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Focus A22

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Il Notiziario AIIT

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FOCUS A22

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A PARTIRE DA QUESTO FASCICOLO, IN OCCASIONE DEL 60° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE, VIENE PROPOSTO UN APPROFONDIMENTO FATTO DI INFORMAZIONI SU INIZIATIVE, PROGETTI E ATTIVITÀ DI AUTOSTRADA DEL BRENNERO SPA, GESTORE DELLA AUTOSTRADA A22, REALTÀ INFRASTRUTTURALE TRA LE PIÙ IMPORTANTI D’EUROPA E STRATEGICAMENTE COLLOCATA A CROCEVIA DI POPOLI E MOVIMENTI ECONOMICI

A22: KNOW-HOW, INVESTIMENTI E GESTIONE DELL’INFRASTRUTTURA

Nei prossimi sei anni la Federazione russa intende incrementare gli investimenti nel rifacimento e nella costruzione di nuove strade regionali, prevedendo di impegnarvi somme ingenti, non inferiori a 140 miliardi di Euro. Di qui l’organizzazione di tavoli di confronto e dibattiti tecnici a mezzo dei quali il Paese punta ad individuare il know-how ideale per raggiungere l’ambizioso obiettivo di rinnovamento infrastrutturale nel minor tempo possibile. Autostrada del Brennero, già apprezzata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti della Federazione per qualità e competenze tecniche dimostrate nella gestione dell’arteria autostradale Brennero-Modena e per l’impegno profuso nell’ambito di numerosi progetti di ricerca europei nel campo della smart

1. L’Ing. Carlo Costa, Direttore Tecnico Generale di Autostrada del Brennero, durante la relazione al Forum Internazionale sulle Infrastrutture a San Pietroburgo 2. L’aggiudicazione dellla concessione del tracciato del raccordo autostradale Campogalliano-Sassuolo

AUTOSTRADE

mobility, è stata chiamata a partecipare al Forum Internazionale sulle Infrastrutture tenutosi a San Pietroburgo dal 27 al 29 Novembre 2018. Due le sessioni riservate alle relazioni A22 nell’ambito del prestigioso evento: • partecipazione dei player finanziari internazionali in progetti di sviluppo infrastrutturale; • gestione e sviluppi futuri delle reti di trasporto lungo i corridoi internazionali. Nell’ambito della prima sessione, incentrata sull’esperienza russa ed internazionale nell’implementazione di attività di project financing, l’Ing. Carlo Costa, Direttore Tecnico Generale di Autostrada del Brennero, ha relazionato sulle modalità di incentivazione dei finanziamenti privati nell’ambito dello sviluppo delle opere pubbliche, raccontando l’esperienza A22 correlata all’aggiudicazione della concessione del raccordo autostradale Campogalliano-Sassuolo. “L’operazione - ha affermato l’Ing. Costa - deve essere gestita secondo un modello capace di ottimizzare le caratteristiche e le peculiarità della realtà pubblica e di quella privata. Il pubblico dovrebbe fissare le regole, controllare e, in parte, partecipare all’investimento; il privato dovrebbe farsi carico di formulare una proposta, elaborare un progetto e garantirne costi, tempi certi di realizzazione, servizi, sicurezza”. L’obiettivo è ottimizzare i processi e massimizzare la redditività, producendo utili da reinvestire a favore della collettività, per offrire ai cittadini strade sicure e tempi di percorrenza certi. Il miglior modo per gestire ciascun investimento è mettere in campo le competenze dell’una o dell’altra realtà, mantenendo sempre il giusto equilibrio, garantendo il bene collettivo e i tempi di attuazione. A fronte delle criticità del sistema infrastrutturale, la possibile strategia per realizzare infrastrutture pur in carenza di risorse pubbliche può essere una forma di cooperazione di lunga durata tra pubblico e privato in cui il finanziamento, la realizzazione e la gestione di un’infrastruttura o la fornitura di un servizio sono compito di un soggetto privato. Questo rende possibile garantire maggiore certezza in termini di costi, tempi di investimento e successo dell’iniziativa, ottimizzando i costi operativi e richiedendo un limitato utilizzo delle risorse finanziarie dell’amministrazione pubblica. Le criticità del project financing in Italia sono dettate principalmente dal mancato dinamismo in termini di realizzazione effettiva delle opere. Nel 33,33% dei casi, le gare non portano all’individuazione di un soggetto aggiudicatario e delle gare bandite solo il 38% dei cantieri è avviato. A ciò vanno ad aggiungersi una serie di limiti legislativi, amministrativi, procedurali ed economici. La fase di approvazione del progetto, infatti, è spesso caratterizzata da contenziosi, lento rilascio delle autorizzazioni ambientali e numerose richieste di varianti progettuali. È inoltre molto limitato il coinvolgimento degli istituti bancari ed è difficile, da parte degli istituti di credito, impegnarsi a finanziare un intervento. Tra le soluzioni va sottolineata una maggiore razionalizzazione della programmazione delle infrastrutture di interesse nazionale e locale, cosa che renderebbe possibile un utilizzo più efficiente dei fondi pubblici. Un importante ruolo lo gioca altresì il sostegno della partecipazione in capitale di rischio attraverso la promozione dello sviluppo di fondi che investano in equity e strumenti ibridi oltre alla mitigazione del rischio dei progetti

3. I lavori eseguiti al viadotto Colle Isarco per garantire l’efficienza strutturale

4. Il viadotto Serravalle

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5. Il viadotto Campodazzo

finanziati in PPP, incoraggiando le Amministrazioni a strutturare le concessioni prevedendo canoni di disponibilità. Tra gli strumenti a supporto della realizzazione delle infrastrutture, menzione speciale meritano la defiscalizzazione pensata per favorire nuove infrastrutture da realizzare con contratti di partenariato pubblico-privato, riducendo o azzerando il contributo pubblico a fondo perduto e compensando le imposte sui redditi e l’IRAP generate durante il periodo di concessione, assolvendo il versamento dell’imposta sul valore aggiunto mediante compensazione con il predetto contributo a fondo perduto e riconoscendo al concessionario come contributo in conto esercizio l’ammontare del canone di concessione. L’Ing. Costa ha poi sottolineato come l’innovazione e la capacità di investire in ricerca rimangano aspetti decisivi. “Non bisogna più pensare alla capacità delle strade in termini di traffico veicolare, ma alla capacità tecnologica che queste possono offrire, caratteristica quest’ultima che determina realmente le future prestazioni assicurabili a beneficio della viabilità, della sicurezza e quindi dello sviluppo economico in generale”. Durante la seconda sessione, l’intervento del Direttore Tecnico Generale di Autostrada del Brennero si è soffermato sul tema della sicurezza, leitmotiv dell’agire societario, peraltro misurabile in termini di tasso di incidentalità, attualmente pari a 17,81 a fronte di un dato medio nazionale pari a 28. L’obiettivo è stato raggiunto grazie a importanti investimenti infrastrutturali e attente misure gestionali. La Società di via Berlino, infatti, vanta al proprio interno un ufficio preposto all’ispezione, manutenzione e monitoraggio delle opere d’arte. Ogni infrastruttura è monitorata grazie ad attenti e continui controlli, a valle dei quali si pianifica la progettazione e l’esecuzione degli interventi: tra le varie attività si recepiscono le condizioni di danno di una struttura, si individuano i possibili scenari, si valutano gli effetti del danno e si definiscono le priorità di intervento. Il monitoraggio continuativo del comportamento dinamico di ponti e viadotti consente inoltre di verificare lo stato di integrità strutturale delle opere e di definire il livello di rischio sulla base di parametri dinamici misurati a seguito dell’ispezione visiva e del confronto con l’analisi numerica ad elementi finiti della struttura. Altro aspetto importante sottolineato e raccontato durante l’evento di San Pietroburgo è stata la capacità di gestire la manutenzione dell’arteria in presenza di traffico. Un esempio concreto portato all’attenzione dell’auditorium sono stati i lavori eseguiti presso il viadotto Colle Isarco per garantirne l’efficienza strutturale. I cantieri programmati non hanno mai interrotto completamente la viabilità, riducendo in tal modo di molto l’impatto dei lavori sui servizi all’utenza. “Sono scelte importanti, che hanno portato a ottenere risultati altrettanto importanti, conquistati anche grazie alla ricerca ed all’impiego di materiali e procedure speciali. Grazie all’impegno societario nel settore della mobilità del futuro e nella trasformazione digitale dell’infrastruttura - ha infine ricordato l’Ing. Costa - abbiamo potuto porci delle sfide ambiziose condivise in ambito europeo che ci hanno portato ad aderire a diversi progetti europei quali “C-Roads Italy”, “Ursa Major Neo” e “Safe Strip”. La Società crede fortemente nella necessità di rimanere all’avanguardia in termini infrastrutturali e di ricerca, per poter sempre anticipare le richieste che il mercato internazionale e i cittadini del domani porranno in termini di mobilità delle persone e delle merci”. Elevato l’interesse mostrato dalla Federazione russa per le soluzioni tecniche adottate da Autobrennero nella gestione dell’asse di competenza di collegamento tra l’area mitteleuropea e quella mediterranea, argomento peraltro scelto dagli organizzatori dell’incontro per essere approfondito ulteriormente dall’Ing. Costa nell’ambito di un dibattito radiofonico sui temi trattati durante il Convegno. n

6. I tiranti del viadotto Colle Isarco

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