IL PUNTO - 1-13

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MONTICELLI TERME

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COME TO PLAY WITH US

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S TA M PA COME TO PLAY WITH US

Febbraio 2013 Periodico d’informazione sociale, culturale e sportiva del Punto Blu di Monticelli Terme (PR) Registr. Tribunale di Parma n° 5/92 Iscrizione R.O.C. n° 10461 - Anno XVIX n° 117- Febbraio 2013

L’EDITORIALE DI UMBERTO TOMASELLI

2012? Un anno da dimenticare 2013? Sarà peggiore! E’ passato un anno dalla caduta di Berlusconi e dall’insediamento del Governo tecnico, capeggiato da Monti. Fu accolto come toccasana, poi con il tempo si è trasformato in sbiaditi consensi e rabbia per molti grazie alle misure di strangolamento attuate. Un Governo senza essere eletto dal popolo ma voluto dal Presidente Napolitano sicuramente con manovre sottobanco in accordo con Bruxelles, ha cominciato a tassare e tassare portando ancora più disoccupazione e tanti suicidi specialmente fra gli imprenditori del Nord in quell’Italia che lavora e produce. Guardando il debito pubblico che sale ancora, non si può dire che il Governo tecnico abbia risolto qualcosa, quanti investitori stanno scappando all’estero a causa delle tasse e dei controlli su tutto? La soluzione era di cacciare la Casta in modo tale che non ci fregasse altri soldi, ed investire in una ricostruzione della Nazione. Sicuramente è difficile governare in un paese come l’Italia e gli italiani, chi la vuole cotta e chi cruda, chi calda e chi fredda. Evidentemente deve essere un’attività molto redditizia, se è vero com’è vero, che ogni volta si tratta di scegliere chi dovrà guidare anche il più piccolo Comune e addirittura il paese. Loro si scannano a suon di primarie o formando nuovi partiti come sta accadendo in questi giorni, sono stati presentati 219 simboli (rimasti poi 169) un boom di nuove liste rispetto alle elezioni del 2008 quando i simboli presentati furono 181 rimasti solo 153 dopo la selezione. Nessuno dei nostri ciarlatani politicanti si è mostrato

all’altezza della situazione dopo il ventennio Mussoliniano che tutti applaudivano per poi sputargli addosso, (nonostante ciò che ha fatto n.d.r.) dopo la DC con il compromesso storico, dei socialisti della fine della Repubblica con “più partiti” non ce n’è andata bene una. Una delusione dietro l’altra. Prima Berlusconi poi Occhetto, D’Alema, Veltroni e compagni che hanno malamente sprecato l’evento storico di guidare il paese. Tutto è stato quel Governo tranne che espressione delle richieste dei lavoratori, operai, pensionati, insomma di quella gente che non se la passava proprio bene e sulla quale la sinistra fondava i propri intenti arrogandosi l’esclusivo diritto-dovere di rappresentarla. No, io non vorrei ancora il Governo dei tecnici, perché volevano riequilibrare il sociale e invece hanno fatto come gli altri politici: hanno tolto solo soldi ai soliti noti, invece hanno veramente rovinato l’Italia. La delusione è tanta, se parliamo di equità, è evidente che l’obiettivo non è stato centrato. Le riforme fatte cosi male (compresa quella dell’età pensionabile) le avrei fatte anch’io. Molti ministri non sono stati all’altezza, come la Fornero, che quando parla dà l’impressione di non sapere bene cosa stia dicendo. Figuriamoci gli altri. C’era bisogno di tutto quel rigore per attuare una politica per la crescita? Non poteva Monti tagliare gli sprechi e i ceti alti, compresi banche e assicurazioni, politici di tutte le specie senza dover aumentare IVA Accise, Sigarette, Autostrade, appli-

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MONTICELLI TERME scuola materna “capitano miceli”

IL SOLE DENTRO

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Benedetto XVI° dice basta

Dopo Celestino V, Ratzinger rinuncia alla carica con coraggio ed umiltà. Una scelta che dovrebbe far riflettere tutti, politici compresi. Entro Pasqua il nuovo pontefice. Giuseppe Ginexi

“Colui che per viltade fece il gran rifiuto...” Queste le parole che Dante Alighieri (5° canto dell’Inferno) destina al suo contemporaneo, quel Celestino V, che nel 1294 rinunciò alla carica. Tra le due vicende, dimissioni a parte, non ci sono analogie. Pier Da Morrone (Celestino V) non voleva la carica e, quando rinunciò, visse tra critiche ed insulti, fino a morire debilitato in prigionia nella rocca di Fumone, in Ciociaria. La vicenda di Joseph Ratzinger è completamente diversa ed articolata. La sua elezione è stata una scelta senza dubbio sbagliata, che ha costretto un uomo così mite a sostenere un peso eccessivo. Ratzinger era un teologo del secolo precedente, troppo distante da un mondo che diventa sempre più pragmatico e tecnologico. Il suo predecessore aveva fatto tanto (per quanto l’ottusità clericale permette) per cercare di avvicinare il credo cattolico alla vita di tutti i giorni. Ratzinger avrebbe dovuto percorrere quella strada, ma non aveva i

mezzi per farlo. Giovanni Paolo II è stato un grande comunicatore, il pontefice tedesco è parso agli stessi fedeli più distante, freddo! Perseguire la strada dell’Arcivescovo di Cracovia sarebbe stata un’impresa improvvida per molti; per un tedesco conservatore (troppo?), con un passato nelle fila della HitlerJugend (ricordate le foto e le polemiche del web?), era più che un’illusione. Benedetto XVI non ha mancato i suoi doveri, ma, semplicemente,ha dovuto far fronte a problemi sempre più ingenti: dallo scandalo dei preti pedofili, alle dichiarazioni allucinanti sugli omosessuali, passando per la ridicola idea di attivare un account Twitter. In un mondo dove Schettino pretende di ritornare al timone di una nave, dove Bersani ha perso tutti i capelli per difendersi da Renzi, dove Berlusconi risorge ogni tre anni come l’araba fenice e dove i manager e i professionisti non pagano mai per i loro errori... Joseph Ratzinger ha dato a tutti una lezione di vita. Un uomo antico è stato

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Elezioni 2013

capace di prendere la più moderna delle decisioni; anche questo è un sinonimo di grandezza. E adesso parte la caccia al successore. Si parla degli italiani Scola e Bagnasco, ma non credo che il Belpaese abbia bisogno di un’altra patata bollente. Da non credente quale sono, e quindi totalmente indifferente all’uno o all’altro, credo che il Conclave potrebbe avere il coraggio di fare una scelta meno ordinaria, eleggendo un extraeuropeo. Perchè no, magari un nero...se gli USA hanno accettato Obama, anche la Curia potrebbe essere meno snob, tanto il Potere Temporale del Papato storico non esiste più... Giusto?

Chi avrà il compito di salvare il Paese? Mai come ora andare alle urne sarà un dovere. Chi prenderà più voti... vincerà!

Silvio Berlusconi, Mario Monti, Pierluigi Bersani, Antonio Ingoria, Beppe Grillo. Oscar Giannino

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