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Novembre 2015 Periodico d’informazione sociale, culturale e sportiva del Punto Blu di Monticelli Terme (PR) Registr. Tribunale di Parma n° 5/92 Iscrizione R.O.C. n° 10461 - Anno XXIV n° 136 - Novembre 2015

L’EDITORIALE DI UMBERTO TOMASELLI

Il grande economista! e i “mangioni” delle pensioni e del vitalizio

Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in L. 27/02/2004 n° 46 - art. 1 comma 1, DCB Parma - Pubblicità inferiore al 50% - Costo unitario € 1,00 - Abbonamento annuo per ogni destinazione € 18,00 (€ 16,00 per pensionati), compresa tessera Punto Blu.

PERIODICO FONDATO NEL 1992

MONTICELLI TERME IL VERDI DONA UN TAXI SOCIALE

TORNA LA FIERA DI SAN DONNINO

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ASSOCIAZIONE FAMIGLIE SMA

AL PB LA COMUNITA’ DI S. EGIDIO

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SPORT

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Domenica 1° novembre scorso al PB, in una splendida giornata di sole

20º Memorial Gasparini: gran festa di podismo G. Dello Russo

Il pensare che un giorno non tanto lontano quasi quasi lo volevano eleggere Presidente della Repubblica fa riflettere a quale classe politica siamo in mano. Un giorno disse: “con l’euro lavoreremo un giorno in meno, guadagnando come se lavorassimo un giorno in più”. Allo stesso tempo una grande Margaret Thatcher disse: ” l’euro è un pericolo per la democrazia, sarà fatale per i paesi più poveri, devasterà le loro economie”.

Dopo queste due dichiarazioni non c’è bisogno di commenti, nonostante questo Lui il Mortadella, (fuori dal Parlamento da 7 anni e dopo aver incassato migliaia di euro extra) continua a girare per

il mondo a spese nostre e quando arriva, poche volte con il treno (dopo aver tolto la fermata a Parma) scende a Reggio Emilia a poche centinaia di metri da casa sua. Per fortuna che i veri “papponi” non hanno optato per Amato, il famoso “dottor Sottile” quello che dalla sera alla mattina ci ha prelevato un po’ dei nostri soldi in banca, A lui non interessava poiché tra pensioni e vitalizi guadagna migliaia di euro al mese.

Un altro personaggio che i grillini volevano mandare al Quirinale, ovvero Rodotà, detiene la palma di campione dello spread dei vitalizi, ovvero la differenza tra quanto versa-

Continua a pag 2

“Siamo i primi”, “Quest’anno siamo i primi” urlava il gruppo di giovani volontari responsabili degli Eventi del Punto Blu dall’interno del Bar del Circolo alle sei e un quarto, quando mi hanno visto arrivare per iniziare i preparativi della gara di domenica 1° novembre u.s.

“Siamo arrivati prima anche di Camillo”, personaggio storico per Monticelli perché responsabile tecnico con il G.S. Toccalmatto del Memorial Gasparini. Si sa che da vent’anni lui, insieme al nostro Nello, è sempre il primo ad arrivare, perché anticipa sempre l’ora dell’appuntamento. Mi hanno fatto tanto piacere nel vederli sempre più presenti e partecipi in tutte le numerose attività del PB. Il Centro è stato fatto per loro e devono sentirlo loro se vogliamo garantirgli un futuro.

Così la 20ª edizione del Memorial Gasparini è partita con i migliori auspici in una splendida giornata di sole e ha confermato il successo della manifestazione, divenuta ormai da anni una “classica” del podismo parmense e si inserisce tra le gare più appetibile

del territorio provinciale ed interregionale.

La splendida giornata di sole e la forte partecipazione di giovani volontari (Mattia, Tappo, Cecio, Mirco, Pulce) coadiuvati dal vero zoccolo duro del volontariato monticellese, gli anziani Beppe, Nello, Mago, Rino, Antonio, Agostino, Sandro e Melide, non hanno fatto altro che tenere alto il tenore organizzativo della manifestazione che

ci viene riconosciuto da tutti i partecipanti, dal Comitato Marce e dalla Fidal per la corsa.

Partecipanti complessivi più di 1000. Se la camminata a passo libero ha visto calare di qualche decina il numero dei camminatori, la corsa competitiva ha battuto un altro record con la partecipazione di 436 atleti contro i 430 del 2014.

Record anche per il tempo di percorrenza del nuovo

percorso di km 11,350 sia maschile che femminile: - El Fathaoui Yassine dell’Atletica Casone Noceto con 34’59”, (per il 2014 il tempo fu di 35’01” di M. Cacaci sempre dell’Atlet. Casone Noceto), - di Morlini Isabella dell’Atlet. Reggio ASD con 40’39” (1^ anche l’anno scorso con il tempo di 41’02”).

In occasione del 20º, oltre alla consueta e ricca premiazione di tutti gli atleti vincitori

delle rispettive categorie e delle 25 società sportive con più alto numero di atleti presenti, quest’anno è stato consegnato a tutte le società sportive partecipanti un attestato di riconoscenza per l’assidua partecipazione a tutte le manifestazioni.

Continua a pag 9

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il Punto - Novembre 2015

MONTICELLI TERME: INAUGURATO AL CIRCOLO G. VERDI

Taxi... Si ma sociale Umberto Tomaselli

E’ arrivato puntuale alle diciassette, nuovo fiammante, all’appuntamento per la sua inaugurazione davanti alla sede del Circolo Verdi.

Si perché qui, davanti alle autorità e al presidente del Circolo Verdi James Magnani, come ha sottolineato dopo il taglio del nastro assieme al Sindaco Luigi Buriola e la benedizione di don Riccardo Ugolotti. Di Magnani appunto è stata la sua l’idea di fare una donazione per un automezzo per il trasporto di utenti appartenenti a fasce deboli della popolazione. Idea raccolta immediatamente dal direttore della Azienda Speciale “ Pedemontana Sociale” dott.

Adriano Temporini interessando anche il Comitato Anziani di Collecchio ed è grazie alle due donazioni che è stato acquistato il nuovo Ducato. L’automezzo attrezzato per il trasporto di otto passeggeri, autista escluso, dispone di tre sedie a rotelle, pedane automatiche ed andrà ad implementare il parco automezzi del servizio taxi. E’ dal 2008 che continua-come ha sottolineato Temporini- la collabo-

razione con le associazioni di volontariato del territorio.

Questo rapporto ha permesso all’Azienda Pedemontana di garantire nel modo più efficace ed efficiente, grazie ai tanti volontari, il servizio di trasporto dedicato ai cittadini anziani e disabili. Nei comuni dell’Unione pedemontana, ovvero Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, e Traversetolo, ogni anno sono circa 350 le persone che vengono accompagnate dagli operatori volontari. I viaggi effettuati all’interno ed all’esterno del teritorio pedemontano ammontano a circa 13.000.

E’ seguito un ricco rinfresco offerto sempre a tutti i partecipanti dal Circolo Verdi.

Il grande economista! e i “mangioni” delle pensioni e del vitalizio Continua dalla 1^ pagina

to di contributi e quanto effettivamente incassato come rendita. Di questi fortunati che percepiscono doppi, trippli vitalizi più le pensioni ce ne sono tanti. Quasi un terzocome ha scritto Bechis su Libero- degli attuali deputati e degli attuali senatori, quando appenderanno la politica al chiodo e avranno l’età minima (per quasi tutti è ancora 60 anni) per andare in pensione, si prenderanno ancora il famoso vitalizio . Di più: si prenderà un assegno per il vitalizio e un altro assegno, appena meno generoso per la pensione. Non pochi di loro aggiungeranno un terzo assegno: il vitalizio per l’esperienza trascorsa

in consiglio regionale o per il periodo sono stati europarlamentari. Questa schiera di fortunati di fatto non ha versato nulla, perché stabilendo l’ammontare dello stipendio da parlamentare, vi hanno pensato Camera e Senato a versare i contributi per loro conto. A mettere fine a questo ladrocinio non ci ha pensato Monti che ha fatto fare la figura da “pirla” alla Fornero castigando chi riceveva una pensione di 1500 euro al mese bloccando l’indicizzazione. Come se non bastassero le trattenute da 700 euro al mese che il “superpensionato” versa allo Stato. Tutto questo è ingiusto specialmente nei confronti di chi ha lavorato per 40 e più anni e

che oltre ad avere pagato tutte le tasse ha versato nelle casse previdenziali buona parte del suo reddito. E’ stato un fallimento e un tradimento, un fallimento di un Governo fortissimo con i deboli e debolissimo con i forti.

Leggere oggi commenti della Fornero che dice: “sono stata costretta da Monti” è ancora più penoso. Peggio sentirla parlare il sei ottobre in una trasmissione della Rai, personalmente a nome di tutte le persone che ha castigato, specialmente le donne che oltre al lavoro , magari in fabbrica, a casa hanno anche una famiglia cui accudire. Le auguro molti anni di vita!!!. Aveva tutto il tempo per modificare la legge e forse

tutti l’avrebbero accettata purchè la mazzata sulle pensioni valesse anche per chi lavora (si fa per dire) in Parlamento e al Quirinale. Ogni tanto i vari governi che si sono succeduti per fare cassa hanno bloccato, masturbato, taroccato la rivalutazione delle pensioni, ma in questo momento di crisi e recessione il provvedimento e ( la farsa del governo Renzi sulla reintroduzione e restituzione del maltolto) è oltremodo duro per milioni di pensionati che subiscono una considerevole diminuzione del reddito. Insomma una vita al lavoro per poi finalmente arrivare all’agognata e meritata pensione, si, ma il problema è che gli assegni

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erogati dall’Inps vengono poi inesorabilmente erosi dall’inflazione. Il sistema pensionistico era già in equilibrio con i precedenti interventi,le finestre mobili e l’aggancio alle aspettative di vita. La Fornero nella sua riforma ha solo creato problemi e disagi. Allora ben venga la sollecitazione dell’on.

Salvini, unico a voler eliminare questa riforma e sicuramente mi sarei aspettato anche qualche organizzazione sindacale ad intervenire con scioperi come quelli attuati durante il governo Berlusconi. Nessuno ha detto niente sui vari ministri dell’Economia e Finanze il cui slogan era:”non metteremo le mani nelle tasche degli italiani”.

Ebbene questi ministri “mangioni” le mani le hanno intascate bene fino in fondo. Loro però hanno intascato un bel vitalizio come Pandolfi, che ha incassato 1,2 milioni di euro avendo semplicemente versato 314 mila euro per la sua pensione da parlamentare ed ha incassato fino ad oggi 1,5 milioni di euro di assegni vitalizi. Altri ministri delle Finanze come Forte, o Longo, Fantozzi, Amato o Visco o Reviglio e Del Turco. Questo è un piccolo quadretto sfuggito alla Fornero e alla sua guida spirituale, ovvero Monti. Ora ben venga la proposta principale della lega Nord sulla riforma pensioni in direzione di nuovi criteri di flessibi-

lità in uscita, la cosiddetta Quota 100, quota data dalla somma dell’età contributiva e anagrafica minimo 35 anni contributivi, oppure in alternativa 58 anni di età. E pensare che fino a qualche anno fa il lavoratore con più di quarant’anni di contribuzione poteva ambire al titolo di Cavaliere del Lavoro!!! Ma forse quella era un’altra Repubblica. Certo… era quella italiana libera da vincoli Europei. Se un giorno ci sarà, vorrei che il popolo, come risulta sancito dalla Costituzione, fosse veramente sovrano e non abbindolato da un manipolo di politici incapaci di fare giustizia sociale ma solo il proprio interesse privato.

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il Punto - Novembre 2015

lettere al giornale La critica nazionale e locale esalta l’arte della concittadina Betta Falanga Gentile signorina Falanga, ho visto sul Punto Blu la sua opera premiata.

Ho provato una profonda emozione perché lei ha saputo esprimere in una sola immagine l’interò suo mondo interiore. Non sono un critico, ma la ritengo un lavoro di valore assoluto, degno di abitare in una grande pinacoteca nazionale e magari di divenire il logo di tutte le persone che vivono il suo dramma.

A confronto delle mo-

stre e mostrine che ogni anno approdano al nostro Palazzo Civico, la sua opera mi appare di un livello assai più alto, ricca di un contenuto dirompente difficile da trovare in altri lavori. L’immagine mi fa pensare ad un urlo inespresso perché sommerso dalla materialità terrena, ad un sonno non rassegnato.

Dalla vita all’arte, un cammino percorso dai più grandi artisti del passato: lei potrà entrare in questa

schiera se saprà offrire ulteriori prove artistiche di questo livello. Nel suo spirito, lo si vede bene nell’opera,vita ed arte convivono ed attendono di esplodere sulla tela.

Lei vola alto signorina. Complimenti!

Con stima ed ammirazione Vittorio Barbieri Basilicagoiano

lettere al giornale Caro Beppe, come promesso ti invio alcuni “Versi”, scritti da una moglie giovane che da molti anni accudisce in tutto al marito disabile. Una donna che non si è mai arresa e che anzi dall’immenso dolore del suo cuore ha saputo trarre ispirazione per “un canto” di accettazione eroica e tanto coraggio.

“Il tuo corpo imprigionato è allo stato di un neonato.

Tu non parli, non ti muovi, non conosci, tu ci fissi ed è con grande dignità e rassegnazione che porti ogni giorno la tua croce.”

-Dolore, sacrificio, accettazione, sì, è proprio la mia vita.!. Urlando in silenzio la nostra disperazione.

-”E proprio vero: son l’amore e l’allegria la migliore terapia”

Festa di S. Donnino a Monticelli Terme Anche quest’anno il Comune di Montechiarugolo ha organizzato la consueta sagra di S.Donnino svoltasi a Monticelli in Piazza Fornia Domenica 11 Ottobre. E’ stata annunciata “Grande festa con mercato ambulante, musica e luna park!...” ma, sinceramente, è stata un po’ una delusione generale…

Allora, puntualizziamo: col plauso che va comunque alla volontà degli organizzatori, per dovere di cronaca mi sento di riportare alcune lamentele da parte di esercenti esistenti nel nostro paese in quanto sono stati allestiti banchi di alimentari a ridosso di negozi che propongono quotidianamente gli stessi generi, inoltre il numero degli ambulanti era veramente scarso, tanto da deludere ancora una volta le aspettative della gente. Non soffermiamoci poi sulla questione “Luna Park” che consisteva in due sole giostre per la delusione di genitori e bambini… Grosso successo, invece, hanno ottenuto il chiosco della torta fritta e salumi

misti con vendita di birra alla spina e la musica delle fantastiche Band che hanno rallegrato ulteriormente quella giornata di Ottobre all’insegna del sole: La Falk Band dei KALEVALA (con la nostra mitica concittadina Elisa Sandrini), a seguire “ The Mistery of Sound” e infine la straordinaria partecipazione dell’ospite tanto atteso Niccolò Bossini, chitarrista di Ligabue. Nella speranza (che non muore mai) di riproporre un diverso contesto il prossimo anno, più coinvolgente e con maggiori attrazioni per grandi e piccini, ricordiamo che riprenderà la Premiazione delle “Stelle di Natale” per i cittadini che si sono contraddistinti a beneficio della comunità, con la partecipazione della Corale RENATA TEBALDI.

Rime tratte da un libretto di sua pubblicazione dal titolo “EMOZIONI” di alcuni anni fa. Continua a scrivere gli sfoghi del cuore e sopravvive con coraggio.

A queste persone non spetterebbe forse la Stella di San donnino?

Caro Vittorio Saluti carissimi e Sarà cura di questo giornale proporre questa procedi sulla strada della nobile donna e signora per il Premio Stella di S. concessione di un riDonnino che sarà ripreso dal 2016. Penso che conoscimento presso il persone “nascoste” come la signora ce ne siano Comitato del Premio. tante e sarebbe bello averne la conoscenza. Grazie Vittorio Beppe

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il Punto - Novembre 2015

Controllo del vicinato: piccola realtà anche a Monticelli Continuano le adesioni al progetto, si punta ai 100 iscritti Fabio Negri

Il progetto “Controllo del Vicinato” prende sempre più piede a Monticelli; il gruppo su whats app brillantemente gestito da Sveva Pasquinelli, ha superato i cinquanta iscritti.

Parzialmente, perché si può e si deve fare di più, soddisfatta la Pasquinelli insieme agli altri quattro membri della Consulta di Monticelli, Chiara Buratti, Irene Ghiretti, Giovanna

Piazza e Fabio Negri, forti promotori e sostenitori di questo semplice stratagemma che si auspica di prevenire il più possibile con la comunicazione e la tecnologia dei cellulari moderni i furti nelle abitazioni.

Le ultime notizie sulla Gazzetta di Parma, riguardanti Basilicanova e Basilicagoiano fanno allarmare e non poco, quindi c’è bisogno di nuove adesioni per avere un controllo del territorio più ampio.

Grazie al Controllo di

Vicinato sono stati sventati due furti, con il semplice passaparola tramite messaggi su whats app.

Si ricorda che non si richiedono ronde o eroismi da supereroi, ma una normalissima segnalazione che se ritenuta fondata verrà immediatamente trasmessa alle forze dell’ordine con una semplice telefonata.

L’amministratrice Sveva Pasquinelli ha già inserito nel gruppo dati fondamentali come targhe

e descrizioni di macchine che risultano rubate per avere un immediato riscontro se si vedono movimenti sospetti.

Di questo se ne è parlato Lunedì 9 Novembre al Polivalente di Monticelli, dove si è spiegato nuovamente e più nello specifico, soprattutto ai nuovi iscritti, come funziona questa semplice idea che può nel suo piccolo tutelarci dai topi d’appartamento.

Purtroppo rispetto agli altri paesi del Comune di

Novita’ nei corsi del punto blu L’Hot Yoga Therapy© è una forma di Hata Yoga che viene praticata in sale riscaldate a circa 38 gradi con un umidità relativa del 50/60 per cento.

L’Hata Yoga e’ una forma di yoga basata su una serie di esercizi psicofisici di origini antichissime originati nelle scuole iniziatiche dell’India e del Tibet, composti da posizioni (asana) e da esercizi di controllo della respirazione (pranayama), perfezionati nel corso dei secoli da generazioni di yogin. La pratica costante e regolare dell’Hata Yoga tende al raggiungimento dell’equilibrio psico-fisico, ad una maggiore consapevolezza dei nostri processi vitali e fisiologici modificando lo stato mentale e fisico del praticante.

Alcuni benefici: · miglioramento dello stato di salute; · maggiore capacità di concentrazione; · tonificazione muscolare e miglioramento della mobilità; · regolarizzazione peso corporeo; · maggiore vitalità.

In particolare, il segreto dell’Hot Yoga Therapy© risiede nel calore e nei benefici delle asana che stimolano e attivano preziose risorse psicofisiche e aumentano le difese dell’organismo.

Infatti durante la lezione il corpo si ossigena, le difese immunitarie si rinforzano, l’organismo si disintossica, la mente si rilassa e le tensioni della giornata progressivamente si sciolgono.

Durante la lezione è importantissimo bere acqua, sia prima che dopo la lezione, infatti l’idratazione è fondamentale al fine di eliminare le tossine accumulate dal corpo e dalla mente.

Le asana sono state studiate per ottenere benefici fisici ed emozionali e sono adattabili in funzione delle caratteristiche individuali del praticante.

La lezione ha durata di 60 minuti. E’ adatta per un pubblico eterogeneo e senza limiti di età.

L’abbigliamento durante la lezione è minimale, una calzoncino corto ed una canotta o un top possono rappresentare l’abbigliamento ideale.

L’invecchiamento non è una malattia, ma un processo naturale al quale ci si può andare incontro con serenità e buona salute. Praticare la giusta attività fisica aiuta a prevenire malattie e patologie ed e’ la promozione di una vecchiaia di successo Si definisce terza età il periodo di vita che va dai 61 ai 75 anni L’allenamento sarà basato sulla FORZA

Montechiarugolo, Monticelli è ancora indietro, si pensi che solo Basilicanova è arrivata a quasi 1000 iscritti.

Bisogna abbattere il muro dell’indifferenza che purtoppo nel nostro amato paese persiste, cercando di avere più senso civico, più attenzione per il prossimo e soprattutto più senso di appartenenza al nostro bellissimo territorio.

QUANDO L’ARTE ABBRACCIA LA MUSICA

Mont’art: l’arte nel borgo Olivia Cantoni

Domenica 4 Ottobre anche quest’anno si è svolta a Montechiarugolo la Seconda Edizione della manifestazione dedicata agli artisti emergenti. Per tutta la giornata pittori, scultori e fotografi hanno orgogliosamente esposto le loro opere con una “Mostra –mercato” degli artisti che ha catturato l’attenzione di un numero notevole di persone interessate. L’As-

MOBILITÀ ARTICOLARE OSTEOARTICOLARE OSTEOPOROSI APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO APPARATO RESPIRATORIO FUNZIONALITÀ.

sociazione Arcadia ha allestito un Laboratorio per bambini e, dalle ore 15 alle 20, per le vie del borgo si sono alternate esibizioni musicali con i “Five Brothers”, a seguire la Falk Band T. Candian e per finire, gruppi musicali locali tra cui gli “Easy Riders”.

Porgiamo tuttavia meritati complimenti agli Artisti vincitori: Primo class. Giuria Esperta –VANNI RICCARDO con “SILENZI”.

Secondo class. Giuria Popolare – MORI SIMONA

con “RITRATTI”.

Personalmente, trovo che l’opportunità di dare libero spazio a persone che custodiscono nel proprio DNA un estro artistico, sia qualcosa di straordinario, qualcosa che dà finalmente voce e visibilità a talenti emergenti e non, che con le loro creazioni riportano alla luce la magia dell’Arte nelle sue mille, svariate sfaccettature. Qualcuno un giorno scrisse:- Le cose belle sono sempre le più difficili da capire-.

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il Punto - Novembre 2015

Ecco come il Comune sostiene Magic Paper l’attività sportiva giovanile Nuova cartoleria a Domande entro il 20 novembre per famiglie e associazioni sportive Monticelli Terme Giovanna Piazza

Anche quest’anno l’Amministrazione ha previsto gli ormai noti vouchers come sostegno all’attività sportiva dei giovanissimi sulla base del sistema a fasce ISEE. I fondi, con un tetto massimo di 8000 euro,verranno corrisposti direttamente alle società sportive, che si impegneranno poi a ridurre le relative rette. I requisiti per fare domanda sono: avere un’età compresa tra 6 e 16 anni, essere residenti nel comune e ovviamente essere iscritti ad un’attività sportiva nel territorio o anche fuori e frequentarla in modo continuativo. La consegna delle domande dovrà avvenire entro il 20

Olivia Cantoni

novembre, l’elaborazione della graduatoria e la comunicazione alle famiglie avverranno poi entro il 30 novembre e l’erogazione dei vouchers alle società sportive il 60% entro il 10 dicembre e il restante 40% entro giugno 2016.

Nell’ottica di andare verso una diversificazione delle attività proposte,al fine di aumentare il coinvolgimento dei minori, un ulteriore intervento, rivolto alle associazioni/ società sportive del terri-

torio comunale, prevede l’erogazione di euro 60 per ciascun minore iscritto/frequentante un’attività sportiva continuativa riconosciuta dal Coni. Con un tetto massimo totale di euro 27.000, le domande devono pervenire entro il 20 novembre con allegato un primo elenco di nominativi iscritti. Entro gennaio avverrà poi l’erogazione del 40%; entro maggio è richiesta la consegna dell’elenco dei minori che hanno frequentato regolar-

mente (almeno 25 settimane) ed entro il 30 giugno verrà fatto versato il saldo della quota spettante.

L’assessore allo sport Valerio Fontanesi si ritiene soddisfatto di come sono state ottimizzate le risorse e auspica fortemente che l’iniziativa possa concretamente favorire l’attività sportiva delle fasce più deboli e con difficoltà economiche.

Dal 1° Luglio del corrente anno Silvia e Michelle, amiche rispettivamente di Basilicagoiano e di Parma, hanno inaugurato un’attività tutta nuova di cartoleria, cancelleria, articoli da regalo e un piccolo laboratorio di elaborazione grafica al fine di realizzare biglietti da visita, compleanni, battesimi, feste di laurea e altri eventi importanti da ricordare. Silvia e Michelle sono amiche di studi serali presso il liceo Toschi di Parma, amanti dell’arte e dotate di un

estro particolare che fa, di questo piccolo negozio, un vero e proprio gioiellino nel cuore del paese. Inoltre, si possono ordinare testi scolastici, testi universitari e si ha la possibilità di ritiro e rivendita di testi

usati. Un tocco di colore e una ventata di freschezza possono solo giovare ad un paese come Monticelli che pare senta , adesso più che mai, l’esigenza di rinnovarsi e riprendersi la fama e la visibilità di sempre!

Contributo affitto per residenti Domande fino al 27 novembre per Isee non superiori a euro 17.154,30 Giovanna Piazza

Dal 26 ottobre e sino al 27 novembre, per i residenti meno abbienti, non assegnatari di casa popolare, sarà possibile fare domanda di erogazione del contributo per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione. I requisiti per aderire al bando sono: essere residenti del distretto sud-est, avere la cittadinanza italiana, europea o un permesso di soggiorno annuale, avere la titolarità di un contratto di locazione ad uso abitativo sul territorio, ma soprattutto avere un valore ISEE del nucleo familiare non superiore a 17.154,30. Il bando, gestito da azienda casa Emilia Romagna di Parma (Acer) è scaricabile dal sito www. aziendacasa.pr.it e reperibile anche in Comune allo sportello della Pedemontana Sociale (lun-ven 8.3013.30) e può essere ivi riconsegnato, debitamente compilato o spedito per posta ad Acer Parma, vicolo Grossardi, 16/a 43125

Anziani della casa protetta a pranzo al PB ospiti dei Gestori Bertoli

Per festeggiare la nonna Maria, i Gestori, Guerino, Lucia, Luca, Ari e Paolo, una domenica di fine ottobre hanno ospitato a pranzo al PB gli anziani della Casa Protetta di Monticelli. Nobile gesto

Parma. Assieme alla domanda dovrà essere consegnata la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) con valore ISEE così detto “ordinario” per le prestazioni sociali agevolate con

scadenza 15/01/2016. Acer Parma pubblicherà sul sito l’elenco delle domande valide con indicati il numero di domanda, le iniziali del richiedente e il contributo teorico. Il contributo sarà

una somma fissa pari a 4 mensilità per un massimo di euro 2500. Per esclusioni e dettagli si rimanda al bando.

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Cena di San Luca dell’ospedale “Villa Maria Luigia” di Monticelli Domenica 18 ottobre si è tenuta la festa sociale a pochi mesi dall’inaugurazione della nuova struttura di degenza “Ala Quarta”.

di Paola Capellazzi Come ormai da tradizione, s’è tenuta all’albergo delle Rose la cena sociale dell’ospedale monticellese “Villa Maria Luigia” con tutto il personale dipendente e tanti ospiti, in occasione della festa di San Luca

Evangelista, secondo la tradizione, medico e protettore dei medici, grazie alla stima e alla notorietà di cui godeva fra la gente del suo tempo nel primo secolo dopo Cristo.

Alle 18 nella nuova chiesa parrocchiale è stata celebrata la Santa Messa da Don Riccardo che, durante l’omelia, ha sottolineato come la “nostra” Casa di Cura, oltre che un ospedale sia una vera e propria casa di serena accoglienza e di cure attente ai malati, elargite dal personale con umanità e discrezione, a tal punto da creare un ambiente familiare e collaborativo, aperto a qualsiasi esigenza (fisica o psichica) del paziente.

A seguire, un’elegante serata conviviale alle “Rose” ha allietato tutti i presenti (personale medico, paramedico, dirigenti, titolari e tanti ospiti) fra cui il direttore sanitario professor Giuliano Turrini, il vice

presidente Dottor Marco de Bernardis, che con la sua consueta maestria ha fatto gli onori di casa, il consigliere dott. Fulvio Arnone, il direttore amministrativo dottor Vincenzo Roberti e l’ex direttore amministrativo rag. Paolo Anghinetti.

L’atmosfera conviviale e la squisita cucina hanno fatto da cornice alla simpatia del dottor De Bernardis che, prima di passare alla premiazione speciale di alcuni dipendenti, ha ricordato il padre dott. Ernesto, pioniere della neuropsichiatria e uno dei padri della Casa di Cura: infatti è stato uno dei soci fondatori dell’ospedale psichiatrico all’inizio degli anni 60 dove aveva lavorato, ricoprendo diversi incarichi di primo piano fino al 1993.

Poi, dopo aver ringraziato tutti i convitati, è passato alla premiazione di quattro dipendenti per i loro trent’anni di attività e dedizione al proprio lavoro, contribuendo ad accrescere sempre più l’alto grado di professionalità raggiunto dall’azienda nel settore medico di competenze e pubblicamente riconosciuto in ambito interregionale: la dottoressa Marzia Prandi, il dottor Alberto de Ferri, che ha definito simpaticamente in gergo rugbystico “il pilone” (giocatore principale

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di mischia) della Casa di Cura, l’infermiera Franca Spaccarelli e l’ausiliaria Carolina Colla, ritenuti “colonne portanti” della struttura ospedaliera.

“Etica, coscienza e capacità - ha concluso De Bernardis - sono il trait d’union tra personale e pazienti”.

Sull’onda delle sue parole di elogio e di riconoscenza si è conclusa così la serata fra applausi e arrivederci all’anno prossimo.

Foto in alto: il dott. M. De Bernardis con la collaboratrice Arabella Rota, mentre premia i 4 collaboratori Alberto De Ferri, Frana Spaccarelli (a sx), Marzia Prandi e Carolina Colla (a dx) per i 30 anni di servizio nell’Ospedale “Villa M.Luigia Sotto: Momenti e gruppi diversi “In posa per una foto”

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il Punto - Novembre 2015

Il dott. Ernesto De Bernardis ci ha lasciati Storica figura di pioniere della neuropsichiatria nazionale, profuse grande impegno sociale e di educatore nello scautismo parmense e fu uno dei fondatori della Casa di Cura di Monticelli T. G. Dello Russo

Il 2 ottobre u.s. ci ha lasciati all’età di 87 anni Il dottor Ernesto De Bernardis, eminente figura della neuropsichiatria locale e nazionale ed ultimo fondatore vivente dell’ospedale “Villa Maria Luigia” di Monticelli, storicamente nota come “Casa di Cura”.

Nato da una famiglia di origine pugliese, di Modugno alle porte di Bari. Di quella terra, di quella gente ha conservato i caratteri più tipici: la disponibilità, la tenacia estrema, la semplicità.

Di questo il dott. Ernesto è sempre stato fiero.

Giunto a Parma all’età di 8\9 anni con tutta la famiglia per il trasferimento del papà Donato, come cassiere e sindacalista presso la nostra Banca Commerciale, si integrò, da buon pugliese, con estrema facilità nel tessuto cittadino. Parma divenne la “sua” città perchè gli consentì di dare sfogo e spazio alla poliedricità dei suoi interessi di carattere sociale e professionale, ove aveva rivelato subito grandi doti di promotore ed organizzatore.

A soli 17 anni nel 1945 entrò a far parte dello

Presidenti, Consigli Direttivi e soci del Punto Blu e del Circolo Verdi formulano le più sentite condoglianze alla famiglia De Bernardis ed interpretano il profondo senso di riconoscenza dell’intera comunità di Monticelli per i benefici che ha portato sul nostro territorio la nascita della Casa di Cura, realizzata grazie al notevole apporto del dott. Ernesto.

Nelle foto il dott. E. De Bernardis mentre ritira, insieme al figlio Marco, l’avvocato B. Borrini e F. Galliani (nascosto) la Stella di S. Donnino, pubblico riconoscimento civico di Benemerenza, assegnato alla Casa di Cura, alle Terme di Monticelli ed alla Litostampa. Sotto: insieme a don Tonino Moroni durante una cerimonia scout.

scoutismo cattolico nel momento della ricostruzione di questo movimento, dopo essere stato sciolto dalle leggi fasciste del ’28. Divenne uno stretto collaboratore di don Tonino Moroni, fino a raggiungere nel 1958 la nomina di commissario provinciale dell’Asci parmense, ricoperto fino al 1964, e dal 1970 al 1973 la nomina di consigliere generale dell’Asci.

Frequentò il Liceo classico Romagnosi al fianco di compagni che in futuro determinarono un pò la storia recente di Parma, come Baldassarre Molossi, Giorgio Torelli, Luca Goldoni.

Laureatosi in Medicina all’Università di Parma nel 1954, iniziò la sua professione medica come Anestesista presso la Casa di Cura Piccole Figlie, ove il dott. Visentini lo consigliò di specializzarsi in Neuropsichiatria, scienza medica emergente.

Raggiunta la

specializzazione in Psichiatria nei primi anni ’60, insieme al prof.

Giacomo Rizzi iniziò propose la progettazione di una Casa di Cura che insieme riuscirono ad inaugurare grazie alla partecipazione di altri azionisti ed, in primis, della Casa di Cura “Villa Igea” di Modena, a Monticelli Terme nel 1964.

Ovvio che, in questi frangenti, la capacità progettuale e organizzativa del dott. Ernesto, accresciuta con l’esperienza, non ultimo, il dono di saper precorrere i tempi e le necessità sociali, fu determinante in un momento così difficile come l’avvio di una struttura del genere. Egli seppe proporre, prevedere, dare i giusti input, così pian piano

la Casa di Cura prese i suoi ritmi. E non solo.

Le crescenti richieste di ricovero indussero la proprietà ad ampliare la struttura nel 1968 con una nuova ala di degenza.

Nella memoria di quanti l’hanno conosciuto la figura del dott. De Bernardis è unica: uomo straordinario e carismatico, dotato di carattere forte, grande dirigente, a volte accentratore per necessità di ruolo, e professionista preparatissimo, grande clinico e psichiatra, un pioniere della psichiatria di cui precorreva i tempi, con forte empatia per la gente, in particolare per i suoi pazienti di cui rispettava innanzitutto la propria dignità di uomini.

“La sua più grande eredità -ha sottolineato il figlio Dott. Marco - è nel messaggio di vita che ha lasciato a noi figli (a me, che ho raccolto il testimone come medico neurologo responsabile del reparto di Geriatria e come membro del CD aziendale, e alle mie sorelle, Elena psicologa dell’ospedale, Isabella e Cristina), al direttore sanitario prof.

Giuliano Turrini ed a tutto il personale medico ed infermieristico.

Tutti gli riconosciamo gratitudine per esserci stato maestro ed averci indicato le direttive nella gestione della nostra struttura”.

MONTECHIARUGOLO: CANTINE E SOLAI, FRAGILI CUSTODI DEL NOSTRO PASSATO

Nel sogno di un museo etnografico

Nelle vecchie case di campagna, e in alcuni rari casi in abitazioni dei paesi, le generazioni che ci hanno preceduto hanno riposto i loro desueti attrezzi da cucina, nei fienili e cantine, sono invece finiti i gioghi, strumenti utilizzati nelle stalle, botti, e attrezzi per la vinificazione. I grossi attrezzi agricoli quali i carri, aratri, seminatrici hanno avuto in genere minor fortuna, poiché dato l’ingombro sono prima finiti all’aperto, poi passati per il camino o se di ferro raccolti dai ferrivecchi. Certamente tanti strumenti sono ormai spariti per sempre, ma molti altri sono ancora dormienti, e a forte rischio, perché ove non presentano caratteristiche estetiche tali da farne oggetto d’arredo sono destinati al deposito ingombranti, o nel migliore dei casi ai mercatini dell’usato. A solo titolo d’esempio potremmo parlare del solaio di Lucia, ove sono custoditi una gramla, un secchio da casaro, i vecchi pitali, ecc. Oppure quello di Bocchi ove stanno soffietti per camino, lucerne un set da cricchet, pentolame in rame, tappatrici in legno, e mollette per stendere i panni, che nell’ottocento non si chiamavano certamente mollette, perché non

avevano le molli, ecc.

Quello di Tiziana ove a fianco dei setacci sono custoditi gl’abiti di nozze dei genitori. questo sogno cozza contro le difficoltà economiche, e diciamolo pure contro il diffuso disinteresse di tanti di noi.

E allora ? Allora come in tanti altri casi crediamo che prima di piangerci addosso potremmo muoverci, cercare di formare un gruppo che si ponga come obiettivo finale la creazione di un museo possibile Un sogno molto molto difficile, non per questo impossibile, non dobbiamo nasconderci le difficoltà, anzi dato che molte delle critiche che riceveremo saranno fondate, non dobbiamo trascurarle, ma farne oggetto di discussione per trovare con un poco di fantasia, e tanto raziocinio delle soluzioni parziali ai singoli problemi onde costruire step by step il nostro progetto, e perché no “ il nostro museo possibile”.

Se pensiamo alla mostra “ Ozvi e Tananai “ dove partendo dal nulla, e per la sola faccia tosta di una persona ( peraltro inesperta ) abbiamo ottenuto lo spazio nella scuola di Basilicanova,

e un giudizio tutto sommato positivo da parte del pubblico, vuol dire che l’impegno può premiarci. Per restare coi piedi per terra, ma anche per darci una logica d’indirizzo potremmo fissare la meta Museo come tappa finale di un percorso che misurato in percentuale potremmo definire 100 %. Ebbene la realizzazione della mostra Ozvi e Tananai del 2015 potrebbe rappresentare il primo 5%, “la realizzazione di un gruppo di appassionati “ disposti a fare qualche sforzo almeno per realizzare la mostra del 2016 potrebbe rappresentare il secondo 5% . Per qualcuno potrà sembrare poco, ma procederemo con tanta voglia, molta pazienza e buonsenso sono convinto che ne vedremo i risultati. Procedendo per gradi, possiamo elencare alcuni obiettivi: Formare un gruppo di volontari disposti a impegnarsi per l’obbiettivo museo possibile, cercando di identificare le singole disponibilità, compresa quella di coinvolgere altri amici ; Costruire un elenco dei materiali che ognuno di noi possiede, o conosce persone che li posseggono, verificando quali potrebbero essere resi disponibili per la mostra.

Creare un archivio delle collezioni private della nostra zona, cercando di realizzare per ognuna una specie di catalogo descrittivo, e possibilmente una prima raccolta di immagini.

Avendo raccolto l’elenco delle possibili disponibilità di materiali da esporre, identificare un progetto espositivo.

E poi e poi... ne parleremo a quattrocchi e mi auguro che ci si trovi in tanti.

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I Primi 3 M\F Assoluti UOMINI 10,300 km 1° El Fathaoui Yassine 2° Claudio Tanzi 3° Abu El Wafa

Tempo Tempo Tempo

33’36’’ 35’50’’ 36’04’’

DONNE 1° Laura Ricci 2° Elisa Adorni 3° Valeria Poltronieri

Tempo Tempo Tempo

39’43’’ 41’05’’ 43’10’’

GRUPPI 1° Quadrifoglio 2° San Massimo VR AVIS CRI Sorbolo

56 50 48

SPONSOR Oreficeria Gandini Giuseppe SORAGNA Famiglia Artusi-Oossiprandi Piccoli Group Assistenza Caldaie SORAGNA

GS: TOCCALMATTO : 40^ EDIZIONE - CIRCA 800 podisti

40º Trofeo Artusi - Ossiprandi del G.S. Toccalmatto: oltre 800 podisti

Promossa da tutti la nuova location di Cannetolo; qui questa grande festa di sport crescerà ancora.

G. Dello Russo

Non ci poteva essere modo migliore per festeggiare i quarant’anni di marce, realizzate sotto la guida di dell’attivissimo Camillo Fragni, uno dei fondatori del Comitato Marce di Parma.

Splendida sede, quella della sportiva di Cannetolo. Ampi spazi super attrezzati hanno accolto i circa 800 podisti, tra cui 140 competitivi, che hanno partecipato alla manifestazione di domenica 18 ottobre u.s.

In una splendida giornata di sole, dopo tanta pioggia, ha avuto grande successo anche la corsa podistica competitiva che, da quest’anno, è passata sotto la direzione della Fidal Parma ed ha garantito una maggiore partecipazione di atleti di grido sul territorio locale.

Se è vero, come dice il motto antico che “Chi ben comincia è a metà dell’opera”, tutto ciò lascia presagire che il futuro del GS Toccalmatto in questa nuova location di Cannetolo diventa veramente roseo. Soprattutto in considerazione che dall’anno prossimo la manifestazione competitiva sarà iscritta nelle gare ufficiali Fidal su strada e quindi potrà

garantire un numero decisamente maggiore di partecipanti.

A garanzia del successo futuro si aggiunge la grande capacità aggregativa e socializzante, abbinata alla grande esperienza tecnica acquisita in questi quarant’anni da Camillo Fragni, grande esperto di atletica è soprattutto di podismo e di psicologia dello sportivo.

Da sottolineare in questo trofeo è anche la grande partecipazione di bambini di piccola e media età che raramente si vedono in tutte le manifestazioni podistiche del parmense e che partecipano sempre ad una gara appositamente studiata per loro ed amorevolmente seguita .

A fine gara tutti i bambini sono premiati con cose semplici ed utili, oltre ovviamente a caramelle, cioccolatini. Questo accresce il loro entusiasmo a garantisce la parteci-

pazione futura, avvicinando già dall’infanzia i giovani a questo sport “pulito” simbolo di passione pura.

Questo merito è da attribuire sempre a Camillo perché è riuscito a coinvolgere insegnanti delle scuole e genitori, ma soprattutto anche assessori e politici locali, sempre presenti alle manifestazione di Camillo, a testimonianza del grande connubio tra il G S Toccalmato e gli enti locali del territorio (Comuni di Fontanellato, Soragna, Fontevivo) che collaborano sempre attivamente ad ogni iniziativa sportiva proposta.

Si completa così la 40ª Edizione del trofeo Artusi – Ossiprandi con i ringraziamenti più sentiti di Camillo con tutti i dirigenti del GS Toccalmatto: - al Presidente, Dirigenti, Consiglio e Soci del Circolo S.

Anna di Cannetolo per la magnifica accoglienza ed ospitalità offerta per la manifestazione, alla famiglia Artusi – Ossiprandi che da sempre sostiene concretamente l’attività del Gruppo Sportivo Toccalmatto e rivolge un sentito ricordo a Maurizio Ossiprandi che ci ha lasciati da poco, - ai circa 800 podisti presenti al 40° Trofeo, - ai 40 volontari che hanno donato il proprio impegno,

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- al dj Lorenzo Migliari e agli armonicisti Ennio Olivieri e Evasio Miodini, che con le loro note portano sempre gioia ed allegria ad ogni manifestazione organizzata dal G.S. Toccalmatto.

20° MEMORIAL GASPARINI - 20° CAMMINATA DELLA FRUTTA – 9° HAND BIKE

Al 20º Memorial Gasparini sempre di più i giovani volontari PB Sport e Solidarietà: partecipazione record di competitivi (436) e presenza di un gazebo dell’Associazione Famiglie SMA. Alla partenza un minuto di silenzio per ricordare Guido Sani.

Continua dalla 1^ pagina

Ottima anche la partecipazione alla 9^ gara non competitiva di Hand Bike di atleti disabili di società sportive parmensi e reggiane. Ad assisterli nel percorso di 10 km ripetuto per due giri un rilevante numero di ciclisti della MT 1960 di Monticelli e di altre associazioni ciclistiche parmensi.

Grande spazio e risonanza all’interno della manifestazione è stato dato all’Associazione Famiglie SMA, che ha allestito un proprio gazebo all’interno del Punto Blu per informare i presenti su questo tipo di Malattia genetica rara che colpisce i bambini in età neonatale con paralisi degenerativa e raccogliere fondi per la potenziarne la ricerca.

L’iniziativa ha avuto grande successo ed ha evidenziato la grande sensibilità degli sportivi nei confronti di questo nuovo dramma che sta colpendo la nostra società.

Per questo l’Associazione delle Famiglie SMA ha ringraziato sentitamente tutti per l’accoglienza e per la cospicua somma raccolta che andrà destinata alla ricerca medica.

La manifestazione si è quindi conclusa con il consueto pranzo organizzato dai volontari del Punto Blu, guidati da Gildo e da Antonio e che ha avuto come ospiti una settantina di persone tra volontari, atleti ed amici.

Le musiche del dj Lorenzo Migliari e degli armonicisti Ennio Olivieri e Evasio Miodini, vincitore di 3 Corride nel Parmense e nel Reggiano hanno rallegrato tutta la manifestazione ivi compreso il pranzo finale.

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I Primi 3 M\F Assoluti UOMINI 1° El Fathaoui Yassine 2° Grano Giovanni 3° Tsegaye Yonas

Tempo Tempo Tempo

34’59’’ 35’30’’ 35’40’’

DONNE 1° Morlini Isabella 2° Baldi Carolina 3° Antola Irene

Tempo Tempo Tempo

40’39’’ 41’07’’ 43’22’’

GRUPPI 1° Atletica Casone 2° GP Quadrifoglio 3° AVIS CRI AIDO Sorbolo

Partecipanti n. 100 Partecipanti n. 70 Partecipanti n. 68

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Cos’è l’Associazione Famiglie SMA. Siamo un gruppo di genitori e ci confrontiamo quotidianamente con una malattia terribile che ha colpito i nostri figli, la SMA (Atrofia Muscolare Spinale).

Non ci siamo lasciati andare alla disperazione: ci siamo uniti, ci siamo organizzati, siamo diventati un gruppo determinato e pieno di iniziative.

Vogliamo trovare una cura finanziando la ricerca scientifica e anche garantire assistenza ai bambini e ragazzi malati e alle loro famiglie.

Mettiamo in tutte le nostre iniziative forza, coraggio e ottimismo, malgrado tutto.

I nostri tre principali obiettivi sono pertanto: • accogliere e sostenere i nuovi genitori; • migliorare l’assistenza dei bambini attraverso una migliore informazione e formazione sia delle famiglie sia degli operatori sanitari; • stimolare e finanziare la ricerca per trovare una cura per la SMA, promuovendo l’organizzazione tempestiva nel nostro paese di sperimentazioni cliniche di farmaci e terapie per la SMA. Il Consiglio Direttivo coordina e dirige le attività quotidiane, svolte a livello nazionale anche grazie al supporto dei rappresentanti regionali. L’Associazione è supportata da un Comitato Scientifico composto dai migliori esperti italiani e internazionali. Famiglie SMA collabora inoltre con alcuni dei più prestigiosi centri clinici e di ricerca del nostro paese, quali l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, l’Università Cattolica e il Policlinico Gemelli di Roma, e l’Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova sostenendo la realizzazione di un sistema di rete sul territorio per uniformare gli standard di cura.

Famiglie SMA ha sviluppato, inoltre, in questi ultimi anni un importante circuito di relazioni con le maggiori associazioni di malattie neuromuscolari in Italia, con cui ha contribuito a sviluppare o creare progetti comuni, tra i quali i Centri Clinici NeMO di Milano e di Messina, il Numero Verde Stella 800.58.97.38, di supporto alle famiglie o il Registro per le malattie neuromuscolari.

www.famigliesma.org Google - atrofia muscolare spinale - vikipedia

Prosegue a pagina 12

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il Punto - Novembre 2015

QUANDO L’UNICA SOLUZIONE È LO “SCERIFFO DI QUARTIERE”

Furti e devastazioni nelle nostre case

Il silenzio delle istituzioni è preoccupante Giuseppe Ginexi

Ancora una volta ci troviamo qui a scrivere e leggere di furti nel nostro Comune. I cittadini bisogna ammetterlo stanno tutti remando nella giusta direzione. I gruppi di “Controllo del vicinato” funzionano ma non possono fare miracoli. Nel mio smartphone arrivano tante notifiche dalle auto rubate, alle auto sospette fino all’annuncio dell’effettivo furto.

Voglio fare una premessa: questo numero non volevo scrivere dei furti perchè parlare dello stesso argomento per la terza (forse quarta) volta mi fa sentire il classico vecchietto che ripete

gli stessi concetti fino alla sfinimento. Poi però ieri sera (lunedi 2 novembre) c’è stato un furto a 300mt da casa mia, tra l’altro pochi minuti prima che io ritornassi a casa. La sensazione di rabbia che ho provato in quel momento è stata frustante, ma purtroppo a parte lo sdegno non è che si potesse fare molto di più. Neanche tempo di sbollire la questione che ecco che stamattina al risveglio nella chat di Whats Up mi è arrivata la notifica di un altro furto con delle immagini terrificanti. In questo caso, infatti, i ladri non hanno solo rubato ma si sono comportati come dei veri e propri vandali.

A questo punto la domanda

sorge spontanea: ma da quattro anni a sta parte che risultati si sono raggiunti nella lotta a questi criminali. Quanti arresti effettuati? Quanti furti sventati dalle forze dell’ordine? Quante volte la refurtiva è stata poi recuperata dopo accurata indagine? Quali azioni straordinarie si sono decise di intraprendere per risolvere la questione? Io potrei anche sbagliare (e ben venga essere smentito con numeri e dati di fatto) ma che io ricordi, la risposta a tutte queste domande è una sola: niente.

Ad oggi l’unica soddisfazione reale e concreta sono le azioni di controllo (per altri sovversive) del gruppo di sorveglianza attiva di Basilicagoiano.

Sugli scudi la vicenda di qualche mese fa quando un cittadino a cui suonò l’allarme decise di chiamarli e loro recandosi a casa sua hanno fatto fuggire i ladri a mani vuote. Più recente la vicenda della Piazza dove addirittura i ladri hanno cercato di investire il volontario che aveva impedito il furto. E’ paradossale come tra vigli ed Amministrazione non si veda di buon occhio il loro operato. Non sta a me dare spiegazioni a riguardo, ma nel mio

piccolo posso solo dire che io mi tolgo il cappello davanti alle gesta di questi ragazzi che, rinunciando al loro tempo libero (non sono né forze dell’ordine, né amministratori pagati) sono ad

oggi l’unica forza che ci dà un minimo di garanzie. Perché che ne dicano le altre forze in causa a Montechiarugolo ormai quando cala l’oscurità c’è da aver paura.

Sulla pagina Facebook della Redazione, la questione sarà seguita con attenzione e maggior elasticità.

Esprimete le vostre opinioni in merito o poneteci delle domande da girare ai diretti interessati.

Comunità Sant’Egidio-Senzatetto: vince l’amicizia Sabato 24 ottobre si è tenuto presso il circolo “Punto Blu” di Monticelli Terme un evento speciale: la Comunità di Sant’Egidio di Parma ha organizzato una partita di calcetto con gli “amici di strada”, i senzatetto che da anni conosce e aiuta nell’affrontare le tante difficoltà di una vita difficile e vissuta ai margini della città. Anche a Parma, infatti, tante, troppe persone vivono situazioni complesse che non consentono di vivere una quotidianità serena, ma mettono costantemente alla prova nella ricerca di un riparo o di un pasto. Spesso sono giovani che fuggono da paesi in guerra o da gravi carestie, fame e povertà e che tentano un lungo viaggio nella speranza di trovare una vita migliore.

Per questo la Comunità di Sant’Egidio ha avviato, ormai da 3 anni, un servizio di distribuzione pasti presso la stazione ferroviaria affiancando altre realtà cittadine come l’Assistenza Pubblica e l’Associazione Pane e Vita già operanti da lungo tempo in tale contesto.

Ogni lunedì gli amici e i volontari della Comunità di Sant’Egidio si ritrovano presso la Chiesa di Santa Caterina, nel cuore dell’Oltretorrente, per preparare i cestini da distribuire la sera stessa dopo la preghie-

ra comune. Il momento è anche un’occasione di incontro e scambio di idee, non solo tra gli operatori, ma anche tra le persone che fruiscono del servizio con le quali si è creato un rapporto di amicizia.

Proprio per questo, durante una distribuzione, è nata l’idea di un momento di festa e convivialità. Infatti la Comunità di Sant’Egidio ha come valore fondamentale l’amicizia: solo con essa si possono superare barriere e differenze per creare un futuro migliore per tutta la città. Un futuro fondato sull’accoglienza, l’amicizia e la simpatia per chi è più povero e in difficoltà.

Così, operatori e amici di strada si sono ritrovati insieme presso il circolo “Punto Blu” di Monticelli che ha messo a disposizione, gratuitamente, campo da calcetto, docce, magliette e pantaloncini per tutti.

Sotto un cielo clemente si sono affrontate una squadra composta dagli amici di strada e una dai volontari della Comunità di Sant’Egidio. Un’ora di gioco ricca di risate e gol, terminata con un pareggio 4 a 4, ha condotto ad una lauto pranzo insieme e ad ulteriori sfide a calciobalilla nel primo pomeriggio.

Al rientro in città, grandi saluti e ringraziamenti per una giornata trascorsa insieme, finalmente

senza troppe preoccupazioni. E un appuntamento per una nuova sfida a calcetto, ma soprattutto per un futuro diverso e migliore per tanti.

Francesco Pattini Dalla Gazzetta Di Parma

Alcune foto della splendida giornata

Di noi hanno parlato (http://parma.repubblica.it)

Comunità di Sant'Egidio, un giorno speciale

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Al "Punto Blu" di Monticelli Terme un evento speciale: la Comunità di Sant’Egidio di Parma ha organizzato una partita di calcetto con gli “amici di strada”, i senzatetto che da anni conosce e aiuta nell’affrontare le tante difficoltà di una vita difficile e vissuta ai margini della città. Anche a Parma, infatti, tante, troppe persone vivono situazioni complesse che non consentono di vivere una quotidianità serena, ma mettono costantemente alla prova nella ricerca di un riparo o di un pasto. Spesso sono giovani che fuggono da paesi in guerra o da gravi carestie, fame e povertà e che tentano un lungo viaggio nella speranza di trovare una vita migliore.

Per questo la Comunità di Sant’Egidio ha avviato, ormai da 3 anni, un servizio di distribuzione pasti presso la stazione ferroviaria affiancando altre realtà cittadine come l’Assistenza Pubblica e l’Associazione Pane e Vita già operanti da lungo tempo in tale contesto.

Ogni lunedì gli amici e i volontari della Comunità di Sant’Egidio si ritrovano presso la Chiesa di Santa Caterina, nel cuore dell’Oltretorrente, per preparare i cestini da distribuire la sera stessa dopo la preghiera comune. Il momento è anche un’occasione di incontro e scambio di idee, non solo tra gli operatori, ma anche tra le persone che fruiscono del servizio con le quali si è creato un rapporto di amicizia.

Proprio per questo, durante una distribuzione, è nata l’idea di un momento di festa e convivialità. Infatti la Comunità di Sant’Egidio ha come valore fondamentale l’amicizia: solo con essa si possono superare barriere e differenze per creare un futuro migliore per tutta la città. Un futuro fondato sull’accoglienza, l’amicizia e la simpatia per chi è più povero e in difficoltà.

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E ADESSO CHE FINE FARA’ L’INTERO SPAZIO FIERISTICO?

Expo 2015 chiude i battenti La manifestazione delle lunghe file al sole Giuseppe Ginexi

Con la fine del mese di ottobre si è concluso l’Expo di Milano, l’evento fieristico più importante di questo anno solare. Io sono stato uno tra i milioni dei visitatori a parteciparvi e, nonostante un forte scetticismo iniziale, ne sono contento.

L’argomento monotematico dedicato all’alimentazione non mi entusiasmava molto, ma alla fine ha prevalso la ragione.

Quest’anno Expo si è tenuto a Milano, l’anno prossimo a Dubai e nel 2017 è in programma ad Astana (Kazakistan). Alla fine dei conti sono andato non tanto per curiosità, ma perché spinto della convinzione che un futuro avrei potuto rimpiangere l’eventuale non partecipazione alla manifestazione.

Siamo sinceri, non ho praticamente visto nulla perché capitandoci nel weekend senza escamotage per saltare le fila non si ha tanto margine di movimento. Le lunghe attese in coda è una di quelle immagini che i posteri racconteranno perché certe attese sono state veramente interminabili. Da questo punto di vista gli organizzatori avrebbero potuto studiare qualcosa in più; detto che le fila non potevano essere evitate, pensare di creare un po’ di ombra non sarebbe stato un grosso sfarzo.

Anche a livello di interattività, si poteva forse fare di più proiettando magari dei video che ammazzassero l’attesa ai visitatori in fine.

Alla fine dei conti la mia visita è stata principalmente un lungo peregrinare tra il Cardo ed il Decumano (le due vie principali della fiera) osservando da fuori l’architettura dei vari padiglioni. Qualche sortita qua e là l’ho anche fatta e ne è valsa la pena visto che certi allestimenti erano proprio fatti bene ed a tratti è sembrato veramente di trovarsi in quel paese (pensiamo al bosco austriaco o al deserto degli Emirati).

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MUSICANDO Renato Azzoni

MA CHI ELA?

Ricapitolando quindi mi sentirei di promuovere l’Expo (certo che una linea della metropolitana diretta dalla stazione centrale non sarebbe stata una brutta idea). La sfida adesso sarà quella di scoprire cosa ne sarà dell’intero polo fieristico di Rho, perché se non si trova a breve una soluzione, fra trent’anni

saremo qui a guardare lo stato di fatiscenza dell’intera area ricordando i bei tempi che furono, perchè alla fine la vera impresa non è quella di creare chissà quale polo fieristico e riempirlo con chissà cosa, ma spendere milioni di euro per qualcosa che rimanga negli anni.

Mentre scrivo le righe che state leggendo, in sottofondo ho messo l’ultimo disco di Maria Chiara Fraschetta. Ma chi ela? E’la domanda che molti di voi si faranno.

Beh, lei ha già inciso tre dischi. E’ nata a Piacenza e debutta a 13 anni come cantante di un complesso, mentre studia al conservatorio. canto lirico, essendo dotata di una voce da soprano. Alterna lo studio con altre esperienze di lavoro, finchè non riesce ad incidere il primo disco - Tutti al mare - col nome di Chiara e gli Scuri, Collabora con il gruppo Africa Unite specializzati in musica reggae. Con i Franziska tiene concerti in tutta Europa. Ama moltissimo la musica soul e r&b. Diana Ross, Etta James e Nina Simone le voci che preferisce e che sono i suoi riferimenti in sala di incisione. Dopo esperienze radiofoniche come conduttrice e

televisive al fianco di Red Ronnie arriva il suo primo mini album, un cd con sole otto canzoni.

Tra queste, 50mila, vede come ospite Giuliano Palma, ottiene un buon successo e viene inserita nella colonna sonora del film Mine vaganti. Approda alla kermesse sanremese per la prima volta nel 2010 con L’uomo che amava le donne, un ottimo pezzo che le regala molti riconoscimenti. Il disco che lo contiene ha un ottimo riscontro di vendita.

L’anno successivo insieme ai La crus presenta Io confesso, mentre nel 2012 canta Per sempre brano di punta del suo nuovo cd L’amore è femmina.

Anche questo è un ottimo disco dal quale emergono le canzoni Un’altra estate, Per sempre e La felicità..

Qualche mese fa ha inciso con il rapper J-Ax Uno di quei giorni. Il nuovo disco appena uscito si intitola Frasi & fumo musicalmente segue il percorso dei

dischi precedenti: soul e jazz amalgamati dalla splendida voce della cantante, che ha ripescato uno dei primi successi di Massimo Ranieri Se bruciasse la città, Un duetto con Neffa. Titolo della canzone Schema libero e Kaballà autore di Una breve vacanza sono le collaborazioni che fanno di questo disco un prodotto musicale di alto livello. Brano trainante del cd è Sola presentato all’ultimo sanremo. Brava la Maria Chiara Frascetta in arte Nina Zilli.

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il Punto - Novembre 2015

Associazione Famiglie SMA: la breve storia di Tommy e della Atrofia Muscolare Spinale (SMA).

Nei giorni successivi infatti il medico ci convocò e ci comunicò che tutto li portava a pensare che Tommy fosse affetto da Atrofia Muscolare Spinale di tipo 2 ( SMA ), ipotesi confermata in seguito dal test del Dna”.

Continua da pagina 9

“‘Tommaso è un bambino intelligente e sveglio, è solo un pò pigro, è ipotonico e ha i legamenti lassi, ma state tranquilli, non ha nulla di patologico, diamogli del tempo.’

Ce lo siamo sentiti dire per diversi mesi, poi il tempo passava, ma il nostro Tommy non migliorava nei movimenti, non gattonava e ancor meno si reggeva in piedi.

Abbiamo quindi deciso di organizzare un ricovero programmato in ospedale per approfondimenti.

Ricordo ancora i suoi occhi che si chiudevano dopo l’anestesia totale, i nostri pieni di lacrime, ancora ignari che il peggio sarebbe arrivato da lì a poco.

Già, perché tutti gli esami fatti fino a quel momento erano soddisfacenti ma allo stesso tempo avvaloravano il sospetto dei medici.

Siamo i genitori di Tommaso e vi spieghiamo cos’è la SMA. L’Atrofia Muscolare Spinale (SMA) è una malattia genetica rara degenerativa che colpisce le cellule nervose delle corna anteriori del midollo spinale. Da queste cellule, motoneuroni, partono i nervi diretti ai muscoli, principalmente a quelli più vicini al tronco.

La SMA, quindi, limita o impedisce diverse attività, come andare a carponi quindi “gattonare”, camminare, controllare il collo e la testa e deglutire.

Nella sua forma di gran lunga più diffusa, la SMA è una malattia che si manifesta solo se entrambi i genitori sono portatori del gene responsabile della malattia: la probabilità che il gene venga trasmesso da entrambi al neonato è del 25%, cioè un caso su quattro.

La diagnosi del tipo II della malattia viene quasi sempre formulata prima dei

due anni di età, con una netta maggioranza di casi diagnosticati tra i 6 e i 18 mesi.

I bambini affetti da SMA II mostrano una generalizzata debolezza dei muscoli, tuttavia le modalità con le quali si manifesta la malattia sono differenti da bambino a bambino.

Una buona condizione del sistema respiratorio è fondamentale a questi bimbi per evitare pericolose insufficienze

respiratorie o infezioni polmonari.

Essi infatti utilizzano la respirazione diaframmatica e hanno difficoltà a tossire e a fare respiri sufficientemente profondi mentre dormono, quindi a mantenere nella norma i livelli di ossigeno e anidride carbonica nel sangue.

Nonostante le condizioni fisiche non si aggravino significativamente dopo la prima diagnosi, infezioni o periodi di oggettivo peggioramento possono associarsi alla debolezza muscolare.

La scoliosi, ad esempio, può svilupparsi durante l’infanzia e le articolazioni possono essere colpite da contratture al tendine, che riducono ulteriormente i movimenti degli arti, tuttavia una adeguata terapia fisica può controllare o rallentare il peggioramento.

Chi è affetto da SMA è spesso di intelligenza superiore alla media e in grado di sviluppare notevoli talenti e forti competenze in diversi campi.

Il decorso della malattia è di solito cronico, con una aspettativa di vita fino ad oltre l’età adulta.

Noi siamo i volontari di Famiglie SMA, un’ Associazione di genitori, che si sono uniti ed organizzati, diventando un gruppo determinato e pieno di iniziative.

Vogliamo trovare una cura, finanziando la ricerca scientifica e garantire assistenza ai bambini, ai ragazzi e alle loro

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famiglie.

Le cure per le malattie rare sono molto onerose, quindi il nostro impegno come Associazione è di sensibilizzare e di raccogliere fondi per migliorare la vita di questi straordinari bambini.

Ci siamo già mossi in questo senso, organizzando banchetti per la raccolta fondi nel territorio parmense, tra cui quello al punto blu di Monticelli durante la maratona della frutta.

Cogliamo l’occasione per ringraziare chi ci ha dato la possibilità di essere presenti, chi ci ha sostenuto anche con un piccolo contributo o chi ci ha ascoltati chiedendoci informazioni.

Avere la possibilità di offrire informazioni sulla malattia è per noi di fondamentale importanza affinché la SMA, malattia rara e poco conosciuta, possa diventare tema di facile comprensione perché crediamo che solo dopo la conoscenza possano partire gli aiuti che ci servono a raggiungere gli obiettivi della Ricerca.

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A.VO.PRO.RI.T. Sezione Montechiarugolo

Parrocchia S.Donnino: ottobre, tempo di pesca

Nella foto alcune volontarie nella sala parrocchiale allestita per l’occasione con i numerosi premi

La pesca di beneficenza a favore delle opere parrocchiali, organizzata in occasione della sagra di San Donnino, si è aperta il 10 ottobre per chiudere i battenti domenica 18 ottobre con l’estrazione della lotteria.

Sono state contattate diverse ditte e negozi per

la raccolta di materiali e fondi, inoltre tutte le famiglie di Monticelli e d’intorni hanno contribuito con oggettistica, arredi e lavoretti manuali.

L’allestimento ha richiesto molto impegno e tante ore di lavoro da parte di alcuni uomini per preparare gli ambienti e montare le impalcature

ed altrettanto impegno da parte delle signore volontarie, abili e attente nello scegliere i premi per renderli ordinati, graziosi e piacevoli per chi veniva a pescare.

Particolare attenzione si è dedicata ai bambini, affinché tutti ricevessero giocattoli o doni graditi ed interessanti.

L’afflusso è stato costante e, nonostante il periodo di crisi, abbastanza numeroso.

Ringraziamo coloro che in vari modi hanno contribuito e diamo appuntamento a tutti per il prossimo anno.

Corinna Costa Lambertini

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Una passeggiata da Montechiarugolo a Montecchio ...ovvero un appello per la realizzazione di una pista pedonale.

Come sarebbe bello poter fare una passeggiata da Montechiarugolo a Montecchio.

Anzi non solo bello e piacevole, ma anche utile e salutare.

Al momento però è quasi solo un desiderio.

La possibilità attuale (escludendo il rischio già tragicamente provato, e quindi non raccomandabile, di condividere il percorso con auto e camion) è quello di raggiungere la riva dell’Enza, entrare (se è consentito) nella zona dell’ ippodromo, cercando di evitare i percorsi di addestramento dei cavalli, e poi rientrare sulla strada provinciale in prossimità del ponte, utilizzando la via di accesso dell’ippodromo.

Ci sarebbe un’altra possibilità, ma solo nel periodo estivo quando l’Enza e’ in secca, di tentare il guado del torrente. Operazione comunque sconsigliabile e rischiosa, se non addirittura vietata.

Eppure le distanze fra le due località sono piccole.

I due centri di Montechiarugolo e Montecchio, in

Sono passati ormai dieci anni da quando è stato applicato il tappeto sintetico nel campo di calcio dell’arena Punto Blu. Tanti giovanissimi e non hanno giocato di giorno e in notturna, non parliamo poi del trofeo M. Monica arrivato al diciassettesimo anno di competizione con sempre maggior successo. Ebbene purtroppo dopo tante corse con tacchetti l’erba sinte-

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tanti delle due sponde è tanta e qualcuno sta sollecitando un appello affinché l’Amministrazione Pubblica si renda interprete di questa esigenza.

Anche il Punto Blu condivide l’appello e si è messo a disposizione per raccogliere le adesioni, nella fiducia che la passeggiata, che qualcuno in via benaugurale vorrebbe battezzare “la Passeggiata dei castelli”, possa trovare la realizzazione in tempi vicini.

E’ stata avviata una raccolta di firme da presentare al Comune di Montechiarugolo e gli interessati possono rivolgersi nei diversi locali pubblici del Comune, tra cui il Punto Blu di Monticelli, che hanno dato la propria disponibilità.

Un nuovo tappeto sintetico nel campo dell’arena al PB

Il corso sarà diretto da: Daniella Zurli - Daniella: 334-5620796 (tardo pomeriggio) - Ufficio PUNTO BLU Tel. 0521-657783 dal lunedì al venerdì ore 14.30 - 18.30

linea d’aria, quasi si toccano.

Con la via provinciale sono pochi chilometri, la misura giusta per una passeggiata o un giro in bicicletta.

Per buona parte il percorso pedonale è già praticabile.

Dal castello di Montechiarugolo al parcheggio della Fratta c’è il viale pedonale alberato. Sul ponte dell’Enza esistono già le piste pedonali.

Dal ponte a Montecchio vi sono due piste alberate pedonali e ciclabili.

A completare il percorso manca solo il tratto dalla Fratta al ponte.

Per realizzarlo sicuramente vi sarà qualche difficoltà da superare e forse dovranno essere coinvolti enti diversi.

Ma l’aspirazione degli abi-

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tica ha subito una drastica usura.

E’ quindi intenzione da parte dei responsabili dell’ASD, previo l’approvazione del consiglio direttivo, e perché no di qualche sponsor amante del calcio a cinque, sostituirlo con un nuovo manto migliore di quello posato dieci anni orsono visto il notevole progresso fatto per questi materiali.

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il Punto - Novembre 2015

INFORMAZIONI

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CAMERE: Il Caminetto Resort in Val di Fassa dispone di diverse tipologie di sistemazioni, dalle classic alle prestige con vasca o doccia idromassaggio, dai mini appartamenti ai bilocali molto adatti e comodi per famiglie o gruppetti di amici. Diverse camere dispongono anche di balcone panoramico Tutte le camere sono dotate di bagno, telefono,TV SAT,cassaforte, asciugacapelli,alcune con minibar e balcone. CAMERE DOPPIE CLASSIC E FAMILY CLASSIC (16 – 20 mq) con possibilità di 3° e 4° letto aggiunto alla francese (1,30 m) o divano letto combinato - CAMERE ASSEGNATE AL GRUPPO - CAMERE PREFERENZIALI: camere con caratteristiche specifiche (posizione favorevole o dimensioni più ampie, o balcone )- CAMERE PRESTIGE* (20-30 mq): camere più confortevoli con vasca o doccia idromassaggio e TV 21 pollici (video registratore o lettore DVD su richiesta se possibile) - MINI-APPARTAMENTI: (40-50 mq): due camere con 4 posti letto ed un bagno in comune; disponibili anche di tipologia prestige con vasca o doccia idromassaggio - APPARTAMENTI BILOCALI (40-60 mq): due camere con 5/6/7 posti letto, una sopra l’altra con ingresso in comune e ognuna con bagno indipendente; disponibili anche di tipologia prestige con vasca o doccia idromassaggio - CAMERE CONVENIENT: camere con caratteristiche più limitate.

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il Punto - Novembre 2015

MONTICELLI TERME: UNA VELOCE MALATTIA L’HA PORTATO VIA.

Italo un bravo professionista meccanico di automobili Ci sono rimasto male quando ho saputo del suo ricovero in ospedale ed ancora di più quando mi hanno comunicato del suo decesso. Quasi tutte le mattine ci trovavamo a prendere il giornale e si parlava di tante cose. Italo lo conoscevo da tantissimi anni da quando cominciò a lavorare come apprendista da “Pirlen” a Basilicagoiano. Successivamente aprì assieme ad Angelo Fava un garage-officina “Emilia” in Via Emilia a Parma. Tornò poi a Monticelli nell’officina di Gino Ceci, qui il lavoro era più diversificato tra auto e camion. Un lavoro che lo appassionava sempre più.

Mario Ghidini Spesso quando incontravo Mario capivo subito che voleva parlare, non tanto del più o del meno, ma di persone che conoscevamo entrambi. In particolare, essendo stato un capo responsabile all’Ente Fiere, dei giornalisti della “Gazzetta” che frequentavano la sala stampa dell’Ente o volevano sapere da lui in anteprima certe disposizioni e quali stand erano meglio allestiti in modo da scrivere articoli

Dal punto di vista tecnico Italo, attento e preciso, cresceva sempre più fino a prendere successivamente il volo e mettersi in società con Nello Ferrari nella officina di Parma in Via Giolitti. Il sodalizio con Nello e tanti clienti durò, credo vent’anni, fino al raggiungimento della pensione. Spesso al pomeriggio frequentava il Punto Blu tra tanti amici. Ai familiari le nostre sentite condoglianze.

U.T..

incentivando cosi i visitatori.

In particolare era molto amico con il vice direttore della Gazzetta Aldo Curti, non si dimenticava mai di dirmi: salutalo da parte mia. Sarebbe bastato poco per raggiungere i cent’anni. L’avremmo festeggiato anche al Punto Blu dove era solito passare e dire una battuta. Sentite condoglianze ai familiari U.T..

DEDICATO A MIKI E ROSSANA

Alle famiglie di tutti i nostri defunti Presidenti, Consiglieri e Soci dei Circoli Punto Blu - G. Verdi formulano le più sentite condoglianze.

MONTICELLI TERME: IN RICORDO DI ANDREA BUFFAGNI

Andrea: sportivo e tecnico affermato

Recentemente è scomparso Andrea Buffagni, una persona seria, onesta, generosa e molto genuina che ha lasciato intorno a se’, oltre al dolore profondo della perdita per i suoi familiari e per tutti quelli che lo conoscevano, tanto amore e tanto rispetto.

Andrea era sorriso aperto, occhi vivaci, gioioso dinamismo, idee aperte, spirito gentile e molto intelligente. Una persona che era piacevole incontrare, perche’ in un attimo sapeva trasmettere simpatia, interesse, calore a tutti anche nelle piccole azioni quotidiane come quando entrava semplicemente in un negozio per comprare il pane. Non si scordava mai di salutarti. Discreto e ri-

MONTICELLI TERME: ALLA VENERANDA ETA’ DI 98 ANNI CI HA LASCIATI

servato amava la compagnia per ridere, scherzare e chiacchierare.

Era una persona molto sveglia, capiva in un secondo l’atmosfera che gli girava intorno e capiva immediatamente se avevi bisogno di lui ed il suo animo altruista era sempre pronto ad ascoltarti ed a consigliarti. Ti insegnava “ i trucchi del mestiere” con molta generosità. Anche se lui stava passando un momento di difficoltà cercava di tenerselo tutto per se’, non voleva che gli altri si preoccupassero per lui, questo fino infondo anche quando la sua malattia proseguiva, era lui che sosteneva gli altri. Era sempre pronto a donarsi. Un Uomo con molta dignità. Per diversi anni è stato volontario della Croce Rossa.

Le sue grandi passioni sono state la moto, la pallavolo e il parapendio (aveva conseguito il brevetto VDS presso la scuola storica di Tizzano val Parma).

Aveva desiderato e voluto fortemente una famiglia: i suoi figli e sua moglie erano il suo grande amore. Per loro dava tutto. Era un padre ed un marito presente, affettuoso, premuroso ed era stato pronto ad abbandonare i suoi hobbies per loro, per dedicare tutto il suo tempo libero a loro. Amava molto anche il suo lavoro, socio di una ditta che si occupa di manutenzione di attrezzature ospedaliera. Si dedicava al lavoro con il massimo impegno, anche se a volte lo allontanava da casa perché lo portava a viaggiare molto: era un punto di riferimento per i suoi colleghi sia professionale sia personale.

Andrea se n’ è andato in punta di piedi a trovare quella pace che tutti noi gli auguriamo, ma il suo sorriso e la sua contagiosa voglia di vivere continuerà

ad accompagnarci sempre nel suo ricordo.

Aveva partecipato in gioventù con I’Airone di Monticelli T. a diversi campionati di pallavolo FIPAV vincendo la prima divisione e qualche anno più tardi si era unito ai ragazzi del Punto Blu che partecipavano al campionato di eccellenza CSI, arrivando alla fase regionale. Col cugino Matteo aveva vinto il trofeo del punto blu di Beach Volley nella categoria maschile 3x3.

S.V.

L’ultimo saluto a Luisa Era bella come un’attrice d’altri tempi; bionda, lineamenti gentili, sorriso aperto e parole per tutti.

Conosciuta da sempre nel nostro paese, Luisa aveva conquistato la stima e la simpatia di ognuno non solo come donna, ma anche come parrucchiera all’avanguardia e come mamma di Michele e Rossana che hanno continuato con orgoglio il mestiere di acconciatori professionisti. La perdita di una mamma penso sia sempre una sensazione indescrivibile, qualcosa che si allontana dalle tue viscere lasciandoti dentro un vuoto

che non sarà mai colmato da null’altro al mondo. E’ una parte di te che se ne va altrove poichè forse anche nella morte esiste una ragione, come per ogni cosa. Voglio crederci… Un amore così insostituibile se ne va perché è giunto il suo momento, ma rimane sempre, sotto forme diverse, nient’altro.

A noi è concesso un senso importante che si rafforza: la Memoria. Essa diviene una compagna, l’alimentiamo, la serbiamo, ci danziamo assieme. Perché la vita deve avere un termine, l’amore no. Ecco perché l’amore per una madre non finirà mai:

continueremo a volerlo sempre, con la stessa intensità e lo stesso desiderio di quando eravamo bambini, lo cercheremo, lo grideremo, dovesse pure finire il mondo.

Olivia

Un ricordo per i volontari defunti

Vittorio Ilariuzzi

Valerio Ilariuzzi

Enrico Bocchi

Cesare Giuffredi

Silvano Monica

Guido Ferrari

Volmer Lusuardi

Valentino Rocchi

Olindo Saccardi

Dante Simonetti

“il Punto”

Trimestrale di informazione sociale, culturale, ricreativa e sportiva.

Autorizzazione del Tribunale di Parma n. 5/92 del 3/3/92 Direttore responsabile: Umberto Tomaselli Direttore editoriale: Giuseppe Dello Russo Capo redattore: Giuseppe Ginexi Collaboratori: R. Azzoni, G. Balestrazzi, O.Cantoni, P. Capellazzi, , A.Pizzaferri, Irene ferrari,V.Minari, G.Piazza S.Lori Correttrice bozze Paola Capellazzi Fotografie Mattia Boschi, Luca trascinelli Paolo Gandolfi, Agostino Leoni Responsabile pubblicità: Ghilardotti Tiziana Tipografia: LITOSTAMPA Monticelli T. Proprietà: Punto Blu Gestione Soc. Coop. a R.L. Tel. 0521-657783 Fax 0521-650703 www.centropuntoblu.com redazione@centropuntoblu.com Tiratura: 1.500 copie

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LEGA NAZIONALE DILETTANTI - SERIE D

a.s. terme monticelli Sergio Lori

Un buon Monticelli visto le sue Correggio: traversa abbassata, caratteristiche l’arbitro fa scavare Il Terme Monticelli, visto come sono andate le cose, avrebbe meritato qualcosa in più. Ma nel gioco del calcio c’è un detto: vince chi la mette dentro una volta in più degli avversari. Durante questo scorcio di campionato ‘mister’ Abbati ha visto prevalere i suoi ragazzi, dove in alcuni punti sono stati positivi e in altri no.

Una squadra che gioca, sa giocare, ma a volte si perde da alti e bassi, a cui manca i margini per poter migliorare. L’allenatore lo dice chiaro e tondo- consiste di individuare il perché per essere più continui a

trovare le giuste misure indipendentemente dall’ avversario che andiamo ad affrontare. Fino adesso c’è stato un limite che dobbiamo cancellare al più pesto.

E’ anche vero-abbiamo incontrato alcune squadre di un altro pianeta, quindi non c’è da buttare quello che abbiamo costruito e fatto. La sesta posizione in classifica non è veritiera dopo cinque vittorie, quattro sconfitte e un pareggio.

La strada da percorrere è ancora lunga quindi… bravi lo stesso. C’è solo da migliorare.

Forza Monticelli !!

Gabriele Balestrazzi

Nella foto: il portiere Artick

Di Maurizio Esposito

Il Parma vince e fa simpatia

Il Parma 1913 ha vinto a Lentigione, ponendo un altro mattone per la promozione in serie C. Vincendo nel comune reggiano, la formazione di mister Luigi Apolloni ha eliminato (forse definitivamente) una pericolosa avversaria per la corsa alla categoria superiore.

L’aspetto più bello, della trasferta della trasferta del Morelli di Brescello, è stato l’unione delle due tifoserie che si sono mescolate fra di loro riempiendo insieme luo-

ghi di ristoro e di passeggio.

La fusione fra le tifoserie del Lentigione e del Parma 1913 deve essere ripetuta in altri contesti, soprattutto essere presa d’esempio da molti e essere maggiormente evidenziata dai grandi mass media. In questo modo si sdrammatizzerebbe sui tanti episodi che avvelenano il nostro calcio.

Rileviamo che quest’anno nei vari campionati, specialmente quelli dell’Emilia Romagna e della provincia ducale, sono diminuite le

squalifiche dei calciatori.

Lo stesso Parma 1913 ì, dopo 10 giornate di campionato, non ha visto espulso e né squalificati, i suoi calciatori, un aspetto che deve essere peculiare di una grande squadra.

Ora bisogna vedere se questo comportamento positivo dei calciatori e duratura o è momentaneo; si spera nella prima ipotesi per la crescita del sistema ma tutte le componenti devono remare insieme per obiettivi comuni.

Quando ho letto questa notizia ho ripensato a tempi del calcio amatoriale.

Le risate nello spogliatoio, poi l’arbitro che arriva per l’appello e dice: “Non essendoci i guardalinee ufficiali, non chiedetemi di valutare se il fuorigioco è passivo: io fischio a basta”.

E Marco che, con la massima serietà, obietta: “Ma signor arbitro, questo sconvolge le nostre geometrie difensive !”. Un secondo di silenzio per capire, e poi scoppiamo tutti a ridere, arbitro compreso.

E’ il calcio dei dilettanti, o appunto degli amatori. Lontano anni luce dalle folle, dalla risonanza ma anche dal marcio del calcio di vertice. Ma sapendo che, alla fine, se metti un pallone all’incrocio e vedi la rete che si gonfia, in quel momento non ti senti diverso da Messi o da Roby Baggio…..

Ecco: mentre seguo l’avventura del Parma di serie D, penso sempre più spesso che questo “dramma” sportivo alla fine porti con sé qualcosa di positivo, e (sempre sportivamente parlando) di “storico”.

L’immagine del calcio biologico evocata e incarnata da Scala (che emozione nel rivederlo alla guida del nostro calcio e nel sentirlo parlare con i suoi messaggi pacati e positivi) è davvero una piccola ma bella storia di sport, che solo in parte sta avendo la risonanza che meriterebbe. La risposta dei 10mila abbonati è magari anche solo una “moda” (conosco i parmigiani nel bene e nel male….), e basta una sconfitta per sentire insulti all’allenatore o critiche spietate di quelli per cui è sempre, bartalianamente, “tutto da rifare”…. Ma a parte i risultati, che comunque non erano scontati perché bisogna sempre coglierli sul campo, da Parma è partito davvero un esempio di calcio “dal

volto umano”. Che dovrebbe contagiare il calcio che conta, che dopo il caso Parma si è ripulito la faccia ma resta malato al di là delle apparenze.

Lo abbiamo già detto ma lo ripetiamo. Una volta, al grande Nevio chiedevamo di portarci in Europa.

Ora, pur con la speranza di risalire di qualche posizione (almeno alla pari della Reggiana……) dovremmo chiedergli di conservarci a lungo, almeno nello spirito, questo bel Parma di serie D.

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Le foto del match fra Correggese e Sannaurese recuperate dalla Gazzetta Di Reggio