SOLLEVARE - Agosto/Settembre 2021 by Sollevare.it

Visitate www.sollevare.it, il Portale Italiano per il Sollevamento, la Movimentazione Industriale e Portuale e il Trasporto Pesante The Leading Italian Magazine and Website for the Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Markets

La Rivista “Sollevare” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova

Anno 7 - Agosto/Settembre 2021

Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

Presto ci sarà un solo nome da ricordare

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Piacenza, 7-9 Ottobre 2021

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CONCENTRATO DI POTENZA IN FORMATO COMPATTO. LA NUOVA AC 4.070(L)-1 Con un braccio base lungo 52,1 m, la gru AC 4.070(L)-1 si pone ai vertici tra le quattro assi della sua categoria e con il braccio completamente sfilato solleva ancora un peso di 5,8 t. La capacità di sollevamento è stata ulteriormente migliorata, in particolare con il braccio base in posizione prossima alla verticale e raggi di lavoro ridotti. L’innovativo comando gru AML-F assicura rapidi tempi di allestimento. Il risultato: un raggio di 46 m e un’altezza delle pulegge di 71 m, grazie alla prolunga del braccio da 9 a 16 metri. I blocchi del contrappeso, configurabili in modo flessibile, consentono di variare il carico assiale da 10 t a 16,5 t. Il Lift-Adjuster riduce l’oscillazione consentita del carico durante la salita e la discesa. Proprio tipico di Tadano!

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Editoriale

Fabio Potestà

Alberto Finotto

La bella stagione della nostra industria

Cari Lettori, l’autunno del sollevamento italiano sembra piuttosto una primavera, dopo la breve pausa estiva e la ripresa di una rincorsa entusiasta, per molti protagonisti del settore, verso nuovi progetti e rinfrancanti prospettive di investimento. Che sia la volta buona, per la resurrezione del Paese industriale e delle sue manifatture più eccelse (tra cui le numerose specialità della meccanica di trasformazione e delle applicazioni mobili che ne sono indissolubilmente legate)? Sembra proprio di sì, se guardiamo ai dati specifici dei territori - con il distretto di Brescia e Bergamo che fa rilevare un balzo del 40% di ricavi nel secondo trimestre dell’anno - e, soprattutto, se prendiamo come cartina di tornasole il dato sul grado di utilizzo degli impianti, in quota percentuale del 78,3%, con la media del 2019 superata in corsa e un monte ordini che garantisce 95 giorni di produzione (20 in più rispetto all’era pre-Covid), praticamente un vertice mai raggiunto, secondo le analisi storiche di Unioncamere. Certo, se parliamo di ricavi, dobbiamo tener conto anche dei rincari che riguardano le materie prime, l’acciaio in particolare, con costi praticamente raddoppiati nel giro di pochi mesi. Al netto di queste problematiche - con difficoltà di approvvigionamento ancora dolenti che pesano sull’impazienza di molti costruttori, preoccupati dell’evasione puntuale degli ordini - sono i volumi a impressionare, la “fame di macchine” che sembra comprendere ogni applicazione indu-

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striale, indotta per di più dalle politiche virtuose di finanziamento alle imprese varate con decisione dal governo Draghi. Con il prossimo GIS 2021 ormai alle porte, le Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali si preannunciano, quindi, già assolate nello spirito - come dimostra anche lo straordinario livello di interesse da parte dei numerosissimi espositori e dai visitatori già prenotati per l’ingresso - e la nostra sensazioni è che questa fiera possa portare il dibattito sulla nostra industria nazionale ancora più in là, oltre il mero commento di impressione. Al GIS parteciperanno tutti i protagonisti di una nuova stagione della meccanica italiana. Protagonisti speciali, perché inventori di progetti e macchine per un mondo che cambia, inesorabilmente, con il beneficio di sviluppi inediti delle pratiche e delle competenze che delineano un nuovo mondo del lavoro. Dall’incontro con questi condottieri di progresso, abituati a capire il futuro e a scrutare all’orizzonte le direttrici tecnologiche e di mercato, possono derivare prospettive e visioni nuove. Elementi seminali, in grado di cambiare le politiche e le idee decisive per un Paese finalmente dissodato dall’erba incolta dell’immobilismo. La nuova Italia sarà lì, presente, insieme a voi, per insegnarci il passo giusto e indicarci, finalmente, la strada maestra. Buona lettura!

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1989 2021

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Piacenza, 7-9 Ottobre 2021

Padiglione 1 Stand D2/E1

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Periodico associato a

Sommario

Agosto/Settembre 2021 - Anno 7

Rivista partner

La Rivista “Sollevare” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova

Anno 7 - Agosto/Settembre 2021

Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

Direttore Responsabile Fabio Potestà

Responsabile Editoriale Alberto Finotto Collaboratori Roberto Ambra Stefania Priolo

Graﬁca e impaginazione Romina Testino grafica@mediapointsrl.it In copertina:

Attualità, p.10 Cover Story Hiab/Effer, p.44

Gru e Autogrù

Hawe/BG Lift-Brennero Gru, p.48 Demag, p.54 Jekko, p.58

Ple

CMC, p.62 Almac, p.68 Haulotte, p.74

Sollevatori Telescopici Faresin, p.78

Attrezzature & Componenti Kiwitron, p.82 Union Battery Service, p.86 Boman, p.90 Spanset, p.94 Autec, p.98 REMdevice, p.102

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Movimentazione Industriale Euro Assistance Group, p.106

Trasporti Eccezionali Goldhofer, p.114

Parola d’ordine: integrazione. Tra Effer e Hiab, la perfetta fusione di intenti ha portato a uno scatto decisivo nelle opportunità di mercato per le gru su autocarro prodotte a Minerbio. Più applicazioni, più clienti e una nuova autorevolezza internazionale

Fotografia Archivio Sollevare Ufficio traffico Daniela Chiusa daniela.chiusa@mediapointsrl.it Direzione e redazione MEDIAPOINT & EXHIBITIONS SRL Corte Lambruschini Corso Buenos Aires, 8/7 16129 Genova - Italy tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 redazione@sollevare.it Pubblicità Italia ed estero tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 info@sollevare.it Pre-stampa e stampa Euro Grafica - Genova Registrazioni Tribunale di Genova n.27/2011. Camera Commercio di Genova, R.I. N.O 395768 del 5 novembre 2001 Registro operatori di comunicazione N.O 022258 del 20 gennaio 2012 Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice “Mediapoint & Exhibitions Srl” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Fabio Potestà Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2021

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7 2021

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L’ECCELLENZA ITALIANA NEL CAMPO DELLA COSTRUZIONE E DEL CORRETTO UTILIZZO DELLE PIATTAFORME PER I LAVORI AEREI ITALPLATFORM - THE ITALIAN EXCELLENCE IN THE CONSTRUCTION AND PROPER USE OF AERIAL WORK PLATFORMS

PIACENZA EXPO - PADIGLIONE 3 - VENERDÌ 8 OTTOBRE CERIMONIA D’APERTURA ORE 18:30 SEGUIRÀ ASSEGNAZIONE PREMI

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2021

L’ECCELLENZA DEL SOLLEVAMENTO E DEI TRASPORTI ECCEZIONALI IN ITALIA ILTA - THE ITALIAN EXCELLENCE IN THE LIFTING AND SPECIALIZED TRANSPORT SECTORS

PIACENZA EXPO - PADIGLIONE 3 - VENERDÌ 8 OTTOBRE CERIMONIA D’APERTURA ORE 18:30 SEGUIRÀ ASSEGNAZIONE PREMI

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News GRU E AUTOGRÙ

Regina tralicciata per Paradiso Nella flotta di autogrù di Fratelli Paradiso, è stata accolta una nuova gru mobile tralicciata Liebherr LG 1750. Si tratta della seconda gru di questo tipo acquistata dall’azienda pugliese e sarà utilizzata principalmente per l’assemblaggio di turbine eoliche. L’elevata richiesta in questa zona d’Italia per questa categoria di applicazioni, ha portato il noleggiatore di Canosa, secondo le parole di Michele Paradiso - proprietario e amministratore delegato dell’impresa - “a investire nei prodotti della gamma Liebherr”, in particolare su questo modello a otto assi, con l’identità di autogrù tralicciata più potente al mondo. Il modello LG 1750 offre in effetti la flessibilità di una gru cingolata da 750 t combinata con la mobilità di un’autogrù ad alta velocità. In questo modo, unisce i vantaggi di entrambi i tipi di macchina in un unico concetto. Per l’LG 1750, Liebherr utilizza la piattaforma girevole e il sistema di braccio della gru cingolata LR 1750, oltre a un telaio di ultima concezione con sterzatura dell’asse posteriore in funzione della velocità. Liebherr mette a disposizione per la stessa LG 1750 un’ampia gamma di sistemi-braccio per impieghi eolici speciali, ottimizzati per impianti di piccole e medie dimensioni, puntando anche a strutture di ultima generazione con altezze delle torri di oltre 160 metri. “Abbiamo optato per la configurazione SL8HS a 119 metri, ideale per impianti di piccole e medie dimensioni - aggiunge Michele Paradiso - In questo modo, non abbiamo bisogno di utilizzare il sistema Derrick, con una notevole economia, anche nel risparmio di tempo. Comunque, possiamo facilmente completare la macchina in un secondo momento, aggiungendo il nuovo e più potente sistema braccio SX3 con 165 metri”.

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Piacenza, 7-9 Ottobre 2021

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bene il valore dei modelli Demag. “Abbiamo da tempo una AC 40 City nella nostra flotta e a questa macchina ormai va riconosciuto l’onore delle armi, con il passaggio del testimone alla nuova AC 45 City“, dichiara l’operatore Christian Morres, che ha ritirato la nuova City a Zweibrücken. La nuova gru è stata consegnata dal direttore vendite di Tadano, Michael Zieger. “La più grande forza delle Demag City Cranes è la loro combinazione di design supercompatto e prestazioni incredibili – commenta ancora con entusiasmo Morres – Naturalmente, la nuova AC 45 City non fa eccezione”. Con una lunghezza totale di 8,69 m, una larghezza di 2,55 m e un’altezza di 3,16 m, è la gru più compatta nella propria categoria. Ulteriori vantaggi includono una grande capacità di sollevamento fino a 25 ton e il sistema di controllo intelligente IC1 Plus. Autokrane Neu ha apprezzato naturalmente anche la capacità della gru di sfilare con efficienza anche sotto carico e l’implementazione del sistema di stabilizzazione Flex Base, che consente di estendere gli stabilizzatori della gru in qualsiasi posizione nell’ambito della portata consentita.

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7-9 October 2021 - Piacenza, Italy

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News PLE

Tre campioni per un anniversario BSI GmbH è uno specialista tedesco consolidato nel settore del sollevamento e del lavoro in quota; nell’autunno 2020, per il suo 25° anniversario che cade proprio quest’anno, ha ampliato significativamente la propria sede. Oggi quindi può contare su un quartiere generale di oltre 10.000 metri quadrati, che comprende un moderno edificio per gli uffici della società e un capannone con showroom che ha già accolto le ultime meraviglie della flotta, con le piattaforme semoventi telescopiche Genie Xtra Capacity SX-125 XC, SX-135 XC e SX-180. La sede più ampia dell’azienda e le nuove macchine Genie di alta fascia segnano la crescita del distributore autorizzato Genie di Dortmund impegnato nella vendita, nell’assistenza e nella fornitura di parti di ricambio delle piattaforme del marchio Usa. Sven Nielsen, amministratore delegato di BSI, conferma che “per 25 anni il nostro impegno principale si è concentrato sulle esigenze specifiche del cliente. Con la nuova sede, abbiamo dato un impulso rinnovato alla nostra strategia di offerta puntuale di un’ampia gamma di macchine nuove e di servizi”.

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DON’T JUST MOVE IT LET’S MANOOVR IT

Piacenza, 7-9 Ottobre 2021

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Vi aspettiamo al nostro stand L6M3A

Il MANOOVR Multi-PL è l’ultima generazione di rimorchi con un piano di carico molto basso della Nooteboom. Alcune innovazioni rivoluzionarie includono un’altezza ultra bassa della piattaforma di carico ed il peso sull’assale legalmente piú alto. La combinazione dell’altezza della piattaforma di 780 mm ed un minimo di 12 tonnellate per assale a pendolo, dá un MANOOVR Multi-PL eccezionale per tutta l’Europa. Nel mondo dei trasporti in generale, ma specialmente nel trasporto eccezionale é molto importante sapere come applicare le innovazioni con successo, per poter rispondere alle esigenze ed alle richieste del mercato odierno, e puó offrire un vantaggio competitivo significativo, in oltre MANOOVR Multi-PL vi darà la certezza dei costi. (TCO) Total Cost Ownership, il costo del ciclo di vita del semirimorchio.

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TERZETTO DI TRE ASSI. Preparati al confort della nuova cabina di guida e scegli la tua taxi Grove dalla gamma di gru compatte multistrada a tre assi, perfette per ogni esigenza. • Le potenti curve di carico rendono possibile ogni lavoro. • Che tu abbia bisogno di sollevamenti veloci, di un lungo sbraccio o eccezionale versatilità, le nuove GMK su tre assi ti consentiranno di scegliere la gru perfetta per tutte le tue esigenze. • Compatte come gru a due assi e di facile manovrabilità garantiscono accesso sicuro anche nei cantieri più ristretti, adatte anche nei centri urbani e nei cantieri al chiuso. • Eccezionale stabilità grazie agli stabilizzatori variabili MAXbase. • La tecnologia del motore Euromot 5/Tier 4 Final e la funzione ECO Mode garantiscono bassi consumi di carburante. • Crane Control System (CCS) consente una configurazione facile, veloce e intuitiva.

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News TRASPORTI ECCEZIONALI

Un ponte all’ultimo giro Per oltre 90 anni, un ponte girevole a Bremerhaven, sulla costa tedesca del Mare del Nord, è servito a collegare il porto d’oltremare con l’isola di Colombo (Columbusinsel). In seguito a ingenti danneggiamenti, è stato destinato allo smantellamento. Un incarico fatto su misura per gli esperti della Krebs Korrosionsschutz GmbH e la loro flotta di semoventi Cometto SPMT. Una tale struttura storica – dopo tutto, è il più antico ponte ferroviario girevole della Germania – non viene ovviamente smantellata senza motivo. Ma il pericolo di crollo si rivelava semplicemente troppo grande. Inoltre, la riparazione del corrente superiore incrinato della costruzione obsoleta era ormai impossibile. Il Senato di Brema ha quindi deciso di costruire un nuovo ponte lungo 116 metri. Per consentire la rapida risoluzione del blocco del porto, i lavori di smantellamento sono stati immediatamente autorizzati. La ditta Krebs Korrosionsschutz GmbH ha presentato al riguardo un concetto di progettazione adeguato per demolire e smaltire in massima sicurezza e secondo le tecniche più avanzate il ponte della chiusa a nord, seguendo le più severe norme ambientali. Gli esperti hanno già dimostrato la loro competenza in altri progetti di smantellamento complessi e si sono aggiudicati anche la commessa per la demolizione del ponte a Bremerhaven. Il ponte è stato trainato a Lubmin su una chiatta attraverso il canale di Kiel. Una volta giunto a destinazione, l’elemento da 1.000 tonnellate è stato prelevato dalla chiatta con l’ausilio di 36 linee di assi modulari semoventi Cometto SPMT e due unità Power Pack, ciascuna con una forza motrice di 202 kW. I veicoli modulari semoventi SPMT hanno collocato il ponte su “zampe d’elefante” (stabilizzatori) nel sito di recupero, grazie al sollevatore idraulico dell’assale. A questo punto, gli operai hanno acceso i cannelli di ossitaglio per iniziare le operazioni di demolizione. L’acciaio verrà poi destinato all’altoforno per il conseguente riciclo e per essere poi riutilizzato magari per costruire un nuovo ponte solido e duraturo.

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Le linee sinuose e lo stile inconfondibile dell’iconica gamma RTH, danno vita a macchine espressione di bellezza e di forza. Un’estetica elegante, capace di elevare il concetto stesso di telescopico rotativo ai massimi livelli di seduzione. Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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News GRU E AUTOGRÙ

Truck Cranes, una rinascita La Grove TMS9000-2 di Manitowoc con capacità di 115 t è sempre stata un best-seller sul mercato delle gru su autocarro fin dal suo lancio nel 2017. Ora, con 25 CV in più e una serie di miglioramenti del design che hanno sullemigliorato gru equipaggiate il sistema ridotto zioni il personali. Dotato di un display TFT il comfort con dell’operatore, peso Sense. Amacchina ben guardare, inoltre, Steady di installazione, da 3,5”, Steady garantisce infine un alto della e migliorato il processo questa mondiale è sembra destinata a è molto più preminenza che un radiocomando: un livello di qualità dell’immagine, offrendo verocontinuare. e proprio “partner” che affianca feedback dettagliati e precisi. Un altro “Abbiamo con gioiello un modello l’operatore per aggiornato facilitare la il suamotore giornata della tecnologia è RACE – RemoCummins X12, aumentando la potenzateaAssistant 475 CV, Control Effer – il nuovo silavorativa, estremamente ergonomico, garantendo al tempo stesso la conformità ai più recenti perché lascia braccia e mani in posizione stema di connettività per le gru Effer che standard sulle emissioni richieste sulle autostrade”, naturale, riducendo la tensione postupermette di rimanere sempre connessi ha spiegato JJ Grace, product manager per le gru su rale. Inoltre è facile da usare grazie alle alla gru, con la possibilità di accedere a autocarro Manitowoc. Guardando alle altre migliorie, icone particolarmente intuitive, mentre tuttidinamica i dati necessari. Fondamentale per gli stabilizzatori sono stati modificati nella la retroilluminazione permette di lavopianificare per rendere l’insediamento in cantiere della gru ancora il lavoro e per intervenire rarepiù anche nelle ore cui la L’assetto luce comintempestivamente in caso di necessità. semplice e in veloce. degli stabilizzatori cia aposteriori, scarseggiare. Copre, infine, i Con Race è5 possibile monitorare da read esempio, è statatutti sollevato di quasi pollici per migliorare l’angolo di partenza amoto 18°, mentre canali di frequenza al mondo e dispone la gru da qualsiasi device mobile i martinetti stabilizzatori sono basta stati accedere al portale, senza di una scheda didegli memoria rimovibileanteriori in o fisso: disalvare 3,5 pollici per aumentare l’altezza da terra. cui èsollevati possibile le proprie impostadover scaricare programmi o app spe-

cifiche, e in caso di difficoltà, ovunque ci si trovi, il Service Point di Effer può verificare istantaneamente il problema e intervenire subito con la risoluzione da remoto dell’anomalia. Race consente di raccogliere una gran mole di dati che permettono il monitoraggio e una miglior gestione della macchina: si può visualizzare il tragitto della gru dal pannello di controllo, monitorare il tempo effettivo di lavoro e misurare la percentuale di utilizzo delle attrezzature quali il jib, il cestello o le forche. Ma si può anche visualizzare le performance di più unità, per un miglior controllo della flotta. Un particolare sicuramente molto utile anche al noleggiatore. Senza contare i vantaggi in termini di manutenzione preventiva, dal momento che dal pannello è possibile sapere quanto manca alla manutenzione della gru e si possono quindi predisporre in anticipo gli interventi.

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News ATTREZZATURE

Pianoplan e le nuove Forche Il progetto di distribuzione Pianoplan, avviato lo scorso marzo tra il gruppo CEM e CTE, si consolida grazie alla valorizzazione del nuovo accessorio Forche. Il progetto commerciale fa segnare una crescente richiesta di prodotti per la movimentazione speciale di pianoforti e opere d’arte sul territorio nazionale e di un programma di continua diffusione del brand – in particolar modo nell’area commerciale di azione di CEM Group che comprende Valle D’Aosta, Lombardia, Liguria e Piemonte. Il trasportatore su scala cingolato a batteria Pianoplan Verticale, lanciato sul mercato nel 1995, trova nel nuovo accessorio Forche nuove potenzialità al modello base con l’obiettivo di rendere il Pianoplan ancora più versatile. Forche permette di caricare materiale pesante e ingombrante senza richiedere alcuno sforzo fisico da parte dell’operatore. Semplice e funzionale, l’accessorio consente di sollevare il carico utilizzando due forche, montate su un trolley rotante, portarlo in posizione orizzontale e, se necessario, ruotarlo per adagiarlo sul pianale. Tra i punti di forza dell’accessorio: il timone reclinabile; un carrello scorrevole per regolare l’altezza delle forche; la grande capacità di sollevamento; la base rotante delle forche per posizionare in sicurezza il carico; i cingoli con movimento indipendente e adattabili alle superfici; gli stabilizzatori rinforzati per una migliore stabilità durante il caricamento. La portata massima è di 350 kg con stabilizzatori standard e di 500 kg con stabilizzatori extra large, l’altezza massima di carico è di 1.100 mm per una rotazione di 360° continui del carrello.

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News PLE

Klubb, al GIS il furgone delle idee La Francia delle PLE allestite su van di Klubb arriva al GIS 2021 con un carico di modelli d’eccezione. “Come specialisti nelle piattaforme furgonate, abbiamo rinnovato completamente la nostra gamma riducendo notevolmente il peso complessivo degli allestimenti e guadagnando fino a 160 kg, per un limite fino a 600 kg di carico utile – rivela Julien Bourrellis, presidente del Gruppo Klubb – Questo aumento di capacità è stato ottenuto in particolare grazie al nuovo design dei bracci implementati su tutte le serie, realizzati con acciai ad alte prestazioni (HLE) che consentono di alleggerire la struttura e aumentare la resistenza oltre che la vita utile della piattaforma”. Quattro i modelli Klubb in primo piano a Piacenza Expo. Il primo è identificato dalla KL21B su minivan Peugeot Expert, modello estremamente compatto per un’altezza di lavoro a 11,40 m e uno sbraccio laterale di 6,8 m, con portata in cesta a 120 kg (senza stabilizzatori). Il KL26 su Renault Master è il secondo protagonista, per un’altezza operativa a 11,8 m, uno sbraccio laterale sempre a 6,8 m e ancora 120 kg in cesta per l’intervento di un operatore. Terzo campione, il modello KL32, ancora su furgone Renault Master, autentico best-seller destinato alle società di telecomunicazioni in tutta Europa. Altezza di lavoro a 12,5 m, sbraccio laterale da 7,3 m e portata da 120 kg. Per finire, al GIS vedremo anche la PLE KL42P, sempre su Renault Master, con un’altezza operativa da 15 m, sbraccio laterale a 8,2 m e portata in cesta da 200 kg, per due operatori (con stabilizzatori). “Vogliamo ampliare la nostra rete di dealer specializzati in Italia e siamo fiduciosi di incontrare nuovi e interessanti potenziali partner al GIS”, aggiunge Bourrellis, confermando un programma completo per i distributori Klubb con il valore aggiunto di sconti sulle piattaforme, formazione, supporto alla vendita e supporto tecnico e molti altri benefit.

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News PLE

Un ragno al sole In Sicilia, la richiesta di piattaforme aeree capaci di operare su terreni disomogenei e spesso sensibili trova un fornitore di servizio d’eccezione nello storico distributore Sorbello Tre, dealer della gamma Palazzani nell’isola. Di Recente Sorbello ha deciso di acquistare un altro modello XTJ 37+, “il secondo, dal momento che la piattaforma ragno è molto richiesta per le sue particolari caratteristiche” secondo le parole dell’azienda. La XTJ 37+ infatti raggiunge i 37 metri di altezza operativa, per uno sbraccio di 15,7 metri e una portata di 330 kg. “L’XTJ 37+ contempla prerogative uniche come la doppia velocità di traslazione e la notevole rapidità dei movimenti dinamici; inoltre, è dotata di sistema CAN-Bus e della portata variabile che consente più movimenti in contemporanea, con un’economia di consumi notevole”, precisano i tecnici Sorbello Tre. La macchina è stata venduta al cliente Stilgronde, impresa familiare di Rosario Nicosia specializzata nella realizzazione di opere di lattoneria civile e industriale.

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FIERE

Green Pass, il plauso di Aefi “Condividiamo la decisione del presidente Draghi e del Consiglio dei ministri di estendere l’obbligatorietà del Green pass per l’accesso alle fiere italiane“. La dichiarazione arriva da Maurizio Danese, presidente di Aefi, l’Associazione esposizioni e fiere italiane. Una presa di posizione chiara e positiva nei confronti delle decisioni del governo Draghi in merito all’obbligatorietà di possedere il certificato vaccinale per accedere a luoghi ed eventi che si svolgono in ambienti chiusi. “Una soluzione auspicata da gran parte degli organizzatori fieristici, dagli espositori e dai buyer esteri in procinto di partecipare alle 335 manifestazioni previste da qui alla fine dell’anno – ha ribadito Danese – Già da agosto le nostre manifestazioni, già regolate da protocolli di sicurezza validati dai ministeri degli Esteri e della Salute, saranno ancora più sicure. Auspichiamo che questa ulteriore misura possa contribuire a rendere più agevoli i corridoi sanitari previsti per i buyer esteri e consentire così alle imprese del made in Italy il ritorno al business fieristico, che vale ogni anno circa 60 miliardi di euro”.

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News Nereo Parisotto

AZIENDE - PILOSIO/EUROEDILE

Un’impresa che risorge DAL CORAGGIO E DAL CUORE INTRAPRENDENTE DI NEREO PARISOTTO, SCATURISCE L’OFFERTA E IL PIANO INDUSTRIALE CHE CAMBIERÀ CORSO ALLA PARABOLA DISCENDENTE DEL GRUPPO DI TAVAGNACCO (UD). INVESTIMENTI, POSTI DI LAVORO, INNOVAZIONE DEL PRODOTTO, PER RILANCIARE LO STORICO LEADER DEI PONTEGGI MADE IN ITALY

on un piano industriale da oltre 8 milioni di euro riparte il Gruppo Pilosio di Tavagnacco (Ud), realtà storica nel settore della produzione di attrezzature per costruzione e manutenzione attualmente in messa in liquidazione. La svolta è avvenuta il 26 luglio scorso quando la trevigiana Euroedile è risultata come aggiudicataria definitiva nella procedura competitiva indetta dal Tribunale di Udine. Nereo Parisotto, fondatore e amministratore unico di Euroedile, ha proposto un piano industriale che intende non solo garantire la continuità del lavoro per tutti i dipendenti, ma rivoluzionare la produzione del marchio Pilosio per dare vita al ponteggio 4.0 e diventare competitivo a livello mondiale. Una volta entrata a regime la “nuova” Pilosio mirerà a fornire nuove tecnologie di costruzione, in grado di abbassare i costi di produzione delle aziende clienti, impiegando nuovi materiali (più versatili e quindi più pratici da maneggiare) e lan-

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ciando sul mercato nuovi prodotti innovativi.

Vento di cambiamento “Porteremo ‘aria nuova’ in questa azienda, non solo rafforzando la storica produzione Pilosio, ma implementando la gamma con materiali innovativi e nuovi prodotti - rimarca Nereo Parisotto amministratore unico di Euroedile – Questa dinamica consentirà alle aziende che si affideranno al marchio Pilosio di lavorare meglio, con più velocità e maggiore sicurezza. Al nostro attivo abbiamo 35 anni di esperienza fatta di lavoro sul campo ma soprattutto di studi ingegneristici portati avanti dai tecnici di Euroedile che ci hanno consentito di realizzare opere che altri non sarebbero stati in grado talvolta neanche di pensare”. Il costo dell’acquisizione è di 3.500.000 euro ma è previsto un ulteriore immediato investimento di 5.000.000 di euro

entro l’anno per far ripartire l’azienda attraverso un piano industriale molto dettagliato che va dalla riorganizzazione dei processi produttivi alla manutenzione di macchinari e impianti, fino l’acquisizione delle materie prime necessarie. Appianando malumori e dissensi cresciuti negli ultimi anni con i principali fornitori settoriali. “Quando ho iniziato i primi passi nel mondo dell’edilizia, Pilosio era una vera istituzione nel settore – rivela Parisotto – Non potevo permettere che un’azienda così importante, e in una regione a me così cara, chiudesse. E come me lo hanno compreso le istituzioni e le rappresentanze dei lavoratori. Ringrazio in primis l’assessorato alle Attività Produttive della Regione Friuli Venezia Giulia e la FIM-Cisl regionale che con l’amministrazione comunale di Tavagnacco, ci hanno dato tutto il supporto necessario per concludere questa importante operazione che ci consentirà di dar vita ad un’eccellenza tutta italiana che sarà in grado di affrontare in maniera sinergica non solo il mercato nazionale ma quello globale”.

Una nuova organizzazione Il nuovo gruppo triveneto dividerà il suo quartier generale tra Postioma e Tavagnacco e verrà garantito il mantenimento del brand storico friulano che da sempre è riconosciuto come sinonimo di produzione di alta qualità Italiana nei ponteggi e casseforme. “Siamo fortemente soddisfatti per l’esito positivo di tutta la vertenza, una trattativa complessa costantemente monitorata anche dalla Regione e dagli assessorati di riferimento – com-

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menta il segretario regionale FIM-Cisl Pasquale Stasio – Quello raggiunto, con l’acquisizione da parte di Euroedile, è un risultato importante che salva una realtà storica della provincia di Udine con ampie potenzialità, e che salvaguarda tutti i posti di lavoro dei dipendenti attualmente in forza. Un’iniezione di fiducia e speranza non solo per i lavoratori della Pilosio e per le loro famiglie, ma per tutto il tessuto industriale Friulano che in un periodo complicato riesce a trovare una notizia estremamente positiva. Ci

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News auguriamo che questa acquisizione possa essere il primo passo per un rapido ritorno ai fasti che l’azienda ha vissuto in passato e che l’hanno fatta conoscere in tutto il mondo”.

Una storia che riprende il cammino Fondata nel 1961 da Roberto e Gianfranco Pilosio a Feletto Umberto a nord di Udi-

ne, la Pilosio dal 2009 era infatti in forte difficoltà. Non riuscendo a superare le debolezze sul mercato italiano nelle sfide dello scenario estero era passata recentemente dal concordato preventivo alla messa in liquidazione, ma grazie anche alla sinergia attuata anche con la Regione Friuli Venezia Giulia, ora il lieto epilogo. “Un plauso all’iniziativa imprenditoriale del signor Nereo Parisotto che ha presentato un piano di rilancio della Pilosio serio e strutturato - dichiara l’assessore Regionale alle Attività Produttive del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini - Insieme all’assessore al Lavoro Alessia Rosolen, abbiamo seguito passo dopo passo l’evoluzione della situazione e possiamo dire con orgoglio che questo lieto fine è frutto di un lavoro di squadra fra chi ha voluto tenacemente portare avanti un progetto imprenditoriale serio di rilancio di una importante attività produttiva, unitamente alle istituzioni, ai lavoratori ed alle rappresentanze sindacali. In con-

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tinuità con l’importante storia della Pilosio ritengo non potesse esserci miglior soluzione per il suo rilancio, apprezzando in primis la serietà dimostrata da Nereo Parisotto e la sensibilità che ha dimostrato nei confronti del capitale umano dell’azienda. Con queste premesse siamo ben lieti di poter collaborare allo sviluppo dell’iniziativa legata allo storico marchio regionale”. “Devo esprimere, a nome di tutta la comunità, la più grande soddisfazione per la notizia dell’acquisizione della ditta Pilosio da parte dell’impresa Euroedile – aggiunge il sindaco di

Tavagnacco, Moreno Lirutti– La Pilosio, eccellenza nel suo campo, ha contrassegnato la vita e lo sviluppo economico di questa comunità portando con onore in tutto il mondo le sue competenze e realizzazioni e anche il nome di Tavagnacco. Per questo e per la preoccupazione legata alla conservazione di un numero significativo di posti di lavoro che danno sicurezza e prosperità a tante nostre famiglie abbiamo seguito con grande attenzione tutte le fasi di questa lunga e complessa trattativa e ora finalmente siamo in grado di guardare al futuro della

Pilosio con fondato ottimismo. Euroedile è un’impresa solida, con una storia e realizzazioni di grande valore, leader nel suo settore e con grandi prospettive di sviluppo. Non posso che rinnovare il mio grazie più sincero ed entusiasta al signor Nereo Parisotto, che mi auguro presto di incontrare qui in Comune a Tavagnacco, e a tutti coloro che, con diversi ruoli, hanno lavorato per questo risultato con un particolare pensiero a tutte maestranze della Pilosio che ora possono guardare al futuro con fiducia e rinnovato impegno”.

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Piacenza, 7-9 Ottobre 2021

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News NOLEGGIO

Sodalizio europeo È una collaborazione di vecchia data quella tra Boels Rental e Easy Lift. Boels Rental, fondata nel 1977 a Sittard in Olanda, dopo l’acquisizione di Cramo nel 2020, conta oggi oltre 720 filiali in 18 paesi europei. Negli anni, l’azienda multinazionale si è specializzata nel noleggio a tutto tondo, dalle macchine movimento terra alle attrezzature ferroviarie, dai carrelli elevatori ai compressori, dalle macchine da costruzione alle attrezzature per la manutenzione del verde, dalle piattaforme aeree alle attrezzature per feste ed eventi. Per Easy Lift la collaborazione di lunga data con una realtà affermata a livello europeo come Boels nel settore del noleggio in generale ed in quello del sollevamento in particolare è motivo di grande orgoglio. Anche quest’anno, l’azienda di noleggio olandese ha dimostrato tutto il suo apprezzamento per le piattaforme aeree cingolate Easy Lift, decidendo di ordinare 32 nuovi ragni della gamma piccola, R130 e R160. A metà luglio sono stati consegnati i primi 6 ragni, tutti R160, che arrivano ad un’altezza di lavoro di 15,6 m, con uno sbraccio laterale di 7,5 m. Le piattaforme cingolate ordinate da Boels sono state richieste con motore standard a benzina e alcuni accessori optional come i cingoli anti-traccia e le pedane per stabilizzatori, oltre alla verniciatura speciale. Alla luce di questa nuova vendita possiamo dire con orgoglio che i ragni Easy Lift continuano ad essere protagonisti nella flotta noleggio di Boels Rental. ai16276308577_pag tc13s_sollevare_A5_2021_agosto settembre--.pdf 1 30/07/2021 09:41:05

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Forklift per la solidarietà Le forti piogge che hanno colpito la Germania poco più di un mese fa hanno trasformato in fiumi impetuosi i piccoli rivoli di scolo delle strade cittadine e gran parte del Nord Reno-Westfalia e della Renania-Palatinato è stata dichiarata area di calamità. Un’ondata di aiuti, successivamente al disastro, è arrivata da tutta la Germania e un protagonista industriale primario come Clark Europe non si è sottratto al proprio impegno, dando supporto alla Technische Hilfswerk (THW) nelle operazioni di aiuto al Nürburgring. Tre carrelli elevatori elettrici WPio 15 e un carrello diesel C30D sono stati destinati al carico dei veicoli di emergenza del THW, destinati alle aree colpite, con materiali di rifornimento per i soccorritori in campo. “Per noi di Clark Europe, era fuor di ogni dubbio fin dall’inizio la responsabilità di aiutare le popolazioni colpite dalle inondazioni – spiega Karl Hielscher, direttore della logistica di Clark Europe – Ho immediatamente contattato il THW e il direttore delle operazioni incaricato ci ha detto che c’era un bisogno urgente di mezzi per la movimentazione dei materiali, sia per il carico dei veicoli di emergenza – per rifornire i soccorsi – sia per la distribuzione dei viveri necessari, immagazzinati in tre depositi. Il trasferimento dei carrelli Clark al Nürburgring è stato organizzato gratuitamente dal nostro concessionario di Wermelskirchen, Gabelstapler Finger, a cui riserviamo il nostro encomio”.

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News PLE

Leggera, in volo per l’Italia In questi anni CO.ME.T. Officine ha svolto un costante cammino verso il miglioramento delle prestazioni per la propria gamma di piattaforme aeree autocarrate, rinforzando la presenza anche sul mercato italiano. Un segnale di questa spinta di mercato è riferito dalle ultime vendite portate a termine da Alessio Mazzarri, Area Sales Manager per l’area Nord-Italia. Mazzarri si è occupato della trattativa con un’importante e nota azienda veneta di noleggio con la vendita di una schiera importante di piattaforme del modello New Eurosky 18/2/7.5 HQ installate su Iveco Daily 35S14H. La New Eurosky 18/2/7.5 HQ rivela una PLE molto leggera, compatta, ideale per l’allestimento anche sui veicoli di nuova generazione E6E. Altezza di lavoro di 18 metri per una piattaforma forse sottovalutata e poco considerata finora, che sta ottenendo un buon successo ed è molto richiesta in particolare perchè permette un notevole carico residuo all’utilizzatore finale.

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News GRU E AUTOGRÙ

La guida nei parchi eolici L’International Crane Stakeholders Assembly (ICSA) ha pubblicato una nuova guida sulla “Preparazione del terreno di insediamento per gru mobili nella costruzione di parchi eolici“. Questo documento è stato approvato ufficialmente durante l’ultima riunione dell’ICSA, lo scorso 15 giugno e può essere scaricato gratuitamente dal portale ICSA (www.icsa-crane.org) ed è disponibile anche sui siti web delle organizzazioni membri dell’ICSA. La guida è divisa in due capitoli tematici. La prima riguarda le “Strade di accesso” delle gru mobili ai siti di allestimento dei parchi eolici, con trattazioni tecniche su: pressione di appoggio al suolo; analisi del percorso, requisiti dimensionali per l’attraversamento di strade e aree con limiti di circolazione, condizioni opportune di ingombro durante il tragitto. Il secondo capitolo concerne le “Aree di lavoro” della gru, con: suggerimenti sulla preparazione dell’area di insediamento; pressione al suolo per le diverse configurazioni di sollevamento; requisiti del terreno per calcolare le aree di lavoro delle gru. La costruzione di strade opportune e dimensionate per il trasporto dei componenti di turbine eoliche non è considerata in questo primo documento di orientamento. La nuova guida è la quarta pubblicata dall’ICSA. Le altre riguardano, nell’ordine: Gru mobili incustodite in modalità (parzialmente) eretta; Sollevamento di un carico con più autogru (sollevamento combinato o tandem); Sollevamento di persone con gru mobili. Tutti i documenti sono sempre disponibili per il download gratuito dallo stesso portale www.icsa-crane.org. ICSA oggi è compista da sette membri che rappresentano gli utilizzatori e i produttori di gru mobili di Australia, Canada, Europa, Giappone e Stati Uniti. I membri attuali sono: l’Associazione Usa dei produttori di attrezzature per le costruzioni (AEM); il Crane Industry Council of Australia (CICA); l’Associazione canadese per il noleggio di gru (CRAC); l’Associazione europea dei trasporti eccezionali su strada e delle gru mobili (ESTA); la Federazione europea della movimentazione dei materiali (FEM); l’Associazione specialistica in vettori e sartiame (SC&RA) e l’Associazione giapponese delle gru (JCA).

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News TRASPORTI ECCEZIONALI

Soluzione autosterzante L’industria eolica svolge un ruolo chiave nell’espansione delle energie rinnovabili. Le turbine eoliche stanno diventando più potenti e utilizzano pale sempre più grandi. Il loro trasporto rappresenta quindi una sfida straordinaria per gli specialisti della movimentazione e del trasporto eccezionale. Con il nuovo rimorchio autosterzante di Faymonville, le pale del rotore con una lunghezza da 80 a 120 metri – e anche oltre – possono essere trasportate con la massima manovrabilità. Le caratteristiche studiate per l’adattatore dedicato proprio alle pale per turbine eoliche riportano una capacità di sollevamento di 30 tonnellate (la più alta sul mercato), per una corsa di 1.700 mm e un design di base universale. Inoltre, questa attrezzatura è estensibile meccanicamente attraverso l’impiego di un dolly. Il trasporto delle pale del rotore con un rimorchio autosterzante aumenta notevolmente l’agilità rispetto ai veicoli estensibili. Con la capacità di sollevamento impareggiabile, già menzionata, di 30 tonnellate, l’adattatore per pale di turbina

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Faymonville è progettato oggi per le dimensioni e il peso sempre più notevole delle pale di rotore del domani. Ogni produttore di pale eoliche utilizza i propri supporti di trasporto. Le loro dimensioni e i punti di connessione a volte differiscono notevolmente. Faymonville offre qui una soluzione flessibile con un’interfaccia universale. Il sistema di trasporto Faymonville può essere agganciato rapidamente e facilmente al trattore tramite quattro perni. Inoltre, va sottolineato che l’adattatore per pale per turbine eoliche di Faymonville è disponibile per le serie di prodotti FlexMAX, ModulMAX e CombiMAX.

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News GRU E AUTOGRÙ

Idrogru lancia la Pick & Carry elettrica da record

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Con un annuncio a sorpresa, consegnato all’informazione di settore quasi in sordina (per far crescere l’attesa dei visitatori al prossimi GIS 2021), Idrogru rivela il prossimo sbarco a Piacenza Expo di una gru Pick & Carry totalmente elettrica da 100 ton di portata. Il progetto di Idrogru (parallelo alla produzione principale e di grande successo delle truck cranes), realizzato in un prototipo che attrarrà senz’altro la grande attenzione del pubblico specializzato, si chiama DK100 ed è il frutto della partnership tra cinque imprenditori, tutti legati al mondo delle gru. La nuova società costituita con il nome di Delta Cranes vede, in particolare, Idrogru nel ruolo di protagonista del design e della parte strutturale della nuova gru Pick & Carry, in forza della grande esperienza progettuale sviluppata con le gru su camion, per modelli compatti ma di grande portata. “Possiamo dire che Idrogru appone la propria firma inconfondibile, nell’aspetto e nella concezione della DK100 - rivela Roberto Vezzelli, titolare dell’azienda modenese - Gli altri soci di Delta Cranes, invece, derivano dal mondo del sollevamento e delle gru Pick & Carry e hanno portato al nuovo progetto tutto il loro know-how avanzato nella componentistica elettrica e nel powerpack a batterie”. La novità annunciata da Idrogru, con la nuova DK100 è in effetti strordinaria. Ci troviamo al cospetto di una Pick & Carry di grande portata, con una capacità da 100 tonnellate mai raggiunta fino ad ora da nessun costruttore. “L’interesse del pubblico specializzato è grande per questa tipologia di gru - sottolinea Vezzelli Tuttavia, con un’offerta di prodotto che vede i costruttori italiani padroni di questo segmento di mercato, i modelli disponibili coprono tutti una fascia di capacità media, compresa tra le 25 e le 35 tonnellate, con qualche modello da 40-50 tonnellate ancora poco diffuso. Con la nostra Pick & carry da 100 ton, siamo già partiti da una posizione di mercato fuori gamma, per conquistare (ne siamo certi) un’ampia fetta di utilizzatori finali. Da questo prototipo per grandi applicazioni, svilupperemo poi il resto della gamma Delta Cranes, con modelli diversificati di classe inferiore. Questa avventura nel mercato Pick & Carry la ritengo una scommessa meditata per un mercato molto promettente. Molti clienti Idrogru hanno nella propria flotta delle gru Pick & Carry e manifestano la necessità di portate più grandi. Con questo modello di grande capacità, full electric e adatto a ogni contesto di lavoro, ideale per le applicazioni indoor, l’attenzione del pubblico in fiera sarà letteralmente calamitata”. Il pubblico del GIS 2021 è avvisato, con tutta la suspense che meritano le novità più importanti e rivoluzionarie.

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News NOLEGGIO

Affinità di flotta 160 nuovi mezzi Manitou entrano nella flotta di Mollo Noleggio. Il nuovo accordo commerciale siglato da Mollo Noleggio con il marchio francese è di quelli che fa notizia. Tra i nuovi arrivi in flotta, 130 sollevatori telescopici rotativi e fissi da 4 a 30 m e 30 tra piattaforme semoventi articolate e carrelli elevatori. L’ordine si inserisce nell’importante strategia di investimenti messa in atto dalla società di Alba. Come spiega Mauro Mollo, CEO di Mollo Noleggio, la società “ha stipulato con Manitou questo importante accordo per due ragioni principali. La prima è quella che attiene ai programmi di rinnovamento periodico del nostro parco macchine, per offrire ai clienti mezzi nuovi e all’avanguardia. La seconda riguarda l’esigenza di incrementare la fornitura di mezzi ai centri noleggio di recente e prossima apertura. L’accordo sottolinea il solido e storico rapporto tra le due aziende, fondato sulla reciproca fiducia. Il rapporto con Manitou risale al 2005 quando abbiamo acquistato i primi sollevatori rotanti. Il nostro parco macchine necessita di espansione, e con Manitou abbiamo la garanzia di una qualità comprovata dei prodotti, di una versatilità negli allestimenti proposti che soddisfano la totalità delle esigenze dei nostri clienti”. “La profonda lungimiranza nella programmazione della propria attività – sottolinea Cristiano Campici, direttore commerciale e Marketing di Manitou Italia – ha reso possibile la conclusione di questo accordo. Essere scelti come partner da una realtà leader, non solo nel mondo del noleggio ma dell’intera imprenditoria italiana rappresenta per noi un forte attestato di stima, indicativo inoltre della qualità delle nostre soluzioni e della fiducia riposta verso il nostro brand”.

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Cover Story HIAB/EFFER

Protagonisti insieme

Con uno spazio di esposizione raddoppiato al GIS rispetto all’edizione 2019, la divisione Loader Cranes del gruppo finlandese rivela la propria strategia di integrazione. L’Italia è al centro del futuro e la sede di Minerbio (Bo) sarà in prima linea per conquistare il mercato mondiale

uando si percepisce un cambiamento, la trasformazione può essere già avvenuta, prima ancora che ce ne accorgiamo. Nel caso della proficua integrazione di Effer all’interno del gruppo Hiab, il cambiamento è rivelato dall’evidenza del mercato. Più opportunità nella diffusione delle grandi gru su autocarro prodotte nello stabilimento di Minerbio (Bo), più applicazioni individuate da una nuova platea di clienti, più

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autorevolezza internazionale (soprattutto nei mercati avanzati del Centro e Nord Europa). Stefano Brusa, Marketing Manager della divisione Hiab Loader Cranes, ci ha spiegato la nuova vita del marchio Effer, a tre anni dall’acquisizione dell’azienda da parte del grande player finlandese e dopo i primi passi importanti di integrazione di due realtà che sembrano fatte per capirsi e per realizzare, insieme, un’osmosi fertile di risultati e di crescita.

Che cosa è cambiato, a Minerbio, dopo l’ingresso di Effer in Hiab? La domanda giusta sarebbe: che cosa è migliorato, nella prospettiva industriale di Minerbio, dal novembre 2018, da quando, cioè, Effer è entrata a far parte del gruppo Hiab. Sono migliorate tante cose, è la risposta giusta. Dopo i primi passi preliminari, da circa un anno è stato accelerato il processo di integrazione dell’azienda all’interno della galassia societaria Hiab. Un percorso testimoniato dalla creazione

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di un nuovo logo che contraddistingue la gamma delle grandi gru all’interno di Hiab Loader Cranes. Il nome Effer, quindi, contrariamente alle voci funeste che ne decretavano erroneamente la scomparsa, continuerà a esistere, e con forza rinnovata, nell’ambito della nuova strategia Hiab che intende proporre il marchio come punta di diamante nell’ambito della divisione gru. Un miglioramento di posizione all’interno del mercato di settore, basato quindi su nuove strategie che partono dal gruppo Hiab. Esattamente. La nuova produzione Effer parte, oggi come ieri, dalla capacità progettuale della sede di Minerbio, specializzata nelle gru su camion ad alta capacità. La grande novità è che questa eccellenza oggi può giovarsi oggi dell’avanzata tecnologia di controllo Hiab, sviluppata

proprio per le gru idrauliche su autocarro. Questo è il futuro della gamma e il lancio della nuova Effer 1000 sta lì a dimostrarlo. Questo modello straordinario ha caratterizzato l’anno in corso della nostra produzione e in termini di vendite, non abbiamo mai avuto un successo così importante, soprattutto in mercati europei importanti e avanzati come la Germania, la Francia e la Finlandia). Si

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tratta di aree dove la rete Hiab è molto diffusa e capillare, e questo fatto costituisce per Effer una notevole potenzialità commerciale. Il vantaggio dell’integrazione della gamma Effer in Hiab è quello di poter innalzare - per la gamma generale delle gru Hiab - l’offerta di prodotto, e per Effer, in molti paesi, di ampliare le possibilità di una diffusione al massimo grado.

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Cover Story La Effer 1000 va oltre, con un accento di leggerezza in più che consente alla gru un allestimento su autocarro a libera circolazione, a quattro assi. Queste prerogative fanno della Effer 1000 una gru di fascia alta per ogni tipo di applicazione, non solo cantieristica ma anche industriale e in ambiti di intervento complessi, come nei centri cittadini.

La Effer 1000 sarà esposta al prossimo GIS 2021, le Giornate del Sollevamento che si svolgeranno a Piacenza Expo. Per voi, rappresenta un simbolo della nuova stagione di Hiab/Effer?

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L’identità delle grandi gru Effer sarà sempre quella di modelli dalle grandi capacità di carico, dedicati in prevalenza al mondo delle costruzioni, grazie alle notevoli possibilità di sbraccio verticale e a plus dinamici come quello rappresentato dal jib.

Abbiamo sottolineato il ruolo di protagonista delle gru Effer nella gamma generale Hiab. Quale scambio tecnologico si è realizzato, nell’integrazione tra i due brand? La gamma Hiab ed Effer si sovrappone, in alcuni casi, ma essenzialmente permangono differenze specifiche riguardo alla categoria di applicazione tra le due linee di prodotto. La gamma Effer si giova, da questo punto di vista, della rete Hiab per divulgare i propri modelli in ambiti di utilizzo e in segmenti di mercato che fino a oggi non aveva mai frequentato. Con il modello Effer 1000 e la preminenza di una configurazione inedita di sviluppo la 9+6 del braccio telescopico (una configurazione mai raggiunta prima, in questa classe di gru), abbiamo conseguito il risultato progettuale di una gru compatta

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Una regina in scena Presentata all’inizio dell’anno, la nuova Effer 1000 che illuminerà lo stand Effer al GIS 2021 è un modello da 90 tm che potenzia la linea di gru su autocarro per impiego pesante sulla quale il gruppo Hiab punta l’investimento maggiore, dopo l’acquisizione del marchio italiano nel 2018. La Effer 1000 è un compendio di reali innovazioni sul fronte strutturale e dinamico. La prima esclusiva concerne il fatto che questa gru sia la prima della categoria a vantare una struttura del braccio a nove sezioni, con sei estensioni del jib per una capacità di sollevamento di 2.300 kg allo sbraccio limite di 26 m e un carico utile massimo di 5.800 kg allo sbraccio di 23 m. La gru pesa solo 9.500 kg ma offre prestazioni consentite di solito alle gru più pesanti e di categoria maggiore. La chiave delle prestazioni importanti della Effer 1000 consiste nella struttura dodecagonale del braccio V10-Force che conferisce forza di sollevamento straordinaria alle operazioni di carico più pesanti, riducendo al minimo le oscillazioni laterali e aumentando la precisione di intervento. Il braccio è dotato inoltre del nuovo Jib Multipower che conferisce ancora maggior efficacia ai sollevamenti più impegnativi, anche dal 5° al 9° sfilo in fase operativa. La gru può essere dotata inoltre del sistema V-Stab e CroSStab, moduli opzionali Effer per incrementare le facoltà e l’area di stabilizzazione della gru.

ad alte prestazioni di sbraccio verticale - come abbiamo già sottolineato -, con più carico residuo a disposizione e più leggerezza nell’allestimento su autocarro. Una novità simile, proprio in virtù delle nuove potenzialità di vendita offerte dalla rete Hiab, allarga senz’altro l’orizzonte di nuovi campi di applicazione - in senso multifunzionale - e di nuovi clienti, a partire dai paesi europei più avanzati del Nord Europa. La vostra partecipazione al GIS 2021 sarà in grande stile, con uno stand straordinario. In questo modo, l’identità

italiana all’interno di Hiab sarà una dichiarazione di intenti per il futuro. Al GIS 2021, in effetti, saremo presenti con uno stand raddoppiato rispetto a quello della precedente edizione del 2019. Avemo un grande spazio espositivo che conterrà i prodotti di punta Effer e Hiab, rivelando proprio la nostra integrazione nel segno della continuità storica dei due marchi. In riferimento ai prodotti Hiab, il mercato sta crescendo senz’altro e la scommessa sull’Italia contempla oggi un responsabile commerciale che potrà allargare le opportunità di applicazione, con la proposta di prodotti nuovi e interessan-

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ti anche per il cliente nazionale, come la serie di scarrabili Multilift (con le novità ADR dedicate al trasporto e alla movimentazione di merci pericolose). Da una rete sempre più integrata, aumentando l’offerta e la diffusione, anche il mercato Italia di Hiab si svilupperà in modo più solido, sulla scorta dell’appartenenza alla divisione gru che delinea già di per sé una strategia molto precisa. Anche i benefici di finanziamento dell’Industria 4.0, con un pioniere tecnologico come Hiab, costituiranno senza dubbio un punto di vantaggio notevole e pregnante rispetto alla concorrenza.

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Gru e Autogrù HAWE/BG LIFT-BRENNERO GRU

Concentrato di potenza

e potessimo descrivere una sorta di “culla delle minigrù del futuro”, ne parleremmo in ogni dettaglio prendendo in prestito le parole di Maurizio Piantoni, creatore e titolare di Brennero Gru e del marchio BG Lift. Dal suo racconto appassionato, che riporta alla genesi del progetto di gru compatte in grado di soddisfare qualsiasi esigenza operativa, ricaviamo la sensazione di un’autentica avanguardia per il mercato del sollevamento. Un’avanguardia raggiunta anche grazie alla sinergia con partner d’eccezione come Hawe, fornitore internazionale di tecnologie oleodinamiche per macchine mobili e sistemi industriali avanzati.

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Nel quartier generale di Brennero Gru-BG Lift, a Cavaion Veronese, il nostro incontro con il patron delle nuove minigrù multifunzione made in Italy è officiato proprio da Mauro Lanzani, Sales Manager di Hawe Italiana, la struttura che supporta, sotto ogni profilo tecnico, l’implementazione del “cuore idraulico” per tutti i modelli prodotti dal costruttore veneto. Questo fulcro pulsante è costituito, nello specifico, dal distributore a cursore proporzionale compensato, uno dei moduli più avanzati dello specialista tedesco che ha incontrato il favore delle scelte da parte dei produttori europei primari di gru mobili. “Le nostre minigrù sono concepite per mercati evoluti, con riferimento in parti-

LE MINIGRÙ CONCEPITE A CAVAION VERONESE HANNO TROVATO LA PROPRIA IDENTITÀ DINAMICA NEL DISTRIBUTORE PROPORZIONALE COMPENSATO DELLO SPECIALISTA OLEODINAMICO TEDESCO. UN INCONTRO PERFETTO TRA DUE REALTÀ INDUSTRIALI ALL’AVANGUARDIA E TUTTO IL VALORE DI UNA CONSULENZA TECNICA PERFETTA OFFERTO DA HAWE ITALIANA colare all’Europa centro-settentrionale e a un ambito internazionale che comprende paesi come il Canada, la Nuova Zelanda, gli Stati Uniti, dove il nostro cliente tipo è molto specializzato ed esigente - ci spiega Maurizio Piantoni - Il nostro progetto di minigrù, quindi, fin dall’inizio della nostra avventura di costruttori, si è concentrato su una tipologia di macchina compatta, dalle alte prestazioni e, soprattutto, con una dinamica di controllo molto evoluta che inducesse la massima precisione di movimento in un range di applicazioni molto specifiche e complesse. Parliamo, ad esempio, del montaggio di vetrate, oppure della movimentazione e dell’insediamento di impianti e macchi-

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Da sinistra, Roberto Marinoni, Maurizio Piantoni e Mauro Lanzani

nari industriali in condizioni logistiche difficili, dove una normale gru o apparecchio di sollevamento non sarebbero in grado di intervenire”. La precisione e il controllo dinamico della gru è il punto nodale dell’incontro tra Brennero Gru-BG Lift e Hawe. “Abbiamo puntato molto , nel progetto delle nostre gru, sulle tecnologie di connettività in modalità CAN-bus e sui comandi di tipo proporzionale - sottolinea Piantoni - Per questo, nell’implementare l’idraulica sulle macchine, eravamo alla ricerca di un distributore che potesse sod-

PSL, distributore proporzionale CAN-bus

disfare tutta la nostra gamma, secondo un modulo tecnologicamente avanzato che contemplasse proprio uno sviluppo avanzato CAN-bus. Un ‘cuore pulsante idraulico’ che costituisse una parte fondamentale al servizio della nostra ricerca interna di sviluppo software a presidio della componentistica idraulica, nell’interazione con sensori e centraline. Siamo stati i primi costruttori, nel nostro settore ad applicare le centraline programmabili e la modalità CAN-bus. Già dalla realizzazione della nostra prima minigrù, abbiamo previsto una connettività da remoto e il distributore proporzionale compensato Hawe ha accompagnato tutta l’evoluzione della gamma BG Lift fino a oggi”. Un’evoluzione, quella delle minigrù BG Lift, che ha portato il marchio di Cavaion Veronese a costituire in breve tempo un riferimento di mercato europeo e internazionale, con modelli come la M 250, una

Hawe Italiana, il “techno value” di una filiale Mauro Lanzani ci racconta la collaborazione tra Hawe e BG Lift, inquadrando il contesto operativo nel quale si svolge l’azione commerciale e tecnica della filiale italiana. “Ci siamo proposti fin dall’inizio, in Italia, come partner preparati al confronto puntuale e reattivo con le necessità del cliente - rileva il Sales Manager Hawe - La prima filiale creata dal gruppo tedesco è stata proprio quella italiana, nel 1973, secondo una concezione che poi ha fatto scuola per tutte le altre. Hawe Italiana funziona come una piccola struttura, snella ma completa per ogni operatività, dall’officina al magazzino, dai banchi prova al service, all’ufficio tecnico e così via. Abbiamo una sede centrale a Cinisello Balsamo, in provincia di Milano, che ha la funzione di quartiere generale, con il supporto di un ufficio commerciale a Bologna. La nostra forza d’azione sul territorio fa sì che dopo la richiesta urgente di un distributore, ad esempio, da parte del cliente specializzato, noi riusciamo a fornirglielo con tempestività dopo averlo assemblarlo, testato e collaudato sulla base di precise specifiche tecniche della casa madre. Abbiamo in sede un banco prova collegato con il server centrale Hawe di Monaco di Baviera, con quale possiamo ottenere uno scambio tecnologico basato sui software e sulle funzionalità identificate per il cliente su determinate caratteristiche di applicazione. In buona sintesi, la nostra attività, come Hawe Italiana, non si riduce al puro lato commerciale ma obbedisce a dinamiche tecniche. Siamo tecnici e consulenti al servizio del cliente, non venditori”.

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Gru e Autogrù gru cingolata compatta che appartiene alla fascia media BG Lift, disponibile anche in versione elettrica a batterie Lithium-ION. “Abbiamo realizzato per primi un modello che ha fatto scuola come la CWE 525, con la struttura di una gru idraulica per autocarro allestita su carro cingolato - ricorda Piantoni - La nostra attitudine è quella di ascoltare il cliente e di sintetizzare in un progetto inedito e inclusivo tutte le necessità operative più avanzate che ci pervengono dall’ascolto del mercato, per applicazioni specifiche e anche trasversali a più settori di intervento”. Applicazioni trasversali per gru multifunzione che hanno come comun denominatore dinamico il distributore proporzionale compensato di Hawe. “La nostra gamma di distributori proporzionali compensati si applica a un ampio spettro di macchine mobili che comprende varie tipologie dedicate al sollevamento - ci conferma Mau-

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ro Lanzani - La garanzia primaria fornita dal distributore compensato Hawe è quella della precisione dei movimenti. Inoltre, la continua evoluzione di questo componente attualmente è declinata in quattro famiglie di prodotto che, a seconda delle necessità e delle utenze, possiamo combinare nel modo più opportuno per realizzare versioni specifiche, secondo la più

ampia varietà di configurazione. In più, i distributori proporzionali compensati, con l’implementazione del modulo CAN-bus, ha aperto la strada a un caleidoscopio di applicazioni che ormai ha travalicato il settore delle macchine mobili per conquistare nuove frontiere industriali”. Alla nostra conversazione nella sede Brennero Gru, partecipa anche l’ingegner

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Roberto Marinoni, socio e responsabile tecnico e di produzione nell’azienda di Cavaion, che dialoga direttamente con Hawe Italiana per la fornitura e l’installazione dei distributori compensati sulla gamma BG Lift. “Sul fronte avanzato di sviluppo delle nostre macchine, ci sono i modelli elettrici con batterie al litio, sviluppati ormai da tre anni - specifica Marinoni - Grazie allo sviluppo del software, alla scelta della modalità CAN-bus e all’installazione del distributore ad alta proporzionalità compensato di Hawe, abbiamo potuto sfruttare gran parte del progetto dinamico di partenza delle macchine e adattarlo, relativamente con poco sforzo, alla nuova propulsione elettrica. Da sempre le nostre macchine montano un motore con elettropompa trifase o monofase; quindi, un pilotaggio in modalità elettrica già esisteva a bordo delle nostre gru. La scelta di progettare modelli full electric a batterie Lithium-ION, di conseguenza, si è sposata molto bene con l’impianto tradizionale della macchina, richiedendo poche modifiche. Il distributore proporzionale compensato di Hawe ci ha consentito di gestire l’energia oleodinamica in modo corretto e calibrato, raggiungendo il risultato di un risparmio energetico notevole”. Il salto di evoluzio-

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Gru e Autogrù ne decisivo è rappresentato, nel “rapporto tecnologico” tra Hawe e Brennero GruBG, dalla gestione CAN-bus attuata dal distributore compensato Hawe, in virtù della quale il costruttore di minigrù sta sfruttando tutte le potenzialità dell’abbinamento oleodinamica-elettronica a bordo. “Potenzialità straordinarie, che scopriamo passo dopo passo, nel nostro confronto quotidiano - puntualizza Piantoni, parlando del rapporto tecnico con Hawe - La nostra scelta di un prodotto nell’alta fascia della gamma, dotato di modulo CAN-bus, con sensori a bordo ridondanti e altre specifiche avanzate, abbiamo aperto la strada alle nostre minigrù per un’infinità di sviluppi dinamici. Con tutte le ricadute positive immaginabili sulla nostra ricerca e sviluppo interna e sulle future prospettive di mercato”.

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Gru e Autogrù DEMAG

Al massimo tiro, senza confini SE LE STRADE DELLA VAL D’ELSA VI SEMBRANO PROIBITIVE PER UN’AUTOGRÙ A CINQUE ASSI, ALLORA NON CONOSCETE LA MERAVIGLIA COMPATTA DELLA AC 160-5. L’HA SCELTA PROPRIO PER LA SUA POTENZA, A INGOMBRO RIDOTTO E MASSIMA AGILITÀ, UNO SPECIALISTA DEL MONTAGGIO DI PREFABBRICATI NELLA PROVINCIA FIORENTINA

e colline sono quiete e immerse in un’ombra quasi severa. Certamente, la conquista di queste strade e di questi spazi pregni di storia, non dev’essere facile per un’autogrù a cinque assi, stretta tra dislivelli e sterrati che costeggiano i crinali della verde provincia fiorentina. Eppure, proprio qui, a Certaldo, in questo luogo che vide la nascita e il saluto estremo del genio di Giovanni Boccaccio, una piccola impresa operosa come la Fedeli compie quotidianamente il

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piccolo miracolo di un servizio ineccepibile, passando tra i meandri ostici della Val d’Elsa per raggiungere le aree più aperte destinate all’industria. Con la propria flotta di autogrù, dalla valle, arriva nelle zone di prefabbricazione della Toscana per realizzare i montaggi più impegnativi e precisi di capannoni per la produzione e delle sedi logistiche di aziende manifatturiere. Insieme a Bruno Angaroni, Area Sales Manager di Demag (nell’ambito del gruppo integrato Tadano Demag), incontriamo

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Da sinistra, Bruno Angaroni con Irene, Filippo e Alessandro Fedeli

nell’ampia piazzola della società fiorentina i titolari, Filippo e Irene Fedeli, affiancati con discrezione dal padre Alessandro, fondatore e ancora guida di questa azienda che ha fatto della qualità di servizio una storia pluridecennale di fiducia e successi meritati. L’occasione del nostro incontro è davvero d’eccezione: la consegna di una nuovissima gru Demag AC 160-5 che costituirà il fulcro della flotta attuale Fedeli. “La aspettavamo con trepidazione - ci conferma Filippo Fedeli - Con Bruno Angaroni, avevamo già analizzato le caratteristiche tecniche importanti e le prestazioni notevoli di questa autogrù. Quando abbiamo deciso di confermare l’acquisto, eravamo più che convinti della bontà di questo investimento. Si tratta di un passo impegnativo per una piccola impresa di noleggio come la nostra, ma siamo sicuri che questa acquisizione ci ripagherà del sacrificio”. Anche Alessandro e Irene guardano con un’espressione di ammirazione soddisfatta la nuova gru approdata a Certaldo. “Per le operazioni di montaggio che portiamo a termine quotidianamente, ci serviva una gru dalle capacità superiori, in grado di sollevare elementi pesanti di prefabbricazione in calcestruzzo, anche oltre le 100 ton, con un impianto allestito nel modo più compatto possibile - commentano padre e figlia, condividendo l’analisi prestazionale della nuova Demag a cinque assi - Con una larghezza di 2,75 metri e una lunghezza totale di 14,51 metri, la AC 160-5 è proprio la gru più compatta che potevamo trovare sul mercato. Con il

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Gru e Autogrù braccio base di ben 68 metri, poi, abbiamo a disposizione tutta flessibilità che ci serve in campo per portare a termine ogni tiro, anche il più impegnativo in condizioni di mobilità difficili”. Della soddisfazione del cliente Fedeli, Bruno Angaroni ne fa eco per confermare la bontà di una scelta calibrata sulle esigenze del montatore edile e industriale. “Il sistema sterzante su cinque assi, con sterzatura indipendente dell’asse posteriore, insieme al controllo dinamico in fase di marcia, sono prerogative importanti della AC 160-5 - commenta, con la propria esperienza di lungo corso, il Sales Manager di Demag - Queste facoltà consentono all’autogrù di raggiungere aree in cui altri mezzi d’opera incontrerebbero notevolissime difficoltà, se non circostanze proibitive per l’accesso alle aree di lavoro. Eppure, l’agilità e la compattezza costituiscono un’opportunità, grazie all’implementazione di un braccio principale eccezionale da 68 m, il più lungo della propria classe. Non va dimenticato, inoltre, che l’adozione della soluzione di un motore unico per tutte le funzioni della gru, della funzione start-stop e del sistema di gestione intelligente riduce i costi di gestione e di manutenzione. Da ultimo, il peso del mezzo si mantiene al di sotto del limite di

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presenta

Non solo sollevamento. Verso nuovi orizzonti, verso nuovi business. carico per asse delle 12 t, pur continuando a gestire 650 kg di carico utile”. Ascoltando la disamina di Angaroni, anche Alessandro Fedeli annuisce, in completo accordo. “Con questo rispetto dei limiti di peso, possiamo percorrere le strade pubbliche, in libera circolazione, senza problemi - considera con soddisfazione il fondatore dell’azienda di famiglia - La conseguenza è quella di evitare il costo pesante dei veicoli di scorta per

molte trasferte operazioni, potendo garantire ai nostri clienti interventi tempestivi e veloci in tutta economia. Più uscite e più richieste… scommettiamo che ci ripaghiamo l’investimento in men che non si dica?”. La sicurezza e la soddisfazione di Alessandro Fedeli è condivisa da tutti, e la prima prova dell’autogrù sul piazzale è un saluto di augurio per la più lunga vita operativa. A tutto sbraccio e con il massimo entusiasmo.

IC-1 Plus, l’elettronica total control Particolarmente apprezzato dagli operatori che scelgono l’ultima generazione di autogrù Demag, è l’innovativo sistema di controllo IC-1 Plus. Questo modulo di gestione elettronica è in grado di determinare la capacità di sollevamento della gru per ogni posizione del braccio, in funzione dell’angolo di rotazione della torretta. Questa dinamica preventiva consente all’autogrù di sfruttare sempre la massima capacità di carico disponibile.

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Gru e Autogrù JEKKO

Sempre in partita DALLA SELEZIONE PER IL GIS 2021, L’ATTENZIONE NON SI FERMA MAI, NEL DOPPIO STAND DEL COSTRUTTORE DI COLLE UMBERTO (TV). OVUNQUE, IL VISITATORE TROVERÀ I MODELLI VINCENTI DELLE SERIE SPX E JF, INSIEME ALLE NOVITÀ MPK PER LA MOVIMENTAZIONE INDUSTRIALE E PER LA POSA DI VETRATE

a selezione è davvero di prim’ordine. Una gamma ampia e articolata invaderà pacificamente il GIS 2021, e sarà quella delle macchine Jekko, distribuite nelle due aree prenotate dal costruttore di Colle Umberto (Tv). All’esterno e negli spazi interni dei padiglioni di Piacenza Expo, Jekko accoglierà un pubblico di visitatori diversificato nell’attenzione a varie linee di prodotto. Lo stand principale, il N28 situato nell’area esterna, avrà come protagoniste le principali minigrù dell’azienda trevigiana, con le due serie SPX e JF. Lo stand A20/B19 nel padiglione interno 1 sarà invece dedicato al settore industriale e agli accessori.

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In rappresentanza della schiera SPX, ci sarà in primo piano l’ormai notissima SPX532, best-seller di casa, dalla capacità di 3,2 ton e dalle raffinate soluzioni mutuate dal mondo delle autogrù, con l’apporto concettuale della semplicità d’uso e della robustezza strutturale tipiche delle gru da autocarro. La SPX532 ha segnato un cambio di direzione molto importante in direzione user-friendly per una platea di operatori sempre più ampia. Il risultato finale di questo cammino ha portato alla realizzazione di una minigrù più intuitiva e in grado di garantire performance di alto livello. In grado di passare da una porta domestica, con una capacità di sollevamento elevata in rapporto al peso, alle dimensioni e all’area di stabilizzazione, tra le novità importanti che ha introdotto con il suo lancio sul mercato, va annoverato il jib idraulico da 1 ton e dall’altezza massima raggiungibile (17,3 m) paragonabile a quella di una gru di categoria superiore. Appaiate nell’esposizione, la

Mini-picker première In anteprima al GIS 2021 sarà presentato il nuovo modello di mini-picker MPK10, che andrà ad ampliare la gamma della movimentazione vetro, aggiungendo un’ulteriore taglia rispetto al già noto e apprezzato MPK06. La macchina sarà esposta negli spazi dello stand Levo (L2/M1b, area esterna), distributore italiano per i mini-picker, denominati Orion06 e Orion10. Altre gru Jekko saranno presenti all’interno dei diversi stand di aziende clienti.

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Gru e Autogrù SPX650, versatile minigrù da 5 ton presentata nel luglio dell’anno scorso e la sorprendente SPX1280, con una portata massima di 8 ton. Queste tre macchine sono disponibili sia nella versione litio che diesel, in modo da poter lavorare in qualsiasi ambiente. Per la linea JF saranno esposte alle Giornate del Sollevamento, il modello JF545, gru articolata su cingoli molto apprezzata sia in Italia che all’estero per le sue grandi performance, e la JF990, prodigio in grado di sollevare fino a 21.500 kg.

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La genesi della JF990 nasce dal successo di vendita della JF545 e della JF365, e il “trasferimento su cingoli” di tutte le caratteristiche della F990 di Fassi ha segnato un altro traguardo per lo specialista delle gru compatte multifunzione. A tutti gli effetti, la JF990 è un’evoluzione della specie, una sintesi di compattezza dimensionale (6,75 x 2,14 x 3,45 m), capacità di estensibilità maggiori (fino a 41 m), grandi capacità di sollevamento e trasportabilità ottimale. Valorizzata da una stabilizzazione variabile e con

la possibilità di lavorare sia con motore diesel, sia con motore elettrico trifase, la JF990 è una gru che può lavorare in orizzontale, verticale, sorpassare, aggirare, impiegare il gancio oppure il verricello. È inoltre possibile utilizzare un manipolatore per vetri o una piattaforma idraulica per tre operatori - nel caso di utilizzo su doppia articolazione - e una cesta da 1 o 2 persone in caso di sfruttamento del jib, per quote fino a 38 m. L’attivazione idraulica sul jib permette di installare qualsiasi optio-

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nal aggiuntivo. La JF990 senza zavorra può essere trasportata su camion senza rientrare nella categoria del trasporto eccezionale. Veniamo alle novità presenti nello spazio interno di Jekko a Piacenza Expo. Vi troveremo il modello MPK50 di mini-picker adatto al settore industriale, affiancato dall’ampia gamma di accessori per gru (sempre a firma Jekko). Dalle pratiche ventose per sollevamento (JVL450 e JVL600)

al manipolatore (JVM800R), dotato sempre di ventose per la movimentazione di vetrate e superfici lisce, arriviamo al JIB500GR, adatto a sollevare travi in acciaio. Da non dimenticare infine i tre bilancini, da 5, 10 e 20 tonnellate, utili nelle più disparate situazioni operative, per un accento di polivalenza che rivela il carattere di versatilità della produzione integrale Jekko. Senza confini e in ogni ambiente di lavoro.

Sedi e contatti: Sede Principale: Via Nomentana, 1111 - 00137 ROMA (RM) Sede Secondaria: Strada Statale 265 km 27.252 - 81025 MARCIANISE (CE) Telefono: 06/41734424 - 335/230477 Piccoli@piccoliautogru

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Ple CMC

In alta quota, con l’Italia

INTERVISTA ESCLUSIVA CON FULVIO QUERCIOLI, RESPONSABILE COMMERCIALE PER IL MERCATO NAZIONALE DEL COSTRUTTORE DI BARI. FIDUCIA NELLE IMPRESE, ASSISTENZA E PRESIDIO DEL TERRITORIO, MACCHINE EFFICIENTI (CON LA SERIE F IN PRIMA LINEA). NELLE SUE PAROLE, LA RICETTA VINCENTE PER CONQUISTARE GLI OPERATORI DELLA PENISOLA

ensi a un costruttore come CMC e oggi vedi la fiammante schiera delle piattaforme ragno cingolate prodotte nello stabilimento-quartier generale di Bari. Eppure, evocando la memoria che riguarda CMC, la prima cosa di cui ti sovvieni - prima ancora dell’attuale gamma di eccellenza e della sua straordinaria diffusione sul mercato internazionale - è la capacità di cambiare, di intuire il futu-

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ro che questa azienda ha da sempre nel proprio dna. Come spiegarlo? Come potremmo, noi osservatori esterni di un mondo fatto di progettisti e di ideatori delle strategie di prodotto più efficaci, raccontare questo segreto e tutto ciò che ne deriva in termini di successo, di ricerca e di sviluppo, senza l’aiuto di una guida d’eccezione? Noi questa guida l’abbiamo scelta nella figura importante di Fulvio Quercioli, responsabile com-

merciale per l’Italia di CMC dal 2018 e creatore di una visione nuova e dinamica per il nostro mercato. Perché, non dimentichiamolo, l’Italia - paese europeo d’eccellenza per il sollevamento - è il primo banco di prova per la qualità e il valore operativo delle PLE, in un ambito competitivo tra i più impegnativi al mondo, proprio per l’alto livello tecnologico raggiunto da clienti finali e noleggiatori.

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Fulvio Quercioli, responsabile commerciale per l’Italia di CMC

Quercioli, l’Italia è sempre quel campo di battaglia insidioso che conosciamo, per le macchine da sollevamento e per il lavoro in quota, soprattutto? Mi faccia fare un breve excursus, per iniziare. Dal mio arrivo in CMC, la prima mossa da responsabile commerciale per l’Italia è stat quella di cercare collaboratori qualificati e di valore. Nell’arco dei miei 30 anni, di esperienza, un po’ di personaggi di rilievo li conosco. Di conseguenza mi sono messo in contatto con alcune di queste figure qualificate per costruire un team competitivo e motivato. Per me - e anche per lo staff dirigenziale di CMC, che condivide le mie scelte - una strategia commerciale seria ed efficace la si costruisce sulle persone, sulla loro conoscenza del territorio. Dalle persone possono nascere degli agenti, oppure una struttura concessionaria vera e propria. Ma è dalla personalità professionale che nasce il successo di vendita, l’autorevolezza di un marchio sul mercato, tanto più per un segmento di prodotto abbastanza particolare e, diciamo così, ‘affollato’ come quello delle piattaforme semoventi ragno.

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Ple

Qual è il livello della competizione attuale, dal punto di vista dei numeri? Stiamo parlando di un segmento di nicchia, ancora molto inferiore rispetto al mercato nazionale delle piattaforme autocarrate. Un segmento, però, che si sta sempre più ampliando, grazie ai noleggiatori. C’è un incremento di utili, di richieste e di applicazioni; negli ultimi anni, molte imprese, in diversi settori industriali e di servizio, scelgono i ragni come strumenti importanti delle proprie attività. E CMC è presente in forze. Voglio dire, la vostra è una gamma di mac-

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chine che si è guadagnata un posto d’onore sul mercato domestico. La nostra serie F, lanciata nel 2019, rappresenta una gamma mirata alla semplicità d’uso. Il progetto stesso di queste piattaforme è concepito sulla base della semplicità, quindi indirizzato idealmente ai noleggiatori. Un noleggiatore ha bisogno di avere a disposizione macchine semplici, che non si fermino, sempre efficienti. CMC ha lavorato e sta lavorando molto in questa direzione ideale. Il concetto è quello di semplificare il più possibile le PLE per creare meno problemi di fermo macchina possibili. Questo modo di pensare e di progettare, esemplificato dalla serie

F, piace molto anche in Europa e i risultati di vendita, anche recenti, lo stanno dimostrando. La quota del successo per CMC è quella media, diciamo per ragni che rimangono entro i 23 metri di altezza operativa? Ma il vostro sviluppo verso macchine alte sta comunque proseguendo. Un modello da 36 m è imminente e l’evoluzione delle quote di lavoro è un processo senz’altro in atto. Il nostro vantaggio è quello di produrre, come CMC, esclusivamente ragni cingolati. Possiamo concentrarci su una sola tipologia di pro-

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dotto, migliorarla, avviare nuovi progetti con agilità e velocemente. Oppure attuare un restyling della gamma già esistente e procedere spediti nella proposta di novità e versioni alternative. A quale ‘quota’ si colloca il mercato Italia oggi? Quali sono i modelli CMC

più venduti e più richiesti in produzione? La linea CMC più richiesta dal cliente italiano è la serie F che ho già menzionato. Quindi la gamma più recente che abbiamo presentato all’ultimo Bauma di Monaco, comprensiva di modelli dai 13 m fino ai 18 m operativi. CMC, in questa quota,

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possiamo ben dire che si distingue per l’alta qualità delle prestazioni, con notevoli capacità di sbraccio e caratteristiche tecniche frutto di un’attenta ricerca dinamica e strutturale. Puntiamo molto su questa serie, anche per gli ottimi risultati di mercato ottenuti non solo in Italia ma in tutta Europa.

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Ple Quali sono, sempre in Italia, le aree più redditizie per il mercato domestico CMC? Nel Centro-Sud stiamo vivendo un momento molto favorevole, spinto sicuramente dagli incentivi del governo concessi sulla base del piano Industria 4.0 e del credito d’imposta per il Sud. Parliamo di una defiscalizzazione nella misura del 95%, e si può ben capire come la prospettiva di un rinnovo del parco macchine per le imprese sia una prospettiva molto allettante, in questo periodo. Parliamo soprattutto di clienti finali o anche di noleggiatori? La prima risposta di incremento l’abbiamo avuta dal cliente finale, dalle imprese

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specializzate in diversi settori di servizio, diciamo. D’altra parte, per ragni di misura standard, come quelli della serie F, il cliente ideale è la piccola e media impresa di servizi. Il noleggiatore, a mio giudizio, costituisce un protagonista di mercato per macchine come la nostra 36 m, oppure per quote ancora più alte. Le quote operative di base, invece, costruiranno il mercato, anche per il futuro, sulla piccola impresa privata. Vorrei sottolineare, piuttosto, quale deve essere l’ambiente favorevole perché riprenda quota un mercato difficile come quello italiano. L’affidabilità reciproca tra cliente e costruttore, la voglia (da parte delle imprese) di rinnovare la propria flotta, garanzie solide nell’assistenza (da parte del costruttore) sono al-

trettanti elementi cardine per la ripresa. Quella che mi è stata riconosciuta come una mossa esemplare, anche dal reparto marketing di CMC, è la strategia di ‘coerenza sul territorio’ nell’assistenza alle macchine. Un modo di organizzarsi e di agire che poi crea fiducia in una clientela sempre più vasta. A questo cerchio di fiducia appartiene anche l’organizzazione dei corsi di formazione, per i clienti come per chi, dal nostro interno, dovrà fornire assistenza al cliente stesso. Avete nel vostro portafoglio attuale per l’Italia, alcuni clienti di particolare riguardo? Certamente, a partire dalla Marina Militare a cui stiamo già fornendo diverse

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piattaforme, come p già successo anche in passato. Con la serie F, inoltre, stiamo raggiungendo, dopo i clienti finali, anche i noleggiatori più importanti di casa nostra. Si tratta di un inizio proficuo, che promette bene. Con lo sbarco nel nostro Paese dei grandi competitor del noleggio europeo, anche una gamma di livello europeo come la nostra non può che attrarre attenzione e investimenti. Noi ci crediamo e i primi risultati stanno davvero confermando la bontà delle nostre intuizioni e dei nostri programmi, oltre a premiare il nostro impegno assiduo anche nei tempi difficili - e speriamo passati definitivamente - della pandemia. Oggi siamo pronti a decollare insieme all’Italia che riprende quota!

The right machine anywhere at anytime Semplicità e comodità del noleggio Saremo alla fiera GIS di Piacenza. Vi aspettiamo in: Area Esterna, Stand R1! Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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Ple ALMAC

Lo Stato dell’Evoluzione

Andrea Artoni

PER UNA DEFINIZIONE CHE PUÒ FUNZIONARE IN MOLTI SENSI, NE SCEGLIAMO ALMENO DUE. LA PRIMA È QUELLA DI RICERCA E SVILUPPO PER L’IDEA DI PIATTAFORME CINGOLATE DINAMICHE E ADATTE A OGNI IMPIEGO. LA SECONDA È QUELLA DI CORPUS AZIENDALE COESO, DOVE - NELLE PAROLE PRECISE DI OANA SAMOILA - SI EVINCE UN GIOCO DI SQUADRA VINCENTE NEL PROGETTARE LE MACCHINE IN QUOTA DEL FUTURO

rima di incontrare Oana Samoila, lo stupore di trovarci all’interno di un’autentica “cittadella delle piattaforme aeree” è potente e inconfondibile. Il quartier generale di AlmaCrawler sembra un laboratorio a cielo aperto, o meglio, una Sylicon Valley dove ogni azione e ogni incontro si incrociano e si integrano perfettamente con l’attività industriale che ne costituisce il fine ultimo, l’obiettivo principale. Meglio ancora, l’ambizione di crescita, umana e professionale. Oana Samoila è la nuova Export Manager per l’Italia e il Regno Unito di AlmaCrawler da oltre un anno. La sua competenza sicura e inappuntabile si sposa bene con l’informalità e la preparazione da guida esperta per guidare il visitatore nelle pieghe essenziali di un’avventura industriale che ha dell’incredibile. AlmaCrawler oggi è un marchio italiano in possesso di passaporto internazionale, senza confini di mercato e di potenzialità applicative. Le piattaforme aeree semoventi e cingolate della gamma di Viada-

Oana Samoila

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na (Mn) hanno conquistato una nicchia di operatori che, nel corso degli ultimi cinque anni, si sta trasformando in conduttrice mondiale di nuove prospettive per il lavoro in quota e di metodologie di impiego inedite. Ma lasciamo all’indubbia capacità dialettica di Oana Samoila l’onere - con nostro privilegio - di raccontare la sostanza filosofica e produttiva del mondo di AlmaCrawler. La prima domanda che vorrei farle, è basata su un’impressione molto netta. Almacrawler oggi non sembra un’azienda italiana. Almeno, non sembra “solo” un’azienda italiana ma comprende tutto lo spirito di una realtà mondiale che ha un’abitudine consolidata con il mercato internazionale, dall’Europa al Regno Unito, all’Australia. C’è una ragione che motivi negli effetti una sensazione così precisa? Questa impressione può nascere dal fatto che AlmaCrawler è un’azienda molto giovane, che nasce da un’idea industriale di Andrea Artoni e Pietro Agosta Del Forte, i due soci che hanno creato, insieme, la società Almac. Alla gioventù dell’azienda,

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si aggiunge lo spirito di novità che ne ha guidato il progetto. Con Almac, si volevano creare macchine nuove per il lavoro in quota, principalmente per il settore della manutenzione del verde. Da questo punto di partenza, da questa ambizione è partita la ricerca di collaboratori commerciali che già dopo il primo anno di attività dell’azienda, hanno guardato alla diffusione dei prodotti AlmaCrawler all’estero, consolidando una piccola rete di dealer. Probabilmente quello che oggi ci rende così flessibili e versatili nell’approccio ai mercati internazionali più diversificati, è

proprio il fatto di aver seguito da subito la strada per il mondo. Non abbiamo alle spalle un’esperienza pluridecennale, una sedimentazione sul territorio che storicamente ci lega a una provincia, a una regione particolare. Abbiamo un approccio diverso rispetto a un’azienda tradizionale, e proprio partendo da questo modus operandi, attualmente il 90% delle piattaforme semoventi cingolate che produciamo , viene venduto all’estero. Non dimentichiamo l’Italia, certo - glielo dice proprio chi se ne occupa come responsabile commerciale - ma la nostra crescita è

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orientata a una strategia globale di consolidamento. Una strategia nuova e globale, quanto lo sono le vostre piattaforme, si direbbe. Le nostre sono PLE semoventi cingolate che si adattano bene alle dinamiche del noleggio. Si tratta di macchine, sotto il profilo tecnologico, e polivalenti riguardo allo spettro di applicazioni che riescono a soddisfare, secondo una user experience unica e ineguagliabile per molti aspetti. Il software di gestione è nostro, la ricerca di semplicità d’uso è una no-

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Ple

stra priorità, il riferimento a un operatore giovane e con necessità di formazione rapida sull’impiego e sulle potenzialità della piattaforma è ugualmente un nostro focus specifico. Siamo creatori di esperienze nuove per i lavoratori di domani, in buona sintesi. Operatori moderni e smart nell’approccio, quindi. Partiamo proprio dalle caratteristiche del nostro software proprietario, denominato My Almac. Si caratterizza come un vero e proprio tracking system a tutti gli effetti che consente all’operatore di ottenere informazioni importanti in relazione allo stato funzionale della macchina e all’attività svolta. Praticamente, attraverso un pannello, con questo sistema è possibile monitorare in remoto lo stato di servizio della macchina, interagire e modificare i parametri di funzionamento, oppure individuare la posizione della piattaforma attraverso il GPS. Con uno strumento così avanzato e flessibile, è

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più semplice l’approccio per operatori e responsabili di flotta che rappresentino una nuova generazione di lavoratori, consapevoli della ricerca tecnologica e delle opportunità offerte da uno sviluppo della connettività di macchine e servizi. Parliamo di macchine e cerchiamo di rimarcare l’importanza del vostro progetto industriale. AlmaCrawler ha puntato sull’idea di piattaforme semoventi cingolate che possano realizzare compiti di sollevamento durante la traslazione. Una rivoluzione straordinaria per molti operatori. Com’è nata questa scommessa? La definizione di scommessa è molto appropriata. La piattaforma Almac è nata dalla combinazione di coincidenze fortunate.

Innanzitutto dall’intuizione di Andrea Artoni che ha abbinato le necessità di azione dinamica della piattaforma in fase semovente alle capacità di sbraccio e all’accessibilità in ogni condizione, anche in contesti fuoristrada. Dopo l’intuizione, la capacità del nostro ufficio di Ricerca & Sviluppo - con la figura primaria del responsabile Lorenzo Dosi - ha portato a un confronto tecnologico sinergico e alla realizzazione delle prime macchine. Tutti comunque, in Almac, hanno contribuito alla nascita di un progetto così nuovo e brillante, facendo la propria parte e costruendo una dinamica collaborativa interna che contraddistingue lo stile della nostra società e la sua forza. La gamma AlmaCrawler si rivolge a un noleggio che è cambiato nel corso

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degli ultimi anni. Non più solo edilizia e costruzioni ma numerosi segmenti di applicazione mai percorsi prima d’ora dal rental market. Io mi occupo, nella mia attività di responsabile commerciale per l’Italia e per il Regno Unito, in primo luogo proprio del noleggio, dunque posso parlare con cognizione di causa di una tendenza di mercato in decisa via di cambiamento. La parola d’ordine è ‘polivalenza’, adattamento della piattaforma a ogni richiesta di impiego. Così la dotazione del carro cingolato non è più un’eccezione di allestimento ma in certi paesi, come il Belgio e l’Olanda, diventa una vera e propria necessità per affrontare condizioni di terreno particolari e difficili. Così, anche la visione del noleggio cambia. Non più

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Ple indirizzata a un settore particolare ma a un insieme di esigenze specifiche, trasversali a molti ambiti di applicazione, dalla cura del verde alla manutenzione forestale, fino alla cantieristica off-road e alle manutenzioni in vari contesti di lavoro. Quali sono gli attuali sviluppi della gamma AlmaCrawler? Dopo il lancio della Linea Billennium nell’aprile 2021, l’attenzione del mercato si è ampliata sull’orizzonte dei prodotti AlmaCrawler. La tipologia di piattaforma cingolata Millennium infatti coniuga le caratteristiche delle PLE semoventi gommate alle prerogative delle piattaforme cingolate spider, stabilizzate. In questo senso, ci troviamo di fronte a modelli dall’approccio operativo semplice con un alto grado di adattamento per l’operatore, con una quota di lavoro

compresa tra i 15 e i 18 metri. Si tratta di una serie molto versatile anche nelle alternative di stabilizzazione automatica (Visual, cioè in modalità fissa, oppure Quick-Pro, variabile) e nella motorizzazione (a scelta, endotermica a benzina per la versione ETS, endotermica diesel con la versione EVO e full electric al litio con la versione LTH). Nella serie Jibbi di PLE cingolate con sistema di livellamento dinamico, per compensare diverse tipologie di pendenze e traslazioni in quota - va ricordato il modello Jibbi U-1570, cn braccio in alluminio, frutto della collaborazione con Multitel Pagliero. Non va dimenticato poi il nuovo trasportatore cingolato della linea MultiLoader, nel modello ML 3.0 FX, valorizzato, anche in questo caso, dalla tecnologia Bi-Livellante (brevettata), in grado di mantenere il piano di carico costantemente orizzontale, anche durante lo spostamento su terreni sconnessi o inclinati.

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Veniteci a trovare al

Piacenza, 7-9 Ottobre 2021

Padiglione 1 Stand E39

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Ple HAULOTTE

Ritorno al futuro DOPO LA PAUSA FORZATA DELLA PANDEMIA, IL COSTRUTTORE FRANCESE HA VOGLIA DI MOSTRARE I RISULTATI DI UNA RICERCA SPINTA SULLE SOLUZIONI PIÙ EFFICIENTI DEL LAVORO IN QUOTA. NICOLA VIOLINI: “ENTUSIASMO E PARTECIPAZIONE, CON LE NOVITÀ SIGMA 16 E LA SOSTENIBILITÀ PULSEO DEGLI SCISSOR OFF-ROAD”

rmai la partecipazione di Haulotte alle Giornate Italiane del Sollevamento rappresenta un appuntamento naturale e atteso, per il costruttore francese e la filiale italiana del marchio, compresi i numerosi estimatori di una gamma più che mai interessante e diversificata per il lavoro in quota. In occasione del GIS 2021, nell’area esterna (Stand I17), Haulotte esporrà le novità più recenti, con uno spirito rinnovato di entusiasmo e competitività.

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“Siamo particolarmente felici di tornare a partecipare a una manifestazione ‘dal vivo’, dopo un anno e mezzo di attesa sottolinea Nicola Violini, direttore generale di Haulotte Italia - Dal GIS 2021 ci aspettiamo entusiasmo e partecipazione da parte di tutti, espositori e visitatori. La voglia di tutti noi è quella di tornare a vederci, per confrontarci e mettere “in vetrina’ tutto quello che abbiamo fatto e pensato in questo periodo. A causa della pandemia, non abbiamo potuto mostrare

come avremmo voluto i risultati della nostra ricerca, che ha riservato agli operatori del lavoro in quota nuove piattaforme aeree ricche di soluzioni avanzate. La carica che tutti ci portiamo dentro farà di questa edizione del GIS un evento assolutamente da ricordare”. Vediamola, allora, questa schiera di novità in attesa di essere ammirata dal vivo. Nello stand Haulotte troveranno posto i modelli più recenti del costruttore francese, a partire dalle novità di maggior rilie-

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Nicola Violini

vo lanciate negli ultimi mesi. Sugli scudi, innanzitutto, la piattaforma a braccio articolato Sigma 16 PRO e i nuovi scissor fuoristrada ad alimentazione elettrica Pulseo HS15E e HS18E. Non mancheranno poi autentici best seller come le piattaforme articolate HA20 LE, HA26 RTJ PRO, la compatta HA12 CJ+ e le piattaforme per interni (a pantografo, Optimun 8, e verticali, Star 10). Novità assoluta del 2021, le piattaforme a braccio articolato elettriche Sigma 16 offrono la maggior area di lavoro della categoria disponibile sul mercato. Grazie all’altezza del punto di articolazione e all’eccellente sbraccio, possono facilmente superare tutti gli ostacoli per raggiungere le aree di lavoro più remote. Il jib con rotazione orizzontale garantisce un avvicinamento preciso e sicuro all’area di intervento, senza dover riposizionare la piattaforma. Questa flessibilità di movimento consente agli operatori di risparmiare tempo prezioso con manovre agili ed efficaci, raggiungendo in quota zone non accessibili con l’ausilio di un normale braccio articolato. Le piattaforme Sigma 16 rispondono alle aspettative degli operatori del settore, nei più diversi ambiti di servizio, grazie alla capacità di eseguire movimenti simultanei e alla velocità di elevazione ultraveloce (90 secondi a tutta altezza). Alcune applicazioni richiedono l’uso di più mezzi durante le lavorazioni; i modelli Sigma 16 possono hanno una capacità fino 230 kg, con due operatori in cesta senza limitazioni di ingombro, per ottenere massime prestazioni. La piattaforma Sigma 16 è adatta all’uso sia all’interno che all’esterno, su tutti i tipi di suolo, grazie alla dotazione di pneumatici larghi, solidi e dal disegno profondo, oltre a un’elevata luce da terra (17 cm). L’inclinazione omogenea (4°, indipendentemente dalla direzione) rende facile il raggiungimento della zona di lavoro senza riposizionamenti della macchina, in modo rapido ed efficiente.

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Ple

A tutto scissor Le nuove piattaforme a pantografo fuoristrada HS15E e HS18E integrano caratteristiche uniche e ampliano la gamma di possibili applicazioni oltre che l’autonomia operativa. La loro architettura completamente elettrica offre le stesse eccezionali prestazioni operative di una macchina equipaggiata con motore diesel. Questa nuova generazione di scissor rafforza ulteriormente la strategia intrapresa dal gruppo francese negli ultimi anni orientata a versatilità e uso di energie alternative rispettose dell’ambiente. Le nuove PLE a pantografo fuoristrada ad alimentazione elettrica Pulseo HS15E e HS18E sono perfettamente idonee al lavoro su qualsiasi tipo di terreno, anche il più impegnativo. Superano facilmente tutti gli ostacoli e sono in grado di affrontare pendenze fino al 45%. L’assale oscillante adegua la posizione delle ruote anteriori alle irregolarità del terreno per mantenere una trazione ottimale. Gli assali a quattro ruote motrici forniscono la coppia massima e garantiscono un’eccellente distribuzione della potenza. In situazioni di bassa aderenza il bloccaggio manuale del differenziale garantisce una trazione extra, consentendo alla macchina di disimpegnarsi anche nei terreni più difficili. Gli scissor HS15E e HS18E garantiscono un’elevata capacità di carico per soddisfare le necessità anche delle applicazioni più impegnative: rivestimento e isolamento di facciate, lavori di manutenzione, ecc. Possono sollevare fino a 750 kg di carico e fino a 4 persone. La grande piattaforma di lavoro raggiunge una lunghezza di 7,4 m quando entrambe le estensioni vengono utilizzate. Per migliorare la produttività, gli scissor Pulseo sono in grado di traslare a piattaforma sollevata su terreni regolari, a piena altezza nel caso della HS15E, a una quota fino a 13 metri nel caso della HS18E.

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Fiera certificata An exhibition audited by

4th Edition

126/2018 GICX18S1

G Giornate iornate italiane taliane del del C CalCestruzzo alCestruzzo

iitalian talian C ConCrete onCrete days 28-30 April April 2022 2022 - Piacenza, Italy 28-30

28-30 April 2022 Piacenza - Italy

AMONG THE CONFIRMED EXHIBITORS AT GIC 2022

For info and stand bookings: www.gic-expo.it ph. +39 010 5704948 - info@gic-expo.it

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Sollevatori Telescopici FARESIN

Macchine per una rivoluzione NELL’INTERVISTA A MATTIA BENETTI, MARKETING ASSISTANT DELL’AZIENDA DI BREGANZE (VI), ABBIAMO TROVATO LE PAROLE ESATTE CHE DESCRIVONO IL FUTURO DI MODELLI SOSTENIBILI COME IL 626 FULL ELECTRIC. UN FUTURO DOVE VINCONO LE NECESSITÀ DI SALUTE E DI COMFORT PER AMBIENTE E OPERATORI. IN TUTTO IL MONDO.

uando si parla di italiani che si ergono a pionieri di una rivoluzione industriale, i nomi che soccorrono la memoria (corta, purtroppo) dell’economia globale sono davvero tanti. Nel settore delle macchine mobili - nello specifico, dei sollevatori telescopici per l’agricoltura e le costru-

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zioni - un riferimento recente che presenta tutta l’attualità di un cambiamento epocale, è quello di Faresin Industries. Il primo modello di sollevatore telescopico a propulsione completamente elettrica lanciato a livello mondiale è proprio il 6.26 Full Electric di Faresin ed è il frutto maturo della collaborazione tra il Centro

Ricerca Faresin Industries e la consulenza avanzata di istituti universitari e scuole professionali. Dal quartiere generale di Breganze (Vi), l’innovazione telescopica di Faresin ha conquistato il mercato internazionale in breve tempo, con imprese e noleggiatori che hanno scelto con entusiasmo l’avanguardia del 6.26 Full Electric.

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Noi di Sollevare volevamo scendere in profondità e arrivare al cuore di scelte e moduli di ricerca che hanno portato a un risultato così unico, brillante, storico. Mattia Benetti, marketing assistant del gruppo vicentino, ci ha aiutati a entrare nel mondo dell’innovazione Faresin e a comprendere con esattezza una concezione industriale che oggi rappresenta un caso esemplare di eccellenza made in Italy. La sostenibilità prevede ambienti in cui questa filosofia contemporanea deve obbligatoriamente realizzarsi per prima. Faresin, nello sviluppo del primo sollevatore telescopico a propulsione totalmente elettrica, ha guardato proprio per questo al settore dell’agricoltura. È una lettura corretta che può spiegare bene la genesi del 6.26 Full Electric? In Faresin, abbiamo iniziato nel 2000 a produrre i primi sollevatori telescopici e

ci siamo focalizzati sicuramente sul mondo dell’agricoltura, che ci era molto congeniale in ragione della nostra produzione di macchine per la zootecnia e di miscelatori. Dal 2013, quella dei sollevatori telescopici è diventata una vera e propria divisione aziendale. Una divisione che ha sviluppato prodotti moderni, secondo una filosofia di aggiornamenti costanti della gamma, con update progettuali e degli stessi materiali impiegati nella produzione delle macchine. Per venire al primo prototipo di sollevatore elettrico, la prima uscita l’abbiamo realizzata nel 2018 proprio all’EIMA, la fiera agricola internazionale di Bologna. Dall’agricoltura, siamo passati alla proposta commerciale definitiva del primo sollevatore telescopico elettrico al Bauma 2019, fiera principe delle costruzioni mondiali. Eravamo davanti a tutti, nessun costruttore aveva ancora pronto per il mercato un sollevatore Full Electric. L’agricoltura ha recepito per

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prima questa grande novità rivoluzionaria, certamente, ma presto hanno calamitato l’attenzione di molti distributori internazionali di macchine per l’industria. Oggi abbiamo, ad esempio, dealer molto attivi nel Sud America, dove i nostri sollevatori sono richiesti in generale per le applicazioni più diverse, dal montaggio dei pannelli fotovoltaici alle operazioni in cantieri o nelle miniere. In Europa, GGR Group, il nostro importante dealer per il Regno Unito, ha fatto da apripista alla diffusione e alla conoscenza del 6.26 Full Electric per un’ampia platea di utilizzatori. Un interesse che si è propagato nel Nord Europa, negli Stati Uniti. Insomma, possiamo dire che una macchina heavy duty come il sollevatore telescopico era atteso da molti alla svolta elettrica, non solo in agricoltura ma in molti comparti industriali. E noi di Faresin, a questa svolta abbiamo impresso, per primi al mondo, una svolta decisiva.

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Sollevatori Telescopici

Quali sono state le prime impressioni di lavoro sul campo, tra i vostri clienti europei? Bisogna premettere, innanzitutto, che l’operatore europeo cerca da tempo nuove macchine sostenibili, dal punto di vista dell’inquinamento ambientale - con il sottinteso che per ambiente si intende anche il contesto di lavoro nel quale ci si trova quotidianamente - e, certamente, anche del comfort. Passare una giornata in cantiere con una macchina diesel, necessariamente rumorosa, piuttosto che alla guida di un mezzo elettrico, silenzioso, fa guadagnare molti punti sulla strada del benessere per l’operatore stesso. Nel segmento dei sollevatori telescopici, a mio giusizio, oggi si sta realizzando, gradualmente, quella stessa rivoluzione silenziosa e cosciente che ha riguardato, nel recente passato, il mondo dei carrelli elevatori. Nel mondo dei magazzini e della logistica, la diffusione massiva dei carrelli elettrici ha cambiato in meglio l’ambiente di lavoro e la vita degli operatori. Oggi,

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nell’ambito generale dell’industria, una macchina multifunzione come il sollevatore telescopico può portare la rivoluzione elettrica ovunque. La dotazione di un powerpack a batterie, fino a qualche anno fa, poteva

costituire un ostacolo alle necessità di durata operativa della macchina. Oggi questa problematica ritiene che sia risolta definitivamente? Certamente, la scelta da parte di Faresin di alcuni partner tecnologici che hanno sviluppato batterie all’avanguardia per

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il mercato delle macchine mobili - e che hanno costruito un progetto ad hoc per le batterie destinate ai nostri sollevatori - si è rivelata fondamentale. Con un motore elettrico adibito alla trazione e un altro motore elettrico, distinto dal primo, che gestisce le funzionalità oleodinamiche del sollevatore - trasferendo la potenza dal powerpack a batterie (da 300 Ah, con una dotazione opzionale, alternativa, da 400 Ah) alla pompa idraulica - l’utilizzo della batteria risulta calibrato e risparmioso. Trattandosi di batterie al litio, inoltre, l’avanzamento di questa tecnologia specifica, con la possibilità di ricarica parziale o interna, ha risolto brillantemente ogni problema di durabilità delle batterie stesse durante un’intera giornata di lavoro.

Certamente, la stessa struttura e lo stesso design del modello a motore termico, hanno costituito la base anche per il Full Electric. Non volevamo ridisegnare la macchina. Abbiamo preso lo stesso telaio, la stessa cabina, gli stessi assali e abbiamo messo, al posto del motore diesel, un powerpack a batterie, con tutto lo sviluppo interno di abbinamenti funzionali del caso. Uno sforzo di ricerca che non si vede all’esterno ma che ha compreso ogni dettaglio connettivo del sollevatore telescopico. Di questa rivoluzione silenziosa, il cliente non si è accorto. Non doveva accorgersi, ma solo apprezzare il comfort di un lavoro uguale a precedente nella produttività. E molto più sostenibile e salutare per tutti.

Un vantaggio di design del 626 Full Electric, molto apprezzato dai clienti internazionali, è quello della corrispondenza perfetta, nell’aspetto, alla stessa macchina con motore diesel.

Come costruttori, siete ormai diffusi in molteplici settori, dall’agricoltura alle costruzioni, fino alle diverse declinazioni del mondo industriale. Qual è il settore-novità che ha saluta-

to di recente l’ingresso dei vostri sollevatori Full Electric? Il settore delle miniere, sicuramente. Prima, avevamo soddisfatto già alcune richieste in Nord Europa, e prima ancora, in Sud America. Oggi la domanda è spinta molto dalla necessità di macchine operatrici che lavorino in sicurezza e secondo stringenti norme ambientali. Poi, un altro ambito che stiamo conquistando con più forza è quello del noleggio, grazie sempre alle nuove normative che impongono macchine sostenibili per operare nei centri storici. Anche in Italia ormai, questa sensibilità e questo progresso appaiono inarrestabili. Per questo, la strada di Faresin verso l’orizzonte elettrico porterà a numeri che cresceranno esponenzialmente nei prossimi anni, e naturalmente a nuove macchine per applicazioni sempre più varie, guardando magari a tappe già vicine come a quelle che riguardano l’impiego nell’ambito terminalistico e portuale.

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Attrezzature & Componenti KIWITRON

Cultura Digitale QUELLA PORTATA AVANTI DALL’AZIENDA TECNOLOGICA DI SASSO MARCONI (BO) È INCENTRATA SUI SISTEMI DI FLEET MANAGEMENT E SUI DISPOSITIVI DI CONTROLLO PER SICUREZZA E LOGISTICA. IN UN MONDO AVANZATO DOVE OGNI OPERATIVITÀ DI MACCHINE E UOMINI È STRETTAMENTE INTERCONNESSA

n tempi di connettività a tutti i livelli sociali, è pur sempre il mondo dell’industria che spinge lo sviluppo delle soluzioni digitali più complesse e innovative. In particolare, nel mondo delle macchine mobili (soprattutto nei settori delle costruzioni e dei servizi di sollevamento utilities e ad alta tecnologia), le necessità di gestione che riguardano una flotta proprietaria sono affidate ormai alle tecnologie di controllo e analisi a distanza. Da Sasso Marconi, in provincia di Bo-

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logna, si fanno strada, in questo ambito, le idee avanzate di un’azienda all’avanguardia come Kiwitron, specializzata in soluzioni di Fleet Management per macchine mobili e in sistemi per l’automazione industriale. Kiwitron ha visto una crescita tecnologica notevole, negli ultimi anni, soprattutto nei settori del sollevamento e del movimento terra. L’ideazione, lo sviluppo e la produzione di soluzioni hardware e software hanno seguito, in Kiwitron, l’ottica di

un’Industria 4.0 legata alle esigenze di un mercato specifico, proponendo soluzioni adeguate alle diverse applicazioni industriali e di cantiere.

La “produttività connessa” come obiettivo Nella logistica, in particolare, il motore e la spinta all’innovazione costituiscono un tutt’uno con la digitalizzazione dei pro-

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cessi, vale a dire con l’interconnessione di macchine, impianti e personale in un unico processo aziendale. È proprio in questa prospettiva che nascono i sistemi Kiwitron denominati Fleet Management ETS e la gamma Safety e Logistica, deputati a gestire le attività, monitorare le condizioni operative delle macchine e migliorare le prestazioni complessive di un’impresa. “L’obiettivo è quello di capire sempre le specifiche esigenze di ogni ambiente industriale e collaborare con il cliente allo scopo di proporre una soluzione che aggiunga valore e aumenti la competitività

dell’azienda - ci spiegano dal quartier generale Kiwitron di Sasso Marconi - Il sistema Kiwitron ETS di gestione della flotta rientra proprio in quelle tecnologie abilitanti per l’Industria 4.0 che sono in grado di migliorare in modo tecnologicamente avanzato i processi produttivi. Nel caso specifico, si tratta di uno strumento che contempla tutte le funzioni necessarie per gestire un parco mezzi”. La gamma ETS di Kiwitron comprende tre diverse tipologie di Fleet Management, ideati e sviluppati per soddisfare le richieste del settore. Il dispositivo ETS

Un investimento europeo come impegno per l’Industria 4.0 Kiwitron ha aperto di recente una sede a Lione, in Francia, per portare l’innovazione e la sua missione tecnologica in un altro paese europeo di riferimento, attualmente, per le tecnologie digitali. “Con Industria 4.0, l’Europa ha l’opportunità di produrre un modello di fabbrica intelligente, un luogo in cui operano i sistemi fisici integrati con i sistemi informatici - dichiarano i responsabili tecnici di Kiwitron - In altre parole, l’Industria 4.0 ha l’obiettivo di rendere la produzione ‘intelligente’, flessibile e autonoma, e gli uomini e le macchine interconnessi grazie a una diffusa sensorizzazione dei sistemi di produzione. Alla base dell’Industria 4.0 vi sono una serie di misure economiche adottate per favorire l’innovazione industriale e la digitalizzazione dei processi, agevolando la transizione 4.0. Kiwitron ha deciso con il suo know-how di sostenere e guidare le aziende europee che scelgono di intraprendere il percorso della digitalizzazione, grazie alla quale è possibile migliorare la produttività e valorizzare le risorse aziendali”.

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on-board è interconnesso al cloud Kiwisat, il software di Kiwitron per la gestione della flotta - che consente di avere un’analisi dettagliata degli utilizzi e dei carichi di lavoro dello stesso parco mezzi. I dati registrati dal dispositivo ETS (dotato della modalità di localizzazione GNSS, con rilievo delle informazioni sull’operatore a bordo macchina, chilometri percorsi, velocità, livello di carica della batteria, consumi, eventuali allarmi) sono tutti memorizzati sul cloud e analizzati da algoritmi avanzati in tempo reale. Il sistema ETS, nella versione Touch, consente inoltre di inviare un messaggio all’operatore al comando del mezzo direttamente dal gestionale e, viceversa, dal dispositivo ETS sul mezzo al portale Kiwisat, in modo semplice, veloce e sicuro.

ETS, i vantaggi di un portale in cloud L’analisi unita al controllo dei processi fanno di ogni dato una risorsa per semplificare, e migliorare la gestione della flotta, oltre che per aumentare il valore del bene aziendale. In primo luogo, la raccolta continua di nuove informazioni sul cloud

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Attrezzature & Componenti Automazione industriale e Safety Con l’Industria 4.0 si presenta l’opportunità di investire in nuove tecnologie che consentono non solo di migliorare la business intelligence e prendere decisioni basate sui dati, ma anche di migliorare i flussi di lavoro e agire in un’ottica preventiva. L’interesse e la cultura di responsabilità in tema di prevenzione degli incidenti nelle aziende, sta aumentando e, con questa nuova presa di coscienza, si è incrementato l’impiego di sistemi e tecniche avanzate che muovono nella direzione di una sicurezza sempre più affidata alle tecnologie digitali. Consideriamo a questo proposito un dispositivo come Kiwi-eye. Si tratta di un sistema di prossimità progettato da Kiwitron con il beneficio dell’intelligenza artificiale più efficace. Grazie all’impiego della visione artificiale come tecnologia di rilevamento degli ostacoli, una telecameconsente il monitoraggio quotidiano dei parametri che riguardano le macchine di una flotta. Sul gestionale Kiwisat, sotto questo profilo, è possibile visualizzare il singolo mezzo e la flotta stessa suddivisa per ambiti di operatività sul campo; la localizzazione dei mezzi è abbinata alla possibilità di gestire le aree di lavoro e gli accessi del personale alle macchine, creando le identità delle squadre di operatori abilitati e associandole automaticamente ai mezzi per i quali sono autorizzati all’utilizzo. Il controllo funzionale, unito all’analisi della produttività legata alle lavorazioni operate dai singoli mezzi, aiuta inoltre a prevenire i guasti e i fermi macchina improvvisi. In più, in un gestionale in cloud come Kiwisat, i dati godono di maggiore protezione grazie all’impiego di server dislocati in luoghi differenti riducendo il rischio di subire attacchi informatici. In terzo luogo, le soluzioni in cloud come Kiwisat sono altamente flessibili. Grazie alle API pubbliche e gratuite fornite da Kiwitron, tutte le funzionalità di Kiwisat possono inoltre essere integrate con altri gestionali.

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ra installata sul mezzo consente un rilievo preciso e selettivo, costituendo un vero e proprio sistema di ausilio alla guida sicura per l’operatore a bordo. Kiwi-eye rileva altri eventuali mezzi in avvicinamento e la presenza di persone lungo il percorso in ogni condizione contingente (chinate, di spalle oppure parzialmente nascoste). Il sistema può operare in qualsiasi tipologia di ambiente, con un campo di rilevamento che raggiunge i 20 metri e non necessità di tag che supportino il rilevamento di persone a piedi. Kiwi-eye misura la distanza dall’ostacolo e avvisa automaticamente il conducente con un segnale acustico, nel caso sussista un reale e alto rischio di collisione.

Configurando il sistema, è possibile gestire alcune attività del mezzo, adeguando l’uso della tecnologia alle esigenze di prevenzione. Integrato al sistema di Fleet Management ETS, Kiwi-eye consente inoltre di individuare i cosiddetti “near-miss” e le aree a rischio, grazie all’analisi incrociata dei dati raccolti. Da una parte, Kiwieye, consente di registrare qualsiasi evento correlato all’ambiente di lavoro, le zone di allarme e la distanza dell’ostacolo dal mezzo. Dall’altra, il Fleet Management

raccoglie i dati relativi alla localizzazione e ai parametri del mezzo. In una prospettiva di prevenzione del rischio, in buona sostanza, il controllo delle proprie risorse porta le aziende ad aumentare la produttività e l’efficienza dei flussi intralogistici, tutelando allo stesso tempo i lavoratori, con una significativa riduzione del costo umano ed economico degli infortuni sul lavoro. A beneficio dell’industria moderna del Paese e dei suoi protagonisti sul campo.

Progettazione hardware e software

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Cabletronic srl Via Emilia 13 – 29010 Cadeo - Piacenza (IT) Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale Tel. +39 0523 501158 - Fax +39 0523 503225 info@cabletronicsrl.com - www.cabletronicsrl.com

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Attrezzature & Componenti UNION BATTERY SERVICE

Tutta la carica che serve LE BATTERIE DISTRIBUITE DALL’AZIENDA DI DESENZANO DEL GARDA (BS) COPRONO APPLICAZIONI IN OGNI SETTORE. DAI MODELLI SIGILLATI A QUELLI AD ACIDO LIBERO, FINO ALL’AVANGUARDIA AL LITIO, UNA SCELTA SU MISURA PER PIATTAFORME AEREE E CARRELLI ELEVATORI

ici Union Battery Service e subito ti accorgi di nominare un pezzo di storia delle batterie industriali in Italia, con migliaia di applicazioni declinate nei più diversi settori di impiego. Per delineare

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lo stato dell’arte di questo marchio per molti aspetti straordinario e pionieristico, abbiamo trovato un interlocutore d’eccezione come Giulio Botturi, responsabile Area Commerciale dell’azienda di Desenzano del Garda (Bs), guida esperta e com-

pleta al mondo multiforme e ampio che contraddistingue il panorama di prodotti Union Battery Service. Botturi, le chiedo subito una sintesi della storia aziendale per far capire ai nostri lettori bla personalità industriale di Union Battery Service. Va detto subito che fin dagli anni Settanta il gruppo Mori produceva caricabatterie per primo impianto. Nel 2000 la stessa proprietà del gruppo - oggi guidato da Luca Mori, attuale CEO, ndr. - ha aperto la divisione batterie, l’odierna Union Battery Service, importando i prodotti dai paesi asiatici e dalla Cina, con una differenza rispetto a un mero soggetto commerciale. Ogni prodotto è seguito direttamente da noi; quindi, già in fabbrica, i nostri ingegneri controllano oggi fase produttiva delle batterie destinate all’Italia, con il supporto di un ufficio tecnico insediato in loco che controlla in modo irreprensibile il ciclo manifatturiero. Tramite campioni preliminari, vengono effettuati i test funzionali e solo in seguito al nostro benestare può partire la produzione vera e propria. L’80% dei nostri prodotti presenta il marchio Zenith che contraddistingue la produzione a nome di Union Battery Service. Nel corso degli anni, abbiamo stabilito alcune partnership primarie, ad esempio con Trojan, di cui

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siamo Master Dealer, e più di recente con Yuasa, ancora con prodotti tradizionali, di avviamento classico, e con un modello di batteria a scarica lenta (Deep Cycle) per tipologie particolari di applicazioni come quelle che riguardano le piattaforme aeree e i carrelli elevatori.

re problemi eccessivi di manutenzione. A seguire, la nostra gamma offre batterie ad acido libero Deep-Cycle dei marchi Trojan e Yuasa. Si tratta di tipologie che alimentano funzionalità cicliche per qualsiasi tipo di applicazione. Infine, abbiamo la serie delle batterie al litio denominata Zenith Lithium, un’evoluzione di prodotto che

abbiamo seguito internamente negli anni, in rapporto stretto con l’elettronica di controllo applicata alle batterie stesse. Abbiamo anche una piccola linea di prodotto della marca spagnola Eternity che riguarda le batterie al gel monoblocco, adatte a tutte le applicazioni che presentano una profondità di scarica elevata, per il settore

Partendo dalla novità Deep Cycle, com’è composta l’attuale gamma di disponibilità delle batterie Union Battery Service? Partiamo dalla serie AGM di Zenith che comprende batterie al piombo sigillate, a scarica lenta, scevre da manutenzione. Le tipologie di questa serie sono due; abbiamo la linea Zenith ZGL, non idonea a impieghi ciclici, e la linea ZL, per uso ciclico (Deep-Cycle) su cui stiamo puntando molto commercialmente, in considerazione del fatto che per certe tipologie di piattaforme aeree verticali - molto diffuse nei magazzini, ad esempio - gli assorbimenti risultano leggermente inferiori rispetto alle grandi macchine mobili. Quindi, anche le batterie sigillate AGM possono costituire assolutamente una valida alternativa di dotazione da considerare, anche nella prospettiva di unità a noleggio che non devono presenta-

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Attrezzature & Componenti

della nautica e di alcune categorie di veicoli elettrici. Nel settore del sollevamento, quali sono le tipologie più richieste? Dai prodotti classici ad acido libero Troyan Eternity e Yuasa (GS), per moduli Deep Cycle, arriviamo alle nuove tipologie Zenith Lithium, la nostra serie di punta sotto il profilo tecnologico. I cavi di queste batterie sono cablati direttamente all’interno del pacco, con maniglie di supporto e due ingressi, uno dedicato alla comunicazione CAN - per inserire, secondo il software applicato, le batterie in un circuito specifico - e un altro per applicare un display extra di controllo delle batterie. Il contenitore, ermetico, è in metallo e presenta, lateralmente delle forature utili per fissare la batteria all’interno di un box o di una struttura di insediamento del powerpack. A livello tecnico, queste batterie sono collegabili in parallelo (su autorizzazione Union Battery Service) per aumentare le capacità, con l’implementazione di una valvola di sicurezza che evita il surriscaldamento interno delle celle. Il vantaggio

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di queste batterie è quello dell’assenza di manutenzione, di un numero dei cicli di carica-scarica notevolmente superiore rispetto alle batterie al piombo (con un costo per ciclo, quindi, notevolmente inferiore) e di una leggerezza del 70% superiore a quella delle batterie al piombo. Le batterie Zenith Lithium possono

essere completamente ricaricate anche in meno di un’ora, utilizzare sempre i caricabatteria idonei indicati da Union Battery Service nel modello Zenith High Frequency, un caricabatteria automatico ad alta frequenza specifico per le batterie al litio con corrente costante di uscita nominale.

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FAB -- Supplemento della rivista Sollevare dedicato alla Movimentazione Industriale e alla Logistica Meccanizzata Rivista Italiana dedicata alle Macchine e Attrezzature per la Logistica Meccanizzata e Automatizzata

FAB FAB

Forklifts Forklifts AGV AGV Batteries Batteries

della rivista Sollevare dedicato alla Movimentazione Industriale e alla Logistica Meccanizzata FAB -- Supplemento Rivista Italiana dedicata alle Macchine e Attrezzature per la Logistica Meccanizzata e Automatizzata

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N. 1 - FEBBRAIO/MARZO 2020

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LA LOGISTICA CHE HA SALVATO L’ITALIA!

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La Rivista “FAB” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova

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La Rivista “FAB” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova

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FAB - Forklifts AGV Batteries - Rivista Italiana della Movimentazione Industriale e della Logistica Automatizzata

LA LOGISTICA CHE HA SALVATO L’ITALIA!

2 - AGOSTO/SETTEMBRE N. 1 MAGGIO/GIUGNO 20212020

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FAB FAB Forklifts AGV

Forklifts AGV Forklifts Batteries AGV FAB – Forklifts AGV Batteries is the only Italian magazine entirely dedicated to forklifts, AGVs, Batteries batteries and all equipment and technologies of vital importance for the logistics sector (and beyond). FAB, was previously a specialissupplement of the magazine magazine entirely Sollevare, will be now distributed as FAB –which Forklifts AGV Batteries the only Italian dedicated to forklifts, AGVs, abatteries separateand publication, withand the aim of becoming a primary information vehicle for Italian all equipment technologies of vital importance for the logistics sector (andoperators beyond). interested in was the previously following topics: - technology, and market of forklifts, orderdistributed pickers and FAB, which a special supplementevolution of the magazine Sollevare, will be now as warehouse lifts - development, and technology of AGVs (Automated a separate publication, with theapplications aim of becoming a primary information vehicle forGuided ItalianVehicles) operatorsautomated warehouses and industrial shelving technology of accumulators, batteries and recharging interested in the following topics: - technology, evolution and market of forklifts, order pickers and systems - alternative power systems (lithiumand batteries and fuel cells) (Automated - other electric equipment usedwarehouse lifts - development, applications technology of AGVs Guided Vehicles) in logistics warehouses (tractors, sweepers, aerial platforms). automated and industrial shelving - technology of accumulators, batteries and recharging FAB will- alternative be also distributed in extra(lithium copies atbatteries the mainand national and -international fairs inused the systems power systems fuel cells) other electrictrade equipment logistics sector and insweepers, the ones aerial connected to the abovesaid technologies. in logistics (tractors, platforms).

Batteries

speciale GIS-AGV EXPO

Forklifts AGV TEMATICHE/MAIN FEATURES USCITA/ISSUE FAB Batteries

Forklifts FAB will be also distributed in extra copies at the main national and international trade fairs in the AGV DISTRIBUZIONI FIERISTICHE/BONUS DISTRIBUTION logistics sector and in the ones connected to the abovesaid technologies. FAB Batteries

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FAB - Supplemento della rivista Sollevare dedicato alla Movimentazione Industriale e alla Logistica Meccanizzata

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USCITA/ISSUE TEMATICHE/MAIN FEATURES rivista italianaN° interamente elevatori, AGV, 1 - 2021 dedicata ai carrelli Speciale focus: di vitale importanza per il comparto della logistica (e nonACCUMULATORI, solo). BATTERIE, RADDRIZZATORI Maggio / Luglio nies speciale dellaMay rivista Sollevare, dal 2021 viene distribuita come Specialefocus focus: N° 1 /- July 2021 Special on: es ntare un primario veicolo d’informazione perBATTERIE, gli operatori italiani ACCUMULATORI, RADDRIZZATORI - BATTERIES AND BATTERY CHARGERS ia, evoluzioneMaggio e mercato/ Luglio dei carrelli elevatori, commissionatori nies May / July Special on: nologia degli AGV (Automated Guided Vehicles) -focus magazzini es - diBATTERIES AND BATTERY ologia degli accumulatori, batterie e sistemiAnteprime ricarica - sistemi AGV EXPO e GISCHARGERS 2021 ecelle a combustibile) - altre macchine elettriche nellaGIS 2021 Previews AGVimpiegate EXPO and ee). Anteprime AGV EXPO e GIS 2021 etura alle principali fiere nazionali ed internazionali della logistica

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DISTRIBUZIONI FIERISTICHE/BONUS DISTRIBUTION ISSA PULIRE 2021 – Verona 7-9AGV Settembre FAB –(Italia), Forklifts Batteries is the only Italian magazine entirely dedicated to forklifts, AGVs,

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FAB, which was7-9 previously a special supplement of the magazine Sollevare, will be now distributed as ISSA PULIRE 2021 – Verona (Italia), Settembre

Tel. 010 5704948 - info@fab-magazine.it AGV EXPO and GIS 2021 Previews

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USCITA/ISSUE N° 2 - 2021

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Ottobre October N° 12 -- 2021 2021 N°

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FAB - Supplemento della rivista Sollevare dedicato alla Movimentazione Industriale e alla Logistica Meccanizzata

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specialeitaliana della rivista Sollevare, dal 2021 viene distribuita rivista interamente dedicata ai carrelli elevatori, come AGV, unimportanza primario veicolo gli operatori dintare vitale per ild’informazione comparto dellaper logistica (e nonitaliani solo). ia, evoluzione e mercato dei carrelli elevatori, commissionatori speciale della rivista Sollevare, dal 2021 viene distribuita come nologia AGVveicolo (Automated Guidedper Vehicles) - magazzini ntare undegli primario d’informazione gli operatori italiani ologia degli accumulatori, batterie di commissionatori ricarica - sistemi ia, evoluzione e mercato dei carrellie sistemi elevatori, celle a combustibile) altre macchine elettriche impiegate nella nologia degli AGV (Automated Guided Vehicles) - magazzini ee). ologia degli accumulatori, batterie e sistemi di ricarica - sistemi tura principali fiere- altre nazionali ed internazionali della logistica cellealle a combustibile) macchine elettriche impiegate nella ee). tura alle principali fiere nazionali ed internazionali della logistica

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Forklifts Forklifts AGV AGV Batteries Batteries

Ottobre Maggio / Luglio October May / July

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a separate publication, with the aim of becoming a primary information vehicle for Italian operators interested in the following topics: - technology, evolution and market of forklifts, order pickers and warehouse lifts - development, applications and technology of AGVs (Automated Guided Vehicles) automated warehouses and industrial shelving - technology of accumulators, batteries and recharging systems - alternative power systems (lithium batteries and fuel cells) - other electric equipment used in logistics (tractors, sweepers, aerial platforms). FAB will be also distributed in extra copies at the main national and international trade fairs in the logistics sector and in the ones connected to the abovesaid technologies.

PROSSIME USCITE

TEMATICHE/MAIN Guida al AGV EXPO e FEATURES GIS 2021 AGV EXPO and GIS 2021 Show Guide Guida alfocus: AGV EXPO e GIS 2021 Speciale AGV EXPOACCUMULATORI, and GIS 2021 ShowRADDRIZZATORI Guide BATTERIE, Applicazioni AGV per il portuale SpecialApplications focus on: in Ports/Intermodal Centers AGV -Applicazioni BATTERIES AND CHARGERS AGV BATTERY per il portuale AGV Applications in Ports/Intermodal Centers Anteprime AGV EXPO e GIS 2021 AGV EXPO and GIS 2021 Previews

DISTRIBUTION •DISTRIBUZIONI MADE IN STEEL FIERISTICHE/BONUS 2021 (Milano), 5-7 Ottobre • • • • • •

AGV EXPO 2021 – Piacenza (Italia), 7-9 Ottobre MADE IN STEEL (Milano), 5-77-9 Ottobre ISSA PULIRE 20212021 – (Italia), Verona (Italia), Settembre GIS 2021 – Piacenza 7-9 Ottobre AGV EXPO 2021 – Piacenza (Italia), 7-9 Ottobre MIAC 2021 – Lucca (Italia), 13-15 Ottobre GIS 2021 – Piacenza (Italia), 7-9 Ottobre

• MIAC 2021 – Lucca (Italia), 13-15 Ottobre

ware 4.0 e ware e 4.0

N° 3 - 2021

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Novembre / Gennaio November / January N° 3 - 2021

Report AGV EXPO e GIS 2021 AGV EXPO and GIS 2021 Report

• THE BATTERY SHOW EUROPE – Stoccarda (Germania), 30 Novembre - 2 Dicembre

ion firms nferences

Novembre / Gennaio N° 2 - 2021 November / January

Report AGV EXPO e GIS 2021 Guida al AGV e GIS 2021 AGV EXPO andEXPO GIS 2021 Report AGV EXPO and GIS 2021 Show Guide

• THE BATTERY SHOW EUROPE – Stoccarda (Germania), 30 Novembre - 2 Dicembre • MADE IN STEEL 2021 (Milano), 5-7 Ottobre

ware 4.0

Ottobre October

• AGV EXPO 2021 – Piacenza (Italia), 7-9 Ottobre • GIS 2021 – Piacenza (Italia), 7-9 Ottobre

Applicazioni AGV per ilMovimentazione portuale • MIAC 2021 – Lucca (Italia), 13-15 Ottobre Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Industriale e Portuale AGV Applications in Ports/Intermodal Centers

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Attrezzature & Componenti BOMAN

Forza Mitica in officina SPECIALISTI DELLA SALDATURA PER BRACCI, TORRETTE E COMPONENTI DI GRU E AUTOGRÙ, L’AZIENDA DI MURELLO (CN) DA ALCUNI ANNI PROGETTA E REALIZZA ROTOSOLLEVATORI SUPER-PRESTAZIONALI PER LAVORAZIONI E ASSEMBLAGGI IN FABBRICA. SI TRATTA DELLA GAMMA SPECIALE TITAN E HERCULES, IN CONTINUA EVOLUZIONE

uando parliamo di Boman, ci riferiamo al profilo di un’azienda che da oltre 20 anni aumenta la propria autorevolezza professionale, grazie alla qualità irreprensibile del proprio lavoro e dei rigorosi processi di fabbrica. Nata nel 1999 dall’iniziativa imprenditoriale di Silvio Bonaudi, fondatore e amministratore unico, Boman presenta un passaporto di commesse a livello mondiale nella produzione di strutture per il sollevamento. Fin dai primi anni di attività, l’azienda ha intrapreso un percorso di diversificazione dei prodotti - dalla costruzione di carpenterie e contenitori specifici per il trasporto di componenti particolari nel settore automotive, alla produzione di telai elettrosaldati per il settore autotrasporti. Succesivamente, l’impresa piemontese si è specializzata nello sviluppo e nella realizzazione di componenti per gru e autogrù; un’attività che oggi rappresenta davvero il core business aziendale, in virtù del grande successo di commesse in Italia e all’estero. Boman è specializzata nella produzione e saldatura di strutture in acciai alto resistenziali, termo-meccanici laminati o temprati, con un carico di snervamento fino a 1.100

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Mpa. Vengono utilizzati materiali saldati come S355J2, S690QL, S700MC, S890QL, S960QL, S1100QL e processi di saldatu-

ra 135-MAG, 111-MMW, 121-SAW per le strutture metalliche alto-resistenziali con soluzioni tecniche complesse. In par-

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ticolare Boman è altamente qualificata per la produzione di bracci Megaform (S960QL), telai per autogrù tutto terreno e fuoristrada (S960QL, S1100QL) e torrette (S960QL). In questi anni Boman ha compiuto un passo tecnologico ulteriore e decisivo, seguendo un rigoroso piano strategico basato sullo studio e sulla progettazione di attrezzature speciali per il sollevamento, tra cui spiccano come punta di diamante le tipologie dei rotosollevatori. Durante la prima partecipazione al GIS (le Giornate Italiane del Sollevamento) di Piacenza, nel 2019, Boman ha presentato al pubblico in anteprima proprio i modelli di rotosollevatori della gamma Titan 10T e Hercules 2,5T riscontrando l’interesse puntuale da parte di numerose aziende, anche in questo caso sia italiane che estere. Il motivo è presto detto. Queste macchine offrono le prestazioni più elevate e la massima garanzia in termini di sicurezza e capacità di carico, dal momento che possono sollevare, ruotare e anche capovolgere particolari di grande peso e dimensioni,

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Attrezzature & Componenti consentendo agli operatori in fabbrica di eseguire operazioni di saldatura o montaggio nella migliore posizione possibile e in completa sicurezza grazie ai sistemi brevettati Boman. Oltre alla sicurezza, la facilità di installazione, l’ergonomia e la competitività nel confronto con altre attrezzature deputate agli stessi compiti di movimentazione fanno di questi prodotti un elemento essenziale per poter migliorare i tempi di esecuzione nelle operazioni di saldatura e montaggio, coadiuvando l’operatore nel mantenere una posizione di lavoro ottimale, senza affaticarsi, aumentando così la produttività e l’efficienza dei vari processi. La gamma dei rotosollevatori Titan e Hercules è in continua evoluzione, ora di serie per il modello Titan è disponibile anche la taglia 20T e 30T doppia colonna e 5T a singola colonna. Inoltre, in anteprima al GIS 2021 la Boman presenterà i rotosollevatori Titan 7,5T singola colonna e Hercules 5T. Un’altra novità riguarda la possibilità, su richiesta, di predisporre i rotosollevatori Titan e Hercules secondo i requisiti richiesti dall’Industria 4.0. (Per maggiori informazioni, si può consultare il sito www.boman.it).

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Certificazioni Fattori di grande importanza per Boman sono le certificazioni di cui dispone per qualificare la propria attività, quali EN ISO 9001 (sistema gestione della qualità), EN ISO 3834-2 (sistema di gestione dei processi di saldatura), UNI EN 1090-1 UNI EN 1090-2 (marcatura CE per componenti strutturali in acciaio e alluminio). Boman dispone inoltre di personale specializzato in possesso di certificazione CSWIP (Ispettore di saldatura certificato), personale addetto alla saldatura in possesso di qualifica secondo la norma EN ISO 9606-1, personale qualificato per i controlli non distruttivi con certificato PND EN ISO 97 (controllo visivo VT 2° livello, controllo ultrasuoni UT 2° livello, controllo magnetoscopico MP 2° livello e controllo con liquidi penetranti PT).

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THE ONLY EUROPEAN EXHIBITION FULLY DEDICATED TO THE MID-STREAM SECTOR AND THE GAS, OIL & WATER DISTRIBUTION NETWORKS

Pipeline & Gas Expo 8-10 June 2022 Piacenza (Italy)

THE UTILITY CONSTRUCTION SHOW

AMONG THE CONFIRMED EXHIBITORS AT PGE 2022

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Trasporto

Ricerca Ricerca || Estrazione Estrazione || Raffinazione Raffinazione || Trasporto Trasporto THE ITALIAN MIDSTREAM WEBSITE

For info and stand bookings: www.pgexpo.eu

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ph. +39 010 5704948 - info@pipeline-gasexpo.eu Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

Attrezzature & Componenti SPANSET

Anello di garanzia

LA NUOVA DIMENSIONE DEL SOLLEVAMENTO IN POLIESTERE SI CHIAMA MAGNUM-X, IMBRACATURA DALLA TENUTA ESTREMA, CON TRANSPONDER RFID INTEGRATO NELL’ETICHETTA

na realtà internazionale che trova anche in Italia un riconoscimento notevole tra gli specialisti dell’heavy lifting e della movimentazione di grandi carichi, a tutti i livelli. Questa identità appartiene a SpanSet Group, realtà primaria nel settore del sollevamento tramite componenti in poliestere, da sempre impegnata nello sviluppo di prodotti innovativi per una clientela esigente e diversificata. Tra le linee dell’offerta SpanSet, si distinguono le serie dei dispositivi anticaduta (imbracature, cordini e dispositivi a richiamo, linee

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Operatività su scala mondiale Il Gruppo Holding SpanSet Inter AG ha la sua sede centrale a Wollerau in Svizzera e si colloca a livello intenazionale come il più qualificato e certificato produttore di sistemi di sollevamento, ancoraggio carichi e dispositivi di protezione individuale anticaduta. SpanSet è presente in Italia, Australia, Austria, Brasile, Cina, Francia, Germania, Ungheria, UK, Indonesia, Italia, Polonia, Spagna, Taiwan e USA.

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Attrezzature & Componenti vita e punti di ancoraggio, kit di recupero e soccorso, caschi di protezione, sistemi speciali e di protezione collettiva), dei componenti per il sollevamento (nastri e anelli, catene, golfari e grilli, funi d’acciaio, attrezzature e prodotti speciali) e degli ancoraggi. Inoltre, SpanSet offre anche servizi di Safety Management con procedure di ispezione e seminari specializzati. Attualmente, un focus importante di prodotto va senz’altro realizzato sull’imbracatura ad anello Magnum-X, nuovo punto di riferimento di una gamma d’eccellenza in termini di compattezza, sicurezza e durata. Magnum-X consente una capacità di carico fino a 450 t ed è consigliato per sollevamenti estremi, con una frequenza di utilizzo molto intensa, dove la larghezza e il peso dell’imbracatura sono fondamentali. Questa imbracatura comprende un nucleo fatto di poliestere ad alte prestazioni e un tubolare a manicotto che lo rende compatto e fino al 50% più sottile rispetto alle imbracature ad anello standard, pur mantenendo la stessa capacità di carico. Anche inserita in piccoli ganci per gru e in punti di fissaggio, l’imbracatura ad anello Magnum-X non è compressa e presenta un’alta rigidità longitudinale e trasversale. Il diametro ridotto nel gancio della gru migliora notevolmente l’usura e la prestazione, mentre una banda ad alta visibilità permette, anche da punti distanti, di riconoscere facilmente la portata anche quando sporca. L’etichetta è inoltre protetta con una copertura trasparente, è resistente agli strappi. Un transponder RFID, che consente di memorizzare dei dati del prodotto, è integrato nell’etichetta e facilita le ispezioni regolari dell’imbracatura stessa. Le versioni di Magnum-X disponibili nella gamma SpanSet sono due. Al modello standard (che contempla un range di portata da 10 a 450 t, come già indicato) si aggiunge il Magnum-X short (corto, con 40 cm in meno), dalla capacità di 10-3 t, dotato di un chip RFID per la gestione elettronica (ad esempio, con IDXPERT) e ha un’etichetta particolarmente protetta che permette la visualizzazione di tutti i dati rilevanti anche a distanza.

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Attrezzature & Componenti AUTEC

Una gestione in campo aperto PRESENTE AL GIS CON LA RICERCA CHE AVANZA PER LE SERIE AIR E DYNAMIC, IL PRODUTTORE TECHNO DI CALDOGNO (VI) RIVELA UNA GAMMA DI RADIOCOMANDI E DI TELECAMERE ABBINATE TUTTA DA SCOPRIRE.

rotagonista “remoto” ma non certo a distanza. La partecipazione di un produttore autorevole e riconosciuto come Autec al GIS (le Giornate Italiane del Sollevamento),

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riporta nel più grande evento europeo del 2021 dedicato al sollevamento uno degli attori industriali più importanti nella produzione di radiocomandi. Durante la kermesse di Piacenza Expo, l’azienda di Cal-

dogno (Vi), produttrice di riferimento di Cableless Control Systems, esporrà alcune interessanti novità tecniche. Il comun denominatore è la qualità realizzativa, che per Autec significa ricerca e sviluppo

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di sistemi di comunicazione e materiali più performanti, design moderno ed ergonomico, affidabilità e sicurezza grazie ai numerosi test svolti durante tutta la filiera produttiva e un’assistenza post-vendita professionale ed efficiente.

A controllo totale Compact, Link e Curve sono gli ultimi modelli di radiocomandi realizzati da Autec per arricchire la propria offerta di soluzioni per la gestione remota, sia per

Uno sguardo all’offerta, anche online Le soluzioni Autec saranno disponibili per i visitatori del GIS 2021 negli spazi dello stand C 38, (padiglione 1) di Piacenza Expo. Per maggiori informazioni, a disposizione degli specialisti, è consultabile il sito dell’azienda (www.autecsafety.com), completo di ogni informazione e specifica sui prodotti.

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la serie Air che per la linea Dynamic. Si tratta di unità portatili progettate appositamente con specifiche dimensioni e design allo scopo di aderire meglio possibile alle molteplici richieste applicative del mercato internazionale. Un dettaglio importante riguarda la predisposizione di questi radiocomandi per essere utilizzati con il nuovo display (programmabile in Codesys o JMobile, TFT LCD da 4.3”, 65k a colori e con risoluzione di 480 x 272 px) che favorisce una visualizzazione ottimale dei parametri di funzionamento e degli stati della macchina. I modelli Link e Curve sono le novità inserite anche nella famiglia delle unità con comando a cavo. Questa serie, dedicata alle situazioni applicative dove risulta critico o vietato l’utilizzo delle radiofrequenze, presenta ora ancora più soluzioni, coerentemente con la volontà di offrire una risposta a ciascuna richiesta del cliente. Grazie inoltre alla configurabilità classica dei prodotti Autec è facile predisporre una consolle su misura per molte applicazioni, come ad esempio le piattaforme aeree o le gru mobili.

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Attrezzature & Componenti

Novità in… vista! AVS (Autec Vision System) è la novità progettata per migliorare ed incrementare l’efficienza di lavoro attraverso l’uso di telecamere con i radiocomandi della serie Dynamic+P con display da 4.3”. La visione nitida dell’immagine a colori dell’ambiente di lavoro, la risposta dinamica del sistema con soli 100 ms di latenza e lo switch immediato tra telecamere permette di migliorare le performance in molte applicazioni, soprattutto dove si richiede all’operatore di controllare anche dei punti ciechi. Ma il punto di forza principale è la totale configurabilità della sua interfaccia grafica a colori. Grazie alla funzione di overlapping, le immagini delle telecamere, i dati, eventuali segnalazioni o allarmi possono essere configurati per apparire contemporaneamente nel display.

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Attrezzature & Componenti REMDEVICE

Avanguardia Bidirezionale ARRIVA SUL MERCATO IL NUOVO RADIOCOMANDO DCS10, COMPOSTO DA UNA COPPIA DI RICETRASMITTENTI CON SEGNALE BIDIREZIONALE (CHE OCCUPA UN SOLO CANALE)

o sforzo della progettazione interna di REMdevice ha portato al risultato di un nuovo radiocomando bidirezionale, resistente e durevole, e soprattutto in modalità bi-banda. Si tratta del nuovo DCS10, emanazione diretta del reparto ricerca e sviluppo dello specialista di Nove (Vi), concepito dopo un’attenta analisi del

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mercato e delle esigenze dei clienti. “Abbiamo progettato e sviluppato un nuovo prodotto all’avanguardia, aggiungendo un tassello fondamentali alla gamma dei nostri radiocomandi industriali di sicurezza - confermano con soddisfazione dal

quartier generale REMdevice - Si tratta di un prodotto rivoluzionario, che presenta caratteristiche peculiari e alcune differenze con il sistema di trasferimento comandi UTC+URC”. Consideriamola, allora, l’identità specifica del nuovo prodotto avanzato REMdevice. Il DCS10 è un radiocomando industriale in grado di trasferire fino a dieci comandi o contatti elettrici tra apparecchiature industriali via radio, dove non è possibile o non è conveniente il collegamento tramite cavo elettrico tra le apparecchiature stesse. Da quali elementi è formato il sistema? Il radiocomando DCS10 è composto da due unità identiche ricetrasmittenti di forma modulare (Moduli), idonee all’inserimento in quadri elettrici su guida DIN, dotate di antenna esterna, comunicanti tramite segnale radio codificato digitalmente con codice univoco per garantire la sicurez-

za dei comandi e dello “Stop”. I Moduli accettano ingressi alla sezione trasmittente da apparecchiature e PLC a “contatto pulito” e restituiscono dalla sezione ricevente i comandi tramite il “contatto pulito” di relè.

Un passo in avanti sostanziale A primo sguardo la differenza tra il sistema di comunicazione UTC+URC e DCS10 potrebbe sembrare indifferente. Parliamo

Caratteristiche tecniche del DCS10

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anche in questo caso di moduli simili nella forma, ma le differenze risiedono nel concept specifico e nel “cuore tecnologico” del prodotto. A differenza del sistema UTC+URC, il sistema integrato nel radiocomando industriale DCS10 è bidirezionale, cioè trasferisce contemporaneamente - utilizzando una sola coppia di Moduli DCS10 - comandi o contatti elettrici verso entrambe le apparecchiature così interconnesse, cioè agisce nelle due direzioni. Questa dinamica rappresenta un vantaggio anche in termine di costi. Nel caso del UTC+URC, infatti, per poter attivare la stessa funzione sono necessari quattro Moduli (due coppie) mentre con il DCS10 bastano due Moduli (una coppia). Un ulteriore vantaggio risiede nel fatto che con il DCS10 viene occupato un solo canale radio mentre per le due coppie di UTC+URC se ne occupano due.

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Attrezzature & Componenti

A ulteriore conferma degli sforzi di REMdevice per offrire soluzioni a supporto dei clienti e delle dinamiche di lavoro e di impiego quotidiano, il DCS10 è di-

sponibile nelle versioni UHF (bi-banda 433 e 870MHz) e 418 MHz. Il sistema UTC+URC è disponibile invece soltanto su banda 433 MHz o 870MHz, da

ordinare in maniera specifica (non è disponibile, invece, la banda 418MHz). Il nuovo prodotto non va quindi a sostituire il sistema di trasferimento comandi UTC+URC (preferibile nei casi in cui sia richiesta l’unidirezionalità del segnale).

Sollevamento, automazione e non solo Il DCS10 è pensato per i settori del sollevamento industriale e della meccanica di automazione. Si tratta di settori dove è richiesta ancor più sicurezza e attenzione nelle manovre per l’incolumità del personale e dell’ambiente di lavoro in generale. In questi ambiti, si realizzano applicazioni dove spesso sono presenti più macchine in attività simultanea, dove è difficile o impossibile la loro interconnessione per lo scambio di segnali via cavo, nella modalità classica. Il DCS10 è ideale per l’applicazione su tutte quelle apparecchiature e macchine che necessitano il trasferimento di comandi di tipo on/off a relè da una macchina all’altra e viceversa per il controllo di comandi digitali o di contatti di sicurezza. Un esempio è il trasferimento dei finecorsa dei movimenti nella configurazione Master/Slave di due carroponti che si muovono in fase simultanea.

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Via Talponedo 2/A 33080 Porcia (PN) - Italia Tel.+39 0434.922105 E-mail: info@handelsrl.com Sito: www.handelsrl.com Saremo presenti al prossimo SAMUMETAL 2022 dal 3-5 Febbraio al Padiglione 4, Stand 21 www.samuexpo.com

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Movimentazione Industriale EURO ASSISTANCE GROUP

Oltre i carrelli, la forza delle idee LA REALTÀ INDUSTRIALE DEL DISTRIBUTORE DI SCANDIANO (RE) RIVELA L’AUTOREVOLEZZA DI UNA SCELTA DI GAMMA DALL’EFFICIENZA MULTIFUNZIONALE E ADATTA AL MATERIAL HANDLING PIÙ COMPLESSO. NON SOLO. IL VALORE AZIENDALE PIÙ PREZIOSO DI OGGI È QUELLO DELLA CONSULENZA E PROGETTAZIONE DI MEZZI E MAGAZZINI A MISURA DEL CLIENTE PIÙ DIVERSIFICATO

arrelli e logistica costituiscono un binomio classico e inscindibile. Un abbinamento che generalmente si dà quasi per scontato, senza considerare la complessità di servizio e di fornitura che è sempre necessaria a un’azienda specializzata per proporsi come autentica realtà di riferimento. Euro Assistance Group è da sempre, fin dalla sua fon-

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dazione, un leader di mercato nell’offerta di carrelli elevatori e soluzioni per le imprese, in relazione alle dinamiche logistiche e di magazzino. L’azienda di Arceto di Scandiano (Re) è presente sul mercato della logistica personalizzata da più di 20 anni, con una specializzazione particolare nel segmento operativo della movimentazione di carichi lunghi e ingombranti per corsie strette.

Euro Assistance, già considerando questa particolarità, non si presenta quindi come un mero fornitore di carrelli elevatori; piuttosto, il suo ruolo è quello di una struttura che fornisce consulenza per soluzioni logistiche avanzate e strategicamente vantaggiose nei più svariati settori - dalla filiera del legno a quella dell’ alluminio e del pvc, dall’edilizia alla produzione di acciaio,

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dall’industria dei serramenti alle lavorazioni di zincatura, estrusione, dalle autodemolizioni alle sedi logistiche per conto terzi. Per tutti questi ambiti, Euro Assistance prevede l’offerta di un servizio totale, secondo dinamiche virtuose di consulenza, come dicevamo, fornitura del mezzo (nelle modalità di vendita o di noleggio a lungo termine)

e di assistenza per i clienti in ogni regione d’Italia - partendo dal quartier generale in provincia di Reggio Emilia e con il supporto delle sedi operative dirette in Veneto, Lombardia, Piemonte, Campania, Sardegna e Sicilia. Da questa estate, è stato avviato il cantiere per l’espansione proprio della sede centrale di Scandiano che porteranno

a raddoppiare l’attuale superficie con nuovi uffici e spazi ulteriori dedicati all’officina; un complesso di lavori che testimoniano la crescita delle attività di Euro Assistance, a cui verrà dedicata anche un’ampia zona per meeting e conferenze, oltre a nuove aree destinate alla formazione e alle dimostrazioni per operatori e rivenditori.

Il campione Combi per il magazzino flessibile Uno degli assi nella manica di Euro Assistance Group è sicuramente la gamma Combi CB (diesel) e CBE (elettrico) di Combilift, il produttore irlandese che ha concepito un carrello elevatore sintesi di tutti i vantaggi dei tradizionali carrelli controbilanciati e degli elevatori laterali e multidirezionali. Più compatto di un carrello frontale della stessa classe, Il Combi CB/CBE è in grado di gestire in modo semplice e veloce sia la merce pallettizzata, sia i manufatti lunghi in spazi e corsie strette, grazie allo sterzo multidirezionale. Il carrello gestisce tutte le operazioni necessarie nei centri logistici e di deposito - dal carico e scarico dei camion e dei container fino all’approvvigionamento dei reparti interni di produzione e magazzino. Il Combi CB/CBE può lavorare in totale sicurezza e con la massima efficienza, muovendosi nello spazio minimo di corridoi, a partire da 3.300 mm (considerando forche della lunghezza di 1.200 mm) e la sua versatilità lo rende ideale a operare nell’edilizia come nei depositi dei grandi centri fai da te, nella produzione, nel commercio e nella lavorazione dei profili in alluminio e PVC, come nell’industria del legno, dei materiali per la coibentazione, dei serramenti, solo per citare alcuni esempi.

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Movimentazione Industriale Movimentazione a misura di magazzino L’attività di Euro Assistance si concentra sulla distribuzione di tre marchi primari del mercato internazionale. Si tratta delle serie di carrelli Hubtex, Aisle-Master e Combilift. Partendo da questa base importante di rappresentanza, possiamo dire che l’attuale core business dell’azienda emiliana è costituito dalla linea dei carrelli elevatori laterali multidirezionali e VNA, per la quale Euro Assistance dispone di una gamma completa per la movimentazione di ogni tipologia di carico in corsie e spazi stretti. Parliamo di pallet, box, dei manufatti lunghi più classici come travi di legno o profili di metallo, alluminio e pvc, fino a carichi

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di peso e ingombro più notevoli e particolari. “Da oltre 20 anni ci piace presentare la nostra azienda con un motto, che è diventato anche parte del nostro logo: ‘more than forklifts’, vale a dire ‘più che (semplici) carrelli elevatori’ - ci spiega Andrea Ruini, Amministratore di EA Group - Questo motto rivela la natura dei carrelli che distribuiamo, adatti alla movimentazione di ogni tipologia di materiali, con alcune caratteristiche speciali che ne contraddistinguono le notevoli proprietà dinamiche. Innanzitutto, sono predisposti per i carichi lunghi (come profili o fasci di alluminio, acciaio e altri metalli, materiale per edilizia, legno, pannelli, strutture per coperture e facciate). Inoltre sono adatti al carico di materiale pallettizzato da movi-

mentare in spazi stretti (logistica, GDO e magazzini di ogni dimensione e settore). Infine, i nostri carrelli sono in grado di affrontare grandi carichi o carichi speciali che necessitano di mezzi allestiti su misura. Parliamo di carichi oversize e di grandi portate, fino alle applicazioni heavy-duty richieste da alcune categorie. In buona sostanza, non parliamo di semplici carrelli elevatori ma di soluzioni che cambiano strategicamente e strutturalmente l’approccio alla logistica e al magazzino, offrendo quattro vantaggi specifici per le aziende e i lavoratori”. Elenchiamoli e analizziamoli nello specifico, allora, i vantaggi offerti dalla gamma Euro Assistance. Innanzitutto, si tratta di soluzioni che fanno letteralmente “guadagnare spa-

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Straddle Carrier, opportunità semovente L’abbiamo visto in azione durante il GIS 2019. Il Combilift Straddle Carrier si caratterizza per la sua natura di carroponte semovente innovativo per la movimentazione di container così come di carichi oversize e particolarmente pesanti. Il design di questa macchina - firmata da Combilift - e il sistema di sterzo su due ruote (in optional integrale o multidirezionale) permettono una grande manovrabilità in spazi ristretti e il massimo sfruttamento delle aree di stoccaggio. La limitata altezza anche a pieno carico consente l’ingresso in aree interne e magazzini, per un uso flessibile sia all’esterno che all’interno. Lo Straddle Carrier di Combilift si basa su una filosofia modulare, con la disponibilità di un’ampia gamma di optional che ne fanno una macchina su misura nell’allestimento, in base alle esigenze precipue di ogni cliente. I settori di applicazione comprendono la logistica più generale e il trasferimento di carichi pesanti e container, con impieghi utili nel settore energetico e della carpenteria pesante, come nella produzione di grandi manufatti in metallo e calcestruzzo.

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Movimentazione Industriale zio”. Vale a dire che i carrelli distribuiti e allestiti dall’azienda di Scandiano permettono di movimentare i prodotti nel modo ottimale, in senso di marcia laterale o frontale a seconda delle operazioni, seguendo la filosofia delle tre S di EA Group - vale a dire: Spazio, Sicurezza e Sostenibilità. Questo significa che i prodotti lunghi o pallettizzati si possono movimentare in spazi minimi, con la facoltà di organizzare il magazzino per corsie più strette,

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ricavando più spazio all’interno delle strutture. In secondo luogo, per i carrelli delle serie di prodotto Euro Assistance possiamo parlare di autentica flessibilità di impiego. Un caso specifico? Il carrello Aisle-Master, con l’asse anteriore articolato, risponde alle necessità di aumentare la densità in corsia, con la facoltà di potersi muovere con assoluta agilità anche al di fuori della corsia stessa. Un altro esempio è il mo-

dello CB (denominato Cubo) di Combilift, un carrello multidirezionale studiato sulla base di una tipologia frontale ma valorizzato da una struttura ultra-compatta che lavora con la massima efficienza nella movimentazione di materiali misti, dalle big bag alle travi di composizione lamellare. Terzo vantaggio, fondamentale per l’operatore: la massima sicurezza. Tutti i carrelli della gamma Euro Assistance ri-

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ducono al minimo i rischi per i lavoratori e il personale che transita in magazzino. Forniamo anche in questo caso, alcuni esempi. I carichi, per tutti i modelli multidirezionali a montante retrattile, sono movimentati su un pianale di carico; in questo modo, si evita di portare a grandi altezze manufatti sospesi solo sulle forche. Poi, va considerata la migliore visibilità, offerta dalle cabine panoramiche e dalla modalità di marcia laterale (in questa condizione, la posizione del carico non interferisce con la visuale del senso di guida). In terzo luogo, va rimarcato il minor rischio di schiacciamento grazie a dispositivi brevettati (tra questi, il timone multi-posizione nei modelli uomo a terra che permette di ottimizzare al massimo lo spazio disponibile). Quarto punto nodale, nelle prerogative vantaggiose dei carrelli Euro Assistance: il minimo grado di danneggiamento dei materiali movimentati, anche nell’operatività in corsie strette. Sempre per i carichi lunghi o pallettizzati, i carrelli in allestimento speciale consentono un lavoro di maggior precisione, preservando l’integrità dei materiali e riducendo notevolmente le perdite di unità movimentate causate da rotture o danneggiamenti accidentali. “Ai quattro vantaggi descritti si aggiunge un valore importantissimo - sottolinea Andrea Ruini - Questo valore è rappresentato dalla progettazione del magazzino, ovvero dalla possibilità, per il cliente Euro Assistance, di scegliere il proprio carrello speciale, adatto nel modo più completo alla struttura logistica o di deposito a cui è destinato, con le potenzialità importanti già menzionate di ridefinire gli spazi nel modo più opportuno, ottimizzando al massimo i metri quadrati a disposizione, stringendo le corsie, mantenendo il più alto grado di sicurezza, migliorando e velocizzando i flussi di movimentazione. Un ciclo virtuoso seguito passo per passo da Euro Assistance con la propria consulenza nella progettazione del magazzino, secondo canoni di ottimizzazione logistica e di organizzazione strategica, attraverso studi di lay-out gratuiti.

La Fenice del futuro da Hubtex Uno sguardo alle principali novità di prodotto lanciate di recente da Euro Assistance vede in primo piano il rinnovamento della serie classica di carrelli multidirezionali del costruttore tedesco Hubtex, disponibili in versione elettrica e diesel. La nuova serie della gamma si chiama Phoenix e include nell’ultima generazione di carrelli nuove prospettive di risparmio energetico, ergonomia e automazione. Sul fronte dell’ergonomia, rimarchiamo le nuove cabine dall’ottima visibilità panoramica, previste di serie e dall’ingresso facilitato. I montanti ad alta visibilità - grazie al riposizionamento dei rinforzi colonna -, il parabrezza panoramico (liberato dal piantone sul lato montante, nella maggior parte delle varianti

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cabina), il joystick orientato verticalmente e un nuovo appoggio per il braccio (dotazione standard, in tutti i casi in cui è possibile l’installazione) sono testimonianze di comfort avanzato, in funzione della più agile produttività. Il design è basato su quello della stessa cabina del modello Maxx, già vincitore di numerosi premi per l’ergonomia. Queste caratteristiche si aggiungono alle dotazioni standard del computer di bordo HIT 3, del montaggio su supporti antivibranti e delle funzioni idrauliche (con switch di direzione integrato) completamente gestibili con joystick. Il modello Phoenix di Hubtex, inoltre, è il primo carrello multidirezionale elettrico disponibile con sterzo completamente elettrico (come optional), per una riduzione straordinaria della rumorosità e del consumo di energia - addirittura dell’85%, dal momento che i motori lavo-

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Movimentazione Industriale rano solo nel caso di effettivi movimenti dello sterzo, mentre, durante la guida frontale, intervengono soltanto con piccole correzioni di sterzata, abbattendo completamente i consumi con il mantenimento dell’angolo di sterzo. Le nuove batterie al piombo acido - con design uniforme di cassoni e coperchi - si basano sul sistema Lift-O-Mat, disponibile oggi anche con coperchio dotato di maniglia per apertura e chiusura rapida e sicura. La batteria agli ioni di litio è prevista come optional, con un design basato sulle stesse batterie al piombo acido che rende questo modulo alternativo intercambiabile con le batterie standard (grazie anche al kit per cambio rapido). Non va dimenticato infine, che la nuova generazione Phoenix Design dei carrelli elevatori multidirezionali Hubtex è pronta per l’automazione, grazie a un’ampia gamma di sistemi interconnessi. In futuro, anche compiti complessi potranno essere portati a termine in modalità automatica e gli elevatori multidirezionali potranno esse-

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re completamente integrati nei processi di produzione automatizzati.

Efficienza “articolata” Aisle-Master Tra gli highlights della gamma Euro Assistance, un posto di primo piano è occupato da Aisle-Master, la serie di carrelli articolati che costituisce una divisione specifica del costruttore irlandese Combilft dedicata alle corsie strette (VNA – very narrow aisle). Aisle-Master è una soluzione originale e ormai affermata, caratterizzata da un telaio leggermente più lungo rispetto a quello di un carrello frontale di corrispondente portata, ma con la facoltà di muoversi alla stessa velocità e con agilità superiore, grazie al raggio di sterzo conferito dalla struttura articolata, con la facoltà di poter affrontare anche una marcia su superfici dissestate con la massima efficienza, portando a termine le opera-

zioni più impegnative come il carico e scarico dei camion. L’essenza e la vera particolarità del design di Aisle-Master si trova nel suo asse frontale, in grado di effettuare una rotazione di 210° con semplici manovre del volante di guida - un movimento equiparabile a quello degli elevatori trilaterali. Questa dinamica dell’asse frontale permette la movimentazione di materiale pallettizzato in corsie particolarmente strette, soddisfacendo esigenze logistiche importanti. Tra queste, quella di ricavare in magazzino uno spazio maggiore di stoccaggio senza ampliare o cambiare la struttura, oppure di progettare uno spazio da zero massimizzando la densità senza rinunciare alla flessibilità operativa. Aisle-Master combina alta densità, prestazioni elevate e semplicità di utilizzo; non necessita di alcun sistema di filo guida o di guide meccaniche a terra (come invece accade per i modelli trilaterali) ed è in grado di operare efficacemente in tutte le fasi del ciclo logistico, senza bisogno di altri mezzi di supporto.

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The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show Piacenza, Italy 3-5 October 2019

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ITALA

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Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali

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Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show Piacenza, Italy 3-5 October 2019

2 0 21 15 L’ECCELLENZA ITALIANA NELL’AMBITO DEL TERMINALISMO PORTUALE, INTERMODALE E DELLA LOGISTICA ITALA - THE ITALIAN EXCELLENCE OF TERMINAL AND LOGISTICS OPERATORS

Piacenza Expo - Padiglione 3 Giovedì 7 Ottobre 2021 - Ore 12:30 LA CONSEGNA DEI PREMI AVVERRÀ AL TERMINE DEL CONVEGNO “TERMINALISMO E LOGISTICA FRA SFIDE ENERGETICHE ED INNOVAZIONI TECNOLOGICHE” Per informazioni: Tel. 010 5704948 - info@gisexpo.it MEDIA PARTNER MAGAZINE ON LINE DI ECONOMIA DEL MARE DEI TRASPORTI

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Trasporti Eccezionali GOLDHOFER

In marcia, senza ostacoli LA DIREZIONE È QUELLA DEL GIS 2021, NATURALMENTE. PER IL CAMPIONE TEDESCO DEL TRASPORTO HEAVY DUTY, L’EFFICIENZA DA MOSTRARE ALLA PRIMA FIERA DI SETTORE IN PRESENZA È QUELLA DEI MODULI STEPSTAR E ADDRIVE

l prossimo GIS di Piacenza sarà davvero eccezionale per Goldhofer, seguendo l’accezione d’avanguardia che accompagna da sempre i suoi mezzi di trasporto. Le luci della ribalta in fiera si accenderanno, in particolare, per i moduli di semirimorchio Stepstar e per le unità motorizzate per carichi pesanti ADDrive, entrambe soluzioni flessibili, multifunzionali e dal sensibile ritorno economico per le imprese di settore. “Dopo un periodo così lungo, a digiuno dalle grandi fiere internazionali, non vediamo l’ora di presentare nuovamente le nostre soluzioni di trasporto in presenza e di poter realizzare confronti interessanti sul prodotto con i nostri interlocutori privilegiati, ovvero con i nostri clienti presenti e futuri”, dichiara con entusiasmo Robert Steinhauser, Sales Manager Europa-Nord Africa di Goldhofer, a poche settimane dall’evento espositivo più importante d’Europa

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nell’ambito del sollevamento e dei trasporti eccezionali. Partiamo dunque con il profilo di presentazione dei prodotti che saranno al centro dell’attenzione per i visitatori

delle Giornate Italiane del Sollevamento. La nuova generazione di semirimorchi autosterzanti Stepstar è una combinazione della comprovata qualità di prodotto Goldhofer con un’offerta d’acquisto mol-

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to competitiva. Il modulo di semirimorchio Stepstar convince il mercato fin dal suo primo lancio, nel 2020, in virtù delle soluzioni intelligenti proposte e dal concetto ingegnoso di fissaggio del carico, fulcro di questi semirimorchi da tre a cinque assi (e dal carico utile oltre le 70 t). Le nuove rampe a funzionalità automatica sviluppate appositamente per veicoli con angoli di carico ridotti - abbinano l’agevole funzionalità tramite radiocomando con una modalità estremamente rapida aggancio e sgancio. L’incavo extra-lungo e largo del braccio di un grande escavatore cingolato, ad esempio - una macchina dal trasporto impegnativo e consueto, nel novero dei trasporti eccezionali per il cantiere - può agevolmente integrarsi, con il modello Stepstar, nell’area di carico del semirimorchio, aperta nella parte posteriore in modo che anche gli escavatori con gli elementi-braccio più voluminosi possano essere facilmente movimentati. Quindi, lo sviluppo progettuale dei robusti ancoraggi integrati che non interferiscono con l’inserimento a bordo dei mezzi, in particolare di quelli cingolati, risulta fondamentale nel successo dinamico del modulo Stepstar. Il sistema di self-tracking (autocaricamento) è concepito per una movimentazione del carico in condizioni logistiche penalizzanti sotto il profilo degli spazi disponibili. Gli stabilizzatori posteriori per il carico-scarico dei mezzi stessi contemplano una funzione autolivellante a tutto vantaggio della sicurezza di manovra, mentre gli stabilizzatori anteriori favoriscono l’aggancio-sgancio della motrice in condizioni di suolo dalla scarsa coesione.

In più, con la dotazione opzionale del collo d’oca Mega (disponibile per l’intera linea di prodotti Stepstar), il semirimorchio ha la facoltà di trasportare più carichi di diverse tipologie con una sola unità. Questo plus si realizza grazie al fatto che, abbinando il collo d’oca Mega a un trattore lowliner, è possibile ottenere un piano di carico estremamente basso. Sulla base di questa combinazione virtuosa, il trasporto di macchinari gommati, carichi divisi, piccole parti e persino un container da 40 piedi o due da 20 piedi entro 16,5 m di lunghezza totale, è un vantaggio offerto senza compromessi all’operatore.

Al GIS, flessibilità come parola d’ordine La flessibilità si combina in Goldhofer anche con le opzioni di combinazione. In fiera, ad esempio, sarà esposto un ADDrive da 280 CV in grado di offrire una potenza eccezionale nella combinazione di linee idrauliche con tre assi motorizzati. Inoltre, grazie al suo accoppiamento multi-combinato, il nuovo sistema può essere implementato con la maggior parte dei moduli pesanti Goldhofer più comuni in Europa e con dispositivi per carichi lunghi. Il risultato è il massimo della flessibilità, quindi, per la flotta di ogni operatore specializzato. Con l’ausilio del sistema ADDronic, un nuovo software di sincronizzazione sviluppato appositamente da Goldhofer, ADDrive può essere utilizzato oggi anche in combinazione con altri veicoli e moduli semoventi.

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Guardando ai dettagli, non va dimenticato che l’intera area di carico dello Stepstar può essere dotata del rivestimento in polimero resistente TraffideckGO, sviluppato da da Goldhofer. Ciò non solo consente di risparmiare peso, ma riduce anche l’altezza di carico rispetto alle tradizionali superfici di supporto in legno o in gomma, e allo stesso tempo offre lo stesso elevato coefficiente di attrito. “Lo Stepstar è la risposta perfetta alle aspettative dei nostri clienti: massima qualità e dettagli intelligenti a un prezzo competitivo - conferma Robert Steinhauser - Molti clienti apprezzano particolarmente il fatto che le versioni a tre assi possano essere utilizzate per trasporti senza permessi speciali in tutta Europa, con carichi utili fino a 26,3 t e una lunghezza totale della combinazione di 16,5 m”. Passiamo ora al secondo focus Golhofer dedicato al GIS 2021. Si tratta del Il collaudato ADDrive di Goldhofer, una soluzione che combina i vantaggi di un modulo per carichi pesanti trainabile e semovente al tempo stesso. Questo modulo flessibile nella dinamica sopperisce in modo straordinario alla necessità di trasferire il carico da un veicolo per il trasporto su

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Trasporti Eccezionali strada a uno o più mezzi di trasporto semoventi. Basato sulla famiglia Goldhofer SL, per carichi pesanti trainati, il modello ADDrive implementa un sistema di assali combinabili in modalità modulare, con facoltà di trazione e sterzatura meccanica. Su pendii, ponti, tratti ristretti del percorso stradale e nei punti di carico e scarico, invece, la modalità ADD alimenta la forza di trazione per le massime prestazioni della motrice di guida dei moduli trainati. Come dire, un sistema di trasporto heavy duty “tutto compreso” che non ha bisogno di alcun ausilio. Per una marcia placida, efficiente e ancora senza compromessi.

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THE FIRST ITALIAN EXHIBITION & CONFERENCE FULLY DEDICATED TO THE HYDROGEN SECTOR

8 -10 June 2022 Piacenza Italy Ita ly

www.hydrogen-expo.it 117 For info and stand bookings info@hydrogen-expo.it – Ph. +39 010 5704948

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La Rivista “Sollevare” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova

Anno 7 - Agosto/Settembre 2021

In questo numero

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Inserzionisti

11 3Bmust 24 Baumer IV BG Lift 19 Boat Lift 73 Boman 85 Cabletronic 16 CEM 38 Demac II DSR Wire Corp 32 Easy Mec I Effer 42 Euro Assistance Group 89 FAB 23 Fagioli

10 Fassi 66 Flash Battery 28 Ferrari International 77 GIC 2022 III GIS 2022 7 GIS by Night 22 Goldhofer 40 GSR 105 Handel 34 Haulotte 21 Hawe Hydraulik 30 Hinowa 117 Hydrogen Expo 2022 35 Idrogru

9 Ilta 113 Itala 8 Italplatform 14 Jekko 33 JLG 17 JMG 81 Kiwitron 31 Klubb 15 Magni 13 Manitowoc 37 Marchetti 39 Multitel Pagliero 29 Next Hydraulics 12 Nooteboom

97 OMC 41 Ormig 20 Palfinger Italia 61 Piccoli 93 Pipeline & Gas Expo 2022 25 Platform Basket 36 PM Oil & Steel 67 Rentmas 53 Rigeneral 101 Sinoboom 18 Socage 3 Tadano 5 Tecnomovint 43 Tigieffe 57 Vernazza

Aziende citate A Almac ........................ 68 Autec ......................... 98 B Boels .......................... 30 Boman ....................... 90 Brennero Gru ........... 48 C CEM .......................... 18 CMC .......................... 62 Clark .......................... 33 Comet ........................ 34 Cometto .................... 14 CTE ............................ 18 D Delta Cranes ............. 40 Demag ................ 11, 54 E Easy Lift .................... 30 Effer ........................... 44 Euro Assistance Group ......................106 Euroedile .................. 26

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F Faresin ..............................78 Faymonville ...................38 Fedeli ................................54 F.lli Paradiso ...................10 G Genie ......................... 12 Goldhofer ...............114 Grove ......................... 16

L Liebherr .................... 10

R REMdevice .............102

M Manitou .................... 42 Manitowoc ............... 16 Mollo Noleggio ........ 42

S Spanset ...................... 94

P Palazzani .................. 22 Pilosio ........................ 26

U Union Battery Service ....................... 86

H Hiab ........................... 44 Haulotte .................... 74 Hawe ......................... 48 I Idrogru ...................... 40 J Jekko .......................... 58 K Kiwitron .................... 82 Klubb ......................... 20

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An exhibition audited by

106/2017 GISX17S1

106/2019

S AV E E ! T T H E DtoAber ‘21

8 Edition th

GISX19R

7- 9 Oc a, Italy Piacenz

Giornate Italiane del Sollevamento R e dei Trasporti Eccezionali

Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali The Lifting, Industrial & Port Handling Heavy Transportand Show The Lifting, Industrialand & Port Handling Heavy Transport Show Piacenza, Italy 7-9 October 2021

Piacenza, 7-9 Ottobre 2021

AMONG THE CONFIRMED EXHIBITORS AT GIS 2021

ANNA

Ing. Bonfiglioli

BOLOGNA

TAYDER Part of TEUFELBERGER Group STAMPAGGIO ACCIAIO, FUSIONI di GHISA e LAVORAZIONI MECCANICHE

C71 M0 Y100 K0

C45 M36 Y32 K0

PANTONE 361C

PANTONE 430M

R78 G173 B51

R157 G157 B159

#4fae33

#9e9da2

Scala colori C- 0 M- 95 G - 95 N - 20

Scala colori C- 0 M- 0 G-0 N - 100

iTek4

E CHRONOS radio controls

SOLUTIONS ON THE MOVE

Engineering Solutions for Power Transmission

BLU PANTONE 294

THE UTILITY CONSTRUCTION SHOW

O.E.D.

MULETTI

DAPPERTUTTO

Dal 1946

THE EUROPEAN ASSOCIATION FOR THE ABNORMAL ROAD TRANSPORT AND MOBILE CRANE RENTAL INDUSTRY

CONFINDUSTRIA PIACENZA

aias

TALIANA PRESSURE NE I EQ ZIO UI IA

T EN PM

ANNA

AS SO C

Supporting Associations

FOUN

DED 2014

dal

1975

networkaias

Associazione Porti Italiani (ASSOPORTI) · Via dell’Arco De’ Ginnasi, 6 · 00186 Roma C.F. 80213650585 · phone +39 06 6876193 · fax +39 06 6876550 · www.assoporti.it · info@assoporti.it

Institutional Patronage

For info and stand bookings: www.gisexpo.it ph. +39 010 5704948 - info@gisexpo.it

SOLLEVARE - Agosto/Settembre 2021

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