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L’energia sociale dello sport
from Stadium n. 1/2022
by Stadium
Intervista a Vanessa Pallucchi, Portavoce del Forum del Terzo Settore
Fra i 32 enti riconosciuti come rete associativa nazionale figura il CSI. Un primo commento ce lo offre la Portavoce del Forum del Terzo Settore, Vanessa Pallucchi
Quanto secondo lei il CSI può diventare protagonista come rete di Terzo Settore?
Al di là del riconoscimento formale come rete associativa nazionale di Terzo Settore, si può dire che il Centro Sportivo Italiano è già pienamente protagonista, e lo è per il fatto di avere una comunità di intenti solidaristici, di costruzione di una coesione fra persone intorno a un obiettivo comune di benessere. Noi abbiamo bisogno di rafforzare le risposte collettive ai problemi comunitari, e non di ridurle.
Come sarà possibile attuarlo, anche insieme o in squadra con le branche territoriali del Forum?
Sempre più gli ETS si devono muovere nell’ottica di piattaforme territoriali per costruire una nuova coesione. Il nuovo modello di sviluppo che vogliamo costruire ha al centro le persone e i loro diritti, le comunità, la responsabilità di contribuire alla coesione sociale. Per questo crediamo che la sussidiarietà fra pubblico, privato e Terzo Settore sul territorio sia la filosofia giusta. E crediamo che oggi ci sia bisogno di un nuovo protagonismo dei territori, anche nella costruzione di piattaforme territoriali che vedano gli enti cooperare per costruire modelli di società che siano più sostenibili e aperti.
Può a suo avviso lo sport essere considerato motore, energia sociale?
Certamente sì. Lo sport è un collettore naturale di molti valori positivi: valori salutistici, valori educativi, valori sociali. Dove c’è sport si riducono le devianze giovanili e l’isolamento individuale: due questioni che la pandemia Covid-19, e le misure con cui si è cercato di arginare la diffusione dei contagi, hanno aggravato. Questo ce lo dicono sia le cronache quotidiane, sia gli studi scientifici.
Quali sono le principali misure e provvedimenti che possono interessare gli ETS nel PNRR?
La missione 5 del PNRR, volta alla valorizzazione del Terzo Settore e del sociale, è naturalmente quella che contiene il maggior numero di misure a favore dello sviluppo delle nostre realtà. Parliamo ad esempio dell’inclusione a favore di persone in condizioni di estrema emarginazione, ma anche - e qui il CSI può essere protagonista - il riconoscimento del ruolo dello sport nell’inclusione e integrazione sociale. Tuttavia non c’è soltanto la missione 5: il Terzo Settore è portatore di valori che riguardano l’intera comunità, a partire dal tema dell’ambiente, e dunque ci sono temi che nel PNRR ritroviamo trasversalmente. Nel dettaglio, è interessante anche la misura che prevede l’incremento di strutture per lo sport a servizio delle scuole, strutture che negli orari pomeridiani possono essere messe a disposizione anche delle società sportive e degli Enti del Terzo Settore.
Che ruolo gioca invece o può giocare lo sport nella promozione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile?
Oggi abbiamo un grande bisogno di solidarietà e coesione sociale, senza i quali non esiste la possibilità di un vero benessere e un vero progresso per le nostre comunità. In questo contesto, lo sport è un fattore di coesione sociale: come abbiamo ricordato, lo sport è fatto di valori. Penso alla qualità ambientale, perché lo sport ha una dimensione di vicinanza ai temi ambientali molto spiccata. Ma penso anche al tema dell’inclusione di genere, e dell’inclusione giovanile, per dare risposte ai bisogni formativi dei giovani nella loro fase di crescita.
Con uno sguardo di orizzonte verso i beni pubblici, e possibili appalti per costruire luoghi educativi a trazione sportiva: quanto divengono importanti le azioni di coprogettazione e coprogrammazione?
Gli strumenti della coprogettazione e della coprogrammazione rappresentano un grande cambio culturale, per gestire in maniera diversa le relazioni fra il pubblico e il privato: e questo è valido per tutti gli Enti del Terzo Settore. I soggetti dell’ambito sportivo possono senz’altro dire la loro sull’infrastrutturazione sportiva del territorio, e sulla costruzione di attività che possano rappresentare risposte a bisogni sociali emergenti. Penso al grande tema della povertà educativa, che spesso genera anche forme di devianza e marginalità. E penso, di nuovo, alle devianze giovanili, dall’alcool alle droghe, che nello sport trovano una risposta di contenimento naturale. Per questo si dovrà fare attenzione ad agire in maniera opportuna, puntando l’attenzione sui luoghi che hanno divari infrastrutturali, sia nell’impiantistica pubblica sia a favore dei plessi scolastici che oggi sono privi di palestre, come talvolta si registra nel Mezzogiorno.
In ultimo, che significato può assumere per il CSI essere nella decina o dozzina di enti sportivi fra le 32 organizzazioni riconosciute reti associative?
Ci sono da fare ancora passaggi normativi importanti che riguardano gli enti sportivi: condividerli all’interno di una logica di rete, stando dentro il Forum, significa poter portare avanti battaglie comuni con maggiore forza ed efficacia, e - aspetto non banale - con maggiore condivisione, per non bastare solo a se stessi, in una logica di evoluzione del sistema sportivo di base. Trovo importante anche l’interazione che gli enti sportivi possono avere con gli altri enti del Terzo Settore per definire, come detto, piattaforme territoriali che vedano gli enti cooperare.
Il CSI nel coordinamento del Forum. Calogiuri: “una presenza lungimirante”
«La presenza del CSI nel Forum Nazionale del Terzo Settore - afferma il vicepresidente nazionale del CSI Marco Calogiuri - è una presenza strategica e lungimirante perché siamo stati tra i primi EPS e APS a farne parte. Possiamo definirci tra i fondatori. Altrettanto importante essere stati sempre nel Coordinamento Nazionale, anche in questa tornata, che ha eletto la portavoce Vanessa Pallucchi. Siamo entrati in piena sintonia con quelle che sono le linee guida del Centro Sportivo Italiano. Un dato fondamentale che all’interno del Forum il CSI è un importante pilastro dello sport sociale, dell’associazionismo di promozione sociale anche perché tra le 32 realtà che con decreto hanno fatto parte della prima rete associativa nazionale del Terzo Settore, il CSI è pienamente parte e il mondo dello sport del terzo settore è quasi al 50% con 9 enti di promozione sportiva e altri 3 che si occupano di sport».