SPECIAL FREE ISSUE - N.156 - 21 MAGGIO 2019
HONDA HR-V
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FORMULA 1
Bentley Continental GTC 201
Mercedes Classe V 2019 Marco Polo
Addio a Niki Lauda
P.10
P.18
P.62
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la prova
HONDA HR-V 2
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HONDA HR-V 2019, COME VA IL SUV COMPATTO GIAPPONESE? L’ABBIAMO PROVATO Nel contesto della nuova gamma viene proposta anche la motorizzazione 1.5 turbo
H
Honda rinnova uno dei suoi più grandi successi degli ultimi anni con l’introduzione del M.Y. 2019 per la HR-V, il SUV compatto che si pone l’obiettivo di rappresentare una alternativa di qualità nel contesto delle sport utility generaliste di
benzina da 182 CV sulla nuova
segmento C. Già visto su Civic e su CR-V il nuovo
variante Sport
motore quadricilindrico a benzina è esclusivo di un allestimento che, come si evince dal nome, si distingue per la mascherina cromata con griglia a nido d’ape nera, gusci dello specchietto neri e cerchi da 18” con design dedicato. Degna di nota anche la presenza delle minigonne e di un paraurti posteriore che sottolinea la presenza del doppio scarico (vero) con terminale cromato. Dal vivo: com’è fuori Non c’è alcun richiamo al mondo della F1 ma sulla base di un telaio che misura 261 cm di passo gli stilisti Honda hanno sviluppato uno stile piuttosto personale per un corpo vettura che misura 429 cm ed è in grado di offrire 448 litri di bagagliaio che possono diventare 1.473
di Emiliano Perucca Orfei
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abbattendo gli schienali posteriori in modalità
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60/40 Magic seat. Da segnalare il fatto che è
Tra le novità, grazie all’introduzione del
euro. Tre le motorizzazioni disponibili: 1.5
presenta davvero una valida alternativa alle
possibile ospitare all’interno dell’abitacolo
nuovo sistema multimediale, anche l’Acti-
benzina da 131 cv per le varianti Comfort,
vetture di segmento C-SUV. Una vettura rela-
oggetti lunghi fino a 245 cm.
ve Noise Cancellation che lavora per creare
Elegance ed Executive, 1.5 turbo da 182 cv
tivamente completa, grazie anche al nuovo
Un telaio moderno, che nella variante Sport
onde sonore in grado di contrastare quelle
per la Sport e 1.6 turbodiesel da 120 CV e
sistema multimediale su base Android, che
viene impreziosito da elementi come lo
emesse dal motore al contrario della funzio-
300 Nm di coppia per Elegance ed Executive.
a livello di interni è ben fatta anche se un po’
sterzo a rapporto variabile e le sospensioni
ne Active Sound Control che nelle fasi di gui-
Non è disponibile, e non lo sarà, una varian-
poco attenta ad alcuni dettagli: la tripla boc-
Performance Damper in grado di regolare in
da sportiva mira ad esaltarne il sound.
te ibrida. I prezzi, salvo promozioni, vanno
chetta dall’aria posta esattamente davanti
da 22.550 euro ai 31.300 euro della variante
al passeggero può non essere molto gradita
1.5T Sport con cambio automatico.
da chi siede alla vostra destra. Niente male,
modo attivo (ma meccanicanico) l’intensità del loro lavoro: la HR-V può essere più rigida
Fa parte della dotazione tecnologica anche
o più confortevole in base allo stile di guida
un pacchetto di sistemi di aiuto alla guida
ma in generale si guida in modo più preciso
relativamente basico (c’è il cruise control
Dal vivo: come si guida
che in termini di vano bagagli c’è quello che
rispetto alla versione precedente, andando
adattivo ma non il lane assist attivo) che la-
La prima cosa che colpisce della nuova Hon-
serve per essere del tutto in linea con i best
a colmare una lacuna evidenziata da alcuni
vora con il cambio manuale fino a 32 km/h e
da HR-V è che si guida decisamente meglio
player di questo segmento.
clienti del modello precedente.
fino a 0 con il cambio a variazione continua
del MY precedente. Il lavoro svolto da Honda
(con funzionalità manuale in scalata e acce-
sull’assetto ma anche sul feeling che la vet-
La Sport è una variante interessante per chi
lerazione) disponibile con un plus di 1.350
tura restituisce allo sterzo ha fatto fare un
cerca maggior brio in termini di motore ed
passo avanti notevole alla HR-V che oggi rap-
un look più aggressivo: il motore 1.5T spinge
Dal vivo: com’è dentro
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invece, lo spazio per chi siede dietro ed an-
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bene ed ha una bella voce, esaltata o silenziata dall’impianto audio, ma è sin troppo presente in fase autostradale dove la sesta si dimostra troppo corta: 130 km/h a 3.200 giri sono un valore che non rendono giustizia agli sforzi fatti dal reparto NVH per migliorare il confort di bordo. Purtroppo non siamo riusciti a registrare un valore di consumo attendibile ma è presumibile che qualcosa in più di 12 km/litro siano alla portata con una guida normale. Molto meglio l’unità a gasolio se non si cercano le prestazioni ma si mira a lasciare qualche euro in più nel portafoglio. In conclusione Honda ha fatto un ottimo lavoro nello sviluppo di questa nuova HR-V che si aggiorna esattamente laddove i clienti avevano mosso delle critiche. Peccato solamente per la sesta troppo corta, cosa che si risolve con l’acquisto del cambio CVT, perchè il cambio ha una manovrabilità eccezionale e il regime troppo alto falsa un po’ la percezione qualitativa di questa macchina. Pro linea personale - motore 1.5T molto prestante Abitabilità Contro bocchette aria passeggero - sesta troppo corta (manuale) - regolazione a scatti dei sedili.
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BENTLEY CONTINENTAL GTC 10
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BENTLEY CONTINENTAL GTC, CAPELLI AL VENTO PER FESTEGGIARE I 100 ANNI Dopo la Continental GT è arrivato il momento di godersi l’esperienza open top con la
C
Cosa volere di più da una Bentley Continental serve per percorrere migliaia di chilometri senza nemmeno accorgersene, prestazioni che le invidiano molte supercar, una linea fedele ai tratti
convertible, che si poggia sulla
del concept EXP 10 Speed 6, che la rende mol-
stessa piattaforma della sorella
to sexy ma allo stesso tempo elegante e non le
con tetto rigido e mantiene
curati e raffinati di tutto il panorama automobi-
inalterati i valori di attenzione al dettaglio e cura maniacale
GUARDA IL VIDEO
GT? La grand tourer di Crewe ha tutto quello che
manca nemmeno un ambiente interno tra i più listico. La domanda più giusta, allora, potrebbe essere: cosa volere di meno?
per ogni particolare. C’è
Dopo poche ore con la GTC, la risposta è solo
qualche fruscio in più certo, ma
la versione per godere di tutto questo lusso, sfar-
una, il tetto! Eh sì, perché C sta per Convertible,
rimane un’ottima compagna per
zo e tecnica con il vento tra i capelli.
divorarsi continenti uno dopo
Dal vivo: com’è fuori
l’altro
Si tratta della terza generazione di Continental cabrio, che eredita i raffinati elementi tecnici della coupé lasciando inalterato il fascino delle linee morbide e maestose di questo modello. È
di Alberto Pellegrinetti
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lunga 4,80 m, larga, 2,23 m, alta 1,40 m e il pas-
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so è di 2,85 m; ma, come da copione fa sa-
giri e 900 Nm di coppia a 1300. Ha la funzio-
fino a 50 km/h. L’attenzione per il dettaglio
potete optare per il lato che cela 3 quadranti
lire l’ago della bilancia a 2414 kg. A questo
ne stop&start e può disattivare sei dei dodici
e la cura per i particolari fa storia a se su
con bussola, cronografo e termometro della
punto potrebbe essere lecito aspettarsi un
cilindri che, per via della disposizione, oc-
questa Continental GTC, che ha dei rimandi
temperatura esterna. Di spazio ce n’è in ab-
carattere da pachiderma, e invece la Conti-
cupano il 24% di spazio in meno rispetto a
al passato della casa davvero squisiti. Le cu-
bondanza, ma se volete far accomodare altri
nental GTC vi lascia con un palmo di naso,
un V12 tradizionale, garantendo anche una
citure, che sono 300.000, sono realizzate a
due passeggeri al posteriore, dovrete sacrifi-
incollandovi al sedile con 3,7 secondi per lo
miglior distribuzione del peso.
mano e se si osserva la trama sulle portiere
carvi con una posizione meno distesa.
0-100, fino alla spaventosa velocità massima
ci si rende conto che il disegno non è preciso
di 330 km/h. Moby dick a chi? Per l’handling
La potenza arriva a terra grazie al sistema di
al millimetro, ma in alcuni tratti è discostan-
Dal vivo: come si guida
non c’è da preoccuparsi, grazie ai dischi che
trazione integrale ripartito 60% al posteriore
te, segno che dietro alla realizzazione c’è la
Una volta al volante vi rendete conto di
420 mm all’anteriore e 380 mm al posteriore,
e 40% all’anteriore, con la modalità sportiva
mano di un uomo.
come l’auto più comfortevole che abbiate
che gestiscono la massa assieme a un sofi-
che porta davanti solo il 17%.
sticato sistema di sospensioni ad aria a 3 ca-
mai provato in vita vostra non abbia nulla a Ci vogliono 20 metri quadrati di legno per la
che fare con questa Bentley, le sospensioni
mere e barre stabilizzatrici attive alimentate
Dal vivo: com’è dentro
plancia, i quali vengono assemblati in 9 ore e
la rendono ineccepibile su ogni terreno; an-
da un impianto a 48 Volt.
Il bello, però, inizia quando vi accomodate
le venature sono corrispondenti anche dove
che con cerchi da 22” non ci sono problemi
all’interno dell’abitacolo che in 19 secondi
i pannelli si dividono. Il sistema di infotain-
a percorrere pavé o passare con decisione
Spaventosi sono i numeri del propulsore,
passa da chiuso a open top, grazie alla capo-
ment è completo e conta su uno schermo da
sopra le sconnessioni più importanti senza
con il 6.0 L W12 che sprigiona 635 cv a 6000
te in tela che si ripiega anche in movimento
12,3” con display retina, ma se non vi piace
quasi avvertire il colpo.
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La GTC non fa una piega e ancora più impres-
conti con un peso importante. Fosse questo
sionante è come ogni sistema meccanico sia
il problema degli acquirenti.
impercettibile a livello di funzionamento. Il cambio, ad esempio, nonostante la preci-
In conclusione
sione e la puntualità, non trasmette alcuna
Si può dire che la terza generazione di Con-
nota della sua presenza, anche quando lavo-
tinental GTC prenda tutto il buono della so-
ra a regimi più elevati. Il motore invece è in-
rella con il tetto rigido e alzi ancora di più
finito, basta sfiorare il pedale e lei è già lì. Il
l’asticella di esclusività del mondo Bentley,
12 cilindri ha una schiena portentosa e tanta
con dettagli e rimandi al passato degni del-
di quella coppia che rimane quasi assente, a
la più nobile delle capostipiti. Il prezzo non
livello di sound, anche alle velocità più ele-
scherza, è vero, con una base di 192.000 euro
vate, dove vi sembrerà di fare almeno 50-60
(238.000 l’auto in prova) se la deve vedere
km/h in meno rispetto alla velocità reale.
con la concorrenza di RR, ma qui siamo di fronte a una concezione diversa di lusso e di
Ovvio, c’è il tetto in tela, quindi l’isolamen-
grand tourer.
to acustico non è allo stesso livello della coupé, anche se può contare sui doppi vetri.
A nostro avviso rimane una delle esperienze
Il carattere, quindi, è docile e l’armonia tra
più intriganti in circolazione, con la comodi-
tutti i componenti si traducono in un’anima
tà di un tappeto volante e le performance di
votata ai lunghi viaggi senza rinunciare a
un jet privato.
quel guizzo che vi da la modalità sportiva, dove tutte le risposte rimangono pacata, ma il 12 cilindri comincia a prendersi un po’ di spazio. Certo, per capire le sue qualità dinamiche ci sarebbero voluti più chilometri e tempo a disposizione, ma siamo sicure che la Continental GTC, abbia la sua da dire anche su percorsi più tortuosi, niente di esagerato ovviamente. Il capitolo consumi si conclude con un esilarante 7 Km/l, che è giustificato dalle dimen-
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sioni e dal motore, che anche se può disattivare una bancata, deve pur sempre fare i
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MERCEDES CLASSE V MARCO POLO
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MERCEDES CLASSE V MARCO POLO. IL MEZZO DEFINITIVO. PREZZO A PARTE Mercedes rinnova la Classe V un leggero facelift assieme a nuovi motori diesel e
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Dopo averla vista da vicino ma staticamente a
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Stoccarda, è finalmente giunto il tempo di mettersi al volante della rinnovata Classe V. Stavolta il tempo è stato clemente e ci ha concesso di dedicarci alla versione ‘standard’, chiamiamola così,
cambio 9 G-Tronic. Prima di
e quella Marco Polo. Partiamo da quest’ultima
conoscere la versione standard
e facciamo un breve recap. Si tratta di una delle
abbiamo scoperto a fondo la
l’avventura nel sangue e non vede l’ora di poter
edizioni più celebri della Classe V, fatta per chi ha
versione Marco Polo, uno dei
scappare dalla città durante il weekend.
globetrotter per eccellenza.
Dal vivo: com’è fuori
Disponibile con motore diesel
È disponibile in 3 diverse taglie: compact (L 4,90
da 239 o 190 cv, è disponibile
variare è lo spazio posteriore, visto che il passo ri-
m), Long (L 5,14 m) e Extra Long (5,37 m), dove a
anche con la trazione integrale
mane invariato su tutte le versioni a 3,20 m. Per
4Matic e riesce ad ospitare 4
e ottantotto della normale per arrivare ai 199 cm
il resto è lago 1,93 m e l’altezza parte dal metro
persone con relativi posti letto.
della Marco Polo. Su questa versione la capacità di
L’interno? Date un’occhiata
ra del letto, che da modo a due persone di dormire
carico deve fare i conti con una parte della struttunell’abitacolo e anche con il sistema che integra
di Alberto Pellegrinetti
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sedie e tavolo per le soste all’aperto. In ogni caso,
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l’interno è provvisto di tanto di quello spazio
parte da una base di 500, per aggiungere un
per vestiti e quant’altro che in questa versione
boost di 30 Nm extra quando andiamo a fondo
le valige sono quasi superflue.
sul pedale del gas. Arriva anche il 9 G-Tronic, il convertitore che dona a questa generazione
Dal vivo: com’è dentro
di Classe V un carattere ancora più mansueto
Abbiamo detto due occupanti nell’abitacolo,
e rilassato. Volendo si può scegliere la trazio-
ma non finisce qui, perché con la struttura che
ne integrale 4Matic, mentre di base c’è quella
si solleva elettricamente si riesce a ricavare
posteriore. Abbiamo anche la possibilità di af-
altri due posti letto che sorreggono fino a 200
fidarci al Distronic per portare gli ADAS al se-
kg. Niente male. Il resto dell’interno prevede
condo livello di assistenza, con cruise control
la presenza di una piccola cucina con fornelli,
adattivo e lane keeping. Peccato che anche in
lavandino e un frigo che grazie alla possibilità
questo caso si tratti di optional, dato che in un
di arrivare fino a -16 gradi, si trasforma a tutti
mezzo pensato per percorrere molti chilome-
gli effetti in un freezer. I sedili, in questo caso,
tri sarebbe di sicuro comodo.
ospitano non più di due persone, ma sono
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comodi e dispongono un compressore che
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può gonfiare le spondine per un miglior con-
Per la prova su strada abbiamo scelto il moto-
tenimento. All’anteriore troviamo la plancia
re 2.0 L da 239 cv e le sole due ruote motrici.
che non integra molte novità oltre alle boc-
Che dire, bastano davvero poche curve per ri-
chette dell’aria con design a turbina e nuove
manere sorpresi dal grande equilibrio e dalla
coperture. In generale il livello dei materiali
semplicità che offre il Marco Polo su strada.
e la cura per il dettaglio è inappuntabile, ma
Nonostante le dimensioni non lo aiutino, an-
siamo ancora fermi alla precedente genera-
che nello stretto si ha sempre l’idea di dove
zione del sistema di infotainment. Funziona
siano le ruote e questo non è un fatto da sot-
bene, non fraintendete, è solo un peccato vi-
tovalutare. Ovviamente il peso di questo alle-
sta la dotazione per il resto molto completa e
stimento è importante ed è facile immaginarsi
il prezzo di attacco che non è dei più light.
cifre prossime ai 2300 2400 kg. Numeri che po-
Le novità tecniche per questa generazione
trebbero farvi pensare a un pachiderma pigro
di Classe V sono state ovviamente ereditate
e goffo, ma quando selezionate la modalità
anche dal Marco Polo, che è disponibile con
sportiva e affondate il pedale del gas la sen-
i nuovi OM654, i diesel 2.0 L da 190 e 239 cv.
sazione di instabilità non vi sfiora nemmeno,
Motori molto puliti ed efficienti, di sicuro i più
anzi. La stabilità comunicata è tanta e se an-
a fuoco per questo genere di vetture. Il primo
che non si tratta di un mezzo in alcun modo
ha una coppia di 440 Nm, mentre il secondo
sportivo, di grinta e carattere il Marco Polo ne
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ha da vendere. Complici i cerchi da 19” pollici e l’assetto più frizzante tra i tre disponibili. Tutto questo non va a violare il livello di comfort a bordo, che resta molto alto, grazie a un sacco di spazio disponibile per tutti e 4 gli occupanti e un’aerodinamica assai curata che anche alle velocità autostradali permette di non dover alzare troppo la voce per intrattenere una discussione. Tranquillo anche l’intervento del cruise control adattivo, che vi da una mano soprattutto nei lunghi trasferimenti. Nota dolente invece sono i consumi. Abbiamo cercato di stare più attenti possibile, ma non siamo riusciti a scendere sotto il valore (da computer di bordo) di 10 L/100 km. In conclusione In questo caso c’è da considerare che peso e aerodinamica non sono dalla nostra parte e che probabilmente, visto il prezzo di partenza che si aggira sulle 53.500 euro per la versione da 190 cv in allestimento Activity sprovvista di trazione integrale, i consumi non sono la prima preoccupazione dei clienti in questione. Sempre parlando di prezzi ecco anche le partenze di Marco Polo 250d e Marco Polo Horizon 250d, rispettivamente di 58.550 euro e 55.704 euro. Parlare di sfizio, quindi, non è fuori luogo, certo, ma nel concreto le possibilità che vi offre questo allestimento della Classe V sono davvero molte, soprattutto se non potete fare a meno della vita all’aperto. L’anello di congiunzione tra il mondo dei camper e quello delle auto, con tutti i comfort necessari a godersi un weekend fuori porta e anche i vantaggi di un mezzo maneggevole e, perché
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no, polivalente.
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AUDI A4 RESTYLING, ARRIVA L’IBRIDO Tolti i veli alla Audi A4 restyling: la novità principale del facelift è l’introduzione in gamma dell’ibrido
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Per Audi A4 è tempo di rifarsi il look: la casa di
vazione vocale elabora le richieste servendosi
Ingolstadt ha tolto i veli al restyling della sua
del cloud. Il sistema Car-to-X, invece, dove pos-
vettura. Il facelift, che interessa tutte le decli-
sibile, si collega alle infrastrutture urbane, ana-
nazioni della gamma - berlina, Avant, Allroad e
lizzando l’onda verde dei semafori e fornendo
S4 -, dona un’aria più muscolosa alla A4. Degna
informazioni utili sulla guida per sfruttarla.
di nota all’anteriore è calandra single frame, di maggiori dimensioni rispetto al passato; anche
La novità più sostanziale, però, riguarda l’arri-
la firma luminosa cambia: più assottigliata, è
vo dell’ibrido nella gamma della A4. Al debutto
ora esclusivamente a LED. I fari sono stati mo-
in Europa saranno disponibili tre motori 2.0
dificati anche al posteriore: sono uniti da una
turbobenzina con sistema mild hybrid da 12
linea luminosa.
Volt da 150, 190 e 245 CV e tre turbodiesel, un 2.0 da 190 CV, un V6 di 3.0 litri da 231 CV e il V6
Per quanto riguarda l’abitacolo, si nota la pre-
di 3.0 litri da 347 CV.
senza di un display da 10,1” che integra alcuni comandi che in passato erano manuali; lo
Quest’ultimo, di cui sarà equipaggiata la S4,
schermo è posto sopra la plancia ed è orienta-
presenta una rete a 48 Volt che funge da starter
to verso il guidatore. Grazie al nuovo sistema
e alternatore e contribuisce all’ottimizzazione
operativo Mib 3, l’assistente personale ad atti-
del turbocompressore.
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MCLAREN GT, ECCO LA NUOVA SPORTIVA PER I LUNGHI VIAGGI
La nuova McLaren GT interpreta i concetti Gran Turismo-velocità, potenza,
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McLaren ridefinisce le regole del concetto Gran Turismo con una vettura unica per il nuovo pubblico del marchio inglese. Si tratta della prima vera GT nella gamma, che si posiziona a fianco delle esistenti Sports, Super e Ultimate Series. Condivide il DNA
prestazioni con un linguaggio
della McLaren Speedtail, con un corpo vettura dalle
che coniuga prestazioni
linee sinuose, leggera ed innovativa grazie anche a
sportive con caratteristiche di
tutta la vettura. Ben 570 litri disponibili grazie al
materiali ricercati di alta qualità che interessano
comfort impareggiabili ma è
vano anteriore e quello posteriore accessibile trami-
più leggera, più veloce, più
cerniere anteriori, disponibile anche motorizzato
coinvolgente e fruibile
te il portellone realizzato interamente in vetro con elettricamente, dove trovano posto anche la sacca da golf e gli sci. Non manca Nuovo sistema di infotainment-il più sofisticato di McLaren ad oggi; include il sistema di navigazione Here® standard dell’industria che offre informazioni sul traffico in tempo reale e un nuovo sistema di sospensioni denominato Proactive Dampin Control che garantisce livelli di comfort altissimi. Si unisce al sistema di guida
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idraulico per esaltare le conosciute dinamiche
a secco di 1.530kg, che la rende più leggera di
di guida di McLaren. La struttura in fibra di car-
130kg rispetto alla sua più diretta concorrente e
bonio ed i pannelli in alluminio della carrozzeria
letteralmente centinaia di chilogrammi in meno
garantiscono il rapporto peso/potenza di 405CV
rispetto alle altre vetture del segmento.
per tonnellata e il nuovo propulsore McLaren V8 4.0 litri bi-turbo eroga 620CV e 630 Nm di copia.
Sin da ora è possibile ordinare la nuova vettura,
Prestazioni in chiave GT ma da vera supercar
con consegna prevista verso la fine del 2019; ad
con uno 0-200km/h in 9.0 secondi ed una velo-
un prezzo di listino base per il mercato italiano
cità massima di 326km/h. Altra chicca è il peso
di 203.000 euro.
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PORSCHE CAYENNE S COUPÉ, DEBUTTA LA VARIANTE SPORTIVA
Arriva la variante sportiva della gamma della Porsche Cayenne Coupé, la Cayenne
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La gamma della Porsche Cayenne Coupé si amplia con l’arrivo della S Coupé, che si pone a metà tra la Cayenne Coupé base e la Turbo.
S Coupé. In questa versione,
Dotata di un propulsore V6 biturbo di 2.9 litri in gra-
il SUV di Zuffenhausen eroga
coppia massima, la Cayenne S Coupé sarà ordina-
fino a 440 CV
bile in Italia a partire da luglio al prezzo di attacco
do di erogare fino a 440 CV di potenza e 550 Nm di
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di 103.040 euro. La Porsche Cayenne S Coupé copre lo scatto da 0 a 100 km/h in 5,0 secondi con il pacchetto Sport Chrono; questo valore scende a 4,9 secondi qualora la vettura sia equipaggiata dei pacchetti opzionali per alleggerire il peso del SUV e garantirgli prestazioni sportive. La velocità di punta è di 263 km/h. Della dotazione di serie della Porsche Cayenne S Coupé fanno parte il Power Steering Plus, i cerchi in lega da 20”, il Park Assist sia all’anteriore che al
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posteriore con retrocamera e il Porsche Acti-
rabrezza sono più bassi rispetto alla Cayenne
ve Suspension Management (PASM) e il cielo
tradizionale.
panoramico da 2,16 m2 . Opzionale, invece, è il tetto in fibra di carbonio, che conferisce alla
La Cayenne Coupé vanta anche uno spoiler
vettura un look sportivo.
posteriore mobile, capace di estendersi di 135
La Porsche Cayenne Coupé presenta una linea
mm a velocità superiore a 90 km/h, aumentan-
dinamica, grazie all’affusolamento della forma
do la deportanza.
del tetto verso il retrotreno; la vettura presenta uno spoiler sul tetto. Il montante A e il pa-
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VOLKSWAGEN T-CROSS: ECCO IL 1.6 TDI 95 CV E adatta anche ai neopatentati. Prezzi da 20.900 euro
L
La gamma della Volkswagen T-Cross si allarga
rispettivamente 5,5-5,7 l/100 km e 144-148 g/
con l’arrivo della nuova motorizzazione 1.6 TDI
km.
95 CV che si aggiunge alla 115 CV già presente
La gamma italiana della Volkswagen T-Cross è
in gamma e che permette anche ai neopaten-
declinata in tre allestimenti: Urban, Style e Ad-
tati di mettersi al volante del SUV compatto
vanced. La versione d’ingresso Urban offre di
di Wolfsburg. Il quattro cilindri 1.6 TDI da 95
serie radio Composition Media con display da
CV e 250 Nm è disponibile in abbinamento al
8”, divano posteriore scorrevole, limitatore di
cambio manuale a 5 rapporti o all’automatico
velocità, rilevatore di stanchezza del guidato-
DSG a 7 rapporti. La T-Cross 1.6 TDI con cambio
re Fatigue Detection, sistema di monitoraggio
manuale raggiunge una velocità massima di
della distanza Front Assist con riconoscimento
180 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 11,9 se-
pedoni e funzione di frenata di emergenza City,
condi. Stessa velocità massima per la variante
assistente al mantenimento della corsia Lane
equipaggiata con DSG, che invece impiega 12,5
Assist e sistema di protezione degli occupanti,
secondi per coprire lo 0-100 km/h.
oltre all’assistente di cambio corsia con rileva-
Secondo il metodo di omologazione WLTP, la
mento dell’angolo cieco Blind Spot Detection
Volkswagen T-Cross 1.6 TDI 95 CV con cambio
e all’assistente di uscita dal parcheggio Rear
manuale consuma 5,3-5,5 l/100 km di carbu-
Traffic Alert.
rante nel ciclo combinato ed emette 139-145 g/km di CO2. I valori per la variante DSG sono
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E’ offerta al prezzo di listino di 20.900 euro.
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OPEL GRANDLAND X, ARRIVA LA VARIANTE PLUG-IN HYBRID Arriva la variante plug-in hybrid della Opel Grandland X: il powertrain consta di un quattro cilindri 1.6 turbo e due motori elettrici, per oltre 300 CV di potenza.
L
La gamma della Opel Grandland X si arricchi-
quando le condizioni di guida lo richiedono.
sce con l’arrivo di una variante plug-in hybrid:
Le batterie da 12,3 kWh, poste sotto i sedili po-
sul SUV della casa di Russelsheim debutta il
steriori, garantiscono un’autonomia di 50 km/h
nuovo powertrain elettrificato da oltre 300 CV
in modalità full electric secondo il ciclo WLTP.
prodotto da PSA. La Grandland X ibrida vanta un quattro cilindri turbo di 1.6 litri conforme
La capacità degli accumulatori è ricaricabile in
alla normativa Euro 6d-Temp in grado di svi-
un’ora e mezza servendosi di una wallbox do-
luppare fino a 200 CV e due unità elettriche per
mestica da 7,4 kW. La presa di ricarica presente
una potenza complessiva di 109 CV alimentate
di serie sulla Grandland X ibrida è da 3,3 kW;
da una batteria agli ioni di litio.
opzionale è una variante da 6,6 kW.
Abbinato al motore elettrico anteriore è un cambio automatico ad otto rapporti collegato
Il sistema di rigenerazione ibrida della vettura
all’unità endotermica; l’altro propulsore green,
consente la guida servendosi prevalentemen-
quello al posteriore, eroga trazione al retrotre-
te con l’acceleratore, usando il freno solo per
no. La Opel Grandland X plug-in hybrid vanta
fermarsi del tutto o in situazioni di pericolo.
quattro modalità di guida, elettrica, ibrida,
L’introduzione sul mercato della Grandland X
a trazione integrale e Sport, per garantire la
plug-in hybrid è il primo passo verso la com-
massima efficienza in modalità full electric ma
pleta elettrificazione della gamma di Opel, pre-
al contempo consentire prestazioni migliori
vista entro il 2024.
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VOLKSWAGEN GROUP: 20 MODELLI ELETTRICI NEI PROSSIMI 2 ANNI Volkswagen, Seat, Audi, Skoda, Bentley, Lamborghini, Porsche e Cupra hanno annunciato che, per il 2022, entreranno in gamma 35 modelli elettrificati, 20 dei quali saranno 100% elettrici
I
Il mondo dell’automobile è pronto ad un’altra
borghini, Porsche e Cupra scoprono le carte e
grande rivoluzione: l’arrivo dell’elettrico. Ne ab-
anticipano grandi cambiamenti e novità in tem-
biamo parlato in tutte le salse e moltissime Case
pi brevissimi. Ha iniziato la Casa di Ingolstadt
si sono già lanciate nell’era delle zero emissio-
con la e-tron, è arrivata Volkswagen con la ID.3,
ni. Questa settimana, però, le attenzioni sono
si aggiungerà Porsche con la Taycan e seguiran-
su Volkswagen, che ha presentato il terzo capi-
no Seat, Cupra e Skoda che hanno in caldo pro-
tolo della sua storia: la ID.3, il primo veicolo di
totipi vicinissimi alla serie. L’obiettivo principale
una lunga serie di modelli progettati per essere
è il 2022, ma quello definitivo è il 2050, anno in
esclusivamente elettrici. In occasione del Bar-
cui ci si aspetta di abbattere completamente le
celona Automobile, che quest’anno festeggia
emissioni di CO2 (per quanto riguarda la mobi-
il 100° anniversario, Luca De Meo, CEO di Seat
lità). «Come avete visto, abbiamo pronta una
e massimo rappresentate del Gruppo Volkswa-
grande offensiva elettrica. Ora abbiamo bisogno
gen, ha annunciato che nei prossimi 2 anni i
di una rete di infrastrutture di ricarica sufficien-
Marchi del Gruppo lanceranno sul mercato spa-
te, di un appoggio multi-settore e il supporto
gnolo (e ci aspettiamo anche in quello europeo)
del Governo. – ha dichiarato Luca De Meo – Oggi
un totale di 35 nuovi modelli elettrificati, 20 dei
siamo i secondi produttori di veicoli in Europa
quali saranno completamente elettrici.
grazie alla nostra esperienza. Però dobbiamo guardare oltre e concentrarci sull’ondata di vei-
Un grande passo
coli elettrici che diventeranno molto importanti
Volkswagen, Seat, Audi, Skoda, Bentley, Lam-
per il Gruppo».
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BLIZZ PRIMATIST, RIVIVE LA ZER DI BERTONE: OBIETTIVO RECORD DI VELOCITÀ Presentato a Torino Blizz Primatist, un prototipo elettrico italiano progettato per conquistare il record del mondo di velocità per veicoli a batteria GUARDA TUTTE LE FOTO
di Enrico De Vita
R
Rivive la ZER (acronimo di Zero Emission Re-
bassi in assoluto. E così ha riprodotto l’intera
a consentire di competere nella categoria infe-
regolarità.
cord), il siluro costruito dalla Bertone, disegna-
carrozzeria, cambiando tutto il resto.
riore – fornisce un notevole vantaggio dal mo-
Blizz Primatist farà la sua prima discesa in cam-
to da Eugenio Pagliano, che nel 1994 e nel 1995
Cambia il materiale della pelle: Blizz Primatist
mento che riduce la resistenza di rotolamento
po il 25 maggio prossimo, sulla pista di Baloc-
raggiunse numerosi record sulla pista di Nardò,
ha la carrozzeria in fibra di carbonio (mentre
(molto elevata alle altre velocità) e richiede
co, per saggiare le sue potenzialità. Le succes-
fra i quali quello di velocità sul chilometro lan-
ZER l’aveva in fibra di vetro per questioni di iso-
meno energia nella fase di accelerazione. Non
sive sfide, in programma nel 2019, saranno:
ciato, a 303,977 km/h. E rivive non solo nella
lamento elettrico), cambiano le batterie (ora
bisogna dimenticare infatti che i record di velo-
impresa esaltante di correre sulla stessa pista
sono costituite da 2680 celle al litio e pesano
cità vanno verificati sempre nei due sensi dello
i 100 km con partenza da fermo;
alla conquista dei record, ma anche nelle sem-
200 kg), ZER aveva 600 kg di batterie al piombo,
stesso percorso. A Nardò la pista è costituita da
le 100 miglia con partenza da fermo,
bianze perché il nuovo missile è identico nella
le uniche in grado di offrire una sicura affida-
un anello circolare di 16 km, non perfettamen-
il record dell’ora con partenza da fermo.
forma alla ZER.
bilità, pur se con un contenuto energetico pari
te allo stesso livello: quindi per poter ripetere
a solo 25 wattora per kg di piombo (contro gli
la prestazione bisogna invertire la marcia e
Nel 2020 sono previsti i 500 km con partenza da
oltre 100 di quelle al litio).
utilizzare tutti i 16 km per il lancio in direzione
fermo e il record di velocità sul km lanciato.
Infatti il suo costruttore, ideatore, e probabilmente pilota, Gianmaria Aghem, ha sognato
opposta.
di ripetere l’impresa della ZER assistendo – tre
Sono diverse e particolari le sospensioni, a
anni fa – alla proiezione del filmato girato sulla
molle orizzontali. Nuovo è il telaio in tubi di
Alla realizzazione del nuovo prototipo hanno
pista di Nardò 25 anni prima. E si è reso conto
acciaio. Diverso è il motore, di tipo asincrono a
partecipato, oltre al designer Pagliano, il Poli-
che la penetrazione aerodinamica delle linee
flusso assiale e raffreddamento a liquido; può
tecnico di Torino e numerose aziende e tecnici
di Bertone ha ancora un potenziale notevole
erogare fino a 150 kW, con peso di soli 20 kg. Il
specializzati nel settore automotive. Gianma-
da sfruttare per i record di velocità. Infatti, il Cx
peso totale di Blizz Primatist scende quindi a
ria Aghem, il suo ideatore, è un imprenditore
della Zer raggiungeva 0,113, uno dei valori più
soli 500 kg (ZER sfiorava i 900) e questo – oltre
torinese con trascorsi nei rally e nelle gare di
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ATTUALITÀ
ATTUALITÀ
CODICE DELLA STRADA: (QUASI) PRONTO IL TESTO BASE. ECCO LE NOVITÀ
di Alfonso Rago
Le maggiori novità: autostrade aperte ai 125 cc e “strade scolastiche“ per tutelare gli
F
Filtrano importanti anticipazioni sui contenuti, finora top secret, del testo base di revisione al Codice della Strada stilato dalla Commissione Trasporti della Camera: il testo definitivo del Governo sarebbe
studenti. Possibili emendamenti
pronto, ma c’è tempo fino al 3 giugno per presentare proposte di emendamento e modifica.
soggetti maggiorenni, in possesso di patente A,
da presentare entro il 3
Queste le new entry; ma ci sono anche modi-
Poi inizierà la discussione, che porterà - almeno così
B o di categoria superiore o da almeno due anni
fiche al Codice respinte al mittente, prima tra
giugno
si spera - ad un testo che cambierà profondamente
detentori di patente A1 o A2.
tutte quella che prevedeva l’innalzamento della
il sistema di riferimento per chi si muove con i vei-
Altra importante novità riguarda l’introduzio-
velocità massima in autostrada a 150 km/h e il
coli più diversi (ma anche a piedi) sulle pubbliche
ne di un nuovo tipo di strada in aggiunta alla
divieto di fumo in auto.
strade. La novità più importante sembra quella che
classificazione esistente: la “strada scolastica“,
prevede (e finalmente!) la possibilità di circolare
nelle vicinanze di istituti di formazione, consen-
Su un’altra norma molto delicata, relativa alla
su autostrade, superstrade e tangenziali ai veicoli
tirà sosta, movimento e manovre connesse alle
possibilità di andare in bici contromano e di
da 125 cc, visto che la norma ora stilata prevede il
scuole. Su queste strade i comuni dovranno sta-
prevedere uno spazio per i ciclisti davanti agli
divieto della circolazione a velocipedi, ciclomotori,
bilire limitazioni alla circolazione almeno negli
stop o ai semafori, il Governo pare intenzionato
motocicli di cilindrata inferiore 120 cc se a motore
orari di attività didattica e di ingresso e uscita
a lasciare la decisione alle singole autorità co-
termico e di potenza fino a 11 kW se a motore elet-
degli alunni, adottando il limite dei 30 km/h o
munali, in base alle esigenze degli utenti ed alla
trico; la circolazione è comunque consentita solo a
inferiore o istituendo zone a traffico limitato.
specificità del territorio.
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ATTUALITÀ
ATTUALITÀ
IMMATRICOLAZIONI AUTO ITALIA: ELETTRIFICAZIONE IN NETTO AUMENTO, DIESEL IN PICCHIATA. CO2? STABILE! di Omar Fumagalli
dati parlano di un’impennata per le immatricolazioni di nuove auto elettrificate in
E
E vai con l’Ecobonus, avanti con le immatricolazioni di auto rigorosamente ibride, per molti, elettriche potendo, per alcuni. Ne parliamo sempre ma i veri numeri cosa dicono? Ci sono quelli
poco appeal rivestono comunque, da noi.
preferiti, a tenere l’emissione dichiarata sta-
del mese appena chiuso, aprile 2019: circa 1.300
Spostandoci sui numeri poco più grandi, nei
Italia, complice l’Ecobonus,
bile. Calano le vendite delle auto con motore
immatricolazioni di EV, in grande disomogeneità
volumi e nel CO2, vediamo che ci dirigiamo
diesel, di quasi un quarto rispetto lo scorso
ma insieme al crollo diesel
perché le più vendute sono una piccola Zoe e una
quasi verso le diecimila auto ibride immatri-
anno, mentre salgono quelle a benzina, vicine
colate, mensilmente. La crescita qui è meno
non avviene quello del tenore
elitaria Tesla. In mezzo? Tanti numeri, come quel-
al 50% di quota. Ora vi diamo anche la Top10
li dei giorni di ritardo nel far partire gli incentivi
ripida ma comunque costante su tutti i primi
delle più vendute, tra le nuove auto ibride ed
e quelli a due zeri per la percentuale di crescita
mesi del 2019. Quelli delle Case, molte e delle
elettriche in Italia, ammesso che vi interessi
degli EV stessi; che senza Ecobonus (e colonnine)
associazioni, quasi tutte, puntano però il dito
sostituire e non solo commentare. A chi scrive
poco appeal rivestono comunque, da noi.
sul valore medio ponderato di CO2, teorica-
onestamente interessa più il buon stato di ef-
E vai con l’Ecobonus, avanti con le immatrico-
mente emesso dalle nuove auto: vicino ai 119
ficienza e quindi sicurezza, prima ed ecologia,
lazioni di auto rigorosamente ibride, per molti,
/120 g/km, inchiodato se non peggio di mesi
poi, di tutto il parco circolante sulle strade e
elettriche potendo, per alcuni. Ne parliamo sem-
addietro. Sale la quota EV, sale la quota hy-
non i numeretti delle vendite mensili, dove
pre ma i veri numeri cosa dicono? Ci sono quelli
brid, eppure la causa di questa rivoluzione nei
alla peggio sono tutte auto Euro6 con discre-
del mese appena chiuso, aprile 2019: circa 1.300
gusti degli automobilisti italiani, o comunque
te dotazioni ADAS. Già, ma quei numeretti del
immatricolazioni di EV, in grande disomogeneità
uno dei fini del sistema Bonus / Malus emis-
nuovo spostano le strategie e variano il peso
perché le più vendute sono una piccola Zoe e una
sioni messo in piedi, non viene perseguita.
dei portafogli di troppa gente ai piani alti, per
elitaria Tesla. In mezzo? Tanti numeri, come quel-
Tradotto in parole, quel numero fermo vuole
pensare prima alla sicurezza di tutti, in ogni
li dei giorni di ritardo nel far partire gli incentivi
dire che non sono tanto Hybrid o EV ma i mo-
strada anche periferica; per incentivare prima
e quelli a due zeri per la percentuale di crescita
tori benzina, che nei libretti portano cifre su
la buona manutenzione o sostituzione anche
degli EV stessi; che senza Ecobonus (e colonnine)
emissione CO2 peggiori di certi diesel prima
con usati freschi.
di CO2
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MATTEO SALVINI:«MI IMPEGNO A PORTARE AL 100% LA DETRAZIONE DELL’IVA» A Verona all’Automotive Dealer Day il ministro Matteo Salvini si impegna
L
La politica e l’auto. O meglio, il Governo italiano e la filiera nazionale dell’Automotive. È il tema trattato nella conferenza di apertura dell’Automotive Dealer Day 2019 a Verona con la presenza del Ministro degli Interni, Matteo Salvini. Molti i temi caldi non solo
ad intervenire velocemente
per gli automobilisti ma soprattutto per aziende e
100%, anche se lo Stato deve fare bene i conti».
100% sulle auto aziendali (oggi è al 40%) è stima-
su iva, svecchiamento parco
lavoratori, di un settore che pur non roseo come in
Si parla di diesel e benzina inquinanti mentre i
to da Federauto attorno a 1,5 miliardi di euro in 3
moderni motori impattano molto poco sull’am-
auto, e altri temi che ad oggi
passato vale una spesa di 195 miliardi di euro l’anno,
anni. Ma in realtà questa manovra fiscale si rive-
per un gettito fiscale di 75 miliardi di euro nelle casse
biente, occorre invece togliere dalle strade il vec-
lerebbe un successo per tutti, dai consumatori ai
dello Stato. Salvini punta subito i piedi e nega qua-
chio parco auto ante Euro 4. «Lasciando da parte
cittadini, dalla filiera allo Stato, perché l’aumen-
lunque aumento di tasse o imposte inerenti l’auto:
gli approcci ideologici all’auto accompagnamo il
to incrementale annuo stimato è di 100mila vet-
«Piuttosto devono passare sul mio cadavere, anche
progresso senza penalizzare il settore e chi ci la-
ture nuove, con conseguenti benefici ambientali
i miei compagni alleati di Governo». Il Ministro parte
vora. Alcune iniziative hanno rallentato lo svilup-
dati dallo svecchiamento del parco auto e mag-
subito con una frase molto forte, che sicuramente fa
po di questo settore mentre dobbiamo istituire
giori entrate nelle casse dello Stato per circa
ben sperare per il futuro. «Mi impegno a nome mio,
un tavolo continuativo con i giusti interlocutori
1,8miliardi di euro nel triennio, tra iva, costi di
della Lega e del Governo a operare già dalla manovra
e le giuste competenze per ridare all’auto ed alla
immatricolazione, tasse automobilistiche e Ipt».
finanziaria del prossimo autunno per portare il set-
sua filiera le basi necessarie a poter riprendere a
Tanti gli impegni presi dal Ministro alla conferen-
tore italiano dell’auto ai livelli degli altri Paesi euro-
crescere nel rispetto dell’ambiente e dei consu-
za moderata da Leonardo Buzzavo presidente di
pei. Penso ad esempio alla proposta sulla detraibilità
matori». Il presidente del principale gruppo con-
Quintegia, tutti fondamentali per chi lavora nel
totale dell’Iva sulle auto aziendali, che solo in Italia
cessionario italiano (Autotorino) Plinio Vanini ha
settore e per gli stessi automobilisti. Ora l’ap-
è parziale. Significherebbe cambiare il parco auto e
ricordato in conferenza i numeri più importantio
puntamento è ai prossimi mesi per verificare che
lo Stato incasserebbe di più rispetto a oggi. La de-
che riguardano la filiera dell’auto: «L’impatto
questi impegni siano tradotti in fatti e che non
trazione dell’IVA sull’auto aziendale deve passare al
della proposta che considera la detrazione Iva al
sia pura campagna elettorale.
bloccano il settore
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IL MINISTRO SALVINI SULL’AUTO: TASSAZIONE GIÙ, LIMITI SU MA CON CONTROLLI SPIETATI, ECOBONUS E DIESEL Matteo Salvini ai nostri microfoni: rinnovamento parco auto circolante, accessi
A
All’Automotive Dealer Day di Verona, abbiamo posto
GUARDA IL VIDEO
al vice-premier e ministro degli Interni Matteo Salvini una serie di domande inerenti le questioni più calde per la filiera dell’auto e per gli automobilisti.
ZTL, limiti velocità e controlli
«E’ ora di alleggerire il peso delle tasse per chi lavora
come fanno alcuni che vedono solo certi mezzi
maggiori. EcoBonus? Non
con l’automobile».
(elettrici, ndr). Aiutiamo sì il progresso, ma senza
solo elettrico
Meno tasse sulle auto aziendali quindi, questo è il
Un Salvini attento alle problematiche dei delaler
primo obiettivo. Investimento che per lo Stato si tra-
e non nemico del motori diesel e benzina, secon-
duce in un’operazione capace di dare nel breve e me-
do una precisa logica. Meno idealisa ma più ba-
dio termine un ritorno comunque positivo, per tutti,
sata su dati concreti, condivisa da molti operato-
grazie alle maggiori vendite che se ne ricaverebbero.
ri dell’auto riuniti ad ascoltare il suo intervento,
Stime precise a parte, si parla di detrazione totale
a Verona.
penalizzare chi lavora e chi non inquina».
dell’Iva sulle auto aziendali, ma anche di regole da uniformare per le grandi rivendite online dei gruppi
Con Salvini non abbiamo trattato solo
internazionali, che fanno concorrenza ai rivenditori
temi cari ai professionisti dell’auto,
classici nazionali, in regimi differenti.
ma anche vicini e molto sentiti dagli automobilisti italiani.
di Omar Fumagalli
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«Prendo l’impegno a nome mio e del Governo. Quel-
«Dobbiamo lavorare per aiutare gli automobilisti
lo di mettersi al lavoro già con la prossima manovra
italiani a sostituire le loro auto più vecchie, meno
finanziaria, per aiutare il rinnovo del parco auto. Non
sicure e più inquiinanti».
voglio usare un approccio ideologico per il settore,
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E le misure già apportate? Il Bonus-Malus emissioni, pensate di correggere il tiro? «Dobbiamo lasciare da parte la battaglia ideologica e concentrarci sulle reali cause dell’inquinamneto atmosferico. Oggi certe motorizzazioni sono demonizzate, quando in realtà i moderni motori diesel sono pari se non meno inquinanti, di quelli elettrici. Ciò che è realmente importante è liberare le strade dalle motorizazioni obsolete (pre Euro4) favorendo la diffusione di veicoli di ultima generazione». Modelli di auto nuovi ma anche usati, come ha correttamente precisato Plinio Vanini, titolare di Autotorino e portavoce dei rivenditori durante la conferenza stampa.
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Per gli automobilisti, si prepara un nuovo Codice della Strada, qual’è il suo giudizio allo stato attuale? «Siamo vigili in commissione (con l’on. Morelli) e vogliamo dare regole nuove con sanzioni pesanti: anche il sequestro delle auto, se non a norma. Controlli spietati, per la sicurezza. Pensiamo ai nuovi mezzi poi, quelli inediti da normare e anche ai nuovi limiti: non devono essere un tabù, per certe grandi arterie». Velocità maggiore dei 130 Km/h come in alcune nazioni vicine all’Italia, quindi? Ne sentiremo ancora parlare, nelle aule del parlamento. Mentre in un altro parlamento, quello Europeo, si dettano le regole di ecologia e sicurezza per le auto di domani, influenzando tutti i mercati compreso il nostro. Normative stringenti per l’industria europea e italiana, da sempre eccellenze nello sviluppo e nella produzione di tecnologie legate al mondo automotive. Chiediamo al Ministro Salvini se non sia il caso, anche in questa sede, di riportare i temi più in ambito pratico che ideologico. «Assolutamente, alcune regole oggi in nome di un’ideologia, non difendono l’eccellenza tecnologica dei singoli Paesi europei, Italia compresa, al contrario favoriscono altri Paesi. Non ci si rende conto che per produrre energia elettrica occorre quasi sempre bruciare qualcosa. Se oggi
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Oggi gli automobilisti italiani sono governati territorialmente in modo disomogeneo. Una situazione che continua a cambiare e che rende molto complicato dare ai consumatori e ai concessionari, modo di programmare le loro azioni a medio e lungo termine. Lei pensa che ci debba sempre essere un’autonomia locale, in questo tipo di decisioni, oppure che occorra un coordinamento più centrale? «Io sostengo e rispetto le autonomie, ma ci sono alcuni sindaci che penalizzano in maniera folle chi usa l’auto per lavoro. Non si può penalizzare interi quartieri nelle città. Anche perchè si sposta il problema dai centri nelle periferie, più intasate e inquinate. Alcune linee guida varrebbe la pena valutarle, per le ZTL». Prospettive interessanti quindi, per automobilisti e rivenditori auto, almeno secondo i piani. Ora però ci sono di mezzo le elezioni europee. Salvini si è impegnato su alcuni di questi temi e ha promesso anche di istituire un tavolo permanente di discussione sul fronte automotive, da ottobre. Lo seguiremo in questi mesi, sperando che gli impegni presi possano tradursi in realtà. Per chiudere, se qualcuno si domandasse quale è l’auto preferita dal Ministro degli Interni: «Al momento io guido una Fiat, 500 e mi trovo bene».
tutti dovessimo avere un’auto elettrica, non avremmo nemmeno la possibilità di muoverci».
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INTERVISTA A MICHELE CRISCI, UNRAE Il presidente UNRAE commenta l’attuale situazione del mercato auto in Italia ed Europa. Problemi noti da risolvere, si spera nel cambiamento (di velocità e non rotta) dopo le elezioni politiche nell’Unione
L
La voce dei dealer si leva alta dalle parti di Vero-
biziosi e difficili del lungo periodo che le Case
na, come tutti gli anni per l’ADD. Una delle più
stanno “inseguendo”. Una situazione di transi-
rappresentative però, è quella di Michele Crisci.
zione data per certa, negli obiettivi, ma troppo lunga nella sostanza.
Il presidente UNRAE, che in conferenza ha parlato all’unisono con Federauto e Anfia, spiega ai
L’Italia è fanalino di coda o quasi, rispetto alla
nostri microfoni come stia evolvendo il mercato
tradizione del suo passato automobilistico.
auto in Italia ed Europa. Lo potete ascoltare nel-
Potenziale buono invece per la sicurezza, delle
la sua video intervista, fatta allo stand di Auto-
automobili.
GUARDA IL VIDEO
moto.it Sempre se si rinnova a modo il parco circolante, Difficoltà note quelle di cui parla Crisci, per il rin-
fatto di troppe auto pre-Euro4. Il target è farlo
novamento auto e per le norme ambientali, con
senza urgenze ma senza lentezza, a costi non
qualche spiraglio se il nuovo parlamento euro-
esagerati per l’utenza finale e quindi flussi non
peo accorciasse la vista. Già, obiettivi di breve e
ristretti per i dealer, di nuovo ed usato (post-Eu-
medio termine puntuali, al posto di quelli am-
ro4).
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INTERVISTA AL PRESIDENTE ASCONAUTO FABRIZIO GUIDI AsConAuto porta la sua voce tra i dealer, a Verona, anticipando il prossimo evento di Brescia, dedicato al post-vendita GUARDA IL VIDEO
T
Tradizionale presenza all’Automotive Dealer
copre mille e ottocento magazzini in 16 regioni
Day è quella di un workshop promosso anche
e 83 province. Il nostro progetto associativo ha
da quelli di AsConAuto, da poco uniti a Federau-
cavalcato la mutazione in corso con successi
poi sottolinea: ”Il futuro sarà ancora più com-
ottimizzare l’uso degli spazi, rendere più effi-
to. L’occasione è stata utile anche presentare il
costanti e ha saputo affrontare una forte ridu-
plicato, con meno marginalità al post-vendita
ciente la gestione dello stoccaggio e la movi-
Service Day 2019, che prosegue il percorso av-
zione della rete ufficiale, la concentrazione dei
dei Concessionari: ma la marginalità che dà il
mentazione dei ricambi dei dealer. Così come
viato con successo lo scorso anno - oltre 2.500
mandati, lo sviluppo di grandi gruppi, i cam-
service è essenziale, così come il controllo ge-
aree di stoccaggio vetture per condividere
partecipanti ne hanno confermato la efficacia:
biamenti di politica di alcune case sui ricam-
stione e la fidelizzazione clienti. Un risultato
servizi di preparazione, servizi di carrozzeria e
“ci sentiamo a casa nostra” è stato il commento
bi, il peso crescente delle flotte. Una revisione
economico 2018 ancora in positivo a due cifre:
servizi di meccanica. Economie di scala e ra-
più ascoltato. Se Verona è per i dealer, Brescia
culturale è avviata, Insieme alle case automo-
+ 13,5 per cento, rispetto all’anno preceden-
pidità di adeguamento al mercato che cambia
diventa luogo dedicato di riferimento e confron-
bilistiche, per la qualità che è sicurezza: Il “no-
te, dimostra qualità ed efficacia del progetto
sono alla base dello sviluppo crescente del
to per approfondire ed elaborare tematiche col-
stro tagliando” è il ricambio originale. Bisogna
AsConAuto grazie a una contenuta Incidenza
nostro progetto, ma la chiave di volta resta la
legate al mondo del post-vendita e della distri-
aumentare il percorso formativo, potenziare
dei costi (4/5%), alla marginalità (Consorzi vs
nostra capacità di fare squadra.
buzione dei ricambi originali.
processi, dotazioni, costo delle attrezzature,
Ricambisti) che è quattro volte maggiore e a
Fabrizio Guidi, presidente di AsConAuto, rileva
standard del servizio fornito ai clienti, alle flot-
una soglia d’insolvenza davvero da record
Una capacità che nasce dal confronto costan-
orgogliosamente: “la capacità della nostra As-
te, alle assicurazioni, così come agli autoripa-
(<0,60%) in funzione della efficacia della Rete
te e aperto in Associazione sulle dinamiche
sociazione di realizzare un progetto voluto, co-
ratori”.
incassi associativa, ideata e messa a punto
che mutano, ma soprattutto dal nostro lavoro
negli anni. Il nostro progetto si perfeziona e si
quotidiano nel presidiare il territorio, grazie
struito e pagato dai Concessionari Italiani, che ha superato la crisi del settore. Oggi abbiamo
Allo stand di Automoto.it in quel di Verona, il
sviluppa nella logica della proposta di condi-
alla nostra rete, con professionalità: il ricam-
una sola logistica: proprietà di 22 Consorzi e
presidente Guidi parla anche di situazione di
videre i magazzini ricambi dei Concessionari
bio originale diviene per tutti, ma soprattutto
del 70 per cento dei Concessionari italiani ri-
mercato in generale, visibile nel nostro video,
intesi come PLACCA DEI RICAMBI ORIGINALI:
per i clienti, garanzia di qualità e sicurezza”.
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FORMULA1
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F1, GP SPAGNA 2019: LA NOSTRA ANALISI
GUARDA IL VIDEO di Diletta Colombo
Analizziamo il Gran Premio
C
Cinque doppiette in altrettante gare disputate nel
Se la Mercedes trionfa, in Ferrari è notte fonda:
ogni caso, il passo gara non c’era, e, quel che è
2019: dopo il Gran Premio di Spagna di Formula
la Rossa non ha nemmeno centrato il podio. La
peggio, le ambasce nel terzo settore fanno pen-
1, la Mercedes resta a punteggio pieno. A vince-
SF90 si dimostra ancora una volta inadeguata
sare che lo stesso copione si riproporrà anche
re a Barcellona è stato Lewis Hamilton, capace di
nell’affrontare le curve lente: nel terzo settore
a Montecarlo. Sul podio al posto dei piloti della
Formula 1, con il nostro inviato
approfittare di un’esitazione del poleman Bottas
di Barcellona, quello più guidato, la monopo-
Ferrari è salito Max Verstappen, autore di un’al-
in partenza per prendere la testa della corsa: di lì
sto di Maranello accusava un deficit troppo
Paolo Ciccarone
tra gara ragionata. Verstappen non sbaglia più,
in avanti una passerella verso il traguardo. Con il
grande. Non si riesce a trovare la quadra, come
e mostra una lettura più conservativa della cor-
risultato di Montmelò, poi, Hamilton si riprende la
confermato da Sebastian Vettel, che ha spiega-
sa, sintomo di una maggiore maturità rispet-
testa del mondiale.
to: «Se sapessimo qual è il problema, l’avrem-
to al passato. Per quanto riguarda i team di
Valtteri Bottas è stato bravissimo in qualifica: gra-
mo già risolto». Una situazione molto comples-
metà classifica, i due piloti della Haas, Romain
zie al suo giro velocissimo e pulito nella Q3, ha stac-
sa, questa. Lo stesso Vettel si è complicato la
Grosjean e Kevin Magnussen, hanno regalato
cato di ben sei decimi il recordman assoluto di pole
gara in partenza: scattato molto bene, il tede-
spettacolo in pista in un GP altrimenti noioso.
in F1, Hamilton, autore di qualche sbavatura di
sco della Rossa è stato però poi protagonista di
Renault ancora in caduta libera.
troppo. La gara ha visto un’altra storia, ma in ogni
un forte bloccaggio che gli ha reso la vita diffici-
caso in Mercedes non si sbaglia nulla: ottime sono
le nel primo stint. Sia Vettel che Charles Leclerc
Parliamo di questo e molto altro nell’ultima
sia visione strategica che la gestione dei pit stop.
sono stati penalizzati da alcune lungaggini
puntata di DopoGP F1, con il nostro inviato in
Con delle Frecce d’Argento così, alla Ferrari restano
nella gestione delle posizioni dei piloti in pista:
pista, Paolo Ciccarone.
solo le briciole.
la Ferrari non ha reagito tempestivamente. In
dell’Azerbaijan, quarta gara della stagione 2019 di
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F1, GP SPAGNA 2019: FERRARI, DA CHE PARTE RICOMINCIARE? I problemi della Ferrari sono diversi: da che parte si può ricominciare? Il punto dopo il Gran Premio di Spagna
di Paolo Ciccarone
B
BARCELLONA - Beati quelli di Houston che
mi delle prove, ovvero mancanza di carico
con Apollo 13 si sono sentiti dire via radio:
(meglio di aderenza, in inglese grip) nella
“Houston abbiamo un problema”. Da Mara-
parte lenta. Infatti in gara pure la Red Bull di
nello, infatti, i problemi sono più di uno e non
Verstappen è stata davanti e per poco anche
di facile soluzione.
quella di Gasly stava per farcela.
E quindi la domanda è: Ferrari, da che parte
Segno di problemi pesanti che per il team
ricominciare? L’ennesima sconfitta in pista,
principal Mattia Binotto analizza così ai mi-
e stavolta senza appello, apre scenari nuovi
crofoni delle TV: “Abbiamo portato delle novi-
per la squadra italiana. Alla vigilia sono stati
tà che hanno funzionato, abbiamo imparato
portati aggiornamenti aerodinamici e il nuo-
molto e soddisfatti perché hanno funzionato,
vo motore. Poi, alla fine, il risultato finale è
purtroppo non sono state sufficienti per com-
stato di un quarto e quinto posto con Vettel e
petere con i nostri rivali e adesso continuere-
Leclerc. Deludente per le attese, preoccupan-
mo nello sforzo di migliorare tutto il pacchet-
te per come è arrivato.
to a disposizione”. Quindi motore e aerodinamica sono stati
La Ferrari ha patito in gara gli stessi proble-
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promossi, però l’alunno è stato bocciato.
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Su questo poco da dire, la rossa non è stata
des, perché Esteban Ocon ha provato al simu-
detto Vettel. Quindi la Ferrari che in Bahrain
sorprendente Red Bull Honda, ha avvisato:
competitiva. E qui vale la pena ripartire da
latore fino alle 3 di notte, verificando, coi dati
volava, adesso è diventata un mulo? no, af-
“Le gare dove posso vincere?
febbraio, quando i primi test erano stati posi-
in loro possesso, che le scelte (o gli assetti e
fatto.
tivi ma qualche dubbio si era insinuato. Basta
tempi relativi) della Ferrari fossero migliori.
cercare le cronache dell’epoca per leggere del dubbio.
Montecarlo, Singapore e Messico. Poi magari Se la storia fosse stata diversa in Bahrain e
non succede o vinciamo da altre parti. Ma lì
Alla fine sono giunti alla conclusione che la
anche a Baku, oggi non saremmo qui a parla-
sono certo ce la possiamo fare”. Ferrari avvisata, con tutto quello che ne segue.
SF90 non ha carico aerodinamico a bassa
re di 5 doppiette Mercedes. Il problema è che
Ovvero, tutte le volte che la macchina veniva
velocità. “Avere carico nelle curve veloci e
loro le vittorie le hanno fatte, la Ferrari le ha
modificata, andava sempre uguale. Brutto se-
penetrazione in rettilineo è relativamente
sfiorate. E questo pone il problema grosso sul
gno, ovvero era nata plafonata. Ma erano solo
facile - dice un esperto, rivale, della Ferrari -
cosa fare in futuro. Dare la croce addosso ai
test invernali, invece le prime corse della sta-
il problema nasce nelle curve lente. La SF90
tecnici adesso è inutile, si fanno delle scelte,
gione dimostrano che i timori erano fondati.
non aveva il carico necessario per garantire
a volte funzionano altre no. Ultimamente non
Quindi una macchina buona, guidabile, senza
la tenuta che serviva”. Su questo se ne sono
hanno funzionato.
difetti ma lenta. E senza sapere il perché.
accorti tutti.
Almeno, una idea se la sono fatta alla Merce-
Il problema è: si è capito cosa fare? “Se lo
E per Monaco, se le premesse sono queste,
avessimo saputo, lo avremmo già fatto” ha
meglio preoccuparsi o sperare nel colpo di genio dei piloti. Anche se Verstappen, con la
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F1, GP SPAGNA 2019: MERCEDES, UNA SQUADRA COI BAFFI di Paolo Ciccarone
Nel Gran Premio di Spagna di Formula 1 la Mercedes ha mostrato una superiorità totale. Ecco perché
B
BARCELLONA - La Mercedes? Una squadra coi baf-
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fi. Quelli del presidente e mentore del team Dieter Zetsche, che in Spagna ha assistito per l’ultima volta a un GP nel suo ruolo prima di passare ad altro
Sembra quasi di essere tornati al 1988 quando
nita, fino al 45.giro, a causa di una toccata fra
incarico in azienda, ma anche i baffoni finti che la
Senna e Prost fecero man bassa del mondiale
Norris e Stroll con uscita di pista, la safety car
squadra ha indossato per la foto ricordo a conclu-
vincendo 15 gare su 16 e manco il dominio di
ha neutralizzato la corsa fino al 51 giro. In que-
dere una pagina storica per la Mercedes. La quin-
Schumacher, anni dopo, raggiunse mai le vette
sto frangente in Mercedes hanno richiamato ai
ta doppietta stagionale consecutiva con Hamilton
viste finora. “Devo molto a Dieter Zetsche - ha
box i due piloti e montato le gomme più morbi-
al terzo successo davanti a Bottas, è indice di una
detto Lewis Hamilton - perché quando lasciai
de, mentre la Ferrari ha richiamato solo Leclerc
superiorità totale che si concretizza in gare noiose
la McLaren per venire in Mercedes, fu lui a dar-
che aveva le dure e gli hanno montato le me-
(per chi insegue) e senza errori in cui alla fine la
mi fiducia, a illustrarmi il programma e a con-
die, in modo da consentirgli di non farsi supe-
doppietta è l’unica soluzione possibile.
vincermi. Ha sempre creduto in me e vederlo
rare alla ripartenza della gara. In questo fran-
qui per la sua ultima gara come presidente, mi
gente le due Mercedes, con gomme morbide,
E per far capire quanto sia una squadra coi baffi ba-
ha commosso e sono felice di avergli regalato
hanno subito ripreso il passo giusto, Hamilton
sti citare un piccolo particolare sullo schieramento
questa vittoria”.
ha segnato il giro più veloce e ha vinto la corsa.
di alettone, flap e musetto siano nella propria sede
La gara si è decisa alla prima curva. Vettel,
La classifica parla chiaro: Hamilton 112 pun-
e non spuntino fuori nemmeno per un decimo. Una
quarto al traguardo, era partito benissimo e
ti, Bottas 105. Verstappen, ottimo terzo con
squadra che si permette una cura del particolare
alla prima curva si sono presentati in tre affian-
la Red Bull, più performante della Ferrari, in-
così maniacale merita il plauso del mondo della
cati, solo che la Ferrari ha bloccato le gomme
segue a 66 punti con Vettel a 64 e Leclerc 57.
F.1, anche se i tifosi (e a questo punto anche Liber-
anteriori ed è finita nella via di fuga, Hamilton
Inutile commentare oltre, più chiaro di così...
ty Media) vorrebbero più battaglie, più lotte e un
all’interno ne ha approfittato e ha preso il co-
vincitore diverso rispetto ai soliti due.
mando davanti a Bottas. A quel punto gara fi-
di partenza: un meccanico controlla che tutte le viti
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ADDIO A NIKI LAUDA: AUSTRIACO RE DELLE STRATEGIE 3 VOLTE IRIDATO, SU FERRARI E MCLAREN di Omar Fumagalli
Vero asso del volante capace di risorgere dopo un incidente quasi mortale. Campione del
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Chi non lo conosceva non conosceva la F1, punto. Tutti gli over40 sono cresciuti giocando anche con le piccole F1 rosse replica della sua. Tutti i giovani di oggi lo hanno visto nei box quale consulente del-
un marito amorevole e premuroso, un padre e
è poi stato manager vicino ai maggiori team,
la Mercedes, vincente in pista con le F1 ibride.
nonno lontano dal pubblico, e ci mancherà”,
mondo con le Rosse e poi
inclusa la Ferrari capitanata da Montezemolo,
Niki Lauda se n’è andato a soli 70 anni, ma che vita
scrivono i suoi nell’annunciarne la morte.
la Jaguar e la Mercedes. I soprannomi che gli
manager di grandi Team oltre
intensa. Non solo quella narrata nel film Rush (la Quella morte che lo aveva più che sfiorato,
che imprenditore.
sfida, contro James Hunt). L’ex pilota austriaco
tranquilla, non rendevano giustizia alla reale,
Niki Lauda è, specialmente ora che se n’è andato,
come tanti suoi colleghi degli anni dove il pi-
fine e astuta, capacità di guida, e a quella di
una leggenda della Formula 1. Tre volte campione
lota poteva andarsene, molto facilmente, a
porsi nei confronti della dirigenza. Incluso il
del mondo (1975, 1977 e 1984) mito per i ferraristi
ogni giro di pista; ma graziato per lasciargli
Drake Enzo Ferrari e la Federazione, presso cui
ma anche esempio, per i piloti più giovani di lui, a
l’opportunità, perseguita e consacrata oggi:
si è battuto per correre ma in sicurezza.
partire da quell’ex-compagno di squadra in McLa-
essere simbolo eterno del Motorsport quello
ren, Alain Prost (divenuto in parte suo erede, nel
rischioso e puro, della meccanica e del fuoco
Il piccolo ricordo di chi scrive è che da bimbo,
modo di gestire le gare, ndr). E’ stato poi impren-
in tutti i sensi (dentro e fuori) ma fatto “con la
avvicinarlo per avere l’autografo metteva dav-
ditore, che mette il suo nome e cognome su aerei
testa” e quindi redditizio.
vero impressione, perchè era un grande ma
che viaggiano, per tutto il mondo.
La sua carriera nel circus è praticamente stata
anche per quei suoi segni sulla pelle, vistosi
Quell’immagine legata ai cappellini, un tempo a
ininterrotta, anche durante le fasi di assenza
nonostante il cappellino “milionario” (per la
logo Parmalat, era anche per coprire i segni del
fisica dalle piste. Da pilota è stato capace di
relativa sponsorizzazione). Poi però, acoltar-
tremendo fuoco che lo stava per uccidere nel 1976.
ritornare e divenire nuovamente campione in
lo faceva sorridere, per quell’accento un po’
La sua fine, oggi, è avvenuta all’ombra dai riflettori
età matura, passando per monoposto di Mar-
tedesco e la battuta ogni tanto messa tra i
in Svizzera, nello stretto riserbo tra i suoi familiari.
ch, BRM, Ferrari, Brabham e McLaren, Abile ge-
commenti, tipo: “Ferrari zempre krande kazi-
“Un modello e un punto di riferimento per tutti noi,
store di gara, grazie all’indole e all’esperienza,
no” oppure “Kon bagnato macchina zi guida
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furono dati, ispirati alla sua figura fin troppo
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anche zentendo il k...o!”. Quel “kulo” che il buon Arturio (Merzario, suo ex-collega in F1) gli aveva in parte salvato aiutandolo a uscire vivo dalla sua monoposto in fiamme, al Nurburgring. Lo stesso che poi, scherzando, un altro collega e amico, pilota, un po’ “gli tirava” ricordando a Lauda che lui, il grande Lauda, non riuscì mai a vincere un GP Italia F1 in quel di Monza, per lasciare il nome sull’albo d’oro della gara più ambita, da un pilota della Ferrari. Ma adesso, adesso che non è più vivo come il suo amico con cui scherzava (Clay Regazzoni) il nome magari a margine di una statua dorata celebrativa glielo metteranno e non solo a Vienna, dove nacque nel febbraio 1949. Che poi, a dirlo a quelli che videro il Gran Premio a Monza nel 1976, un’impresa da vincente, non comune Lauda la fece ugualmente, tornando a correrci dopo quell’incidente di pochi mesi prima e finendo quarto. Peccato poi solo che quel sedere magico, all’ultimo GP corso in mezzo al diluvio giapponese, non bastò, per fare quello che rischiando sarebbe stato un poker iridato. Subentrò la ragione, giustamente, quella che ha portato Lauda a essere quello che è stato, fino al 20 maggio 2019, fino a impressionare l’asso del volante di oggi, Lewis Hamilton.
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WRC19. CILE. VINCE TANAK (TOYOTA) ESECUZIONE PERFETTA
di Piero Batini
L’estone conquista la seconda vittoria stagionale si rimette in corsa per il Mondiale favorito
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Concepcion, Cile, 12 Maggio 2019. Ha piovuto di notte e l’alba è avvolta nella nebbia. Si parte finalmente per l’ultima giornata del Rally e il Cile è già promosso a pieni voti. Il plebiscito degli appassio-
dall’incidente di Neuville.
nati è avvinto dalle gesta dei fuoriclasse del WRC
Ogier conquista un secondo
stamento comportamentale proprio di quel plebi-
posto prezioso che vale la
scito, ha già deciso che tornerà ancora, e ancora,
leadership del Campionato.
quello previsto dal Progetto iniziale. Matrimonio
Loeb spettacolo e terzo posto
e il WRC, con qualche piccola riserva sull’aggiu-
possibilmente per un periodo ancora più lungo di già riuscito, insomma. Il sipario sull’ultima Tappa, che comprende il giro più corto del Rally con quattro Prove Speciali, l’ultima in regime di Power Stage, si apre sul duello annunciato tra Ogier e Loeb per la conquista della seconda posizione del Rally. È un match in quattro round secchi, dal quale non si capisce bene se i Piloti vorrebbero uscire non tanto vincitori quanto…
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non sconfitti. Così è, sempre, quando è in bal-
non farsi battere dai ragazzi del WRC2 Pro, in
lo una questione d’onore, che in questo caso
particolare dall’adolescente Rovanpera ora
non disonora nessuno e, anzi, riporta in primo
davanti all’esperto Ostberg. Il corrispondente
piano la prelibatezza di uno scontro epocale e
primo round del “match” è di Loeb che, pur
storico. Niente di meno, niente di più, ai cileni
ammettendo un paio di piccoli errori, così
questo privilegio extra.
en passant, tanto per non farla pesare, batte
La prima Speciale, Bio Bio, 12 chilometri e
Ogier e si porta ad appena un secondo dall’ex
mezzo. Vince Meeke pungolato, l’irlandese,
delfino difficile. Tanto per completare il qua-
anche lui da una questione d’orgoglio, cioè
dro, Tanak, sesto, si fa portare dagli alisei
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del suo robustissimo primato e risparmia le
primo Power Stage cileno della Storia. Il Rally
gomme per il gran finale. Latvala cerca di farsi
si riapre completamente e si conclude su due
perdonare l’errore della vigilia, che è costato
fronti. Punti vitali, da una parte, e un duello
almeno un podio utilissimo per la Squadra, e
all’ultima Speciale, dall’altra. Suspence.
spinge a fondo. Anche per lui mirino puntato sul Power Stage, nel quale finirà onorevolmen-
Gli obiettivi si fondono per Ogier, che spreme
te terzo.
talento e meccanica e ottiene il secondo posto del Power Stage. Volendo vivere alla giorna-
La risposta di Ogier nella successiva Lircay di
ta, intanto è quanto basta per battere Loeb,
18 chilometri è terrificante. Il Campione del
difendere l’onore e garantire il secondo posto
Mondo si libera di qualsiasi remora e spinge
assoluto nel Rally. Guardando più avanti il ri-
a fondo. Chissà se, di tanto in tanto, pensa
sultato del Campione del Mondo è soprattutto
anche al Mondiale. Tanak è terzo, Ogier vince
il trampolino di lancio per una nuova fase da
davanti a Loeb, “umilia” Loeb e riporta a cin-
leader del Campionato che può tranquillizzare
que secondi il margine. 1 a 1. Vantaggio Ogier.
anche Citroen. Per parte sua Loeb ha “onora-
Duello a parte, è evidente pausa di riflessione,
to” la scelta di Hyundai di portarne il talento
raccolta delle energie da impiegare per quei
e l’esperienza in Cile, ha condotto una gara in-
15 punti in totale del finale televisivo, che è
telligentissima, e poi quel terzo posto assoluto
anche emblematica, esplicita e necessaria
è, ancora una volta, un grande risultato. Forse
espressione del massimo WRC Plus.
oltre le aspettative. Ma con un fenomeno del
Continuiamo con la “diretta”. San Nicolas, 18
genere è spesso così, realtà al passo con l’in-
chilometri, penultima Speciale del Rally. Botta
credulità.
e risposta, di nuovo Loeb, che vince di misura davanti a Ogier, appena 7 decimi recuperati,
Lontani dal podio, e anche un po’ dal Mondo,
e a Tanak che si gode il duello standone fuori
Evans e Suninen portano a casa un quarto
e alle spalle, come alla televisione. Sì, in fon-
e quinto posto globalmente di buon valore,
do quella è una faccenda personale tra i due
magari ancor di più per M-Sport che sembra
francesi più forti di tutti e di tutti i tempi, una
aver bisogno di lavorare tranquillamente su
questione eternamente in sospeso che non lo
un futuro migliore e, soprattutto, più aggres-
riguarda. Meeke, intanto, ha ripreso Ostberg,
sivo. Work in progress. Meeke ha completato il
ora tocca a Rovanpera.
suo compito domenicale, ha ripreso anche Rovanpera e si installa all’ottavo posto assoluto
E si arriva finalmente alla seconda Bio Bio, il
alle spalle degli opachi Lappi e Mikkelsen. Non
nome del secondo più grande corso d’acqua
un granché, a un certo punto c’era da essere
del Cile, che i più ricorderanno ora come il
molto ottimisti, a un certo altro punto poteva
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andare anche peggio e tutto a monte. Con l’ir-
da dire ma di grande contenuto, insomma: è la
landese è così. Il prezzo dello spettacolo del-
Gara perfetta!
la sua generosità è una grande incertezza, e senza dubbio la consapevolezza che sulle sue
Il Mondiale è riaperto – e quando mai poteva
macchine c’è spesso da lavorare un po’ di più.
considerarsi chiuso? – e prende adesso un’al-
Resta da dire di Ott Tanak, primo in sei del-
tra strada, peraltro piuttosto inattesa alla vi-
le 16 prove speciali, leader del primo Copec
gilia. “Colpa” di Neuville! In testa è ora Ogier,
Rally Chile Mondiale dalla seconda Speciale e
che somma 22 punti ai 100 della vigilia e sale
incontrastabile fino alla fine, primo anche nel
a quota 122. Il secondo posto è di Tanak, 112
Power Stage finale e bottino pieno di punto
punti grazie ai 30 del Cile punti, il terzo resta di
raccolti, ben 30.
Neuville, fermo a 110 punti. Che altro da dire? Niente, meglio cucirsi la bocca e stare a guar-
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Mezzo minuto di vantaggio gestito con sicu-
dare. In ogni caso attenti al Portogallo, fine
rezza e disinvoltura e un rilancio totale delle
mese, e già pronti per il Super Italia Sardegna
proprie quotazioni e di quelle di Toyota. Poco
a Giugno.
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