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NEWS ATTUALITÀ

Il gruppo, guidato dal CEO Marco Nespolo, uno dei principali produttori europei di carte speciali e materiali autoadesivi, ha annunciato la stipula di un accordo per la potenziale vendita del security business a Portals, tra i primi fornitori al mondo di banconote e carte di sicurezza.

accordi

Fedrigoni cede a Portals il security business

Ci aveva creduto e investito molto dal 2004 quando le banche centrali avevano privatizzato ed esternalizzato la produzione di cartamoneta. Ma di fronte a un mercato che negli ultimi anni è cambiato, invertendo la tendenza con il ritorno alla pubblicizzazione di questo business (vedi il nuovo polo di stampa per le banconote creato in Puglia dalla Zecca di Stato), Fedrigoni ha deciso di uscire da questo settore. Il gruppo, guidato dal CEO Marco Nespolo, uno dei principali produttori europei di carte speciali e materiali autoadesivi, ha annunciato la stipula di un accordo per la potenziale vendita del security business situato a Bollate (MI), insieme ai relativi asset e dipendenti, a Portals, tra i primi fornitori al mondo di banconote e carte di sicurezza. “In base ad accordi separati – informa una nota – Portals potrà in futuro acquisire anche alcuni asset e macchinari di produzione, legati alla carta per banconote e passaporti, della divisione sicurezza di Fabriano (AN). Il completamento delle due distinte operazioni – prosegue la nota – potrebbe avvenire nel corso del 2021, a seguito dell’ottenimento delle autorizzazioni di prassi. In particolare il security business comprende un ampio portafo-

sostenibilità

La certificazione FSC® nel settore della stampa

La certificazione FSC (Forest Stewardship Council) garantisce la tracciabilità dei prodotti, a partire dalla foresta e lungo tutte le fasi di lavorazione, trasformazione, distribuzione e stampa. Secondo recenti sondaggi*, la percentuale di persone disposte a pagare di più per prodotti green è cresciuta dal 47% al 59% in soli sette anni; il 50% dei consumatori intervistati riconosce poi l'etichetta FSC e confida che FSC sia uno strumento efficace nella protezione delle foreste. Al giorno d’oggi, sono oltre 1.900** le aziende italiane certificate FSC operanti nei settori della stampa e packaging (+17,2% rispetto a Gennaio 2020), e carta e cartone certificati sono ampiamente disponibili sul mercato. Il possesso di una valida certificazione di Catena di Custodia FSC permette infatti di fornire maggiori garanzie ai propri clienti sull’origine della materia prima, accedere a nuovi mercati e partecipare a bandi per le forniture pubbliche attraverso i cosiddetti CAM (Criteri Ambientali Minimi). *Globalwebindex 2019 e Globescan 2018 **Fonte: Database FSC glio di elementi di sicurezza per applicazioni su banconote e altri documenti, nonché l'impianto di produzione di Bollate. La cessione separata di alcuni asset per la produzione di banconote e carta per passaporti, situata in Fabriano, sarà soggetta invece a un'opzione che potrà essere esercitata da ciascuna delle parti entro la fine del 2021, a seguito del completamento dell’acquisizione di Bollate”. “Siamo impazienti di completare l’operazione e di accogliere in Portals da Fedrigoni le competenze e l’esperienza del team di Bollate, continuando a potenziare un business primario e integrato nel settore della carta di sicurezza", ha commentato Ross Holliday, CEO del gruppo inglese che dall'acquisizione da parte del fondo di private equity Epiris, nel 2018, ha investito molto nel potenziamento delle sue attività di produzione di carta di sicurezza. Da tre secoli Portals realizza prodotti per la sicurezza e nel corso degli anni si è affermata come leader di innovazione e il suo nome è sinonimo di miglioramenti pionieristici nel settore della carta di sicurezza. Oggi, Portals produce materiali per oltre 12 miliardi di banconote, 200 milioni di etichette di marca, 70 milioni di passaporti e 60 milioni di certificati ogni anno, con una diffusione in più di 100 Paesi nel mondo. “Siamo lieti – ha sottolineato da parte sua Nespolo – che un player storico e internazionale nel business delle banconote e carte di sicurezza, intenzionato a investire e a crescere ulteriormente, ci abbia scelto per il valore delle nostre tecnologie e il know-how delle nostre persone, che lasciamo in ottime mani”. In base all’accordo saranno un centinaio i dipendenti di Fedrigoni che confluiranno nella newco Fase srl, costituita per consentire l’operazione di cessione a Portals del security business di Bollate: le persone dello stabilimento, il team commerciale e le figure di staff a supporto collegate al security business. La scelta di Fedrigoni è la logica conseguenza ai cambiamenti del security business e della carta per banconote dove il gruppo aveva creduto e investito notevolmente, tanto da renderli un gioiello in 15 anni. Un’uscita che da una parte assicura il futuro del polo di Bollate, che finisce nelle mani di un player che ha in questo settore il suo core business, e dall’altra avviene senza alcun sacrificio occupazionale a Fabriano dove, conclude Nespolo, alcuni macchinari e attrezzature probabilmente saranno ceduti (quelle per la produzione di banconote e passaporti). Le persone, lo stabilimento e tutti gli altri asset attualmente in Fabriano, ad esempio le macchine in tondo 6 e 8, rimarranno però in Fedrigoni e anzi con queste stesse risorse si potenzierà ancora di più l’attività in loco, come le carte artistiche e le carte pregiate per la stampa. In Fedrigoni resterà anche il reparto storico dei filigranisti mentre, prima di dare l’addio definitivo alla stampa di banconote a Fabriano, sarà portato a termine il contratto con la Turchia per la lira esaurendo tutti gli ordini entro la fine del 2021. Achille Perego

Liquidata Zanders, nota per il brand Chromolux

cartiere

Abbiamo tutti almeno una volta avuto bisogno di una bi-patinata super glossy e in tal caso non c’erano dubbi, bisognava rivolgersi a Zanders Paper o a un rivenditore di questo brand. Purtroppo la cartiera tedesca produttrice di carte speciali, per etichette e cartoncini, già da alcuni anni al centro di vicissitudini incerte e ripetuti cambi di proprietà, è giunta al triste epilogo della liquidazione. Il significativo calo di vendite causato dalla pandemia ha accelerato il percorso verso la cessazione dell’attività che è avvenuta lo scorso 30 aprile dopo un periodo di amministrazione controllata – come rivela una comunicazione dell’amministratore fallimentare della società. L’azienda, con sede nei pressi di Colonia, fondata nel 1828, vantava una capacità produttiva annuale di 325 mila tonnellate e disponeva di due macchine continue: ma la vera particolarità di Zanders Paper erano le sette patinatrici in ghisa in grado di applicare tre passaggi di patina su entrambi i lati della carta dando così vita a Chromolux, brand iconico lanciato nel 1958.

L’Italia campione di Circular Economy

L'Italia per il terzo anno consecutivo si conferma la prima in Europa nel campo del riciclo. Lo rivela il terzo "Rapporto nazionale sull'economia circolare in Italia 2021", emesso dal CEN-Circular Economy Network (la rete promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile insieme a un gruppo di aziende e associazioni di impresa) e da Enea. Sommando i punteggi di ogni settore dell'economia circolare, l'Italia è prima con 79 punti, seguita dalla Francia con 68, dalla Germania e Spagna con 65 e dalla Polonia con 54. Nella produzione circolare il nostro Paese ottiene 26 punti, con un distacco di 5 punti dalla Francia. Per la produttività delle risorse siamo in testa alla classifica. Ogni chilogrammo di risorsa consumata genera in Italia 3,3 euro di Pil, contro una media europea di 1,98. In termini di quota di energia rinnovabile utilizzata rispetto al consumo totale di energia, l'Italia perde il suo primato: con il 18,2% scende al secondo posto, dietro alla Spagna (18,4%), ma davanti a Germania e Francia. Il riciclo dei rifiuti urbani nel 2019, secondo i dati Ispra, è stato del 46,9%, in linea con la media europea, posizionandoci secondi dopo la Germania. La percentuale di riciclo di tutti i rifiuti è invece al 68%, nettamente superiore alla media europea (57%), al primo posto fra le principali economie europee. Il tasso di utilizzo circolare di materia nel 2019 è stato del 19,3%: superiore alla media dell'UE27 (all'11,9%), inferiore a quello francese (20,1%), ma superiore a quello tedesco (12,2%). Per quanto riguarda l'occupazione nei settori riutilizzo e riciclo, l'Italia è al secondo posto.

Secondo il "Rapporto nazionale sull'economia circolare in Italia 2021", l'Italia è prima in Europa. Dopo aver approvato i risultati dei primi tre mesi del 2021, il Gruppo Reno De Medici (RDM Group) ha annunciato il rafforzamento del proprio impegno sul fronte della sostenibilità.

RDM Group punta sulla sostenibilità

RDM Group ha approvato i risultati dei primi tre mesi del 2021, chiusi con un aumento dei ricavi dell’1,8%, arrivando quindi a 153,4 milioni e un utile netto in calo del 48,1% a 4,9 milioni, per l’aumento dei prezzi delle principali materie prime a partire dalla carta da macero e per lo sfasamento temporale in questo settore tra ordini di acquisto dei clienti e fatturazione. Il secondo produttore europeo di cartoncino patinato a base riciclata, il primo in Italia, in Francia e nella Penisola Iberica, ha presentato il Piano di Sostenibilità 20202030. Si tratta – spiega una nota – di 8 obiettivi di lungo termine “ambiziosi ma realistici, di grande rilevanza per il nostro business e per la società in generale. RDM Group – prosegue la nota – crede che il loro perseguimento possa portare con sé il raggiungimento di altri traguardi sul piano ambientale, sociale, etico ed economico. La nostra strategia aziendale include nel suo stesso DNA il concetto di sostenibilità, con la consapevolezza e la volontà di costruire un'economia in armonia con l’ambiente e la società, e basata sull'economia circolare. Gli obiettivi che ci siamo dati sono coerenti con la vision del gruppo che propone ai nostri stakeholder una partnership di lunga durata incentrata su un’agenda di sviluppo sostenibile”. “Rendere pubblici i nostri obiettivi significa essere valutati nel tempo sulla base di parametri specifici e misurabili – spiega Michele Bianchi, CEO di RDM Group. Allo stesso tempo, crediamo che aziende come la nostra, con una lunga e positiva esperienza in termini di sostenibilità, debbano tracciare il percorso e agire da leader nel porsi obiettivi ambiziosi. Siamo consapevoli delle sfide che ci attendono ma abbiamo fiducia nelle capacità del gruppo e, soprattutto, nelle sue persone per superarle”. Il piano di sostenibilità con gli 8 target prevede entro il 2030 di ridurre le emissioni di CO2 equivalente dirette (scope 1) e indirette (scope 2) per tonnellata di produzione netta vendibile del 30%. Aumentare la quota di rifiuti inviata a recupero al 90%. Ridurre del 20% l’ammontare totale di rifiuti prodotti per tonnellata di produzione netta vendibile e gli scarichi idrici per tonnellata di produzione netta vendibile. Tra gli obiettivi del piano, RDM Group prevede anche di valutare e qualificare i fornitori chiave secondo criteri ESG per tutte le categorie merceologiche rilevanti con un target pari al 100% entro il 2025. E ancora: implementare un sistema di sicurezza comportamentale in tutti gli stabilimenti produttivi entro il 2023. Aumentare il tasso di ‘advocacy’ dei dipendenti con un target pari al 4,50 entro il 2030 e infine incrementare del 30% la percentuale di donne impiegate nel gruppo entro il 2030.

Michele Bianchi, CEO di RDM Group.

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