C O V E R
S T O R Y
AZIONI E INTENZIONI DI VALORE Il core business è il denim responsabile. A parlare è il ceo di Dondup che racconta della volontà di diffondere un made in Italy di qualità e più “indossabile” di Sara Cinchetti
È
l’ex cestista e oggi ceo Matteo Anchisi a guidare, dal 2016, il brand marchigiano Dondup. Nata nel 1999 e specializzata nel denim wear, l’azienda si rivolge a un pubblico che ambisce a vestire uno stile italiano “indossabile”. All’insegna della sperimentazione responsabile con il programma “Detox” (perché la sostenibilità è un percorso), il marchio nel tempo si è evoluto mettendo a segno importanti risultati dopo l’ingresso del Made in Italy Fund, tra cui un EBITDA del 28% nel 2021. Dondup nasce nel 1999 nel distretto marchigiano. Cosa significa il concetto di “cambiare le proporzioni di un jeans esistente”? Significa saper sperimentare e non accontentarsi mai. Rappresenta il nostro dna, ovvero innovare e rinnovarsi, continuando a farci domande e cercando soluzioni. Il nostro obiettivo è quello di creare il fit perfetto.
A cosa si ispira il nome Dondup? E quali sono i valori che lo caratterizzano? Deriva da un celebre lama tibetano, Mingyar Dondup, che viene ricordato per una frase che spiega molto bene il nostro modo di pensare e agire ovvero “Tutti gli uomini sono uguali. Razza, colore e fede non significano nulla. Ciò che ha valore sono le intenzioni e le azioni di ciascuno”. Un mantra che oggi ha ancora più significato e importanza. Come si è evoluta negli anni la realtà marchigiana? Inizialmente si è difesa, attaccata da delocalizzazione e altri problemi endemici all’imprenditoria italiana. Oggi vive un nuovo rinascimento, fatto di qualità, attenzione alle persone e sostenibilità. Si rivede un distretto fiorente, di cui noi come Dondup siamo fieri attori protagonisti, che ha riportato la regione a essere la patria del denim.
Immagini della collezione SS 22
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