Or just simply “Gioiosa” (joyful) a name which contains its atmosphere
Verso il mare Una giravolta dopo l’altra, la statale raggiunge adesso Gioiosa Marea: semplicemente “Gioiosa” per i suoi abitanti, la cittadina racchiude in questo suo nome l’atmosfera che si respira tra le sue strade, tutte a scivolare giù da quel cuore antico che si erge ben più su, tra le rovine di Gioiosa Guardia. Gioiosa Marea, “la perla del Tirreno”, è un attrezzato centro turistico, con le sue spiagge ampie e bianche ad attirare i visitatori (e non solo d’estate), già ben incuriositi da una storia davvero affascinante, da usi e costumi tradizionali e da una enogastronomia che non si dimentica.
Towards the sea A twist after the other, the road now reaches Gioiosa Marea, simply “Gioiosa” (Joyful) for its inhabitants, in this name that it has the village contains the atmosphere that you breathe in along its streets, all slipping down from that old heart that rises much higher up, among the ruins of Gioiosa Guardia. Gioiosa Marea, “the pearl of the Tyrrhenian”, is a well equipped tourist place, with broad and white beaches attracting tourists (and not only in summer) who are already very curious about a history that is truly fascinating, with traditional lore and customs and unforgettable oenology and gastronomy. 35
Gioiosa Marea
Panorama da Gioiosa Guardia > View from Gioiosa Guardia
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Una sentinella fra le montagne “Joiusa” la indicavano i Romani: era una località in cima a Monte Guardia utilizzata, forse, come rifugio in cui ristorarsi durante le veloci scorrerie compiute lungo la costa. L’avevano chiamata così perché era un luogo dal bellissimo panorama, così in alto da toccare il cielo, con una vista ininterrotta dalle vette delle Madonie a Ovest fino alle propaggini calabresi a Est, mentre alle spalle si incuneano le une dentro le altre le onde di pietra dei Nebrodi. Una posizione geografica invidiabile, alla quale si accede dopo aver salito, tornante dopo tornante, tutti gli 800 metri del monte, lasciando che alle terrazze coltivate ad ulivo si sostituiscano noccioleti e, infine, i vigneti per il Doc Mamertino. Nel 1360 una comunità di agricoltori vi fondò un borgo, anche se su questi monti già si erano insediate - e da parecchio tempo - altre comunità che, nonostante le distanze, mantenevano stretti legami con il villaggio di pescatori che esisteva lungo la costa. Pescatori che, da quel che ci è pervenuto, talvolta si spostavano anche su questo monte, certamente però solo durante i periodi in cui la costa era minacciata dai pirati. 38
Una posizione geografica invidiabile, così in alto da toccare il cielo An enviable geographical position, so high up as to touch the sky
Gioiosa Marea
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L’abitato di Gioiosa Marea, in bella posizione sul mare; a destra, la Chiesa Madre > The town of Gioiosa Marea, in beautiful position on the sea; right, the Main Church
Oggi Gioiosa è soprattutto un centro turistico Today Gioiosa is mainly a touristic place Furono proprio le conoscenze acquisite nel corso di questi continui “traslochi” - l’uso dei tronchi d’albero per far rotolare per ben 7 chilometri le barche verso l’alto o verso il basso - che permisero, tra il 1783 (anno di un terribile terremoto) e il 1784 (catastrofica invasione di cavallette), un lento “scivolamento” di Gioiosa verso il mare: i gioiosani utilizzarono i blocchi di marmo e di pietra degli edifici montani per ricostruire a valle il nuovo abitato che nell’impianto urbanistico del centro riflette quello del borgo medievale sul monte. Oggi la città fantasma è una distesa di rovine che sbucano bigie e corrose fra le erbe e i fiori multicolore di un pianoro battuto dal vento. I contorni delle case, qualche brandello di muro, il vano di una cisterna narrano una storia ormai quasi cancellata dal tempo. Solo il panorama verso il mare, quello che aveva incantato i Romani, è rimasto uguale. 40
A sentinel in the mountains “Joiusa” the Romans called it, a place atop Monte Guardia, perhaps used by them as a refuge in which to refresh themselves during the fast raids made along the coast. “Joiusa” because it is a place with a beautiful panorama, so high up as to touch the sky, with an uninterrupted view from the west Madonie peaks to the Calabrian offshoots to the east, while behind one there are wedged one inside the others the stone waves of the Nebrodi. It is an enviable geographical position, which you get to after climbing, bend after bend , all the 800 metres of the mountain, allowing the cultivated terraces on which olive trees are grown to give way to hazelnut woods and, finally, the vineyards for controlled-origin-denomination Mamertino. It was 1360 when this hamlet was founded by a community of farmers, though on these mountains there had already settled - a long time before
Gioiosa Marea
- other communities that despite the distances maintained close bonds with the fishermen’s village that withstood on the coast. These were fishermen that, from what we know, also lived on this mountain, certainly however only during the periods in which the coast was threatened by pirates. It was precisely the skills acquired during these continuous “removals”- the use of tree trunks to roll for no less than 7 kilometres the boats upwards or downwards - that between 1783 (the year of a terrible earthquake) and 1784 (when there was a catastrophic invasion by grasshoppers), allowed a slow “glide” of Gioiosa toward the sea: the people of Gioiosa used the blocks of marble and stone of the mountain buildings to build further down the new village, which in the layout of the centre also reflects that of the medieval village on the mountain. Today the ghost village is a stretch of ruins, rising among grass and multicoloured flowers on this strip of narrow, windswept plateau. The outlines of the houses, some piece of wall, the empty arches of the fortress, an old cistern tell a story almost erased by time. Just the view which bewitched the Romans, has remained the same.
La nuova Gioiosa L’età del “nuovo” villaggio sulla costa è testimoniata soprattutto dalle facciate dei palazzi ottocenteschi che interrompono la teoria delle nuove costruzioni a destinazione soprattutto turistica. Permane, dal disegno antico, la suddivisione in quattro quartieri - San Giovanni, Catena, Madonna delle Grazie e San Nicolò - e la pavimentazione in pietra delle strade centrali. Due gli edifici religiosi: la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, con il prospetto realizzato nel 1905 in cui è stato mantenuto il portale del 1887, la caratteristica torre campanaria dall’originale cupoletta e, all’interno, dipinti di Olivio Sozzi; e la Chiesa Madre, dedicata a San Nicolò di Bari, sulla quale si alza imponente la torre campanaria completa di orologio con la data del 1902. La maggior parte degli arredi sacri e delle opere d’arte custoditi originariamente nelle chiese sono oggi nel Museo d’Arte Sacra, realizzato presso la parrocchia di San Nicolò (informazioni tel. 0941 363323). La cittadina si estende tutta al di qua della linea ferroviaria, confine di una spiaggia che digrada su 41
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La spiaggia > The beach
un golfo dall’acqua color dei Caraibi. Spiaggia che è senza dubbio l’asso nella manica di Gioiosa. Di facile e libero accesso, si distende senza interruzioni per centinaia di metri, occupando tutta la costa del golfo su cui si affaccia Gioiosa. Si raggiunge comodamente grazie ai sottopas-
The new Gioiosa The age of the “new” village on the coast is testified to above all by the façades of the nineteenthcentury buildings that interrupt the succession of new constructions making it a perfect tourist place for unforgettable summers.
La spiaggia, sul golfo dai colori caraibici, è l’asso nella manica di Gioiosa Marea The beach on a gulf with the colours of the Caribbean is certainly the feather on the cap of Gioiosa Marea saggi realizzati al di sotto della linea ferroviaria, ed è fornita di docce pubbliche. Particolare di questa costa è la sua stessa consistenza: non è sabbia ma nemmeno roccia, bensì un lungo, morbido nastro di piccoli ciottoli di mare che si trasformano in sabbia solo un metro oltre la linea di battigia. Qui e là, scogli piatti, ottime piattaforme per tuffi e bagni di sole. 42
From the old layout there remains the subdivision into four districts - San Giovanni, Catena, Madonna delle Grazie and San Nicolò - and the wholly natural paving of the central streets.There are two churches: the Santa Maria delle Grazie Church, with a façade done in 1905, inside which the 1887 portal has been maintained, and a quaint bell tower with an original little cupola, and,
Gioiosa Marea
Ferragosto… e altro Il Ferragosto si comincia a festeggiare dal 14, quando un gioco di fuoco mattutino, detto “masculiata”, informa gli abitanti dell’intero circondario che ci si prepara alla festa di mezz’estate, una celebrazione che si protrae per tre giorni interi visto che raccoglie anche i festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie, il 15, e di San Rocco, il 16. Tre giorni all’insegna dell’autentica festa “di paese”, in cui spicca l’usanza di accendere dei falò in spiaggia la notte tra il 14 e il 15: attorno ai fuochi si canta e si balla, un rito pagano - anche se non ne abbiamo più coscienza - per salutare l’estate. Nel corso dei mesi estivi - luglio e agosto - il Comune organizza altresì diversi appuntamenti e spettacoli per le piazze della cittadina. È l’Estate Gioiosana, dove non mancano le bancarelle con i dolcetti tradizionali, le bande musicali e i concerti di musica dal vivo. Se Ferragosto è la festa principale, non mancano altri appuntamenti nel corso dell’anno, anche di sapore più squisitamente religioso. Molto pittoresche, ad esempio, la processione che si svolge l’otta-
inside paintings by Olivio Sozzi; and the Parish Church is dedicated to San Nicolò di Bari. On it there looms up an imposing bell tower complete with a clock dated 1902. Most of the sacred trappings and works of art originally kept in the churches are today in the Museum of Sacred Art set up at San Nicolò (information tel. 0941 363323). The village all lies this side of the railway line, the confine of a beach of tiny pebbles that gradually slopes down on a gulf with water the colour of the Caribbean. The beach is certainly the feather in the cap of Gioiosa. Easy to get to and free, it extends without a break for hundreds of metres, occupying the whole coast of the gulf on which Gioiosa stands. You can get to it easily thanks to the underpasses below the railway line, and it is provided with public showers. A particular feature of this beach is its consistency: it is not sand, but nor is it an expanse of pebbles, but a long, soft ribbon of small sea pebbles that change into sand a metre beyond the foreshore. For the most demanding people, comfortable platforms of natural rock here and there are dotted
La piazza principale > The main square
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around along the coast. Here and there, there are flat rocks, good platforms for diving or sun bathing.
Ferragosto (mid-August holiday) and other feasts Mid-August holiday celebrations begin on 14 August, when morning fireworks, called â&#x20AC;&#x153;masculiataâ&#x20AC;?, inform inhabitants of the whole area that the midsummer feast is going to start, a feast lasting three days and gathering the celebrations of Madonna delle Grazie (on the 15th) and St. Rocco (16th). The evenings of these three days are lit with the colours of the tradition, but the true particularity is in the bonfires that are lit along the beach on the night between 14 and 15 August: around the fires people sing and dance, a pagan rite - though we donâ&#x20AC;&#x2122;t realise this any more - to greet the summer. During summer months, July and August,the town also hosts events and shows in the squares: the festival is called Estate Gioiosana, where there are stalls with the traditional confectionery, bands and concerts. Ferragosto is surely the most important event, but there are also other feast during the year, some I giardini e i murales > The gardens and the murales
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Gioiosa Marea
vo giorno dopo la domenica di Pasqua, con la quale l’effigie di San Nicola viene portata in spalla fino al mare, e quella dei bambini (la processione “dei virgineddi”) che si svolge per il Corpus Domini. In occasione della commemorazione dei defunti, il 2 novembre, per un’intera settimana si preparano dei dolcetti chiamati “ossa dei morti” e le pasticcerie si agghindano con la frutta martorana, una vera prelibatezza per grandi e piccini.
La Tonnara Nella vicina frazione di San Giorgio, sul prato antistante la spiaggia, naviga tra l’erba – oggi con fatica – una vecchia imbarcazione, testimonianza di quella che è stata per secoli l’attività principale della cittadina: la pesca del tonno. Qui c’era la tonnara, l’edificio in cui il pescato veniva lavorato, una fabbrica di cui si hanno notizie fin dal 1060 giacché era un punto strategico per il commercio del pescato dell’intera costa orientale.
Ferragosto si festeggia per tre giorni: è il culmine dell’Estate Gioiosana On Mid-August holiday the celebration lasts 3 days: it’s the peak of Gioiosa Summer
of the of religious kind. There is for example the very picturesque procession dedicated to San Nicola, when people carry the effigy of the saint on their shoulder to the sea, which is held eight 45
Gli itinerari di Sikania > The itineraries of Sikania
Gioiosa Marea
days after Easter Sunday, and that of children, i.e. the procession “dei virgineddi”, for Corpus Christi. On occasion of the commemoration of the dead, on 2 November, for a whole week people prepare cakes called “bones of the dead.” This at any rate is the period in which confectioners’ shops are full of marzipan fruit, a true titbit for old and young.
The Tuna Station
Esterno e interno della grotta del Tono > Outside and inside of the Tono Cave
La tonnara si ergeva su due piani, proprio come molte tonnare famose in tutto il Mediterraneo: a pianterreno c’era il magazzino vero e proprio, collegato con la spiaggia per mezzo di binari sui quali scorrevano i carrelli per il trasporto del pesce; sopra c’era il “piano nobile”, ovvero la residenza dei proprietari che si sono susseguiti per quasi 800 anni. Un’ultima curiosità. San Giorgio è stata costruita proprio dai marinai che venivano fin qui per lavorare alla tonnara o nella speranza di essere imbarcati come ciurma durante le lunghe e faticose battute di pesca.
La grotta
In the nearby San Giorgio hamlet, on the meadow in front of the beach, among the grass there sails - with difficulty today - an old boat, a testimony to what for centuries was the main local activity: tuna fishing. Here at San Giorgio there was a tuna station, a building in which the fish caught were processed. There are notices about it starting from 1060 since it was a strategic point for the fish trade all along the eastern coast. The tuna station was on two floors, like a lot of famous tuna stations in the whole Mediterranean area: on the ground floor there was the warehouse proper, connected to the beach through tracks on which the carts for the transport of the fish moved; the first floor was so to speak the “piano nobile”, i.e. the residence of the owners that succeeded one another for almost 800 years. A final curiosity. San Giorgio was built precisely by sailors, who came here to work at the tuna station or, something involving greater prestige, in the hope of embarking on the boats during the long and fatiguing fishing expeditions.
The cave
Nei pressi della scalinata che scende dal centro cittadino fino alla spiaggia, a poche decine di metri dalla piazza della stazione ferroviaria, si trova la Grotta del Tono, un antro al quale si accede dalla piccola entrata alta poco più di un metro e mezzo e larga poco meno di due metri. Questa grotta, che si sviluppa con una serie di cunicoli intercomunicanti, probabilmente abitata molto prima di quanto ci viene tramandato dalla documentazione ufficiale (datata X-XI secolo) è preziosa per la presenza di stalattiti e stalagmiti che la rendono interessante per gli studi geologici dell’area. Per visitarla, contattare l’ufficio turistico allo 0941 363323. Near the flight of steps going down from the village centre to the beach, a few dozen metres from the railway square station, there is the Tono Cave, which is accessed through the small entrance a little more than a metre and a half high and a little less than two metres wide. This cave, which develops through a series of communicating burrows, probably inhabited long before the epoch handed down to us by the official documentation (10th-11th century) is precious for the presence of stalactites and stalagmites that make it interesting for geological studies in the area. To visit it, contact the tourist office on 0941 363323.
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I Consigli di Sikania > Sikania advices
la Sicilia vien viaggiando an appetite for Sicily comes by travelling
> week end > dove mangiare > dove dormire > lâ&#x20AC;&#x2122;albergo > week end > where to eat > where to sleep > the hotel
WEEK END>
> Sicilia
Notti di musica in Val di Noto Music nights in Val di Noto
Informazioni> Information: www.notedinotte.it
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Sarà itinerante, come nelle precedenti sette edizioni, il Festival Note di Notte, appuntamento di prestigio con la musica internazionale in alcune delle più belle location ville, cantine, masserie e luoghi d’arte - del Val di Noto. A inaugurare il festival organizzato dall’Associazione The Entertainer (direzione artistica di Mariolina Marino) sarà Khaled, con un concerto in esclusiva regionale che sarà per il cantante l’occasione per presentare ufficialmente Liberté, suo più recente lavoro. Sabato 18 luglio, accompagnato da una band di undici elementi, il re del popraï salirà su un palco allestito nel porto di Pozzallo. Stessa scena, il 13 agosto, per un altro dei nomi di punta del festival: Giusi Ferreri, stella di casa nostra che in un solo anno è riuscita a conquistare il grande pubblico raccogliendo premi e consensi in diversi paesi europei. Altra grande voce femminile che si potrà
As in the previous seven editions, the Notes at Night Festival will be itinerant. This is a prestigious date with international music in some of the most beautiful locations - villas, wine production centres, farms and places of art - in the Val di Noto. The festival organized by the Entertainer association (artistic direction by Mariolina Marino) will be inaugurated by Khaled, doing a concert exclusive to the region. For the singer it will be an opportunity officially to introduce Liberté, his latest record. On Saturday 18 July, accompanied by a band of eleven players, the king of pop-raï will get on a stage prepared in Pozzallo harbour, which on 13 August will also guest another famous name of the festival, Giusi Ferreri, a local star that in just one year has succeeded in conquering the big public, obtaining prizes and consensus in various European countries. Another great female voice which it will be possible to appreciate is that of Malika Ayane, the revelation of last Festival of San-
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apprezzare sarà quella di Malika Ayane, rivelazione dello scorso festival di Sanremo che canterà all’Auditorium Mediterraneo di Marina di Modica il 26 luglio. Il 30 luglio spazio alla musica del frizzante sassofonista romano Stefano Di Battista, presso l’Antica Tenuta del Nanfro (Caltagirone) mentre il 5 agosto arriveranno in esclusiva nazionale a Villa Anna, ad Ispica, The Irrepressibles, estrosa e raffinata formazione britannica che, muovendosi tra la musica barocca e l’avanguardia, sta mettendo a punto gli ultimi dettagli per una performance appositamente calibrata sulla villa che la ospiterà. Infine, segnaliamo le esibizioni di René Aubry e dell’Ensemble della Notte della Taranta, entrambe esclusive nazionali, rispettivamente il 22 luglio a Modica e il 25 agosto presso la Cantina Valle dell’Acate (Acate): nel prezzo del biglietto per lo spettacolo è compreso un drink di benvenuto. La prevendita sarà curata da Ticket’s Box Office. Si potranno dunque acquistare i biglietti per ogni spettacolo in calendario presso tutti gli affiliati al circuito o direttamente on line sul sito www.ctbox.it
remo, who will sing at the Auditorium Mediterraneo of Marina di Modica on July 26. On 30 July the fizzy Roman saxophonist Stefano Di Battista will be performing at the old Nanfro Estate (Caltagirone), while on 5 August, in Villa Anna in Ispica, there will be The Irrepressibles, quaint and refined British band who, balancing between Baroque and Avant-garde music, are preparing a performance specifically created for the villa housing them. Lastly, we’d like to recall the performances by René Aubry and of the artists of the Night of the Taranta who will be on the stage, respectively, on 22 July in Modica and on 25 August in the Acate Wine Cellar (Acate): the ticket for these two shows include a welcome drink. For advance bookings apply to Ticket’s Playpen Office. You can also purchase tickets for every scheduled show at all places in the circuit or directly online through the site www.ctbox.it
Da sinistra> From left: The Irrepressibles Malika Ayane Giusy Ferreri Khaled 51
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> Trapani
24-26/07 Tutti i sapori del Mediterraneo All the flavours of the Mediterranean
ph > Alex Kehr
Informazioni> Information: www.stragusto.it Dove dormire> Where to sleep Hotel Vittoria Via Crispi, 14 tel. 0923 873044 Dove mangiare> Where to eat Pizzeria Calvino Via N. Nasi 77 tel. 0923 21464
ph > Hanne Carstensen
I “mangiari di strada” sono diffusissimi in tutto il Mediterraneo: dalle panelle dei palermitani ai kebab del Maghreb, passando per la farinata genovese, sono sempre cibi semplici, nutrienti e gustosi. A tutti loro è dedicato il festival “Stragusto”, in programma dal 24 al 26 luglio a Trapani, grazie all’organizzazione dell’Agenzia di comunicazione PS Advert e al patrocinio del Comune. La manifestazione prevede laboratori di cucina multietnica, incontri sulle tradizioni alimentari dei paesi del Mediterraneo, attività di informazione e divulgazione. Negli stand, i visitatori, i turisti e gli appassionati avranno modo di conoscere da vicino la tradizione della cucina povera della Sicilia e dei paesi del Mediterraneo, gustando crostacei e molluschi, focacce, piadine e crespelle, frutta secca e molto altro, confrontando ricette, usanze, sapori. Il tutto nella cornice dello storico mercato del pesce di Trapani, uno spazio recente-
“Street eateries” are widespread in the whole Mediterranean area: from the panelle of the Palermitans to Maghreb kebabs, to the Genoese farinata, there are always simple, nourishing and savory foods. To all of them there is dedicated the “Stragusto” festival, to be held from 24 to 26 July in Trapani, thanks to organization by the PS Advert communication agency and the patronage of the City Council. The event involves multiethnic cuisine workshops, meetings on the alimentary traditions of the countries in the Mediterranean, and activity of information and popularization. On the stalls, visitors, tourists and food lovers will have an opportunity to know close up the tradition of poor cuisine in Sicily and Mediterranean countries, tasting shellfish and molluscs, focaccias, piadine and crespelle, nuts and a lot of other things, comparing recipes, customs and tastes. It will all take place in the setting of the Trapani historic fish market, a space recently
Come arrivare > Trapani è collegata con l’autostrada A29 52
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mente recuperato così come le Mura di Tramontana, alle quali si accede proprio dalla piazza del mercato, una muraglia che un tempo faceva parte della fortificazione che cingeva la città in epoca spagnola. Fra i principali monumenti di Trapani, la Cattedrale intitolata a San Lorenzo, che, fondata nel Quattrocento, si presenta oggi nell’aspetto assunto dopo i rifacimenti di tre secoli dopo; vi si custodisce, fra l’altro, una Crocefissione attribuita a Van Dyck. Inoltre meritano senz’altro una visita il Santuario dell’Annunziata e l’adiacente Museo Pepoli. Quest’ultimo è fra i più importanti della Sicilia: realizzato al principio del secolo scorso grazie alle donazioni del conte Agostino Pepoli, custodisce notevoli collezioni di arte sacra, dai presepi agli arredi da chiesa, scultura - importanti in particolare le statue dei Gagini - e pittura (in particolare si segnalano opere di Tiziano e Giacomo Balla). Ancora reperti archeologici e preziosi oggetti che testimoniano dell’artigianato del corallo, un tempo assai fiorente. ph > Hanne Carstensen
ph > Hanne Carstensen
recovered, like the Mura di Tramontana, which are accessed from the marketplace, a wall that was once part of the fortification that encircled the city in the Spanish epoch. Among the main monuments in Trapani there is the cathedral dedicated to St. Lawrence founded in the 15th century but rebuilt as it is today three centuries later, in which, among other things, there is a Crucifixion attributed to Van Dyck. Another place certainly worth a visit is the Sanctuary of the Virgin of the Annunciation and the adjoining Pepoli Museum. The latter is one of the most important in Sicily: it war realized at the beginning of the last century thanks to the donations by count Agostino Pepoli and there are big collections of sacred art, with cribs, vestments, altar cloths and holy vessels, sculpture (among others there are beautiful statues by the Gaginis) and painting, with works by Tiziano and Giacomo Balla. Moreover, archaeological findings and precious objects testifying the skill of local coral artisans.
How to get there > Trapani can be reached along the A29 motorway 53
Dove mangiare
Il prezzo indicato (se non diversamente specificato) si riferisce a un pasto completo, escluse bevande
Where to eat
Palermo & Provincia IL MIRTO E LA ROSA Palermo - via Principe di Granatelli, 30, % 091 324353, chiuso domenica e 10 giorni a luglio; 25 € ACANTO BLU Palermo - via Torrearsa, 8 % 091 320444, chiuso domenica; 30 € RISTORANTE SANT’ANDREA Palermo - piazza Sant’Andrea, 4, % 091 334999; chiuso domenica (aperto solo a cena); 30 € ANTICA STAZIONE DI FICUZZA
Corleone - borgo di Ficuzza, % 091 8460000; menù degustazione; 25 € RISTORANTE CAFFÈ DUOMO Cefalù - piazza Duomo, 19, % 0921 921271; chiuso martedì (da ottobre a Pasqua); 30 € TRATTORIA DON CICCIO Bagheria - via del Cavaliere, 87, % 091 932442; chiuso mercoledì e domenica; 25 €
Agrigento & Provincia LEON D’ORO Agrigento - viale Emporium, 102, % 0922 414400, chiuso lunedì, 40 €
L’OSTE E IL SACRESTANO Licata - via Sant’Andrea, 19, % 0922 774736, chiuso lunedì e domenica sera (in inverno); 35 € IL VIGNETO Menfi - contrada Gurra di Mare, % 0925 71732; 30 € RISTORANTE DISIO Sciacca - via Vittorio Emanuele 107, % 0925 86922; chiuso martedì
Caltanissetta & Provincia
Messina & Provincia
VICOLO DUOMO Caltanissetta - vicolo Duomo, 5 % 0934 582331; chiuso domenica e lunedì a pranzo; 25 €
DUE SORELLE Messina - piazza Municipio, 4; % 090 44720; chiuso lunedì e in agosto; 25 €
L’ANGOLO DIVINO Caltanissetta - via Di Cataldo, % 0934 542983; chiuso lunedì e domenica sera; 25 €
TENTAZIONI Isola Salina - via Rotabile, 11, % 090 9809209; sempre aperto nei mesi estivi; menù degustazione 40 €
VILLA ROSANGELO Mazzarino - Contrada Pileri, % 0934 381437, chiuso lunedì; 20 €
Catania & Provincia IL SALE ART CAFÈ Catania - via S. Filomena, 10, % 095 316888; chiuso martedì; 35 €
GIARDINO DI BACCO San Giovanni La Punta via Piave, 3, % 095 7512727; chiuso lunedì; 45 € (prenotazione obbligatoria)
Via Trapani, 4/a Palermo % 091 58 65 66
AL FOGHER Piazza Armerina - contrada Bellia, SS117 bis, % 0935 684123; chiuso domenica sera e lunedì; 50 € OSTERIA DI AGAR Pietraperzia - via San Giuseppe, 4; % 0934 462168; aperto a cena tutti i giorni, la domenica anche a pranzo (su prenotazione); 30 €
IL CARATO Catania - via V. Emanuele II, 81 % 095 7159247; 35 €
REGINE
ARISTON Enna - via Roma, 353, % 0935 26038; chiuso domenica; prezzo medio 25 €
OSTERIA CACCIATORE Castrofilippo - contrada Torre, % 0922 829824; chiuso mercoledì; 22 €
IL CUCINIERE Catania - via Carmelo Finocchiaro Aprile, 110, % 095 7470702; 40 €
Ristorante
Enna & Provincia
GALATEA Acitrezza - via Livorno, 146, % 095 277913; chiuso lunedì e due settimane a novembre, 40 € LA SCALA Caltagirone - Scala S. Maria del Monte, 8; % 0933 57781; chiuso mercoledì; 25 €
LA CAPINERA Taormina - via Nazionale Spisone, 177, % 0942 626247; chiuso lunedì; 45 € PICCOLO CASALE Milazzo - via R. D’Amico, 12, % 090 9224479; chiuso lunedì; 50 € DA NINO Letojanni - via L. Rizzo, 29, % 0942 36147; chiuso martedì; 50 € TRATTORIA FRATELLI BORRELLO Sinagra - contrada Forte, % 0941 594844; chiuso mercoledì; 20 €
Ragusa & Provincia CUCINA E VINO Ragusa - via Orfanotrofio, 91 % 0932 686447, chiuso martedì, 20 € DUOMO Ragusa - via Capitano Bocchieri, 31 % 0932 651265; chiuso lunedì e domenica sera; 100 € TOCCO D’ORO Comiso - corso Vittorio Emanuele, 1, tel. 0932 968211; chiuso lunedì; menù degustazione 25 €; a la carte 35 €
LA GAZZA LADRA Modica - via Blandini, 11, % 0932 755655; chiuso domenica sera e lunedì; menù da 50 a 68 €
Siracusa & Provincia TRATTORIA LA FOGLIA Siracusa - via Capodieci, 29, % 0931 66233, chiuso martedì (mai in estate); 30 € DON CAMILLO Siracusa - via Maestranza, 96, % 0931 67133, chiuso domenica, 50 € TAVERNA LA CIALOMA Pachino - piazza Regina Margherita, 23, località Marzamemi, % 0931 841772; chiuso martedì; 25 € LA LOCANDA DEL BORGO Rosolini - Via Controscieri, % 0931 850514; chiuso martedì; 40 € RISTORANTE CANTUCCIO Noto - via Cavour, 12, % 0931 837464; chiuso lunedì; 32-35 €
Trapani & Provincia CANTINA SICILIANA Trapani - via Giudecca, 36 % 0923 28673, chiuso periodo natalizio, 30 € LA NICCHIA Pantelleria - contrada Scauri Basso, tel. 0923 916342; chiuso 1/1-31/3; 40 € LA PINETA DI ANGELO Castelvetrano - via Punta Cantone, località Marinella di Selinunte, % 0924 46820; 30 € ANTICHI SAPORI Partanna - via Vittorio Emanuele, 211, tel. 0924 922618; chiuso lunedì; menu degustazione da 20 € ANTICO BORGO MARINARO Mazara del Vallo - Lungocanale Ducezio 30, % 0923 931619; aperto solo a cena, su prenotazione; menù fisso, vini compresi, 60 €
Dove dormire Where to sleep
I prezzi indicati si riferiscono alla camera doppia con prima colazione SUITE D’AUTORE ART DESIGN GALLERY HOTEL Piazza Armerina - piazza Duomo, % 0935 688553; suite BB da 100 €
Palermo & Provincia
Caltanissetta & Provincia
B&B ALLAKALA Palermo - corso Vittorio Emanuele, 71 % 091 7434763; da 90 €
HOTEL PLAZA Caltanissetta - via B. Gaetani, 5 % 0934 583877; 80 €
BB22 Palermo - largo Cavalieri di Malta, 22; % 091 6111610; da 110 €
FALCONARA CHARMING HOUSE Butera - SS 115 km 243 % 0934 349012; da 200 €
AZIENDA AGRITURISTICA ROCCA D’AQUILA Agira - contrada Gararai e Rocca d’Aquila, Strada Provinciale 59, % 320 4679569; FB 80 €
HOTEL PORTA FELICE Palermo - via Butera, 47; % 091 6175678, da 140 € MASSERIA SUSAFA Polizzi Generosa - contrada Susafa; % 338 9608713; da 80 €
FARM, OSPITALITÀ DI CAMPAGNA Butera - contrada Strada % 0934 346600; da 110 €
Messina & Provincia
Catania & Provincia
NH LIBERTY HOTEL Messina - via I Settembre, 15, % 090 6409436; da 102 €
BB EH13 Catania - via Sant’Euplio, 13 % 095 7152216; da 90 €
HOTEL HYCESIA Isola Panarea - via san Pietro, % 090 983041; da 100 €
IL PRINCIPE HOTEL Catania - via Alessi, 24 % 095 2500345; da 119 €
GRAND HOTEL SAN PIETRO Taormina - via Pirandello, 50, % 0942 6207111; da 138 €
HOTEL SANTA CATERINA Acireale - via Santa Caterina, 42b % 095 7633735; da 140 €
HILTON PORTOROSA Furnari - Complesso turistico Portorosa, % 0941 802 500; da 170 €
MASSERIA PERNICE Monreale - contrada Pernice % 0924 36797; da 170 € (soggiorno minimo 3 notti)
Agrigento & Provincia VILLA ATHENA HOTEL Agrigento - via Passeggiata Archeologica, 33 % 0922 596288; da 240 € (apertura maggio 2009) AZIENDA AGRICOLA MANDRANOVA Campobello di Licata - SS. 115, km217 % 348 3150015; da 122 € IL GATTOPARDO DI LAMPEDUSA Isola Lampedusa - contrada Cala Creta, via Beta, 6, % 0922 970051 solo soggiorni settimanali in pensione completa, a partire da 1220 € a persona TENUTA STOCCATELLO Menfi - S.P. 42 Menfi-Partanna km 6, % 333 9035428; da 70 €
BORGO PETRA Mascalucia - via Teatro, 9 % 095 7277184; da 80 € AGRITURISMO FONDO CIPOLLATE Castiglione di Sicilia - contrada Cipollate, 12-14, frazione Mitogio % 389 1571912; da 70 €
AGRITURISMO FATTORIA DI GRENNE Ficarra - località Grenne, % 0941 582757; da 80 €
Ragusa & Provincia
CAMBIOCAVALLO Pozzallo - contrada Zimmardo, % 0932 779118; da 110 € MASSERIA CIANCIÒ Modica - contrada Cianciò -Graffetta, % 335 330299; da 78 €
Siracusa & Provincia HOTEL ALGILÀ Siracusa - via Vittorio Veneto, 93, % 0931 465186; da 160 € HOTEL ONE Siracusa - via Diodoro Siculo, 4, % 0931 411355; da 99 € COUNTRY HOUSE MONTELUCE Noto - contrada Vaddeddi, % 335 6901871; da 120 € ZAIERA RESORT Solarino - contrada Zaiera, % 0931 461046; da 100 €
Trapani & Provincia HOTEL TORRI PEPOLI Erice - viale Conte Pepoli, % 333 3010504; da 250 €
Enna & Provincia
VILLA CARLOTTA Ragusa - via Ungaretti, % 0932 604140; da 120 €
RELAIS ANGIMBÉ Calatafimi - Segesta SS 113 Palermo-Trapani, uscita Alcamo ovest, km 338,4; % 0925 530120; da 90 €
BAGLIO SAN PIETRO Nicosia - località San Pietro % 0935 640529; da 80€
HOTEL 900 Scicli - via Duprè, 11, % 0933 843817; da 90 €
ZUBEBI RESORT Pantelleria - Contrada Zubebi, % 0923 913653; da 160 €
ASTORIA PALACE HOTEL, PALERMO. L’organizzazione di congressi perfetti
Il vostro prossimo congresso, sarà perfetto
via Montepellegrino, 62 - 90142 Palermo - % +39 091 6280140 - fax + 39 091 6371227
OSPITALITÀ>HOSPITALITY
I Consigli di Sikania > Sikania advices
Cave Bianche Hotel Favignana (Trapani) Le cave di calcarenite sono parte integrante del paesaggio di Favignana: create artificialmente dagli operai che, per decenni, hanno inciso il terreno per estrarre la pietra necessaria alla costruzione (non solo sull’isola, visto che il materiale veniva esportato perfino in Africa), e poi abbandonate, hanno assunto una singolare valenza naturalistica, connotando l’interno e alcune zone costiere della principale delle Egadi. Inoltre le cave venivano utilizzate come ripari per gli animali e per coltivare alberi da frutto al riparo dal vento e dalla salsedine.
Con un ardito quanto innovativo progetto architettonico, una di queste cave, dismessa negli anni Sessanta, è stata recuperata e oggi ospita un albergo a 4 stelle, inaugurato nel 2007. Il Cave Bianche Hotel ovviamente è stato realizzato nel massimo rispetto del singolare ambiente in cui si trova, quindi con materiali e sistemi ecocompatibili, con particolare attenzione alla salubrità dei locali e al risparmio idrico ed energetico. La struttura, ben integrata nei volumi della cava, è di stile minimalista, con ampia prevalenza di tinte tenui che quasi scom-
Cave Bianche Hotel > Strada Comunale Fanfalo, Favignana (Trapani); tel. 0923 925423 BB 115,00 € (la doppia) > BB (double room) 115,00 € The calcarenite quarries are an integral part of the Favignana landscape: artificially created by workers that for decades incised the terrain to extract stone required for building (not only on the island, considering that the material was even exported to Africa), and then abandoned, they have taken on unusual naturalistic value, connoting the inland parts and some coastal areas of the main Aegadean island. The quarries were also used as shelters for animals and to cultivate fruit trees sheltered from the wind and from the saltiness. 56
With a bold and innovative architectural project, one of these quarries, disused since the sixties, has been recovered and today contains a 4-star hotel, inaugurated in 2007. Obviously, the Cave Bianche Hotel was created with the greatest respect for the unusual environment in which it is set, and hence with eco-compatible materials and systems, with particular attention to healthiness of places and water and energy saving. The structure, well integrated in the volumes of the quarries, is in the minimalist style, with a big prevalence of delicate shades that almost
paiono nel candore delle pareti di pietra che le stanno intorno. Le camere sono 32, dal design essenziale e dotate di moderni comfort. Gli ospiti hanno a disposizione lounge & bar, piscina e solarium, minipiscine per idromassaggio oltre a un ristorante in cui vengono serviti i piatti della tradizione mediterranea (ma anche pietanze specifiche per vegetariani e celiaci). Fra le novità del 2009, inoltre, l’“informatore turistico”, un professionista che ha lo specifico compito di assistere gli ospiti fornendo loro ogni informazione utile per la migliore conoscenza e fruizione delle ricchezze delle Egadi. Interessanti, poi, le iniziative che mirano a diffondere la conoscenza proprio delle cave e del lavoro che vi si svolgeva: dall’albergo partono visite guidate all’ultima cava attiva di Favignana, mentre, proprio presso l’albergo, è stato creato un itinerario che illustra la storia di queste singolari miniere, con un’esposizione di vecchi attrezzi e macchine. Il centro di Favignana dista 3 km, il mare di Cala Azzurra appena 800 metri. (chris j. raeli)
disappear in the whiteness of the stone walls around it. There are 32 rooms, with stringent design and all modern comforts. Available to the guests are the lounge & bar, swimming pool and solarium, minipools for Jacuzzi and a restaurant where dishes in the Mediterranean tradition are served (but also specific dishes for vegetarians and people with celiac disease). Among the 2009 innovations, there is also the “tourist informer”, a professional person with the specific assignment of assisting guests by giving them all useful information for better knowledge and enjoyment of the riches of the Aegadean Islands. Also very interesting are the initiatives aiming to spread knowledge of the quarries and of the work that was done there: from the hotel there are guided visits to the last active quarry on Favignana, while near the hotel an itinerary has been created that illustrates the history of these unusual mines, with a display of old utensils and cars. The centre of Favignana is 3 km away, the sea of Cala Azzurra just 800 mt. (chris j. raeli)
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Un regalo originale per i piccoli amici che potranno visitare con Guido e Dado alcuni dei posti più belli della Sicilia! An original gift for small friends who will be able to visit some of the most beautiful places in Sicily, playing with Guido and Dado In italiano o in inglese €4
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LO SCAFFALE DI SIKANIA >
In collaborazione con le case editrici, un appuntamento che propone pagine scelte da libri di recente pubblicazione.
Silvio Aparo
Platone segugio e i delitti della Monade
Siracusa, 388 a.c. In una cittĂ governata da un tiranno crudele, Dionisio, un gruppo di pitagorici, scampati alle persecuzioni crotonesi, si affiliano al nascente circolo platonico fondato da Dione, cognato del tiranno. Lâ&#x20AC;&#x2122;improvvisa scomparsa del confratello Filolao, depositario delle sacre dottrine del Nume, mette in allarme il circolo, che chiama il maestro in persona, Platone - stanco della corruzione ateniese - ad indagare sui responsabili di tale infausto evento. Melino Nerella Edizioni, 264 pagg., 13,90 â&#x201A;Ź
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Platone segugio e i delitti della monade Silvio Aparo
l’autore> Silvio Aparo abita e lavora a Siracusa, dove è nato nel 1971. Si è formato culturalmente e professionalmente a Milano, dove ha vissuto per quindici anni, cominciando nel 1994 la sua esperienza giornalistica presso la redazione de “La Voce” di Indro Montanelli. Dal 2000, ritorna in Sicilia in qualità di corrispondente del quotidiano “Giornale di Sicilia”. Appassionato di filosofia, ama il teatro di Ionesco, la musica di Mozart e i cocktail di Luigi. Dirige la rivista Illustrazione Siracusana. Ha pubblicato i gialli Io ti ho già visto Piacenza 2004, Effedue Edizioni e I delitti della calza di nylon Piacenza 2007, Fabrizio Filios Editore. Un suo racconto è presente nell’antologia “Esagerato Rosso”, ed. Effedue, 2006.
I
l Segugio, come a questo punto della vicenda sentiva di essere diventato Platone, si recò di buon mattino al palazzo di Dionisio presso la residenza della Milizia speciale al diretto comando di Filisto. L’ufficio, che contava un numero ristretto di soldati ma di larghe e argute intuizioni, appositamente selezionati, era stato istituito per risolvere i casi particolarmente complicati, interni ed esterni alla città, dove non serviva tanto la forza d’urto degli eserciti, quanto l’azione chirurgica e capillare di pochi e preparati uomini d’intelletto. Platone era stato informato da Dione che la milizia speciale si stava occupando della morte di Filolao. Erano stati loro, per primi, a recuperare dal mare il corpo dello sfortunato pitagorico, sottoponendone ad analisi materiale le spoglie mortali e sottolineando in rapporti asettici i principali dettagli degni di nota. Platone si presentò con il suo solito petaso a tese larghe che, nascondendone il viso, irritò, e non poco, una delle sentinelle addette alla guardiola durante le operazioni di riconoscimento. «Attenda qui» si limitò a dire quella. Platone, com’era sua abitudine, diede una sbirciata d’intorno focalizzando il tassello del corniciolo perfettamente intagliato e più bianco per un pezzetto, segno che era stato sostituito di recente. Osservò più in alto, nella stessa direzione, e vide un’altra sentinella sostare ed affacciarsi goffamente, sotto il peso dell’ingombrante armatura da difesa. «Prego. Il sostituto comandante la sta aspettando» disse un altro militare sprovvisto d’armi e di lamiere varie, ciò stava ad indicare un soldato di rango superiore rispetto a quello della sentinella presente in guardiola. Invitò il filosofo a seguirlo all’interno dell’edificio. «Buongiorno» salutò riverente Platone. «A lei» rispose il vice comandante invitando il filosofo a sedersi.
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LO SCAFFALE DI SIKANIA >
«Per noi non c’è niente di rilevante» esordì subito il vicario di Filisto con distacco. Riprese. «Se non fosse per l’esasperazione del mio comandante, convinto di un vostro coinvolgimento a causa delle lettere scambiate con Dione, avremmo già archiviato il caso come uno spiacevole incidente di pesca. Spetta a voi dimostrare il contrario» disse spiattellando in faccia al filosofo tutto l’incartamento ufficiale che l’indagine aveva prodotto. «Uno strano modo di andare a pesca» stimolò la discussione Platone spingendo l’altro ad andare avanti nel suo singolare modo di intendere il caso. «Gli incidenti più stravaganti capitano proprio ai marinai, lo sapevate?» rispose repentinamente eludendo le pressanti richieste del filosofo. «Due ami in bocca sono difficili da digerire, signore.» «Già» rispose dispettoso. «Trovo la vostra indifferenza preoccupante, signore» concluse Platone. «Ascoltate, siete una persona sveglia ed intelligente, e non vi sarà difficile capire che riceverete aiuto solo ed esclusivamente dalle carte che avete in mano piuttosto che dalle persone che incontrerete, me compreso.» «Sempre che queste scartoffie siano autentiche!» disse sarcastico il filosofo. «Questo ve lo posso garantire.» La schiettezza del sostituto aveva fornito la certezza a Platone dell’accanimento di Filisto e del suo cattivo suggeritore
Scese la notte. Piano e senza fare rumore Dione svegliò uno per uno i discepoli. Platone, già in piedi da qualche ora, attendeva nel cortile. Aristippo circa le reali intenzioni che i due nutrivano nei confronti dei platonici; il fallimento nell’indagine di questi ultimi avrebbe prodotto un piacere immenso ai due furfanti cortigiani. L’idea di trascinare Dione in un ridicolo processo - probabilmente con una sentenza di colpevolezza già scritta - per sprofondare l’intero circolo platonico, con tutte le buone intenzioni del suo maestro ateniese, nel più profondo degli antri delle galere siracusane, entusiasmava Filisto e il perverso cirenaico oltre ogni misura. Bisognava agire, ed anche in fretta, pensò Platone, mentre usciva col malloppo di carte sottobraccio e dopo aver ringraziato il suo asettico interlocutore. «Mi scusi» disse Platone tornando sui suoi passi. «Per caso, una sentinella è stata colpita a morte di recente?» completò la domanda il filosofo. «Stramazzata dalla torretta» rispose il comandante già indaffarato sulle sue scartoffie. «Democratici?» istigò ancora il filosofo. 61
Platone segugio e i delitti della monade Silvio Aparo
«Per caso, una sentinella è stata colpita a morte di recente?» completò la domanda il filosofo. «Stramazzata dalla torretta» rispose il comandante già indaffarato sulle sue scartoffie. «Aristocratici» rispose secco quello. «Non sa che i democratici sostengono Dionisio?» «Grazie» rispose Platone allontanandosi per il corridoio. «Un momento!» lo rincorse il vicario. «Come avete fatto a sapere della morte del mio soldato?» «Il corniciolo» rispose sicuro Platone. «Dunque?» incalzò il vicario. «Ne avete sostituito di recente un pezzo, in direzione della torretta» chiuse l’impianto deduttivo il filosofo, con buona pace dell’altro. Scese la notte. Piano e senza fare rumore Dione svegliò uno per uno i discepoli. Platone, già in piedi da qualche ora, attendeva nel cortile. La presenza di una luna dimezzata metteva appena in risalto i profili delle figure che si accalcavano piano intorno. Dione chiamò a sé il filosofo facendogli cenno di seguirlo. Teneva sottobraccio il ragazzo. Anziché uscire dal portone, per recarsi al tempio di Zeus, come in un primo momento aveva pensato il filosofo, presero una via diversa. Varcarono una porticina, nascosta da una cascata di edera, a cavallo tra il chiostro centrale e quello minore, e discesero per una ripida e lunga scalinata verso il cuore della città, camminando per diverso tempo. Platone pensò immediatamente alla rete sotterranea di gallerie. Una via ipogea che si estendeva in profondità fino ad arrivare ad uno spazio vasto e cavernoso in cui due torce piantate in terra rischiaravano debolmente le fenditure delle mura e le tenebre profonde. A pochi passi, una nera voragine, dalla quale spirava un vento caldo, tanto che quell’abisso pareva realmente discendere fino nelle viscere della terra. Al centro dello spazio era collocato un piccolo altare, dove ardeva un fuoco di lauri secchi, ed una sfinge di porfido che ne guardava gli orli. A grande distanza, ad una incommensurabile altezza, la caverna prendeva luce dal cielo stellato attraverso una fessura obliqua: quel pallido raggio di luce azzurrognola sembrava l’occhio del firmamento che s’immergeva nell’abisso. Vestito di bianchi lini apparve coronato di mirto e cipresso, Dione, che recava uno scettro d’ebano con la testa d’avorio e una cin62
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tura d’oro dalla quale alcuni cristalli gettavano foschi bagliori, simboli di una misteriosa sovranità. Egli conduceva per mano Eumolpo, pallido, tremante e rapito, mentre attendeva le parole del cerimoniere che, per rassicurarlo, gli circondava dolcemente le spalle col braccio. Gli altri discepoli, cominciarono a girare intorno all’altare cantando l’inno del Fuoco; Dione solennemente pronunciò le parole di iniziazione che caddero come ambrosia divina nel cuore del candidato. «Raccogliti in fondo a te stesso per elevarti al Principio delle cose, alla Triade grande, che sfavilla nell’etere immacolato» disse in preda al fremito dei misteri. «Consuma il tuo corpo con il fuoco del pensiero; distaccati dalla materia, come la fiamma dal ceppo, fino a slanciare nell’etere puro il tuo spirito, come l’aquila verso il trono di Zeus.» Platone, leggermente in disparte, osservava silenzioso lo svolgimento della cerimonia d’iniziazione. Stava assistendo per la prima volta alla variante del rito orfico secondo la tradizione pitagorica e già sentiva l’esigenza di mutarne lo statuto esoterico. La dottrina pitagorica della Tetrade Sacra, che vedeva nel principio dei Tre Mondi, inferi-terra-cielo, la chiave d’accesso per la comprensione dell’armonia del Kosmo, risultava a Platone, in un mondo oramai vittima di radicali mutamenti sociali, assai rischiosa da portare avanti in forma segreta. Consapevole che non poteva né voleva rivelare questo arcano nel suo insegnamento pubblico - non avrebbe potuto sopportare che il volgo potesse profanare indegnamente il mistero della generazione dei mondi - stava maturando, dunque, la possibilità di sostituire la stessa dottrina trinitaria del Nume con tre principi che ne avrebbero tenuto ben nascosta la natura iniziatica, svelando solamente la facciata concettuale. Platone, complice la sensibilità per le umane vicende, cominciava così a maturare la volgarizzazione dell’esoterismo ellenico, gettando le basi per le idee di Vero, Bello e Giusto, solo ed esclusivamente come categorie dell’intelletto. Il discepolo si prostrò con le braccia levate in atto supplichevole, mentre Dione, pontefice di Zeus, protese sul capo di lui le mani per consacrarlo. «Che l’ineffabile Zeus tre volte rivelatore, negli inferi, sulla terra e nel cielo, sia propizio alla tua giovinezza e ti versi nel cuore la scienza degli dèi».
Platone, leggermente in disparte, osservava silenzioso lo svolgimento della cerimonia
d’iniziazione Per gentile concessione di Melino Nerella Edizioni 63
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