IL FUTURO È ELETTRICO...
MA IL PRESENTE?
Tutte la Case hanno ormai
introdotto la versione elettrica
nelle proprie gamme.
Il reale sviluppo però dipende da molti fattori.
inserto del n. 243 agosto/settembre 2023 Trasportare Oggi in Europa
TECNOLOGIA
PRODOTTO MERCATO
Van elettrici Mercedes-Benz.
I leader hanno una grande energia.
C’è una nuova energia per il tuo business. Grazie alla loro grande autonomia, ai tempi di ricarica ridotti e a un’elevata capacità di carico, i veicoli commerciali elettrici Mercedes-Benz sono la soluzione ideale per il trasporto e la consegna merci in città e non solo. Pronto a guidare il tuo lavoro nel futuro?
La transizione energetica in atto passa anche dalla mobilità elettrica, una delle soluzioni per la decarbonizzazione del settore che richiede un vero e proprio cambio culturale per rivedere alcuni processi aziendali, da adeguare ai nuovi trend del mercato. A questo proposito, le aziende che intendono investire sulla sostenibilità della propria realtà, dovranno adottare sempre più nuove strategie di utilizzo, produzione e immagazzinamento dell’energia, dai veicoli alle strutture. Pertanto, le scelte di acquisto dovranno sicuramente essere ponderate in tempi più rapidi rispetto al passato, visti gli obiettivi dell’agenda europea e, in questo scenario, bisogna fornire tutti gli strumenti necessari alla scelta più idonea all’attività e alla produttività delle aziende.
Per arrivare agli obiettivi che Istituzioni, industria e mercato vogliono raggiungere è necessario procedere e lavorare con un approccio di squadra o, per meglio dire, di partnership. In pratica nessun attore della filiera può permettersi di agire da solo ma deve coinvolgere più parti, come nel caso di IVECO che ha scelto dei partner che in sintonia collaborano per creare offerte integrate sui veicoli elettrici, come Enel X WAY, che supporterà il brand nelle infrastrutture di ricarica per l’eDaily.
Anche la modalità di erogazione dei prodotti e servizi evolve inevitabilmente ed è necessario prevedere nuovi canali commerciali come il caso di GATE, Green & Advanced Transport Ecosystem, la nuova società di Iveco Group che offre una formula pay-per-use e flessibile per il noleggio a lungo termine di veicoli commerciali 100% green. La società ha debuttato nel mercato italiano con un progetto pilota e mira a rivoluzionare un mercato molto competitivo, rappresentando un passo decisivo verso il futuro della mobilità sostenibile e digitale. Infatti, per rispondere alla necessità di soluzioni smart per la transizione energetica nel settore dei trasporti, GATE è diventato un ecosistema completo, che prevede tre diversi pacchetti: Easy, Energy ed eManager. Ognuno comprende opzioni per le stazioni di ricarica e servizi dedicati, per soddisfare le diverse esigenze dei clienti. La caratteristica più innovativa di GATE è la formula pay-per-use, che permette il passaggio da un noleggio con canone mensile fisso a un’offerta su misura incentrata sull’utilizzo stimato del veicolo da parte dell’utente, con servizi premium e conguagli successivi basati sui consumi effettivi. La flessibilità della formula consente ai clienti di scegliere la soluzione migliore per le loro esigenze, dalle consegne dell’ultimo miglio ai trasporti a lungo raggio. L’offerta di GATE al lancio ha come protagonista l’eDaily, mentre nel prossimo futuro l’offerta sarà ampliata per includere veicoli
elettrici per il trasporto pesante, a batterie e a celle a combustibile.
Anche il tema della formazione risulta determinante nel processo di transizione energetica. IVECO, infatti, ha proposto una formazione a 360° gradi sin dal momento del lancio sul mercato nazionale dell’eDaily, con corsi mirati alla specializzazione della rete commerciale e del personale tecnico, per formare la rete e renderla pronta a gestire la transizione energetica nel proporre il giusto veicolo e i relativi servizi ai clienti. Per favorire questo processo, IVECO ha strutturato dei programmi formativi per la vendita e l’assistenza, infatti, a partire dalla fine dello scorso anno, abbiamo organizzato il primo giro formativo per la forza vendita, proseguendo con la formazione al personale tecnico per assistere e gestire i veicoli elettrici. È importante sottolineare che la mobilità elettrica comporta delle esigenze formative di rilievo anche dal punto di vista della sicurezza, in quanto sono richiesti requisiti specifici per operare su veicoli elettrici. Il percorso di formazione continua nell’ottica di dare tutti gli elementi di un nuovo ecosistema elettrico ai venditori, che potranno proporre il veicolo in funzione alla mission. Ad oggi la mobilità elettrica non è pensata come soluzione sostitutiva di tutto il parco circolante, ma rappresenta una valida opportunità che va sviluppata e promossa a seconda dell’attività svolta, come l’ultimo miglio.
3 www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI MERCATO 4 Un’altalena con poco elettrico 14 Mercedes, nozze d’oro con l’Italia PRODOTTO 10 … ed Enrico Brignano disse: “me lo compro!” 12 Il Van of the Year diventa elettrico 23 Un panorama sempre più elettrizzante TECNOLOGIA 16 Connettività, che passione! 20 Tutta mia la città SOMMARIO
EDITORIALE
Gennaro Formato, responsabile Formazione CommerCiale Co merCato italia
Il mercato dei veicoli commerciali sotto le 3,5 tonnellate cresce, ma con un andamento altalenante, mentre segna il passo il segmento dell’elettrico e crescono le motorizzazioni Diesel Proposte, opinioni e possibili soluzioni per sbloccare i veicoli a batteria, mentre è ormai inderogabile rinnovare un parco vecchio, pericoloso e inquinante di Ferruccio Venturoli
Un’altalena con poco
ELETTRICO
Nel panorama dell’industria automotive quello dei veicoli commerciali, sembra essere il settore con i più grandi margini di crescita, almeno a breve e media scadenza. Si tratta di un mercato profondamente cambiato negli ultimi anni, perché è profondamente cambiato il cliente di riferimento. Non più solo piccole o grandi aziende di trasporto, ma una cliente “globale”, fatto di grandi flotte, di noleggiatori che hanno esigenze molto diverse, per esempio di servizi, di assistenza, di una sorta di consulenza continua a 180 gradi. A nostro giudizio alla base di questo cambiamento profondo nella vendita e nella gestione degli LCV, c’è la grande evoluzione che ha avuto la logistica, a partire dalla crisi pandemica, quando l’e-commerce esplose letteralmente portando, alla fine del 2021, il tasso di crescita al 78% contro il 26% dell’inizio del 2020.
Nuove abitudini, dunque, e nuove esigenze che hanno portato anche alla crescita di segmenti particolari come, per esempio quello dei veicoli medi o di quelli passeggeri. Insomma tutta una serie di situazioni che fanno presagire un futuro roseo per i commerciali leggeri.
E infatti a giugno c’è stato un deciso scatto in avanti del mercato veicoli commerciali, con la più consistente crescita degli ultimi anni (da maggio 2021): 17mila immatricolazioni, contro 13.143 di giugno 2022, pari a un incremento del 29,3%. Il buon risultato contribuisce a far chiudere con un solido segno positivo anche il primo semestre, che registra 95.082 veicoli immatricolati, pari a +9% rispetto agli 87.210 di gennaio-giugno 2022.
Fra i risultati di giugno del comparto è da segnalare anche l’ottima performance del noleggio a lungo termine, modalità che qui cresce in misura maggiore rispetto al comparto delle autovetture,
e nel mese in oggetto ha coperto più del 31% delle immatricolazioni totali di LCV.
CONTINUA A GUADAGNARE IL DIESEL
La struttura del mercato del 1° semestre, con dati leggermente provvisori, confrontata con lo stesso periodo 2022, conferma tra i canali di vendita l’unica flessione per i privati, al 15,6% di quota (-3,1 punti). Le autoimmatricolazioni salgono all’8,2% di share, il noleggio a lungo termine segna una flessione di 1,4 punti di quota, fermandosi al 30,8%. Il noleggio a breve termine sale al 5,9% (+1,8 p.p.), le società perdono 0,8 punti, al 39,4% di share.
Sul fronte delle motorizzazioni, nel 1° semestre il diesel sfiora il 79% di quota (+3,4 p.p.), in crescita anche il Gpl al 3,1% del totale, i veicoli plug-in allo 0,9% e raddoppiano in quota, che resta comunque ancora troppo bassa i veicoli BEV, al 3,9% delle preferenze. In
4 TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023
Gianluca Zampese, Direttore Veicoli Commerciali Stellantis Italia, dall’alto della leadership di mercato giudica molto buono l’andamento del segmento degli elettrici e confida nelle grandi aziende che stanno comprendendo quanto la sostenibilità sia un fattore cruciale di crescita.
Il mercato dei veicoli commerciali non è stabile. Qual è, secondo voi, il motivo dell’andamento altalenante del mercato?
“Stiamo affrontando una limitazione dei trasporti dei veicoli nuovi, che influenza non solo noi ma l’intero mercato e l’andamento altalenante rispecchia queste limitazioni insieme alla usuale stagionalità”.
Quali sono le previsioni di mercato a medio termine in generale?
“Il consuntivo delle consegne dei primi 6 mesi riflette il buon andamento economico del nostro paese con il mercato dei Veicoli
contrazione il motore a benzina, che si ferma al 4,4% di share (-2,1 p.p.) e i veicoli ibridi all’8,2% di quota (-2,6 p.p.). Il metano rappresenta appena lo 0,2% del totale mercato.
Tra i motivi dell’andamento altalenante del mercato, secondo gli addetti ai lavori, c’è ancora, nonostante qualcuno la definisca esaurita, la crisi delle materie prime, ma anche una possibile “corsa all’acquisto” da parte di molte aziende, avvenuta quando, tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, si intravedeva all’orizzonte, appunto, la crisi delle materie prime, senza contare il problema, che non è solo italiano, dell’inflazione e le “stagionalità” alle quali è tradizionalmente legato il mercato degli LCV. Comunque, per quanto riguarda i segmenti più venduti, come sempre il
Stellantis, parla il leader
Commerciali in crescita di oltre il 10%. Il mercato dei Veicoli Commerciali si conferma un ottimo indicatore dello stato di salute delle imprese italiane e nelle previsioni a medio termine prevale l’ottimismo”.
Com’è il mercato dei brand Stellantis? E quali sono le proiezioni a medio termine?
“A giugno in Italia, Stellantis ha continuato a dominare il mercato – dice soddisfatto – con una quota del 46,2%. Si tratta di 3,1 punti percentuali in più rispetto a maggio e 2,4 in più rispetto a giugno 2022. La leadership di Stellantis si è rafforzata a giugno anche nel settore degli elettrici, dove ha superato il 60% di quota e ha coperto i tre gradini del podio, con Opel al primo posto, Fiat Professional al secondo e Peugeot al terzo”.
Parliamo di elettrico: il mercato segna il passo, con quote piuttosto basse, la campagna di incentivi non ha dato frutti. Quali sono i motivi?
“Il mercato dei Veicoli Commerciali elettrici nel primo semestre 2023 in Italia è praticamente
furgone è in testa, con oltre il 66%, seguito dal cassone, dal pianale per camper e dal furgone isotermico che risulta in crescita fino a superare il 4% del totale.
UN PARCO CIRCOLANTE VERGOGNOSAMENTE OBSOLETO
Certo, nel nostro paese, anche per gli LCV resta l’annosa questione del parco molto obsoleto e non basta certo qualche piccola crescita del mercato per sperare che si risolva. A dicembre scorso, secondo dati di UNRAE, i veicoli commerciali circolanti in Italia erano 4 milioni 227mila, di questi ben il 41,4% sono ante Euro 4, quindi hanno almeno 17 anni, con punte (15,1%) di mezzi Euro 0 o Euro 1. I veicoli Euro 6, quindi
raddoppiato passando dal 2% a quasi il 4%. Direi che la tendenza è molto positiva. In questo scenario spiccano le performance legate al canale B2B dei grandi clienti, i primi e i più sensibili ai temi dell’ecologia in quanto le quotazioni delle stesse società non possono prescindere dalla loro sostenibilità. Per rendere ancora più efficaci gli incentivi statali per l’acquisto di Veicoli Commerciali elettrici credo che si potrebbe ridurre il vincolo della rottamazione”. Come si può fare per “smuovere” il merca to dell’elettrico?
“Per incrementare il tasso di crescita degli LCV elettrici – risponde – da una parte è importan te informare i professionisti che fanno uso di Veicoli Commerciali che tutti i clienti, an che i loro, prediligono le aziende che operano in modo sostenibile, per esempio con l’uso congiunto di pannelli solari per la produ zione di energia elettrica insieme all’uso di veicoli elettrici. Dall’altra
parte lo sviluppo della rete di ricarica pubblica deve continuare, come previsto dal PNRR ”. I brand di Stellantis, nell’elettrico, vanno forte: qual ‘è la quota di mercato?
“Sul mercato LCV in Italia nel primo semestre è Fiat Professional quello con la quota di mercato maggiore ma anche Citroën, Opel e Peugeot ci danno molte soddisfazioni. Nel mercato degli elettrici è Opel ad essere in testa con Fiat Professional al secondo e Peugeot al terzo. Il modello più venduto nel primo semestre è stato Fiat Ducato, un bestseller da generazioni”.
5 UN ANDAMENTO ALTALENANTE Le immatricolazioni di autocarri con ptt fino a 3,5 t (giugno 2023) mese 2022 2023 var.% gennaio 12.139 13.234 + 9,0 febbraio 15.166 14.841 – 2,1 marzo 16.706 19.025 +13,9 aprile 14.241 13.612 – 4,4 maggio 15.835 17. 446 +10,3 giugno 13.143 17.000 + 29,3 Totale 87.230 95.158 + 9,0 Fonte Centro Studi UNRAE
INTERVISTA
nuovi o relativamente nuovi sono soltanto il 26,8% del totale. “È necessario ricordare – ha detto recentemente Massimo Artusi, vicepresidente Federauto con delega truck e van – che l’ammodernamento del parco è, e deve continuare ad essere, una priorità per avere risultati tangibili e rapidi in termini di diminuzione degli inquinanti, dei climalteranti e per aumentare la sicurezza stradale”. In sostanza: va bene l’elettrico, ma pensiamo a rinnovare un parco tra i più obsoleti d’Europa. Quindi urge occuparsi di questo problema perché è inutile spingere le propulsioni alternative a basso impatto, quando abbiamo veicoli con più di trent’anni sulle spalle che girano pressoché indisturbati sulle nostre strade.
Nell’ultimo semestre il noleggio a lungo termine segna una flessione di 1,4 punti di quota, fermandosi al 30,8%, mentre sale quello a breve termine, che arriva al 5,9% (+1,8 %).
L’ELETTRICO NON DECOLLA
E siamo arrivati al punto dolente: il mercato cresce, anche se in maniera altalenante, ma non cresce, o cresce molto poco, quello dei veicoli sui quali, sembra, stia puntando il mondo intero, quelli a propulsione elettrica. Dai dati, infatti, non emerge nessun timido segnale di miglioramento nel percorso di decarbonizzazione del trasporto merci, dove i veicoli elettrici puri sono fermi al 3,9% del mercato nel primo quadrimestre: 2.188 veicoli immatricolati sui 60.712 totali, e la CO2 è cresciuta del 2,3% nello stesso periodo. Va detto che anche nel resto d’Europa non si vede quella “frenesia” all’acquisto dell’elettrico che il “politicamente corretto” ci vorrebbe far credere, visto che la media europea, nel primo trimestre dell’anno, è stata del 6.2%, ma che comunque è quasi il doppio del risultato italiano. Il dato UNRAE (crescita del 2,3%) è un po’ come il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto: chi lo vede mezzo pieno dice “un buon trend, la crescita è di quasi il doppio”. Al contrario, chi lo vede mezzo vuoto dice senza mezzi termini che l’elettrico non si vende. D’altra parte, il fondo disponibile per gli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici, è ancora fermo e presenta un avanzo di circa il 96%: al ritmo attuale, a fine anno, residuerebbero 13,5 milioni, pari al 90% del fondo stanziato. “Per consentire il decollo della transizione energetica nel comparto dei veicoli da lavoro – ha detto al riguardo Michele Crisci, presidente di UNRAE – bisogna lavorare su almeno due fronti: incentivi e infrastrutture di ricarica”.
INTERVISTA
Marco Buraglio, direttore marketing veicoli commerciali di Ford Italia si aspetta, per la fine dell’anno, una grande crescita della domanda. Per l’elettrico il gradimento è frenato dai costi elevati, ma è convinto che a breve la percentuale di mercato salirà in modo esponenziale
“Il mercato – dice – sta andando con delle crescite modeste. Diciamo che c’è una moderata crescita che risente delle lentezze delle produzioni, dei fattori logistici, dei problemi nei trasporti e che fa ancora un po’ fatica a raggiungere i livelli pre-covid. Nonostante questo sono convinto che ci aspetta un fine anno di grande crescita. Credo che ci sia stato un po’di anticipo di acquisto, quando sono cominciati i problemi delle materie prime e quindi di produzione; molte aziende nel timore
Nonostante tutto quello che si è detto e si dice, il buon vecchio Diesel continua a piacere e i veicoli si vendono, eccome! Gli ultimi dati ci danno un +10,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con una quota di mercato del 79,5%.
INCENTIVI SENZA OBBLIGO DI ROTTAMAZIONE
Per quanto riguarda gli incentivi lo stesso Crisci ha chiesto più volte l’eliminazione dell’obbligo di rottamazione per l’acquisto di veicoli elettrici, l’estensione ad alimentazioni diverse dall’elettrico (compreso il diesel), a fronte di rottamazione, con importi decrescenti in funzione dell’alimentazione e della massa e l’estensione alle società di noleggio, comparto che può contribuire ad accelerare la transizione energetica e che oggi rappresenta circa un terzo del mercato totale e poco meno del 50% di quello elettrico. Per recuperare i ritardi sul fronte delle infrastrutture, invece,
Per l’elettrico siamo nell’anticamera di una crescita esponenziale
di dovere poi aspettare troppo hanno anticipato gli acquisti. La domanda si risveglierà a partire da settembre”.
Il mercato cresce, anche se in maniera altalenante, ma il discorso decarbonizzazione, mi riferisco all’elettrico, sembra che marchi un po’ il passo.
“Il trend di crescita – risponde – effettivamente è piuttosto lento. Siamo ancora con numeri bassi ma posso garantire che siamo nell’anticamera di un periodo in cui la crescita sarà molto più alta. Molte aziende stanno pensando di convertire, quantomeno, una parte del parco.
Si sta sviluppando una grande sensibilità sul tema della mobilità sostenibile, soprattutto tra le flotte più grandi e che operano nell’ultimo miglio. Ci sarà una curva che crescerà esponenzialmente nei prossimi tre o quattro anni.” Cosa bisognerebbe fare per spingere l’elettrico, oltre a incentivi strutturati diversamente?
“Per gli incentivi basterebbe togliere il vincolo della rottamazione. Ma c’è anche un problema di infrastrutture. Noi lo abbiamo affrontato creando la divisione Ford Pro, dedicata solo ai veicoli commerciali, all’interno della quale c’è una sotto divisone, dedicata interamente al tema delle infrastrutture e delle ricariche. Stiamo anche stringen do collaborazioni con partner e fornitori per ché vogliamo essere un unico punto di con tatto con i clienti; non è facile per le azien de comprendere il passaggio alla connetti vità e all’elettrificazione. Queste cose richie dono una consulenza e noi vogliamo essere in prima linea. Sicuramente servono incen tivi anche per le infrastrutture”. Il mercato di Ford, in particolare per l’elet trico, come sta andando?
“Per eTransit siamo estremamente soddisfatti perché a meno di un anno dal lancio è già
leader nel segmento delle 2 tonnellate con il 41% di segment share da febbraio a maggio. Ora aspettiamo con ansia sia il Courier, che il Custom, nel segmento da una tonnellata, che uscirà nella prima metà del prossimo anno. I piani di Ford sull’elettrico – conclude –sono ambiziosi, gli inve-
MERCATO
UNRAE ritiene necessario introdurre un credito di imposta al 50% per gli investimenti privati in ricariche “fast” (oltre 70kW) dal 2023 al 2025. E proprio nel giugno scorso, è scaduto il termine per la presentazione dei progetti per la realizzazione di punti di ricarica: “considerata la grande opportunità di sviluppo per il nostro Paese – ha detto Crisci – ci auguriamo che abbia partecipato il maggior numero possibile di operatori qualificati, che le aggiudicazioni e il rilascio delle autorizzazioni avvengano nel minor tempo possibile, e che l’entrata in servizio rientri effettivamente nei 12 mesi previsti dai bandi”.
ANCORA 50 ANNI PER LA TRANSIZIONE GREEN
Sembra inutile andare a cercare i motivi di questo “andamento lento”, visto che da una parte ci sono i Costruttori con le loro campagne promozionali, con le loro parole a effetto, ma dall’altra ci sono gli utilizzatori, ma anche i concessionari che sembrano smentire ogni entusiasmo. Comunque, è interessante, a questo proposito, riportare quello che è uscito da uno studio dell’Aspen Institute Italia, realizzato in collaborazione con Shell e anticipato da Il Sole 24 Ore: “per la transizione green nel settore della mobilità e dei trasporti – si legge nello studio – ci vorranno almeno 50 anni e la tecnologia elettrica, da sola, non è sufficiente. Servono altre tecnologie in campo, a cominciare dai biocarburanti”. Al di là di queste previsioni, che non appaiono poi così sorprendenti, c’è chi cerca di capire come promuovere e favorire il cambiamento. È quello che ha fatto Motus-E, con due diversi report sull’elettrificazione del trasporto merci. Il primo report, “Roadmap per l’elettrificazione del trasporto merci su strada”, realizzato insieme a FIT Consulting, fa il punto della situazione sulla transizione energetica del trasporto su gomma, individuando cinque aree di azione.
LE RICETTE DI MOTUS-E
La prima è l’evoluzione del modello operativo del trasporto merci su gomma. L’elettrificazione dei veicoli commerciali implica, per gli operatori logistici, un cambiamento del modello operativo legato all’autonomia del veicolo e ai cicli della sua ricarica.
carrozzeria più amata dagli italiani è sempre il classico “furgone”: alla fine dell’anno scorso rappresentava il 62% di share.
Il secondo step è la valorizzazione degli impatti. Al momento non esiste una modalità o una metodologia univoca per la contabilizzazione della riduzione della CO2, derivante dal segmento dell’autotrasporto. Per questo è importante il ruolo degli enti di ricerca che, insieme ai soggetti pubblici, devono individuare le modalità più efficaci ed efficienti per il calcolo della CO2
Il terzo passo riguarda la creazione della filiera. Viste le innovazioni tecnologiche e la necessità di formare adeguatamente la forza lavoro coinvolta, si deve poter prevedere l’attivazione di diverse attività di training a favore dei soggetti interessati. Significativo il tema degli Istituti Tecnici Superiori che dovrebbero inserire nei programmi le attività legate alla filiera della mobilità elettrica, anche in termini di manutenzione e gestione delle flotte elettriche.
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Poi c’è l’azione sugli incentivi pubblici. DIESEL
Veicoli commerciali per alimentazione alimentazione gennaio/aprile Variazioni % gennaio/aprile 2022/2023 quote % gennaio/aprile 2022 2023 2022 2023 Benzina 4.026 2.902 – 27,9 6,9 4,8 Diesel 43.661 48.238 + 10,5 75,0 79,5 Gpl 1.599 2.016 + 26,1 2,7 3,3 Metano 929 129 – 86,1 1,6 0,2 Ibridi elettrici (HEV) 6.906 5.027 – 27,2 11,9 8,3 di cui benzina +elettrica 4.428 2.989 – 32,5 7,6 4,9 diesel+elettrica 2.478 2.038 – 17,8 4,3 3,4 Ibridi elett.plug-in (PHEV+Rex) 233 212 – 9,0 0,4 0,3 di cui benzina +elettrica 232 212 – 8,6 0,4 0,3 diesel+elettrica 1 0– 100 0,0 0,0 Elettrici (BEV) 898 2.188 + 143,7 1,5 3,6 Totale ECV (BEV+PHEV+REx) 1.131 2.400 + 112,2 1,9 4,0 Totale 58.252 60.712 – 7,7 100,0 100,0 Fonte: UNRAE IL PARCO CIRCOLANTE DEI VEICOLI COMMERCIALI (al 31.12.2022) 4.227.000 43% Ante Euro 4 Euro 6 26,80% Euro 0 e 1 15,10% Euro 2 10,80% Euro 3 15,50% Euro 5 13,30%
SEMPRE LEADER
LE TIPOLOGIE DI VEICOLI COMMERCIALI (al 31.12.2022) FURGONI 100.222 62% ALTRE 35.539 22,1% CASSONI 19.321 12% AUTOCARAVAN 5.727 3,6% Euro 4 18,50%
La
Secondo Massimo Artusi, vicepresidente
Federauto con delega truck e van, per quanto riguarda l’elettrico, quella interessata è solo una piccola parte del panorama dei clienti. Artusi non è, forse, politicamente corretto, ma afferma che l’elettrico suscita molta diffidenza e scetticismo nella clientela, ma parla con i dati alla mano.
Quanto incidono, oggi, sul mercato, i veicoli elettrici?
“Dai dati – dice – non emerge nessun segnale di miglioramento nel percorso di elettrificazione, dove i veicoli elettrici puri sono fermi al 3,6% nel primo quadrimestre. Il fondo disponibile per gli incentivi è ancora fermo, con una disponibilità di circa il 95%. La richiesta è molto marginale a causa dei costi molto elevati, e delle tariffe dei committenti
È inderogabile abbinare le strategie di promozione all’acquisto dei veicoli elettrici con quelle di supporto agli investimenti nelle infrastrutture di ricarica. La proposta di Motus-E prevede, per i veicoli elettrici sotto le 3,5 tonnellate, un incentivo all’acquisto pari al 20% della differenza di costo tra veicoli elettrici ed endotermici, oltre all’esenzione dal pedaggio autostradale e dalle tasse di immatricolazione e circolazione.
Infine, il quinto punto riguarda la Partnership Pubblico-Privata (PPP), modello che crea situazioni vantaggiose grazie alla messa in comune delle risorse, favorendo nel processo di decarbonizzazione il coinvolgimento di PMI e microimprese. Secondo Motus-E, tanto più le partnership sono ampie, maggiormente accelerano l’adozione di veicoli commerciali a impatto zero.
La carenza di infrastrutture è uno dei motivi che ritardano l’affermarsi dell’elettrico; anche l’ultima campagna di incentivi non ha dato grandi risultati e gli addetti ai lavori chiedono di cambiarne alcune regole.
L’elettrico? Sembra un’operazione di marketing
non allineate a questi prezzi. Per quanto le case costruttrici tentino di investire e vendere i prodotti elettrici, il divario dei costi e della domanda del mercato va in direzioni opposte, e non convergenti, diversamente da quanto sperano i legislatori europei”.
Come rispondono i clienti alla proposta elettrica?
“Con molta diffidenza e scetticismo. Sono pochi i clienti interessati – rivela – e rappresentano una piccola parte del parco veicoli delle flotte, sembra più un operazione di marketing che di passaggio a una tipologia di alimentazione, decisa da logiche imprenditoriali legate alla bontà del prodotto, il tutto sempre con le poche eccezioni. Determinante resta l’impossibilità del trasportatore di ribaltare i costi di acquisto e gestione dei mezzi elettrici alla committenza, che resta riluttante a riconoscere i maggiori costi, diretti e indiretti, di esercizio e le limitazioni, o condizioni, operative che influiscono sull’operatività. È necessario intervenire sul fronte degli incentivi modificando alcune misure, come l’estensione ad alimentazioni diverse dall’elettrico, compreso il Diesel, l’eliminazione dell’obbligo di rottamazione, l’estensione del beneficio alle società di noleggio limitatamente ai veicoli elettrici, il recupero dei fondi non spesi degli anni
I veicoli elettrici sembrano segnare il passo, anche se la tendenza è positiva; nel mercato degli LCV a batteria, è Opel ad essere in testa con Fiat Professional al secondo e Peugeot al terzo posto. Tutti marchi di Stellantis che, a sua volta, è leader di mercato.
LE INIZIATIVE POSSIBILI PER LA RICARICA
Quanto alle infrastrutture di ricarica, per favorire l’elettrificazione dei veicoli merci fino a 300 km di percorrenza, le iniziative suggerite dal secondo report riguardano per esempio le offerte integrate che gli operatori di ricarica propongono a quelli della logistica per abbattere il costo operativo dei veicoli e per garantire un utilizzo maggiore delle infrastrutture installate ad hoc.
I Comuni dovrebbero installare punti di ricarica di media potenza (50 kW) nei parcheggi di carico e scarico su strada, oltre che riqualificare aree comunali da adibire ad aree di ricarica in ambito urbano, oppure a rimessaggi comunali disponibili per le imprese di logistica.
Poi si propone la scontistica sulla ricarica sia lungo il percorso sia notturna nei depositi, e il servizio sharing per la condivisione dei veicoli commerciali elettrici. Anche mettere a disposizione un punto
precedenti (circa 9 milioni) e, infine, aumentare il tempo necessario alle pratiche”.
Qual è l’impegno delle concessionarie nella proposta elettrica?
“Alto per la proposizione – afferma convinto – ma anti economica come margine e molto dispendiosa: costa tanto la divulgazione con pochissimo ritorno. Le problematiche non sono poche: non esiste certezza del valore dell’usato, i listini sono troppo elevati, la carenza di strutture di ricarica, un prodotto spesso troppo sofisticato. Ci metterei – continua – anche i costi di gestione, che sono troppo alti; sembra un controsenso ma è vero, per esempio, che la manutenzione costa di più sull’elettrico che su Diesel, perché è molto legata al probabile cambio dei pacchi batteria”. Previsioni?
“ Piuttosto cupe. Una situazione che ci preoccupa – rivela – e ci ha spinto al parlamento e alle istituzioni europee per allertare sul ‘corto circuito’ che si sta creando. Da un lato c’è una legislazione, dall’altro l’operatività. Questo stress provoca un ritardo nell’adozione di veicoli nuovi con impatto negativo sull’ambiente e sulla sicurezza stradale”.
di ricarica ad alta potenza (almeno 100 kW) nelle aree commerciali, faciliterebbe l’adozione di mezzi elettrici; questa soluzione consentirebbe di sfruttare un costo €/kWh più vantaggioso di quello ubicato in ambito pubblico.
Gli operatori di logistica invece potrebbero offrire la possibilità di ricarica ad alta potenza in deposito a terze parti, durante le ore di operatività dei propri mezzi. Infine le istituzioni nazionali dovrebbero aprire dei fondi dedicati alle ricariche, in deposito, dei mezzi commerciali.
Dunque soluzioni più o meno attuabili e proposte non mancano anche se alla base di tutto sembra esserci un problema diremmo “culturale” di non facile risoluzione. E allora, forse, evidenziare i vantaggi della propulsione elettrica, al di là della presunzione di un universale “anelito” green che non tutti, legittimamente, hanno, potrebbe essere un primo passo verso la decarbonizzazione. #
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023 8 MERCATO
INTERVISTA
... ed Enrico Brignano disse: “me lo compro! ”
garanzia di otto anni o 250mila chilometri per i veicoli da due o tre batterie, che vengono sostituite se la loro capacità scende sotto l’80%. Dunque possiamo dire che l’eDaily offre tutte le prestazioni delle versioni Diesel in termini di volumi di carico, di portata utile, di comfort, di robustezza e di possibilità di allestimento.
Si dice che l’eDaily sia un ecosistema: che vuol dire?
Quattro chiacchiere sulla versione a batterie di un grande classico, il Daily, con Marta Rava, responsabile Marketing
Business Line Gamma
Leggera di IVECO
Mercato Italia
di Ferruccio Venturoli
Èstata una bella sfida per IVECO quella di elettrificare il Daily. Un veicolo così strettamente legato alla sua clientela con caratteristiche ben precise che avrebbero potuto non conciliarsi con il motore a batterie. In realtà, invece, l’eDaily conserva tutte le prerogative che ne hanno, negli anni, decretato il successo, arricchite dai plus derivanti proprio dalla trazione elettrica. Allestibilità, robustezza e sicurezza, oltre che la grande varietà di versioni sono ripetute anche sull’eDaily.
Abbiamo voluto saperne di più e lo abbiamo chiesto a Marta Rava, responsabile Marketing Business Line Gamma Leggera di IVECO Mercato Italia.
Quando a Ecomondo è stato presentato l’eDaily, si disse che era il gemello elettrico di un grande best seller. È davvero così?
È il Daily di sempre, con una diversa propulsione?
Assolutamente sì. L’eDaily ha la stessa line-up dei modelli da 3,5 a 7,2 ton e tutte le versioni presenti sull’endotermico, dal furgone al cabinato dal minibus ai telai scudati; anche la volumetria del carico è la stessa, arriviamo a 19,6 metri cubi, che è uno dei nostri punti di forza, visto che siamo gli unici sul mercato ad avere una volumetria di carico cosi grande. L’eDaily è basato su un sistema di batterie modulari con diverse configurazioni, da una, due o tre batterie, da 37 fino a 111kW. Praticamente siamo i migliori per quanto riguarda il rapporto tra energia utilizzata ed energia istallata, con un indice di efficienza del 95%. Questa modu larità delle batterie permette di ot timizzare autonomia e peso e permette all’eDaily di adattarsi a tutti gli allestimenti, gli stessi che ci sono sull’endotermico. Le batterie sono coperte da una
Con l’eDaily nasce il concetto di ecosistema. IVECO offre con l’eDaily un ventaglio di soluzioni e di servizi per favorire l’accesso alla mobilità a zero emissioni dei clienti. Per accompagnare i clienti in questo cambiamento, abbiamo scelto dei partner importanti sul mercato che collaborano con noi per creare offerte integrate per i clienti dei veicoli elettrici, per esempio la partnership con Enel X Way, un partner molto forte su tutto il territorio nazionale, che ci supporta per quanto riguarda le infrastrutture di ricarica. In tutto questo si inserisce GATE (Green & Advanced Transport Ecosystem) la nuova società che ha appena debuttato sul mercato e che offre un nuovo modello di business, un noleggio “all inclusive” a lungo termine per veicoli elettrici. Si focalizzerà solo su veicoli a trazione alternative: cominciamo dall’eDaily per poi arrivare ad aprire anche al segmento dei pesanti con il Nikola. GATE dunque è una società di noleggio che offre un’innovativa formula “pay per L’eDaily ha la stessa line-up dei modelli da 3,5 a 7,2 ton e tutte le versioni presenti sull’endotermico, dal furgone al cabinato dal minibus ai telai scudati; anche la volumetria del carico è la stessa, arriva 19,6 metri cubi.
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Marta Rava, da quindici anni in IVECO, sempre in ambito marketing e customer service, oggi è responsabile Marketing Business Line Gamma Leggera per il mercato Italia.
use” per offrire al cliente la possibilità di non acquistare un veicolo elettrico ma di noleggiarlo a un costo chilometrico. Il cliente, insieme alla forza commerciale, andrà a stimare quale sarà l’uso del veicolo, quanti chilometri potrà fare nella sua mission e si andrà a determinarne, appunto, un costo chilometrico. Dunque GATE è una nuova società, 100% IVECO, con persone dedicate, strutture dedicate, servizi integrati; GATE offrirà anche dei diversi pacchetti di vari livelli e fornirà al cliente una card per ricaricare il veicolo su tutto il territorio italiano. In definitiva GATE serve proprio a rendere accessibile ai clienti una nuova tecnologia.
Il Daily è un veicolo che, tradizionalmente duttile, si presta a molte specializzazioni. È lo stesso per il fratello elettrico?
La capacità del Daily di essere un’ottima base per ogni allestimento e quindi per essere usato in moltissimi impieghi, si trasferisce sul “fratello” elettrico . L’eDaily è il primo vei colo commerciale elettri co a fornire tre tipolo gie di ePTO, fino a 15 kW. Vuol dire che è in grado di fornire energia agli allestimenti tramite prese di forza elettriche, andando ad alimentare, tra gli altri, gruppi frigo, gru, piattaforme aeree, cassoni ribaltabili ma anche compattatori; diciamo che tutto il mondo degli allestimenti può essere coperto dalla parte elettrica. Vediamo queste ePTO: attraverso la “low voltage” l’eDaily può fornire la corrente a 12 Volt, per alimentare una sponda caricatrice fino a 2,5 kW. Ma l’eDaily è perfetto anche per il trasporto a temperatura controllata visto che con un ePTO ad alto voltaggio, 400 volt, si può alimentare un gruppo
L’eDaily rispetta la grande versatilità del “fratello” endotermico: è perfetto anche per il trasporto a temperatura controllata visto che con un ePTO ad alto voltaggio, 400 volt, si può alimentare un gruppo frigo.
frigo. L’ultimo esempio è quello del motore elettrico ausiliario chiamato eMotor PTO, che vediamo focalizzato sull’ecologia perché in questo caso l’eDaily può fornire una potenza fino a 15 kW per collegare, per esempio, una pompa idraulica. Dunque il veicolo elettrico è in grado coprire tutti gli allestimenti che sono possibili sull’endotermico.
In questo momento e già da qualche mese l’eDaily è al “centro dell’attenzione” da molti punti di vista, per esempio con una campagna pubblicitaria e una serie di eventi. Come è strutturata la campagna di lancio?
Daily ha un nuovo testimonial che è Enrico Brignano, un personaggio che incarna, secondo noi, molti dei valori che caratterizzano il Daily: versatilità, produttività, italianità etc. Tra l’altro anche Brignano ha acquistato un Daily per la logistica dei suoi spettacoli. L’attore è presente in una serie di divertenti video e nelle varie attività promozionali che sono già in atto con l’aiuto dei concessionari.
Enrico Brignano, nuovo testimonial del Daily, con Massimo Revetria, Head of Business Line Light IVECO mercato Italia, posa davanti al Daily acquistato dall’attore romano per gestire la logistica dei suoi spettacoli.
La specificità dell’eDaily presuppone che non si tratti più, per IVECO, solo di vendere il veicolo, diciamo il “ferro”, ma anche una serie di nuovi servizi, ce ne parla? Il veicolo elettrico è connesso di serie, e proprio grazie alla “connectivity box” possiamo fornire tutta una serie di servizi connessi che vanno a supportare il cliente nella sua attività lavorativa; per esempio servizi che permettono al cliente di avere un controllo dell’energia e delle operazioni di ricarica. Per i clienti sono previsti un portale, l’“IVECO ON”, che già esiste anche per i clienti dei veicoli tradizionali e un’ app la “EASY DAILY App” attraverso queste soluzioni il cliente potrà avere tutte le informazioni che arrivano dal veicolo e una serie di altre funzionalità a bordo che permettono di gestire la ricarica o la climatizzazione della cabina da remoto. Ma ci saranno, sempre da remoto, gli aggiornamenti di software e il monitoraggio veicolo da parte dell’IVECO Customer Uptime Center. Inoltre abbiamo una nuova app l’eDaily Routing App, un navigatore intelligente in grado di aiutare il cliente nella gestione dei consumi e delle ricariche.
A proposito di concessionari, quanto è importante l’apporto della rete in queto momento di lancio?
La rete è un anello cruciale di tutto il processo di lancio e di vendita proprio per accompagnare i clienti nella transizione verso una nuova mobilità elettrica, costituita non solo dal prodotto, ma da tutto il mondo dei servizi. Dobbiamo poi ricordare che l’eDaily è un prodotto completamente nuovo su cui i clienti non hanno esperienza e, anzi, qualche volta hanno dei dubbi; quindi, è necessario investire nell’informazione del prodotto. Riteniamo poi che sia fondamentale far provare il veicolo in condizioni operative, quindi in azienda e per questo abbiamo predisposto una flotta di veicoli “demo” gestiti dai concessionari, a disposizione dei clienti per capire le potenzialità del veicolo. Attorno a questi test abbiamo studiato una serie di eventi sul territorio, organizzati proprio dai concessionari. Insomma, dobbiamo tutti aiutare i clienti ad affrontare un cambio di mentalità.
Quando inizieranno le consegne?
Le consegne stanno iniziando ora e le prenotazioni stanno arrivando. Possiamo dire che è la stessa risposta di sempre, semplicemente elettrica. Perché la risposta è sempre Daily! #
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GUARDA IL VIDEO DI ENRICO BRIGNANO, IL NUOVO VOLTO DEL DAILY
Il premio, assegnato in occasione dello IAA 2022 di Hannover, al Volkswagen ID.Buzz Cargo, grazie alle sue caratteristiche eccezionali, al design accattivante e alla sua forte attenzione alla sostenibilità. In finale tutti furgoni elettrici
di Valeria di rosa
Se il mondo dei veicoli commerciali si sta evolvendo velocemente verso l’elettrificazione, non può che seguire la stessa strada il Van of The Year, che nel 2023 ha proclamato vincitore proprio un veicolo elettrico, il Volkswagen ID.Buzz Cargo. La proclamazione è arrivata durante la cerimonia in occasione dello IAA Transportation 2022 di Hannover. A contendere il riconoscimento tutti furgoni elettrici, tra i quali gli Stellantis Fiat E-Scudo e E-Doblò, il Ford Pro E-Transit e il terzetto composto da Reanult Kangoo Van E-Tech Electric, MercedesBenz E-Citan e Nissan Townstar ZeroEmission. Ma ad aggiudicarsi l’ambito “Van of The Year 2023” è stato proprio il Volkswagen ID.Buzz Cargo, grazie alle
Il Van of the Year diventa elettrico
sue caratteristiche all’avanguardia, alla tecnologia innovativa e al suo impegno verso una mobilità sostenibile.
“Siamo molto soddisfatti e orgogliosi di questo importante premio per l’ID. Buzz Cargo. Un enorme ‘grazie’ alla giuria IVOTY e a tutti i dipendenti di Volkswagen Veicoli Commerciali che hanno contribuito a far sì che l’ID. Buzz Cargo sia diventato il miglior furgone della sua categoria” è stato il commento di Carsten Intra, amministratore Delegato di
Volkswagen Veicoli Commerciali, che ha ritirato il premio in occasione della serata di presentazione all’IAA TRANSPORTATION di Hannover.
CARATTERISTICHE E DESIGN
L’ ID. Buzz Cargo è il primo furgone nato elettrico nella famiglia Volkswagen e si posiziona a metà fra veicolo da lavoro e autovettura grazie alla sua doppia anima di monovolume per il trasporto passeggeri e furgone per
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Jarlath Sweeney consegna il premio IVOTY all’amministratore delegato di Volkswagen Veicoli Commerciali Carsten Intra.
le merci. Un furgone completamente elettrico che unisce un design retrò con soluzioni futuristiche. Basato sul celebre design del classico Bulli, il ID.Buzz Cargo è stato aggiornato con linee moderne ed eleganti che lo rendono un’opera d’arte su quattro ruote. L’ampio spazio interno consente una versatilità senza pari, con numerose configurazioni possibili per adattarsi a diverse esigenze commerciali. Grazie al moderno design del vano di carico, ID. Buzz Cargo consente di caricare due euro pallet disposti trasversalmente e offre una capacità di carico fino a 3,9 metri cubi. Grazie alla potente trazione elettrica e al gancio di traino fornibile a richiesta, sono possibili pesi rimorchiabili fino a 1.000 kg. Inoltre, il sistema di trazione integrale assicura un’ottima stabilità su strada, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche.
Montato nella zona posteriore per un minimo ingombro, il mo tore elettrico eroga una potenza massima di 150 kW. La batteria con contenuto energetico net to pari a 77 kWh consente a ID. Buzz Cargo di percorrere fino a 410 km senza alcuna sosta per la ricarica. In corrente alternata (AC), con una potenza di 11 kW, la batteria si ricarica completamente (dallo 0 al 100%) in 7 ore e mezza. In caso di ricarica rapida (DC), con una potenza che raggiunge i 170 kW, il veicolo può essere ricaricato dal 5 all’80% in circa 30 minuti. In futuro, sarà possibile semplificare ulteriormente il processo di ricarica, grazie alla tecnologia Plug & Charge, che permette di autenticare il veicolo presso le stazioni di ricarica rapida.
TECNOLOGIA E CONNETTIVITÀ
Volkswagen ID.Buzz Cargo è dotato di un’ampia gamma di soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Un display touch-screen posizionato al centro del cruscotto fornisce un facile accesso a tutte le funzionalità del veicolo, inclusi i sistemi di navigazione, le opzioni di intrattenimento e la gestione energetica. Inoltre, la connettività avanzata consente di integrare il furgone
con dispositivi mobili e applicazioni di gestione della flotta, semplificando la pianificazione dei percorsi e il monitoraggio delle prestazioni. Molteplici i sistemi di assistenza alla guida di cui il veicolo è dotato, tra i quali il Car2X (segnalatore di pericoli a breve raggio grazie allo scambio di dati con le altre auto), il Front Assist con rilevamento di pedoni e ciclisti con funzione di frenata di emergenza, il riconoscimento della segnaletica stradale e l’assistente di mantenimento corsia Lane Assist.
coniugare l’innovazione tecnologica con un’impronta ecologica ridotta. Il veicolo rappresenta un significativo passo avanti nella transizione verso una mobilità sostenibile nel settore dei veicoli commerciali. La combinazione di un design iconico, una propulsione completamente elettrica e un’ampia gamma di caratteristiche intelligenti lo rende una scelta eccellente per le aziende che desiderano ridurre l’impatto ambientale delle loro operazioni. ID.Buzz Cargo dimostra che è possibile coniugare la funzionalità di un furgone commerciale con una mobilità ecologica senza compromessi. Come ha spiegato Jarlath Sweeney, che ha consegnato l’ambito premio in qualità di presidente dell’IVOTY a nome della giuria: “Non capita spesso che un concetto di veicolo completamente nuovo emerga e provochi immediatamente un tale scalpore sul mercato. Congratulazioni al team di sviluppo di Volkswagen Veicoli Commerciali per questo veicolo unico”.
MOTIVAZIONE DEL PREMIO
“VAN OF THE YEAR 2023”
I criteri con cui i 24 giornalisti della giuria quest’anno hanno assegnato il riconoscimento sono stati l’efficienza, la sicurezza, la sostenibilità e naturalmente il rispetto dell’ambiente, oltre al fatto che il furgone deve essere nuovo e prodotto almeno per la fine del 2022. Id Buzz ha vinto con 110 punti, 10 in meno di Ford E-Transit che è arrivato secondo davanti a Reanult Kangoo Van E-Tech Electric e Mercedes-Benz eCitan. La motivazione che ha portato il Volkswagen ID.Buzz Cargo a vincere il prestigioso titolo di “Van of the Year 2023” è la sua capacità di
L’IMPEGNO DI VOLKSWAGEN VERSO LA SOSTENIBILITÀ
L’assegnazione del “Van of the Year 2023” al Volkswagen ID.Buzz Cargo rappresenta un passo importante verso un futuro in cui la mobilità commerciale sarà più pulita, efficiente ed ecologicamente sostenibile. Con ID.Buzz Cargo, Volkswagen dimostra il suo impegno a guidare l’innovazione nel settore dei veicoli commerciali e a creare soluzioni che soddisfino le esigenze delle aziende moderne, senza compromettere l’ambiente in cui viviamo: Volkswagen ha dichiarato infatti che entro il 2050 l’Azienda raggiungerà la neutralità carbonica. #
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Il cockpit del Volkswagen ID. Buzz Cargo attraverso cui è possibile accedere alle funzionalità del veicolo.
MERCEDES nozze d’oro con l’Italia
Cinquant’anni fa nasceva la filiale italiana della
Casa di Stoccarda di Ferruccio Venturoli
Con un pranzo per la stampa specializzata, nella suggestiva Casina di Villa Madama, a Roma, preceduto da una sfilata di veicoli storici, Mercedes-Benz Italia ha festeggiato i cinquant’anni di vita. Mezzo secolo cioè da quando, nel ‘73, la Casa automobilistica tedesca, cavalcando l’ondata di cambiamento e innovazione che stava colpendo il settore automobilistico e della mobilità in generale, fondò, a Roma, Mercedes-Benz Italia. L’esigenza che portò a questo passo, tuttavia, non fu tanto quella di gestire il mercato delle automobili di lusso, che erano già efficacemente distribuite dall’importatore Autostar, attraverso la sua rete di concessionarie, quanto piuttosto quello di aumentare le vendite dei veicoli commerciali e industriali nel nostro Paese. Mercedes-Benz, all’epoca un’azienda unica, portava in sé anche una grande
UN NUOVO CAPO PER LA STELLA ITALIANA
La “festa di compleanno” è stata anche l’occasione per presentare alla stampa il nuovo amministratore delegato di Mercedes-Benz Italia. Marc Langenbrinck, dal primo giugno, ha preso il posto di Radek Jelinek, dal 2018 Presidente e CEO di MercedesBenz Italia. Langenbrinck è un membro esperto della community Sales & Marketing della casa di Stoccarda e vanta quasi 30 anni di carriera in Azienda. Entrato in Mercedes-Benz nel 1995, Langenbrinck ha iniziato il suo percorso nell’ambito delle strategie di vendita e marketing, fino ad arrivare alla carica di CEO prima in Francia, poi in Svizzera.
esperienza nei veicoli da lavoro e intendeva attaccare i prolifici settori del trasporto commerciale leggero e pesante con i suoi prodotti, tecnicamente molto raffinati e dalla reputazione di mezzi capaci e robusti almeno quanto le auto.
UN COSTANTE PROGRESSO
La filiale italiana fu creata con la partecipazione di Mercedes-Benz per il 75% e della stessa Autostar per il restante 25% e il primo decennio fu caratterizzato da un costante progresso nell’organizzazione e nella struttura commerciale e di assistenza; nel 1978, fu creata la Merfina, la finanziaria controllata dalla stessa MBI, per offrire servizi al cliente, una novità rispetto al metodo diretto di vendita attuato fino ad allora. Il primo presidente fu Piero Boccanelli, l’amministratore delegato Hans Breithaupt; questi prese l’incarico come una vera sfida mettendo come condizione le sue stesse dimissioni se nel giro di un anno l’andamento dell’azienda non si fosse dimostrato più che positivo. Fu decisamente premiato dal successo, con volumi cresciuti tre volte nel corso degli Anni ‘80, rispetto a quelli dell’inizio.
Nel 1982, fu riunita, in un’unica organizzazione, la commercializzazione dei veicoli industriali, dei commerciali e delle vetture: i risultati furono immediati e significativi tanto che, nella penisola, il marchio chiuse il 1989 con oltre 40mila unità, tra vetture, van e camion, quasi il triplo di quelle consegnate nel 1980, nel 1999, erano diventate 80mila l’anno.
UNA GAMMA SEMPRE PIÙ SOFISTICATA
Nel frattempo, la gamma prodotti si andava ampliando diventando sempre più sofisticata e creando modelli diventati di riferimento anche nel settore LCV come Vito e Sprinter, oggi cuore dell’offerta tra i van premium. Nel frattempo anche la gestone aziendale cambiava ed evolveva: una nuova organizzazione commerciale cambiava le regole del gioco, passando dai margini di guadagno fissi a quelli variabili in funzione dei risultati e a nuove strategie trasversali di marketing che allineavano definitivamente anche l’immagine dei van e dei truck a quella delle auto.
Nel 1995, la sede si è spostata nel nuovo sito di via Giulio Vincenzo Bona, sulla Via Tiburtina, dove si trova tuttora, e nel ventennio seguente i volumi hanno continuato a crescere fino a raggiungere e superare le 100mila e poi le 120mila unità l’anno, di concerto con la crescita delle nuove formule parallele all’acquisto, come leasing e noleggio.
ANNI DUEMILA, IL PICCO DELLE VENDITE
Gli anni Duemila furono quelli in cui le vendite di Mercedes-Benz Italia raggiunsero il picco. Da 80mila alle oltre 120mila unità del 2007. Il marketing diventò cruciale per lanciare i nuovi prodotti. Furono anni di grande visibilità per il Brand anche grazie alle numerose attività di eventi e all’attenzione agli sport più affini al Marchio con una forte virata verso un pubblico più giovane e ampio. Le attività di charity, il sostegno a importanti realtà territoriali come l’ospedale “Bambino Gesù”, dimostrarono la vicinanza di Mercedes-Benz Italia al territorio. Gli eventi nelle concessionarie e sul territorio, anche in partnership con marchi di altri settori merceologici del lusso, hanno arricchito l’appeal della Stella verso nuovi clienti. Il mondo dei gioielli, dell’enogastronomia, della moda e del fitness contribuirono a dare un’immagine ben precisa ai lanci dei nuovi veicoli, attirando anche il pubblico femminile nelle concessionarie. Nel 2022 Mercedes-Benz Italia, come tutte le filiali europee della Stella si divide, dando vita a una realtà indipendente, Mercedes-Benz Trucks Italia. #
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Un manifesto pubblicitario dell’allora Mercedes-Benz Veicoli Industriali, risalente agli Anni 80.
GAMMA VEICOLI COMMERCIALI 100% ELETTRICA
Consumo di energia elettrica gamma e-LCV Peugeot (Wh/100km): 186,7 - 383; emissioni CO₂ (g/km): 0.
Valori omologati in base al ciclo misto WLTP, aggiornati al 30/04/2023. I valori sono indicati a fini comparativi. I valori effettivi di consumo di carburante e di emissioni di CO₂ possono essere diversi e possono variare a seconda delle condizioni di utilizzo e di vari fattori quali: optionals, temperatura, stile di guida, velocità, peso totale, utilizzo di determinati equipaggiamenti (aria condizionata, riscaldamento, radio, navigazione, luci, ecc.), tipologia e condizioni degli pneumatici, condizioni stradali, condizioni climatiche esterne, ecc. Immagini illustrative; caratteristiche/colori possono differire da quanto rappresentato. Messaggio pubblicitario, con finalità promozionale.
Tendenze, obblighi legislativi, soluzioni per le flotte: i van più moderni sono dotati di telematica e soluzioni di sicurezza avanzate. Il classico furgone è diventato un concentrato di alta tecnologia
di AndreA TrApAni
Connettività, che passione!
Evitiamo un errore molto diffuso, l’importanza della connettività per i furgoni va ben oltre l’utilizzo comune dello smartphone per effettuare chiamate o ascoltare musica alla guida.
Sembra una banalità, ma non tutti sembrano apprezzare – e soprattutto conoscere – la gamma di funzionalità che migliorano l’efficienza e l’interazione tra autista e macchina sui veicoli commerciali e industriali. In questo percorso, nei mesi scorsi, abbiamo già mostrato come la connettività cellulare 5G sia fondamentale per le sue potenzialità di influire positivamente sulle capacità comunicative dei veicoli connessi. Una trasmissione più rapida dei dati relativi al veicolo, infatti, significa migliorare ulteriormente la sicurezza operativa e l’efficienza di ogni mezzo.
UN AIUTO PER LE FLOTTE MA NON SOLO
I fleet manager sanno bene di cosa stiamo parlando: negli ultimi anni, sono stati introdotti numerosi dispositivi con funzioni di connettività che consentono di condividere dati in tempo reale per monitorare gli spostamenti, controllare lo stato delle flotte e pianificare la manutenzione. Per questo, nelle varie soluzioni offerte dai costruttori e dagli specialisti del settore, è possibile creare profili personalizzati per i conducenti e condividere informazioni utili per la gestione di tutti i mezzi. All’interno delle piattaforme più recenti, diverse soluzioni offrono una connettività completa e integrata: in linea di massima viene offerto un pacchetto unico che comprende tutti i sistemi di monitoraggio remoto dello stato del veicolo, dall’app
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alla pianificazione delle manutenzioni. Soluzioni che, nel loro insieme, aiutano a migliorare l’efficienza operativa e consentono un trasporto sempre più sicuro e affidabile.
LE SFIDE DELLA CONNETTIVITÀ A BORDO
Per capire come la connettività sia diventata la vera protagonista a bordo dei furgoni, abbiamo contattato un’esperta del settore. A guidarci in questo percorso Stella Silvestri, Country Leader Italy, Croatia, Slovenia & Greece per ZF CV Digital Solutions: “Il trasporto su strada si trova ad affrontare una moltitudine di sfide che hanno un impatto significativo sull’efficienza, la sostenibilità e la sicurezza. Pensate alle congestioni del traffico, all’aumento dei costi del carburante, alle normative sul controllo delle emissioni, alla carenza di autisti, ai furti e alla complessità della gestione delle pratiche amministrative, solo per citarne alcu-
il potenziale, i player del mercato stanno rapidamente adottando e integrando sistemi di connettività, rendendolo un supporto indiscutibile nell’operatività quotidiana”, spiega. “Molte flotte hanno adottato tecnologie di connettività, come i sistemi telematici o diagnostici che consentono una facile comunicazione tra veicoli, i gestori di flotte e le centrali operative, promuovendo un coordinamento efficiente tra gli stakeholders e semplificando l’operatività. La connettività si è dimostrata un fattore di cambiamento rivoluzionario, che consente una comunicazione continua tra l’azienda e i suoi asset, migliorando il coordinamento delle attività e incrementando l’efficienza”.
Silvestri ci porta dentro anche al mondo ZF, raccontando quali sono le principali soluzioni fornite alle flotte e non solo. “ZF è una società tecnologica globale che fornisce sistemi per autovetture, veicoli commerciali e tecnologie
razione della mobilità. Con un ampio
ni, i telai, i sistemi di guida autonoma, ”,
coli commerciali. ZF si distingue per ciso focus sulla connettività fornendo
vità dei veicoli
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commerciali. Questo include sistemi telematici, diagnostica remota, ottimizzazione delle rotte, gestione degli autisti, supporto alla conformità e l’analisi dei dati che consentono alle aziende la gestione ottimale delle risorse per ridurne i costi, migliorare la sicurezza e incrementare la redditività ”.
LA TELEMATICA È IL VERO GAME-CHANGER
Nello specifico, “le soluzioni di telematica di ZF sono un game-changer del settore per soddisfare le esigenze dei veicoli commerciali leggeri. Gli operatori LCV usufruiscono di un monitoraggio accurato dei veicoli, sono in grado di offrire un migliore servizio ai propri clienti grazie a tempi di risposta più rapidi e a notifiche affidabili sull’arrivo del carico, nonché dell’ottimizzazione dell’assegnazioni delle attività per ridurre i chilometri percorsi e il consumo di carburante. Le soluzioni per la gestione dei costi del carburante offrono visibilità in tempo reale e suggerimenti efficaci per i rifornimenti, mentre la valutazione delle prestazioni degli autisti garantisce un controllo dei consumi. Inoltre, per dare priorità alla sicurezza, le soluzioni telematiche di ZF per LCV includono allarmi in tempo reale, «panic bottom» per i conducenti e una soluzione «anti start». L’integrazione con le soluzioni hardware e software esistenti in azienda aumenta la flessibilità e la pervasività delle soluzioni ZF, consentendo una gestione a 360° della flotta”. Stella Silvestri, sempre disponibile per ulteriori informazioni (come ad esempio su LinkedIn: linkedin. com/in/stella-silvestri/), ci accompagna anche nella vision del prossimo futuro.
UN FUTURO CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Grazie alla rapida evoluzione della tecnologia, continua Silvestri, “si aprono nuove e interessanti opportunità per i gestori delle flotte di migliorare la loro operatività. Uno degli sviluppi più interessanti riguarda la manutenzione predittiva e l’analisi dei Big Data basata su AI (l’intelligenza artificiale). Qui arriva SCALAR, la piattaforma ZF con tecnologia AI avanzata che sta definendo le nuove regole del mondo dei trasporti. Con processi decisionali e ottimizzazione in tempo reale basati sull’intelligenza artificiale, le flotte possono sperimentare un’efficienza nell’operatività senza precedenti. Questa soluzione all’avanguardia stabilisce un sistema end-to-end intelligente che riesce ad orchestrare perfettamente la logistica del trasporto merci e del trasporto passeggeri. Attraverso la combinazione di queste innovazioni, SCALAR trasforma il modo in cui le flotte operano, introducendo una nuova era di efficienza e connettività”.
IL FUTURO NEI PIANI DELL’UE
Quando si parla di connettività non si può non parlare di legislazione e sistemi ADAS. Ma a cosa servono gli Advanced Driver Assistance Systems? Quali sono i più efficaci per migliorare la sicurezza sulle strade? E soprattutto, quale sarà l’evoluzione futura di questi sistemi? Come abbiamo visto, nei prossimi anni, si parlerà sempre più di ‘ADAS connessi’ che sfrutteranno l’evoluzione dei servizi di connettività, in particolare quelli legati alla rete 5G, che garantisce
ADAS
COSA È CAMBIATO DALL’ESTATE 2022
A partire dal 6 luglio 2022, la General Safety Regulation del Regolamento Europeo 2019/2144 ha introdotto nuovi funzioni di sicurezza per l’assistenza al conducente, comprendendo alcuni obblighi che variano a seconda della tipologia del mezzo. Il trasporto merci e passeggeri, compresi i furgoni e i mezzi commerciali, è stato particolarmente impattato dai nuovi obblighi di sicurezza.
In breve le novità sono state le seguenti:
per tutti i veicoli stradali (autovetture, furgoni, autocarri e pullman): adattamento intelligente della velocità, rilevamento in retromarcia con telecamera o sensori, avviso in caso di disattenzione del conducente dovuta a stanchezza o distrazione, registratori di dati di evento e segnalazione di arresto di emergenza;
per autovetture e van: funzioni ulteriori quali sistemi di mantenimento della corsia e di frenata automatica;
per pullman e autocarri: tecnologie per un migliore rilevamento di eventuali angoli morti, segnalazioni per prevenire la collisione con pedoni o ciclisti e sistemi di controllo della pressione degli pneumatici.
Gli obblighi riguardano per ora solo i modelli di nuova omologazione, mentre quelli già in commercio sono esenti da questo obbligo fino a luglio 2024, momento in cui gli ADAS diventeranno obbligatori per tutti i veicoli, anche se molte case costruttrici – specie per i veicoli commerciali – hanno già deciso di anticipare le scadenze.
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benefici sulla capacità di interconnessione dei dispositivi, sull’ampiezza di banda per il passaggio dei dati e sul livello di latenza. Un sistema complesso, le nuove norme sono al centro di un percorso virtuoso per migliorare tanto la sicurezza stradale quanto per consentire la prossima omologazione dei veicoli autonomi in tutta Europa. Il 6 luglio 2022 è entrato in vigore il nuovo regolamento UE sulla sicurezza dei veicoli, introducendo da una parte una
autonoma, la tecnologia più avanzata (e attesa) che ancora non si è pienamente realizzata. Se tra gli autisti è ancora una specie di tabù, una sorta di convitato di pietra nelle soluzioni di connettività, più di una persona su 3 (ben il 37%) ha risposto che non ha preferenze nello scegliere tra la guida di un essere umano e quella di una macchina. Il legislatore si sta muovendo per tempo, ma il fatto che un intervistato su quattro si sentirebbe più sicuro se un van fosse
realizzata in collaborazione con Econometrica, ha evidenziato l’utilizzo crescente della connettività per migliorare l’efficienza delle flotte e il cambiamento culturale verso l’elettrificazione dei veicoli che è sempre più legato all’innovazione tecnologica dei van. Come era facilmente immaginabile, uno dei risultati più ovvi ha confermato come la connettività si stia rivelando sempre più fondamentale per i responsabili delle flotte, poiché consente
serie di sistemi avanzati obbligatori di assistenza alla guida per migliorare la sicurezza stradale, e fissando dall’altra il quadro giuridico per l’omologazione nell’UE dei veicoli automatizzati e privi di conducente. L’obiettivo è lodevole visto che con queste nuove misure si vogliono proteggere i passeggeri, i pedoni e i ciclisti in tutta Europa, evitando da qui al 2038 – secondo le stime della Commissione – più di 25000 decessi e almeno 140000 feriti gravi. Un tema caldo e assai sentito, come dimostrano alcuni incidenti che hanno particolarmente colpito l’opinione pubblica.
QUEL SONDAGGIO A FAVORE DELLA GUIDA AUTONOMA
Un sondaggio di Bosch, diffuso durante l’IAA 2018, ha aperto un grande dibattito che vede protagonista la guida
guidato da un algoritmo invece che da una persona è un tema che sta scuotendo tutta l’industria del trasporto. Anche perché si parte da un dato inconfutabile: la tecnologia intelligente a bordo dei furgoni potrebbe impedire un gran numero di incidenti visto che quasi nove incidenti su dieci sono dovuti a un qualche errore umano. Errori che potrebbero rimanere anche senza autisti al volante, ma questo è un altro problema. Forse.
COSA VOGLIONO I FLEET MANAGER
Le tendenze nel settore dei veicoli commerciali leggeri sono state al centro di un recente studio condotto dall’Arval Mobility Observatory. L’indagine, intitolata ‘Etica e pragmatica dell’ultimo miglio: tecnologia e transizione energetica nell’evoluzione delle flotte LCV ’ e
di raccogliere dati essenziali per migliorare l’efficienza dei viaggi. Questo è confermato dall’interesse manifestato per la generazione periodica di indicatori chiave delle prestazioni (KPI) riguardanti consumi, chilometraggio e tipologia di utilizzo dei veicoli (punteggio medio di 7,4/10, in aumento rispetto al 2020), dalla possibilità di ricevere avvisi di manutenzione in tempo reale sulla flotta (7,4) e dalla geolocalizzazione dei veicoli commerciali leggeri (6,6). Inoltre, la sicurezza dei conducenti rimane una priorità per i fleet manager, con l’80% di loro che considera importante l’uso di strumenti per aumentare la sicurezza e attribuisce un punteggio medio di 7,8 a questa tematica. Insomma, la tecnologia è sempre più amica di chi guida per lavoro e connettersi è diventato importante per tutti, anche per il vostro furgone.#
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Tutta mia
Come sta cambiando la logistica cittadina e quali sono le soluzioni che le aziende che si occupano di ultimo miglio stanno adottando per snellire un processo più complicato di quel che appare di Valeria di rosa
L’esplosione delle consegne dell’ultimo miglio è uno dei fattori che più stanno influenzando la logistica urbana. Si stima che negli ultimi 10 anni la loro crescita sia stata esponenziale, con un incremento del 35% nel solo 2021, durante la pandemia. Il loro share percentuale rappresenta il 40-50% del costo totale del relativo processo logistico. La logistica urbana, però, non è soltanto riconducibile alle consegne legate all’ecommerce. In linea generale si tende a riferirsi a una modalità B2C (Business to Consumers) ma in realtà bisognerebbe considerare tutta una serie di “sotto logistiche”, se così si possono
la CITTÀ
definire, che vanno dalle consegne aziendali, alla logistica del montaggio e quella delle cure domiciliari e così via. In questo panorama così complesso, le città sono a misura di queste nuove modalità logistiche? Si tratta di dover ripensare all’assetto urbanistico, si pensi ad esempio alla disponibilità di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, una delle poche tipologie di mezzi deputati ad accedere nei centri cittadini e nelle zone a traffico limitato, oppure alla creazione di punti di ritiro o lockers dislocati sul territorio. Ma non solo. Per snellire un processo logisti co ancora estremamente par cellizzato sarebbe necessa rio modificare le abitudi ni di acquisto dei con sumatori, sempre più abituati alla comodità della consegna a casa o in ufficio. Senza dimenticare un fattore chiave, ma che ancora passa in sordina. Quando si parla
di sostenibilità della logistica urbana, non si parla solo di sostenibilità ambientale o economica, ma anche sociale. Una sostenibilità che va a toccare le condizioni di chi le consegne le fa tutti i giorni. E purtroppo non è tutto oro quello che luccica. “La logistica urbana c’è sempre stata” ci spiega Alberto Accetta, Vicepresidente di SOS-LOGistica, associazione impegnata a promuovere le migliori pratiche in ambito di
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sostenibilità ambientale, economica e sociale, “ci sono le consegne agli uffici, le consegne ai negozi. È chiaro che l’e-commerce e le abitudini dei cittadini hanno modificato le modalità di consegna. L’auspicata concentrazione di consegne e la relativa riduzione della parcellizzazione, oltre ai relativi vantaggi in termini di impiego di flotte specialmente per le consegne urbane, sono ancora lontane da risultati soddisfacenti ” aggiunge.
LE NUOVE FRONTIERE DELLE CONSEGNE
Se da un lato è vero che l’esplosione delle richieste di consegne ha acuito la loro parcellizzazione, dall’altro gli operatori del settore si sono ingegnati, e si stanno continuamente ingegnando, per trovare nuove soluzioni che rispondano alla crescente domanda. Per SiWeGo, che possiamo considerare una sorta di Blablacar delle merci, per esempio, il trasportatore non è più necessariamente un’azienda di trasporto ma può diventare lo stesso consumatore, una persona che sta viaggiando con la sua auto, la sua bici, in treno o anche a piedi e che si prende in carico una merce, che può essere di qualsiasi genere, da una torta a una lettera, da consegnare. Un approccio out of the box, come spiega Marcello Favalli, Ceo & Co-founder di SiWeGO che “rende possibile il trasporto di un bene su di un veicolo che non è espressamente adibito al trasporto merci, come potrebbe essere un’automobile o una bici privata. Quello che interessa è che ci sia un vettore che si stia muovendo per rispondere a una richiesta, il come ci interessa relativamente”. Si tratta di un modo per ottimizzare tempi e costi di consegna, rispondendo anche a quelle esigenze di sostenibilità ambientale verso cui città e istituzioni stanno spingendo sempre più.
FARE OUTSOURCING
Una delle modalità che le aziende di delivery stanno adottando con sempre maggiore frequenza è quella dell’outsourcing, cioè dell’esternalizzazione delle consegne che vengono gestite da aziende di trasporto dotate di flotte idonee al servizio cittadino. Come ci spiega Stefano Manili, Founder e Ceo di Cosaporto, vero e proprio marketplace di prodotti di alta qualità nato nel 2017 che oggi opera sia in Italia, a Milano, Roma, Firenze, Bologna, Torino, Forte dei Marmi e Santa Margherita
DHL EXPRESS ITALIA
DHL Express Italia è la divisione italiana del Gruppo DHL che si occupa di trasporti aerei internazionali e spedizioni espresse. In Italia conta 10.000 collaboratori, sia diretti sia indiretti, 3.000 service point e 74 filiali tra hub e gateway.
COSAPORTO
Cosaporto.it è un servizio di quality delivery che nasce a Roma nel 2017 e oggi è operativo sia in Italia, a Bologna, Firenze, Forte dei Marmi, Milano, Roma, Santa Margherita Ligure e Torino, sia in Europa, a Londra. Si tratta di una piattaforma di consegne a domicilio che seleziona i propri prodotti da artigiani di alta qualità.
SIWEGO
SiWeGo è una startup italiana con sede a Rovereto che ha sviluppato un’applicazione che consente sia a privati sia ad aziende di consegnare beni per conto di terzi, condividendo il proprio veicolo e l’itinerario, evitando così viaggi a vuoto. La startup è in fundraising e ha già ricevuto investimenti da Messaggerie del Garda e Gruppo Sinergie.
SOS-LOGISTICA
SOS-LOGistica è un’associazione senza fini di lucro fondata nel 2005 che ha lo scopo di supportare le istituzioni pubbliche e le aziende nella creazione di una Supply Chain “verde” che si estende alla produzione, distribuzione e smaltimento e riuso delle merci. I soci e partner sono piccole, medie e grandi imprese, start up, professionisti con comprovata esperienza di logistica, ICT e protezione ambientale, ma anche professori universitari e imprenditori dell’innovazione. I suoi membri appartengono ad una molteplicità di settori tra cui: Trasporto, 3PL, Servizi Intermodali e Terminalistici, Comunicazione, Moda, Energia, Ricerca, Gestione del personale, Consulenza nei vari ambiti della logistica, ICT, Assicurazioni, Progettazione e Innovazione.
Ligure, sia in Europa, con consegne anche a Londra, “affidarsi ad aziende esterne permette a chi fa delivery di poter fare affidamento su aziende specializzate nelle consegne, ottimizzando il servizio e riducendo i costi di gestione delle flotte che le piccole aziende farebbero fatica a sostenere”. Un approccio adottato anche da colossi come DHL, le cui consegne sono gestite da partner specializzati che gestiscono le fasi di ritiro e consegna della merce, muovendo un parco veicoli totale di circa 3.000 mezzi di cui il 10% già elettrificato. Funziona così. Chi fa delivery sceglie dei partner per le consegne e forma poi i corrieri attraverso dei programmi che riguardano diversi aspetti dell’attività lavorativa, dall’ottimizzazione delle consegne e dei percorsi, alle tecniche
di guida più idonee per avere il massimo risparmio di carburante e garantire un impatto ambientale quanto più basso possibile, alla sicurezza sul lavoro.
TECNOLOGIA E CONNETTIVITÀ, CROCE E DELIZIA
Fin qui tutto bello, ma quali sono le difficoltà effettive per chi fa logistica cittadina? “Innanzitutto la disponibilità della tecnologia” ci spiega Roberta Marsi, Sustanibility Manager di DHL Express Italia. Come può essere l’autonomia di un mezzo elettrico, per esempio. Stessa opinione di Marco Favelli di SiWeGo secondo il quale la tecnologia elettrica non è ancora sufficiente a soddisfare appieno le esigenze di lavoro, soprattutto quando i veicoli richiedono di essere
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ricaricati durante le ore lavorative, causando una perdita di tempo e quindi denaro a causa dei tempi ancori troppo lunghi di ricarica. Per questo motivo le aziende, soprattutto quelle strutturate come DHL, stanno investendo in infrastrutture di ricarica, site nei propri hub, che permettano di poter ricaricare i veicoli durante la pausa notturna in modo che i mezzi siano pronti per effettuare, il giorno successivo, i percorsi prestabiliti. Ma anche qui c’è ancora un problema culturale perché, come spiega Stefano Manili di Cosaporto, il cliente non percepisce ancora il valore economico dell’elettrico e le aziende fanno fatica a sostenerne i costi proprio perché i consumatori non sono disposti a pagare di più per questo tipo di servizio a cui però le aziende stesse sono obbligate a ricorrere, soprattutto per le consegne nei centri città. Un circolo vizioso.
veicoli commerciali leggeri, cargo bikes o altro. Ma funziona davvero così? “L’idea di una piattaforma comune, in cui tutti accedono scaricando la merce che viene poi ricaricata da mezzi più piccoli per le consegne cittadine, era stata già testata a Genova nel 2007. Il problema è che, per esempio, una cargo bike non parte da una piattaforma esterna alla città per raggiungere il centro, serviranno sempre i veicoli commerciali. Sarebbe necessario costruire più piattaforme che concentricamente nelle città garantiscano questo tipo di servizio ma l’approccio a questo modello non è ancora collaborativo: non esistono piattaforme comuni, regolamentate dalle Istituzioni, a cui le diverse aziende che si occupano della distribuzione urbana, corrieri come GLS, Bartolini, etc, possono accedere” spiega ancora Accetta. Esistono delle modalità pensate per snellire
STRATEGIE DI SUCCESSO
“Estendere una rete di prossimità attraverso delle partnership di valore con partner capillari sulla città è un tema rilevante” spiega ancora Roberta Marsi di DHL Express. Ma c’è di più. Anche la digitalizzazione è un utile strumento per snellire la logistica cittadina. “Per esempio, permettere al consumatore finale la scelta di modificare la spedizione, una volta che si sia tentata la consegna a casa senza successo, per l’assenza ad esempio del destinatario, selezionando, attraverso il tracking, una destinazione differente ma comunque comoda all’utente, eviterebbe l’aumento del numero di uscite da parte del corriere”, permettendo quindi di risparmiare tempo, abbattere costi e diminuire le emissioni di CO2. La digitalizzazione, e quindi lo snellimento del processo logistico, può essere inoltre applicata anche alla fase di smistamento delle merci, adottando sistemi sempre più automatizzati all’interno degli hub dedicati, al fine di garantire quante più consegne possibili nel loro orario di attività. Senza dimenticare l’importanza dell’ottimizzazione delle rotte, anche in base a eventuali cambiamenti che possono verificarsi durante la giornata.
IL PRINCIPIO DEL VANTAGGIO
LA MANCANZA DI UNA STRATEGIA COMUNE
La transizione energetica ha portato gli operatori a dover adottare diversi metodi di consegna, dalle cargo-bikes a zone di interscambio dove i veicoli più pesanti possono scaricare le merci che vengono poi distribuite nei centri cittadini da veicoli più idonei, siano questi
la logistica cittadina, basti pensare a fermi deposito presso i corrieri oppure alla diffusione dei lockers, punti di ritiro nei quali il corriere può depositare la merce che il consumatore potrà ritirare personalmente. Ma si tratta di iniziative pensate soprattutto in termini di quantità delle consegne e non di qualità e sostenibilità, un metodo, cioè, per garantire quante più consegne possibili.
Ma la difficoltà maggiore nel ripensare una logistica urbana più sostenibile risiede non solo nelle pratiche adottate da chi questa logistica la gestisce ma anche in quelle adottate dai consumatori. Cambiare le abitudini di acquisto dei cittadini, siano essi privati o aziende, è forse una delle sfide più rilevanti in questo panorama. Se io posso ricevere la merce direttamente a casa o in ufficio perché dovrei decidere di servirmi di un punto di ritiro? “Si tratta di quella che noi chiamiamo regola del vantaggio” ci dice il Vicepresidente di SOS-LOGistica. “Se ad esempio Amazon applicasse degli sconti ai clienti che scelgono la consegna presso un punto di ritiro li motiverebbe ad adottare una pratica vantaggiosa”. Possiamo quindi affermare che quello della logistica cittadina è un terreno in forte cambiamento, fatto di sperimentazioni e ricerche di soluzioni in grado di garantire quella sostenibilità ambientale, economica e sociale alla quale pare che tutti anelino. Non resta quindi che seguirne gli sviluppi futuri. #
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023 22 TECNOLOGIA ULTIMO MIGLIO
Un panorama sempre più elettrizzante
Anche quest’anno siamo entrati nel mondo dei veicoli commerciali per conoscere le novità, le conferme e le tendenze da seguire per chi vuole scegliere un nuovo furgone. L’elettrico sta diventando il padrone di casa, ma l’offerta di veicoli con motori endotermici rimane solida in tutte le case. Per la prima volta andiamo a conoscere un van a idrogeno che potrebbe far parlare molto di sé
di AndreA TrApAni
Se esiste un’impresa quasi impossibile da realizzare nel mondo dell’autotrasporto, è quella di fare una rassegna esaustiva di tutti i van presenti nei cataloghi delle case costruttrici. Esiste la possibilità di fare un elenco con tutti i dati e i nomi, ma il lettore resterebbe da solo in un’analisi che rimarrebbe sterminata. Stiamo parlando, infatti, di una nicchia di mercato assai grande e, come si può leggere nell’analisi curata da Ferruccio Venturoli, con numeri importanti che sono ripartiti dopo la crisi legata all’emergenza pandemica degli scorsi anni. Perché parlare di van? Non sono più solo cosa da professionisti. I furgoni sono ormai nella quotidianità delle nostre vite, l’esplosione dell’eCommerce e la crescita delle consegne ha fatto sì
che siano presenti ovunque: dai centri cittadini agli abitati più sperduti in campagna. Un problema che riguarda più la logistica che gli autisti che, come non mai, possono usufruire di un’offerta a tutto tondo.
Partiamo dal convitato di pietra di questa analisi: l’elettrico. Lo sappiamo bene, ancora la grande maggioranza dei van cercati e venduti dai professionisti sono diesel ma è impossibile non registrare la tendenza sempre più accentuata verso le zero emissioni da parte del mercato e della politica. Non c’è marchio che non abbia un eVan a listino, la spinta verso i veicoli elettrici è costante e non possiamo non registrarla.
Lo scorso anno ci eravamo chiesti chi ci fosse dietro all’ultimo miglio e
abbiamo raccolto molte testimonianze. Ci eravamo domandati anche se l’elettrico fosse bello, la risposta è arrivata quest’anno: l’elettrico è una certezza e per le giovani generazioni sarà, almeno nei centri urbani, la normalità con cui convivere nel futuro. Sarà una presenza costante, come lo è in questa panoramica in cui abbiamo letteralmente sfogliato l’offerta delle principali case costruttrici per cercare alcuni highlights. Nei numeri precedenti avevamo scritto come la corsa all’elettrificazione avesse prodotto un gran numero di nuove startup e come alcune di loro si fossero subito interessate ai veicoli commerciali, intuendo come questi mezzi potessero consentire di produrre e vendere nuovi veicoli in grandi volumi. In attesa della loro affermazione, le case storiche sono arrivate e sono ben presenti.
In questo speciale, a fianco dei nuovi mezzi, spazieremo pertanto da gamme con veicoli maturi e affermati sul mercato arrivando fino ad autentiche chicche, come l’avveniristico furgone alimentato a idrogeno, per un settore tutto da conoscere.
PRODOTTO 23 www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
Partire dalle certezze. Per il 2023 le novità di prodotto più importanti in casa Ford sono il Transit Custom e il Transit Courier, entrambi completamente rinnovati, entrambi disponibili anche in versione 100% elettrica, entrambi connessi all’ecosistema software Ford Pro. Il Custom è già ordinabile, con le prime unità in arrivo alla fine dell’estate, mentre per il Courier è questione di poche settimane, con le prime unità in arrivo a fine anno. Infatti, se la produzione della versione 100% elettrica inizierà nel 2024, i modelli termici arriveranno invece già entro il 2023. Andiamo in ordine temporale. Le versioni termiche del Courier saranno equipaggiate con motori diesel EcoBlue 1.5 da 100CV e benzina EcoBoost 1.0 da 100 e 125CV. La portata delle versioni termiche è di 678kg, incrementabili fino a 845 con l’opzione High Payload. Il traino massimo è di 1.100kg per i modelli diesel e 1.000kg per quelli a benzina. Disponibile in versione furgone e furgone doppia cabina, la gamma propone anche le serie Limited e Active dai contenuti altamente personalizzati. Il nuovo van è supportato dalla stessa rete completa di Ford Pro Service, che comprende, come il resto della gamma Transit, il Mobile Service che si sta espandendo in Europa, l’esclusivo sistema di Uptime connesso FORDLive e la rete di concessionari di veicoli commerciali dedicati più grande del Continente. Nella versione a zero emissioni, E-Transit Courier va a completare il resto della famiglia Transit, affiancando i più grandi E-Transit e
FORD
RINNOVATI TRANSIT CUSTOM E TRANSIT COURIER
E-Transit Custom. Esteticamente, E-Transit Courier è stato completamente rinnovato ed aumentato nelle dimensioni per offrire una capacità di carico maggiore della versione attuale (+25%). Questo volume può essere ulteriormente aumentato grazie alla nuova funzione di paratia con apertura per carichi lunghi, che dà ai clienti la possibilità di trasportare oggetti come assi o tubi lunghi oltre 2.600 mm. Il carico utile massimo per il modello 100% elettrico è di 700 kg, con un peso massimo trainabile di 750 kg. All’interno, il
nuovo modello offre una dotazione di serie completa, che comprende caratteristiche esclusive dell’abitacolo, come il volante con bordo inferiore squadrato, per migliorare lo spazio per le gambe e la visibilità del conducente, il cambio a colonna, l’accensione a pulsante e il freno a mano elettronico per offrire un maggiore spazio di stivaggio. Dal punto di vista della sicurezza, è disponibile un ricco equipaggiamento di sistemi di assistenza alla guida che comprende l’Adaptive Cruise Control con Lane Centring e Stop & Go, il Blind Spot Information System con Cross Traffic Alert, l’Intersection Assist e il Reverse Brake Assist. In linea con le tendenze attuali del settore, infatti, il focus dell’offerta Ford Pro verte proprio sull’interazione digitale, la connettività, la gestione della flotta e quella telematica che è comune a tutti i veicoli commerciali Ford di nuova generazione. Un impegno che ha già ottenuti i primi riconoscimenti visto che Ford Pro ha ricevuto il premio di “miglior lancio tecnologico dell’anno” ai ‘World’s Greatest Auto Disruptors of 2023 Awards’ di Newsweek.
TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023 24 PRODOTTO
IVECO
Van e IVECO, le due parole dell’estate. A luglio, come annunciato a settembre 2022, ha debuttato nel mercato italiano GATE, Green & Advanced Transport Ecosystem.
L’offerta ha come protagonista il nuovo eDAILY, il furgone elettrico di IVECO, e vuole rivoluzionare il concetto che sta dietro al possesso di un van, visto che la nuova società di Iveco Group offre una formula pay-per-use e flessibile per il noleggio a lungo termine di veicoli commerciali 100% green.
GATE è passato nel giro di pochi mesi dall’essere solo un’idea al diventare un ecosistema completo che mette a disposizione tre diversi pacchetti: Easy, Energy ed eManager. Ognuno di essi comprende opzioni per le stazioni di ricarica e servizi dedicati, per soddisfare le diverse esigenze dei clienti che sceglieranno la versione elettrica. La caratteristica più innovativa di GATE rimane la formula pay-per-use, che permette – come ha anticipato Gennaro Formato, Responsabile Formazione Commerciale IVECO Mercato Italia – il passaggio da un noleggio con canone mensile fisso a un’offerta su misura incentrata sull’utiliz zo stimato del veicolo da parte dell’u tente, con servizi premium e congua gli successivi basati sui consumi effettivi. Parola d’ordine quel la flessibilità che è il cuore di una formula che consen te ai clienti di scegliere la soluzione migliore per le loro esigenze.
Alla base del nuovo ecosistema c’è la tecnologia green, a cui si unisce il valore aggiunto di partner di alto livello. Tra i principali ci sono Bridgestone e wefox: il programma
Fleetcare di Bridgestone, con il suo ecosistema digitale integrato endto-end offre ai clienti GATE servizi di gestione degli pneumatici supportati dalla telematica e dall’intelligenza artificiale, mentre wefox ha selezionato i migliori prodotti assicurativi per garantire la piena conformità del nuovo business.
ECCO GATE, L’OFFERTA
CHE RIVOLUZIONA IL POSSESSO DI UN VAN
Tornando al ‘ferro’, il fulcro dell’offerta rimane saldamente intorno al Daily che, lo scorso anno, ha fatto registrato performance importanti con una quota di mercato che ha superato il 32,5%, vale a dire 5 punti in più rispetto al 2021.
Un percorso che si sta consolidando grazie a campagne commerciali adeguate al contesto attuale, con veicoli disponibili in pronta consegna e una produzione più flessibile che consente di configurare in tempi ridotti il veicolo più adatto al cliente. Tra le tappe di questo percorso da segnalare l’arrivo di un testimonial d’eccezione come Enrico Brignano. Il comico romano,
infatti, è il nuovo volto del Daily: scelto per rispecchiare le caratteristiche del prodotto, quali versatilità, produttività, forza, italianità, autorevolezza e sicurezza, Brignano contribuisce a trasmettere tutti i valori e le caratteristiche di un veicolo da sempre apprezzato, che si è affermato nel tempo come il van di riferimento nel panorama dei veicoli commerciali. Un prodotto che ha saputo soddisfare le esigenze del suo stesso testimonial, in quanto Brignano usa personalmente un Daily cabinato con box adattato alle sue esigenze logistiche. Quella del Daily rimane una gamma da record, letteralmente: il 20 giugno scorso un eDaily è stato agganciato all’enorme IVECO X-Way Strator, un potente mezzo appositamente progettato per movimentare grandi carichi, fino a 150 tonnellate. Il risultato? L’eDaily, trainando più di 153 tonnellate, è entrato nel Guinness World Record per “il carico più pesante trainato da un furgone elettrico”. Che forza!
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MAN
IL TGE RIMANE UNA GARANZIA
Un mezzo che non teme il tempo. Anche nell’ultimo bilancio, nonostante la pesante crisi che ha colpito tutto il settore dei veicoli commerciali, il MAN TGE ha saputo mantenere la quota di mercato dell’anno precedente. Un risultato ancora più importante visto che, per il secondo anno consecutivo, sono stati superati i mille ordini a conferma del posizionamento del TGE come prodotto Premium grazie agli indubbi contenuti tecnici e la conclamata affidabilità. Ma apprezzati sono anche il network commerciale specializzato e il servizio di assistenza garantito da una rete di officine abituate a rapportarsi con i professionisti del trasporto, sempre pronte ad assicurare una qualità e una tempestività del servizio ai massimi livelli. Il prodotto parla da solo, offrendo una versalità molto
apprezzata nei vari modelli che vanno dal MAN TGE Furgone, che permette fino a 18,3 m3 di carico, alla disponibilità dei MAN a cabina singola e a cabina doppia, adatti per il lavoro in cantiere. MAN si è affermata nel tempo sempre più come un fornitore full-range che ha la soluzione giusta per ogni sfida nel campo dei trasporti. Con il TGE, si è voluto applicare anche nel campo dei furgoni l’orientamento al cliente proprio del settore dei camion: per questo sono disponibili diverse varianti di trazione e, a seconda della massa totale a terra, si può avere quella anteriore,
posteriore o integrale, combinate a scelta con un cambio manuale a 6 marce o automatico a 8 marce. Con MAN TGE è stata lanciata una generazione di motori diesel completamente nuova: il quattro cilindri è stato sviluppato appositamente tenendo conto delle “dure” condizioni a cui è sottoposto un veicolo commerciale.
Il tutto senza dimenticare MAN eTGE, un furgone efficiente, completamente elettrico e senza emissioni, che permette possibilità di ricarica flessibili e fino a 130 km di autonomia nell’impiegio quotidiano.
MERCEDES-BENZ VANS
ECCELLENZA PER SCELTA
Anche la scelta fatta da Mercedes-Benz Vans è stata dirompente. In un panorama in cui il costruttore si sta riallineando alle nuove esigenze del mercato, la Stella ha deciso che il lusso per i veicoli privati e l’eccellenza per i veicoli commerciali sarà una parte centrale della propria strategia. La scelta è chiara, la casa ha scelto di coccolare i propri clienti target: da un lato le famiglie e gli amanti del tempo libero, dall’altro anche e soprattutto i clienti commerciali. Per questo un focus sui van della
Stella non può non riguardare le novità che hanno coinvolto l’estrema versatilità dei mezzi proposti.
Dalla Classe V al Vito, dai motori a combustione alle unità completamente elettriche, la rinnovata gamma di veicoli di medie dimensioni del marchio con la stella a tre punte si è ben preparata al debutto. Seguendo l’attuale strategia
aziendale, i modelli si basano su un nuovo design distintivo degli esterni e degli interni e su numerosi aggiornamenti in termini di comfort e funzionalità. In questo modo, Mercedes-Benz Vans soddisfa il desiderio di molti clienti privati e commerciali di avere qualcosa di speciale che sia espressione di esclusività e che faciliti la loro vita quotidiana grazie
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NISSAN
OBIETTIVO EUROPA
Lo scorso anno Nissan ha rafforzato la sua posizione nel mercato europeo con sei nuovi modelli elettrificati. Tra questi anche un furgone, il nuovo Townstar, veicolo commerciale compatto, che ha inaugurato la nuova generazione di LCV della casa. Sviluppato sulla piattaforma CMF-CD dell’Alliance con Renault e Mitsubishi, Townstar fin da subito è stato disponibile nella versione van e combi, passo corto e passo lungo, con motore 1.3 benzina da 130 CV e 240 Nm di coppia, Euro 6d-Full, o con motore 100% elettrico con batteria da 44 kWh e 245 Nm di coppia. Una menzione d’obbligo per la versione elettrica: la percorrenza con singola ricarica è pari a 285 km, il 43% in più rispetto all’autonomia del precedente Nissan e-NV200. In linea con l’offerta di questo settore, è presente anche una ricca dotazione tecnologica che comprende diverse feature tra cui la frenata di emergenza con riconoscimento dei pedoni e dei ciclisti, il sistema di parcheggio automatico, il cruise control intelligente, Around View Monitor, ProPILOT, e-Call,
alle moderne tecnologie. Con i nuovi modelli di veicoli di medie dimensioni, Mercedes-Benz ha voluto fare un passo significativo nell’attuazione di questo riallineamento strategico: i veicoli midsize del marchio sono saldamente affermati nei rispettivi segmenti e godono di grande popolarità in Germania, in Europa e non solo. L’elevato grado di funzionalità e il comfort con un design unico e di alta classe sono le chiavi della qualità che il costruttore vuole offrirre sulle proprie gamme. Qualità ora enfatizzate e migliorate ancora una volta, dai vei-
Apple CarPlay / Android Auto e un generoso quadro strumenti digitale da 10 pollici. In quest’ottica che guarda al futuro, la nuova generazione di veicoli commerciali leggeri Nissan Interstar (ex NV400), Primastar (ex NV300) e Townstar rimane una gamma che regala soluzioni versatili ed efficienti, in grado di soddisfare le varie e mutevoli esigenze dei clienti business. Come quelle tipicamente di questa stagione: prima dell’estate è arrivato anche in versione Combi per il mercato europeo l’ultimo Nissan Townstar 100% elettrico. Townstar EV è caratterizzato da un design moderno che segue i temi stilistici di altri EV Nissan: l’esclusivo shield frontale, infatti, ri-
Kumiko che conferisce al mezzo un look premium dal DNA giapponese. Anche in questo caso, come per tutta la gamma Townstar, a bordo si trovano oltre 20 soluzioni tecnologiche per la sicurezza e l’assistenza alla guida. La “stella” cittadina di Nissan, infatti, ha portato all’introduzione anche nella gamma LCV di alcune importanti novità come il ProPILOT, il pacchetto di tecnologie di assistenza alla guida di Nissan già disponibile sulle autovettore, che regola l’accelerazione, la frenata, lo stop, la ripartenza e il mantenimento di carreggiata. Per la prima volta arriva su un van Nissan anche l’Intelligent Around View Monitor (AVM), che grazie ad una sofisticata rete di telecamere riproduce una vista dall’alto a 360° dello
con motori a combustione a quelli con motorizzazione elettrica: i nuovi furgoni commerciali Vito ed eVito incarnano la qualità premium in modo più chiaro e coerente che mai, rimanendo ai vertici del loro segmento grazie, tra l’altro, a un sistema di infotainment e connettività completamente aggiornato, che include nuovi servizi digitali e nuove caratteristiche di sicurezza, che permettono di lavorare in modo confortevole ed efficiente.
Tra le ultime novità da segnalare anche il nuovo eSprinter, lanciato con l’ambizione di essere l’eVan Mercedes-Benz più versatile ed efficiente di tutti i tempi. Facile capire il perché: le numerose opzioni di configurazione e l’elevata capacità di carico, unite alla lunga autonomia, ne fanno uno dei veicoli elettrici di grandi dimensioni più flessibili al mondo. Oltre a
ciò, come valore aggiunto per i clienti di circa 60 mercati, si sono aggiunte la presenza di due stili e lunghezze di carrozzeria, tre dimensioni di batteria, peculiarietà valide per numerose trasformazioni e altrettante varianti. Una scelta che renderà l’eSprinter un interessante veicolo base per numerosi nuovi settori, oltre che per gli allestitori e per i produttori di carrozzerie. Non a caso, per la prima volta, la variante furgone viene offerta negli Stati Uniti e in Canada già in questa seconda metà dell’anno, mentre il lancio sul mercato europeo avverrà gradualmente nei prossimi mesi. L’autonomia elettrica, basata sulla simulazione del ciclo WLTP, sarà di 400 chilometri, mentre l’autonomia – sempre in base al ciclo urbano WLTP – punta l’ambiziosa quota di 500 km. Questa prima variante del furgone verrà lanciata in Europa prima del 2024, mentre la variante con telaio cabinato e le altre varianti di batteria seguiranno successivamente.
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Da oltre un secolo, Renault sviluppa, produce e vende veicoli commerciali per rispondere alle esigenze degli operatori professionali di tutto il mondo. Express, Kangoo, Trafic e Master,
RENAULT LE NOVITÀ E-TECH
veicoli iconici, sono riconosciuti a livello mondiale per le loro innovazioni che migliorano la vita quotidiana degli utenti. L’azienda continua a guardare al futuro: esattamente un anno fa, con l’estate 2022, è stato avviato il rinnovamento della gamma di veicoli commerciali 100% elettrici con il nuovo Kangoo Van E-tech Electric e Master Etech electric 52 kwh. A fianco di un’ampia offerta commerciale con motori termici affermatisi nel tempo, questi due modelli hanno rappresentato l’inizio di una nuova gamma al 100% elettrica e senza compromessi. Un passo importante in una storia che vede Renault come pioniere mondiale e leader europeo dei veicoli a zero emissioni. La continuità è nel DNA della casa, per questo anche il Nuovo Kangoo Van E-Tech Electric ha conservato tutte le qualità della versione termica, premiata con il prestigioso titolo di ‘International Van Of The Year 2022’, con un mezzo dotato delle migliori tecnologie e performance elettriche.
Tra queste, per garantire la migliore autonomia in qualsiasi stagione, Kangoo dispone di un sistema di climatizzazione regolato da una pompa di calore che consente di riscaldare in inverno e raffreddare d’estate, secondo il principio della climatizzazione reversibile: l’impianto di riscaldamento fornisce all’abitacolo il calore recuperato dall’esterno, viceversa, il climatizzatore estrae il calore dall’abitacolo e lo rilascia all’esterno del veicolo. Sostenibilità ed efficienza come per l’altro van Renault presentato nel 2022: parliamo del Nuovo Master Van E-Tech Electric 52 kWh, il grande furgone elettrico della casa transalpina, che è stato dotato di una nuova batteria da 52 kWh che ne ha aumentato considerevolmente il raggio d’azione e le possibilità di utilizzo, grazie a un’autonomia di oltre 200 km in ciclo misto WLTP. Innovazione e tecnologia vanno di pari passo anche con questo nuovo mezzo: infatti, proprio come su Nuovo Kangoo Van E-Tech Electric, la frenata idraulica classica è stata completata da un sistema di frenata rigenerativa adattiva (ARBS), che ottimizza il recupero energetico in fase di frenata.
PRODOTTO
RENAULT TRUCKS
SOLIDE CERTEZZE
Solide conferme anche nell’offerta dei veicoli leggeri di Renault Trucks con due tipologie da sempre apprezzate dai professionisti: Renault Trucks Master, nelle versioni da 3.1 a 4.5 ton, e Renault Trucks Trafic, in quelle da 2.8 a 3.1 ton, sono due certezze tra i mezzi commerciali. Cabina furgone singola o doppia, telaio singolo o doppio, cabina a piattaforma, tutti i profili sono pronti per le esigenze e i vincoli di ogni attività lavorativa. La gamma dei Renault Trucks Master è contraddistinta dai nuovi motori biturbo (da 130, 150 e 180 CV) ad alte prestazioni e a basso consumo, nonché dell’opzione con il motore elettrico. Anche Renault Trucks Trafic è disponibile in versione furgone, furgone doppia cabina, pianale cabinato e combi con motori da 110, 130, 150 e 170cv. In più, per affermare la propria ambizione di proporsi come valido partner per tutti i professionisti, il costruttore ha ampliato ulteriormente la propria gamma con il lancio di un nuo-
della ristorazione, a partire dall’estetica: Red Edition presenta una griglia cromata e un paraurti e una barra laterale verniciata in tinta con la carrozzeria, che conferiscono al veicolo un design armonioso e deciso. I dettagli color scarlatto sono un richiamo all’identità di Renault Trucks, anche il pomello del cambio è bordato di rosso e
si trasforma in un piano di lavoro stabile e funzionale mentre la plancia con venature di alluminio accoglie un display principale digitale a colori da 4,2” e uno schermo centrale touch screen da 8” con replica dello smartphone, oltre a un caricatore a induzione. L’area di guida si completa con vani porta oggetti comodi e facilmente raggiungibili
dello stesso colore sono anche le cinture di sicurezza. Renault Trucks Trafic Red Edition è disponibile in otto colori (bianco ghiacciaio, rosso carminio, rosso magma, grigio Highland, grigio cometa, grigio urbano, nero notte e blu cumulo), ma soprattutto è concepito
con una capacità totale di carico di 88 litri. Renault Trucks Trafic Red Edition è disponibile con quattro motorizzazioni (da 110 a 170 CV) e di un cambio automatico a doppia frizione per un maggiore comfort di guida.
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STELLANTIS
CHE NUMERI PER CITROËN, FIAT PROFESSIONAL, OPEL E PEUGEOT!
La esse di Stellantis quest’anno significa... successi. Non c’è soluzione di continuità per i risultati estremamente positivi registrati nel mercato dei veicoli commerciali leggeri. Grazie all’ampia offerta che è in grado di raccogliere l’apprezzamento dei clienti italiani con i suoi quattro brand – Citroën, Fiat Professional, Opel e Peugeot – i dati di giugno hanno visto ancora i van di
CITROËN
Partiamo con Citroën ë-Jumper Elettrico, la versione a zero emissioni del più grande furgone della gamma dei veicoli commerciali leggeri della marca, ora in modalità ë-comfort. Con il suo arrivo, al fianco del nuovo ë-Berlingo Van Elettrico e di ë-Jumpy Elettrico, tutta la gamma dei veicoli commerciali leggeri di Citroën è disponibile con un’offerta 100% elettrica. Il nuovo ë-Jumper Elettrico inoltre riesce a coniugare tutte le qualità delle versioni
Stellantis dominare il mercato italiano con una quota del 46,2% (+3,1 punti percentuali rispetto a maggio e +2,4% rispetto a giugno 2022) “Questo risultato ci conferma la forza della strategia del nostro gruppo in un settore economico fondamentale per l’Italia. Siamo estremamente soddisfatti della fiducia che così tanti clienti professionali hanno riposto in noi ”, ha dichiarato
Gianluca Zampese, Direttore della Business Unit Veicoli Commerciali nel nostro paese. La leadership di Stellantis, infatti, si è rafforzata anche nel settore in sviluppo dei furgoni elettrici dove ha superato il 60% di quota, superiore rispetto a quella nel mercato totale. In questo mercato, il gruppo copre i tre gradini del podio, con Opel al primo posto, Fiat Professional al secondo e Peugeot al terzo. In base all’elaborazione dei dati forniti da Dataforce, spiccano inoltre, a livello generale di mercato, le performance di Fiat Professional al 26,5% di quota nel mercato totale e quella di Opel al 26,2% nel mercato dei veicoli commerciali elettrici. Per comprendere le ragioni di un successo che viene da lontano proviamo ad aprire una strada, brand dopo brand, tra i mezzi che sono i protagonisti di questi numeri.
termiche con i vantaggi del motore elettrico, consentendo una grande libertà di utilizzo con un’autonomia fino a 224 km e la possibilità di ricaricare l’80% della batteria in 1 ora. Infatti, sono due i livelli di autonomia a scelta del cliente: il primo da 117 km (con batteria agli ioni di litio da 37 kWh) disponibile sui modelli Furgone 35 Heavy L1H1, L2H2, e il secondo da 224 km (con una batteria agli ioni di litio da 70 kWh) disponibile
FIAT PROFESSIONAL
Poco più di un anno fa, FIAT Professional ha arricchito la propria offerta commerciale con i nuovi Doblò ed E-Doblò, la quinta generazione del modello che incarna in sé due anime complementari. Grazie a soluzioni ingegnose e innovative, che rendono la guida in città meno stressante e più sicura, il nuovo Doblò ambisce a diventare il van adatto a tutte le occorrenze dei professionisti. Un obiettivo che in ambito urbano trova la sua realizzazione nella versione elettrica: il nuovo E-Doblò offre una potenza di 100 kW, una pacco batterie da 50kWh, e oltre 280 km di autonomia nel
su tutti gli altri modelli della versione Furgone, nonché su tutti i modelli della versione Autotelaio e su entrambi i modelli della versione pianalato.
ciclo WLTP. Niente male dato che, grazie alla nuova motorizzazione, può raggiungere anche una velocità massima di 130 km/h e fino a 260 Nm di coppia massima. La versione a zero emissioni vanta inoltre una flessibilità unica dal punto di vista della mission e una capacità di ricarica best in class, grazie alla modalità “Quick Charge” fino a 100 kW, che permette di ricaricare in corrente continua l’80% della batteria in soli 30 minuti. Da ricordare come l’introduzione del pacco batteria non abbia portato a modifiche strutturali: E-Doblò è disponibile nelle stesse dimensioni, caratteristiche e configurazioni dei van con motorizzazioni a combustione termica. Un altro valore aggiunto per i professionisti su strada.
PRODOTTO
OPEL
Anche Opel vanta una gamma con i furgoni tra i più noti del mercato. Abbiamo scelto però di accendere i fari su una delle novità più interessanti del settore, la marca infatti ha presentato un nuovo veicolo commerciale leggero elettrico nato, letteralmente, “per garantire la mobilità a zero emissioni per chi ha bisogno di fare rifornimento in pochi minuti ”. Cosa significa? Per comprenderlo dobbiamo introdurre Opel Vivaro-e HYDROGEN, un veicolo elettrico plug-in con celle a combustibile (FCEV) – con un volume di carico fino a 6,1 metri cubi (identico alle versioni diesel o elettrica a batteria di Opel Vivaro, ndr) – che ha bisogno di soli tre minuti per fare rifornimento di idrogeno, più o meno lo stesso tempo che serve per fare il pieno di una tradizionale vettura benzina o diesel. Il principio alla base di un mezzo come Opel Vivaro-e HYDROGEN è semplice:
PEUGEOT
Parlando di furgoni compatti, PEUGEOT Expert è un van che, fin dall’avvio della sua commercializzazione avvenuta nel 2016, è diventato uno dei mezzi più apprezzati della clientela. Un successo replicato anche nella sua versione elettrica. Partendo dalla constatazione che circa
partendo da idrogeno e aria, le celle a combustibile producono energia elettrica per azionare il motore elettrico. L’unico prodotto di questa reazione è il vapore acqueo, che fuoriesce dagli scarichi. Si tratta pertanto di un veicolo letteralmente a zero emissioni. Interessante anche l’autonomia che supera i 400 chilometri (valori WLTP1). Il van
viene offerto in due lunghezze – 4,95 e 5,30 metri – e, come il gemello elettrico a batteria e le versioni con motori a combustione interna, offre un’ampia gamma di sistemi di sicurezza: la dotazione comprende la retrocamera panoramica con visione a 180 gradi, l’allarme angolo cieco e l’assistenza al parcheggio anteriore/posteriore.
l’80% dei conducenti di veicoli commerciali percorre in media meno di 200 km al giorno, PEUGEOT e-Expert permette la scelta tra due livelli di autonomia: 200 km per la batteria da 50 kWh oppure 300 km per quella da 75 kWh, calcolati col rigoroso ciclo WLTP che misura la percorrenza reale su strada. Posizionata sotto il pianale, la batteria di trazione non sottrae prezioso volume di carico, mantenendo
inalterate le prerogative legate al trasporto, nel confronto con la versione con motore endotermico. Anche l’altezza massima continua ad essere contenuta in 1,90 m, garantendo così accesso ai parcheggi sotterranei. Nel contempo, rimane la possibilità di scelta tra diverse lunghezze per adattarsi al meglio ai differenti impieghi professionali nelle canoniche categorie Compact, Standard e Long.
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VOLKSWAGEN
TRA CONFERME E LA NUOVA ERA DEL BULLI
Nel rigoroso ordine alfabetico che abbiamo seguito fino ad adesso, l’offerta di Volkswagen Veicoli Commerciali chiude idealmente una rassegna che, nel caso del costruttore tedesco, meriterebbe uno spin-off a parte. Basti pensare che nel configuratore attivo sul sito si trovano ben 18 modelli divisi tra le varie mission: sotto la voce dei ‘furgoni’ abbiamo Caddy Cargo, Transporter Furgone 6.1, ID. Buzz Cargo e Crafter Furgone, nei ‘lombi’ Caddy Kombi e Transporter Kombi 6.1, tra gli ‘MPV’ Caddy, Caravelle e Multivan, per il ‘tempo libero’ invece Caddy California, California e ID.Buzz, per chiudere con Transporter Camioncino, Crafter Camioncino e Crafter Autotelaio. Una gamma vasta e adatta a ogni esigenza con alcuni modelli entrati come nome comune tra gli appassionati e non solo.
Un percorso che si è arricchito, dalla fine del 2021, con l’anteprima mondiale della settima generazione del Bulli: da allora Volkswagen Veicoli Commerciali si è proiettata in una nuova era. In questo contesto, l’offerta del Bulli è stata pensata per essere suddivisa in tre colonne portanti: la gamma Multivan, il Transporter 6.1 e, dallo scorso anno, la versione di serie dell’ID.BUZZ. Ciascuno di questi pilastri è di fondamentale importanza: il T6.1 si conferma lo specialista dell’impiego commerciale come Transporter e Caravelle, mentre come California rimarrà un’icona tra i camper. Il futuro è già oggi: se l'ID Buzz Cargo si è aggiudicato il prestigioso premio "International Van of The Year 2023”, la risposta sta nei due modelli esclusivamente elettrici nati per conquistare nuovi segmenti di mercato: l’ID.BUZZ, ovvero il van all’insegna del lifestyle, e l’ID. BUZZ Cargo, il furgone pensato a misura per la dimensione urbana. Nel frattempo il nuovo Multivan è stato incaricato di svolgere i compiti
di talentuoso veicolo multiuso: nella versione Multivan eHybrid con trazione ibrida plug-in, si presenta come un van ideale per i lunghi viaggi. In più, grazie a una capacità di carico che può raggiungere i 4.053 litri, consente di affrontare con tranquillità qualunque spostamento e di trasportare qualunque attrezzatura sportiva appena più piccola degli alianti e delle barche a vela. Ma anche in quest’ultimo caso, il Multivan non si tira indietro grazie ad un peso rimorchiabile massimo di 2.000 kg. Intanto spazio al futuro: allo scorso ‘Volkswagen Bus Festival’ di Hannover, l’iconico ID. Buzz passo lungo con spazio per un massimo di sette persone è stata presentato dall’attore Ewan McGregor. L’ID. Buzz passo lungo è uno dei pochi veicoli elettrici che può facilmente ospitare attrezzature sportive voluminose (fino a 2.469 litri di spazio di carico) oppure perfino un’intera squadra di calcetto con relative borse e palloni per una partita in trasferta (sei posti più il conducente). #
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