OBIETTIVO ZERO EMISSION Gas, Biogas, elettrico, idrogeno. Le tecnologie per raggiungere il target posto dall’UE sono diverse. L’elettrificazione delle gamme è senza dubbio la strada che l’industria sta perseguendo con maggiore determinazione, ma non mancano incognite e punti di riflessione. Nel Focus di quest’anno facciamo il punto su tecnologie, prodotti e strategie per un futuro sostenibile del comparto, ma anche sugli eventi dedicati alla mobilità commerciale green.
IL PUNTO
PRODOTTO
EVENTI
TECNOLOGIE E SOLUZIONI DISPONIBILI
INSERTO DEL N. 231 DICEMBRE 2021 GENNAIO 2022
Trasportare Oggi in Europa
un domani migliore dell’8% Il futuro è Super Anche se nessuno può dire con certezza cosa ci riserverà il domani, noi sappiamo già oggi che sarà radioso. Il nuovo Scania Super non solo offre la guida più fluida in assoluto, ma è anche il veicolo più efficiente da noi mai progettato. Ancora una volta, fissiamo un nuovo riferimento nella nostra industria per le catene cinematiche endotermiche, con un risparmio di carburante di almeno l’8%. Pronti oggi alle sfide di domani. Un domani migliore dell’8%.
La catena cinematica Scania Super, basata sul nuovo motore endotermico, permette un risparmio di carburante di almeno l’8% rispetto alla precedente gamma Scania 13 litri. Confronto effettuato per trasporti a lungo raggio.
ECO NEWS
Mobilità a idrogeno AIR LIQUIDE E ENI INSIEME PER LO SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE
Air Liquide e Eni hanno firmato una Lettera d’Intenti con l’obiettivo di favorire lo sviluppo sostenibile di una estesa rete di stazioni di rifornimento di idrogeno in Italia. Innanzitutto, la collaborazione includerà uno studio di fattibilità e sostenibilità per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno low-carbon e rinnovabile a supporto del mercato dei veicoli a celle a combustibile per la mobilità pesante e leggera. I partner individueranno anche i punti strategici per il posizionamento delle stazioni di rifornimento di idrogeno in Italia. La partnership farà leva sulle competenze di Air Liquide nella gestione dell’intera catena del valore dell’idrogeno (produzione, trasporto, stoccaggio e distribuzione) e sull’esperienza di Eni nelle attività commerciali e nel retail unite alla sua rete capillare di stazioni di servizio. Questa collaborazione punta a promuovere lo sviluppo di tecnologie, competenze e infrastrutture per favorire la mobilità a idrogeno, valutando anche partnership con altri attori di rilievo.
THERMOKING IL FUTURO DEL TRASPORTO A TEMPERATURA CONTROLLATA È ELETTRICO
Thermo King percorre la strada verso la sostenibilità presentando nuove soluzioni per il trasporto refrigerato che mirano ad abbattere le emissioni di C02. Nasce così la nuova Frigoblock FK2, un’unità di refrigerazione completamente elettrica, in grado di combinare sostenibilità, affidabilità e funzionamento intelligente. La nuova unità è ideale per la distribuzione urbana legata alla catena del freddo perché produce meno rumore ed è in grado di abbattere le emissioni nocive fino al 50% in base alle operazioni dei clienti. In ottica di sostenibilità, Thermo King lancia anche le unità Advancer Hybrid che combinano la refrigerazione per semirimorchi ad alte prestazioni di Thermo King con la tecnologia elettrica Frigoblock. Ne risultano prestazioni di sostenibilità migliorate ed efficienze operative per i trasportatori sia per le operazioni a lungo raggio sia nelle aree interne della città. Non è tutto. Presentata, in collaborazione con BPW, la nuova tecnologia AxlePower con l’assale ePower di BPW: un sistema di recupero dell’energia altamente innovativo per le unità di refrigerazione per semirimorchi, in grado di offrire vantaggi in termini di sostenibilità immediati e a lungo termine, contribuendo anche a ridurre i costi operativi quotidiani. Volvo Trucks GOTTARDI AUTOTRASPORTI ACQUISTA I PRIMI DUE VEICOLI PESANTI 44 TON. FULL ELECTRIC IN ITALIA
TRASPORTO MERCI IVECO E EDISON PER LA SOSTENIBILITÀ DEL SETTORE
Edison e IVECO collaboreranno per accelerare lo sviluppo della mobilità sostenibile a gas e per facilitare ulteriormente la penetrazione del gas naturale liquefatto (GNL) nel settore del trasporto stradale in Italia. L’intesa si fonda sul riconoscimento del ruolo cardine che la G-Mobility (la mobilità a GNL e a gas naturale compresso, CNG) svolge nel processo di decarbonizzazione del Paese e fa leva sulla posizione unica che i due gruppi ricoprono nella sfida della transizione energetica: Edison quale operatore verticalmente integrato su tutta la catena del valore del GNL e impegnato nello sviluppo dei green gas, e IVECO quale leader per la produzione di veicoli commerciali a gas naturale. La collaborazione tra Edison e IVECO sarà inoltre volta a individuare modelli di business finalizzati all’offerta di soluzioni tailor-made per la G-mobility, che favoriscano la conversione delle flotte verso il GNL, grazie ad un Total Cost of Ownership (TCO, ossia il costo totale di gestione del veicolo comprensivo dell’acquisto, della manutenzione e del carburante) competitivo rispetto ai combustibili tradizionali e che contribuiscano all’introduzione progressiva del biometano e bioGnl, in un’ottica di economia circolare e decarbonizzazione.
I due veicoli, un FM e un FMX Electric, si aggiungono a una flotta attualmente composta da 42 mezzi impegnati prevalentemente nel settore dei rifiuti, core business dell’azienda dal 2011, anno in cui Andrea Gottardi ha rilevato l’azienda dal padre e dai fratelli. Nel 2013 l’azienda ha intrapreso un piano di rinnovamento dell’intero parco macchine che continua ancora oggi: nemmeno la pandemia ha fermato gli investimenti ed attualmente il veicolo più vecchio ha 4 anni, e la flotta è composta unicamente da Euro 6. A confermare l’importanza del fattore ambientale per Gottardi è l’integrazione con il Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001:2015. Entrambi i mezzi partiranno al mattino e percorreranno un tragitto fisso di 450 km al giorno, con rientro la sera grazie ad una parziale ricarica veloce, a metà giornata.
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SOSTENIBILITÀ
ECO NEWS
MAN ADERISCE ALLA SCIENCE BASED TARGETS INITIATIVE
La Science Based Targets Initiative è la partnership tra CDP (Carbon Disclosure Project), Global Compact delle Nazioni Unite, World Resources Institute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF). Il suo scopo è aiutare le aziende a fissare obiettivi in linea con l’Accordo di Parigi sul clima, adottato dalle Nazioni Unite nel 2015. Secondo questo accordo, il riscaldamento globale dovrebbe essere limitato sotto i 2°C rispetto ai livelli preindustriali, possibilmente anche a 1,5°C. Firmando la lettera di impegno con SBTi, anche MAN Truck & Bus si è impegnata su questo ambizioso obiettivo e si prepara a sviluppare soluzioni adeguate. L’iniziativa rientra nella strategia aziendale “NewMAN”, attraverso la quale la casa del Leone si concentra sulle problematiche future e allinea le sue azioni ai principi della sostenibilità. Formazione
SOS-LOGistica
LANCIATA LA PRIMA SCUOLA PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA
CONFERITO A CASILLI ENTERPRISE IL RATING 91/100 IN LOGISTICA SOSTENIBILE
Voluta da Italian Exibition Group e l’Università di Bologna, la nuova scuola è stata presentata a Rimini in occasione di Ecomondo e Key Energy. Si tratta di un progetto di elearning che affronterà temi come sviluppo, ottimizzazione dell’energia, ecodesign, gestione dei rifiuti, nuovi modelli organizzativi, con focus su bioeconomia e nuovi modelli, come la transizione digitale, fino alle agevolazioni e ai sistemi di controllo. L’avvio delle lezioni è iniziato il 26 novembre e avrà una durata di 8 settimane. L’obiettivo della Scuola è quello di formare manager nei settori della sostenibilità, dell’energia o dello sviluppo sostenibile in grado di guidare le aziende verso la transizione ecologica voluta dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite.
Casilli Enterprise, l’azienda di trasporto campana di proprietà della famiglia Casilli, ha conseguito il marchio silver di logistica sostenibile con un rating di 91/100 basato sul protocollo di SOS-LOGistica, l’Associazione per la Logistica Sostenibile. Con il preciso intento di distinguersi nel settore e continuare a crescere, Casilli Enterprise continua ad innovare per perseguire miglioramento operativo ed efficienza organizzativa ma anche trasparenza e sostenibilità ambientale. L’azienda adotta un sistema di gestione integrato atto a sviluppare i tre ambiti della sostenibilità: Ambientale, Sociale ed Economico. Più in particolare la Casilli Enterprise annovera differenti e svariate certificazioni a seconda delle macroaree di riferimento: SGQ|SGA|SGE|SCR|ETICA. L’intento è quello di assicurare successo e continuità all’impresa nel tempo con la continua riduzione della sua impronta ambientale e il concreto contributo alla qualità della vita nella comunità in cui opera. Il rating di logistica sostenibile certifica le aziende più virtuose con processi e programmi di sostenibilità oggettivati da ente terzo e indipendente, in questo caso Certiquality. Si basa su un protocollo standard di logistica sostenibile articolato su 4 assi principali – ambiente, economia, sociale, visione di sistema/innovazione – per un totale di 20 sfide e oltre 140 requisiti. Casilli Enterprise diventa così pioniere della logistica sostenibile in Italia insieme ad altri soci di SOS-LOGistica come il gruppo Bomi e la valtellinese Maganetti. BIO-LNG PRESENTATO UNO STUDIO CNR-IIA PROMOSSO DA CIB E IVECO
Si chiama “Studio delle emissioni di gas serra e di biossido di azoto in atmosfera dal comparto dei trasporti con alimentazione a gasolio, a metano e a biometano liquefatto” ed è stato realizzato dall’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico (IIA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IIA) e promosso da CIB e IVECO: si tratta di uno studio che valuta l’impatto ambientale dei diversi combustibili impiegati nel settore dei trasporti, ponendo l’accento sul bio-LNG che risulta essere la scelta strategica per la decarbonizzazione del settore dei trasporti. Lo studio, che prende come contesto di riferimento il mercato italiano, tra i primi in Europa per numero di veicoli alimentati a metano e per la presenza di stazioni di rifornimento di CNG e LNG, analizza 11 scenari diversi, differenziati per materia prima per la produzione di biogas e per la presenza o meno di cattura della CO2 durante il processo di upgrading. I risultati ottenuti dimostrano che nel settore della mobilità, il bioLNG permette la riduzione delle emissioni di gas serra fino al 121,6% rispetto all’impiego di gasolio e una diminuzione del 65% di biossido di azoto.
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IL FUTURO METTE RADICI
IVECO S-WAY PER LA RIFORESTAZIONE IVECO, costantemente impegnata nella decarbonizzazione dei trasporti, oggi viaggia verso un futuro ancora più green e grazie al progetto di riforestazione mette radici più solide, per un futuro sempre più sostenibile. Unitevi a noi per far crescere il progetto Foresta IVECO. CALCOLA QUI IL TUO TCO
DRIVE THE NEW WAY.
IL PUNTO CITTÀ DEL FUTURO
Ieri, oggi ma soprattutto…
domani
Tutto evolve, cambia, migliora. Le città, o aree urbane come si usa dire oggi, in primis e di conseguenza la loro logistica.
I
l concetto di città è emerso circa 6.000 anni fa, poco tempo rispetto ai 200.000 anni in cui l’homo sapiens ha vagato per il pianeta. L’urbanizzazione, poi, si è diffusa in tutti i continenti. Fino a 150 anni fa, la stragrande maggioranza delle città erano involontariamente città di “15 minuti” (approfondiremo il concetto nelle prossime pagine, n.d.r.), con un sistema economico agricolo contadino; quindi nell’economia di autoconsumo la funzione del trasporto era molto semplice ed era rappresentata dal collegamento tra il centro urbano e la periferia agricola. Al contrario in una economia di mercato la struttura del movimento delle merci è più complessa. Notevoli e continui sono i collegamenti tra il centro urbano, le aree agricole, industriali e commerciali. L’aumento della popolazione e del reddito (e di conseguenza dei consumi totali) e la progressiva espansione del commercio comportano un inevitabile peggioramento dei livelli di congestione soprattutto nelle aree urbane. La dinamica demografica è una delle sfide globali più importanti, insieme a quella ambientale. Nel 2019, sulla Terra c’erano circa 7,7 miliardi di persone. L’80% degli over 65 vive nelle 20 economie maggiormente sviluppate che producono l’85% del PIL mondiale. Entro
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il 2030 ci saranno circa 8,5 miliardi di persone. L’Italia è uno dei paesi al mondo con la più elevata vita mediana (45,5 anni) e una significativa quota di anziani sul totale della popolazione (23%). Le previsioni sull’andamento demografico evidenziano un rafforzamento di tale tendenza da cui nuove importanti sfide e opportunità. La spesa sanitaria per persona cresce molto fortemente con l’età e il commercio elettronico continuerà a crescere sia per le aziende B2C che per quelle B2B. Sarà fondamentale fornire ciò che gli acquirenti desiderano, con un approccio multicanale. L’e-Commerce non sarà più un canale di vendita, sarà sempre più una strategia a livello aziendale. La riallocazione dei consumi è un fenomeno costante in tutte le fasi di mutamento dell’economia e della società. I cambiamenti demografici e la duplice transizione verde e digitale si influenzano, si sostengono o si accelerano a vicenda. Sarà quindi fondamentale adottare previsioni strategiche per anticipare e preparare le politiche necessarie ad affrontare tali questioni.
L’EVOLUZIONE DELLE CITTÀ Negli ultimi decenni del XX secolo e nei primi del XXI, la città ha subito repentine e continue modificazioni: città diffusa e dispersione urbana sono i
Come sarà dunque la “polis” del futuro? di
Paolo Volta
termini più usati per declinare le forme dalla città contemporanea e indicano una rapida e caotica crescita della città, a prescindere dalle sue dimensioni. Entro il 2050, riporta la Fondazione Ellen MacArthur, due terzi delle persone vivranno nelle città. I nostri centri urbani sono alle prese con gli effetti dell’economia lineare: prendi-usa-getta. Quale sarà, dunque, la città del futuro e soprattutto come gestire la transizione energetica? Smart city o città intelligente è un termine entrato nel linguaggio comune, anche se l’espressione è utilizzata, a volte, con focus esclusivamente tecnologico. La definizione di Smart city ha origine dalla digital transformation e dall’utilizzo della tecnologia IoT – Internet of Things - nelle diverse sfere della Pubblica Amministrazione: trasporti pubblici e mobilità; gestione e distribuzione dell’energia; illuminazione pubblica; sicurezza urbana; gestione e monitoraggio ambientale; gestione dei rifiuti; manutenzione e ottimizzazione degli edifici pubblici come scuole, ospedali, musei; sistemi di comunicazione e informazione e altri servizi di pubblica utilità. La Smart city è una città che
gestisce le risorse in modo intelligente, mira a diventare economicamente sostenibile ed energeticamente autosufficiente. È uno spazio territoriale che sa stare al passo con le innovazioni e con la rivoluzione digitale, ma anche sostenibile e attrattiva. L’obiettivo di una città smart è migliorare la vita dei cittadini e di chi si trova a vivere e muoversi in quella città. Secondo un’ulteriore definizione, una Smart City è una città dove il capitale infrastrutturale, umano, ambientale e sociale, vengono massimizzati; pertanto la città intelligente si articola su più livelli interconnessi tra loro. Le Infrastrutture e reti sono alla base della città intelligente, rappresentano le fondamenta su cui si basano tutti i servizi e le attività della smart city. In tale contesto rientrano le sperimentazioni 5G, le connessioni Wi-Fi e Li-Fi, la banda larga ma anche la sharing mobility e l’ottimizzazione del trasporto pubblico e della distribuzione di energia nonché il perfezionamento della gestione di rifiuti e aree verdi. I sensori e i dispositivi IoT necessari per raccogliere e analizzare i big data della città possono essere integrati nella illuminazione pubblica a LED e agire per il controllo ambientale, per la rete stradale e il monitoraggio del traffico, della mobilità e di soluzioni di smart parking. Perché una città sia efficiente, più vivibile e intelligente, bisogna andare verso soluzioni che snelliscano il traffico e riducano l’inquinamento.
LA DISTRIBUZIONE DELLE MERCI La piattaforma di delivery dei servizi deve essere in grado di elaborare e valorizzare i big data del territorio per migliorare i servizi esistenti e crearne di nuovi. Quali i vantaggi reali di una città intelligente? Una città Smart è una città più efficiente, più sicura, più inclusiva, più sostenibile e non ultimo più connessa e digitale. Una evoluzione della smart city è rappresentata dalla Circular City o Città Circolare, che secondo la definizione della Ellen MacArthur Foundation, contiene in sé tutti i principi dell’economia circolare. Ciò significa mettere in atto una serie di strategie e di concetti che partono da una prospettiva diversa da quella tradizionale ridando importanza a valori come la collaborazione, l’inclusione sociale, il minore impatto
ambientale e ovviamente il riuso. Questa tipologia di città mira ad eliminare il concetto di scarto, rifiuto e spreco, a mantenere i beni al valore più alto in ogni momento grazie al supporto della tecnologia e del digitale. Dal punto di vista energetico la città circolare ha come obbiettivo l’efficienza energetica, attraverso l’autoproduzione diffusa poi condivisa con la rete. Il modello di produzione locale utilizza energie pulite e sostenibili. Le tipologie che rispondo a questi requisiti sono l’idroelettrico, il solare, l’eolico, il geotermico e le derivanti dal moto ondoso.
CITTÀ DA 15 MINUTI In tema di città sostenibili, una delle proposte più interessanti è quella della “15-minute city” dell’Urbanista Carlos Moreno, che propone una pianificazione sostenibile dello spazio urbano basata sul concetto di prossimità, in modo da ridurre gli spostamenti in automobile in ambito cittadino, favorendo invece quelli in bicicletta o a piedi. Secondo questa teoria il lavoro, i negozi, l’assistenza sanitaria, l’istruzione, il benessere, la cultura, lo shopping e il divertimento dovrebbero essere tutti raggiungibili entro quindici minuti da casa propria, a piedi o in bicicletta. Lo scopo è quello di influire positivamente sul ritmo di vita nelle città, ricollegando le persone con il loro territorio eliminando gli spostamenti inutili con mezzi energivori. I vantaggi sono innumerevoli: se si ha la possibilità di avere tutti i servizi a non più di quindici minuti si può concretamente combattere il traffico urbano, causa principale dello smog cittadino e primo indiziato nella creazione di stress. IL RUOLO DELL’ENERGIA La città del futuro e la transazione energetica rappresentano un binomio acclarato e condiviso da implementarsi non solo con il passaggio dall’utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili (combustibili fossili, carburanti e derivati dal petrolio) a fonti rinnovabili come l’energia solare e l’eolico, ma anche attraverso l’adozione di tecniche di risparmio energetico e di sviluppo sostenibile. La sostenibilità è
lo strumento per rendere più vivibile il mondo che abitiamo. Il passaggio a soluzioni più green per la mobilità individuale, collettiva e delle merci comporta una serie di transizioni, lungo percorsi diversi e con esiti finali differenziati, che hanno l’obiettivo comune di arrivare alla decarbonizzazione. Siamo in un periodo di passaggio dove si dovranno costruire le basi per la città che verrà. La mobilità elettrica è certamente una delle grandi protagoniste della transizione energetica, anche se dopo il Ceo di Volvo Hkan Samuelsson — che aveva invitato i costruttori ad essere più trasparenti sulla reale impronta di CO2 delle auto elettriche —Akio Toyoda, presidente della Toyota, ha dichiarato senza mezzi termini che «l’attuale modello di business dell’industria automobilistica rischia di crollare se il settore passerà ai veicoli elettrici troppo in fretta». Le auto elettriche sono un business ancora immaturo e dai costi insostenibili soprattutto a causa dei ritardi relativi alla predisposizione delle infrastrutture di ricarica, ha sottolineato il manager giapponese.
PAROLA D’ORDINE: PROGRAMMAZIONE L’analisi della domanda e dell’offerta sono le componenti principali per una migliore pianificazione del trasporto. La prima componente (domanda di mobilità) è costituita dagli utenti del servizio, la seconda (offerta di trasporto) comprende: le infrastrutture, i mezzi usati per il trasporto o per la produzione del servizio, gli operatori che gestiscono i servizi, le norme che regolano la produzione. È chiaro che le suddette componenti interagiscono fra loro; la domanda può essere esaudita solo se esiste un’offerta adeguata. Nell’ambito urbano convivono diversi flussi di traffico: turistici,
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IL PUNTO CITTÀ DEL FUTURO pendolari, raccolta rifiuti, merci ai cittadini, merci per il commercio e per i piccoli artigiani, che non devono ostacolarsi o sovrapporsi. Uno scorrimento urbano fortemente rallentato e congestionato non solo può creare disagi per l’incremento del tempo medio di percorrenza, ma rende meno sicura la circolazione in strada ed accresce l’inquinamento atmosferico ed acustico. Come le città ripensano il sistema dei trasporti merci e persone nella prospettiva sostenibile è determinante per tutelare la qualità della vita delle persone e la “salute economica” della comunità. I policy-maker mirano al duplice obiettivo di minimizzare gli ingenti costi sociali e privati connessi alla congestione e di ottimizzare l’accessibilità ai luoghi di offerta dei servizi. A maggior rischio è l’autotrasporto professionale legato alla
distribuzione commerciale visibilmente penalizzato dal punto di vista economico, cui la collettività tende, a torto, ad addossare la quasi totalità delle colpe della congestione ignorando che il trasferimento di merci in conto proprio rappresentano nel contesto cittadino oltre il 50% del volume complessivo. La ricetta di medio / lungo periodo è quella della intermodalità, con investimenti sul “ferro”, sulle reti metropolitane cittadine per movimentare persone e merci, intrecciando i percorsi con aree di scambio modale e di carico e scarico merci. La connessione tra i poli più è elevata e più un sistema policentrico viene trasformato in una “rete”, costituita da aste e nodi. L’ultimo miglio non potrà che essere sviluppato da mezzi che interpretano la filosofia della mobilità sostenibile.
LE DIMENSIONI DELLA SMART CITY QUANDO L’UNIONE EUROPEA PARLA DI SMART CITY INCLUDE SEI DIMENSIONI: SMART PEOPLE Le persone (i cittadini) vanno coinvolti e resi partecipi. Si parla di processo decisionale bottom up (dal basso all’alto) e di politica partecipativa. SMART GOVERNANCE L’amministrazione deve dare centralità al capitale umano, alle risorse ambientali, alle relazioni e ai beni della comunità. SMART ECONOMY L’economia e il commercio urbano devono essere rivolti all’aumento della produttività e dell’occupazione all’interno della città attraverso l’innovazione tecnologica. Un’economia basata sulla partecipazione e sulla collaborazione e che punta su ricerca e innovazione. SMART LIVING Il livello di comfort e benessere che deve essere garantito ai cittadini legato ad aspetti come la salute, l’educazione, la sicurezza, la cultura ecc. sono anch’essi di prioritaria importanza. SMART MOBILITY Le soluzioni di mobilità intelligente, dall’e-mobility alla sharing mobility ad altre forme di mobility management, devono guardare a come diminuire i costi, diminuire l’impatto ambientale e ottimizzare il risparmio energetico. SMART ENVIRONMENT Sviluppo sostenibile, basso impatto ambientale ed efficienza energetica sono aspetti prioritari della città del futuro.
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CONCLUSIONI Nel breve periodo oltre all’ammodernamento del parco veicolare non esistono “soluzioni” univoche e/o definitive in virtù delle molteplici variabili che identificano ogni realtà locale. L’unica costante è rappresentata dall’azione degli amministratori pubblici che non possono applicare in forma isolata, né tanto meno occasionale, le varie misure che devono essere invece combinate e integrate tra loro all’interno di progetti sistematici. Una breve nota merita l’ipotesi della distribuzione urbana delle merci in orario notturno. Soluzione che presenta indubbi vantaggi (migliore sfruttamento delle infrastrutture, maggiori velocità commerciali e riduzione dei tempi di consegna, minori consumi di carburante e, di conseguenza, minore contributo all’inquinamento dell’aria), ma in genere osteggiata dagli abitanti delle aree urbane, a causa del disagio acustico connesso. La Commissione europea, il Parlamento europeo e i leader dell’UE, hanno concordato un piano di ripresa che aiuterà l’Unione europea a riparare i danni economici e sociali causati dall’emergenza sanitaria da coronavirus e contribuirà a gettare le basi per rendere le economie e le società dei paesi europei più sostenibili, resilienti e preparate alle sfide e alle opportunità della transizione ecologica e digitale. Diverse voci contribuiscono agli obiettivi di neutralità climatica del PNRR – Piano di Ripresa e Resilienza – approvato dal Parlamento italiano a fine aprile. “Rivoluzione verde e transizione ecologica” è la seconda delle 6 missioni e ad essa sono destinati quasi 70 miliardi di euro dei circa 235 miliardi totali che fanno dell’Italia la prima beneficiaria tra i Paesi europei del fondo NGEU. A propria volta questa missione è divisa in 4 componenti. La fetta più grande dei 70 miliardi servirà a guidare la transizione energetica verso fonti di energia rinnovabile e a rendere sostenibile la mobilità. Infine è bene rammentare che la precondizione per l’ampliamento dell’utilizzo di risorse rinnovabili è una riforma dei meccanismi autorizzativi che semplifichino le procedure burocratiche. #
IL PUNTO
Abbiamo chiesto a tutti i Costruttori di veicoli pesanti di raccontarci quale è stata e quale sarà la via verso un trasporto green. Abbiamo posto 3 domande, ecco le risposte. Non sempre coincidono di
Ferruccio Venturoli
La mia strada
green C’è
chi ci crede di più, c’è chi ci crede di meno, c’è chi sta investendo tanto, chi meno, c’è chi “pubblicizza” i propri sforzi, c’è chi tiene “un basso profilo” ma tutti, proprio tutti i costruttori, stanno lavorando su quella transizione energetica che non solo chiede l’Europa ma che sembra diventata l’unica via di sopravvivenza del pianeta. Come sappiamo nell’ambito di questa corsa verso il “green” assoluto, ogni Casa ha la sua strada preferita così c’è chi ha puntato sul gas per poi arrivare all’idrogeno, c’è chi ha puntato sull’elettrico o sull’ibrido, c’è chi ha puntato subito sull’idrogeno e c’è chi, nonostante tutto, continua a credere nel vecchio, caro Diesel. Così, proprio per non sbagliarci, per non fare confusione abbiamo chiesto ai rappresentanti di ciascun Costruttore quale fosse la rispettiva via verso la decarbonizzazione. Abbiamo posto a tutte e otto le “sorelle” – DAF, Ford Trucks, IVECO, MAN, Mercedes-Benz Trucks, Renault Trucks, Scania e Volvo Trucks – tre domande, tutte uguali.
ALLE DOMANDE...
1
Da quando è cominciato il percorso della Sua azienda verso un trasporto pesante sostenibile? Quale è stato? Quali sono state le scelte e perché sono state fatte?
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A che punto è il percorso? Quali sono i prossimi step?
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Quali sono le mission che effettivamente potranno essere svolte da un camion pesante elettrico o a fuel cell?
... RISPONDONO DAF Per la Casa olandese risponde Paolo Starace, amministratore delegato di DAF Italia
MERCEDES-BENZ TRUCKS Per i “pesanti” della Stella, che di recente si sono separati dalla Casa madre rispondono Maurizio Pompei e Domenico Andreoli, rispettivamente amministratore FORD TRUCKS Per la Casa dell’Ovale Blu delegato e Head of Marketing, PR & Homologations risponde Massimiliano Calcinai, di Mercedes-Benz Trucks Italia amministratore delegato RENAULT TRUCKS Per la Casa della Losanga di FORD Trucks Italia risponde Pierre Sirolli, amministratore delegato IVECO Per la Casa torinese risponde di Renault Trucks Italia Fabrizio Buffa, Head of gas business SCANIA Per la casa di Soderthalje risponde Paolo Carri, development di IVECO Marketing & Driving the Shift Director di Italscania MAN Per il Costruttore tedesco risponde VOLVO Per il Costruttore svedese risponde Giovanni Franco Pedrotti, direttore vendite e prodotto truck di MAN Truck & Bus Italia Dattoli, managing director di Volvo Trucks Italia www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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IL PUNTO
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Da quando è cominciato il percorso della Sua azienda verso un trasporto pesante sostenibile? Quale è stato? Quali sono state le scelte e perché sono state fatte? IVECO
Paolo Starace, amministratore delegato di DAF Italia.
DAF
Paolo Starace DAF ha da sempre posto la sostenibilità del trasporto tra le sue priorità. Ne sono la prova le innumerevoli evoluzioni tecnologiche che hanno interessato l’intera gamma di prodotti e servizi nel corso dei decenni passati. L’efficienza passa infatti attraverso una serie di innovazioni delle quali i veicoli di ultima generazione ne rappresentano la massima espressione grazie alle opportunità offerte dal nuovo Regolamento Europeo sulle masse e dimensioni che ci hanno consentito migliorie tali da ottenere un risparmio di carburante a doppia cifra. Da ultimo non per importanza il riconoscimento “Innovation truck of the Year 2022” di cui il nostro veicolo a idrogeno con motore a combustione interna è stato insignito.
FORD TRUCKS
Massimiliano Calcinai Nello scenario globale, il tema ambientale ha assunto una rilevanza fondamentale e la mobilità del futuro non potrà che essere “green” e andare di pari passo con gli sviluppi eco-sostenibili. Bisogna scindere tra quella che è la strategia della Casa Madre, da quello che è il mio personale pensiero. Ford Trucks ha in strada presso la municipalità di Istanbul dei 6x2 allestiti con compattatore full electric e da questo, ancora una volta, possiamo vedere come ci siano forti sinergie tra il mondo truck, van e car, dove soprattutto l’ibrido è sviluppato da tempo. Ritengo personalmente che per una strategia di breve/medio termine, dobbiamo puntare sul veicolo ad alimentazione tradizionale che con i livelli di emissione garantiti dalla normativa Euro 6E ha probabilmente un indice di impatto ambientale decisamente inferiore non solo rispetto ad un Euro 5, ma considerando tutto il ciclo di vita del veicolo, compreso lo smaltimento delle batterie di un mezzo elettrico, vorrei capire veramente chi vince in termini di sostenibilità, ambientale ed economica ad oggi.
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Fabrizio Buffa
IVECO ha fatto una scelta precisa. 25 anni fa era quasi una scommessa pensare a motorizzazioni monofuel e non ibride, comunque una scelta di nicchia. Una scelta e una scommessa di pochi volumi che doveva attecchire soltanto in alcune mission, piano piano si è trasformata in una vera realtà di mercato, un segmento che ha preso spazio all’interno del settore, grazie all’innovazione tecnologica si è ampliata la mission che era possibile realizzare con quella tipologia di motori. Siamo partiti con potenze piuttosto basse che poi sono cresciute; siamo arrivati a 330 Cv, abbiamo inserito l’LNG. Le chiavi dello sviluppo sono state fondamentalmente due: puntare sull’LNG perché ci ha dato l’apertura verso le mission di lungo raggio, l’altra è stata l’investimento continuo nello sviluppo delle potenze, che ha portato all’inizio del 2016 al 400 Cv 9 litri e poi nel 2018 il 460 Cv 13 litri.
MAN
Franco Pedrotti MAN è da anni impegnata nello sviluppo di soluzioni di trazione che contribuiscano a rendere il trasporto delle merci il più sostenibile possibile. Sostenibile anche sotto l’aspetto economico perché per MAN la redditività dei propri clienti viene sempre al primo posto, sullo stesso piano della sostenibilità ambientale. I risultati dei test sui consumi dei nostri veicoli diesel li hanno collocati ai vertici in termini di riduzione dei consumi di carburante e di conseguenza delle emissioni. Per una precisa scelta strategica MAN ha puntato subito sulle trazioni elettriche tralasciando per i truck di sviluppare soluzioni di transizione come il gas. Una scelta che gli sviluppi recenti stanno confermando come la migliore e quella già ricca di esempi pratici pronti per entrare in servizio. Gli e-TGM in forza a diversi operatori logistici tedeschi e austriaci ne sono la migliore dimostrazione. Ma c’è anche un altro aspetto molto importante
sul fronte della sostenibilità del trasporto ed è il progetto di guida autonoma sviluppato con l’interporto di Amburgo, anche in questo caso un progetto dove redditività e sostenibilità viaggiano di pari passo a tutto vantaggio dei bilanci economici dei nostri clienti.
MERCEDES-BENZ TRUCKS Maurizio Pompei
Daimler Truck ha sempre avuto a cuore il tema delle emissioni inquinanti ed è sempre stata in prima fila nell’adozione di tecnologie all’avanguardia amiche dell’ambiente. Con veicoli di ultima generazione sempre rispondenti alle severe normative antinquinamento contribuisce e contribuirà alla definitiva diminuzione delle emissioni inquinanti. Tuttavia, Daimler Truck è consapevole che l’obiettivo di avere un parco mezzi con minori impatti ambientali è raggiungibile solo puntando sullo stato dell’arte di diverse tecnologie. Per questo motivo, i progressi fatti dai motori diesel in termini di riduzione di CO2 e di emissioni sono il viatico per governare la transizione ecologica accanto a nuove soluzioni completamente green destinate a svolgere un ruolo fondamentale per il futuro della mobilità.
RENAULT TRUCKS
Pierre Sirolli Leader nell’elettrificazione da più di 10 anni, Renault Trucks è stata tra i primi a puntare sull’elettrico. Da oltre dieci anni collaudiamo sul campo i veicoli elettrici con i nostri clienti-partner per raccogliere informazioni cruciali sull’utilizzo, il comportamento della batteria, le strutture di ricarica e le specifiche esigenze di manutenzione. Questi test in condizioni operative reali hanno anche consentito ai vettori di aiutare i propri clienti a capacitarsi della tecnologia elettrica ed a convincersi. Grazie a Renault Maxity, Renault Trucks ha più di un decennio di esperienza nei veicoli commerciali completamente elettrici. Nel 2009 la prima offerta commerciale di un veicolo industriale ibrido: il Premium Distribution Hybris; nel 2010 la prima commercializzazione di veicoli elettrici commerciali con il Renault Maxity Franco Pedrotti, direttore vendite e prodotto truck di MAN Truck & Bus Italia. completamente elettrico; nel 2011 inizio di una serie di sperimentazioni con veicoli elettrici di media e grande portata in collaborazione con gli operatori del settore; nel 2019
inizio delle vendite del Renault Trucks Master Z.E. Grazie a questa esperienza Renault Trucks sa molto meglio di qualsiasi altro costruttore cosa significhi passare all’elettrico per un operatore di trasporto.
SCANIA Paolo Carri Da sempre ci siamo prefissi l’obiettivo di guidare il cambiamento verso un mondo dei trasporti sostenibile attraverso soluzioni concrete che riducano l’impatto ambientale e favoriscano la redditività degli operatori. Infatti, consideriamo ogni aspetto dell’efficienza energetica globale dei veicoli al fine di offrire un risparmio di carburante ineguagliato, indipendentemente dall’applicazione. Questa prospettiva a lungo termine è il tratto distintivo di Scania che ad oggi vanta la più ampia gamma di veicoli compatibili con carburanti da fonti rinnovabili come, ad esempio, il biometano e bioLNG che in Italia rappresentano le soluzioni più interessanti. Al fine di fronteggiare i forti cambiamenti che stanno trasformando la nostra industria, Scania ha già attuato un ulteriore passo in avanti: in linea con l’investimento realizzato per soddisfare ampiamente gli obiettivi stabiliti nell’Accordo di Parigi del 2015, Scania punta sulla digitalizzazione. La grande potenzialità risiede nell’utilizzare
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la digitalizzazione per supportare l’efficienza e la produttività del trasporto. Ci siamo incamminati da pionieri in questa direzione ancora agli inizi degli anni 2000, standardizzando la connettività dei mezzi. Questa scelta, integrata nel 2011 a tutti i processi, ci ha consentito di maturare una notevole esperienza e di realizzare una serie di servizi che possano aiutare concretamente gli operatori. I piani flessibili di manutenzione, il fleet care e la diagnosi remota sono esempi di servizi altamente personalizzati che puntano a massimizzare l’uptime e a ridurre il consumo di carburante.
Giovanni Dattoli L’ambiente è uno dei valori chiave di Volvo Trucks sin dai primi anni ’70 quando pochissime aziende parlavano di sostenibilità. Negli ultimi tre anni l’accelerazione verso l’elettromobilità è stata sicuramente importante e si è arrivati a definire una roadmap che prevede diverse soluzioni di trasporto al fine di ridurre le emissioni di CO2 in funzione della portata e della percorrenza. Prevediamo quindi la necessità di lavorare sulla efficienza nei consumi dei motori endotermici e parallelamente sull’utilizzo di biocarburanti e sull’introduzione di veicoli full electric in attesa di introdurre veicoli ad idrogeno.
Paolo Carri, Marketing & Driving the Shift Director di Italscania.
A che punto è il percorso? Quali sono i prossimi step?
DAF
Paolo Starace Gli anni a venire saranno contraddistinti da innumerevoli quanto rilevanti innovazioni tutte a vocazione green. Ci troviamo di fronte ad una rivoluzione industriale della mobilità e il trasporto merci non fa eccezione. DAF è pronta ad affrontare la sfida grazie agli ingenti investimenti in R&D effettuati nel corso degli ultimi anni che hanno prodotto una serie di soluzioni in parte già oggi disponibili sul mercato, come ad esempio i veicoli Full Electric, Hybrid (PHEV Diesel) e biodiesel (HVO). Questa offerta rimarrà ampia e variegata sino a quando non si affermerà uno standard, sebbene rimaniamo convinti che le soluzioni saranno diverse in base alla mission dei veicoli. Va da sé che la velocità con la quale saremo in grado di sostenere la transizione dipenderà anche dalle infrastrutture e da come i fondi del PNRR saranno impiegati.
FORD TRUCKS
VOLVO
Massimiliano Calcinai L’obiettivo è quello di ridurre a zero le emissioni dei veicoli commerciali pesanti entro il 2040. Miriamo a iniziare la produzione e l’esportazione dei nostri truck 100% electric entro 5 anni. Ad oggi stiamo lavorando su due fronti: il primo è quello full electric attualmente in fase di test in
Massimiliano Calcinai, amministratore delegato di FORD Trucks Italia.
alcune municipalità europee per l’utilizzo del veicolo nel segmento regional; il secondo riguarda il segmento long-haul, dove l’investimento è focalizzato sul veicolo a idrogeno. Anche in questo caso la sinergia con il mondo cars e vans per quanto concerne il veicolo elettrico è essenziale in termini di progettualità e visione condivisa.
IVECO
Fabrizio Buffa
Oggi, proprio grazie a questi investimenti, siamo l’unico costruttore a offrire una gamma di trazioni alternative complete, dal Daily all’X-Way con una
doppia offerta Diesel e Metano, naturalmente in combinazioni CNG e LNG secondo le combinazioni di veicoli. L’S-Way e l’X-Way hanno la doppia opzione perché hanno vocazione sia di lungo che di medio raggio. Va detto che in Italia e in Europa il segmento gas cresce, è cresciuto anche nel 2020, un anno nel quale abbiamo avuto una contrazione dell’immatricolato; c’è una tendenza a spostasi verso la sostenibilità che, per quanto riguarda le aziende, sia committenti che di trasporto, è sempre più forte. Ma noi oggi stiamo guardando anche alle altre tecnologie; per esempio per il Daily di cui abbiamo già una versione elettrica ma che nel 2022 arriverà in versione completamente rinnovata, con tecnologie delle batterie di ultimissima generazione e soprattutto nel nuovo Daily ci sarà una caratteristica molto importante: il veicolo nasce “in plant” già elettrico, non viene trasformato successivamente. Abbiamo detto del Daily, per i pesanti, invece, nel 2019 abbiamo iniziato la collaborazione con Nikola e con loro stiamo sviluppando sia l’elettrico a batteria che l’idrogeno a fuell cell. I prototipi già stanno girando da tempo. Quindi il nostro prossimo step è quello di allargare il panorama delle trazioni alternative passando dal gas all’elettrico e all’idrogeno. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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IL PUNTO
MAN
Franco Pedrotti
Stiamo lavorando ormai da tempo su più fronti. Ormai è evidente quanto MAN sia attenta a 360°alla sostenibilità, monitorando costantemente anche quanto già in circolazione per poter al meglio guidare lo sviluppo delle future generazioni. Al contempo MAN ha aderito alla “Science Based Targets Initiative (SBTi)” e si è assunta l’impegno di limitare il cambiamento climatico, una scelta coraggiosa per definire obiettivi vincolanti e scientificamente fondati per ridurre le emissioni dei gas serra, un impegno che va oltre le dichiarazioni di intenti fine a se stesse ma fondato su solide e qualificanti basi.
MERCEDES-BENZ TRUCKS Maurizio Pompei
Permettere il passaggio alla mobilità elettrica anche ai mezzi pesanti del parco circolante italiano: Renault Trucks è pronta ad offrire non solo una gamma completa di veicoli elettrici dalle 3,5 alle 27 tonnellate, ma intende accompagnare i propri clienti nel percorso di transizione verso una mobilità sostenibile a zero emissioni, con un’assistenza a 360°. Questo sarà possibile grazie alla partnership siglata con Enel X, la business line globale di Enel che offre servizi per accelerare l’innovazione e guidare la transizione energetica, per lo sviluppo di una serie di soluzioni dedicate alla mobilità elettrica: dalle infrastrutture per la ricarica dei veicoli, alla piattaforma web di supporto per gestire e monitorare i punti di ricarica installati all’interno dei parcheggi aziendali, dai programmi di gestione
di ricarica distribuite su tutto il territorio italiano ed europeo. Per stare al passo con la grande diversità delle attività di distribuzione urbana e rispondere alle esigenze dei suoi clienti che scelgono l’elettrico, Renault Trucks amplia la sua offerta. Ai modelli Renault Trucks D Z.E. e D Wide Z.E. da 16 e 26 tonnellate, in produzione dal 2020, si aggiunge ora il D Wide Z.E. da 18 tonnellate. Il costruttore propone anche una gamma allargata di passi e configurazioni dedicate agli allestimenti per il trasporto refrigerato. Renault Trucks continua ad ampliare la sua gamma di veicoli industriali elettrici e lancia la commercializzazione in Europa del D Wide Z.E. LEC (Low Entry Cab), un veicolo 100% elettrico dotato di una nuova cabina ribassata, appositamente disegnata per facilitare le operazioni di raccolta dei rifiuti e tutelare la sicurezza degli operatori e degli utenti della strada
SCANIA
Maurizio Pompei, amministratore delegato di Mercedes-Benz Trucks Italia.
Sebbene i classici truck Diesel abbiano raggiunto uno straordinario grado di maturità tecnologica, nei prossimi anni gli sviluppi si muoveranno in misura crescente in direzione della trazione elettrica anche nel settore dei veicoli industriali. In questo contesto, Mercedes-Benz Trucks persegue con forza l’obiettivo di un trasporto merci localmente neutrale dal punto di vista delle emissioni di CO2, attraverso la trazione elettrica a batteria e la tecnologia a celle a combustibile basata sull’idrogeno. L’Azienda fa quindi suoi gli obiettivi dell’accordo sul clima di Parigi, ovvero la decarbonizzazione del settore, imponendosi target ancora più ambiziosi, volendo convertire alla trazione elettrica la sua intera gamma europea di truck entro il 2039.
RENAULT TRUCKS
Pierre Sirolli Non parliamo più di prototipi, sono prodotti in serie come i veicoli a gasolio o a gas, sulla stessa catena. Siamo stati i primi in Italia a consegnare un veicolo industriale 100% elettrico all’azienda Gorent, leader nell’igiene urbana e siamo leader in Italia al livello di quota di mercato (100% elettrico >16t).
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TRASPORTARE OGGI dicembre 2021/gennaio 2022
delle flotte aziendali di veicoli elettrici alla formazione di personale qualificato, fino a JuicePass, l’App che permette di gestire tutte le ricariche dei veicoli elettrici ovunque ti trovi. In città, in strade urbane, extraurbane e in numerosi punti strategici (supermercati, parcheggi e centri commerciali), grazie alle infrastrutture Pierre Sirolli, amministratore delegato di Renault Trucks Italia
Paolo Carri Non siamo di certo agli esordi della produzione di veicoli e motori alimentati con fonti di energia rinnovabili e sostenibili: nel 2016 abbiamo lanciato la prima generazione di veicoli ibridi e oggi siamo alla quarta, una novità davvero versatile e flessibile; nel 2020 il BEV (Battery Electric Vehicle), la nostra più grande novità, ha segnato l’introduzione dei veicoli elettrificati per missioni in contesti urbani e regionali. Stiamo senza dubbio puntando molto sull’elettrificazione del trasporto ma ciò non preclude il continuo affinamento della tecnologia endotermica. Per questo, abbiamo lanciato la nuova generazione di autocarri 13 litri Scania Super. Raggiungendo lo straordinario risultato di un’efficienza energetica del 50% siamo in grado di ridurre i consumi dell’8% rispetto al nostro prodotto precedente. Abbiamo ulteriormente migliorato così la nostra impronta carbonica con un motore endotermico alimentabile al 100% con HVO e a biodiesel FAME. Questo percorso dimostra come Scania si impegna incessantemente a raggiungere livelli sempre più alti in termini di efficienza e di sviluppo tecnologico, nell’ottica di un continuous improvement.
VOLVO
Giovanni Dattoli Abbiamo consegnato i primi veicoli elettrici per applicazioni urbane fino alle 27 ton e abbiamo iniziato la commercializzazione della gamma pesante. Il prossimo passo è sicuramente quello di consolidare i volumi e preparare la forza vendita e postvendita a questa transizione.
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Quali sono le mission che effettivamente potranno essere svolte da un camion pesante elettrico o a fuel cell?
DAF
Paolo Starace Sulla base delle attuali tecnologie disponibili, l’utilizzo dei veicoli Full Electric trova la sua più ampia applicazione in contesti urbani / extraurbani con limitato kilometraggio e capacità di carico. La distribuzione urbana, la raccolta rifiuti, il “navettaggio” rimangono gli ambiti più promettenti dove utilizzare detti veicoli, sebbene abbiamo evidenze di richieste anche in contesti diversi quali ad esempio i cantieri, i porti e aeroporti. Per il Fuel cell è ancora presto anche se ormai da oltre due anni Paccar sta testando con risultati promettenti, veicoli ad idrogeno con questa tecnologia che riteniamo possa risultare quella vincente specie per il trasporto a lungo raggio.
FORD TRUCKS
Massimiliano Calcinai Un camion fuel cell è destinato attraverso le celle a combustibile a produrre corrente elettrica per alimentare un motore elettrico. Penso che sia il futuro del trasporto pesante. In quanto ad oggi vedo troppo complicato applicare la combustione ad idrogeno sui truck. Quindi penso che i truck che dovranno fare lunghe distanze dovranno adeguarsi a questa tecnologia. Per quanto riguarda i truck e gli autobus che opereranno su brevi distanze, distribuzione e trasporto persone, potranno usare un motore elettrico con pile agli ioni di litio o altre tecnologie che si affacceranno.
IVECO
Fabrizio Buffa Secondo me, se parliamo di mission, capiterà quello che è capitato all’inizio con il gas. In questo momento cioè l’elettrico o l’idrogeno non sono per tutte le mission, bisogna trovare il giusto veicolo per la giusta mission. Un veicolo elettrico pesante oggi non può fare più di 500 chilometri, che sono tanti ma sono pochi per il lungo raggio, quindi sarà da destinarsi al corto raggio, al regionale, alle municipalità. Per quanto riguarda il fuell cell, l’uso si allarga un po’ di più perché il target è 800, 1000 chilometri, che lo pone nelle mission di medio raggio ovvero distribuzione nazionale. Naturalmente ci sono tutti i vincoli del caso, come la rete di distribuzione o di ricarica, perchè anche se si hanno mille chilometri di autonomia, ci vuole la possibilità di rifornire. E la strada è ancora lunga in questo senso. Fabrizio Buffa, Head of gas business development di IVECO.
MAN
Franco Pedrotti La distribuzione in ambito urbano e regionale è il primo terreno di impiego delle trazioni elettriche.
MERCEDES-BENZ TRUCKS Domenico Andreoli
Domenico Andreoli, Head of Marketing, PR & Homologations di Mercedes-Benz Trucks Italia.
Daimler Truck è fermamente orientata a perseguire le migliori tecnologie green disponibili in funzione della tipologia di trasporto. Con questa combinazione, siamo in grado di mettere a disposizione dei Clienti le migliori opzioni di veicoli a seconda dell’applicazione. Già da oggi l’eActros, disponibile in serie da ottobre 2021 con una autonomia fino a 400 km si presenta come la soluzione ideale per il trasporto pesante a corto e medio raggio ad impatto zero. Per tutte le altre applicazioni complesse a lungo raggio che richiedono una autonomia oltre i 1000 km, Daimler Truck sta sviluppando in parallelo il GenH2 Truck, alimentato con celle a combustibile che sarà disponibile dalla seconda metà di questa decade, ma sperimentato da clienti selezionati già a partire dal 2023. Tale veicolo completa idealmente l’offerta di veicoli a emissioni zero garantendo anche sulle lunghe distanze prestazioni equiparabili ai tradizionali Truck alimentati a gasolio.
RENAULT TRUCKS
Pierre Sirolli Oggi copriamo l’80% delle esigenze dei nostri clienti della distribuzione urbana (ultimo miglio), cantieristica urbana e igiene urbana (raccolta dei rifiuti). Nel prossimo anno e nei prossimi anni, continueremo a lanciare per tutti i segmenti rilevanti, passo dopo passo: il trasporto di container, la costruzione pesante, il trasporto regionale e poi alla fine anche il trasporto davvero pesante a lungo raggio, che sarà una combinazione di veicoli elettrici a batteria e a celle a combustibile. E sul fondo, stiamo anche rafforzando le nostre capacità e le nostre offerte quando si tratta di servizi energetici.
con applicazioni rispettivamente di trasporto container a 64 tonnellate e trasporto legname a 80 tonnellate. In termini di pesi complessivi, quindi, è già possibile raggiungere livelli ben superiori a quelli normalmente consentiti in ambito europeo. Il tema centrale sarà però chiaramente quello dell’autonomia, destinata a crescere piuttosto velocemente in relazione all’aumento della densità energetica delle batterie e allo sviluppo delle tecnologie di gestione delle stesse. Chiaramente, l’adozione dei mezzi elettrici nel trasporto a medio e lungo raggio sarà legata allo sviluppo di un’infrastruttura di ricarica ad alta potenza che non potrà più essere limitata ai soli punti di deposito dei mezzi o di carico e scarico della merce, ma dovrà diffondersi lungo la rete stradale principale. In presenza di questo prerequisito, la prima tappa sarà quella di garantire l’autonomia per le 4,5 ore dopo le quali il conducente deve fermarsi per la pausa consentendo contestualmente alle batterie di immagazzinare l’energia per portare a termine la giornata o comunque raggiungere in sicurezza la successiva opportunità di carica.
VOLVO
Giovanni Dattoli L’autonomia di un veicolo full electric è di trecento km e potrà soddisfare le diverse tipologie di trasporto all’interno di questa percorrenza. Questo però non ci deve fermare perché da Eurostat si evince che il 45% delle merci trasportate in Europa percorre una distanza inferiore ai 300 chilometri. Per poter ampliare il panorama di applicazioni è necessario prevedere delle infrastrutture di ricarica. Diverso discorso invece è quello relativo a veicoli fuel cell, in presenza di una rete di distribuzione i limiti sulla percorrenza verranno risolti. Prevediamo che rimarranno soluzioni con motori a metano liquido o a gasolio per le distanze più importanti e per le portate più elevate. La riduzione di CO2 in questo caso avverrà attraverso l’utilizzo di LNG o di biocarburanti. # Giovanni Dattoli, managing director di Volvo Trucks Italia.
SCANIA
Paolo Carri Credo sia opportuno dire innanzitutto che non esiste alcuna preclusione per i mezzi elettrici rispetto alla gravosità della missione. Durante il 2022, per fare un esempio, Scania avvierà due field test, in collaborazione con Jula Logistics e con il gruppo SCA,
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IL PUNTO E-DUCATO
A tutto
elettrico
Con il lancio dell’E-Ducato, Fiat Professional diventa uno dei protagonisti della mobilità elettrica. Salvatore Cardile, Head of Marketing, Communication & Autonomy – LCV di Stellantis ci racconta la strategia del Costruttore per la mobilità del futuro di
Valeria Di Rosa
S
e è vero che i veicoli elettrici rivoluzioneranno il mondo del trasporto merci, è pur vero che a dettare questo cambiamento è stata proprio la trasformazione che questo settore e quello della logistica stanno attraversando negli ultimi anni. Una trasformazione evidente soprattutto nelle consegne urbane, dove l’esplosione dell’e-commerce e delle consegne dell’ultimo miglio, lo abbiamo scritto più volte, ha imposto nuovi standard di trasporto e stimolato i produttori di veicoli commerciali a trovare soluzioni sempre più aggiornate, in grado, da un lato, di rispondere alle esigenze di un trasporto a zero emissioni, dall’altro, di garantire prestazioni e affidabilità
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elevate. Partendo proprio da queste riflessioni abbiamo chiesto a Salvatore Cardile, Head of Marketing, Communication & Autonomy - LCV di Stellantis in che modo Fiat Professional sta affrontando questo cambiamento.
IL BUSINESS DELLA MOBILITÀ ELETTRICA Stellantis in generale, e Fiat Professional in particolare, crede fermamente nello sviluppo di veicoli elettrici: “la nostra gamma di veicoli commerciali si divide tra termica e full electric perché crediamo che questi siano i due orientamenti principali, a seconda degli utilizzi che ne faranno i clienti” esordisce il Responsabile Marketing LCV di Stellantis. “L’ultimo miglio è uno dei settori più interessato all’utilizzo dei veicoli elettrici – spiega Cardile. – Per due motivi principali: si tratta prevalentemente di percorsi definiti perché ciascun veicolo ha un raggio di
utilizzo e dei percorsi chiusi che ben si prestano ai concetti di autonomia e di ricarica a fine giornata tipici dei veicoli elettrici. Inoltre, le consegne dell’ultimo miglio sono principalmente fatte all’interno dei centri delle grandi città, dove i vincoli legati alla mobilità dei veicoli sono molto elevati”. Due fattori, questi, che spingono gli operatori a vedere nella mobilità elettrica una delle soluzioni principali per poter continuare a fare business. A cambiare è proprio la modalità di trasporto, sempre più orientata a carichi fatti di merci di piccole dimensioni ma che richiedono portate L’E-Ducato è la risposta di Fiat Professional alla mobilità urbana sostenibile: un veicolo elettrico in grado di garantire stesse volumetrie di carico, stesse prestazioni e stesse dimensioni esterne del Ducato termico.
comunque elevate per ottimizzare il numero dei viaggi e modalità di guida caratterizzate da continui stop&go.
100% DUCATO, 100% ELETTRICO In questo contesto l’E-Ducato rappresenta la risposta di Fiat Professional alle esigenze delle aziende di trasporto di una nuova mobilità. “Si tratta di un veicolo che offre una qualità costruttiva e un’affidabilità molto elevata” spiega Salvatore Cardile. Il nuovo Ducato elettrico garantisce le stesse caratteristiche del Ducato termico: stesse volumetrie di carico, stesse prestazioni, stesse dimensioni esterne del veicolo. I punti di forza di questo nuovo mezzo risiedono proprio nelle performance dell’elettrificazione. “Primo su tutti – ci spiega Cardile – la presenza di due tagli di batterie alternativi che consentono al cliente di scegliere la configurazione più adatta alle sue necessità: il primo taglio da 47 kWh consente al Ducato elettrico oltre 230 km di autonomia secondo il ciclo WLTP. Il taglio da 79 kWh consente invece di percorrere fino a 370 km, sempre secondo il ciclo urbano WLTP. In più la realizzazione di queste batterie LA TIMELINE DI FIAT PROFESSIONAL VERSO L’ELETTRIFICAZIONE Iniziata ad aprile 2021, Fiat Professional ha dichiarato che elettrificherà l’intera gamma di veicoli commerciali entro il 2022. Queste le tappe: Aprile 2021 Lancio dell’E-Ducato Primo trimestre del 2022 Lancio del nuovo Scudo sia in versione elettrica sia in versione termica Terzo trimestre del 2022 Lancio del nuovo Doblò in versione elettrica (nel quarto trimestre sarà poi lanciata la versione termica).
prevede il funzionamento anche in caso di avaria o danneggiamento di uno dei suoi moduli. Questa funzione, chiamata Recovery Mode, è molto importante proprio perché nel B2B, la Business Interruption, quella che viene definita tecnicamente l’interruzione del business, è una delle cause di perdita economica per la propria attività: avere una continuità di servizio, seppur con un’autonomia ridotta legata a quel singolo modulo che non funziona, consente comunque di terminare
UN IMPIANTO VEHICLE-TO-GRID (V2G) A MIRAFIORI Inaugurato a settembre 2020, l’impianto V2G di Mirafiori è la risposta di Fiat Professional allo sviluppo della mobilità sostenibile. L’impianto, il più grande al mondo di questo tipo mai realizzato in Europa, è il frutto di una collaborazione tra Fiat Professional, Engie Eps e Terna e si basa su una tecnologia innovativa che permette ai veicoli di scambiare in modo intelligente energia con la rete. Questa tecnologia bidirezionale consentirà sia di caricare la vettura sia di restituire potenza alla rete grazie ad un dialogo continuo tra i veicoli e la rete di distribuzione. L’impianto, aperto presso il centro logistico del Drosso, nel comprensorio di
la propria attività e poi portare il veicolo in riparazione”. Se l’autonomia è uno dei punti di forza dell’E-Ducato, non sono da meno i tempi di ricarica. Come ci spiega ancora Cardile “il Ducato elettrico è dotato di configurazioni molto ricche: può essere equipaggiato con quattro tipologie diverse di capacità di ricarica. Si va dalla corrente alternata da 7-11-22 kw per arrivare ai 50 kw della corrente continua”. In questo modo è possibile percorrere 100 km aggiuntivi rispetto alla capacità residua con una ricarica di 1 ora a corrente alternata a 22 kw o con una ricarica di 30 minuti in corrente continua.
RIPROGETTARE LA LOGISTICA Ma in che modo l’E-Ducato sta impattando sulla distribuzione urbana? “Il fatto di avere un veicolo come il Ducato elettrico con un’alta autonomia – ci dice Cardile – sta consentendo ai principali brand di Express Couriers, come DHL, GLS, UPS, etc, di riprogettare la presenza dei loro hub dal centro città alle periferie”. Si tratta di una vera e propria riprogettazione logistica delle consegne che comporta da un lato la possibilità
Salvatore Cardile, Head of Marketing, Communication & Autonomy - LCV di Stellantis.
Mirafiori, ha previsto una prima fase con l’installazione di 32 colonnine V2G in grado di connettere 64 veicoli e prevede un successivo ampliamento che consentirà l’interconnessione fino a 700 veicoli elettrici. A sostegno della sostenibilità, l’impianto è dotato di un parcheggio la cui copertura è composta da una maxi-pensilina di circa 12 mila pannelli fotovoltaici che andranno ad alimentare con energia elettrica “green” i locali di produzione e di logistica: un impianto che permetterà di produrre su base annua oltre 6.500 MWh di energia, risparmiando così all’ambiente ogni anno oltre 2.100 tonnellate di CO2.
di poter effettuare consegne su un territorio più ampio, perché una maggiore autonomia comporta anche viaggi più lunghi, e dall’altro porta con sé una serie di risvolti positivi strettamente legata all’impatto ambientale che in questo caso pesa meno sui centri urbani.
IL NODO DELLE INFRASTRUTTURE Se da un lato i cambiamenti alla mobilità urbana stanno spingendo verso i veicoli elettrici, dall’altro resta aperto, ancora, il grande nodo delle infrastrutture. Un tema che continua a tenere aperto il dibattito. “Secondo il nostro punto di vista – continua Salvatore Cardile – le infrastrutture dovrebbero essere sviluppate in due direzioni: nella direzione dalla capillarità e in quella del posizionamento. Noi come Stellantis stiamo spingendo proprio affinché le infrastrutture siano progettate in entrambe queste direzioni”. Si tratta, in pratica, di pensare a dei punti di ricarica che da un lato siano quantitativamente sufficienti alla diffusione dei veicoli elettrici, dall’altro siano in grado di garantire l’ottimizzazione del lavoro delle aziende: quindi punti di ricarica posizionati lungo i tragitti di consegne, vicino punti “strategici” all’interno delle aree urbane che permettano di evitare inutili tempi morti. Purtroppo, il tema è ancora caldo e la distribuzione della rete di ricarica, in Italia come nel resto d’Europa, soffre di diseguaglianze territoriali non indifferenti, con alcune aree ben servite e altre sprovviste di infrastrutture. L’elettrificazione del trasporto merci è il futuro, soprattutto per quanto riguarda la mobilità urbana. Fiat Professional lo sa e per questo motivo ha deciso di investire su un’intera gamma elettrificata. Non resta che lasciarsi “guidare”. # www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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PRODOTTO FORD
Fabrizio Faltoni, Presidente e AD Ford Italia davanti al nuovo E-Transit.
Ford presenta E-Transit, la prima versione full electric dell’Ovale Blu per la mobilità commerciale. Performance sostenibili e prezzo imbattibile
ibrido elettrico il passo è breve
Dall’ all’
di
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LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE Con una capacità della batteria utilizzabile di 68 kWh come standard, che fornisce un’autonomia di guida fino a 317 km WLTP, Ford E-Transit è progettato per soddisfare un’ampia possibilità di utilizzo da parte dei clienti. La
PLUS
bbiamo deciso di proporre il primo veicolo completamente elettrico, quando eravamo certi di dare un prodotto CONCRETO per i nostri clienti”. Così Marco Buraglio, capo dei veicoli commerciali dell’Ovale Blu in Italia, ha spiegato il passaggio dalla tecnologia mhev e phev, dove Ford è stata pioniera, a quella del full electric. L’ibrido, ovviamente, non viene abbandonato ma affiancato alla modalità completamente elettrica che caratterizzerà sempre di più le gamme dei veicoli commerciali. Ford, per questa transizione, ha voluto partire proprio da Transit, brand iconico che da oltre 60 anni è al fianco di chi lavora.
TRASPORTARE OGGI dicembre 2021/gennaio 2022
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Zero CO2 Autonomia fino a 317 km ciclo WLTP Motore e pacco batterie sottoscocca Massimizzazione area di carico (da 9,5 a 15,1 m3 e da 1758 a 2090 Kg portata) Prezzo: da 48.500 euro
Luca Barassi
capacità reale dell’E-Transit è fornita dal potente motore che offre 430 Nm di coppia, con una scelta di 135 kW (184 CV) o 198 kW (269 CV) di potenza massima, portata lorda fino a 1.758 kg sul furgone e una gamma completa di 25 varianti tra furgone, furgone doppia cabina e chassis cabinati con diverse lunghezze e altezze del tetto e massa totale da 3,5 a 4,25 tonnellate. Per la massima produttività in loco, gli operatori possono utilizzare l’esclusiva funzione ProPowerOnboard, che fornisce fino a 2,3 kW da prese standard nell’abitacolo e nell’area di carico, per alimentare strumenti, luci, computer portatili e conversioni come le unità di refrigerazione.
CARICA! E-Transit offre sia la ricarica in corrente alternata AC sia la ricarica rapida in corrente continua DC. Infatti, il caricabatterie di bordo da ll,3 kW di E-Transit è in grado di ricaricare completamente la batteria in un massimo di 8.2 ore. In corrente continua, E-Transit è, invece, in grado di accettare in ingresso una potenza massima di 115 kW che consente di effettuare una ricarica dal 15% all’80% della capacità massima della batteria in appena 34 minuti. Ad ogni modo, la ricarica dei veicoli rappresenta un elemento critico per le aziende che utilizzano veicoli elettrici. Per questo Ford sta fornendo un pacchetto completo di servizi per supportare i clienti nelle loro esigenze di ricarica in deposito, a casa e in pubblico. “Con l’elettrificazione dei veicoli – puntualizza Marco Buraglia – cambia anche il mondo dei servizi al cliente. La connettività è un grande supporto allo sviluppo del supporto al cliente e noi in azienda stiamo discutendo proprio su questo e sulle enormi potenzialità che la tecnologia può dare. Oltre alla vendita del veicolo, quindi, potremo andare ad aggiungere un valore aggiuntivo, anche in termini di fornitura di energia”. Già oggi, attraverso Ford Telematics, le flotte possono gestire senza problemi il pagamento della ricarica pubblica utilizzando la rete di ricarica Ford, così come procedere al rimborso dei dipendenti che ricaricano i veicoli a casa. Gli autisti possono anche individuare i punti di ricarica disponibili, accedere e richiedere un rimborso mentre sono in viaggio utilizzando l’app Ford Charge Assist integrata nel sistema SYNC 4 del veicolo e accessibile tramite il touchscreen da12 pollici. OFFERTA AGGRESSIVA Insieme alle performance, ai servizi e alla qualità di un prodotto già leader sul mercato, come lo stesso brand Ford d’altronde, c’è il prezzo. Un prezzo di lancio decisamente aggressivo in un
Marco Buraglio intervistato durante il lancio del veicolo.
mercato, quello dell’elettrico, dove sicuramente non sono i costi di ingresso ad essere accessibili. L’E-Transit, invece, entra nel mercato con un prezzo di listino estremamente competitivo. 48.500 euro è il prezzo di lancio per la versione Trend del Van 350 da 184 CV, una scelta legata alla volontà del marchio dell’Ovale Blu di contribuire ad accelerare l’adozione dei veicoli elettrici offrendo un veicolo sostenibile sotto tutti i punti di vista. Oltre al prezzo, però, c’è anche l’equipaggiamento di serie estremamente completo, con tecnologie avanzate capaci di rendere ancora più facile e vantaggiosa la transizione a un motore elettrifico. E-Transit è offerto in Italia in un unico allestimento Trend con un livello di equipaggiamento, significativamente superiore al modello diesel equivalente. Tra le caratteristiche standard, oltre al controllo elettronico della temperatura, al SYNC 4 con display touchscreen da 12 pollici, è previsto il sistema Keyless Start, i sedili riscaldati, il parabrezza Quickclear e gli specchietti elettrici riscaldati. In più, a bordo è possibile essere sempre connessi grazie al modem integrato FordPass Connect; è incluso un abbonamento a FordPass Pro o Ford Telematics Essentials, l’accesso alla rete di ricarica FordPass per un anno e un abbonamento di un anno a Ford Telematics per i clienti della flotta. A questo si aggiungono una serie di caratteristiche essenziali per aumentare la produttività e ridurre i costi operativi, tra cui il sistema di navigazione connessa, il Cruise Control, il Pre Collision Assist con rilevamento dei pedoni, il Lane Departure Warning, il Lane-Keeping Aid, e i sensori di distanza di parcheggio anteriore e posteriore.
PARLAVAMO DI CONNETTIVITÀ E-Transit è supportato da una suite di software e servizi che migliorano la produttività, i tempi di attività e i costi di gestione per le aziende, indipendentemente dalle dimensioni della flotta o dal settore. Abilitato da una connettività sempre attiva, lo strumento di intelligence Ford Telematics – fornito gratuitamente per un anno agli operatori delle flotte E-Transit – permette ai clienti di monitorare e gestire lo stato di salute dei veicoli, insieme alla gestione della ricarica, agli avvisi EV, agli avvisi di incidenti e sicurezza dei veicoli e persino ai piani di addestramento personalizzati per i conducenti. Attraverso il dashboard Telematics, gli operatori possono visualizzare in tempo reale i dati relativi alla loro flotta E-Transit, come la posizione del veicolo, l’autonomia e lo stato di carica, e possono monitorare e geolocalizzare i loro veicoli. È possibile anche programmare a distanza il Pre Conditioning mentre i veicoli sono in carica, in modo che non venga utilizzata energia della batteria per riscaldare o raffreddare la cabina all’inizio della giornata. Tutti i veicoli Ford E-Transit sono anche completamente integrati nel sistema FORDLiive connected uptime, il servizio gratuito integrato e connesso a disposizione degli operatori di veicoli commerciali Ford che consente loro di massimizzare i tempi di attività, utilizzando in tempo reale i dati sulla salute del veicolo. # www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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PRODOTTO SUSTAINEER
Mercedes-Benz Vans presenta il Sustaineer, un veicolo nel quale sono riunite tutte le tecnologie della Stella per migliorare la qualità della vita e la sicurezza stradale nelle città, proteggere il clima, conservare le risorse e migliorare salute e sicurezza degli autisti di
Marco Perri
Il Pioniere della Sostenibilità L
a volontà e quindi il conseguente impegno di molti Costruttori per raggiungere la famosa neutralità nelle emissioni di CO2, con una decina di anni di anticipo rispetto al 2050, stabilito con gli “accordi di Parigi” è decisamente forte. In casa Mercedes-Benz quest’impegno ha portato ad “andare oltre” la mera conversione di veicoli nella trazione elettrica e a presentare, a fine ottobre, il prototipo SUSTAINEER il cui nome non è che la sintesi di due parole, “Sustainability” e “Pioneer”. Si tratta, insomma, di un prototipo, realizzato su base eSprinter, che riunisce le innovazioni per la mobilità urbana sostenibile e che dimostra che ci sono ancora molte aree su cui si può intervenire per abbattere l’impatto ambientale dei veicoli, iniziando dai materiali per arrivare alla gestione dell’energia. D’altra parte, la Casa di Stoccarda è convinta dei vantaggi ecologici ed economici dei veicoli commerciali elettrici a batteria e si prepara a diventare completamente elettrica entro il 2030, ovunque le
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condizioni di mercato lo consentiranno. Nell’ambito della strategia aziendale “Ambition”, Mercedes-Benz Vans persegue l’obiettivo di rendere la flotta di van privati e commerciali carbon neutral durante l’intero ciclo di vita, dalla fase di sviluppo alla rete di fornitura, dalla produzione propria dell’azienda fino all’utilizzo di energie rinnovabili per il funzionamento dei veicoli elettrici. A partire dal 2022, la produzione sarà a emissioni zero in tutte le
fabbriche di veicoli di proprietà dell’azienda e utilizzerà solo elettricità da fonti di energia rinnovabile.
UN VEICOLO IN GRADO DI MIGLIORARE LA QUALITÀ DELL’ARIA “La presentazione del Sustaineer – dice Andrea Verdolotti, Head of Marketing Vans at Mercedes-Benz Italia – che è un vero pioniere della sostenibilità, proietta i van di MB nel ristretto
Molte delle soluzioni del Sustaineer, le vedremo, probabilmente, già sulla prossima generazione di Sprinter elettrico, che arriverà nel 2023 su una piattaforma interamente nuova.
gruppo dei veicoli davvero ‘verdi’, in grado di migliorare decisamente la qualità dell’aria in città. Questo prototipo, basato sull’eSprinter, è completamente elettrico, e combina una molteplicità di funzioni innovative studiate per migliorare la vita nelle città, conservare le risorse, proteggere il clima e migliorare la salute e la sicurezza dell’autista e ovviamente degli altri utenti della strada. Le soluzioni includono, per esempio, due filtri antiparticolato, un pannello solare sul tetto e componenti realizzati con materiali riciclati oltre a un sistema di riscaldamento vicino alla carrozzeria. Le innovazioni e le soluzioni tecniche di cui è dotato l’eSprinter Sustaineer – conclude Verdolotti – sono pensate guardando alla produzione in serie e le vedremo sicuramente nelle future generazioni dei veicoli commerciali di Mercedes-Benz”. Andiamo, dunque, a vedere più nel dettaglio le innovazioni. Come abbiamo visto il Sustaineer ha due filtri, uno all’anteriore e uno nella parte posteriore del sottoscocca, che riescono a ridurre del 50% le particelle inquinanti presenti nell’aria che il van incontra mentre si muove; non solo, il filtro anteriore, in realtà, grazie a un particolare sistema elettrico, è in grado di aspirare l’aria e di ripulirla anche mentre il veicolo è in carica.
ACCORTEZZE PER RIDURRE L’USURA DI RUOTE E FRENI Non finisce qui, comunque, perché il Sustaineer è anche dotato di una serie di accortezze per ridurre l’usura di ruote e freni che consumandosi emettono particolato. Anche per questo ci sono freni in ghisa, con uno speciale rivestimento ceramico, che lavorano in contemporanea con il sistema di frenata rigenerativa, oltre a particolari pneumatici capaci di ridurre il rumore di rotolamento e il rilascio di particolato grazie a una mescola a scarsa abrasione. Nel progettare il Sustaineer, in Mercedes hanno pensato anche di rivestire la
Il prototipo è dotato di una serie di accortezze per ridurre l’usura di ruote e freni che, consumandosi, contribuiscono a emettere particolato.
parte superiore della carrozzeria con pannelli solari ultrasottili che si adeguano perfettamente alla forma del tetto e servono a ricaricare la batteria del furgone quando è parcheggiato, in modo da poter contribuire all’autonomia e all’alimentazione dei sistemi di bordo, cosa che potrebbe rivelarsi preziosa, per esempio, su allestimenti frigo. Per massimizzare la percorrenza, inoltre, il prototipo adotta una serie di soluzioni che ne migliorano l’aerodinamica. Tra queste, speciali telecamere al posto degli specchietti retrovisori, soluzione già di serie sull’Actros. Le telecamere al posto degli specchi a ridurre dell’80% la superficie specifica, sono anche più leggere del 50% e permettono di guadagnare ben 2 kg di portata utile. Come già è stato fatto sull’Actros, anche sul Sustaineer sono state adottate le telecamere al posto degli specchi retrovisori, con un guadagno sia in peso che in aerodinamicità.
DOPO “RIDUCI”, “RIUSA” E “RICICLA”, LA STELLA ORA LANCIA ANCHE “RIPARA” Sempre per contenere al massimo i consumi di energia, il Sustaineer adotta un curioso sistema di riscaldamento per il volante e la cintura di sicurezza. Questa tecnologia garantisce lo stesso comfort agli occupanti, in termini di temperatura percepita, rispetto al riscaldamento di tutto l’abitacolo con un dispendio energetico nettamente minore. Inoltre, le porte automatiche Delivery Door, introdotte in opzione su Sprinter con il recente aggiornamento di gamma per il 2022, consentono una minore dispersione del calore. Come ha detto Andrea Verdolotti, molte di queste soluzioni le vedremo nei prossimi van, probabilmente già sulla prossima generazione di Sprinter elettrico, che arriverà nel 2023 su una piattaforma interamente nuova e darà il via alla fase finale dell’elettrificazione totale dei van di Mercedes-Benz da completarsi con la fine del decennio.
Le porte automatiche Delivery Door, introdotte in opzione su Sprinter con l’aggiornamento di gamma per il 2022, consentono una minore dispersione del calore.
A proposito di “svolta verde” di MercedesBenz, nella seconda metà del 2022, la Stella lancerà una nuova metodologia di ripristino sostenibile in tutti i segmenti dei van per prolungare il ciclo di vita delle batterie ad alta tensione, installate nei propri veicoli. Alle tre “R” dell’economia circolare del “riduci”, “riusa” e “ricicla”, se ne aggiunge quindi, secondo Stoccarda, una quarta: “ripara”. Oltre a questo, Mercedes-Benz Vans sta anche spingendo affinché le batterie vengano riciclate il più possibile. Entro il 2030, l’obiettivo è ridurre del 40% l’uso delle risorse primarie utilizzate nelle catene cinematiche e nella tecnologia delle batterie rispetto alla cifra odierna. # www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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PRODOTTO CITROËN
Senza compromessi
Arriva sulle strade cittadine ë-Berlingo Van, il van completamente elettrico di Citroën pensato per le esigenze quotidiane dei professionisti che si muovono nelle zone urbane ma anche in quelle peri-urbane o rurali di
Valeria Di Rosa
P
er provare il nuovo ë-Berlingo Van di Citroën siamo volati fino in Francia, a Maffliers, presso la splendida location di Domaine de Maffliers. Ad accoglierci, oltre al veicolo completamente elettrico della Double Chevron anche il nuovo Peugeot ePartner, versione elettrica del rinomato furgone. Siamo nel pieno della strategia annunciata da Stellantis, che mira a elettrificare le gamme di tutti i suoi marchi di oltre il 70% entro il 2030, per offrire un veicolo elettrico per ogni segmento di mercato.
IL CONTESTO La strategia di Stellantis si colloca all’interno di una vera e propria rivoluzione della mobilità. Come risaputo stiamo vivendo una nuova 18
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era, caratterizzata dall’esplosione degli acquisti online e dell’e-commerce (+30% nel 2020) e da una politica ambientale sempre più orientata alla riduzione delle emissioni di CO2, che porta con sé il proliferare di zone ZTL e a traffico limitato all’interno dei centri cittadini. Nasce così l’esigenza di nuovi veicoli, in grado di garantire le stesse prestazioni di quelli con motore termico ma capaci, allo stesso tempo, di rispondere alle esigenze di sostenibilità che la mobilità urbana richiede. Citroën ë-Berlingo Van e Peugeot ePartner si collocano proprio in questo mercato e sono pensati proprio per quei clienti, come operatori di delivery, municipalità e artigiani che hanno bisogno di muoversi all’interno dei centri urbani senza rinunciare a comfort e prestazioni.
275 KM DI AUTONOMIA Proposto in due misure, M e XL da 4,40 m e 4,75 m, Citroën ë-Berlingo Van è disponibile nella versione furgone, nelle misure M e XL, e furgone con doppia cabina mobile, nella misura XL. Con un’altezza di 1,84 m e
una larghezza utile di 1,23 m tra i passaruota, garantisce un volume utile di 3,3 m3 (XS senza cabina Extenso®) e fino a 4,4 m3 (XL con cabina Extenso®). Il carico utile fino a 800 kg e il carico rimorchiabile fino a 750 kg su tutte le versioni soddisfano ogni tipo di esigenza dei professionisti. Il cuore pulsante del nuovo Citroën ë-Berlingo Van è ovviamente il motore a batteria di 50 kW agli ioni di litio, in grado di garantire un’autonomia sufficiente per gli spostamenti quotidiani della stragrande maggioranza degli utenti per i quali questo nuovo veicolo è pensato: con una ricarica, infatti, è possibile percorrere fino a 275 km, distanza ideale per quei clienti che in media percorrono non più di 200 km al giorno. La batteria, posizionata sotto i sedili e il pianale di
Dal cookpit è possibile controllare il selettore ë-Toggle, che gestisce il cambio grazie alle funzioni Park, Reverse, Neutral, Drive e Brake; le tre modalità di guida: Eco, Normal e Power; il touchscreen da 5”.
carico del veicolo, è garantita 8 anni o 160.000 km. Per massimizzare l’autonomia, la catena di trazione recupera l’energia in fase di frenata o durante le decelerazioni del veicolo. Tre le modalità di guida disponibili: Normal, che offre il miglior compromesso fra autonomia e prestazioni dinamiche; Eco in grado di ridurre il consumo di energia limitando alcune prestazioni e contenendo la coppia e la potenza del motore; Power per un maggiore piacere di guida anche con veicolo a pieno carico.
GUIDA COMFORTEVOLE La partenza del veicolo è molto fluida grazie alla coppia disponibile immediatamente e alla progressività dell’accelerazione senza inserimento delle marce. La catena di trazione elettrica non genera nessun rumore, né vibrazioni. A bordo, tutto è stato progettato per facilitarne l’utilizzo: sulla console centrale sono presenti il selettore ë-Toggle che gestisce il cambio grazie alle funzioni Park, Reverse, Neutral, Drive e Brake e il selettore che permette di attivare le 3 modalità di guida: Eco, Normal e Power. Attraverso il touchscreen da 5” è possibile accedere alle esclusive funzionalità elettriche del veicolo: flusso di energia (che indica l’operatività del sistema di trazione elettrica in tempo reale in funzione della modalità di guida selezionata, del motore elettrico e del livello di ricarica della batteria), statistiche di consumo, attivazione della ricarica differita o del precondizionamento termico dell’abitacolo. TRE MODALITÀ DI RICARICA DISPONIBILI Capace di ricaricare l’80% della batteria in 30 minuti se collegato a una stazione di ricarica pubblica fino a 100 kW con cavo di tipo 4 incorporato nella colonnina, il nuovo Citroën ë-Berlingo Van può essere ricaricato
anche tramite ricarica domestica, con un cavo di tipo 2 compatibile con una presa standard 8A o con una presa ad alta potenza 16A, che permette di ottenere una ricarica completa in meno di 15 ore o in 5 ore e mezzo per un’autonomia di 100 km, oppure tramite ricarica rapida privata o pubblica: in questo caso è necessario installare una Wallbox a ricarica rapida da 3,7 a 22 kW e un cavo di tipo 3. Il tempo di ricarica da 0 al 100% è di 7 ore e 30 minuti (Wall Box 7,4 kW monofase) o di 5 ore (Wall Box 11 kW trifase). Stellantis sta sviluppando anche veicoli a idrogeno, complementari all’elettrico, con lo scopo di garantire maggiori percorrenze e ricariche più rapide. Già presenti nel
IDENTIVAN Batteria
capacità di 50 kWh
Potenza del motore
da 100 kW (136 cavalli)
Coppia motore
260 Nm disponibili da 0 km/h
Autonomia
fino a 275 km (WLTP)
Ricarica
rapida fino all’80% in 30 minuti
2 lunghezze
Taglia M (4,40m) e Taglia XL (4,75m)
2 configurazioni di cabina
cabina Extenso® e Doppia Cabina Mobile
Fino a 2 portiere laterali scorrevoli e porte battenti posteriori con apertura a 1 3,3m3 minimo e Volume di carico 4,4m 3 nella taglia XL Carico utile
fino a 800 kg
AL PASSO CON LA TECNOLOGIA E se di innovazione si parla, Citroën ë-Berlingo Van non è da meno neanche sulle “innovazioni tecnologie” delle quali è dotato. Grazie all’app My Citroën, è possibile programmare a distanza la ricarica della batteria e conoscere lo stato di carica e l’autonomia del veicolo, gestire il precondizionamento termico dell’abitacolo a distanza e impostare i parametri di una ricarica differita usando lo smartphone o il tablet o direttamente attraverso il sistema touchscreen del veicolo, con la navigazione connessa nel menu “Energy”. Attraverso l’app Free2Move è possibile accedere a più di 220.000 colonnine di ricarica o pianificare gli itinerari migliori tenendo conto dell’autonomia segmento Mid size Van con Citroën ëJumpy e Peugeot ëExpert a idrogeno, questi veicoli prevedono un’architettura costruita con una batteria intermedia e un sistema fuel cell.
residua del veicolo e della localizzazione delle colonnine di ricarica lungo la strada. Per una guida facilitata, Citroën ë-Berlingo Van propone il Keyless Entry e Start, l’Head-up Display a colori, l’Hill Start Assist, il parcheggio assistito anteriore, laterale e posteriore, la telecamera di retromarcia, il Surround Rear Vision, i fari abbaglianti automatici, il freno di stazionamento elettrico o l’indicatore di sovraccarico della batteria (novità nel segmento). Per una maggiore sicurezza, integra l’Active Safety Brake, l’avviso di superamento involontario della linea di carreggiata, il Driver Attention Alert, l’avviso di rischio di collisione, il controllo della stabilità del rimorchio, il Grip Control con Hill Assist Descent, il riconoscimento esteso dei cartelli stradali e ancora il sistema di sorveglianza dell’angolo cieco. # www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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EVENTI ECOMONDO
Si è chiusa l’edizione 2021 di ECOMONDO, il punto di riferimento per l’economia circolare e le energie rinnovabili in Europa e nel bacino del Mediterraneo. Più di 1.080 brand a Rimini per condividere le eccellenze tecnologiche green e oltre 500 ore di convegni. Ecco una sintesi del grande movimento dei protagonisti della kermesse di fine stagione di
Andrea Trapani
Il piacere di tornare
in presenza
L
a strada per la transizione ecologica è tracciata e passa da Rimini, dove si sono chiusi con risultati ben oltre le più rosee previsioni – parola degli organizzatori! - Ecomondo e Key Energy, i due saloni dedicati all’economia circolare e alle energie rinnovabili di Italian Exhibition Group. Quasi l’85% di presenze rispetto all’ultima edizione pre-covid, quella da cui ripartire. Non c’è bisogno di giri di parole: i numeri hanno premiato la scelta di tornare in presenza con più di 1.080 marchi presenti a tutto quartiere per il 90% della superficie, 500 ore di convegni e seminari, con il decennale degli Stati Generali della Green Economy, sono i numeri che confermano che la spinta alla transizione ecologica passa anche dalle storiche manifestazioni di Rimini. Luogo di confronto e soprattutto business per
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una comunità di imprese, istituzioni, enti e organizzazioni che nei saloni di Rimini si sono confrontati sulle tematiche oggi al centro delle agende di tutti i governi, e legate in particolare alle opportunità connesse all’avvio del PNRR alla vigilia di un appuntamento politico fondamentale come la COP26 di Glasgow. Importante e qualificata, inoltre, la partecipazione governativa italiana, così come l’egida della Commissione europea, a rimarcare l’importanza che queste manifestazioni hanno assunto negli anni come punto di riferimento sia nell’area del Mediterraneo sia per istituzioni di primo livello europeo per policy e ricerca ed innovazione nei settori indicati.
L’INAUGURAZIONE: IL FUTURO VISTO DAL MINISTRO Bioeconomia circolare, risorse idriche, trattamento dei rifiuti e processi di digitalizzazione che portano la green economy nel perimetro di industria 4.0 sono state tra le novità di filiera più interessanti di questa edizione 2021. Le
evenT che ha affrontato il tema di come le grandi catene di distribuzione e municipalizzate siano investite da una grande responsabilità: rendere sostenibili le proprie flotte per convivere in un ambiente urbano e “Verso una direttiva UE per una Due Diligence obbligatoria su impatti ambientali e diritti umani” promosso proprio dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. “La pandemia ci ha mostrato che c´è bisogno di una maggiore consapevolezza dei nostri limiti e che non tutto è a nostra disposizione. È una consapevolezza che dobbiamo alle future generazioni, aziende che lavorano sui processi e il monitoraggio, infatti, sono l’anello di raccordo tra la raccolta dei materiali di scarto e la materia prima seconda. L’evento di inaugurazione ha visto i tradizionali saluti del presidente di IEG, Lorenzo Cagnoni, e del neoeletto sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, cui sono seguiti gli interventi del senatore Barbara Floridia, Sottosegretario di Stato per l’Istruzione, dell’onorevole Ilaria Fontana, Sottosegretario di Stato per la Transizione Ecologica e dell’Assessore all’Ambiente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo. Assente per impegni istituzionali, il Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha voluto comunque mandare un messaggio a tutti i partecipanti, delineando la linea governativa in atto: “Voi siete in prima linea a realizzare la transizione ecologica. Voi renderete possibile questo complesso cambiamento della manifattura, della gestione energetica, della mobilità, del ciclo del rifiuto e della circolarità che dovranno creare un’Italia ancora più competitiva, sperabilmente leader in un mondo capace di produrre ricchezza senza distruggerne, di assicurare un’alta qualità di vita a tutti con un modello di sviluppo per il pianeta e non a spese del pianeta”.
GLI EVENTI Con gli eventi di Ecomondo – curati dal Comitato scientifico presieduto dal professor Fabio Fava - è stata condotta un’analisi puntuale sul tema della rigenerazione dell’ambiente, in linea con le raccomandazioni del Green Deal europeo. Grazie alle cosiddette “conferenze faro” sono state identificate le azioni che potranno consentire una rigenerazione sistemica ed inclusiva delle nostre
manifatture, delle nostre città, del patrimonio naturale, suolo, acque e mari, per un pronto recupero economico, ambientale e sociale del Paese assieme all’Europa e all’area del Mediterraneo. I convegni hanno rappresentato, come consuetudine, un valore aggiunto per la manifestazione. Due su tutti: “Ultimo miglio e servizi per l’ambiente: la sfida in città”, l’evento a cura di
quelle che scendono in piazza a protestare per chiederci di cambiare passo su ambiente e sostenibilità. Ecco perché Ecomondo, un’idea che nasce da lontano, oggi diventa luogo di elaborazione per eccellenza e iniziative come questa costituiscono un valore aggiunto anche per il dibattito pubblico”, ha affermato in un messaggio il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando.
SAL.VE, IL SALUTO ALL’ECOLOGIA
GLI STAND DEL TRASPORTO PESANTE E… NON SOLO Anche i costruttori sono stati, come di consueto, tra i protagonisti dei padiglioni di Rimini. Ben cinque delle “otto sorelle” hanno deciso di essere presenti per l’edizione della ripartenza. Partiamo, mantenendo un rigoroso ordine alfabetico, dalla novità di quest’anno: la presenza di Ford Trucks Italia, per la prima volta a Ecomondo, è stata l’occasione per presentare al pubblico il nuovo veicolo ecologia Ford Trucks 2633 VR, una soluzione nata da una stretta collaborazione con V-Rent la più
Il salone biennale dei veicoli per l’ecologia SAL.VE ha messo insieme in un’unica vetrina telaisti e allestitori dei mezzi per l’igiene urbana e gli allestimenti per la raccolta differenziata con mezzi a propulsione ibrida o full electric. Dalle presse meccaniche alle stampanti 3D alimentate da plastiche bio, industria e startup sono state visitate da operatori qualificati e orientati al business, che fanno dei due saloni appuntamenti di green business. Cresciuta anche la percentuale di stand che sono stati allestiti con materiali sostenibili, ottenuti dal riciclo di legno d’arredi o altri materiali d’edilizia, dai pannelli alle piastrelle.
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EVENTI ECOMONDO grande società di noleggio specializzata in veicoli nel segmento del waste and recicling, e FARID (Farid Zoeller Group), uno dei più importanti costruttori europei di compattatori per la raccolta di rifiuti. Il veicolo si rivolge agli operatori del settore dei servizi di raccolta integrata dei rifiuti, un segmento fondamentale nella moderna economia circolare. Chiaro l’obiettivo: servire i clienti e l’ambiente. Il motore EURO 6E Ecotorq con i suoi 330 CV e 1300 Nm di coppia massima (da 1200 a 1700 rpm), e il cambio automatizzato ZF ECOTRONIC MID 9 AS di ultima generazione, garantiscono una trasmissione fluida e continua e una manutenzione ridotta, assicurando il massimo comfort di guida, soprattutto durante la guida urbana ad alta intensità di traffico. Non poteva mancare lo stand IVECO. Al centro dello stand il valore dei carburanti alternativi tra cui il metano (CNG) e il gas naturale liquefatto (LNG) con cui il costruttore
ha voluto mostrare al pubblico il percorso intrapreso verso una mobilità sempre più sostenibile. Per farlo ha presentato la gamma rinnovata di modelli lanciata nel corso dell’anno, i visitatori hanno potuto così ammirare quattro IVECO Daily – tra cui quello alimentato a gas naturale CNG - un Eurocargo CNG e un IVECO S-WAY CNG. Il Large Van, presentato a metà anno, è equipaggiato con una gamma di nuovi motori da 2,3 e 3,0 litri omologati Euro 6D-Final Light Duty ed Euro VI E Heavy Duty con potenze da 136 a 156 CV che possono essere abbinati a un nuovo cambio manuale a 6 rapporti. Per quanto riguarda le novità, l’IVECO Daily è dotato di sedili Hi-Adaptive in memory foam e del recente sistema di assistente vocale Driver Pal che sfrutta i comandi vocali cloud di Amazon Alexa per migliorare la connettività. Per quanto riguarda il trasporto pesante ha fatto bella mostra di sé l’Eurocargo, modello ML120EL21/P, con motore Tector 6 da 210 CV, cambio automatico e sospensioni posteriori pneumatiche. Un veicolo nato per i servizi cittadini, dalla raccolta rifiuti alla pulizia delle strade fino alla distribuzione porta a porta. Presente anche l’S-Way, modello
AD260S34Y/PS, alimentato a gas naturale compresso (CNG). Anche Mercedes-Benz Trucks ha portato all’interno della fiera la gamma di veicoli Mercedes-Benz e FUSO più specializzata, sicura e green, nata per soddisfare il mondo delle municipalità, del riciclo e del trasporto di linea. Non solo, quella di Rimini è stata l’occasione per celebrare i valori di tradizione, innovazione e sostenibilità della Stella: tre importanti ricorrenze come i 125 anni di Mercedes-Benz Trucks, i 75 anni di Unimog e i 25 anni di Actros si uniscono alla roadmap del gruppo verso la “Rivoluzione Energetica” per un trasporto a zero emissioni. Presentata alla stampa anche quella che sarà la prossima pietra miliare nel portafoglio di veicoli elettrificati di
SUSTAINABLE TRUCK OF THE YEAR 2022
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Il legame tra Ecomondo e i riconoscimenti del Sustainable Truck of the Year è ormai indissolubile. L’evento europeo che ogni anno premia i veicoli commerciali per le loro caratteristiche di efficienza e sostenibilità sono ormai parte del DNA dell’evento in terra di Romagna. Creati nel 2016 dalla rivista specializzata “Vado e Torno”, i premi del Sustainable Truck of the Year sono assegnati annualmente da una giuria indipendente formata da giornalisti del settore truck.
I VINCITORI 2022 Fabio Zammaretti, segretario del Premio, e Maurizio Cervetto, direttore responsabile di Vado e Torno, hanno assegnato i riconoscimenti per tre categorie: Tractor, per camion con portata fino a 44 tonnellate; Distribution, per veicoli a due o tre assi fino a 26 tonnellate; Van, riservata ai veicoli commerciali con peso fino a 3,5 tonnellate. Non è affatto una sorpresa che ben due dei tre premi siano stati consegnati a veicoli completamente elettrici.
Andiamo in ordine. La CATEGORIA TRACTOR ha visto vincitore MAN TGX 18.510, ovvero la più recente generazione dei MAN TGX che ha alzato l’asticella della qualità e dell’efficienza. Molteplici i fattori che hanno portato il truck al primo posto, dall’aerodinamica ulteriormente affinata che ha migliorato i flussi dell’aria a vantaggio di una minore resistenza all’avanzamento, con conseguente risparmio di carburante e minori emissioni, all’efficienza a livello di cinematica garantita dal collaudato motore da 12,4 litri e 510 cavalli abbinato al cambio Tipmatic. Nella CATEGORIA DISTRIBUTION ha vinto il mezzo Scania 25 P BEV che, già disponibile sul mercato, rappresenta quella generazione di veicoli full electric che non rinunciano a nulla in termini di prestazioni e rendimento. Il cuore dello Scania 25 P BEV è un’e-Machine che integra elettronica di potenza, motore elettrico da 310 cv e cambio a due rapporti. Variabile l’autonomia, che raggiunge i 250 chilometri con la soluzione di maggiore capacità con il modulo a 9 batterie agli ioni di litio. Nella CATEGORIA VAN primeggia il nuovo Fiat Professional E-Ducato. L’E-Ducato, infatti, segna una svolta importante nel segno della sostenibilità e delle trazioni alternative, candidandosi autorevolmente a punto di riferimento nell’ambito dei veicoli a emissioni zero per quanto riguarda le consegne sull’ultimo miglio. E lo fa senza rinnegare la propria anima, mettendo in campo solide credenziali: un motore da 122 cavalli perfettamente mirato all’utilizzo urbano, un’autonomia che in funzione delle batterie si spinge al limite dei 370 km, 17 metri cubi di volume e 1.910 chili di portata. Apprezzati anche connettività e attenzione alla sicurezza.
Mercedes-Benz Trucks, ovvero l’eEconic, previsto per la seconda metà del 2022. Altra novità quella legata al futuro di Mercedes-Benz Trucks che, nel nuovo anno, diventerà marchio commerciale della nuova Daimler Truck Holding AG, separata dopo oltre 100 anni da autovetture e van. Un passaggio storico che creerà una società dedicata ai veicoli pesanti del futuro, un evento nell’evento.
Scania è un’altra delle presenze abituali di Ecomondo e, come nelle scorse edizioni, ha approfittato della kermesse per presentare i modelli e allestire alcuni eventi per il pubblico. A partire da “Scania Power Solutions” con la soluzione industriale Scania per applicazioni elettriche o ibride, al convegno “Il domani, oggi” con la moderazione di Massimo Marciani (presidente del Freight Leaders Council) dove i protagonisti del mondo del trasporto dell’oggi e del domani si sono confrontati sulle novità e sugli orizzonti futuri con la consapevolezza di avere una forte responsabilità nei confronti dell’ambiente e della società. Scania ha presentato anche la sua gamma di soluzioni per un trasporto sempre più sostenibile – dal biometano fino alla propulsione elettrica – non solamente come un fornitore
di veicoli, ma anche come un fornitore di servizi e di soluzioni per i clienti. Verona, Rimini ed Ecomondo: Volvo Trucks ha programmato tre appuntamenti nell’autunno appena trascorso per incontrare clienti e appassionati e mostrare tutte le tecnologie già oggi a disposizione. Negli spazi della fiera sono stati esposti un
Volvo FE 6×2 Electric, un Volvo FH LNG e un Volvo FH con I-Save: elettrificazione, combustibile alternativo ed efficientamento energetico,
Dieci anni di successi per gli Stati Generali della Green Economy Gli Stati Generali della Green Economy 2021 hanno chiuso la loro decima edizione rappresentando, ancora una volta, un’occasione di confronto per il mondo istituzionale, imprenditoriale e civile sulla transizione ecologica e le sfide della Cop26. La due giorni verde si è tenuta nell’ambito di Ecomondo, organizzata dal Consiglio Nazionale della Green Economy, in collaborazione con il Ministero della Transizione ecologica e della Commissione Europea, con il supporto della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Ottimi numeri per questa edizione: oltre 80 relatori italiani ed internazionali e circa 2.200 iscritti. Anche quest’anno grande partecipazione alla discussione online: più di 4000 utenti su Facebook nelle due sessioni plenarie, oltre 200 profili Twitter coinvolti attivamente nel produrre contenuti, 2,7 milioni di impression, visualizzazioni nella timeline di contenuti veicolati dall’hashtag #statigreen21. “Gli Stati Generali della Green Economy – ha sottolineato Edo Ronchi, del Consiglio Nazionale della Green Economy – hanno sperimentato una partecipazione superiore alle aspettative. Durante la due giorni si è registrato un clima nuovo e positivo. Questo vento a favore di un cambiamento in senso green è un’occasione da non perdere per mettere l’Italia su una strada virtuosa e per recuperare i suoi ritardi”.
ovvero le tre alternative subito ordinabili e acquistabili, tra le quali è possibile scegliere la soluzione migliore in base alle proprie esigenze di trasporto (distanza, tipo di carico, topografia, tempistiche, condizioni climatiche, ecc). Un’occasione per ribadire, ancora una volta, la consapevolezza che la strada verso un trasporto a emissioni zero debba essere necessariamente percorsa insieme. # www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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EVENTI SUSTAINABLE TOUR
Il Sustainable Tour si è concluso a Ecomondo con una tappa dedicata all’ultimo miglio e i servizi in città. Appuntamento al 2022 con nuovi incontri dedicati alle nuove sfide del trasporto e della logistica di
Valeria Di Rosa
D
i nuovo in presenza e all’interno di un contesto, quello di Ecomondo, dove sostenibilità e futuro dell’ambiente l’hanno fatta da padroni per 5 giorni: si è svolta a Rimini l’ultima tappa del Sustainable Tour, il ciclo di incontri dedicati alla mobilità sostenibile di evenT. Stavolta al centro del dibattito “L’ultimo miglio e i servizi per l’ambiente: la sfida in città”. A moderare l’incontro che ha visto la partecipazione di aziende municipalizzate, grandi catene di distribuzione e case costruttrici, sono stati Maurizio Cervetto, Direttore di Vado e Torno, e Ferruccio Venturoli, Vicedirettore di Trasportare Oggi in Europa.
LE CITTÀ DEL FUTURO “Entro il 2050 due terzi delle persone nel mondo vivranno nelle città. Come e con quali tecnologie ci si muoverà nella città del futuro? Come gestire il tempo e come salvaguardare l’ambiente?”. A partire da queste domande, poste da Paolo Volta, Coordinatore didattico di evenT, ad apertura del dibattito, si sono sviluppate riflessioni e considerazioni sulla mobilità cittadina. Il cambiamento è sotto gli occhi
L’ultimo miglio del
Sustainable Tour di tutti: l’esplosione dell’e-commerce e delle consegne dell’ultimo miglio hanno costretto aziende e operatori del settore a ripensare alle strategie di mobilità all’interno dei centri urbani. A questa si somma una nuova sensibilità ambientale, che abbraccia non solo la raccolta rifiuti ma anche le emissioni di CO2 che i veicoli utilizzati all’interno delle città producono. È necessario quindi ripensare le città, anche in ottica di un trasporto sempre più green. Si tratta di un fenomeno che secondo Claudio Fraconti, responsabile qualità di Trial nonché presidente dell’Osservatorio Trasporti e Logistica di Milano, “comporta un maggior flusso di veicoli da 3,5 tonnellate all’interno dei centri storici, spesso insufficienti per consegne di pallet in ambito urbano. Vanno innanzitutto create delle piattaforme di prossimità
La tappa finale del Sustainable Tour 2021 ha avuto luogo nel contesto della fiera Ecomondo, che si è svolta dal 26 al 30 novembre a Rimini.
intorno alle grandi città che consentano una migliore gestione delle consegne. Anche la questione dello smaltimento dei rifiuti è cruciale e va affrontata in fretta”.
RACCOLTA RIFIUTI SOSTENIBILE Quello della raccolta rifiuti è stato un tema caro a Roberto Terenghi, responsabile del parco veicolare di AMSA a Milano, la società che tiene pulita Milano e 12 comuni della sua provincia, in un’area di 315 chilometri quadrati dove vivono o lavorano 2,4 milioni di persone. Attenta alle nuove sfide della transizione ecologica, AMSA vanta il 30% di veicoli alimentati a metano su un parco di 1.400 mezzi, con un’attenzione crescente verso le nuove tecnologie, tra le quali quella elettrica, ha spiegato Terenghi. La tecnologia elettrica può essere un’alternativa interessante per la raccolta rifiuti, tenendo conto che comporta una mobilità breve e pochi chilometri, ma si tratta però di tenere conto di alcuni aspetti fondamentali per ottimizzare l’attività, come ad esempio pianificazione, autonomia e tempi di ricarica. L’ESIGENZA DI UNA NORMATIVA ADEGUATA È indubbio che l’elettrificazione delle flotte dei veicoli che operano in città
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SUSTAINABLE TOUR 2021 Il Sus tainable Tour è un’iniziativa di evenT, marchio nato dalla collaborazione tra Trasportare Oggi in Europa e Vado e Torno e dedicato alla formazione e informazione nel mondo del trasporto. L’edizione 2021 dell’evento a tappe destinato alla mobilità sostenibile
si è svolta in collaborazione con IVECO, Mercedes-Benz Trucks Italia, VDO e ZF e con la partecipazione di ALIS. Sono stati media partner del tour Trasportare Oggi in Europa, Vado e Torno Edizioni, Ferpress, Trasportonline, Truck24 e SOS Logistica. Quattro gli appuntamenti di
incontro alle normative europee. Si tratta di un settore che richiede ancora oggi investimenti importanti e per questo motivo cruciale diventa il dialogo tra pubblico e privato. Questo vuol dire che è necessaria, come ha sottolineato Massimo Revetria, Head of Business Line Light Italy di IVECO, “una politica di incentivi pluriennali che permetta ai nostri clienti di pianificare le loro attività”. Per quanto riguarda l’elettrico, sottolinea ancora Revetria, “occorre spingere le autorità a sviluppare le
quest’anno dedicati al rinnovo del parco veicolare (live streaming), all’uomo come elemento centrale di un trasporto sostenibile (sulla piattaforma online di Ecomondo), all’intermodalità (Interporto di Bologna) e all’ultimo miglio (Ecomondo a Rimini).
che presuppone cambiamenti da parte dei clienti, delle abitudini, delle tecnologie, delle infrastrutture adeguate. I Costruttori sono già in prima fila in questa rivoluzione, “viaggiando a una velocità molto alta nello sviluppo tecnologico dei veicoli”. È importante, adesso, che anche le istituzioni si muovano in tal senso, incentivando la costruzione di infrastrutture adeguate a sostenere lo sviluppo della mobilità sostenibile delle città. Emerge quindi la necessità di un dialogo costante tra pubblico e privato, che
Da sinistra, Domenico Andreoli (Head of Marketing, PR & Homologations Mercedes-Benz Trucks Italia), Massimo Revetria (Head of Business Line Light Italy IVECO), Roberto Terenghi (Responsabile parco veicolare AMSA) e Claudio Fraconti (Responsabile qualità di Trial nonché presidente dell’Osservatorio Trasporti e Logistica di Milano).
potrebbe essere la strada più veloce per garantire la massima efficienza ambientale. Senza dimenticare che questa tecnologia porta con sé una serie di vantaggi favorevoli alle attività cittadine, basti pensare al basso impatto sonoro che permette a questi mezzi di operare anche nelle ore notturne o alla possibilità di poter accedere a zone a traffico limitato, sempre più numerose. Si tratta di capire quali strategie debba adottare un’azienda che costruisce veicoli dedicati all’ultimo miglio per andare
infrastrutture, coinvolgendo i soggetti che se ne occupano. In questo momento, però, la tecnologia elettrica non riesce a coprire tutte le necessità: credo che andrebbe rivista la rimozione del gas come combustibile alternativo”.
RIVOLUZIONE ECOLOGICA Stiamo assistendo, quindi, a quello che Domenico Andreoli, Head of Marketing, PR & Homologations di MercedesBenz Trucks Italia, ha definito “una vera e propria rivoluzione”. È una rivoluzione
coinvolga tutti gli attori della filiera, legislatori, operatori, costruttori di veicoli. Le città del futuro hanno bisogno di uno sviluppo di sistema, dove gli attori in scena riescano a interagire e a garantire ai cittadini una città più sostenibile. Il Sustainable Tour tornerà il prossimo anno con una nuova edizione, ancora una volta dedicata alle sfide che trasporto e logistica dovranno affrontare. Primo appuntamento al Transpotec Logitec che si terrà a Milano dal 27 al 30 gennaio. # www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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TECNOLOGIE E SOLUZIONI DISPONIBILI INNOVAZIONE
innovazione
La strada dell’
Sono sempre più numerose le aziende che presentano soluzioni innovative per ottimizzare le attività legate al settore del trasporto. In ottica di sostenibilità, connettività e nuove energie di
C
he il settore del trasporto e della logistica stia attraversando una vera e propria rivoluzione è ormai un dato sotto gli occhi di tutti. Le richieste di decarbonizzazione avanzate dalla Commissione Europea e dalle Nazioni Unite hanno posto le basi per un cambiamento radicale che coinvolge ogni aspetto
del settore. In questo contesto stanno prendendo posto nuovi attori pronti ad offrire soluzioni innovative, in grado di guidare trasporto e logistica verso un futuro sempre più sostenibile. A Solutrans, la fiera del veicolo industriale e commerciale che si è svolta all’Eurexpo di Lione dal 16 al 20 novembre, ne abbiamo conosciuti alcuni.
CONNETTIVITÀ FIRST Quello della connettività è uno degli aspetti che più sta rivoluzionando il trasporto. Si tratta di sistemi in grado di facilitare l’attività degli autisti, di
Valeria Di Rosa
permettere di avere informazioni sempre aggiornate sui veicoli, di consentire uno scambio continuo di informazioni tra aziende, trasportatori e clienti finali. AddSecure, ad esempio, ha presentato AddSecure Sense, una soluzione IoT che permette alle aziende di tracciare le proprie merci attraverso la tecnologia Bluetooth Low Energy (BLE) e di monitorare i dati utilizzando il sito CoDriver WebOffice; un modo per avere sempre sotto controllo il proprio carico. Atelio Data Truck è invece un software dedicato a riparatori e distributori di pezzi di ricambio specializzato in veicoli pesanti e commerciali leggeri in grado di fornire informazioni tecniche e dettagli sulle procedure necessarie per garantire una corretta manutenzione, diagnosi e riparazione dei veicoli. Pensato per facilitare la gestione della routine di trasporto,
Il sistema a celle a combustibile di Symbio.
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Atelio Truck ha sviluppato un catalogo sia online che per mobile dedicato a riparatori e fornitori di ricambi che in questo modo hanno a disposizione tutte le informazioni utili per garantire una corretta manutenzione, diagnosi e riparazione dei veicoli.
AKANEA TMS è un software dedicato ai professionisti che permette una gestione a 360° dell’intera attività: dalla fatturazione al tracciamento delle merci, dalla pianificazione delle attività al monitoraggio delle flotte. Proprio sull’esigenza di monitorare in tempo reale le flotte nasce Coyote Secure, un software in grado di rintracciare veicoli rubati grazie a una tecnologia brevettata Tracker® e a una squadra di professionisti che operano in collaborazione con la polizia. Senza dimenticare soluzioni di supporto alla gestione della documentazione, come Easy-cmr di SMS Labruyere, un’applicazione che permette di dematerializzare lettere di trasporto nazionali e internazionali, snellendo così l’intero processo burocratico.
LA SICUREZZA PASSA DAGLI EQUIPAGGIAMENTI Non sono mancate anche proposte dedicate alla sicurezza non solo degli autisti, ma anche di pedoni, ciclisti e automobilisti. Basti pensare ai nuovi sistemi di telecamere che permettono un campo visivo sempre più ampio destinati a sostituire i classici specchietti dei veicoli. Da qui nasce idrive AI Camera di Idrive, una telecamera che sfrutta l’Intelligenza Artificale per fornire supporto alla guida rilevando eventuali distrazioni o colpi di sonno del guidatore oppure monitorando la distanza di sicurezza. Se di sicurezza si parla non si può non parlare degli pneumatici: l’italiana OUTSET, ad esempio, attraverso il suo sistema wireless TMPS è in grado di monitorare la condizione degli pneumatici e di inviare i dati tramite gps.
NUOVI CARBURANTI E INFRASTRUTTURE Ruolo da protagonista è anche quello ricoperto da quelle aziende che stanno investendo sui carburanti alternativi e sulle infrastrutture ad essi legati. Quello della transizione energetica, infatti, è un tema molto sentito sia dai costruttori che dalle aziende che forniscono servizi in questo campo. Per questo motivo sono molte le società che offrono soluzioni pensate per sostenere lo sviluppo di fonti di energie pulite. Una strada percorribile già dai biocarburanti, come ad esempio B100 di Altens, un biocarburante facilmente utilizzabile che garantisce fino al 60% in meno di emissioni di CO2 rispetto al diesel. Ai biocarburanti è dedicata anche HDM 100 Eco Biodiesel di Telecamit, un distributore di biodiesel che utilizza il software mytelecamit e identifica automaticamente le informazioni relative allo stato del serbatoio. Parlando di carburanti alternativi, sembra che una delle modalità verso cui si stanno spostando sempre più costruttori e aziende di trasporto sia Il sistema wireless TPMS di Outset per il monitoraggio degli pneumatici.
quella elettrica, legata soprattutto alle consegne dell’’ultimo miglio e al trasporto urbano. Una modalità che però porta con sé alcune incognite, legate soprattutto allo stato della batteria. Per questo motivo Leclanché ha presentato un prodotto che può essere usato su un’ampia gamma di autocarri o autobus elettrici: INT-39 Energy HV pack è un sistema integrato di batterie modulari e di software di diagnostica che consente la registrazione remota dei dati e l’accesso in tempo reale allo stato della batteria, alle prestazioni e ai dati diagnostici, ideale per ottimizzare le operazioni della flotta. E per le lunghe distanze? Il sistema delle celle a combustibile sembra essere la strada maestra per garantire un trasporto a lungo raggio e zero emissioni. Proprio percorrendo questa strada, ad esempio, Symbio ha lanciato H2MOTIVE una gamma completa di sistemi e servizi StackPack compatti da 40 a 300 kW pensati per tutti i tipi di veicoli, dalle automobili, ai commerciali leggeri, ai veicoli pesanti. Dall’altro lato anche sul tema infrastrutture il fronte resta molto caldo. Da qui nasce l’esigenza di soluzioni che abbiano lo scopo di incentivare lo sviluppo territoriale di infrastrutture idonee ai cambiamenti in atto. Come, ad esempio, lo sviluppo di stazioni di stazioni di rifornimento dedicate proprio ai nuovi carburanti, come CNG, LNG, batterie e, in futuro, idrogeno. La strada per un trasporto sostenibile è ormai aperta, gli attori in scena stanno investendo in questa direzione, non resta che allacciare le cinture e percorrerla. # www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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TECNOLOGIE E SOLUZIONI DISPONIBILI VULCANGAS
Un anno di
Ripercorriamo la strada che ha fatto il carburante nel mondo dell’autotrasporto con Andrea Bosi, key account manager di Vulcangas di
Andrea Trapani
P
Bio-LNG
oco più di un anno fa, il 10 novembre 2020, Vulcangas ha accostato il prefisso “BIO” all’LNG per autotrazione. Quel giorno, presso la propria stazione di Rimini, dove la società ha casa, Vulcangas ha concretizzato il primo rifornimento pubblico a un mezzo pesante alimentato a LNG con prodotto Bio. Il tema è caldo. È ormai noto che l’LNG riduce del 30% le emissioni di CO2, annullando la produzione di polveri sottili e risultando essere più economico dei tradizionali combustibili. Il fermento e l’attenzione riposta all’LNG da diversi settori quali il trasporto stradale pesante, rappresenta la conferma che si pone come il prodotto di transizione dell’immediato
futuro, grazie alle sue caratteristiche di flessibilità, economicità e soprattutto elevate potenzialità in termini di riduzione dell’impatto ambientale.
L’INTERVISTA A ricordare la storia che lega la società riminese alle tematiche ambientali è Andrea Bosi, Key Account Manager presso Società Italiana Gas Liquidi S.p.A.: “Con attenzione e lungimiranza, Vulcangas ha intrapreso il percorso verso la decarbonizzazione del trasporto pesante affrontando anche importanti sfide, come quella causata dalla pandemia da COVID-19, che ha imposto severe restrizioni al movimento di mezzi e persone”.
CHI È VULCANGAS
Andrea Bosi.
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Società Italiana Gas Liquidi S.p.A., meglio nota come “Vulcangas”, è un’azienda leader nel settore della distribuzione di G.P.L. sia ad uso domestico sia ad uso autotrazione, che da oltre 40 anni lavora costantemente per poter offrire i migliori servizi ai propri clienti. Gli investimenti in ricerca e innovazione hanno spinto l’azienda riminese ad aprire la divisione delle energie rinnovabili e più recentemente quella del Gas Naturale Liquefatto.
Non solo. Vulcangas è presente da oltre 40 anni nel settore autotrazione anche tramite la propria rete di distributori stradali diffusa su tutto il territorio nazionale. I punti di rifornimento GNL in Italia sono raggiungibili in molte regioni, tra cui Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio e Marche. Sul sito ufficiale è sempre a disposizione una pagina con tutte le informazione, facilmente raggiungibile all’indirizzo www.vulcangas.com/stazioni-di-servizio/
Un passo indietro. La sfida, infatti, è iniziata in seguito alla pubblicazione del D.M. 2 marzo 2018 (“Promozione dell’uso del biometano e degli altri biocarburanti avanzati nel settore dei trasporti”) ed è stata raccolta prontamente da Vulcangas che è diventata il primo operatore italiano a immettere al consumo biometano in forma liquefatta. Non è un caso. Da oltre quarant’anni Società Italiana Gas Liquidi S.p.A., infatti, distribuisce energia pulita ed il marchio Vulcangas si è legato a prodotti in cui l’efficienza, la qualità e rispetto per l’ambiente sono il DNA della società. Il gruppo opera in tanti segmenti del mercato dell’energia ed è uno dei principali distributori di GPL del nostro paese: nel corso degli anni l’azienda ha posizionato, da nord a sud, depositi, filiali, stazioni di servizio in posizioni strategiche, dotandosi al tempo stesso di una moderna flotta aziendale e acquisendo tecnologie avanzate in grado di assicurare rifornimenti sicuri e tempestivi ai propri clienti. In tal senso gli investimenti in ricerca e innovazione hanno spinto l’azienda riminese ad aprire la divisione delle energie rinnovabili e più recentemente quella del gas naturale liquefatto, un’alternativa ai tradizionali prodotti – come il gasolio – per realtà con un elevato consumo. “Il primo rifornimento pubblico a un mezzo pesante con motore alimentato a metano liquefatto è avvenuto proprio a Rimini”, sottolinea con soddisfazione Bosi. “Vulcangas prosegue con entusiasmo il suo processo di crescita, e la visione green che la contraddistingue le ha permesso di incontrare nel suo cammino partner con i quali condividere un progetto e una visione di economia circolare dedicata al mondo del trasporto ma anche grandi nomi della distribuzione italiana che domandano, a chi per loro oggi movimenta le merci, un trasporto carbon free”, continua.
LA RETE OGGI Oggi Vulcangas offre all’interno del proprio corridoio 13 stazioni censite come fornitrici di molecola Bio, attraverso il circuito VCARD. “Il prezioso contributo del CIB, il Consorzio Italiano Biogas, la solida partnership con IVECO e altri player di rilievo appartenenti al mondo della distribuzione e della logistica, permettono a Vulcangas di continuare ad offrire e rispondere concretamente e con prontezza alla domanda di un trasporto che ha l’obiettivo di azzerare le emissioni di CO2”, ricorda Bosi. Insomma, la visione di Vulcangas per le energie pulite a sostegno di economia e ambiente ha contagiato molti partner
IL CORRIDOIO VULCANGAS GNL Con l’obiettivo di una visione capillare e concreta Vulcangas ha annunciato, la scorsa estate, l’inaugurazione del CORRIDOIO LNG E BIO-LNG in Europa. Un passo concreto verso il futuro di una rete sempre più ecosostenibile. Nato con un sito a supporto – www.lngcorridor.com – il gruppo, a conferma della propria vocazione all’ecosostenibilità, continua nel proprio impegno per la realizzazione di nuovi impianti, con l’obiettivo di continuare a rafforzare la propria rete di rifornimento e ampliare il progetto “Carbon Free”, rivolto a soddisfare le necessità delle logistiche di trasporto. Per agevolare i protagonisti del trasporto, Vulcangas mette a disposizione VCARD, la carta di pagamento utilizzabile dalle flotte per il rifornimento in tutti gli impianti connessi al Corridoio LNG e BIO-LNG.
Da sinistra: Andrea Bosi, VULCANGAS Key Account Manager, Fabrizio Buffa, IVECO Italy Market Alternative Propulsion Manager e G. Zardo, ENGIE Head of District Heating Torino.
coinvolgendoli nel cammino verso una decarbonizzazione dei trasporti: da grandi nomi della distribuzione italiana, a flotte di logistica e trasporti. Un esempio su tutti: lo scorso maggio uno dei leader dell’autotrasporto come Arcese ha esteso la collaborazione con Vulcangas sottoscrivendo un accordo che ha previsto proprio l’integrazione della fornitura della flotta da LNG a Bio-LNG. Si può affermare che il know-how sviluppato permette oggi a Vulcangas di proporre soluzioni ottimali a un vasto spettro di clienti: industrie, pubbliche amministrazioni e logistiche di trasporto. Ormai è riconosciuto da una vasta platea che il GNL per autotrazione e per combustione, è una scelta ecosostenibile che garantisce un contenimento dei costi energetici e un consistente abbattimento della CO2.
IL FUTURO Continua intanto la crescita dell’offerta. Tra le novità la partnership con Euroshell: “In Vulcangas”, ci svela Andrea Bosi, “cerchiamo sempre di costruire su solide partnership, locali e globali. Dato il nostro forte impegno nella transizione energetica e nella decarbonizzazione del settore dei trasporti, siamo stati lieti e molto orgogliosi di annunciare che Shell Card sarà la carta esclusiva accettata dalla rete Vulcangas in tutta Italia. Questa partnership di due attori leader nei loro settori consente ai clienti di tutta Europa di rifornirsi di LNG e Bio-LNG su tutte le stazioni del Corridoio Vulcancard e ridurre significativamente la propria impronta di CO2. Euroshell è sicuramente il partner giusto per continuare la costruzione di un corridoio ‘carbon free’ in Europa”. # www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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