N. 192

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La Rivista degli Autotrasportatori La Rivista degli Autotrasportatori

Anno 20 - dicembre/gennaio 2017 - n. 191 Anno 20 - febbraio/marzo 2017 - n. 192

TForma

dal 2016 al 2017

In caso di mancata consegna, restituire all’ufficio di Milano Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa

convegno di fine anno sull’ intermodalità. Nel 2017 si riparte dal Transpotec

nuove gamme

MAN APRE AI COMMERCIALI

Il TGE è stato presentato allo IAA di Hannover. A Verona la premiére italiana

ruote industriali cursor 9

ecco il nuovo motore da FPT

INBLUE per essere green

Iveco e Michelin per una mobilità sostenibile

logistica e infrastrutture arrivano i dirigibili tra passato e futuro del trasporto merci PASSAGGIO DAL BRENNERO

un’arteria strategica per il collegamento con l’Europa

Transpotec Logitec 2017

CI SIAMO!

Petronas, il successo parte dalla Dakar Assembela ANFIA - Goodyear - News




sommario

febbraio/marzo 2017

www.trasportale.it

n.192

pg. 26 GUIDA AL TRANSPOTEC La manifestazione veronese parte con premesse di un grande successo

IN QUESTO NUMERO Attualità e opinioni

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EDITORIALE

di Luca Barassi

Il punto di vista del Direttore

il notiziario

In breve le notizie più importanti del settore

EDITORIALE DI FERRO di Ferruccio Venturoli La voce della passione

LA STERZATA

di Roberto Sterza

La voce appassionata della categoria

volta pagina di Paolo Volta

In copertina: PETRONAS è stata ancora una volta protagonista NON SOLO TIR alla Dakar. Un di Alessandro Musumeci Tutto quello che non è veicolo industriale terzo posto che sottolinea come la performance IL DORSALE dei lubrificanti di Gian Paolo Pinton dell’azienda malese Il contraltare del Frontale siano al top Un Professore prestato alla Logistica

Speciale

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TRANSPOTEC LOGITEC 2017

Guida al Salone del trasporto italiano, in programma a Verona dal 22 al 25 febbraio

In copertina: MAN amplia la propria gamma con il veicolo leggero TGE. La premiére italiana è al Transpotec di Verona

Incontri

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martin Stahlberg: strategia scania

Da 25 anni considera Scania la sua famiglia. Dopo aver girato tutto il mondo oggi ha un ruolo strategico

Ruote industriali

32 38 66

MAN: IL TGE AMPLIA LA GAMMA DEL LEONE

Un “Grande” sa essere anche “Piccolo”. Così MAN presenta il suo veicolo leggero

FPT: CURSOR 9, UN MOTORE ECOLOGICO

Da Torino alla Francia passando per la Cina. Tutti gli ingegneri FPT coinvolti in questo progetto

IVECO: INBLUE PER ESSERE GREEN

L’LNG avanza e Iveco è all’avanguardia in questa tecnologia. I clienti come L3G la seguono

Ruote commerciali

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VOLKSWAGEN: IL CRAFTER SU STRADA

Dopo la presentazione statica, eccoci in Spagna per vedere dal vivo come si comporta il nuovo veicolo

Logistica e infrastrutture

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BRENNERO: passaggio a nord-ovest

Una infrastruttura strategica che collega il nostro Paese con la rete TEN europea

DIRIGIBILI: DAL PASSATO AL FUTURO

Un mezzo di trasporto inventato quasi 100 anni fa che si rivela oggi efficiente ed ecosostenibile



sommario

febbraio/marzo 2017

Professione Camionista

52 BOOM 2016: VERO O FITTIZIO?

notiziario:

Le news del settore

Notizie dalle aziende

COVER STORY: PETRONAS LUBRICANTS

Il gruppo malese è tra i protagonisti della Dakar con prodotti presenti sui camion di serie

BOLLETTINO ANFIA AFTERMARKET

In questo numero l’associazione fa un ampio punto sull’annata appena conclusa

azienda del mese: mann-hummel

Dopo auto e truck, MANN+HUMMEL, cresce nei settori più prettamente industriali

56 60 62 64

www.facebook.com/trasportareoggi

EVENTI: TFORMA, TRA 2016 E 2017

Il convegno sull’intermodalità ha chiuso il 2016. Ecco i programmi per il nuovo anno accademico

www.youtube.com/trasportareoggi

EVENTI: ANNIVERSARIO TOSCANDIA

La concessionaria Scania compie 40 anni e per l’occasione ha organizzato un grande evento

Segui il QRCode:

A Milano si è fatto il punto sul futuro delle reti di vendita

tecnologie: goodyear e le soluzioni proattive Nasce un sistema predittivo che comunica quando e quale problema si verificherà allo pneus

assemblea anfia: industria 4.0

A Cassino si è parlato del rilancio dell’industria manifatturiera italiana. Prestigiosi gli ospiti

Presente in modo capillare in tutta Europa, DKV offre servizi a 360 gradi per i professionisti

CONSEGNE: PIGLIACELLI SCEGLIE SCANIA

Una grande flotta, un trasportatore storico. Ecco i motivi che lo hanno portato verso il Grifone

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Coordinatrice editoriale: Federica Lugaresi - lugaresi@trasportale.it Responsabile prodotto e iniziative speciali: Ferruccio Venturoli Coordinatore TOE AfterMarket: Ferruccio Venturoli Responsabile sviluppo editoriale: Franco Fossati - franco.fossati@trasportale.it Hanno collaborato: Vincent Aino, Alessandro Bassi, Luca Gaier, Goffredo Gualandi, Alessandro Musumeci, Gian Paolo Pinton, Andrea Trapani, Paolo Volta Grafica e impaginazione: Daniela Basilico Comunicazione www.danielabasilico.com

Trasportare Oggi è anche in versione elettronica Scarica gratuitamente la App da iTunes e potrai sfogliare TOE in qualsiasi momento e archiviare tutte le uscite sulla libreria virtuale.

COSA ABBIAMO VISTO A FEBBRAIO AL transpotec logitec

INFRASTRUTTURE Brennero: passaggio a Nord-Ovest

Direttore Responsabile: Luca Barassi - luca.barassi@trasportale.it

Alcuni articoli di questo numero sono corredati di un servizio video pubblicato sul nostro canale YouTube. Per vederlo da uno smartphone basta scaricare la app gratuita per iPhone o per Android dai.

FOCUS: FULL SERVICE DKV

Sul prossimo numero

EVENTI: FORUM RETAIL

La rivista degli Autotrasportatori - n.192 febbraio/marzo 2017

@trasportale

Rubriche Fuori Strada

Editoriale:

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A Surgut, nei campi petroliferi, uomini e veicoli si devono adattare a condizioni di vita davvero al limite

Fotolito e stampa: Unigrafica - Gorgonzola (Mi) CASA EDITRICE Transpoedit S.r.l. - Sede legale: Viale Monza, 40 20123 Milano - P. IVA: 07634360965 Direzione e redazione: Via Savona, 80 - 20144 Milano redazione@trasportale.it Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997

PROFESSIONE CAMIONISTA Come si lavora in Siberia

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SIBERIA: LAVORARE A -40

Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, La informiamo che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Transpoedit Srl per inviarle la presente pubblicazione. I dati raccolti saranno trattati con l’uso di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, V.le Monza 40.

dicembre/gennaio 2017

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ottobre/novembre agosto/settembre 2016 2016

È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.

Di questo numero sono state tirate: 15.800 copie

Trasportare Oggi in Europa fa parte di:

il network di magazine digitali verticali numero uno in europa

luglio 2016

maggio/giugno 2016

aprile 2016



editoriale

di Luca Barassi

BIM… BOOM… TEC!

L

a maggior parte degli editorialisti di questo giornale si è soffermato, giustamente, da un lato sulla scandalosa situazione politica italiana che, nonostante corsi e ricorsi storici, continua a dare sfoggio di insulsa capacità di governo ed eccellente capacità di gestione degli affari personali, dall’altra sull’eccezionale BOOM che ha avuto il nostro segmento, dal punto di vista di vendite di veicoli, dopo anni di recessione e stagnazione.

Non mi addentrerò, dunque, anche io in questi argomenti dal momento che le analisi e le considerazioni che leggerete sono più che autorevoli. Apro, invece, questo giornale parlando del Salone che da qui a qualche giorno aprirà i battenti a Verona e di cui trovate un’ampia guida nelle prossime pagine. Il Transpotec (come è comunemente chiamato, senza la sua appendice Logitec), innegabilmente, è nel cuore di tutti noi “italiani del trasporto”, perché ha segnato, in vario modo i cicli e le epoche di un settore che, inutile ripeterlo, è strategico non solo per l’economia, ma anche per la società di qualsiasi Paese. E di questo dobbiamo ringraziare uno dei suoi papà, Gian Paolo Pinton, che nel 1988 ebbe la lungimiranza di far nascere un evento che sarebbe diventato il punto di riferimento del nostro settore in Italia. Come tutti ben sappiamo, il Salone ha avuto periodi alterni di fortuna e successo, arrivando quasi a sparire, purtroppo, dal panorama fieristico internazionale. È stato preso per i capelli quattro anni fa, da una nuova gestione, oserei direi illuminata, di Fiera Milano, pur riportando la location a Verona, sua collocazione ideale. Ed eccoci qui, finalmente, a parlare della terza edizione sotto il nuovo cappello. Stavolta, e ribadisco il “finalmente”, con toni di successo annunciato. Che il Transpotec Logitec 2017 si preannunciasse col “botto” lo si è capito ben presto, già a novembre, quando tra conferme

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dicembre/gennaio 2017 TRASPORTARE OGGI

ufficiali ed ufficiose le aree sono andate letteralmente a ruba, tanto da spingere gli organizzatori a chiedere di rosicchiare un po’ di spazio al Samoter. Già, il Samoter. Perché - Vivaddio – come ormai ben saprete si è riusciti a organizzare una coabitazione tra le due manifestazioni che, essendo una biennale e l’altra triennale, quest’anno cadevano insieme. Un suicidio farne due in date separate! Io aggiungo: sarebbe un miracolo e allo stesso tempo una benedizione per il nostro settore, se questa coabitazione potesse proseguire negli anni. Anzi, se si arrivasse ad una grande unica manifestazione che coinvolga l’intera filiera del trasporto. Lo so, forse è utopia, ma sperare (e lavorare per…) non costa nulla, o quasi. Insomma, 50 mila è il numero di visitatori attesi per le due manifestazioni che, naturalmente, potranno essere visitate con un unico biglietto. Una sbronza di eventi, appuntamenti, presentazioni e novità aspettano i visitatori, che dal mercoledì al sabato potranno vivere quattro giorni di trasporto a 360 gradi. Sì, perché l’altra novità di quest’anno è che non ci sarà la domenica, causa sempre la coabitazione con Samoter. Ce ne faremo una ragione. Tra tutto questo turbinio di iniziative non posso non sottolineare quella che, senza dubbio, è una delle più innovative: la realtà virtuale. 360 Virtual Vehicles, infatti, è l’operazione, realizzata dalla nostra testata, grazie alla quale i visitatori potranno vivere un’esperienza unica immergendosi in prove di guida estreme ed emozionanti, con la tecnologia 360° e in 3D. Infine, essendo questo il primo numero del 2017 che, come strillato nel numero scorso, celebra i 20 anni della nostra rivista, auguro a tutti voi un’annata speciale, nella speranza di avervi sempre nostri assidui lettori. ●





Notiziario

Scania e il debutto in Tv

Su Sky Reteconomy il mondo del Trasporto pesante

10 Puntate interamente dedicate al mondo del trasporto pesante in un format chiamato “Scania Time” dal nome dello storico magazine dell’azienda. Sicurezza, sostenibilità, innovazione, economia i temi chiave al centro della serie tv che porterà sotto i riflettori del grande pubblico il trasporto su gomma, un settore chiave nel sistema economico italiano. La prima tre puntate sono andata in onda rispettivamente lo scorso 25 ottobre,22 novembre, 27 dicembre ( le successive saranno il 24 gennaio, 21 febbraio, 21 marzo, 25 aprile, 23 maggio, 27 giugno e 25 luglio) su Reteconomy, il canale 512 di Sky focalizzato su temi di economia e attualità. “Il trasporto pesante svolge un ruolo strategico in Italia, basti pensare che oltre l’85% della merce viaggia su gomma. Ciò significa che, nonostante non tutti ne abbiano piena consapevolezza, si tratta di un settore che ha un impatto determinante su ognuno di noi e sull’intero sistema economico italiano”, ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania. “E’ quindi di primaria importanza, attraverso un canale dedicato ad economia e attualità quale Reteconomy, portare all’attenzione del grande pubblico temi quali la sostenibilità, l’innovazione, l’economia e la sicurezza del settore. E’ necessario dare visibilità agli ingenti investimenti in sviluppo tecnologico che le case produttrici di veicoli di trasporto merci hanno sostenuto per arrivare ad offrire soluzioni di trasporto che rispondono alle più avanzate norme sull’inquinamento e sulla sicurezza. Investimenti che consentono a Scania, in particolare, di offrire soluzioni di trasporto innovative che garantiscono la massima sostenibilità economica ed ambientale, condizioni indispensabili per rendere competitive le imprese italiane di trasporto e per garantire all’intera società un futuro maggiormente sostenibile” conclude Fenoglio.

Gruppo Volkswagen In pista (da sci) con Mercedes sempre più green Vito 4x4 affianca i maestri di sci

Stanziato un fondo multimilionario per progetti sostenibili Il Consiglio di Sostenibilità del Gruppo Volkswagen, recentemente istituito e composto da membri provenienti da diversi Paesi, ha stabilito il proprio piano di lavoro in occasione della riunione costitutiva. Le priorità nel 2017 saranno le sfide relative all’inquinamento globale da CO2 e le rispettive normative dopo il 2025, e il processo di trasformazione dell’Azienda. Per la proposta e il finanziamento dei propri progetti, il Gruppo Volkswagen ha proattivamente stanziato 20 milioni di Euro per i primi due anni. Matthias Müller, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Volkswagen, ha affermato: “È una giornata importante per Volkswagen. Sono lieto e grato che nove personalità straordinarie abbiano dichiarato la volontà di lavorare con noi nel nostro nuovo Consiglio di Sostenibilità internazionale. Al Consiglio saranno forniti informazioni di ampia portata, diritti di consultazione e diritti di operare per propria iniziativa. Darà indicazioni al Consiglio di Amministrazione su questioni legate all’etica del business e all’integrità, su tematiche centrali che l’industria automobilistica dovrà affrontare in futuro, come la trasformazione da produttore di auto a provider di servizi di mobilità, sul radicale cambiamento tecnologico dai motori a combustione interna alla mobilità elettrica e sul trovare un equilibrio tra redditività, buoni posti di lavoro e tutela ambientale”. 10 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

Da quest’anno 400 maestri di 7 scuole sci italiane saranno supportati dalla sicurezza a trazione integrale del nuovo Vito 4x4, protagonista insieme alla gamma 4MATIC della Stella nelle principali stazioni sciistiche Italiane. I sette Vito 4X4 assicureranno gli spostamenti dei maestri per l’intera stagione, garantendo la massima sicurezza e comfort su fondi stradali con scarsa aderenza, neve e ghiaccio. Vito 4x4 offre ai professionisti del trasporto quella spinta in più in termini di trazione, fondamentale su strade ghiacciate ed innevate oltre che nei cantieri e sulle strade non asfaltate. Tra i principali punti di forza le dimensioni compatte, l’elevata dinamica di marcia ed un’ottima maneggevolezza. È l’unico mid-size van disponibile con trazione anteriore, posteriore ed ora anche integrale permanente.


Notiziario

Ford più sostenibile UPS Il processo produttivo dell’Ovale Blu senza acqua potabile Ford punta a ridurre l’utilizzo della risorsa più preziosa del pianeta, l’acqua, di circa ¾, compiendo un altro passo verso la totale assenza di acqua potabile utilizzata nel processo produttivo. Entro il 2020, Ford mira a ridurre l’utilizzo di acqua per veicolo del 72%. Pertanto, per ogni 3,7 litri di acqua che Ford usava nel 2000, l’Ovale Blu ne utilizzerà solo 1,0 entro il 2020. “Dal momento che molti dei nostri stabilimenti si trovano in regioni del globo in cui la scarsità d’acqua rappresenta un problema serio, intendiamo concentrarci sulla gestione responsabile dell’acqua durante le nostre operazioni di produzione” ha dichiarato Bruce Hettle, Vice Presidente, Global Manufacturing & Labor Affairs. “Puntiamo ad ottenere una fornitura stabile di acqua per i nostri impianti e, nel contempo, stiamo lavorando con le comunità locali per assicurarci che le loro esigenze siano soddisfatte”. “Siamo consapevoli che l’acqua è una risorsa limitata, quindi ci siamo fissati un obiettivo ambizioso per il 2020, basato sui successi ottenuti finora nella riduzione del suo utilizzo”, ha spiegato Andrew Hobbs, Direttore, Environmental Quality Office. “Stiamo cercando modi innovativi per ridurre il nostro impatto ambientale, a partire dal nostro obiettivo di non utilizzare acqua potabile nel processo produttivo, per raggiungere l’obiettivo finale dell’abolizione totale di acqua nei nostri processi produttivi”.

Nuova apertura di un punto di rifornimento LNG

Il Nuovo Iveco Stralis fa il pieno a Pontedera

È stata inaugurata a Pontedera (PI) la nuova stazione LNG realizzata da Eni, la quinta in Italia. I veicoli Iveco alimentati a Gas Naturale Liquefatto possono quindi contare oggi in Italia su cinque punti di rifornimento dislocati in altrettanti nodi strategici per il traffico merci, tra cui l’impianto Eni di Piacenza. Il Nuovo Iveco Stralis NP ha fatto da cornice alla cerimonia inaugurale che ha visto la presenza di esperti del settore per spiegare i vantaggi del gas naturale liquefatto, carburante oggi concretamente disponibile anche per i mezzi pesanti. Fabio Pellegrinelli, Gas Business Development Iveco Mercato Italia, ha richiamato l’attenzione sull’importanza di questa nuova apertura strategica per numerosi player del settore dotati di basi logistiche adiacenti a Pontedera, e per tutti i trasporti afferenti le importanti aree portuali di Livorno e La Spezia. Ha proseguito Pellegrinelli: “I Nuovi Stralis NP grazie alla loro elevata autonomia, rifornendosi a questa nuova stazione Eni, potranno coprire con ancora maggiore efficacia la rotta di collegamento Nord-Centro-Sud Italia sul versante tirrenico. La nuova stazione conferma e supporta la crescente domanda di trasporto sostenibile, esigenza oggi imprescindibile, verso la quale Iveco punta da sempre, e nella quale può vantare un’esperienza di oltre 20 anni”.

potenzia la presenza nel settore sanitario Acquistata multinazionale di logistica sanitaria

UPS ha firmato l’accordo per l’acquisizione di Marken, società statunitense specializzata nella supply chain del comparto life sciences. "La logistica sanitaria è un mercato strategico per UPS", spiega Teresa Finley, Chief Marketing e Business Services Officer di UPS. "Questa acquisizione rafforza il nostro portafoglio e dimostra il nostro impegno verso i clienti". I clienti di Marken sono società farmaceutiche, istituti di ricerca clinica e produttori a contratto. Le spedizioni effettuate da questa multinazionale, a diverse temperature e in 150 Paesi – che ogni mese per farmaci e prodotti biologici sono 50mila - richiedono tempi certi e temperatura controllata.

Groupe PSA è sempre più attento alla sostenibilità In lotta continua contro il cambiamento climatico Groupe PSA è riconosciuto come leader mondiale per la sua strategia e le misure intraprese per rispondere al cambiamento climatico ed entra a far parte della «A List» stilata dal Carbon Disclosure Project (CDP), organizzazione internazionale no-profit nell’ambito delle economie sostenibili. La «A List» comprende 193 aziende a livello mondiale e Groupe PSA fa parte del 9% delle aziende che partecipano al programma del CDP e si è guadagnato un posto nella «A list». È un riconoscimento per le azioni intraprese dal Groupe volte a ridurre le emissioni e ad attenuare gli effetti del cambiamento climatico. Patrice Lucas, Direttore Programmi e Strategia di Groupe PSA, dichiara: «Quest’onorificenza del CDP conferma, a livello internazionale, la pertinenza delle nostre scelte tecnologiche e delle nuove offerte in fatto di mobilità per far fronte alle sfide del cambiamento climatico. Inoltre, è una ricompensa per i passi da gigante che abbiamo compiuto al fine di garantire, insieme all’ONG Transport & Environnement, la massima trasparenza ai nostri Clienti sui consumi reali dei nostri veicoli». febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

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Notiziario

DKV “trasloca” Partnership consolidata con A.I.T.I.

DKV Euro Service, da oltre 80 anni azienda leader nei servizi dedicati al trasporto per le imprese, consolida la propria partnership con l‘Associazione Imprese Traslocatori Italiani (A.I.T.I.). Da ben 3 anni DKV Euro Service e A.I.T.I. collaborano con successo offrendo agli associati un ventaglio di servizi utili al business. Inoltre, DKV mette a disposizione dei traslocatori associati A.I.T.I. anche vantaggiose condizioni commerciali, grazie alla DKV Card, infatti, gli associati A.I.T.I. possono fare rifornimento di carburante e lubrificanti senza l’utilizzo di denaro contante presso le oltre 60.000 stazioni e aree di servizio multimarca distribuite capillarmente su tutto il territorio europeo, di cui oltre 6.300 in Italia. Il Network di stazioni multibrand a basso costo consente, inoltre, di risparmiare fino a 20 centesimi al litro. Ma DKV Card non è solo una carta carburante, ma una carta multiservizi, difatti è accettata anche da circa 10.000 partner autorizzati che offrono servizi di riparazione, assistenza pneumatici, soccorso stradale, traino, noleggio, lavaggio e molto altro ancora.

Genoa Shipping Week Annunciata la terza edizione Dal 26 giugno al 1 luglio 2017 Genova accoglierà la terza edizione della Genoa Shipping Week, la settimana di iniziative culturali, conferenze e incontri dedicati allo shipping, organizzata da Assagenti e ClickutilityTeam che coinvolgerà vari luoghi della città e che culminerà il 30 giugno con la XIV edizione dello Shipbrokers and Shipagents Dinner. Con la Genoa Shipping Week - che nell'edizione 2015 ha registrato la presenza di oltre 5 mila ospiti provenienti da 52 nazioni per partecipare ai 20 eventi a calendario - Genova sarà per una settimana il fulcro degli incontri tra i più importanti operatori dello shipping internazionale che si confronteranno su temi tecnici del settore e creeranno le basi per stringere nuove relazioni professionali. "Siamo lieti di consolidare sempre di più la nostra collaborazione con Assagenti nel realizzare la terza edizione della Genoa Shipping Week, ormai appuntamento internazionale dello shipping italiano - evidenzia Carlo Silva, Presidente ClickUtility Team. "Il Forum riunirà a Genova tutti i protagonisti internazionali del settore marittimo e della logistica, creando un confronto sulle innovazione tecnologiche e sullo sviluppo della cooperazione all'interno del cluster marittimo".

Un secolo! La culla del brand Renault Trucks compie 100 anni

È nel 1915, che Marius Berliet prende la decisione di acquistare alcuni terreni nella periferia ad est di Lione e di costruire uno stabilimento a Vénissieux per soddisfare con urgenza la pressante domanda di autocarri e munizioni, allo scopo di contribuire agli sforzi militari dell’esercito francese, al culmine della Prima Guerra mondiale. Oggi, il quartier generale di Lione è il cuore pulsante di Renault Trucks e costituisce la pietra angolare del complesso industriale del gruppo Volvo di cui fa parte la casa dal 2001. Vi lavorano oltre 4.000 dipendenti su una superficie di 180 ettari, a cavallo tra i comuni di Vénissieux e Saint-Priest. Comprende un’unità di assemblaggio di motori, un’unità di assemblaggio di ponti e assali, un centro di imbutitura e una piattaforma logistica per i ricambi. La sede di Lione annovera numerose attività terziarie, tra cui la ricerca che conta 1.300 addetti ed è essenzialmente dedicata allo sviluppo dei veicoli di tonnellaggio medio e delle rispettive motorizzazioni, nonché le soluzioni di trasporto in ambiente urbano. 12 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

TNT e trenitalia inventano il “Bagaglio facile” Raddoppiati i volumi del 2015 Bagaglio Facile è utilizzato principalmente dai clienti che si spostano dalle grandi città, Roma e Milano le prime due, verso località turistiche e di relax: Dolomiti in testa, qui si concentra il 15 per cento delle spedizioni. Canazei e Cortina le mete top. Ma anche verso le località termali e quelle marittime di Liguria, Puglia. Tutte località servite dal sistema delle Frecce Trenitalia che offre viaggi frequenti, comodi, veloci e puntuali. Grazie a questo servizio, viaggiando con Trenitalia, è possibile infatti spedire il proprio bagaglio con la consegna direttamente nella località di soggiorno. Viaggiare in libertà è divenuto infatti il nuovo “must” per i viaggiatori alla ricerca di un’esperienza di viaggio rilassata e senza stress da bagaglio. TNT e Trenitalia rafforzano così la loro partnership giunta al quinto anno. Un’intesa che consente ai clienti Trenitalia di usufruire del servizio di consegna a domicilio dei bagagli. Il progetto rientra nelle attività lanciate da Trenitalia per migliorare ulteriormente la customer experience, rendendola sempre più facile, comoda e competa. “Bagaglio Facile” è la versione ad “Alta Velocità” del “Servizio Bagagli” di TNT, offerto a tariffe ulteriormente agevolate ai viaggiatori FRECCIAROSSA, FRECCIARGENTO, FRECCIABIANCA oltre a Intercity e Eurocity.


di Ferruccio Venturoli

editoriale di ferro

Quando la montagna partorisce il topolino A

ll’italiano in generale, a chi lavora nel trasporto in particolare, piace essere preso in giro. Certo, è brutta questa frase come incipit di un articolo, eppure, quando ci vuole ci vuole! Nel maggio scorso (e noi ne parlammo nel numero di luglio dello scorso anno) non senza un certo clamore, fu annunciato che veniva istituito l’Osservatorio Nazionale sui furti e le rapine in danno di autotrasportatori. All’interno di quest’Osservatorio ci sono tutti, ma proprio tutti tranne, ovviamente, un rappresentante “vero” degli autotrasportatori: si va dall’Albo degli Autotrasportatori, ai Carabinieri, alla Finanza, alle varie Direzioni della Polizia di Stato, passando per Anas, Ania e Aiscat. Insomma uno schieramento di forze in grandissimo stile che finalmente si rendeva conto che c’era un problema. In quell’occasione ironizzammo un po’, perché, chi come noi vive e lavora nell’autotrasporto, conosce bene questo problema e noi, come al solito un po’ polemici, ci siamo chiesti. ”Ma l’Albo, la Polizia, i Carabinieri etc etc, se ne accorgono soltanto ora?”. Meglio tardi che mai! Pensammo però, sperando che, comunque, sarebbe partita una vera e propria guerra ai criminali delle autostrade. E siamo rimasti in attesa di notizie, di nuove strategie, di successi investigativi, di arresti clamorosi. E, finalmente, sull’autorevole periodico del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori, leggiamo che questo nuovo organismo, dopo sei o sette mesi, ha annunciato la prima, clamorosa e determinante azione contro il crimine in autostrada. Una task force? Un gruppo speciale di agenti? L’utilizzo di tecnologie sofisticate? L’utilizzo di satelliti? No! L’Organo Ufficiale dell’Albo ci dice che nel 2017 il sopra citato Osservatorio lancerà l’importante campagna “Uomo Informato Mezzo Salvato” . Quindi, in poche parole, l’Osservatorio, dopo sei mei di studi e di ricerche ha “partorito” un innovativo ed esclusivo vademecum di 12 punti per “promuovere adeguate misure di prevenzione” ovvero consigli da dare a chi guida un camion, per sentirsi sicuro. Uno sforzo non da poco, dobbiamo ammetterlo. Ma vediamo qualcuno di questi consigli, tra quelli ai quali, da solo, nessuno sarebbe potuto arrivare. Per esempio: “pianificare le soste in aree con servizi appositi e, se possibile, custoditi”; oppure: “quando è necessario allontanarsi dal mezzo

Immagine tratta dalla rivista TIR, che si ringrazia.

è sempre meglio chiudere le porte a chiave attivando i sistemi di sicurezza”; ancora: “in caso di rapina, presentare denuncia quanto prima.” Allora, dopo aver letto l’anteprima del vademecum, pubblicata dal Periodico dell’Albo, ci viene spontaneo chiederci: “ma perché ci vogliono sempre prendere in giro? Non si vergognano? Nessuno dice niente?” Ma poi ci viene in mente anche che, forse, per mettere in pratica questa grande campagna, verranno spesi dei soldi, verranno indette le solite gare d’appalto per la comunicazione, per la stampa, magari verranno acquistati spazi pubblicitari e chissà cos’altro ancora! Insomma, la presa in giro si delinea, prende forma e a noi viene un po’di nausea. ●

febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

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Notiziario

La Stella brilla con il primo vero Pickup di fascia alta Il lancio è previsto per la fine del 2017

Con il Concept X-CLASS, Mercedes-Benz Vans ha presentato a Stoccolma un’anteprima del primo Pickup premium, che sintetizza le migliori caratteristiche di due concezioni diverse, che Mercedes-Benz svela con un prototipo in due versioni di design di grande effetto. Se il Concept X-CLASS powerful adventurer dimostra con chiarezza come la futura X-Class sarà dotata di tutte le qualità del classico Pickup – robustezza, funzionalità, resistenza alle sollecitazioni e doti fuoristradistiche –, il Concept X-CLASS stylish explorer compie un ulteriore passo in avanti, sottolineando ciò che distinguerà il Pickup con la Stella dai veicoli del segmento. Dal design tipico del marchio alla dinamica di marcia, dal comfort alla sicurezza, il Pickup avrà tutte le caratteristiche di un autentico Mercedes. “Rivoluzioneremo il segmento dei Midsize Pickup con il primo vero Pickup premium al mondo, concepito per il moderno urban lifestyle”, ha dichiarato Volker Mornhinweg, responsabile di Mercedes-Benz Vans. “La nostra X-Class è un Pickup senza compromessi. Il telaio a longheroni e traverse, il motore a sei cilindri e la trazione integrale permanente per noi sono un must; a corredo aggiungiamo sicurezza, comfort, agilità e design espressivo: in poche parole, tutto ciò che contraddistingue le automobili con la Stella e che ci consentirà di rivolgerci a nuovi target che finora non hanno mai preso in considerazione l’acquisto di un Pickup”.

Volvo Performance Edition Grande veicolo, grandi prestazioni

Volvo Trucks ha nel suo DNA l’attenzione alle prestazioni dei propri veicoli. Da qui nasce Volvo FH Performance Edition, il veicolo che incarna a pieno i valori di Volvo Trucks, qualità – sicurezza - rispetto per l’ambiente, e che ben sposa il concetto di Svedesità grazie alla commistione di stile e tradizione. Grazie ad I-Shift Dual Clutch, all’elevato comfort di guida e all’efficienza nei consumi, Performance Edition si propone come veicolo dalle grandi prestazioni, capace di superare le aspettative, ma soprattutto capace di dar forma alle emozioni! Per esaltare ulteriormente l’immagine di Performance Edition è stato disegnato un semirimorchio in grado di rimarcare ulteriormente i concetti di svedesità e di prestazione. Li vedremo in tour, viaggiando sulle strade italiane per farsi ammirare e fotografare.

14 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

Nuova nomina in UTA

Simone Sguizzardi nuovo Head of Western Europe

New entry alla UNION TANK Eckstein GmbH & Co. KG (UTA): la società di carte carburante e servizi ha nominato Simone Sguizzardi nuovo Head of Western Europe. Dal 1° novembre 2016 Simone, 42 anni, guiderà da Kleino-stheim le attività aziendali in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, nei paesi del Benelux e nelle isole britanniche. Oltre al coordinamento delle locali operazioni di distribuzione, sia diretta che tramite agenzie, tra le sue principali mansioni si annoverano lo sviluppo e l’espansione delle attività di distribuzione. Simone Sguizzardi ha alle spalle 15 anni di esperienza a livello internazionale. “La nostra crescita nel settore internazionale delle carte carburante e servizi per il trasporto industriale di merci e persone è il primo dei nostri obiettivi aziendali” dichiara Volker Huber, CEO di UTA. “Per poter espandere maggiormente la distribuzione diretta in Europa occidentale, abbiamo preso a bordo con noi Simone Sguizzardi, un esperto che saprà arricchire il team UTA con la sua lunga esperienza. Siamo lieti di poter in futuro collaborare con lui e sviluppare maggiormente la nostra attività nella regione”.


La Sterzata

di Roberto Sterza Automotive Marketing and Communication Professional

Business a guida autonoma O

gni giorno ci troviamo di fronte a una miriade di notizie, che trattano di evoluzioni tecnologiche e spaziano in tutti i campi. Si pensava che ad un certo momento la tecnologia avrebbe consentito di affinare delle operazioni, procedure, consuetudini, evolvendole ma non stravolgendole. Con l'Internet delle Cose, stiamo entrando in una nuova era, in cui tutto è destinato a mutare. Potrebbe il mondo dell'automotive scampare all'evoluzione? Direi proprio di no, anzi è in prima fila tra i settori in evoluzione. Vorrei però immaginare lo scenario futuro della mobilità e le ripercussioni sui sistemi attuali. L'evoluzione delle tecnologia costringerà una serie di settori a reinventarsi per la sopravvivenza. Scritta così mi sembra di essere in procinto di scrivere un sequel del famoso e a me caro libro "Medioevo prossimo venturo" di R.Vacca, invece cerco di unire tanti punti apparentemente scollegati tra loro, per dare spunti di riflessione. Partiamo da un assunto, i veicoli a guida completamente autonoma saranno realmente funzionanti e acquistabili intorno al 2020. Benché ci siano già dei mezzi che sono equipaggiati di un sistema di guida autonoma, diamo un'etichetta alla voce "guida completamente autonoma". Essa ha il controllo totale e permanente di tutte le funzionalità del mezzo, oggi queste funzionalità magari sono utilizzate per brevi periodi e non collegate tra loro e gestite in forma unica. C'è un bel video di Tesla, ma ne potete trovare simili anche di Google e di molte università, in cui si capisce la nuova dimensione della guida autonoma. Facciamo un esempio, esco dall'ufficio alle 19, seleziono sullo smartphone tra alcune auto disponibili quella che fa il caso mio e magia... arriva l'auto di fronte all'entrata dell'azienda. Ricordate Kitt la famosa protagonista del telefilm Supercar? Ecco lo stesso, spero senza parlare! Seleziono la destinazione, e poi l'auto in funzione dell'orario, del traffico, ecc, sceglie il percorso ottimale. Nel mentre posso riposare, telefonare, guardare la tv. Una volta arrivato a destinazione scendo dell'auto, la quale prosegue per effettuare un altro servizio, o si parcheggia da sola. Per il trasporto del cosiddetto Ultimo Miglio, immaginiamo dei mezzi che girano ed effettuano picking e consegne al volo.Questo scenario è verosimile, già accade in forma sperimentale.

E qui la domanda sorge spontanea; a questo punto che senso avrà possedere un veicolo? Probabilmente nessuno, già oggi con le soluzioni di car sharing, l'utente si focalizza sul servizio senza neanche interessarsi della marca del modello. Un domani sceglieremo una categoria di auto per spostarci in città in settimana, un'altra più grande per il weekend, per trasportare l'intera famiglia e così via. In poche parole, tutti noi pagheremo l'auto per il reale utilizzo, senza preoccuparci del deprezzamento della manutenzione, ecc. Ancora di più per il trasporto di merce, in cui la scelta del mezzo viene proprio ignorata. Il tema della proprietà è molto sensibile, soprattutto tra i costruttori, i quali sono focalizzati sui volumi e basano il loro modello di business sulla vendita. Chi gestirà i parchi auto? Le società di noleggio, i costruttori o nuove entità? Domande a cui è difficile ora dare risposta. Proprio in questi giorni Mark Fields, CEO di Ford, dichiara che il costruttore di Detroit dovrà trasformarsi in fornitore di servizi. Di certo se aziende del calibro di Uber sono tra le maggiori protagoniste della nuova frontiera, è proprio perché al momento la porta delle opportunità è spalancata. Lo scenario futuro per i costruttori probabilmente continuerà ad essere roseo; non dovrebbero esserci ripercussioni sui volumi, anzi aumenteranno i chilometraggi per veicolo. Ma per tutti gli altri soggetti della filiera? E qui viene il bello, si fa per dire: se non si venderanno più le auto, che fine faranno i concessionari di vendita così come li abbiamo conosciuti fino ai nostri giorni? In aggiunta, tenendo conto che le auto saranno elettriche, e quindi meno complesse, si potranno vendere meno facilmente ore aggiuntive di manodopera e ricambi, ci sarà necessariamente un'evoluzione dell'offerta di servizio. Allo stesso modo, anche aziende attive sul mercato dell'aftermarket dovranno ripensare cosa fare, in funzione del cambio del sistema distributivo e del cliente. Dell’aftermarket disegneremo uno scenario in un’altra sterzata. Capire da subito i trend dell’industria, permetterà ai diversi attori della filiera, di rivedere i propri modelli di business e cavalcare da protagonisti i cambiamenti. Ma si parte subito… l’evoluzione non aspetta. ● @SterzaRoberto #FutureIsNow

febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

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volta pagina

di Paolo Volta giornalista, saggista e consulente di Economia dei trasporti

Economia Circolare e Reverse Logistics

L

a Rivoluzione industriale tra Settecento e Ottocento ha prodotto il sistema economico attuale basato sull’approccio lineare le cui parole chiave sono “prendi, produci, usa e getta”. Metodologia non più sostenibile, non solo a livello ambientale per via delle conseguenze quali cambiamenti climatici, inquinamento e distruzione della biodiversità, ma anche a livello economico per la difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e la volatilità dei costi. La popolazione mondiale cresce al ritmo di 80 milioni di persone all’anno e dai 7,4 miliardi di oggi potremmo essere 11 miliardi alle fine del secolo. Da oggi al 2030 ben e 3 miliardi di nuovi consumatori entreranno nella fascia media spingendo la domanda di beni e servizi in modo esponenziale. Cifre che fanno riflettere sul fatto che non è possibile continuare a godere di una buona qualità della vita senza cambiare il modo di fare le cose. Cos’è l’economia circolare? Un’economia di recupero (come spiegano sull’Harvard Business Review i docenti universitari Mark Esposito, Terence Tse e Khaled Soufani) in cui non si tratta tanto di “fare di più con meno” ma, piuttosto, di "fare di più con ciò di cui già disponiamo". L’obiettivo è quello di passare dal principio per cui si estrae, si produce, si consuma e si butta via ad un paradigma diverso, circolare appunto, che prevede, la produzione, l’uso e poi il riciclo in un flusso continuo positivo per l’ambiente, la società e l’economia. Un “ombrello” sotto cui possono rientrare tecnologie e pratiche diverse come la bioeconomia, la sharing economy, il remanufacturing, la biomimesi ed i sistemi di gestione avanzata della reverse logistics. Un’utopia filosofica? No. Una necessità. La UE ha

16 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

adottato, il 2 dicembre 2015, il nuovo pacchetto sull’economia circolare. Gli obiettivi al 2030 sono: 65% del riciclaggio dei rifiuti urbani; 75% del riciclaggio dei rifiuti da imballaggio; 10% dei rifiuti in discarica e divieto del collocamento in discarica dei rifiuti della raccolta differenziata. La motivazione è semplice: i prezzi delle materie prime stanno crescendo e rappresentano più del 30% della struttura dei costi delle industrie manifatturiere. Con la globalizzazione si è affermata una grande organizzazione imprenditoriale che vede la produzione disseminata in piccoli stabilimenti dove si producono o si assemblano le componenti di un prodotto finito; non importa se in una nazione lontana o vicina dai mercati di consumo. Del resto a rendere indifferente la localizzazione ha contribuito il progresso del settore trasporti che è stato in grado di ridurre l'incidenza dei costi per unità di prodotto. In sintesi possiamo dire che il fenomeno della globalizzazione, che si esprime attraverso la dislocazione di centri produttivi e distributivi in ogni nazione del mondo, è stato agevolato oltre che dal progresso tecnologico che si è affermato nel campo dei trasporti, soprattutto dallo sviluppo delle reti informatiche che hanno aggiunto alla tradizionale domanda di mobilità di merci una ingente quantità di informazioni. La geografia della globalizzazione è uno dei grandi problemi della reverse logistics, intendendo per reverse logistics “Il processo di pianificazione, implementazione e controllo dei flussi di materie prime, semilavorati, prodotti finiti dal produttore, al consumatore ad un punto di raccolta e recupero o di smaltimento”. Il modello economico di ieri ha prodotto una notevole ricchezza, ma ha lasciato un’eredità che è impossibile ignorare.●



Notiziario

2.000 sedi UPS Access Point! La logistica risponde alle nuove esigenze dei clienti

UPS ha annunciato il raggiungimento del traguardo di 2000 sedi UPS Access Point in Italia.Secondo lo studio del 2015 UPS Pulse of the Online Shopper sulle abitudini degli e-shopper, il 31% degli acquirenti digitali in Italia vuole disporre di opzioni alternative alla consegna presso la propria abitazione. Le sedi UPS Access Point™, esercizi commerciali già presenti a livello locale e con orari di apertura anche serali e nei weekend (minimarket, distributori di benzina, edicole), rispondono a questa esigenza perché forniscono un luogo di consegna alternativo a coloro che sono spesso fuori casa e la comodità di ritirare gli acquisti in base ai propri impegni. Le sedi UPS Access Point™ semplificano anche le operazioni di reso perché i consumatori possono consegnare i pacchi presso una qualsiasi delle 15.000 sedi UPS Access Point™ presenti in Europa.

Codognotto si da all’arte

Trasporto, logistica e allestimento delle mostre più importanti

La nuova Business Unit aziendale, avviata solamente 18 mesi si può oramai considerare pienamente affermata avendo curato le operazioni di trasporto, logistica e allestimento di mostre quali: Picasso Images (Museo dell'Ara Pacis Roma) Jean Arp (terme di Diocleziano, Roma), Edward Hopper (Complesso del Vittoriano, Roma) e Kounellis, 14 disegni (MUSMA, Matera). Si tratta di quattro tra le più importanti Mostre della stagione di eventi in Italia, con una punta di eccellenza nella mostra di Picasso. Il Gruppo consolida così la sua presenza nel mercato del trasporto e della logistica di opere grazie all’aver saputo coniugare esperienza nel trasporto e, perché no, la passione per l’arte.

Platooning sempre più vicino: accordo tra MAN e Schenker Cinque camion in rete sull’autostrada

DB Schenker e MAN hanno firmato un memorandum d’intesa in tal senso e stanno definendo le prime condizioni per lo sviluppo del progetto e le successive prove pratiche. L’obiettivo è dare inizio alla sperimentazione del Digital Motorways Testbed nel 2018 sull’autostrada A9 tra le sedi DB Schenker di Monaco di Baviera e Norimberga. La seconda fase prevede l’impiego di camion autoguidati nella sede DB Schenker a Norimberga. L’obiettivo primario di questo progetto è di sfruttare l’effetto scia e ottenere un risparmio di carburante fino al 10%. La riduzione del consumo di carburante riduce di conseguenza anche le emissioni di CO2. Joachim Drees, Presidente dell’Executive Board di MAN SE e MAN Truck & Bus AG, ha sottolineato i vantaggi di questa tecnologia dal punto di vista del costruttore di veicoli: “Il Platooning può portare reali benefici alla sicurezza dei trasporti dove la mancata reazione in tempo utile a un contrattempo è spesso causa di incidenti. Il collegamento elettronico dei veicoli fornisce una soluzione. Viaggiare in convoglio assicura una consistente riduzione del consumo di carburante e, allo stesso tempo, il Platooning garantirà un utilizzo ancora più efficiente delle infrastrutture”. 18 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI


Notiziario

Assologistica Andrea Gentile nuovo presidente

Andrea Gentile è il nuovo presidente di Assologistica, associazione nazionale degli operatori specializzati in logistica in conto terzi. Vive a Ravenna, dove è nato 55 anni fa e ha conseguito la laurea in Economia e Commercio all’Università degli Studi di Bologna. "La forza di Assologistica - afferma il neopresidente Gentile - sta nella multirappresentanza, ovvero nella sua capacità di rappresentare tutte le 'anime' del processo logistico. Un'Associazione che rappresenti solo una parte della logistica credo sia oggi anacronistica. A conferma della mia affermazione vi sono il nuovo approccio 'sistemico' al nostro settore da parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la maggiore considerazione da parte del mondo industriale verso il mondo dei servizi logistici".

Il porto di Venezia è in “alto mare” Si interrompe il servizio container dalla laguna per il Far East Il Porto di Venezia è da sempre uno scalo tanto strategico quanto delicato. La progettazione definitiva dell’innovativo sistema portuale offshore-onshore di Venezia che comprende la piattaforma d’altura al largo di Malamocco e il primo terminal container che sorgerà in area Montesyndial a Porto Marghera, è purtroppo ancora in alto mare. L'abbandono – si spera temporaneo - dello scalo di Venezia da parte della linea diretta con il Far East è un "disastro" tanto annunciato da tempo, quanto evitabile restituendo al porto con il VOOPS (Venice Offshore Onshore Port System) l'accessibilità nautica oggi sacrificata al MoSE. Purtroppo in attesa del VOOPS la nave che da 6500 teu (container) passa a 10.000 teu non giungerà più a Marghera perché non ha più modo di entrare e uscire a pieno carico dalla banchine lagunari. Non per mancanza di mercato, anzi, ma per i limiti fisici che lo scalo ha. Una scelta che Autorità Portuale assieme a Confetra ha stimato costerà alle sole imprese del nordest non meno di 10 milioni di euro all'anno di maggiori costi di trasporto.

febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

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Notiziario

DAF CF premiato in Irlanda “Irish Truck of the Year” al veicolo più versatile

Il vincitore del premio, DAF CF FAN 6X2 - veicolo per la distribuzione - è dotato di un motore 6,7 litri PACCAR PX-7, che si distingue particolarmente per la propria affidabilità, durata ed efficienza nei consumi. La giuria ha apprezzato i vantaggi derivanti dall’avere un peso ridotto del motore, che significa la più bassa tara della sua categoria. I giurati inoltre, hanno sottolineato come la day cab sia molto ben equipaggiata per i conducenti che operano nella distribuzione, i quali beneficiano inoltre del maneggevole ed operativo cambio automatizzato AS Tronic. Fleet Transport è il giornale di riferimento del settore dei veicoli industriali e dei trasporti della Repubblica d’Irlanda. Jarlath Sweeney, Group Editor e capo della giuria ha commentato: “Congratulazioni a DAF Trucks per l’innovazione costante della sua serie CF con l’introduzione di un motore di cilindrata più piccola e per migliorare ulteriormente le specifiche grazie all’ Adaptive Cruise Control e il Lane Departure Assistance, solo per citare alcune sofisticate tecnologie. Il DAF CF FAN con motore PACCAR PX-7 è un telaio eccellente che combina una bassa tara con una eccellente manovrabilità - una combinazione vincente, gradita da un gran numero di clienti nel così esigente settore della distribuzione".

FERCAM operativa a Reggio Emilia Rafforzata la presenza dell’azienda altoatesina in Emilia Romagna Prosegue il programma di sviluppo della rete di Filiali FERCAM in Italia e all’estero nell’ottica di un continuo miglioramento della capillarità del servizio e con il preciso convincimento che una presenza diretta in loco rappresenti la maniera migliore per servire ed interloquire con la clientela. “Con questa nuova apertura nella città di Reggio Emilia completiamo perfettamente la copertura territoriale nel territorio emiliano (dopo Parma e Bologna) con ovvi benefici in termini qualitativi”, è convinto Giuseppe Rubini, direttore operativo Distribuzione Italia in FERCAM. Il nuovo punto operativo si aggiunge alle 51 filiali FERCAM già presenti sul territorio italiano. “I nostri investimenti infrastrutturali mirano a dare risposte concrete alle crescenti richieste degli operatori di attività produttive in loco a sostenerli con un’offerta logistica adeguata nel loro sforzo di internazionalizzazione. In Emilia si tratta in particolare di aziende del settore alimentare, della meccanica e del settore oleodinamico e agricolo, nonché del settore del bianco con elettrodomestici e caldaie che, avendo uno sbocco commerciale anche sui mercati europei, hanno bisogno di operatori logistici affidabili che garantiscono collegamenti giornalieri da e verso i maggiori centri economici nazionali ed europei,” fa presente Marcello Corazzola, Direttore Distribution & Logistics.

20 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

Nuove nomine ai vertici del Grifone Giancarlo Perlini di Italscania Giancarlo Perlini ha assunto la carica di Responsabile Marketing di Italscania, all’interno della Direzione Business Support & Development guidata da Paolo Carri. Nel team di Perlini, Elisa Casagrande si occuperà delle relazioni esterne e ufficio stampa dell’azienda. Il manager, 36 anni e una carriera nel settore automotive, è arrivato in Italscania S.p.A nel gennaio 2016 assumendo la carica di responsabile Vendite e Sviluppo dei segmenti Costruzione, Distribuzione, Public&Special. A distanza di un anno dal suo ingresso in azienda, Giancarlo Perlini è pronto ad assumere la carica di Responsabile Marketing dell’azienda. Prima del suo ingresso in Scania ha ricoperto diversi incarichi in ambito Vendite, Marketing, Dealer Network&Business Development con responsabilità a livello internazionale in importanti aziende del settore quali Fiat Auto, Fiat Powertrain Technologies e Piaggio, basato prima in Europa poi negli Stati Uniti. All’interno del team Marketing, Elisa Casagrande si occuperà delle relazioni esterne ed ufficio stampa di Italscania, gestendo le relazioni tra l’azienda e i diversi referenti esterni, promuovendo l’immagine e la cultura aziendale attraverso i diversi canali di comunicazione. Le nostre congratulazioni e in bocca al lupo ad entrambi!


Non solo tir

di Alessandro Musumeci Direttore Regionale Citroen / DS

Propositi

L’

inizio anno è solitamente il momento in cui si organizzano le attività dei mesi che verranno. Si danno le priorità, si dichiarano le aspettative o, più semplicemente, ci si guarda intorno cercando di comprendere cosa succede per poter affrontare meglio il futuro. Da qualche anno, all’interno della sfera personale e familiare, mi diverto, dopo aver fatto un bilancio dell’anno appena chiuso, a pensare ad una parola chiave che sintetizzi e rappresenti l’anno che inizia. A guardare cosa succede intorno a noi, gli input sono molti e non è semplice trovare un unico denominatore, ma proviamoci. A livello mondiale sicuramente le notizie buone sono diventate una rarità. Da ogni latitudine arrivano notizie raccapriccianti che minano le nostre culture e i nostri valori, pensando ad esempio alle stragi di Nizza o quella più recente dei mercatini di Natale in Germania. Tutto questo contribuisce a creare un clima di diffidenza e divisione nei confronti dello straniero e del “diverso”. Oggi, i partiti che alimentano la paura e le divisioni sono quelli che più stanno aumentando i consensi: questo accade praticamente dappertutto, a partire dagli Stati Uniti ma anche in Europa. La paura delle invasioni di migranti e l’erezione di muri divisori ha dato vita a qualcosa di orribile, come quegli accampamenti al freddo e al gelo ai confini dei paesi balcanici. Il paragone con i campi di concentramento può essere un’esagerazione, ma in ogni caso queste situazioni umiliano la condizione umana ad un livello non sopportabile. In Italia, si assiste al “Tutti contro Tutti”: i partiti populisti accusano i migranti ed il Governo, il quale accusa l’Europa di lasciarci soli; a sua volta, l’Europa accusa l’Italia di non fare il proprio dovere sui conti di bilancio, quindi ribaltiamo l’accusa sulla Germania che eccede sul surplus commerciale….e cosi via…

In campo lavorativo, si assiste a tensioni quotidiane dovute soprattutto alla recente crisi che ha messo in ginocchio le aziende: quando si parla di riduzioni, di licenziamenti e di esuberi, s’innesca anche tra colleghi una sorta di autodifesa e insicurezza che alimentano ancora di più le divisioni interne. A livello dei nuclei familiari la musica non cambia: siamo bombardati da notizie di divisioni familiari, di crisi che sfociano in alcuni casi in situazioni estreme di cronaca nera e, in altri, in divisioni e separazioni che oggi hanno superato le unioni, poco in voga soprattutto tra i giovani. Questo è indice di un malessere interiore e di una sfiducia generale che si manifestano in primis sulle relazioni familiari e sociali. Non siamo più disposti ad accettare le differenze nemmeno all’interno della sfera familiare, è sparita quella “pazienza” che per anni ha tenuto salde le famiglie. Anche il dialogo chiarificatore ha ormai ceduto il passo alle chat o ai messaggi sullo smartphone. La mia lettura è che il ritmo nevrotico quotidiano nel lavoro, le situazioni di crisi economica degli ultimi anni, la crisi di valori della famiglia, tutti questi input stressanti hanno indebolito il già fragile equilibrio psicologico generale. A questo punto, il macro sistema è paragonabile ad un bambino dalle basse difese immunitarie: ogni virus, anche leggero, diventa una minaccia devastante. Tutto questo sembra un tunnel dove non si vede la luce di uscita, a meno che non si inverta la rotta verso un nuovo equilibrio. Abbiamo bisogno di riconciliarci con i nostri familiari, con i colleghi, insomma con gli “Altri”. Solo con un rinnovato sentimento di riconciliazione a tutti i livelli, abbiamo la speranza di contrastare le spinte autodistruttive che ci minacciano, le stesse che in passato hanno dato origine ai conflitti internazionali. La parola chiave del 2017 è, quindi, Riconciliazione.●

febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

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Notiziario

GEFCO e PSA

Una partnership importante

GEFCO progetterà e implementerà soluzioni di trasporto e logistica su scala mondiale per i tre marchi del gruppo PSA: Peugeot, Citroën e DS. Gestirà e ottimizzerà l’intera catena di distribuzione, dall’approvvigionamento di componenti per gli stabilimenti di produzione e assemblaggio fino alla distribuzione dei veicoli finiti. Oltre a questi servizi logistici Inbound e Outbound, GEFCO sarà responsabile della distribuzione dei pezzi di ricambio. L’accordo sarà operativo in tutti i paesi (ovvero circa 50) in cui il Gruppo PSA è attualmente presente con la produzione e/o la distribuzione. La sua implementazione aumenterà il potere d’acquisto e di pooling a beneficio di tutti i clienti. “L’accordo sarà un potente driver di miglioramento delle performance operative del Gruppo PSA. Abbiamo completa fiducia nel ruolo di GEFCO quale partner strategico in grado di supportarci nell’impegnativa trasformazione che stiamo realizzando, inseguendo nuove opportunità commerciali e sviluppandoci a livello internazionale” Il Gruppo PSA sta inoltre collaborando con GEFCO per lo sviluppo di soluzioni per progetti futuri, da portare a termine con partner esterni o in modo autonomo” ha dichiarato Yannick Bézard Executive Vice-President, Purchasing del Gruppo. “GEFCO è orgogliosa di essere stata scelta dal Gruppo PSA in qualità di partner strategico di fiducia. Tutti i team GEFCO sono impegnati attivamente per soddisfare le esigenze di efficienza dei nostri clienti,” ha dichiarato Luc Nadal, Presidente del Consiglio Direttivo di GEFCO.

Volkswagen Connected Van Nuovo servizio online per veicoli commerciali

London City Airport si espande In arrivo la pista n.3 A luglio di quest’anno, London City Airport ha ricevuto l’approvazione per i piani di espansione e i lavori di realizzazione inizieranno nel 2017. A seguito della dichiarazione del Segretario di Stato per i Trasporti inglese al Parlamento in merito ai piani di sviluppo dell’aeroporto di Heathrow, riportiamo qui di seguito la dichiarazione di Declan Collier, CEO di London City Airport: “L’annuncio della terza pista di Heathrow di oggi è un’ottima notizia per il business, per il turismo e per tutta la Gran Bretagna; una nuova pista nel Sud Est di Londra aumenterà finalmente la capacità del suo sistema aeroportuale, riaffermando la posizione del Regno Unito come hub globale – cosa ancora più importante nell’attuale clima politico. L’industria aerea deve adesso lavorare a fianco del Governo per metterci nella posizione di continuare a guardare al futuro e produrre risultati nel breve, medio e lungo periodo al fine di mantenere la Gran Bretagna aperta al business”.

Volkswagen Veicoli Commerciali propone un sistema telematico intelligente per veicoli nuovi e usati: ConnectedVan offre ai professionisti una soluzione completa per gestire in modo efficiente le loro flotte, ottenere informazioni relative ai veicoli e risparmiare in questo modo tempo e denaro. Il Sistema telematico infatti fornisce in tempo reale ai gestori dei parchi veicoli una panoramica completa sull’utilizzo dei veicoli in flotta. L’installazione della soluzione Plug & Play per veicoli nuovi e usati può essere eseguita in qualsiasi momento direttamente dal Cliente. Sono già disponibili 12 servizi di base: panoramica collaboratori, gestione veicoli, gestione conducenti, gestione Concessionarie, valutazione conducenti e veicoli, visualizzazione e confronto della media dei consumi per ciascun conducente e veicolo, giornale di bordo dei rifornimenti1 / viaggi effettuati, messaggi di avvertimento, localizzazione GPS, esportazione dati, scadenze di manutenzione. Seguiranno sicuramente a breve altri servizi, come ad es. il controllo della scadenza della patente di guida e il rilevamento dei percorsi. 22 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI


di Gian Paolo Pinton

il dorsale

Bisogna saper perdere

“I

l nostro è sempre stato, ed è restato, un Paese disossato. E un Paese disossato, senza vertebre, al momento della prova non reagisce: subisce. È questa la ragione che mi fa perdere tutte le mie battaglie? Sospetto di sì, quantomeno in parte. Oddio… può darsi che le mie battaglie non valgano un granché. Ma anche ammesso, in ipotesi che siano ben combattute, mi sa che le perderei lo stesso. Le perdo oltretutto, perché non sono imbrancato. E in paese senza anticorpi il “fuori branco” resta solo: una voce fuori coro e senza coro, senza sostegno. Ma sono troppo vecchio per cambiare. A perdere sono abituato. A sottomettermi, a piegare la schiena, non mi abituerò mai”. Sono le parole del mio Maestro, il grande politologo prof. Giovanni Sartori, che sono l’incipit del suo libro “Mala tempora”. A parte l’età diversa, ha saputo dire in poche righe ciò che penso e mi porto dentro dal 1968. Proviamo a valutare quanti siano gli anni di crisi politica, economica e sociale nei quali gli italiani si trovano prigionieri. Soprattutto per talune fasce sociali vittime di clamorose ingiustizie, mentre le élite politiche, della magistratura, dei sindacati, dei giornalisti, dei grandi imprenditori, delle banche continuano a vivere in un mondo di privilegi completamente avulsi dalla realtà che circonda il nostro Paese. Stiamo vivendo con l’ansia quotidiana almeno dai tempi degli anni di piombo, dove abbiamo visto personaggi di grande statura umana, civile e legale come siano diventate le vittime sacrificali di una manovalanza politicizzata e travestita da terroristi all’italiana, misti alla mafia. Si sperava che con tangentopoli si potesse veramente cambiare l’ambiente politico, l’etica e i principi di civiltà che ogni politico eletto avrebbe dovuto portare con sé, nella valigia preparata per andare a Roma. Non è servita la fine di Craxi o di Andreotti, seppur in tempi diversi. Avevano lasciato eredi politici diciamo ”rei involontari” di non aver saputo imprimere quella svolta politica che i cittadini si aspettavano. Dal primo Berlusconi sono nati i

Previti, i Verdini, i Cosentino, i Dell’Utri, i Galan, I Brancher e lo stesso Bossi e tutta l’accozzaglia dei forzisti romani che hanno raso al suolo la reputazione della Capitale. Nel marasma generale s’inserisce il problema immigrazione incontrollata, che il buonismo della sinistra e la visione indefinibile di Maroni (quando era all’Interno) ha creato una situazione disastrosa sotto il punto di vista dei diritti umani per gli immigrati e catastrofica come politica europea per risolvere questo problema. Incapacità infinita nel non rendesi conto che i problemi vanno risolti ai punti di partenza e non ai punti di arrivo. Una catastrofe civile, sociale culturale che continua a perseguitare il nostro Paese con tangentopoli rinnovate (per le Cooperative di gestione degli immigrati) nella forma e nella confezione, ma non nella sostanza. Il Sud in mano alla Mafia. La Sicilia è la regione europea (fonte Eurostat) con la più bassa proporzione di occupati: appena il 42% dei siciliani fra 20 e i 64 anni lavora contro il 71% del Nord Est. Una regione persa come la Calabria (dove operano 10.500 forestali). Opere infrastrutturali mai terminate e carceri che non sono mai sufficienti a contenere chi meriterebbe di esserci. Abbiamo tanti altri esempi ancora più gravi: i delitti finanziari. I furti che le grandi aziende hanno perpetrato alle Banche attraverso prestiti di comodo senza garanzie sufficienti e di conseguenza i massacri traslati sui risparmiatori da alcune banche particolarmente condotte da banchieri disonesti e masnadieri, i quali hanno dissipato risparmi di centinaia di migliaia di risparmiatori feriti e presi in giro, derubati della fiducia che avevano riposto in personaggi che sono ancora a piede libero. Banche gestite da manager figli del diavolo, che hanno rubato stipendi milionari portando allo sfascio la gestione orinaria e bruciando i risparmi di tanta povera gente. In un quadro del genere che fiducia si può avere dello Stato? Della Giustizia? Sono ambienti lunghi e farraginosi. Ciechi e sordi. Intoccabili e incandescenti.●

febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

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Incontri

Martin Ståhlberg

Obiettivo:

superare se stessi

Un incontro esclusivo con il Senior Vice President of Commercial Operations European Region di Scania CV AB, durante la sua visita in Italia, ci ha fatto conoscere meglio le strategie del Grifone di Luca Barassi

M

artin Ståhlberg ricopre attualmente il ruolo di Senior Vice President of Commercial Operations European Region di Scania CV AB, ma ha percorso numerosi incarichi all’interno dell’organizzazione Scania, gestendo mercati importanti come la Francia, la stessa e Svezia e da ultimo le Americhe come Senior Vice President of Commercial Operations Scania Americas. Una lunga esperienza che oggi gli permette di sedersi su una poltrona davvero strategica per l’azienda di Södertälje. Visione globale “Ho vissuto questi ultimi 25 anni – esordisce il manager svedese – in giro per il mondo, incontrato un gran numero di persone e di clienti. Oltre ad aver acquisito un bagaglio di informazioni e di know-how enorme, posso dire di sentirmi all’interno di una grande famiglia, direi quasi la mia principale famiglia”. Una premessa per sottolineare la suo visione globale non solo dell’azienda ma di tutti i mercati, a partire dall’America Latina, 24 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

dove ha lavorato negli ultimi anni, soffocata da una crisi strutturale e politica da cui difficilmente se ne esce, soprattutto in Brasile. In questo contesto Scania è leader di mercato, in particolare in alcuni Stati come l’Argentina che oggi ha una situazione sensibilmente migliore degli altri Paesi sudamericani. Parlando di prodotti Martin Ståhlberg ha voluto sottolineare anche come il Grifone, con i suoi brand, è assolutamente primo marchio per quello che riguarda i bus. Anche l’Europa, naturalmente, come ben sappiamo ha vissuto un lungo periodo di crisi ma la situazione è stata vissuta diversamente e oggi ci troviamo probabilmente fuori dal tunnel con 300 mila veicoli nel 2016 con una crescita del 12 per cento. Sicuramente un mercato più forte di quanto si potesse pensare. Scania ha raggiunto una posizione mai ottenuta in passato, con una quota del 16,6% a livello continentale e con punte di leadership in molti Paesi. L’obiettivo, dunque, è sicuramente quello di proteggere questa posizione ma, allo stesso tempo, incrementare i volumi grazie anche alla Next Generation appena introdotta.

Offerta a 360 gradi “La forza del nostro marchio – continua Ståhlberg – è l’essere riusciti a costruire una offerta su tutti i fronti, dal prodotto al servizio”. Questo è testimoniato anche dal fatto che oggi Scania propone una gamma “alta” nuova, sulla serie R e la nuovissima serie S, ma non ha voluto mettere in soffitta l’attuale gamma, che ha dimostrato di essere efficiente e perfettamente in le esigenze dei clienti. A livello di servizio Scania può considerarsi all’avanguardia. Il suo obiettivo è quello di “prevenire la manutenzione” e questo è possibile grazie allo sviluppo della connettività. I mezzi del Grifone connessi in tutto il mondo sono oggi oltre 250 mila e ciò permette una ottimizzazione dell’assistenza e una diminuzione dei costi di esercizio con il programma di Driving Coach presente in tutto il mondo. Naturalmente non tutti i Paesi sono pronti per questo importante passo, ma Scania, come Costruttore leader, giocherà un ruolo fondamentale nel modificare le abitudini e la cultura dei clienti. ●



Speciale

TEST DRIVE

Un Transpo

carico di… oppor 26 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI


Un Transpotec 2017 che si preannuncia col botto e che riapre a Verona dal 22 al 25 febbraio. Una grande opportunità per il comparto perché “la competitività passa da qui”. Trasportare Oggi presenta iniziative uniche come la Realtà Virtuale, il Premio Fabio Montanaro, i test drive di Federica Lugaresi e i workshop TForma

T

ranspotec-Logitec due anni dopo. Sembra il titolo di un film ma la manifestazione dedicata ai trasporti e alla logistica organizzata da Fiera Milano, mai come quest’anno, ha marciato concretamente e “a pieno carico” verso la meta, sempre più ricca di offerta merceologica, iniziative ed eventi formativi per sostenere un settore basilare dell’economia nazionale, che – dopo la timida ripresa - si sta evolvendo verso nuovi e più moderni obiettivi condivisi. “Il nostro progetto è stato chiaro sin dall’inizio: lavorare fianco a fianco con le aziende, condividere obiettivi e strumenti, ma soprattutto fare della fiera un momento concreto di affari in grado di generare nuovi contatti, nuove idee di sviluppo, nuova consapevolezza sul mercato e le possibili direzioni future – ha dichiarato Giuseppe Garri, Exhibition Manager della manifestazione – Per questo abbiamo scelto di investire ulteriormente nel progetto di internazionalizzazione a supporto dei nostri espositori, che quest’anno potranno entrare in contatto con circa un centinaio di top buyer internazionali, provenienti da 20 Paesi tra Europa, Europa dell’Est e bacino Mediterraneo, che stiamo selezionando per provenienza, interesse e capacità di spesa”. Sold out

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Già con mesi di anticipo tutti gli spazi sono stati prenotati ed anche l’area espositiva prevista è andata così velocemente soldout che è stata ampliata. Ai padiglioni inizialmente ipotizzati (9-10-11-12) si è aggiunta una parte del 7. Confermate anche le aree esterne dedicate a esposizione e test drive (AE11-AE12-E– F) con l’aggiunta, anche in questo caso, di parte delle aree C e D (condivise con Sa.Mo.Ter). In un momento dove le aziende del comparto hanno bisogno di incontrarsi e confrontarsi, aggiornarsi sulle ultime novità di un settore - che tra le sue priorità vede soprattutto il contenimento dei costi e la sostenibilità - l’offerta espositiva si preannuncia ricca e sempre più attenta all’innovazione. Ecco che quindi la manifestazione veronese si propone come una vetrina a 360°, un’occasione unica per avere sott’occhio, e

transpotec da vicino quando dove

accessi

22 - 25 Febbraio 2017

orari

9.30-18.00

Quartiere fieristico dell’Ente Autonomo per le Fiere di Verona; padiglioni 9-10-11-12; aree esterne per esposizione e per test drive AE11 - AE12 - E - F. In condivisione con SaMoTer: padiglione 7 e aree esterne C e D Ingresso San Zeno e Re Teodorico. Ingresso a pagamento, riservato agli operatori del settore. la biglietteria

Biglietto intero con acquisto in cassa: € 15,00 (valido per 1 ingresso) Abbonamento con acquisto in cassa: € 28,00 (valido per 4 giorni) Acquisti on line www.transpotec.com : Biglietto singolo valido per un giorno: € 8,00 anziché € 15,00 Abbonamento valido per tutti i giorni di manifestazione (1 ingresso al giorno): € 20,00 anzichè € 28,00 E’anche possibile la pre registrazione on line. Biglietto intero: € 10,00 anziché € 15,00 in vendita in cassa presentando il coupon.

TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2017 27


in un colpo solo, prodotti, soluzioni e servizi resi disponibili da Case costruttrici di truck e veicoli commerciali, componentisti e ricambisti, produttori di pneumatici, oli lubrificanti e addittivi, allestitori e rimorchisti. Ma occasione anche per provare sia fisicamente che virtualmente, gli ultimi modelli di truck o van (quest’anno le prove si svolgeranno direttamente sul circuito cittadino, in modo da testare i veicoli sul campo e da valutarne concretamente ergonomia e performance) a cura della nostra testata messi a disposizione dalle Case (Peugeot e Citroen) per i test drive; o anche solo ammirare i giganti decorati, immancabile attrazione, anche ludica, per il pubblico di appassionati. I presenti I costruttori, tradizionali protagonisti del Salone, non si sono lasciati scappare questa importante occasione dato che al Transpotec si farà il punto sul mercato e le sue prospettive, ma soprattutto si potranno incontrare nuovi clienti e dare valore alle opportunità e alle sinergie possibili in un settore fortemente cambiato e sempre più velocemente in evoluzione. Tra i costruttori di pesanti, al momento in cui stiamo scrivendo, saranno presenti DAF (pad. 9), Iveco (pad.10), MAN (pad. 12), Mercedes-Benz (pad. 10) e Scania (pad. 9).

Sul fronte commerciali leggeri ci saranno Citroën (pad.10), Fiat Professional (area D), Ford (pad. 7), Peugeot (pad. 10) e Volkswagen (pad.9). Ampia e variegata infine l’offerta di allestimenti, furgonature e rimorchi, con una vasta gamma di proposte per il trasporto a temperatura controllata, che riempirà praticamente l’intero padiglione 11. Scania è stata tra le prime case ad annunciare la propria partecipazione al Salone, dato che per il Grifone si tratta di una piattaforma estremamente importante, in grado di garantire la massima visibilità sia alla gamma attuale che alla nuova generazione. Franco Fenoglio, Amministratore Delegato di Italscania ha dichiarato: “Il settore dei trasporti svolge un ruolo strategico in Italia, basti pensare che l’85,4% della merce viaggia su gomma. I dati sul parco circolante, però, non sono confortanti, risulta infatti che il 71,3% dei veicoli circolanti sia ante Euro 4. Questo ha naturalmente un forte impatto sul fronte della sicurezza, sostenibilità ambientale ed economica. Proprio per questo, Scania è pronta a scendere in campo a Transpotec per mostrare il risultato degli ingenti investimenti fatti in ricerca e sviluppo. Per Scania il cliente viene prima di tutto, il punto di partenza è proprio la sua impresa, le sue peculiarità, la sua specifica

applicazione di trasporto. L’obiettivo è essere il partner di riferimento capace di offrire soluzioni integrate su misura per garantire al cliente la massima profittabilità, sempre nel segno della sostenibilità”. A Verona i visitatori potranno inoltre conoscere meglio la nuova manutenzione con piano flessibile di Scania, l’innovativo servizio di assistenza e manutenzione “su misura” non più basato sul solo chilometraggio, ma anche sulle reali condizioni di utilizzo di ogni veicolo monitorate in tempo reale.

vivi l’esperienza della

e l a tu r realtà vi

Immagina di immergerti alla guida degli ultimi modelli di truck e veicoli commerciali in situazioni estreme e particolarmente emozionanti. Immagina di conoscere tutte le particolarità dei veicoli di Citroën, DAF, Fiat Professional, Ford, Mercedes Truck e Vans e Peugeot attraverso i video a 360° e in 3D realizzati dal nostro staff.

Al Transpotec potrai farlo, grazie ai visori 360 IN OMAGGIO messi a disposizione da Michelin, allo stand 360 Virtual Vehicles al Padiglione 10. Registrati, ritira il Cardboard omaggio, scarica la App sul tuo smartphone tramite il QRCode e Viaggia all’interno dei veicoli a 360 gradi e in 3D.

28 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI


Come anticipato poc’anzi, anche Iveco, con la sua ampia gamma di veicoli commerciali industriali leggeri, medi e pesanti e cava-cantiere, è a bordo. E innovazione, sostenibilità e risparmio saranno linee guida di tutta l’offerta espositiva. “Iveco, nonostante un lungo periodo di recessione economica, ha attuato una lungimirante strategia volta a investire in maniera importante nella ricerca delle soluzioni tecnologie più all’avanguardia sotto il profilo della sostenibilità economica e ambientale – ha dichiarato Mihai Daderlat,

Business Director Iveco Mercato Italia. – Il conseguente processo di completo rinnovamento della flotta ha portato, già a giugno 2014, alla nascita del Daily eletto Van of The Year, quindi il Nuovo Eurocargo, a settembre 2015, che ha vinto il premio International Truck of the Year 2016. Nel corso del presente anno sono state ben due le gamme rinnovate da Iveco, protagoniste di altrettanti lanci sui mercati internazionali: il Nuovo Daily Euro 6 e il Nuovo Stralis: TCO2 Champion, presentato assieme all’attesissimo Stralis NP, un veicolo a gas naturale rivoluzionario per il trasporto su lungo raggio”. MAN presenterà tutte le novità di prodotto già anticipate lo scorso ottobre allo IAA: la gamma completa dei TG model year 2017 con motore Euro6 c, gli autobus Neoplan Tourliner e Skyliner e il nuovo leggero del Leone, MAN TGE, premiére nazionale, che va a completare la gamma dotandola di mezzi dalle 3,5 alle 44 tonnellate. Un veicolo quest’ultimo, costruito sulla piattaforma del Volkswagen Crafter ma che ha tutte le specifiche per soddisfare la

clientela più “pesante” tipica della Casa. Saranno inoltre presenti i vari servizi post vendita: finanziamento, contratti di assistenza, corsi di guida e telematica per la gestione del mezzo. Da ultimo, ma non per ultimo, verranno lanciate alcune iniziative molto interessanti volte a rafforzare la sicurezza e la salute dell’autista. Insomma uno stand tutto da (ri)scoprire. “DAF Transport Efficiency” sarà il tema con cui la Casa si presenterà nello stand di 700 m2 con la sua gamma completa di prodotti e servizi come l’innovativo sistema di gestione delle flotte DAF Connect. Esposti quindi il CF 460 FAD 8x4 Mezzo d’Opera, il CF 440 FT e due nuovissimi XF 510 FT SSC Limited Edition “Prestige”- nelle due nuove colorazioni “Deep Black” e “Steel Silver”- che riassumono gli standard in termini di elevata qualità e prestazioni unitamente a bassi costi di esercizio. Una Limited Edition punta di diamante impreziosita da interni in pelle, sistema di guida predittivo (Predictive Cruise Control), sistemi di sicurezza in linea con la normativa 2018 e, anteprima assoluta per l’Italia, anche del nuovo sistema telematico DAF CONNECT. Disponibili, per chi desiderasse provarli su un tracciato extraurbano predefinito, partendo dall’area esterna e previa registrazione, 2 trattori stradali XF 510 e 440 CV anch’essi equipaggiati con il DAF CONNECT. Non mancherà la parte “formativa”: grazie a DAF Driver Training che è la parte di DAF

TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2017 29


Academy che si occupa di erogare corsi di guida economica e di guida sicura per operatori del settore. FIAT esporrà un Fullback e un Talento, i due veicoli che sono stati lanciati nel 2016. Il Fullback è il nuovo pick up Fiat Professional - uno fra i primi pick-up al mondo con basamento motore completamente in alluminio che permette di unire alla massima leggerezza la massima forza - che ha completato la gamma. L’obiettivo è esaltarne le capacità di 4x4, ideale su tutti i terreni e perfetto anche in ambiti agricoli e cava e cantiere. A breve verrà lanciato il model year 2017. Il Talento - che si distingue per le sue linee squadrate, per l’abitacolo spazioso e per l’ampio volume di carico, ideale quindi per il business - è disponibile nelle versioni furgone e trasporto persone e da febbraio verrà aperta la versione a 95 cv. Volkswagen Veicoli Commerciali presenterà al Transpotec, in anteprima italiana, il nuovo Crafter. All’interno del pad. 9 saranno esposti staticamente quindi vari Crafter declinati con allestimenti per corrieri, interno officina mobile, e trasporto refrigerati e pannelli solari al tetto. Non mancheranno neanche Caddy Furgone, Transporter Furgone e Nuovo Amarok Aventura 3.0 V6. Prevista anche una sessione di test drive che permette, ai visitatori che lo desiderassero, di provare i veicoli della Casa: presso l’area esterna E verrà data la possibilità di effettuare un test drive con piloti su nuovo Crafter 35 Furgone 2.0 TDI 130 Kw con trazione anteriore, nuovo Amarok Highline 3.0 V6 TDI TIP.8M 4MOT.PERM.165Kw e il Caddy Van 1.4 TGI DSG 81Kw EU6 (Metano). Le iniziative Al centro di tutta l’offerta, contenutistica ed espositiva, quelle che sono oggi le parole chiave del comparto: innovazione, sostenibilità e risparmio. Il visitatore avrà infatti a sua disposizione una ricca scelta di “esperienze”, che lo porteranno a scoprire buone pratiche, a conoscere le novità più interessanti sia nel

I workshop Al Padiglione 10, presso la WORKSHOP LOUNGE, TForma organizza 6 incontri di 1 ora ciascuno sui temi più sentiti del nostro settore. Ecco il calendario e i gli argomenti:

Febbraio

ORE 11:00 La responsabilità degli operatori del trasporto nel trasferimento delle merci

Febbraio

ORE 15:00 Controllo di gestione nelle imprese di trasporto merci su strada - Come ed in quali aree ottimizzare i costi di esercizio

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ORE 11:00 La connettività delle imprese usando il web Riduzione dei viaggi a vuoto ed incremento della produttività aziendale

Febbraio

ORE 15:00 La responsabilità degli operatori del trasporto nel trasferimento delle merci

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ORE 11:00 Controllo di gestione nelle imprese di trasporto merci su strada - Come ed in quali aree ottimizzare i costi di esercizio

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ORE 15:00 La connettività delle imprese usando il web Riduzione dei viaggi a vuoto ed incremento della produttività aziendale

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campo delle tecnologie che delle normative, a trovare nuovi partner e fornitori, ma anche in grado di intrattenerlo con nuovi format, iniziative ludiche e spazi dedicati ai truck decorati. L’innovazione arriva con i primi test virtuali, come anticipato. Si potrà, infatti, fare un “Viaggio virtuale all’interno del veicolo” presso lo stand 360 Virtual Vehicles realizzato da Trasportare Oggi in collaborazione con Transpotec e Michelin dove, mediante un semplice visore, ci si potrà immergere in esperienze di guida estrema e conoscere a fondo le caratteristiche e le performance dei veicoli Citroën, DAF, Fiat Professional, Ford, Mercedes Truck e Vans e Peugeot. Tra le tante iniziative, presente il Tracky Village di Fai Service, con le proposte dei partner dedicate all’autotrasportatore, e numerose occasioni di formazione e aggiornamento dedicate alla crescita professionale, ma

Come raggiungere il transpotec In auto

O dall’autostrada A22: uscire a Verona Nord, percorrere la Tangenziale Sud in direzione Vicenza e dirigersi verso Verona, uscita n.6 Alpo, seguire le indicazioni per “Fiera”; distanza: 7 Km O dall’autostrada A4: uscita Verona Sud, seguire le indicazioni per “Fiera”; distanza: 1 Km In aereo

Il sistema aeroportuale del Veneto è costituito dagli scali maggiori Valerio Catullo di Verona e Marco Polo di Venezia. Completano la rete di servizio locale le strutture del Gabriele D’Annunzio di Brescia e l’aeroporto di Bergamo Orio al Serio. Durante i giorni di manifestazione è attivo il servizio bus-navetta Fiera-Aeroporto Catullo, via Stazione Ferroviaria. In treno

La stazione ferroviaria principale è quella di Verona Porta Nuova, raggiungibile da Veronafiere in pochi minuti sia con l’autobus che con il taxi. In taxi

Centralino Radiotaxi 045.53.26.66 (n.15 linee telefoniche), H24 anche festivi.

30 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

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anche eventi, award e incontri di ampio respiro, organizzate con editori e associazioni di settore. Presente per la prima volta il mondo dell’Aftermarket Truck che trova spazio e voce all’interno di Transpotec con un format di comunicazione dedicato. AFTERMARKET VILLAGE all’interno del Padiglione 10 (stand B3.9 B3.11) è un’area che riunisce 26 tra le maggiori realtà dell’aftermarket per il mondo truck. Qui sarà possibile esporre, incontrare e fare networking ma anche formarsi grazie ad un ricco programma di presentazioni nell’area workshop dove si terranno miniconferenze a cura della rivista Parts TRUCK. Per chi fosse interessato all’usato, in Piazza dell’usato sarà possibile scoprire e comprare direttamente l’usato di qualità al miglior prezzo. Un’opportunità in più per ampliare la propria flotta e il proprio business con veicoli efficienti, convenienti e garantiti. Organizzato da TuttoTrasporti, le “Stelle del Trasporto”, il riconoscimento dedicato alle realtà del settore ritenute più significative, innovative e virtuose. Sarà quindi durante la manifestazione che imprese del settore grandi e piccole, operatori logistici e produttori di beni e servizi saranno premiati per dare visibilità ai buoni esempi. A rendere ancora più utile e ricca di contenuto la visita a Transpotec, sarà, infine, la contemporaneità con Sa.Mo.Ter., Salone Internazionale


FABIO MONTANARO AWARD

Febbraio

23 giovedì

ORE 14.00 Workshop Lounge, Padiglione 10 E3.1

Per la prima volta quest’anno al Transpotec verranno attribuiti i Fabio Montanaro Award. L’iniziativa, promossa da Trasportare Oggi e Transpotec, è stata pensata per ricordare il grande giornalista, direttore prima di HP Trasporti e di Tir poi, ispiratore e conduttore di trasmissioni radiofoniche sull’autotrasporto di successo come Radio Tir e Uomini e Camion, scomparso poco meno di un anno fa, e considerato un vero innovatore del giornalismo di settore. Il premio è declinato in quattro categorie: Giornalista di settore, Ufficio stampa e comunicazione, Azienda di autotrasporto e Autista. A vincere questa prima edizione del premio, per le rispettive categorie sono: Paolo Altieri, Paolo Lanzoni, BRA Servizi Gruppo Piumatti e Tonino Mollica. La cerimonia di premiazione avverrà giovedì 23 febbraio alle ore 14, presso la Workshop Lounge al padiglione 10.

delle Macchine Movimento Terra da cantiere e per l’edilizia, che offrirà ulteriori nuove opportunità di sviluppo di business sia per le aziende che per gli operatori: un solo biglietto consentirà di visitare entrambe le fiere dando ai visitatori l’opportunità di ampliare in modo ancora più trasversale la scelta sui nuovi prodotti. Gli incontri formativi Ma Transpotec 2017 si traduce anche in un fitto e super interessante calendario di appuntamenti per favorire nuove conoscenze e aggiornamenti indispensabile per crescere sul mercato. Così, Trasportare Oggi organizzerà una serie di mini workshop (due incontri al dì da mercoledì 22 febbraio a venerdì 24), con tematiche relative sulla responsabilità degli operatori del trasporto nel trasferimento delle merci, il controllo di gestione nelle imprese di trasporto merci su strada e sulla connettività (vedi calendario nel riquadro di queste pagine, n.d.r.). Federservice e Uomini e Trasporti proporranno una attenta analisi su corresponsabilità aziendale e obblighi formativi sul tachigrafo. Si focalizzerà sulle normative in tema di tempi di guida e di riposo, i limiti dell’orario di lavoro, gli obblighi di informazione relativi a queste tematiche, indagando i casi di responsabilità e di

corresponsabilità tra azienda e autista in caso di violazione delle regole. Verranno fornite risposte insomma che aiuteranno a capire e a evitare eventuali sanzioni. Federtrasporti invece propone provocatoriamente “la cura aggregativa per i mali dell’autotrasporto”, individuando l’unione delle forze per irrobustire l’intero settore come “farmaco” efficace e indispensabile per guarire e le “malattie” del settore, come la frammentazione, l’arretratezza tecnologica, la difficoltà a fare sistema, l’ipercompetizione, l’insufficiente patrimonializzazione, l’incapacità di fare acquisti collettivi e la scarsa forza contrattuale. Debutta in occasione di Transpostec 2017, a cura di Vado e Torno, il Sustainable Truck of the Year (Sty), il premio che incoronerà il veicolo per trasporto merci più sostenibile presentato nel corso del 2016, ma che sia anche effettivamente disponibile sul mercato.

Infine, anche l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori, impegnato in politiche e iniziative che mettono al centro la formazione dell’autotrasportatore e ne promuovo la professionalità anche davanti ai giovani in cerca di impego, proporrà un Convegno dedicato di cui, al momento in cui scriviamo, non è stato reso noto il programma completo. Appuntamento quindi al Transpotec – un Transpotec “smart” aggiungiamo noi - dalle grandi aspettative che sicuramente incontrerà e soddisferà concretamente le esigenze dei clienti ad ogni livello. Come dichiara Garri: “Siamo certi che questa edizione, grazie all’offerta delle grandi case, sia di pesanti che di commerciali, ma anche dei sempre più numerosi espositori che rappresentano l’intero tessuto del comparto, offrirà a tutti gli operatori, dall’autotrasportatore al gestore di flotte, fino al manager logistico, un’occasione unica per aggiornarsi e trovare soluzioni”. ● TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2017 31


Ruote industriali

MAN

Un Grande sa Il Leone di Baviera ruggisce e impone la sua leadership ampliando la propria gamma fino alle 3 tonnellate. Merito del TGE, il nuovo veicolo commerciale marchiato MAN

di Luca Barassi

D

a alcuni anni si parla di downsizing delle flotte di veicoli degli operatori del trasporto. A noi piace di più parlare di ottimizzazione della flotta in base alle proprie mission. La pensa allo stesso modo MAN che, proprio per questo, dopo anni di studi sul prodotto e soprattutto sulle strategie commerciali, ha deciso di diventare un Costruttore Full-range, 32 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

offrendo una gamma di veicoli che ora vanno dalle 3 alle 44 tonnellate. La novità era nell’aria da tempo, ma la conferma è arrivata allo IAA di Hannover, lo scorso settembre, quando MAN ha alzato i veli sul TGE, veicolo commerciale o, come meglio piace chiamarlo da noi, furgone della Casa tedesca. Ora è la volta del nostro mercato e quale occasione migliore del Transpotec

di Verona per la premiére italiana, che si preannuncia un grande successo. A chi si rivolge Negli anni scorsi, in Europa si è registrato un aumento del numero di immatricolazioni e quindi dei veicoli commerciali leggeri offerti. Nella sola Europa si prevede una crescita nel


essere anche Piccolo segmento C/D (massa totale a terra da 3,0 a 6,0 tonnellate) di circa il dieci percento nei prossimi tre anni. Aumento degli acquisti tramite internet, condizioni di immatricolazione di validità generale, regolamentazioni unitarie per la patente, elevata versatilità d’uso e comportamento di marcia simili alle autovetture sono sicuramente i motivi principali della maggiore frequenza di impiego di furgoni di grandi dimensioni.

Un ulteriore ruolo è rivestito dal design elegante e dalla flessibilità quasi illimitata. Mercati chiave del MAN TGE sono quindi, oltre alle aree di lingua tedesca, l’Europa meridionale e sud-occidentale, soprattutto con i mercati italiano e francese, tradizionalmente forti, che secondo le statistiche delle immatricolazioni hanno registrato negli anni scorsi complessivamente oltre 120.000 new entry all’anno in questo segmento.

Non per niente in Italia i listini del veicolo saranno già disponibili dalla primavera e le prime consegne avverranno entro l’estate. Individuare chi sarà l’utilizzatore tipo di questo innovativo veicolo è molto semplice, basta seguire quelli che sono i lavori al quale il TGE meglio si adatta: “logistica”, “servizio di corriere, corriere espresso e consegna di pacchi”, “servizio clienti” e “artigianato” sono alcuni dei settori individuati. Va ricordato, infatti, che MAN annovera tra i suoi punti di forza il settore logistico e quello edilizio, ma tra gli ambiti d’impiego del “camion” leggero di MAN Truck & Bus rientrano anche richieste specifiche del mondo dell’artigianato e del settore del trasporto di persone.

La linea aggressiva ma elegante del MAN TGE nasconde al suo interno una cabina estremamente funzionale , ideale luogo di lavoro di tutte le mission del trasporto professionale.

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L’aspetto mascolino della parte frontale sviluppato appositamente del nuovo MAN TGE è caratterizzato tenendo conto delle da un gioco armonico delle forme. Il “dure” condizioni a nome TGE, cioè Trucknology Genecui è sottoposto ration Express, crea in modo analogo un veicolo comuna perfetta simbiosi con le caratterimerciale. La stiche estetiche. Nonostante l’obietpriorità assoluta Ecco che tivo primario del trasporto di merci, la è stata quindi allora la verlinearità dinamica della carrozzeria con data a robustezsatilità del Rear Traffic Alert - Blind Spot un valore Cw di 0,33 trasmette una za e consumi veicolo è diDetection - Trailer Assist – sensazione di grande agilità e velociridotti. Il motore mostrata dalle Assistenza vento laterale tà con bassi consumi di carburante. da 1.968 cm3 è tante versioni Lane Assist - Emergency Assist La mascherina frontale marcata e i fari disponibile con e combinaziotrapezoidali (eventualmente a scelta 75 kW/102 CV, 90 Freno multicollisione ni possibili. Oltre con luci LED) ne definiscono da una kW/122 CV, 103 kW/140 al furgone chiuso e lato l’identità MAN e dall’altro traducoCV e 130 kW/177 CV. alla versione finestrata, no il tema “Express” nel linguaggio le forme di carrozzeria dispos cu formale di potenza e resistenza tiDesign, nibili comprendono anche telai con pico di un veicolo commerciale. aspetto non da poco cabina singola e doppia. NaturalConfort e funzionalità mente i telai possono essere ordinati all’interno, a cui si Il camion, ma anche con la predisposizione “in fabbrica” ha avuto accesso il furgone, è semdi un gran numero di allestimenti. in modo estrepre di più un Per il nuovo MAN TGE sono possibili mamente coufficio mobile, due interassi, tre altezze del tetto e tre modo grazie dove l’operalunghezze del veicolo e una massa toall’angolo di tore passa la tale a terra che va da 3 a 5.5 tonnellate. Da 9,3 a 18,4 metri cubi apertura delle maggior parte Le lunghezze della versione furgonata a seconda della trazione. porte. Un amdel suo tempo vanno da 5.983 mm a 6.833 mm fino Lunghezze interne biente piacee, soprattutal MAN TGE da 7.388 mm con grande da 3,45 a 4,85 metri vole dove tutto to, svolge quasi sbalzo. Le altezze del veicolo possoè a portata di tutte le operaziono essere di 2.340 mm, 2.575 mm e Altezza interna mano dell’autista, ni che riguardano 2.800 mm. Una combinafino a 2,19 metri s studiato nei minimi il proprio lavoro. Dunzione adeguata consente cu dettagli: il sedile di guida que l’aspetto estetico e, quindi un volume massimo sagomato disponibile in quattro ancor di più, il confort sono dello spazio di carico versioni, i rivestimenti resistenti e spefondamentali. E su questo MAN di 18,3 metri cubi. rimentati provenienti dal programma ha messo tutta la sua esperienSono poi dispodi camion, il volante a più razze dispoza e il suo prestigio nel dare nibili anche dinibile anche con tasti multifunzione, carattere ad un veicolo coverse varianti strumentazione grandi, ben leggibistruito, come ben si sa, su di trazione. A li e dalla forma rotonda (tipici MAN). una piattaforma comune. seconda del MTT sono continua a pag. 36 possibili DA 3 A 5.5 TONNELLATE trazione anDA 102 A 177 CV teriore, posteriore e integrale, combinate a scelta con un cambio manuale a 6 marce o automatico a 8 marce. Nel MAN TGE viene lanciata una generazione di motori diesel completamente nuova. Il quattro cilindri è stato Fo cu

SISTEMI MAN TGE

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Grande ampiezza ed elevato carico utile

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VAN for FUN

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GAMMA SPECIALISTICA

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segue da pag.34

Perché scegliere il TGE

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È indubbio che oggi l’offerta di veicoli leggeri è molto ampia e spesso orientarsi non è facile. Tutti sembrano migliori degli altri. Ma MAN, oltre al prodotto, offre di più: un’esperienza specifica nel trasporto merci e una rete di assistenza professionale e specialis cu stica oltre ad una gamma di servizi pensata ad hoc per il nostro settore. Per esempio il noto servizio di assistenza senza appuntamento in officina, l’aiuto rapido in caso di emergenza anche Tutto nuovo con MAN Media Van, nei fine settimana e gli orari di apertura MAN Media Van Advanced molto lunghi. Natue MAN Media Van Navigation ralmente il servizio di assistenza tecnica è disponibile sia per tutto il veicolo sia in modo flessibile tramite contratti di manutenche il mezzo viene allestito in fabbrica zione e riparazione. Estensioni della solo con gli elementi assolutamengaranzia, una garanzia di mobilità e te necessari per la relativa classe e l’autosoccorso 24 ore su 24 comche oggi sono considerati comuni. pletano le prestazioni di assistenza. Tutti gli altri accessori possono esMAN, inoltre, diversamente dai consere aggiunti con la scelta di optiocorrenti, offre al cliente la possibilità nal specifici o tramite pacchetti. In di configurare il veicolo proprio setal modo si garantisce che il veicolo condo le sue necessità. Ciò significa raggiunga il migliore TCO specifico. Fo cu

INFOTAIMENT

36 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

Nell’attesa di provarlo per voi e darvi tutte le nostre sensazioni su Trasportare Oggi, vi invitiamo a toccarlo con mano a Verona, durante il Transpotec, dove il Leone sarà presente alla grande, con una “forza di fuoco” mai vista. Il suo ruggito si sentirà a distanza proprio perché per essere dei grandi, bisogna anche saper farsi piccoli.●



Ruote industriali

FPT Industrial Il nuovo motore Cursor 9 CNG ottiene i favori della clientela per le sue performance, la sua economicità e, non ultimo, l’abbattimento della CO2 che arriva al -100% utilizzando il biogas

Il motore

che guarda

all’ambiente

di Luca Gaier

L’

impegno di FPT Industrial nello sviluppo e ricerca di motori a basso impatto ambientale e con prestazioni comparabili con i tradizionali motori Diesel, ha portato ad arricchire il già ampio ventaglio di prodotti del brand di CNH Industrial, dedicato alla progettazione, produzione e vendita di motopropulsori per l’on e l’off road

38 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

e le applicazioni veicoli, marino e produzione di energia, disponibili sul mercato, con il nuovo Cursor 9 CNG (gas naturale compresso), attualmente il più potente 9 litri a metano presente sul mercato. Spiegano in FPT Industrial: “Ci sono novità in questo nuovo motore che lo rendono unico sul mercato di riferimento. Il Cursor 9 CNG, infatti, offre potenze fino a 400hp @ 2000 giri e coppie fino a 1700Nm @ 1200 giri, garantendo emissioni inferiori all’Euro VI. Eguagliando le prestazioni del C9

Ricerca e sviluppo del nuovo motore FPT si sono svolti a Torino, ma hanno avuto il supporto anche dello staff di Foggia, Bourbon-Lancy e Chongqing

Diesel, il C9 CNG è il motore 9 litri a combustibile alternativo che può competere con i pari cilindrata Diesel senza compromessi. Questo motore 6 cilindri può essere alimentato a gas metano compresso, gas metano liquefatto o biogas. In termini di emissioni, rispetto ad un motore Diesel, l’emissione di CO2 di un motore a metano è sensibilmente inferiore e può arrivare a zero utilizzando bio-gas al 100%. Il Cursor 9 CNG usa combustione stechiometrica per generare potenza”.


PLATINO, PALLADIO E RODIO PER RAGGIUNGERE L’EURO VI Dall’inizio degli anni ‘90, FPT Industrial ha sviluppato questa tecnologia che è oggi l’unica sul mercato in grado di raggiungere i limiti emissivi Euro VI. Per soddisfare questi limiti, il Cursor 9 CNG non utilizza né EGR, né SCR ma un catalizzatore a tre vie che integra tre preziosi metalli: Platino, Palladio e Rodio. Platino e Palladio convertono ossido di carbonio e idrocarburi in anidride carbonica ed acqua, mentre il Rodio converte gli ossidi di azoto in azoto. Cursor 9 CNG ha una cilindrata aumentata rispetto al suo predecessore (8,7 litri contro 7,8 litri), un nuovo sistema d’iniezione multipoint che permette una maggiore portata di combustibile. Questo, insieme all’ottimizzazione dei condotti di aspirazione nella testa cilindri, caratterizzati da un nuovo angolo di swirl, garantisce consumi da motore di primo livello. “Rispetto al Cursor 9 Diesel, – aggiungono in FPT Industrial – Il nuovo motore a Natural Gas ha un nuovo collettore di scarico in ghisa Ni-Resist per alte temperature e un turbo compressore in acciaio raffreddato ad acqua che assicurano maggiori prestazioni e affidabilità. Questi interventi, insieme a innovativi anelli pistone, permettono di migliorare l’intervallo di cambio olio rispetto al Cursor 8 CNG, arrivando ad essere iI best in class. Per migliorare il comfort e le

prestazioni, il Cursor 9 CNG è il primo motore a gas per veicoli commerciali pesanti ad essere accoppiato ad una trasmissione automatizzata. Infine è opportuno segnalare che un veicolo equipaggiato con questo nuovo motore C9 CNG ha un’emissione di rumore inferiore ai 72 dB(A) in linea con la certificazione PIEK relativa ai veicoli raccogli rifiuti utilizzati in aree urbane”. DISTRIBUZIONE, RACCOLTA RIFIUTI E AUTOBUS, LE MISSION DI CURSOR 9 CNG Le principali applicazioni di questo motore di nuova concezione si trovano nei veicoli commerciali pesanti per lunga distribuzione, raccolta rifiuti, autobus cittadini ed interurbani. Dopo il lancio del motore al Salone Bus and Truck di Pechino, e l’importante vetrina dello scorso Salone di Hannover, i feedback dei clienti sono stati molto positivi, in considerazione della caratteristiche prestazionali del nuovo motore. Ad esempio alla municipalità di Pechino, uno dei principali

clienti che ha sempre utilizzato i motori FPT Industrial per la loro tecnologia e affidabilità, nel

corso del 2016 sono stati forniti 300 motori C8 CNG. In FPT Industrial si dicono certi che In futuro il nuovo motore C9 CNG rappresenterà un ulteriore step della collaborazione decennale tra FPT Industrial e la Municipalità di Pechino. Fondamentale nella scelta di questo nuovo propulsore è l’importante riduzione di CO2, che consente, riduzioni che possono arrivare al -14% rispetto al Cursor 9 Diesel, e addirittura al -100% utilizzando biogas. Il motore C9 CNG è stato sviluppato dal centro R&D di Torino con il supporto dei team di Foggia, Bourbon-Lancy in Francia e Chongqing in Cina. CARBURANTI ALTERNATIVI E LEADERHIP GLOBALE Un lavoro di team voluto da FPT Industrial che ha costituito una squadra di esperti responsabili dello sviluppo della nuova gamma di motori CNG. In particolare, per il C9 CNG, il core team è stato composto da 30 persone appartenenti alla Progettazione, Sviluppo Software e Affidabilità (Torino), allo Sviluppo Combustione e Test Funzionali (Foggia), al Dipartimento Costruzioni Prototipi (Bourbon-Lancy) e Industrializzazione motore (Chongqing). Il motore, a partire dalla fase di Concept, è stato sviluppato e industrializzato in 18 mesi. “Questo è stato possibile” – dicono ancora in FPT Industrial – “attraverso il forte coinvolgimento di tutti i centri di sviluppo di FPT Industrial nel mondo, permettendo un proficuo interscambio di competenze e informazioni ‘sul campo’ apprese durante l’evoluzione del progetto, tra i vari componenti del team che sono risultati essere fortemente motivati dal progetto molto sfidante. Oggi però la sfida più importante è consolidare la nostra posizione di leadership sul mercato mondiale dei motori a combustibili alternativi per veicoli commerciali e autobus cittadini / interurbani, assicurando il massimo rispetto dell’ambiente e i minori costi di esercizio per il cliente, senza compromessi nelle prestazioni”.● TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2017 39


Ruote commerciali

Volkswagen

Alla guida di u nuov dimensione

Prima presa di contatto, sulle difficili strade intorno ad Almeria, dell’ultima generazione del Volkswagen Crafter, un veicolo completamente diverso dal precedente

di Ferruccio Venturoli

“Q

uesto nuovo Crafter ha un sapore diverso. – ci dice Luca Bedin, direttore Veicoli Commerciali Volkswagen Italia – In questo segmento, dopo aver venduto per anni i nostri veicoli, in partnership con altri costruttori, finalmente presentiamo un prodotto tutto nostro, progettato e realizzato completamente in Volkswagen. Siamo partiti da un foglio bianco e siamo arrivati a un veicolo assolutamente nuovo”. Insomma, il Nuovo Crafter è davvero una Nuova Dimensione. Qualcuno le ha contate e sembra che siano 69 le versioni con due passi, tre lunghezze, tre altezze e tre trazioni. Ora si parte con la trazione anteriore ma già a metà del 2017 arriverà la 4x4 e a fine anno la trazione posteriore, sia con ruota gemellata che singola. L’occasione dell’incontro con Luca Bedin è stata la presentazione “dinamica”, una

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vera e propria presa di contatto, nei pressi di Almeria, in Spagna, del nuovo Crafter, dopo la presentazione “statica” di settembre.

logistica è proprio il furgone e che il futuro del trasporto merci passerà sempre di più attraverso la distribuzione urbana, con l’aumentare dell’e-commerce e delle consegne a domicilio.

UN APPROCCIO INEDITO LE VERSIONI Esteticamente, il Nuovo Crafter non presenta grandissime novità, a parte il rinnovato frontale in family feeling. Ma sotto la carrozzeria, si nasconde davvero un van del tutto nuovo, inedito. Inedito nell’approccio, nei componenti, inedito anche nell’assemblaggio visto che, per fabbricarlo è stato costruito un intero stabilimento in terra polacca. La sfida del Gruppo tedesco, nel segmento dei large van è lanciata, con la consapevolezza che il primo embrione della

Per il nuovo Crafter è offerta un’ampia gamma di versioni derivate, tra cui modelli ad alto tonnellaggio; è disponibile nelle versioni Furgone o Kombi in varie lunghezze e altezze. Il top di gamma è rappresentato dalle versioni autotelaio a cabina singola o doppia con lunghezze diverse, con o senza soluzioni per la sovrastruttura, per esempio versione pick-up, con sovrastruttura


na a

furgonata o con meccanismo di ribaltamento. A seconda del tipo di trazione e del tonnellaggio, i veicoli montano ruote singole o doppie all’asse posteriore. A seconda del modello, infatti, sono disponibili fino a tre diverse lunghezze. Il Furgone è offerto nella versione con passo medio (lunghezza 5986 mm), passo lungo (lunghezza 6836 mm) o passo lungo con sbalzo (lunghezza 7391 mm). Per il Kombi sono disponibili soltanto le varianti da 6204 mm (media) e da 7.004 mm (lunga); per la versione a cabina singola con allestimento pick-up si può scegliere fra tre lunghezze: 6204 mm (media), 7004 mm (lunga) o 7404 mm (lunga con sbalzo). Il veicolo con cabina doppia e struttura pick-up misura invece 6204 mm (media lunghezza) o 7004 mm (lungo). Sono inoltre disponibili ben tre diverse altezze per le sovrastrutture chiuse; così, a seconda del modello scelto, i Clienti possono configurare il nuovo Crafter in modo che soddisfi esattamente le loro esigenze specifiche. C’è quindi la perfetta combinazione di versione derivata, lunghezza, altezza, trazione, motore e cambio per ogni singolo Cliente. INNOVAZIONI TECNOLOGICHE Se la trazione disponibile attualmente è solo quella anteriore, per i cambi si può scegliere tra il manuale e l’automatico e per i motori l’opzione è tra i Diesel da 2.0 litri, mono o bi-turbo, da 102 a 177 cavalli, passando per i 140 . Davvero interessante la dotazione di sistemi elettronici per l’assistenza alla

guida, che comprende, di serie il controllo elettronico di stabilità ESP, l’Automatic Post-Collision Braking System (che arresta il veicolo dopo un urto per impedire ulteriori danni) e il sistema di assistenza per il vento laterale Side Wind Assist. Alcuni dei sistemi opzionali sono davvero delle chicche: l’Adaptive Cruise Control, il Lane Assist che aiuta a rimanere nella propria corsia, la frenata di emergenza, il Front Assist emergency braking, il Rear Traffic Alert per le auto che ci stanno superando. E poi ancora i sensori laterali per manovrare in spazi ristretti, il parcheggio automatico Park Assist e il curioso Trailer Assist, che nelle manovre con rimorchio permette di gestire la retromarcia in modo semi-automatico, usando il joystick di regolazione dei retrovisori. TRE POTENZE La gamma di motori Euro 6 di nuova concezione, sviluppati per il nuovo Crafter sulla base del pianale modulare per motori Diesel (“MDB”), è estremamente affidabile; i propulsori possono essere utilizzati sia per percorsi brevi, sia per le lunghe percorrenze. Il motore 2.0 TDI “EA 288 Nutz”, ulteriormente sviluppato per il nuovo Crafter, è disponibile con trazione anteriore e tre diverse classi di potenza per i mercati Euro 6. I Clienti possono scegliere tra la versione 75 kW (102 CV), 103 kW (140 CV) e TDI biturbo 130 kW (177 CV). Il motore 75 kW (102 CV) consente una velocità massima fino a 143 km / h. Il motore 103 kW (140 CV) permette una velocità massima fino a 162 km / h e il motore 130 kW (177 CV) permette una velocità massima fino a 165 km / h. LA PROVA Finalmente è arrivato il momento della prova. Abbiamo a disposizione vari veicoli e tre percorsi per un totale di circa 300 chilometri. Cominciamo con un

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Il Doppia Cabina cassonato, da 6 posti, ha il motore meno potente della gamma (102 cavalli) e il cambio manuale; nonostante la zavorra sul cassone, il motore non ha sforzato più di tanto e, anzi, ha permesso un’andatura abbastanza fluida.

di Wolfsburg. Anche l’abitacolo, più automobilistico, piuttosto che da veicolo da lavoro, ampio e luminoso, è tutto nuovo e decisamente ben fatto, con tutte le tasche e i vani, laterali e sopra al parabrezza che ci vogliono per una giornata di lavoro. Il volante, piccolo e sportivo, è rivestito in pelle e ha ampie possibilità di regolazione. IL SERVOSTERZO ELETTROMECCANICO La guida è facilitata e, di fatto, resa poco stancante da quella che è l’innovazione più importante legata all’assetto: il servosterzo elettromeccanico, una novità assoluta non

Doppia Cabina cassonato, di un bel rosso vivo, con cabina da 6 posti, il motore meno potente della gamma (102 cavalli) e il cambio manuale. Prima considerazione: dal modello precedente il Nuovo Crafter ha ereditato l’ottima posizione di guida (forse la migliore del segmento) con il volante quasi verticale e il cambio in plancia. Si può partire: nel cassone è ancorata una zavorra da una tonnellata che ci accompagna sulle strade abbastanza insidiose dell’Andalusia. Nella guida, soprattutto nelle salite, si sente il peso, ma il motore non sembra sforzare più di tanto e, anzi, permette un’andatura abbastanza fluida. Forse (anzi, assai probabilmente) la mancanza di un volume di carico chiuso conferisce al Doppia Cabina una bella silenziosità di marcia, quasi impossibile da trovare sui veicoli cassonati, dove anche il suono più piccolo rimbomba alle spalle dell’autista. CAMBIO VEICOLI Alla sosta per il cambio veicoli scendiamo dal Double Cab e saliamo sul “medio”, meglio, su quello a passo medio da 5.986 mm e motore da 140 CV, per la tratta più lunga della prova. Si tratta del veicolo probabilmente destinato a essere il più venduto, vista la molteplicità di mission al quale può essere destinato. Anche qui, come nel Double Cab, ci si trova in una cabina molto “automobilistica”, dove è evidente il family feeling con le vetture Il nuovo Crafter ,”medio” meglio, quello a passo medio da 5.986 mm e motore da 140 CV, probabilmente destinato a essere il più venduto, vista la molteplicità di mission al quale può essere destinato.

42 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI


Il carico Grazie ad un’ampiezza di apertura della porta scorrevole pari a 1311 mm, un’altezza di soglia di appena 570 mm nelle versioni a trazione anteriore e un’apertura fino a 270 gradi delle porte posteriori (a richiesta), caricare il nuovo Crafter è piuttosto semplice e le operazioni di carico possono essere adattate ai diversi usi. Per tutte le versioni di trazione sono disponibili pedane posteriori per metà larghezza o per l’intera larghezza del veicolo.

Il punto in cui il canale sfocia nel lago Gatùn.

La posizione di guida, piuttosto automobilistica, ereditata dal modello precedente è una delle migliori del settore.

Il Nuovo Crafter è un vero concentrato di elettronica e tecnologia; sono addirittura sedici, i dispositivi di sicurezza, comfort e assistenza alla guida disponibili.

solo per il nuovo Crafter, ma anche per l’intera categoria. Il servosterzo elettromeccanico supporta la manovra di sterzo tramite un comando elettrico regolato in funzione della velocità del veicolo ed entra in funzione solo nel caso in cui il conducente ne abbia la necessità. Ma alla facilità di guida concorrono, abbondantemente, anche il Side Wind Assist di serie, che permette una guida stabile anche in percorsi molto ventosi e il Lane Assist, che non permette al veicolo di allontanarsi dalla sua “rotta” ideale. Anche se, naturalmente, la rumorosità è maggiore rispetto al Double Cab, il comfort, è decisamente buono. Per l’ultima parte del test scegliamo la versione più potente, 177 cavalli e cambio automatico a 8 rapporti. E’ tutta un’altra cosa, anche se non è certo adatto a guida “nervose”, anzi, la maggiore potenza del motore permette al veicolo di viaggiare a regimi decisamente più bassi, riducendo la rumorosità del tutto. ● TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2017 43


Infrastrutture

Brennero Con la Galleria di Base del Brennero nasce una ferrovia orientata al futuro, che attraversa le Alpi alla base delle montagne, senza più passi acclivi e difficili da superare: si tratta infatti dell’elemento centrale della nuova linea ferroviaria del Brennero, che collega l’asse da Monaco a Verona

Underground…

col tunnel più lung di Federica Lugaresi

L

a rete di trasporto TEN-T è la nuova metropolitana d’Europa per favorire la circolazione di persone e merci su un mezzo ecologico: il treno. Con l’avanzamento del progetto della galleria di base del Brennero (BBT) si riuscirà ulteriormente a diminuire l’utilizzo del trasporto stradale, con conseguente diminuzione delle emissioni di gas serra. Tale corridoio, il cosiddetto SCAN-MED (Scandinavia-Mediterraneo), identifica il tragitto di massima importanza per l’economia europea, poiché collega i centri urbani tedeschi e italiani con i porti del Mediterraneo – sino a La Valletta a Malta - e della Scandinavia (Helsinki). Si tratta di un progetto infrastrutturale transnazionale multimodale, considerato prioritario dall’Unione Europea, che ne finanzia il 44 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

40% dei costi, mentre il restante 60% sarà a carico di Italia e Austria in parti uguali. Così facendo, la Galleria di Base del Brennero è il progetto infrastrutturale che si è aggiudicato l’importo maggiore mai sovvenzionato in Europa. Carta d’identità La prima volta che si parlò di tunnel sotto il passo del Brennero fu nel 1847 e a farlo fu l’Ingegnere italiano Giovanni Qualizza. Oggi il Brennero è il passo transalpino più utilizzato anche perché il più basso (con una quota di 1371 metri s.l.d.m.): basti pensare che attraverso di esso transita il


40% del traffico merci transalpino. Nel 2025, se le previsioni sono corrette, il BBT scalzerà il Gottardo come tunnel più lungo del mondo, con i suoi 64 km di canna parallela contro i 57 km della galleria svizzera, da Fortezza a Innsbruk, che diventeranno 64 collegandosi alla già esistente circonvallazione ferroviaria di Innsbruk. La futura Galleria di Base del Brennero si svilupperà ad una quota di 794 m s.l.m. sotto il valico del Brennero: ben 170 anni dopo, la galleria di base servirà principalmente il trasporto merci, favorendo lo spostamento del traffico pesante dalla strada alla rotaia. Tuttavia, la galleria potrà essere utilizzata anche per il trasporto passeggeri. Grazie all’abbattimento quasi totale delle pendenze (la pendenza longitudinale infatti è compresa tra il 4‰ e il 6,7‰), i treni in transito non dovranno affrontare più le impegnative salite e discese della linea esistente risalente al 1867, e si arriverà ad avere una velocità di esercizio per il trasporto ferroviario delle merci che raggiungerà i 120 km/h.

I lavori per i cunicoli esplorativi del BBT sono partiti nel 2008, quelli per le gallerie principali nel 2011 e il progetto risulta in forte accelerazione. Una grande opera, dai grandi numeri a cominciare dai milioni di euro spesi: “Fino ad oggi sono stati tirati fuori 952

Passo dopo passo Un Paese che non innova perde centralità, competitività, attrattività e possibilità di sviluppo. Un Paese che non innova, non progetta le sue infrastrutture, non crea opportunità per i propri giovani perde centralità nella politica interna-

o del mondo zionale, competitività nelle dinamiche del mercato mondiale, attrattività verso investimenti e talenti, e riduce le possibilità di sviluppo per se stesso e le proprie imprese. La realizzazione della nuova linea ad alta capacità ferroviaria Italia – Austria (sotto il valico del Brennero, tra Alto Adige e Tirolo) è il progetto più avanzato a cui sta lavorando il nostro paese per il potenziamento dei collegamenti ferroviari con il Nord Europa, con un costo totale di 4,4 miliardi di euro (i lavori in corso sono al 12% circa dello stato di avanzamento). Lotto Tulfens Pfons.

Gallerie della linea periadriatica.

milioni di euro ( pari al 21,6%), di cui 211 milioni nel 2015 e si prevede di arrivare a 600 milioni di spesa nel 2017. Per il lato italiano è già stata aggiudicata la gara da 1,4 miliardi per le opere maggiori; mentre i nuovi fondi CIPE consentiranno di pubblicare la gara da 1,8 miliardi per le opere principali in territorio austriaco”. Attualmente sono operativi quattro cantieri: due su suolo italiano e due in territorio austriaco. Il lotto Tulfes-Pfons - il cui relativo costo è di circa 380 milioni di euro - è stato affidato all’ATI Strabag/Salini-Impregilo che nel corso dell’estate 2014 ha ricevuto l’incarico di scavare 38 km di gallerie per il progetto della Galleria di Base del Brennero. I lavori (che riguardano gallerie principali e di interconnessione, cunicolo di soccorso, fermata di emergenza Innsbruk e cunicolo esplorativo Arhental-Pfons) sono iniziati a Settembre 2014 termineranno nella primavera del 2019. Lo scorso marzo il Commissario Europeo per i Trasporti Violeta Bulc ha ufficialmente avviato i lavori di scavo delle gallerie prinicipali ed alla ceremonia erano presenti anche TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2017 45


i Ministri ai Trasporti delle 7 regioni alpine (Austria, Italia, Germania, Svizzera, Francia, Liechtenstein, Slovenia). In questo tratto saranno realizzati 2,2 km di gallerie principali, aventi ciascuna una sezione di 70 m². Il lotto Wolf, per un valore di 104 milioni di Euro, ha visto l’inizio dei lavori di scavo alla galleria di accesso nel dicembre 2013 e continueranno fino alla fine del 2017. Il lotto non comprende soltanto la realizzazione della galleria di accesso di Wolf e una parte del cunicolo esplorativo, bensì anche una serie di opere logistiche e di sicurezza per il deposito nella Val Padaster. Il lotto relativo alla linea Periadriatica, per un valore di 53 milioni di euro, in quattro anni ha visto realizzare lo scavo di 3,7 km di gallerie principali e 1,5 km di cunicolo esplorativo. L’attraversamento del Lineamento

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Periadriatico, una delle zone di faglia più significative di tutte le Alpi, è stato completato senza alcun intoppo. Attualmente sono in corso le opere di completamento del lotto. L’ultimo lotto, quello del Sottoattraversamento Isarco, attualmente ancora in costruzione, è Il lotto più meridionale della Galleria di Base del Brennero, per un valore di

Il tunnel green Elemento di base della progettazione e della realizzazione della Galleria di Base del Brennero è la gestione attenta delle risorse naturali. L’attenzione agli ecosistemi presenti e la sostenibilità dell’opera, sono state verificate in modo indipendente e in base alle leggi vigenti, sia in Austria che in Italia. La società che gestisce il BBT cerca di ridurre al minimo gli interventi sulla natura e gli impatti per l’ambiente. Per tale motivo, gli imbocchi delle gallerie sono inseriti nel paesaggio con cura e attenzione e i depositi sono ubicati nelle vicinanze delle gallerie di accesso laterali. Vicino ai cantieri sono stati realizzati nuovi punti di nidificazione e alimentazione per gli animali. Per i paesaggi sensibili, una specifica supervisione di cantiere per il settore ecologia controlla gli impatti dei lavori sull’ambiente e sulla natura.

Posizionamento delle cariche esplosive.


Giganti dell’high-tech scavano la roccia La BBT viene scavata nella montagna mediante l’uso di esplosivo e frese: circa il 70% della roccia viene scavato con quest’ultime. Le TBM a sezione piena sono delle vere e proprie fabbriche mobili: scavano la roccia con una testa fresante rotante, rimuovono il materiale di scavo e mettono in sicurezza il cavo appena realizzato, o con l’applicazione di ancoraggi, reti e spritzbeton, oppure con la posa di conci prefabbricati – a seconda del metodo di scavo utilizzato. Le TBM consentono un profilo di scavo preciso e offrono una maggiore protezione agli operai. L’avanzamento giornaliero di una fresa può arrivare mediamente a 40 m. Circa il 70 % della Galleria di Base del Brennero viene scavata con metodo meccanizzato. Dal 2017 saranno impiegate almeno sei TBM contemporaneamente. Lo scavo con metodo tradizionale, avviene tramite brillamento, con successivo consolidamento di calcestruzzo: a seconda delle condizioni del tratto da scavare, durante la realizzazione della Galleria di Base del Brennero, sono previsti intervalli di tempo tra le tre e le sei ore fra un brillamento e l’altro.

301 milioni di euro. Le opere di questo lotto collegheranno la Galleria di Base con la linea ferroviaria del Brennero esistente e la stazione di Fortezza. I lavori sono iniziati a ottobre del 2014 e se ne prevede il completamento a novembre del 2022. Prima di poter iniziare con lo scavo delle gallerie principali, sono necessari diversi interventi propedeutici data la complessità geologica dell’area: poiché la Galleria di Base in questo tratto passerà appena sotto la superficie e in mezzo alle falde acquifere, nella costruzione saranno impiegati due procedimenti particolari come il congelamento del terreno e il così detto jet grouting, per fare fronte alle complessità del suolo. Il mega - lotto E’ stato da poco assegnato l’appalto relativo al mega-lotto in cui saranno realizzati 68 km di gallerie del valore complessivo di circa di 1 miliardo di euro. Vincitore della gara, un raggruppamento di imprese composto da Astaldi S.p.A, Ghella S.p.A., Oberosler Cav Pietro, Cogeis S.p.A., PAC S.p.A. Il lotto denominato “Mules 2-3” costituisce la parte principale del tracciato del BBT sul versante italiano e comprende il tratto da Mezzaselva (BZ) al confine di Stato. In 7 anni saranno scavati 40,3 km di gallerie

Il punto in cui il canale sfocia nel lago Gatùn.

di linea, 14,7 km di cunicolo esplorativo, la fermata di emergenza di Trens con la relativa galleria di accesso, e i cunicoli trasversali di collegamento ogni 333 m tra le due gallerie di linea, completando così tutte le opere di scavo sul territorio italiano. I lavori in direzione del Brennero prevedono in una fase iniziale lo scavo con il cosiddetto metodo “tradizionale” (mediante esplosivo ed escavatori) per poter completare l’attraversamento della faglia Periadriatica. Successivamente lo scavo procederà fino al confine di Stato con l’uso della TBM (talpa meccanica); anche in direzione sud lo scavo delle gallerie di linea sarà realizzato con metodo meccanizzato, fino a raggiungere il confine con l’altro lotto attualmente in costruzione, quello del Sottoattraversamento del fiume Isarco. Durante la realizzazione del lotto Mules 2-3 saranno estratti più di 6 milioni di metri cubi di materiale di scavo dei quali, circa un 1/3 potrà

essere riutilizzato all’interno dello stesso cantiere, per la produzione di calcestruzzo. Il materiale movimentato sarà trasportato principalmente su nastri trasportatori, riducendo così sensibilmente gli impatti sulla viabilità ordinaria. Il potenziamento dei sistemi logistici integrati e, soprattutto, la disponibilità di un’infrastruttura efficiente e moderna (il programma di esercizio stabilito per la configurazione finale è di almeno 400 treni al giorno, di cui 320 merci), risponderà senza dubbio alla necessità di uno sviluppo economico lungo il corridoio del Brennero e dell’intero arco alpino. Ma non dimentichiamo che questa necessità viaggia in parallelo con la grande esigenza – particolarmente avvertita dalle popolazioni residenti – di preservare l’habitat circostante e di salvaguardare la propria salute. ● TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2017 47


Logistica

Il carico arriva

Dopo ottant’anni dall’abbandono, torna l’idea del dirigibile come mezzo per il trasporto merci, anche molto pesanti. Si liberano le strade, s’inquina e si spende di meno

Il Dragon Dream non richiede un aeroporto, con una pista di “lancio”, ne’ personale numeroso, decolla verticalmente con l’assistenza di pochi uomini a terra

di Ferruccio Venturoli

S

e è vero che dobbiamo necessariamente pensare a un futuro più verde, e meno inquinante, è vero anche che, in un modo o nell’altro, dovremmo pensare a come trasportare la merce con il minimo inquinamento possibile. Qualcuno, anzi, per la verità più di qualcuno, ha tirato fuori una vecchia idea accantonata quasi ottant’anni fa. Negli anni tra le due Guerre, il dirigibile era il mezzo di trasporto più moderno. Insieme ai mitici Clipper, i giganteschi idrovolanti Boeing 314 della PanAm, i dirigibili Zeppelin permisero al mondo di comunicare, collegando le due sponde dell’Atlantico. Fu solo una tragedia, 48 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

l’esplosione dello Zeppelin Z129 Hindenburg a Lakehurst nel New Jersey nel 1937, con le sue 37 vittime, a fermare lo sviluppo di quei giganti dei cieli. L’idea del dirigibile tramontò e la tenne viva, praticamente, soltanto la Goodyear con il suo famosissimo dirigibile pubblicitario. DRAGON DREAM Ci sono però segnali che presto il dirigibile potrebbe tornare a solcare i cieli diventando, questa volta davvero, il mezzo di trasporto del futuro. Almeno per il trasporto di carichi eccezionali. A inaugurare la nuova era è la


dal cielo

In apertura la prima nave Post-Panamax che ha inaugurato il nuovo canale di Panama. In questa foto il passaggio di un’altra nave sotto il controllo della sicurezza del canale. La cabina di pilotaggio del Dragon Dream; il suo impiego commerciale potrebbe iniziare già dalla fine di quest’anno

TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2017 49


Il “papà” del Dragon Dream. L’ingegnere ucraino Igor Pasternak, arrivato negli Stati Uniti nel 1994 e specializzato nella realizzazione di dirigibili pubblicitari

californiana Aeros, fondata da un ingegnere ucraino, Igor Pasternak, arrivato negli Stati Uniti nel 1994 e specializzato nella realizzazione di dirigibili pubblicitari. Nei suoi hangar ha costruito Dragon Dream, un gigante dallo scheletro in fibra di carbonio lungo 170 metri e con una stiva in grado di trasportare fino a 66 tonnellate di carico. “È solo un prototipo - hanno spiegato - perché il modello che verrà messo in commercio sarà lungo 240 metri e potrà trasportare 250 tonnellate di carico”. Il Dragon Dream può viaggiare a una velocità di crociera di 200 chilometri all’ora a 4 mila metri di altitudine e può percorrere fino a 5.800 chilometri prima di rifornirsi. Il primo volo commerciale potrebbe già partire nei primi mesi dell’anno prossimo. “Il Dragon Dream – dicono ancora alla Aeros - non ha

Il Sun Cloud, realizzato dalla divisione Aerospaziale e Difesa di Altran France; dalla sua avrà due grandi “plus”: si alimenta a energia solare ed è un drone, ovvero non avrà bisogno di pilota.

La tragedia dell’ Hindenburg Sono le 19,25 del 6 maggio 1937 nella Stazione Aeronavale di Lakehurst nel New Jersey lo Zeppelin Z129 Hindenburg prende fuoco e scoppia mentre sta attraccando al pilone d’ormeggio. In mezzo minuto viene completamente distrutto. Delle 97 persone a bordo, tra passeggeri e membri dell’equipaggio, ne muoiono, nello schianto a terra o nell’incendio, 35. Il disastro suscitò grande orrore anche a causa della straordinaria copertura da parte di cinegiornali. Delle cause ancora si discute, si è parlato con una certa insistenza anche di sabotaggio ma sembra che la causa sia stata una scintilla esterna, forse proveniente dal pilone d’ormeggio carico di elettricità statica, o dalla rottura di un cavo elettrico del dirigibile stesso, che avrebbe trovato terreno fertile nell’involucro di tessuto infiammabile e nell’idrogeno che riempiva l’involucro. Da allora cessarono i trasporti con gli Zeppelin e con i dirigibili in generale. Oggi, naturalmente, è diverso, perché i moderni dirigibili sono riempiti di elio e non di idrogeno, che è altamente infiammabile.

50 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI


....e poi c’è l’Airlander E’ un po’ aereo, un po’ elicottero e un po’ dirigibile, si chiama Airlander 10, ed è un rivoluzionario velivolo ibrido lungo 92 metri, che si è alzato in volo, per la prima volta, la scorsa estate sul campo di aviazione di Cardington nel Bedfordshire, in Inghilterra. Può trasportare carichi molto più pesanti rispetto ai dirigibili convenzionali, salire fino 4.900 metri d’altezza e muoversi alla velocità di 148 chilometri all’ora, consumando molto meno di un aereo. Ha poi una caratteristica che lo rende unico: può volare per due settimane senza toccare terra. Il velivolo, che a causa della sua forma è stato soprannominato “flying bum” (sedere volante), fu inizialmente sviluppato dall’esercito USA con funzioni di velivolo da “osservazione”, ma alcuni problemi fecero abbandonare il progetto nel 2013. Tutto il progetto fu comprato da una compagnia inglese che spera di fare di quel dirigibile ibrido un nuovo e rivoluzionario aeromobile dalle grandissime potenzialità commerciali. Airlander 10, infatti, potrebbe aprire una nuova pagina nell’uso degli aeromobili da trasporto, rivoluzionando, di fatto, il mondo del trasporto, soprattutto sul lungo raggio. La versione appena costruita può trasportare fino a 10 tonnellate di materiali (merci o passeggeri), ma la società si dice speranzosa di costruire, in futuro, modelli con una capacità di carico anche di 50 tonnellate.

Il punto in cui il canale sfocia nel lago Gatùn.

bisogno del costoso carburante avio perché funziona a gasolio. In più decolla e atterra in verticale come un elicottero, il che significa che non ha bisogno di una pista”. Per questo Dragon Dream è stato pensato per trasporti eccezionali in luoghi difficilmente raggiungibili. Sembra che Aeros abbia già chiuso accordi importanti per far volare pesantissime attrezzature minerarie in Siberia ed evitare cosi la costruzione di una ferrovia dal costo stimato di 150 milioni di dollari. SUN CLOUD Ma Dragon Dream non è l’unico dirigibile in arrivo. Nell’immediato futuro c’è anche il Sun Cloud, realizzato dalla divisione Aerospaziale e Difesa di Altran France.

È decisamente più lento perché non dovrebbe poter superare i 25 chilometri all’ora, ma dalla sua avrà due grandi “plus” si alimenta a energia solare ed è un drone, ovvero non avrà bisogno di pilota. Sarà in grado di trasportare carichi pesanti, fino a 200 tonnellate, su rotte anche molto lunghe, per esempio da Parigi a New York, naturalmente senza scalo. Il Sun Cloud sarà apportatore di tecnologie inedite, come quella di avere una struttura modulabile, non solo in base al tipo di merce e al peso che deve trasportare, ma anche in base alle condizioni atmosferiche che incontrerà durante il lunghissimo viaggio. Fin qui tutto bene ma resta una domanda: chi controllerà le autostrade del cielo? Chi “dirigerà” i dirigibili che in un futuro abbastanza prossimo si incroceranno sopra le nuvole? ● TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2017 51


Professione camionista

A Surgut, nei campi petroliferi, uomini e veicoli si devono adattare a condizioni di vita davvero al limite. I problemi dei camion e l’incontro con Roman, che deve risolverli

siberia,

lavorare Di Marco Perri, fotografie di Richard Kienberger

R

oman Kucharczyk non si sente bene, la voce è rauca e la tosse lo tormenta, nonostante non faccia particolarmente freddo: soltanto 24 gradi. Roman ha 48 anni, è polacco di Bialystock, ma abita e lavora in Siberia, per la filiale locale della MAN ed è, a sentire i suoi superiori,un grande lavoratore, se non altro per l’enorme estensione del territorio di sua competenza. I Costruttori occidentali stanno vendendo relativamente bene in Siberia, ma solo ai grandi Gruppi, che partecipano allo sfruttamento del sottosuolo. Alla piccola imprenditoria rimangono soltanto i decisamente meno costosi Kamaz, MAZ e Ural e nel migliore dei casi, qualche veicolo usato arrivato dall’ Europa Occidentale. 52 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

UNA CITTÀ SU UN LAGO DI PETROLIO Sono 12 anni che Kucharczyk lavora in Russia ed è contento dei cambiamenti positivi che rendono la vita un po’ più sopportabile. “Quando ho cominciato – racconta - qui non esisteva proprio niente; l’acqua non era buona da bere, non si mangiava bene. Adesso devi solo avere abbastanza denaro, e ti puoi comprare anche verdura e frutta fresca tutti i giorni”. A Surgut, che è una città “artificiale”, fatta di costruzioni prefabbricate, i camionisti, se sono bravi, possono guadagnare, sui


Un bel musone Kamaz: obsoleto e spartano quanto si vuole, ma ancora un veicolo eccezionale nei climi freddi. Si notino gli pneumatici speciali per i fondi neve-ghiaccio

Una veduta del campo petrolifero di Surgut. I campi sono indipendenti e autosufficienti completamente.

a - 40° campi petroliferi, fino a mille euro al mese, una bella cifra, se si pensa che molti pensionati, in Russia, vivono con meno di 100 euro al mese. Molti dei camionisti non vivono in città, vengono da altri angoli della Russia, arrivano per alcune settimane, il tempo di durata del turno e poi tornano a casa. Anche se l’insediamento risale al ’500, Surgut, nella regione di Tjumen, ha avuto lo “status” di città, solo nel 1965, grazie alla sua importanza come centro estrattivo di petrolio e gas. Una buona percentuale di quello che si estrae a Surgut passa dalle mani della Surgutneftegaz, una società quotata in borsa che può dire la sua a Surgut.

NON PIU MEZZI LOCALI La Surgutneftegaz, di tanto in tanto, indice una gara d’appalto per l’acquisto di nuovi mezzi, che un tempo venivano comperati esclusivamente dai “fratelli socialisti”, ma Tatra, Kamaz e Ural ormai non sono più quelli di una volta, e da qualche tempo le Compagnie siberiane preferiscono mezzi occidentali. MAN e Scania sono i costruttori che hanno vinto più gare, probabilmente perché “reggono” meglio, a questi climi. A proposito, viste le temperature minime dell’inverno, che dura otto mesi, l’isolamento termico della cabina è indispensabile; vengono fornite, dalla casa, di uno TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2017 53


In Australia i veicoli più diffusi sono senz’altro i “musoni” americani: Kenworth, Mack, Western Star, Freightliner, anche se negli ultimi anni stanno prendendo piede anche i camion europei: Scania, Volvo Mercedes, e IVECO

Outback vuol dire chilometri e chilometri di sola terra rossa, leggera e impalpabile come cipria che ti entra dappertutto, nel naso, negli occhi.

Un MAN scarica materiale per realizzare la massicciata di una strada. Si può lavorare solo in inverno, d’estate il veicolo sprofonderebbe irrimediabilmente nel fango.

speciale “pacchetto inverno” per assicurare anche nel freddo siberiano una temperatura gradevole nella cabina. Ogni veicolo, poi, ha un doppio sistema di riscaldamento: uno riscalda l’aria, l’altro l’acqua del radiatore. La qualità del carburante costituisce un bel problema da queste parti, perché la loro pulizia e purezza non corrispondono agli standard occidentali. Quando chi annacqua la nafta non esagera, l’acqua viene eliminata tramite un separatore aggiunto alla pompa del gasolio. Ma, nonostante tutti i filtri, nel motore arriva comunque molta sporcizia e le prestazioni non sono certo ottimali.

I vecchi simboli, come io vecchi amori, sono duri a morire

UNA FIGURA INDISPENSABILE Con queste premesse si capisce quanto sia importante la presenza di Roman e perché alla MAN di Mosca lo abbiano mandato in mezzo ai ghiacci. Un professionista esperto come Kucharczyk, può risolvere direttamente sul posto molte delle difficoltà che si presentano durante l’impiego, incredibilmente duro in Siberia. “La cosa importante, qui come dappertutto – ci spiega – è quella di ridurre al minimo i tempi di fermo macchina. Per la maggior parte dei casi si tratta di organizzarsi. Durante le ispezioni - dice - so esattamente quali pezzi devono essere sostituiti e nei miei ordini inserisco sempre qualche pezzo in più, di riserva. Inizialmente, il cliente non voleva pagare per qualcosa di non immediato utilizzo, ma poi ha capito l’importanza di avere un magazzino, peraltro ridotto al minimo”. Surgut dista, su strada, quattromila chilometri da Mosca e settemila da Monaco. E di un servizio 24 su 24, per i pezzi di ricambio, qui si è soltanto sentito parlare. La mattina successiva lo stato di salute di Roman non è migliorato e il termometro è calato di qualche altro grado. Durante siamo arrivati a poco meno di quaranta gradi sotto zero, anche se di giorno è un po’ più caldo. Ma la colonna di mercurio dice soltanto metà della verità. Quando partiamo per i cantieri, un vento ghiacciato trascina cristalli di ghiaccio per le strade di Surgut, creando mulinelli infernali pericolosissimi perché tagliano qualsiasi superficie morbida incontrino (per esempio il viso delle persone).

Il fumo delle ciminiere, il ghiaccio e la neve, danno vita a un paesaggio quasi infernale, nel quale uomini e macchine fanno fatica non solo a lavorare ma soprattutto a sopravvivere.

SI LAVORA SOLO IN INVERNO La Surgutneftegaz utilizza i ribaltabili MAN, Scania e ancora qualche vecchio “sovietico” in via di dismissione, soprattutto nella costruzione di strade. E ci si può lavorare soltanto in inverno, quando c’è il ghiaccio e, incredibilmente, i camion 54 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

L’isolamento termico delle cabine con il pacchetto invernale è perfetto. Con quasi 35 gradi, Vladimir, al posto di guida, indossa soltanto una maglietta.


Dove siamo In una mappa della Trans Siberian Trans Route, si nota che Surgut si trova a poco più di quattromila chilometri da Mosca. Il 21 dicembre scorso la temperatura minima registrata è stata di -51.3°C, ma fanno forse più impressione i -48.7°C di massima! Il record di dicembre per la città è di −55°C, mentre il suo record storico è di Febbraio con −55.2°C.

Tempi duri, per uomini e macchine, nell’inverno siberiano

In questi posti, il restare in panne d’inverno, magari in mezzo al nulla, può diventare davvero una tragedia

riescono a muoversi più facilmente. In estate, quando il terreno è fangoso e le ruote sprofondano fino agli assi, si raccolgono enormi montagne di sabbia finissima, che poi vengono utilizzate per le costruzioni durante l’inverno. In questi cantieri Roman Kuchaarczyk si occupa della flotta MAN ma, quando c’è bisogno davvero, anche degli altri camion. Nelle officine controlla tutte le riparazioni e i lavori di manutenzione che sono necessari. Ma tiene anche d’occhio gli autisti, che sono stati tutti istruiti da trainer di Monaco: se sanno applicare quello che hanno imparato si vede facilmente. La maggior parte delle scuse, quando c’è un guasto, non trova la comprensione di Kucharczyk, che capisce subito se, per esempio, il logorio di una parte è da attribuire al modo di guidare o ad altri fattori. Con un simile programma non c’è da meravigliarsi che non abbia tempo per curarsi dal raffreddore. Domani, per esempio, deve partire con la sua Lada Niva, alle quattro del mattino. Lassù, da qualche parte nella regione selvaggia, nel Circolo Polare, hanno bisogno del suo aiuto. Ci sono 820 chilometri. Se tutto va bene ci vorranno 16 ore di viaggio. Poi Roman aiuterà a riparare un

TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2017 55


Eventi TForma Il tradizionale convegno di fine anno di TForma ha affrontato, il 30 novembre scorso a Milano, il tema dell’intermodalità, ma col veicolo al centro del sistema di mobilità

Camion e intermodalità

di Luca Barassi

P

alazzo delle Stelline, Corso Magenta, Milano. Questa è stata la location scelta per il convegno che si è svolto a fine novembre, a chiusura del terzo anno accademico di TForma, il programma di formazione professionale, rivolto al management delle aziende di trasporto e logistica e organizzato da Trasportare Oggi in collaborazione con Scania. L’ex convento cinquecentesco – di fronte alla Chiesa di S. Maria delle Grazie dove è custodita “L’Ultima Cena” di Leonardo da Vinci - ha fatto da cornice al pannel di relatori di altissimo livello che ha disquisito sul tema “Il camion al centro del Sistema intermodale di domani”. Moderatore Luca Barassi, direttore di Trasportare Oggi, ha guidato l’incontro interfacciando i relatori presenti rappresentanti le diverse modalità di trasporto, col fine di sensibilizzare l’integrazione tra le diverse modalità, dove però il camion resta il protagonista e il connettore tra i diversi sistemi. 56 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI


Un panorama in evoluzione, o quasi È noto a tutti che in Europa oggi, oltre l’80% delle merci viaggia in Europa su strada, quindi attraverso i camion. Purtroppo il divario con le altre modalità non si è mai modificato negli anni, nonostante le numerose iniziative a favore di uno spostamento delle merci dalla gomma verso il ferro, il mare o l’aereo. Ad aprire il convegno è stato Paolo Volta, Economista dei Trasporti, che nel suo intervento ha sottolineato come la logistica distributiva di domani sia influenzata dal mutamento delle abitudini di acquisto del mercato. Tecnologia, demografia e richieste del consumatore, sono gli elementi principe su cui la logistica dovrà ragionare per soddisfarne e prevenirne le esigenze. Paolo Carri, Direttore Business Support & Development Italscania S.p.A., ci ha parlato di come si evolve il veicolo industriale e di quali siano le sfide per il futuro. Il camion – come dicevamo al centro del sistema intermodale – sempre più connesso, deve cogliere tutte le opportunità di business ma essere ancora più sostenibile dal punto di vista sia economico e che ambientale. La tecnologia, espressa al meglio nella nuova Generazione Scania, permette

E’ cio che sottolinea Giancarlo Laguzzi, Presidente Fercargo. Con il raddoppio del Canale di Suez e l’eliminazione della strozzatura del Gottardo, il nostro Paese ha grandi opportunità per il trasporto merci. Ma le infrastrutture devono adeguarsi. E velocemente. La ferrovia può dare in termini intermodali grandi contributi, dato che per definizione non può andare a destino. Le imprese di autotrasporto sono clienti stesse delle ferrovie che contribuiscono a minimizzare le emissioni, rispondendo alle industrie che hanno impegni contro la sostenibilità. L’intermodalità contempla anche il trasporto aereo. Ugo De Carolis, Amministratore Delegato Aeroporti di Roma, ha evidenziato le opportunità di business attraverso l’interconnessione della modalità di trasporto aerea con la gomma. Sono opportunità presenti dato che

l’Aeroporto di Roma è una struttura già pronta per essere intermodale, avendo investito moltissimo in qualità (sono previsti 2 miliardi di euro nei prossimi cinque anni). Ciampino – specializzato in Couriers – e Franco Fenoglio, presidente e AD di Italscania Fiumicino con area cargo che lavora su stive – sono pronti per crescere ancora (con maggiore capacità di merci in arrivo), dando nuove opportunità di un guadagno di un ulte- trasporto su gomma intensificando la collaborazione aereo-camion. riore 5% in termini di ri- Francesco Oriolo, Consulente di marketing e comunicazione, fa un sparmio rispetto alla ge- quadro generale dell’industria 4.0 applicata alla logistica, descrivendo la nerazione precedente. mappa dei trend sociali e tecnologici che si svilupperanno con velocità Con la configurazione esponenziali nei prossimi 5/7 anni. guidata poi, il Grifone Claudio Fraconti, FAI e Conftrasporto, ha descritto come il monpropone l’eccellen- do dell’autotrasporto affronta la sfida intermodale. Purtroppo sia per za “tailor made” sulle il trasporto aereo che per quello ferroviario il limite esistente è quello esigenze specifiche della retroportualità. A oggi la merce che arriva per via aerea dalla Codel cliente con un oc- rea impiega un giorno, e altrettanto per essere trasportata da Roma a chio sempre rivolto al Piacenza. Ciò a causa del sistema molto lento delle procedure doga“green”. nali che bloccano le merci stesse. Per bypassare questa “strozzatura” L’allearsi tra ferro e ci vorrebbe un tavolo comune per razionalizzare le problematiche. Nel gomma, con adeguate caso specifico delle ferrovie il problema, rispetto agli anni ’90, è stato infrastrutture, rende sem- parzialmente superato con maggiori infrastrutture; ma esistono meno pre più sostenibile ed effi- fabbriche che producono le merci. In definitiva FAI e Conftrasporto ciente il trasporto delle merci. spingono affinchè il camion viaggi sul treno e sul mare ma è necessario TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2017 57


E’ un’iniziativa di

presented by

in collaborazione con:

corsi giornalieri in sede

29 marzo

Controllo di gestione delle imprese di trasporto Conto economico preventivo, analisi e classificazione del portafoglio, piano di marketing – Controllo di gestione e pianificazione risorse (costo Km, aziendale e calcolo della tariffa) – Centri di costo – Analisi delle attività (ABC).

19 aprile

10 maggio 14 giugno 27

settembre

18

ottobre

24

Progettazione e gestione del servizio al cliente Il servizio: definizione, caratteristiche, variabili, qualità, aree di tolleranza – Outsourcing delle attività logistiche – Criteri di valutazione del mercato – Le partnership coi clienti.

Nei meandri dei contratti di trasporto Normativa, obblighi e regolamentazione dei diversi contratti - Responsabilità delle parti. Il Corso fornisce indicazioni operative per gestire i rapporti tra le parti individuando le responsabilità dei vari attori nella filiera logistica.

Reti d’impresa: opportunità per il mondo dei trasporti La Rete di impresa è uno strumento flessibile e poco burocratico e costituisce un’importante opportunità di sviluppo e di internazionalizzazione per i trasportatori. Il corso fornisce la metodologia utile a fare una rete di successo.

Procedure e adempimenti doganali La conoscenza delle regole che disciplinano gli scambi internazionali - gli incoterms - e gli adempimenti doganali rappresenta il valore aggiunto per le imprese il cui mercato è sempre più globale. Il corso di specializzazione in materia di adempimenti doganali consentirà di ottenere le informazioni utili per gestire le norme che disciplinano il commercio internazionale, al fine di facilitare i rapporti contrattuali e coordinare correttamente gli scambi internazionali..

La responsabilità assicurativa dell’autotrasporto Copertura assicurativa dei rischi del vettore, dello spedizioniere e dell’operatore logistico – Copertura RC Vettoriale – Rischi esclusi – Gestione dei sinistri e rapporti tra le parti – Tutela legale.

creare la cultura dell’intermodalità creando più infrastrutture e formando personale specializzato. Ha chiuso il convegno col suo intervento Franco Fenoglio, Presidente Sezione Veicoli Industriali di UNRAE. Il quadro descritto ritrae il parco circolante in Italia che purtroppo è il più vecchio d’Europa: sono 600.000 infatti i veicoli con età media di 13 anni. Le Case costruttrici, nel nuovo scenario della logistica del domani hanno quindi un ruolo fondamentale anche se sono già stati fatti investimenti miliardari per adeguare i veicoli al tema della sostenibilità limitandone i consumi e quindi le emissioni di CO2. Altro tema fondamentale, è la formazione specializzata per autisti la cui professione deve essere nobilitata e adeguata alla tecnologia stessa dei veicoli. Tutto sta cambiando e la velocità del cambiamento è esponenziale. In questa prospettiva il concetto di intermodalità diventerà ancora più importante e questo imporrà una sfida ancora più grande: “Sbloccare le varie modalità per aumentare l’intermodalità (oggi solo al 7%) unendosi in una unica forza, per incontrarsi con la soddisfazione di tutte le parti” ha dichiarato Fenoglio.

workshop tematici

Si riparte dal Transpotec

maggio IL MAGAZZINO, QUESTO SCONOSCIUTO

Abbiamo appena chiuso un anno accademico e ne riapriamo subito un altro. E lo facciamo proprio a Verona in un arena unica, per il nostro settore, e con una formula tutta nuova. Infatti, dal 22 al 24 febbraio, due volte al giorno (alle ore 11 e alle ore 15) al centro del Padiglione 10 si terranno i workshop di TForma. Un’ora di approfondimento sulle tematiche più scottanti del momento: le responsabilità degli autotrasportatori, l’ottimizzazione dei costi di esercizio e la connettività a bordo e in ufficio. Tre temi che si alterneranno nella Workshop Lounge realizzata appositamente per l’occasione. È questo dunque il primo dei numerosi appuntamenti previsti dal programma di formazione supportato quest’anno, oltre che da Scania, anche da Giti Tire e VDO, a testimonianza di quanto sia diventato importante questo progetto. Il calendario dei corsi è sempre aggiornato sul sito www.tforma.eu e gli argomenti oggetto delle lezioni coordinate dal Prof. Paolo Volta, sono stati, ancora una volta scelti sulla base delle esigenze operative dei manager e titolari delle imprese del settore: controllo di gestione (29 marzo), Progettazione del servizio al cliente (19 aprile), Nei meandri dei contratti di trasporto (10 maggio), Reti d’impresa (14 giugno), Procedure e adeguamenti doganali (27 settembre) e la Responsabilità assicurative dell’autotrasportatore (18 ottobre). A questi che sono i momenti di formazione in aula, saranno affiancati quattro workshop tematici, a partecipazione gratuita: Il magazzino questo sconosciuto (24 maggio), Zero Gradi, la catena del freddo (5 luglio), Merci pericolose e ADR (4 ottobre) e L’ottimizzazione dei costi di esercizio (8 novembre). Le modalità e le occasioni sono molte (tforma.eu e tforma@trasportale. it) ma come si dice in certi casi, l’importante è partecipare! ●

5 luglio 4 ottobre 8 novembre

zero gradi: la catena del freddo MERCI PERICOLOSE TRASPORTO IN ADR TCO O TOE? L’OTTIMIZZAZIONE DEI COSTI DI ESERCIZIO

workshop TRANSPOTEC I workshop sono della durata di 1 ora e si terranno nella workshop lounge al padiglione 10 del transpotec logitec nei giorni 22-23-24 febbraio alle ore 11.00 e ore 15.00

come partecipare All’indirizzo web www.tforma.eu trovate i programmi aggiornati e i moduli d’iscrizione. Qualsiasi chiarimento o ulteriore informazione può essere richiesta al tel +39 393 8983209 o all’indirizzo e-mail tforma@trasportale.it CORSI Partecipare ai singoli corsi [costo della giornata formativa: 400 euro], costruire uno Short Master di 3 moduli formativi a scelta [costo Short Master: 1000 euro] oppure conseguire il Master TForma [tutti i moduli al costo di 2500 euro]. workshop Per la partecipazione ai workshop è richiesto solo un contributo di 50 euro a persona, previa registrazione tramite moduli d’iscrizione disponibili on line. Le date potrebbero subire modifiche



Eventi Toscandia Palazzo Ximenes, nel pieno centro di Firenze, ha ospitato un convegno che ha affrontato con coraggio le sfide che sta affrontando il settore dei trasporti, in particolare la crescente urbanizzazione, l’aumento della domanda di mobilità di beni e persone con il consistente impatto sull’ambiente. Obiettivo, una mobilità sostenibile

Toscandia festeggia con la di Andrea Trapani

I

sostenibilità

l focus dell’incontro tra i professionisti del settore dello scorso 24 ottobre, organizzato in occasione dei 40 anni di attività della concessionaria Toscandia, era molto chiaro: delineare la “strada” per rendere sempre più sostenibile il trasporto. Un momento vissuto con gli occhi dell’esperienza e con la consapevolezza della necessità di un passo avanti per coniugare le necessità dell’ambiente con quelle del mondo del trasporto. Un parallelismo che, complice il fascino della sede, ha messo spontaneamente a confronto la situazione della Firenze medievale con il primo sviluppo dei traffici commerciali nella storia moderna e quella attuale di questo secolo dove le città sono tornate a essere un problema da affrontare per chi si occupa di consegne e logistica. 40 ANNI DI ESPERIENZA PER IL FUTURO “La strada per la mobilità sostenibile”, realizzato con il patrocinio del Comune di Firenze, è stata l’occasione per sfruttare la storia e il passato nel settore di Toscandia. Non solo quindi riflessioni sulle 60 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

problematiche che si stanno affrontando, ma anche un momento per presentare idee dalle varie start-up che collaborano con la concessionaria. Vari i progetti in cui Toscandia ha creduto e ha investito importanti risorse. Partiamo dalla collaborazione con CoRobotics, uno spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con cui si è arrivati alla realizzazione di EDO RDB, ovvero un sistema che permette di rendere graduale partenza e accelerazione, di tenere sotto controllo i giri del motore, la velocità e i tempi di spegnimento. In sintesi, un dispositivo in grado di limitare consumi, usura ed emissioni tipiche dei viaggi caratterizzati da un continuo ‘stop-and-go’. Un’altra startup - Fittante S. Brevetti & Innovazione - ha presentato invece Octopod che permette di installare sulle ruote un dispositivo di aderenza utile ad affrontare tratti di strada innevati o ghiacciati senza doversi fermare per montare le classiche


Speciale EDO R.B.D. TOSCANDIA: un’innovazione che fara’ strada

Sulla pagina Facebook di “Trasportare Oggi in Europa” da alcune settimane è online il video che mostra le potenzialità di EDO R.B.D. Vediamo di cosa si tratta: da tempo Toscandia ha investito risorse nel programmare EDO (“Eco Devices on Board”), un sistema che permette di rendere graduale sia la partenza in accelerazione, sia di tenere sotto controllo i giri del motore, la velocità e i tempi di spegnimento. EDO, nei fatti, è un display LCD che avvisa e gestisce un pannello di controllo su cui confluiscono una serie di dati, integrato con un pacchetto di altre prestazioni che vanno a monitorare il mezzo durante la guida. Da questa esperienza, assieme al contributo scientifico di Co-Robotics, si è arrivati a una nuova edizione denominata EDO R.B.D.. La nuova sigla “Right Behaviour Driver” evidenzia i miglioramenti del sistema di gestione del veicolo, ovvero la creazione di un rapporto più amichevole tra macchina e autista. In questa nuova versione è, infatti, centrale il ruolo del guidatore che “grazie” a EDO assume una nuova correttezza e un coefficiente migliore nella gestione dei consumi: come dice la stessa specifica del programma “è l’uomo che grazie al sistema riesce ad agire”. Con questo nuovo passo avanti EDO R.D.B. vuole porsi come compagno di viaggio ideale di ogni autista, andando a presentarsi come un device che è un’emanazione stessa del guidatore. Un risultato voluto fortemente da Toscandia che, con questa collaborazione, ha voluto dare un duplice segnale: la volontà di operare nell’ambito della ricerca e di essere, al tempo stesso, una realtà etica attenta all’ambiente, alla gestione delle risorse ma soprattutto attenta all’uomo.

catene da neve. Octopod, infatti, viene attivato attraverso un telecomando, direttamente dall’interno del veicolo, senza dover fermare il mezzo ma semplicemente mantenendo una bassa velocità di marcia. COSTRUTTORI E MOBILITA’ SOSTENIBILE La presenza di Nissan e Scania è stata utile inoltre per confrontare le linee guide con cui i produttori di autoveicoli stanno affrontando il futuro: “La tutela dell’ambiente e l’utilizzo responsabile delle risorse – ha detto Paolo Matteucci, Direttore Veicoli Elettrici di Nissan Italia – sono le principali sfide che le nostre società dovranno affrontare nei prossimi decenni, in materia di sostenibilità, e la mobilità elettrica ad oggi rappresenta l’unica soluzione a emissioni zero concreta, pratica e accessibile”. Oggi Nissan, che per prima ha creduto nella mobilità elettrica di massa, dispone di un’intera

direttore delle comunicazioni di Costa Crociere, ha portato la propria esperienza nella “sustainability” all’interno di un gruppo di rilevanza mondiale evidenziando, a sua volta, l’importanza dello sviluppo di una nuova coscienza ambientale: “Integrare la sostenibilità in modo progressivo nel proprio modello di business è l’obiettivo anche di Costa Crociere. Portare milioni di croceristi nelle più belle destinazioni del mondo comporta la gestione di un sistema complesso, e implica la capacità di saper prioritizzare i nostri sforzi per mitigare gli impatti generali. L’impegno di Costa consiste nel creare valore condiviso, attraverso un approccio multi-stakeholder. Al primo posto nella strategia di Costa c’è l’abbattimento delle emissioni di gas nocivi”. Un ecosistema in cui nessuno è escluso. In occasione del convegno, infine, ha fatto il debutto sulle strade fiorentine il furgone elettrico Nissan che è entrato a far parte del parco mezzi di CFT e che, da alcune settimane, è già impiegato per le consegne nel centro storico di Firenze. Un momento importante dato che CFT è la capofila di un Gruppo logistico fra i più importanti a livello nazionale, che opera in tutto il paese offrendo servizi con uno standard qualitativo molto elevato e dando lavoro ogni giorno a circa 4.500 persone Paolo Carri, direttore fra soci di cooperative Business Support & e aziende di trasporto Developmnet di Italscania, operanti sui territori ove ha esposto la strategia di mobilità sostenibile insistono gli appalti. ●

gamma di veicoli per il trasporto privato, pubblico e di merci, e ha recentemente introdotto sul mercato una nuova batteria in grado di garantire fino a 250 km di autonomia. Una sostenibilità che passa anche attraverso l’uso di veicoli sempre meno impattanti sull’ambiente, anche se – ad esempio - per Scania il percorso è più graduale: si parte dai motori ibridi (alimentati a gas, bioetanolo, HVO e biodiesel) prima di affrontare un ulteriore passo verso l’elettrificazione. Paolo Carri, direttore Business Support & Developmnet di Italscania, sul punto è preciso e consapevole che “tante sono le potenzialità del trasporto nel guidare il cambiamento verso un futuro sostenibile, offrendo una mobilità che sia migliore per la società e più profittevole per le imprese”. DAL MARE ALLE CITTÀ Gli interventi non si sono fermati alla terraferma. Stefania Lallai,

del Grifone.

TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2017 61


Focus DKV

Full-Service

per gli autotrasportatori

DKV Euro Service è da oltre 80 anni l’azienda leader nei servizi dedicati al trasporto per le imprese. Con la DKV Card e i servizi accessori, l’azienda offre ai suoi Clienti una gamma di prodotti personalizzati mirando alle esigenze quotidiane degli autotrasportatori e di tutti gli utenti della strada di Federica Lugaresi

Y

OU DRIVE, WE CARE non è solo uno slogan aziendale, ma una filosofia di vita al cui centro c’è il Cliente. “Tu pensa a guidare, al resto pensiamo noi - aggiunge, infatti, Alessandro Gerini, responsabile Telesales & Marketing di DKV Euro Service Italia - è il messaggio che DKV rivolge a tutti gli autisti e alle imprese dell’autotrasporto, dove nel care esprimiamo non solo la volontà di sollevare i nostri Clienti 62 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

da servizi costosi e che portano via molto tempo / lavoro amministrativo, ma anche di presentarci con soluzioni per la gestione del parco veicolare all’avanguardia, semplici e sicure e che manifestano la continua evoluzione dell’azienda nell’ottica di aggiungere sempre più servizi online utili per le imprese”. Con oltre 130.000 Clienti in tutta Europa, DKV offre numerosi prodotti e servizi di alto livello per gli operatori logistici, aziende di trasporto, e non solo, con mezzi pesanti e parchi misti, padroncini e terzisti.

La card tailor made per i professionisti La DKV CARD è specificamente concepita per i professionisti della strada che hanno a cuore l’attenzione ai costi e la volontà concreta di adottare soluzioni di risparmio per il bene della propria azienda. “Qualche esempio concreto? - continua Gerini - Basti pensare ai 42 Paesi dove sono presenti oltre 60 mila punti di accettazione della DKV CARD. Se parliamo del nostro


loro volumi di carburante di oltre 90 milioni di litri. E rintracciare tutti i punti di accettazione è estremamente facile se si considerano sia DKV MAPS che DKV APP, due strumenti creati apposta per semplificare la ricerca delle nostre stazioni. Inoltre, possiamo dire che ovunque ci siano pedaggi autostradali da pagare con la nostra carta è possibile farlo. Lo stesso vale per pagamenti di traghetti, trafori, ponti”. Il “pieno” dei servizi

Paese, i punti di accettazione, dati a settembre 2016, sono oltre 6.500 e riguardano ogni marca di carburante e svariate officine di riparazione e manutenzione. Il nostro è il più esteso network esistente multimarca a basso costo, includendo anche le pompe bianche e la Grande Distribuzione. Diamo un occhio alla Francia, ad esempio, nel 2015 abbiamo siglato una convenzione con i magazzini Leclerc, che in appena un anno ci ha permesso di incrementare i

Non solo il carburante, sul quale DKV opera da decenni, ma anche i pedaggi, gli pneumatici, le riparazioni e la manutenzione dei mezzi, rendono l’azienda tedesca una vera e propria FULL-SERVICE che offre soluzioni vantaggiose ai propri Clienti. In un momento di crisi come quello appena passato l’attenzione all’ottimizzazione dei costi è fondamentale e, altro aspetto importantissimo, è l’aumento della liquidità grazie ai servivizi DKV, con i quali gli utenti, infatti, pagano con un metodo posticipato e, attraverso il meccanismo del Reverse Charge, senza addebito dell’IVA in fattura per i rifornimenti fatti in Italia. Inoltre, è possibile anche recuperare l’IVA, nei Paesi ove è consentito, con il servizio di rimborso anticipato. Questo è un notevole ulteriore vantaggio, perché, ad esempio, anzichè attendere i canonici tre mesi di media, il Cliente DKV si ritrova l’accredito direttamente nella prima fattura dalla presentazione della richiesta.

Alessandro Gerini

Nuovi aspetti, nuove esigenze Un altro aspetto di cui bisogna tenere conto sono nuovi studi portati recentemente alla luce da poli universitari o centri di ricerca nell’ambito della logistica. Nel 2016, infatti, lo ha fatto il C-Log, Centro di Logistica dell’Università LIUC di Castellanza (www.liuc.it/oscar), che ha presentato i risultati derivanti dall’Osservatorio sulle strategie di rifornimento del carburante per l’autotrasporto durante il Convegno di Autotrasporto 4.0 organizzato da Dekra e ospitato dall’Auditorium Mercedes Benz di Milano con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Lo studio interessa un numero di circa 100.000 aziende con veicoli, registrate in Italia all’Albo dell’Autotrasporto, per cui l’incidenza del costo del carburante oscilla tra il 25% e 30% dei costi dell’azienda (è la seconda voce dopo il costo del personale). Retaggio comune vuole che in Italia sono particolarmente diffuse le cisterne “extra rete”, installate presso le aziende stesse, e che grazie ad esse vi sia un risparmio notevole rispetto alle opzioni classiche di rifornimento “in rete”. OSCAR (così chiamato l’osservatorio, n.d.r.) ha voluto verificare se questa abitudine ben radicata tra le aziende di trasporto italiane resistesse ancora davanti ai costi occulti legati all’utilizzo delle cisterne stesse, ponendosi alcune domande: oltre agli ovvi costi di impianto, di manutenzione e sicurezza, le aziende tengono conto dei costi-opportunità connessi allo spazio occupato, dei costi amministrativi, degli oneri finanziari sul capitale immobilizzato in gasolio e dei costi connessi al rifornimento della cisterna? Tengono conto dei costi obbligatori delle deviazioni di un veicolo dal percorso originario per tornare a rifornirsi presso l’azienda, sia in termini di km percorsi che di tempo sottratto ad attività redditizie? L’azienda è pronta a confrontarsi con gli aggiornamenti quotidiani di norme, regolamenti, ordinanze e divieti e con le frequenti multe ad essi legate? È stato, infine, valutato il costo legato al diffusissimo furto di gasolio (un miliardo di euro l’anno), di perdite e forature, di incidenti di rifornimento? Davanti a tutta questa serie di rfilessioni, la rete classica recupera facilmente maggiore interesse, e si riconfigura come strumento conveniente oltre che di “cisterna viaggiante”, dando l’opportunità a chiunque di rifornirsi ovunque senza investimenti iniziali, costi di gestione e rischi. Ecco che in questo scenario si posiziona la DKV CARD ed il suo network a basso costo che da la possibilità alle aziende più attente di fare rifornimento lungo il percorso necessario e risparmiare fino a 20 centesimi al litro. ● TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2017 63


Eventi Scania

A Pigliacelli piace

Scania

A Veroli Franco Fenoglio, A.D. e presidente di Italscania, ha consegnato 104 veicoli all’Azienda ciociara. Tra questi un S500, il primo consegnato in Italia

Franco Fenoglio, A.D. e presidente di Italscania consegna a Elio Pigliacelli la targa che commemora la consegna del primo S500 in Italia. Nel gruppo anche Danilo, Marcello ed Ezio Pigliacelli

di Ferruccio Venturoli

F

esta grande a Veroli, nei pressi di Frosinone, nella sede principale della Autotrasporti Pigliacelli S.p.A., per la cerimonia di consegna di ben 104 trattori Scania. Si tratta, per l’esattezza, di una flotta di centodue trattori R490, ma anche di un S500 di nuova generazione e di un veicolo a gas naturale liquefatto. Presente la famiglia Pigliacelli al gran completo e la maggior parte degli autisti dell’azienda ciociara, il ruolo del maestro di cerimonie è stato ricoperto da Franco Fenoglio, amministratore delegato e presidente di Italscania, che ha voluto donare a Elio Pigliacelli una targa per ricordare che quello di Veroli è stato il primo S500 di nuova generazione a essere consegnato in Italia. E’ stata poi Cinzia Caserotti, direttore commerciale di Italscania a chiudere la cerimonia, consegnando materialmente le chiavi dei veicoli. Un’azienda che guarda al futuro “E’ per me un grande piacere – ha detto Fenoglio – che il primo veicolo della nuova gamma consegnato in Italia, vada nelle mani della Pigliacelli, un’azienda e una famiglia che conosco da molti anni, un’azienda che guarda al futuro, un’azienda all’avanguardia, un’azienda che ha saputo rialzarsi da una crisi terribile che l’aveva colpita e che stava per cancellarla e che ora torna a investire. Oltre al nuovo S500 Euro6 – ha detto ancora Fenoglio – oggi consegniamo agli amici Pigliacelli anche un veicolo a metano, con il fine dichiarato 64 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

Sono 102 gli R490 che Italscania ha consegnato, in collaborazione con la concessionaria SACAR, a Pigliacelli

Foto di rito per Fenoglio, i Pigliacelli e una bella rappresentanza degli autisti dell’Azienda.

di farlo testare nelle reali attività lavorative, in relazione alle esigenze aziendali, nell’ottica del risparmio energetico e della salvaguardia ambientale. Dunque veicoli all’avanguardia per un’azienda decisamente all’avanguardia”. Una storia importante Un’azienda all’avanguardia, la Pigliacelli, ma anche un’azienda che ha una storia che supera le ottanta primavere. All’inizio fu Sisto, nei primi Anni Trenta; allora non si trattava ancora di camion ma di trasporto si, solo che lo si faceva con i carri. Alla fine degli Anni Cinquanta, a raccogliere l’eredità di Sisto sono stati i tre figli Elio, Romano e Augusto, che con la forza del lavoro e della serietà, hanno lanciato l’azienda oltre gli angusti confini regionali prima e nazionali poi. Oggi sono i cugini Danilo (figlio di Elio), Marcello ed Ezio (figli dello scomparso Romano) a portare avanti un’Azienda da 450

Lando Magliocca, il primo autista assunto dai fratelli Pigliacelli, era il 1959

trattori, mille semirimorchi, tre sedi e un fatturato che si aggira sui 70 milioni l’anno. Un’azienda che è, come ci dice Danilo Pigliacelli, “come e forse più di una famiglia”. Tant’è che, a guidare sul piazzale il vecchio FIAT 682, primo camion dell’azienda era un fierissimo Lando Magliocca, il primo autista assunto dai fratelli Pigliacelli. Era il 1959. ●



Ruote industriali

Iveco

INBLUE per essere Un ulteriore passo avanti per lo sviluppo del trasporto a metano promosso da IVECO e Michelin di Andrea Trapani

L’

Umbria non è solo il cuore dell’Italia, è la regione che si trova al centro delle infrastrutture nazionali da dove passa una gran parte del traffico tra Nord e Sud. Una terra verde, piena di speranza, che ospita anche un’azienda, la LC3 Trasporti, che è stata la prima a dotarsi di veicoli a metano liquido nel nostro paese. Con una simile premessa la città di Gubbio, una delle gemme del territorio umbro, è stata la sede ideale per i due giorni del convegno nazionale “Futuro In Blue” che la stessa azienda, assieme a società leader del settore come Iveco e Michelin, ha organizzato per discutere sulle opportunità e sugli sviluppi dell’utilizzo del metano e del biometano nel trasporto merci su gomma. GLI OBIETTIVI PER LA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE LC3 si pone oggi come prima azienda italiana sostenibile di trasporto merci su gomma, i dati parlano da soli: una flotta di 156 veicoli, il 26% dei quali alimentati a metano liquido (GNL) che diventeranno il 68% (oltre due terzi del totale) entro il 2018 oltre all’imminente introduzione di 30 nuovi veicoli Iveco di ultima generazione. Obiettivi altrettanto importanti sul lato 66 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

green

ambientale: riduzione, nel solo 2016, di circa il 10% in termini di emissioni di CO2, pari a quasi 1 milione di kg di biossido di carbonio, che diventeranno 10 milioni nell’arco di due anni con l’adozione dei nuovi veicoli a biometano liquido, e in parallelo una diminuzione nell’esalazione di polveri sottili (PM) da 31 milioni di mg a circa 10,3 milioni in due anni. AUTOTRASPORTO ED EMISSIONI

Per aiutare a contestualizzare il problema Mario Ambrogi ha illustrato i dati eloquenti con i cui protagonisti del trasporto devono fare i conti: “Nel 2013 le emissioni complessive del trasporto su strada hanno sfiorato i 100 milioni di tonnellate di CO2, il cui 35% è attribuibile al trasporto merci stradale, e di questo quasi la metà al trasporto pesante”. Una situazione che però, al contempo, ha fatto emergere anche una crescita costante della “consapevolezza di quanto questo settore possa essere un driver decisivo nelle politiche europee di riduzione delle emissioni di gas serra e degli inquinanti atmosferici”. Una consapevolezza che ha coinvolto molte

aziende, soprattutto alcune delle multinazionali più grandi, che hanno deciso di essere protagoniste mostrando una maggiore attenzione ai propri trasporti e alle conseguenze sull’ambiente: in una simile situazione l’esperienza di LC3 risulta preziosa in quanto viene riconosciuta come un interlocutore perfetto per chi vuole legare il proprio marchio alle tematiche del trasporto pulito. L’azienda, infatti, tra il 2009 e il 2012, ha sviluppato un notevole know-how sui temi del green tanto da aver posto le basi per il progetto B.E.S.T. (Better Environment & Sustainable Transport) che prende corpo agendo su due fronti principali: formazione e innovazione. La formazione si è concretizzata in un percorso di eccellenza dedicato agli autisti su guida sicura e risparmio energetico. L’innovazione invece ha trovato la sua ispirazione nella collaborazione con Iveco con cui il progetto metano liquido ha inizia a prendere forma. Alcune date per fissare gli eventi: nel 2011 LC3 ottiene il sostegno


lc3, una societa’ giovane con i piedi saldi in Europa LC3 è un brand di Logicompany3 Srl che dal 2009 opera nel settore dell’autotrasporto in Europa. Dispone di una flotta di oltre 150 veicoli di proprietà e di personale qualificato e costantemente aggiornato. LC3 è specializzata nel trasporto a temperatura controllata ed in quello dei container. LC3 è certificata SQS dal 2014 ed è abilitata al trasporto di merci pericolose e di rifiuti. Attraverso la sua rete di filiali e le proprie dotazioni tecnologicamente avanzate LC3 è

per la disponibilità di motorizzazioni a LNG da mettere su strada a partire dal 2014; in meno di 2 anni sono oltre 40 i trattori stradali IVECO Stralis 330 CV di proprietà di LC3, con emissioni di CO2 e polveri sottili molto più basse dei trattori dotati di motori diesel Euro VI. Non solo, dal 2016 LC3 ha avviato assieme a Michelin Solutions una serie di test che permettono di rilevare pressione e temperatura di ogni singolo pneumatico in tempo reale. In questa maniera l’azienda è in grado di fornire ai clienti che hanno condiviso il progetto B.E.S.T., i dati relativi alla riduzione delle emissioni e degli inquinanti relativamente ai km percorsi per loro conto con i veicoli a metano liquido. E non è tutto: nel 2012 l’azienda aveva presentato alla Regione Lombardia il progetto per la realizzazione del primo distributore a metano liquido in Italia. Un progetto che è diventato realtà solo due anni dopo a Piacenza grazie a ENI. Grazie a questa expertise LC3 è diventata partner di Corridoio Blu (approfondimento nel box, ndr). Non solo, poco più di un anno fa l’azienda ha sottoscritto l’appello delle imprese italiane della Green Economy, redatto ed elaborato nell’ambito degli Stati Generali della Green Economy, per un efficace accordo internazionale sul clima alla Conferenza di Parigi 2015 (COP21). Inoltre, negli ultimi dodici mesi, l’azienda ha partecipato in qualità di relatrice a una serie di convegni e seminari in Italia e all’Estero. IL FUTURO INBLUE Il progetto BEST è andato poi oltre, cambiando pelle e prendendo il nome di INBLUE.

in grado di offrire una vasta gamma di servizi alla propria clientela con una presenza capillare giornaliera su tutto il territorio nazionale. LC3 è da sempre una azienda “amica” dell’ambiente, contribuendo attivamente al suo miglioramento attraverso la drastica riduzione degli inquinanti (soprattutto le polveri sottili) e al contenimento dei valori di CO2 immessi in atmosfera rispetto al trasporto tradizionale.

Come emerso nei due giorni di dibattiti a cavallo tra il 17 e il 18 novembre scorso, più che un progetto è diventato un vero e proprio programma. “Non è un caso - spiega Michele Ambrogi - che stiamo già lavorando al fianco di istituzioni autorevoli nell’ambito dello sviluppo sostenibile, così come in futuro lo faremo con i più importanti centri universitari italiani”. La mission di INBLUE è quella di coniugare sempre più l’utilizzo della migliore tecnologia disponibile con un approccio innovativo al mercato del trasporto, affinché il valore del servizio non sia legato al solo trasferimento delle merci da un luogo ad un altro, ma anche all’impatto che tale attività ha sull’ambiente e sulla qualità della vita della comunità e del consumatore. L’azienda ha individuato in Iveco e Michelin Solutions le migliori partnership relativamente ai veicoli e ai pneumatici, ma non intende fermarsi qui: il reparto ricerca e sviluppo continua a concentrarsi sugli altri fattori tecnologici relativi al trasporto sui quali poter agire per ridurre ulteriormente le emissioni e gli inquinanti. L’IMPEGNO DEL GOVERNO ITALIANO Un simile palcoscenico è stato l’occasione anche per mettere a confronto il mondo dei trasporti e quello della politica. Particolarmente significativo il messaggio del viceministro ai Trasporti, Riccardo Nencini, che ha ricordato come “il Governo (Renzi, ndr) è molto sensibile a questi temi e non può che plaudire a iniziative come questa che arrivano dal privato ma che coinvolgono interessi generali, come la riduzione delle emissioni di CO2 e l’impatto

ambientale del segmento trasporti nel nostro Paese”. Il viceministro ha ricordato anche i quattro punti su cui è orientata l’azione governativa per i prossimi mesi: il piano città, il trasporto pubblico locale, il bilancio statale e il codice stradale. Un’attenzione a 360° quindi intorno alle problematiche della mobilità sia dal punto di vista dell’utente che dei professionisti della strada; un impegno che peraltro non si esaurisce con la legislatura precedente visto che il viceministro è stato riconfermato nel suo ruolo anche dal nuovo Presidente del Consiglio Gentiloni. Nell’ottica della riduzione degli agenti inquinanti Nencini ha inoltre evidenziato all’attenta platea le difficoltà del trasporto pubblico locale visto che “in Italia i mezzi utilizzati dalle varie società hanno un’età media superiore a quella UE. Ci sono casi di eccellenza in alcune città – ha ricordato – ma abbiamo anche qualche buco da colmare quanto prima”. Il riferimento allo stato di alcuni autobus urbani ed extraurbani non poteva essere più esplicito. ●

In apertura la prima nave Post-Panamax che ha inaugurato il nuovo canale di Panama. In questa foto il passaggio di un’altra nave sotto il controllo della sicurezza del canale. Nella foto a sinistra: Riccardo Nencini, viceministro ai Trasporti del Governo Renzi, intervenuto al convegno. Al centro i fratelli Ambrogi e il brand manager di Iveco Pierre Lahute (a destra). Nell’ultima foto un altro momento dell’incontro umbro.

TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2017 67


Daniela Basilico Comunicazione (Mi) - www.danielabasilico.com

Il primo apparato satellitare che ti fa risparmiare davvero!

GUIDA INSTABILE

GIRI MOTORE

giri motore troppo elevati

POTENZA DEL MOTORE

uso non necessario di potenza del motore

ECO DRIVE guida efficiente

andamento fluttuante del pedale dell’acceleratore

ACCELERAZIONI BRUSCHE accelerazione troppo brusca

STILE DI GUIDA fluida discontinua

Tracker EcoDrive è l’unico dispositivo satellitare di bordo in Europa capace di farti risparmiare carburante fino al 15 % grazie all’istruttore di guida che corregge l’autista in tempo reale. Il display EcoDrive, posizionato sul cruscotto, segnala tramite apposite spie luminose tutti i comportamenti che generano consumi eccessivi e stress al motore. Dopo breve tempo l’autista guiderà spontaneamente in modo più economico e rispettoso del veicolo, consentendo all’azienda inaspettati risparmi sui consumi e sulla manutenzione. EcoDrive è la versione più avanzata dei satellitari Tracker e include anche la localizzazione dei veicoli, la lettura del tachigrafo digitale, il monitoraggio dei parametri del motore, lo scambio dei messaggi, il calcolo dei percorsi, il controllo sul furto del carburante e la sicurezza del carico.


Anno 3 - febbraio/marzo 2017 - n. 15

PETRONAS LUBRICANTS

PROTAGONISTA ALLA DAKAR Prodotti vincenti in gara e sui veicoli di serie

Forum Retail

nuovi trend

Tecnologia Goodyear

Assemblea ANFIA

CONTROLLO E GESTIONE A CASSINO (FCA)



di Francesco Oriolo

Editoriale

Sarà vera gloria? C

hi ha seguito l’andamento delle immatricolazioni di truck nuovi durante tutto il 2016, ha constatato in 11 mesi su 12 aumenti a doppia cifra della domanda di mercato rispetto al 2015, per costoro quindi il risultato finale del +54% non è stato una sorpresa ma la cronaca di un successo annunciato. Una buona notizia di cui si sentiva il bisogno, in considerazione del fatto che numeri simili non si vedevano da molti anni.

Non una sorpresa quindi, ma il dato 2016 merita un approfondimento, alla luce delle diverse letture che se ne possono dare, prima fra tutte l’effetto dirompente del superammortamento che ha visto concretizzarsi nell’ultimo trimestre dell’anno un terzo delle registrazioni di veicoli nuovi di tutto l’anno. Ora la domanda è se questo incentivo, la cui proroga è stata in forse fino agli ultimi giorni del 2016, non abbia oltremodo “drogato” un mercato che in caso contrario avrebbe chiuso con numeri diversi. Quando queste righe verranno pubblicate ci saranno dati maggiori per sapere come è partito il 2017, ma di certo la ripresa aveva già avuto inizio nel 2014, quando ormai il punto di flesso negativo della crisi era stato superato, inoltre, per quanto possa essere interessante l’incentivo pubblico, l’autotrasportatore difficilmente acquista mezzi per lasciarli fermi sul piazzale. Sicuramente una posizione di equilibro tra le due, e cioè che la crescita dovrebbe continuare anche nell’anno in corso anche se a ritmi meno sostenuti, pare la più ragionevole. Il vero dubbio però su cui tutti alzano le mani e gli occhi al cielo, è se ci saranno le condizioni per una ripresa economica, intesa come aumento della produzione dei beni e aumento della capacità di spesa del consumatore, combinato disposto che veramente determina la necessità di camion per il trasporto delle merci. E qui l’imputata principale è la classe politica nostrana che non si può più appellare alla crisi, in quanto non c’è centro studi che non possa dimostrare dati alla mano come l’Italia, ad esempio in termini di PIL, sia riuscita a fare peggio di tutti in Europa, ma non riesce a cambiare neanche se stessa con la pretesa di cambiare l’Italia.

E l’aftermarket? In questi giorni gli osservatori, come lo IAM del Politenico di Torino, stanno facendo i conti, ma la sensazione generale è che anche il 2016 sia stato un buon anno. Di sicuro l’elevata età del parco circolante è stato ancora un ottimo bacino, soprattutto per gli indipendenti, che ora guardano preoccupati a una così forte immissione di veicoli nuovi che rafforza la componente Parts dei Costruttori, in quanto ormai non si vende veicolo pesante senza una qualche forma di contratto di assistenza. Di certo la stagnazione della domanda è finita e questo è positivo. Per contro nel campo aftermarket, distribuzione ricambi e servizi di assistenza, il mondo va veloce tra nuove realtà, fusioni, incorporazioni, nuove reti assistenziali, un grande magma che ricorda i movimenti che negli anni scorsi hanno portato alla costituzione di soli 5 grandi gruppi in Europa, ma spesso globali, di Costruttori di camion. Ciliegina sulla torta, la connettività e la rivoluzione 4.0, di cui molto si parla, che è già realtà, ma non sono ancora del tutto chiare le ricadute in campo aftermarket. Certo l’imminente Transpotec di Verona

Direttore Responsabile: Luca Barassi - luca.barassi@trasportale.it

La rivista del post vendita - ANNO 3 - n. 15 - febbraio/marzo 2017

Magazine specializzato supplemento alla testata Trasportare Oggi in Europa, n. 192 febbraio/marzo 2017

Coordinatrice editoriale: Federica Lugaresi - lugaresi@trasportale.it Responsabile di testata: Ferruccio Venturoli

farà capire di più su come si stia muovendo sia l’autotrasporto che il connesso mondo degli allestitori e dell’aftermarket e probabilmente una novità sarà che ci dovremo abituare a ragionare sempre di più in termini di fenomeni integrati, abbandonando la logica dei compartimenti stagni. Infine e per quanto mi riguarda, questo editoriale di TOE Aftermarket, è l’ultimo che firmo, in quanto ho accettato una nuova sfida professionale. Lascio il testimone e il mio augurio di buon lavoro a Ferruccio Venturoli, già facente parte del team di TOE e nuovo Responsabile di testata, amico e giornalista di lungo corso, mentre alcune grazie sono dovuti: al direttore di TOE, Luca Barassi, che ha creduto in me, ai collaboratori, alla redazione, ai grafici, allo stampatore per aver sempre garantito professionalità e disponibilità e agli inserzionisti che hanno contribuito alla crescita di questa testata, ma il grazie più grande va a tutti voi, cari lettori che avete seguito TOE-AM in questi due anni. A tutti grazie e buon lavoro e per quanto mi riguarda… ci si legge in giro! ●

Grafica e impaginazione: Daniela Basilico Comunicazione www.danielabasilico.com

Hanno collaborato: Vincent Aino, Goffredo Gualandi,

Casa editrice: Transpoedit S.r.l. - Sede legale: V.le Monza 40 20123 Milano - P.IVA: 07634360965

Si ringrazia per la collaborazione: ANFIA, Politecnico di Torino, ZF

Redazione: redazione@trasportale.it

Reg. Trib. di Milano N. 723/97

TRASPORTARE OGGI dicembre/gennaio 2017 71


Notiziario

Omologato il primo pesante Euro6 dual fuel E’ un DAF XF 510 con a bordo Ecomotive

Un DAF 510 FX FT, della flotta di EcorNaturaSì, può ora circolare regolarmente sulle strade italiane in modalità Diesel dual fuel, grazie alla scelta dell’azienda veneta, che si occupa della produzione e distribuzione di prodotti bio in tutta Italia, e al decisivo contributo ‘tecnologico’ di Ecomotive Solutions. Ecomotive Solutions, azienda del gruppo Holdim specialista internazionale della calibrazione motore, è la prima realtà in Italia ad aver ricevuto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’omologazione per la conversione da Diesel a dual fuel di mezzi pesanti, fino alla categoria Euro6. L’omologazione è stata sviluppata per veicoli dual fuel funzionanti a metano compresso (CNG), metano liquido (LNG) e GPL. Ricordiamo che la soluzione di Ecomotive Solutions per la conversione Diesel/dual fuel è la piattaforma elettronica d-gid, in grado di alimentare un motore diesel simultaneamente con una miscela di gasolio e gas (metano/biometano, sia in forma compressa CNG sia liquida GNL/LNG, oltre che GPL, syngas, idrometano, ecc.). L’applicazione del sistema d-gid non modifica in alcun modo la natura del motore Diesel mantenendone inalterate le prestazioni; in mancanza di gas, il sistema torna a lavorare automaticamente al 100% con gasolio.

Yokohama 902W

Il nuovo pneumatico universale per i truck

Yokohama 902W è il nuovo prodotto sviluppato per il montaggio su asse Motore che si avvale della tecnologia verde Zenviroment. Gli pneumatici truck con tecnologia Zenviroment dispongono di una mescola morbida prodotta grazie ad un’alta percentuale di gomma naturale miscelata al succo estratto dalla buccia degli agrumi, denominata “Orange oil”. Questa soluzione tecnologica permette di abbinare un grip eccellente ad una bassa resistenza al rotolamento con conseguente risparmio di carburante. Il battistrada completamente rinnovato garantisce tutte quelle performance che uno pneumatico truck deve fornire quotidianamente per la massima sicurezza al volante, soprattutto nel periodo invernale. Quando raggiunge il 50% della propria usura Yokohama 902W può essere usato anche nei mesi estivi, riducendo così il tempo speso per i cambi del treno di gomme sul veicolo. Yokohama 902W è disponibile per il mercato italiano nelle seguenti dimensioni: 295/80 R22.5, 315/70 R22.5, 315/80 R22.5 e 275/70 R22.5.

Nasce l’olio MAN

Per una cura migliore del “cuore” del veicolo

Con il nuovo olio, MAN mette a disposizione dei suoi clienti un efficace strumento: infatti da ora motore, cambio, assali e ripartitori di coppia hanno il loro olio MAN specifico. Olio motore. Tre gli oli proposti per i motori: Excellence MAN 3677 5W-30, Performance MAN 3477 10W-40 e Robust MAN 3277 10W-40. Olio del cambio. Flexor MAN 341Z5 75W-80 Oli per assali. Nexus MAN 342 S1 75W-90 I nuovi oli originali MAN contribuiscono ad aumentare l’efficienza e la potenza, garantiscono la pulizia dei componenti prevenendo la formazione di morchia, riducono i consumi di carburante e le emissioni di CO2, contribuendo in maniera significativa alla riduzione dei costi totali di esercizio (TCO).

The winner is…

Italdata e MegaRide

per il risparmio Allo studio un sistema predittivo dell’usura della gomme

Italdata S.p.A., gruppo specializzato nello sviluppo di servizi e soluzioni nelle aree delle smart cities, dell’e-learning e dei servizi per la mobilità sostenibile, ha avviato un’importante collaborazione nell’ambito degli pneumatici con MegaRide Srl, Spin-off dell’Università di Napoli, che realizza modelli avanzati per la simulazione real-time in ambito dinamica dei veicoli. Italdata, che ha già sviluppato la soluzione LOGOFleet per il monitoraggio del trasporto merci e la telemetria della diagnostica di bordo, e MegaRide hanno intenzione di realizzare un sistema predittivo di usura dei pneumatici finalizzato alla riduzione del consumo di carburante e aumentare la sicurezza stradale, in cui la telemetria del mezzo viene impiegata per alimentare, in tempo reale, un modello predittivo per la simulazione dell’usura degli pneumatici, fornendo indicazioni sulla loro pressione ottimale per ridurne il consumo e prevenire rischi di scoppio.

“Automotive marketing Awards” a Mercedes-Benz Italia

La campagna ‘FeelGood’, sviluppata da Mercedes-Benz Italia nell’ambito delle strategie del post-vendita, ha conquistato l’Automotive Marketing Awards After Sales, nella categoria ‘Miglior Campagna di comunicazione a sostegno dell’After Sales’. Questo riconoscimento è un’ulteriore conferma dell’efficacia di strategie di comunicazione che nascono dallo studio e la ricerca di tendenze, evoluzioni tecnologiche, sociali e culturali, declinate attraverso strumenti e canali innovativi per assicurare sempre la ‚Best Customer Experience‘. Il premio è stato conferito nel corso dell’Automotive Marketing Forum, un evento ideato da Quintegia e dedicato ai manager di case automobilistiche, concessionari, professionisti dell’auto e fornitori di servizi. 72 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI



Notiziario

Magigas contro il freddo dell’inverno Una nuova formula anticongelante!

L’impiego di biodiesel in miscela con il normale gasolio ha migliorato la qualità delle emissioni andando, però, a scapito della resistenza al congelamento dovuta alla maggior presenza di particelle di acqua, particelle che la parte vegetale di cui e’ composto il Biodiesel tende a rilasciare nei serbatoi e nelle cisterne.Il conseguente aumento del CFPP (Cold Filter Plugging Point) – la temperatura più bassa alla quale un volume dato di gasolio passa attraverso un sistema di filtraggio standard in un dato tempo – determina una maggiore difficoltà nel passaggio del carburante attraverso il filtro (dovuto alla cristallizzazione delle particelle d’acqua e di paraffina) con relativo arresto del motore. Per contrastare questo problema, Magigas ha messo a punto un additivo specifico denominato DIESEL ICE il quale, grazie alla presenza in formula di particolari molecole antigelo e antiagglomeranti, migliora la resistenza del gasolio alle basse temperature andando a diminuire il CFPP. Pertanto, in tutti i motori a gasolioDiesel ICE svolge una potente azione anticongelante e antighiaccio, impedisce il blocco della pompa carburante, facilita la partenza del motore, abbassa il CFPP di 10°/12° C. DIESEL ICE è in vendita in lattine da 1/2 Litro al prezzo di euro 16,64 (iva compresa).

Mopar, non più solo antigelo

Compie ottant’anni il brand di FCA

Mopar, contrazione delle parole “Motor” e “Parts”, nasce il 1° agosto 1937 con il lancio di un prodotto antigelo e cresce decisamente negli anni Sessanta, grazie al successo delle automobili americane da competizione, le cosiddette “muscle cars. Con le vetture Dodge e Plymouth, Mopar lancia la sua prima linea di ricambi, la Mopar Performance Parts pensata per ottimizzare le performance delle automobili da corsa. Dalla fine del decennio il brand si è evolve grazie allo sviluppo delle attività di assistenza tecnica e supporto ai clienti ed è oggi l’Official Service Partner dei marchi di Fiat Chrysler Automobiles nel mondo.”Mopar ha un ruolo importantissimo nell’universo automotive – ha detto Pietro Gorlier, Responsabile Parts and Service Mopar FCA Global – perché può contare su visibilità, ampia portata dei servizi e una grande passione di chi ci lavora. Siamo partiti come marca di un antigelo, e oggi Mopar – ha concluso - è presente in oltre 150 Paesi per fornire ricambi, accessori, servizi e assistenza al cliente lungo tutta l’esperienza di guida del veicolo”. Negli ultimi dieci anni, Mopar ha introdotto alcune importanti innovazioni, come la creazione, presso i concessionari FCA, del servizio Mopar Express Lane, che offre servizi rapidi e che attualmente conta oltre mille sedi solo negli Stati Uniti e oltre 1.750 punti in oltre 20 Paesi nel mondo. Per tutto il 2017 il marchio Mopar festeggerà l’ottantesimo compleanno con una carrellata di iniziative, fra cui veicoli a edizione limitata, servizi a tema, offerte sui ricambi e riservate ai clienti, una collezione merchandising dedicata, eventi, festeggiamenti e molto altro.

Nuova nomina in Continental Italia Enrico Moncada è il nuovo Truck Replacement Manager Enrico Moncada ha assunto il ruolo di Responsabile della Business Unit Truck Replacement di Continental Italia. “La nomina di Enrico Moncada a BU Truck Replacement Manager – sottolinea Alessandro De Martino, amministratore delegato di Continental Italia SpA – rappresenta il naturale processo di crescita che lo ha visto occupare diverse posizioni sempre nell’ambito della business unit Commercial Vehicle Tires di Continental Italia. Allo stesso tempo garantisce la continuità della strategia di Continental nel settore dei veicoli commerciali, dal momento che Enrico Moncada rappresenta un riferimento già conosciuto ed apprezzato dalle aziende di trasporto e dagli operatori del settore. Inoltre, si inquadra nella nostra scelta di valorizzare, quando possibile, le nostre risorse interne, ragione per la quale investiamo molto sulla formazione di giovani da preparare alla crescita professionale in vista di posizioni di responsabilità”.

Goodyear ora è al completo Le nuove misure di Fulda e Sava

Con le due nuove misure proposte da Fulda e Sava, Goodyear risponde all’evoluzione delle esigenze del mercato, declinando la misura 435/50R19.5 in ogni segmento di mercato. Le nuove misure di Sava Cargo 4 e Fulda Ecotonn 2 rispondono quindi alle richieste delle flotte che sono alla ricerca delle prestazioni e della qualità garantite da un grande produttore, ma a costi più contenuti. In particolare Fulda amplia l’offerta dei suoi pneumatici autocarro con l’aggiunta della nuova misura 435/50R19.5 all’interno della gamma pneumatici rimorchio Ecotonn 2, rispondendo concretamente alle esigenze delle flotte, che richiedono prestazioni e maggior carico ad un costo contenuto. “Seguiamo molto da vicino le tendenze del mercato e cerchiamo di rispondervi in maniera rapida ed efficace. L’introduzione di questa nuova misura conferma l’impegno di Fulda nell’offrire prodotti adatti alle flotte alla ricerca di pneumatici autocarro a prezzi convenienti e sarà particolarmente attraente per gli operatori dei mega rimorchi,” dichiara Antonio Calabretta, Direttore Commerciale BU Truck di Goodyear Dunlop Italia. Sava invece introduce una nuova misura all’interno della gamma di pneumatici per rimorchio Cargo 4 destinata al mercato dei megarimorchi, un segmento in costante crescita e con esigenze molto specifiche. Il nuovo pneumatico nella misura 435/50R19.5 permette alle flotte di abbassare l’altezza dei rimorchi e di usare rimorchi con un volume di 100m3. “I megarimorchi, con la loro capacità di 100m3, svolgono un ruolo sempre più importante nel trasporto europeo e necessitano di pneumatici specifici. Siamo molto contenti di poter proporre questo pneumatico, dalle performance migliori, che non assicura soltanto la qualità europea, ma offre anche un prezzo interessante, contribuendo alla riduzione dei costi d’esercizio” conclude Calabretta. 74 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI


Massime le prestazioni

Bridgestone, azienda produttrice degli pneumatici ricostruiti Bandag, i più innovativi al mondo, ha presentato la nuova linea Bandag M-DRIVE 001. Progettata per rispondere alle sfide dell’utilizzo nel settore cantieristico, dell’ingegneria civile e di altri impieghi on/off, su numerose tipologie di superfici e in diverse condizioni meteo, permette di aumentare il chilometraggio e il ciclo di vita dello pneumatico, diminuendo in questo modo il costo per chilometro per i gestori di flotta. Harald Van Ooteghem, Senior Manager Truck & Bus Tyres Product Marketing, spiega: “Gli pneumatici sono un elemento chiave per l’ottimizzazione di qualsiasi attività. Su strada e fuori strada, dove bisogna considerare sia la sicurezza stradale sia la prestazione off-the-road, i gestori delle flotte hanno bisogno di pneumatici che durino nel tempo e che possano percorrere molti chilometri. Il nuovo ricostruito Bandag M-DRIVE 001 permette tutto ciò, con massime prestazioni sia su strada sia fuori, senza compromessi in termini di sicurezza, durata e capacità di trazione”.

Speedline Truck

Presentata la sua ampliata gamma di accessori

SPEEDLINE TRUCK è un prestigioso marchio di ruote forgiate in lega di alluminio di alta qualità per autocarri, bus e rimorchi, ma l’azienda offre anche un vasto assortimento di accessori per veicoli industriali, tra cui dadi speciali, nonché valvole e prolunghe per valvole. Dispone di un assortimento completo di dadi speciali con prolunghe filettate, per il possibile e corretto montaggio di tutte le sue ruote in alluminio dai 17.5 ai 22.5 pollici. Tutti i prodotti sono dotati del rivestimento “Delta-Protekt”, ecocompatibile e omologato TÜV. Per le ruote da 22.5 pollici l’assortimento di accessori è arricchito da copridadi in plastica cromata o in acciaio inox di alta qualità. La Casa offre inoltre una esclusiva gamma di valvole appositamente prodotte per le proprie ruote in alluminio. Le valvole SPEEDLINE TRUCK, realizzate in ottone e ricoperte una speciale lega di nichel, dispongono di un aggiunttivo sistema di protezione anticorrosione che, evitando il contatto tra i diversi componenti metallici e applicando una ridotta coppia di serraggio, riduce gli stress e aumenta la resistenza nell’area del foro valvola. Grazie alle soluzioni costruttive adottate nell’assemblaggio dei vari componenti, le valvole risultano facili e veloci da montare.

Il tessuto innovativo di Federal-Mogul Powertrain Manicotti isolanti ancora più performativi

L’azienda ha migliorato la sua innovativa gamma di manicotti isolanti per lo scarico denominata ThermFlex®. Lo schermo termico in tessuto presenta un design ottimizzato che gli consente di adattarsi a praticamente ogni possibile combinazione di scarico e geometria del tubo, contribuendo a migliorare l’efficienza del sistema di scarico di un veicolo e proteggendo al contempo i componenti sensibili vicini. Inoltre, l’esclusivo e flessibile processo manifatturiero di Federal-Mogul Powertrain consente la produzione di un manicotto per lo scarico specifico per ogni applicazione, senza la necessità di soluzioni su misura. “I manicotti isolanti ThermFlex sono una soluzione di alta ingegneria, sviluppata per offrire ai costruttori di veicoli il livello di controllo di cui hanno bisogno per soddisfare le sempre più stringenti normative in termini di emissioni,” spiega Janice Maiden, Senior Vice President, Federal-Mogul Powertrain Systems Protection.

web News

Nuovo ricostruito Bandag ed elevata la resistenza

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Cover story

Petronas Lubricants

Dall’autostrada alle CORSE

Si è conclusa la Dakar 2017 con la squadra Iveco-De Rooy-PETRONAS al terzo e quarto posto. Una prestazione che inorgoglisce l’azienda malese, fornitore di tutti i fluidi dei veicoli del team italo-olandese di Ferruccio Venturoli

E

ra Trentanove anni fa, quando, per la prima volta, si sentì parlare di un’iniziativa a mezza strada tra lo sportivo e l’avventura. Una pazzia bella e buona, partire da Parigi e raggiungere Dakar, in Se-

negal, con ogni mezzo disponibile: camion, moto, vetture. E, attenzione, non era una spedizione scientifica, ma una corsa vera e propria, con tanto di numeri di gara, tempi e premi. All’inizio quando era la passione, il cuore e la voglia di avventura a motivare i partecipanti, partirono in molti, spesso con mezzi inadeguati, senza neanche spere a cosa si andava incontro. Poi, piano piano, pur restando la passione, è arrivata la tecnica e con essa l’organizzazione delle grandi Case che in quella competizione, che portava, e porta, uomini e mezzi al limite estremo della prestazione, cercavano sperimentazione, conferme, ma anche operazioni di marketing e d’immagine. AFRICA ADDIO Da qualche edizione, dopo tanti anni, la gara, per motivi politici e ambientali, non si corre più in terra d’Africa ma tra i deserti e le vette del Sudamerica. Naturalmente è rimasta la passione, naturalmente è rimasto l’impegno sportivo, e sono rimaste anche le componenti di immagine e di sperimentazione della Case. A dominare la scena della Dakar negli ultimi 15 anni sono stati i “mostri” russi Kamaz,

76 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI


IL FUTURO È ADESSO La forza di PETRONAS Lubricants International (PLI) non è solo quella di sviluppare prodotti sempre più sostenibili, ma di farlo insieme ai Costruttori. E’ così che nascono i prodotti del futuro; addirittura partendo da un concept truck, come nel caso della partnership con Iveco, che si va, via via rinforzando, attraverso lo sviluppo di un innovativo lubrificante, il Concept Ultra LowViscosity 0W-16, presentato in occasione del lancio dello “Z” Truck Iveco.

video intervista camion da mille cavalli e un’organizzazione impeccabile, quasi militare. A interrompere il Il video può essere riprodotto con un qualsiasi smartphone tramite il loro predomino è QRCode qui sopra, oppure visto sulla WebTv TOE su www.trasportale.it stata soltanto Iveco che, con la squadra PETRONAS De Rooy ha vinto nel 2012 e nel corre con i veicoli Iveco, a PETRONAS, una 2016, arrivando sul terzo gradino del podio delle più grandi aziende del mondo di lubrianche quest’anno, dietro a due Kamaz. ficanti, partner storica della Casa torinese. Non a caso abbiamo affiancato Iveco e De Le due aziende da anni, attraverso la FPT Rooy, la storica scuderia olandese che oggi lavorano in partnership o, come ama dire

Oltre a essere il partner di Iveco per le fluid technology solutions, PETRONAS è anche il terzo produttore mondiale di gas naturale liquefatto (LNG). “PETRONAS - dice Alessandro Orsini, Regional Head of Europe - è stato il primo produttore di lubrificanti a entrare nel mercato heavy-duty con l’olio a bassa viscosità 0W-20 per il Diesel. Oggi, lo LNG è il futuro e noi non vogliamo mancare: per questo stiamo lavorando a un lubrificante “concept” 0W-16, che potrebbe essere la giusta risposta ai nuovi motori Iveco “Z””. TCO e risparmio energetico, sono linee direttrici per PETRONAS che, nel 2014, ha lanciato il suo primo olio motore 0W-20 PETRONAS Urania NEXT 0W-20 per i camion con motorizzazione Diesel, progettato per garantire un risparmio di carburante fino al 2,5%.” Oggi la risposta di PETRONAS agli specifici requisiti delle applicazioni LNG, è l’olio motore PETRONAS Urania FE LS 5W-30, un lubrificante totalmente sintetico che presenta una grande stabilità all’ossidazione, perché nei motori LNG, i profili di temperatura, sono molto severi e la resistenza all’ossidazione è fondamentale, così come è importante la tolleranza all’acqua, visto che il gas naturale, in percentuale, contiene una quantità maggiore di idrogeno rispetto al carburante Diesel e quindi, la sua combustione, produce una maggiore quantità di acqua che può accumularsi all’interno dell’olio motore. PLI continua a impegnarsi per anticipare le future esigenze dei partner. Così, il prossimo passo di PETRONAS Lubricants sarà la progettazione di un olio motore a bassissima viscosità, 0W-16, che è gia in fase di test in collaborazione con IVECO e FPT. Con la produzione di un olio a così bassa viscosità, PLI fa un passo verso il futuro, anticipando le nuove tecnologie e l’evoluzione dei fluidi, per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ben precisi. Entrambi gli oli motore 0W-20 e 0W-16 saranno testati nei motori LNG e potrebbero portare diversi vantaggi in termini di fuel economy: per PETRONAS Urania NEXT 0W-20, a partire dallo 0.5 fino all’1.0% rispetto alle prestazioni di PETRONAS Urania FE LS 5W-30; per quanto riguarda, invece, l’olio motore Concept a bassissima viscosità 0W-16, sulla base dei dati preliminari, sulle applicazioni Diesel è stato raggiunto lo 0.5%, rispetto a PETRONAS Urania NEXT 0W-20.

Il nuovo centro ricerche che sta per essere completato presso la sede italiana di Torino.

TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2017 77


Alessandro Orsini, Regional Head of Europe, PETRONAS Lubricants International, “in coengineering” nello sviluppo di lubrificanti, e non solo. SFORTUNA PER DE ROOY Dunque, dopo una gara all’inseguimento, bollata purtroppo dalla sfortuna, De Rooy non ha potuto aggiungere al suo palmares un’altra vittoria, ma si è dovuto fermare al terzo gradino del podio, dietro due Kamaz accreditati di una potenza decisamente superiore. Per Iveco e PETRONAS, che il successo nella manifestazione non lo misurano solo dall’altezza del podio, la corsa è stata comunque un successo, perché i dieci veicoli iscritti alla corsa, due Powerstar, due Trakker e sei Trakker di supporto logistico, sono tutti arrivati in fondo, nonostante ogni tappa sia stato per i veicoli, per i motori e per tutte le componenti tecniche, uno stress pazzesco. “Si tratta di un vero successo – ci dice Andrea Dolfi Global Technology Manager Engine Fluids & Motorsport di PETRONAS Lubricants – perché i fluidi usati dai camion del team Iveco-De Rooy, sono gli stessi che sono in commercio, gli stessi che usano i veicoli Iveco (e non solo) sulla strada tutti i giorni.” E questo, dobbiamo ricordarlo, nonostante i motori Cursor 13, usati in gara, non siano esattamente quelli montati sui camion di serie, visto che, sembra, abbiano raggiunto e superato quota 900 CV. DALLA STRADA ALLA CORSA “In gara – continua Dolfi – i motori e tutti gli organi meccanici sono davvero sollecitati al massimo; uno dei problemi principali è il calore che generano, considerando anche che si muovono in uno scenario di 50° all’ombra; ecco allora che l’olio motore PETRONAS Urania 100 K 10W-40 ha svolto un lavoro importantissimo, sviluppando una performance selettiva, per esempio portando via il calore in eccesso e permettendo al motore di “girare” al meglio. 78 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

I prodotti Petronas che hanno gareggiato alla Dakar OLIO MOTORE

Urania 100K 10W-40 E4

OLIO CAMBIO

Tutela Transmission Stargear AX ED 75W-90

OLIO TRASMISS.

Tutela Transmission XRoad 75W-140

E DIFFERENZIALE

Tutela GI/E e TD5201152 Synthetic Power Steering

SERVOSTERZO

TD5201152 Synthetic Power Steering

LIQ.REFRIGERANTE

Paraflù H.T.

OLIO FRENI

Tutela Truck Dot Special

LIQ. PARABREZZA

Tutela SC35

ADDITIVO CARBURANTE

Tutela Diesel TMF Plus PETRONAS Tutela Transmission X-Road per il differenziale, per esempio, è un altro prodotto che, in condizioni estreme, fa la differenza. Non possiamo dimenticare – dice ancora Andrea Dolfi - neanche gli additivi visto che alla Dakar ci si rifornisce con carburanti locali, troppo spesso con contaminanti che influiscono assai negativamente sul rendimento del motore e il PETRONAS Tutela Diesel TMF Plus, ha svolto un ruolo essenziale, proprio nel “ripulire” dagli effetti negativi i carburanti locali”. STRESS TEST CONTINUI

Naturalmente visto che parliamo di una partnership, tutti i fluidi dei veicoli in gara erano i nostri:

Una cosa, per noi profani, difficile da comprendere è come sia possibile che fluidi e lubrificanti studiati e prodotti per l’uso quotidiano possano essere all’altezza di “reggere” ritmi e stress di una competizione del genere. E’ ancora Andrea Dolfi a risponderci: “la nostra filosofia è quella di creare un prodotto davvero al top, in grado, quindi, di passare dalla strada alla competizione senza problemi. Naturalmente possiamo affermare questo anche perché, effettuiamo dei test continui in condizioni-limite, come quelli effettuati prima della Dakar dall’intero team De Rooy nel deserto del Marocco”. ●



Il bollettino dell’Autocarro

Balzo in avanti Il mercato dei veicoli per il trasporto merci nel 2016 segna un forte segno positivo. Per quest’anno previsioni più caute

I

di Goffredo Gualandi

l 2016 è stato un anno di deciso recupero per il mercato italiano degli autocarri e dei rimorchi e semirimorchi pesanti. Tutti i mesi del 2016 – eccetto gennaio, che ha chiuso a -2,1% - hanno visto rialzi a doppia cifra per il comparto degli autocarri medi e pesanti (con ppt oltre 3.500 kg), che, a dicembre, ha registrato la miglior performance dell’anno, crescendo del 193% rispetto a dicembre 2015, per un totale di 3.246 libretti di circolazione rilasciati, dopo quella già eccezionale di novembre (+104%). I volumi di dicembre 2016 sono quindi quasi triplicati rispetto a quelli di dicembre 2015. Nell’ultimo trimestre dell’anno è stato immatricolato un terzo del mercato degli

80 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

autocarri, con un balzo delle registrazioni del 107%, mentre la crescita media registrata nei primi 9 mesi dell’anno è stata del 37%. I libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3500 kg, rilasciati a dicembre sono stati 1.773 (+97%), portando così il consuntivo di fine anno a 14.840 libretti (+40%). Anche in questo caso, con le poche eccezioni di gennaio 2016, allineato allo stesso mese dell’anno precedente, agosto a +6,5% e ottobre a +3,7%, il trend mensile delle immatricolazioni mostra ricorrenti rialzi a doppia cifra, con una crescita record del 106,7% a novembre. Il dato annuale del 2016 per questo comparto si suddivide in 1.386 rimorchi (+52%) e 13.454 semirimorchi (+39%). Analogamente a quanto


avvenuto per gli autocarri, la performance migliore è quella del quarto trimestre, in cui è stato immatricolato il 35% del mercato, con un incremento dell’84% sull’analogo trimestre 2015. Miglior risultato dal 2008 Sia per gli autocarri che per i veicoli trainati, nel 2016 si sono toccati i volumi più alti dal 2008, anno in cui furono registrati oltre 34.000 nuovi autocarri e 17.439 nuovi veicoli trainati. Il pur eccezionale risultato dell’anno appena concluso, comunque, risulta ancora inferiore del 32% per gli autocarri e del 15% per i veicoli trainati rispetto ai volumi del 2008, anno appena precedente la crisi finanziaria ed e economica. Sull’elevata performance di mercato del 2016 ha inciso anche la combinazione di due fattori: da un lato la disponibilità delle risorse stanziate, a partire dal mese di settembre, con il Decreto per gli investimenti a favore delle imprese di autotrasporto, dall’altro l’incertezza sulla conferma del superammortamento

al 140% per i veicoli ad uso strumentale d’impresa, poi effettivamente prorogato con la Legge di Bilancio 2017. Questi due fattori hanno spinto al rialzo le immatricolazioni negli ultimi mesi dell’anno appena concluso, come mostra il balzo dei volumi realizzato nell’ultimo trimestre. Crescita in tutta Italia Analizzando nel dettaglio i dati 2016 riferiti agli autocarri, secondo l’area geografica il mercato dei dodici mesi risulta così ripartito: per il 30% nel Nord-Ovest (2,1 punti percentuali in meno del 2015), per il 29% nel Nord-Est, per il 18% nel Centro (2,5 punti percentuali in più del 2015) e per il 23% nel Sud e Isole. In particolare nelle regioni dell’Italia centrale, si è registrato un incremento medio annuale del 79%. Secondo la ripartizione per ptt, nel 2016 il mercato degli autocarri ha totalizzato 5.231 nuove registrazioni per veicoli con peso superiore a 3.500 kg e inferiore a 16.000 kg, che rappresentano il 22% del mercato e 18.139 nuove

registrazioni per i veicoli con peso uguale o superiore a 16.000 kg. Secondo la tipologia, nel 2016, il mercato è ripartito tra 12.111 nuove registrazioni di autocarri rigidi (+63%), pari al 52% del mercato, e 11.259 nuove registrazioni di trattori stradali (+46%). Secondo i macro allestimenti, tra gli autocarri rigidi, i cassoni rappresentano il 16% del mercato, seguiti dai furgoni con il 13%, di questi il 6,5% sono isotermici; le cisterne il 4% e i pianali l’1,4%, a cui si aggiungono gli autocarri adibiti al trasporto di rifiuti solidi, con il 2,9%, e gli autocarri portacontainers/ casse mobili/scarrabili, con il 5,6% del mercato. Dall’analisi dettagliati dai dati 2016 riferiti ai rimorchi e semirimorchi pesanti, secondo l’area geografica il mercato dei dodici mesi risulta così ripartito: per il 27% nel Nord-Ovest, per il 30% nel Nord-Est, per il 14% nel Centro e per il 30% nel Sud e Isole. Secondo i macro allestimenti, tra i rimorchi e semirimorchi pesanti, i cassoni rappresentano il 22% del mercato, i centinati il 17%, i furgoni, escluso isotermici, il 9% e i furgoni isotermici il 14%, i ribaltabili l’8%, i pianali il 4% e i portacontainers l’8%. ●


Azienda del mese

MANN+HUMMEL

Dopo l’on road anche l’OFF-HIGHWAY

Dopo auto e truck, MANN+HUMMEL, azienda leader nella filtrazione, cresce nei settori più prettamente industriali

M

a cura della Redazione

ANN+HUMMEL offre una gamma di filtri ad alto rendimento di qualità di primo impianto per tutti i settori. Con i suoi marchi MANN-FILTER e MANN+HUMMEL, la multinazionale tedesca non si limita a servire solamente i settori auto e truck ma propone un’offerta completa anche per altri importanti segmenti industriali come “agriculture”, “marine”, “construction”, “compressors”, “EDM”. Alle 11.000 applicazioni per autovetture e alle oltre 8000 per autocarro e autobus l’azienda con sede a Ludwigsburg propone infatti codici per oltre 15.500 applicazioni off-highway. qualitÀ anche nell’off-highway ENTARON HD 4 è un filtro dell’aria compatto indicato per macchine agricole, compressori e macchine movimento terra. La caratteristica principale di questo prodotto è che si è realizzato un filtro dell’aria con pari capacità filtrante pur lavorando in uno spazio di installazione fino ad un terzo meno voluminoso. L’housing, gli elementi di fissaggio di facile utilizzo e le porte d’aria liberamente posizionabili consentono un uso estremamente flessibile su veicoli differenti. Dettagli di progettazione, come le estremità degli elementi di fissaggio di colore arancione rendono il design più accattivante ed affidabile. Questi elementi tecnici e funzionali di design sono stati implementati nel corso di un lungo progetto di cooperazione con Scala Design, una società di sviluppo tecnico del Sud-Ovest della Germania. 82 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

IL DESIGN ELEMENTO CHIAVE Nel corso del 2016 è da segnalare sul mercato anche l’uscita di un altro importante prodotto dedicato al settore industriale: l’IQORON VP 25, filtro dell’aria a due stadi realizzato per macchine agricole, escavatrici e per tutti i veicoli che operano in condizioni di carico soggette a polvere o sporco. L’IQORON VP 25, con una portata di volume nominale di 25 m3/min, estende la serie IQORON esistente. L’elemento chiave è ancora una volta il design compatto di tutto il sistema che fornisce, come principale vantaggio, un miglior convogliamento dell’aria al motore, soluzione sensibilmente più efficiente rispetto alle altre disponibili sul mercato. Il design flessibile consente inoltre ad IQORON VP 25 di coprire una vasta gamma di applicazioni con spazi di installazione anche molto ristretti. Anche l’elemento filtrante è stato migliorato: superficie filtrante più estesa con una conseguente migliore capacità di accumulo di polvere ed allo stesso tempo spazio richiesto per l’installazione ridotto. L’IQORON VP 25 può essere installato sia in posizione verticale sia in posizione orizzontale e la struttura robusta dell’housing offre elevata stabilità e resistenza a tutte le temperature. TRUCK E MANN-FILTER, IL BINOMIO CONTINUA Ovviamente MANN+HUMMEL, che lo scorso anno ha festeggiato i suoi 75 anni dalla fondazione, continua ad investire in maniera costante anche nel settore più propriamente “truck”. Automechanika è stata l’occasione per esporre due tra i prodotti di punta della gamma MANN-FILTER per veicoli industriali:

i codici C 27 023 e CF 1640 rispettivamente filtro dell’aria principale e filtro dell’aria secondario per applicazioni MAN Truck TGS e TGX. Le caratteristiche tecniche di cui sono dotati li rendono sicuramente due tra i migliori prodotti disponibili sul mercato IAM e non solo: basso impatto ambientale; intervalli di manutenzione ottimali grazie al misuratore di massa dell’aria integrato per veicoli EURO 6; elemento filtrante ad alto potenziale grazie alla tecnologia brevettata “Glue Strip Technology” (GST); media filtrante flame - retardant e realizzato in nanofibre (99,98% filtration efficiency). Altra significativa innovazione portata sul mercato dalla multinazionale tedesca può essere riscontrata nelle valvole ant-drain in silicone che assicurano affidabilità a tutte le temperature di utilizzo e nel media filtrante long life, ottimizzato per contenere la massima quantità di contaminanti. Da qui il successo sul mercato italiano di filtri come il W 11 102, realizzato per IVECO M-Serie, MK Serie, P/PA Serie, IVECO BUS C 734 e compatibile per molte altre applicazioni VI e industriali. Vanno infine ricordati i filtri Urea, sempre più importanti per raggiungere le richieste imposte dalla certificazione Euro IV-VI: MANN-FILTER propone filtri urea con design anti congelamento, media filtrante PES/cellulosa AdBlu resistant, da sostituire contestualmente al filtro carburante. I kit sono disponibili per Volvo, Scania, Nissan (U 620/2 y KIT), DAF (U 620/3 y KIT), MAN (U 620/4 y KIT) e per la maggior parte dei costruttori veicoli industriali. ●



Eventi

forum retail

il mondo cambia... ...il ratail pure Oltre 1.000 i partecipanti all’evento annuale del settore Retail di cui Trasportare Oggi in Europa è stata media partner. Molti gli spunti di interesse, in particolare sui rapporti tra eCommerce e logistica alla luce delle sempre più veloci trasformazioni della domanda di beni su web

C di Vincent Aino

ontrassegnata da un successo ormai atteso, ha avuto luogo all’ATA HOTEL EXPOFIERA di FieraMIlano, la 16ma edizione di Forum Retail, evento ideato e sviluppato da IIR, che a partire da gennaio 2017 è diventata IKN Italy, Institute of Knowledge & Networking , non solo un cambio di nome ma, alla vigilia del suo 30° compleanno, l’Istituto Internazionale di Ricerca si rinnova per rispecchiare le trasformazioni del business e guidare il cliente verso l’innovazione. Divenuto ormai l’appuntamento di riferimento per comprendere le grandi trasformazioni del settore, anche nel 2016 numeri importanti hanno contraddistinto la due giorni dedicata al Retail: 1000 partecipanti di cui oltre 500 retailer, 42 Sponsor, 54 Exhibitor, il Patrocinio di 8 Associazioni e 44 Media Partner diversamente interessati al mondo del Retail. Tra questi anche la nostra rivista che ha seguito con particolare interesse l’interazione, sempre più stretta, tra Retail e logistica. 84 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

IL NEGOZIO DEL FUTURO Tema trainante di questa edizione è stato l’innovazione instore e mobile experience per l’engagement del cliente, costituendo una importante occasione per i professionisti del mondo Retail per confrontarsi, condividere idee e vivere l’esperienza del “negozio del futuro”. L’agenda, creata grazie al contributo di 5 Advisory Board composti da 40 membri di importanti aziende del settore, ha visto la partecipazione di 120 Speaker Retailers, tra cui 26 Amministratori Delegati e General Manager del mondo Retail. Di particolare rilevanza le Sessioni Plenarie che hanno dato il via ad entrambe le giornate, prestigiose sia per l’attualità dei temi trattati sia per l’importanza dei relatori coinvolti. La Sessione Plenaria del primo giorno, che ha visto come moderatore Cristina Lazzati Direttore Responsabile Mark Up e GDO Week, ha trattato il tema dell’e-commerce & retail: la rivoluzione che sta coinvolgendo il settore. Il dibattito, cui hanno partecipato Mario Gasbarrino, AD Unes, Gianluca Testoni, General Manager Bofrost* Italia, Nikolay Yanev, Responsabile 3P per l’Italia Amazon Prime Now, e Roberto Zanoni, Direttore Generale EcornaturaSì, è stato una opportunità di dibattito e di riflessione sul prossimo futuro.

LE INTERNET COMPANY E LA LOGISTICA Si è poi svolta la tavola rotonda “Shaping the Future of Retail: cosa accadrà nel Retail nei prossimi 3 anni?” Un approccio olistico alla multicanalità: dalla formazione del personale del Punto di Vendita dell’offerta online al ruolo chiave della logistica. Molti e importanti gli interrogativi a cui si è cercato di dare risposta: quali le tecnologie indispensabili per un’omnicanalità di successo? Le Internet Company stanno diventando delle Logistic Company? Il dibattito ha coinvolto: Pietro Migliori, AD Bricocenter Italia, Mattia Riva, Co-Ceo e Fondatore Dalani Home&Living, Alessandro Lazzaroni CEO Dominos’ Pizza Italia, Marco Porcaro, CEO Cortilia, Federica Ronchi, Direttore Generale Monclick, e Giuseppe Miroglio Presidente Gruppo Miroglio. Il secondo giorno di lavori è iniziato con la presentazione dell’indagine statistica realizzata da Altroconsumo sui percorsi di acquisto e sulle nuove tecnologie dal punto di visto dei consumatori. La parola è passata poi ad Armando Brescia, Direttore Distribuzione Moderna e moderatore della plenaria che ha trattato il tema delle reali esigenze del consumatore. Il dibattito ha coinvolto Paolo Denti, AD Thun, Maniele Tasca, General Manager Selex Gruppo


Commerciale, Fabrizio Ascoli, AD Nashi Argan, Riccardo Sciutto CEO Sergio Rossi, Marco Farnetani, Direttore Marketing e Retail Bata, Ilaria Abate, Head of Marketing & Communication Burger King Restaurants Italia, Filippo Maffioli, AD Promos, e Alberto Pirrone, Manager Centro di Competenza Prodotti e Servizi Altroconsumo. Tra i molti, due argomenti hanno calamitato l’attenzione dei visitatori: il dibattito relativo ai nuovi sigilli di qualità, con il coinvolgimento di Altroconsumo e Ikea Italia, e la tavola rotonda su reputazione, fidelizzazione e multicanalità: opportunità o rischi?, cui hanno partecipato Assofranchising, Italia a Tavola network,

Vision Group, Unione Nazionale dei Consumatori, Università Cattolica del Sacro Cuore e Codici Lombardia. DALL’ ECOMMERCE ALLA LOGISTICA COLLABORATIVA Lo sviluppo dell’eCommerce apre nuovi orizzonti e necessità che cambiano velocemente almeno tanto quanto corre veloce la domanda sul web. Da ciò derivano risposte delle aziende che variano a seconda non solo della specificità di prodotti o della rete di vendita, ma anche e soprattutto in funzione dei bisogni del consumatore finale. Su questo si sono confrontati nel

talk show “Dall’eCommerce alla logistica collaborativa”, animato in modo brillante da Alberto Spinelli, Responsabile Logistica della Latteria Soresina, Marco Fontana, Prénatal, Alessandro Cerigliaro, Banzai, Andrea Colzani IKEA Italia Distribution, Massimilianio Ferrè, IKEA, Marco Lazzerotti, Decathlon e Salvatore Russo, Dalani Home & Living. La varietà dei business rappresentati ha fornito alla sala affollata di partecipanti la misura di quanto l’eCommerce possa rappresentare una formidabille opportunità di vendita che deve però avere a fianco una logistica efficiente, per poter rientrare degli investimenti fatti. Così il talk show ha dato voce a interrogativi che in qualche caso hanno abbattuto luoghi comuni. Ad esempio sulla tempestività delle consegne: una ricerca ha evidenziato che solo il 10% del campione mette al primo posto la consegna in 24 ore, mentre il 60% chiede aiuto sul reso, ad esempio la comodità di riportare l’articolo al punto vendita non imballato. La comodità di acquisto sul commerce online aumenta spesso anche il numero di articoli acquistati e conseguentemente aumentano i resi. Questo per chi all’eCommerce affianca da tempo una rete di punti vendita significherà far evolvere la gestione dei resi, mentre per le aziende pure digitali si fa sempre più forte l’esigenza di affiancare una serie di punti dove sia possibile per i clienti, riportare gli articoli che non vanno bene o che non sono rispondenti alle caratteristiche richieste, per la restituzione al magazzino. Soluzioni quindi in divenire, ma soprattutto non una ricetta miracolosa buona per tutti. Forum Retail ha già dato appuntamento al 21 e 22 novembre 2017, specificando che i contenuti della prossima edizione saranno focalizzati sull’analisi del futuro del Retail 4.0: oltre l’omnicanalità, con una grande novità: i “Retail Awards” che prevedono la premiazione dei 10 progetti più innovativi nelle diverse categorie di interesse del mondo Retail tra cui non poteva mancare un premio per il best collaborative logistics project. ●

Sale piene e relatori di spicco all’Ata Hotel di Milano il 30 novembre e 1 dicembre scorsi.

TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2017 85


Tecnologie

Goodyear

Le soluzioni

Proattive Con Goodyear sarà possibile una maggiore redditività e sicurezza del mezzo. Nasce, infatti, un sistema predittivo che comunica al gestore della flotta quando e quale problema si verificherà allo pneumatico Goodyear

P di Federica Lugaresi

roactive Solutions è un pacchetto di soluzioni basato su telematica avanzata e tecnologia analitica predittiva - applicabile sia sul singolo veicolo che su di un’intera flotta - che permette di predire ciò che accadrà allo pneumatico. Stiamo parlando del nuovo business paneuropeo di Goodyear che vede e prevede il comportamento dello pneumatico, grazie ad un algoritmo sviluppato appositamente dalla Casa. Nello specifico, le informazioni raccolte da

speciali sensori (fondamentalmente relative alla pressione e temperatura) vengono trasferite dal veicolo ad un sistema centrale che, attraverso l’algoritmo di cui sopra, le analizza alfine di predire il comportamento dello pneumatico. I risultati così elaborati, sono trasmessi alla flotta o a Goodyear (in base al livello di servizio richiesto) permettendo di intervenire e programmare tutta una serie di attività necessarie che garantiscano la massima redditività dei mezzi. Questo sistema di gestione allerta con 15 giorni di anticipo il gestore della flotta sul problema che si verificherà: una tempistica eccezionale che non solo si traduce in benefici immediati e misurabili, ma anche - e soprattutto - in minori costi, maggiore redditività e maggiore sicurezza.

del battistrada e la pressione dello pneumatico, ogni volta anche il veicolo accede o esce dal deposito. In questo modo è possibile gestire efficacemente gli pneumatici e loro relativa manutenzione. Nel secondo caso troviamo Driver behavior che trasmette i dati relativi alle prestazioni del conducente permettendo alle flotte di supportarlo nel miglioramento dello stile di guida nell’ottica di migliorare i consumi di carburante e incrementare la durata degli pneumatici; e Track and Trace che utilizza il GPS per fornire in tempo reale alle flotte la posizione e il movimento dei loro veicoli per migliorare l’efficienza e il livello di servizio al cliente, nonché per localizzare i veicoli rubati. Viva viva i benefici!

Proactive Tire e Proactive Fleet Al momento Goodyear Proactive Solutions comprende due famiglie di servizi: Proactive Tire e Proactive Fleet. Nel primo caso troviamo due sistemi: Tire Pressure Monitoring System (TPMS) che rileva costantemente la pressione e la temperature dello pneumatico per ridurre i rischi di breakdown e ottimizzare uptime e costi operativi; Drive-over-Reader (DoR) che rileva automaticamente la profondità

86 febbraio/marzo 2017 TRASPORTARE OGGI

Mediante il TPMS i benefici sono importanti: si riduce il numero di breakdown e incidenti legati agli pneumatici (fino al 75%) e il consumo di carburante legato a sottogonfiaggio, viene limitato il tempo di fermo veicolo dovuti a problemi agli pneumatici e aumenta la durata degli stessi. Inoltre TPMS include un sensore RFID (Radio Frequency IDentity) equipaggiato su ogni ruota che misura la pressione di gonfiaggio e la temperatura di ciascuno pneumatico. I dati sono raccolti


da un router che a sua volta trasferisce le informazioni ai server di Goodyear per l’analisi. Eventuali pneumatici gonfiati inadeguatamente e/o surriscaldati vengono segnalati per poter effettuare immediatamente le necessarie azioni preventive. Col sistema DoR si riduce il numero di breakdown e incidenti legati agli pneumatici, vengono limitati il consumo di carburante legato al sottosgonfiaggio e i tempi di fermo veicolo. Il DoR permette anche di evitare fino al 60% delle riparazioni per breakdown grazie al sistema predittivo e di allarme, ma soprattutto offre la possibilità di predire la vita dello pneumatico e di conseguenza pianificare gli interventi di manutenzione in modo proattivo. Il sistema prevede un’imbottitura collocata sul terreno e dotata di speciali sensori.

Il veicolo deve essere condotto sopra al DoR cosicché i sensori possano misurare profondità del battistrada e pressione di ciascuno pneumatico. L’algoritmo ne calcola anche il chilometraggio rimanente. In tal modo è possibile programmare efficacemente gli interventi di manutenzione per massimizzare l’utilizzo degli pneumatici, includendo anche riscolpitura, ricostruzione e rimpiazzo. Il Driver Behavior rileva costantemente dati su 12 parametri di guida; produce report personalizzati per ciascun conducente, consente di sviluppare training personalizzati per ciascun conducente per migliorare le performance e la sicurezza, permette risparmi fino a 300 euro in carburante al mese/veicolo, e supporta le flotte nel monitorare lo stile di guida per incrementare l’effi-

cienza nei consumi e la vita degli pneumatici. Da ultimo, nello specifico, il Truck and Trace geolocalizza i veicoli in tutta Europa grazie all’uso del GPS, migliora la gestione del flusso dei veicoli in qualunque momento, informa i clienti in tempo reale sugli itinerari e i tempi di consegna (consentendo di evitare i costi derivanti dai ritardi delle stesse), e soprattutto permette di organizzare da remoto le attività di manutenzione, individuando centri tecnici nelle vicinanze del veicolo. Goodyear Proactive Solutions è dunque un prodotto innovativo, capace di cambiare l’”ecosistema del trasporto” adeguandosi, in anticipo, a quelli che saranno i futuri cambiamenti identificabili in nuovi modelli di business. ●

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Eventi

Protagonista l’industria 4.0 Automotive e Industria 4.0: la rivoluzione corre veloce, questo il tema dell’assemblea durante la quale è emerso che è in corso non soltanto un cambio di paradigma tecnologico, ma anche di competenze. Un contributo importante al rilancio del sistema produttivo del manifatturiero italiano

P di Luca Gaier

rotagonista assoluta dell’Assemblea Pubblica ANFIA, tenutasi presso lo Stabilimento FCA di Cassino, è stata l’industria 4.0 e i suoi risvolti nel settore automo-

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tive. Già nel titolo, si è voluto sottolineare come la quarta rivoluzione industriale sia già un dato di fatto e adeguarsi al nuovo è una questione di tempi e di velocità. L’evento ha approfondito il tema Industria 4.0 dal punto di vista dell’automotive e in riferimento al Piano strategico varato dal Governo per la trasformazione digitale dell’industria italiana, configurandosi come

tappa del Roadshow 4.0 sul territorio voluto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per diffondere le conoscenze al riguardo. Si è dato spazio alla riflessione sul contributo che i diversi attori della filiera produttiva automotive sono chiamati a dare in termini di innovazione, in linea con il paradigma della fabbrica interconnessa e del veicolo autonomo. Il paradigma Industry 4.0 è il più attuale driver di sviluppo per le imprese del comparto e fornisce una nuova angolazione da cui guardare ai trend tecnologici in atto e all’agenda delle attività strategiche per il futuro, nell’orizzonte della digitalizzazione di prodotti e servizi, di processi e organizzazione aziendale, di customer experience, con un esteso ventaglio di benefici attesi. Dopo l’apertura di Gianmarco Giorda, Direttore ANFIA, che ha introdotto un video dedicato allo stabilimento FCA di Cassino e che ha dichiarato: “in questo momento Cassino la miglior sintesi della sapienza costruttiva di Fiat Chrysler Automobiles in campo automobilistico mondiale, dove persone, tecnologia e ambiente dialogano in armonia per realizzare due vetture Premium d’altissimo prestigio, come Alfa Romeo Giulia e Stelvio”, Aurelio Nervo, Presidente ANFIA, nel suo intervento si è innanzitutto soffermato sullo scenario e le dinamiche che caratterizzano gli attuali trend evolutivi a livello internazionale, effettuando


un’analisi dei fattori di cambiamento economico e culturale che questi implicano, con particolare riguardo al mondo della mobilità. LO SCENARIO INTERNAZIONALE “Crescita e invecchiamento della popolazione, quest’ultimo soprattutto nei Paesi sviluppati, flussi migratori e inurbamento sono i cambiamenti demografici che plasmeranno il mondo di domani”. – ha affermato Nervo – Nel 2000 la popolazione mondiale era di 6,1 miliardi di abitanti, il 20% in meno di quella attuale. Entro il 2030 crescerà di 1,2 miliardi di persone (+16%), raggiungendo così gli 8,4 miliardi di abitanti. Nel contempo è previsto che 33 milioni di persone lasceranno i loro Paesi in Africa, Asia e America Latina, per migrare principalmente in Nord America e in Europa. Il 60% della popolazione mondiale, circa 5,1 miliardi di persone, vivrà nelle città: il tasso di inurbamento sarà oltre l’80% nei Paesi sviluppati e il 56% nei Paesi in via di sviluppo. La crescita della popolazione urbana sarà proporzionale alla crescita delle città di tutte le dimensioni. Sfide enormi si pongono quindi per garantire la qualità della vita dei cittadini, la sicurezza e la mobilità delle persone e delle merci, per assicurare la domanda di energia e di acqua

che questa organizzazione richiede, per gestire il traffico e la produzione di rifiuti. Queste dinamiche influenzeranno le società, le economie e i modelli di business. Nervo si è poi soffermato sull’evoluzione dello scacchiere mondiale delle vendite e della produzione di autoveicoli, dando anche una rapida fotografia della situazione italiana. Il cuore dell’intervento è stato dedicato al tema centrale dell’assemblea: la digitalizzazione e il paradigma Industry 4.0 come driver di sviluppo per le imprese della filiera automotive. “Le nostre imprese sono chiamate a dare un contributo importante all’innovazione del comparto manifatturiero sfruttando digitalizzazione e connettività come leve abilitanti essenziali

per l’ammodernamento del sistema produttivo”, ha dichiarato il Presidente ANFIA. AUTOMOTIVE LEADER IN INNOVAZIONE Secondo l’indagine ISTAT sull’innovazione nelle imprese nel periodo 2012-2014, il settore automotive ha investito, in termini di spesa per l’innovazione, 8.200 euro per addetto nel 2014, contro una spesa media di 6.200 euro. Gli investimenti per l’innovazione del settore automotive riguardano per il 71,8% della spesa complessiva la Ricerca & Sviluppo, per il 16,2% gli investimenti in macchinari e altre tecnologie materiali e per il 12% l’acquisto di tecnologia immateriale

Nella foto in alto il presidente Anfia, Aurelio Nervo. Qui a fianco Alfredo Altavilla, Chief Operating Officer Europe, Africa and Middle East (EMEA) di Fiat Chrysler Automobiles N.V.

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(brevetti, licenze, know-how e servizi di consulenza). Nella filiera “Il paradigma Industry 4.0 può conoscere una piena realizzazione se saranno soddisfattee alcune condizioni fondamentali” – ha proseguito Nervo – “il superamento del gap dimensionale e del digital divide delle imprese italiane, supportato da azioni di sostegno agli investimenti; il networking, attraverso la creazione di filiere virtuali, delle tante eccellenze automotive presenti sul territorio, puntando su progetti che facilitino anche l’esportazione e la creazione del valore sull’intera catena. Infine, una riqualificazione adeguata del capitale umano, attraverso la diffusione delle digital skills nei loro aspetti funzionali, specialistici, collaborativi e olistici, una maggior cooperazione con il mondo accademico e un proficuo confronto con le Parti Sociali”. La relazione di Alfredo Altavilla, Chief Operating Officer Europe, Africa and Middle East (EMEA) di Fiat Chrysler Automobiles N.V. si è concentrata sulle tecnologie e sui processi già adottati da FCA, come l’esplorazione di forme di intelligenza artificiale per la collaborazione uomo-robot o l’additive manufacturing, nel suo percorso di avvicinamento ad un ambiente di lavoro 4.0, esaminandone anche le principali

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sfide e ostacoli. Lo stabilimento in cui si è svolta l’Assemblea, completamente ripensato per ospitare le nuove creazioni Alfa Romeo, costituisce, inoltre, un modello di eccellenza dal punto di vista della sostenibilità ambientale, un altro aspetto decisamente 4.0. Il paradigma 4.0 richiede però, come ha sottolineato Maurizio Stirpe, Vice Presidente Confindustria per il Lavoro e le Relazioni Industriali, la necessità di accompagnare il processo di trasformazione dell’industria con adeguati strumenti formativi e finanziari e con un’evoluzione delle relazioni industriali in linea con il nuovo modello della manifattura intelligente.

IL PIANO NAZIONALE INDUSTRIA 4.0 Nell’incontro largo spazio ha avuto il Piano Nazionale Industria 4.0, che punta a potenziare in chiave 4.0 strumenti incentivanti già in vigore e di dimostrata efficacia. Per chi investe in innovazione, il piano prevede una proroga del superammortamento al 140% sugli investimenti in beni strumentali materiali e l’introduzione di un iperammortamento al 250% sugli investimenti in beni strumentali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese in chiave Industria 4.0. A ciò si aggiunge la proroga a tutto il 2017 della nuova Sabatini, per facilitare il finanziamento degli investimenti delle imprese e che prevedrà una linea dedicata a Industry 4.0. Di significativo impatto anche il rafforzamento, la semplificazione e la conferma fino al 2020 del credito d’imposta alle attività di R&D, nonché, come strumento di garanzia, il plafond dedicato a progetti e piattaforme di Industry 4.0 di Cassa Depositi e Prestiti. Nervo ha concluso affermando che “affinché nel processo di modernizzazione sia coinvolta tutta la filiera e si faccia un uso efficace degli strumenti fiscali e finanziari che il Governo ha messo a disposizione delle imprese, occorre uno sforzo di orientamento delle nostre PMI per aggregare la domanda di finanza e di innovazione nella convinzione che l’intero settore, dalle grandi aziende ai fornitori di secondo e terzo livello, possa assumere con impegno il ruolo di leader nel percorso di trasformazione in atto”.●




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