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A22: dal CIPE, via libera all’accordo
Donatella Bollani strade&autostrade
A22:
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DAL CIPE, VIA LIBERA ALL’ACCORDO
L’AUTOSTRADA VERRÀ GESTITA DA BRENNERCORRIDOR SPA, LA SOCIETÀ COSTITUITA DA 16 ENTI PUBBLICI CHE HANNO SEDE LUNGO IL PERCORSO DELL’AUTOBRENNERO
Il Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) ha dato il via libera a Roma al testo dell’accordo per la gestione di A22 attraverso BrennerCorridor SpA. Alla seduta, in rappresentanza di tutti gli Enti, ha partecipato il Presidente della Regione e della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher. “La strada che ha portato alla decisione del CIPE - spiega Kompatscher - è cominciata con il protocollo di intesa siglato con l’allora Ministro Graziano Delrio. Grazie all’importante successo ottenuto oggi, l’accordo definitivo per la gestione pubblica di A22 è maturo per la firma”. Il percorso per arrivare all’intesa, riferisce il Presidente, “è stato lungo e difficile e ha richiesto numerosi pareri compreso quello della Commissione Europea”. Un’intesa è stata trovata anche per quanto riguarda la questione del Presidente del Comitato di sorveglianza di BrennerCorridor. “Si è concordato - afferma Kompatscher - che il Presidente di questo Comitato non sarà deciso unicamente dallo Stato, ma sarà individuato esclusivamente in accordo con noi”. In seguito alla riunione, la strada per arrivare alla firma dell’accordo è spianata. Il percorso cominciato tre anni fa si completerà probabilmente nella prima metà del 2019. Intanto, emerge un dettaglio destinato a scompaginare il piano economico dell’opera. La nuova Società in house BrennerCorridor potrebbe dovere liquidare allo Stato un indennizzo stimato in circa 180 milioni di Euro poiché la concessione A22 è scaduta il 30 Aprile 2014, e da quella data ad oggi l’infrastruttura è stata gestita per oltre quattro anni e mezzo dagli stessi Soci pubblici che entreranno anche in BrennerCorridor. Nel parere formulato dal Nars (Nucleo di consulenza per l’attuazione delle linee guida per la regolazione dei servizi di pubblica utilità) sull’accordo di cooperazione tra le Amministrazioni aggiudicatrici della concessione richiesto dal Sottosegretario Giancarlo Giorgetti, si legge che “Si suggerisce di tenere conto del fatto che l’efficacia dell’accordo è subordinata al pagamento di un valore di subentro al Concessionario uscente. Il nuovo Concessionario deve riconoscere un valore che preveda anche le quantificazioni di eventuali benefici registrati per il protrarsi della gestione della concessione oltre la scadenza dal 2014 ad oggi”. Da questo parere deriverebbe l’obbligo in capo ai Soci di BrennerCorridor di versare allo Stato un importo che - da una prima stima - ammonterebbe a 180 milioni di Euro, che va a sommarsi ai 160 milioni di Euro da versare allo Stato entro un mese dalla firma del rilascio della concessione e ai 70 milioni di Euro all’anno, dal 2019 al 2024, fino al raggiungimento del canone di concessione. Al vertice della futura BrennerCorridor non ci sarà l’attuale Aministratore Delegato di Autobrennero, Walter Pardatscher, Ingegnere Civile classe 1970 che dopo 15 anni di permanenza nella Società (i primi sei anni come Consigliere di Amministrazione, seguito da un triennio da Presidente e da sei anni come Amministratore Delegato) cambia totalmente attività, abbandonando il settore dei trasporti per abbracciare quello agricolo nella veste di futuro Direttore della Vog, il Consorzio melicolo delle cooperative ortofrutticole altoatesine che fattura circa 450 milioni all’anno, ben più di Autobrennero che fattura circa 340 milioni. n