Mondaino

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ROMAGNA

TONINO MOSCONI

Mondaino

dell’Arte e del Gusto di Vivere in Collina GEOGRAPHICA


Mondaino e la collina Romagnola

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“Quando dal terrazzo di un castello medievale vedi l’Adriatico mar e voltandogli le spalle osservi la Carpegna, il monte Nerone, le due cime del Catria quel luogo si chiama Mondaino” “When from the terrace of a medieval castle you view the Adriatic sea and turning observe Carpegna, monte Nerone and two peaks of Catria that place is Mondaino“ Nazzareno Liverani


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Banderuola della torre civica a forma di daino, animale simbolo del paese da cui ha origine il nome.

Veduta aerea del castello di Mondaino, sviluppato a forma di fuso lungo un crinale di roccia-arenaria.

Deer shaped weather-vane on the civic tower. The deer is the symbol of the village after which it was named.

Bird’s eye view of the castle of Mondaino which surmounts a ridge of rock and sandstone.


E non è eccesso di bellezza il territorio? Che se vuoi guardare il mare giri l’occhio, se no ti “infratti” nei calanchi d’argilla e cerchi fossili.

Michele Marziani

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To be sure, this land stands out for its beauty! The eye spaces from the sea to the badlands of clay and searches for fossils.

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Michele Marziani

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Storia di un Colle

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“Vicino a lidi ov’Adria freme ed ove fra ‘l Rubicone e ‘l bel Metauro altero più lungi un corno il Re de’ monti stende” “Near beaches where the Adria gleams, where between Rubicone and beautiful proud Metauro flow, and distant the peak of the King of mountains towers” Giovanni Muzzarelli


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Merlatura ghibellina della rocca malatestiana. Ghibellines crenellation of the Malatesta’s fortress.

Porta Maggiore, metĂ del XV secolo. Conserva gli scassi dove scomparivano il tavolato del pontile e le travi del ponte levatoio, quando veniva sollevato. Porta Maggiore (Larger Gate) mid-fifteenth century. It still has the slots where the planks of the pier and beams of the drawbridge slid in when the bridge was raised.


Il Formaggio di Fossa

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Nella parte bassa del borgo murato, alla Porta di Sotto, si trova l’antico mulino appartenuto un tempo ai Gesuiti. Durante la ristrutturazione i proprietari hanno riportato alla luce tre fosse, risalenti tra il 1349 e la fine del ‘400. In antichità venivano utilizzate per conservare e nascondere il grano e altri alimenti da furti e saccheggi durante gli assedi. Quelle mondainesi sono scavate nell’arenaria e ricoperte per il primo mezzo metro da mattoni. All’interno, piantati contro le pareti, si trovano ancora gli originali grossi chiodi. Servivano e servono tuttora per fissare canne, legname e la paglia, il rivestimento interno che permette di isolarle dall’umidità e mantenere la temperatura costante durante l’infossatura dei formaggi. Il formaggio di fossa del Mulino della Porta di Sotto grazie alle sue caratteristiche ha ottenuto la denominazione di origine protetta (DOP). La tecnica adottata dalla famiglia Chiaretti, esclusiva di Mondaino, è molto antica. Nel caldo e nell’umidità all’interno delle fosse, nasce un formaggio delicato e morbido. La Dop impone una stagionatura di almeno 60 giorni, ma i pecorini primaverili della Porta di Sotto, prima di venire infossati, passano 90 giorni all’aria aperta. In questa fase il formaggio perde molta acqua e durante la successiva fermentazione anaerobica – priva di aria –, si depura di più grassi. In questo modo il formaggio che si ottiene è particolarmente salutare. Si infossa una sola volta all’anno, ad agosto durante il Palio del Daino. Poi nelle ultime due domeniche di novembre, durante la mostra mercato Fossa Tartufo e Cerere, si ripete il rito della sfossatura con l’estrazione dei formaggi rinati a nuova vita, che dopo 81 giorni sono pronti per la tavola. Da qualche anno, vengono infossati anche i formaggi di malga del Trentino. Si ottiene così l’unico e primo formaggio di capra di fossa, il Fiemmaz de Foss, vero e proprio esperimento gastronomico nato dal connubio tra la comunità di Mondaino e la Val di Fiemme.

The “fossa” Cheese In the lower part of the town near the Porta di Sotto we can find an ancient mill which once belonged to the Jesuits. During the renovation the owners found three pits which still had the distinguishing big nails, dating late ‘300. These nails served and still serve to fix the wood and the straw cladding to the inner walls to isolate from moisture and keep the temperature constant during the maturing of the cheese. The pits are dug out of tuffaceous rock and covered with bricks. The “fossa” cheese of Mondaino has been awarded

Alcune fasi dell’infossatura dei formaggi che avviene ad agosto. Nella foto a destra la fossa dall’alto; sopra, la fossa dal suo interno; sotto i formaggi dopo 81 giorni di fermentazione sono pronti per la tavola. Some stages of the processing of the cheese takes place in August In the photo on the right the grotta from above, the grotta from inside, below the cheeses after 81 days of maturationare ready for consumption. .


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Lo Palio de lo Daino

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Madonne et Messeri, terrieri et forestieri, per quattro giorni continovi le Contrade de lo Borgo, Castello, Contado et Montebello se disfideranno ne li giochi et governeranno le taverne per lo conforto de li voti stomaci et de le gole arse. Li festeggiamenti sono detti per rammemorare lo giorno nello quale il Conte Federico da Montefeltro se abocò con Sigismondo Malatesta de Arimino et se faranno feste assai come allhora.

THE “PALIO DEL DAINO� Men and women, locals with people from far off lands for four days the Contrade Borgo, Castello, Contado and Montebello contestin games and inn-keeping comforting empty stomachs and dry throats. The festivities recall that day when, long ago, Count Federico of Montefeltro encountered Sigismondo Malatesta of Rimini and celebrate now as happened then.


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Le disfide

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La sfida tra le quattro contrade inizia con la Corsa delle Oche. I contradaioli scelgono la loro oca contrassegnandola con le proprie insegne e colori. Le oche devono essere spinte lungo il percorso di via Roma per arrivare per prime al traguardo di Piazza Maggiore. I contradaioli possono usare solo la loro voce e il battito delle mani e non toccare l’animale. La vittoria dà alla contrada vincitrice il privilegio di scegliere per prima le postazioni per il Giuocho de lo Palio che consiste in una sorta di quattro cantoni. Le squadre sono composte da 2 giocatori per contrada, 8 in tutto, che si dispongono in maniera circolare sulle postazioni contrassegnate su Piazza Maggiore. Nell’arco di tempo scandito da due colpi di bombarda, devono scambiarsi il testimone e andare ad occupare una delle postazioni valide. Ad ogni tornata una delle postazioni viene esclusa e il giocatore che rimane fuori viene eliminato con la sua contrada. E così via, fino alla sfida a quattro, che decreterà la vincitrice a cui spetterà l’onore di veder svettare sul pennone della rocca la propria bandiera.

The Challenge For the four districts contending, the challenge starts with the Goose Race. Each district selects its goose, decking it with its own colours. The geese are driven along via Roma to see which will arrive first at the finishing line of Piazza Maggiore. The contenders must not touch the birds but use only shouts and hand-claps to spur them on. Victory gives the winning district the first choice of place for the Giuocho de lo Palio, a kind of Puss in the Corner. The teams are each composed of two players who represent their district, eight players in all, who take their places in the positions marked around Piazza Maggiore. In the time between two cannon shots they must change places. At every turn one of the places is eliminated and the player who hasn’t a place is sent out, and his district eliminated. And so on, till only four are left to contend for victory. The winner has the honor of seeing his district’s banner fly high over the castle.


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AUTORI DEI TESTI Alberto Giorgi Esperto di storia locale - Musei di Mondaino

Claudia Galanti Giornalista free lance

Traduzione e adattamento in inglese Iris Black Gabriel Griffin, Poetry on the lake Con contributi di Michele Marziani, Scrittore Fabio Forlani, Sindaco di Mondaino Gianluca Foresi, Attore RINGRAZIAMENTI Famiglia Chiaretti del Mulino della Porta di Sotto 14

Associazione Terre delle Piante Superiori Musei di Mondaino Parrocchia San Michele Arcangelo di Mondaino Angelo Andreini per gli stemmi araldici di p. 54 Angelo Chiaretti, Fabio Forlani, Eugenio Galanti, Maurizio Galanti, Suzie Harlock, Marco Manconi, per la preziosa collaborazione.

QUESTA PUBBLICAZIONE È STATA RESA POSSIBILE GRAZIE A: Comune di Mondaino Pro Loco di Mondaino Associazione Culturale Tredici Torrioni Banca Popolare Valconca Viscount International spa Bicma srl Contrada Borgo Contrada Montebello

REFERENZE FOTOGRAFICHE Tutte le immagini sono state realizzate, in esclusiva per la pubblicazione, da Tonino Mosconi, ad eccezione delle foto delle orchidee di pag. 12 di Alberto Giorgi e della foto storica di pag 36 di Arceci di Urbino. Le foto di pag. 24, piazza di Mondaino in un giorno di mercato, e di pag. 35 esterno della fabbrica Galanti, sono riprodotte da cartoline d’epoca e appartengono alla collezione Alberto Giorgi, così come le fisarmoniche Galanti fotografate. Il documento d’identità riprodotto a pag. 26/27 è stato gentilmente concesso dall’avv. Cesare Rimini. I reperti archeologici di pag 22, sono stati segnalati alla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna il 28 novembre 1998 e conservati presso i depositi dei Musei di Mondaino. Copyright per le fotografie originali © Tonino Mosconi - Tutti i diritti riservati


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