SUONI DEL SILENZIO fanzine n°1

Web-zine indipendente musicale fondata nel 2007 ANNO 7 Fanzine ufficiale N°1 prezzo copia €uro 1.00 info e contatti www.suonidelsilenzio.blogspot.it suonidelsilenzio@gmail.com

Alchem.

Words II – Not facts, only words! Barbara Eramo su Musicraiser per cantare Emily Dickinson.

La manifestazione culturale “AUTORI E AMICI DI MARZIA CAROCCI” DIVIENE UN LIBRO”

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SUONI DEL SILENZIO webzine fondata nel 2007 ANNO 7 fanzine n°1 Collaboratori : Antonio Di Lena, Vincenzo Calò, Rosario Magazzino, Vincenzo Zizzo, Antonio De Franco, Gabriele Casale, Gianluca Distante, Andrea Corvino, Francesco Baroni e Soulknife.

Grafica a cura di Antonio Di Lena.

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Fontana (BR)

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NEWS RECENSIONI INTERVISTE DVD LIBRI LIVE

INFO suonidelsilenzio@gmail.com

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Ciao Roberta e benvenuta su Suoni del Silenzio… Ciao e grazie per avermi ospitata sulle vostre pagine. Partiamo dall'inizio, posso attribuire che tu sei stata una delle prime (se non la prima) paladina del metal made in Italy? Ho iniziato a cantare Metal nel 1983, quindi credo proprio di essere stata la prima o comunque la prima ad aver visibilità. La mia prima band si chiamava Damnath ed il suo chitarrista era proprio quell'Attilio Scalabrini che, in seguito, formò con me Jester Beast.

Negli anni ottanta fai parte prima dei Jester Beast poi successivamente degli Hurful Witch, un progetto undrground e innovativo per l'epoca, sopratutto se consideriamo che la band si forma in Italia, parlaci di quelle esperienza e raccontaci cosa provi oggi a distanza di tanti anni pensando a loro...E’ stata un’esperienza eccitante. Nessuno era come noi all’epoca, almeno non in Italia. Veloci, oscuri, cattivi e con una ragazza alla voce. Con

Jester Beast è stato addirittura incredibile.

Con gli Hurful Witch avete aperto il concerto dei Saxon, all'epoca foste scelti fra tante band, creando molta invidia nell'ambiente metal, forse per la vostra giovane età, credi che per quanto lo si possa considerare quell'episodio o evento sia stato un trampolino di lancio o la consideri una ghiotta opportunità da inserire nell'ablum dei ricordi? Ricordo che ci convocarono nell'ufficio del Promoter italiano.

Sulla scrivania aveva una pila di cassette audio. Tutti demo di band italiane che volevano aprire per Saxon. Venimmo scelti noi e credo che giocò un ruolo fondamentale non solo le entusiastiche recensioni sui pochi magazine dell’epoca, ma proprio al fatto che al microfono ci fosse una ragazza. La mia immagine era piuttosto forte per l’epoca.

Mi presentavo sul palco con un vesti-

to nero stracciato e bruciacchiato.

Un velo nero sul viso ed un mazzo di fiori marci in mano. L’invidia c’è stata eccome. Provarono anche a boicottarci, ma intanto noi eravamo su quel palco e loro avevano pagato il biglietto per entrare. Biff (vocalist dei Saxon) ed il loro tour manager, seguirono tutto il nostro concerto seduti su un flycase. Ad un certo punto mi voltai e incrociai il mio sguardo terrorizzato con il suo. Mi fece segno che stavamo andando bene e mi tranquillizzai.

Finito andai da lui quasi in lacrime.

Gli urlai quasi in faccia “ci hanno fischiato!!” e lui ridendo mi disse che, quando erano loro ad essere stati la band di supporto, gli erano anche arrivate bottiglie addosso! Mi disse che ero stata brava ed il loro manager ci chiese di seguirli nelle altre date italiane. Non potevamo… eravamo solo dei ragazzini ed io ero all'ultimo anno di liceo. Un peccato. Chissà cosa avrebbe potuto venir fuori.

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Poi sono nati i Morgana o meglio, la tua passione musicale prende forma quasi in una sorta di onegirl band con dei musicisti non fissi o sbaglio? Come mai questa scelta e perchè il nome Morgana? All’epoca leggevo molti libri che parlavano di miti e leggende. Quella di Morgana eccitò particolarmente la mia fantasia, da lì il nome della band. Sì, alla fine Morgana è stato in passato un progetto solista. Alla fine, più per necessità che per mio desiderio, tutto girava attorno a me. Almeno fino ad oggi, dove una line up stabile e di primissima scelta, fa finalmente di Morgana una vera band. Negli anni ottanta oltre a Morgana i tuoi fan più accaniti ti chiamavano affettuosamente Melissa. Come mai questo ulteriore nickname? Era l’epoca del bellissimo album “Melissa” di Mercyful Fate e qualcuno mi appiccicò questo nomignolo. Melissa era una strega ed io una strega ero per molti dei miei fans. Questo nickname mi piaceva molto. Mi piaceva al punto che ci chiamai il mio cane! Dalla pubblicazione dell'omonimo Ep del 1988 a “Three Years of Madness” del 2005 ne è passato di tempo cosa hai fatto in tutto quel tempo? Che ho fatto? Uhmmm…vediamo… ho tagliato i capelli, mi sono sposata, ho divorziato e mi sono fatta ricrescere i capelli!

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Rispolveriamo un po i ricordi, dammi una tua (anche breve) opinione sui tuoi lavori: “Spectra” demo (Hurtful Witch).... Registrato con pochissimi mezzi, ma efficace e cattivissimo. Precursore di tanto Black Metal nazionale. “Welcome in the Dark” demo.... Una naturale prosecuzione di Spectra ma con una vena più femminile.

Ero diventata donna, cominciavano le pene d’amore e quest’argomento entra nel mio repertorio con la ballad Man. “Morgana” Ep… Il mitico Ep. Lo sai che ci sono talmente poche copie che i collezionisti esteri sono disposti a pagarlo fino a 1.600,00 Euro? La label che lo produsse era totalmente inadatta ad un disco Metal, ma ottenne comunque un ottimo risultato. “Three Years of Madness"… Mi contattò il grande Gianni della Cioppa per convincermi a fare quest’antologia. Non ero affatto convinta. Troppi anni fuori dal giro. Alla fine dissi sì e fu un piccolo successo! Molte copie vendute e tantissima risonanza data da questa pubblicazione che, mi fece tornare la voglia di cantare. Uscì per LM Records del buon Mazzesi. Uno dei pochi discografici seri io abbia mai incontrato. “Lady Winter”… E’ un bootleg stampato negli States. Contiene più o meno le tracce di Three Years of. Ha la peculiarità di avere una bellissima contro cover in cartone. Scopiazzato ma con classe!

“Two Faces”… Scoprì dell’esistenza di questo full lenght solo per caso. Si tratta di registrazioni da me effettuate e pagate nel 1992 in Germania. All’epoca decisi di non farne nulla perché assolutamente non soddisfatta del risultato. Il chitarrista che aveva scritto i brani decise di appropriarsene e di stamparlo in proprio senza manco avvisarmi. Ovviamente, lo fermai e rischiammo di finire per vie legali.

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Rispolveriamo un po i ricordi, dammi una tua (anche breve) opinione sui tuoi lavori: “Spectra” demo (Hurtful Witch).... Registrato con pochissimi mezzi, ma efficace e cattivissimo. Precursore di tanto Black Metal nazionale. “Welcome in the Dark” demo.... Una naturale prosecuzione di Spectra ma con una vena più femminile. Ero diventata donna, cominciavano le pene d’amore e quest’argomento entra nel mio repertorio con la ballad Man. “Morgana” Ep… Il mitico Ep. Lo sai che ci sono talmente poche copie che i collezionisti esteri sono disposti a pagarlo fino a 1.600,00 Euro? La label che lo produsse era totalmente inadatta ad un disco Metal, ma ottenne comunque un ottimo risultato. “Three Years of Madness"… Mi contattò il grande Gianni della Cioppa per convincermi a fare quest’antologia. Non ero affatto convinta. Troppi anni fuori dal giro. Alla fine dissi sì e fu un piccolo successo! Molte copie vendute e tantissima risonanza data da questa pubblicazione che, mi fece tornare la voglia di cantare. Uscì per LM Records del buon Mazzesi. Uno dei pochi discografici seri io abbia mai incontrato.

“Lady Winter”… E’ un bootleg stampato negli States. Contiene più o meno le tracce di Three Years of. Ha la peculiarità di avere una bellissima contro cover in cartone. Scopiazzato ma con classe! “Two Faces”…

Scoprì dell’esistenza di questo full lenght solo per caso. Si tratta di registrazioni da me effettuate e pagate nel 1992 in Germa-

nia. All’epoca decisi di non farne nulla perché assolutamente non soddisfatta del risultato. Il chitarrista che aveva scritto i brani decise di appropriarsene e di stamparlo in proprio senza manco avvisarmi.

Ovviamente, lo fermai e rischiammo di finire per vie legali. “Rose of Jericho” scritto in collaborazione con Tommy Talamanca dei Sadist, come è nata questa collaborazione?... Proposi delle idee di brano a Tommy. Il suo ruolo avrebbe dovuto essere solo quello di produttore, ma si fece coinvolgere al punto che Rose of Jericho è stato alla fine scritto a due mani: le sue e le mie. E’ l’album del mio ritorno. Un album intimo, forse non immediato ma con un feeling che colpisce al cuore.

"Three Years Of Maddnes"... e toglimi una curiosità sul perché di “Maddnes” al posto di “Madness”… Vorrei dirti Più che una band di ragazzi, eravamo un vero movimento. I nostri live erano sempre sold out. Torino a quei tempi era la culla della frangia estrema del Metal black oriented e

Hurtful Witch era un progetto più black. Uscii da Jester Beast unitamente al bassista perché, Jester Beast stava sempre più sterzando verso l’Hard Core ed io non mi sentivo adatta. Cosa provo? Nostalgia. Talmente tanta nostalgia che di Jester Beast (riformatisi e con un nuovo album appena uscito) sono una grande fan al punto di averli seguiti nel loro tour al sud Italia come merchandiser! E’ stato divertente e loro sono dei grandissimi artisti oltre che dei carissimi amici. Talmente tanta nostalgia che ho ristampato solo in vinile ed in edizione limitata, il demo del 1985 di Hurtful Witch “Spectra”.

Questa band dalla brevissima vita, è diventata una vera cult band soprattutto oltre i patri confini. Il ragazzo (ex ragazzo) si dimostrò meno incauto di quanto già stupido si era dimostrato e acconsentì alle mie legittime richieste. Che dietro a ciò si nasconde un codice cifrato o qualcosa d’esoterico. In realtà è solo un errore di stampa su alcune copie. Su alcune copie Madness è scritto Maddes.

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Essendo un icona del metal femminile a livello nazionale e io aggiungo non solo, ci sono mai stati problemi per il tuo sesso, pregiudizi e storie varie, solo perchè una ragazza cantasse in una band metal negli anni ottanta? Come vedi oggi la posizione della donna nelle varie band underground e non solo a livello nazionale?

Ero la prima e già il mio coraggio era degno di rispetto. Nessun pregiudizio ma tanta curiosità. Sicuramente, come in qualsiasi ruolo di prestigio, una donna è costretta a guadagnarsi persino ciò che le spetterebbe di diritto, ma questo vale per tutte e in ogni epoca. Se però ho avuto un pregio è stato quello di non tradire mai la mia natura. Mai atteggiamenti maschili o improbabili abbigliamenti con tonnellate di ferramenta appesa addosso. Questo ha pagato alla grande. Ho urlato al mondo “sono una femminuccia in tacchi alti e rossetto e canto Metal!”. Sono sta-

ta credibile e questo è stato il mio lasciapassare per il mondo dei maschi. E’ il cuore che metti nell’interpretazione che fa l’artista, non lo scimmiottare chi fa pipì da in piedi. Proprio questi tentativi d’imitazione creano, secondo me, il pregiudizio causato da una competizione tra generi che è impossibile. Essere se stesse è la soluzione.

E’ vero che negli anni ottanta ti fu proposto di girare un film porno? Tu da donna forte e che comunque hai un lato combattivo per rappresentare l'essere e non l'apparire come hai preso questa situazione? Inizialmente con un certo stupore e poi con rabbiosa indignazione. Ero una bella ragazza e qualche fotografo mi aveva già chiesto di posare nuda, ma addirittura un porno! Non sono certo una moralista, figurati… ma considero il sesso una faccenda privata a prescindere da gusti ed inclinazioni e, comunque, io volevo fare la cantante e non la porno star! Progetti futuri? Proprio in

questi giorni sta ripartendo il progetto Morgana. Stiamo scrivendo nuovi brani che avranno una matrice più cattiva rispetto al nostro ultimo lavoro. Continua anche la promozione del mio vinile celebrativo di Hurtful Witch. Chi è interessato all’acquisto può r i v o l g e r s i a redwitch@fastwebnet.it Quando ti rivedremo in giro per l'Italia con delle date Live? Per quanto riguarda Hurtful Witch, la band si sta riformando seppur l’unico membro originale della band resto io e presto faremo delle date live a supporto della promo del vinile. Morgana la rivedrete il prossimo anno. Ciao Roberta e grazie per il tempo che mi hai concesso a presto… Grazie a te e un saluto a tutti i vostri lettori. A presto!

Intervista a cura di Antonio Di Lena

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1986 “Spectra” demo (Hurtful Witch)

1987 “Welcome in the Dark” demo Tracklist: SAVE ME/WELCOME IN THE DARK/M/AN/ Line up: Morgana: vocals, Dino Juele: lead guitars, Walter Boccardo: guitars Enrico Oliviero: bass, Max Careddu: drums, flute on "Man" song.

2005 “Three Years of Madness” Tracklist: MAKE ME LOVE/ SKIN ON SKIN/SAVE ME/MAN/ WITHOUT YOU/ LADY WINTER/ WELCOME IN THE DARK/NO TIME TO WASTE/ SHOW ME THE WAY. Line up: Morgana: vocals, Dino Juele, Walter Boccardo, Alberto Simonini, Tonino "Crosby" Landini: guitars, Max Careddu, Claudio Ercolani, Gianni Lorenzini: drums Enrico Oliviero, Fulvio Bosio, Flavio Portolano: bass

2006 “Lady Winter” bootleg Tracklist: MAKE ME LOVE/LADY WINTER/SAVE ME/MAN/WITHOUT YOU/WELCOME IN THE DARK/SKIN ON SKIN/NO TIME TO WASTE/SAVE ME (1987 VERSION)/WELCOME IN THE DARK (1987 VERSION)/MAN (1987 VERSION)/WE ARE ON FIRE. Line up: Morgana: vocals, Dino Juele: lead guitars, Fulvio Bosio: bass, Claudio Ercolani: drums

1988 “Morgana” Ep Tracklist: LADY WINTER/ SKIN ON SKIN/MAN/NO TIME TO WASTE.

2009 “Two Faces” Tracklist: SHOW ME THE WAY/ WITH OR WITHOUT YOUR LOVE/ EASY COMES EASY GOES/ TI AVRO/ LIGHT & SHADOW/ COLD SWEET/NO HONOR TO…/STAY WITH ME TONIGHT CRADLE SONG/ THE MAN I WANT.

2011 “Rose of Jericho Tracklist: ALIVE…/ LOVE ME THE WAY I AM/ GOLDEN HOURS/ LADY WINTER/610/ BANG BANG/ I WILL NOT TURN BACK/ HOW DO YOU FEEL/...AND KICKIN'/LADY WINTER (ACOUSTIC VERSION)/ Line up: Morgana Delaude: Vocals, Andy Marchini: Bass, Alessio Spallarossa: Drums, Tommy Talamanca: Guitars, Keyboards.

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Ciao e benvenuti su Suoni del Silenzio…

Ciao e grazie a te per lo spazio che ci hai concesso. Parlatemi dell’unione degli arpeggi e riff di chitarra di Pierpaolo Capuano e le melodie vocali di AnnaLisa Belli che hanno dato forma al vostro progetto… E’ sempre molto difficile parlare della propria musica, perché non si può descrivere il processo creativo che porta i musicisti a comporre. Suoniamo ciò che ci viene spontaneo e non filtrato da gusti che indichino la strada da percorrere. Il nostro progetto prende forma grazie a questa unione di intenti cui accennavi prima e la collaborazione è proficua perchè siamo liberi di esprimerci e questo ci viene molto naturale.

Non siamo tipi che non suonano un brano perche’ fuori dal genere prestabilito, non abbiamo nessun genere prestabilito, se ascolti le nostre vecchie registrazioni e le

nuove noterai solo un continuum stilistico, ma possiamo passare tranquillamente da una ballata acustica a un pezzo metal piu’ violento passando attraverso arrangiamenti progressivi che pian piano si fanno sempre piu’ marcati. Consideriamo i nostri pezzi come una sorta di diario di viaggio, uno specchio di noi stessi in quel determinato momento in cui fissiamo su un brano sensazioni e parole che possono essere paragonati ad una fotografia o a un quadro. Come mai avete deciso di suonare prevalentemente in acustico e di cantare sia in italiano che in inglese? Non e’ del tutto vero che suoniamo prevalentemente in acustico, anche se non lo disdegniamo affatto.

Infatti abbiamo fatto numerose registrazioni e live completamente in elettrico e distorti come gruppo metal gothic progressivo, che è ciò che siamo; in realtà con la band dal

vivo abbiamo proposto solo una volta un repertorio misto, includendo anche l’acustico, e la cosa ci e’ piaciuta molto perché si da un senso più intimo al live, infatti sicuramente lo riproporremo. Cantare in due lingue è una scelta dovuta al fatto che una per il genere più duro si adatta meglio, essendo il linguaggio con il quale il rock è nato; mentre invece l’ italiano Lisa lo usa perché non solo è la nostra lingua natia ma anche perché abbiamo più possibilità di utilizzare dei termini che in inglese non renderebbero affatto giustizia al testo, facendo cogliere a un ascoltatore non preparato esattamente il senso di ciò che lei vuole esprimere.

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Cosa ricordate del vostro primo demo registrato in presa diretta e in sala prove? Un bel ricordo genuino e senza pretese, fondamentalmente servì solo per avere noi della band il gusto di riascoltarci dopo le prove, infatti quel demo giro’ pochissimo.

Diciamo che fu un buon inizio e grazie a quella registrazione decidemmo di proseguire provando a farne di migliori, anche se nn puntiamo alla qualità assoluta visto che poi anche se ti fai carico di una spesa enorme questa nn viene nemmeno in parte ripagata…. Puntiamo sulle idee e chi è in grado di capire la musica sa di cosa parlo; ci sono prodotti molte volte fantastici a livello di suoni e di grafica ma che nascondono un vuoto creativo, soprattutto quando si parla di Major e di generi commerciali. Mentre ascoltando numerose band all’interno dell’underground è possibile riscontrare un alto grado di preparazione tecnica e compo-

sitiva… infatti sono gli ascolti che prediligiamo per la genuinità dei contenuti. All'inizio vi siete chiamati Acidaluna e so che avete registrato anche due demo, poi avete cambiato in Alchem come mai questo cambio di nome? Abbiamo cambiato nome un paio di volte … dapprima Acida Luna , poi Empatia e infine Alchem, quest’ultimo ormai ci accompagna dal 2005 è resterà il nome di questo progetto. Il bisogno di cambiare nome è stato dettato dai cambi di formazione e stilistici derivanti dalle persone che hanno nel tempo collaborato con noi. Siamo comunque affezionati anche ai due nomi che non utilizziamo più poiché ci hanno rappresentati in quel determinato momento. Alchem, dicevo, rimarrà il nome di questo progetto giacchè ormai anche se abbiamo avuto altri cambi di formazione è un’identità riconosciuta anche a livello di impronta stilistica seppure all’inter-

no della nostra musica ci sono ingredienti diversi. Nella vostra metamorfosi musicale vi siete aperti a gusti musicali differenti utilizzando strumenti a voi quasi estranei parlo delle collaborazioni con uso di violini o campionamenti, credete che questa strada sia stata più formativa o sperimentale? Non sono affatto estranei questi suoni all’interno della nostra proposta musicale, crediamo che ogni cosa che abbiamo inserito faccia parte del nostro bagaglio culturale, ovviamente ci sono cose che vengono abbandonate ed altre che invece diventano importanti tanto da essere riutilizzate. Pensiamo che sia stato sia formativo che sperimentale all’unisono fare queste esperienze perche’ ogni collaborazione ci ha dato spunti creativi nuovi

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Il primo demo degli Alchem è in inglese, è una scelta internettiana? Mi spiego meglio, oggigiorno il web aiuta tantissimo, credete che la musica cantata in inglese a prova di clic abbia più successo a livello globale, o la melodia cantata in italiano venga spesso snobbata in questo ”bel paese”?

La musica indipendente in generale viene snobbata in questo bel paese, ma ovviamente non da tutti per fortuna. La scelta non è stata decisa a tavolino, tanto che quando abbiamo cominciato non esisteva neanche la possibilità di utilizzare internet come invece accade oggi. Per quanto riguarda il primo demo sotto la denominazione Alchem è stato cantato in inglese per non limitarci solo ad un pubblico prettamente nazionale e poi l’inglese come dicevamo prima è la naturale lingua del rock, ma sperimentare questo genere con la nostra lingua ci ha dato la possibilità, una volta che la nostra impronta si era definita, di poterle utilizzare indistintamente. In questi anni di attività avete registrato svariati demo, credete che sia giunta l’ora di azzardare un autoproduzione o pensate che ci sia ancora tempo per formulare un disco vero e proprio? Un disco vero e proprio, realizzato con le aspettative e il target del momento, non sarà mai nelle nostre possibilità di budget. Sappiamo tutti ormai, infatti che una “super mega” realizzazione esige dei costi che solo una produzione esterna ci potrebbe garantire. Consideriamo le nostre creazioni musicali come una

sorta di artigianato, autoprodotto, che ci fa esprimere la nostra arte e passione a modo nostro, libero da vincoli : questo è ciò che facciamo, ciò che proponiamo, al di là delle etichette, al di là del music business che reputiamo troppo distante da noi, suoniamo per il piacere e il gusto di farlo. Ciò non toglie che si cerchi sempre di migliorare la qualità sonora del prodotto anche a vantaggio dell’ascoltatore. La cosa che comunque ci fa più piacere in assoluto è che anche con i demo siamo riusciti a ritagliarci un seguito di affezionati che apprezzano la nostra proposta e che naturalmente vorremmo si espandesse. I vostri progetti futuri? Al momento stiamo preparando un nuovo video derivato da un brano “So I Am” presente nel cd “Shadows” del 2008 riarrangiato e cantato in italiano il cui titolo sarà “Le Cose in Bilico”, il lavoro lo sta svolgendo egregiamente il nostro bassista Paolo Tempesta che è anche l’autore degli altri due nostri video ufficiali; a dicembre uscirà il singolo che apre la strada al nuovo album in lavorazione dal titolo “Spirits of the Air” e stiamo preparando anche i nuovi live che ricominceremo dal prossimo anno inserendo ovviamente nuovi brani nella scaletta. Per quanto riguarda la nuova registrazione al momento non sappiamo se sarà ancora una volta un demo album o un album vero, ma questo dipenderà esclusivamente dai soldi a disposizione per la produzione finale, ma in ogni caso non è un problema per noi, perché sappiamo che chi ci segue e chi si avvicina alla nostra musica

ci apprezza per le idee e non solo per la qualità sonora del lavoro Come credete che la musica underground possa sfuggire dalle violente “sonorità” che la music business c’impone quotidianamente? La musica underground per fortuna non sottostà a nessuna regola e cammina con le sue forti gambe anche senza l’appoggio dei mass media principali dai quali resta a testa alta fuori. Il music business è gestito da gente che ormai ha consolidato le proprie ricchezze con i soliti nomi noti disinteressandosi in modo arrogante ed ignorante di tutta la scena nazionale nascosta e da una parte per fortuna. Poi per quanto riguarda il Metal qui in Italia a parte sporadici casi nessuno è mai riuscito a vivere di musica, quindi il problema non si pone dal principio in quanto le due strade underground e music business si sovrappongono raramente.

Grazie mille per aver partecipato a questa intervista...

Grazie a te per questa chiacchierata; approfittiamo per salutare tutti i lettori del tuo magazine che invitiamo ad ascoltarci sui nostri canali web (facebook, reverbnation, myspace e youtube) in attesa delle nuove uscite audio e video. A presto.

INTERVISTA Antonio Di Lena

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Words II – Not facts, only words!

Domenica 13 Aprile, dalle 13:00 alle 22:00, presso il Centro “La Bastìa”, di San Possidonio (MO) in via Togliatti 34 si terrà la Seconda Edizione dell’evento itinerante, "Words! – Parole da leggere, parole per creare". E’ prevista un’invasione di storie, versi, ed emozioni, tratte da opere edite. Non solo: nell’occasione, verrà continuato il romanzo collettivo iniziato lo scorso 21 Settembre e verrà presentato il blog magiadiparola.blogspot.it . Non mancheranno ospiti speciali, artisti visivi, momenti di teatro e di confronto e condivisione. Per iscriversi: L’iscrizione e la partecipazione sono gratuite.

Chi volesse proporre una lettura con miniperformance artistica multi-disciplinare, deve contattare l’organizzazione per definire i dettagli e la logistica. Si ricorda di portare il materiale da leggere e/o presentarsi. Si possono portare copie cartacee dei libri per venderli e/o scambiarli. L’evento avrà inizio a partire dalle 13:00. All’ingresso dello spazio, i partecipanti firmeranno la loro presenza.

Dopo una rapida presentazione dell’iniziativa, si passerà alle letture/mini-performance.

Gli autori avranno a disposizione dai 5 ai 10 minuti per proporre i loro brani. Tali tempi potranno subire delle variazioni, in base al numero dei partecipanti. Sono previste delle pause con intrattenimenti e performance, e un aperitivo. È possibile partecipare a eventi artistici collettivi tra cui un "Drippin’ writingGocce di parole su tela" e il già citato romanzo collettivo. Il programma definitivo sarà reso noto i primi giorni di Aprile e sarà determinato dal numero degli artisti e degli autori che avranno aderito, nonché sulla base di eventuali proposte artistiche e/o performative che perverranno. Si ha tempo fino al 5 aprile per confermare la presenza.

Il luogo: Centro La Bastìa - Via Togliatti, 34 - 41039, San Possidonio (Modena). Tel: 0535/30172. Parcheggio libero nelle immediate vicinanze. Per ulteriori info organizzative rivolgersi a Roberta De Tomi (E-mail: robertadt81@gmail.com / cell. 3345052090) e/o Roberto Baldini (E-mail: keith79@hotmail.it / 3297339514).

Insieme alla rinascita della primavera finalmente vede la luce il progetto pluriartistico di questo video in cui si mescolano alla perfezione le varie forme espressive in esso contenute. "Le cose in bilico" è una "ballata" ed è il tratto d'unione tra il passato e il futuro, musicalmente parlando, e per l'occasione del rifacimento in chiave quasi totalmente acustica e con il cantato in Italiano di Lisa di questo brano abbiamo voluto impreziosire ancor di piu' le immagini con il supporto di Alessandra Bersiani e Francesca Fantauzzi che ci onorano della loro presenza con la loro arte. Il brano è stato riarrangiato da Lisa, Piero e Paolo, un arrangiamento fatto di piccoli tocchi di piano e flauti sussurrati, qualche nota di synth e un lieve tappeto percussivo... Le immagini sono curate come ormai di consueto da Paolo che è riuscito a far convivere le varie sfaccettature, cosi diverse ma anche cosi in sintonia tra loro, dei movimenti delicati della danza e della LIS (Lingua Italiana dei Segni) insieme alla musica e alle parole.

Lisa - Voce, Piero - Chitarra, flauto traverso, synth, Paolo - Chitarra e assolo, Max -

Percussioni Testo e musica - Lisa Annalisa Belli Alchem Musica - Alchem Piero Arrangiamenti - ALCHEM Dancer - Alessandra Bersiani LIS Performer Francesca Fantauzzi Riprese - Paolo Tempesta, Daniele Nuzzo, Alchem Piero Montaggio e Postproduzione Paolo Tempesta https:// www.facebook.com/pages/ ALCHEM/46742906267 http://www.youtube.com/user/ ALCHEMBAND

Barbara Eramo su Musicraiser per cantare Emily Dickinson Barbara Eramo su Musicraiser per cantare Emily Dickinson. A distanza di sei anni dall'ultimo lavoro discografico "In Trasparenza", Barbara Eramo sta per pubblicare il suo nuovo disco dal titolo "Emily", un concept di brani da lei composti su poesie di Emily Dickinson. In questo nuovo progetto, la cantautrice ha scelto di dare voce e suono ai mondi musicali che più la ispirano creativamente, senza alcun vincolo stilistico preconcetto, rivolgendosi alla libertà poetica e immaginifica della Dickinson.

Quello che emerge è un suono denso, ricco di chiaro scuri con aperture post rock, spaziosità sperimentali e rarefatte. “Emily” è un disco autoprodotto/indipendente e per poter perseguire questa scelta di libertà Barbara ha deciso di realizzarlo attraverso il crowdfunding sul sito Musicraiser, dove a questo indirizzo si potranno scegliere le tante modalità (download digitale, acquisto del cd, vinile, libro + cd, houseconcert ...) per supportare il p r o g e t t o : h t t p s : / / www.musicraiser.com/it/ projects/2264-barbara-eramo-canta-emily-dickinson In Emily impareggiabile alleato creativo è Stefano Saletti, coarrangiatore/produttore del disco, fautore di preziose intuizioni sonore nonché esecutore di quasi tutte le parti strumentali, con il quale Barbara ha creato l'etichetta "Cat 'n' Mouse Factory", un laboratorio "artigianale" di nuove produzioni artistiche. Il Cd sarà distribuito da Goodfellas e verrà presentato a Roma all’Auditorium Parco della Musica il 5 maggio 2014.

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LA MANIFESTAZIONE CULTURALE “ AUTORI E AMICI DI MARZIA CAROCCI” DIVIENE UN LIBRO In occasione dell’11° evento “Autori e Amici di Marzia Carocci” che si terrà dopo l’estate, in un sabato pomeriggio di Settembre od Ottobre 2014 (data e luogo ancora da decidere, ma c’è molto tempo!), si è deciso di promuovere un’iniziativa che possa lasciare, quale manifestazione fisica dell’evento, un segno tangibile. Si è deciso cioè di compilare una antologia di creazioni (si veda sotto le caratteristiche) di autori e amici di Marzia Carocci, la cui partecipazione è gratuita, e che sarà diffusa e disponibile alla vendita il giorno stesso dell’evento.

Questo volume, che sarà pubblicato da TraccePerLaMeta Edizioni, verrà curato da Lorenzo Spurio (scrittore e critico letterario) e conterrà tutti i testi e le opere di coloro che ne avranno preso parte. Nel caso in cui si riceverà troppo materiale, allora si deciderà di scegliere uno per ogni autore, ma comunque nessuno verrà lasciato fuori, e ne verrà data comunicazione a mezzo mail prima della stampa del volume. I proventi che deriveranno dalla vendita dell’antologia, una volta detratte le spese di pubblicazione sostenute da TraccePerLaMeta Edizioni, saranno devoluti per sostenere la Lega del Filo d’Oro (www.legadelfilodoro.it) che da cinquanta anni si occupa del miglioramento della qualità della vita di persone sordocieche e pluriminorate sensoriali. Le modalità per partecipare alla raccolta antologica di “Autori e amici di Marzia Carocci” sono le seguenti: entro e non oltre il 30 Maggio 2014 si dovrà inviare alla mail lorenzo.spurio@alice.it indicando nell’oggetto “Antologia Autori e Amici di MC” il seguente materiale: Per i poeti: - un massimo di 2 poesie che non dovranno superare i 30 versi ciascuna - una nota biografica in 5 sintetiche righe Times New Roman corpo 12 (*) - un file Word contenente i dati personali: nome, cognome, città, mail, numero di telefono. Per gli scrittori: - un racconto di lunghezza massima pari a 2 pagine Word A4 Times New Roman corpo 12, interlinea singola - una nota biografica in 5 sintetiche righe Times New Roman corpo 12 (*) - un file Word contenente i dati personali: nome, cognome, città, mail, numero di telefono. Per gli aforisti: - un massimo di 4 aforismi della lunghezza di massimo 5 righe Times New Roman corpo 12 - una nota biografica in 5 sintetiche righe Times New Roman corpo 12 (*) - un file Word contenente i dati personali: nome, cognome, città, mail, numero di telefono. Per i fotografi/pittori: - un massimo di 2 foto delle loro opere artistiche accompagnate da una didascalia sintetica - una nota biografica in 5 sintetiche righe Times New Roman corpo 12 (*) - un file Word contenente i dati personali: nome, cognome, città, mail, numero di telefono. Si valuterà la possibilità di pubblicazione a colori di queste pagine contenenti foto, disegni, quadri e altro. Nel caso si voglia partecipare con altre forme testuali o grafiche si prega di contattare il curatore alla mail: lorenzo.spurio@alice.it , ma si ricorda sin d’ora che non verranno pubblicate recensioni, saggi critici, articoli o altri testi di questa categoria. Saranno chiaramente espulsi i testi e gli autori che presenteranno elementi d’incitamento all’odio, alla violenza e alla discriminazione di ciascun tipo o che possano risultare di fastidio per la morale e la religione. (*) - Nel caso si invii curriculum e biografie lunghe, sarà compito del curatore tagliarli e renderli in maniera conforme al volume.