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Con lo sguardo dei cristiani apriamo gli occhi sul prossimo che chiede aiuto
from Stadium n. 8/2023
by Stadium
Si conclude con questo numero un altro anno di intenso lavoro del Centro Sportivo Italiano al servizio dello sport come lo intendiamo noi, cioè a misura di persona e cristianamente ispirato. Quindi un modo di fare sport che esprime valori ben precisi: di solidarietà, di condivisione, di servizio, non a parole ma con i fatti. Non è stato, per il CSI, un anno facile, eppure tanti indicatori stanno a dimostrare che l’Associazione è forte, capace di affrontare tutte le avversità che di volta in volta si presentano sul proprio cammino. Potrei fare un elenco, ma verrebbe purtroppo molto lungo e non è questa la sede più adatta.
Con questo mio saluto a tutti coloro che fanno attività con il CSI, alle loro famiglie, ai dirigenti che hanno messo a disposizione la loro sensibilità e il loro tempo, vorrei cominciare nel riconoscere la luce che ogni cristiano vede sempre davanti a sé. Vorrei perciò affidare a questo saluto un sincero augurio di ogni bene, per i giorni delle feste natalizie e per tutti quelli che verranno. Consapevole che per tantissime persone e per tantissime famiglie, in Italia e ovunque nel mondo, il periodo è dei più tremendi, profondamente e incredibilmente disumano. Voglio riservare uno spazio di gratitudine e quindi di sincero augurio anche a chi non resta a guardare, criticando cosa fanno gli altri, ma si mette in campo e si offre per fare il bene del prossimo. Come? Costruendo occasioni di fare sport insieme, di tessere nuove relazioni, di favorire lo sviluppo di amicizie vere e durature. Anche questo numero di Stadium è ricco di spunti e di riflessioni. Racconta di un CSI in salute, ma non a caso. Il CSI è in salute perché ovunque sul territorio italiano ci sono persone che credono nell’Associazione e fanno tutto il possibile per farla vivere e crescere sempre di più. Ne sono convinto “perché nel mio ruolo ho scelto di incontrare la gente, in particolare i dirigenti impegnati sul territorio nazionale, da Nord al Centro al Sud, in continui viaggi che mi hanno permesso di immergermi nel clima associativo più concreto, perciò più vero. A fine gennaio dell’anno prossimo, con l’Assemblea di metà mandato, avremo modo di fare le necessarie verifiche e programmare le azioni per il futuro immediato e per un domani degno degli 80 anni del Centro Sportivo Italiano. Non posso concludere questo saluto augurale senza sottolineare, come faccio sempre in queste occasioni, la convinzione che è nostro specifico compito guardarci attorno, tanto più in questi giorni, e vedere con gli occhi della solidarietà e dell’amore per il prossimo coloro che potrebbero avere bisogno di noi. E di sofferenza, di miserie, di fragilità, attorno a noi ce ne sono in abbondanza. Non possiamo però né perdere la speranza né venir meno al nostro dovere, perché anche la difficoltà più dura sembra più facile da affrontare se ci sentiamo fratelli, accomunati da un unico destino. Buone feste natalizie, buona fine e buon inizio anno nuovo.
A fine gennaio dell’anno prossimo, con l’Assemblea di metà mandato, avremo modo di fare le necessarie verifiche e programmare le azioni per il futuro immediato e per un domani degno degli 80 anni del Centro Sportivo Italiano