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insieme si vince”
from Stadium n. 12/2024
by Stadium
Si chiude un anno di sport, il 2024, con oltre un milione e mezzo di tesserati e la partecipazione di oltre ventitremila finalisti ai 54 Campionati nazionali. Oltre tremila le medaglie assegnate.
di Felice Alborghetti
“Solo insieme si vince” è stato il leitmotiv che nel 2024 ha accompagnato ogni fase finale dei Campionati nazionali del CSI. Un chiaro invito ad ogni partecipante, in ciascuna delle differenti discipline sportive alternatesi nei mesi della stagione appena trascorsa, a vivere il momento associativo nel pieno dello spirito di squadra, comunitariamente, guardando cioè all’altro ed al prossimo che ci è accanto, compagno o avversario che sia. Lo sport infatti custodisce in sé passione, integrazione, valorizzazione delle proprie e delle altrui diversità, e può offrire la vera chiave per un successo individuale o collettivo. E che poi dall’universo sportivo, dai campi di gara, dalle palestre, dalle piste o dalle piscine dove abitualmente ci si allena, riesce ad estendersi agli ambiti più vari del nostro vivere civile. Come spesso accade, la fine di ogni anno diviene sempre il tempo dei bilanci, il momento in cui si tirano le somme di tutto quello che è stato. Così è stato fatto dal Coordinamento nazionale dell’attività sportiva del CSI, che a inizio dicembre ha stilato un documento di sintesi dettagliato sul numero dei partecipanti alle varie finali nazionali. Insieme sui podi degli 11 sport individuali documentati sono saliti in 2.974 atleti ed atlete, fra sciatori, velocisti, ginnasti, pongisti, nuotatori, runner e giocatori di racchetta. Il boom di partecipazione è stato fatto registrare dall’atletica leggera e dalla ginnastica, che hanno visto sfilare circa cinquemila partecipanti. Complessivamente, la reginetta degli sport, nel CSI, ha visto 1.965 atleti ed atlete ad aprile nella corsa campestre, 2.115 sul tartan in pista a settembre e 749 finalisti nella corsa su strada ad ottobre. Mentre ritmica ed artistica nelle due finali marchigiane, disputatesi ad Urbino, hanno visto valutati 1.561 e 3.395 body, impegnando in entrambi i casi le giurie per un’intera settimana. Più di mille le società sportive che nei vari sport hanno potuto assaporare il clima di una finale nazionale CSI. Scrutando attentamente fra le tabelle, a ben vedere, sono 103 le città italiane, o meglio i Comitati del CSI (sui 132 presenti sul territorio) rappresentati in almeno una finale dei Campionati nazionali. Tra essi sono stati 73 quelli capaci di contare e raccontare di almeno un atleta sul podio. Un po’ di sano campanilismo: nel medagliere globale dei soli sport individuali, è la Lombardia complessivamente la regione al top, con Bergamo, Milano e Mantova prime assolute in fatto di medaglie conquistate. Oltre duecento podi per i loro tesserati nei campionati del 2024, come anche per Trento, quarto assoluto. Più di cento medaglie le hanno vinte invece gli sportivi del CSI affiliati a Vicenza, Lecco, Brescia, Roma e Bologna. Via via tutte le altre fino ad arrivare in fondo alla graduatoria, dove si trovano quei Comitati che hanno potuto esultare anche per una sola medaglia vinta: Acireale, Ascoli, Asti, Aosta, Catania, La Spezia, Pordenone, Siena, Volterra. Ma il dato oggettivamente più rilevante, se non sorprendente, è caratterizzato dalla consistenza giovanile nella popolazione degli sportivi finalisti del CSI. Guardando ai dati stagionali aggregati, balza evidente agli occhi che il 78% dei partecipanti alle fasi conclusive dei diversi circuiti dei campionati CSI aveva meno di 18 anni. Stringendo la forbice ed ingrandendo la lente, il focus sui soli under 14 certifica un 57% di presenze con un pass nelle finali nazionali arancioblu. Insomma, un finalista su due aveva tra i 9 ed i 14 anni. Che dire: CSI, uno sport votato ai minori!
L’orgoglio arancioblu è quello di aver osservato in gara, sul totale complessivo dei finalisti, il 51% di partecipanti in età compresa dai 9 ai 14 anni. Un dato giovanile che arriva sino al 78% considerando la fascia dei soli minori under 18.
Gli altri sport
Moltissime altre emozioni tricolori sono state vissute nel 2024 all’interno del Centro Sportivo Italiano. A cominciare dai piloti a testa in giù sui diversi circuiti dello speed down, e poi quelli col naso in su dei droni FPV. L’Alba dei Marsi ha laureato i migliori trail runner nazionali, mentre sono state ovunque delle coreografie eccezionali quelle che hanno accompagnato le spettacolari manifestazioni di danza sportiva, di cheerleading ed acro dance. Il canottaggio della voga a dieci remi ha vissuto fra Adriatico e Ionio le sue tappe conclusive, mentre il Mar Tirreno ha laureato i campioni di nuoto in acque libere. Ancora sport di squadra: il football americano è andato in end zone , dopo una combattutissima regular season, assegnando lo scudetto come alle squadre di dodgeball e tchoukball. Simpatiche e divertenti anche le ultime medaglie a 4 zampe per le specialità cinofile (Mantrailing, Obedience, Rally O).
Il ciclismo nel 2024
Ripassando i mesi del 2024, un capitolo a parte merita in seno all’Associazione il mondo del ciclismo. Le due ruote arancioblu non hanno infatti mai smesso di pedalare lungo l’arco della stagione associativa, facendo registrare ovunque successi di presenze, pubblico e passione. Costante il dato dei cicloturisti, tesserati nel CSI con intensa attività locale, come pure quello fra gli agonisti, ossia i cicloamatori registrati nei circuiti territoriali ciessini. Riguardo all’attività nazionale, i traguardi tricolori sono stati dieci, che hanno visto gareggiare circa 1.900 partecipanti ed assegnare dalla Commissione tecnica nazionale del settore ciclismo la bellezza di 127 maglie tricolori cerchiate di arancioblu. Podi nelle varie specialità ciclistiche: dalla cronometro individuale ed a coppie alla cronoscalata ed alla mediofondo. Biciclette sempre protagoniste nella cicloscalata, nella prova su strada ed ancora con le ruote larghe nel ciclocross. Le MTB hanno visto premiati nell’anno i campioni dell’endurance, nella XCO, della marathon e della granfondo. Nell’anno un centinaio di società ciclistiche e ciclostoriche hanno preso parte, per complessivi 1.300 tesserati al via, ai quattro Campionati nazionali non competitivi di cicloturismo (strada, d’epoca, randonnée ed escursionismo MTB), che hanno laureato campioni quattro società sportive, con relativi podi.
Sport paralimpico: inclusione e promozione
L’inclusione di atleti con disabilità all’interno di squadre miste o in competizioni individuali insieme ad atleti normodotati, non solo promuove l’uguaglianza e l’inclusione, ma anche la diversità di abilità e talento. La partecipazione di atleti con disabilità in competizioni di atletica, sci, ginnastica, judo, karate, nuoto e tennistavolo è un chiaro segno di quanto sia possibile superare le barriere e competere insieme, indipendentemente dalle abilità fisiche. Le competizioni nazionali di calcio a 5, pallavolo e pallacanestro offrono un palcoscenico importante per mostrare le abilità degli atleti con disabilità, permettendo loro di gareggiare sullo stesso terreno dei cosiddetti normodotati.