sikania 269

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Sped. in Ap. - 45% - art 2 Comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Palermo ÂŤTaxe percueÂť - Tassa riscossa - Filiale Palermo



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Gli itinerari di Sikania: passeggiate siciliane 3 The itineraries of Sikania: Sicilian walks 3 Sui Nebrodi, da Patti a Oliveri > On the Nebrodi, from Patti to Oliveri

Rubriche Surveys pag. 4 In breve > Briefly pag. 10 Libri > Books pag. 14 AttualitĂ > News

Week-end pag. 50 Medioevo fra fuoco e danza > Middle Ages: fire and dance pag. 52 Passione... gelata! > Passion for ice cream!

I consigli di Sikania Sikania advices pag. 54 Dove mangiare > Where to eat pag. 55 Dove dormire > Where to sleep pag. 56 Albergo > Hotel Verdura Golf & Spa Resort

pag. 59 Lo scaffale di Sikania > Sangue del mio sangue di Salvo Toscano

Copertina > Cover: ph. Giuseppe Marinelli Estate in Sicilia > Summer in Sicily




IN BREVE>BRIEFLY

Taormina palpita di passione Gli appuntamenti del 19 e del 21 agosto al Teatro Antico di Taormina si intrecciano entrambi con la parola “passione”: uno dopo l’altro, andranno in scena l’omaggio a Maurice Bejart di Raffaele Paganini che danza il Bolero di Ravel nella coreografia di Mvla Sungani; e l’atto unico di PIetro Mascagni che l’universo operistico conosce con il titolo di Cavalleria Rusticana, qui interpretata da Chiara Taigi e Dario Balzanelli. Informazioni: Taormina Arte, tel. 0942 21142 - www.taorminaarte. com. (ph_Archivio fotografico Taormina Arte)

Taormina throbs with passion > The shows on 19 and 21 August at the ancient theatre in Taormina both interweave with the word “passion”: one after another, on the stage there will be the tribute to Maurice Bejart by Raffaele Paganini dancing Ravel’s Bolero with choreography by Mvla Sungani, and the one-act play by Pietro Mascagni that the opera world knows as Cavalleria Rusticana, here performed by Chiara Taigi and Dario Balzanelli. Information: Taormina Arte, tel. 0942 21142 - www. taormina-arte.com (ph_Archivio fotografico Taormina Arte)

Documentari: la Via Crucis di Corleone La Passione di Cristo, Via Crucis itinerante per le vie di Corleone è il titolo dell’ultimo cortometraggio del regista trapanese Giovanni Montanti , giunto all’importante traguardo del 62° documentario sui paesi della Sicilia. Il video coglie i momenti più significativi dell’evento, sintetizzandone il senso e mostrando l’esemplare capacità degli attori corleonesi di mutare un atto di fede in una coinvolgente rappresentazione scenica che la perfetta combinazione di devozione e arte ha trasformato in un suggestivo spettacolo popolare. Informazioni: tel. 091543506

Documentaries: the Corleone Via Crucis > The Passion of Christ, itinerant Via Crucis through the streets of Corleone is the title of the latest short film by the Trapani director Giovanni Montanti, who has reached the important total of 62 documentaries on towns and villages in Sicily. The video catches the most significant phases of the event, summing up its meaning and showing the exemplary ability of the Corleone actors to change an act of faith into an alluring scenic representation that the perfect combination of devotion and art has turned into a fascinating folk show. Information: tel. 091543506

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Polo Nord a Catania Per ritrovarsi in un ambiente piacevole, la SPA Arantia Rubra dello Sheraton Catania inaugura la nuova Ice Room, la prima del Sud Italia. Gli ospiti dell’hotel potranno ritemprarsi in una atmosfera da Polo Nord, rilassandosi su panche di pietra lavica. Tutte le informazioni sul sito www.sheratoncatania.com

North Pole in Catania So that people can find themselves in a pleasant environment, SPA Arantia Rubra of the Sheraton Catania is inaugurating the new Ice Room, the first in the South of Italy. Hotel guests can restore themselves in a North Pole atmosphere, relaxing on benches of lava stone. All information at the site www.sheratoncatania.com.


IN BREVE>BRIEFLY

Seasons, tutti i colori delle stagioni per l’artista torinese Cristina Ariagno Fino al 30 agosto è possibile visitare nel palermitano Palazzo Ziino la mostra Seasons dell’artista torinese Cristina Ariagno che nell’esposizione sviluppa “il tema delle stagioni, intese come le stagioni dell’uomo e del suo percorso di vita, costituito dai ricordi e dall’attesa del domani”. La mostra arriva dopo due anni di intenso lavoro, durante i quali l’artista ha via via concettualizzato le sue opere, segnando “una maturazione ben calibrata sempre più rivolta all’essenziale. Accanto alla semplificazione del simbolo, tagli e fratture cucite, o per meglio dire saldate, emerge dalla tela un colore decisamente materico, le cui increspature rappresentano il movimento dell’essere umano verso un’esistenza sicuramente punteggiata dalle difficoltà, ma positivamente evolutiva”. Circa quaranta le opere in mostra che potranno essere ammirate lunedì e venerdì dalle 10 alle 15; martedì, mercoledì e giovedì dalle 10 alle 18; sabato dalle 10 alle 14. Ingresso libero. Informazioni: tel. 0917407619

Seasons, all the colours of the seasons for the Torinese artist Cristina Ariagno > Until 30 August it is possible to visit at Palazzo Ziino in Palermo the exhibition “Seasons” by the Torinese artist Cristina Ariagno, who develops “the theme of the seasons, seen as the seasons of man and his journey through life, constituted by memories and the wait for tomorrow.” The exhibition arrives after two years of intense work, during which the artist has gradually conceptualized her works, marking “a well calibrated maturation more and more concerned with the essential. Alongside the simplification of the symbol, cuts and sewn fractures, or more exactly welded ones, from the canvas what decidedly emerges is a colour of matter, whose ripples represent the movement of the human being towards an existence surely fraught with difficulties, but one that is positively evolutionary.” About forty works will be on display. The exhibition is open Monday and Friday from 10 to 3; Tuesday, Wednesday and Thursday from 10 to 6; Saturday from 10 to 2. Admission free. Information: tel. 0917407619

L’invasione delle formiche > Ovvero Fratelli d’Italia. Così ironizza Emilio Isgrò con le sue opere in mostra alla Galleria del Credito Siciliano di Acireale, luogo in cui i visitatori avranno anche un compito da svolgere, ovvero quello di depositare, ove riterranno più opportuno, la loro “formica”, oggetto che sarà consegnato all’ingresso. Un modo divertente per partecipare al progetto dell’artista, vero poeta visivo, che non smette di sorprendere. Fino al 15 novembre. Informazioni: tel. 095 600208 The invasion of the ants > Or Brothers of Italy. Thus Emilio Isgrò ironizes with his works on display at the Gallery of Credito Siciliano in Acireale, a place in which the visitors will also have a task to perform, namely to deposit, where they deem most appropriate, their “ant”, an object they will be given at the entrance. This is an amusing way to participate in the project of the artist, a true visual poet, who never stops surprising us. Until 15 November. Information: tel. 095 600208

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IN BREVE>BRIEFLY

Enrico Brignano e le parole che non ci ha detto Unica data siciliana per lo spettacolo di Enrico Brignano quella dell’11 settembre al Teatro Antico di Taormina dove lo spettacolo Le parole che non vi ho detto si annuncia come uno dei maggiori successi della stagione. Con questa sua ultima fatica, l’attore “diverte divertendosi, incastonando battute a raffica, quasi senza accorgersene, in un copione studiato, vissuto ed inventato. L’attore romano rompe il ghiaccio con una vera e propria traversata linguistica del Paese, un’escursione fra le tante varietà dialettali dal lombardo al siciliano, il primo passo di un percorso incentrato sulle molteplici possibilità di giocare con significati, significanti, metafore, allitterazioni e scioglilingua”. Oltre a tutto questo, una sorprendente rilettura di Giulietta e Romeo, e un’ironica rivisitazione dell’Edipo Re, il tutto mettendo alla berlina vizi e virtù di noi uomini di oggi, dipinti puntualmente con i colori delle nostre paure e manie. Prevendita su www.ctbox.it. Informazioni allo 095 7225340

< Teatro del Fuoco A Stromboli, ovviamente. Nessun altro luogo siciliano sarebbe, infatti, più adatto ad ospitare lo spettacolo dei firedancers che dal 25 agosto al 5 settembre animeranno le pacifiche vie della piccola isola eoliana. Uno spettacolo che quest’anno si snoda attorno alla “trasformazione” e che vi consigliamo di non perdere. Informazioni: tel. 329 6509941 Enrico Brignano and the words he has not said to us > The only Sicilian performance of the show by Enrico Brignano is on 11 September in the Ancient Theatre in Taormina, where the show The words that I have not said to you is announced as one of the biggest successes of the season. With this latest work of his, the actor “amuses spectators amusing himself, cracking one joke after another, almost without realizing it, in a carefully studied script, experienced and invented. The Roman actor breaks the ice with a true linguistic exploration of the country, an excursion among the many dialect varieties from Lombard to Sicilian, the first step in a pathway centring on the manifold possibilities of playing with meanings, signifiers, metaphors, alliterations and tongue twisters.” In addition to all this, there is an amazing rereading of Romeo and Juliet and an ironic revisiting of Oedipus Rex, fun being made all the time of the vices and virtue of us men of today, systematically painted with the colours of our fears and manias. Advance booking at www.ctbox.it. Information on 095 7225340

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Theatre of Fire On Stromboli, of course. The fact is that no other Sicilian place would be more suited to host the show of the firedancers, who from 25 August to 5 September will enliven the quiet streets of the small Aeolian island. It is a show that this year develops around “transformation” and that we recommend not missing. Information: tel. 329 6509941



IN BREVE>BRIEFLY

Fino al prossimo 6 settembre ci saranno molti motivi in più per fare un giro a Caccamo. Arte, sport, danza, musica jazz e folk saranno gli “argomenti” attorno ai quali gireranno le notti estive della cittadina, tutti appuntamenti del cartellone Vivi Caccamo che, tanto per fare un esempio, prevede la Giostra della Castellana il 9 agosto, Caccamo in Jazz il 16, oltre all’appuntamento - tutte le sere - con il Castello by night, visite guidate al lume di candela (prenotare al 339 3104508) nello splendido maniero. Informazioni: tel. 091 8103248

Vivi Caccamo 2009 Live Caccamo 2009 > Until 6 September there will be many extra reasons to make a trip to Caccamo. Art, sport, dance, jazz and folk music will be the “subjects” around which summer nights in the town will revolve, all events in the Vivi Caccamo programme that, just to give one example, contemplates the Joust of the Chatelaine on 9 August, Caccamo in Jazz on 16, and also - every evening - the Castle by Night, guided visits by candlelight (booking on 339 3104508) in the splendid castle. Information: tel. 091 8103248

Tutti in carrozza! Fino al 27 settembre un trenino d’epoca sarà il mezzo “eccezionale” con cui visitare il Val di Noto e l’incredibile patrimonio in esso custodito. A cominciare dalle 100 chiese di Modica, vera capitale del barocco siciliano, fino alla mostra, organizzata sul trenino stesso, che illustra ai passeggeri le bellezze del percorso storico del territorio. Informazioni: tel. 0932 941059

All aboard! Until 27 September a little vintage train will be the “exceptional” means with which to visit the Val di Noto and the unbelievable patrimony in it - starting from the 100 churches in Modica, the true capital of the Sicilian Baroque, down to the exhibition, organized on the train, illustrating to passengers the beauties of the historical itinerary in the territory. Information: tel. 0932 941059

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Due date per il PFM canta De Andrè I cultori della musica d’autore italiana sanno bene di che si tratta. È di uno dei concerti evergreen a cui non si può rinunciare, un concerto che mette in scena la carica rock della Premiata Forneria Marconi con la bellezza dei testi di Fabrizio De Andrè, accoppiata che già negli anni Ottanta riscontrò un successo ancora ineguagliato. Tre le tappe siciliane di questo evento: il 27 agosto a Taormina, il 28 al Teatro di Verdura di Palermo, il 29 all’anfiteatro di Partanna. Informazioni: Peter Pan Iniziative, tel. 095 7225340

Two concerts for “PFM sings De Andrè” > Experts on Italian music know very well what we are talking about. This evergreen concert that brings onto the stage the rock expression of the Premiata Forneria Marconi with the beauty of lyrics by Fabrizio De Andrè, a coupling that way back in the eighties enjoyed unparalleled success. There are three Sicilian concerts: on 27 August at Taormina, on 28 in the Verdura Theatre in Palermo, and on 29 August in the Partanna amphitheatre. Information: Peter Pan Initiazive, tel. 095 7225340


IN BREVE>BRIEFLY

A Cerami rinasce la Madonna della Lavinia Poco fuori Cerami, nella provincia ennese, si trova il santuario della Madonna della Lavinia, luogo di culto che, oltre a sorgere nel mezzo di un panorama straordinario, oggi mostra ai suoi visitatori un capolavoro in più: una Madonna dal viso dolcissimo, l’incarnato delicato, due occhi profondi, che allatta il Bambino tra due angeli. È la Virgo Lactans, tavola quattrocentesca che per secoli è rimasta pressoché nascosta e protetta dal culto dei fedeli nell’abbazia di San Benedetto e che oggi torna ad offrirsi ancor più emozionante grazie al delicato e sorprendente lavoro di restauro effettuato dal Centro Regionale per il Restauro di Palermo che ha fatto tornare alla luce i colori brillanti, le figure della Madonna assisa sul trono, del Bambino e dei due angeli, ma anche lo sfondo bruno e il cuscino ai piedi tipico delle immagini orientali. Un modo davvero unico per far conoscenza con questo capolavoro è partecipare alla festa dedicata alla Vergine che Cerami organizza il 7 e l’8 settembre. Informazioni ai tel. 0935 93903 - 0935 939025 - 0935 939029

At Cerami the Madonna della Lavinia comes back to life > Just outside Cerami, in Enna province, there is the sanctuary of the Madonna della Lavinia, a place of worship that, in addition to being in the middle of a remarkable panorama, today shows visitors a masterpiece: a Madonna with a very sweet face, a delicate complexion and two deep eyes, breastfeeding her Child between two angels. It is the Virgo Lactans, a fifteenth-century painting on wood that for centuries remained almost hidden and protected from worship by believers in the San Benedetto abbey and today appears even more exciting thanks to the delicate and amazing restoration work done by the Regional Restoration Centre in Palermo, which has brought back to light the bright colours, the Madonna seated on a throne, her Child and of the two angels, but also the brown background and the cushion at the feet typical of oriental images. A truly unique way to get to know this masterpiece is to participate in the feast dedicated to the Virgin that Cerami organises on 7 and 8 September. For information call 0935 93903 - 0935 939025 - 0935 939029

Agosto con l’Ente Luglio Musicale Trapanese In questo mese di agosto si concludono gli appuntamenti della stagione lirico-teatrale del teatro all’aperto “Giuseppe Di Stefano” di Trapani, puntualmente organizzata dall’Ente Luglio Musicale Trapanese. Dopo il balletto Finalmente Anbeta, in scena il 9 agosto, la data da segnalare è quella del 21 agosto, quando lo spazio all’aperto risuonerà della voce, ancora unica e ineguagliabile, di Al Bano, esponente della musica melodica italiana che ha conquistato tutti i continenti. Informazioni: tel. 0923 29290 - 0923 21454 www.lugliomusicale.it

August with the Ente Luglio Musicale Trapanese > In August the concerts in the outdoor opera season at the “Giuseppe Di Stefano” theatre, organized by the Ente Luglio Musicale Trapanese, come to an end. After the ballet Finalmente Anbeta, staged on 9 August, the date to be mentioned is 21 August, when the open-air space will resound with the still unique and unrivalled voice of Al Bano, an exponent of Italian melodic music that has conquered all continents. Information: tel. 0923 29290 - 0923 21454 - www.lugliomusicale.it

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LIBRI>BOOKS

Vincenzo Galluzzo

Malaluna A&B editrice 256 pagg. 19 € Antonio Altavilla, avvenente medico di Zagarìa, un paese siciliano a pochi chilometri dal mare, traumatizzato dalla morte della madre quando lui era ancora bambino, vive disordinatamente tra donne, stravizi, debiti di gioco e, proprio per vendicarsi del padre Manfredi, a cui dà la colpa della morte della madre, lo sta portando alla rovina. L’intera vicenda, permeata da tradimenti e sotterfugi, si svolge al riparo dagli occhi di tutto il paese anche perché, come predetto dalla Malaluna, una veggente scambiata per licantropo, Zagarìa si ritrova improvvisamente assediato da una nebbia inimmaginabile che porterà solo dolore e sofferenza. Dentro la nebbia i personaggi si muovono furtivamente, ciascuno secondo un disegno chiaro e ineluttabile. Malaluna è un libro sul destino. Galluzzo è autore televisivo: questo è il suo primo romanzo.

Andrea Camilleri

La danza del gabbiano Sellerio editore 267 pagg. 13 € Nella nuova avventura del commissario Montalbano, da poche settimane in libreria, il commissario si trova a fare i conti con l’inopinata scomparsa di Fazio, il suo collaboratore più fidato, che, dopo essere andato a un appuntamento, non è più tornato a casa, non risponde al cellulare, sembra essersi dissolto nel nulla. Come sempre, tuttavia, la storia non è tutta qui: Camilleri non è solo un grande giallista, capace di ideare intrecci appassionanti, ma anche e soprattutto un grande scrittore che, fra le righe della vicenda “gialla”, cela sempre molto altro, con una vena di ironia, autoironia e soprattutto con grande coscienza civile, una caratteristica che lo fa apprezzare anche da chi non ne condivide le posizioni.

“Il conto delle minne deve essere sempre pari, non bisogna sparigghiare mai. E bisogna prepararle con cura, impastando con attenzione e amore per ottenere la giusta consistenza dell’impasto e della crema, ‘nza ma la santuzza si arrabbia”. Questo è quel che Agata impara dalla nonna, che alla vigilia della festa di Sant’Agata prepara le minne coperte di glassa in onore della santa. Un atto di devozione di cui mai bisogna dimenticarsi, da non trascurare, perché chi lo fa incorre sempre in qualche disgrazia. Tant’è che quando Agata, adulta, smette di prepararle, ecco che la sua vita si trasforma in un delirio di distruttiva passione. Un romanzo dalla piacevole scrittura, il racconto di formazione di una bambina che diventa una donna assetata d’amore, una storia vitale in cui le minne, i dolci ma anche il seno delle donne, creano un malizioso filo rosso.

Giuseppina Torregrossa

Il conto delle minne Mondadori 315 pagg. 18,50 € Già la copertina, con l’immagine di un anziano che fa un ben noto gesto scaramantico, basta a mettere curiosità. Una curiosità che ben viene soddisfatta scorrendo le pagine di questo piacevole volume che, come sintetizza il sottotitolo del libro, è una rassegna curiosa e gustosa di massime, locuzioni, modi proverbiali, espressioni che hanno intessuto e intessono la nostra realtà quotidiana. L’autore riesce a sviluppare attorno a tale ordito ulteriori trame: aneddoti, ricostruzioni storiche, curiosità e congetture etimologiche. L’analisi che ne fa ci aiuta nel conoscere un po’ di storia della lingua, chiarisce il nostro parlare d’ogni giorno, dà una mano nel tentare di rintracciare e ipotizzare possibili motivazioni che ne stanno all’origine e di cui, nel tempo, si è perduta la memoria.

Pietro Moceo

Semu ricchi e nuddu u sapi Inventario tra il serio e il faceto dei modi di dire in siciliano

Dario Flaccovio Editore 176 pagg. 13 €


Conoscere e amare la Sicilia > To know and love Sicily Sikania non è una semplice rivista! Ogni numero è un volume da collezionare e da consultare più volte.

Sikania is not a mere magazine! Every issue is a volume to collect and to consult again and again.

Una vera biblioteca sulla Sicilia, la sua storia, i suoi ambienti naturali, la cultura, l’arte, il folklore.

It is a true library on Sicily, its history, its natural environments, culture, art and folklore.

Le splendide foto, i testi semplici, accattivanti e mai banali vi trasmetteranno l’immagine più sincera della Sicilia, con tutti i suggerimenti per visitarla al meglio, anche nelle sue zone più sconosciute.

The splendid photos, the clear texts, captivating and never banal, will convey to you the sincerest image of Sicily, with all possible suggestions about the best way to visit it, including its least known areas.

In 25 anni non siamo mai mancati al nostro appuntamento mensile in edicola e ciò ci rende orgogliosi per il primato raggiunto nel campo dell’editoria siciliana.

In 25 years we have never missed our monthly appointment at newsagents’ and this makes us proud of the record reached in the field of Sicilian publishing.

I numeri di Sikania costano molto poco, ma valgono tanto!

The issues of Sikania do not cost very much, but they are worth so much!

Vi offriamo la raccolta di tutti i numeri ancora disponibili (150) con l’abbonamento per un anno a Sikania (11 numeri).

We are offering you the collection of all the issues still available (150) with a oneyear subscription to Sikania (11 numbers).

Una biblioteca sulla Sicilia A library on Sicily

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ATTUALITÀ>NEWS

Mare sì, ma low cost

> Sicilia

si chiede qualità al giusto prezzo Su internet aumentano le ricerche per le coste siciliane

Lampedusa > ph_topo

Anche se i sondaggi dicono che la Sicilia al momento sia a pari merito con la Calabria e solo a un passo dai successi pugliesi, bisogna assolutamente sottolineare il favore che stanno registrando su internet alcune delle spiagge più belle dell’Isola. A crescere nell’indice di interesse degli internet-nauti sono località come Catania, che batte il record di nuove ricerche facendo registrare un +59,30%, seguite da quelle nel trapanese con un +35,60%. Percentuali minori, ma quasi sicuramente perché già conosciute come splendide località balneari, si trovano accanto all’a-

grigentina Lampedusa, che registra un numero di ricerche maggiorato “solo” del 16,49% rispetto all’anno scorso; e alle stazioni balneari di Palermo che continua ad attrarre nuovi turisti: le ricerche con il suo nome sono aumentate in questo 2009 del 14, 90% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Questi dati, insomma, confermano il crescente successo delle località balneari siciliane, successo che certamente muove dalla naturale bellezza paesaggistica della Sicilia, “bellezza” che sempre più spesso, però, dovrebbe sposare il binomio magico “qualità-prezzo”.

Sea yes, but low cost people want quality at the right price In the Internet there are more searches for the Sicilian coasts Though the surveys say that Sicily at the moment is on a par with Calabria and just a short step from the Puglia successes, it is absolutely necessary to underline the favour being met on the Internet by some of the most beautiful beaches around the island. Growing interest is being aroused in internauts by places like Catania, which beats the record of new searches with +59.30%, followed by places in Trapani province with +35.60%. Lower percentages, but almost certainly because they are already known as splendid seaside resorts, are found for Lampedusa in Agrigento province, with a number of searches that has “only” increased 16.49% over last year; and for bathing resorts in Palermo province, continuing to attract new tourists: searches about them have increased 14.90% in 2009 over the same period last year. These data, in short, confirm the increasing success of the Sicilian seaside resorts, a success that certainly starts from the natural landscape beauty of Sicily, which more and more often, however, should go hand in hand with the magic “quality-price” coupling. Mondello > ph_giuseppe marinelli

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Dalla Cina con amore

> Sicilia

una soap promotrice turistica “Love in Sicilia” porta sull’Isola migliaia di cinesi Incredibile, ma vero. Una soap opera di produzione cino-siciliana sta facendo scoprire le bellezze mediterranee ai cinesi della provincia di Zhejiang, appassionatisi alla storia d’amore tra una donna cinese e un uomo siciliano. Anche questo ha avuto il suo bel peso nel nuovo interesse per i cinesi di questa zona - la provincia più attiva da un punto di vista turistico dell’intero Paese che fa registrare una crescita costante del 20% delle partenze annuali con destinazione Italia. Tra questi, sono sempre di più i cinesi che sono invogliati a scoprire le location di questa soap-

opera, il cui cast è composto per metà da attori italiani e per metà da cinesi, presentata sui siti cinesi come “Serie TV della CCTV in 24 puntate ambientata in parte a Hangzhou e in parte in Sicilia con straordinari protagonisti italiani, tra cui il mitico Jacopo, magistralmente doppiati”. Il “mitico” Jacopo è un bambino di 10 anni, nato a Genova da genitori catanesi, che è diventato una vera star del cinema cinese, tanto da garantire non solo il successo della soap, ma anche una florida crescita dei flussi turistici verso l’Isola. E poi dicono che sono solo soap...

Informazioni > Information Per saperne di più sulla soap opera si può visitare il sito web www.sognandoitalia.com, un sito cinese tradotto in un divertentissimo italiano. È possibile visionare anche alcune puntate della fiction > For more info on the soap opera visit the website www.sognandoitalia.com, a Chinese site translated into amusing Italian. It is also possible to view some episodes of the fiction

From China with love a soap opera promoting tourism “Love in Sicily” brings thousands of Chinese to the island Unbelievable, but true. A Chinese-Sicilian soap opera production is revealing the Mediterranean beauties to Chinese people from Zhejiang province, passionate about the love story between a Chinese woman and a Sicilian man. This too has had major weight in the new interest of the Chinese in this area - the most active province from a tourist point of view in the whole country - which involves a constant 20% growth in annual departures for Italy. The Chinese are more and more interested in discovering the locations of this soap opera, whose cast is half Italian and half Chinese. It has been presented on Chinese sites as a “CCTV series in 24 episodes set partly in Hangzhou and partly in Sicily with extraordinary Italian protagonists, including the mythical Jacopo, wonderfully dubbed.” The “mythical” Jacopo is a 10 year-old child, born in Genoa from parents from Catania, who has become a true star of Chinese cinema, so much so as not only to guarantee the success of the soap opera, but also a florid growth of tourist flows towards the island. And then they say it is only a soap opera...

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> Sicilia

Politiche forestali

varato il nuovo piano regionale

È il primo strumento di pianificazione del settore

ph_hanne carstensen

Nello scorso mese di luglio è stato firmato il Piano Forestale Regionale, piano che, come ha spiegato l’assessore Michele Cimino, “rappresenta in assoluto in primo strumento di pianificazione del settore, attraverso il quale l’Amministrazione regiona-

le potrà attuare gli obiettivi strategici della politica forestale”. Il piano nasce “dalla necessità di collocare ha continuato Cimino - la conservazione e la valorizzazione delle foreste e dei prodotti forestali in un approccio globale di gestione soste-

nibile delle risorse naturali rinnovabili e più genericamente del territorio, e tenendo conto di tutte le componenti ecologiche, socio-culturali ed economiche nel rispetto degli impegni comunitari e internazionali”. La gestione forestale sarà caratterizzata, in seguito all’approvazione di questo piano, da alcuni specifici criteri d’intervento quali la conservazione della biodiversità, la conservazione del suolo e la difesa idrogeologica, l’attenuazione dei processi di desertificazione che anno dopo anno stanno trasformando il panorama dell’Isola. Ancora, la salvaguardia della microflora e della microfauna e il miglioramento della qualità di acqua e aria.

Forestry policies the new regional plan has been passed It is the first planning tool for the sector Last July the Regional Forestry Plan was signed. It is a plan that, as the alderman Michele Cimino explained, “represents absolutely the first planning tool for the sector, through which the regional administration can enact the strategic objectives of forestry policies.” The plan was born “from the need,” continued Cimino, “to set conservation and valorisation of forests and forest products in a global approach of sustainable management of renewable natural resources and more generically of the territory, bearing in mind all the ecological, socio-cultural and economic components and respect for EU and international commitments.” Forestry management will be characterized, following the approval of this plan, by some specific action criteria like the conservation of biodiversity, conservation of the soil and hydro-geological defence, and attenuation of the processes of desertification that year after year are transforming the panorama of the island. Then there is safeguarding of the micro-flora and microfauna and the improvement of water and air quality.

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ph_alessandro tornambè

Informazioni > Information Regione Siciliana - Dipartimento Foreste > Sicilian Region - Forestry Department tel. 091 7072619 web > www.regione.sicilia.it/ agricolturaeforeste/foreste /... / PianoForestaleRegionale/PIANOFORESTALEREGIONALE.pdf


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> Sicilia

Alcantara filatelico

un francobollo celebra il parco

Omaggio delle Poste Italiane al sito siciliano La Poste Italiane celebrano nella loro serie turistica il Parco fluviale dell’Alcantara con l’emissione di un francobollo che riproduce il disegno di uno dei suoi angoli più conosciuti. Il francobollo, dal valore di 0,60 euro, raffigura infatti le Gole della Larderia, splendide pareti laviche tra Motta Camastra e Castiglione di Sicilia. “La scelta e l’inserimento di un grande sito naturalistico qual è il Parco fluviale dell’Alcantara nel programma delle emissioni filateliche del 2009 - ha commentato l’assessore al Territorio e Ambiente, Mario Milone - è motivo di orgoglio per la Sicilia, ed è un ulteriore tassello per proseguire sulla strada della co-

noscenza delle bellezze della Sicilia nel mondo. Proseguiremo nella strada della salvaguardia e della valorizzazione delle straordinarie bellezze di cui la Sicilia è ricca - ha precisato l’assessore - potenziando ulteriormente il segmento della conoscenza, della divulgazione, del per-

corso educativo e di rispetto verso l’ambiente”. Milone ha poi sottolineato come queste francobollo rappresenti un “nuovo straordinario strumento di promozione di tutto il territorio” e che “sottolineando l’elevato valore paesaggistico, sposa i valori della cultura”.

Alcantara > ph_melo minnella

Informazioni > Information Ente Parco dell’Alcantara > Alcantara Park Body tel. 0942 9899 - 989911 - fax 0942 981038

Philatelic Alcantara

web > www.parcoalcantara.it

Tribute by the Italian Postal Service to the Sicilian site

a postage stamp celebrates the park

The Italian Postal Service is celebrating the Alcantara River Park by issuing a postage stamp reproducing a drawing of one of its best-known spots. The postage stamp, with the value of 60 eurocents, depicts the Larderia Gorges, splendid lava walls between Motta Camastra and Castiglione di Sicilia. “The choice and insertion of a big nature site like the Alcantara River Park in the programme of philatelic issues for 2009,” commented the alderman for the Territory and Environment, Mario Milone, “is a source of pride for Sicily, and it is a further contribution to continuing in the discovery of the beauties of Sicily in the world. We will continue along the pathway of safeguarding and valorisation of the extraordinary beauties in which Sicily is rich,” specified the alderman, “further reinforcing the sector of knowledge, popularization, education and respect for the environment.” Milone then stressed that these postage stamps represent a “new extraordinary tool for promotion of the whole territory” and that “underlining the elevated landscape value also stressed the values of culture.”

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Escursioni siracusane alla scoperta di Cava Grande

Cava Grande del Cassibile > ph_gianluca inturri

Il Dipartimento Azienda Foreste Demaniali ha programmato una serie di attività escursionistiche nell'Isola e tra queste quella che si protrarrà fino al 15 settembre nel siracusano e che vede la fondamentale collaborazione del Comune di Avola.

Parliamo delle visite guidate all'interno della Riserva Naturale Orientata Cava Grande del Cassibile che porteranno gratuitamente i turisti alla scoperta di questo magnifico sito. Le escursioni seguono due itinerari: il primo, chiamato dei “La-

> Siracusa

Partenza da Avola per due itinerari da non perdere ghetti di Avola Antica”, si snoderà lungo l’antico sentiero che tutti conoscono come Scala Cruci (escursione che si effettua nei giorni di giovedì, sabato e domenica); il secondo, nominato “Timpa Ca Tona”, conduce fino ad uno degli angoli più suggestivi della riserva (escursione della domenica e del lunedì). Entrambi i percorsi avranno come scenario lo splendido paesaggio dell’area protetta, famoso per la natura lussureggiante e per la massiccia presenza di una delle specie più bella di libellule presente in Italia. Un consiglio prima di mettersi in viaggio: non dimenticate il cappello, la borraccia per l’acqua e la lozione repellente per le zanzare.

Syracusan excursions discovering Cava Grande Departure from Avola for two itineraries not to be missed The Demesnal Forestry Department has scheduled a series of excursions on the island and among these is the one that will go on until 15 September in Syracuse province and involves the fundamental collaboration of the Commune of Avola. We are talking about guided visits inside the Cava Grande del Cassibile Special Nature Reserve that will allow tourists to discover this magnificent site free of charge. The excursions follow two itineraries: the first one, called “Little ponds of Old Avola”, will be along the old path that everyone knows as Scala Cruci (an excursion taking place on Thursdays, Saturdays and Sundays); the second, called “Timpa Ca Tona”, leads to one of the most charming spots in the reserve (excursions on Sunday and Monday). Both excursions will have as their scenario the splendid landscape of the reserve, famous for luxuriant nature and for the massive presence of one of the most beautiful species of dragonflies in Italy. A suggestion before setting out: don’t forget a hat, a water bottle and lotion to repel mosquitoes.

Cava Grande del Cassibile > ph_marcus.putz

Informazioni > Information tel. 0931 583119 - 335 5840502 lun/ven > Mon/Fri: 8,30-13; mar e gio > Tue and Thu: 15-17,30; Per le escursioni domenicali è obbligatorio prenotare allo 0931 67450 > For Sunday excursions booking is mandatory on 0931 67450 web > www.cavagrande.altervista.org/

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> Ficuzza (PA)

Bronte finalmente Dop

conferito il titolo al pistacchio

Pubblicato il disciplinare dell’Unione Europea Il Pistacchio Verde di Bronte, dopo aver assolto ad ogni parte del lunghissimo iter, è finalmente stato insignito della Denominazione di Origine Protetta. Il disciplinare dell’Unione Europea è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 9 giugno del 2009, coronando gli sforzi che i produttori brontesi hanno sostenuto fin dal 2002, ovvero da quando l’associazione Le Sciare ha presentato l’istanza al Ministero per le Politiche Agricole. Questo riconoscimento conferma quello che tutti gli estimatori del pistacchio brontese sostengono da tempo, ovvero che si tratta di uno dei migliori pistacchi del mondo, e grazie alle garanzie di questo mar-

chio adesso l’economia della cittadina catanese potrà difendersi meglio - e a buon titolo - dalla strenua concorrenza del pistacchio mediorientale, certamente meno costoso, ma altrettanto sicuramente molto meno gustoso. A beneficiare del riconoscimento innanzi tutto i 5mila

web > www.bronteinsieme.it/4ec/pist.html

produttori locali che da sempre assicurano che solo su questi campi etnei si può produrre il pistacchio dalle esclusive capacità organolettiche e dalle incredibili qualità salutistiche, ricco com’è di vitamina A, ferro e fosforo, e di sostanze in grado di ridurre il colesterolo.

Pistacchio > ph_pokipsy76

Bronte at last has a Pod the title has been conferred on the pistachio The regulation of the European Union has been published

Pistacchi > ph_vinofamily

The Bronte Green Pistachio, after a very long process, has finally been honoured with the Protected-Origin Denomination. The regulation of the European Union was published in the Official Gazette of 9 June 2009, crowning the efforts that Bronte manufacturers have made since 2002, i.e. since the Le Sciare association made the application to the Ministry for Agricultural Policies. This recognition confirms what all estimators of the Bronte pistachio have maintained for a long time, namely that it is one of the best pistachios in the world, and ensures that regarding this product the economy of the town in Catania province can now defend itself better - and rightly - from the intense competition by the Middle East pistachio, certainly less expensive, but just as certainly much less savory. The recognition will first of all benefit the 5,000 local producers that have always asserted that only on these fields on Etna is it possible to produce the pistachio with such exclusive organoleptic capacities and incredible health benefits, rich as it is in vitamin A, iron and phosphorus, as well as other substances that can reduce cholesterol.

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Gli itinerari di Sikania: passeggiate siciliane 3

The itineraries of Sikania: Sicilian walks 3

Venite con noi alla scoperta della Sicilia, dai monti al mare, seguendo i nostri itinerari - ogni volta diversi! Come with us and discover Sicily, from the mountains to the sea, following our itineraries - always different!

testo/ foto/

> Maria Cristina Castellucci, Giovanna Vitrano > Hanne Carstensen, Luigi Lazzaro, Alessandro Tornambè


Sui Nebrodi, da Patti a Oliveri On the Nebrodi Mountains, from Patti to Oliveri

Patti Potremmo prendere l’autostrada, certo, comodo nastro d’asfalto che in tutta fretta ci porterebbe da Gioiosa Marea a Patti, la nostra prossima destinazione. Ma quanto è più piacevole la statale. Molto più lenta, è ovvio, ma forse sta anche in questo il suo fascino. Scegliamo la statale dunque, non abbiamo fretta di arrivare. Vogliamo assaporare i paesaggi a cominciare dal primo che il nostro viaggio verso Patti ci offre, doppiato Capo Calavà: lo sguardo può spaziare senza ostacoli sul Golfo di Patti fino all’estremità di Capo Milazzo che tremola nel sole d’estate e sembra

We could drive along the motorway, and the comfortable asphalt ribbon would quickly lead us from Gioiosa Marea to Patti, our next destination. But the state highway is way more pleasant. Not so fast, indeed, but this is surely a part if its charme. So we choose the state highway, we’re not in a hurry. We want to appreciate the views along the way, starting with the first one, just after doubling the promontory of Capo Calavà: you can look, without obstacles, on the Gulf of Patti as far as the farthest end of Capo Milazzo which trembles in the summer sun and appears as a Fata Morgana, a mirage of rocks

Il mare sarà il nostro compagno in questa terza parte dell’itinerario, invitandoci a soste ristoratrici fra i ciottoli e la sabbia del litorale The sea will be our companion during this third part of our itinerary, inviting us to refreshing rests among shingles and sand

quasi una Fata Morgana, un miraggio di rocce che emerge dallo specchio piatto del Tirreno. Alla nostra sinistra, Vulcano, Lipari e, poco più indietro, Salina, sono un irresistibile richiamo: come tre sirene se ne stanno accoccolate fra le onde, sonnacchiose e piene di fascino, consapevoli dell’attrazione che esercitano sulle innumerevoli imbarcazioni che ondeggiano nel golfo, sospinte dal vento. Stavolta, tuttavia, non sono loro la nostra destinazione. La strada adesso scivola verso Sud e il nostro sguardo viene catturato da un altro scenario: un breve promontorio che si protende nel mare, con precipiti pareti rocciose. È Capo Tindari, subito

emerging from the flat mirror of the Thyrrhenian Sea. On our left, Vulcano, Lipari and, a bit further away, Salina, an irresistible attraction: as three mermaids, they rise among the waves, drowsy and charming, conscious of the attraction they exercise on the numberless boats rolling gently in the gulf, pushed by the wind. This time, however, they’re not our destination. The road slips southwards and our gaze is captured by another scenery: a short promontory with steep rocky faces stretching out on the sea. That’s Capo Tindari, which we recognize at once thanks to the unmistakable outline of the sanctuary on its top. 21



Patti


Gli itinerari di Sikania > The itineraries of Sikania

On the right, with the gentle slopes of a hill as a backdrop, there stands Patti. For this town in the Nebrodi we have a fairly precise birth date: 830 AD. Yet this town can rightly boast of a much more remote history, since in effects today’s town is the second city founded by those people that for millennia had lived in the primary Tyndaris, abandoned in the 9th century after a serious earthquake destroyed part of it and, moreover, pirates had made it one of their favourite destinations for raids. So the people abandoned the promontory and reconstructed their houses a little further inland, founding Epacten.

Going round the town

Scorcio del paese > A glimpse of the town

riconoscibile per la inconfondibile sagoma del santuario che lo incorona. A destra, invece, con una morbida collina alle spalle, ecco compare Patti. Di questa cittadina abbiamo una data di nascita abbastanza precisa: 830 d.C. Eppure, può vantare con ogni diritto una storia ben più remota, dato che in effetti questa odierna è la seconda città fondata da coloro che per millenni avevano abitato Tyndaris, abbandonata nel IX secolo dopo che un grave terremoto aveva distrutto una parte dell’abitato e, in più, i pirati ne avevano fatto una delle mete preferite per le loro scorribande. Così i cittadini abbandonarono il promontorio e ricostruirono le loro case un po’ più nell’entroterra, fondando Epacten.

Un giro in città Dell’urbanistica originaria resta ben poco, visto che l’importanza strategica del sito ha reso Patti teatro di tutte le guerre di conquista combattute in Sicilia. Gravissimi, ad esempio, i danni riportati a causa dell’incendio innescato da Khayr al-Din, pirata passato alla storia con il soprannome di “Barbarossa”. Questo accadeva nel XVI secolo, e con il fuoco vennero rase al suolo tutte le preziose testimonianze che oggi ci avrebbero raccontato dei Normanni che proprio nel territorio di Patti hanno lasciato molti edifici, la maggior parte di carattere religioso. Qui si ritrovarono i fratelli Roberto e Ruggero d’Altavilla, 24

Of the original layout very little is left, because the strategic importance of the site made Patti the theatre of all the wars of conquest fought in Sicily. For instance, very serious damage was done by the fire lit by Khayr al-Din, the pirate that went down in history with the nickname “Barbarossa” (Redbeard). This happened in the 16th century, and with the fire there were razed to the ground all the precious testimonies that today would have told us of the Normans, who precisely in the territory of Patti left many buildings, most of them religious ones. Here there were the brothers Robert and Roger of Hauteville, and here, in the cathedral, there rests Nel centro storico > In the historic area of Patti


Patti

Il Municipio > The Town Hall


Gli itinerari di Sikania > The itineraries of Sikania

La contessa Adelasia

La strada per la Cattedrale > The street to the Cathedral

Goffredo Malaterra dice che Adelasia, regina di Sicilia, fu honestatae faciei. Eppure, nonostante la difficile infanzia, fu donna di grande fascino e forza. Trasferitasi in Sicilia per convolare a nozze con il gran conte Ruggero (lui sessantenne, lei poco più che ragazzina), ebbe molta influenza sul marito, tanto che fu il suo secondogenito Ruggero a diventare re. Ciò accadde quando il figlio era ancora piccolo, così fu proprio Adelasia a governare per qualche anno il regno più potente del Sud Italia. Poi sposò Baldovino, e divenne regina di Gerusalemme, lasciando che il figlio diciassettenne proseguisse il suo lavoro di pacificazione tra i diversi popoli che abitavano in quel tempo la Sicilia. Baldovino, però, si rivelò un pessimo affare, tanto che Adelasia fece ritorno in Sicilia, ritirandosi in un monastero lontano dagli sfarzi di corte: quello di Patti. Qui morì il 16 aprile del 1118, ed il suo corpo riposa nel bel sarcofago in marmo bianco che si ammira nella cattedrale di San Bartolomeo, nella cappella di Santa Febronia

Da Patti si apre un panorama fantastico sulle isole Eolie From Patti you can enjoy a beautiful panorama on the Aeolian Island

e qui, nella cattedrale, riposa Adelasia, la regina madre del primo re di Sicilia, Ruggero II. Prima di entrare nella cattedrale, che visiteremo in seguito, diamo uno sguardo al centro storico di Patti, iniziando da piazza Niosi che ci permette di entrare in via Roma, ai lati della quale si dipartono stradine, scalinate e vicoletti che ci restituiscono un po’ di quel disegno urbano che avremmo ammirato nel Medioevo. Salendo verso il Municipio, ecco lo spiazzo contrassegnato da un brandello delle antiche mura che si apre su un panorama fantastico grazie ad una ampia balconata: di fronte, il Tirreno punteggiato dalle Eolie. Spostandoci nel quartiere San Michele, ecco l’unica delle cinque porte civiche sopravvissuta nonostante battaglie e lo scorrere dei secoli. Da visitare anche il quartiere detto di Sant’Antonio Abate, che si estendeva alle spalle del castello, oggi 26

Countess Adelasia Goffredo Malaterra says that Adelasia, queen of Sicily, was honestatae faciei. Yet, despite her difficult infancy, she was a woman of great charm and strength. Having come to Sicily to marry the great count Roger (he was sixty, she little more than a girl), she had a lot of influence on her husband, so much so that it was her second-born son Roger that became king. This happened when her son was young, so it was Adelasia that for some years governed the most powerful kingdom in the South of Italy. Then she married Baldovino, and became queen of Jerusalem, leaving her seventeen-year-old child to continue her work of pacification among the different peoples that lived in Sicily at that time. Baldovino, however, proved to be bad business, so much so that Adelasia returned to Sicily, withdrawing to a monastery away from the luxuries of court: that of Patti. Here she died on 16 April 1118, and her body rests in the beautiful sarcophagus in white marble that one can admire in the San Bartolomeo cathedral, in the Santa Febronia chapel.


Patti

scomparso e sostituito dall’edificio più imponente della città, quel seminario vescovile che, quasi come una pietra miliare, indica il centro della città di Patti. Lasciatevi guidare dalla personale curiosità, imboccando strette stradine alla scoperta dell’angolo più pittoresco o dello scorcio più spettacolare.

La Cattedrale di San Bartolomeo Vi consigliamo di giungere ad essa dalla scalinata che si diparte dal quartiere San Michele. Oltrepassata la Fontana Napoli, quanto di essa resta addossata ancora al suo muro originale, ecco che larghi gradoni di mattoni rossi risalgono fino alla maestosa costruzione disegnata con la pietra lavica nell’XI secolo. È vero che nel corso dei secoli ha subito numerosi rimaneggiamenti, ma l’impatto con la sua facciata è davvero sorprendente: il portale normanno si erge tra sottili colonnine e giochi di archi, mentre il prospetto gioca con il marmo bianco e la pietra lavica nera. Il portale è stato recentemente “completato” con il capitello in pietra arenaria ritrovato nel 1972 in uno scantinato nei pressi del tempio (è quello a sinistra: il capitello di destra è stato realizzato copiando l’originale ritrovato). L’interno è davvero bello, realizzato sulle preesiDettaglio dei capitelli del portale principale > Detail of the capitals of the main portal

Il portale d’ingresso della Cattedrale > The portal of the Cathedral

Adelasia, the queen mother of the first king of Sicily, Roger II. Before entering the cathedral, which we will visit subsequently, we will have a look at the historic area of Patti, beginning from Piazza Niosi. From here we can get into Via Roma, from whose sides there start little streets, flights of steps and alleys that restore to us a little of that urban layout that we would have admired in the Middle Ages. Climbing towards the town hall, there is an open space marked by a shred of the old walls which opens up on a fantastic panorama thanks to a big balcony: opposite, the Tyrrhenian is dotted with the Aeolian Islands. Moving into the San Michele quarter, there is the only one of the 5 town gates, which survived here despite battles and the passing of centuries. Also well worth a visit is the quarter called Sant’Antonio Abate, which lays behind the castle, now destroyed and replaed by the bishop’s seminary that, almost like a milestone, indicates the centre of the town of Patti. At all events, it will be well to let oneself be guided by personal curiosity, taking narrow streets to discover the most picturesque spot or the most spectacular view. 27


Gli itinerari di Sikania > The itineraries of Sikania

The San Bartolomeo Cathedral

La cappella del SS. Sacramento nella Cattedrale > The Most Holy Sacrament chapel in the Cathedral

stenze normanne dopo la furia del terremoto del 1693. La chiesa, a croce latina, si muove tra due file di panche che si allineano tra i marmi e le vetrate che, proprio nel pavimento, permettono di vedere i resti dell’antico ossario. Sopra il portale maggiore, lo stemma della città che guarda all’interno, in cui si susseguono, dopo la

We recommend that you come to it via the flight of steps that starts from the San Michele quarter. After the Napoli Fountain, or at least what remains of it still set against its original wall, wide steps made of red bricks go up to the imposing construction traced out with lava stone in the 11th century. It is true that over the centuries it has undergone numerous alterations, but the impact with its façade is truly amazing: the Norman portal rises between thin mullions and interplay of arches, while the façade plays with white marble and black lava stone. The portal was recently “completed” with the sandstone capital, the one to the left, found in 1972 in a basement near the church. The right capital was executed copying the original one found. The interior is very beautiful, done on the existing Norman interior after the fury of the 1693 earthquake. The church, with a Latin cross layout, moves between two rows of benches that are aligned between the marble and the stained glass windows that, in the floor, allow us to see the remains of the old charnel-house. Above the main portal, there is the coat-of-arms of the town looking towards the interior, in which there follow one another, after “The Virgin with Child” (1531) attributed to Antonello De Saliba on the first altar to the left, and after “The Adoration of the Shepherds” (1725) attributed to Wilhelm Borremans on the first altar to the right, six big canvases among which we can mention “The Sacrifice of Abraham”, “Moses with the tables of the law” and “Judith with the head of Holofernes”, seventeenth-century works by the Monreale artist Pietro Novelli.

L’interno della Cattedrale custodisce statue e dipinti di autori famosi The interior of the cathedral keeps statues and paintings of famous artists Madonna col Bambino (1531) attribuita a Antonello De Saliba al primo altare a sinistra, e dopo l’Adorazione dei Pastori (1725) attribuita a Guglielmo Borremans al primo altare di destra, le sei grandi tele tra le quali “Il sacrificio di Abramo”, “Mosè con le tavole della legge”, “Giuditta con la testa di Oloferne” sono opere secentesche del monrealese Pietro Novelli. 28

There is a beautiful shrine on the second altar to the right, with a sixteenth-century crucifix at the centre, containing bones of various martyrs. The altar is surrounded by a wooden choir in richly carved walnut, from the eighteenth century. The side transepts are occupied by the Most Holy Sacrament chapel, to the left, and that of


Patti

Bello il reliquiario del secondo altare a destra, con un crocifisso cinquecentesco al centro, che contiene ossa di diversi martiri. L’altare è circondato da un coro ligneo in noce riccamente intagliato del Settecento. I transetti laterali sono occupati dalle cappelle del SS. Sacramento,a sinistra, e di Santa Febronia, a destra, patrona di Patti. Da pochi giorni è aperta al pubblico anche la cosiddetta “Galleria”, uno spazio sotterraneo al di sotto della cattedrale, ritrovata durante alcuni lavori nel 1980. Il grande ambiente è quel che resta del monastero fortificato realizzato intorno alla prima chiesa normanna di Patti. Accuratamente restaurata, la Galleria è stata adibita a spazio espositivo.

Torniamo al mare Era il 1973 quando, durante i lavori di scavo per la costruzione dell’autostrada Messina-Palermo, vennero fuori dalla terra alcuni frammenti di laterizi e, piano piano, reperti archeologici, muri, pareti decorate. Quella dissepolta - ancora solo in parte: esperti di mezzo mondo sono ancora al lavoro - sotto il ponte dell’autostrada che oggi sfreccia sopra l’area archeologica è una immensa villa romana, i cui reperti datano attorno al III-IV secolo d.C. Nonostante sia stata certamente abitata per molto tempo, la villa venne poi abbandonata, forse a causa di un terremoto che ne causò la distruzione totale.

Santa Febronia, patron saint of Patti, to the right. Some days ago, the so called “Gallery” opened to the public. It is an underground room, beneath the cathedral, found in 1980 during some works. The big hall is what remains of the fortified monastery built around the firts Norman Church of Patti. Carefully restored, the Gallery is now an exhibition hall.

Let’s get back to the sea In 1973, during diggings for the construction of the Messina-Palermo motorway, from the earth there emerged some fragments of tiles and, little by little, archaeological finds, outside walls and decorated inside walls. What was unearthed (but even now only partly: experts from all over the world continue to work) under the bridge of the motorway that today races over the archaeological area is an immense Roman villa, the finds from which date from about the 3rd4th century AD. Although it was certainly lived in for a long time, the villa was then abandoned, perhaps because of an earthquake that caused its total destruction. Despite all this, the villa is still “imaginable” thanks to what continues to emerge from the ground and thanks to the precious maps displayed in the museum adjacent to the archaeological area, together with the finds of the area, like a collection of coins, utensils and very elegant objects for daily use.

La “Galleria” > The “Gallery”

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Gli itinerari di Sikania > The itineraries of Sikania

Cionondimeno la villa è ancora “immaginabile” grazie a ciò che continua ad emergere dal terreno e grazie alle preziose piantine esposte nel museo adiacente all’area archeologica insieme ai preziosi ritrovamenti effettuati, come una collezione di monete, utensili e oggetti di uso quotidiano molto eleganti. La visita alla villa si effettua percorrendo opportune passerelle sopraelevate, Si ammirano quindi le sale per le riunioni così come le sale da bagno o per i massaggi; gli ambienti destinati alle conversazioni, così come quelli deputati alla cura del corpo, ginnastica inclusa. Tutti gli ambienti erano pavimentati con ricchi mosaici, di cui resta molto più che qualche traccia: per fortuna, la terra stessa ha provveduto alla loro conservazione. Bellissimo lo scorcio di muro che separava due ambienti interni e che ancora si erge tra corridoi e giardini: si tratta certamente di una porta che metteva in comunicazione due stanze, porta ad arco il cui costruttore ha voluto decorata giocando con i diversi colori di mattoni, tanto da restituirci oggi un delizioso esempio di arredamento d’interni di quasi duemila anni fa. La villa, il cui ingresso si trova in via Papa Giovanni XXIII, è aperta tutti i giorni dalle 9 fino ad un’ora prima del tramonto; l’ingresso costa 2 €, è possibile acquistare un biglietto cumulativo con l’area archeologica di Tyndaris, al costo di 3 €. Per informazioni: tel.0941 361593. I sotterranei della Cattedrale > The underground of the Cathedral

Dormire & mangiare Eat and sleep L’azienda agrituristica Le Rocche e Fontanavena è una buona soluzione per il soggiorno in questo territorio. Si tratta di un’unica azienda divisa in due unità - Le Rocche e Fontanavena, appunto - che mette a disposizione degli ospiti alloggi comodi, ristorante, attività sportive. Informazioni: 0941 661791. The tourist farm Le Rocche e Fontanavena is a good solution for a vacation in this area. It is divided in two structures (Le Rocche and Fontanavena) where guests find comfortable rooms, restaurant, sport facilities. Information: 0941 661791.

You can visit the villa walking along appropriate raised gangways, whence you can admire the rooms for meetings, as well as the bath or massage rooms; and the rooms for conversations as well as the ones for care of the body, including gymnastics. All the rooms were paved with rich mosaics, quite a few traces of which remain: luckily, the earth itself provided for their conservation. A very beautiful feature is the stretch of wall that separated two inside rooms and still stands between corridors and gardens: it was certainly a door that put two rooms in communication, an archway whose builder chose to decorate playing with the different brick colours, giving us today a delightful example of interior decoration. The entrance to the villa is on Via Papa Giovanni XXIII; it is open every day from 9 am to an hour before sunset. Admission 2 €, 3 € for a cumulative ticket with the Tyndaris archaeological area. Information: tel. 0941 361593.

Tyndaris And Tyndaris is our next stop. Built on a promontory, a place with a truly inimitable strategic position, it was the last of the colonies created by the Greeks in Sicily. It was founded in 396 BC, when Dionysus I of Syracuse chose to dedicate the new city to Tyndarus the king of Sparta, an ally of his. Later Tyndaris spontaneously came under the dominion of the Urbe, becoming a civitas decumana, a title that grew in importance in time placing it, at the end of the Punic Wars, among the cities most faithful to Rome. 30


Patti

Tyndaris Ed è proprio a Tyndaris che adesso andiamo. Edificata su un promontorio, in una posizione strategica davvero impareggiabile, fu l’ultima delle colonie costruite dai Greci in terra di Sicilia. La sua fondazione data 396 a.C., anno in cui Dionigi I di Siracusa volle dedicare la nuova città al re di Sparta, suo alleato, Tindaro. Passata spontaneamente sotto il dominio dell’Urbe, divenne civitas decumana, titolo che crebbe nel tempo tanto da farla figurare, al termine delle guerre puniche, tra le città più fedeli a Roma. Saccheggiata dal console romano Verre, Tindari venne distrutta una prima volta nel I secolo d.C., quando un terremoto provocò il crollo in mare di interi quartieri. Bizantina fino all’836, furono gli Arabi a scriverne le ultime pagine di storia, prima che i suoi abitanti decidessero di trasferirsi nell’entroterra (fondando la città di Patti).

Sacked by the Roman consul Verres, Tindari was destroyed a first time in the 1st century AD, when an earthquake provoked the collapse of entire quarters into the sea. It was a Byzantine place until 836, and then the Arabs wrote its last pages of history, before its inhabitants decided to move to the hinterland (founding the town of Patti). Today Tindari is one of the most important Sicilian archaeological areas, revealing the contours of an elegant and regular city, with main streets, decumani, and secondary ones, cardines, still linking the residential areas with the “commercial centre”, i.e. the line of shops along the main street. And the houses, still on fine display in the inside part of the insulae, have gardens and hospitality areas. A very interesting feature is the building of the thermal baths, with chimneys for steam and the floor hiding the room for the fire. The Greek theatre is enchanting; it is in the westernmost part of the area, and dates from the 4th century BC. It was modified by the Romans for games with gladiators, and its acoustics still today are perfect. The so-called basilica soars up in the eastern part of the site, practically adjacent to the entry. Actually it was a building on three floors for public meetings and was only built in the 1st century BC. People entered it via two central arches, one facing east and the other west; these arches could be closed so as to create inside the building a big space for the most important meetings.

Hidden in a fine view There are a thousand and one treasures to be discovered in this site, starting from two floor mosaics in two adjoining rooms. One represents a

Il teatro di Tindari

The theatre of Tyndaris

Ogni anno, durante l’estate, il teatro di Tindari riprende vita con la rappresentazione di classici greci e latini, affidata a grandi interpreti della scena nazionale. La rassegna, chiamata Festival dei Due Mari è organizzata dall’omonima associazione che ha sede a Messina. Per informazioni si può chiamare il numero 090 674593, oppure consultare il sito www.teatrodeiduemari.it Tra aprile e maggio, invece, vanno in scena gli spettacoli della rassegna Tindari Teatro Giovani. Every year, in summer, the theatre of Tyndaris comes to life with the performance of Greek and Latin classics, entrusted to well-known actors of the national scene. The review is called Festival dei Due Mari and is organized by the association with the same name, with residence in Messina. For information you can call 090 674593 or visit the ssite www.teatrodeiduemari.it In April and May the performances of the festival Tindari Teatro Giovani.

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Gli itinerari di Sikania > The itineraries of Sikania

Tindari oggi è una delle più preziose aree archeologiche siciliane, rivelando i contorni di una città elegante e regolare, con le strade principali, i decumani, che incrociano le secondarie, i cardini, ancora coniugando la zona delle abitazioni con quella del “centro commerciale”, ovvero l’infilata di negozi e botteghe che si aprivano sull’asse principale. E le case, ancora in bella mostra nella parte interna delle insulae, si offrono con i giardini e le zone di ospitalità. Molto interessante l’edificio delle terme, con le canne per il vapore e il pavimento a nascondere la camera per il fuoco. Incantevole il teatro greco, nella parte più occidentale dell’area, risalente al IV secolo a.C. e modificato dai Romani per i giochi con i gladiatori, la cui acustica resta ancor oggi perfetta. Svetta nella parte orientale del sito, praticamente adiacente all’ingresso, la cosiddetta basilica. In realtà era un luogo, suddiviso in tre elevazioni, destinato alle assemblee pubbliche e costruito solo nel I secolo a.C. Vi si accedeva dai due archi centrali, uno rivolto a levante e l’altro ponente, archi che potevano venire chiusi per ricavare all’interno dell’edificio un grande spazio per i comizi più importanti. Il santuario > The sanctuary

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Trinacria in black and white, the other one a magnificent bull done with hundreds of little pieces of marble. To the same insula IV (along the secondary street that leads to the thermal baths) there belongs a house that still has the batten for the gate. Many mosaics have been protected against bad weather by a layer of earth. The thermal building gives us the opportunity to verify, thanks to its crumbled stones, the metric system of the builders of Tyndaris: there is no stone that does not measure an arm’s length by a foot’s width. Seeing is believing.

The sanctuary Devotion to the Black Madonna of Tindari has long gone beyond borders, not only regional, but also national. Indeed, this is one of the sanctuaries most visited on the island, known for the statue in brown cedar wood, with Byzantine features redone according to the imagery of Theotokos, the Mother of God. Supported by an altar held up by angels, the statue is seated, dressed in a blue tunic and a red cloak, and on the head wears a sort of turban sculpted in the


Patti

Nascosti in bellavista Mille e uno i tesori da scoprire in questo sito, a cominciare da due mosaici pavimentali, in due stanze contigue, uno raffigurante una Trinacria in bianco e nero, l’altro un magnifico toro realizzato con centinaia di piccoli pezzetti di marmo. Appartiene alla stessa insula IV (si trova lungo il cardine che conduce alle terme) la casa che conserva ancora il battente per il cancello. E se molti mosaici sono protetti dalle intemperie sotto uno strato di terra, ecco che l’edificio termale ci dà l’opportunità di verificare, grazie alle sue pietre smozzicate, il sistema metrico dei costruttori di Tyndaris: non c’è pietra con non misuri un braccio di lunghezza per un piede di larghezza. Verificare per credere.

same wood. The origin of the statue is unknown, and there are no historical sources to support any theory. Legend has it that in the 11th century a ship coming from the East ran aground in this bay, also forcing the sailors to offload the box with the Virgin in it to reduce the weight. The Madonna was picked up by local fishermen and taken into the ancient temple devoted to Ceres (still today visitable behind the sanctuary), and was also saved from the invasion by the pirate Barbarossa. It became famous for its miraculous thaumaturgic gifts, and today this solemn-looking Virgin is kept in a church built in the 20th century, whose walls are

Il santuario La devozione per la Madonna Nera di Tindari ha da molto tempo travalicato i confini, non solo regionali, ma anche quelli nazionali e per questo il suo santuario è uno dei più visitati dell’Isola, noto per la statua in legno di cedro, di colore bruno, dalle fattezze bizantine riproposte secondo l’iconografia della Teotokos, la Madre di Dio. Sostenuta da un altare sorretto dagli angeli, la statua è rappresentata seduta, con il figlio in grembo, è rivestita da una tunica blu e da un mantello rosso, e indossa sul capo una sorta di turbante scolpito nello stesso legno. Il luogo di provenienza della scultura è ignoto, e non ci sono fonti storiche che possano venirci in aiuto. Secondo la leggenda, nell’XI secolo una nave proveniente da Oriente si incagliò in questa baia, costringendo i marinai a scaricare anche la cassa con la Vergine pur di alleggerire lo scafo. Raccolta dai pescatori, la Madonna fu portata all’interno dell’antico tempietto dedicato a Cerere (ancora oggi visitabile alle spalle del santuario), e venne risparmiata anche dall’invasione del pirata Barbarossa. Divenuta famosa per le sue miracolose doti taumaturgiche, oggi questa Vergine dall’aspetto solenne è custodita all’interno di un tempio costruito nel XX secolo, i cui muri sono ricoperti da mosaici che ricordano i passi più salienti della storia del simulacro. Al santuario si accede solo con mezzi pubblici, ed è perfettamente strutturato per l’accoglienza dei portatori di handicap.

Da visitare Il Museo Diocesano si trova all’interno del palazzo vescovile di Patti, in via Magretti, e custodisce una quantità di oggetti liturgici in argento

Il santuario della Madonna Nera > The sanctuary of the Black Madonna

Info Orario: Aperta tutti i giorni dalle ore 9 a un’ora prima del tramonto Biglietti: ingresso 2 €, 3 € quello cumulativo con la Villa Romana di Patti. Ingresso gratuito per i minori di 18 anni o maggiori di 65. Informazioni: tel. 0941 241136 Opening times: Open every day from am to an hour before sunset. Tickets: admission 2 €, 3 € for a cumulative ticket with the Patti Roman Villa. Admission free for people under 18 or over 65. Information: tel. 0941 241136

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Gli itinerari di Sikania > The itineraries of Sikania

covered by mosaics evoking the most salient moments in the history of the simulacrum. The sanctuary can only be entered with public means, and is perfectly structured for receiving the differently abled.

What to visit

La navata centrale e la Madonna Nera di Tindari > The main nave and the Black Madonna of Tindari

The Diocesan Museum is inside the Bishop’s Palace in Patti, in Via Magretti, and contains a great many elegantly chiselled liturgical objects in silver, from ostensories to wine glasses, which belonged to many different churches. No less beautiful are the sacred vestments collected here, dating from a period going from the sixteenth century to the eighteenth century, displayed together with the remains of old wood altars and eighteenth-century paintings from the whole Nebrodi area. Also well known to collection experts is something truly singular, the bishop’s coats-of-arms reproduced in Indian ink. It is open from Tuesday to Sunday, 9 to 12.30 and 4 to 7, admission free (information: tel. 0941 240813). The most important ceramics production area in eastern Sicily, Patti could not fail to have a beautiful museum devoted to this activity. So, going down to Patti Marina, you can visit the Ceramics’ Museum in Villa Pisani, where there is a display of over 650 objects representing what since the 15th century has been one of the traditional activities of Patti people. These are objects for daily use that, in style and colour, bear witness to the flow of time, their structure changing with the fashions of the day. The museum is open from Monday to Friday 9 to 1 and 2 to 7; Saturday from 9 to 1. Admission is free. Information, tel. 0941 361663.

Between religion and literature Among the events in the Patti calendar, some deserve a speciali mention: among these the feast of St. Anthony Abbot, with the peculiar blessing of animals (17 January) and the procession of the Virgin of the Annunciation (25 March), with all the children of the village dressed as little angels and covered with gold jewels. From 1 to 5 July the big feast for the patron saint, Santa Febronia. On the second Sunday in August at Sorrentini, a hamlet of Patti, there is the mutton festival, while in September the “Beniamino Joppolo” National Prize is run, with poetry, fiction and journalism sections. All other events can be found on www.comune.patti.me.it. 34


Patti

I ricordi del passato sono custoditi nel Museo diocesano e in quello della ceramica The memories of the past are kept in the Diocesan museum and in that of Ceramics finemente cesellato, dagli ostensori ai calici, tutti appartenuti alle mense di chiese. Non meno belli i paramenti sacri qui collezionati, abiti risalenti dal Cinquecento fino al Settecento esposti insieme con i resti di antichi altari in legno e dipinti del XVIII secolo provenienti da tutta l’area nebroidea. È noto agli esperti per la collezione, davvero singolare, degli stemmi vescovili riprodotti a china. Si visita, gratuitamente, da martedì a domenica dalle 9 alle 12,30 e dalle 16 alle 19 (informazioni: tel. 0941 240813). Centro di produzione ceramica più importante della Sicilia orientale, con una tradizione che affonda le proprie radici nel XV secolo, Patti non poteva mancare di un bel museo dedicato a questa attività. Scendendo a Patti Marina, quindi, si visita il Museo della Ceramica, ospitato a Villa Pisani, all’interno della quale sono esposti oltre 650 oggetti di uso quotidiano che, per foggia e per colore, testimoniano dello scorrere del tempo, modificando la loro struttura a seconda delle mode, pur mantenendo un’unità stilistica che li rende immediatamente riconducibili alla scuola locale. Il museo è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19; sabato dalle 9.00 alle ore 13.00. L’ingresso è libero. Informazioni tel. 0941 361663.

Fra religione e letteratura Fra gli appuntamenti del calendario pattese alcuni meritano un cenno particolare: cominciamo con la festa dedicata a Sant’Antonio Abate, che prevede la caratteristica benedizione degli animali (17 gennaio), e continuiamo con la processione dell’Annunziata (25 marzo), particolarmente suggestiva per via della presenza dei bambini del paese vestiti da angioletti e ricoperti d’oro. Dal 1° al 5 luglio si svolge la grande festa dedicata alla patrona Santa Febronia. La seconda domenica di agosto a Sorrentini, frazione di Patti, si tiene la sagra del castrato, mentre a settembre si organizza il Premio nazionale “Beniamino Joppolo” che si articola nelle sezione di poesia, narrativa e giornalismo. Tutti gli altri appuntamenti sono su www.comune.patti.me.it

Una santa, tante storie Febronia è assai venerata a Patti che se ne è senz’altro intitolata la nascita. Secondo l’agiografia locale, era figlia di un agiato signore di Patti, e, convertitasi al Cristianesimo, fu per questo uccisa dal padre che era invece di religione pagana. Il suo corpo fu gettato in mare e, sospinto dalle onde, giunse a Minori, sulla costa amalfitana, dove venne raccolto e trasferito in una chiesetta locale. Battezzata Trofimena, la piccola santa fu oggetto da allora di un culto ardente che si rinnova ancora oggi. A Patti vennero in seguito restituite alcune reliquie, che oggi vengono venerate e condotte in processione in occasione della festa estiva. In effetti, pare che tutta questa storia sia pura invenzione, visto che dotti agiografi hanno potuto stabilire che Febronia, in realtà, era una giovane donna siriana, martirizzata durante le persecuzioni di Diocleziano, al principio del III secolo. Da qui il suo culto si diffuse in Francia e in Italia, soprattutto nel meridione. Anche la cittadina siciliana di Palagonia rivendica di aver dato natali a Febronia!

One saint, so many stories Febronia is revered a great deal in Patti, which claims to be her birthplace. According to local hagiography, she was the daughter of a seignior of Patti, and, having converted to Christianity, was killed for this reason by her father, whose religion was pagan. Her body was thrown in the sea and, driven by the waves, it came to Minori, on the Amalfi coast, where it was picked up and moved to a little local church. Baptized Trofimena, the little saint was from that time on the object of an ardent cult that still survives today. Some relics were subsequently returned to Patti, which today are revered and carried in a procession on the occasion of the summer feast. Actually, it seems that this whole story is pure invention, seeing that learned hagiographers have been able to establish that Febronia was really a young Syrian woman, martyred during persecutions by Diocletian at the start of the 3rd century. From here her cult spread to France and to Italy, especially the south. The Sicilian town of Palagonia also claims to have been the birthplace of Febronia!

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Oliveri Vita all’insegna del feng-shui Life according to feng-shui

“Labîri è bello e grazioso casale, con un gran castello in riva al mare. Avvi un mercato, un bagno, delle case, delle buone terre da seminare e delle acque perenni, sulle sponde dei quali rivi si stendono dei campi da seminare, e sonvi piantati dei molini. Possiede anche un bel porto, nel quale si fa copiosa pesca di tonno” (‘Allâh ibn Idrîs, “Sollazzo per chi si diletta di girare il mondo” - ovvero Il libro di Ruggiero 1150 circa). Così vogliamo presentarvi Oliveri, con le parole del geografo arabo passato alla storia con il nome di Edrisi che qui trova una città già con una storia alle spalle ben consolidata, cresciuta in modo così armonico da meritarsi il nome di Oliveri, omaggio al grande condottiero Carlo Magno detto Oliveris.

“Labîri is a beautiful and attractive hamlet, with a big castle on the seashore. There is a market, a bath, houses, good land to sow and perennial waters, on the banks of the brooks there lie fields to sow, and there are some mills. It also possesses a beautiful harbour, in which there is plentiful fishing of tuna” (‘Allâh ibn Idrîs, The Pleasure Excursion of One Who Is Eager to Traverse the Regions of the World - or The Book of Roger - circa 1150). This is how we want to introduce you to Oliveri, with the words of the Arabic geographer who went down in history with the name Idrisi but here already found a town with a well consolidated history behind it, one that had grown in so harmonious a way as to earn the name Oliveri, a tribute to the great commander called Charlemagne Oliveris.

Il centro abitato Seppur non vi siano monumenti, palazzi nobiliari, opere d’arte o dell’ingegno capaci di richiamare qui appassionati di storia dell’arte, Oliveri suscita subito una sensazione di antico e di bello, di ordinato e di

The village Though there are no monuments, noble buildings, works of art or talent able to draw here people impassioned about history of art, Oliveri immediately 37



Oliveri


Gli itinerari di Sikania > The itineraries of Sikania

Murales a Oliveri > Murales at Oliveri

pacifico, come se la sua topografia fosse il risultato di una profonda ricerca psicologica per indurre serenitĂ . Oliveri, insomma, sembra rispondere ai dettami del feng shui e della new age: le sue vie sono larghe e alberate, le aiuole colorano di verde il centro delle piazze, le colline nebroidee alle spalle a far da sipario,

arouses a feeling of ancient and beautiful, of orderly and peaceful, as if its topography were the result of a deep psychological search serving to induce serenity. Oliveri seems, in short, to respond to the laws of feng shui and of the new age: its streets are wide and tree-lined, the flowerbeds colour the centre of the

...è bello e grazioso casale ... in riva al mare... ...is a beautiful and attractive hamlet... on the seashore... i fiumi Elicona e Montagna a delimitarne i fianchi con freschi canneti, e il mare ad aprirne il settentrione, il santuario di Tindari a svettare alto, tra un cielo che sembra irraggiungibile e una spiaggia che piÚ di una sorpresa ha da svelarci sono solo i primi dettagli che si colgono di questo abitato largo e pianeggiante. 40

piazzas, the Nebrodi hills behind serve as a backdrop, the rivers Elicona and Montagna delimit its sides with fresh reed plantations and the sea opens up its north side, the Tindari sanctuary raises it high, between a sky that seems unattainable and a beach that has more than one surprise in store for us - these are just


Oliveri

Se l’inverno è silenzioso e profumato di odore di mare, l’estate vive di toni alti - ma mai eccessivi - e dei colori sgargianti della spiaggia piena di visitatori, una bella stagione come sempre annunciata dall’arrivo degli uccelli migratori che trovano una comoda sosta nella vicinissima riserva naturale. Comode soste per gli umani sono i tanti bar che si allungano nelle vie principali, con i tavoli ben ordinati sotto le tettoie e con le granite e i gelati a occhieggiare dalle vetrine.

Il castello e la chiesa Scendendo verso Oliveri dalla statale che lo unisce a Falcone, sulla sinistra, incastonato nella collina, si avvista il castello, oggi proprietà privata. A vederlo da lontano, però, restituisce la sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di molto bello e di molto antico, giustappunto quel “gran castello” di cui parla Edrisi. Con la pietra nuda a segnarne il profilo, e le palme a incorniciarlo, si è mantenuto nel corso del suo millennio di vita in perfetta forma, con il corpo centrale posto in cima alla collina e con le case, un

the first details that one perceives of this wide and level village. If the winter is silent and perfumed with the scent of the sea, the summer lives on high tones - but never excessive ones - and on the garish colours of the beach full of visitors, a beautiful season as always announced by the arrival of the migratory birds that find a convenient halting place in the very near nature reserve. Convenient halting place for humans are the many cafes along the main streets, with the tables placed in an orderly fashion under the awnings and with granitas and ice creams winking from the windows.

The castle and the church Going down towards Oliveri from the state highway that connects it to Falcone, on the left, set in the hill, you make out the castle, today private property. Seeing it from far off, however, gives you the feeling of looking at something very beautiful and very old, precisely that “big castle” that Idrisi speaks of. With its bare stone marking its profile, and with

Scorcio alberato nel centro del paese > Glimpse of the town centre

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Oliveri

tempo dei contadini, a reggerne il peso lungo il declivio. Il complesso, in più, è circondato da una corona di alberi che ne aumentano il fascino, mentre un gigantesco pino marittimo provvede a rinfrescare la corte del palazzo. Suggestiva la “cartolina” che ci viene data guardando il panorama con le spalle al mare. Volgendo lo sguardo a Ovest, proprio tra le colline e il cielo, se al centro di questo orizzonte si ergono le mura scure di tempo della fortificazione, sulla destra ruba la scena dall’alto il santuario di Tindari, con la sua cupola lucente al sole a sottolineare come il potere temporale abbia un suo chiaro limite. Giungendo nella piazza centrale di Oliveri, ecco che a Sud svetta la chiesa dedicata a San Giuseppe, con la facciata bianca a riflettere il sole che in questo paese sembra non debba mancare mai. È una chiesetta di piccole dimensioni, ma ben ordinata nei suoi marmi che disegnano geometrie rosso porpora tra il pavimento e i muri, marmi che poi sembrano spontaneamente prendere forma di altare. Le due file di panche corrono accanto alle quattro nicchie che si aprono su ciascun lato della chiesa, ad ospitare la Vergine, il Cristo e i santi cui gli abitanti del luogo riservano la loro sentita, profonda devozione.

the palm trees framing it, over its millennium of life it has remained in perfect form, with its central part atop the hill and with the houses, once farmers’, holding up its weight on the slope. Further, the complex is surrounded by a crown of trees increasing its charm, while a gigantic maritime pine tree cools the courtyard of the building. It is a charming “postcard” that is given to us looking at the panorama with the sea behind. Looking west, right between the hills and the sky, while at the centre of this horizon the dark walls of the time of fortification stand, on the right the show is stolen from above by the sanctuary of Tindari, with its dome shining in the sun to emphasise that temporal power has a clear limit. Coming to the central piazza in Oliveri, you see that to the south there rises up the church dedicated to St. Joseph, with a white façade reflecting the sun that always seems to be present in this village. It is a small church, but very neat, with marble tracing out purple geometries between the floor and the walls; this marble seems spontaneously to take the shape of an altar. The two lines of benches run close to the four niches that open up on each side of the church, to contain the Virgin, Christ and the saints for which the inhabitants of the place have deep and heartfelt devotion.

La Chiesa di San Giuseppe, dentro (sotto) e fuori (al centro) > The San Giuseppe Church, inside (bottom) and outside (left)

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La “punta” Incredibili i capricci della natura che a Oliveri si è trasformata in abile architetto, disegnando a mare una lunga virgola di sabbia che si protende, da sotto le rocce a picco di Tindari, fino al cuore del golfo. Passeggiando sulla spiaggia di Oliveri, meravigliosa battigia di piccolissimi ciottoli e sabbia, si percorre in una mezz’ora tutta la distanza che ci porta fino alla “punta”, limite estremo di questa spiaggia a cui le maree si divertono a cambiare forma e aspetto. Perfetto luogo per un bagno, in completa intimità con la natura protetta della riserva, eppure così distante dalla terraferma: insomma, a guardare il mondo dalla “punta” sembra di farlo da un altro spazio e da un altro tempo.

La riserva di Marinello Il suo nome completo è Riserva Naturale Orientata “Laghetti di Marinello”, un titolo che non rende affatto la bellezza di un luogo davvero unico: di certo, in tutta la Sicilia non c’è niente che gli somigli appena un po’. In effetti, anche se la riserva comprende tutto il promontorio di Tindari, è bene qui soffermarsi solo

The “spit” The whims of nature are unbelievable. At Oliveri it has turned into a skilled architect tracing out, at sea, a long comma of sand that stretches out, from under the rocks at the peak of Tindari, to the heart of the gulf. Walking on Oliveri beach, a marvellous foreshore of tiny pebbles and sand, in half an hour we cover all the distance that takes us to the “spit”, the extreme limit of this beach whose shape and look the tides enjoy changing. A perfect place for a bathe, in complete intimacy with the protected nature of the reserve, yet so far from the terra firma: in short, looking at the world of the “spit” you seem to do it from another space and from another time.

The Marinello reserve Its complete name is Marinello Ponds Special Nature Reserve, a title that does not in the least render the beauty of a unique place: for certain, in the whole of Sicily there is nothing that resembles it even a little. In effect, though the reserve includes the whole Tindari promontory, it is best to dwell only on the

La magnifica spiaggia di Oliveri > The wonderful beach of Oliveri

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Oliveri

Nella riserva dei Laghetti di Marinello > In the Marinello Ponds Nature Reserve

sulla parte costiera della riserva, ovvero quella lingua di spiaggia che si allunga tra il mare del Golfo di Patti e la base del promontorio, ovvero quella parte in cui sprofonda verticalmente la rocca sulla quale sorge il santuario. Qui, in un’aria dall’ampiezza variabile a seconda del capriccio delle correnti marine, del moto ondoso e del vento, si mettono in fila da tre a sette laghetti (anche il numero varia in base ai fattori prima specificati), fermo restando che i tre specchi d’acqua più. Lontani dal mare sono permanenti (anche se modificano la loro estensione). I laghi Marinello, Mergolo e Verde (orientandoci dal più prossimo a Oliveri fino a quello proprio sotto la rocca) sono uno spettacolo. Camminando per le dune e la battigia, dietro alti cespugli e radi canneti si aprono delle pozze di acqua salmastra il cui colore varia a seconda dell’incidenza della luce: si va dal verde bosco più profondo al turchese più metallico, scoprendo il blu di Prussia nelle parti più centrali del Mergolo. Cannucce e grappoli di elicriso accolgono i visitatori, guidati fin qui soprattutto dalle grida degli uccelli (tantissimi) che tra queste rocce e questa vegetazione vivono, nidificano, si cibano. I gabbiani,

coastal part of the reserve, i.e. that strip of beach that lies between the sea of the Gulf of Patti and the base of the promontory, that part in which there is the rock on which the sanctuary stands. Here, in an area varying in size according to the whims of the sea currents, wave motion and wind, there line up from three to seven little ponds (the number also varies on the basis of the factors specified before), though the three pools furthest from the sea are permanent (however, their extension varies). The Marinello, Mergolo and Verde pools (going from the one closest to Oliveri to the one right under the rock), are a spectacle. Walking among the dunes and on the foreshore, behind tall bushes and thin reed groves, you see puddles of brackish water whose colour varies according to the incidence of the light: it goes from the deepest wood green to the most metallic turquoise, while there is Prussian blue in the most central parts of Mergolo. Reeds and clusters of helichrysum welcome visitors, drawn here above all by the cries of the birds (there are a lot) that live, nest and feed among these rocks and this vegetation. The gulls, for instance, go up in breathtaking 45


Gli itinerari di Sikania > The itineraries of Sikania

Il laghetto Mergolo > Mergolo pond

ad esempio, si lanciano in picchiate mozzafiato dalle rocce della rocca, mentre le bianche (e timidissime!) garzette percorrono e ripercorrono le sponde dei laghetti arando la sabbia con il loro lungo becco. Attorno a queste acque saline si possono incontrare sia il luì piccolo, sia la cicogna bianca, così come in acqua si avvistano nuvole del rarissimo ghiozzetto reticolato (Buenia affinis), un pescetto piccolo piccolo che ha scelto questa come unica costa mediterranea da abitare. Visto che riteniamo questa una visita “obbligatoria”, ci permettiamo qualche consiglio: evitate di visitare la riserva durante le ore più calde del giorno (la temperatura, in estate e a mezzogiorno, supera di molto i +40°C!), fatelo con scarpe chiuse e calzettoni (alcuni cespugli sono spinosi) e, per tornare verso Oliveri, preferite il percorso sulla spiaggia, ché quello radente la rocca potrebbe essere chiuso (ogni tanto si verificano cadute di pietre dalla parete). Per una visione d’insieme, infine, vi consigliamo di salire fino alle terrazze antistanti il santuario: il panorama è davvero stupefacente. Mentre lo ammiriamo, ne approfittiamo per raccontarvi la leggenda che spiega la formazione dei laghetti, legandoli a un miracolo della Madonna di Tindari. A quest’ultima si era rivolta una donna, per ottenere la guarigione della figlia gravemente malata. 46

whirls from the rocks, while the white (and very shy!) little egrets cross and cross again the shores of the little ponds, ploughing the sand with their long beaks. Around these salty waters, in effect, you can meet both the chiffchaff and the white stork, just as in the water groups of the rare reticulate goby (Buenia affinis) are sighted, a very small fish that has chosen this as the only Mediterranean coast to live near. Considering that we judge this a “mandatory” visit, we will make a few suggestions: avoid visiting the reserve during the warmest hours of the day (the temperature, in the summer at midday, greatly exceeds 45°C!), do it with closed shoes and with socks (some bushes are thorny) and, returning towards Oliveri, go on the beach, as the path along the rock’s edge may be closed (sometimes stones fall from the wall). Lastly, for a full view we recommend that you climb up to the terraces in front of the shrine: the panorama is truly amazing. While we are admiring it, we will take advantage to tell you about the legend that explains the formation of the little ponds, linking them to a miracle performed by the Madonna of Tindari. A woman had turned to the latter for the recovery of her gravely ill daughter. Obtaining the grace, she went to the sanctuary to keep her vow, but, once in front of the statue, she


Ficarra

Ottenuta la grazia, si recò al santuario per sciogliere il voto, ma, una volta davanti alla statua, esclamò: "Sono partita da lontano per vedere una più brutta di me!". Tutta presa dalla sua commissione, però, aveva lasciato incustodita la bambina che, sporgendosi dal costone di roccia, improvvisamente precipitò di sotto. La donna, allora, cadde ginocchioni davanti alla statua della Madonna, dicendo: "Se siete voi la miracolosa Vergine che per la prima volta mi avete salvata la figlia, salvatela una seconda volta". E la Madonna fece il miracolo, facendo comparire un piccolo arenile sabbioso al posto del mare spumeggiante, dove la bambina si ritrovò posata morbidamente. Un pescatore la restituì alla madre che, evidentemente, da allora, ebbe un concetto molto diverso della bellezza! La riserva si raggiunge dal lungomare di Oliveri, seguendo le indicazioni fino ad una strada senza uscita che porta direttamente sulla spiaggia. Qui si possono percorrere - solo a piedi - i sentieri tabellati (tempo di percorrenza a/r: 50’). L’Ente Gestore è l’Assessorato Territorio e Ambiente della Provincia di Messina, cui ci si può rivolgere per informazioni chiamando il numero 090 7761264.

exclaimed: “I have come from far off to see one uglier than me!” All taken up with her errand, however, she had left her child unguarded and, leaning out from the rock spur, suddenly the girl fell below. Then the woman fell on her knees in front of the statue of the Madonna saying: “If you are you the miraculous Virgin that first saved my daughter, save her a second time.” And the Madonna performed the miracle, causing a small sandy beach to appear in the place of the foamy sea, onto which the child softly fell. A fisherman returned her to her mother, who from then on evidently had a very different conception of beauty! You can get to the reserve from the Oliveri waterfront following the signs as a far as a no-through road that leads directly to the beach. Here you can go only on foot - along the signposted paths (time to go there and return: 50 min.). The managing body is the Office for Territory and Environment of the Province of Messina, tel. 090 7761264.

Storia e tradizioni di Oliveri sono legate al mare History and traditions of Oliveri are tied to the sea www.filckr.com_passamanerie

Una festa per il tonno Paese di mare, paese di feste e, accanto a quelle religiose (come quelle dedicate a San Biagio, a Santa Rita o a San Giuseppe) non poteva mancare una festa dedicata al pesce come, e mai luogo fu più “giusto”, la sagra della bollita del tonno. Si svolge in settembre e riporta alla tonnara, una vera “industria” fino agli anni Cinquanta e sostegno per l’intero hinterland, ai pescatori e soprattutto al pescato, quel tonno che purtroppo è ormai raro in queste acque. Oggi gli stabilimenti sono diventati monumenti di archeologia industriale, ma questo stesso tratto di spiaggia, per la sagra, brulica di gente e di enormi pentole messe a bollire sui fuochi di legna. Pentole in cui cucinare il tonno che poi, come è giusto che sia, viene spruzzato di succo di limone e mangiato.

A feast for tuna A sea village, a village of feasts. Beside the religious ones (such as that of St. Blaise, St. Rita or St. Joseph) there has to be a feast dedicated to fish like - and never was a place more “correct” - the boiled tuna feast. The September feast takes us back to the tuna station, a true “industry” until the fifties and the mainstay of the whole hinterland, with the fishermen and above all the fish caught, though tuna unfortunately is now rare in these waters. Today the establishments have become monuments of industrial archaeology but this same stretch of beach, for the feast, swarms with people and enormous pots put to boil on fires. They are pots in which to cook the tuna which then, as is correct, is sprinkled with lemon juice and eaten. 47



I Consigli di Sikania > Sikania advices

la Sicilia vien viaggiando an appetite for Sicily comes by travelling

> week end > dove mangiare > dove dormire > l’albergo > week end > where to eat > where to sleep > the hotel


WEEK END>

> Buccheri (Siracusa)

22-23/08 Medioevo fra fuoco e danza Middle Ages: fire and dance © Vittorio Salamone, per gentile concessione

Informazioni> Information: tel. 0931 880359 www.medfest.it

Saranno il fuoco e la danza i due protagonisti del Medfest 2009, una delle manifestazioni a tema medievale più riuscite della nostra regione. Le date di quest’anno sono 22 e 23 agosto, due giorni in cui il piccolo centro montano di Buccheri (Siracusa), che dal 2003 ospita il festival, tornerà indietro nel tempo, trasformandosi in un borgo medievale. Sarà possibile rivivere la quotidianità di quell’epoca lontana, così come danze, magie e divertimento di un periodo affascinante. Al Medfest sono stati invitati numerosi artisti, fra cui gli Oplas, danzatori sui trampoli, i balestrieri di Assisi, il gruppo di percussionisti e danzatori Les Tambours d’Harmattan e anche i Fratelli La Rosa, i campioni mondiali di fuochi d’artificio che sabato daranno vita a una “danza pirica” nel cuore del centro storico. È da sottolineare che quest’anno, a differenza del 2008, si darà ampio spazio alla sicilianità, e dunque saranno presenti diversi artisti isolani proprio per sottolineare questa caratteristica. Buccheri sorge alle pendici del Monte

Fire and dance will be the two protagonists of Medfest 2009, one of the most successful events on a medieval theme in our region. The dates this year are 22 and 23 August, two days when the small mountain village of Buccheri (Syracuse province), where the festival has been held since 2003, will go back in time, turning into a medieval village. It will be possible to relive daily life in that distant epoch, and the dances, magic and fun of a fascinating period. Numerous artists have been invited to Medfest, among them the Oplas, dancers on stilts, the arbalesters of Assisi, the group of percussionists and dancers Les Tambours d’Harmattan and also the La Rosa Brothers, the world firework champions, who on the Saturday will be putting on a “gunpowder dance” in the heart of the historic area. It is to be stressed that this year, unlike in 2008, big space will be given to Sicilian-ness, and so various Sicilian artists will be present, precisely to emphasise this characteristic. Buccheri stands on the slopes of Monte Lauro in the Iblei. The Arabs were among

Come arrivare > Da Catania, percorrere la 194 in direzione Ragusa, e deviare sulla 124, all’altezza di Vizzini, seguendo le indicazioni 50


WEEK END>

Lauro, negli Iblei. Gli Arabi furono fra i primi a insediarsi in quest’area (che peraltro vanta “frequentazioni mitologiche” visto che da queste parti si racconta che il mitico Dafni era solito pascolare le proprie greggi), soppiantati poi dai Normanni, dagli Spagnoli ecc., seguendo le vicende siciliane. Le sue principali emergenze architettoniche sono edifici religiosi: la Chiesa di Sant’Antonio, in cui si custodiscono due interessanti tele di Wilhelm Borremans datate 1728; la Chiesa di Santa Maria Maddalena, risalente al Quattrocento ma ricostruita dopo il terremoto del 1693, che vanta una bella statua in marmo della Madonna di Antonello Gagini (1508); la Chiesa Madre, del cui patrimonio fa parte una tela settecentesca del patrono Sant’Ambrogio. Fuori dal paese si visitano infine il santuario della Madonna delle Grazie (17°-18° sec.) e la chiesetta duecentesca di Sant’Andrea, in stile gotico, uno dei migliori esempi di architettura religiosa di epoca sveva.

the first to settle in this area (which also boasts of “mythological frequentations”, considering that in these parts, according to what is recounted, the mythical Daphnis grazed his flocks), afterwards supplanted by the Normans, the Spaniards etc., following the vicissitudes of all Sicily. The main architectural features are religious buildings: the Sant’Antonio Church, in which there are two interesting canvases by Wilhelm Borremans dated 1728; the Santa Maria Maddalena Church, dating from the fifteenth century but reconstructed after the 1693 earthquake, which boasts a beautiful statue in marble of the Madonna by Antonello Gagini (1508); the Parish Church, whose patrimony includes an eighteenth-century canvas of the patron saint St. Ambrose. Lastly, outside the village you can visit the sanctuary of the Madonna of the Graces (17th-18th century) and the little thirteenthcentury Sant’Andrea church, in the Gothic style, one of the best examples of religious architecture from the Swabian period.

Dove dormire e mangiare> Where to sleep and to eat Le Case di Sant’Andrea Strada Provinciale, 5 Lentini - Buccheri tel. 0931 78331232 la doppia BB da 80 € > double BB from 80 €

> How to get there From Catania, going along road 194 in the direction of Ragusa, go onto road 124 when you get to Vizzini and follow the signs 51


WEEK END>

> Cefalù (Palermo)

16-20/09 Passione... gelata! Passion for ice cream!

Informazioni> Information: www.sherbethfestival.it

Secondo la tradizione, gli Arabi, già nel Medioevo, conoscevano la tecnica per preparare squisiti sorbetti, utilizzando la neve delle più alte montagne siciliane profumata con il gelsomino e addolcita con lo zucchero. Oggi, più di mille anni dopo, la Sicilia resta “terra di gelato”, con una storia secolare che comprende anche l’inventore “ufficiale” del gelato, quel Procopio de’ Coltelli che, dopo aver fatto la gavetta ai piedi dell’Etna, emigrò in Francia, e a Parigi aprì il Cafè Procope, “tempio” dei gelati ancora oggi frequentatissimo. Per celebrare il gelato, per il terzo anno consecutivo torna lo Sherbeth Festival, la grande festa (unica nel suo genere nel Mezzogiorno d’Italia) dedicata al gelato artigianale, a Cefalù dal 16 al 20 settembre. Non solo il gelato siciliano, va detto, troverà spazio in questa vetrina, ma sono stati invitati anche produttori da altre località mediterranee, ed è stato istituito un premio internazionale, intitolato proprio a Procopio

According to the tradition, way back in the Middle Ages the Arabs knew the technique for preparing delicious sherbets, using the snow from the tallest Sicilian mountains scented with jasmine and sweetened with sugar. Today, more than a thousand years later, Sicily remains a “land of ice cream”, with a centuries-long history that also includes the “official” inventor of ice cream, Procopio de’ Coltelli, who, after spending a period at the foot of Etna, emigrated to France and in Paris opened the Café Procope, a “temple” of ice creams that still today is extremely popular. To celebrate ice cream, for the third consecutive year the Sherbeth Festival is being held, being a big feast (unique in its kind in the South of Italy) devoted to non-industrial ice cream, in Cefalù from 16 to 20 September. Not only Sicilian ice cream, it must be said, will be on display, as manufacturers have also been invited from other Mediterranean places, and an international prize Come arrivare > Autostrada Messina-Palermo, uscita Cefalù

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de Coltelli, che verrà assegnato a chi avrà mostrato maggiore abilità fra cioccolato, pistacchio, fragola & Co. Non mancherà lo spazio per le degustazioni, con il grande Sherbeth Village (apertura tutti i giorni dalle 16) dove, fra gli stand, sarà possibile anche imbattersi in qualche curiosità, come i gelati preparati con ortaggi o formaggio (per assaggiare i gelati si deve acquistare un biglietto dal costo di 5 euro, che da diritto a 3 coppette e 3 miniconi). E ancora, laboratori del gusto, a cura di Slow Food, per imparare a conoscere meglio questo prodotto, concerti e intrattenimento per adulti e bambini. I principali luoghi di interesse di Cefalù sono la bella cattedrale di fondazione normanna, con il noto mosaico del Cristo Pantocratore e annesso chiostrino, il lavatoio medievale e il Museo Mandralisca dove, peraltro, proprio in questo periodo è esposto un bellissimo dipinto cinquecentesco, da poco restaurato, raffigurante San Giovanni Battista.

has been created, named after Procopio de’ Coltelli, which will be assigned to whoever shows the greatest skill with chocolate, pistachio, strawberry and so forth. There will also be tasting sessions, with the big Sherbeth Village (open every day from 4 pm) where, among the stands, it will also be possible to come across some curiosities like ice creams made with vegetables or cheese (to taste the ice creams you have to purchase a ticket costing 5 euros, entitling you to 3 tubs and 3 mini-cornets). Then there are taste laboratories organised by Slow Food, to get to know this product better, concerts and entertainment for adults and children. The main places of interest in Cefalù are the beautiful Norman cathedral, with the well-known mosaic of Christ Pantocrator and an attached cloister, the medieval washing-place and the Mandralisca Museum where in this period a beautiful sixteenth-century painting is exhibited, recently restored, of St. John the Baptist.

Dove dormire > Where to sleep Hotel Le Calette via Vincenzo Cavallaro, 12 Cefalù - Palermo tel. 0921 424144 doppia BB da 200 € > double BB from 200 € Dove mangiare > Where to eat Ristorante Caffè Duomo piazza Duomo, 19 Cefalù - Palermo tel. 0921 921271

> How to get there Messina-Palermo motorway, Cefalù exit 53


Dove mangiare

Il prezzo indicato (se non diversamente specificato) si riferisce a un pasto completo, escluse bevande

Where to eat

Palermo & Provincia IL MIRTO E LA ROSA Palermo - via Principe di Granatelli, 30, % 091 324353, chiuso domenica e 10 giorni a luglio; 25 € ACANTO BLU Palermo - via Torrearsa, 8 % 091 320444, chiuso domenica; 30 € RISTORANTE SANT’ANDREA Palermo - piazza Sant’Andrea, 4, % 091 334999; chiuso domenica (aperto solo a cena); 30 € ANTICA STAZIONE DI FICUZZA

Corleone - borgo di Ficuzza, % 091 8460000; menù degustazione; 25 € RISTORANTE CAFFÈ DUOMO Cefalù - piazza Duomo, 19, % 0921 921271; chiuso martedì (da ottobre a Pasqua); 30 € TRATTORIA DON CICCIO Bagheria - via del Cavaliere, 87, % 091 932442; chiuso mercoledì e domenica; 25 €

Agrigento & Provincia LEON D’ORO Agrigento - viale Emporium, 102, % 0922 414400, chiuso lunedì, 40 €

L’OSTE E IL SACRESTANO Licata - via Sant’Andrea, 19, % 0922 774736, chiuso lunedì e domenica sera (in inverno); 35 € IL VIGNETO Menfi - contrada Gurra di Mare, % 0925 71732; 30 € RISTORANTE DISIO Sciacca - via Vittorio Emanuele 107, % 0925 86922; chiuso martedì

Caltanissetta & Provincia

Messina & Provincia

VICOLO DUOMO Caltanissetta - vicolo Duomo, 5 % 0934 582331; chiuso domenica e lunedì a pranzo; 25 €

DUE SORELLE Messina - piazza Municipio, 4; % 090 44720; chiuso lunedì e in agosto; 25 €

L’ANGOLO DIVINO Caltanissetta - via Di Cataldo, % 0934 542983; chiuso lunedì e domenica sera; 25 €

TENTAZIONI Isola Salina - via Rotabile, 11, % 090 9809209; sempre aperto nei mesi estivi; menù degustazione 40 €

VILLA ROSANGELO Mazzarino - Contrada Pileri, % 0934 381437, chiuso lunedì; 20 €

Catania & Provincia IL SALE ART CAFÈ Catania - via S. Filomena, 10, % 095 316888; chiuso martedì; 35 €

GIARDINO DI BACCO San Giovanni La Punta via Piave, 3, % 095 7512727; chiuso lunedì; 45 € (prenotazione obbligatoria)

Via Trapani, 4/a Palermo % 091 58 65 66

AL FOGHER Piazza Armerina - contrada Bellia, SS117 bis, % 0935 684123; chiuso domenica sera e lunedì; 50 € OSTERIA DI AGAR Pietraperzia - via San Giuseppe, 4; % 0934 462168; aperto a cena tutti i giorni, la domenica anche a pranzo (su prenotazione); 30 €

IL CARATO Catania - via V. Emanuele II, 81 % 095 7159247; 35 €

REGINE

ARISTON Enna - via Roma, 353, % 0935 26038; chiuso domenica; prezzo medio 25 €

OSTERIA CACCIATORE Castrofilippo - contrada Torre, % 0922 829824; chiuso mercoledì; 22 €

IL CUCINIERE Catania - via Carmelo Finocchiaro Aprile, 110, % 095 7470702; 40 €

Ristorante

Enna & Provincia

GALATEA Acitrezza - via Livorno, 146, % 095 277913; chiuso lunedì e due settimane a novembre, 40 € LA SCALA Caltagirone - Scala S. Maria del Monte, 8; % 0933 57781; chiuso mercoledì; 25 €

LA CAPINERA Taormina - via Nazionale Spisone, 177, % 0942 626247; chiuso lunedì; 45 € PICCOLO CASALE Milazzo - via R. D’Amico, 12, % 090 9224479; chiuso lunedì; 50 € DA NINO Letojanni - via L. Rizzo, 29, % 0942 36147; chiuso martedì; 50 € TRATTORIA FRATELLI BORRELLO Sinagra - contrada Forte, % 0941 594844; chiuso mercoledì; 20 €

Ragusa & Provincia CUCINA E VINO Ragusa - via Orfanotrofio, 91 % 0932 686447, chiuso martedì, 20 € DUOMO Ragusa - via Capitano Bocchieri, 31 % 0932 651265; chiuso lunedì e domenica sera; 100 € TOCCO D’ORO Comiso - corso Vittorio Emanuele, 1, tel. 0932 968211; chiuso lunedì; menù degustazione 25 €; a la carte 35 €

LA GAZZA LADRA Modica - via Blandini, 11, % 0932 755655; chiuso domenica sera e lunedì; menù da 50 a 68 €

Siracusa & Provincia TRATTORIA LA FOGLIA Siracusa - via Capodieci, 29, % 0931 66233, chiuso martedì (mai in estate); 30 € DON CAMILLO Siracusa - via Maestranza, 96, % 0931 67133, chiuso domenica, 50 € TAVERNA LA CIALOMA Pachino - piazza Regina Margherita, 23, località Marzamemi, % 0931 841772; chiuso martedì; 25 € LA LOCANDA DEL BORGO Rosolini - Via Controscieri, % 0931 850514; chiuso martedì; 40 € RISTORANTE CANTUCCIO Noto - via Cavour, 12, % 0931 837464; chiuso lunedì; 32-35 €

Trapani & Provincia CANTINA SICILIANA Trapani - via Giudecca, 36 % 0923 28673, chiuso periodo natalizio, 30 € LA NICCHIA Pantelleria - contrada Scauri Basso, tel. 0923 916342; chiuso 1/1-31/3; 40 € LA PINETA DI ANGELO Castelvetrano - via Punta Cantone, località Marinella di Selinunte, % 0924 46820; 30 € ANTICHI SAPORI Partanna - via Vittorio Emanuele, 211, tel. 0924 922618; chiuso lunedì; menu degustazione da 20 € ANTICO BORGO MARINARO Mazara del Vallo - Lungocanale Ducezio 30, % 0923 931619; aperto solo a cena, su prenotazione; menù fisso, vini compresi, 60 €


Dove dormire Where to sleep

I prezzi indicati si riferiscono alla camera doppia con prima colazione SUITE D’AUTORE ART DESIGN GALLERY HOTEL Piazza Armerina - piazza Duomo, % 0935 688553; suite BB da 100 €

Palermo & Provincia

Caltanissetta & Provincia

B&B ALLAKALA Palermo - corso Vittorio Emanuele, 71 % 091 7434763; da 90 €

HOTEL PLAZA Caltanissetta - via B. Gaetani, 5 % 0934 583877; 80 €

BB22 Palermo - largo Cavalieri di Malta, 22; % 091 6111610; da 110 €

FALCONARA CHARMING HOUSE Butera - SS 115 km 243 % 0934 349012; da 200 €

AZIENDA AGRITURISTICA ROCCA D’AQUILA Agira - contrada Gararai e Rocca d’Aquila, Strada Provinciale 59, % 320 4679569; FB 80 €

HOTEL PORTA FELICE Palermo - via Butera, 47; % 091 6175678, da 140 € MASSERIA SUSAFA Polizzi Generosa - contrada Susafa; % 338 9608713; da 80 €

FARM, OSPITALITÀ DI CAMPAGNA Butera - contrada Strada % 0934 346600; da 110 €

Messina & Provincia

Catania & Provincia

NH LIBERTY HOTEL Messina - via I Settembre, 15, % 090 6409436; da 102 €

BB EH13 Catania - via Sant’Euplio, 13 % 095 7152216; da 90 €

HOTEL HYCESIA Isola Panarea - via san Pietro, % 090 983041; da 100 €

IL PRINCIPE HOTEL Catania - via Alessi, 24 % 095 2500345; da 119 €

GRAND HOTEL SAN PIETRO Taormina - via Pirandello, 50, % 0942 6207111; da 138 €

HOTEL SANTA CATERINA Acireale - via Santa Caterina, 42b % 095 7633735; da 140 €

HILTON PORTOROSA Furnari - Complesso turistico Portorosa, % 0941 802 500; da 170 €

MASSERIA PERNICE Monreale - contrada Pernice % 0924 36797; da 170 € (soggiorno minimo 3 notti)

Agrigento & Provincia VILLA ATHENA HOTEL Agrigento - via Passeggiata Archeologica, 33 % 0922 596288; da 240 € (apertura maggio 2009) AZIENDA AGRICOLA MANDRANOVA Campobello di Licata - SS. 115, km217 % 348 3150015; da 122 € IL GATTOPARDO DI LAMPEDUSA Isola Lampedusa - contrada Cala Creta, via Beta, 6, % 0922 970051 solo soggiorni settimanali in pensione completa, a partire da 1220 € a persona TENUTA STOCCATELLO Menfi - S.P. 42 Menfi-Partanna km 6, % 333 9035428; da 70 €

BORGO PETRA Mascalucia - via Teatro, 9 % 095 7277184; da 80 € AGRITURISMO FONDO CIPOLLATE Castiglione di Sicilia - contrada Cipollate, 12-14, frazione Mitogio % 389 1571912; da 70 €

AGRITURISMO FATTORIA DI GRENNE Ficarra - località Grenne, % 0941 582757; da 80 €

Ragusa & Provincia

CAMBIOCAVALLO Pozzallo - contrada Zimmardo, % 0932 779118; da 110 € MASSERIA CIANCIÒ Modica - contrada Cianciò -Graffetta, % 335 330299; da 78 €

Siracusa & Provincia HOTEL ALGILÀ Siracusa - via Vittorio Veneto, 93, % 0931 465186; da 160 € HOTEL ONE Siracusa - via Diodoro Siculo, 4, % 0931 411355; da 99 € COUNTRY HOUSE MONTELUCE Noto - contrada Vaddeddi, % 335 6901871; da 120 € ZAIERA RESORT Solarino - contrada Zaiera, % 0931 461046; da 100 €

Trapani & Provincia HOTEL TORRI PEPOLI Erice - viale Conte Pepoli, % 333 3010504; da 250 €

Enna & Provincia

VILLA CARLOTTA Ragusa - via Ungaretti, % 0932 604140; da 120 €

RELAIS ANGIMBÉ Calatafimi - Segesta SS 113 Palermo-Trapani, uscita Alcamo ovest, km 338,4; % 0925 530120; da 90 €

BAGLIO SAN PIETRO Nicosia - località San Pietro % 0935 640529; da 80€

HOTEL 900 Scicli - via Duprè, 11, % 0933 843817; da 90 €

ZUBEBI RESORT Pantelleria - Contrada Zubebi, % 0923 913653; da 160 €

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Il vostro prossimo congresso, sarà perfetto

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OSPITALITÀ>HOSPITALITY

I Consigli di Sikania > Sikania advices

Verdura Golf & Spa Resort Sciacca (Agrigento) È un albergo grande, sul mare di Sciacca, l’ultima perla della prestigiosa collezione internazionale di Rocco Forte. Il nuovo Verdura Resort appare come un borghetto di case dalle calde tonalità rosso e ocra che spicca meravigliosamente contro l’orizzonte marino, incorniciato da olivi, fichidindia e palme. Le costruzioni si rifanno all’architettura mediterranea, uno stile che ha ispirato anche la scelta dei materiali, e sono improntate ad estrema eleganza, come vuole il brand Rocco Forte. Eleganza che ritorna, ovviamente, anche all’interno, affidato alla

creatività di Olga Polizzi, la responsabile del design dell’azienda, che ha scelto colori naturali, tessuti chiari decorati con motivi di ispirazione siciliana, mobili dalla linea essenziale. Per quanto riguarda la sistemazione degli ospiti, si va dai 40 mq. delle Camere De Luxe ai 175 della Suite Presidenziale, e tutte le camere, 203 in totale, hanno vista mare ed eccellenti dotazioni. Una vacanza qui è decisamente lussuosa ad altissimi livelli: gli ospiti hanno a disposizione una splendida piscina, che con i suoi 60 metri è fra le

Verdura Golf & Spa Resort > contrada Verdura, Sciacca, tel. 0925 998180; camera doppia deluxe, HB, con green fee, da 780 € (la doppia) > double room deluxe, HB, with green fee, from 780 € It is a big hotel, on the Sciacca coast, the latest pearl in the prestigious international collection of Rocco Forte. The new Verdura Resort looks like a little village of houses with warm red and ochre tonalities that stands out marvellously against the horizon, framed by olive trees, prickly pear plants and palm trees. The constructions are inspired by Mediterranean architecture, a style that also inspired the choice of the materials, and they show extreme elegance, as is required by the Rocco Forte brand. This elegance, obviously, is also found in the interiors, 56

entrusted to the creativeness of Olga Polizzi, the person responsible for the design of the place, who chose natural colours, light-coloured fabrics decorated with motifs of Sicilian inspiration, and stringent furniture. As regards accommodation, it goes from the 40 square metres of the De Luxe Rooms to the 175 of the Presidential Suite, and all the rooms, a total of 203, have a view of the sea and all mod cons. A holiday here is decidedly a luxury and a very high-level one: for guests there is a splendid swim-


più grandi d’Europa, ristoranti e bar, campi da tennis, una spiaggia privata lunga poco meno di due chilometri (dove sono sistemati anche un ristorante e un bar), e soprattutto, ben due campi da golf da 18 buche e uno da 9 buche - la cui realizzazione ha lo scopo dichiarato di attrarre in Sicilia i tantissimi appassionati di golf che sono soliti viaggiare per coltivare il proprio sport. Se, infine, la vacanza deve essere all’insegna del relax, ecco la spa da ben 4000 mq, con undici stanze per i trattamenti (molti dei quali effettuati con prodotti naturali realizzati con il sale o gli agrumi siciliani), piscine per talassoterapia, piscina coperta. Un cenno speciale per le famiglie: i bambini non solo sono i benvenuti, ma sono trattati come ospiti speciali. Per i piccoli dai 4 ai 12 anni ci sono spazi e animazione dedicati, con tanto di “momento della buonanotte” con latte, biscotti e fiaba, ma anche i teenager possono fruire di spazi a loro riservati, dove incontrare i coetanei, e di attività sportive e di intrattenimento “su misura”. (maria cristina castellucci)

ming pool, among the biggest in Europe with its length of 60 metres, restaurants and bars, tennis courts, a private beach a little less than two kilometres long (where there is also a restaurant and a bar), and above all no fewer than two 18-hole golf courses and one 9-hole one - created for the declared purpose of attracting to Sicily the many golf-lovers that usually travel to cultivate their sport. Lastly, if the holiday is to be a relaxing one, there is a spa of a full 4000 square metres, with eleven rooms for treatments (many of them done with natural products realized with Sicilian salt or citrus fruits), swimming pools for thalassotherapy, and a covered swimming pool. There is special news for families: not only are children welcome, but they are treated as special guests. For children from 4 to 12 years there are spaces and special entertainment, with a “goodnight moment” with milk, biscuits and a story, and teenagers too can enjoy spaces reserved for them, in which to meet people their own age, and “customised” sporting activities and entertainment. (maria cristina castellucci)

© Roberto Patti

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In collaborazione con le case editrici, un appuntamento che propone pagine scelte da libri di recente pubblicazione.

Salvo Toscano

Sangue del mio sangue La terza e imperdibile avventura dei fratelli Corsaro

Il solerte capo dell’ufficio tecnico comunale di un paesino della provincia di Palermo viene assassinato a colpi di pistola davanti a casa sua. Poche ore prima si era scontrato con il sindaco riguardo a un controverso progetto per la realizzazione di un resort di lusso nel territorio del comune. I fratelli Corsaro, Roberto, un avvocato tutto famiglia e lavoro, e Fabrizio, un giornalista viveur, si trovano coinvolti in un caso che li porterà a confrontarsi duramente sul piano professionale e anche personale, fino al clamoroso epilogo in un’aula di Corte d’Assise. Intanto Roberto aspetta il secondo figlio e Fabrizio forse si sta innamorando per la prima volta. Politica, sentimento e mistero in un giallo ricco di ironia, animato dagli stessi protagonisti dei romanzi “Ultimo appello” e “L’enigma Barabba”. Dario Flaccovio Editore, 208 pagg., 13 €

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Sangue del mio sangue Salvo Toscano

l’autore> Salvo Toscano è nato nel 1975 a Palermo, dove vive e lavora. Giornalista, ha pubblicato con questa casa editrice i romanzi Ultimo appello (2005) e L’enigma Barabba (2006), con protagonisti i fratelli Corsaro.

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Racconto di Fabrizio Corsaro

La routine è capace di uccidere i grandi amori. Me l’ero sentito dire tante volte. Per lo più da donne che mi usavano per assestare il colpo di grazia alle loro boccheggianti relazioni. Poi era arrivato il giorno in cui lo avevo sperimentato sulla mia pelle. E non era stato un bel giorno. Sono un egocentrico bastardo e di questo, a trentacinque anni suonati, ho ormai preso atto. Eppure, persino un gaudente come il sottoscritto un grande amore l’ha avuto. Con alti e bassi, certo, ma senza mai metterlo in discussione. Io amavo il mio lavoro. L’ho amato da sempre. Quando battevo i campetti sterrati della seconda categoria per scrivere tabellino più dieci righe di partite assurde, io ero un ragazzino felice. Quando a mezzanotte mi toccava scapicollarmi nei luoghi più impensati per andare a scambiare quattro chiacchiere con uno sbirro a due passi da un morto ammazzato di fresco, sarà una cosa cinica, ma io ero un uomo felice. Quando di prima mattina, magari dopo una nottataccia passata ad accoppiarmi con qualche amica particolarmente esigente, mi svegliava una telefonata che mi intimava di precipitarmi sul luogo del delitto, ebbene sì, io, anche se mi capitava di affermare il contrario, in fondo al cuore ero felice. Il mio non è un mestiere come gli altri. Se non lo ami, e parlo di un amore sconsiderato, dopo i primi mesi scappi via, delegando ad altri malati di mente una vita strampalata come quella del giornalista. Però io questo mestiere lo amavo. Come ammetto di non avere mai amato nessuna delle donne che mi è capitato di incrociare nella vita. Funzionava così. Poi qualcosa s’è rotto. Per provare a spiegare come arrivai all’inizio della fine, forse è opportuno spendere due parole su cosa significhi lavorare in un quotidiano. La gente non sa praticamente nulla del lavoro del giornalista. Ora, io non pre-

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tendo che una persona normale, che fa un qualsiasi mestiere rispettabile, sia tenuta a sapere cos’è un occhiello o una spalla, ci mancherebbe. Però alcune domande che mi sento rivolgere mi lasciano particolarmente interdetto. Tipo quando al termine di un pranzo domenicale luculliano io mi congedo dalla compagnia, con la morte nel cuore, per andarmene mesto a lavorare e puntualmente arriva qualcuno che con un’espressione a metà fra il sorpreso e il compassionevole si prende la briga di domandare: perché, lavori anche di domenica? Ma benedetto figlio di Maria, davvero in tutti questi anni non ti sei mai accorto che i giornali escono pure di lunedì? Chi li fa, secondo te? Si autoproducono? O magari pensavi che li confezionassimo il sabato pomeriggio facendoci rivelare da un indovino cosa sarebbe accaduto l’indomani? Ecco, sono queste le cose che irrobustiscono una mia certa atavica tendenza alla misantropia. Già, i giornalisti dei quotidiani lavorano di domenica. Quando la gente normale si riposa, si incontra, vive, insomma, i giornalisti stanno chiusi alla luce del neon davanti a un computer. E sempre davanti allo stesso computer trascorrono le serate dei giorni feriali, fino alle dieci, o magari ancora più tardi, mentre il resto dell’umanità mangia pizze, beve birra, consuma aperitivi e si dedica a quella che convenzionalmente si suole chiamare vita sociale. Ecco, quella cosa lì i giornalisti, almeno quelli dei quotidiani, non ce l’hanno. Loro lavorano quando gli altri risposano e quando gli altri lavorano non hanno un cazzo da fare. È soprattutto per questo che

Tanto più se davanti al teleschermo ci sta un pirla che per due anni ha pagato uno psicologo per uscire da certi suoi problemi frequentano per lo più giornalisti, si sposano con giornaliste e le tradiscono con altre giornaliste. Nemmeno le bestie dello zoo conducono un’esistenza tanto schifosamente prevedibile. Fin qui siamo alla componente fisiologica di un mestiere assurdo. Il punto è che per mantenere in equilibrio la bilancia, un individuo che deve sobbarcarsi questo stile di vita da reietto ha bisogno di trovare in qualche modo delle gratificazioni che lo preservino dall’abbrutimento. Ma quello in cui questo lavoro s’è trasformato, nel mio giornale forse più che altrove, è qualcosa che difficilmente può dare gratificazioni. Diciamo la verità: io confesso di fare fatica a capire perché la gente oggi debba spendere denaro per acquistare questi giornali. Sono brutti, omologati, superficiali. E non informano proprio su niente. L’altra faccia di questo nulla che si può sfogliare ogni giorno è quello che non si vede, quello che vive, o forse sarebbe meglio dire muore, dentro le redazioni. La mia ormai somiglia 61


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«La routine è capace di uccidere i grandi amori» lo avevo sperimentato sulla mia pelle sempre di più al reparto di Qualcuno volò sul nido del cuculo. Ma non passa mai un energumeno indiano a sfasciare la finestra con la fontanella per liberare i compagni derelitti. Le mie giornate procedevano amorfe tra colleghi scazzati, svuotati e ingrigiti. Giornalisti trasformati in impiegati di concetto, disciplinati travet con le chiappe inchiodate alla sedia e lo sguardo affogato nello schermo del pc. In questo contesto da depressione ero riuscito a stringere i denti per un pezzo. Il mio posticino di cronista di nera mi faceva comunque sentire un privilegiato. Almeno scrivevo, lusso che la maggior parte dei miei colleghi relegati al desk non poteva permettersi. Anche di questo il grosso della gente non ha idea. E in effetti è difficile dovere spiegare a qualcuno che la maggior parte dei giornalisti dei quotidiani oggi non firma quasi mai un articolo, ma lavora impastando o correggendo roba scritta da altri, partorendo titoli, sommari e didascalie e controllando i lanci di agenzia. Provavo a tenere duro, insomma. E mi dicevo che tutto sommato le cose potevano andare peggio. E non solo perché poteva piovere, per dirla alla Mel Brooks. Finché un giorno, un insulso giorno d’autunno, non mi accadde qualcosa di impensabile. Un evento che scatenò nel mio cervello una deflagrazione devastante. Tutto era cominciato il giorno prima. La Catturandi aveva scovato un pezzo grosso, un latitante di mafia che da anni s’era dato alla macchia. Il blitz era scattato di buon mattino, in un casolare alle porte di Palermo. La notizia della cattura c’era arrivata quasi in tempo reale: i poliziotti non vedevano l’ora di farlo sapere al mondo intero e in effetti, dopo mesi e mesi di nottate e appostamenti, un po’ di passerella se l’erano meritati, santi picciotti. Mi ero precipitato in Questura insieme ai soliti colleghi, ai soliti fotografi, al solito bordello. Insomma, per farla breve, non era stata la classica giornata X, di quelle che fanno volume. Si era scritto, e parecchio: lenzuolate di giornale, un lavoro ben fatto, uno di quelli che per un pezzo ti rimettono in pace con questo porco mestiere. O almeno così avrebbe dovuto essere. E invece. La sera ero rientrato a casa tutt’altro che elettrizzato. Prima avevo provato a darmi conforto con un po’ di Radiohead. Ma nemmeno High and 62


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dry, che è da sempre la mia preferita, era riuscita a riportarmi a un umore decente. Poi, avevo ripiegato sulla Nutella. Tre morsi e la fetta di pane era rimasta lì. Pessimo segnale. Alla sesta sigaretta in un’ora realizzai che bisognava tentare il tutto per tutto e misi su a palla Sergeant Pepper’s. Mi arresi a metà di Getting better, mentre Paul cantava che le cose stavano andando sempre meglio. Sempre meglio ‘sta minchia, mi dissi, senza offesa per il baronetto. Trangugiai una pasticca e mi buttai sul letto, ancora vestito. L’indomani sarebbe stata un’altra gran bella giornata di lavoro. C’era da approfondire la storia del latitante, bisognava scavare un po’ in profondità, tentare di ricostruire il passato e pronosticare il futuro, quel genere di cose che un tempo sapevano darmi una scarica di adrenalina. E invece, quella mattina, scesi giù dal letto di malavoglia alle dieci, sbirciai nello specchio la mia faccia sconvolta e i miei vestiti stropicciati e decisi di fare qualcosa che solo qualche anno prima non avrei mai immaginato di fare. Franco mi rispose al quinto squillo. Aveva la solita voce catatonica. «Ehi, Fabrì, che c’è?». «Non sto tanto bene». «E che ti senti, gioia mia?». Franco è il segretario di redazione del mio giornale e chiama tutti gioia mia. Certe volte se lo lascia scappare anche con gli avvocati che gli telefonano per annunciare querele. «Ho la febbre. Non posso venire a lavorare». «Va bene, gioia mia. Curati», rispose senza battere ciglio. Che poi Franco non batterebbe ciglio nemmeno se gli si presentasse davanti Freddy Krueger vestito da ballerina classica. Chiusi la comunicazione. Stavo rinunciando a qualcosa che un tempo non mi sarei perso per niente al mondo. Mi domandai per un attimo perché. Ma mi ci volle un solo secondo per capire che non avevo nessuna voglia di darmi risposte. L’unica cosa che desideravo era liquefarmi il cervello. Optai per la più economica e devastante delle droghe in circolazione. Sintonizzai la tv su una rete Mediaset e mi sciroppai l’intero palinsesto televisivo mattutino schiodandomi dal divano solo una volta per dar sfogo alla vescica.

Poi, avevo ripiegato sulla Nutella. Tre morsi e la fetta di pane era rimasta lì. Pessimo segnale Per gentile concessione di Dario Flaccovio Editore 63


Direzione redazione e amministrazione > Piazzetta Scannaserpe, 3 90146 Palermo tel. 091 543506 Pbx fax 091 6373378 www.sikania.it - info@sikania.it Casa Editrice > Krea Editore > Giovanni Castellucci Direttore Editoriale > Hanne Carstensen Direttore Responsabile > Maria Cristina Castellucci Condirettore > Lorenzo Lo Monaco Grafica e impaginazione > Elena Castellucci (Responsabile) Giovanna Lo Bue Giuseppe Stassi Silvia Todaro Traduzioni > Hanne Carstensen, Denis Gailor Ufficio Marketing > Alessandro Tornambè Segreteria e abbonamenti > Giovanna Vitrano Stampa > Priulla - Palermo Distributore per la Sicilia > PROMOEDITOR - via Gen. Sirtori, 25 tel. 091 6818670 - 347 6682333 promoeditor@promoeditor.com Testata registrata al tribunale di Palermo n°12 del 23 aprile del 1985 - ROC 5013 Abbonamento annuo (11 numeri): 30/55 € - Abbonamento estero (11 numeri): 93/135 € L’abbonamento va effettuato con versamento intestato a: KREA c/cp n° 17615907 Dichiarazione di Tiratura resa al Garante per l’editoria, ai sensi del comma 28, art. 1, della legge 23/10/96 n. 650: 37.450 copie © Riproduzione parziale e totale vietata. Le notizie e le date rivestono carattere informativo. La responsabilità per eventuali spostamenti o mancata effettuazione non è imputabile a KREA

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