HUB Style vol.01_2021

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C O V E R

S T O R Y

L’A RT E DELLA DISTRIBUZIONE Un culto per la bellezza e lo stile rafforzato dal forte legame con Firenze, dove è nata negli Anni ’50 già con importanti connessioni estere. Artcrafts International si è sempre distinta nella capacità di fare ricerca e lanciare nuovi marchi. Tra la creazione di aziende proprie e brand in licenza nei settori fashion & sport di Benedetto Sironi

P

ensi a Firenze e vedi arte, bellezza, appartenenza. Valori che riguardano da vicino anche la storia di Artcrafts International. Era il 6 giugno 1958 quando Carla e Maurizio Ponziani iniziarono l’attività di buying office per l’America, volta alla ricerca e sviluppo di prodotti made in Italy molto richiesti all’epoca per qualità, design e innovazione. Ma per meglio comprendere le origini di una realtà particolare come quella fiorentina, della famiglia che ne è stata fondatrice, vale la pena di tornare ancora un po’ indietro nel tempo. Addirittura nell’800. Già a quell’epoca, in uno storico quartiere della Firenze più autentica e sanguigna, sorgeva l’antica bottega Ponziani. Proprio da qui siamo partiti in questa intervista a tutto campo con il figlio dei due fondatori e attuale ceo Simone Ponziani. Perché lo “Studiolo Ponziani”, che peraltro abbiamo avuto il piacere di visitare, è un posto particolare per te e per l’azienda. In generale come definiresti il vostro legame con Firenze? Hai detto bene. Per la nostra famiglia rappresenta un luogo speciale. Dalla fine dell’800, il mio bisnonno Giovanni Ponziani lavorava nella bottega di restauro più prestigiosa dell’epoca. Qui venivano restaurati capolavori provenienti da tutta Italia. Nel 1940 mio nonno Mario decise di trasferirsi nel cuore del quartiere degli artisti di San Frediano e dare vita al proprio laboratorio di restauro. Dopo la guerra, sfruttando la conoscenza di antiche lavorazioni da molti considerate superate, ebbe l’intuizione vincente di produrre mobili che riproducono fedelmente antichi arredi e oggetti preziosi, apprezzati in tutto il mondo. Ancora oggi lo Studiolo è un punto di riferimento per la decorazione, restauro o riproduzione di mobili antichi e arredi di pregio

contemporanei. Noi lo utilizziamo talvolta anche come location per eventi e presentazioni, anche per la sua atmosfera dal sapore rinascimentale di altissimo impatto scenografico. Questo legame è indicativo anche del rapporto viscerale che abbiamo in generale con la città di Firenze, che ci ha sempre ispirati nella ricerca della bellezza e dello stile con la sua storia e i suoi capolavori. Come è cominciata la tua esperienza in azienda? Era il 1984, studiavo negli USA e visitai una fiera chiamata Surf Expo, dove presi contatti per importare alcuni brand surf in Italia. Scrissi delle lettere dal college ad alcuni di loro, tra cui un brand chiamato Trim. Poi, una volta rientrato in Italia e non avendo sostenuto gli esami universitari, partii per il militare. In concomitanza la Trim mi scrisse dicendo che un loro manager sarebbe stato in Italia e voleva incontrarmi. Presi così un permesso per “36 ore”, feci la riunione negli uffici dei miei genitori e la stagione dopo, finito il servizio militare, incominciò la nostra avventura distributiva. Dopo Trim fu la volta di altre note realtà del settore skate e snowboard come Airwalk, Ride, Liquid, Westbeach, Eastpak e molti altri. Fino all’importante svolta di metà Anni ’90. Cosa avvenne in quel periodo? Nel 1996 iniziammo a collaborare con il marchio di sneakers Simple. E lanciammo anche i primi brand di proprietà: Canadian Classics, Colors of California e Coral Blue. Ci fu poi nel 1998 l’accordo con Teva, una delle realtà più iconiche e autentiche dell’outdoor.

Immagini storiche della sede fiorentina di Artcrafts International

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