Sped. in Ap. - 45% - art 2 Comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Palermo ÂŤTaxe percueÂť - Tassa riscossa - Filiale Palermo
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Gli itinerari di Sikania: passeggiate siciliane The itineraries of Sikania: Sicilian walks Sui Nebrodi, da Floresta a Ucria > On the Nebrodi, from Floresta to Ucria
Rubriche Surveys pag. 2 In breve
> Briefly pag. 8 Libri
pag. 56 Una grande festa popolare > A big folk feast pag. 57 Quattro giorni per il tonno > Four days for the tuna
> Books pag. 12 Attualità
I consigli di Sikania Sikania advices
> News
pag. 58 Dove mangiare > Where to eat
Week-end
pag. 59 Dove dormire > Where to sleep
pag. 54 Un festival... volante
> A “flying” festival pag. 55
pag. 60 Ristorante > Restaurant La Brace
Al cinema in Sicilia
pag. 62 Albergo > Hotel
> At the cinema in Sicily
Terre di Vendicari
Copertina > Cover: ph. Luigi Lazzaro Ucria, Chiesa di Santa Maria La Scala > Santa Maria La Scala Church
IN BREVE>BRIEFLY
Tiziano Ferro in due versioni Alla mia età è il titolo del prossimo tour di Tiziano Ferro che sbarcherà in Sicilia con ben due date e due produzioni differenti: il 15 maggio l’artista sarà al Palasport di Acireale con il set scenico tipo “indoor”; il 30 giugno al velodromo di Palermo con la versione estiva pensata apposta per gli spazi aperti. Certo è che si tratta di due spettacoli da non perdere, in cui il cantante interpreterà tutti i suoi ultimi successi. Informazioni: Trident Management - tel. 899 130 351 - biglietti da 46 o 34,50 euro
Tiziano Ferro in two versions > Alla mia età is the title of the next tour by Tiziano Ferro, who will be coming to Sicily on two different dates with two different productions: on 15 May the artist will be at Palasport in Acireale with the indoor type of stage; on 30 June at the velodrome in Palermo with the summer version for open spaces. Certainly these are two shows not to be missed, in which the singer will perform all his latest hits. Information: Trident Management - tel. 899 130 351 - tickets 46 or 34.5 euros
Anastacia in Sicilia per la prima volta “Sono felicissima di portare in Italia, Paese che io adoro, il mio nuovo Tour mondiale. Soprattutto di cantare in Sicilia, dove non sono mai stata”. Così Anastacia presentando la tappa del suo tour a Taormina, il prossimo 10 luglio, quando proporrà tutti i pezzi di Heavy Rotation, l’ultimo album che ha segnato la sua ‘svolta’ artistica. La cantante di Chicago ha promesso di inserire in scaletta anche le hits più note ed i brani più trascinanti del vecchio repertorio. Biglietti da 79 o 59 euro. Informazioni: Giuseppe Rapisarda Management - tel. 095 7167186 www.jgangels.it.
Anastacia in Sicily for the first time > “I am happy to bring my new world tour to Italy, a country that I adore. Above all to sing in Sicily, where I have never been.” Thus Anastacia presents the stage of her tour at Taormina, next 10 July, when she will be singing all the pieces in Heavy Rotation, the latest album that has marked her artistic ‘change’. The singer from Chicago has also promised to include her best-known hits and the most exhilarating passages in the old repertoire. Tickets 79 or 59 euros. Information: Giuseppe Rapisarda Management - tel. 095 7167186 - www.jgangels.it.
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Sicilia, cibo e feste I cibi delle feste è il titolo della conferenza che Marcella Croce terrà il 14 maggio (ore 18) nella palermitana Villa Niscemi. La scrittrice farà luce su quell’universo sommerso di cibi da preservare “per un atto di conoscenza collettiva, e per una speranza di futura memoria”. Informazioni: Fai-Palermo tel. 091 6161010
Sicily, food and feasts I cibi delle feste (The food of feasts) is the title of the lecture that Marcella Croce will hold on 14 May (at 6 pm) at Villa Niscemi in Palermo. The writer will throw light on the submerged universe of foods to be preserved “for an action of collective knowledge, and for a hope of future memory.” Information: Fai-Palermo tel. 091 6161010
IN BREVE>BRIEFLY
Finalmente nei negozi il secondo volume della collana I grandi concerti del Brass Group, curato da Maurizio Zerbo e prodotto dal Centro Regionale per il Catalogo. Il cd contiene indimenticabili registrazioni live (1976/ 1986) della storica fondazione, di cui sono protagonisti sette giganti del jazz moderno: Charles Mingus, Max Roach, Chet Baker (in foto), Gil Evans, Milt Jackson con Ray Brown, Phil Woods, gli Sphere. Una raccolta di valore assoluto, con artisti che hanno avuto un’influenza decisiva sul jazz contemporaneo, sia a livello compositivo che solistico.
Il jazz del Brass - vol. II Brass jazz, vol. II > At last the second volume of the series The great concerts of the Brass Group, edited by Maurizio Zerbo and produced by the Regional Centre for the Catalogue, is in the shops. The CD contains unforgettable live recordings (1976-1986) by the historic foundation, whose protagonists are seven giants of modern jazz: Charles Mingus, Max Roach, Chet Baker (in the photo), Gil Evans, Milt Jackson with Ray Brown, Phil Woods and Sphere. This is a collection of absolute value, with artists that have had a decisive influence on contemporary jazz, at the level of both composition and solos.
Nuovo ciclo dell’Inda Dal 9 maggio al 21 giugno il Teatro Greco di Siracusa ospita il XLV Ciclo di Rappresentazioni Classiche dell’Inda. Quest’anno in cartellone Medea di Euripide, Edipo a Colono di Sofocle, e lo spettacolo itinerante delle Supplici di Eschilo. Tutte le informazioni possono essere chieste al tel. 800 542 644 oppure si può visitare il sito www.indafondazione.org
New cycle of Inda From 9 May to 21 June at the Greek Theatre in Syracuse there is the 45th Cycle of Classical Performances by Inda. This year in the programme there is Euripides’ Medea, Sophocles’ Oedipus at Colonus and the itinerant show of the Suppliants by Aeschylus. All information can be obtained by calling 800 542 644 or going to the site www.indafondazione.org.
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Pagine di Urania a Palazzo dei Normanni
Fino al prossimo 14 giugno sarà possibile visitare la mostra Le pagine di Urania allestita nella cripta del palermitano Palazzo dei Normanni, un luogo dal grande fascino nel quale faranno bella mostra di sé testi scientifici risalenti al ‘500 e al ‘600. In omaggio all’Anno Internazionale dell’Astronomia, organizzato nel 500° anniversario dell’invenzione del cannocchiale di Galilei, un excursus molto interessante sullo sviluppo della scienza celeste. L’ingresso, libero, da piazza Parlamento. Orari: lun/sab 8,30/12-14/17; dom e fest. 8,30/12,30
Pages of Urania at the Norman Palace > Until 14 June it will be possible to visit the exhibition The pages of Urania in the crypt at the Norman Palace in Palermo, in which there will be a fine display of scientific texts dating from the 16th and 17th centuries. As a tribute to the International Astronomy Year, organized in the year of the 500th anniversary of the invention of Galileo’s telescope, this is a very interesting overview of the development of celestial science. Admission, free, is through the Piazza Parlamento. Opening times: Mon-Sat 8.30-12/2-5; Sun and holidays 8.30-12.30
IN BREVE>BRIEFLY
Claudio Baglioni, quattro date in Sicilia del suo Gran Concerto QPGA Gran Concerto - QPGA è il nuovo spettacolo dal vivo di Claudio Baglioni che farà tappa in Sicilia con quattro date: Siracusa (Teatro Greco, 2 luglio), Palermo (Velodromo, 4 luglio), Taormina (Teatro Antico, 25 agosto) e Agrigento (Teatro Valle dei Templi, 28 agosto). “Il terzo progetto, ispirato a QPGA, dopo il film ed il romanzo, non è un semplice tour, ma una vera e propria ‘opera moderna’, il racconto in musica di un grande amore, cui seguirà un viaggio tra i pezzi storici del repertorio dell’artista”. Il nuovo album di Baglioni, che sarà pubblicato solo dopo l’estate, viene così anticipato dall’esecuzione integrale dal vivo supportata da grandi immagini, proiettate su un super-schermo ciclorama, che consentiranno di interpretare i passaggi della storia, attraverso una serie suggestiva ed incalzante di salti temporali, interazioni fantastiche tra passato e presente. Informazioni e prevendita su www.ticketone.it e www.jgangels.it - tel. 899 130 351 (ph_alessandro dobici).
Claudio Baglioni, four dates in Sicily for his Big QPGA Concert > Gran Concerto - QPGA is the new show by Claudio Baglioni, which will involve four concerts in Sicily: Syracuse (Greek Theatre, 2 July), Palermo (Velodrome, 4 July), Taormina (Ancient Theatre, 25 August) and Agrigento (Valley of the Temples Theatre, 28 August). “The third project, inspired by QPGA, after the film and the novel, is not a mere tour but a real ‘modern opera’, the story in music of a great love, to be followed by a journey among the historical pieces in the artist’s repertoire.” Baglioni’s new album, which will only be published after the summer, is thus harbingered by a complete live performance backed up by big images projected on a cyclorama super-screen, making it possible to interpret the passages in the story, through a fascinating and pressing series of time leaps and fantastic interactions between past and present. Information and advanced booking at www.ticketone.it and www.jgangels.it - tel. 899 130 351 (ph_alessandro dobici).
Documentario sul paese del vino > È dedicato a Salaparuta l’ultimo documentario di Giovanni Montanti. Il regista, al suo 60° cortometraggio sui paesi della Sicilia, ripercorre la storia del paese belicino e del suo territorio, dai ruderi del vecchio centro distrutto dal terremoto del ‘68 alle moderne architetture del nuovo paese, con una particolare attenzione alle risorse della terra, il vino innanzitutto, e culturali (il jazz) che sono parte integrante della storia di Salaparuta. Informazioni tel. 091 543506 Documentary on the wine country > The latest documentary by Giovanni Montanti is devoted to Salaparuta. The director, with his 60th of his short films on towns and villages in Sicily, goes over the history of the village in the valley of the Belice and its territory, from the ruins of the old village destroyed by the 1968 earthquake to the modern architectures of the new village, with particular attention to the resources of the land, wine first of all, and cultural ones (jazz), which are an integral part of the history of Salaparuta. For information call 091 543506.
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LIBRI>BOOKS
I.M.D.
Catturandi Da Provenzano a Lo Piccolo: come si stana un pericoloso latitante Dario Fraccovio Editore 189 pagg. 12 €
“Catturandi” è il nome di una particolare sezione della Polizia di Stato che si occupa di stanare i criminali latitanti. Ed è anche il titolo di questo libro, che a prima vista fa pensare a una sorta di “istruzioni per l’uso”, con i capitoli che spiegano nel dettaglio come “funziona” l’attività della polizia, dalle attività di sorveglianza alle tanto discusse intercettazioni e perfino accenni al funzionamento dell’FBI. Anche la criminalità viene spiegata ai lettori nei suoi meccanismi: cosa sono di preciso i “pizzini”, il ruolo delle donne. Per finire con quello che l’autore chiama “il braccio di ferro fra Stato e anti-Stato” che culmina nella cattura dei Lo Piccolo, nel 2007. Uno straordinario successo, ottenuto da persone normali, rese eccezionali dalla convinzione che la mafia si può sconfiggere.
Donatella Polizzi
Arianna e il minotauro A&B Editrice 141 pagg. 16 €
Lo spunto del primo romanzo della Polizzi, fotografa e autrice di saggi catanese, per molti versi sembra banale: Arianna, sposata con tre figli, viene in contatto, via internet, con un regista che le sconvolge la vita, facendole capire che in realtà lei non vive ma si nasconde dietro gli schemi. Colpita da questa rivelazione, Arianna inizia a lasciarsi andare e il primo passo della sua “liberazione” è l’ingresso in una chat dove cambia vita, nome, atteggiamenti, abbandonandosi a relazioni virtuali, fino a quando incontra Riccardo, del quale si innamora follemente. Il libro è la storia di questo amore che nasce e si nutre di e-mail e sms, ed è la storia di Arianna che deve affrontare il Minotauro, cioè il vuoto della sua anima.
Sei autori per altrettanti racconti sono raccolti in questo volume, realizzato nell’ambito di un progetto di promozione turistica della Sicilia che prevede l’ampia sinergia di teatro, letteratura, internet, film. La casa editrice ha scelto alcune delle voci più interessanti del panorama letterario siciliano, quali il noto giallista Santo Piazzese, che qui narra un immaginario viaggio del fisico danese Niels Bohr a Palermo; Giosuè Calaciura, che si è calato nelle oscure storie dei migranti; Gaetano Savatteri, che ci racconta di una colonna infame eretta in Sicilia. Tutte storie apparentemente diverse, ma accomunate dal tema dell’estraneità, del Mediterraneo, della Sicilia come terra d’approdo.
AA. VV.
Il sogno e l’approdo Racconti di stranieri in Sicilia Sellerio 213 pagg. 12 €
Dopo il successo di Maqeda, il suo primo romanzo dal quale, prossimamente, sarà tratto un film, il giornalista siciliano Sottile torna con una nuova storia di mafia, affrontando ancora una volta un argomento con il quale è entrato in contatto molto presto, da giovane professionista nella Palermo degli anni Ottanta. Stavolta la storia, che fin dalle prime pagine si dipana in una sequenza di scene ricca di suspense, è quella di una giovane donna, Rosa Martinez, sposata a uno spietato killer di Cosa Nostra, la quale, col trascorrere del tempo, si rende conto che quel matrimonio le ha rovinato la vita. Ma, poiché “più scuro di mezzanotte non può fare”, arriva per lei il momento di riprendersi quel che ha perso.
Salvo Sottile
Più scuro di mezzanotte una storia di mafia Sperling & Kupfer 346 pagg. 18,90 €
Conoscere e amare la Sicilia > To know and love Sicily Sikania non è una semplice rivista! Ogni numero è un volume da collezionare e da consultare più volte.
Sikania is not a mere magazine! Every issue is a volume to collect and to consult again and again.
Una vera biblioteca sulla Sicilia, la sua storia, i suoi ambienti naturali, la cultura, l’arte, il folklore.
It is a true library on Sicily, its history, its natural environments, culture, art and folklore.
Le splendide foto, i testi semplici, accattivanti e mai banali vi trasmetteranno l’immagine più sincera della Sicilia, con tutti i suggerimenti per visitarla al meglio, anche nelle sue zone più sconosciute.
The splendid photos, the clear texts, captivating and never banal, will convey to you the sincerest image of Sicily, with all possible suggestions about the best way to visit it, including its least known areas.
In 25 anni non siamo mai mancati al nostro appuntamento mensile in edicola e ciò ci rende orgogliosi per il primato raggiunto nel campo dell’editoria siciliana.
In 25 years we have never missed our monthly appointment at newsagents’ and this makes us proud of the record reached in the field of Sicilian publishing.
I numeri di Sikania costano molto poco, ma valgono tanto!
The issues of Sikania do not cost very much, but they are worth so much!
Vi offriamo la raccolta di tutti i numeri ancora disponibili (150) con l’abbonamento per un anno a Sikania (11 numeri).
We are offering you the collection of all the issues still available (150) with a oneyear subscription to Sikania (11 numbers).
Una biblioteca sulla Sicilia A library on Sicily
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Italia > Italy estero > abroad (+ 6,88 spese di spedizione)
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Sul sito www.sikania.it è possibile consultare l’elenco completo degli arretrati disponibili. On the site www.sikania.it it is possible to look up the complete list of available back numbers. Piazzetta Scannaserpe, 3 - 90146 Palermo Tel. 091 543506 - Fax 091 6373378
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ATTUALITÀ>NEWS
I siciliani preferiscono l’Isola
Mondello, ph_luigi lazzaro
> Sicilia
Più della metà dei viaggiatori nostrani sceglie di restare in Sicilia
Magari c’entra anche la crisi, ma sotto sotto il motivo per cui i siciliani preferiscono viaggiare in Sicilia è soltanto uno: non c’è niente di meglio. Mettendo da parte ogni forma di campanilismo, e attingendo ai dati dell’Istituto nazionale di ricerche Demopolis, si scopre che ben il 56% dei siciliani che ha viaggiato nel corso degli ultimi tre anni ha preferito la Sicilia. Se non sorprende che addirittura l’85% di questi ha scelto località di mare, è una bella notizia il fatto che il 63% dei viaggiatori nostrani ha voluto unire al dilettevole anche l’utile, visitando aree archeologiche, città d’arte e musei.
La crisi incide, è vero, ma più nella scelta dell’alloggio: meglio un bed&breakfast che un albergo; meglio spostarsi con la propria auto che non con altri mezzi. A proposito di spostamenti, però, arrivano le dolenti note: se praticamente tutti apprezzano il servizio d’accoglienza, allo stesso modo il problema dei collegamenti all’interno dell’Isola è quello ritenuto più grave. Ancora un piccolo suggerimento da questa indagine: sembra che, per rendere più competitiva l’offerta turistica siciliana, più della metà degli intervistati ritiene importante una migliore informazione turistica, soprattutto in rete.
The Sicilians prefer the island More than half of domestic travellers choose to stay in Sicily Perhaps the crisis has got something to do with it, but deep down there is only one reason why Sicilians prefer to travel in Sicily: there is nothing better. Leaving aside every form of parochialism, and drawing on the data of the Demopolis National Research Institute, we discover that no fewer than 56% of Sicilians that have travelled during the last three years have preferred Sicily. If it is not surprising that no fewer than 85% of these chose sea localities, it is nice to know that 63% of domestic travellers also chose to blend the useful and the enjoyable, visiting archaeological areas, art towns and museums. The crisis has an effect, it is true, but more in the choice of accommodation: better a bed & breakfast than a hotel; better to move round with your own car than with other means. Talking of movements, here comes the painful note: if practically everyone appreciates the accommodation, the problem of connections inside the island is the one considered most serious. There is another little suggestion from this survey: it seems that, in order to make the Sicilian tourist offer more competitive, more than half the people interviewed consider better tourist information important, above all online.
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Milazzo, ph_alessandro tornambè
Informazioni > Information Assessorato regionale Turismo Ufficio Relazioni con il Pubblico > Regional Ministry for Tourism Public Relations Office tel. 091 7078230 - 7078100 - 7078276 web > www.regione.sicilia.it/turismo/web_turismo/dipartimento/risorse/studi_ricerche.asp
ATTUALITÀ>NEWS
> Palermo
Ficuzza attrazione internazionale
Riaperto il Reale Casino di caccia di Ferdinando IV «Predisporremo tutte le attività per far diventare Ficuzza un centro di attrazione a livello internazionale»: è questa la dichiarazione d’intenti dell’on. Antonello Antinoro, assessore ai Beni Culturali, nel corso della manifestazione di riapertura del “Reale Casino di caccia” di Ficuzza, gioiello architettonico progettato da Venanzio Marvuglia con la Reggia di Caserta nella mente. Il palazzo, così perfettamente inserito all’interno della meravigliosa riserva naturale orientata di Ficuzza, torna ad aprire le sue sale ai visitatori dopo il bel lavoro di restauro voluto dal Dipartimento Azienda Foreste Demaniali, ente gestore della riserva che ha di recente acquisito l’immobile. In particolare, sono stati recuperati i
ph_hanne carstensen
sotterranei, rimuovendo gli interventi effettuati negli anni; il piano terra, al quale è stata resa l’antica pavimentazione; il primo piano e il sottotetto, oltre le coperture, il prospetto e le scale di servizio. All’interno verrà realizzato il nuovo museo della riserva, così il centro visitatori dell’area protet-
Informazioni > Information Azienda Regionale Foreste Demaniali - UPA Palermo > Regional Demesnal Forestry Firm - UPA Palermo - tel. 091 7041711 Distaccamento di Ficuzza > Ficuzza Detachment - tel. 091 8464062 web > www.regione.sicilia.it/agricolturaeforeste/azforeste/riserve.asp?id=20 ph_hanne carstensen
ta potrà contare ben due sezioni: quella architettonica, scrigno di testimonianze storiche, e quella ambientale, che tenterà di riassumere l’enorme biodiversità dell’area in cui si trovano, infatti, la Banca regionale del germoplasma vegetale e il Centro per il recupero della fauna selvatica.
Ficuzza an international attraction Ferdinand IV’s Royal Hunting Lodge reopens “We will carry out all the activities required to make Ficuzza an international centre of attraction”: this is the declaration of intents of Hon. Antonello Antinoro, Regional Minister for the Cultural Heritage, during the reopening of the Royal Hunting Lodge at Ficuzza, an architectural jewel designed by Venanzio Marvuglia with the Caserta Palace in mind. The building, so perfectly inserted in the marvellous Ficuzza special nature reserve, has once again opened its rooms to visitors after the beautiful restoration work done at the behest of the Demesnal Forestry DepartmentFirm, the body managing the reserve, which recently acquired the real estate. Specifically, there has been recovery of the cellars, with removal of the work done over the years; of the ground floor, which has got back its original flooring; the first floor and the garret, as well as the roofs, the colonnade and the service staircases. On the inside the new museum of the reserve will be created, and so the visitor centre of the reserve will have two sections: the architectural one, a casket of historical testimonies, and the environmental one, which will endeavour to sum up the enormous biodiversity of the area in which there is the Regional Bank of plant germ plasma and the Centre for the Recovery of Wild Fauna.
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ATTUALITÀ>NEWS
I siciliani lo fanno proprio bene
Il successo ottenuto all’ultima edizione del Vinitaly, la fiera di settore che si svolge a Verona, ha chiarito quanto la proposta dell’assessore all’Agricoltura Giovanni La Via sia davvero una buona idea.
> Sicilia
Il vino siciliano riscuote sempre più successo. Ora si parla di un’unica Doc
«Il sistema imprenditoriale è cresciuto - ha dichiarato l’assessore -, ci attendono nuove sfide e quindi è necessario lanciare una nuova strategia. Per competere bisogna differenziarsi, dobbiamo puntare a
utilizzare il ‘brand Sicilia’ già molto noto, ma poco sfruttato». La proposta di La Via riguarda un marchio unico sul territorio regionale «che possa rappresentare un valore aggiunto per le nostre produzioni e che differenzi e tuteli i nostri vini sui mercati nazionali e internazionali». L’impegno profuso da tutti i produttori, sottolinea l’assessore, ha condotto all’inserimento ad altissimi livelli dei nostri vini, prova ne siano le cento etichette premiate a Verona, con ben due medaglie d’oro, due d’argento e una di bronzo; oggi è tempo di passare alla creazione della Doc Sicilia, un «bellissimo ed elegante biglietto da visita» da mostrare al mondo.
The Sicilians do it really well Sicilian wine is proving more and more successful. Now there is talk of a single COD The success attained at the latest Vinitaly, the sector fair that is held in Verona, has shown what a good idea the proposal by the Regional Minister for Agriculture Giovanni La Via really is. “The entrepreneurial system has grown,” he declared, “and new challenges are ahead of us and so it is necessary to launch a new strategy. To compete you need to differentiate yourself, we have to wager on the ‘Sicily brand’, already very well known but not exploited enough.” La Via’s proposal concerns a single hallmark in the regional territory “to represent an added value for our productions and differentiating and protecting our wines on the domestic and international markets.” The commitment of all the producers, the Minister stresses, has led to the insertion of our wines at very high levels, and the proof lies in the one hundred labels that won prizes in Verona, with no fewer than two gold medals, two silver and one bronze; today it is time to move on to the creation of the Sicilian controlled-origin denomination, a “very beautiful and elegant visiting card” to show the world.
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ph_mariano brusca
Informazioni > Information Assessorato regionale all’Agricoltura > Regional Ministry for Agriculture tel. 091 7076017 web > www.vitevino.it (per saperne di più sui vini siciliani > to know more about Sicilian wines)
ATTUALITÀ>NEWS
> Niscemi - Caltanissetta
Il MUOS sotto inchiesta
Consegnate alla Regione le informazioni sul Mobile User Objective System
ph_Al Ianni_www.flickr.com
Gli addetti ai lavori lo chiamano Muos, acronimo che indica la grande parabola che il dipartimento americano della US Navy vorrebbe istallare nel feudo Ulmo di Niscemi, sito nella provincia nissena in cui sorge già dal 1991 una
delle più grandi stazioni di telecomunicazioni militari statunitensi del Mediterraneo. L’assessore regionale all’Ambiente, Pippo Sorbello, prima di autorizzare l’impianto, aveva chiesto le schede tecniche per verificarne
l’impatto, non solo ambientale ma anche - e soprattutto - sulla salute degli abitanti. Il diniego opposto dalle autorità militari Usa aveva causato un vespaio di polemiche. Le schede adesso sono arrivate, e l’on. Sorbello ha annunciato la creazione di un tavolo tecnico con l’Arpa, le Asl e gli Enti locali per analizzare in dettaglio l’impatto delle altissime frequenze del MUOS. Il console generale statunitense Patrick Truhn rassicura: «Le misurazioni effettuate nel sito confermano che le emissioni in radio frequenza sono e rimarranno entro i limiti fissati dalla normativa italiana e da quella europea».
The MUOS under investigation The Region has been given the information on the Mobile User Objective System Specialists call it Muos, an acronym referring to the big satellite dish that the American department of the US Navy would like to install on the Ulmo estate at Niscemi, in the province of Caltanissetta, where since 1991 there has already been one of the biggest American military telecommunications stations in the Mediterranean. The Regional Minister for the Environment, Pippo Sorbello, before authorizing the plant asked for the technical fact sheets, to verify not only its environmental impact but also -and above all - its impact on the health of the inhabitants. The refusal by the US military authorities stirred up a hornet’s nest of controversy. Now the fact sheets have arrived, and Hon. Sorbello has announced the creation of a technical board with Arpa, local health authorities and other local bodies to analyze in detail the impact of the high frequencies of the MUOS. The American general consul Patrick Truhn says reassuringly: “The measurements made on the site confirm that the radio frequency emissions are and will remain within the limits fixed by the Italian and European legislation.”
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ph_US.Navy_John_W_Ciccarelli
Informazioni > Information Comune di Niscemi > Niscemi Council tel. 0933 881219 web > www.cnic.navy.mil/Sigonella/index.htm; www.comune.niscemi.cl.it
ATTUALITÀ>NEWS
> Ragusa
Avanza il progetto pilota dell’ASI Ragusa per un’area industriale ecosostenibile Dapprima è nata come un’idea buttata lì, quasi un sogno a voce alta. Piano piano, però, questa strana idea ha conquistato i consorziati dell’Area Sviluppo Industriale di Ragusa, imprenditori - soprattutto industriali che si sono dati da fare per redigere un progetto pilota per la realizzazione di un’area industriale ecosostenibile, focalizzando l’attenzione sul magnifico sito che si estende tra Ragusa e Marina di Ragusa. «È un’idea innovativa che ha pochissime esperienze in ambito nazionale - dice il direttore del consorzio, Franco Poidomani, che presta particolare attenzione all’ambiente circostante, alla qualità architettonica dei manufatti e degli spazi scoperti», sottolineando l’uso di materiali biodegra-
Gli industriali sognano in “verde”
dabili al posto della plastica e l’uso di fonti energetiche rinnovabili. Gianfranco Motta, presidente del Consorzio, ha sottolineato come, secondo queste nuove prospettive, le aree industriali non sarebbero più vissute dalla comunità come “porzioni di territorio sottratte all’equili-
Informazioni > Information Consorzio Area Sviluppo Industriale di Ragusa > Consortium for the Ragusa Industrial Development Area tel. 0932 667124 web > www.asiragusa.it
brio ambientale e paesaggistico”, ma esalterebbero “l’affermazione dell’etica in economia” accrescendo “la vera ricchezza del territorio”, diventando reali protagoniste “dello sviluppo del mondo imprenditoriale e industriale che sta combattendo contro una crisi molto forte”.
Industrialists that dream “in green” The pilot project of the Ragusa IDA for an ecosustainable industrial area is going on apace At first it was just an idea thrown out, almost a dream spoken out loud. Gradually, however, this strange idea has conquered the members of the Industrial Development Area of Ragusa, entrepreneurs - above all industrialists - that have busied themselves drawing up a pilot project for the realization of an eco-sustainable industrial area, focusing attention on the magnificent site that lies between Ragusa and Marina di Ragusa. “It is an innovative idea with few nation-wide experiences,” says the director of the consortium, Franco Poidomani, “which pays particular attention to the surrounding environment, to the architectural quality of buildings and open spaces,” emphasising the use of biodegradable materials in the place of plastic and the use of renewable energy sources. Gianfranco Motta, the president of the Consortium, has stressed that according to these new perspectives the industrial areas would no longer be experienced by the community as “portions of territory that have broken away from the environmental and landscape equilibrium,” but would extol “the affirmation of ethics in the economy” increasing “the true wealth of the territory”, becoming real protagonists “of the development of the entrepreneurial and industrial world, which is fighting off a very strong crisis.”
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Gli itinerari di Sikania: passeggiate siciliane
The itineraries of Sikania: Sicilian walks
Venite con noi alla scoperta della Sicilia, dai monti al mare, seguendo i nostri itinerari - ogni volta diversi! Come with us and discover Sicily, from the mountains to the sea, following our itineraries - always different!
testo/ > Maria Cristina Castellucci, Giovanna Vitrano foto/ > Mariano Brusca, Hanne Carstensen, Luigi Lazzaro, Melo Minnella, Claudio Todaro, Alessandro Tornambè
Gli itinerari di Sikania
Uno scorcio di Sinagra > A glimpse of Sinagra
The itineraries of Sikania
Sui Nebrodi, da Floresta a Ucria On the Nebrodi, from Floresta to Ucria
La spiaggia di Gioiosa Marea > Gioiosa Marea beach
Un viaggio che dai Nebrodi porta giù, fino alla costa tirrenica, aprendo lo sguardo dall’apice di Floresta alla marina di Gioiosa Marea, percorrendo le ripide strade che conducono tra monti e colline, sentendosi trasportati in quel tempo in cui i pirati sbarcavano su queste coste, mentre il Gran Conte Ruggero avanzava verso l’Occidente, costruendo chiese e monasteri al suo passaggio. Un viaggio attraverso terre che riportano i segni di una storia che diventa mito, come le tracce multiple di Abacena - città o civiltà? - che di certo commerciava con le civiltà preistoriche che ben si mantenevano tra le Eolie, le isole che disegnano l’orizzonte dei luoghi che andremo a scoprire, scivolando giù da Floresta, antica sentinella a quasi 1400 metri d’altitudine, tra i boschi e le foreste che incoronano i Nebrodi, passando da Ficarra e da Gioiosa Marea, arrivando a Patti, città nobile e vetusta, vegliata dalla Madonna nera del policromo santuario che svetta sul vicino promontorio di Tindari. Un itinerario, insomma, tra montagne e mare, con qualche piccola digressione, di tanto in tanto, dove ci spinge la curiosità, un viaggio che servirà a portarsi a casa, nel cuore, un piccolo tesoro di opere d’arte e monumenti, di gastronomia e di giorni di festa che hanno conservato, per tutti questi millenni di vita, il loro più genuino fascino.
A journey from the Nebrodi, down to the Tyrrhenian coast, opening up the gaze from the apex of Floresta to the harbours of Gioiosa Marea, driving on the steep roads that lead between mountains and hills into that time when pirates disembarked on these coasts, while Great Count Roger advanced towards the west building churches and monasteries as he went. A journey through lands that bear the signs of history that becomes myth like the multiple traces of Abacena - a c ity or a civilization? - that certainly dealt with the prehistoric civilizations that maintained themselves well among the Aeolian island, islands that trace out the backdrop to the places we’re going to discover sliding down from Floresta, ancient sentinel at almost 1400 mt. of altitude among the woods and the forests that crown the high Nebrodi, passing through Ucria, Ficarra and Gioiosa Marea and eventually reaching noble and ancient Patti, watched over by the black Madonna in the colourful sanctuary rising on the nearby promontory of Tindari. An itinerary between mountain and sea, with some digression, every now and then, where curiosity takes us, a journey that will donate us a big little treasure of works of art and monuments, gastronomy and feast days that have preserved their most genuine charm through thousands of years. 21
Gli itinerari di Sikania
Il paesaggio The scenery Un viaggio che dai Nebrodi porta giù, fino alla costa tirrenica, aprendo lo sguardo dall’apice di Floresta alla marina di Gioiosa Marea A journey from the Nebrodi, down to the Tyrrhenian coast, opening up the gaze from the apex of Floresta to the harbour of Gioiosa Marea La cornice, innanzi tutto. A Sud, ovvero là dove le cime si alzano fino alla vetta di Monte Soro, il più alto con i suoi 1.847 m., si estende il Parco Naturale dei Nebrodi, circa 86.000 ettari di foresta, boschi e sottobosco che, all’interno di un’isola mediterranea come la Sicilia, assumono un aspetto quasi surreale. Salire fino alle quote più alte è come sfogliare un libro di botanica. Si inizia dalla vegetazione delle colline, tra ginestre, corbezzoli, lentischi, euforbie e mirti, lecci e roverelle che, superati gli 800 metri slm, lasciano spazio ai cerri e agli alberi di rovere: sono i querceti, splendidi luoghi di natura che odorano di bosco e anticipano l’odore pungente del muschio e delle faggete, lassù, oltre i 1.200 m. slm, dove crescono i rari aceri montani e i tassi. Tra questi alberi, quando le popolazioni che si arrampicavano fin quassù parlavano il greco, scorrazzavano orsi e cervi (dicono, gli storici, che il toponimo Nebrodi deriverebbe proprio dal greco nebros, piccolo cervo), ormai estinti. Oggi qui vivono gli esemplari più belli di gatto selvatico, in buona compagnia di martore e ghiri. In cielo volteggiano sparvieri e allocchi, poiane, gheppi e falchi pellegrini, e solo qui apre le sue ali la cincia 22
Misteriosa Abacena Di questo insediamento, che si pensa sia stato abitato fin dal 1100 a.C., si sa solo che ebbe floridi commerci con le civiltà pre-elleniche, come quelle di Capo Graziano e Capo Milazzese stanziatesi nelle Eolie almeno 4000 anni fa. Abacena, dal greco Abakainon, fu forse un insieme di villaggi sparsi per l’entroterra nebroideo? Fu una civiltà? O fu una città? Ancora non è chiaro. Quel che è certo è che Abacena è esistita (o qui o nei pressi di Tripi o in entrambi i luoghi) come centro di scambi commerciali, venne ellenizzata, partecipò alla “rivoluzione autonomista” di Ducezio (V secolo a.C.), entrò nel gioco politico tra Cartaginesi e Siracusani e venne cancellata dal romano Cesare Ottaviano nel 36 a.C. Non c’è certezza che le sue più antiche tracce vadano ricercate qui, a Monte Pito, a Quattrofinaite, alla Badiazza e in contrada Fontana Fondaco, ma è certo che i reperti archeologici ritrovati in questi luoghi (a fianco, tomba nella necropoli di Tripi) sono dura testimonianza degli amletici dubbi degli archeologi.
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bigia di Sicilia. Germani, folaghe e aironi cinerini gradiscono la vegetazione riparia, dove troviamo martin pescatori e testuggini, cavalieri d’Italia e discoglossi, merli acquaioli e lepri, corvi imperiali e conigli selvatici. Di grande importanza la presenza di ben tre coppie nidificanti di aquila reale e quella di una decina di coppie del sempre più raro nibbio reale. Mentre si sta provvedendo a ripopolare il Parco di grifoni (ne sono stati reintrodotti altri cinque esemplari nella primavera del 2008), si mantiene nel tempo la presenza del cavallo sanfratellano, contato in circa 4000 magnifici esemplari mantenuti allo stato semibrado. Curioso il fatto che sulle 600 specie di invertebrati censite, 100 sono nuove per la Sicilia, 25 nuove per l’Italia e ben 22 nuove per la scienza! Una ricchezza tale si riassume con la presenza, parallelamente a questa del Parco Regionale, di ben tre Siti di Interesse Comunitario (Sic) - bosco di Malabotta, laguna di Oliveri, capo Calavà - e di una Zona a Protezione Speciale (ZPS) - i monti Nebrodi -, aree che rispondono alla direttiva comunitaria “Habitat” in materia di protezione dell’avifauna stanziale e di passo. Abbondanza di terra fertile non vuol dire solo natura incontaminata: una ricchezza del genere è sinonimo di enogastronomia tanto buona da... leccarsi le dita!
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Tra questi alberi scorrazzavano orsi e cervi Among these trees bears and deer roamed
Mysterious Abacena Of this settlement, which is believed to have been inhabited starting from 1100 BC, all that is known is that it had florid trade with pre-Hellenic civilizations like those of Capo Graziano and Capo Milazzese, which arose in the Aeolian Islands at least 4000 years ago. Was Abacena, from the Greek Abakainon, perhaps a complex of villages scattered around in the Nebrodi hinterland? Was it a civilization? Or was it a city? It is still not clear. What is certain is that Abacena existed (either here or near Tripi or in both places) as a centre of trade, was Hellenised, participated in the “autonomist revolution” of Ducetius (5th century BC), entered the political game between Carthaginians and Syracusans and was wiped out by the Roman Caesar Octavian in 36 BC. There is no certainty that its most ancient traces are to be sought here, on Monte Pito, at Quattrofinaite, at Badiazza and in the Fontana Fondaco area, but it is certain that the archaeological finds made in these places (above, the necropolis near Tripi) are a solid testimony to the Hamletish doubts of the archaeologists.
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The setting, first of all. To the south, i.e. to where the peaks rise up to the top of Monte Soro, which, with its 1847mt., is the highest mountain, the Nebrodi Nature Park lies, with about 86,000 hectares of forest, woods and brushwood that, inside a Mediterranean island like Sicily, take on an almost surreal aspect. With the sea serving as a background, here is the thickness of high trunks and tangled vegetation that winds among the fogs and snow of the over 1,000 metres above sea level. Climbing up to the greatest heights is like leafing through a botany book. It begins from the vegetation on the hills, among brooms, strawberry trees, lentisks, euphorbias and myrtles, ilexes and downy oaks that, over 800 metres above sea level, give way to turkey oaks and other oak trees: these are the oak forests, splendid places of nature that smell of wood and harbinger the pungent odour of moss and beech woods, up there, over 1,200 metres above sea level, where rare mountain maples and yew trees grow. Among these trees, when the populations that climbed up here spoke Greek, bears and deer roamed (Nebrodi seems to derive precisely from the Greek nebros, “small deer”), today extinct. But here the most beautiful exemplars of wild cat live, in good company with martens and dormice. In the sky there whirl goshawks and tawny owls, buzzards, windhovers and peregrine falcons, and only here the grey titmouse of Sicily opens its wings. Mallards, coots and grey herons appreciate the riparian vegetation, where we find kingfishers and turtles, black-winged stilts and painted frogs, dippers and hares, ravens and wild rabbits. Of major importance is the presence of no fewer than three nesting couples of golden eagles and that of about ten couples of the rarer and rarer red kite. While steps are being taken to repopulate the Park with griffon vultures (another 5 exemplars were brought in in the spring of 2008), the presence of the Sanfratello horse continues: there are about 4000 magnificent exemplars kept in the semi-wild state. A curious fact is that of the 600 species of invertebrates counted, 100 are new for Sicily, 25 new for Italy and a full 22 new for science! This richness is summed up with the presence, parallel to this of the Regional Park, of no fewer than three Sites of Community Interest - Malabotta wood, Oliveri lagoon, Capo Calavà - and of an area with Special Protection, the Nebrodi mountains. These are areas that satisfy the “Habitat” community directive on the subject of protection of the resident and migratory avifauna.
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Montalbano Elicona, panorama campestre > The countryside of Montalbano Elicona
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Olio, vino & co. Olive Oil, wine & co. Una ricchezza del genere è sinonimo di enogastronomia tanto buona da... leccarsi le dita! A richness of the kind is synonymous with food and wine that is so good as to... lick your fingers!
Certamente è tipico di questa area il suino nero dei Nebrodi, un maialino dallo scuro mantello da cui si ottengono degli insaccati che non hanno pari in tutta l’Isola. Come particolare è il gusto dei prodotti caseari: dalla provola alla ricotta, parliamo di vere e proprie opere d’arte del gusto. In ultimo, ma non certo ultimo, il vino. Signori, qui corrono le strade del vino Mamertino Doc, i cui primi vitigni furono piantati su queste colline dai Mamertini prima del III secolo a.C., da cui si produceva un vino che tre secoli dopo guadagnava il 4° posto nell’elenco dei 195 vini più buoni del mondo conosciuto (parola di Plinio, nato - forse - a Como nel 23 d.C. e morto a Stabia durante l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.). Questo stesso vino, bevuto da Giulio Cesare (che lo offrì in occasione del banchetto per celebrare il proprio terzo consolato, citandolo poi anche nel “De Bello Gallico”), venne applaudito da Marziale al quale si deve l’affermazione “ ...date al Mamertino il nome che volete, magari quello dei vini più celebri”. Bene, anche noi potremmo dire quasi la stessa cosa: bevete il Mamertino dove 26
Abundance of fertile land does not only mean unspoilt nature: richness of the kind is synonymous with food and wine that is so good as to ... lick your fingers! Certainly typical of this area is the black swine of the Nebrodi, a small dark pig that gives salami that is unrivalled on the whole island. No less particular is the taste of the cheese products: from provola to ricotta, we are speaking of real works of art in the sphere of taste. Last, but certainly not least, is wine. Ladies and gentlemen, here there are the routes of the COD Mamertino wine, whose first vines were planted on these hills by the Mamertines before the 3rd century BC, from which a wine was produced that three centuries later earned the 4th place in the list of the 195 best wines of the known world (according to Pliny, who was born - perhaps - at Comum in 23 AD and died at Stabiae during the eruption of Vesuvius in 79 AD). This same wine, drunk by Julius Caesar (he offered it during the banquet to celebrate his third consulate, and wrote about it in “De Bello Gallico”), was applauded by Martial, who affirmed: “...give Mamertine the name that you want, even that of the most famous wines.” Well, we too could almost say the same thing: drink Mamertino wherever you
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volete, ché è certo che tra queste colline si trova solo un vino celebre. Celebre anche l’olio degli uliveti che tingono d’argento queste campagne, terre ricche di ogni altro ben di Dio. Dal limone “Interdonato”, prodotto a Indicazione Geografica Protetta, al “comune” miele, ottenuto da api che svolazzano in aree naturali protette; dalle castagne, nocciole e mandorle - da cui tutta una pasticceria davvero unica al pesce dei paesi costieri e fino alla produzione di frutta esotica, curiosità che germoglia florida tra i ricchi agrumeti della zona.
Il vino mamertino Lo chiamavano il “vino dell’imperatore”, e già questo appellativo la dice lunga sulle qualità del Mamertino, che ancora oggi è possibile gustare (nelle varianti bianco e rosso) fra le colline che costituiscono i primi contrafforti dei Monti Nebrodi. Fra le aziende produttrici segnaliamo, in territorio di Patti, l’azienda agricola Daemone, fondata nel 2000 per valorizzare un vigneto impiantato già nel 1975, sotto la guida della Cantina Sperimentale di Milazzo. Per la verità, sulla collina dove oggi sorge la cantina il vino veniva prodotto anche molti secoli fa, come attestato dalla presenza di un palmento per l’uva ricavato nella roccia. La Daemone offre l’opportunità di visitare cantina e vigneti, e di degustare i vini. Contrada Ronzino, Patti, tel. 0941 317708, email info@mgmfurnari.com
want, but it is certain that among these hills only one famous wine is found. Also famous is the oil from the olive groves that give a silver look to the countryside here, lands rich in everything good. From the Interdonato lemon, a product with a Protected Geographical Indication, to “common” honey, from bees that fly around in nature reserves; to the chestnuts, hazelnuts and almonds - giving truly unique confectionery - to the fish of the coastal villages, and the production of exotic fruit, a curiosity that flourishes among the rich citrus orchards in the area.
Mamertino wine It was called the “emperor’s wine” a name which tells a lot about the qualities of Mamertino, a wine which you can still taste (red or white) among the hills forming the first spurs of the Nebrodi mountains. The Daemone farm, in the territory of Patti, is one of the producers; it was founded in year 2000 in order to exploit a vineyard planted in 1975, under the guidance of the Experimental Cellar of Milazzo. As a matter of fact, the cellar rises in a place where wine was produced already many centuries ago, as testified by the presence of a wine press made of stone. The farm gives the chance to visit the cellar and the vineyards, as well as tasting the wines. Contrada Ronzino, Patti, tel. 0941 317708, email info@mgmfurnari.com
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Quattro passi nel mito Four steps in the myth Si parla di una città di origini preistoriche People talk of a city with prehistoric origins
Dopo aver goduto di queste libagioni, facciamo giusto due passi tra i luoghi più “mitici” di questi monti. Cominciando da Tyndaris, fondata da Dionisio di Siracusa nel 396 a.C., che oggi si affaccia dal territorio di Patti sullo splendido golfo di Oliveri. Ancora completa di rete viaria e teatro, fa il paio con l’antica città in quel di Tripi, forse l’Abacena del mito, di cui restano affascinanti resti in contrada Piano: si parla di una città di origini preistoriche, abitata dall’antica civiltà sicula fin quando nel VII secolo a.C. i Greci portarono scambi commerciali e guerre. Come non suggerire una visita a Gioiosa Guardia, ben più in alto di Gioiosa Marea, edificata attorno al 1360 su preesistenti insediamenti e abitata fino al 1783, anno del terremoto che la distrusse, preservando nell’immobilità litica delle sue pietre architetture e storie che sembrano di altri mondi. Se accendono curiosità e fascino i “cubburi” che si aprono tra questi monti, è solo sorpresa quella che ci accoglierà a Montalbano Elicona, in cui il castello - ancora intatto - è l’unico esempio di palazzo reale trecentesco integro. Seppure risulta opera improba distinguerne le parti normanne, sveve e aragonesi, quel che è certo è che la sua visione d’insieme ridesta oggi ciò che suscitò l’ammirazione del suo più famoso abitante, re Federico II d’Aragona. E visto che siamo da queste parti, una passeggiata all’ombra dei megaliti nel bosco di Malabotta ci condurrà in un mondo in cui varcare il confine tra mito e fantasia, tra casualità e metafisica, tra natura e magia. 28
After having enjoyed these libations, we go just a short way to the most “mythical places” of these mountains. Starting from Tyndaris, founded by Dionysius of Syracuse in 396 BC, which today looks out from the territory of Patti on the splendid Gulf of Oliveri. Still complete with a street network and theatre, it goes hand in hand with the old city in the Tripi area, perhaps the Abacena of myth, of which there are fascinating remains in the Piano area: people talk of a city with prehistoric origins, inhabited by the old Siculo civilization until in the 7th century BC the Greeks brought trade and wars. How can one not suggest a visit to Gioiosa Guardia, much higher up than Gioiosa Marea, built in about 1360 on previous settlements and inhabited until 1783, the year of the earthquake that destroyed it, preserving in the lithic immobility of its stones architectures and histories that seem to belong to other worlds? If one’s curiosity and charm is aroused by the “cubburi” that open up among these mountains, it is only surprise that that will welcome us at Montalbano Elicona, in which the castle - still intact - is the only example of an intact fourteenth-century royal palace. Although it is difficult to single out its Norman, Swabian and Aragonese parts, what is certain is that an overall view of it reawakens today what aroused the admiration of its most famous inhabitant, King Frederick II of Aragon. And considering that we are in this area, a walk in the shade of the megaliths in the Malabotta wood will take us into a world in which to cross the confine between myth and imagination, between chance and metaphysics, between nature and magic.
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Tutti i tesori di Slow food All the treasures of Slow Food Fra le colline costiere vegetano gli ulivi della varietà minuta, un’oliva particolarmente resistente alle avversità climatiche ma che, per la resa alquanto scarsa alla spremitura, viene coltivata sempre meno, tanto da essere stata inserita fra i presidi Slow Food. La minuta si può consumare a tavola dopo i vari trattamenti (a “tinello”, vale a dire in salamoia con aggiunta di erbe aromatiche locali, o a “suppresso”, cioè pressata in più strati insieme a sale ed erbe) oppure usare per la produzione di olio, che risulta delicatissimo e con un’acidità quasi nulla. Anche il limone Interdonato è un prodotto che merita protezione. Prende nome dal colonnello garibaldino che per primo lo produsse, incrociando le gemme di cedro e di un limone locale, l’ariddaru. Ne risultò un limone simile per dimensioni al cedro, dal sapore poco acidulo, la buccia a grana finissima, per niente amara. Oggi sono rimasti pochissimi produttori, anziani che si sono intestarditi nel coltivare in zone spesso sassose, il cui lavoro andrebbe senz’altro valorizzato. Gli altri due presidi di questa zona sono il suino dei Nebrodi, di cui sono stati censiti appena 2000 capi, di proprietà di piccoli allevatori locali che spesso si occupano personalmente della trasformazione; e la provola dei Nebrodi, un caciocavallo dalla lavorazione tradizionale simile, per alcuni versi, a quella del pane, che gli conferisce una speciale consistenza (tende a sfogliarsi in bocca). Il presidio intende “valorizzare questo antichissimo formaggio ma anche il suo territorio, selvaggio e boscoso. Pascolo endemico, popolazione bovina principalmente autoctona e tradizionale tecnica casearia diventano un naturale microecosistema culturale che contiene la globalità del territorio: uomo, animale, pianta e suolo”.
Among the hills lining the coast, the “minuta” olive trees grow. Their fruits are especially resistant to climatic adversities but they are less and less cultivated due to the scarce yield at the pressing. For this reason, Slow Food included these trees among its “presidia” (i.e. protected products). The “minuta” olive may be eaten after some treatments (“a tinello”, i.e. pickled with local herbs, or “a suppresso”, i.e. pressed in several layers with salt and herbs) or used for the production of a very delicate, almost not acid oil. Also the Interdonato lemon deserves some attention. It takes down the name of a colonel of Garibaldi’s army, who was the first to produce it, cross-fertilizing the buds of citron and of a local lemon, the ariddaru. The new lemon was big as a citron, with a less acidulous taste, very fine peel texture, not bitter at all. Today just a few producers are left, old men who persist in tilling an often stony soil, whose work surely deserves exploitation. The other two “presidia” of the area are the Nebrodi swine, of which there are only 2000 specimens, belonging to a few local breeders, who often produce cold meats and salami by themselves; and the Nebrodi provola, a cheese prepared following traditional methods similar to those used for preparing bread, giving it a peculiar consistency. Slow Food intends to “exploit this very ancient cheese but also its territory, wild and wooded. Natural grazing of cows who are mainly local, together with the traditional cheese making, form a small natural and cultural ecosystem containing the totality of the territory: man, animal, plant and soil”.
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Floresta Scorrendo i secoli sono diverse le famiglie che ebbero la signoria su questi luoghi Going through the centuries, a lot of families ruled over this land
Le notizie sull’origine di questo piccolo centro giungono dalla tradizione orale oppure dalle zone d’ombra delle cronache sull’avanzata del Gran Conte Ruggero, pochi decenni dopo l’anno Mille. È possibile che qui venissero i Romani a far legna per le navi e per i fabbisogni degli accampamenti, guerrieri che indicavano il luogo come “la foresta”. È possibile che, giunta l’era dei Normanni testimoniata tra l’altro dal “gene” biondo che qui è ben presente, proprio questa piana in ottima posizione strategica abbia ospitato l’esercito di Ruggero e del suo alleato arabo (l’emiro Ibn-al-Timnah) per studiare il piano d’attacco prima della presa di Enna. Per trovare qualche certezza dobbiamo fare un salto di circa due secoli e incontrare così il maestro giustiziere del regno di Federico d’Aragona, Peregrino de Pactis, personaggio evidentemente meritevole se il re decise di compensare i suoi servizi con la concessione di un feudo fra le montagne, comprendente per l’appunto Floresta. Scorrendo i secoli sono diverse le famiglie che ebbero la signoria su questi luoghi, non particolarmente ricchi o interessanti, per la verità, se non per i pastori che, al principio dell’estate, lasciavano i pascoli ormai impoveriti della valle per portare sui monti i propri armenti. Un’abitudine secolare a cui si devono i cubburi, costruzioni circolari, alte circa un metro e mezzo, realizzate in pietra nuda tenuta insieme da fango essiccato: qui si riparavano uomini e bestie, per trascorrervi la notte o in occasione di improvvise intemperie primaverili. Queste costruzioni si possono ancora osservare, ad esempio ce n’è un gruppo lungo la strada che dalla costa porta su in paese; quelli più integri sono sul versante settentrionale, meglio riparati dai venti e con pascoli più pianeggianti.
The notices on the origin of this small place come from the oral tradition or from the grey areas in the chronicles on the advance of Great Count Roger, a few decades after the year 1000. It is possible that here the Romans came to get timber for ships and for the requirements of the camps, warriors that referred to the place as “the forest.” It is possible that, after the arrival of the era of the Normans, also testified to by the blond “gene” that here is very much present, precisely this plain in a very good strategic position entertained the army of Roger and his Arab ally (emir Ibn-al-Timnah) when they studied the plan of attack before taking Enna. To find some certainty we must jump over almost two centuries, thus meeting the justice master of Frederick of Aragon, Peregrino de Pactis, who obviously had great merits so much that the king decided to reward his services by donating him a fief in the mountains, comprising Floresta. Going through the centuries, a lot of families ruled over this land, which wasn’t very rich indeed. Only shepherds found this places interesting, as they used to climb up here at the beginning of summer, leaving the impoverished pastures of the valley, to bring their cattle up to the pasture areas of the mountains. A century old practice, to which we owe the cubburi, circular constructions, about a metre and a half high, built in bare stone kept together by dried mud. These are the shelters for shepherds and animals that spent nights here and sheltered here during sudden spring storms. Some of these shelters are still to be seen: among others, there is a group along the road leading up to the village; the more intact ones are on the north side, better sheltered from winds and with more level pastures. 31
Gli itinerari di Sikania > The itineraries of Sikania
Let’s go for a walk
Corso Umberto
Facciamo due passi L’alta posizione (Floresta è di fatto il più alto comune siciliano) e l’isolamento durato secoli hanno mantenuto Floresta nella forma secentesca, radicata su una trama medievale, ed ecco perché l’abitato è veramente caratteristico in sé. Ancora oggi, pur in presenza di comode strade e dei servizi di autolinee, nei lunghi mesi invernali capita spesso che Floresta risulti “scollegata” a causa della neve e del ghiaccio che si forma sulle strade. Tutto ciò ha contribuito a conservare questo abitato come un vero e proprio paese da cartolina, con le macchine solo lungo la strada statale (che, quando entra fra le case, prende il nome di corso Umberto I), lasciando sgombre le traverse e le piazzette che si aprono alle spalle della via principale. Stretta, incurvata leggermente per seguire il movimento del monte, corso Umberto è da percorrere dall’inizio alla fine a piedi, per non perdere nulla delle palazzine che qui prospettano. Sono i palazzi dei notabili che negli ultimi secoli hanno vissuto a Floresta: ben tenuti e curati, dai portoni in pietra scolpita fino alle tendine candide, si distanziano con piccoli varchi che si aprono alla valle da eleganti piazzette. Le facciate in pietra nuda, poi, conservano i segni dei secoli di vita trascorsa tra queste vie. Il corso Umberto I si allarga in piazza Sant’Anna, proprio dove prospetta la Chiesa Madre alla santa dedicata. Di edificazione secentesca, conserva la sua facciata squadrata che si 32
Its high position (Floresta is in fact the highest Sicilian commune) and isolation that lasted for centuries have maintained Floresta’s sixteenthcentury look, based on a medieval layout. For this reason the village is really quaint. Still today, even in the presence of convenient roads and bus services, in the long winter months it often happens that Floresta is cut off because of snow and the ice that forms on the roads. All this has helped to keep this village like a real postcard place, with cars only along the state road (which, entering the village, takes the name Corso Umberto I), leaving the crossroads and the little piazzas behind the main street clear. The corso is narrow, bending slightly to follow the shape of the mountain. You need to go all along it on foot, so as not to miss absolutely any of the buildings along it. These are the patrician mansions of the notables who have lived here in the course of the centuries: well kept and taken care of, with entrances in sculpted stone up to the white curtains, they are separated by small passages that open up to the valley from elegant little piazzas. The façades in bare stone preserve the signs of centuries of life spent in these streets. Corso Umberto I widens into Piazza Sant’Anna, precisely where there is the Parish Church dediInterno della Chiesa Madre > Interior of the Main Church
Floresta
Scorcio del paese > A glimpse of the village
Gli itinerari di Sikania > The itineraries of Sikania
cated to the saint. Built in the seventeenth century, it preserves its square façade that widens, white, from a beautiful portal framed by sandstone. Beside it, there is the huge bell tower, with peculiar cross loophole windows (i.e. realized intersecting two different sorts of loopholes, dedicated to the different bow sorts) testifying the possible defensive function of the tower. Inside it there is the effigy of St. Anne in the presence of the Virgin and Baby Jesus. On the opposite side of the square stands the baronial palace, once belonging to the patrician families who were seigniors of the feudal estate, from the Middle Ages to 1812 More fascinating in appearance is the old church dedicated to St. Anthony, in Piazza Sant’Antonio. With a simple façade in bare stone, it closes off to the west Via Sant’Antonio, parallel to Corso Umberto I. The single-room church extends on the outside from the coeval construction of the sacristy. Chiesa di Sant’Antonio > St. Antonio Church Palazzo baronale > The baronal palace
Di aspetto più affascinante è l’antica chiesa dedicata a Sant’Antonio More fascinating in appearance is the old church dedicated to St. Anthony allarga, bianca, da un bel portale incorniciato dalla pietra arenaria. A fianco il massiccio campanile, caratterizzato da originali finestre a feritoie crociate (ricavate cioè dall’intersezione di un’arciera e di una balestriera, vale a dire le finestrelle dedicate ai diversi soldati, il che la dice lunga anche sulla possibile funzione difensiva della torre). Al suo interno si conserva l’effigie di Sant’Anna al cospetto della Vergine e del Bambin Gesù. Di fronte, ecco il palazzo baronale, appartenuto alle famiglie aristocratiche che si sono tramandate il feudo, dal Medioevo fino al 1812. Di aspetto più affascinante è l’antica chiesa dedicata a Sant’Antonio, nell’omonima piazzetta. Con la facciata semplicissima in pietra nuda, chiude a Ovest la via Sant’Antonio, parallela di via Umberto I. L’unica aula del tempio si allunga, all’esterno, dalla coeva costruzione della sagrestia. 34
Floresta
Dedicated to hikers Along the road that connects Ucria to Floresta, a few kilometres before the village, you meet a restaurant that bears the name “La Rocca.” You can take this as a landmark to go on foot into the wood behind the restaurant, a walk of about fifty metres in a wood that suddenly will open up on an enormous boulder. Going westward around it, looming up above you, you will find the imposing Rocca di San Marco, a sandstone rock that looks like a gigantic petrified wave, from the foam on the top down to the robust base. In effect this rock has been corroded over the millennia by rainwater, and the splintery stone artefacts discovered under this natural platform have suggested that this site was frequented, even if only seasonally, starting from the Upper Palaeolithic.
La campagna > The countryside
Dedicato agli escursionisti Lungo la strada che collega Ucria a Floresta si incontra, pochi chilometri prima del paese nebroideo, un ristorante che porta il nome “La Rocca”. Prendete questo come pietra miliare per inoltrarvi, a piedi, nel bosco che cresce alle spalle del ristorante, una passeggiata di una cinquantina di metri nel folto di un bosco che, all’improvviso, si aprirà su un enorme macigno. Costeggiandolo verso Ovest, ecco che vi ritroverete sovrastati dall’imponenza della Rocca di San Marco, roccia arenaria che sembra una gigantesca onda pietrificata, dalla schiuma in cima fino alla potente base. In effetti questa roccia è stata erosa nel corso dei millenni dalle acque piovane, e i manufatti litici scheggiati ritrovati sotto questa pensilina naturale hanno fatto ipotizzare che
Rocca di San Marco
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Gli itinerari di Sikania > The itineraries of Sikania
I Nebrodi sono una delle zone più ricche d’acqua in Sicilia > The Nebrodi are one of the places in Sicily with more water
questo sito sia stato frequentato, anche se solo stagionalmente, fin dal Paleolitico superiore. Straordinario l’impatto panoramico, con la valle che precipita proprio al di sotto della Rocca e il
The panoramic impact is remarkable, with the valley that falls right below the Rocca and the dense tall oaks that throw their shade on the rock. Using Floresta as your “base camp” you can
Una passeggiata nel folto di un bosco che, all’improvviso, si aprirà su un enorme macigno A walk of about fifty metres in a wood that suddenly will open up on an enormous boulder fitto di alte querce che sulla Rocca getta la sua ombra. Sempre usando Floresta come “campo base” si può arrivare a Pizzo Inferno: bisogna percorrere la SS 116 in direzione per Randazzo; un paio di chilometri dopo il bivio per Raccuja, si giunge alla Portella dello Zoppo, e si prosegue fino al km. 16 dove uno spiazzo vi aiuterà ad abbandonare l’au36
reach Pizzo Inferno: you have to drive along state highway SS 116 in the direction of Randazzo; a couple of kilometres after the fork for Raccuja you reach the Portella dello Zoppo, and you continue as far as km 16, where you can leave your car in an open space to begin the real excursion up to the Porta dell’Inferno (Gate to Hell). The track continues among pines and brooms for around a kilome-
Floresta
to per iniziare l’escursione vera e propria fino alla Porta dell’Inferno. La carrareccia prosegue tra pini e ginestre ancora per circa un chilometro prima di giungere ad una biforcazione. Bisogna proseguire a destra per incontrare una pineta ricca di felci e una recinzione. Guardando in alto verso Ovest scorgerete la vetta di Pizzo Inferno. Per andare invece al Lago Trearie bisogna percorrere sempre la SS 116, ma stavolta fino al km 23, dove si imbocca la strada che volge a sinistra per Cartolari fino ad un grande edificio rurale usato ancora oggi dai pastori. Ancora 1 km per un’antica masseria, Case Filippelli, e altri 3 km per Portella Dagara e la fine della strada. Lasciate le auto, si imbocca il sentiero a sinistra delimitato su entrambi i lati dal filo spinato. Dopo un altro chilometro si svolta a sinistra e, 1800 metri più avanti, ci si ferma alle Case Cartolari Faranda e all’abbeveratoio con acqua di sorgente freschissima. Cento metri prima delle Case, svoltate a destra e in poco più di 15 minuti raggiungerete le rive del lago più alto della Sicilia. Infine, l’ultima escursione: da Floresta si prende la via Passo verso le stalle sociali. Lasciate l’auto e imboccate la trazzera a destra. Poco più avanti, scegliete ancora la strada di destra e a 2 km. avrete a sinistra una grande macchia di alberi. Ancora
tre before coming to a fork. You need to continue to the right to come to a pine forest rich in ferns and an enclosure. Looking up towards the west you will see the peak of Pizzo Inferno. To reach the Trearie lake, take again the state highway SS 116, but this time reach km. 23, where you take the road that turns to the left for Cartolari as far as a big rural building still used today by shepherds. After another kilometre you come to an old farm, Case Filippelli, and after another 3 km to Portella Dagara and the end of the road. You leave the car, and take the path to the left delimited on both sides by barbed wire. After another kilometre you turn to the left and, 1800 metres further on, you stop at the Cartolari Faranda Houses and a drinking trough with very cool spring water. A hundred metres before the Houses, you turn to the right and in a little under 15 minutes you will reach the shores of the highest lake in Sicily. And now the last excursion: From Floresta you take the Via Passo towards the social stables. You leave the car and take the track to the right. A little further on, you again choose the road to the right and after 2 km you see on the left a big clump of trees. You go straight on to go along the Vallone Fichera with a little brook in spring which you can get across on stepping stones. You continue for 1 km
Il bosco > The wood
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Avrete l’opportunità di imbattervi nelle mandrie di cavallo Sanfratellano You’ll have the opportunity to meet herds of Sanfratellano horses dritto per attraversare il vallone Fichera con, in primavera, un torrentello attraversabile saltellando sulle pietre. Proseguite per 1 km per Portella Grassetta, sempre dritto fino all’abbeveratoio e fino al Passo dell’Acero. Il sentiero vi farà costeggiare querce secolari e, come dice il nome, un acero gigantesco. Le auto sono adesso a 7 km da voi, ma le 2 ore e mezzo di passeggiata saranno ripagate dalla bellezza che vi circonda. Oltre ad ammirare il paesaggio naturale, avrete l’opportunità di imbattervi nelle mandrie di cavallo Sanfratellano dei Nebrodi, che vive allo stato brado oggi come 1000 anni fa, forse discendente dai cavalli degli Arabi, forse discendente da quelli dei Normanni. Di sicuro si tratta di bestie bellissime, in genere dal mantello nero o molto scuro, e dalle dimensioni davvero notevoli: al garrese può misurare anche più di 160 centimetri, e può raggiungere il peso di mezza tonnellata. Nonostante Cavalli Sanfratellani > Sanfratellano horses
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for Portella Grassetta, straight on to the drinking trough and to the Passo dell’Acero. The path will take you among centuries-old oaks and, as the name says, to a gigantic maple. The cars are now 7 km away from you, but the two and a half hours’ walk will be repaid by the beauty that surrounds you. As well as admiring the natural scenery, you’ll have the opportunity to meet herds of Sanfratellano horses, living in the wild state today as 1000 years ago, perhaps descending from the horses of the Arabs, or perhaps descending from those of the Normans. For certain these are very beautiful beasts, generally with a black or very dark cloak, and really big: at the withers one of these horses can even measure more than 160 centimetres, and it can reach a weight of half a ton. Despite its big size, it is not an animal to fear (provided you do not disturb it!) thanks above all to its lively intelligence. Certainly meeting it is a big pleasure.
Floresta
All useful information for these and other excursions can be obtained at the Visitor Centre of the Commune, at the Library, in Corso Umberto I, 113 - tel. 0941 662036 or by contacting the Nebrodi Park managing body - www.parcodeinebrodi.it.
Feasts
La Madonna e Sant’Anna > The Madonna and St. Anna
la sua possente mole, è un animale da non temere (purché non lo si disturbi!) grazie soprattutto alla sua vivace intelligenza. Di certo, incontrarlo è un gran piacere. Tutte le informazioni utili per queste e per altre escursioni possono essere chieste al Centro Visite del Comune, presso la Biblioteca, in corso Umberto I n. 113 - tel. 0941 662036 oppure contattando l’Ente Parco dei Nebrodi - www.parcodeinebrodi.it
Floresta is a village in which there is one feast after another. There are the religious ones like the one dedicated to St. Anthony, with the procession of 13 June, and there are the “more pagan” ones, in which there is a big display of the products of these lands shown in the best possible way, in perfect Sicilian style: the whole village gathers in the streets, and long tables are organized at which all are welcome. Particularly original is “Mangialonga”, held in late June and early July. Starting from the aperitif given in the piazza of the Town Hall, it goes on with homemade pasta seasoned with local products cooked in the next piazza, before meeting again in the little piazza of the second course, where there are sausages or roast meat and so forth, until you have gone round the piazzas. Obviously summer is the outdoor feast period par excellence. There are plenty of opportunities to listen to music, to participate in dance competitions or, more simply, to enjoy the coolness of these summer nights, incredibly lit up with stars.
Si riunisce tutto il paese per le strade, si organizzano lunghe tavolate a cui tutti sono invitati The whole village gathers in the streets, and long tables are organized at which all are welcome Le feste A Floresta le feste si susseguono lungo tutto l’arco dell’anno. Ci sono quelle religiose come quella dedicata a Sant’Antonio, con la processione del 13 giugno, e ci sono quelle più “pagane” in cui si fa grande mostra dei prodotti di queste terre nel modo migliore, in perfetto stile siciliano: si riunisce tutto il paese per le strade, si organizzano lunghe tavolate a cui tutti sono invitati.
July 26 is a particular day for Floresta: the patron saint St. Anne is honoured, both with a beautiful and popular procession and with the preparation of the Spar. This is a trunk 26 metres high (26 like the day) on whose top there is a holly on which 26 provole cheeses are tied. Hunters are challenged, with carbine shots, to see who centres them best, succeeding in “peppering” just the string of the cheese that, taken on the fly by the “compare”, is 39
Gli itinerari di Sikania > The itineraries of Sikania
won by the good marksman. The cheeses that are left up there, of course, will be eaten by everyone during an evening in which both the saint and Floresta goodies are celebrated. The month of October is rich at Floresta and it changes its name and is called “Ottobrando”: on the 4 Sundays in the month there are the feasts of the black pig, of provola cheese, of honey and of chicory. There are plenty of tasting sessions.
The tastes of Floresta
Particolarmente originale è la “Mangialonga”, che si svolge tra la fine di giugno e i primi di luglio. Partendo dall’aperitivo offerto nella piazza del Municipio, si prosegue con la pasta fatta in casa e condita con prodotti locali che si cucina nella piazza successiva, prima di ritrovarsi nella piazzetta del secondo, dove si trova la salsiccia o la carne arrostita e così via, fino ad aver completato il giro delle piazze. Ovviamente l’estate è il mese delle feste all’aperto per eccellenza. Non manca occasione infatti per ascoltare musica, per partecipare a gare di ballo o, più semplicemente, per godersi il fresco di queste notti estive, incredibilmente lucenti di stelle. Il 26 luglio è un giorno particolare per Floresta: si onora la Patrona Sant’Anna, sia con una bella e seguita processione, sia con l’allestimento della Antenna. Si tratta di un tronco alto 26 metri (26 come il giorno) sulla cui cima viene piantato un agrifoglio a cui vengono legate 26 provole. I cacciatori si sfidano, a colpi di carabina, a chi fa il miglior centro, riuscendo a “impallinare” solo il laccio della provola che, presa al volo dal “compare”, viene vinta dal bravo tiratore. Le provole che restano appese, manco a dirlo, saranno poi mangiate da tutti nel corso di una serata in cui si festeggia sia la Santa che il ben di Dio florestano. Ricchissimo è il mese di ottobre che a Floresta 40
Provola cheese is the product that makes this place famous on the whole island. With top-quality milk, thanks to a tradition that has remained unchanged for centuries, stringy cheese is made, tending to yellow, which can be consumed both fresh and seasoned. There is a particular roundish shape, though the most skilled cheese makers can surprise you with the “cavadduzzi” (bottom) and the “palummeddi”, provola cheeses shaped like horses or doves. One of the dairies of the area is that of the Marzullos, which you can visit by booking at 0941 662047. The farm also has a little shop in Corso Umberto 232, where they sell fresh and seasoned provolas, shaped cheeses, ricotta. You’ll find cheeses as well as salamis, bread, in oil preserves, mushrooms at Specialità Montane, in Corso Umberto, 132. If you’d like some sweetmeats, try “zulli” and “piparelle”, almond biscuits. You’ll find them at the bakery in via Vittorio Emanuele, 7.
Floresta
A tavola! Come and eat! Se a questo punto vi è venuta fame, ecco un paio di indirizzi dove trovare la tipica gastronomia di Floresta e dei Nebrodi: Don Santo (SS 116, km 15, loc. Favoscuro, tel. 0941 662030, 25 € ca.) e Il fienile (via V. Emanuele, 39, tel. 0941 662313, 25 € ca.) sono entrambi specializzati in questo genere di cucina. Troverete la provola dei Nebrodi, la gelatina e i salumi di suino nero, pasta fatta in casa e, ovviamente, robuste grigliate di carne.
cambia nome e si chiama “Ottobrando”: nel corso delle quattro domeniche del mese si svolgono le sagre del suino nero, della provola, del miele e della cicoria. Degustazioni a volontà.
If you’re hungry by now, here are a couple of adresses where you’ll be able to find the typical cuisine of Floresta and the Nebrodi mountains: Don Santo (SS 116, km 15, loc. Favoscuro, tel. 0941 662030, 25 €) and Il fienile (via V. Emanuele, 39, tel. 0941 662313, 25 €) are both expert in local gastronomy. You’ll find the Nebrodi provola cheese, jelly and salami made with Nebrodi swine meat, homemade pasta and, obviously, tasty and abundant meat grills.
I sapori di Floresta La provola è il prodotto che rende questo luogo famoso in tutta l’Isola. Con un latte di prima qualità, grazie ad una tradizione che si mantiene immutata da secoli, si ottiene un formaggio a pasta filante, tendente al giallo, che può essere consumato sia fresco che stagionato. Caratteristica la forma rotondeggiante, anche se i mastri casari più abili non mancano di sorprendere con i “cavadduzzi” (a sinistra) e i “palummeddi”, provole a forma di cavallo o di colomba. Uno dei caseifici della zona è quello della famiglia Marzullo, visitabile su prenotazione chiamando lo 0941 662047; l’azienda ha un proprio punto vendita in corso Umberto 232, dove sono esposte provole fresche e stagionate, canestrati e piccoli caci figurati, ricotta. Oltre ai formaggi è possibile trovare salumi, pane, sottoli, funghi presso Specialità Montane, in Corso Umberto, 132. Se avete desiderio di qualcosa di dolce, infine, vi consigliamo di andare alla ricerca di “zulli” e “piparelle”, biscotti alle mandorle. Li troverete presso il panificio di via Vittorio Emanuele, 7 41
Ucria Un grappolo di case che sembra non essere cambiato per nulla da quando sorse il primo abitato A cluster of houses clinging to each other, which seems not to have changed since the first village was founded La strada discende incurvandosi sinuosamente dai 1300 e più metri di Floresta fino ai circa 700 della piccola Ucria, un grappolo di case aggrappate le une alle altre che sembra non essere cambiato per nulla da quando sorse il primo abitato, secondo alcuni già nell’XI secolo. Con certezza si sa che il borgo sorge in un luogo abitato fin dalla preistoria, come testimoniano i ritrovamenti di punte di selce e utensili dissepolti in contrada Arelluso. Nella stessa località sono state rinvenute monete romane, ma è con gli Arabi che il villaggio crebbe. Grazie alla sua posizione strategica, infatti, i Musulmani vi costruirono ben due torri d’avvistamento, avendo così il controllo sia di quanti giungevano dal mare, sia di quanti arrivavano al mare provenendo dall’entroterra. Il nome stesso del paese parrebbe essere una storpiatura dell’arabo Kerya, ovvero “il villaggio”. Rade testimonianze raccontano anche di un castello, edificato nel Mille, di cui non è sopravvissuto nulla ma che pare sia stato abitato dai tempi dei Normanni fino agli Aragonesi.
The road winds down, gently curving, from the 1300 mt and so of Floresta to the 700 mt of little Ucria, a cluster of houses clinging to each other, which seems not to have changed since the first village was founded, maybe in the 11th century. We know for certain, that it is in a place that was inhabited from the time of prehistory, as is testified to by the finding of flint tips and utensils in the Arelluso area. In the same place Roman coins have been found, but it was with the Arabs that the village grew. Thanks to its strategic position, the Moslems built no fewer than two lookout towers there, thus controlling both people coming from the sea and people reaching the sea from the hinterland. The very name of the place seems to be a distortion of the Arabic Kerya, i.e. “the village.” Sparse testimonies also tell of a castle, built in the year 1000, nothing of which is extant but which seems to have been inhabited from the time of the Normans down to the Aragonese.
The Parish Church La Chiesa Madre Come spesso accade, il principale edificio religioso è anche la più importante opera architettonica del piccolo paese. Quella di Ucria è dedicata a San Pietro Apostolo ed è una delle chiese più belle di tutta la valle. Edificata nel XVI secolo, si presenta con la facciata bianca, al centro della quale spicca il portale in pietra arenaria (risalente al 1625) finemente lavorata perché, da un lato, i ricami tessuti con gli scalpelli abbellivano il luogo più importante dell’abitato; dall’altro, ciascun riquadro “parlava” al popolo analfabeta, raccontando di Dio a quanti non potevano leggere la Bibbia.
As often happens, the most important religious building is also the main building of the village. It is dedicated to St. Peter the Apostle and it is one of the most beautiful churches in the whole valley. Built in the 16th century, it has a white façade, at the centre of which there stands out the portal in sandstone (dating from 1625) finely wrought because on one side the embroideries made with chisels embellished the most important place in the village; on the other, every panel “spoke” to illiterate people, telling those who could not read the Bible of God. Inside there is a nave and two side aisles with a 43
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Chiesa Madre > Main Church
All’interno, decisamente notevole, si allungano le tre navate dalla croce latina, separate da cinque archi e da colonne in pietra arenaria definite con eleganti capitelli. Alle pareti laterali, quattro altari a sinistra e tre a destra. All’altare maggiore si erge, maestoso pur nelle sue ridotte dimensioni, il Signore della Pietà, un busto in legno nero che riproduce il Cristo al momento della crocifissione. Di certa provenienza bizantina, l’età del manufatto deve essere molto antica visto che risponde ai canoni della scultura pagana, quando era uso scolpire nel legno le sole parti visibili che non era possibile coprire con mantelli o drappi. L’opera è posta in un grande apparato ligneo di stile barocco (1668). Il Signore della Pietà è il patrono di Ucria, e a Lui è dedicata la festa più importante (3 maggio), che culmina nella processione del simulacro, posto su un elaborata “vara” in legno dipinto a oro con una base in argento cesellato, e accompagnato dalle statue dell’Annunziata e di San Giuseppe. La processione viene replicata il 14 settembre per dare modo agli ucriesi emigrati di approfittare delle ferie estive per partecipare alla ricorrenza. Notevoli anche un Crocifisso ligneo del Cinquecento e la coeva statua della Madonna della 44
Il Signore della Pietà è il patrono di Ucria, e a Lui è dedicata la festa più importante Lord of Mercy is the patron saint of Ucria, and to Him the most important religious feast of the village is dedicated
Ucria
Scorcio del paese > A glimpse of the town
Gli itinerari di Sikania > The itineraries of Sikania
In queste pagine la Chiesa Santa Maria La Scala con la sua statua del Gagini > On these pages the Santa Maria La Scala Church, with its statue by Gagini
Un unico blocco di marmo il cui peso stimato è di circa 900 chili, lavorato tanto finemente da sembrare burro A single block of marble whose weight is estimated to be about 900 kilos, so elegantly worked as to look like butter Scala. Quest’ultima, che reca la firma “Gagini” alla base, proviene dalla chiesa che si erge sulla parte alta del paese. Di bellissima fattura, è un unico blocco di marmo il cui peso stimato è di circa 900 chili, lavorato tanto finemente da sembrare burro. Un lavoro eccellente, tanto da giustificare una leggenda: si dice che lo scultore, non riuscendo a scolpire il viso della Vergine, si sia disperato tanto da abbandonarsi a un sonno profondo proprio ai piedi del blocco; al suo risveglio il lavoro, miracolosamente, era già fatto. La dolcezza di quel viso giustifica appieno un intervento divino! Intervento divino che, a quanto raccontano, sta alla base anche della scelta del luogo in cui costruire la Madrice. Si racconta infatti che l’immagine sacra del Signore della Pietà veniva trasportata di paese in paese quando, al risveglio della notte trascorsa a Ucria, i portatori non riuscirono più a 46
Latin cross layout, separated by five arches and by columns in sandstone defined with elegant capitals. Along the side walls there are four altars to the left and three to the right. Over the high altar there rises, stately though small, the Lord of Mercy, a bust in black wood that reproduces Christ during the crucifixion. It is certainly of Byzantine origin, and must be very old, considering that it satisfies the canons of pagan sculpture, when the custom was to carve in the wood only the visible parts that it was not possible to cover with mantles or cloths. The work of art is inside a big niche in Baroque style (1668). Lord of Mercy is the patron saint of Ucria, and to him the most important religious feast of the village is dedicated: it is held on the 3rd of May, and it culminates with a procession of the statue, put on an elaborated “vara” (bier)
Ucria
sollevarla. Era chiaro che la volontà di Cristo era stata espressa, ma l’edificio che veniva costruito in quel luogo durante il giorno, all’alba dell’indomani risultava demolito. “Signore, dacci un segno, dicci dove vuoi la tua chiesa”, pregarono sfiniti gli uomini. L’indomani si svegliarono sotto una nevicata che aveva ricoperto tutto il villaggio tranne il luogo in cui ora sorge il tempio.
made of wood painted with gold with a base in chiselled silver, together with the statues of the Virgin of the Annunciation and St. Joseph. The procession is repeated on 14 September precisely to allow emigrants from Ucria to take advantage of the summer holidays to participate in the celebrations. Noteworthy are also the wooden Crucifix and the statue of Madonna della Scala, both dating to the 16th century. The latter bears the signature “Gagini” at the base, and comes from the church that was built in the high part of the village. Of very beautiful facture, it is a single block of marble whose weight is estimated to be about 900 kilos, so elegantly worked as to look like butter. This sculpture too has a legend about it: it is said that the sculptor, not succeeding in carving the face of the Virgin, despaired so much as to give himself up to deep sleep right at the foot of the block; when he woke up the work had already miraculously done been done. The sweetness of that face fully justifies divine intervention! A divine intervention seems to have led the choice of the place where the Parish Church has been built. Legend has it that the sacred image of the Lord of Mercy was transported from village to village when, waking after the night spent at Ucria, the bearers could not lift the small statue anymore. It was clear that his wish had been expressed, but the building that was put up in that
Le altre chiese Della Chiesa SS. Maria della Scala, da cui proviene l’omonima statua di cui abbiamo scritto, restano per la verità soltanto pochi ruderi risalenti al Cinquecento, di quello che all’epoca era l’edificio di culto dei Domenicani, costruito al di sopra di un tempio certamente più vetusto. Le pietre che ancora si riconoscono (notevole il portale, in pietra arenaria elegantemente intagliata, che reca incisa la data 1565) fanno pensare a un edificio con un unico ingresso disegnato all’interno di un bellissimo portale in pietra arenaria in cui sono finemente scolpite diverse figure allegoriche. Dell’impianto domenicano (ancorché assai più tarda, essendo stata completata nel 1752) resta pressoché integra la torre campanaria dalla cuspide decorata, oggi appoggiata alla facciata della 47
Gli itinerari di Sikania > The itineraries of Sikania
place during the day at dawn on the next day was demolished. “Lord, give us a sign, tell us where you want your church”, prayed the exhausted men: next day they woke up under a snowfall that had covered the whole village except the place in which the church now stands.
The other churches
Chiesa del SS. Rosario > SS. Rosario Church
adiacente Chiesa del SS. Rosario. Quest’ultima è sei-settecentesca, e di quell’epoca è rimasto il tetto ligneo dipinto con motivi floreali (1649). Il suo interno si apre ad unica aula e, al di là dell’altare a
The sixteenth-century ruins of the Santissima Maria della Scala church, whence the above mentioned statue comes, was once the church of the Dominican monks, and was built above an older one. The stones that still welcome us point to a building with a single entrance inside a beautiful portal in sandstone in which there are elegantly graven different allegorical figures, and the date 1565. Of the Dominican layout, more or less intact is the bell tower (actually it was built much later, as it was finished in 1752), today leaning against the façade of the adjacent Santissimo Rosario Church. The latter is a seven- eighteenth-century building from whose original layout there remains the wooden roof painted with floral motifs (1649). Inside, it consists in a single room and, beyond the imitation marble altar, there loom up the statues of the Virgin and St. Dominique, to which the inhabitants of Ucria are very devoted. The bell tower of the church is particular; it is set back from the façade. Inside the church there is kept the mosaic called of the “Two Worlds Compared”, a very big work, conceived at the beginning of the Nineties, in
Il mosaico, lungo 13 metri e alto 3, è un incredibile lavoro di estro e pazienza The mosaic, 13 metres long and 3 metres high, is an unbelievable work of fancy and patience imitazione marmo, svettano le statue della Madonna e di San Domenico, figure a cui gli abitanti di Ucria sono molto devoti. Particolare il campanile della chiesa, che sorge in posizione arretrata rispetto alla facciata. All’interno della chiesa si custodisce il mosaico detto dei “Due Mondi a Confronto”, un’opera di notevole dimensioni, concepita al principio degli 48
order to celebrate the fifth centenary of year 1492, when Christopher Columbus landed in the “new Indies”, i.e. on the American continent. The idea came from the teacher Aurelio Rigoli, and then went into the experienced hands of Nico Nicosia, who together with 80 collaborators did this gigantic mosaic in Murano glass, silver and murra that was displayed at the Ducal Palace in
Ucria
anni Novanta, all’appressarsi del quinto centenario dello sbarco nel continente americano di Cristoforo Colombo. L’idea, del professore Aurelio Rigoli, ha poi trovato le mani esperte di Nico Nicosia che, insieme con 80 collaboratori, ha realizzato questo gigantesco mosaico in vetro di Murano, argento e murrine che è stato esposto al Palazzo Ducale di Genova per tutto il 1992. Il mosaico, lungo 13 metri e alto 3, è un incredibile lavoro di estro e pazienza, e riproduce la rotta delle tre caravelle all’andata, e dell’unica caravella che fece ritorno nel vecchio mondo. Spettacolare l’uso dei materiali, ma ancor di più quello dei colori, dove i toni più scuri servono ad indicare le terre conosciute in quel lontano XV secolo, mentre i colori del sole riscaldano le pannocchie che crescono nel nuovo continente. Bellissima poi la Rosa dei Venti, in argento, che sembra sospingere con la sua luce le vele della Niña, della Pinta e della Santa Maria.
I musei Allestito nel complesso scolastico di via Crispi, il bel museo etnostorico dei Nebrodi “A. Gullotti” è una di quelle tappe che non si devono mancare. Il benvenuto è dato dal carromatto, un antico mezzo Museo Etnostorico > The Ethno-historical Museum
Il mosaico dei Due Mondi (dettaglio) > The mosaic of the Two Worlds (a detail)
Genoa throughout 1992. The mosaic, 13 metres long and 3 metres high, is an unbelievable work of fancy and patience, and reproduces the route of the three caravels on the way out, and of the only caravel that returned to the old world. Spectacular use is made of materials, but even more of colours, the darkest tones serving to indicate the lands known in that distant 15th century, while the colours of the sun warm the cobs that grow on the new continent. Then something very beautiful is the wind-rose, in silver, which seems with its light to drive the sails of the Niña, the Pinta and the Santa Maria.
The museums Set up in the school complex in Via Crispi, the beautiful “A. Gullotti” Nebrodi ethno-historical museum is a real must. The welcome is given by the “carromatto”, an old means of transport that surprises one with its 4 driving wheels. Following the trail left by the most common work tools, we come to the flywheel drill, an unbelievable object of true industrial “prehistory”. 49
Gli itinerari di Sikania > The itineraries of Sikania
Museo Etnostorico > The Ethno-historical Museum
di trasporto che sorprende per le sue quattro ruote motrici. Seguendo le scia lasciata dagli attrezzi dei lavori più comuni e quotidiani, ecco il trapano a volano, incredibile oggetto di vera “preistoria” industriale. Nella stessa sala, gli aratri, da quello “a chiodo” a quello in ferro, e i curiosi “zampitti”, calzature realizzate in modo preistorico quando, alla fine della seconda guerra mondiale, bisognava far ricorso ad ogni risorsa possibile. Interessante notare che alcune attività si sono tramandate fino a oggi, ancorché, ovviamente, ammodernandosi: è il caso della raccolta delle nocciole, che crescono abbondanti in questa zona. Un tempo, recandosi nei boschi, ci si portava dietro delle ceste di grandezza molto precisa, per poter calcolare subito quanto si era raccolto. Le nocciole a Ucria si pesavano a “munneddu”, unità di peso equivalente a circa sei chili: qui al museo ci sono i mezzi munneddi e i due munneddi, ovvero cesti contenenti tre o 12 chili di nocciole, specchi di una vita arcaica. Suddiviso in sale separate, il lavoro di uomini e donne è ben rappresentato dagli oggetti, oggi “curiosi”, un tempo di uso comune che si allineano su mensole, tavoli e scaffali. Ci sono gli strumenti del ciabattino disposti 50
In the same room, there are ploughs, from the “nail” one to the iron one and the curious “zampitti”, footwear made in a truly prehistoric way when at the end of the Second World War it was necessary to have recourse to every possible resource. It is interesting to note that some activities, though modernized, is still present in today’s Ucria: the harvest of hazelnuts, for example, which grows abundantly in the surrounding area. Once, to calculate the harvest, people brought basket of precise dimension: at Ucria hazelnuts were weighed by “munneddu”, a unit of weight equivalent to about 6 kilos. Here at the museum there are the half munneddis and two munneddis, i.e. baskets containing three or 12 kilos of hazelnuts, mirrors of an archaic life. Divided into separate rooms, the work of men and women is well represented here by the objects, today “curious”, once of common use, that are lined up on tables and shelves. There are the cobbler’s tools placed alongside those of the barber, who in times of need also performed the invidious work of the “cerusico”, i.e. surgeon and dentist. Thus alongside the sewing machines to keep together leather and sole, there are razors and teeth extraction pliers. Female work, judging by the utensils, seems heavier than male work: there is the loom, robust and complex, which takes us back to the work suggested by the tools for making soap.
Museo della Cartapesta > Papier Mâché Museum
Ucria
Alcune attività si sono tramandate fino a oggi Some activities, though modernized, is still present today
Museo della Cartapesta > Papier Mâché Museum
accanto a quelli del barbiere che, in tempi di necessità, ricopriva anche l’ingrato compito del “cerusico”, vale a dire chirurgo e dentista. Così, accanto alle macchine da cucire per tenere insieme cuoio e suola, ecco rasoi e pinze cavadenti. Il lavoro femminile, a guardare gli attrezzi, sembra più pesante rispetto a quello maschile: c’è il telaio, robusto e complesso, e anche gli strumenti per fare il sapone ci rimandano decisamente un’idea di fatica! Il museo, comunque, non guarda solo al passato: una delle sale, infatti, è dedicata alle opere d’arte post-moderne degli studenti delle Accademie e delle Università di Belle Arti internazionali, opere presentate alle Biennali cui ha partecipato l’Accademia Vesuviana di Tradizioni Etnostoriche. Così, accanto ai cantari e alla cuttunina, tra la pizzuddara e i bummula, si fa largo l’arte concettuale, sorprendendoci con i suoi mille punti di contatto con l’artigianato nebroideo più naif. L’altro museo di cui a Ucria vanno fieri è quello della Cartapesta “Gianpistone” (nello stesso plesso) dove 350 maschere provenienti da ogni dove ci accolgono in un mondo che sembra abitato da alieni e divinità pagane. Le sale offrono tre gruppi di simboli, dalle maschere da guerra ai copricapi fino al cosmo, stanza in cui si fronteggiano le
The museum, though, isn’t devoted just to the past: one of the rooms gathers the post-modern works of art by students of the Academies and the international Universities of Fine Arts, works presented at the Biennial exhibitions in which the Vesuviana Academy of Ethno-historical Traditions participated. Thus alongside the cantari and the cuttunina, between the pizzuddara and the bummula, there is conceptual art, surprising us with its thousand points of contact with the most naïf Nebrodi craft. Another museum of which people of Ucria are very proud, is the Gianpistone Papier Mâché Museum, where 350 masks from all over welcome us into a world that seems to be inhabited by aliens and pagan divinities. The rooms present three groups of symbols, from war masks to headgears down to the cosmos, a room where the divinities of good and evil face one another from the respective opposite walls. A lot of different materials are used - wood, bone, horn, tortoise shell - and a lot of different meanings are expressed by these 350 fictitious faces in which the magic value is preserved that for centuries was attributed by the original populations.
Did you ever taste hazelnuts on pasta? Talking about gastronomy there is almost too much choice. Thanks to the fertile land , the purity of the mountain waters and the microclimate making these little towns true paradises on earth, whatever dish you choose to taste will surprise you with its full, round, definite taste. For instance, spaghetti with sauce and hazelnuts. A shocking combination, you will say. We agree, a shocking combination... for goodness! Like the meat sauces, excellent seasonings that accompany the inevitable “scarpetta” with bread baked in the oven. If we are surprised at the size of the tomatoes, with an inimitable taste, we are certainly not surprised at the quantity of fresh vegetables that can be purchased everywhere. 51
Gli itinerari di Sikania > The itineraries of Sikania
Ucria mushrooms are of particular importance in the local economy because they affect the tourism market. The fact is that here at Ucria every year a mushroom festival is held that draws to the little village in the Nebrodi expert mycologists from all over the world. So on the last Saturday in October the place wakes up crowded with impassioned people ready to spend the day in the woods in search of the biggest mushroom or the one with the strangest shape. The evening, obviously, is spent by everybody together, with dancing in the piazza and tasting of risotto with mushrooms. The edibility of the mushrooms is checked by the expert Mycological Association that has already been operating at Ucria for some years. The day after, a tribute is paid to the Most Holy Madonna of the Rosary, the religious feast thus being grafted onto the more “popular” feast in honour of mushrooms.
Excursions
divinità del bene e quelle del male dalle rispettive - opposte - pareti. Tanti i materiali utilizzati legno, osso, corno, guscio di tartaruga -, ma tantissimi i significati rappresentati da questi 350 volti fittizi in cui si conserva il valore magico per secoli attribuito dalle popolazioni originarie.
Mai provate le nocciole sulla pasta? In fatto di gastronomia, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Grazie alla terra fertile, la purezza delle acque di montagna e il microclima che fa di queste cittadine dei veri paradisi terrestri, qualunque pietanza vogliate assaggiare vi stupirà con il suo gusto pieno, tondo, deciso. Ad esempio, gli spaghetti pomodoro e nocciole. Un abbinamento da brivido, direte. Condividiamo, un abbinamento da brivido... per la bontà! Come i ragù di carne, ottimi condimenti che si accompagnano all’immancabile “scarpetta” con il pane cotto al forno. Se ci stupiscono le dimensioni raggiunte dai pomo52
We are among the woods of the Nebrodi mountains, and so it is a pleasure to dwell on some excursion that can be made starting from the little medieval streets of Ucria. For example, you can climb the hills that surround the village, following the direction simply at sight and proceeding on soft slopes that are almost never difficult. The road for Monte Castello (998 metres above sea level) is shorter, and longer the one for peaks like Monte dell’Orso (1,430 metres above sea level), Monte Calarvello (1,378 metres above sea level) or Serra Baratta (1,395 metres above sea level), an excursion for which we recommend having a guide. Holiday farms, for their part, also make horses available to go in a different way along the old royal track, i.e. the Roman road that crosses all the ridge of the Nebrodi. For those that do not love great fatigue there are always the watermills to rediscover in the oldest parts of Ucria, like Chiusa, San Giovanni or Piraculla. For a truly indelible memory go to the Rocca di San Marco, (of which we’ve written on page 35) a rock that stretches out on the valley, whose inside face, i.e. the concave part, is a natural bee’s nest embroidery. The rock can easily be reached - following the signs - by car, except for the last 50 metres, to be done on foot inside a romantic wood. (1 > to be continued)
Ucria
dori, dal gusto impareggiabile, non ci sorprende certo la quantità di verdure fresche che si possono acquistare ad ogni angolo. I funghi di Ucria rivestono una particolare rilevanza nell’economia locale perché investono il mercato del turismo. Qui ad Ucria, infatti, si tiene ogni anno una sagra dei funghi che richiama nel paesino nebroideo esperti micologi da ogni parte del mondo. L’ultimo sabato di ottobre, quindi, la cittadina si sveglia affollatissima di appassionati pronti a trascorrere la giornata nei boschi alla ricerca del fungo più grande o dalla forma più strana. La serata, ovviamente, si trascorre tutti insieme, tra un ballo in piazza e un assaggio di risotto con i funghi. A verificare l’edibilità dei funghi, gli esperti dell’Associazione Micologica che opera a Ucria già da diversi anni. L’indomani, “innestando” una festa religiosa in quella profana, si rende omaggio alla SS. Madonna del Rosario
Le escursioni Siamo tra i boschi dei monti Nebrodi, ed è perciò un piacere soffermarsi su qualche escursione che si può intraprendere partendo dalle stradine medievali di Ucria. Per esempio, ci si può arrampicare su per i colli che circondano il paese, seguendo la direzione semplicemente a vista e procedendo su declivi dolci e quasi mai difficoltosi. Più breve la strada per Monte Castello (998 m. slm), più lunga quella per le vette come Monte dell’Orso (1.430 m. slm), Monte Calarvello (1.378 m. slm) o come Serra Baratta (1.395 m. slm), méte per le quali vi consigliamo l’uso di una guida. Le strutture agrituristiche, dal canto loro, vi metteranno a disposizione anche i cavalli per seguir in modo diverso la vecchia regia trazzera, ovvero la strada romana che attraversa tutta la dorsale dei Nebrodi. Per quanti non amano le grandi fatiche ci sono sempre i mulini ad acqua da riscoprire nelle contrade più vecchie di Ucria, come Chiusa, San Giovanni o Piraculla. Per un ricordo indelebile, raggiungete la Rocca di San Marco, (di cui abbiamo già detto a pag. 35) una roccia che si protende sulla valle la cui faccia interna, ovvero la parte concava, è un naturale ricamo a nido d’ape. La rocca si raggiunge - seguendo le indicazioni comodamente in auto, eccezion fatta per gli ultimi 50 metri da coprire a piedi all’interno di un romantico bosco. (1 > continua)
Specialità di montagna Mountain specialties Sulla provinciale che da Ucria porta a Sinagra si incontra la premiata trattoria dei fratelli Borrello, un ottimo locale in cui gustare tutte le specialità della montagna - e per acquistare formaggi e salumi genuini, prodotti nell’azienda agricola di famiglia. Anche quel che arriva in tavola è quasi completamente prodotto in proprio, e la preparazione dei piatti segue le vecchie ricette della montagna. Il risultato è eccellente, a cominciare dagli antipasti, una delle specialità del locale, che arrivano a tavola in fretta e in abbondanza. SS 139, tel. 0941 594436, www.trattoriaborrello.it, sui 20-22 €. On the provincial road leading from Ucria to Sinagra you’ll find the prized trattoria of Fratelli Borrello, a very good place where you’ll eat tasty mountain specialties and you’ll also be able to buy cheeses and salami produced on the family farm. Almost all the ingredients used in the kitchen are produced on the family farm too, and the cook (one of the Borello girls) follow old, mountain recipes. The result is excellent, beginning with the starters - a true specialty of the trattoria - which are served fast and abundant SS 139, tel. 0941 594436, www.trattoriaborrello.it, 20-22 €.
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WEEK END>
> San Vito Lo Capo (Trapani)
23-31/05 Un festival... volante A “flying” festival
Informazioni> Information: Trapani Eventi tel. 0923 820632 Dove dormire> Where to sleep Hotel Capo San Vito, via san Vito, 1, tel. 0923 972122 Dove mangiare> Where to eat Ristorante Al delfino via Savoia, 13 tel. 0923 972711
Nella primavera che si avvia a diventare estate i protagonisti a San Vito Lo Capo saranno gli aquiloni, con il 1° Festival degli Aquiloni- Emozioni a naso in sù!, organizzato dalla Trapani Eventi in collaborazione con il Comune e diverse associazioni. Dal 23 al 31 maggio si raduneranno aquilonisti provenienti da 24 nazioni per dare vita a un festival che si preannuncia emozionante quanto spettacolare e di alto livello tecnico, con la partecipazione di famosi aquilonisti fra cui l’ultraottantenne Ray Bethell, uno fra i più celebri in questo ambiente. Centinaia gli aquiloni di tutte le forme, dimensioni e colori, dai più semplici ai più particolari, che si libreranno sopra la spiaggia. Previsti anche eventi collaterali, quali la “Fiera del Vento” con gli stand di attività e prodotti legati agli aquiloni e laboratori che tramandano l’antica arte ed i segreti di costruzione delle favolose opere volanti, voli in notturna, concerti. Lungo il corso principale anche stand di prodotti tipici e artigianali della Provincia.
In the spring that on its way to becoming summer the protagonists at San Vito Lo Capo will be kites, with the 1st Kite Festival - Emotions with your nose turned up!, organized by Trapani Eventi in collaboration with the Commune and various associations. From 23 to 31 May kite fliers coming from 24 nations will rally to give life to a festival that promises to be both exciting and spectacular and of a high technical level, with the participation of famous kite fliers including Ray Bethell, over eighty, one of the most famous in this sphere. Hundreds of kites of all shapes, sizes and colours, from the simplest to the most detailed, will hover above the beach. Side events are also scheduled, like the “Wind Fair” with stands for activities and products linked to kites and workshops that hand down the old art and construction secrets of the fabulous flying works, nighttime flights, and concerts. Along the main thoroughfare there will also be stands for typical and craft products of the province.
Come arrivare > How to get there Autostrada Pa-Mazara del Vallo, uscita Castellammare del Golfo; immettersi sulla SS 187 fino al bivio segnalato per Castelluzzo-San Vito > Palermo-Mazara del Vallo motorway, Castellammare del Golfo exit; get on state highway SS 187 as far as the fork for Castelluzzo-San Vito 54
WEEK END>
> Taormina (Messina)
13-20/06 Al cinema in Sicilia At the cinema in Sicily Il principale appuntamento estivo nel panorama cinematografico italiano, vale a dire il “Taormina Film Fest”, celebra la sua 55ª edizione dal 13 al 20 giugno 2009 e ci offre lo spunto per un fine settimana - ma anche qualcosa in più - nell’indiscussa capitale del turismo siciliano. Quest’anno sarà ospite d’onore del festival la Francia, con una rassegna di otto film contemporanei, due importanti film nuovi al Teatro Antico e un Gran Galà Francia la sera del 19 giugno. Inoltre, l’attrice Dominique Sanda (tra le sue interpretazioni si ricorda Il giardino dei Finzi Contini, 1971, di V. De Sica) riceverà il prestigioso Taormina Arte Award. L’evento coinvolgerà tutta la Sicilia: in concomitanza con il “festival-madre”, verrà proposta una serie di rassegne speciali, insieme ad alcuni dei film in concorso, su grandi schermi all’aperto in altre città dell’Isola. Il Festival comprenderà anche la sezione “Campus Taormina”, una serie di incontri interattivi tra il pubblico giovane e alcune figure chiave dell’industria cinematografica.
The main summer event in the Italian cinema panorama, i.e. the “Taormina Film Fest”, is celebrating its 55th edition from 13 to 20 June 2009 and affording a pretext for a weekend - but also something more - in the undisputed capital of Sicilian tourism. This year France will be the guest of honour of the festival, with eight contemporary films, two important new films, at the Ancient Theatre and a Big French Gala on the evening of 19 June. Also, the actress Dominique Sanda (among other films, she was in Il giardino dei Finzi Contini (The garden of the Finzi Contini), 1971, by V. De Sica) will receive the prestigious Taormina Art Award. The event will involve all Sicily: alongside the main festival, a series of special festivals will be run, together with some of the competing films, on big outdoor screens in other towns on the island. The Festival will also include the “Campus Taormina” section, a series of interactive meetings between the young public and some key figures in the cinema industry.
Informazioni> Information: Taormina Film Fest Office tel. 06 486808 Dove dormire> Where to sleep Hotel Villa Caterina Via Nazionale, 155 Taormina, tel. 0942 24709 Dove mangiare> Where to eat Trattoria “Il Barcaiolo”, Spiaggia Mazzarò, Taormina, tel. 0942 625633
Come arrivare > How to get there Da Messina percorrere l’autostrada A18, in direzione Catania (uscita al casello Taormina) > From Messina go along the A18 motorway towards Catania (exit at the Taormina tollgate) 55
WEEK END>
> Alcamo (Trapani)
19-21/06 Una grande festa popolare
Informazioni> Information: tel. 095 606468 Dove dormire> Where to sleep Hotel Centrale via G. Amendola, 24 Alcamo tel. 0924 507845 Dove mangiare> Where to eat Baglio Fastuchera, c.da Fastuchera, Alcamo tel. 338 8316832 (aperto sabato, domenica e festivi > open on Saturdays, Sundays and holidays)
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ph_hanne carstensen
A big folk feast
Il terzo fine settimana di giugno per Alcamo coincide con le celebrazioni della patrona, Maria SS. dei Miracoli, venerata in una chiesetta al limitare dell’abitato, costruita nel Cinque-Seicento proprio nel luogo del ritrovamento di un’immagine dipinta della Madonna, prontamente battezzata “dei Miracoli” per via di alcuni prodigi che si verificarono all’epoca del rinvenimento (notevoli in particolare le porte e le finestre rinascimentali, un sarcofago cinquecentesco, i rilievi gagineschi e alcuni dipinti, agli altari, di Giuseppe Patania). La grande festa popolare e religiosa culmina nella processione, la sera del 21, della statua lignea della Vergine, sontuosamente addobbata con gioielli e ricami e posta su una “vara” ornata di fiori. Per tutto il periodo la cittadina viene illuminata a festa con elaborate luminarie, né mancano le iniziative collaterali, dalla grande fiera di prodotti di ogni genere fino ai fuochi d’artificio, passando dai concerti di noti artisti, spettacoli teatrali e di pupi siciliani, mostre d’arte ecc.
For Alcamo the third weekend of June coincides with the celebrations of the patron saint, Santa Maria Santissima dei Miracoli, revered in a little church on the edge of the town built in the sixteenth-seventeenth century in the place of the recovery of a painted image of the Madonna, soon called “of the Miracles” because of some prodigious events that occurred at the time of the recovery (particularly fine are the Renaissance doors and windows, a sixteenth-century sarcophagus, the reliefs by Gagini and some paintings, over the altars, by Giuseppe Patania). The big folk and religious feast culminates in the procession, on the evening of 21 June, of the wooden statue of the Virgin, sumptuously decorated with jewels and embroideries and placed on a bier adorned with flowers. For the whole period the town is festively lit up with elaborate illuminations, and there are plenty of side events, from the big fair with products of every kind to fireworks, and also concerts by well-known artists, theatrical and Sicilian puppet shows, art exhibitions, etc.
Come arrivare > How to get there Dall’autostrada Palermo - Mazara del Vallo, uscita Alcamo > Go along the Palermo-Mazara del Vallo motorway, Alcamo exit 56
WEEK END>
> Bonagia (Trapani)
25-28/06 Quattro giorni per il tonno Four days for the tuna La rassegna “Bon Ton”, quest’anno alla sua quarta edizione, si allarga nel 2009 su quattro giorni, si sposta alla fine di giugno ma occupa sempre la pittoresca cornice della Tonnara di Bonagia, a breve distanza da Valderice. Come il nome suggerisce, il protagonista è il tonno, uno dei pesci più caratteristici del nostro Mediterraneo, che per tutta la durata della manifestazione viene cucinato, presentato, spiegato. Da un lato sono all’opera premiati chef - che mostreranno al pubblico come cucinarlo al meglio, proponendo anche degustazioni guidate; dall’altra ci sono mostre e proiezioni dedicate all’antico mondo della pesca del tonno, una pratica tradizionale di discendenza addirittura fenicia oggi minacciata dalla modernità. Ci sono spazi per i bambini e per gli adulti, spettacoli musicali e teatrali, escursioni in barca, premi gastronomici e molto altro: il programma completo, con numerose utili indicazioni per i visitatori, è visibile sul sito della manifestazione.
The Bon Ton festival, this year being held for the fourth time, in 2009 is being lengthened to four days and moved to the end of June but still occupies the picturesque setting of the Bonagia tuna station, not far from Valderice. As the name suggests, the protagonist is the tuna, one of the most characteristic fish of the Mediterranean, which throughout the event is cooked, presented and explained. On one side prize-winning chefs will be at work - they will show the public how best to cook it, also running guided tasting sessions - and on the other there will be exhibitions and projections devoted to the ancient world of tuna fishing, a traditional practice actually going back to the Phoenicians and today threatened by modernity. There are spaces for children and adults, musical and theatrical shows, boat trips, gastronomic prizes and much more: the complete programme, with useful indications for visitors, can be found on the website of the event.
ph_hanne carstensen
Informazioni> Information: www.rassegnabonton.it Dove dormire> Where to sleep Tonnara di Bonagia Resort piazza Tonnara Bonagia tel. 0923 431111 Dove mangiare> Where to eat Ristorante Saverino via Lungomare, Bonagia tel. 0923 592727
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Come arrivare > How to get there Da Trapani, seguire la strada costiera verso Pizzolungo - Custonaci (ca. 11 km) > From Trapani, follow the coast road towards Pizzolungo-Custonaci (about 11 km) 57
Dove mangiare
Il prezzo indicato (se non diversamente specificato) si riferisce a un pasto completo, escluse bevande
Where to eat
Palermo & Provincia IL MIRTO E LA ROSA Palermo - via Principe di Granatelli, 30, % 091 324353, chiuso domenica e 10 giorni a luglio; 25 € ACANTO BLU Palermo - via Torrearsa, 8 % 091 320444, chiuso domenica; 30 € RISTORANTE SANT’ANDREA Palermo - piazza Sant’Andrea, 4, % 091 334999; chiuso domenica (aperto solo a cena); 30 € ANTICA STAZIONE DI FICUZZA
Corleone - borgo di Ficuzza, % 091 8460000; menù degustazione; 25 € RISTORANTE CAFFÈ DUOMO Cefalù - piazza Duomo, 19, % 0921 921271; chiuso martedì (da ottobre a Pasqua); 30 € TRATTORIA DON CICCIO Bagheria - via del Cavaliere, 87, % 091 932442; chiuso mercoledì e domenica; 25 €
Agrigento & Provincia LEON D’ORO Agrigento - viale Emporium, 102, % 0922 414400, chiuso lunedì, 40 €
L’OSTE E IL SACRESTANO Licata - via Sant’Andrea, 19, % 0922 774736, chiuso lunedì e domenica sera (in inverno); 35 € IL VIGNETO Menfi - contrada Gurra di Mare, % 0925 71732; 30 € RISTORANTE DISIO Sciacca - via Vittorio Emanuele 107, % 0925 86922; chiuso martedì
Caltanissetta & Provincia
Messina & Provincia
VICOLO DUOMO Caltanissetta - vicolo Duomo, 5 % 0934 582331; chiuso domenica e lunedì a pranzo; 25 €
DUE SORELLE Messina - piazza Municipio, 4; % 090 44720; chiuso lunedì e in agosto; 25 €
L’ANGOLO DIVINO Caltanissetta - via Di Cataldo, % 0934 542983; chiuso lunedì e domenica sera; 25 €
TENTAZIONI Isola Salina - via Rotabile, 11, % 090 9809209; sempre aperto nei mesi estivi; menù degustazione 40 €
VILLA ROSANGELO Mazzarino - Contrada Pileri, % 0934 381437, chiuso lunedì; 20 €
Catania & Provincia IL SALE ART CAFÈ Catania - via S. Filomena, 10, % 095 316888; chiuso martedì; 35 €
GIARDINO DI BACCO San Giovanni La Punta via Piave, 3, % 095 7512727; chiuso lunedì; 45 € (prenotazione obbligatoria)
Via Trapani, 4/a Palermo % 091 58 65 66
AL FOGHER Piazza Armerina - contrada Bellia, SS117 bis, % 0935 684123; chiuso domenica sera e lunedì; 50 € OSTERIA DI AGAR Pietraperzia - via San Giuseppe, 4; % 0934 462168; aperto a cena tutti i giorni, la domenica anche a pranzo (su prenotazione); 30 €
IL CARATO Catania - via V. Emanuele II, 81 % 095 7159247; 35 €
REGINE
ARISTON Enna - via Roma, 353, % 0935 26038; chiuso domenica; prezzo medio 25 €
OSTERIA CACCIATORE Castrofilippo - contrada Torre, % 0922 829824; chiuso mercoledì; 22 €
IL CUCINIERE Catania - via Carmelo Finocchiaro Aprile, 110, % 095 7470702; 40 €
Ristorante
Enna & Provincia
GALATEA Acitrezza - via Livorno, 146, % 095 277913; chiuso lunedì e due settimane a novembre, 40 € LA SCALA Caltagirone - Scala S. Maria del Monte, 8; % 0933 57781; chiuso mercoledì; 25 €
LA CAPINERA Taormina - via Nazionale Spisone, 177, % 0942 626247; chiuso lunedì; 45 € PICCOLO CASALE Milazzo - via R. D’Amico, 12, % 090 9224479; chiuso lunedì; 50 € DA NINO Letojanni - via L. Rizzo, 29, % 0942 36147; chiuso martedì; 50 € TRATTORIA FRATELLI BORRELLO Sinagra - contrada Forte, % 0941 594844; chiuso mercoledì; 20 €
Ragusa & Provincia CUCINA E VINO Ragusa - via Orfanotrofio, 91 % 0932 686447, chiuso martedì, 20 € DUOMO Ragusa - via Capitano Bocchieri, 31 % 0932 651265; chiuso lunedì e domenica sera; 100 € TOCCO D’ORO Comiso - corso Vittorio Emanuele, 1, tel. 0932 968211; chiuso lunedì; menù degustazione 25 €; a la carte 35 €
LA GAZZA LADRA Modica - via Blandini, 11, % 0932 755655; chiuso domenica sera e lunedì; menù da 50 a 68 €
Siracusa & Provincia TRATTORIA LA FOGLIA Siracusa - via Capodieci, 29, % 0931 66233, chiuso martedì (mai in estate); 30 € DON CAMILLO Siracusa - via Maestranza, 96, % 0931 67133, chiuso domenica, 50 € TAVERNA LA CIALOMA Pachino - piazza Regina Margherita, 23, località Marzamemi, % 0931 841772; chiuso martedì; 25 € LA LOCANDA DEL BORGO Rosolini - Via Controscieri, % 0931 850514; chiuso martedì; 40 € RISTORANTE CANTUCCIO Noto - via Cavour, 12, % 0931 837464; chiuso lunedì; 32-35 €
Trapani & Provincia CANTINA SICILIANA Trapani - via Giudecca, 36 % 0923 28673, chiuso periodo natalizio, 30 € LA NICCHIA Pantelleria - contrada Scauri Basso, tel. 0923 916342; chiuso 1/1-31/3; 40 € LA PINETA DI ANGELO Castelvetrano - via Punta Cantone, località Marinella di Selinunte, % 0924 46820; 30 € ANTICHI SAPORI Partanna - via Vittorio Emanuele, 211, tel. 0924 922618; chiuso lunedì; menu degustazione da 20 € ANTICO BORGO MARINARO Mazara del Vallo - Lungocanale Ducezio 30, % 0923 931619; aperto solo a cena, su prenotazione; menù fisso, vini compresi, 60 €
Dove dormire Where to sleep
I prezzi indicati si riferiscono alla camera doppia con prima colazione SUITE D’AUTORE ART DESIGN GALLERY HOTEL Piazza Armerina - piazza Duomo, % 0935 688553; suite BB da 100 €
Palermo & Provincia
Caltanissetta & Provincia
B&B ALLAKALA Palermo - corso Vittorio Emanuele, 71 % 091 7434763; da 90 €
HOTEL PLAZA Caltanissetta - via B. Gaetani, 5 % 0934 583877; 80 €
BB22 Palermo - largo Cavalieri di Malta, 22; % 091 6111610; da 110 €
FALCONARA CHARMING HOUSE Butera - SS 115 km 243 % 0934 349012; da 200 €
AZIENDA AGRITURISTICA ROCCA D’AQUILA Agira - contrada Gararai e Rocca d’Aquila, Strada Provinciale 59, % 320 4679569; FB 80 €
HOTEL PORTA FELICE Palermo - via Butera, 47; % 091 6175678, da 140 € MASSERIA SUSAFA Polizzi Generosa - contrada Susafa; % 338 9608713; da 80 €
FARM, OSPITALITÀ DI CAMPAGNA Butera - contrada Strada % 0934 346600; da 110 €
Messina & Provincia
Catania & Provincia
NH LIBERTY HOTEL Messina - via I Settembre, 15, % 090 6409436; da 102 €
BB EH13 Catania - via Sant’Euplio, 13 % 095 7152216; da 90 €
HOTEL HYCESIA Isola Panarea - via san Pietro, % 090 983041; da 100 €
IL PRINCIPE HOTEL Catania - via Alessi, 24 % 095 2500345; da 119 €
GRAND HOTEL SAN PIETRO Taormina - via Pirandello, 50, % 0942 6207111; da 138 €
HOTEL SANTA CATERINA Acireale - via Santa Caterina, 42b % 095 7633735; da 140 €
HILTON PORTOROSA Furnari - Complesso turistico Portorosa, % 0941 802 500; da 170 €
MASSERIA PERNICE Monreale - contrada Pernice % 0924 36797; da 170 € (soggiorno minimo 3 notti)
Agrigento & Provincia VILLA ATHENA HOTEL Agrigento - via Passeggiata Archeologica, 33 % 0922 596288; da 240 € (apertura maggio 2009) AZIENDA AGRICOLA MANDRANOVA Campobello di Licata - SS. 115, km217 % 348 3150015; da 122 € IL GATTOPARDO DI LAMPEDUSA Isola Lampedusa - contrada Cala Creta, via Beta, 6, % 0922 970051 solo soggiorni settimanali in pensione completa, a partire da 1220 € a persona TENUTA STOCCATELLO Menfi - S.P. 42 Menfi-Partanna km 6, % 333 9035428; da 70 €
BORGO PETRA Mascalucia - via Teatro, 9 % 095 7277184; da 80 € AGRITURISMO FONDO CIPOLLATE Castiglione di Sicilia - contrada Cipollate, 12-14, frazione Mitogio % 389 1571912; da 70 €
AGRITURISMO FATTORIA DI GRENNE Ficarra - località Grenne, % 0941 582757; da 80 €
Ragusa & Provincia
CAMBIOCAVALLO Pozzallo - contrada Zimmardo, % 0932 779118; da 110 € MASSERIA CIANCIÒ Modica - contrada Cianciò -Graffetta, % 335 330299; da 78 €
Siracusa & Provincia HOTEL ALGILÀ Siracusa - via Vittorio Veneto, 93, % 0931 465186; da 160 € HOTEL ONE Siracusa - via Diodoro Siculo, 4, % 0931 411355; da 99 € COUNTRY HOUSE MONTELUCE Noto - contrada Vaddeddi, % 335 6901871; da 120 € ZAIERA RESORT Solarino - contrada Zaiera, % 0931 461046; da 100 €
Trapani & Provincia HOTEL TORRI PEPOLI Erice - viale Conte Pepoli, % 333 3010504; da 250 €
Enna & Provincia
VILLA CARLOTTA Ragusa - via Ungaretti, % 0932 604140; da 120 €
RELAIS ANGIMBÉ Calatafimi - Segesta SS 113 Palermo-Trapani, uscita Alcamo ovest, km 338,4; % 0925 530120; da 90 €
BAGLIO SAN PIETRO Nicosia - località San Pietro % 0935 640529; da 80€
HOTEL 900 Scicli - via Duprè, 11, % 0933 843817; da 90 €
ZUBEBI RESORT Pantelleria - Contrada Zubebi, % 0923 913653; da 160 €
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BUON APPETITO>ENJOY YOUR MEAL
I Consigli di Sikania a cura di > Sikania advices by
La Brace > Isnello (PA) Tortino di ricotta e verdure di stagione con salsa di pistacchi o primintinu al miele di castagno: sono questi alcuni dei piatti che Giuseppe Capuana, cuoco trentenne e patron del ristorante-pizzeria La Brace, propone ai suoi ospiti, utilizzando esclusivamente il forno a legna. Sapori della tradizione madonita, segreti che Giuseppe ha appreso bambino dalla nonna, e che oggi propone nel suo accogliente ritrovo alle porte di Isnello, nel Parco delle Madonie.
La genuinità qui non solo è qualità dei piatti ma il senso stesso di una filosofia di vita, che del legame col territorio fa il suo ingrediente madre. Il modo, originale e fresco con cui interpreta e lega tra loro i frutti e gli aromi delle sue montagne, ne regala l’assaggio più autentico. Il palato forestiero scopre verdure sconosciute, tesori che crescono solo lì: sinapi o cavolazzi, una tipologia di rapa selvatica, napuriddi, cardi selvatici caratteristici per il loro dolce sapore, i qualazzi, rape selvatiche in fiorescenza. Oppure si
ph_hanne carstensen
La Brace > Via Castelbuono, 16 - Isnello (PA) - Tel. 0921 662810; 30 €; Ricotta and seasonal vegetable pie with sauce of pistachios or primintinu with chestnut honey: these are some of the dishes that Giuseppe Capuana, a thirty-year-old cook and the owner of the restaurant -pizzeria La Brace, offers his guests, using only a firewood oven. Tastes in the Madonie tradition, a secret that Giuseppe learned as a child from his grandmother, and which today he offers in his pleasant place just outside Isnello, in the Madonie Park. 60
Naturalness here is not only the quality of the dishes, but the very meaning of a philosophy of life, that of a bond with the territory, is the basic ingredient. The original and fresh way he interprets and blends together the fruits and aromas of his mountains gives the most authentic taste of these. The stranger’s palate discovers unknown vegetables, treasures that only grow here: sinapi or cavolazzi, a type of wild turnip, napuriddi, wild thistles charac-
www.cronachedigusto.it
la ricetta dello chef the chef’s recipe Trova il nome al piatto È questo il nome del concorso ideato dal ristorante in collaborazione con Armetta, Locale del Buon Formaggio di Palermo, che consiste nel trovare un nome ad un piatto d’invenzione di Giuseppe Capuana. Qui di seguito la ricetta: potete trovare l’ispirazione preparandola a casa vostra o andando a gustarla personalmente. I nomi dovranno pervenire all’indirizzo di posta elettronica angeloarmetta@libero.it Al vincitore verrà offerto un pranzo al ristorante La Brace a cui verranno abbinate birre artigianali selezionate e omaggiate da Armetta.
Ricetta lascia conquistare da stuzzicanti abbinamenti come la classica insalata di arance e finocchio impreziosita da una colata di cioccolato fuso. La legna d’ulivo e frassino che brucia nel forno scandisce i tempi di cottura e dà un gusto ineguagliabile alle pietanze. Perché, come afferma lo stesso Giuseppe, il forno a legna è uno strumento naturale, che valorizza in un modo del tutto unico ciascun sapore. Il menù varia con le stagioni, e nessun prodotto proveniente da fuori o industriale trova posto tra gli scaffali. Una cucina sincera è quella de “La Brace”, un riconoscimento alla ricchezza ed alle radici delle Madonie, che non può che essere accompagnata da vini siciliani. (manuela laiacona) terised by a sweet taste, qualazzi, wild turnips in flower. Or he lets himself be conquered by appetizing combinations like the classical orange and fennel salad embellished by a covering of melted chocolate. The olive tree and ash wood that burns in the oven marks the cooking times and gives an incomparable taste to the dishes. Because, as Giuseppe himself affirms, the firewood oven is a natural tool, which valorises every taste in an entirely unique way. The menu varies with the seasons and no product coming from outside or industrial product can be found on the shelves. That of “La Brace” is sincere cuisine, a tribute to the richness and roots of the Madonie, which can only be accompanied by Sicilian wines. (manuela laiacona)
Preparate un trito di cipollina accompagnata da uno spicchio d’aglio ed imbionditela dolcemente in olio extravergine d’oliva. A parte preparate carciofi, funghi, salsiccia sbriciolata ed un ciuffetto di finocchietto selvatico; cuocete il tutto a fuoco moderato, aggiungete qualche cucchiaiata di ricotta fresca. Servite caldo.
Find the name for the dish This is the name of the contest thought up by the restaurant in collaboration with Armetta, Locale del Buon Formaggio in Palermo, which consists in finding a name for a dish invented by Giuseppe Capuana. Below you will find the recipe: you can get inspiration by preparing it at home or going to taste it personally. The names are to be sent to the email address angeloarmetta@libero.it The winner will be given a lunch at the La Brace restaurant with which chosen non-industrial beers chosen and provided by Armetta will be combined.
The recipe Mince some small onions accompanied by a clove of garlic and gently browned in extra virgin olive oil. Separately prepare artichokes, mushrooms, crumbled sausage and a little tuft of wild fennel. Cook it all on a low gas, and add a few spoonfuls of fresh ricotta. Serve warm.
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OSPITALITÀ>HOSPITALITY
I Consigli di Sikania > Sikania advices
Terre di Vendicari > Noto (Siracusa) Prima di tutto il posto, un angolo di Sicilia che conserva incredibilmente l’aspetto di cento e più anni fa, con le dune e i canneti a incorniciare il mare, una vecchia tonnara a far da quinta al volo e al riposo dei fenicotteri e degli aironi: Vendicari, oasi naturalistica e santuario dei migratori, autentica mecca per i birdwatchers e paradiso per chi cerca una spiaggia tranquilla, è il paesaggio che si ammi-
ra affacciandosi dalla terrazza Codalupo del piccolo resort Terre di Vendicari, la struttura che vogliamo presentarvi questo mese. Siamo nel Sud-Est siciliano, e il piccolo albergo, nove camere appena, è stato realizzato in una masseria costruita già nel 1740 e centro delle attività agricole di una vasta tenuta coltivata a ulivi (a fine Settecento venne costruito anche un frantoio), limoni, carrubi, mandor-
Terre di Vendicari > contrada Vaddeddi, Noto, tel. 346 3593845 > doppia BB/double room da/from 210 € First of all the place, a part of Sicily that incredibly preserves the look of one hundred and more years ago, with dunes and reeds framing the sea, and an old tuna station serving as the backdrop to the flight and rest of flamingos and herons: Vendicari, a nature oasis and sanctuary of migrant birds, a true Mecca for birdwatchers and a paradise for anyone looking for a quiet beach – this is the landscape that you can admire looking out from 62
the Codalupo terrace of the small Terre di Vendicari resort, the structure that we want to present this month. We are in south-eastern Sicily and the small hotel, with just nine rooms, was created in a farm built back in 1740 and is the centre of the agricultural activities of a vast estate on which olive trees are grown (at the end of the eighteenth century a crusher was also built), as well as lemons, carobs, almonds and prickly pears. The
li, fichi d’India. Gli alberi ci sono ancora, e l’agricoltura, rigorosamente biologica, è tuttora praticata, ma a essa si è affiancata da qualche anno l’ospitalità di alto livello. Per gli ospiti sono state realizzate, come accennato, nove camere e suite, nella masseria e nel frantoio, tutte diverse per dimensione e stile, arredate con estrema cura utilizzando mobili e complementi di design, e sempre materiali di qualità, a cominciare dalle piume d’oca che imbottiscono i cuscini. Negli ambienti, dettagli e comfort moderni stanno accanto alla pietra e al legno locali, e non mancano suggestioni orientali e mediterranee. Gli ospiti hanno a disposizione due piscine (una rivestita di pietra di Noto, l’altra in legno) e i pasti vengono serviti nella bella terrazza Codalupo, fra candele e musica lounge (la prima colazione, con un ricco buffet di prodotti locali e dolci, è compresa nel prezzo del pernottamento, la cena è a richiesta). È possibile richiedere corsi di cucina, degustazione di prodotti tipici e di dolci e liquori dell’azienda, e il personale è a disposizione per organizzare gite ed escursioni: non dimentichiamo che siamo a poca distanza da Siracusa, Noto e Modica e perfino Malta è facilmente raggiungibile. (maria cristina castellucci)
trees are still there and agriculture, rigorously organic, is still practiced, but in the past few years it has been backed up with high-level hospitality. For the guests, as mentioned, there are nine rooms and suites, in the farms and in the crusher, all different in size and style, furnished with extreme care using furniture and design accessories, and always quality material, starting from the goose duvets that stuff the pillows. In the rooms, there are details and modern comforts alongside the stone and the local wood, and also oriental and Mediterranean promptings. For guests there are two swimming pools (one lined with Noto stone, the other in wood) and the meals are served on the beautiful Codalupo terrace, amid candles and a music lounge (breakfast, with a rich selection of local products and sweets, is included in the price of a night’s stay, dinner is on request). It is possible to ask for cuisine courses, tasting of typical products and sweets and liqueurs made on the farm, and the staff are willing to arrange trips and excursions: we mustn’t forget we are a short way from Syracuse, Noto and Modica, and even Malta is easily attainable. (maria cristina castellucci) 63
Direzione redazione e amministrazione > Piazzetta Scannaserpe, 3 90146 Palermo tel. 091 543506 Pbx fax 091 6373378 www.sikania.it - info@sikania.it Casa Editrice > Krea Editore > Giovanni Castellucci Direttore Editoriale > Hanne Carstensen Direttore Responsabile > Maria Cristina Castellucci Condirettore > Lorenzo Lo Monaco Grafica e impaginazione > Elena Castellucci (Responsabile) Giovanna Lo Bue Giuseppe Stassi Silvia Todaro Traduzioni > Hanne Carstensen, Denis Gailor Ufficio Marketing > Alessandro Tornambè Dino Favuzza Segreteria e abbonamenti > Giovanna Vitrano Stampa > Priulla - Palermo Distributore per la Sicilia > PROMOEDITOR - via Gen. Sirtori, 25 tel. 091 6818670 - 347 6682333 promoeditor@promoeditor.com Testata registrata al tribunale di Palermo n°12 del 23 aprile del 1985 - ROC 5013 Abbonamento annuo (11 numeri): 30/55 € - Abbonamento estero (11 numeri): 93/135 € L’abbonamento va effettuato con versamento intestato a: KREA c/cp n° 17615907 Dichiarazione di Tiratura resa al Garante per l’editoria, ai sensi del comma 28, art. 1, della legge 23/10/96 n. 650: 37.450 copie © Riproduzione parziale e totale vietata. Le notizie e le date rivestono carattere informativo. La responsabilità per eventuali spostamenti o mancata effettuazione non è imputabile a KREA
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