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Le vie del ferro
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LE VIE DEL FERRO
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LE ULTIME NOVITÀ DEL SETTORE FERROVIARIO
TORINO: AL VIA IL PROGETTO DELLA LINEA 2 DELLA METROPOLITANA
È stato approvato il percorso definitivo della seconda linea del trasporto pubblico sotterraneo. Il tracciato si snoderà lungo un itinerario di 26,5 km, che comprenderanno ben 33 fermate. Partirà dalla stazione Anselmetti a Sud e da Rebaudengo a Nord, per poi allungarsi a Sud-Ovest fino a Orbassano e, a Nord-Est, a San Mauro. Proprio il passaggio in direzione Nord-Est sarà possibile grazie a una deviazione da Via Bologna. La Linea 2 della metro di Torino fermerà in Piazza Santa Rita, giungerà presso lo stabilimento FCA di Mirafiori e arriverà fino al Politecnico. Avrà modo di incrociarsi con la Linea 1 in corrispondenza della stazione di Porta Nuova. La fermata del centro storico sarà realizzata sotto Piazza Carlo Alberto. Dal centro si passerà ai Giardini Reali, per toccare anche la frequentatissima zona del Campus Einaudi. Arrivando in zona Nord, i treni attraverseranno Via Bologna e l’ex trincerone, per giungere nei pressi dell’ospedale San Giovanni Bosco. Dal bivio Cimarosa Tabacchi avrà origine la deviazione che condurrà in direzione area industriale di Pescarito e San Mauro. In questa opera saranno fondamentali gli interscambi con il Servizio Ferroviario Metropolitano delle stazioni Zappata, Porta Nuova e Rebaudengo. Saranno inoltre realizzati parcheggi di interscambio presso le stazioni di Orbassano (con quasi mille posti auto), Anselmetti (circa 650 stalli per le vetture), San Mauro Aosta (quasi 250 parcheggi), San MauroPiemonte/Pescarito (circa 2.000 posti auto) e Rebaudengo. Sebbene il progetto preliminare della Linea 2 sia stato consegnato lo scorso mese di Dicembre, i finanziamenti dovranno essere ottenuti entro Settembre del 2019. Dopodiché si procederà a mettere a bando l’opera, con i lavori che non partiranno prima del 2021. Le stime prevedono circa 300.000 spostamenti quotidiani sull’asse della nuova linea, di cui 170.000 ora sono affidati totalmente alle auto private.
Presso gli uffici direzionali SACBO, alla fine dello scorso mese di Novembre, si è svolta la riunione tecnica tra tutti i soggetti interessati al progetto per la realizzazione del collegamento ferroviario con l’Aeroporto di Milano Bergamo. Il momento di confronto ha consentito di approfondire gli aspetti tecnici legati alle caratteristiche e alla funzionalità dell’opera, evidenziando i vantaggi logistici e competitivi attesi attinenti l’accessibilità allo scalo e la possibilità di garantire relazioni dirette con le rete Alta Velocità attestata su Milano. Alla riunione hanno preso parte i rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), Società Autostrade, Comune e Provincia di Bergamo, Comune di Orio al Serio e Consorzio Media Pianura Bergamasca. Tutti hanno confermato il sostegno al progetto di tracciato ferroviario, riconoscendone il valore strategico per l’aeroporto e i
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vantaggi per la mobilità generale dell’intero territorio, convenendo sulla necessità di accelerarne l’iter. A tale proposito, RFI prevede che la progettazione preliminare possa essere conclusa entro l’estate 2019 e la convocazione della Conferenza dei Servizi entro Settembre 2019, per arrivare alla progettazione definitiva nel 2020.
A TRENITALIA IL TRASPORTO FERROVIARIO DELLA VALLE D’AOSTA
A Trenitalia (Gruppo FS Italiane) è stato affidato il servizio di trasporto ferroviario in Valle d’Aosta, per cinque anni (prorogabili di ulteriori cinque) e per un importo complessivo di 179 milioni. Nella seduta pubblica, l’offerta di Trenitalia è stata confermata come la migliore, al termine del procedimento previsto dalla disciplina di gara di verifica della congruità dell’offerta. Seconda è arrivata la Società Arriva Rail del Gruppo tedesco DB. La proposta avanzata da Trenitalia aveva già ottenuto nel Luglio 2018 il massimo del punteggio sia tecnico sia economico, con conseguente obbligo per la Regione Autonoma Valle d’Aosta di avviare il procedimento di verifica della sostenibilità dell’offerta, conclusosi positivamente. Il risultato della gara, che prevede l’acquisto di treni bimodali a carico della Regione Autonoma della Valle d’Aosta, conferma i livelli di efficienza e di eccellenza qualitativa raggiunti da Trenitalia.
L’AMMODERNAMENTO DI CIRCA 580 STAZIONI IN TUTTA LA SVIZZERA
L’attuazione della LDis alle stazioni e fermate ferroviarie porterà benefici per tutti coloro che fanno uso dei trasporti pubblici (TP): per le persone a mobilità ridotta, gli anziani, i passeggeri con molti bagagli o passeggino o per i viaggiatori costretti alle stampelle da un incidente, l’accesso a livello è importante per poter utilizzare autonomamente i TP. L’UFT mira ad attuare le prescrizioni della LDis in tutte le stazioni e fermate ferroviarie secondo i tempi stabiliti e in maniera uniforme e proporzionale. Per stabilire come intendere la proporzionalità sancita dalla legge, l’anno scorso ha sviluppato ulteriormente, quindi concordato con l’associazione mantello delle organizzazioni dei disabili Inclusion Handicap l’“Ausilio alla pianificazione per la ponderazione degli interessi nell’ambito della LDis” (Ausilio alla pianificazione) ideato dall’Unione dei trasporti pubblici (UTP). Rispetto alla versione elaborata dall’UTP sono state adattate in favore dei viaggiatori a mobilità ridotta la procedura, le modalità di stima e la ponderazione di singoli criteri di valutazione, generando adattamenti costruttivi superiori di circa il 3% rispetto a quelli inizialmente previsti dai piani dell’UTP. Nel 2017, inoltre, per l’attuazione della LDis alle stazioni e fermate ferroviarie, l’UFT ha elaborato delle istruzioni di pianificazione e incaricato le ferrovie di sviluppare ulteriormente le proprie strategie LDis tenendo conto sia delle istruzioni che dell’adeguato Ausilio alla pianificazione dell’UTP. Dalla primavera di quest’anno, l’UFT dispone di tutti i programmi di attuazione delle ferrovie e nel frattempo è già stato possibile chiarire quasi tutte le incongruenze che contenevano. Attualmente, il 41% delle 1.800 stazioni e fermate ferroviarie in Svizzera consente già un accesso autonomo e senza preavviso ai sensi della LDis. Trattandosi, in molti casi, di grandi stazioni, attualmente usufruisce della conformità LDis il 59% dei viaggiatori. I programmi di attuazione permettono una pianificazione affidabile della procedura da seguire fino alla fine del 2023. Entro tale data saranno state adeguate altre 580 stazioni e fermate ferroviarie su tutto il territorio nazionale e potrà viaggiare in modo autonomo e senza preavviso l’81% degli utenti, nel 74% delle stazioni. Alle restanti stazioni e fermate, le ferrovie offriranno servizi sostitutivi, in genere sotto forma di assistenza da parte del Personale, conformemente alla disposizione LDis relativa al rispetto della proporzionalità. Per circa 180 casi restano questioni aperte che saranno trattate nel primo semestre 2019, mentre in circa 100 stazioni e fermate ferroviarie i necessari adattamenti costruttivi previsti sulla scorta dell’adeguato Ausilio alla pianificazione dell’UTP saranno avviati solo dopo il 2023. L’UFT continuerà tuttavia a seguire da vicino le ferrovie nell’attuazione della LDis, in particolare le FFS in quanto principali gestori dell’infrastruttura. L’idea è che gli adattamenti vengano coordinati con i programmi di ampliamento ferroviario in corso e con l’ordinario mantenimento della qualità affinché per ogni stazione e fermata venga avviato un solo cantiere. L’UFT garantisce il finanziamento dei lavori di costruzione mediante le convenzioni sulle prestazioni per il mantenimento della qualità e le fasi di ampliamento ferroviario.
A MILANO SI RAGIONA SUL PROLUNGAMENTO DELLA M5
La metro Lilla di Milano punta verso Monza. Se infatti non è ancora chiaro quando ci sarà il tanto atteso via libera definitivo, il cammino per portare la M5 nel Capoluogo brianzolo prosegue spedito. L’ultimo capitolo è stato scritto nella giornata di martedì 27 Novembre, quando la Giunta di Dario Allevi - Sindaco di Monza - ha dato il proprio benestare ufficiale allo studio di fattibilità tecnico economico redatto dagli esperti di Metropolitana milanese. I benefici del prolungamento della Metro 5 sembrano essere superiori ai costi necessari per la sua realizzazione: da qui il via libera. Il tracciato della nuova metro lilla è già pronto; partendo dall’attuale capolinea di Bignami, il percorso arriverebbe a 26 km, 14 in più rispetto a quelli di oggi. A Monza, stando allo studio di fattibilità approvato, i treni fermeranno in viale Campania, in viale Marsala (vicino alla stazione), in Piazza Trento e Trieste, in Villa Reale, al San Gerardo e finiranno le corse al polo istituzionale.
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FERROVIE
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ROMA: 145 MILIONI PER LE METROPOLITANE
Arrivano 145 milioni in tre anni per il potenziamento e la manutenzione delle linee della metropolitana di Roma e 60 milioni in due anni (con altri 5 per l’acquisto di mezzi adatti ai lavori) per il rifacimento del manto stradale con l’intervento dell’esercito in casi emergenziali. È quanto prevede il maxiemendamento alla manovra presentato al Senato. Anziché in due anni come inizialmente previsto, i 145 milioni sono distribuiti su tre anni: 55 milioni nel 2019, 65 milioni nel 2020 e 25 milioni nel 2021. La dotazione per ripianare le buche è invece di 40 milioni per il 2019 e di 20 milioni per l’anno seguente. È inoltre autorizzata la spesa di 5 milioni l’anno per i tre anni di programmazione per l’acquisto di mezzi strumentali al ripristino delle piattaforme stradali.
A NAPOLI NASCE IL MAM, IL MUSEO APERTO DELLA METROPOLITANA
La metropolitana napoletana diventerà un museo aperto e diffuso. Un progetto molto ambizioso quello presentato a Napoli nei cantieri sotterranei della fermata Municipio, da Ennio Cascetta, Presidente di Metro Napoli e dai Rappresentanti delle Imprese che hanno aderito alla proposta. Si chiamerà MAM, Museo Aperto Metropolitana e l’investimento iniziale è stato di 700.000 Euro, 100.000 al socio fondatore dell’iniziativa che da oggi comincia con una proposta che i promotori lanciano alle forze produttive della città e alle Istituzioni, prima fra tutte il Comune di Napoli, che dovrà gestire tra breve una vera e propria gara sulla base del progetto presentato dalla nuova Fondazione di partecipazione. Otto grandi Imprese hanno infatti deciso di investire nella città partenopea circa 800.000 Euro tra il 2019 e il 2021 prevalentemente in tecnologie innovative e nuove opere per valorizzare queste tra le più grandi opere di arte pubblica d’Italia, con le stazioni progettate da molti degli architetti più importanti al mondo e che ospitano opere di 100 autori di arte contemporanea: un grande patrimonio archeologico ancora da conoscere. Il MAM garantirà un servizio di fruizione culturale gratuito, continuativo e innovativo, amplierà il progetto stazioni dell’arte realizzando nuove installazioni anche in periferia, garantirà la manutenzione alle opere e organizzerà e ospiterà programmi culturali promossi da Associazioni e Organizzazioni del territorio.
BELLA ARRIVA A MELBOURNE
Il 13 Gennaio 2019 Bella, la prima TBM che scaverà il West Gate Tunnel, è arrivata nel porto di Melbourne. La prima delle due enormi TBM che realizzeranno il West Gate Tunnel è arrivata a Melbourne. La TBM Bella è lunga 90 m, alta 15,6 e del peso di 4.000 t. Le centinaia di pezzi che compongono Bella verranno consegnate nel corso delle prossime settimane al portale nord del West Gate Tunnel presso Footscray, e assemblate nei mesi successivi. È iniziato anche un training specializzato per il Progetto del West Gate Tunnel, con una camera iperbarica installata in cantiere in modo che i 30 lavoratori impegnati in galleria imparino a operare in condizioni pressurizzate. Nella TBM lavoreranno oltre 20 persone in contemporanea. Questi nuovi passaggi arrivano in concomitanza con l’annuncio da parte del Governo Andrews di una commessa da 78 milioni di Euro per fornire 92.000 t di acciaio per il West Gate Tunnel assegnata a Liberty. Le 92.000 t di acciaio verranno utilizzate attraverso il Corridoio del West Gate Tunnel Project dai Docklands a Laverton per armare l’interno delle gallerie gemelle in progetto, le parti a scavalco, i muri antirumore e quelli di contenimento. Per soddisfare il fabbisogno del West Gate Tunnel per i prossimi quattro anni, Liberty ha intensificato il ritmo produttivo nei propri stabilimenti di Derrimut e assunto un personale aggiuntivo di 150 lavoratori, tra cui ex operai dell’industria automobilistica, allo scopo di produrre acciaio australiano. I lavori con la TBM sulla più lunga delle gallerie del West Gate Tunnel prenderanno il via a metà 2019.
Il Ministro dei Lavori Pubblici spagnolo il 2 Gennaio 2019 ha pubblicato sul Boletín Oficial del Estado (BOE, Corrispondente dell’italica Gazzetta Ufficiale), la licitazione per lo “Studio informativo della rete ferroviaria nella Comarca di Pamplona”. Scopo fondamentale di tale studio è la realizzazione di un’analisi di alternative di tracciato sia per la nuova linea Castejón-Alsasua nella zona di Pamplona - adatta secondo gli standard europei a traffico misto di passeggeri e merci -, che connette Castejón con le opere della nuova rete ferroviaria nei Paesi Baschi, sia per quanto riguarda l’ammodernamento della linea esistente in calibro iberico nella regione di Pamplona. Il nuovo tracciato dovrà eliminare gli inconvenienti dovuti al passaggio dell’attuale linea ferroviaria per la zona di Pamplona, che rendono difficile la crescita urbana e industriale della zona. Con questa premessa, lo studio informativo dovrà risolvere anche l’accesso alla rete ferroviaria per gli abitanti di Pamplona e delle città limitrofe. Le alternative proposte contempleranno anche il collegamento ferroviario delle zone industriali e delle aree logistiche esistenti o previste, nonché la realizzazione delle stazioni viaggiatori o merci che potrebbero essere necessarie. In particolare, si presterà particolare attenzione per risolvere i problemi segnalati nel Poligono di Lanbaden, nella stazione merci di Noain e nella Ciudad del Transporte, garantendo l’efficace connessione alla rete ferroviaria di tutti i traffici previsti in tale aree.
Il Ministro dei Lavori Pubblici spagnolo, José Luis Ábalos, lo scorso 10 Gennaio ha informato il presidente della Giunta dell’Extremadura, Guillermo Fernández Vara, che il Ministero stanzierà 375 milioni di Euro per le infrastrutture ferroviarie della Regione nel primo semestre del 2019. L’incontro si è tenuto presso la sede del Dipartimento e ha coinvolto anche il Presidente di Renfe, Isaías Táboas, e il Presidente di Adif, Isabel Pardo de Vera. Il Ministro ha spiegato che gli investimenti nelle infrastrutture ferroviarie di Adif e di Adif Alta Velocidad aumenteranno del 41% in questa Comunità autonoma rispetto al bilancio nel 2018. L’importo previsto sarà utilizzato per realizzare sia la rete AV sia la rete convenzionale, nonché per l’ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria sulle linee che collegano l’Extremadura con Madrid, Andalusia e Castiglia-La Mancia. Nel corso della riunione sono state analizzate le azioni che saranno intraprese dal Ministero dei Lavori Pubblici per migliorare i collegamenti ferroviari e il materiale rotabile utilizzato nella regione. È stata inoltre constatata la riduzione del numero di incidenti registrati negli ultimi due mesi deplorando il più recente, avvenuto durante le vacanze natalizie 2018; a tal proposito, Abalos ha insistito sulla necessità di perseverare nelle misure adottate e, allo stesso tempo, di dare impulso a nuove azioni che portino ad un miglioramento della qualità del servizio. Infine, il Ministro ha sottolineato che questi investimenti mostrano il fermo impegno del Governo con i cittadini dell’Extremadura, che continuano a soffrire per la carenza di investimenti ferroviari nella regione.
LA SPAGNA APRE ALLA CONCORRENZA FERROVIARIA
Nella riunione del Consiglio dei Ministri dello scorso 21 Dicembre è stato approvato il Regio Decreto-Legge che modifica la vigente Legge 38 del 29 Settembre 2015 sul settore ferroviario, e che stabilisce il mese di Dicembre 2020 come data di inizio per l’ingresso di nuove Imprese ferroviarie nel trasporto di passeggeri a lunga distanza e ad alta velocità. Dopo tale data, qualsiasi Società che disponga della licenza di Impresa ferroviaria, del certificato di sicurezza fornito dall’Agencia Estatal de Seguridad Ferroviaria e abbia richiesto l’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria all’Amministratore dell’infrastruttura, potrà fornire servizi in concorrenza con Renfe. La scadenza non riguarderà al momento i collegamenti a media e breve distanza. Inoltre il Regio Decreto-Legge completa e chiarisce il quadro giuridico attuale, in modo tale che esso stabilisca le basi legali che disciplineranno la futura competenza della Renfe e delle nuove Imprese ferroviarie. In questo senso, si rafforzano i requisiti di indipendenza e trasparenza degli amministratori delle infrastrutture ferroviarie rispetto alle Imprese ferroviarie che operano sulla rete. In questo modo è stato recepito dal sistema giuridico spagnolo il cosiddetto “quarto pacchetto ferroviario” dell’Unione Europea, che ha richiesto alcuni chiarimenti del quadro normativo. n
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