sikania 258

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Sped. in Ap. - 45% - art 2 Comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Palermo ÂŤTaxe percueÂť - Tassa riscossa - Filiale Palermo





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Rubriche Surveys pag. 4 In breve > Briefly

Pescaturismo in Sicilia Fishing tourism in Sicily

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pag. 14 Libri > Books pag. 18 Attualità > News

Week-end

L’Area Marina Protetta Isole Ciclopi The Isole Ciclopi Protected Marine Area Uno sguardo sott’acqua A look... under the water

Contarsi per giocare Counting one another as a game

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pag. 64 La festa di San Vito > The feast of St. Vito pag. 65 Il cinema a Taormina > Cinema at Taormina pag. 67 La coloratissima festa di San Paolo > The colourful feast of St. Paul pag. 69 Astronomia che passione > A passion for astronomy

I consigli di Sikania Sikania advices

Il mito in Sicilia (XIV) Myth in Sicily (XIV)

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pag. 66 Dove dormire > Where to sleep pag. 68 Dove mangiare > Where to eat pag. 70 Ristorante > Restaurant Tocco d’Oro

pag. 72 Albergo > Hotel Capofaro Malvasia & Resort

Tesori nascosti Hidden treasures

pag. 74 Lo scaffale di Sikania > Una storia piccola piccola

I colori della tradizione che fu > The colours of the tradition that was di Ciro Frisco, Emilia Gatti

Copertina > Cover: ph. Hanne Carstensen

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(commedia della follia umana) Maria Catena Bennici


IN BREVE>BRIEFLY

Racconti di pittura catanese “Apparenze costruite” è il titolo della mostra allestita alla galleria Libra Arte Contemporanea di Catania, che mette insieme “racconti in generazioni di pittura d’immagine” catanese dal 1978 al 2008. Un percorso che inizia con le opere di Franco Piruca, protagonista della pittura anacronistica, per proseguire, attraverso salti di 10 anni, con le espressioni di altri catanesi, rivelando così una tradizione pittorica che non a caso ha messo radici nella città etnea. Fino al 30 giugno, ingresso libero, in via Leopardi, 138. Informazioni: tel. 095 373783

Stories of Catania painting > “Built appearances” is the title of the exhibition at the Libra Arte Contemporanea gallery in Catania, an exhibition that puts together “stories in generations of image painting” in Catania from 1978 to 2008. It is an itinerary that begins with the works of Franco Piruca, a protagonist of anachronistic painting, to continue, through 10 year leaps, with the expressions of other Catania artists, thus revealing a painterly tradition that did not take root by chance in the city below Etna. Until 30 June, admission free, in Via Leopardi 138. Information: tel. 095 373783

U’ pisci a mari di Acitrezza La devozione di Acitrezza, borgo di pescatori a pochissimi chilometri da Catania, per il suo San Giovanni è davvero particolare, tanto che il Battista viene festeggiato per tre giorni, dal 23 al 25 giugno, con processioni, luminarie e con la pantomima detta “u’pisci a mari”. È una rievocazione che si “replica” ogni 24 giugno dal 1750, un rito propiziatorio per una buona pesca del pesce spada, qui rappresentato da un uomo che viene inseguito e cacciato e pescato da una tradizionale barca di pescatori. Informazioni: www.acitrezzaonline.it/ piscimari.htm

U’ pisci a mari at Acitrezza > The devotion of Acitrezza, a fishermen’s villages a few kilometres from Catania, for St. John is truly particular, so much so that the Baptist is celebrated for three days, from 23 to 25 June, with processions, illuminations and the pantomime called “u’ pisci a mari”. It is an evocation that has been held every 24 June since 1750, a propitiatory rite for a good catch of swordfish, represented here by a man that is pursued and hunted and fished from a traditional fishermen’s boat. Information: www.acitrezzaonline.it/piscimari.htm

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Caucasian passion Il Massimo catanese mette in scena, dal 6 al 15 giugno, lo spettacolo di danza della Compagnia Accademica dello Stato di Nalmes (repubblica di Adygea - Russia). “Caucasian Passion” sarà la coreografia di Muhamed Kulov che ci farà conoscere un po’ di più le tradizioni di questa lontana terra. Informazioni: Teatro Bellini, tel. 095 7150921

Caucasian passion From 6 to June 15, the Massimo in Catania is staging a dance performance by the Academic Company of the State of Nalmes (republic of Adygea - Russia). “Caucasian Passion” will be choreographed by Muhamed Kulov, who will allow us to know a little more about the traditions of this distant land. Information: Teatro Bellini, tel. 095 7150921


IN BREVE>BRIEFLY

Luci del mondo, viaggi e incontri di Carlos Freire Di questo fotografo brasiliano è stata più volte sottolineata la “poetica lacerante di una passione disperata, assolutamente moderna”. Una espressione artistica, la sua, che tocca vertici altissimi soprattutto nei ritratti, come sarà possibile verificare visitando la retrospettiva dedicata al fotografo brasiliano allestita a Villa Gussio, Leonforte (Enna). Per la prima volta in Italia, oltre 100 immagini che ci riconducono in luoghi “altri”, lontani non solo geograficamente, come se l’obiettivo di Freire fosse riuscito a cogliere il “parallelo” del sito posto in un altro universo. Così Monte Athos, più irraggiungibile del solito, o Alessandria d’Egitto (di oggi? di mille anni fa? di cento anni a venire?), come Napoli o l’isola siciliana, soggetto scelto da Freire per la pubblicazione di un suo prossimo libro con i testi di Vincenzo Consolo. Informazioni: fino all’11 luglio - h 10/13-17/21 - con ingresso 10 euro (5 euro cd per i gruppi) in contrada Rossi - SS 121 Km 94,750 - Leonforte tel. 0935 903268 - www.villagussio.it

Lights of the world, journeys and meetings of Carlos Freire > Regarding this Brazilian photographer, people have often stressed his “lacerating poetic of a desperate passion that is absolutely modern.” His is an artistic expression that touches very high vertexes, especially in the portraits, as it will be possible to verify by visiting the retrospective exhibition devoted to the Brazilian photographer at Villa Gussio, Leonforte (Enna province). For his first exhibition in Italy, there are over 100 images that take us to “other” places, distant not only geographically, as if Freire’s lens had succeeded in perceiving the “parallel” of the site set in another universe. Thus Mount Athos, more unattainable than usual, or Alexandria in Egypt (today? A thousand years ago? a hundred years in the future?), like Naples or the Sicilian island, a subject chosen by Freire for the publication of a forthcoming book of his with texts by Vincenzo Consolo. Information: until July 11, 10-1, 5-9, admission 10 euros (5 euros each for groups) in the Rossi area - SS 121 km 94.75 - Leonforte - tel. 0935 903268 - www.villagussio.it

Scommetti sull’emozione, vieni all’ippodromo.

Ippodromo della Favorita Dove la natura fa spettacolo


IN BREVE>BRIEFLY

Vi piacciono le moto e gli aerei? Siete in cerca di spettacoli mozzafiato? Vi piacciono gli sport di velocità e vi piace ancor di più guardarne lo spettacolo? Bene, l’appuntamento per voi è all’aeroporto militare di Trapani, il 14 e 15 giugno, dove si daranno convegno gli helibikers di mezzo mondo. Tra un concerto e uno sguardo alla mostra di moto, auto, aeromodelli eccetera, le dimostrazioni aeree vi terranno con il naso all’insù. Informazioni allo 0923 321048 dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30 oppure tramite e-mail motoclubilpellicano@libero.it

Helibikers a convegno A meeting for helibikers > Do you like motorbikes and aeroplanes? Are you looking for breathtaking performances? Do you like speed sports and do you like even better watching them in performance? Well, the date for you is at the military airport in Trapani, on 14 and 15 June, where there will be a rally of helibikers from all over the world. Amid a concert and a look at the exhibition of motorbikes, cars, model aeroplanes and all the rest, the air demonstrations will keep you looking up. Information on 0923 321048 from Monday to Friday from 8.30 to 12.30 or by email motoclubilpellicano@libero.it

Di cotte e di crude Il Consorzio Agroalimentare Valanapo, in collaborazione con Federcoltivatori Aretusea, organizza dal 6 luglio al 17 agosto un tour enogastronomico dell’Isola, racchiudendo profumi e colori siciliani nei prodotti alimentari che potranno essere degustati al Parco Belvedere di Siracusa. Informazioni: tel. 328 4253983 - www.parcobelvedere.com

Cooked and raw The Agroalimentare Valanapo Consortium, in collaboration with Federcoltivatori Aretusea, is organizing from 6 July to 17 August an oenological-gastronomic tour of the island, with Sicilian scents and colours in the alimentary products that can be tasted at the Belvedere Park in Syracuse. Information: tel. 328 4253983 - www.parcobelvedere.com

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Paceco, 400 anni di storia Un documentario scritto da Giovanni Montanti e dallo storico Alberto Barbata racconta la storia di Paceco, a 400 anni dalla fondazione, ripercorrendone i momenti più importanti, dalla licentia populandi concessa dal Re di Spagna a Placido Fardella, nel 1607, fino ai nostri giorni. Diretto da Giovanni Montanti, al suo 55° documentario sui paesi della Sicilia, il video mostra i reperti archeologici rinvenuti nel territorio, i cimeli di casa Fardella, i monumenti, le bellezze naturalistiche, le tradizioni e le risorse culturali ed economiche. Informazioni: tel. 091 543506

Paceco, 400 years of history > A documentary written by Giovanni Montanti and Alberto Barbata tells the story of Paceco, going over the most important phases, from the licentia populandi granted to Placido Fardella in 1607 down to our own day. Directed by Giovanni Montanti, who has thus done his 55th documentary on towns and villages in Sicily, the video shows the archaeological items recovered in the territory, the heirlooms of Casa Fardella, the monuments, the natural beauties, the traditions and the cultural and economic resources. Information: tel. 091 543506


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ph. fotosensibile

Salina, si parte vento in poppa con le Cinque Vele 2008 Anche per quest’anno la sorella eoliana si è aggiudicata le Cinque Vele di Legambiente, ovvero il riconoscimento che mette insieme bellezza del paesaggio, qualità del mare, corretta gestione del territorio, interventi e politiche in linea con il rispetto dell’ambiente e buona funzionalità dei servizi. Un premio che Salina ha conquistato anche lo scorso anno, ma solo per Santa Maria di Salina, il paese più grande dell’isola ed anche il punto turistico più affollato. Quest’anno, invece, il premio si estende a tutta l’eolia, con Leni e Rinella a partecipare a questo successo. Salina, la più verde delle isole messinesi, ha avuto una incredibile promozione con il film di Massimo Troisi “Il Postino”, in cui protagonista era anche la spiaggia di Pollara (nella foto in alto), incantevole luogo che di certo ha molti altri omologhi lungo tutto il periplo dell’isoletta. Per saperne di più sull’isola, www.esemar.net/index/Salina-index.htm#logo

Salina, running before the wind with Five Sails 2008 > This year too the Aeolian island has been awarded the Five Sails of Legambiente, i.e. the recognition that puts together beauty of the landscape, quality of the sea, correct management of the territory, actions and politics in line with respect for the environment and good functionality of services. This is a prize that Salina was given last year too, but only for Santa Maria di Salina, the biggest village on the island and also the most crowded tourist place. This year, instead, the prize is extended to the whole Aeolian island, with Leni and Rinella participating in this success. Salina, the greenest of the islands off Messina, had unbelievable promotion with the film by Massimo Troisi “The Postman”, the protagonist of which was also the Pollara beach (in the photo above), an enchanting place, though there are certainly many other similar ones all around the island. To know more about the island, www.esemar.net/index/Salinaindex.htm#logo

ph. fotosensibile

Ecoturismo Mediterraneo> È nato un nuovo portale turistico sulla Sicilia, con uno scopo ben preciso: “difendere i valori culturali e ambientali del territorio fondati sulla conservazione del patrimonio e dello sviluppo sostenibile, sostenere l’economia e la forza lavoro locale, promuovere iniziative che mettano in rete i diversi settori dell’economia siciliana, favorendo l’organizzazione di un circuito di distribuzione dei prodotti e dei servizi locali”. Tutto questo è www.ecoturismomediterraneo.net

ph. carlo_columba

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Mediterranean eco-tourism > A new tourist portal on Sicily has been created with a very precise purpose: “defending the cultural and environmental values of the territory founded upon the maintenance of the patrimony and sustainable development, supporting the economy and the local workforce, promoting initiatives that put online the different sectors of the Sicilian economy, favouring the organization of a distribution circuit for local products and services.” All this is www.ecoturismomediterraneo.net

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IN BREVE>BRIEFLY

Mezzo secolo di arte spagnola a Palermo España 1957-2007 è il titolo della bella mostra allestita a Palazzo Sant’Elia dalla Provincia palermitana e dall’Istituto Cervantes, prodotta da Arthemisia, con il patrocinio del Presidente del Parlamento Europeo e del Ministero della Cultura spagnolo. Titoli che riassumono l’importanza di questa mostra che muove dal 1957, anno di costituzione del gruppo di El Paso che nel panorama dell’arte del ‘900 spagnolo rappresenta il momento di passaggio dalla modernità alla contemporaneità. Nel palazzo di via Maqueda 81 si potranno ammirare fino al 14 settembre opere di Pablo Picasso, Joan Mirò, Salvador Dalí e altri nel percorso curato da Demetrio Paparoni che si muove nel solco tracciato a partire dal Seicento dal Don Chisciotte di Cervantes e dalla tradizione barocca, in una impostazione tematica e narrativa che accosta le opere in modo da sottolineare la continuità di stili e contenuti. Informazioni: tel. 091 6628835 - ingresso 7 euro - mar, mer, gio e dom 10/13-17/20; ven e sab 10/13-17/23

Pablo Picasso “Nu couché et homme à la guitare”, 1972 Palma de Mallorca, Es Baluard Museu d’Art Modern i Contemporani de Palma, Collección Serra ©Fotografia: Joan Ramon Bonet © Archivio Es Baluard Museu d’Art Modern i Contemporani de Palma © Succession Picasso By SIAE 2008

I have @ dream

Salvador Dalí “Batalla en las nubes (Obra estereoscópica)”, 1979 - Madrid, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia - Madrid, Archivio Fotográfico Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia © Salvador Dalí, Gala i Salvador Dalí Foundation By SIAE 2008

Half a century of Spanish art in Palermo > España 1957-2007 is the title of the beautiful exhibition being put on at Palazzo Sant’Elia by Palermo Province and the Cervantes Institute, produced by Arthemisia, with the patronage of the President of the European Parliament and of the Spanish Office of Culture. These are titles that sum up the importance of this exhibition that starts from 1957, the year of the constitution of the El Paso group that in the panorama of twentieth-century Spanish art represents the moment of transition from modernity to contemporaneity. In the building at Via Maqueda 81 until 14 September you can admire works by Pablo Picasso, Joan Mirò, Salvador Dalí and others in an exhibition handled by Demetrio Paparoni which moves along the furrow traced out beginning from the seventeenth century by Cervantes’ Don Quixote and by the Baroque tradition, in a thematic and narrative formulation that sets works side by side so as to underline continuity of styles and contents. Information: tel. 091 6628835 - entry 7 euros - Tuesday, Wednesday, Thursday, Sunday 10-1/5-8; Friday and Saturday 10-1/5-11.

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Il magazine Tribe Art allestisce una mostra in cui verranno esposti i 40 migliori lavori giunti in redazione per il concorso che invitava giovani artisti a inviare opere sul tema del sogno. La mostra sarà visitabile dal 17 al 27 giugno al Monastero dei Benedettini di Catania. Informazioni: tel 339 5626111 - 338 8913549 - redazione@tribeart.it

I have @ dream The magazine Tribe Art is doing an exhibition with the 40 best works sent to the organisers of the contest inviting young artists to send in works on the theme of the dream. The exhibition will be open from 17 to 27 June at the Benedictine Convent in Catania. Information: tel. 339 56 26111 - 338 8913549 - redazione@tribeart.it


IN BREVE>BRIEFLY

L’Alto Belice Corleonese si mette in vetrina Nel palermitano corso Calatafimi 152, proprio all’angolo con la via Bergonzoli, è stato inaugurato un emporio che riunisce e mette in vendita tutti i prodotti tipici dell’Alto Belice Corleonese. Qui si potranno acquistare alcune delle produzioni più gustose frutto del lavoro delle trenta aziende che fino ad ora hanno aderito all’iniziativa, dai biscotti ai vini doc, dalle conserve al miele e ai formaggi, il tutto con la qualità garantita dal Patto Alto Belice Corleonese. Informazioni: tel. 091 590262

Alto Belice Corleonese on display > At Corso Calatafimi, 152 in Palermo, on the corner of Via Bergonzoli, an emporium has been inaugurated that brings together and sells all the products typical of Alto Belice Corleonese. Here you can purchase some of the savoury productions that are the fruit of the work of the thirty firms that so far have adhered to the initiative, from biscuits to COD wines, to preserves and honey and cheeses, all with quality guaranteed by the Alto Belice Corleonese Pact. Information: tel. 091 590262

A Vulcano si fa festa > È dedicata alla Madonna delle Grazie la festa che il borgo di Gelso, sull’isola di Vulcano, organizza ogni 6 luglio, con una suggestiva processione in mare della Vergine, processione seguita da tutte le barche dei pescatori dell’isola ma anche da tanti turisti. In effetti, questa tradizione religiosa è un motivo in più per concedersi una vacanza sull’eolia, la più vicina alla Sicilia ma certamente tra le più affascinanti dell’arcipelago messinese.

ph. peter_fuchs

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Feasting on Vulcano > To the Madonna of Graces there is dedicated the feast that the little village of Gelso, on the island of Vulcano, organizes every 6 July, with a charming sea procession of the Virgin, a procession followed by all the boats of the fishermen on the island but also by many tourists. In effect, this religious tradition is an extra reason for taking a holiday on this Aeolian island, the closest to Sicily but certainly one of the most fascinating in the archipelago.

A Santa Lucia del Mela per festeggiare il vino Mamertino Il campo sportivo di Santa Lucia del Mela, grazioso paesino della provincia messinese, ospita il 29 giugno la sagra del vino Mamertino Doc, uno dei vini più antichi di cui ci parli la Storia. Questo vino, prodotto da queste colline mediterranee, era la bevanda preferita da Plinio, storico romano che ne fece apprezzare le qualità persino a Giulio Cesare. Quest’anno, insieme con il vino, si potranno degustare anche prodotti della pasticceria locale. Informazioni: www.sagradelmamertinodoc.it At Santa Lucia del Mela to celebrate Mamertine wine > The sporting field at St. Lucia del Mela, an attractive little village in Messina province, on 29 June is holding a festival of Mamertine COD wine, Mamertine being one of the most ancient wines of which history speaks. This wine was the favourite drink of Pliny, a Roman historian that also made Julius Caesar appreciate its qualities. This year, together with wine, you can also taste the products of local confectionery. Information: www.sagradelmamertinodoc.it

ph. aldo_cavini

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IN BREVE>BRIEFLY

Agrigento dedica al suo santo protettore, San Calogero, i primi due weekend di luglio. Il sabato che precede la prima domenica si benedice del pane, poi, la domenica, che inizia con l’alborata (l’alba annunciata dai mortaretti), è il giorno della prima processione del Santo, che parte dal santuario poco dopo mezzogiorno e che gira tra le strette vie del centro storico agrigentino. La seconda domenica si tiene la sagra del grano, con la tradizionale offerta dei prodotti portati al santo sui carretti siciliani. Alle 13 inizia la seconda processione, lungo un percorso diverso, ma sempre tra l’immensa folla che si assiepa in ogni spazio possibile. Quest’anno la festa di San Calogero sarà il 6 e il 13 luglio.

Agrigento e la festa del “suo” San Calogero

Agrigento and the feast of “its” San Calogero > Agrigento devotes to its protector saint, San Calogero, the first two weekends in July. On the Saturday that precedes the first Sunday some bread is blessed, then Sunday, which begins with the alborata (dawn announced by firecrackers), is the day of the first procession of the saint, which sets out from the sanctuary shortly after midday and goes around the narrow streets of the historic town. On the second Sunday there is the wheat festival with the traditional offer of products, taken to the saint on Sicilian carts. At 1 o’clock the second procession begins, along a different route, but always among an immense crowd crammed into every possible space. This year the feast of San Calogero will be on 6 and 13 July.

Cinque le notti dedicate anche quest’anno dal festival che si svolge nell’incantevole cornice della Valle dei Templi di Agrigento. Dall’8 al 12 luglio, a partire dalle 21:15, verranno proiettate 10 pellicole selezionate dagli organizzatori del festival, ovvero il Parco Valle dei Templi, la rivista Archeologia Viva e la Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto. Tutte le informazioni possono essere chieste al Parco agrigentino, tel. 0922 621611- 0922 20500 - www.parcovalledeitempli.it

ph. alun_salt

Festival del cinema archeologico nella valle dei templi Festival of archaeological cinema in the Valley of Temples > Five nights are devoted this year too to the festival held in the enchanting setting of the Valley of Temples in Agrigento. From 8 to 12 July, beginning at 9.15 pm, 10 films will be shown, selected by the organizers of the festival, i.e. the Park Valley of the Temples, the magazine Archeologia Viva and the Rovereto International Festival of Archaeological Cinema. All information can be obtained from the Agrigento Park, tel. 0922 621611 - 0922 20500 - www.parcovalledeitempli.it ph. leandro_neumann

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IN BREVE>BRIEFLY

ph. luigi_bagatella

Tutta colpa del Blasco che c’ha insegnato il rock Sono trent’anni che fa dischi, visto che il suo primo album, Ma cosa vuoi che sia una canzone, è del 1978. La generazione che è cresciuta con lui, che ha imparato il rock da lui, lo ha conosciuto un anno dopo, con il brano Fegato spappolato, decisamente un brano curioso - e certo non il suo migliore - che piantava sul nome Vasco Rossi una bandierina fluorescente: attenzione, questo qui è da ascoltare. All’interno dell’album Non siamo mica gli americani una delle sue gemme più belle, Albachiara, strepitoso hit-single che ancora oggi si ascolta con l’accendino acceso. Poi Non l’hai mica capito e, nel 1981, Siamo solo noi, ovvero il successo, quello con la maiuscola, quello che non tramonta. Sono passati trent’anni, sono passate Vado al massimo, Vita spericolata, Cosa succede in città, C’è chi dice no e tutte le altre canzoni che hanno trasformato Vasco nel Blasco, un nostro amico, quasi un parente. L’appuntamento con lui è per il 7 luglio allo stadio di Messina. Informazioni: www.ticketone.it

All the fault of Blasco who taught us rock > For thirty years he has been making records, seeing that his first album, Ma cosa vuoi che sia una canzone, goes back to 1978. The generation that grew up with him, that learned rock from him, met him a year later, with the piece Fegato spappolato, decidedly a curious piece - and certainly not his best - which planted on the name Vasco Rossi a fluorescent flag: look out, this one here is to be listened to. Inside his album Non siamo mica gli americani, one of his most beautiful gems, Albachiara, a very big hit - a single that still today people listen to with their lighters lit. Then Non l’hai mica capito and, in 1981, Siamo solo noi, i.e. success with a capital letter, success that never fades away. Thirty years have gone by, Vado al massimo, Vita spericolata, Cosa succede in città, C’è chi dice no have gone by and all the other songs that turned Vasco into Blasco, a friend of ours, almost a relative. The date with him is for 7 July at the Messina stadium. Information: www.ticketone.it

Jazz e vino DOC, e l’estate può cominciare Fino al 22 giugno la cittadina ragusana di Vittoria si trasforma in mèta obbligata per gli appassionati di jazz che vedono nel binomio jazz+vino una di quelle combinazioni che rendono la vita una cosa meravigliosa. Ogni fine settimana, infatti, a Vittoria si potranno ascoltare concerti jazz mentre sarà possibile degustare i vini “locali” come i DOC Cerasuolo di Vittoria e Nero d’Avola. Informazioni: www.comune.vittoria.rg.it

ph. mauro_caccivio

Jazz and DOC wine, and the summer can start > Until 22 June the town of Vittoria in Ragusa province is turning into a necessary port of call for jazz lovers, who see in the jazz + wine coupling one of those combinations that make life a wonderful thing. The fact is that every weekend in Vittoria jazz concerts can be heard while and it will also be possible to taste “local” wines like the Cerasuolo di Vittoria and Nero d’Avola COD’s. Information: www.comune.vittoria.rg.it 11


Cinque progetti monografici per preservare la memoria siciliana Five monografic projects to preserve Sicilian memory

Ritratti d’artista Portraits of artists “Ritratti d’artista” è il titolo di un progetto (finanziato dal POR SICILIA 2000-2006, misura 2.02 azione d, e curato dall’associazione culturale CLAC - centro laboratorio arti contemporanee - per e con il Comune di Sortino - Sr) che si propone, attraverso film documentari e pubblicazioni, di presentare cinque protagonisti dell’arte e della memoria siciliana: la cantante popolare Rosa Balistreri (Licata), lo scultore Filippo Bentivegna (Sciacca), l’eclettico Nino Martoglio (Belpasso e Catania), il poeta Lucio Piccolo di Calanovella (Capo d’Orlando e Ficarra), e il puparo Ignazio Puglisi (Sortino). Cinque testimoni della più autentica cultura siciliana, che rivivono attraverso le pagine di altrettanti quaderni monografici e le immagini dei film girati da autori siciliani, prodotti che vogliono contribuire a preservare e valorizzare le specificità locali di cui la Sicilia è particolarmente ricca. L’idea che muove il progetto è che si possa partire dal recupero e dalla valorizzazione del patrimonio immateriale rappresentato da questi artisti per stimolare una fruizione turistico-culturale alternativa ai circuiti tradizionali. Da una parte, la voce viscerale e ferita di Balistreri, l’ossessione solitaria di Bentivegna per le sue sculture di pietra, il film scomparso di Martoglio, la cultura “vertiginosa” da cui nascono le liriche di Piccolo, la passione del “fare” e l’amore della gente per il puparo Puglisi raccontati nei film e nei quaderni saranno presentati e promossi localmente; dall’altra, i documentari, raccolti in un DVD, parteciperanno a festival e rassegne.

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“Portraits of artists” is the title of a project (financed by POR Sicilia 2000-2006, measure 2.02 action d, and run by the cultural association CLAC - contemporary arts workshop centre - for and with the commune of Sortino - Syracuse) which aims, through documentary films and publications, to present five protagonists of Sicilian art and memory: the popular singer Rosa Balistreri (Licata), the sculptor Filippo Bentivegna (Sciacca), the eclectic Nino Martoglio (Belpasso and Catania), the poet Lucio Piccolo di Calanovella (Capo d’Orlando and Ficarra), and the puppeteer Ignazio Puglisi (Sortino). These are five witnesses of the most authentic Sicilian culture, who relive through the pages of the same number of monographic cahiers and the images of films made by Sicilian directors, products that want to help to preserve and valorize the local specificities in which Sicily is particularly rich. The idea behind the project is that starting from the recovery and valorization of the immaterial patrimony represented by these artists it is possible to stimulate tourist-cultural enjoyment that is alternative to the traditional circuits. On one side, the visceral voice and wound of Balistreri, the solitary obsession of Bentivegna with his stone sculptures, the vanished film of Martoglio, the “dizzy” culture from which Piccolo’s verses are born, the passion for “doing” and the people’s love for the puppeteer Puglisi told in the films and in the cahiers will be locally presented and promoted; and on the other, the documentaries, collected in a DVD, will participate in festivals.



LIBRI>BOOKS

Domenico Seminerio

Il manoscritto di Shakespeare Sellerio editore 368 pagg. 13 €

Non è una novità che gli storici della letteratura a volte si siano affannati a voler attribuire a un autore famoso natali diversi da quelli storicamente accreditati. Successe per Andersen, ad esempio, del quale si disse fosse figlio illegittimo del re di Danimarca, e succede, in questo romanzo di Seminerio, per Shakespeare, per il quale si ipotizza un’origine siciliana. Un po’ giallo e un po’ spy story, la vicenda ha inizio quando un affermato scrittore di provincia riceve l’inattesa visita di un vecchio maestro il quale, venuto in possesso di un manoscritto contenente la prova inconfutabile della vera identità del grande drammaturgo, ha dedicato tutta la vita a cercare di affermare questa verità, capace di rivoluzionare la storia della letteratura. Ancora un libro in cui Seminerio dà prova della sua grande abilità nel creare sofistificati artefatti letterari.

Roberto Alajmo

La mossa del matto affogato Mondadori 240 pagg. 17 €

Strano gioco, gli scacchi. È un passatempo, vivaddio, eppure riesce a prendere come poche attività, ad affascinare con le sue sfaccettature, le sue possibilità, i suoi simbolismi. Proprio per il suo valore simbolico, Alajmo ha scelto una mossa degli scacchi per il titolo del suo ultimo libro: una mossa implacabile, definitiva, che chiude il gioco quando uno dei due avversari, senza rendersene conto, viene messo all’angolo dalle sue stesse mosse, ritrovandosi sconfitto senza neanche sapere come. La storia è quella di un impresario teatrale che a lungo vive molto al di sopra dei propri mezzi, fino a quando la fortuna gli volta le spalle: nessuno sarà più dalla sua parte, anzi saranno le persone che dovrebbero essergli più vicine ad “assediarlo”, come avviene negli scacchi, quando il re subisce il “matto affogato”.

Chi oggi discende la breve scalinata che dalla via Roma conduce a piazza Caracciolo, il fulcro dell’antico mercato della Vucciria, nel cuore di Palermo, si trova davanti uno spettacolo ben diverso da quello eternato da Guttuso nel suo celebre dipinto e ancora vivo nel ricordo di tanti palermitani. Il mercato, infatti, soffre da anni di una tristissima decadenza, alla quale sembra difficile porre rimedio sebbene in tanti ci provino. Pochi i negozi e le bancarelle rimaste, desolata l’atmosfera. In questo libro di Cimino, che in una palazzina all’interno di quel quartiere è nato e vissuto, rivive tutta la magia della Vucciria: gli artigiani, i venditori e i personaggi che lo hanno fatto vivere per decenni. Non mancano le piantine e le foto d’epoca, per un ritratto a tutto tondo di questo luogo, dove ancora, nonostante tutto, vive l’anima popolare della città. Prefazione di Sara Favarò.

Giacomo Cimino

C’era una volta Vucciria Nuova Ipsa editore 153 pagg. 12 €

“Come si vive realmente oltre la cortina di ferro? Cosa rimane delle sofferenze della Seconda Guerra Mondiale, del ricordo della Shoah?”. È questo quello che la giornalista Amara Sironi deve documentare per il suo giornale, è questo il motivo ufficiale per cui, nel 1956, monta su un treno che attraversa l’Europa. Quel che la spinge realmente, però è il desiderio di sapere cosa ne è stato di Emanuele, il bambino pieno di vita che è stato amico della sua infanzia e del quale è rimasto soltanto un pugno di lettere e un quaderno nascosto in un muro del ghetto di Lodz. Anche se il recente passato brucia ancora, è ancora terribile - e mai smetterà di essere spaventoso - Amara deve sapere, deve colmare il vuoto inspiegabile dell’assenza di Emanuele, della sua improvvisa sparizione. E andrà incontro a una scoperta sorprendente.

Dacia Maraini

Il treno dell’ultima notte Rizzoli 430 pagg. 21 €


Conoscere e amare la Sicilia > To know and love Sicily Sikania non è una semplice rivista! Ogni numero è un volume da collezionare e da consultare più volte.

Sikania is not a mere magazine! Every issue is a volume to collect and to consult again and again.

Una vera biblioteca sulla Sicilia, la sua storia, i suoi ambienti naturali, la cultura, l’arte, il folklore.

It is a true library on Sicily, its history, its natural environments, culture, art and folklore.

Le splendide foto, i testi semplici, accattivanti e mai banali vi trasmetteranno l’immagine più sincera della Sicilia, con tutti i suggerimenti per visitarla al meglio, anche nelle sue zone più sconosciute.

The splendid photos, the clear texts, captivating and never banal, will convey to you the sincerest image of Sicily, with all possible suggestions about the best way to visit it, including its least known areas.

In 24 anni non siamo mai mancati al nostro appuntamento mensile in edicola e ciò ci rende orgogliosi per il primato raggiunto nel campo dell’editoria siciliana.

In 24 years we have never missed our monthly appointment at newsagents’ and this makes us proud of the record reached in the field of Sicilian publishing.

I numeri di Sikania costano molto poco, ma valgono tanto!

The issues of Sikania do not cost very much, but they are worth so much!

Vi offriamo la raccolta di tutti i numeri ancora disponibili (150) con l’abbonamento per un anno a Sikania (11 numeri).

We are offering you the collection of all the issues still available (150) with a oneyear subscription to Sikania (11 numbers).

Una biblioteca sulla Sicilia A library on Sicily

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Sul sito www.sikania.it è possibile consultare l’elenco completo degli arretrati disponibili. On the site www.sikania.it it is possible to look up the complete list of available back numbers. Piazza Don Bosco, 6 - 90143 Palermo Tel. 091 543506 - Fax 091 6373378


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ATTUALITÀ>NEWS

> Trapani

Anche il sale potrà essere DOP Salt too can be POD

ph. david_salvatori

Il sale trapanese potrà ottenere la protezione geografica Salt from Trapani province can get geographical protection

ph. vento_di_grecale

Anche se abbiamo sempre sentito parlare di “coltivazione” del sale, il verbo usato per indicare il lungo e faticoso procedimento usato nelle saline di Trapani non era stato sufficiente, fino ad ora, a garantirne l’inserimento nell’elenco dei prodotti autorizzati a chiedere all’Europa il riconoscimento DOP, ovvero la Denominazione di Origine Protetta. E questo non certo per qualche mancanza nella qualità dell’oro bianco trapanese, bensì solo per il fatto che il sale non è un prodotto “agricolo”, conditio sine qua non per l’ingresso in lista. Finalmente questo handicap è stato risolto e il sale marino di Trapani, così come quello proveniente da altre saline europee altrettanto antiche (in Portogallo e in Francia), è stato “ammesso” nell’elenco di prodotti aspiranti al DOP. Con ottime possibilità di successo, visto che il sale trapanese vanta proprietà organolettiche uniche al mondo, per buona parte dovute alla coltivazione secondo gli stessi metodi impartiti dai Fenici, e - ovviamente - per il fatto che le saline si trovano nel cuore di una Riserva Naturale protetta da molto, molto tempo. Insomma, quelle montagne bianche all’ombra dei mulini sono un unicum che non ha pari, proprio come le caratteristiche biologiche del nostro, prezioso, sale marino.

Although we have always heard talk of “cultivation” of salt, the verb used to indicate the long and laborious procedure used in the salt pans in Trapani was not enough, before, to guarantee its insertion in the list of products authorised to ask Europe for the POD recognition, i.e. the Protected Origin Denomination. And this was certainly not because of any lack of quality in the Trapani province white gold, but only because salt is not an “agricultural” product, this being a conditio sine qua non for admission. This drawback has finally been overcome and Trapani marine salt, like that coming from other European salt pans that are just as old (in Portugal and in France), has been admitted to the list of products aspiring to the POD. There are good chances of success, seeing that salt from Trapani province boasts of organoleptic properties that are unique in the world, largely due to use of the methods imparted by the Phoenicians, and - obviously - because the salt pans are in the heart of what has for a very long time been a nature reserve. In short, those white hillocks in the shade of the mills are something unique without rivals, just like the biological characteristics of our precious marine salt. web > www.salineditrapani.it

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ATTUALITÀ>NEWS

> Nebrodi

Tornano i grifoni nel parco naturale The griffon vultures return to the nature park Liberati sui Nebrodi i primi cinque esemplari The first five exemplars have been set free on the Nebrodi Fieri e spericolati in volo, solo un po’ impacciati quando si muovono al suolo, i grifoni sono rapaci che sanno conquistare anche i visitatori più distratti con le loro acrobazie aeree, eleganti volteggi che adesso tornano a impreziosire i cieli del parco naturale dei Nebrodi. Decimati da una sventurata campagna contro il proliferare delle volpi degli anni Sessanta, è da lungo tempo che l’Ente Parco cerca di porre rimedio a questa assenza, finendo con il trovare il giusto rimedio che, da qui a pochi mesi, porterà a 60 il numero di esemplari presenti nell’unica colonia di grifoni dell’Italia meridionale. Un bel traguardo, questo, visto che il Parco è il primo ad adottare il Piano di Gestione “Rete Natura 2000”, il piano che tiene conto della Direttiva “Habitat” della Comunità Europea in tutela dell’avifauna. Solo per citare dei numeri, nel Parco dei Nebrodi sono stati identifcati ben 15 Siti di Interesse Comunitario (SIC) e una Zona a Protezione Speciale (ZPS), aree vitali proprio per la sopravvivenza di volatili a rischio di estinzione.

Fierce and reckless in flight, just a little clumsy when they move on the ground, griffon vultures are birds of prey that succeed in conquering even the most distracted visitors with their aerial acrobatics, elegant whirling movements that now once again embellish the skies of the Nebrodi nature park. They were decimated by an inauspicious campaign against the proliferation of foxes in the sixties, but for a long time the Park body has been endeavouring to remedy this absence, at last finding the correct remedy that in a few months will bring up to 60 the number of exemplars present in the only colony of griffon vultures in southern Italy. This is a major success, considering that the Park is the first to adopt the “Nature Network 2000” Management Plan, the plan that takes into account the “Habitat” Directive of the EEC regarding tutelage of avifauna. Just to mention a few figures, in the Nebrodi Park no fewer than 15 Sites of Community Interest have been identified as well as a Special Protection Zone, vital areas precisely for the survival of birds threatened with extinction.

Informazioni > Information tel. 199112200

web > www.parcodeinebrodi.it 19


ATTUALITÀ>NEWS

> Petralia Soprana (PA)

Un tesoro in trenta villaggi rurali A treasure in thirty rural villages

ph. antonio_ilardo

Il comune madonita investe nei suoi borghi The commune in the Madonie invests in its hamlets

Informazioni > Information 0921 684111

La misura 3.22 del Piano di Sviluppo Rurale, varato dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura e approvato dall’Unione Europea (il link è riportato in fondo alla pagina), prevede la possibilità di spendere una ventina di milioni di euro per recuperare, ristrutturare o valorizzare i borghi rurali siciliani, ovvero quei piccoli agglomerati urbani, quasi sempre incastonati in panorami mozzafiato, che possono accogliere i turisti, sempre più numerosi e sempre più alla ricerca di alloggi lontani dal caos e più vicini possibile alla natura rigogliosa di questa verde Sicilia. Una misura che risulta perfetta per la trentina di borghi che completano Petralia Soprana, affacciata sull’incanto del Parco delle Madonie, cittadina ricca di cultura (monumenti e musei non le fanno difetto) ma anche di succulente tradizioni gastronomiche. Ad essere finanziati, oltre che le strutture per l’ospitalità, anche le attività artigianali e altre infrastrutture, peculiarità che si completa con il fatto che a questi fondi possono accedere, in partecipazione, anche singole iniziative private. I finanziamenti possono essere erogati a fondo perduto fino a un massimo del 75% dell’intero versamento, con solo il 25% richiesto ai privati.

Measure 3.22 of the Rural Development Plan, approved by the Regional Ministry for Agriculture and approved by the European Union (the link is given at the bottom of the page), contemplates the possibility of spending about twenty million euros to recover, restructure or valorise Sicilian rural hamlets, i.e. those small agglomerations, almost always set in breathtaking panoramas, that can welcome the tourists, more and more numerous and more and more in search of places to stay far from the madding crowd and as close as possible to the luxuriant nature of this green Sicily. It is a measure that proves to be perfect for the thirty or so hamlets that complete Petralia Soprana, which looks out on the enchantment of the Madonie Park and is a town rich in culture (there are plenty of monuments and museums) but also in alluring gastronomic traditions. To be financed, in addition to facilities for accommodation, a place must also have handicraft activities and other infrastructures, a peculiarity that is completed with the fact that these funds can be accessed, in participation, also by single private initiatives. The financings can be given up to a maximum of 75% of the whole payment, with only 25% requested of private people.

ph. antonio_ilardo

web > www.regione.sicilia.it/Agricolturaeforeste/Assessorato/psr.htm 20


ATTUALITÀ>NEWS

> Sciacca (AG)

Il Verdura Golf International si fa Verdura Golf International will be done Rocco Forte will inaugurate his hotel within the month of May of next year

ph. sicilianmama

Rocco Forte inaugurerà il suo hotel entro il mese di maggio dell’anno prossimo Nonostante tutte le peripezie cui l’Isola lo ha costretto, Rocco Forte non ha mollato e alla fine ce l’ha fatta: il suo progetto per il Verdura International Golf & Spa Resort vedrà la luce entro il mese di maggio del 2009, con tanto di inaugurazione promessa dall’amministratore delegato della società italoinglese, Moreno Occhiolini. “Apriremo il prossimo maggio”, ha detto il dirigente, riportando in conferenza stampa la decisione presa nel consiglio di amministrazione londinese che fino a qualche giorno fa doveva fronteggiare l’armata degli ambientalisti, tutti inferociti contro Sir Rocco e il suo progetto edilizio, “reo” - secondo i più agguerriti difensori del Verde&Co - della distruzione di uno dei più bei tratti di costa agrigentini, spianando a favore di un campo di golf a 18 buche un intero sito di interesse comunitario (SIC). I Tribunali, però, hanno dato ragione al businessman che, per buona pace dei saccensi, ha fatto sapere che la struttura impiegherà 330 persone, da assumere in loco se con adeguata specializzazione. Insomma, è tempo di far spazio all’arte del “semplice lusso”.

Despite all the vicissitudes which the island has forced on him, Rocco Forte has not given up, and in the end he has made it: his project for the Verdura International Golf & Spa Resort will come into being within the month of May 2009, with an inauguration promised by the managing director of the Italo-English company, Moreno Occhiolini. “We will open next May”, the executive said, reporting at the press conference the decision taken by the London board of directors that until a few days ago had to face an army of environmentalists, all furious with Sir Rocco and his building project, “guilty” - according to the most vehement defenders of Green&Co - of the destruction of one of the most beautiful stretches of coastline in Agrigento province, flattening for an 18-hole golf course a whole site of community interest. The courts, however, have agreed with the businessman, who, to appease the people of Sciacca, has made it known that the place will employ 330 people, to be taken on locally if they have suitable qualifications. In short, it is time to make way for the art of “simple luxury”.

Informazioni > Information tel. 0044 2073212626

web > http://sicily.roccofortecollection.com 21


ATTUALITÀ>NEWS

> Gela (CL)

Un nuovo resort sulla costa nissena A new resort on the coast in Caltanissetta province

È il Sikania Resort & Spa, un nome che promette bene! It is the Sikania Resort & Spa, a name that promises well!

Quello che ha attirato la nostra attenzione è, ovviamente, il nome. “Sikania” con tanto di k, proprio come il magazine che da oltre un ventennio parla di Sicilia al mondo. Quindi, diciamo che il nome è già una scelta che promette bene. Per quanto riguarda tutto il resto, ovvero la sostanza, possiamo raccontare che questo nuovo resort della Eden Hotels sorge sulla costa di Marina di Butera, tra Gela e Licata, ovvero quel tratto di litorale che congiunge la provincia nissena con quella agrigentina, costa che riserva ancora angoli di natura incontaminata e per di più poco conosciuti dal turismo di massa. Disponibili ben 218 camere, piscina e diversi impianti sportivi, oltre, ovviamente allo splendido mare del Canale di Sicilia, orizzonte che si allarga fino alla costa africana e che gode di quel microclima “pefetto” che fece scegliere ai Greci questa parte di Sicilia per la loro prima campagna di espansione. La scelta del luogo, in effetti, ha anche un secondo pregio: quello di porre nel giusto rilievo turistico una delle zone siciliane più ricche di storia e di bellezze naturali, una zona che, però, ha sempre risentito dell’eco di certa cronaca non proprio benevolente.

What has attracted our attention is obviously the name. “Sikania” with a “k”, just like the magazine that for over twenty years has been telling the world about Sicily. So we say that the name in itself is a choice that promises well. As regards all the rest, i.e. the substance, we can say that this new resort of Eden Hotels is going up on the coast of Marina di Butera, between Gela and Licata, hence along that stretch of shore that connects Caltanissetta province with Agrigento province, a coast that still has spots of uncontaminated nature that are not very well known to mass tourism. There are no fewer than 218 rooms, a swimming pool and various sports facilities, in addition, of course, to the splendid sea, a horizon that stretches as far as the African coast and enjoys that “perfect” microclimate that caused the Greeks to choose this part of Sicily for their first expansion campaign. The choice of the place, in effect, also has a second merit: that of giving the correct touristic prominence to one of the Sicilian areas richest in history and natural beauties, an area that however has always been given negative publicity by the mass media. Informazioni > Information tel. 0721 442724

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ATTUALITÀ>NEWS

> Sicilia

Voli diretti per gli Europei di calcio Flights from Palermo and Catania to Zurich intensified Intensificati i voli da Palermo e da Catania per la svizzera Zurigo Flights from Palermo and Catania to Zurich intensified Niente è capace di muovere grandi numeri di viaggiatori europei quanto il calcio. Se poi questo calcio è quello che si gioca per le grandi occasioni, come i prossimi Europei di Austria e Svizzera, be’, i numeri aumentano esponenzialmente. Ben lo sanno i signori della Helvetic Airways che, proprio in coincidenza con il torneo internazionale, hanno deciso di intensificare i voli diretti tra la Sicilia e Zurigo, città svizzera da cui si possono raggiungere molto agevolmente le città interessate dagli incontri sportivi. Così, nonostante Euro2008 duri solo dal 7 al 29 giugno, per tutta la bella stagione la compagnia aerea metterà a disposizione degli sportivi delle tratte dirette Palermo-Zurigo ogni lunedì e giovedì, e Catania-Zurigo ogni martedì, giovedì e sabato. Interessante anche il costo: il biglietto sarà di soli 99 euro, tasse escluse, ovviamente. La compagnia, dunque, punta su quello che potrebbe essere definito “turismo di ritorno” visto che, fino ad oggi, ha avuto molti più passeggeri con partenza dalla Svizzera che non il contrario. Anche se nel 2007 dagli scali siciliani sono stati imbarcati ben 10.000 passeggeri.

Nothing is capable of moving big numbers of European travellers like football. Then if it is the football played for big occasions like the forthcoming European championship in Austria and Switzerland, well, the numbers increase exponentially. Fully aware of this are the bosses of Helvetic Airways, who for the international championship have decided to intensify the direct flights between Sicily and Zurich, a Swiss city from you can very easily get to the other towns where the matches will be played. So, although Euro 2008 is only from 7 to 29 June, throughout the summer the airline will make available to sports lovers direct Palermo-Zurich flights every Monday and Thursday and Catania-Zurich every Tuesday, Thursday and Saturday. The cost is also alluring: the fare will only be 99 euros, of course excluding airport taxes. Hence the company is wagering on what could be defined “return tourism” considering that until today it has had many more passengers departing from Switzerland than the opposite - though in 2007 no fewer than 10, 000 passengers set out from Sicilian airports.

Informazioni > Information tel. 091 6372519

ph. jazzlog

web > www.helvetic.com/it 23


In barca nella zona di Acitrezza. A destra, la riparazione delle reti > On a boat off Acitrezza. Right, the mending of the nets


fishing tourism

Pescaturismo Chiudete gli occhi. Immaginate di essere sul Mediterraneo a pochi chilometri dalla costa, sopra una barca, con la dolce brezza marina che vi accarezza il volto, con il sole che vi scalda la pelle. Immaginate che a bordo con voi ci sia anche un pescatore con una lenza in mano che vi spiega come sistemarla per far abboccare il pesce. Immaginate di iniziare una battuta lunga almeno un paio di ore, e al termine, di gustare il pescato cucinato secondo le ricette tipiche del luogo in cui vi trovate. Adesso riaprite gli occhi. No, non state sognando. È solo una breve descrizione di alcuni dei magici momenti che potrete vivere grazie al pescaturismo. Una tipologia di turismo alternativo, fuori dai canoni classici della vacanza, per tutti i turisti che quando si recano in un luogo non si accontentano di conoscere solo quello che si vede nei cataloghi delle agenzie di viaggi e nelle cartoline. Per tutti i curiosi che attraverso l’esplorazione dell’affascinante mondo della pesca vogliono vivere un’esperienza a diretto contatto con la natura e la storia, con la testimonianza diretta di chi quel mondo lo conosce al meglio.

Close your eyes. Imagine being in the Mediterranean a few kilometres from the coast, on a boat, with the soft sea breeze caressing your face while the sun warms your skin. Imagine that on board with you there is also a fisherman with a fishing-line in his hand explaining to you where to place it to get the fish to bite. Imagine beginning a fishing spree lasting at least a couple of hours, and at the end tasting the fish caught, cooked according to the recipes typical of the place in which you area. Now open your eyes again. No, you are not dreaming. This is just a brief description of some of the magic moments that you can experience thanks to fishing tourism. A type of alternative tourism, outside the classical canons of the holiday, for all tourists that when they go to a place are not satisfied with only knowing what you can see in the catalogues of travel agencies and in postcards. For all curious people that through the exploration of the fascinating world of fishing want to have an experience in direct contact with nature and history, with the direct testimony of those that know that world in the best possible way.

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A sinistra, crocefisso, rami di palma e trecce d’aglio servono a garantirsi ogni possibile protezione. A destra, pesce azzurro e panorama marino > Left, a crucifix, palm leaves and garlic to get all possible protection. Right, blue fish and a view on the sea

Tutto questo è il pescaturismo, attività che è stata anche riconosciuta dalla legge. È giusto, dunque, soffermarsi un attimo sulle norme che la regolano. Per pescaturismo, secondo il Decreto Ministeriale numero 293 del 1999, “si intendono le attività intraprese dall’armatore - singolo, impresa o cooperativa - di nave da pesca costiera locale o ravvicinata, che imbarca sulla propria unità persone diverse dall’equipaggio per lo svolgimento di attività turistico-ricreative”. La disposizione indi26

All this is fishing tourism, an activity that has also been recognized by the law. So it is right to dwell a little on the norms that regulate it. Fishing tourism, according to Ministerial Decree 293 of 1999, “means the activities undertaken by the owner - a single person, firm or cooperative - of a ship for local coastal or close-to-shore fishing, that takes on board people other than the crew for tourist-recreational activities.” The law precisely identifies a series of initiatives saying that it “includes the carrying out of sports fishing activities through the employment of sports fishing utensils; the carrying out of tourist-recreational activity with a view to the popularization of a sea and fishing culture, and in particular brief excursions along the coasts, observation of the activities of professional fishing, catering on board or on land; the carrying out of activity serving for knowledge and valorisation of the coastal environment, of coastal lagoons and, where authorized by the competent region, of inland waters, as well as bringing the broad public closer to the world of professional fishing.” Obviously the activity must be carried out by professional fishermen having regular fishing licences; it takes place parallel to and as an alternative to fishing but it must not prevail over the latter at least in terms of time/work. In practice, once you are on board you can make brief excursions along the coasts to get to know the sea environ-


vidua con precisione una serie di iniziative dicendo che in essa “rientrano: lo svolgimento di attività di pesca sportiva mediante l’impiego degli attrezzi da pesca sportiva; lo svolgimento di attività turistico-ricreative nell’ottica della divulgazione della cultura del mare e della pesca, quali, in particolare, brevi escursioni lungo le coste, osservazione delle attività di pesca professionale, ristorazione a bordo o a terra; lo svolgimento di attività finalizzate alla conoscenza e alla valorizzazione dell’ambiente costiero, delle lagune costiere e, ove autorizzate dalla regione competente, delle acque interne, nonché ad avvicinare il grande pubblico al mondo della pesca professionale”. Ovviamente l’attività deve essere esercitata dai pescatori professionisti in possesso di regolare licenza di pesca; si svolge parallelamente e alternativamente alla pesca, ma non deve essere prevalente rispetto a quest’ultima almeno in termini di tempo/lavoro. In pratica, una volta a bordo potrete effettuare brevi escursioni lungo le coste per conoscere l’ambiente marino e, perché no, fare un bel tuffo nelle acque cristalline, ma potrete anche partecipare alle operazioni di pesca, conoscere ogni trucco e segreto di uno dei mestieri più antichi e, dunque, più ricco di tradizioni. Successivamente l’ospitalità dei turisti a bordo delle navi da pesca è stata definita e meglio regolamentata dal Decreto Legislativo numero 154 del 26 maggio 2004. Con quest’ultimo il periodo di

ment and also, if you want, have a nice dive in the crystalline waters, but you can also participate in the fishing operations, learn every trick and secret of one of the most ancient trades and therefore richest in traditions. Subsequently hospitality for tourists on board fishing ships was defined and better regulated by Legislative Decree 154 of 26 May 2004. With the latter, the period in which the activity is allowed was extended to the whole year, and so if meteorological and sea conditions allow it, you can embark, if the ships have the necessary requisites, in the winter months too, and in Sicily it is not difficult to find a day with 20 degrees Celsius already at the beginning of March. Fishing tourism can also take place both by day and by night. This means that tourists can participate in the most fas-

ph. iain_farrell

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apertura all’attività è stato ampliato all’intero anno, quindi se le condizioni meteomarine lo consentono è possibile imbarcarsi, se le navi hanno i requisiti necessari, anche nei mesi invernali e in Sicilia non è difficile trovare una giornata con 20 gradi già a inizio marzo. Il pescaturismo può essere, inoltre, svolto sia di giorno che di notte. Questo per far sì che i turisti possano partecipare anche alle battute più affascinanti che si svolgono al tramonto o all’alba, come ad esempio la pesca al totano, con la luce ad acetilene, o quella del calamaro, dell’occhiata e della bopa con le lenze. Se avrete la fortuna di partecipare ad uno di questi particolari tipi di pesca, è sicuro che non dimenticherete mai quelle ore passate a bordo a fianco dei pescatori. Una visita guidata alternativa che piace sempre di più e lo dicono anche i numeri che parlano di un fenomeno in netto crescendo negli ultimi anni. I dati relativi al 2007, rilasciati dal Centro Studi Lega Pesca, parlano di ben 250 mila turisti ospitati in oltre 800 barche. Si è registrata una crescita di oltre il 20% rispetto agli anni precedenti. Un settore in netta evoluzione che attrae i vacanzieri che, spendendo in media tra i 30 e i 50 euro, si assicurano una giornata irripetibile in cui il rapporto diretto con il mare e con la comunità dei pescatori si completa con la degustazione del prodotto pescato sotto i loro occhi, se non con le loro mani. Fin qui ci sono tutti gli elementi che non possono lasciare indifferenti coloro che cercano l’eccellenza, ma è lecito per un turista chiedersi se l’e28

cinating fishing activities that take place at sunset or at dawn, like for instance fishing for squid with an acetylene lamp or for the calamary, for the saddled bream and the bopa with fishing-lines. If you have the good luck to participate in one of these particular types of fishing, it is certain that you will never forget those times spent on board sideby-side with the fishermen. It is an alternative guided visit that people like more and more and the numbers also show this, indicating a phenomenon that has clearly been growing in the last few years. The figures for 2007, released by the Fishing League Study Centre, speak of no fewer than 250 thousand tourists entertained on over 800 boats. There was an increase of over 20% over the preceding years. It is a sector in marked evolution that attracts holidaymakers who, spending on average between 30 and 50 euros, are assured an unrepeatable day on which the direct relationship with the sea and with the community of fishermen are completed with the tasting of the fish caught under their very eyes, if not with their hands. So far there are all the elements that cannot leave those people indifferent that look for excellence, but is it licit for a tourist to wonder if the excursion is safe? From this point of view too nothing is left to chance. As already mentioned, to make this type of excursion it is necessary for there to be favourable sea and weather conditions: if the sea is above force 2 you cannot set sail. Also, the checks by the competent maritime offices are rigid and


Il porticciolo di Acitrezza. A destra, la tonnara di Scopello > The small harbour of Acitrezza. Right, the tuna fishing station in Scopello

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Battelli e pescatori, un binomio che oggi fa rima con vacanza > Boats and fishermen a pair that today meas holiday

scursione è sicura. Anche sotto questo punto di vista nulla viene lasciato al caso. Come già detto, per effettuare questo tipo di escursioni è necessario che ci siano condizioni meteomarine favorevoli: se il mare è superiore a forza 2 non si può salpare. Inoltre i controlli degli uffici marittimi competenti sono rigidi e finalizzati al rispetto di tutte le norme di sicurezza a bordo. Per potere svolgere attività di pescaturismo, infatti, è necessario che la cooperativa/società interessata ad offrire un servizio a norma di legge richieda alla Capitaneria di porto un’autorizzazione. Sarà poi compito dell’ufficio Sicurezza della Navigazione rilasciare l’autorizzazione per l’esercizio pescaturismo senza la quale l’operatore che offre l’escursione rischia di imbattersi in sanzioni molto gravi. Anche qui i numeri danno conforto a un settore per adesso di nicchia ma destinato sempre più a far breccia nei vacanzieri. Per fare un esempio, la Capitaneria di Porto di Palermo, nel 2007, ha rilasciato 27 autorizzazioni. Secondo le previsioni si tratta di un dato destinato a un forte incremento nel 2008 visto il crescente interesse che il turismo sta rivolgendo ad una porzione di mercato in grado di offrire un servizio di alta qualità ma stando ben attento alla 30

aim at respect of all safety regulations on board. To be able to carry out fishing tourism activity, it is necessary that the cooperative/company interested in offering a service according to the law ask the Harbour Office for authorization. It will then be the task of the Navigation Safety Office to issue an authorization for fishing tourism without which the operator offering the excursion risks incurring very serious sanctions. In this case the numbers are reassuring for a sector which is at present a niche one but is destined to attract more and more holidaymakers. To give one example, in 2007 the Palermo Harbour Office issued 27 authorizations. According to the forecasts it is a datum destined to increase greatly in 2008 seeing the increasing interest that tourism is showing in a market sector able to offer a high quality service but very careful over tutelage of a patrimony of inestimable value like the sea. And then you can certainly have a good time, relax, get to know a new reality but at the same time you can be carefree during your short alternative “cruise”. Now you are possibly wondering where you can have an experience of the kind and who to


tutela di un patrimonio di inestimabile valore, qual è il mare. E allora sì potrete divertirvi, rilassarvi, conoscere una realtà nuova ma allo stesso tempo potrete stare tranquilli durante la vostra breve “crociera” alternativa. Adesso magari vi starete chiedendo dove poter vivere un’esperienza del genere e a chi rivolgersi. Sul sito www.pescaturismosicilia.it (che sembra il più completo da questo punto di vista) troverete tutti i contatti necessari per prenotare e per scegliere la vostra escursione. Quando si parla di Sicilia, comunque, è difficile dare un consiglio sul tratto di costa dove conviene soffermarsi. Ogni luogo marino della Trinacria ha le sue peculiarità e il suo fascino. Se siete nei dintorni di Palermo potrete vivere la vostra giornata da marinai nel meraviglioso scenario del golfo di Mondello che chissà quante volte avrete visto su internet o nelle cartoline. Spostandovi leggermente a Ovest, ecco Isola delle Femmine (a circa 10 chilometri dal capoluogo). Qui, in un delizioso borgo marinaro, troverete diverse cooperative che offrono l’imbarco nelle loro caratteristiche navi da pesca dove si cerca fortuna tra le acque con il tramaglio e con le lenze. Oppure potrete optare per la costa a Est del capoluogo, esplorando il litorale di Santa Flavia, Porticello (dove è possibile pescare con la totanara), Termini Imerese, Cefalù. In ognuna di queste località che si affacciano sul Tirreno troverete i battelli pronti per il vostro tour ittico. Non siete vicini a Palermo? Tranquilli, restano tantissime le possibilità. Nella provincia di Trapani, ad esempio, troverete un litorale e fondali mozzafiato, salendo a bordo delle navi nella stessa

turn to. At the site www.pescaturismosicilia.it (which seems to be the most complete from this point of view) you will find all necessary contacts for choosing and booking your excursion. Regarding Sicily, however, it is difficult to give advice on the stretch of coast where it worth stopping. Every sea place in Trinacria has its peculiarities and its charm. If you are in the environs of Palermo you can spend your day as sailors in the marvellous scenery of the Gulf of Mondello, which you must have seen so many times in the Internet or in postcards. Moving a little westward, there is Isola delle Femmine (about 10 kilometres from the chief town). Here, in a delightful seaside village, you will find different cooperatives offering embarkation on their characteristics fishing ships on which they seek their fortune among the waters with the trammel and with fishing-lines. Or you can opt for the east side of the chief town, exploring the coast of Santa Flavia, Porticello (where you can fish with the squid boat), Termini Imerese, and Cefalù. In each of these places that look out on the Tyrrhenian you will find boats ready for your fishing tour. If you are not near Palermo, don’t worry, there are plenty of opportunities. In Trapani province, for instance, where you will find a breathtaking shore and seabeds, climbing on board ships in Trapani itself, in Mazara del Vallo, in Marsala or the very popular San Vito Lo Capo, one of the pearls of the Sicilian coast. And if you area on holiday in the Aeolian islands, where fishing tourism is widespread, you can fish either with trammel nets or with “hookers” (a lot of hooks joined with a big ring) on Favignana, Levanzo and Marettimo.

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Trapani, a Mazara del Vallo, a Marsala o nella gettonatissima San Vito Lo Capo, una delle perle della costa sicula. E se vi trovate in vacanza nelle isole Egadi, dove il pescaturismo è diffusissimo, potrete pescare, oltre che con le reti a tramaglio anche coi palangari (tanti ami uniti con un grosso anello) sia a Favignana che a Levanzo e Marettimo. Da un arcipelago a un altro, ecco le Eolie, nella provincia di Messina. Salpando da Lipari, potrete pescare con le vostre mani il tesoro custodito nelle acque delle incantevoli sette isole e poi gustarlo magari ancorati in una deliziosa caletta. Ma se volete qualcosa di veramente insolito, una tappa imperdibile è Ganzirri, frazione del comune di Messina, a circa 10 chilometri dal centro cittadino. Lì potrete assaporare le mille sensazioni offerte dalla pesca con le feluche, le imbarcazioni con la lunga ‘ntinna (antenna) al centro della passerella. I pescatori storici di Ganzirri si sono riuniti in cooperativa e ogni giorno accolgono sulle loro barche decine di turisti per andare a caccia di pescespada tra Scilla e Cariddi, nello Stretto che separa la Sicilia dalla Calabria. Bisogna spostarsi a Tonnarella di Furnari, invece, per la pesca con il ciancialo o per quella ai totani. Sul versante ionico, invece, interessanti le proposte dei pescatori catanesi che quotidianamente salpano alle prime ore del mattino per recuperare nasse, tramagli, palangari e altri mille attrezzi gettati al tramonto del giorno prima. Chi sceglie un’escursione nella costa della città dell’Elefante può assistere e partecipare alla pesca di polpi, spigole, aragoste e ricciole. Barche pronte per le battute di pesca turistica anche nei porticcioli di Acitrezza, Acireale e Acicatena. All’estremità sudorientale dell’Isola, infine, potrete solcare le acque 32

From one archipelago to another, in the Aeolian Islands too, in Messina province, setting sail from Lipari, you can catch with your own hands the treasure guarded in the waters of the enchanting seven islands and then taste it possibly anchored in a delightful little bay. But if you want something really unusual a must is Ganzirri, a hamlet of Messina, about 10 kilometres from the city centre. There you can savour the thousand sensations afforded by fishing on board the felucca, a boat with a long ‘ntinna (spar) at the centre of the gangway. The historic fishermen of Ganzirri have got together in a cooperative and every day they welcome on their boats about ten tourists to go in search of sword fish between Scylla and Charybdis, in the Straits that separate Sicily from Calabria. Instead, you have to move to Tonnarella di Furnari, for fishing with the cianciolo or for squids. On the Ionian side, instead, there is an interesting offer by Catania fishermen, who daily set sail in the early hours of the morning to recover creels, trammels, “hookers” and a thousand other utensils thrown down at sunset the day before. Those who choose an excursion along the coast of the city of the Elephant can assist at and participate in the catching of octopuses, sea-bass, lobsters and amberjacks. There are also boats ready for tourist fishing excursions in the harbours of Acitrezza, Acireale and Acicatena. Lastly, at the south-eastern extremity of the island, you can furrow the waters on board the boats of the fishermen of Pozzallo and Modica, in Ragusa province. To complete the picture here is some information taken from an investigation carried out on fishing tourism activities through a questionnaire compiled by about twenty operators. From the


a bordo dei battelli dei pescatori di Pozzallo e di Modica, in provincia di Ragusa. Per completare il quadro, ecco alcune informazioni tratte da un’indagine effettuata sulle attività di pescaturismo attraverso un questionario compilato da una ventina di operatori. Dalle loro risposte emerge che le barche più usate non superano i 10 metri di lunghezza e le 10 tonnellate di peso, il numero massimo di persone che possono partecipare è in media di 10, di cui 8 turisti e 2 membri dell’equipaggio, si effettuano generalmente due uscite al giorno: la prima al tramonto per calare le reti, l’altra all’alba per tirarle su. Quest’ultima sembra quella che richiama il maggior numero di turisti, forse affascinati dalle prime luci del mattino e dai colori che solo quel momento della giornata può regalare. E allora cosa è possibile chiedere di più per conoscere al meglio tradizioni, ritmi e colori di popolazioni che di mare hanno sempre vissuto e continuano a vivere? L’ultimo consiglio: se siete in vacanza e vi trovate vicini al mare, andate nel porticciolo più vicino e chiedete ai pescatori se potete salpare con loro. Vi attende un’escursione alternativa che vi provocherà una piacevole tempesta sensoriale: regalerà ai vostri occhi paesaggi marini straordinari, al vostro olfatto l’odore inconfondibile del Mediterraneo, al vostro palato il gusto unico del pesce del mare di Sicilia, alle vostre orecchio lo sciabordio rilassante delle onde. Non ci credete? Provatelo. E state con gli occhi aperti. Non starete sognando. (testo: francesco sicilia > foto: hanne carstensen)

answers it emerges that the boats most used do not exceed a length of 10 metres and a weight of 10 tons, the maximum number of people that can participate is on average 10, 8 of them tourists and 2 crew members, and there are generally two excursions a day: the first at sunset to drop the nets, the other at dawn to recover them. The latter seems to draw the biggest number of tourists, who are perhaps fascinated by the first lights of the morning and by the colours that only that moment of the day can give. And is it possible to ask for more if you want to get to know the best traditions, rhythms and colours of populations then have always lived and continue to live on the sea? One last piece of advice: if you are on holiday and find yourself near the sea, go to the nearest harbour and ask the fishermen if you can set sail with them. An alternative excursion awaits you that will provoke a pleasant sensorial storm in you: it will offer your eyes remarkable seascapes, your sense of smell the unmistakable door of the Mediterranean, your palate the unique taste of fish from the sea of Sicily, your ear the relaxing swash of the waves. You don’t believe it? Try it. And keep your eyes open. You won’t be dreaming. (text: francesco sicilia > photos: hanne carstensen)

In questa pagina, suggestive immagini di mare. A sinistra, i laghetti di Ganzirri > On this page, beautiful images of the sea. Left, the small lakes of Ganzirri

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Uno sguardo sott’acqua A look... under the water


Alla scoperta degli abitanti dell’Area Marina Protetta > Discovering the inhabitants of the Protected Marine Area

Tra i suoi compiti istituzionali l’Area Marina Protetta “Isole Ciclopi” persegue quello di favorire e promuovere uno sviluppo socioeconomico compatibile con la vocazione paesaggistica ed ecologica della zona, favorendo anche le attività tradizionali già esercitate localmente. Si deve a questo ulteriore impegno il sorgere di nuove iniziative, ispirate ad un’idea di turismo responsabile, che si affiancano alle realtà esistenti. Numerose dunque le scuole di immersione e i diving center ben consolidati e apprezzati nel quadro delle attività economiche di Acitrezza: grazie alla presenza di esperti qualificati, gli amanti del mondo sommerso possono così accostarsi alla conoscenza di un ambiente marino di incomparabile bellezza, lasciandosi cullare dai ritmi rilassanti dello snorkeling, che prevede brevi apnee con maschera e pinne, oppure avventurandosi in immersioni più impegnative, alla scoperta della fauna ittica e delle meraviglie archeologiche custodite sott’acqua. 36

One of the institutional tasks of the Isole Ciclopi Protected Marine Area is to favour and promote socio-economic development compatible with the landscape and ecology of the area, also favouring traditional activities already pursued locally. This latter commitment has given rise to new initiatives inspired by an idea of responsible tourism alongside the existing ones. As a result there are numerous diving schools and diving centres, well consolidated and much appreciated within the framework of economic activities at Acitrezza: thanks to the presence of qualified experts, those who love the underwater world can get to know a marine environment of incomparable beauty, enjoying the relaxing rhythms of snorkelling, involving brief periods of apnoea with a mask and flippers, or venturing into more demanding dives, to discover the fauna and archaeological wonders under the water. You only need to dive for a few instants into the clear waters of Ciclopi to be enchanted by the sce-


Alla scoperta di una delle più belle aree marine della Sicilia II Discovering one of the most beautiful Marine Protected Areas of Sicily II

A destra > Right, Leptopsammia pruvoti

Basta immergersi pochi istanti nelle limpide acque dei Ciclopi per restare incantati dallo scenario che si schiude davanti ai propri occhi: scogli antichissimi incrostati di spugne e gorgonie variopinte, da cui fanno capolino cavallucci marini e timidi pesci ago, mentre qua e là occhieggia il rosso inconfondibile di una stella di mare... E i piacevoli incontri non si fermano certo qui: è possibile fermarsi a giocare con un polpo, o tuffarsi in picchiata in un nugolo di saraghi, o ammirare i giochi di luce che filtrano dalla superficie, fin giù dove l’azzurro trascolora nel blu più inaccessibile. Anche la natura dei fondali non si è lasciata vincere dalla monotonia, e varia passando dalla roccia lavica, la cui origine è legata alla nota attività vulcanica che prese avvio oltre mezzo milione di anni fa, alla sabbia, la quale fa la sua comparsa dopo i 30 metri di profondità, all’argilla, che ne prende il posto dopo i 50 metri. La costa si presenta dunque, e per un ampio tratto, particolarmente frastagliata e ricca di anfratti,


secche e piccoli canyon, habitat ideale per ospitare una grande varietà di forme viventi. Le specie animali che popolano lo specchio d’acqua dell’Area Marina Protetta sono numerosissime, rappresentando la quasi totalità dei gruppi animali marini del Mediterraneo, ed egualmente vari sono i popolamenti vegetali. Nelle acque dei Ciclopi, ad esempio, vive la maggior parte delle alghe note per il Mare nostrum, tra cui anche alcune forme rare ed endemiche. Ammirare questo affascinante ecosistema non è difficile: già dai primi metri sotto la superficie inizia il caleidoscopio di colori: piccoli pesci fanno capolino da fori nella roccia o dai gusci delle conchiglie eletti a proprio rifugio, mentre molluschi e crostacei sono in frenetica attività. Sullo sfondo spugne e attinie ornano le pareti rocciose di pennellate gialle e arancioni. Nascoste più in basso, e protette dalla penombra, vivono aragoste, cernie e grandi murene, più uno sterminato corteo di piccoli pesci che solcano i flutti alla perenne ricerca di nutrimento. Vogliamo conoscerli meglio? Venite con noi.

nario that opens up before your eyes: very ancient rocks encrusted with sponges and multicoloured gorgonias, from which there look out seahorses and shy needlefish, while here and there you get glimpses of the unmistakable red of a starfish... And the pleasant encounters certainly do not end here: you can stop to play with an octopus, or swoop down into a cluster of dassies, or looking up admire the light filtering down from the surface as far as where the azure shades off into the most inaccessible blue. On the seabed too, nature has not been overcome by monotony, and varies passing from lavic rock, the origin of which is linked to the well-known volcanic activity that started over half a million years ago, to sand, which appears below a depth of 40 metres, on to clay, which replaces it after 50 metres. So for a long stretch the coast appears particularly jagged and rich in sinuous recesses, shoals and little canyons, the ideal habitat for an endless variety of forms of life. Flora and fauna too participate in this extraordinary ecological complexity, changing the scenario

In basso, la Clavelina lepadiformis, a destra, Cassiopea, Cotylorhyza tuberculata > Below, the Clavelina lepadiformis, right, Cassiopea, Cotylorhyza tuberculata

in relation to the nature of the substrate itself: the animal species that people the marine reserve are very numerous, representing almost all the marine animal groups in the Mediterranean, and equally varied is the vegetation. For example, in the waters of Ciclopi there live most of the seaweeds (over 300 taxa) known for the Mediterranean, including some rare and endemic forms. It is not difficult to admire this amazing ecosystem: just a few metres under the surface the kaleidoscope of colours begins, and little fish look out of holes in the rock or from the shells they have chosen as their refuges, while molluscs and crustaceans are frantically busy, and in the background sponges and actinias decorate the rock walls with yellow and orange brushstrokes. Hidden further down, and protected by the penumbra, there live lobsters, groupers and sly morays, plus an endless cortege of little fish cutting through the water in the perennial search for food. Shall we get to know them better? Come with us!




I sommozzatori in visita nell’Area Marina Protetta Isole Ciclopi possono disporre di nove itinerari subacquei. Un favorevole gioco di correnti marine che mantiene sempre pulite e trasparenti le acque lungo la costa consente, infatti, permette di effettuare bellissime immersioni, tutte facili (a eccezione delle numero 4 e 5, mediamente impegnative). 1. > Stagnitta A sud della zona A (riserva integrale, segnalata da boe gialle), vicino ad un piccolo approdo, è pos-

sibile immergersi su un fondale regolare nell’andamento batimetrico, ma assai eterogeneo per tipologia di substrato: grossi massi lavici si alternano ad ampie zone sabbiose dove è possibile ammirare la Pinna nobilis, il più grande bivalve del Mediterraneo, la cui lunghezza può raggiungere anche gli 80 cm, un tempo anche piatto tipico degli abitanti di Acitrezza, ma oggi specie protetta. È uno dei pochi siti mediterranei dove è possibile riscontrare un folto posidonieto impiantato sulla roccia. Profondità da 15 a 18 m. 2. > Itinerario archeologico Immergendosi nei fondali di Capo Molini è possibile ripercorrere più di 4000 anni di storia, testi-

Gli itinerari subacquei Underwater itineraries A sinistra, l’itinerario archeologico, in basso, la stella di mare Echinaster sepositus > Left, the archaeological itinerary, below, starfish Echinaster sepositus

Now we want to propose nine underwater itineraries in the Isole Ciclopi Protected Marine Area. A favourable play of marine currents always keeps the waters clean and transparent along the coast and allows you to make beautiful divings. They’re all easy, except number 4 and 5, which are rather challenging. 1. > Stagnitta South of zone A (total reserve, well delimited by yellow buoys), near a small landing place, you can dive in where there is a seabed which is regular in depth but very heterogeneous regarding the type of substrate: big lava masses alternate with big sandy areas. Here you can see Pinna nobilis, the 41


moniati dalla presenza di reperti di ogni genere. Il Percorso delle Ancore, itinerario archeologico ufficiale dell’A.M.P., permette di ammirare otto ancore antiche appartenenti a vari periodi storici (dal I secolo a.C. alle ancore ammiragliato). Per la visita occorre essere guidati dal personale della riserva. Profondità da 10 a 23 m. 3. > Casa del Principe Alle porte di Acicastello, sotto l’antica dimora di un principe, si trova un interessante punto di immersione. Il fondale è costituito da un’estesa franata di grossi ciottoli che termina su un fondale sabbioso. La tipologia del fondale è ideale per le tane del pesce bianco e delle specie stanziali in genere. Corvine, saraghi, grossi polpi, murene e A destra, cullato dal mare, un polpo sembra cercare l’abbraccio del sub; in basso, corallo rosso, Corallium rubrum > Right, rocked by the sea an octopus seems to try to embrace the diver; below, red coral, Corallium rubrum

biggest Mediterranean bivalve, as long as 80 cm, once a typical dish for the inhabitants of Acitrezza but now a protected species. This is one of the few Mediterranean sites where you can see dense prairies of Posidonia attached to the rock. You can also dive in from the coast. Depth about 15-18 mt. 2. > Archaeological itinerary Diving into the sea at Capo Molini you can go over more than 4000 years of history, reflected in the presence of finds of all types. Along the Anchor Route, an official P.M.A. itinerary, you can see eight old anchors from various historical periods. For a visit you need to be guided by reserve personnel. Depth about 10-23 mt. 3. > Casa del Principe Just a short distance from Acicastello, below the old dwelling of a Prince, there is an interesting diving point. The seabed is made up of an expanse of big pebbles ending off a sandy bed. The typology of the seabed is ideal for the dens of white fish and resident species in general. Corvinas, dassies, big octopuses, morays and groupers habitually live in this area. In summer you can meet big schools of mormyri and enormous steentjies. You can only get to the diving point by boat. Depth about 10-34 mt. 4. > Punta Aguzza 1 km south of Acitrezza, from the rock there stretches out Punta Aguzza (southern limit of the Protected Marine Area), which, with a submerged portion rich in cracks and spires, in the deepest part forms a complex of shoals of rare beauty. Here the remains of old fishing nets create an enchanting underwater seascape, a source of inspiration for photographers and scuba divers. In the summer months the most expert divers can make exciting dives in a current, enjoying a succession of varied Mediterranean seascapes. It is certainly a unique dive affording strong emotions, but it requires the support of a boat and expert guides to the area. Depth about 14-40 mt. 5. > Lighthouse of Capo Molini Under the imposing lighthouse dominating the village of Capo Molini you can make one of the most interesting dives in the area between the Isole Ciclopi Protected Marine Area and the Timpa nature


cernie vivono abitualmente in questa zona. Nel periodo estivo si incontrano grossi banchi di mormore e di enormi salpe. Il punto di immersione è raggiungibile solo con un’imbarcazione. Profondità da 10 a 34 m. 4. > Punta Aguzza Un km a sud di Acitrezza, dalla scogliera si protende Punta Aguzza (limite Sud dell’A.M.P.) che, con una porzione sommersa ricca di spaccature e guglie, forma, nella parte più profonda, un complesso di secche di rara bellezza. Qui i resti di vecchie reti da pesca creano un incantevole paesaggio subacqueo, fonte di ispirazione per gli amanti della fotografia e del video sub. Durante i mesi estivi i subacquei più esperti possono effettuare delle entusiasmanti immersioni in corrente godendo del susseguirsi variopinto del paesaggio mediterraneo. È un’immersione unica che regala forti emozioni, ma necessita dell’appoggio di un’imbarcazione e di guide esperte della zona. Profondità da 14 a 40 m. 5. > Faro di Capo Molini Sotto l’imponente faro di segnalazione che domina il paese di Capo Molini è possibile effettuare una delle più interessanti immersioni nella zona compresa tra l’Area Marina Protetta “Isole Ciclopi” e la riserva naturale della “Timpa”. L’immersione può essere effettuata solamente con imbarcazione. A 30 metri ca. dalla costa si erge una piattaforma basaltica che si interrompe bruscamente con una ripida franata lungo la quale è possibile ammirare una grande varietà di organismi sessili e numerose specie di pesci di scogliera. In estate inoltrata ed in autunno è possibile l’incontro con i grandi pelagici. L’immersione si può effettuare anche in corrente per i subacquei più esperti. Profondità da 15 a 40 m. 6. > I Panettoni A circa 150 metri dalla spiaggetta di Acitrezza, su un fondale sabbioso di 20 metri circa, si elevano tre formazioni basaltiche tondeggianti, note localmente come “panettoni”. È possibile effettuare l’immersione sia da terra che dall’imbarcazione. Un favorevole gioco di correnti garantisce un’elevata visibilità. Fra gli abituali frequentatori di questi grandi scogli, le grosse murene che abitano le profonde spaccature che solcano la roccia. Gialle colonie arborescenti di eunicelle contornano con i loro rami i basalti sommersi. Scrutando con attenzione

reserve. You can only make the dive from a boat. About 30 metres from the coast there is a basalt platform which is brusquely interrupted by a crack along which you can admire a big variety of sessile organisms and numerous species of rock fish. In late summer and in autumn the most expert divers can also dive in in the current. Depth about 15-40 mt. 6. > The Panettoni About 150 metres from the little beach of Acitrezza, on a rocky seabed of about 20 metres, there rise three roundish basalt formations, known locally as “i panettoni” (the cakes). You can dive in either from the land or from a boat. Favourable play of currents ensures high visibility. Among the habitual frequenters of these big rocks the big morays that live in the deep cracks in the rock. Yellow


Ali di pizzo viola per il Prostheceraeus giesbrechtii > The wings of violet lace of the Prostheceraeus giesbrechtii

è possibile scorgere le lunghe antenne delle aragoste che fuoriescono dai piccoli anfratti in cui trovano rifugio. Le pareti più profonde dei panettoni sono letteralmente ricoperte di spugne e spirografi. Profondità da 14 a 24 m. 7. > Pietra del Lido Nello specchio d’acqua antistante lo stabilimento balneare “I Ciclopi” si trova un’interessante secca, attorniata da una serie di massi di varie dimensioni, su un fondale misto con ampie zone sabbiose. Facilissimo l’incontro con piccoli pesci intenti al corteggiamento: tordi e castagnole utilizzano i più piccoli anfratti per deporre le uova e costruire i loro nidi. I peperoncini sfoggiano variopinte livree nuziali. Durante le esplorazioni notturne nelle zone sabbiose si possono ammirare i grossi cerianti che fanno ondeggiare i loro tentacoli colorati di arancio, giallo, verde e viola. L’immersione, alla portata di tutti i subacquei, è realizzabile solo con la barca. Profondità da 13 a 20 m. 44

arborescent colonies of ‘eunicellas’ surround the submerged basalts with their branches. With careful scrutiny you can make out the long antennae of lobsters emerging from the small recesses in which they take refuge. The deepest walls of the "panettoni" are literally covered with sponges and fan worms. Depth about 14-24 mt. 7. > Pietra del lido In the water off the Ciclopi bathing resort, there is an interesting shoal, surrounded by a series of rocks of various sizes, on a mixed seabed with big sandy areas. You can easily come across small fish intent on courting: they use the smallest recesses to lay their eggs in and build their nests. "Pepper fish" show off their multicoloured nuptial liveries. During night explorations in the sandy areas you can admire big ‘cerianti’ wagging their orange, yellow, green and purple tentacles. You can only dive in from a boat; it is suitable for all scuba divers. Depth about 13-20 mt.


8. > Faraglione di Mezzo Appena a sud del Faraglione della Madonnina si erge la formazione basaltica del Faraglione di Mezzo. Le splendide pareti rocciose del faraglione, già affascinanti fuori dall’acqua, lasciano estasiati appena si inizia l’immersione. Una esplosione di forme e colori, un susseguirsi di organismi accompagnano i subacquei fino alla profondità di 24 metri. Grosse spugne si alternano ad estese colonie di Astroides calycularis che accendono di rosso-arancio gli scuri fondali basaltici. Alla base del faraglione, grosse corvine fanno capolino dalle loro tane. Nel periodo agosto-settembre è facile assistere al passaggio di banchi di lucci marini, parenti dei grossi barracuda dei mari tropicali. Profondità da 12 a 24 m.

8. > Faraglione di Mezzo Just south of the Faraglione della Madonnina there rises up the basaltic formation of the Faraglione di Mezzo. The splendid walls of this rock stack, already fascinating outside the water, make you ecstatic as soon as you dive in. An explosion of forms and colours, a succession of organisms, accompany scuba divers down to a depth of 24 metres. Big sponges alternate with large colonies of Astroides calycularis lighting up the dark basaltic depths with red and orange. At the base of the rock stack, big corvinas peep out of their dens. In the August-September period you can easily see schools of sea pike, relatives of the big barracudas of tropical seas. Depth about 12-24 mt.

9. > Faraglione Piccolo Più a sud del Faraglione di Mezzo, il Faraglione Piccolo insieme a numerosi massi lavici dà origine ad una serie di piccole secche, anfratti e spaccature con una elevata concentrazione di fauna tutta da scoprire. Le caratteristiche del fondale si prestano all’esplorazione notturna partendo dalla costa

9. > Faraglione Piccolo Just south of the Faraglione di Mezzo, the Faraglione Piccolo, together with numerous lavic masses, gives rise to a series of small shoals, recesses and cracks with a high concentration of fauna to be discovered. The characteristics of the seabed lend them-

A sinistra, un sub in visita lungo uno degli itinerari naturalistici; a destra i magnifici colori della Paramuricea clavata > Left, a divers making one of the underwater itineraries; right, the wonderful colours of the Paramuricea clavata


I segni della storia nel mare

The signs of history in the sea

I fondali di Acicastello, Acitrezza e Capo Molini hanno restituito un’ingente mole di reperti di epoche diverse, fornendo importanti contributi agli studi archeologici. La baia di Acitrezza dev’essere stata fin dai tempi più remoti un frequentato punto di imbarco e di approdo, complice la presenza di colossali frangiflutti naturali quali i faraglioni e l’Isola Lachea. Ciò è confermato, in particolare, dal rinvenimento (1975) di numerosi frammenti di anfore di varia provenienza databili dal I al VII secolo d.C. Il mare di Acicastello non è stato da meno, restituendo un gruppo di anfore databili dall’età arcaica a quella tardo repubblicana, che oggi possono essere ammirate nel locale Museo Civico. A Capo Molini è stata individuata un’antica, importante area portuale: i ritrovamenti comprendono anfore vinarie italiche e magno-greche risalenti al IV secolo a.C. e poi ad un periodo compreso tra la fine del sec. II a.C e il I d.C.; nello stesso periodo e fino al sec. VII, sono giunti nel porto di Capo Molini carichi di vino, olio e salsa di pesce provenienti dalle coste iberiche, africane, mediorientali. Al Medioevo e al Rinascimento si riferiscono diversi esemplari di ceramica da fuoco e invetriata, mentre è probabilmente quanto resta di un naufragio avvenuto alla fine dell’Ottocento il “misterioso” rinvenimento di pipe napoletane in terracotta e pentolame concentrato in un’area ristretta.

The seabeds of Aci Castello, Acitrezza and Capo Molini have yielded an imposing quantity of finds from many different periods and have made major contributions to archaeological studies. The bay of Acitrezza, with its amazing quantity of finds, must have been in the remotest times a busy landing and mooring place, thanks also to the presence of colossal natural breakwaters like the faraglioni (“needles”) and the Isola Lachea. That is confirmed by the finding (1975) of numerous fragments of amphoras of varying provenance, datable to between the 1st and 7th centuries AD. The sea off Aci Castello did just as well, yielding a group of amphoras from various epochs, going from the archaic age to the late republican one; these can now be admired at the Civic Museum in the little town. At Capo Molini an important harbour area was found. The findings include wine amphoras from Italy and Magna Graecia date from the 4th century BC and from a period between the end of the 2nd century BC and the 1st century AD. In the same period and until the 7th century to the harbour of Capo Molini there came cargoes of wine, oil and fish sauce, coming fron the Iberian, Middleast and African coasts. From the Middle Ages and the Renaissance there date various exemplars of fired and glazed ceramics. The mysterious find of Neapolitan pipes in terracotta and saucepans, concentrated in a delimited area, is probably what is extant from a shipwreck at the end of the 19th century.


in tutta sicurezza. È molto facile incontrare la cicala di mare, vera esperta nel mimetismo, e con un po’ di fortuna la più grande attinia del Mediterraneo (Alicia mirabilis), di giorno quasi invisibile, di notte con i lunghissimi tentacoli protesi in cerca di cibo. Profondità da 11 a 21 m. (testo: gaia sciacca > foto: e. amati, f. banfi, c. bertasini, a. caserta, s. cipriani, a. giulianini, m. guarnaccia, f. negrin, m. sanfelice, g. vio; Archivio Obiettivo Natura: o. aloi, f. frixa, c. inguanti, s. licciardello, f. massari, a. pagano, a. scuderi. 2. continua)

info

selves to night-time exploration starting from the coast in absolute safety. You can easily meet the sea cicada, a true expert in camouflage, and with a bit of luck the Mediterranean actinia (Alicia mirabilis), almost invisible by day, while by night its long tentacles reach out in search of food. Depth about 11-21 mt. (text: gaia sciacca > photos: e. amati, f. banfi, c. bertasini, a. caserta, s. cipriani, a. giulianini, m. guarnaccia, f. negrin, m. sanfelice, g. vio; Archivio Obiettivo Natura: o. aloi, f. frixa, c. inguanti, s. licciardello, f. massari, a. pagano, a. scuderi. 2. to be continued)

La gestione dell’Area Marina Protetta è affidata al consorzio “Isole dei Ciclopi”, costituito fra il Cutgana (Centro universitario per la tutela e la gestione degli ambienti naturali e degli agroecosistemi) dell’Università di Catania e il Comune di Acicastello. Per ogni informazione, materiale illustrativo, visite guidate e quant’altro, si può contattare il consorzio nella sua sede presso il Comune di Acicastello (via Dante 28, tel. 095 7371128, email: amp@isoleciclopi.it) o nel Centro visite di Acitrezza (via Provinciale, 226 - tel. 095 711 7322). Il sito dell’AMP è www.isoleciclopi.it.

Management of the reserve is entrusted to the Isole Ciclopi consortium, which is made up of Cutgana (University centre for the tutelage and management of natural environments and agricultural ecosystems), the University of Catania and Acicastello council. For any information, brochures, guided visits and more, please apply to the head office, at the Town Hall of Acicastello (via Dante 28, tel. 095 7371128, e-mail: amp@isoleciclopi.it), or the Visitors Centre in Acitrezza (via Provinciale, 226 - tel. 095 7117322). The site of the PMA is www.isoleciclopi.it.

A sinistra, Flabellina affinis; in basso Epinephelus alexandrinus > Left, Flabellina affinis; below, Epinephelus alexandrinus

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Settimo appuntamento con il mondo affascinante del dialetto siciliano: a far da Cicerone la ricercatrice di tradizioni popolari Sara Favarò > Seventh appointment with the fascinating world of Sicilian dialect: with the popular traditions’ researcher Sara Favarò

I canti tradizionali si possono ascoltare cliccando > You can hear the traditional songs by clicking on

www.sikania.it

Contarsi per giocare Counting one another as a game La conta era alla base di tantissimi giochi infantili. I bambini, di solito, si disponevano in cerchio e, grazie al conteggio, si stabiliva chi doveva essere escluso da un gioco o, al contrario, chi lo vinceva. Mi ricordo di due giochi che si svolgevano contando ora le dita delle mani, ora quelle dei piedi. Nel primo caso, Pala paletta, due o più giocatori si disponevano di fronte e poggiavano un dito (s’iniziava sempre con l’indice) sulla gamba di chi avrebbe contato. Le altre dita rimanevano chiuse. Chi iniziava il gioco toccava, alternativamente, il proprio dito e quello dello sfidante ripetendo: Pala paletta Pala paletta, signura e cummari avemu ‘na figghia chi sapi jucari sapi jucari o vintitrì: una, dui e tri, una, dui e tri, una, dui e tri. (Pala paletta, signora e comare / abbiamo una figlia che sa giocare / sa giocare al ventitré: uno, due e tre, / uno, due e tre, / uno, due e tre). 48

The counting rhyme was at the basis of a lot of children’s games. The children usually stood in a circle, and, thanks to the count, established who had to be excluded from a game or, instead, who won it. I remember two games that involved counting now the fingers and now the toes. In the first case, Pala Paletta, two or more players stood opposite one another and they put a finger (you always began with the index) on the leg of the person who would count. The other fingers were closed. The person who began the game touched in alternation his or her own finger and that of the challenger repeating: Pala paletta Pala paletta, signura e cummari avemu ‘na figghia chi sapi jucari sapi jucari o vintitrì: una, dui e tri, una, dui e tri, una, dui e tri. (Pala paletta, lady and neighbour / we have a daughter who knows how to play / knows how to play twenty-three: one, two and three, / one, two and three, / one, two and three.


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Chi veniva toccato per ultimo aggiungeva un dito. Vinceva chi riusciva per primo ad allungare tutte e cinque le dita. Questa conta è molto comune nei paesi della Valle del Torto e dei Feudi ed è anche contenuta nella raccolta di canti popolari curata, alla fine dell’Ottocento, dallo studioso di tradizioni popolari Giuseppe Pitrè, che la riporta nel capitolo “Jocura e canzuni di picciriddi”. Nella conta dei piedi, al contrario di quella delle mani, perdeva chi veniva estratto. Si giocava sedendosi in cerchio. Chi contava, toccava le ginocchia dei partecipanti, ritmando la seguente quartina: Peri unu, peri dui, peri tri peri quattro, peri cincu, peri sei, peri setti, peri ottu tiritappiti, viscu e viscottu.

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The person who was touched last added a finger. The winner was the one who first succeeded in stretching out all five fingers. This counting rhyme is very common in the villages in the valley of the Torto and the Feudi and is also contained in the collection of popular songs published at the end of the nineteenth century by the folklore scholar Giuseppe Pitrè, who gives it in the chapter “Jocura e canzuni di picciriddi”. In the foot counting rhyme, unlike the hand counting rhyme, the person lost that was extracted. You played sitting in a circle. The person that counted touched the knees of the participants, chanting the following quatrain: Peri unu, peri dui, peri tri peri quattro, peri cincu, peri sei, peri setti, peri ottu tiritappiti, viscu e viscottu.

(Piede uno, piede due, piede tre / piede quattro, piede cinque, / piede sei, piede sette, piede otto / tiritappiti, vischio e biscotto).

(Foot one, foot two, foot three / foot four, foot five, / foot six, foot seven, foot eight / tiritappiti, mistletoe and biscuit).

(Il quarto verso ha le seguenti varianti: “tirituppiti, viscu e viscottu”, oppure “tiritappiti, tippiti, viscottu”).

(The fourth verse has the followings variants: “tirituppiti, viscu e viscottu”, or “tiritappiti, tippiti, viscottu”).


Chi veniva estratto piegava il piede verso l’interno della sedia. Quando si veniva “toccati” per la seconda volta e, naturalmente, non si avevano altri piedi a disposizione per continuare il gioco, ci si alzava. Vinceva chi riusciva a tenere in gioco anche un solo piede. Tra le conte più recitate nel territorio ce n’era una molto lunga: Spingula, spingula maestrina. Quella che riporto di seguito è stata documentata a Lercara Friddi: Spingula, spingula maestrina ‘na paletta e ‘na regina ‘na regina, ‘na spagnola tirituppiti e nesci fora. Fora quaranta tuttu lu munnu canta. Canta lu addu affacciatu a la finestra cu tri palummi ‘n testa. Gallo, gallina, Palermo e Messina Gallu, gallazzu, Palermu e mustazzu. (Spilla, spilla, maestrina / una paletta e una regina / una regina, una spagnola / tirituttipiti ed esci fuori. / Fuori quaranta / tutto il mondo canta. / Canta il gallo / affacciato alla finestra / con tre colombe in testa. / Gallo, gallina, Palermo e Messina. / Gallo, gallaccio, Palermo e mustacchio). (sara favarò)

The person who was extracted bent his or her foot towards the inside of the chair. When he or she was “touched” for the second time and, of course, had no more feet for continuing the game, they got up. The winner was the person who succeeded in keeping even only one foot in the game. Among the counting rhymes most recited in the territory there was a very long one: Spingula, spingula maestrina. The following version was documented at Lercara Friddi: Spingula, spingula maestrina ‘na paletta e ‘na regina ‘na regina, ‘na spagnola tirituppiti e nesci fora. Fora quaranta tuttu lu munnu canta. Canta lu addu affacciatu a la finestra cu tri palummi ‘n testa. Gallo, gallina, Palermo e Messina Gallu, gallazzu, Palermu e mustazzu. (Pin, pin, little teacher - Pin, pin, teacher / a shovel and a queen / a queen, a Spanish woman/ tirituttipiti and out you go. / Out forty / the whole world sings. / There sings the rooster / looking out of the window / with three doves on its head. / Rooster, hen, Palermo and Messina. / Rooster, bad rooster, Palermo and mug). (sara favarò) 51


Il mito in Sicilia Myth in Sicily Terra di mandorli e di leggende, l’agrigentina, di antichi sogni che di questi mandorli si sono nutriti Fiori di mandorlo > Almond flowers > ph. vorian

Agrigento province is a land of almond trees and legends, ancient dreams that were nurtured on these almond threes “Ecco la mia Sicilia: la campagna ove la notte più nera non riesce a rendere bruno il mandorlo fiorito...” (Vitaliano Brancati).

“This is my Sicily: countryside where the blackest night fails to darken the blooming almond tree...” (Vitaliano Brancati).

Terra di mandorli e di leggende questa agrigentina, sorretta da colonne monche di templi ancora solenni, cucita alle onde morbide delle colline da storie e leggende, antichi sogni che di queste colonne, di questi mandorli, si sono nutriti. In questo tempo la valle è un mare di petali al vento, il cui bianco sembra scolorire il blu forte del mare nell’azzurro pastello del cielo. E pur avendo la certezza che il mito di cui stiamo per narrare è nato a molte miglia da queste coste, è giusto, quasi doveroso, rammentarlo proprio tra questi templi dove, come scrive Gesualdo Bufalino, “quel mandorlo che fiorisce ogni febbraio (...) persuade quietamente a vivere (...)”.

Agrigento province is a land of almond trees and legends, supported by mutilated columns of still solemn temples, sewn to the soft waves of the hills by stories and legends, ancient dreams that were nurtured on these columns, these almond trees. In this period the valley is a sea of petals in the wind, whose whiteness seems to make the strong blue of the sea fade into the pastel blue of the sky. And though having the certainty that the myth we are about to narrate arose many miles from these coasts, it is correct, almost dutiful, to remember it precisely among these temples where, as Gesualdo Bufalino writes, “that almond tree that blooms every February... quietly persuades you to live...”

Dall’unione di Teseo (l’eroe che sconfisse il Minotauro con l’aiuto di Arianna) con Fedra nacque Fillide, amata figlia che s’innamorò, ancora in giovanissima età, di Acamante, impavido guerriero 52

From the union between Theseus (the hero that defeated the Minotaur with the help of Ariadne) and Phaedra, Phyllis was born, a beloved daugh-


Agrigento, il tempio di Ercole > Agrigento, the temple of Hercules


richiamato per lungo tempo dal proprio dovere ben oltre l’orizzonte della sua terra. Dopo la sua partenza, Fillide si recò ogni giorno sulla spiaggia, in attesa di veder le vele della nave che le avrebbe riportato l’amato. I giorni diventarono mesi, poi anni. La speranza di Fillide si fece sempre più debole, divenne solo un filo e poi, smarrito anche questo, il suo giovane cuore non resse e si fermò lì, sulla spiaggia, davan-

ter who when still very young fell in love with Acamanthe, a fearless warrior long called by his duty well beyond the horizon of his land. After his departure, Phyllis went every day to the beach, waiting to see the sails of the ship that would bring her back her beloved one. The days became months, then years. Phyllis’ hope grew weaker and weaker, it became only a thread and then, having lost this too, her young

La dea Cerere > The goddess Ceres > ph. resio

ti al mare che le aveva portato via la sua unica ragione di vita. Giunone, divinità protettrice anche degli amori fedeli, intercedette, trasformando il corpo esangue della giovane in un mandorlo spoglio. Trascorse ancora qualche mese, passò quasi tutto un inverno e, ben prima che si potesse parlare di primavera, ecco che Acamante sbarcò su quella stessa spiaggia: lui, che non aveva dimenticato neppure per un solo istante Fillide, la riconobbe in quei rami vizzi, che abbracciò e bagnò con le sue lacrime. Terribile il suo tormento, giacché il ritardo era stato causato solo da un gran numero di avarie, e non certo per una sua libera scelta. Per i puri di cuore c’è sempre una seconda possibilità, e così Era, intenerita ancor di più, fece sì 54

heart gave in and stopped there, on the beach, in front of the sea that had taken away her only reason for living. Juno, also the divinity protecting the faithful loves, interceded, turning the bloodless body of the girl into a bare almond tree. A few more months went by, almost a whole winter passed and, long before one could talk of spring, Acamanthe disembarked on that beach: he had not forgotten Phyllis even for an instant, and recognized her in those shrivelled branches, which he embraced and bathed with his tears. His torment was terrible, since the delay had only been caused by frequent damage, and certainly not by a free choice of his. For the pure of heart there is always a second chance, and so Hera, moved even more, caused


che le calde lacrime di Acamante trasformassero quei rami secchi in nuvole di petali bianchi che, ancora oggi, annunciano con grande anticipo la rinascita della natura. Ed è proprio fin dalla fine di febbraio che le colline agrigentine si trasformano in morbidi mantelli bianchi, spiegando queste antiche terre a una nuova vita, ancora una volta. Quanto sia stretta la relazione tra questa provincia e la primavera ce lo racconta anche la leggendaria nascita di Cerere. Secondo una versione meno conosciuta del mito, era figlia del re Cam, capo dei Saturni (i primi abitanti dell’isola), e di Rea, figlia di Urano e di Gea, nel mito più conosciuto sorella e moglie di Crono. Seguendo questa particolare versione della leggenda, Cerere nacque e visse in queste terre, sposando Sicano, il capo del popolo cui la semidivinità fa dono dell’arte dell’agricoltura e della spiga di

the warm tears of Acamanthe to turn those dry branches into clouds of white petals that still today announce long in advance the rebirth of nature. And it is precisely from the end of February that the hills in Agrigento province turn into soft white mantles, awakening these ancient lands to new life once more. How close the relationship is between this province and the spring we are also told by the legendary birth of Ceres. According to a less known version of the myth, she was the daughter of king Cam, the leader of the Saturns (the first inhabitants of the island), and of Rhea, the daughter of Uranus and Gaea, in the better known myth the sister and wife of Cronos. According to this particular version of the legend, Ceres was born and lived in these lands, marrying Sican, the head of the people to which the semi-divinity gave the art of agriculture and the

Cerere, sorella e moglie di Crono, oppure figlia del re dei Saturni, primi abitanti della Sicilia? Ceres was the sister and wife of Cronos, or was she the daughter of the king of the Saturns, the first inhabitants of the Sicily?

Campi di grano > Corn fields > ph. medazzadoll

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Francisco de Zubaran, “Ercole uccide il leone di Nemea” > Francisco de Zubaran, “Hercules kills the Nemea lion”


Myth in Sicily

Il mito in Sicilia grano. Qui nacque la loro figlia, Proserpina, rapita da Orco, re dei Molossi, nei pressi del biviere di Lentini. Ecco, Lentini. Di lei si dice essere stata la prima città mai edificata nell’isola di Trinacria, in quei campi leontini così detti, in tempi più recenti, in onore di Ercole (sempre lui!), al quale le popolazioni indigene tributarono ogni onore quando, lungo la strada che l’eroe percorse da Erice alla volta di Siracusa, scon-

ear of corn. Here their daughter was born, Proserpina, abducted by Orcus, king of the Molosses, near the lake of Lentini. So, Lentini. This is said to have been the first city ever built in the island of Trinacria, in those fields called leontini, in more recent times, in honour of Hercules (he turns up everywhere!), to which the native populations rendered every honour when, along the road that the hero took from Erice to go

L’area archeologica di Lentini > The archaelogical area of Lentini

fisse gli eserciti dei Sicani, preoccupati dell’avanzata del semidio e dei suoi uomini. Leontini da Leonzio, il leone ucciso da Ercole la cui pelle divenne abito e simbolo di questo uomo, simbolo di ciò che l’Uomo avrebbe dovuto essere per questi antichi popoli. Di queste storie, di questi sogni, resta il nome, Lentini da Leontinoi, e un passato che si rigenera ogni primavera tra le rade pietre che ancora affiorano nell’area archeologica. (XIV - continua - maria lohman)

to Syracuse, he defeated the armies of the Sicans, who were worried about the advance of the semigod and his men. Leontini came from Leonzio, the lion killed by Hercules, whose skin became the garment and symbol of this man, a symbol of what Man was to be for these ancient peoples. Of these stories, of these dreams, the name remains, Lentini from Leontinoi and a past that every spring is regenerated among the sparse stones that still appear on the surface in the archaeological area. (XIV - to be continued - maria lohman) 57


tesori nascosti>hidden treasures


TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES

I colori della tradizione che fu The colours of the tradition that was Incontro con Franco Bertolino, l’ultimo carradore > A meeting with Franco Bertolino, the last wheelwright Alle spalle della Cattedrale di Palermo, con i ricami arabo-normanni delle absidi a fargli da orizzonte, lavora tra colori, legni e pennelli l’ultimo carradore palermitano, Franco Bertolino, figlio di Giuseppe, carradore anch’egli così come il nonno, seguendo un albero genealogico che ha per filo conduttore i più nobili segreti dell’arte siciliana per eccellenza: la pittura del carretto. Nel cuore della città, in quella piazzetta Sett’Angeli in cui si affacciano santi e abiti talari, combattono con statica ferocia i paladini di Francia; si accendono speranze

davanti ai volti della Santuzza; si intrecciano fiori sempre in boccio, tra ruote, casce (casse d’asse), e chiavi e cunei in legno profumato di tempere variopinte. È lo spettacolo che offre la bottega, una vera putia, di Franco Bertolino, ingombra di pitture naif tra foto della città che fu e i sorrisi delle nipotine. «Più che un mestiere, la mia è una passione, anzi, è la mia vita. Sono nato in mezzo ai carretti, ci sono cresciuto, ci sono diventato uomo, padre e nonno. Adesso però non è più come prima, tutto sta finen-

Behind Palermo Cathedral, with the Arab-Norman embroideries of the apses serving as a backdrop, among colours, wood and brushes there works the last Palermitan wheelwright, Franco Bertolino, the son of Giuseppe, also a wheelwright like his grandfather, following a genealogical tree that has as its leitmotif the noblest secret of the Sicilian art par excellence: the painting of the Sicilian cart. In the heart of the city, in that Piazzetta Sett’Angeli on which there look out saints and cassocks, with static ferocity there fight the paladins of France; hopes are kindled in front of the faces of the Santuzza; there

interweave flowers always in bloom, among wheels, casce (axle boxes), and crowns and wedges in wood scented with multicoloured temperas. This is the show that is afforded by the shop, a true putia (workshop), of Franco Bertolino, cluttered with naïf paintings among photos of the city that was and his granddaughters’ smiles. “More than a job, mine is a passion, or rather it is my life. I was born amid carts, I grew up there, I became a man, father and grandfather there. Now however it is not like before, everything is coming to an end... rather, when I go, the tradition will

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TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES

Sedie e divanetto con i colori dei carretti > Chairs and bench with the colours of the carts

do... anzi, finendo io, finisce la tradizione». Queste di “mastro” Franco sono parole che corrono veloci nel suo sguardo, azzurro d’occhi e triste di animo, parole che guardano verso una foto in bianco e nero, di quando ancora le palme del Teatro Massimo non erano alte e a mangiare la granita di limone ci si incontrava Peppino Celano, da mastro Franco, come da tutti, riconosciuto come indimenticabile, grande maestro. «Peppino Celano era un artista, incantava grandi e picciriddi solo con una cassetta di legno e un bastone a fargli da spada. Ci faceva il cunto, come poi ha imparato anche Franco Franchi... io c’ho il film, lo volete vedere?». Segno dei tempi che cambiano, tra una tavola che ritrae il duello di Orlando e un quadro di Santa Rosalia, ecco un televisore megaschermo, con lettore dvd e vhs. Muovendosi con maestria anche tra i pulsanti dei telecomandi, ecco che sullo schermo appaiono Franco Franchi e Ciccio Ingrassia impegnati in un trascinante cunto di Franchi a favore di un Ingrassia unico spettatore. Un sorriso dal retrogusto amaro appare sul viso di Franco Bertolino. «Ora queste cose non si vedono più, vivono solo grazie all’amore dei turisti, che si divertono come i bambini. Ai palermitani pure ci piacerebbe, ma non 60

come to an end.” These words of “master” Franco are ones that race fast in the look of his blue eyes and his sad mind, words that go towards a black and white photo, of when the palm trees of the Teatro Massimo were not tall and eating lemon granitas you met Peppino Celano, recognized by “master” Franco, as by everybody, to be an unforgettable, great teacher. “Peppino Celano was an artist, he enchanted adults and picciriddi just with a wooden box and a stick as a sword. He told us a story, a cunto, as Franco Franchi also later learnt to do... I’ve got the film, do you want to see it?” A sign of the changing times, amid a painting on wood of the duel of Orlando and a picture of Santa Rosalia, here is a television with a gigantic screen, with a DVD and VHS player. As he moves skilfully among the buttons of the remote controls, on the screen there appears Franco Franchi and Ciccio Ingrassia busy in an engaging cunto by Franchi for an Ingrassia that is merely a spectator. A smile with a bitter aftertaste appears on the face of Franco Bertolino. “These things now are not seen any more, they only live thanks to the love of tourists, who enjoy themselves like children. Palermitans would like it too, but they don’t know it, because they don’t know this art. It is above all tourists that come to the shop -


TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES

lo sanno, perché non la conoscono quest’arte. In bottega vengono soprattutto turisti - e da tutto il mondo - per vedermi lavorare, anche se di carretti non ne faccio quasi più. La richiesta è quella che viene dai collezionisti, che magari hanno una ruota da riparare, una cascia da aggiustare. Solo ogni tanto mi viene chiesto di costruire un carretto, e allora io comincio, e mi diverto, come quando ero picciriddu». In effetti, è dall’età di 14 anni che mastro Franco lavora ai carretti siciliani, aiutando il padre che dipingeva, sotto lo sguardo attento del nonno, esperto nei rabischi, le parti in ferro. «A farmi capire che tutto sta finendo non è tanto il fatto che i palermitani non vengono più, quanto il fatto di non essere stato inserito nel Registro dei Beni Immateriali voluto dalla Regione Siciliana proprio per mantenere in vita queste arti oggi estinzione. Perché è successo non lo so, forse se ne sono dimenticati... Però è bello vedere che i giovani degli Istituti d’Arte, delle Facoltà artistiche vengono a trovarmi, mi chiedono di insegnarci la pittura, i colori... Sono picciotti bravi, loro non si dimenticano che sono siciliani». Chiunque entri nella bottega di mastro Franco entra in una piega dell’anima siciliana, che si trovi davanti al più classico dei carretti o che sorrida davanti alla Vespa dipinta. E l’anima, si sa, è in concetto astratto, che non si vede e non si tocca, e così a volte si finisce per dimenticarsene. (testo: ciro frisco, emilia gatti > foto: ciro frisco)

and from all over the world - to see me working, although I hardly do any carts anymore. The demand comes from collectors, who possibly have a wheel to mend, a cascia to repair. Just from time to time I am asked to build a cart, and then I start, and I have a good time, as when I was a picciriddu.” In effect, it is since he was 14 that Franco has worked on Sicilian carts, helping his father, who, under the careful gaze of his grandfather, experienced in rabischi, painted the parts in iron. “What makes me realise that everything is coming to an end is not so much the fact that the people of Palermo don’t come anymore, as the fact of not having been inserted in the Register of the Immaterial Patrimony created by the Sicilian Region precisely to keep alive these dying arts. Why this happened I don’t know, perhaps they forgot... But it is beautiful to see that the young people of the art institutes, of the artistic faculties come to see me, they ask me to teach them the painting, the colours... They are good picciotti, they don’t forget that they are Sicilian.” Anyone entering the shop of “master” Franco enters a fold of the Sicilian soul, whether you find it in front of the most classical of carts or smile in front of the painted Wasp. And the soul, we know, is in abstract concept, that is not seen and is not touched, and so at times we end up forgetting about it. (text: ciro frisco, emilia gatti > photos: ciro frisco)

Mastro Franco all’opera e un ritratto di Santa Rosalia > Franco at work and a portrait of St. Rosalia

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I Consigli di Sikania > Sikania advices

la Sicilia vien viaggiando an appetite for Sicily comes by travelling

> week end > dove dormire > dove mangiare > il ristorante > l’albergo > week end > where to sleep > where to eat > the restaurant > the hotel


WEEK END>

> San Vito Lo Capo (TP)

13-15/06 La festa di San Vito The feast of St. Vito

ph. dottorpeni

Informazioni> Information: Ufficio Informazioni Turistiche > Tourist Information Office tel. 0923 974300 Dove dormire e mangiare> Where to sleep and eat Locanda Pocho, Località Isulidda, Makari San Vito Lo Capo tel. 0923.972525; doppia BB da > double BB from 110 €

La festa in onore del santo patrono, a San Vito Lo Capo, coinvolge sia la terra che il mare: la celebrazione, infatti, che dura tre giorni (quest’anno dal 13 al 15 giugno) prevede sia le ormai “tradizionali” mostre di prodotti tipici (che in questo borgo marinaro sono veramente tanti e variati, dalle salse a base di pesce ai tegami in terracotta per la cottura del couscous, la pietanza più caratteristica del luogo) che una pittoresca processione a mare che rievoca, alla luce di razzi e torce, l’arrivo nel piccolo paese siciliano di San Vito, insieme con i suoi precettori Modesto e Crescenzia. Né mancano i coloratissimi fuochi d’artificio, a chiudere l’ultima sera. La festa offre l’occasione per visitare San Vito (da vedere la chiesa - fortino intorno alla quale si è sviluppato l’abitato) e soprattutto per godersi l’inizio dell’estate siciliana da una splendida spiaggia, una delle più belle della costa settentrionale dell’Isola, ideale soprattutto per le famiglie con bambini perché sabbiosa e facilmente accessibile.

The feast in honour of the patron saint at San Vito Lo Capo involves both the land and the sea: the celebration, which lasts three days (this year from 13 to 15 June) contemplates both the now “traditional” exhibitions of typical products (which in this seaside village are really numerous and varied, from sauces based on fish to terracotta pans for cooking couscous, the characteristic dish of the place) and a picturesque sea procession that lit by rockets and torches evokes the arrival in the small Sicilian village of San Vito, together with his preceptors Modesto and Crescenzia. There are also very colourful fireworks to end off the last evening. The feast affords a chance to visit San Vito (a must is the church-fort around which the village developed) and above all to enjoy the beginning of the Sicilian summer on a splendid beach, one of the most beautiful on the north coast of the island, ideal above all for families with children because they are sandy and easily accessible.

Come arrivare > How to get there Dall’autostrada A29 Palermo - Mazara del Vallo, uscita Castellammare del Golfo; proseguire sulla SS 113 > From the A29 Palermo-Mazara del Vallo motorway, Castellammare del Golfo exit; continue on SS 113 64


WEEK END>

> Taormina (ME)

21-22/06 Il cinema a Taormina Cinema at Taormina L’appuntamento annuale col Film Festival di Taormina, una delle rassegne cinematografiche più attese e interessanti dell’estate, ci porta in questo terzo fine settimana di giugno nella bella capitale del turismo siciliano. Per vedere i film, in concorso e non, che verranno proiettati ogni sera nello bellissimo spazio del teatro greco, ma anche per immergersi in una nuova, splendida estate. Durante il giorno, infatti, l’antica città offre una quantità di spunti per passare il tempo: lo shopping, ad esempio, con le prestigiose firme e le botteghe d’artigianato che si allineano sul centrale Corso Umberto; i bagni di mare e di sole, ma anche la visita ai monumenti. Oltre al teatro e ad altri avanzi della città più antica, si visitano bei palazzi e chiese, quali il Palazzo Corvaja, che in alcuni suoi locali ospita un Museo Siciliano di Arte e Tradizioni Popolari, con sculture e ceramiche, pezzi di carretto siciliano, cartelloni dell’Opera dei Pupi ecc., la basilica di San Nicolò e le Naumachie di epoca romana.

The annual Taormina Film Festival, one of the most popular and interesting cinema festivals in the summer, takes us in this third weekend of June to the beautiful capital of Sicilian tourism. To see the films, whether competing or not, that every evening will be shown at the beautiful Greek theatre, but also to immerse oneself in a new, splendid summer. During the day, the ancient city affords may different ways to spend time: shopping, for instance, with the prestigious makes and the craft shops along the central Course Umberto; sea and sun bathing but also visits to the monuments. Besides the theatre and other vestiges of the most ancient city, you can visit beautiful palazzos and churches, like Palazzo Corvaja, which houses a Sicilian Museum of Art and Folk Traditions in some rooms, with sculptures and ceramics, pieces of Sicilian carts, posters of the puppet theatre, etc., the basilica of St. Nicolò and the Naumachias from the Roman epoch.

Informazioni> Information: www.taorminafilmfest.it Dove dormire> Where to sleep Hotel Isabella corso Umberto, 58 Taormina tel. 0942 23153 doppia BB da > double BB from 152 € Dove mangiare> Where to eat Casa Grugno, via santa Maria de’ Greci, Taormina tel. 0942 21208 chiuso domenica sera e lunedì (non in estate) da > closed on Sunday evening and Monday (not in summer) from 60 €

Come arrivare > How to get there Dall’autostrada Messina Catania, uscita Taormina > Messina-Catania motorway, Taormina exit 65


Dove dormire Where to sleep

Palermo & Provincia

Caltanissetta & Provincia

ASTORIA PALACE HOTEL **** Palermo - via Montepellegrino, 62 091 6280140 - fax 091 6371227 da 178 €

SAN MICHELE **** Caltanissetta - via Fasci Siciliani 0934 553750; da 120 €

HOTEL UCCIARDHOME **** Palermo - via Enrico Albanese, 34-36; 848 836766; da 160 €

A GRITURISMO PALLADIO Riesi - contrada Palladio, 0934 921305; 67 €

HOTEL CRYSTAL PALACE *** Palermo - via Roma 477/a; 091 6112580, da 130 € IL MEZZANINO DEL GATTOPARDO Palermo - via Alloro, 145; 333 4771703; da 110 €

Catania & Provincia LA VECCHIA PALMA *** Catania - via Etnea, 668 095 432025; da 100 €

ALBERI DEL PARADISO **** Cefalù - via dei Mulini, 18, 0921 423900; da 96 € (camera con finestra)

VILLA PARADISO DELL’ETNA **** S. Giovanni la Punta - via per Viagrande, 37 095 7512409; da 260 €

Agrigento & Provincia DIOSCURI BAY PALACE **** Agrigento - lungomare Falcone e Borsellino, 1 0922 406111; 170 € standard - 200 € deluxe HOTEL KAOS Villaggio Pirandello 0922 598622; da 130 € B&B LOCANDA DEL MORO Sciacca - via Liguori, 44, 0925 86756; 80 € AGRITURISMO CASALICCHIO Cammarata - contrada Casalicchio, 0922 908144; da 110 €

B&B RESIDENCE DELLE STELLE Caltanissetta - via San Giuliano, 27 0934 581819; 120 €

I prezzi si intendono per doppia BB VILLA GUSSIO NICOLETTI Leonforte - c.da Rossi, SS 121 km 94,750 0935 903268; 110/256 €

B&B TALIA Modica - via Exaudinos, 9, 0932 752075; da 120 €

BAGLIO SAN PIETRO Nicosia - località San Pietro, 0935 640529; 76 €

B&B LA CASA DI MONTALBANO Via A. Moro, 44, loc. Punta Secca, Santa Croce Camerina 0932 655566; da 64 € (min. 2 notti)

Messina & Provincia EUROPA PALACE HOTEL **** Messina - loc. Pistunina, SS 114 km 5+470 090 621601; da 100 € VILLA MIRAGLIA ** Cesarò - loc. Portella Miraglia SS 289 095 7732133; HB 100 € VILLA DUCALE **** Taormina - via Leonardo da Vinci, 60; 0942 28153; da 130 € D’ORANGE ALCANTARA *** Francavilla di Sicilia - via dei Mulini, 14/16 0942 981374; da 80 €

Siracusa & Provincia HOTEL ROMA **** Siracusa - via Minerva, 10, 0931 465626, da 200 € HOTEL MEDITERRANEO *** Siracusa - via Tripoli, 40, 0931 445047; da 75 € B&B AL TEATRO Siracusa - via del teatro, 15, 0931 64674; da 50 € AGRITURISMO CASA DELLO SCIROCCO Carlentini - c.da Piscitello; 095 447709 - 338 1720112; da 38 €

B&B SOTTO IL VULCANO Nicolosi - via Monpilieri, traversa V, s.n. 095 914851; da 57 €

RESIDENCE VILLA FIORENTINO Lipari - via G. Franza, 9 090 9812136; appartamento da 60 €

B&B I RUSTICI Trecastagni - via Archimede, 2, 095 7809956; da 30/35 €

Ragusa & Provincia

Enna & Provincia

HOTEL VILLA CARLOTTA **** Ragusa - via Ungaretti, 0932 604140;120 €

GRANDE ALBERGO SICILIA *** Enna - piazza N. Colajanni, 7; 0935 500850; 91/120 €

HOTEL PALAZZO DEGLI ARCHI Ragusa Ibla - corso Don Minzoni, 6 0932 686021; da 90 €

B&B TRA CIELO E SABBIA San Vito Lo Capo - via del Secco, 44 +39 0923 972638 cell. +39 335 7488954; da 35 € www.tracieloesabbia.it

SELENE *** Piazza Armerina - via G.le Gaeta, 30/32 0935 683412; da 70 €

CAMBIOCAVALLO C.da Zimmardo - Pozzallo 0932 779118; da 110 €

KEMPINSKI GIARDINO DI COSTANZA *****L Mazara del Vallo - via Salemi km 7+100; 0923 907763; 339 €

Trapani & Provincia TORRI PEPOLI *** Erice - viale Conte Pepoli, 333 3010504; da 200 €

ASTORIA PALACE HOTEL, PALERMO. L’organizzazione di congressi perfetti

Il vostro prossimo congresso, sarà perfetto

via Montepellegrino, 62 - 90142 Palermo - +39 091 6280140 - fax + 39 091 6371227


WEEK END>

> Palazzolo Acreide (SR)

27-29/06 La coloratissima festa di San Paolo The colourful feast of St. Paul I festeggiamenti che i palazzolesi tributano a San Paolo durano tre giorni (dal 27), culminando nel corso del terzo quando, alle 13, viene portata fuori dalla chiesa la statua del santo, accolta dalle campane festanti, sparo di mortaretti e lancio di nzareddi (nastri di carta colorata). Il simulacro parte dalla chiesa e percorre, portato a spalla dai devoti, tutto il centro storico. Durante il tragitto, si ferma più volte per consentire ai fedeli di “offrire” al santo i bambini: i piccoli, nudi, vengono sollevati e appoggiati alla statua, con un chiaro gesto apotropaico. Una seconda processione si svolge di sera e fino a tarda notte e la festa si conclude con l’esibizione di noti cantanti e fuochi d’artificio. Oltre alla Chiesa di San Paolo, “cuore” della festa, da vedere i bei palazzi barocchi (grazie ai quali la cittadina è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO), l’interessante area archeologica di Akrai e un museo etnoantropologico intitolato all’etnologo Paolo Uccello.

The celebrations that Palazzolo people organise for St. Paul last three days (from 27 June), culminating on the third one when, at 1 pm, the statue of the saint is brought out of the church, welcomed by rejoicing bells, shots of firecrackers and throwing of nzareddi (ribbons of coloured paper). The simulacrum starts from the church and, carried by devotees on their shoulders, goes all through the historic area. On the way, it stops several times to allow believers “to offer” children to the saint: the little ones, naked, are lifted up and leant on the statue, with a clear apotropaic gesture. A second procession is held in the evening and late at night the feast ends with a performance by well-known singers and fireworks. In addition to the San Paolo church, the “heart” of the feast, one should see the beautiful Baroque buildings (thanks to which the town has been made World Heritage by UNESCO), the interesting Akrai archaeological area and an ethno-anthropological museum named after the ethnologist Paolo Uccello.

Informazioni> Information: Ufficio Turistico > Tourist Office tel. 0931 871411 Dove dormire> Where to sleep B&B Anapama, contrada Fiumara Palazzolo Acreide tel. 331 7862218 doppia BB da > double BB from 90 € Dove mangiare> Where to eat Fattoria Giannavì, c.da Giannavì, SP 23, Palazzolo Acreide tel. 0931 881776 menù fisso > set menu 20 €

Come arrivare > How to get there Da Siracusa, percorrere la statale 287 Mare Monti > From Syracuse, go along state highway SS 287, the Sea and Mountain road 67


Dove mangiare Where to eat

Palermo & Provincia CUCINA PAPOFF Palermo - via I. La Lumia, 32 091 586460, chiuso sabato a pranzo e domenica, 35 € SHAKESPEARE & COMPANY Palermo - Salita Artale, 5, 091 7495205, chiuso mercoledì, 40/45 € PIZZERIA LE PERGAMENE Palermo - piazza Marina, 48/49, 091 6166142; 20 € AL DESCO Palermo - via Judica, 23; 091 6090587, aperto solo a cena, chiuso domenica, 40 € FARO VERDE DA BENITO S. Flavia - largo San Nicolicchia, 14, Porticello 091 957977 chiuso martedì, 40 € IL BAVAGLINO Terrasini - lungomare Praiola, 2; 091 8681284, chiuso martedì, 18 €

Agrigento & Provincia

OSTERIA CACCIATORE Castrofilippo - c.da Torre, 0922 829824, chiuso mercoledì, 22 €

LA SCALA Caltagirone - scala S. M. del Monte, 8 0933 57781, chiuso mercoledì, 20 €

LA MADIA Licata - via F. Re Capriata, 22; 0922 771443, chiuso martedì e domenica sera in inverno, menù degustazione 40 €

IL GIARDINO DI BACCO San Giovanni La Punta - via Piave, 3 095 7512727, chiuso lunedì, a pranzo da martedì a sabato, gennaio, 35 €

VECCHIO FIENILE Scicli - loc. Playa Grande, SP 18 km. 4, 0932 930377, chiuso mercoledì, 30 €

Enna & Provincia

Siracusa & Provincia

ARISTON Enna - via Roma, 353, 0935 26038, chiuso domenica, prezzo medio 25 €

TAVERNETTA DEL PAPIRO Siracusa - via Tripoli, 6, 0931 461066, chiuso domenica e in agosto, 25/30 €

LA BRACE Calascibetta - SS. 290 km 46, 0935 34699, chiuso lunedì e agosto, 25 €

TAVERNA LA CIALOMA Pachino - piazza Regina Margherita, 23 0931 841772, chiuso martedì, 25 €

Messina & Provincia

MAURIZIO Porto Palo di Capo Passero - via Tagliamento, 22 0931 842644, chiuso martedì (mai in estate), ferie da fine ottobre a fine novembre; 30 €

ACQUARIUS S. S. di Quisquina - via L. Attardi, 62, 0922 982432, chiuso mercoledì, prezzo medio 25 €

Caltanissetta & Provincia VICOLO DUOMO Caltanissetta - vicolo Duomo, 5 0934 582331, chiuso domenica e lunedì a pranzo, 22/25 € L’ANGOLODIVINO Caltanissetta - via Di Cataldo, 0934 542983, chiuso lunedì e domenica sera, 25 € CASANOVA Gela - via Venezia, 89 0933 918580, chiuso domenica, lunedì a cena e dal 15 al 31 agosto, 30 €

LEON D’ORO Agrigento - viale Emporium, 102; 0922 414400, chiuso lunedì, 40 €

VILLA ROSANGELO Mazzarino - contrada Pileri, 0934 381437, chiuso lunedì, 20 €

VITTORIO Menfi - via Friuli Venezia Giulia, 9, loc. Porto Palo, 0925 78381 chiuso lunedì sera, 30 €

Catania & Provincia L’AMBASCIATA DEL MARE Catania - piazza Duomo, 6, 095 341003; chiuso lunedì, 25 € OSTERIA ANTICA MARINA Catania - via Pardo, 29 095 348197; chiuso mercoledì, 30 €

Ristorante

REGINE Via Trapani, 4/a Palermo 091 58 65 66

DUE SORELLE Messina - piazza Municipio, 4; 090 44720, chiuso lunedì e in agosto, 25 € DON SANTO (TRATTORIA TIPICA) Floresta - c.da Favoscuro, 0941 662030; chiuso lunedì tranne luglio ed agosto; 20 € www.donsanto.it VILLA LA ROSA Filicudi (I. Eolie - ME) - via Rosa, 24, 090 9889965, prezzo medio 25 € vini esclusi; info@villalarosa.it www.villalarosa.it LA MACINA San Marco d’Alunzio - via Aluntina, 48 0941 797848, chiuso martedì, 25 €

IL CARATO Catania - via V. Emanuele II, 81 095 7159247, 35 €, menù degustazione 52 €, vegetariano 26 €

COVO DEL PIRATA Milazzo - lungomare Garibaldi (p.le Marullo) 090 9284437, chiuso mercoledì, 35 €

LA GROTTA Acireale - via Scalo Grande, 46, loc. Santa Maria La Scala, 095 7648153, chiuso martedì e due settimane in inverno, 35 €

Ragusa & Provincia

GALATEA Acitrezza - via Livorno, 146, 095 277913; chiuso lunedì e due settimane a novembre, 40 € ‘U TRAPPITU Militello Val di Catania - via Principe Branciforti, 125; 095 811447, chiuso lunedì, aperto a pranzo solo su prenotazione, 15 €

SERAFINO DAL 1953 Marina di Ragusa - lungomare A. Doria 0932 239522, aperto dal sabato di Pasqua al 30 novembre, 30 €

IL BAROCCO Palazzolo Acreide - via Duca d’Aosta, 27 0931 883266; chiuso martedì, 18 €

TRATTORIA DEL CROCIFISSO DA BAGLIERI Noto - via Principe Umberto, 48, 0931 571 151 chiuso mercoledì, 20 € Trapani & Provincia CANTINA SICILIANA Trapani - via Giudecca, 36 0923 28673, chiuso periodo natalizio, 30 € TAVERNA PARADISO Trapani - lungomare Dante Alighieri, 22 0923 22303; chiuso domenica, 30 €

DUOMO Ragusa - via Capitano Bocchieri, 31 0932 651265, chiuso lunedì e domenica sera, 60 €

LA PINETA DI ANGELO Castelvetrano - via Punta Cantone, località Marinella di Selinunte 0924 46820; sempre aperto (eccetto festivi), 30 €

LE MAGNOLIE Modica - via Gianforma, 179, loc. Frigintini 0932 908136, chiuso martedì, 25 €

EL PESCADOR DA PASQUALE Favignana - p.zza Europa, 38 0923 921035, chiuso mercoledì a pranzo (solo in inverno), 25/30 €

CUCINA E VINO Ragusa Ibla - via Orfanotrofio, 91 0932 686447, chiuso martedì, 20 €

PESCATORE Mazara del Vallo - via Castelvetrano, 191 0923 947580 chiuso lunedì, 35 €


WEEK END>

> Piano Battaglia (PA)

04-06/07 Astronomia che passione A passion for astronomy Torna anche quest’anno, nel primo fine settimana di luglio, lo Star Party, l’appuntamento con le stelle organizzato dall’associazione Astrofili Siciliani, sulla scorta di analoghi raduni che si svolgono da anni in tutto il mondo. La manifestazione, all’edizione numero VIII, riscuote un successo crescente, attirando non solo chi già da tempo coltiva l’interesse per l’astronomia, ma anche una quantità di curiosi e neofiti che ne approfittano per un primo approccio con la volta celeste. Nei tre giorni si susseguono incontri e osservazioni e sulle Madonie, non disturbati dalle fonti luminose delle città, è possibile vedere una quantità incredibile di corpi celesti - e viene organizzato pure un mercatino dell’usato. Durante il giorno si potrà anche passeggiare nei boschi che circondano l’ampia conca di Piano Battaglia, andare alla scoperta dei borghi che costellano le montagne - a cominciare dalle graziose Petralie, Sottana e Soprana, ma anche Castelbuono, Polizzi Generosa, Gangi e Geraci.

This year too, during the first weekend in July, the Star Party, the appointment with the stars organized by the association Astrofili Siciliani, will be taking place. This is just like similar rallies that have been being taken place all over the world for years. The event, taking place for the eighth time, is proving increasingly successful, attracting not only people who have long cultivated an interest in astronomy, but also a large quantity of curious people and neophytes that take advantage of the occasion for a first approach to the heavenly vault. For three days there will be meetings and observations - and in the Madonie, not disturbed by the light sources of the towns, it is possible to see an unbelievable quantity of celestial bodies; there will also be a second-hand market. During the day you can also walk in the woods that surround the big basin of Piano Battaglia, setting out to discover the little villages dotted around in the mountains - starting from the attractive Petralies, Sottana and Soprano, but also Castelbuono, Polizzi Generosa, Gangi and Geraci.

Informazioni> Information: tel. 328 1327876 Dove dormire> Where to sleep Masseria San Giovanni Sgadari, Petralia Soprana tel. 0921 687190 BB per due persone da > BB for two people from 120 € Dove mangiare> Where to eat Ristorante Hotel Pomieri Contrada Pomieri Piano Battaglia Petralia Sottana tel. 0921 649998

Come arrivare > How to get there Autostrada Palermo - Catania, uscita Tremonzelli, Statale 120 per le Petralie, da qui seguire le indicazioni per Piano Battaglia > Palermo-Catania motorway, Tremonzelli exit, state highway SS 120 for the Petralias, then follow the signs for Piano Battaglia 69


BUON APPETITO>ENJOY YOUR MEAL

I Consigli di Sikania a cura di > Sikania advices by

Tocco d’Oro > Comiso (RG) Una giovane coppia di coniugi, lui cuoco, lei pasticcera, e un sogno in comune: un ristorante tutto nuovo, dove poter proporre la cucina siciliana in una veste rinnovata, più leggera ed elegante, senza rinunciare al gusto. Così è nato il Tocco d’Oro, ristorante che pure nell’aspetto esteriore coniuga quel che abbiamo scritto finora: in un vecchio frantoio ottocentesco, infatti, del quale è stato mantenuto e restaurato uno spettacolare arco in pietra, è un locale moderno, bianco e crema, con grandi finestre, legno e vetro ad accogliere, su due livelli, gli ospiti.

Questi ultimi trovano in sala la signora Barbara che, quando non è impegnata nella sperimentazione di dolci sempre nuovi, guida con sicurezza e cortesia attraverso la proposta di piatti che il marito, con l’assistenza di un giovanissimo staff, prepara nella grande cucina a vista, subito a sinistra dell’ingresso. Anche in sala il servizio è affidato a camerieri poco più che ventenni, scelti con severità fra le migliori leve dell’istituto alberghiero. Ma veniamo ai piatti: alle panelline di ceci, fritte ad opera d’arte, e alle bruschette si affianca una fan-

Tocco d’Oro > corso Vittorio Emanuele, 1, Comiso; tel. 0932 968211; chiuso lunedì; menù degustazione 25 €, a la carte 35 € > closed on Mondays; set menù 25 €, à la carte 35 € A young married couple, he a cook, she a pastry cook, and a dream in common: a wholly new restaurant, in which to offer Sicilian cuisine in a renewed, lighter and more elegant guise without foregoing taste. So Tocco d’Oro was born, a restaurant that even in the external look blends everything that we have said till now: in an old nineteenth-century press, from which a spectacular stone arch has been preserved and restored, there is a modern restaurant, white and cream, with big windows, wood and glass to welcome the guests, on two levels. In the restaurant the latter find Signora Barbara, 70

who, when she is not busy in trying out desserts that are always new, confidently and courteously guides people through the offer of dishes that her husband, with the assistance of very young staff, prepares in the big see-through kitchen, immediately to the left of the entrance. Table service too is entrusted to staff who are a little over twenty years old, chosen with severity among the best former students of the school for future hotel workers. But let’s talk about the dishes: alongside little panelle made with chickpea seeds, perfectly fried, and bruschetta, there is a fanciful array of seafood


www.cronachedigusto.it

la ricetta dello chef the chef’s recipe Palombo capperi e olive Ingredienti per 4 persone 600 g di palombo pulito 1 spicchio d’aglio 300 g di salsa di pomodoro 80 g di olive nere 30 g di capperi sale, peperoncino q.b. 20 foglioline di mentuccia 150 cl di olio extravergine d’oliva 200 cl di vino bianco 200 cl di fumetto di pesce

tasia di antipasti di mare, saporita ma delicata, da accompagnare con squisito pane locale. Poi spaghetti con i ricci di mare, e un pesce spada freschissimo, profumato di pistacchi e arance. Per finire con un mirabile piatto di dolci, un boccone o due per ciascuno, per essere sicuri di non perdersi niente, visto che la scelta fra spuma di cioccolato, mousse di mandarino, scavazzé e tanti altri, è praticamente impossibile. (maria cristina castellucci) starters, tasty but delicate, to be accompanied with delicious local bread. Then spaghetti with sea urchins and very fresh sword fish, aromatised with pistachios and oranges. To end there is a wonderful selection of desserts, a mouthful or two of each, to be sure of not missing anything, considering that the choice between chocolate mousse, mandarin orange mousse, scavazzé and so many others is practically impossible. (maria cristina castellucci)

Tagliare a rondelle il palombo già pulito e spellato. Far dorare uno spicchio d’aglio in olio extravergine d’oliva. Aggiungere le rondelle di palombo, far dorare da entrambi i lati, togliere l’aglio e sfumare con vino bianco. Aggiungere i capperi, le olive e la salsa di pomodoro. Diluire con 200 cl di fumetto di pesce e cuocere per 7 minuti. Successivamente aggiustare con sale, peperoncino e mentuccia q.b. Servire ben caldo con fette di pane tostato e foglioline di mentuccia.

Smooth dogfish capers and olives Ingredients for 4 people 600 g of cleaned smooth dogfish; 1 segment of garlic; 300 g of tomato sauce; 80 g of black olives; 30 g of capers; salt, chilli peppers to taste; 20 mint leaves; 50 cl of extra virgin olive oil; 200 cl white wine; 200 cl of fish sauce Cut the previously cleaned and skinned dogfish. Brown a clove of garlic in extra virgin olive oil. Add the pieces of dogfish, brown on both sides, to remove the garlic and pour in the white wine. Add the capers, the olives and the tomato sauce. To dilute with 200 cl of fish sauce and cook for 7 minutes. Then put in salt, chilli pepper and mint as required. Serve very hot with slices of toast and little mint leaves.

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OSPITALITÀ>HOSPITALITY

I Consigli di Sikania > Sikania advices

Capofaro Malvasia & Resort > Salina (ME) Prendete una vigna, rigogliosa e in bellissima posizione, adagiata all’ombra di un basso rilievo in vista del mare, sulla costa settentrionale dell’isola di Salina. Metteteci sopra delle candide, eleganti costruzioni in tipico stile eoliano, con intorno bouganvillea, gerani, gelsomini, e avrete un’idea del Capofaro, splendido hotel della famiglia Tasca d’Almerita, fra i maggiori produttori di vino della Sicilia. La struttura nasce proprio dalla felice unione fra un’attività produttiva e l’ospitalità: da una parte la produzione di Malvasia, il liquore tradizionale

delle isole Eolie, dall’altra un cinque stelle di gran classe. Riservate casette disseminate nel verde e collegate da piccoli sentieri ospitano le 18 camere, ampie, arredate, decorate e illuminate con cura. Dai terrazzini, ombreggiati da canne sottili, si gode la vista sull’orizzonte marino. In un edificio a parte è stato realizzato uno spazio comune per gli ospiti, con comodi divani e poltrone, libri e riviste sempre a disposizione, solarium, mentre più in basso - il terreno digrada dolcemente verso il mare - si trovano il ristorante e la bella piscina. Per gli ospiti più spor-

Capofaro Malvasia & Resort > via Faro, 3, Malfa - Isola Salina; tel. 090 9844330; www.capofaro.it; doppia BB da 250 € > BB (double room) from 250 € Take a luxuriant vineyard in a very beautiful position, lying in the shade of a hillock looking out on the sea, on the north coast of the island of Salina. Add some elegant white constructions in the typical Aeolian style, with bougainvilleas, geraniums and jasmines around it, and you will have an idea of Capofaro, a splendid hotel of the Tasca d’Almerita family, who are among the biggest producers of wine in Sicily. The place has arisen precisely from the happy union between production activity and hospitality: on one side the production of Malvasia (malmsey), the 72

traditional liqueur of the Aeolian Islands, on the other a top-class five-star hotel. Reserved cottages scattered around in the greenery and connected by small paths contain the 18 big rooms, furnished, decorated and illuminated with care. From the small terraces, shaded by thin reeds, you enjoy a view of the marine horizon. In a separate building a communal space has been created for guests, with comfortable divans and armchairs, books and magazines always available, and a solarium, while further down - the ground softly slopes down towards the sea - there are the restaurant and the


tivi è a disposizione un campo di tennis, mentre per tutti c’è la possibilità di impigrirsi al sole sul prato fra gli alberi del giardino. Per il 2008, infine, c’è anche una novità per i golosi e gli amanti della buona tavola: i corsi di cucina tenuti dalla marchesa Anna Tasca Lanza, appassionata ricercatrice della gastronomia siciliana. La sua scuola, nata a Regaleali, il cuore dell’attività vinicola della famiglia, si sposterà per qualche settimana a Salina, per corsi settimanali (20-26 ottobre, 27 ottobre - 2 novembre, 3-9 novembre). Il programma prevede momenti teorici sulla storia degli ingredienti e momenti pratici, durante i quali i partecipanti realizzeranno e degusteranno le ricette previste nella lezione. Accanto alle lezioni di cucina sono previste visite ai musei di Lipari e di Salina, passeggiate botaniche, visite ad alcune aziende dell’isola. (maria cristina castellucci)

beautiful swimming pool. For sporting guests there is a tennis court, while for everyone it is possible to laze in the sun on the lawn among the trees in the garden. Finally, for 2008, there is also a novelty for gluttons and gourmets: cookery courses held by the marquise Anna Tasca Lanza, an impassioned researcher on Sicilian gastronomy. Her school, which came into being at Regaleali, the heart of the family wine production activity, will move for a few weeks to Salina for weekly courses (20-26 October, 27 October-2 November, 3-9 November). The programme contemplates theoretical phases on the history of the ingredients, and practical phases, during which participants will enact and taste the recipes taught in the lesson. Alongside the cookery lessons there will be visits to the Lipari and Salina museums, botany walks, and visits to some firms on the island. (maria cristina castellucci)

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quali con li, nelle a ic s s le mozioni stici e parole e i orali, stili n p io m z i te a u e ee sit sibilità d paziali zioni di id li limiti s all’impos ia a d c n o s io ro i s d iz lo a d te tra serata o" -tra no i tra se stess ccomuna , in una e rompo a o u h tt s , c li tu , a a ir te n Il g s e che ‘900. nerazio gine, qu "pensiero torie ge io e fine Sono pa tiva del lio tre s a di iniz a g n rr ia ta a il n n e ic v s a ic cietà no a una tecn della so e chiudo nzionali aprono e i v s n o c e i s co matism gli sche rompere le. ciati carneva ori Asso upi Edit P & ro na Sampog 12 € 6; pagg. 15


LO SCAFFALE DI SIKANIA >

In collaborazione con le case editrici, un appuntamento che propone pagine scelte da libri di recente pubblicazione.

Maria Catena Bennici

Una storia piccola piccola (commedia della follia umana)

a a Caten re: Mari matino, > l’auto m o S rra è nata a Bennici aese dell’entrote di i d tu un p s icendato , ha avv di Letteratura, o n ia il ic s ni quelli Diritto a agli inizi degli an lo o to d ti n l a a c d li b e pub na sillog sistam”. u ta n a v No “Ubi con litiche po cariche ative. o rt e p istr in Ha rico m e am suoi upa dei a. c c o i s c te n te e o li lm ib a b Attu della sua cactus e

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Una storia piccola piccola (commedia della follia umana) di Maria Catena Bennici

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L’AMAREZZA

hissàquantisaranno, pensò Giusetta, guardando le maschere di carnevale che quella sera sfilavano nella piazza grande di S°°°. Tutti gli abitanti del paese erano concentrati nel vasto spiazzale, vecchi bambini e giovani, uomini e donne che schiamazzavano e ridevano e cantavano, intonando: E, e l’amico Charly. E, e l’amico Charly, Charly Brown-. La ragazza scostò la tenda della finestra della sua camera per meglio guardare fuori. Le trombette dai pennacchi variopinti e le lingue di menelicche rosse verdi gialle squittivano continuamente, mentre i vestiti più strani più originali e più orribili sfilavano sotto i suoi neri occhi che apparivano più chiari in prossimità della luce arancione dei lampioni. Guardava i suoi coetanei e sapeva di non avere nulla in comune con loro, ma sapeva anche che, in quel momento, le avrebbe fatto bene trovarsi in loro compagnia in costume, e atteggiarsi e divertirsi con la stessa spontaneità e facilità con cui riuscivano a intessere rapporti tra loro, senza pensieri rancori e oscure ombre che in lei offuscavano la luminosità del suo pallido volto. Eppure, nonostante tale consapevolezza, resisteva imperterrita a guardare dall’esterno: anche se fosse riuscita a violentare la sua formazione culturale e le sue inibizioni, trasformandosi in un anonimo elemento di massa; anche se si fosse buttata nella convulsa masnada cantando l’inno del carnevale, sapeva che non sarebbe riuscita a far affogare il suo mondo fra i tanti mondi conosciutisi appena e uniti fra loro dall’occasione di una musica una festa e dei carri carnascialeschi. Si convinceva sempre più del suo stato di essere asociale e non riusciva a superarsi, a comportarsi diversamente. Nessuno glielo aveva insegnato. Quella sera Giusetta era amareggiata. Ancora una volta aveva vinto la legge del più forte. Sentiva che le ribolliva dentro tanta rabbia. Impotente per non riuscire a cambiare le regole del gioco. Privilegi. Favori. Ingiustizie camminare verso il giusto e il vero combattere per il vero, il giusto conquistare il giusto, il vero Tratteneva la tenda con la mano serrata in una morsa ma, nonostante il suo stato d’animo, non avrebbe permesso che un altro piccolo inconveniente di percorso la rendesse vulnerabile. Le doleva la testa come se qualcosa le frugasse le tempie. Un ronzio assordante e impetuoso, uno strusciare elettrizzante dei suoi riccioli, che indeboliva il cuoio capelluto fino a dolerle, le restituiva un’infantile e lugubre fantasia. Quand’era piccola sognava che dei vermi, simili a quelli che trovano dimora nelle mele bacate ma più lunghi e trasparenti, avessero preso il posto dei suoi capelli e quell’incubo la faceva balzare già dal letto con terrore misto allo schifo. Istintivamente provava a cercare riparo nella stanza da letto dei suoi genitori. Si appropinquava alla porta socchiusa silenziosamente, ma senza trovare il coraggio per entrare. E ogni volta sentiva la madre singhiozzare, e il padre ammonire: -Sei una stupida isterica. Se continui così uno di questi giorni me ne andrò sul serio!-. E la bambina correva di filato in camera sua a ficcarsi sotto le coperte, credendo che anche la madre avesse sognato i vermicelli e che, le parole minacciose del padre, sarebbero state rivolte anche a lei, se lui avesse saputo dell’identico suo sogno. Non voleva che lui se ne andasse.

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LO SCAFFALE DI SIKANIA >

IL TESORO Impetuose e insistenti le tornarono alla mente le parole del professore: -Non sai quanti dolori riserva la vita. Sei così giovane che non conosci i momenti di completo abbandono, in cui ogni cosa perde il suo reale senso, come pure la tua stessa vita...-. Si allontanò dalla finestra. Si sedette accanto allo scrittoio, l’unico ninnolo che era rimasto della nobile e ricca famiglia Bellavia-Romano. Il vecchio compagno Narbone parecchie volte le aveva raccontato che un tempo in quel mobile tutto intarsiato dovevano esserci state cose preziose. La gente mormorava che si trattasse d’ori e gioielli. Lui, il compagno Narbone, pensava che vi fossero custoditi centinaia di sacchetti colmi di marenghi, le monete che i contadini sognavano di trovare dentro qualche bummolo zappando la terra, e i muratori speravano nel loro rinvenimento abbattendo qualche tabbietta di vecchi e spessi muri d’antichi caseggiati. -Tu devi sapere che mia nonna ha allattato donna Leonora Romano. Credo che sia stata una tua diretta parente se la memoria non m’inganna, vero?-, le diceva tutte le volte che le raccontava la storia dello scrittoio, mentre protendeva il collo in avanti schiacciando sempre più il suo volto su quello della ragazza, e sgranando gli occhi che apparivano ancora più grandi dietro le lenti da astigmatico come se stessero per uscire fuori delle orbite, e serrando le mani ossute e lentigginose al pomello del suo bastone che avvicinava o allontanava da sé o ancora lo alzava a mo’ di minaccia se voleva che le sue parole fossero udite solamente dal suo interlocutore, o gli era indifferente che altri ascoltassero, o, ancora, se voleva far sentire indirettamente le sue accuse a terzi che non partecipavano alla discussione, con l’intenzione specifica di mortificare. Giusetta annuiva senza emettere suoni. Si vergognava delle sue origini che poco avevano a che fare con i compagni, soprattutto con i vecchi compagni che avevano conosciuto i potestà e i cui nomi erano indelebili nella loro memoria. Dimenticavano con estrema facilità le persone che avevano incontrato il giorno prima e le vicende che avevano vissuto, ma non avrebbero mai scordato la fame provata le umiliazioni subite le lotte per abbattere i latifondi i tanti morti ammazzati contro le illiberalità e le sperequazioni di trattamento. Non avrebbero mai dimenticato le rivolte fatte da loro e dai loro padri e legate tutte a delle date cariche e nomi di famiglie illustri che avevano dettato leggi a S°°°. -Dicevo, continuava dopo la mimica, che donna Leonora era cresciuta tra le cure di mia nonna. La volle portare con sé anche quando si trasferì dal paese al capoluogo, per essere educata nel collegio di Santa Maria del Giglio e volle ancora la sua presenza, un po’ perché l’aveva fatta nascere e allattata, un po’ per abitudine, un po’ perché aveva trovato in lei amore materno, pure quando andò in sposa a don Ciro Bellavia. Fu subito dopo il matrimonio che donna Leonora si guastò, che manifestò le sue fissazioni...-. Non permetteva ad alcuno di introdursi nelle sue stanze, solo la Mammanedda, così Leonora chiamava la nonna di Narbone, aveva libero accesso. Ma viavia e col passar degli anni le sue fisime si accentuarono a tal punto da non riconoscere più l’abnegazione con cui la Mammanedda l’aveva servita fino allora, sacrificando l’unità della sua famiglia e preferendo lei, con le sue paure e debolezze, ai figli nati dal suo grembo. Come tutte le mattine d’ogni sabato, la Mammanedda si prodigava a porre ordine nelle stanze della signora. Ogni angolo, il più nascosto, rappresentava con lei l’ordine e la pulizia. Solo dentro lo scrittoio, la vecchia non osava mettere mani, anche quando poteva approfittare delle chiavi lasciate distrattamente sul comodino. Una mattina di quei sabati di pulizia, donna Leonora uscita dal bagno trovò la Mammanedda intenta a spolverare le parti esterne del mobile sacro. Leonora non ci vide più. -Sembrava un’ossessa-, le recitava il vecchio compagno Narbone. I capelli arruffati le scendevano sulle spalle scoperte disordinatamente. A fatica si reggeva in piedi: con una mano sosteneva il suo corpo minuto all’uscio dello stanzino e, con l’altra, teneva una massiccia spazzola di fili metallici. A denti stretti aveva incominciato ad urlare: “Ladra. Vattene vecchia ladra. Non puoi fidarti neppure di tua madre!”, e con un gesto convulso aveva alzato la spazzola a mo’ di minaccia. -Mia nonna ci raccontava che non sembrava più lei. “Trasfigurata era!”, ci diceva con lacrime copiose, mimandoci un volto scavato, bianco come il latte, e occhiaie violacee, come il lutto. “No, no!, la carusa non era più lei. Aveva la morte negli occhi e, se avesse potuto, m’avrebbe ammazzata anche”-, riferiva Narbone. 77


Una storia piccola piccola (commedia della follia umana) di Maria Catena Bennici

La Mammanedda era rimasta ferma, s’era imposta di non parlare, di non confutare le accuse mossole ingiustamente. Solo quando s’accorse che donna Leonora sarebbe stata capace di commettere l’insano gesto, avvicinandosi sempre più a lei e continuandola a minacciare e a proferire “Ladra, anche tu vuoi rubarmele. Sei una meschina ladra come tutti gli altri. Fuori di casa mia!”, con gli occhi che le uscivano dalle orbite, solo allora la vecchia nutrice era corsa via, lontano dalla sua bambina, senza fare più ritorno in quella casa. Neppure quando, poco tempo dopo, Leonora se n’era uscita con i piedi in avanti. Giusetta non amava sentir parlare della storia della sua famiglia e non le premeva chiarire che Leonora non ebbe eredi e che lei, Giusetta, discendeva dalla seconda moglie del Bellavia, a sua volta sorella di Leonora. Non osava neppure parlare del ricco tesoro che la povera sventurata custodiva nell’antico e prezioso mobile.

La notte del ventiquattro dicembre millenovecento, don Ciro Bellavia aveva provato, da dietro la porta sprangata delle stanze di donna Leonora, a dissuaderla dal dormire in camere separate. Erano trascorsi sei anni dalla loro prima notte di nozze. Notte travagliata per lui. Notte peccaminosa per lei. “Gesù non vuole!”, l’aveva supplicato, mentre le rovistava con violenza il suo corpo minuto. “Gesù non vuole”, era l’ammonizione che le suore facevano all’educanda contro le abitudini viziose. Il venticinque dicembre di quel lontano inizio secolo era stato ritrovato il cadavere di donna Leonora accasciato sullo scrittoio, col polso destro insanguinato e appoggiato su dei fogli di carta su cui l’insana ragazza era solita ricopiare, col rosso delle sue vene, il Libro della Vita Beato colui che legge E beati coloro che ascoltano Le parole di questa profezia. Era mancina.

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LO SCAFFALE DI SIKANIA

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LA SCRITTURA Giusetta voleva scrivere. Dacché ricordava, aveva sognato fin da piccola fare la scrittrice. All’inizio aveva incominciato a farlo per passione, ad imitazione della bravura di Kipling, per le bellissime pagine de Il principe felice- per le quali aveva pianto-, per le storie fantastiche raccontate da Sherazad. Aveva imparato a volare dal mondo della giungla, con bambini allevati da animali parlanti, alle immaginarie stanze colorate di sultani e odalische. E da quei mondi nascevano i suoi primi apologhi. Tutto bello, tutto buono, tutto giusto. Il genere umano. Tutta bella, tutta buona, tutta giusta. La società civile. Ma con gli anni dell’adolescenza aveva imparato a capire che la verità era un’opinione, la bellezza un inganno, la giustizia un’utopia, la bontà la Lanterna di Diogene. Cerco l’uomo. Quale? L’uomo che va? L’uomo che viene? O l’uomo che non c’è mai stato? E, allora, la giungla era diventata l’alienazione dalla civiltà e dal progresso; la bellezza del mondo arabo non più il presupposto delle virtù ma il desiderio del possesso immediato, volitivo, fugace, esecrabile più della bruttezza stessa. Il sentimento della nullità. Caducità. La piccolezza del corpo che desidera e che muore e che viene dimenticato, come se non fosse mai esistito. Insignificante. Giusetta era passata dalla passione per la scrittura, dall’amore della parola fine a se stessa, dal mondo pazzesco e matematico di Carroll, alla scrittura come unico mezzo per creare forme di vita quotidiana differenti da quelli che lei era costretta a subire, contro i continui litigi dei suoi genitori. E, dopo l’abbandono del padre per la signora Davina di C°°° e la sua prematura morte annunciata con un anonimo e insignificante telegramma, era divenuta per la ragazza l’unico mezzo per dare un senso alla sua contingente vita. La scrittura che diventa immortale. Per rompere i limiti spaziali e temporali. Per non lasciarsi avvinghiare dalla labilità dei sentimenti, dal vuoto della solitudine, dalla paura del vivere quotidiano. Insignificante tra la gente comune, grigia, senza riflessi, senza luce. Bramava dal desiderio di assicurarsi un posto nella storia per essere ricordata dalle generazioni future. Viva nella memoria, amata nel ricordo, desiderata al di là del suo corpo che odiava per la sua contingenza e per il suo essere oggetto e soggetto di desideri. Dimenticava di avere venticinque anni, di possedere un bel corpo ed essere già una donna. Non si percepiva nella sua corporeità se non con l’aiuto del riflesso della sua immagine su uno specchio, allontanatasi dal quale sentiva la sua esistenza legata solo al suono della sua voce, se parlava, o alla capacità di ricezione di suoni e voci esterne. Quando conversava, in sezione o in parrocchia o faceva i suoi interventi durante le sedute di consiglio comunale, non si curava dei modi da adottare per porsi garbatamente con l’artificio della diplomatica e ammaliante femminilità. Il ricordo che aveva di sé era di soggetto pensante e parlante, addobbato di scarpe da ginnastica, jeans e maglia verde bottiglia, né più né meno di ciò che riusciva a ricordare delle persone con le quali aveva a che fare tutti i giorni. Aveva bisogno di liberarsi. E il nero su bianco le era servito, soprattutto negli ultimi anni, da catarsi. Come l’ascolto dei cori del Requiem di Mozart o il pizzico delle note paganiniane che l’avevano aiutata a ritrovare le forze per sentirsi potente contro la pesantezza dell’umana quotidianità. Padrona di un futuro che le avrebbe consegnato le chiavi dell’immortalità contro l’umana contingenza. Ora mai era cosciente di sé e consapevole di ciò che voleva per se stessa, ma il timore era che la donna vestita di nero potesse prendersela prima che lei potesse compiere la sua opera. La sua grande opera. Per l’Immortalità. Santi geni o eroi, solo così la si raggiunge. Immortal.mortal.IlDubblinesetroncavascrivendo.Iotronco,parlandoepensando.Perchétanto,comunquevadanolecose,noncicapiamolostesso.Ergo,tronco!Leibniz.monadi.Silenzio.ParlaAgnese.Scriver.sull.pubblicit?Nonsarebbecatarsi! -E, e l’amico Charly. E, e l’amico Charly, Charly Brown...-

Per gentile concessione di Sampognaro & Pupi Editori Associati

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