REPORT | SNPA 20/2021
PM10
PM2.5
NO2
NOX
O3
SO2
CO
C6H6
BAP
Cd
Pb
Ni
As
As Ni Pb Cd BAP C6H6
CO SO2 O3 NOX NO2 PM2.5 PM10 0
50
100
150
200
250
300
350
Figura 2.11. Punti di misura utilizzati anche o in maniera esclusiva ai fini della modellistica atmosferica. Fonte: SNPA
2.5
PROBLEMATICHE EMERSE
Lo stato di attuazione dei programmi di valutazione della qualità dell’aria a dieci anni dall’entrata in vigore del D.Lgs 155/2010 può considerarsi nel complesso soddisfacente. La rete di monitoraggio è molto estesa ed efficiente, come pure è essa stessa uno strumento efficace per l’obiettivo che ne ha determinato l’implementazione, ovvero la valutazione della qualità dell’aria sull’intero territorio seguendo criteri e metodi omogenei e condivisi, rispettando gli obiettivi di qualità previsti dalla normativa europea, recepita nel nostro ordinamento. La rete è numericamente più estesa di quanto richiesto in termini di numero minimo di punti di misura e rispetta il necessario equilibrio tra punti di misura di fondo e di traffico, così come quello tra punti di misura per il PM10 e per il PM2.5. Questo consente una valutazione certamente più aderente alle esigenze di un territorio complesso sia dal punto di vista orografico e climatico che da quello della densità e variabilità delle fonti 34
emissive. La rete stessa è un importante strumento a supporto delle valutazioni modellistiche che oggi integrano o si combinano alle misure puntuali, come esplicitamente previsto dalla normativa. Nella ricognizione tuttavia sono emersi i problemi che hanno determinato in alcuni casi ritardi e difficoltà nell’implementazione dei PdV, così come non si può negare che sussistano ancora problemi che ostacolano in alcuni casi il pieno sviluppo della rete così come progettata nel PdV. Due aspetti su cui vale la pena soffermarsi sono relativi alla valutazione della qualità dell’aria per la protezione della vegetazione e degli ecosistemi (per cui è previsto che siano implementati punti di misura ad hoc) e alla valutazione dell’inquinamento atmosferico in relazione alle sorgenti puntuali. Nel primo caso, come evidenziato nel capitolo 2, manca ancora una zonizzazione sovra regionale la cui implementazione sarebbe propedeutica alla realizzazione della rete di monitoraggio dedicata.