SNEAKERS magazine Issue 47

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CB-NO/NOVARA - n°1652 anno 2010

gennaio/febbraio 2012

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Photo: ARTOFOTO © 2011 Vans, Inc.

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Photo: Tom Copi © 2011 Vans, Inc.

Photo: Spencer Lowell © 2011 Vans, Inc.


5 Sneakers Š 2011 Vans, Inc. magazine


The DRUNKNMUNKY trademark is licensed from Nine Dots LLC Distribuito da WAGE ITALIA - Tel. 02 45473607 - wage@wage.it

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drunknmunky.eu

Pitti Immagine Uomo - 10/13 gennaio 2012: area Urban Panorama, Fureria. Bread&Butter Berlin - 18/20 gennaio 2012: area Sport & Street, S 6.2.


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Benvenuti nel 2012: anno che ci sembra molto più lontano dalla fine del mondo di quanto alcuni vorrebbero farci credere. E buon viaggio, se state sfogliando questo numero del nostro giornalino comodamente seduti sulle poltrone di un Frecciarossa, magari diretto verso Firenze e verso la più nota fiera italiana di abbigliamento maschile. Siamo certi che avrete occasione di vedere molte sneakers fare bella mostra di sé fra gli stand. Per intanto gustatevi l’antipasto cucinato dai nostri sneaker-chef, e preparatevi all’abbuffata di scarpe del 2012: molti i modelli imperdibili in arrivo. Classici che non vedevamo sugli scaffali da lungo tempo, come le adidas München assenti da ben ventisei anni (ve le presentiamo a pagina 48); oppure remake realizzati con maniacale cura per il particolare, scarpe appena uscite dalle linee di produzione eppure capaci di offrire quella sensazione di autenticità che solo il vero vintage - di solito - sa dare: come le Classic Leather della Vintage Collection di Reebok (le trovate a pagina 54), le Nike Air Max Light VNTG QS (a pagina 46), le Puma Suede Vintage Collection (a pagina 50) o le Onitsuka Tiger Fabre Vintage (a pagina 53). Altrettanto interessanti sono i modelli mai visti, novità per il 2012 che hanno già fatto parlare molto - e in alcuni casi, animatamente discutere - gli appassionati: ecco le ibride ML581 di New Balance, che si presentano sul mercato con una collezione-capsula a tiratura limitata destinata a diventare preda ricercatissima dai collezionisti (date un’occhiata a pagina 44), le Madero proposte da Vans, capaci di rinverdire ancora una volta la gloriosa tradizione della casa californiana (a pagina 73), e le Calvi firmate Le Coq Sportif, che anticipano l’arrivo della stagione calda (a pagina 42). Meritano un discorso a parte i nuovi modelli presentati da marchi italiani che senza paura sfidano il mercato, in tempi in cui la parola “crisi” sembra essere sulla bocca di tutti. Ma se davvero siamo tanto depressi, come si spiega il successo persistente di un brand come Vibram (di cui vi presentiamo l’ultima novità a pagina 60, e vi raccontiamo la gloriosa storia da pagina 56)? E come si spiega la nascita di Iza-Boa, marchio veneto capace di lanciare una collezione di calzature ibride (le trovate a pagina 36) dalla impressionante qualità artigianale?! Forse, l’unico antidoto alla crisi è continuare a sognare.

editoriale/editorial

Welcome in 2012, the year that seems to be further from the end of world than some would want to make us believe. So bon voyage if you’re browsing this number while sitting comfortably on the seats of a Frecciarossa, maybe headed towards Florence and the most renowned Italian fair for man’s clothing. We are positive that you will have occasion to see many sneakers parading on and competing with one another upon the stands. For the time being enjoy the hors-d’oeuvre prepared by our sneaker-chefs and be ready to guzzle yourself of shoes: many new models are in the offing. Classics we haven’t been seeing on the shelves for years like the adidas München, missing for more than 26 years (we present them on p. 48); or remakes realized with maniacal care for details, shoes just come to life and already capable of inducing the feeling of authenticity that only real vintage can provoke: like the Classic Leather of the Vintage Collection of Reebok (you find them on p. 54), the Nike Air Max Light VNTG QS (on p. 46), the Puma Suede Vintage Collection (on p. 50) or the Onitsuka Tiger Fabre Vintage (on p. 53). Also interesting are the models never seen before, news of 2012 that raised much debate – and in certain cases discussion – among the fans: here’s the hybrid ML581 by New Balance, that get on the market with a capsule-collection on limited edition destined to become a much sought-after prey among collectors (you can give it a glimpse on p. 44), the Madero proposed by Vans which have the task to revive the glorious tradition of the Californian brand (on p. 73), and the Calvi signed by Le Coq Sportif that will advance the hot season’s advent (on p. 42). An entirely autonomous reflection is deserved by the new models presented by some Italian brands that are not afraid of challenging the market in a time when the world crisis seems to be on everyone’s minds. But if we are so depressed how do you explain the success of brands like Vibram (whose latest release is presented on p. 60 and whose history is told on p. 56)? And how are we to explain the birth of Iza-Boa, a brand from Veneto that managed to launch a collection of hybrid shoes (on p. 36) characterized by an impressive artisanal quality? Perhaps the sole antidote from the crisis is to keep on dreaming.

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14 casual & outdoor news 16 from japan news 20 jordan news 22 nike huarache free 24 the best of 2011 28 Patta x asics gel saga 30 Patta x kangaroos & victorinox PxK Hiking Collection 32 rose bowl flea market 36 iza boa speedway &trip 38 itw TheCobraSnake 40 lacoste varsity collection newton mid & newsome 42 le coq sportif select collection calvi 44 new balance ML581 46 Nike Air Max Light Vntg QS 48 adidas originals munchen 50 puma suede vintage collection 52 Onitsuka tiger genten project 53 Onitsuka tiger fabre vintage 54 reebok classic leather vintage 56 vibram story 60 vibram fivefingers seeya 62 shop ftc skateboarding 64 nike sb p-rod v 66 drunknmunky spring 2012 68 converse skateboarding sergeant 70 adidas skateboarding busenitz pro 72 iggy pop x vans 106 vulcanized 73 vans classic madero 74 76 80 82 84 86 90 92 94

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vintage

NIKE AIR JORDAN I ‘metallic green’ diadora ritmo 2700 saucony grid 9000 PUMA dakota ADIDAS munchen vans era deck converse chuck taylor all-star Nike air max ST

Direttore responsabile Antonella Guindani Coordinamento Editoriale Marco Colombo Redazione e testi Andrea Caviggia, Michele R. Serra, Lucia Milvia Maida Fotografia Marco Bertani Grafica Kiki Guindani Traduzioni Sergio V. Levi Grazie a Paolo Budua, Jacopo Ferrari, Marco Zanoni Segreteria Daniela Furlan daniela@ambadvertising.it Amministrazione

amministrazione@ambadvertising.it

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Annuale: Euro 35,00 per 6 numeri Modalità di pagamento: C/C Postale N. 4755232 intestato a: Amb Advertising srl via XXIX Maggio, 18 20025 Legnano (MI)

Sneakers magazine è una rivista

che pubblica anche Snowpower Catalog

Amb Advertising srl è iscritta al ROC con il n. 19928 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CB-NO/NOVARA - n 1652 anno 2010 è vietata qualsiasi riproduzione, anche parziale e con qualsiasi mezzo, di fotografie e disegni. I contributi fotografici e di testo sono ben accetti. Testi, illustrazioni, fotografie e disegni, se non espressamente richiesti, non verranno restituiti. L’editore è a disposizione degli interessati quando nonostante le ricerche non sia stato possibile raggiungere il detentore del diritto di riproduzione di eventuale materiale fotografico.


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johannesburg, south africa

a DocuMentarY fiLM bY faLLen footWear


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Casual & Outdoor Clarks sports Chukka Con la prossima collezione Spring/Summer 2012 lo storico Clarks allarga la sua offerta con una nuova linea d’ispirazione casual-sportswear. Tra i vari modelli, degna di nota la Chukka, naturale estensione dell’iconica Desert Boot. With the next collection Spring/Summer 2012 the historic Clarks widens its offer with a new line inspired by casualsportswear. Among the various models a remarkable Chukka, natural extension of the icon Desert Boot.

HAVEN x Mark McNairy 2011 Capsule Collection Per celebrare il suo quinto anniversario il team di HAVEN, noto premium store canadese, ha collaborato con Mark McNairy per una serie limitata basata su due modelli ibridi. Il risultato è notevole, con due tra i modelli classici più amati – la brogue “wingtip”e la derby – rivisitati in versione hiking boot, con suole wedge bianche by Vibram. . In order to celebrate its fifth anniversary the team from HAVEN, the well known Canadian premium store, collaborated with Mark McNairy on a limited series based on two hybrid models. The outcome is impressive, with two of the most beloved models (the brogue “wingtip” and the derby) revisited in hiking boot style, with white wedge soles by Vibram.

Nigel Cabourn x Viberg Service Boot Collaborazione tra giganti questa che vede uno dei più quotati marchi di ricerca, Nigel Cabourn, affiancarsi allo storico produttore canadese Viberg. Il risultato è questo “Service Boot”, un pezzo d’archivio del 1950 riproposto dal fashion designer inglese attraverso un curato mix di dettagli, trattamenti e materiali per un autentico look vintage. Collaboration between giants, this kick results from one of the most appreciated research brands, Nigel Cabourn, working with the historic Canadian producer Viberg. The outcome is this “Service Boot”, an archive item dating back to 1950 and now rereleased by the English fashion designer through a mix of details, treatments and materials for a genuine vintage look.

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Distribuito Da sportup s.r.l. www.sportup.it


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from japan Converse All Star Hi ‘Oiled Leather’ Tra le prime uscite del 2012 Converse Japan propone una nuova versione premium dell’iconica Chuck Taylor All Star, questa volta caratterizzata da un raffinato trattamento di pelletteria. La tomaia esce in “oiled leather” marrone scuro o nero, con passalacci metallici, stringhe stile hiking boot e toe cap in tono. Among the early releases of 2012 Converse Japan offers a new Premium version of the iconic Chuck Taylor All Star, this time characterized by a refined treatment of leather. The upper is in dark brown or black “oiled leather” with metal buttonholes, the laces are in hiking boot style and tonal toe cap.

XLARGE x Madfoot! Anniversary Collection Con la fine del 2011 due tra i più vivaci street brand giapponesi hanno collaborato per celebrare i rispettivi anniversari: il ventesimo di XLARGE e il decimo di Madfoot. Il risultato di questa pazza joint venture è una mini serie basata sulla Mad Storm Hi, riproposta in queste due sobrie varianti a base di leopardo. By the end of 2011 two of the most lively Japanese street brands collaborated to celebrate their own anniversaries: the twentieth for XLARGE and the tenth for Madfoot. As a result this brave joint venture issued a miniseries based on the Mad Storm Hi, re-released in these two sober leopard-looking versions.

visvim FBT JP ‘New Year’

Per celebrare il nuovo anno, con i primi giorni di Gennaio diverse realtà giapponesi lanciano mini-collezioni speciali e quest’anno visvim è presente all’appello con abbigliamento e scarpe. Ovviamente non poteva mancare una nuova versione del suo modello più amato, la FBT, riproposta per questa occasione con tomaia in cowhide suede inglese. To celebrate the new year various Japanese entities will launch some special mini collections by early January – and this year visvim is alive and kicking: so ready to issue clothes and kicks. Of course a new version of its most appreciated model, the FBT, couldn’t help being re-released for the occasion with upper in English cowhide suede.

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© Sperry Top-Sider® An American Original Since 1935™ 2010 - AREA SPORT S.p.A. +39.011.55.36.800


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from japan BAPE Check Ape Sta Hi ‘Harris Tweed’ In occasione del Natale BAPE è uscito con una nuova versione della sua Ape Sta Hi caratterizzata da tomaia in tessuto Harris Tweed, lo storico produttore scozzese di lana e tessuti che da qualche anno ha creato un vero e proprio mito in Giappone. La scarpa viene presentata in tre varianti colore “Check” dalle colorazioni classiche, con tradizionale etichetta Harris Tweed a garantire l’autenticità del tessuto utilizzato per la tomaia. On the occasion of Christmas BAPE released a new version of its Ape Sta Hi characterized by upper in Harris Tweed tissue, the historic Scottish brand of wool and tissues that in recent years created a real cult in Japan. The shoe is presented in three color-Check varieties displaying classic colorways with traditional label Harris Tweed to testify authenticity of the tissue utilized for the upper.

WTAPS x Vans Syndicate Burgundy Bones Pack L’ultima release del 2011 di Vans Syndicate è spettata ai giapponesi di WTAPS con una nuova versione, la terza, del tanto amato “Bones” Pack. Originariamente introdotta nel 2006 in nero e replicata nel 2008 in blu navy, la miniserie composta da Era, Chukka Boots e Sk8-hi torna ora in questa nuova colorazione Burgundy. The latest release of 2011 of Vans Syndicate was the job of the Japanese guys from WTAPS with a new version, the third, of the much beloved Bones Pack. Originally introduced in 2006 in black, and replied in blue navy in 2008, the miniseries including Era, Chukka Boots and Sk8-hi is back in this new Burgundy colorway.

mastermind JAPAN x Converse Jack Purcell Hi ‘Zip’ mastermind JAPAN e Converse sono recentemente usciti con una nuova versione della classica Jack Purcell. Lo storico modello originariamnete introdotto nel 1935 per l’omonimo campione di badminton, è stato rivisitato in chiave rockettara, con questa versione high-top caratterizzata da zip laterale, collo in pelle e dettaglio-borchia alla fine dell’allacciatura. mastermind JAPAN and Converse have recently collaborated on a new version of the classic Jack Purcell. The historic model originally introduced in 1935 for the sake of the homonymous badminton champion was revisited in a rock and roll key to create this high-top version characterized by lateral zip, leather neck and a stud on the end of the lacing band. Sneakers 18 magazine


A4 Distribution srl

Tel: 0342 683494 | Web: www.a4distribution.it 19 Sneakers magazine


news

jordan Air Jordan xi Retro ‘Concord’ Come anticipato in diverse occasioni, lo scorso 23 Dicemebre 2011 il Brand Jordan ha lanciato la Air Jordan XI Retro nella colorazione OG ‘Concord’. Presentata come uno dei migliori e più attesi remake Jordan degli ultimi 10 anni, la scarpa è andata sold-out nel giro di poche ore in tutto il mondo, creando anche disordini pubblici in diverse città degli USA. As predicted in various occasions the last 23 December 2011 the brand Jordan launched the Air Jordan XI Retro in the OG ‘Concord’ colorway. Presented as one of the best and most awaited Jordan remakes of the last ten years the shoe was sold-out over the world within a few hours, creating even public turmoil in some Us towns.

Air Jordan I phat ‘Action Green’ Tra le prime uscite del 2012 del Brand Jordan c’è una nuova versione della Air Jordan 1 Phat. Ispirata come sempre al design originale del mitico modello classe 1986, la scarpa viene riproposta in questa nuova veste caratterizzata da tomaia in tumbled leather e pannello laterale in pelle traforata con rivestimento in mesh, Swoosh con pattern ‘Elephant Print’ in embossed e suola ‘Action Green’ semitrasparente. Among the first releases of 2012 by the brand Jordan a new version of the Air Jordan 1 Phat. Inspired as usual to the original design of the mythic model dating back to 1986 the shoe is re-released in this new look characterized by tumbled leather upper and lateral panel in perforated leather with mesh cover, Swoosh with ‘Elephant Print’ in embossed and sole ‘Action Green’ semi-transparent.

air Jordan I flight ‘White/Cement’ Forse per celebrare il tanto atteso ritorno della Air Jordan IV White/Cement, forse no, con il mese di Febbraio la Jordan I Flight viene proposta in una nuova veste ispirata all’amata colorazione OG della IV. Uno strano sistema di ibridazioni che ogni tanto porta anche a qualcosa di buono. Whether or not the purpose is celebrating the return of the Air Jordan IV White/Cement, starting February the Jordan I Flight gets released in a new version inspired by the much beloved OG colorway of the IV. A strange strategy of hybridization that at times generates something quite valuable. Sneakers 20 magazine


Jordan 2’ smooth ’Stealth’ La Jordan 2’Smooth è una recente novità performance introdotta dal Brand Jordan negli ultimi mesi. Il design richiama vagamente quello di qualche modello proposto verso la metà dei ’90 come spin-off alla mitica serie, con qualche dettaglio preso in prestito dalla mitica Talaria Boot. Tra le prossime colorazioni c’è questa versione Black/Varsity Red – Stealth disponibile da Febbraio. The Jordan 2’Smooth is a recent performance model introduced by the brand Jordan in the last few months. The design is vaguely reminiscent of the shape of some models proposed in the mid Nineties as spin-off to the series, with some details borrowed from the mythic Talaria Boot. Among the new colorways this Black/Varsity Red – Stealth version due out February.

Jordan as-you-go ‘Wolf grey’ Altra particolare novità performance recentemente proposta dal Brand Jordan è la As-You-Go, un ibrido tra una lunga serie di modelli basket di ieri e di oggi e alcuni pezzi casual della collezione. Una scarpa pensata per il playground insomma. Per il mese di Febbraio la scarpa viene presentata in questa colorazione classica Black/Varsity Red - Wolf Grey. Another special performance novelty recently released by the brand Jordan is the As-You-Go, a hybrid that combines a long series of old and new basket models and some casual samples of the same collection. A shoe definitely designed for the playground. Due out February the kick is presented in this classic Black/Varsity Red –Wolf Grey colorway.

Air Jordan Retro V.1 Uno dei modelli recenti più casual della collezione Jordan, la Retro V.1, continua ad essere riproposta nelle più disparate combinazioni di materiale e colori. Le ultime propostesono state probabilmente le più eccentriche viste finora, compresa questa versione Stealth/Old Royal con suola tonal disponibile da Febbraio 2012. One of the most casual recent models in the collection Jordan, the Retro V.1 gets re-released every now and then in the most various combinations of fabrics and colors. The latest proposals were the most eccentric of the series, and include this Stealth/Old Royal version with tonal sole: available February 2012. 21 Sneakers magazine


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best of2011

Puma Shadow Society States ‘Outdoor’

Le uscite della linea Shadow Society di Puma non hanno mai deluso. Ma questa volta la casa tedesca è davvero andata oltre: un modello storico - progenitore diretto di quelle Suede che rappresentano la quintessenza dello stile Puma - riproposto con maniacale attenzione per i dettagli. In più, il tocco tecnico rappresentato dall’uso di pelle scamosciata accoppiata a GoreTex per la tomaia. Scarpe dal sapore incredibilmente autentico e dall’innegabile utilità durante i temporali invernali, beatificate da due eccezionali colorazioni monocrome.

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The detours from the line Shadow Society of Puma are never dissatisfying. But this time the German brand went really beyond: a historic model – ancestor to the Suede representing the essence of Puma’s style – re-released with a maniacal care for details. Not only: the technical touch represented by the use of suede combined with Gore-Tex for the upper. Shoes that possess an extremely genuine flavor and a crucial practicality during winter storms, are beatified by two exceptional monochrome colorways.

Jordan XI Retro ‘Concord’

Ecco il modello che ha causato terremoti all’interno della comunità degli appassionati: negli Stati Uniti il giorno del lancio - appena prima di Natale, come da tradizione degli ultimi anni - è stato segnato da una vera e propria ondata di isteria collettiva, che ha portato fra l’altro a diversi episodi poco piacevoli. Inutile dirlo: non vale la pena di farsi male, per aggiudicarsi un paio di scarpe. Però, sono davvero belle... Here’s the model that caused earthquakes within the fans community. In the US the day of their launch – just before Christmas, as usual in recent years – was marked by a true wage of collective hysteria culminated by regrettable behaviors by the way. Needles to say, no pair of shoes is ever worth the trouble or risk to cause harm or be damaged. This being said, they’re very beautiful…

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Commonwealth x Saucony Jazz Pro

Modello più sottovalutato dell’anno? Si trovano ancora piuttosto facilmente in giro per il web, per cifre inferiori al prezzo di vendita. Eppure questa nuova versione delle classiche running anni Ottanta (l’anno di lancio è il 1981, a voler essere precisi) realizzata dalle menti creative dietro il più noto sneaker shop di Washington, ha tutte le caratteristiche per rimanere nei cuori degli appassionati: prima fra tutte, l’eleganza minimale. Nubuck invece del nylon? A volte basta poco, per rendere unico un prodotto.

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Is this the year’s most undervalued model? They are still available on the internet for quite less than their list price. Yet this new version of the classic running from the Eighties (their launching year is 1981 to be precise) designed by the most creative minds behind the best known sneaker shop in Washington has all the required features to stay in the fans’ hearts: first of all their minimal elegance. Nubuk instead of nylon? Sometimes a very few tricks may render a product unique.

Supreme x Vans Mike Carroll

“Ah, è proprio vero: non ci sono più le collabo di un tempo!” Questo mantra, ormai ripetuto fino alla noia dagli autiproclamatisi “vecchi” sneakerhead, è destinato a essere smentito una volta di più: ecco qua una collaborazione che non punta su improbabili accostamenti di colore né su riferimenti assolutamente incomprensibili alle masse. Supreme e Vans hanno semplicemente riportato alla luce un modello poco conosciuto che meritava maggiore attenzione, con colorazioni semplici e d’effetto. Altro che hype di un giorno: qui c’è vera sostanza.

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“Yeah that’s true, there aren’t any more those old collabs of the past!” This mantra getting repeated unto death by all self-appointed sneakerheads is destined to be refuted once again: here’s a collab that is not about unlikely color combinations or some profoundly unintelligible reference to the masses. Supreme and Vans have simply brought to light a less known model that deserved more attention being characterized by simple and impressive colorways. Quite different from a day-long hype: this is substance.

Concepts x New Balance 999 ‘The Kennedys’

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Ci piacerebbe conoscere il segreto di New Balance, un marchio che non firma contratti milionari con agli atleti più noti, ma si limita a lavorare sul suo patrimonio di splendidi modelli running. Magari attraverso collaborazioni azzeccatissime, come questa con i ragazzi di Concepts: capace di mettere insieme due mondi apparentemente lontani come corsa e nautica, con la leggerezza e l’ironia che spesso manca nel piccolo mondo sneakers. We would like to know the secret of New Balance, a brand that doesn’t sign millionaire contracts with well known athletes, but limits itself to work on its repertoire of marvelous running models. Perhaps dwelling on collabs that hit the mark like this one with the two guys from Concepts: capable of uniting two worlds apparently far like running and sailing, with the lightness and irony that is so often lacking in the small world of sneakers. 25 Sneakers magazine


% Reebok Classic Leather Vintage

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best of2011 ers Sneak ine magaz

Il concept di “new vintage” portato alle estreme conseguenze: sneakers fresche di scatola assolutamente indistinguibili da un paio deadstock dimenticato per anni nel retro di un negozio di articoli sportivi. Un prodotto capace di provocare riflessioni quasi filosofiche: come definire un paio di sneakers che riproducono in modo tanto perfetto l’autenticità del vintage? Ma domande come questa in fondo ci interessano poco, quando ci troviamo davanti scarpe che scaldano il nostro cuore di appassionati come queste.

The concept of new vintage in its most radical interpretation: fresh new sneakers absolutely indistinguishable from a pair of deadstock kicks that spent their lives in the back of some sport-shops. A product that may trigger reflection on a philosophical level: how are we to define a pair of sneakers designed to simulate even the authenticity of vintage? Well, fortunately such issues aren’t really that pressing to us especially when we face shoes that warm our hearts in the way these kicks do.

Nike Air MAG

Hanno diviso la redazione e i fan di Nike: c’è chi le ama e chi le odia, chi le considera un colpo di genio e chi solo un costoso giocattolo per bimbi cresciutelli. In ogni caso, non si può negare la bontà dell’operazione: attraverso l’asta delle “McFly” sono stati raccolti oltre cinque milioni di dollari, finiti nelle casse della fondazione per la ricerca sul Parkinson intitolata a Michael J.Fox. E allora, anche se non ci sono gli autolacci, pazienza. These shoes created discussion both in our editorial office and among fans; there are those who love them, and those who hate them; others see them as an expensive toy for mature kids. In any case the operation’s fairness cannot be denied: for the auction of this McFly raised more than 5 million dollars, allocated to the “Michael J. Fox” foundation for the research on Parkinson. So who cares if you don’t get the self-lacing.

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Frank ‘The Butcher’ x adidas Forum ‘Hustler’s Crest’

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Un ragazzo di Boston si trova a collaborare per la prima volta con il marchio che ha amato per tutta la sua giovinezza: decide di metterci il cuore, e i suoi ricordi di teenager. Così è tornata alla luce una versione pressoché dimenticata di un modello amatissimo (disegnato nel 1984 dal leggendario Jacques Chassaing), riprodotta con materiali e colorazioni che sono puro lusso di strada. A guy from Boston happened to collaborate for the first time with the brand he loved since he was young; he decided to put in it all his heart and his teenager’s memories. So an almost forgotten version of a much beloved model (designed in 1984 by the mythic Jacques Chassaing) got back to life with materials that are pure street luxury.

Kicks-Hi x Converse Chuck Taylor All-Star ‘Tiger Camo’

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Quest’anno, pare proprio che il camouflage stia tornando prepotentemente di moda. A noi è piaciuta particolarmente questa versione delle più classiche fra le Converse, disegnata dal più noto store di Honolulu per celebrare il decimo anniversario dell’apertura. Vero che alle Hawaii probabilmente - è più facile incontrare uno squalo tigre, che una tigre vera e propria... ma di fronte a un risultato come questo, ogni obiezione teorica perde di significato. This year it seems that camouflage is reveling up again. We liked very much this version of the most classic of Converse designed by the most famous store from Honolulu to celebrate the tenth anniversary of its opening. It’s well known – or so it seems – that it’s easier to meet a tiger shark than a real tiger in the Hawaii…yet when you face such a result every theoretical objection dries off like snow under the sun.

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Asics Gel Saga OG

Del marchio giapponese si parla spesso per l’impegno in decine di progetti collaborativi. Ma i risultati migliori arrivano attraverso i remake di modelli storici pescati dall’archivio di casa: proprio come queste splendide running di fine anni Ottanta, riproposte sugli scaffali nelle colorazioni originali Grape/Black e White/Blue. The Japanese brand is much debated for its engagement with dozens of collaborative projects. But the best results are reached through the various remakes of historic models taken from the family’s archive: just like these marvelous running dating back to the end of Eighties that will be back on the shelves in their original colorways: Grape/Black and White/Blue.

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focus

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adidas continua a pescare a piene mani dai suoi archivi storici, riportando sugli scaffali meraviglie capaci di fare breccia nel cuore degli appassionati. Per la primavera/estate 2012 - in occasione del quarantesimo anniversario del brand - tornano le storiche München, con nuove silhouette e colori ispirati ai cinque cerchi Olimpici: del resto, questo è anche l’anno delle Olimpiadi di Londra 2012. Nata nel 1979 come scarpa da training per gli sport indoor, le München sono caratterizzate dalla silhouette unica e dalla suola rialzata: un remake attesissimo, visto che il modello è fuori produzione dalla lontana stagione 1984-1985. La versione 2012 delle München è arricchita dalla tomaia in suede e pelle traforata, ma forma e colorazione sono perfettamente fedeli all’originale. Per celebrare degnamente il lancio delle München, adidas ha commissionato a due appassionati creatori italiani di 8-bit music come Tonylight e Peppo Lasagna una versione speciale della loro creatura, il LepLoop: un groove-box capace di creare una grande varietà di timbri e beat analogici, e che racchiude in una sola macchina costruita artigianalmente un sintetizzatore, una drum machine e un sequencer. Un omaggio sincero ai suoni della musica elettronica dei primordi, che nasceva - manco a dirlo - proprio in Germania, patria del Trifoglio.

adidas Originals

Munchen

Adidas goes on fishing full-hands from its own historical archives, drawing back on the shelves some marvels that have the power to win the hearts of fans. For the upcoming spring-summer 2012 – and in the occasion of the fortieth anniversary of the brand – the historic München will be back with new silhouettes and colors inspired by the five Olympic circles; after all this will be the year of London’s Olympics. Born in 1979 as a training shoe for indoor sports, the München are characterized by a unique silhouette and a raised sole; a much awaited remake given that the model is out of production since the far 19841985. The 2012 version of the München is enriched by a suede and leather perforated upper, although form and colorway are perfectly faithful to the original. To properly celebrate the launching of the München, adidas has commissioned to two Italian creators of 8-bit music such as Tonylight and Peppo Lasagna a special version of their creature, the LepLoop: a groove-box capable of creating a great variety of tones and analogical beats and that encompasses within a single artisanal device a synthesizer, a drum machine and a sequencer. A sincere homage to the sound of electronic music of the origin, which by the way was born – it goes without saying – in Germany, the homeland to the trefoil. 49 Sneakers magazine


shop

FTC Skateboarding

San Francisco

Haight Street, San Francisco. Un quartiere della città californiana che riporta subito alla mente la fine degli anni Sessanta, e il periodo irripetibile della Summer of Love, della poesia beat, del fumetto underground americano, della musica di Janis Joplin. Ma altri pezzi di storia della cultura americana sono passati per Haight Street: uno, pur piccolo, è rappresentato da una minuscola bottega diventata uno dei principali centri della scena skate della west coast, nel corso degli Ottanta. Era il 1984, quando FTC (acronimo per “For The City”) Skateboarding apriva le sue porte: all’inizio, solo una stanzetta sul retro di un negozio di articoli sportivi, specializzato in sport ben più blasonati come sci e tennis. Poi le cose sono cambiate... Oggi FTC è uno dei marchi che meglio rappresentano la cultura skate originale: oltre a produrre in proprio abbigliamento, tavole e accessori di ogni tipo, i ragazzi di FTC hanno esportato la loro esperienza, aprendo punti vendita in Giappone (Tokyo) e in Europa (Barcellona). Inutile dire che varcare le porte di ogni boutique - è il caso di chiamarle così, vista l’eleganza che caratterizza questi negozi - significa trovarsi davanti scaffali e scaffali di sneakers dedicate esclusivamente a chi fa dello skate una pratica quotidiana. Sneakers 62 magazine


FTC

1632 Haight Street, San Francisco, CA aperto tutti i giorni dalle 11 alle 19 Haight Street, San Francisco. A neighborhood in this Californian capital that brings to mind the end of Sixties and the unrepeatable moment of the Summer of Love, the beat poetry, the American underground comics, and the music of Janis Joplin. But other fragments of the history of American culture have passed by Haight Street: one such fragment, however small, is a tiny craftman’s studio that has later become a major centre for the west coast’s skate scene during the Eighties. It was 1984 when FTC (acronym of “For The City”) Skateboarding opened up its doors: at the outset just a small room on the backside a sport shop, specializing to be honest in much more blazoned sports like ski and tennis. Later on the things have changed a lot… Nowadays FTC is one of the brands that represent the original skate culture at its best: beside producing on their own clothes, boards, and every kinds of accessories, the guys from FTC exported their experience, opening shops in Japan (Tokyo) and Europe (Barcelona). Needless to say, crossing the threshold of one of these boutiques – and this name is properly applied, given the elegance marking the shops – is facing shelves after shelves of sneakers consecrated to those who simply live for skateboarding. 63 Sneakers magazine


Sneakers magazine

Anche questo mese abbiamo il piacere di accompagnarvi in un viaggio attraverso il tempo, alla ricerca delle radici della sneakers culture. Perché il passato è ciò che ha plasmato il presente. Esempio: nell’anno che si chiude, i modelli del marchio Jordan hanno causato livelli di hype mai raggiunti in precedenza, perfino inquietanti, sotto alcuni punti di vista. Un tale successo sarebbe mai stato possibile senza una solida storia alle spalle? No di certo. Ecco perché questo mese iniziamo la nostra personale ricerca del tempo perduto proprio con la storica variante “metallic” delle prime Air Jordan (pagina 76), capace di fare impazzire i collezionisti già all’epoca del lancio: tempi in cui non esistevano né blog, né siti di aste online. E di conseguenza, forse, la passione era più pura. Ma non vogliamo passare per retrogradi: al massimo, per amanti dei retro model. Ci piace fare confronti: adidas porterà sugli scaffali, quest’anno, un remake delle storiche München? E noi abbiamo riportato alla luce il modello originale (a pagina 86)! Che, siamo pronti a scommetterlo, è imbattibile... ma saremmo felici di essere smentiti, se la versione 2012 dovesse davvero essere all’altezza. Ultima nota per celebrare la più importante fiera italiana di abbigliamento maschile: nel mese in cui Firenze ospita Pitti Immagine Uomo, ci è sembrato doveroso ricordare due prodotti che hanno dato lustro al Made in Italy nella piccola storia delle sneakers. Si tratta delle Diadora Ritmo 2700 e delle Puma Dakota... Un momento, ma quelle non sono tedesche? Niente affatto: scoprite perché a pagina 84. Benvenuti nella sezione vintage. Sneakers 74 magazine magazine

For this issue we still have the pleasure to escort you all into a journey through time, in search of the true origins of the culture of sneakers. Yeah because past, in this case more than any other, is what shaped our present. For example, in the year that ends the models of the brand Jordan caused unprecedented, even disquieting from some points of view, levels of hype. Can you imagine such a success accruing to a brand without a solid history on their back? Of course not. Which is why this month we start our personal inquiry through past with the mythic metallic version of the first Air Jordan (on p. 76), which drove collectors crazy since its launching, a time were no blog or auction web site was even in the offing and, as a consequence, perhaps, one’s passions were more untamed. Yet we don’t want to be judged out-of-date: at best we are lovers of all retro models. We like making comparisons: will adidas bring on the shelves this year a remake of the historic München? So we brought to light the original model (on p. 86)! And we are ready to bet it will remain an unmatched achevement, although we’ll be happy to be refuted, in case this 2012 version would really prove to be equal to its model. One last remark to celebrate the most important man’s clothing fair in Italy; in the month of January when Florence is invaded by Pitti Immagine Uomo, we deem it a must to celebrate two products in the history of sneakers that brought great prestige to Made in Italy: the Diadora Ritmo 2700 and the Puma Dakota. Hey wait a second, aren’t these kicks German? Not at all guys, you’ll see why on p. 84. Welcome in our vintage section.


vintage

75 Sneakers magazine


vintage

Nike Air Jordan 1

‘Metallic Green’

made in korea, 1985

Sneakers 76 magazine


77 Sneakers magazine


vintage

Le Jordan 1 con colorazioni “Metallic” sono tra le più rare Jordan di sempre: nonostante il remake uscito poco più di due anni fa, è ancora molto difficile trovarle, e le quotazioni non accennano a scendere. Per un paio deadstock bisogna essere pronti a sborsare circa 1500 dollari, se le condizioni diventano mint o used le quotazioni scendono fino a circa 500: molto dipende dalla presenza della scatola originale. Orgogliosi (e gelosi!) del nostro archivio, pubblichiamo in questo numero immagini davvero esaurienti delle Jordan 1 “Metallic Green”, sperando che a Beaverton si decida di riprodurle con l’attenzione dovuta a questa icona di casa Jordan: il sopracitato remake del 2009 è stato - a detta di molti appassionati - una piccola delusione, a causa della non eccelsa qualità della pelle della tomaia e della scarsa attenzione con cui sembravano essere stati realizzati diversi particolari. Non è una questione di purismo: altri modelli retro degli ultimi anni proposti dalla casa dello Swoosh ci avevano davvero soddisfatto, Blaze e Vandal “Vintage pack” su tutti. Sneakers 78 magazine


The Jordan 1 featuring metallic colorways are among the most rare Jordan ever circulated: notwithstanding a remake released more than two years ago, it’s still difficult to find a pair of them and the ratings aren’t willing to go down. For a deadstock pair one is to be prepared to spend about 1,500 dollars; if their condition is mint or used the prices may even drop to 500; it all depends on the presence of the original box. Proud and jealous of our archive, we show you in this number some complete pictures of the Jordan 1 “Metallic Green”, hoping that in Beaverton somebody decides to re-release this icon model by Jordan with the attention it deserves: the 2009 aforementioned remake was (according to many fans) a small disappointment due to the less than excellent quality of the leather used for the upper and the poor attention given to details. It’s not a matter of being a purist: other retro models proposed by the Swoosh in recent years really satisfied us: just to mention but a couple of them, Blaze and Vandal “Vintage pack”. 79 Sneakers magazine


vintage

DIADORA

RITMO 2700

made in italy, 1985 Diadora è un marchio dalla storia lunga e interessante, divenuto icona dello stile italiano nel corso del Novecento. A partire dalla sua fondazione nel primissimo dopoguerra (1948) da parte del giovane imprenditore Marcello Danieli, Diadora è stato sinonimo di eccellenza in molti settori sportivi: un brand capace di fare le scarpe a generazioni di campioni, da Bjorn Borg a Roberto Bettega, da Gelindo Bordin a Roberto Baggio. E allora, come mai ne parliamo così poco su queste pagine?? Facciamo ammenda, e promettiamo che d’ora in poi ci occuperemo più spesso dei modelli storici Diadora: ce ne sono molti, magari mento noti di Queen 70 “Ed Moses” e Borg, ma davvero interessanti. È il caso, ad esempio, delle Ritmo 2700: classiche running destinate a rosicchiare quote di mercato ai giganti del settore, da Nike a New Balance, nei primi Ottanta. Elegante e minimale l’aspetto, molto alta la qualità costruttiva: non a caso si tratta di un prodotto italiano... Sembra che la linea ‘Heritage’ che ripropone modelli dall’archivio Diadora stia riscuotendo notevole successo, dunque non ci stupiremmo di rivedere presto sugli scaffali anche queste Ritmo 2700. Sneakers 80 magazine


Diadora is a brand with a long and quite interesting history and that became an icon of Italian style in the Twentieth century. Starting from its foundation by the young Marcello Danieli in the aftermath of the Second world war (1948) Diadora was always synonymous of excellence in many sports: a brand capable of designing shoes for many a generation of champions, from Bjorn Borg to Roberto Bettega, from Gelindo Bordin to Roberto Baggio. So why we so rarely talk about them on these pages? We make amends and promise that from now on we’ll pay more attention to the historic models by Diadora; there are so many of them, perhaps less known than the Queen 70 “Ed Moses” and Borg, yet really interesting. A case in point is for example these Ritmo 2700; classic running shoes destined to gnawing market shares to the sector’s giants, from Nike to New Balance, during the early Eighties. An elegant and minimal aspect, high quality of construction: it’s no coincidence that the kick is an Italian product. It seems that the line Heritage that re-releases archive models by Diadora is enjoying great success, therefore we won’t be surprised to also see these Ritmo 2700 on the shelves. 81 Sneakers magazine


vintage

SAUCONY

grid 9000

made in korea, 1989

Uno fra i più rappresentativi marchi statunitensi del settore running è diventato molto, molto cool. Si tratta di Saucony, oggi tornato sotto i riflettori dopo una serie di progetto collaborativi con i protagonisti della street culture americana: ricordiamo qui solo quelli con i newyorchesi di Alife e i bostoniani di Bodega. Ma la storia del brand Saucony ha radici ben più profonde. Iniziamo a scoprirle attraverso sneakers di fine anni Ottanta, coeve di modelli running superclassici come le Reebok Ventilator e le prime Nike Air Max. Si tratta delle Grid, che senza dubbio meritano di entrare nel novero delle snekaers più riuscite degli ultimi trent’anni, e non hanno nulla da invidiare alle concorrenti dell’epoca prodotte da Nike e New Balance. Siamo certi che queste foto vi faranno venire l’acquolina in bocca, ma purtroppo i modelli originali sono piuttosto rari. Le Grid 9000 verranno però riproposte in un’edizione speciale proprio dalla sopracitata Bodega, nel corso del prossimo febbraio. One of the most representative American brands in the running sector has become very, very cool. It’s Saucony, today back under the spotlight after a series of collaboration projects with the protagonists of American Street culture: here we recall just the projects involving the New Yorkers from Alfie and the Bostonians from Bodega. But the history of the brand Saucony takes roots in quite older times. Let’s start discover them through some sneakers dating back to the late Eighties – coeval to super classic running models like the Reebok Ventilator and the first Nike Air Max. We are talking about the Grid, which undoubtedly deserve a place among the most successful sneakers of the last thirty years and are in no way inferior to the competition of the time produced by Nike and New Balance. We are positive that these pictures will make your mouths water although we’re sorry to say that the original models are pretty rare. The Grid 9000 will be re-released in a special edition by the aforementioned Bodega by the end of February.

Sneakers 82 magazine


83 Sneakers magazine


vintage

PUMA

DAKOTA

made in italy, 1980

Sneakers Puma fatte in Italia? Jawohl, mein Freund! Queste splendide Dakota (da non confondere con le omonime Nike degli anni Settanta) erano prodotte proprio presso stabilimenti italiani per conto della casa tedesca, nel corso dei primi eighties. I designer Puma sembrano aver seguito la regola d’oro “less is more” e hanno creato scarpe di grande eleganza minimale, con particolari che fanno la differenza (ci piacciono particolarmente i lacci!). Le Dakota anticipano le classiche Boris Becker, e - pur con nette differenze per quanto riguarda i materiali usati - sembrano ispirate a un altro modello dedicato a un campione della racchetta: l’argentino Guillermo Vilas. Nei prossimi mesi, aspettatevi di vedere su queste pagine molti altri modelli dell’azienda fondata da Rudolf Dassler. Sneakers 84 magazine


Sneakers by Puma made in Italy? Jawohl mein Freund! These marvelous Dakota (not to be confused with the homonymous Nike from the Seventies) were produced in various Italian factories on behalf of the German company, during the early Eighties. The designers from Puma seem to have complied with the golden rule “less is more� when they decided to create shoes of great though minimal elegance, featuring details that make all the difference (we really like their laces). The Dakota comes before the classic Boris Baker and notwithstanding the many differences when it comes to fabrics used, they seem to be inspired by another model dedicated to a racket champion – the Argentine Guillermo Vilas. Expect to find on these pages many other models by the company founded by Rudolf Dassler over the next few months. 85 Sneakers magazine


vintage

ADIDAS

MUNCHEN

Sneakers 86 magazine

made in West Germany, 1972 È opinione comune che le adidas Munchen siano nate nel 1976, come calzatura di alta gamma da allenamento indoor, e poi diventate un classico dello stile casual nei primi Ottanta, insieme alle Trimm Trabb (modello a cui sono spesso accostate) e alle Rom. Invece, le origini di queste arcinote sneakers della casa del Trifoglio risalgono a qualche anno prima: la prova inconfutabile ce la forniscono queste eccezionali Munchen del 1972, in perfetto stato di conservazione e complete di box originale su cui fa bella mostra di sé la dicitura “Made in West Germany”, sinonimo di autenticità e soprattutto qualità teutonica. Sappiamo che adidas vuole riportare sugli scaffali le Munchen nel corso della prossima stagione: ottima idea, speriamo solo che non venga tradita la splendida forma originale. Sarebbe un’onta, per un modello tanto carico di storia e gloria.


87 Sneakers magazine


vintage

ADIDAS MUNCHEN

The accepted commonsense is that the adidas Munchen were born in 1976 as high level shoes for outdoor exercise, and later become a classic of casual style by the early Eighties, along with the Trimm Trabb (a model with which they are so often associated) and the Rom. On the contrary, the origins of this very well known sneakers of the trefoil date back to an prior time: our non refutable evidence is provided by these exceptional Munchen dating back to 1972 – in perfect condition and together with their original box displaying a historical inscription reading: “Made in West Germany”, a synonym of authenticity and above all Teutonic quality. We know adidas wants to bring back the Munchen on the shelves by the incoming season; a very good idea, our only hope is that its original shape will not incur too much betrayal. It would be a shame for a model so rich with history and glory.

Sneakers 88 magazine


89 Sneakers magazine


vintage

A volte il caso ti offre gradite sorprese: a noi è successo qualche mese fa, quando abbiamo incontrato un appassionato di vintage che ha squadernato davanti ai nostri occhi questo incredibile paio di Vans made in Usa dei primi anni Ottanta. Siamo rimasti letteralmente senza parole, nel constatare le perfette condizioni del modello - trattasi di Era Deck, a voler essere precisi - e del box originale, con il marchio storico “Off the wall”. Un pezzo così, venduto sul mercato del vintage giapponese potrebbe farci guadagnare una cifra considerevole. E in effetti, finora solo in Giappone ci era capitato di vedere Vans di quell’epoca in perfetto stato di conservazione: eravamo convinti che in Italia il marchio californiano non fosse neppure distribuito fino al 1984, e invece... Nella vita non si finisce mai di imparare! Sneakers 90 magazine


VANS

ERA DECK made in Usa, 1981

At times destiny brings about nice surprises. It happened to us a few months ago when we ran into a vintage addicted who revealed to our wide open eyes this incredible pair of Vans made in Usa dating back to the early Eighties. We remained literally silent upon acknowledging the perfect condition of the pair – it’s a Era Deck to be precise – and the original box, showing the historical brand “Off the wall”. Such a piece, sold on the vintage market could make us earn an interesting amount of money; indeed we only had a chance until now to find Vans of those times in such a perfect state and it was in Japan; so we were persuaded that in Italy the Californian brand wasn’t distributed until 1984, however… Yeah you never know – so never say never in life! 91 Sneakers magazine


vintage

Converse

Chuck Taylor All-Star made in Usa, 1984

Che Tokyo sia la Mecca, per ogni collezionista di sneakers (e - ne siamo certi - anche di qualsiasi altra cosa), lo sapevamo già. Abbiamo però avuto un’ulteriore prova di questa nostra convinzione quando, girando ai margini di Harajuku, ci siamo imbattuti in uno splendido negozio di vintage (non vi sveleremo mai il nome!) che sfoggiava in vetrina queste eccezionali Converse: uscite intorno alla metà degli anni Ottanta - e ovviamente di produzione statunitense - erano caratterizzate dall’evidente richiamo al decennio precedente. Non ci risulta che siano mai state riproposte, ma auspichiamo che prima o poi arrivi un remake, sperando che sia costruito con gli stessi materiali di alta qualità. Per ora, non ci resta che spulciare con pazienza i siti di aste online, e prepararci a spendere almeno 350 dollari per un paio originale in perfette condizioni. Il lato positivo è che, volendo, queste Chuck si possono ancora indossare senza problemi: niente poliuretano nell’intersuola. That Tokyo is the Mecca for every collector of sneakers (and we surmise of everything else) it’s something we already knew. So we got further evidence supporting this belief of ours when wandering around Harajuku’s outskirts we chanced upon a marvelous vintage shop (no, we’re not going to whistle-blow you the name guys!) exhibiting these exceptional converse: released by the mid Eighties – and of course made in Usa – they were (well they are!) characterized by reminiscences of the preceding decade. We aren’t being told they were ever re-released, but we hope that a remake will appear sooner or later, especially if they use the same high quality materials as the old ones. For the time being, we can’t help browsing with some patience the auction websites and prepare ourselves to spend at least 350 dollars for a original pair in perfect condition. The good thing is that these Chuck may be used willfully and safely: the intersole has no polyurethane in it. Sneakers 92 magazine


93 Sneakers magazine


vintage

NIKE

AIR MAX ST made in korea, 1992 Le sneakers tecnologicamente più avanzate dei primi anni Novanta furono costruite per rispondere a un unico bisogno: ammortizzazione. E l’intera campagna di lancio messa in piedi da Nike fu, in effetti, improntata ironicamente sull’importanza del problema: pagine pubblicitarie si chiedevano come fosse possibile che - nel momento in cui venivano presentate sul mercato le Air Max ST - le prime pagine dei giornali fossero occupate da “un qualche buco nella fascia di ozono”... Al di là del marketing ironico, senza dubbio le specifiche tecniche delle ST sono eccezionali: tomaia in pelle e suede con panelli in mesh di nylon; rivestimento interno in Duraplush; allacciatura ad ampiezza variabile; intersuola che incorpora il sistema di stabilità footbridge (in materiale termoplastico) e l’unità Air, sotto il tallone e sotto l’avampiede; intagli flessibili sagomati V-Flex nell’intersuola e sulla suola in gomma BRS 1000. Da solo, tuttavia, il contenuto tecnologico non spiega il successo delle ST, ancora ricercatissime sul mercato del vintage: le quotazioni arrivano facilmente intorno ai 300 dollari, a riprova del fatto che le Air Max hanno ancora molti estimatori, soprattutto nel vecchio continente.

Sneakers 94 magazine


95 Sneakers magazine


vintage

NIKE AIR MAX ST

Sneakers 96 magazine

The sneakers most technologically cutting-edge from the early Nineties were designed to respond a single need: damping. Indeed the whole campaign that Nike put in place back then was conceived to hinge somehow ironically on the importance of the issue: the ads on the magazines would typically ask how it was possible in a moment in which the Air Max ST got launched on the market that the newspaper’s front pages were filled with headlines about “a certain hole in the ozone layer”. Beside this tongue-in-cheek marketing, the technical features of the ST are exceptional; leather and suede upper with panels in nylon mesh; lining in Duraplush; lacing system allowing varying width; intersole incorporating the stability system footbridge (in thermoplastic material) and the Air unity, under the heel and the forefoot; flexible cut-out V-Flex notches in the intersole and on the rubber sole BRS 1000. In and of itself however the technological content doesn’t account for the success of the ST or why they should still be so wanted on the vintage market: the ratings can easily reach 300 dollars and this testifies to the fact that the Air max have still many followers, especially in the old continent.


97 Sneakers magazine


Sneakers 98 magazine


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