sikania 266

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Sped. in Ap. - 45% - art 2 Comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Palermo ÂŤTaxe percueÂť - Tassa riscossa - Filiale Palermo



Rubriche Surveys

Le celebrazioni pasquali Easter celebrations

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pag. 2 In breve > Briefly pag. 14 Libri > Books pag. 18 Attualità > News

Montalbano

L’arte mette nuove radici New roots for art

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Week-end pag. 64 Pasqua con la storia > Easter with history pag. 65 Cultura in scena >Culture on the stage

I consigli di Sikania Sikania advices

Il mito in Sicilia (fine) Myth in Sicily (the end)

pag. 66 Dove mangiare > Where to eat

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pag. 68 Ristorante > Restaurant

Tradizioni Siciliane Sicilian traditions Processione in onore di San Giuseppe > A procession in honour of st. Joseph di Sara Favarò

Trattoria Al Castello

pag. 50

Tesori nascosti Hidden treasures

Copertina > Cover: ph. Melo Minnella Lu Signuri di li fasci, Pietraperzia

pag. 70 Albergo > Hotel Agriturismo Spadafora

Ad ognuno la sua croce > To each man his cross di Anna Gelsomino

pag. 67 Dove dormire > Where to sleep

pag. 60


IN BREVE>BRIEFLY

Calignano e i suoi meccanismi “L’interminabilità e l’intollerabilità di ogni sforzo terrestre” è il concetto, o forse un sentimento, che Pierluigi Calignano si propone di condividere con i visitatori della sua personale allestita a Palermo, alla Galleria dell’Arco. L’artista, come scrive Paola Noè, “costruisce una mostra-organismo strutturata da elementi diversi e possibili percorsi, alla ricerca degli istanti che separano, nel processo di creazione, una scelta possibile dal suo contrario”. Informazioni: via Siracusa, 9 - tel. 091 6261234 - www.dearco.it

Calignano and his mechanisms > “The endlessness and the intolerability of every earthly effort” is the concept, or perhaps the sentiment, that Pierluigi Calignano proposes to share with visitors to his exhibition in Palermo at the Galleria dell’Arco. The artist, as Paola Noè writes, “builds up an exhibition-organism structured by different elements and possible pathways, in the search for the instants that in the process of creation separate a possible choice from its opposite.” Information: via Siracusa, 9 - tel. 091 6261234 - www.dearco.it

Omaggio a Pippo Oriani Futurist Works

Omaggio della Galleria Mercurio al centenario del Futurismo allestendo nel suo spazio palermitano una mostra dedicata al futurista Oriani. Tra le opere in esposizione, che spaziano dagli anni Venti fino agli anni Settanta (l’artista è morto nel 1972), gli interessanti spazi siderali dove, come sottolineato più volte dalla critica, “la presenza della sfera indica un’indefinita possibilità di creazione che tende spiritualmente all’infinito. Informazioni: in via Simone Cuccia 21-23, tel. 091 7302541; aperto lunedì 16-20, da martedì a sabato 10.30-13/16-20 con ingresso libero.

Homage to Pippo Oriani - Futurist Works > At the Galleria Mercurio there is a tribute to the centenary of Futurism with an exhibition dedicated to the futurist Oriani. Among the works on display, which range from the twenties to the seventies (the artist died in 1972), are the interesting sidereal spaces where, “the presence of the sphere indicates an indefinite possibility of creation that spiritually tends to the infinite.” Information: in via Simone Cuccia 21-23 - tel. 091 7302541; open Mon 48 pm, Tue to Sat 10.30-1/4-8, admission free.

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Maratonarte in treno Dal 7 giugno al 27 settembre torna a viaggiare il Treno Barocco, voluto dal progetto Maratonarte per “valorizzare la linea del barocco siciliano” in collaborazione con la Soprintendenza di Ragusa, il Comune di Modica, quello di Noto e, ovviamente, le Ferrovie dello Stato. Per informazioni si può visitare il sito www.maratonarte.it

Maratonarte in train From 7 June to 27 September the Baroque Train, designed by Maratonarte “to valorize the line of the Sicilian Baroque” will be travelling again. The project is realized in collaboration with the Ragusa Superintendence, the Communes of Modica and Noto and, obviously, the State Railways. For information visit the site www.maratonarte.it


IN BREVE>BRIEFLY

È in Sicilia il piccolo capolavoro che ha stupito il mondo

Alto poco più di 40 cm, perfetto nell’anatomia scolpita nel legno, con un’espressione tanto coinvolgente da aver subito fatto pensare alla mano di un grande artista. In effetti, lo Stato lo ha acquistato come opera di Michelangelo Buonarroti, firma che farebbe registrare come un “affare” gli oltre 3 milioni di euro sborsati per comprarlo. Anche se adesso c’è chi ne contesta l’autenticità, è indubbio che si tratta di un piccolo capolavoro datato 1495, di così bella fattura da avere conquistato tutti gli sguardi di quanti hanno avuto finora il privilegio di ammirarne forme ed espressioni. La scultura arriverà anche in Sicilia e vi resterà per circa un mese: dopo Trapani, dove ha inaugurato il nuovo Museo Diocesano realizzato nella chiesa di Sant’Agostino, in piazza Scarlatti (tel. 0923 869123 www.michelangeloatrapani.it). Poi sarà esposta a Palermo, alla Galleria d’Arte Moderna, (in piazza Sant’Anna, tel. 091 8431605 - www.galleriadartemodernapalermo.it).

The small masterpiece that has surprised the world is in Sicily > A little over 40 cm high, perfect in the anatomy graven in the wood, with such an alluring expression that one immediately thinks of the hand of a great artist. In effect, the State purchased it as a work of Michelangelo Buonarroti, a signature that would make a “bargain” of the over 3 million euros disbursed to buy it. Even though there are some who now doubt its authenticity, it is certain that it is a small masterpiece dated 1495, of such beautiful facture as to have conquered all the gazes of those who have had the privilege of admiring its form and expression till now. The sculpture will also come to Sicily and will stay for about one month: in Trapani, where it has inaugurated the new Diocesan Museum set up in the Sant’Agostino church, in piazza Scarlatti (tel. 0923 869123 www.michelangeloatrapani.it). Then it will be displayed in Palermo, at the Modern Art Gallery, (in Piazza Sant’Anna, tel. 091 8431605 - www.galleriadartemodernapalermo.it).

Il Museo dei Viaggiatori in omaggio ai turisti del Grand Tour Palazzolo Acreide, città Patrimonio dell’Umanità, regala ancora un altro gioiello: nei locali dell’ex Palazzo Vaccaro ha allestito il museo dedicato ai viaggiatori del Grand Tour, ovvero una ricca collezione di mappe, disegni (inclusi quelli famosi di Jean Houel) e diari di quanti hanno reso la Sicilia tappa fondamentale per quel “viaggio” che non punta solo alla scoperta “geografica”. Informazioni: via Maestranza, 5 - tel. 0931 871111 - aperto tutti i giorni 9-13/15-19 - biglietto 2,50 € The Museum of Travellers as a tribute to Grand Tour tourists > Palazzolo Acreide, a town which is World Heritage, is giving us yet another jewel: in the former Palazzo Vaccaro it has set up a museum devoted to Grand Tour travellers, a rich collection of maps, sketches (including the famous ones by Jean Houel) and diaries of people that made Sicily a fundamental stage for that “trip” aiming not only at “geographical” discovery. Information: via Maestranza, 5 - tel. 0931 871111 - open every day 9-1/3-7 - ticket 2.5 €. 3




IN BREVE>BRIEFLY

Dopo un meritato periodo di riposo, Franco Battiato torna e conclude la sua trilogia Fleur portando in giro per l’Italia il concerto Fleur II. Anche se organizzato dopo Fleur III, non si tratta certo di un “passo indietro”, semmai del terzo appuntamento con “pagine scelte” dalla migliore musica internazionale qui reinterpretata da uno dei migliori cantautori italiani. Il tour siciliano avrà inizio al Teatro Massimo Bellini di Catania il 23 marzo; l’indomani sarà al Teatro Vittorio Emanuele di Messina e il 25 marzo si esibirà al Teatro Massimo di Palermo. Informazioni: www.international-music.it

Ecco Battiato e Fleur II Here come Battiato and Fleur II > Franco Battiato is now concluding his trilogy Fleur by taking around Italy the concert Fleur II. Though organized after Fleur III, it is certainly not a “step backwards”, but a third date with “chosen pages” from the best international music reinterpreted here by one of the best Italian singer-songwriters. The Sicilian tour will begin at the Teatro Massimo Bellini in Catania on March 23; the next day it will be at the Teatro Vittorio Emanuele in Messina and on 25 March it will be at the Teatro Massimo in Palermo. Information: www.international-music.it

Tiziano Ferro tour 2009 È importante comprare i biglietti per tempo, visto che il nuovo Alla mia età tour di Tiziano Ferro lascia prevedere il sold out per tutte le date, incluse quelle siciliane (il 15 maggio ad Acireale e il 30 giugno a Palermo). Quindi, a quanti volessero accaparrarsi i posti migliori non resta che andare su www.ticketone.it, www.ctbox.it ewww.circuitoboxofficesicilia.it (biglietto: 34,50 euro).

Tiziano Ferro 2009 tour It is important to buy the tickets in time, considering that the new Alla mia età tour by Tiziano Ferro looks like being sold out for all the dates, including the Sicilians ones (on May 15 at Acireale and on May 30 May in Palermo). So those that want to get the best places should go to www.ticketone.it, www.ctbox.it and www.circuitoboxofficesicilia.it (ticket: 34.50 euros).

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Primavera, tempo di musica pop

Vinicio Capossela, cantautore di musica “popolare” di grande eleganza e qualità, arriva al Teatro Golden di Palermo per due concerti, il 17 e 18 marzo (tel. 091 6264702): il suo stile affascinante sarà la perfetta colonna sonora che ci trasporterà in primavera, pronti per assistere alle date siciliane del tour di Nek (il 4 maggio al Metropolitan Catania, il giorno dopo al Golden di Palermo - info su www.livenation.it), atteso protagonista di questa prossima stagione estiva con il suo nuovo disco Un’altra direzione, lavoro che giunge dopo ben tre anni di silenzio.

Spring, a time of pop music > Vinicio Capossela, a singer-songwriter of “popular” music of great elegance and quality, is coming to the Teatro Golden in Palermo for two concerts, on 17 and 18 March (tel. 091 6264702): his fascinating style will be the perfect soundtrack that will take us into spring, ready to assist at the Sicilian concerts in the tour by Nek (on 4 May at the Metropolitan in Catania, the day after at the Golden in Palermo - info on www.livenation.it), a much awaited protagonist of this next summer season with his new work Un’altra direzione.





IN BREVE>BRIEFLY

Una Settimana Santa per i camperisti

An Easter Week for camper van people > Federcamperisti is organizing a programme of excursions all devoted to Easter and to the Easter Week rites that for centuries have made Enna particular. In this connection, since the 17th century there has been the custom of organizing long and picturesque processions that still today are done on the days preceding Easter, this year from 5 to 12 April: not-to-be-missed is the procession with the biers and the Mysteries organized by the Company of the Passion. For information calling 095 222264 or www.acticatania.com

La Federcamperisti organizza un programma di escursioni tutte dedicate alla Pasqua e, ovviamente, ai riti della Settimana Santa che da secoli rendono particolare la città di Enna. Fin dal XVII secolo, infatti, è usanza organizzare lunghe e pittoresche processioni che ancora oggi vengono riproposte nei giorni che precedono la Pasqua, quest’anno dal 5 al 12 aprile: imperdibile la processione con le Vare e con i Misteri organizzata ogni anno dalla Compagnia della Passione. Per informazioni tel. 095 222264 oppure www.acticatania.com ph_melo_minnella

Aprono nuove piste ciclabili > Con l’arrivo della bella stagione, molti saranno coloro ai quali questa notizia farà piacere: la Regione Siciliana ha deciso di trasformare 13 linee ferroviarie dismesse in piste ciclabili. Già finanziati i lavori per la PalermoCorleone - San Carlo, per la Castelvetrano - Porto EmpedocleAgrigento e per la Castiglione di Sicilia-Linguaglossa. Utile una visita al sito www.ferrovieabbandonate.it

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New cycle tracks opened > With the arrival of the fine season, there are many people that will be happy to know that the Sicilian Region has decided to turn 13 disused railway lines into cycle tracks. The works have already been financed for the PalermoCorleone-San Carlo line, the Castelvetrano-Porto EmpedocleAgrigento line and the Castiglione di Sicilia-Linguaglossa line. It is worth visiting the site www.ferrovieabbandonate.it

Emozione e rito della Pasqua in Sicilia per Marcella Croce “Pasqua in Sicilia: promozione, emozione e rito” è il titolo della conferenza multimediale che Marcella Croce terrà all’Auditorium Rai di Palermo il prossimo 3 aprile. Marcella Croce, conoscitrice delle tradizioni siciliane, intratterrà gli intervenuti sul significato di questa festa che “per moltissime comunità piccole e grandi di Sicilia è il momento in cui il siciliano esce dalla condizione di uomo solo per ritrovarsi parte di un ceto, di una classe”. Informazioni: tel. 091 6908307 Emotion and Easter rite in Sicily for Marcella Croce > “Easter in Sicily: promotion, emotion and rite” is the title of the multimedia lecture that Marcella Croce will hold at the Rai Auditorium in Palermo on 3 April. Marcella Croce, an expert on Sicilian traditions, will be talking about the meaning of this feast that “for many small and big communities in Sicily is the moment when the Sicilian gets out of the condition of single man to find himself part of a class.” Information: tel. 091 6908307 10



IN BREVE>BRIEFLY

Il mondo onirico e surreale di Mariano Brusca Il mondo onirico e surreale di Mariano Brusca si è trasferito a Tunisi per condire, con la sua ironia, la quinta edizione di Saperi e Sapori del Sud, appuntamento con la Sicilia organizzata da Mediservices, d’intesa con l’Ambasciata italiana, la Regione, la Provincia trapanese e la sede tunisina della Fondazione Orestiadi. Le opere dello scultore palermitano, sempre più apprezzate dal grande pubblico, sono state dunque il “sale” artistico dell’evento nella capitale tunisina. Dal 9 al 15 marzo, nella dimora araba Dar Bach Hamba, hanno dato spettacolo i personaggi del mito, gli angeli, i fanciulli, i giocolieri e le ballerine che popolano la realtà fantastica di Brusca, personaggi fuori misura, in senso fisico ma anche metaforico, nati dall’osservazione “obliqua” dell’artista. Il suo mondo, infatti, dondola in eterno equilibrio tra il serio e il faceto, la cifra artistica dello scultore così a suo agio tra le mille sfumature dei colori e la materia più solida: legni, bronzi, terracotte dimenticano il proprio peso specifico e si librano come fossero proiezioni di quel sogno non ancora compiuto ma sempre atteso. L’invito alla manifestazione, così importante per la sua promozione del patrimonio culturale siciliano, conferma quanto gli estimatori dell’artista palermitano asseriscono da un ventennio, ovvero che l’arte di Mariano Brusca è in grado di parlare con le emozioni direttamente all’anima di chi la osserva. E l’anima, si sa, non conosce differenza di linguaggio.

The oneiric and surreal world of Mariano Brusca > The oneiric and surreal world of Mariano Brusca has moved to Tunis to season with his irony the fifth edition of Forms of knowledge and Flavours of the South, a date with Sicily organized by Mediservices by arrangement with the Italian Embassy, the Region, the Province of Trapani and the Tunisian office of the Orestiadi Foundation. The works of the Palermitan sculptor, more and more appreciated by the broad public, has been the artistic “salt” of the event in the Tunisian capital. From 9 to 15 March, in the Arab Dar Bach Hamba abode has housed the characters in the myth, angels, children, jugglers and ballerinas that people Brusca’s fantastic reality, outsize characters, in a physical sense but also in a metaphorical one, born of the artist’s “oblique” observation. The fact is that his art hovers in an eternal equilibrium between the serious and the facetious, and the sculptor’s art is at home among the thousand hues of colours and the most solid matter: wood, bronze and terracotta objects forget their own specific weight and hover as if they were projections of that dream which has not yet been fulfilled but is always awaited. Being invited to this event, which is so important for promotion of the Sicilian cultural patrimony, confirms what the artist’s Palermitan estimators have been asserting for twenty years or so, namely that the art of Mariano Brusca can speak directly to the emotions, to the soul of anyone who observes it. And the soul, as we know, knows no language difference.

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LIBRI>BOOKS

Pippo Lo Cascio

Il Piano di Sant’Erasmo Mille anni di storia alla Marina di Palermo Edizioni del Mirto 236 pagg. 22 € Per i più giovani abitanti di Palermo, Sant’Erasmo è con ogni probabilità soltanto un nome come tanti. Ma per Lo Cascio “u chianu ri sant’Arasimu” significa “un fiume, un approdo, un antico villaggio extra moenia, una borgata palermitana carica di storia”. Così, per non cancellare tutto questo dalla storia, ha scritto un libro, dopo essersi documentato con pignoleria in biblioteche, archivi e case private. Chi ama la storia locale potrà così sapere tutto del Gasometro, ad esempio, e della chiesa di Padre Messina, della fabbrica del ghiaccio e della battaglia navale di Palermo. I testi sono corredati da foto, disegni e cartoline d’epoca, e non mancano numerose note bibliografiche per approfondire i singoli argomenti.

Sebastiano Gesù (a cura di)

La Sicilia tra schermo e storia Giuseppe Maimone editore 332 pagg. 30 € Sempre più la Sicilia si è affermata, negli ultimi anni, come terra di cinema (anche grazie al sostegno della Regione, bisogna dire, che ha istituito un’apposita Film Commission). D’altronde, qui ogni regista può trovare gli scenari che gli servono, fra montagne, mare, borghi medievali, campagne e città. E poi la Sicilia è terra di storie, di storia, e, come disse Stanley Kubrick, il cinema sa meglio di qualunque forma d’arte raccontare la storia. In questo ponderoso volume, il curatore raccoglie una quantità di scritti specialistici che affrontano le tematiche più varie, dalla rappresentazione cinematografica dell’emigrazione alle “ciniche” opere di Ciprì e Maresco.

La Navarra è una casa editrice che da voce ad autori giovani e inediti, “per valorizzare - come dichiara l'editore - il dinamismo culturale della Sicilia”. Una scelta che ha prodotto, fra i primi libri pubblicati quest'anno, la raccolta Pazzità, con i racconti di nove scrittori palermitani, tutti inediti. Un libretto smilzo, in cui sono condensati stili personali, umorismo, piccoli e grandi drammi, accomunati dall'assurdità del reale e dalla pazzia, in una parola la “pazzità”. Dalla singolare relazione di Tania e Nando descritta da Mauro Maraschi alle “cucuzze” di Tonino Pintacuda, si passa da una storia all'altra e tutte hanno una nota di originalità, sia che l'autore indulga nel realismo, a volte un po' crudo, sia che invece scelga toni più fantastici.

AA.VV.

Pazzità Navarra editore 105 pagg. 10 €

I Nebrodi, il loro fascino e la loro bellezza stanno sullo sfondo di questa storia di stravolgimenti sociali e familiari che si dipana fra il 1930 e il 1960, e d'altra parte la stessa autrice ha dichiarato che è stato proprio l'interesse per questi monti, naturalistico ma anche e soprattutto sociologico e antropologico, a ispirarle la storia di Isabella e della sua ricerca della verità, quasi una saga familiare che è anche un vero saggio di sociologia, nel quale si affronta il tema della fine di un mondo, quello patriarcale e immobile, che era la regola fra queste montagne fino alla II Guerra Mondiale, e l'inizio di un altro, all'insegna della modernità. Un passaggio non privo di traumi, che giunge a compimento attraverso la figura di Isabella che è figlia di una contessa - e ha come nonno un autentico patriarca - e di un avvocato, a sua volta figlio di “cafoni”.

Mela Mondi Sanò

Alla corte del nonno masticando liquirizia Edizioni Agèmina 326 pagg. 19 €


Conoscere e amare la Sicilia > To know and love Sicily Sikania non è una semplice rivista! Ogni numero è un volume da collezionare e da consultare più volte.

Sikania is not a mere magazine! Every issue is a volume to collect and to consult again and again.

Una vera biblioteca sulla Sicilia, la sua storia, i suoi ambienti naturali, la cultura, l’arte, il folklore.

It is a true library on Sicily, its history, its natural environments, culture, art and folklore.

Le splendide foto, i testi semplici, accattivanti e mai banali vi trasmetteranno l’immagine più sincera della Sicilia, con tutti i suggerimenti per visitarla al meglio, anche nelle sue zone più sconosciute.

The splendid photos, the clear texts, captivating and never banal, will convey to you the sincerest image of Sicily, with all possible suggestions about the best way to visit it, including its least known areas.

In 25 anni non siamo mai mancati al nostro appuntamento mensile in edicola e ciò ci rende orgogliosi per il primato raggiunto nel campo dell’editoria siciliana.

In 25 years we have never missed our monthly appointment at newsagents’ and this makes us proud of the record reached in the field of Sicilian publishing.

I numeri di Sikania costano molto poco, ma valgono tanto!

The issues of Sikania do not cost very much, but they are worth so much!

Vi offriamo la raccolta di tutti i numeri ancora disponibili (150) con l’abbonamento per un anno a Sikania (11 numeri).

We are offering you the collection of all the issues still available (150) with a oneyear subscription to Sikania (11 numbers).

Una biblioteca sulla Sicilia A library on Sicily

140 € 165 €

Italia > Italy estero > abroad (+ 6,88 spese di spedizione)

(+ spese di spedizione con corriere espresso > courier express expenses)

Sul sito www.sikania.it è possibile consultare l’elenco completo degli arretrati disponibili. On the site www.sikania.it it is possible to look up the complete list of available back numbers. Piazza Don Bosco, 6 - 90143 Palermo Tel. 091 543506 - Fax 091 6373378


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Costo di una copia 2,10 € oltre le 10 copie 1,30 € > One copy 2,10 € more then ten copies 1,30 Contributo spese di spedizione > Italia: 2,84 €; Europa: fino a 5 Kg. 24,00 € oltre i 5 Kg. 50,00 America: fino a 5 kg. 60,94 €; Australia: fino a 5 Kg. 71,79 Postal expenses > Italy: 2,84 €; Europe: up to 5 Kg. 24,00 € over 5 Kg. 50,00 America: up to 5Kg. 60,94 €; Australia: up to 5 Kg. 71,79

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Turismo, volano per il futuro Tourism, an impulse towards future “La crisi c’è e seppure in maniera modesta se ne risente. La nostra intenzione, comunque, resta fronteggiarla nel migliore dei modi”. Così l’assessore al Turismo siciliano Titti Bufardeci, in occasione della BIT di Milano recentemente conclusa, ha introdotto il tema delle iniziative promozionali in Sicilia. “Stiamo lavorando molto per rendere la Sicilia quantomai appetibile per i visitatori: dal cartellone 2009 dell’Istituto del Dramma Antico di Siracusa che prevede grandi nomi come Albertazzi, Fuksas, Zanussi alla valorizzazione del territorio siciliano che viene presentato dal cinema e che può servire da volano per il turismo, fino alle iniziative messe a punto con Assonauta riguardo ai nostri borghi marini. Infine stiamo cercando di essere sede del campionato del mondo di scherma del 2011”. La Sicilia ha inoltre presentato in fiera il festival di dolci e culture Cannoli & Friends, che si svolgerà dal 16 al 19 aprile. Alla Sicilia, peraltro, è stato assegnato il prestigioso riconoscimento Bit Award 2009 quale meta turistica preferita dagli italiani. “La Sicilia è un sogno, una terra ricca di eccellenze, un luogo incantato - ha dichiarato l’assessore Bufardeci, ricevendo il premio -. Il turismo deve essere il maggiore volano dello sviluppo socioeconomico dei nostri territori. Questo riconoscimento ci obbliga a migliorare la qualità dell’offerta”. (dino favuzza)

“There is a crisis and we are feeling it, though not too much. Our intention, however, is to face it in the best possible way.” Thus the Sicilian Regional Minister for tourism Titti Bufardeci, during the Bit which recently ended in Milan, introduced the theme of promotional initiatives in Sicily. “We are working hard to make Sicily as attractive as possible to visitors: from the 2009 programme of the Institute for Ancient Drama in Syracuse, involving big names like Albertazzi, Fuksas and Zanussi, to valorisation of the Sicilian territory that is presented by the cinema and can give an impulse to tourism, down to the initiatives worked out with Assonauta as concerns our seaside villages. Lastly, we are trying to get Sicily chosen as the venue of the 2011 world fencing championship.” At the fair, Sicily also presented the festival of sweets and cultures Cannoli & Friends, which will be held from 16 to 19 April. Sicily was assigned the prestigious Bit Award 2009 as the tourist destination preferred by Italians. “Sicily is a dream, a land rich in excellences, a spellbound place,” declared Minister Bufardeci, receiving the prize. “Tourism must give the biggest impulse to the socioeconomic development of our territory. This prize forces us to improve the quality of the offer.” (dino favuzza) 17


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> Sicilia

Alla Sicilia il Bit Award 2009 Bit Award 2009 for Sicily

L’isola è la meta turistica più ambita The island is the most popular tourist destination

Nella foto, in alto, l’on. Bufardeci riceve il premio > In the picture above, Hon Bufardeci receives the prize

Assegnato alla Sicilia il prestigioso Bit Award 2009, ovvero il premio quale meta turistica più ambita dagli italiani. È questo il risultato scaturito dagli oltre quarantamila votanti i quali, in occasione della Borsa Internazionale del Turismo che si è tenuta alla Fiera di Milano lo scorso mese di febbraio, hanno confermato che l’Isola mediterranea continua ad essere, come scriveva Goethe oltre due secoli fa, “la chiave di tutto”. Il premio, consegnato all’assessore al Turismo del governo regionale, l’on. Titti Bufardeci, dà un ulteriore impulso a quella che è la politica regionale in merito alla promozione turistica di questa terra ricca di arte e cultura e particolarmente “benedetta” da un punto di vista naturalistico e climatico. “La Sicilia è un sogno, una terra ricca di eccellenze - ha detto Bufardeci - un luogo incantato. Vogliamo che il turismo diventi per la Sicilia il principale volano dello sviluppo socio-economico dei nostri territori. Questo riconoscimento ci obbliga a fare di più e fare meglio”. Nel corso della vetrina milanese, l’assessore Bufardeci ha anche parlato dei settori che, nei prossimi mesi, saranno oggetto di particolari piani di sviluppo e promozione: il turismo congressuale, la nautica da diporto e la promozione dello sport.

Sicily has been given the prestigious Bit Award 2009, i.e. a prize as the tourist destination most popular with Italians. This is the result of the vote by over forty thousand people that during the International Tourism Exchange held at the Milan Fair in February confirmed that the Mediterranean island continues to be, as Goethe wrote over two centuries ago, “the key to everything.” The prize, handed to the Minister for Tourism of the Regional Government, Hon. Titti Bufardeci, gives a further impulse to regional policies regarding tourist promotion of this land rich in art and culture and particularly “blessed” from a naturalistic and climatic point of view. “Sicily is a dream, a land rich in excellences,” said Bufardeci, “a spellbound place. We want tourism to give the biggest impulse to the socioeconomic development of our territory. This recognition forces us to do more and better.” At the Milan event, Minister Bufardeci also spoke of the sectors that in the next few months will be the object of particular development and promotion plans: congressional tourism, pleasure boating and promotion of sport.

web > www.regione.sicilia.it/turismo/web_turismo 18


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> Sicilia

Hub euromediterraneo Euro-Mediterranean hub “Gli approdi turistici come porte d’ingresso verso il territorio” “Tourist harbours as gateways to the territory”

La giunta regionale ha varato il disegno di legge che sblocca la realizzazione di alcuni porti turistici. Le strutture interessate al provvedimento sono il porticciolo della Cala a Palermo, Cala Pisana a Lampedusa e i nuovi approdi da realizzare a Lipari, Capo d’Orlando e Cefalù. Il disegno di legge approvato all’Ars lo scorso 26 febbraio, ha dichiarato l’assessore Bufardeci, «mette a segno un altro punto per il rilancio del sistema turistico della Sicilia». Il vicepresidente ha spiegato che «gli interventi per creare in Sicilia un hub euromediterraneo della nautica da diporto sono uno dei cardini delle strategie a favore del turismo” e per questo verranno stanziati oltre 130 milioni di euro. Questi porticcioli, vere e proprie porte d’ingresso verso il territorio, rappresenteranno «una rete di infrastrutture altamente qualificate, sostenibili da un punto di vista ambientale e evolute sul piano tecnologico», e svolgeranno «la funzione di attrattori turistici che creano le premesse affinché chi arriva in barca possa conoscere le meraviglie della Sicilia, portando economia e sviluppo», dice Bufardeci. Il resoconto stenografico del disegno di legge si può leggere al link del sito web dell’Assemblea Regionale Siciliana indicato in basso.

The regional junta has passed a bill making it possible to build some tourist harbours. The structures affected by the law are the Cala harbour in Palermo, Cala Pisana on Lampedusa and new harbours to be created on Lipari, at Capo d’Orlando and in Cefalù. The law passed by the Regional Assembly on 26 February, declared Regional Minister Bufardeci, “is another step towards relaunching the tourist system in Sicily.” The Vice-President explained that “the actions for creating a Euro-Mediterranean hub for pleasure boating in Sicily are one of the fundamental elements in the strategies for tourism” and for this reason over 130 million euros will be put up. These harbours, true gateways to the territory, will represent “a network of highly qualified infrastructures, environmentally sustainable and highly evolved from the technological point of view,” and they will have “the function of tourist attractors creating the premises for anyone arriving by boat to be able to know the wonders of Sicily, bringing economy and development,” says Bufardeci. The shorthand account of the law can be read at the link in the website of the Sicilian Regional indicated below.

In alto, il porticciolo palermitano della cala > Above, the palermitan harbour of the Cala

web > www.ars.sicilia.it/DocumentiEsterni/ResSteno/15_2009_02_26_068_D.pdf 19


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> Messina

È tempo per il casinò e per il ponte It is time for the casino and the bridge

Per il presidente Renato Schifani è ora di aprire i cantieri For President Renato Schifani it is time to start the work

Il Presidente del Senato interviene in merito alle iniziative da intraprendere per favorire al massimo il turismo in Sicilia. Al congresso del Movimento per l’Autonomia, Schifani ha dichiarato che «in questo periodo di instabilità economica il Sud può contribuire a sostenere l’economia delle nostre imprese. Il Ponte sullo Stretto si inserisce in questo contesto. Il Cipe confermerà lo stanziamento dei fondi promessi e quindi si passerà a breve all’apertura dei cantieri». Qualche giorno prima di questa dichiarazione, però, Remo Calzona, ex coordinatore del comitato tecnico-scientifico della Stretto di Messina, aveva parlato dell’effetto galloping, spiegando che a causa del forte vento il ponte potrebbe restare chiuso anche 100 giorno l’anno: una situazione discussa e prevista anche dalle Ferrovie dello Stato, tanto che l’azienda non ha alcuna intenzione di sospendere il servizio con i traghetti, in grado di sopperire alle eventuali chiusure del ponte per motivi di sicurezza. Nessuna obiezione, invece, per la realizzazione del casinò a Taormina, che - sempre secondo Schifani - potrà «non soltanto incrementare le tradizionali tipologie di turisti, ma potrà attrarne di nuove».

The President of the Senate has intervened regarding the initiatives to be undertaken for favouring tourism in Sicily to the utmost. Speaking at the congress of the Movement for Autonomy, he declared that “in this period of economic instability the South can help to sustain the economy of our enterprises. The Bridge over the Straits fits into this context. Cipe will confirm the provision of the promised funds and so soon work will start.” A few days before this declaration, however, Remo Calzona, former coordinator of the technical-scientific committee of the Straits of Messina, had spoken of the galloping effect, explaining that because of high winds the bridge could stay closed even 100 days the year: a situation also discussed and foreseen by the State Railways, so much so that the latter has no intention of suspending the ferry service, to make up for the closing of the bridge for safety reasons. Instead, there is no objection to the creation of a casino in Taormina, which -according to Schifani - can “not only increase the traditional types of tourism, but can also attract new forms.”

web > per saperne di più sul galloping si può leggere di aeroelasticità alla pagina http://it.wikipedia.org/wiki/Aeroelasticità 20


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> Palermo

Tutti in campo contro il punteruolo rosso Everyone in the fight against the red weevil

Si è diffuso in tutta la regione e i suoi effetti sono visibili a tutti: ovunque, infatti, si possono vedere palme senza più foglie, oppure si vedono ciuffi color cartone afflosciati sul tronco. Questi i segni della devastazione causata dal punteruolo rosso, insetto contro cui si sta mobilitando il governo regionale. «Eliminare completamente l’infestazione - ha dichiarato l’assessore La Via - è oggettivamente molto difficile nelle aree colpite da più tempo. Per questo motivo abbiamo deciso di puntare su un obiettivo perseguibile, e cioè quello di ridurre la popolazione degli insetti. Questo avverrà, innanzitutto, concentrando gli sforzi della task force sulle aree poste a margine di quelle infestate (…). Nelle zone fortemente infestate, come l’area metropolitana di Palermo, si procederà con l’utilizzo di apposite trappole». Da qui il coinvolgimento delle scuole nel progetto “Adotta una trappola”, visto che nel solo capoluogo verranno disposte ben 500 trappole, e il coinvolgimento degli studenti potrebbe sensibilizzare i cittadini a prestare maggior attenzione al problema. Intanto, sul sito della Regione Siciliana è possibile leggere le note tecniche informative indispensabili per affrontare al meglio il problema.

It has spread to the whole region and its effects are visible to everybody: everywhere you can see palm trees that have lost their leaves or cardboard-coloured tufts hanging flabbily on the trunk. These are the signs of the devastation caused by the red weevil, an insect against which the regional government is mobilizing. “Completely eliminating the infestation,” declared Regional Minister La Via, “is objectively very difficult in the areas that have been affected for some time. For this reason we have decided to aim at a realistic objective, i.e. to reduce the insect population. This will be done, first of all, by concentrating the efforts of the task force on the areas at the edge of the infested ones… In highly infested areas, like the metropolitan area of Palermo, we will proceed with the use of special traps”. So there will be involvement of schools in the project “Adopt a trap”, considering that in the regional capital alone there will be no fewer than 500 traps, and the involvement of students could sensitize other people and get them to pay greater attention to the problem. Meanwhile, on the site of the Sicilian Region you can read the essential technical information about facing the problem in the best possible way.

La Regione si mobilita per limitare i danni del killer delle palme The Region is mobilizing to limit the damage done by the palm-tree killer

web > www.regione.sicilia.it/Agricolturaeforeste/Assessorato/PunteruoloRosso.htm 21


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> Porto Empedocle (Agrigento)

Rigassificatori sì, rigassificatori no Regasifiers or not? Favorevoli la maggior parte dei partecipanti ad un sondaggio Most of the participants in a survey are favourable

Un sondaggio lanciato dal sito www. economiasicilia.it non lascia adito a dubbi: il 78,6% dei suoi lettori si dichiara favorevole alla realizzazione del rigassificatore di Porto Empedocle, un impianto che fa discutere, ormai da parecchio tempo, tutti gli attori coinvolti nella faccenda, dagli amministratori locali fino agli esperti dell’Unione. Intanto, proprio l’Unione Europea ha preferito assegnare le risorse in un primo tempo previste per finanziare l’impianto siciliano alle reti energetiche dell’Europa dell’Est, una mancanza “tappata” prontamente da Enel che si è dichiarata disponibile a investire circa 600 milioni di euro. Tanto che la Regione Siciliana ha già rilasciato l’autorizzazione per la costruzione dell’impianto, la cui inaugurazione non è prevista prima di quattro anni, che all’inizio sarà rifornito di gas proveniente dalla Nigeria e poi dai fornitori con cui si faranno nuovi contratti. Il dato che qui si registra è la percentuale dei sostenitori del rigassificatore che, seppur selezionati all’interno di un target “di parte”, non lasciano molto spazio alle manovre di chi preferirebbe l’utilizzo di energie alternative.

ph_Roar_Lindefjeld - http://fotoweb.statoilhydro.com/

A survey launched by the site www.economiasicilia.it leaves no doubt: 78.6% of readers are favourable to the realization of the regasifier at Porto Empedocle, which for quite a time has aroused controversy among everyone involved in the matter, from local administrators to EU experts. Meanwhile, precisely the European union has preferred to assign the resources originally intended to be used for financing the Sicilian plant to the energy networks of eastern Europe, but this has promptly been made up for by Enel, which has declared it is willing to invest about 600 million euros. So the Sicilian Region has already authorized the construction of the plant, to be inaugurated not less than four years from now and to be supplied at the beginning with gas from Nigeria and then from suppliers with whom new contracts will be made. The datum that is recorded here is the percentage of the supporters of the regasifier that, though selected in a “partial” target, leave little room for the manoeuvres of those who would prefer the use of alternative energies.

ph. Øyvind Hagen - http://fotoweb.statoilhydro.com/

web > www.economiasicilia.it 22


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> Sicilia

La Sicilia approva il Pears Sicily approves the Pears Al via la “terza rivoluzione industriale” sull’Isola The “third industrial revolution” on the island gets underway

ph. www.awgelettronica.it

La giunta regionale ha approvato il Piano Energetico Ambientale (Pears), un progetto grazie al quale ciascun siciliano potrà produrre la propria energia. Cogliendo i suggerimenti dell’economista Jeremy Rifkin, il piano “punta a diffondere su tutto il territorio regionale sistemi eolici di piccola taglia per le famiglie e la comunità, reti elettriche intelligenti, sistemi di accumulo e trasporto a idrogeno e a far fronte alle necessità dell’industria attraverso sistemi solari termodinamici ispirati alla tecnologia innovativa a sali fusi introdotta dal premio Nobel professor Carlo Rubbia”. «Questo piano - afferma l’assessore al Territorio e Ambiente Giuseppe Sorbello - contribuirà in maniera sostanziale al raggiungimento degli obiettivi di Kyoto e creerà decine di migliaia di posti di lavoro»; mentre per il dirigente del Dipartimento Ambiente Rossana Interlandi il progetto segna il tempo «in cui tutti i consumatori siano messi in condizione di diventare anche produttori di energia». In poche parole, grazie a questo progetto i siciliani “potranno adottare e installare le più moderne tecnologie disponibili sul mercato e acquisirle attraverso fondi di provenienza europea”. Per saperne di più, è possible consultare il sito della presidenza della Regione Siciliana.

The regional junta has approved the Environmental Energy Plan (Pears), a project thanks to which all Sicilians can produce their own energy. Taking up the suggestions of the economist Jeremy Rifkin, the plan “aims to spread in the whole regional territory small wind farm systems for families and the community, intelligent electric networks and hydrogen systems of accumulation and transport and to face the needs of industry through solar thermodynamic systems inspired by the innovative technology with molten salt introduced by the Nobel prize-winner Professor Carlo Rubbia.” “This plan,” says the Regional Minister for the Territory and the Environment, Giuseppe Sorbello, “will contribute in a substantial way to the attainment of the Kyoto objectives and will create tens of thousands of jobs”, while for the executive of the Environment Department Rossana Interlandi the project marks the time “when all consumers are made able to become energy producers too.” In short, thanks to this project the Sicilians “can adopt and install the most modern technologies available on the market and acquire them through European funds.” To know more, you can consult the site of the Presidency of the Sicilian Region.

web > http://82.187.202.146/ufficiostampa/pears/home_com_ita.htm 23


Gangi Palermo Caltanissetta Marsala Enna Pietraperzia Trapani

Le celebrazioni pasquali, in Sicilia, sono tantissime: non c’è paese in cui questa importante ricorrenza cristiana non venga celebrata in forma più o meno sontuosa. Così, per aiutarvi a scegliere la località in cui trascorrere le vacanze pasquali di quest’anno, ecco una carrellata di celebrazioni relative non soltanto alla domenica di Pasqua ma a tutta la Settimana Santa, nelle più diverse località. There are a lot of Easter celebrations in Sicily: there is no town or village in which this important Christian feast is not celebrated in a more or less sumptuous form. So to help you to choose the place to spend the Easter holidays this year we will give a list of celebrations, referring not only to Easter Sunday but all Easter Week, in the most different places.


Le celebrazioni pasquali Easter celebrations

La Domenica di Pasqua Easter Sunday

Prizzi Caltagirone Terrasini San Biagio Platani


Le celebrazioni pasquali

I riti a Gangi, a sinistra, e a Partanna Mondello (PA) > The rites in Gangi, left, and in Partanna Mondello (Palermo province)

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La Settimana Santa

The Easter Week

GANGI > Per motivi cronologici, cominciamo dalla Domenica delle Palme, i cui riti sono particolarmente suggestivi a Gangi (Pa). In questo piccolo paese di montagna, uno fra i più antichi delle Madonie, i confratelli che partecipano alla sfilata si radunano già alle prime luci dell’alba, portando frutti, fiori, nastri e piccoli crocefissi di legno per addobbare la propria “palma” che viene realizzata mettendo insieme le fronde dell’albero su un’asse che ne facilita il trasporto. Al termine della decorazione, i confratelli si recano in processione alla Chiesa Madre, preceduti da eleganti suonatori di tamburo, per poi muovere alla volta della Chiesa di San Salvatore. Info: tel. 0921 689907.

GANGI > For chronological reasons, we start from Palm Sunday, the rites for which are particularly charming at Gangi (Palermo province). In this mountain village, one of the oldest in the Madonie, the brethren that participate in the parade gather at the first lights of dawn, bringing fruits, flowers, ribbons and small wooden crucifixes to decorate their own “palms” made putting together the leafy branches of the tree on a board facilitating transport. At the end of the decoration, the brethren go in a procession to the parish church, preceded by elegant drum players, and then move on to the San Salvatore church. Info: tel. 0921 689907.

PALERMO > La borgata di Partanna Mondello è protagonista da 45 anni delle celebrazioni pasquali, con la sua Sacra Rappresentazione, un evento a metà fra la fede e il teatro che si svolge già a partire dalla Domenica delle Palme, quando viene rievocato l’ingresso di Gesù a Gerusalemme (processione a partire dalle 17). Il martedì sera (presso l’ONPI), vengono rievocati alcuni episodi evange-

PALERMO > The village of Partanna Mondello has been the protagonist of Easter celebrations for 45 years with its sacred representation, an event somewhere between faith and theatre that begins on Palm Sunday, when the moment of Jesus entering Jerusalem is evoked (the procession starts at 5 pm). On Tuesday evening (at ONPI), some evangelical episodes preceding the Passion are evoked


Easter celebrations

lici, precedenti alla Passione (ore 21), mentre giovedì va in scena l’Ultima Cena. Dopo questa rappresentazione (ancora all’ONPI, alle 21) si sale in montagna per la rievocazione di quel che accadde nell’Orto degli Ulivi. Le ultime scene sabato mattina, con la Crocefissione nella pittoresca scenografia della montagna (ore 11). Info: tel. 091 450773.

(9 pm), while on the Thursday the Last Supper is staged. After this representation (also at ONPI, at 9 pm) people climb up the mountain to evoke what happened in the Garden of Olives. The last scenes are on the Saturday morning, with the Crucifixion in the picturesque setting of the mountain (11 am). Info: tel. 091 450773.

CALTANISSETTA > Il corteo della Real Maestranza, composto dai rappresentanti di varie categorie artigiane della città, elegantemente abbigliati di nero, apre i riti della Settimana Santa a Caltanissetta mercoledì 8 aprile a mezzogiorno. A partire dalle 16 dello stesso giorno si svolge la processione dei piccoli gruppi dei Sacri Misteri, le cosiddette varicedde. Giovedì (ore 18) sfilano invece le sedici vare, i gruppi statuari di cartapesta che rappresentano diverse scene della Passione, risalenti all’Ottocento. Il Venerdì è il giorno della processione del Cristo Nero, un crocefisso rinvenuto in una grotta nel 1625, che viene portato sulle spalle dai membri della corporazione dei Fogliamari (i raccoglitori di erbe selvatiche), che intonano antichi canti e sono seguiti dalle confraternite, i rappresentanti del clero, la Real Maestranza (ore 18,30).

CALTANISSETTA > The procession of the Real Maestranza (Royal Guild), made up of representatives of various categories of craftsmen in the city, elegantly dressed in black, opens the rites of Easter Week in Caltanissetta on Wednesday 8 April at midday. Beginning from 4 pm on the same day the procession of the small groups of Sacred Mysteries, the so-called varicedde, takes place. On Thursday (6 pm) there is the procession of the sixteen biers, groups of papier mâché statues representing different scenes of the Passion, dating from the nineteenth century. Friday is the day of the procession of the Black Christ, a crucifix recovered in a cave in 1625, which members of the guild of Fogliamari (collectors of wild herbs) carry on their shoulders, intoning old hymns and followed by the confraternities, representatives of the cler-

Il corteo della Real Maestanza, Caltanissetta > The Real Maestranza (Royal Guild) cortege in Caltanissetta ph_I-Press

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Le celebrazioni pasquali

gy, the Royal Guild (6.30 pm). The latter is also the protagonist of the Resurrection feast on the morning of Easter Sunday. Info: tel. 0934 581698. MARSALA > The Easter Thursday procession at Marsala (Trapani province) reconstructs with hundreds of figurants in period costumes the different moments of the Passion of Jesus. It has been done for hundreds of years, and is held in the early afternoon, with participants divided into groups: you see Pilate, the priests, Jesus with the cross and many other characters, among whom for richness of costumes and ornaments there stand out the young Veronicas, with their high headgear covered with jewels. Another procession is the one on Friday, whose protagonists are the simulacra of Dead Christ and Our Lady of Sorrows that go through the streets followed by a long silent procession beginning from 5 pm, when, after the solemn mass, they leave the Parish Church. Info: tel. 0923 993338. Quest’ultima è protagonista anche della festa di Resurrezione, la mattina della Domenica di Pasqua. Info: tel. 0934 581698 MARSALA > La processione del Giovedì Santo a Marsala (Trapani) ricostruisce con centinaia di figuranti in costume d’epoca i diversi momenti della Passione di Gesù. Organizzata da centinaia d’anni, la sfilata si svolge nel primo pomeriggio, e vede i partecipanti suddivisi in gruppi: ci sono Pilato, i sacerdoti, Gesù con la croce e tantissimi altri personaggi, fra cui spiccano per la ricchezza dei costumi e degli ornamenti le giovani Veroniche, con l’alto copricapo ricoperto di gioielli. Altra processione è quella del venerdì, che vede protagonisti i simulacri del Cristo Morto e dell’Addolorata che sfilano seguiti da un lunghissimo corteo silenzioso a partire dalle 17, quando, dopo la messa solenne, lasciano la Chiesa Madre. Info: tel. 0923 993338.

ENNA > The Easter Week rites in this Sicilian chief town reflect the influence of the customs of the Spanish Confradias. During the Good Friday procession (which begins at 5 pm, when the various confraternities begin to gather) the hooded

ENNA > I riti della Settimana Santa di questo capoluogo siciliano risentono l’influenza degli usi delle Confradias spagnole. Durante la processione del Venerdì (che ha inizio alle 17, quando le varie Sopra, una Veronica a Marsala; a destra, la processione a Enna > Top, a Veronica in Marsala; right, the procession in Enna

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Easter celebrations

confraternite iniziano a radunarsi) gli incappucciati delle quindici confraternite sfilano in una suggestiva atmosfera, avvolti nel silenzio e alla luce delle torce, seguendo l’urna di Cristo e il fercolo del’Addolorata portati a spalla con passo cadenzato. Viene condotta in processione anche una croce reliquiario d’argento al cui interno, secondo la tradizione, sono incastonate un frammento della croce di Cristo e una spina della corona che lo tormentò. Info: tel. 0935 561534. PIETRAPERZIA > In questo piccolo paese di montagna si svolge una festa religiosa assai pittoresca: Lu Signuri di li fasci, la sera del venerdì santo. Viene condotta in processione una pertica alta più di otto metri, in cima alla quale sono fissati un anello e un crocifisso. All’anello i devoti attaccano lunghe strisce di stoffa bianca, ciascuna delle quali rappresenta una grazia ricevuta da un singolo o una famiglia. Le più antiche sono anche le più elaborate, con bordi di merletto. Al termine della cerimonia (inizio 14,30), l’asta viene sollevata, nella piazzetta antistante la Chiesa del Carmine, un’operazione che viene seguita da tutti con grandissima attenzione perché alla sua riuscita vengono legati presagi benauguranti. Subito dopo (20,30)

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members of the fifteen confraternities process in a fascinating atmosphere, enwrapped in silence and with the light of the torches following the urn of Christ and the bier of Our Lady of Sorrows, which people slowly carry on their shoulders. Also carried in a procession is a silver reliquary cross inside which, according to the tradition, a fragment of the cross of Christ and a thorn of the crown that tormented him are contained. Info: tel. 0935 561534. PIETRAPERZIA > In this small mountain village a very picturesque religious feast is held, Lu Signuri di li fasci, on the evening of Good Friday. A pole over eight metres high is carried in a procession, and on top of it a ring and a crucifix are fixed. To the ring devout people attach long strips of white cloth, each of which represents a grace received by an individual or a family. The oldest ones are also the most elaborate and have lace edges. At the end of the ceremony (which starts at 2.30 pm), the pole is raised, in the little square in front of the Carmine church, this being an operation that is followed by everyone with great attention because its result is linked to favourable premonitions. Immediately

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Sopra, la processione de Lu Signuri di li fasci, Pietraperzia; qui accanto, l’urna del Cristo morto, Enna > Top, the procession of Lu Signuri di li fasci in Pietraperzia; left, the urn of dead Christ, Enna

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Le celebrazioni pasquali parte la processione, uno spettacolo decisamente singolare con i tanti fedeli che reggono le fasce e intonano la ladata (canto lamentoso). Info: tel. 0934 461927. TRAPANI > La tradizionale processione dei Misteri di Trapani si distingue dalle altre per la sua durata: ben 22 ore, a partire dalle 14 del Venerdì fino a mezzogiorno del giorno seguente. I gruppi statuari (Misteri, appunto, ciascuno raffigurante una scena della Passione) che vengono custoditi nel corso dell’anno nella Chiesa del Purgatorio, sono diciotto, affidati ad altrettante confraternite che ne curano la sontuosa decorazione di fiori, ceri, nastri ecc. Alle 14 in punto, come accennato, i gruppi escono dalla chiesa, portati a spalla dai membri delle congregazioni e accompagnati da una banda musicale che intona musiche luttuose. Per via della pesantezza delle statue, i portatori procedono con caratteristica andatura dondolante (l’annacata), fermandosi più volte lungo il tragitto che copre tutto il centro storico del capoluogo. Info: tel. 0923 541249.

afterwards (8.30 pm) the procession starts; it is a decidedly unusual spectacle, with tens of believers holding up bands and intoning the ladata (song of complaint). Info: tel. 0934 461927.

Qui e in alto, i Misteri di Trapani > On this page, the Mysteries of Trapani

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TRAPANI > The traditional procession of the Mysteries in Trapani is distinguished from the others for its duration: no less than 22 hours, from 2 pm on Friday until midday on the following day. The groups of statues (the Mysteries, each depicting a scene of the Passion) are kept during the year at the Purgatorio church. There are eighteen of them, entrusted to eighteen confraternities that handle its sumptuous decoration with flowers, candles, ribbons etc. At 2 pm sharp, as mentioned, the groups of statues go out of the church, members of the congregations carrying them on their shoulders, accompanied by a band playing mournful music. Because of the heaviness of the statues, the bearers proceed with a peculiar swinging gait (the annacata), stopping many times during the journey, which covers the whole historic area of this town. Info: tel. 0923 541249.


Easter celebrations

La Domenica di Pasqua Per chiudere ecco alcune delle principali manifestazioni del giorno di Pasqua: a Prizzi (Pa) si può assistere al Ballo dei Diavoli, con tre personaggi (i Diavoli, appunto, e la Morte) che cercano in tutti i modi di impedire l’incontro fra Gesù risorto e la Madonna (nel primo pomeriggio, info: tel. 091 8344632); a Caltagirone (CT), viceversa, un trafelatissimo San Pietro, una grande statua di cartapesta portata a spalla corre da Maria a Gesù, cercando di facilitare il loro incontro, annunciando la Resurrezione (ore 16, in piazza Municipio, info: tel. 0933 41365). A Terrasini (Pa), la domenica è il giorno della Festa degli Schetti, una prova di forza fra i giovani scapoli del paese che devono sollevare con una mano un albero di arancio (dalle 10, info: tel. 091 8619000), mentre San Biagio Platani (AG) ricorda la Resurrezione con l’Incontro all’ombra degli Archi di Pasqua (info: tel. 0922 691558). La festa degli schietti > The Bachelors’ feast, Terrasini ph_ melo_minnella

Easter Sunday To close, here are some of main events on Easter Sunday: at Prizzi (Palermo province) you can assist at the Dance of the Devils, with three characters (the Devils and Death) seeking in all possible ways to prevent the meeting between Resurrected Jesus and the Virgin Mary (in the early afternoon, info: tel. 091 8344632); in Caltagirone, (Catania pr.) instead, a very busy St. Peter, a big papier mâché statue that people carry on their shoulders races from Mary to Jesus, trying to facilitate their meeting (4 pm, in Piazza Municipio, info: tel. 0933 41365). At Terrasini (Palermo pr.), Sunday is the day of the Feast of the Bachelors, a test of strength between local young bachelors, who have to lift an orange tree with one hand (from 10 am, info: tel. 091 8619000), while San Biagio Platani (Agrigento pr.) evokes the Resurrection with the Meeting in the shade of the Easter Arches (info: tel. 0922 691558). In alto, la statua di San Pietro > Top, the statue of St. Peter, Caltagirone

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Sono 18, con i quattro che sono stati mandati in onda di recente, gli episodi, seguitissimi, della serie TV del commissario Salvo Montalbano. Un’avventura cominciata il 6 maggio del 1999 quando Rai Due mandò in onda Il Ladro di Merendine, primo episodio della fiction dedicata al commissario siciliano nato dalla fervida e instancabile penna di Andrea Camilleri, scrittore nativo di Porto Empedocle. Il cognome del commissario è un privato omaggio di Camilleri a Manuel Vasquez Montalbàn, scrittore spagnolo, recentemente scomparso e autore di gialli ambientati a Barcellona, che hanno come protagonista un altro singolare ispettore, 32

With the four that were recently broadcast there have been 18 very popular episodes of Police Inspector Salvo Montalbano. An unexpected success and an adventure that started on 6 May 1999 when Rai Due broadcast Il Ladro di Merendine (The Snack Thief), the first episode of the Sicilian Inspector born of the fervent and untiring pen of Andrea Camilleri, a writer from Porto Empedocle. The last name of the Inspector is a private tribute by Camilleri to the Spanish writer Manuel Vasquez Montalbàn, who recently died and wrote detective stories set in Barcellona, having as their protagonist another unusual inspector, a gourmet, a man of integrity, full


MONTALBANO buongustaio, integro, carico di buon senso e che, come Salvo Montalbano, non si fa quasi mai “persuaso” dell’apparenza delle cose. La televisione, si sa, è un mezzo potentissimo e dimostra sempre più la capacità di lanciare non solo volti e talenti nuovi ma anche luoghi e territori, cosa che sanno benissimo gli abitanti dei luoghi protagonisti della serie televisiva Il commissario Montalbano. Luoghi che sono diventati una delle mete turistiche più appetibili in Sicilia con tour confezionati ad hoc dal titolo I luoghi di Montalbano. Bisogna però fare delle precisazioni e distinguere il commissario letterario da quello televisivo.

of commonsense and, like Salvo Montalbano, almost never “convinced” by the appearance of things. Television, as everyone knows, is a powerful medium and demonstrates more and more the ability to launch not only new faces and talents but also places and territories, as is very well known to the inhabitants of the places that are the protagonists of the television series Inspector Montalbano; places that have become some of the most desirable tourist destinations in Sicily with tours created ad hoc with the title The Places of Montalbano. However, it is necessary to clarify some points and to distinguish the literary Inspector from the TV one. 33


Come sanno i fans del Montalbano letterario, i luoghi in cui si svolgono le vicende, gli intrighi, i delitti hanno sì nomi di fantasia, ma esistono realmente e si possono facilmente individuare. Vigàta è Porto Empedocle, la città natale di Andrea Camilleri, Montelusa è invece Agrigento, città nella quale il piccolo Andrea Camilleri faceva le scuole e si recava dunque ogni mattina in corriera. La città di Sciacca si cela dietro il nome di fantasia di Fiacca mentre Fela è Gela. Ci sono poi Menfi che viene chiamata Merfi e Raffadali che è rinominata Raccadali. Il passaggio dalla finzione letteraria alla fiction ha stravolto un po’ le cose e, a dire il vero, ha anche innestato delle campanilistiche polemiche. La figura del commmisario Montalbano è stata sottoposta ad un processo di estetizzazione e di ringiovanimento.

As the fans of the literary Montalbano know, the places in which the stories, the intrigues, the crimes take place certainly have imaginary names but they really exist and can easily be identified. Vigàta is Porto Empedocle, the birthplace of Andrea Camilleri, Montelusa is the city of Agrigento in which young Andrea Camilleri had his schooling and to which he therefore went every morning by bus. The city of Sciacca is concealed behind the imaginary name Fiacca, while Fela is Gela. Then there is Menfi, which is called Merfi, while Raffadali is called Raccadali. The passage from the literary fiction to the TV fiction distorted things a bit and also, to tell the truth, sparked off some parochial controversies. Inspector Montalbano was jazzed up and rejuve-

Montalbano è un uomo d’azione ed usa i suoi uomini più come accompagnatori delle sue gesta che come veri e propri aiutanti. Nel passaggio dalla pagina scritta allo schermo c’è una evidente diminuzione della attività cognitivo-contemplative di Montalbano. Par ragioni televisive, Montalbano trascorre meno tempo a leggere, non si apparta per riflettere e perdono molto spazio i tempi dedicati alle meravigliose abbuffate a base di piatti tipici, in primo luogo le sublimi melanzane alla parmigiana. L’elemento accessorio a cui viene data maggiore rilevanza rispetto ai romanzi, e per ragioni televisive, è la storia d’amore con Livia. Luca Zingaretti diventa l’icona del commissario siciliano, un primattore che trasforma il commissariato di Vigata in un vero e proprio

nated. Montalbano is a man of action and uses his men more as accompaniers of his own actions than as real assistants. In the passage from the written page to the screen there is an evident diminution of the cognitive-contemplative activity of Montalbano. For television reasons Montalbano spends less time reading and does not shut himself away to reflect and less time is devoted to the marvellous eats based on typical dishes, first of all the sublime eggplants parmesan style. The accessory element to which greater importance is attached compared to the novels, and for television reasons, is the love story with Livia. Luca Zingaretti becomes the icon of the Sicilian Inspector, a leading actor that turns the Vigata police station into a

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palcoscenico con le porte sbattute, le irruzioni di Catarella, le battute degli attori comprimari e delle comparse che rimandano alla tradizione del teatro dialettale siciliano. Per quanto riguarda i luoghi, il passaggio alla fiction ha decretato l’imporsi sulla scena di paesaggi, abitazioni, scorci della provincia di Ragusa che è sta-

real stage with slammed doors, interruptions by Catarella, the lines of secondary actors and walkons harking back to the tradition of Sicilian dialect theatre. As regards the places, the passage to the TV fiction has led to a rise in the importance of landscapes, houses, glimpses of Ragusa province, cho-

Le zone in cui si aggira Montalbano sono incantevoli e tutte da scoprire The areas in which Montalbano moves around are enchanting and all to be discovered

ta preferita alla provincia di Agrigento, una scelta che tutt’oggi, a quasi dieci anni della messa in onda del commissario Montalbano, suscita polemiche e rivendicazioni da parte degli abitanti dell’agrigentino che hanno capito di essersi sicuramente persi qualcosa di importante dal punto di vista del ritorno turistico. La scelta della provincia di Ragusa come sede della location non era scontata fin dall’inizio, ma è stata fatta in seguito a numerosi sopralluoghi dopo aver escluso proprio Porto Empedocle per povertà scenografica, problema che ha riguardato tutta l’area dell’agrigentino. Siamo di fronte ad un caso di doppia identità dei luoghi sulla quale Camilleri afferma che lui la buona parola per svolgere gli episodi a Porto Empedocle ce l’aveva messa:

sen in preference to Agrigento province, a choice that still today, almost ten years since the Inspector Montalbano episodes began to be broadcast, arouses controversies and claims by the inhabitants of Agrigento province who realise they have certainly lost something important from the point of view of tourism. The choice of Ragusa province as the location was not obvious from the start but was made after numerous surveys, Porto Empedocle being ruled out as being poor in terms of scenery, a problem that concerned the whole area of Agrigento province. We are looking at a case of double identity of places, regarding which Camilleri affirms that he had put in a good word for the episodes to be set at Porto Empedocle: 35


Marinella coincide nella realtà con Puntasecca, frazione di Santa Croce Camarina, e la casa del commissario Montalbano è proprio lì, in riva al mare “Però se le bellezze paesaggistiche di questo luogo sono state sporcate da costruzioni, antenne paraboliche e quant’altro, che ci posso fare?”. Le zone in cui si aggira Montalbano sono incantevoli e tutte da scoprire da parte di quelli che, venendo in Sicilia, non si sono mai spinti sotto Taormina o pensano di fare un itinerario della Sicilia classica imitando i grandi viaggiatori dell’Ottocento. E invece vale proprio la pena di scendere più in basso, sotto Siracusa, per addentrarsi nel territorio degli Iblei con le sue profonde vallate ricche di vegetazione e le distese degli altipiani definite dalle linee dei muretti a secco che sembrano condurre fino al mare, limpido, trasparente, con spiagge di sabbia fine e dorata e scogliere a strapiombo sull’acqua. Luoghi che da qualche anno sono entrati a far parte dell’immaginario collettivo degli italiani e anche di molti stranieri (i diritti sono stati venduti in Germania, Francia, Svezia, America Latina, Belgio, Olanda, Spagna e recentemente acquistati dalla BBC). Così un’altra Sicilia è balzata agli onori della cronaca con i nomi letterari di Vigata e Montelusa, che coincidono con l’area degli Iblei, scelta fin dagli anni ‘50 e ‘60 da alcuni registi (i fratelli Taviani, Zampa, Zurlini, Amelio) per ambientarvi i propri lavori e dove protagoniste sono le città di Ragusa, Scicli, Modica, Co-

“However, if technically the landscape beauties of this place have been disfigured by buildings, satellite dishes and other things, what can I do about it?” The areas in which Montalbano moves around are enchanting and all to be discovered by those that, coming to Sicily, have never gone below Taormina or think about making an itinerary in classical Sicily imitating the great travellers of the nineteenth century. And instead it really is worth going further down below Syracuse to penetrate into the territory of the Iblei with deep valleys rich in vegetation and the expanses of the plateaus defined by the lines of the dry-stone walls that seem to lead as far as the sea, which is clear and transparent with beaches of fine gilded sand and cliffs sheer over the water. These are places that in recent years have become part of the collective imagination of Italians and also of many foreigners (the rights have been sold in Germany, France, Sweden, Latin America, Belgium, Holland and Spain and recently purchased by the BBC), and another Sicily has become famous with the literary names of Vigata and Montelusa that coincide with the area of the Iblei, chosen in the 1950s and 1960s by some directors (the Taviani brothers, Zampa, Zurlini, Amelio) to set their films

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Marinella coincides in reality with Puntasecca, which is part of Santa Croce Camarina, and Inspector Montalbano’s house is right there, on the seashore. miso, Vittoria, Pozzallo e località come Punta Secca e Capo Passero. Una Sicilia unica per le caratteristiche dei centri urbani, ricostruiti dopo il terremoto dell’11 gennaio del 1693 che scosse l’intero Val di Noto, unica per la vegetazione composta in prevalenza da carrubi e ulivi, unica per la sublime maglia dei muretti a secco, unica per il rapporto straordinario che si instaura tra l’uomo e la natura. Una giornata nei luoghi di Montalbano potrebbe iniziare con un bel bagno e una nuotata a Marinella, dove Montalbano abita in una casa in riva al mare con una grande veranda sulla quale, spesso, cena con i propri ospiti. Marinella coincide nella realtà con Puntasecca, frazione di Santa Croce Camarina e la casa del commissario Montalbano è proprio lì, in riva al mare; non solo, è stata trasformata in un B&B (B&B Montalbano… anche la troupe ha dovuto prenotare per le riprese!) per permettere agli appassionati di sentirsi un po’ come il commissario Montalbano o la dolce Livia. Una cena in veranda al chiaro di luna, una passeggiata romantica in spiaggia o una delle classiche nuotate mattutine di Montalbano dopo la quale si può raggiungere il commissariato di Vigata a Scicli. Il Commissariato di Vigata è il municipio della città, un edificio dei primi del ‘900 in stile neorinascimentale. Teatro di molti dialoghi

there, and it is one in which the protagonists are Ragusa, Scicli, Modica, Comiso, Vittoria, Pozzallo and localities such as Punta Secca and Capo Passero. It is a Sicily that is unique for the characteristics of the towns, rebuilt after the earthquake of 11 January 1693 that shook the whole Val di Noto, unique for the vegetation prevalently consisting in carobs and olive trees, unique for the sublime texture of the drystone walls, unique for the extraordinary relationship that is established between man and nature. A day in the places of Montalbano could begin with a fine swim at Marinella, where Montalbano lives in a house on the seashore with a big veranda in which he often dines with his guests. Marinella coincides in reality with Puntasecca, which is part of Santa Croce Camarina, and Inspector Montalbano’s house is right there, on the seashore. It has been turned into a B&B, (B&B Montalbano…even the TV team had to book in there to shoot!) to allow fans to feel a bit like Inspector Montalbano or sweet Livia. A supper in the veranda by moonlight, a romantic walk on the beach or one of Montalbano’s classic early morning swims after which you can get to the Vigata police station at Scicli. The Vigata police station is the Scicli Town Hall, a building from the early years of the 20th century in neo-Renaissance style.

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del commissario Montalbano è stata via Francesco Mormina Penna, tra le più belle vie del tardobarocco italiano, ricca di chiese e di palazzi, sintesi tra linguaggi alti e popolari e che ha ricevuto il riconoscimento, da parte dell’UNESCO, di Patrimonio dell’Umanità. La questura di Montelusa è invece a Ragusa Ibla e precisamente in piazza Pola mentre in piazza Duomo, con la Chiesa di San Giorgio che svetta alle loro spalle, Salvo Montalbano e i suoi assistenti prendono il caffè in assolate mattine estive. Lo spazio scenografico barocco che fa da sfondo ad alcune scene di Tocco d’artista appartiene a Modica: è la Chiesa di San Giorgio con scorci di Palazzo Polara e Palazo Tomasi Rosso Napolino. Da padrone, in tutti gli episodi, la fanno le ville e le masserie degli Iblei vissute da possidenti agrari o da ricchi borghesi. Sono 38

The theatre of many of Inspector Montalbano’s dialogues is via Francesco Mormina Penna, one of the most beautiful streets of the Italian late Baroque, with plenty of churches and palazzos, a fusion of elevated and folk idioms that UNESCO has classified as World Heritage. The Montelusa Police Headquarters is instead in Ragusa Ibla and precisely in piazza Pola, while in piazza Duomo, with the San Giorgio Church soaring up behind them, Salvo Montalbano and his assistants have coffee on sunny summer mornings. The scenographic Baroque space that serves as a backdrop to some scenes of Tocco d’artista (Artist’s Touch) belongs to Modica: it is the San Giorgio Church with glimpses of Palazzo Polara and Palazzo Tomasi Rosso Napolino. What predominates in all the episodes are the villas and farms of the


residenze sobrie che si aprono sulla campagna in un paesaggio alquanto brullo negli altipiani, perimetrate dai muri a secco. Il regista Sironi ha scelto per le ambientazioni del commissario Montalbano le più belle tra quelle neoclassiche e neogotiche: Villa Denaro Papa, Villa Veninata e ovviamente Villa Donnafugata, la più sontuosa residenza extraurbana degli Iblei. Una architettura eclettica che miscela il neogotico delle logge alle citazioni neoegizie delle sculture agli echi neoclassici della Coffe House immersa in un lussureggiante parco dove si svolge la corsa di cavalli in La Pista di Sabbia, penultimo episodio della nuova serie. In alcuni casi la scelta è andata a ville dal linguaggio architettonico più semplice come l’Eremo della Giubiliana (un convento del ‘500, oggi trasformato in albergo) e di Villa Criscione. L’area degli Iblei è stata scandagliata in

Iblei inhabited by landowners or rich burghers. They are sober residences that open on the countryside in a rather bare landscape in the plateaus, with dry-stone walls around them. The director Sironi chose for the settings for Inspector Montalbano the most beautiful of the neoclassical and neo-Gothic ones: Villa Denaro Papa, Villa Veninata and obviously Villa Donnafugata, the most sumptuous extra-urban residence in the Iblei. It is eclectic architecture that mixes the neo-Gothic of the loggias with the neo-Egyptian quotations of the sculptures and the neoclassical echoes of the Coffee House immersed in a luxuriant park where the horse races are held in La pista di sabbia (The Sand Track), the last episode but one of the new series. In some cases the choice has gone to villas with simpler architectural language like the Giubiliana hermitage (a 39


ph_elena castellucci

lungo e in largo fino ad entrare all’interno della Grotta delle Trabacche (Il cane di terracotta) testimonianza, assieme a moltissime altre cavità rupestri, dei primi insediamenti della Sicilia sud-orientale; la regia ha ripreso a volo di uccello la colonia greca di Camarina e la costa iblea nel suo complesso, di cui un luogo significativo, protagonista di molti episodi, è la Fornace del Pisciotto a Sampieri, ovvero quello che nella fiction è chiamato Mànnara. Si tratta di uno stabilimento in cui si producevano laterizi, incendiato e abbandonato, esempio mirabile di archeologia industriale, cattedrale laica in riva ad uno splendido mare. Poco distante si trovano anche Noto, simbolo del barocco del Val di Noto, e Marzamemi, in provincia di Siracusa, borgo di pescatori disposto attorno ad una tonnara. Insomma, la Montalbano-mania dilaga e gli ultimi episodi trasmessi da Rai uno hanno dato conferma del successo e del gradimento della fiction, oltre dieci milioni di telespettatori per la prima puntata della nuova serie dal titolo La vampa d’agosto, numeri confermati anche nei seguenti episodi: sembra quasi di essere tornati ai vecchi tempi, quando esistevano soltanto le emittenti RAI nazionali e si raggiungevano simili indici d’ascolto… per forza di cose. Esiste anche un sito completissimo e costantemente aggiornato dedicato al commissario Montalbano televisivo: http://www.montalbano.tv. Al suo interno 40

ph_hanne carstensen

16th-century convent, now a hotel) and Villa Criscione. The area of the Iblei has been trawled all over to the point of going inside the Trabacche Cave in Il cane di terracotta (The Terracotta Dog) bearing witness, together with a lot of other caves, to the first settlements in south-eastern Sicily; there was aerial filming of the Greek colony of Camarina and the Iblei coast as a whole, along which a significant place, the protagonist of many episodes, is the Pisciotto kiln at Sampieri, which is called Mànnara in the fiction. It is a place where tiles were produced, set on fire and abandoned, an admirable example of industrial archaeology, a secular cathedral on the shore of a splendid sea. Not far away there is also Noto, a symbol of the Baroque of the Val di Noto, and Marzamemi, in Syracuse province, a fishermen’s village around a tuna station. In short, Montalbano-mania is spreading and the latest episodes broadcast by RAI TV one have given confirmation of the success and appreciation of the fiction, with over ten million viewers for the first episode of the new series entitled La vampa di agosto (August Heat), numbers also confirmed in the following episodes. One seems almost to have returned to the old times when only the RAI national station existed and similar audience ratings were attained perforce. A very complete and also constantly updated site exists devoted to the TV In-


potrete leggere le sceneggiature integrali di tutti gli episodi, essere aggiornati sulle riprese, sperimentare le ricette dei piatti prediletti dal Montalbano che sono pubblicate all’interno del sito e corredate da foto, lasciare commenti, vedere le schede degli attori, leggere interviste ai protagonisti, scaricare le puntate del commissario Montalbano e molto altro ancora. Se vi siete incuriositi o innamorati di questi luoghi della fantasia, veniteli a “taliari” “di persona personalmente!!!” (nella realtà) come direbbe il caro, l’esilarante, l’rresistibile Catarella. (testo: lucia nifosì, per gentile concessione Studio Scivoletto, www.siciliano.it > foto di scena: www.kinoweb.it)

spector Montalbano: http://www.montalbano.tv. In it you can read the entire screenplays of all the episodes, be up-to-date on shooting, try out the recipes of Montalbano’s favourite dishes, which are published in the site and backed up by photos, leave comments, read facts about the actors and interviews with the protagonists, download Montalbano episodes and more. If you have grown curious about or fallen in love with these places of the imagination, come and look at them in reality, “in person personally!!!” as dear, exhilarating, irresistible Catarella would say. (text: lucia nifosì, for kind concession by Studio Scivoletto, www.siciliano.it > scene photos: www.kinoweb.it)

Da sinistra: particolare della loggia del Castello di Donnafugata, Ragusa; la cupola del Duomo di Ibla; la chiesetta di Marzamemi, il regista Alberto Sironi > From left: detail of the portico of Donnafugata Castle, Ragusa; the dome of the Cathedral of Ibla; the little church of Marzamemi, the director Alberto Sironi

ph_alessandro tornambè

UNA CURIOSITÀ

> A CURIOSITY

Pare che gli abitanti di Porto Empedocle, rivendicando l’appartenenza del commissario Montalbano alla loro città, abbiano pensato di far realizzare uno statua del commissario da collocare nella piazza del paese. Andrea Camilleri è intervenuto sulla questione dicendo che preferirebbe che la statua di Montalbano fosse realizzata basandosi sulle informazioni che lui dà all’interno dei romanzi piuttosto che sul personaggio della trasposizione televisiva. Sono già pervenuti numerosi bozzetti... uno addirittura senza veli! It seems that the inhabitants of Porto Empedocle, claiming that Inspector Montalbano belongs to their town, have thought about having a statue done of the Inspector to put in the main piazza. On this matter Andrea Camilleri has said he would prefer the statue of Montalbano to be done on the basis of the information that he gives in the novels rather than on the character in the TV adaptation. Many sketches has been sent... some even naked! 41



L’arte mette nuove radici New roots for art

A sinistra/left, Turisti/Tourists di/by Maurizio Cattelan, e/and Les Paroles, 1993 di/by Jan Vercruysse; qui sopra/above Today is just a copy of yesterday di/by Jonathan Monk

Inaugurati in Sicilia due nuovi musei d’arte contemporanea > Two new museums of contemporary art inaugurated in Sicily “L’isola è piena di rumori, suoni e dolci arie che danno piacere e non fanno male. A volte sento mille strumenti vibrare e mormorarmi alle orecchie. E a volte voci che, pur se mi sono svegliato dopo un lungo sonno, mi fanno addormentare di nuovo. E poi, sognando, vedevo spalancarsi le nuvole e apparire ricchezze pronte a cadere su di me, così, svegliandomi, piangevo per sognare ancora” (W. Shakespeare - La Tempesta - Atto III, scena II). Così parla Caliban, il personaggio bestiale dell’opera shakespeariana che assume, incredibilmente, anche il ruolo di “Poesia”, declamando i versi più potenti e commoventi.

“The isle is full of noises, / Sounds and sweet airs, that give delight and hurt not. / Sometimes a thousand twangling instruments / Will hum about mine ears, and sometime voices / That, if I then had waked after long sleep, /Will make me sleep again: and then, in dreaming, / The clouds methought would open and show riches / Ready to drop upon me that, when I waked, / I cried to dream again.” (W. Shakespeare - The Tempest - Act III, scene II). Thus speaks Caliban, the bestial character of the shakespearian play that, incredibly, also takes on the role of “Poetry”, declaiming the most powerful and touching verses. 43


In alto, sale del Museo Valle; a destra, Tel Aviv man XVII di Jaume Plensa > Above, rooms of the Valle Museum; right, Tel Aviv man XVII by Jaume Plensa

Mostruoso e selvaggio, figlio di una strega e del diavolo, Caliban è - come fa presagire il nome addirittura un cannibale. Quest’isola è Caliban, figlia di Medusa e di Efesto, che è solita aggredire - feroce - ogni bella intenzione di dissipare le ombre, di mettere a frutto un progetto, un sogno. Quest’isola è Caliban, le cui parole sono i colori che non ti aspetti, la genialità che ti sorprende, l’ingenuità che ti commuove. Quest’isola, la Sicilia, ogni tanto sembra destarsi e, proprio come Caliban, chiede di proseguire nel sogno. E i sogni, da desideri, ogni tanto diventano realtà. Come capita di questi tempi, quando i ruderi di un passato glorioso tornano a rivivere e non solo per testimoniare ciò che è stato ma, e questo è quello che conta, per cominciare a declinare il futuro. Palazzo Riso e Palazzo Valle, rispettivamente a Palermo e a Catania, edifici eleganti e possenti che ci parlano di un passato tanto remoto da essere 44

Monstrous and wild, the son of a witch and the devil, Caliban - as the very name suggests - is even a cannibal. This island is Caliban, child of Medusa and Efesto, which attacks - fiercely - every beautiful intention of dissipating the shadows, to fulfil a project, a dream. This island is Caliban, whose words are the colours that you don’t expect, the ingeniousness that surprises you, the naivety that moves you. This island, Sicily, seems sometimes to wake up and, just like Caliban, asks to go on with the dream. And the dreams, from being desires, sometimes reality. As happens these days, when the ruins of a glorious come back to life and not only to testify to what has been but - and this is what counts - to start to play out the future. Palazzo Riso and Palazzo Valle, respectively in Palermo and Catania, elegant and mighty buildings that speak to us of a past so remote as to be


quasi dimenticato, oggi sono due importanti musei d’arte contemporanea. Inaugurati lo scorso febbraio, entrambi fanno parte di progetti più ampi, così importanti per il futuro culturale dell’Isola che, come dice Caliban, sembra che si spalanchino le nuvole e apparire ricchezze. Palazzo Valle, prestigiosa sede della Fondazione Puglisi Cosentino, edificio che a buon diritto si può considerare il capolavoro di Giovan Battista Vaccarini (architetto palermitano, 1702-1768), ospita fino al 29 giugno la mostra Costanti del classico nell’arte del XX e XXI secolo, prima grande esposizione allestita tra le mura di questo capolavoro ritrovato e destinato a discutere di arte, e quindi di cultura, anche alle generazioni future. Niente di meglio, quindi, che iniziare con una mostra che non sia in grado di dare risposte, ma solo di porre altre domande, affinché ciascuno cerchi - con l’osservazione e con curiosità - di trovare da solo le tracce di quanto può considerarsi “classico” nell’eterno divenire dell’arte.

almost forgotten, today are two important museums of contemporary art. Inaugurated last February, both belong to bigger projects, so important for the cultural future of the island that, as Caliban says, it seems the clouds that would open and show riches. Palazzo Valle, the prestigious home of the Puglisi Cosentino Foundation, and a building that can rightly be considered the masterpiece of Giovan Battista Vaccarini (a Palermitan architect, 1702 -1768), until 29 June is running the exhibition Constants of classicism in twentieth and twenty-firstcentury art, the first big exhibition inside this rediscovered masterpiece and destined for discussions on art, and therefore on culture, for future generations too. So there is nothing better than to begin with an exhibition that cannot give answers, but only ask other questions, so that each person can seek with observation and curiosity - to find by himself or herself the traces than can be considered “classical” in the eternal becoming of art.

A sinistra, Scacco Matto di Nuvolo - Giorgio Ascani; in basso, un’altra sala del Museo > Left, Checkmate by Nuvolo Giorgio Ascani; bottom, another room of the museum

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A sinistra/left, Roue de bicyclette di/by Marcel Duchamp e in basso/below, Vesuvio circle di/by Richard Long a/in Palazzo Valle

So there is the ingenious juxtaposition of Duchamps - able to render the concept of immobility with a wheel and, at the same time, that of speed with a stool - stoping us in front of the impossibility of synthesis, driving us to look for other tangents that are able, somehow, to also touch only at one point the concept of “classical.” On display a hundred or so works will represent the century that has just ended and the one that has begun, in an exhibition that, freed of all anonymous chronological development, endeavours to support that “critical gaze” to be solicited in every observer. From Matisse to Burri, from De Chirico to LeWitt, from Magritte to Tirelli, for a journey in that art that is culture in itself. A stage in a bigger journey in a geographical sense is the Museum of Contemporary art inaugurated in Palazzo Riso in Palermo, part of the diffused museum organized with the 5Venti project of the Sicilian Region. The project, which confirms the fact that it looks to the future maintaining the concept of work in progress, already includes the artistic centres of Gibellina, Syracuse and Castel di Tusa, physical places like this one in the chief town, which will simply transmit energies, projects and ideas so that other artistic “pieces” of the island can enter into a connection, so much as to make a thou-

Ecco quindi l’accostamento geniale di Duchamps - capace di rendere il concetto dell’immobilità con una ruota e, contemporaneamente, quello della velocità con uno sgabello - bloccarci davanti all’impossibilità di sintesi, spingendoci a cercare altre tangenti che possano, in qualche modo, toccare anche solo in un punto il concetto di “classico”. In mostra un centinaio di opere a rappresentare il secolo appena trascorso e quello appena iniziato, in un allestimento che, svincolato da ogni anonimo andamento cronologico, cerca di supportare quello “sguardo critico” che si vuole sollecitare in ciascun osservatore. Da Matisse a Burri, da De Chirico a LeWitt, da Magritte a Tirelli, per un viaggio in quell’arte che è cultura in sé. Tappa di un viaggio più ampio in senso geografico è il Museo d’Arte Contemporanea inaugurato nel palermitano Palazzo Riso, parte di quel museo diffuso organizzato con il progetto 5Venti della Regione Siciliana. 46


Il progetto, che conferma la sua declinazione al futuro mantenendo il concetto di work in progress, contiene già i centri artistici di Gibellina, Siracusa e Castel di Tusa, luoghi fisici, come questo del capoluogo, che non faranno altro che rimandare energie, progetti, idee affinché altri “pezzi” artistici dell’Isola entrino in collegamento, tanto da far “mille strumenti vibrare e mormorare alle orecchie” dei tanti visitatori nuovi sogni, nuove storie.

A destra/right Nudo di/by Henry Matisse (a/in Catania); accanto/near, l’Obelisco di/by Pomodoro, ora/now a/in Palermo

Centro d’Arte Piana dei Colli Oltre ai grandi spazi, ai musei regionali e alle fondazioni, questi mesi hanno vista la nascita di altre gallerie e centri d’arte. Uno tra tutti, se non altro per l’edificio in cui è domiciliato, è il Centro d’Arte Piana dei Colli, ospitato all’interno della settecentesca villa Alliata Cardillo in quello che fu il parco dell’aristocrazia palermitana.La villa, finalmente recuperata al suo antico fasto, ospiterà dal 21 marzo un percorso espositivo multimediale, un viaggio nella storia ed evoluzione di un territorio: Palermo e la Piana dei Colli che, snodandosi all’interno dei sei saloni del piano nobile, si trasforma in una sorta di archivio permanente in cui ricercare l’identità stessa della villa e dello spazio che la circonda. Il centro si avvarrà di molti partenariati di eccellenza, da quello con la Fondazione Orestiadi di Gibellina al Fai, alla Cattedra d’Arte Contemporanea dell’Università di Palermo. In via Faraone, 2 - tel. 331 9327930; aperto tutti i giorni dalle 10 alle 21; ingresso intero 6,00 € Piana dei Colli Center of Art > Besides the great spaces, the regional museums and the foundations, these months have seen the birth of other galleries and art centres. Among these, there is the Centro d’Arte Piana dei Colli, set up inside the eighteenth-century villa Alliata Cardillo in the area where once the park of the Palermo aristocracy was to be found. The villa, finally recovered to its original elegance, starting on March 21, will house a multimedia exhibition, a trip in the history and evolution of a territory: Palermo and the Piana dei Colli that, inside the six saloons of the noble plan, becomes a sort of archive in which to seek the very identity of the villa and of the space surrounding it. The centre has many excellent partners, such as the Foundation Orestiadi of Gibellina, the FAI (Italian environment Foundation), the Contemporary Art Institute at the university of Palermo. Via Faraone, 2, - tel. 331 9327930; open every day 10 to 9; entry 6 €

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A destra/right, Rot in Spitzform di/by Kandiskij a/in Palazzo Valle, e in basso/below, The Morgue di/by Andres Serrano a/in Palazzo Riso

La mostra con cui è stato inaugurato il palazzo anche questo settecentesco e anche questo “firmato” da una guest star d’eccezione come l’architetto Venanzio Marvuglia - è un allestimento visitabile fino al 31 maggio che suggerisce più di un percorso. Certo, c’è quello espositivo, seguendo, come briciole di cronaca, i blocchi di carta con le annotazioni circa l’opera e l’anno. Ma Sicilia 1968/ 2008: Lo spirito del tempo suggerisce un altro tipo di riflessione, ovvero quel lento allontanarsi del tempo siciliano dal tempo del mondo, quasi quel terremoto del 1968 non avesse aperto crepacci solo nel terreno della valle belicina ma anche grossi squarci temporali dai quali l’Isola entra e esce. Così, mentre il sisma del ’68 si collega in modo quasi naturale alla rivoluzione studentesca e alla primavera di Praga, già nel ’78 l’omicidio di Peppino Impastato sembra un urlo inghiottito dal silenzio siciliano, mentre il Paese gridava all’unisono per il rapimento e l’omicidio di Aldo Moro. Di anno in anno, la forbice si allarga: la crudezza dei fatti di Sicilia stride come una lama su una lavagna in confronto alle aperture - sociali, politiche, economiche - che si respirano nel Paese e nel mondo. I fatti stridono, graffiano, proprio come l’oblio che cancella le parole dei libri di Emilio Isgrò, mentre i turisti, estranei come i piccioni di Maurizio Cattelan, osservano un mondo-altro, quel mondo in cui i rumori, a volte, diventano dolci arie. Un mondo in cui, a volte, i ruderi diventano musei e i concetti diventano arte. (testo: giovanna vitrano)

Palazzo Riso Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia Corso Vittorio Emanuele, 365 - Palazzo Riso - Palermo - Tel. +39 091 320532 - +39 091 587717 www.palazzoriso.it

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Apertura: martedì/domenica 10/20; giovedì e venerdì 10/22

Opening: Tuesday/Sunday 10/20; Thursday and Friday 10/22

Ingresso: intero 5,00 €, ridotto 3,00 €; gratuito per giovani fino a 25 anni, adulti con più di 60 anni, scolaresche, docenti, diversamente abili con accompagnatore, guide turistiche, Amici del Museo.

Entry: 5,00 €, reduced 3,00 €; free for young people up to 25 years, adults with more than 60 years, pupils, teachers, disabled people with companion, tourist guides, Friends of the Museum.

Audioguida: € 3,00

Audioguida: € 3,00


Palazzo Valle Fondazione Puglisi Cosentino Via Vittorio Emanuele II, 122 Palazzo Valle - Catania Tel. +39 095 7152118 - +39 095 7152228 Fax. + 39 095 7153835 www.fondazionepuglisicosentino.it Apertura: martedì/domenica 11-13,30/15,30-21 Ingresso: 7,00 €, ridotto 5,00 €; gratuito per bambini fino a 8 anni, accompagnatori di gruppi e di persone diversamente abili, insegnanti con classe, guide turistiche Audioguida: 3,00 € Opening: Tuesday/Sunday 11-13,30/15,30-21 Entry: 7,00 €, reduced 5,00 €; free for children up to 8 years, companions of groups and disabled, teachers with class, tourist guides Audioguida: 3,00 €

A sinistra/left, La città/The city di/by Giangiacomo Spadari e in basso/below, La Vucciria di/by Renato Guttuso a/in Palazzo Riso

sand instruments twangle and “hum” in the ears of the many visitors with new dreams, new stories. The exhibition with which the building - another eighteenth-century one, also done by an exceptional guest star, the architect Venanzio Marvuglia - has been inaugurated is open until 31 May and suggesting more than one pathway. There is certainly the display one, following, like fragments of chronicle, the blocks of paper with annotations about the work and the year. But Sicily 1968-2008: The spirit of the time suggests another type of reflection, namely that slow movement of Sicilian time away from the time of the world, almost as if the 1968 earthquake had not opened crevasses only in the ground of the valley of the Belice but also big temporal gashesd which the island goes in and out of. Thus, while the 1968 earthquake connects in an almost natural way with the student revolution and the Prague spring, already in 1978 the murder of Peppino Impastato seems like a cry swallowed up by the Sicilian silence, while the country shouted out in unison over the abduction and murder of Aldo Moro. Year by year, the scisors open wider: the rawness of the facts of Sicily screeches like a blade on a blackboard in relation to the openings social, political and economic - that one breathes in in the country and in the world. The facts shout out, they scratch, just like the oblivion that cancels out the words of the books of Emilio Isgrò, while the tourists, as extraneous as the pigeons of Maurizio Cattelan, observe another world, that world in which noises, at times, become sweet airs. A world in which, at times, ruins become museums and concepts become art. (text: giovanna vitrano)

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Quindicesimo appuntamento con il mondo affascinante del dialetto e delle usanze siciliane: a far da Cicerone la ricercatrice di tradizioni popolari Sara Favarò > Fifteenth appointment with the fascinating world of Sicilian dialect and customs: with the popular traditions’ researcher Sara Favarò I testi si possono ascoltare cliccando > You can hear the texts by clicking on

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Processione dalla simbologia fallica in onore di San Giuseppe A procession with phallic symbolism in honour of st. Joseph

Di processioni falliche - processioni dal forte significato propiziatorio, connessi al ciclo di fertilità della terra - la storia degli antichi ne è piena, ed anche la letteratura non disdegna di raccontarne alcune, così come fa il greco Aristofane nella sua commedia “Gli Acarnesi”, nel 425 a.C., e non solo. Nell’antica Grecia erano usuali le Falloforie, cerimonie in onore di Dionisio, che vedevano sfilare grandi falli di legno. E, senza scomodare gli antichi, ci sono ancora oggi processioni di tale fatta, come quella che si celebra annualmente a Komaki, a 400 km da Tokio, il 15 marzo. Fino alla metà degli anni Cinquanta del secolo scorso, c’era in Sicilia un paesino dove, suppergiù nello stesso periodo, il 18 marzo, si celebrava una processione dove a sfilare non erano grandi falli di legno, ma un Santo seguito da uomini che reggevano dei petardi. Il paesino si chiama Vicari, in provincia di Palermo, e la processione, detta di San 50

The history of the ancients is full of phallic processions - processions with a marked propitiatory meaning, connected to the cycle of fertility of the earth - and also literature does not disdain to recount some of them, as the Greek Aristophanes does in his comedy “The Acharnians”, in 425 BC, and he is not the only one. In ancient Greece there were customarily Phallophorie, ceremonies in honour of Dionysius, which involved big wooden phalluses. And, without disturbing the ancients, still today there are processions of this sort, like the one annually held at Komaki, 400 km from Tokyo, on 15 March. Until the middle of the nineteen-fifties, in Sicily there was a village where, more or less in the same period, on 18 March, a procession was held which did not involve big wooden phalluses, but a saint followed by men that held up petards. The village was called Vicari, in Palermo province, and the


Giuseppi nicu, si svolgeva alla vigilia della festa di San Giuseppe. Il nome era dovuto alle dimensioni ridotte della statua del santo che, inconsapevole complice, sfilava in prima fila, seguita da lunghe file di uomini e, in ultimo, dalla banda musicale. Il maggiore divertimento per i giovani consisteva nel preparare la grande attrazione della processione, vale a dire i furgari, petardi costruiti in casa con carta doppia, utilizzando le pagine di antichi libri che i bottegai andavano a comprare a Palermo per l’occasione. Di forma cilindrica e lunghi dai venti ai trenta centimetri, con un diametro dai tre ai cinque, venivano riempiti con polvere pirica, arricchita da limatura di ferro e di rame, che avrebbe dato luce e colore allo scoppio. C’era anche chi voleva strafare, e così non era raro vedere furgari di cinquanta centimetri e dal diametro di almeno il doppio rispetto a quelli normali, detti furgari di calibru grossu. Durante la processione gli uomini fidanzati, o che corteggiavano una donna, mostravano con orgoglio il loro furgaru, tenendolo in mano se di dimensioni “normali”, o reggendolo a spalla con delle assi di ferro (vista anche la pericolosità in caso di fortuita esplosione) se di “calibro grosso”. La processione si fermava davanti al balcone o alla finestra di ogni fidanzata, o come tale pretesa,

procession, known as that of San Giuseppi nicu, was held on the eve of the feast of St. Joseph. The name was due to the reduced size of the statue of the saint that, an unwitting accomplice, went forward in the forefront, followed by long lines of men and lastly by the band. The greatest fun for young people consisted in preparing the great attraction of the procession, namely the furgari, petards made at home with double paper, using the pages of old books that storekeepers went to buy in Palermo for the occasion. Cylindrical in shape and twenty to thirty centimetres long, with a diameter of three to five centimetres, they were filled with gunpowder, enriched with iron and copper filing, which would give light and colour to the explosion. There were also people who overdid it, and so it was not rare to see furgari fifty centimetres long with a diameter at least twice that of normal ones; they were known as furgari di calibru grossu. During the procession men who were engaged or were courting a woman proudly showed off their furgaru, holding it in their hands, if they were the “normal” size, or holding them on their shoulders with some iron rods (also considering the danger in case of an accidental explosion) if they were “big calibre.” The procession stopped in front of the balcony or

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e lì davanti, mentre gli altri uomini si disponevano in cerchio e la banda si raccoglieva in un angolo, il focoso pretendente accendeva la miccia al suo furgaru. Si trattava di un’operazione che esigeva meticolosità e maestria poiché se il petardo scoppiava con forte fragore, tracciando una traiettoria dritta e con grande festa di colori, la banda intonava note di tripudio e tutti gli uomini in coro, rivolgendosi all’autore di tanta capacità, gridavano: “Va’ a maritati!” (Vai a sposarti!), tra sorrisi e complimenti. Se viceversa u furgaru, anziché dirigersi dritto verso il cielo, falliva lo scoppio cadendo vergognosamente per terra, la banda intonava note molto tristi, prese in prestito dalle marce funebri, ed il pubblico, rivolto verso lo sfortunato sparatore, gli gridava in coro sghignazzando: “Va’ a pisciacci!” (Vai a pisciarci!). Ponendo l’accento sul fatto che il suo furgaro era buono solo per quell’uso. Le donne non partecipavano alla processione, e non si sognavano neppure di affacciarsi per vederla sfilare, neanche quando si fermava sotto la loro casa. Secondo il predominante senso del pudore femminile, la processione della vigilia di San Giuseppe era una vastasata (volgarità) e mostrarsi a quel pubblico, totalmente maschile, avrebbe potuto lasciar intendere, agli occhi dell’intera collettività, una spregiudicatezza di comportamento non conveniente per chi volesse essere giudicata quale “donna pudica e timorata di Dio”. (testo e foto di sara favarò)

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the window of each fiancée, or woman supposed to be such, and outside, while the other men got in a circle and the band gathered in a corner, the fiery pretender lit the wick of his furgaru. This was an operation that demanded meticulousness and mastery, since if the petard went off with a loud din, tracing out a straight trajectory with a great feast of colours, the band played exultant notes and all the men, turning to the person who had shown such skill, shouted in a chorus: “Va’ a maritati!” (Go and get married!), amid smiles and compliments. If instead u furgaru, rather than going straight towards the sky, failed to go off and shamefully fell on the ground, the band played very sad notes borrowed from funeral marches, and the people standing around addressed the unlucky man, shouting in a sneering chorus: “Va’ a pisciacci!” (Go and piss there!). They were stressing the fact that the furgaro was only good for that. The women did not participate in the procession, and did not even dream of looking out to see it, even when it stopped outside their houses. According to the predominant sense of female modesty, the procession on the eve of St. Joseph was a vastasata (vulgar affair) and being seen by that entirely masculine crowd could have suggested, in the eyes of the whole community, irresponsible behaviour on the part of a person who wanted to be judged a “chaste and God-fearing woman.” (text and photo by sara favarò)


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Il mito in Sicilia Myth in Sicily Appena giunto in Sicilia, Eracle volle fare tutto il giro dell’isola e così partì da Capo Peloro in direzione di Erice. Mentre costeggiava l’isola, come narrano i miti, le Ninfe fecero scaturire bagni termali per ristorarlo dalle fatiche del viaggio. C’era una doppia serie di ninfe, le Imeree e le Egestee, che ricevono il nome dai luoghi (...). Non appena giunse alla regione di Erice, fu sfidato alla lotta da Erice, il figlio di Afrodite e Butas, poi re della città. (Diodoro Siculo, IV - 23, 1)

Upon his arrival in Sicily Heracles desired to make the circuit of the entire island and so set out from Pelorias in the direction of Eryx. While passing along the coast of the island, the myths relate, the Nymphs caused warm baths to gush forth so that he might refresh himself after the toil sustained in his journeying. There are two of these, called respectively Himeraea and Egestaea, each of them having its name from the place where the baths are. As Heracles approached the region of Eryx, he was challenged to a wrestling match by Eryx, the son of Aphrodite and Butas, who was then king of that country. (Diodorus Siculus, IV - 23, 1)

Ercole, dopo aver recuperato i buoi di Apollo rubati da Gerione (la X fatica dell’eroe), discese la penisola italiana e attraversò a nuoto lo Stretto di Sicilia, reggendosi alle corna di una delle sacre bestie. Pur pascolando di tanto in tanto, giunse velocemente nella città di Erice, figlio di Afrodite e Bute, argonauta catturato dal canto delle sirene e salvato dal mare proprio grazie all’intervento della dea dell’Amore. Erice, vista la parentela, era parecchio spavaldo, tanto che non mancò di sfidare nella lotta il possente Ercole. Sul piatto mise tutti i suoi possedimenti, ovvero la metà occidentale della Sicilia. Ercole rispose “vedo”, e mise in gioco i buoi. Il re, presuntuoso ma non scemo, si irritò, vista la disparità del valore, e richiamò all’equità Ercole. Questi, che di certo di muscoli ne aveva, decise di non offendere 54

Hercules, after having recovered the oxen of Apollo stolen by Geryon (the 10th labour of the hero), went down the Italian peninsula and swam across the Straits of Sicily, holding onto the horns of one of the sacred beasts. Though pasturing them every now and then, he quickly came to the city of Eryx, the son of Aphrodite and Bute, an Argonaut captured by the song of the sirens and saved from the sea thanks to the intervention of the goddess of love. Eryx, seeing the kinship, was quite bold, so much so that he did not fail to challenge mighty Hercules to a fight. He wagered all his possessions, i.e. the western half of Sicily. Hercules responded “I see”, and wagered the oxen. The king, conceited but not stupid, was irritated, seeing the difference in value, and called on Hercules to be fair. The hero, who had plenty of muscles, chose not to offend the guest (who after


Venere stringe il pomo della discordia > Venus grips the bone of contention > ph_thisisbossi


l’ospite (in fondo, era suo cugino) e si giocò l’immortalità. Che non perse, anzi! Uccise Erice e divenne proprietario di mezza Sicilia, rendendola all’istante ai suoi abitanti finché un suo erede non fosse venuto a richiederne il possesso a giusto titolo. Mentre si svolgeva il combattimento, però, i buoi erano rimasti senza la loro guardia del corpo, e qualche buontempone aveva pensato di farla in barba al figlio illegittimo di Zeus. Una giovinetta, tale Motya, indicò all’eroe dove era custodita la mandria e Ercole, per ringraziarla, fondò una città per darle il suo nome. La cittadina è ancora visitabile, circondata com’è dalle acque dello Stagnone… Torniamo sulla terraferma. Lasciamo ad Ercole le sue peregrinazioni: noi abbiamo raggiunto la nostra meta, Erice, la città di

all was his cousin) and wagered his immortality which he did not lose, au contraire! He killed Eryx and became owner of half of Sicily, instantly giving it back to its inhabitants until an heir of his should come to ask for possession of it with all rights. While the fight was taking place, however, the oxen had been left without their bodyguard, and some fun-lovers had decided to play a trick on Zeus’ illegitimate son. A girl, one Motya, told the hero where the herd was kept and Hercules, to thank her, founded a city to give it her name. The town is still visitable, surrounded as it is by the waters of the Stagnone lagoon… Let us get back to dry land. Let us leave Hercules to his wanderings: we have reached our destination, Eryx, the city of Aphrodite, the place in which our long trip among the myths of

I resti di un castello medievale coprono l’area dell’antico tempio di Venere a Erice > The ruins of a medieval castle covers the area of the ancient temple of Venus in Erie > ph_leandro_ciuffo

Afrodite, luogo in cui termina il nostro lungo viaggio tra i miti di questa straordinaria terra mediterranea (la prima puntata su Sikania n°245-4/07, n.d.r.). Qui, su questo monte di quasi 800 metri d’altezza, gli archeologi hanno trovato tracce di un antico luogo di culto dedicato dai Fenici ad Astarte, poi divenuta Afrodite per i Greci e quindi Venere per i Romani. Ma tutte e tre sono presenti nelle storie del mito con l’epiteto di “ericina”, e ciò avalla l’importanza che questo sito ha avuto nella storia, quella vera. Un fatto registrato anche dagli storiografi. Tanto per citarne qualcuno, nel IV libro dei suoi Annales Tacito registra una richiesta all’imperatore di Roma Tiberio: «I Segestani domandarono che si 56

this extraordinary Mediterranean land ends (the first episode is in Sikania 245 -4/07). Here, on this mountain almost 800 metres high, archaeologists have found traces of an old place of worship devoted by the Phoenicians to Astarte, who became Aphrodite for the Greeks and then Venus for the Romans. But all three are present in the stories of myth with the epithet “Erycina”, and this guarantees the importance that this site had in true history. This fact is also recorded by historiographers. Just to quote one of them, in Book IV of his Annals Tacitus records a request made to the emperor of Rome Tiberius: “The people of Segesta asked that the temple of Venus on Mount Erice, having collapsed through


Cantami, o Musa, le opre dell’aurea Afrodite Ciprigna, che risveglia la soave brama dei numi, soggioga le stirpi dei mortali, gli uccelli alti in cielo e tutte le bestie che in gran copia nutrono la terra e il mare; tutti quanti chiedono i favori di Citerea ornata di serti (Incipit del V inno omerico)

Sing to me o Muse, of the works of golden Aphrodite of Cyprus, who reawakens the sweet desire of the gods, subjugates the stock of mortals, the birds high in the sky and all the beasts that nourish the earth and the sea in great abundance; all ask for the favours of Cytherea adorned with garlands (Incipit of the V Homeric hymn)

Copia in marmo delle Venere di Prassitele > A marble copy of Praxiteles’ Aphrodite

restaurasse il tempio di Venere sul monte Erice, crollato per vetustà, rammentando sulla sua origine avvenimenti noti e graditi a Tiberio; egli si assunse volentieri quella cura, quale consanguineo». Svetonio, però, ci racconta che anche a quei tempi le opere pubbliche procedevano con una certa lentezza, tanto che l’imperatore Claudio, quasi trent’anni dopo, «fece la proposta di ricostruire a spese pubbliche il tempio di Venere Ericina, in Sicilia, ormai cadente per vetustà». Un santuario d’altri tempi, questo era Erice. Qui, ci racconta il mito, Enea volle edificare alla madre (ricordiamo che il troiano era figlio di Anchise e Afrodite) “una sede vicina alle stelle”, oppure, seguendo la leggenda che vuole il sito edificato dallo stesso Erice “(…) La dea, in virtù della devozione degli abitanti del luogo e dell’onore tributatole dal figlio, amava in modo straordinario la città: perciò la stessa Afrodite è detta Ericina. Ci si potrebbe meravigliare, ovviamente, considerando la fama che circonda questo santuario: gli altri sacrari infatti, fiorenti per fama, spesso hanno perduto, a causa 57


Pompei, affreschi che rimandano ai servigi delle ierodule > Pompei, frescoes recalling the activities of the hierodules > ph_stefano_bolognini


Ercole, statua in marmo, Modena > Hercules, marble, Modena > ph_giopuo

di varie vicissitudini, importanza; invece questo solo, che ebbe origine dai primordi del tempo, non cessò mai di essere onorato, anzi, al contrario, vide accrescersi sempre più la sua fama”. Diodoro Siculo, autore di queste parole, vede Enea come un semplice devoto, al pari di quanti vennero dopo di lui, dai Sicani ai Cartaginesi, fino ai Romani: “(…) impadronitisi di tutta la Sicilia, superarono tutti i loro predecessori in onori verso di lei. E facevano ciò per ovvi motivi: poiché la loro stirpe risaliva ad essa e per questo le loro imprese avevano esito felice, contraccambiavano colei che era la causa del loro successo con i dovuti ringraziamenti. Infatti i consoli e i governatori che giungono nell’isola, e tutti coloro che la visitano investiti di una qualsiasi autorità, quando si recano a Erice, con splendidi sacrifici e onori adornano il santuario e, deposto il volto austero dell’autorità, passano a scherzi e a compagnie di donne con molta allegria, in quanto sono convinti che solo così rendono la loro presenza gradita alla dea” (dalla Biblioteca Storica). Del santuario oggi restano solo le fondamenta dell’edificio punico e un pozzo, all’interno del quale i turisti sono soliti gettare delle monete. Un omaggio alle ierodule, le prostitute sacre, affinché non li privi mai delle gioie dell’amore? (maria lohman - XXII - fine)

ancientness, be restored, reminding Tiberius of events regarding its origin that were known to and liked by him; he willingly took it upon himself to repair it, as a relative.” Suetonius, however, tells us that at that time too public works proceeded rather slowly, so much so that the emperor Claudius, almost thirty years later, “made the proposal to rebuild at public expense the temple of Venus Erycina, in Sicily, now crumbling through ancientness.” A sanctuary of other times, this was Erice. Here, the myth tells us, Aeneas chose to build for his mother (we must remember that the Trojan was the son of Anchises and Aphrodite) “a place near the stars”, or, following the legend that has it the site was built by Eryx himself “The goddess, in virtue of the devotion of the inhabitants of the place and the honour rendered to her by her son, loved the city in an extraordinary way: hence Aphrodite herself is referred to as Erycina. Obviously, one might be surprised at the fame surrounding this sanctuary: in this connection, other shrines once famous often lost importance because of various vicissitudes; only this one, which originated in very remote times, never ceased to be honoured, but on the contrary saw its fame grow more and more.” Diodorus Siculus, the author of these words, sees Aeneas as a simple devotee, like all those that came after him, from the Sicani to the Carthaginians, down to the Romans: “having become masters of the whole of Sicily, they surpassed all their predecessors in honours towards her. And they did this for obvious reasons: since their stock descended from her and for this reason their enterprises had happy outcomes, they repaid the one that was the cause of their success with due thanks. Indeed, the consuls and governors that come to the island and all those people who visit her invested with any authorities, when they go to Erice, with splendid sacrifices and honours decorate the sanctuary and, having put off the austere face of the authority, pass on to jokes and companies of women with a lot of joy, in that they are convinced that it is only so that they can make their presence pleasing to the goddess” (from the Historical Library). Of the sanctuary, today only the foundations of the Punic building and a well remain, into which tourists throw coins. A homage to the hierodules, the sacred prostitutes, so that they will never deprive them of the joys of love? (maria lohman - XXII - the end) 59


tesori nascosti>hidden treasures


TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES

Ad ognuno la sua croce To each man his cross La via crucis di fra’ Umile da Petralia > The via crucis of brother Umile from Petralia Nacquero, i Crocefissi del francescano madonita, nella Sicilia dell’inizio del secolo XVII, quella della peste, dell’analfabetismo, della miseria; una Sicilia bisognosa di santi e ancora di più di miracoli, intenta com’era a crocifiggere la sua umanità. Francesco Pintorno era nato a Petralia Soprana nel 1601, e nella bottega del padre, ebanista, cominciò a esprimersi col legno. Divenuto fra Umile, riuscì ad essere quello che veramente voleva essere: un frate devoto dell’Uomo sulla Croce, che visse e morì in odore di santità, che pregò per tutta la sua

breve esistenza attraverso parole di legno. Attraverso forme e colori che nelle sue mani si contorcevano e concretizzavano nello spasmo crudele della sofferenza. Una sofferenza mai maledetta, sempre bene accetta a giudicare dalla dolcezza e dal garbo dei suoi Cristi, dalla gioia che traspare da alcune opere malgrado il crudele realismo delle ferite e delle tumefazioni. I suoi Crocefissi sono gemme preziose dell’arte della scultura e dell’intaglio, talmente raffinati da apparire frutto dell’insegnamento di una sofisticatissima scuola piuttosto che

The crucifixes of the Franciscan from the Madonie came into being in Sicily at the beginning of the 17th century, a century of plague, of illiteracy and poverty; Sicily really needed saints, and even more miracles, intent as it was on crucifying its humanity. Francesco Pintorno was born at Petralia Soprana in 1601, and in the workshop of his father, a cabinetmaker, he started to express himself with wood. Having become Brother Umile, he succeeded in being what he really wanted to be: a monk devoted to the Man on the Cross, who lived and died in odour of sanctity, who throughout his brief existence prayed through words in

wood: through forms and colours that in his hands were twisted and concretized in the cruel spasm of suffering. Suffering never cursed, always well accepted, judging from the sweetness and gentleness of his Christs, from the joy that shines through some works despite the cruel realism of the wounds and the bruises. His crucifixes are precious gems of the art of sculpture and carving, so refined as to appear to be the fruit of the teaching of a sophisticated school rather than of inspiration born in a cloister from contemplation and penitence. From these extraordinary crosses there emerges some concession to that

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TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES

L’effetto drammatico nelle sculture di fra’ Umile > The dramatic effect in the sculptures by brother Umile

dell’ispirazione nata nel chiostro dalla contemplazione e dalla penitenza. Traspare da queste croci straordinarie una certa concessione a quel gusto spagnolo presente nella Sicilia barocca che indulgeva al pietismo e alla ricerca forzata dell’effetto drammatico che tuttavia nei crocefissi di fra Umile non diventa mai ipocrisia e manierismo. Ogni guizzo, ogni smorfia di dolore, ogni spasmo che contorce i muscoli di un corpo scolpito in maniera partecipata e perfetta, risulta autentico e misurato: ogni agonizzante posto sopra la croce è un Cristo bellissimo, un Uomo. Un uomo che si può incontrare oggi nella Chiesa Madre del paese natio del frate scultore, Petralia Soprana: si colloca cronologicamente per primo, e denuncia il fatto di essere un’opera giovanile dove si evince lo studio dell’anatomia e la ricerca della proporzione, ma contiene già gli elementi che caratterizzeranno le opere più riuscite, come la spina che trafigge il sopracciglio del Cristo, allegoria di una sofferenza personale portata per tutta la vita dallo scultore. Un uomo che dimora nella magnifica Caltagirone, all’interno di quell’inno al barocco siciliano che è la Chiesa di San Bonaventura. Forme perfette e particolari studiati nel più piccolo dettaglio anatomico sono anche in quello di Caltavuturo, mentre quello di Agrigento, nel 1882 venne definito dallo studioso gesuita Giuseppe Orlando “il capolavoro fra tutti i Crocefissi del Pintorno, sia per l’espressione appassionata, che per le forme dell’indebolito corpo che si sostiene tutto sopra di sé”. 62

Spanish taste present in Baroque Sicily that indulged in pietism and the forced search for dramatic effect, which nevertheless in the crucifixes of Brother Umile never becomes hypocrisy and mannerism. Every flicker, every grimace of pain, every spasm that twists the muscles of a body sculpted in a heartfelt and perfect way, proves authentic and measured: every dying man set on the cross is a very beautiful Christ, a Man. A man that today you can encounter in the Parish Church of the native village of the sculptor monk, Petralia Soprana: chronologically it is the first, and it reveals the fact that this was a juvenile work in which you can guess at the study of anatomy and the search for proportion, though it already contains the elements that will characterize the most successful works like the thorn that pierces through Christ’s eyebrow, an allegory of the personal suffering borne by the sculptor throughout his life. A man that dwells in magnificent Caltagirone, in that hymn to the Sicilian Baroque that is the San Bonaventura church. Perfect forms and minute anatomical detail are also to be seen in the Caltavuturo crucifix, while in 1882 the Agrigento one was defined by the Jesuit scholar Giuseppe Orlando “the masterpiece of all the Crucifixes by Pintorno, both for the impassioned expression and for the forms of the weakened body that bears everything upon itself.” The Campobello di Mazara crucifix has such an intense expression as to give the observer the sensa-


TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES

Quello di Campobello di Mazara ha un’espressione talmente intensa da dare a chi lo osserva la sensazione di un guizzo del volto vivo e mutevole. Ogni anno viene portato in processione, offrendosi alla devota adorazione del popolo all’interno della “vara”, una struttura a tempietto in stile neoclassico con cupola sostenuta da otto colonne a sedici scanalature. A Comiso c’è forse quello in cui meglio fra Umile ha saputo coniugare la sua mano felice d’artista col fervore mistico e la devozione: un Cristo alto 190 cm scolpito con la perfezione del Dio e col capo reclino sulla spalla destra con un’espressione di ineffabile dolcezza. Era stato scolpito per la Casa Professa dei Gesuiti di Palermo, ma venne portato a Comiso verso la fine del Settecento da padre Silvestro Ferreri per salvarlo dalle avverse vicende che colpirono in quell’epoca la Compagnia di Gesù. Fra i primissimi crocefissi scolpiti da frate Umile, tanto da potere essere considerato modello per l’indagine sull’uso delle cromie del frate scultore, c’è quello di Messina. Bellissimo quello di Catania a grandezza naturale, mentre a Salemi c’è quello che i salemitani considerano il più prodigo di grazie e miracoli. A Palermo, infine, si trova il trentatreesimo, l’ultimo, quello al quale secondo la leggenda furono gli angeli a scolpire le braccia che fra Umile, colto dalla morte nel 1639, non aveva potuto terminare. (anna gelsomino)

tion of a flicker of the living and mutable face. Every year it is carried in a procession, offered to the devoted adoration of the people inside the “bier”, a little temple structure in the neoclassical style with a dome supported by eight columns with sixteen grooves. At Comiso there is perhaps the one in which Brother Umile perhaps best succeeded in blending his happy artist’s hand with mystical fervour and devotion: a Christ 190 cm tall sculpted with the perfection of God and with the head leaning on the right shoulder, with an expression of indescribable sweetness. It was sculpted for the Casa Professa of the Jesuits in Palermo but was taken to Comiso towards the end of the eighteenth century by Father Silvestre Ferreri to save it from the adverse vicissitudes that in that period struck the Society of Jesus. Among the first crucifixes carved by Brother Umile, which can be considered a model for the investigation on the use of colour by the sculptor monk, there is the Messina one. A very beautiful crucifix is the life-size Catania one, while at Salemi there is what the local people consider the one most generous with grace and miracles. Lastly, in Palermo there is the thirty-third one, the last, for which according to the legend it was the angels that carved the arms, which Brother Umile, who died in 1639, was unable to finish. (anna gelsomino)

I Crocefissi da visitare Visiting Crosses Caltagirone (Catania): Chiesa di San Bonaventura / San Bonaventura Church - via San Bonaventura Comiso (Ragusa): Basilica dell’Annunziata / Annunziata Basilica - corso Vittorio Emanuele 214 Petralia Soprana (Palermo): Chiesa Madre / Parish church - piazza del Duomo Caltavuturo (Palermo): Chiesa di Santa Maria di Gesù annessa al Convento dei Frati Minori / Santa Maria di Gesù Church attached to the monastery of the Lesser Monks Campobello di Mazara (Trapani): Chiesa Madre / Parish church - viale Risorgimento Salemi (Trapani): Chiesa di Santa Maria degli Angeli / Santa Maria degli Angeli Church - Piazza dei Riformati Agrigento: Conventino di San Calogero / Little San Calogero convent - piazzetta San Calogero Catania: Chiesa di Santa Maria del Gesù / Santa Maria di Gesù Church - piazza Santa Maria del Gesù Messina: Convento di Porto Salvo, vicino alla foce del torrente Trapani in prossimità dell’ingresso laterale della fiera / Porto Salvo convent, near the mouth of the Trapani stream near the side entrance to the fair Palermo: Chiesa di Sant’Antonio Abate / Sant’Antonio Abate Church - via Roma

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WEEK END>

> San Gregorio di Catania (Catania)

12-13/04 Pasqua con la storia Easter with history

ph_angelo_butera

Informazioni> Information: Ufficio turismo comunale > Local tourist office tel. 095 7219135 Dove dormire> Where to sleep Hotel Antica Conceria via Capomulini, 32 Acireale tel. 095 7672256 Dove mangiare> Where to eat Il moro di Trezza lungomare dei Ciclopi, 153, Acitrezza, tel. 095 711696

Se siete stanchi delle “solite” manifestazioni pasquali, con processioni di Misteri e Incontri, il nostro suggerimento per il 12 aprile è di recarvi in provincia di Catania, e più precisamente a San Gregorio di Catania, appena a Nord del capoluogo: qui, infatti, la domenica di Pasqua coincide con i festeggiamenti dell’eponimo patrono della cittadina. In particolare, nel pomeriggio l’associazione Antica Compagnia dell’Etna dà vita a un corteo storico con una cinquantina di personaggi (sbandieratori, musici, danzatrici, ecc.) in raffinati costumi d’epoca realizzati su modelli originali ispirati al Mantegna, che percorrono il centrale corso Umberto fino alla Chiesa Madre. Qui è custodito il simulacro di San Gregorio Magno che, alle 20.30, viene estratto dalla nicchia che solitamente lo ospita per essere condotto in processione per le vie del paese. L’indomani è il momento della tradizionale “Fera do’ Luni di Pasqua”, un caratteristico mercato di bestiame e attrezzature agricole, artigianato, prodotti tipici ecc.

If you are tired of the “usual” Easter celebrations, with processions of Mysteries and Meetings, our suggestion for 12 April is to go to Catania province, and specifically to San Gregorio di Catania, just north of the chief town: the fact is that here Easter Sunday coincides with the celebrations for the patron saint of the town, St. Gregory. In particular, in the afternoon the Ancient Etna Company association does a historical procession with about fifty characters (standard-bearers, musicians, dancers, etc.) in refined period costumes done on original models inspired by Mantegna, which go along the central Corso Umberto to the Parish Church. Here there is kept the simulacrum of St. Gregory the Great, which at 8.30 pm is extracted from the niche that usually contains it to be taken in a procession through the streets of the village. The next day is the moment of the traditional “Fera do’ Luni di Pasqua”, a quaint market for livestock and agricultural equipment, crafts, typical products, etc.

Come arrivare > How to get there Dall’autostrada A18 Messina-Catania uscita Catania Nord > From the A18 Messina-Catania motorway, Catania North exit 64


WEEK END>

> Sicilia

1-04/16-05 Cultura in scena Culture on the stage Il turismo di qualità non può fare a meno della cultura: è questa la premessa di Scenario Mediterraneo, un progetto che si prefigge di valorizzare i territori marginali rispetto ai flussi turistici convenzionali, in forza della loro notevole potenzialità culturale, artistica, paesaggistica ecc. Scenario Mediterraneo mette insieme le eccellenze culturali poco conosciute di Sicilia, Campania e Sardegna in una serie di itinerari che saranno proposti ai visitatori attraverso precisi piani di comunicazione, fra i quali un particolare carnet di voyage in video, messo a punto dalla coppia di viaggiatori per eccellenza: Patrizio Roversi e Syusy Blady. Il taccuino di viaggio avrà una versione internet nel portale www.scenariomediterraneo.it, con una serie di segmenti interattivi per l’aggiornamento costante delle notizie attraverso i giudizi dei viaggiatori-internauti. Terzo punto del progetto è la valorizzazione dei centri minori attraverso il teatro. Per questo è stato messo a punto un cartellone itinerante di tre produzioni ad hoc, ispirate dai testi raccolti nel volume “Il sogno e l’approdo. Racconti di stranieri in Sicilia” che andranno in scena dal 2 aprile al 6 maggio a Racalmuto, Modica, Villafrati, Caltagirone, Comiso e Biancavilla.

Il cosmorama con/with G. Civiletti and G. Li Bassi 1/4 Racalmuto - Teatro Margherita 2/4 Modica - Teatro Garibaldi 4/4 Villafrati - Teatro del Baglio 22/4 Caltagirone - Teatro Politeama 15/5 Comiso - Teatro Naselli 16/5 Biancavilla - Teatro La Fenice

Quality tourism cannot live without culture: this is the premise of Scenario Mediterraneo, a project that aims to valorise territories that are marginal to the conventional tourist circuits, through their notable cultural, artistic, landscape etc., potentialities. Scenario Mediterraneo puts together little known cultural excellences in Sicily, Campania and Sardinia in a series of itineraries that will be proposed to visitors through precise communication plans, among them a particular carnet de voyage in a video, made by the pair of travellers par excellence: Patrizia Roversi and Syusy Blady. The travel diary will have an internet version in the portal www.scenariomediterraneo.it, with a series of interactive segments for constant updating of the news through the judgments of traveller and internauts. The third point of the project is the valorisation of smaller places through the theatre. For this an itinerant placard has been set up of three ad hoc productions, inspired by the texts collected in the volume “Il sogno e l’approdo. Racconti di stranieri in Sicilia” which will be staged from 2 April to 6 May at Racalmuto, Modica, Villafrati, Caltagirone, Comiso and Biancavilla.

Sotto un velo di sabbia con/with A. Haber and C. De Regibus 2/4 Caltagirone - Teatro Politeama 3/4 Comiso - Teatro Naselli 23/4 Biancavilla - Teatro La Fenice 24/4 Modica - Teatro Garibaldi 30/4 Villafrati - Teatro del Baglio 14/5 Racalmuto - Teatro Margherita

Fuori luogo con/with M. Mordino, B. Tabita 23/4 Comiso - Teatro Naselli 24/4 Villafrati - Teatro del Baglio 29/4 Racalmuto - Teatro Margherita 30/4 Caltagirone - Teatro Politeama 2/5 Biancavilla - Teatro La Fenice 14/5 Modica - Teatro Garibaldi 65


Dove mangiare

Il prezzo indicato (se non diversamente specificato) si riferisce a un pasto completo, escluse bevande

Where to eat

Palermo & Provincia IL MIRTO E LA ROSA Palermo - via Principe di Granatelli, 30, % 091 324353, chiuso domenica e 10 giorni a luglio; 25 € ACANTO BLU Palermo - via Torrearsa, 8 % 091 320444, chiuso domenica; 30 € RISTORANTE SANT’ANDREA Palermo - piazza Sant’Andrea, 4, % 091 334999; chiuso domenica (aperto solo a cena); 30 € ANTICA STAZIONE DI FICUZZA

Corleone - borgo di Ficuzza, % 091 8460000; menù degustazione; 25 € RISTORANTE CAFFÈ DUOMO Cefalù - piazza Duomo, 19, % 0921 921271; chiuso martedì (da ottobre a Pasqua); 30 € TRATTORIA DON CICCIO Bagheria - via del Cavaliere, 87, % 091 932442; chiuso mercoledì e domenica; 25 €

Agrigento & Provincia LEON D’ORO Agrigento - viale Emporium, 102, % 0922 414400, chiuso lunedì, 40 €

L’OSTE E IL SACRESTANO Licata - via Sant’Andrea, 19, % 0922 774736, chiuso lunedì e domenica sera (in inverno); 35 € IL VIGNETO Menfi - contrada Gurra di Mare, % 0925 71732; 30 € RISTORANTE DISIO Sciacca - via Vittorio Emanuele 107, % 0925 86922; chiuso martedì

Caltanissetta & Provincia

Messina & Provincia

VICOLO DUOMO Caltanissetta - vicolo Duomo, 5 % 0934 582331; chiuso domenica e lunedì a pranzo; 25 €

DUE SORELLE Messina - piazza Municipio, 4; % 090 44720; chiuso lunedì e in agosto; 25 €

L’ANGOLO DIVINO Caltanissetta - via Di Cataldo, % 0934 542983; chiuso lunedì e domenica sera; 25 €

TENTAZIONI Isola Salina - via Rotabile, 11, % 090 9809209; sempre aperto nei mesi estivi; menù degustazione 40 €

VILLA ROSANGELO Mazzarino - Contrada Pileri, % 0934 381437, chiuso lunedì; 20 €

Catania & Provincia IL SALE ART CAFÈ Catania - via S. Filomena, 10, % 095 316888; chiuso martedì; 35 €

GIARDINO DI BACCO San Giovanni La Punta via Piave, 3, % 095 7512727; chiuso lunedì; 45 € (prenotazione obbligatoria)

Via Trapani, 4/a Palermo % 091 58 65 66

AL FOGHER Piazza Armerina - contrada Bellia, SS117 bis, % 0935 684123; chiuso domenica sera e lunedì; 50 € OSTERIA DI AGAR Pietraperzia - via San Giuseppe, 4; % 0934 462168; aperto a cena tutti i giorni, la domenica anche a pranzo (su prenotazione); 30 €

IL CARATO Catania - via V. Emanuele II, 81 % 095 7159247; 35 €

REGINE

ARISTON Enna - via Roma, 353, % 0935 26038; chiuso domenica; prezzo medio 25 €

OSTERIA CACCIATORE Castrofilippo - contrada Torre, % 0922 829824; chiuso mercoledì; 22 €

IL CUCINIERE Catania - via Carmelo Finocchiaro Aprile, 110, % 095 7470702; 40 €

Ristorante

Enna & Provincia

GALATEA Acitrezza - via Livorno, 146, % 095 277913; chiuso lunedì e due settimane a novembre, 40 € LA SCALA Caltagirone - Scala S. Maria del Monte, 8; % 0933 57781; chiuso mercoledì; 25 €

LA CAPINERA Taormina - via Nazionale Spisone, 177, % 0942 626247; chiuso lunedì; 45 € PICCOLO CASALE Milazzo - via R. D’Amico, 12, % 090 9224479; chiuso lunedì; 50 € DA NINO Letojanni - via L. Rizzo, 29, % 0942 36147; chiuso martedì; 50 € TRATTORIA FRATELLI BORRELLO Sinagra - contrada Forte, % 0941 594844; chiuso mercoledì; 20 €

Ragusa & Provincia CUCINA E VINO Ragusa - via Orfanotrofio, 91 % 0932 686447, chiuso martedì, 20 € DUOMO Ragusa - via Capitano Bocchieri, 31 % 0932 651265; chiuso lunedì e domenica sera; 100 € TOCCO D’ORO Comiso - corso Vittorio Emanuele, 1, tel. 0932 968211; chiuso lunedì; menù degustazione 25 €; a la carte 35 €

LA GAZZA LADRA Modica - via Blandini, 11, % 0932 755655; chiuso domenica sera e lunedì; menù da 50 a 68 €

Siracusa & Provincia TRATTORIA LA FOGLIA Siracusa - via Capodieci, 29, % 0931 66233, chiuso martedì (mai in estate); 30 € DON CAMILLO Siracusa - via Maestranza, 96, % 0931 67133, chiuso domenica, 50 € TAVERNA LA CIALOMA Pachino - piazza Regina Margherita, 23, località Marzamemi, % 0931 841772; chiuso martedì; 25 € LA LOCANDA DEL BORGO Rosolini - Via Controscieri, % 0931 850514; chiuso martedì; 40 € RISTORANTE CANTUCCIO Noto - via Cavour, 12, % 0931 837464; chiuso lunedì; 32-35 €

Trapani & Provincia CANTINA SICILIANA Trapani - via Giudecca, 36 % 0923 28673, chiuso periodo natalizio, 30 € LA NICCHIA Pantelleria - contrada Scauri Basso, tel. 0923 916342; chiuso 1/1-31/3; 40 € LA PINETA DI ANGELO Castelvetrano - via Punta Cantone, località Marinella di Selinunte, % 0924 46820; 30 € ANTICHI SAPORI Partanna - via Vittorio Emanuele, 211, tel. 0924 922618; chiuso lunedì; menu degustazione da 20 € ANTICO BORGO MARINARO Mazara del Vallo - Lungocanale Ducezio 30, % 0923 931619; aperto solo a cena, su prenotazione; menù fisso, vini compresi, 60 €


Dove dormire Where to sleep

I prezzi indicati si riferiscono alla camera doppia con prima colazione SUITE D’AUTORE ART DESIGN GALLERY HOTEL Piazza Armerina - piazza Duomo, % 0935 688553; suite BB da 100 €

Palermo & Provincia

Caltanissetta & Provincia

B&B ALLAKALA Palermo - corso Vittorio Emanuele, 71 % 091 7434763; da 90 €

HOTEL PLAZA Caltanissetta - via B. Gaetani, 5 % 0934 583877; 80 €

BB22 Palermo - largo Cavalieri di Malta, 22; % 091 6111610; da 110 €

FALCONARA CHARMING HOUSE Butera - SS 115 km 243 % 0934 349012; da 200 €

AZIENDA AGRITURISTICA ROCCA D’AQUILA Agira - contrada Gararai e Rocca d’Aquila, Strada Provinciale 59, % 320 4679569; FB 80 €

HOTEL PORTA FELICE Palermo - via Butera, 47; % 091 6175678, da 140 € MASSERIA SUSAFA Polizzi Generosa - contrada Susafa; % 338 9608713; da 80 €

FARM, OSPITALITÀ DI CAMPAGNA Butera - contrada Strada % 0934 346600; da 110 €

Messina & Provincia

Catania & Provincia

NH LIBERTY HOTEL Messina - via I Settembre, 15, % 090 6409436; da 102 €

BB EH13 Catania - via Sant’Euplio, 13 % 095 7152216; da 90 €

HOTEL HYCESIA Isola Panarea - via san Pietro, % 090 983041; da 100 €

IL PRINCIPE HOTEL Catania - via Alessi, 24 % 095 2500345; da 119 €

GRAND HOTEL SAN PIETRO Taormina - via Pirandello, 50, % 0942 6207111; da 138 €

HOTEL SANTA CATERINA Acireale - via Santa Caterina, 42b % 095 7633735; da 140 €

HILTON PORTOROSA Furnari - Complesso turistico Portorosa, % 0941 802 500; da 170 €

MASSERIA PERNICE Monreale - contrada Pernice % 0924 36797; da 170 € (soggiorno minimo 3 notti)

Agrigento & Provincia VILLA ATHENA HOTEL Agrigento - via Passeggiata Archeologica, 33 % 0922 596288; da 240 € (apertura maggio 2009) AZIENDA AGRICOLA MANDRANOVA Campobello di Licata - SS. 115, km217 % 348 3150015; da 122 € IL GATTOPARDO DI LAMPEDUSA Isola Lampedusa - contrada Cala Creta, via Beta, 6, % 0922 970051 solo soggiorni settimanali in pensione completa, a partire da 1220 € a persona TENUTA STOCCATELLO Menfi - S.P. 42 Menfi-Partanna km 6, % 333 9035428; da 70 €

BORGO PETRA Mascalucia - via Teatro, 9 % 095 7277184; da 80 € AGRITURISMO FONDO CIPOLLATE Castiglione di Sicilia - contrada Cipollate, 12-14, frazione Mitogio % 389 1571912; da 70 €

AGRITURISMO FATTORIA DI GRENNE Ficarra - località Grenne, % 0941 582757; da 80 €

Ragusa & Provincia

CAMBIOCAVALLO Pozzallo - contrada Zimmardo, % 0932 779118; da 110 € MASSERIA CIANCIÒ Modica - contrada Cianciò -Graffetta, % 335 330299; da 78 €

Siracusa & Provincia HOTEL ALGILÀ Siracusa - via Vittorio Veneto, 93, % 0931 465186; da 160 € HOTEL ONE Siracusa - via Diodoro Siculo, 4, % 0931 411355; da 99 € COUNTRY HOUSE MONTELUCE Noto - contrada Vaddeddi, % 335 6901871; da 120 € ZAIERA RESORT Solarino - contrada Zaiera, % 0931 461046; da 100 €

Trapani & Provincia HOTEL TORRI PEPOLI Erice - viale Conte Pepoli, % 333 3010504; da 250 €

Enna & Provincia

VILLA CARLOTTA Ragusa - via Ungaretti, % 0932 604140; da 120 €

RELAIS ANGIMBÉ Calatafimi - Segesta SS 113 Palermo-Trapani, uscita Alcamo ovest, km 338,4; % 0925 530120; da 90 €

BAGLIO SAN PIETRO Nicosia - località San Pietro % 0935 640529; da 80€

HOTEL 900 Scicli - via Duprè, 11, % 0933 843817; da 90 €

ZUBEBI RESORT Pantelleria - Contrada Zubebi, % 0923 913653; da 160 €

ASTORIA PALACE HOTEL, PALERMO. L’organizzazione di congressi perfetti

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BUON APPETITO>ENJOY YOUR MEAL

I Consigli di Sikania a cura di > Sikania advices by

www.cronachedigusto.it

Trattoria Al Castello > Santa Croce Camerina (Ragusa)

Donnafugata è un piccolo borgo a circa 20 chilometri da Ragusa ed è una delle principali mete del turismo ibleo grazie alla presenza del castello ottocentesco, dallo stile architettonico difficilmente definibile, che attinge sia dall’arabo-normanno che dal gotico veneziano. Ben definita è invece la cucina della trattoria Al Castello che si trova nella via antistante la piazza della villa patrizia. Il locale dal gusto rustico, negli arredi come nei piatti, è famoso per la preparazione delle prelibatezze del luogo cucinate secondo l’antica tradizione iblea: la conduzione è totalmente familiare e mamma Lucia Fontana, assieme ai suoi figli, si occupa attivamente sia della gestione della trattoria che dei fornelli. Le opzioni tra i menù sono imba-

razzanti per la varietà di scelta: si parte da antipasti rustici composti da focacce (a base di verdure, pomodoro e cipolla o ricotta e salsiccia), salame, gelatina di carne e olive, per poi passare ai primi: ravioli di ricotta al sugo di maiale, tagliatelle alla Norma, spaghetti al cartoccio, lumache mediterranee e macco di fave. Tra i secondi, ricche le grigliate di carne mista, l’agnello al forno, il coniglio alla cacciatora e la carne di cavallo, tutti accompagnabili da formaggi misti, grigliate miste di verdure, funghi arrosto o patate. Anche la selezione dei dessert si rifà alle materie prime locali con gelo al limone, alla cannella o alla mandorla, mousse di cioccolato o ricotta, e dolci della casa. Ridotta ma buona la carta dei vini. (marina v. carrera)

Trattoria al Castello > Contrada Donnafugata - 97017 Santa Croce Camerina (RG) - tel. 0932 619260 - www.alcastellodonnafugata.it; costo medio a persona 18 € ; chiusura settimanale: lunedì > Average cost per person 18 €; weekly closing: Monday

Donnafugata is a small village about 20 kilometres from Ragusa and is one of the main destinations of Iblei tourism thanks to the presence of the nineteenthcentury castle, in an architectural style which is difficult to define, drawing on both Arab-Norman and Venetian Gothic style. Well defined, instead, is the cuisine of the Al Castello trattoria in the street in front of the piazza of the patrician villa. The restaurant shows rustic taste, in both the furnishings and the dishes, and is famous for the preparation of excellent food cooked according to the old Iblei tradition: the management is wholly a family one and Lucia Fontana, the mother, together with her children, actively deals with both the management of the trattoria and the cooking. The options on the menu 68

are almost embarrassing for the variety of choice: it begins with rustic starters made up of focaccias (based on vegetables, tomato and onion or ricotta and sausage), salami, meat jelly and olives, and then you move on to first courses with ricotta ravioli with pork sauce, noodles alla Norma, spaghetti al cartoccio, Mediterranean snails and bean macco (soup). Among the second courses, there is a rich mixed meat grill, roast lamb, rabbit alla cacciatora and horse meat which can all be accompanied by mixed cheeses, mixed vegetables grills and roast mushrooms or potatoes. The selection of the desserts is also based on local raw materials with lemon, cinnamon or almond jelly, chocolate or ricotta mousse and homemade desserts. The wine list is smallish but good. (marina v. carrera)



OSPITALITÀ>HOSPITALITY

I Consigli di Sikania > Sikania advices

Agriturismo Spadafora > Camporeale (Palermo) In aperta campagna, accoccolata fra le colline alle spalle di Palermo, l’azienda agricola Spadafora è un’eccellente cantina vinicola, in cui l’attenzione per la qualità e le tradizioni del territorio va di pari passo con moderne innovazioni. È possibile visitarla per gustare i vini, e da qualche anno anche fermarsi per qualche giorno di vacanza antistress. Negli edifici che ospitavano le stalle, infatti, sono stati realizzati sei appartamentini di diversa dimensione e arredamento, tutti in stile country, colorati e confortevoli, e affacciati sul cortile sul quale si aprono anche le zone di pro-

duzione dell’azienda, alla quale fanno capo 180 ettari di vigneti. Gradevolmente arredati, gli appartamenti consentono un soggiorno indipendente e tranquillo, anche perché oltre che di tutti i comfort sono dotati di cucinotta, dove gli ospiti possono mettere a frutto i prodotti dell’orto, dal quale ci si può liberamente servire. I più pigri - e coloro che non si dilettano di cucina - possono invece andare a mangiare nel ristorantino dell’azienda, uno spazio molto gradevole con vista sui vigneti: vengono serviti i piatti della mi-

Agriturismo Spadafora > contrada Virzì - Camporeale, Palermo - tel. 091 514952 In the countryside, crouching among the hills behind Palermo, the Spadafora holiday farm is an excellent wine production centre, in which attention to quality and the traditions of the territory goes hand-in-hand with modern innovations. You can visit it to taste the wines, and for a few years it has also been possible to stay there for a few days’ anti-stress holiday. In the buildings that contained the stables, six little suites of different sizes and with different furnishing have been created, all in country style, colourful and comforting, and look70

ing out on the courtyard around which there are also the production areas of the firm, which has 180 hectares of vineyards. Pleasantly furnished, the suites allow an independent and quiet stay, also because in addition to all comforts they have kitchenettes, where guests can cook the products of the garden, to be taken freely. The laziest - and those who don’t like cooking - can instead go to eat at the little restaurant, a very pleasant one with a view of the vineyards: here they serve the dishes in the best Sicilian tradi-


gliore tradizione siciliana, come la caponata di melanzane o gli involtini, accompagnati ovviamente dal vino aziendale! Lo stesso vino che si può gustare mentre ci si rilassa nel bel giardino mediterraneo fra le palme e i profumati cespugli di rosmarino. Per il periodo estivo c’è anche una piscina, perfetta per riposarsi dopo una giornata dedicata alle gite: al confine fra le province di Palermo e Trapani, l’azienda è in eccellente posizione per raggiungere in breve tempo alcune delle zone turisticamente più interessanti della nostra isola, quali Segesta e Selinunte con i bellissimi templi, Marsala, Monreale e la stessa città di Palermo. Anche il mare, evidentemente, non è lontano: in pochi chilometri, in particolare, si può arrivare nella riserva dello Zingaro, un tratto di costa ancora magnificamente incontaminato. (chris j. raeli)

tion like eggplant caponata or meat rolls, obviously accompanied by the house wine! The latter can also be tasted while you relax in the beautiful Mediterranean garden amid palm trees and scented rosemary bushes. For the summer period there is also a swimming pool, perfect for a rest after a day devoted to trips: at the boundary between the provinces of Palermo and Trapani, the farm is in excellent position to get quickly to some of the most interesting tourist areas on our island, like Segesta and Selinunte with their beautiful temples, Marsala, Monreale and the city of Palermo. Obviously, the sea is not far away either: just a few kilometres away, in particular, there is the Zingaro reserve, a stretch of coastline which is still magnificently unspoilt. (chris j. raeli)

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Direzione redazione e amministrazione > Piazza Don Bosco, 6 90143 Palermo tel. 091 543506 Pbx fax 091 6373378 www.sikania.it - info@sikania.it Casa Editrice > Krea Editore > Giovanni Castellucci Direttore Editoriale > Hanne Carstensen Direttore Responsabile > Maria Cristina Castellucci Condirettore > Lorenzo Lo Monaco Grafica e impaginazione > Elena Castellucci (Responsabile) Carla Costa Silva Giovanna Lo Bue Giuseppe Stassi Silvia Todaro Traduzioni > Hanne Carstensen, Denis Gailor Ufficio Marketing > Alessandro Tornambè Dino Favuzza Segreteria e abbonamenti > Giovanna Vitrano Stampa > Priulla - Palermo Distributore per la Sicilia > PROMOEDITOR - via Gen. Sirtori, 25 tel. 091 6818670 - 347 6682333 promoeditor@promoeditor.com Testata registrata al tribunale di Palermo n°12 del 23 aprile del 1985 - ROC 5013 Abbonamento annuo (11 numeri): 30/55 € - Abbonamento estero (11 numeri): 93/135 € L’abbonamento va effettuato con versamento intestato a: KREA c/cp n° 17615907 Dichiarazione di Tiratura resa al Garante per l’editoria, ai sensi del comma 28, art. 1, della legge 23/10/96 n. 650: 37.450 copie © Riproduzione parziale e totale vietata. Le notizie e le date rivestono carattere informativo. La responsabilità per eventuali spostamenti o mancata effettuazione non è imputabile a KREA

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