sikania 259

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Sped. in Ap. - 45% - art 2 Comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Palermo ÂŤTaxe percueÂť - Tassa riscossa - Filiale Palermo



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Rubriche Surveys pag. 2 In breve > Briefly

Isole Eolie Passeggiate a Salina Walks in Salina

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pag. 16 Libri > Books pag. 20 Attualità > News

Week-end

L’Area Marina Protetta Isole Ciclopi The Isole Ciclopi Protected Marine Area A bordo della Provvidenza On board the Provvidenza

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Quando ai fidanzati non era consentito sedersi accanto When engaged couples were not allowed to sit next to one another

Il mito in Sicilia (XV) Myth in Sicily (XV)

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pag. 68 In festa per Sant’Anna > The feast of St. Anna pag. 71 Cinque giorni fra sacro e profano > Five days amid the sacred and the profane pag. 73 Musica di classe fra le montagne > Elegant music in the mountains pag. 74 Frutta in festa sul vulcano > Fruit festival on the volcano

I consigli di Sikania Sikania advices pag. 70 Dove dormire > Where to sleep pag. 72 Dove mangiare > Where to eat pag. 76 Ristorante > Restaurant

Tesori nascosti Hidden treasures

Osteria di Agar

Una sorpresa dentro l’altra > A surprise inside the other one di Emilia Gatti e Alessandro Tornambè

Copertina > Cover: ph. Alessandro Tornambè Salina > Le Balate di Pollara > The Balate of Pollara

pag. 78 Albergo > Hotel

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Algilà


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Al velodromo di Palermo il Secondo Tempo di Liga

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C’è poco da dire: Ligabue dal vivo è tutto un altro sentire. Va benissimo cantare tutte le parole delle sue canzoni ascoltando i suoi dischi, ma urlarle insieme ad altre migliaia di persone è davvero tutta un’altra musica. Ligabue torna al velodromo di Palermo questo 26 luglio, con la scaletta generata dal suo ultimo Secondo tempo, ovvero la seconda parte del suo “il meglio di”, con i tre inediti Il centro del mondo, Il mio pensiero e Ho ancora la forza, accanto a successi come Piccola stella senza cielo, Questa è la mia vita, Ho perso le parole, Il giorno di dolore che uno ha, Le donne lo sanno... insomma, accanto a tutto il resto della sua produzione discografica. Sul palco, i soliti bravissimi: Federico Poggipollini e Niccolò Bossini alle chitarre, Josè Fiorilli e Luciano Luisi alle tastiere, Michael Urbano alla batteria e Kaveh Rastegar al basso. Informazioni: biglietto da 34,50 a 57,50 € - call center TicketOne tel. 892101 - www.friendsandpartners.it

Fantastico Venuti Prima l’incisione della sua prima antologia, L’Officina del Fantastico, e poi la tournée estiva del cantautore siciliano che sarà all’anfiteatro di Tremestieri Etneo, in provincia di Catania, il prossimo 12 luglio. In scaletta i suoi successi del calibro di A ferro e fuoco, Fortuna e Veramente. Informazioni: Call Center TicketOne tel. 892101, biglietto 16,80 26,80 € - www.mariovenuti.it There is no doubt about it: live, Ligabue is a completely different sound. It is a fine thing to sing all the words of his songs listening to his records, but shouting them out together with thousands of other people is quite a different music. Ligabue is returning to the Palermo velodrome this 26 July, with the programme produced by his recent Secondo tempo, i.e. the second part of his “best of” completing the work published in November 2007. Of course there will be the three new works Il centro del mondo, Il mio pensiero and Ho ancora la forza, alongside successes like Piccola stella senza cielo, Questa è la mia vita, Ho perso le parole, Il giorno di dolore che uno ha, Le donne lo sanno... in short, alongside all the rest of his record production. On the stage, the usual excellent musicians: Federico Poggipollini and Niccolò Bossini on the guitars, Josè Fiorilli and Luciano Luisi at the keyboards, Michael Urbano on drums and Kaveh Rastegar on bass. Information: tickets from 34,5 to 57,5 € - call center TicketOne tel. 892101 - www.friendsandpartners.it

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Fantastic Venuti First the recording of his first anthology, “L’Officina del Fantastico”, and then the summer tour of the Sicilian singer and songwriter, who will be at the amphitheatre at Tremestieri Etneo, in Catania province, on 12 July. In the programme hits of the calibre of A ferro e fuoco, Fortuna and Veramente. Information: Call Center Ticket One tel. 892101, ticket 16,8 26,80 € - www.mariovenuti.it


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Archeologia e Teatro recitano a soggetto per Teatri di Pietra Ritorna il tradizionale appuntamento con il teatro classico ospitato in luoghi troppo spesso dimenticati che, grazie al circuito Teatri di Pietra ritornano a vivere a luglio e agosto. La rete siciliana, ideata ed organizzata da Capua Antica Festival e diretta da Aurelio Gatti, quest’anno sarà presente al teatro antico di Morgantina (Aidone) e nella necropoli Realmese di Calascibetta, al Teatro Greco di Iaitas di San Cipirello (Pa), al parco archeologico di Palmintelli di Caltanissetta, al Tempio di Hera di Selinunte, nella chiesa della Giudecca di Siracusa e nello splendido teatro di Eraclea Minoa (Ag). Questi scrigni preziosi ospiteranno spettacoli di altissimo livello con interpreti di fama internazionale. Tra questi Elisabetta Pozzi, interprete di Sorelle di Sangue tratto da Crisotemi di Ritsos; Stefano Masciarelli (in foto), esilarante interprete di Aulularia di Plauto, e Paolo Bonacelli che sarà il protagonista di L’apologia di Socrate di Platone. Tutte le informazioni al numero verde 800 024060

Archaeology and Theatre reciting on a theme for Theatres of Stone > There is once again the traditional date with classical theatre entertained in places too often forgotten that thanks to the Theatres of Stone circuit come back to life in July and August. The Sicilian network, conceived and organized by Capua Antica Festival and directed by Aurelio Gatti, this year will be present at the ancient theatre at Morgantina (Aidone) and in the Realmese necropolis at Calascibetta, at the Iaitas Greek Theatre at San Cipirello (Palermo province), at the Palmintelli archaeological park in Caltanissetta, at the Temple of Hera at Selinunte, in the Giudecca church in Syracuse and at the splendid Eraclea Minoa theatre (Agrigento province). These precious caskets will host high-level performers with actors and actresses of international fame. Among them is Elisabetta Pozzi, in Sisters of Blood based on Chrysothemis by Ritsos; Stefano Masciarelli (in the photo), the exhilarating interpreter of Aulularia by Plautus; and Paolo Bonacelli, who will be the protagonist of The Apology of Socrates by Plato. All information on the toll-free number 800 024060

Al Teatro di Verdura il Tributo a Charlie Chaplin Luci della città, il film del 1931 con un impareggiabile Charlot, è il lungometraggio che verrà proiettato il 20 luglio al Teatro di Verdura di Palermo per una serata dedicata al grande attore. La colonna sonora originale sarà eseguita dal vivo dall’Orchestra del Teatro Massimo diretta da Timothy Brock, statunitense, oggi riferimento per gli appassionati di cinema muto vista la sua dedizione nella ricostruzione delle colonne sonori originali. Informazioni: tel. 800 907080 - biglietto da 15 a 30 €. A Tribute to Charlie Chaplin > City Lights, the 1931 film with an inimitable Charlie Chaplin, is the full-length film that on 20 July will be shown at the Verdura Theatre in Palermo for an evening devoted to the great actor. The original soundtrack will be performed live by the orchestra of the Theatre Massimo conducted by the American Timothy Brock, today a reference point for silent cinema enthusiasts because of his devotion to the reconstruction of original soundtracks. Information: tel. 800 907080 - ticket 15 to 30 €. 3


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Tappa siciliana di Paul Simon al Teatro Antico di Taormina Nel corso della sua lunghissima carriera ha vinto ben 12 Grammy Awards (gli Oscar della musica), per ben due volte è stato membro della Rock and Roll Hall of Fame e nel 2007 ha vinto l’Annual Library of Congress Gershwin Prize for Popular Song. Lui è Paul Simon (chi non lo ricorda in coppia con Art Garfunkel nel concerto in Central Park?), il sogwriter che questa estate sarà in Italia per cinque date di cui una a Taormina, il 1° agosto al Teatro Antico. Con una scaletta che prende le mosse dal suo ultimo The Essential, l’artista ci riproporrà alcuni dei suoi più famosi pezzi, da Me and Julio Down by the Schoolyard a You Can Call Me Al, sperando che non manchi quella meraviglia di Sound of Silence. Informazioni: tel. 0548 46477 - biglietto 49,45 € www.dalessandroegalli.com

Peter Cincotti, le origini italiche dello swing newyorkese Qualche anno fa conquistò ogni classifica con On the Moon, brano raffinato che lo ha fatto conoscere al mondo. Eppure, questo giovanissimo musicista (ha 24 anni) ha già dalla sua una solida carriera nell’universo swing newyorkese, tanto che il suo ultimo album East of Angel Town si avvale della collaborazione di John Bettis ai testi. Cincotti sarà in concerto il 28 luglio al palermitano Teatro di Verdura. Informazioni: tel. 800 907080 biglietti da 23 a 43 € (più prevendita) www.dalessandroegalli.com 4

Sicilian concert by Paul Simon at the Ancient Theatre in Taormina > During his long career he has won no fewer than 12 Grammy Awards (the Oscars of music), twice he has been a member of the Rock and Roll Hall of Fame and in 2007 he won the Annual Library of Congress Gershwin Prize for Popular Song. We are talking about Paul Simon (who doesn’t remember him with Art Garfunkel in the concert in Central Park?), the songwriter that this summer will be in Italy for five concerts, one of them in Taormina, on 1 August at the Ancient Theatre. With a programme that starts from his recent The Essential, the artist will be doing some of his most famous pieces, from Me and Julio Down by the Schoolyard to You Can Call Me Al, hopefully, there will also be the wonderful Sound of Silence. Information: tel. 0548 46477 ticket 49,45 € www.dalessandroegalli.com

Peter Cincotti, the Italian origins of New York swing > Some years ago he conquered every hit parade with On the Moon, a refined piece that made him known to the world. Yet this young musician (he is only 24) already has behind him a solid career in the New York swing universe, and indeed his latest album East of Angel Town involved the collaboration of John Bettis for the texts. Cincotti will be doing a concert on 28 July at the Verdura Theatre in Palermo. Information: tel. 800 907080 - tickets 23 to 43 € (plus advance booking) www.dalessandroegalli.com



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“Mettere in scena Amleto è un tentativo di raccontare con parole potenti come sono quelle di Shakespeare qualcosa che ci riguarda e che riguarda il tempo che stiamo vivendo. Contro il malcostume del nostro tempo il principe di Danimarca ci mostra il suo lato più debole, aggirare la realtà, rifugiarsi nella sua fragilità, ma consegna allo spettatore una chiave che deve aprire porte rispetto alle quali lo stesso Amleto rimane nascosto”. Così Alessandro Preziosi presenta la tragedia di cui sarà protagonista al Teatro Antico di Taormina il 19 e il 20 luglio. Informazioni: tel. 095 7175340

Preziosi recita Amleto Preziosi does Hamlet > “Staging Hamlet is an attempt to say with powerful words like those of Shakespeare something that concerns us and concerns the time we are living in. Against the immorality of our time the prince of Denmark shows us his weaker side, getting round reality, sheltering in his frailty, but he gives the spectator a key that has to open doors in relation to which Hamlet himself stays hidden.” Thus Alessandro Preziosi presents the tragedy of which he will be the protagonist at the Ancient Theatre in Taormina on 19 and 20 July. Information: tel. 095 7175340

Tango Sensual La musica ammaliatrice di Carlos Gardel e di Astor Piazzolla e la passionale danza argentina proposta da Anzelika Cholina, apprezzata coreografa russa, insieme con la sua Dance Theatre Company per lo spettacolo Tango Sensual, al Teatro Antico di Taormina il prossimo 13 agosto. Informazioni: tel. 0942 21142 www.taormina-arte.com

Tango Sensual The bewitching music of Carlos Gardel and Astor Piazzolla and the passionate Argentinian dance offered by Anzelika Cholina, a much appreciated Russian choreographer, together with his Dance Theatre Company for the show Tango Sensual, at the Ancient Theatre in Taormina next 13 August. Information: tel. 0942 21142 www.taormina-arte.com

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A Gibellina il nuovo teatro siciliano

Le Orestiadi portano a Gibellina il nuovo teatro siciliano, ovvero il lavoro duro e estremamente piacevole dei nuovi autori siciliani che, praticamente sempre, non trovano lo spazio per rappresentare le loro opere sui palcoscenici più “classici” dell’Isola. A Gibellina, invece, ecco un calendario da non perdere, a cominciare dal 16 luglio con Malaluna di Vincenzo Pirrotta, Vita Mia (in foto) di Emma Dante il 17, Mishelle di Sant’Oliva di Li Bassi e Guida il 18 e, il 1° e il 2 di agosto, Festino di Gaetano Bruno. Informazioni tel. 0924 67844 wwww.orestiadi.it

At Gibellina the new Sicilian theatre > The Orestiadi bring to Gibellina the new Sicilian theatre, i.e. the hard and extremely pleasant work of the new Sicilian authors that, practically always, do not find space to represent their works on the most “classical” stages on the island. At Gibellina, instead, there is a calendar not to be missed, starting on 16 July with Malaluna by Vincenzo Pirrotta, Vita mia (in the photo) by Emma Dante on 17 July, Mishelle di Sant’Oliva by Li Bassi and Guida on 18 July and 1 and 2 August, Festino by Gaetano Bruno. Information tel. 0924 67844 wwww.orestiadi.it


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Due date per l’All the Best Tour 2008 di Zucchero All the best, un titolo che risponde appieno alle domande dei tanti fans che Adelmo Fornaciari, meglio conosciuto con il suo nome d’arte Zucchero, ha voluto esaudire. Così ha riassunto in un unico doppio disco tutti i suoi più grandi successi, costruendo attorno a questo lavoro una tournée mondiale che quest’estate si ferma in Sicilia per ben due date. Zucchero sarà protagonista sul palco del velodromo palermitano il 3 agosto e il giorno dopo sarà al Palalive Summer Arena di Siracusa per intrattenere il suo pubblico con una scaletta davvero ricca: da Indaco dagli Occhi del Cielo a Baila, da Donne a Wonderful Life, senza dimenticare la sua matrice blues, proprio come il suo disco più bello di sempre. Da quel Blues potremo ascoltare Con le mani, Senza una Donna e Dune Mosse, brano che, insieme con Diamante, è certamente tra le hit single più amate dal pubblico. Informazioni: tel. 095 7222327 - 095 791354 (solo per Siracusa) - biglietti da 23 a 45 € - www.friendsandpartners.it

Two dates for Zucchero’s All the Best Tour 2008 > All the best, a title that fully answers the questions of the many fans that Adelmo Fornaciari, better known by his stage name Zucchero, has chosen to satisfy. So he has summed up in one double record all his greatest hits, building around this work a world tour for this summer which involves two concerts in Sicily. Zucchero will be the protagonist on the stage of the velodrome in Palermo on 3 August and the day after will be at the Palalive Summer Arena in Syracuse to entertain his audience with a truly rich programme: from Indaco dagli Occhi del Cielo to Baila, to Donne and Wonderful Life, without forgetting his blues background, just like his record more beautiful than ever. From that Blues we can hear Con le mani, Senza una Donna and Dune Mosse, a piece that, together with Diamante, is certainly among the hit singles most beloved to the public. Information: tel. 095 7222327 - 095 791354 (only for Syracuse) - tickets from 23 to 45 € www.friendsandpartners.it

Scommetti sull’emozione, vieni all’ippodromo.

Ippodromo della Favorita Dove la natura fa spettacolo




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Bregovic, irriverente folk-pop La sua musica diverte, coinvolge, ammalia e scuote. Non si resta fermi quando la Wedding and Funeral Band di Goran Bregovic inizia a percuotere i suoi strumenti, molti tradizionali, risuonando con un ritmo che mischia il folk più bizantino con il pop più europeo, ammiccando di tanto in tanto perfino alla musica classica. Bregovic e la sua banda saranno all’anfiteatro di Tremestieri Etneo il 25 luglio. Le informazioni possono essere chieste allo 095 7222327 oppure si può andare sul sito www.cataniajazz.com. Biglietto 22 € Bregovic, disrespectful folk-pop > His music is entertaining, alluring, it bewitches you and shakes you up. You can’t stay still when the Wedding and Funeral Band of Goran Bregovic begin to strike their instruments, many traditional, resounding with a rhythm that mixes the most Byzantine folk with the most European pop, even winking every now and then at classical music. Bregovic and his band will be at the amphitheatre at Tremestieri Etneo on 25 July. Information can be requested on 095 7222327 or you can go to the site www.cataniajazz.com. Ticket 22 €

Una Carioca Band per Stefano Bollani Bollani Carioca è il titolo del progetto con il quale il musicista affronta il repertorio meno conosciuto della musica brasiliana, repertorio che sarà la scaletta del suo concerto del 24 luglio all’anfiteatro di Tremestieri Etneo. Avremo così modo di ascoltare le sue versioni di grandi autori di choro e di samba come Pixinginuha, Edu Lobo, Ismael Silva, Nelson Cavaquinho, Monica Salmaso e Ze’ Renato, ma senza dimenticare il grande Chico Buarque de Hollanda. Informazioni: tel. 095 7222327 biglietto 16,50 € www.cataniajazz.com

A Carioca Band for Stefano Bollani > Bollani Carioca is the title of the project with which the musician faces the less known repertoire of Brazilian music, a repertoire that will make up the programme of his concert on 24 July at the amphitheatre at Tremestieri Etneo. We will thus have a chance to listen to his versions of great authors of choro and samba like Pixinginuha, Edu Lobo, Ismael Silva, Nelson Cavaquinho, Monica Salmaso and Ze’ Renato, without forgetting the great Chico Buarque de Hollanda. Information: tel. 095 7222327 - ticket 16.50 € - www.cataniajazz.com 10

Il Festino a Palermo Il 14 luglio la città di Palermo si veste con l’abito della festa e si ritrova, insieme con migliaia di turisti, al Cassaro, il corso Vittorio Emanuele, teatro della processione della Santuzza che per la 384° volta sconfiggerà il Male. È il Festino, che come ogni anno colorerà di allegria il capoluogo. Informazioni: www.comune.palermo.it

The Festino in Palermo On 14 July the city of Palermo puts on festive attire and local people gather, together with thousands of tourists, at the Cassaro, i.e. Corso Vitt. Emanuele, the place of the procession of the Santuzza (“little saint”), who will overcome Evil for the 384th time. It is the Festino, which will colour with joy the chief town of Sicily as every year. Information: www.comune.palermo.it


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Mikhail Baryshnikov in tre duetti per una notte con la grande danza Mikhail Nikolaevitch Baryshnikov: un nome difficile da scrivere ma certo non da ricordare, giacché stiamo parlando di uno dei più grandi ballerini di tutti i tempi, venuto su quando la parabola stellare di Rudolf Nureyev declinava per motivi anagrafici, forse ancora il più grande tra i ballerini in attività. È lui che il 18 luglio offrirà al pubblico del palermitano Teatro di Verdura tre coreografie appositamente create per lui da due maestri del calibro di David Neumann e Mats Ek. A partire dalle 21,15 ci attendono quindi The Common Foreign Language of the Red-Haired People, musiche di Philip Glass, interpretato da Baryshnikov e dal coreografo Neumann; Solo for Two, musica di Arvo Pärt, coreografia di Ek appositamente adattata a questo appuntamento del ballerino con Ana Laguna; e poi Place, un passo a due creato appositamente per la coppia Baryshnikov-Laguna con le musiche del The Fleshquartet. Informazioni: tel. 800 907080 - www.teatromassimo.it

Mikhail Baryshnikov in three duets for a night with great dance > Mikhail Nikolaevitch Baryshnikov: a name it is difficult to write but certainly not difficult to remember, for we are talking about one of the greatest ballet dancers of all time, who came up when the stellar parable of Rudolf Nureyev was declining for reasons of age, and perhaps still the greatest male ballet dancer in activity. On 18 July at the Verdura Theatre he will be offering the Palermo audience three choreographies specially created for him by two artists of the calibre of David Neumann and Mats Ek. So at 9.15 pm there will be The Common Foreign Language of the Red-Haired People, music by Philip Glass, interpreted by Baryshnikov and by the choreographer Neumann; Solo for Two, music by Arvo Pärt, choreography by Ek specially adapted for this appointment of the ballet dancer with Ana Laguna; and then Place, a pas de deux specially created for the Baryshnikov-Laguna pair with music by The Fleshquartet. Information: tel. 800 907080 www.teatromassimo.it

Il Lago dei Cigni nello scenario fiabesco del teatro greco Lo scenario è proprio quello giusto: cosa poteva esserci di meglio per rappresentare il balletto Il Lago dei Cigni se non le bellissime rovine del Teatro Antico di Taormina? Questa atmosfera magica sarà quella “abitata” il prossimo 10 agosto dal Balletto di Mosca La Classique, interprete del capolavoro musicato da Cajkovskij e pietra miliare della danza classica. Lo spettacolo è inserito nel cartellone di Taormina Arte 2008. Tutte le informazioni sul sito www.taormina-arte.com Swan Lake in the fairytale setting of the Greek theatre > The setting really is the right one: what better one could there be for the ballet Swan Lake if not the beautiful ruins of the Ancient Theatre of Taormina? This magic atmosphere will be the one “inhabited” on 10 August by the Moscow La Classique Ballet, performing the masterpiece set to music by Tchaikovsky and a milestone of ballet. The show is part of the programme of Taormina Arte 2008. All information at the site www.taormina-arte.com 11


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Quattro artisti del libro per un libro d’artista 4 artisti del libro è il titolo della mostra allestita a Palazzo Manganelli di Catania che mette insieme John Baldessari, Enzo Cucchi, Antonio Freiles e Richard Tuttle, ovvero quattro diversi modi di interpretare il “libro d’artista non come documentazione di un evento, ma essi stessi - eventi -, tentazione, tentativo e cattura di un’opera totale”. Degli artisti sono in mostra Four Events and Reactions di Baldessari; Il veleno è stato sollevato e trasportato di Enzo Cucchi; Eminentia di Freiles e Portland Work di Tuttle. Informazioni: tel. 095 321038 - visitabile fino al 13 settembre.

Four book artists for an artist’s book > 4 book artists is the title of the exhibition at Palazzo Manganelli in Catania, bringing together John Baldessari, Enzo Cucchi, Antonio Freiles and Richard Tuttle, i.e. four different ways of interpreting the “artist’s book not as documentation of an event, but they themselves - events - temptation, attempt at and capture of a total work.” On display by the artists are Four Events and Reactions by Baldessari; Il veleno è stato sollevato e trasportato by Enzo Cucchi; Eminentia by Freiles and Portland Work by Tuttle. Information: tel. 095 32 1038 - open until 13 September.

Mitologie mediterranee > Mediterraneo. Mitologie della figura nell’arte italiana tra le due guerre è il titolo della mostra curata da Sergio Troisi - e allestita al Convento del Carmine di Marsala - che ci consente di ammirare - fino al 5 ottobre - oltre 60 opere dei maggiori artisti del Novecento, da De Chirico a Sironi, da Carrà a Guttuso (in foto, il suo Studio per fuga dall’Etna, 1938). Informazioni: tel. 0923 711631 - biglietto 1 € - aperto dalle 10 alle 13 e dalle 19 alle 21 - chiuso il lunedì.

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Mediterranean mythologies > Mediterranean. Mythologies of the figure in Italian art between the two wars is the title of the exhibition organised by Sergio Troisi - and held at the Carmine Convent in Marsala - which will allow us to admire - until 5 October - over 60 works by the greatest artists of the twentieth century, from De Chirico to Sironi, Carrà and Guttuso (in the photo, the latter’s Studio per fuga dall’Etna, 1938). Information: tel. 0923 711631 - ticket 1 € - open from 10 to 1 and 7 to 9 - closed on Mondays.

Il senso delle arti come fil rouge dell’edizione 2008 di Divinestate Dal 1° all’8 agosto torna a Belpasso per la quinta volta Divinestate, ovvero una serie di iniziative di arte, cultura e spettacolo che ruotano attorno al tema prescelto per questa edizione, Il senso delle arti. Gli spettacoli e gli incontri avranno come cornice, sempre perfetta, l’ottocentesco cortile di Palazzo Magrì e il settecentesco Palazzo Bufali. Per saperne di più e per partecipare all’appuntamento si può contattare il Centro Culture Convivium, tel. 095 912728 - www.divinestate.it The sense of the arts as the leitmotif of Divinestate 2008 > From 1 to 8 August at Belpasso for the fifth time there is Divinestate, a series of art, culture and show initiatives rotating around the chosen theme, this time The sense of the arts. The shows and the meetings will have as their always perfect setting the nineteenth-century courtyard of Palazzo Magrì and the eighteenthcentury Palazzo Bufali. To know more and to participate in the event, you can the Culture Convivium Centre, tel. 095 912728 - www.divinestate.it 12


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Giorgio Panariello e i suoi alter-ego sul palco per “Del mio meglio live” Del mio meglio live è lo spettacolo che ripropone le più celebri imitazioni di Giorgio Panariello, quest’estate protagonista al Teatro Antico di Taormina il 31 luglio e al Teatro di Verdura di Palermo il 2 agosto. Il mattatore fiorentino ripropone i suoi personaggi, da Mario il bagnino, a Simone, da Pio Bove, a Ficus fino a Lello Splendor, ovvero le tante identità che sembrano generate dall’animo scoppiettante di un solo uomo. “Io amo definirli un concentrato di me stesso, dentro di loro c’è un po’ di me e dentro di me c’è un po’ di loro. Qualcuno li definisce macchiette, io mi auguro che possano essere indelebili. Ciò che il tempo cancella, la memoria ricorda”, dice lo stesso Panariello a proposito di questi suoi alter ego, la cui forza è l’ingrediente principale del suo travolgente successo. Gag, quindi, che sono conosciute e riconosciute per la profonda umanità, le cui esagerazioni ed estremizzazioni diventano atteggiamenti capaci di suscitare un’ilarità irresistibile. Informazioni: tel. 899 600097 - 899 500080; biglietto 28,70 €

George Panariello and his alter egos on the stage for “Of my best live” > Del mio meglio live is the show repeating the most famous imitations by Giorgio Panariello, this summer the protagonist at the Ancient Theatre in Taormina on 31 July and at the Verdura Theatre in Palermo on 2 August. The Florentine spotlight chaser will be giving us his characters, from Mario the beach-attendant, to Simone, Pio Bove, Ficus down to Lello Splendor, i.e. the many identities that only seem to be generated by the crackling mind of a man. “I like to define them as a concentrate of myself, in them there is a little of me and in me there is a little of them. Some define them sketches, but I hope they can be indelible. What time cancels, memory remembers”, says Panariello, speaking of these alter egos of his, whose strength is the main ingredient of his overwhelming success. Thus these are gags that are known and recognized for their profound humanity, whose exaggerations and extremeness become attitudes capable of arousing irresistible hilarity. Information: tel. 899 600097 899 500080; ticket 28.70 €

Estate 2008, Caltabellotta si trasforma in un Palcoscenico totale Palcoscenico totale è il titolo del cartellone di eventi che fino al prossimo dicembre richiamerà l’attenzione dei turisti su Caltabellotta, il comune medievale dell’agrigentino famoso per la storica “pace” del XIV secolo. Protagonisti di queste serate tanti attori, e tra questi Paola Gassman, Vincenzo Pirrotta, Luca Mauceri, Giovanni Cacioppo, Debora Caprioglio, Carlo Croccolo, Apple Scruffs, Nino Frassica (in foto), e Anna Mazzamauro. Informazioni: tel. 0925 952470 Summer 2008, Caltabellotta turns into a total Stage > Palcoscenico totale is the title of the programme of events that until next December will draw the attention of tourists to Caltabellotta, a medieval commune in Agrigento province. The protagonists of these soirees are a lot of actors, among them Paola Gassman, Vincenzo Pirrotta, Luca Mauceri, Giovanni Cacioppo, Debora Caprioglio, Carlo Croccolo, Apple Scruffs, Nino Frassica (in the photo), and Anna Mazzamauro. Information: tel. 0925 952470 13


Contessa Entellina

Comunità Arbëreshe

Una pennellata d’Oriente in Sicilia A brush-stroke of East in Sicily

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Se in Sicilia volete scoprire itinerari nuovi, lontani dai soliti luoghi turistici, andate nella Valle del Belice, a Contessa Entellina. La sua posizione consente sia di trascorre giornate tranquille di riposo, passeggiando per i sentieri di campagna e del Bosco di Calatamauro, sia di raggiungere ogni giorno le più note località turistiche e balneari della Sicilia occidentale. Il centro abitato di Contessa si presenta come uno strano triangolo di case basse, allineate lungo le strade strette e tortuose, ai piedi di tre collinette, chiamate Brinjat. A Contessa Entellina, che fu fondata da coloni albanesi nel XVI secolo, potrete scoprire e ammirare un patrimonio culturale vasto e peculiare, testimoniato da espressioni esclusive delle comunità italo-greco-albanesi, sia di carattere etnico-linguistico (storia, usi, costumi, tradizioni e lingua albanese) sia di carattere religioso (rito bizantino: icone, canti, liturgia, paramenti e arredi sacri). Segni dell’identità che si appalesano soprattutto in occasione delle festività religiose: Epifania, riti pasquali (Lazzaro, Venerdì Santo, Pasqua), la festa dedicata alla Madonna della Favara (8 settembre), S. Nicola e Immacolata.

If you want to discover new itineraries in Sicily, distant from the usual tourist places, go to the Valley of the Belice, at Contessa Entellina. Its position allows you both to spend calm and relaxing days, walking along country paths and through Calatamauro Wood, and to reach every day the best-known tourist and bathing places in western Sicily. The village of Contessa appears as a strange triangle of low houses, lined up along narrow and tortuous streets at the foot of three hillocks, called Brinjat. At Contessa Entellina, which was founded by Albanian settlers in the 16th century, you can discover and admire a vast and peculiar cultural heritage, testified to by exclusive expressions of the Italo-Greek-Albanian communities, both of an ethnic-linguistic character (history, lore, customs, traditions and Albanian language) and of a religious character (Byzantine rite: icons, songs, liturgy, hangings and sacred trappings). These are signs of an identity that manifests itself especially during religious festivities: Epiphany, Easter rites (Lazarus, Friday Saint, and Easter), the feast devoted to the Madonna della Favara (8 September), St. Nicholas and the Immaculate Virgin.

Sono numerose le testimonianze storiche, monumentali, archeologiche e ambientali da visitare andando per le strade rurali, che conducono nelle fertili contrade del vasto territorio e ai borghi agricoli. Da vedere l’Abbazia di Santa Maria del Bosco e il Monte Genuardo, da qualche anno Riserva Naturale Orientata ed area attrezzata; il castello di Calatamauro,

The historical, monumental, archaeological and environmental testimonies to be visited are numerous going along the rural roads, which lead to the fertile areas of the vast territory and to the agricultural hamlets. One should see the Santa Maria del Bosco abbey and Monte Genuardo, which a few years became a Special Nature Reserve and picnic area;


fortezza inespugnabile sulla collina omonima, con, alle falde, un mulino ad acqua recentemente restaurato e un antichissimo abbeveratoio (casale Scirotta); il castello di Vaccarizzo, fiorente azienda agricola, poco distante dalla possente, inaccessibile e storica Rocca Entella, su cui sorgeva l’antica città di Entella, distrutta da Federico II (numerosi reperti si osservano nel museo archeologico di Contessa Entellina). Sotto la Rocca si trova la profonda “Grotta dei dinari” che, secondo le credenze popolari, nasconde tesori e incantesimi. La “Grotta Entella”, Riserva Naturale Integrale, è visitabile con l’assistenza del CAI.

Calatamauro Castle, an impregnable fortress on the hill of the same name, with a watermill on the slopes, recently restored, and an old drinking trough (Scirotta hamlet); Vaccarizzo Castle, a flourishing agricultural firm, not far from the imposing, inaccessible and historical Entella Fortress, on which the ancient city of Entella rose, destroyed by Frederick II (numerous finds can be seen in the Contessa Entellina archaeological museum). Below the Fortress there is the deep “Grotta dei dinari”, which according to popular belief hides treasures and spells. The “Entella Cave”, a Total Natural Reserve, is visitable with the assistance of the Italian Alpine Club

La storia rurale di questa zona, infine, è illustrata nel Museo etnografico del Centro Culturale Parrocchiale (Piazza Umberto I).

Lastly, the rural history of this area is illustrated in the Ethnographic Museum of the Parish Cultural Centre, (Piazza Umberto I).

Nella pagina accanto, la celebrazione della messa secondo il rito greco. In questa pagina, dall’alto e in senso orario, la fitta vegetazione del bosco; la Chiesa Madre; battesimo di rito greco, il chiostro dell’abbazia di Santa Maria del Bosco; la Rocca di Entella; iconostasi > On the opposite page, the celebration of the mass according the Greek rite. On this page, from above clockwise, the rich vegetation of the wood; the Mother Church; Greek rite baptism, the cloister of Santa Maria del Bosco Abbey; the rock of Entella; iconostasis

Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Affari Regionali

Regione Siciliana Assessorato Beni Culturali e Ambientali e P.I.

Comune di Contessa Entellina Area Ambiente e Patrimonio

Realizzazione: Comune di Contessa Entellina, Area Ambiente e Patrimonio (Resp. area Dott. Ignazio Gennusa) Ideazione, progettazione, direzione e coordinamento: Dott.ssa Annalisa Martorana Genuardi Testi: Dott. Calogero Raviotta - Progetto redatto ai sensi della legge 482/99 Es. 2005 “per la tutela delle minoranze linguistiche storiche” finanziato dal Ministero degli Affari Regionali e sostenuto dall’Assessorato Regionale Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione

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LIBRI>BOOKS

Archestrato di Gela

Frammenti di gastronomia Sampognaro e pupi 71 pagg. 7,50 € Archestrato da Gela (ma diverse fonti lo ritengono siracusano), visse nel IV secolo a.C. Viene considerato una sorta di gourmet ante litteram per via di questo poema in esametri, giuntoci purtroppo alquanto frammentario, nel quale narra delle esperienze gastronomiche vissute nel corso di una quantità innumerevole di viaggi. Viaggi che avevano il solo scopo di conoscere quante più “piacevolezze” del palato era possibile, onde elencarle e decantarle. La lettura di quel che resta del poema è assai istruttiva: da una parte, infatti, apprendiamo di cibi e prodotti che oggi non esistono più o che vengono preparati in maniera del tutto diversa. Dall’altra, Archestrato ci tramanda una serie di raccomandazioni, ancora molto moderne, ad esempio che i cibi andavano gustati in corrispondenza al loro tempo. Un insegnamento che oggi i gastronomi - e con loro dietisti ed ecologisti - non si stancano di ripetere.

Valentina Cucinella

Difendimi Coppola editore 123 pagg. 7,50 € Per il suo esordio, Cucinella ha scelto di guardare il mondo attraverso gli occhi di Sofia, una bambina di 10 anni, alla quale il nonno decide di svelare i segreti della vita e il modo per attraversarla. Inizia così il suo personale viaggio: un percorso onirico e simbolico, che la conduce alla ricerca di se stessa. Parallelamente alla sua vita reale, Sofia vive altre vite: veste i panni di un’arrampicatrice sociale che cerca il successo infilandosi nei letti di uomini importanti; di una donna fedele alle regole e obbediente alla morale, che rinuncia al suo sogno perché scopre di aspettare un figlio da un uomo che decide di sposare pur non amandolo; di una donna che non cede a compromessi. Il messaggio di questa favola moderna, che invita a confrontarsi con verità spesso difficili da accettare, alla fine è uno solo: imparare ad amare se stessi.

Un libretto smilzo, con un’immagine leggiadra in copertina: ecco il breve romanzo della Buono, giornalista e scrittrice pugliese di origini siciliane. Breve, dicevamo, ma denso: vi si narra la storia di ben tre generazioni di donne, da Mariannina che, rimasta vedova e priva di mezzi, è costretta ad abbandonare il suo paese, a Lidduzza, la prima a conquistare l’indipendenza, fino a Ituzza, la mamma dell’autrice. Fra le pagine, oltre alla storia di libertà e difficoltà delle tre donne, si respira anche Noto, città barocca che sembra riverberare questa sua caratteristica nella scrittura elegante della Buono. Il libro si chiude con una felice finzione di Gianrico Carofiglio, figlio dell’autrice, che muove da alcuni versi di Anna Achmatova: “La saggezza non esiste/ Non esiste vecchiezza/ E forse/ Nemmeno la morte”.

Enza Buono

Quella mattina a Noto Nottetempo 144 pagg. 14 €

Nuova edizione per questo romanzo di Luigi Natoli, prolifico scrittore che, fra la fine dell’Ottocento e l’inizio del secolo seguente, si dedicò alla stesura di romanzi storici fra i quali spiccano il celebre I Beati Paoli e Coriolano della Floresta, pubblicati sotto lo pseudonimo William Galt. Mastro Bertuchello è ambientato nel XV secolo e vede protagonista il personaggio del titolo, un mite maestro che è solito aggirarsi con i libri sotto il braccio fra i vicoli di una Palermo che ancora reca i segni dell’opulenza arabo-normanna. Suo malgrado, il giovane verrà coinvolto in una rocambolesca avventura, fra fughe, amori e fatti tragici che s’intrecciano con gli eventi dell’epoca - le lotte intestine e le congiure di palazzo che nel Quattrocento agitavano le casate nobiliari siciliane narrati con precisione, secondo uno stile che ha consacrato il Natoli fra i grandi scrittori di romanzi storici.

Luigi Natoli

Mastro Bertuchello Flaccovio Editore 389 pagg. 16,50 €


Conoscere e amare la Sicilia > To know and love Sicily Sikania non è una semplice rivista! Ogni numero è un volume da collezionare e da consultare più volte.

Sikania is not a mere magazine! Every issue is a volume to collect and to consult again and again.

Una vera biblioteca sulla Sicilia, la sua storia, i suoi ambienti naturali, la cultura, l’arte, il folklore.

It is a true library on Sicily, its history, its natural environments, culture, art and folklore.

Le splendide foto, i testi semplici, accattivanti e mai banali vi trasmetteranno l’immagine più sincera della Sicilia, con tutti i suggerimenti per visitarla al meglio, anche nelle sue zone più sconosciute.

The splendid photos, the clear texts, captivating and never banal, will convey to you the sincerest image of Sicily, with all possible suggestions about the best way to visit it, including its least known areas.

In 24 anni non siamo mai mancati al nostro appuntamento mensile in edicola e ciò ci rende orgogliosi per il primato raggiunto nel campo dell’editoria siciliana.

In 24 years we have never missed our monthly appointment at newsagents’ and this makes us proud of the record reached in the field of Sicilian publishing.

I numeri di Sikania costano molto poco, ma valgono tanto!

The issues of Sikania do not cost very much, but they are worth so much!

Vi offriamo la raccolta di tutti i numeri ancora disponibili (150) con l’abbonamento per un anno a Sikania (11 numeri).

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ATTUALITÀ>NEWS

> San Vito Lo Capo (TP)

L’Europa premia la città del couscous Europe rewards the couscous village

Il paese della provincia trapanese ottiene la “Dichiarazione ambientale” The village in Trapani province gets the “Environmental Declaration”

Informazioni > Information 0923 6212111

La cittadina di San Vito Lo Capo ha ottenuto la “Dichiarazione ambientale”, ovvero quella certificazione che costituisce tappa fondamentale per l’ottenimento della prestigiosa Certificazione ambientale Uni Iso 14000. Questa dichiarazione, in parole povere, attesta che il centro marinaro della costa trapanese vanta un’ottima qualità ambientale (per questo criterio sono state assegnate tutte le 5 stelle a disposizione), una buona qualità dei servizi (ben 2 petali) e una perfetta armonia tra servizi offerti e sostenibilità. Alla base di tutti questi riconoscimenti il mare pulito, i fondali marini di grande interesse per il turismo sportivo - anche i sub vogliono la loro parte! - e una buona accoglienza per i turisti diversamente abili. San Vito, “capitale” del couscous e della buona musica, si attesta quindi tra le più qualificate mete turistiche siciliane, mantenendo intatta la bellezza del suo ambiente naturale, così prettamente mediterraneo, pur senza per questo inficiare la qualità dei servizi riservati alle migliaia di visitatori che ogni anno affollano la sua lunga e bellissima spiaggia. Insomma, tra i faraglioni di Scopello e la riserva dello Zingaro, ecco una nuova perla di questa incredibile costa trapanese, e non solo.

The village of San Vito Lo Capo has been given the “Environmental declaration”, i.e. that certification that constitutes a fundamental stage towards obtaining the prestigious Environmental Certification Uni Iso 14000. This declaration, in short, attests that the seaside village on the Trapani coast boasts good environmental quality (for this criterion all 5 stars available were assigned), good quality of services (no fewer than 2 petals) and perfect harmony between services offered and sustainability. At the basis of all these recognitions is the clean sea, the seabeds of major interest for sporting tourism - scuba divers too want their part! - and good accommodation for differently abled tourists. San Vito, the “capital” of couscous and good music, has therefore been placed among the most qualified Sicilian tourist destinations, maintaining intact the beauty of its natural environment, which is so purely Mediterranean, without this invalidating the quality of the services for the thousands of visitors that every year crowd its long and beautiful beach. In short, between the Scopello rock-stacks and the Zingaro reserve, here is a new pearl of this unbelievable coast in Trapani province, and not only this. web > www.comune.sanvitolocapo.tp.it

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> Sicilia

Un’estate tutta blu per le coste siciliane An all blue summer for the Sicilian coasts Premiate a pieni voti le stazioni balneari di tutta l’Isola. Ci sono anche 33 Vele Blu Full marks for the bathing resorts of the whole island. There are also 33 Blue Sails Abbiamo verificato chilometro per chilometro. Poi abbiamo riverificato. È proprio vero: la Sicilia passa a pieni voti la severa cernita della comunità europea sulla balneabilità delle coste, collezionando tanti pallini blu quante sono, in pratica, le spiagge siciliane. Va bene, c’è un solo pallino rosso. Ma è sul litorale della zona industriale catanese, una zona che non è minimamente interessata al turismo balneare. Il resto... il resto lo si può verificare guardando la mappa pubblicata in rete di cui forniamo qui in basso l’indirizzo internet. Insomma, da Mondello a Trapani (vedi San Vito Lo Capo nella pagina a fianco) e poi giù passando da Agrigento e proseguendo per Menfi, Portopalo di Capo Passero, girando verso Siracusa e poi su per Acireale, Taormina, Messina e, da qui, tornando attraverso Gioiosa Marea fino ad Aspra, la costa siciliana è una bella collana di tanti pallini blu. E sempre blu sono le bandiere che Legambiente ha piantato in ben 33 coste dell’Isola, a partire dalle 5 vele di Salina.

We checked kilometre by kilometre. Then we checked again. It really is true: Sicily has passed the severe selection of the European community with full marks on the suitability of the coasts for bathing, winning as many little blue balls, in practice, as the number of Sicilian beaches. Yes, all right, there is one little red ball. But it is on the shore of the Catania industrial estate, an area that is not in the least interested in bathing tourism. The rest... the rest can be verified by looking at the map published online, for which below we give the URL. In short, from Mondello to Trapani (see San Vito Lo Capo on the page to the side) and then down through Agrigento and continuing for Menfi, Portopalo di Capo Passero, turning towards Syracuse and then up to Acireale, Taormina, Messina and, from here, returning via Gioiosa Marea as far as Aspra, the Sicilian coast is a beautiful string of little blue balls. Also blue are the flags that Legambiente has put in no fewer than 33 coasts of the island, starting from the 5 sails for Salina.

web > www.eea.europa.eu/themes/water/mapviewers/bathing 21


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> Agrigento

Il pescatursimo conquista le coste del Sud Fishing tourism conquers the coasts of the South

Anche la Sicilia meridionale investe nella nuova formula turistica Southern Sicily too is investing in the new tourist formula

Informazioni > Information 0922 593111

Il caro-carburante da un lato, le necessità ambientali dall’altro ed ecco che una delle marinerie più importanti dell’Isola si è trovata a fare i conti con “lo stress della vita moderna”. Insomma, nel Canale di Sicilia, già abbastanza battuto dalle imbarcazioni giapponesi (che si comprano tutto il nostro famoso tonno “pinne gialle”), il pesce comincia a non essere più sufficiente per tutti come lo era fino a qualche anno fa. Così, la Provincia Regionale di Agrigento ha varato questo inverno il progetto “Centro per il marketing ittico”, un progetto che, conclusosi lo scorso 7 giugno, non solo ha riscosso un successo inatteso, ma, oltre agli scopi prefissati, ne ha raggiunto altri. Il progetto, infatti, ha affrontato nuove soluzioni per la valorizzazione della pesca e dell’acquacoltura, per la promozione dei prodotti ittici e, questa la proposta accolta dalle tante segnalazioni pervenute allo “sportello”, per l’individuazione di nuovi percorsi per il pescaturismo, in modo tale da attirare un turismo più selezionato, attento ai sapori ma rispettoso dell’ambiente marino. Perché è vero, sono i pescatori i primi guardiani del nostro mare.

Expensive fuel on one side, environmental needs on the other, and then we find one of the most important fleets on the island having to reckon with “the stress of modern life.” In short, in the Straits of Sicily, already exploited a lot by the Japanese boats (that buy all our famous “yellow fin” tuna), the fish is starting not to be sufficient for everybody, as instead it was until a few years ago. So the Regional Province of Agrigento this winter launched the “Centro per il marketing ittico”, (Centre for fish marketing project), a project that ended last 7 June and was not only unexpectedly successful, but in addition to the planned purposes achieved others. The fact is that the project faced new solutions for valorisation of fishing and aquaculture, for the promotion of the fish products and - this was the proposal welcomed by the many reports that reached the office - for the identification of new itineraries for fishing tourism, serving to attract more selective tourism, attentive to tastes but also respectful of the sea environment. For it is true: fishermen are the first guardians of our sea.

ph_luigi_lazzaro

web > www.provincia.agrigento.it 22


ATTUALITÀ>NEWS

> Ispica (RG)

Marispica, il villaggio “ecoattivo” Marispica, the “eco-active” village Clean energy and diversified collection for an eco-compatible holiday

Energia pulita e raccolta differenziata per una vacanza eco-compatibile Marispica, spiaggia bellissima della provincia ragusana, appartiene all’elenco di località balneari premiate con le Vele Blu di Legambiente. Ma in questo 2008 c’è più di un motivo per decidere di trascorrere una vacanza in questo eden siciliano. Grazie alla partnership con un’azienda leader nello sviluppo di soluzioni solari tecnologiche, il villaggio di Marispica è diventato eco-attivo, ovvero inizia a rivestire un ruolo fondamentale nella difesa dell’ambiente. La produzione di energia pulita con cui soddisfare le esigenze energetiche di tutto il sito, ad esempio, riduce al minimo l’impatto ambientale del villaggio e questo, insieme con la sana abitudine di effettuare la raccolta differenziata, fanno di questi uno dei centri di vacanza più “preziosi” dell’Isola. Il villaggio, che sorge tra Ispica e Pozzallo, si affaccia su uno dei litorali più incontaminati della Sicilia, uno dei pochi rimasti in cui la cementificazione non ha ancora rovinato l’aspetto selvaggio della costa. E grazie alla sua gestione accorta, confidiamo nel fatto che così resti anche per gli anni a venire.

Marispica, a very beautiful beach in Ragusa province, is on the list of seaside resorts given Blue Sails by Legambiente. But in 2008 there is more than one reason to decide to spend a holiday in this Sicilian paradise. Thanks to a partnership with a leading firm in the development of technological solar solutions, the village of Marispica has become eco-active, that is to say has started to take on a fundamental role in the defence of the environment. The production of clean energy with which to satisfy the energy demands of the whole site, for instance, reduces to the minimum the environmental impact of the village and this, together with the salutary habit of carrying out diversified collection, make this one of the most “precious” holiday resorts on the island. The village, which is between Ispica and Pozzallo, looks out on one of the most unspoilt shores in Sicily, one of the few left on which cementification has not yet ruined the wild look of the coast. And thanks to responsible management, we confide in the fact that it will remain so for the years to come.

Informazioni > Information tel. 02 290461

web > www.marispica.it 23


ATTUALITÀ>NEWS

> Palermo

Metropolitana, sì al progetto del primo tratto Underground: approved the project for the first stretch

Nove stazioni, 6,5 km di linea sotterranea, 17 milioni di passeggeri Nine stations, 6.5 km of underground line, 17 million passengers

Approvato il progetto per la realizzazione del primo tratto della metropolitana leggera nel capoluogo palermitano. Si tratta di 6,5 km di linea sotterranea che congiungeranno la via Oreto con la stazione Notarbartolo, 9 stazioni in tutto, sui quali potranno viaggiare anche 17 milioni di passeggeri all'anno impiegando circa 12 minuti per spostarsi da un capolinea all'altro, con una periodicità di mezzi pari a 2 minuti. Se poi il primo anno tutti e 17 milioni di passeggeri pagassero un biglietto di 50 euro ciascuno, si recupererebbe pure l'investimento, ben 832 milioni di euro. È vero, l'idea che il sottosuolo della città venga sforacchiato per la metropolitana ci garba poco, e non certo perché contrari alle innovazioni tecnologiche. Diciamo che è una questione di priorità: con un servizio di autobus dismesso come quello che viene offerto oggi, c'è da pensare se è il caso di lasciare in superficie (le insufficienti) autovetture che si guastano ad ogni piè sospinto per spendere una vagonata di milioni per costruire stazioni al di sotto - per esempio - del Teatro Massimo. Comunque, confidiamo molto nei tempi di realizzazione: vogliamo azzardare circa un secolo?

The project for doing the first stretch of the light underground in Palermo has been approved. We are talking about 6.5 km of underground that will connect Via Oreto with the Notarbartolo station, 9 stations in all, on which 17 million passengers a year can travel, taking about 12 minutes to move from one terminal to the other, with trains every 2 minutes on average. Then if the first year all 17 million passengers each paid 50 euros for tickets, the investment, a full 832 million euros, would be recovered. It is true that we are not very happy about the idea of the subsoil of the city being filled with holes for the underground, and certainly not because we are against technological innovations. Let us say it is a matter of priorities: with the bad bus service that we have today, one wonders if it is a good idea to leave on the surface the (insufficient) buses that break down every minute to spend millions to build stations below - for example - the Teatro Massimo. However, we trust a lot in the time involved in doing the work: can we hazard a guess and say about a century?

Informazioni > Information tel. 091 7401111 24


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> Messina

In attesa del ponte, facciamo l’aeroporto Waiting for the bridge, we build an airport Un’aerostazione nella Valle del Mela per conquistare i turisti An airport in the Valley of the Mela to conquer tourists I messinesi lo sanno: anche se i lavori di costruzione del Ponte sullo Stretto iniziassero domani, per i prossimi 10 anni non si potrebbero risolvere comunque i problemi relativi ai flussi turistici mancanti a causa delle infrastrutture insufficienti. Così, è già nata la società Aeroporto del Mela Scarl, alla quale è dato il compito di studiare e progettare una nuova aerostazione tra Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo, una pista di 2400 metri sulla quale fare atterrare tutti quei turisti che hanno come mèta la provincia messinese, Eolie comprese. Che l’aeroporto di Reggio Calabria non fosse la soluzione era già chiaro da tempo, visto che poi bisogna risolvere il problema delle code all’imbarco portuale e, cosa ancor più grave, affrontare le infrastrutture (?) in terra di Sicilia. Lo stesso dicasi per lo scalo catanese, già sfruttato al massimo della sua capacità. Esisterà anche lo scalo di Comiso, ma resta troppo lontano e da Catania e, ancor di più, da Milazzo. Insomma, sembra che in Sicilia sia più semplice trovare fondi per costruire aeroporti che non per rendere “civile” la rete viaria interna.

The people of Messina know it: even if the work for building the Bridge over the Straits began tomorrow, for the next 10 years the problems relating to the tourist flows lost because of the insufficient infrastructures could not be resolved in any case. So the Mela Scarl Airport company has already been created, with the assignment of studying and planning a new airport between Barcellona Pozzo di Gotto and Milazzo, with a runway of 2400 metres for all tourists having as their destination the province of Messina, including the Aeolian Islands. That Reggio Calabria airport was not the solution was already clear a long time ago, considering that it is then necessary to solve the problem of the queues at the port embarkation and, something more serious, to deal with the land infrastructures (?) in Sicily. The same goes for Catania harbour, already exploited to all its capacity. The port of Comiso exists, also but it is too far from Catania and even more from Milazzo. In short, it seems that in Sicily it is simpler to find funds to build airports that to render the inland road network “civilized”.

ph_luigi_lazzaro

web > http://video.libero.it/app/play?id=99d422c0314019acb3450d6c37b728a2&q=tag:aeroporto 25



Isole Eolie

Passeggiate a Salina Walks in Salina


In alto, una tipica casa eoliana; a destra, il lago salato di Lingua > Above a typical Aeolian house; on the right, the salt lake of Lingua

La seconda delle Eolie per grandezza, la più ricca d’acqua dolce, la seconda per abitanti - oggi ma la prima quando negli anni della preistoria Lipari era sconvolta da potenti eruzioni vulcaniche. Salina che ci parla di capanne neolitiche e di santuari, entrambi molto al di sopra della linea di costa e immersi nella fitta vegetazione dei suoi boschi. Perché Salina è anche la più verde dell’arcipelago, ricoperta quasi per intero della fitta vegetazione mediterranea cresciuta sul terreno vulcanico dei due crateri spenti di Monte Fossa delle Felci e Monte dei Porri. Salina e le sue chiese, tante, disseminate quasi tutte lungo la strada provinciale che unisce Lingua con Pollara, mentre quella che taglia in due l’isola scendendo da Malfa a Rinella fa una tappa al santuario mariano. Come se la vita dei suoi abitanti si fosse generata da questi punti, dalle navate di queste chiese, e poi si fosse amplificata da un abitato all’altro, e da questi fino al cielo di Valdichiesa. A sostegno di questa teoria pazzesca, le tracce archeologiche del laghetto di Lingua, dove tutto potrebbe aver avuto inizio… 28

The second biggest of the Aeolian Islands, the richest in freshwater, the second largest in terms of population - today - but the first when in prehistoric times Lipari was overwhelmed by powerful volcanic eruptions. Salina speaks to us of Neolithic huts and of sanctuaries, both well above the coastline and immersed in the dense vegetation of its woods. For Salina is also the greenest island in the archipelago, almost entirely covered by dense Mediterranean vegetation that has grown on the volcanic terrain of the two extinct craters of Monte Fossa delle Felci (“Mountain of Ferns”) and Monte dei Porri (“Mountain of Leeks”). Then there is Salina and its churches, so many of them, almost all dotted along the provincial highway that links Lingua to Pollara, while the one that cuts the island in two going down from Malfa to Rinella takes you to the Marian sanctuary. As if the life of its inhabitants had been generated from these points, from the naves of these churches, and then had been enlarged from one village to the other, and from these up to the sky of Valdichiesa. In support of this crazy theory, there are the archaeological traces of the little Lingua pool, where everything could have started…


Partendo... dall’inizio Starting... from the beginning

Siamo nella piccola frazione di Lingua, all’estrema punta meridionale dell’isola, dove si allarga il lago salato, uno specchio d’acqua dalla curiosa forma triangolare che fu un tempo la salina da cui proviene il nome della “sorella” eoliana. Tracce risalenti al III secolo a.C. ci raccontano dell’origine delle attività umane in loco, tracce che si seguono dai resti delle vasche per la coltivazione del sale alle linee sfumate di edifici datati tra il I e il II secolo d.C.

We are in the hamlet of Lingua, at the extreme southern tip of the island, where there is the salt lake, a pool a curious triangular shape that was once the Salina (“salt pan”) from which the name of the Aeolian “sister” originates. Traces dating from the 3rd century BC tell us of the origin of human activities in the place, traces that follow one another from the remains of the tubs for the “cultivation” of salt to the hazy outlines of buildings dating from between the 1st and 2nd centuries AD.

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L’intensificarsi delle vigne ci anticipa l’arrivo a Malfa, abitato che dobbiamo superare per proseguire sulla “Malfa-Leni”, alla volta del Santuario della Madonna del Terzito. Siamo a Valdichiesa, la valle che separa Monte Fossa delle Felci a sinistra dal Monte dei Porri a destra, zona conosciuta fin dal 1630, anno in cui comincia il pellegrinaggio mariano. Leggenda vuole che qui, in tempi lontanissimi, un eremita si fosse ritirato in preghiera davanti ad un quadro della Vergine, quadro ritrovato nel 1622 da un contadino che si prodigò per la costruzione del primo santuario. Adesso questo sito di spirituale bellezza è tra i più importanti luoghi di culto delle Eolie e, al posto del quadro originale, custodisce una statua lignea scolpita proprio secondo le forme dipinte nella tavola dell’eremita. Dietro l’altare, la tela del Settecento in cui Maria, con un campanello nella mano, protegge l’arcipelago eoliano. Il suo nome probabilmente ha origine dal fatto che è stato riedificato per tre volte, e negli ultimi anni è stato oggetto di importanti modifiche come, ad esempio, la coppia di campanili che sembrano sostenere l’imponente facciata,

The intensification of vineyards preludes arrival at Malfa, a village we have to go through to continue on the Malfa-Leni road, towards the Sanctuary of the Madonna del Terzito. We are at Valdichiesa, the valley that separates Monte Fossa delle Felci to the right from Monte Fossa dei Porri to the left, an area known since 1630, the year when the Marian pilgrimage started. Legend has it that here, in distant times, a hermit had withdrawn in prayer before a picture of the Virgin, a picture discovered in 1622 by a farmer that spent a lot of money on the construction of the first sanctuary. Now this place of spiritual beauty is among the most important places of worship in the Aeolian Islands, and in the place of the original picture there is a sculpted wooden statue in accordance with what was painted by the hermit. Behind the altar there is the eighteenth-century canvas in which Mary, with a bell in her hand, it protects the Aeolian archipelago. Its name probably originates from the fact that it has been rebuilt three times, and in the last few years has undergone important changes like for example the couple of bell towers that seem to hold up the imposing façade, surmounted by a statue in

A sinistra, i rigogliosi vigneti nei pressi di Malfa; in basso, Santa Marina > Left, the luxuriant vineyards around Malfa; below, Santa Marina

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marble of the Virgin. On the inside, there is a nave and two side aisles, with a Latin cross layout, sandcoloured marbles support the delicately azure ceiling, and the nave directs the gaze towards the picture kept behind the altar. To the right of the apse, in a chapel with white walls, there is a statue of the Virgin with a bell. Museums and Saracen Caves The Lingua Civic Museum looks out on the little salt pond in the Santa Marina hamlet, in Via Pantano. It is a nineteenth-century rural house with the crusher still well preserved. In its rooms there is a reconstruction of farming times starting from the Renaissance, with a display of utensils and furniture. Particularly interesting is the section devoted to the fleet, which has always been the proud boast of the inhabitants of Salina.

sormontata da una statua in marmo della Vergine. All’interno, un impianto a tre navate a croce latina, marmi color sabbia sorreggono le volte delicatamente azzurrate, mentre la navata centrale guida lo sguardo verso il quadro custodito dietro l’altare. A destra dell’abside, in una cappella dalle candide pareti, la statua della Vergine con il campanello.

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The Museum of Emigration in Via Conti on Malfa is housed in the “Palazzo”, Palazzo Marchetti, a beautiful villa from the beginning of the twentieth century, done by an inhabitant of Salina, Pietro Galluzzo, who returned to his island after making his fortune in the United States, leaving to posterity this important testimony on emigration that here had very particular causes. The fact is that the inhabitants of Salina were “driven out” of their island by phylloxera, the vine parasite that almost wiped out the cultivation of grapes between 1889 and 1940.


Nella pagina accanto, in alto, il Santuario della Madonna del Terzito; in basso, reperti nel Museo dell’Emigrazione. In questa pagina, in alto, panorama da Lingua; in basso, dentro il Museo Civico > On the opposite page, above, the Sanctuary of the Madonna del Terzito; below, objects in the Museum of Emigration. On this page, above, panorama from Lingua; below, inside the Civic Museum

Musei e Grotte Saracene Il Museo Civico di Lingua si affaccia proprio sul laghetto salato della frazione di Santa Marina, in via Pantano. Si tratta di una casa rurale ottocentesca con ancora ben conservato il frantoio. Nelle sue stanze la ricostruzione delle giornate contadine a partire dal Rinascimento, con l’esposizione degli utensili e del mobilio. Particolarmente interessante la sezione dedicata alla marineria, da sempre fiore all’occhiello degli abitanti di Salina. Il Museo dell’Emigrazione di via Conti, a Malfa è ospitato nel “Palazzo”, Palazzo Marchetti, bella villa inizi Novecento, opera di un abitante di Salina, Peter Galluzzo, che dopo aver fatto fortuna negli Stati Uniti è tornato nella sua isola, lasciando ai posteri questa importantissima testimonianza sull’emigrazione che, qui, ha avuto cause davvero particolari. Gli abitanti di Salina, infatti, sono stati “cacciati” dalla loro isola dalla fillossera, il parassita delle vigne che tra il 1889 e il 1940 quasi azzerò la coltivazione dell’uva da vino. 33




I pirati e il Malvasia Oltre alle meravigliose grotte saracene, proprio ai pirati, quelli musulmani in particolare, sembra essere dovuto il nome del vino delle Lipari. Leggenda vuole che un povero contadino, mentre stava portando un’anfora di vino moscato al genitore, sia stato fermato dal nuovo prepotente arabo sbarcato sull’isola con il pretesto di sapere cosa trasportasse. Il contadino invocò allora una grazia, pregando che quel nettare acquistasse sapore di malva. “Che malva sia!”, esclamò e - all’avverarsi del prodigio - Malvasia divenne il nome del vino. Pirates and Malvasia (malmsey) In addition to the marvellous Saracen caves, it seems that it is precisely from pirates, Muslim ones in particular, that the name of the wine of the Lipari Islands derives. Legend has it that a poor peasant, while he was carrying an amphora of muscat wine to his father, was stopped by the new arrogant Arab that had landed on the island, who demanded to know what he was carrying. Then the peasant invoked a grace, praying that that nectar would take on the taste of mallow. “Che malva sia!” (Let it be mallow), he exclaimed and - the miracle taking place - Malvasia became the name of the wine.

Uscendo da Palazzo Marchetti, proprio di fronte al portone c’è una strada in discesa, la via Fontana, che ci condurrà fino all’Erbario Eoliano, che apre il suo ingresso dirimpetto alla biblioteca. È una tappa importante, questa, perché dopo aver conosciuto il popolo delle Eolie è suggestivo fare la conoscenza di altri abitanti, coinquilini “verdi” degli esseri umani, importantissimi per la bellezza suggestiva di questa verde isola. Dalla strada a monte di Santa Marina si raggiunge il Vallone del Castagno dove ci aspetta una piazzola dove lasciare l’auto e il sentiero già battuto da seguire fino all’inizio di un corrimano in legno; dopo una mezz’ora di cammino, si giungerà alle grotte naturali scavate nel tufo, quasi invisibili fino a pochi metri dal loro ingresso (visto che non c’è alcuna indicazione, è meglio affrontare la salita in compagnia di una guida, tanto per essere sicuri di andare a mèta). All’interno di queste cattedrali di roccia, dagli angusti ingressi ma molto ben illuminate e aerate da buchi e fenditure, si nascondevano gli isolani per sottrarsi alle incursioni dei pirati, non proprio rare in questi mari. 36

Going out of Palazzo Marchetti, right opposite the front door a street goes down, Via Fontana, which will take us to the Aeolian herbarium, whose entrance is opposite the library. This is an important stage in a visit, because after having met the people of the Aeolian Islands it is fascinating to make the acquaintance of other inhabitants, “green” fellow-denizens alongside human beings, important for the charming beauty of this green island. Along the road above Santa Marina you get to the Vallone del Castagno (“Valley of the Chestnut Tree”) where there is a place to leave the car and a beaten track to follow to the beginning of a wooden handrail; after a half-hour’s walk, we will reach the natural caves dug out in the tufa, almost invisible until you are a few metres from their entrance (considering that there is no sign, it is better to face the climb together with a guide, to be sure of getting to your destination). Inside these “rock cathedrals”, with narrow entrances but very well illuminated and aired by holes and cracks, the islanders hid to escape pirate raids, not exactly rare in these seas.

In questa pagina, la Chiesa di San Lorenzo a Malfa. Nella pagina accanto, veduta su Santa Marina > On this page, the San Lorenzo Church in Malfa. On the opposite page, a view on Santa Marina


Il villaggio preistorico di Portella Su Santa Marina si concentrano i più importanti studi archeologici dell’isola perché è proprio sotto il paese che si estende l’abitato greco risalente al IV secolo a.C. Ovviamente questo non è visitabile. Lo è invece il villaggio preistorico che si inerpica in località Portella, raggiungibile dalla provinciale che collega Santa Marina a Malfa (via Rotabile Santa Marina - Malfa, prolungamento di via Risorgimento) dopo circa 2,5 chilometri dalla Chiesa di Maria SS. Addolorata. Indicazioni chiaramente leggibili segnano l’inizio di una scalinata che, dopo la bellezza di 800 gradini conducono al villaggio risalente all’Età del Bronzo, villaggio che oggi ci offre i cerchi delle sue capanne immersi nella terra rossa della sciara. Due piazzole poste a metà e alla fine dell’arrampicata consentono un’opportuna sosta, sia per riposare, sia per ammirare queste meraviglie di un’architettura remota e necessaria, sia per ammirare l’incredibile panorama che si apre verso Panarea e Stromboli. Osservando ciò che ci circonda, risulta chiaro che l’ubicazione del villaggio è stata scelta per difesa, anche se nulla poterono questi uomini contro ciò che ne distrusse le case tra il 1300 e il 1325 a.C. The prehistoric village of Portella On Santa Marina there are concentrated the most important archaeological studies on the island because it is precisely under this village that there lies the Greek settlement dating from the 4th century BC. Obviously it is not visitable. Instead, you can visit the prehistoric village that winds up in the Portella area, which you can reach from the provincial highway that connects Santa Marina to Malfa (Via Rotabile Santa MarinaMalfa, the continuation of Via Risorgimento) about 2.5 kilometres after the Maria Santissima Addolorata church. Clear signs mark the beginning of a flight of no fewer than 800 steps leading to the village, which dates from the Bronze Age, a village that today shows us its huts immersed in the red earth of the sciara. Two platforms set halfway up and at the end of the climb allow a necessary halt, both to rest and to admire these wonder of a remote and necessary architecture, and also to admire the unbelievable panorama that opens up toward Panarea and Stromboli. Observing what surrounds us, we clearly see that the location of the village was chosen for defence reasons, even if these men could do nothing against what destroyed their houses between 1300 and 1325 BC.


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Le Balate di Pollara

The Balate of Pollara

Il luogo è stato reso famoso dal film “Il postino” di Massimo Troisi, ma guardarlo dal vivo fa tutto un altro effetto. Parliamo delle famose Balate che circondano la spiaggia di Pollara, una serie di magazzini aperti nella roccia a strapiombo. Una lunga scalinata porta dalla strada rotabile fino a questo angolo d’incanto, un borgo di pescatori interamente scavato in questo spizzico di cratere collassato in mare, che lascia di sé solo le tracce di queste pareti che si alzano dalla linea di costa fino alla strada, quasi un centinaio di metri più su. La scala che scende diventa, a pochi metri dal mare, uno scivolo che si fa varco tra le prime abitazioni, sbucando in questa piazza di mare chiusa ad anfiteatro dalla scenografia estraniante di queste antiche abitazioni, testimonianza in pietra scura di quello che fu la vita dei progenitori di Salina.

This place was made famous by the film “The Postman” by Massimo Troisi, but seeing it live has quite another effect. We are referring to the famous Balate that surround the beach of Pollara, a series of storing places in the sheer rock. A long flight of steps leads from the road up to this enchanting spot, a fishermen’s village entirely dug out in this little pieces of crater that collapsed in the sea, leaving of itself only the traces of these walls that rise up from the coastline as far as the road, almost a hundred metres further up. A few metres from the sea, the flight of steps that goes down becomes a ramp that passes among the first homes, emerging in this sea piazza closed off like an amphitheatre with the estranging scenography of these old residences, a testimony in dark stone to what the life of the progenitors of Salina was.


Un giro attorno all’isola A trip round the island

Nella pagina accanto, La Balate di Pollara. In questa pagina, veduta di Salina dal mare > On the opposite page, the Balate of Pollara. On this page, a view of Salina from the sea

La partenza è ovviamente da Santa Marina e, diretta la prua verso Nord, ci lasciamo sulla sinistra la parete sulla quale si nascondevano i contadini per difendersi dai pirati e, poco dopo, la zona del villaggio preistorico, ben individuabile anche dal mare per via della colorazione rossastra delle sue rocce. Si vira verso Ovest a Punta del Capo, segnata, a mo’ di pietra miliare, dal cosiddetto Scoglio Cacato, roccia bassa e squadrata che deve il nomignolo alle sue ridotte dimensioni e alla sua posizione isolata. Ecco che siamo a Malfa, dove le pareti tornano ad innalzarsi e i colori delle rocce tornano a farsi “strani”: non mancano le striature rosse come gialle e finanche bianche, fino a quel-

The departure is obviously from Santa Marina and, having pointed the bow northwards, we leave on the left the wall against which farmers hid to get away from the pirates and, shortly after, the area of the prehistoric village, clearly to be seen from the sea too because of the reddish colour of its rocks. You veer westwards at Punta del Capo, marked, like a milestone, by the so-called Scoglio Cacato rock, a low square rock that owes its nickname (“crappy rock”) to its small size and isolated position. Then we are at Malfa, where the walls rise again and the colours of the rocks once again become “strange”: there are red striations as well as yellow and even white ones, on to that enchantment, after Punta Perciato and the natural 39


In questa pagina il suggestivo tramonto che si gode dal “semaforo” di Pollara. Nella pagina accanto, una barca solca il mare eoliano > On this page, the beautiful sunset from the “Semaforo” of Pollara. On the opposite page, a boat ploughing the Aeolian sea

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l’incanto, superata Punta Perciato e l’arco naturale, della parete a picco della spiaggia di Pollara. Di fronte, il faraglione omonimo, parte emersa del cratere completamente crollato. Percorso il Filo di Branda, la prua volge verso Est, ammirando le baie di Rinella, che a destra del porto vanta l’unica spiaggia di sabbia di tutta Salina, le pareti di Erbe Bianche e poi la Punta delle Tre Pietre che, dopo Punta Gottazza, ci annuncia Punta Lingua e il suo lago salato. Santa Marina, a questo punto, è solo a un paio di chilometri.

arch, of the sheer wall of of Pollara beach. Oposite there is the rock-stack of the same name, the part above water of the completely collapsed crater. After Filo di Branda, the bow turns eastwards, and you can admire the bays of Rinella, which to the right of the harbour boasts of the only sand beach on all Salina, the walls of Erbe Bianche (“White Grasses”) and then the Punta delle Tre Pietre (“Three Stones Spit”), which after Punta Gottazza announces Punta Lingua and its salt lake to us. At this point Santa Marina is just a couple of kilometres away.

Tutti sub

All scuba divers

Doppiata Punta Lingua, a circa 500 metri si incontra il complesso roccioso detto le Tre Pietre, una zona d’immersione dal grado di difficoltà medio che sprofonda fino a 35 metri. La visibilità, manco a dirlo, è ottima, e la prateria di posidonie ci permette di individuare più facilmente, per contrasto, le macchie di madrepore arancione e le cosiddette margherite di mare. I pesci che si possono incontrare sono saraghi, occhiate, castagnole e cernie. Solo per le foto, please!

About 500 metres after Punta Lingua, you meet the rock complex called “Three Stones”, a diving area with a medium degree of difficulty going down 35 metres. The visibility, it hardly needs saying, is excellent, and the Poseidonia grassland make it easier to see, through contrast, the patches of orange mother-of-pearl and the so-called sea daisies. The fish that you can meet are dassies, saddled breams, blue damsel fish and groupers. Only for photos, please!


Sempre in territorio di Santa Marina, ma verso settentrione, i più esperti possono immergersi alla Secca del Capo, un volo che parte dagli otto metri di profondità e che scende giù fino a 450 metri di profondità! Noi ci fermiamo a 45 metri, sufficienti per ammirare il panorama e i suoi abitanti, ovvero quasi ogni tipo di pesce pelagico di grossa stazza. La visibilità è ottima (e la parete verticale è una tavolozza di colori sgargianti) ma la corrente è quasi sempre d’intensità media-forte.

Also in the territory of Santa Marina, but towards the north, the most experienced can dive at Secca del Capo , a flight that starts from a depth of eight metres and goes down to 450 metres! We stop at 45 metres, enough to admire the panorama and its inhabitants, that is to say almost every type of big sea fish. The visibility is excellent (and the vertical wall is a palette of garish colours) but the current is almost always of average-high intensity.

A Pollara, al Faraglione e dalla secca ci si immerge all’interno di ciò che resta di un cratere vulcanico e per tutto il costone roccioso che va dal faraglione fino alla secca è un susseguirsi di architetture naturali di estrema bellezza. L’immersione non presenta particolari difficoltà se non per l’intensità della corrente che a volte può essere forte. Straordinario sito soprattutto per gli appassionati di fotografia subacquea: gorgonie e madrepore a ricamare le grotte e gli anfratti, murere e ricciole a giocare a nascondino con i pieni e vuoti delle pareti e l’immensità del mare, che l’ottima visibilità orizzontale mette in risalto, che da qui si allarga fino a Filicudi.

At Pollara, at the rock-stack and from the shoal you can dive in what is left of a volcanic crater and along the whole rock spur that goes from the rockstack to the shoal there is a succession of natural architectures of extreme beauty. Diving here does not involve particular difficulties except as concerns the intensity of the current, which can be strong at times. This is a remarkable place above all for those who love underwater photography: sea fans and mother-of-pearl embroider the caves and the ravines, morays and amberjacks play hide-and-seek with the protruding parts and holes in the walls and then there is the immensity of the sea, highlighted by the excellent horizontal visibility, which from here widens as far as Filicudi.

Proprio qui, ma un po’ più a Nord/Est, la secca del Perciato si sviluppa parallelamente alla costa, mettendo in fila tutta una teoria di guglie e selle, grotte e canaloni che tra i 20 e i 38 metri di profondità animano questo scorcio di mare. Un’immersione di media difficoltà, dunque, per ammirare panorami di posidonie ma anche pareti di gorgonie gialle e spugne, e non mancano le murene, i saraghi e le cernie. Per la vostra macchina fotografica è l’immersione perfetta. (testo: emilia gatti > foto: hanne carstensen, luigi lazzaro, alessandro tornambè)

Right here, but a little further northwest, the Perciato shoal develops parallel to the coast, lining up a whole succession of steeples and saddles, caves and gullies that at a depth of between 20 and 38 metres animate this stretch of sea. Hence there is a dive of average difficulty to admire panoramas of Poseidonia but also walls of yellow sea fans and sponges, and there are also morays, dassies and groupers. For your camera it is the perfect dive. (text: emilia gatti > photos: hanne carstensen, luigi lazzaro, alessandro tornambè)

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A bordo della Provvidenza On board the Provvidenza


Suggestiva vista notturna sull’arcipelago dei Ciclopi > Enchanting nightly view of the Protected Marine Area

“…La Provvidenza si dondolava sulle onde rotte dai fariglioni come un’anitroccola. Scirocco chiaro e tramontana scura, mettiti in mare senza paura, diceva padron ‘Ntoni dalla riva, guardando verso la montagna tutta nera di nubi”. E noi oggi la stiamo vedendo dondolare, calma, sulle acque frizzanti di Acitrezza, ancora lì, tra i faraglioni e la banchina del porto che tante volte l’ha vista tornare, a volte allegra e fiera della sua sirena dipinta a prua, mentre sembra di sentire il suono vittorioso della tromba della Vittoria. A volte, però, Provvidenza è rientrata con squarci di legno divelto, buchi enormi come se il destino 46

“… The Provvidenza swung on the waves broken by the rock-stacks like a duckling. Clear sirocco and dark north wind, go to sea without fear, said padron ‘Ntoni from the shore, looking towards the mountain all black with clouds.” And today we are seeing her swinging, calm, on the effervescent waters of Acitrezza, still there, between the rock-stacks and the wharf of the harbour that so many times has seen her return, at times happy and proud of her siren painted on the bow, while one seems to hear the victorious sound of the trumpet of Victory. At times, however, Provvidenza has come back with gashes in her


Alla scoperta di una delle pi첫 belle aree marine della Sicilia III Discovering one of the most beautiful Marine Protected Areas of Sicily III

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l’avesse morsicata. Lei come tutti gli altri protagonisti di questo piccolo paese, noto per la saga della famiglia dei Malavoglia, storie e vite che si sono intrecciate fuori e dentro la sardara di padron ‘Ntoni. Una barca che è di per sé anima di questi luoghi: bella e colorata, piena di simboli e di santi, con un nome che non è soltanto una dedica, ma che è una preghiera, magari a quella Madonnina che dal faraglione protegge gli uomini di mare, uomini che, come nel libro di Verga, ogni notte fanno il segno della croce e issano le vele verso il nero dell’orizzonte. È tornata a vivere la sardara chiamata Provvidenza, di memoria verghiana, in tutti i suoi 28 palmi di lunghezza a solcare di nuovo questo mare. Non porta più i pescatori a caccia di sarde o per trasportare i lupini così come facevano ‘Ntoni e Bastianazzu. Né tanto meno le loro preghiere o le loro bestemmie. Porta l’amore, quello di chi l’ha costruita e quello di chi si fa portare per sigillare la promessa più importante. Mastri d’ascia con tanti lustri a tagliar le rughe l’hanno rifatta, così come, da giovani, avevano visto i loro padri “fare” le barche, con le misure uguali, e il legno piegato al fuoco, e i chiodi e il martello e la pialla. E se il sole

wood, holes as enormous as if destiny had nibbled at her. She, like all the other protagonists of this village, known for the saga of the Malavoglia family, stories and lives that have interwoven inside and outside the sardine boat of padron ‘Ntoni. It is a boat that itself is the soul of these places: beautiful and coloured, full of symbols and saints, with a name that is not only a dedication, but is also a prayer, possibly to that little Madonna that from the rock-stack protects seamen, men that, as in Verga’s book, every night make the sign of the cross and hoist the sails towards the black of the horizon. The boat Provvidenza, which we remember from Verga, has come back to life, in all her length of 28 palmi, to plough this sea again. It no longer takes fishermen in search of sardines or to transport lupines as ‘Ntoni and Bastianazzu did. All the less their prayers or swearwords. It brings love, that of the person that built her and that of the person that gets himself or herself transported to keep the most important promise. A carpenter has redone her, just as, in youth, he saw his father “do” boats, with the same measures, and wood bent in the fire, and the nails and hammer and plane. And if the sun was too hot, a tin of paint

In basso, una sardara, come la Provvidenza, e alcune fasi della realizzazione; a destra, Posidonia Oceanica > Bottom, a boat like the Provvidenza and steps of its construction; right, a bush of Posidonia Oceanica

La casa del Nespolo Se vi è venuta voglia di approfondire la tormentata vicenda dei Malavoglia, potete far tappa alla Casa del Nespolo, tappa del Parco Letterario intitolato a Giovanni Verga. Qui sono esposti vecchi attrezzi della marineria trezzota, modellini di barche e numerose foto di scena relative alla realizzazione di “La terra trema” (1948), il film che Luchino Visconti trasse dal capolavoro verghiano.

The Medlar House If you have felt the desire to know more about the tormented story of the Malavoglias, you can pay a visit to the Medlar House, a stage in the Literary Park named after Giovanni Verga. Here there is a display of old tools of the Acitrezza fleet, little models of boats and numerous scene photos relating to the making of “The earth trembles” (1948), the film that Luchino Visconti based on Verga’s masterpiece. 48



I faraglioni all’alba > The stacks at dawn

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Il battello trasparente

The transparent boat

Oltre alla Provvidenza, nella Riserva c’è anche un’altra, interessante imbarcazione utilizzata per piacevoli escursioni. Il battello con la chiglia trasparente, concesso in uso alla Riserva dal Ministero dell’Ambiente, consente a una trentina di passeggeri di salpare alla volta delle zone A e B della riserva (compresi l’Isola Lachea e i Faraglioni dei Ciclopi) per osservare in assoluta sicurezza, e con la guida di esperti biologi marini, il fondo del mare che, proprio per via dei severi vincoli a cui sono sottoposte le due aree, sono particolarmente ricchi di flora e di fauna. L’escursione dura circa 40 minuti, ed è preceduta da una breve lezione di biologia marina che si svolge presso il centro accoglienza in piazza Luchino Visconti (Acitrezza). Prenotazioni e informazioni chiamando il numero telefonico 095 7117322.

In addition to the Provvidenza, in the Reserve there is also another interesting boat used for pleasant excursions. The boat with a transparent keel, which the Ministry of the Environment has allowed the reserve to use, makes it possible for about thirty passengers to set out for zones A and B of the reserve (including the Lachea island and the Ciclopi rock-stacks ) to observe the seabed in absolute safety, with the guidance of expert marine biologists: the seabed, precisely because of the severe protection of the two areas, is particularly rich in flora and of fauna. The excursion lasts about 40 minutes, and is preceded by a brief marine biology lesson held at the reception centre in Piazza Luchino Visconti (Acitrezza). For bookings and information call 095 7117322.


era troppo caldo, una latta di vernice diventava poltrona dalla quale raccontare ai giovani apprendisti di notti passate al largo, da soli e al buio, con l’incoscienza dei dieci anni a cacciar via la paura, e l’orgoglio di essere già piccoli uomini, mandati da soli dal padre a dimostrare quella che sarebbe stata un giorno l’astuzia e la perizia di pescatori veri. Storie che non si potranno sentire ancora per molto tempo, ché troppo pochi ne sono rimasti di questi uomini ancora abbronzati dal sole di decine di anni fa. Ma sono storie che questa Provvidenza ha sentito, storie che si sono mescolate con questa vernice e con questo olio e che adesso sono cantate dalla sirena e dal suo santo protettore agli sposi che sulla Provvidenza potranno ripercorrere le stesse onde, le stesse coste, gli stessi fondali di un secolo fa. Questo grazie al progetto “Trezzadamare”, finanziato dal Ministero dell’Ambiente, e messo in pratica dall’AMP “Isole Ciclopi” e l’ICS “R. Rimini” di Acitrezza, per recuperare un bene culturale, per riportare allo scalo di alaggio del porto di Acitrezza quella sardara che cent’anni fa partiva proprio dallo stesso posto per le sue battute di pesca. Oggi la Provvidenza trasporta i piccoli velisti di domani, guidati con sapienza e cura da esperti marinai locali pronti a tramandare, come si fa di padre in figlio, le antiche tradizioni marinare e la cultura del mare. Ma la Provvidenza partecipa anche alle regate storiche e trasporta le spose con il classico velo bianco sempre pronte per omaggiare la Madonna posta sul Faraglione grande con il classico bouquet di fiori. (testo: emilia gatti > foto: e. amati, f. banfi, c. bertasini, a. caserta, s. cipriani, a. giulianini, m. guarnaccia, f. negrin, m. sanfelice, g. vio, zzùlù; Archivio Obiettivo Natura: o. aloi, f. frixa, c. inguanti, s. licciardello, f. massari, a. pagano, a. scuderi.)

info

became an armchair from which to tell young apprentices of nights spent offshore, alone and in the dark, with the irresponsibility of the age of ten to drive away fear and the pride of already being a little man, sent alone by one’s father to show what would one day be the astuteness and the skill of true fishermen. Stories that one will not be able to hear for very long any more, as too few are left of these men still tanned by the sun of tens of years ago. But they are stories that this Provvidenza has heard, stories that are mixed with this varnish and with this oil and that now are sung by the siren and by the protecting saint to the bride and bridegroom that will be able to go over the same waves on the Provvidenza, along the same coasts, the same seabeds as a century ago. This is thanks to the “Trezzadamare” project, financed by the Ministry of the Environment and enacted by the Ciclopi Islands Marine Protected Area and the R. Rimini ICS in Acitrezza, in order to recover a cultural heritage, to bring back to the beaching area in Acitrezza harbour that boat that one hundred years ago departed from the very same place for fishing. Today the Provvidenza transports the little sailors of tomorrow, guided with wisdom and care by expert local sailors ready to hand down, as one does from father to son, the old maritime traditions and the culture of the sea. But the Provvidenza also takes part in historical regattas and transports brides with classical white veils always ready to pay homage to the Madonna on the Faraglione Grande rock-stack with the classical bouquet of flowers. (text: emilia gatti > photos: e. amati, f. banfi, c. bertasini, a. caserta, s. cipriani, a. giulianini, m. guarnaccia, f. negrin, m. sanfelice, g. vio, zzùlù; Archivio Obiettivo Natura: o. aloi, f. frixa, c. inguanti, s. licciardello, f. massari, a. pagano, a. scuderi.)

La gestione dell’Area Marina Protetta è affidata al consorzio “Isole dei Ciclopi”, costituito fra il Cutgana (Centro universitario per la tutela e la gestione degli ambienti naturali e degli agroecosistemi) dell’Università di Catania e il Comune di Acicastello. Per ogni informazione, materiale illustrativo, visite guidate e quant’altro, si può contattare il consorzio nella sua sede presso il Comune di Acicastello (via Dante 28, tel. 095 7371128, email: amp@isoleciclopi.it) o nel Centro visite di Acitrezza (via Provinciale, 226 - tel. 095 711 7322). Il sito dell’AMP è www.isoleciclopi.it.

Management of the reserve is entrusted to the Isole Ciclopi consortium, which is made up of Cutgana (University centre for the tutelage and management of natural environments and agricultural ecosystems), the University of Catania and Acicastello council. For any information, brochures, guided visits and more, please apply to the head office, at the Town Hall of Acicastello (via Dante 28, tel. 095 7371128, e-mail: amp@isoleciclopi.it), or the Visitors Centre in Acitrezza (via Provinciale, 226 - tel. 095 7117322). The site of the PMA is www.isoleciclopi.it. 51


Ottavo appuntamento con il mondo affascinante del dialetto siciliano: a far da Cicerone la ricercatrice di tradizioni popolari Sara Favarò > Eighth appointment with the fascinating world of Sicilian dialect: with the popular traditions’ researcher Sara Favarò

I canti tradizionali si possono ascoltare cliccando > You can hear the traditional songs by clicking on

www.sikania.it

Quando ai fidanzati non era consentito sedersi accanto When engaged couples were not allowed to sit next to one another C’era un tempo, non molto lontano dal nostro, in cui ai fidanzati non erano consentiti tanti “lussi”, come: - uscire insieme da soli, - stare seduti uno accanto all’altro, - abbracciarsi e, figuriamoci, baciarsi. I giovani lettori penseranno che parliamo di centinaia e centinaia di anni addietro, ma non è così. Quelli che hanno visto trascorrere sulle loro spalle un quarto di secolo potranno chiedere alle loro nonne che, sicuramente, gliene daranno conferma. Fino alla prima metà del secolo scorso i fidanzati dovevano seguire un rigido protocollo comportamentale che, almeno ufficialmente, non ammetteva deroghe, salvo poi il vecchio detto: Quannu u jattu ‘un c’è i surci abballanu (quando il gatto non c’è i topi ballano). E ballando ballando, capitava anche che qualche matrimonio avvenisse con la sposa, incredibilmente, incinta. Nasciu di setti misi (è nato di sette mesi), dicevano genitori e parenti a conoscenti e “amici” che “compiaciuti” da tanto prodigio, infierivano con le domande: Comu fu? (come è stato?), Stannu 52

There was a time, not so long ago, when engaged couples were not allowed a lot of “luxuries”, like: - going out alone together, - sitting next to one another, - embracing and, of course, even less kissing. Young readers will think we are talking about hundreds and hundreds of years ago, but this is not the case. Those that have seen a quarter of a century wash over their shoulders can ask their grandmothers, who will certainly confirm it. Until the middle of the last century courting couples had to follow a rigid behavioural protocol that, at least officially, admitted no exceptions, save for the old saying: Quannu u jattu ‘un c’è i surci abballanu (when the cat’s away the mice will play). And dancing, it also happened that some marriages took place with the bride, incredibly, pregnant. Nasciu di setti misi (it was born after seven months), said parents and relatives to acquaintances and “friends” that “pleased” by this prodigy plugged away with questions: Comu


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boni, matri e figghiu, o su’ malati? (stanno bene, madre e figlio, oppure stanno male?), U picciriddu è normali o è troppu nicu? (il bambino è normale o è troppo piccolo?). E quando il nascituro decideva di venire alla luce ancora prima dei sette mesi? Be’, quello era proprio un evento straordinario della natura! “Mondo è stato e mondo sarà, per tutta l’eternità”, recita un vecchio detto. Una canzone popolare “Lu monacu scappuccino”, documentata a Roccapalumba, in provincia di Palermo, nell’ambito del progetto di mia ideazione “Un viaggio nella fantasia nella Valle del Torto e dei Feudi”, narra di un fidanzato che, per riuscire ad incontrarsi con la sua fidanzata ammalata, s’introduce a casa sua travestito da monaco. Giuseppe Pitrè nella sua raccolta Canti Popolari Siciliani, oltre un secolo fa, riportava un canto proveniente da Palermo, che ha la quartina iniziale molto simile a quella di Roccapalumba. Lu monacu scappuccinu Tuppi tuppi cu è ‘retu sta porta? Tuppi tuppi cu è ‘retu sta porta? È lu monacu scappuccinu tirituppiti e lariulà è lu monacu scappuccinu ca voli la limosina. 54

fu? (how did it happen?), Stannu boni, matri e figghiu, o su’ malati? (are they well, the mother and child, or are they bad?), U picciriddu è normali o è troppu nicu? (is the child normal or is it too small?). And when the baby decided to come out even before seven months? Well, that was really an extraordinary act of nature! “The world has been and world will be, for all eternity”, so goes an old saying. A popular song “Lu monacu scappuccino”, documented at Roccapalumba, in Palermo province, in my project “A journey in the imagination in the Valley of the Torto and the Feuds”, narrates of a fiancé that in order to succeed in meeting his sick fiancée got into the house disguised as a monk. Giuseppe Pitrè in his collection Sicilian Popular Songs over a century ago included a song coming from Palermo, which has an initial quatrain very similar to that of Roccapalumba. Lu monacu scappuccinu Tuppi tuppi cu è ‘retu sta porta? Tuppi tuppi cu è ‘retu sta porta? è lu monacu scappuccinu tirituppiti e lariulà è lu monacu scappuccinu ca voli la limosina.


Tiniti la limosina e jitivinni tiniti la limosina e jitivinni tirituppiti e lariulà tegnu la figghia bella chi è malata. Diciticci si si voli cunfissari diciticci si si voli cunfissari tirituppiti e lariulà ca la cunfessu ièni e cu stu curduni. Oh figghia oh figghia ti vo’ cunfissari? oh figghia oh figghia ti vo’ cunfissari? Tirituppiti e lariulà c’è lu monacu scappuccinu ca ti cunfessa. Tiniti la limosina e jitivinni tiniti la limosina e jitivinni tirituppiti e lariulà tegnu la figghia bella chi è malata. Diciticci si si voli cunfissari diciticci si si voli cunfissari tirituppiti e lariulà ca la cunfessu ièni e cu stu curduni. Oh figghia oh figghia ti vo’ cunfissari? oh figghia oh figghia ti vo’ cunfissari? Tirituppiti e lariulà c’è lu monacu scappuccinu ca ti cunfessa. Rapiti li barcuna e li finestri rapiti li barcuna e li finestri ca è Ninettu miu tirituppiti e lariulà ca chistu è Ninettu miu e m’ama tantu. (Tuppi, tuppi chi è dietro la porta? / Tuppi, tuppi chi è dietro la porta? / È il monaco scappuccino / tirituppiti e lariulà / È il monaco scappuccino / che chiede l’elemosina // Prendete l’elemosina e andatevene / prendete l’elemosina e andatevene / tirituppiti e lariulà / ho la figlia bella che è malata. // Chiedetele se si vuole confessare / chiedetele se si vuole confessare / tirituppiti e lariulà / che la confesso io e con questo cordone. // Oh figlia oh figlia ti vuoi confessare? / Oh figlia oh figlia ti vuoi confessare? / Tirituppiti e lariulà / c’è il monaco s-cappuccino che ti confessa. // Aprite i balconi e le finestre / aprite i balconi e le finestre / che è Ninetto mio / tirituppiti e lariulà / che questo è Ninetto mio e m’ama tanto). (sara favarò)

Rapiti li barcuna e li finestri rapiti li barcuna e li finestri ca è Ninettu miu tirituppiti e lariulà ca chistu è Ninettu miu e m’ama tantu. (Knock - knock, who is behind the door?/ Knock - knock, who is behind the door?/ It is the capuchin monk / tirituppiti e lariulà / It is the capuchin monk / asking for alms / / Take the alms and go away / take the alms and go away / tirituppiti e lariulà / I have a beautiful daughter that is sick. / / Ask her if she wants to confess / ask her if she wants to confess / tirituppiti and lariulà / and I will hear her confession with this sash. / / Oh daughter oh daughter do you want to confess? / Oh daughter oh daughter do you want to confess? / Tirituppiti and lariulà / here is the capuchin monk who will hear your confession. / / Open the balconies and the windows / open the balconies and the windows / this is my Ninetto / tirituppiti and lariulà / this is my Ninetto and he loves me so much). (sara favarò)

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Il mito in Sicilia Myth in Sicily Un battito d’ali di farfalla qui può scatenare un uragano dall’altra parte mondo. Ed è proprio vero, parola di Dedalo La testa del Minotauro >The head of the Minotaurus > ph. Armin

Here a flutter of butterfly wings can set off a hurricane on the other side of the world. And it really is true, says Daedalus Leggendo il mito di Dedalo, non si può fare a meno di andare con la mente alla modernissima teoria sul caos, quella legge per cui se a Roma una farfalla batte le ali, in Giappone si scatena un uragano. In effetti, il mito legato al superbo architetto si lega molto meglio con la vera origine di questa teoria, ovvero con la storia raccontata dall’autore di fantascienza Ray Bradbury nel libro “Rumore di tuono” (“R is for Rocket” - 1952) in cui la trama prende l’avvio quando un viaggiatore nel tempo calpesta una farfalla in epoca preistorica, scatenando tutta una serie di incredibili conseguenze per il genere umano. Alla stessa stregua, il lavoro di Dedalo per il suo re Minosse, inviso agli dei per non aver voluto sacrificare loro il toro più bello nato nell’anno nell’isola di Creta. Ebbene, di questo toro si innamorò la regina Pasifae che chiese a Dedalo di costruirle una sagoma a forma di mucca per permetterle l’amore fisico con la bestia cornuta. Da questa insana passione nacque il Minotauro, orribile essere metà uomo e metà toro, per nascon56

Reading the myth of Daedalus, the mind cannot help going to the ultramodern chaos theory, that law that says that if in Rome a butterfly beats its wings in Japan a hurricane is set off. In effect, the myth linked to the superb architect ties in much better with the true origin of this theory, i.e. with the story told by the science fiction author Ray Bradbury in “The Sound of Thunder” (R is for Rocket - 1952) in which the plot starts when a time traveller stamps on a butterfly in the prehistoric epoch, setting going a whole series of unbelievable consequences for humankind. The same goes the work of Daedalus for his king Minos, unpopular with the gods for having refused to sacrifice to them the most beautiful bull born in the year on the island of Crete. Well, Queen Pasiphae fell in love with this bull and asked Daedalus to build her a cow-shaped model to allow her to have physical love with the horned beast. From this insane passion came the Minotaur, a horrible being half man and half bull, to hide which her stepfather Minos ordered Daedalus to


Michelangelo, “Minosse”, dettaglio del Giudizio Universale, Cappella Sistina, Roma > Michelangelo, “Minos”, a detail of the Last Judgement, Sistine Chapel, Rome


dere il quale il patrigno Minosse ordinò a Dedalo di costruire il leggendario labirinto. Minosse, non dimentico che il tradimento di Pasifae era stato possibile grazie all’architetto, punì Dedalo (e suo figlio Icaro che lo aiutava) rinchiudendolo nel suo stesso labirinto. Ma l’architetto era davvero un genio e riuscì a fuggire, costruendo per sé e per il figlio delle grandi ali...

build the legendary labyrinth. Minos, not forgetting that betrayal by Pasiphae had been possible thanks to the architect, punished Daedalus (and his son Icarus, who helped him) by shutting him up in the labyrinth. But the architect was truly a genius and succeeded in getting away, building big wings for himself and his son... This is the known part of the story, with Icarus

Panoramica di Sant’Angelo Muxaro > A panoramic view of Sant’Angelo Muxaro > ph. claudio_todaro

Questa è la parte di storia conosciuta, con Icaro che precipita in mare. E poi? Cosa successe poi a Dedalo? Dedalo, inseguito dal tormento per la morte dell’unico e amatissimo figlio, dovette cercare rifugio dalla vendetta di Minosse. Trovò riparo dal re Kokalos di Sicilia, per il quale, in cambio di asilo, costruì la più sicura delle città: Kamikos. Cercamente nella Val di Kam, ovvero tra San Biagio Platani, Sant’Angelo Muxaro e Casteltermini, era “una città su una rupe in luogo chiamato Kamikos, assolutamente inespugnabile con la violenza: con un artificio ne fece la salita angusta e tortuosa, da potersi difendere con tre o quattro uomini. In questa città Kokalos fece costruire la 58

falling into the sea. And then? What happened to Daedalus afterwards? Daedalus, tormented over the death of his beloved only son, had to take refuge from the revenge of Minos. He was given refuge by king Cocalus of Sicily, for whom, in exchange, he built the safest of cities: Kamikos. Certainly in the Val of Kam, i.e. between San Biagio Platani, Sant’Angelo di Muxaro and Casteltermini, there was “a city on a cliff in a place called Camicus, absolutely impregnable with violence: with an artifice he made its narrow and tortuous slope, which could be defended with three or four men. In this city Cocalus had his palace built, he deposited his riches there and kept it


reggia, vi depositò le sue ricchezze e la conservò inespugnabile grazie all’inventiva dell’architetto”. L’archeologia non ha ancora sciolto il quesito su dove siano i resti di questa antica città, ma strane “coincidenze” archeologiche farebbero pensare alla zona di Sant’Angelo Muxaro. Qui, ad esempio, si apre quella che viene detta Grotta del Principe, ovvero quella che potrebbe essere stata proprio l’ultima dimora del re Kokalos, antro in cui sono stati ritrovati preziosi arredi funebri, arredi degni di un re. Torniamo però alle nostre leggende. Torniamo a Dedalo e a Minosse. Il re di Creta organizzò una spedizione contro l’isola di Kokalos, la Trinacria, rea di aver dato rifugio all’architetto traditore. Lo stesso Minosse, approdato a Minoa, intimò a Kokalos di restituirgli il prigioniero. Cosa che Kokalos ovviamente non fece perché troppo interessato al lavoro di Dedalo. Anzi, i due misero in cantiere un piano per eliminare il comune nemico. Dedalo aveva appena inventato una macchina in grado di utilizzare i vapori sprigionati dalle acque nel Kronio, monte conosciuto oggi con il nome di San Calogero, alle spalle di Sciacca, dove

impregnable thanks to the inventiveness of the architect.” Archaeology has not yet solved the riddle of where the remains of this ancient city are, but strange archaeological “coincidences” suggest the area of Sant’Angelo di Muxaro. Here, for instance, there is the so-called Prince’s Cave, i.e. what might have been precisely the last abode of king Cocalus, a cavern in which precious funeral equipment has been found, with trappings worthy of a king. However, let us return to our legends. Let us return to Daedalus and Minos. The king of Crete organized an expedition against the island of Cocalus, Trinacria, guilty of having given refuge to the traitorous architect. Minos himself, having landed at Minoa, ordered Cocalus to return the prisoner to him. Cocalus obviously did not do this because he was too interested in Daedalus’ work. Indeed, the two worked out a plan to eliminate the common enemy. Daedalus had just invented a machine able to use the vapours emitted by the waters in Kronio, the mountain known today as San Calogero, behind Sciacca, where - the myth says - the architect set up the chamber for the thermal baths, com-

A Caltabellotta, l’antica Triokala, o in quel di Sant’Angelo Muxaro. Dove cercare Kamicos? To Caltabellotta, the ancient Triokala, or in the area of Sant’Angelo Muxaro. Where should we look for Camicus?

Dedalo e Icaro, francobollo commemorativo > Daedalus and Icarus, commemorative stamp > ph. Pictoscribe

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Myth in Sicily

Il mito in Sicilia l’architetto ha allestito - dice il mito - la sala per le terme completa di sedili, come ancora oggi si vede nell’Antro di Dedalo. Così, sulla scia di questi studi, Dedalo propose come uccidere Minosse. Kokalos, minacciato dalle truppe dei Cretesi, finse di arrendersi al terribile re straniero, ospitandolo nel suo palazzo e, come era uso in quei tempi, invitandolo ad immergersi nelle acque termali insieme con le sue figlie. Non appena Minosse si immerse nella vasca, entrò in funzione il marchingegno di Dedalo, una pompa che investì il re con getti d’acqua bollente.

plete with seats, as you can still see it today in the cavern of Daedalus. Thus in the wake of these studies Daedalus proposed a way to kill Minos. Cocalus, threatened by the Cretan troops, pretended to surrender to the terrible foreign king, entertaining him in his palace and, as was the custom at that time, inviting him to immerse himself in the thermal waters together with his daughters. As soon as Minos immersed himself in the tub, Daedalus’ contraption started working: it was a pump that overwhelmed the king with jets of hot water.

Qui e a sinistra, la Grotta del Principe a Sant’Angelo Muxaro > Top and left, the Grotto of the Prince near Sant’Angelo Muxaro > ph. claudio_todaro

Il re cercò rifugio sott’acqua, ma qui trovò le figlie di Kokalos che lo tennero sott’acqua finché non morì annegato. Kokalos ne restituì il corpo ai Cretesi, dicendo loro che il re era morto perché era scivolato durante il bagno, insomma, per un incidente. Dopo questi misfatti, Dedalo fece ritorno ad Atene, città da cui era fuggito alla volta di Creta perché colpevole di aver ucciso (per invidia) il geniale nipote, e qui divenne il capostipite della famiglia dei Dedalidi. (XV - continua - maria lohman)

The king sought refuge underwater, but here he found Cocalus’ daughters, who held him under until he drowned. Cocalus returned his body to the Cretans, telling them that the king had died because he had slipped while bathing, in short through an accident. After these misdeeds, Daedalus returned to Athens, the city from which he had run away to Crete because he was guilty of having killed (out of envy) his ingenious nephew, and here he became the founder of the family of the Daedalids. (XV - to be continued - maria lohman) 61


tesori nascosti>hidden treasures


TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES

Una sorpresa dentro l’altra A surprise inside the other one La Chiesa del Crocifisso di Sinagra, un mistero ancora da svelare > The Church of the Sinagra Crucifix, a mystery still to be solved Aggrappato alle pendici occidentali dei Monti Nebrodi, Sinagra sembra avvinghiarsi ai boschi nebroidei con le pietre dei suoi vicoli, con le sue scale che salgono zigzagando tra le piazzette che, una sull’altra, conducono fino alla Matrice, incidendo nella roccia pezzi di storia che, per fortuna, ancora oggi possiamo leggere. Con molto stupore, nella maggior parte dei casi. Così come avviene scoprendo, a dir la verità molto “per caso”, la Chiesa del SS. Crocifisso, o Chiesa del Convento,

che si apre a un livello più in basso della Chiesa Madre, scendendo in direzione Sud i gradini che poi condurranno alla villa comunale. A metà strada, seguendo quella che viene chiamata la via “di cuori” per via di certe finestrelle dalla romantica forma (eppure siamo al centro di un quartiere medievale!), ecco che a destra si illumina un edificio dipinto di giallo, colore intenso e solare che stimola la curiosità, soprattutto perché quasi congiunto con una torre campanaria dall’aspetto molto,

Clinging to the western slopes of the Nebrodi Mountains, Sinagra seems to wrap itself round the Nebrodi woods with the stones of its alleys, with its flights of step that zigzag among the little squares that, one upon the other, lead up to the main church, carving out in the rock pieces of history that today, luckily, we can still read. With great amazement, in most cases. As happens when you discover - to tell the truth, very much “by chance” - the Church of the Most Holy Crucifix or Church of the Convent, which is on a

lower level than the main church, going southwards down the steps that afterwards lead to the town parks. Halfway along the street, following what is called the street “of hearts” because of certain little windows with romantic shapes (yet we are at the centre of a medieval district!), on the right there lights up a building painted yellow, an intense and sunny colour that stimulates curiosity, above all because it is almost joined to a bell tower that looks very, very old. When you enter the building, nothing can prepare you for the surprise

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TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES

molto antico. Varcata la soglia dell’edificio, niente può preparare alla sorpresa che accoglie i visitatori: l’edificio è una chiesa del Due/Trecento, con l’impianto originale a due navate, uno dei pochissimi esempi ancora presenti in tutta Italia (se ne contano solo un’altro paio su tutto il territorio nazionale). Intendiamoci, non si tratta di una chiesa a unica aula successivamente, ampliata, magari nel XV secolo come era uso fare. Questo tempio nasce proprio con questo impianto, con le due navate separate tra loro da tre archi in pietra arenaria che sorreggono, oggi, il tetto ligneo, di recente ristrutturato mantenendo la formula spiovente. Al di sotto del pavimento, ancora inesplorato l’ossario, ovvero il luogo di sepoltura creato prima che venissero “inventati” i cimiteri. L’ambiente, certamente con la complicità della prospettiva data proprio dalle arcate, sembra voler convergere ogni energia sopra l’altare, anch’esso in pietra arenaria finemente lavorato, sul quale si apre un bellissimo crocifisso. Niente a che fare con la perizia dei grandi intagliatori o scultori di cui la Sicilia custodisce i capolavori, ché questo di cui vi parliamo non è “solo” un crocifisso: il Cristo in croce è inserito all’interno di un armadio a cassettone con le ante dipinte, chiuso nella parte superiore da una sorta di bal64

that welcomes visitors: the building is a church from the thirteenth or fourteenth century, with the original plan with two side aisles, one of the very few examples still present in Italy (there are only a couple more in the whole country). Let us be clear, it was not a church with a single space subsequently enlarged, possibly in the 15th century, as was the custom. This temple came into being precisely with this plan, with the two aisles separated by three sandstone arches that today support the wooden roof, recently restructured maintaining the sloping formula. Under the floor, still unexplored, is a charnelhouse, i.e. a burial place created before cemeteries were “invented”. The church, certainly with the complicity of the perspective given precisely by the arcades, seems to want to make all energies converge above the altar, also in elegantly wrought sandstone; on it there is a very beautiful crucifix. This has nothing to do with the skill of the great carvers or sculptors whose masterpieces are dotted around all over Sicily, since the one we are talking about is “not only” a crucifix: Christ on the cross is inserted inside a closet with drawers with painted doors, closed off in the upper part by a sort of canopy whose inside is also painted. Christ, slender and suffering, protrudes from a


TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES

dacchino la cui faccia interna è anch’essa dipinta. Il Cristo, esile e sofferente, sporge da una tavola dipinta a drappeggi; ai lati, gli sportelli aperti dell’armadio rivelano la Madonna Addolorata, alla destra del Cristo, e San Giovanni, entrambi resi ancora più reali dalla tridimensionalità dell’armadio stesso. Il tutto sotto lo sguardo imperscrutabile dell’Altissimo, circondato dagli angeli, che sembra affacciarsi dalla parte superiore del baldacchino come se guardasse alla Terra da inarrivabili distanze. Purtroppo la distruzione dei documenti di Sinagra avvenuta a metà del XIX secolo ha spazzato via ogni possibile fonte storica sulla chiesa e sul crocifisso, che la Soprintendenza data XVIII secolo. Di assolutamente certo c’è che questa chiesa andrebbe studiata a fondo, a cominciare dai suoi muri esterni (talmente spessi da avallare il nostro azzardo sull’epoca di edificazione, ché nel XV secolo lo spessore dei muri si era già notevolmente ridotto), proseguendo con lo studio della finestra chiusa nel corso dell’ultimo restauro, un pertugio stretto e lungo di cui resta memoria solo nel ricordo dei sinagresi più attenti, recentemente sostituita con le tre ampie vetrate di oggi, e concludendo con lo studio dell’ossario e dell’armadio del crocifisso, un incontro che non si dimentica. (testo: emilia gatti > foto: alessandro tornambè)

board painted with draperies; to the sides, the open doors of the closet reveal Our Lady of Sorrows, to the right of Christ, and St. John, both rendered even more real by the tridimensionality of the closet. The whole is dominated by the inscrutable gaze of the Almighty, surrounded below by angels, seeming to look out from the upper part of the canopy as if looking at the Earth from impossible distances. Unfortunately, the destruction of the Sinagra documents in the middle of the 19th century swept away every possible historical source on the church and on the crucifix, which the Superintendence dates to the 18th century. What is absolutely certain is that this church should be studied in depth, starting from its outside walls (so thick as to back up our guess about the epoch of its building, since in the 15th century the thickness of walls was already markedly reduced), continuing with the study of the window closed off during the most recent restoration, a narrow and long hole, memory of which only remains in the memory of the most attentive Sinagra people, and recently replaced with the three big glass doors of today, and ending with the study of the charnel-house and the closet of the crucifix, an encounter that one does not forget. (text: emilia gatti > photos: alessandro tornambè)

A sinistra, l’interno della chiesa; sotto, dettagli dell’armadio con il crocifisso > Left, the interior of the church; bottom, details of the closet with the crucifix

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I Consigli di Sikania > Sikania advices

la Sicilia vien viaggiando an appetite for Sicily comes by travelling

> week end > dove dormire > dove mangiare > il ristorante > l’albergo > week end > where to sleep > where to eat > the restaurant > the hotel


WEEK END>

> Castelbuono (Palermo)

25-27/07 In festa per Sant’Anna The feast of St. Anna

Informazioni> Information: Ufficio Turismo > Tourist Office corso Umberto I, tel. 0921 671124 Dove dormire> Where to sleep Azienda Agrituristica Bergi, c.da Bergi SS 286, km 17,600 Castelbuono tel. 0921 672045; doppia > double BB 80 - 110 € Dove mangiare> Where to eat Ristorante Palazzaccio Via Umberto I, 23 Castelbuono tel. 0921 676289 chiuso lunedì > closed on Mondays 35 €

Una profonda devozione lega gli abitanti di Castelbuono alla loro patrona Sant’Anna. Fin da quando la reliquia della madre di Maria un teschio - giunse nel piccolo paese sulle Madonie: era stato donato dal duca di Lorena al signore di Castelbuono, Guglielmo Ventimiglia, e questi lo fece sistemare in una ornata teca nella cappella del suo castello fra le montagne. Una devozione che si esprime, ogni anno, attraverso una grande festa, che culmina tra il 25 e il 27 luglio. Il 25 ha luogo la solenne apertura della teca in cui è riposta la reliquia; il 26 (alle 19) una gara podistica internazionale su strada che, svoltasi per la prima volta nel 1912, è la più antica d’Italia; il 27, infine, la processione, lunghissima, della reliquia, accompagnata dai fedeli per le vie del centro storico (dalle 21). Spunto eccellente, insomma, per recarsi a Castelbuono, una delle cittadine più graziose del comprensorio madonita, con l’antico castello alle porte dell’abitato, la bella Chiesa Madre e l’interessante museo naturalistico Minà Palumbo (via Roma, 52, tel. 0921 671895).

Deep devotion has linked the inhabitants of Castelbuono to their patron saint, St. Anne, since the time when the relics of Mary’s mother - a skull - came to the village in the Madonie: the duke of Lorraine had given it to the seignior of Castelbuono, Guglielmo Ventimiglia, and the latter had it placed in an adorned reliquary in the chapel of his castle among the mountains. This devotion is expressed every year through a big feast, which culminates between 25 and 27 July. On 25 July there is the solemn opening of the reliquary in which the relic is kept; on 26 July (at 7 pm) there is an international walking competition on a road that, held for the first time in 1912, is the oldest in Italy; lastly, on 27 July there is the long procession of the relic, accompanied by the faithful through the streets of the historic area (starting at 9 pm). This is an excellent opportunity to go to Castelbuono, one of the most attractive villages in the Madonie, with the old castle just outside the village, the beautiful main church and the interesting Minà Palumbo natural history (52, Via Roma, tel. 0921 671895).

Come arrivare > How to get there Dall’autostrada Palermo Messina, uscita Castelbuono e strada statale 286 > From the Palermo-Messina motorway, Castelbuono exit and SS 286 68



Dove dormire Where to sleep

Palermo & Provincia

Caltanissetta & Provincia

ASTORIA PALACE HOTEL **** Palermo - via Montepellegrino, 62 091 6280140 - fax 091 6371227 da 178 €

SAN MICHELE **** Caltanissetta - via Fasci Siciliani 0934 553750; da 120 €

HOTEL UCCIARDHOME **** Palermo - via Enrico Albanese, 34-36; 848 836766; da 160 €

A GRITURISMO PALLADIO Riesi - contrada Palladio, 0934 921305; 67 €

HOTEL CRYSTAL PALACE *** Palermo - via Roma 477/a; 091 6112580, da 130 € IL MEZZANINO DEL GATTOPARDO Palermo - via Alloro, 145; 333 4771703; da 110 €

Catania & Provincia LA VECCHIA PALMA *** Catania - via Etnea, 668 095 432025; da 100 €

ALBERI DEL PARADISO **** Cefalù - via dei Mulini, 18, 0921 423900; da 96 € (camera con finestra)

VILLA PARADISO DELL’ETNA **** S. Giovanni la Punta - via per Viagrande, 37 095 7512409; da 260 €

Agrigento & Provincia DIOSCURI BAY PALACE **** Agrigento - lungomare Falcone e Borsellino, 1 0922 406111; 170 € standard - 200 € deluxe HOTEL KAOS Villaggio Pirandello 0922 598622; da 130 € B&B LOCANDA DEL MORO Sciacca - via Liguori, 44, 0925 86756; 80 € AGRITURISMO CASALICCHIO Cammarata - contrada Casalicchio, 0922 908144; da 110 €

B&B RESIDENCE DELLE STELLE Caltanissetta - via San Giuliano, 27 0934 581819; 120 €

I prezzi si intendono per doppia BB VILLA GUSSIO NICOLETTI Leonforte - c.da Rossi, SS 121 km 94,750 0935 903268; 110/256 €

B&B TALIA Modica - via Exaudinos, 9, 0932 752075; da 120 €

BAGLIO SAN PIETRO Nicosia - località San Pietro, 0935 640529; 76 €

B&B LA CASA DI MONTALBANO Via A. Moro, 44, loc. Punta Secca, Santa Croce Camerina 0932 655566; da 64 € (min. 2 notti)

Messina & Provincia EUROPA PALACE HOTEL **** Messina - loc. Pistunina, SS 114 km 5+470 090 621601; da 100 € VILLA MIRAGLIA ** Cesarò - loc. Portella Miraglia SS 289 095 7732133; HB 100 € VILLA DUCALE **** Taormina - via Leonardo da Vinci, 60; 0942 28153; da 130 € D’ORANGE ALCANTARA *** Francavilla di Sicilia - via dei Mulini, 14/16 0942 981374; da 80 €

Siracusa & Provincia HOTEL ROMA **** Siracusa - via Minerva, 10, 0931 465626, da 200 € HOTEL MEDITERRANEO *** Siracusa - via Tripoli, 40, 0931 445047; da 75 € B&B AL TEATRO Siracusa - via del teatro, 15, 0931 64674; da 50 € AGRITURISMO CASA DELLO SCIROCCO Carlentini - c.da Piscitello; 095 447709 - 338 1720112; da 38 €

B&B SOTTO IL VULCANO Nicolosi - via Monpilieri, traversa V, s.n. 095 914851; da 57 €

RESIDENCE VILLA FIORENTINO Lipari - via G. Franza, 9 090 9812136; appartamento da 60 €

B&B I RUSTICI Trecastagni - via Archimede, 2, 095 7809956; da 30/35 €

Ragusa & Provincia

Enna & Provincia

HOTEL VILLA CARLOTTA **** Ragusa - via Ungaretti, 0932 604140;120 €

GRANDE ALBERGO SICILIA *** Enna - piazza N. Colajanni, 7; 0935 500850; 91/120 €

HOTEL PALAZZO DEGLI ARCHI Ragusa Ibla - corso Don Minzoni, 6 0932 686021; da 90 €

B&B TRA CIELO E SABBIA San Vito Lo Capo - via del Secco, 44 +39 0923 972638 cell. +39 335 7488954; da 35 € www.tracieloesabbia.it

SELENE *** Piazza Armerina - via G.le Gaeta, 30/32 0935 683412; da 70 €

CAMBIOCAVALLO C.da Zimmardo - Pozzallo 0932 779118; da 110 €

KEMPINSKI GIARDINO DI COSTANZA *****L Mazara del Vallo - via Salemi km 7+100; 0923 907763; 339 €

Trapani & Provincia TORRI PEPOLI *** Erice - viale Conte Pepoli, 333 3010504; da 200 €

ASTORIA PALACE HOTEL, PALERMO. L’organizzazione di congressi perfetti

Il vostro prossimo congresso, sarà perfetto

via Montepellegrino, 62 - 90142 Palermo - +39 091 6280140 - fax + 39 091 6371227


WEEK END>

> Cefalù (Palermo)

02-06/08 Cinque giorni fra sacro e profano Five days amid the sacred and the profane Dura ben oltre un weekend la festa che Cefalù tributa al proprio patrono, il SS. Salvatore, dal 2 al 6 di agosto, ma in un periodo estivo ci si può concedere qualche giorno di vacanza in più, e conviene allora approfittarne per visitare la cittadina tirrenica, una delle “capitali” del turismo siciliano, ideale per soggiorni che uniscono il relax alle passeggiate. La festa che ci offre l’occasione per questa breve vacanza inizia il 2, quando sul pennone che svetta sulla facciata della cattedrale - dedicata proprio al SS. Salvatore - viene dispiegata la bandiera del Cristo. Nei giorni seguenti il programma fittissimo prevede concerti della banda, giochi tradizionali, competizioni sportive, spettacoli musicali, fino a giorno 6, il più importante. In questa data, infatti, i due appuntamenti più amati: il gioco della ‘ntinna a mari, conosciuto fin dal 1783, con i ragazzi di Cefalù che si contendono una bandiera infissa all’estremità di un pennone insaponato e proteso sull’acqua; e la sontuosa processione religiosa lungo le strade del centro storico.

The feast that Cefalù holds for its patron saint, the Most Holy Saviour, goes from 2 to 6 August, and so lasts much longer than a weekend. But in a summer period one can allow oneself a few days more holiday, and it is well worthwhile taking advantage to visit the town on the Tyrrhenian, one of the “capitals” of Sicilian tourism, ideal for stays that blend relaxation and walking. The feast that offers us the occasion for this brief holiday begins on 2 August, when on the flagpole that soars up on the façade of the cathedral - dedicated precisely to the Most Holy Saviour - the flag of Christ is opened up. On the following days the dense programme includes concerts by the band, traditional games, sporting competitions and concerts, until 6 August, the most important day. On this date, there are the two most important events: the game of the “ntinna a mari”, known since 1783, with young men from Cefalù vying over a flag nailed to the extremity of a soapy mast stretching out over the water; and the sumptuous religious procession along the streets of the historic area.

Informazioni> Information: Ufficio turismo del Comune > Council Tourist Office tel. 0921 924130 Dove dormire> Where to sleep Hotel Gli Alberi del Paradiso via dei Mulini 18, Cefalù tel. 0921 423900 doppia > double BB da from 210 € Dove mangiare> Where to eat Ristorante La Botte via Veterani, 20 Cefalù tel. 0921 424315 chiuso lunedì > closed on Mondays 40 €

Come arrivare > How to get there Dall’autostrada Palermo - Messina, uscita Cefalù > From the Palermo-Messina motorway, Cefalù exit 71


Dove mangiare Where to eat

Palermo & Provincia CUCINA PAPOFF Palermo - via I. La Lumia, 32 091 586460, chiuso sabato a pranzo e domenica, 35 € SHAKESPEARE & COMPANY Palermo - Salita Artale, 5, 091 7495205, chiuso mercoledì, 40/45 €

OSTERIA CACCIATORE Castrofilippo - c.da Torre, 0922 829824, chiuso mercoledì, 22 €

LA SCALA Caltagirone - scala S. M. del Monte, 8 0933 57781, chiuso mercoledì, 20 €

LA MADIA Licata - via F. Re Capriata, 22; 0922 771443, chiuso martedì e domenica sera in inverno, menù degustazione 40 €

IL GIARDINO DI BACCO San Giovanni La Punta - via Piave, 3 095 7512727, chiuso lunedì, a pranzo da martedì a sabato, gennaio, 35 €

VECCHIO FIENILE Scicli - loc. Playa Grande, SP 18 km. 4, 0932 930377, chiuso mercoledì, 30 €

Enna & Provincia

Siracusa & Provincia

ARISTON Enna - via Roma, 353, 0935 26038, chiuso domenica, prezzo medio 25 €

TAVERNETTA DEL PAPIRO Siracusa - via Tripoli, 6, 0931 461066, chiuso domenica e in agosto, 25/30 €

LA BRACE Calascibetta - SS. 290 km 46, 0935 34699, chiuso lunedì e agosto, 25 €

TAVERNA LA CIALOMA Pachino - piazza Regina Margherita, 23 0931 841772, chiuso martedì, 25 €

Messina & Provincia

MAURIZIO Porto Palo di Capo Passero - via Tagliamento, 22 0931 842644, chiuso martedì (mai in estate), ferie da fine ottobre a fine novembre; 30 €

PIZZERIA LE PERGAMENE Palermo - piazza Marina, 48/49, 091 6166142; 20 €

ACQUARIUS S. S. di Quisquina - via L. Attardi, 62, 0922 982432, chiuso mercoledì, prezzo medio 25 €

AL DESCO Palermo - via Judica, 23; 091 6090587, aperto solo a cena, chiuso domenica, 40 €

Caltanissetta & Provincia

FARO VERDE DA BENITO S. Flavia - largo San Nicolicchia, 14, Porticello 091 957977 chiuso martedì, 40 € IL BAVAGLINO Terrasini - lungomare Praiola, 2; 091 8681284, chiuso martedì, 18 €

Agrigento & Provincia

VICOLO DUOMO Caltanissetta - vicolo Duomo, 5 0934 582331, chiuso domenica e lunedì a pranzo, 22/25 € L’ANGOLODIVINO Caltanissetta - via Di Cataldo, 0934 542983, chiuso lunedì e domenica sera, 25 € CASANOVA Gela - via Venezia, 89 0933 918580, chiuso domenica, lunedì a cena e dal 15 al 31 agosto, 30 €

LEON D’ORO Agrigento - viale Emporium, 102; 0922 414400, chiuso lunedì, 40 €

VILLA ROSANGELO Mazzarino - contrada Pileri, 0934 381437, chiuso lunedì, 20 €

VITTORIO Menfi - via Friuli Venezia Giulia, 9, loc. Porto Palo, 0925 78381 chiuso lunedì sera, 30 €

Catania & Provincia L’AMBASCIATA DEL MARE Catania - piazza Duomo, 6, 095 341003; chiuso lunedì, 25 € OSTERIA ANTICA MARINA Catania - via Pardo, 29 095 348197; chiuso mercoledì, 30 €

Ristorante

REGINE Via Trapani, 4/a Palermo 091 58 65 66

DUE SORELLE Messina - piazza Municipio, 4; 090 44720, chiuso lunedì e in agosto, 25 € DON SANTO (TRATTORIA TIPICA) Floresta - c.da Favoscuro, 0941 662030; chiuso lunedì tranne luglio ed agosto; 20 € www.donsanto.it VILLA LA ROSA Filicudi (I. Eolie - ME) - via Rosa, 24, 090 9889965, prezzo medio 25 € vini esclusi; info@villalarosa.it www.villalarosa.it LA MACINA San Marco d’Alunzio - via Aluntina, 48 0941 797848, chiuso martedì, 25 €

IL CARATO Catania - via V. Emanuele II, 81 095 7159247, 35 €, menù degustazione 52 €, vegetariano 26 €

COVO DEL PIRATA Milazzo - lungomare Garibaldi (p.le Marullo) 090 9284437, chiuso mercoledì, 35 €

LA GROTTA Acireale - via Scalo Grande, 46, loc. Santa Maria La Scala, 095 7648153, chiuso martedì e due settimane in inverno, 35 €

Ragusa & Provincia

GALATEA Acitrezza - via Livorno, 146, 095 277913; chiuso lunedì e due settimane a novembre, 40 € ‘U TRAPPITU Militello Val di Catania - via Principe Branciforti, 125; 095 811447, chiuso lunedì, aperto a pranzo solo su prenotazione, 15 €

SERAFINO DAL 1953 Marina di Ragusa - lungomare A. Doria 0932 239522, aperto dal sabato di Pasqua al 30 novembre, 30 €

IL BAROCCO Palazzolo Acreide - via Duca d’Aosta, 27 0931 883266; chiuso martedì, 18 €

TRATTORIA DEL CROCIFISSO DA BAGLIERI Noto - via Principe Umberto, 48, 0931 571 151 chiuso mercoledì, 20 € Trapani & Provincia CANTINA SICILIANA Trapani - via Giudecca, 36 0923 28673, chiuso periodo natalizio, 30 € TAVERNA PARADISO Trapani - lungomare Dante Alighieri, 22 0923 22303; chiuso domenica, 30 €

DUOMO Ragusa - via Capitano Bocchieri, 31 0932 651265, chiuso lunedì e domenica sera, 60 €

LA PINETA DI ANGELO Castelvetrano - via Punta Cantone, località Marinella di Selinunte 0924 46820; sempre aperto (eccetto festivi), 30 €

LE MAGNOLIE Modica - via Gianforma, 179, loc. Frigintini 0932 908136, chiuso martedì, 25 €

EL PESCADOR DA PASQUALE Favignana - p.zza Europa, 38 0923 921035, chiuso mercoledì a pranzo (solo in inverno), 25/30 €

CUCINA E VINO Ragusa Ibla - via Orfanotrofio, 91 0932 686447, chiuso martedì, 20 €

PESCATORE Mazara del Vallo - via Castelvetrano, 191 0923 947580 chiuso lunedì, 35 €


WEEK END>

> Castroreale (Messina)

26-27/07 - 01-02/08 Musica di classe fra le montagne

Elegant music in the mountains Ottava edizione per Castroreale Jazz, evento musicale che, all’insegna dell’eclettismo e della varietà di stili, attrae nella piccola cittadina del messinese artisti di tutto riguardo e un pubblico folto e sempre attento. Si comincia con Diane Schuur, una delle voci più importanti del jazz mondiale; l’indomani è la volta di Tommy Emmanuel, ex bambino prodigio e oggi chitarrista dalla tecnica straordinaria: ascoltarlo - e vederlo - suonare è un’esperienza formidabile. Nel fine settimana seguente ecco Joey Calderazzo, elegante espressione del moderno mainstream, che si presenterà in quartetto insieme al magnifico sax tenore di Jerry Bergonzi; domenica 2, infine, sul palco di piazza Peculio (cornice di tutti i concerti, inizio alle 21.30) si esibirà la classica jazz band Marco Tamburini Quintet. A Castroreale si visitano il duomo ed altri edifici religiosi, quali la chiesa della Candelora e quella di Sant’Agata, nella quale è custodito il Crocifisso secentesco legato alla processione del “Cristo lungo” (fine agosto).

Castroreale Jazz is being held for the eighth time. This is a musical event marked by eclecticism and variety of styles that attracts to the small town in Messina province highly respected artists and a big and demanding audience. It starts with Diane Schuur, one of the most important voices in the jazz world; the next day it is the turn of Tommy Emmanuel, a former wonder child and today a guitarist with remarkable technique. The following weekend there is Joey Calderazzo, an elegant expression of the modern mainstream, who will appear in a quartet together with the magnificent tenor sax of Jerry Bergonzi; lastly, on Sunday 2 on the stage in Piazza Peculio (the venue of all the concerts, beginning at 9.30 pm) the classical jazz band of the Marco Tamburini Quintet will perform. At Castroreale you can visit the cathedral and other religious buildings like the Candelora and Sant’Agata churches: in the latter there is the eighteenth-century crucifix linked to the “long Christ” procession (end of August).

Informazioni> Information: Pro Loco Castroreale > Tourist Board tel. 090 9746673 Dove dormire> Where to sleep Bioagriturismo Jalari contrada Maloto, Barcellona Pozzo di Gotto tel. 090 9746245 Dove mangiare> Where to eat Salamone a Mare Strada Panoramica, 36, Milazzo tel. 090 9281233 40 €

Come arrivare > How to get there Autostrada A20 Messina Palermo, uscita Barcellona Pozzo di Gotto > A20 Messina-Palermo motorway, exit for Barcellona Pozzo di Gotto 73


WEEK END>

> Maniace (Catania)

07-10/08 Frutta in festa sul vulcano Fruit festival on the volcano

Informazioni> Information: Municipio > Town Hall tel. 095 690139 tel. 095 606468 Dove dormire> Where to sleep Agriturismo Borgo San Nicolao Contrada Rumbolo, Calderara SS.120, Km 190 tel. 095 924084 Dove mangiare> Where to eat Ristorante Veneziano via Romano, 8A Randazzo tel. 095 7991353 chiuso domenica sera e lunedì > closed on Sunday evening and Monday 30 €

L’Etna è una delle zone in Sicilia con la migliore produzione di frutta: le mele, ad esempio, sono squisite, così come le fragole. E anche le pesche e le pere non sono da meno, come può “testimoniare” Maniace, la cittadina sulle pendici nord-occidentali del vulcano che proprio a questi frutti dedica una sagra che si svolge, da 15 anni, al principio di agosto. La Sagra delle Pesche e delle Pere è un’importante vetrina non solo per la frutta, ma in generale per i prodotti agroalimentari e anche per le altre ricchezze del territorio di questo comune, a cavallo fra i due parchi naturali dell’Etna e dei Nebrodi. Ecco perché oltre a visitare gli stand dove vengono esposti e venduti i prodotti e dove è possibile assaggiare gratuitamente i frutti (inaugurazione il 7 nel pomeriggio, apertura tutti i giorni dalle 10), i visitatori possono prendere parte a escursioni guidate nei boschi. Né mancano gli spettacoli musicali, gli incontri per dibattere dello sviluppo dell’economia locale, e la possibilità di deliziarsi con le grandi torte preparate quest’anno dai ragazzi della scuola alberghiera.

Etna is one of the areas in Sicily with the best production of fruit: the apples, for instance, are delicious, as are the strawberries. And the peaches and pears are not inferior, as is testified to by Maniace, the town on the northwestern slopes of the volcano, which to these fruits devotes a festival that has been held for 15 years at the start of August. The Festival of Peaches and Pears is an important showcase not only for fruit, but in general for food and agriculture products and also for the other riches in the territory of this commune, lying between the two nature parks of Etna and the Nebrodi. That is the reason why besides visiting the stands, where the products are displayed and sold and where you can taste fruits free (inauguration on 7 August in the afternoon, open every day from 10 am), visitors can take part in guided excursions in the woods. There are also musical shows, debates on the development of the local economy and an opportunity to enjoy the big cakes made this year by students at the hotel school.

Come arrivare > How to get there Autostrada ME-CT uscita Fiumefreddo, SS120 direzione Randazzo; oltre quest’ultimo, imboccare la SP per Maniace seguendo le indicazioni > From the ME-CT motorway Fiumefreddo exit, SS 120 towards Randazzo; after Randazzo, take the SP for Maniace following the signs 74



BUON APPETITO>ENJOY YOUR MEAL

I Consigli di Sikania a cura di > Sikania advices by

Osteria di Agar > Pietraperzia (Enna) Per chi va alla ricerca dei piatti della tradizione, indirizzo interessante è l’Osteria di Agar, nel centro storico di Pietraperzia, fra le volte e gli archi di pietra degli ex magazzini di Palazzo Nicoletti. Il menù è stagionale, le ricette sono perlopiù quelle della tradizione locale che lo chef Gabriele Nicoletti (coadiuvato nella gestione da moglie e cognata) ha scelto di proporre in maniera integrale, senza rivisitazioni, usando in prevalenza i prodotti del territorio. L’antipasto misto comprende un po’ di tutto: pol-

For anyone going in search of traditional dishes, an interesting address is that of the Osteria di Agar, in the historic area of Pietraperzia, amid the vaults and stone arches of the former stores of Palazzo Nicoletti. The menu is seasonal, and the recipes are mainly those of the local tradition that the chef Gabriele Nicoletti (helped in running the place by his wife and his sister-in-law) has chosen to do just as they are, without modifications, prevalently using the products of the territory. The mixed starter includes a little of everything:

ph_claudio todaro

Osteria di Agar > via San Giuseppe, 4 - tel. 0934 462168 - 333 4274086; 30 € escluse bevande; aperto tutti i giorni a cena e la domenica a pranzo su prenotazione > 30 € excluding drinks, every day at dinner and on Sunday at lunch on booking pettine di pane al pomodoro, uova a tunnina, frittatine con verdure di stagione o ricotta, lumache con cipolle e origano, la daanata (piatto tipico pietrino) vale a dire melanzane, pomodori, cipolle, patate e basilico disposti a strati e infornati in tegame di coccio. Tra i primi, squisiti cavatelli alla prizisa con broccoletto verde, aglio, capperi, olive, pomodoro secco, acciughe, spolverati con mollica di pane atturrata e pecorino, mezze maniche con l’aggrassatu di agnello, e, in inverno, il macco di fave e le minestre di legumi e verdure. Tra i secondi, da non 76

balls of bread and tomato, eggs tunnina, little omelettes with season’s vegetables or ricotta, snails with onions and oregano, daanata (a typical Pietraperzia dish), that is to say eggplants, tomatoes, onions, potatoes and basil prepared in layers and baked in an earthenware pan. Among the first courses, there are delicious cavatelli alla prizisa with little green broccoli, garlic, capers, olives, dried tomato and anchovies, dusted with atturrata (i.e. roasted) breadcrumb and pecorino, mezze maniche pasta with aggrassatu lamb, and, in


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la ricetta dello chef the chef’s recipe Agnello aggrassatu Ingredienti una coscia di agnello, 2 grosse cipolle bianche, 1 kg. di patate, 2 foglie di alloro, 1/2 litro di vino bianco, sale e pepe q.b.

perdere il capretto “al canale”, cioè cucinato nelle tegole di terracotta, l’agnello aggrassatu, il coniglio in agrodolce e numerosi piatti a base di carne di suino nero dei Nebrodi. Per finire parfait di mandorle, biancomangiare con latte di capra, cannoli, torrone, cassatelle fritte con crema di ricotta. Per i patiti di formaggi e salumi, da segnalare un ben assortito carrello con rarità locali e non solo. L’olio extravergine d’oliva è di produzione propria, discreto assortimento di vini. (annalisa sagona)

Rosolare la carne e metterla da parte in un tegame, quindi rosolare prima le patate tagliate a pezzi grossi e poi le cipolle, unendole alla carne. Mettere adesso nel tegame le foglie di alloro, il vino bianco, sale, pepe e l’acqua necessaria a coprire tutti gli ingredienti. Lasciare cuocere per circa due ore, a fuoco medio, quindi servire la carne ancora calda con la crema di patate e cipolle.

Aggrassatu lamb Ingredients

winter, bean macco and legume and vegetable soups. Among the second courses, not to be missed are kid “al canale”, i.e. cooked in the terracotta bricks, aggrassatu lamb, sweet-and-sour rabbit and numerous dishes based on the meat of black Nebrodi pigs. To end there is almond parfait, blancmange with goat’s milk, cannolos, nougat, and fried cassatelle with ricotta cream. For those who love cheeses and processed pork meats, we must mention a well assorted trolley with local rarities and other things. The extra virgin olive oil is produced in the place, and there is a fair assortment of wines. (annalisa sagona)

a lamb leg, 2 big white onions, 1 kg of potatoes, 2 laurel leaves, 1/2 litre of white wine, salt and pepper as required. Brown the meat and set it aside in a saucepan, then brown first the potatoes cut in cubes and then the onions, adding them to the meat. Now put the laurel leaves in the saucepan, as well as the white wine, salt, pepper and enough water to cover all the ingredients. Cook for about two hours, on a medium flame, then serve the meat still warm with the cream of potatoes and onions.

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OSPITALITÀ>HOSPITALITY

I Consigli di Sikania > Sikania advices

Algilà > Siracusa Non sono pochi gli alberghi di Siracusa, ma sull’isola di Ortigia, per la verità, nemmeno così tanti. In centro storico, infatti, a parte qualche eccezione, si pernotta più che altro in Bed & Breakfast: deliziosi, per carità, ma pur sempre piccole strutture. Ottima notizia, dunque l’apertura di un nuovo albergo sull’isoletta: l’Algilà Ortigia Charme Hotel è stato inaugurato lo scorso aprile. Categoria quattro stelle superior, si trova sulla via Vittorio Veneto, lunga arteria a pochi passi dal mare, quella che un tempo era la Mastra Rua, vale a dire la

There is not a shortage of hotels in Syracuse, though actually on the island of Ortygia there are not very many. Indeed, in the historic area, with few exceptions, people stay above all at Bed & Breakfasts: delightful, certainly, but also small places. So it is good news that a new hotel has opened on the islet: the Algilà Ortygia Charme Hotel was inaugurated last April. A superior four-star hotel, it is in Via Vittorio Veneto, a long street very near the sea, which was once the Mastra Rua, that is to say the street in

ALGILÀ Ortigia Charme Hotel > via Vittorio Veneto, 93 - Siracusa; tel. 0931 465186; la doppia BB a partire da 160 € > double BB from 160 € strada sulla quale un tempo si affacciavano palazzi ed esercizi commerciali più importanti di Ortigia. L’albergo è stato ricavato proprio dalla ristrutturazione di un vecchio edificio nobiliare dell’Ottocento - composto da diversi corpi di varia dimensione e disposizione. Qui si è messo all’opera l’architetto e regista Manuel Giliberti, mettendo insieme le proprie competenze: da una parte ha creato un albergo elegante, mantenendo gli spazi originali, svelando e valorizzando ogni più piccolo particolare preesistente; dall’altra ha fatto del palazzo la cornice di un 78

which there were the most important buildings and businesses on Ortygia. The hotel was created by restructuring an old nineteenth-century patrician mansion - made up of different parts varying in size and arrangement. Here the architect and director Manuel Giliberti got to work, putting together his own competences: on one side he created an elegant hotel, maintaining the original spaces, disclosing and valorising every smallest existing detail; and on the other he made the building the setting of a short film: “Algilà, a distant love story”, which is


cortometraggio: “Algilà una lontana storia d’amore” è il racconto di una storia d’amore vissuta dai proprietari di una volta, liberamente tratto da cronache e memorie e interpretato da Isabel Russinova. L’albergo ha 30 stanze di varia dimensione e livello, tutte diverse, sebbene abbiano in comune alcuni tratti: i mobili antichi, i comodi letti, le decorazioni e le ceramiche d’artigianato siciliano, i tessuti pregiati e l’alto livello dei comfort garantiti. La camera più bella e particolare è l’executive, del tutto indipendente dalle altre perché raggiungibile esclusivamente da una scala che si inerpica sui tetti e dotata, oltre che di numerosi dettagli decorativi e ottimi servizi, anche di solarium privato e vasca con idromassaggio a uso esclusivo. Il ristorante offre piatti della tradizione mediterranea. (testo: chris j raeli)

the story of a love experienced by past owners, freely based on news reports and memories and interpreted by Isabel Russinova. The hotel has thirty rooms of various sizes and levels, all different, although they have some features in common: antique furniture, comfortable beds, decorations and ceramics by Sicilian craftsmen, high-quality fabrics and a high level of guaranteed comforts. The most beautiful and particular room is the executive, entirely independent of the others because it is exclusively attainable via a staircase that winds on the roofs and, in addition to numerous decorative details and excellent services, is also fitted out with a private solarium and a Jacuzzi for the occupant’s exclusive use. The restaurant serves dishes in the Mediterranean tradition. (text: chris j raeli)

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