SOSTENIBILITÀ DI CRISTINA TURINI
“LIFE NO PLASTIC IS FANTASTIC” Il progetto Plastic Free Ride nasce due anni fa da un’idea di Raffaele e Sara. Coppia sia nella vita che in sella alle loro bici, i due viaggiano e puliscono, sempre pedalando, le strade d’Italia, armati di pinze e voglia di cambiare il mondo
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n’idea tanto semplice quanto virtuosa che nasce dall’amore per la bici, per la natura e dall’incapacità di chiudere gli occhi di fronte a un ambiente ancora troppo deturpato da rifiuti di ogni genere. Raffele e Sara hanno intrapreso un viaggio
speciale insieme, in sella alle loro bici, per ricordarci concretamente che troppo spesso diamo per scontato il mondo bellissimo in cui viviamo.
I N T E R V I S TA A R A F FA E L E FA N I N I E S A R A N I C O L E M A Z Z A R E L L A Come nasce il progetto Plastic Free Ride? La passione per la bici unita all’amore per gli ambienti naturali sono stati i due motori che hanno dato vita al progetto. Raffaele: “Prima della nascita del progetto ho fatto diversi viaggi in bici, e mi ha sempre disturbato il disastro di rifiuti che si trova a bordo strada. Quello che mi dava più fastidio, però, era andare avanti senza fare niente. Nel 2019, mosso anche dall’argomento sempre più discusso delle enormi isole di plastica presenti nei nostri oceani, ho preso definiti-
Siamo rider che amano viaggiare liberi come solo “ la bicicletta ci fa sentire, e liberi dall’inquinamento che si trova su strade e sentieri. Viaggiamo in sella alle nostre bici, con pinza e carrello, per ripulirle dai rifiuti. Lo facciamo per
vamente coscienza del fatto che non si poteva più restare a guardare. Stavo partendo
parlare alle persone con gesti concreti, e per fare la
in bici durante il periodo di ferie estive dal lavoro, e ho deciso di armarmi per far sì che
nostra parte nella difesa degli ambienti naturali”.
il viaggio non fosse utile solo per me stesso, ma anche per l’ambiente. Ho settato la bici agganciandovi un carrello porta bagagli, con sopra un contenitore abbastanza capiente, e
strada. Spesso poi capita di fare uscite di pulizia con amici e perso-
armato di pinze sono partito per il primo viaggio
ne che vogliono unirsi nella raccolta.
di raccolta di Plastic Free Ride, al ritmo di “Life no
Non è facile viaggiare e raccogliere in gruppi troppo numerosi,
plastic is fantastic”.
soprattutto sulle strade trafficate dalle auto può essere pericoloso, perché è un continuo fermarsi per poi ripartire. Ci piacerebbe
Cos’è nato prima in voi? La passione per la bici o
comunque in futuro organizzare eventi di raccolta, e stiamo già
l’attenzione all’ambiente che vi circonda?
studiando come realizzarli.
Raffaele: “Sono due temi importanti che sono
Nel frattempo però, quello che ci interessa di più è ispirare le per-
sempre andati di pari passo, c’è voluto qualche
sone, e far sì che anche durante le loro uscite quotidiane, di al-
anno per riuscire a combinarli insieme. Ricordo
lenamento o svago, mettano in pausa il GPS e dedichino un po’
che da ragazzino non avevo il motorino come
del loro tempo a ripulire un tratto di strada. Usando l’hashtag e
tanti coetanei, e andavo fierissimo di spostarmi
menzionando @plasticfreeride poi ci ritroviamo :) Abbiamo già una
in bici, proprio perché sapevo di non contribuire
serie di storie su Instagram dove collezioniamo tutti i rider che han-
all’inquinamento”.
no condiviso le loro raccolte.
Sara: “Per me è nata prima la sensibilità per l’ambiente, in particolare verso gli ambienti montani,
Qual è stato il viaggio plastic free più lungo
sinonimo di integrità naturale, purtroppo sempre
e impegnativo che avete fatto e cosa vi è
più fragili”.
piaciuto di più di questa esperienza? Cosa non vi è piaciuto invece?
Qual è il vostro obiettivo, a livello di comunicazione?
A inizio estate abbiamo intrapreso il viaggio
Vogliamo comunicare alle persone con gesti concreti, dimostrando
più lungo: dai Monti Lessini a Santa Maria
che tutti possiamo fare la nostra parte per la difesa degli ambienti
di Leuca. Difficile decidere cosa ci abbia
naturali. Al ritorno da ogni trasferta, pensiamo che se anche solo una
affascinato di più. L’Italia è bellissima tutta,
delle persone che abbiamo incontrato fa qualcosa per cambiare le
da Nord a Sud: ogni giorno sembra di at-
proprie abitudini, allora quel viaggio è stato un successo.
traversare uno stato diverso e invece siamo sempre qui. Questo ci fa riflettere su quanto
Quanti rifiuti siete riusciti a raccogliere da quando il progetto è
siamo fortunati, e ci fa arrabbiare tantissimo
iniziato?
pensare a quanto lo si dia per scontato.
La bottiglia di plastica è la nostra unità di misura, perché è il rifiuto più
La cosa più bella del viaggio comunque re-
comune. Ne abbiamo raccolte circa 5.000. Sappiamo che il conteni-
sta sempre le persone che incontri, le loro
tore che utilizziamo per la raccolta ne contiene circa una cinquantina,
storie, e i loro sorrisi. Sapere che apprezzano
così a ogni uscita contiamo i carichi di rifiuti e facciamo una stima.
quello che stiamo facendo e che sono disposte a condividere parte della loro strada
Non raccogliamo solo plastica però, perché per strada si trova di tutto: mascherine, latti-
con noi, forse è la cosa più bella. Il loro affetto ci dà la carica per proseguire e un po’ di
ne, vetro, pacchetti di sigarette, rifiuti indifferenziati di ogni tipo, e purtroppo anche tanti
ottimismo per credere che qualcosa possa cambiare.
gel e barrette lasciati dai ciclisti. Quando programmate un viaggio, quali sono le cose indispensabili che dovete assoluta-
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Avete iniziato solo voi due, intendete estendere il progetto anche ad altre persone?
mente portare con voi?
Quando siamo in viaggio ci sono persone che ci scrivono e condividono con noi tratti di
Carrello, cesto porta rifiuti, pinze, guanti, sacchi. Questo è il nostro setup durante i viag-
Bikefortrade • numero 10 - 2021