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Pillole di storia

Il CSI protagonista nell’80° di vita della GIAC

di Leonio Callioni

Siamo ancora alla ricerca della data precisa della fondazione del Centro Sportivo Italiano, visto che Stadium pubblica lo Statuto in data 19 novembre 1944, senza che vi sia la data di deposito del documento stesso, e proprio nella stessa pagina di Stadium si dà conto di un incontro dei dirigenti CSI con il Commissario straordinario del CONI, Giulio Onesti, avvenuto il 15 dello stesso mese. Dobbiamo immaginare che la data di approvazione dello Statuto sia quindi antecedente al 15 novembre, almeno di qualche giorno. Comunque nascemmo in seno e per iniziativa, come è ben noto, della GIAC, Gioventù Italiana di Azione Cattolica, ragione per cui ci sembra interessante riportare alcuni stralci della cronaca, pubblicata nel libro sui “Cent’anni di storia nella realtà dello sport italiano”, edito dal CSI, sulle celebrazioni per l’80° della GIAC. «Nel quadro delle celebrazioni il CSI – riferisce la cronaca – si inserisce con una serie di manifestazioni: i primi campionati di nuoto e di scherma; i campionati di atletica; i campionati di calcio; una regata sul Tevere; ma principalmente uno stupendo concorso ginnico nazionale nella cornice di Piazza di Siena [...]. Il grande Convegno di Roma per l’80° della Gioventù maschile e per il 30° della Gioventù femminile cattolica fu un’apoteosi. Una massa di circa 600.000 giovani nei giorni dal 2 al 5 e dal 7 al 13 settembre 1948, ha invaso le strade di Roma».

Più oltre, dopo aver accennato alla solerte vicinanza di Papa Pio XII, che ha concesso l’udienza ai convenuti in Piazza San Pietro, così prosegue la cronaca: «Allo sport, lo sport dei giovani cattolici, è spettato il compito della dimostrazione della più alta capacità direttiva e tecnica, del grado di funzionalità a cui tutta la istituzione della GIAC era protesa. In questo l’apporto del CSI e dei suoi quadri è stato determinante. La manifestazione sportiva, durata una settimana, è risultata una vera “festa dello sport” quale l’ha definita Luigi Gedda, festa più viva e fervente nella grande festività del raduno generale, l’affermazione palmare del lavoro compiuto». Rimanendo nella nostra consultazione del libro sui cent’anni di storia, ci siamo poi imbattuti in un’altra notizia che, ancora una volta, dimostra quanto il CSI abbia

sempre precorso i tempi e che è di tutt’altra natura, ma interessante perché il tema della salute degli atleti non è mai passato in secondo piano. «Datato 1950 è il progetto del CSI per la creazione della Facoltà di Educazione Fisica, e, sempre nel 1950, la realizzazione di una propria struttura sanitaria “allo scopo di dare agli atleti iscritti al Centro Sportivo Italiano la più ampia assistenza sanitaria”; viene infatti fondato a Torino il C.S.I.M. (Centro Sportivo Italiano Medici) al quale è affidato il compito assistenziale in tutte le forme richieste dalle molteplici attività del CSI (visite preventive, soccorso postinfortunistico, assistenza diretta ecc.), e la realizzazione di corsi per massaggiatori e per assistenti sanitari». Eravamo nel 1950!

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