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SPECIAL FREE ISSUE - N.380 - 7 MAGGIO 2019

HUSQVARNA SVARTPILEN 701

PROVA

MOTOGP

EDITORIALE

Suzuki Hayabusa GSX 1300R

Marquez vince il Gp di Jerez. Dovizioso quarto

Nico Cereghini: “Marquez come Spencer

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EDITORIALE

EDITORIALE

Nico Cereghini

una moto così, e premendo forte a terra il ginoc-

MARQUEZ COME SPENCER Vedo tante analogie di guida e di innovazione tra i due talenti della Honda. E a distanza di trentacinque anni persino le loro moto un po’ si assomigliano, nel bene e nel male. Marc vincerebbe anche con un’altra moto?

matici, tanto da scegliere sempre i più morbidi a disposizione e così scappare; poi nel finale, a gomme usurate, si giocava benissimo il margine di vantaggio. Spencer è stato un grande talento, un vero fuoriclasse. Una meteora, vista oggi: quattro anni da leone e poi franato di colpo per motivi oscuri, riere si allungano, quasi tutti i problemi si risolvono anche grazie a nuove figure di specialisti e poi

Ciao a tutti! Chissà se l’idea ha sfiorato anche

teriore: con il trasferimento di carico sente troppo

l’interessato, bisognerà che Zam glielo chieda di-

peso gravare sul pneumatico davanti in imposta-

rettamente già a Le Mans. Pregherò Giovanni di

zione di curva. Non trova il feeling ed è già caduto,

andare nell’ufficio del presidente dei giudici a veri-

per quello. E pure Crutchlow, anche lo stesso Mar-

ficare se non sono il solo a pensarlo: Marc Marquez

quez. Naturalmente oggi la faccenda è complicata

mi ricorda da vicinissimo Freddie Spencer. Nello

dalle gomme Michelin, che sono delicate negli in-

spagnolo infatti vedo tante caratteristiche dello

gressi di curva e puniscono un po’ tutti i piloti della

statunitense, campione della Honda anni Ottanta

MotoGP. Si cade così, con la chiusura dello sterzo.

(secolo scorso) e oggi presidente del Pannello dei

Ma ormai lo abbiamo capito: con grande freddez-

giudici FIM in MotoGP. Bisogna avere ben più di

za, Marc imposta le curve a velocità elevatissime e

quarant’anni per ricordarsi come guidava Freddie

intanto si prepara ad appoggiare gamba e braccio

al tempo dei suoi due titoli in 500, 1983 e 1985 (con

sull’asfalto: grande sensibilità sulle gomme, certo

doppietta in duemmezzo), ma vi assicuro che le

ma, se l’avantreno lo molla, lui metà delle volte si

analogie sono parecchie: Freddie ha rivoluzionato

salva. Proprio come faceva Spencer. Allora si cade-

a suo tempo la guida delle moto più potenti, Marc

va per lo più negli hihgside in accelerazione, con le

lo sta facendo oggi; il 19 della Louisiana ha fatto

due tempi appuntite la potenza arrivava di colpo

del ginocchio un appoggio effettivo sull’asfalto, il

e l’elettronica era ignota, ma la NS era particolare,

93 catalano fa la stessa cosa anche con il gomito.

aveva più coppia delle concorrenti ed era la ruota

E c’è di più: Spencer guidava nell’anno dell’esordio

davanti la prima a scappar via. Più avanti tanti pi-

la Honda NS tre cilindri (poi arrivò la quattro), una

loti privati, tra i quali la moto era diffusissima, pa-

moto reattiva, agile, vincente: ma che aveva nell’a-

garono a caro prezzo questo sbilanciamento così

vantreno il suo tallone di Achille. Proprio come la

spiccato –l’amico Guido Paci cadde e perse la vita

RC di oggi. Leggo che Lorenzo si lamenta dell’an-

alla Villeneuve di Imola nell’83- ma Spencer voleva

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anche lui aveva una enorme sensibilità sui pneu-

fisici e mentali. Ma i tempi sono cambiati, le car-

di Nico Cereghini

C

EDITORIALE DI NICO

chio interno toglieva carico alla ruota. Ricordo che

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Marquez sembra più attrezzato. E’ talmente veloce ed efficace da far rinascere una discussione che da anni non saltava fuori così appassionante: vincerebbe anche con una moto diversa dalla Honda? Lui sostiene di prevalere per tre ragioni: la sua guida, una grande squadra, la moto competitiva. E certamente ha ragione. Poi credo che difficilmente seguirà la strada di Valentino, lasciando la Honda con cui vince a ripetizione gare e titoli. Ma questo si vedrà, per il momento ci si diverte a lavorare di fantasia e io stesso non mi sottraggo, il gioco è stimolante. Sì, come molti lettori, credo che Marc oggi vincerebbe anche con un’altra moto. Domenica, per dire, probabilmente avrebbe vinto anche con la Suzuki di Rins. O forse no? Perché, nel caso, magari Rins sarebbe stato sulla RC e allora non so come sarebbe finita, non so valutare quanto varrebbe Rins sulla Honda… Certo, sono discorsi che lasciano il tempo che trovano e li interrompo subito, ma sono chiacchiere che sottolineano comunque una cosa: la considerazione che ormai tutti hanno del grande talento del catalano. A guidare, oggi è il numero uno.

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ASCOLTA L’EDITORIALE 3


PROVA

PROVA

la prova

HUSQVARNA SVARTPILEN 701

10.350 EURO

MOTORE MONOCILINDRICO TEMPI 4 CILINDRATA 693 cc RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO CAMBIO A 6 MARCE TRASMISSIONE FINALE CATENA POTENZA MASSIMA 75 CV A 8.500 GIRI COPPIA MASSIMA 72 NM A 6.750 GIRI EMISSIONI EURO 4 TELAIO TUBOLARE A TRALICCIO IN ACCIAIO AL CROMO-MOLIBDENO PNEUMATICO ANT. 110/80-R 18 PNEUMATICO POST. 160/60/17 CAPACITÀ SERBATOIO 12 LT

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PROVA

PROVA

HUSQVARNA SVARTPILEN 701. TREMENDAMENTE DIVERTENTE Semplice, facile e tremendamente divertente, questa è la Husqvarna Svartpilen 701. Dotata di un potente monocilindrico e di

E

Essenziale, leggera e bada al sodo questa Husq-

GUARDA IL VIDEO

varna Svartpilen 701, che tradotto dallo svedese significa “Freccia nera”, una moto che dal punto di vista estetico fa il verso alle moto da flat track, ma senza allontanarsi dal mondo naked, con un non so che di cafè racer. Linee tese, poche curve e tanta personalità, un

una ciclistica performante è in

design che vuole dire qualcosa di nuovo, e che di

vendita a 10.350 euro

certo fa parlare, nel bene e nel male, con poche vie di mezzo. Quello che va detto però, è che la percezione di qualità c’è, e considerando il prezzo d’acquisto non proprio da discount, la cosa non è da sottovalutare. Plastiche e assemblaggi sono ben eseguiti, e i singoli componenti sono curati (ne è un esempio il tappo serbatoio “logato” in alluminio, così come i cerchi, con la “H” fresata alla base di una razza), lo sono decisamente meno i blocchetti elettrici che sono forse l’unico particolare sotto tono (inoltre manca il pulsante per il lampeggio).

di Francesco Paolillo

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Anche la dotazione ciclistica non è niente male,

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PROVA

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a partire dal telaio a traliccio in acciaio al cromo-molibdeno, passando per la forcella a steli rovesciati da 43 mm WP che prevede la regolazione separata per compressione e ritorno, così come il mono, entrambi con un’escursione utile di 150 mm. Anche l’impianto frenante fa la sua bella figura, dotato di due soli dischi, vista la massa contenuta, 158 kg a secco, che con il pieno di 12 litri diventano 166, 320 mm anteriore e 240 posteriore, rispettivamente accoppiati a una pinza Brembo ad attacco radiale a quattro pistoncini che diventa uno per quella posteriore. ABS Bosch 9M+ a due canali per evitare spiacevoli bloccaggi. L’accoppiata dei cerchi, 17 pollici per il posteriore e 18 per l’anteriore, riporta al mondo delle “flat track”, così come il disegno delle Pirelli MT60 RS, che garantiscono un grip inaspettato su asfalto, permettendo anche di affrontare qualche sterrato leggero in sicurezza e soprattutto divertendosi. La parte del protagonista la fa il motore, un monocilindrico che è anni luce avanti ai motori “stradali”con questo tipo di architettura, che siamo abituati a provare. Non è un propulsore per il mercato asiatico riadattato, è un piccolo gioiello di tecnologia europea di 692,7 cc, raffreddato a liquido, doppio contralbero per limitare le vibrazioni, che eroga una potenza massima di 75 cv (55 kW) e 72 Nm di coppia a 6.750 giri/min. Potente ma non esasperato come indicano gli intervalli di manutenzione ogni 10.000 km.

GUARDA TUTTE LE FOTO

Snella ma non essenziale la strumentazione, che

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PROVA

PROVA

però manca di un pulsante di comando sui

Come va su strada

Il mono non ama girare basso, ma basta navi-

che nessuna pluricilindrica è forse in grado di

blocchetti e che quindi obbliga a staccare la

La prima cosa che colpisce una volta saliti sul-

gare attorno ai 3.000 giri per evitare qualsiasi

dare. Svelta e rapida in tutto e per tutto, ful-

mano sinistra dal manubrio ogni qual volta

la Svartpilen 701 è la sensazione di comando

strappo sulla trasmissione, dopodiché è pron-

minea nel recepire i comandi del pilota, con

si voglia consultarne le informazioni. Non si

e confidenza che solo una moto snella e com-

to a rispondere prontamente ad ogni apertura

il monocilindrico che risponde in maniera ful-

distingue per leggibilità, ma è sicuramente

patta come lei possono infondere.

di gas. L’assetto è tutt’altro che sfrenato, le

minea alle aperture di gas, e che allunga fino

asperità e le sconnessioni varie vengono solo

a 9.000 senza il ben che minimo indugio, un

completa nella dotazione, che comprende contagiri e tachimetro, doppio contachilome-

La posizione di guida è praticamente perfetta,

in parte filtrate, ed in questo fa la sua parte la

cambio assistito da un’elettronica che ne per-

tri, temperatura liquido, livello carburante,

e l’altezza della sella da terra, 835 mm, grazie

sella granitica (ma non scomoda), che come

mette passaggi di marcia rapidi e precisi. In

orologio, rapporto inserito, tempo di percor-

alla modesta larghezza nella zona delle gam-

leggerete più avanti, ha i suoi vantaggi.

poche parole una goduria.

renza e autonomia residua.

be, non disturba più di tanto e permette di

Tra le varie spie di servizio è presente anche

manovrare anche da fermo senza particolare

Dove la Svartpilen 701 riesce a dare il meglio

L’assetto che fatica a copiare le asperità citta-

quella del controllo di trazione, che si può

sforzo. La massa esigua della moto è evidente

di se e a conquistarsi i favori di chi la guida, è

dine, ma che lavora bene sui lunghi avvalla-

disinserire utilizzando l’unico pulsante privo

sin dai primi istanti di guida, muoversi agil-

nel extraurbano, magari in un bel misto, lento

menti, si dimostra in linea con lo spirito della

di scritta, due colpetti, uno per selezionare e

mente nel traffico diventa un gioco e la leg-

o veloce che sia. Qui il divertimento è ai mas-

Svartpilen 701, e asseconda le eventuali vel-

l’altro per confermare, e si entra in modalità

gerezza dei comandi esalta ancor più questa

simi livelli, con il motore che è perfettamente

leità belliche del pilota, così come l’impianto

“ludica”.

caratteristica.

affiatato e in sintonia con la ciclistica, ed en-

frenante, potente e instancabile.

trambi permettono di togliersi soddisfazioni

Notevole il grip offerto dalle Pirelli MT60 RS,

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che a dispetto del look tassellato, permettono

driche più leggere possono solo avvicinare.

di staccare forte e piegare tanto, senza che il

Piaccia o meno esteticamente, la Svartpilen

controllo di trazione intervenga.

701 rilancia il concetto di moto divertente e poco impegnativa, leggera e potente quanto

L’aspetto “sella granitica”, ci è piaciuto in

basta, con una ciclistica efficace e un motore

quanto permette di sentire meglio il compor-

che a dispetto dell’architettura semplice è un

tamento del posteriore quando si guida al

bel concentrato di tecnologia.

limite, certo che alla lunga può stancare, ma non pensiamo che l’eventuale utilizzatore di

Pregi

questa moto ne valuti un possibile utilizzo a

Prestazioni - Guidabilità - Motore

lungo raggio, magari con passeggero annesso pronto al sacrificio. E comunque “sul breve”

Difetti

rappresenta il divertimento allo stato puro,

Qualità blocchetti elettrici migliorabile

con un impegno fisico che le naked pluricilin-

ABBIGLIAMENTO

PIÙ INFORMAZIONI

GIACCA OJ LEGEND

METEO: SOLEGGIATO, 25°C

GUANTI OJ SPIN BLACK

LOCATION: LISBONA

SCARPE OJ BLITZ

TERRENO: MISTO EXTRAURBANO

PANTALONI OJ EXPERIENCE

FOTO: MILAGRO

CASCO BELL ELIMINATOR

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la prova youngtimer

SUZUKI HAYABUSA GSX 1300R

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SUZUKI HAYABUSA GSX 1300R TEST YOUNGTIMER: LA PIÙ VELOCE DEL MONDO Nel 1999 superò i 310 km/h (col tachimetro che indicava 340!). Poi nel 2000 fu

L

La youngtimer di oggi è l’emblema dei mitici anni delle moto - ma anche delle auto supersportive lievitare a dismisura. Parliamo di sua maestà la Hayabusa. Una parola complicata, subito entra-

autolimitata a 299 km/h in

ta nell’immaginario e nei sogni proibiti dei mo-

sesta. Ma la Hayabusa non

tociclisti. Significa falco pellegrino, l’uccello più

è solo la moto più veloce, è

picchiata. Proprio come la Suzuki GSX1300R, che

ancora oggi una fantastica moto da strada. Però occhio,

GUARDA IL VIDEO

90. Un decennio che vide la potenza e la velocità

veloce al mondo, capace di sfiorare i 330 km/h in di suo superava facilmente i 310 orari (col tachimetro fisso a 340 km/h!).

perché 175 cavalli e zero

Una velocità pazzesca, resa possibile dalla ae-

controlli richiedono esperienza

ciò non bastò ovviamente a evitarle la gogna e

rodinamica perfetta e dal telaio stabilissimo. Ma

e prudenza! Un grazie

la condanna dei puritani della sicurezza. Come

speciale al lettore Marco che

310 della Busa ci fosse una differenza sostanziale.

se tra i 285 km/h di una Yamaha R1 dell’epoca e i

ci ha fatto provare la sua

Entrambe folli su strada. Ma tant’è, le 4 Case giap-

splendida moto

loro creature, tarpando le ali delle moto del nuovo

ponesi decisero di porre un freno (elettronico) alle millennio a soli (!) 299 km/h.

di Andrea Perfetti

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PROVA

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Quindi la Hayabusa del 1999 fu una delle po-

pieno è di 254 kg.

chissime moto a superare il muro dei 300 ora-

ancora in perfetta forma e prestanza. E’ una

il video sopra e ascoltate le parole di Marco.

granturismo veloce, persino comoda. Solo

Noi vi diamo solo un consiglio: non rivelate al

ri. E a farlo di un bel po’. La moto che vi pre-

La centralina elettronica ha sei mappature,

una cosa fa effetto oggi, nel 2019: guidare una

vostro passeggero la velocità massima (po-

sentiamo in questa nuova rubrica Youngtimer

specifiche per ogni marcia e caricate auto-

moto da 175 cv senza alcun controllo elettro-

tenziale, ovvio) della Hayabusa. Potrebbe non

di Moto.it è del 2003, quindi sostanzialmente

maticamente grazie al sensore posto sul se-

nico della trazione. E persino senza ABS.

apprezzare.

identica a quella del 1999 a esclusione della

lettore del cambio. I freni Tokiko presentano

Ma la paura passa subito, il tempo di conosce-

limitazione elettronica e del fondoscala a 280

un doppio disco da 320 mm sull’anteriore e

re e apprezzare la spinta possente, ma dolce,

Perché comprarla

km/h (contro i 340 della ‘99). Ringraziamo il

un disco da 240 mm dietro. Il telaio è un bitra-

del suo 1.300.

moto unica, massima espressione di quegli

lettore Marco che ha scritto alla redazione e

ve in alluminio e il forcellone è dotato di una

ha passato una giornata con noi per farci pro-

capriata di irrigidimento. Le sospensioni sono

Già a 3.000 fa strada senza fatica. A 5.000 sei

vare la sua bellissima Suzuki.

completamente regolabili. La moto è biposto,

già oltre i limiti di legge e a 9.000... beh qui è

ma optional è fornito il guscio coprisella che

meglio iniziare a frenare. O a preparare il con-

Perché no

La potenza massima è pari a 175 cavalli a

la trasforma in un vero animale da velocità.

tante per gli autovelox. Il bello di questa moto

Ha prestazioni mostruose, ma non ci sono abs

9.750 giri, con la coppia massima di 135 Nm a

La Hayabusa prima serie resta in produzione

è però il gusto che regala nella guida sportiva

e controlli di trazione: moto per motociclisti

7.000 giri. Il motore è un 4 cilindri di 1.298 cc

fino al 2006.

non esasperata.

molto esperti - quotazioni già impegnative

La moto del nostro lettore Marco si presenta

Persino in coppia. Non ci credete? Guardate

anni - moto più veloce della storia - ancora bellissima su strada

con 16 valvole e cambio a 6 rapporti. La sella dista solo 805 mm da terra, mentre il peso col

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NEWS

NEWS

TRIUMPH ROCKET 3 TFC: SERIE LIMITATA E MOTORE 2.500 CC di Maurizio Gissi

Secondo modello della famiglia Triumph Factory Custom, la Rocket 3 TFC si

D

Dopo le prime immagini e primi dati svelati lo scorso gennaio, Triumph ha presentato ufficialmente ieri modello che compone la nuova famiglia Triumph Factory Custom (TFC ne è l’acronimo) con la quale

presenta profondamente

la Casa di Hinkley ha varato un programma di custo-

rinnovata nella ciclistica,

mizzazione ufficiale del quale si è visto il primo as-

maggiorata nel motore

serie prevede che i modelli siano customizzati diret-

e alleggerita. Solo 750 esemplari numerati e irripetibili

saggio con la bicilindrica Thruxton R TFC. La nuova tamente in fabbrica, con i vantaggi che ne seguono in termini di funzionamento e affidabilità, e che la quantità sia limitata a 750 esemplari numerati, ciascuno dei quali viene consegnato con uno speciale Handover Pack TFC, composto da una lettera numerata firmata dal CEO di Triumph, Nick Bloor, un libro personalizzato, uno zaino in pelle marchiato TFC e un telo copri moto Rocket 3 TFC. Il tutto al prezzo di 29.000 euro. Lanciata nel 2004, la nuova Triumph Rocket 3 si presenta con il suo particolare quanto imponente motore tre cilindri longitudinale e con trasmissione ad albero, cresciuto fino alla cilindrata record di 2.458 cc! La potenza massima è così aumentata a 170 cv, mentre la coppia massi-

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la Rocket 3 TFC edizione 2019. Si tratta del secondo

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ma raggiunge la bellezza di 221 Nm. La nuova

Hill Hold, utile nelle partenze in salita. Anche il

estetica dalle linee più slanciate, e per certi ver-

cruise control è di serie, così come l’accensio-

si sportive, mostra un nuovo doppio faro a LED

ne keyless, i sensori di pressione pneumatici

con luce diurna, sovrastrutture in fibra di carbo-

TPMS e la presa di ricarica USB. Infine il cambio

nio (parafango anteriore, coperchi dei terminali

a sei marce è dotato di Quickshifter Up&Down.

di scarico, protezione para calore dei collettori,

L’impianto di scarico tre-in-uno è un Arrow con

cupolino, coperchio dell’albero di trasmissione,

terminale in fibra di carbonio. Dal punto di vista

para tacchi e cinghia serbatoio), nuove ruote in

ciclistico sono tante le novità, a partire dal ridi-

lega a 20 razze sottili (17 e 16 pollici) sempre con

segnato telaio in lega di alluminio che sfrutta

maxi pneumatico posteriore da 240 mm. La ver-

il motore come elemento stressato e che ora è

niciatura bicolore carbon black/matt - carbon

completato dal forcellone monobraccio, sem-

black, mostra la decal in lamina satinata, finitu-

pre d’alluminio. Ci sono le pinze Brembo mono-

re dorate e badge Triumph in rilievo. Le pedane

blocco Stylema, con pompa freno radiale Brem-

passeggero si nascondono perfettamente, con-

bo MCS a interasse variabile, e le sospensioni

tribuendo a mantenere pulita la linea minimale

Showa - forcella rovesciata da 47 mm e mono

del codino della Rocket 3 TFC. La dotazione di

posteriore piggyback con precarico remoto -

serie prevede la strumentazione TFT, l’indispen-

sono completamente regolabili. Dulcis in fundo,

sabile controllo di trazione, l’utilissimo ABS

il peso a secco dovrebbe essere inferiore di ben

Cornering, quattro mappe motore (Road, Rain,

40 kg: non è dichiarato, ma la Rocket III prece-

Sport e Rider/personalizzabile), e la funzione

dente pesava 320 kg.

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NEWS

NEWS

HUSQVARNA MOTOCROSS GAMMA 2020: SONO NOVE I MODELLI Si rinnova la serie motocross di casa Husqvarna con le 4 tempi FC, le 2 tempi TC e la serie Minicross per nove modelli da 50 a 450 cc. Novità, di dettaglio, e prezzi

S

Sono disponibili presso le concessionarie Husq-

plastiche di qualità per ottimizzare l’ergonomia,

varna da motocross model year 2020, evolute

uniti a telai in acciaio al cromo-molibdeno - che

anche grazie all’esperienza fatta nel mondiale

conferiscono caratteristiche flessionali calcola-

e nel Supercross. L’evoluzione ha riguardato

te con attenzione - e l’innovativo telaietto Husq-

ciclistica, meccanica e grafiche, con una com-

varna in due pezzi in composito.

ponentistica di primo livello al fine di ottenere

Le sospensioni WP XACT garantiscono una guida

moto sempre più agili, potenti e più avanzate in

precisa e una risposta dinamica in tutte le condi-

termini di ergonomia.

zioni, grazie alle regolazioni evolute e alla tecno-

La gamma 2020 vede aggiornamenti ai modelli

logia AER per la forcella. La componentistica di

a quattro tempi FC 250, FC 350, FC 450 e ai mo-

qualità fa sì che tutti i modelli offrano prestazio-

delli a due tempi TC 125 e TC 250, come pure alla

ni ai vertici di categoria, grazie alle piastre lavo-

piccola TC 50. L’intera gamma motocross propo-

rate CNC su tutte le moto della linea adulta, alla

ne inoltre nuove grafiche di grande impatto che

frizione idraulica Magura, ai manubri ProTaper

rinvigoriscono la ricca storia racing del brand.

e alle pinze e ai dischi freno ad alte prestazioni

La lista degli aggiornamenti tecnici del model

Brembo di serie. Tutti i modelli a quattro tempi

year 2020 include una nuova cover dell’air-box

sono dotati di avviamento elettrico, come pure

intercambiabile, che regala un flusso dell’aria

di traction control e di launch control che assiste

ottimizzato a tutti i modelli FC. Focalizzati sul-

il via al cancelletto.

la massima efficienza, tutti i modelli adottano

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NEWS

NEWS

KTM SX 2020, LE RINNOVATE CROSS READY TO RACE Dopo l’importante rinnovamento di dodici mesi fa, la gamma delle cross KTM a due e quattro tempi si rinnova per il 2020. Le novità e i prezzi dei modelli in vendita

A

A d un anno dal lancio della nuova generazione

tenze al cancelletto.

KTM SX, per il 2020 la marca austriaca offre ai

Novità anche per la gamma KTM Sportminicycle,

propri clienti aggiornamenti a livello di motore su

progettata dagli stessi ingegneri responsabili

tutte le cilindrate, dalla piccola e leggera 125 SX

delle moto guidate da professionisti come Jef-

alla potente 450 SX-F. Le moto sono già disponibili

frey Herlings, Antonio Cairoli e Cooper Webb e

presso le concessionarie ufficiali, in fondo alla pa-

dedicata ai giovani piloti. Per il model year 2020

gina trovate i prezzi di listino.

le KTM 50 SX, 65 SX e 85 SX presentano un nuovo

Tanti piccoli miglioramenti sviluppati in collabo-

look e sono dotate della forcella WP XACT, per una

razione con i collaudatori in Europa e Stati Uniti,

migliore maneggevolezza e stabilità sulle piste

e soprattutto con i piloti ufficiali che corrono in

da motocross più impegnative. Tutti i modelli ju-

tutto il mondo, vanno a integrarsi alla compo-

nior vantano componenti di qualità, come i freni

nentistica di primo livello che equipaggia tutta la

Formula, il telaio in acciaio ad alta resistenza, le

gamma.

sovrastrutture ergonomiche e i motori prestazio-

La serie targata 2020 è caratterizzata da nuovi

nali. La 65 SX presenta una curva d’accensione

colori e grafiche che conferiscono alla gamma un

rinnovata per offrire prestazioni migliori, mentre il

look ancora più accattivante. La forcella WP XACT

carburatore è stato ottimizzato per ottenere un’e-

con la collaudata tecnologia AER è stata aggior-

rogazione della potenza più lineare. Nella sorella

nata e in combinazione con l’ergonomia garanti-

maggiore, la KTM 85 SX, l’albero di trasmissione

ta dalle sovrastrutture e dalla sella, offre ora una

prevede un nuovo fissaggio più solido della ruota

maneggevolezza superiore. La gamma intera è

dentata, mentre il silenziatore rinnovato contribu-

equipaggiata con freni Brembo e pedane no dirt,

isce a ridurre il peso finale.

mentre i modelli a quattro tempi sono dotati di

Nella gamma Sportminicycle va infine menziona-

serie dell’avviamento elettrico e del selettore a

ta la SX-E 5, il cui lancio è previsto per la prossima

manubrio che consente di gestire le mappature, il

estate. Basata sulla KTM 50 SX, la SX-E 5 è alimen-

controllo di trazione e il launch control per le par-

tata da un motore elettrico che rende la moto

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facile da guidare, che azzera le emissioni, riduce

pati a Mattighofen che contribuiscono a miglio-

il rumore e richiede una manutenzione minima.

rare sia l’estetica che le prestazioni della gamma

Grazie alla sella regolabile in altezza, la SX-E 5 è

KTM SX e Sportminicycle. La collezione PowerWe-

pensata per piloti di età compresa tra 4 e 10 anni e

ar offre infine un’ampia scelta di abbigliamento

questo rende la nuova moto estremamente inte-

tecnico, protezioni e capi casual per la pista e nel

ressante per la sua versatilità. Novità anche per la

tempo libero.

linea di prodotti PowerParts, gli accessori svilup-

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ATTUALITÀ

ATTUALITÀ

LEGGI QUI TUTTE LE CLASSIFICHE

VENDITE APRILE POSITIVE: MOTO A +14,6%. QUADRIMESTRE A +15,5%. LE TOP 100 Prosegue il trend positivo del mercato 2019, aprile beneficia del risultato delle moto, mentre nel primo quadrimestre il guadagno del 15% riguarda anche gli scooter. Moto preferite del mese: 1250GS, TRK 502 e Tracer 900 di Maurizio Gissi

N

Nonostante una generale stagnazione dei consumi

2019 in costante aumento. Aprile ha un influenza di

e un’economia prossima alla recessione continua a

circa il 12% sulle vendite annuali. Una volta tanto

tirare il mercato delle due ruote. Ad aprile si sono

anche i ciclomotori hanno visto un aumento: 1.724

infatti immatricolati 26.854 veicoli, ovvero un gua-

le registrazioni di aprile, +15,2%. Anche se con vo-

dagno dell’8,6% rispetto a un anno fa. A tenere alto

lumi così contenuti le fluttuazioni percentuali sono

questo andamento, che prosegue ininterrottamen-

più sensibili a fattori contingenti, come ad esempio

te da nove mesi e che vede la tendenza di ripresa

le registrazioni dei veicoli elettrici utilizzati per lo

del mercato dal 2014 in avanti, sono state le ven-

sharing (al terzo posto di categoria c’è ad esempio

dite delle moto grazie a 12.645 immatricolazioni

l’E-Max Soco) o semplicemente per la disponibilità

(+14,6%). Gli scooter sono stati infatti positivi ma

degli incentivi agli elettrici da poco disponibili.

soltanto per il 3,8% avendo visto le proprie immatri-

La Top 30 di aprile 2019

colazioni salire a quota 14.209 unità. Ad aprile 2018

La crescita delle vendite motociclistiche si nota

– per un raffronto statistico - il totale immatricolato

anche nella loro presenza più numerosa del so-

era stato di 24.615 unità, ovvero un buon +14,1% sul

lito nella Top 30 assoluta, con 12 modelli. Ottimo

2017, con le moto in crescita del 10,1% e gli scooter

il risultato mensile della Benelli TRK 502 che è

con un ottimo un +17,3%. Peraltro il mese di aprile

seconda fra le moto, davanti alle “solite” Yamaha

2017 aveva accusato un pesante -16,9%. Il risultato

Tracer 900 e Honda Africa Twin.

del mese appena concluso è quindi ancor più inte-

Un buon primo quadrimestre

ressante considerato che vede le vendite dell’intero

Non ha mantenuto il brillante risultato del primo

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trimestre 2019 (+18,6% grazie a un mese di marzo

In seconda posizione i veicoli superiori ai 1000, con

eccellente), tuttavia il primo quadrimestre 2019 si è

10.521 vendite (+4%). Al terzo posto si classificano

chiuso con un l’incremento del 15,3% delle imma-

le moto tra 300 e 600 cc gli con 6.830 unità (+20,9%),

tricolazioni grazie alle 81.737 unità vendute. Una

seguono i modelli tra 650 e 750 (con 6.178 unità e

crescita che nella somma dei primi quattro mesi

un +14,1%). Le moto 125 proseguono nella crescita

vede lo stesso risultato per le moto e gli scooter a

(+24,9%) con 3.826 unità. L’andamento dei segmen-

conferma di un’offerta bilanciata di modelli. Le moto

ti vede come moto più vendute le enduro stradali

immatricolate sono state 39.614 (+15,5%) e gli sco-

(14.652 unità e un +22,8%), davanti a naked (13.893

oter oltre 50 cc hanno raggiunto le 42.123 unità con

unità e +9,8%), le turismo (5.476 immatricolazioni

un incremento pari a +15,2%. Significativa la quota

e un +22,7%), mentre sono stabili le custom (2.083

di mercato delle moto che è quasi la stessa del seg-

vendite e un +0,5%) e le sportive: 1.900 moto sugli

mento scooter, quando non più di tre anni per ogni

stessi livelli dell’anno scorso. Infine sono positive

nuova moto si vendevano due nuovi scooter. Grazie

le supermotard con 1.112 pezzi e un +38,1%. Fra gli

alla disponibilità di incentivi è cresciuto il numero

scooter, invece, l’analisi per cilindrata vede consoli-

dei ciclomotori elettrici nel primo quadrimestre: 871

darsi il segmento centrale dei modelli tra 300 e 500

unità su u totale di 5.420 registrazioni (il doppio di un

cc: con 16.959 unità e un +30,2%. Seguono i modelli

anno fa) e così il segmento dei cinquantini ha messo

125 (adatti anche alla patente B) con 14.634 veicoli e

a segno un +2,2% quando l’anno scorso la flessione

un +13,6%. La categoria tra 150 e 250 arretra (-2,4%)

aveva sfiorato il 19%. Come riporta il comunicato

con 6.843 pezzi, mentre i maxiscooter oltre 500 (pas-

ANCMA diffuso oggi, fra le moto accelerano i mo-

sate le novità TMAX e X-ADV del 2018) sono stabili

delli tra 800 e 1000 cc con 11.383 unità e un +26,7%.

con 3.684 immatricolazioni e un +1%.

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EVENTI

EVENTI

NEL SALOTTO DI MOTO.IT L’ATTORE FRANCESCO MONTANARI PRESENTA MOARD Moto.it ha ospitato nel salotto di MOARD, aperto a Milano da oggi fino a domenica, cinque ospiti speciali, uniti dall’amore per le due ruote: FRANCESCO MONTANARI (Romanzo Criminale e Il Cacciatore), Ernesto D’Argenio (Rocco Schiavone), il comico Roberto Ciufoli e Greg di Lillo e Greg. L’intervista completa su IGTV di Giulia Toninelli

I

Il primo appuntamento organizzato da Moto.it per

terza stagione della Serie Tv: «Sono zone molto

MOARD ha visto come ospiti cinque personaggi dai

belle anche da visitare in moto, infatti un’idea sa-

profili diversi legati dalla comune passione per le

rebbe quella di raccontare la Valle D’Aosta di Rocco

moto, il collante di questa prima edizione del Sa-

Schiavone con un viaggio in moto».

lone del design motociclistico. Nella location del Palazzo del Ghiaccio di Milano, il nostro salotto ha

Un progetto ancora nell’aria che si unisce a quello

ospitato (l’intervista completa è su IGTV) Matteo

che sta organizzando con l’amico e collega France-

Adreani, Roberto Ciufoli, Ernesto D’Argenio, Fran-

sco Montanari, attore romano al momento impe-

cesco Montanari e Claudio Gregori, conosciuto con

gnato a Palermo con le riprese della seconda sta-

passionato di motori cioè l’Autodromo di Monza

Ciufoli è il Diavel 1260 Materico, realizzato in esclu-

lo pseudonimo di Greg. I cinque artisti hanno avu-

gione della Serie Il Cacciatore: «Ci piacerebbe fare

– ha spiegato Andreani – e il clou dell’evento sono

siva per la Design Week di Milano e emblema di un

to modo di parlare di progetti futuri e passati ma

un viaggio insieme e stavamo valutando, vivendo

le sfide 1 contro 1». Un appuntamento imperdi-

progetto che guarda al futuro.

soprattutto di arte e motociclette. Un ambiente

noi a Roma, di attraversare l’Umbria e la Toscana e

bile, di cui Moto.it sarà Media Partner Ufficiale, a

A colpire Greg, comico del duo Lillo & Greg ma

come quello del MOARD che per definizione uni-

poi ci spostarci sulla costa, fare l’Aurelia e scende-

cui sono stati ufficialmente invitati anche gli altri

anche attore, conduttore e molto altro, è la com-

sce design e tecnologia, è stato infatti l’occasione

re giù». Tanti progetti anche per Matteo Adreani,

protagonisti del salotto di MOARD. Della bellezza

plessità di tutto il mondo motociclistico che, al

giusta per poter spaziare dentro e fuori dalla vita

fondatore e organizzatore di The Reunion, l’even-

di questo salone appena inaugurato parla il co-

contrario di quello delle automobili, lo ha sempre

di questi artisti, diversi ma in qualche modo vicini.

to dedicato al mondo delle moto che torna con la

mico e attore romano Roberto Ciufoli: «Mi piace

affascinato e coinvolto: «Anche le moto che meno

Ernesto D’Argenio, attore protagonista di Rocco

quinta edizione dal 17 al 19 maggio, a Monza.

perché è l’esaltazione di fantasia e ingegneria. Qui

rispecchiano i miei gusti, come quelle supersporti-

Schiavone, ha raccontato la sua personale sco-

«È una festa dedicata alle belle motociclette, nel

c’è proprio la fantasia legata al genio meccanico».

ve, hannocomunque con un design raffinato, sono

perta della Valle D’Aosta attraverso le riprese della

posto secondo me più figo al mondo per un ap-

Tra tutti i prodotti presentati al salone il preferito di

eleganti»

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EVENTI

EVENTI

GIOVANNI ANTONACCI: “È DOVEROSO CHE DUCATI PENSI ALL’ELETTRICO” Il salotto di Moto.it al MOARD ha ospitato Giovanni Antonacci, designer delle ultime Monster Ducati e della Diavel 1260. L’intervista completa su IGTV di Moto.it di Giulia Toninelli

D

Dopo gli incontri della prima giornata, Moto.it ha

Mixare moto e mixare generi è qualcosa che

ospitato al MOARD di Milano Giovanni Antonacci, il

avevate già fatto con la Multistrada, quindi è

designer del Centro Stile Ducati. Il papà della Dia-

qualcosa che vi piace? «Sì, sono degli esercizi che

vel 1260 ha parlato di un futuro a cui è necessario

ogni tanto facciamo, perché ci divertiamo a ren-

pensare, della ricerca d’ispirazione personale e di

derci le cose più difficili. Il Multistrada doveva es-

tutto quello che Ducati ha portato al MOARD.

sere un po’ un mega motard che però potesse permetterti anche di fare dei viaggi e portare le borse.

Il Diavel 1260 all’inizio si doveva chiamare Mega

Sul Diavel abbiamo esagerato perché ne abbiamo

Monster, perché questo nome?

messe insieme tre a livello di concetto».

«Sì il Diavel nasce con questo nome, qualche anno

Di queste tre moto da cui trae ispirazione quali

fa, perché l’idea era quella di partire da un Monster.

sono gli aspetti che avete portato sul Diavel?

Abbiamo in realtà messo insieme gli aspetti di una

«Della naked e del Monster in particolare abbiamo

naked, di una cruiser e di una sportiva. Abbiamo

voluto riprendere la linea del serbatoio. Avendo

miscelato gli elementi e le linee principali, creando

sulla carta il bozzetto di un Monster di seconda ge-

quella che oggi è la linea del Diavel».

nerazione volevamo un serbatoio con una schiena

Possiamo parlare di una moto crossover, utiliz-

abbastanza importante.

zando un gergo automobilistico? «Non so se la

Della Superbike invece abbiamo preso la caratte-

parola crossover possa essere esatta ma sicura-

ristica che sulle moto carenate abbiamo la care-

mente è una moto unica nel suo genere. Ha delle

na che va quasi dal bracciale alla ruota anteriore

proporzioni che la contraddistinguono completa-

quindi abbiamo voluto dare questo carico sull’a-

mente rispetto alle concorrenti».

vantreno. Del Cruiser infine abbiamo riportato un

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EVENTI

po’ queste protezioni sviluppate in orizzontale».

EVENTI

vedendo qualcosa. Ovviamente ora abbiamo molti limiti dovuti, per esempio, alle batterie. Però più

Qui al MOARD è presente anche il modello

in avanti sarà un aspetto di cui tener conto».

pre-produzione, come si chiama? «È il Clay. Fa parte di una di quelle fasi che portia-

E Ducati ci sta lavorando? «Diciamo che è un ar-

mo avanti nel processo di stile. Quindi possiamo

gomento che non si può trascurare immaginando

dire che è una scultura che viene modellata a

e pensando a quello che potrà succedere tra dieci

mano».

anni ma parliamo sempre di un discorso futuro ed è doveroso pensarci».

Ma il Clay è il materiale? «È una specie di creta, quindi è modellabile. La utilizziamo proprio per

Tu dove cerchi l’ispirazione per creare qualcosa

realizzare la moto in scala 1:1 ed è anche un po’ un

di nuovo?

bozzetto in 3D che ci dà la possibilità di toccare con

«L’ispirazione la trovi un po’ dappertutto. Magari

mano il progetto».

basta guardarsi un po’ in giro, o su internet. Nel caso specifico del Diavel è stato un po’ particola-

È la prima volta che viene esposto in una fiera?

re perché mi sono molto ispirato molto al mondo

«Esatto. Purtroppo soffre un po’ le temperature

delle Muscle Car americane perché queste auto

calde però per l’occasione è stato bello portarla

hanno cofani motore molto lunghi e secondo me

qui per raccontare come nasce la moto».

a livello di proporzioni possiamo ricondurla molto a quel mondo là. E poi un po’ anche ai film della

Con quanti anni di anticipo inizi a pensare ai

Marvel visto che sono sempre stato affascinato da

progetti futuri? «Chi fa questo mestiere comincia

Iron Man e dagli Avangers. Quindi ho immaginato

già a pensare a cosa succederà tra cinque o dieci

una moto che potesse essere utilizzata all’interno

anni».

di questi film. L’ultimo aspetto è sicuramente quello della tecnologia: pensare a qualcosa che fosse

E che cosa succederà tra dieci anni?

altamente tecnologico e proiettato verso il futuro».

Quanto il tuo lavoro è influenzato dalle richie-

Quanto, dal momento di partenza di un pro-

ste degli altri settori di Ducati?

getto a quello finale, rimane fedele e attaccato

lavoro, a parte poi quella operativa di disegnare e

A proposito di tecnologia: si sta lavorando

«Ovviamente quando si inizia a fare una nuo-

all’idea?

modellare le moto, è proprio quella di pensare e

sull’incrementazione di aspetti tecnologici an-

va moto c’è un brief di prodotto quindi molte

«Con il Diavel nello specifico mi posso ritenere ab-

avere una visione di quello che succederà tra dieci

che per quanto riguarda il pratico?

volte si parte con paletti e vincoli. Ma altre vol-

bastanza soddisfatto perché rispecchia il 95% di

anni».

«Devo dire che Ducati è molto attenta a questi

te, come nel caso del Diavel, la scintilla arriva

quello che mi aspettavo. Quindi a parte cambiare

aspetti e quindi stiamo sviluppando delle tecnolo-

direttamente dal centro stile. Poi il segreto è

qualche piccolo dettaglio che può andare incontro

È banale dire che tra dieci anni ci sarà prevalen-

gie che possano aumentare la sicurezza, è dovero-

lavorare un po’ in squadra quindi mettere in-

a problemi di fattibilità, o costi o tempi, posso dire

temente l’elettrico? «Sicuramente molte case

so. Più andremo avanti e più secondo me questo

sieme le esigenze dell’ufficio Stile con quelle

che siamo rimasti abbastanza attaccati a quello

motociclistiche ci stanno lavorando e stanno già

sarà presente sulle moto».

dell’ufficio Tecnico».

che era il bozzetto iniziale».

«Cercheremo di scoprirlo. La difficoltà di questo

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TECNICA

TECNICA

TUTORIAL: PISTONE, QUANDO E COME CAMBIARLO Riprendono i tutorial di Rigo Racing. Marco e Andrea Rigo ci spiegano quando e come cambiare il pistone della moto a 2 tempi e quali accortezze prima del rodaggio

di Andrea Perfetti

R

Riprendono i tutorial di Rigoracing su Moto.it. In

nei commenti qui e sul canale YouTube di Moto.

tanti li avete seguiti in passato, facendo moltis-

it. Vi risponderanno direttamente Marco e Andrea

sime domande a Marco Rigo, e oggi Marco torna

Rigo.

sui nostri canali per parlarvi di tecnica e di manutenzione, con un occhio di riguardo all’amato mondo del fuoristrada. L’unico dove ancora oggi l’appassionato può divertirisi, mettendo le mani sulla moto (quelle da strada sono davvero troppo complesse). Ma attenzione, ci vuole sempre un po’ di mestiere e competenza. Per questo ci viene in soccorso il caro Marco Rigo. Nel primo tutorial del 2019 ci spiega quando è ora di cambiare il pistone della moto sul 2 tempi e descrive quali sono i passi da fare per portare a termine l’opera (possibilmente senza danni...). Provate a seguirlo e, se avete dei dubbi, scriveteci

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MOTOGP

MOTOGP

MOTOGP: MARC MARQUEZ VINCE IL GP DI SPAGNA Dominio schiacciante per il campione del mondo, davanti a Rins e Vinales. Ducati sotto le aspettative, Rossi sesto

di Giovanni Zamagni

S

Schiacciante vittoria di Marc Marquez, davanti ad

in testa fin dalla prima curva, al nono giro ha deciso

Alex Rins e Maverick Vinales. Quarto Andrea Dovi-

che era ora di iniziare a spingere e ha fatto il vuoto

zioso, quinto Danilo Petrucci, sesto Valentino Rossi,

alle sue spalle.

ottavo Franco Morbidelli, costretto al ritiro per problemi tecnici Fabio Quartararo, mentre era secon-

Ducati sotto le aspettative

do. Il dominio di Marquez è stato nettissimo: l’1”654

Molto bene anche Rins con la Suzuki, secondo e a

Quartararo. Il Dovi ha subito un po’ l’attacco, ci ha

per il podio dietro a Marquez: in questa MotoGP non

di distacco sul traguardo su Rins non deve trarre in

un solo punto dalla vetta. Alex in prova fatica sem-

messo un po’ a riprendere il ritmo, per poi crescere

si può partire così indietro in qualifica. E’ lì che devo-

inganno. La sua è stata una superiorità schiacciante

pre un po’ nel giro secco, ma il suo passo gara è sem-

nel finale. Ma se è vero che la sua ducatona andava

no migliorare lui e la sua squadra, perché la velocità

e, se ci pensate bene, sarebbe la terza consecutiva

pre velocissimo: fosse partito almeno dalla seconda

fortissimo in rettilineo, la Yamaha con Vinales pote-

in gara è quella dei migliori. Settimo Franco Morbi-

senza la caduta di Austin, causata da un problema

fila, avrebbe anche potuto provare a stare più vicino

va difendersi molto bene sia in frenata sia in uscita

delli, che dopo essere stato a lungo secondo è ca-

tecnico. Proprio grazie a quella scivolata la classifi-

a Marquez, anche se difficilmente lo avrebbe battu-

di curva. Un quarto posto non buonissimo, ma che

lato molto nel finale, come gli capita spesso. Bene

ca è cortissima - quattro piloti in nove punti - ma la

to. Molto buona la prestazione di Maverick Vinales,

porta fieno in cascina. Discreto il quinto posto di Da-

l’Aprilia con Aleix Espargaro, 11esimo, malissimo

realtà è un po’ differente: la coppia Marquez/Honda

partito per una volta discretamente e bravo nel fi-

nilo Petrucci, che è sempre stato prudente alle spal-

Jorge Lorenzo 12esimo, dietro anche al collauda-

ha un netto vantaggio. Anche se, naturalmente, ar-

nale a resistere a tutti gli attacchi di Dovizioso: è il

le del compagno di squadra, senza mai provarlo ad

tore Stefan Bradl. E questa, teoricamente, è la sua

riveranno piste più ostiche per lui e la Honda, a co-

primo podio per Vinales ed è anche la prima volta

attaccare: tattica o, semplicemente non ne aveva di

pista…

minciare dalla prossima a Le Mans.

che arriva davanti al compagno di squadra in que-

più? Il calo finale sembra propendere per la secon-

sta stagione. Una buona iniezione di fiducia.

da ipotesi.

Quartararo, che sfortuna

Marquez fa la differenza

Dalle Ducati ci si aspettava di più: sembrava che

Il confronto con gli altri piloti Honda è imbarazzan-

il Dovi avesse il passo per stare vicino a Marquez,

Rossi, bisogna cambiare in qualifica

giro ha avuto un problema tecnico: pare si sia smol-

te: Crutchlow ottavo, Bradl decimo, Lorenzo desola-

invece lo ha visto da vicino solo alla prima curva,

Al sesto posto un Valentino Rossi costretto all’en-

lata la leva del cambio. Peccato, Fabio era secondo

tamente 12esimo: senza Marc, si parlerebbe di una

quando è arrivato in scia a Marquez, prima di es-

nesima rimonta dalla 13esima posizione. In gara,

e stava andando fortissimo: rimane comunque un

HRC in crisi. Ma Marc c’è e fa la differenza. Qui è stato

sere infilato di brutto prima da Morbidelli e poi da

Valentino ha girato come il gruppetto che ha lottato

fine settimana indimenticabile per lui.

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Costretto al ritiro Fabio Quartararo, che al 14esimo

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MOTOGP

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CLASSIFICA GP DI JEREZ

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MOTOGP

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JEREZ, MARQUEZ: “NON VINCO PERCHÉ HO LA HONDA” I commenti di Marquez, Rins e Vinales appena scesi dal podio

di Giovanni Zamagni

V

«Volevo fare a tutti i costi una gara così, per far ve-

rio per il mondiale: lo avevo già detto dopo i test

dere che dopo una caduta come quella in Texas

in Malesia: ha il vantaggio di non avere nessuna

sono capace di ripartire da zero, di resettare e fare

pressione, per lui va benissimo se fa anche secon-

la mia gara. All’inizio, nei primi cinque giri, non ero

do, o terzo».

completamente a mio agio con la moto, ero un po’ rigido, non guidavo fluido, ma quando sono

Alex Rins: “Avevo il passo di Mar-

calate le gomme ho cominciato a spingere più

quez”

forte, pensando solo a me stesso: non guardavo

«E’ stata dura, perché a Jerez è difficile superare

nemmeno la tabella, non mi interessava sapere

e partendo dalla terza fila è tutto più complicato.

quanto margine avevo. Quando mi sento bene

Soprattutto è stata dura passare le Ducati: con

con la moto, mi piacciono questo tipo di gare, an-

Petrucci ce l’ho fatta abbastanza velocemente,

che se non è proprio il mio stile quello di andare

ma con Dovizioso ho perso un sacco di tempo, ho

in fuga».

sofferto, perché la Ducati frena e accelera forte.

«Quando ho visto che dietro di me c’erano Morbi-

Prima della gara sapevo di avere un buon ritmo,

Vinales: “Un podio che vale come

dei miglioramenti fatti in frenata, mentre conti-

delli e Quartararo ho sperato di guadagnare più

simile a quello di Marquez: dobbiamo lavorare

una vittoria”

nuiamo a faticare in trazione, è quello il nostro

punti, ma va bene comunque. Sono stufo di senti-

meglio in qualifica, per riuscire a partire più avan-

«Essere riuscito a partire bene mi dà molta confi-

punto debole, soprattutto per il mio stile di guida.

re dire che Marquez vince perché ha la Honda; vin-

ti. Il mondiale? E’ chiaro che uno ci pensa, anche

denza per le prossime gare. All’inizio non ho spin-

Abbiamo ancora tanto da migliorare, ma è chiaro

co perché ho una grande squadra e ho un’ottima

se siamo solo alla quarta gara: si corre per quello.

to al massimo, ho preferito risparmiare le gomme

che sono stati fatti dei passi in avanti. Nelle prime

confidenza con una moto molto competitiva. La

Non so perché facciamo così fatica in qualifica,

per il finale. E’ stato un bene, perché Dovizioso è

due gare abbiamo ottenuto risultati lontani dal

realtà è che non esiste la moto perfetta, così come

se è colpa mia o della moto. Abbiamo una moto

tornato su forte, è stato difficile tenerlo dietro. Ri-

mio potenziale, poi in Texas ho anticipato la par-

il pilota perfetto. Rins è sicuramente un avversa-

competitiva, sono molto felice del lavoro della

spetto all’anno scorso abbiamo migliorato tanto:

tenza: ci voleva questo risultato».

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squadra».

qui ho sempre fatto una gran fatica, fare terzo vale per me come una vittoria. Sono molto contento

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MOTOGP

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ANDREA DOVIZIOSO: “BENE MA NON BENISSIMO” Andrea è piuttosto deluso dopo non essere riuscito a salire sul podio: “Purtroppo i nostri limiti in percorrenza di curva rimangono, nelle lunghe pieghe perdiamo troppo. Puntavo al podio: normale essere arrabbiato per non aver centrato l’obiettivo” di Giovanni Zamagni

V

Sembra un po’ sempre la stessa storia: Andrea Do-

Pensavo che avresti attaccato Vinales alla cur-

tare questa gara: sembriamo più lontani rispetto al

zione esterna alla prima curva ho intuito subito che

vizioso ci crede, fa prove da protagonista, è convin-

va 6, invece non ci hai nemmeno provato; come

2018, quando prima di cadere ci stavamo giocando il

avrei avuto dei problemi. Infatti Marquez mi ha por-

to di potersi giocare almeno il podio, poi, però si

mai?

secondo posto, ma non è esattamente così».

tato largo: non ha fatto niente di scorretto, ma lo ha

scontra con la cronica difficoltà della Ducati in per-

«Questa è una pista piccola e stretta e dopo una

correnza di curva. Un limite troppo grande su una

staccata aggressiva c’è sempre una curva angusta:

Il campionato come lo vedi?

perso altre due o tre posizioni, ma non so quanto

pista come Jerez, che non può essere compensato

basta staccare qualche metro più avanti per andare

«Siamo messi molto bene in classifica, questo quar-

sarebbe cambiato».

dal “motorone” Ducati. Andrea è avvilito, evidente-

fuori dalla traiettoria ideale, come mi è capitato in

to posto non rappresenta una botta all’indietro e

mente deluso. «Abbiamo spinto forte fino alla fine,

un paio di occasioni nei giri precedenti. Sono uscito

nelle prossime gare possiamo fare meglio. Abbia-

Andrea, sembri un po’ rassegnato?

sia io che Vinales volevamo il podio: io ho fatto il mio

dalla 5 non abbastanza vicino per provare ad attac-

mo una buona velocità, ma non avendo centrato

«Assolutamente non lo sono, se lo fossi non corre-

miglior crono al penultimo giro, lui all’ultimo. L’o-

carlo in fondo al rettilineo».

l’obiettivo del podio non posso essere soddisfatto».

rei in MotoGP. Però è vero che sono deluso, come è

E’ stata una gara particolarmente veloce, ho perso

C’è qualcosa di positivo in questo risultato?

E’ una conferma delle vostre difficoltà in alcuni

quarto. Se vuoi vincere il campionato, non puoi es-

posizioni all’inizio quando mi è entrato Morbidelli

«Il quarto posto non è così male, non è stata una

frangenti?

sere contento di un risultato così».

alla prima curva, ho provato a tenere duro fino alla

gara disastrosa, ma abbiamo sempre gli stessi limi-

«Non avevo bisogno di questa gara per avere una

fine. Per essere a Jerez, la nostra velocità non è stata

ti. Ci provi, ci provi, ma non basta, prendi rischi ma

conferma dei nostri limiti. Siamo più veloci rispetto

Secondo te è Marquez che fa la differenza o le

male, così come è positivo il distacco subito, ma se

non vai sul podio. Bene, ma non benissimo».

al 2018, ma ci sono anche più rivali da battere. E il

Honda?

fatto e Morbidelli si è infilato a grande velocità. Ho

biettivo era salire sul podio, ma non ci sono riuscito.

normale che sia: puntavo al podio e sono arrivato

problema è che Marquez quando va male sale sul

«Non si può rispondere a questa domanda, da fuori

Anch’io mi aspettavo di più, ma nei lunghi curvoni

Com’è la situazione rispetto all’anno scorso?

podio, anzi, fa secondo. Dobbiamo essere più com-

non puoi sapere quali sono i valori. Marquez è com-

perdiamo troppo, è il nostro punto negativo. La no-

«Ci sono molti più piloti e moto che vanno forte. Rins

petitivi».

plicato da valutare, fa sempre dei gran numeri, men-

stra moto è migliorata in tutto il pacchetto, ma non

è sicuramente più a posto rispetto al 2018, Marquez è

Quanto ha inciso l’episodio alla prima curva?

tre qui a Jerez, per esempio, Pedrosa riusciva a vince-

basta».

più in forma, le Yamaha a volte ci sono, altre no, ma

«Non lo so. Paradossalmente, sono partito fin trop-

re senza che la moto facesse alcun movimento».

sono più veloci. Bisogna stare molto attenti a valu-

po bene e quando mi sono trovato in quella posi-

sono anni che non si fa podio qui ci sarà un motivo.

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MOTOGP

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ROSSI: “ANDIAMO NELLA DIREZIONE GIUSTA” Valentino positivo nonostante una posizione peggiore dell’anno scorso. Venticinque secondi più veloce, e adesso arrivano piste più favorevoli. Ma contro Marquez c’è da lavorare... di Giovanni Zamagni

A

binazione di miglior moto con il miglior pilota che

e sugli assetti. Lui è stato velocissimo all’inizio, ma

ho paura sarà il più veloce per tutto il campionato.

avevamo un assetto diverso e lui ha avuto più pro-

Ma siamo lì, ho solo nove punti dalla testa del Mon-

blemi di me sul finale, a gomme consumate, soprat-

diale. E poi ci sono anche Rins e Dove, che sono forti.

tutto con l’anteriore. Il bello del lavorare con piloti

Ma credo che si possa lottare per il podio in alcune

giovani è che loro imparano da me, però anche io

gare, e se si resta tutti un po’ più attaccati è anche

imparo da loro, soprattutto da uno come Franco

più divertente».

che è molto forte».

Però adesso arrivano piste che, sulla carta,

Ieri, credo per la prima volta, Marquez si è trova-

sono più favorevoli. Marquez è battibile con la

to ad essere il più vecchio in conferenza stampa

Yamaha che c’è adesso, visto quello che hanno

dopo le qualifiche, dove due ragazzini lo hanno

fatto Morbidelli e Quartararo?

battuto. A te è già successo…

«Questa era in effetti una pista in cui ho dovuto cor-

«Si (ride), però la cosa più importante, alla fine, è il

Anche in una gara difficile come quella di oggi, Va-

secondi più veloce dell’anno scorso, con un gap dal

rere in difesa, ho perso due posti in campionato ma

risultato in gara. Ha vinto Marquez, quindi tutti zitti,

lentino riesce a trovare il lato positivo.

primo inferiore. Mi sento più a mio agio con la moto

il distacco è rimasto invariato. In effetti nelle prossi-

anche i ragazzini. E’ difficile, non tanto per Marquez,

Ad inizio gara hai avuto difficoltà a passare Mil-

e soprattutto nell’ultimo giro sono stato veloce».

me tre piste - Le Mans, Mugello e Barcellona - l’anno

almeno non ancora, ma il punto è che passi da una

ler. Se avessi avuto l’anteriore più morbido sa-

«Sfortunatamente, il mio weekend si è complicato

scorso sono andato a podio, però sono arrivato ter-

situazione all’altra. Anche io sono arrivato da giova-

rebbe andata meglio?

dopo le FP3. Forse, se fossi andato direttamente alle

zo quindi bisognerebbe fare un po’ meglio. Secondo

ne, sono passato in 500 a vent’anni contro avversari

«La scelta dell’anteriore è stata una cosa dell’ulti-

Q2 sarei riuscito a partire dalla seconda o terza fila,

me c’è da lavorare tanto, non è facile».

di trenta e passa anni. Poi ti trovi dall’altra parte e

mo momento, perché volevo provare a fare la gara

e così credo che sarei riuscito a restare nel gruppo di

Ma la Honda è davvero la miglior moto? E’ Mar-

non è semplice: bisogna restare calmi e cercare di

con la media. Poi però la temperatura è salita, e alla

Maverick e delle due Ducati. Comunque si, domani

quez a fare la differenza o la RCV è davvero la

sfruttare i vantaggi della situazione anche se solita-

fine abbiamo scelto la dura, che credo sia stato un

(nei test, NDA) proverò sicuramente la media».

moto migliore? In mano agli altri non sembra

mente i piloti più giovani sono più forti di te. E’ an-

errore perché Maverick aveva la media e anche sul

Questo significa che hai più fiducia dell’anno

così efficace…

che una bella motivazione…».

finale se l’è cavata bene. Forse sarei andato un po’

scorso? Che pensi di poter andare meglio nei cir-

«Indubbiamente Marquez fa la differenza, perché

In generale dev’essere anche positivo per Ya-

meglio con la media». «Comunque, non sono mai

cuiti più ostici, e magari di lottare per vincere le

senza di lui parleremmo di una moto in difficoltà.

maha avere quattro moto con specifiche simili

stato granché forte per tutto il weekend. All’inizio ho

gare o il titolo?

Però secondo me è una considerazione non del tut-

con quattro piloti così veloci, no? «Il punto è che

faticato con Miller, ma perché proprio non ne avevo

«Siamo più forti dello scorso anno. Il campionato è

to veritiera, perché Crutchlow, per esempio, in Qa-

negli ultimi due anni abbiamo fatto confusione, c’e-

abbastanza per passarlo. Non sapevo bene cosa

lungo, la strada è lunga e gli avversari sono fortissi-

tar ha fatto terzo, in Argentina andava fortissimo ma

rano delle volte in cui Zarco era più veloce di noi ma

aspettarmi qui a Jerez, speravo che sarebbe anda-

mi ma stiamo lavorando nella direzione giusta. Non

è stato penalizzato per la partenza, ad Austin prima

non si capiva se fosse questione di moto o pilota,

ta meglio del previsto, un po’ come era successo ad

sono del tutto soddisfatto, perché spero che anche

di cadere andava fortissimo… insomma, secondo

perché Johann è un pilota molto veloce. Adesso,

Austin, però non è andata così. Ci sono state anche

su piste per noi difficili come Jerez si possa lottare

me la Honda va molto bene, poi è chiaro che è Mar-

con la moto nuova, la situazione è più chiara e le

delle cose positive, però: anche se la posizione è

per il podio, però ce la possiamo giocare. In campio-

quez a guidarla così bene e a fare la differenza».

moto sono molto simili. Credo che in questo we-

peggiore rispetto all’anno scorso direi che la gara

nato non sono lontano, il problema è Marquez, che

Hai lottato un po’ con Franco (Morbidelli, NDA) in

ekend sia stato il pilota a fare la differenza, perché

sia andata meglio. L’anno scorso ho finito quinto

è chiaramente il più veloce - se non fosse caduto a

gara. L’hai studiato? Cosa hai visto?

Quartararo è sempre stato velocissimo e senza l’in-

ma con tante cadute davanti a me; quest’anno il

Austin avrebbe già un bel vantaggio. Lui va fortissi-

«Si, abbiamo parlato un bel po’, ci siamo confronta-

conveniente tecnico avrebbe finito secondo. E cre-

ritmo è stato molto elevato, ho chiuso la gara 25

mo, la sua moto va fortissimo e quindi c’è una com-

ti per tutta la gara anche sulla scelta delle gomme

do che sarà sempre più difficile da battere».

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MOTOGP

MOTOGP

SPUNTI, CONSIDERAZIONI E DOMANDE DOPO IL GP DI JEREZ Quali le chiavi del GP? Cosa è successo a Morbidelli? Petrucci avrebbe potuto attaccare Dovizioso? di Giovanni Zamagni

Q

Perché Pol Espargaro, nell’ultimo giro è stato su-

Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è

perato da Jorge Lorenzo, in grande difficoltà?

stato realizzato)

Espargaro ha sbagliato il calcolo dei giri: quando

Marquez 1’38”051 (15); Dovizioso 1’38”068 (24);

è transitato sul traguardo per l’inizio dell’ultimo

Vinales 1’38”157 (25); Rins 1’38”197 (7); Quartara-

giro, pensava che la gara fosse finita e ha chiuso il

ro 1’38”277 (11); Crutchlow 1’38”312 (6); Petrucci

gas. Quando si è accorto che c’era ancora un giro

1’38”321 (19); Morbidelli 1’38”322 (7); Mir 1’38”362

da effettuare era troppo tardi per recuperare su

(16); Rossi 1’38”372 (19);

Lorenzo. Le tre più belle frasi del GP Cosa ha detto Jorge Lorenzo dopo il disastroso

3) Lorenzo: «E’ il momento più duro della mia car-

12esimo posto a 18”473 dal compagno di squa-

riera. Ma sono un campione e ce la farò a uscirne».

dra?

2) Dovizioso: «Non sono rassegnato, ma deluso:

«Non ho fiducia, specie in entrata di curva, la

se fossi rassegnato, non correrei in MotoGP».

Quali sono state le chiavi del GP?

dalla terza fila avrebbe potuto giocarsi il podio;

moto trasferisce troppo peso sull’anteriore e fac-

1) Paolo Simoncelli: «Si è ripetuto quello che acca-

La partenza. Scattando subito al comando, con

La rottura di Quartararo. Al 14esimo giro, Fabio,

cio una gran fatica con le braccia a controllare la

de 15 anni fa, quando Marco conquistò qui il suo

Morbidelli e Quartararo che hanno subito infilato

mentre era secondo, è stato costretto al ritiro per

moto. Bisogna cambiare qualcosa nell’assetto

primo podio in 125 e il suo compagno di squadra,

Dovizioso partito benissimo dalla seconda fila,

l’anomalo inconveniente della rottura del rinvio

o nella gestione del freno motore perché perdo

Jenkner arrivò secondo. E’ qualcosa di pazzesco,

Marquez non ha avuto alcun problema a impo-

del cambio.

troppo in entrata di curva, non solo nei confron-

mi fa pensare che Marco da lassù ci sta dando

ti di Marquez, ma anche degli altri piloti Honda.

una mano. Sono felicissimo di avere creato una

stare e imporre il suo ritmo; Le qualifiche di Rins. Partendo dalla terza fila,

La gara di Rins

I numeri dicono che sono messo peggio rispetto

squadra eccezionale: Suzuki e Antonelli non si

Rins ha dovuto faticare un bel po’ prima di con-

Partenza: nono. 1 giro: sesto. 6 giro: quinto. 11esi-

al primo anno in Ducati: sono piuttosto deluso e

sopportavano, adesso vanno quasi d’accordo. De-

quistare il secondo posto; fosse riuscito subito a

mo giro: quarto. 14esimo giro: secondo.

preoccupato. Ma non mi arrendo».

dico questo successo a tutti quelli che ci vogliono

Il suo miglior giro è stato il settimo in 1’38”808, il

bene».

stare dietro a Marquez, avrebbe anche potuto provare a stargli vicino (anche se Marc è sembrato

La gara di Rossi

più lento tra i piloti Honda, a 0”757 dal compagno

amministrare a piacimento);

Partenza: tredicesimo. 1. Giro: 11esimo. 4 giro:

di squadra.

I limiti Ducati. La DesmosediciGP è in crescita

decimo. 14esimo giro: nono. 19esimo giro: ottavo.

costante, ma continua a essere in difficoltà in

20esimo giro: sesto.

Danilo Petrucci avrebbe potuto attaccare Andrea Dovizioso?

percorrenza di curva. Dovizioso (e Petrucci) recuperavano solo in rettilineo, comunque troppo cor-

Cosa è successo a Franco Morbidelli, ottimo

Risponde Petrucci: «Forse nei primi giri ero più ve-

to, mentre perdevano in tutti gli altri punti della

secondo fino al decimo giro, poi terzo fino al

loce, ma passare Dovizioso sarebbe stato poco in-

pista;

15esimo, ma solo settimo al traguardo?

telligente, perché lui nel finale è molto più efficace

Le qualifiche di Rossi. Valentino, a differenza del

Morbidelli ha detto di avere avuto un calo clamo-

di me e mi ha aiutato a tornare su e a recuperare

rivale della Suzuki, non aveva comunque il passo

roso e improvviso delle gomme e ha dovuto ral-

su Vinales».

per stare vicino a Marquez, ma scattando almeno

lentare.

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MOTOGP

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MOTOGP. IL GP DI JEREZ, LO SAPEVATE CHE...?

momento».

su un’altra è più complicato adattarsi. Yamaha e

I PROBLEMI DI ZARCO

KTM sono molto differenti, Zarco ha bisogno di un

Durante la conferenza stampa di giovedì è stato

po’ di tempo».

giudizio sulle grandi difficoltà che sta incontrando

ROSSI: “NON MI INTERESSA IL NOME

Che Iannone si sente responsabile dello sviluppo Aprilia. Che Rossi non vuole che venga dato il suo nome ad una curva? Che Silverstone è stato riasfaltato?

Johann Zarco con la KTM. Ecco l’opinione di Dovi-

DI UNA CURVA”

zioso: «Cambiare moto è sempre una sfida stimo-

Sono ormai molti i piloti ai quali è stata intitolata

lante, ma a volte anche difficile: la KTM è molto

una curva di un circuito: a Marc Marquez, Jorge

differente dalla Yamaha. Tutti si aspettavano di più

Lorenzo, Casey Stoner e altri si è aggiunto adesso

da Zarco, ma il livello della MotoGP è altissimo e

anche Dani Pedrosa, al quale il circuito di Jerez ha

di Giovanni Zamagni

E

chiesto ad Andrea Dovizioso e Valentino Rossi un

se sei in difficoltà non è facile recuperare. Abbia-

dedicato la curva numero 5. E’ stato chiesto a Va-

Ecco il confronto tra i punti realizzati da alcuni pilo-

pochissimo “traction control”, per non incidere

mo visto quanta fatica ha fatto una Casa come la

lentino Rossi se gli piacerebbe che gli fosse dedica-

ti nel 2018 e nella passata stagione.

troppo sulla potenza in accelerazione. Mio fratello

Yamaha negli ultimi anni: la MotoGP è molto com-

ta una curva e se sì quale. «Credo che sia bello che

Marquez 70/70 (+0); Rins 69/16 (+53); Dovizioso

Pol dice che la KTM è una moto molto fisica, ma

plicata. Credo sia abbastanza normale quello che

Pedrosa abbia una curva con il suo nome a Jerez:

67/46 (+21); Rossi 61/40 (+21); Petrucci 41/34 (+7);

l’Aprilia lo è ancora di più, richiede un grandissimo

sta succedendo e quando in MotoGP hai sempre

qui lui è sempre stato uno dei più veloci e guidava

Vinales 30/50 (-20); Miller 29/36 (-7); Crutchlow

sforzo». Queste invece le valutazioni di Andrea Ian-

usato una sola moto, non è facile adattarsi». Inte-

benissimo. A me, però, non interessa che una cur-

27/38 (-11); Morbidelli 25/13 (+12); P.Espargaro

none: «Aprilia sta lavorando tanto, praticamente

ressante anche la valutazione di Rossi: «Negli ulti-

va abbia il mio nome: se in futuro qualcuno me lo

21/13 (+8); A.Espargaro 18/6 (+12); Lorenzo 11/6

a ogni gara c’è qualcosina di nuovo, che poi va

mi anni, io, Lorenzo e Zarco abbiamo avuto delle

dovesse chiedere, non accetterei l’eventuale pro-

(+5); Iannone 6/47 (-41);.

verificata se è effettivamente migliorativa. A volte

difficoltà passando dalla Yamaha alla Ducati o alla

posta. Per me i nomi delle curve sono quelli storici,

si potrebbe essere più veloci, ma in questa fase

KTM, questo perché la M1 ha sicuramente dei limi-

tipo l’Arrabbiata, la Lesmo e così via. Arrivare alla

CONFRONTO IN CASA

stiamo utilizzando le gare anche per fare sviluppo

ti, ma è una moto “amica” dei piloti e quando sali

curva “Rossi” mi sembrerebbe come andare nella

Ecco invece il confronto tra compagni di squadra

e la responsabilità è tutta sulle mie spalle: devo

o di moto: chi è arrivato davanti in gara durante la

sacrificarmi e fare questo lavoro. Aleix, ormai, si è

stagione (tra parentesi il confronto in prova)

abituato a questa moto e ai suoi difetti, non si ac-

Marquez/Lorenzo 3-0 (4-0); Dovizioso/Petrucci 4-0

corge di alcune cose e soltanto dopo, magari dopo

(3-1); Rossi/Vinales 3-1 (1-3); Rins/Mir 4-0 (4-0) A.E-

una caduta, si lamenta di alcuni aspetti, come è

spargaro/Iannone 2-1 (3-0); P.Espargaro/Zarco 4-0

successo per esempio ad Austin. Io, invece di adat-

(4-0)

tarmi, preferisco trovare la direzione giusta: Aleix guida bene e forte, ma si adatta alle problemati-

ANDREA IANNONE: “E’ TUTTO SULLE

che, mentre io voglio migliorare la moto e lui si è

MIE SPALLE”

reso conto di tanti aspetti vedendo la mia guida.

Sui problemi dell’Aprilia, ecco le valutazioni dei

Sono contento del contributo che sto dando, biso-

due piloti. Aleix Espargaro: «Sono costretto a gui-

gna lasciare ad Aprilia il tempo per capire e reagire:

dare la RS-GP in modo anomalo, non da MotoGP,

per questo non mi preoccupo del risultato, è l’ulti-

ma specifico per questa moto. Possiamo usare

mo aspetto da tenere in considerazione in questo

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MOTOGP

pizzeria di Tavullia» ha detto Valentino.

Così dopo aver corso in Texas al posto di Augusto Fernandez e a Jerez sulla moto di Jake Dixon, a Le

RINNOVO SILVERSTONE/DORNA

Mans salirà sulla Kalex del team Petronas al posto

L’annullamento del GP di Gran Bretagna del 2018

di Khairul Pawi, caduto rovinosamente nelle FP1,

causa vergognoso drenaggio dell’asfalto di Silver-

riportando la frattura del mignolo della mano de-

stone non ha impedito il prolungamento del con-

stra. Pawi deve essere operato e non potrà corre-

tratto tra la Dorna e il circuito britannico per altri

re il GP di Francia e, per questo, è stato chiamato

cinque anni: il motomondiale, quindi, farà tappa a

Pasini.

Silverstone almeno fino al 2024. Naturalmente, il tracciato è stato riasfaltato: spe-

FURTO IN MONDOVISIONE

riamo che, questa volta, i lavori siano stati fatti

Un commissario che teneva la moto di Alex Rins,

come si deve e che venga ben verificato prima

mentre lui celebrava con il pubblico spagnolo l’ot-

dell’omologazione.

timo secondo posto, ha pensato (male!) di prendersi un ricordino della Suzuki GSX-RR di Alex, svi-

QUALCHE DATO STATISTICO

tando il tappo del serbatoio dell’olio della frizione

A 20 anni e 14 giorni, Fabio Quartararo è diventato

e mettendoselo in tasca. Purtroppo per lui, però,

il pilota più giovane a partire dalla pole in 500/Mo-

era accesa la telecamera sul codino della Suzuki,

toGP; il precedente primato apparteneva a Marc

che ha ripreso la scena nel dettaglio…

Marquez, in pole nel 2013 ad Austin a 20 anni e 62 giorni.

BRADL A MISANO DOPO IL GP USA

L’ultimo pilota di un team satellite a qualificarsi

Dopo quanto accaduto in Texas, con Marquez ca-

in pole era stato Johann Zarco, davanti a tutti in

duto e Lorenzo fermo lungo la pista, entrambi a

qualifica nel GP Giappone 2017, quando al secon-

causa di un problema tecnico, la HRC è immedia-

do posto c’era un altro pilota di un team satellite,

tamente corsa ai ripari. Da una parte ha spedito le

Danilo Petrucci.

moto in Giappone, dall’altra ha prenotato in esclu-

Per avere un’altra doppietta in qualifica di una

siva la pista di Misano, dove ha mandato a provare

squadra indipendente, bisogna risalire al 2005,

il collaudatore Stefan Bradl.

quando Sete Gibernau e Marco Melandri del team

Così è stato individuato il problema elettronico e,

Gresini conquistarono i primi due posti sullo schie-

naturalmente, è stato risolto.

ramento nel GP di Valencia. IO L’AVEVO DETTO

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PASINI IN PISTA ANCHE A LE MANS

Jorge Lorenzo, giovedì: “Ci sono tutte le condizioni

Mattia Pasini, ormai, è il pilota più richiesto per so-

per fare molto bene”. GP Spagna: Lorenzo 12esi-

stituire colleghi infortunati.

mo, ultimo pilota Honda al traguardo.

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MOTOGP

MOTOGP

ANTONELLI E BALDASSARRI VINCONO MOTO3 E MOTO2 A JEREZ Grande gara di Baldassarri in Moto2, che recupera la testa del Mondiale. In Moto3 doppietta del team SIC58 davanti a Vietti

M

Moto2 con il brivido: una caduta di gruppo ha

da frazione di gara. Marini e Bulega chiudono

coinvolto Remy Gardner, Alex Marquez, Bezzec-

rispettivamente ottavo e nono, Bastianini è un-

chi e Pratama facendo uscire la bandiera rossa,

dicesimo davanti a Di Giannantonio, Locatelli è

con procedura di ripartenza e gara accorciata a

quattordicesimo, Manzi ventunesimo davanti a

15 giri. Riparte ultimo Alex Marquez, nonostante

Bezzecchi.

il frenatico lavoro del team MarcVDS: la regola che toglie il muletto nelle classi inferiori, in que-

MOTO3

sti casi, è a dir poco spietata.

Niccolò Antonelli conquista la prima vittoria per

Allo spegnersi del semaforo parte forte Fernan-

il team SIC58, che fa doppietta piazzando anche

dez, ma Baldassarri non ha alcuna intenzione di

Tatsuki Suzuki sul secondo gradino del podio

lasciarlo vincere: recupera il distacco con facili-

davanti a Celestino Vietti, che completa un po-

tà, e nel giro di qualche tornata gli è alle spalle.

dio di grande soddisfazione per i colori italiani.

Dopo il sorpasso sembra che lo spagnolo possa

La gara, come sempre, si è svolta a trenino, con

tenere facilmente la ruota dell’italiano, e forse

diversi cambi alla testa fra l’autore della pole po-

anche fregarlo sul finale, ma a quattro giri dalla

sition Dalla Porta, Suzuki e Antonelli. Anche Fe-

fine Fernandez molla il colpo e inizia a perdere

nati fra i protagonisti: Romano ha gestito bene

terreno. Risale invece forte Jorge Navarro, che lo

la gara, venendo però coinvolto nella scivolata

passa a due tornate dalla bandiera a scacchi e

di Ramirez che lo ha costretto ad allargare fuori

arriva addirittura sotto a Baldassarri.

traiettoria e ad abbandonare le possibilità di sa-

Seconda vittoria giornaliera, quindi, per la VR46

lire sul podio. La vetta del campionato vede un

Academy. Sfortuna invece in generale per i colo-

cambiamento, con la scivolata di Jaume Masia

ri italiani, con Pasini e Corsi a terra nella secon-

che cede il posto ad Aròn Canet.

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LE PAGELLE DEL GP DI JEREZ Lode a Marquez, sempre più imbattibile; 10 a Quartararo, fenomenale; 7 a Dovizioso, deluso e 6 a Rossi anche se ha fatto troppi errori

di Giovanni Zamagni

M

Una gara tutto sommato positiva e più che digni-

ha faticato in tutti i GP con la Yamaha: deve mi-

tosa: ha sfruttato il potenziale a sua disposizione,

gliorare questo aspetto.

senza fare errori. Anche lui si aspettava di più, puntava al podio, ma è comunque la gara che è

CAL CRUTCHLOW 5

arrivato più vicino al compagno di squadra.

Poco consistente sia in prova sia in gara. Passo indietro.

VALENTINO ROSSI 6 In gara ci mette sempre una pezza, ma ha sbaglia-

ALEIX ESPARGARO 6

to prima in FP3 non rientrando nei dieci e poi in

Ha sfiorato e sognato il decimo posto: si difende

Q1, mancando la Q2. Riesce comunque a mante-

in qualche modo.

nere sempre la calma e a uscire dignitosamente

MARC MARQUEZ VOTO 10 E LODE

strando finalmente carattere.

E’ impressionante, sembra poter fare quello che

Lui è fortissimo, deve crederci e non avvilirsi.

vuole. Al netto della caduta di Austin (leggi tutti

Podio fondamentale.

gli articoli), provocata da un problema tecnico, è il terzo GP che domina in maniera imbarazzante,

FABIO QUARTARARO 10

mettendo in mostra di avere la situazione sempre

Nell’era dominata da Marc Marquez sembrava

sotto controllo. Sembra impossibile, ma pare mi-

impossibile che qualcuno riuscisse a togliergli un

gliorarsi continuamente. Imbattibile?

primato, ma lui ce l’ha fatta, diventando a 20 anni

dalle situazioni difficili. Non molla mai.

JORGE LORENZO 4 Una sconfitta pesantissima per almeno tre motivi:

FRANCO MORBIDELLI 6,5

1) perché questa è la pista dove ha sempre fatto la

Molto bene in prova, molto bene in partenza, mol-

differenza, conquistando anche il podio con la Du-

to bene per oltre metà gara. Poi il crollo. Nel finale

cati alla prima stagione; 2) perché il suo compa-

e 14 giorni il pilota più giovane a partire dalla pole ALEX RINS 9

in 500/MotoGP. In gara stava andando fortissimo,

Gli manca lo scatto da centometristi in qualifica,

prima di essere costretto a tornare ai box per un

per il resto è quasi perfetto. Colpisce per determi-

problema tecnico. Fenomenale.

nazione, velocità, ma anche per la sua tranquillità: Marquez dice che ha il vantaggio di non avere

ANDREA DOVIZIOSO 7

alcuna pressione, che per lui qualsiasi risultato va

Dopo le prove si era illuso e aveva illuso che se la

bene. In parte ha ragione, ma lui sta dimostrando

potesse addirittura giocare per la vittoria.

un gran carattere. Completo, perlomeno in gara.

Ma in gara sono emersi vecchi limiti e lui ha potuto solo limitare i danni. L’obiettivo era salire sul

MAVERICK VINALES 8,5

podio, l’ha mancato per meno di quattro decimi,

Sale per la prima volta nel 2019 sul podio e, per

senza nemmeno poter provare l’ultimo attacco

la prima volta in questa stagione, batte il compa-

nel giro conclusivo. Alla fine era parecchio deluso.

gno di squadra. Fino a 15 minuti dal termine delle

Doccia fredda.

FP4 sembrava in grandissima difficoltà, invece ha saputo riprendersi da una situazione difficile, mo-

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DANILO PETRUCCI 6,5

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MOTOGP

MOTOGP

gno di squadra ha dominato; 3) perché ha preso

HONDA RC213V VOTO 8,5

paga anche da Crutchlow, da Nakagami e perfino

Si dice che il valore di una moto viene dato dalla

dal collaudatore Bradl.

seconda guida. Secondo Alberto Puig la Honda

Uscire da questa situazione sarà difficilissimo,

è un’ottima moto, molto competitiva, ma anche

solo lui ci può riuscire.

difficilissima da guidare. Da fuori è impossibile

Campione vero, ma in grande affanno.

sapere qual è la verità: con Marquez meriterebbe 10, con gli altri molto, molto meno. Facciamo una

PECCO BAGNAIA 5

via di mezzo.

In prova ha conquistato il suo miglior risultato in MotoGP (decimo), ma in gara ha faticato fino a ca-

SUZUKI GSX-RR VOTO 8,5

dere. Tutta esperienza.

Le manca solo un po’ di motore, ma è una moto molto equilibrata, la migliore in percorrenza e ot-

tima in staccata. Bravi davvero.

tanto piegati rimane uno dei limiti di questa moto. Arriveranno piste più favorevoli.

YAMAHA M1 VOTO 8,5

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Due M1 ai primi due posti in qualifica, una M1

APRILIA RS-GP VOTO 6

sul podio: complessivamente, si può dire che la

Sufficienza di incoraggiamento. Purtroppo, per

Yamaha abbia dimostrato di essere molto com-

un motivo o per l’altro, continua a mancare il con-

petitiva.

tributo di Iannone.

DUCATI DESMOSEDICIGP VOTO 7,5

KTM RC16 VOTO 5

La GP19 è sicuramente migliorata su tanti aspetti,

Altra gara complicata e dove non si sono visti pro-

ma la percorrenza nelle curve lunghe e dove si sta

gressi.

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SUPERBIKE

SUPERBIKE

SBK. DUE GIORNI DI TEST PER MELANDRI A MAGIONE Dopo aver toccato il fondo ad Assen, Melandri ha svolto due giorni di test a porte chiuse a Magione, che sembra abbiano risolto molti dei problemi della sua R1. Il riscatto a Imola? di Giovanni Zamagni

T

Troppo brutto per essere vero.

Melandri fece una fantastica doppietta e nelle suc-

Questo è stato il mio giudizio dopo Assen, valutan-

cessive sei gare conquistò altre quattro vittorie, che

do le prestazioni di Marco Melandri, che nel freddo

sarebbero state cinque se a Magny Cours in gara1

round olandese ha collezionato un dodicesimo ed

non avesse dovuto regalare la prima posizione al

un quattordicesimo posto. Risultati non solo de-

suo compagno di squadra, che era ancora in lotta

ludenti, ma davvero preoccupanti, se si considera

con Sykes per il titolo mondiale.

che nelle due gare il pilota della Yamaha non è mai

Con la scorbutica Panigale V2 il feeling non è mai

andato oltre la dodicesima posizione,stazionando

stato il massimo. Tutti ricordano le incredibili

sempre tra il dodicesimo ed il quattordicesimo po-

“sbacchettate” in rettilineo che lo costringevano a

sto. Un Melandri in caduta libera che si esalta quan-

chiudere il gas. Dopo molte prove e notti insonni, i

do le cose vanno bene e si deprime quando vanno

tecnici della rossa risolsero il problema utilizzando

male. Ma la di la delle sue caratteristiche caratteriali,

il telaio dell’anno precedente. Un passo indietro che

Marco ha uno stile di guida molto particolare ed ha

eliminò le sbandate, ma non mise il turbo al raven-

bisogno di una moto che gli venga cucita addosso.

nate, che da li in poi collezionò solo qualche podio,

Una volta sistemata come la vuole lui, i risultati ar-

ma non riuscì più a ripetere l’exploit delle prime due

rivano, e ne sanno qualcosa in Aprilia. Nel 2014 la

gare vinte sulla sua pista preferita: Phillip Island.

casa di Noale ingaggiò il ravennate per puntare al

Melandri è sempre stato un pilota discusso, ma

titolo mondiale. Il titolo mondiale arrivò, ma con

penso non si possa discutere che sia un campione

Sylvain Guintoli, in quanto nei primi cinque round

e che quando tutto va per il verso giusto le vittorie

Marco raccolse la miseria di un secondo ed un terzo

arrivano, e non sono mai vittorie banali, ma quasi

posto, anche se la RSV4 si poteva considerare la mi-

sempre gare dominate. Dopo il mancato rinnovo

gliore delle superbike. A Sepang però ci fu la svolta.

con la Ducati, che gli ha preferito Bautista, Marco

Sulla moto settata secondo le proprie esigenze

ha rischiato di restare a piedi e solo una concatena-

58

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zione di eventi gli ha aperto la possibilità di tornare

re sulla R1 numero 33 e per provare alcuni aggior-

con la Yamaha, la casa con la quale aveva debuttato

namenti che Lowes e Van der Mark stanno già utiliz-

in Superbike nel 2011, dopo tredici anni passati tra

zando. Con il nuovo format Superbike, nel weekend

i prototipi. Dopo il “solito” buon inizio sulla pista

di gare non c’è tempo per fare esperimenti e prove

australiana (sulla quale ha vinto in tutte le catego-

e quindi se si vogliono risolvere i problemi non resta

rie nelle quali ha corso), sono iniziati i problemi. Gli

che fare dei test privati. Le prove sono state a por-

oscillamenti in rettilineo e la mancanza di feeling in

te chiuse, ma da quanto abbiamo saputo, sembra

staccata hanno innescato la spirale negativa che si

proprio che i riscontri siano stati molto positivi. E’

è riflessa sui suoi risultati: 26 punti in Australia, 20

presto per dire se Marco abbia finalmente risolto i

in Tailandia, 9 in Spagna e 6 in Olanda. Ma il team

problemi che sino ad ora gli hanno impedito di otte-

GRT crede nelle potenzialità del ravennate e sa che

nere i risultati che gli competono e per saperlo non

con il mezzo giusto potrebbe fare la differenza. D’al-

resta che attendere il responso del prossimo round,

tronde avere in squadra un pilota come Melandri e

che si correrà sulla pista di Imola, anche se quella

non ascoltare le sue richieste sarebbe assurdo, spe-

romagnola non è una delle sue piste preferite (due

cialmente per una squadra al debutto nel mondiale

terzi ed un secondo posto, tutti con la Ducati). Sen-

Superbike. Con il supporto del team ufficiale Pata

za dubbio però la disponibilità e l’impegno della sua

Yamaha, il team GRT ha organizzato due giornate di

squadra e della Yamaha sono state prove di fiducia

test a Magione, il 30 aprile ed il 2 Maggio, per lavora-

che faranno molto bene al suo morale.

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ENDURO

ENDURO

MONDIALE ENDUROGP-19. HOLCOMBE – FREEMAN: SI FA DAVVERO INTERESSANTE Dalla Germania al Portogallo per salire di tono. La battaglia inglese dilaga, la nostra bandiera nelle mani di Salvini, doppietta E2, e Andrea Verona, doppietta Junior. Cominciamo ad andare in pressione per il Gran Premio d’Italia di Rovetta di Piero Batini

V

Valpaços, Portogallo, 5 Maggio 2019. Dopo la Ger-

Principe Ribelle di Rugeley. E questa da tutta l’im-

mania se n’era avuto il sentore. Dopo il Portogallo

pressione di essere la novità di grande caratura del

si può averne certezza: il Mondiale di Enduro, o

GP di Portogallo e del Mondiale in generale. Free-

non è corretto dire che fosse del tutto inaspettata.

“zero” dell’inizio di stagione di Alex Salvini, perché

EnduroGP che più correttamente dir si voglia, è

man ha dimostrato che il quattro volte Campione

Di straordinario c’è che il contesto dell’EnduroGP

il bolognese faticherà, pur giurando che il suo è

salito di tono e va acquistando una sua nuova, fol-

del Mondo può essere battuto. E per di più con…

è ora straordinariamente compatto e combattivo,

ancora status in ascesa, a recuperare il vantaggio

gorante identità. Sarà che per far maturare le idee

le sue stesse armi, o ad armi pari. È la fantastica

e vede almeno cinque-sei Piloti in grado, oggi e in

concesso suo malgrado ad avversari così forti. Sal-

ci vuole il tempo, sarà che una certa aria di sfida

congiuntura che porta in primo piano sullo stesso

futuro, di mettere il bastone… fra le ruote degli il-

vini torna dal Portogallo con due terzi posti che in

non fa mai male agli ambienti e alle atmosfere in

palcoscenico le Squadre Beta Factory di Fabrizio

lustri duellanti. Magari sarà difficile che la metà di

assoluto sono una promessa, peraltro in parte da

crescita. Forse al Mondiale di Enduro, di anno in

Dini e l’“alternativa” Beta Boano, in uno spettaco-

questi possa stare al passo dei battistrada, ma il ri-

considerarsi già mantenuta se si guarda al risulta-

anno sempre più tirato e di alto livello, ci si andava

lo di incredibile levatura tecnica interpretato nel

sultato di giornata, ovvero lo spettacolo dell’Endu-

to della E1, largamente dominata dall’asso italia-

abituando, salvo poi rendersi conto che gli “endu-

battibecco da sogno tra due fuoriclasse della stes-

ro, è assicurato. E poi, ecco il bello, sarà comunque

no con una eloquente doppietta ai danni dell’a-

risti” di oggi fanno cose che voi umani non riuscite

sa scuola. Holcombe aveva vinto la Gara del Sa-

tutta da vedere. La “sconfitta” di Holcombe non

scendente collega Charlier, stessa Honda.

neanche a immaginare, e in ogni caso oggi è in pie-

bato, dopo essersi imposto anche nel Super Test

può essere considerata un passo falso, ci manche-

Del resto la battaglia delle E2 è in un certo senso

no rilancio (ammesso che lo si volesse considerare

del Venerdì, e con quel successo netto, sei vittorie

rebbe che dopo tre vittorie al primo secondo posto

l’unica alternativa spettacolare al senso unico del-

in una vera fase di stanca).

parziali e oltre venti secondi di margine finale su

uno venga lapidato, e l’avanzata di Freeman, che

le Classi E1 ed E3 dominate… senza pietà da Fre-

A Valpaços è andato in scena un Gran Premio con

Freeman, sembrava aver chiarito che il trend sta-

al contrario viene da un avvio contratto, è ancora

eman e Holcombe, rispettivamente, a punteggio

i fiocchi, che ha vissuto del sognato bel tempo ita-

gionale non si sarebbe scostato troppo da quello

tutta da verificare, ma è un fatto che il potenzia-

pieno dopo quattro Prove. Freeman sta mettendo

liano, caldo e secco in Portogallo, e fondamental-

delle precedenti stagioni. In questa ottica la rispo-

le espresso dai due inglesi è, come direbbero gli

in seria difficoltà il “ricavato” di valore di Davide

mente sulla guerra “fratricida” tra Steve Holcom-

sta lapidaria di Freeman, vincitore la Domenica, è

spagnoli, tremendo, totale! Il vero peccato, se vo-

Guarneri e di Matteo Cavallo, che si alternano alle

be, l’Imperatore di Barnstaple, e Brad Freeman, il

arrivata un po’ come un colpo di scena, anche se

gliamo dire la nostra da tifosi, è quello sfortunato

spalle dell’inglese, e Holcombe va riducendo alla

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ENDURO

ENDURO

frustrazione il pur fenomenale Daniel “Danny”

sfortunatamente anche un po’ “pericolosa”, vince

McCanney, apparentemente “a muro” con quattro

ancora nella Coppa del Mondo Open sacrifican-

secondi posti.

do a un ruolo da secondo protagonista il sempre

Per riprendersi con il morale giusto bisogna vol-

talentuoso Andrea Belotti. Archiviati Germania e

gere lo sguardo altrove. Ecco, dunque, la nuova

Portogallo, il Mondiale si muove adesso verso il GP

doppietta di Andrea Verona, TM, mattatore della

di Spagna, 10-12 Maggio, e Grecia, 14-16 Giugno in

Junior e ancora una volta imprendibile dai vari

sostituzione del Corsica, ma… è già in grande mo-

Francisco, Ruprecht, Espinasse e Edmondson,

vimento per il successivo Gran Premio d’Italia, 21-

ed ecco il secondo episodio della sorprendente

23 Giugno, che riporta in un colpo solo a Rovetta,

stagione dello Youth neozelandese Hamish Mac-

dopo 4 anni di “astinenza”, Mondiale e Storia. La

Donald, che non lascia un solo varco aperto agli

data italiana dell’EnduroGP, infatti, coincide con la

Spanu o ai Pavone che siano.

celebrazione del centesimo anniversario del Moto

Personalmente, continuo a trovare commoven-

Club Bergamo, e va da sé che la 43ma edizione

te e grandioso David Knight, TM, che, con la sua

delle Valli Bergamasche non potrà essere qualco-

generosità istintiva e un po’ “naif”, altre volte

sa che passa e va…

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TROFEI

TROFEI

TROFEO MAXIENDURO E SCRAMBLER A SPOLETO: CHE GARA CON LA CABALLERO! Siamo andati a Spoleto per correre la seconda prova del Trofeo Maxienduro e Scrambler con la Fantic Motor Caballero insieme al presidente della FMI, Giovanni Copioli. E’ stata una gara fantastica, con un giro facile e panoramico e un fettucciato esagerato dove dare tanto gas. A Crema vi aspettiamo con la vostra moto di tutti i giorni! di Andrea Perfetti

S

Siamo giunti al secondo anno del Trofeo Maxien-

se di un po’ di anni fa, quando si correva con pochi

duro e Scrambler, voluto dalla FMI e dal suo presi-

soldi, ma tanta passione.

dente Giovanni Copioli (che, appena può, vi pren-

La splendida Spoleto ha ospitato la seconda tap-

Ho corso anche quest’anno con la Fantic Motor Ca-

la prova affidabilità è stata superata a pieni voti,

de parte e dà tanto gas).

pa del Trofeo. La corsa si è svolta su tre giri da 25

ballero in versione 250. Una moto leggera, bassa di

come nel 2018. Grazie Biga!

Gli iscritti non sono ancora tanti, ma speriamo cre-

km, con trasferimenti molto semplici nella fanta-

sella, ma dotata di una potenza (25 cavalli) che

Nella Scrambler Light si è imposto ancora il bra-

scano alla svelta, perché è una formula davvero

stica collina umbra. La prova speciale, da ripete-

può dire la sua. Ed è andata bene! Nella neonata

vo Roberto Fantaguzzi (Montesa) davanti al forte

bella. Non servono moto da gara o preparazioni

re quattro volte, si è sviluppata sul bel pratone a

Caballero Cup con sette moto al via mi sono clas-

endurista Nicolò Mori (BMW 310) e al sottoscritto

costose. Anzi. Arrivi con la tua moto, fai un bel giro

pochi metri dal ristorante Zengoni. Un fettucciato

sificato al secondo posto, alle spalle del vincitore

(Caballero 250). Fuori dal podio della scrambler

in collina e prendi parte a prove speciali dove dare

da mondiale, che ha permesso di dare un gran gas

Alessandro Pagliacci e davanti al presidente Co-

light per pochi secondi Roberto Bianchini. Tre Fan-

rivoltare il cavo dell’acceleratore, ma senza correre

anche alle grosse e potenti moto da maxi enduro,

pioli, entrambi in gara con le Caballero 500. Hanno

tic Caballero 500 sul podio della Scrambler Heavy,

rischi legati alla difficoltà del terreno.

come GS, Africa Twin e KTM SuperEnduro e XT.

preso parte al monomarca Fantic anche diversi ra-

vinta dal pilota di casa Alessandro Pagliacci (MC

Esageriamo? Nient’affatto. Abbiamo conosciuto

Il Moto Club Spoleto presieduto da Daniele Cesa-

gazzi con le Caballero, anche di piccola cilindrata

Spoleto), seguito sul gradino d’onore dal presiden-

Irene – che ha pure vinto nelle monocilindriche – e

retti ha messo in piedi una gara perfetta per le no-

(125). Questo campionato potrebbe infatti riserva-

te FMI Giovanni Copioli (MC Celeste Berardi) e terzo

il suo fidanzato, arrivati da Faenza in moto. Hanno

stre moto da fuoristrada non specialistico. E bene

re tante sorprese – e divertimento – ai sedicenni.

posto per l’ex crossista Gianluca Gonnelli, penaliz-

dormito in tenda, hanno corso e sono ripartiti felici

ha lavorato anche il promoter FX Action, guidato

Per questo Mariano Roman (amministratore dele-

zato di 2 minuti per un ingresso errato a un con-

da Spoleto. Ragazzi, se avete una scrambler o una

dal bravo e appassionato Roberto Bianchini, che

gato di Fantic Motor) ha fortemente voluto la Cup.

trollo orario. Tra i piloti al via, oltre al presidente

enduro stradale (anche vecchia come il cucco), ve-

ha anche corso in moto. Segno che ci si diverte, se

Le moto in gara sono perfettamente standard e il

FMI Giovanni Copioli, abbiamo rivisto con piacere

nite a divertirvi al Trofeo Maxienduro e Scrambler

chi organizza non resiste alla tentazione di correre

nostro meccanico Enrico Bigatello ha dovuto lavo-

l’amico Carlo Fiorani, direttore della comunicazio-

FMI. Le gare rimandano infatti allo spirito delle cor-

la sua gara!

rare praticamente solo al montaggio dei gazebo:

ne racing di Honda Motor Europe. Nuova vittoria

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TROFEI

TROFEI

nelle maxienduro biciclindriche per Nicola Di Piero

I monomarca Fantic Motor e BMW

(KTM 950 – MC Mariotti Loreto), che ha scatenato la

Per quanto riguarda i monomarca, vittoria di Ales-

potenza della sua SuperEnduro sul tracciato um-

sandro Pagliacci nella Caballero Cup, seguito al

bro. Al secondo posto, sempre velocissimo, Mauro

secondo posto da Andrea Perfetti. Terzo Giovanni

Ballardin (MC La Marca Trevigiana), in sella alla sua

Copioli e quarto Gianluca Gonelli.

fantastica BMW 1000 con serbatoio in alluminio e

Nella classifica delle BMW successo per Nicolò

tante parti speciali. Terzo gradino del podio di gior-

Mori, seguito da Mauro Ballardin e, al terzo posto,

nata delle maxi a due cilindri per Tommaso Monti

Nicola Palumbo (MC Ponte San Giovanni) con la

(MC Winter Bikes) in sella alla Honda Africa Twin

GS1200. Il prossimo appuntamento del Trofeo

750. La classe maxienduro mono va alla simpatica

Maxienduro e Scrambler è fissato per domenica

Irene Cicognani (MC Winter Bikes) che è arrivata da

7 luglio a Crema con l’organizzazione del Moto

Faenza con sua Yamaha XT 600 e si è portata a casa

Club Chieve presieduto dal mitico – e un po’ mat-

il suo bel trofeo. Irene ha vinto la classe mono ma-

to – Gigi Bianchetti. Vi aspetto davvero numerosi:

xienduro davanti a Paolo Ciri (Honda XL600 – MC

se avete una moto col tassello e volete passare un

Spoleto). Doppia vittoria nella categoria special

fine settimana di puro divertimento, venite nella

per Alessandro Morganti (MC Vernio). La sua spet-

cittadina lombarda. Non servono affatto moto da

tacolare Harley-Davidson 883 col tassello ha vinto

gara, basta la passione e la vostra moto di tutti i

la classe special e quella assegnata dalla giuria per

giorni. Ci vediamo a Crema il 7 luglio? Spero pro-

la più bella moto special.

prio di sì.

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SUPERCROSS

SUPERCROSS

SUPERCROSS: A WEBB IL TITOLO 2019 La finale di Las Vegas incorona l’ufficiale KTM, terzo al traguardo dietro a Tomac e Musquin

P

Primo titolo della carriera in classe regina per Co-

I 23 punti di vantaggio su Eli Tomac hanno ap-

oper Webb, pilota del team ufficiale KTM Red Bull,

punto permesso a Webb di andare sul sicuro nella

che regala alla Casa austriaca il quarto campiona-

finale di Las Vegas. Quinto in qualifica, Cooper

to statunitense indoor. Una gran serata, comple-

ha conquistato l’holeshot nella sua heat, chiu-

tata dal terzo posto di Marvin Musquin in campio-

dendo secondo dietro a un Tomac che ha provato

nato, secondo al traguardo.

di tutto per indurlo all’errore. In finale, terzo alla

Webb, due volte campione nelle Lites in Costa

partenza, Webb ha girato veloce e costante per

Ovest, è entrato nel team Red Bull KTM a fine

tutta la gara, gestendo una terza piazza - dietro a

2018, prendendo rapidamente confidenza con

Tomac e al compagno Musquin - che gli ha garan-

moto e squadra: dopo due gare interlocutorie ad

tito il titolo 2019.

Anaheim e Glendale, la prima vittoria è arrivata già ad Anaheim-2. E’ stata solo la prima di sette affermazioni, che lo hanno portato ad un titolo conquistato con velocità ma anche lucidità: Webb ha saputo gestire bene il vantaggio accumulato, sbagliando poco e restando consistent, come amano dire gli americani.

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