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«Lo sport compagno di viaggio per la crescita dei giovani»

Intervista ad Antonio Matarrelli, Sindaco di Mesagne

IL SINDACO DI MESAGNE E PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BRINDISI SI RACCONTA RIBADENDO L’IMPORTANZA DELLO SPORT, CHE È SINONIMO DI PREVENZIONE, BENESSERE PSICOFISICO E SALUTE

di Massimiliano Dilettuso

Il Sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli, è il primo cittadino più amato d’Italia. A stabilirlo è la società di ricerca milanese Yoodata, che per effettuare l’indagine ha interrogato un campione rappresentativo dei cittadini del Comune pugliese. In particolare, i mesagnesi hanno valutato positivamente la vita della città, l’erogazione dei servizi comunali, le iniziative dell’amministrazione e la comunicazione del Comune. Per il Sindaco Matarrelli, che da marzo 2022 è anche Presidente della Provincia di Brindisi, non è da sottovalutare anche l’importanza dello sport, che rappresenta un capitolo rilevante della vita amministrativa a Mesagne e nell’intero territorio brindisino.

Nella sua carriera politica, e in generale nella sua vita, quanta importanza ha attribuito e continua ad attribuire allo sport?

La pratica sportiva e l’interesse per le varie discipline sportive hanno scandito le diverse fasi della mia vita, sin dall’infanzia. Ad eventi sportivi precisi, come Mondiali di Calcio, Olimpiadi, ma anche più in piccolo a tornei locali, collego emozioni e momenti indimenticabili di vita personale e comunitaria. Fra tutti mi viene da pensare alla gioia per la conquista delle due medaglie olimpiche di Carlo Molfetta nel 2012 e di Vito Dell’Aquila nel 2021: vittorie che hanno assunto un valore immenso per un intero territorio.

In questi anni di attività amministrativa alla guida di Mesagne e della Provincia di Brindisi, quali sono stati i principali progetti rivolti al mondo dello sport? Ritiene che le attività sportive nel suo territorio siano aumentate?

Lo sport ha rappresentato e continua a rappresentare un capitolo importante della vita amministrativa, oltre che sociale, della città di Mesagne e dei territori della provincia di Brindisi. Al primo posto ci sono l’adeguamento, messa in sicurezza e ammodernamento delle strutture sportive, e la vicinanza e il supporto alle realtà associative che – svolgendo con passione e competenza la propria funzione –assolvono in modo encomiabile ad aspetti educativi.

Qual è il suo rapporto con il Centro Sportivo Italiano? Ha dei ricordi particolari?

Di vicinanza, fattiva e ideale, e mi auguro di averlo dimostrato in tutte le occasioni in cui ho avuto l’opportunità di farlo. Non è soltanto una questione istituzionale, che pure costituisce un aspetto fondamentale, perché della mission del CSI condivido principi e azioni sin da quando ero un ragazzo e già un appassionato di sport.

Quanto è importante l’attività di promozione sportiva nei singoli territori?

Più che importante dobbiamo considerarla fondamentale. Lo sport rappresenta, infatti, un valido compagno di viaggio per la crescita dei più giovani e un alleato di adulti e anziani. In ogni caso, aiuta a prevenire problemi futuri e a mantenersi in buona salute. La promozione della cultura dello sport è un impegno da assumere ad ogni livello istituzionale, consapevoli del fatto che sport è sinonimo di prevenzione, benessere psicofisico e salute.

Quali politiche ritiene sia necessario adottare nell’immediato futuro, a livello comunale e sovracomunale, per rendere ancora più attrattivo lo sport nelle sue varie forme?

La funzione dello sport rimanda ai Goals di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, di cui spesso e con giusta ragione si sente parlare e si discute; questo perché il linguaggio universale dello sport unisce popoli, culture e generi. Le palestre delle scuole aperte alla comunità tutta e alle associazioni, gli spazi urbani all’aperto realizzati includendo aree e attrezzature sportive, le progettualità comunali e sovracomunali orientate all’intercettazione di risorse e alla definizione di accordi pubblicoprivati finalizzati all’allargamento dei fruitori e alla sicurezza degli impianti: la naturale attrattività dello sport va semplicemente resa il più possibile accessibile, ed è questa una responsabilità che compete soprattutto ai territori comunali, tenuto conto di risorse e opportunità rese disponibiliprincipalmente ad altri livelli.

Quale ruolo ricoprono gli oratori nel suo territorio? Nella Provincia di Brindisi e a Mesagne si pratica ancora sport nelle parrocchie?

Si pratica ancora e si pratica bene; tanti sono gli esempi di lavoro eccellente svolto dalle parrocchie per realizzare l’antico connubio che lega lo sport all’educazione.

Viviamo tutti, ragazzi e adulti, un momento storico in cui la tecnologia ha profondamente mutato abitudini e relazioni. In questa nuova dimensione, lo sport resta quell’attività che per essere praticata e apprezzata fino in fondo necessita di incontro, sano agonismo e fisicità. L’azione aggregativa svolta dalle parrocchie in tal senso resta insostituibile e da incoraggiare in ogni modo. A tal proposito mi viene da citare il caso Mesagne, dove ogni parrocchia può contare su un gruppo sportivo.

Cosa si prova ad essere appellato come il “Sindaco più amato d’Italia”? Da dove ritiene che derivi tutta questa fiducia nei suoi confronti?

Alla gioia si somma in egual misura un grande senso di responsabilità. La fiducia nelle istituzioni è un dato che non può non gratificare chi amministra, ma per me il fattore più rilevante resta il grande amore dei mesagnesi per la propria città: un sentimento che consente di fissare sempre nuovi traguardi e di fare fronte comune per raggiungerli insieme.

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