PERIODICO della FIDA-Trento N째 1 - Luglio - Agosto ANNO 2012
FIDAart
In copertina: Renato Pancheri
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FIDAart sommario Lug-ago 2012, Anno I - N.1
Editoriale
pag. 4
Programmi FIDA-Trento 2012
pag. 5
Omaggio a Renato Pancheri
pag. 6-18
Un progetto editoriale
pag. 19
Segnalibri e Comune di Trento
pag. 20-21
MART e ADAC
pag. 22
Borsa Internazionale Turismo Montano
pag. 23
Commissioni FIDA
pag. 24
Sito FIDA
pag. 25
Collettiva FIDA-Trento 2012
pag. 26
Rassegna mostre in regione
pag. 27-33
Memorandum
pag. 34
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EDITORIALE Dopo l’uscita del numero ZERO in cui si presentava con la nuova veste editoriale, inizia con questo numero UNO la pubblicazione di FIDAart, la rivista digitale bimestrale in rete di FIDA, Federazione Italiana degli Artisti - Trento. Si tratta di una rivista che tenta i suoi primi incerti passi con fiducia, pur non avendo ancora definiti quali saranno i contenuti che esprimerà e la funzione che potrà svolgere in futuro ma, ciò nonostante (o, forse, proprio per questo), confidando sull’apporto di tutte le persone di cultura interessate a contribuire al suo sviluppo. Tra le varie iniziative in cantiere, si è deciso di inaugurare il Numero UNO con la pubblicazione di un’intervista ad Aldo Pancheri in cui si ripercorre la storia umana e artistica di suo padre Renato, e si ripropongono una decina di sue opere particolarmente rappresentative che, siamo sicuri, saranno apprezzate da chi lo ha conosciuto e, anche da chi non ha avuto la possibilità di vedere i suoi dipinti coloratissimi. Perché Renato Pancheri? Innanzitutto perché è stato un personaggio importante nel panorama artistico trentino per diverse ragioni: fratello di Gino Pancheri, notissimo pittore morto tragicamente nel corso dei bombardamenti della 2° Guerra Mondiale, aveva iniziato a dipingere fin dagli anni 50 e, grazie alla sua longevità, ha attraversato tutte le stagioni dell’arte conoscendo la maggior parte dei pittori che hanno operato in Trentino nel corso del secolo scorso. Inoltre perché, parallelamente alla sua attività di pittore, Renato Pancheri ha affiancato quella di socio prima, e Segretario poi, della FIDA Federazione Italiana Degli Artisti, il Sindacato a cui sono stati iscritti molti dei maggiori artisti locali. Pancheri è rimasto Segretario fino al 2009, anno della sua morte, quando un gruppo di pochi soci volenterosi hanno rifondato la FIDA, trasformandola da Sindacato in associazione culturale. Con lui, probabilmente, si è conclusa una stagione in cui i pittori erano una minoranza selezionata che si riconosceva ancora in un mondo che rifletteva gusti, valori, comportamenti e aspirazioni chiari e condivisi. E, anche se le avanguardie avevano iniziato (e concluso) l’opera di rivoluzionamento di tutti i presupposti su cui si era fondata fino allora l’arte, l’onda lunga della pittura ottocentesca interessata ad esprimere la “bellezza” e a suscitare delle “emozioni dell’animo”, in lui sopravviveva ancora. Un quadro, doveva essere appeso ad una parete perché “bello” e risvegliare delle sensazioni di intimo piacere estetico, più che di astratta adesione intellettuale. E’ questa, in fondo, la differenza tra l’arte “storica” e l’arte contemporanea che, oggi, spazia nell’oceano infinito delle immagini, dei concetti e dei materiali, indifferente in gran parte alle categorie del bello e del brutto e interessata più alla categoria della comunicazione. 4
PROGRAMMI FIDA-Trento 2012 NEW! BORSA INTERNAZIONE TURISMO MONTANO 21-23 settembre 2012 E’ in corso di organizzazione una mostra dei soci presso la BITM 2012, XIII Edizione, la Borsa Internazionale del Turismo Montano che si terrà a Trento i giorni 21-22 e 23 Settembre e che sarà dedicato alla “vacanza in montagna”. VEDI APPROFONDIMENTO a pagina 23
MOSTRA PALAZZO DELLA REGIONE - 19-28 settembre 2012 I sette artisti della FIDA che partecipano sono: Martina Angarano, Matteo Boato, Diego Bridi, Sergio D’Angelo, Mirta de Simoni, Matteo Menotto, Pietro Verdini. L’inaugurazione della mostra dal titolo “Città Visibili e invisibili” è stata fissata il giorno 19 settembre alle ore 18.00 presso la sala al piano terra del Palazzo della Regione in Piazza Dante a Trento MOSTRA ITALIA-RUSSIA - 19 ottobre 2012 Le quattro artiste della FIDA che partecipano sono: Graziella Gremes, Cassia Raad, Silvana Todesco e Giulia Trettel. Non si conoscono ancora i nomi delle quattro artiste russe L’inaugurazione della mostra dal titolo “8 destini = 1 passione” è stata fissata il giorno 19 ottobre alle ore 17.30 presso Spazio Archeologico - P.zza Lodron - Trento. Invece, l’inaugurazione del Festival ITALIA-RUSSIA avverrà il giorno 20 ottobre. MOSTRA A PALAZZO LIBERA - 9 novembre - 9 dicembre 2012 I quattro artisti della FIDA che partecipano sono: Mauro Berlanda, Alessia Carli, Carla Decarli e Anna Lorenzetti. L’inaugurazione della mostra “Natura Libera”, è stata fissata il giorno 9 novembre alle ore 18.30 presso Palazzo Libera a Villalagarina. COLLETTIVA FIDA 2012 - dicembre 2012 - gennaio 2013 La collettiva 2102 rappresenterà un punto di arrivo importante dell’associazione sia perchè chiusura del terzo anno di vita della FIDA-Trento, sia perché momento di incontro tra soci vecchi e soci nuovi e confronto sui nuovi contenuti e le forme di organizzazione più avanzate da ricercare. VEDI APPROFONDIMENTO a pagina 26 5
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OMAGGIO A RENATO PANCHERI Tre anni fa, nell’aprile 2009, scompariva a 99 anni Renato Pancheri, pittore e Segretario di FIDA per oltre venti anni. Per un doveroso omaggio all’ex Presidente, ma anche per ricordare un esponente importante del mondo artistico trentino che ha lasciato le sue opere in numerosissime istituzioni, abbiamo ritenuto interessante chiedere
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un’intervista al figlio Aldo, pittore a sua volta, residente a Milano e socio di FIDATrento, che gli è sempre stato vicinissimo e che, sicuramente, è colui che conosce più a fondo la sua vita e la sua attività artistica. A distanza di tre anni, Aldo che quando è a Trento lavora nello studio del padre, ricorda con l’affetto del figlio ma anche con la grande competenza del professionista, molti particolari che contribuiscono a ricostruire una figura di pittore che ha operato ininterrottamente a Trento per oltre 60 anni e la cui produ-
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zione artistica ha sempre mantenuto le sue caratteristiche di forza e freschezza incredibilmente giovanili fino all’ultimo. Crediamo che questa breve intervista, illustrata però da un ricco apparato iconografico, riuscirà a fornire nuovi elementi sull’escursus di Renato Pancheri, personaggio schivo e alieno dalle apparizioni pubbliche. E, sicuramente, questa sua ritrosia “antica” e molto trentina, non gli ha giovato in tempi in cui il sistema del’arte-spettacolo aveva oramai contagiato gallerie e musei. Paolo Tomio
Aldo, quali sono state le persone più significa-
fraterno, mio zio era andato giovanis-
tive per tuo padre, Renato Pancheri, per quan-
simo a Milano per interessamento del
to riguarda il vero e proprio milieu artistico?
dottor Giulio Marchi, che aveva notato casualmente la sua capacità artistica
Tutti sappiamo che mio padre è sta-
espressa nonostante un ambiente di
to fratello di Gino Pancheri il quale,
condizioni di vita molto povere. Questo
essendo nato nel 1905, quindi 5 anni
dialogo si configura poi, frequentan-
prima di mio padre, inevitabilmente
do il suo studio durante i suoi rientri a
aveva anche quell’ascendente deter-
Trento, con una partecipazione all’atti-
minato da quei pochi anni di differen-
vità del fratello
za. In più, oltre a un dialogo veramente 9
Ha avuto dei rapporti anche con degli artisti e critici a livello nazionale?
Volendo tracciare un profilo di tuo padre e, soprattutto, inserire la sua vita e la sua attività in
Tramite il fratello, mio padre ha co-
un contesto storico, a tuo parere quali sono
nosciuto artisti, critici e intellettuali fra
stati i punti di forza e i limiti di tuo padre come
i quali Sassu, Manzù, Birolli, Tomea,
artista trentino nel contemporaneo?
Persico, Giolli, Garbari e Alfonso Gatto che gli sarà sempre vicino dopo la
Naturalmente per un figlio l’obbiettività
morte del fratello, avvenuta nel bom-
è la cosa più difficile da raggiungere.
bardamento su Trento il 2 settembre
Quello che dichiarava Benedetto Cro-
1943.
ce di espungere dall’arte tutto quanto
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riguarda la vita, nella nostra epoca si è
impegnata ma con un numero di ope-
ribaltato all’incontrario. L’artista diventa
re, a fine vita, che a mio parere non
esso stesso opera d’arte, basti pensa-
raggiunge quella quantità necessaria
re a Beuys o a tanti altri artisti contem-
a rifornire un mercato e quindi a rien-
poranei.
trare con evidenza nella storia dell’arte. Questo vale per quasi tutti gli artisti trentini contemporanei e, ad esclusio-
Cosa intendi quando dici che “L’artista diventa
ne di Fortunato Depero, Fausto Melot-
esso stesso opera d’arte”? Come è cambiato
ti e qualcun altro, anche per gli artisti
il ruolo dell’artista nella nostra società e quale
trentini del Novecento.
è il peso del “mercato” nella sua affermazione? In questo senso i limiti di mio padre
Quale ritieni il periodo più significativo e fecon-
sono stati quelli che, allora, erano con-
do nell’attività di tuo padre?
siderati dei valori. La costanza nel proprio lavoro, la riflessione sulla propria
Credo, senza tema di sbagliare, che
stessa opera, una produzione molto
gli anni migliori della sua attività siano
stati dagli anni ’80 in poi. Con l’età del-
Parlare di inizi di carriera è un po’ dif-
la pensione, senza nessun problema
ficile, in quanto la sua prima esposi-
di salute e con una serenità di fondo,
zione personale è stata qui a Trento
ha potuto dedicarsi alla pittura pratica-
nel 1947 presentato da Silvio Branzi.
mente tutti i giorni della settimana per
Come carriera in senso solo fattuale,
quasi vent’anni.
praticamente ha iniziato prestissimo collaborando in alcune occasioni con il fratello, che però suggeriva le direttive
Quali sono stati gli inizi della sua carriera? Qui
di questa collaborazione.
pubblichiamo due sue opere “giovanili” in cui lo stile risente del clima del tempo e non fa prevedere gli sviluppi futuri
Credi che tuo padre abbia avuto in vita il giusto riconoscimento e che ci sia ancora da appro12
fondire e riscoprire la sua attività?
supera Renato Pancheri e coinvolge il problema della critica, della pubblici-
Mio padre in vita ha avuto dei buo-
tà, della situazione delle arti nel nostro
ni riconoscimenti, però è anche vero
paese“.
quanto scriveva Raffaelle De Grada “essi ci portano un’immagine così nuova del paesaggio trentino e ci do-
Quando parli di Renato come di un artista tren-
mandiamo perché un artista che ope-
tino, gli riconosci delle specificità che gli de-
ra in provincia non sia ancora valutato
rivavano dall’essere nato in questo territorio?
come si conviene sul piano nazionale e internazionale. E allora il discorso
In effetti,come è stato dichiarato più
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volte non esiste una “scuola trentina”,
prattutto Depero, anche per il tramite
ma come specificità della nascita in
dell’architetto Luciano Baldessari che
questo territorio, come il fratello Gino,
era stato inizialmente suo allievo e poi
potrebbe essere identificato con la
molto amico.
propria terra natale. Data la sua età, aveva avuto modo di conoQual’era il suo giudizio sui pittori trentini oggi
scerli personalmente?
riconosciuti e apprezzati unanimemente come Fotunato Depero e Fausto Melotti?
Suppongo abbia incontrato Depero ma non si può parlare di frequentazio-
Mio
padre
apprezzava
molto
so-
ne. Per nulla Melotti. 14
Renato, acceso da un fuoco così segreto”.
nota 1
Fra le molte testimonianze sulla pittura di tuo padre quali ti sembrano più significative e con quali critici tuo padre ha intessuto un dialogo
Come si vede in alcune fotografie, tuo padre
costante?
dipingeva ad olio in modo tradizionale ancora con il cavalletto?
In proposito non è facile rispondere in quanto ha avuto un rapporto confiden-
Dipingeva con il cavalletto che è rima-
ziale con molti critici trentini, fra i quali
sto nel mio studio e che a sua volta
potrei ricordare Danilo Eccher, Rinaldo
aveva eredtato dal fratello Gino. Agli
Sandri, Renzo Francescotti, Riccarda
inizi della sua attività dipingeva come
Turrina, Paola Jori, Gabriella Belli, fa-
gli impressionisti en plein air, ma da un
cendo torto a quelli che non ho citato.
certo periodo in poi, tutti i suoi paesaggi erano di ordine “mentale”. E non andava più a dipingere sul motivo.
E, per quanto riguarda l’ambiente dei critici a livello nazionale? Chi e quando decideva i titoli dei quadri? Credo di essergli stato molto utile per i contatti e i rapporti con artisti milane-
Decideva personalmente il titolo del di-
si e non, e di essergli stato molto va-
pinto ad opera eseguita. Qualche volta
lido quasi alla stregua di un gallerista.
mi chiedeva un parere in proposito.
La sua continuità di lavoro gli derivava anche da questa possibilità di non impiegare troppo tempo nelle pubbliche
Lo stile di Renato Pancheri è molto ricono-
relazioni. È stato invece molto costan-
scibile nel panorama dei pittori trentini. Quali
te nelle amicizie che ha perseguito fino
sono stati i suoi riferimenti storici e quali pittori
alla fine, anche con nuove persone.
apprezzava maggiormente?
A Milano, con mio padre abbiamo frequentato soprattutto Raffaele De
Come riferimenti storici naturalmente
Grada, ma il suo vero grande amico
la pittura del Novecento italiano e fra i
è stato da sempre Alfonso Gatto che
contemporanei apprezzava soprattut-
presentandolo per la prima volta in una
to Afro. Era appassionato della pittura
mostra personale qui a Trento conclu-
impressionista che aveva visto sia a
deva con “un augurio per il silenzioso
Parigi che in altre città europee e su 15
un tavolino in cucina consultava spes-
più nulla da aggiungere e l’opera era
so un “Grande atlante dell’Impressio-
quindi conclusa. In questo senso si
nismo”.
potrebbe definire anche un “working in progress”.
In base alle numerosissime presentazioni dei critici e alla tua conoscenza del mondo dell’ar-
E, per quanto riguarda l’ambiente artistico tren-
te moderna, in quale filone potrebbe essere
tino, con quali colleghi ha avuto dei rapporti di
inquadrata lo stile di tuo padre?
collaborazione, vista anche la sua ventennale carica di Presidente della FIDA?
A mio parere potrebbe essere inquadrato in un “espressionismo natura-
Tu stesso hai accompagnato alcune
lista” nel quale, naturalmente, hanno
volte mio padre al MART quando or-
operato anche molti altri artisti, ognuno
mai si sentiva insicuro, data l’età. Ha
con la propria personalità.
avuto rapporti di amicizia e collaborazione con molti artisti della FIDA, in particolare Bruno Colorio, lo scultore
Tu avrai assistito spesso alla realizzazione di
Aldo Caron (anche se viveva a Roma),
quadri di Renato. Come operava? Aveva un
Vigilio Eccel, Cesarina Seppi e Othmar
metodo consolidato: iniziava già sapendo
Winkler.
cosa rappresentare o era un “working in progress”? Mio padre vicino al cavalletto aveva un
nota 1
tavolo che era diventato la sua tavoAlfonso Gatto che presentandolo per la
lozza. Era ricoperta totalmente di colori
prima volta in una mostra personale qui
ad olio e, di tanto in tanto, spremeva
a Trento concludeva con “l’augurio è che
sopra quelli già essiccati il colore che
egli, in questa via apparentemente rapida,
gli serviva e che si manteneva a lungo
per quanto frenata e contestata dalla fedele prudenza osservante che lo porta sem-
nel tempo. La lentezza della pittura ad
pre a meditare su quel che fa, trovi una
olio in questo caso era anche la sua
sua gioiosa accelerazione di desiderio nel
forza perché gli premetteva di lavora-
dipingere, una giovinezza, un ”non saper
re alle opere in momenti diversi. Dopo
“ che gli sia a cuore di inventare e di conoscere. Sono vie ancora naturali, proprie
una prima stesura girava la tela verso
di un “vedere” che investa tutto il visibile
la parete e cominciava con un'altra.
per ricrearlo. Renato è nell’ansia di questa
Veniva il momento in cui non aveva
nuova figurazione del paesaggio.
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prima mostra personale a Trento, alla Galleria “Trento” presentato dal critico Silvio Branzi, che lo incoraggerà a proseguire. Negli anni successivi e dopo il suo rientro nella vita civile, alla fine della guerra, svolge attività di insegnante di educazione artistica nella scuola media e riprende a dipingere. La sua pittura, all’inizio figurativa, negli anni del dopoguerra passa successivamente verso l’astrattismo, e si potrebbe a buona ragione farla rientrare ancora prima degli anni ‘80 alla figurazione espressionistica dedicata essenzial¬mente al paesaggio. Partecipa a numerose mostre regionali, nazionali e internazionali e tra il 1985 ed il 1990 fa parte di un gruppo di artisti di Milano, Genova e Bologna, con i quali espone in varie città d’Italia lavori improntati al tema “Morfo-cromo-machia” (la battaglia tra la forma ed il colore), tema coniato dal critico milanese Riccardo Barletta. Fra le più importanti mostre personali: Palazzo della Permanente, Milano, Palazzo dei Diamanti, Ferrara, Galleria Civica, Trento, Museo di S. Apollonia, Venezia. Renato Pancheri è stato Segretario provinciale del Sindacato Federazione Italiana Nazionale degli Artisti F.I.D.A. con sede in Roma.
Renato Pancheri Nasce il 29 novembre 1910 a Trento, dove muore il 1° aprile 2009. A quindici anni, a seguito della prematura morte del padre, è costretto ad interrompere gli studi e ad occuparsi presso un Ufficio Commerciale, per alcuni anni, durante i quali, studiando alla sera e nei ritagli di tempo, conseguirà il diploma dell’Istituto Magistrale, in seguito dell’Istituto Tecnico. Appassionato del disegno e del colore, è soltanto nel 1929, dopo il ritorno del fratello maggiore Gino, che Renato, frequentando il suo studio, farà utile esperienza nella conoscenza delle tecniche della pittura. Ha anche modo di conoscere pittori e critici, amici di Gino, come il Gruppo d’Avanguardia Milanese, tra i quali Sassu, Manzù, Birolli, Tomea ed altri ancora: Edoardo Persico, Raffaele Giolli, Tullio Garbari ed il poeta Alfonso Gatto, che gli sarà sempre vicino dopo la morte del fratello, avvenuta per bombardamento su Trento il 2 settembre 1943. E da tale anno che ha inizio il percorso artistico di Renato Pancheri, che aprirà nel 1947 la sua
Bibliografia essenziale: 1990 Palazzo della Permanente, Milano, “Una casa di pittori” testi di Gabriella Belli, Giorgio Mascherpa, Roberto Sanesi, 1993 Aldo e Ranato Pancheri, Galleria Civica di Arte Con¬temporanea, testo di Fiorenzo Degasperi, Trento. 1996 - Renato Pancheri, Museo di S. Apollonia, Venezia, ed. Alcione, Trento. 2006 - Renato Pancheri, “Il colore non ha stagioni”, Tridentum Arte Contemporanea, Trento.
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FIDAart
(e fuori) in grado di scrivere qualcosa che valga la pena di essere letto? Forse si. Forse no. Molti parlano, molti criticano, ma pochi hanno la voglia, il tempo e, diciamolo, il coraggio di esprimere delle idee, dei concetti, delle proposte, sul fare arte. Eppure, gente pensante l’abbiamo anche noi. Eppure, persone che hanno delle cose da dire, non necessariamente eclatanti, dovremmo poterle trovare! O, forse, l’Autonomia, invece di renderci più liberi e aperti, ci ha resi solo più ricchi?
copertina del Numero 1 Periodico di arte e cultura della FIDA-Trento
PERIODICO della FIDA-Trento N° 1 - Luglio - Agosto ANNO 2012
FIDAart
UN PROGETTO EDITORIALE
SI CERCANO cinque, sei persone disposte a collaborare a questa rivista digitale fornendo, idee, proposte, critiche, progetti e materiali !
E’ eccessivamente ambizioso e presuntuoso pensare che un’associazione artisti di provincia possa uscire, periodicamente, con una rivista DIGITALE che si occupi di arte e cultura? Sono oramai troppe le informazioni che occupano la Rete ed è, oramai, impossibile trovare il tempo necessario alla loro lettura? Non ci sono persone in FIDA 19
PROSPETTIVE SEGNALIBRI E COMUNE DI TRENTO Abbiamo già informato i soci che il Comune di Trento ha concesso a FIDA un contributo per il 2012 di 660 €. Non è poco ma non è neanche molto: basti pensare che noi, come associazione, dobbiamo pagare al Comune l’affitto di Sala Thun che ammonta all’incirca alla stessa cifra. Cioè, i soldi che prendiamo con una mano dal Comune, dobbiamo restituirglieli con l’altra. Questo modo di rapportarsi con l’attività di un’associazione di oltre quaranta artisti ci sembra poco sensibile alle realtà culturali che operano sul territorio e anche poco lungimirante. La motivazione addotta della crisi e dei conseguenti tagli al bilancio comunale potrebbe spiegare la modestia del contributo economico ma, riteniamo comunque incomprensibile che anche le associazioni artistiche debbano pagare per l’affitto delle sale pubbliche. Se il Comune non può finanziare l’associazionismo potrebbe, per lo meno, garantire degli aiuti indiretti a costo zero. Per queste ragioni abbiamo ritenuto di non ripetere l’esperienza realizzata nel 2011 della distribuzione alle biblioteche comunali di Trento dei “Sognalibri”. Si tratta di un’operazione che ha un costo vivo di un migliaio di euro da raccogliere attraverso l’autofinanziamento dei soci: ci è sembrato assurdo continuare a farci carico di questo impegno economico (e organizzativo) e “regalare” al Comune il nostro lavoro. Infatti, va detto che la crisi non colpisce solo l’Ente Pubblico ma anche gli artisti che si ritrovano a operare in un mercato, pubblico e 20
PROSPETTIVE privato, asfittico e in caduta libera. In Trentino non si è saputo, o non si è voluto, investire sulle forze presenti in loco preferendo privilegiare gli “operatori” esterni. Questo fenomeno si è verificato anche in altri settori, ad esempio quello dell’architettura, che è stato monopolizzato dalle “archistar”, spesso però, con risultati abbastanzamodesti (vedi l’insediamento delle Albere). Una sorta di complesso di inferiorità delle istituzioni trentine che riscoprono i propri artisti solo dopo la loro scomparsa e investendo sulla loro “valorizzazione” a posteriori. Infine, bisogna sottolineare che da parte di diversi iscritti sono state espresse delle perplessità sulle troppe mostre che impongano delle quote d’iscrizione onerose. Per questa ragione si è deciso di utilizzare l’intera sovvenzione ricevuta dal Comune per la Collettiva annuale della FIDA, in modo da ridurre il costo pro capite per i soci. I tagli imposti dalla crisi in corso hanno costretto la Provincia a ridurre i trasferimenti ai Comuni e, d’ora in poi, la riduzione del budget disponibile sarà il refrain a cui dovremo abituarci. Forse, però, non tutto il male vien per nuocere: anche gli artisti trentini dovranno cominciare a staccarsi dalla tetta di Mamma Provincia e aprirsi al mercato nazionale e, perchè no, internazionale. E ciò varrà, soprattutto, per i giovani che guardano lontano e stanno imparando a confrontarsi con realtà culturali ed economiche più aperte e dinamiche.
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MART E ADAC Mercoledì 25 luglio, presso la sala “Amici del Museo” del MART si è tenuta una riunione di quasi tutte le associazioni culturali del Trentino con l’Assessore Panizza e la Direttrice Cristiana Collu, i quali hanno sinteticamente esposto le linee della futura politica culturale che la PAT e il MART intendono sviluppare. In particolare, un più forte ruolo dell’ADAC (Archivio Degli Artisti Contemporanei), riorganizzato e rilanciato in questi ultimi anni dal dott. Gabriele Lorenzoni. A parte la ormai nota premessa che le risorse economiche sono calate, si è capito che l’assessore ha l’intenzione di aprire il MART alla collaborazione con le associazioni artistiche nella logica di operare “in rete.” Questa positiva novità potrebbe ribaltare anni di disattenzione (disinteresse?) nei confronti delle realtà locali penalizzate da una politica culturale “esterofila” .
Può essere che, in tempi di vacche magre e di rinato autonomismo, si stia scoprendo che esistono artisti anche in Trentino e che, anche questi rientrano nelle “risorse a disposizione” di una politica culturale attenta e sensibile al proprio territorio. Forse, si sta acquisendo l’idea che, nelle società avanzate, l’arte (e la cultura artistica) non sono il diletto di pochi amatori più o meno marginali, ma un vero e proprio “mercato” dinamico e globalizzato, da dover valorizzare perché produttore, direttamente o indirettamente, di ricchezza economica. Chi lo ha ben capito sono i nostri “cugini” dell’Alto Adige che, da anni, sanno coniugare con intelligenza usi e costumi tradizionali (locali) con arte e architettura d’avanguardia (locali), consci che “l’offerta” globale di un territorio deve sapere guardare sia al passato che al futuro. 22
BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO MONTANO Anche quest’anno la Confesercenti ha invitati la FIDA-Trento a partecipare con una mostra dei soci alla BITM 2012, la Borsa Internazionale del Turismo Montano XIII Edizione, che si terrà a Trento i giorni 21-22 e 23 Settembre e che sarà dedicato alla “vacanza in montagna”. L’esposizione, il cui titolo dovrà essere deciso (si accettano proposte!), è riservata ai soci della FIDA e prevede che siano presentati uno o due quadri (dipenderà dalle loro dimensioni) il cui tema sia, per l’appunto, “la montagna e le vacanze”, comunque intese e rappresentate. La mostra avrà luogo nel padiglione di piazza Fiera e sarà aperta da venerdì 21 a domenica 23 dalle 10.00 alle 19.00. L’inaugurazione dell’esposizione avverrà alle ore 11.00 di sabato 22. Dovrebbe ripetersi il sistema espositivio già collaudato: nel corridoio centrale, le tre grandi pannellature bifacciali bianche. La superficie a disposizione sarà lunga 36 metri su una faccia e di 36 mt sull’altra, per un totale di 72 metri lineari. I quadri rimarranno nel padiglione – sempre sotto sorveglianza – la notte dl venerdì 21, sabato 22, domenica 23. Sul perimetro, un box dove poter proiettatare a ciclo continuo su un monitor la documentazione relativa agli artisti e dove esporre e presentare il materiale della FIDA. Dato che il tempo a disposizione è accettabile, si invitano fin d’ora i soci interessati ad attivarsi, sia pensando a un’opera da realizzare ad hoc (evitando di “riciclare” vecchie croste), sia per pensare a delle soluzioni innovative per la BITM da proporre alla pros-
sima riunione Poichè l’occasione è molto stimolante, converrà cominciare a pensare a dei sistemi idonei per meglio pubblicizzare la nostra presenza: cartoline artistiche in omaggio, degli stendardi a tema, dei video specifici, una performance in collaborazione con artisti di altre discipline. ecc. La partecipazione è gratuita ma, al fine di produrre l’apparato grafico, sarà chiesto agli interessati di versare una cifra simbolica di 30 euro. 23
COMUNICAZIONI COMMISSIONI FIDA-Trento Dato che un’associazione culturale che intenda essere attiva, propulsiva e propositiva non può basarsi sulla sola attività del Direttivo ma deve essere fondata sulla PARTECIPAZIONE DEI SOCI, è importante costituire subito delle COMMISSIONI STABILI che operino autonomamente con costanza per seguire, proporre e sviluppare una lunga serie di impegni che fanno parte integrante della nostra attività quotidiana. Due, in particolare, sono i settori che debbono essere seguiti costantemente per poter costruire una struttura di supporto stabile: Comunicazione e FIinanziamenti
COMMISSIONE COMUNICAZIONE Comunicazioni signiìfica, sostanzialmente, MASS MEDIA Dovrebbe essere chiaro a tutti che investire risorse ed energie in una mostra o altro evento, e non essere in grado di pubblicizzarlo adeguatamente, equivale ad uno spreco. La nostra capacità di tenere i contatti con i mass media, finora affidata alla buona volontà di Cassia Raad deve trasformarsi e diventare una “prassi” normale da attuare in concomitanza con tutte le esposizioni della FIDA.
COMMISSIONE FINANZIAMENTI Bisogna prendere atto che, con la crisi in corso oramai da qualche anno, tutte le risorse, pubbliche e private, si sono drasticamente ridotte. L’accesso ai finanziamenti pubblici è, e sarà sempre più, riservato alle associazioni: questo richiederà un’attenzione costante di qualcuno che se ne faccia carico. A meno che non si voglia fondare tutta la nostra azione futura sul solo AUTOFINANZIAMENTO. Importante diventerà anche il reperire dei potenziali sponsor privati che siano interessati ad apparire in cataloghi artistici. Questi finanziamenti, seppure decrescenti, esistono e sono accessibili ma richiedono la conoscenza dei meccanismi, dei tempi e dei modi per accedervi. La commissione ha il compito di contattare i vari uffici preposti a questo tipo di contributi, presentare le domande e i progetti. Inoltre, dovrebbe farsi carico della ricerca e del rapporto con i possibili sponsor privati per poter raggiungere la necessaria autonomia nelle iniziative culturali programmate. 24
COMUNICAZIONI SITO INTERNET FIDA-Trento - fida-trento.com Finalmente, dopo più di un anno di tentativi, sofferenze e malumori, Alessandro Goio ha preso in mano il sito e ha risolto TUTTI i problemi che ci hanno assillato ed è riuscito a portarlo a regime. Tutti i soci - che ci hanno consegnato il materiale - sono stati inseriti e, ora, hanno una loro cartella personale contenente tutte le informazioni fornite. NB! Se la documentazione inserita sul sito fosse carente o parziale o scadente, la ragione è semplice: è stata fornita così dall’artista Non appare nel sito di FIDA chi non ha dato il CD richiesto oppure non ha pagato la quota d’iscrizione. A questo proposito, si ricorda anche che saranno cancellati i soci che non hanno provveduto a rinnovare l’iscrizione entro il 30 giugno.
TESSERA FIDA-Trento I soci regolarmente iscritti che non l’hanno ancora ricevuta, potranno richiedere la tessera dell’associazione per l’anno 2012
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COLLETTIVA FIDA 2012 Un lavoro da affrontare immediatamente, nonostante sia stata da poco disallestita la precedente, riguarda la preparazione della Collettiva annuale della FIDA-Trento 2012. Il Direttivo è intenzionato a rendere permanente istituzionalizzando questa collettiva che coinvolge tutti gli iscritti e permette di fare il punto sullo “stato dell’arte” dell’associazione attraverso una grande mostra pubblica di qualità. Questa collettiva annuale è sempre stata corredata di un catalogo che, nel corso del tempo, potrà formare una vera e propria collana con la funzione di documentazione storica sull’attività di FIDA. Il catalogo, gli inviti, le locandine ecc., fino ad oggi, sono sempre stati completamente realizzati grazie all’autofinanziamento dei partecipanti perché non siamo mai stati capaci di trovare uno sponsor, pubblico o privato. Vediamo se quest’anno si riuscirà ad integrare una parte dei costi, altrimenti si dovrà ancora procedere con la raccolta delle quote individuali (circa 100 € a testa). Visto il positivo risultato ottenuto dalla mostra di quest’anno al Grand Hotel Trento (ottenuto grazie ai buoni uffici di Giorgio Gruber), apprezzata sia dal proprietario, sia dal pubblico che dagli stessi partecipanti, sarebbe interessante poter continuare questa esperienza anche per il 2012. Alla luce di queste premesse, la Mostra della Collettiva, che rimane la manifestazione annuale più importante per rappresentare pubblicamente l’associazione, sarà struttu-
rata con le seguenti modalità: 1. Tutti gli iscritti (regolarmente iscritti al giugno 2012) potranno partecipare. E’ importante che, nel frattemo, i soci possano incontrarsi e conoscersi, personalmente e artisticamente, per far vivere e crescere l’associazione. 2. Per poter partecipare alla Collettiva è necessario comunicare la propria disponibilità alla prossima riunione di settembre oppure, chi non potesse esser presente, via mail. 3. Nel corso della stessa riunione verranno discussi e definiti i tempi, i contenuti e i costi della manifestazione.
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Lug-ago 2012, Anno I - N.1
Rassegna mostre in regione Astrazione 7
pag. 28
Trettel
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Approdi incerti
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Cores do Brasil
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Boato a Bardolino
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No violence
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Arrivano mensilmente INVITI dei soci alle loro personali e collettive. Per poter informare sollecitamente i lettori, si invitano i soci interessati a pubblicizzare le proprie iniziative a spedire con largo anticipo il materiale da pubblicare a:
PAOLO TOMIO archpaolotomio@gmail.com
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Esposizione Artistica Bar Al Porteghet Passaggio Dorigoni n°3 Trento Inaugurazione mostra con introduzione musicale clavicembalo e violino VenerdÏ 4 Maggio 2012 ore 18.30
Giulia Trettel
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NO VIO LEN CE
Venerdì 10 agosto 2012 ad ore 17.30 presso Torre Mirana (Via Belenzani 3, Trento) sarà inaugurata la mostra NO VIOLENCE degli artisti Franco Albino, Sergio Bernardi, Bruno Cappelletti, Elena Fia Fozzer, Bepi Leoni e Luigina Lorenzi. La mostra sarà aperta dal 10.08.2012 al 25.08.2012 dalle 16.00 alle 19.00
MEMORANDUM INDIRIZZO FIDA-Trento Si ricorda che l’indirizzo ufficiale di FIDA-Trento è: C/o Paolo Tomio Via Cernidor 43 - 38123 Trento Tel. 0461 934276 INDIRIZZO MAIL Si ricorda che l’indirizzo Mail ufficiale di FIDA-Trento è: info@fida-trento.com SITO FIDA-Trento il sito ufficiale di FIDA-Trento è: fida-trento.com FIDA-Trento su FACEBOOK Per chi utilizzasse Facebook, FIDA Trento è presente con un suo profilo IMPORTANTE Per ragioni fiscali e contabili, TUTTI i versamenti (ad es. per l’iscrizione, la quota annuale, partecipazioni a mostre o eventi FIDA ecc.) dovranno essere effettuati sul conto corrente della FIDA-Trento: Volksbank-Banca Popolare dell’Alto Adige - Piazza Lodron 31 38100 Trento IBAN: IT47 B058 5601 8010 8357 1214 752 INSERIRE SEMPRE LA CAUSALE: (es.iscrizione) Dato che questo Conto Corrente dovrà essere utilizzato sempre si consiglia di stamparlo e di tenerlo sul computer in una cartella FIDA Segretario-tesoriere: Alessando Goio info@alessandrogoio.it
QUOTA DI ISCRIZIONE PER L’ANNO 2012 E’ stata mantenuta la quota d’iscrizione di euro 50.00
Il versamento dovrà essere effettuato con la causale: ISCRIZIONE ANNO 2012
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