INTRO
LE DUE PROVE DI VELOCITÀ
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alla nebbia svettano due cime. Sono i due aspetti di una montagna invernale che sembra correre a due velocità. Da una parte quella dei grandi eventi come Cortina 2021, la Coppa del Mondo e la Marcialonga, fatta di entusiasmo, coriandoli e cotillon (sempre e comunque nei limiti delle misure anti-Covid) cui anche un talent tv ha concorso a dare lustro e visibilità. È una cima innevata su cui batte un sole che, per quanto tiepido, tiene vivo il mondo degli appassionati. E se non vogliamo parlare di piena felicità, visto che tutte le kermesse si svolgeranno a porte chiuse, almeno vediamo una sorta di luce in fondo al tunnel. E poi c’è l’altra cima, quella che cambia co-
lore a seconda dei DPCM e che si rasserena o si copre di nubi a colpi di tabelle e bollettini. Qui sta il regno dell’incertezza, che vive ancora nell’attesa di scoprire se il 15 febbraio sarà davvero “la data” o se si tireranno di nuovo i dadi per un altro numero. Mentre ci si confronta sul da farsi, tra ottimismo e cinica analisi. Nel mezzo una valle, dove i brand, i comprensori sciistici e le regioni stesse si interrogano sul futuro, si confrontano e si sostengono in un girotondo che fa da cuore a un sistema che non parla di resilienza, ma ne è sinonimo. Perché tutto evolve, si trasforma e si adatta, soprattutto quando la passione è comune, forte e condivisa.
NEWS
APERTURA IMPIANTI: AGGIORNATO IL PROTOCOLLO SICUREZZA. IPOTESI 15 FEBBRAIO La Conferenza delle Regioni ha stabilito le nuove linee guida al protocollo di sicurezza, sulla base delle ultime osservazioni fornite dal Comitato Tecnico Scientifico lo scorso 15 gennaio. Se approvate dal governo e dallo stesso Cts, l’apertura degli impianti e l’inaugurazione della stagione sciistica potrebbe realmente concretizzarsi il prossimo 15 febbraio. In sostanza il documento, che era già messo a punto a fine novembre per garantire la riapertura degli impianti di risalita in totale sicurezza anche ai non atleti, è stato integrato con due nuove indicazioni: la prima prevede la vendita degli skipass esclusivamente online per contingentare le presenze ed evitare code e assembramenti agli ingressi degli impianti; la seconda riguarda un tetto massimo di capienza per ciascuna ski area, rivista al ribasso (con una capienza massima al 50% e arrotondata per difetto).
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Ovunque, a ogni modo, andrebbe assicurato il distanziamento interpersonale di un metro, anche tra nuclei familiari, conviventi e congiunti, tranne per i bambini sotto 1,25 metri di altezza e particolari necessità. Ricordiamo che l’ultimo protocollo prevede che per i comprensori sciistici: in zona rossa permanga la chiusura; in zona arancione potrebbe esserci un’apertura contingentata al 50% con l’utilizzo obbligatorio delle mascherine (secondo l’Ansa di tipo Ffp2 e superiori); in zona gialla potrebbe essere prevista una portata massima al 50% di cabinovie e funivie con uso obbligatorio di mascherina chirurgica, mentre nel caso delle seggiovie la portata massima potrebbe salire al 100% della capienza se sono senza cupole o con cupole alzate e con l’uso obbligatorio della mascherina chirurgica, altrimenti con cupole paravento chiuse scenderebbe anche questa al 50%.
MONDIALI DI CORTINA A PORTE CHIUSE, IL CTS PROROGA LO STATO DI EMERGENZA È ufficiale: i mondiali di sci in programma a Cortina dal 7 al 21 febbraio si potranno svolgere, ma a porte chiuse. Questa la direzione presa dal Comitato Tecnico Scientifico dopo l’ultimo Dpcm che entrato in vigore il 16 gennaio e si unisce alla proroga dello stato di emergenza, che resterà tale almeno fino al 30 aprile, nonostante il CTS abbia proposto di mantenerlo fino al 31 luglio. Anche per gli atleti sono state poste delle linee guida e restrizioni, a partire da quella di fare in modo di restare in paese il minor tempo possibile, per evitare assembramenti. L’evento sportivo più importante della stagione invernale partirà zoppo e la disputa a porte chiuse genererà anche diverse difficoltà a livello economico.
AUTONOMIA DEL CONI: LO SPORT È SALVO La fiera, in programma dal 1° al 5 febbraio, ha decretato i migliori prodotti dell’edizione corrente tra 250 candidature, suddivisi nelle categorie: outdoor, sport invernali, corsa&fitness e urban. Nuova anche la decisione di annunciare il premio più ambito, il “Prodotto dell’anno”, durante le cerimonie ufficiali di premiazione in live streaming come parte integrante dell’evento. Tra i Gold Winner della categoria sport invernali figurano: Cébé con il casco Versatile, Nordica con lo scarpone Speedmachine 3 130 S (GW), Out Of con la lente elettronica per occhiali sportivi Electra e Ortovox con i guanti da freeride 3 Finger Glove Pro, la salopette Deep Shell e il ricetrasmettitore per valanghe Diract Voice.
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Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge sull’autonomia del Coni. Il provvedimento arriva alla vigilia del comitato esecutivo del Cio che ha all’ordine del giorno la questione. L’Italia, senza l’intervento in extremis approvato in CdM, avrebbe rischiato di vedere gareggiare i propri atleti senza bandiera e inno italiano. Il decreto sancisce l’autonomia del Coni rispetto a quanto previsto dalla contestata riforma dello sport firmata dal primo governo Conte. Una riforma che, nella sua stesura originale, secondo il Comitato Olimpico Internazionale, si era ‘macchiata’ di una evidente ingerenza della politica rispetto alla ‘sacra’ autonomia dello sport, così come previsto dalla Carta Olimpica.