Sped. in Ap. - 45% - art 2 Comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Palermo ÂŤTaxe percueÂť - Tassa riscossa - Filiale Palermo
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22 77 78 60 70 79
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Rubriche Surveys pag. 4 In breve > Briefly
Mistretta Tesori di pietra sulla strada dell’olio Treasures of stone on the olive oil road
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pag. 16 Libri > Books
Week-end
Dolcissimo novembre
Sweet November
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pag. 76 Un finesettimana all’insegna dello sport > A sporting weekend pag. 77 Pane & olio sui Nebrodi > Bread & oil in the Nebrodi
Nato il 4 luglio
Born on the fourth of July
Il mito in Sicilia (VII) Myth in Sicily (VII)
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pag. 78 Una sagra davvero saporita > A tasty feast indeed pag. 79 L’Immacolata nel paese dello zolfo > The Immaculate Virgin in the land of sulphur
I consigli di Sikania Sikania advices pag. 80 Dove dormire > Where to sleep pag. 82 Dove mangiare > Where to eat
Tesori nascosti Hidden treasures Le tombe segrete delle “repentite” > The secret graves of the “repentite” di Chiara Alaimo pag. 66
pag. 83 Vino > Wine Vrucara ‘04 - Feudo Montoni
pag. 84 Ristorante > Restaurant
Attualità News
Ristorante Azzurra
L’ultimo pastore delle nuvole > The last shepherd of the clouds di Emilia Gatti pag. 70
pag. 86 Albergo > Hotel Il Podere
Copertina > Cover: ph. Hanne Carstensen > Mistretta
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I mondi paralleli per gli Amici della Musica di Palermo «Gli Amici della Musica - dice il direttore artistico Dario Oliveri - si prefiggono di dialogare, attraverso linguaggi diversi, con un pubblico sempre più vasto: dagli appassionati del grande repertorio classico e romantico (...) sino a quel vasto segmento di spettatori certamente attratti dalla musica da camera o dalle grandi orchestre, ma al tempo stesso anche curioso di esplorare gli altri scenari o “mondi paralleli” della musica del nostro tempo (...)». Da qui i nomi che compongono la stagione 2007/2008 dell’associazione che, a novembre, propone il 14 il clarinetto di Fabrizio Meloni con gli archi del Trio Johannes (in foto) per Schubert, Brahms e Schumann; il violino di Nikolaj Znaider e il piano di Robert Kulek per Beethoven, Schumann e Bach. Il 3 dicembre, Haydn, Beethoven e Chopin per il pianoforte di Alexander Kabrin. Informazioni: Associazione Siciliana Amici della Musica - Villa del Pigno, via Angiò 27 - Palermo - tel. 091 6373743 - www.amicidellamusicapalermo.it
“Parallel worlds” for the Amici della Musica in Palermo > “The Amici della Musica,” says the artistic director Dario Oliveri, “aim to hold a dialogue, through different languages, with a bigger and bigger public: from those who love the great classical and romantic repertoire... to that big segment of spectators certainly attracted by chamber music or big orchestras, but at the same time also curious to explore the other scenarios or ‘parallel worlds’ of the music of our time.” Hence the names in the 2007-2008 season of the association, which, on 14 November, offers the clarinet of Fabrizio Meloni with the strings of the Johannes Trio (in the photo) for Schubert, Brahms and Schumann; the violin of Nikolaj Znaider and the piano of Robert Kulek for Beethoven, Schumann and Bach. On 3 December, there will be Haydn, Beethoven and Chopin with Alexander Kabrin on the pianoforte. Information: Associazione Siciliana Amici della Musica - Villa del Pigno, via Angiò 27 - Palermo - tel. 091 6373743 - www.amicidellamusicapalermo.it
Voyage pittoresque a Tindari > Una quarantina di tavole per presentare disegni e dipinti realizzati tra il XVI e il XIX secolo, e tutte con uno stesso soggetto: Tindari, con le antiche rovine di epoca greca e romana e il suo golfo. Sono schizzi di geografi, di soldati semplici, di intellettuali che possono essere ammirati fino al 30 novembre (dalle 9.30 alle 12.30) a Villa Amato - Tindari, con ingresso gratuito. Informazioni: Azienda Turismo Patti e TIndari - tel. 0941 241136 - www.pattietindari.it
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Voyage pittoresque to Tindari > About forty tables will present sketches and paintings done in the 16th to 19th centuries all on the same subject: Tindari with the ancient ruins from the Greek and Roman epochs and its gulf. They are sketches by geographers, simple soldiers and intellectuals that can be admired until 30 November (from 9.30 to 12.30) at Villa Amato - Tindari - admission free. Information: Patti and TIndari Tourist Board - tel. 0941 241136 - www.pattietindari.it
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Palermo andata e ritorno conversazione di Basilico con Scianna Gabriele Basilico, uno tra più noti fotografi di oggi, ha raccontato una Palermo che “nessuna cartolina potrà mai far vedere, ovvero il fascino e l’interesse che si nasconde nelle visioni meno stereotipate e più forti della città contemporanea”. Questa città si ritrova nel bel libro - e nella mostra realizzata con le immagini utilizzate per realizzarlo - intitolato Palermo andata e ritorno, una conversazione tra un fotografo milanese in viaggio al Sud e Ferdinando Scianna, fotografo bagherese “emigrato” al Nord. La mostra, che resterà allestita presso la sala espositiva di PaLab in via del Fondaco fino al 31 dicembre, restituisce Palermo «attraverso una struttura fisica e attraverso il suo rapporto straordinario con la natura, con le montagne che la circondano, con il mare e soprattutto attraverso gli aspetti formali che la compongono (...)». Informazioni: PaLab - tel. 091 6170319 - www.palab.it; Edizioni di passaggio - tel. 091 583368 - www.edizionidipassaggio.it
Palermo and back Basilico in conversation with Scianna > Gabriele Basilico, one of the best known photographers today has recounted a Palermo that “no postcard can ever show, i.e. one with the charm and the interest that hides in less stereotyped and stronger visions of the contemporary city.” This city can be found in the beautiful book - and in the exhibition done with the images used for it - entitled Palermo andata e ritorno (Palermo and back), a conversation between a Milanese photographer travelling to the South and Ferdinando Scianna, a Bagheria photographer who “emigrated” to the north. The exhibition, which will be on at PaLab in Via del Fondaco until 31 December, gives us Palermo “through a physical structure and through its extraordinary relationship with nature, with the mountains that surround it, with the sea and above all through the formal aspects that make it up...” Information: PaLab - tel. 091 6170319 - www.palab.it. Edizioni di passaggio - tel. 091 583368 www.edizionidipassaggio.it
Prime assolute per il Bellini di Catania Il Massimo Bellini catanese porta in scena (il 16 novembre alle 21 e il 17 alle 17,30) la Sinfonia n. 6 in La min. Tragica di Gustav Mahler diretta da Alain Lombard (in foto); il 26 novembre, alle 21, il recital del pianista Robert Levin impegnato con pagine di Mendelssohn, Beethoven e Schubert; e, in prima assoluta, l’opera Plameny (Flammen) di Ervin Schulhoff allestita dal 5 al 13 dicembre. Informazioni: tel. 095 7150921 - www.teatromassimobellini.it The absolute premières at the Bellini in Catania > The Massimo Bellini in Catania is staging (16 November at 9 pm and 17 at 5.30 pm) Symphony no. 6 in Amin., Tragic, by Gustav Mahler conducted by Alain Lombard (in the photo); on 26 November, at 9 pm, there is a recital by the pianist Robert Levin playing works by Mendelssohn, Beethoven and Schubert; and, in its absolute première, the opera Plameny (Flammen) by Ervin Schulhoff being staged from 5 to 13 December. Information: tel. 095 7150921 - www.teatromassimobellini.it 5
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Santoddi a Caltagirone con Due ma non due Fiori bianchi e rosa rossa nel giardino mistico è il sottotitolo della mostra allestita a Villa Patti - Caltagirone - con le opere di Salvatore Santoddi, tutte incentrate nella pittura, “nell’elemento floreale (loto bianco, rosa rossa, ghirlande), volti alla costruzione interiore e segreta di un giardino mistico, e quindi alla condizione dell’uomo”. Informazioni: fino al 29 novembre al Museo delle Ville Storiche Caltagironesi e Siciliane, via S.M. di Gesù Caltagirone (CT) - tel. 0933 22785 www.comune.caltagirone.ct.it musei-civici@comune.caltagirone.ct.it
Santoddi in Caltagirone with “Two but not two” > White flowers and red rose in the mystical garden is the subtitle of the exhibition at Villa Patti - Caltagirone - with works by Salvatore Santoddi, all centring on painting, “in the floral element (white lotus, red rose, garlands), aiming at the internal and secret construction of a mystical garden, and therefore at the condition of man. Information: until 29 November at the Museum of Historic Villas in Caltagirone and Sicily - via S.M. di Gesù - tel. 0933 22785 www.comune.caltagirone.ct.it musei-civici@comune.caltagirone.ct.it
Anonimi e Contrari > La galleria palermitana Nuvole presenta il lavoro più recente di Marcello Buffa, dieci ritratti dipinti ad olio, nati dall’ibridazione di fotografie di amici con volti pescati nella rete di internet. I volti così costruiti sono poi dipinti sulla tela con una raffinatissima perizia tecnica, capace di dare corpo alla bianca luce artificiale che li ha visti nascere. Dal 10 novembre al 15 dicembre in via Matteo Bonello, 21 tel. 091.323718 - www.associazionenuvole.it
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Anonymous and contrary > The Nuvole gallery in Palermo is presenting the most recent work by Marcello Buffa, ten oil portraits, born of the hybridization of photos of friends with faces fished out in the Internet. The faces thus constructed are then painted on canvas with very refined technical skill, able to give body to the white artificial light that saw them born. From 10 November to 15 December in via Matteo Bonello, 21 - tel. 091.323718 - www.associazionenuvole.it
Il Teatro delle Ombre Khmer al Politeama Garibaldi In collaborazione con il Museo Internazionale delle Marionette, il teatro Politeama Garibaldi di Palermo mette in scena il 19 novembre Sbek Thom, rappresentazione dell’arte teatrale cambogiana che non smette mai di stupire: le grandi figure in cuoio fatte muovere tra lo schermo e il proiettore, infatti, trasportano sul palcoscenico atmosfere fiabesche che non si pensava potessero mai materializzarsi. Informazioni: tel. 091 6547022 - 091 6373743 The Khmer Shadow Theatre at the Politeama Garibaldi > In collaboration with the International Marionette Museum, the Teatro Politeama Garibaldi in Palermo is staging on 19 November Sbek Thom, a representation of Cambodian theatrical art that never stops surprising us: the fact is that the big figures in leather made to move between the screen and the projector bring onto the stage fairytale atmospheres that it was thought could never materialize. Information: tel. 091 6547022 - 091 6373743 6
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Il Time out tour di Max Pezzali arriva anche ad Acireale e Palermo
Prima Acireale (il 21) e poi Palermo (il 22) sono le tappe novembrine nell’Isola del tour 2007 di Max Pezzali, Time out. Undici le nuove canzoni proposte, anche se Torno subito, l’hit single, è stato uno tra i pezzi più ascoltati di questa estate, che ben si mescoleranno con i “classici” del cantautore: “classici” che si sono trasformati, nella maggior parte, in veri e propri evergreen se è vero che la raccolta TuttoMax, pubblicata nel 2005, ha venduto oltre 300.000 copie, diventando per ben quattro volte di platino e restando in vetta alle classifiche per dieci settimane consecutive, nonostante l’uscita di dischi di colleghi ben più “internazionali”. I concerti al palasport di Acireale e al velodromo palermitano avranno inizio alle 21.30. Tutte le informazioni possono essere chieste al tel. 899600097
“Time out tour” by Max Pezzali is also coming to Acireale and Palermo > First Acireale (on 21) and then Palermo (on 22) are the November stages of the 2007 tour by Max Pezzali bringing his latest work Time out to Sicily too. There are eleven new songs, though Torno subito, the hit single, was among the pieces most listened to in this torrid summer, which will mix well with the “classics” of the singer and songwriter: “classics” that in cases have become true evergreens seeing that the collection TuttoMax, published in 2005, has sold over 300,000 copies, becoming a full four times a platinum record and staying at the top of the charts for ten consecutive weeks, despite the appearance of records by much more “international” colleagues. The concerts at Palasport in Acireale and the Palermo velodrome will begin at 9 pm. All information obtained by calling 899600097.
Scommetti sull’emozione, vieni all’ippodromo.
Ippodromo della Favorita Dove la natura fa spettacolo
Creatività, confronto e teatro a Palermo si traducono in Nuovo Montevergini Giunge alla sua terza edizione il “Palermo Teatro Festival”, la rassegna di spettacoli e incontri che ha trovato il suo luogo fisico nello spazio recuperato alla città del Nuovo Montevergini. Tantissimi gli appuntamenti che si susseguiranno fino al 16 dicembre (il calendario completo lo trovate su www.palermoteatrofestival.com), a cominciare - per questo novembre - dalla sezione teatrale che offre Scenario Siciliano (10 e 11), L’istruttoria di Claudio Fava (il 14 e il 15), La storia di Ronaldo, pagliaccio di Mc Donald’s (in foto) di Rodrigo Garcia il 17 e il 18. Si continua con Ouminicch’ di Rosario Palazzolo (24 e 25), Lunaria di Vincenzo Consolo (il 28 e il 29) e con Pruvulazzu di Paride Cicirello (il 30 novembre e il 1° dicembre). Gli spettacoli all’atelier hanno in cartellone incontri (come quello con Vincenzo Consolo il 30 novembre), spettacoli musicati e piece. Le informazioni possono essere chieste ai tel. 091 6123828 e 091 6124314, al botteghino di Piazza Montevergini 8 oppure direttamente sul sito del festival.
La Scam e il doveroso omaggio a Giovanni Pacini La Società Catanese Amici della Musica (Scam, appunto) ha presentato la sua nuova stagione artistica 2007/2008 attraverso la quale intende rendere omaggio ai grandi siciliani della musica. Ad esempio, il prossimo 6 dicembre è in calendario Stella di Napoli, opera di Giovanni Pacini che verrà proposta al pubblico con il soprano Clara Polito, il tenore Domenico Gheggi e il baritono Francesco Verna accompagnati dal pianoforte di Angelo Inglese. Informazioni: via Carnazza, 89 Tremestieri Etneo (CT) - tel. 095 334666
Creativity, exchange of experiences and theatre in Palermo are transformed into Nuovo Montevergini > For the third time the “Palermo Teatro Festival” is being held. It is a festival of shows and meetings that has found its physical venue in the New Montevergini space now restored to the city. There will be a great many events until 16 December (you can find the complete programme at www.palermoteatrofestival.com), starting - in November - from the theatrical section with Scenario Siciliano (10 and 11), L’istruttoria by Claudio Fava (14 and 15), La storia di Ronaldo, pagliaccio di Mc Donald’s (in the photo) by Rodrigo Garcia on 17 and 18. It continues with Ouminicch’ by Rosario Palazzolo (24 and 25), Lunaria by Vincenzo Consolo (28 and 29) and Pruvulazzu by Paride Cicirello (30 November and 1 December). The shows at the atelier include meetings (like the one with Vincenzo Consolo on 30 November), musical shows and plays. Information can be obtained by calling 091 6123828 and 091 6124314, at the ticket office at Piazza Montevergini 8 or directly at the site of the festival.
Società Catanese Amici della Musica and the dutiful homage to Giovanni Pacini > The Società Catanese Amici della Musica has presented its new artistic season for 2007-2008, through which it intends to pay tribute to great Sicilian musicians. For example, on 6 December there is Stella di Napoli, an opera by Pacini which will be staged with the soprano Clara Polito, the tenor Domenico Gheggi and the baritone Francesco Verna accompanied on the pianoforte by Angelo Inglese. Information: via Carnazza, 89 - Tremestieri Etneo tel. 095 334666
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Resta allestita alla Galleria Mercurio Arte - Palermo - fino al 20 novembre la mostra personale di Ercole Pignatelli, una selezione di dipinti e disegni che riassumono la narrazione pittorica dell’artista pugliese, dove «basamenti, frutteti, masserie, oasi, siccità, paesaggi e imponenti nudi femminili nei quali il sensuale richiamo al corpo e alla sua capacità riproduttiva si fondono con la rappresentazione di una natura vibrante e barocca». Informazioni: tel. 091 7302541 - www.mercurioarte.com
Personale di Pignatelli Personal exhibition by Pignatelli > At the Galleria Mercurio Arte - Palermo - until 20 November there is a personal exhibition by Ercole Pignatelli, a selection of paintings and drawings summing up the pictorial narration by the artist from Puglia, in which “plinths, orchards, farms, oases, droughts, landscapes and imposing female nude in which the sensual allusion to the body and its reproductive capacity blends with the representation of vibrating and Baroque nature.” Information: tel. 091 7302541 - www.mercurioarte.com
Flauti, arpe e country Il calendario concertistico dell’associazione The Entertainer offre Il 18 novembre il concerto di musica leggera italiana interpretata dal flauto e dall’arpa di Giuseppe Scavo e Stefania Ariosto, mentre il 25 ci si sposta alla Chiesa del Carmine di Scicli per Take me home country roads. Informazioni: tel. 320 1945850 www.theentertainer.it
Flutes, harps and country music The concert calendar of the association called The Entertainer on 18 November is doing a concert of light Italian music performed on the flute and the harp by Giuseppe Scavo and Stefania Ariosto, while on 25 we go to the Carmine church at Sciclifor Take me home country roads. Information: tel. 320 1945850 www.theentertainer.it
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Pianoconte, pane e vino Nell’isola di Lipari, dal 16 al 18 novembre, la contrada di Pianoconte festeggia la XXII edizione della Sagra del pane e del vino. Il programma, realizzato come sempre con la collaborazione fattiva dei cittadini di Pianoconte e di Quattropani, si articola in gioghi, canti, balli, spettacoli, degustazioni, proiezioni e mostre fotografiche, che si concluderanno domenica sera con la distribuzione di pani caliatu, alivi e vinu nuovu (pane abbrustolito, olive e vino novello) e con la mostra dell’artigianato eoliano anche la degustazione dei capperi e del malvasia di Salina. Informazioni: tel.090 9844372
Pianoconte, bread and wine > On the island of Lipari, from 16 to 18 November the Pianoconte district for the 13th time is celebrating the Bread and Wine Festival. The programme is divided into games, songs, dances, shows, tasting sessions, projections and photography exhibitions, which will end on the Sunday with the distribution of pani caliatu, alivi e vinu nuovu (toasted bread, olives and new wine) and with the exhibition of Aeolian craftsmanship as well as tasting of capers and malmsey from Salina. Information: tel. 090 9844372
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Donna Franca, e poi la nuova stagione del Massimo Dal 21 al 27 novembre il Teatro Massimo di Palermo mette in scena il balletto in due atti di Luciano Cannito dedicato a Franca Florio, regina di Palermo, omaggio all’affascinante signora del liberty siciliano che contribuì non poco alle fortune della Palermo primo Novecento. Un gustoso “antipasto” della nuova stagione del teatro che, per il 2008, ha in serbo ben 66 recite d’opera, 11 concerti, 20 serate di danza, oltre a incontri, conferenze e tanti appuntamenti per gli studenti. Qualche esempio: il 23 gennaio va in scena Mefistofele di Boito prima di The Rake’s Progress (La carriera del libertino) di Igor Stravinskij (17-24 febbraio), Anna Bolena di Gaetano Donizetti (9-18 aprile) per la prima volta al Massimo; poi, i tre atti unici che compongono il cosiddetto Trittico pucciniano, cioè Il tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi (17-25 maggio), completando l’omaggio al compositore con Manon Lescaut (13-19 giugno). Si proseguirà a settembre dopo la pausa estiva. Informazioni: tel. 800 907080 - www.teatomassimo.it
Donna Franca, and then the new season of the Massimo > From 21 to 27 November the Teatro Massimo in Palermo is staging the two-act ballet by Luciano Cannito devoted to Franca Florio, Queen of Palermo, a tribute to the fascinating lady of Sicilian art nouveau who contributed not a little to the fortune of Palermo in the early twentieth century. It is a savoury “starter” to the new season of the Teatro, which, for 2008, will be doing a full 66 performances of operas, 11 concerts and 20 dance soirees, as well as meetings, lectures and a lot of events for students. A few examples: on 23 January it is doing Boito’s Mefistofele before The Rake’s Progress by Igor Stravinsky (17-24 February), Anna Bolena by Gaetano Donizetti (9-18 April) for the first time at the Massimo; then the three single acts making up the so-called Triptych by Puccini, i.e. Il tabarro, Suor Angelica and Gianni Schicchi (17-25 May), completing the tribute to the composer with Manon Lescaut (13-19 June). After the summer break, activities will start again in September. Information: tel. 800 907080 - www.teatromassimo.it
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Artisti per Alcamo e il fondo dell’anima Indagare un tema indefinito (ma non illimitato, si potrebbe aggiungere) come “il fondo dell’anima” non è semplice. Se poi questa indagine la si pratica in provincia, ad Alcamo, sembra che tutto debba complicarsi. E invece no, perché dietro il manifesto concettuale ci sono artisti di grande passione, che sanno quanto sia importante liberare oltre ogni confine le idee, la fantasia... l’Arte. Di questo si nutre l’Associazione per l’Arte che guida il festival che, per questo mese presenta Volevo dirti (27 novembre) di Sabina Petyx, regia di Giuseppe Cutino; e lo show Carta bianca a Stefano Bollani (7 dicembre) che unisce sul palco anche Enrico Rava, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti. Per “Laboratori e Incontri”, dal 26 novembre all’11 dicembre Il movimento dell’anima a cura di Roberto Castello, e L’Anima del Jazz (4-6 dicembre) a cura di Mirko Guerrini e Stefano Bollani. Dal 15 novembre al 16 dicembre incontri con scrittori per Festivaletteratura, e dal 25 novembre al 30 dicembre la grande mostra L’Anima del Castello. Informazioni: tel. 0924 503892 - www.associazioneperlarte.it
Artists for Alcamo and the depths of the soul > Investigating a theme that is indefinite (but not boundless, one might add) like “the depths of the soul” is not simple. Then if this investigation is carried out in the provinces, in Alcamo, it seems that everything has to become more complicated. And instead this does not happen, because behind the conceptual manifesto there are artists with great passion, who know how important it is to free ideas beyond every border, the imagination... Art. This nurtures the Association for Art guiding the festival that for this month is presenting Volevo dirti (27 November) by Sabina Petyx, directed by Giuseppe Cutino; and the show Carta bianca a Stefano Bollani (7 December) which on the stage brings together Enrico Rava, Petra Magoni and Ferruccio Spinetti. For “Workshops and Meetings”, from 26 November to 11 December there is Il movimento dell’anima run by Roberto Castello, and L’Anima del Jazz (4-6 December) run by Mirko Guerrini and Stefano Bollani. From 15 November to 16 December there are meetings with writers for Festivaletteratura, and from 25 November to 30 December the big exhibition L’Anima del Castello. Information: tel. 0924 503892 - www.associazioneperlarte.it
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Diretto da Pietro Carriglio
TEATRO BIONDO STABILE DI PALERMO XXXIII TARGA
MARGHERITA BIONDO
Stagione 2007-2008 dal 23 nov. al 9 dic. 2007 - Teatro Bellini
dal 12 feb. al 2 mar. 2008 - Teatro Bellini
dal 25 al 30 mar. 2008 - Teatro Biondo
Un eccesso di zelo
Giuliana Lojodice, Galatea Ranzi in
Sebastiano Lo Monaco in
dal 30 nov. al 9 dic. 2007 - Teatro Biondo “Goldoni 300”
Il ventaglio di Carlo Goldoni - regia Luca Ronconi
dall’11 al 16 dic. 2007 - Teatro Biondo Gabriele Lavia in
Misura per misura
di William Shakespeare - regia Gabriele Lavia
dal 18 al 23 dic. 2008 - Teatro Bellini Eva Drammis in
Il malinteso
di Albert Camus - regia, scene e costumi Pietro Carriglio con Luca Lazzareschi e con Giovanna Di Rauso
dal 19 al 24 feb. 2008 - Teatro Biondo Cirque Éloize & Teatro Sunil
Nebbia
Otello
di William Shakespeare - regia Roberto Guicciardini
dal 26 al 30 mar. 2008 - Teatro Bellini
Antigone di Sofocle - traduzione Massimo Cacciari - direzione Walter Le Moli
scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca
dall’1 al 6 apr. 2008 - Teatro Bellini
dal 26 feb. al 2 mar. 2008 - Teatro Biondo
The Changeling
Rossella Falk, Maddalena Crippa in
di Thomas Middleton e William Rowley - traduzione Luca Fontana direzione Walter Le Moli e Karina Arutyunyan
di Ingmar Bergman - regia Maurizio Panici
dal 2 al 6 apr. 2008 - Teatro Biondo
Sinfonia d’autunno
Slava’s Snowshow
Giovanna D’Arco
creazione e messa in scena di Slava Polunin
di Maurizio Cucchi
dall’8 al 13 apr. 2008 - Teatro Biondo Gianrico Tedeschi in
dall’8 al 13 gen. 2008 - Teatro Biondo
Tre sorelle
La rigenerazione
di Anton Cˇechov - regia Massimo Castri
di Italo Svevo - regia Antonio Calenda
dal 9 al 27 gen. 2008 - Sala Giorgio Strehler
dal 9 al 27 apr. 2008 Sala Giorgio Stehler
Maria Paiato in
Daniela Giovanetti in
Un cuore semplice di Luca De Bei - regia Luca De Bei
Lei dunque capirà di Claudio Magris - regia Antonio Calenda
dal 15 al 20 gen. 2008 - Teatro Biondo Franco Branciaroli in
dal 15 al 20 apr. 2008 Teatro Bellini
Vita di Galileo
di Bertolt Brecht - regia Antonio Calenda
L’odore assordante del bianco
dal 23 gen. al 3 feb. 2008 Teatro Biondo
scritto e diretto da Stefano Massini
Eros Pagni in
dal 22 al 27 apr. 2008 Teatro Biondo
La famiglia dell’antiquario
Paola Mannoni, Ludovica Modugno in
di Carlo Goldoni - regia Lluis Pasqual
L’una e l’altra di Botho Stauß - traduzione Cesare Lievi regia Cesare Lievi
dal 29 gen. al 3 feb. 2008 Sala Giorgio Strehler Massimo De Rossi in
Un banale incidente di Roberto Lerici regia Massimo De Rossi
dal 4 al 16 mar. 2008 - Teatro Bellini
dal 2 al 6 mag. 2008 - Teatro Bellini
Davide Enia in
Nello Mascia, Alvia Reale in
I capitoli dell’infanzia scritto e diretto da Davide Enia
dal 6 al 17 feb. 2008 - Teatro Biondo Mascia Musy in
dal 7 al 20 mar. 2008 - Teatro Biondo
di Lev Nikolaevicˇ Tolstoj - regia Eimuntas Nekrosˇ ius
Fahrenheit 451
Anna Karenina
Elisabetta Pozzi, Alessandro Benvenuti, Fausto Russo Alesi in di Ray Bradbury - regia Luca Ronconi
dal 7 feb. al 2 mar, dal 25 mar. al 2 aprile e dal 29 apr. all’8 giu. 2008 - Sala Giorgio Strehler Liliana Paganini in
A piedi nudi di Dacia Maraini - regia e scene Pietro Carriglio
Il re muore
di Eugène Ionesco - traduzione Edoardo Sanguineti - regia Pietro Carriglio
dal 9 mag. al 4 giu. 2008 - Teatro Bellini Vincenzo Pirrotta in
L’ultimo giorno di un condannato a morte da Victor Hugo - adattamento e regia Vincenzo Pirrotta
dal 19 al 22 mar. 2008 - Teatro Bellini
31 mag. - 1 giu. 2008 - Teatro Biondo
Giancarlo Condè in
Compagnia della Scuola di Recitazione del Teatro Biondo in
di Blaise Cendrars
regia Umberto Cantone
La città risorta
“Esercizi di stile”
Informazioni e abbonamenti: Tel. Botteghino 091.7434341 - Ufficio Promozione Tel. 091.7434301 - Centralino Teatro Biondo Tel. 091.7434311 Abbonamenti speciali, via Venezia, 1 tel 091.7434354 - Internet: www.teatrobiondo.it E-mail: c.arcuri@teatrobiondo.it. La Direzione si riserva di apportare al programma le variazioni che si rendessero necessarie.
La nostra banca è il Regione Siciliana
Provincia Regionale di Palermo
Comune di Palermo
Fondazione Andrea Biondo
Dario Taormina Design
di Manlio Santanelli - regia Nello Mascia
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Paesaggi come sogni Fino al 10 dicembre è possibile visitare l’interessante 6° Biennale d’Arte Fotografica Le Gru organizzata presso la galleria di Valverde (Ct). Un’edizione dedicata al paesaggio, “meta-luogo” interpretato per questa edizione 2007 da Raoul Iacometti, Franco Fontana, Walter Gaberthuel, Eriberi Guidi, Renato Maffei, Luciano Monti, Alessandro Saffo e Massimo Vannozzi. Informazioni: Gruppo Fotografico Le Gru, corso Vitt. Emanuele, 214 a Valverde (CT) - tel. 095 802829 www.fotoclublegru.it
Landscapes as dreams > Until 10 December you can visit the interesting 6th Le Gru Biennale of Photographic Art at the Valverde gallery (Catania province). Another exhibition devoted to the landscape as a “meta-place” is interpreted for this 2007 seasons by Raoul Iacometti, Franco Fontana, Walter Gaberthuel, Eriberi Guidi, Renato Maffei, Luciano Monti, Alessandro Saffo and Massimo Vannozzi. Information: Gruppo Fotografico Le Gru, corso Vitt. Emanuele, 214 a Valverde (CT) - tel. 095 802829 - www.fotoclublegru.it
Ricerca e tradizione per musica e teatro Tradizione popolare ed esilarante comicità «per ricreare l’aspetto ludico del folklore siciliano nello spettacolo Io e tu e semu Quattro» che vede per la prima volta sul palco del palermitano Teatro Ditirammu l’omonima compagnia del teatro e la Compagnia di Toti e Totino. «Una pièce imperdibile, un gioco a scena aperta, dove alla magia del canto e della musica di ricerca si fonde la verve esilarante dei due cabarettisti che alternano veri e propri sketch a storie e racconti d’autore». Informazioni: tel. 328 8663774
Research and tradition for music and theatre > Folklore and exhilarating humour will “recreate the playful aspect of Sicilian folklore in the show Io e tu e semu Quattro which for the first time will see on the stage of Teatro Ditirammu in Palermo the theatre company of the same name and the Company of Toti and Totino. “A play not to be missed, a game with an open scene, where with the magic of the song and the research music there blends the exhilarating verve of the two cabaret artists that alternate real sketches with artistic stories.” Information: tel. 328 8663774
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Valderice e il jazz Il Brass Group di Trapani ha in cartellone all’auditorium di Valderice il quartetto Joe Locke feat. Joe La Barbera dr. (10 novembre), la tappa dell’European Tour del duo Sherman Irby/Marco Marzola (24 novembre), Afinidad di Ed Simon il 1° dicembre e il Lage Lund Quartet l’8. Informazioni: Comune di Valderice tel. 0923 891784
Valderice and jazz The Trapani Brass Group has in its programme at the Valderice auditorium the Joe Locke feat quartet. Joe La Barbera dr. (10 November), a stage of the European Tour of the Sherman Irby/Marco Marzola duo (24 November), Afinidad by Ed Simon on 1 December and the Lage Lund Quartet on 8 December. Information: Valderice Council tel. 0923 891784
IN BREVE>BRIEFLY
Metropolitan di Palermo, una stagione con la maiuscola La stagione 2008 del teatro palermitano di viale Strasburgo alterna appuntamenti teatrali con spettacoli musicali che catturano l’attenzione per la bella qualità delle proposte, a cominciare, per esempio, dal titolo The other side of China, spettacolo in cui la scuola “fisica” dei monaci Shaolin si affianca alle espressioni più spirituali e pacate della Wudang (20 e 21 novembre). Il 4 dicembre la scena passa alla musica di Ludovico Einaudi, pianista torinese cui la critica riconosce una poetica «dolcissima e un po’ introversa, quasi ai limiti dell’impalpabilità»; poi gli appuntamenti del 10 e 11 dicembre con La riscoperta di Troia. Opera dei Pupi e Cuntu, spettacolo di sicura magia portato in scena da Mimmo Cuticchio (in foto) e la sua “scuola” in esclusiva palermitana che, per questa opera, usa pupi di grandi dimensioni appositamente costruiti. Informazioni: botteghino tel. 091 6887513 www.teatrometropolitan.it - abbonamento intero euro 210
Metropolitan in Palermo, a season with a capital letter > The 2008 season of the theatre in Viale Strasburgo, Palermo, alternates theatrical events with music shows alluring people with the fine quality of the offer, starting, for example, from The other side of China, a show in which the “physical” school of the Shaolin monks is placed side by side with the more spiritual and placid expressions of Wudang (20 and 21 November). On 4 December there will be music by Ludovico Einaudi, a Torinese pianist that critics recognise to have a poetic “that is very sweet and a little introverted, almost at the limit of impalpability”; then there are the events of 10 and 11 December with La riscoperta di Troia. Opera dei Pupi e Cuntu, a spectacle with undeniable magic put on by Mimmo Cuticchio (in the photo) and his “school”, exclusively being done in Palermo and for this staging using big puppets built on purpose. Information: ticket office tel. 091 6887513 - www.teatrometropolitan.it - full season ticket 210 euros
Documentario sulla Via Crucis di Buseto Palizzolo Settanta comparse e centinaia di persone tra portatori, musicanti e tecnici sono i protagonisti del documentario La Via Crucis di Buseto Palizzolo diretto da Giovanni Montanti (il suo 53° video sulla Sicilia). In circa 45 minuti il regista ha colto le molteplici sfaccettature di una rappresentazione che, grazie alla sua originalità, negli anni si è ritagliata un proprio spazio nel panorama delle celebrazioni della Settimana Santa in Sicilia. Informazioni: tel. 091 543506 Documentary on the Via Crucis at Buseto Palizzolo > Seventy walk-ons and hundreds of bearers, musicians and technicians are the protagonists of the documentary La Via Crucis di Buseto Palizzolo directed by Giovanni Montanti (his 53rd video on Sicily). In about 45 minutes the director has put together the manifold facets of a representation that, thanks to its originality, over the years has cut out its own space in the panorama of the celebrations of Easter Week in Sicily. Information: tel. 091 543506 15
LIBRI>BOOKS
Davide Camarrone
I diavoli di Melùsa Rizzoli 220 pagg. 17 €
Dopo il fortunato esordio con Lorenza e il commissario (uscito per i tipi di Sellerio, ha venduto 40mila copie in cinque edizioni), Davide Camarrone torna in libreria con un altro giallo, legato questa volta alle attività delle industrie petrolchimiche in Sicilia. Il protagonista, Giulio, è un anziano farmacista che da un amico d’infanzia, Alfredo, viene coinvolto in una pericolosa indagine che mira a scoprire la verità riguardo alla misteriosa scomparsa di uno zio dello stesso Alfredo, nel 1949. Allontanamento che ebbe esiti tragici, poiché il padre di Alfredo - che adesso, gravemente malato, vuole vederci chiaro - venne accusato di fratricidio e morì in carcere.
Nino Vetri
Le ultime ore dei miei occhiali Sellerio 75 pagg. 10 €
I ricordi si inanellano, uno dopo l’altro, in questo breve romanzo, ondeggiando fra il passato più lontano e quello più recente, intrecciandosi col presente in piacevole armonia. I personaggi fanno capolino fra le pagine, alcuni appena abbozzati, altri più compiuti, ma sempre con qualcosa di unico e vivido. Su tutto, un umorismo lieve, il calore affettuoso di un uomo che guarda indietro ai protagonisti della sua vita, e alla propria infanzia e adolescenza, allineando episodi piccoli e grandi, episodi innocenti e accadimenti tragici, esperienze e pensieri di un tempo passato.
Dopo aver narrato la storia della famiglia Florio in forma romanzata ne Il leone di Palermo, Requirez ci offre adesso un “ritratto” preciso della celebre famiglia, il cui nome, nell’immaginario dei palermitani, identifica non solo un gruppo di persone ma anche una delle epoche più felici della storia recente della città. Con questo saggio, l’autore offre le risposte a una serie di interrogativi: cosa sono stati realmente i Florio per la Sicilia? Cosa hanno rappresentato per la sua crescita economica e sociale? Cosa ne ha determinato l’inarrestabile ascesa e il drammatico tracollo? E così facendo, analizzando le imprese commerciali della famiglia e i luoghi in cui visse, fa rivivere il mondo della Belle Epoque di Palermo.
Salvatore Requirez
Storia dei Florio Flaccovio Editore 182 pagg. 12 €
Con i testi di Cesare Cunaccia, storico dell’arte e giornalista, questo voluminoso libro fotografico rappresenta un compendio del lavoro finora svolto dal fotografo Marco Glaviano nel ritrarre la sua città (ed è l’ideale continuazione de “Il sesto senso”, volume fotografico dedicato interamente al paesaggio). Le immagini, di grande formato, sia a colori che in bianco e nero, ritraggono una città immota nei suoi monumenti barocchi e medievali, con palazzi magnifici e vegetazione lussureggiante in cui gli esseri umani sembrano scomparsi, salvo poi ricomparire nella galleria di “portraits” che dipana uno dopo l’altro i ritratti di cittadini più o meno famosi - dal sindaco al poliparo - e, ma quasi per caso, fra le bancarelle del Capo, mercato popolare che nasconde, fra le spire dei vicoli, un gioiello barocco come la Chiesa della Concezione.
Marco Glaviano
La Palermo di Glaviano Leonardo international 264 pagg. 120 €
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Conoscere e amare la Sicilia > To know and love Sicily Sikania non è una semplice rivista! Ogni numero è un volume da collezionare e da consultare più volte.
Sikania is not a mere magazine! Every issue is a volume to collect and to consult again and again.
Una vera biblioteca sulla Sicilia, la sua storia, i suoi ambienti naturali, la cultura, l’arte, il folklore.
It is a true library on Sicily, its history, its natural environments, culture, art and folklore.
Le splendide foto, i testi semplici, accattivanti e mai banali vi trasmetteranno l’immagine più sincera della Sicilia, con tutti i suggerimenti per visitarla al meglio, anche nelle sue zone più sconosciute.
The splendid photos, the clear texts, captivating and never banal, will convey to you the sincerest image of Sicily, with all possible suggestions about the best way to visit it, including its least known areas.
In 23 anni non siamo mai mancati al nostro appuntamento mensile in edicola e ciò ci rende orgogliosi per il primato raggiunto nel campo dell’editoria siciliana.
In 23 years we have never missed our monthly appointment at newsagents’ and this makes us proud of the record reached in the field of Sicilian publishing.
I numeri di Sikania costano molto poco, ma valgono tanto!
The issues of Sikania do not cost very much, but they are worth so much!
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Una biblioteca sulla Sicilia A library on Sicily
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Mistretta
Il museo “Salvatore Cocchiara” ospita modellini di antiche strutture produttive e architetture pastorali > The “Salvatore Cocchiara” Museum houses small models of ancient work- and shepherds’ structures
Circondata da monti e boschi favolosi, Mistretta, piccolo borgo scolpito nell’ocra di una caratteristica pietra arenaria, s’accoccola ai piedi di uno sperone di roccia fra le vette dei Monti Nebrodi, custodendo con cura i suoi tesori di arte, gusto e tradizione. E proprio dalla tradizione vogliamo partire, principiando la nostra visita dal Museo delle Attività Silvo Pastorali, che da qualche tempo è stato inaugurato in un bell’edificio di fondazione cinquecentesca, il cosiddetto “convento vecchio” dei 24
Surrounded by mountains and fabulous woods, Mistretta, a village carved out in the ochre of a peculiar kind of sandstone, huddles at the foot of a rock spur among the peaks of the Nebrodi Mountains, carefully guarding its treasures of art, taste and tradition. It is right from the tradition that we want to start, beginning our visit with the Museum of Pastoral and Woodland Activities, inaugurated some time ago in a beautiful building founded in the sixteenth century, the so-called “old mona-
La Strada dell’Olio Comune di Mistretta
Comune capofila Caronia
Tesori di pietra sulla strada dell’olio Treasures of stone on the olive oil road
padri gesuiti e intitolato a Salvatore Cocchiara, illustre antropologo nato proprio a Mistretta. Il museo è dedicato alle tradizioni dei contadini e dei pastori dei Nebrodi, e illustra anche le attività dei taglialegna e dei carbonai, dei cacciatori e di tutti coloro che in qualche modo hanno legato la propria vita ai boschi e alle montagne. Tradizioni che hanno improntato l’intera storia di Mistretta, influenzandone la vita quotidiana, l’economia, le feste popolari e gli appuntamenti religiosi.
stery” of the Jesuit fathers and named after Salvatore Cocchiara, an illustrious anthropologist born at Mistretta. The museum is devoted to the traditions of farmers and shepherds in the Nebrodi, and it also illustrates the activities of wood-cutters and coalmen, hunters and all those people whose life is in some way linked to the woods and the mountains. We are talking about traditions that have given an impress to the whole history of Mistretta, influencing its daily life, economy, folk feasts and religious events. 25
Sebbene solo una parte del museo sia stata allestita in maniera definitiva, i moderni criteri espositivi e le metodologie seguite dai curatori sono assolutamente evidenti. Nel percorso espositivo agli oggetti si affiancano pannelli didattici, modellini in scala di impianti produttivi tradizionali e di architetture pastorali, nonché postazioni multimediali per una più ampia fruizione del patrimonio museale. Un patrimonio che consiste di collezioni di grande pregio e rarità: centinaia di manufatti pastorali sette-novecenteschi in legno inciso e/o intagliato, veri e propri capolavori di arte popolare siciliana; la raccolta, ancora non esposta, di cinquanta costumi di Confraternite dei Nebrodi, risalenti ai secoli XVIII-XX, nonché la collezione di dipinti sottovetro, che con i suoi 195 pezzi è la più consistente d’Italia. 26
Although only a part of the museum has been definitively set out, the modern display criteria and the methods followed by the administrators are absolutely evident. In the display itinerary, alongside the objects there are teaching panels, scale models of traditional productive equipment and pastoral architectures, as well as multimedia booths for fuller use and enjoyment of the museum patrimony. It is a patrimony that consists of collections of great merit and rarity: hundreds of pastoral articles manufactured from the eighteenth to twentieth centuries in engraved and/or carved wood, real masterpieces of Sicilian folk art; the collection, not yet on display, of fifty costumes of confraternities in the Nebrodi, dating from the 18th20th centuries, and a collection of paintings under glass, which with 195 pieces is the biggest in Italy.
Nel museo delle AttivitĂ Silvo-Pastorali oggetti e pannelli raccontano la vita nei campi e nei boschi > In the Museum of Pastoral and Woodland Activities you can learn about life in the fields and in the woods
Ulivi, olio: il patrimonio DOP di Mistretta > Olive trees and oil are the POD patrimony of Mistretta
Fra le sale ce n’è anche una dedicata ai cicli colturali e alle strutture produttive tradizionali: più specificamente, vi sono illustrate le attività legate alla tessitura, alla coltivazione del grano, dell’uva e dell’olivo. Quest’ultima ci interessa particolarmente, perché l’olio extravergine si è qualificato negli ultimi tempi come un prodotto di autentica eccellenza nel settore agricolo dei Monti Nebrodi, e le sue qualità sono attestate dalla concessione della DOP Valdemone. L’olivicoltura era diffusa fra queste montagne già nel XV secolo, grazie alla creazione di appositi terrazzamenti che consentivano di strappare alle erte pendici delle montagne dei terreni adatti alla coltivazione. Oggi si è giunti a una superficie di produzione di circa 35mila 28
Among the rooms there is also one devoted to growing cycles and traditional production structures: specifically, there are illustrated activities linked to weaving, the cultivation of wheat, grapes and olives. The latter particularly interests us, because extra virgin oil has been qualified in the last few years as a product with authentic excellence in the agricultural sector of the Nebrodi Mountains, and its qualities are attested by the concession of the Valdemone protected origin denomination. Olive growing was already widespread among these mountains in the 15th century, thanks to the creation of special terraces making it possible to wrest grounds for cultivation from the steep slopes of the mountains. Today there is a production surface of
La preziosità dell’olio The preciousness of olive oil
ettari, e alcuni comuni produttori (oltre a Mistretta ci sono Caronia, capofila, Acquedolci, Castel di Lucio, Motta D’Affermo, Pettineo, Sant’Agata di Militello, San Fratello e Tusa) si sono uniti per dare vita, grazie al finanziamento dell’Assessorato regionale Agricoltura e Foreste, al progetto “La Strada dell’Olio”, itinerari enogastronomici che consentono ai viaggiatori attenti alle qualità delle produzioni locali di andare alla scoperta di quel che di meglio si può gustare fra queste montagne. Le olive che intervengono nella produzione della DOP sono soprattutto delle varietà “santagatese”, la più diffusa, “ogliarola” e “biancolilla”, a cui si uniscono in misura differente altre varietà,
about 35,000 hectares, and some olive-growing communes (besides Mistretta there is Caronia, the leader, Acquedolci, Castel di Lucio, Motta D’Affermo, Pettineo, Sant’Agata di Militello, San Fratello and Tusa) have got together to set going, thanks to financing by the Regional Ministry for Agriculture and Forestry, the project “The Oil Road”, oenological and gastronomic itineraries allowing travellers attentive to the qualities of local productions to discover the best things that can be tasted among these mountains. The olives used in the protected origin denomination production are above all of the “Santagatese” variety, the most common, as well as “Ogliarola” and “Biancolilla”, to which there are added to a 29
come l’oliva “minuta”, che ormai conta pochi esemplari e che produce olio solo per il 10% del peso originario della drupa, un olio che in compenso è particolarmente profumato e saporito (qualità che hanno meritato alla “minuta” l’inserimento fra i presidi Slow Food). L’olio DOP Valdemone si caratterizza per il colore dorato, il profumo fruttato, il sapore delicato e armonico che lo rende particolarmente indicato per accompagnare soprattutto pietanze a base di pesce - anche se va benissimo sui legumi e le verdure. Nel territorio di Mistretta i principali produttori sono cinque: Faillaci, Giordano, Lo Prinzi, Sanzarello, più volte premiato per la qualità del suo olio fruttato biologico (1° classificato al concorso regionale dell’olio extravergine di oliva 2003 e 2004 per la categoria fruttato leggero), e Testagrossa, che mettono sul mercato oli fruttati da olive verdi, dalle note erbacee e il lieve sentore. Le ditte Giordano e Testagrossa, inoltre, gestiscono i frantoi della città: qui è possibile, in autunno, assistere alle fasi di produzione dell’olio, e acquistarne qualche preziosa bottiglia. Attraverso la promozione dell’olio, i Comuni si propongono di favorire sviluppo e crescita economica, turistica e sociale dei propri territori. La conoscenza dell’ottimo olio Valdemone DOP, infatti, condurrà di certo nuovi visitatori fra queste montagne, tutte persone che resteranno sempre, immancabilmente sorprese dalla varietà e bellezza dei Nebrodi e dei suoi borghi. Fra i quali, appunto, la deliziosa Mistretta.
Giuseppe Giordano Frantoio Oleario contrada Scammari tel. 0921 381789 - 335 425157 www.agricolagiordano.it
Alessandro Faillaci alessandrofaillaci@libero.it
Benedetta Lo Prinzi contrada S. Giovanni tel 338 4132734
Sanzarello Aziende agricole via G. Verga tel. 0921 381311 - 0921 383331
Enzo Testagrossa Frantoio oleario via G. Verga - tel. 347 8266212
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varying degree other varieties like the minute olive, of which now there are only a few exemplar, which only produces oil for 10% of the original weight of the drupe, an oil that in exchange is particularly scented and tasty - a quality that has earned the “minute olive” insertion among Slow Food presidia. Valdemone protected origin denomination oil is characterized by a gilded colour, fruity bouquet, and a delicate and harmonious taste that makes it particularly suitable to accompany above all dishes based on fish - though it also goes very well on legumes and vegetables. In the Mistretta territory there are five main producers: Faillaci, Giordano, Lo Prinzi, Sanzarello, the latter having won several prizes for the quality of his organic fruity oil (1st in the regional contest for extra virgin olive oil 2003 and 2004 for the light fruity category), and Testagrossa, who puts on the market oils from green olives with hints of herbs and a mild scent. The Giordano and Testagrossa firms also manage the crushers in the town: here it is possible, in autumn, to assist at the phases of oil production, and to purchase some precious bottles of oil. Through the promotion of oil, the communes hope to favour development and the economic, touristic and social growth of their territories. Indeed, knowledge of the good Valdemone protected origin denomination oil will bring new visitors among these mountains, and these people will always inevitably be surprised by the variety and beauty of the Nebrodi and its villages. Among which, of course, there is delightful Mistretta.
ditte produttrici > firms producing
olio DOP Valdemone
Un po’ di storia A little history A sinistra, cappella disegnata dal Basile nel cimitero monumentale; in basso, l’arcata della cappella medievale nella Matrice > Left, a chapel drawn by G. B. Basile in the cementery; below an arch in the medieval chapel in the Mother Church
Secondo alcuni le origini di Mistretta si possono far risalire ai Fenici, secondo altri ai Sicani. I sostenitori di quest’ultima tesi hanno il loro punto di forza nel rinvenimento di costruzioni in pietra e oggetti di ceramica che inconfondibilmente rimandano alla civiltà sicana. Chiunque sia stato il fondatore di Amestratus, comunque, va detto che scelse bene la posizione del nuovo paese: dai quasi mille metri d’altitudine si potevano controllare agevolmente tutti i mercanti, i soldati, i viandanti che si spostavano dalle montagne verso il mare. Facile capire, dunque, l’interesse dapprima degli Arabi e poi dei Normanni per questo preciso luogo. Ruggero d’Altavilla, in particolare, concesse alla cittadina numerosi privilegi e ordinò l’ampliamento e il rafforzamento della fortezza che era stata fondata, 31
Dall’alto, in senso orario, scorcio del quartiere ebraico; la rabbica araba; la Chiesa di S. Giovanni > From above, clockwise: a glimpse of Jewish quarter; the Arab “rabbica”; the Church San Giovanni
nel punto più alto dell’abitato, dagli Arabi (i quali, a loro volta, avevano trovato gli avanzi di un altro fortilizio… Fenicio? Sicano?). Fu questo, in ogni caso, il primo fulcro del paese, e la discendenza del nucleo urbano da esso sembra prendere una forma quasi fisica, poiché da questo punto le case del borgo sembrano fluire come un fiume di tetti bruni, adagiandosi l’una accanto all’altra in pittoresca uniformità cromatica. Gli amastratini parteciparono attivamente, nel 1282, alla rivolta dei Vespri siciliani, e così i re aragonesi inserirono Mistretta fra le città demaniali, dando ai suoi rappresentanti la possibilità di sedere nel Parlamento del Regno. Nel 16o secolo il viceré De Vega le conferì il titolo di città imperialis. Alle soglie del Quattrocento, Mistretta aveva ben 4.000 abitanti (una cifra enorme, per l’epoca), arabi, bizantini e latini, che convivevano pacificamente. 32
According to some the origins of Mistretta date from the Phoenicians and according to others from the Sicans. The supporters of the latter thesis have their strong point in the finding of constructions in stone and ceramic objects that clearly hark back to the Sican civilization. Whoever the founders of Amestratus were, at all events it must be said that they chose the position of the new village well: from the height of almost a thousand metres above sea level one could easily check all merchants, soldiers and wayfarers that moved from the mountains towards the sea. Hence it is easy to understand the interest first of the Arabs and then of the Normans in this particular place. Roger of Altavilla, in particular, granted the town numerous privileges and ordered the enlargement and reinforcement of the fort that had been founded, at the highest point in the place, by the Arabs (who in turn had found the remains of
another small fortressâ&#x20AC;Ś Phoenician? Sican?). In any case this was the first fulcrum of the village and the descent of the urban nucleus from it seems to take on almost physical shape, since from this point the houses in the village seem to flow like a river of brown roofs, lying next to one another in picturesque chromatic uniformity. The people of Amestratus actively participated, in 1282, in the revolt of the Sicilian Vespers, and so the Aragonese kings inserted Mistretta among the demesnal towns, giving their representatives the possibility of sitting in the Parliament of the Realm. In the 16th century the viceroy De Vega conferred on it the title of imperialis town. On the eve of the fifteenth century, the town had as many as 4000 inhabitants (an enormous figure, for the epoch), Arabs, Byzantines and Latins, who lived together peacefully. 33
Il prospetto della Matrice su piazza Vittorio Veneto > The Mother Church dominates piazza Vittorio Veneto
Nel corso dei secoli, e soprattutto nel Settecento, Mistretta si arricchì di monumenti religiosi ed eleganti edifici civili grazie al benessere della sua popolazione, che basava il proprio sostentamento su agricoltura, zootecnia e commerci. Attività fortunate, che consentirono l’affermazione di una classe borghese la quale, a sua volta, con le proprie commesse, alimentò lo sviluppo dei ceti artigiani. Costoro erano abilissimi nella lavorazione del legno, del ferro e soprattutto della pietra arenaria che si estrae da copiose cave presenti su tutto il territorio della cittadina. Una pietra (detta appunto di Mistretta) dal colore straordinario che pare assorbire e riflettere la luce del sole, e con la quale si eressero palazzi eleganti e chiese devote, decorando poi gli edifici con doviziosi ricami disegnati in punta di scalpello. L’intero paese, di fatto, venne realizzato con questo materiale, sicché passeggiando per il centro storico non v’è strada che non porti il segno dell’arte e dell’abilità di generazioni d’artigiani, dai rivestimenti delle facciate alle decorazioni delle mensole che sorreggono i balconi, dagli archi che incornicia34
Over the centuries, and especially in the eighteenth century, Mistretta was enriched with religious monuments and elegant non-religious buildings thanks to the wealth of its population, who based their economy on agriculture, animal breeding and trade. This was successful activity, which allowed the rise of a middle class that in turn, with its commissions, favoured the development of the artisan classes. The people were skilled in the workmanship of wood, iron and above all the sandstone that is extracted from the plentiful quarries in the whole territory of the town. This is stone (known precisely as Mistretta stone) with a remarkable colour that seems to absorb and reflect the light of the sun, with which elegant buildings and devout churches were erected, the buildings then being decorated with abundant embroideries traced out with the chisel. The whole town, in actual fact, was done with this material, and so, walking in the historic area, you see there is no street that does not contain signs of the art and ability of generations of artisans, from the linings of the façades to the decorations of the brackets that support the balconies, the arches that frame doors
Visita della città A visit to the town
Ricchi intagli e un particolare dell’altare dedicato alla Madonna dei Miracoli (Chiesa Madre) > Rich engravings and a detail of the altar dedicated to Madonna of Miracles (Mother Church)
no porte e finestre, alle scalette che menano ai pittoreschi anniti (atri scoperti). Un itinerario per le vie avrà delle tappe obbligate: le chiese, naturalmente, a cominciare dalla Madrice, una grande ed elegante costruzione fondata già nel XII secolo e rifatta nel Quattrocento. Nel corso dei secoli, la chiesa fu sempre arricchita di nuovi elementi decorativi, fra i quali spiccano il bellissimo portale barocco realizzato da scalpellini amastratini e il portale laterale quattrocentesco, attribuito a Giorgio da Milano, adorno, nella lunetta, di un bassorilievo raffigurante la Madonna fra sante. All’interno vi sono diverse opere d’arte di pregio realizzate dai Gagini; da notare anche la Cappella del Sacramento, con una magnifica decorazione a marmi mischi. Da vedere anche le chiese di San Sebastiano e del Purgatorio (dove si custodiscono, rispettivamente, il fercolo barocco del santo patrono e le statue dei “giganti” di cartapesta che accompagnano la processione in onore della Vergine, l’8 settembre) e di Santa Caterina con, all’interno, una bella ancona marmorea del Cinquecento.
and windows, the little flights of steps that lead to the picturesque anniti (open atria). An itinerary through the streets will involve some indispensable halts: the churches, naturally, starting from the Parish Church, a big and elegant construction founded in the 12th century and redone in the fifteenth century. Over the centuries, the church was constantly enriched with new decorative elements, among which there stands out the beautiful Baroque portal done by Mistretta stonemasons and the fifteenth-century side portal, attributed to Giorgio da Milano, decorated, in the lunette, with a bas-relief of the Madonna among female saints. Inside there are various works of art of merit by the Gaginis; also worth noticing is the Sacrament Chapel, with magnificent decoration with mixed marble. One should also see the San Sebastiano and Purgatorio churches (in which, respectively, there are the Baroque bier of the patron saint and the statues of the “giants” in papier mâché that accompany the procession in honour of the Virgin, on 8 September) and Santa Caterina, inside which there is a beautiful sixteenth-century marble altarpiece. 35
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info Come arrivare Mistretta si trova a 113 km da Palermo e a 146 km da Messina. Si raggiunge percorrendo l’autostrada A20 che collega i due capoluoghi fino all’uscita di Santo Stefano di Camastra e imboccando da qui la SS 117 seguendo le indicazioni
How to get there Mistretta is 113 km from Palermo and 146 km from Messina. You get there by going along the A20 motorway, which connects the two chief towns, as far as the Santo Stefano di Camastra exit and taking state highway SS 117 and following the signs.
Municipio > Town Hall tel. 0921 381003
Museo > Museum Cocchiara Via Libertà, 184 - tel. 0921 381696 aperto da martedì a domenica ore 9-13 e 17-20; ingresso gratuito open from Tuesday to Sunday 9-1 and 5-8; admission free 36
Sopra la Chiesa di S. Sebastiano. Nella pagina a sinistra, il Palazzo Di Salvo-Faillaci e, in basso, uno scorcio del quartiere di Santa Maria > Above the Church San Sebastiano. Opposite, top, Palazzo Di Salvo-Faillaci and below, a glimpse of the Santa Maria quarter
Durante la passeggiata si possono ammirare deliziosi scorci del centro storico, ornato -in piacevole contrasto- con opere di artisti contemporanei. La fitta trama di viuzze in saliscendi viene interrotta da piccoli slarghi, realizzati su indicazione dell’architetto Giovan Battista Basile, celebrato esponente dell’art nouveau palermitana che l’amministrazione comunale di Mistretta interpellò nella seconda metà dell’Ottocento per la progettazione del cimitero monumentale. Giunto nel piccolo paese dei Nebrodi, l’architetto non si limitò a eseguire l’incarico richiesto, ma si prodigò in suggerimenti e indicazioni di più ampio respiro per la riqualificazione complessiva del centro storico, i cui effetti sono visibili ancora oggi. Un centro che si caratterizza, peraltro, anche per la presenza dei bei palazzi della borghesia locale: tra i più rilevanti, il barocco Palazzo Scaduto (1660), Palazzo Di Salvo - Fallaci, dell’Ottocento, decorato da un abile artista locale, Noè Marullo, con allegorie delle arti e il simbolo della famiglia proprietaria; Palazzo Lo Jacono e Mastrogiovanni Tasca, del principio del Settecento. (testo: m.c. castellucci > foto: h. carstensen, g. ciccia, r. vadalà)
During the walk you can admire delightful glimpses of the adorned historic area, in pleasant contrast with works by contemporary artists. The dense network of alleys going up and down is interrupted by small squares, done at the suggestion of the architect Giovan Battista Basile, a celebrated exponent of Palermo art nouveau consulted by the town administration of Mistretta in the second half of the nineteenth century for the planning of the monumental cemetery. Having come to this place in the Nebrodi, the architect did not limit himself to carrying out his assignment but made plenty of broader suggestions for the general conversion of the historic area, with effects still visible today. It is an area that is also characterized by the presence of the beautiful palazzos of the local middle class: among the most important ones there is the Baroque Palazzo Scaduto (1660), Palazzo di Salvo-Fallaci, from the nineteenth century, decorated by a skilled local artist, Noè Marullo, with allegories of the arts and the symbol of the family that owned it; Palazzo Lo Jacono and Mastrogiovanni Tasca, from the start of the eighteenth century. (testo: m.c. castellucci > foto: h. carstensen, g. ciccia, r. vadalà) 37
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dolci imo novembre Sweet November
Gli Arabi, è cosa risaputa, amano in maniera particolare i dolci. Forse non più di altri popoli, a dire la verità, ma è un fatto che molte dolcissime ricette si possono fare risalire all’iniziativa saracena. Così non stupisce apprendere che, a quanto pare, furono proprio gli Arabi, rimestando insieme mandorle e zucchero, a inventare il marzapane e a esportarlo dalle loro esotiche terre prima in Italia e da qui nel resto d’Europa, in particolare in Germania dove i dolci di marzapane si diffusero con gran fortuna come testimonia, fra l’altro, la sventura di Hansel e Gretel, finiti fra le grinfie di una perfida strega proprio perché incapaci di resistere al policromo richiamo della sua casetta di marzapane.
The Arabs, as is well known, particularly love sweetmeats. Perhaps no more than other people, to tell the truth, but it is a fact that a lot of sweetmeat recipes can be traced back to the initiative of the Saracens. So it is no surprise to learn that, so it seems, the Arabs invented marzipan, mixing together almonds and sugar, and exported it from their exotic lands first to Italy and from here to the rest of Europe, particularly to Germany, where marzipan sweetmeats became very popular - as we know, among other things, from the misfortune of Hansel and Gretel, who ended up in the clutches of a perfidious witch precisely because they could not resist the appeal of her multicoloured marzipan cottage.
Questa, però, è un’altra storia. Noi, in queste pagine, vogliamo seguire il viaggio del marzapane (che, secondo una delle opinioni più diffuse, venne chiamato così perché veniva preparato dai farmacisti, e quindi meritava un nome dotto, in latino, come marci panem, pane di San Marco) solo fino in Sicilia. Qui la pasta reale - come viene altrimenti detto il marzapane - in novembre prende la forma della cosiddetta frutta martorana, una preparazione che, secondo la tradizione, nacque per puro caso, per iniziativa delle suore che vivevano nel convento palermitano annesso alla Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, fondato dalla nobildonna Eloisa Martorana. Si racconta che le monache avessero creato all’interno del loro monastero un magnifico giardino, un hortus conclusus invisibile alla gente, del quale si favoleggiava come di una meraviglia vegetale. Il vescovo, incuriosito, decise di andare di vedere di persona, approfittando del suo status che gli consentiva, unico uomo, di violare la segretezza della clausura. Le povere suore precipitarono nello sconforto: si era in inverno, il giardino, solitamente un trionfo di verzura, era spoglio. Fu così che, per abbellirlo, decisero di rimpiazzare i frutti con dolci di marzapane, modellandoli e colorandoli a mo’ di arance, melagrane, nespole e limoni. 40
However, this is another story. Instead, in these pages we want to follow the journey of marzipan (which, according to one of the most widespread opinions, was called this way because it was prepared by pharmacists, and therefore deserved a learned name, in Latin, like marci panem, bread of St. Mark) just to Sicily. Here in November marzipan takes the form of so-called Martorana fruit, a preparation that, according to the tradition, came into being by pure chance, through an initiative of the nuns that lived in the convent attached to the Palermo Church of Santa Maria dell’Ammiraglio, founded by the noblewoman Eloisa Martorana. It is recounted that the nuns inside their monastery had created a magnificent garden, a hortus conclusus invisible from outside, which people talked about as a plant wonder. The bishop was curious and decided to go and see it in person, taking advantage of his status, which made it possible for him, the only man, to violate the seclusion of the convent. The poor nuns were dismayed: it was winter, the garden, usually a triumph of lushing green, was bare. Thus it was that, to embellish it, they decided to replace the fruits with marzipan sweetmeats, modelling and colouring them like oranges, pomegranates, medlars and lemons. In effect, for a long time the nuns had already
Frutti e panini di marzapane accanto alle sicilianissime “pupaccene”, bambole di zucchero > Fruits and sandwiches of marzipan near very sicilian “pupaccene”, sugar dolls
Le monache, in effetti, confezionavano già da tempo la pasta reale, rotolando fra le mani semplici palline e delicatamente colorandole con colori vegetali. Ma fu l’iniziativa di creare quelle forme realistiche a decretare il successo dei dolci, che da quel momento si chiamarono appunto frutti di martorana (o anche solo “martorana”). Ricevuta la benedizione del prelato (né poteva essere altrimenti, pensiamo, visto che fu preso spudoratamente per la gola), le monache si dedicarono con passione alla preparazione dei loro fruttini. Dapprima essi erano destinati alle famiglie altolocate della città le quali, per ogni occasione, spedivano senz’altro i propri lacchè a ritirare una prelibata guantiera di martorana. Il servo poneva una moneta sulla ruota scricchiolante che collegava il convento al mondo e la faceva girare: quando il vano ricompariva, al posto del denaro c’erano i dolci. Per molto tempo, la martorana rimase appannaggio della golosa aristocrazia, fino a quando, inevitabilmente, la ricetta trapelò. Nelle botteghe dei pasticceri tutti poterono comprare non solo lucidi frutti, ma anche cozze con le valve spalancate, castagne incipriate di cenere, ortaggi, pesciolini e quant’altro poteva suggerire il chiassoso estro
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been making marzipan, rolling in their hands simple balls and delicately colouring them with plant colours. But it was the initiative of creating those realistic forms that decreed the success of the sweetmeats, which from that moment on they called precisely Martorana fruits (or also simply “Martorana”). Having received the benediction of the prelate (nor could it be otherwise, we think, considering that he was shamelessly taken by the palate) the nuns devoted themselves with passion to preparing the little fruits, at first destined for high-ranking families in the city, who for every occasion certainly sent their lackeys to pick up a dainty tray of Martorana. The servant placed a coin on the squeaky wheel that connected the convent to the world and turned it: when it turned again, in the place of the money there were the sweetmeats. For a long time, Martorana remained an apanage of the greedy aristocracy, until, inevitably, the recipe got out. At confectionery shops everyone could buy not only shiny fruits but also mussels with wide open valves, chestnuts dusted with ash, vegetables, little fish and whatever noisy popular fancy could suggest. However, seeing that
Un dono “dall’aldilà” Durante la notte fra il 1° e il 2 novembre, i piccoli frutti di martorana venivano posti in un cestino e nascosti in casa insieme a ninnoli, balocchi e pupaccene (bambole di zucchero), perché i bambini, al mattino, potessero cercare il regalo “dei morti”. L’usanza è viva ancora oggi e, come un tempo, serve a ribadire il legame fra le generazioni, anche al di là della morte. A gift “from beyond” > During the night between 1 and 2 November, small Martorana fruits were placed in a basket and hidden in the house together with pupaccene (sugar dolls) and toys, so that in the morning the children could look for the gift “from the dead.” The custom is still alive today and, as in the past, serves to confirm the bond between the generations, also beyond death.
Riservato ai golosi > Fra le pasticcerie dove è possibile acquistare la frutta martorana, i dolci di pasta reale e le cassate, segnaliamo: Costa, via D’Annunzio, 15 Palermo 091 345652; I Dolci di Nonna Vincenza, piazza San Placido, 7 Catania 095 7151844; Pasticceria San Carlo, via Guarnotta, 52 Erice 0923 869235. Reserved for gluttons > Among confectioners’ shops where you can purchase Martorana fruit, marzipan sweets and cassatas, we will mention: Costa, Via D'Annunzio, 15 Palermo 091 345652; I Dolci di Nonna Vincenza, Piazza San Placido, 7 Catania 095 7151844; Pasticceria San Carlo, Via Guarnotta, 52 Erice 0923 869235.
popolare. Visto però che si trattava comunque di preparazioni di un certo pregio, presto il consumo fu limitato alle occasioni festive, e in particolare alla “festa dei morti” tanto che oggi la comparsa della frutta martorana sui banconi delle pasticcerie, alla fine di ottobre, segna per ogni isolano l’inizio dell’autunno. La martorana viene preparata quasi esclusivamente fra ottobre e novembre, ma la pasta reale si trova in vendita tutto l’anno, in tutta la Sicilia. Sono molte, infatti, le preparazioni dolciarie che la utilizzano come base o la includono fra gli ingredienti, non ultima la cassata, torta in cui la crema di ricotta è racchiusa appunto in un
these were sweetmeats of a certain quality, soon consumption was limited to festive occasions and particularly to the “feast of the dead” - so much so that today the appearance of Martorana fruit on the counters of confectioners’, at the end of October, for every islander marks the true beginning of autumn. Martorana is almost exclusively prepared in October and November, but other types of marzipan are found on sale all year round, all over Sicily. The fact is there are a lot of sweetmeats that use it as a basis or include it among the ingredients, not least of them cassata, a cake in which ricotta cream is contained in a marzipan
Dalle forme più tradizionali di frutti e ortaggi, alle “nuove” di pesci e crostacei > From the most traditional forms of fruits and vegetables, to the “new” ones of fishes and crustaceans
guscio di marzapane. Ancora una volta si tratta di una ricetta araba che, per uno dei curiosi contrappassi con i quali la storia a volte si diverte, divenne col passar dei secoli uno dei principali dolci conventuali. Pare che le suore vi si dedicassero con tale zelo che, nel 1575, il Sinodo diocesano di Mazara del Vallo dovette proibirne la fabbricazione, poiché essa rischiava di distogliere le monache dai loro impegni spirituali. Sembra, comunque, che le suore non ubbidirono ai vescovi: la preparazione della pasta reale era un business troppo grande. Casomai si limitarono a dare a essa una forma più pia, prendendo a modellare anche simboli religiosi: angeli, cuori di Gesù e, per Pasqua, miti agnelli con lo stendardo della Resurrezione fra le pieghe del vello. Pare che anche per i dolci si possa avere un’autentica devozione! (testo > chris j. raeli)
shell. Once again this is an Arab recipe that, through one of the curious surprise results with which history sometimes amuses itself, with the passing of the centuries became one of the main conventual sweetmeats. It seems that the nuns devoted themselves to it with such zeal that in 1575 the diocesan Synod of Mazara del Vallo had to prohibit its manufacture, since it risked distracting the nuns from their spiritual commitments. It seems, however, that the nuns did not obey the bishops: the preparation of marzipan was too big a business. If anything they limited themselves to giving it more pious shapes, taking religious symbols as their models too: angels, hearts of Jesus and, for Easter, meek lambs with the banner of the Resurrection among the folds of the fleece. It also seems that for sweetmeats too one can have true devotion! (text > chris j. raeli) 45
Qui il balcone di Marsala da cui lâ&#x20AC;&#x2122;eroe si affacciò; a fianco, in alto a destra, la lapide che ricorda il portone da cui uscĂŹ la cavalla Marsala > The balcony in Marsala where Garibaldi appeared; right, top, the plaque remembering the front door from which the mare Marsala came out
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Nato il 4 luglio Born on the fourth of July Da Marsala a Palermo, seguendo musei, lapidi e iscrizioni che incidono nel marmo il passaggio di Giuseppe Garibaldi in Sicilia, nell’anno in cui si è festeggiato il duecentesimo anniversario della sua nascita.
From Marsala to Palermo, following museums, tablets and inscriptions that engrave in marble the passage of Giuseppe Garibaldi through Sicily in the year in which the two-hundredth anniversary of his birth is being celebrated.
È nato a Nizza nel 1807, sotto il segno del cancro. Gli piacque nascere il 4 luglio, il perché non vogliamo chiedercelo. Certo, forse questa data benedetta ha come diretto effetto collaterale di dare a chi nasce sotto la sua congiunzione astrale il prurito irrefrenabile di andare sempre a liberare qualcuno... Quel 1807 trova già una generazione adulta intenta a “fare l’Italia”, vale a dire a pensarla come esistita nel passato e perciò di nuovo possibile in quel presente che si rinominerà coerentemente Risorgimento. Sempre pronto “lancia in resta” ad accorrere laddove ci fosse anche l’ombra di mezzo tiranno, con “la speranza, nutrita da tant’anni, di portare i concittadini nostri a quella guerra di bande, che, a difetto d’esercito organizzato, potrebbe preludiare all’emancipazione della Patria” (parole di Garibaldi, nella redazione definitiva delle memorie nel 1872). Dunque, con le idee più che mai chiare il Nostro parte da Quarto con due piroscafi il 5 maggio 1860 e l’11 maggio si presenta al porto di Marsala, in provincia di Trapani. Davvero gran bel posto per approdare in Sicilia, con un porto vivacissimo e un mare profumato in ogni stagione che tanto più doveva esserlo in quel maggio. Il tempo di poggiare un piede a terra e già Porta di Mare si chiama Porta Garibaldi. Da qui, da questa struttura che rammenta gli archi di trionfo
He was born in Nice in 1807, under the sign of cancer. He was happy to have been born on 4 July, but we do not wish to ask ourselves the reason why. Certainly, this blessed date has perhaps as a direct side effect giving those who are born under its astral conjunction the uncontrollable itch to go and liberate someone all the time... That 1807 already found an adult generation intent on “making Italy”, that is to say thinking of it as having existed in the past and therefore again possible in that present that was consistently to be renamed Risorgimento (“rebirth”). Always ready, “lance in rest”, to hasten to wherever there was even the shadow of half a tyrant, with “the hope, nurtured for so many years, of taking our fellowcitizens to that war of gangs, which, in the absence of an organized army, would be able to prelude the emancipation of the Country” (Garibaldi’s words, in the definitive version of his memoirs, done in 1872). Thus with clearer than ever ideas Garibaldi set out from Quarto with two steamboats on 5 May 1860 and on 11 May he appeared at the port of Marsala in Trapani province. A very fine place to land in Sicily, with a lively harbour and a sea scented in every season which must have been all the more so it in that May. The time to set foot on land and already the Sea Gate was called the Garibaldi Gate. From here, from this structure that reminds one of Roman triumphal
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romani, con un gusto piuttosto manieristico del motivo a bugne e degli elementi decorativi, sormontata da una balaustra con al centro una magnifica aquila, si giunge al quartiere militare, la cui costruzione iniziò nel 1576, e più avanti, attraverso una linda ed elegante isola pedonale, a Palazzo VII Aprile, che la tradizione vuole costruito sulla Loggia dei Pisani, un porticato sotto al quale si esercitava il cambio, una sorta di “borsa di strada” in una città che già nel XV secolo aveva un aspetto economico molto vivace. L’attuale facciata a doppio loggiato è del 1753 e strizza sfacciatamente l’occhio al classicismo cinquecentesco del Palladio. C’è il Monastero di San Pietro, il cui fronte principale si allunga sulla via XI Maggio con una bella torre a pianta quadrangolare a due ordini di logge con cuspide maiolicata, costruito nel XVI secolo. Molto belle la Chiesa Madre e quella del Purgatorio di stile barocco. Tutto il centro storico di Marsala consente una lunghissima gradevole passeggiata che Garibaldi non volle fare a piedi (non era ancora stato “ferito”, ma una ben studiata posa claudicante accresceva il suo già grande fascino): la via Mario Rapisardi reca una lapide accanto al portone da cui uscì la “bianca giumenta”, dono del
arches, with a rather manneristic taste in the boss motifs and the decorative elements, surmounted by a baluster with a magnificent eagle at the centre, you get to the military headquarters, the construction of which began in 1576, and later, along a clean and elegant pedestrian island, the Palazzo VII Aprile, which tradition has it was built on the Loggia of the Pisans, a colonnade under which there was exchange, a sort of “street exchange” in a city that already in the 15th century had a very lively economy. The present-day façade with a double arcade dates from 1753 and impudently winks at the sixteenthcentury classicism of Palladio. There is the San Pietro Monastery whose main front extends along Via XI Maggio with a fine tower with a quadrangular plan with two tiers of loggias with majolica-covered cusps, built in the 16th century. A very beautiful church is the Parish Church and another is Purgatorio, in the Baroque style. The whole historic area of Marsala affords a very long and pleasant walk which Garibaldi did not take (he had not been yet “wounded”, but used a carefully studied limping pose which already increased his great fascination): in Via Mario Rapisardi there is a tablet next to the front door from which there emerged the “white mare”, a gift from the Marsala man Sebastiano
Panoramica di Marsala, a destra, lo Stagnone > A panoramic view of Marsala, right, the Stagnone
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marsalese Sebastiano Giacalone, che l’Eroe volle chiamare “Marsala”. Varcato quel portone, per la povera bestia cessò la pace e cominciò la storia poiché dovette correre “le vie della gloria a Calatafimi a Teano a Caprera” sempre sotto all’invitto generale, nonché posare per una serie infinita di quadri ad olio che oggi riposano in svariati musei del Risorgimento. In groppa alla bianca Marsala Garibaldi avrebbe potuto percorrere quel lungo mare che guarda la splendida laguna dello Stagnone, dove tra le saline e i mulini a vento trovano ristoro aironi e germani reali, pivieri, fratini, folaghe e cormorani. Ma lui no. Lui era fissato con l’Unità d’Italia, e così si concesse soltanto una visita alle cantine, regno di aromi, dove nelle file interminabili di botti di rovere e ciliegio raggiunge la sua magica compiutezza il vino Marsala... Dopodiché lasciò la città dello sbarco per incamminarsi verso Salemi, affacciandosi da tutti i balconi, riposando in ogni dimora di nobili o borghesi illuminati, carezzando tutti i bambini, lasciando innamorare di sé ogni fanciulla che mai rinunciava a cucire con le proprie mani un tricolore per lui . In pochi giorni giunse a Salemi e neppure lì si ferma a lungo, giusto il tempo di assumere con un proclama la dittatura dell’Isola in nome di Vittorio Emanuele. Ma fece male a non fermarsi: Salemi, arrampicata sulle sue montagne di gesso, offre un panorama di ineffabile bellezza, e la città vecchia ricorda molto gli inestricabili dedali arabi, con scale e vicoli ciechi a nascondere interessanti corti50
Giacalone, which the hero chose to call “Marsala.” After she went through that front door, for the poor beast peace ended and history started, since she had to run along “the paths of glory to Calatafimi, Teano and Caprera” under the unconquered general, as well as to pose for an endless series of oil paintings that today are in various museums devoted to the Risorgimento. On white Marsala Garibaldi could have crossed that long sea that looks towards the splendid Stagnone lagoon, where among the salt pans and the windmills there shelter herons and mallards, plovers, Kentish plovers, coots and cormorants. But he did not. He was obsessed with the Unity of Italy, and so he allowed himself a visit to the wine production centres, the kingdom of aromas, where in the endless lines of oak and cherry barrels Marsala wine attains magic perfection... In after he had to leave the town of the landing to start out for Salemi, looking out from all the balconies, resting in every abode of enlightened noblemen or bourgeois, caressing all the children, letting every young girl fall in love with him, girls who for him always sewed a tricolour with their own hands. In a few days he reached Salemi and he did not stop long even there, just time to take over with a proclamation the dictatorship of the island in the name of Vittorio Emanuele. And he made a mistake in not stopping: Salemi, perching on its chalk mountains, affords a panorama of incredible beauty, and the old village is very reminiscent of tangled Arab mazes, with flights of steps and blind alleys hiding interesting court-
li di delicata antica bellezza domestica che raccontano ancora molto bene l’amore delle donne siciliane per gli agrumi e i gelsomini. Ma lui no. Così, via galoppando, seguito dai Mille che oramai non si contano più - tanto sono cresciuti di numero ad ogni tappa - giunse a Calatafimi dove, invece di ammirare le vestigia della Magna Grecia della vicina Segesta, si impegna in una generosa battaglia. E dovette esserci un bel po’ di confusione a Calatafimi se oggi il Museo Garibaldino di Marsala conserva una lettera che tale Rosa Rallo, decisa a convolare a nuove nozze, rivolse al vescovo perché l’aiutasse a registrare ufficialmente la morte del marito caduto proprio nel “generoso” scontro. E dopo Calatafimi venne Palermo, attraverso i sentieri riarsi della Sicilia occidentale, sempre in groppa a Marsala, sempre alla testa dei “chissaquanti”, sempre salutato con gioia dalle popolazioni di quelle campagne, dalle ragazze che cantavano “ciuri di linu talìa l’amuri miu quant’è baggianu russu vistutu di garibaldinu” (fiore di lino, guarda quanto è bello il mio amore elegante, vestito di rosso da garibaldino), bello come il sole, biondo, rubicondo, bello anche adesso che ha compiuto duecento anni, lui che ha promesso “o Roma o morte”, lui che “o si fa l’Italia o si muore”, lui “l’eroe dei due mondi” anche oggi che i mondi sono diventati molti più di due e che di eroi non ce n’è rimasto nemmeno uno. (testo: anna gelsomino > foto: hc; anna gelsomino)
yards with delicate old domestic beauty that still tell very well of the love of Sicilian women for citrus fruits and jasmines. But not him. So, galloping away, followed by his Redshirts, whose number could no longer be counted - it had grown so much with every halt - he reached Calatafimi where, instead of admiring the vestiges of Magna Graecia at nearby Segesta, he engaged in a generous battle. And there must have been a lot of confusion at Calatafimi if today the Garibaldi Museum in Marsala has a letter that one Rosa Rallo, determined to have a new marriage, asked the bishop to help her officially record the death of her husband, who had fallen in the “generous” clash. And after Calatafimi there came Palermo, along the scorched paths of western Sicily, always on the mare Marsala, always leading the countless Redshirts, always greeted with joy by the populations of those country places, by the girls that sang “ciuri di linu talìa l’amuri miu quant’è baggianu russu vistutu di garibaldinu” (flax flower, look how handsome my elegant love is, dressed in red as a Garibaldi soldier), as handsome as the sun, fair-haired, ruddy, handsome even now that he is two hundred years old, he that promised “either Rome or death”, he that said “either we make Italy or we die”, he “the hero of the two worlds” even today when the worlds have become many more than two and there is not even one hero left. (testo: anna gelsomino > foto: hc; anna gelsomino)
Sotto, il busto di Garibaldi nell’omonimo giardino palermitano; a sinistra, vedute di Salemi > Below, the bust of Garibaldi in the Palermo garden bearing his name; left, views of Salemi
Mangiare&Dormire > To sleep&to eat Agriturismo Baglio Fontanasalsa Baglio Fontanasalsa Farm C.da Fontanasalsa, via Cosenza, 18 0923 591001 fax 0923 22775 - Trapani euro 25 circa a pasto bevande escluse soggiorno BB euro 50 bill per a meal excluding drinks euro 25 price per room BB euro 50 Musei >Museums Marsala, Museo Garibaldino via L. Anselmi Correale 0923 718741 Salemi, Museo del Risorgimento via F. D’Aguirre 0924 982248; Palermo, Museo del Risorgimento piazza San Domenico, 1 091 582774 Il percorso >How to go seguire la strada di interesse regionale 188 Marsala-Salemi-Vita-Calatafimi following the regional connecting road 188 Marsala-Salemi-Vita-Calatafimi 51
In.Fo.A, crescita in corso Parte la seconda fase del progetto attuato dal CIAPI di Palermo, pensato per incrementare il bagaglio professionale dei giovani attraverso l’offerta formativa obbligatoria all’esterno delle aziende
The second phase of the project enacted by CIAPI in Palermo, aiming to increase the professional luggage of young people through the offer of compulsory training outside firms, is soon to start
È ai nastri di partenza la seconda fase del progetto In.Fo.A (Informazione, Formazione e Apprendistato), che vedrà l’avvio di nuovi corsi rivolti agli apprendisti siciliani chiamati a migliorare la propria condizione lavorativa e ad arricchire il proprio bagaglio professionale. È questa la mission del progetto ideato e redatto dal Ciapi (Centro Interaziendale Addestramento Professionale Integrato) di Palermo. Tra gli obiettivi di In.Fo.A, far conoscere le metodologie e i processi decisionali all’interno dei sistemi organizzati, far acquisire le tecniche operative necessarie all’utilizzo di un Pc, incrementare la consapevolezza dei problemi riguardanti la sicurezza dei dati e degli aspetti legali, conoscere la domanda di formazione, far conoscere le caratteristiche di mercato in cui operano le aziende. Ma perché tanta attenzione al mondo dell’apprendistato? Perché, attraverso questo strumento e la flessibilità che lo caratterizza, si viene incontro, ad un tempo, ai giovani in formazione e alle aziende. L’apprendistato permette, infatti, ai giovani di cogliere un’opportunità di crescita finalizzata all’acquisizione di una specifica professionalità. Da parte loro, attraverso questo strumento formativo obbligatorio, le aziende hanno la possibilità di valorizzare le risorse umane disponibili, qualificando i propri dipendenti con competenze specifiche del settore in cui operano ed impegnandosi a fornire all’apprendista la formazione necessaria. Attraverso il progetto In.Fo.A, la Regione Siciliana
We are talking about the In.Fo.A. (Information, Training and Apprenticeship) project, which will witness the start of new courses for Sicilian apprentices serving to allow them to improve their working condition and to enrich their professional luggage. This is the mission of the project conceived and drawn up by Ciapi (Inter-firm Centre for Integrated Professional Training) in Palermo. Among the objectives of In.Fo.A. is allowing people to know the methods and decisional processes inside organized systems, letting people acquire the necessary operational techniques for using a PC, increasing awareness of problems regarding data safety and legal aspects, getting to know the demand for training, and letting people know the characteristics of the markets in which firms operate. Why so much attention to the apprenticeship world? Because through this tool and the flexibility that characterizes it, one can give a hand both to young people being trained and to firms. The fact is that apprenticeship gives young people an opportunity for growth aiming at the acquisition of specific professional skills. For their part, through this obligatory training instrument, firms can valorise the available human resources, qualifying their employees with specific competences in the sector in which they operate and committing themselves to giving the necessary training to the apprentice.
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ha delegato il Ciapi a fornire l’offerta formativa obbligatoria all’esterno delle aziende; queste ultime sono tenute a garantire ai propri dipendenti la formazione esterna per non incorrere nella decadenza dai benefici di legge per l’apprendistato.
Through the In.Fo.A. project the Sicilian Region has entrusted Ciapi with furnishing the compulsory training offer, outside firms; the latter are required to guarantee their employees external training so as not lose the legal benefits of apprenticeship.
L’apprendistato professionalizzan- Vocational apprenticeship in Sicily: te in Sicilia: la circolare n. 55 del 9 circular 55 of 9 June 2005 giugno 2005 Il 9 giugno del 2005, l’Assessorato regionale del Lavoro, della Previdenza Sociale, della Formazione Professionale e dell’Emigrazione - Agenzia regionale per l’impiego e la formazione professionale ha emanato la circolare n. 55, pubblicata sulla GURS n. 27 del 24/06/06, che richiama l’art.16 della L. 24/06/97 n.196 e l’art. 2 della L. 02/08/99 n. 263. La circolare è finalizzata a dare attuazione alla normativa nazionale e regionale in materia di apprendistato professionalizzante. Secondo questo documento, l’istituto dell’apprendistato è caratterizzato dall’alternanza di momenti lavorativi con momenti di formazione esterni all’azienda, al fine di rendere ancora più completa la formazione del lavoratore. L’imprenditore è tenuto, quindi, a consentire all’apprendista di partecipare alle iniziative formative che, nella Regione Siciliana, attraverso il Ciapi, trovano attuazione nel progetto In.Fo.A.
On 9 June 2005, the Regional Ministry for Labour, Social security, Professional Training and Emigration - Regional Agency for Employment and Professional Training issued circular 55, published in Gazette 27 of the Sicilian Region on 24/06/06, which refers to art. 16 of law 196 of 24/06/97 and art 2 of law 263 of 02/08/99. The circular serves to enact the national and regional legislation on vocational apprenticeship. According to this document, the institute of apprenticeship is characterized by the alternation of working moments with training outside the firm, for the purpose of making even more complete the training of the worker. The entrepreneur is therefore obliged to allow the apprentice to participate in the training initiatives that in the Sicilian Region, through Ciapi, are enacted in the In.Fo.A. project.
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CAROVANA PER LORIENTAMENTO
Il progetto del Ciapi di Palermo sta The Ciapi project in Palermo is registrando un notevole riscontro arousing major interest outside anche al di fuori della Sicilia Sicily too
A settembre è ritornato il Job Village delle opportunità. Alla sua seconda edizione, Carovana per l’Orientamento è un progetto redatto e attuato dal Ciapi (Centro Interaziendale Addestramento Professionale Integrato) di Palermo a valere sulla misura 3.01 del Por Sicilia 2000-2006. La tensostruttura ha ripreso le proprie attività con un grande evento a Trieste, dove dal 14 al 16 di settembre è stata la volta del Villaggio del Fanciullo, storica istituzione che, dagli anni Cinquanta, si occupa di formazione e di avviamento al lavoro. In seguito, dopo avere toccato nei mesi di luglio e agosto molte isole minori della Sicilia, Carovana è approdata a Lampedusa, la prima tappa dopo il rientro dalle vacanze, dal 20 al 22 settembre. Altro evento a cui ha partecipato la Carovana per l’Orientamento è il Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo, dal 26 al 30 settembre, prestigiosa kermesse gastronomica diventata ormai un appuntamento fisso di fine estate che coinvolge un gran numero di curiosi e appassionati. Dal 4 al 6 ottobre, altra tappa siciliana a Spadafora, in provincia di Messina; il Job Village e i camper si sono poi spostati a Nicosia, in provincia di Enna, dall’11 al 13 ottobre, per affrontare un calendario fitto di appuntamenti con le scolaresche. Dal 19 al 21 ottobre, invece, gli orientatori della Carovana sono stati a Roccapalumba, suggestiva “città delle stelle” in provincia di Palermo, per svolgere le normali attività di orientamento. Sulla scia dei grandi eventi, negli stessi giorni della
Carovana per l’orientamento Un villaggio di opportunità
In September the Job Village of opportunities returned. Being run for the second time, the Caravan for orientation is a project conceived and enacted by Ciapi (Inter-firm Centre for Integrated Vocational Training) in Palermo drawing on measure 3.01 of Por Sicilia 2000-2006. The tensioned structure started its activities with a big event in Trieste, where from 14 to 16 September it went to the the Young People's Village, a historical institution that since the fifties has dealt with training and with starting work. Subsequently, after touching on a lot of smaller islands off Sicily in the months of July and August, the Caravan went to Lampedusa, the first stage after the end of the holidays, from 20 to 22 September. Another event in which the Caravan for Orientation participated was the Cous Cous Fest at San Vito Lo Capo, from 26 to 30 September, this being a prestigious gastronomic fair which has become a fixed event at the end of summer, involving a big number of curious people and enthusiasts. From 4 to 6 October, there was another Sicilian stage at Spadafora, in Messina province; the Job Village and the camper then moved to Nicosia, in Enna province, from 11 to 13 October, for a calendar dense in meetings with school parties. From 19 to October 21, instead, the orientation experts of the Caravan were at Roccapalumba, a charming “village of stars” in Palermo province, for normal orientation activities. In the wake of the big events, in the same days as
www.carovanalavoro.info UN PERCORSO DENSO DI TAPPE ED EVENTI
tappa di Roccapalumba, la tensostruttura è stata ospite dello Sherbeth Festival a Cefalù, il festival del gelato, un appuntamento molto apprezzato da pubblico e residenti che hanno così avuto modo di abbinare… il gusto all’orientamento! Altra tappa, dal 25 al 27 ottobre, a Randazzo, nel catanese, che ha registrato anche questa volta il pieno di consensi presso scolaresche e pubblico, tra cui anche professionisti e giovani in formazione. Un ricco calendario di appuntamenti in giro per la Sicilia anche per novembre: dal 6 all’8, il Job Village ha preso parte a un altro evento di prestigio, il Com.Pa, il Salone Europeo della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al Cittadino e alle Imprese, che ogni anno si tiene a Bologna. Una vetrina di grande rilievo, che, nella scorsa edizione, ha registrato una presenza di oltre 28 mila visitatori. Dal 22 al 25 novembre sarà la volta di Verona: la tensostruttura del Ciapi sarà al Job&Orienta, importante manifestazione internazionale dedicata all’orientamento, alla scuola, alla formazione e al lavoro. Un’occasione per favorire l’interscambio di esperienze formative tra gli orientatori di Carovana e quelli del resto d’Italia. Dall’8 al 10 novembre, Carovana è tornata in Sicilia, a Torrenova (Messina) per poi proseguire verso Ispica (nel ragusano), dal 15 al 17: anche in questo caso, le attività di orientamento del Job Village saranno affiancate da quelle itineranti dei camper che, come di consueto, percorreranno in lungo e in largo il comprensorio. Dal 22 al 24 novembre sarà la volta di Adrano, in provincia di Catania, per proseguire a Siracusa dal 29 novembre al 1° dicembre. Tre, infine, gli appuntamenti di Carovana per l’Orientamento e i suoi camper previsti nel mese di dicembre: dal 5 al 7 sarà la volta di Trapani, dal 13 al 15 di Zafferana Etnea, in provincia di Catania, e, infine, dal 19 al 21, di Porto Empedocle (Agrigento).
the Roccapalumba stage the tensioned structure was hosted by the Sherbeth Festival in Cefalù, i.e. the ice cream festival, an event much appreciated by visitors and residents who thus had an opportunity of combine flavours with orientation! Another stage, from 25 to 27 October, was at Randazzo, in Catania province, which this time too was fully appreciated by school groups and general public, also including professional people and young people undergoing training. There is a calendar rich in events around Sicily for November too: from 6 to 8 November, the Job Village took part in another prestigious event, Com.Pa, the European Showroom of Public Communication, the Services to the Citizen and Firms, held every year in Bologna. It is a major showcase, that, when it was last held, was visited by over 28 thousand people. From 22 to 25 November it will be in Verona: the Ciapi tensioned structure will be at Job&Orienta, an important international event devoted to orientation, school, training and work. It is an opportunity to favour the interchange of training experiences between the orientation experts of Caravan and those of the rest of Italy. From 8 to 10 November, Caravan is returning to Sicily, and specifically to Torrenova (Messina province) to then continue towards Ispica (Ragusa province), from 15 to 17 November: in this case too, the orientation activities of Job Village will be backed up by the itinerant ones of the camper vans that, as usual, will go all over the area. From 22 to 24 November it will be at Adrano, in Catania province, to then continue to Syracuse, where it will be from 29 November to 1 December. Lastly, there will be three events for Caravan and its camper vans in the month of December: from 5 to 7 it will be in Trapani, from 13 to 15 at Zafferana Etnea, in Catania province, and lastly from 19 to 21 at Porto Empedocle (Agrigento province).
Speciale lavoro Sicilia Job Village
www.carovanalavoro.info VIAGGIO ALLINTERNO DEL JOB VILLAGE La tensostruttura è organizzata in sei grandi aree, per accompagnare l’utente in un processo graduale nel mondo dell’orientamento
The tensioned structure is organized into six big areas to accompany the consumer in a gradual process in the world of orientation
Carovana per l’Orientamento opera sulla scia delle diverse esperienze europee, in cui l’approccio al lavoro viene concepito come l’integrazione di diversi fattori: attori locali, settori economici, azioni ed interventi, strumenti e politiche di sviluppo. Si articola in sei aree tematiche.
The Caravan for orientation operates in the wake of various European experiences, in which the approach to work is conceived as the integration of different factors: local protagonists, economic sectors, actions and interventions, development tools and policies. It is divided into six thematic areas.
Accoglienza e Informazione, il primo passo
Reception and Information, the first step
È il primo dei servizi offerti nel Job Village. In questa fase, gli orientatori conducono un colloquio con l’interessato. Si analizzano i bisogni dell’utente e il tipo di percorso che più gli si addice. L’accoglienza costituisce un momento d’incontro con i servizi offerti e una prima risposta alle esigenze degli utenti. Lo stand è anche dotato di uno spazio dedicato all’autoconsultazione.
This is the first of the services offered in the Job Village. In this phase, the orientation experts conduct an interview with the person interested. They analyze the consumer's needs and the type of pathway that is most suitable for him or her. Reception constitutes a moment of encounter with the services offered and a first response to the demands of the consumers. The stand is also endowed with a space devoted to self-consultation.
Orientamento e Consulenza, un percorso personalizzato
Orientation and Consultation, a personalised pathway
Il servizio di orientamento privilegia lo strumento del colloquio individuale, che fa emergere i vissuti formativi e lavorativi dell’utente, gli fa cogliere lo scarto tra le rappresentazioni ideali e le capacità reali e lo porta a delineare il profilo delle risorse personali. Nello svolgimento del colloquio, il counsellor ha cura di connotare positivamente vissuti ed eventi, di porre al centro del processo comunicativo l’utente, di portarlo ad identificare le competenze possedute e le condizioni di trasferibilità, e di condurlo alla scelta, sostenendolo senza tuttavia influenzarlo.
The orientation service privileges the instrument of the individual interview, which brings out the training and work experience of the user, makes him or her perceive the gap between ideal representations and real abilities and leads him or her to delineate the profile of his or her own resources. During the interview, the counsellor takes care to characterise experiences and events positively, to set the user at the centre of the communicative process, to lead him or her to identify the competences possessed and the conditions of transferability, and to lead him or her towards a choice, supporting him or her without influencing him or her.
Carovana per l’orientamento Un villaggio di opportunità
Comunicare l’Europa, uno sguardo al futuro
Communicating Europe, a glance at the future
È l’area dedicata alla conoscenza e alla socializzazione dell’Europa attraverso le informazioni disponibili sui principali portali europei. Si rivolge ai giovani, agli studenti, ai centri di formazione e alle imprese. Tra gli obiettivi, diffondere le politiche dell’Unione Europea e creare un canale di ascolto per le opinioni, le idee e le proposte dei giovani sulla loro visione dell’Europa e su come vorrebbero sentire più vicina l’Unione Europea.
This is the area devoted to knowledge and socialization of Europe through the information available on the main European portals. It addresses young people, students, training centres and firms. One of the objectives is to spread the policies of the European Union and to create a listening channel for the opinions, ideas and proposals of young people on their vision of Europe and on how they would like to feel the European Union closer to them.
Laboratorio delle Professioni, alla ricerca del proprio lavoro
Workshop of Professions, in the search for a job
Questo stand è rivolto non soltanto a giovani e adulti disoccupati in cerca della propria identità professionale, ma anche a lavoratori interessati a cambiare il settore di attività, che avvertono il rischio dell’obsolescenza professionale. Si tratta, pertanto, di un’area d’intervento che coinvolge non solo le politiche di istruzione e formazione, ma anche quelle dell’informazione, dell’occupazione, del lavoro e dell’orientamento professionale.
This stand addresses not only young people and unemployed adults looking for their professional identity, but also workers interested in changing their sector of activity who perceive the risk of professional obsolescence. Thus it is an area of intervention that involves not only education and training policies, but also policies regarding information, employment, work and vocational orientation.
Promozione e Sostegno all’Inserimento Lavorativo, una verifica delle potenzialità individuali Quest’area si propone di valutare e sottoporre agli utenti un piano realistico e coerente di inserimento professionale formulato alla luce delle informazioni sulle potenzialità professionali e sulle risorse personali emerse dal colloquio individuale. Qui gli utenti vengono orientati nella stesura del curriculum, di una scheda professionale o di una lettera di candidatura.
Informazione e Consulenza alle Imprese, un contatto tra domanda e offerta L’area rappresenta un luogo di incontro e di scambio tra potenziali o reali imprenditori e consulenti esperti. Sviluppa un rapporto di consulenza con i responsabili di piccole e medie imprese, liberi professionisti e manager di strutture private che desiderano aggiornare o riposizionare le proprie competenze e il personale ruolo di responsabilità all’interno della propria azienda.
Promotion and Support for Insertion in the World of Work, checking of individual potentialities This area aims to appraise and to submit to users a realistic and consistent plan of professional insertion formulated in the light of information on the professional potentialities and personal resources that have emerged from the individual interview. Here users are guided in writing a curriculum, a professional portfolio or a letter of candidacy.
Information and Consultation for Firms, a contact among demand and offer The area represents a place of meeting and exchange between potential or real entrepreneurs and experienced advisors. It develops a relationship of consultation with the persons responsible for small and medium firms, professional people and managers of private structures that desire to adjourn or reposition their competences and the personal role of responsibility inside their own firm.
Speciale lavoro Sicilia Job Village
Il mito in Sicilia Myth in Sicily Non appena imboccata la strada che ci permetteva l’uscita dalla mitologia in terra catanese ecco che veniamo respinti indietro, proprio sull’Etna, dalla legenda di Empedocle... “I Quattro Elementi” di Thomas Cole > “The Four Elements” by Thomas Cole
As soon as we take the path allowing us to get out of mythology in the Catania area, we are thrown back onto Etna by the legeng of Empedocles...
Che i quattro elementi siano aria, acqua, fuoco e terra lo si sa in molti. Ma sapete un po’ chi è stato a tirar fuori questo concetto filosofico? L’agrigentino Empedocle, di cui lo storiografo Domenico Scinà scrive: «Il nome di Empedocle Agrigentino è passato per oltre a duemila anni sino a noi accompagnato da lodi maravigliose degli antichi; fra i quali Lucrezio giunse a dire == che credibil non par ch’egli d’umana progenie fosse. ==» (Sulla Vita e Filosofia di Empedocle gergentino, Domenico Scinà, regio Storiografo, 1816). Lodi maravigliose che gli valsero la presenza nel noto affresco di Raffaello “La Scuola di Atene”, dove il nostro conterraneo è ritratto a sinistra di Eraclito (“quello” mollemente adagiato su di un blocco ai piedi della scalinata), nell’atto di indicare qualcosa all’interno di un libro (oppure si tratta di Parmenide? Mah, impossibile domandare chiarimenti all’autore). Comunque, la fama di Empedocle deriva dal fatto che riuscì, insieme con altri fisici, a risolvere 60
Many know that the four elements are air, water, fire and earth. But do you know who formulated this philosophical concept? Empedocles of Agrigento, of whom the historian Domenico Scinà wrote: “The name of Empedocles of Agrigento has been handed down for over two thousand years accompanied by wonderful praises by the ancients, and among them Lucretius went so far as to say that it appeared unbelievable that his progeny was human” (Sulla Vita e Filosofia di Empedocle gergentino, Domenico Scinà, royal historiographer, 1816). These wonderful praises caused him to be present in the well-known fresco by Raphael “The School of Athens”, where our fellow-countryman is depicted on the left of Heraclitus, (lying softly on a block at the foot of the flight of steps), in the act of indicating something inside a book (or is it Parmenides? Who knows? It is impossible to ask the author for clarifications). However, Empedocles’ fame derives from the
“La scuola di Atene” di Raffaello > “The school of Athens” by Raffaello
il conflitto tra la tesi del continuo mutamento delle cose, teorizzato da Eraclito, e quella dell’eternità dell’Essere di Parmenide (ricordiamoci che siamo nel V secolo a.C. e l’Uomo era all’inizio della sua recherche), dividendo la realtà che ci circonda in elementi immutabili e mutabili. I primi, chiamati “radici”, sono proprio aria, acqua, fuoco e terra. Idee innovative che, ovviamente, ai comuni mortali odoravano di magia, giustificata se non altro dalle dottrine orfiche seguite dallo studioso. Medico, mago e taumaturgo nella terra di un grande vulcano: come poteva restare fuori dalla mitologia? Così, non appena imboccata la strada che ci permetteva l’uscita dalla mitologia in terra catanese, ecco che veniamo respinti indietro, proprio sull’Etna, dove la leggenda rintraccia la dimora
fact that he succeeded, together with other physicists, in resolving the conflict between the thesis of continuous change in things, theorized by Heraclitus, and that of the eternity of the being of Parmenides (let us remember us that we are in the 5th century BC and man was at the beginning of his recherche), dividing the reality that surrounds us into unchangeable and changeable elements. The former, called “roots”, are precisely air, water, fire and earth. These were innovative ideas that obviously to common mortals sounded like magic, justified if nothing else by the orphic doctrines followed by the scholar. A physician, a magician and a thaumaturge in the land of a great volcano: how could he remain outside mythology? So, as soon as we take the path allowing us to 61
get out of mythology in the Catania area, we are thrown back onto Etna, where legend places the abode of the philosopher. Hence the name Philosopher’s Tower, about 3,000 metres above sea level, according to the theory of Houel. Legend does not limit itself to certifying Empedocles’ residence in life, but also his burial: in order to rise to the World of the Chosen, the Agrigento philosopher is said to have hurled himself into the crater; the fiery divinity, however, spat out one of his sandals, as if to emphasise that in his jaws peace could only be found by the essence of thought and not its material trinkets. In short, Etna is the cradle of knowledge and not of appearance. Seeing that we have had to make this brief return to Catania province, we will conclude the reconnaissance by also dealing with “minor” legends.” Like, for instance, the one linked to the San Filippo Siriaco church, at Calatabiano, on whose façade there is an inscription engraved on the marble. Above the date 1482 there seems to be an “L’unione della terra e dell’acqua” di Rubens > “The union of earth and water” by Rubens “Vulcano forgia le folgori per Giove” di Rubens > “Vulcan forges Jupiter’s thunderbolts” by Rubens
... San Filippo Siriaco, Mascali e Rosemarine, Gammazita... del filosofo. Da qui, il nome della Torre del Filosofo, a circa 3.000 metri di quota, secondo la teoria di Houël. La leggenda non si limita a certificare la residenza in vita di Empedocle, ma anche il suo sepolcro: per poter assurgere al Mondo degli Eletti, l’agrigentino si sarebbe gettato nel cratere; la focosa divinità, però, ne sputò via un sandalo, quasi a sottolineare come nelle sue fauci potesse trovar riposo solo l’essenza del pensiero e non i suoi ammennicoli materiali. Insomma, l’Etna culla del sapere e non dell’apparire. Visto che abbiamo dovuto compiere questo breve ritorno nella provincia catanese, concludiamo la ricognizione trattando anche leggende “minori”. Come, ad esempio, quella legata alla chiesa di San Filippo Siriaco, a Calatabiano, sulla cui facciata campeggia una scritta incisa sul marmo. Sopra la data del 1482 sembra esserci 62
“La fucina di Vulcano” di Velasquez > “The forge of Vulcan” by Velasquez
un’epigrafe che nessuno ha ancora potuto comprendere: sarebbe l’indicazione per un tesoro favoloso, che solo un cavaliere in groppa ad un bianco destriero riuscirà a tradurre. Sulla possibilità di trovare un bianco destriero non nutriamo dubbio alcuno, ma sul cavaliere...
epigraph that nobody has so far managed to understand: it is supposed to refer to a fabulous treasure, which only a rider on a white steed will succeed in translating. On the possibility of finding a white steed we have no doubts, but on the rider...
Risalendo le pendici del vulcano, ecco che s’incontra Nunziata, un piccolo villaggio che fu scenario dell’amore proibito tra il giovane pastore Mascali e Rosemarine, ninfa del ruscello. Indovinate un po’ quale mostro si frappose tra i due giovani amanti? Sempre lui, Efesto. Bisogna però avere anche un po’ di compassione per il dio storpio: i parenti e gli amici a chiedergli armi senza tregua; la moglie Venere sempre con il mal di testa e sempre troppo “appiccicata” a Marte, un nipote divino che avrebbe fatto meglio a mettersi in ferie. Insomma, è chiaro che Efesto
Going up the slopes of the volcano, we meet Nunziata, a small village that was the scenario of the forbidden love of the young shepherd Mascali and Rosemarine, a nymph of the brook. Can you guess who came between the two young lovers? The usual one: Hephaestus. However, one must also feel a little compassion for the crippled god: his relatives and friends ceaselessly asking him for weapons; his wife Venus always having a headache and always too “attached” to Mars, a divine nephew that would have done better to go on holiday. In short it is 63
La Sicilia nel XVI secolo (da notare la forma diversa del Golfo di Catania) e la scultura che riproduce la leggenda di Gammazita (ph. S. Surrentino D’Afflitto - www.etnalandonline.it) > Sicily in the XVI century (note the different shape of the gulf of Catania) and the sculpture about the legend of Gammazita (ph. S. Surrentino D’Afflitto - www.etnalandonline.it)
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approfittase di ogni momento possibile per prendere una boccata d’aria fuori dalla fucina. E cosa s’incontrava da queste parti in quei tempi? Giovani e belle fanciulle in pose languide davanti a scenari naturali meravigliosi: nemmeno il grande Giove avrebbe potuto resistere! Manco a dirlo, la bella fanciulla non ne volle sapere delle profferte amorose del dio, scatenando così la sua ira, ovvero fiamme e lapilli che seppellirono il giovane pastore. Il fabbro si era impegnato a salvare la fanciulla risparmiando la vallata sulla quale prospetta Nunziata, ma la ninfa preferì gettarsi nella lava insieme con l’amato piuttosto che rischiare di finir preda di Vulcano.
clear that Hephaestus took advantage of every possible moment to get a breath of air out of the forge. And what did you meet in these parts at that time? Youths and beautiful young girls in languid poses in front of marvellous natural scenarios: not even great Jupiter could have resisted! And of course the beautiful young girl was not interested in the love offers of the god, thus arousing his anger, expressed in flames and lapilli that buried the young shepherd. The blacksmith had undertaken to save the young girl, sparing the valley on which Nunziata looks out, but the nymph preferred to throw herself in the lava together with her beloved one rather than risk being Vulcan’s prey.
Di presenze non gradite, oltre a quelle divine, l’Isola ne registra molte. Certamente l’elenco delle dominazioni subite ce ne dà buon riassunto: Ara-
There were a lot of unpleasant presences on the island, apart from the divine ones. The list of the dominations suffered certainly gives a good sum-
Myth in Sicily
Il mito in Sicilia bi, Normanni, Angioini... Angioini, contro cui il popolo si sollevò in quel dei Vespri Siciliani, nel XIII secolo. A questo evento si fa risalire la leggenda di Gammazita, virtuosa ragazza che, suo malgrado, durante il tragitto quotidianamente compiuto tra la dimora e il pozzo per prendere acqua, incontrava un soldato, ingolosito dalle sue bianche forme. La fanciulla prese a uscire accompagnata da due sorelle più grandi, ma non servì: approfittando di un’urgenza che vide la ragazza sola al pozzo, il soldato la ghermì, ma lei preferì buttarsi nella cavità, individuata dal mito come quella nel cortile dei Vela, a Catania. Giustificate così le tracce rosse della sorgente ferrosa, credute macchie di sangue della piccola vittima.
mary of them: Arabs, Norman, Angevins... Angevins, against whom the people rebelled in the famous tumult of the Sicilian Vespers, in the 13th century. To this event there seems to be linked the legend of Gammazita, a virtuous girl that, despite herself, during the journey she made daily between her abode and the well to get water, met a soldier, tempted by her white body. The young girl began to go out accompanied by two elder sisters, but it served no purpose: taking advantage of an emergency that caused the girl to be alone at the well, the soldier seized her, but she preferred to hurl herself into a cavity, identified by the myth as the one in the courtyard of the Velas, in Catania. This would account for the red traces in the ferrous source, believed to be bloodstains from the young victim.
“I Vespri Siciliani” di Morelli e un cartellone sul Paladino Uzeta (ph. www.teatropupimacri.it) > “The Sicilian Vespers” By Morelli and a poster about the Paladin Uzeta (ph. www.teatropupimacri.it)
Un ultimo aneddoto riguarda i famosi giganti Ursini e il paladino Uzeta, di recente “invenzione”, nati probabilmente per controbattere la leggenda messinese di Mata e Grifone. Così anche Catania ebbe i suoi giganti saraceni, gli Ursini, sconfitti dal prode paladino catanese Uzeta nel tentativo di impadronirsi del castello che, da allora, porterebbe il loro nome. La storia, però, ci svela tutta la verità e l’immagine del cavaliere siciliano senza macchia trova rifugio solo nella fantasia. (maria lohman - VII - continua)
A last anecdote concerns the famous giant Ursini and the paladin Uzeta, recently “invented”, probably to counter the Messina legend of Mata and Grifone. Thus Catania too had its Saracen giants, the Ursini, defeated by the valiant Catania paladin Uzeta when he attempted to get hold of the castle that since then is supposed to bear their name. History, however, reveals all the truth, and the image of the pure Sicilian rider only lives in imagination. (maria lohman - VII - to be continued) 65
tesori nascosti>hidden treasures
TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES
Le tombe segrete delle “repentite” The secret graves of the “repentite” Uno dei luoghi più curiosi della città antica > One of the most curious places of the old city Dimenticata da secoli - rinvenuta casualmente nel 2005 durante alcuni lavori di ristrutturazione di un ex complesso religioso in via Divisi -, è venuta alla luce una cripta che custodisce i segreti di uno dei luoghi più curiosi e affascinanti della città antica. Si tratta di una cappella privata destinata alla clausura di monache speciali, ex prostitute (per questo “repentite” da ree pentite) che si erano ritirate a vita monastica, mantenute dal Senato Palermitano con i soldi versati dalle prostitute ancora
in servizio in cambio della possibilità di vestirsi con abiti ricchi e sontuosi che le avrebbero fatte apparire “donne oneste”. Il convento, fondato nel 1524 da suor Francesca Leofante, era stato precedentemente abitato da monache olivetane. Morta la fondatrice, l’arcivescovo stesso stabilì che «in quel luogo venissero raccolte le donne che dal pentimento de’ loro trascorsi potessero chiamarsi Ripentite». Oggi è possibile vedere, praticamente intatta, quasi tutta la chiesetta sotterranea che era annessa al convento e, inol-
Forgotten for centuries - found by chance in 2005 during work for restructuring a former religious complex in Via Divisi - there has come to light a crypt that guards the secrets of one of the most curious and fascinating places in the old city. It is a private chapel for the seclusion of special nuns, former prostitutes (for this reason called “repentite” from reepentite, “repentant bad women”) that had withdrawn to monastic life, maintained by the Palermo Senate with the money paid by prostitutes still working in exchange for the opportunity
to dress in rich and sumptuous clothes that would make them appear “honest women.” The convent, founded in 1524 by Sister Francesca Leofante, had previously been lived in by Olivetan nuns. The founder having died, the archbishop himself established that “in that place there would be gathered the women that from repentance at their mistakes could be called Ripentite.” Today it is possible to see, practically intact, almost all the little underground church that was attached to the convent, and also the grave of the mother abbess,
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TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES
La chiesa del XVI secolo Le notazioni riguardanti il complesso religioso contenute nella Guida Istruttiva di Gaspare Palermo sono le uniche certe che abbiamo sull’edificio. Da queste apprendiamo che, nel 1512, Vincenzo Sottile fondava una chiesa - dedicata a Santa Maria della Grazia - al fianco dell’ex palazzo di famiglia e il cui ingresso principale era proprio quello della nobile abitazione. Oggi le uniche esigue tracce di ciò che fu nel XVI secolo sono la facciata cinquecentesca con il portale e le finestre goticheggianti, alcune colonne in marmo originarie e le ricche decorazioni pittoriche della navata della chiesa, oggi completamente riadattata in aula universitaria.
The 16th-century church The notices on the religious complex contained in the Instructive Guide by Gaspare Palermo are the only certain ones that we have on the building. From these we learn that in 1512 Vincenzo Sottile founded a church - dedicated to Holy Mary of Grace - next to the former family palazzo, whose main entrance was precisely that of the noble residence. Today the only small traces of what it was in the 16th century are the sixteenth-century façade with the portal and the pseudo-Gothic windows, some original columns in marble and the rich painterly decorations of the church aisle, today completely readapted in the university classroom.
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tre, la tomba della madre badessa, Donna Maria Squatrito, ritrovata dentro la stessa cripta e identificata da una lapide marmorea recante un’iscrizione. Dentro la tomba sono state rinvenute, oltre ad alcune ciocche di capelli e svariati crocifissi in metallo, due ampolle in vetro contenenti due documenti in pergamena, recentemente restaurati e decifrati con i raggi X, dai quali si evincono notazioni biografiche circa la madre badessa e notizie riguardanti lo stato del corpo alla sua morte. All’interno della cripta, inoltre, c’è un singolare altare seicentesco in mattonelle riproducenti le figure di San Francesco e forse di Santa Chiara (si è ipotizzato potesse essere il ritratto della madre badessa), ancora perfettamente leggibili. Tutt’intorno all’altare le macabre panche con i fori di scolo, presumibilmente utilizzate per appoggiare i corpi delle defunte. Dalla cripta, poi, si apre un’altra botola, verosimilmente la fossa comune per le altre monache, ancora non completamente esplorata. Per accedere alla cripta è necessario attraversare la scalinata originaria, anche questa rinvenuta sotto le macerie, che è oggi completamente percorribile dai fruitori. Nonostante il grande pregio del ritrovamento, dispiace tuttavia che la chiesa di cui si è detto prima, quella che si trovava sopra la cripta, sia oggi completamente e malamente “inglobata” all’interno dei moderni edifici universitari. Percorrendo le aule - e anche i sevizi igienici - si scorgono qua e là parti marmoree di grosse colonne, alcune delle quali completamente rivestite da muratura moderna, ed anche gli affreschi delle pareti della antica chiesa. Molti degli uffici del dipartimento universitario, compresa la sala delle conferenze, si trovano proprio all’interno di quella che doveva essere la navata centrale della chiesa. È sconvolgente, infatti, la strana atmosfera che si respira in questi luoghi, così moderni per struttura ed uso, ma così antichi nel ricordo, più evidente che mai, di un fervido momento artistico e architettonico palermitano. Così, ci si consola dei grossi danni e delle perdite subite con il ritrovamento di questa piccola parte di storia cittadina che, molto probabilmente, è riuscita a sfuggire alle incalzanti trasformazioni proprio per il fatto di essere stata così ben nascosta. (testo: chiara alaimo > foto: francesco paolo campione)
TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES
Donna Maria Squatrito, found inside the same crypt and identified by a marmoreal headstone bearing an inscription. Inside the grave there were recovered, in addition to some locks of hair and various metal crucifixes, two cruets in glass containing two parchment documents, recently restored and deciphered with X-rays, from which biographical information is deduced about the mother abbess and notices regarding the state of the body at death. Inside the crypt, there is also an unusual seventeenth-century tiled altar reproducing the figures of St. Francis, and perhaps of Saint Chiara (which it has been hypothesized might be the mother abbess), still perfectly legible. All around the altar there are the grisly benches with the relevant drainage holes, presumably used
Despite the great merit of the recovery, it is a pity nevertheless that the church mentioned, over the crypt, is today completely and clumsily “swallowed up” inside the modern university buildings. Going through the classrooms - and also the toilets - here and there you make out marble parts of big columns, some of which are completely covered by modern masonry, and also the frescoes on the walls of the old church. Many of the offices of the university department, including the lecture room, are right inside what must have been the central aisle of the church. Indeed, one is very much disturbed by the strange atmosphere that one breathes in these places, so modern in structure and use, but so old in the memory, more evident than ever, of a fervent artistic and architectural phase in Palermo.
Il portale della chiesa e una delle panche attorno all’altare. Nella pagina a sinistra, la lapide funeraria della Madre Badessa > The portal of the church and one of the grisly benches all around the altar. On the opposite page, the funeral headstone of the Mother Abbess
for supporting the bodies of the deceased. In the crypt there opens up another trap door, probably the common pit for the other nuns, still not completely explored. To access the crypt it is necessary to go down the original stairway, also recovered under the debris, which is now completely usable.
So we take comfort for the big damage and losses suffered with the recovery of this small part of the city’s history, which very probably succeeded in escaping the pressing transformations, precisely because of the fact of having been so well hidden. (testo: chiara alaimo > foto: francesco paolo campione)
Informazioni > Information: Via Divisi, 81 - Palermo - tel. 800985329 - www.leviedeitesori.it
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attualitĂ >news
ATTUALITÀ>NEWS
L’ultimo pastore delle nuvole The last shepherd of the clouds C’era una volta, in un paese lontano... sì, questo sarebbe il miglior inizio per la storia che stiamo per raccontare, la storia di un artista, di un uomo che girava il mondo mentre la sua arte cresceva e diventava “grande”, un uomo che, proprio quando la sua arte spiccava il grande salto, ha scelto di tornare a casa, a pascolare le greggi. Un pazzo? No, per niente. A parlar con lui, e ancor prima, a guardare il suo sguardo diretto e forte, ci si accorge di trovarsi di fronte ad uno degli ultimi veri “saggi” di questa nostra terra.
Lorenzo Reina, un pezzo d’uomo irrobustito dalle transumanze, si presenta con il suo sorriso (sincero, lo si intuisce subito), con il suo buon odore di pulito e con la sua chiacchiera che risente dell’inflessione dialettale come il vello delle pecore riflette il vento delle sue colline. Uno scultore che, per onorare la parola data al padre, ha scelto la vita del pastore tra i monti della Quisquina, che per mantenere la sua promessa ha abbandonato i lussi della vita d’artista affermato, scambiandoli con le rigide regole della pastorizia.
Lorenzo Reina e la sua fattoria didattica tra i Monti Sicani > Lorenzo Reina and his teaching farm among the Sicani Mountains
Once upon a time, in a distant country, ... yes, this would be the best beginning for the story that we are about to tell, the story of an artist, of a man that went round the world while his art grew and became “great”, a man that, right when his art was taking off, chose to return home to graze the flocks. A madman? No, at all. Talking to him, and even before seeing his direct and strong gaze, you realize you are talking to one of the last true “wise men” in this world of ours. Lorenzo Reina, a big man strengthened
by transhumance, presents himself with his smile (a sincere one, you immediately guess), with his nice clean smell and with his chatter that reflects dialect inflexion as the fleece of the sheep reflects the wind of the hills. He is a sculptor that to honour the vow he made to his father chose the life of the shepherd among the Quisquina mountains, and who to keep his promise abandoned the luxuries of the life of a successful artist, swapping them for the rigid rules of sheep-raising. “Each person has to do what they have
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ATTUALITÀ>NEWS
“Ognuno deve fare quello che deve, e deve farlo - seppur nel suo piccolo - fino in fondo”, dice. Non ci sono eroi in questa storia, ma una bella cosa di cui tutti possono godere. Tra le colline sicane e la Valle del Platani, Lorenzo Reina ha trasformato l’attività rurale di famiglia in fattoria didattica, coniugando in questo modo il suo lavoro di pastore al suo estro artistico, riuscendo anche ad offrire insegnamenti che nessuna aula di nessuna scuola è in grado di supportare. Nascono da qui i percorsi didattici che aprono agli studenti le porte (ma vi invitiamo a visitare la sua fazenda anche se avete abbandonato da un po’ l’età scolastica) del mondo contadino che ancora oggi ci nutre. Qui si fa la conoscenza della vita di campagna, si impara a riconoscere le piante officinali scoprendone gli effluvi genuini - e non quelli omologati della grande distribuzione -; qui si impara a interagire con gli animali (quando è stata l’ultima volta che avete visto una mucca al pascolo? un asino in carne e pelo? una pecora con campanaccio?) e a comprendere appieno il significato di “biologico”, scoprendo gusti e aromi che nella maggior parte dei casi ci sono assolutamente sconosciuti. Tra queste colline, con la guida di chi il pastore lo fa per davvero, si scopre la funzione dei pagliara e della carcara, si apprende la magia della cagliata o di quanto sia buona la ricotta ancora calda. Quattro i percorsi organizzati dall’azienda. Il primo, “Vieni in Somaria!”, conduce a scoprire il mondo degli asini, bestie con cui trascorrere un’intera giornata scoprendone i pregi caratteriali e la
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to do, and must do it - though within his or her limits - all the way”, he says. There are no heroes in this story but something beautiful which everyone can enjoy. Among the Sicani hills and the Val Platani, Lorenzo Reina has turned the family rural activity into a teaching farm, thus blending his work as a shepherd with his artistic fancy, also succeeding in offering teachings that no classroom in any school can offer. Thus there began the teaching paths that open to students (but we invite you to visit his fazenda even if you are rather beyond the schooling age) the gateway to the country world that still today feeds us. Here you can get to know country life, and learn to recognize officinal plants, discovering their natural scents - not the standardised ones of the big distributors; here you can learn to interact with animals (when was the last time you saw a cow grazing? a donkey in flesh and blood? a sheep with a little bell?) and to fully understand the meaning of “organic”, discovering flavours and aromas that in most cases are absolutely unknown to us. Among these hills, with the guidance of a person who really is a shepherd, you can discover the function of the “pagliara” and the “carcara”, you can learn the magic of the curd or how good still warm ricotta is. There are four itineraries. The first one, “Come to donkeyland!”, leads you in the discovery of the world of donkeys, animals with which to spend a whole day discovering their character merits and
ATTUALITÀ>NEWS
bontà del latte, da più parti indicato come il miglior sostituto di quello materno, soprattutto in caso di intolleranze alimentari; oppure “Vivi la natura”, un giorno di full-immersion nella vita contadina, dalla preparazione della ricotta alla visita ai campi coltivati, fino all’escursione nella riserva della Quisquina, scoprendo le antiche abitazioni rurali. “Il ciclo del pane” seguirà il fil rouge del grano, dalla macinazione alla setacciatura fino al... pranzo con il pane caldo di forno. Non poteva mancare il percorso “Vivi l’Arte”, guardando le mani che scolpiscono la pietra o modellano la creta, osservando le tecniche base della scultura e cimentandosi “dal vivo” nella creazione di un sogno. Perché qui, a qualche chilometro da Santo Stefano di Quisquina, con la Valle del Platani che si allarga in fino all’orizzonte, c’è un pastore che scolpisce le nuvole. the goodness of their milk, by many indicated as the best substitute for maternal milk, especially in the case of alimentary intolerance; or “Experience nature”, a day of full immersion in country life, from the preparation of ricotta to a visit to the cultivated fields, and an excursion in the Quisquina reserve, discovering old rural houses. “The bread cycle” will follow the thread of wheat, from grinding to sifting and... lunch with bread from a warm oven. There just had to be an itinerary called “Experience art”, looking at the hands that carve stone or model clay, observing the basic techniques of sculpture and venturing “live” into the creation of a dream. For here, a few kilometres from Santo Stefano di Quisquina, with the Platani valley that widens as far as the horizon, there is a shepherd that sculpts the clouds. Informazioni > Information: Lorenzo Reina, tel. e fax 0922 989707 mob. 328 7671914 - 328 6734599 reinalorenzo@virgilio.it Tra i quattro percorsi, solo “Vivi la Natura” è praticabile, per ovvi motivi climatici, da aprile a ottobre. L'azienda può accogliere fino a 60 persone al giorno. Among the four itineraries, for obvious climatic motives only “Experience Nature” is open from April to October. The farm can receive up to 60 people a day.
Come arrivare Da Palermo, seguire la scorrimento veloce PAAG prendendo - superato Lercara Friddi - l’uscita in direzione Filaga. Proseguire per Santo Stefano di Quisquina per circa 10 chilometri, scegliendo la direzione per Castronovo di Sicilia. Da qui, seguire la segnaletica per Rocca Reina (da Palermo, circa 80 minuti di viaggio). Da Agrigento, sulla scorrimento veloce AG-PA uscire a Cammarata - San Giovanni Gemini per imboccare la Cammarata - Santo Stefano di Quisquina. Giunti al bivio sopra il paese, proseguire in direzione Palermo, poi per Castronovo di Sicilia. Da qui, seguire la segnaletica per Rocca Reina (da Agrigento, circa 80 minuti di viaggio).
How to get there From Palermo, take the fast Palermo-Agrigento road and after Lercara Friddi the exit for Filaga. Continue towards Santo Stefano di Quisquina for about 10 kilometres, and then turn towards Castronovo di Sicilia. From here, follow the signs for Rocca Reina (from Palermo, about 80 minutes’ driving). From Agrigento, take the fast AgrigentoPalermo and go off at Cammarata-San Giovanni Gemini, then get on the Cammarata-Santo Stefano di Quisquina road. At the fork above the village, continue towards Palermo, and then head for Castronovo di Sicilia. From here, follow the signs for Rocca Reina (from Agrigento, about 80 minutes’ driving).
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I Consigli di Sikania > Sikania advices
la Sicilia vien viaggiando an appetite for Sicily comes by travelling > week end > dove dormire > dove mangiare > il vino > il ristorante > lâ&#x20AC;&#x2122;albergo > week end > where to sleep > where to eat > the wine > the restaurant > the hotel
WEEK END>
> Palermo
17-18/11 Un fine settimana all’insegna dello sport A sporting weekend
Informazioni> Information: AziendaTurismo > Tourist Office tel. 091 6058351 www.aapit.pa.it Comitato organizzatore maratona > Marathon organizing committee tel. 091 7308334 www.palermomaratona.it Dove dormire> Where to sleep Hotel Casena dei Colli via Villa Rosato, 20 - PA tel. 091 6889771 doppia > double BB 130 € www.casenadeicolli.it Dove mangiare> Where to eat Vanni (chef Federiko) via Quintino Sella, 48/a tel. 091 6092143 30 €bevande escluse > excluding drinks federiko@ristorantiitaliani.it
Per gli appassionati di sport due appuntamenti da non perdere il 17 ed il 18 novembre nel capoluogo siciliano: il 49° concorso internazionale di salto a ostacoli “Coppa degli Assi” e la Maratona Internazionale Città di Palermo. Organizzato fin dagli anni Cinquanta, il concorso ippico vede scendere in gara ogni anno cavalli e cavalieri provenienti da tutta Europa. Teatro della manifestazione equestre (a ingresso gratuito) è il percorso a ostacoli allestito nella incantevole cornice del Parco Reale della Favorita. Sempre il 18 novembre la città dà spazio ai maratoneti, professionisti e non. Giunta alla 13° edizione, la Maratona Internazionale di Palermo combina sport e turismo lungo un circuito di 21 chilometri (da percorrere due volte) che si snoda per le vie cittadine. Sia il primo che il secondo appuntamento hanno come scenografia la città di Palermo, con i suoi reticoli viari arabi e spagnoli, con i suoi palazzi normanni e i mosaici bizantini: una città che stupisce per bellezza ed eleganza.
For those who love sport there are two events not to be missed on 17 and 18 November in the Sicilian chief town: the 49th international “Cup of Aces” show-jumping contest and the City of Palermo International Marathon. Organized since the fifties, the show-jumping competition every year draws horses and riders from all over Europe. The venue of the event, with free admission, is the circuit in the enchanting setting of the Royal Favorita Park. On 18 November in the city there is also the marathon, with professional and amateur runners. Being held this year for the 13th time, the Palermo International Marathon combines sport and tourism along a circuit of 21 kilometres (to be run twice) through the city streets. Both the first and the second event have as their setting the city of Palermo, with its networks of Arab and Spanish streets, its Norman palaces and its Byzantine mosaics: a city that surprises one with its beauty and elegance.
Come arrivare > How to get there In aereo, in nave e in treno, oltre la rete autostradale che collega il capoluogo con tutta l’Isola > By plane, ship and train, as well as the motorway network connecting Palermo with the rest of the island 76
WEEK END>
> Ficarra (Messina)
24-25/11 Pane & olio sui Nebrodi Bread & oil in the Nebrodi Torna ancora una volta la fortunata manifestazione che ogni anno, alla fine di novembre, grazie all’iniziativa dell’associazione nazionale Città dell’Olio, celebra uno dei più importanti prodotti dell’agricoltura mediterranea. Diverse città siciliane partecipano all’evento, con degustazioni delmigliore extravergine e visite guidate alle aziende produttrici, e fra esse abbiamo scelto Ficarra, borgo montano affacciato sul Tirreno. Il clou del programma è previsto domenica, con l’apertura degli stand di gastronomia tipica (oltre all’olio d’oliva, anche formaggi, salumi, dolci caratteristici), l’inaugurazione dell’itinerario di visita "Gli olivi monumentali dei Gattopardi", e la “sagra da fedda” (pane a fette, cotto alla brace e condito con olio), a partire dalle 15. Inoltre si potrà visitare la mostra fotografica "L’ulivo nelle forme del tempo", per conoscere da vicino le incredibili forme che il tempo e la natura riescono a conferire agli alberi.
Once again there returns the highly successful event that every year at the end of November, thanks to the initiative of the national association of Oil Towns, celebrates one of the most important products of Mediterranean agriculture. Various Sicilian towns and villages are participating in the event, with tasting of the best extra virgin oil and guided visits to the manufacturing firms, and among these places we have chosen Ficarra, a mountain village looking out on the Tyrrhenian. The climax of the programme is scheduled for Sunday, with the opening of the stands of typical gastronomy (in addition to olive oil, there will also be cheeses, meats and particular sweetmeats), the inauguration of the itinerary to see “The monumental olive trees of the Leopards”, and the “fedda festival” (fedda meaning sliced bread, cooked on a fire and seasoned with oil), beginning at 3 pm. It will also be possible to see a photography exhibition on “The olive tree in the shapes of time”, to see close-up the unbelievable forms that time and nature succeed in conferring on trees.
Informazioni> Information: Ufficio Turistico > Tourist Office tel. 0941 582604 Dove dormire e mangiare > Where to sleep and to eat Fattoria di Grenne, contrada Grenne, Ficarra tel. 0941 582098 BB 35 € a persona > per person prezzo pasto per passanti > meals for travellers 25 €
Come arrivare > How to get there Dall’autostrada A20 Palermo - Messina, uscita Brolo e proseguire su S.P. 145 > A20 Palermo-Messina motorway, take Brolo exit and continue on provincial highway SP 145 77
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> Antillo (Messina)
1-2/12 Una sagra davvero saporita A tasty feast indeed
Informazioni> Information: Municipio > Town Hall Antillo tel. 0942 723031 Dove dormire> Where to sleep Villa Angela via Leonardo da Vinci s.n. Taormina; tel. 0942 27038; standard room BB 190 € Dove mangiare> Where to eat Ristorante Noemi via A. Manzoni, 8, Gallodoro; tel. 0942 37338; 20-30 €
Se è vero che l’allevamento del maiale è assai più diffuso al Nord Italia che non in Sicilia, lo è altrettanto che nella nostra isola sono presenti, in questo settore, delle vere e proprie nicchie di eccellenza. È il caso della Val d’Agrò, dove l’allevamento dei suini è diffuso da molti secoli e, a dispetto del declino degli ultimi decenni, riesce ancora a raggiungere buoni risultati di produzione. Ad Antillo, piccolo comune peloritano, questa attività è “festeggiata” con la sagra del maiale e del cinghiale, l’occasione per conoscere salumi e salsicce, lardo, frittuli e porchetta in una cornice festosa. Oltre alle carni, si potranno gustare e acquistare anche i tanti altri prodotti del territorio, dai funghi all’olio, dal pane al miele, e apprezzare le capacità degli artigiani antillesi. La sagra si svolge sabato pomeriggio (dalle 16) e per l’intera giornata di domenica e offre l’opportunità per recarsi nella parte più remota della pittoresca vallata dell’Agrò, fra castagni e oliveti, quasi una cartolina della Sicilia meno conosciuta, di campi e di boschi, di cielo e sole.
If it is true that the breeding of pigs is much commoner in the North of Italy than in Sicily, it is also true that on our island, in this sector, there are real niches of excellence. It is the case of Val d’Agrò, where the breeding of pigs has been common for many centuries and, in spite of the decline of the last few decades, still succeeds in reaching good production results. At Antillo, a village in the Peloritani, this activity has been “celebrated” with the pig and wild boar festival, an opportunity to discover meats and sausages, lard, frittuli and roast pig in a festive setting. You can taste and also purchase the many other products of the territory, from mushrooms to oil, to bread and honey, and to appreciate the abilities of the Antillo craftsmen. The festival is held on Saturday afternoon (from 4 pm) and all day Sunday and affords an opportunity to get to know the valley of the Agrò, amid chestnut trees and olive-groves, almost a postcard of a less well known Sicily.
Come arrivare > How to get there Dall’autostrada A18 ME-CT, uscite Roccalumera o Taormina; statale 114 fino a S. Alessio Siculo e da qui S.P. 12 > From the A18 Messina Catania motorway, take the Roccalumera or Taormina exit; state highway SS 114 to Sant’Alessio Siculo and from here provincial highway 12 78
WEEK END>
> Montedoro (CL)
07-10/12 L’Immacolata nel paese dello zolfo The Immaculate Virgin in the land of sulphur Per ricordare le celebrazioni dell’Immacolata in Sicilia, vi proponiamo un piccolo ma vivacissimo centro abitato nel nisseno, Montedoro, dove nella notte tra il 7 e l’8 dicembre i fedeli danno vita alla tradizionale “notturna”, canti mariani che ancora oggi si intonano. Il giorno successivo è dedicato alla processione religiosa e alla messa nella Chiesa Madre, dedicata a Maria Santissima del Rosario, edificio del 1644 in stile goticorinascimentale che merita certamente una visita. Il paesino era famoso nel XIX secolo, quando l’oro di Sicilia era lo zolfo ed è a questo minerale che probabilmente Montedoro deve il suo nome. A notarne le bellezze paesaggistiche, però ci avevano già pensato gli Arabi, tanto da appellare il sito El Minzar, il panorama. Da visitare, oltre al giardino comunale e le sculture, il Museo della Zolfara con i suoi diorami sulle condizioni sociali dei minatori di fine Ottocento e l’Osservatorio Astronomico, costruito nel 2004 sul Monte Ottavio.
For the celebrations of the Immaculate Virgin in Sicily, we propose a small but very lively village in Caltanissetta province, Montedoro, where in the night between 7 and 8 December the faithful put on the traditional notturna, with Marian songs that still today are intoned. The following day is devoted to the religious procession and the mass at the Parish Church, dedicated to Most Holy Mary of the Rosary, a 1644 building in the GothicRenaissance style that certainly deserves a visit. The village was famous in the 19th century, when the gold of Sicily was sulphur, and it is to this mineral that Montedoro probably owes its name. However, its landscape beauties were already noticed by the Arabs, so much so as to call the place El Minzar, “the panorama”. Things to visit, in addition to the town garden and the sculptures are the Sulphur Mine Museum with dioramas on the social conditions of the miners in the late nineteenth century, and the Astronomic Observatory, built in 2004 on Monte Ottavio.
Informazioni> Information: MontedoroArte > Via Alighieri, 153 Montedoro tel. 0934 932093 - 328 6933257 www.montedoroarte.it direzione@montedoroarte.it Dove dormire> Where to sleep Case per Vacanze Petix tel. 349 8654614 appartamenti a partire da 30 € al giorno > suites starting from 30 € a day Dove mangiare> Where to eat Trattoria Zi Michele Corso Garibaldi, 12 Serradifalco tel. 0934 930853 25 € bevande escluse > excluding drinks
Come arrivare > How to get there Da Caltanissetta scegliere la ss 640 seguendo le indicazioni per Montedoro > From Caltanissetta take state highway SS 640 following the signs for Montedoro 79
Dove dormire Where to sleep
I prezzi si intendono per doppia BB
Palermo & Provincia
Caltanissetta & Provincia
ASTORIA PALACE HOTEL **** Palermo - via Montepellegrino, 62 091 6280140 - fax 091 6371227 da 178 €
SAN MICHELE **** Caltanissetta - via Fasci Siciliani 0934 553750; da 120 €
HOTEL UCCIARDHOME **** Palermo - via Enrico Albanese, 34-36; 848 836766; da 160 €
A GRITURISMO PALLADIO Riesi - contrada Palladio, 0934 921305; 67 €
HOTEL CRYSTAL PALACE *** Palermo - via Roma 477/a; 091 6112580, da 130 € IL MEZZANINO DEL GATTOPARDO Palermo - via Alloro, 145; 333 4771703; da 110 €
Catania & Provincia LA VECCHIA PALMA *** Catania - via Etnea, 668 095 432025; da 100 €
ALBERI DEL PARADISO **** Cefalù - via dei Mulini, 18, 0921 423900; da 96 € (camera con finestra)
VILLA PARADISO DELL’ETNA **** S. Giovanni la Punta - via per Viagrande, 37 095 7512409; da 260 €
Agrigento & Provincia DIOSCURI BAY PALACE **** Agrigento - lungomare Falcone e Borsellino, 1 0922 406111; 170 € standard - 200 € deluxe HOTEL KAOS Villaggio Pirandello 0922 598622; da 130 € B&B LOCANDA DEL MORO Sciacca - via Liguori, 44, 0925 86756; 80 € AGRITURISMO CASALICCHIO Cammarata - contrada Casalicchio, 0922 908144; da 110 €
B&B RESIDENCE DELLE STELLE Caltanissetta - via San Giuliano, 27 0934 581819; 120 €
VILLA GUSSIO NICOLETTI Leonforte - c.da Rossi, SS 121 km 94,750 0935 903268; 110/256 €
B&B TALIA Modica - via Exaudinos, 9, 0932 752075; da 120 €
BAGLIO SAN PIETRO Nicosia - località San Pietro, 0935 640529; 76 €
B&B LA CASA DI MONTALBANO Via A. Moro, 44, loc. Punta Secca, Santa Croce Camerina 0932 655566; da 64 € (min. 2 notti)
Messina & Provincia EUROPA PALACE HOTEL **** Messina - loc. Pistunina, SS 114 km 5+470 090 621601; da 100 € VILLA MIRAGLIA ** Cesarò - loc. Portella Miraglia SS 289 095 7732133; HB 100 € VILLA DUCALE **** Taormina - via Leonardo da Vinci, 60; 0942 28153; da 130 € D’ORANGE ALCANTARA *** Francavilla di Sicilia - via dei Mulini, 14/16 0942 981374; da 80 €
Siracusa & Provincia HOTEL ROMA **** Siracusa - via Minerva, 10, 0931 465626, da 200 € HOTEL MEDITERRANEO *** Siracusa - via Tripoli, 40, 0931 445047; da 75 € B&B AL TEATRO Siracusa - via del teatro, 15, 0931 64674; da 50 € AGRITURISMO CASA DELLO SCIROCCO Carlentini - c.da Piscitello; 095 447709 - 338 1720112; da 38 €
B&B SOTTO IL VULCANO Nicolosi - via Monpilieri, traversa V, s.n. 095 914851; da 57 €
RESIDENCE VILLA FIORENTINO Lipari - via G. Franza, 9 090 9812136; appartamento da 60 €
B&B I RUSTICI Trecastagni - via Archimede, 2, 095 7809956; da 30/35 €
Ragusa & Provincia
Enna & Provincia
HOTEL VILLA CARLOTTA **** Ragusa - via Ungaretti, 0932 604140;120 €
GRANDE ALBERGO SICILIA *** Enna - piazza N. Colajanni, 7; 0935 500850; 91/120 €
HOTEL PALAZZO DEGLI ARCHI Ragusa Ibla - corso Don Minzoni, 6 0932 686021; da 90 €
B&B TRA CIELO E SABBIA San Vito Lo Capo - via del Secco, 44 +39 0923 972638 cell. +39 335 7488954; da 35 € www.tracieloesabbia.it
SELENE *** Piazza Armerina - via G.le Gaeta, 30/32 0935 683412; da 70 €
CAMBIOCAVALLO C.da Zimmardo - Pozzallo 0932 779118; da 110 €
KEMPINSKI GIARDINO DI COSTANZA *****L Mazara del Vallo - via Salemi km 7+100; 0923 907763; 339 €
Trapani & Provincia TORRI PEPOLI *** Erice - viale Conte Pepoli, 333 3010504; da 200 €
ASTORIA PALACE HOTEL, PALERMO. L’organizzazione di congressi perfetti
Il vostro prossimo congresso, sarà perfetto
via Montepellegrino, 62 - 90142 Palermo - +39 091 6280140 - fax + 39 091 6371227
Dove mangiare Where to eat
Palermo & Provincia CUCINA PAPOFF Palermo - via I. La Lumia, 32 091 586460, chiuso sabato a pranzo e domenica, 35 € SHAKESPEARE & COMPANY Palermo - Salita Artale, 5, 091 7495205, chiuso mercoledì, 40/45 € PIZZERIA LE PERGAMENE Palermo - piazza Marina, 48/49, 091 6166142; 20 € AL DESCO Palermo - via Judica, 23; 091 6090587, aperto solo a cena, chiuso domenica, 40 € FARO VERDE DA BENITO S. Flavia - largo San Nicolicchia, 14, Porticello 091 957977 chiuso martedì, 40 € IL BAVAGLINO Terrasini - lungomare Praiola, 2; 091 8681284, chiuso martedì, 18 €
Agrigento & Provincia LEON D’ORO Agrigento - viale Emporium, 102; 0922 414400, chiuso lunedì, 40 € VITTORIO Menfi - via Friuli Venezia Giulia, 9, loc. Porto Palo, 0925 78381 chiuso lunedì sera, 30 €
OSTERIA CACCIATORE Castrofilippo - c.da Torre, 0922 829824, chiuso mercoledì, 22 €
LA SCALA Caltagirone - scala S. M. del Monte, 8 0933 57781, chiuso mercoledì, 20 €
LA MADIA Licata - via F. Re Capriata, 22; 0922 771443, chiuso martedì e domenica sera in inverno, menù degustazione 40 €
IL GIARDINO DI BACCO San Giovanni La Punta - via Piave, 3 095 7512727, chiuso lunedì, a pranzo da martedì a sabato, gennaio, 35 €
VECCHIO FIENILE Scicli - loc. Playa Grande, SP 18 km. 4, 0932 930377, chiuso mercoledì, 30 €
Enna & Provincia
Siracusa & Provincia
ARISTON Enna - via Roma, 353, 0935 26038, chiuso domenica, prezzo medio 25 €
TAVERNETTA DEL PAPIRO Siracusa - via Tripoli, 6, 0931 461066, chiuso domenica e in agosto, 25/30 €
LA BRACE Calascibetta - SS. 290 km 46, 0935 34699, chiuso lunedì e agosto, 25 €
TAVERNA LA CIALOMA Pachino - piazza Regina Margherita, 23 0931 841772, chiuso martedì, 25 €
Messina & Provincia
MAURIZIO Porto Palo di Capo Passero - via Tagliamento, 22 0931 842644, chiuso martedì (mai in estate), ferie da fine ottobre a fine novembre; 30 €
ACQUARIUS S. S. di Quisquina - via L. Attardi, 62, 0922 982432, chiuso mercoledì, prezzo medio 25 €
Caltanissetta & Provincia VICOLO DUOMO Caltanissetta - vicolo Duomo, 5 0934 582331, chiuso domenica e lunedì a pranzo, 22/25 € L’ANGOLODIVINO Caltanissetta - via Di Cataldo, 0934 542983, chiuso lunedì e domenica sera, 25 € CASANOVA Gela - via Venezia, 89 0933 918580, chiuso domenica, lunedì a cena e dal 15 al 31 agosto, 30 € VILLA ROSANGELO Mazzarino - contrada Pileri, 0934 381437, chiuso lunedì, 20 €
Catania & Provincia L’AMBASCIATA DEL MARE Catania - piazza Duomo, 6, 095 341003; chiuso lunedì, 25 € OSTERIA ANTICA MARINA Catania - via Pardo, 29 095 348197; chiuso mercoledì, 30 €
Ristorante
REGINE Via Trapani, 4/a Palermo 091 58 65 66
DUE SORELLE Messina - piazza Municipio, 4; 090 44720, chiuso lunedì e in agosto, 25 € DON SANTO (TRATTORIA TIPICA) Floresta - c.da Favoscuro, 0941 662030; chiuso lunedì tranne luglio ed agosto; 20 € www.donsanto.it VILLA LA ROSA Filicudi (I. Eolie - ME) - via Rosa, 24, 090 9889965, prezzo medio 25 € vini esclusi; info@villalarosa.it www.villalarosa.it LA MACINA San Marco d’Alunzio - via Aluntina, 48 0941 797848, chiuso martedì, 25 €
IL CARATO Catania - via V. Emanuele II, 81 095 7159247, 35 €, menù degustazione 52 €, vegetariano 26 €
COVO DEL PIRATA Milazzo - lungomare Garibaldi (p.le Marullo) 090 9284437, chiuso mercoledì, 35 €
LA GROTTA Acireale - via Scalo Grande, 46, loc. Santa Maria La Scala, 095 7648153, chiuso martedì e due settimane in inverno, 35 €
Ragusa & Provincia
GALATEA Acitrezza - via Livorno, 146, 095 277913; chiuso lunedì e due settimane a novembre, 40 € ‘U TRAPPITU Militello Val di Catania - via Principe Branciforti, 125; 095 811447, chiuso lunedì, aperto a pranzo solo su prenotazione, 15 €
SERAFINO DAL 1953 Marina di Ragusa - lungomare A. Doria 0932 239522, aperto dal sabato di Pasqua al 30 novembre, 30 €
IL BAROCCO Palazzolo Acreide - via Duca d’Aosta, 27 0931 883266; chiuso martedì, 18 €
TRATTORIA DEL CROCIFISSO DA BAGLIERI Noto - via Principe Umberto, 48, 0931 571 151 chiuso mercoledì, 20 € Trapani & Provincia CANTINA SICILIANA Trapani - via Giudecca, 36 0923 28673, chiuso periodo natalizio, 30 € TAVERNA PARADISO Trapani - lungomare Dante Alighieri, 22 0923 22303; chiuso domenica, 30 €
DUOMO Ragusa - via Capitano Bocchieri, 31 0932 651265, chiuso lunedì e domenica sera, 60 €
LA PINETA DI ANGELO Castelvetrano - via Punta Cantone, località Marinella di Selinunte 0924 46820; sempre aperto (eccetto festivi), 30 €
LE MAGNOLIE Modica - via Gianforma, 179, loc. Frigintini 0932 908136, chiuso martedì, 25 €
EL PESCADOR DA PASQUALE Favignana - p.zza Europa, 38 0923 921035, chiuso mercoledì a pranzo (solo in inverno), 25/30 €
CUCINA E VINO Ragusa Ibla - via Orfanotrofio, 91 0932 686447, chiuso martedì, 20 €
PESCATORE Mazara del Vallo - via Castelvetrano, 191 0923 947580 chiuso lunedì, 35 €
L’ETICHETTA>THE LABEL
I Consigli di Sikania > Sikania advices
Vrucara ‘04 > Feudo Montoni
Gradazione > Alcohol strength: 13% vol. Da bere con > To be drunk with: si accompagna a primi piatti come il ragù di carne, agnello al forno, formaggi stagionati > with first courses like meat ragout, roast lamb and seasoned cheeses
In enoteca > At the wine shop: 22 € Cantina > Production centre: c.da Montoni Vecchi - Cammarata - AG Uffici > Office: Largo Val di Mazara, 2 - 90144 PA - tel. 091 513106 Wine Enthusiast Magazine lo ha collocato al primo posto dopo una selezione di ben 39 Nero d’Avola. Infatti, c’è chi dice che è il Nero d’Avola più Nero d’Avola di tutti. Questo bell’esempio di vino da mandare in giro per il mondo arriva dai confini delle province di Palermo, Agrigento e Caltanissetta, proprio dal centro della Sicilia, dove le terre sembrano bruciate dal sole e resistono scampoli di tradizione contadina, la passione e la generosità della gente. L’azienda, limitrofa alle tre province, ha storia antica che inizia con la seconda metà del XV secolo. Una storia lunga 600 anni, che vede re Ruggero, i Palazzi, i Doria, i Notarbartolo, gli Abatellis che edificarono il baglio nel 1469, la baronessa Eulalia Beneventano, fino ad arrivare a Don Rosario ed Elio Sireci, rispettivamente nonno e padre di Fabio, proprietario ed enologo, divulgatore appassionato ed attento dei due vini ottenuti dalle selezioni del suo eccellente Nero d’Avola. Il nome “Vrucara” è da secoli il nome del lotto di appartenenza, il vigneto ha 40 anni d’età ed è splendidamente posizionato a 550 mt. s.l.m. Il processo produttivo prevede una lunga macerazione delle bucce per circa 25 giorni, una fermentazione malolattica totalmente eseguita, un successivo affinamento di otto mesi in barrique, con ulteriori quattro mesi di botte, sei mesi di affinamento in bottiglia prima di essere messo in commercio. Ha colore rosso rubino intenso, profumi lineari e tipici, con appena accennate note minerali, tanta frutta rossa sottospirito, con una bocca burrosa ma allo stesso tempo ben strutturata, e dalla grande resistenza gustativa. È un grande vino siciliano! (giancarlo lo sicco)
Wine Enthusiast Magazine put it first after a selection of no fewer than 39 Nero d’Avola wines. Indeed, there are those who say it is the most Nero d’Avola of all. This fine example of wine to be sent around the world comes from the confines of the provinces of Palermo, Agrigento and Caltanissetta, right from the centre of Sicily, where the lands seem to be scorched by the sun and there survive remnants of country tradition and the passion and the generosity of the people. The firm, set alongside the three provinces, has an old history that began in the second half of the 15th century. It is a history 600 years long, which saw King Roger, the Palazzis, the Dorias, the Notarbartolos and the Abatellises, who built the farm in 1469, Baroness Eulalia Beneventano, down to Don Rosario and Elio Sireci, respectively the grandfather and father of Fabio, the owner and oenologist, an impassioned and attentive diffuser of the two wines obtained from selections of his excellent Nero d’Avola. The name “Vrucara” has been for centuries the name of the plot of land. The vineyard is 40 years old and is splendidly positioned 550 metres above sea level. The production process contemplates long maceration of the peels for about 25 days, complete malolactic fermentation, eight months of refinement in barricoes, with a further four months in barrels, and six months of refinement in bottles before it is put on the market. It is an intense ruby red colour, with linear and typical perfumes, with very slight mineral notes, so much red fruit in alcohol, with a buttery mouth but at the same time well structured, and great gustatory resistance. It is a great Sicilian wine! (giancarlo lo sicco) 83
BUON APPETITO>ENJOY YOUR MEAL
I Consigli di Sikania > Sikania advices
Ristorante Azzurra > Makari - San Vito Lo Capo (TP) Azzurra, già il nome è tutto un programma. Un nome perfetto, però, come può essere constatato da chi, in cerca di buon cibo e panorami da cartolina, arrivi poco prima del tramonto a Makari, in questa deliziosa contrada a mezza costa, dove si allarga su un panorama mozzafiato - il panorama della terrazza del ristorante-pizzeria. Incredibile, ma qui il cibo è all’altezza dello sce-
nario: pasta con aragosta (e non all’aragosta), pesce S. Pietro cotto al forno alla perfezione, buon vino, un assaggio di cuscus e frutta. Qui, insomma, il cibo diventa una categoria dello spirito, anche perché i prezzi sono assolutamente “comodi” e le sorprese non mancano. Coccolati dai proprietari, si gustano portate che mandano in visibilio, come accade per le mini muffolette calde, veramente speciali.
Ristorante Azzurra > di Mario Ruggirello e Tommasina Luzi - via Timpone,100, Makari - San Vito lo Capo ( Trapani) - tel 0923 975490; prezzo medio bevande escluse 30 € > Average price excluding drinks 30 € Azzurra, the name itself is like a programme. A perfect name, however, as can be ascertained by those who, looking for good food and postcard panoramas, arrive just before sunset at Makari, in this delightful area halfway up a hill, where there spreads out - on a breathtaking and precisely blue panorama - the terrace of the restaurant-pizzeria. The food is worthy of the scenery: pasta with lobster (really with lobster), San Pietro fish and breaded 84
squid cooked to perfection in the oven, good wine, a taste of couscous and fruit. And for those who do not know how to choose between pizza and fish, there is “blue” pizza seasoned with prawns, mussels and clams. Here food becomes a category of the spirit, also because the prices are decidedly reasonable and there is not lack of surprises. Cuddled by the owners, you eat courses that send you into raptures, as hap-
la ricetta dello chef the chef’s recipe Busiate all’Azzurra
Ingredienti
Sarà per il panorama, sarà per l’ambiente accogliente, Azzurra è un luogo in cui incontrarsi, incontrare storie e raccontarne, un luogo in cui il calore della cucina, ottimamente innaffiato da una carte dei vini che soddisfa ogni palato, restituisce ai commensali quella “sicilitudine” che non è facile trovare. (mariella oliveri) pens with the very popular warm little focaccias, cabbucetti, something really special. It may be because of the panorama, it may be because of the pleasant environment, but Azzurra is a place to meet at, to encounter stories and tell some, a place in which the warmth of the kitchen, alongside an excellent wine list that satisfies every palate, gives guests a “Sicilianness” that it is not easy to find. (mariella oliveri)
busiate (pasta fresca) o bucatini salsa di pomodoro fresco aglio, prezzemolo, gamberetti, vongole e cozze pulite e sgusciate, peperoncino, olio d’oliva Mettere in padella un po’ di pomodoro già passato, dell’aglio, un po’ di prezzemolo tritato, del peperoncino, olio d’oliva, e i gamberetti, le vongole e le cozze (ingredienti freschi). Far cuocere tutto insieme per circa 10 minuti coprendo la padella con l’apposito coperchio. Aggiungere a fine cottura le busiate già cotte separatamente, e far saltare in padella per qualche secondo. Servire le busiate in un vassoio e ricoprire con i frutti di mare.
Busiate all’Azzurra Ingredients busiate (fresh pasta) or bucatini; fresh tomato sauce; garlic; parsley prawns, clams and mussels cleaned and shelled chilli peppers; olive oil Put some tomato purée in a frying pan, some garlic, some minced parsley, some chilli peppers, olive oil and the prawns, clams and mussels (fresh ingredients). Cook it all together for about 10 minutes covering the frying pan with the lid. When cooked add the busiate cooked separately, and sauté in the frying pan for a few seconds. Serve the busiate in a tray and cover with seafood.
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OSPITALITÀ>HOSPITALITY
I Consigli di Sikania > Sikania advices
Il Podere > Siracusa Nel cuore della campagna che, folta di ulivi e alberi d’agrumi, circonda la bella città di Siracusa, l’albergo Il Podere nasce dal restauro di una masseria ottocentesca che, un tempo, custodiva le attività dei contadini. Ristrutturata con sapienza, mantenendo le originarie caratteristiche, con un alto muro a racchiudere il cortile lastricato sul quale si aprono gli ambienti comuni, offre ai suoi ospiti la calda accoglienza siciliana in 25 comode camere (dalla classic suite alla singola, tutte arredate e corredate con cura), molte delle quali si affacciano sulla vasta tenuta. Dalle finestre, lo sguardo può spaziare a per-
dita d’occhio, accarezzando le cime degli alberi fino ai profili dei rilievi che racchiudono l’orizzonte. Se la ristrutturazione, come accennato, è stata molto accurata, così è stato anche il successivo arredamento degli ambienti, per i quali sono stati scelti mobili in stile siciliano, impreziositi da squisiti dettagli. Inoltre sono state realizzate due piscine e un amplissimo spazio verde, profumato di essenze mediterranee, dove rilassarsi in tutta tranquillità con un libro o chiacchierando con gli amici, magari osservando i bambini che si divertono nello spazio giochi a loro riservato. Gli ospiti hanno a disposizio-
Il Podere > Traversa Torre Landolina 11, Siracusa - tel. 0931 449390 - www.ilpodere.it doppia BB da 120 € > double BB 120 € In the heart of the countryside that, crowded with olive and citrus fruit trees, surrounds the beautiful city of Syracuse, the Il Podere hotel came into being from the restoration of a nineteenth-century farm that once guarded the activities of the farmers. Shrewdly restructured, maintaining its original characteristics, with a high wall to contain the paved courtyard on which there open up the communal spaces, it offers its guests warm Sicilian hospitality in 25 comfortable rooms (from the classic suite to the single room, all furnished and fitted out with care), many of which look out on the very big estate. From the windows 86
the gaze can roam as far as the eye can see, caressing the tops of the trees up to the outlines of the mountains that close off the horizon. If the restructuring, as mentioned, was very thorough, so was the subsequent furnishing of the rooms, for which furniture in the Sicilian style was chosen, embellished by delightful details. Moreover, two swimming pools and a very big green space were created, full of Mediterranean scents, a place to relax in all calm with a book or chatting with friends, or observing one’s children having a good time in the play space for them. For guests, among other things,
ne, fra l’altro, un internet point, parcheggio gratuito, quotidiani e, a richiesta, massaggi e cure estetiche. Particolarmente curata la cucina, affidata a un giovane chef, Maurizio Urso, che nei suoi menù si sbizzarrisce in originali armonie di terra e mare, scegliendo prodotti siciliani sempre freschissimi e di alta qualità. A tavola troverete, fra l’altro, il pane cotto nei forni a legna di Carlentini, il lardo della piccola cittadina di Buccheri, squisito pesce azzurro, carni genuine, verdure e frutta, sempre in sapienti abbinamenti e gradevoli presentazioni. Il Podere è ideale per un soggiorno rilassante, immersi nel silenzio e nella pace di una zona protetta (siamo nell’area della riserva naturale che protegge il fiume Ciane, che si può percorrere in barca, all’ombra delle alte piante di papiro che orlano le sponde). Il centro storico di Siracusa, con i suoi tanti monumenti e i gradevoli locali, dista circa 8 km.
there is an internet point, free parking, newspapers and, on request, massages and aesthetic treatment. Particular care is taken over the cuisine, entrusted to a young chef, Maurizio Urso, who in his menu indulges his fantasy in original harmonies of earth and sea, always choosing high quality fresh Sicilian products. At the table you will also find bread baked in the firewood ovens of Carlentini, lard from the small town of Buccheri, delicious anchovies, sardines and mackerels and natural meats, vegetables and fruit, always in clever combinations and pleasant presentations. Il Podere is ideal for a relaxing stay, immersed in the silence and in the peace of a reserve (we are in the area of the nature reserve that protects the river Ciane, which can be crossed by boat, in the shade of the tall papyruses along the banks). The historic area of Syracuse, with its many monuments and the pleasant places, is about 8 km away.
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Direzione redazione e amministrazione > Piazza Don Bosco, 6 90143 Palermo tel. 091 543506 Pbx fax 091 6373378 www.sikania.it - info@sikania.it Casa Editrice > Krea Editore > Giovanni Castellucci Direttore Editoriale > Hanne Carstensen Direttore Responsabile > Maria Cristina Castellucci Condirettore > Lorenzo Lo Monaco Grafica e impaginazione > Elena Castellucci (Responsabile) Carla Costa Silva Giovanna Lo Bue Giuseppe Stassi Silvia Todaro Traduzioni > Hanne Carstensen, Denis Gailor Ufficio Marketing > Alessandro Tornambè (Responsabile) Rosa Celestino Dino Favuzza Letizia Mineo (segretaria di produzione) Segreteria e abbonamenti > Giovanna Vitrano Stampa > Priulla - Palermo Distributore per la Sicilia > PROMOEDITOR - via Gen. Sirtori, 25 tel. 091 6818670 - 347 6682333 promoeditor@promoeditor.com Testata registrata al tribunale di Palermo n°12 del 23 aprile del 1985 - ROC 5013 Abbonamento annuo (11 numeri): 30/55 € - Abbonamento estero (11 numeri): 93/135 € L’abbonamento va effettuato con versamento intestato a: KREA c/cp n° 17615907 Dichiarazione di Tiratura resa al Garante per l’editoria, ai sensi del comma 28, art. 1, della legge 23/10/96 n. 650: 37.450 copie © Riproduzione parziale e totale vietata. Le notizie e le date rivestono carattere informativo. La responsabilità per eventuali spostamenti o mancata effettuazione non è imputabile a KREA
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