icsART sommario10
Ottobre 2022, Anno 11 - N.10
Editoriale
Politica culturale
Libri Foto-Grafici
01. Libro Foto-Grafico - 2013
02. Libro Foto-Grafico - 2013
03. Libro Foto-Grafico - 2013
04. Libro Foto-Grafico - 2014
05. Libro Foto-Grafico - 2014
06. Libro Foto-Grafico - 2014
07. Libro Foto-Grafico - 2022
Mercato dell'Arte
Strutture tese
Storia dell'Arte
Facce di bronzo
All'armi siam Atlantisti!
Libri Foto-Grafici di satira politica
La Crisi Economica - 2013
Pubblico Nemico Sjlvyo - 2013
Il Bel Paese delle Larghe Intese - 2013
Viva Marx Brothers - 2014
La favoletta di Matteuccio & Silvietto - 2014
Cicciobomba & Il Padrino - 2014
I 2 Gemelli Monazigoti - 2022
Ellsworth Kelly
La faccia nascosta dell'arte
Norman Foster a Marsiglia
News dal mondo
ELLSWORTH KELLY
ELLSWORTH KELLY
ELLSWORTH KELLY
RED CURVE VII, 1982
BLUE PANEL, 1986
RED CURVE V, 1982
pag. 4
pag. 5 pag. 6
pag. 8-9 pag. 12-13
pag. 10-11 pag. 14-15 pag. 16-17 pag. 18-19 pag. 20-21 pag. 22-23 pag. 24-25 pag. 26-27
ELLSWORTH KELLY
YELLOW PANEL WITH RED CURVE, 1989 Omaggio a ELLSWORTH KELLY
POLIGONS, 2010
pag. 32 pag. 33
pag. 30 pag. 31 pag. 34
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FACCE DI BRONZO
Complimenti a Enrico Letta per aver regalato il Paese alla Destra e dimostrato di non capire nem meno il Rosatellum, la cervellotica legge elettorale inventata a proprio vantaggio dal PD nel 2017. Come se non bastasse, il programma politico del Pd - un partito di centro-sinistra - era l'Agenda Draghi (che nessuno ha mai visto), cioè l'"agenda" di un banchiere conservatore e per di più indi sponibile a un secondo mandato. L'unico punto fermo di Letta era la decisione di allearsi con tutti, tranne che con il Movimento 5 stelle, dato nei sondaggi al 10%, saliti al 15,5% alle elezioni. Un vero suicidio elettorale annunciato del Pd - crollato al 18,9% - ma che, se si fosse coalizzato con il M5S e altri partiti minori, grazie ai seggi del Sud avrebbe potuto pareggiare con la destra. Letta ha comunicato le sue (future) dimissioni mentre il Pd si affanna a trovare il suo decimo Segre tario (in 15 anni!), fantasticando di nuovi modi per trovare una sintonia con gli italiani.
ALL'ARMI SIAM ATLANTISTI!
Giunti al settimo mese dell'invasione russa, ri mangono ancora inascoltati gli appelli a un ne goziato di persone - non ultimo Papa Francesco - che sanno che questo scontro tra USA-Russia, due potenze nucleari (la Ue conta poco) che vo gliono imporre la propria volontà con la forza e ad ogni costo, può degenerare e portarci a una catastrofe. La propaganda dei mass media ci racconta che tutto va per il meglio grazie al Banchiere che conosce i potenti che contano. Purtroppo per Draghi - e per noi - Vladimir Pu tin, nato e cresciuto dentro il KGB, i servizi se greti sovietici, è un professionista della politica, della guerra e della manipolazione che non si fermerà fino a quando non avrà raggiunto i suoi obiettivi. É evidente che ormai la lotta è all'ulti mo sangue, ovviamente degli ucraini (non si sa a quanto ammontino i loro morti) e dei soldati russi (dei quali Kiev fornisce le cifre esatte all'ul timo decimale). Il Governo Draghi, aumentan do sanzioni e forniture militari, ci ha trascinati in una guerra non dichiarata - contro la volontà della maggioranza degli italiani - e anche i con sigli di chi lo aveva messo in guardia sui peri coli a cui stava andando incontro. Ad esempio, l'87enne imprenditore miliardario, Carlo De
Benedetti - tessera n.1 del PD - che il 24 marzo da Lilli Gruber dichiarava: «La pace è finita, co mincia la fame». L'8 maggio, in una illuminante intervista al Corriere della Sera, approfondiva ulteriormente la sua analisi: «Gli interessi degli Stati Uniti d’America...da una parte, e dell’Eu ropa e in particolare dell’Italia dall’altra, di vergono assolutamente. Se Biden vuol fare la guerra alla Russia tramite l’Ucraina, è affar suo. Noi non possiamo e non dobbiamo seguirlo»... «L’Europa ha un interesse comune: fermare la guerra, anziché alimentarla. Se gli Usa voglio no usare l’Ucraina per far cadere Putin, che lo facciano»... «Questa guerra non la può vincere nessuno. Non la può vincere Zelensky. Ma non la può vincere neppure Putin, perché gli Usa vo gliono a tutti i costi che perda. L’unica soluzione è un compromesso». Che è esattamente quel che è successo e che si dovrebbe fare!. De Benedetti usa il cervello e sa di cosa parla perché fa parte del potere finanziario. Ora che la nostra economia sta collassando, Draghi e UE capiscono in che incubo c'hanno spinto, ma non sanno più come uscirne. E, mentre i missi li nucleari russi e americani sono puntati verso l'Europa, non sarà certo una dilettante come la Meloni che ci salverà dall'abisso.
Mi è sembrato giusto dedicare questo Numero Speciale di ottobre 2022 a due avvenimenti che stanno cambiando e cambie ranno profondamente l'Italia: l'entrata, mai ufficialmente dichiarata, in una guer ra militare, economica, politica, sociale, del governo Draghi - non degli italiani - e la nascita del primo governo di Destra-Destra nella storia repubblicana. Di entrambe le situazioni è responsabile un ceto politico peggiorato di anno in anno, come si evince dalle storie presentate nei miei libri Foto-Grafici di satira politica. Dato che al peggio non c'è mai fine, non ci resta che ridere con la serie di racconti satirici (si spera divertenti) con cui, a partire dal 2013, ho cercato di esorcizzare (purtroppo non riuscendoci), il clima di un Paese ormai mitridatizzato.
LIBRI FOTO-GRAFICI DI SATIRA POLITICA
Nel febbraio 2013, ho creato il primo di sette libri Foto-Grafici di satira politica. La situazione socio-politica del "Bel Paese" mi era insopportabile e l'unica via di fuga a mia disposizione per allontanarmene, era ricor rere alle "armi" dell'arte: la satira, la grafica, la fotografia, il cinema, strumenti analoghi a quelli utilizzati da John Heartfield, l'inven tore del fotomontaggio politico.
L'idea centrale era di creare una storia per immagini basata su fotografie tratte da film storici di Hollywood e su poche battute icastiche che le collegassero direttamente alla realtà italiana, perché la satira deve far pensare ma anche far ridere. Nel corso degli anni successivi, si sono ag giunti nuovi libri in cui commentavo le vi cende incredibili di un Paese che continua
- PAOLO TOMIO
va ad avvitarsi e affondare.
A fine 2022 avevo pubblicato sette libri Fo to-Grafici in cui la realtà italiana era raccon tata in chiave satirica usando i fotogrammi di vecchi film americani. Quelli di Buster Keaton nel libro “La crisi economica”; di Ja mes Cagney in "The public enemy - la vera storia di Sjlvyo"; di Johnny Weissmuller ne "Il Bel Paese delle larghe intese"; di Jerry Lewis ne "La dolce favoletta di Matteuccio & Silvietto"; dei fratelli Marx in "Viva Marx Brothers", di Gianni e Pinotto in "Matteuc cio e il Padrino". L'ultimo libro Foto-Grafico, "I 2 Gemelli Monazigoti Matteino e Matte one", con le immagini di Ollio e Stanlio, è del febbraio 2022. Oggi è cambiato TUTTO! Nelle pagine che seguono, sono presentati i sette volumi con le copertine e la selezione di alcune pagine esemplificative.
LIBRI DIGITALI
- Paolo Tomio ha scritto, impaginato e pub blicato finora 22 libri digitali, grafici e foto grafici, relativi a temi d'arte, cultura, storia, architettura, e di satira politico-sociale;
- Gli articoli pubblicati mensilmente dal 2012 al 2022 sulle riviste FIDAart e icsART, interamente scritte, curate e impaginate da Paolo Tomio, sono stati raggruppati per argomenti in una serie di Sommari generali cronologici;
- Ha approfondito il tema della Violenza e dell'Olocausto in tre libri fotografici digitali: "Auschwitz", "Monumenti di carne" e "K.L. Auschwitz 23597 J" in cui sono utilizzate foto degli archivi storici del Nazismo;
- Tutti i libri digitali sono leggibili sul sito icsART all'indirizzo: https://www.icsart.it/ libri-digitali/
MARCO BERLANDA:
GROTT:
-
FOTO-GRAFICI DI SATIRA
01. "LA CRISI ECONOMICA", febbra io 2013 - Con la partecipazione di Buster Keaton, link: https://www.icsart.it/2013la-grande-crisi-economica/
Cosa meglio dei fotogrammi dei film del mitico "comico triste" Buster Keaton, per rappresentare l'anonimo e inespressivo protagonista di questa storia? Dopo questo primissimo esperimento, altri nuovi personaggi verranno portati alla ribalta per raccontare un "Bel Paese" ormai avviato verso il declino politico, economico e sociale.
Abstract
Le fotografie di Buster Keaton utilizzate per que sto libro risalgono al periodo 1924-28 quando negli Stati Uniti stavano ponendo le premesse per la Grande Depressione mondiale scoppiata nel 1929 in seguito al crollo della Borsa di Wall Street a causa della quale, milioni di persone si ritrovarono senza lavoro e ridotte alla fame. Nel libro si racconta, appunto, la storia di un fal lito disoccupato che decide di scendere in poli tica nel Bel Paese con lo slogan "Il politico con i piedi per terra". Grazie alla campagna elettora le basata su barzellette, promesse e accordi con oscuri faccendieri, vice le elezioni. Definitosi il "Grande Timoniere" al comando della nazione, si perde velocemente nei labirinti della Finanza Mondiale e dello spread facendo sprofondare il Bel Paese in una crisi economica. Fallito il tentativo di rapinare le persone per strada, per giustificarsi con gli elettori l'Uomo della Provvidenza ricorre ai vecchi trucchi: Sia mo tutti sulla stessa barca, oppure: E' un com plotto della Magistratura, ma i suoi sogni di glo ria si concluderanno... nelle patrie galere.
02. "PUBBLICO NEMICO SJLVYO", Ottobre 2013 - Con la partecipazione di James Cagney, link: https://www.icsart. it/2013-public-enemy-sjlyo/
Il secondo libro del 2013 è stato un "noir" in cui il protagonista, impersonato dal gangster per eccellenza di Hollywood, il piccolo James Cagney, era un personag gio malfamato di nome Silvyo che viveva allegramente tra truffe, rapine, donnine allegre... ma, per questi suoi vizietti, era destinato a finire in gattabuia.
Abstract
Questo libro Foto-Grafico racconta la vita av venturosa di un un giovane diversamente alto e povero di nome SJLVYO BEL CUL IONI, avvenuta nel lontano passato in uno Stato balcanico chia mato Bel Paese. I primi affari di SJLVYO consi stono nel trasportare valigette in finta pelle in Svizzera, quindi costruttore di case per i poveri ricchi del Bel Paese. SJLVYO fonda un SUO par tito, “Tutti Per Uno e Uno Per Uno” e, impegna tosi nella campagna elettorale con lo slogan ”il MIO Bel Paese che amo”, ottiene la Vittoria! Forma con i bel cul ionisti il SUO governo delle élite ma non rinuncia ai SUOI attesi momenti quotidiani: il SUO trucco e parrucco davanti ai SUOI Ministri, deliziare con le SUE imitazioni le SUE segretarie, le Orgettine e preparare le SUE apprezzate comparsate in Parlamento. Parto no le mille inchieste: indagato dalla Finanza, SJLVYO racconta l’ultima barzelletta. Sottoposto all’infamia del Tribunale Speciale ma ormai solo contro tutti dichiara: «La Legge sono IO!» e, barricandosi nel SUO Parlamento: «Non mollerò mai la MIA poltrona!». Nello scontro all’ultimo sangue SJLVYO si difende come un Caimano Rabbioso ma viene condotto in catene nella sua nuova magione. In cella SJLVYO trova un nuovo “amico”. La morale è che la Giustizia trionfa sempre... e anche l’Amore!
03. "IL BEL PAESE DELLE LARGHE INTESE", Novembre, 2013 - Con la parte cipazione di TARZAN Johnny Weissmuller, link: https://www.icsart.it/2013-il-bel-pa ese-delle-larghe-intese/
Nel novembre 2013 fu chiaro che doveva uscire un terzo volume che affrontasse una realtà in continua involuzione. Johnny Weissmuller, l'unico Tarzan non pompa to, vive una nuova avventura in uno stato africano chiamato Bel Paese dove politici, padroni e scimpanzè, praticano ogni forma di rapporto contronatura pur di rima nere saldamente al Potere.
Abstract
Qui si racconta la vera storia del Bel Paese, della pulzella ISTRA LASIN, del suo padrone il mostro AL KAPIT e dei loro figlioletti, Dolce-Ciccio HNRJ LETH junior e NANO SILV ANO.
La pudica e virtuosa pulzella ISTRA LASIN, è ido latrata dagli adoratori assatanati per il suo “Te soro” bramato anche dal mostro AL KAPIT che riesce a sedurla con le sue arti magiche.
La pulzella, invaghitasi del mostro, ha con lui una relazione contronatura che la porta alla perdizione e al tradimento dei suoi adoratori. Nella Santa Famiglia vengono alla luce i figli del le Larghe Intese: Dolce-Ciccio HNRJ LETH yunior e NANO SILV ANO, il piccolo scimpanzè che fa sempre ridere con le sue barzellette. Grazie al patto segreto tra la Santa Famiglia e il Parla mento del Bel Paese, il giorno dopo le elezioni è già pronto il nuovo governo delle Larghe Intese benedetto dal monarca Na Po LETH.
Il mostro AL KAPIT incorona reuccio del Bel Pae se Dolce-Ciccio HNRJ LETH junior che si prepara a partire con la vecchia cavalla Libertas. L’ex pul zella ISTRA LASIN, il mostro AL KAPIT e NANO SILV ANO, tutti assieme appassionatamente sul carrozzone blindato delle Larghe Intese, tengo no sotto controllo i sudditi del Bel Paese...
04. "LA DOLCE FAVOLETTA DI MATTEUCCIO & SILVIETTO", Febbraio, 2014 - Con la partecipazione di Jerry Lewis e Dean Martin, link: https://www.icsart. it/2014-matteuccio-silvietto/
Dopo il noir, non poteva mancare una dol ce favoletta in cui l'eroe Matteuccio fosse impersonato dall'attore con l'espressione più intelligente di Hollywood: Jerry Lewis. Il suo "mentore" Silvietto, invece, è alto, bello, affascinante e grande raccontatore delle barzellette più esilaranti mai sentite nel Bel Paese. Che ridere!
Abstract
Qui si racconta la dolce favoletta di quando, in uno Stato miserabile chiamato Bel Paese, l’ar guto MATTEUCCIO - affetto da sdoppiamento della personalità - si trasforma nel turpe SIL VIETTO portando alla fine del Bel Paese.
C’era una volta un bambino bello, buono e intel ligente di nome MATTEUCCIO; studia i Classici: Topolino, Tex, Diabolik e la Raffa. Iniziano i pri mi segnali di sdoppiamento della personalità: le cure in una clinica di Arcore non risolvono ma anzi, peggiorano il suo problema. MATTEUCCIO scende in politica ma è indeciso tra la Destra Li berale e la Destra Liberista: per fortuna, alle sue “spalle” ci sarà sempre l‘affezionato SILVIETTO che gli rivela le tre regole del buon politico: spa rarle grosse, nascondere gli scheletri nell’arma dio, vendere solo fumo.
La convivenza da i suoi frutti: SILVIETTO co manda e MATTEUCCIO controlla le palle (da golf) e si sta trasformando in Matteuccio-Sil vietto. MATTEUCCIO scopre la formula alche mica che lo farà diventare Leader Assoluto grazie alla Grande Riforma Elettorale. Quando la riforma fallisce, finirà anche la convivenza di Matteuccio&Silvietto ma il processo di identifi cazione è completato e MATTEUCCIO si è tra sformato ormai in SILVIETTO!
05. "VIVA MARX BROTHERS", Luglio
2014 - Con la partecipazione di Groucho, Harpo e Chico Marx, link: https://www. icsart.it/2014-viva-marx-brothers/
Nelle immagini di questo libro, lo humor surreale e anarchico di Groucho, Harpo e Chico Marx, racconta le vicende di Mat teuccio e dei suoi nuovi amichetti: Denis, Angelino e il Cavaliere Nano. Una banda criminale che, messasi di buzzo buono, riuscirà a portare il Bel Paese al fallimento per l'ennesima volta.
Abstract
In questo libro si racconta la storia di uno Sta to chiamato Bel Paese, di Matteuccio e dei suoi amichetti, Denis e Angelino, responsabili del fallimento del Bel Paese.
Matteuccio è un bimbo felice che si traveste e gioca sempre con il suo “pistolone”. Bimbo Matteuccio, però, perde la sua verginità in un rapporto-contronatura con l’amichetto Ange lino. Con a fianco due amichetti esperti come Denis e Angelino, Matteuccio si crede ormai un vero uomo e un vero politico.
La Triade-contronatura di Matteuccio e i suoi amichetti Denis e Angelino festeggia il roseo futuro: abbiamo vinto le elezioni! Gli amichetti Matteuccio e Angelino creano un mostro-con tronatura e lo chiamano il “Governo del Fare” e poi escogitano le Nuove Riforme Costituzio nali da somministrare al Bel Paese. L’amichetto Denis assiste ai rapporti-contronatura del Cava liere Nano infoiato con il dolce bimbo Matteuc cio. Quando il Bel Paese è stato spolpato e gli amichetti scomparsi, Matteuccio rimasto solo, sta pensando ai "rapporti"... che lo aspettano. Il dolce Matteuccio, distrutto, tenta il gesto estre mo con (i soliti) risultati disastrosi per il Bel Pa ese. Il prevedibile naturale epilogo della storiacontronatura di Matteuccio, Denis, Angelino e il Cavaliere Nano infoiato... è la galera.
06. "CICCIOBOMBA & IL PADRINO - MATTEUCCIO E SILVIETTO", Dicembre 2014 - Con la partecipazione di Gianni e Pinotto, link: https://www.icsart. it/2014-ciccio-bomba-il-padrino/ Nel 2014, l'Italia non mostra alcun miglioramento, anzi: appare all'orizzonte un gio vane che, grazie al suo camaleontico talen to di cacciaballe, ripropone i vecchi sistemi inventati anni prima dal suo mentore, il Padrino Silvietto. Impersonati da Gianni e Pinotto, i due protagonisti incantano il Bel Paese sparando le loro balle mirabolanti.
Abstract
C’era una volta Matteuccio CICCIOBOMBA, il ra gazzo delle vacche, che tutti chiamavano (chissà perché) Cacciaballe. Quando Matteuccio incon tra il PADRINO Silvietto tra loro sboccia il vero grande amore e CICCIOBOMBA vuole realizzare il suo sogno: diventare come LUI!
Il loro diventa un rapporto indissolubile: Mat teuccio sposa il suo PADRINO Silvietto con il Patto del Nazareno e fondano insieme il P.N.F., Partito Nazionale Fetenti. Quando arrivano i ri sultati delle elezioni del Bel Paese il PADRINO e CICCIOBOMBA festeggiano: abbiamo vinto! Matteuccio con le sue fedeli cortigianine, di venta il reuccio della televisione ed è anche ammesso nella bella (e onorata) società dei Poteri Forti. Purtroppo, Matteuccio e Silvietto sono sconvolti quando scoprono che dopo solo 10 mesi di annunci hanno ammazzato il Bel Pa ese! Il PADRINO spiega a CICCIOBOMBA cosa è successo: «il Bel Paese è fallito non TI rimane che andare a fondo». Ahiiii!! CICCIOBOMBA non si aspettava che il Bel Paese si risvegliasse e gli arrivasse così vicino... Il PADRINO decide di rottamare Matteuccio: «Ora torna a cuccia che NOI stiamo cercando il Nuovo Erede». E la Storia del Bel Paese continua con i Poteri Forti che cercano un Nuovo Erede.
"I 2 GEMELLI MONAZIGOTI MATTEINO E MATTEONE", Febbraio 2022
- Con la partecipazione di Stanlio e Ollio, link: https://www.icsart.it/i-2-gemellimonazigoti-matteino-e-matteone/
L'ultimo libro Foto-Grafico, uscito nel feb braio 2022, racconta del sodalizio tra due personaggi tragicomici che presentano le stesse caratteristiche psico-fisiche dei due geni, Stanlio e Ollio. A causa della loro totale assenza di remore morali, i protagonisti vogliono impadronirsi - a qualsiasi prezzo - del Bel Paese. Ci riusciranno, o finiranno, come sempre, contro un muro?
Abstract
Le immagini di questo libro raccontano la storia di uno Stato immaginario chiamato Bel Paese e dei “2 Gemelli Monazigoti, Matteino e Mat teone", una coppia di imbonitori entrati in po litica per trovare la soluzione... ai LORO proble mi. Due furbi "nati pronti" perché, Matteino e Matteone imbrogliano sempre, anche quando giocano a rubamazzetto.
Tra i loro progetti costruire le avveniristiche strutture dei PiPi, i loro Partiti Personali di Cen tro-Destra e di Destra-Centro, e la richiesta dei poteri assoluti al Bel Paese. Quando la Grosse Koalition vince le elezioni, il Governo dei Millio rissimi ritorna finalmente a comandare. Ma la politica costa e Matteino e Matteone colti con le mani nel sacco in uno dei loro affari loschi, fi niscono in galera ai lavori forzati! Di fronte a un intimo dilemma etico si pongono la domanda: «MATTEONE, per la prima volta in vita nostra, ci toccherà lavorare?
MATTEINO, piuttosto che lavorare, mi do una picconata sui cogl....!»
Si conclude - per ora - la storia de I 2 Gemelli Monazigoti Matteino e Matteone i quali, nella loro spasmodica bramosia dei Poteri Assoluti, finiscono sempre col fare la solita figura di M...
MERCATO DELL’ARTE ?
ELLSWORTH KELLY (1923-2015), RED CURVE VII, 1982, olio su tela, 281,9 x 211,4 cm, venduto da Christie's New York 2019 a $.9.809.000 (€ 9.793.000) (vedi a pag.28).
Potrebbero stupire i prezzi esorbitanti pagati per delle opere sostanzialmente molto sem plici che, seppur assolutamente riconoscibili, risultano piuttosto facilmente riproducibili o imitabili, ma questo fenomeno attiene specifi
camente più alle modalità del mercato dell'ar te che alla originalità dell'autore. L'americano Ellsworth Kelly, infatti, pur non avendo aderito a nessun movimento artistico, ha influenzato in modo essenziale lo sviluppo di correnti come l'"Hard-edge painting" (pittura dai bordi duri e netti), la pittura "Color field" (campo di colore) e il Minimalismo.
Nato nel 1923 a Newburgh a 60 miglia da New York, il padre di origine scozzese-irlandese e te desca dirigente di una compagnia di assicura zioni e la madre insegnante gallese e tedesca della Pennsylvania, Ellsworth cresce a Oradell un paesino di 7500 abitanti nel New Jersey. Ragazzo solitario e balbuziente, è avvicinato al bird watching e alla ornitologia dalla nonna, un'attività che lo aiuta ad addestrare gli occhi e sviluppare il suo interesse per le forme e i col ori della natura. Dopo il diploma di scuola su periore, studia arte al Pratt Institute a Brooklyn fino al 1943 quando è arruolato nell'esercito e, grazie anche alle sue competenze ornito logiche, presta servizio assieme ad altri artisti nell'unità "The Ghost Army" responsabile del la mimetizzazione. Si può ritrovare nel sistema di scomposizione e sfalsamento delle forme colorate nei suoi quadri degli anni '50 (che anticipano di un decennio l'Optical Art), una forte somiglianza con i sistemi di camouflage utilizzati per le navi. Tornato a casa, frequenta la School of the Mu seum of Fine Arts a Boston dal '46 al '48 e l'an no seguente si trasferisce a Parigi per studiare all'École des beaux-arts. Scopre il Surrealismo e il Neoplasticismo, Matisse, l'architettura roma
CHATHAM, 1959, olio su tela, 174 x 182,2 cm venduto da Sotheby's New York 2022 a $ 4.285.000 (€ 4.278.000)
nica, incontra Constantin Brâncuși e Jean Arp le cui semplificazioni delle forme hanno un effet to duraturo sulla sua poetica. Inizia a realizza re collage a rilievo in legno sagomato in cui gli elementi sono disposti secondo leggi casuali, dipinti in pannelli separati che possono essere ricombinati per ottenere più composizioni e di pinti multipannello in cui ogni tela è monocro matica. Continua a sviluppare ed espandere il vocabolario di una pittura astratta geometrica caratterizzata dall'economia della forma, la pie nezza del colore e la pulizia della superficie che si rifà al lavoro di Malevich, Mondrian e Josef Albers. La sua prima mostra personale ha luogo alla Galerie Arnaud Lefebvre, a Parigi, nel 1951. Dopo essere stato all'estero per sei anni, Kel ly torna nel 1954 a New York faticando molto per farsi conoscere sulla scena artistica perché i suoi pezzi sono considerati troppo europei, per sonali ma radicalmente diversi dalle altri lavori dell'epoca. La sua prima mostra personale a New York si tiene alla Betty Parsons Gallery nel 1956 e tre anni dopo viene inserito nella mo stra "16 Americans" del MoMA. Ellsworth Kelly spiega: "La forma della mia pittura è il conte nuto...Mi interessano meno i segni sui pannelli che la "presenza" dei pannelli stessi».
A partire dal 1958 comincia a realizzare anche sculture autoportanti. Non riuscendo a raggiungere il successo spe rato, dopo oltre quindici anni di lavoro a New York, si trasferisce a Spencertown nel 1970. Qui aggiunge per la prima volta le forme curve al suo repertorio di figure minimali portando le a una rottura fondamentale con il supporto
YELLOW PANEL, 1987, olio su tela 205,1 x 196,8 cm, venduto da Christie's New York 2020 a $.4.815.000 (€ 4.810.200)
REBOUND, 1959, olio su tela, 174 x 182,2 cm venduto da Sotheby's New York 2022 a $ 4.285.000 (€ 4.279.400)
rettangolare e concentrando la sua ricerca in particolare sulle relazioni dinamiche tra forma, figura e colore. Diventa uno dei primi artisti a creare tele di forma irregolare: «Il mio lavoro è composto da pannelli singoli o multipli: rettan golari, curvi o quadrati.»
Inizia anche a realizzare regolarmente sculture all'aperto su ampia scala che rimangono tra le più grandi opere tridimensionali astratte mai realizzate. Si potrebbe riassumere la visione ar tistica di Kelly nella sua sintesi: «Penso che se riesci a spegnere la mente e guardare solo con gli occhi, alla fine tutto diventa astratto.»
Lavora fino alla sua morte nel 2015, all'età di 92 anni.
TESE
Una peculiarità misconosciuta del quadro è quella struttura nascosta che risponde al nome di telaio, cioè quell'elemento che assolve alla funzione di portare il supporto - generalmente tela - (a meno che non dipinga su un pannello rigido autopor tante), su cui il pittore deposita i suoi colori
Il telaio di un quadro si comporta come una tensostruttura composta da quattro elemento mobili incastrati agli angoli tra di loro e tenuti insieme dalla tela vincolata lungo tutto il perimetro messa in tensione grazie alla spinta verso l'esterno esercitata da otto cunei regolabili. In questo modo è garantita sia la leggerezza dell'intero telaio, sia che la tela rimanga sem pre ben tesa, sia un eventuale smontaggio dello stesso. Un'in venzione ingegnosa che ha rivoluzionato le tecniche pittoriche e il rapporto con l'opera d'arte, entrambe modalità condizio nate dalle caratteristiche fisiche e meccaniche del supporto. Una cosa, infatti è utilizzare delle spesse e pesanti tavole di legno massello immaschiate tra di loro, un materiale naturale suscettibile di subire movimenti e problemi di degrado chimi co-biologico nel corso del tempo, e un'altra dipingere su una superficie dura ma flessibile, stabile ma leggera, economica e facilmente riutilizzabile rimuovendo i cunei d'angolo. Nel passato la maggior parte dei pittori si intelaiavano in stu dio i propri quadri, oggi si preferisce ricorrere al mercato che offre illimitate possibilità di scelta. Esiste anche chi preferisce dipingere su pannelli rigidi, non in legno pieno ma di materiali più leggeri e stabili: compensati, truciolati, pannelli sandwich sintetici o addirittura in alluminio. La scelta dipende dalla tec nica pittorica adottata dall'artista e se preferisce privilegiare certe caratteristiche ad altre. In ogni caso, il retro del quadro (il
"verso"), la faccia nascosta appesa alla parete risulta invisibi le agli osservatori. Questo crea una situazione ambigua in cui esistono due realtà contrapposte: quella del fronte (il "recto") che si mostra al pubblico e quella, spesso impresentabile, inac cessibile a tutti. La doppiezza dell'arte è qui evidente e ben si adatta al detto 'pubbliche virtù e vizi privati' riportandoci con i piedi per terra per ricordarci che l'arte è il prodotto sia della pura idea, ma anche il risultato di un duro lavoro psico-fisico che si basa proprio sullo "sporcarsi le mani". In passato l'arte era la figlia nobile dell'artigianato e, ancor più anticamente, non esisteva differenza perché arte e artigianato erano sino nimi. Oggi l'artista crea e il critico spiega il suo lavoro, spesso non sapendo bene di cosa stia parlando perché incapace di comprendere a fondo la "materia". Un po' come quelli che di scettano di sport pur non avendolo mai praticato. Partendo da queste idee è stata organizzata ad Amsterdam una mostra inti tolata "La faccia nascosta della pittura" in cui i quadri di grandi artisti (vedi, da sinistra in senso orario: Gijsbrechts, Renoir, van Gogh, Gauguin, Buckley, Picasso, Marden, Fontana, Kandinsky, Balla) sono stati esposti con solo il verso a favore del pubblico. E' così possibile osservare da vicino - e anche toccare - i telai di quadri importanti, entrare nel processo della creazione artisti ca. La mostra è stata molto apprezzata dal pubblico perché ha rivelato quanto lavoro invisibile stia dietro a un'opera esposta. Esponendo la "faccia nascosta", l'opera perde la sua "aura" ma permette di osservare dall'interno un pezzo di mondo pri vato dell'artista: un po' come assistere a una rappresentazio ne teatrale da dietro le quinte del palcoscenico e scoprire il funzionamento della macchina scenica.
NORMAN FOSTER A MARSIGLIA
Servono un'idea e un architetto geniali per ri solvere nel modo più innovativo e minimale il problema di far tornare a vivere alla gente uno spazio pubblico urbano che, avendo perso le funzioni originarie, si presenta ormai sovradi mensionato e privo di una vera destinazione. Un manufatto architettonico dotato di valenze altamente artistiche può influire sulla psicolo gia e sui comportamenti umani se è capace di stimolare la voglia di partecipare alla propria comunità, di riconoscersi in un luogo che ap partiene alla storia collettiva. Ad esempio, un oggetto sconosciuto - apparentemente sem plicissimo - è in grado di far provare ancor'oggi alle persone lo stupore infantile che si prova di fronte a un evento magico. Nell'ambito dell'evento che celebra Marsiglia Capitale Europea della Cultura 2013, è stato deciso anche il rilancio e la valorizzazione del lungomare e del Porto Vecchio dichiarati Patri monio dell'Umanità, affidando a Norman Fo ster l'incarico di progettazione di un padiglione
per eventi. L'Ombrière (il dispositivo destinato a fornire ombra) du Vieux-Port de Marseille è il nome della tettoia proposta dall'ottantasetten ne Foster, il più importante architetto britan nico vivente noto, tra l'altro, anche per essere l'autore dell'iconico "Gherkin" (Cetriolino) svet tante nella City, il grattacielo più conosciuto di Londra per via della sua forma a "supposta" e le sue dinamiche vetrate spiraliformi. Strettamen te associato alla nascita e lo sviluppo dell'ar chitettura high-tech (lo stile iper tecnologico diffusosi negli anni settanta), Norman Foster è riconosciuto come una figura chiave nell'archi tettura modernista britannica e internazionale. L'Ombrière è una tettoia aperta su tutti i lati, delle dimensioni di 46 per 22 metri, per una superficie di 1000 mq, sostenuta da otto sotti li pilastri alti 6 metri. La copertura è composta da un soffitto riflettente in acciaio inossidabile lucidato a specchio e da un manto superiore in pannelli in acciaio inossidabile micropallinato dalla superficie opaca e uniforme che, per ri
durre il profilo e l'impatto visivo della struttu ra, si rastrema a lama di coltello lungo i bordi. Grazie a questo espediente, lo specchio e so stenuto da colonne in acciaio così snelle da es sere quasi invisibili, appare una linea argentata priva di spessore: quasi un oggetto alieno sceso sulla piazza e sospeso nel cielo. L'idea dell'azze ramento della massa - il "Less is more" di Mies van der Rohe - riducendo il tutto a uno spazio puramente concettuale è talmente essenziale che rasenta il concetto filosofico del Nulla. La vasta area pedonale della piazza ai margini del Porto Vecchio, notevolmente ampliata e parzialmente coperta nella sua parte meridio nale dal monumentale padiglione è stata mes sa a disposizione per il tempo libero. Il traffico gradualmente ridotto per fornire ai cittadini e
turisti un ambiente vivibile e sicuro che si esten desse fino al bordo dell'acqua. Inoltre è stata posata una nuova pavimentazione in granito per completare o sostituire i ciottoli di pietra calcarea originali. Come ha chiarito Foster, «Il nostro approccio è stato quello di lavorare con il clima, per crea re ombra, ma allo stesso tempo di rispettare lo spazio del porto»: un invito ai marsigliesi e ai visitatori della città a godersi e utilizzare ancora una volta questo grande spazio per eventi, mer cati e celebrazioni. Opera di architettura pub blica e, allo stesso tempo, installazione artistica abitabile, la copertura riflettente e senza limiti dell'Ombrière altera la percezione spaziale degli utenti ribaltando le loro prospettive architetto niche, culturali e anche mentali.
ELLSWORTH KELLY
ELLSWORTH KELLY
ELLSWORTH KELLY
ELLSWORTH KELLY
Omaggio a ELLSWORTH KELLY
RED CURVE VII, 1982
BLUE PANEL, 1986
RED CURVE V, 1982
YELLOW PANEL WITH RED CURVE, 1989
POLIGONS, 2010
pag. 32 pag. 33
News dal mondo pag. 30 pag. 31 pag. 34
ELLSWORTH KELLY, RED CURVE VII, 1982, olio su tela
x 211,40 cm venduto da Christie's New York 2019 a $.9.809.000 (€ 9.793.000)
ELLSWORTH KELLY, RED CURVE V, 1982, olio su tela sagomata 230,5 x 384,8 cm, venduto da Christie's New York 2020 a $.5.430.000 (€ 5.421.000).
PAOLO
ELLSWORTH KELLY