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Safeguarding nello sport
from Stadium n. 11/2024
by Stadium
Ambiti e norme per ambienti più sicuri, con un focus sulla tutela dei minori
Rivediamo adempimenti e scadenze del 2024
di Laura Sanvito
La riforma dello sport, con l’obiettivo di creare ambienti sicuri e inclusivi, ha introdotto nuovi obblighi per le associazioni e le società sportive, ponendo un focus sulla protezione dei minori, la prevenzione delle molestie e la lotta contro ogni forma di discriminazione definita dal DL 11 aprile 2006 Nr. 198, riguardante l’etnia, la religione, le convinzioni personali, la disabilità, l’età e l’orientamento sessuale.
Tre ambiti fondamentali per il Safeguarding
La riforma si concentra su tre aree chiave:
1. Tutela dei minori: garantire la sicurezza di bambini e adolescenti durante le attività sportive è essenziale. Questo include la nomina di un Responsabile Safeguarding e l’adozione di codici di condotta per prevenire abusi;
2. Contrasto alla violenza di genere: le società sportive devono mettere in atto politiche per prevenire la violenza di genere, promuovendo procedure di segnalazione chiare e attività di sensibilizzazione;
3. Contrasto al razzismo e alla discriminazione: l’ambiente sportivo deve essere inclusivo, rispettando ogni persona indipendentemente dalle sue caratteristiche. Le società devono respingere ogni forma di discriminazione e promuovere il rispetto reciproco.
Cosa devono fare le società sportive
Il Decreto Legislativo 39/2021, articolo 16, stabilisce alcune misure essenziali per garantire la sicurezza nelle attività sportive. Due sono gli obblighi principali:
• Adozione di modelli organizzativi e codici di condotta: le società devono adottare modelli per regolamentare l’attività sportiva e promuovere un ambiente accogliente e rispettoso. Questo adempimento doveva essere completato entro il 31 agosto 2024;
• Nomina di un Responsabile Safeguarding entro il 31 dicembre 2024. Questa figura ha il compito di:
- Prevenire e contrastare abusi e discriminazioni;
- Applicare i modelli di tutela;
- Monitorare comportamenti inappropriati;
- Partecipare alla formazione continua.
Tutela dei minori nel Centro Sportivo Italiano: il progetto Sport Light
Il CSI richiede che chiunque lavori con i minori eviti e prevenga alcuni comportamenti dannosi, come:
1. Abuso psicologico;
2. Abuso fisico;
3. Molestie e abusi sessuali;
4. Bullismo e comportamenti discriminatori;
5. Omissione di assistenza.

Documenti e facsimile sulla piattaforma MyCSI
Per affiancare le società sportive nella redazione dei documenti utili e in conformità alla normativa vigente e alle proprie linee guida, il Centro Sportivo Italiano mette a disposizione dei facsimile che le associazioni e le società sportive possono adattare ed adottare. I documenti sono reperibili sulla piattaforma MyCSI, accedendo con le credenziali della propria società sportiva. Per dubbi e chiarimenti sulle tematiche del safeguarding, il CSI è inoltre a disposizione delle proprie affiliate all’indirizzo policy@csi-net.it.
La missione del Centro Sportivo Italiano è offrire attenzione, rispetto e dignità ad ogni tesserato, supportando le società affiliate nel:
• Programmare allenamenti adeguati allo sviluppo fisico ed emotivo dei minori;
• Usare un linguaggio positivo e motivante, valorizzando ogni risultato, anche parziale;
• Comunicare apertamente con i minori sui loro diritti e su come affrontare eventuali problemi;
• Creare un ambiente accogliente in cui ogni minore si senta parte integrante della comunità sportiva.
Da questa missione nasce il progetto CSI Sport Light, che mira a migliorare la tutela dei minori nello sport e a potenziare il ruolo degli educatori sportivi. Questo progetto non vuole solo sviluppare politiche di safeguarding, ma anche fornire un supporto costante alle organizzazioni sportive per la corretta applicazione delle stesse.
Obiettivi del progetto Sport Light:
• Istituire “punti di riferimento” (o focal point) per lo sviluppo, l’adozione e la gestione di una Child Safeguarding Policy (CSP);
• Sperimentare modelli di CSP in organizzazioni sportive praticanti discipline sportive differenti;
• Promuovere la partecipazione di minori, soprattutto quelli in situazioni di fragilità, nelle attività delle società sportive;
• Coinvolgere i genitori nell’adozione delle CSP;
• Monitorare e valutare l’implementazione delle CSP a livello locale;
• Supportare i responsabili della protezione dei minori nelle società sportive;
• Certificare le organizzazioni che adottano correttamente le CSP;
• Formare i responsabili e gli educatori per evitare pratiche dannose e promuovere un allenamento rispettoso delle
caratteristiche individuali dei minori;
• Favorire la diffusione dei “punti di riferimento” per promuovere le politiche di safeguarding nei territori.
Il safeguarding nello sport rappresenta un cambiamento cruciale per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i partecipanti, soprattutto dei più giovani. Queste misure non solo prevengono abusi e discriminazioni, ma migliorano la qualità dell’esperienza sportiva, promuovendo fiducia, coesione e crescita personale.
Il CSI affianca e sostiene le società sportive nel loro impegno per adottare le misure di safeguarding, trasformando lo sport in uno strumento di crescita, benessere e inclusione per tutti.
Per maggiori approfondimenti: www.centrosportivoitaliano.it