# 07 PRIMAVERA-ESTATE 2018 Fernando de Noronha Fuerteventura SUP itinerari Cape Town, Famara Suppisti Thomas e Daniele SUP Events SUP Rome SUP brico Mettere il Rail Saver SUP test F-One Matira LW 10’6’’ Oxbow Play 10’6 Bamboo MOKI Karma 9’8’’ € 3,00 RRD Air Evo Tourer Conv 12’x32’’
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La nuova gamma Evo Convertibile ti permetterà di praticare questo meraviglioso sport all’aria aperta. Disponibile nelle misure 8’4’’-10’4’’-12’. Tavole utilizzabili sia come SUP sia come Windsurf grazie al nuovo sistema di pinne completamente rimovibili click-on fin.
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BOARD: BOARD: ZEN ZEN10’6’’ 10’6’’ PADDLE: PADDLE: BAMBOOSTER BAMBOOSTER8.2’’ 8.2’’ 5
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Editoriale #supnewsmag
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Meglio tardi... che mai!
Scrivere una rivista è un’avventura incredibile, si parte per una rotta, si imposta un timone, che è una specie di schema che rappresenta la sequenza delle pagine della rivista, e poi si comincia a raccogliere e preparare il materiale, tenendo sempre un occhio sulla rivista che cresce e un occhio all’attualità.
stupende che ispira questo sport, che possono essere quella di scrivere una rivista stampata su carta per raccontarlo meglio, oppure di intraprendere un lungo percorso a tappe, pagaiando sulla propria tavola per raccogliere fondi a favore di un ente che assiste ragazzi con la Trisomia 21.
E poi le cose succedono, non seguono i tuoi programmi e ti ritrovi in ritardo clamoroso, i tuoi programmi saltano, salta il timone, perdi la rotta, ma alla fine ritrovi la rotta e quando quasi non ci speri più, tutto è pronto per andare in stampa.
O meglio ancora, l’idea di andare a cercare pagaiata dopo pagaiata dove si trovano i propri limiti, inventandosi un’attraversata dell’Adriatico “one shot”, tutta in un fiato!
E sei felice, perché finalmente i tuoi lettori e i tuoi abbonati potranno ricevere la loro rivista e leggere il fantastico racconto di un gruppo di amici a zonzo per la bellissima isola di Fuerteventura. E poi ci sono tante altre chicche che raccontano il nostro sport e che forse non troverete sul web, come per esempio l’articolo scritto da uno dei nostri lettori, che è andato alla scoperta di Fernando de Noronha, una piccola isola al largo del Brasile. Allo stesso modo ci piace raccontare le idee 8
Insomma, tante piccole grandi storie di sport e di passione, che magari questa volta si sono fatte aspettare un po’ troppo, ma che noi di Sup News non ci stancheremo mai di andare a cercare, perché ci piace scoprirle e ci piace raccontarvele… Per scoprire quali saranno le prossime storie di SUP e suppismo che stiamo infornando per voi, dovrete solo avere la pazienza di aspettare il prossimo numero ESTATE-AUTUNNO… prossimamente su questi canali… E buone suppate a tutti!
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Titouan Puyo
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FOR THE THRILL OF THE RACE
12’6” x 23.5” 14’0” x 22” 14’0” x 25”
12’6” x 24.5” 14’0“ x 23” 14’0” x 24” 14’0” x 25.5”
12’6” x 24“ 12’6”x 26” 12’6”x 28” 14’0” x 23.5” 14’0”x 26” 14’0” x 28”
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Il SUP è SEMPRE un’ottima scusa per divertirsi a esplorare (e vivre) il nostro mondo Spot: Croazia - Photo: Marko Butrakovic courtesy JP-Australia
SUP News magazine www.supnewsmag.it supnewsmag@gmail.com REG. AL TRIBUNALE DI BOLOGNA N. 8481 DEL 15/02/2018 Direttore Responsabile e Redattore Capo “ovo” ovidio ferrari Art director: fabrice blow COVER: Spot: Ponte rotto - SUP Rome 2018 foto: Riccardo Ciriello COLLABO IN THIS NUMBER: thomas amaduzzi, daniele boldrini, davide ionico, jacopo giusti, caterina stenta, eliana argine, roberto d’amico, the insider, freeride freddy, mattia bracci, johnny banzai, smink
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FOTOGRAFI: riccardo ciriello, skillstudio, daniele boldrini, caterina comandi, spyki shots, marko butrakovic, mattia bracci, silvia, ovidio ferrari, fabio sabetelli, GiFe911, angela negroni, valentino vincenzo, andrea “pipe” ferrari, fabrizio luca
EDITORE Living The Dream asd Via Riniera 1514/G 40024 Castel Sam Pietro Terme (BO) STAMPA Marco Sabatelli Editore s.r.l. Via Servettaz 39 -17100 Savona “Difesa della privacy”: i dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo. La riproduzione di articoli e foto pubblicati su questo numero è vietata.
Ph. Credit : Laurent Nevarez
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Ph. Credit : Laurent Nevarez
VERSATILITÀ VERSATILITÀ PURA PURA !!
S O M M ARIO Wave Spots Playa de Famara
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SUP itinerari Cape Town 28 SUP trip Fernando de Noronha
Beach Break 14 Calendario Eventi
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Agenda SUP 20
Fuerteventura 50
Local Heroes 23
SUP brico Mettere il Rail Saver
58
Local Heroes 24
SUP test F-One Matira 10’6
60
SUP Rome 30
Oxbow Play 10’6 Bamboo
61
Insider Trading 36
MOKI Karma 9’8’’
62
RRD Air Evo Tourer Conv 12’x32’’ 63
Davide Codotto... C’E’! 12
Spot: Playa de Famara
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BEACH BREAK Gong Eco Friendly Packing Della possibilità di utilizzare imballaggi eco compatibili in cartone per proteggere le tavole al posto di film plastici e millebolle ne avevamo parlato anche sullo scorso numero. Ebbene, ora anche Gong ha abbracciato quest’idea e spedisce le proprie tavole imballate solo con materiali riciclabili al 100%. Anche se per il momento non è possibile eliminare completamente la plastica nel ciclo produttivo delle tavole, questo è la posta in palio per l’immediato futuro. Per il momento in questa maniera per lo meno si interrompe la catena dell’imballaggio in plastica e all’utente finale arriva una tavola protetta da un imballaggio riciclabile e riutilizzabile al 100%, che può essere conservato ed utilizzato anche in caso di vendita del prodotto usato, oppure per proteggere le tavole in caso di viaggio. Info: www.gongsupshop.com
Matira Pro Matira è il nome della gamma di SUP gonfiabili del brand francese F-One. Queste tavole sono disponibili sia nella versione Light Weight con i modelli 7’11, 10’6 (di cui trovate il test su questo numero), 10’8, yoga 10’8 e 11’6, sia nella più performante versione Pro, disponibile nelle misure 10’6x32’’, 12’6x31’’, 14’x29’’. La versione Pro non differisce solo per la veste grafica, ma come si può intuire per una tecnologia di costruzione più performante chiamata Fusion Technology che consiste in un secondo layer di PVC fuso sull’anima in PVC del dropstitch. Questa tecnologia permette alle tavole di avere una maggiore rigidità e quindi performances, e permette di mantenere inalterato lo shape delle tavole nel tempo. Per info: www.f-onesup.com
Adventure Summer Experience Visit Canarias ha organizzato un camp per gli amanti dell’avventura, per chi ama vivere a stretto contatto con la natura e che ha bisogno di emozioni sempre più forti. I partecipanti al Camp potranno visitare l’isola di Lanzarote totalmente in off road, avendo a disposizione una e-bike (MTB elettrica) e una tavola da stand up paddle con cui si potranno visitare alcune zone della costa non raggiungibili a piedi, di cui si può apprezzare il paesaggio e il fondale marino da una nuova prospettiva. Tutto questo alternato con lezioni rilassanti di yoga e sup yoga, ginnastica funzionale, coastering tra le scogliere della riserva naturale di Papagayo e per non mancare un tour enogastronomico locale. In programma anche un’escursione in traghetto e SUP sulla bellissima isola di “La Graciosa”… Insomma, avventuriero, se sei disposto a lasciare tutto e viaggiare a Lanzarote, questa è la tua vacanza ideale! Info: www.visit-canarias.com - E-Mail: info@visit-canarias.com - Mob: +34 645 525 623 14
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BEACH BREAK Scoprega - 100% Made in Italy Scoprega è l’azienda italiana leader nella produzione di gonfiatori che da anni produce gonfiatori anche per le tavole da SUP, col marchio Bravo. Quest’anno Scoprega ha cominciato a commercializzare anche una nuova gamma di gonfiatori ad alte prestazioni disegnati e prodotti in Italia col proprio storico marchio. I modelli disponibili sono sia ad azione manuale sia ed azione elettrica. Il modello GE 20-1 è un gonfiatore elettrico portatile ad alta efficienza e rumorosità ridotta, dotato di un semplice sistema di impostazione della pressione tramite manometro con arresto automatico. La pompa GE 20-1 è dotata di connessione rapida alla presa accendisigari, indicatori LED per lo stato di automonia della batteria, batteria 12V DC integrata, ricaricabile tramite presa accendisigari o trasformatori 110-240 AC/DC, morsetti per alimentazione diretta da batterie 12V esterne, base in gomma per massima stabilità, filtri protettivi integrati, raccordi di gonfiaggio per tutte le più comuni valvole, comoda borsetta a tracolla inclusa. Per info: www.scoprega.it Action-X3 Dopo averci fatto provare lo Shark-X3, Crosscall (azienda francese specialista nell’outdoor mobile technology) ci ha mandato in test l’Action X3, il nuovo Rugged Phone. Si tratta di un vero e funzionale smartphone con sitema operativo Android Nougat, doppia sim comodissima in caso di viaggio, resistente praticamente a tutto, ma capace di essere piacevole esteticamente e piacevole da usare. Crosscall ha anche realizzato una serie di utili accessori per ottimizzare l’utilizzo dello smartphone. L’Action X-3 si può portare serenamente in acqua durante le proprie uscite da usare in caso di necessità e saprà rivelarsi molto utile e sempre all’altezza della situazione. La tradizione degli Smartphone indistruttibili di Crosscall continua grazie a questo dispositivo davvero ben riuscito. Info: crosscall.com RRD Air Evo La gamma di tavole della factory grossetana RRD sviluppata per soddisfare tutte le esigenze di tutti i suppisti si chiama Air Evo. Si tratta di una gamma di tavole realizzata con tecnologia Light Dropstitch per essere più leggere sia nel peso finale sia nel prezzo, che è il più accessibile della gamma RRD. I modelli disponibili con questa tecnologia di costruzione sono cinque: Air Evo 10’2”, Air Evo 10’4”, Air Evo Cruiser 12’, Air Evo Tourer 12’ X 32” e 12’ X 34”. Oltre alla medesima tecnologia di costruzione Light Dropstitch, queste tavole condividono la medesima dotazione accessoristica di pad in Crocodile antiskid EVA, e comodo elastico porta oggetti. Sacca con spallacci e pompa sono inclusi nel prezzo. Per info: www.robertoriccidesigns.com 16
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BEACH BREAK La nuova generazione di tavole gonfiabili L’italianissimo brand MOKI ha presentato la nuova linea di tavole gonfiabili TUBE DELUXE double layer, una linea di tavole luxury caratterizzata da una peculiare grafica con simboli “mandala”, che si mette in evidenza anche per l’accessorista e per la tecnologia di costruzione: il top della tecnologia dropstitch e costruzione in double layer garantiscono una delle migliori rigidità sul mercato. Lo shape è stato sviluppato e reso più fluido grazie ai nuovi rocker line a curvatura costante. Le tavole vengono fornite con pinne in fibra originali MFC di serie, sistema future fin per le pinne laterali. Due i modelli disponibili: MOKI Tube 11 Deluxe, tavola speciale come tender per yacht, con tanto volume grazie allo spessore da 6’’ e stabilità. Disponibile nella sobria livrea bianco/nero. MOKI Tube 10 Deluxe, tavola universale col miglior rapporto fra rigidità e stabilita, grazie ad uno spessore da 4.7’’, con livrea verde classica Moki. Ideale per mare, laghi, onde e i fiumi. La tavola da avere sempre nel portabagagli. Info: www.mokisup.com Outback JP-Australia ha lanciato un nuovo modello di SUP rigido sviluppato per vivere il proprio sport preferito in qualsiasi declinazione: l’ Outback. Lo shape flatwater con le sue linee parallele e la prua fendente permettono di scivolare silenziosamente sull’acqua senza sforzo. La coperta è dotata di inserti per inserire elastici a prua e a poppa, oppure un frigo portatile, e portarsi così tutto quello che serve durante le proprie avventure in SUP. Per gli amanti della pesca è disponibile un accessorio aggiuntivo per portare fino a 2 canne da pesca! Inoltre uno speciale alloggiamento per la luce permette di illuminare il fondale per rendere speciali le uscite in notturna. Tre i modelli disponibili: 10’6’’ x 31.5’’ - 12’0” X 32.5” 12’6” X 30”. Info: jp-australia.com New Reptile I-Racer Hot news in casa Reptile International, sempre più introdotta nel segmento Race e Cruising non solo per quanto riguarda le pagaie ma anche le tavole, rigorosamente gonfiabili. Dopo un anno di prototipi, ecco la versione aggiornata dei modelli I-RACER, disponibile nelle seguenti misure: 12’6 x 26’’, 12’6” x 28”, 14” x 26”. Il nose della tavola è estremamente piatto, leggerissimo scoop per non offrire superficie al vento in upwind, ma per essere performante anche su acqua mossa, lungo bordo in PVC sulla carena a poppa per migliorare stabilità e pulizia del bordo d’uscita. Costruzione double layer (triplo sui bordi) che aumentano rigidità e resistenza. Il tutto può essere comodamente trasportato in un elegante trolley. Info: www.reptile-sup.com 18
AGENDA SUP CALENDARI EVENTI SUP 2018 Fornire ai lettori un servizio di pubblica utilità come quello di una pagina col calendario aggiornato dei più importanti appuntamenti col nostro sport è impresa ardua, ma noi vogliamo provarci. In questa pagina trovate un calendario abbastanza completo, ma non LUGLIO 1 luglio – ISL – Adriatic Crown SUP Race – Marotta 7/8 luglio - FISW-The Beach Club - PADDLE GAMES - Maccarese 07/08 luglio – EuroTour – 6° Sieravuori SUP Masters – Finlandia 08 luglio – WAS Summer Race – Savona 14-15 luglio – FISW – DJ X Master SUP race – Senigallia – 22 luglio – Surfin’Venice 2018 22 luglio – FISW – Spot 1 Sup Race – Le Gorette, Cecina – Tappa Circuito Nazionale 22 luglio FISW – 3Oceani Bic Battle – San Cataldo (LE) – Gara Promozionale 28/29 luglio – FISW – Noli Sup Race – Green Surf Festival – Noli AGOSTO 04/05 agosto – FISW – Antignano Cup – Livorno 04/05 agosto – FICK Milano – Campionati Italiani e selezione Mondiali ICF 31 ago/02 sett. - 2018 Dragon World Championships - Fuschl, Austria SETTEMBRE 1/2 settembre ICF Stand Up Paddling World Championships – Esposende/Viana do Castelo, Portugal
DEEJAY XMASTERS 2018 La VII Edizione dei DEEJAY X-masters si svolgerà dal 14 al 22 luglio, sempre presso la Spiaggia di Velluto di Senigallia. Sempre presenti le discipline “core” del mondo degli action sports: ci sarà il surf, con attività propedeutiche nella speranza di una mareggiata, e lo skateboard, che vedrà ancora una volta la partecipazione del Team New Balance Numeric Italy ed uno skatepark sulla spiaggia totalmente rinnovato e pronto a dare il benvenuto a centinaia di skater nel corso di tutta la manifestazione. Ci saranno le discipline legate al mondo del mare e dei board sport: il kitesurf, il windsurf, il Wakeboard e il SUP con l’ottava tappa di Coppa Italia di Stand Up Paddle e Paddleboard della FISW Surfing e un montepremi complessivo di 2.000 euro. Inoltre saranno diverse le iniziative e le collaborazioni volte a sensibilizzare il pubblico sulle problematiche ambientali. Rinnovata la collaborazione con Simbio, l’associazione no-profit che promuove la diffusione e la conoscenza delle problematiche
esaustivo delle manifestazioni SUP più interessanti per la stagione 2018, ma se siete curiosi di sapere tutto quello che bolle in pentola per quento riguarda Italian Sup League, Fisurf, FISS, FISW, Euro Tour, APP e chi più ne ha più ne metta, non dovete far altro che seguire questo link QR code, oppure andare alla nostra pagina :
www.supnewsmag.it/blog/agenda-sup-news Ovviamente se avete eventi da segnalarci mandate una mail a: supnewsmag@gmail.com
01/02 settembre – FISW – Campionato Assoluto Stand Up Paddle – Riva del Garda – Campionato Italiano Assoluto 02 settembre - ISL - Lignano SUP Race - Lignano Sabiadoro 4/9 settembre (TBC)- 9° OPEN WATER CHALLENGE – Oristano 09 settembre – ISL – Sup Race Isola D’Elba – (da confermare) 10-16 settembre – FISW– EuroSUP – Torregrande – Campionati Europei SUP Racing 15 settembre – FISW – TanaOnda Sup Race – Bari 21-23 settembre – FISW – Carlo Forte, San Pietro 22-23 settembre - FICK - Campionato Italiano Long Distance, Cagliari OTTOBRE 01 ott. / 01 nov. – FISW Surfing Games 2018 – Capo Mannu – Campionati Italiani Assoluti Surfing 07 ottobre – ISL – Trasimeno SUP Marathon (da confermare) 22 ottobre – Adige Marathon – Verona NOVEMBRE 19 nov./20 dic. – 3Oceani Bic Trophy – Porto Cesareo (LE) 23 novembre/01 dicembre – ISA World SUP and Paddleboard Championship – Buzios, Brazil ambientali e sostiene progetti di ricerca e di sviluppo sostenibile connessi alla salvaguardia degli ecosistemi. Farà tappa ai DEEJAY Xmasters anche One Ocean Foundation, impegnata in quei giorni nel tour di sensibilizzazione nei confronti della tutela del mare, partito da Trieste e diretto a Genova. Per il primo anno inoltre DEEJAY Xmasters è orgoglioso di collaborare con Ocean Film Festival, la rassegna cinematografica che presenta una selezione dei migliori film provenienti dall’omonimo festival australiano pronta a partire con la sua seconda edizione. 19
AGENDA SUP
Surfin’Venice 2018 Anche quest’anno il Surf Club Venezia in collaborazione con il Comune di Venezia, è lieto di presentare il tradizionale evento estivo Surfin’ Venice che si terrà domenica mattina 22 luglio. Non una gara, ma un grande tour del Canal Grande che arriva fino all’isola di San Giorgio Maggiore. L’evento sportivo vede coinvolti non solo veneziani ed italiani, ma anche gruppi provenienti da altri Paesi come Germania, Francia, Svizzera, Inghilterra, e persino Ungheria. I 100 SUP paddlers questa volta pagaieranno per raccogliere fondi da destinare alla candidatura UNESCO dell’Arte delle Perle di Vetro Veneziane a cui il Comune di Venezia sta lavorando da tempo. All’arrivo del corteo La Presidente
del Comitato per la Salvaguardia dell’Arte delle Perle di Vetro Veneziane Cristina Bedin consegnerà un piccolo dono di ringraziamento a tutti i partecipanti. Anche il brand Hobony parteciperà all’evento creando per l’occasione nuovi bracciali “for paddlers only” utilizzando perle di vetro veneziane per promozione della candidatura UNESCO. L’edizione di quest’anno quindi sarà non solo una grande festa dello sport, ma anche l’occasione di promuovere una grande tradizione veneziana nel mondo. Attenzione: EVENTO A NUMERO CHIUSO dedicato ai soli primi 100 iscritti. Info e iscrizioni solo su surfinvenice18@gmail.com
AYGO Vertical Summer Tour 2018
Il Tour più coinvolgente dell’estate torna per il settimo anno e porta 200 ore di festa sui litorali italiani. La carovana di AYGO VERTICAL SUMMER TOUR – 8 tappe attraverso l’Italia - parte il 14 e 15 luglio da Lignano Sabbiadoro (UD) e percorrerà la Penisola sino ad arrivare a Realmonte (AG) il 18 e 19 agosto nei pressi della Scala dei Turchi con la grande festa finale. In mezzo le soste a Viareggio (LU) il 21 e 22 luglio; Cattolica (RN) il 28 e 29 luglio; Maccarese (RM) il 3, 4 e 5 agosto; Castellaneta Marina (TA) il 7 e 8 agosto, Palmi (RC) il 10, 11 e 12 agosto e San Vito Lo Capo (TP) il 14, 15 e 16 agosto. Grande novità di questa edizione gli artisti di Radio DEEJAY che si esibiranno sul Palco di Aygo Vertical Summer Tour per 8 imperdibili appuntamenti: 8 come le località scelte del Tour 2018 che da sette anni ormai coinvolge i litorali più belli della Penisola. Un’esibizione per ogni tappa in calendario, nessuna esclusa. All’interno dell’area Village, ad ingresso totalmente libero e gratuito, un palinsesto colmo di attività distribuite lungo l’arco della giornata. Si comincia al mattino con le sessioni di aquagym e i balli di gruppo e si prosegue al pomeriggio con i tornei sportivi: beach – volley 20
e sparring. Per i più temerari anche il surf meccanico e il nuovo percorso a ostacoli Urban Beach. Grazie alla partnership ormai consolidata con BIC Sport non mancheranno, anche quest’estate, lezioni e gare di SUP con attrezzatura tecnica e istruttori qualificati. E poi ancora, sotto gli stand, tantissimi giochi, degustazioni, omaggi, gadget, test drive e, a fine giornata, le premiazioni sul Palco. Durante tutte le tappe del tour gli interessati avranno occasione di scoprire e provare su strada le novità di nuova AYGO, ultima nata in casa Toyota, attraverso l’esclusivo test drive di 4 vetture. CALENDARIO TAPPE 2018 14 e 15 luglio LIGNANO SABBIADORO (UD) 21 e 22 luglio VIAREGGIO (LU) 28 e 29 luglio CATTOLICA (RN) 3, 4 e 5 agosto MACCARESE (RM) 7 e 8 agosto CASTELLANETA MARINA (TA) 10, 11 e 12 agosto PALMI (RC) 14, 15 e 16 agosto SAN VITO LO CAPO (TP) 18 e 19 agosto REALMONTE (AG)
AGENDA SUP
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BEACH BREAK SIC MAUI Air Glide X Pro Il team rider Bruno Giordano Capparella ha provato a fondo il nuovissimo AIR GLIDE X PRO (12’6’’ x 26’’ x 306 L) marchiato SICMAUI e ci racconta le sue impressioni: “Si tratta di un gonfiabile dal carattere race. Pro di nome e di fatto. SIC, lancia sul mercato internazionale la nuova linea di race gonfiabili, 12.6, 14, e 17 piedi, rigorosamente rosso Ferrari. La serie X offre un ottimo rapporto tra velocità stabilità e planata, ed è consigliata per i paddlers che hanno bisogno di una tavola gonfiabile con una forma dislocante ed efficiente. Adatta ad ogni condizione e utilizzo: per una semplice pagaiata in acqua piatta, per fare fitness, ma anche per il racing. SIC utilizza per le tavole air-gilde materiali e tecnologia di costruzioni al top: il peso, la rigidità, le saldature dei vari strati di PVC, il doppio strato di rinforzo dei rails fanno subito capire che stiamo parlando di un prodotto di qualità. Centrata in pieno la scelta delle 3 maniglie nella deck, una centrale e due anteriori per il trasporto.
In questa serie in particolare la X PRO non sono presenti maniglie né anelli per l’ancoraggio, che sono invece presenti a prua e poppa nelle altre versioni. Dal punto di vista pratico la tavola conferma del tutto le aspettative, gonfiata alla pressione consigliata (tra i 15 e i 20 psi) garantisce una rigidità eccellente per ogni tipo di riding, eliminando la sensazione di instabilità tipica delle tavole inflatable.” - Info: sicmaui.com Strike 2019 Fanatic è lieta di annunciare l’uscita della nuova gamma di SUP Race Strike, una vera e propria anticipazione della collezione 2019 del brand teutonico. Per il 2019 la Strike è stata completamente ridisegnata, più stretta e slanciata, con una prua più fendente per migliorare l’efficienza in pagaiata e maggior volume a prua e poppa per limitare l’effetto beccheggio. L’area di calpestio è stata ribassata, per aumentare la stabilità in andatura, mentre le misure disponibili sono due: 14’x21.5’’ e 14’x25’’. Info: www.fanatic.com
Team Italiano NSP è un’azienda internazionale che da anni fa parlare di se non solo per le tavole da SUP, ma anche grazie ai successi raccolti sui più importanti campi di gara dal suo International Team con fuoriclasse del livello di Titouan Puyo e leggende come Travis Grant. Ora anche in Italia NSP sarà rappresentato alle più importanti competizioni da un proprio team di atleti, come il romagnolo Cristian Manduchi (nella foto), che seguirà il tour di gare ISL (Italian SUP League) o il livornese Duccio Lazzerini che presidierà la costa ovest e tutti i relativi appuntamenti suppistici. Quindi preparatevi perché aumentano le opportunità di incontrare i ragazzi e magari provare i loro nuovi giocattoli per capire se potrebbero essere la sceelta giusta anche per voi. Info: www.nspsurfboards.com 22
LOCAL HEROES
Thomas Amaduzzi
Testo di Roberto D’Amico - Foto courtesy skillstudio.it/ xmasters.it Spingere i propri limiti al massimo e trasformare una passione in uno stimolo continuo. L’atleta Xmasters Thomas Amaduzzi sta intensificando il suo allenamento in vista dell’ardua sfida che lo attende i primi di luglio: attraversare in SUP i 134 km di mare che separano la Croazia dall’Italia, più precisamente la città di Pola da Cattolica. Come se non bastasse Thomas si è posto l’obiettivo di completare questa epica traversata entro e non oltre le 20 ore. Ciao Thomas, puoi raccontarci il perché di quest’impresa? L’idea di allenarmi per questa impresa mi è venuta in mente lo scorso agosto, durante la preparazione per la terza maratona in SUP del lago Trasimeno. Ho vinto le prime due edizioni e, completando la terza, avrei percorso complessivamente la distanza che separa Pola da Cattolica. A quel punto in mente mi è scattato qualcosa. Volevo di più, volevo provare ad affrontare questa impresa e così ho intrapreso questo percorso di allentamento lungo quasi un anno Quando e come metterai in atto questo tentatvo ? Conto di fare la traversata i primi di luglio, ma tutto dipende dalle condizioni meteo. L’idea è quella di partire da Pola alle 18.00 del 30 giugno per arrivare in Italia al massimo alle 14.00 del giorno dopo. Durante la traversata avrò il supporto di un’imbarcazione del circolo di Cattolica con un giudice riconosciuto dalla FISW e dall’International Surfing Association a bordo. Ci saranno ovviamente un medico ed altre persone che mi aiuteranno a monitorare la velocità, il tragitto
percorso, quello rimanente e gli altri vari dati che mi saranno utili in quella circostanza e mi consentiranno di mantenere la rotta corretta. Che tipo di programma di allenamento stai seguendo per poter affrontare una sfida di questa portata? Dallo scorso agosto sto affrontando un allenamento progressivo che mi porterà ad essere preparato per la traversata. Ho iniziato durante i mesi invernali in palestra, cercando di evitare infortuni, e da febbraio sono tornato costantemente in acqua. Mi alleno su percorsi endurance e ho fatto anche prove in notturna. Sto preparando meticolosamente ogni dettaglio per affrontare al meglio questa sfida. E dopo aver messo a segno quest’impresa, per quanto tempo ti riposerai? Beh, veramente ho già in mente una nuova sfida, ma prima voglio vedere in che maniera riesco a concludere questa. Se tutto andrà come immagino, mi impegnerò per volare in Olanda i primi di settembre e partecipare alla Eleven Cities. Si tratta di una gara internazionale suddivisa in 2 tipologie di format. Quello classico dura 5 giorni e gli atleti percorrono circa 45 chilometri al giorno. Io ovviamente punto alla versione ‘no stop’, 220 chilometri senza sosta. I primi classificati la finiscono in circa 24 ore, gli ultimi in 32, ma molti non riescono a raggiungere il traguardo. Sarei il primo italiano nella storia della competizione ad iscrivermi alla ‘no stop’ e la prospettiva mi attira davvero molto! 23
LOCAL HEROES
Daniele Boldrini Daniele Boldrini è un ragazzo che ha elaborato un interessante progetto, che è un percorso in SUP per lui, ma anche per i ragazzi affetti da Trisomia 21 che segue nella sua attività di educatore. E ancora una volta uno sport come il SUP diventa uno strumento importante per vivere, raccontare, condividere, sensibilizzare. Ma conosciamo meglio Daniele… Ciao, puoi presentarti ai lettori di SUP NEWS? Mi chiamo Daniele Boldrini vivo in Versilia, classe 1986. Sono stato da sempre uno sportivo ma il mare per me è uno stile di vita. Da quando e perché pratichi il SUP? Ho iniziato a conoscere il SUP due anni fa portando i miei amici speciali al mare presso il Nimbus Surf Club di marina di Pietrasanta in qualità di educatore; di lì l’interesse per questa realtà. Inizialmente era un passa tempo, poi vedendo che anche i ragazzi potevano riuscire e trarne giovamento ho deciso di dedicarmi maggiormente a quello che per me non è solo attività fisica, ma senso di libertà. Come mai hai pensato di abbinare il SUP ad un progetto “solidale” come SUP21? Per me che ancora devo capire cosa fare da grande, il SUP è arrivato in un momento di cambiamento, come un’opportunità per riappropriarsi del tempo. Un tempo vissuto. Attimi unici e immortali che pagaiata dopo pagaiata liberano la mente da pensieri negativi. Da qui la voglia di vedere posti nuovi, nuove spiagge, altri colori e odori, sfumature che non si possono raccontare e quindi l’idea di un 24
viaggio, di una performance. Non direi sportiva (riconosco che la mia tecnica non è perfetta e la strada è lunga) direi piuttosto solidale. Un viaggio a favore dei miei amici con trisomia21: 21 giorni in mare in 21 tappe, per toccare tutte le coste della toscana (vedi sito www. sup21.it). A ogni tappa lezioni di SUP a offerta, per raccogliere fondi a favore dei miei campioni. Si campioni, perché sono loro che tutti i giorni affrontano le grandi sfide della vita convivendo con limiti che noi difficilmente sopporteremo e lo fanno sempre con il sorriso. Credo di non sbagliare nel dire che sono la parte emotiva di un mondo sempre più chiuso dove il fare sovrasta sempre più l’essere. Noi abbiamo deciso di essere. Spero che in molti abbraccino la nostra causa e quindi se vorranno sostenere come me questi amici lo potranno fare donando una piccola somma sul canale di raccolta fondi (www.produzionidalbasso.com/project/sup21-progetto-a-
LOCAL HEROES
favore-di-ragazzi-con-trisomia-21/#donationSection) e per chi vorrà farmi compagnia in qualche tratto da maggio a settembre potrà donare e chiedere la maglietta di sup21, così da pagaiare assieme sotto un unica bandiera fatta di solidarietà, amicizia e voglia di superare le difficoltà. Hai trovato supporto per il progetto nella comunità SUP? Sì, devo dire che ho trovato grande disponibilità, e devo ringraziare per l’opportunità l’azienda MOKI sup e il suo il Product Design Manager Carlo Rotelli, che sin da subito si è dimostrato disponibile verso questo progetto, destinandomi l’attrezzatura che userò per allenare i ragazzi durante l’estate, e il mezzo per allenarmi e compiere la tratta di settembre. Ringrazio l’associazione Nimbus
Surf Club, che senza troppe domande mi permette di allenarmi nel loro stabile, ringrazio ancora L’associazione Elefante Elegante di Camaiore e i suoi associati e ringrazio infine la mia compagna che mi è vicina in questa impresa e mi supporta nei momenti difficoltà. A questo punto non mi resta che confidare nell’interesse e disponibilità di scuole e club toscani che possano essere interessati ad ospitarmi durante le varie tappe del tour Questi sono i riferimenti per seguire e supportare il progetto di Daniele: Sito: www.sup21.it Instagram: sup21trisomy Facebook: sup21
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WAVE SPOTS
Playa de Famara Testo: Davide Ionico Foto: Caterina Comandi
La Playa de Famara è uno degli spot più popolari di Lanzarote. La playa ha un’estensione di 6 km, inizia dal paese di Caleta de Famara e termina ai piedi della montagna del Risco. Si tratta di una spiaggia molto bella e con una grande diversità di panorami. Le Canarie sono isole ventilate e pertanto meta di riferimento dei praticanti del kite e del windsurf, ma noi col SUP possiamo sfruttare a nostro favore il periodo meno ventoso, che va da metà settembre a fine novembre, ma in generale tutta la stagione invernale (da ottobre a maggio) offre condizioni molto buone. Sulla Playa de Famara si contano circa 8 picchi. Le migliori condizioni in questi spot si trovano quando gli swell non sono troppo grossi. Con un buono swell da nord ci sono delle belle sinistre all’inizio della
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playa e con lo swell da ovest funzionano meglio le destre dopo il bunker in zona kite e oltre. Alla Playa c’è onda con qualsiasi marea, ma le condizioni migliori si trovano tra l’alta e la bassa, con media marea. Le foto sono del 22 dicembre e sono state scattate all’altezza della zona kite, con uno swell che arrivava da nord-ovest e un leggero vento da sud-est (da terra) che alzava le onda rendendole glassy e molto lunghe, permettendo di farci almeno 5-6 entrate su ogni onda! È consigliato entrare nei picchi non molto affollati da surfisti (short board), perché qualche local potrebbe non gradire la presenza dei gente in piedi con la pagaia!
WAVE SPOTS
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ITINERARI IN SUP
SUP RACE a Cape Town Testo: Caterina Stenta
Il Sudafrica è da qualche anno la mia meta invernale preferita per svernare alla ricerca di vento e onde per allenarmi in Windsurf. Nei vari boardbag oltre al Windsurf infilo anche i Sup, sia il Wave che il mio race gonfiabile 14 piedi così posso stare sempre in acqua, vento o non vento. Per allenarsi in Sup Race a Cape Town è meglio scegliere le giornate con poca onda, altrimenti potrebbe diventare complicato entrare in acqua. E bisogna scegliere comunque i punti di accesso migliori. Nella zona di Table View, se non ci sono tante onde, si può entrare dalla spiaggia di fronte al Doodles. Una volta superati i frangenti ci si può allenare lungo tutta la costa, sia verso sud che verso nord.
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Nelle giornate con più onda, si può provare ad uscire a Small Bay, una baia vicino a Big Bay che è protetta dalle rocce ed è più comoda per entrare. A Big Bay le onde non sono troppo ripide e nelle giornate in cui non sono troppo grosse è divertente surfare anche col race! La stagione estiva in Sudafrica (il nostro inverno), è la stagione del vento, il cosiddetto Cape Doctor, che soffia quasi ogni giorno da Sud-sudest, si alza intorno alle 11-12 di mattina e non smette fino a sera, un paradiso per noi windsurfisti, ma anche un’ottima palestra di allenamento di Downwind col SUP race. Quest’anno assieme ad un gruppo di suppisti di Cape Town, ho provato l’ebbrezza di volare col Race con 30 e passa nodi nel LB to BB downwind! (Lagoon Beach to Big Bay) Il percorso parte da Lagoon Beach, a nord di Milnerton ed arriva
ITINERARI IN SUP
a Big Bay. circa 11 chilometri. Lagoon Beach è una spiaggia dove lo swell di solito non entra molto grande, quindi l’accesso è abbastanza facile anche in giornate di onda. Mentre per rientrare in spiaggia a Big Bay, bisogna stare attenti alle rocce che circondano la spiaggia e trovare il passaggio corretto tra le rocce ed i kelp, le famose alghe di Cape Town. Una volta entrati in baia a Big Bay, è meglio tenersi sottovento per non finire in mezzo ai windsurfisti. L’uscita è facile, a meno che non ci sia uno swell troppo grande. Oltre a questi spot vicino a Cape Town, ci sono belle spiagge anche tra Scarborough e Witsand. In questi spot bisogna andare quando non c’è mareggiata attiva perché può diventare pericoloso tra le onde e le forti correnti. Il bello di remare a Cape Town è che il mare è pieno di animali
e mentre ci si allena si incontrano spesso pinguini, delfini e foche. Quest’anno era particolarmente pieno di delfini. A volte se si va abbastanza veloci, iniziano a seguirti ed è un’emozione bellissima. Un paio di volte, ho dovuto fermarmi per non toccarli con la pagaia! Un giorno ho visto anche un altro tipo di pinna, che non ho avuto il tempo di guardare bene perché mi son messa subito a remare velocissima verso riva! Consiglio soprattutto in un oceano come quello di Cape Town, di portarsi il cellulare e stare sempre all’allerta con le condizioni del mare. La costa del Sudafrica è immensa e ci sono tanti altri spots da scoprire. L’importante è mettersi in acqua quando non ci sono troppe onde e conoscere bene le condizioni delle spiagge in cui si entra, e ricordarsi che è meglio rinunciare che rischiare!
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EVENTI 2018
SUP Rome 2018
Testo: Ovidio Ferrari Foto: Riccardo Ciriello
Finalmente sono riuscito ad elaborare la figata pazzesca che è stata SupRome, e a buttare nero su bianco cosa è successo durante l’attraversata di Roma col SUP organizzata dai ragazzi della DIT (Discesa Internazionale del Tevere). Per prima cosa è giusto rendere onore al merito a tutti i ragazzi che da anni organizzano una meravigliosa sette giorni di discesa in canoa e kayak del secondo fiume d’Italia, da Città di Castello fino alla Capitale, e che da quattro anni hanno deciso di dare la possibilità di vivere questa esperienza anche a chi scivola sull’acqua pagaiando in piedi. Organizzare qualsiasi manifestazione sportiva in Italia è complicato, farlo sul Tevere e in particolare a Roma è di per se una vera impresa nell’impresa. Eppure con tanta passione, pragmatismo e sano spirito di avventura, l’impresa è riuscita anche quest’anno e per il quarto anno consecutivo anche i SUP hanno potuto vivere la Città Eterna dal loro punto di vista privilegiato. 30
Ovviamente quest’anno, dopo una settimana estiva che ha messo a dura prova la pelle di quanti hanno disceso il Tevere, le previsioni invocavano il diluvio universale sulla Capitale proprio per domenica 6 maggio, giorno della tanto attesa SUP-Rome. Sicuramente le previsioni meteo non hanno aiutato a superare l’atavica paura delle acque del grande fiume, per cui il risultato è stata una partecipazione suppistica decisamente al di sotto delle aspettative. Devo ammettere che io stesso davvero non avevo la più pallida idea di come sarebbe stata questa discesa e di che condizioni avremmo trovato, e forse proprio la curiosità di provare di persona per raccontare com’è davvero affrontare il Tevere mi ha spinto a fregarmene delle previsioni parecchio disastrose, e di quanti mi dicevano che non si va in SUP sul Tevere. E in effetti, quando la mattina del 6 maggio sotto un cielo plumbeo sono arrivato alle 8.30 al MEETING POINT presso il parcheggio della Polisportiva Ostiense, mi sono domandato più di una volta se davvero ne sarebbe valsa la pena di fare
EVENTI 2018
Sopra: il trasferimento in pullman e l’entrata nel fiume - Sotto: il Tevere che non ti aspetteresti, con le sue sponde verdi e i suoi ponti...
tutti quei chilometri. Ma già dopo i primi saluti coi ragazzi di Chioggia (Miffi, Riccardo e Nicola) e le prime battute scambiate coi simpaticissimi Martina e Gabriele del WSC, ho pensato che comunque ne era già valsa la pena! Poi sono arrivati gli altri del gruppo canoe, è arrivato il pullman che doveva portarci al punto di partenza, ed è arrivato il momento di vestirsi e caricare le tavole gonfiabili ancora arrotolate nel gavone del pullman. Contemporaneamente alla discesa in SUP, è partito il gruppo in bicicletta che ci avrebbe raggiunto lungo il percorso e accompagnato pedalando sul lungotevere, così mentre noi ci avventuravamo verso l’ignoto, almeno avevamo la certezza che moglie e figli si sarebbero goduti una bella gitarella in bicicletta, sempreché davvero non fosse arrivato il tanto pronosticato diluvio.
Il tragitto in pullman per raggiungere lo START POINT di Castel Giubileo è stato un mix fra la gita turistica (con lo spettacolare Roberto Crosti a fare da cicerone e a decantare le bellezze di Roma) e un veloce corso di sopravvivenza impartito al volo dal bravissimo Andrea Ricci, che ci ha spiegato in maniera rapida ed efficace il perché delle dotazioni di sicurezza si indossano quando si naviga in fiume, i passaggi critici e i potenziali pericoli della navigazione su questo tratto del Tevere. Se la cosa doveva rassicurarci, confesso che l’effetto è stato abbastanza opposto! Ma per fortuna è arrivato il momento di scendere e gonfiare le tavole, e non pioveva nemmeno troppo forte quando ci siamo messi in posa per la foto di rito! Per cui ancora sorridevamo tutti! Ok, sto scherzando! È vero che ha iniziato a piovere, ma il clima fra i partecipanti è sempre stato goliardico, sereno, gioioso e 31
EVENTI 2018
Sopra: chi accompagna in bici può seguire la manifestazione dalla ciclabile, mentre i propri beniamini passano un ponte dopo l’altro
di grande collaborazione. E quando finalmente siamo arrivati a mettere le tavole in acqua e a salire, in mezzo alle gocce di pioggia che cadevano sulle acque del fiume che scorrevano lente, fra le verdi sponde del grande fiume, la sensazione è stata quella di trovarsi in un luogo ameno, da qualche parte in Irlanda o Inghilterra. Di certo non a Roma. E invece eravamo proprio a Roma, che stavamo prendendo confidenza con un nuovo modo di andare in SUP, con Andrea Ricci che instancabile continuava a ripeterci tutti i consigli per godersi questa fantastica discesa in piena sicurezza. Passare sotto ai primi ponti è stato emozionante, così come prendere la prima rapida sotto al Ponte Milvio, gioire per averla superata in piedi grazie ai consigli di Andrea e ritrovarsi a mollo senza batter ciglio! Fatto il primo battesimo del Tevere! Poi il fiume scorre piacevole e tranquillo, tagliando la capitale con le sue sponde verdi, riparate da grandi alberi che ti fanno sentire in una specie di terra di mezzo. 32
La ciclabile che passa sulle sponde ci fa presto incontrare col gruppo delle biciclette che è partito dalla Polisportiva Ostiense mentre noi partivamo col Pullman e che ci ha intercettato poco dopo l’inizio del nostro tragitto, fermandosi a vederci passare ad ogni ponte. Inutile dire che la combinazione bici+SUP è perfetta per fare vivere al meglio la bellezza della capitale a tutta la famiglia, permettendo così di condividere una bellissima giornata di sport all’aria aperta. Una delle cose che più impressionano lungo il tragitto è vedere la quantità di Club di Cannottaggio che si trovano su grandi zattere galleggianti, che si susseguono sulle sponde quasi senza soluzione di continuità. E questo ci fa capire che questo fiume che tutti ci dicevano non essere navigabile, in realtà è molto più vissuto di quello che non si pensi. Nel frattempo, mentre continuiamo a pagaiare a favore di corrente e a chiacchierare, Roberto Crosti continua a farci da
EVENTI 2018
SUP Rome è pagaiare con gli amici fra le verdi sponde del Tevere e trovarsi improvvisamente nel cuore della Città Eterna...
Cicerone, e prima ci fa presente che alla nostra destra stiamo superando il “Palazzaccio” e poi in un attimo ci troviamo di fronte allo spettacolo del Cupolone e tutta Città del Vaticano sullo sfondo, e Castel Sant’Angelo alla nostra sinistra. È arrivato il momento di fermarsi per fare anche una rapida pausa pranzo, ma una gara di cannottaggio ci “costringe prima a fermarci sulla sponda opposta (dove gli organizzatori ci omaggiano di frutta e verdure di vario genere) prima di ricongiungerci sulla sponda giusta con i nostri compari di merende in bici. Tiriamo fuori dai nostri zainetti i nostri panini, ma salta fuori da una sacca una grande forma di pecorino romano, che viene offerto a tutti da mangiare assieme alle fave, come vuole la tradizione romana il primo maggio! Si riempie la pancia e si ricaricano le batterie e via, verso la parte conclusiva di questo meraviglioso viaggio nel cuore di Roma! Il nostro guru Andrea Ricci, ma anche Roberto Crosti, ci hanno ben preparati al fatto che in questo tratto di fiume ci troveremo
a fronteggiare la famosa Isola palatina, di fronte alla quale il fiume si biforca in due rami. Quello di destra (guardando l’isola) è da evitare rigorosamente, perché c’è un salto che crea un rullo, ovvero una turbolenza che viene fatta apposta per rallentare il flusso dell’acqua, ma che può avere effetti mortali se un suppista della domenica ci finisce dentro! Pertanto ci teniamo sulla sponda sinistra perché poco dopo Ponte Sisto chi non se la sente di affrontare le rapide del ramo sinistro, può superare l’ostacolo dell’Isola Tiberina percorrendo a piedi la sponda ciclabile, tavola alla mano. Noi suppisti d’acqua salata procediamo praticamente tutti a piedi, mentre tutti i canoisti, giovani e meno giovani si lanciano per superare le rapide fra gli applausi e le incitazioni di noi che restiamo sulla riva a guardarli e riprenderli. Il prode Andrea Ricci invece si lancia più di una volta col suo River SUP gonfiabile e ci mostra come si superano le acque bianche mantenendo l’equilibrio sulla tavola. 33
EVENTI 2018
La vista mozzafiato di Città del Vaticano e Castel Sant’Angelo, l’approdo e il pranzo tutti insieme appassionatamente...
Rinfrancati dallo spettacolo, rientriamo nel fiume sul tratto di sponda prospicente la fine dell’isola e attraversiamo il fiume per approdare l’isola e godere della fantastica vista del “Ponte Rotto”, i resti di un antichissimo ponte romano che ti fanno fare un salto nel tempo di duemila anni! Ormai l’impresa è agli sgoccioli, facciamo altre foto di gruppo e ci gustiamo il passaggio davvero “mistico” sotto le volte di questa struttura che trasuda storia, con i suoi draghi in bassorilievo che sembrano davvero provenire da un’altra eopca! Qui finisce il tratto della Roma storica del Tevere e inizia quello della periferia e dei quartieri più popolari e degradati, con le strutture industriali abbandonate e le abitazioni abusive che emergono fra la vegetazione delle sponde. Ma il fiume continua 34
a scorrere placido e veloce, e in men che non si dica siamo già arrivati al pontile della Polisportiva Ostiense, dove abbiamo iniziato la nostra avventura e dove la portiamo anche a termine baciati anche dai primi raggi di sole! Le ultime foto di gruppo, l’entusiasmo per la fantastica esperienza, gli abbracci, i saluti e la promessa di rivedersi l’anno seguente, ma più numerosi, sono solo il suggello di una di quelle manifestazioni ben riuscite a cui sai che farai di tutto per essere presente anche la prossima volta. E allora l’invito è rivolto a tutti i lettori di Sup News: tenetevi liberi per il Primo Maggio 2019 per la Quinta Edizione della SUP ROME, perché più saremo e più ci divertiremo!!
EVENTI 2018
Dopo la pausa a Castel Sant’Angelo ci si intuba di nuovo sotto a qualche magnifico ponte per reggiungere l’Isola Tiberina...
Sopra a SX: Andrea Ricci (e i canoisti) gioca con le rapide - Sopra a DX: foto di gruppo davanti a Ponte Rotto...
Quelli della SUP Rome 2018... arrivederci alla prossima edizione!!! 35
INSIDER #07
Insider trading: …unstoppables!
Testo: The Insider
I quattrocentonovantaquattro suppisti inarrestabili della GlaGlaRace 2018!
Il SUP ha dimostrato di essere uno sport sorprendente, in grado di portare gente in acqua in qualsiasi stagione e con qualsiasi condizione meteo, come ben dimostrano le competizioni andate in scena dall’inizio dell’anno fino ad arrivare a primavera. Pare proprio che la passione dei suppisti per questo sport li renda... inarrestabili! GlaGla Race Il 20 gennaio è andata in scena nella meravigliosa cittadina transalpina nonché alpina di Annecy la super classica invernale GlaGla Race, che come si intuisce dal nome, dalla località e dalla data, non può non essere una regata caratterizzata da un freddo glaciale! Ma ancora una volta né il freddo, tantomeno le difficoltà a raggiungere la location dovute alle abbondanti nevicate e alle tempeste di vento sono riuscite a frenare l’entusiasmo dei suppisti che hanno presenziato a questa nuova sfida facendo segnare un nuovo piccolo record con ben 494 partecipanti! Davanti agli occhi sgranati e gelati dei presenti e a quelli dei tanti appassionati che hanno vissuto la telecronaca in livestreaming, la piccola folla di suppisti si è sgranata lungo gli incantevoli panorami innevato del lago, mentre i nostri ragazzi lottavano per la conquista delle posizioni di vertice o addirittura per strappare la vittoria finale. Leonard Nika, super generoso come sempre, ha tirato il gruppo di testa come un treno, facendo un ritmo a dir poco indiavolato che solo atleti del calibro di Martino Rogai, il leggendario australiano Travis Grant e il tostissimo francese Tom 36
Auber hanno saputo reggere. Federico Esposito, ma non è riuscito a stare in scia al gruppo e si è dovuto “accontentare” della quinta piazza ad un tiro di schioppo dall’inarrivabile quartetto di testa! L’ultimo chilometro è stato a dir poco mozzafiato! Con Leonard Nika, scattato come un fulmine, ma poi ripreso da Martino e da Tom, che sembravano entrambi più freschi di Leonard, ma è bastato che Martino perdesse per un attimo il ritmo, che Tom ha provato la fuga, tallonato da Leonard che passa Martino e torna sotto a Tom, producendosi in un ultimo disperato furibondo sprint, che lo porta a tagliare il traguardo completamente appaiato a Tom! Per il secondo anno consecutivo Leonard si è giocato la vittoria allo sprint con un rider francese e per la seconda volta è il francese a vincere. Questa volta è il turno di Tom Auber, bravo a reggere il ritmo forsennato di Leo, e capace di credere nella vittoria, resistendo al ritorno di fiamma del nostro! Tanto per darvi un’idea della velocità sviluppata dal terzetto durante lo sprint, Travis Grant non è mai nemmeno riuscito ad avvicinarsi al trio per abbozzare uno sprint, e si è dovuto accontentare di godersi la meritatissima quarta piazza di questa incredibile gara. Fra le ragazze, bellissima prestazione della nostra Chiara Nordio che si piazza al secondo posto in classifica overall di categoria, prima nella classifica 12’6”. Tanti gli italiani in gara, fra gli altri ci piace ricordare la prestazione di Tommaso Pampinella che si è piazzato al Settimo posto overall, e Riccardo Rossi, che col suo 12’6’’ si è piazzato al 22° posto nella classifica overall, ma soprattutto secondo nella classifica Junior!
INSIDER #07
A SX: i nostri 4 italiani nei primi 7 classificati: Esposito, Nika, Pampinella, Rogai - A DX: Quelli della BOT Salivoli
BOT Salivoli Dopo una prima tappa baciata dal beltempo, tutto il circuito BOT è stato perseguitato da condizioni meteo a dir poco sfavorevoli, che hanno causato l’annullamento di diverse tappe. Anche la seconda tappa di Salivoli sembrava essere a rischio, ma invece il tempo è stato clemente ed ha regalato una giornata quasi primaverile. Anche se le B.O.T. sono gare d’allenamento, l’agonismo si scatena lo stesso, quindi finisce che si parte a palla e si finisce a palla, con andature davvero veloci. PaoloMarconi e Martino Rogai hanno dimostrato di avere un passo superiore a tutti e arrivano al traguardo appaiati. L’unico che ha provato (ma senza successo) a tenere il passo del duo di testa è stato Federico Esposito. Per quanto riguarda le donne, fra le Pro è stata la scatenata e sempre sorridente Susak Molinero ad imporsi, lasciando nella scia molti dei suppisti umani che per i 12 Km del percorso hanno difeso i colori del proprio club, cercando di portare più punti possibili alla propria squadra, come d’altronde prevede il format del BOT. Per quanto riguarda i team, è Salivoli che vince la prova, davanti al Circolo Velico Antignano e alla Canottieri Firenze. BOT Trasimeno Una trentina di suppisti al via della tappa di Passignano sul Trasimeno e tra questi nomi importanti del suppismo come Marconi, Rogai ed Esposito oltre alla giovane promessa italiana
Riccardo Rossi ed al sempre consistente Lorenzo Marchetti. Fra le donne da segnalare la presenza della giovane campionessa italiana Chiara Nordio. La gara di 9 km per i Pro prevedeva un suggestivo passaggio tra le Isole Maggiore e Minore, e ha visto i 3 campioni darsi battaglia fino alla fine, con Martino Rogai che taglia per primo il traguardo davanti a Federico Esposito e Paolo Marconi. La classifica per Team di questa terza giornata è stata davvero tiratissima: vince Toscanasurfing di Cecina per una manciata di punti sui local del Sup Trasimeno e completa il podio il Circolo Velico Antignano. Un elogio particolare a Simone Mazzanti (Toscana Surfing) che vince la categoria Adaptive BOT Livorno Saltate le tappe di Castiglione della Pescaia e Firenze per maltempo, la tappa finale del circuito BOT è stata disputata a Livorno all’inizio di aprile. L’affluenza è stata a dir poco numerosa, visto che sulla linea di partenza c’erano ben 52 partecipanti. Martino Rogai ha fatto gli onori di casa, predisponendo un percorso a quattro boe orientato in modo tale da poter essere percorso in andature upwind e down wind, e lungo poco più di 3 km. Per cui gli amatori hanno fatto un solo giro, mentre i Pro ne hanno fatti 3!
SX: fasi pre partita della BOT Transimeno - DX: quelli della BOT Livorno 37
INSIDER #07
Elia Senni si impone alla Turtle Paddle CUP - Foto: Silvia Khachatourian
Questa volta non c’è Paolo Marconi e Martino Rogai prende subito la testa della gara e se ne va, seguito da Francesco Mazzei al suo debutto in gara dopo l’incidente alla spalla che l’ha tenuto stoppato per tutto l’inverno. Terzo posto per Alessio Porciani. Riccardo Rossi continua ad imporsi nella classifica 12’6, mentre fra le donne è Chiara Nordio a dominare. Nella classifica amatori è Leo Lazzeri a tagliare il traguardo per primo seguito da Andrea Fazio e Duccio Lazzerini, mentre fra le donne Valentina Brogi è ancora la prima classificata. Per quanto riguarda la classifica dei Team, ovvero il perno attorno a cui ruota questa manifestazione, grazie alla vittoria in questa ultima tappa Toscanasurfing riesce a rivoluzionare la classifica provvisoria e a vincere il titolo 2017-18, lasciando il secondo gradino del podio al Circolo Velico Antignano e sul terzo gradino del podio SUP Salivoli. Turtle Paddle Cup Nello stesso fine settimana in cui a Livorno si è disputata la finale della BOT, nello spot ligure di Marina di Andora presso il Tortuga Beach, è andata il scena la 4° edizione della Turtle Paddle Cup, gara valevole come prima tappa della Coppa Italia FISW Surfing 2018, che serve a selezionare i rider che verranno ammessi alla finalissima di Capo Mannu. Le onde c’erano, ma la loro consistenza ha un po’ condizionato alcune batterie, dove alcuni dei favoriti hanno fatto fatica a trovare la seconda onda da surfare, ed hanno subito una precoce eliminazione. Fra i tanti nomi illustri quello che forse è sembrato averne più di tutti è stato Davide Codotto, ma le sensazioni non bastano, i giudici segnano sul tabellino il punteggio delle due 38
migliori surfate, e se di surfate ne hai fatto solo una, anche se è molto bella, è altrettanto probabile che non passerai il turno. Così in finale ci finiscono Elia Senni, Federico Esposito, Giordano Bruno Capparella e Mariano Billet, che si classificano anche nell’ordine appena citato, col giovane romagnolo che si porta a casa la prima vittoria dell’anno. Per quanto riguarda le ragazze, il discorso è abbastanza semplice ed è ristretto alla romagnola Margherita Boschetti e alla livornese Alessia Fulceri, ovvero le uniche due ragazze in gara. Questa volta è stata più brava Alessia, staremo a vedere se alle prossime gare ci sarà qualche altra rappresentante del gentil sesso a rendere più vivace la competizione! SUP Race Città di Livorno Il 22 aprile Livorno è ritornata a vivere un momento suppistico molto importante, dal momento che si è svolta la prima tappa del circuito Sup Race Fisw nella fantastica cornice offerta dallo storico “Centro Wind Surf Sup 3 Ponti”.La gara con la distanza di 3.5 Km per gli amatori e 10.5 Km per gli agonisti race, si è svolta in condizioni ideali, con acqua piatta e giornata di sole estiva, coronata da un folto pubblico presente sulla bellissima passeggiata che fa da anfiteatro al golfo dei 3 Ponti. Duccio Lazzerini (neo Direttore Sportivo del settore SUP del Centro), Dario Guarducci e David Gabbriellini (rispettivamente direttore e presidente, nonché colonne storiche del Centro 3 Ponti) sono riusciti a raggiungere tutti gli obiettivi che si erano prefissati: hanno aperto la prima vera stagione agonistica della nuova federazione FISW, portare il SUP all’attenzione dell’intera città di Livorno e riuscire a unire lo spirito di competizione all’aria di sano divertimento che si respira nel Centro gestito dall’Ovo Team! Obiettivi ambiziosi, ma
INSIDER #07
SX: i quattro finalisti pronti a darsi battaglia alla turtle Paddle Cup - DX: Alessia Fulceri vince il tabellone femminile - Foto: Silvia Khachatourian
pienamente raggiunti, d’altronde l’esperienza e la classe non manca a questi ragazzacci! Ma ritorniamo alla competizione, che ha visto nomi importanti del suppismo Italiano darsi battaglia lungo tutto il tracciato: nella categoria Pro l’atleta romano Giordano Bruno Capparella scappa via subito e conclude la gara in solitaria conquistando il primo posto assoluto con ampio margine sul gruppo degli inseguitori, tutti della categoria 12’6. Francesco Mazzei arriva secondo, Riccardo Rossi terzo e Tommaso Pampinella in quarta posizione. Nella gara femminile è invece l’atleta della nazionale italiana Caterina Stenta ad aggiudicarsi la vittoria, seguita da Chiara Nordio e dall’istancabile Sara Oddera. A chiusura della giornata si è svolta la gara dimostrativa AIR RECE 10.4 RRD, con i bambini dagli 8 ai 12 anni che si sono cimentati in 3 prove, facendo esaltare genitori, amici e il folto pubblico presente. E se queste sono le premesse, speriamo che questo evento diventi una delle classiche del SUP alle quali prima o poi tutti quanti avremo la buona sorte di partecipare! Spring Sup Race Domenica 25 aprile è andata in scena in quel di Lido di Volano la
prima tappa del circuito ISL - Italian SUP League. Anche in questo caso nonostante le previsioni meteo non proprio incoraggianti, sono stati ben 32 i suppisti che si sono dati battaglia fra le boe posizionate proprio all’interno di uno dei parchi naturali più belli del Belpaese. A spuntarla nella classe Elite 14’ è stato Filippo Mercuriali del team Romagna Paddle Surf seguito dall’atleta Francesco Mazzei del team Toscana Surfing ASD. I due si sono dati battaglia a suon di colpi di pagaia lungo tutti i nove chilometri del tracciato, e alla fine l’atleta romagnolo è riuscito a spuntarla solo per un soffio! Completa il podio un altro atleta della Romagna Paddle Surf: Alessandro Sapigni. Nella classe “Reptile” 12’6” invece è stata una lotta a tre fino all’ultimo metro, ma alla fine la vittoria è andata al Triestino Guglielmo Reggio, seguito da Mirco Sarti e Stefano Padovani. Tra le ragazze si sono messe in luce le giovanissime Letizia Reggio e Sofia Stocca del team Magic Paddle House che oltre ad essersi aggiudicate le medaglie nelle categorie Under16 sono salite rispettivamente al primo ed al terzo posto nella classifica assoluta Elite 14’ femminile, inframezzate da un’altra tenace friulana: Romina Mariotto del team Wild SUP.
Due momenti della SUP Race Livorno - SX: i bambini in gara - DX: Quelli della SUP Livorno... 39
INSIDER #07
La spettacolare partenza della Florence Paddle Race, col Pontevecchio sullo sfondo...
Open Core Cup Quest’anno il movimenti SUP della Puglia si è inserito molto attivamente all’interno dei calendari della Italian SUP League, che per la seconda tappa del circuito sbarca a Leporano (Taranto). Questa nuova tappa, organizzata dalla squadra sportiva locale “Jonian Surf Project” affiliata ad ISL, si è svolta il 25 Aprile 2018 nella bellissima cornice della baia di Saturo ed è stata movimentata dalla presenza di uno dei grandi nomi del SUP Italiano come Claudio Nika. L”Open Core Maldarizzi SUP Cup” si è disputato in un clima di amicizia e di allegria, vivacizzato dalla grande festa “Open Core Fest” che oltre alla gara di SUP ha ospitato anche una gara di Obstacle Race, una gara di agility dog ed altre tantissime attività dalla mountain bike alle arti marziali ed allo yoga! Parecchi gli atleti e gli amatori accorsi per misurarsi nella sfida, alcuni anche da molto lontano, ma tutti sono stati sostenuti dal tifo caloroso del pubblico che non ha mai smesso di incitare gli atleti. Il percorso adottato è stato quello della beach race per coinvolgere maggiormente il pubblico in spiaggia. Nei tre giri del percorso le battaglie sportive sono state tante e con esiti a volte imprevisti. La vittoria nella classe Elite 14’ è andata come da previsione a Claudio Nika, che ha dato sfoggio della consueta ottima condizione atletica. Nella classe Reptile 12’6’’ invece si è messo in luce il giovane Vincenzo Manobianco, atleta pugliese di cui risentiremo parlare nelle prossime gare SUP Race in giro per l’Italia. Tra le ragazze della classe Elite Race 14’ è andata in scena un’epica battaglia fino all’ultimo metro tra Maya Colella e Valentina Morcavallo, con la vittoria sul filo di lana di quest’ultima. Tantissimi anche gli amatori in gara nella classe SAFE Open 40
amatori. La vittoria in questa categoria ha arriso a Michele Spada per gli Uomini e Pilar Barrios per le Donne. Dopo la gara, la festa si è spostata nel lussureggiante parco del “Canneto Beach” dove in un clima gioioso si è svolta la proclamazione dei vincitori ed a seguire un party con musiche e balli e tantissime altre attività offerte dall’Open Core Fest. Florence Paddle Race La Florence Paddle Games è un evento suppistico che si è svolto a Firenze e che è stato fortemente voluto e organizzato da Martino Rogai e da Tommaso Pucci della ToscanaSUP. Si è trattato di un grande spettacolo, sia per la partecipazione, sia per l’organizzazione sia per il tempo e la città in festa e piena di persone per il ponte del primo maggio. La gara, si è svolta il 28 e 29 Aprile alla Canottieri Firenze, ed era valida sia per il Campionato Italiano Surfing FISW del CONI sia per il circuito professionale The Paddle League World Tour. Per questo la partecipazione di atleti da tutta Italia e dall’estero è stata massiva, visto che in ballo c’erano sia punti per il World Ranking sia per la classifica Nazionale FISW, ma anche un ricco montepremi di 5000 euro. Presenti migliaia di persone che in un clima primaverile si sono goduti la due giorni di questo “curioso” evento sportivo, rimanendo completamente affascinati da questo sport e dallo spettacolo del percorso di gara costituito da 5 giri lungo i principali ponti dell’Arno per un totale di 15 km nel meraviglioso centro di Firenze! I due giorni di gare hanno visto il sabato la gara dei Professionisti, dove al femminile si è aggiudicata la vittoria la francese Olivia Piana, attualmente al secondo posto nel World Ranking, che conquista la prima piazza davanti alla spagnola Susak Molinero e
INSIDER #07
SX: Il gruppo di testa in un passaggio suggestivo sotto il ponte vecchio - DX: il gruppone sfila davanti alla Cannottieri Firenze e al pubblico
SX: Chiara Nordio insegue La Fenetre - DX: Martino Rogai sempre protagonista sia come organizzatore, sia in testa al gruppo a giocarsi la vittoria...
alla compagna di nazionale francese Melanie Lafenetre. Al quarto posto la nostra Chiara Nordio, prima italiana all’arrivo, che per tutta la gara lotta per il bronzo con la francese Lafenetre, arrivandole dietro un’inezia nello sprint finale al fotofinish! È comunque un risultato storico per Chiara, che a soli diciannove anni si sta facendo notare anche in ambito internazionale e chiude la Florence Paddle Games come prima italiana nel ranking nazionale davanti a Caterina Stenta, attuale campionessa italiana FISW, che finisce quinta. Al maschile la gara è stata combattutissima e ricca di colpi di scena e colpi “proibiti” nei giri di boa davanti al Ponte Vecchio che hanno creato un grande spettacolo per le migliaia di persone accorse sui principali ponti fiorentini ed i Lungarni per godersi questo evento. A vincere è stato il campione del mondo 2017 Bruno Hasulyo, ungherese di nascita, ma che parla benissimo l’italiano, visto che i suoi genitori hanno lavorato a Firenze e anche lui ci ha vissuto per qualche anno quando frequentava le scuole superiori! Bruno, che a dicembre 2018 dovrà rimettere in gioco in Brasile il campionato del mondo vinto in Danimarca nel 2017, ha preceduto i nostri Leonard Nika e Martino Rogai, che chiudono
il podio. Martino, insieme allo staff del Circolo Velico Antignano, di Toscanasup e di Innate Sport Excellence, è stato uno degli organizzatori dell’evento, e la conquista del bronzo in una gara così impegnativa è stata un risultato a dir poco incredibile, vista la fatica nella gestione e nella realizzazione di questa gara. La top five maschile viene chiusa da Claudio Nika e dall’Israeliano Liran Machlev, che si è conteso il quinto posto per tutta la gara col piombinese Paolo Marconi. La manifestazione si è chiusa la domenica con una giornata dedicata agli amatori, e con due gare promozionali FISW sprint con spettacolari giri di boa davanti a Ponte Vecchio. Una delle gare, la Junior Uffizi Cup, era interamente dedicata alle categorie giovanili Junior, Giovanissimi e giovani promesse, che hanno risposto alla grande con molti ragazzi in acqua. Insomma, a Firenze si è vista un’altra di quelle manifestazioni che non possono fare altro che destare l’interesse per la pratica del SUP nel Belpaese, sia a livello nazionale, sia a livello internazionale! Bravi davvero a tutti, a chi ha organizzato con passione e dedizione, e a chi ha partecipato, contribuendo così al successo della manifestazione! 41
INSIDER #07
La bellissima e classica partenza “Lignano Style” con tanto di biplano della SUP Marathon
Sotto - SX: primo passaggio del gruppone che si sfila in boa - DX: l’invincibile Bruno Giordano Capparella se ne va a prendersi la vittoria
Lignano SUP Marathon Domenica 6 maggio 2018 oltre 100 partecipanti si sono sfidati a suon di pagaiate nelle acque di Lignano in occasione della SUP Marathon, affollando con la loro presenza tutte le acque navigabili del circondario di Lignano Sabbiadoro, dal mare, alla laguna e ai fiumi!! L’asd Tiliaventum ha messo in campo un’organizzazione impeccabile per questa terza edizione della Lignano SUP Marathon e anche il tempo (inaspettatamente) ha collaborato, fornendo una giornata calda, ma non afosa e con un mare quasi privo di onde. Solo il vento è venuto che si è alzato nel pomeriggio ha reso più dure le condizioni della seconda metà del lunghissimo circuito di 23 km, fiaccando le ultime energie dei suppisti meno allenati. A spuntarla su tutti alla fine è stato il solito enorme Giordano 42
Bruno Capparella, che ha completato la gara in 2 ore e 24 minuti. Sul podio sono saliti anche il toscano Francesco Mazzei ed il veneziano quasi local Leonardo Toso. Nella classifica 12’6” il primo posto è andato al Croato Željko Srdoč che si è lasciato alle spalle il triestino Guglielmo Reggio e il perugino Cristian Bottausci. Particolare menzione va fatta anche per i grandi Over 40 nelle due classi race tra cui Giorgio Numerosissime sono state anche le donne nelle classi race che si sono presentate più agguerrite che mai, con podio è stato formato da Caterina Stenta, Romina Mariotto e Genni Callegari. Ma una delle ragioni del grande successo di questa edizione è stata la grande partecipazione alle classi amatoriali e alla staffetta, che dava la possibilità di completare tutto il percorso, però diviso a mo’ di staffetta fra i vari componenti di una squadra.
IQ Free 10'7"
270 l - 10'7"x33"x5"
IQ Surf 9'7"
215 l - 9'7”x32"x5"
IQ Surf 10'1"
IQ Girl 10'1"
IQ Free 10'9"
270 l - 10'1"x32"x5" 285 l - 10'9"x34"x6"
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TRIP
Fernando de Noronha Testo e foto di Mattia Bracci - Nautica Urban
Voglio raccontarvi della mia prima volta a Fernando De Noronha, piccola isola brasiliana che si trova in pieno Oceano Atlantico, a nord est della città di Natal. Forse ai più quest’isola è sconosciuta, ma posso garantirvi che nell’ambiente del surf in Brasile è molto ben conosciuta, infatti mia moglie Larissa che è brasiliana e fa surf, per mia fortuna c’era già stata un paio di volte, per cui per questo viaggio ho potuto avvalermi della sua speciale consulenza. Una delle tante particolarità di quest’isola è che si tratta di una riserva naturale, il numero degli ingressi è limitato, per cui bisogna prenotare per tempo e pagare le tasse di soggiorno prima di arrivare all’isola per evitare la spiacevole sorpresa di pagare il doppio del dovuto! La tassa varia anche a seconda che tu sia Gringo (straniero) o Brasilero, comunque tutte le info per il pagamento delle tasse di soggiorno le trovate su questo sito internet: 44
http://mondobrasile.net/viaggi-brasile/tassa-per-lapreservazione-ambientale-di-fernando-de-noronha/# Come ho già detto, per fortuna sono andato con Larissa, che mi ha organizzato tutto, per cui mi sono potuto godere una vacanza in assoluto relax senza dovermi preoccupare di nulla. Così siamo partiti da Recife con la nostra sacca sportiva con le nostre tavole da SUP e le pagaie, e in appena un’ora di aereo abbiamo rollato per atterrare nel minuscolo aeroporto. Già infase di atterraggio ci si può rendere conto della natura selvaggia di quest’isola e del suo paesaggio bellissimo! MOBILITA’ Se viaggiate con le tavole da SUP, dovete sempre ricordare che rispetto al surf sono enormi, pertanto vi consiglio di portarvi sempre nella sacca un paio di portapacchi smontabili (tipo quelli della FCS) perché altrimenti vi restano solo due alternative: la prima è quella di muoversi in taxi (con tutti i relativi extra costi), mentre la seconda è quella di lasciare le tavole lì in aeroporto!
TRIP
A sinistra: Larissa surfa a Praia do Conceicao - Sopra: selphie di fronta a Morro Dos Dois Irmaos - Sotto: le protagoniste delle vacanze...
Quindi: a buon intenditor... Quando dico che l’isola è piccola, è piccola: la giri in macchina in 10 minuti scarsi e di strada ce n’é una che va da capo a capo. Invece le strade che ti portano sugli spot oltre a non essere asfaltate, sono a dir poco disastrose, ripide e piene di sassi e buche enormi! Per questo motivo noi abbiamo noleggiato un Buggy, l’unico mezzo che ti permette di andare dove vuoi e anche in questo caso, grazie a qualche conoscenza, abbiamo pagato 1.000 RS per il noleggio del mezzo. VITA Come molti sapranno quando viaggi su un’Isola tutto è più caro, perché qualsiasi cosa deve arrivare dal continente, e quindi non aspettatevi i prezzi che ci sono nel resto del Brasile, perché qua è tutto tranne che economico! Ma questo aspetto ha anche i suoi lati positivi, perché essendo un’isola così piccola e così cara, non c’è
delinquenza, puoi andare in giro e goderti il Brasile senza nessuna preoccupazione e addirittura lasciare le chiavi nella macchina o lo zaino incustodito, che nessuno tocca niente! DORMIRE E NOLEGGIARE Per dormire ci sono diverse possibilità di Pousada o mini appartamenti, ma il prezzo più basso che ho visto parte da € 100 a notte, non vicino agli spot, a volte anche senza WC (perché a volte è anche bello ritornare veramente selvaggi). Ma queste sono tutte informazioni che potete trovare facilmente su internet, non c’è bisogno che ve lo dica io, ma quello che non è facile da trovare sul web è l’elenco di quali sono le spiagge dove puoi surfare con il Sup oppure se si possono noleggiare. Infatti in quest’isola meravigliosa il Paddle surf non è del tutto arrivato, e ho trovato solo qualche scuola di surf che noleggiava 45
TRIP
Momenti di relax: un bagno rilassante, una passeggiata a Conceicao e un bel bagno di sole ammirando la perfezione delle onde!
anche qualche zattera che chiamano SUP, che qualche local usa per prendere le onde. Ma se decidete di venire qua, vi consiglio di portarvi la vostra attrezzatura, perché le tavole che vengono noleggiate non hanno niente a che vedere con le tavole che usiamo noi, e perché di negozi di surf non ne ho visti, ma sono poco forniti e anche la semplice paraffina costa il triplo! NELLA SACCA Per darvi un’idea di cosa potrebbe esservi utile portare da casa per praticare il vostro sport preferito, ecco l’elenco di cosa mi sono portato per questo sup trip: la mia Fanatic Pro wave 8.4 da 105 litri, il mio remo tagliato per onde medio grandi (sempre Fanatic, carbon 80%), due leash (uno sempre di scorta) e paraffina da acqua tropicale perché qua si surfa in boardshorts! Larissa invece si era portata una tavola custom da 60 litri e anche la sua Starboard Pro wave 7.1 da 72 litri, sempre due leash e la sua pagaia Fanatic. 46
SPOT Per esperienza personale, quando andate in questi posti nuovi dove non sapete come è il fondale, come lavorano le correnti e le onde hanno una potenza maggiore di quelle a cui magari siete abituati a surfare in Adriatico, è sempre meglio fare le prime uscite dove ci sono le scuole surf e magari anche dei Baywatch, e comunque non detto che anche lì troverete solo onde piccole! CONCEICAO Questo è il nome del primo spot dove ho messo la tavola in acqua e che rispetta tutti i criteri ideali per una prima uscita su onde che non si conoscono: spiaggia con scuola di surf con tanto di bagnini, fondale sabbioso e acqua super trasparente. Appena arrivato volevo buttarmi subito in acqua! Qua le onde sono perfette, dall’acqua piatta si creano pareti di un paio di metri, che arrivano in set da 3 a 5 onde, con un tempo tra
TRIP
Sopra: Maio vista dall’alto - sotto: gli scorci di bellezza assoluta non mancano- a Dx: villette in mezzo alle palme... un sogno!
una onda e l’altra di 6/10 secondi. Bellissimo! L’onda che si forma ha una parete che è lunga tutta la spiaggia, e che è praticamente infinita! Fa tre picchi: il più grande è al centro, mentre quello che io preferivo è quello sulla destra (guardando il mare) vicino a un isolotto che ricorda molto quello di Chia in Sardegna. Questa è stata la spiaggia dove abbiamo surfato di più, anche perché c’è la possibilità di affittare un ombrellone, c’e un bar e un ristorante, e tutto è perfetto per passare la giornata alternando un’uscita in surf e una Birretta! Però non pensate che sia uno spot da principianti, perché non lo è: l’onda si alza tutta in una volta con una parete bella ripida, quindi appena si parte bisogna mettere la tavola sul bordo e tagliare
l’onda, se no si ingavoni la prua e quest’onda è talmente veloce nel chiudere che ti mangia in un secondo col suo potente close-out! In effetti anche io durante i miei primi tentativi ho assaggiato tutta la potenza dell’Oceano, ma poi un po’ alla volta ho cominciato a prendere il tempo e a capire cosa fare per godermi quest’onda fantastica! Per questo spot consiglio di uscire con la bassa marea in crescendo, ed eviterei di uscire con l’alta marea, perché l’onda poi diventa arrogante e anche la corrente diventa impegnativa. MEIO Meio è il nome della spiaggia o molti lo conoscono come Bar do Meio, un bar ristorante costruito sulla roccia al centro tra la spiaggia di Conceceao che si trova alla sua sinistra e alla destra 47
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Sopra: Larissa imposta il Bottom sulla bellissima sezione di Conceicao - Sotto: Conceicao al lavoro e il mezzo ideale per muoversi...
la spiaggia Meio. Qua l’onda chiude su roccia ed è totalmente differente dallo spot di prima e sembra di essere dentro ad una baia. Ci ho surfato con l’alta marea e con me c’era solo un altro surfista. Qui ci ho preso un paio di onde davvero grandi, ma queste non puoi surfarle fino alla fine perché come vi ho detto chiude sulle rocce, quindi è importante prendere il timing giusto per uscire prima che sia troppo tardi! CACIMBA DO PADRE Un altro spot dove siamo stati si chiama CACIMBA DO PADRE, che secondo Larissa è la Pipeline brasiliana! E infatti l’abbiamo vista lavorare ed era DAVVERO GRANDE! Lì entrano solo i surfisti con i gun e quest’anno per la prima volta un Brasiliano l’ha droppata con lo Stand Up, ma per il momento è stato il primo in assoluto per questo spot! Quindi stiamo parlando un’onda riservata a gente con un livello molto alto …ma vedrete che comunque già prossimamente ci saranno anche qui scuole sup! Qua la spiaggia è immensa, con due isolotti sulla sinistra e si 48
crea un’onda davvero potente che durante la nostra permanenza ha sempre superato tranquillamente i 5 metri!!! Se questo non bastasse, la corrente è molte forte. Occhio! Per nostra sfortuna durante la nostra vacanza non tutti gli spot hanno lavorato, ma al porto ho visto foto di uno spot con onda infinita e perfetta di 2 metri… da giocarci! Peccato che sembra non sia facile da beccare da quello che ho capito, ma dalle foto che ho visto verrebbe voglia di tornarci solo per surfare lì! Ah, e comunque qua trovate tutte le info sugli spot con quali venti lavorano e con quali maree https://magicseaweed.com/Fernando-de-Noronha-Surfing/158/ ATTIVITA’ SERALI La sera ragazzi c’è poco da fare, a parte andare a fare l’aperitivo al Bar do Meio, dove a volte ci sono feste (se sei lì nel periodo di Natale e anno nuovo). Per il resto si va nei ristoranti dove si mangia molto bene, ma si spende come da noi! Ne vale comunque la pena, perché dei sapori così qua ce li sognamo! E poi ricordate che si vive solo una volta!
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Zap entra bello radicale...
La Pattuglia dell’Alba. Da Sx: Zap, Alessio, Cabrina, Max, Andrea
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Il Dio Kairos esiste e vive a ...
FUERTEVENTURA Testo: Johnny Banzay Foto: Silvia & Dawn Squad
Gli antichi greci avevano due parole per indicare il tempo, Chronos e Kairos. Mentre la prima si riferisce al tempo cronologico e sequenziale, la seconda significa “un tempo nel mezzo”, un momento all’interno di un periodo di tempo indeterminato nel quale accade qualcosa di speciale. Kairos, traducibile con tempo cairologico, è una parola usata nell’antica Grecia, traducibile come “momento giusto o opportuno” o “momento supremo”. La definizione che meglio definisce Il tempo Cronologico è “ il tempo delle cause e delle necessità quindi di chi non sa di Sé”. Il tempo Cairologico è definibile invece come il tempo dei fini presenti, “il tempo del Senso del tempo e che da Sé muove alla Foce liberamente in Noi”.
Al Dio Kairos abbiamo dedicato la nostra vacanza iniziata sabato 25 Novembre, alle 4 del mattino, sotto casa dei coniugi Zap. La seconda sosta, alle 4.30 sotto casa di Andrea (il surfer invisibile) e poi alle 5 per la reunion fissata all’aeroporto di Fiumicino con Cabrina ed Alessio. Altro che “Pattuglia dell’ Alba”… a questo giro siamo la pattuglia della notte ! Avevamo sognato questa settimana di vacanza surfistica da mesi, poi il sogno lentamente era diventato un progetto ed ora eravamo li a salutare (non senza un pò d’ansia) le tavole che scendevano in quel buco che le avrebbe portate nella pancia dell’aereo della Vueling… possibilmente il nostro! Dopo quattro ore eravamo a Puerto del Rosario ad aspettare che
le stesse tavole uscissero da una specie di grotta di Ali Babà, per palparle amorevolmente e cercare di capire se il contenuto fosse ancora integro. Carichiamo il tutto sulle auto noleggiate presso la Autoreisen Fuerte , (rapporto prezzo/qualità eccezionale e prima dritta di tante del mitico Paolo Bini che ha trasferito a Fuerte il suo storico Naloo surf ). Decisamente i prezzi più vantaggiosi in loco! Andrea ed Alessio puntano a Corralejo dove hanno prenotato il loro alloggio. Silvia, Stefano, io e Cabrina invece puntiamo a Majanicho dove abbiamo affittato una villetta proprio da Paolo. Arriviamo in quello che sarebbe stata la nostra dimora per questi sette giorni. Silvia e Stefano si piazzano al piano di sopra e io e Cabrina di sotto. La casa è carina ed accogliente e con tutto il 51
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In alto a SX: Quelli di Fuerte col Bini - A DX: Max alle prese con le onde di Fuerte alterna momenti di gloria ad incontri ravvicinati del 3° tipo...
necessario, incluso forno e lavastoviglie. Ma soprattutto c’è lo spazio per lasciare la notte tavole e mute ad asciugare in piena tranquillità. Lussi che solo noi praticanti degli sport con la tavola possiamo capire! La posizione (tra Corralejo e El Cotillo) si rivelerà strategica perchè da lì, già con un’occhiata, si può capire “la situazione” su gran parte della North Shore, e muoversi agevolmente di conseguenza. Il tempo di cambiarsi e ricaricare le tavole sulle macchine e via verso Rocky Point (spot cittadino di Corralejo). Grosso, grosso e ventoso, insomma “non esattamente glassy” …e questo sarà un po’ il leit motive di gran parte della vacanza, così come l’affollamento sul lip! Tutti in acqua e prima session fino al tramonto. Personalmente non ho preso molte onde, anzi poche ma come per gli altri... è servito almeno a rompere il ghiaccio! Serata a base di Paella a Las Tejas. Voto 9! 52
Il giorno dopo, il 26 Novembre, passiamo prima a Maianicho, ma il mare è enorme e sopratutto troppo attivo. Ci si sposta fino alla Parede, ed Esquinzo e Cotillio dove vista mare ci godiamo un bel caffè. Onde grandissime che chiudevano a libretto, tutte insieme. Non surfabili, però bellissime da vedere! Primo incontro con i famosi scoiattoli di Fuerteventura. Stupendi. Ti vengono incontro per capire se gli hai portato qualcosa da mangiare o meglio ancora da bere. Ritornati indietro sulla carrettera e ci siamo fermati a Punta Gorda che “stranamente era senza surfisti”. Onde grandi, molto grandi e vento da terra. Normalmente è uno spot “No sup aqui” ma non essendoci nessun surfer in acqua decidiamo di approfittarne prima che ne arrivi qualcuno. Si entra in acqua tra le pietre laviche sulla destra vicino agli scogli. Arrivati in mezzo e con la marea in crescita abbiamo subito capito
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Sopra: il surfista invisibile grabba il bordo e se la gode - Sotto a SX: Smacchinate a caccia di condizioni - A DX: Alessio al Rocky Point
che forse avevamo fatto un piccolo errore di valutazione... I Mostri! Muri d’acqua come non ne avevo mai visti! Non ci siamo persi d’animo e sdraiati sulle tavole abbiamo raggiunto il lip. Direi che alla fine ci siamo difesi con onore... ma non senza megafrullate e feriti. Il Cabrina, dopo un wipe out “pesante”, rapito dalla corrente viene trascinato sulla sinistra e finisce nell’inside, dove viene “masticato” da un’onda di più di quattro metri che gli si chiude sopra e lo sbatte tra le rocce a riva. Considerando che i danni alla gamba e alla tavola sono limitati... è andata anche troppo bene!! Io penso di aver preso l’onda più grande che mi sia capitata... anzi, poi lei ha preso me! Zap ha cavalcato delle bombe giganti, mentre Andrea con il surf e Alessio con il sup hanno trovato la misura per qualche bella raidata. Sessione pomeridiana a Rocky Point con Cabrina infortunato che fa compagnia a Silvia nello scattare foto. Condizione non esattamente
glassy, ma la misura è decisamente più “umana”, tra il metro ed il metro e mezzo. Tra surf e sup, tante persone in acqua. La sera il Bini ci porta a Corralejo alla Confradia des Pescadores. Ottima scelta!! Polpo alla Gallego e Puntillas e Tonno e Pesce spada, raccomandati. Eccezionali !!!! Il 27 mattina puntiamo a Maianicho. Onde fuori, molto fuori, almeno 600 metri dalla riva. Sono molto grandi ma è ancora molto ventoso ed il mare attivo. Iniziamo a vedere anche dei veri “fenomeni” in acqua, sia con il surf che con il Sup. Si torna più sotto dove è un pò meno ventoso e le onde sono piccole, sul metro e mezzo... e c’è da divertirsi. Pranzo veloce a Lajares nel Canela Cafè (che diventerà poi un appunatamento fisso) con panini (e non solo) strepitosi. Pomeriggio a Rocky Point, spot urbano di Corraleho. Moooolto bello. 53
TRIP
Lunghe e solide barre si srotolano lungo la costa alzando nuvole di spray spettinate dal vento. Pelle d’oca!
Lo spettacolo è stato vedere Cozzolino a pochi metri muoversi con una rapidità e una velocità nelle manovre che... neanche la gente che surfa con gli short!!! Cena e passeggiata a Corralejo. Appuntamento al “Toro Loco” con l’inossidabile Gasperini, anche lui a Fuerte in quella settimana con i suoi amici. Carne allo spiedo di tutti i tipi e per me che non ne mangio, una strepitosa zuppa di frutti di mare . Mattinata del 28 sullo spot di Maianicho; il vento dei giorni passati ormai è calato e iniziamo a trovare condizioni non più solo grandi, ma anche di qualità. Avevamo già macinato chilometri di carrettera ed il rumore delle gomme risuonava nella testa anche quando la macchina era spenta; da quando l’avevamo presa a noleggio tre giorni prima aveva cambiato colore per la sabbia che si era stratificata sulla carrozzeria. Dopo l’uscita del mattino e l’immancabile panino al Canela Cafè decidiamo di tornare a Rocky Point per quella che, ancora non lo sapevamo, sarebbe stata un’uscita da antologia! Qualità, lunghezza, onde perfette sul metro e mezzo che si srotolano senza fine. Io mi sposto a sinistra dove stranamente sono da solo... e Cozzolino più avanti. Alterno surfate, le più lunghe e belle fatte in vita mia, allo spettacolo di vedere Airton in azione. Siamo usciti dall’acqua letteralmente al buio cercando di non finire 54
tra le rocce, seguendo le indicazioni di Silvia che da riva con un accendino in mano ci guidava. Stupendo ed indimenticabile. Cena a Las Tejas, dove la Paella, complice il fatto che è molto tardi e che quindi il cuoco è tutto per noi, è “strepitosa”. Con quella giornata (e cena) epica salutiamo Alessio che deve tornare prima di noi, ma che se ne torna con il ricordo di questa mitica uscita! È il 29 Novembre mattina quando arrivando presto a Maianicho capiamo che sarà un’altra giornata da ricordare. Misura immensa e sopratutto fenomeni sul lip. In acqua ci sono Nicole Boronat e Stefan Ethienne, conosciuti come “The Lovers”, più vari altri pro. Hanno il timing, la posizione e su quelle destre a guardarli sembra tutto facile... per loro! Nicole, magrissima, quasi gracile, con un tutore al ginocchio scende con la leggerezza di una libellula da un onda di 4 metri tagliandola con la sua tavola che sembrava non toccasse l’acqua. Solo che la gente sul lip è tanta e non tutti all’altezza. Rimane nella memoria la frase pronunciata dal Cabrina quando deve abortire l’ennesimo take off perchè si trova davanti il solito surfer: “Ca@@o, oggi pare de sta’ all’Ikea “ In un’ora riesco a prendere solo un’onda, ripida e veloce, ma dura
TRIP
poco perchè quando la schiuma si chiude a destra e sinistra e poi sulla testa capisco che ho i secondi contati ...e infatti... Stefano, che insieme a Paolo è il più smaliziato di noi, ne prende qualcuna di più. Andrea, il surfer invisibile che si mimetizza tra i sup, ne prende anche lui un paio molto belle nonostante i sup che partivano da molto dietro. Riposino sulla spiaggia di Rocky Point e caffè degno di questo nome al bar del Sunset Lounge, stupendo baretto a ridosso della spiaggia circondata da villette da sogno che guardano la baia.
Bella uscita anche nel pomeriggio, ma non come il giorno prima. Come se non bastasse in acqua un gruppetto di tavole da race partivano da lontano ed arrivavano tutte insieme, stile “Cavalcata delle Valchirie” Tregua con il fegato e quindi cena (buonissima) a casa, coccolati dalla cucina di Silvia. Le giornate e le uscite si sussuegono Il 30 a Punta Blanca, onde sui 2 metri e mezzo, spot affollato e quel giorno con mare attivo. Pomeriggio a zonzo. Passeggiata al Cotillo Il 1 Dicembre di nuovo a Maianicho, misura leggermente inferiore,
Fauna locale - A SX gli scoiattoli - A DX: surfiste... 55
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Cabrina imposta il front con la tavola di emergenza...
2 metri con fuori serie anche di 3. Stefano e Paolo (che rientra in possesso della sua tavola... Santo Bini glie l’ha fatta riparare rapidamente e per un prezzo assolutamente onesto) si buttano subito ed ormai sembrano quasi dei local. Poi si alza il vento e tutti fuori. Pranzo al Cafe Canela e si compra qualche regalino da riportare lì accanto da Ocean Calling, che ha cose veramente carine. Si torna a casa e si preparano le valigie ed i sarcofagi. Gran finale a La Marisma, al centro del Cotillo con Paolo Bini (IL Naloo dentro) e Andrea Vignani James, un mito in carne (poca) e ossa, trapiantato da qualche anno a Fuerte, non prima di aver siglato un patto con il diavolo... Il giorno dopo mi imbarcavo con gli altri per tornare a Roma, contento perchè avrei rivisto i miei cari, ma già con un pò di nostalgia per quel posto che ancora una volta mi aveva stregato. Con la testa appoggiata al finestrino guardavo l’aereo decollare e pensavo a tutto quello che mi riportavo: - L’acqua di quel mare stupendo che mi sarebbe colata dal naso ancora qualche giorno quando mi fossi piegato. - Il rumore assordante delle gomme della macchina sulla carrettera fatta su e giù decine di volte per cercare lo spot giusto - L’uscita del primo giorno a Punta Gorda. Quell’onda enorme che mi si è chiusa addosso e che ricorderò per sempre. - Svariati tagli sui piedi - L’immagine degli scoiattoli che ti vengono incontro - I tramonti di Maianicho - Le chiacchiere e le risate con gli amici la sera mentre riguardavamo le foto. - Il sorriso di una ragazza che si faceva largo sul suo viso mentre 56
realizzava che era al posto giusto, al momento giusto, e stava per prendere quell’onda che aspettava da tanto. - Il rientro al buio tra gli scogli di Rocky Point dopo un’uscita fantastica con onde di vetro lunghissime. - La voglia di tornarci !
TRIP TIPS Biglietto: Vueling, circa 289 € con trasporto tavola Dormire (e dritte varie incluse nel prezzo ...) : Chiedere a NalooFuerte Di Paolo Bini (www.facebook.com/paolo.naloo) whatsapp e tel: 339.3353539 Noleggio auto : Autoreisen Fuerte (secondo noi le tariffe migliori) Affittare tavole Sup o anche Windsurf: Il Cabrina ha noleggiato un SUP “Sailboard Tarifa “ da Gianpaolo (amico del Bini) ad un ottimo prezzo. Sono sopratutto ottime tavole da Windsurf. Consiglio per chi affitta un SUP è di prendere una misura tra gli 8 e i 9 piedi, magari stretta, perchè con le onde “grandi”, sono l’ideale. Posti dove mangiare... leggere il report !
Grazie Silvia!
TRIP
DREAM BIG – SHINE BRIGHT —
Il vostro redattore si diletta a West Point e prende alcune delle onde più belle della sua vita... - Foto: Garmin Virb Ultra 30
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HARD BRICOLAGE
Per la serie prevenire è meglio che curare...
...come mettere il Rail Saver Testo: Freeride Freddy - Foto: GiFe911
Procuratevi il materiale necessario all’operazione e cominciate pulendo per bene il bordo da polvere sabbia e tracce di cera...
Eliminate la piega nel fil riarrotolandolo in senso contrario. Poi segnate il punto in cui volete applicarlo... Sia che siate appena usciti dal vostro surf shop di fiducia col nuovo giocattolo per l’estate, sia che abbiate voglia di prolungare i servigi della vostra amata tavola da SUP, quella di rinforzare i bordi un robusto film rail saver è sicuramente una buona pratica suppistica, nonché un ottimo esercizio per allontanare il più possibile le pratiche di hard bricolage che vengono affrontate in ogni numero su questa rubrica. Procuratevi tutto l’occorrente. Il film (ne esistono di svariate marche e modelli e prezzi), solvente (l’acetone va benissimo) e un pezzo di stoffa per pulire bene il bordo da polvere e sporcizia. Per una applicazione più semplice ed efficace dell’adesivo, procuratevi anche un’apposita spatola in materiale plastico per l’applicazione di adesivi. Prima di applicare il film per assicurare la durata nel tempo della vostra operazione, ricontrollate che i bordi della vostra tavola e le vostre mani siano super puliti. Per essere sicuri al 100% passate un panno bagnato con un filo di solvente per eliminare oltre alla polvere anche eventuali tracce di cera. La prima cosa da fare per applicare correttamente il film non appena estratto il rotolo dalla scatola, è quella di riavvolgerlo su 58
se stesso ma al contrario, in modo da eliminare la fastidiosa forma a cavatappi che ha preso restando avvolto su se stesso dentro alla propria confezione. Dopo averlo arrotolato al contrario, stringete il più possibile avvolgendolo attorno ad un dito, tenetelo così per un minuto ed avrete il risultato garantito. Adesso che il film è steso ed avete controllato che la tavola sia perfettamente pulita e asciutta, dovete segnare dove volete fare iniziare il rail-saver. A volte la grafica della tavola può aiutare ad avere punti di riferimento simmetrici, in alternativa prendete un metro da sarta o un metro flessibile, e fate un piccolo segno nel punto in cui volete iniziare ad applicare il film. Poi dovrete individuare una linea del bordo da seguire, in modo da ottenere un’applicazione il più lineare possibile. L’altra cosa a cui bisogna prestare attenzione è che il rail saver non oltrepassi la larghezza del bordo arrivando alla carena., cosa che può succedere nella zona verso poppa dove i bordi sono più sottili. Il problema è che il flusso dell’acqua che dalla carena va verso i bordi, alla lunga potrebbe fare staccare il film. Il nostro consiglio è quello di fissare il film a prua nel punto da voi
HARD BRICOLAGE
Stendete il film e cominciate ad applicarlo nei primi centimetri prima di liberare tutto l’adesivo...
Tendetelo e posizionatelo sul bordo e poi passate con una spatola per garantire una perfetta adesione...
Eliminate la parte in eccesso sul bordo della zona di poppa in modo da lasciare completamente libera la carena... deciso, e poi appoggiare un po’ alla volta tutto il film al bordo, tendendolo e avvicinandolo al bordo, mentre si fa attenzione ad appaiare il centro del film col punto mediano del bordo. Se il film risulterà essere troppo lungo per la lunghezza della tavola, potrete tagliarlo a misura. Cosa che vi risulterà ancora più facile, se avrete segnato sul bordo il punto in cui volete far terminare il saver. Quando avrete verificato che il film sia nella posizione che volevate, allora prendete la spatola e cominciate a farla scorrere sul bordo esercitando una forte pressione, in modo che il film aderisca perfettamente e in modo definitivo. Cominciate dalla zona centrale, scorrendo parallelamente al bordo, poi procedete con la parte verso la coperta dando piccole spatolate
decise in diagonale dal centro del bordo verso l’alto, in modo da portare fuori dal film eventuali bolle d’aria che si fossero formate. Eseguite la stessa operazione con la parte verso la carena, ma dando spatolate in diagonale verso il basso. Ovviamente. Evitate di passare la spatola sulla eventuale parte in eccesso che andrebbe ad aderire sulla carena. Eliminate la parte in eccesso del film utilizzando la lama di un cutter, sempre facendo attenzione a tenerla piatta, in modo che possa eseguire un taglio lineare senza andare a intaccare il bordo della tavola. Se avete controllato tutto bene, il lavoro sul primo bordo è stato fatto. Ora non vi resterà altro da fare che ripetere la stessa operazione sul secondo bordo. 59
TEST SESSIONS
Rider: gloria ciriello Foto e test: riccardo ciriello
Misure: 10’6’’-320cm x 32’’-81cm Volume: 300 l Pinne: Thruster, fisse in plastica Peso: 8.5 kg (+/- 300 g) Prezzo: 689,00 €
F-One Matira 10’6’’ La tavola viene venduta con una pratica sacca con pompa a doppia azione e un kit di riparazione. La sacca è inoltre dotata di comodi spallacci che permettono di trasportarla facilmente a mo’ di zaino, cosa che ci ha permesso di raggiungere agilmente in bicicletta ogni destinazione, anche grazie al peso contenuto di questo Matira, che non supera i 9 Kg. Le tavole gonfiabili della linea LW (Light Weight) di F-One, sono costruite in single layer, col doppio strato di rinforzo solo sul bordo, la tecnologia Dropstich permette di gonfiarle fino a 21 PSI, cosa che rende queste tavole molto rigide, ma leggere. Anche i colori sono molto sgargianti e accattivanti, e la tavola si fa subito notare, sia a riva, sia in acqua. Il volume di questa tavola è davvero notevole (300 litri!) e oltre a renderla estremamente stabile e ideale per chi si avvicina per la prima volta a questo sport, permette di trasportare due persone senza difficoltà, rendendo questo SUP perfetto anche per le passeggiate ludiche, con annessi tuffi con amici e piccole crociere. Il pad antiscivolo è molto efficace e permette di avere un ottimo grip anche a piedi nudi, cosa che a volte non viene tenuta in considerazione, ma che nell’utilizzo risulta essere di fondamentale importanza. Per quanto riguarda la sua resa in acqua, si tratta di una tavola stabile e facilissima da portare. L’aspetto più curioso però è che pur avendo 60
tre piccole pinne posteriori fisse della stessa dimensione, questa tavola mantiene facilmente la direzione. Di contro il cambio di direzione necessita di qualche pagaiata in più oppure di accentuare lo spostamento del baricentro verso poppa per effettuare la manovra di virata. Con le onde soffre un po’ il suo eccesso di volume e la sua leggerezza, quindi si presta poco al mare ondoso o mosso, ma probabilmente i suppisti un po’ più pesanti potranno trarre giovamento di entrambe queste caratteristiche della tavola anche in presenza di piccole ondine. Molto utili sono gli elastici porta oggetti sulla prua, che permettono di trasportare sacche stagne molto capienti per poter aver tutto ciò di cui si ha bisogno a disposizione. Oltre al classico anello per il laccio di sicurezza, posizionato a poppa, ce n’è anche un altro a prua situato nell’opera viva (cioè la parte dello scafo che è immersa), che risulta essere pratico anche per consentire un eventuale traino o la possibilità di ormeggiarsi sui gavitelli. Al termine delle nostre prove, in situazioni differenti, possiamo concludere che questo modello, grazie alla sua leggerezza e al suo volume, è particolarmente consigliato ai neofiti nel mondo dello stand up paddle, in quanto si tratta di una tavola molto versatile e di facilissimo utilizzo, che si presta bene per i litorali tranquilli ed offre la possibilità di divertirsi, soprattutto in compagnia.
TEST SESSIONS
Rider e test: ovo Foto: andrea “pipe” ferrari
Misure: 10’6’’- 320cm x 34’’-86cm x 5’1’’- 13cm Volume: 230 l Peso: 12,5 kg (+/- 300 g) Pinna: Single, Quick Touring 9’’ Prezzo: 1.200,00 €
Oxbow Play 10’6 Bamboo La Play 10’6 di Oxbow è stata sviluppata per essere utilizzata da chi si avvicina allo sport ed è alla ricerca di una tavola stabile e facile, sia per quanti sono alla ricerca di una tavola per uso ricreativo. Dal punto di vista dello shape, si tratta senza dubbio di una tavola dalle dimensioni generose, con una larghezza da 34’’ (86cm) e il suo volume da 230 litri che la rendono una tavola consigliata non solo per i principianti, ma anche per tutti i suppisti che sfoggiano pesi sopra ai 100Kg! Le dimensioni generose e la costruzione bella solida sulla bilancia fanno segnare i 12.5 Kg , ma il peso del Play 10’6 non si sente granché durante il trasporto, grazie alla maniglia comoda e al corretto bilanciamento, e tantomeno si sente in acqua, dove la tavola reagisce in maniera molto efficace ad ogni pagaiata e ad ogni impulso che viene dato. Il Play ha uno shape particolare, con poppa squadrata e generosa, e prua larga ma a punta, caratterizzata da una forma a chiglia in carena, perfetta per fendere il chop e dare stabilità e direzionalità alla tavola. Infatti anche in condizioni di venticello termico che forma il classico chop che può rendere poco piacevole la navigazione, il Play 10’6 ha dimostrato di essere perfettamente a suo agio, e anche se la prua è molto dritta e bassa sull’acqua, grazie alla particolare forma della carena, fende perfettamente chop e piccole onde e mantiene una sana stabilità. Se poi si trova anche qualche piccola ondina, si può accennare una
discesa e la tavola si disimpegna egregiamente, rispondendo bene agli impulsi che vengono dati e dando la sensazione di completo controllo. Da questo punto di vista, l’impressione è quella di una tavola che può permettere ai neofiti di apprendere correttamente sia la tecnica di pagaiata per un utilizzo freeride, sia la tecnica di manovra e di movimento sulla tavola, per un primo approccio alle onde, quelle fino al ginocchio, per intenderci! Questa tavola Oxbow ha un look stiloso, che beneficia di una pregevole tecnologia di costruzione in sandwich bamboo, e alcuni accorgimenti che rendono più agevole l’utilizzo, come gli attacchi sulla coperta per gli elastici porta oggetti a prua, oppure la pinna con attacco rapido, che permette di mettere e togliere la pinna in pochi secondi e senza l’uso di cacciaviti. Anzi, visto che la scassa US box permette qualsiasi altra pinna surf, vi consigliamo di dotarvi anche di una pinna più surf style da affiancare alla pinna di serie cruising, per poter apprezzare le doti di manovrabilità per prendere le prime ondine. Concludendo, ci siamo trovati sotto i piedi una tavola che ha perfettamente centrato il proprio programma di utilizzo: estremamente facile, stabile e divertente, l’Oxbow Play 10’6 è anche estremamente piacevole dal punto di vista estetico e pratico grazie alla cura di ogni piccolo dettaglio, e si propone come mezzo ottimale per l’apprendimento e la pratica del SUP per suppisti di tutti i pesi e di tutti i livelli. 61
TEST SESSIONS
Rider e test: ovo Foto: Garmin Virb Ultra 30
Misure: 9’8’’x 31 ¾ ‘‘ x 4 ¾ ’’ Volume: 154 l Pinne: Thruster, Centrale 8’ (Usbox) Laterali 2x FUTURES® F3 425 Peso: 11.0 kg (+/- 300 g) Prezzo: 1.600 €
MOKI Karma 9’8’’ Col Moki Karma 9’8’’ ci avviciniamo al mondo dei SUP shortboards, ovvero quelle tavole che “per divertirsi” richiedono un certo livello oppure una certa leggerezza in temine di peso del suppista. Ma il vantaggio del Karma è che ha misure abbastanza generose da mettere chiunque a proprio agio, ma una configurazione che le permette di disimpegnarsi alla grande dal cruising, all’approccio alle onde non troppo potenti. Insomma una vera tavola all-round, cioè tuttofare. Se già tirare fuori dalla propria bella sacca una tavola con evidente costruzione in bambù fa girare le teste e brillare gli occhi di quanti sono nelle vicinanze, una volta in acqua questa tavola è davvero in grado di regalare sorrisi, soprattutto quello di chi la sta utilizzando, mentre chi osserva si chiede, ma è lui che è capace, oppure è la tavola? In effetti questa tavola con shape abbastanza allungato, ma compatto, con una stabile poppa ma dai bordi abbastanza sottili, con prua ampia caratterizzata da un bel concavo, e distribuzione del volume abbastanza uniforme, ti da semmpre la sensazione di avere tutto sotto controllo. Ci sali sopra la prima volta e trovi subito il posto giusto dove mettere i piedi e come mantenere il giusto bilanciamento, così cominci a scioglierti e a pagaiare più rilassato. Cerchi subito qualche ondina per vedere se riesci a prendere qualcosa, e quando vai a virare la tavola vira veloce, e senza nemmeno 62
farti rischiare lo sbilanciamento, anche grazie ai 154 litri di volume. Hai sempre la sensazione di poter fare tutto, ma in bello stile! La scoop line abbastanza piatta permette alla Karma di accelerare bene ad ogni pagaiata, cosa ottima se si vuole fare qualche passeggiata in SUP con gli amici, ma ancora meglio se hai voglia di prendere qualche onda che spinge poco. Qualche pagaiata e il gioco è fatto. La tavola accelera molto bene e resta stabile anche quando si muove qualche piccolo passo verso prua per mantenere la velocità non appena presa l’ondina. I bordi fini nella parte di poppa rendono agevole mettere la tavola di taglio per scendere l’onda in diagonale. Durante le nostre test session non abbiamo mai avuto la buona sorte di trovare onde vere, e ci dispiace, perché la sensazione che abbiamo avuto è che ci saremmo divertiti come bambini a impostare surfate in front e in back. Concludendo, possiamo dire che ci troviamo di fronte ad una tavola molto ben rifinita, con pregevole costruzione del deck in bambù, belle rifiniture e ottimo pad che rappresenta un ottimo compromesso per rider pesanti alla ricerca di una tavola tuttofare con cui divertirsi in mezzo alle onde non troppo potenti tipiche dei nostri mari. Da non dimenticare che inclusi nel prezzo ci sono la tipica sacca De-Luxe super rinforzata di Moki, e un bel set di pinne Thruster in fibra.
TEST SESSIONS
Rider e test: ovo - Foto: riccardo ciriello Misure: 12’ x32’’ x6’’ - Volume: 320 l Pinne: single Centrale plastic fin (Usbox) Center fin rimovibile + plug per vela Peso: 11 kg (+/- 300 g) Prezzo: 799,00 €
RRD Air Evo Tourer Conv 12’x32’’
Abbiamo testato l’RRD Air Evo Turer Conv 12’’x32’’ durante la SUP Rome, pertanto in condizioni fluviali di acqua prevalentemente piatta, ma a volte anche con alcuni passaggi in corrente e qualche piccola rapida da affrontare. In queste condizioni la tavola si è dimostrata molto stabile e facile da condurre, con buona direzionalità e una scorrevolezza in acqua che permette di mantenere una buona andatura di crociera senza uno sforzo eccessivo. In andatura la prua resta sempre abbastanza bassa sull’acqua, fendendo eventuali ondine e chop e aiutando a mantenere stabilità e direzionalità in fase di pagaiata. Per contro questa impostazione si traduce con una minor agilità in fase di manovra. Se si ha bisogno di eseguire un cambio repentino di direzione, per fare girare la tavola pivotando sulla poppa c’è bisogno di essere in possesso di una buona tecnica per spostare il peso sul piede a poppa per fare alzare bene la prua. Va detto comunque che la poppa larga permette di effettuare questa manovra con una buona stabilità, permettendo a tutti di porte fare pratica, senza rischiare tuffi in acqua. I tuffi in acqua invece capita di farli quando ci si viene a trovare in situazione di chop e corrente laterale: in questo caso la prua tende a ingavonarsi
rendendo momentaneamente instabile la tavola, con la conseguenza che se non si è pronti a leggere per tempo la situazione e a compensare piegando le gambe per abbassare il baricentro, ci si ritrova a mollo senza tanti complimenti. Per quanto riguarda la costruzione, la linea RRD EVO si avvale della leggera costruzione “Light Dropstitch” con un single layer di PVC pre-laminato sull’anima di Dropstitch, che costituisce il nucleo centrale di tutte le tavole gonfiabili. Il bordo è rinforzato con una fascia in PVC da 900g/m2 incollato per sublimazione e di due longheroni centrali su deck e carena, sempre in PVC da 900g/m2, che hanno ria la funzione di migliorare la rigidità sull’asse longitudinale della tavola, sia di mantenere la corretta curvatura preimpostata della tavola. La tavola può essere gonfiata fino a 18 PSI, garantendo una buona rigidità che aiuta a renderla più efficiente in pagaiata. Buona anche la dotazione accessoristica e le finiture, con maniglia morbida e comoda, pad stile pelle di coccodrillo comodo con buon grip, elastici porta oggetti a prua e poppa, scassa US Box per la pinna, plug per la vela in coperta e attacchi in PVC in carena per avvitare la deriva se si vuole utilizzare la tavola con la vela. Niente male, se si considera che stiamo parlando della gamma di tavole col prezzo più popolare della gamma RRD! 63
DISTRIBUTORS
Distributori
Questi sono i negozi, club e le scuole che si sono fatti carico di sostenere e distribuire SUP NEWS. Per la lista completa usate
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il QR code. Tutti gli altri possono ricevere la rivista direttamente a casa abbonandosi.
NAUTICA URBAN IGEA MARINA (RN) www.urban.it
QUIKSILVER STORE PESCHIERA FB: QuiksilverStorePeschiera
TRE PONTI LIVORNO (LI) www.windsurflivorno.it
SOTTOMARINA SUP SCHOOL SOTTOMARINA (VE) FB: SottomarinaSUP
PIPE SURF SHOP MARINA DI RAVENNA (RA) www.pipesurfshop.it
SURF CLUB VENEZIA VENEZIA (VE) www.surfvenezia.org
SUP School Bagni 84 Cattolica (RN) www.bagni84.com
WINDSURF PARADISE ROMA (RM) www.windsurfparadise.com
BIG AIR SHOP ANCONA (AN) www.bigairshop.com
HAWAIIAN SURFING ANZIO (RM) www.hawaiiansurfing.com
WHITE REEF CESENA (FC) www.white-reef.com
SURF SPOT CAGLIARI (CA) FB: SurfSpotCagliari
SURF PARADISE RICCIONE (RN) www.surfparadise.it
ISLAND LIGNANO SABBIADORO (UD) www.islandsurf.it
NEGRINAUTICA Zibido San Giacomo (MI) www.negrinautica.com
SURFPLANET TORBOLE (TN) www.surfplanet.it
KAMISURF MERINE (LE) www.kamisurf.it
PESCARA SUP SCHOOL PESCARA (PE) www.pescarasupschool.it
IMPACT SHOP BARI (BA) www.impactsurf.com
SHERDEN SURF HOUSE PORTO TORRES (SS) www.sherdensurfhouse.it
VITELLI srl PORTO SANTO STEFANO (GR) www.vitellisrl.it
THE BEACH CLUB ASD FREGENE (RM) www.the-beach-club.it
SCHOOLS & CENTERS
ASD Tiburon
Romagna Paddle Surf
Scuola Sup Sottomarina
NEWA ASD
Surf Club Venezia
The Beach Club ASD
BAIA DI MAUI
SUP School Bagni 84
MOKI CLUB NUMANA
Lignano Pineta Cell 340 243 0870
asdtiburonlignano@gmail.com
Lungomare Alberto Kechler, 8 Lignano Sabbiadoro www.supracelignano.it
Lido di Spina Cell. : +390533334512 info@baiadimaui.eu www.baiadimaui.eu
Via San Martino, 15/5 47814 Bellaria - Igea Marina (RN) info@romagnapaddlesurf.it www.romagnapaddlesurf.it
Cannaregio 3535 30121 Venezia (VE) surf.venezia@gmail.com www.surfvenezia.org
Arenile via Venezia 47841 Cattolica RN Cell +39 335 6751 550 www.bagni84.com
Stabilimento Zanzibar Music Beach Lungomare Adriatico 30015 chioggia (VE) sottomarinasup@geniuslociasd.com
Presso stabilimento balneare “La Capannina”, Maccarese info@the-beach-club.it www.the-beach-club.it
Spiaggiola, Nord del Porto Turistico Numana info@mokisup.com tel 333.2028111 65
foto: riccardo ciriello
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