sikania 260

Page 1

Sped. in Ap. - 45% - art 2 Comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Palermo ÂŤTaxe percueÂť - Tassa riscossa - Filiale Palermo



69 26

58 67 64

65 71

66 Rubriche Surveys

Castellammare del Golfo Antico emporio segestano The emporium of Segesta

26

Tutti al mare: armenti e cristiani! Everyone to the sea: herds and people!

48

Il mito in Sicilia (XVI)

52

Myth in Sicily (XVI)

pag. 2 In breve > Briefly pag. 16 Libri > Books pag. 20 Attualità > News

Week-end pag. 64 Il trionfo della Vergine > The triumph of the Virgin pag. 65 Sagra della pesca fra le colline > The peach festival among the hills pag. 66 Corti a concorso > Short film contest pag. 67 Festa della luce fra le montagne > Festival of light among the mountains pag. 69 Couscous Fest pag. 71 Sulle ali della nostalgia, musica a Lampedusa > On the wings of nostalgia, music on Lampedusa

I consigli di Sikania Sikania advices pag. 68 Dove dormire > Where to sleep pag. 70 Dove mangiare > Where to eat pag. 72 Ristorante > Restaurant

Tesori nascosti Hidden treasures

Antichi Sapori

Una foto del XV secolo > A 15th century photo di Emilia Gatti e Alessandro Tornambè

pag. 58

pag. 74 Albergo > Hotel Falconara Charming House Resort

Copertina > Cover: ph. Luigi Lazzaro > Castellammare del Golfo

pag. 77 Lo scaffale di Sikania > Il Corruttore di Ugo Barbàra


IN BREVE>BRIEFLY

Dal 23 agosto al 6 settembre l’isola di Stromboli ospita l’International Firedancing Festival, spettacolo in cui artisti del fuoco provenienti da Austria, Germania, Nuova Zelanda, Australia e Italia daranno spettacolo della loro bravura laddove il fuoco è veramente una componente fondamentale di ogni giorno, giacché Stromboli è un vulcano in perenne attività. Gli spettacoli avranno vita non appena tramontato il sole, accendendo le piazze e la stradine di incredibili giochi di luce. Informazioni: tel. 091 341119.

Danza il fuoco a Stromboli Fire dances on Stromboli > From 23 August to 6 September the island of Stromboli is hosting the International Firedancing Festival, in which fire artists from Austria, Germany, New Zealand, Australia and Italy will show their cleverness in a place where fire really is an everyday fundamental component, since Stromboli is a volcano in perennial activity. The shows will start as soon as the sun has set, lighting up the piazzas and little streets with unbelievable games of light. Information: tel. 091 341119.

GAM e VB62 Questi acronimi stanno ad indicare che alla Galleria di Arte Moderna di Palermo è in corso la mostra dedicata alla performance VB62 di Vanessa Beecroft, ospitata a Palermo allo Spasimo. Nella mostra, perfetti riferimenti alla tradizione scultorea siciliana. Informazioni: tel. 091 8889894 fino al 26 ottobre in via Sant’Anna, 21 dalle 9,30 alle 18,30 (no lunedì), ingresso 7 euro.

GAM and VB62 These acronyms refer to the Modern Art Gallery in Palermo, where there is an exhibition devoted to the performance VB62 by Vanessa Beecroft, hosted in Palermo at the Spasimo. In the exhibition, there are perfect references to the Sicilian sculptural tradition. Information: tel. 091 8889894; until 26 October at via Sant’Anna, 21 from 9.30 am to 6.30 pm (except Monday), entry 7 euros.

2

ph_alun_salt

Riapre il sito di Eraclea Minoa Anche se lo si potrà visitare solo nei giorni festivi (dalle 9 alle 13), il fatto che il sito archeologico di Eraclea Minoa torni ad aprire le sue mura ai visitatori è una bella notizia. Eraclea, città che data la sua prima edificazione al II millennio a.C., ha da sempre un fascino incredibile, amplificato, oltre che dalle leggende e dalla storia, anche dal bellissimo panorama, in cui il bianco delle marne si staglia sul blu del mare e sul verde intenso della pineta che precede una lunghissima lingua di sabbia. Tutte le informazioni possono essere chieste al museo di Minoa, tel. 0922 846005.

The Eraclea Minoa site reopens > Though it will only be possible to visit it on Sundays and holidays (9 am-1 pm), the fact that the Eraclea Minoa archaeological site is opening to visitors again is very nice news. Eraclea, a city first built in the 2nd millennium BC, has always had unbelievable charm, amplified not only by legends and history but also by the beautiful panorama, in which the white of the marls stands out against the blue of the sea and the intense green of the pine wood that precedes a long strip of sand. All information Minoa museum on 0922 846005.


IN BREVE>BRIEFLY

Verdura Teatro Music, un’estate di spettacoli Il cartellone estivo della Villa Castelnuovo di Palermo ci offre una serie di appuntamenti imperdibili. Il 23 agosto è di scena Maurizio Crozza, che porta in scena il suo “La Terra delle Meraviglie”, spettacolo tagliente sui personaggi dell’attualità italiana. Il 26 spazio alla musica con Amedeo Minghi e la sua scaletta dai classici alla produzione più recente. Classici come quelli re-interpretati dal genio del pianoforte, Giovanni Allevi, di scena il 28. Un vero evento è lo spettacolo di Renzo Arbore, che porta l’Orchestra Italiana in teatro il 29. Arriva settembre e a Palermo plana Patty Pravo, un mito della canzone italiana che non ha bisogno di alcuna presentazione. Chiude la stagione la voce nera del bianchissimo - e sicilianissimo - Mario Biondi (in foto), una serata dalle grandi emozioni. Settembre prosegue con le operette, come vuole la tradizione: “Cin-ci-la” il 12, “Al Cavallino Bianco” il 13 e “la vedova allegra” il 14. Informazioni: tel. 091 335566 - 091 6260177.

Verdura Teatro Music, a summer of shows > The summer programme at Villa Castelnuovo in Palermo offers a series of not-to-be missed events. On 23 August there will be Maurizio Crozza, with his “Land of Wonders”, a biting show on topical Italian characters. On 26 there will be music with Amedeo Minghi and a programme going from his classic hits to his most recent production. Likewise classical will be the pieces reinterpreted by the piano genius Giovanni Allevi, on 28. A true event is the show with Renzo Arbore, who is bringing the Italian Orchestra to the theatre on 29. We come to September and in Palermo there will be Patty Pravo, a legend of Italian song that needs no presentation. The season will close with the black voice of the very white and very Sicilian - Mario Biondi (in the photo), in a soiree bringing great emotions. September continues with operettas, as the tradition requires: “Cin-ci-la” on 12, “Al Cavallino Bianco” on 13 and “The Merry Widow” on 14. Information: tel. 091 335566 - 091 6260177.

Scommetti sull’emozione, vieni all’ippodromo.

Ippodromo della Favorita Dove la natura fa spettacolo


IN BREVE>BRIEFLY

Tutta la musica italiana per un agosto molto pop Pop, ovvero popular. È questo il segreto del successo senza tempo di alcuni tra i più grandi cantanti italiani che riescono a coniugare eleganza, bellezza e sentimenti condivisi. A questa schiera di eletti appartiene Pino Daniele, al Teatro Antico di Taormina il 26 agosto (biglietto 39,80 euro), la cui napoletanità è il miglior passaporto per il mondo. Il rock è la forza di Gianna Nannini (in foto), sempre il 26 ma allo stadio Selvaggio di Ragusa e il 28 a Taormina (biglietti 25/35 euro), straordinaria poetessa dei sentimenti più forti. Poesie come quelle che hanno consegnato alla nostra storia della musica Antonello Venditti, di scena il 28 al Palalive Fontane Bianche di Siracusa e il 30 al Teatro Antico di Taormina (biglietti 35/69 euro). Chiudiamo il 29 con Fiorella Mannoia, tra le più grandi interpreti della musica leggera italiana e non solo. Al Teatro di Verdura di Palermo (biglietto 29,90 euro). Tutte le informazioni possono essere richieste al tel. 892101.

Galà Roberto Bolle Sabato 13 settembre il FAI porta tra le rovine del Tempio della Concordia nella Valle dei Templi agrigentina l’armonia e la poesia della grande danza internazionale, accendendo i riflettori sul Gran Galà Roberto Bolle & Friends, un modo per rendere omaggio ai più grandi danzatori degli ultimi 150 anni. Informazioni: tel. 091 20500 www.fondoambiente.it All Italian music for a very pop August > Pop, or popular - this is the secret of the timeless success of some of the greatest Italian singers that succeed in blending elegance, beauty and shared feelings. This group of elect includes Pino Daniele, at the Ancient Theatre in Taormina on 26 August (ticket 39,80 euros): his Neapolitan-ness is the best passport for the world. Rock is the strength of Gianna Nannini (in the photo), an extraordinary poetess of the strongest feelings, also on 26 but at the Selvaggio stadium in Ragusa and on 28 in Taormina (tickets 25/35 euros). Hers are poems like those that Antonello Venditti has given to the history of our music; on 28 he is at Palalive Fontane Bianche in Syracuse and on 30 at the Ancient Theatre in Taormina (tickets 35/69 euros). We close on 29 with Fiorella Mannoia, one of the greatest performers of Italian light music and other music. At the Teatro di Verdura in Palermo (ticket 29.90 euros). All information can be obtained by calling 892101.

4

Roberto Bolle Gala On Saturday 13 September FAI will be taking among the ruins of the Temple of Concordia in the Valley of Temples in Agrigento the harmony and poetry of great international dance, turning the spotlights on the Gran Galà Roberto Bolle & Friends, a tribute to the great dancers of the last 150 years. Information: tel. 091 20500 www.fondoambiente.it


IN BREVE>BRIEFLY

Riemerge dai fondali di Gela la storia di 2500 anni orsono Sono state riportate sulla terra ferma la chiglia e la ruota di poppa dell’imbarcazione che da oltre 2500 anni giaceva a 800 metri dalla costa gelese, la cui prua era già stata prelevata cinque anni fa, portando all’attenzione degli esperti un carico preziosissimo di manufatti e storia. L’imbarcazione, una volta ripulita, consolidata e riassemblata, ci racconterà dell’arte della navigazione come la descrive Omero nell’Iliade, con i marinai a remare lungo i 21 metri di legni e corde, occupando ogni angolo dei 6,50 metri di larghezza. Si tratta di un ritrovamento unico, non risulta infatti alcun altro reperto di questa stessa tipologia di imbarcazione (il tipo “cucito”), il cui carico rinvenuto, almeno per la parte già analizzata, conferma che la barca è salpata dal bacino dell’Egeo, toccando i porti dell’Attica e del Falero prima di raggiungere le coste siciliane. Ulteriori informazioni possono essere chieste alla Soprintendenza nissena al tel. 0934 504111.

The history of 2500 years ago reemerges from the seabed off Gela > The keel and the stern wheel of the boat that for over 2500 years had lain 800 metres off the Gela coast, whose bow had already been recovered five years ago, has been brought on land, thus bringing to the attention of experts a precious cargo of artefacts and history. The boat, once cleaned, consolidated and reassembled, will tell us about the art of navigation as Homer describes it in the Iliad, with sailors rowing along the 21 metres of timber and ropes, occupying every part of the 6.5 metres of width. This is a unique find: there appears to be no other find of this type of boat (the “sewn” type), whose rediscovered cargo, at least partly already analyzed, confirms that the boat set sail from the Aegean basin touching on the harbours of Attica and Falero before reaching the Sicilian coast. Further information can be obtained from the Caltanissetta Superintendence by calling 0934 504111.

La torre di Mondello rinasce sotto il segno della femminilità La torre della Tonnara di Mondello, edificata nel 1455 per proteggere il borgo dai pirati, torna ad essere visitabile (ogni sabato e domenica fino al 15 ottobre). Gli ospiti potranno ammirare non solo la struttura quattrocentesca ma anche la mostra di fotografie di Paula Stoeke che ritrae l’universo femminile, la sua sacralità e la sua stessa essenza. Informazioni: Associazione Aiamola, tel. 091 512915 - www.aiamola.it

The Mondello tower comes to life again in the sign of femininity > The tower of the Mondello tuna station, built in 1455 to protect the village from pirates, is being opened to visitors again (every Saturday and Sunday until 15 October). Visitors can not only admire the fifteenth-century structure but can also see an exhibition of photos by Paula Stoeke depicting the female universe, its sacredness and its very essence. Information: Aiamola Association, tel. 091 512915 - www.aiamola.it 5


IN BREVE>BRIEFLY

Con il Fai alla Kolymbetra “Verso Sud” è il titolo della serata che il Fondo per l’Ambiente Italiano organizza al giardino della Kolymbetra (Valle dei Templi, Agrigento) il 16 agosto. Degustando prodotti tipici, si ascolteranno gli attori Maria Giovanna Cassaro e Totò Nocera leggere testi di Pino Di Silvestro, Monique Troung e Bohumil Hrabal. Intervalli musicali renderanno ancor più magica la serata che si concluderà intorno alle 23 pasteggiando con gli squisiti dolcetti alle mandorle accompagnati con vini liquorosi. Informazioni: tel. 335 1229042; biglietti 18/14 euro.

With Fai at the Kolymbetra > “Towards South” is the title of the evening that Fai (Fondo per l’Ambiente Italiano) is organising at the Kolymbetra garden (Valley of Temples, Agrigento) on 16 August. Tasting typical products, you can listen to Maria Giovanna Cassaro and Totò Nocera reading texts by Pino Di Silvestro, Monique Troung and Bohumil Hrabal. Musical interludes will make the evening even more magic; it will end at about 11 pm, with delicious little almond cakes accompanied by fortified wines. Information: tel. 335 1229042; tickets 18/14 euros.

Un video per scoprire la Vastedda del Belìce Un video di 12 minuti per promuovere la Vastedda della Valle del Belìce, il formaggio ovino a pasta filata che ha recentemente ottenuto la Denominazione d’Origine Protetta, prodotto con tecniche e strumenti della tradizione nelle valli agrigentine. Il documentario, curato dal regista Giovanni Montanti e promosso dall’Assessorato Sviluppo Economico della Provincia Regionale di Trapani, mostra le fasi della lavorazione artigianale , promuovendo i sapori di questa Isola delle meraviglie. Informazioni: tel. 091 543506.

A video to discover the Vastedda del Belìce > A video of 12 minutes will promote the vastedda of the Valley of the Belìce, the ovine cheese with spun paste that has recently obtained the protected-origin denomination and is produced, with traditional techniques and tools, in the valleys of Agrigento province. The documentary, made by the director Giovanni Montanti and promoted by the Economic Development Office of the Regional Province of Trapani, shows the phases of non-industrial processing, promoting the flavours of this island of wonders. Information: tel. 091 543506.

6

I Flaccovio premiati Tre romanzi editi da Dario Flaccovio si sono aggiudicati altrettanti premi. “L’ultima Bionda” di Gianfrancesco Turano e “La Dote” di Michele Serio hanno vinto il Premio Speciale “Com& Te”; “Il segreto di Raffaello” di Lucia Bruni ha vinto il “Serravalle Noir 2008”. Informazioni su www.darioflaccovio.it

Prizes for the Flaccovios Three novels published by Dario Flaccovio have won prizes. “L’ultima Bionda” by Gianfrancesco Turano and “The Dowry” by Michele Serio have won the Special “Com &Te” Prize; “Raffaello’s secret” by Lucia Bruni has won the “Serravalle Noir 2008.” Information on www.darioflaccovio.it


IN BREVE>BRIEFLY

Calatafimi Segesta Festival e l’eterno conflitto umano con “l’altro” Nella magia dell’area archeologica di Segesta si svolge il consueto appuntamento con la rassegna teatrale che in questo 2008 si avvale del cartellone redatto da Enrico Stassi, la cui profonda conoscenza dell’universo teatrale si rispecchia negli spettacoli presentati, opere in cui si trova un dialogo con lo “spirito dei luoghi”, pur sempre attraverso declinazioni diverse, partendo dai classici fino ad approdare alla “nuova scena” di Ravenhill. In questa seconda metà di agosto potremo assistere a “Segesta Eneide” (13 e 14 agosto), “Olà Medea” (16 agosto), “Prometeo incatenato” (24 agosto), “La passione delle Troiane” (26 agosto) e “Ciclope” (28 agosto, in foto), testi che riportano alle linee guida del direttore artistico: “...mi accorgo - ha detto Stassi - che sì c’è la leggerezza di Plauto o dei Ramuz (...), ma in fondo serpeggia qui e là un’inquietudine” che richiama il concetto dell’altro “con cui siamo chiamati a fare i conti”. Informazioni: www.festivalsegesta.com

Calatafimi Segesta Festival and the eternal human conflict with “the other” > In the magic of the Segesta archaeological area there is the usual date with the theatrical festival, with a programme made up by Enrico Stassi, whose deep knowledge of the theatrical universe is reflected in the plays presented this year, in which there is a dialogue with the “spirit of places”, in various forms, from the classical to the “new scene” of Ravenhill. In the second half of August we can assist at “Segesta Aeneid” (13 and 14 August), “Olà Medea” (16 August), “Prometheus enchained” (24 August), “The passion of the Trojan women” (26 August) and “Cyclops” (28 August, in the photo), works linked to the dominant tendencies of the artistic director: “I realize,” Stassi says, “that there is lightness in Plautus or Ramuz..., but under the surface there is sneaking inquietude” recalling the concept of the other “which we are called on to reckon with.” Information: www.festivalsegesta.com

Favelli e la sua “Palazzina Cinese” > Il titolo della personale di Flavio Favelli è un omaggio all’edificio settecentesco realizzato nel Parco della Favorita a Palermo, secondo l’artista perfetta espressione di quella Sicilia che è “uno dei più compiuti esempi di fusione delle arti nel Mediterraneo”. La mostra, allestita alla Galleria Arte Contemporanea di Francesco Pantaleone in piazzetta Garraffello a Palermo, è visitabile fino al 30 settembre tutti i giovedì dalle 16 alle 20. Informazioni allo 091 332482.

<

Favelli and his “Chinese Palace” > The title of the exhibition of works by Flavio Favelli is a tribute to the eighteenth-century building in the Favorita Park in Palermo, which according to the artist is a perfect expression of that Sicily that is “one of the most finished examples of fusion of the arts in the Mediterranean.” The exhibition, at the Francesco Pantaleone Contemporary Art Gallery in Piazzetta Garraffello in Palermo, is open until 30 September every Thursday from 4 to 8 pm. For information call 091 332482.

7


IN BREVE>BRIEFLY

100 e + ceramiche x il Paradiso a Gibellina

100 and more ceramic objects for Eden in Gibellina > Set up in the Baglio Di Stefano in Gibellina, the exhibition involves 100 ceramic objects measuring 20x20 conceived by 100 artists, designers and architects for a mosaic of 2 metres by 2 on the theme of the Garden of Eden. The exhibition confirms the intellectual vivacity of the Museum of Mediterranean Wefts of the Orestiadi Foundation, which continues to show its interest in collaborations with the most important international artistic institutions. Open until 7 September. Information: tel. 0924 67844; www.orestiadi.it

Allestita nelle sale del Baglio Di Stefano a Gibellina (Trapani), la mostra ideata da Sergio Calatroni, si compone di 100 ceramiche 20x20 ideate da 100 tra artisti, disegner e architetti per un mosaico di 2 metri per 2 sul tema del Giardino dell’Eden. L’esposizione conferma la vivacità intellettuale del Museo delle Trame Mediterranee della Fondazione Orestiadi, che prosegue nella sua apertura alle collaborazioni con alcune tra le più importanti istituzioni artistiche internazionali. La mostra è visitabile fino al 7 settembre. Informazioni: tel. 0924 67844; www.orestiadi.it

Light Creates Life > Per la prima volta a Palermo, il fotoartista israeliano Eyal espone al Palab di via del Fondaco quel suo “mondo annebbiato” che “spazia tra realtà concreta e ricerca di nuove avventure visuali”. Le fotografie esposte sono state realizzate in Israele tra il 2006 e il 2008, e restano in allestimento fino al 7 settembre, tutti i giorni dalle 18 alle 24 ad ingresso libero. Informazioni: www.palab.org

<

Light Creates Life > For the first time in Palermo, the Israeli photo artist Eyal is exhibiting at Palab in Via del Fondaco his “clouded world” that “roams between concrete reality and the search for new visual adventures.” The photos exhibited were taken in Israel from 2006 to 2008, and they are on display until 7 September, every day from 6 pm to midnight, admission free. Information: www.palab.org

A Cefalù il Sherbet Festival dedicato al gelato artigianale Si rinnova per il secondo anno il goloso appuntamento nella cittadina madonita, una manifestazione dedicata al gelato e alla granita, prodotti della gastronomia siciliana lavorati ancora come vuole la tradizione. Dal 18 al 21 settembre, quindi, una serie di iniziative per valorizzare e promuovere queste bontà che vedono nelle degustazioni il momento certamente più atteso dai tanti partecipanti. Informazioni tel. 091 97130896 - www.sherbethfestival.it In Cefalù the Sherbet Festival devoted to non-industrial ice cream > For the second time a flavoursome event is being held in the little town in the Madonie: it is an event devoted to ice cream and granita (water ice), products of Sicilian gastronomy still done in the traditional way. So from 18 to 21 September there is a series of initiatives to valorise and promote these tasty products, the most highly awaited moment for the many participants being the tasting sessions. Information tel. 091 97130896 - www.sherbethfestival.it. ph_pineapplebun

8


IN BREVE>BRIEFLY

Un ascensore panoramico per il castello di Calatabiano Il grande complesso monumentale arroccato sulla Terra Vecchia di Calatabiano (Catania) sta vivendo giornate frenetiche giacché i lavori per il suo restauro e per l’adeguamento tecnologico per la fruizione volgono ormai al termine. Seppur un cantiere, è possibile fin da subito visitare il monumento, un castello medievale “recuperato” all’abbandono e alle intemperie grazie agli sforzi della Diocesi di Acireale, che molto presto sarà dotato anche di un ascensore panoramico che consentirà di ammirare a 360 gradi tutta l’area compresa tra la riviera dei Ciclopi, quella cosiddetta dei Limoni e la Valle dell’Alcantara, ovvero una delle porzioni di Sicilia più belle, selvagge e, proprio per questo, più affascinanti. I lavori di restauro dovrebbero concludersi entro la fine di questo 2008, rendendo il maniero utilizzabile anche per ospitare attività culturali. Informazioni: www.castellodicalatabiano.it

A panoramic lift for Calatabiano Castle > The great monumental complex perched on the Terra Vecchia of Calatabiano (Catania) is going through a feverish period since the work for its restoration and for technological updating of visits is coming to an end. Though the work is still ongoing, it is possible even now to visit the monument, a medieval castle “recovered” from abandonment and bad weather damage thanks to the efforts of the Diocese of Acireale. It will very soon also have a panoramic lift making it possible to admire for 360 degrees the whole area between the coast of the Cyclopes, that socalled coast of Lemons and the Valley of the Alcantara, that is to say one of the most beautiful parts of Sicily, wild and precisely for this reason more fascinating. The restoration work should end by the end of 2008, also making it possible to use castle for cultural activities. Information: www.castellodicalatabiano.it

Torna il Premio Nazionale di Teatro “Luigi Pirandello” Dopo 10 anni di silenzio, torna il premio teatrale volto a stimolare la produzione teatrale italiana. Tutti gli autori sono invitati a inviare le proprie opere, entro il 3 settembre, alla segreteria del premio. La commissione giudicatrice, presieduta da Gianni Puglisi, sarà composta da Giorgio Albertazzi, Andrea Camilleri, Claudio Magris, Paolo Mauri, Moni Ovadia, Maurizio Scaparro ed Elisabetta Sgarbi. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito www.fondazionebancodisicilia.it The Luigi Pirandello National Theatre Prize returns > After a silence lasting ten years, the theatre prize is once again coming back to stimulate Italian theatrical production: authors are invited to send in works by 3 September. The jury, chaired by Gianni Puglisi, will be formed by Giorgio Albertazzi, Andrea Camilleri, Claudio Magris, Paolo Mauri, Moni Ovadia, Maurizio Scaparro and Elisabetta Sgarbi. All information can be obtained at the site www.fondazionebancodisicilia.it ph_facundo_a_fernandez

9


IN BREVE>BRIEFLY

“Studio Valle (1957-2007). Cinquant’anni di architettura” è il titolo della mostra allestita alla Galleria Expa di via Alloro, 97 (alle ex scuderie del Palazzo Cefalà) a Palermo. La mostra mette in esposizione alcuni progetti firmati dal prestigioso Studio Valle, fondato da Cesare nel 1927 e consolidato dai figli Tommaso e Gilberto. Nella storia di un percorso professionale, la storia stessa dell’architettura di questo ultimo mezzo secolo, riassunta con un sistema articolato di video, fotografie e plastici. Tra le opere in mostra, il padiglione italiano all’Expo di Osaka del 1970 e la sede della Presidenza del Consiglio Europeo a Bruxelles, progetto vincitore nel 2005 e di prossima realizzazione. Informazioni: tel. 091 6170319 - visitabile dal martedì alla domenica dalle 18 alle 24 con ingresso libero.

L’architettura moderna raccontata dai Valle

Modern architecture recounted by the Valles > “Valle Studio (1957-2007). Fifty years of architecture” is the title of the exhibition at the Expa Gallery at via Alloro, 97 (at the former stables of Palazzo Cefalà) in Palermo. The exhibition shows some projects signed by the prestigious Valle Studio, founded by Cesare in 1927 and consolidated by his sons Tommaso and Gilberto. In the history of the professional activity of the studio, there is the history of architecture itself in the last fifty years, summed up with a system of videos, photos and models. Among the works on display is the Italian pavilion at the 1970 Osaka Expo and the headquarters of the Presidency of the European Council in Brussels, the winning project in 2005 and soon to be built. Information: tel. 091 6170319 - open Tuesday to Sunday 6 pm to midnight, admission free.

Fino al 28 febbraio 2009 la Galleria de l Credito Siciliano di Acireale ospita la mostra “Dopo la Sicilia”, collettiva di trenta artisti internazionali della fotografia che presenta “la Sicilia oltre gli stereotipi, così come hanno saputo vederla e raccontarla al mondo i grandi maestri della fotografia”. Informazioni: tel. 095 600208; visitabile, fino al 21 settembre, dal martedì alla domenica dalle 18 alle 22; dal 22 settembre a febbraio 2009 da martedì a domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 21. Ingresso libero.

Trenta fotografi per raccontare la Sicilia oltre la Sicilia Thirty photographers to talk about Sicily beyond Sicily > Until 28 February 2009 the Gallery of Credito Siciliano at Acireale is running the exhibition “Dopo la Sicilia”, with works by thirty international photo artists on “Sicily beyond the stereotypes, as the great masters of photography have succeeded in seeing it and recounting it to the world.” Information: tel. 095 600208; open until 21 September, Tuesday to Sunday 6 to 10 pm; from 22 September to February 2009 from Tuesday to Sunday 10 am to 12 and 5 to 9 pm. Admission free. 10



IN BREVE>BRIEFLY

Palazzo Sant’Elia apre la sala della ex Cavallerizza per l’hidalgo spagnolo Inserita nel calendario delle manifestazioni della Provincia di Palermo come “evento collaterale” della mostra España (a Palazzo Sant’Elia fino al 14 settembre), l’esposizione delle opere di Mimmo Paladino dedicata a Don Chisciotte si sostanzia di 34 acquarelli con i quali l’artista ha illustrato il libro d’artista, realizzato in soli 100 esemplari, sull’edizione integrale dell’opera di Cervantes (il corpus totale è di 150 acquarelli). Con queste tavole Paladino “configura una vera e propria riscrittura del romanzo fatta con gli strumenti dell’arte figurativa, il segno e il colore”. Per l’occasione è stata aperta la sala dell’ex Cavallerizza, uno spazio “dimenticato” per decenni anche perché separato dal corpo centrale dell’edificio da una bottega artigiana. Nella sala si ammira il settecentesco pavimento in pietra di Billiemi e le sei colonne in marmo o a mezzo stucco. Informazioni: fino al 14 settembre, mar. mer. gio e dom 10-13/17-20; ven. sab. e prefestivi 10-13/17-23; ingresso libero.

Palazzo Sant’Elia opens the room of the former Cavallerizza hall for the Spanish hidalgo > Inserted in the calendar of events of the Province of Palermo as a “collateral event” of the exhibition España (at Palazzo Sant’Elia until 14 September), the exhibition of works by Mimmo Paladino devoted to Don Quixote consists in 34 watercolours with which the artist illustrated the artistic book, done in just 100 copes, on the complete edition of the work of Cervantes (the total corpus is 150 watercolours). With these illustrations Paladino “offers us a real rewrite of the novel done with the tools of figurative art, the sign and colour.” For the occasion the room of the former Cavallerizza hall has been opened. This is a a space “forgotten” for decades also because it is separated from the central building by a craftsman’s shop. In the room you can admire the eighteenth-century floor in Billiemi stone and the 6 columns in marble or half stucco. Information: until 14 September, Tue. Wed. Thu. and Sun. 10-1/5-8; Fri. Sat. and eve of holidays 101/5-11; admission free.

Ietas rende omaggio a Isler > Sette metri di diametro per cinque tonnellate di ciottoli: sono queste le coordinate del Cerchio della Vita e dell’Energia, installazione realizzata da Piero Maniscaldo all’interno del teatro greco di Monte Jato, in omaggio a Hans Peter Isler, che dopo 40 anni lascia la direzione degli scavi nella zona. Informazioni: tel. 091 8580278 o 091 8573083; ingresso libero fino al 22 dicembre.

< 12

Ietas pays tribute to Isler > A diameter of seven metres and five tons of pebbles: these are the coordinates of the Circle of Life and Energy, an installation by Piero Maniscaldo inside the Greek theatre of Monte Jato, a tribute to Hans Peter Isler, who is leaving the direction of the excavations in the area after 40 years. Information: tel. 091 8580278 or 091 8573083; admission free; until 22 December.


Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze Swiss International Holiday Exhibition

Lugano 30/10 - 2/11

iViaggiatori 2008

È di scena il turismo enogastronomico Si avvicina sempre più l'appuntamento con il Salone Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze, quest'anno giunto alla sua sesta edizione. Ogni anno la fiera propone una variegata selezione di destinazioni italiane ed internazionali, spaziando dalle mete piú battute fino ad arrivare ai paradisi ancora tutti da scoprire. Molte sono le novità che accompagneranno l'evento. A seguito dei nuovi sviluppi di mercato e alle nuove tendenze internazionali, L'Organizzazione ha deciso di selezionare tra i numerosi operatori del settore, anche quelli attivi nel nuovo trend in campo turistico: il turismo enogastronomico. Un nuovo modo di viaggiare che sta conquistando un numero sempre crescente di appassionati, alla ricerca di sapori e tradizioni autentiche. Le statistiche stesse indicano l'andamento positivo di questo nuovo "turismo emergente". Al Salone quindi vedremo istituzioni pubbliche, aziende agricole, consorzi, cantine vitivinicole ed altre realtà produttive che animeranno la manifestazione, offrendo nuovi spunti a tutti i visitatori, intrattenendo con degustazioni e vendita diretta al pubblico. Un'occasione per far conoscere le eccellenze italiane ai visitatori presenti in fiera capaci di apprezzare il buon mangiare non solo durante le proprie vacanze ma anche nel quotidiano.

The appointment with the Swiss International Holiday Exhibition, that this year has reached its 6th edition, is getting closer. Every year the fair proposes a wide range of Italian and International destinations, from the most beaten tracks to the paradises still to be discovered. There are a lot of novelties in the event. After the new market developments and international trends, the Organization has decided to select among the various operators of the sector also those who are active in the new touristic trend: the wine-and-food tourism. A new way to travel that counts an increasing number of fans, always looking for authentic tastes and traditions. The statistics show the positive trend of this new “emerging tourism”. Indeed, in the Salon we will see public institutions, farms, farmer's cooperatives, wine cellars and other active producers that will enliven the event, by offering new hints to all the visitors and by entertaining with tasting and selling directly to the public. A real occasion to present the Italian excellences to the visitors present in the fair, able to appreciate great food not only during their holidays, but also in their everyday lives.

www.iviaggiatori.org

Wine-and -food tourism is on stage


Contessa Entellina

Comunità Arbëreshe

8 settembre: la festa della Madonna della Favara 8 September: the Madonna della Favara feast La festa della Madonna della Favara è l’avvenimento più importante di Contessa, l’occasione in cui si rinnovano le tradizioni che testimoniano l’identità culturale italo-greco-albanese della comunità. La preparazione inizia già in agosto, quando vengono designati i deputati (membri) del comitato organizzatore che dovranno raccogliere, mediante una pubblica colletta, i fondi necessari per far fronte alle spese della festa (alle quali partecipano anche gli emigrati, e in particolare l’Associazione dei contessioti d’America, con sede a New Orlèans). Le celebrazioni religiose cominciano con l’ottavario di preghiere nella Chiesa di S. Maria delle Grazie, costruita presso il luogo in cui, secondo la tradizione, fu trovata la statua della Vergine (detta della Favara dal nome della località); nel giorno di vigilia, il clero di rito greco officia il Vespro solenne nella chiesa latina. Dal 1° all’8 settembre, inoltre, lungo l’itinerario della processione il suono del tamburo annuncia la festa. Verso le 10,30 dell’8, dalla Chiesa delle Anime Sante, nella piazza principale del paese, parte il corteo (clero, autorità, ragazze in costume tradizionale, fedeli) che, attraverso la via principale, raggiunge la Chiesa della Madonna della Favara, dove più pàpas concelebrano la solenne liturgia greco-bizantina. I canti liturgici appartengono alla tradizione musicale bizantina delle colonie albanesi in Sicilia. A conclusione del rito, il corteo ritorna nella Chiesa delle Anime Sante. 14

La festa della Madonna della Favara è l’avvenimento più importante di Contessa, l’occasione in cui si rinnovano le tradizioni che testimoniano l’identità culturale italo-greco-albanese della comunità. La preparazione inizia già in agosto, quando vengono designati i deputati (membri) del comitato organizzatore che dovranno raccogliere, mediante una pubblica colletta, i fondi necessari per far fronte alle spese della festa (alle quali partecipano anche gli emigrati, e in particolare l’Associazione dei contessioti d’America, con sede a New Orlèans). Le celebrazioni religiose cominciano con l’ottavario di preghiere nella Chiesa di S. Maria delle Grazie, costruita presso il luogo in cui, secondo la tradizione, fu trovata la statua della Vergine (detta della Favara dal nome della località); nel giorno di vigilia, il clero di rito greco officia il Vespro solenne nella chiesa latina. Dal 1° all’8 settembre, inoltre, lungo l’itinerario della processione il suono del tamburo annuncia la festa. Verso le 10,30 dell’8, dalla Chiesa delle Anime Sante, nella piazza principale del paese, parte il corteo (clero, autorità, ragazze in costume tradizionale, fedeli) che, attraverso la via principale, raggiunge la Chiesa della Madonna della Favara, dove più pàpas concelebrano la solenne liturgia greco-bizantina. I canti liturgici appartengono alla tradizione musicale bizantina delle colonie albanesi in Sicilia. A conclusione del rito, il corteo ritorna nella Chiesa delle Anime Sante.


Nel tardo pomeriggio, la statua della Madonna (1652) -di Benedetto Marabitti- viene posta sull’artistica e monumentale vara del 1838, agghindata con luci e fiori; la statua viene coperta con un manto ricamato in oro e sulla testa della Madonna e del Bambino vengono poste delle corone. Infine viene sistemato il grembiule con gli oggetti preziosi offerti dai fedeli. Il via vai si fa più intenso, il vociare più diffuso, le campane suonano a festa, finché si ode l’alto grido “Evviva Maria Santissima della Favara”: la vara viene sollevata e portata sul sagrato. La processione si avvia per le strade, guidata dal clero di rito greco che recita preghiere ed intona canti e inni. Alcuni fedeli, per sciogliere o fare un voto, seguono la processione a piedi scalzi o portando un grosso cero (oppure offrono doni alla chiesa). La processione si conclude con il “saliscendi” della vara che, prima di rientrare in chiesa, viene portata avanti ed indietro di corsa più volte. Alcuni fedeli conservano il fazzoletto o il batuffolo di cotone con cui hanno toccato il volto della Madonna o del Bambino, per usarlo in occasione di malattie o avversità, dimostrando così la venerazione verso Maria SS. delle Grazie, “tesoro” di Contessa Entellina.

Nel tardo pomeriggio, la statua della Madonna (1652) -di Benedetto Marabitti- viene posta sull’artistica e monumentale vara del 1838, agghindata con luci e fiori; la statua viene coperta con un manto ricamato in oro e sulla testa della Madonna e del Bambino vengono poste delle corone. Infine viene sistemato il grembiule con gli oggetti preziosi offerti dai fedeli. Il via vai si fa più intenso, il vociare più diffuso, le campane suonano a festa, finché si ode l’alto grido “Evviva Maria Santissima della Favara”: la vara viene sollevata e portata sul sagrato. La processione si avvia per le strade, guidata dal clero di rito greco che recita preghiere ed intona canti e inni. Alcuni fedeli, per sciogliere o fare un voto, seguono la processione a piedi scalzi o portando un grosso cero (oppure offrono doni alla chiesa). La processione si conclude con il “saliscendi” della vara che, prima di rientrare in chiesa, viene portata avanti ed indietro di corsa più volte. Alcuni fedeli conservano il fazzoletto o il batuffolo di cotone con cui hanno toccato il volto della Madonna o del Bambino, per usarlo in occasione di malattie o avversità, dimostrando così la venerazione verso Maria SS. delle Grazie, “tesoro” di Contessa Entellina.

Nella pagina accanto, la statua della Madonna della Favara. In basso, da sinistra, processione con vescovo e clero bizantino, fedeli e ragazze in costume tradizionale; un dettaglio del mosaico della facciata e il prospetto della Chiesa parrocchiale greca SS. Annunziata e S. Nicolò > On the opposite page, the statue of Madonna della Favara. Below, from left, the procession with the bishop and the Byzantine clergy, believers and women with traditional dress; a detail of the mosaic of the façade and the prospect of SS. Annunziata and S. Nicolò Greek parish Church

Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Affari Regionali

Regione Siciliana Assessorato Beni Culturali e Ambientali e P.I.

Comune di Contessa Entellina Area Ambiente e Patrimonio

Realizzazione: Comune di Contessa Entellina, Area Ambiente e Patrimonio (Resp. area Dott. Ignazio Gennusa) Ideazione, progettazione, direzione e coordinamento: Dott.ssa Annalisa Martorana Genuardi Testi: Dott. Calogero Raviotta - Foto: Gioacchino Lo Cascio; Archivio Comunale Progetto redatto ai sensi della legge 482/99 Es. 2005 “per la tutela delle minoranze linguistiche storiche” finanziato dal Ministero degli Affari Regionali e sostenuto dall’Assessorato Regionale Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione Per informazioni: Comune di Contessa Entellina (Pa) piazza Umberto I - cortile Municipio, 4 - tel. 091 8302152 fax 091 8355711 Sindaco: Dott. Sergio Parrino Assessore alla Cultura: Dott.ssa Tiziana Musacchia

15


LIBRI>BOOKS

Andrea Camilleri

Il casellante Sellerio editore 140 pagg. 11 € È una vita semplice, quella di Minica e Nino, il casellante, tutta raccolta nella casetta gialla immersa nell’assolata solitudine di un paesaggio siciliano, vicino ai binari dei treni che, lentissimi, vanno da Vigàta a Castellovetrano, talmente piano che i ragazzi hanno il tempo di scendere dai vagoni e rifornirsi di frutta o, d’estate, di fare il bagno a mare. L’anno è il 1942, il fascismo impregna della sua mefitica presenza ogni cosa, giungendo ad ammorbare la vita serena dei due coniugi che desiderano solo la grazia di un figlio e per questo ricorrono ai consigli di una mammana. Minica si scopre incinta, ma niente va come sperato e la donna, distrutta dal dolore della perdita del figlio, sembra perdere il senno, fino a desiderare di trasformarsi in un albero, che possa mettere radici e dare frutti. Secondo romanzo di una trilogia dedicata alle metamorfosi, iniziato con Maruzza Musumeci.

Sara Favarò

Santa Rosalia Immagini, curiosità, preghiere, canti Ila Palma 114 pagg. 16 € Illustrato dalle foto di Toni Saetta, questo breve saggio sulla Santuzza, di cui il 4 settembre ricorre la festa (il festino del 15 luglio, infatti, è la rievocazione della miracolosa processione delle reliquie della santa, grazie alla quale Palermo fu liberata dalla peste nel 1625), prende le mosse dalla storia della vita di Rosalia attraverso le parole di Giuseppe Cocchiara, esimio antropologo siciliano, e prosegue, nel consueto stile leggero e godibile della Favarò, con una raccolta di preghiere specificamente dedicate alla santa, la storia di un festino svoltosi a Messina nel Settecento, la descrizione di un festino palermitano del 1799, da parte del tedesco Joseph Hager, e numerose altre curiosità. Fra queste ultime spiccano due immagini scattate nel santuario, in cui sono riconoscibili misteriose figure: foto che sono state pubblicate, pur essendo impossibile spiegare chi siano i personaggi che vi si scorgono.

Torna in libreria dopo qualche anno questa raccolta di itinerari alla scoperta di alcuni degli angoli meno noti della nostra Isola. Una nuova edizione che è stata arricchita da belle foto a colori di Melo Minnella, per un viaggio antico fra le pieghe delle colline dell’interno, fra santuari e cimiteri, borghi isolati e spiagge smisurate, dalle aree archeologiche che testimoniano dimenticate storie alla sontuosità di certe feste patronali che ancora conservano l’atmosfera di secoli fa. Un libro che l’autore dedica a chi viene in visita in Sicilia, ovviamente, ma anche, e soprattutto, a quei siciliani che, pur affollando “le città d’arte di altre regioni italiane e del mondo, non sentono il bisogno di andare a vedere (con molta meno fatica e spesa) altrettanto importanti opere d’arte o bellezze naturali che probabilmente si trovano a due passi dalle loro case”.

Matteo Collura

Palermo Sicilia sconosciuta Itinerari insoliti e curiosi Rizzoli 367 pagg. 38 €

Abbate è un pagliaccio siciliano, impegnatissimo a portare il sorriso ovunque, anche e soprattutto nei reparti di pediatria degli ospedali. Ma è anche uno scrittore anzi, come lui stesso si definisce - uno scrivistorie, che in dodici racconti affronta temi importanti, come la fede, la politica, gli OGM, ma con lo stile leggero delle favole. I personaggi sono singolari come lui: da Caio lo Spaventapasseraio di Campilandia, che invece di fare lo stilista o l’avvocato preferisce costruire spaventapasseri, a Don Alfio, che ogni giorno invita alla propria tavola trenta commensali; dalla cabina telefonica che si trasforma in un cellulare di nuova generazione alle fate dell’ipermercato. Favole vagamente surreali che possono essere lette e apprezzate dai bambini ma anche dagli adulti. Il libro può essere richiesto direttamente alla casa editrice, collegandosi al sito www.kimerik.it

Matteo Abbate

Lo spaventapasseraio e altre visioni Kimerik 94 pagg. 10 €


Conoscere e amare la Sicilia > To know and love Sicily Sikania non è una semplice rivista! Ogni numero è un volume da collezionare e da consultare più volte.

Sikania is not a mere magazine! Every issue is a volume to collect and to consult again and again.

Una vera biblioteca sulla Sicilia, la sua storia, i suoi ambienti naturali, la cultura, l’arte, il folklore.

It is a true library on Sicily, its history, its natural environments, culture, art and folklore.

Le splendide foto, i testi semplici, accattivanti e mai banali vi trasmetteranno l’immagine più sincera della Sicilia, con tutti i suggerimenti per visitarla al meglio, anche nelle sue zone più sconosciute.

The splendid photos, the clear texts, captivating and never banal, will convey to you the sincerest image of Sicily, with all possible suggestions about the best way to visit it, including its least known areas.

In 24 anni non siamo mai mancati al nostro appuntamento mensile in edicola e ciò ci rende orgogliosi per il primato raggiunto nel campo dell’editoria siciliana.

In 24 years we have never missed our monthly appointment at newsagents’ and this makes us proud of the record reached in the field of Sicilian publishing.

I numeri di Sikania costano molto poco, ma valgono tanto!

The issues of Sikania do not cost very much, but they are worth so much!

Vi offriamo la raccolta di tutti i numeri ancora disponibili (150) con l’abbonamento per un anno a Sikania (11 numeri).

We are offering you the collection of all the issues still available (150) with a oneyear subscription to Sikania (11 numbers).

Una biblioteca sulla Sicilia A library on Sicily

140 € 165 €

Italia > Italy estero > abroad (+ 6,88 spese di spedizione)

(+ spese di spedizione con corriere espresso > courier express expenses)

Sul sito www.sikania.it è possibile consultare l’elenco completo degli arretrati disponibili. On the site www.sikania.it it is possible to look up the complete list of available back numbers. Piazza Don Bosco, 6 - 90143 Palermo Tel. 091 543506 - Fax 091 6373378


1989/90

1991

1992

1993

1994

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2003

2004

2005

2006

Gennaio January

Gennaio January

Gennaio January

Gennaio January

Gennaio January

2002

Gennaio 90 January 90

Gennaio January

Gennaio January

Gennaio January

Gennaio January

Gennaio January

Gennaio January

Gennaio January

Gennaio January

Gennaio January

Gennaio January

Gennaio January

...........

Febbraio February

Febbraio February

Febbraio February

Febbraio February

Febbraio February

Febbraio February

Febbraio February

Febbraio February

Febbraio February

Febbraio February

Febbraio February

Febbraio February

Febbraio February

Febbraio February

Febbraio February

Febbraio February

Marzo 89 March 89

Marzo March

Marzo March

Marzo March

Marzo March

Marzo March

Marzo March

Marzo March

Marzo March

Marzo March

Marzo March

Marzo March

Marzo March

Marzo March

Marzo Marzo

Marzo Marzo

Marzo Marzo

Aprile 90 April 90

Aprile April

Aprile April

Aprile April

Aprile April

Aprile April

Aprile April

Aprile April

Aprile April

Aprile April

Aprile April

Aprile April

Aprile April

Aprile April

Aprile April

Aprile April

Aprile April

Maggio 90 May

...........

Maggio May

Maggio May

Maggio May

Maggio May

Maggio May

Maggio May

Maggio May

Maggio May

Maggio May

Maggio May

Maggio May

Maggio May

Maggio May

Maggio May

Maggio May

Giugno 89/90 June 89/90

Giugno June

Giugno June

Giugno June

Giugno June

...........

Giugno June

Giugno June

Giugno June

Giugno June

Giugno June

Giugno June

Giugno June

Giugno June

Giugno June

Giugno June

Giugno June

Luglio 89/90 July 89/90

Luglio July

Luglio July

Luglio July

Luglio July

Luglio July

Luglio July

Luglio July

Luglio July

Luglio July

Luglio July

Luglio July

Luglio July

Luglio July

Luglio July

Luglio July

Luglio July

A-S 89/90 A-S 89/90

Ago./Sett. Aug./Sept.

Ago./Sett. Aug./Sept.

Ago./Sett. Aug./Sept.

Ago./Sett. Aug./Sept.

Ago./Sett. Aug./Sept.

Ago./Sett. Aug./Sept.

Ago./Sett. Aug./Sept.

Ago./Sett. Aug./Sept.

Ago./Sett. Aug./Sept.

Ago./Sett. Aug./Sept.

Ago./Sett. Aug./Sept.

Ago./Sett. Aug./Sept.

Ago./Sett. Aug./Sept.

Ago./Sett. Aug./Sept.

Ago./Sett. Aug./Sept.

Ago./Sett. Aug./Sept.

Ottobre 89/90 October 89/90

Ottobre October

Ottobre October

Ottobre October

Ottobre October

Ottobre October

Ottobre October

Ottobre October

Ottobre October

Ottobre October

Ottobre October

Ottobre October

Ottobre October

Ottobre October

Ottobre October

Ottobre October

Ottobre October

Novembre 89/90 Novembre November 89/90 November

Novembre November

Novembre November

Novembre November

Novembre November

Novembre November

Novembre November

Novembre November

Novembre November

Novembre November

Novembre November

Novembre November

Novembre November

Novembre November

Novembre November

Novembre November

Dicembre 89 ........... December 89

Dicembre December

Dicembre December

Dicembre December

Dicembre December

Dicembre December

Dicembre December

Dicembre December

Dicembre December

Dicembre December

Novembre November

Dicembre December

Dicembre December

Dicembre December

Dicembre December

Dicembre December

Ago./Sett. Aug./Sept.

Ottobre October

Novembre November

Dicembre December

2007

Gennaio January

Febbraio February

Marzo March

Aprile April

Maggio May

Giugno June

Luglio July

2008

Gennaio January

Febbraio February

Marzo March

Aprile April

Maggio May

Giugno June

Luglio July

Costo di una copia 2,10 € oltre le 10 copie 1,30 € > One copy 2,10 € more then ten copies 1,30 Contributo spese di spedizione > Italia: 2,84 €; Europa: fino a 5 Kg. 24,00 € oltre i 5 Kg. 50,00 America: fino a 5 kg. 60,94 €; Australia: fino a 5 Kg. 71,79 Postal expenses > Italy: 2,84 €; Europe: up to 5 Kg. 24,00 € over 5 Kg. 50,00 America: up to 5Kg. 60,94 €; Australia: up to 5 Kg. 71,79

€ € € € €

Si prega di scrivere in stampatello > Write in block letters

Nome > Name:

Cognome > Surname:

Via > Adress:

Località > City:

Cap > Zip Code:

Tel > Ph:

Desidero acquistare n° > I would like to buy n°:

arretrati > back numbers

Pago > I Pay Euro: Versando l’importo complessivo di Euro_________sul C/C postale numero 17615907 intestato a KREA srl Si prega di allegare al presente modulo la fotocopia del versamento effettuato a mezzo servizio postale alla Krea srl - P.zza Don Bosco, 6 - 90143 Palermo o via Fax al n° 0916373378 (forma di pagamento valida solo per l’Italia / form of payment valid only for Italy).

Con assegno bancario non trasferibile > non transferable bank check n°

Banca > Bank:

Con Carta di Credito American Express n° > With American Express Credit Card n° Indirizzo intestatario della Carta, se diverso da quello sopra indicato Address of card holder if different from the above mentioned: data di scadenza > date of expiry

Data > Date:

Firma > Signature:

krea - Piazza Don Bosco, 6 Tel. 091 543506 - Fax 091 6373378 - 90143 Palermo NB: I numeri contrassegnati da ... sono esauriti the back issues indicated by ... are out of stock Ai sensi della legge n.675/96 il trattamento dei vostri dati è limitato alle sole attività necessarie ad effettuare e promuovere i nostri servizi. I dati non sono soggetti a comunicazione e diffusione. Ai sensi dell’articolo 13 della predetta legge potete richiedere l’aggiornamento o la rettifica dei vostri dati salvo il vostro diritto per motivi legittimi di opporvi a tale utilizzo.


Tutto l’anno a casa tua, dei tuoi amici e dei tuoi cari Regala e regalati un abbonamento a Sikania e ammira la Sicilia dal salotto di casa tua. Art, culture, history, news from Sicily all year round for you, for your friends and for your family Give yourself and your friends a subscription to Sikania and see Sicily from your own living room.

30 € Italia > Italy 93 € Fuori Italia > Out of Italy 55 € Socio Sostenitore > 130 € Sustaining Member In omaggio a scelta > one free gift: In omaggio per l’estero > free gift abroad:

Mondello

Guida del Turismo Alternativo vol.II

Nome > Name:

Cognome > Surname:

Via > Adress:

Località > City:

Cap > Zip Code:

Dietro la tenda

“La gestualità dei siciliani” > “The Sicilian gestures”

Tel. >

E-mail:

Scelgo l’abbonamento postale

Scelgo l’abbonamento in edicola

Pago > I Pay Euro Su C/C postale numero 17615907 intestato a KREA srl Si prega di allegare al presente modulo la fotocopia del versamento effettuato (forma di pagamento valida solo per l’Italia).

Con assegno bancario non trasferibile > non transferable bank check n°

Banca > Bank:

Con Carta di Credito American Express n° > With American Express Credit Card n° Indirizzo intestatario della Carta, se diverso da quello sopra indicato Address of card holder if different from the above mentioned: data di scadenza > date of expiry

Data > Date:

Firma > Signature: - Piazza Don Bosco, 6 - tel. 091 543506 - fax 091 6373378 - 90143 Palermo

Registrati sul nostro sito e avrai la tua password che ti consentirà di accedere all’area riservata dove potrai leggere e scaricare l’intera rivista del mese in corso > Register yourself on our site and you will get a password allowing to enter in the private area where it is possible to read and download the current issue. Abbonamento in edicola È possibile usufruire di una nuova modalità di abbonamento che consente di evitare lunghe attese e disguidi postali. L’abbonato, infatti, può decidere di richiedere undici buoni validi per ritirare altrettanti numeri di Sikania presso la propria edicola di ficucia. L’offerta è valida solo per la Sicilia. Garanzie: 11 numeri al posto di 10 abbonandosi per un anno. Prezzo stop anche se nel corso dell’abbonamento il prezzo della rivista dovesse subire modifiche. Invio di tutti i numeri previsti al recapito indicato. Guarantees: 11 issues at the price of 10 with a year’s subscription. Fixed price even if the price of the issue should be increased. All issues will be delivered directly to your home. Ai sensi della legge n.675/96 il trattamento dei vostri dati è limitato alle sole attività necessarie ad effettuare e promuovere i nostri servizi. I dati non sono soggetti a comunicazione e diffusione. Ai sensi dell’articolo 13 della predetta legge potete richiedere l’aggiornamento o la rettifica dei vostri dati salvo il vostro diritto per motivi legittimi di opporvi a tale utilizzo.


ATTUALITÀ>NEWS

> Filicudi

Apre il museo di Capo Graziano The Capo Graziano museum opens

Dal 1° agosto i sub potranno seguire l’itinerario tra i relitti sott’acqua From 1 August scuba divers can follow an itinerary among underwater wrecks

Informazioni > Information 090 9889077

Capo Graziano, a Filicudi, ha ospitato una delle più antiche civiltà di cui restano preziose tracce archeologiche nei nostri musei, ma non solo: sotto le rocce che strapiombano giù dal promontorio, a circa 75 metri di profondità, riposa da secoli un gran numero di reperti, inclusi anche nove relitti di navi che, nel corso della storia, sono state tradite dagli artigli di roccia che emergono proprio su questo lato di costa. La Soprintendenza del Mare ha quindi lavorato affinché questo tesoro sommerso fosse, innanzi tutto, protetto e poi, cosa buona e giusta, venisse messo a disposizione di quei turisti che possono avere accesso a queste “bassitudini”: per scendere fino ai -75 mt. bisogna essere sub muniti almeno di secondo brevetto. I fortunati, però, avranno a disposizione uno dei fondali più belli di tutto il Tirreno (famosi i fondali eoliani per la loro visibilità in orizzontale, oltre che per quella in verticale) insieme con la possibilità di scoprire la sagoma del cosiddetto “relitto G” che risale al V secolo a.C., ovviamente tutto ricoperto di sabbia, e il ben più visibile relitto del “Città di Milano”, una posacavi caduta in trappola nel 1919. Una segnaletica in pvc racconterà la storia dei reperti indicati, e i sub verranno muniti di guida tascabile subacquea. Presto una webcam per le osservazioni via internet.

Capo Graziano, on Filicudi, was the place of a very ancient civilization, of which there are precious archaeological traces in our museums. However, there is more: under the rocks that go down sheer from the promontory, about 75 metres down, for centuries there has been a big number of items, also included nine wrecks of ships that over the centuries were betrayed by the rock claws that emerge on this stretch of coast. The Sea Superintendence has therefore worked for this submerged treasure to be first of all protected and then, rightly, made available to those tourists that can have access to these depths: to go down to -75 metres you need to be a pretty good scuba diver. The lucky ones, at all events, will have available one of the most beautiful seabeds in the whole Tyrrhenian (the Aeolian seabeds are famous for their horizontal visibility, as well as for their vertical visibility) together with a chance to discover the shell of the so-called “wreck G”, which dates from the 5th century BC, obviously all covered in sand, and the much more visible wreck of the “City of Milan”, a cable ship that sank in 1919. A system of signs in PVC will tell the story of the finds indicated, and the scuba divers will be provided with a pocket underwater guide. Soon there will be a webcam for Internet viewing.

web > www.regione.sicilia.it/beniculturali/archeologiasottomarina/ 20


ATTUALITÀ>NEWS

> Sicilia

Un’estate all’insegna dello Stupor Mundi A summer in the sign of Stupor Mundi “Itinerari federiciani” è il progetto attraverso il quale scoprire la Sicilia di Federico II “Frederician Itineraries” is the project through which to discover the Sicily of Frederick II Il nome Hohenstaufen fa sempre un bell’effetto: il “cognome” di quel Federico II che la storia appella Stupor Mundi ci riporta alla fastosa Sicilia del Duecento, quando tra una guerra e l’altra si tiravano su castelli come il Maniace di Siracusa, oppure si facevano le prove generali di una pacifica convivenza tra Greci, Arabi, Normanni e Siculi di varia provenienza. Ecco quindi che il 30 agosto ci sarà il corteo storico medievale di Caltabellotta nel 706° anniversario della Pace omonima; il 31 a Giuliana cortei e sbandieratori per la Giornata Federiciana; dal 12 al 14 settembre ci si sposta a Catania per le visite guidate al Castello Ursino; il 3 ottobre Corleone ospita il convegno internazionale dedicato all’Hohenstaufen; il 4 puntata d’obbligo a San Giuseppe Jato per la visita guidata agli scavi di Ietas e poi, a San Cipirello, per il Museo Civico Jetino. L’11 ottobre l’appuntamento è alla Cattedrale per la tomba di Federico, per il tesoro e per visitare il Museo Diocesano; il 17 e il 18 ottobre e il 30 e il 31 visite guidate al Castello Maniace di Siracusa. Informazioni presso i Comuni citati.

The name Hohenstaufen always has a fine effect: the “surname” of that Frederick II that history calls Stupor Mundi takes us back to the splendid Sicily of the 13th century, when between one war and another castles were put up like Maniace Castle in Syracuse, and there were the dress rehearsals for pacific cohabitation of Greeks, Arabs, Normans and Sicilians of varying origin. So on 30 August there will be the medieval historical procession of Caltabellotta for the 706th anniversary of the Peace of Caltabellotta; on 31 at Giuliana processions and standard-bearers for the Frederician Day; from 12 to 14 September in Catania guided visits to Ursino Castle; on 3 October Corleone hosts the international conference devoted to the Hohenstaufens; on 4 August a must is a trip to San Giuseppe Jato for a guided visit to the Ietas excavations and then to San Cipirello, for the Jetino Civic Museum. On 11 October the date is at the Cathedral for Frederick’s tomb, for the treasure and to visit the Diocesan Museum; on 17 and 18 October and 30 and 31 guided visits to Maniace Castle in Syracuse. Information obtainable from the communes mentioned.

21


ATTUALITÀ>NEWS

> Palermo

E se fosse un progetto e non un sogno? And if it were a project and not a dream?

Si potrebbe recuperare e valorizzare la vista a mare della Cala palermitana It would be possible to recover and valorize the sea view of the Cala bay in Palermo

Informazioni > Information 091 581421

A Palermo c’è un angolo d’incanto che nessuno, però, riesce ad ammirare. È il fronte mare del mandamento Castellammare, ovvero quel tratto di costa che va da piazza Marina a Porta Felice, incluso il porticciolo turistico della Cala. Questa è l’area oggetto del progetto di riqualificazione vincitore della prima edizione del premio “Un’idea giovane... per la Palermo vecchia”, concorso ideato dall’Ordine degli Ingegneri di Palermo in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dell’ateneo cittadino. Il progetto, firmato da Francesca D’Angelo e Giuseppe Riggirello, prevede la demolizione di tutti gli edifici in prossimità del Castello a Mare, oggi soffocato da un’urbanistica poco “paesaggistica”; l’interramento della via Crispi; la realizzazione di una “porta” di accesso al parco archeologico, giacché oltre al castello esiste a monte (attorno alla Chiesa dei Genovesi) tutta un’area di scavi ancora da completare; e, ultimo ma non meno importante, la realizzazione di quattro edifici di servizio - bed&breakfast, ristorazione, parcheggi - in grado di trasformare l’area in attrazione turistica. I progetti sono stati consegnati all’assessore comunale all’Urbanistica. Noi cominciamo a sperare ed aspettare.

In Palermo there is an enchanting spot that nobody, however, succeeds in admiring. It is the waterfront in the Castellammare district, i.e. that stretch of coast that goes from Piazza Marina to the Porta Felice gate, including the Cala tourist harbour. This area is the object of the winning conversion project in the prize, run for the first time, called “A young idea... for old Palermo”, a competition created by the Association of Engineers in Palermo in collaboration with the Faculty of Engineering of the city’s university. The project, signed by Francesca D’Angelo and Giuseppe Riggirello, foresees the demolition of all the buildings near the Sea Castle, today suffocated by buildings; the covering over of Via Crispi; the realization of an access “Door” to the archaeological park, since in addition to the castle above there exists (around the Church of the Genoese) a whole area of excavations still to be completed; and, last but not least, the creation of four service buildings - bed & breakfast, catering, car park - able to turn the area into a tourist attraction. The projects have been handed over to the city alderman for town planning. We begin to hope and to wait.

ph_luigi_lazzaro

web > www.ingpa.com 22


ATTUALITÀ>NEWS

> Sicilia

Mecenate cercasi per siti archeologici Maecenas sought for archaeological sites Requisites: huge sums available to be invested in Sicilian culture

Requisiti: ingenti somme a disposizione da investire nella cultura siciliana L’idea è una di quelle che a primo acchito non ci sembra balorda. La proposta dell’assessore ai Beni Culturali Antonello Antinoro, anticipata e quindi ben accolta dal Presidente della Regione Raffaele Lombardo, prevede la ricerca di investitori privati per la gestione di alcuni siti archeologici siciliani. «Non abbiamo intenzione di vendere il nostro patrimonio culturale ai privati - ha specificato il Presidente -. Pensiamo, invece, a grandi mecenati che hanno tutto l’interesse a venire a investire in Sicilia. Non vedo nulla di strano se un privato, con i propri soldi, vuole valorizzare una parte del nostro patrimonio culturale. Ad esempio, se si vuol far venire alla luce la Noto antica. Nel 2010 la Venere di Morgantina verrà riportata in Sicilia e se un privato realizzasse ad Aidone un grande museo e, magari risolvesse i problemi di viabilità di questa parte dell’ennese?». Bellissimo. Il problema sta tutto nella controparte. Ben disposti a pagare il biglietto, certo, ma ci fa temere soprattutto per la consuetudine a firmare centri contratti alquanto “originali” (vedi l’acqua di Santo Stefano di Quisquina - Sikania n. 246 - 05/2007).

The idea is one of those that at first sight does not seem foolish to us. The proposal by the alderman for the Cultural Heritage Antonello Antinoro, anticipated and therefore well received by the President of the Region Raffaele Lombardo, foresees a search for private investors for the management of some Sicilian archaeological sites. “We do not intend to sell our cultural heritage to private people,” the President specified. “We are thinking, instead, of big patrons that have every advantage in coming to invest in Sicily. I see nothing strange if a private person, with his or her own money, wants to valorise a part of our cultural heritage. For instance, if there is a desire to bring ancient Noto to light. In 2010 the Venus of Morgantina will be brought back to Sicily and supposing a private person paid for a big museum at Aidone and possibly resolved the problems of traffic in this part of Enna province?” Very nice. The problem is all about what has to be given in exchange. We are quite prepared to pay for a ticket, certainly, but above all we fear the custom of signing rather “original” contracts (see the water of Santo Stefano di Quisquina - Sikania issue 246 - 05/2007).

ph_dino_favuzza

nelle foto > in the photos Morgantina: zona archeologica > Morgantina: archaeological area 23


ATTUALITÀ>NEWS

> Palermo

Torna a risplendere la Cappella Palatina The Palace Chapel shines forth again

ph_photostar58

Terminati i lavori di restauro ai mosaici della cappella a Palazzo dei Normanni The restoration of the mosaics in the chapel at the Norman Palace has been completed

Informazioni > Information tel. 091 484700

ph_xerones

Ci sono volute 800 giornate di lavoro e ben 2.357 milioni di euro per riportare al suo splendore la Cappella Palatina, il “gioiello” che impreziosisce il Palazzo dei Normanni, a Palermo. La cappella, che finalmente è tornata a mostrarsi in tutta la sua interezza alla consueta folla di turisti, si è per così dire - fatta una maschera di bellezza: è stato ripulito il paramento murario dove si era accumulata la polvere, stessa operazione fatta su pavimenti e murature per dare il giusto risalto all’opera musiva che si ammira fin dal 1132, anno in cui la cappella venne edificata per volere del re di Sicilia Ruggero II d’Altavilla, e che continua a riassumere in tutta la sua sfolgorante bellezza il meglio dell’arte bizantina e islamica, ma, soprattutto, lo splendore della Sicilia normanna, epoca in cui Palermo era testimone di una straordinaria fusione culturale e politica tra le diverse etnie in città residenti. Questi lavori, finanziati dalla Fondazione Würth, sono stati resi necessari dal fatto che le migliaia di visitatori che giungono qui ogni anno da ogni parte del mondo hanno causato problemi alla pavimentazione, problemi che si sono sommati ai danni del terremoto che ha colpito Palermo nel settembre del 2002.

It has taken 800 days’ work and no less than 2,357 million euros to give back splendour to the Palace Chapel, the “jewel” that embellishes the Norman Palace in Palermo. The chapel, which has at last reappeared in all its entirety to the usual crowd of tourists, has had - so to speak - a makeover: the walls, on which dust had accumulated, have been cleaned, the same operation has been performed on floors and masonries to give the correct prominence to the mosaics that people have admired since 1132, the year when the chapel was built at the behest of the king of Sicily Roger II of Hauteville, since when it has summed up in all of its dazzling beauty the best of Byzantine and Islamic art, but, above all, the splendour of Sicily in the Norman period, when Palermo witnessed a remarkable cultural and political fusion between the different populations residing in the city. These works, financed by the Würth Foundation, were made necessary by the fact that the thousands of visitors that come here every year from every part of the world have caused problems in the flooring, added to the damage done by the earthquake that struck Palermo in September 2002.

web > www.comune.palermo.it/musei/palatina/index.html 24


ATTUALITÀ>NEWS

> Santa Flavia

Riapre l’area archeologica di Solunto The archaeological area of Solunto reopens Messo in sicurezza il costone roccioso che sovrasta la strada di accesso The rock spur that overhangs the access road has been made safe A parte la meravigliosa posizione geografica per la quale da qui si gode di un panorama davvero straordinario, quella che è stata riaperta al pubblico è una delle aree archeologiche di maggior fascino della provincia palermitana. Parliamo di Solunto, la città fondata dai Cartaginesi nel IV secolo a.C. sulle rovine dell’insediamento fenicio abitato fin dall’VIII secolo a.C. Fu centro di traffico marittimo, e la sua ricchezza è testimoniata dai resti che finalmente tornano ad accogliere i turisti, conquistati dal panorama e dallo struggente disegno urbanistico, con gradinate e colonne a sussurrare di una vita frizzante fino all’avvento dei Romani, mentre certi vuoti rimbombano ancora dell’abbandono causato dai reiterati saccheggi operati dai Saraceni nel corso dell’Ottocento (IX secolo d.C.). Risolti i problemi della strada di accesso, la Sovrintendenza sta progettando anche una serie di opere per dotare l’area di necessarie infrastrutture per una migliore fruizione del sito, funzionali anche per tutta la zona circostante.

Apart from the marvellous geographical position whereby from here you enjoy a truly remarkable panorama, what has been reopened to the public is one of the most charming archaeological areas in Palermo province. We refer to Solunto, the city founded by the Carthaginians in the 4th century BC on the ruins of the Phoenician settlement inhabited since the 8th century BC. It was a place of maritime trade, and its wealth is testified to by the remains that once again finally welcome tourists, conquered by the panorama and by the poignant urbanistic layout, with flights of steps and columns whispering of bubbling life until the advent of the Romans, while certain gaps still shout out the abandonment caused by the repeated lootings by the Saracens during the 9th century AD. The problems of the access road having been solved, the Superintendence is also planning a series of works to equip the area with the necessary infrastructures for better enjoyment of the site, also functional for the whole surrounding area.

Informazioni > Information tel. 091 904042 091 901667

web > www.comune.santaflavia.pa.it/index.php?option=com_content&task=view&id=27&Itemid=35 25


Testi > Francesco Alaimo e Baldo Sabella Foto > Francesco Alaimo, Elisa e Vittorio Ballerini, Nino Bambina, Gioacchino Barone, Vito Buccellato, Hanne Carstensen, Francesco Di Pasquale, Vito Di Stefano, Riccardo Galatioto, Camillo Galante, Salvatore Giallo, Marcello Monacò, Photo Angelini.com, Baldo Sabella, Enzo Vitale


Castellammare del Golfo Antico emporio segestano the emporium of Segesta

Cenni storici Historical background “Castel a mare” G. Merelli 1677

L’emporio segestano Castellammare del Golfo, secondo le opinioni ormai consolidate - di storici e geografi, nasce come emporio della città di Segesta, il luogo, cioè, dove gli Elimi - antico quanto misterioso popolo - esercitavano i loro commerci con le navi straniere. La storia della cittadina del golfo, perciò, si identifica almeno sino all’827 d.C., quando diverrà araba con quella di Segesta poiché di questa subì le stesse vicende. In perenne contrasto con i Greci della vicina Selinunte - con la quale ingaggiò spesso cruente battaglie - l’importante centro elimo orbitò sempre intorno alla potenza cartaginese che fece dell’emporio segestano una delle più importanti stazioni fortificate del bacino settentrionale della Sicilia. Tramontato nell’Isola l’astro greco, la potenza cartaginese dovette, quindi, misurarsi con altri e ben più accaniti nemici: i Romani. Le guerre puniche, infatti, furono l’ultimo atto della vicenda cartaginese e quindi anche di Segesta, ma non dell’antico emporio. I vincitori, infatti, comprendendone appieno l’importanza, lo ripopolarono, conservandone e potenziandone le caratteristiche militari.

Al Madarig Furono gli Arabi che connotarono il centro ribattezzato Al Madarig, ovvero “gli scalini”, forse dalla montagna che sovrasta l’abitato - come una

The emporium of Segesta Castellammare del Golfo, according to the consolidated opinions of historians and geographers, came into being as an ‘emporium’ of the nearby town of Segesta - that is to say, it is the place where the Elimi - an ancient and mysterious population traded with foreign ships. So the history of the little town on the gulf is identified - at least until 827 a.C., when it became an Arab place - with that of Segesta, whose vicissitudes it shared. Always clashing with the Greeks of nearby Selinunte against whom bloody battles were often fought the important Elimo centre always orbited around Carthaginian power, which made the ‘emporium’ one of the most important fortified trading stations in the northern basin of Sicily. When Greek power declined in Sicily, the Carthaginians found themselves facing other, more determined enemies: the Romans. The Punic Wars were the last act of the Carthaginian story and hence of Segesta too but not of the ancient emporium. Indeed, the victors, fully realising its importance, repopulated it, maintaining and boosting its military characteristics.

Al Madarig It was the Arabs that made the place - renamed Al Madarig, “the steps”, perhaps on account of a rough and very steep street - into a strong-hold, 27


Veduta notturna del Golfo di Castellammare > A night view of the Gulf of Castellammare

roccaforte, resa inespugnabile con la costruzione del fortilizio e come polo di grande importanza commerciale, con l’insediamento della tonnara e del caricatore.

made impregnable by the building of a fortress, and also into an important commercial centre, with the building of the tuna station and the port.

Castrum ad Mare Castrum ad Mare Della successiva epoca normanna e sveva - tra il 1071 ed il 1280 - poche notizie sono giunte a noi, ma è probabile che questi ultimi abbiano ulteriormente e meglio fortificato Al Madarig che, con la costruzione della fortezza sul mare, prese a chiamarsi Castello a mare. Si deve tuttavia, agli Aragonesi - cui la città passò dopo il Vespro - la definitiva sistemazione della possente fortificazione. Nel periodo aragonese (1281 1410), quindi, la cittadina fu terra baronale di proprietà di Federico d’Antiochia e divenne importante polo commerciale legato all’esportazione del grano. L’ulteriore sviluppo di Castellammare del Golfo che con alterne fortune conservò la sua qualità di porto - è infine da ascriversi al periodo che va dal Seicento all’Ottocento, quando la città vide un crescente, notevole sviluppo. 28

We have little information about the ensuing Norman and Hohenstaufen epoch - going from 1071 to 1280 - but it is probable that there was an improvement in the fortifications of Al Madarig, which, with the construction of the fortress over the sea, came to be called Castello a mare; however, it was the Aragonese - who took over the town after the Sicilian Vespers - who gave the powerful fort its final layout. In the Aragonese period (1281-1410), the little town was part of the baronial estate of Federico d’Antiochia, and became an important trading centre linked to corn export. The further development of Castellammare which with varying fortune maintained its role as a harbour - is to be ascribed to the period going from the seventeenth to the nineteenth century, when it grew considerably in size and importance.


Itinerario cittadino Visit to the town Oggi Castellammare, grazie ad un patrimonio di valore inestimabile costituito dalla straordinaria bellezza naturalistica delle sue coste e del suo immediato entroterra, si è giustamente proposta come importante polo di attrazione turistica che molto può offrire ai suoi visitatori. Incastonata nel bellissimo golfo, ai piedi di un’alta, aspra montagna ricca di lussureggiante vegetazione, la città digrada dolcemente verso il mare sino alla penisoletta ove sorge il castello, tra due magnifiche spiagge di morbida sabbia. L’intero abitato lo si scopre in un unico, straordinario colpo d’occhio dal suo “belvedere”, posto in alto, sulla statale dalla quale con ripide serpentine si “plana” in città. Questa annovera numerosi ed importanti beni monumentali, segni precisi della storia di Castellammare, per la visita dei quali proponiamo un breve itinerario. Giunti in città per la via Crispi, si imbocca (a destra) il corso Garibaldi, l’asse longitudinale principale dove, dopo quattrocento metri sulla destra, è la casa di Pietro Asaro, sulla cui facciata una lapide ricorda che in quella dimora soggiornò Giuseppe Garibaldi. Ancora più avanti, dopo un centinaio di metri, sulla sinistra, prospetta l’elegante Chiesa di S. Antonio da Padova che conserva un bell’altare dedicato al santo stesso ed un preIl porto di Castellammare > The port of Castellammare

Nowadays Castellammare del Golfo, thanks to a priceless heritage, that of the extraordinary natural beauty of its coasts and its immediate hinterland, has rightly become an important mecca for tourists with a lot to offer. Set in a very fine gulf, at the feet of a high, rugged mountain rich in luxuriant vegetation, the town slopes gently down towards the sea as far as the little peninsula on which there stands the castle, between two magnificent beaches of soft sand. The whole place can be seen, in one, extraordinary glimpse, from the belvedere, placed high up, on the state highway, along which one glides down round steep bends towards the town. In Castellammare there are numerous important monuments, clear traces of its history, and now we will propose a brief itinerary for visiting the old part. Having arrived in the town along via Crispi, you turn right along corso Garibaldi, where on the right after 400 mt you can find Asaro’s house, on the facade of which a plaque remembers that Giuseppe Garibaldi lived there. After a hundred of metres on the left you see the elegant church of Sant’Antonio da Padova, where there is a fine altar dedicated to the saint himself, and a beautiful organ done in 1902. Also in corso Garibaldi, in the last part, on the left, there is the little Purgatorio


A sinistra, la Chiesa Madre; a destra, Maria SS. del Soccorso all’interno della stessa chiesa > Left, the Mother Church. On the right, Maria SS. del Soccorso in the same church

gevole organo del 1902. Ancora sul corso Garibaldi, a sinistra, nella parte terminale, la piccola Chiesa del Purgatorio: incerta la data della sua costruzione, ma si sa che essa esisteva già nel XVII secolo. Nel suo interno, caratterizzato da cinque altari, sono conservate alcune belle tele del XVII e XVIII secolo. In fondo al corso Garibaldi, girando a destra per piazza Matrice, ecco ancora la settecentesca Chiesa Madre, costruita su una preesistente chiesa del XVI secolo. Dedicato al culto di Maria SS. del Soccorso, l’edificio è caratterizzato, all’esterno, da una bella facciata, opera dell’architetto e pittore milanese Giuseppe Mariani. L’interno, a tre navate preceduto da un vestibolo con organo, è arricchito da decorazioni e marmi: di grande pregio gli affreschi sulla volta centrale, opere eseguite nel 1768 dal pittore Giuseppe Tresca e dal suo allievo Giuseppe Velasco. Di grande rilievo, ancora, un Crocifisso con Apostoli realizzato nel 1650 da Orazio Ferraro e, a sinistra dell’altare maggiore, uno splendido simulacro in maiolica della Madonna del Soccorso, ascritta, da alcuni studiosi, alla scuola di Luca della Robbia. Dalla Matrice si imbocca, quindi, sulla destra, la via Ponte Castello, dove, subito dopo il ponte, nelle mura del castello stesso, è la bella Chiesetta del Rosario, comunemente detta della “Madonna di l’agnuni”. Se incerta è la data della sua edificazione - alcuni pensano sia stata edificata nel 1093 dai Nor30

Church: the date of its construction is uncertain but it is known that it already existed in the 17th century. Inside there are fine seventeenth and eighteenth-century paintings. At the end of corso Garibaldi, turning on the right for piazza Matrice, there is the eighteenthcentury cathedral church. Dedicated to Maria Santissima del Soccorso, the building has a fine facade done by the Milan architect and painter Giuseppe Mariani. Inside there are three naves, preceded by a vestibule with an organ; it is enriched by decorations and marble works, among which there stand out for quality the frescos on the central vault, done in 1768 by the painter Giuseppe Tresca and his pupil, Giuseppe Velasco. Also of great interest is a Crucifix whith Apostles, done in 1650 by Orazio Ferrero and on the left of the main altar there is a splendid majolica simulacrum of the Madonna del Soccorso, attributed by some scholars to the school of Luca dell Robbia. To the right of the cathedral church there is via Ponte Castello, and going along this, immediately after the bridge, set in the walls of the castle itself you see the fine little Rosario Church, commonly known as the church of the “Madonna di l’agnuni”. The date of its construction is uncertain - some think it to have been built in 1093 by the Normans, but what is certain is that it existed before 1432. We also know that its fine portal was built in the 16th century; in the tympanum it has a fine marble low-


manni, ma di sicuro esisteva già prima del 1432 nota è quella della costruzione del suo bel portale, cinquecentesco, arricchito nel timpano da un bassorilievo marmoreo del Gagini, raffigurante la Madonna col Bambino; all’interno è conservata una pregevole statua lignea raffigurante la Madonna del Rosario. La via Ponte Castello termina, quindi, nella spianata ove sorge il fortilizio, posto su un piccolo promontorio ed aggregato al primo nucleo del paese costituito da suggestive casette di pescatori. Il geografo arabo Idrisi, vissuto al tempo del

relief by Gagini of the Virgin Mary with Child. Inside there is an excellent wooden statue of the Madonna del Rosario. Via Ponte Castello ends in the open area where there stands the fortress, placed on a little promontory, and attached to the first nucleus of the town, made up of charming little fishermen’s cottages. The Arab geographer Idrisi, who lived at the time of Count Roger, is the first to have given information about it: “no castle is stronger in site, nor better fortified in construction than this one, which is girt round by a ditch cut out in the moun-

Il castello visto dalla spiaggia > A view of the castle from the beach

Conte Ruggero, è il primo a darcene notizia: “Nessun castello è più forte di sito - riferisce - né meglio per la costruzione che questo qui, cui cinge intorno un fosso tagliato nella montagna. Si entra nel castello per un ponte di legno che si leva e si rimette come si vuole”. Aggiunge il geografo che si trattava della dependance di un più importante maniero, detto Calathamet (Castello dei Bagni), che sorgeva su di una roccia chiamata Al Hammah. Questo nome le deriva dalla presenza di una sorgente di acqua termale che sgorgava nei pressi. Di quest’ultima diceva ancora Idrisi che “la gente prende i bagni in quest’acqua che è del giusto calore, dolce e soave. Nei dintorni scorrono fiumi e delle riviere che fanno girare parecchi mulini...”. Poco o nulla, tuttavia, rimane di questa

tain. One enters the castle over a wooden bridge which can be raised and lowered at will”. And, adds the geographer, it was connected to a more important manor, Calathamet known as the “place of the baths”, standing on a rock called Al Hammah. It derived this name from the presence of a thermal spring which welled out nearby. Of the latter, Ibn Idris says that “people baths in this water which is at the right heat, sweet and suave. Around there run rivers and streams which cause severals mills to turn...”. However, little or nothing remains of this mythical construction which probably stood on the hill overlooking the gorge from which the spring itself wells out. The present imposing building was built by the Saracens, on the ruins of previous fortification, and 31


Il castello > The castle

ormai mitica costruzione che, verosimilmente, sorgeva sulla collina che sovrasta la gola da cui sgorga la sorgente stessa. L’attuale possente costruzione del Castello a mare fu edificata dai Saraceni sulle rovine di precedenti fortificazioni, ed in seguito ampliata e rafforzata da Normanni e Svevi, tanto da divenire la più importante fortezza della Sicilia occidentale.

Il Polo Museale “La Memoria del Mediterraneo” Il castello è stato restaurato e adibito alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico della città e del suo territorio. Il museo è articolato in quattro sezioni. Al suo interno, per iniziare, si visita il Museo dell’Acqua e dei Mulini, dove, anche mediante l’ausilio di tecnologie multimediali (video, diapositive, testi e foto), sono esposti differenti attrezzi delle tecniche agricole e dei modi di vivere antichi del territorio. Connesso con il Museo dell’Acqua e dei Mulini è il Museo “Annalisa Buccellato”, le cui sale conservano oggetti di uso quotidiano per quelli che furono fabbri, calzolai, muratori, falegnami, bottai e conciapiatti di un tempo. E insieme con i loro ferri del mestiere, anche gli utensili necessari alla coltivazione dei campi, dei vigneti e degli oliveti. Il Museo Archeologico presenta ai visitatori, tra 32

later enlarged and reinforced by Normans and Swabians, so much so that it became the most important fortress in western Sicily.

“The Memory of the Mediterranean” Museum Pole Today the castle has been restored and the monument, a historical symbol of the identity of the town is been used for the maintenance and valorisation of the historical, artistic, ethnic and anthropological patrimony of the town and its territory, dividing it into four sections. Inside it, to begin with, you can visit the Water and Mills Museum, where, also with the aid of multimedia technologies (videos, slides, texts and photos), the different utensils of agricultural techniques and old ways of life in the territory are exhibited. Connected with the Water and Mills Museum is the Museum “Annalisa Buccellato”, in whose rooms there are objects of daily use for those that were blacksmiths, cobblers, masons, carpenters, coopers and tinkers in the past. And together with their tools, there are also those necessary for cultivation of the fields, of the vine and the olive. The Archaeological Museum presents visitors, among other things, with anchor stocks and transport amphoras dating from the Roman period, bearing witness to the fact that the site was the very important emporium segestano referred to by


l’altro, i ceppi d’ancora e le anfore da trasporto risalenti al periodo romano, a testimonianza del fatto che il sito è stato l’importantissimo emporio segestano di cui hanno parlato grandi storici del passato, da Tucidide a Strabone e Cluverio. Ovviamente, le memorie mediterranee non possono prescindere dalle tradizioni legate alla pesca e alla navigazione cui è dedicata l’intera sezione del Museo delle Attività Marinare. Al suo interno, una interessante collezione di attrezzi per la pesca del tonno e strumenti per la navigazione. Alla pesca del tonno è legata buona parte delle tradizioni locali, e per meglio spiegare quanto debba a questo argenteo pesce la gente di Sicilia, nel museo è stata allestita una sezione contenente pannelli illustrativi con foto, disegni, mappe e

great historians of the past such as Thucydides, Strabo and Cluverio. Obviously, Mediterranean memories cannot be separated from traditions linked to fishing and to navigation, to which the whole section of the Museum of Maritime Activities is devoted. Inside it there is an interesting collection of tools for the tuna fishing and tools for navigation. To tuna fishing there are linked many of the local traditions, and in order better to explain how much the people of Sicily owe to this silvery fish, in the museum a section has been set up containing illustrative panels with photos, drawings, maps and reports, above all to explain as clearly as possible the engineering of the tuna station, its ingenious construction, which in the Arab epoch

A sinistra la scala a chiocciola all’interno del castello; a destra, le rovine del castello arabo Calathamet > Left, the winding staircase in the castle; right, the ruins of the Arab castle, Calathamet

relazioni, soprattutto per spiegare il più chiaramente possibile l’ingegneria della tonnara, la sua geniale costruzione che ha avuto in epoca araba la sua definitiva “omologazione”. Per le ricette sui mille modi di cucinare il tonno… qualunque donna siciliana è in grado di darvi informazioni utilissime! Completano il polo museale una attrezzatissima sala conferenze dedicata alla memoria storica della città di Castellammare, la sala dedicata ai beni culturali e paesaggistici della città e del suo territorio e due sale dedicate agli eventi culturali e di spettacolo di maggiore rilievo: la sacra rappresentazione “Nostra Principalissima Patrona” e “Castellammare sul set”: film, fiction, spot pubblicitari e reality girati a Castellammare.

took on its definitive shape. For the recipes on the thousand ways of cooking tuna… any Sicilian woman is able to give you useful information! The museum pole is completed by a wellequipped lecture room dedicated to the historical memory, a room dedicated to the cultural and landscape heritage of the town and its territory and two rooms dedicated to the most important cultural events and shows: the sacred representation “Nostra Principalissima Patrona” and “Castellammare sul set”: films, fictions, advertising spots and reality programmes made at Castellammare. When you finish visiting the museums, you can continue on your itinerary. On the right of via Ponte Castello you turn for the steps that lead to 33


Finita la visita ai musei, continuiamo il nostro itnineraro. Per la via Ponte Castello, si gira a destra per la scalinata che porta alla Cala Marina, dove si può ammirare il castello (lato mare) e la Chiesa di Maria SS. Annunziata, nota già nel 1590. Si ritorna, quindi, sul corso Garibaldi e, passando per i Quattro Canti, nucleo della vita sociale, culturale e politica della città, ci si immette (sulla destra) nel corso Mattarella, dove si incontra (a sinistra) il complesso dell’ex Chiesa di Maria SS. degli Agonizzanti e del Convento dei PP. Crociferi, risalente nel suo primo impianto al 1659. L’edificio, oggi, è adibito a sede del Municipio ed a Centro Culturale Polivalente.

Cala Marina where you can admire the Castle (a sea view) and the church of Maria SS. Annunziata, famous since 1590. From here you return on corso Garibaldi and, passing by the Quattro Canti (the four corners), which are the town’s social, cultural and political heart, you turn right on the corso Mattarella, where, on the left you will find the complex of the former church of Maria SS. degli Agonizzanti and of the Convent of the Crociferi Fathers, whose first settlement dates back to 1659. Nowadays, the building is being used as the seat of the Town-hall and as a Multi-functional Cultural Centre. Continuing along corso Mattarella you arrive,

A sinistra, la sezione eventi dedicata alla sacra rappresentazione “Nostra Principalissima Patrona”; a destra, sale dei musei all’interno del castello > Left, the section for the events dedicated to the sacred representation “Nostra Principalissima Patrona”; right, some rooms of the museum inside the castle

Proseguendo sul corso Mattarella si raggiunge la graziosa villa comunale nei pressi della quale, nella omonima piazzetta, sorge un altro edificio sacro, la Chiesa di Maria SS. delle Grazie, risalente al XVII secolo circa. Nel suo interno, una bella icona in marmo con una pittura su lavagna, raffigurante la Madonna con Bambino, risalente al 1700 e da alcuni attribuita a Pietro Novelli. La via Roma, prospiciente la piazza Madonna delle Grazie, incrocia nella parte alta del paese la via Crispi, che si dovrà imboccare a destra per raggiungere un ulteriore edificio sacro, la Chiesa di San Giuseppe, una costruzione del 1885. Molti altri sono, nel centro storico e nelle immediate adiacenze, gli edifici che meritano una visita. 34

on the right, at the pretty municipal park near which, in a square, there stands another elegant church, that of Maria Santissima delle Grazie, going back to about the 17th century. Inside, there is a fine marble icon with a painting on slate of the Virgin Mary with Child; it goes back to the 18th century and is by some attributed to Pietro Novelli. In the northern part of the town via Roma, opposite piazza Madonna delle Grazie, intersects via Francesco Crispi. Going along the latter, to the right, we come to another church, that of San Giuseppe, dating from 1855. In the old part of the town and nearby there are several buildings worth visiting.


Itinerari naturalistici Nature itineraries

L’antica tonnara di Scopello > The old tunafishing in Scopello

Scopello L’antico borgo marinaro di Scopello sorgerebbe sul sito della mitica città di Cetaria, così chiamata per l’eccezionale abbondanza di tonni esistente nel suo mare. Furono gli Arabi, che chiamarono quel sito Iscubul, a ristrutturarvi la tonnara, una volta distrutta la città di Cetaria. Oggi il complesso è in disarmo - la pesca del tonno non è più redditizia - ma tutto è rimasto perfettamente efficiente, dal complesso dei magazzini al baglio, dalle abitazioni alle barche ed alle reti: silenti testimoni di un’antica civiltà marinara ormai pressocché scomparsa in tutta la Sicilia. Proprio in questo specchio d’acqua è stato realizzato il percorso archeologico “Museo Sommerso”. Su un fondale tra i 16 e i 18 metri, si possono ammirare colli d’anfora, puntali e frammenti di varie epoche, oltre ad una macina in pietra probabilmente utilizzata come zavorra. I reperti hanno un’etichetta in cui è descritta la tipologia e il periodo di appartenenza.

Scopello The ancient seaside town of Scopello is believed to stand on the site of the ancient town of Cetaria, which got this name because of the exceptional abundance of tuna fish in its sea. The Arabs called that place ‘Iscubul’, and it was they who, after the destruction of Cetaria, restructured the tuna station. Now the complex is no longer working - the terrible activity of tuna fishing is no longer lucrative - but everything is still in working order, that is to say the stores, the farms, the boats and nets: they are silent witnesses to an ancient maritime civilisation which has now almost disappeared in the whole of Sicily. Precisely in this stretch of water the “Submerged Museum” archaeological itinerary has been created. On a seabed between 16 and 18 metres deep, necks of amphoras, ferrules and fragments from various epochs can be seen, in addition to a millstone probably used as ballast. The finds have labels in which the typology and the period of affiliation are described. 35


La spiaggia di Guidaloca > The Guidaloca beach

La costa Se, come abbiamo già detto, la costa di levante è piana e bassa, caratterizzata da spiagge magnifiche come quella eccezionalmente ampia e profonda della Plaja (immediatamente ad Est dell’abitato) o come quelle delle due insenature, ad Est e ad Ovest del castello, tutto il tratto di ponente, fortemente frastagliato, è connotato da alte rocce, piccole ed incontaminate calette, aspri scogli e imperiosi faraglioni; siamo, qui, in presenza di uno dei tratti di costa siciliana tra i più belli in assoluto che annovera anche il litorale - davvero straordinario - dello Zingaro. La vegetazione dei tratti rocciosi che incombono sul mare è particolarmente ricca: nelle zone a steppa, degradanti verso il mare, vegetano le palme nane, mentre a monte della strada essa è quella tipica di un clima estremamente caldo, e quindi caratterizzata da superbi carrubi, olivastri, lentischi ed euforbia. Nascosta tra questa natura selvaggia, una piccola gemma da ammirare lungo il percorso che ci porta alla scoperta di questa costa. Parliamo della Grotta di Santa Margherita, il cui ingresso si trova tra il porto e la cosiddetta Porta. Non molto profonda, accessibile solo dal mare, ha le pareti affrescate da immagini sacre e rappresentative, che si sovrappongono le une alle altre, riconducibili a fasi e stili differenti riferibili tra l’XI e il XV secolo. Curioso il fatto che, soprattutto le immagini sacre, 36

The coast If, as we have said, the east coast is flat and low, with magnificent beaches, like the exceptionally wide and long Plaja beach (immediately east of the town) or like those of the two inlets, east and west of the castle, the whole western stretch, which is full of inlets, has high rocks, little unspoilt bays, rugged boulders and steep needles; this is absolutely one of the finest stretches of Sicilian coast and also includes the truly extraordinary Zingaro shore. The vegetation in the rocky stretches over the sea is particulary rich: in the steppe areas, sloping down to the sea, there are dwarf palms, while, above the road, the vegetation is typical of an extremely hot climate with superb carobs, wild olives, and euphorbia. Hidden among this wild nature, a small gem to be admired along the path that takes us to the discovery of this coast. We refer to the Santa Margherita Cave, whose entrance is between the harbour and the so-called Door. Not very deep, accessible only from the sea, it has walls frescoed with sacred and representative images, superimposed on one another, referable to different phases and styles between the 11th and 15th centuries. Curious is the fact that the sacred images in particular cannot refer to popular art, showing stylis-


non possano riferirsi all’arte popolare, avendo nei tratti gli stilemi di artisti abili. Forse legata alla vicina tonnara, forse con una funzione apotropaica, forse semplice “tela” su cui lasciare un segno di ringraziamento... Forse. Certamente oggi è una delle grotte più suggestive dell’intera costa occidentale. Per raggiungere il versante di ponente bisogna, usciti da Castellammare, imboccare la S.S. 187 (dir. Trapani) sino al primo bivio (a destra) per Scopello. Da qui è tutto un susseguirsi di magnifici paesaggi marini: subito la punta e l’insenatura di Calabianca e la Punta del Grottaro (bivio a destra) e, quindi, il bellissimo ampio seno di Guidaloca caratterizzato da acque cristalline e bassi fondali.

tic features of skilled artists. Perhaps linked to the nearby tuna station, perhaps having an apotropaic function, perhaps a simple “canvas” on which to leave a sign of thanksgiving... Perhaps. Today it is certainly one of the most fascinating caves along the whole western coast. To reach the western side, after leaving Castellammare, you have to take state highway 187 (Trapani direction) until you reach the Scopello exit on your right. From here on magnificent seascapes follow one another: immediately there are the Calabianca spit and inlet and the Grottaro spit (junction to the right) and then the fine broad bay of Guidaloca with clear shallow water.

Uno scorcio del mare trasparente attorno a Castellammare > A detail of the trasparent sea around Castellammare

Vicinissima la Cala Rossa (stradina a destra della baia), ricca di scogli e nella quale si apre una suggestiva grotta sottomarina. Continuando, la strada prende a salire, in un suggestivo paesaggio di rocce aspre e rosse, sino a raggiungere il bellissimo complesso della Tonnara di Scopello, (stradina a destra, a piedi) celebre per le sue acque straordinariamente cristalline, che permettono di osservare il fondo marino, e per i suoi faraglioni. Subito dopo, lo scenario di incommensurabile splendore dello Zingaro, il felicissimo paradiso naturale, miracolosamente sopravvissuto integro, nella sua straordinaria e primitiva bellezza.

Nearby there is Cala Rossa (the little road to the right of the bay), which is rich in rocks and has a charming underwater grotto. Then the road climbs amid an evocative landscape of rugged red rocks, until you reach the complex of the Scopello tuna station (footpath to the right), which is famous for its exceptionally clear water, making it possible to observe the sea bottom, and for its stacks. Immediately afterwards there is the incommensurably beautiful scenario of the Zingaro park, the happy natural paradise, which has miraculously survided, intact, in its exceptional, primitive beauty. 37


Vedute della Riserva Naturale dello Zingaro > Views of the Nature Reserve of the Zingaro

La riserva dello Zingaro La prima riserva naturale istituita in Sicilia ingloba un tratto di circa sette chilometri di costa splendida ed assolutamente incontaminata, affacciata sul Golfo di Castellammare, nonché la catena di montagne che fa da magnifica cornice alle piccole calette ed ai suggestivi strapiombi sul mare. Importantissima per la grande ricchezza di piante rare ed endemiche, lo Zingaro lo è forse di più dal punto di vista faunistico: l’esistenza di nicchie ecologiche molto varie consente una diversità faunistica elevata non riscontrabile in altri luoghi dell’isola. Allo Zingaro, infatti, nidificano e si riproducono almeno 39 specie di uccelli, principalmente rapaci, tra i quali il falco pellegrino, il gheppio e la poiana. L’area della riserva riveste anche una grande importanza archeologica in quanto nella spettacolare Grotta dell’Uzzo ha avuto sede uno dei primi insediamenti preistorici della Sicilia. Magnificamente organizzata dal punto di vista della fruizione (sentieri con precise indicazioni, rifugi, punti-acqua, aree attrezzate, musei, parcheggio auto, etc.), la riserva è visitabile solamente a piedi, non esistendo al suo interno strade carrabili. Proponiamo di seguito, in maniera succinta, tre percorsi che riteniamo i più rappresentativi dei vari aspetti dello Zingaro: il primo si snoda interamente lungo la costa, tra l’ingresso Sud-Est (versante Scopello) e l’ingresso Nord (versante San Vito); il secondo interessa per metà il precedente per poi inol38

The Zingaro reserve The first nature reserve to have been set up in Sicily takes in a stretch of about 7 kilometres of splendid and absolutely unspoilt coast of the gulf of Castellammare and the mountain chain which is a magnificent setting for the little bays and steep cliffs. The Zingaro is extremely important for the abundance of rare and endemic plants and perhaps even more so for its fauna: the existence of highly varied ecological niches gives a great diversity which is not easily found in other parts of the island. In the Zingaro there nest and mate at least 39 bird species, mainly birds of prey, including the pilgrim falcon, the windhover and the buzzard. The area is also important from the archaeological point of view, seeing that in the spectacular Uzzo grotto there was one of the first prehistoric settlements in Sicily. The reserve is magnificently organised, with paths with precise direction, shelters, water taps, picnic areas, museums, carpark, and so forth; there are no roads and it can only be visited on foot. We will now give three brief itineraries which we consider most representative of the various aspects of the Zingaro: the first one goes all along the coast from the south-east entrance (Scopello side) to the north entrance (San Vito side); the second one takes in half this one, to then enter into


trarsi in una delle zone dello Zingaro alto e far ritorno al mare; il terzo, infine, il più impegnativo, è praticamente un tour completo, interessando sia la costa che l’intera parte alta della Riserva. Tutti i sentieri sono ben supportati da adeguata segnaletica. 1° percorso (sentiero principale): ingresso SudEst (vers. Scopello), Punta della Capreria, Cala del Varo, Cala Disa, Zingaro, Cala Marinella, Tonnarella dell’Uzzo, ingresso Nord. Lunghezza sette chilometri circa, andamento pianeggiante, durata 2/3 ore, rifornimenti d’acqua ai rifugi Capreria, del Varo ed Uzzo. 2° percorso (mare-monti): ingresso Nord, Tonnarella dell’Uzzo, Rifugio Uzzo, Torre dell’Uzzo,

one of the higher areas of the Zingaro and lead back to the sea; the third one is the most demanding, for it is practically a complete tour of the reserve, taking in both the coast and the whole higher part of the reserve. All the paths are well signposted. Itinerary 1 (main pathway): south-east entrance (Scopello side), Punta della Capreria, Cala del Varo, Cala Disa, Zingaro, Cala Marinella, Tonnarella dell’Uzzo, north entrance. Length about 7 kilometres, flat surface, duration 2-3 hours, water avaible at the Capreria, Cala del Varo and Uzzo stopping places. Itinerary 2 (sea-mountains): north entrance,

Grotta dell’Uzzo, Marinella, Contrada Sughero, Baglio Cusenza, Canalone e Grotta Mastro Beppe Siino, Rifugio Uzzo, ingresso Nord. Lunghezza sette chilometri circa, durata 3/4 ore, andamento misto, rifornimenti d’acqua al rifugio dell’Uzzo, pozzo in c.da Sughero, abbeveratoio a Baglio Cusenza. 3° percorso (Zingaro Alto): ingresso Sud, Baglio Cusenza, Contrada Sughero, Monte Passo del Lupo, Portella Mandria nuova, Pizzo Aquila, Monte Speziale, Pianello, Monte Scardina, Pizzo Passo del Lupo, Pizzo Corvo, Marinella, ingresso Sud. Lunghezza dieci chilometri circa; durata 7/8 ore, andamento misto, rifornimenti d’acqua al pozzo in c.da Sughero, al Baglio Cusenza e in contrada Pianello.

Tonnarella dell’Uzzo, Uzzo stopping place, Uzzo grotto, Marinella, Contrada Sughero, Baglio Cusenza, Canalone and Mastro Beppe Siino grotto, Uzzo stopping place, north entrance. Length about 7 kilometres, duration 3-4 hours, mixed surfaces, water available at Uzzo stopping place, Sughero well, spring at Baglio Cusenza. Itinerary 3 (upper Zingaro): south entrance, Baglio Cusenza, Contrada Sughero, Monte Passo del Lupo, Portella Mandria Nuova, Pizzo Aquila, Monte Speziale, Pianello, Monte Scardina, Pizzo Passo del Lupo, Pizzo Corvo, Marinella, south entrance. Length about 10 km, duration 7-8 hours, mixed surfaces, water available at well in Sughero area, Baglio Cusenza and Pianello area. 39


Itinerario storico Historical itinerary Testimoni di un passato recente e, forse, già dimenticato, i bagli - i bahal degli Arabi - sono, assieme alle torri di avvistamento ed alle tonnare, i segni che maggiormente connotano il territorio di Castellammare dal punto di vista storico-architettonico. A volte simili a castelli, altre a fortilizi imprendibili o, ancora, a signorili dimore, queste costruzioni erano nuclei abitativi fortificati a servizio delle attività agricole e industriali dei vasti latifondi. La forma più diffusa, quella che meglio doveva rispondere a tali scopi, è quella a corte. Tale struttura raggruppava intorno ad un cortile centrale numerosi magazzini e comunicava con l’esterno attraverso una sola uscita consentendo, oltre un agevole controllo del movimento delle merci, migliori possibilità di difesa. L’itinerario proposto - uno dei tanti possibili condurrà il visitatore attraverso un mondo contadino ormai scomparso: lasciata la città per la S.S.187 (dir. Trapani) e, imboccato il primo bivio (a destra) per Scopello, si giunge nella bella insenatura di Guidaloca, sulla quale si erge una robusta torre cilindrica risalente al XVI secolo, posta a guardia di quel tratto di costa. Proseguendo, si giunge dopo circa cinque chilometri al complesso della Tonnara di Scopello, sovrastata - in un bellissimo scenario di mare e rocce - da due torri, una ubicata su di un piccolo promontorio, risalente alla fine del 1500 e progettata dall’ingegnere fiorentino Camillo Camilliani; l’altra, duecentesca, di cui rimangono pochi ruderi, abbarbicata ad un’aspra roccia. Poco più in alto, ecco il borgo di Scopello, piccolo e suggestivo agglomerato contadino sorto attorno al seicentesco baglio che, testimone di una intensa vita agricola e pastorale, posto sulla sommità di un’altura domina il paesaggio con la sua mole quasi intatta. La struttura insiste su un insediamento probabilmente arabo-normanno, di cui sono ben evidenti le fondazioni in pietra sui lati Nord e Ovest. Su un’altra rupe che sovrasta sia il borgo che l’ampio tratto di mare sottostante, allineata con quella della tonnara, la torre Bennistra, del XVI secolo. A questo punto del percorso bisogna ripercorre40

Veduta del fiume Caldo > A view on the Caldo river

Bearing witness to a past which is recent and yet perhaps already forgotten, the bagli or farms - the bahal of the Arabs - are, with the look-out towers and tuna station, the most distinctive features of the Castellammare territory from the historical and architectural point of view. Some of them are similar to castles, others to impregnable fortresses, yet others to lordly mansions; these constructions were originally nuclei of stable fortified settlements at the service of the agricultural or industrial activities of vast latifundia. The ‘court’ structure was the most common one because it had the characteristics necessary for that purpose. The plan of such structure had several warehouses around a central courtyard which had just one opening, thus allowing, besides an easy checking of the movement of the goods, a better possibility of defence. The itinerary proposed - one of the many possible ones - will take the visitor through a rustic world which has now disappeared: you leave the town along state highway 187 (Trapani direction) and take the first


re a ritroso la strada sino al primo bivio (a destra) in direzione Visicàri, un agglomerato rurale, bell’esempio di architettura spontanea. Pochi chilometri ancora ed ecco il suggestivo Castello di Baida di cui rimangono alcuni tratti delle vecchie mura, i ruderi dei torrioni ottagonali posti ai quattro lati della costruzione, ed il bel prospetto integro, sormontato da merli. Più avanti ancora, il piccolo borgo di Balata di Baida, di origine settecentesca, superato il quale bisogna reimmettersi nella S.S.187 (a destra) per poi, dopo circa tre chilometri, imboccare (a sinistra) la strada co-

exit on the right, for Scopello. You come to the fine bay of Guidaloca, where there stands a robust cylindrical tower dating from the 16th century, set to guard that stretch of coastline. Going on, after five kilometres you come to the complex of the Scopello tuna station, over which there loom - in a very fine setting of sea and rocks - two towers, one placed on a little promontory, going back to the 16th century, constructed by the Florentine engineer Camillo Camilliani, and one from the 13th century, of which there remain very few vestiges, perching on a rugged rock. A little further up, there is the village of

Il baglio di Scopello > The village of Scopello

munale per il castello di Inici che raggiunge, in un chilometro circa, il baglio Strafalcello, uno dei più bei complessi architettonici esistenti nel territorio: posto in alto, in magnifica posizione, domina un vastissimo panorama che va dalla baia di Guidaloca fino al Monte Erice. Di seguito, superato sulla destra un altro edificio simile, il baglio Fontana, un bivio (a destra) conduce al baglio Lisciandrini, in dialetto Sciannirini. Tale nome risalirebbe a Santa Irene, in latino Sancta Irini, poi divenuto in epoca di occupazione araba Sciant Irini, a cui era probabilmente dedicata la chiesetta bizantina situata all’interno del ba-

Scopello, a charming and rustic little place which grew up around the 17th-century farm, testimony of an intense agricultural and pastoral life which, standing on the top of the hill, overlooks the landscape with its almost intact imposing mass. The structure stands on the site of a probably Arab-Norman settlement, of which there is evidence in the stone foundations on the North and West sides. On a high rock which rises over both the village and the long stretch of sea below, aligned with that of the tuna station there is the Bennistra tower, from the 16th century. At this point you have to go back the way you came as far as a road on the 41


A sinistra, la Torre di Guidaloca; a destra il Castello di Baida > Left, the Guidaloca Tower; right, the Baida castle

glio, come sembrano testimoniare materiali ceramici presenti sul terreno. Il baglio si trovava in una posizione strategica di rilievo: era infatti collocato sulla via di collegamento tra Segesta, la Baia Guidaloca e l’antico centro di Cetaria - Scopello. Poco più avanti, la strada percorre un tratto di altissima suggestione, superando gole profonde e strettissime, risalendo (a piedi) una pista che conduce sul Monte Inici. Sono infatti i “Gorghi neri”, un corso d’acqua che scorre in un profondo canyon coperto da una vegetazione fittissima ed impenetrabile. Dopo una breve salita ecco, quindi, la maestosa mole del Castello d’Inici, una vera fortezza tetra e possente sorta - secondo alcuni storici - sul sito dell’antica, mitica città di Inico, di cui sarebbe stata il castello. La strada, lasciato il castello, inizia il periplo delle falde del versante meridionale ed orientale del Monte Inici, incontrando dopo circa quattro chilometri, sulla destra, il bivio di Segesta. Una visita a questo luogo straordinario ed unico è d’obbligo: la bellezza del tempio, che maestoso svetta su di una collina, e del teatro, altissimo e perfetto, è incomparabile, tanto da poterne restare rapiti. 42

right leading to Visicari, actually a rural hamlet, a fine example of spontaneous architecture. A few more kilometres and you come to the evocative Baida Castle; there are a few stretches of the old walls left, the remains of the octagonal towers at the four sides of the building, and the fine façade with battlements on it, which is intact. A bit further on there is the little hamlet of Balata di Baida, dating from the eighteenth century; after this you have to get back on to state highway187 (to the right) and then, after about three kilometres, on your left you take the municipal road for Inici Castle, and about one kilometre along it there is the Strafalcello farm. This is one of the finest architectonic complexes existing in the area; placed high up in a magnificent position, it offers a vast panorama from Guidaloca bay to mount Erice. Going on, you pass another similar building to your right, Baglio Fontana; then you take a turning to the right to Baglio Lisciandrini, called Sciannirini in the Sicilian dialect. Such name traces back to the name of Saint Irene, in Latin Sancta Irini, then during the Arab dominion it became Sciant Irini. During the Byzantine period the small church inside the baglio (farm), was probably devoted to this Saint, as the ceramic findings, discovered on the site, seem to


Ripreso il percorso principale, si raggiungono dopo sette chilometri gli stabilimenti delle Terme Segestane, le cui sorgenti sgorgano sulle due rive del vicino Fiume Caldo, un ambiente di grande interesse naturalistico. Le acque segestane, classificate come ipertermali, sulfuree, radioattive e altamente mineralizzate, svolgono un’importante azione terapeutica nelle patologie reumatiche, dermatologiche e delle vie respiratorie. Le origini di queste sorgenti, connesse alla loro peculiare funzione terapeutica, affondano le radici

Un bagno nel Fiume Caldo > Bathing in the Caldo (hot) River

in epoca remota e molto hanno del mito e della leggenda. Infatti, narra lo storico Diodoro Siculo che le ninfe crearono queste acque affinché Eracle, durante il viaggio da Piloro ad Erice, potesse ristorare le sue membra. Ed ancora, secondo Dionisio da Alicarnasso, Enea lasciò nella vicina Egesta quei profughi destinati a popolare la cittadella perché, stremati dalla fuga da Troia, potessero giovarsi del beneficio delle acque calde. Nei pressi esistono i resti del Calathamet - castello dei bagni - che alcuni ritengono fosse stato più grande e possente di quello di Castellammare. A questo punto, conclusosi l’itinerario, non rimane che rientrare, lungo la stessa strada.

testify. The farm stood in a remarkable strategic position, in fact it was on the main way that connected Segesta, the Guidaloca bay and the ancient village of Cetaria - Scopello. A little further on the road goes through a most evocative stretch of countryside, with deep and very narrow gorges; not far away, up a footpath going to Mount Inici, you can get to the “black waters”, a stream flowing in a deep canion covered by vegetation which is dense and impenetrable. After a brief climb there is the majestic mass of Inici Castle, a true fortress, gloomy and robust. According to some historians it rose on the site of the ancient, mythical town of Inico, whose castle it is supposed to have been. After you leave the castle, the road begins to wind round the slopes of the southern and eastern sides of Mount Inici. After about 4 kilometres, on the right, there is the road to Segesta. One must not fail to visit the latter place, which is extraordinary and unique: the beauty of the temple, which rises majestically on a hill, and the theatre, which is very high and perfect, are incomparable, and one is absolutely ravished by them. Getting back on the main road, after seven kilometres you come to the thermal baths of Segesta, whose spring well out of the nearby warm river, which is of great interest from the nature point of view. The waters of Segesta, classified as hyperthermal, sulphurous, radioactive, rich in minerals, have an important therapeutic action for rheumatic and dermatological pathologies and for the respiratory organs. The origins of these hot springs, connected to their peculiar therapeutic function, are to be found in remote ages and are mixed with myth and legend. According to the historian Diodoro Siculo, the Nymphs created such waters so that Hercules, after his journey from Piloro to Erice, could restore his tired limbs. And also, according to Dionisio of Alicarnasso, Aeneas left near Egesta all those tired refugees that had fled from Troy and that were to populate the village, so they could get benefit from the hot water springs. In the surroundings are the remains of the Calathamet - the castle of the baths - which someone suggests was much bigger and stronger than the one in Castellammare. At this point, the itinerary is concluded, and there is nothing left to do but to go back the same way to the near centre of Castellammare. 43


La festa patronale The patron saint feast Nostra Principalissima Patrona rievocazione storica 19 agosto L’avvenimento di cui si propone la rievocazione accade il 13 luglio 1718, allorquando Castellammare si trovò al centro di fatti bellici: nell’ambito della guerra tra Filippo V di Spagna e Amedeo di Savoia per il possesso della Sicilia. Un bastimento da carico spagnolo, inseguito da cinque navi inglesi, venne a rifugiarsi sotto il castello, il quale ne prese le difese. Le navi risposero all’attacco facendo fuoco contro la città. Il popolo, implorando il soccorso della patrona, fuggì. A un tratto dal Monte delle Scale apparve la Madonna biancovestita seguita da una schiera di angeli. Questa visione spaventò gli inglesi che abbandonarono il porto. Lo spettacolo rappresenta questi fatti con luci, suoni, ed effetti pirotecnici e ha inizio al calar del sole. Il mare riflette e amplifica le luci e i giochi pirotecnici, creando sottofondo e atmosfera suggestivi. Segue la processione a mare del simulacro della Madonna, che si conclude con un concerto per musiche e fuochi d’artificio.

Our Most Important Patron Saint

historical recalling 19th of August The event we recall happened on the 13th of July 1718, as Castellammare was involved in the war between Philip V of Spain and Amedeo of Savoia for the possession of Sicily. A Spanish merchant boat, chased by five english vessels sought shelter by the fortress and the latter took up its defence. The English vessels answered the attack and bombarded the town. The people, imploring their patroness for help and fled from the town. Suddenly, from Monte della Scale, the Maddona appeared, with a white dress, together with angels: this vision frightened the Englishmen who left the harbour. The show starts at sunset and represents these events with lights, sounds and pyrotechnical effects. The sea reflects and amplify the lights and the fireworks, conferring suggestive background and atmosphere to the show. The traditional sea procession of the statue of Maria SS. del Soccorso will follow and the parade will end with fireworks and music. 44


Calendario delle manifestazioni Event calendar

Carnevale Città di Castellammare Carri allegorici, gruppi mascherati

Carnival Città di Castellammare Allegorical carts, masked group

18 Marzo Festeggiamenti in onore di S. Giuseppe Vampate (Falò)

18th of March Celebrations in honour of St. Joseph Vampate (bonfires)

Venerdì Santo Processione del Cristo Morto

Good Friday Procession of dead Christ

29 Aprile - 1 Maggio San Giuseppe Lavoratore Fiera, spettacoli, processione, fuochi d’artificio

29th April - 1st May St. Joseph the Workman Fair, shows, procession and fireworks

20-22 Maggio Festa di S. Rita Spettacoli, processione, fuochi d’artificio

20th-22th May Feast of S. Rita Shows, procession and fireworks

Luglio-Agosto-Settembre Castellammare Estate Musica, teatro, cinema, tradizioni

July-August-September Summer in Castellammare Music, theatre, cinema, traditions

Prima settimana di Agosto Scopello Jazz Festival

First week of August Scopello Jazz Festival

19-21 Agosto Festa della Patrona Maria SS. del Soccorso

19th-21th August Feast in honour of Maria SS. del Soccorso

Rievocazione Nostra Principalissima Patrona (ad anni alterni) e Processione a mare del Simulacro della Patrona (19).

Recalling of Our Most Important Patron Saint (on alternate years) and procession of the bier on the sea (19).

Fiera, spettacoli, giochi a mare, processione e fuochi d’artificio

Fair, shows on the sea, procession and fireworks

Ultimo Mercoledì di Agosto - Fraginesi Maria SS. di Custonaci

Last wednesday of August - Fraginesi Maria SS. di Custonaci

Ultimo fine settimana di Agosto - Balata di Baida Festa della Sacra Famiglia Spettacoli, giochi popolari, processione e fuochi d’artificio

Last week in August - Balata di Baida Feast of the Holy Family Fair, shows, procession and fireworks

6-8 Settembre Festa di Maria SS. delle Scale Spettacoli, giochi popolari, sagra della pasta con le fave, processione e fuochi d’artificio

6-8 September Feast of Maria SS. delle Scale Shows, popular games, feast of pasta with broad beans, procession and fireworks

17 Ottobre Festa di San Paolo della Croce Spettacoli e processione

17th Octobre Feast of San Paolo della Croce Shows and procession

Dicembre Natale Castellammarese Spettacoli vari, sfilate

December Christmas in Castellammare Plays and parades

Presepe Vivente - Balata di Baida

Balata di Baida - Living crib

31 Dicembre Capodanno in piazza

31 December Open air New Year’s Eve party

45




Nono appuntamento con il mondo affascinante del dialetto siciliano: a far da Cicerone la ricercatrice di tradizioni popolari Sara Favarò > Ninth appointment with the fascinating world of Sicilian dialect: with the popular traditions’ researcher Sara Favarò I canti si possono ascoltare cliccando > You can hear the songs by clicking on

www.sikania.it

Tutti al mare: armenti e cristiani! Everyone to the sea: herds and people! Che i siciliani, pure quelli dell’interland, amino il mare è cosa risaputa. E come non potrebbero? Il mare circonda la regione che, fino a quando il ponte resterà sulla carta, continuerà a rimanere Isola! “Isola in un mare di luce”, come diceva uno spot pubblicitario. Isola circondata dall’acqua eppure così assetata, come direbbero i tanti paesi, ed anche città, che ancora oggi sperano di potere vedere scorrere l’acqua, giornalmente e in modo continuo, dai rubinetti. Ritornando al mare e alle splendide spiagge siciliane, mentre gli uomini, da sempre, hanno potuto giovarsi dello splendore di spiagge come quella di Mondello, non era così per gli animali che dovevano invece accontentarsi di altri lidi, quelli per intenderci dove si immergeva il popolo e non la “noblesse”. Quando parliamo di animali non ci riferiamo a quelli domestici, ma alle greggi di pecore e alle bestie utilizzate dagli uomini per i duri lavori dei campi. Gli armenti erano condotti al mare soprattutto in due occasioni: per l’Ascensione e alla fine rac48

That the Sicilians, even those who live inland, love the sea is well known. And how could they not love it? The sea surrounds the region, and as long as the bridge only exists on paper, it will continue to be an island! “An island in a sea of light”, as an advertising spot said. An island surrounded by water and yet so thirsty, as so many villages and even towns would say, that still today hope to be able to see the water flow, every day and non-stop, from the taps. Returning to the sea and the splendid Sicilian beaches, while men have always been able to benefit by the splendour of beaches like that of Mondello, it was not so for animals, which had to be satisfied with other beaches instead, the ones, that is, where common people dipped in and not the “noblesse.” When we speak of animals we do not refer to domestic ones, but to flocks of sheep and herds of beasts used by men for hard work in the fields. The herds were taken to the sea on two occasions in particular: for Ascension and at the end of the corn harvest. In Palermo, as we know from late 19th-century documents, on the night of “Scèusa”


colta del grano. A Palermo, come attestato in documenti della fine del XIX secolo, nella notte della “Scèusa” (Ascensione), gli allevatori scendevano dal “Cassaro” e conducevano gli animali al mare. Giunti lì, davano vita alla singolare manifestazione del “lavaggio sacro”, inteso come rito di purificazione, dato che anche il mare, così come tutte le acque della Terra, in quella notte miracolosa era stato benedetto dai Santi. Giuseppe Pitrè, nel suo libro “Spettacoli e feste popolari siciliane”, riporta una pagina del giornale “L’amico del popolo” del 26 maggio 1876, in cui un certo mastru Filippu racconta: “Fannu sta cosa pirchì cridinu ca li pecuri e li crapi chi si portanu a mari e si fannu lavari ‘ntra la notti di la Sceusa, si sunnu malati ci passa la malatia, e si sunnu boni, nun hannu scantu di cadiri malati” (Fanno ciò perché credono che le pecore e le capre che si portano a mare e si fanno lavare durante la notte dell’Ascensione, se sono ammalate guariscono, e se sono in buona

49


salute, scongiureranno il pericolo di ammalarsi). L’estate era tempo di “ricreazione” anche per gli animali, muli soprattutto, che dopo le fatiche imposte dalla raccolta del grano, e in modo particolare la “pisatina”, avevano proprio bisogno di una “bella lavata” a mare. La “pisatina” consisteva nel fare pestare ai muli il grano appena raccolto ed ammassato sull’aia. Giravano i muli sotto il sole cocente, ora in un senso ora nell’altro, per evitare alle povere bestie rovinosi capogiri. Le spighe pestate venivano poi “spagghiate”, cioè liberate dalla paglia con un tridente di legno o di ferro, che i contadini usavano sollevando in aria le spighe. Tanta fatica, tanto sudore e tanta polvere copriva i corpi di uomini e animali che solo il mare avrebbe potuto rinfrescare e tonificare. Da ogni dove i contadini si dirigevano verso i litorali. Giunti nei “lidi”, i contadini affittavano delle stanze vicine alla spiaggia. Sarebbero rimasti al mare almeno per una settimana! Chi prima arrivava, meglio alloggiava. C’era chi aveva la fortuna di trovare una stanza con stalla annessa, ma c’era chi riusciva ad affittare solamente la stalla, ma anche in questo caso, niente paura! Uomini e bestie avevano diviso la fatica: ora avrebbero spartito divertimento e alloggio! E proprio alle pecore i bambini dedicavano una filastrocca. Ad Alia si cantava: (Mmè, mmè, mmè, / tute le pecore fanno mmè / e il latte della capra / mandorla tostata. / Passa San Giovanni / stende i panni / panni e intrecciati /gioia le trecce / le trecce a candela / viva viva l’Immacolata. // L’Immacolata ebbe un figlio / si chiamava Salvatore / misericordia Signore). (testo: sara favarò > foto: collezione d’acquisto) 50

Mmè, mmè, mmè, tutti li pecuri fannu mmè e lu latti di la crapa mènnula attustata. Passa San Giuvanni stenni li panni panni e pannizzi gioia li trizzi li trizzi ‘ncannulati viva la viva l’Immaculata. L’Immaculata appi un fi’ si chiamava Sarvaturi misericordia Signuri.


(Ascension), breeders went down from the “Cassaro” and took their animals to the sea. Arriving there, they gave life to the unusual event of the “sacred washing”, seen as a purification rite, since the sea too, like all waters on earth, on that miraculous night was blessed by the saints. Giuseppe Pitrè, in his book Shows and Sicilian folk feasts, quotes a page from the newspaper L’amico del popolo of 26 May 1876, in which one mastru Filippu says: “Fannu sta cosa pirchì cridinu ca li pecuri e li crapi chi si portanu a mari e si fannu lavari ‘ntra la notti di la Sceusa, si sunnu malati ci passa la malatia, e si sunnu boni, nun hannu scantu di cadiri malati” (They do this because they believe that sheep and goats taken to the sea and washed on the night of Ascension, if they are ill recover, and if they are in good health avoid the danger of getting sick). The summer was a time of “recreation” for animals too, mules above all, which after the toils of the corn harvest, and in particular the “pisatina”, really needed a “fine wash” in the sea. The “pisatina” consisted in having mules crush the freshly picked corn heaped up on the threshing floor. The mules went round in the scorching sun, now one way now the other, to avoid the poor beasts getting terribly dizzy. The crushed ears were then “spagghiate”, that is to say freed of straw with a wooden or iron trident, which the farmers used lifting the ears of corn in the air. So much work, so much sweat and so much dust covered the bodies of men and animals that only the sea could have refreshed and invigorated them. From all over farmers made for the shores. Reaching the “beaches” the farmers rented some rooms near the beach. They would remain at the beach for at least a week! Those who got there first got the best accommodation. There were those who were lucky enough to find a room with an attached stable, but there were some who only succeeded in renting a stable, but in this case too, no problem! Men and beasts had shared the work: now they would share fun and lodging! And precisely to sheep children devoted a nursery song. At Alia people sang: (Mmè, mmè, mmè, / all the sheep go mmè / and the goat’s milk / toasted almond. / St. John goes by / he hangs out the cloths / cloths and woven articles / joy of the braids / candle-like braids / long live the Immaculate Virgin. / / The Immaculate Virgin had a son / he was called the Saviour / mercy, o Lord). (text: sara favarò > photos: d’acquisto collection) 51


Il mito in Sicilia Myth in Sicily Uno umano, l’altro divino, fratelli della donna più bella del creato, Elena, furono amati e venerati dalle civiltà più grandi come quella greca e quella romana I gemelli Castore e Polluce >The twins Castor and Pollux

One human, the other divine, brothers of the most beautiful woman of the creation, Helen, they were beloved and revered by the greatest civilizations like the Greek one and the Roman one Non calpestarono mai il suolo italico, tanto meno quello della Trinacria antica. Eppure il loro culto fu tanto forte da resistere ai millenni, e i templi a loro dedicati sono sparsi ovunque, dai Fori Imperiali di Roma fino alla Valle dei Templi siciliana. Di più: il loro tempio in questa isola della Magna Grecia è stato simbolo dell’antica Akragas, e ancora oggi è l’icona che universalmente indica la moderna città di Agrigento. Sono i Dioscuri, i gemelli Castore e Polluce, uno umano, l’altro divino, nati da Leda, moglie di Tindaro, re di Sparta. Leda ebbe quattro figli, due umani - Castore e Clitennestra - nati dall’amore coniugale; e due semidei - Polluce e Elena -, frutto dell’amore rubato da Zeus che riuscì a far sua la regina solo perché le si accostò sotto le mentite spoglie di un cigno. Castore e Polluce, detti Dioscuri (ovvero “figli di Zeus”), crebbero come un sol uomo, entrambi eroici, forti, generosi e con un altissimo senso dell’onore. Considerati protettori della poetica, della danza e della musica, furono sulla nave Argo di 52

They never trod Italian soil, let alone that of ancient Trinacria. Yet their cult was so strong as to withstand the millennia and the temples dedicated to them are scattered around everywhere, from the Imperial Forums in Rome to the Valley of Temples. There is more: their temple on this island of Magna Graecia was the symbol of ancient Akragas, and still today it is the icon that universally indicates the modern city of Agrigento. They are the Dioscuri, the twins Castor and Pollux, one human, the other divine, born of Leda, the wife of Tyndareus, King of Sparta. Leda had four children, two human - Castor and Clytemnestra - born of conjugal love; and two demigods Pollux and Helen - fruit of the love stolen by Zeus, who succeeded in possessing the queen only because he approached her disguised as a swan. Castor and Pollux, called the Dioscuri (or “children of Zeus”), grew up like a single man, and were both heroic, strong, generous and endowed with a high sense of honour. Considered protectors of poetics, dance and music, they were on Jason’s ship “Argo” looking for the golden fleece,


Il tempio dedicato ai Dioscuri nella Valle dei Templi di Agrigento > The temple devoted to the Dioscuri in the Valley of Temples in Agrigento


I Dioscuri a guardia del Quirinale, Roma > The Dioscuri standing guard at the Quirinale palace, Rome

Giasone in cerca del vello d’oro, argonauti divenuti eroi anche per la strenua difesa della sorella Elena. Questo accadeva prima che la sorella andasse in sposa a Menelao, prima che abbandonasse il marito per fuggire con Paride, principe di Troia, scatenando così la guerra per eccellenza: la guerra di Troia. Elena, bellissima bambina di soli 11 anni, venne rapita da Teseo che, in attesa che il germoglio diventasse frutto, la nascose in un luogo sicuro. Teseo, uomo d’azione che non amava l’attesa, si lasciò conquistare da mille altre avventure, fino a quando non restò prigioniero nell’Ade, un’assenza che rese più facile ai Dioscuri scoprire dove fosse rinchiusa la sorellina e, di conseguenza, liberarla e ricondurla alla casa paterna. Casa paterna che in Sicilia è onorata con la bella Tyndaris, città il cui fondatore, il siracusano Dionisio I, intitola al re di Sparta, quel Tindaro che poi consegnerà il trono a Menelao, suo genero, e che crescerà tutti e quattro i figli di Leda in casa 54

Argonauts that became heroes also thanks to their brave defence of their sister Helen. This happened before the sister became the bride of Menelaus, before she abandoned her husband to run away with Paris, prince of Troy, thus sparking off the war par excellence: the Trojan War. Helen, a beautiful girl of just 11 years, was abducted by Theseus who, waiting for the bud to become fruit, hid her in a safe place. Theseus, a man of action that did not like to wait, allowed himself to be conquered by a thousand other adventures, until he was imprisoned in Hades, an absence that made it easier for the Dioscuri to discover where their little sister was confined, and accordingly to free her and take her back to her father’s house. This house is honoured in Sicily with the beautiful Tyndaris, a city whose founder, the Syracusan Dionysius I, named after the king of Sparta that Tindaros who was afterwards to give the throne to Menelaus, his son-in-law. Tindaros also brought up the Dioscuri in his house though they were the children of a god. And the Dioscuri destroyed with a single blow the fame of the giant Akragas, who, although his name is made eternal in the Sicilian city, does not preserve with this fame any mnemonic bond. Even his myth is among the most confused: was it the giant Akragas that founded Agrigento? or did he found, as Diodorus Siculus says, the city of Akraganthes, inhabited by Cyclopes? And is this Akraganthes the city or not of Omphaces, which then became “our” Agrigento? There are too many shady areas to have a myth with one voice. Thus, mixing up the versions a bit, we can say that the brothers Castor and Pollux became a symbol of ancient Akragas, founded by the eponymous giant, which was inhabited by the Cyclopes, who dug out the labyrinth on which Agrigento stands, a labyrinth that today geologists call a hypogeum. The “mythical” nature of this labyrinth has been for centuries confirmed by the fact that nobody knows its whole extension, since those who have tried to go all through its tunnels have never seen the stars again - stars among which today these eternal Dioscuri shine, since on the death of Castor his brother Pollux begged their father Zeus to make him mortal so he could join his beloved brother. Jupiter allowed them to alternate with one another in immortality, that is to say when one shines in sky the other one becomes mortal, and they also


sua. E i Dioscuri scalzano d’un sol colpo la fama del gigante Akragas, il quale, seppur ha il suo nome reso eterno nella città siciliana, non conserva con questa sua titolarità alcun legame mnemonico. Addirittura il suo mito è tra i più confusi: è stato il gigante Akragas a fondare Agrigento? Oppure fondò, come racconta Diodoro Siculo, la città di Akragante, abitata da Ciclopi? E questa Akragante è o non è la città di Omface, divenuta poi la “nostra” Agrigento? Troppe le zone d’ombra per poter avere un mito ad una sola voce. Così, mischiando un po’ le versioni, possiamo dire che i fratelli Castore e Polluce sono diventati simbolo dell’antica Akragas, fondata dal gigante eponimo, che fu abitata dai Ciclopi, i quali scavarono il labirinto sul quale Agrigento sorge, labirinto che oggi i geologi chiamano ipogeo. La natura “mitica” di questo labirinto è stata per secoli avvalorata dal fatto che nessuno ne conosce l’intera estensione, ché quanti hanno provato a percorrerne le gallerie in tutta la loro lunghezza non sono mai usciti a riveder le stelle. Stelle tra le quali oggi risplendono questi eterni Dioscuri, giacché alla morte di Castore il fratello Polluce supplicò il padre Zeus di renderlo mortale per poter raggiungere l’amato germano. Giove concede loro di alternarsi nell’immortalità, ovvero quando uno risplende in cielo l’altro diventa mortale, avendo anche modo di incontrarsi nei momenti di passaggio. Castore e Polluce sono quindi i “gemelli”, il segno zodiacale della polarità intelletto-emotività, maschile-femminile, conscio-inconscio.

have the opportunity to meet at the moments of passage. Castor and Pollux are therefore “Gemini”, the zodiac sign of the intellect-emotionalism, masculine-female, conscious-unconscious polarity. Agrigento, however, was not only the place chosen for the myth of the Dioscuri. Agrigento was also the birthplace of Empedocles, a philosopher, poet, scientist and physician whose real life overflows - almost as much as that of the Syracusan Archimedes - into myth. Born in 192 BC, he is considered the founder of the Sicilian medical school, but also a worthy poet, so much that Cicero writes of him: “those people who the Greeks call ‘physicists’ we should also call poets, because the physicist Empedocles wrote an excellent poem” (from De Oratore, I, 217). A physicist, certainly. To him we owe the assumption that “there is no birth of any mortal thing, nor any end of deadly death, but only mixture and separation of mixed things.”, a sort of archaic version of “nothing is created and nothing I Dioscuri in cima alla scalinata del campidoglio, Roma > The Dioscuri on top of the Campidoglio staircase, Rome > ph. Lalupa

Agrigento, però, non è solo terra d’elezione per il mito dei Dioscuri. Agrigento è anche terra natìa di Empedocle, filosofo, poeta, scienziato, medico la cui vita reale esonda - quasi quanto quella del siracusano Archimede - nel mito. Nato nel 192 a.C., è ritenuto il fondatore della scuola medica siciliana, ma anche un poeta degno, tanto che di lui scrive Cicerone: «(...) coloro che presso i Greci vengono chiamati ‘fisici’, dovremmo chiamarli anche poeti, perché il fisico Empedocle scrisse un eccellente poema” (dal De Oratore, I, 217). Fisico, certo. A lui si deve l’assunto per cui «... non vi è nascita di nessuna delle cose mortali, né fine alcuna di morte funesta, ma solo mescolanza e separazione di cose mescolate...», una sorta di versione arcaica di quel «nulla si crea e niente si 55


“Leda Atomica” (1949) Salvador Dalì


Myth in Sicily

Il mito in Sicilia distrugge, ma tutto si trasforma» che quasi 2500 anni dopo sarebbe stato enunciato da un altro fisico, Albert Einstein. Empedocle e la sua cosmogonia composta da quattro radici fondamentali, quattro elementi (aria, acqua, fuoco, terra) mescolati e rimescolati da 2 cause, odio e amore, saranno pietre miliari del pensiero filosofico, e la fama del maestro sarà tanto grande che diventerà esso stesso protagonista di leggende. Si dice che abbia riportato in vita una donna, si dice che quando è morto il suo corpo sia stato avvolto da una luce abbagliante e che sia

is destroyed, but everything is transformed” which almost 2500 years later was to be enounced by another physicist, Albert Einstein. Empedocles and his cosmogony made up of four fundamental roots, four elements (air, water, fire, earth) mixed and remixed by 2 causes, hate and love, were to be milestones in philosophical thought, and the fame of the teacher was to be so great that it too was to become the protagonist of legends. It is said that he brought a woman back to life, it is said that when his body died it was enwrapped by a dazzling light and that it disap-

“Coloro che presso i Greci vengono chiamati ‘fisici’, dovremmo chiamarli anche poeti”, scrive Cicerone riferendosi all’agrigentino Empedocle “Those people that the Greeks call ‘physicians’ we should also call poets”, Cicero writes referring to Empedocles of Agrigento I Quattro Elementi, dipinto di Cole Thomas > The Four Elements, in a painting by Cole Thomas

scomparso; si dice che per liberarsi del suo corpo materiale si sia gettato nel cratere dell’Etna, ma che il dio Efesto, per sottolineare la natura umana di quell’ospite inatteso, ne abbia sputato fuori un sandalo. Si dicono tante cose di Empedocle. Ed Empedocle, dal canto suo, dice di sé: «Già un tempo io nacqui fanciullo e fanciulla, arboscello e pesce ardente balzante fuori dal mare». (XVI - continua - Maria Lohman)

peared; it is said that in order to free himself of his material body he hurled himself into the crater of Etna, but that the god Hephaestus, to underline the human nature of that unexpected guest, spat out a sandal of his. So many things are said about Empedocles. And Empedocles, for his part, says of himself: “Already once I was born a little boy and a little girl, a sapling and a blazing fish jumping out of the sea.” (XVI - to be continued - Maria Lohman) 57


tesori nascosti>hidden treasures


TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES

Una foto del XV secolo A 15th century photo

L’altare del Santuario di Ficarra, una finestra sul tempo > The altar of the Ficarra Sanctuary, a window on time Ci piacerebbe descrivere ogni piccolo angolo, ogni cortile, ogni singola scalinata del suo centro abitato. Così medievale in ogni sua pietra, Ficarra, vitale cittadina arrampicata sui Nebrodi a 450 mt. slm, ci sorprende ad ogni curva, per poi suggerirci nuovi itinerari che partono, puntuali, dalle sue piazze. Ficarra è davvero un luogo piacevole, lindo e ordinato, scoppiettante di mille iniziative, come se tutta la vitalità siciliana si rispecchiasse in questo presepe di case,

chiese, conventi e castelli, una summa di tutta l’architettura trecentesca (ma non solo) che si può trovare tra questi monti ammantati di boschi e foreste. Ficarra, che si raggiunge facilmente dall’autostrada Messina/Palermo, nasconde tanti preziosi, che si tratti del dettaglio architettonico o dell’enorme, bellissimo, vuoto lasciato dal convento dei 100 archi, i cui pilastri e le volte curve sul nulla sembrano un merletto intessuto per lo sguardo e per i voli a capofitto degli uccelli. Ma il sole a Ficarra si riflette in modo

We would like to describe every little spot, every courtyard, every single flight of steps in the village. So medieval in every stone, Ficarra, a vital little town perching on the Nebrodi 450 metres above sea level, surprises us at every bend, and then suggests new itineraries that regularly start from its piazzas. Ficarra is truly a pleasant, clean and orderly place, alive with a thousand initiatives, as if all Sicilian vitality was mirrored in this crib of houses, churches, monastic buildings and castles, a summa of all the fourteenth-century architecture

(and not only this) that can be found among these mountains cloaked with woods and forests. Ficarra, which is easily reached from the Messina-Palermo motorway, hides so many jewels, be it the architectural detail or the enormous, very beautiful gap left by the convent with 100 arches, whose pillars and the curved ceilings over the void look like lace interwoven for the gaze and for the headlong flights of the birds. But at Ficarra the sun is reflected in a particular way on the bronze portal of the sanctuary, a fourteenth-century

59


TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES

L’altare del santuario; in apertura, un suo particolare > The altar of the sanctuary. On the opening page, a detail

particolare sul portale in bronzo del santuario, un edificio del Trecento costruito dai Normanni su una preesistenza araba e certamente molte volte rifatto, soprattutto a causa dei forti terremoti che qui hanno sollevato la terra tra il Quattrocento e il Seicento. Già la facciata che prospetta sulla piazza Santa Caterina ci racconta molte storie. Rifatta nel 1700 (c’è tanto di firma “Nicola e Domenico Lanza ex rupe me fecit ,1700”), è un capolavoro degli scalpellini che nella pietra arenaria hanno inciso tutta la simbologia della fede cristiana. Poi l’interno, tra le cui pieghe si svelano i tesori che vi invitiamo a scoprire. Il più importante è la bella statua in marmo che raffigura l’Annunciazione, una bellissima immagine della Madonna che reca, sulla base, la firma “A.G.” (sigla che collega ad Antonello Gagini); alla sinistra della Vergine lascia stupiti il tabernacolo gaginiano - in cui era preservata l’ampolla contenente il sangue sgorgato dal viso della Nostra Signora nel corso delle sue miracolose lacrimazioni (ampolla trafugata nel 1978); ancora, molta della nostra attenzione è distolta dalla dolcissima Madonna della Neve, al quarto altare della navata di sinistra, o dalla statua dirimpettaia, anch’essa effigie della Vergine. 60

building done by the Normans on an Arab building and certainly redone many times, above all because of the big earthquakes that here lifted up the earth between the fifteenth century and the seventeenth. The façade that looks out on Piazza Santa Caterina in itself tells us a lot of stories. Redone in 1700 (there is the signature “Nicola and Domenico Lanza ex rupe me fecit, 1700”), it is a masterpiece of the chiselers that in sandstone engraved all the symbols of the Christian faith. Then there is the interior, among whose folds there are disclosed the treasures that we invite you to discover. The most important of these is the beautiful marble statue representing the Annunciation, a beautiful image of the Madonna bearing on the base the signature “A.G.” (which seems to refer to Antonello Gagini), to the left of the Virgin one is amazed by the tabernacle - by one of the Gaginis in which the ampulla containing the blood that gushed out of the face of Our Lady during her miraculous weeping was preserved (the ampulla was stolen in 1978); then much of our attention is drawn by the sweet Madonna of Snow, on the fourth altar in the left aisle, or by the statue opposite, also an effigy of the Virgin.


TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES

Eppure, non c’è paliotto antonelliano (alla navata di destra) che richiami più del bellissimo altare maggiore. Non è un capolavoro di marmi mischi, o di stucchi in gesso (come la cappella dell’Annunziata): è un altare piccolo, squadrato, in pietra arenaria. Ma la sua parte esterna, quasi certamente risalente al Quatrocento, è un trompe l’oeil di grande fascino. Si tratta di tre parti tenute insieme da finte architetture che sorreggono lo stesso altare e che - almeno così si dice - rappresentano nella parte paesaggistica la vista che si godeva dall’interno della chiesa guardando le tre porte che un tempo si aprivano sulla Ficarra del XV secolo. Così, le palme della sezione centrale dovevano sorgere in quella che oggi è piazza Santa Caterina, proprio come ancora oggi alla destra si scorge il quartiere che potrebbe essere lo stesso del dipinto, solo un po’ più affollato di tetti. Insomma, un’istantanea di un momento di cinque secoli fa, con l’acqua di sorgente a scorrere fresca dove oggi si snoda il ciottolato delle strade che conducono, inevitabilmente, alla teorie di fontane che si susseguono lungo il fiumiciattolo oggi interrato. Una finestra sul tempo, è il caso di dire, che supera ogni confine percettibile, aprendo le tre navate che ci separano dal sagrato ad un universo che oggi possiamo solo immaginare. (testo: emilia gatti > foto: alessandro tornambé)

Yet there is no altar cloth by Antonello (in the right aisle) that draws more attention than the beautiful high altar. It is not a masterpiece of mixed marbles, or of stuccoes (like the chapel of the Virgin of the Annunciation): it is a small altar, square, in sandstone. But its external part, almost certainly dating from the fifteenth century, is a very charming piece of trompe l’oeil. There are three parts kept together by false architectures that support the altar itself and that - at least so it is said - represent in the landscape part the view that was to be enjoyed from the interior of the church looking at the three doors that once opened up on Ficarra in the 15th century. So the palms in the central section must have stood in what today is Piazza Santa Caterina, just as still today to the right you can make out a district that could be the same one as in the painting, though now more crowded with roofs. In short, it is a snap of a moment five centuries ago, with the spring water flowing fresh where today you follow the pebbles of the roads that inevitably lead to the successions of fountains lining the now buried little river. It is a window on time, one has to say, that overcomes every perceptible confine, opening up the nave and two aisles that separate us from the parvis to a universe that today we can only imagine. (text: emilia gatti > photos: alessandro tornambè)

La navata centrale del santuario e particolare della cappella del Gagini > The nave of the sanctuary and a detail of the Gagini chapel

61



I Consigli di Sikania > Sikania advices

la Sicilia vien viaggiando an appetite for Sicily comes by travelling

> week end > dove dormire > dove mangiare > il ristorante > l’albergo > week end > where to sleep > where to eat > the restaurant > the hotel


WEEK END>

> Randazzo (Catania)

14-15/08 Il trionfo della Vergine The triumph of the Virgin

ph Gaetano Scarpignato

Informazioni> Information: Municipio > Town Hall tel. 095 7991863 Dove dormire e mangiare> Where to sleep and eat Borgo San Nicolao c.da CalderaraRumbolo S.S. 120 Km190+200 tel. 095 924084 camera da 130 €

La festa più importante dell’anno, per Randazzo, è quella in onore della Madonna Assunta, il 15 agosto - che apre il lungo weekend di mezz’agosto. Siamo sull’Etna, in splendida posizione sul versante nord-occidentale del vulcano. Randazzo è una città antica, con alcune belle chiese e vecchi palazzi a testimoniare del passato. Una scenografia magnifica per far da cornice prima alla processione del simulacro della Madonna dormiente (la sera del 14) e poi alla sfilata della vara che, partendo dalle absidi della Chiesa di Santa Maria, percorre l’intera via Umberto I, faticosamente trainata a mano. Si tratta di un carro allegorico-trionfale, la cui invenzione risale al Cinquecento, alto quasi venti metri suddivisi su più piani semoventi nei quali sono raffigurati i misteri mariani. La particolarità sta nella presenza di una trentina di ragazzini che, assicurati alla vara, rappresentano vari personaggi biblici. Durante la sfilata, intonano antichi inni religiosi. La processione, lentissima, è estremamente emozionante, una delle feste religiose più pittoresche della nostra regione.

ph archivio comunale Randazzo

The most important feast in the year, for Randazzo, is the one in honour of the Madonna of the Assumption, on 15 August. We are on Etna, in a splendid position on the north-western slope of the volcano. Randazzo is an old village, with some beautiful churches and old buildings testifying to the past. It is a magnificent setting first for the procession of the simulacrum of the sleeping Madonna (on the evening of 14 August) and then for the parade of the bier that, setting out from the Santa Maria church, goes all along Via Umberto I, laboriously hauled by people. It is an allegorical-triumphal wagon, constructed in the sixteenth century, almost twenty metres high and subdivided into several self-propelled levels on which the Marian mysteries are represented. A particularity is the presence of about thirty boys that, safely placed on the bier, represent various biblical characters. During the parade, they intone old hymns. The procession, which is very slow, is extremely moving, and this is one of the most picturesque religious feasts in our region.

Come arrivare > How to get there Randazzo si trova lungo la statale 120, che si raggiunge dall’autostrada Messina - Catania, uscita Fiumefreddo di Sicilia > Randazzo is along state highway SS 120, which is off the Messina-Catania motorway, Fiumefreddo di Sicilia exit 64


WEEK END>

> Bivona (Agrigento)

22-24/08 Sagra della pesca fra le colline The peach festival among the hills Una pesca dal sapore, la consistenza e la fragranza inconfondibili: ecco la “Pescabivona”, frutto estivo al quale Bivona, il paese nel cui territorio viene estesamente coltivato, dedica ormai da molti anni una sagra. Una grande festa, con numerosi stand per la degustazione di questa pesca particolare, che matura fra le colline sul finire dell’estate. Né mancano spazi dedicati all’artigianato - ferro, legno, ceramica - i balli folcloristici e le bancarelle che danno alle giornate il sapore della festa tradizionale di paese. Una bella occasione, insomma, per andare alla scoperta non solo di un paese ma di un intero territorio solitamente trascurati dai visitatori, sebbene la ben nota Agrigento sia a pochi chilometri da qui. Fra boschi, monti, corsi d’acqua, qui l’immagine della Sicilia è lontanissima dallo stereotipo maresole. Da vedere, in paese, la Chiesa Madre e quella di Santa Rosalia. Quest’ultima è assai venerata, e le viene dedicata una bella festa il 4 settembre. Poco distante, in territorio di Santo Stefano Quisquina, si visita l’eremo in cui la santa visse alcuni anni.

www.flickr.com ph_totalaldo

A peach with unmistakable flavour, consistence and fragrance: this is the “Pescabivona” peach, a summer fruit to which Bivona, a village in whose territory it is widely cultivated, for many years has devoted a festival. A big festival, with a lot of stands for tasting this particular peach, which ripens among the hills towards the end of summer. There are also spaces devoted to handicraft - iron, wood, and ceramics - and to folk dances, and stands that give the days the flavour of the traditional village feast. This is a fine occasion to set out to discover not only a village but a whole territory usually neglected by visitors, although well-known Agrigento is just a few kilometres from here. Amid woods, mountains and watercourses, here the image of Sicily is distant from the sea-sun stereotype. In the village one should see the Main Church and the Santa Rosalia church. Santa Rosalia is greatly revered, and a beautiful feast is devoted to her on 4 September. Not far off, in the territory of S. S. Quisquina, you can visit the hermitage in which the saint lived for some years.

Informazioni> Information: Municipio > Town Hall tel. 0922 983264 Dove dormire> Where to sleep Pigna d’Oro Country Hotel Loc. Finocchiara tel. 0922 992021 Dove mangiare> Where to eat La taverna di Peppe contrada Canfuto, tel. 0922 982432

www.flickr.com ph_emmaline

Come arrivare > How to get there Dallo scorrimento veloce PA-AG, prendere il bivio per Prizzi (SS188), deviando, prima del paese, sulla SS118 verso S.Stefano Q. e Bivona > From the fast PA-AG road, take the fork for Prizzi (SS 188), and before the village turn onto SS 118 towards S. Stefano Q. and Bivona 65


WEEK END>

> Portopalo (Siracusa)

29-31/08 Corti a concorso Short film contest

Informazioni> Information: tel. 0931 803552 (signora Salva Abbate) Dove dormire> Where to sleep Terre di Vendicari, c.da Vaddeddi s.n. Noto tel. 346 3593845 Dove mangiare> Where to eat Pensione Scala via Carducci, 4 Portopalo di Capo Passero tel. 0931 842701

Lo scenario è quello, incantevole, dell’antichissima tonnara di Portopalo di Capo Passero, un sito fenicio che, grazie agli scavi archeologici e alla sistemazione dei luoghi, è tornato alla sua primigenia bellezza. Qui, nell’ultimo fine settimana di agosto, si svolge la terza edizione del festival di cortometraggi Cortopalo, una sfida a colpi di immagini fra registi provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero. Ben 72 i corti iscritti al concorso, fra i quali saranno selezionati i sette vincitori, ai quali si aggiungeranno quelli della speciale sezione dedicata alle scuole. Il tutto sotto l’occhio attento del direttore artistico, Renato Farina, affiancato dalla prestigiosa giuria di esperti. Non mancheranno la musica e gli ospiti prestigiosi, per tre giorni “a tutto cinema”, ma anche, visto il periodo, a tutto mare: la costa che da Portopalo si snoda verso Sud fino all’estrema punta meridionale della Sicilia, l’Isola delle Correnti, per poi “risalire” verso Occidente, è una delle più belle e incontaminate della nostra regione.

The scenario is the enchanting one of the old tuna station of Portopalo di Capo Passero, a Phoenician site that, thanks to archaeological excavations and the place being set out properly, has recovered its sometime beauty. Here in the last weekend of August the third Cortopalo short film festival is being held, a duel of images between directors coming from every part of Italy and also from foreign countries. There are no fewer than 72 entries for the contest, among which the seven winners will be selected; there will also be those of the special section devoted to schools. It will all take place under the watchful eye of the artistic director, Renato Farina, backed up by the prestigious jury of experts. There will be plenty of music and prestigious guests, for three “all cinema” days, but also, seeing the period, “all sea” days: the coast that winds southwards as far as the extreme southernmost tip of Sicily from Portopalo, the Island of Tides, and then “goes up again” westwards, is one of the most beautiful and unspoilt in our region.

Come arrivare > How to get there Da SR, percorrere verso Sud l’autostrada, uscita per la provinciale 59/19, seguire le indicazioni prima per Pachino, poi per Portopalo di C. P. > From Syracuse, head south along the motorway, exit for SP 59/19, following the signs first for Pachino, then for Portopalo di Capo Passero 66


WEEK END>

> Mistretta (Messina)

07-08/09 Festa della luce fra le montagne Festival of light among the mountains È una festa religiosa a offrirci lo spunto per trascorrere sui Nebrodi il primo fine settimana di settembre, e più precisamente la celebrazione in onore della Madonna della Luce, a Mistretta. La chiesetta in onore della Madonna è un edificio di fondazione quattrocentesca, che si trova a breve distanza dal cimitero della piccola cittadina. Al suo interno è custodito il simulacro della Vergine che viene fatto sfilare per la città, accompagnato da due “giganti”, riproduzioni in cartapesta dei due esseri colossali le cui ossa, secondo la tradizione locale, furono rinvenute in una grotta insieme, appunto, alla statua della Madonna. I giganti, chiamati Mitia e Cronos, vengono “indossati” da gagliardi giovanotti, i quali li fanno “danzare” sul sagrato della Chiesa Madre la sera del 7 settembre e a mezzogiorno dell’8. Nel pomeriggio, poi, accompagnano la Madonna che, prima di rientrare nella sua chiesetta, percorre le vie del paese. Il centro storico di Mistretta è molto grazioso, con belle case in pietra, cortili e piazzette. Da vedere la Chiesa Madre e il Museo Civico.

It is a religious feast that prompts us to spend the first weekend of September in the Nebrodi, and specifically the celebrations in honour of the Madonna of Light, at Mistretta. The little church dedicated to the Madonna is a building originally dating back to the fifteenth century, not far from the cemetery of the small town. Inside it there is kept the simulacrum of the Virgin, which is taken in a procession through the small town, accompanied by two “giants”, reproductions in papier mâché of the two colossal beings whose bones, according to the local tradition, were recovered in a cave together with the statue of the Madonna. The giants, called Mitia and Cronos, are “worn” by strong young fellow, who make them “dance” on the parvis of the main church on the evening of 7 September and at midday on 8 September. In the afternoon, they then accompany the Madonna, who, before returning to the little church, goes along the streets of the little town. The historic area of Mistretta is very attractive, with beautiful houses in stone, courtyards and little piazzas. One must see the main church and the Civic Museum.

Informazioni> Information: Uff. Turismo Comune > Council Tourist office tel. 0921 382053 Dove dormire> Where to sleep Hotel Atelier sul Mare via C. Battisti, 4 Castel di Tusa tel. 0921 334295 Dove mangiare> Where to eat Agriturismo Santa Sofia Via Nazionale, 1 Mistretta tel. 0921 383032

Come arrivare > How to get there Dall’autostrada Messina - Palermo, uscita per Santo Stefano di Camastra. Seguire le indicazioni per la statale 117 e Mistretta > Along the Messina-Palermo motorway, exit for Santo Stefano di Camastra. Follow the signs for state highway SS 117 and Mistretta 67


Dove dormire Where to sleep

Palermo & Provincia

Caltanissetta & Provincia

ASTORIA PALACE HOTEL **** Palermo - via Montepellegrino, 62 091 6280140 - fax 091 6371227 da 178 €

SAN MICHELE **** Caltanissetta - via Fasci Siciliani 0934 553750; da 120 €

HOTEL UCCIARDHOME **** Palermo - via Enrico Albanese, 34-36; 848 836766; da 160 €

A GRITURISMO PALLADIO Riesi - contrada Palladio, 0934 921305; 67 €

HOTEL CRYSTAL PALACE *** Palermo - via Roma 477/a; 091 6112580, da 130 € IL MEZZANINO DEL GATTOPARDO Palermo - via Alloro, 145; 333 4771703; da 110 €

Catania & Provincia LA VECCHIA PALMA *** Catania - via Etnea, 668 095 432025; da 100 €

ALBERI DEL PARADISO **** Cefalù - via dei Mulini, 18, 0921 423900; da 96 € (camera con finestra)

VILLA PARADISO DELL’ETNA **** S. Giovanni la Punta - via per Viagrande, 37 095 7512409; da 260 €

Agrigento & Provincia DIOSCURI BAY PALACE **** Agrigento - lungomare Falcone e Borsellino, 1 0922 406111; 170 € standard - 200 € deluxe HOTEL KAOS Villaggio Pirandello 0922 598622; da 130 € B&B LOCANDA DEL MORO Sciacca - via Liguori, 44, 0925 86756; 80 € AGRITURISMO CASALICCHIO Cammarata - contrada Casalicchio, 0922 908144; da 110 €

B&B RESIDENCE DELLE STELLE Caltanissetta - via San Giuliano, 27 0934 581819; 120 €

I prezzi si intendono per doppia BB VILLA GUSSIO NICOLETTI Leonforte - c.da Rossi, SS 121 km 94,750 0935 903268; 110/256 €

B&B TALIA Modica - via Exaudinos, 9, 0932 752075; da 120 €

BAGLIO SAN PIETRO Nicosia - località San Pietro, 0935 640529; 76 €

B&B LA CASA DI MONTALBANO Via A. Moro, 44, loc. Punta Secca, Santa Croce Camerina 0932 655566; da 64 € (min. 2 notti)

Messina & Provincia EUROPA PALACE HOTEL **** Messina - loc. Pistunina, SS 114 km 5+470 090 621601; da 100 € VILLA MIRAGLIA ** Cesarò - loc. Portella Miraglia SS 289 095 7732133; HB 100 € VILLA DUCALE **** Taormina - via Leonardo da Vinci, 60; 0942 28153; da 130 € D’ORANGE ALCANTARA *** Francavilla di Sicilia - via dei Mulini, 14/16 0942 981374; da 80 €

Siracusa & Provincia HOTEL ROMA **** Siracusa - via Minerva, 10, 0931 465626, da 200 € HOTEL MEDITERRANEO *** Siracusa - via Tripoli, 40, 0931 445047; da 75 € B&B AL TEATRO Siracusa - via del teatro, 15, 0931 64674; da 50 € AGRITURISMO CASA DELLO SCIROCCO Carlentini - c.da Piscitello; 095 447709 - 338 1720112; da 38 €

B&B SOTTO IL VULCANO Nicolosi - via Monpilieri, traversa V, s.n. 095 914851; da 57 €

RESIDENCE VILLA FIORENTINO Lipari - via G. Franza, 9 090 9812136; appartamento da 60 €

B&B I RUSTICI Trecastagni - via Archimede, 2, 095 7809956; da 30/35 €

Ragusa & Provincia

Enna & Provincia

HOTEL VILLA CARLOTTA **** Ragusa - via Ungaretti, 0932 604140;120 €

GRANDE ALBERGO SICILIA *** Enna - piazza N. Colajanni, 7; 0935 500850; 91/120 €

HOTEL PALAZZO DEGLI ARCHI Ragusa Ibla - corso Don Minzoni, 6 0932 686021; da 90 €

B&B TRA CIELO E SABBIA San Vito Lo Capo - via del Secco, 44 +39 0923 972638 cell. +39 335 7488954; da 35 € www.tracieloesabbia.it

SELENE *** Piazza Armerina - via G.le Gaeta, 30/32 0935 683412; da 70 €

CAMBIOCAVALLO C.da Zimmardo - Pozzallo 0932 779118; da 110 €

KEMPINSKI GIARDINO DI COSTANZA *****L Mazara del Vallo - via Salemi km 7+100; 0923 907763; 339 €

Trapani & Provincia TORRI PEPOLI *** Erice - viale Conte Pepoli, 333 3010504; da 200 €

ASTORIA PALACE HOTEL, PALERMO. L’organizzazione di congressi perfetti

Il vostro prossimo congresso, sarà perfetto

via Montepellegrino, 62 - 90142 Palermo - +39 091 6280140 - fax + 39 091 6371227


WEEK END>

> San Vito Lo Capo (Trapani)

23-28/09 Couscous Fest La formula, dopo dieci anni, non cambia: il Couscous Fest di San Vito Lo Capo anche per questa edizione propone il riuscito mix di gastronomia tradizionale declinata ai più alti livelli, musica, cultura che ne hanno decretato la fortuna. Sempre più ricco, rinomato, affollato il festival circonda la competizione internazionale di cuochi, provenienti da ogni angolo del Mediterraneo e oltre, con appuntamenti di gastronomici di ogni sorta, concerti e, ovviamente, degustazione di cous cous. Quest’ultimo sarà servito, in una quantità di varianti, nel villaggio gastronomico dove saranno allestite le “case del cous cous”, per mettere a confronto i sapori dei vari paesi in cui questa pietanza è parte importante della gastronomia tradizionale, oltre a quelli dei ristoratori di San Vito e della provincia di Trapani. Per tutta la durata della manifestazione, inoltre, si potrà visitare l’Expo Village, con gli stand dedicati al turismo, all’artigianato e ai prodotti agroalimentari siciliani e mediterranei (via Savoia). Tutto il programma si può visionare sul sito della manifestazione (vedi a fianco)

The formula, after ten years, is still the same: the Couscous Fest at San Vito Lo Capo this year too is offering the happy blend of traditional gastronomy taken to the highest levels, music and culture that have made it successful. More and more rich, renowned and crowded, the festival surrounds the international competition for cooks from all over the Mediterranean and beyond, with gastronomic events of every sort, concerts and, obviously, tasting of couscous. This latter will be served, in numerous variations, in the gastronomic village, where the “couscous houses” will be set up, giving a chance to compare the flavours from the various countries in which this dish is an important part of traditional gastronomy, as well as couscous prepared by restaurateurs from San Vito and Trapani province. Throughout the event, moreover, you can visit the Expo Village, with stands devoted to tourism, handicraft and Sicilian and Mediterranean food and agriculture products (Via Savoia). The whole programme can be found at the site of the event (shown to the side)

Informazioni> Information: www.couscousfest.it Dove dormire> Where to sleep Hotel Capo San Vito via San Vito, 1 tel. 0923 972122 Dove mangiare> Where to eat Locanda Pocho loc. Isulidda, Makari tel. 0923 972525

Come arrivare > How to get there Dall’autostrada PA-TP, uscita Castellammare del Golfo, immettersi sulla statale 187, seguire le indicazioni per Custonaci/San Vito Lo Capo > Along the PA-TP motorway, Castellammare del Golfo exit, get on state highway SS 187 and follow the signs for Custonaci/ S. V. Lo Capo 69


Dove mangiare Where to eat

Palermo & Provincia CUCINA PAPOFF Palermo - via I. La Lumia, 32 091 586460, chiuso sabato a pranzo e domenica, 35 € SHAKESPEARE & COMPANY Palermo - Salita Artale, 5, 091 7495205, chiuso mercoledì, 40/45 €

OSTERIA CACCIATORE Castrofilippo - c.da Torre, 0922 829824, chiuso mercoledì, 22 €

LA SCALA Caltagirone - scala S. M. del Monte, 8 0933 57781, chiuso mercoledì, 20 €

LA MADIA Licata - via F. Re Capriata, 22; 0922 771443, chiuso martedì e domenica sera in inverno, menù degustazione 40 €

IL GIARDINO DI BACCO San Giovanni La Punta - via Piave, 3 095 7512727, chiuso lunedì, a pranzo da martedì a sabato, gennaio, 35 €

VECCHIO FIENILE Scicli - loc. Playa Grande, SP 18 km. 4, 0932 930377, chiuso mercoledì, 30 €

Enna & Provincia

Siracusa & Provincia

ARISTON Enna - via Roma, 353, 0935 26038, chiuso domenica, prezzo medio 25 €

TAVERNETTA DEL PAPIRO Siracusa - via Tripoli, 6, 0931 461066, chiuso domenica e in agosto, 25/30 €

LA BRACE Calascibetta - SS. 290 km 46, 0935 34699, chiuso lunedì e agosto, 25 €

TAVERNA LA CIALOMA Pachino - piazza Regina Margherita, 23 0931 841772, chiuso martedì, 25 €

Messina & Provincia

MAURIZIO Porto Palo di Capo Passero - via Tagliamento, 22 0931 842644, chiuso martedì (mai in estate), ferie da fine ottobre a fine novembre; 30 €

PIZZERIA LE PERGAMENE Palermo - piazza Marina, 48/49, 091 6166142; 20 €

ACQUARIUS S. S. di Quisquina - via L. Attardi, 62, 0922 982432, chiuso mercoledì, prezzo medio 25 €

AL DESCO Palermo - via Judica, 23; 091 6090587, aperto solo a cena, chiuso domenica, 40 €

Caltanissetta & Provincia

FARO VERDE DA BENITO S. Flavia - largo San Nicolicchia, 14, Porticello 091 957977 chiuso martedì, 40 € IL BAVAGLINO Terrasini - lungomare Praiola, 2; 091 8681284, chiuso martedì, 18 €

Agrigento & Provincia

VICOLO DUOMO Caltanissetta - vicolo Duomo, 5 0934 582331, chiuso domenica e lunedì a pranzo, 22/25 € L’ANGOLODIVINO Caltanissetta - via Di Cataldo, 0934 542983, chiuso lunedì e domenica sera, 25 € CASANOVA Gela - via Venezia, 89 0933 918580, chiuso domenica, lunedì a cena e dal 15 al 31 agosto, 30 €

LEON D’ORO Agrigento - viale Emporium, 102; 0922 414400, chiuso lunedì, 40 €

VILLA ROSANGELO Mazzarino - contrada Pileri, 0934 381437, chiuso lunedì, 20 €

VITTORIO Menfi - via Friuli Venezia Giulia, 9, loc. Porto Palo, 0925 78381 chiuso lunedì sera, 30 €

Catania & Provincia L’AMBASCIATA DEL MARE Catania - piazza Duomo, 6, 095 341003; chiuso lunedì, 25 € OSTERIA ANTICA MARINA Catania - via Pardo, 29 095 348197; chiuso mercoledì, 30 €

Ristorante

REGINE Via Trapani, 4/a Palermo 091 58 65 66

DUE SORELLE Messina - piazza Municipio, 4; 090 44720, chiuso lunedì e in agosto, 25 € DON SANTO (TRATTORIA TIPICA) Floresta - c.da Favoscuro, 0941 662030; chiuso lunedì tranne luglio ed agosto; 20 € www.donsanto.it VILLA LA ROSA Filicudi (I. Eolie - ME) - via Rosa, 24, 090 9889965, prezzo medio 25 € vini esclusi; info@villalarosa.it www.villalarosa.it LA MACINA San Marco d’Alunzio - via Aluntina, 48 0941 797848, chiuso martedì, 25 €

IL CARATO Catania - via V. Emanuele II, 81 095 7159247, 35 €, menù degustazione 52 €, vegetariano 26 €

COVO DEL PIRATA Milazzo - lungomare Garibaldi (p.le Marullo) 090 9284437, chiuso mercoledì, 35 €

LA GROTTA Acireale - via Scalo Grande, 46, loc. Santa Maria La Scala, 095 7648153, chiuso martedì e due settimane in inverno, 35 €

Ragusa & Provincia

GALATEA Acitrezza - via Livorno, 146, 095 277913; chiuso lunedì e due settimane a novembre, 40 € ‘U TRAPPITU Militello Val di Catania - via Principe Branciforti, 125; 095 811447, chiuso lunedì, aperto a pranzo solo su prenotazione, 15 €

SERAFINO DAL 1953 Marina di Ragusa - lungomare A. Doria 0932 239522, aperto dal sabato di Pasqua al 30 novembre, 30 €

IL BAROCCO Palazzolo Acreide - via Duca d’Aosta, 27 0931 883266; chiuso martedì, 18 €

TRATTORIA DEL CROCIFISSO DA BAGLIERI Noto - via Principe Umberto, 48, 0931 571 151 chiuso mercoledì, 20 € Trapani & Provincia CANTINA SICILIANA Trapani - via Giudecca, 36 0923 28673, chiuso periodo natalizio, 30 € TAVERNA PARADISO Trapani - lungomare Dante Alighieri, 22 0923 22303; chiuso domenica, 30 €

DUOMO Ragusa - via Capitano Bocchieri, 31 0932 651265, chiuso lunedì e domenica sera, 60 €

LA PINETA DI ANGELO Castelvetrano - via Punta Cantone, località Marinella di Selinunte 0924 46820; sempre aperto (eccetto festivi), 30 €

LE MAGNOLIE Modica - via Gianforma, 179, loc. Frigintini 0932 908136, chiuso martedì, 25 €

EL PESCADOR DA PASQUALE Favignana - p.zza Europa, 38 0923 921035, chiuso mercoledì a pranzo (solo in inverno), 25/30 €

CUCINA E VINO Ragusa Ibla - via Orfanotrofio, 91 0932 686447, chiuso martedì, 20 €

PESCATORE Mazara del Vallo - via Castelvetrano, 191 0923 947580 chiuso lunedì, 35 €


WEEK END>

> Lampedusa (Agrigento)

27-28/09 Sulle ali della nostalgia, musica a Lampedusa On the wings of nostalgia, music on Lampedusa La sesta edizione di O’ scia’, lo spettacolo organizzato a Lampedusa da Claudio Baglioni, ci offre lo spunto per visitare, ormai alle soglie dell’autunno, questa isola mediterranea. Dopo una lunga serie di ordini e contrordini, che ne hanno messo fortemente in dubbio lo svolgimento, O’ scia’ - la sera del 27 settembre sulla spiaggia di Guitgia - sarà un concerto-storia, in cui l’artista romano svolgerà il tema della Nostalgia, ripercorrendo in musica le passate edizioni, con il supporto di ben 150 ospiti, tutti quelli che hanno suonato nelle passate edizioni, che saranno presenti con i loro videomessaggi. Lampedusa, in questo periodo dell’anno, è una destinazione sicuramente interessante per chi desidera “godersi” un po’ di mare senza la confusione che connota i mesi estivi. Il tratto di costa più bello e visitato rimane quello prospiciente l’Isola dei Conigli, con il suo mare trasparente che nulla ha da invidiare a quello dei lidi tropicali. Da non perdere, inoltre, la circumnavigazione dell’isola e l’escursione alla vicina Linosa.

O’ scia’, the show organised on Lampedusa by Claudio Baglioni, is being held for the sixth time. This is a chance to visit this Mediterranean island on the eve of autumn. After a long series of orders and counterorders, raising major doubts about whether it would take place, O’ scia’ - on the evening of 27 September on the Guitgia beach - will be a mixture of concert and history, in which the Roman musician will deal with the theme of the Nostalgia, going over past shows in music, with the support of no fewer than 150 guests, all those that have played in the past shows, who will be present with their video messages. Lampedusa, in this period of the year, is certainly an interesting destination for anyone who wants to enjoy a bit of sea without the hassle that connotes the summer months. The most beautiful and most visited stretch of coast is the one looking out on the Island of Rabbits, with its transparent sea that has nothing to envy tropical beaches. Not to be missed, also, is a boat trip round the island and an excursion to nearby Linosa.

Informazioni> Information: Comune di Lampedusa > Town Hall tel. 0922 975911 Dove dormire> Where to sleep Cala Madonna Club c.da Madonna, 38 tel. 0922 971626 Dove mangiare> Where to eat Trattoria del porto via Madonna, 20 tel. 0922 970516

Come arrivare > How to get there Lampedusa è collegata alla Sicilia da traghetti in partenza quotidiana da Porto Empedocle > Lampedusa is connected to Sicily by daily ferries from Porto Empedocle. 71


BUON APPETITO>ENJOY YOUR MEAL

I Consigli di Sikania a cura di > Sikania advices by

Antichi Sapori > Partanna (Trapani) Partanna è un piccolo comune non distante da Castelvetrano, in provincia di Trapani, forse un po’ nascosto agli occhi del mondo, ma ricco di spunti interessanti. Il centro è antichissimo e vissuto sin dai tempi più remoti: Elimi, Greci, Romani e Bizantini hanno abitato questo luogo, sito tra i fiumi Belìce e Selinon. Il Castello Medievale dei Principi Grifeo è oggi sede del Museo della Preistoria del basso Belice, mentre il Parco Archeologico dello Stretto sarà una delle prossime attrazioni dell’intero comprensorio. Evidenti sono ancora i segni del drammatico terre-

Partanna is village not far from Castelvetrano, in Trapani province, perhaps a little hidden from the eyes of the world, but rich in interesting features. The place is very old and was inhabited starting from the remotest times: Elymians, Greeks, Romans and Byzantines lived in this place between the rivers Belìce and Selinon. The medieval castle of the Grifeo princes today houses the Museum of Prehistory of the Lower Belice, while the Stretto archaeological park will be one of the forthcoming attractions of the whole area. Still evident are the signs of the dramatic earthquake of

Antichi Sapori di Beppe Dottali > via Vittorio Emanuele, 211 - 91028 Partanna (TP) tel. 0924 922618; menu degustazione da 20 €; carte di credito tutte tranne AME; chiuso lunedì > tasting menu from 20 €; all credit cards except AME; closed on monday moto nel gennaio1968. Su Corso Vittorio al primo piano di un edificio nobiliare, n. 211, noterete delle cupolette di tela rossa, si trova il ristorante “Antichi Sapori”, una delle rivelazioni gastronomiche degli ultimi anni. Dal portoncino di color verde sulla strada, si accede attraverso una scala interna agli ambienti del ristorante, finemente decorati ed affrescati. L’atmosfera metà Ottocento viene però smorzata da numerose tele d’arte contemporanea che si trovano qui esposte. Beppe Dottali, titolare e giovane chef, ha un’offerta gastronomica appassionata ma 72

January 1968. In Corso Vittorio on the first floor of a patrician building, no. 211, you will notice some little red domes of red cloth. Here there is the “Antichi Sapori” restaurant, one of the gastronomic revelations of the last few years. Going in through the little green door on the street, you then go up an inside staircase to the rooms of the restaurant, elegantly decorated and frescoed. The mid-nineteenth-century atmosphere is offset, however, by numerous canvases by contemporary artists on display. Beppe Dottali, the owner and young chef, has an impassioned but traditional gastro-


www.cronachedigusto.it

tradizionale. La materia prima locale segue la stagionalità e, ad una prima valutazione, tutto sembra preparato con semplicità. Ma semplice non è sinonimo di banale, anzi. Beppe recupera, grazie alla mamma, alla famiglia ed alla sua passione per i piatti della tradizione, ricette eccellenti cadute nell’oblio. Tortino di cipolla rossa di Partanna con caponata e formaggio primo sale; pasta ripiena (un fagottone fritto) agli ortaggi croccanti; risotto ai fiori di zucca, zucchine e melanzane, stracotto di lenticchie con rotolo di ricotta e spinaci e ragù di coniglio. Per dessert abbiamo provato delle “sfincette” alla zucca gialla. Buona la carta dei vini, ragionata e regionale, bei bicchieri, bel tovagliato, servizio cortese ed attento. I piatti li porta Beppe personalmente dalla cucina. Il menu degustazione completo è sotto i 20 euro. Ma si può fare anche con 15. Complimenti, davvero. (testo: francesco pensovecchio > foto: mariano brusca)

nomic offer. The local raw material follows the seasons and, at a first evaluation, everything seems to be prepared simply. But simple does not mean banal - quite the opposite. Thanks to his mother, the family and his passion for traditional dishes, Beppe recovers excellent recipes others have forgotten. Partanna red onion pie with caponata and primo sale cheese, filled pasta (fried fagottone) with crisp vegetables, risotto with pumpkin flowers, courgettes and eggplants, stracotto of lentils with a roll of ricotta and spinach and rabbit ragout. For dessert we tried the sfincette with yellow pumpkin. There is a good wine list, raisonné and regional, beautiful glasses, beautiful table linen, polite and attentive service. Beppe personally brings the dishes from the kitchen. The complete menu is less than twenty euros. But you can pay fifteen. Compliments, indeed. (text: francesco pensovecchio > photo: mariano brusca)

73


OSPITALITÀ>HOSPITALITY

I Consigli di Sikania > Sikania advices

Falconara Charming House Resort > Falconara - Butera (Caltanissetta) Si prenda un massiccio castello medievale, con tanto di torri merlate, e lo si ponga a picco sul mare celeste, su un promontorio di candide argille punteggiato di formidabili agavi. Si otterrà uno scorcio di costa assai scenografico, anzi di più, uno dei più scenografici e fotografati. Proprio qui è sorto, lo scorso anno, un nuovo albergo, realizzato in parte delle dipendenze un tempo riservate ai contadini che lavoravano per il barone che risiedeva nel castello, detto di Falconara per via dell’allevamento di falchi da caccia che era stato sistemato nella

Take a massive medieval castle, with towers with merlons, and set it sheer over the azure sea, on a promontory of white clay dotted with formidable agaves. You will get a very scenographic stretch of coast, indeed one of the most scenographic and photographed. Right here last year a new hotel went up, partly created with what were once the lodgings for the labourers that worked for the baron who resided in the castle, called Falconara because of the breeding of hunting hawks in the tower. The birds accompanied the gentlemen of the castle in hunting and

Falconara Charming House Resort > SS 115 km 243 Falconara - Butera; telefono 0934 349012; www.mobygest.it/falconara.htm; la doppia HB da 200 €; è possibile richiedere pacchetti di soggiorno vantaggiosi su www.ivostriviaggi.it. > double HB from 200 €; you can find advantageous stay packages on www.ivostriviaggi.it torre. Gli uccelli accompagnavano nella caccia i signori del castello e facevano compagnia ai soldati che, dalla torre, tenevano d’occhio il mare, per avvistare per tempo eventuali navi di pirati, un autentico flagello per i paesi costieri. Oggi di pirati, soldati e falchi non ce n’è più, ma il panorama infinito sul mare c’è ancora, ed è uno dei “valori aggiunti” del Falconara Charming House. Un resort dalle strutture basse e discrete, in uno stile mediterraneo che privilegia tinte calde e materiali naturali. L’edificio principale è la Club House, ad appena 200 metri dal 74

were company for the soldiers that from the tower watched the sea, to warn people in time of any pirate ships, these being an authentic scourge for coastal places. Today there are no more pirates, soldiers or hawks, but there is still a boundless panorama of the sea, and it is one of the “added values” of Falconara Charming House. It is a resort with low and discreet structures, in a Mediterranean style that privileges warm shades and natural materials. The main building is the Club House, just 200 metres from the sea, where, in addition to most of


mare, dove, oltre alla maggior parte delle camere, sono sistemati la lobby, il ristorante, il bar e il centro benessere “Space Comfort Zone”, con bagno turco, palestra e zona relax, dove è possibile fruire di massaggi. Non mancano la piscina e un campo da tennis, ampi spazi verdi e, naturalmente, l’accesso alla bellissima spiaggia sabbiosa, attrezzata con lettini, ombrelloni e teli mare. Le camere sono 65, distribuite nei vari corpi e suddivise in diverse categorie - splendide in particolare quelle con vista sull’orizzonte vastissimo che lambisce le terre africane. Quattro le suite, molto spaziose, nominate come gli antichi proprietari del castello. Ottima la posizione per chi vuole conoscere le bellezze siciliane: a pochi chilometri troverete lo splendore ellenistico dei templi di Agrigento, il barocco di Caltagirone, Modica, Ragusa, Scicli, la villa imperiale romana di Piazza Armerina. (testo: chris j. raeli)

the rooms, there is the lobby, the restaurant, the cafe and the “Space Comfort Zone”, with Turkish bath, gym and relaxation area, where you can also have a massage. There is a swimming pool and a tennis court, big green spaces and access to a beautiful sandy beach, naturally equipped with sun beds, beach umbrellas and towels. There are 65 rooms, distributed in the various buildings and divided into different categories particularly splendid are the ones with a view of the vast horizon that touches on Africa. There are four suites, very spacious, named after the sometime owners of the castle. The position is excellent for anyone who wants to know the Sicilian beauty spots: a few kilometres away you will find the Hellenistic splendour of the temples of Agrigento, the Baroque of Caltagirone, Modica, Ragusa and Scicli, and the Roman imperial villa of Piazza Armerina. (text: chris j. raeli)

75


WE CARE !

SICILIAN TOURIST SERVICE INCOMING TRAVEL AGENT IN SICILY VISIT OUR WEB PAGE FOR ALL INFORMATION

www.stsitalia.it Piazza Don Bosco, 6 • 90142 Palermo 091 361567 • fax 091 6372482 • e-mail: info@stsitalia.it


LO SCAFFALE DI SIKANIA >

In collaborazione con le case editrici, un appuntamento che propone pagine scelte da libri di recente pubblicazione.

Ugo Barbàra

Il corruttore

All’apparenza, Vittorio Tanlongo è un cittadino modello, avvocato brillante, ricco e dalla vita inappuntabile. In realtà, dietro questa facciata si nascondono affari poco puliti e contatti con la malavita organizzata. Tanlongo è convinto che tutti abbiano un prezzo, ma quando viene incaricato dall’avvocato Mantineo, tirapiedi di una cosca mafiosa, di recarsi a Palermo per convincere Ruggero Pietrasanta, direttore dei Beni Culturali, a concedere l’autorizzazione per la costruzione di un aeroporto nei pressi di Agrigento, per la prima volta nella vita si trova davanti una persona incorrutibile. Si trova così a dover fare i conti con le persone che lo hanno incaricato, a dover lottare per salvare non solo la propria vita ma anche quella di Pietrasanta e della sua famiglia. Allo stesso tempo deve scontrarsi con Flavio Respighi, un capitano della Guardia di Finanza, ossessionato da una vicenda accaduta in un lontano passato comune. Piemme, 507 pagg., 18,50 €

77


titolo libro di nome autore

l’autore> Ugo Barbàra Ugo Barbàra, 38 anni, palermitano, vive a Roma, dove lavora alla redazione esteri dell’Agenzia Giornalistica Italia. Ha una cattedra di scrittura creativa alla Facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza di Roma. Collabora con Bbc Radio e con varie testate nazionali. Ha scritto romanzi, racconti, opere teatrali e sceneggiature, fra cui quella per Gli angeli di Borsellino - Scorta QS21 (soggetto di interesse culturale nazionale da parte del Ministero dei Beni Culturali).

L

L’estate più fredda del secolo scivolava in un autunno prematuro e creava illusioni come quella serata, asciutta e ventilata. La brezza scolpiva sul candelabro onde di cera che pendevano effimere. Per un lungo istante, Vittorio aveva seguito il movimento delle gocce che colavano rapide lungo le candele e si rapprendevano appena prima di precipitare nel suo calice. Ma due dita si erano poggiate leggere sulla base rotonda del bicchiere e lo avevano spostato quel tanto che era bastato a riportare Vittorio alla realtà. Il suo sguardo era salito lungo il braccio e la spalla nuda di Elisa, sua moglie, che lo guardava. La luce delle candele si rifletteva nei suoi occhi. «Tutto bene?» gli sussurrò, avvicinandosi appena. Vittorio annuì. Le voci erano riemerse dal brusìo in cui si erano confuse e reclamavano attenzione. Si guardò intorno e fu felice di notare che nessuno, a parte Elisa, si era accorto di quell’attimo di distrazione. Di fronte a lui, a capotavola, il senatore era travolto dall’Amarone e parlava con eccessiva scioltezza con una ragazza bruna, attenta a ogni parola. Vittorio spostò lo sguardo su Massimo che ascoltava con il mento poggiato su una mano e, stretta nell’altra, quella di sua moglie Alessia che rivolse un’occhiata a Elisa e sollevò le sopracciglia. Ogni cosa seguiva la traccia che Vittorio aveva segnato. La luce era abbastanza tenue e proprio di fronte al senatore, alle spalle di Vittorio, la grande piscina spandeva un riverbero liquido quasi ipnotico.

78


LO SCAFFALE DI SIKANIA >

Da qualche parte, nascosti nel prato, gli altoparlanti mandavano note suadenti. Massimo chiese scusa e si alzò da tavola per rispondere al telefonino. Vittorio sollevò lo sguardo verso Elisa e le rivolse un cenno appena percettibile. Lei si sporse un po’ in avanti, sul tavolo, a richiamare l’attenzione. «Vogliamo spostarci nel salottino per bere qualcosa?» disse e alcuni ospiti guardarono verso i divani di vimini che facevano circolo a un angolo della piscina. Alle sue spalle comparve una domestica che rimase in attesa. «Senatore, Massimo, cosa prendete?» chiese Elisa. Massimo, che era tornato al tavolo, scosse la testa. «Per me niente, grazie. Devo proprio andare, anche se resterei a chiacchierare fino all’alba.» «Si sta così bene qui,» gli fece eco la ragazza bruna alzandosi «passa ogni voglia di tornare in città.» Il senatore si alzò con un movimento pesante. Vittorio notò un leggero tremito. «È ora di andare anche per me» disse «se posso chiamare un taxi...» «Posso accompagnarla io» disse la ragazza. Fino a quel momento, Vittorio non aveva fatto caso alla sua voce. L’aveva osservata a lungo e poteva dirsi soddisfatto.

Il suo sguardo era salito lungo il braccio e la spalla nuda di Elisa, sua moglie, che lo guardava. La luce delle candele si rifletteva nei suoi occhi. Era bella, elegante e soprattutto era stata capace di tacere quando occorreva tacere e ascoltare quando occorreva ascoltare. Ma la sua voce lo sorprese. Si era insinuata in quell’attimo di silenzio, calda come un respiro. Il tocco che mancava: ora tutto era perfetto. «Non vorrei esserle di disturbo» esitò il senatore. «Nessun disturbo» disse la ragazza, decisa come se pronunciasse una sentenza. Vittorio era già in piedi, con le mani poggiate sul tavolo. «Volete già andar via?» disse e diede alla sua voce un tono più alto del necessario. Il senatore si avvicinò a Elisa, le prese una mano e accennò un baciamano. «La sua ospitalità è davvero straordinaria» disse, guardando prima lei, poi Vittorio e rivolgendosi infine a Massimo «sono grato ai nostri amici che ci hanno permesso di conoscerci e spero che presto vorrete onorarmi di una visita nella mia cittadina. Ma» aggiunse «non vorrei illudervi: non troverete tanta eleganza.» Elisa sorrise e prese la mano del senatore tra le sue. Vittorio si avvicinò e quando toccò a lui stringergliela, con la sinistra afferrò saldamente il polso del senatore.

Per gentile concessione di Piemme

79


Direzione redazione e amministrazione > Piazza Don Bosco, 6 90143 Palermo tel. 091 543506 Pbx fax 091 6373378 www.sikania.it - info@sikania.it Casa Editrice > Krea Editore > Giovanni Castellucci Direttore Editoriale > Hanne Carstensen Direttore Responsabile > Maria Cristina Castellucci Condirettore > Lorenzo Lo Monaco Grafica e impaginazione > Elena Castellucci (Responsabile) Carla Costa Silva Giovanna Lo Bue Giuseppe Stassi Silvia Todaro Traduzioni > Hanne Carstensen Denis Gailor Ufficio Marketing > Alessandro Tornambè Dino Favuzza Segreteria e abbonamenti > Giovanna Vitrano Stampa > Priulla - Palermo Distributore per la Sicilia > PROMOEDITOR - via Gen. Sirtori, 25 tel. 091 6818670 - 347 6682333 promoeditor@promoeditor.com Testata registrata al tribunale di Palermo n°12 del 23 aprile del 1985 - ROC 5013 Abbonamento annuo (11 numeri): 30/55 € - Abbonamento estero (11 numeri): 93/135 € L’abbonamento va effettuato con versamento intestato a: KREA c/cp n° 17615907 Dichiarazione di Tiratura resa al Garante per l’editoria, ai sensi del comma 28, art. 1, della legge 23/10/96 n. 650: 37.450 copie © Riproduzione parziale e totale vietata. Le notizie e le date rivestono carattere informativo. La responsabilità per eventuali spostamenti o mancata effettuazione non è imputabile a KREA

Rivista associata a Unione Stampa Periodica Italiana




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.