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anno XLVI - MARZO APRILE 2021 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1 LOM/MI/4814 - Milano Roserio CMP - Euro 13,00 ISSN 1121-6913
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Speciale ACQUATICITÀ Webinar 24 Maggio REGISTRATI www.sporteimpianti.it
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Tsport 338 |
Anno XLVI SOMMARIO | Marzo Aprile 2021
PROGETTI projects
SPECIALE special report
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JOSEPH WOLFE STADI E CAMPI DA CALCIO ARLINGTON, TEXAS STADIO PER IL BASEBALL “GLOBE LIFE FIELD”
DI
Reportage / Aquatics Special Report
Stadiums and soccer fields Arlington, Texas (USA): Globe Life Field, the Texas Rangers New Stadium
Le molte trasformazioni della piscina: dal nuoto, al gioco, al benessere
Design: HKS Inc.
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DI BRUNO GRILLINI ALTRI IMPIANTI MILANO RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO SPORTIVO GIURIATI
BRUNO GRILLINI REPORTAGE SPECIALE ACQUATICITÀ A CURA DI
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Other facilities Milan: Redevelopment of the M. Giuriati Sports Centre
ACQUAPARK CHIVASSO LE PISCINE DEL PALALANCIA DIVENTANO UN PARCO ACQUATICO Design: arch. Marcello Peretti Cucchi, arch. Valeria Buzzelli
Design: Politecnico di Milano - Area Tecnico Edilizia
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DI MARIA CARBONE IMPIANTI PER IL NUOTO IMPERIA RIQUALIFICAZIONE DELLA PISCINA COMUNALE FELICE CASCIONE
PISCINE TERMALI MILANO IL TEATRO DELLE TERME (2021 - 2022)
Design: Architetto Paolo Pettene SdiA & Partners
Design: Studio Marzorati architettura, J+S Srl
DI BEA RISPOLI TURRIACO (GORIZIA) PALESTRA COMUNALE E SCOLASTICA “PALAMARSON”
Turriaco (Gorizia): Civic and School gym “PalaMarson” Design: Runcio Associati
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CESARE LINO PIACENZA DUE NUOVE PALESTRE SCOLASTICHE
DI
Piacenza: Two new schoolgyms Design: U.T. Provincia di Piacenza
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DI RICCARDO CONSOLI TSCAPE PRATO PLAYGROUND AL MACROLOTTO ZERO
Tscape Prato: Playground at Macrolotto Zero Design: arch. Michela Brachi, arch. Massimo Fabbri, ing. Alessandro Pazzagli
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Design: Alberto Apostoli architecture & design
Swimming centres Imperia: Renovation of the Felice Cascione municipal swimming pool
PALAZZETTI E PALESTRE / Halls and gyms 33
WELLNESS PORTOPICCOLO (TRIESTE) LA PISCINA DEL CENTRO BENESSERE (2017)
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www.SPORTeIMPIANTI.it
Year XLVI | CONTENTS | March April 2021
RUBRICHE topical columns 7
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DI BRUNO GRILLINI OPINIONE LA PREVALENZA DEL PROGETTO
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A CURA DELLA REDAZIONE NOTIZIE DALLE AZIENDE
Opinion / The project supremacy
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A CURA DI SABRINA ORRICO NOTIZIE DAL MONDO
PRODUZIONE / Production
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A CURA DI SABRINA ORRICO REGIONI PROVINCIE E COMUNI
MODULE, LA MACCHINA MULTIFUNZIONE DI KUNZLE&TASIN PER LA CURA DELLE SUPERFICI SPORTIVE Module, the multifunctional machine from Kunzle&Tasin for the care of sports surfaces
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GLI ASSOLUTI DI ATLETICA 2021 SULLA PISTA DI ROVERETO CON MANTO REGUPOL AG Athletics Championships 2021 on Rovereto track with Regupol AG surface
ALLEGATI appendixes I-XVI SCHEDE TECNICHE Legislazione italiana
9.1 – 1101/1105 Sport 9.1 – 1106/1108 Sport
SeiMedia - Sport&Impianti.it
SeiMedia srl via Per Robecco 91 - 20092 Cinisello Balsamo (Mi) Tel. (+39) 02 23052147 - Fax (+39) 02 02 23055769 www.sporteimpianti.it E-mail: info@seimedia.it
anno XLVI - MARZO APRILE 2021 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1 LOM/MI/4814 - Milano Roserio CMP - Euro 13,00 ISSN 1121-6913
Tsportmagazine Sporteimpianti.it
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In copertina: Prato, playground al Macrolotto Zero Servizio a pag. 49
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COSTRUIAMO PAVIMENTI SPORTIVI PER L‘ATLETICA
PER I FUTURI CAMPIONI
Pista di atletica del Campo Scuola „Covi e Postal“, Trento Il nuovo manto REGUPOL AG riscuote continuamente commenti positivi per le caratteristiche di prestazionalità e comfort sia dagli atleti partecipanti alle competizioni, ma anche da quanti la frequentano quotidianamente per gli allenamenti.
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La prevalenza del progetto L’OPINIONE
di Bruno Grillini
La necessità di rispettare i tempi di realizzazione delle opere pubbliche che beneficeranno (si spera) dei fondi europei legati al NextGenerationEU mette in discussione – se ancora ce ne fosse bisogno – la farraginosità del nostro Codice degli appalti e la eccessiva durata dei tempi di realizzazione delle stesse. L’ultimo rapporto pubblicato (nel 2018) dall’Agenzia per la Coesione Territoriale rileva un tempo medio di 4,4 anni, di cui 2,5 relativi alla progettazione, 0,6 per l’affidamento e 1,3 per l’esecuzione. Tempi inconciliabili con le richieste dell’Europa. Con l’obiettivo di accelerare i tempi, si parla oggi di rafforzare l’istituto dell’appalto integrato, così da poter affidare con un’unica gara progetto ed attuazione dell’intervento. Nel recente passato, l’istituto dell’appalto integrato non ha avuto gli effetti desiderati, sottraendo di fatto all’ente appaltante la regia del lavoro a favore dell’attuatore: talché il d.lgs. 50/2016 lo ha vietato, tranne che in caso di project financing, PPP, e altre situazioni particolari. Salvo poi derogare con successivi provvedimenti a tale divieto, per ora sino a fine 2021 (legge 120/2020). In ogni caso, il cuore del problema rimane il progetto. Se l’ente pubblico mette a gara un progetto preliminare o definitivo non accurato, l’esecutivo dovrà necessariamente rimetterci mano, che sia slegato o no dalla sua attuazione. Con conseguente slittamento dei tempi di approvazione, e spesso anche dei costi, o, viceversa, con un impoverimento dell’idea iniziale per poterne mantenere la sostenibilità da parte dell’impresa. Ecco perché non ci stanchiamo di parlare quotidianamente ai progettisti per condividere con loro tutti gli strumenti che possano garantire il
miglior risultato, giacché solo con lo scambio delle informazioni si amplia l’orizzonte di conoscenza che sta alla base della creatività e della buona pratica. Fa parte di questo impegno il programma di webinar organizzati nell’arco dell’anno secondo il calendario che trovate a pagina 56, un programma che si affianca alle consuete pagine di Tsport e all’informazione quotidiana del portale Sport&Impianti.
Opinion
Supremacy of the project The need to respect the timeframe for the realisation of public works that will (hopefully) benefit from European funds linked to the NextGenerationEU calls into question - if it were still necessary - the cumbersome nature of our Code of Contracts and the excessive length of time required for their realisation. The latest report published (in 2018) by the Agency for Territorial Cohesion notes an average time of 4.4 years, of which 2.5 relate to the design, 0.6 to the awarding and 1.3 to the execution. These times are incompatible with Europe's requirements. With the aim of speeding up time, there is now talk of strengthening the institution of integrated contracting, so that the design and realisation of the works can be awarded in a single tender. In the recent past, the institution of integrated contracting has not had the desired effects, as it has taken the direction of the work away from the contracting authority in favour of the implementer: thus, Legislative Decree 50/2016 has prohibited it, except in the case of project financing, PPP, and other special situations. Except that this prohibition was
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then waived by subsequent measures, for now until the end of 2021 (Law 120/2020). In any case, the heart of the problem remains the project. If the public body puts out to tender a preliminary or final project that is not accurate, the executive will necessarily have to rework it, whether or not it is unrelated to its execution. This leads to a slippage in approval times, and often also in costs, or, vice versa, to an impoverishment of the initial idea in order to maintain its sustainability by the company. This is why we never tire of talking to designers to share with them all the tools that can guarantee the best result, since it is only by exchanging information that we can broaden the horizon of knowledge underlying creativity and good practice. Part of this commitment is the programme of webinars organised throughout the year according to the calendar you will find on page 56, a programme that complements the usual pages of Tsport and the daily information on the Sport&Impianti portal.
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STADI E CAMPI DI CALCIO STADIUMS AND SOCCER FIELDS
Arlington, Texas (USA)
Stadio per il baseball “Globe Life Field” di Joseph Wolfe
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L’impianto destinato al Texas Rangers Baseball Club, con 40.000 posti a sedere e copertura retrattile, è progettato per ospitare anche eventi diversi, dal calcio ai concerti alle convention.
Il nuovo stadio per il baseball da 40.000 posti, realizzato attraverso un partenariato pubblico-privato tra la città di Arlington e i Rangers, non sarà solo la nuova casa della squadra, ma anche un importante luogo di sport e di intrattenimento in grado di ospitare attività sportive di livello scolastico, universitario, o internazionale, oltre a spettacoli e altri eventi. La vecchia sede dei Texas Rangers, il Globe Life Park, situata in un sobborgo di Dallas, aveva il difetto di non offrire riparo al grande caldo estivo. La squadra ha chiesto perciò allo Studio HKS (che aveva contribuito alla progettazione del vecchio stadio) di creare un impianto chiuso e climatizzato ma che desse comunque l’impressione al pubblico di trovarsi all’aperto, senza che il tetto diventasse un elemento focale dell’ambiente.
La soluzione progettuale Il tetto retrattile dello stadio, di 22.000 metri quadrati, è il più grande tetto mobile a pannello singolo del mondo, e sovrasta il campo di gioco da un’altezza di 85 metri. È progettato per chiudersi in 15 minuti, con l'aiuto di 120 ruote da 42 pollici che poggiano su binari, potendo coprire rapidamente l'interno del campo nel caso di un improvviso acquazzone, mentre garantisce il comfort ambientale attraverso l’aria condizionata a una temperatura media di 22 gradi. Quando il tetto è aperto, si estende oltre il perimetro dello stadio per servire come copertura per posti auto o per attività all’esterno. L’effetto trasparenza è ottenuto con l’uso dell’EFTE in copertura, un materiale traslucido e leggero. Allo scopo di ridurre ulteriormente il peso visivo del tetto di 19.000 tonnellate sono stati inseriti dei lucernari traslucidi e una grande finestra vetrata rivolta a nord per introdurre una quantità significativa di luce ambientale naturale. Materiale trasparente è stato impiegato anche negli atrii: la combinazione di EFTE e di vetro fa apparire il Globe Life Field molto "aperto" anche quando il tetto è chiuso. In linea con la richiesta di non focalizzare l’attenzione visiva sul tetto, questo non viene percepito immediatamente quando ci si avvicina al Globe Life Field da nord o da sud, perché si allontana rapidamente dalla facciata principale, cosa che gli architetti hanno potuto ottenere progettando lo stadio "dall'interno all'esterno". Per garantire una sensazione di intimità i 40.300 posti a sedere del Globe Life Field sono stati ridotti di 9.000 unità rispetto al Globe Life Park. Inoltre, le distanze dal backstop e dagli atri principali e superiori al campo da gioco sono tutte ravvicinate rispetto al vecchio stadio, con una distanza di 12,8 metri dalla casa base al backstop, la più vicina nella Major League Baseball. Prestando attenzione alle esigenze dei tifosi, gli atrii del Globe Life Field sono i più grandi tra gli stadi del baseball, e ognuno è progettato per mantenere i tifosi in contatto con il gioco. Gli ampi spazi offrono una grande possibilità di allestimento e flessibilità in risposta ai protocolli di distanziamento sociale contro la pandemia. Molteplici punti di ingresso sul perime-
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STADIUMS AND SOCCER FIELDS | STADI E CAMPI DI CALCIO
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tro del ballpark, definiti da portici di dimensioni texane, guidano i tifosi sia agli atri principali che a quelli superiori. I passaggi sono distribuiti a 360 gradi intorno allo stadio. L’esperienza visiva è completata da tre pannelli video a LED. Il tabellone principale di 17,7x45,7 metri nel campo destro è stato intenzionalmente progettato per essere l'unico nel baseball a trovarsi effettivamente nel campo di gioco, estendendosi per circa 12 metri sulla superficie del campo. Il tabellone video del campo sinistro (o secondario) è 12x36 metri; e il tabellone di 24x6 sulla parete centrale del campo è il vecchio tabellone del campo sinistro del Globe Life Park, che - come gli archi sulla facciata nord del nuovo stadio - fornisce un altro legame tangibile con il recente passato della squadra. L’impianto include poi 71 suite a lungo termine e37
suite notturne; 47 stand in concessione, 20 bar e 1.100 servizi igienici.
L’erba sintetica Il manto scelto dai Texas Rangers è una superficie in erba sintetica progettata appositamente dalla Shaw Sports Turf. Solo altre tre squadre della Major League non giocano sull’erba naturale (Arizona, Toronto and Tampa Bay), tutte in stadi coperti o con tetto retraibile. La decisione di utilizzare una superficie di gioco in erba sintetica è stata presa dopo che l'organizzazione dei Rangers ha completato quasi due anni di ricerca per soddisfare pienamente i requisiti del club riguardo alla sicurezza dei giocatori e alle prestazioni della squadra.
Lo stadio e la pandemia Il Globe Life Field, come tutto il resto del mondo, è stato gravemente colpito dall'epidemia di COVID19. L’apertura era prevista per il 23 marzo 2020, ma la stagione della Major League Baseball venne rimandata. I primi eventi pubblici che vi si svolsero mostrarono la versatilità del luogo, quando i Texas Rangers ospitarono le cerimonie di laurea di diverse scuole superiori del Texas settentrionale per consentire le giuste misure di distanziamento sociale. L’impianto è poi tornato alle sue vere funzioni quando i Texas Rangers hanno potuto giocare una stagione, pur abbreviata e senza tifosi dal vivo, seguita dai playoff della National League del 2020 e poi le prime World Series della Major League Baseball in campo neutro in oltre 70 anni.
1 – biglietterie 2 – negozi 3 – stand in concessione 4 – toilettes 5 – cabin adi regia 6 – campo 7 – parcheggio coperto
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In apertura, la facciata nord con le arcate in muratura che richiamano il vecchio stadio. In questa pagina, a sinistra, pianta e particolare di una sezione. Nelle foto delle due pagine, dall’alto: il lato est; il campo di gioco con la copertura retrattile; scorcio dell’interno con le
memorabilia della squadra; panoramica dal primo livello sul campo; pensilina d’ingresso sul lato sud. Top: the north façade with its masonry arches, reminiscent of the old stadium. On this page, left, plan and detail of a section.
Photos on the two pages, from top: the east side; the pitch with the retractable roof; a view of the interior with team memorabilia; a view from the first level over the pitch; entrance canopy on the south side.
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Stadiums and soccer fields
Arlington, Texas (USA): Globe Life Field, the Texas Rangers New Stadium
The new 40,000-seat ballpark, which is being built as a public-private partnership between the City of Arlington and the Rangers, will not only be the team’s new home, but also a premiere sports and entertainment venue that will include capabilities for hosting high school, college and international sports, as well as entertainment tours. The stadium’s 240,000 square foot retractable roof is the largest single-panel operable roof in the world, and towers 278 feet over the field. It’s designed to close within 15 minutes, covering the infield first in case of popup rain showers develops while keeping cozy those inside with an average air-conditioned temperature of 72 degrees. To help with that outdoor feeling of transparency, designers used ETFE on the roof, a highly transparent and lightweight material often substituted for glass. To further reduce the visual weight of the 19,000-ton roof are incorporated translucent clerestories and a large north-facing glazed window to introduce a significant amount of natural ambient light. The Texas Rangers installed a specially designed synthetic grass playing surface. The 2020 Major League Baseball season was supposed to be a coming-out party for the HKSdesigned Globe Life Field. But the worldwide COVID19 pandemic altered those plans. The massive retractable-roof stadium did open with an abbreviated season and no live fans. .
Stadio per il baseball ad Arlington, Texas (USA) Committente: Texas Rangers Baseball Club / City of Arlington (in partenariato) Progetto: HKS Inc. Inizio lavori: 2017 Fine lavori: 2020 Costo: 1,1 miliardi di dollari USA (900 milioni di euro) Foto: Daryl Shields
tieniti aggiornato, leggi gli approfondimenti on-line www.sporteimpianti.it/stadi-e-campi-di-calcio/ sporteimpianti.it
STADIUMS AND SOCCER FIELDS | STADI E CAMPI DI CALCIO
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STADIO SAN PAOLO NAPOLI (NA) Adeguamento dello Stadio San Paolo di Napoli per la XXX Universiade estiva 2019 che prevede il restyling dello stadio per una nuova capienza di circa 55 mila posti, la sostituzione dei seggiolini con nuove sedute, adeguate agli standard imposti dalla Uefa, il ripristino e risanamento delle gradinate, la riqualificazione degli spogliatoi e non da ultimo il rifacimento della pista di atletica.
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ALTRI IMPIANTI OTHER FACILITIES
Milano
Riqualificazione del Centro Sportivo Giuriati di Bruno Grillini
Lo storico impianto è stato completamente rinnovato con un importante intervento economico del Politecnico di Milano, ed è pronto a diventare un luogo di condivisione, partecipazione e integrazione per gli studenti, la community del Politecnico e per tutti i cittadini. Le nuove strutture sono state realizzate all’insegna dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità energetica in uno degli impianti sportivi più completi della città.
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8 Il Giuriati Sports Center, con i suoi 36.000 mq di superficie, si trova nel cuore dello storico Campus Leonardo del Politecnico di Milano. Caratterizzato dalla palazzina d’ingresso, degli anni ’30, che ospita sul retro la tribuna, disponeva fino al 2008 principalmente di un campo da rugby circondato da una pista di atletica, a cui sono stati affiancati nel tempo altri campi per diversi sport, come il tennis ora scomparso. Nel 2008 il Giuriati è stato concesso in comodato d’uso gratuito dal Comune al Politecnico, con durata della concessione di 35 anni. Dopo gli interventi di manutenzione straordinaria svoltisi nei primi anni di gestione e finalizzati a mantenere il funzionamento dell’impianto e l’inserimento del gioco del calcio a 5 con due campi in erba sintetica, la parte preponderante dell’intervento inizia a delinearsi con la previsione degli interventi cofinanzianti dal Miur (oggi Ministero dell’Università e della Ricerca) nell’ambito della legge 338/2000 finalizzata all’attuazione di interventi di riqualificazione ed ampliamento di posti alloggio per studenti meritevoli e privi di mezzi. Inserire le opere di ampliamento delle funzioni presso il Centro sportivo Giuriati tra le opere di riqualificazione della Casa dello Studente ha consentito di incrementare lo standard offerto agli ospiti della residenza ed al contempo estendere l’offerta ai propri studenti ed alla cittadinanza grazie alla concessione instaurata con il Comune di Milano che ha reso disponibile l’area per l’intervento. Il progetto di ampliamento delle funzioni sportive, dopo essere stato oggetto di confronto con il Municipio 3 del Comune di Milano è stato ingegnerizzato nel corso del 2018, migliorandone l’aspetto estetico originario ed incrementando la qualità e sostenibilità del costruito oltre che degli spazi esterni antistanti, progetto che ha portato alla realizzazione del nuovo Fit Center e dell’Arena coperta. Con l’avvio dei lavori di ampliamento il Politecnico ha avviato con fondi propri anche la progettazione della riqualificazione dell’intero centro sportivo dando corso al rifacimento della pista di atletica e del campo da rugby, completando la struttura con un impianto di illuminazione dedicato oltre all’inserimento di un campetto da pallacanestro 3 vs 3, un terzo campo da calcio a 5 in erba sintetica, due campi da padel coperti, un’area coperta di 200 metri quadrati destinata alle masterclass e un’area per calisthenics. Il rinnovato Giuriati Sports Center, che sarà gestito direttamente dal Politecnico di Milano, sarà il fulcro sportivo dell’area universitaria di Città Studi e sarà al servizio - oltre che di studenti, docenti e dipendenti politecnici - di tutti i cittadini. L’investimento economico del Politecnico per il rilancio del Giuriati ammonta a circa 6,5 milioni di euro, una cifra che ha ampiamente superato le previsioni di investimento già concordate con il Comune di Milano nell’ambito della concessione firmata nel 2008.
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In alto, planimetria generale del Centro Giuriati, con gli impianti sportivi oggetto della riqualificazione. In basso sulle due pagine, la tribuna, posta sulla copertura della palazzina di ingresso, sulla quale sono in corso di installazione le nuove sedute. Nella pagina di apertura, la pista di atle-
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LEGENDA 1. Reception / Tribuna 2. Atletica 3. Rugby / Calcio 4. Fit center 5. Giuriati Arena
6. Basket 3vs3 7. Calcio a 5 8. Padel 9. Calisthenics 10. Masterclass area
tica con il logo del Politecnico.
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On the opening page, the athletics track with the Politecnico's logo.
Above: general plan of the Giuriati Centre, showing the sports facilities that have being upgraded. Bottom of the two pages, the grandstand, located on the roof of the entrance building, on which the new seats are being installed.
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Un campo leggendario Inaugurato il 29 ottobre 1929, il campo Giuriati è stato per oltre 60 anni uno dei maggiori centri cittadini per l’atletica leggera oltre che il tempio storico del rugby milanese. L’impianto è intitolato alla memoria di Mario Giuriati (1895-1916), giovane ufficiale e calciatore milanese dell’A.C. Enotria, morto a vent’anni in una battaglia della Prima Guerra Mondiale sul monte Sabotino, celebrato dal Coni insieme agli eroi sportivi che hanno unito l’Italia con la stele posta presso lo Stadio Olimpico di Roma il 30 gennaio 2015. Progettato dall’ingegnere e architetto Luigi Lorenzo Secchi, laureatosi al Politecnico di Milano, fu realizzato nel quadro di un'iniziativa mista governo / privati su scala nazionale per assicurare strutture atletiche ai giovani, data l'importanza che il fascismo attribuiva alla loro formazione sportiva. Inizialmente il Giuriati poteva contare su una pista da corsa in pirite (la cosiddetta “carbonella”), di sei corsie e lunga 476 metri, ragione per cui nessun record podistico poté essere omologato fino al 1995, quando il Comune di Milano adeguò la pista agli standard internazionali portandola a 400 metri e otto corsie. Rientrava invece negli standard il resto del campo, tanto che proprio al Giuriati il 26 ottobre 1941 il futuro oro olimpico Adolfo Consolini stabilì il record del mondo di lancio del disco con la misura di 53,34 metri. Record poi migliorato nel 1946 con la misura di 54,23 metri, come ricorda una targa apposta all’interno della palazzina d’ingresso. Altri personaggi della storia dell’atletica legati al Giuriati sono il mzzofondista Alfredo Rizzo, 6 volte compione italiano nei 1.500 e 3.000 Siepi; o Paola Pigni, campionessa del mondo di cross nel 1973 e nel 1974, che ha anche stabilito 6 record del mondo in 5 diverse specialità del mezzofondo su pista. Per quanto riguarda il rugby, il Giuriati è stato il campo principale dell’Amatori Milano, che qui ha vinto gran parte dei suoi 18 titoli di campione d’Italia; vi hanno giocato Stefano Bellandi (promotore della FIR) e Cesare Ghezzi fondatore dei Chicken Rugby, la prima squadra giovanile di rugby in Italia. Come si legge nel testo del servizio, dal 2008 il Giuriati è stato concesso in comodato d’uso gratuito al Politecnico di Milano, per 35 anni; e infine nel 2019 il Politecnico ha presentato il piano di riqualificazione appena completato, con l’obiettivo di rilanciare il centro sportivo e in particolare di migliorare la qualità del servizio offerto. Il rinnovato Giuriati Sports Center sarà il fulcro sportivo dell’area universitaria di Città Studi e sarà al servizio di tutti i cittadini.
1946
1965
2006
Nella colonna a destra, estratti dalle carte tecniche del Comune di Milano: si notano nel 1965 i campi da tennis, scomparsi nella mappa successiva dove la pista è stata ridisegnata per adeguarla agli standard federali. In basso, ortofoto del Centro nel 2007, prima della concessione al Politecnico e della creazione dei
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nuovi campi di calcio a 5. In the right column, extracts from the technical maps of the City of Milan: note the tennis courts in 1965, which disappeared in the subsequent map where the track was redesigned to bring it in line with federal standards. Below, orthophoto of the Centre
in 2007, before the concession to the Polytechnic and the creation of the new fivea-side football pitches.
OTHER FACILITIES | ALTRI IMPIANTI
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La palazzina storica
La pista di atletica
L’accesso al Centro avviene ancora oggi attraverso la palazzina, costruita tra il 1928 e il 1933, che si appoggia al lato lungo del campo fungendo anche da tribuna per il pubblico. L’edificio è composto da tre corpi di fabbrica, uno centrale e due laterali simmetrici. Il corpo centrale si sviluppa su tre livelli, l’ultimo dei quali ospita una gradonata in c.a., sotto la quale si trovano gli impianti per l’areazione degli ambienti. La tribuna è ombreggiata da una tettoia inclinata in lamiera. Sulla tribuna è prevista la posa di nuove sedute, che al momento del servizio non erano state ancora installate. Al piano terra, che si sviluppa a sua volta su due livelli, è presente la reception oltre a sale mediche, spogliatoi e una palestra che dopo l’intervento è stata spostata nei nuovi edifici. Al posto della palestra, è stato realizzato un locale che comprende l’ingresso, l’info-point, il merchandising delle attività, la gestione e controllo degli accessi.
Dall'origine fino al 1995, l'impianto di atletica aveva un fondo di pirite e la pista sviluppava una lunghezza alla corda di 476 metri: dimensioni anomale che dagli anni Sessanta in poi, con i nuovi regolamenti internazionali di atletica, hanno impedito l'uso della pista per competizioni ufficiali. Con il totale rifacimento del 1995 la pista è stata adeguata ai nuovi standard, ridisegnandola con una lunghezza di 400 metri e raggio di curvatura 36,50 m, e con l’aumento delle corsie da 6 a 8, dotandola di una pavimentazione sintetica con finitura in resina poliuretanica. La pista inoltre accoglie il necessario equipaggiamento per il salto in alto, il salto con l’asta, un doppio percorso per il salto in lungo dotato di una vasca di sabbia di 3 x 8 m con profondità 50 cm. A completare l’assetto dell’attrezzatura di atletica leggera sono presenti le piattaforme in cemento armato del lancio del peso e del giavellotto, quest’ultima completata da una gabbia metallica e da una rete in fibra sintetica, collocate ad est del
In alto: a sinistra, particolari dell’ingresso e dell’atrio ristrutturato nella palazzina storica; a destra panoramica della pista di atletica e del campo in erba. Sotto, prospetto posteriore e sezione della palazzina con la tribuna verso il campo.
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campo da rugby. Il rifacimento della superficie sportiva completato nel 2020 è stato realizzato con la pavimentazione Regupol PD/IS da 13 mm. Il manto preesistente è stato asportato, e il sottostante strato in conglomerato bituminoso è stato fresato prima di accogliere il nuovo strato base. Questo consiste in una pavimentazione in conglomerato bituminoso caldo realizzata in base agli standard FIDAL/IAAF, in due strati. Lo strato di livello inferiore ha uno spessore di 40 mm ed è poroso. Lo strato di usura ha uno spessore di 30 mm ed è impermeabile. La pavimentazione in asfalto è realizzata con un macchinario a guida laser, rullato e livellato secondo le pendenze di progetto. Sullo strato bituminoso è steso un primer poliuretanico formulato in modo specifico. Lo strato successivo, di circa 11 mm di spessore, viene eseguito con granuli di gomma SBR nera (copolimero stirene-butadiene), miscelati in modo proporzionale in mescolatori a turbolenza ad alta velocità, uniti da un legante poliuretanico mono-
Above: on the left, details of the entrance and the renovated atrium in the historic building; on the right, panoramic of the athletics track and the grass field. Below, rear elevation and section of the building with the grandstand facing the field.
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In questa pagina, dettagli costruttivi della pista di atletica; nella foto, particolare della griglia per il recupero della sabbia intorno all’atterraggio del salto.
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On this page, construction details of the athletics track; in the photo, detail of the sand recovery grid around the jump landing.
OTHER FACILITIES | ALTRI IMPIANTI
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componente testato e approvato. Infine lo strato di finitura superficiale è costituito da un liquido poliuretanico applicato a spruzzo, resistente ai chiodi e senza giunte, costituito da due mani di composto spray-coating poliuretanico monocomponente, miscelato con granuli di gomma EPDM colorata, per uno spessore di 2 mm. Le caratteristiche di elasticità e resistenza sono adeguate a un impianto aperto a diversi livelli di utenza, da quello amatoriale all’allenamento.
Il campo da rugby L’impiego intensivo del campo centrale, con il tempo ha comportato la perdita delle caratteristiche inizialmente previste talché in presenza di periodi di pioggia si presentava con un terreno fangoso pressoché privo di manto erboso. Il campo in erba naturale ha dimensioni di 64 x 100 metri, e veniva utilizzato dagli atleti del rugby, mentre non viene più utilizzato come campo da calcio dal 2003. Il nuovo manto è stato realizzato riqualificando il terreno già esistente. Dopo aver eliminato il vecchio cotico erboso, è stato creato il nuovo sottofondo con formazione delle pendenze di progetto. È stato realizzato un nuovo impianto di irrigazione secondo il modello a 35 irrigatori, con aggiunta di ulteriori irrigatori perimetrali. L’alimentazione avviene da una cisterna di accumulo interrata nella zona della lunetta, dotata di pompa di rilancio e di sistema automatizzato per il reintegro dell’acqua proveniente dall’acquedotto. Il nuovo impianto di drenaggio è stato realizzato secondo lo schema a reticolo incrociato tradizionale, che consiste in un collettore primario laterale collegato con l’uscita per lo scarico delle acque raccolte; dei drenaggi profondi secondari, trasversali al campo da gioco collegati con il collettore con tubazione drenante; e infine dei drenaggi superficiali terziari longitudinali, collegati con i drenaggi profondi riempiti con pietrisco e sabbia silicea nello strato superficiale. Il top soil superficiale è stato preparato con uno strato di sabbia silicea ammendata. Sono state quindi fornite nuove zolle di tappeto erboso in formato big roll, composte da Bermudagrass Tifway 419 traseminata con Lolium perenne, coltivate su sabbia silicea certificata. Sono state inoltre installate le nuove attrezzature sportive: porte da rugby certificate, panchine squadre e staff tecnico.
I nuovi edifici sportivi I due nuovi edifici - il Fit Center e l’Arena - sono funzionalmente collegati fra loro formando un unico corpo, ma con caratteristiche architettoniche e costruttive differenti. Il Giuriati Fit Center, definito in progetto come Centro Servizi, è articolato su tre piani, di cui uno interrato. Ciascun livello offre sale dedicate al fitIn questa pagina, dall’alto: il campo in erba naturale con le attrezzature per il salto in alto; particolare della pista con la gabbia dei lanci; il campo di rugby con la porta; ancora il campo in erba con le nuove panchine.
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On this page, from the top: the natural grass field with the jumping equipment; detail of the track with the throwing cage; the rugby field with the goal; the grass field with the new benches.
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In questa pagina, i nuovi edifici sportivi. Dall’alto: pianta del piano terra, con il Fit Center a sinistra e l’Arena a destra; prospetto posteriore; prospetto anteriore; sezione dell’Arena; sezione del Fit Center.
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On this page: the new sports buildings. From top: ground floor plan, with the Fit Center on the left and the Arena on the right; rear elevation; front elevation; section of the Arena; section of the Fit Center.
OTHER FACILITIES | ALTRI IMPIANTI
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ness oltre a diversi locali di servizio e agli spogliatoi, posti nell’interrato, che servono anche l’adiacente arena. Il volume regolare di questo edificio è completamente trasparente sul lato che guarda il campo sportivo, offrendo reciproca visibilità tra le attività indoor e outdoor, mentre è cieco sul lato corto. Sul retro dell’edificio, la facciata vetrata è spezzata da cinque parallelepipedi sporgenti di varie dimensioni. La struttura è in pannelli di legno prefabbricati, integrati con pilastri e travi in acciaio, che sorreggono altresì la facciata continua in alluminio. Le chiusure verticali opache esterne sono costituite da un sistema prefabbricato a telaio con tavole in legno a fibre orientate e accoppiate con uno strato esterno in cemento armato intonacato. Il corpo scala di collegamento tra il primo ed il secondo livello è realizzato in legno X-lam isolato con cappotto termico in polistirene espanso mentre i solai, anche loro prefabbricati, sono a travetti con intradosso in legno a vista ed estradosso accoppiato a massetto cementizio. Il lato nord è collegato al campo polifunzionale coperto, la Giuriati Arena, destinata a basket, volley e pallamano. Impostato su pianta rettangolare di 28,30x38,50 m, questa si sviluppa su un unico livello, con una struttura a sezione curva costituita da travi in legno lamellare poste a interasse di 5,45 m; l’altezza al colmo è di 11 metri. La coperin questa pagina, in alto, l’interno della Giuriati Arena con la struttura in legno lamellare e, sulla destra, la tribuna per il pubblico. Sotto, l’esterno del duplice edificio, rivolto verso la pista.
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tura è costituita da pannelli metallici autoportanti coibentati, con il lato interno a vista in lamiera zincata preverniciata. L’illuminazione naturale è ottenuta attraverso fasce trasparenti schermate da lamelle in legno frangisole. La pavimentazione sportiva è in parquet; per il pubblico è installata una tribuna metallica da 200 posti.
Gli altri campi I nuovi campi da padel - due affiancati - sono realizzati con superficie in erba sintetica posata su soletta in calcestruzzo di 20 cm di spessore. Le pareti dei campi sono in rete metallica zincata e plastificata con saldatura anticorrosione a maglia quadrata, alternati a lastre in vetro temperato di 2x3 m, spessore 12 mm. L’impianto è coperto con telo poliestere ignifugo opaco, grigio nella parte superiore e blu in quella inferiore, sorretto da una struttura ad arco, mista metao / legno. Il telo è apribile lateralmente sino alla altezza di 4 metri. Ai due campi da calcio a cinque già esistenti è stato aggiunto un terzo campo, di uguali dimensioni, pavimentato con erba sintetica di colore blu e intaso prestazionale dello stesso colore. Il nuovo campo da basket 3 contro 3, di 244 mq di superficie, collocato in linea con i campi da calcio a 5 esistenti, è dotato di pavimentazione in cls
da 10 cm, con finitura superficiale in EPDM gettato in opera dello spessore di 13 mm, e di un unico canestro. A completamento delle dotazioni sportive è stata realizzata un'area coperta vetrata di 200 mq dedicata alle masterclass, con la medesima struttura e forma delle aree ristoro già esistenti a lato della tribuna. Infine è stata predisposta un’area per attività calistenica, pavimentata con materassino antitrauma di 8 cm doppio strato, con finitura in EPDM, sul quale saranno installati diversi attrezzi non ancora posizionati.
Other facilities
Milan: Redevelopment of the M. Giuriati Sports Centre The Giuriati Sports Center, with 36,000 sqm of surface and 12 practicable disciplines, is located in the heart of the historic Leonardo Campus of the Politecnico di Milano. The centre has been completely renovated and is ready to become a place of sharing, participation and integration for students, the Politecnico community and all the citizens of Milan. The new facilities have been built and fitted out in the name of technological innova-
On this page, above, the interior of the Giuriati Arena with the glulam structure and, on the right, the grandstand for the public. Below, the exterior of the double building, facing the track.
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In questa pagina, in alto a sinistra particolare del canestro mobile per il basket all’interno dell’Arena, e la sala cardio-fitness con la parete a specchio nel Fit Center. Sopra a destra, il campo basket 3vs3. Al centro, pianta dei nuovi campi, come descritti in legenda.
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In basso, il nuovo campo da calcetto in erba sintetica blu sullo sfondo del padel coperto; a destra, dettaglio della struttura che ospita i due campi da padel, in fase di completamento.
On this page, top left, detail of the mobile basketball hoop inside the Arena, and the cardio-fitness room with the mirrored wall in the Fit Center. Above right, the 3vs3 basketball court. In the centre, plan of the new courts, as described in the legend. Below, the new blue synthetic grass five-a-
side football pitch against the backdrop of the indoor padel; right, detail of the structure housing the two padel courts, currently being completed. .
OTHER FACILITIES | ALTRI IMPIANTI
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tion and energy sustainability in one of the most complete sports facilities in the city. The project to expand the sports facilities, after being discussed with the Municipality of Milan, was engineered during 2018, improving the original aesthetic appearance and increasing the quality and sustainability of the building as well as the outdoor spaces in front of it. From these design activities, the project to expand the sports centre took shape, leading to the construction of the new Fit Center on three levels, which houses the training rooms, reception, medical rooms, changing rooms and dedicated offices; alongside this important function is the Arena, where it is possible to play basketball, volleyball and five-aside football, welcoming two hundred spectators. With the start of the expansion work, the Polytechnic has also used its own funds to design the redevelopment of the entire sports centre, upgrading the athletics track and the natural grass rugby pitch, and completing it with a dedicated lighting system as well as adding a 3 vs 3 basketball court, a third synthetic grass five-a-side football pitch, two covered padel courts, a 200 square metre area for master classes and a calisthenics area currently being installed.
Riqualificazione del Centro Sportivo M. Giuriati, Milano Committente: Politecnico di Milano - Area Tecnico Edilizia Dirigente: arch. Riccardo Licari RUP: arch. Stefano Potenza Responsabili sport & facilities: Politecnico di Milano - Area Campus Life Arredi e forniture: arch. Giorgia Maria Di Vita Collaudo tecnico amministrativo: arch. Daniele Del Bianco (Area Tecnico Edilizia)
ing. Loredano Finessi (impianti termomeccanici) ing. Fabio Innao (impianti elettrici). Esecutori: Consorzio Integra (Coedil Spa - G. Benvenuto Spa Enrico Colombo Spa); RTI Tipiesse Srl (capogruppo) - Paradello Green Srl; Limonta Sport Spa. Collaudo statico: arch. Vito Finzi, ing. Alberto Fossati
geom. Giorgia Trovati (coordinatore sicurezza in fase di progettazione) ing. Cesare Roselli (verifiche acustiche) Direzione lavori: Politecnico di Milano - Area Tecnico Edilizia arch. Daniel Marcaccio (lavori edili) ing. Loredano Finessi (impianti termomeccanici) ing. Fabio Innao (impianti elettrici) Esecuzione: Consorzio Integra Collaudo statico: Arch. Vito Finzi
Nuovo centro servizi e campo sportivo coperto Manutenzione straordinaria palazzina tribune, riqualificazione pista di atletica, campo rugby, realizzazione nuovi campi e attrezzature esterne, nuovi impianti di illuminazione Progetto definitivo ed esecutivo: arch. Paolo Raffaglio (progettazione architettonica) ing. Maurizio Colombo (progettazione strutturale) per. ind. Damiano Colpo (impianti elettrici) per. ind. Emiliano Cortesi (impianti meccanici) Direzione lavori: Politecnico di Milano - Area Tecnico Edilizia arch. Dario Poli, arch. Sergio Colombo (opere edili)
Concept: arch. Daniel Marcaccio; prof. Remo Dorigati Progetto preliminare: arch. Daniel Marcaccio Progetto definitivo ed esecutivo: geom. Giovanni Lentinu; arch. Guenda Vergari (progettazione architettonica) ing. Silverio Tettamanti (progettazione strutturale) per. ind. Luca Gaffuri (impianti elettrici e speciali) geom. Paolo Arnoldi (impianti termomeccanici)
Fornitori Posa del manto pista di atletica: Tipiesse Srl (vedi pag. 12) Manto sportivo pista di atletica: Regupol BSW Gmbh (vedi pag. 6) Riqualificazione campo in erba naturale: Paradello Green Srl Attrezzature sportive, arredi spogliatoi, seggiolini tribuna: Sportissimo Snc (vedi pag. 23) Pavimentazioni calcetto, basket, padel: Limonta Sport Spa
Foto: Tomaso Grillini / Tsport
In alto, ancora uno scorcio del campo con la pista di atletica. Above, another view of the field with the athletics track.
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ATTREZZATURE PER IMPIANTI SPORTIVI Atletica Leggera - Ginnastica Artistica - Basket - Volley - Calcio - Tennis Arredamenti per spogliatoi e palestre - Pavimentazioni Protezioni antinfortunio in LPE di nuova generazione
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IMPIANTI PER IL NUOTO SWIMMING CENTRES
Imperia
Riqualificazione della piscina comunale Felice Cascione di Maria Carbone
La città di Imperia ha affidato alla S.T.P. Architetto Paolo Pettene & Partners Srl l’incarico per la progettazione e direzione lavori dei due lotti per gli interventi di riqualificazione e di efficientamento dell’impianto natatorio comunale, compresi nel programma POR FESR della Regione Liguria. I lavori sono stati iniziati nel 2019 e regolarmente conclusi in due anni.
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Interventi di efficientamento energetico della piscina comunale preesistente La redazione progettuale esecutiva della prima fase è stata elaborata nel pieno rispetto delle caratteristiche prestazionali e morfologiche del complesso preesistente, a seguito anche delle verifiche energetiche e strutturali che vincolano il sistema di finanziamento attuativo del POR FESR 2014-2020, “Asse 6 - Città, OT4”. I lavori di efficientamento sull’involucro esterno sono costituiti dalla sostituzione del manto esistente monomembrana in PVC con una doppia membrana armata in PVC di nuova generazione con interposta camera d’aria, con sistema di copertura fissata alla struttura preesistente in legno lamellare a tipologia tensostatica.
Interventi di riqualificazione dell’ambito vasche ed impiantistiche La seconda successiva fase ha compreso interventi ulteriori di efficientamento energetico del programma POR FESR, in particolare per gli impianti di termoventilazione e climatizzazione, oltre agli interventi di riqualificazione con efficientamento della vasca e del piano spiaggia perimetrale. La finalizzazione del progetto della seconda fase è stata quella di migliorare ulteriormente le condizioni prestazionali microclimatiche interne del complesso natatorio preesistente. L’intervento principale ha interessato le vasche preesistenti ormai ammalorate dal tempo (l’impianto risale agli anni 70), realizzate con tipologia ibrida estate-inverno con copertura tensostatica scorrevole tra le campate della struttura in legno lamellare e metallo, con strutture delle vasche in c.a. in rivestimento bordo ceramico e poliurea bicomponente a caldo per le pareti e fondo vasche. L’impianto è da considerare un’eccellenza italiana ed in particolare per la Regione Liguria; si presenta con un’armatura completa e razionale con più vasche tra cui la principale di 34,50x25 m con pontone mobile (la città di Imperia ha una nota lunga tradizione degli sport acquatici in particolare per la pallanuoto maschile e femminile e per lo svolgimento di importanti manifestazioni agonistiche con presenza di pubblico), ed è attualmente gestito dalla Società Rari Nantes Imperia. L’impianto risulta moderno con un‘offerta completa di servizi alla persona ed al pubblico: tribuna con capienza di 1000 spettatori; 4 vasche di cui due natatorie, una acquatica e una dotata di accesso disabili oltre alle vasche del centro benessere dotato di saune e vasche terapeutiche, due palestre fitness, sezione tecnologia al piano interrato; tetti verdi di copertura al corpo spogliatoi servizi. Si tratta di una tipologia mediterranea con ubicazione frontemare, studiato e pensato con una concezione estetica funzionale moderna ed originale Nella pagina a sinistra, la piscina al termine dei lavori. In questa pagina, inalto una vista zenitale, al centro una vista dal porto con il centro natatorio distinguibile per la copertura ondulata bianca, e in basso una foto dello stato di fatto prima dei lavori.
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On the opening page, the pool at the end of renovation. In this page, on top a zenith view, in the middle a view from the port with the swimming centre distinguishable by its white corrugated roof, and on bottom a picture of the swimming pool before the renovation.
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di scuola romana nel rispetto dei regolamenti CONI. Gli aspetti energetici e gestionali risultavano urgenti in quanto ormai datati, con le strutture secondarie e principali delle travi in legno lamellare gravemente ammalorate oltre alle condizioni fatiscenti riscontrate per le vasche e gli impianti tecnologici non più a norma. La progettazione ha seguito linee guida già individuate da un progetto comunale a base di gara della progettazione che è stato oggetto di ingegnerizzazione esecutiva completamente eseguita dallo Studio dell’architetto Paolo Pettene e dal suo staff in qualità di noti esperti nel settore natatorio FIN. L’ambito di intervento si colloca a sud-ovest del centro di Imperia, nella zona limitrofa di Porto Maurizio. L’impianto natatorio preesistente è localizzato in una zona della città ad alta vocazione sportiva turistica, essendo presenti in adiacenza alla piscina il palazzetto dello sport, il circolo del tennis e campi calcio oltre alle attività nautiche da diporto turistico. Si colloca su un terrapieno antropico nei pressi del porto turistico, in prossimità del centro storico cittadino e del lungomare Amerigo Vespucci garantendo una grande affluenza e servito da una rete di percorsi ciclo pedonali oltre a servizi comuni con grandi aree di parcheggio pubblico. L’accesso all’impianto preesistente avviene da Via San Lazzaro, l’accessibilità generale per l’operatività cantieristica e per gli approntamenti per la sicurezza è stata garantita dall’armatura del sedime viario preesistente. Nell’impianto vengono praticati corsi di nuoto, corsi di acquafitness, scuole per bambini, ragazzi e adulti, corsi di acquaticità per bimbi dal terzo mese di vita ai due anni e mezzo d’età circa, corsi di sub e apnea, corsi adatti alla terza età, corsi di rieducazione motoria, corsi per il benessere psico-fisico delle donne in gravidanza e, annualmente, si svol-
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gono i corsi di formazione per Assistente Bagnanti. Inoltre, la piscina dà la disponibilità delle sue strutture a tutti coloro che desiderano praticare anche nuoto libero.
Situazione preesistente L’impianto natatorio “Piscina Felice Cascione” inaugurato nel 1994 dispone dei seguenti spazi attività: - Vasca nuoto per gare sportive con la presenza di pubblico fino a 800 posti e ambito attività prenatatoria sul piano vasca. La vasca risulta di dimensioni 34,33x25 m con pontone mobile (largh. 1 m) che consente l’allestimento dei campi gara nuoto e pallanuoto; la profondità è variabile da 2 m a 3 m, lo sfioro è del tipo alla finlandese sui lati lunghi, le testate sono fisse in muratura. - Vasca ricreativa per l’avviamento al nuoto di dimensioni 20x10 oltre a un’appendice di forma irregolare, 250 mq, profondità 1,2 m e 0,6 m, sfioro tipo alla finlandese su tre lati con idroscivolo ludico. - Vasca ricreativa per la rieducazione funzionale di dimensioni 8x9 m circa, profondità 1,60 m con annessa vasca idromassaggio di superficie circa 26 mq e profondità 0,75 m. - Palestra fitness, 150 mq. - Ambito benessere e spazi logistici e tecnologici oltre alla tribuna del pubblico.
Interventi in copertura L’obiettivo dell’intervento è stato quello di ripristinare le condizioni di efficienza dell’involucro esterno della struttura preesistente, del disegno architettonico e strutturale e della morfologia dell’impianto nel rispetto totale della preesistenza e dei vincoli paesaggistici. Gli interventi eseguiti al fine dell’efficientamento energetico sono i seguenti. 1. Sostituzione della membrana impermeabilizzante di copertura esistente in condizione di deterioramento: installazione e fissaggio di nuova membrana impermeabilizzante caratterizzata da un doppio strato in PVC, di medesima colorazione bianco rispetto all’esistente. Obiettivo del lavoro è stata la sostituzione della membrana attuale di copertura e delle parti laterali di tipo 1 con una membrana di tipo 2 e l’aggiunta di una membrana interna di tipo 0 per una maggiore coibentazione all’interno della struttura e per un maggior risparmio energetico. È stata rimossa la membrana in pvc esistente con la demolizione di strutture metalliche ed elementi metallici di fissaggio di qualsiasi natura comprese faldalerie e scossaline. La Membrana esterna è di tipo 2 ad alta traslucenza con trattamento PVDF su entrambe le facciate. Il tessuto tipo 2 offre maggiore resistenza meccanica agli strappi in caso di forte sollecitazione, come per esempio il vento, che è uno dei principali eventi atmosferici a cui la zona è A sinistra, in alto, pianta della copertura. Al centro, a scala ridotta, pianta del livello vasche e del livello tribune. In basso, schizzo dell’architetto Paolo Pettene. In questa pagina, dall’alto: sezione longitudinale; la copertura prima dei lavori; rimozione del telo; sostituzione della struttura di copertura.
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In the left page, top, plan of the roof. In the centre, on a smaller scale, plan of the pool and grandstand levels. Below, sketch by architect Paolo Pettene. On this page, from top: longitudinal section; the roof before the works; removal of the sheet; replacement of the roof structure.
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esposta. Il filato di supporto realizzato in fibra polyester è spalmato in PVDF per una maggiore resistenza alle muffe. Ripristino struttura in legno lamellare esistente, in due macro punti con forti ammaloramenti sulla struttura principale e successiva riparazione della parte superiore, sostituzione travi secondarie curve, sostituzione travi di sostegno infissi e infine ripristino e rinnovamento parte esterna della struttura esposta al sole e alle azioni climatiche. Sostituzione vetrata lato sud, al fine di migliorare l’efficientamento energetico e di ripristinare il medesimo funzionamento, disegno e colorazione come da progetto. Nuovo manto impermeabilizzante copertura parziale spogliatoi, rifacimento guaina esistente in condizione di deterioramento e sostituzione con nuova guaina bituminosa ardesiata di impermeabilizzazione, rifacimento impermeabilizzazione canali di gronda. Realizzazione cappottatura parziale lati nord, est ed ovest, chiusura dell’ambito sotto tribuna mediante pannelli coibentati amovibili e isolamento con sistema a cappotto con pannelli di lana di roccia, finitura intonacata di colorazione medesima all’esistente.
Interventi nell’ambito vasche L’intervento si è posto come obiettivo quello di ripristinare le condizioni di efficienza dell’ambiente vasca nel rispetto totale preesistente. Di seguito gli interventi. 1. Rimodulazione del fondo della vasca nuoto con profondità costante 2 m, con riduzione del volume di acqua, coibentazione del fondo vasca oltre al ripristino delle condizioni igieniche e di sicurezza dei bagnanti. L’intervento ha interessato il rialzo del fondo vasca mediante casseri a perdere tipo igloo con getto di completamen-
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to, la posa di materiale coibente sul fondo vasca EPS ad alta densità e la realizzazione di un massetto armato. La vasca è stata interessata dal completo rifacimento dell’impermeabilizzazione con rivestimento in poliurea e i pezzi ceramici speciali del bordo sfioro alla finlandese. La poliurea è un sistema elastomerico aromatico bi componente di colore neutro applicato a spruzzo il quale si presenta come un rivestimento monolitico e strutturale (assenza di giunture) ad alta resistenza ad agenti chimici, all’abrasione, impatto, perforazione e rottura con assenza di manutenzione nel tempo. 2. Rifacimento della spiaggia con inserimento di impianto a pannelli radianti e coibentazione del solaio. L’intervento ha interessato la rimozione delle piastrelle esistenti ed il disfacimento del sottofondo, la realizzazione dell’impianto a pannelli radianti posati su strato coibente bugnato e l’impermeabilizzazione del piano spiaggia per la successiva posa delle piastrelle in gres. 3. Interventi di efficientamento del sistema di ventilazione dell’aria dell’ambiente vasca: riutilizzo dell’UTA esistente con installazione di inverter, serrande di regolazione della portata, sistema di sonde ambiente per il controllo dell’ambiente vasca, installazione di un recuperatore di calore e sistema di controllo BEMS.
Conclusione In conclusione è stato completato un altro importante progetto di riqualificazione e di efficientamento energetico di una struttura classificabile come ibrida (estate-inverno) con interventi finalizzati alle ricadute gestionali e manutentive in un complesso degli anni settanta, completamente rifunzionalizzato con correttivi di normalizzazione impiantistica ed in prospettiva con un sensibile contenimento dei consumi energetici che saranno oggetto di monitoraggio in remoto.
Swimming centres
Imperia: Renovation of the Felice Cascione municipal swimming pool The city of Imperia has entrusted S.T.P. Architetto Paolo Pettene & Partners Srl with the task of designing and supervising the works of the two lots for the redevelopment and upgrading of the municipal swimming pool, included in the POR FESR programme of the Liguria Region. The works were started and duly completed in two years of the 2019-2020 construction period. The efficiency enhancement works on the external shell consisted of replacing the existing singlemembrane PVC covering with a new generation double reinforced PVC membrane with an air Nella pagina di sinistra, in alto: due fasi del montaggio del nuovo manto di copertura. Al centro, rimozione del rivestimento della vasca. In basso a sinistra ancora una fase della rimozione del rivestimento; a destra posa dei pannelli radianti in spiaggia, nella fase 2 del lavoro.
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In questa pagina, in alto, rimodulazione del fondo vasca; al centro, due momenti della stesura di poliurea; in basso, i lavori completati.
On the left page, top: two phases of the installation of the new covering. In the middle, removal of the pool coating. Bottom left: another phase of removing the coating; right: installation of radiant panels in phase 2 of the work. On this page, top: remodelling of the bottom of the pool; in the centre, two phases of the
laying of polyurea; below, the work completed.
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chamber in between, with a roofing system fixed to the existing structure of laminated wood with a tensostatic type. The second phase included further energy efficiency works, in particular for the thermo-ventilation and air-conditioning systems, as well as the redevelopment works with efficiency improvements to the pool and the perimeter beach floor. The aim of the second phase project was to further improve the internal microclimatic performance conditions of the existing swimming complex. The pool underwent a complete renovation of the waterproofing with polyurea coating and the special ceramic pieces of the Finnish overflow edge. In conclusion, another important energy requalification and efficiency project has been completed in a structure that can be classified as a hybrid (summer-winter) with interventions aimed at the management and maintenance effects in a complex dating back to the seventies, which has been completely re-functionalized with corrective measures to normalise the systems and, in perspective, with a significant reduction in energy consumption that will be monitored remotely.
Interventi di riqualificazione e di efficientamento energetico piscina comunale Felice Cascione di Imperia Committente: Città di Imperia Sindaco: Onorevole Claudio Scajola Rup: ingegnere Alessandro Croce Progetto e Direzione Lavori: Studio Architetto Paolo Pettene SdiA & Partners Coordinamento sicurezza prima fase: Società NIER Durata dei lavori: 2019-2020 Appalto 1° lotto: ATI (Sporturf–Fadini Impianti srl, Mondialtennis, Co.ge.as Srl) Appalto 2° lotto: Co.ge.as Srl Esecuzione telo di copertura: Sporturf–Fadini Impianti Srl, Mondialtennis Snc (vedi pag. 31) Opere edili, impianti e poliurea: Co.ge.as Srl (vedi pag. 31)
In alto, la vasca aperta al pubblico; in basso, l’architetto Pettene (primo a sinistra) nel corso della Direzione Lavori.
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Above, the pool open to the public; below, architect Pettene (first left) during the Direction of Works.
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Impermeabilizzazioni
Ambiente
Energie
Acque CO.GE.AS. srl Divisione impermeabilizzazioni E’ impegnata nel settore dell’edilizia, specializzata in impermeabilizzazioni, rifacimento coperture, rivestimento piscine, terrazzi, tegoloni industriali. Utilizzo di sistemi poliuretanici, coibentazione con poliuretano espanso, rivestimento in poliurea, impermeabilizzazioni di ogni genere nell’edilizia pubblica, privata, civile ed industriale. Studio di Ingegneria interno per la gestione di ogni problematica connessa alle impermeabilizzazioni. General Contractor
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PALAZZETTI E PALESTRE HALLS AND GYMS
Turriaco (Gorizia)
Palestra comunale e scolastica “PalaMarson” di Bea Rispoli
Al posto del vecchio capannone è nato un vero e proprio palazzetto sportivo, che è stato intitolato all’atleta paralimpico Roberto Marson, vincitore di 26 medaglie in diversi sport.
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La palestra comunale di Turriaco è stata riaperta lo scorso novembre dopo il suo rinnovamento che l’ha trasformata in palazzetto dello sport. Nel rispetto delle limitazioni Covid, l’Amministrazione Comunale ha consentito la ripresa delle attività della squadra di pallavolo Under 15 della società Polisportiva Libertas Turriaco che partecipa a un campionato di interesse nazionale. Dopo 3 anni di cantiere, i lavori hanno restituito una struttura completamente rinnovata al posto della vecchia palestra scolastica, capace di ospitare 200 persone (e fino a 800 per eventi culturali), in futuro a disposizione di scuole e associazioni. Entro l’estate i lavori saranno completati con la sistemazione delle aree esterne.
Il progetto La Palestra comunale e scolastica di Turriaco si trova all’interno del Centro Sportivo del capoluogo ed è costituita da un insieme di fabbricati articolati e collegati fra loro a costituire la principale struttura sportiva del Comune. Con i lavori di realizzazione della nuova palestra e dei nuovi spogliatoi, la struttura sportiva ha assunto dimensioni e dotazioni funzionali che per caratteristiche tecniche ed architettoniche, disponibilità di posti a sedere per il pubblico consentono la pratica di diverse discipline (pallacanestro, pallavolo, calcetto, danza, ginnastica ed altro), qualificandola come vero e proprio Palazzetto dello Sport. Inoltre uno studio attento e mirato ha permesso di ottimizzare gli spazi in modo da esercitare contemporaneamente due diverse discipline nel campo da gioco mediante la suddivisione trasversale del campo con tenda mobile. Da segnalare inoltre che con i lavori del lotto di completamento sono stati messi in opera materiali e finiture interne dotati di specifiche caratteristiche fono assorbenti per ottimizzare gli aspetti acustici in modo da rendere il Palazzetto idoneo anche ad esibizioni e spettacoli musicali. La modesta disponibilità finanziaria, in relazione alle ambiziose attese dell’Amministrazione Comunale, ha indirizzato i progettisti verso una progettazione molto attenta ed accurata sia sotto gli aspetti tecnici che economici; ciascun elemento costruttivo è stato valutato e dimensionato per assolvere a diverse funzioni, sono state valorizzate tutte le peculiarità dei materiali e la progettazione ha portato ad ottenere un edificio polifunzionale (quindi con la massima flessibilità di esercizio) e dai contenuti tecnologici altamente efficienti soprattutto sotto il profilo energetico.
I lavori Con i lavori di progetto è stato demolito l’esistente fabbricato ospitante il campo da gioco costituito da un “capannone” di tipo semiprefabbricato in quanto avente caratteristiche dimensionali e strutturali vetuste ed ammalorate dall’età e sono stati mantenuti sia il corpo lato ovest che quello lato In alto nelle due pagine, pianta del palazzetto. A sinistra in basso, sezione trasversale e longitudinale. A destra, pannello all’ingresso del palazzetto.
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Top, on the two pages, plan of the building. Bottom left, cross section and longitudinal section. Right, panel at the entrance to the sports hall.
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L’intitolazione a Roberto Marson Il palazzetto di Turriaco è stato intitolato a Roberto Marson, atleta italiano paralimpico con una straordinaria carriera: partecipò a 4 Paralimpiadi, da Tokyo 1964 a Toronto 1976, vincendo 26 medaglie di cui 16 d’oro, in diversi sport dalla scherma all’atletica, fino al nuoto. A Tel Aviv 1968 fu premiato come miglior atleta dei Giochi. Come dirigente, ottenne nel 1987 il riconoscimento ufficiale della FISHa (Federazione Italiana Sport Handicappati, poi FISD, Federazione Italiana Sport Disabili) da parte del CIO. Un grande atleta ma anche un grande uomo, che ha saputo trovare la sua strada come atleta e dirigente. La rinnovata palestra a lui intitolata vuole diventare una vera e propria casa dello sport “di tutti”.
est, ospitante rispettivamente spogliatoi e servizi scolastici con vani tecnici e spogliatoi del campo di calcio. Il nuovo corpo di fabbrica si trovava dunque ad avere una dimensione vincolata costituita dalla distanza fra due spogliatoi da mantenere e oltretutto dalla presenza indiscutibile del campo da calcio. I lavori hanno compreso la costruzione di una nuova sala per le attività sportive, previa demolizione dell’esistente e la realizzazione di nuovi fabbricati di supporto (spogliatoi, servizi, vani tecnici) a potenziamento di quelli esistenti in dotazione alla struttura. Il fabbricato principale per forma, materiali e colori particolarmente gradevole sotto il profilo estetico e funzionale, è stato disposto secondo la direttrice nord-sud e collocato in posizione mediana rispetto ai fabbricati accessori esistenti. Il nuovo edificio ospita la sala per “attività” capace di contenere longitudinalmente i campi di pallacanestro e pallavolo principali omologati anche per competizioni a carattere nazionale, aventi dimensioni rispettivamente di m. 15x28 e 9x18. Trasversalmente sono stati posizionati due campi secondari per la pallavolo delle dimensioni di m. 9x18. Sul lato di ponen-
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te sono state realizzate le tribune cementizie capaci di ospitare 200 persone sedute oltre a 2 stalli per portatori di handicap. Al di sotto delle tribune vi sono i depositi per il materiale sportivo e, all’estremità sud, i servizi per il pubblico. L’estremità sudovest è caratterizzata da un avancorpo contenente l’atrio di ingresso del pubblico dotato di pensilina esterna.
Gli aspetti strutturali Da un punto di vista strutturale l’edificio è caratterizzato da un basamento perimetrale in cls armato dello spessore di cm. 25 e altezza m 3,40 e da pilastri in cls armato delle dimensioni di m 0,40x0,65 ed altezza di m. 7,25 e m. 4,55 con passo di m. 4,70. Tali strutture in elevazione poggiano su fondazioni in cls armato a plinto ed a trave rovescia. Al di sopra del basamento cementizio, sui lati lunghi, le strutture in elevazione sono costituite da pannelli in x-lam che fungono anche da elementi di collegamento a trave tra i pilastri in corrispondenza delle campate in cui non è stato possibile realizzare i setti cementizi del basamento
(lato est). Le elevazioni dei lati corti sono caratterizzate da un’intelaiatura di irrigidimento costituita da un reticolo in profilati metallici del tipo HEA 180. Detta intelaiatura è collegata esternamente alla soprastante trave di bordo in legno lamellare. L’ordito di copertura è costituito da travi principali in legno lamellare a sagoma curva della sezione di cm. 20x160 con passo di m. 4,70 e 4,50 per le prime campate. La struttura secondaria è costituita da arcarecci in legno lamellare con sezione a T aventi passo pari a m. 1,30. Sui lati corti gli arcarecci sbalzano lateralmente a formare la struttura portante delle linde. Completano l’orditura sui lati lunghi i linderuoli della sezione di cm. 12x24 costituenti la struttura portante delle linde a sbalzo. Il pacchetto di copertura è costituito da tavolato OSB dello spessore di cm. 3 poggiante sugli arcarecci, doppio strato isolante in pannelli di lana di roccia dello spessore complessivo di cm. 16 e superiore manto di copertura con lastre di alluminio tipo “Riverclack”. Il pacchetto è completato dai necessari teli freno vapore e traspirante che garantiscono i corretti scambi igrometrici e la tenuta all’aria e al vento. Le prestazioni energetiche
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dell’involucro edilizio vengono garantite dagli strati isolanti di parete tramite sistema a cappotto con pannelli in EPS degli spessori di cm 12 e 16 completi di finitura con intonaco da cappotto e dai pannelli in lamiera grecata di alluminio completi di strato isolante in EPS dello spessore di cm. 11. I pacchetti di pavimento controterra sono costituiti da materassino isolante in pannelli di XPS dello spessore di cm.8-10, massetto alleggerito e superiore massetto cementizio di pavimento. Al fine di impedire il possibile ingresso di gas radon è stata predisposta superiormente alle caldane di pavimento idonea guaina bituminosa antiradon. In generale le finiture sono improntate alla massima economicità: pavimenti cementizi di tipo industriale con finitura superficiale in resina epossidica per i vani di supporto, rivestimenti parietali dei servizi igienici con smalto acrilico all’acqua.
Il pavimento sportivo La superficie sportiva è costituita da un parquet in essenza rovere, una pavimentazione sportiva in legno studiata appositamente per essere installata in presenza dell’impianto di riscaldamento a pavimento, che presenta una bassissima resistenza termica, pari a 0,22 mqK/W (test eseguito presso l’Istituto Giordano). Successivamente alla posa dei 750 mq del parquet sportivo sono state eseguite le segnature della pallacanestro (bianco), della pallavolo (rosso), del calcetto (nero) e quelle dei due campi trasversali sempre di pallavolo (giallo).
I corpi laterali I corpi laterali – oggetto dell’ultimo lotto di completamento - sono contigui alla palestra e realizzati in aderenza all’estremità dell’edificio esistente a servizio del calcio. Sono adibiti rispettivamente a spogliatoi e servizi degli atleti, ad atrio ingresso e vano tecnico. Dal punto di vista della scelta costruttiva e della tecnologia dei materiali, facendo propri i più attuali indirizzi in materia di edilizia pubblica ad alta sostenibilità ambientale, sono costituiti da fabbricati a struttura portante in pareti di legno lamellare tipo X-lam e solette monolitiche pure in legno lamellare. Il solo basamento fondazionale è realizzato con struttura in c.a. gettata in opera.
Componenti tecnologiche e impiantistiche. Il Palazzetto dello Sport di Turriaco si caratterizza per un elevato livello di polifunzionalità ed ottime prestazioni che lo rendono una delle poche strutture sportive in Regione di alto livello sotto il profilo energetico. Con un intervento specifico il Palazzetto è stato dotato di un impianto di produzione energetica solare fotovoltaico pari a 15 KW unitamente all’installazione di batterie per l’accumulo di energia solare, in modo da coprire buona parte della In alto a sinistra, prospetti su tre lati. A destra, l’interno con allenamenti in corso su due campi da volley. In basso sulle due pagine, prospetto sul campo di calcio.
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Top left, elevations on three sides. On the right, the interior with training in progress on two volleyball courts. At the bottom of the two pages, elevation facing the football field.
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richiesta energetica per l’illuminazione serale. Inoltre per il riscaldamento del campo da gioco, vista la pluralità di utilizzo sia diurno (scuole) che serale (società sportive) è stato scelto l’impianto termico radiante a pavimento che possiede consistente inerzia termica. È una tecnologia che permette ottimi risultati dal punto di vista energetico, potendo funzionare con temperature relativamente basse ed insieme ai pannelli solari. Funziona principalmente con uno scambio termico per irraggiamento e non per convezione. Il pavimento radiante ha come vantaggio maggiore quello della minima dispersione termica e di un riscaldamento costante su tutta la superficie dell'ambiente riscaldato, con una richiesta di bassa temperatura alla caldaia e quindi un intrinseco aumento del rendimento energetico. Abbinato all’impianto a pavimento è stato installato un impianto di ricambio d’aria in modo da annullare le perdite di calore per la sostituzione dell’aria primaria, come previsto dalle norme CONI. Alle macchine è stato pertanto abbinato un recuperatore di calore che permette di sfruttare il calore residuo dell’aria viziata in uscita. Gli impianti elettrici e di sicurezza sono suddivisi per circuiti e tipo di utenza, comprendenti: illuminazione ordinaria e di emergenza con caratteristiche di alta efficienza luminosa (per questo sono stati adottati sorgenti luminose del tipo a led), impianto di forza motrice e quadri elettrici ed impianti speciali di sicurezza di allarme incendio e diffusione sonora. Inoltre sono compresi l’impianto idrico antincendio, gli impianti meccanici (comprendenti impianti termici a corpi scaldanti, impianto idrico sanitario e scarichi ed impianto aeraulico costituito da U.T.A. con recuperatore a flussi incrociati e canali di mandata e ripresa dell’aria completi di diffusori). Per la minimizzazione dei costi di manutenzione e gestione sono stati oculatamente selezionati i materiali da costruzione ed i particolari costruttivi: tutti le parti esposte agli agenti atmosferici sono state rivestite in lamiera di alluminio, e laddove per motivi estetici si è optato per parti murarie a vista sono stati protetti da linde o copertina. I cappotti esterni sono stati realizzati in lana minerale anziché eps ed alle quote prossime ai 2 m tutta la scatola muraria è stata rivestita in lamiera con funzione antivandalica. La copertura è stata realizzata con lamierati pressopiegati sul posto e fissati alla struttura con sistemi a scatto senza forare il manto di copertura.
Halls and gyms
Turriaco (Gorizia): Civic and School gym “PalaMarson” The municipal gymnasium of Turriaco was reopened last November after its renovation into a sports hall. After 3 years of construction, the works Nella pagina seguente, due scorci dell’interno, caratterizzati dal legno delle coperture e del parquet sportivo, e dai pannelli fonoassorbenti lungo le pareti.
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On the next page, two glimpses of the interior, characterised by the wood of the roofs and the sports parquet, and the soundabsorbing panels along the walls.
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have returned a completely renovated structure in place of the old school gym, capable of accommodating 200 people (and up to 800 for cultural events), in the future available to schools and associations. With the construction of the new gymnasium and the new changing rooms, the sports facility has taken on dimensions and functional equipment which, in terms of technical and architectural characteristics and the availability of seats for the public, allow various disciplines to be practised (basketball, volleyball, five-a-side football, dance, gymnastics and others), qualifying it as a true Sports Hall. In addition, a careful and targeted study has made it possible to optimise the spaces so that two different disciplines can be practised at the same time on the court by dividing the court with a mobile tent. It should also be pointed out that the work on the completion lot included the installation of materials and internal finishes with specific soundabsorbing characteristics to optimise the acoustic aspects and make the hall suitable for musical performances and shows. The modest financial resources available in relation to the ambitious expectations of the Municipal Administration, directed the designers towards a very careful and accurate design both from a technical and economic point of view; each construction element was evaluated and sized to perform different functions, all the peculiarities of the materials were enhanced and the design led to obtaining a multifunctional building and highly efficient technological content especially in terms of energy.
Rifacimento palestra comunale in piazzale Atleti Azzurri d’Italia a Turriaco Committente: Comune di Turriaco (Go) Progetto e Direzione Lavori: Runcio Associati Inizio lavori: 2018 Fine lavori: 2020 Importo complessivo lavori: euro 1.510.862 Pavimentazione sportiva: Dalla Riva Srl Pannelli fonoassorbenti: Celenit Spa Attrezzature sportive: Gammasport Srl (vedi pag. 45)
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PALAZZETTI E PALESTRE HALLS AND GYMS
Piacenza
Due nuove palestre scolastiche di Cesare Lino
In vista dello storico Palazzo Farnese, in un’area occupata in precedenza da costruzioni dismesse del demanio militare, è stata realizzata una struttura sportiva articolata in due distinte palestre, aperte alle scuole ma anche alle associazioni. TSPORT 338
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La storia La realizzabilità di una struttura scolastica all'interno di un'area precedentemente destinata ad uso militare è stata resa possibile dal trasferimento dell'area dal Demanio Militare alla proprietà pubblica della Provincia di Piacenza, in forza di un accordo di valorizzazione sviluppato, congiuntamente al Comune di Piacenza, ai sensi dell'art. 5 comma 5 del Dlgs 28/05/2010 n° 85 “Attribuzione a comuni, province, città metropolitane e regioni di un proprio patrimonio, in attuazione dell'articolo 19 della legge 5 maggio 2009, n. 42”. Una porzione dell'area, posizionata nell'ambito sud-est del comparto, sulla quale insistono tre capannoni, in passato destinati dal corpo militare a mensa e a deposito di materiali, è stata destinata alla edificazione delle due nuove palestre citate. Come esplicitato nel suddetto Programma di Valorizzazione, la funzione difensiva di Piacenza, attestata dalla presenza delle mura e dai suoi manufatti che sorgono in tempi differenti, si perpetua nel tempo fino all'Ottocento post unitario, quando Piacenza assume il ruolo di piazzaforte anche nel sistema della nuova nazione, grazie alla sua posizione strategica, ospitando fino a novemila militari, per lo più dislocati in strutture preesistenti quali conventi e monasteri. Tale caratterizzazione continua anche nella seconda metà del XIX secolo e per tutto il primo Novecento, nel quadro di una programmazione a scala nazionale che individua Piacenza come principale centro logistico per il nord Italia; si aggiungono alle precedenti ulteriori unità dislocandosi anche all'esterno della cerchia muraria. Nel Comparto Nord si trovano due importanti aree di difesa: il 2° Reggimento Genio Pontieri e il Laboratorio Pontieri. La morfologia del territorio è caratterizzata da un dislivello che vede l'area ribassata di circa 6 metri rispetto alla quota della città storica. Questo avvallamento costituisce il limite del Castrum di fondazione romana e corrisponde ad un terrazzamento fluviale di antica formazione, elemento difensivo naturale. Il laboratorio Pontieri è stato l'ultimo ad essere realizzato, tra la fine dell'Ottocento ed i primi anni Quaranta del Novecento. L'insieme dei fabbricati presenti nel Laboratorio è disomogeneo, in quanto non regolato da un disegno unitario: non è possibile perciò riconoscere principi ordinatori e compositivi di questo luogo nato come spazio di lavoro e sviluppatosi in tempi diversi, con criteri ogni volta differenti e volti alla praticità dell'utilizzo.
Il progetto L'intervento in oggetto è consistito nella demolizione di due vecchi edifici ex militari, prospicenti la recinzione di divisione con il campo sportivo “Daturi”, a cui ha fatto seguito la realizzazione delle due nuove palestre collegate da una zona centrale di servizio ospitante l’ingresso principale e i locali spogliatoi/servizi igienici e i locali tecnici.
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In alto a sinistra, ortofoto con la posizione delle nuove palestre: a nord di queste gli edifici del demanio militare, a est il campo di calcio, a sud Palazzo Farnese. Accanto a questa, planimetria dell’intervento. In alto a destra, prospetti sui quattro lati. In basso, in doppia pagina, pianta della doppia palestra e sezione longitudinale.
Above left, orthophoto showing the position of the new gyms: to the north of them the military buildings, to the east the football field, to the south Palazzo Farnese. Next to it, plan of the intervention. Top right, elevations on four sides. Below, on a double page, plan of the double gymnasium and longitudinal section.
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Le due palestre sono costruite in allineamento e in continuità l'una con l'altra, al fine di una ottimizzazione degli spazi accessori (alcuni dei quali sono in comune). La palestra di dimensioni maggiori si attesta nella parte più esterna e adiacente alla strada di accesso dei veicoli in modo tale da poter permetterne un uso serale da parte degli utenti esterni senza costringerli a addentrarsi in una area maggiormente interna del comparto. La palestra ad esclusivo uso scolastico è invece, posizionata più verso i capannoni esistenti. In particolare, la palestra con accesso da parte del pubblico ha una dimensione tale da permettere, ai sensi della normativa vigente, lo svolgimento di attività agonistiche per lo sport della pallavolo, oltre a permettere lo svolgimento di due attività di gruppo-classe grazie alla suddivisione dell'area di gioco con tendoni sezionali. La configurazione esterna del nuovo complesso è stata condivisa con la Soprintendenza per i beni architettonici, in considerazione della sua prossimità a Palazzo Farnese. Le strutture, mediante uno studiato bilanciamento degli impianti e della tipologia dell'involucro, permetteranno il raggiungimento delle prestazioni NZEB consentendone la certificazione ambientale.
La costruzione La struttura portante e il tamponamento perimetrale sono in legno lamellare, con pannelli posati a secco e isolati con 28 cm di isolante interno. Esternamente è stato realizzato un ulteriore cappotto isolante. La fondazione è a platea di calcestruzzo armato supportata da 188 pali di profondità 12,5 m e di diametro variabile da 24 a 26 cm. Il nuovo complesso ha una superficie totale di circa 2.000 mq, con altezze esterne variabili da 8,80 a 10,80 metri. L’altezza utile minima interna è di 7,15 metri, in conformità con quanto stabilito dalle norme tecniche del CONI. Entrambe le palestre hanno una identica superficie utile per i campi di gioco, pur avendo dimensioni complessive differenti. In particolare, la palestra grande, che ospita 200 posti a sedere, ha una superficie utile pari a 960 mq ed è divisibile mediante telone avvolgibile comandato elettricamente, in modo da consentire contemporaneamente la presenza di due classi/gruppi sportivi. Entrambe le palestre sono dotate di pavimentazione sportiva in parquet, sono attrezzate per il gioco della pallavolo e della pallacanestro e saranno utilizzate dagli istituti scolastici per lo svolgimento dell’attività di educazione fisica. La zona centrale, adibita ad ingresso principale, spogliatoi, servizi igienici e locali tecnici ha una superficie di 560,00mq. L’edificio è dotato di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, con 25 kW di picco per una superficie di 200 mq circa. L’impianto di riscaldamento, idoneo anche alla produzione di acqua calda sanitaria, è collegato alla
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Intervista all’ing. Stefano Pozzoli Dirigente del Servizio Viabilità. Edilizia e servizi tecnologici della Provincia di Piacenza, Responsabile Unico del Procedimento (a cura di Sabina Orrico).
Una scelta a favore della scuola e dello sport, quella dell’Amministrazione Provinciale di Piacenza, che ha realizzato due nuove palestre a servizio del liceo Melchiorre Gioia e dell’istituto tecnico Romagnosi, nell’area Ex Laboratorio Pontieri. Un progetto che ha voluto sopperire alla cronica mancanza di spazi sportivi a favore delle scuole e che proseguirà nell’immediato futuro con altri interventi in collaborazione con il Comune. Il costo complessivo di 4 milioni di euro ha compreso la demolizione delle strutture preesistenti, lo smantellamento e lo smaltimento dei macchinari. La consegna dei lavori è avvenuta nel dicembre 2018.
Partiamo dalla storia di queste palestre: come è nato il progetto? Tutto nasce dalla cronica condizione di sofferenza a livello di spazi per l’attività fisica del liceo classico Melchiorre Gioia di Piacenza. Le due nuove palestre sono state realizzate in un’area precedentemente destinata a uso militare, grazie al suo trasferimento dal Demanio Militare alla Provincia di Piacenza in forza di un accordo di valorizzazione sviluppato congiuntamente al comune di Piacenza. I vecchi capannoni militari – in passato destinati a mensa e magazzino - sono stati demoliti, poi sono state realizzate fondazioni su pali seguendo un progetto redatto dall’Ufficio Tecnico provinciale. Come si procede nel caso degli accordi di valorizzazione? L’area su cui si è sviluppato l’intervento era di proprietà del Demanio Militare e poi Civile, trasferita agli enti locali. Interventi su questa tipologia di aree sono subordinati alla condivisione di un accordo di valorizzazione: l’ente locale le riceve gratuitamente ma si impegna a realizzare interventi migliorativi, che le valorizzino, nell’ambito delle sue competenze. In questo caso la Provincia, che ha competenze in ambito scolastico, ha scelto di realizzare le due palestre e il Comune, che ha un’area cinque volte più grande, la valorizzerà a sua volta con modalità diverse. Sulla base di un protocollo d’intesa con lo stesso Comune abbiamo proposto di realizzare altri spazi scolastici e sportivi e abbiamo ottenuto l’assenso della Soprintendenza. Quali sono state le caratteristiche dell’iter progettuale? Abbiamo dovuto mediare tra diverse esigenze e criticità. Da una parte dovevamo raggiungere l’altezza minima prevista dal Coni per le palestre e dall’altra dovevamo sottostare alle direttive della Soprintendenza, in forza delle quali con le nuove strutture non potevamo superare l’altezza dei capannoni preesistenti.
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Qui sopra, l’ingresso posto al centro dell’edificio; a destra, le autorità all’inaugurazione. Nella pagina di destra, in alto, le palestre, a fronte del complesso monumentale di Palazzo Farnese. Sotto, l’interno della palestra più piccola, senza tribune per il pubblico.
Era necessario perciò spingersi leggermente in profondità, ma dovevamo anche fare attenzione, poiché ci troviamo proprio sopra la falda acquifera del Po. Alla fine siamo riusciti a realizzare il progetto in un bilanciamento accurato tra le diverse aspettative e abbiamo ottenuto l’approvazione della Soprintendenza anche per quanto riguarda la scelta della colorazione esterna e il posizionamento di finestre e vetrate che regalano un’ottima vista su Palazzo Farnese. Parliamo dell’iter di realizzazione. È stato in qualche modo influenzato dalle problematiche sanitarie che hanno rallentato l’esecuzione dei lavori? In linea di massima i lavori sono stati eseguiti in un tempo congruo per la tipologia di struttura, non ci sono stati notevoli ritardi causati dalla situazione contingente. Per quanto riguarda l’aderenza degli spazi alle direttive Covid, essi erano già adeguati; erano stati previsti inoltre spogliatoi separati per maschi, femmine e allenatori o arbitri in entrambe le palestre e ingressi distanziati nel corpo centrale che unisce le due aree sportive. Qualche difficoltà nella realizzazione c’è stata, ma di altro tipo. La gara di appalto è stata indetta con il metodo dell’offerta più vantaggiosa, aggiudicata all’Ati tra Edilstrade e altre due aziende incaricate degli impianti elettrici e delle coperture in legno. Entrambe le aziende però hanno avuto nel corso dell’iter problemi finanziari e sono state chiamate altre due imprese per seguire le lavorazioni. Se ci si chiede come mai si siano affidati i lavori ad aziende che poi hanno avuto problemi, la risposta viene dai lunghi tempi relazionati alle procedure di appalto, durante i quali le condizioni economiche possono cambiare. Come si differenziano le due palestre? L’ampiezza dei campi da gioco è identica. L’unica differenza risiede nella tribuna che è presente solo in una delle due, quella più grande utilizzata dal liceo classico Gioia; la palestra più piccola viene invece utilizzata dall’istituto tecnico Romagnosi. Inoltre, in orario extra-scolastico, i campi da gioco potranno essere utilizzati dalle società sportive locali, in conformità alla legge 23 del 1996 che indica l’utilizzo extra scolastico per gli spazi sportivi delle scuole. Naturalmente saranno escluse quelle attività sportive come calcio e calcetto o lancio del peso che possano arrecare danni alle strutture.
Above, the entrance in the centre of the building; right, the authorities at the inauguration. On the right-hand page, above, the gyms on the left, facing the monumental complex of Palazzo Farnese. Below, the interior of the smallest gymnasium, without stands for the public.
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rete cittadina di teleriscaldamento. Il riscaldamento degli ambienti interni è assicurato mediante pannelli radianti a pavimento, mentre i ricambi sono garantiti da unità di trattamento aria con recuperatori di calore dell’aria espulsa. Gli impianti di illuminazione interno ed esterno sono di tipo a led allo scopo di contenere ulteriormente i consumi energetici.
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Piacenza: Two new school gyms The project consisted in the demolition of two old ex-military buildings, followed by the construction of two new gyms on the former state property of the Province of Piacenza. Both gyms have an identical surface area for the playing fields, although they have different overall dimensions. In particular, the large gymnasium, which will seat 200 people, has a usable surface area of 960 square metres and can be divided by an electrically controlled roll-up curtain, so that two
L’efficienza termica e acustica: la voce del costruttore Per quanto riguarda le prestazioni acustiche ed energetiche delle due palestre, il geometra Gianmarco Peschiera di Edilstrade Building Spa, capogruppo dell’ATI appaltatrice, ha sintetizzato per noi il sistema costruttivo adottato nell’installazione degli elementi componenti i pacchetti di copertura e parete. Nell’ottica di uniformare i parametri costruttivi e ottenere ottime performance in termini di isolamento termico ed acustico, sono stati prefabbricati in cantiere tutti i pannelli di tamponamento esterno, sia di facciata che di copertura, in modo da garantire perfetta continuità dei materiali ed evitando qualsivoglia interruzione o ponte termico. L’allacciamento alle linee di teleriscaldamento, con scambiatore da 160 Kw di potenza termica, e l’installazione di un impianto fotovoltaico
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da 25 Kw, hanno consentito di evitare impianti di produzione del calore sia per il riscaldamento che per l’acqua sanitaria. I materiali adottati, nel rispetto non solo delle normative ma nell’ottica di una edilizia ecosostenibile rispondente ai parametri richiesti in termini di prevenzione incendi, hanno consentito di realizzare un edificio a emissioni pressoché zero, con una trasmittanza termica di 0.15 W/mqK media per le chiusure opache, con un risultato complessivo al di sotto di 0.3 W/mqK; questo è ottenuto anche grazie all’utilizzo di serramenti estremamente performanti, composti da telai che garantiscono trasmittanze inferiori a 1.4 W/mqK ed isolamenti acustici maggiori di 42 dB, sia per le facciate continue che per i serramenti ad anta battente. Particolare attenzione è stata posta anche per tutte le plafoniere installate che, nell’ottica di ottenimento del massimo risultato in termini di risparmio energetico, sono state previste con illuminazione a led. Ritengo che l’edificio, sia in termini di progettazione che di esecuzione lavori, sia dimostrazione di una giusta sinergia tra le necessità di spazi dedicati alla pubblica utilità e la volontà di costruire in modo efficiente.
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classes or sports groups can be present at the same time. Both gyms have suitable parquet sports flooring, are equipped for volleyball and basketball and will be used by schools for physical education activities. The central area is used for the main entrance, changing rooms, toilets and technical rooms. The building is equipped with photovoltaic panels for the production of electricity. The heating system, which is also suitable for the production of hot water, is connected to the city's district heating network. The heating of the interiors is provided by underfloor radiant panels, while the air changes are guaranteed by air treatment units with heat recovery of the expelled air. The internal and external lighting systems are LEDs in order to further reduce energy consumes.
Edificazione di nuove palestre scolastiche e sistemazione delle aree esterne in Piacenza Committente: Provincia di Piacenza RUP: ing. Stefano Pozzoli Progettisti (interni alla Provincia): ing. Davide Marchi, arch. Laura Tagliaferri, p.i. Roberto Dacrema, arch. Matteo Bocchi Importo complessivo del progetto: euro 4.000.000 Importo a base di contratto: euro 3.154.620 (oltre iva 10%) Consegna definitiva dei lavori: dicembre 2018 Fine lavori: dicembre 2020 Attrezzature sportive: Gammasport Srl (vedi pag. 45)
In alto a destra, un esterno. Nelle altre due foto, la palestra più grande, con la tribuna per il pubblico.
Above right, an external view. In the other two photos, the larger gymnasium, with the stands for the public.
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Prato
Playground al Macrolotto Zero di Riccardo Consoli
Un progetto di innovazione urbana che riqualifica uno spazio di 7.000 mq con aree diversificate per attività sportive e ricreative, in un quartiere denso di abitazioni e laboratori artigiani.
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Il Macrolotto Zero è un quartiere adiacente al centro storico con una spiccata identità legata alla presenza di molti cittadini di origine cinese e di numerose attività commerciali e di pronto moda. Da un punto di vista urbanistico si è sviluppato negli anni del boom economico della città caratterizzandosi per la densità dell’edificato, sia per abitazioni che laboratori artigiani, e l’assenza di spazi pubblici e verdi. Oggi è una zona della città in cui sono molto evidenti e di difficile soluzione i problemi legati alla convivenza e all’inclusione sociale tra le comunità e che necessita di interventi importanti di rigenerazione urbana del territorio. Il Progetto “PIU Prato” si colloca all’interno del Macrolotto Zero. Aderendo al bando della Regione Toscana (facente capo al POR FESR 2014-2020) che prevede l’attuazione di progetti di innovazione urbana, il Comune di Prato è risultato al primo posto della graduatoria regionale ottenendo un finanziamento di 6.031.666,85 euro a cui si aggiungono 2.204.000 euro di risorse comunali. Il progetto prevede la realizzazione di una Medialibrary, un Bar, un Coworking, una Piazza, un Mercato Metropolitano e un Playground.
Il Playground Il Playground, collocato tra via Giordano, via Colombo e via Da Verrazzano, rappresenta una delle poche aree scoperte esistenti nel quartiere e tenta di dare una risposta alla mancanza di spazi sportivi attrezzati all’aperto. Il progetto mantiene l’attuale impostazione generale dell’area caratterizzata da una porzione pavimentata e una parte a verde, dove è prevista la collocazione di nuove alberature per realizzare una area boscata variegata per forme e colori. Dal punto di vista funzionale il progetto è suddiviso in sottoaree funzionali diversificate che rispondono ad un disegno generale omogeneo degli spazi impostato sul colore come elemento di fondo che investe l’intera area. L’area, che costituiva la pertinenza scoperta e l’area di parcheggio e deposito all’aperto dell’adiacente complesso industriale oggi dismesso, si presentava in parte come area a verde - all’interno della quale correva la ex gora Bina, oggi interrata – e in parte come porzione pavimentata con una massicciata idonea a supportare il nuovo uso. Il progetto ha cercato di trasformare in risorsa le caratteristiche planimetriche e materiche preesistenti utilizzando i vincoli indotti dalle caratteristiche ambientali e dalla presenza della fognatura come elementi di demarcazione e definizione dell’assetto planimetrico e della nuova definizione degli aspetti architettonici. Partendo dal mantenimento della porzione pavimentata e dalla leggera implementazione di nuove superfici pavimentate il progetto ha previsto la stesura di uno strato di riempimento di risagomatura in binder con una modellazione dei livelli tale da garantire la formazione di “cunette” in grado di garantire la corretta acquatura per lo smaltimento delle
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acque meteoriche che confluiscono in una rete di smaltimento interna all’area in canalette grigliate che corrono trasversalmente all’area scandendo gli spazi e convogliando sia direttamente alla rete di smaltimento esterna ed alla pubblica fognatura sia immettendosi in una vasca di laminazione (di 115 mc) interrata nel verde. In ogni caso il manto di finitura delle porzioni pavimentate è quasi esclusivamente realizzato in conglomerato bituminoso dello spessore di 4 cm che investe la quasi totalità delle aree pavimentate ed è superficialmente trattato con resine colorate adatte a rifinire gli spazi destinati all’uso pubblico. La porzione scoperta verde viene invece mantenuta tale e in essa sono collocate nuove alberature che vanno ad aggiungersi al grande leccio preesistente, idonee a garantire il giusto apporto di ombreggiatura nel periodo estivo ma garantendo al contempo grazie alla scelta di specie caducifoglie la corretta permeabilità della luce nel periodo invernale. Oltre alla porzione interna dell’area il progetto prevede la rimodulazione dei confini dell’area con il ridisegno delle sezioni stradali volto all’allargamento dei marciapiedi esistenti con l’inserimento di alberature e del sistema dei parcheggi.
La ripartizione funzionale Dal punto di vista funzionale l’area è ripartita in differenti sottospazi, integrati sia fisicamente che funzionalmente tra di loro. Un’area specificamente destinata a piazza pavimentata raggiunge, attraverso rampe pedonali dotate di consistente ampiezza e limitate pendenze, il nuovo piano di calpestio interno all’area (rialzato rispetto all’esistente) da cui l’utente può distribuirsi alle varie aree funzionali dello spazio pubblico e raggiungere direttamente anche i restanti accessi pedonali sulle pubbliche vie. La piazza pavimentata con resine colorate ed attrezzata con elementi di arredo urbano è pensata come punto di socializzazione di sosta e potrà essere all’occasione spazio utilizzabile per mostre, eventi e spettacoli essendo dotata di illuminazione parzializzabile e modulabile. I muretti esistenti sono stati integrati in altezza diventando
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elementi di demarcazione e di seduta. Una seconda area è destinata a skate park, anch’essa pavimentata in resine colorate, su cui sono collocati elementi in calcestruzzo prefabbricato in grado di garantire la certificazione di idoneità e sicurezza della specifica struttura. A margine dello skatepark ed integrato funzionalmente con questo grazie ad una gradinata di perimetrazione insiste l’unico “edificio” del progetto, un piccolo locale in muratura destinato ad accogliere i servizi igienici ed un locale di deposito a disposizione delle attività sportive presenti. Una ulteriore area, destinata a campo di calcetto, è realizzata con idonea finitura superficiale colorata posata su una stratigrafia costituita da tappeto di usura in conglomerato bituminoso, binder, stabilizzato in materiale riciclato e massicciata. Il campo da calcetto presenta ovviamente idonee pendenze per evitare il ristagno delle acque e garantirne il corretto deflusso ed è provvisto di recinzione a doppia rete impostata su una doppia maglia portante di pali in acciaio poggianti su un muretto di contenimento in calcestruzzo armato volto a costituire il perimento del campo ed a contenerlo rispetto alle diverse quote del piano di campagna circostante. L’area destinata al fitness è impostata su una soletta in calcestruzzo armato dello spessore di 20 cm, rivestita superficialmente da una pavimentazione antitrauma in gomma colorata di spessore variabile (da 123 mm a 15 mm) in funzione delle attrezzature sportive previste nelle varie zone. Infine, l’area verde, attrezzata con panchine, è caratterizzata dalla presenza del grande leccio preesistente e dalla nuova messa a dimora di 3 Quercus Rubra, 3 Fraxinus Excelsior e 3 Acer Freemanii per realizzare una superficie boscata con alberi caducifogli interna all’area in grado di garantire la corretta ombreggiatura nel periodo estivo e la possibilità di poter comunque sedere nello spazio verde anche in inverno quando è invece da privilegiare l’irraggiamento solare.
I caratteri architettonici L’obiettivo generale del progetto PIU è quello di attuare una preziosa opera di “riuso” dell’edificato e degli spazi esistenti, per trovare una nuova e diversa caratterizzazione degli attuali complessi industriali dismessi. In questa ottica lo spazio del Playground rappresenta un’occasione unica di recupero funzionale verso l’uso pubblico in quanto rappresenta una delle poche aree scoperte esistenti nel quartiere, territorio ad altissima densità edilizia e carente di aree a standard. Il progetto prevede un unico grande spazio caratterizzato da una impronta architettonica contemporanea e suddiviso in sottoaree funzionali diversificate che però rispondono a un disegno generale omogeneo degli spazi impostato sul colore come elemento di fondo che investe l’intera area Nella doppia pagina precedente, la planimetria generale (a sinistra), la corrispondente foto zenitale (a destra), e una vista a volo d’uccello dell’intervento inserito nel tessuto urbano artigianale e residenziale.
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On the previous double page, the general plan (left), the corresponding zenith photo (right), and a bird's eye view of the intervention inserted in the artisan and residential urban context.
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a realizzare un insieme gioioso ed armonioso. La resa esteriore del colore è garantita dall’impiego di resine di colori diversificati a semplice disegno geometrico alternate dallascansione del sistema di raccolta e smaltimento delle acque piovane che presentano un semplice grigliato in ghisa in superficie. Uno degli elementi di maggior richiamo estetico è rappresentato da un silos per la raccolta dell’acqua a servizio della ex rifinizione, elemento che viene mantenuto nel disegno generale a caratterizzare la percezione dell’area ed a mantenerne la memoria ex industriale. A integrazione del disegno generale il sistema di illuminazione arricchisce la qualificazione dell’area con pochi elementi puntuali rappresentati da alti lampioni a caratterizzare e rendere flessibile lo spazio pavimentato evitando la posa di una selva di pali bassi che avrebbero frammentato lo spazio rendendone poco modificabile una libera utilizzazione. Una illuminazione più contenuta e caratterizzata da lampioni scandisce invece lo spazio dei nuovi marciapiedi lato strade e lo spazio verde interno. Le alberature sono state pensate ad integrazione del grande leccio esistente per realizzare una porzione boscata variegata per forme e colori, condizione che si integra perfettamente con la definizione degli spazi pavimentati. L’edificio destinato ad accogliere i servizi igienici e il locale di deposito presenta un semplice disegno geometrico e viene integrato al resto della composizione attraverso una gradinata che si accompagna all’adiacente skatepark integrandosi con esso a fornire uno spazio di seduta ed osservazione o un ulteriore spazio per il gioco e le acrobazie. Il tema dell’arredo urbano è stato affrontato in maniera puntuale ed ha determinato la scelta di specifici elementi (panchine, cestini, ringhiere, fontanello, dissuasori, attrezzi per il fitness ed elementi prefabbricati per lo skatepark).
Tscape
Prato: Playground at Macrolotto Zero The Playground is one of the few existing open-air areas in the Macrolotto Zero district and aims to respond to the lack of equipped outdoor sports spaces. The project maintains the general layout of the area characterised by a paved portion and a green part, where new trees have been placed to create a wooded area with a variety of shapes and colours. From a functional point of view, the project is divided into functional sub-areas that respond to a homogeneous general design of the spaces based on colour as a background element that invests the entire area. The Playground is characterised by an area specifically intended as a square designed as a place for In questa doppia pagina, dall’alto a sinistra: pianta dell’area fitness; vista notturna dell’attrezzatura per calisthenic e, nello sfondo, il campetto polivalente; in basso a sinistra lo skatepark; a destra, la struttura “monumentale” per il fitness, vista in dettaglio anche nella pagina di apertura.
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On this double page, from top left: plan of the fitness area; night view of the calisthenic equipment and, in the background, the multi-purpose field; bottom left, the skatepark; right, the "monumental" fitness facility, also seen in detail on the opening page.
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socialising and resting, which can be used for events and shows, a skatepark, a five-a-side football pitch, a fitness area and a green area with trees. The most attractive element is a silo for collecting water, which has been retained in the overall design as a reminder of the former industrial area. The project also includes the remodelling of the boundaries of the area with the redesign of the road sections aimed at widening the existing pavements with the insertion of trees and the parking system.
Playground nel quartiere Macrolotto Zero di Prato Committente: Comune di Prato Progetto Architettonico: arch. Michela Brachi, arch. Massimo Fabbri, ing. Alessandro Pazzagli Progetto Strutturale: ing. Francesco Sanzo Progetto impianti: ing. Andrea Carlesi, ing. Filippo Bogani (Technologies 2000) Direzione Lavori: ing. Massimo Ceccarini Inizio lavori: gennaio 2020 Fine lavori: ottobre 2020 Costi di esproprio: euro 755.000 Importo dei lavori: euro 772.043 Costo totale di realizzazione: euro 1.994.688 Pavimentazioni in resina colorata: Mapei Spa (vedi pag. 1) Arredo urbano: Metalco Srl Forniture fitness: My Equilibria
Dettagli dell’intervento: a sinistra, pavimentazione a confine con il prato; il serbatoio d’acqua; gli elementi prefabbricati per lo skatepark e per seduta.
Details of the project: left, paving bordering the lawn; the water tank; the prefabricated elements for the skatepark and seating.
tieniti aggiornato, leggi gli approfondimenti on-line
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PANORAMICA
Le molte trasformazioni della piscina: dal nuoto, al gioco, al benessere C’era una volta l’impianto sportivo: e c’è ancora, naturalmente. Gli impianti espressamente dedicati allo sport del nuoto sono in Italia circa 6.000, la metà dei quali all’aperto e la metà al chiuso.
Dei 6.000 impianti natatori italiani, quelli omologati dalla FIN (Federazione Italiana Nuoto) sono circa il 30%. Si tratta in prevalenza di impianti pubblici, che richiedono una gestione onerosa e spesso – per quelli di meno recente costruzione – sono inadeguati dal punto di vista impiantistico e anche strutturale. I progetti di ammodernamento e/o di efficientamento energetico degli impianti esistenti, programmati o varati, pertanto non sono pochi, come abbiamo visto nelle pagine precedenti per un intervento di riqualificazione particolarmente complesso portato a termine di recente nel Comune di Imperia. In generale, però, l’entità degli investimenti che la pubblica amministrazione, proprietaria degli impianti, può permettersi, è tale che il sistema dei centri natatori sportivi stenta per il momento a rinnovarsi. Per affrontare investimenti di maggior impegno, la strada maestra in questo momento è invece quella del partenariato pubblico-privato, dove la spinta al rinnovo è supportata da programmi di sviluppo che allargano l’orizzonte dell’utenza sportiva coinvolgendo le famiglie come fruitori dell’impianto anche in senso ludico. Ecco allora nascere gli impianti misti che offrono, insieme alla vasca agonistica, vasche informali che si avvicinano al tema dell’acquapark. Come si vedrà più avanti nell’esempio delle vasche annesse al PalaLancia
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di Chivasso, l’inserimento di specchi d’acqua arricchiti da scivoli e giochi di vario tipo, accanto alla piscina classica, costituisce la massima diversificazione rispetto allo stato preesistente; è del resto la stessa strada percorsa dal parco Bacchelli di Ferrara (che abbiamo illustrato in Tsport 336), ma è del tutto analogo il tema di altri project financing in corso, come quello di Seregno (MB) di cui diamo un’anticipazione qui sopra. Si riproducono così in ampiezza più limitata le possibilità di divertimento offerte dai grandi parchi acquatici, quelli che nella scorsa stagione estiva hanno maggiormente sofferto delle restrizioni sanitarie, rinunciando spesso del tutto ad aprire per la prevedibile mancanza di ospiti soprattutto stranieri. Parte invece da tutt’altra direzione il concetto della vasca come luogo di salute e benessere: in questo caso l’impianto è abbinato a tutta una serie di prestazioni collaterali, di cui la piscina è solo la parte più appariscente. I centri benessere sono complementari a strutture turistiche e ricettive come nel caso di Portopiccolo (che avevamo già presentato su queste pagine ma che qui approfondiamo negli aspetti costruttivi), o vivere di vita propria come avverrà per il progetto di Milano sul luogo delle dismesse scuderie De Montel, occasione anche di rigenerazione urbana.
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ACQUAPARK
CHIVASSO
LE PISCINE DEL PALALANCIA DIVENTANO UN PARCO ACQUATICO
È stato approvato nel dicembre scorso il progetto definitivo/esecutivo, redatto dall’architetto Marcello Peretti Cucchi, per la trasformazione degli impianti natatori esterni al palazzetto dello sport di Chivasso, che diventeranno un vero e proprio parco acquatico, aperto a un’utenza più ampia e familiare.
Nella pagina sinistra, in alto, dettagli dal progetto per il parco sportivo alla Porada di Seregno. In basso, disegno tecnico di New Dieresin. In questa pagina, in alto, rendering dal progetto per il parco acquatico di Chivasso.
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Il comune di Chivasso (Torino) aveva indetto una gara, a procedura aperta, per l'affidamento in concessione della gestione del centro socio-aggregativo di proprietà comunale denominato “Vincenzo Lancia”. Il fabbricato adibito a palazzetto dello sport con annessi spogliatoi e servizi denominato “PalaLancia” verrà gestito in proprio dal Comune in forma diretta o tramite forme di convenzionamento apposite e quindi è escluso dall’affidamento, che è stato aggiudicato alla società Mage Srl. Il complesso socio-aggregativo esterno al PalaLancia è composto da un’area riservata alla piscina scoperta, affiancata da una vasca per i bambini, con un ampio spazio verde adiacente, con una struttura prefabbricata leggera, che ospita la biglietteria, un fabbricato per lo spogliatoio e i servizi igienici a supporto dell’attività sportiva; un
campo di calcio a 8 e un campo di calcio a 5 in erba sintetica illuminati; un fabbricato adibito a club house con ristorazione.
Gli obiettivi del progetto Gli obiettivi che si intendono conseguire con la costruzione delle opere previste dal progetto sono riconducibili al potenziamento di un centro socioaggregativo destinato ad un’ampia gamma di attività, formative, ricreative, ludiche ed in grado di rispondere alla domanda di attività sportiva e ricreativa espressa dalla popolazione locale compresa nel bacino di utenza; le dimensioni e le caratteristiche dell’intervento sono state definite in base a criteri di sostenibilità economica in fase di
On the left page, top, details from the project for the Porada sports park in Seregno. Below, technical drawing by New Dieresin. On this page, top, renderings from the project for the water park in Chivasso.
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gestione, mediante la ricerca di soluzioni che consentono di contenere i costi di esercizio e l’individuazione di un’ampia offerta di servizi al fine di incrementare il più possibile l’utenza dell’impianto. Garanzia della qualità tecnico-costruttiva dell’intervento è proprio l’integrazione fra le componenti edilizie ed impiantistiche al fine di garantire un organismo unitario sia in fase di costruzione che di gestione. Tale risultato consente un funzionamento complessivo dell’edificio efficiente, facile da controllare e da gestire e con risparmi nei consumi energetici. Gli interventi previsti consistono principalmente nel potenziamento delle strutture natatorie con la realizzazione di una nuova vasca attrezzata per attività ricreative per bambini e la sostituzione della attuale vasca bambini con una nuova vasca destinata ad attività ricreative con scivolo multipista; rimane invariata la presenza della vasca nuoto principale. Verrà inoltre realizzato un nuovo chiosco bar, ristrutturato il dehors posto sul retro della club house, sistemati i campi di beach volley, di calcio a 5 e calcio a 8. In questo servizio non tratteremo questi interventi.
L’area balneazione La zona di balneazione ospita, oltre alla vasca nuotatori esistente, la vasca destinata alle attività ricreative per bambini e la vasca di arrivo dell’impianto multipista. La vasca nuotatori, esistente, ha una dimensione di 30x12,50 m, per 380,5 mq di superficie, con una profondità da 1,20 a 1,80 m. La vasca ricreativa attrezzata, di nuova realizzazione, con forma a pianta libera, avrà una superficie di 319,50 m e una profondità variabile da zero a 60 cm. La vasca di arrivo dello scivolo multipista, che sostituirà l’attuale vasca bimbi, ha una dimensione di 7,20x10,80 m, pari a 78 mq di superficie. Le vasche sono attorniate da banchine “bagnasciuga” laterali e di testata la cui superficie è superiore al 60% della superficie delle vasche come richiesto dalle normative vigenti e la cui larghezza non è mai inferiore a 2,50 m. Le dimensioni delle vasche sono tali da permettere la visuale libera sulle vasche stesse da parte degli assistentibagnanti. Tutti gli ingressi alle vasche sono dotati lateralmente su entrambi i lati di corrimano in acciaio inox rispondenti alle prescrizioni delle norme FINCEE-UNI. La vasca bambini ha ingresso a spiaggia e non sono previsti corrimani. Il sistema di circolazione è organizzato con mandata dal fondo, tracimazione e ripresa sui bordi laterali.
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I bordi laterali longitudinali si presentano del tipo “finlandese“, con canalina di tracimazione, munita di griglia. La parete interna verso vasca della canalina presenta un leggero scostamento dalla verticale, in modo che l’acqua che traborda scenda e non caschi, evitando quindi di fare il tipico rumore da “cascata”. L’acqua raccolta viene incanalata nella apposita vasca di compenso, per poi essere nuovamente “trattata“. Esterna a questa canalina, nella parte perimetrale della pavimentazione bagnasciuga, è ubicata una seconda canalina destinata a raccogliere le acque di lavaggio. Quest’ultima fa in modo che le acque sporche, di lavaggio delle banchine, non vengano raccolte dall’impianto di trattamento dell’acqua di vasca ma siano scaricate in fogna. Il rivestimento della vasca è in telo di PVC speciale per piscine, tale da essere impermeabile, resistente all’azione dei prodotti necessari per la disinfezione e per il trattamento dell’acqua. Il colore sia delle pareti che del fondo è chiaro (azzurro o bianco), in modo da garantire la perfetta visibilità delle persone immerse da parte dell’assistente bagnanti.
I giochi d’acqua La vasca ludica di nuova realizzazione sarà dominata dal castelletto multifunzione tematizzato “jungla”, comprendente quattro diversi acquascivoli. Il modello Aquaslide e il modello Idrotubo,
Nella pagina sinistra, in alto, planimetria generale di progetto; al centro un rendering e in basso pianta e sezione dello scivolo multipista. In questa pagina, qui sopra a sinistra, due sezioni della vasca ludica con il castelletto; In alto a destra, pianta della stessa. Nelle foto, esempi dei giochi d’ac-
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rispettivamente a sezione aperta e chiusa, sono classificati di tipo 2.2 (scivolo elicoidale per bambini), mentre il MiniWave e il Multitrack a doppia corsia, a sezione aperta, sono di tipo 2.1 (lineari). I riferimenti sono alla normativa standard EN10691, e le relative portate d’acqua rispettano le richieste della norma EN 13451-3 (ne abbiamo parlato su Tsport 332, pag. 59). Il castello è completato inoltre da: un secchio d’acqua rotante di diametro 700 mm; una ringhiera che spruzza; un fiore sorridente che spruzza; palme e canne di bambù. Tutta la struttura portante dell’impianto è in acciaio INOX AISI 304, compresi i pali di sostegno degli acquascivoli. I manufatti sono in vetroresina con verniciatura in Gelcoat, resina poliestere e fibra di vetro. Il Gelcoat è una vernice poliestere che si applica allo stampo e costituirà la superficie di scivolata. La sua funzione serve anche per proteggere la fibra di vetro e garantire superfici resistenti e durevoli. A lato del castello è prevista la Cupola d’acqua, un gioco costituito da una colonna interamente in acciaio inox del diametro 129 mm, alta 2,30 m, in grado di creare un ombrello d’acqua del raggio di 2,5 metri. La vasca, nella parte che risale, da quota -60, al livello zero ricoperto da un velo d’acqua, è attrezzata con altri giochi. Acqua Circle è un gioco composto da 3 archi di altezza variabile da 2 m a 2,40, realizzati interamente in acciaio inox verniciato da diversi colori. I tubi generano una barriera d’acqua tramite appo-
qua previsti, dal catalogo Tecnopiscine International.
the play pool. In the photos, examples of the water games planned, from the Tecnopiscine International catalogue.
On the left page, above, general project plan; in the middle, a rendering and below, plan and section of the multi-track slide. On this page, above left, two sections of the play pool with the castle; above right, plan of
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Concessione d'uso e gestione di impianti all'interno del centro socio-aggregativo di proprietà comunale denominato "Vincenzo Lancia", Chivasso Concessionario: Mage Srl Progettazione architettonica: arch. Marcello Peretti Cucchi, arch. Valeria Buzzelli (Angerona Srls) Progettazione strutturale: ing. Giorgio Tuninetti Progettazione impianti piscina: Tecnopiscine International Progettazione impianti elettrici: Stiel Srl Progettazione impianti meccanici: ing. Cristian Neira (Riprogecta) Importo dei lavori a base d’asta: euro 592.360 Importo totale dell’intervento: euro 822.046
siti ugelli posizionati all’interno dell’arco. Ogni arco è fornito di due piaste di ancoraggio in acciaio inox, una delle quali fornita di manicotto per l’erogazione dell’acqua, dotate di protezioni in vetroresina. Il gioco ha un consumo di circa 9 mc/ora. Un altro gioco è costituito dalla battaglia con Cannoni ad acqua, in tre postazioni che si fronteggiano. Ogni cannone ruota in orizzontale di 70° e in verticale in modo che l’utente possa indirizzare il getto a suo piacimento, entro limiti prestabiliti. Il corpo del cannone è interamente in acciaio inox verniciato successivamente a caldo; il bambino per sparare dovrà interagire con una leva posta in alto del cannone, tirandola a sé. Il corpo del cannone è rivestito in vetroresina per la tematizzazione (moderno o antico). La Foca è interamente realizzata in Vetroresina stratificata a mano e successivamente aerografata. Sul naso della foca viene montata una sfera in acciaio inox 316, tutto forato, in modo da formare una sfera d’acqua intorno al gioco, con un raggio fino a 2,5 m. Il Geyser è un gioco realizzato con 9 zampilli ad acqua alimentati da due linee e con un distributore motorizzato per distribuire l’acqua sulle due linee, per creare svariati effetti. Ugelli a pavimento in alluminio verniciato di vario colore; il movimento
dei getti ottenuto tramite un temporizzatore. Il Draghetto è interamente realizzato in vetroresina stratificata a mano e successivamente aerografata; sul dorso del draghetto vengono posizionati degli ugelli in modo da creare una barriera d’acqua. La vasca bimbi preesistente viene sostituita, come si è detto, dalla vasca di arrivo dello scivolo multipista. I quattro canali paralleli sono in vetroresina stratificata a mano con verniciatura in Gelcoat. Ogni canale ha larghezza 75 cm; la lunghezza dello scivolo è di 23,96 metri. La partenza avviene a quota 4,85 e la pendenza complessiva è del 23%. Tutta la struttura portante dell’impianto è in acciaio zincato a caldo, così come la pedana di partenza e la scala di accesso.
ATTRAZIONI: INNOVAZIONI
GIOCHI E INVENZIONI SEMPRE NUOVE DAL MADE IN ITALY PER I PARCHI ACQUATICI Le aziende impegnate nella progettazione e realizzazione dei parchi acquatici e delle relative attrazioni continuano a sperimentare e proporre novità. Ecco quello che propone Acquapark Srl, l’azienda di Calcinato (Brescia) fra le più attive nel settore.
Qui sopra e nella pagina a destra in alto, il Galeone veneziano di Acquapark. Nella foto piccola, sempre a destra, il simulatore di surf nel parco di Dushambe in Tagikistan. In basso a destra, e nella pagina successiva, il Dual Loop di New Dieresin.
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Il Galeone Una delle nuove attrazioni che propone Acquapark è il Galeone veneziano. Si tratta di un grande gioco d’acqua che riproduce un galeone tematizzato in stile veneziano. La sua collocazione è prevista in una piscina con profondità d’acqua di 80 cm. La struttura portante è in acciaio inox galvanizzato, mentre il rivestimento esterno sagomato è in vetroresina. I bagnanti, una volta sul ponte della nave, hanno la possibilità di scendere in acqua attraverso cinque scivoli; i più piccini avranno a disposizione un miniscivolo che con una curva semplice porta in acqua con un dislivello di poco più di un metro. Dal ponte superiore della nave, un metro più in alto, partono invece due scivoli simmetrici a spirale, e in più una coppia di più veloci scivoli rettilinei multipista.
Above and on the top right-hand page, the Venetian Galleon by Acquapark. In the small picture, also on the right, the surf simulator in the Dushambe park in Tajikistan. Below right, and on the next page, the Dual Loop by New Dieresin.
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L’ingombro totale del gioco, scivoli compresi, è di 22,95 m in lunghezza, e 9,60 in larghezza. La nave è arricchita di accessori, come i due cannoncini, il timone, l’argano, e una botticella ribaltabile da 40 litri issata su uno dei tre pennoni. L’altezza totale, misurata dal pennone più alto al fondo piscina, raggiunge gli 11 metri. Il gioco è progettato per essere adatto al divertimento di bambini, di ragazzi e della famiglia in genere.
Il Surf Ricordiamo che Acquapark è nata nel 1988 con il preciso scopo di costruire parchi acquatici, realizzando il primo parco acquatico del Sud Italia: il primo costruito con tecnologie tutte reperite sul territorio nazionale; è inoltre fra le prime aziende ad aver introdotto gli acquascivoli in Italia e ha contribuito alla stesura delle normative di sicurezza UNI-EN. Fra le applicazioni innovative, Acquapark è la prima azienda italiana ad aver sviluppato, con un team di progettisti dedicati, esperti ingegneri e tecnici, un macchinario a onde artificiali e a onda statica. Si tratta di un simulatore Surf, realizzato in elementi prefabbricati già rivestiti e pronti per il collegamento in opera. Il simulatore è costituito dalla superfice di surf e da una vasca per la raccolta dell’acqua
di funzionamento, con locale tecnico per gli impianti necessari. L’impianto è trasportabile, sicuro, oltre che personalizzabile in dimensioni e numero di utenti che ne possono usufruire. L’attrazione è formata da un piano inclinato in cui l’utente galleggia e ondeggia su un flusso d’acqua potente, consistente e veloce, per mezzo di una tavola, scivolando verso il basso e verso l’alto in direzione contraria al moto d’acqua. L’impianto, dopo i collaudi effettuati in azienda, è stato installato con molto successo nel parco acquatico di Dushambe – Tagikistan (che abbiamo illustrato in Tsport 332). (Notizia a cura di Acquapark srl www.acquaparksrl.com)
ATTRAZIONI: INNOVAZIONI
IL PRIMO SCIVOLO AL MONDO PER GOMMONI CHE FA ASSAPORARE IL BRIVIDO DEL GIRO DELLA MORTE
L’acquascivolo Dual Loop è un’attrazione sviluppata dallo staff di tecnici della New Dieresin e nasce per l’uso esclusivo di gommoni biposto. Nella sua configurazione standard la pista – una sezione tubolare di 140 centimetri di diametro – parte da 16 metri con un primo tratto di forte accelerazione, inclinato di circa 60° rispetto all’orizzontale, seguito da un imponente “loop” in contropendenza che raggiunge l’altezza massima di 11 metri. Il “loop” è composto da un primo tratto curvilineo in salita con un’inclinazione media di circa 40° rispetto all’orizzontale e raggio decrescente, questo al fine di combinare la decelerazione dovuta alla gravità e l’incremento progressivo della forza centrifuga in modo da permettere nella maggior parte delle combinazioni di peso degli equipaggi il suo superamento e quindi potere poi affrontare i tratti successivi dello scivolo. Il “dual loop tubing” si completa con un secondo
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tratto curvilineo in discesa e termina con l’arrivo in “catch unit” (vasche di frenata), specifiche vasche che garantiscono un arrivo in tutta sicurezza. L’intero percorso è stato progettato alternando elementi traslucidi e opachi al fine di garantire una buona visibilità e percezione dello spazio da percorrere.
percorso, è prevista una via di uscita intermedia. Su questa nuova attrazione si raggiungono anche i 16 metri/secondo, a seconda delle combinazioni di peso degli equipaggi, ma tutto sempre nel rispetto delle normative di riferimento (EN1069/1) in modo da non creare né difficoltà, né disorientamento per tutti gli utenti.
Il tratto definito “loop” è composto da un tratto curvilineo in salita con raggio decrescente al fine di garantire un’accelerazione costante e una continua adesione del gommone alla superficie di scivolamento e a tal proposito nel punto di transizione inferiore, per chi non riuscisse a completare il
La pista di scivolata è costantemente bagnata da un film d’acqua al fine di diminuire l’attrito con la superficie di appoggio del gommone e di contribuire a regolare le velocità nei tratti in cui essa raggiunge valori elevati. A ciò provvede un sistema idraulico specifico con modalità e punti di alimen-
tazione diversi lungo i vari tratti del percorso. Per la gestione della sicurezza di utilizzo e il monitoraggio del funzionamento dello scivolo è prevista l’installazione di una serie di sensori lungo il percorso. I sensori sono parte integrante di un sistema di controllo e assenso alla partenza degli equipaggi composto anche da tornelli all’uscita dallo scivolo e monitor collegati alla consolle di comando e visibili dall’operatore addetto alla gestione delle partenze. Il dipartimento R&D della New Dieresin è alla costante ricerca di nuove soluzioni e il “Dual Loop” bene rappresenta, con il suo brevetto europeo [0001410100 2011 VR-000216], una delle sfide più entusiasmanti degli ultimi anni. La storia di New Dieresin comincia negli anni 80 e da subito vede l’azienda protagonista nel nascente mercato del design e della produzione di manufatti in vetroresina per piscine e acquascivoli. Ad impreziosire da sempre il suo operato è la creatività abbinata alla tecnologia, portando in questo modo a sviluppare soluzioni ad alto tasso di personalizzazione per intercettare sia i bisogni del committente sia le preferenze del pubblico. (Notizia a cura di New Dieresin Contract srl www.dieresin.com)
ATTRAZIONI: INNOVAZIONI
GÖTEBORG (SVEZIA): LA NASCITA DI OCEANA, PARCO ACQUATICO COPERTO In vista del centenario del parco di Liseberg, nel 2019 è cominciata la costruzione del Liseberg Grand Curiosa Hotel, prima parte di un progetto di espansione che si completerà con la creazione del parco acquatico coperto Oceana, i cui lavori sono stati avviati nell’autunno scorso.
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Il progetto, che richiederà tre anni di lavori, fa parte dell’ampliamento del parco divertimenti di Liseberg, che nel 2023 compie un secolo. Anche il parco di Liseberg soffre come tutto il settore per le conseguenze della pandemia, ma questo non ha rallentato la volontà del Gruppo – guidato dal CEO Andreas Veilstrup Andersen – di procedere in vista delle celebrazioni del centenario. La costruzione di Oceana richiederà circa tre anni con un investimento di 110 milioni di euro. Con una capacità fino a 1750 ospiti contemporaneamente, Oceana sarà uno dei più grandi parchi acquatici del nord Europa. Il parco acquatico, come l'hotel, avrà un tema unico, ispirato alla storia di Göteborg e alla Compagnia svedese delle Indie orientali. Con una superficie lorda di 13.600 m² al coperto e 4.000 m² all'aperto, il parco potrà essere aperto per tutto l’anno, con 14 attrazioni acquatiche, fra cui il primo river con gommoni da 6 persone in Europa, una piscina a onde, e il Master Blaster mega-drop più alto del mondo. Il progetto è dello studio di architettura Wingårdhs, e le attrazioni acquatiche saranno progettate e prodotte da WhiteWater. Una prima parte di Oceana sarà aperta all’inizio del 2024; il parco sarà poi ampliato progressivamente con nuove attrazioni negli anni successivi.
In questa pagina, e in basso a sinistra, alcuni rendering del futuro parco acquatico Oceana (foto Liseberg QuarryFoldStudio 2020). In this page, and bottom left, some renderings of the future Oceana waterpark (ph. Liseberg QuarryFoldStudio 2020).
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REALIZZAZIONI
LO SPRAY PARK PER I PICCOLI AL VILLAGGIO SAN FRANCESCO DI CAORLE Il Villaggio San Francesco è un campeggio 5 stelle tra mare e pineta, sulla spiaggia di Caorle, in provincia di Venezia. L’offerta ottimale del villaggio turistico con animazione, spiaggia e sport, è stata completata, dal 2020, con uno Spray Park dedicato al divertimento degli ospiti più piccoli in tutta sicurezza, realizzato da Tecnopiscine International. Sulla base della richiesta di una zona d’acqua che fosse destinata all’intrattenimento dei bambini, sicura e nello stesso tempo coinvolgente e suggestiva, Tecnopiscine International ha proposto una soluzione completa e articolata. Al centro dello Spray Park è collocato un veliero, riprodotto in tutte le sue componenti, dotato di acquascivoli di colore diverso e di diversa tipologia: acquaslide aperti e scivoli del tipo idrotubo baby. Accanto, è collocato un Playslide, con botte ad acqua ribaltabile e mini scivolo. Lo Spray Park contempla anche altri giochi, come i tre archi, di altezza crescente, realizzati interamente in acciaio inox verniciato in diversi colori: i tubi generano una barriera d’acqua tramite appositi ugelli posizionati all’interno dell’arco; oppure i 9 geyser motorizzati, che zampillano dal pavimento creando svariati effetti. E ancora si contano i tre cannoncini a spruzzo, il pirata, l’ancora con i pesci. Sono inoltre distribuiti diversi animaletti (il draghetto, la foca, il delfino) realizzati in vetroresina stratificata a mano, verniciata, aerografata e successivamente coperta con uno strato protettivo trasparente. Tutte le strutture portanti sono in acciaio inox, come gli archi e i cannoni. La platea dello Spray Park è in cemento, rivestita con un materassino antiurto e PVC antisdrucciolo. Questa zona non è un bacino d’acqua: la superficie rimane bagnata dalla sola acqua che proviene dai giochi in piccola quantità, e non presenta quindi nessun rischio per i piccoli. (Notizia a cura di Tecnopiscine International srl www.tecnopiscineint.com) Dall’alto: il cantiere in corso d’opera; una foto zenitale e uno scorcio dello Spray Park Villaggio San Francesco in funzione. In basso, render dell’installazione.
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From top: the construction site in progress; a zenith photo and a view of the Villaggio San Francesco Spray Park in operation. Bottom: render of the installation.
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WELLNESS
PORTOPICCOLO
(TRIESTE) LA PISCINA DEL CENTRO BENESSERE (2017)
Nello “Speciale” di Tsport 332 abbiamo introdotto alcune realizzazioni dello Studio Apostoli nel campo dei centri benessere, fra cui la SPA di Portopiccolo, inaugurata nell’aprile 2017. In questo servizio andiamo a vedere più da vicino le caratteristiche costruttive della piscina – parte interna e parte esterna - che occupa il livello intermedio del centro benessere articolato su tre piani. Panorama di Portopiccolo; nella parte bassa della foto, l’edificio che ospita il centro benessere (foto Franco Matiussi).
L’edificio, che occupa l’estremità meridionale del borgo ricavato all’interno dell’ex cava, e stretto tra la falesia e la striscia demaniale fronte mare, si sviluppa su tre livelli, oltre al piano interrato dedicato a parcheggio e a locali di servizio, per una superficie totale di 3.600 metri quadri. Al primo piano troviamo un’area relax dominata dalla piscina di forma irregolare, di 295 mq complessivi di superficie, che, penetrando attraverso l’ampia vetrata della facciata curvilinea, mette in comunicazione l’interno con l’esterno. Il bacino open air è collegato con quello interno attraverso un canale che consente di valicare il serramento senza uscire dall’acqua. Dal punto di vista costruttivo, la vasca è realizzata
con una struttura in cemento armato e rivestimento interno in poliurea, completata in esterno con ciottolo di fiume. L’edificio che contiene la SPA, e quindi la piscina, era stato realizzato al rustico qualche anno prima della realizzazione del centro benessere: è stato pertanto necessario adattare i disegni costruttivi della piscina in base alle preesistenze ed in funzione di demolizioni non sempre attuabili. Il bordo della vasca esterna, rispetto al rustico, è stato rialzato di 45 cm per portare il filo d’acqua a sfioro: gli scarichi in tutto il perimetro della vasca, sia interna che esterna, sono a sfioro del tipo a cascata continua. La profondità della vasca risulta, IL TESTO ONTINUA A PAG. 71 >>
Panorama of Portopiccolo; in the lower part of the photo, the building housing the wellness centre (ph. Franco Matiussi).
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La storia (contrastata) di Portopiccolo 2017
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Nella colonna di sinistra, sequenza di ortofoto della baia di Sistiana e di Portopiccolo dal 2003 a oggi, con il villaggio che sostituisce la cava (Google Earth). Qui sopra, nella finestra, vista frontale del complesso turistico (foto ssputnik/Shutterstock).
In the left column, sequence of orthophotos of Sistiana Bay and Portopiccolo from 2003 to the present day, with the village replacing the quarry (Google Earth). Above, in the window, frontal view of the tourist complex (ph. ssputnik/Shutterstock).
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Fino a dieci anni fa Portopiccolo non esisteva. Al suo posto, una cava di pietra che, come un’unghiata, aveva mangiato la falesia in profondità, lungo la costa a picco incombente per una sessantina di metri sul mare tra Monfalcone e Trieste. Litorale ricco di presenze storiche e paesaggistiche (tra Sistiana e Duino, si possono percorrere i due km del suggestivo Sentiero Rilke, dedicato al poeta praghese Rainer Maria Rilke che soggiornò nel 1911-1912 al castello di Duino). Alle ville e alberghi di soggiorno risalenti all’impero austro-ungarico, si uniscono, nella storia, le cave di calcare, l’ultima delle quali restò attiva fino alla metà del secolo scorso. Negli anni ’70 la cava era abbandonata, e cominciavano le suggestioni per il suo “recupero”. Si ha notizia di un’idea tracciata da Marcello D’Olivo, l’ideatore della spirale urbanistica di Lignano Sabbiadoro, ma il primo progetto concreto è del 1987, con la mano di Renzo Piano coadiuvato da Bernard Plattner e Loic Couton: l’ipotesi comprendeva lo sviluppo turistico della baia naturale di Sistiana, situata poco a nord, venendo a comprendere nel piano la riqualificazione della cava dismessa. La difesa ambientalista del paesaggio non consentì che il progetto si concretizzasse, con l’annullamento, nel 1991, di alcune autorizzazioni già concesse dal Comune e dalla Regione Autonoma. Il tema era: se la cava è una violenza fatta al paesaggio, trasformarla in un villaggio turistico è da considerarsi un miglioramento o un ulteriore peggioramento? Le posizioni sulla questione erano e rimarranno sempre divergenti.
In alto nelle due pagine, dettagli della vasca esterna. A sinistra, vista e sezione del bordo vasca con i gradini di accesso (sezione I-I nella pianta a pag. 70). In questa pagina, sopra, le fontane cervicali (sezione K-K e vista); sotto, le piastre a effervescenza (sezione L-L e vista).
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Fatto sta che (senza soffermarci sui diversi passaggi di proprietà della vecchia cava) nel 2002 la Soprintendenza approvava l’edificazione ma solo nel luglio 2010, con il conferimento di proprietà e autorizzazioni a un fondo immobiliare, partiva il progetto e la costruzione del centro turistico, denominato Portopiccolo. La realizzazione era affidata alla Rizzani de Eccher, che da general contractor diventava successivamente anche gestore a seguito di difficoltà economiche del fondo proprietario. La linea di costa veniva arretrata creando una nuova baia, e le pareti della cava venivano edificate con 454 residenze, organizzate in parte in case a terrazza e in parte in un agglomerato stile borgo marinaro, su una superficie totale d’intervento di 350.000 metri quadrati (progetto architettonico Francesco Luparelli, progetto paesaggistico Andreas Kipar). Il porticciolo veniva inaugurato nel 2014. Indipendentemente dalla valutazione paesaggistica, il complesso è stato creato con l’intento di risultare energeticamente sostenibile, non produce CO2 e gas da combustione, e adotta una soluzione impiantistica per il condizionamento in geotermia marina che utilizza come sorgente di scambio l’acqua di mare e serve 18 centrali termiche e frigorifere a pompe di calore. Il 70% del fabbisogno termico dell’intero complesso è inoltre alimentato da fonti rinnovabili attraverso un sistema di pompe di calore che permettono di risparmiare il 45% di energia. Nel 2020 la proprietà del resort è passata al fondo d’investimento internazionale Hig Capital, che intende prepararne il rilancio.
At the top of the two pages, details of the outdoor pool. Left, view and section of the pool edge with access steps (section I-I in the plan on page 70). On this page, above, the cervical fountains (section K-K and view); below, the effervescence plates (section L-L and view).
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al finito, di 140 cm. La discesa direttamente in acqua nella vasca esterna può avvenire, da uno dei lati corti, attraverso una serie di gradini (sezione I-I) che raccordano la quota esterna con quella del muretto di contenimento della piscina; in questa area sono collocate 6 postazioni idromassaggio schiena/piedi, e due fontane cervicali (sezione K-K). Il lato opposto della vasca ospita quattro piastre a effervescenza (sezione L-L), realizzate su chaise longue in tubolari di acciaio. Passando alla vasca interna, questa è suddivisa in due aree: la vasca relax adulti e la vasca bambini. Quest’ultima, delimitata da un corrimano che la separa dalla zona adulti, ha una profondità di 50 cm (sezioni A-A, B-B). A scalare dai 50 cm ai 140 della vasca adulti, è stata ricavata un’area con altri 6 lettini a effervescenza (sezione D-D). Lo sfruttamento dei gradoni di raccordo dei dislivelli prosegue lungo il lato lungo con nove postazioni idromassaggio a due bocchette, una a livello lombare e una a livello dei polpacci (sezione F-F). L’ultimo angolo della vasca per adulti è dotato di 6 botti a effervescenza (sempre realizzate con tubolari in acciaio), che si collocano a lato dei gradini per la lenta immersione (sezione H-H).
L’impiantistica Il ricircolo dell’acqua avviene attraverso 26 bocchette a parete. La gestione dell’impianto avviene per mezzo di un sistema di supervisione con software dedicato che consente il monitoraggio costante dei parametri chimico fisici dell’acqua. L’impianto di trattamento è un sistema combinato ozono-cloro; l’impianto di filtra-
Nella pagina di sinistra, in alto, pianta della piscina con lo schema degli impianti: la vasca interna è in alto. In basso, l’area della vasca interna dedicata ai bambini: a sinistra della foto, sezione dei gradini di ingresso (AA); a destra, sezione del bordo con la canaletta di sfioro (B-B).
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In questa pagina, l’area dei lettini a effervescenza: in alto foto, in basso a sinistra sezione (C-C). A destra, sezione sui gradoni dotati di bocchette idromassaggio (F-F).
On the left-hand page, top, plan of the swimming pool with the layout of the installations: the indoor pool is at the top. Below, the children's area of the indoor pool: on the left of the photo, section of the entrance steps (A-A); on the right, section of the edge with the overflow channel (B-B). On this page, the area of the effervescent
beds: top photo, bottom left section (C-C). On the right, section on the steps equipped with hydromassage nozzles (F-F).
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zione prevede due filtri multistrato a masse eterogenee della portata di circa 100 mc/ora. Questo è di tipo automatico, completo di gruppo valvole automatiche, che permette la semplice gestione delle fasi di pulizia dei letti filtranti senza l’ausilio di personale. Riguardo al riscaldamento della piscina, data la sua particolare conformazione che si articola sia all’interno che all’esterno dell’edificio, si è realizzato un impianto suddiviso in settori al fine di riscaldare in modo omogeneo le varie zone (zona interna – zona esterna) e permettere di avere una temperatura costante all’interno del bacino. Durante le ore notturne, a fronte di un risparmio energetico attraverso il programma di supervisione è possibile interrompere la tracimazione dell’acqua all’interno della canalina di sfioro, in modo da ridurre l’evaporazione dell’acqua e quindi il consumo termico. L’acqua della vasca viene ugualmente filtrata e trattata in modo da mantenere i parametri nella norma. Una serie di valvole automatiche vengono commutate dal software per permettere il trattamento dell’acqua. La piscina, infine, è illuminata da 16 faretti a Led nella zona interna e 10 faretti a Led nella zona esterna.
Piscina a Portopiccolo, Comune di Sistiana (Trieste) Progettista: Alberto Apostoli architecture & design Anno di realizzazione: 2017 Foto di Lorenzo Crasnich
In questa pagina, in alto, sezione dei gradini di accesso alla vasca (H-H) nell’area delle botti a effervescenza, e foto. Al centro, in primo piano le botti a effervescenza in attività. In basso, una vista tra esterno e interno della struttura.
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On this page, top, cross-section of the access steps to the pool (H-H) in the area of the sparkling barrels, and photos. In the centre, in the foreground, the effervescent barrels in operation. Bottom, a view of the exterior and interior of the structure.
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PISCINE TERMALI
MILANO
IL TEATRO DELLE TERME (2021-2022)
Si avvia alla realizzazione il progetto di rinnovamento urbano che vedrà nascere un centro termale sul posto delle Scuderie De Montel, una struttura liberty da anni in abbandono.
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Da un lato, la possibilità di creare un polo termale nella zona di San Siro si era profilata nel 2007, quando venne individuata una sorgente di acqua sulfurea a 290 metri di profondità in corrispondenza delle Scuderie De Montel. L’occasione è arrivata nel 2018, quando Milano ha partecipato al bando internazionale “Reinventing Cities”, promosso dal C40 Cities Climate Leadership Group e reso possibile grazie al contributo di Climate KIC e OFO. Con lo scopo di avviare una rigenerazione urbana resiliente e a zero emissioni, quattordici città hanno individuato insieme 31 siti sottoutilizzati da ricostruire, invitando architetti, operatori, esperti ambientali, comunità di quartiere, artisti, a costituire team multidisciplinari e a concorrere per trasformare i siti scelti in nuovi baluardi di sostenibilità e resilienza. Le proposte dovevano dimostrare come sia possibile realizzare soluzioni innovative che rispettino
l’ambiente, parallelamente ad architetture di alta qualità e benefici per la comunità. Fra i siti individuati dalla città di Milano, l’area degradata delle Scuderie De Montel, di proprietà comunale, per una superficie di circa 16.000 mq: vincitore per questo sito è risultato il progetto, del gruppo coordinato dall’architetto Giancarlo Marzorati, che riprende proprio l’idea dell’utilizzo dell’acqua sotterranea per creare un Teatro delle Terme. Il bando prevede la vendita dell’area all’operatore che realizzerà l’intervento.
La storia Le scuderie furono costruite tra il 1915 e il 1918 dall'architetto milanese Vietti Violi per conto del
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nobile banchiere ebreo Giuseppe De Montel, in uno stile liberty che si richiama a quello delle scuderie del duca di Condè presso l’ippodromo internazionale di Chantilly. Prestigiose e rinomate, le scuderie dovettero essere cedute dai De Montel con l’avvento delle leggi razziali, passando alle Pie Opere Missionarie che le affittarono, nel dopoguerra, ad altri allevatori. Ne seguì un graduale abbandono, fino al passaggio al Comune – negli anni 80 - nell’ambito della lottizzazione del quartiere adiacente. Protette da un vincolo storico-paesaggistico, sono andate via via degradando fino alle condizioni attuali, che ne hanno comunque conservato degli elementi decorativi riconoscibili. Il bando comunale prevedeva obbligatoriamente il ripristino degli edifici esistenti e il recupero della memoria storica del luogo.
Il progetto Il progetto mira a ridurre significativamente i consumi energetici e idrici grazie alla produzione di energia in loco attraverso il fotovoltaico, i pannelli solari termici e la creazione di un collegamento alla rete di teleriscaldamento utilizzando così il recupero energetico da termovalorizzazione. È prevista una buona gestione dei materiali da costruzione, utilizzando fibre di legno isolanti e
Teatro delle Terme, Milano Committente: VICOM srl – San Siro Investimenti srl Architect leader / Direzione Artistica: Studio Marzorati Architettura (arch. Giancarlo Marzorati) Progetto Architettonico e Direzione Lavori Edile: J+S Srl (arch. Federico Pella) Progetto e Direzione Lavori Strutturale: J+S Srl (ing. Andrea Iannone, ing. Gianluigi Meroni) Progetto e Direzione Lavori Impianti: Tecnarc Progettisti Associati (ing. Roberto Taddia) Coordinamento Progettuale: J+S srl (arch. Marco De Maestri) Progetto del Paesaggio: P’arcnouveau (arch. Margherita Brianza) Realizzazione: 2021-2022
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Alla pagina precedente, schizzo di Giancarlo Marzorati. In alto, la pianta di progetto. Al centro e sotto, rendering di progetto. Nella pagina a lato, in alto un altro rendering della corte interna; al centro e sotto, schemi esemplificativi dei fattori di sostenibilità energetica adottati nel progetto.
On the previous page, sketch by Giancarlo Marzorati. Above, project plan. In the centre and below, project rendering. On the facing page, above, another rendering of the internal courtyard; in the centre and below, diagrams illustrating the energy sustainability factors applied in the project.
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costruzioni con strutture a telaio in legno. Inoltre, tutte le emissioni residue di CO2 saranno compensate con l’acquisto di crediti di carbonio. Il Teatro delle Terme sarà un’oasi di benessere e sostenibilità strettamente legata all’acqua, alla terra, al verde, alle piante e all’alimentazione. All’interno sono previste vasche, idromassaggi, hammam, solarium, area beauty; all’esterno quattro vasche termali. Al primo piano un’area relax e al secondo piano aule e sale meeting a disposizione delle associazioni di quartiere per dibattiti e convegni. Dalla parte opposta dell’ingresso, superata la corte, si accederà ad un ampio spazio verde ad anfiteatro, circondato da una fascia boscata, nel quale ci saranno vasche di acqua calda e fredda. L’acqua termale sarà pompata dal sottosuolo con la capacità di 15 litri al secondo, per 800 mq complessivi di vasche. Sul giardino dell’anfiteatro si aprirà l’area ristorazione dove è previsto l’impiego di prodotti a chilometro zero coltivati nell’orto pertinenziale. Il centro sarà aperto tutto l’anno con tariffe scontate per le fasce deboli e per le scolaresche. A fine settembre 2020, il Comune ha firmato il contratto preliminare di vendita dell’area con la società che svilupperà il progetto. L’offerta è stata di 1,2 milioni di euro su una base d’asta fissata a 1 milione 183.500 euro. L’operazione è condotta dall’imprenditore Valentino Tomasoni (di cui ricordiamo le realizzazioni in Brianza di Acquaworld a Concorezzo, pubblicata su Tsport 283, e di Monticello SPA, pubblicata su Tsport 250), con la società italo-svizzera Viacom. La Soprintendenza ha intanto approvato il progetto architettonico che preserva, riqualificandole dove scomparse, le decorazioni liberty che ornano i volumi. Il Teatro delle Terme sarà il più grande impianto termale urbano d’Italia, quando avrà ottenuto il riconoscimento ministeriale e la concessione mineraria per lo sfruttamento della risorsa ipogea. L’inizio dei lavori è ormai prossimo, e l’apertura al pubblico è prevista per la fine del 2022.
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Aquatics Report SWIMMING, WATER PARKS, WELLNESS PROJECTS REALISATIONS BEST PRACTICES
Nella foto, giochi d’acqua realizzati da Acquapark Srl al parco di Dushambe, in Tajikistan. In the photo, water games ralised by Acquapark Srl at the park in Dushambe, Tajikistan.
THE MANY TRANSFORMATIONS OF THE SWIMMING POOL: FROM SWIMMING, TO PLAYING, TO WELL-BEING There are approximately 6,000 facilities in Italy dedicated to swimming, half of which are open-air and half indoor. Approximately 30% are approved by FIN (Italian Swimming Federation). These are mainly public facilities, which require costly management and are often inadequate in terms of equipment and structure for those built less recently. Therefore, there are many projects planned or launched to modernise and/or improve the energy efficiency of existing facilities. The best way to tackle larger investments at the moment is through public-private partnerships, where the drive for renovation is supported by development programmes that broaden the horizons of sports users by involving families as users of the facilities, also in a recreational sense. This has led to the creation of mixed facilities offering, together with the competitive pool, informal pools that are similar to the theme of the aquapark. As can be seen in the example
of the pools annexed to PalaLancia in Chivasso, the insertion of pools enriched with slides and games of various types, next to the classic pool, constitutes the greatest diversification with respect to the preexisting state. In this way, the fun possibilities offered by the large water parks are reproduced on a more limited scale, those that suffered most from health restrictions last summer, often not opening at all due to the foreseeable lack of guests, especially foreigners. The report illustrates some of the innovations proposed for water parks by the main manufacturers in the sector. On the other hand, the concept of the pool as a place of health and wellbeing starts from a
completely different direction: in this case the facility is combined with a whole series of collateral services, of which the pool is only the most conspicuous part. Wellness centres are complementary to tourist and accommodation facilities, as in the case of Portopiccolo, where we analyse the technical details of the multifunctional pool built inside the SPA. Finally, we propose the project that is currently underway in Milan for the construction of the "Teatro delle Terme", which will be built on the site of the disused De Montel stables, an opportunity for urban regeneration.
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PRODUZIONE PRODUCTION
Module, la macchina multifunzione di Kunzle&Tasin per la cura delle superfici sportive La manutenzione quotidiana di palestre e impianti sportivi con superfici compatte, come i campi da tennis, che richiedono sia l’aspirazione delle polveri che il lavaggio vero e proprio, può essere oggi notevolmente semplificata grazie all’impiego della lavasciuga-spazzatrice Module, l’unica macchina presente sul mercato, che incorpora in sé le due funzioni principali di spazzatrice di polveri fini e di lavasciuga. La configurazione iniziale di Module è quella di spazzatrice aspirante, necessaria per la manutenzione quotidiana degli ambienti (indoor e outdoor) e per la preparazione ad un eventuale lavaggio. Il passaggio dalla modalità di spazzatrice a quella di lavasciuga è estremamente semplice e può essere svolto in poche mosse da chiunque. Le dimensioni compatte e la ruota pivottante sotto lo chassis garantiscono la massima manovrabilità e controllo di Module e permettono di lavorare con facilità in qualsiasi spazio. I motori, altamente performanti, garantiscono sicurezza, resistenza e prestazioni; la testata, con doppie spazzole cilindriche controrotanti, assicura la massima efficacia e produttività di lavoro. Il risultato finale sono superfici perfettamente pulite e igienizzate. Module si presenta in due varianti, rispettivamente di piccole e di medie dimensioni, disponibili entrambe sia nella versione con alimentazione a cavo che a batteria. Künzle & Tasin Srl, nata nel 1946, è fornitore delle più importanti aziende di noleggio e di professional floor contractors nel mondo, con una gamma completa di attrezzature per trattamenti su tutte le principali superfici, in particolare sul legno. Nel 2019 Künzle & Tasin lancia Multi Mode Line, una nuova gamma per la pulizia professionale, che presenta modelli con caratteristiche uniche e distintive, fra cui la lavasciuga Module. Un approccio multidisciplinare che permette di soddisfare le esigenze dei professionisti che operano in ambienti e settori diversi, compresi gli impianti sportivi, coniugando al meglio qualità e risultati.
Module, the multifunctional machine from Kunzle&Tasin for the care of sports surfaces
The daily maintenance of gyms and sports facilities with compact surfaces, such as tennis courts, which require both dust extraction and actual washing, can now be greatly simplified with the use of the Module scrubberdrier, the only machine on the market that incorporates the two main functions of fine dust sweeper and scrubber-drier. Switching from sweeper mode to scrubber mode is extremely easy and can be done in a few steps by anyone. The small dimensions and the main pivoting wheel under the chassis guarantee high manoeuvrability and control, making Module able to work even in congested areas. The right mix of compactness and rubustness makes the machine strong and powerful, ideal for heavy tasks. The brush deck, with counter-rotating cylindrical twin brushes guarantees high efficiency and productivity. The end result is perfectly clean and sanitised surfaces. Module presents two variants, a small and a mid size one, both available in a cable or in a battery version. Künzle & Tasin S.r.l., set up in 1946, is supplying the most important rental companies and professional floor contractors worldwide with a full range of equipment for treatments on several different surfaces, in particular on wooden floors. In 2019 Künzle & Tasin launched Multi Mode Line, a new range for professional cleaning, that features models with unique and distinctive characteristics, such as the washer-sweeper Module. A multidisciplinary approach that allows to meet the needs of professionals who operate in different environments and sectors, including the sports facility, combining the best quality and results. www.kunzletasin.com info@kunzletasin.com G Künzle & Tasin srl
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PRODUCTION | PRODUZIONE
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PRODUZIONE PRODUCTION
Gli Assoluti di atletica 2021 sulla pista di Rovereto con manto Regupol AG Si svolgeranno in giugno i campionati italiani Assoluti di atletica leggera sulla pista dello stadio Quercia, rinnovata due anni fa con la superficie sportiva di Regupol. L’assegnazione alla sede trentina da parte di FIDAL è avvenuta lo scorso gennaio: è così la seconda volta, dopo il 2014, che la U.S. Quercia Trentingrana organizzerà l’evento più importante del calendario nazionale, appuntamento decisivo per la formazione della squadra azzurra in vista di Tokyo. I tre giorni di gare (dal 25 al 27 giugno) vedranno i migliori atleti d’Italia correre su una pista che è stata oggetto, nell’estate del 2019, di un completo retopping (vedi articolo su Tsport 329), assumendo la nuova colorazione “Blue Sky” al posto del rosso tradizionale. La tipologia di pavimentazione è costituita da un manto sandwich, comprendente uno strato di supporto prefabbricato a base di elastomeri riciclati, un rivestimento continuo in poliuretano - che viene steso previa rasatura con rasante poliuretanico bicomponente - e la finitura superficiale eseguita con la semina manuale di granuli di gomma EPDM colorata, che permette l’ammor-
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tizzamento e dà una sensazione di morbidezza pur conservando la necessaria elasticità del manto. La pista è omologata IAAF in Classe 2.
La nuova tecnologia 4.0 Come per la pista dello stadio Quercia, il manto Regupol continua ad essere scelto per le migliori piste di atletica leggera. Nella continua ricerca di perfezionamento dei processi di realizzazione delle superfici sportive, oggi Regupol ha sviluppato la tipologia 4.0 per la posa dei manti sandwich, in grado di consentire un risparmio nei tempi, nei materiali e quindi nei costi, mantenendo invariate le proprietà fisiche delle superfici. Con la tecnologia 4.0, infatti, il nuovo tappeto di sottofondo Regupol può essere rivestito direttamente con il poliuretano senza alcun passaggio intermedio: la sigillatura del tappeto di base per evitare che lo strato di usura PUR autolivellante penetri durante l'installazione viene completamente omessa. In più, l’aderenza dello strato di usura al tappetino risulta ulteriormente migliorata.
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Production
Athletics Championships 2021 on Rovereto track with Regupol AG surface The Italian Athletics Championships will take place in June on the track of the Quercia stadium, renovated two years ago with the Regupol sports surface. The assignment to the Trentino venue by FIDAL took place last January: it is thus the second time, after 2014, that the U.S. Quercia Trentingrana will organise the most important event of the national calendar, a decisive appointment for the formation of the Italian team in view of Tokyo. The three days of competitions (from 25 to 27 June) will see Italy's best athletes running on a track that underwent a complete retopping in the summer of 2019 (see article on Tsport 329), taking on the new "Blue Sky" colour instead of the traditional red. The type of flooring consists of a sandwich layer, including a prefabricated support layer made of recycled elastomers, a continuous polyurethane coating -
which is laid after smoothing with a two-component polyurethane skim coat and a surface finish made by manually seeding granules of coloured EPDM rubber, which provides cushioning and a soft feel while maintaining the necessary elasticity of the surface. The track is IAAF Class 2 approved.
The new Technology 4.0 As with the track at the Stadio Quercia, the Regupol surface continues to be chosen for the best athletics tracks. In the continuous search for perfection in the processes of making sports surfaces, Regupol has now developed the 4.0 technology for the laying of sandwich surfaces, capable of saving time, materials and therefore costs, while maintaining the physical properties of the surfaces unchanged. With the 4.0 technology, in fact, the new Regupol underlay mat can be coated directly with polyurethane without any intermediate step: the sealing of the base mat to prevent the self-levelling PUR wear layer from penetrating during installation is completely omitted. In addition, the adhesion of the wear layer to the mat is further improved.
www.regupol.com r.franz@regupol.it G REGUPOLBSWGmbH
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PRODUCTION | PRODUZIONE
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NOTIZIE DALLE AZIENDE NEWS FROM COMPANIES
La copertura italiana per padel nel cuore della Svezia a cura di Cis 2000 Srl www.cis2000srl.com
Alla Cittadella dello Sport di Thiene nuovi cancelli e recinzioni certificate a cura di Retissima Srl www.retissima.it
80 NEWS | NEWS
Lavorare in cantiere con temperature che arrivano fino a 27 gradi sotto zero è certamente molto impegnativo; se poi ci troviamo in tempi di pandemia, con tutte le restrizioni e le cautele imposte dalla eccezionale situazione sanitaria, la capacità organizzativa di un’impresa è messa a dura prova. È quanto ha dovuto affrontare Cis 2000, l’azienda italiana leader nella realizzazione di coperture speciali, che ha appena portato a termine la realizzazione di due campi da padel coperti nel cuore della penisola scandinava, tra boschi di conifere e pendii innevati. Siamo a Sälen, in Svezia, una località turistica del comprensorio sciistico Tandådalen/Hundfjället, noto per essere il luogo di partenza della Vasaloppet, la più vecchia, più lunga e più affollata gara di sci di fondo del mondo. In questo contesto ambientale, Cis 2000 ha installato, con personale inviato dall’Italia, la struttura del “Life Padel”, affrontando le difficoltà del clima e delle restrizioni sanitarie. Ma l’intervento è risultato impegnativo sin dalla fase di progettazione. La struttura, infatti – realizzata in woodpad lamellare - è stata calcolata per un carico neve di ben 350 kg. È stata inoltre determinante la necessità di ottenere un adeguato isolamento termico. La copertura è stata realizzata con doppio telo in tessuto panama e intercapedine areata: i due strati hanno un peso rispettivamente di 900 g/mq l’esterno e 700 g l’interno. I timpani sono in telo coibentato, mentre le pareti laterali, dato che non sarà necessaria l’apertura continua come nei Paesi mediterranei, sono state realizzate con pannelli sandwich. L’impianto contiene due campi da padel allineati nel senso della lunghezza, coprendo una superficie di 13,50 metri per 45.
Procedono i lavori al cento polisportivo di Thiene (Vicenza), un intervento in project financing che risale al 2007 e che solo di recente si è avviato a conclusione con l’aiuto di finanziamenti regionali. L’impianto comprende lo Stadio comunale, un campo da calcio a 11 e uno a 8 e due campi da calcetto, un campo da rugby, una pista di atletica e un’arena per concerti ed eventi. Nella primavera del 2020 il subappalto per la realizzazione di tutto il sistema di recinzioni e cancelli del centro è stato vinto da Retissima. L’intervento, suddiviso in più lotti, è stato seguito dall’azienda sin dalla fase progettuale, collaborando con la Direzione Lavori. Per quanto riguarda l’ingresso e la recinzione esterna dello stadio, è stata realizzata una recinzione a norma UNI EN 132003 H250 con Pannelli Super Sport zincati e plastificati con pali tubolari posati su muro con pali e tasselli. La stessa tipologia è stata adottata per la recinzione, parapetto di sicurezza e ingresso giocatori, con pannelli H110. È stata poi installata una recinzione a semicerchio nello Stadio per evitare invasione del pubblico in campo, utilizzando una rete con griglia a maglia sciolta zincata e plastificata H100 con pali tubolari posati su terreno, certificazione NTC. Analoga recinzione è stata adottata per la separazione nella gradinata del campo da rugby. Per la recinzione dell’arena è stata posata una classica rete a rotoli, con griglia a maglia sciolta zincata e plastificata H250, con pali a T posati su terreno; la stessa rete è applicata per la recinzione di tutti i campi, con l’aggiunta di rete nylon parapalloni H350 e pali tubolari da 60 mm. Tutto il sistema è completato con 41 cancelli Special zincati e plastificati: 19 carrai, 17 pedonali e 5 scorrevoli. Il lavoro è stato concluso nel marzo 2021 con piena soddisfazione delle imprese appaltatrici e del Comune. Il centro sportivo darà in affitto i campi, oltre ad ospitare la sede del Vicenza Calcio, mentre l’arena potrà ospitare concerti e manifestazioni a cura del Comune.
TSPORT 338
Una nuova luce per i campi da calcio del Centro Sportivo di Levone Canavese
a cura di Helitec Srl www.helitecsrl.it
Un campo da calcetto ex novo nel Comune di Cave (Roma) a cura di Spaziosport Srl www.spaziosportsrl.it
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L’intervento è stato fortemente voluto dal Sindaco di Levone Canavese (Torino), Massimiliano Gagnor, che autonomamente ha ricercato on-line un’azienda che potesse fornire e installare le luci secondo i parametri illuminotecnici richiesti da normativa. Prima dell’intervento i campi di calcio a 8 e calcio a 11 erano in stato di abbandono, privi dei requisiti minimi per permettere il loro utilizzo. Questo provocava una grave carenza in termini di disponibilità e qualità di gioco per l’intero paese e per l’area urbana limitrofa. Il progetto è stato redatto dal perito industriale Alessandro Destefanis, mentre la verifica, la fornitura e l’installazione sono a opera di Helitec Srl, alla quale è stato assegnato il lavoro tramite affidamento diretto. L’intervento ha previsto l’installazione sui pali esistenti di 8 armature industriali Led Achille Evo da 120 W a 60° per il campo di calcio a 8 e 12 armature sportive da 600 W a 20° per il campo a 11. Grazie a uno studio oculato dei puntamenti si sono raggiunti i massimi livelli di illuminamento possibile nel rispetto del budget. A completamento dell’intervento di riqualificazione del centro sportivo è stato effettuato il relamping dei giardini e baby parking prospicenti il centro, in modo da fornire un’immagine totale rinnovata e una maggiore sicurezza per i giovani e le famiglie che sono tornate a frequentare il luogo.
Un campo da calcetto in erba sintetica è stato realizzato ex novo in un’area del Comune di Cave, ai piedi dei monti Prenestini nella città metropolitana di Roma. I lavori, su commissione del Comune, sono stati realizzati ed eseguiti in stretta collaborazione con la locale impresa edile appaltatrice, la D&G - Ristrutturazioni edili. Il cantiere è stato aperto nell’area adiacente alla nuovissima Chiesa della Santissima Trinità e San Bartolomeo, in via della Selce, sviluppando così un’area inutilizzata e dando vita a una zona sportiva e di aggregazione accessibile a tutti. Le opere inerenti il campetto a partire dal sottofondo con granulometria ed inerte di cava, nonché la nuova recinzione, sono state realizzate dall’impresa appaltatrice guidata dal sig. Davide Guglielmo; i lavori di posa in opera del sottotappeto drenante (Q DRAIN ZW8 WP H2,4 L40 4R), più comunemente conosciuto come geodreno, e successivamente del manto in erba sintetica del tipo Force D di Limonta Sport da 40 mm, sono stati realizzati dalla Spaziosport Srl, che ha realizzato anche la segnaletica e la stesa dell’intaso. Le opere fanno parte di un progetto più ampio che prevede anche la creazione di nuovi spogliatoi e la realizzazione di un’area esterna di intrattenimento per bambini.
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NEWS 81
Ecover affianca il cliente per identificare la soluzione ad hoc adatta a soddisfarne le esigenze e realizzare un impianto padel che possa rimanere all’avanguardia anche in futuro. Ecco due soluzioni diversificate per la disposizione dei campi, ma basate sulla stessa qualità progettuale e realizzativa: il centro sportivo Morazzoli Sport & Livings di Cerveteri (Roma) con due campi affiancati; e il Centro Sportivo Michelin Sport Club di Cuneo con due campi in fila. Progettata e realizzata dall’Ufficio tecnico Ecover, firmata dal direttore tecnico Ing. Daniele Vitali, la struttura di nuova concezione è realizzata in acciaio (marcatura CE per i componenti strutturali in acciaio secondo le Norme EN 1090-1), zincato con procedimento a bagno caldo (norme UNI EN ISO 1461); la copertura è in telo di PVC. La copertura risponde a cura di Ecover Srl www.ecoversrl.com a tutte le norme e certificazioni del mercato italiano, quanto a carico neve e spinta vento, tracciabilità della filiera produttiva e certificazione dei materiali utilizzati. Le misure interne, con un’altezza sopra rete di circa 11 metri, consentono l’omologabilità dei campi per zona di sicurezza e per il gioco esterno. Le testate “superpanoramiche” consentono la miglior visibilità sul campo. La struttura è dotata di un sistema di apertura/chiusura "Scoprifacile", che si compone di tende laterali scorrevoli di altezza 4,20 m dal suolo. Le tende sono rinforzate da due cancelletti di comando e da tubolari in acciaio antivento verticali; grazie alla doppia riloga, aerea e a terra, allo scorrimento di carrelli e ogive, tali tende possono aprirsi e chiudersi Michelin Sport Club, Cuneo Morazzoli Sport & Livings, Cerveteri in un minuto.
Due campi affiancati o in linea: soluzioni ad hoc per il padel coperto
Nuove recinzioni al centro sportivo di Martignacco (Udine)
a cura di Plastifil Recinzioni Srl www.plastifil.eu
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Il centro sportivo di Martignacco, non lontano da Udine, comprende diversi impianti, fra i quali un campo di calcio a undici con pista di atletica, due campi da calciotto, e, in adiacenza, un ampio tennis club. Nei mesi scorsi uno dei campi da calciotto è stato trasformato in campo a 11 in erba sintetica omologato LND per terza categoria, mentre è stato sistemato un campo "primi calci" in erba naturale. In tale contesto, è stato necessario anche sostituire la recinzione preesistente con una nuova recinzione a norma UNI EN 13200/3 MS, che è stata fornita da Plastifil. La fornitura ha riguardato 185 metri lineari di recinzione a maglia sciolta alta 2500 mm e 40 metri di altezza 2200 mm. I montanti di sostegno sono in tubo tondo da 89 mm, nei quali sono ricavate delle apposite asolature per permettere il passaggio delle funi di tensione. I pali sono posizionati ogni 2 metri, e posso essere posati a tassellare o a cementare. Il sistema si presenta robusto e, cosa fondamentale, privo di spigoli o sporgenze che potrebbero arrecare danno in caso di caduta accidentale. Nel caso specifico il cliente richiedeva anche una rete parapalloni per un’altezza totale fuori terra di 6 metri; a tal proposito sono stai utilizzati dei pali in tubo tondo da 139 mm, appositamente asolati per essere alternati ai pali da 89 mm, garantendo la continuità delle funi di tensione. La fornitura è stata eseguita per la ditta Zambon Mario Srl di Mariano Vicentino.
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NOTIZIE DAL MONDO NEWS FROM THE WORLD
Il Costa Rica Athletic Center vince il premio Building of the Year 2021
Tra gli alberi di Nosara, in Costa Rica, è nato un piccolo villaggio sportivo e ricreativo, estensione del Gilded Iguana Hotel. Pensato come uno spazio pubblico, si integra nel paesaggio naturale ed è a disposizione degli abitanti locali e dei turisti. Il vincitore del premio Building of the Year 2021 - promosso da Archdaily - nella categoria Sports Architecture è il Costa Rica Athletic Center, progettato a Nosara dal locale Studio Saxe. Il Premio seleziona ogni anno gli edifici più intelligenti, creativi e pensati per essere al servizio della comunità, che rappresentino il meglio dell’architettura dell’anno, in diversi settori, dallo sport all’intrattenimento, dal sociale al medico. Per il settore sport nel 2021 ha primeggiato questo centro sportivo immerso nel paesaggio lussureggiante, in Costa Rica: qui lo spazio creato fa coesistere gli abitanti locali con i turisti, tra un surf-shop, un negozio di biciclette, una palestra e studi per massaggi, yoga e Ju Jitsu. L’attività economica dell’uomo viene fatta vivere in una relazione simbiotica con il mondo naturale, per accentuare il percorso verso il benessere.
Un progetto simbiotico con l’ambiente naturale Nato nel 2004, lo studio di progettazione Saxe lavora con l’obiettivo di esplorare le relazioni con l’ambiente naturale attraverso l’architettura, nella convinzione che gli edifici debbano connettersi al loro paesaggio, che sia una giungla o un paradiso tropicale. Nel progetto dell’Athletic Center il risultato di queste scelte si è tradotto in una serie di spazi interni pubblici che connettono le persone alla natura, proteggendo nel contempo dal calore esterno e dal sole cocente. Grazie al lavoro congiunto con ingegneri strutturali ed elettrico-meccanici, la realizzazione, le fondamenta e i servizi si sono sviluppati intorno agli alberi, mantenendoli in vita e proiettando le strutture vicinissime alla vegetazione. Le strutture leggere in acciaio sono state prefabbricate in un ambiente controllato e poi assemblate velocemente, per creare il minor impatto possibile sulla proprietà e la massima efficienza di costruzione. Grande attenzione anche alla sostenibilità ambientale: il tetto protegge gli interni e permette la raccolta delle acque piovane, da utilizzare nell’edificio e per l’irrigazione esterna; i materiali usati combinano locale legno di teak rimboschito, con materiali durevoli.
Edinburgh Stadium, una nuova casa per il rugby cittadino
Un nuovo stadio di rugby che permetterà al club cittadino di Edimburgo di connettersi meglio con i fan e la comunità, creando un senso più profondo di appartenenza: queste le parole con cui il Managing Director di Edinburgh Rugby, Douglas Struth, ha descritto il nuovo Edinburgh Stadium, inaugurato nel mese di febbraio e progettato dagli architetti londinesi Holmes Miller. Nel suo discorso, Stuth ha aggiunto un ringraziamento allo Scottish Rugby, che ha supportato questa realizzazione partita nel maggio 2018. I lavori sono iniziati di fatto nell’ottobre 2019 e completati durante il 2020, superando tutte le difficoltà che ha messo in campo l’anno della pandemia. Edinburgh Rugby ha goduto di un periodo di rinascita sotto l’head coach Richard Cockerill, che ha preso le redini della squadra nel 2017, conducendola ai quarti di finale della Heineken Cup 2019, alla semifinale della Guinness PRO14 2020 e ai quarti di finale della Challenge Cup. In quel periodo il club ha vinto il 73% delle partite in tutte le competizioni dalla stagione 2017/2018.
Il nuovo stadio di rugby di Edimburgo Il campo da 5,7 milioni di sterline si trova adiacente allo stadio nazionale Murrayfield e potrà ospitare 7800 tifosi, circa 5800 seduti e 2000 in piedi, tutti con posizione molto vicina all’azione e sotto tribune coperte sui quattro lati. La nuova struttura sportiva è ufficialmente la casa del club della capitale, la prima “permanente”, non solo dalla sua nascita come squadra professionale nel 1996, ma addirittura dalla sua fondazione nel 1872.Il completamento del progetto include la certificazione World Rugby per il gioco e l’allenamento a contatto sulla nuova superficie moderna 3G, che ha permesso di dare il via immediatamente al training dell’Edinburgh Rugby. Per ora l’impianto verrà usato solo per gli allenamenti della prima squadra. In attesa di poter inaugurare lo stadio e di ospitare i fan durante le partite, il club ha iniziato un processo di branding per adornare lo stadio con i colori del club rafforzandone l’identità e l’organizzazione di spazi e servizi che possano potenziare l’area esterna dello stadio.
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NEWS |
NEWS 83
Protocollo d’intesa per l’arena sportiva di Milano Santa Giulia
Nell’ambito di Milano Cortina 2026, è prevista la realizzazione del Pala Italia, un’arena che ospiterà le competizioni olimpiche maschili di hockey sul ghiaccio, oltre alla cerimonia di apertura delle competizioni paralimpiche. Con la firma del protocollo d’intesa per l’arena sportiva di Milano Santa Giulia, Regione, Comune e Città Metropolitana di Milano assicurano l’adozione dei provvedimenti necessari a portare avanti l’approvazione del progetto, con successiva realizzazione della struttura sportiva e delle infrastrutture connesse. Milano Santa Giulia S.p.A. a sua volta si impegna a finalizzare un accordo per la gestione dell’arena, con l’impegno della messa a disposizione dell’impianto in conformità agli standard tecnici previsti dal Comitato olimpico internazionale e dalle Federazioni Sportive. “Un ulteriore e importante passo avanti per la riqualificazione di una zona di Milano che diventa strategica anche in vista delle Olimpiadi invernali 2026”, ha sottolineato Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia. “Sono soddisfatto del Protocollo di intesa che abbiamo sottoscritto”, ha dichiarato Giuseppe Sala, Sindaco di Milano. “Con questo documento, e grazie agli interventi di risanamento, diamo avvio alla realizzazione di un impianto sportivo strategico per il quartiere Santa Giulia e per la città. Ospitare i Giochi olimpici invernali Milano Cortina 2026 è un onore per tutti noi. Il Pala Italia Santa Giulia sarà una struttura funzionale e all'altezza delle importanti competizioni e cerimonie cui è destinata. Ma soprattutto sarà per sempre un punto di riferimento per tutti i milanesi e gli sportivi, luogo di crescita personale e centro di socialità”.
Il progetto complessivo e il Pala Italia Il progetto del nuovo quartiere di Milano Santa Giulia copre una superficie di 1.200.000 metri quadrati. Nella zona sud, vicino alla stazione di Rogoredo, è stato realizzato un quartiere residenziale, già abitato, la sede di Sky, il parco attrezzato Trapezio, un asilo, una via commerciale. A breve sorgerà un centro per gli affari. La zona nord è ancora da realizzare e ospiterà un parco urbano, residenze e uffici, un centro commerciale e di intrattenimento, vie pedonali e piazze. Al confine est del quartiere sorgerà inoltre l’arena polifunzionale da 12.000/15.000 posti, che sarà dedicata a spettacoli, manifestazioni culturali ed eventi sportivi al coperto, oltre a concerti. Il Pala Italia sarà altamente flessibile, per permettere un rapido turnover e garantire una gestione efficiente del palinsesto degli eventi. L’arena sarà aperta per buona parte della giornata e tutti i giorni della settimana: collocata a ridosso del distretto commerciale e di intrattenimento, permetterà una forte integrazione con le funzioni commerciali dell’area e con il parco adiacente.
Sondrio Arena, verso le Olimpiadi 2026
Realizzato lo studio di fattibilità per la Sondrio Arena, premiato con un contributo statale di 900 mila euro, l’amministrazione comunale procede ora al bando per la progettazione esecutiva per realizzare un’arena adatta a ospitare manifestazioni sportive, concerti e convegni. Con le discipline del ghiaccio e dell’arrampicata in primo piano, l’arena potrà creare un importante indotto turistico per la città e la Provincia. Circa 17 milioni di euro è la cifra stimata per costruire quest’opera: il Comune ha già mosso i primi passi per cercare i finanziamenti, con uno sguardo attento ai Giochi Olimpici del 2026. Il sindaco, Marco Scaramellini, ha così commentato: “Ci sono le potenzialità per creare un indotto importante per il comparto turistico, partendo da una struttura iconica che di per sé è un'attrazione. I passi compiuti finora sono importanti, ora continua il percorso di condivisione, poiché le azioni portate avanti sul territorio devono essere alimentate da tutti. Il nostro obiettivo rimane quello di realizzare una struttura sostenibile economicamente nel medio e nel lungo periodo”. I plus del progetto sono la multifunzionalità dello stadio che potrà ospitare in contemporanea gare sul ghiaccio e di arrampicata e le opportunità che potrà offrire alla città di Sondrio grazie a manifestazioni, sportive o musicali, che la Sondrio Arena potrà ospitare e che avrebbero una valenza nazionale, oltre che regionale.
Ghiaccio, arrampicata, eventi e nel futuro... le Olimpiadi? L'area dove nascerà l’arena sportiva di Sondrio è ben collegata alla stazione e alla tangenziale e facilmente raggiungibile, vicina al campus scolastico, che rappresenta un bacino di riferimento. La Sondrio Arena ospiterà una pista omologata per il pattinaggio e una parete di arrampicata su uno dei lati lunghi della stessa pista. Il fondo si potrà trasformare facilmente per ospitare basket, volley e tennis e per lo svolgimento di concerti ed eventi, mostre e banchetti, con posti a sedere e in piedi. Ottime le prospettive ipotizzate dal presidente della Fisg, la Federazione italiana sport del ghiaccio, Andrea Gios: “Credo che la provincia di Sondrio si presenti con credenziali di prim'ordine, con questa struttura può ambire a ospitare Campionati europei o tappe di Coppa del mondo: è importante questa scelta mentre ci avviamo alle Olimpiadi”. Soddisfazione è stata espressa anche da Sergio Schena, membro della Fondazione Milano Cortina 2026: “Questo progetto denota capacità di progettazione e di visione ed è importante la disponibilità del presidente Gios perché la Federazione sport del ghiaccio può svolgere un ruolo fondamentale. Sarebbe un sogno poter ospitare a Sondrio una grande nazionale durante le Olimpiadi”.
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TSPORT 338
Tennis d’autunno nel capoluogo piemontese: dagli ATP Finals alla Coppa Davis Torino, Piazza d’Armi con il PalaAlpitour (foto Michele Vacchiano / Shutterstock).
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La Federazione Internazionale Tennis e Kosmos Tennis (partner della ITF per la Coppa Davis) hanno annunciato nei giorni scorsi il programma della fase finale del torneo che si svolgerà nel prossimo autunno. La città di Torino, che già si era assicurata (per i prossimi cinque anni) lo svolgimento delle ATP FInals, è stata designata, insieme con Madrid e Innsbruck, quale sede di due dei sei gironi da tre squadre, e di uno dei quarti di finale. Sarà Madrid, invece, ad ospitare le semifinali e la finale. È l’occasione per l’ex Palazzo del ghiaccio progettato da Arata Isozaki per le Olimpiadi invernali del 2006, ora noto come Pala Alpitour, di consolidare la sua vocazione ai grandi eventi internazionali, e in particolare nei confronti del tennis, uno sport che richiede la posa di una pavimentazione con specifiche caratteristiche. Come per le ATP Finals svoltesi fino al 2020 a Londra e le finali di Coppa Davis a Madrid, si giocherà al PalaAlpitour su una superficie sintetica veloce GreenSet®. Gli allenamenti si terranno invece allo Sporting Circolo della Stampa. Il calendario prevede le ATP Finals dal 14 al 21 novembre, per le quali sono già in vendita i biglietti, nella convinzione che in autunno saranno superati i divieti per il pubblico in presenza. Si riprenderà il giorno 25 con il girone E della Davis, cui partecipano Italia, USA e Colombia, e il girone D con Croazia, Austria e Ungheria. Torino ospiterà quindi i quarti di finale tra i vincitori dei due raggruppamenti, prima del rush finale a Madrid. “Esprimo grande soddisfazione a nome del Governo - ha dichiarato la sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali - per l’ennesimo riconoscimento non solo al tennis italiano ma anche al nostro Paese ed alle sue capacità organizzative in materia di eventi sportivi. Poter ospitare a Torino le fasi finali della Davis Cup è l’ennesimo successo del tennis azzurro in questo periodo peraltro già ricco di soddisfazioni grazie ai risultati dei nostri atleti. Il Governo e nello specifico il Dipartimento per lo Sport saranno al fianco della Federtennis e del Comune di Torino anche per questo evento, che seguirà di qualche giorno lo spettacolo delle Nitto ATP Finals”.
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NEWS 85
Sport e loghi: il valore di un’identità visiva
Anche all’interno delle realtà sportive italiane si fa sempre più largo la consapevolezza che un logo, o meglio ancora un’identità visiva coordinata, hanno un peso importante nelle strategie di branding e marketing di eventi o società. Si pensi, per esempio, alla Juventus, da anni all’avanguardia nel campo della comunicazione e dell’approccio commerciale al mercato, che dal 2017 ha come stemma un vero e proprio logotipo che niente ha a che vedere con gli stemmi storici delle squadre di calcio europee, tanto per il contenuto quanto per la forma. Così l’F.C Internazionale Milano ha deciso di seguire le orme dell’avversaria torinese, mettendo la progettazione grafica al centro dell’identità visiva della società. L’approccio, però, può essere anche opposto, come quello per cui ha optato il Comitato Olimpico Nazionale: il graphic design al servizio di una strategia marketing “nazional-popolare”.
Milano-Cortina 2026: il concorso dei loghi Si chiama “Futura” il logo che rappresenterà le Olimpiadi Invernali del 2026, ed è stato annunciato durante una diretta Facebook dal Salone d’Onore del Coni. Il segno grafico, declinato in due diverse colorazioni per Olimpiadi e Paralimpiadi, rappresenta il 26 come traccia di un dito sulla neve e richiama idee di sostenibilità e basso impatto ambientale. Il logo scartato dalla votazione popolare, invece, ruotava attorno ad un tema in qualche modo più ludico, rivolto alle prossime generazioni di atleti: il 26 componeva due facce contigue di un dado, sovrastate da un fiocco di neve inscritto nella faccia superiore. Entrambi i concept, con relativi loghi e immagini coordinate, sono stati sviluppati dallo studio di comunicazione Wpp. Il concorso è stato lanciato con lo scopo di coinvolgere fan e spettatori in un processo decisionale per il quale generalmente non hanno nessuna voce in capitolo, e con tutta probabilità è parte di un piano di marketing che cerca di avvicinare e far “sentire proprio” l’evento agli italiani. Piano che si può dire in qualche modo riuscito, considerando che sono state espresse più di un milione di preferenze totali, anche se non del tutto senza polemiche.
“I M Football Club Internazionale Milano”: la nuova visual identity nerazzurra Il nuovo logo dell’Inter e la sua relativa identità visiva sono stati progettati dallo studio Bureau Borsche, uno dei più importanti nel campo del design grafico, e giocano con le iniziali della squadra per esaltarne il suo legame con la città di Milano. Spariscono dallo stemma la F e la C, e rimangono I e M di Internazionale Milano, anche abbreviazione inglese per “I am” (“io sono”). Anche le storiche circonferenze che racchiudono il logotipo cambiano faccia, e presentano una nuova tonalità di blu. Nel complesso il nuovo logo appare svecchiato, minimale, ma soprattutto leggibile e riconoscibile. “L'obiettivo - si legge sulla pagina web della Società - è rendere il brand Inter rilevante e riconoscibile non solo per i tifosi, ma permettere anche a un'audience più giovane e internazionale di identificarsi nei valori di inclusione, stile e innovazione che caratterizzano l'Inter fin dalla sua fondazione”. Questo si traduce in una strategia che intende fare dell’immagine coordinata il cardine del proprio branding, a braccetto con la squadra e i risultati sportivi. (Tomaso Grillini)
Arriva un centro di ricerca per lo sport al Progetto Manifattura
Il polo tecnologico di Rovereto (Tn) ospiterà a breve nei suoi spazi il Cersim, Centro ricerca sport montagna salute dell’Università di Trento, oltre al già presente corso di laurea magistrale in Scienze dello sport e della prestazione fisica, promosso dalle Università di Trento e Verona. L’autorizzazione all’utilizzo degli spazi in comodato d’uso gratuito arriva dalla Giunta provinciale, su proposta dell’Assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli. “Un territorio che ha l’ambizione di crescere e innovarsi ha bisogno di luoghi di contaminazione positiva in cui si incontrano i mondi dell’azienda, dell’alta formazione e della ricerca”, ha spiegato l’assessore.
Un polo per lo sport-tech Progetto Manifattura a Rovereto diventa sempre più un polo di eccellenza per lo sport-tech, le tecnologie applicate alla pratica sportiva: si va dai sistemi di allenamento a quelli di monitoraggio delle prestazioni atletiche, dai materiali sempre più nuovi e performanti allo sviluppo di tessuti e alimenti pensati per la pratica agonistica. Nell’edificio Ciminiera, nella parte storica della Manifattura Tabacchi di Rovereto, ha sede da giugno 2019 il corso di laurea magistrale in Scienze dello sport e della prestazione fisica e dal 2017 vi si trova anche Spin Accelerator Italy, acceleratore per startup dello sport, promosso da Trentino Sviluppo in collaborazione con Università di Trento e il network internazionale Hype Sports Innovation. La giunta provinciale, con l’approvazione della delibera, ha dato il proprio assenso a Cerism per utilizzare gli spazi di Progetto Manifattura per le sue attività di formazione e ricerca in ambito sportivo. Alti livelli di ricerca e formazione universitaria contribuiranno a consolidare la presenza del distretto sport-tech in Trentino, con un forte posizionamento del territorio nell’ambito della vacanza attiva, come una sorta di palestra a cielo aperto. Il Centro di ricerca sport, montagna e salute nasce nel 2010 per mano dell’Università di Verona, per attività di ricerca di base e applicata nell’ambito dell’attività fisica e sportiva e attività didattica che comprende i corsi di formazione e aggiornamento per insegnanti, i corsi post laurea per attività motorie in montagna, il Master internazionale in Outdoor activities for health, i corsi di formazione con la Scuola dello Sport del Coni Trentino. Non mancano inoltre incontri volti alla promozione dello sport e all’educazione sul tema. Cerism conduce inoltre attività di supporto medico e collabora con privati, istituzioni, enti e aziende per finalità di ricerca.
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Una nuova vita per lo storico Stadion Feijenoord di Rotterdam
Con la presentazione del progetto per il nuovo stadio casalingo del Feyenoord Rotterdam, squadra di calcio dell’omonima città olandese, lo studio di architettura OMA ha avanzato una proposta di riqualificazione del vecchio impianto, soprannominato De Kuip (= La Vasca), con l’obbiettivo di conservare la struttura storica e consegnarla in uso ai cittadini del quartiere che lo ospita. Lo stadio in questione risale al 1937, e nel corso degli anni ha subito una serie di opere di ammodernamento che ne hanno in alcuni casi cambiato radicalmente l’aspetto. Il progetto di OMA prevede lo smantellamento di alcune delle strutture più recenti, quali la copertura installata in occasione degli Europei del 1994 e alcune parti delle tribune, e il conseguente ritorno al design originale. Il nuovo De Kuip, elemento importante del piano ambizioso che è il progetto Feyenoord City, vedrà sorgere al posto dei suoi spalti una serie di unità abitative su tre livelli, accessibili attraverso gli otto elementi di risalita già esistenti, e un albergo da 3.750 mq, mentre molti degli ambienti che si trovano al di sotto del primo anello verranno destinati all’uso pubblico. Parcheggi e magazzini verranno poi convertiti in un parco che affiancherà la strada urbana di collegamento fra l’impianto storico e il futuro Feyenoord Stadium sulle sponde del Nieuwe Maas. Le scelte dei progettisti sono state orientate alla conservazione della memoria di un impianto che è un vero è proprio monumento per la città di Rotterdam, riqualificando un’intera area della città attraverso un “sodalizio architettonico” tra passato e futuro, con una soluzione in grado di far coesistere il De Kuip con un’infrastruttura sportiva all’avanguardia e di ultima generazione. (Tomaso Grillini)
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NEWS 87
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Reggio Emilia Al via la seconda fase di riqualificazione del PalaBigi Prende via la seconda fase di riqualificazione del palazzetto dello sport Giulio Bigi di Reggio Emilia, con un investimento di 2,7 milioni di euro dei quali due milioni sono stati ottenuti con mutuo presso la Cassa depositi e prestiti e il resto da risorse proprie del Comune. L’avvio del cantiere del PalaBigi è previsto nel prossimo maggio e i lavori dureranno una decina di mesi. Si tratta della seconda fase di interventi sul palazzetto: nel 2017 la prima parte dei lavori aveva portato all’aumento della capienza di 1000 posti con due nuove tribune fisse, per un totale di 4530 posti e al miglioramento in termini di fruibilità per disabili con nuovi spogliatoi accessibili da tutti. Inoltre, erano stati installati seggiolini sulle gradinate e nuovi tabelloni segnapunti, mentre era stato completato l’impianto antincendio e di videosorveglianza. “Riteniamo prioritario l’impegno dell'Amministrazione comunale a favore del nostro PalaBigi”, ha commentato il sindaco Luca Vecchi, “per-
ché riteniamo di importanza primaria il ruolo pubblico di una struttura di questo genere, a beneficio di tutta la città: sia le squadre professionistiche che lo utilizzano, sia le le società dilettantistiche, di base e gruppi amatoriali, sia le attività scolastiche, gli eventi culturali, di spettacolo e sociali in generale che il palazzetto ospita da sempre”. La riqualificazione del PalaBigi è parte di una serie più ampia di interventi che comprendono la riqualificazione e riapertura dei campi in via Agosti, una nuova pista di atletica presso il Campovolo e la copertura alla pista
polivalente del Pigal, per un valore complessivo di una decina di milioni di euro. Anche l’assessore ai Lavori pubblici, Nicola Tria, è intervenuto con enfasi su questo progetto, perché “agire sul Palabigi significa rinnovarlo, renderlo più confortevole e più sostenibile, grazie alle scelte legate alla nuova impiantistica, ai nuovi materiali impiegati e al risparmio energetico”. Affacciato su una delle piazze centrali di Reggio Emilia, di recente intitolata a
creare locali più agevoli: saranno rifatti i servizi igienici/bagni spettatori, i 4 spogliatoi atleti e 3 spogliatoi arbitri, verrà realizzato un nuovo spogliatoio per gli staff. Saranno riorganizzati gli spazi destinati a depositi e magazzini ed è prevista un’area infermeria/fisioterapia. Al piano foyer, gli interventi riguarderanno l’adeguamento e il rinnovo dei servizi igienici degli spettatori, con nuovi servizi per persone disabili e creazione di spazi a possibile uso commerciale.
restante cantiere a fine maggio. L’obiettivo è quello di poter aprire al pubblico ad inizio giugno. A lavori ultimati la superficie esterna passerà dagli attuali 600 a ben 2.700 metri quadrati, che va a sommarsi all’area coperta inaugurata lo scorso autunno, di oltre 2.000 metri quadrati, già dotata di una vasca da 25 metri con 6-8 corsie, una vasca didattica da 12×6 metri ed una vasca fitness. Vi è inoltre la possibilità di avvalersi del servizio bar, per un totale di 40 posti a sedere.
Il secondo step
Seriate (Bg) Un nuovo capitolo per la piscina comunale Lo scorso marzo, dopo una serie di interventi già portati a termine negli anni passati, ha preso il via l’ultimo atto di riqualificazione dell’impianto Aquamore, la vecchia piscina comunale di Seriate. I lavori sul terzo lotto Kobe e Gianna Bryant e su via Guasco, oggetto di recente riqualificazione, con il suo volto rinnovato il palazzetto contribuirà a rendere il centro storico più interessante e vivo. Nelle parole dell’assessora allo Sport e all’Educazione di Reggio Emilia, Raffaella Curioni, il palazzetto è una delle strutture coperte più versatili della città e della provincia: vi si praticano svariate discipline: dall’atletica al calcio a cinque, dalla pallacanestro alla pallavolo, oltre a pallamano, scherma, judo e karate, pattinaggio, pugilato, tennis e tennis tavolo. C’è spazio per campionati e gare di rilievo nazionale e internazionale. Alla presentazione della seconda fase del progetto del Pala Bigi sono intervenuti l’ingegnere Ermes Torreggiani, dirigente del servizio Ingegneria del Comune e il progettista, l’architetto Mauro Nasi.
I lavori previsti nella seconda fase All’interno il palazzetto di Reggio Emilia sarà oggetto di una generale riqualificazione: sarà rifatto in legno il pavimento del campo da gioco principale e il controsoffitto verrà rimosso, lasciando a vista le grandi capriate in acciaio che sostengono la copertura. Lo stesso pacchetto di copertura sarà rimosso e posato nuovamente. Un nuovo ascensore renderà l’edificio più accessibile nei suoi vari piani. Saranno riqualificati e rifunzionalizzati gli spazi al piano interrato, al fine di
concludono un complesso ed articolato percorso, iniziato già nel 2018, che ha visto il sostanzioso investimento di 4.800.000 euro. L’ammontare complessivo è suddiviso tra il gestore - l’Associazione Temporanea di Scopo, formata da A&T Europe Spa, Italimpresa Srl, Pederzani Impianti Srl di Castel Goffredo e Partecipazioni & Gestioni Srl, che si è aggiudicata la concessione per trent’anni - ed il Comune, che ha stanziato 2 milioni di euro. In quest’ultima fase, il primo passo prevede lo smantellamento generale della vecchia costruzione unitamente alle due vasche, alla hall ed agli spogliatoi. In quest’area si ricava così un grande spazio verde destinato a solarium che, insieme alla vasca polifunzionale, ai giochi acquatici Wibit e Spray Park ed al punto ristoro, completa ed arricchisce il già esistente parco estivo. Con tempi relativamente stretti, la demolizione dovrebbe esser ultimata già a fine marzo, per poi concludere il
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Il secondo step, fortemente voluto e totalmente finanziato (per 250.000 euro) dall’Amministrazione comunale, riguarda invece una serie di lavori e migliorie relativi all’area urbana confinante. Nello specifico è prevista la realizzazione di una nuova fermata dell’autobus di cui uno spazio interamente dedicato ai bambini che vogliono avvalersi dei corsi, la creazione di parcheggi a ridosso del marciapiede, lo spostamento dell’edicola per una maggior fruizione del servizio e due nuovi attraversamenti pedonali studiati per meglio congiungere l’area pedonale a quella ciclabile e viceversa al vicino centro Seriate Sport Lab. In ultimo, ma non per importanza, seguiranno il rifacimento del manto strada-
le e della segnaletica, una nuova piantumazione di piante e la predisposizione di un adeguato impianto di illuminazione. Questi fondamentali interventi, a corredo del nuovo impianto innovativo, mirano a renderlo più agibile ed efficiente, aumentando di fatto la sua visibilità, garantendo un miglior utilizzo a tutti, ai già frequentatori o ai possibili futuri, vista e considerata anche l’ampiezza di servizi offerti dalla stessa struttura. (Rendering dal sito P&G)
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Pordenone Un parco avventura inclusivo nel parco Sole di Notte Dentro il parco Sole di Notte di Pordenone nascerà Happy Land, un parco avventura inclusivo, pensato in memoria di Mirko Toller, il giovane youtuber venuto a mancare lo scorso mese di ottobre. Il parco Sole di Notte è un centro di terapia ricreativa per bambini affetti da malattie gravi, croniche e inguaribili, che sorge proprio in centro a Pordenone, in continuità con il parco pubblico San Valentino e con il parco
Il progetto del parco avventura inclusivo Happy Land sarà un parco avventura completo, con 6/7 percorsi, alcuni strutturati per essere intrapresi anche in sedia a rotelle. Si svilupperà attorno alle piante esistenti al centro del prato, per tutelare il più possibile il
patrimonio verde dell’area; sarà mantenuto uno spazio per il passaggio di persone e mezzi, destinati verso altre aree del parco. Il parco sarà rivolto ai bambini con diverse patologie e sarà un luogo dove viene garantita assistenza infermieristica di alto livello.
giochi inclusivo finanziato dalla Fondazione Pierantonio Locatelli. La scelta di inserire il parco inclusivo e il percorso avventura dentro un’area verde pubblica non è casuale: è un’iniziativa che punta a essere inclusiva nel senso più ampio del termine. Molte delle attività del parco Sole di Notte saranno fatte all’aria aperta e i suoi ospiti potranno interagire con le persone esterne e viceversa, creando così uno scambio che arricchisce tutti. Il parco Sole di Notte e il suo Parco Avventura incarnano perciò una vera rivoluzione culturale, mirata ad abbattere quelle “barriere” mentali che non permettono di vivere la relazione con la disabilità e la malattia nel modo più corretto. L’obiettivo è instaurare una relazione reciproca in grado di creare un’abitudine al contatto e una condivisione positiva.
L’Happy Land di Mirko Toller Mirko Toller era uno youtuber, diventato famoso grazie allo spot per la ricerca sull’atrofia muscolare spinale SMA realizzato insieme a Checco Zalone. Sognava di studiare robotica per progettare un parco divertimenti accessibile a tutti. Anche se lui non c’è più, il progetto del parco è andato avanti e presto sarà realizzato, con il nome di Happy Land. “Mirko lo avrebbe chiamato così”, ha raccontato Stella, la mamma di Mirko.
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La progettazione dettagliata di Happy Land è in corso in queste settimane con le necessarie verifiche amministrative da parte del Comune di Pordenone.
Ferrara Al via i lavori alla cittadella dello sport Si tratterà di riqualificare le strutture presenti nell’area sportiva, che comprendono un velodromo, un pattinodromo, i campi da tennis e calcetto, la pista di atletica leggera e di potenziare la zona con impianti per ulteriori attività sportive. Con un record di partecipazione, 290 aziende che hanno inviato la propria offerta, si è conclusa la gara di affidamento dei lavori di riqualificazione e miglioramento funzionale della nuova
occuperà di affidare la gestione degli impianti alla Cittadella, prevedendo anche, se necessario, la collaborazione tra più associazioni sportive.
Avezzano (Aq) Si riqualifica lo Stadio dei Pini È stata deliberata la riqualificazione dello Stadio dei Pini ad Avezzano, in provincia di L’Aquila, che permetterà il rifacimento della pista di atletica, degli spogliatoi e delle gradinate. Dopo anni di attesa e di degrado, lo stadio comunale tornerà a essere la struttura di un tempo, simbolo dell’attività agonistica e dello sport in città: qui l’atleta Sara Simeoni nel 1974 realizzò il record del salto in alto, in occasione del primo meeting di atletica leggera e sempre in questa struttura si sono svolte 19 edizioni del meeting internazionale Marianella, dove gareggiarono Fiona May e Pietro Mennea.
I dettagli Immerso nel verde della pineta, lo Stadio dei Pini necessita di importanti lavori di riqualificazione: l’intervento deliberato ammonta poco più di 1 milione di euro, ottenuti grazie a un finanziamento a tasso zero del Credito Sportivo. La delibera è stata approvata dall’assessore Emilio Cipollone, dopo l’ottenimento del finanziamento da parte della consigliera comunale Concetta Balsorio. cittadella dello sport di Ferrara, finalizzati a rimettere in connessione le strutture esistenti e a realizzarne di nuove. La cittadella dello sport si estende in un’area di circa 6 ettari, tra via Gustavo Bianchi e via Porta Catena. “I lavori riguarderanno la riqualificazione e il potenziamento delle strutture esistenti, che comprendono un velodromo, un pattinodromo, due campi da tennis in terra battuta coperti, un campo scoperto e un campo in erba sintetica utilizzabile anche per il calcio a 5, una pista di atletica leggera e i servizi”, ha commentato Andrea Maggi, assessore ai lavori pubblici del comune di Ferrara. “Il progetto prevede il potenziamento dell’area con ulteriori strutture sportive”. L'appalto per la cittadella è stato vinto con un ribasso di circa il 26% - quasi 320 mila euro su un importo a base di gara di 1.253.000. I lavori dovrebbero concludersi per la fine del 2021. Come secondo step, il Comune si
Loris Revelli. Il commissario tecnico nazionale downhill, Roberto Vernassa, ha dichiarato di apprezzare molto la pista di pump track di Castelvecchio, definendola un
Imperia La nuova pista per il downhill Sulla pista di pump track nella cittadina di Castelvecchio, a Imperia, la Nazionale italiana di downhill - in ritiro in Liguria per i mondiali MTB che si terranno in Val di Sole a fine agosto si è allenata con il campione Francesco Colombo e l’ex campione
possono raggiungere un’escursione di 200 mm e ammortizzatori posteriori da 200-250 mm. I piloti di downhill devono prepararsi molto intensamente per gareggiare in questa disciplina, curando sia la capacità e resistenza anaerobica sia lo sviluppo della forza esplosiva. In downhill si gareggia in competizioni nazionali e regionali e nel Campionato Italiano. (Foto Per gentile concessione di www.imperiapost.it)
“impianto diverso da quello che si trova in altre città italiane”, che dà la possibilità di fare esperienze nuove agli amanti della bicicletta. Una pista utile dal punto di vista tecnico, perché insegna gli automatismi e alcuni movimenti fondamentali in qualsiasi disciplina legata al ciclismo, aiutando chi pratica downhill a trovare fluidità e velocità, necessarie nei tratti di percorso meno accidentati, nei quali serve mantenere una velocità costante. Loris Revelli, campione della disciplina, ha definito il pump track di Imperia come una pista dura e tecnica, con le gobbe sfalsate e di diverse dimensioni. Si è dichiarata soddisfatta l’assessore Laura Gandolfo: “Grande soddisfazione avere a Imperia la squadra nazionale di downhill. Imperia sta prendendo vita anche nello sport”, con una pista che, oltre a essere occasione e fonte di svago, divertimento e sport per i ragazzi, è un modo per far conoscere Imperia al di fuori dei confini.” Inaugurata nel febbraio scorso, grazie al finanziamento dei fondi di Ferrovie dello Stato, la pista di pump track di Castelvecchio è stata costruita per dare risalto a una zona periferica. Realizzato da Velosolutions Italia, il percorso può essere utilizzato in mountain bike, skateboard, rollerblade e bicicletta. Adiacente è presente anche il nuovo parco giochi e un chiosco.
Camerino (Mc) Nuove attrezzature fitness nell’area outdoor del CUS A fine febbraio sono state inaugurate le nuove attrezzature sportive della palestra all’aperto del CUS Camerino, presso il palasport Drago-Gentili. Presso il centro sportivo sono state
Cos’è il downhill
installate attrezzature sportive outdoor per la palestra all’aperto, a completamento della dotazione esistente. Il presidente del CUS Stefano Belardinelli e il rettore Unicam Claudio Pettinari hanno visitato gli impianti sportivi per inaugurare le nuove installazioni. Le attrezzature, che si trovano accanto a quelle per la pratica del calisthenics, inaugurate nel passato anno sportivo, comprendono macchine da palestra per l’esercizio di dorsali, pettorali e gambe.
Si tratta di una disciplina che sfrutta la gravità su percorsi, prevalentemente in discesa, caratterizzati da curve in contropendenza, con sponde, salti, rocce, radici, prati aperti e sottobosco. Il percorso di di una gara dura in media da 2 a 5 minuti. Si utilizzano biciclette bi-ammortizzate, con forcelle anteriori che
Il CUS Camerino è un’associazione sportiva dilettantistica che opera nel settore dello sport dal 1950 e aderisce al CUSI, Centro Universitario Sportivo Italiano. La sua attività non è limitata al settore universitario, ma è volta a diffondere l’attività motoria attraverso la promozione dello sport di base, dello sport agonistico e dell’attività fisica ludicosportiva a tutte le componenti della cittadinanza.
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Cantù (Co) Intesa tra Cassa Depositi e Prestiti e Comune per il nuovo Palazzetto Il progetto per il nuovo Palazzetto dello sport, presentato pubblicamente lo scorso autunno, avrà una marcia in più in seguito al protocollo d’intesa, firmato il 23 marzo, tra Cassa Depositi e Prestiti e Comune di Cantù. L’accordo prevede che la Cassa fornisca al Comune una consulenza tecnico-finanziaria della durata di 36 mesi per tutte le fasi del progetto, fino all’affidamento dei lavori. Il palazzetto, come già è noto ai lettori, avrà 5.200 posti per il pubblico e potrà ospitare oltre al basket una grande quantità di eventi indoor.
Comune di Cantù nella realizzazione di una struttura all’avanguardia: un impianto sportivo moderno e sicuro e allo stesso tempo dotato di spazi per altre attività commerciali e sociali. Un progetto che ha una doppia ricaduta positiva sul territorio, sia come volano di sviluppo per le imprese che come un
importante beneficio per la socialità. Quando al termine della pandemia si riprenderanno le attività sportive e agonistiche davanti a un pubblico, sarà fondamentale disporre di impianti sempre più flessibili e sostenibili dal punto di vista economico e finanziario. Per questo vogliamo diventare un inter-
locutore di riferimento per la crescita infrastrutturale del Paese.”
Le parole dei protagonisti Alice Galbiati, Sindaco di Cantù: “I tecnici sono in costante contatto e sono già in corso tutti gli approfondimenti preliminari. Cassa Depositi e Presiti fornirà al Comune un prezioso e indispensabile supporto in relazione alle attività di consulenza tecnico-finanziaria: tale sostegno è riservato a Infrastrutture di elevatissima rilevanza economica e strategica. Obiettivo comune e imprescindibile è quello di garantire che tutto prosegua linearmente e vengano effettuati tutti gli approfondimenti e le verifiche necessarie, opportuni per la buona riuscita dell’intero progetto. Per questo motivo l’Amministrazione Comunale, per l’importanza che attribuisce all’opera si è da subito attivata per dotare l’ufficio tecnico di un supporto solido ed interdisciplinare organizzando un gruppo di lavoro con competenze tecnico-amministrative ed economicofinanziarie. Ulteriore garanzia dell’impegno preso con la mia città nel voler finalmente concludere questo ambizioso progetto da troppo tempo ormai rimasto in sospeso.” Paolo Calcagnini, Vice Direttore Generale e Chief Business Officer CDP: “L’accordo siglato testimonia il forte impegno di Cassa Depositi e Prestiti a fianco degli enti locali in veste di acceleratore nella realizzazione di opere pubbliche. CDP supporta il
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Lignano Sabbiadoro (Ud) Il Calisthenic si fa “vista mare” L’amministrazione comunale di Lignano Sabbiadoro, in provincia di Udine, ha deciso di installare nuove attrezzature calisthenics, dedicate allo sport a corpo libero all’aria aperta, una tra via Genziana e il Lungolaguna Trento e una sul Lungomare Trieste. Quest’ultima è la prima struttura calisthenics posizionata sulla sabbia del litorale friulano. Si tratta di attrezzi semplici come sbarre, parallele, anelli e spalliere che vengono usati per praticare questo sport diretto a sviluppare la muscolatura tramite l’uso del corpo. “Negli ultimi anni il concetto di fitness si è evoluto unendo diversi fattori come sport, benessere e divertimento, ma anche la bellezza dei luoghi dove praticarlo”, ha dichiarato il vicesindaco e assessore allo Sport della città di Lignano Sabbiadoro, Alessandro Marosa. “Punto di forza di queste nuove strutture è che sono state posizionate in luoghi di alto livello paesaggistico; una
struttura è stata collocata presso il parco pubblico tra via Genziana e il nostro caratteristico Lungolaguna, mentre la seconda è stata posizionata direttamente sulla sabbia dorata della spiaggia libera, tra l’Ufficio spiaggia 11 e 13 del Lungomare Trieste”. Soddisfatto anche il sindaco della città di Lignano Sabbiadoro, Luca Fanotto, che ha dichiarato: “Dopo le opere di ammodernamento apportate allo stadio Teghil, gli interventi di ristrutturazione della palestra comunale e i lavori per la creazione del nuovo skatepark, siamo riusciti in breve tempo a realizzare queste due nuove strutture sportive dedicate agli amanti del fitness all’aria aperta”.
Casabianca, in zona Riviera. Per garantire una maggiore conoscenza delle strutture presenti sul territorio, attraverso la fotocamera del proprio smartphone è possibile leggere il QR Code, che consente un collegamento diretto alla mappa presente sul sito del comune di Lignano Sabbiadoro.
Calisthenic, ovvero forza e bellezza Il termine Calisthenic ha origine dall’unione delle parole greche Kalòs, che significa bellezza, ovvero il piacere estetico che deriva dalla perfezione del corpo umano e Sthenos, che vuol dire forza mentale e coraggio. La pratica Calisthenic è di antica origine, se ne parlava già nell’Antica Grecia. Gli esercizi calisthenics vengono svolti a intensità graduale, cambiando la posizione del corpo e sono adatti a qualunque livello atletico: da una parte gli esercizi di potenziamento servono ad aumentare la forza, con piegamenti, trazioni alla sbarra, muscle-up. Dall’altra, l’allenamento comprende esercizi e movimenti veloci di sollevamento del corpo, che vengono eseguiti come conseguenza del rinforzo primario, come i piegamenti pliometrici e con il salto. Esistono anche esercizi che si eseguono tra due o più partecipanti che si aiutano a vicenda: spesso il Calisthenic viene praticato in gruppo. Il Calisthenic può svolgersi in palestra ma in molti scelgono la pratica all’aperto: urban calisthenics è il nome di un allenamento di tipo “street” o “urban” che si esegue in gruppo in modalità outdoor con attrezzature di base radunate in punti specifici di paesi e città.
Seregno (Mb) Le dotazioni per il fitness outdoor Lignano è da sempre dotata di strutture dedicate allo sport outdoor: le nuove attrezzature calisthenics vanno ad aggiungersi a quelle presenti in diverse zone cittadine, dal suggestivo Parco Hemingway al Centro Giovani L.HUB Park, al parco comunale di via
Nuovo volto per il centro sportivo alla Porada Il centro sportivo Trabattoni alla Porada di Seregno, in provincia di Monza e Brianza, sarà presto riqualificato: la Giunta comunale ha appro-
vato lo studio di fattibilità proposto da InSport di Vimercate, facendo procedere in avanti tutto il processo di ristrutturazione dell’area. La formula scelta è quella del project financing: il concessionario effettuerà alcuni importanti interventi di riqualificazione, recuperando il suo investimento grazie ai proventi della gestione. La proposta di InSport riguarda le piscine e i campi da tennis del centro sportivo alla Porada. Gli interventi procederanno in maniera separata rispetto al Palasomaschini e al palazzetto del Tennis, per i quali sono previsti percorsi autonomi di affidamento lavori. Soddisfatto l’assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Borgonovo, che ha dichiarato: “Avevamo sul tavolo due proposte diverse ma qualificate. Abbiamo scelto quella che minimizza il rischio per il Comune, pur consentendo di riqualificare il centro natatorio con nuovi servizi”. “Stiamo costruendo un percorso importante, che consegnerà alla città una struttura ancora più moderna ed efficiente”, ha confermato il sindaco, Alberto Rossi. “Il centro sportivo alla Porada sarà sempre di più un fiore all’occhiello per la nostra città”.
contribuirà con una quota di 900 mila euro in conto opere edili e un canone di disponibilità di 100 mila euro, che permetterà di mantenere le funzioni sociali svolte dalle strutture sportive. La nuova gestione permetterà di mantenere ed estendere mantenuti i servizi offerti da Aeb, con amplia-
mento dei servizi e delle fasce orarie. Sarà garantita e tutelata l’attività delle associazioni sportive dilettantistiche che hanno utilizzato l’impianto fino a oggi, mentre il Comune potrà usare le strutture per le manifestazioni di interesse pubblico. Secondo quanto affermato dal Comune, la gara di affidamento potrebbe concludersi prima dell’estate.
La proposta di riqualificazione nel dettaglio L’impianto sportivo alla Porada di Seregno è stato costruito negli anni Settanta, rappresentando all’epoca
una struttura all’avanguardia. La sua gestione è stata affidata per molto tempo ad Amsp e poi ad Aeb. Il percorso di project financing è nato per soddisfare l’obbligo normativo di affidare con gara pubblica la gestione di strutture rilevanti economicamente e per la necessità di riqualificare il centro sportivo, rilanciandolo con una visione aggiornata, che permetta di raggiungere una certa efficienza economica. Con la proposta presentata, InSport assumerebbe la gestione per 25 anni, realizzando a proprie spese gli interventi. Il Comune di Seregno
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Vimercate (Mb) Inaugurato il parco giochi “A Tutto Sport”, e subito chiuso per Covid. Del parco giochi “A Tutto Sport” abbiamo parlato un anno fa, quando venne affidato l’appalto per la riqualificazione dell’area verde prospiciente il murale realizzato nel 2015 dall’artista vimercatese Emil Skilla. L’inaugurazione del parco è avvenuta il 27 febbraio, in diretta facebook sul sito del Comune, con la presenza del sindaco Francesco Sartini, di rappresentanti della consulta Vimercate centro-sud (che ha interamente finanziato il progetto con una dotazione di 40.000 euro) e della piccola
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Selena Giovenzana, vincitrice di un concorso locale (per il disegno degli auguri di Natale del Comune). Le nuove attrezzature ludiche installate nell’area verde consistono in un tavolo da ping pong, un nuovo gioco a castello con due scivoli, un’altalena a cesta, un trampolino, un dondolo e due giochi a molla; il trampolino, l’altalena e uno dei due giochi a molla sono “inclusivi”.
I divieti anti-Covid Peccato che, appena quattro giorni dopo l’inaugurazione, la Regione Lombardia abbia emesso un’ordinanza che, dall’oggi al domani, inasprisce i divieti attribuiti dai DPCM nazionali alla “zona arancione” in cui si colloca la Regione per incidenza dei contagi.
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bambini che - forse - rischiano meno all’aria aperta che nel chiuso degli appartamenti familiari. E l’esempio del parco di Vimercate mostra che (come illustra l’immagine a lato) l’azione possibilista introdotta dalla frase riportata nell’ordinanza: “fatta eccezione per le persone affette da disabilità” non ha nessuna effettiva praticabilità. Parco inclusivo, o tutti o nessuno. ( Foto BG/Sport&Impianti) L’ordinanza n. 714 è chiaramente intesa a limitare l’interazione tra i più piccoli, e introduce inoltre “il divieto di utilizzare le aree attrezzate per gioco e sport all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, fatta eccezione per le persone affette da disabilità”. A parte il disagio manifestato dai genitori informati con poche ore di anticipo sulla necessità di tenere a casa i piccoli, il divieto relativo ai giochi non evita che, nelle giornate di sole, i prati siano comunque pieni di
Rimini La nuova piscina verso la realizzazione Nel quartiere di Viserba, a Rimini, sorgerà una nuova piscina coperta a tre vasche, un impianto che risponde alle esigenze delle diverse associazioni del mondo del nuoto cittadino, delle
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scuole e dei cittadini più in generale. L’opera sarà finanziata dal Comune e gestita poi da esterni con caratteristiche di “servizio pubblico” e garanzia di un pacchetto di ore riservate proprio alle scuole e alle associazioni sportive. Il progetto e la proposta di nuova collocazione dell’impianto natatorio comunale sono stati illustrati dall’assessore allo sport Gian Luca Brasini e dall’assessore ai lavori pubblici Jamil Sadegholvaad ai rappresentanti delle associazioni sportive, i primi diretti interessati alla realizzazione del nuovo polo per l’acqua. Le società sportive hanno apprezzato le scelte tecniche legate agli spazi acqua, sia per le dimensioni sia per la profondità: sono previste una vasca principale da 10 corsie e 25 metri e due vasche per fitness in acqua, acqua motricità infantile, avviamento al nuoto, recupero funzionale. Il confronto con le associazioni è stato, nelle parole dell’assessore
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sthenics”, dotate di attrezzature adatte anche agli sportivi più allenati. Lungo i 16 chilometri di costa saranno disponibili almeno 17 palestre a cielo aperto.
allo sport, Gian Luca Brasini, “la prima tappa di un percorso di confronto che proseguirà anche nei prossimi mesi, di pari passo con le fasi di progettazione dell’opera, in modo tale da poter continuare a raccogliere indicazioni da coloro che saranno i principali utilizzatori della piscina”. A loro sarà presentato il progetto definitivo prima della sua approvazione e ai residenti della zona di Rimini nord sarà presentato lo studio di fattibilità, per raccogliere anche i loro suggerimenti.
Milano Un nuovo project financing per lariqualificazione della piscina Cardellino
I passi verso la realizzazione Il nuovo centro per il nuoto si troverà a Rimini nord, tra via Sacramora e via Baroni, a Viserba Monte. Si tratta di una collocazione funzionale, che sopperisce alla carenza di spazi per lo sport in una delle aree cittadine che ha registrato la maggior crescita di popolazione degli ultimi anni e, inoltre, che potrà soddisfare le esigenze degli studenti del vicino polo scolastico. L’area si trova al centro di una complessiva riqualificazione urbana e riorganizzazione della mobilità che potrà solo giovare alla nuova piscina, rendendola ben accessibile da diversi punti del territorio. Il progetto prevede un bando per la realizzazione della struttura, che sarà finanziata dal Comune con un investimento complessivo di 7.440.000 euro; contemporaneamente sarà impostato il piano economico e finanziario e il bando di gestione del polo natatorio.
Rimini Iisole wellness e aree gioco al Parco del Mare Giostre, torri da scalare, una stazione immaginaria, una locomotiva e una foresta per arrampicarsi: ispirate a Gianni Rodari, saranno aree tutt’altro che convenzionali quelle che nasceranno lungo il waterfront cittadino, all’interno dell’ampio progetto della sua riqualificazione, rinaturalizzazione e valorizzazione che comprende anche aree per lo sport outdoor. Prosegue il progetto di riqualificazione e valorizzazione del waterfront cittadino,
con interventi che si sviluppano su tutti i 16 chilometri di costa. Dopo il progetto delle 8 isole wellness, la Giunta comunale ha approvato anche la realizzazione di spazi gioco e fontane ornamentali al Parco del Mare sud. Si tratterà di aree gioco innovative e inclusive, il cui primo obiettivo sarà offrire ai bambini una proposta ludica diversa dal solito, con tematizzazioni ispirate dal grande Gianni Rodari: il mare, la vacanza, il viaggio, l’integrazione. Saranno spazi accessibili di giorno e di sera, con effetti luminosi e sonori. “È un progetto innovativo in grado di dare un ulteriore valore aggiunto al Parco del Mare”, ha commentato l’assessora alla pianificazione del territorio, Roberta Frisoni. “Le esigenze di gioco e movimento dei bambini e dei ragazzi saranno al centro del pensiero delle città post-Covid. Andiamo ad arricchire l’offerta di servizi, con aree gioco che valorizzano l’integrazione nella natura, l’inclusività, la condivisione, omaggiando il genio e la sensibilità di Rodari e rievocando temi capaci di accendere l’immaginario non solo dei più piccoli”. Il progetto complessivo prevede un investimento per i soli tratti 1-2-3 di circa 1,3 milioni di euro, con le prime aree gioco che si prevede possano essere pronte entro l’estate.
Aree gioco tematiche Nel tratto Tintori l’area gioco da 620 metri quadrati sarà intitolata “La foresta del mare”: sarà possibile sfidarsi in arrampicate tra i rami degli alberi e salire sulla torre di avvistamento per guardare l’orizzonte. Una foresta di “alberi fontana” svilupperà giochi d’acqua azionati dai bambini. Due delle zone ludiche sul lungomare Murri saranno ispirate alla stazione immaginaria e al treno: le strutture gioco saranno a forma di vagoni e ripercorreranno il procedere dei mesi dell’anno. La terza area riprenderà i temi della fratellanza in una torre da scalare, dove sarà possibile saltare e scivolare. Anche sul lungomare Spadazzi sono previste due aree gioco: una sarà posizionata vicina al mare e l’altra, più grande, in via Oliveti. Il tema conduttore sarà ispirato alle navi, alla pesca e al cibo.
Quella di via del Cardellino è una piscina pubblica dalla classica impostazione costituita da una vasca interna da 25 metri e una esterna da 50 metri, ormai obsoleta quanto a strutture e impianti.
Il progetto approvato nei giorni scorsi, sulla base di una proposta di partenariato pubblico-privato, mira a trasformare il vecchio centro in una struttura aperta da un lato all’uso ludico da parte dei cittadini, e dall’altra all’attivi-
Le fontane ornamentali Completano il progetto giochi d’acqua e fontane ornamentali con getti d’acqua a pavimento, che saranno colorati da luci da LED. Le fontane saranno inserite nel tratto Tintori e nel tratto Murri, con giochi d’acqua nel lungomare Spadazzi.
Le otto aree fitness Si chiama “sea wellness” l’offerta innovativa che integra la domanda di benessere e salute sul lungomare cittadino: otto palestre a cielo aperto per le quali il Comune collaborerà con l’Università in un progetto volto a promuovere stili di vita sani, offrendo a turisti e cittadini nuove possibilità per praticare attività fisica outdoor. Le aree si collocheranno nel tratto 1, 2, 3 e 8, con diverse dimensioni e caratteristiche: tre isole saranno “funzionali”, adatte per tutti gli sportivi mentre le altre saranno di tipo “cali-
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tà agonistica per allenamenti e gare anche di livello internazionale. La parte coperta conterrà una vasca nuoto olimpionica, di 50 metri, e una da 25 metri per allenamento e tuffi, con tribune rispettivamente per 891 e 116 posti, oltre a vasche ludicoricreative per i piccoli. All’esterno, sarò realizzato un parco con piscine diversificate e beach volley. L’importo del project financing che sarà messo a gara - con prelazione per il proponente - è di 23.487.801 euro, comprendente la gestione per 20 anni e un canone annuale riconosciuto al Comune di 450.000 euro. I lavori - dopo la conclusione della gara - dureranno circa due anni.
TSPORT 338
fondata da Pietro Chianchiano periodico di informazioni tecnico-sociali su attrezzature e impianti sportivi e ricreativi, piscine e impianti acquatici, disegno urbano e ambientale Technical-social magazine on recreational, acquatic and sports facilities, pools, equipments, environmental & urban furnishing
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Le schede tecniche di TSPORT in questo numero
C
Riforma dello sport
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di alcuni dei decreti legislativi previsti per l’attuazione della legge 8 agosto 2019 n. 86, la “riforma dello sport” entra nella fase costruttiva del suo percorso, razionalizzando le norme esistenti e introducendo qualche novità. Nelle schede che seguono pubblichiamo due decreti, il n. 38 e il n. 39.
Legislazione italiana 9.1 – 1101/1105 Sport Decreto legislativo n. 38 del 28 febbraio 2021 Misure in materia di riordino e riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi.
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89 39 III cop. 31 87 93 32 47 55 1 48 85 2-3 47 6 40 IV cop. 91 II cop. 55, 56 23 31 12
Il primo, che interessa più da vicino il nostro lettore, orientato alla progettazione e realizzazione degli impianti sportivi, è quello che riepiloga le norme procedurali che dovrebbero semplificare ed aiutare la realizzazione o la riqualificazione degli impianti: contiene innanzitutto il noto iter introdotto a suo tempo dalla cosiddetta “legge sugli stadi”. Una parte importante, poi, riguarda le Associazioni e le Società Sportive senza fini di lucro, le quali possono presentare all'ente locale un progetto preliminare accompagnato da un piano di fattibilità economico finanziaria per la rigenerazione, la riqualificazione e l'ammodernamento di un impianto sportivo e per la sua successiva gestione, con la previsione di un utilizzo teso a favorire l'aggregazione e l'inclusione sociale e giovanile. Se l'ente locale riconosce l'interesse pubblico del progetto, affida direttamente la gestione gratuita dell'impianto all'associazione o alla società sportiva per una durata proporzionalmente corrispondente al valore dell'intervento. 9.1 – 1106/1108 Sport Decreto legislativo n. 39 del 28 febbraio 2021 Semplificazione di adempimenti relativi agli organismi sportivi. Il secondo Decreto legislativo istituisce presso il Dipartimento per lo sport, il Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche che è interamente gestito con modalità telematiche. Nel Registro sono iscritte tutte le Società e Associazioni sportive dilettantistiche che svolgono attività sportiva, compresa l'attività didattica e formativa, operanti nell'ambito di una Federazione sportiva nazionale, Disciplina sportiva associata o di un Ente di promozione sportiva riconosciuti dal CONI. L'iscrizione nel Registro certifica la natura dilettantistica di Società e Associazioni sportive, per tutti gli effetti che l'ordinamento ricollega a tale qualifica. Altre disposizioni del decreto riguardano la personalità giuridica delle associazioni dilettantistiche e il contrasto alla violenza di genere. I decreti sono in vigore dal 3 aprile 2021.
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