Logistica Oggi - Inserto del n.231

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ANNO 1- NUMERO 8 -

dicembre 2021/gennaio 2022

LA LOGISTICA DEI CARBURANTI I nostri approfondimenti sulle filiere logistiche si concludono con il mondo petrolifero

INTERMODALITÀ Le autostrade viaggianti sono un’ottima soluzione per un trasporto multimodale

FORMAZIONE Due esempi diversi per formare i manager della logistica



L’editoriale di

GIORGIO COORDINATORE LOGISTICA OGGI

L

VIZIOLI

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a professione del logistico ri-

tessuto connettivo di tutta la nostra vi-

chiede senz’altro una prepara-

ta, sul lavoro e nella quotidianità, più

zione di base, sia essa accade-

di ogni altro segmento dell’economia è

mica (ingegneria, economia),

sensibile al cambiamento. Anzi, a volte,

sia a livello di scuola superio-

è proprio dalla logistica che arrivano i

re (istituti tecnici industriali, con indi-

primi segnali dei cambiamenti incipien-

con umiltà e curiosità, è indispensabi-

rizzo logistico/trasportistico/informati-

ti, quando non è addirittura la logistica

le per operare con efficienza restando,

co). È, tuttavia, anche un mestiere in

stessa a ingenerarli e determinarli.

come si usa dire, al passo con i tempi.

cui molto contano la pratica e l’espe-

Ma il talento, l’esperienza e la prepara-

Anche perché le situazioni di crisi, i pro-

rienza, oltre a una serie di fondamentali

zione di base possono non essere suffi-

blemi, le difficoltà la maggiore parte del-

soft skills, quali la prontezza di riflessi,

cienti ad affrontare le sfide del cambia-

le volte non avvisano prima di arrivare.

la flessibilità mentale e comportamen-

mento. Per questo, occorre disporre di

E, quando arrivano, è troppo tardi per

tale, la capacità di prendere decisioni

strumenti adeguati a gestire un mondo

rimediare cercando di acquisire le co-

rapide, assumendosene la responsa-

che cambia in modo estremamente ra-

noscenze necessarie.

bilità, la disponibilità al cambiamen-

pido. Soprattutto quando le crisi sono

Per questo, in questo numero di Logistica

to. Tutte doti naturali, che si possono

complesse e richiedono tempi di rea-

Oggi abbiamo voluto porre l’accento

coltivare e sviluppare, se non addirit-

zione veloci e soluzioni elaborate e so-

sulla formazione, illustrando due esem-

tura creare. Chi scrive ha visto persone

prattutto efficaci.

pi diversi – una società per i propri di-

talentuose ma distratte, molto distrat-

Ecco che, in questi casi, entra in gioco

pendenti e un’associazione per i propri

te, riuscire in qualche mese a diven-

un quarto fattore: la formazione continua.

iscritti (e non solo) – accomunati dal

tare precise e puntuali, valorizzando

Per un supply chain manager, l’aggiorna-

principio che anche i logistici non de-

così, esponenzialmente, il loro talento.

mento permanente è fondamentale. Non

vono mai trascurare l’importanza del-

Proprio perché la logistica fa parte del

smettere mai di studiare e di imparare,

la conoscenza.

SOMMARIO 2

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NEWS LOGISTICHE

ORO NERO

INTERMODALITÀ

FORMAZIONE 1

FORMAZIONE 2

Pillole logistiche dall’Italia e dal mondo per non perdersi nulla di uno dei settori più strategici della nostra economia

La logistica dei prodotti petroliferi fa parte di una filiera ricca e complessa

Le Autostrade Viaggianti rendono ancora più green il trasporto su gomma

Il manager della logistica: un ruolo cruciale per l’efficienza delle aziende del comparto

Nasce la CSCMP Academy dalla competenza e dal know-how dei professionisti della logistica

G iorgio Vizioli e Paolo Volta

G iorgio Vizioli

Francesco Galimberti

Rosella Trombetta


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CISCO WEBEX HOLOGRAM, REALTÀ AUMENTATA PER LA PROGETTAZIONE DEI VEICOLI INDUSTRIALI Quel futuro che appena qualche anno fa immaginavamo distante da noi anni luce, in realtà è già qui. Lo ha dimostrato Cisco durante il suo evento annuale WebexOne presentando un’anteprima di Webex Hologram, tecnologia che tramite l’utilizzo di visori dotati di Realtà Aumentata (AR) permette di visualizzare immagini in 3D. Questa tecnologia è destinata ad avere un impatto decisivo su moltissimi settori, tra cui quello della progettazione automotive, offrendo la possibilità di interagire con un prototipo fisico di un veicolo, condividerlo nell’esperienza AR per esaminare e fornire un feedback sul motore e sui

GRUPPO TOSANO

PERSEO TRAILER ALL IN DOOR

NUOVO MAGAZZINO AUTOMATICO CON SYSTEM LOGISTICS

LA SICUREZZA A UN LIVELLO SUPERIORE

Gruppo Tosano, uno tra i principali operatori nella distribuzione alimentare nell’Italia nordorientale, con tremila dipendenti e 16 ipermercati, ha realizzato un nuovo magazzino automatico in collaborazione con System Logistics. Una scelta determinata dall’accentuata crescita delle referenze e dei volumi di deposito. Si tratta della quarta struttura operativa che Gruppo Tosano realizza con System Logistics a partire dal 2015, per garantire al cliente maggiore efficienza in termini di logistica distributiva, con un impatto significativo sull’ottimizzazione dei costi a favore di una maggiore flessibilità.

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componenti. Con la tecnologia degli ologrammi si può mostrare immediatamente un componente del motore da ogni angolazione, vederne il posizionamento e istruire i meccanici sul montaggio e sull’uso come se fossero in presenza.

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La sicurezza, quando si parla di autotrasporto, assume un ruolo fondamentale. Gli operatori logistici cercano quotidianamente le soluzioni più adatte alle loro esigenze ma forse non tutti sanno che di recente Multiprotexion ha lanciato sul mercato PERSEO TRAILER ALL IN DOOR: una nuova soluzione pronta da installare composta da chiusura elettromeccanica con pistone Lock Matix, sensore luce e movimento Microlumix, una batteria al litio espandibile collegata ai pannelli fotovoltaici Solar Matix, il tutto racchiuso all’interno

di un unico box IP67 a tenuta stagna e protetto da sensori anti-manomissione e dai sensori anti-intrusione installati sul portellone del rimorchio. L’interazione tra questi componenti consente al rimorchio di rimanere sempre alimentato ed in sicurezza (anche se scollegato dal trattore), grazie alla costante connessione con la Centrale operativa Multiprotexion 24/7. Con questa innovativa soluzione Multiprotexion si conferma uno dei principali players europei per quanto riguarda la sicurezza dei mezzi e delle merci trasportate.


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OFFICINA DELL’ASFALTO NUOVO IMPIANTO PER IL MANTO AUTOSTRADALE È nata Officina dell’Asfalto, società specializzata nella realizzazione di asfalto stradale. Controllata in parti uguali dal Gruppo Officina della Ghiaia e da Sca.Ma. Strade, la nuova realtà dispone di un impianto di produzione situato ad Arluno, in provincia di Milano. Officina dell’Asfalto è in grado di produrre tutti i tipi di asfalto, in ogni componente: strato base, a maggiore granulometria, binder e strato finale, il cosiddetto tappeto. La capacità produttiva della struttura è di 175 tonnellate di asfalto l’ora. Uno dei punti di forza della nuova struttura è l’ubicazione a poche centinaia di metri dall’autostrada A4 Torino-Milano, che consente di intervenire con tempestività per ogni necessità di manutenzione o ripristino: la vicinanza è un elemento fondamentale, perché l’asfalto è prodotto a caldo e può essere quindi trasportato in un raggio massimo di 80-100 chilometri per giungere sul luogo dell’utilizzo in condizioni ottimali per la posa.

LOGISTICA FASHION BRACCHI INVESTE NEL RITORNO IN ITALIA DI STIRO E RICONDIZIONAMENTI Reshoring, il colosso della logistica bergamasco fa il punto sui due hub di Verona e Padova. Bracchi, multinazionale della logistica, oggi lavora su dodici poli logistici e sette filiali regionali per un totale di 300.000 metri quadri di magazzini operativi, i dipendenti sono più di 600 nei diversi stabilimenti. Il core business è sempre stato quello dei trasporti eccezionali di macchinari di grandi dimensioni, ma da alcuni anni l’azienda ha deciso di investire anche nel segmento del fashion. Un settore, questo, complicatissimo dal punto di vista logistico, dovendo gestire in modo ottimale picchi di lavoro molto intensi. Oggi il dipartimento Fashion di Bracchi lavora con le più note eccellenze italiane, collezioni che devono essere tutelate sotto tutti gli aspetti, dalla sicurezza alla qualità fino alla segretezza e alla tutela della creatività. Allo stesso tempo il modello di logistica in outsourcing di Bracchi, mantenendo la propria indipendenza, riesce a garantire un servizio sartoriale, capace di seguire la stagione della moda e le sue esigenze sia nella fase inziale di stiro e ricondizionamento, fino alla consegna nei singoli retail a livello europeo.

“Il covid e la crisi delle materie prime hanno dimostrato che la dipendenza dal Far East, e dunque dalla logistica via container, non è sostenibile nel medio periodo”, spiega il business developer Matteo Vaccari. “Molte griffe stanno riportando la produzione in Italia, molte tra quelle più celebri a livello internazionale hanno attivato produzioni in Veneto,

dove nel frattempo gli artigiani specializzati nelle lavorazioni conto-terzisti non hanno più la capacità produttiva di qualche anno fa. Per questo abbiamo deciso di investire nei macchinari di stiratura industriale, ma anche nei relativi impianti di aspirazione: siamo convinti che il mondo della logistica fashion sia ad una svolta epocale, è iniziata l’era del reshoring”. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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NERO PROSEGUIAMO IL NOSTRO VIAGGIO NELLA LOGISTICA

[FILIERE]

DI SEGMENTI SPECIFICI GUARDANDO DENTRO AL MERCATO PETROLIFERO

di GIORGIO VIZIOLI e PAOLO VOLTA

L

a filiera del petrolio inizia dalla estrazione del greggio per concludersi con la erogazione del prodotto finito nel punto vendita. Il trasporto del petrolio avviene tramite petroliere, oleodotti, treni con vagoni cisterna e autocisterne; per lunghe distanze avviene prevalentemente mediante l’impiego di petroliere e oleodotti. Gli oleodotti, interrati o adagiati sui fondali marini, comprendono un complesso di condotte, stazioni di pompaggio, di controllo e di sicurezza. Le caratteristiche costruttive degli oleodotti, le protezioni delle tubazioni, i dispositivi di sicurezza per l’interruzione del flusso e i sistemi di controllo garantiscono elevati livelli di prevenzione contro le fuoriuscite di prodotto. Gli oleodotti sono una parte integrante del sistema logistico italiano e assolvono

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un ruolo essenziale per il trasporto di greggio e dei prodotti petroliferi, garantendo la movimentazione di quantitativi elevati, anche su distanze molto lunghe. Si tratta di oleodotti terrestri che si

diramano al di fuori del sedime impiantistico di raffinerie e depositi. Alla fase di raffinazione che svolge essenzialmente attività di trasformazione/ produzione di prodotti, seguono le

focus Cosa sono le riserve strategiche? Si tratta, in buona sostanza, di grandi quantità di gas, ubicate in depositi naturali: nessuna enorme cisterna o contenitore artificiale, quindi, ma vecchi giacimenti di metano che erano situati in val Padana e che furono sfruttati negli anni subito dopo l’ultima Guerra. Questi depositi hanno una duplice funzione: una parte di questo gas serve ad aiutare a gestire i picchi e i cali della domanda (nella stagione fredda i consumi sono notevolmente superiori rispetto a quella calda e occorre attingere a queste riserve) ma una parte di questi depositi è intangibile, perché è destinata unicamente a essere utilizzata in caso di emergenza, come una guerra o una crisi internazionale. L’Italia dispone di riserve strategiche di gas naturale che mettono al riparo il paese, o quanto meno le utenze civili

e quelle di interesse strategico, per almeno tre mesi in caso di problemi di approvvigionamento dall’estero, che rappresenta per l’Italia la principale fonte di energia. In tempi normali la differenziazione delle fonti, tra Russia, Nordafrica e altri paesi assicura una fornitura lievemente sovrabbondante, su base annuale, rispetto a quanto serva a tutto il sistema italiano. A complemento di questo sistema di importazione vi sono risorse che sono presenti sul territorio nazionale, rappresentate dai giacimenti di gas naturale, presenti soprattutto nel Mare Adriatico, sia nelle acque territoriali sia nella zona economica esclusiva italiana. Ma la produzione domestica di gas copre solo il 10% del fabbisogno ed è quindi indispensabile possedere uno o più siti di stoccaggio dove accumulare il metano


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vincoli tecnologici, economici e normativi. Non tutti gli attori dispongono di capacità di stoccaggio uniformemente diffuse sul territorio e ciò genera la necessità di ricorrere a scambi di prodotti fra le società all’interno di differenti aree geografiche, allo scopo di sopperire a eventuali sbilanci rispetto alla fase finale di distribuzione.

LA DISTRIBUZIONE DEI PRODOTTI PETROLIFERI

attività di trasporto e stoccaggio dei prodotti, suddivise tra compagnie petrolifere ed operatori privati indipendenti. Infine, il sistema delle vendite all’ingrosso (extra rete) o al dettaglio dei carburanti

(rete) e dei prodotti petroliferi in genere. La fase di logistica e stoccaggio ricopre un ruolo strategico. In particolare, la capacità di stoccaggio è difficilmente incrementabile a causa di un insieme di

I carburanti sono distribuiti attraverso tre canali distinti: le reti stradale e autostradale e la cosiddetta extra-rete. La rete italiana è caratterizzata da una presenza diversificata di tre attori: compagnie petrolifere, pompe bianche, Grande Distribuzione Organizzata. La distribuzione extra-rete riguarda tutti i prodotti petroliferi commercializzati sul territorio nazionale a esclusione di quelli ceduti sulla rete carburanti Le aziende dell’extra-rete sono costituite dai rivenditori indipendenti, che operano nella distribuzione all’ingrosso di prodotti petroliferi. I principali prodotti commercializzati nel canale extra-rete sono gasolio e benzina per l’autotrazione al comparto della logistica, carburanti per agricoltura, marina e industria, combustibili per il riscaldamento al settore civile, oli lubrificanti e oli combustibili.

che serve a fare funzionare il paese. A confermare la validità di questa scelta da parte dei governi italiani, possiamo citare due esempi relativamente recenti in cui le riserve strategiche si sono rivelate utili. La prima volta fu all’inizio del secolo, a causa di una crisi diplomatica determinata dagli attriti tra Russia e Ucraina (dove transitano alcuni tra i maggiori metanodotti), a causa di dispute sui diritti di transito reclamati dal governo di Kiev e non concessi da Mosca. In quei giorni, l’economia e la vita del paese non si fermarono, perché si poté attingere per l’appunto a queste riserve. Il secondo caso fu il conflitto libico del 2012, durante il quale all’Italia mancò in pochi giorni il 20% del gas importato. Fortunatamente la guerra finì in tempi abbastanza rapidi e pochi mesi dopo la fornitura riprese.

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[FILIERE]

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La rete italiana è caratterizzata da un numero eccessivo di punti vendita: il confronto con i Paesi europei ci vede al primo posto per numero di impianti con una presenza di attività non oil modesta. Per contro, la rete italiana si distingue dalle altre principali realtà europee per la sua capillarità e, di conseguenza, maggiore vicinanza al consumatore.

NON SOLO PETROLIO La struttura del mercato petrolifero italiano, come nella maggior parte dei paesi europei, è caratterizzata da diversi stadi: produzione, trasporto e stoccaggio e, infine, commerciale e distributivo. In queste fasi si identificano tre macrosistemi: il sistema della raffinazione (trasformazione e realizzazione di prodotti), logistica (trasporto e stoccaggio dei prodotti, suddivisi tra compagnie petrolifere e operatori privati), vendite dei carburanti e dei prodotti petroliferi in genere all’ingrosso o al dettaglio. La struttura della logistica è articolata in depositi costieri, in grado di ricevere direttamente via mare i prodotti finiti, e in depositi situati all’interno del territorio nazionale, collegati a raccordi ferroviari o che operano in regime di depositi fiscali, gestiti dallo Stato e da operatori privati dei settori logistico ed energetico che svolgono attività sia di stoccaggio e movimentazione di prodotti per conto di committenti proprietari della

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merce, sia commercializzazione di propri prodotti. Tra i prodotti stoccati troviamo in primo luogo il GNL (Gas Naturale Liquefatto), miscela di idrocarburi (soprattutto etano e metano), in cui si trovano anche azoto e tracce di CO2 e ossigeno. Si tratta di un liquido criogenico, vale a dire un fluido che ha il suo punto di ebollizione a temperature molto basse (circa -150°C). Pertanto, non si mantiene liquido dalla pressione ma è stoccato e trasportato liquido a pressioni di poco superiori rispetto a quella atmosferica, con una riduzione del volume di circa 600 volte, e si mantiene freddo grazie all’equilibrio liquido-vapore che si crea nel contenitore. Il GNL può così essere stoccato e trasportato per lunghe distanze fino ai mercati di consumo, dove è poi utilizzato in forma liquida o rigassificato. Il GNL si caratterizza per la notevole versatilità negli ambiti d’impiego e per un impatto ambientale molto ridotto. L’impiego di GNL come combustibile è incentivato a livello nazionale ed europeo per i trasporti, siano essi su gomma o su nave. Il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) è un sottoprodotto dei processi di lavorazione di greggio e gas naturale. È caratterizzato da un’alta resa in termini di calore e di energia e da un moderato impatto ambientale: non inquina suolo e acqua e contribuisce al contenimento dell’inquinamento atmosferico per


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Definizioni Il Petrolio

via del basso contenuto di zolfo. Il suo impiego va dall’uso domestico a quello industriale, dal settore agricolo a quello navale. Rispetto ad altri combustibili il GPL garantisce maggiore potere calorifico, minore variazione di rendimenti in funzione di fattori ambientali, maggiore stabilità della composizione. Il GPL ha un ruolo importante nel campo dell’autotrazione e può contare su una logistica consolidata ed efficiente a livello nazionale. Il Biodiesel è l’unico carburante rinnovabile in forma liquida disponibile sul mercato. Si ottiene da oli vegetali (colza, girasole o altri) e può essere utilizzato come combustibile, puro o miscelato. Il suo impiego modera considerevolmente le emissioni di CO2 e azzera quelle di zolfo. Garantisce inoltre un’ottima resa nelle prestazioni dei veicoli e degli impianti di riscaldamento.

Il petrolio è una forma primaria di energia combustibile. I combustibili sono formati principalmente da idrogeno e carbonio. Non a caso i composti formati da queste sostanze sono chiamati anche idrocarburi. Il petrolio, quello grezzo che viene estratto da giacimenti dentro gli strati superiori della crosta terrestre, è una mescolanza di diversi idrocarburi, la cui composizione varia a seconda del luogo di provenienza. Oltre a idrogeno e carbonio il petrolio contiene altre sostanze non essenziali alla combustione, dette impurità (come lo zolfo). Il termine petrolio deriva dal latino, e significa “olio di roccia”. Il petrolio è stato presto ribattezzato

Attualmente, con una capacità produttiva di 1,5 milioni di tonnellate annue, l’Italia è al quinto posto tra i paesi europei. La produzione del biometano, infine, avviene per la decomposizione biologica di sostanze organiche in assenza di ossigeno, in un processo definito digestione anaerobica. Le materie prime per la sua produzione sono i reflui zootecnici,

“oro nero”. Si tratta di una risorsa dagli utilizzi più diversi (il petrolio greggio è un bene inutile: da solo serve a poco se non è oggetto di raffinazione; ne consegue che logistica e trasporto assumano a volte un ruolo che non è propriamente tecnico). La materia e i suoi derivati rappresentano una fonte di energia (anche termica) e vengono utilizzati per i motori della maggioranza dei veicoli, su terra, aria e rotaia. Inoltre, il petrolio è utilizzato come materia base per molti prodotti chimici industriali. I carburanti per autotrazione (benzina e gasolio) possono essere considerati omogenei all’interno di ciascuna categoria, in quanto il consumatore finale non percepisce differenze tra i marchi.

il FORSU, le produzioni agricole dedicate e i rifiuti da giardinaggio e gestione del verde. Essendo allo stato gassoso, se utilizzato come combustibile riduce significativamente le emissioni di particolato e può essere impiegato anche dai veicoli alimentati a gas naturale o metano di origine fossile. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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IL CAMION PRENDE IL TRENO

TRA LE TANTE MODALITÀ DI TRASPORTO COMBINATO, C’È QUELLA DELLE AUTOSTRADE VIAGGIANTI. EFFICACI, ECOLOGICHE ED ECONOMICHE

[INTERMODALITÀ]

di GIORGIO VIZIOLI

S

e la parola d’ordine della logistica di questi anni è intermodalità, l’autostrada viaggiante ne è una delle realizzazioni più evidenti ed efficaci. Ma, prima di tutto, che cos’è una autostrada viaggiante non accompagnata? Si tratta di una modalità di trasporto combinato, che consiste nel trasportare su treni merci, per tratte di media e lunga percorrenza, veicoli industriali e stradali di ogni tipo, in modo particolare semirimorchi. L’integrazione tra ferro e gomma è quindi totale perché, una volta scesi dal treno, i semirimorchi trovano ad attenderli autisti e motrici con i quali percorrere su strada solamente il primo e l’ultimo miglio, raggiungendo così le destinazioni finali e mantenendo la piena autonomia del rapporto con i loro clienti. Per l’autostrada viaggiante non accompagnata sono utilizzati speciali carri ferroviari,

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detti tasca, in grado di accogliere i semirimorchi in particolari strutture; in passato, si potevano caricare solo i camion cosiddetti gruabili (che erano solo il 10% dei veicoli in circolazione), ossia che potevano

essere issati sul treno con il supporto di una gru; oggi, invece, è possibile fare salire a bordo tutti i tipi di camion perché la funzionalità del sistema è assicurata dalle culle.

Palletways Palletways, è stata fondata nel 1994 nel Regno Unito e oggi è leader europea di trasporto espresso di merce pallettizzata. Il network italiano è stato costituito nel 2002 ed è la prima rete nazionale di movimentazione di merce pallettizzata, contando su 130 concessionari e tre hub in tutta Italia. L’offerta dell’azienda prevede servizi di consegne con tempistiche differenziate (24/48 ore o 48/72 ore) oppure personalizzabili. Certificata ISO 9001 e 14.001, Palletways assicura un track&trace completo oltre alla possibilità di acquisire ulteriori dati e informazioni sulla merce affidata sul portale riservato ai clienti. Massimiliano Peres.


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ALCUNE RETI DISPONIBILI La prima autostrada viaggiante in Italia è stata realizzata lungo la costa adriatica, nella tratta tra Brindisi e Forlì-Villa Selva, con partenze e arrivi nei rispettivi scali intermodali: un tragitto di circa 750 chilometri, che con il treno si coprono in sole dodici ore, molto meno del tempo occorrente per percorrere la stessa distanza su strada, tenuto conto dei vincoli vigenti per gli autisti dei mezzi gommati e delle limitazioni sulla strada. L’iniziativa è frutto della partnership tra le aziende Lotras, Primiceri (entrambe concessionarie del network Palletways, leader europeo del trasporto espresso di merce pallettizzata) e VTG, specializzata nella fornitura di attrezzature ferroviarie. Sull’autostrada viaggiante Brindisi-Forlì sono previsti per ora dodici treni alla settimana, nelle due direzioni, con sei partenze serali da ognuna delle due località collegate. Secondo le previsioni, i TIR e gli autoarticolati che non viaggeranno più su strada ma su rotaia saranno mediamente più di 300 alla settimana, per un totale di 15 mila camion all’anno. “I vantaggi – ha spiegato a Logistica Oggi Nazario De Girolamo, direttore generale Lotras – sono molteplici: infatti, trasferendo una significativa percentuale del trasporto merci su ferrovia, si alleggerisce considerevolmente il traffico stradale su gomma, con benefici evidenti in termini di impatto ambientale e sicurezza, ma anche per quanto concerne l’efficienza e la puntualità del servizio: vi è maggiore certezza del

Sonia Primiceri.

Primiceri Trasporti Fratelli Primiceri è stata fondata nel 1957 da Rocco Primiceri, con l’obiettivo di creare la più grande piattaforma logistica del Salento. Certificata ISO 9001, oggi è concessionaria del network Palletways per le provincie di Lecce, Brindisi e Taranto ed è il principale punto di riferimento per il trasporto su gomma e per i servizi logistici nella regione.

Lotras Fondata nel 1998 da Armando de Girolamo e dai figli Nazario e Domenico, Lotras opera in Italia e in Europa nel trasporto multimodale delle merci, con leadership assoluta nel trasporto dei liquidi alimentari. Negli ultimi anni, ha sviluppato soluzioni specifiche per le diverse filiere, realizzando tra l’altro i terminal ferroviari di Foggia e Forlì e la piattaforma logistica di Faenza, infrastrutture collegate a un reticolo di tracce internazionali per connettere le realtà produttive e commerciali del Mezzogiorno con le dorsali Adriatica e Tirrenica e, da queste, con il Centro-Nord dell’Europa. Lotras collabora inoltre con il mondo accademico e scolastico, per stage aziendali e tirocini formativi.

rispetto dell’orario, perché diminuisce la possibilità di blocchi dovuti ad ingorghi o incidenti stradali”. “Abbiamo voluto unire le rispettive specializzazioni e competenze per un progetto inclusivo – ha aggiunto Sonia Primiceri, amministratore unico Primiceri – e ci auguriamo che questa positiva esperienza possa essere ampliata anche su altre tratte, con sempre più treni e sempre più camion su ogni treno; una linea da Palermo al Tirolo sarebbe il primo vero passo per accorciare le distanze e unire l’Italia. Abbiamo sposato questo progetto perché, oltre a ridurre tempi e costi di percorrenza, consente agli autisti di lavorare meglio, in termini di orari ma anche di sicurezza, sia stradale sia per quanto riguarda il rischio di furti o aggressioni; inoltre, l’autostrada viaggiante evita le rotture di carico, con tutte le loro implicazioni, perché le merci arrivano a destinazione sullo stesso mezzo sul quale sono partite, mentre gli autisti, impegnati nei terminal di partenza e arrivo, tornano più agevolmente a casa con una migliore qualità della vita”.

Nazario De Girolamo

COSA RAPPRESENTA PER LA LOGISTICA In definitiva l’autostrada viaggiante, quale esempio efficace ed efficiente dell’intermodalità, interpreta e supporta le iniziative del sistema logistico italiano per la transizione ecologica e per il raggiungimento degli obiettivi sulla decarbonizzazione fissati dall’Unione Europea. “Il progetto intermodale realizzato da Lotras e Primiceri – ha commentato Massimiliano Peres, CEO Palletways Italia – è stato favorito dalla condivisione degli stessi valori di qualità, efficienza e sostenibilità che caratterizzano il nostro network e rappresenta una concreta risposta alle nuove sfide del settore dei trasporti, chiamato oggi ad affrontare il problema della mancanza di autisti e di sostenibilità ambientale. Fare parte del network internazionale Palletways è una opportunità per tutte le aziende di trasporto che, da un lato, possono accrescere il proprio business attraverso la rapidità e la qualità dei servizi forniti dal Network e, dall’altro, possono sviluppare nuove collaborazioni e sinergie con altre aziende concessionarie”. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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10 UN RUOLO FONDAMENTALE

IL MANAGER DELLA LOGISTICA [FORMAZIONE]

di FRANCESCO GALIMBERTI

MA CHE NECESSITA DI UNA ADEGUATA FORMAZIONE PROFESSIONALE

L

a logistica sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Ed è proprio in contesti così dinamici che risulta fondamentale la capacità della leadership (ma non solo) di gestire cambiamenti ed evoluzioni: “In un’epoca di grandi cambiamenti come quelli che stiamo vivendo – spiega Luisa Martino, responsabile Risorse Umane di CEVA Logistics – i manager sono chiamati a una sfida importante, che riguarda l’evoluzione della propria figura lavorativa. Un’evoluzione che comporta il superamento di divisioni e separazioni di ruolo spesso limitanti e che permette invece lo sviluppo, da parte del manager, di una visione di insieme in grado di conciliare diversi aspetti. In questa maniera, il “nuovo” manager può offrire un servizio adeguato ai propri clienti, grazie ad una padronanza completa di diverse competenze: dalla commerciale alla finanziaria fino all’operativa”. Partendo da questo presupposto, CEVA Logistics ha avviato, nel 2019 (anno in cui l’azienda ha attraversato una fase di forte trasformazione) un progetto formativo, CEVA Academy, finalizzato a sostenere il proprio percorso di cambiamento. L’Academy nacque quindi per fornire ai manager nuove competenze e, al contempo, per fare emergere figure manageriali in grado di affiancare alle competenze specifiche del settore anche opportune conoscenze finanziarie, linguistiche, di decision making, di pensiero strategico e di project management.

Luisa Martino.

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NELLA FILIERA

C

UN PERCORSO A STEP Il primo passo, preliminare a tutto il progetto, è stato quello analitico: l’azienda ha infatti condotto un’analisi dei margini di miglioramento, attraverso una indagine finalizzata a capire quali fossero le esigenze concrete, quali le conoscenze più sviluppate e quali meno. Grazie a questa analisi, sono stati individuati i principali fabbisogni e definiti i progetti formativi da sviluppare in collaborazione con importanti Università. I percorsi di studio e approfondimento offerti ai manager sono numerosissimi. Tra questi, un corso realizzata con l’Università Bocconi di Milano con focus prettamente economico-finanziario, proposto ai manager per migliorare la loro capacità di cogliere l’impatto finanziario delle proprie decisioni e una proposta formativa messa a punto in collaborazione con il Politecnico di Milano in relazione a tematiche più specificamente legate al supply chain management. Una parte importante dell’Academy, gestita insieme a Methodos, società leader nel change management, è inoltre dedicata

allo sviluppo delle soft skills, che sono fondamentali in un settore che vede le proprie dinamiche cambiare in modo così rapido: valorizzazione del pensiero strategico e innovativo, gestione della leadership basata sul coinvolgimento e sulla valorizzazione delle risorse e infine una comunicazione efficace, qualificata, trasparente e uniforme. Infine, in considerazione dell’importanza delle implicazioni internazionali del supply chain management, non poteva mancare la parte linguistica, attraverso l’attivazione di corsi di inglese individuali e collettivi che hanno coinvolto circa 200 tra manager e dirigenti.

I PRIMI FEEDBACK Il progetto formativo è stato molto apprezzato dai manager coinvolti, soprattutto per la personalizzazione data ai diversi percorsi, cuciti su misura delle diverse esigenze, la concretezza e la trasversalità dei temi trattati. A fine novembre 2021, CEVA Academy avrà una propria sede fisica, situata nello stabilimento di Somaglia, in provincia di Lodi, nell’ambito di un innovativo progetto già avviato consistente nella creazione di un parco logistico finalizzato al benessere dei dipendenti, grazie a progetti di urban art, di riqualificazione del verde e molto altro.

M

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NASCE LA CSCMP ACADEMY

L’IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE È SENTITA A TUTTI I LIVELLI. ECCO CHE ANCHE IL COUNCIL OF SUPPLY CHAIN MANAGEMENT PROFESSIONAL HA DECISO DI IMPEGNARSI IN QUESTA DIREZIONE. VEDIAMO COME

di ROSELLA TROMBETTA

successo in alcune filiere, o realtà specifiche, siano adattate e adottate in altri contesti.

GIÀ IN AULA

[FORMAZIONE]

I primi corsi, erogati nei mesi di novembre e dicembre del 2021, fanno riferimento a quattro track (SCM, Procurement,

T

ornare sui banchi di scuola a volte non è facile. Ma se si vuole rimanere aggiornati sull’evoluzione della propria professione, oggi più che mai, frequentare corsi di aggiornamento è diventato imprescindibile. Ancor di più nei settori, tra cui la logistica, dove il rapido acceleramento dei processi produttivi e tecnologici ha provocato e sta provocando profonde trasformazioni. Come scegliere, allora, il corso di formazione più adatto alle proprie esigenze? Naturalmente affidandosi a professionisti che provengono dal settore, preferibilmente con comprovata esperienza alle spalle. E di expertise non mancano sicuramente i membri del Board CSCMP, Council of Supply Chain Management Professionals, composto da professionisti, consulenti, manager di aziende leader, che hanno deciso di mettere a fattor comune il loro bagaglio culturale sotto l’egida di un “Academy”, impegnandosi in una mission formativa di tutto rispetto.

LA PROPOSTA La nuova proposta culturale, pensata per condividere le esperienze più significative, delineare in prospettiva le evoluzioni più promettenti, prepararsi alle sfide da affrontare, si distingue per varietà dei temi e ricchezza di contenuti, oltre

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TRASPORTARE OGGI  dicembre 2021/gennaio 2022

che per le modalità di fruizione: si compone di video, webinar interattivi, tavole rotonde virtuali, reali o ibride, sessioni in aula in presenza, per coprire i temi chiave del Supply Chain Management, con momenti indirizzati sia a chi desidera estendere la propria competenza di base sia a chi vuole approfondire aspetti specifici, combinando l’approccio teorico con testimonianze concrete. Per rispondere alle diverse esigenze e aspettative CSCMP Academy è impostata per track, ossia filoni tematici interconnessi, perché risorse, funzioni, processi, discipline, tecnologie, prima s’inquadrano in prospettive specializzate, poi si intersecano in un unico network, che deve essere integrato, cioè trasparente e sincronizzato. È poi nella dinamica stessa del miglioramento continuo che soluzioni sperimentate con

Warehousing, Blockchain), ciascuno dei quali guidato da un Track Educator di CSCMP Italy Roundtable, con specifiche competenze ed esperienze in azienda o in consulenza. Academy by CSCMP Italy Roundtable propone anche corsi singoli, inquadrati sempre in percorsi formativi con riferimento a track specialistici. Uno stesso corso, nativo in un track, potrà anche essere consigliato in altri track per completamento o contaminazione. Non mancheranno, infine, interventi di opinion leader e manager internazionali. Sarà possibile anche disegnare e comporre percorsi personalizzati per aziende e associazioni, da tenere nelle rispettive sedi.

info Per iscriversi e per ulteriori informazioni visitare il sito:

www.academyrtitalia.it


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