N. 202

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Anno 21 - maggio/giugno 2018 - n. 202

Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% - LO/MI

OFFERTA IA

DA

COP

La Rivista degli Autotrasportatori

carburanti alternativi

IL GAS AVANZA si intensificano le attività legate alla propulsione a metano. Eventi e nuovi distributori LNG

anniversari

DAF FA 90

connettività

ZF AIUTA LA LOGISTICA

Tra passato, presente e futuro si celebra la storia del marchio olandese

VOLVO VISTA - AUTOCLIMA - ASTE SPECIALE RICAMBI - LAMBERET



SOMMARIO PG.

n. 202

maggio/giugno 2018 www.trasportale.it

30

CARICO E SCARICO Le nuove norme della logistica per committenti e operatori

ATTUALITÀ E OPINIONI 4 EDITORIALE

di Luca Barassi Il punto di vista del Direttore

8 DALLA STRADA

In breve le notizie più importanti del settore e dalle aziende

11 EDITORIALE DI FERRO di Ferruccio Venturoli La voce della passione

15 NON SOLO TIR

di Alessandro Musumeci Tutto ciò che non è veicolo industriale

18 IL DORSALE

di Gian Paolo Pinton Opinioni e analisi sulla nostra società e sulla politica

20 ON THE ROAD

34 SCANIA PIEMONTE

LO SCATTO

36 RENAULT TRUCKS:

Dagli Stati Uniti le notizie più curiose di un mercato fuori dai nostri standard

Apre i battenti la Concessionaria a Mondovì per consolidare la posizione del Grifone

IL TOUR

6 GIORNO DI MERCATO offerto da: SAF-Holland

18 tappe in tutta Italia per mettere in mostra le eccellenze della Losanga

RUOTE INDUSTRIALI

RUOTE COMMERCIALI

23 DAF FA 90

42 PEUGEOT:

Le celebrazioni per l’anniversario olandese tra passato, presente e futuro

25 RUOTE VINTAGE: DAF La storia del marchio in onore dei suoi 90 anni

EXPERT RADDOPPIA

La gamma si amplia con la versione a Cabina Doppia

p. 42

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44 RENAULT: BOOSTER TOUR

Dalla Sardegna una delle tappe dei veicoli allestiti della Casa francese


SOMMARIO n. 202 maggio/giugno 2018 52 FOCUS INFRASTRUTTURE Il terzo valico avanza. s Insieme alla Torino-Lione velocizzerà i transiti verso il nord Europa

p. 40 RUBRICHE FUORI STRADA 30 FOCUS NORMATIVE:

CARICO E SCARICO MERCI

Come cambiano le leggi e le regole per la logistica delle merci

40 FOCUS CONNETTIVITÀ La nuova App di ZF che aiuta la logistica

46 FOCUS AZIENDE:

ADAMI TRASPORTI

SAF-Holland partner strategico dell’azienda veronese specializzata nel beverage

p. 46

SPECIALE CARBURANTI ALTERNATIVI

60 AZIENDE: KASSBOHRER

Apre in Italia la filiale dell’azienda turca

62 FLASH SUL MERCATO

Dalle aziende nuovi prodotti e tecnologie nel mondo dei rimorchi e semirimorchi

48 IL GAS AVANZA

EVENTI 38 MAN: STRADE DEL MONDO

50 A TUTTO GAS!

64 ANNUARIO TRUCKS&VANS

Nuovi impianti a Firenze e Roma dove Iveco fa una importante consegna di veicoli LNG Un importante convegno promosso da FPT e CNH Insdustrial pone l’accento su quale saranno i propulsori di domani

PROFESSIONE CAMIONISTA 54 LA PANAMERICANA >> 2

Seconda puntata di un viaggio lungo due Continenti tra stranezze e paesaggi incredibili

ALLESTIMENTI 58 IL MERCATO

Seconda edizione del concorso fotografico promosso dal Costruttore tedesco Decimo appuntamento del tradizionale incontro di presentazione del volume dove viene anche premiato il “Personaggio dell’Anno”

SUL PROSSIMO NUMERO:

FOCUS FURGONI

Panoramica sulla situazione nel nostro Paese. I numeri

IN COPERTINA Un numero in gran parte dedicato alla propulsione a gas, la tecnologia che sta prendendo sempre più piede tra le flotte di autotrasportatori.

La rivista degli Autotrasportatori n. 202 maggio/giugno 2018 DIRETTORE RESPONSABILE

Luca Barassi luca.barassi@trasportale.it COORDINATRICE EDITORIALE

Federica Lugaresi - lugaresi@trasportale.it

• VOLVO VISTA 2017-2018 • ASTE DEI TRUCK • LAMBERET • SPECIALE RICAMBI • SCANIA TOP TEAM

SEDE LEGALE

Viale Monza, 40 20123 Milano P. IVA: 07634360965 DIREZIONE E REDAZIONE

VICEDIRETTORE

Via Voghera, 11 - 20144 Milano redazione@trasportale.it

HANNO COLLABORATO

Responsabile: Ferruccio Venturoli Via Acciaioli, 7 - 00187 Roma

Ferruccio Venturoli ferruccio.venturoli@trasportale.it TOE AFTERMARKET

CASA EDITRICE

Transpoedit S.r.l.

Alessandro Bassi, Massimiliano Barberis, Luca Gaier, Alessandro Musumeci, Gian Paolo Pinton, Paolo Sartor, Andrea Trapani, Paolo Volta GRAFICA E IMPAGINAZIONE

il bozzetto di patrizia cella FOTOLITO E STAMPA

Unigrafica - Gorgonzola (Mi) Di questo numero sono state tirate: 15.700 copie

REDAZIONE DI ROMA

Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997 Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, La informiamo che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Transpoedit Srl per inviarle la presente pubblicazione. I dati raccolti saranno trattati con l’uso di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, V.le Monza 40. È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.

Trasportare Oggi in Europa fa parte di: IL NETWORK DI MAGAZINE DIGITALI VERTICALI NUMERO UNO IN EUROPA


LA GAMMA MAN NON È MAI STATA COSÌ GRANDE.

O così piccola. Nuovo MAN TGE. Aspettatevi di più. Che si tratti di affrontare un cantiere, un bosco o trasportare merci e persone poco importa: il nuovo MAN TGE domina senza problemi ogni terreno e primeggia grazie alle numerose possibilità di allestimento e ai servizi post vendita su misura. Nuovo punto di riferimento per l’intero settore, vi garantisce il massimo in termini di sicurezza e comfort senza dimenticare la proverbiale efficienza e affidabilità tedesca. Perchè non è solo un VAN. È un MAN. Scopri di più su www.van.man


editoriale

di Luca Barassi

TANTA VOGLIA DI…

S

ono tante le “voglie” di questo momento. Voglia di primavera soprattutto, che finalmente è sbocciata mentre siamo in chiusura di questo numero. Voglia di Governo, dato che dopo la tornata elettorale devastante siamo in una impasse da cui non sarà facile uscire. Una situazione difficile che proprio non ci voleva, ora che l’Italia stava rialzando la testa e consumi, produzione industriale, occupazione stavano ripartendo. Peccato. Abbiamo perso, ancora una volta, una occasione. Ciò di cui abbiamo però tanta voglia noi del settore è voglia di futuro. Di cosa stiamo parlando? Ovviamente del futuro della logistica distributiva, del trasporto e delle tecnologie legate a questo mondo. Sì, perché ormai sono tanti anni che ci propongono prototipi di veicoli avveniristici, test di guida autonoma, nuovi concetti di logistica, carburanti alternativi di ogni genere e mezzi che si muovono con la sola energia elettrica (in teoria). Per non parlare della componentistica e dei software che dovrebbero prendere il posto di “antichi” computer di bordo, vecchi pneumatici con “ancora” la camera d’aria e altri pezzi che saranno a breve in disuso. Tanti anni che si parla, in convegni, workshop e saloni internazionali, di come l’industria automotive si muoverà. Tra chi spinge sull’elettrico e chi invece sostiene che questa tecnologia crea ancora più inquinamento, a monte e a valle della filiera.

Insomma, ci hanno fatto una testa così e ora vogliamo vederne la realizzazione pratica. In questo numero della nostra rivista, tanto per rimanere sul pezzo, abbiamo deciso di dare molto spazio al futuro. A partire da quello che sembra sarà il carburante alternativo più immediato, dato che come dicevamo sull’elettrico c’è ancora molto da discutere. Stiamo parlando del gas e, più in particolare, dell’LNG o GNL che dir si voglia. La rete di distribuzione del metano liquido si sta diffondendo sempre di più, finalmente, e le Case costruttrici cominciano a crederci veramente, spingendo la propria a Rete a proporre ai Clienti un nuovo modo di viaggiare. Più economico e più pulito. FPT e CNH Industrial stanno facendo la loro parte e hanno recentemente presentato i risultati di un progetto durato tre anni, HDGAS - acronimo di Heavy Duty Engines integrated into Vehicles – che si è concentrato proprio sulla propulsione a gas e fatto nascere prototipi interessanti che saranno messi a brevissimo in produzione. Cambiando orizzonte, un altro progetto che sta prendendo sempre più piede è il Platooning, primo passo verso la guida autonoma. Dopo il grande test europeo di due anni fa, che ha visto coinvolte tutte le Case costruttrici, i primi veri veicoli predisposti cominciano ad essere disponibili. Noi abbiamo toccato con mano quelli gli EcoTwin di DAF, durante le celebrazioni del loro 90° anniversario. Se nelle prossime pagine, quindi, troverete molto del “trasporto che verrà”, ancora più interessante sarà l’appuntamento con il numero di novembre che sarà in gran parte dedicato al trasporto sostenibile con un ampio Focus Green che affronterà tutti i temi, le visioni e le problematiche di una mobilità che dovrà essere, per forza di cose, sempre più verde e sempre più economica. A questo punto, fatevi venire anche voi delle “voglie”.

4

TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2018



LO SCATTO

offerto da


GIORNO DI MERCATO KABUL, AFGHANISTAN, 2017

GIORNO DI MERCATO KABUL, AFGHANISTAN, 2017


NOTIZIARIO

KAPSCH TRAFFICCOM

Apparato di bordo per il

telepedaggio europeo FERCAM

Partner ufficiale del

Giro d’Italia

Fercam ha recentemente firmato un accordo triennale con RCS Sport per la sponsorizzazione ufficiale del Giro d’Italia. Per l’operatore logistico altoatesino si tratta della prima sponsorizzazione di simile portata. “Riteniamo ci siano molte affinità tra il Giro d’Italia e la nostra attività; infatti in Italia siamo presenti con 63 filiali e il Giro toccherà diverse località in cui operiamo, ma anche l’orientamento internazionale della competizione nonché la sostenibilità, trattandosi di uno sport a due ruote che non usa motori; Il Giro d’Italia è anche espressione della massima qualità e massimo impegno di tutti i partecipanti – qualità che contraddistinguono anche la cultura aziendale di FERCAM,” è convinto Hannes Baumgartner, AD di FERCAM. Il Giro d’Italia ogni anno appassiona milioni di tifosi ed è seguito in diretta tv da 194 Paesi del mondo. “Il nostro obiettivo è di crescere ulteriormente e puntiamo molto sul fatto che questa sponsorizzazione ci aiuterà a incrementare l’immagine e la conoscenza del nostro marchio. Da sempre siamo molto sensibili alle tematiche ambientali, crediamo nella sostenibilità, abbiamo diversi automezzi alimentati con fonti energetiche alternative, molti nostri collaboratori per abitudine si recano al loro posto di lavoro in bicicletta e sono appassionati ciclisti nel loro tempo libero e dunque l’abbinamento con il ciclismo per una nostra sponsorizzazione ci pare particolarmente confacente”, conclude Hannes Baumgartner. Per questa 101esima edizione del Giro d’Italia in partenza a Gerusalemme il 4 maggio 2018, Fercam sarà Partner Ufficiale per il settore trasporto e logistica.

Lanciato da poco il nuovissimo apparato di bordo (on-board unit, OBU) certificato per il Servizio Europeo di Telepedaggio (SET) da parte di tolltickets, società del Gruppo Kapsch, e Axxès un operatore attivo nel mercato del pedaggio interoperabile per i veicoli pesanti. Il nuovo dispositivo può essere utilizzato su tutta la rete stradale a pedaggio del circuito SET in Europa, anche in Italia, nonostante nel nostro paese si usi uno standard differente. “Grazie a un’ampia gamma di servizi per la mobilità intelligente e a caratteristiche tecniche, come ad esempio la connettività bluetooth, l’unità di bordo per il Servizio Europeo di Telepedaggio offre un vero valore aggiunto a conducenti e società di trasporti per le loro attività quotidiane”, ha commentato André Laux, Direttore operativo di Kapsch TrafficCom. “Il nuovo dispositivo può essere utilizzato su tutta la rete stradale a pedaggio del circuito SET in Europa, anche in Italia, nonostante in questo paese si usi una tecnologia differente”, ha dichiarato Peter Selmayr, Direttore generale di tolltickets.

SCANIA

veicoli

Plotone di su strade pubbliche 8

TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2018

Ahola Transport utilizzerà i veicoli e la tecnologia Scania sulle autostrade finlandesi per testare un plotone a guida semi-autonoma formato da tre o più veicoli connessi. Durante questi test, i conducenti saranno a bordo di tutti i veicoli. A controllare l’intero plotone però, sarà esclusivamente il conducente del primo veicolo mentre gli altri mezzi saranno a guida autonoma. Al fine di implementare nuove tecnologie di trasporto, è necessario che di pari passo ci sia accettazione pubblica e che vengano fatti passi avanti dal punto di vista della legislazione. Test in situazioni di traffico reali e con condizioni meteorologiche variabili sono quindi di fondamentale importanza. Questo accordo rappresenta un passo avanti determinante per far sì che il platooning a guida semi-autonoma diventi una realtà commercialmente percorribile. Hans Ahola, CEO di Ahola Transport ha sottolineato: “Per noi è importante migliorare la situazione lavorativa dei nostri conducenti di veicoli grazie all’utilizzo di nuove tecnologie. Le soluzioni pianificate ci consentono di soddisfare le aspettative del cliente sia nel rispetto degli obiettivi ambientali che per quanto riguarda la richiesta di consegne più rapide. Abbiamo acquistato il nostro primo veicolo Scania nel 1959, da qui è iniziata una collaborazione che siamo felici di incrementare grazie all’implementazione di nuove soluzioni di trasporto”.


NOTIZIARIO

UPS

Super ricarica per la propria flotta londinese Un consorzio guidato da UPS ha introdotto una tecnologia di ricarica completamente nuova nella città di Londra, vincendo così la sfida di ricaricare simultaneamente un’intera flotta di veicoli elettrici (VE) senza il bisogno di effettuare onerosi potenziamenti alla rete elettrica. Questo sistema rivoluzionario rappresenta l’inizio del declino della supremazia dei tradizionali veicoli con motore a combustione, permettendo a UPS di incrementare il numero massimo di furgoni utilizzabili dalla sede di Central London, passando dagli attuali 65 a 170 unità. La principale innovazione, ovvero l’utilizzo di questi sistemi su una simile scala per la prima volta al mondo, è il frutto del progetto “Smart Electric Urban Logistics (SEUL)” realizzato da UK Power Networks e Cross River Partnership e finanziato dall’Ufficio britannico per i veicoli a basse emissioni. “Per UPS questa rappresenta una novità a livello mondiale, e per di più nel cuore di una megalopoli. Ci stiamo avvalendo delle nuove tecnologie per risolvere alcuni grossi ostacoli all’impiego dei veicoli elettrici, prefigurando una nuova

generazione di servizi di consegna urbana, sia qui a Londra che in altre grandi città di tutto il mondo” ha sottolineato Peter Harris, Director of Sustainability diUPS Europe.

VOLVO TRUCKS

DAIMLER TRUCKS

Consegnato il primo

FUSO eCanter in Gran Bretagna Ampliata la gamma

di cabine

l più grande produttore al mondo di veicoli commerciali sta quindi portando il suo truck elettrico (7,5 tonnellate) su un altro importante mercato dopo il lancio a New York, Tokyo e Berlino. A Londra Daimler ha consegnato i veicoli FUSO eCanter al servizio di corriere DPD, alla società di logistica Wincanton e al produttore di prodotti da forno Hovis. Le tre aziende DPD, Wincanton e Hovis partono con l’inserimento nelle rispettive flotte di un totale di nove veicoli FUSO eCanter. I veicoli hanno un’autonomia di circa 100 km e sono utilizzati nelle aree urbane a corto raggio, quindi a Londra e nei dintorni. Ovviamente rispondono all’esigenza sempre più crescente, di un trasporto urbano silenzioso e senza emissioni.

Le nuove cabine con ingresso ribassato per il Volvo FE, con diverse nuove funzioni per i trasporti più esigenti nelle aree urbane, rappresentano un’estensione dell’attuale offerta: può trasportare fino a tre passeggeri e offre un passaggio interno da un lato all’altro. Queste funzioni sono richieste in alcune missioni di trasporto, ma non sono necessarie in tutti i casi in cui un ingresso ribassato è un vantaggio. Nelle operazioni di smaltimento rifiuti, nella distribuzione urbana e nei trasporti per l’edilizia nei centri urbani, una cabina con entrata ribassata offre vantaggi in termini di sicurezza e produttività, che soddisfano anche le condizioni più impegnative nelle operazioni urbane. In primo luogo, la posizione di guida bassa migliora la visibilità a 360°. La maggior parte delle innovazioni riguarda quindi il miglioramento della sicurezza e della produttività per i conducenti. Allo stesso tempo, i motori a gas sono ora disponibili per tutte le combinazioni di cabina e telaio Volvo FE. Tutto ciò rende Volvo FE un veicolo costruito su misura per le esigenze specifiche dell’operatore e una scelta ideale per i trasporti urbani più esigenti. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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NOTIZIARIO GRUPPO PSA

Investimenti per produrre cambi automatici Per soddisfare la crescente richiesta di cambi automatici, Groupe PSA ha sottoscritto un contratto di licenza con AISIN AW per produrre in Francia cambi automatici finora importati dal Giappone. La competitività del sito di Valenciennes, assieme a un know-how universalmente riconosciuto nell’industrializzazione e nella produzione di cambi, hanno permesso a Groupe PSA d’investire in una nuova officina di produzione e assemblaggio per cambi automatici EAT6 a 6 rapporti, presenti sui principali modelli dei marchi Peugeot, Citroën e DS, e sui modelli Opel e Vauxhall prodotti sulle piattaforme del Gruppo. Il sito di Valenciennes sarà in grado di fornire 300.000 cambi automatici all’anno.

GARMIN

Nuovi navigatori per i professionisti del trasporto Controllo e sicurezza in strada: questi i pilastri su cui Garmin ha progettato e sviluppato i nuovi navigatori dēzl 780 LMT-D e dēzlCam 785 LMT-D, entrambi dotati di ampio schermo da 7” pollici per una lettura più facile e una guida più sicura. Pensati per i professionisti del trasporto, gli ultimi arrivati della famiglia dēzl integrano la qualità dei dati di navigazione dei predecessori con l’innovativa connessione Wi-Fi che permette di scaricare gli aggiornamenti delle mappe e le info utili al supporto alla guida senza la necessità di collegarsi a un computer. Infine, per chi vuole viaggiare in totale sicurezza, dēzlCam 785 LMT-D è dotato di una dash cam in grado di registrare ogni istante del viaggio fornendo indicazioni di supporto al conducente. Grazie alle dettagliate informazioni presenti nelle mappe, Garmin dēzl 780 LMT-D e Garmin dēzlCam 785 LMT-D, adattano la scelta dei percorsi in base alle limitazioni di legge e alle caratteristiche fisiche del veicolo.

MAN

PALLETSWAYS SI DÀ AL GOLF

La società bolognese sponsor del 9 Holes

Tour 2018, Alce Nero Trophy Il mercato dell’usato 4.0

La vendita del veicolo d’occasione è un business. Lo ha capito bene MAN che con i suoi due centri TopUsed Corner e diverse formule di garanzia e finanziamento, gestisce la commercializzazione dei veicoli usati MAN Truck e Bus Italia. “Oggi vendere un camion usato impone un’organizzazione fino a qualche anno fa impensabile”, basterebbe questa affermazione di Roberto Gugliada, Direttore di MAN TopUsed Italia, per comprendere la complessità del business legato ai veicoli d’occasione. In Italia, MAN TopUsed può contare su due centri, a Piacenza e presso il MAN Center Roma di Fiano Romano, che si dividono il presidio dell’intero territorio nazionale. Nel complesso vi lavorano una decina di persone tra commerciali e amministrativi, con la direzione nella città emiliana. “MAN TopUsed gestisce veicoli prevalentemente di gamma pesante –­conclude Gugliada –­. La metà è acquistata direttamente dai clienti finali e i restanti sono venduti dalla rete delle concessionarie oppure ai commercianti. Circa il 70% dei veicoli trattati è coperto da garanzia e sempre il 70% è la percentuale dei trattori TGX sul totale”.

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TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2018

La società leader in Italia nel trasporto espresso su pallet è, per l’ottavo anno consecutivo, sponsor ufficiale della manifestazione golfistica, da disputarsi in otto gare, tra il 18 marzo e il 2 dicembre, presso il Tarquinia Country Club: circolo tra i più prestigiosi della Regione Lazio, immerso nella lussuosa cornice del centro residenziale Marina Velca - Tarquinia, in provincia di Viterbo. Palletways e Alce Nero sono partner anche nel business. L’obiettivo di Alce Nero è rendere i consumatori consapevoli della qualità del cibo biologico, frutto di un’agricoltura sostenibile e ha scelto Palletways come partner delle spedizioni, perché garantisce servizi di livello eccellente e vanta un rapporto privilegiato con i migliori produttori dell’industria agroalimentare, con cui condivide l’attenzione per la qualità. L’azienda di Calderara di Reno (BO), che opera attraverso i suoi 110 Concessionari, distribuiti capillarmente su tutto il territorio nazionale, sarà presente sul campo da gioco con un banner ed una buca sponsorizzata Palletways.


ELETTRICO È BELLO

A

d aprile, a Roma c’è stato un evento internazionale, al quale forse non tutti hanno guardato con la giusta importanza. Su un tracciato stradale che si snodava tra i palazzi dell’EUR, il quartiere voluto dal Duce per ospitare l’esposizione Universale del 1942, sono sfrecciate le sibilanti monoposto della Formula E, il campionato per vetture a ruote scoperte spinte da motori completamente elettrici. La manifestazione pare che sia stata un successo sotto tutti i punti di vista, anche da quello del glamour e, nonostante qualche problema alla circolazione nelle immediate vicinanze, i romani, ma anche gli osservatori “esterni”, la avrebbero apprezzata moltissimo. D’altra parte, l’impegno e gli investimenti che il mondo automotive in generale, ovvero le Case costruttrici, i produttori di accessori di vario tipo e i media, ci stanno mettendo, lascia presagire una crescita che, nei prossini anni, sarà probabilmente esponenziale. Ma una crescita di che? Non certo e comunque non solo della Formula E, ma di una mentalità, forse di una passione, probabilmente di una moda, sicuramente di una tendenza elettrica che in questo momento sta dominando la scena e che, paradossalmente, sta creando scompiglio nel mondo automotive. Scompiglio forse è proprio il termine

esatto perché la “voglia di elettrico” ha subito un’accelerazione improvvisa e incredibilmente forte, lasciando spiazzati diversi player a livello internazionale che, forse, ne avevano sottovalutato la velocità di crescita. Perché, parliamoci chiaro, questo che stiamo vivendo non è che un momento di passaggio, forse passaggio epocale, quindi più difficile da affrontare, ma sempre di passaggio. E allora, se torniamo nel nostro mondo, quello del trasporto, ti accorgi, parlando qua e là con addetti ai lavori, rappresentanti di questo o quel Costruttore, che in pochi sanno o credono di sapere dove si andrà a finire. Attualmente il dualismo sembra assoluto con, da una parte i fautori dell’ elettrico a tutti i costi, dall’altra quelli che, transizione per transizione, puntano (soprattutto) su un carburante considerato “ponte”, il gas naturale, in particolare nella sua forma liquida (GNL). Ma ci sono anche quelli che, nonostante tutto, sono ancora i portabandiera del Diesel. Tra i primi c’è quasi l’eccitazione della nuova avventura, il plauso a quei sindaci di Parigi, Madrid, Londra ( e ora anche Roma) che hanno lanciato editti di divieto, prossimo venturo, alla circolazione del Diesel nelle loro città, c’è la critica pressoché assoluta ai programmi di GNL, c’è lo scetticismo più totale nei riguardi di

un trasporto a gas naturale sul lungo raggio. I secondi, appaiono, invece più pragmatici: “sarà pure un carburante ponte – dicono – ma per il momento c’è, e permette di fare quasi 500 chilometri a un camion con semirimorchio carico con emissioni a zero”. Dei terzi inutile dire. Lo sanno tutti che sono loro ad avere ragione. Si, perché prima di sostituire il Diesel nel trasporto pesante e a lungo raggio, con motori elettrici o a gas naturale, troppi chilometri dovranno essere fatti. E non solo in Italia. E l’elettrico, attualmente, tra carenza di infrastrutture per la ricarica, problematiche varie (anche sociali e geopolitiche) che riguardano le batterie, sembra davvero lontano, lontano. Abbandoniamo, allora, per un attimo le mode, le tendenze e le dichiarazioni politicamente corrette e diciamo le cose come stanno: il gas naturale è davvero un carburante di transizione, destinato, prima o poi ad esaurirsi e l’elettrico? Nonostante i segnali molto “eccitanti” che arrivano da Tesla, dall’altra parte dell’Oceano, la sensazione è che si potrà cominciare a pensare all’elettrico seriamente, soltanto il giorno in cui le grandi compagnie petrolifere troveranno più remunerativo vendere energia elettrica piuttosto che gasolio o benzina. Vedremo. In ogni caso c’è ancora tanto tempo.

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

editoriale di ferro

di Ferruccio Venturoli

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NOTIZIARIO

TORINO-LIONE

Cipe approva Variante al

progetto definitivo

PORTO DI TRIESTE

Continua il percorso di

trasformazione digitale

Il porto di Trieste punta sull’innovazione attraverso sviluppo digitale, Industria 4.0 e IoT (“Internet of Things”), confermandosi all’avanguardia sotto il profilo tecnologico e ponendo al centro della propria strategia di crescita lo sviluppo delle infrastrutture e dei sistemi digitali. Grazie all’impegno e alla visione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, tutti gli stakeholder della comunità portuale - dagli agenti marittimi agli spedizionieri, dai terminalisti ai trasportatori, dall’Agenzia delle Dogane alla Capitaneria di Porto, dalla Guardia di Finanza alla Sanità Marittima alle imprese ferroviarie - possono contare infatti dal 2014 sul Sinfomar, il Port Community System dello scalo giuliano, realizzato dalla società Info.era, per connettere in un’unica piattaforma tecnologica tutte le procedure amministrative, fiscali, doganali e logistiche attraverso l’integrazione delle informazioni relative ai traffici marittimi, retroportuali e ferroviari. “La digitalizzazione è una delle sfide più importanti per il porto di Trieste e per i porti del futuro – ha affermato Zeno D’Agostino, presidente dello scalo giuliano. Abbiamo fatto diventare il nostro porto uno dei più avanzati d’Italia e d’Europa, informatizzando tutte le attività sia sul lato mare che sul lato terra. Ma è la digitalizzazione di tutta la parte operativa dei treni in ambito portuale – rimarca D’Agostino – il nuovo step che ci contraddistingue e che fa del nostro PCS, il Sinfomar, un modello unico. Si tratta di un grande vantaggio per un porto che nel 2017 ha movimentato più di 8.500 treni e che ne prevede 10.000 entro fine anno”. Le attività di dematerializzazione e di integrazione tra processi portuali, manovra e ultimo miglio ferroviario, hanno portato a una notevole semplificazione nell’interscambio informativo tra i diversi operatori, con un abbattimento importantissimo degli errori e delle interpretazioni soggettive dei dati.

Si entra a pieno titolo nella fase realizzativa dell’opera anche in Italia. Il via libera del Comitato interministeriale per la programmazione economica al progetto di Variante di cantierizzazione per la parte italiana della sezione transfrontaliera della Torino-Lione è finalmente arrivato. Il Cipe ha finalmente approvato la Variante al progetto definitivo che risponde alla prescrizione 235 del 2015 con cui lo stesso Comitato chiedeva di studiare una localizzazione alternativa dei cantieri del tunnel di base del Moncenisio sul versante italiano per motivi di sicurezza. Con questa delibera del Cipe si concludono tutti gli atti approvativi della Torino-Lione in Italia e in Francia. Il nuovo progetto prevede lo spostamento dell’area principale dei lavori da Susa a Chiomonte, dove sarà ampliato il cantiere per la costruzione del cunicolo esplorativo della Maddalena il cui scavo è terminato a febbraio 2017. Le modifiche al progetto definitivo prevedono l’eliminazione di ogni lavorazione in Val Clarea e di 6 km di cavidotto, la riduzione della durata dei successivi cantieri nella Piana di Susa e la realizzazione della fabbrica dei conci a Salbertrand, dove oltre il 60% del materiale estratto nei lavori sarà trasformato in rivestimenti di calcestruzzo per il tunnel di base e in materiali per i rilevati ferroviari.

GEFCO

Azienda virtuosa

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TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2018

GEFCO Italia, player globale nella logistica industriale e leader europeo nella logistica automotive, ha recentemente donato 150 computer usati alla ONLUS “Progetto Nuova Vita” di Olgiate Olona (VA). Nello specifico, GEFCO Italia ha raccolto 150 vecchi computer aziendali non più utilizzati e destinati allo smaltimento in discarica dalle diverse sedi in Italia e li ha forniti alla ONLUS Progetto Nuova Vita che si occupa di recuperare materiali informatici che altrimenti diventerebbero un rifiuto industriale, per rigenerarli e metterli a disposizione di scuole e progetti sociali. “Siamo felici di aver contribuito a questo progetto ad alta valenza sociale e ambientale, pienamente in linea con gli obiettivi di sostenibilità del nostro Gruppo” commenta Fernando Reis Pinto, Country Manager GEFCO Italia. “L’azienda, oltre a mettere in atto comportamenti virtuosi finalizzati a diminuire il proprio impatto ambientale, è fiera di poter collaborare con realtà del territorio vicine ai giovani e alle fasce di popolazione più bisognose, fornendo un contributo alla diffusione e all’utilizzo di strumenti informatici molto importante”.


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NOTIZIARIO FEDERMETANO

Si spengono

70 candeline TERMINAL PORTUALE FRIGORIFERO DI VADO LIGURE

Continua lo sbarco di frutta per le navi del

Gruppo Orsero

È stato concluso un rinnovo triennale del contratto di collaborazione tra APM Terminals, l’azienda del gruppo Maersk che già opera a Vado Ligure attraverso la controllata Reefer Terminal S.p.A. e che gestirà la piattaforma container attualmente in costruzione nel porto, e il gruppo Orsero, leader nell’Europa mediterranea per l’importazione e la distribuzione di prodotti ortofrutticoli. Reefer Terminal S.p.A, di Vado Ligure, è infatti il più grande terminal portuale frigorifero del Mediterraneo ed è specializzato nello sbarco e stoccaggio di ortofrutta. La frutta proveniente dal Centro America è così destinata ad essere distribuita in tutto il territorio italiano. L’accordo nel suo complesso coinvolge formalmente vari soggetti: Reefer Terminal S.p.A., la compagnia di navigazione Cosiarma S.p.a., e le società del gruppo Orsero, Simba S.p.A. (importazione di banane e ananas dal Centro America) e Fresco Ship’s Agency & Forwarding S.r.l. (agenzia marittima e spedizioniere). Il servizio di collegamento marittimo sarà operato da Cosiarma attraverso navi reefer bulk e containers, che continueranno a scalare il terminal di Vado Ligure fino a dicembre 2020, con cadenza settimanale. Simba utilizzerà i servizi di magazzino refrigerato mentre Fresco continuerà a curare i servizi doganali al terminal portuale.

Sono passati ben 70 anni da quando Federmetano ha iniziato la sua attività, da quando ha preso il via il percorso che l’ha resa la maggiore Associazione di categoria nel settore del metano per auto in Italia. Una profonda conoscenza della materia, l’impegno quotidiano e la volontà di far fronte alle esigenze del mercato hanno permesso e permettono tuttora all’Associazione di essere un punto di riferimento per tutti gli operatori della filiera del gas naturale: CNG, LNG e Biometano. 70 anni di storia, 70 anni di cambiamenti, 70 anni di evoluzione hanno portato, passo dopo passo, Federmetano a raggiungere quel ruolo di spicco testimoniato dal know how di competenze tecniche e dalla trasversalita’ della rappresentanza associativa. Composta da più di 300 operatori che impiegano oltre 2000 collaboratori, oggi Federmetano è all’avanguardia per tutto ciò che concerne le attività di vendita e trasporto del metano, con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale. Competenza, passione e attenzione ai cambiamenti coesistono in una realtà unica, il cui obiettivo è fare di questi 70 anni di storia un punto di partenza per accompagnare al meglio gli operatori nei nuovi scenari che il mercato del metano per autotrasporti offre. È così che l’esperienza e l’innovazione diventano motore di cambiamento.

INTERPORTO BOLOGNA

Il mondo va più veloce Tra tutte le piattaforme logistiche italiane quella di Bologna registra uno dei più significativi trend di espansione in Europa. La valorizzazione e l’ottimizzazione degli asset dell’hub hanno inoltre favorito l’ingresso di realtà imprenditoriali non strettamente di logistica e trasporto: aziende dell’automotive, del food, dell’e-commerce e della grande distribuzione hanno trovato nell’Interporto di Bologna una giusta collocazione per l’organizzazione e la gestione dei loro flussi merci. A supporto di questi nuovi insediamenti e, ovviamente, anche dei player logistici nazionali ed internazionali già presenti da tempo, Interporto Bologna si è evoluto con un percorso focalizzato sull’offerta di servizi alle imprese, acquisendo anche il ruolo di integratore e catalizzatore dei servizi di logistica ferroviaria. E proprio in questa direzione, la grande novità: la scelta di investire nella gestione diretta dei servizi ferroviari innovativi in partnership con MERCITALIA Logistics, il nuovo orizzonte del trasporto che fa viaggiare le merci sui binari dell’alta velocità con vantaggi sui tempi, sulla sicurezza, sulla sostenibilità ambientale. 600 km da Bologna Interporto a Marcianise e viceversa percorsi

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in 3 ore e 15 minuti: questo il servizio ferroviario FAST che sarà in grado di rispondere ai nuovi trend della logistica e alle esigenze sia delle aziende di produzione e di logistica, sia degli utenti finali. Interporto Bologna sarà il “cuore commerciale” e la “macchina operativa” in grado anche di garantire l’offerta dei servizi a valore aggiunto (tracciabilità, catena del freddo), la distribuzione di “ultimo miglio”.


FAKE… ITALIA

E

adesso? Voglio dire: adesso cosa succederà? Intendo quale esito avrà per il nostro paese questo risultato elettorale. Beh, al momento in cui vi scrivo nessuno lo sa. Ipotizzare come si potrà sbrigliare questa complicata matassa è mestiere da indovini. Per il momento, mi limito a cercare di comprendere le ragioni e le motivazioni che hanno portato a questa situazione di empasse. In primo luogo, tutti (o quasi) si dichiarano vincitori, chissà poi di cosa, visto che la vera vittoria è poter costituire un governo stabile, che ad oggi è lontano dal poter essere formato con gli schieramenti presenti, a meno di trovare accordi tiratissimi o inciuci impossibili fino a qualche giorno prima. Di sicuro ci sono due perdenti, PD e FI, uno a sinistra e uno a destra, che – casualmente – sono i principali partiti che hanno espresso negli ultimi anni il maggiore consenso popolare, governando l’Italia, in maniera alternata. Quindi possiamo considerarlo un voto di protesta? Indubbiamente lo è. Protesta contro cosa? Questo è il punto fondamentale da chiarire per comprendere pienamente la questione e come uscirne. In primis, la protesta contro l’immigrazione incontrollata, che è stata portata avanti dalla Lega, è stata alimentata dal crescente senso di paura e di insicurezza in cui viviamo. I dati dicono che la delinquenza generale è in calo, eppure le sensazioni vanno nel verso opposto. Da studi certi, sappiamo che in questi casi, le sensazioni prevalgono

sui dati oggettivi: si chiama euristica della disponibilità, ovvero un meccanismo psicologico automatico che fa sembrare molto più frequenti i fatti e le situazioni che tornano più facilmente alla memoria. Pertanto, se alla televisione o tramite i social, si parla spesso di violenze perpetrate da immigrati clandestini (fake news incluse…), queste diventeranno alla nostra mente insopportabilmente frequenti e alimenteranno quel senso di insicurezza e paura. Spessissimo, mi trovo a parlare con persone che lamentano il fatto che i clandestini arrivino in Italia a toglierci il lavoro o che vivano in lussuosi hotel a 5 stelle senza lavorare, praticamente una vita in vacanza. E qui mi collego con la seconda, e più profonda, forma di protesta: quella contro la mancanza di un reddito sufficiente e di lavoro. E qui cosa faccio? Offro lavoro oppure reddito? Più sicuro ai fini elettorali offrire reddito, specialmente in un periodo dove ancora una buona fetta di popolazione non ha recuperato la situazione pre-crisi. Ma quindi, come conseguenza logica, avrebbero dovuto votare per il M5S solo i disoccupati. Eppure non è così. Ho cercato di capire il voto intervistando dei siciliani, dal momento che sull’isola è stato un quasi plebiscito; e ho intervistato imprenditori capaci, che quindi hanno poco a che fare con qualcuno in cerca di soldi senza lavorare. Mi hanno risposto: “ci siamo stufati”, “basta”, “tutti a casa”:

e cosa è questo se non un voto di protesta? È la stessa protesta “contro il sistema” che ha portato all’elezione di personaggi impensabili in paesi faro della democrazia come Stati Uniti e Francia. I partiti “classici” hanno ricevuto la fiducia degli elettori per decenni, perché mancava un’alternativa e soprattutto perché chi avrebbe voluto e potuto rappresentarla non aveva i mezzi e gli strumenti per portare avanti il messaggio contro il sistema. I mezzi, fino a qualche anno fa, erano le televisioni. Cosa è cambiato nei tempi recenti è noto a tutti: si chiama “Rete”. I due partiti vincitori sono quelli che in maniera migliore sono riusciti ad alimentare e far vivere il proprio messaggio lungo i canali social, che hanno una peculiarità, ovvero che ognuno è protagonista, ognuno può improvvisarsi giornalista, opinionista, esperto di economia e così via. Questa democratizzazione della politica ha avvicinato M5S e Lega alla cosiddetta “base popolare”, proprio mentre PD e FI, invece, erano lontani, distanti e impegnati su alti fronti, spesso litigi e contrasti interni. In conclusione, l’esito elettorale è in buona parte dovuto ad un elemento di novità, sul lato della comunicazione, che passa per il social e che sicuramente diventerà un canale che tutti ora dovranno e vorranno presenziare.

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non solo TIR

di Alessandro Musumeci, Direttore Regionale Citroën DS

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NOTIZIARIO PSA

Nuovo sito di

Luton

Leader europeo del segmento dei VCL, Groupe PSA intende incrementare la sua quota di mercato in Europa e accelerare lo sviluppo in altre regioni del mondo. Con l’aumento delle sue capacità produttive nel segmento dei van compatti, Groupe PSA potrà servire al meglio i suoi clienti dal sito di Luton (Inghilterra) a partire dal 2019, oltre che dall’attuale stabilimento di Hordain (Nord). Nel 2017, Groupe PSA ha registrato vendite record dei VCL, con 476 500 unità vendute, pari a un incremento del 15% rispetto al 2016. Se teniamo conto dei derivati autovetture (Peugeot Traveller e Citroën SpaceTourer per esempio), le unità vendute dal Gruppo nel 2017 arrivano addirittura a 658 000. L’investimento che interesserà il sito di Luton permetterà di ottimizzare i suoi processi industriali per portarli al massimo livello di performance e soddisfare le aspettative dei clienti più esigenti. Nel 2017, il sito ha prodotto 60 000 Opel/Vauxhall Vivaro. L’installazione della nuova piattaforma EMP2 di Groupe PSA porterà la capacità produttiva annuale a 100 000 veicoli all’anno. “Solo la performance garantisce la sostenibilità di un sito industriale. Ci tengo a ringraziare tutte le parti coinvolte e a sottolineare la mentalità aperta delle parti sociali e delle autorità britanniche, ha dichiarato Carlos Tavares, Presidente del Direttorio di Groupe PSA. È una tappa importante per il futuro del sito di Luton e un elemento che ci permetterà di realizzare le nostre ambizioni sul mercato dei veicoli commerciali, garantendo ai nostri clienti i migliori prodotti possibili”.

DKV

Pedaggio unico

Da maggio 2018 sarà possibile ordinare il DKV BOX EUROPE, il dispositivo unico con il quale, in futuro, sarà possibile conteggiare i pedaggi in tutta Europa. Il nuovo Box può essere ordinato e registrato online, tramite una serie di passaggi sviluppati insieme ai clienti DKV per fare in modo che tutto il procedimento sia semplice e intuitivo. Il DKV BOX EUROPE si basa su un’unità di bordo conforme EETS prodotta dall’azienda Siemens ed è dotato di tecnologia radio ibrida che permette di rilevare e conteggiare i pedaggi sia con sistemi DSRC che con sistemi GNSS. Nel corso dell’estate 2018 partiranno i test produttivi nell’ambito dei quali verranno installate le prime unità di bordo. I clienti che si registreranno a maggio potranno ricevere i DKV BOX EUROPE, completamente omologati e funzionanti, a partire da settembre 2018.

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PIAGGIO

Sbarco in

Egitto

Il Gruppo Piaggio prosegue il proprio piano di rafforzamento ed espansione nei mercati a maggiore sviluppo e avvia in Egitto la commercializzazione di Ape, il brand che ha rivoluzionato la mobilità leggera commerciale di India e Europa e che quest’anno celebra i 70 anni dalla sua nascita. “Il Gruppo Piaggio sta portando avanti da diversi anni un progetto di crescita dell’export dei Veicoli Commerciali leggeri nei Paesi emergenti” ha commentato Roberto Colaninno, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Piaggio. “Grazie alle sue peculiarità, Ape è il veicolo ideale per supportare in modo efficace lo sviluppo delle economie in fase di espansione, come quella egiziana, e siamo particolarmente sodisfatti di entrare nel secondo mercato del mondo, affiancati da partner affidabili e ben radicati sul territorio”. In Egitto Ape è stata lanciata nelle versioni Ape Cargo (destinata al trasporto di merci), Ape City e Ape Romanza (destinate al trasporto di persone). Nel Paese Ape è comunemente utilizzata come servizio di taxi nelle aree periferiche delle grandi città, collegandole agli hub del centro metropolitano, rispondendo quindi alle necessità di spostamento non soddisfatte dal trasporto pubblico locale. Inoltre Ape ha permesso negli anni lo sviluppo di una micro rete imprenditoriale, basata su negozi ambulanti (principalmente legati allo street food, fenomeno in netta ascesa anche in Europa), o piccoli trasportatori grazie alla versione Ape Cargo.

MERCEDES-BENZ

In giro per Londra con ViaVan

Pochi giorni fa ViaVan è stato lanciato a Londra. Si tratta di un innovativo servizio di ride sharing su richiesta che offre una soluzione ecologica ed economicamente valida, in aggiunta ai servizi di mobilità esistenti nella capitale. Per ora le corse si svolgeranno solo in pieno centro, nelle zone 1 e 2, ad un prezzo di lancio di £ 3 (GBP). Il principio alla base di ViaVan è tanto semplice quanto efficiente: il sistema combina richieste di viaggio con obiettivi identici o simili in tempo reale. I passeggeri sono guidati dall’app in una vicina fermata virtuale, dove vengono poi prelevati da un autista professionista. L’algoritmo dietro al sistema garantisce che le corse siano minimizzate solo in ritardo, nonostante gli arresti intermedi e che non vi siano praticamente deviazioni attraverso la pianificazione smart del percorso. Il raggruppamento dei viaggi alleggerirà in modo sostenibile il traffico in città e allo stesso tempo aumenterà la capacità di mobilità. I passeggeri possono contattare ViaVan in qualsiasi momento per problemi o domande grazie al supporto 24/7.


IVECO

19ª stazione LNG

Inaugurazione della di rifornimento

L’LNG avanza. A riprova del successo e della diffusione ormai consolidati che sta riscuotendo la nuova tecnologia legata al gas naturale è stata inaugurata oggi alla presenza del Proprietario, l’azienda marchigiana Goldengas, una nuova stazione di rifornimento di Gas Naturale Liquefatto (LNG), ubicata lungo l’Autopalio direzione Siena, che porta a 19 il numero dei punti di erogazione attivi in tutta la penisola. Vinto già lo scetticismo di chi in un primo momento riteneva il gas naturale una tecnologia inapplicabile alle lunghe percorrenze, con l’introduzione sul mercato da parte di IVECO – primo fra tutti i costruttori - dello Stralis NP 460, capace di un’autonomia fino a 1.600 km tra un rifornimento e quello successivo, l’apertura di questa stazione, fa della capillarità sul territorio italiano una realtà ormai strutturata e consolidata. In questa occasione la Scotti Veicoli Industriali, il concessionario IVECO di riferimento per la zona, ha effettuato il rifornimento di uno Stralis NP 460, il veicolo più sostenibile di sempre, che abbatte i consumi e riduce sensibilmente il Costo Totale d’Esercizio senza inficiarne potenza e prestazioni, che restano pari – se non superiori – a quelle della corrispondente versione diesel, e assicura un’autonomia di 1.600 km tra un rifornimento e quello successivo.

NOTIZIARIO TFORMA

Workshop

“Zero Gradi”

Il prossimo 29 maggio si terrà nella prestigiosa location di Villa Litta a Lainate il primo workshop dell’anno organizzato da Tforma. Dato il grande interesse della passata edizione, verrà riproposto il tema della catena del freddo, applicato alle normative, sicurezza, Best Practice nell’ambito del trasporto a temperatura controllata. Un argomento sempre più sulla cresta dell’onda, dove non ci si può far cogliere impreparati e aggiornati.

UTA

Disponibile il nuovo dispositivo UTA One

Con la soluzione interoperabile della UNION TANK Eckstein GmbH & Co. KG (UTA) è possibile dallo scorso aprile, corrispondere il pedaggio in Europa in tutti i paesi EETS senza barriere di confine. Per la fase di lancio sul mercato verranno supportati dapprima i sistemi di pedaggio in Belgio (compreso il Liefkenshoektunnel), Francia, Italia, Austria, Polonia (A4), Portogallo e Spagna. Successivamente verranno introdotte la Germania e altri paesi europei per mezzo di un cosiddetto aggiornamento Over-the-air in modo flessibile: l’offerta UTA infatti continuerà a crescere con l’apertura di nuovi sistemi di pedaggio nell’ambito del servizio EETS.

“Per offrire ai nostri clienti una soluzione ottimale per l’interoperabilità del pedaggio, abbiamo messo alla prova il nuovo dispositivo UTA One® prima dell’introduzione sul mercato”, spiega Volker Huber, CEO di UTA. “Le sessioni intensive di prova che abbiamo effettuato su strada per migliaia di chilometri verso Strasburgo, Calais, Bruxelles, Aquisgrana, Bolzano, Innsbruck e Salisburgo hanno dimostrato l’affidabilità della nostra soluzione di pedaggio”. I vantaggi per le imprese di spedizioni e le società di trasporto sono evidenti: non soltanto potranno viaggiare senza barriere in tutta Europa con un solo dispositivo di bordo e corrispondere il pedaggio per mezzo di una sola fattura.

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il dorsale

di Gian Paolo Pinton

POLITICA LIQUIDA

L

a giostra della crisi di Governo, dopo oltre un mese dalle elezioni, si è messa in movimento. Che terribile tormentone sono già diventati i due candidati premier! Affermano entrambi che “saranno i politici del cambiamento”. Più populista e generalista di questa frase altisonante ne esistono ben poche! C’è un fatto che non dovrebbero trascurare: gli italiani non hanno la pazienza di aspettare mesi per risolvere la crisi. Alcuni milioni di voti del sud, sono legati alla bufala del “reddito di cittadinanza”, sogno universale per prendere soldi senza lavorare, ma non posso credere alla convivenza dei grillini e della Lega, seppur riconoscendo a Salvini una maggiore dimestichezza politica. Sono due personaggi incompatibili dal punto di vista della vision politica, pronti però a rinnegare tutto, pur di non perdere l’occasione di governare il Paese e farne un modello di rabbiosa efficienza. Prima dovrebbero entrare nella stanza di rianimazione dove è ricoverato questo Paese. Con quali progetti e competenze? Abbiamo visto la fine del paradigma dei poli contrapposti destra-sinistra. Tutta da scoprire poi la capacità reputazionale di farsi rispettare dai partner europei e di invertire la tendenza alla deflagrazione imminente del debito pubblico. Questo non basta. Ognuno di loro avoca il diritto di essere premier, pretendendo di scegliere i compagni di viaggio, usando la clava dei veti incrociati. Una coalizione, quella del centro destra, che si è presentata apparentemente unita alle elezioni, ma con due candidati premier e che ora sta rischiando di spaccarsi, perché i dictat del piccolo “napoleone grillino” tenderebbero ad estromettere il fondatore politico di Forza Italia, tentando così di aprire un fronte. Riconoscendo i suoi peccati, l’ex cavaliere resta, dal punto di vista politico un uomo pragmatico

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e con i piedi per terra. Visto che, ancor più in politica, vige la stessa regola della vita: non far mai perdere la faccia all’avversario. Quindi, ad oggi, vedo improbabile la scelta di andare a governare senza Forza Italia. Così come non sarebbe dignitoso, se il PD accettasse una mezza ammucchiata politicamente promiscua e soprattutto ricca di tranelli. Se Forza Italia andasse però al governo con il PD, quali sarebbero le condizioni? Ritornando ai due leader principali, mi chiedo quanto possa durare un eventuale

per gestire i flussi, che sicuramente aumenteranno, visto le situazioni disperate dei paesi africani. Uno scenario incandescente di problemi, senza limiti di carico.

matrimonio politico. Finito il tempo dei baci e delle carezze comincerà una lotta continua per imporre le proprie linee guida. In gioco c’è la strategia di come procedere nel governo del Paese, nei rapporti con l’Europa e nella politica dei migranti. Come gestiranno il debito pubblico fuori da ogni equilibrio? Se non applicheranno soluzioni fiscali innovative e tagli drastici della spesa pubblica, la legge Fornero non potrà essere toccata. Dovranno prendere provvedimenti sopradetti e trovare forme condivise con le Nazioni confinanti,

magari tenendo all’Interno Minniti ed alle Finanze Padoan. Grande profilo ed esperienza dovrà avere il reggente della Farnesina per riconquistare prestigio in Europa e competere con i francesi e i tedeschi, per non diventare definitivamente loro comprimari o lacchè. Con una prospettiva di Governo più chiara, auspico un taglio netto con il passato berlusconiano e, per taluni versi, anche con quello renziano. Non perdetevi questo libro: “La forza nascosta della gentilezza” di Cristina Milani - Sperling & Kupfer - euro 17.90.

Quindi se non ci sarà un esecutivo certo di poter governare, il Presidente della Repubblica sarà costretto forse a ricorrere ad un rimpasto, se vorrà mantenere il governo Gentiloni, inserendo ministri molto preparati sia in diritto costituzionale così come in economia e finanza,



ON THE ROAD

TOYOTA entra nel mondo dei pesanti

ATTRAVERSO IL MARCHIO HINO, GIA BEN CONOSCIUTO IN AMERICA, IL GRUPPO GIAPPONESE ATTACCA IL RICCO MERCATO USA DEI “CLASSE 7” E “CLASSE 8”

Finalmente non si tratta più di voci tra addetti ai lavori, ma è una certezza; Toyota ha ufficializzato il suo ingresso (attraverso il marchio Hino) nell’allettante mercato americano degli autocarri pesanti, facendo debuttare la Serie Hino XL al Work Truck Show di Indianapolis. Assemblati a Mineral Wells, West Virginia, il Classe 7 XL7 e il Classe 8 XL8, saranno disponibili con passi fino a oltre 7.700 millimetri. Entrambi saranno alimentati dal motore A09 da 8 litri di Hino, un motore che è in produzione, in versioni via via migliorate, da quasi 10 anni e che, secondo il Costruttore, vanta un’esperienza basata su oltre 15 miliardi di chilometri in tutto il mondo. Il motore, per il momento, è offerto in potenze piuttosto basse da 300 a 360 Cv e, in attesa dell’arrivo di più cavali, la serie XL sarà offerta inizialmente in diverse configurazioni di carri e trattori in allestimenti speciali per i servizi aeroportuali, per i Vigili del Fuoco, per le Forze Armate, ma anche con cestello e betoniera.

Anche FedEx cede al fascino di Tesla Nonostante le voci di corridoio diano il Costruttore americano vicino alla bancarotta, continuano ad arrivare le prenotazioni per l’avveniristico Semi Anche FedEx ha fatto il grande passo e ha prenotato 20 Semi Tesla, unendosi a un gruppo piuttosto importante di flotte che negli Stati Uniti comprende UPS, PepsiCo, Anheuser Busch, J.B. Hunt, Walmart, Ruan Transportation, per citare solo le commesse più cospicue. Recentemente, e non senza una certa baldanza, Il CEO e fondatore di Tesla, Elon Musk, ha detto ad alcuni giornalisti che prevede di vendere 100mila unità del Semi (la cui produzione di serie partirà il prossimo anno) entro il 2022. Anche se la cifra appare un po’esagerata, come peraltro molte uscite di Musk, Tesla non ha volutamente mai confermato o smentito il numero di prenotazioni, provenienti dagli Usa ma anche dall’Europa che, via via, si sarebbero sommate. Secondo gli analisti le prenotazioni reali potrebbero variare, oggi, da poche centinaia a diverse migliaia. Il presidente e AD di FedEx Freight, Mike Ducker, ha detto che l’investimento della Società nei veicoli Tesla rientra nell’ “impegno di FedEx per migliorare la sicurezza stradale riducendo allo stesso tempo il nostro impatto ambientale”.

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Un musone fatto di mattoncini

È USCITO NEGLI STATI UNITI IL MODELLO LEGOTECHNIC DEL TRATTORE CON SEMIRIMORCHIO MACK ANTHEM; A BREVE ARRIVERÀ ANCHE IN ITALIA È uscito negli Stati Uniti e, a breve sarà disponibile anche in Italia, il modello LEGOTechnic del trattore con semirimorchio Mack Anthem. Sviluppato in partnership con Mack Trucks Inc., il modello è dotato di moltissimi dettagli tecnici e funzioni realistiche, tra le quali lo sterzo sull’asse anteriore, la trazione posteriore e il motore a 6 cilindri con pistoni e ventola funzionanti. Il semirimorchio, staccabile, è dotato di stabilizzatori estensibili, supporti, bracci della gru sincronizzati con la capacità di carico laterale e un container caricabile con sportelli chiudibili. La cabina di guida, accessibile, è dotata di portiere apribili, di sedili regolabili, di un cruscotto dettagliato,del volante, del parasole e di du cuccette. Non manca il logo del bulldog di Mack sul grande cofano. La combinazione Mack Anthem, con il braccio della gru e i supporti del rimorchio, misura 27 cm di altezza, 83 di lunghezza e 18 di larghezza; con il braccio della gru e i supporti retratti, misura, invece 22 cm di altezza e 15 di larghezza. Secondo la Lego, questo set di costruzioni svanzato è stato progettato per offrire un’esperienza di costruzione coinvolgente e gratificante; i prezzi nella scatola sono circa 2.590 ed è un giocattolo idoneo per la fascia di età di 11-16 anni.


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È un Autocar del ’ l’Historical Truck

ON THE ROAD

of the Year

Si chiama Jerry Howard, è il titolare di un’azienda di trasporti e un grande appassionato di camion d’epoca è lui il proprietario premiato dalla Historical Truck Society of America

Largo alle

DONNE

LA CAMPAGNA PORTATA AVANTI TRA CANADA E STATI UNITI PER PROMUOVERE IL LAVORO FEMMINILE NEL TRASPORTO

L’Autocar DC-75 del 1956, di proprietà del collezionista Jerry Howard, è stato premiato dall’ American Truck Historical Society, come il miglior veicolo d’epoca restaurato e presentato quest’anno. Il “vecchietto” che ha un motore Cummins da 400 CV, ha lavorato per 45 annj, guidato da Arnold e Joyce Eldridge, una coppia di Algood, nel Tennessee, che viaggiava per tutti gli States alternandosi al volante senza, di fatto, fermarsi mai. Il motore e le parti meccaniche del veicolo erano state più e più volte revisionate e quindi non è stato possibile dare un esatto chilometraggio alla catena cinematica del trattore. Gli Eldridge comprarono il camion nel 1958, quando questo aveva già due anni e lo usarono per il loro lavoro, trasportando praticamente di tutto e praticamente ovunque, fino al loro pensionamento, avvenuto nel ‘95. Ma il fedele Autocar lo tennero anche senza più doverlo guidare per lavoro, e lo tennero in perfetta efficienza, fino al 2014, quando, morto Arnold, Joyce lo vendette a Jerry Howard. L’attuale proprietario, titolare della Howard Trucking, una piccola ma florida azienda di trasporti di Fairborn, nell’Ohio, ha personalmente smontato e revisionato praticamente ogni parte del veicolo e lo ha riverniciato con vernici originali Autocar dell’epoca. Lo stesso lavoro che aveva fatto negli anni passati con gli altri sei Autocar, tutti fabbricati tra gli anni Cinquanta e Sessanta, e che ora fanno bella mostra nel piccolo museo aziendale.

La Women’s Trucking Federation of Canada (WTFC) ha recentemente presentato un Western Star 5700XE 2019 con una decorazione promozionale, basata sulle immagini dei suoi membri, con il fine specifico di attirare più donne verso la professione di autista. Al trattore, di proprietà della Sharp Transportation Systems, è stato dato il soprannome di “Miss Destiny Star” dallo stesso autista della Compagnia che, naturalmente è una donna Shelley Uvanille-Hesch (nella foto), che, tra le altre cose, è tra i soci fondatori della WTFC. “Guiderò questo camion attraverso il Canada e Stati Uniti – ha detto Shelley – e so per certo che tutti quelli che lo vedranno saranno un po’ più consapevoli del fatto che le donne possono lavorare nel settore dei trasporti su strada e che è una professione in grado di fornire loro una vita piacevole e più che decorosa”. Il Western Star della Sharp Transportation Systems, oltre a trasportare merce, farà da “testimonial” all’Organizzazione, in feste e manifestazioni di beneficenza, attività per le quali, proprio attraverso Miss Destiny Star, si sta cercando di reperire fondi. Dalla sua fondazione, nel 2014, il WTFC ​​è cresciuto fino a oltre 500 membri ed è attivo su una serie di fronti: dal tutoraggio delle donne alla scuola guida, all’assistenza sanitaria, all’ausilio nella gestione dei figli.

Il Camion del VENTENNIO

PREMIATO IL WESTERN STAR WS 6900XN 6X4, DA VENT’ANNI INDISCUSSO DOMINATORE DEI SITI MINERARI SUDAFRICANI In Sudafrica, una giuria formata da giornalisti, tecnici e operatori del trasporto, ha assegnato al Western Star WS 6900X 6x4 da 40 tonnellate, il premio di “Camion del Ventennio”. Vent’anni fa, infatti, Western Star iniziò una collaborazione con la Liebherr Africa una società a capitale europeo con base in Sudafrica, specializzata nei lavori di scavo minerario, introducendo anche i suoi veicoli sul mercato sudafricano. Il modello di punta per le miniere era, allora, il WS 6900X unanimemente riconosciuto nella Regione come un camion da cava

e fuoristrada da 40 tonnellate tra i più affidabili ed efficienti. Oggi, a distanza di vent’anni , pur con delle migliorie, WS 6900X da 40 tonnellate è ancora considerato il vero e unico re delle miniere sudafricane. Progettato specificatamente per garantire la massima redditività, il Western Star 6900XD ha tra le sue caratteristiche principali un costo di acquisto assolutamente accettabile e bassissimi costi di manutenzione, in aggiunta a una grande portata e guidabilità. Il risultato è un veicolo da trasporto pesante

che permette buone velocità e consumi di carburante accettabilissimi. Il segreto della sua efficienza, secondo lo stesso Costruttore, sta nella trazione 6x4 e negli pneumatici dotati di una copertura particolare che permette velocità fino a 70 km/h. Anche i camion impiegati in Sudafrica sono ora equipaggiati con il Detroit DD16, 15.6L, con potenze da 475 a 600 Cv, al posto dell’originario Cummins da 15litri e 500 CV. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUOTE INDUSTRIALI

Ti aspetto sabato 26 maggio 2018 presso il nuovo MAN Center Roma a Fiano Romano. Non mancare!


DAF

RUOTE INDUSTRIALI

90 anni d’innovazioni

premio “International Truck of The Year”. Noi rendiamo omaggio allo storico marchio olandese dedicandogli il nostro “Ruote Vintage” di questo mese stradale europea, International Truck Service (ITS), e da DAF Connect, l’avanzato sistema di gestione delle flotte di DAF.

di Luca Barassi

P

assato, presente e futuro si coniugano perfettamente in un marchio che ha decisamente fatto la storia del trasporto merci, ma anche persone, in Europa e nel mondo. Sì, perché forse pochi sanno che DAF fu, tra gli anni ’60 e inizio ’70, anche costruttore di automobili, con soluzioni, anche in questo caso avveniristiche come il cambio automatico a variazione continua. L’unica auto che andava alla stessa velocità in avanti e in retro! Da queste brevi righe di introduzione si evince quanto i van Doorne e i loro “eredi” siano sempre stati all’avanguardia nel introdurre sul mercato soluzioni innovative per

Importante anniversario per DAF che celebra la sua lunga storia nell’anno dell’ennesimo

IL PASSATO il mercato dei trasporti. Si può dire tranquillamente che DAF da quasi un secolo promuove il business a livello mondiale del XXI secolo. I suoi veicoli, primi nella loro categoria, vengono realizzati nei Paesi Bassi, in Belgio, nel Regno Unito e in Brasile, e i prodotti DAF vengono venduti da 1.100 concessionari indipendenti nei cinque continenti. Veicoli che sono supportati dai servizi leader di settore offerti da PACCAR Parts e PACCAR Financial, mentre le flotte sono supportate dalla migliore assistenza

La storia di DAF la potete leggere nelle prossime pagine di “Ruote Vintage”, la rubrica di Trasportare Oggi che in questo numero è stata dedicata alla Casa di Eindhoven. La nostra redazione ha potuto ripercorrere dal vivo i passi salienti della produzione DAF, nel suo museo che sorge nel centro della città olandese e ospita al suo interno ogni tipo di veicolo messo in commercio col marchio DAF. Il tour inizia dove i fratelli Van Doorne hanno avuto il loro primo workshop. Il laboratorio era davvero una grande fucina che ora è stata www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUOTE INDUSTRIALI

DAF completamente restaurata e mostra gli strumenti che sono stati utilizzati in quel momento. Intorno ad esso la grande produzione DAF di camion, veicoli militari e auto, ma anche i tanti prototipi che non sono mai andati in commercio, come, ad esempio, la macchina da spiaggia reale che Michelotti ha progettato sulla base di un DAF 32 per essere utilizzata a Porto Ercole, la residenza estiva italiana della famiglia reale olandese. Insomma, un vero e proprio tour nel tempo dove, naturalmente, i truck sono protagonisti, con oltre 40 esemplari che partono dai primi veicoli del 1949, fino ai tecnologici mezzi dei giorni nostri. Vi regaliamo in queste pagine alcuni scatti di questa “chicca” olandese.

IL PRESENTE

L’attualità del marchio olandese è rappresentata da una gamma completa di veicoli per la distribuzione, per il lungo raggio e per le specializzazioni più gravose. Sono le serie LF, CF ed XF. I nuovi DAF CF e XF sono caratterizzati da una catena cinematica completamente nuova con trasmissione TraXon e nuovi assali posteriori molto efficienti. Le innovazioni di queste gamme (che hanno permesso loro di ottenere il riconoscimento International Truck of The Year 2018) offrono un guadagno in termini di risparmio carburante fino al 7% e un’incredibile riduzione delle emissioni di CO2. Configurazioni specifiche dei nuovi veicoli possono ridurre il peso di 300 kg mentre gli intervalli di assistenza prolungati a 200.000 km migliorano ulteriormente l’efficienza operativa del cliente. La nuova serie LF, invece, trae vantaggio anche dalle principali innovazioni apportate, tra cui un nuovissimo motore PACCAR PX-4 da 3,8 litri e la possibilità di selezionare

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RICONOSCIMENTI

trasmissioni più veloci per la massima efficienza dei consumi. L’ottimizzazione della trasmissione per i motori PACCAR PX-5 e PX-7 assicura un risparmio di carburante fino al 6%, mentre la minore rumorosità del motore aumenta ulteriormente il comfort per il conducente. Contemporaneamente, il design dell’esterno e dell’abitacolo si allinea ai nuovi veicoli CF e XF ed estende il concetto di “Pure Excellence” all’intera gamma di veicoli DAF.

L’impegno di DAF per la qualità le ha permesso di conquistare ben cinque premi International Truck of the Year, il massimo riconoscimento nel settore: 1988 1998 2002 2007 2018

❱ DAF 95 ❱ DAF 95XF ❱ DAF LF ❱ XF105 ❱ CF e XF

IL FUTURO

Sulla pista di Sint-Oedenrode, a pochi chilometri dalla fabbrica di Eindhoven, abbiamo avuto un assaggio di come sarà il trasporto di domani. Siamo saliti a bordo del DAF Convenient, acronomi di Complete Vehicle Energy-saving Technologies for Heavy-Trucks, il veicolo ibrido risultato da un progetto sostenuto dalla UE e completato nel 2016. All’esterno è un CF, con una “muso” un po’ allungato verso il basso, dotato di motore/generatore elettrico da 120 kW, abbinato al motore PACCAR MX-11, efficiente ed ecologico. Nelle aree urbane, il DAF Convenient usa la propulsione del motore elettrico che prende l’energia dal gruppo batterie agli ioni di litio, con una capacità totale di 9 kWh e un’autonomia da 3 a 6 chilometri, in base alle condizioni, mentre non appena il veicolo ha lasciato l’area urbana, la propulsione è fornita dal motore ultra efficiente e pulito PACCAR MX-11 Euro 6 da 10,8 litri. La batteria è ricaricata mediante il recupero di energia dalla frenata o dal motore/generatore che funziona in modalità di carica. Il vero futuro, però, lo abbiamo potuto

Alcuni dei “pezzi” ospitati al DAF Museum.

Preston Feight, presidente di DAF, con l’ultimo trofeo conquistato quest’anno per le gamme CF e XF.

toccare con mano quando abbiamo assistito, salendo a bordo dei veicoli, della prova del Platooning coi veicoli DAF EcoTwin. Wifi-P altamente avanzato, radar e videocamere a bordo per il platooning consentono a più veicoli collegati in modalità wireless di procedere a distanza ravvicinata. Utilizzando gli input di guida provenienti dal veicolo capofila, i mezzi che seguono accelerano, frenano e sterzano in maniera automatica. Ron Borsboom, membro del Consiglio di amministrazione di DAF Trucks e responsabile dello sviluppo dei prodotti afferma: “È ovvio che ci sia ancora molto lavoro di sviluppo tecnico da fare prima che il platooning possa entrate in uso regolarmente. La verifica di un’ampia gamma della casistica in varie condizioni d’utilizzo è una fase importante e necessaria del programma di sviluppo. E ci sono ancora diverse questioni da affrontare in tema di legislazione, affidabilità e approvazione pubblica. Per questo il platooning è una tecnologia che non potrà assolutamente approdare al mercato prima del 2022, ma noi continueremo a sviluppare attivamente le sue capacità, in modo da essere pronti quando saranno pronti la tecnologia, i clienti e la legislazione”. Insomma, i primi passi per una guida autonoma o semi autonoma sono stati fatti. Sicuramente quando celebreremo il centenario del marchio DAF lo scenario del trasporto commerciale sarà completamente diverso e quello che oggi per noi è il futuro, allora sarà il presente.


DAF

RUOTE

Il genio dei

van Doorne T

È grazie alle intuizioni, alla capacità tecnica e imprenditoriale di un ragazzo di ventotto anni, e poi di suo fratello, che è nato uno dei grandi costruttori europei di Ferruccio Venturoli di veicoli pesanti

utto cominciò novant’anni fa, nell’aprile del 1928, quando un certo Huenges, proprietario di un birrificio a Eindhoven, aiutò un ventottenne di belle speranze, Hub van Doorne, ad aprire un’attività in proprio. Si trattava di una piccola officina, la “Hub van Doorne Machinefabiek en Reparatie-inrichting”, ricavata all’interno della stessa fabbrica di birra, dove Hub svolgeva lavori da fabbro: balaustre, rastrelliere per biciclette etc. Poco più di un anno dopo, l’officina, nella quale lavorava ora anche Wim, il fratello minore di Hub, era arrivata ad avere 32 dipendenti, ma la grande crisi mondiale degli anni ’30 era alle porte e il giovane imprenditore si mise alla ricerca di nuove opportunità. Le opportunità si chiamavano “rimorchi” e, proprio sui rimorchi si concentrarono gli sforzi, dei fratelli van Doorne. Nel 1933, quando la saldatura elettrica delle strutture portanti soggette a carichi elevati, era ancora agli esordi, Hub van Doorne passò www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUOTE

DAF coraggiosamente alla saldatura completa dei telai, creando un semirimorchio superleggero, che attirò attenzioni ben oltre i confini olandesi.

da una tonnellata, l’A-10 e poi Il numero di modelli aumentò rapidamente. Furono prodotti telai speciali per veicoli ribaltabili, per la raccolta dei rifiuti, e una serie militare.

questo veicolo, DAF stabilì per anni lo standard in fatto di comfort del conducente. Nel luglio del 1964 fu consegnato il telaio per autocarri numero 50mila.

IL CARICATORE DAF

I MOTORI IN PROPRIO

GLI ANNI DEL BOOM

Nel 1935, quando già la fabbrica dava lavoro a un centinaio di persone e aveva cambiato nome in Van Doorne’s Aanhangwagen Fabriek (Fabbrica di semirimorchi Van Doorne), poi abbreviato in DAF, ecco un’altra grande novità, il “caricatore” DAF. Si trattava di un rimorchio progettato per accelerare le operazioni di carico e scarico dai vagoni ferroviari: uno dei primissimi esempi di trasporto intermodale. Nello stesso periodo, il 1936, un’altra idea: DAF è tra le prime aziende al mondo a fornire rimorchi per container. Nell’immediato Dopoguerra, mentre la produzione di rimorchi e semirimorchi diventava di serie, si andava verso la grande svolta, la produzione anche di veicoli a motore. Nel settembre del ‘49 la prima produzione con i primo telaio di camion DAF: la gamma comprendeva tre modelli, l’A30, l’A50 e l’A60, da 3, 5 e 6 tonnellate, azionati da motori a benzina Hercules e Diesel Perkins. Il telaio, i componenti dei freni e i mozzi delle ruote erano prodotti internamente. Nel 1950 debuttò anche un furgone

1930

1932

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Nel 1956 era ora di dedicarsi ai motori, prima costruendoli su licenza Leyland, poi sviluppandoli interamente in Casa. DAF fu uno dei primi costruttori a utilizzare un turbocompressore per i Diesel degli autocarri. Le attività di sviluppo non si limitavano ai motori, ma riguardavano anche le cabine. Nella fase iniziale della produzione, infatti, la fabbrica forniva soltanto i telai, mentre le cabine erano affidate a vari carrozzieri ma già nel 1951 DAF progettò la sua prima cabina. La prima serie era caratterizzata da una calandra con sette strisce cromate orizzontali; nel 1956 le cromature si ridussero a sei. Il 3 maggio 1955 fu consegnato il telaio DAF numero 10mila. Nello stesso anno l’azienda sorprese il mondo dei trasporti con il DAF 2600, un veicolo completamente nuovo. Grazie alla sua struttura compatta mirata a ottenere la massima lunghezza di carico, DAF costruì una moderna cabina, disponibile anche nella versione lunga che permise al “2600” di essere considerato il vero “padre del trasporto internazionale su strada”. Con

L’officina di Hub van Doorne, la seconda tappa verso DAF.

1949

Nel 1970 DAF introdusse una generazione di autocarri totalmente nuova (F 1600 – F 2200), caratterizzata dalla cabina ribaltabile che consentiva di effettuare la manutenzione dei motori in modo più rapido e agevole. Tre anni dopo, una versione di cabina ribaltabile più larga di oltre 20 centimetri fu utilizzata per il nuovo 2800, uno dei grandi successi della storia dell’azienda: con la sua cabina lunga, che ospitava due veri e propri letti, e il suo motore DAF da 11,6 litri il veicolo successe al glorioso 2600. Ma gli anni ’70 sono anche quelli di un’altra grande innovazione di DAF, dopo la pionieristica introduzione del turbocompressore. Il Costruttore olandese, infatti, lanciò il primo motore al mondo per camion dotato di intercooler. Nel 1975 DAF presentò due autocarri completamente nuovi per la distribuzione: i modelli F 700 e F 900.Nel frattempo, con l’internazionalizzazione del trasporto su strada, nasceva l’esigenza di assicurare servizi anche fuori dei confini nazionali; così nei primi Anni 70 nasceva l’ITS (International Truck

La prima produzione comprendeva 3 modelli, l’A30, l’A50 e l’A60, da 3, 5 e 6 tonnellate, azionati da motori a benzina Hercules e Diesel Perkins.

Il primo semirimorchio da 5 tonnellate.

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1950

Lo stabilimento di produzione nel 1950.


Ecco la grande invenzione dei van Doorne, il “caricatore” per il rimorchio di contenitori da trasporto ferroviario.

Service), al quale gli autisti potevano rivolgersi per un aiuto rapido in caso di avaria.

IL COMFORT DELL’AUTISTA

A metà degli anni ottanta DAF avviò una collaborazione con Leyland, che portò alla realizzazione di un veicolo da distribuzione

sviluppato da Leyland a marchio DAF: i furgoni 400, ma anche i camion da distribuzione 600, 800 e 1000, la futura Serie 45. Nel 1987 Leyland fu acquisita da DAF. Nello stesso periodo fu presentato il DAF 95. Naturalmente anche il 95 (Truck of the Year 1988), al pari del 2800, del 3300

1958

DAF tenta anche la via delle automobili con la DAF 600, una vetturetta piuttosto rivoluzionaria: era dotata di una trasmissione totalmente automatica. Ne furono prodotti 750mila esemplari. Tutte le attività automobilistiche furono poi vendute a Volvo.

1959

Viene lanciata la serie 1800, equipaggiata con il motore DS575, con turbocompressore.

e del 3600, suoi predecessori, era dotato dell’ampia SpaceCab e grazie a questo modello di punta. Nel 1989 DAF fece il suo ingresso in borsa, inserendosi nei listini di Amsterdam e di Londra. Oltre alla serie 95 riscossero un enorme successo anche le serie 65, 75 e 85, presentate nel 1992.

1962

Il 1200 universalmente considerato il vero “padre del trasporto internazionale su strada”, grazie allo standard di comfort raggiunto nelle cabine.

1970

Lancio della Gamma (1600, 1800, 2000, 2200) a cabina ribaltabile.

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DAF

RUOTE

DAF TRUCKS N.V.

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All’inizio degli anni ‘90 il mercato dei veicoli industriali subì un crollo, in particolare in Gran Bretagna, il mercato da cui DAF dipendeva in misura maggiore. L’azienda non riuscì a tenersi a galla e a evitare il fallimento, ma la nascita di una nuova DAF non si fece attendere: entro poche settimane la nuova DAF Trucks N.V. fu una realtà, con una gamma di prodotti molto innovativa. Nel 1994 DAF lanciò il 95 Super Space Cab, che offriva ancora più spazio e un comfort ancora maggiore per il conducente. Nel 1996 DAF venne acquisita da Gruppo americano PACCAR, uno dei maggiori produttori di autocarri del mondo, con marchi prestigiose come Kenworth e Peterbilt. Il resto è storia dei nostri giorni. Con le serie LF, CF e XF nel 2001 e nel 2002, il pluripremiato modello XF105 nel 2005 e il programma Euro 4 e 5 nel 2006. E poi il motore PACCAR MX, attualmente installato su tutti i veicoli pesanti DAF e in oltre il 40% dei veicoli prodotti da Kenworth e Peterbilt. Nel 2017 i nuovi CF e XF sono stati nominati “International Truck of the Year 2018.

LO SVILUPPO DEI MOTORI Alla fine del 57 DAF aprì una fabbrica per produrre in proprio e in tempi brevi i suoi propulsori. Lo sviluppo dei motori è, da sempre, uno dei punti di forza di DAF; nel ’58 DAF, tra i primissimi costruttori a farlo, dotò di turbina i motori Diesel. Nel 1973 DAF fece un balzo in avanti di dieci anni rispetto alla concorrenza, introducendo l’intercooler, uno sviluppo tecnico che aveva il fine di dare più potenza ma allo stesso tempo di ridurre i consumi ma che successivamente si rivelò imprescindibile anche per ridurre le emissioni. Un evento assai rilevante per lo sviluppo dei motori, fu l’introduzione, nel ’90, de cosiddetti 9-NOx; nel ’92 DAF fu il primo costruttore a in grado di offrire una serie completa di motori Euro 1. Nella foto il primo motore turbo, del 1959.

1982

Prima vittoria alla Parigi-Dakar. DAF sarà prima al traguardo anche nel 1985 e 1987.

1985

Introduzione della cabina “space-cab” sui modelli 2800, 3300 e 3600.

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1988

Arriva per DAF il primo “truck of the Year” con la Serie 95 (il premio verrà vinto anche nel 1998 con il 95XF, nel 2002 con lo LF, nel 2007 con XF 105 ne nel 2018 con CF e XF.

1997

Lancio della serie DAF 95XF studiato per le lunghe distanze e offerto in Comfort Cab, Space Cab or Super Space Cab.


MANUTENZIONE CON PIANO FLESSIBILE: USA I DATI OPERATIVI RACCOLTI IN TEMPO REALE PER INTERVENTI PERSONALIZZATI.

“UNA MANUTENZIONE CHE SI ADATTA A COME UTILIZZO IL MIO CAMION” Un servizio di manutenzione che si adegua dinamicamente alle reali condizioni di utilizzo di ogni mezzo. È l’officina a chiamare quando serve per fare esattamente ciò che serve.

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FOCUS

NORMATIVE

Caricare a regola d’arte

di

Paolo Volta

I

n una economia sempre più globale e capricciosa, ove il ciclo di vita dei prodotti si riduce costantemente ed i luoghi di produzione sono distanti dai mercati di rifermento, il perfetto sincronismo della filiera composta da fornitori di materia prima, produttori, fornitori di servizi, vettori trasportatori dei prodotti creati e consumatori finali, è fondamentale. I clienti richiedono costantemente una elevata qualità nel trasferimento delle merci, in quanto una interruzione della supply chain produce diseconomie a cascata, pertanto è fondamentale che la merce giunga nel tempo prestabilito ed in ottime condizioni. Ecco, quindi, che il tema del carico dei colli o di qualsiasi altro tipo di merce sul veicolo, rappresenta un fattore fondamentale, sia per la qualità del trasporto che per la sicurezza.

LE NUOVE NORME

Il prossimo 20 maggio entrerà in vigore il Decreto ministeriale numero 215 del 19 maggio 2017 che prevede la possibilità di controlli su strada per una molteplicità di elementi tecnici dei veicoli commerciali, tra cui la fissazione del carico: l’obiettivo è scongiurare che lo stesso subisca cambiamenti di posizione durante tutte le fasi di operatività del veicolo. Le modalità di fissazione del carico, sono indicate nell’allegato III del Decreto stesso. In caso di carenze gravi o pericolose

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Caricare correttamente le merci e fissarle a regola d’arte sono requisiti indispensabili per un trasporto sicuro. Se si commettono errori in questo campo, i danni non sono solo economici ma possono coinvolgere persone, cose e l’ambiente in materia di fissazione del carico, è anche previsto che il veicolo non possa essere rimesso in circolazione, se prima non viene rimossa l’anomalia riscontrata. UNA CARENZA LIEVE avviene quando il carico è stato fissato correttamente ma potrebbero essere opportuni consigli di prudenza; UNA CARENZA GRAVE si ha quando il carico non è stato fissato adeguatamente ed esiste un rischio di movimenti significativi o di ribaltamento del carico o di parti di esso; UNA CARENZA PERICOLOSA emerge quando la sicurezza stradale è minacciata direttamente da un rischio di caduta del carico o di parti di esso o da un pericolo derivante direttamente dal carico o da un pericolo immediato per le persone.

L’obiettivo della Direttiva (e del D.M.) è il controllo annuale di almeno il 5% dei veicoli circolanti in Europa.

L’art. 2 del decreto definisce il campo di applicazione: veicoli commerciali aventi una velocità di progetto superiore a 25 km/h delle seguenti categorie definite dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 19 novembre 2004, di recepimento della direttiva 2003/37/CE, e dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 28 aprile 2008, di recepimento della direttiva 2007/46/CE: veicoli a motore progettati e costruiti essenzialmente per il trasporto di persone e dei loro bagagli, aventi più di otto posti a sedere oltre al posto a sedere del conducente - veicoli della categoria M2 e M3; veicoli a motore progettati e costruiti essenzialmente per il trasporto di merci e aventi massa massima superiore a 3,5 tonnellate - veicoli della categoria N2 ed N3; rimorchi progettati e costruiti per il trasporto di merci o per l’alloggiamento


INFODATI Nel corso del 2017 (fonte Euro Contrôle Route ECR) sono stati fermati e controllati 242.758 veicoli, dei quali, circa un quinto in difetto per almeno un’infrazione. Le violazioni relative al carico rappresentano circa il 7%.

di persone e aventi massa massima superiore a 3,5 tonnellate - veicoli delle categorie O3 ed O4; trattori a ruote delle categorie T1b, T2b, T3b, T4b e T5 utilizzati principalmente sulle strade pubbliche per il trasporto commerciale di merci su strada ed aventi una velocità massima di progetto superiore a 40 km/h. L’art.7 comma 3 sottolinea che “le imprese” sono responsabili del mantenimento dei propri veicoli in condizioni di sicurezza e conformità, ferme restando le responsabilità del conducente di tali veicoli.

CHI E COME

In tema di responsabilità a chi compete il corretto posizionamento del carico sul veicolo ed il relativo rizzaggio? Le linee guida Europee sulle migliori pratiche “Fissazione del carico per il trasporto su strada” evidenzia al punto 1.3 Responsabilità funzionali che “Tutti i soggetti impegnati nel processo logistico, compresi imballatori, caricatori, imprese di trasporto, operatori e conducenti, concorrono ad assicurare che il carico sia adeguatamente imballato e caricato su un

veicolo adatto. È essenziale comprendere che le responsabilità relative alla fissazione del carico si basano su convenzioni e regolamenti internazionali, sulla legislazione nazionale e/o su contratti tra le parti in causa…”. Il D. Lgs 286/2005 s.m.i. all’art.2 lettera d) specifica “caricatore, l’impresa o la persona giuridica pubblica che consegna la merce al vettore, curando la sistemazione delle merci sul veicolo adibito all’esecuzione del trasporto”. L’art. 7 dello stesso decreto recita “Il caricatore è in ogni caso responsabile laddove venga accertata la violazione delle norme in materia di massa limite ai sensi degli articoli 61 e 62 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, e di quelle relative alla corretta sistemazione del carico sui veicoli, ai sensi dei citati articoli 164 e 167 dello stesso decreto legislativo”. In conclusione, non si può disconoscere che è il conducente che assicura il carico perché

dispone degli elementi di fissaggio, anche se gli è proibito sovraintendere alle operazioni di carico in virtù delle norme di sicurezza negli ambienti di lavoro (D-Lgs 81/08). Al caricatore spetta l’obbligo di controllare che l’operazione di fissaggio del carico sia stata effettuata correttamente secondo il piano di carico elaborato (dal caricatore) ed utilizzando i dispositivi di ancoraggio indicati.

E PER LA SICUREZZA?

Il livello di sicurezza desiderato può essere raggiunto attraverso l’impiego di linee guida, applicate al rizzaggio del carico. Nulla di complicato, tutto si basa su semplici leggi della fisica: l’accelerazione, la decelerazione e la forza centrifuga. Le norme specifiche relative alla resistenza e alle prestazioni di una sovrastruttura, ai sistemi di fissazione, ai materiali utilizzati a scopo di ancoraggio ecc. sono reperibili nella versione più recente delle norme internazionali che potete trovare nella tabella di queste pagine.

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FOCUS

NORMATIVE Per la fissazione del carico possono essere utilizzati, anche in combinazione tra loro, uno o più dei seguenti metodi: ■■ immobilizzazione; ■■ bloccaggio (locale/generale); ■■ ancoraggio diretto; ■■ ancoraggio per attrito. Nella pratica giornaliera si consiglia di applicare le seguenti regole:

A) Il rizzaggio del carico deve reggere:

in direzione di marcia: 0,8 volte il peso del carico ■■ in direzione laterale: 0,5 volte il peso del carico ■■ in direzione contraria a quella di marcia: 0,5 volte il peso del carico ■■ in generale, impedire l’inclinazione o il ribaltamento del carico. ■■

B) Per decidere se durante il trasporto

su strada, di un carico distribuito uniformemente , esista o meno il rischio di ribaltamento si verifica: ■■ Se l’altezza del carico non supera la sua lunghezza, non vi è pericolo di capovolgimento longitudinale. ■■ Se l’altezza del carico non risulta essere doppia rispetto alla sua larghezza e lunghezza, non vi è rischio di capovolgimenti longitudinali o laterali.

Ad esempio come si calcola il calcolo del numero di imbragature dall’alto necessarie per rizzare una cassa di legno avente le seguenti dimensioni: larghezza 2 metri, lunghezza 2 metri ed altezza 2 metri. La cassa pesa 3.2 tonnellate ed e posta su una piattaforma di carico di legno. Il carico è omogeneo, ovvero il suo centro di gravita risulta essere al centro del carico stesso. Per evitare lo slittamento è necessario calcolare ai valori di attrito fra la cassa di legno e la piattaforma di carico, anch’essa in legno, il coefficiente (μ), e pari a 0.45 (Assi di legno Assi di legno – laminato/legno compensato).

Osservando la tabella relativa allo scivolamento si nota come a valori di coefficienti pari a 0.45, una sola imbragatura evita che 0.8 tonnellate (800 Kg) scivolino in avanti in caso di decelerazione.

Di conseguenza sono necessarie quattro imbragature (4x0.8 = 3.2 tonnellate) per evitare che il nostro carico scivoli in avanti.

SICUREZZA DEL CARICO NORMA

- EN 12195-1 - EN 12640 - EN 12642 - EN 12195-2 - EN 12195-3 - EN 12195-4 - ISO 1161, ISO 1496 - EN 283 - EN 12641 - EUMOS 40511 - EUMOS 40509

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OGGETTO Calcolo delle forze di ancoraggio Punti di ancoraggio Resistenza della struttura del veicolo Cinghie di tessuto di fibra chimica Catene di ancoraggio Funi di ancoraggio di acciaio Contenitore ISO Casse mobili Teloni impermeabili Pali - Montanti Imballaggio per il trasporto



RUOTE INDUSTRIALI

SCANIA

Alla conquista del Piemonte La rete Scania si amplia ulteriormente e va a coprire lo strategico territorio del nord ovest con una nuova Concessionaria e sei officine autorizzate di

Nella foto qui sopra il momento del taglio del nastro della nuova Concessionaria piemontese. Al centro Franco Fenoglio con il top management di Italscania e i titolari delle officine autorizzate che fanno capo a Scania Piemonte.

Luca Barassi

È

percettibilmente emozionato Gianmarco Bezzi, amministratore delegato di Scania Piemonte, ma anche di Scania Milano sotto la cui responsabilità ricade la nuova struttura, all’inaugurazione della nuova unità operativa del Grifone a Mondovì, in provincia di Cuneo.

Si tratta di un passo importante e che si inserisce nel percorso di crescita di Scania in Italia, dove negli ultimi anni ha aumentato le proprie quote di mercato in ogni segmento. A Cuneo e provincia, per esempio, il Grifone dal 2015 ha più che raddoppiato la propria penetrazione sui clienti locali, raggiungendo una quota del 16,5% su un territorio che rappresenta il 5% del mercato nazionale.

CONCESSIONARIA NUOVA, PRESENZA STORICA

“Effettivamente la struttura in cui siamo, è nuova fino ad un certo punto – spiega Gianmarco Bezzi nel giorno dell’apertura, lo scorso 17 marzo – perché il nuovo punto di riferimento del Grifone nel nord ovest, nasce dall’evoluzione di realtà già ben presenti e radicate sul territorio“. Infatti, la struttura dove oggi i clienti Scania possono ammirare la next generation completa, sono i locali in cui Giacomo Gavotto dal 2001 si occupa dell’assistenza dei veicoli del

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Grifone nell’area di Mondovì. Qui Scania Milano ha fatto un grande investimento per trasformare l’area in un centro polifunzionale dove accogliere clienti e non solo, fare manutenzione, formazione e assistenza, nonché seguire gli autisti con un Master Driver professionale. Oltre 70 persone tra personale in sede, commerciale e soprattutto le sei officine autorizzate distribuite sul territorio per servire un mercato di circa 2500 aziende. Si tratta della F.lli Gavotto S.r.l. di Mondovì (CN), dell’Officina Eurocar 2000 di Busca (CN), di Martino S.r.l. di Priocca (CN), di Samy Car Piccola Soc. a r.l. di Borgo San Dalmazzo (CN), di Orta Diesel s.r.l. di Rivalta di Torino (TO) e VDR Service s.r.l. di Leini (TO). Un team coeso è sensibilizzato a lavorare insieme per gestire al meglio le esigenze del cliente finale e… fare rete. “La nostra filosofia – ha detto Daniel Dusatti, responsabile della Rete Scania in Italia – è quella di lavorare in team anche con le officine che non devono considerare la Concessionaria un concorrente ma, anzi, un partner fondamentale per il proprio sviluppo. Così come lo sono loro per la Casa madre“.


PARTERRE DA GRANDI OCCASIONI

Che si sia trattato di un momento importante per il Grifone, lo si è visto sia dal numero di aziende coinvolte all’inaugurazione della Concessionaria di Mondovì (oltre 500), ma anche dalla presenza di tutto il top managment della filiale italiana del Costruttore svedese. A partire da Franco Fenoglio, presidente e amministratore delegato di Italscania, ma anche Daniel Dusatti, capo della rete, Paolo Carri che da poco ha assunto anche il

ruolo di manager della sostenibilità, e Fredrik Swartling, direttore dei Servizi e, naturalmente Gianmarco Bezzi. “Sono molto orgoglioso di essere qui oggi – ha dichiarato Franco Fenoglio – per l’apertura di questa nuova realtà. Stiamo incrementando la nostra presenza su tutto il territorio italiano, il nostro percorso di crescita non può prescindere da un territorio strategicamente chiave come quello piemontese. Questo è un segnale concreto di vicinanza ai nostri clienti ma non solo. Vogliamo far conoscere a tutti il valore del

marchio Scania, dei suoi prodotti e servizi”. L’inaugurazione della nuova realtà è stata l’occasione inoltre per presentare a tutti l’intera gamma di veicoli Scania di nuova generazione. Dopo la presentazione dei mezzi per le applicazioni del trasporto lungo raggio e per l’industria delle costruzioni, focus sui contesti urbani e su soluzioni di trasporto a basso impatto ambientale. In esposizione a Mondovì anche i modelli di Volkswagen Veicoli Commerciali che, unitamente ai mezzi Scania, formano la gamma più ricca del mercato.

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RUOTE INDUSTRIALI

RENAULT TRUCKS

La losanga in tour

18 tappe, lungo tutto lo Stivale, per mostrare l’eccellenza del marchio francese. Prodotto, servizio e assistenza. Un tour con tante sorprese

N

on sarà la calata napoleonica, dal Manzanarre al Reno, ma Renault Trucks, nata francese come l’Imperatore, ha lanciato la nuova edizione del Renault Trucks Italian Tour, una carovana di veicoli, alcuni allestiti, che percorreranno la penisola, in lungo ed in largo, dal Piemonte alla Sicilia, permettendo ai clienti, o potenziali tali, di apprezzare il prodotto, di provarlo, di ricevere delucidazioni e di godere di parecchi servizi. Per mettere in pratica tutto questo la Losanga ha mobilitato la propria rete di concessionari, creando 18 appuntamenti, ciascuno con un preciso programma che si sviluppa dal giovedì al sabato della settimana interessata.

COSA TROVIAMO IN CONCESSIONARIA

L’idea è quella di affrontare i diversi aspetti del mondo del truck, a partire da quelli economici e tecnici, senza

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tralasciare quelli legati alla sicurezza e affidabilità del mezzo e della propria persona. Infatti, se lo scopo principale del tour è quello di far provare i veicoli con i classici test drive, durante le varie tappe nelle Concessionarie sarà possibile far svolgere un check-up gratuito del proprio mezzo ed uno medico per l’autista. La voglia di portarsi a casa uno dei nuovissimi e fiammanti T, però, sarò sempre tanta, e i professionisti della rete saranno a disposizione per fornire in tempo reale preventivi e consulenza per un futuro eventuale acquisto. Ma non basta, saranno presenti anche consulenti della


Lamberet per gli allestimenti, della Voith per i sistemi di trasmissione e sovralimentazione e tecnici specializzati nel sistema di gestione flotte Optifleet. Anche l’usato è importante nella gestione della propria azienda e allora non mancherà un approfondimento sul servizio RENAULT TRUCKS T SELECTION, ovvero l’offerta di veicoli usati ma accuratamente selezionati, che non superano i quattro anni di vita ed i 480.000 km di percorrenza. Tutti mezzi forniti della cronistoria dei tagliandi e degli interventi effettuati, e con un chilometraggio certificato e completato da uno screening, svolto da meccanici specializzati, che riguarderà ben 200 diverse parti del veicolo. Gli acquisti effettuati con l’opzione SELECTION prevedono una garanzia fino a due anni o 240.000 km (sulla catena cinematica) ed altre assistenze, compreso il traino gratuito. Altra esclusiva Renault Trucks è la formula ENDURANCE che prevede la garanzia estesa a due anni ed a chilometraggio illimitato sugli interventi di manutenzione anche per i veicoli di anzianità superiore ai cinque anni (tre anni per i commerciali). Infine, un’autentica chicca: l’analisi approfondita, eseguita da tecnici Total, dell’olio motore del proprio veicolo per stabilire lo stato di usura e di salute del propulsore. Un controllo che, tramite la verifica

GLI APPUNTAMENTI DATA

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CITTÀ

DEALER

3/5 maggio 10/12 maggio 17/19 maggio 24/26 maggio 7/9 giugno 14/16 giugno 21/23 giugno 28/30 giugno 6/8 settembre 13/15 settembre 20/22 settembre 27/29 settembre 4/6 ottobre 11/13 ottobre 18/20 ottobre 25/27 ottobre 8/10 novembre 15/17 novembre

PIEMONTE

Nichelino (To)

Renault Trucks Commercial

PIEMONTE

Beinette (Cn)

Alpicar

LOMBARDIA

Cassano M.go (Va)

RE.VI

LOMBARDIA

Pero (Mi)

CVR

LOMBARDIA

Fombio (Lo)

Cavitruck

VENETO

Vigasio (Vr)

Gelio

VENETO

Mogliano Vto (Tv)

Pesce

LOMBARDIA

Brivio (Lc)

V.A.I.

EMILIA ROMAGNA

Faenza (Ra)

Sicamion

TOSCANA

Campi Bisenzio (Fi)

Toscana Trucks

UMBRIA

Terni

Autocar

LAZIO

Fiano Romano

C.V.I.

ABRUZZO

Paglieta (Ch)

Mercadante Truck

CAMPANIA

Paolisi (Bn)

Motor Truck

CAMPANIA

Nocera Inf. (Sa)

LR Truck

PUGLIA

Modugno (Ba)

Grandolfo

CALABRIA

Lamezia Tme (Cz)

Torchia

SICILIA

Palermo

MAVI

dei residui presenti in sospensione nel lubrificante, permetterà di capire lo stato d’uso del propulsore, e quindi il suo reale stato di salute.

FORMAZIONE E INFORMAZIONE

Non bisogna pensare, però, che appuntamenti di questo genere abbiano solo un’utilità per il marchio. Al contrario devono essere intesi come autentiche opportunità per gli utenti per poter apprendere nuove tecnologie e verificare la razionalità dell’organizzazione del proprio lavoro. Come per esempio ottimizzare i costi di esercizio sfruttando il sistema OPTIFLEET, il software dedicato che tramite l’utilizzo di un app per smartphone, consente di usufruire di un’enorme quantità di servizi ed informazioni utili per la pianificazione del lavoro quotidiano. Optifleet permette, infatti di geolocalizzazione la propria flotta, assegnare ai driver precise tratte e consegne in tempo reale,

verificare la qualità della guida tenuta dai vari autisti e, addirittura, la possibilità di contattare il conducente via web. Naturalmente restano a disposizione del gestore della flotta tutti i dati statistici su percorrenze, consumi e dati di viaggio. Un sistema che consente con notevole facilità e flessibilità di gestire al meglio la propria flotta, intervenire in caso di necessità e, quindi, agire in modo efficace sul famigerato TCO.

I VEICOLI DEL TOUR

La gamma dei veicoli che saranno presentati e messi a disposizione dei clienti sarà estremamente completa. Dal piccolo grande Master, nelle sue diverse configurazioni e allestimenti, fino agli specialisti della distribuzione (Maxity) fino a 26 T, per poi arrivare al pesante T RED con motore da 382 Kw. Insomma, una super carrellata sull’intero prodotto Renault Trucks che, di località in località, si svilupperà in tre giornate, ponendo quella finale del sabato come la più ricca di argomenti e di appuntamenti. Non mancherà neppure l’aspetto divertente e “goloso”, ovvero un concorso con un premio speciale: un Renault Master. Dunque, non perdete la tappa più vicina a voi utilizzando a supporto il sito dedicato all’evento, con il quale potrete avere ogni genere di informazione e contatto con l’organizzazione. (M.G.) www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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EVENTI

MAN Seconda edizione del

concorso fotografico dedicato a chi è sulle

“strade del mondo”. Ancora una volta realizzata grazie a MAN Italia

FICA FOTOGRA MOSTRA

“ rte. opera d’a mensa viglie o è un’im oprono le mera Il mond sc do se ne nde immortali. ian gg Via o re che la fot

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9 DAL 2 O MARZ AL 3 O N G IU G 2018.

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#vitein

di

Luca Gaier

N

on sempre è necessario parlare di camion per trasmettere i valori di un Costruttore. Lo ha capito perfettamente MAN Truck & Bus Italia che, per il secondo anno consecutivo ha voluto supportare questa bellissima iniziativa legata alla fotografia. Una strategia fortemente voluta da Marco Lazzoni, direttore generale della filiale italiana del Leone di Monaco, e dal suo direttore marketing, Alessandro Smania, iniziata un anno fa in occasione del Transpotec di Verona e da allora portata avanti su diversi fronti.

EMOZIONI IN GIRO PER IL MONDO

L’inaugurazione di “Vite in Viaggio” è avvenuta lo scorso 28 marzo al Museo Amo di Palazzo Forti. Si tratta di “racconti” delle

Vite in

viaggio

Non basta guardarsi intorno. Bisogna, prima guardarsi dentro, lasciarsi trascinare dalle storie e dai sentimenti. Cogliere le emozioni. Ricordare, trasferire e dopo, solo fotografare. Denis Curti esperienze di chi è partito e ha trovato lungo il percorso emozioni e colori che meritavano di essere immortalati. Il suo allestimento è il punto d’arrivo del contest che porta lo stesso nome, “Vite in Viaggio”, partito lo scorso febbraio e che ha visto arrivare sul tavolo della giuria oltre 2.200 scatti provenienti da tutta Italia. Per essere precisi, sono stati coinvolti più di 1.330 fotografi per un totale di 2.268 scatti, di cui 1412 della sezione PRO (realizzati con macchina fotografica) e 856 della sezione SMART (realizzati con smartphone, tablet o altro device mobile) con un incremento rispetto alla scorsa edizione di 1.430 immagini. Jennifer Karch Verzè, Denis Curti e Maurizio Galimberti con Alessandro Smania, direttore marketing di MAN Truck & Bus Italia, sono i membri della giuria che ha selezionato i 51 scatti realizzati in 26 Paesi diversi che raccontano questo viaggio attraverso cinque continenti. A curare la mostra è l’associazione “Verona Arte e Musica” in collaborazione con il Museo AMO di Verona, con il supporto del main sponsor MAN Truck & Bus Italia e il patrocinio del Comune di Verona.

“Sposare l’esperienza di viaggio con l’arte e la cultura: questa era stata la molla che lo scorso anno aveva spinto MAN Truck & Bus Italia a sostenere la nascita del contest fotografico. – ha dichiarato Alessandro Smania – Viaggiare è un’esperienza che appartiene a MAN come ai suoi clienti, che ogni giorno si mettono al volante di camion e autobus. Così è nata l’idea di chiedere ai fotografi professionisti come ai tanti appassionati di fotografia di raccontare, attraverso uno scatto fotografico, le esperienze e le emozioni che nascono da un viaggio, di qualunque natura esso sia. Così anche quest’anno MAN Truck & Bus Italia ha deciso di essere di nuovo al fianco dell’Associazione culturale Verona Arte e Musica per organizzare Vite in Viaggio 2018”.

IL DIGITAL PER COINVOLGERE TUTTI

Importante innovazione di quest’anno è la completa digitalizzazione della mostra che, attraverso l’applicazione “Vite in Viaggio”, permette di accedere a ulteriori informazioni su ogni singola opera esposta, identificata con QR Code e Art Code, fornendo i dettagli quando l’utente è in prossimità dell’opera stessa. Un’operazione che punta a dare un tocco di contemporaneità all’esposizione, un modo per rendere l’arte sempre più fruibile e multimediale, oltre che coinvolgente. Proprio per soddisfare quest’ultimo punto, il pubblico non godrà solo della bellezza degli scatti, ma diverrà anche protagonista attraverso il proprio voto (direttamente al Museo Amo o collegandosi al sito www.viteinviaggio.eu) che, unitamente a quello della giuria di esperti, decreterà i vincitori delle diverse categorie.

Gli occhi selezionano con il cuore la Fotografia. 38

TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2018

Maurizio Galimberti


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Nuovo Eurocargo CNG Nuovo Stralis NP a gas naturale liquefatto e compresso

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FOCUS

CONNETTIVITÀ

Che

traccia! ZF, attraverso il proprio esperto di connettività Openmatics, ha presentato Asset Tracking: una soluzione innovativa e versatile per il tracciamento

dei processi logistici

di

Federica Lugaresi

L

a tecnologia e l’interconnessione continua stanno aumentando in modo vertiginoso. I processi di globalizzazione dei mercati di produzione e di consumo, assieme alla moltiplicazione delle best practice – che poggiano su soluzioni operative ed

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TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2018

organizzative offerte dall’Information Communication Technology – stanno spingendo verso la progressiva riduzione dei tempi di produzione e di consegna, che impongono con urgenza un nuovo modo di concepire e di trattare i flussi dei beni e delle informazioni. Si richiede quindi alle merci ed ai prodotti una velocità di ottenimento e di messa a disposizione adeguata a soddisfare

“un mercato di bisogni” sempre più diversificati e personalizzato. Il nodo del problema cui la logistica deve dare risposta sta proprio nella necessità di far convergere le dinamiche organizzative ed operative di gestione dei flussi fisici interni ed esterni all’impresa con quelle dell’ICT. Ormai è risaputo che in produzione e soprattutto nel campo della logistica, la spedizione con veicoli collegati in rete e l’efficiente tracciabilità dei prodotti sono fondamentali. È in quest’ottica che Openmatics, l’esperto in connettività di ZF, ha lanciato


Asset Tracking che identifica uno strumento capace di monitorare i processi logistici interni ed esterni, migliorando l’efficienza e riducendo il tasso di errori.

COME FUNZIONA

Asset Tracking è una soluzione versatile, che permette di visualizzare e tracciare ogni processo gestito dagli eventi, allo scopo di migliorare l’efficienza e ridurre in modo significativo il tasso di errori. Risulta quindi indispensabile per gli spedizionieri “che usano o trasportano asset di valore, prezioso per operatori logistici che desiderano migliorare la gestione della loro logistica, oppure per i costruttori di autoveicoli in cerca di una soluzione per semplificare la tracciabilità dei componenti o ottimizzare i processi produttivi” dichiarano dalla Casa. Questo innovativo strumento utilizza “hardware tags” per collegare gli asset. La tecnologia intelligente via Bluetooth consente di installare facilmente, praticamente ovunque, questi minuscoli ma potenti sensori di monitoraggio a batteria (tags), di dimensioni inferiori a quelle di un biglietto da visita, senza la necessità di un cablaggio esteso. I dati vengono ricavati direttamente dai prodotti, consentendo agli utenti di individuare e reagire alle perdite o ai danni in tempo reale.

TUTTA LA TRACCIA IN UNA APP

La piattaforma per la gestione di dati logistici di Openmatics denominata ‘deTAGtive’ si è aggiudicata il premio “German Telematics Award 2018” per l’innovazione lo scorso novembre.

Con questa app è possibile localizzare le proprie merci, monitorare i processi di trasporto (ritardi nella consegna) e verificarne le condizioni (eventuale deterioramento) in qualsiasi momento e in qualsiasi parte del mondo. Si ricevono notifiche automatiche su tutto ciò che è speciale e funziona semplicemente utilizzando i TAG ed i dispositivi mobili standard. L’app mobile per smartphone o tablet consente al gestore della flotta o al singolo conducente, di comunicare con i TAG wireless in un raggio di 30 metri.

È possibile configurare i TAG con l’app applicando profili predefiniti o configurando le soglie per ogni singolo sensore. È possibile leggere gli eventi memorizzati e verificare i dati. Se l’app riconosce le violazioni della soglia, gli avvisi vengono inoltrati automaticamente tramite cloud.

NUOVI TAG

Introdotti i TAG Finders che vanno ad ampliare la gamma di prodotti. Il TAG Finder ‘IN’ è destinato all’uso all’interno, mentre il TAG Finder ‘OUT’ all’uso esterno. Presto tutti i TAG saranno regolarmente dotati di entrambe le tecnologie: Bluetooth per trasmettere grandi quantità di dati entro un raggio di azione di 30m (come detto poc’anzi), e tecnologia a lunga distanza per trasmettere una minore quantità di dati su una distanza più lunga, fino ad arrivare ad alcune centinaia di metri.

Thomas Rösch, amministratore di Openmatics, ha dichiarato: “Per rimanere competitivi i processi logistici aziendali devono essere trasparenti ed economicamente vantaggiosi. Offrendo soluzioni di connettività che trasformano il mondo normale in realtà digitale, Openmatics soddisfa questa particolare esigenza.”

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PEUGEOT

RUOTE COMMERCIALI

Protagonista del

Punta di diamante dell’offerta vincente di Peugeot Veicoli Commerciali, l’Expert si presenta con opzioni giuste per ogni singola attività. Di particolare interesse le versioni doppia cabina

A

rrivato sul mercato italiano poco meno di due anni fa, Peugeot Expert sta mietendo successi un po’ dappertutto, ed è uno degli artefici principali di quel record storico di vendite, nel 2017, con 600 mila immatricolazioni nel mondo. Lanciato assieme ai suoi “cugini” Citroën Jumpy e Toyota ProAce, l’Expert si inserisce nella dinamica di rinnovamento dell’offerta e di sviluppo della posizione del Marchio nel mercato dei veicoli commerciali. I nuovi codici identitari del design Peugeot gli conferiscono un carattere deciso e valorizzante, espressione di robustezza e modernità. Elaborato su una nuovissima base veicolo, beneficia integralmente dei vantaggi della piattaforma modulare EMP2: compattezza, riduzione del peso, efficienza delle motorizzazioni a partire da 133 g/ km di CO2. Il veicolo presenta soluzioni inedite sia per il Marchio sia per il segmento di appartenenza; tra queste il Moduwork, che consente carichi lunghi, volume addizionale e tre posti anteriori; oppure l’Easy Entry System, vale a dire porte laterali scorrevoli con apertura automatica, azionata muovendo il piede sotto la parte laterale del paraurti posteriore.

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TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2018

MOLTA TELEMATICA E SICUREZZA AI VERTICI

I nuovi Expert sono equipaggiati anche con il 3D Connected Navigation, con comandi vocali (per telefono, navigazione e selezione emittente radio) e informazioni in tempo reale su traffico e meteo. Dal punto di vista della sicurezza molte novità, caratterizzate da un’avanzata tecnologia, come il Line Departure Warning: avviso acustico e visivo del superamento involontario della linea di corsia; il riconoscimento dei segnali stradali di limitazione della velocità, con possibilità di adattare la velocità ai limiti rilevati; l’analisi dell’attenzione dell’autista tramite movimenti del volante e traiettorie o l’Adaptive Cruise Control con avviso di possibile collisione e Active Safety Brake, che decelera automaticamente per evitare possibili impatti con il veicolo che precede.

NUOVO RETROTRENO E MOTORI EURO 6

Dal punto di vista della meccanica l’Expert è caratterizzato da nuovo retrotreno a ruote indipendenti a triangoli obliqui, molle a rigidità variabile e ammortizzazione asservita al carico, che garantisce il giusto comfort di marcia in tutte le condizioni di carico e che consente di raggiungere

una portata di 1.400 kg. La gamma motori offre la scelta fra cinque unità turbodiesel: BlueHDi 95, BlueHDi 115 S&S, BlueHDi 120, BlueHDi 150 S&S, BlueHDi 180 S&S EAT6 (cambio automatico).

TRE LUNGHEZZE E UN’ALTEZZA

Il Peugeot Expert è progettato per soddisfare i diversi utilizzi e la ricerca di efficienza dei professionisti, grazie alla sua nuova base derivata dalla piattaforma modulare EMP2. Il furgone Peugeot abbina così dimensioni esterne compatte a capacità di carico massime, essenziali nel segmento. Disponibile in tre lunghezze e due o tre posti anteriori, l’Expert propone fino a 6,6 m3 di volume utile e 1400 kg di carico utile con una lunghezza utile di 4 m. Le versioni Standard e Long da 4,95 m e 5,30 m si collocano al centro del mercato. La versione Compact da 4,60 m, unica nel segmento,


successo Il lancio mondiale dei veicoli PSA del segmento Expert.

permette di caricare fino a 5,1 m3 e 1400 kg, con una lunghezza utile di 3,32 m. Con le sue dimensioni e i suoi sbalzi ridotti, l’Expert offre una grande maneggevolezza particolarmente apprezzata dai professionisti che lo usano quotidianamente nelle zone urbane. La sua altezza limitata a 1,90 m, rara nel segmento, garantisce l’accesso del in tutti i parcheggi. Anche nel trasporto persone l’Expert è offerto in tre lunghezze e propone molteplici configurazioni dei sedili, da 2 a 9 posti e offre comodità a tutti i passeggeri. Robusto e funzionale, si rivolge anche alla clientela delle amministrazioni, delle associazioni e club sportivi. Con nove persone a bordo, il volume del bagagliaio arriva fino a 1300 litri (1237 dm3 VDA) sopra gli schienali. Questo volume raggiunge persino i 4900 litri (4 554 dm3 VDA) grazie ai sedili delle file 2 e 3 completamente estraibili.

I DOPPIA CABINA

Di particolare interesse appare il Doppia Cabina, progettato e realizzato per chi, oltre ai materiali deve trasportare, sul luogo di lavoro, anche La versione Doppia Cabina che permette di gestire fino a sei posti a sedere oppure più spazio per il carico di merce. una piccola squadra di operai, senza dover ricorrere a un altro veicolo. Disponibile in 2 lunghezze, La versione doppia cabina con parete di Standard e Long è una versione che bene separazione e divano ripiegabile permette si inserisce nell’economia di una piccola imdi aumentare il volume di carico di 1,5 m3, presa perché, pur avendo il libretto di circon tre persone a bordo. colazione di un veicolo commerciale, può Il prezzo? Parte dai 22.600 euro per il motrasportare più persone, fino a sei, addiritdello “base”, l’Eco Standard, per arrivare ai tura più di un’autovettura. 26.250 euro nella versione “top”, la Comfort Il Doppia Cabina è proposto in due famiPlus Long, passando per i 24.550 euro della glie: con parete di separazione fissa e con Comfort Long. Per gli altri modelli, il listino parete ripiegabile in base agli utilizzi e alle in Italia, fermo da una anno, parte da 21.100 esigenze del volume di carico. Le versioeuro, per la versione Compact dell’allestini con parete di separazione fissa offrono mento Pro BlueHDi 95, fino ai 28.150 euda 3,2 m3 a 4 m3, con tre livelli di allestiro della versione Long dell’allestimento menti, e le versioni ripiegabili fino a 5,5 m3. Premium con motore BlueHDi 180 S&S e cambio automatico EAT6. A listino, anche il pianale cabinato, da 21.550 a 23.950 euro. Mentre la versione Combi trasporto persone parte dai 21.530 euro del modello Compact con motore da 95 CV. (M.P.) Tutte le versioni disponibili della gamma Expert. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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Partite a fine gennaio, le 250 tappe della quarta edizione del Renault

RUOTE COMMERCIALI

RENAULT

Business Booster Tour si stanno via via snodando lungo tutta la Penisola. Noi abbiamo partecipato alla tappa sarda presso la Concessionaria

Confalonieri di Sassari

Da Sassari

con… Booster

di Antonella Masala

60

veicoli commerciali allestiti per diverse tipologie di utilizzo, distribuiti in 14 carovane simultanee: questi i numeri della vetrina itinerante che anche quest’anno Renault Italia allestisce nelle proprie Concessionarie, per dare un assaggio della versatilità di cui la gamma può disporre per offrire soluzioni taylor made ai professionisti. Ogni tappa prevede una o due settimane di esposizione e consente di scoprire alcune delle oltre 500 versioni sviluppate dagli specialisti di Renault Pro+, il marchio globale di Renault, che incorpora la strategia e la gamma dei veicoli commerciali, i servizi al cliente e lo sviluppo della professionalizzazione della Rete Renault. L’iniziativa offre dunque alle Concessionarie un’importante occasione di richiamo, permettendo di esporre contemporaneamente veicoli commerciali già allestiti e destinati ai settori dell’edilizia, alimentare, trasporto mobilità ridotta e molti altri. Ma c’è chi è andato oltre e ha pensato di mettere a frutto l’evento, grazie a una sensibilità imprenditoriale particolarmente vitale e attenta ai bisogni del territorio. Stiamo parlando della Concessionaria Confalonieri di Sassari, dove il Business

Booster Tour ha fatto tappa dal 4 al 18 aprile. In sinergia con Promocamera, Camera di Commercio di Sassari e Confindustria, e sotto l’egida del Comune di Sassari, la Confalonieri ha trasformato l’esposizione dei mezzi commerciali Renault accrescendone l’appeal con un’offerta dedicata agli imprenditori del centro-nord Sardegna: i “Business Coaching Days”.

IL PROGRAMMA SASSARESE

Una tre giorni ricca di intesse quella che, da venerdì 13 a domenica 15 aprile, ha dato l’occasione a clienti e imprenditori di vedere, toccare e, grazie ai test drive, provare i veicoli commerciali esposti, ma anche e soprattutto di partecipare a incontri formativi e di aggiornamento gratuiti su alcuni dei principali aspetti delle attività imprenditoriali. Fiscalità, digital marketing, gestione aziendale, Team building, gestione dati sensibili, norme ambientali, mobilità elettrica, mobilità per diversamente abili, noleggio a lungo termine, test drive: questo il ventaglio delle materie che l’iniziativa congiunta di Renault, Confalonieri, Camera di Commercio e Confindustria ha consentito ai visitatori di approfondire. “L’idea dei Business Coaching Days – ha affermato Luca Confalonieri, titolare della Confalonieri srl, Renault Store Confalonieri – nasce dal lavoro quotidiano che sviluppiamo in Fabrizio Piastra, direttore vendite flotte Renault Italia, ha spiegato le ragioni dell’evento sardo: “Siamo sempre aperti a tutti gli eventi che presentano soluzioni innovative e originali, come ad esempio il furgone che si trasforma in una sorta di camper come quello esposto qui a Sassari, ideato e allestito proprio in Sardegna. Il tour dà inoltre l’opportunità di ideare nuove modalità di coinvolgimento come quella organizzata da Confalonieri e di fare la differenza rispetto alle altre concessionarie. Il commercio si fa anche con l’innovazione! La

IL PARERE

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TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2018

azienda; il rapporto costante con le imprese del nostro territorio ci ha aiutato a cambiare il nostro modo di porci nei confronti del cliente professionale. Inoltre, è fondamentale conoscere le esigenze dei clienti, al fine di proporre una soluzione che possa essere adatta ad ogni bisogno. Per ottenere questo tipo di interazione, che col tempo ci tramuta sempre di più in veri e propri consulenti al posto di venditori, crediamo sia necessario investire sulla professionalità del nostro team di lavoro. Dato che crediamo che questo sia il nostro percorso, abbiamo pensato di condividerlo con tutte le realtà del territorio e abbiamo creato questo progetto. Pensiamo che più è alto il grado delle competenze specifiche per settore, più tutto il commercio indipendentemente dal proprio ramo di attività, possa giovarne”. L’evento, nato dal progetto di Renault Italia per promuovere la propria gamma di veicoli commerciali allestiti in maniera non convenzionale, ha quindi rappresentato l’opportunità per dimostrare che con il coinvolgimento e l’impegno di tutti anche una piccola azienda può fare grandi cose. Per Confalonieri il concetto di “coaching” si declina ogni giorno nella trattativa con il cliente che deve acquistare un veicolo, in particolare se ad uso commerciale, e comprende consulenza e formazione ma anche un’attenzione particolare all’aspetto relazionale. Questi sono i valori aggiunti che, a parità di prezzo o sconto proposto, fanno la differenza per la fidelizzazione della clientela. gamma di veicoli commerciali Renault offre circa 500 versioni tra modelli e investimenti e conta su un team di 250 venditori in grado di dare anche consulenza, oltre a 800 punti di assistenza in Italia. Renault è in grado di soddisfare le più svariate esigenze di allestimento, dallo street food, al trasporto cavalli, ai mezzi con attrezzature medicali, a quelli studiati per la mobilità dei disabili. Tutti casi per i quali i clienti, necessitando di soluzioni su misura, non comprano su catalogo. Le tappe del Business Booster Tour servono proprio a dimostrare quello che si può fare”.


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SEGUICI SU

Renault Trucks Italia

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Una filosofia semplice quella di Adami Trasporti ma che l’ha portata ad un successo internazionale nella logistica del beverage. SAF-Holland partner strategico della

FOCUS

AZIENDE

componentistica

Dove va il cliente,

andiamo noi D di

Luca Barassi

al carretto ad una flotta di 160 trattori e 250 semirimorchi il passo non è breve. Infatti, ci sono voluti quasi 180 anni. “Abbiamo trovato le prime tracce della famiglia Adami – ci racconta Stefano, titolare di terza generazione dell’azienda di trasporti famigliare – nei registri del 1840 della curia di Parona, dove a fianco del nome era indicato il mestiere… carrettiere”. Curiosità a parte, l’attività di trasportatori vera e propria di questa azienda veronese nasce nel primissimo dopoguerra, con Franco Adami che compra i primi Lancia Esatau, mitico veicolo diventato poi OM. L’Italia si doveva rialzare in piedi e la necessità di movimentare sul territorio ogni tipo di merce era sempre più impellente. “All’inizio con il camion – precisa Stefano Adami, figlio di Franco – si trasportava qualsiasi cosa, sia per necessità che per ammortizzare il costo dell’acquisto del mezzo. Poi però la nostra attività si è sempre più specializzata nel trasporto di uno dei prodotti più importanti del nostro territorio: il vino”.

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TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2018

L’EVOLUZIONE DELLA ATTIVITÀ

“La nostra filosofia – ci spiega Stefano – è sempre stata, ed è tutt’oggi, quella di seguire il nostro cliente. Le sue scelte commerciali e strategiche diventano anche le nostre”. Infatti, così come si è sviluppata l’attività delle cantine del veronese, così si è sviluppata l’attività della Adami Trasporti. Da un trasporto prettamente locale di damigiane e bottiglie, ad un trasporto sempre più massiccio in termini di volumi, più industriale e passando al prodotto sfuso ma, soprattutto, esteso in gran parte del nord e nord est europeo. Il “Vangelo” di Adami è quindi il prodotto alimentare liquido, non solo vino, ma anche cioccolata, glucosio, olio, e così via. “Sì, negli anni ’80 abbiamo fatto questa scelta strategica che ha coinciso anche con il dimensionamento internazionale, dato che i nostri clienti si sono sempre più rivolti verso i mercati dell’Est e della Germania”. Per far fronte a questa esigenza oggi l’Adami Trasporti è strutturata con una sede principale a Verona, dove si svolge la maggior parte dell’operatività e con una

azienda controllata in Germania (Alfa Logistics) che, in pratica, funge da hub logistico per il trasporto combinato. Adami, infatti, collabora con i principali terminal ferroviari per offrire servizi di trasporto intermodali via treno, con l’utilizzo di 150 tank containers sulle principali direttrici di traffico europee. L’altro braccio dell’azienda è la Adami Slovensko, nata cinque anni fa, proprio per presidiare al meglio il mercato est europeo. È una azienda partecipata al 100% da Adami, pur essendo autonoma dal punto di vista gestionale ed operativo. “È stata una scelta quasi obbligata – precisa Stefano Adami – in quanto la concorrenza in quell’area è molto forte e con i costi di esercizio italiani non eravamo assolutamente competitivi, rischiando di perdere gran parte di quel mercato e clienti italiani che si rivolgono a quell’area”. Grazie alle scelte fatte negli ultimi decenni, l’azienda è in grado di garantire un servizio di trasporto e di logistica alle multinazionali del food, così come alla piccola-media azienda, gestendo circa 31 mila viaggi all’anno per oltre 630 mila tonnellate di merce movimentata.


LA FLOTTA, ELEMENTO STRATEGICO

“Poter contare su mezzi affidabili e su tecnologie moderne, è per noi fondamentale”. Esordisce così il nostro interlocutore che, insieme ai fratelli guida l’azienda. Adami offre servizi di trasporto stradale in tutta Europa “24/7”, grazie ad una delle più moderne flotte di camion e rimorchi in Europa costituita da trattori, per lo più Scania, e da 250 semirimorchi cisternati. Una flotta naturalmente tutta Euro 6 e che ha una vita media di quattro anni, perché l’obiettivo è anche quello di ridurre al massimo le emissioni di CO2. “Per il tipo di lavoro che facciamo – aggiunge Adami – crediamo di più in un parco mezzi sempre aggiornato e nuovo, piuttosto che sull’utilizzo di veicoli con motorizzazioni a carburanti alternativi. Sono ancora troppe le incognite sul metano o altre tecnologie, e quindi preferiamo per ora un gasolio sempre più pulito ed efficiente”.

Che l’efficienza sia una priorità per questa realtà veronese, è evidente appena si entra nel piazzale, dove i mezzi sono perfettamente allineati e continuamente puliti. Anzi, Adami ha sviluppato e realizzato innovativi impianti di lavaggio e sterilizzazione delle cisterne alimentari, dotati di laboratori per l’analisi e il controllo delle acque. Non solo, l’acqua non viene mai sprecata e riciclata per il lavaggio esterno, prima di essere depurata e smaltita. Dunque, un’azienda decisamente “Green”, pur non utilizzando quei veicoli che oggi vengono marchiati come ecosostenibili per l’utilizzo di LNG o altri carburanti verdi.

EFFICIENZA IN TUTTI I COMPONENTI

Come per la flotta di veicoli, anche per molti altri elementi che costituiscono il veicolo, sono state fatte scelte di accorpamento e di omogeneizzazione. Un unico fornitore (o quasi) dà modo di rendere più efficienti gli acquisti e la manutenzione dei suoi prodotti.

Enrico Cerpelloni (a sinistra), responsabile commerciale di SAF-Holland Italia, consegna il riconoscimento come partner strategico a Stefano Adami, titolare dell’azienda di famiglia.

Anche per quanto riguarda la scelta degli assali, dunque, è stata presa questa direzione. Dal 2001, infatti, la preferenza di questo importante componente del semirimorchio è caduta su SAF-Holland, l’azienda tedesca leader del settore che ha cominciato, proprio in quegli anni, a rendere la propria presenza in Italia molto più massiccia, anche attraverso la nascita di SAF Italia. “Inizialmente – continua Adami – abbiamo adottato gli assali SAF (Holland non faceva ancora parte del gruppo, n.d.r.) in quanto tecnologicamente molto avanzati per il tempo,

Tra 50 anni le aziende di autotrasporto saranno completamente trasformate, così come la figura degli autisti. L’automazione entrerà sempre più preponderantemente nella nostra attività. questi aspetti SAF-Holland oggi è affidabile al 100% per cui è il nostro partner strategico per questo componente del veicolo”. Oggi, come allora, inoltre Adami Trasporti è propensa ad adottare prodotti innovativi e di nuova concezione. È stata, infatti, una delle prime aziende in Italia a provare il SAF TIRE Pilot, l’efficiente sistema di retrofit per il monitoraggio e il mantenimento della pressione preimpostata nei pneumatici del rimorchio. “Confermo: – conclude Stefano Adami – ci piacciono le innovazioni e, sicuramente, testeremo il nuovo SAF Adaptive Air Dumping, non appena sarà disponibile sul mercato”.

L’assale INTRADISC con INTEGRAL è il top di gamma del costruttore tedesco, ed è il più adottato sui semirimorchi di Adami Trasporti.

avendo già eliminato balestre e cavallotti che rendevano più complessa ed costosa la manutenzione”. Da qui è stata una fidelizzazione continua con l’azienda tedesca e, in particolare, con la filiale italiana. Da quando poi anche assistenza e customer care sono ulteriormente migliorati, per Adami non ci sono dubbi sugli assali da montare sui propri semirimorchi. “La prima cosa che guardiamo è il livello di manutenzione richiesto, poter contare su un fermo macchina minimo è fondamentale per la profittabilità dell’azienda. Poi, è importante come il fornitore si approccia con noi, e come risponde a specifiche esigenze o richieste di intervento. Su www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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CARBURANTI ALTERNATIVI

FOCUS

Ancora

GNL

Aperti, tra Lazio e Toscana, due nuovi

distributori di gas naturale liquefatto che vanno ad aumentare la capillarità sul territorio. Le cerimonie sono stata l’occasione per Iveco per consegnare alcuni Stralis MP460 a cinque aziende laziali

A

riprova del successo e della diffusione ormai consolidati che sta riscuotendo la nuova tecnologia legata al gas naturale, nel giro di pochi giorni, a metà aprile, sono stati inaugurati due nuovi impianti di distribuzione di GNL, che portano a 20 il numero dei punti di erogazione attivi in tutta la penisola. Il primo si trova in Toscana lungo l’Autopalio, direzione Siena, l’altro nel Lazio, a Riano, sulla via Tiberina, a pochi chilometri da Roma. Vinto lo scetticismo sul gas naturale e provato, con il grande successo ottenuto (non solo in Italia) dello Stralis NP460, che si tratta di una tecnologia largamente applicabile alle lunghe percorrenze, l’apertura di queste nuove stazioni, che fanno della capillarità sul territorio una realtà ormai strutturata, sancisce anche la caduta dell’ultimo tabù, quello che vedeva nella difficoltà di approvvigionamento del carburante, dovuto alla limitata presenza di punti di rifornimento

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sulla Penisola, l’elemento determinante che avrebbe impedito lo sviluppo di tale tecnologia, decretandone un immediato declino. Va ricordato che il grande vantaggio dell’utilizzo del LNG, gas naturale liquefatto e mantenuto a -160°C in serbatoi criogenici, è invece evidente: si tratta di un prodotto vincente, non solo perché, trasformato in forma liquida, riduce di 600 volte

il suo volume ed è possibile trasportarlo su gomma, ma anche perché costituito da metano e gas combustibili al 99,9% e quindi dotato di caratteristiche superiori al gas naturale delle condotte.


Il taglio del nastro, rispettivamente, nei distributori lungo l’Autopalio e sulla Tiberina.

GOLDENGAS IN TOSCANA

Ma torniamo alle inaugurazioni, l’impianto toscano porta la firma della Goldengas, azienda marchigiana, mentre quello nel Lazio è opera di Ham Italia, società italo spagnola. “Goldengas crede fortemente nello sviluppo del LNG – ha detto Federico Petrolini, Amministratore Delegato della Goldengas – e recentemente ha deciso di concentrare i suoi investimenti per la realizzazione di nuove stazioni nelle aree geografiche di Marche, Veneto, Toscana e Puglia. Sono investimenti importanti, come i prossimi, previsti ad Ancona e nelle regioni Lazio e Piemonte, che dimostrano nel concreto la volontà della Goldengas di esserci, da protagonista”. Il nuovo impianto è predisposto per l’erogazione di benzine, gasolio, gasolio potenziato, GPL, gas naturale liquefatto e gas naturale compresso. Una serie di servizi aggiuntivi a beneficio degli autisti completa l’offerta della stazione all’interno di una struttura che è anche sostenibile perché riceve parte della sua energia da una serie di pannelli solari.

tradizionali, 4 erogatori per il CNG e uno per il LNG; l’impianto consente un rifornimento in pochi minuti grazie al sistema di somministrazione del gas a 1.000 kg/ min. La stazione è il prodotto dello spirito imprenditoriale di Ham Italia, società italo-spagnola nata nel 2011 per realizzare l’ambizioso progetto di diffondere la cultura e l’engineering del gas naturale liquefatto anche in Italia, dove per lungo tempo difficoltà di vario tipo ne hanno limitato lo sviluppo. Ogni anno Ham fornisce oltre 450 milioni di Kg di LNG, trasportati dalla sua flotta di oltre 90 autobotti lungo più di 6 milioni di Km.

ANCORA CONSEGNE DI STRALIS LNG

La piccola ma simpatica cerimonia di Riano è stata anche l’ occasione per IVECO per effettuare, tramite Romana Diesel, la consegna cinque veicoli ad altrettanti clienti: Zampieri Holding, Cometa, Gruppo Cedrini , Gruppo D’innocenti e Latina Freddo, tutte aziende che hanno sede in

CINQUE AZIENDE LAZIALI

quell’area geografica, che saranno clienti del distributore e che gestiscono prevalentemente il trasporto per conto di grandi corrieri logistici. Le cinque aziende hanno scelto lo Stralis AS440S40TP LNG, veicolo studiato per affrontare agevolmente le missioni a lungo raggio, con due serbatoi da 540 litri ciascuno, che garantiscono un’autonomia fino a 1.500 km, con il beneficio aggiuntivo di una assoluta silenziosità.

sono stati consegnati 4 nuovi LNG, insieme a 4 motrici a gasolio AS260S51TP, che l’azienda userà per il trasporto per Palmolive. Altri 10 sono andati al Gruppo Cedrini che dispone già di un parco di 50 trattori, 20 Eurocargo e 100 Daily, utilizzati per il trasporto di UPS. Il Gruppo D’Innocenti ne ha ritirati 15 - e altrettanti AS440S46TP a gasolio – da aggiungere ai 150 trattori, 20 Eurocargo e 200 semirimorchi furgonati, per l’attività per i corrieri SDA, TNT, AWS. Infine la Latina Freddo ha ricevuto 2 veicoli, che vanno ad aggiungersi ad altri 100 trattori e 120 semirimorchi isotermici, impiegati nel trasporto per Unilever. (F.V.)

La Zampieri Holding, che può contare su un parco macchine di 150 trattori, 40 Eurocargo, 100 Daily e 200 semirimorchi furgonati e gestisce la logistica per i corrieri SDA, TNT e DHL, ha ritirato 30 esemplari, oltre a 45 Stralis AS440S46TP a gasolio. A Cometa

HAM ITALIA NEL LAZIO

All’inaugurazione del distributore di Riano (di proprietà di Petroli 2000) l’ha fatta da padrone l’ingegner Aldo Bernardini, Responsabile Tecnico e Amministratore di Ham Italia, fornitore del carburante, che ha anche costruito l’impianto. Il distributore, offre, oltre ai punti di approvvigionamento per i carburanti

Alcuni degli Stralis GNL consegnati a cinque aziende laziali dalla Romana Diesel, nel corso dell’inaugurazione del distributore di Riano.

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CARBURANTI ALTERNATIVI

A tutto

FOCUS

Gas! Il progetto HDGAS durato tre anni, ha permesso di sviluppare prototipi avanzati di motori non ibridi per veicoli pesanti, capaci di rispondere alle future restrizioni in termini di sostenibilità ambientale. Lo scorso aprile ne sono stati resi pubblici i risultati, presso il CNH Industrial Village di

Federica Lugaresi

L

a nuova tecnologia a gas naturale sta riscuotendo grande successo ed ha una diffusione ormai consolidata. Il progetto HDGAS – acronimo di Heavy Duty Engines integrated into Vehicles – ha avuto lo scopo di sviluppare dei prototipi avanzati di motori per veicoli pesanti (alimentati sia a doppio combustibile, sia esclusivamente a Gas Naturale), rispondenti agli standard

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emissivi Euro 6 e pronti per rispondere ai futuri limiti per la CO2 e gas serra. Uno sguardo al futuro, quindi, per “aggiustare il tiro” e migliorare la qualità dell’aria riducendo le emissioni senza però compromettere l’efficacia e le performance, costo di utilizzo e praticità dei prodotti sviluppati. Nello specifico il progetto rientra in “Horizon 2020”, ed è stato quindi, parzialmente finanziato dall’Unione Europea, coinvolgendo nove paesi e venti partner, tra aziende, istituti di ricerca e università: tra questi, oltre FPT Industrial e Iveco - marchi di CNH Industrial – anche il Politecnico di Milano, AVL e Bosch. Annalisa Stupenengo, Brand President di FPT Industrial, ha aperto l’evento sottolineando l’importanza della ricerca di HDGAS:

“Le problematiche ambientali diventano sempre più drammatiche ogni giorno, e noi siamo chiamati a fare del nostro meglio per contenere i danni. Ecco perché non dobbiamo soltanto ridurre le emissioni di CO2, ma anche di inquinanti. Per riuscirci esiste soltanto una soluzione al momento. Una soluzione che rispetta l’ambiente, è compatibile con i costi e disponibile immediatamente: il Gas Naturale. E il progetto HDGAS rispecchia questa filosofia. I motori a gas offrono gli stessi vantaggi dei motori tradizionali – affidabilità compresa -, i costi di proprietà sono competitivi, il costo del pompaggio basso. Inoltre, il metano è un combustibile che può anche essere ricavato in maniera completamente rinnovabile – riciclando i rifiuti organici – riducendo così le emissioni di CO2 quasi a zero. Quindi per il trasporto pesante il Gas Naturale è una soluzione efficace oggi, ed è anche il candidato perfetto per guidare la transizione verso il trasporto ‘verde’ del futuro, un futuro che è più vicino di quanto pensiamo”.


UN PROGETTO ARTICOLATO

Per realizzare questo progetto, la ricerca è stata divisa in sei sotto-progetti. FPT Industrial era a capo del numero 4, in cui doveva essere sviluppato un motore ad accensione comandata a bassa pressione. FPT Industrial, insieme ai suoi partner (IVECO, Ricardo, AVL, Politecnico di Milano, TUG e BorgWarner), ha sviluppato due versioni – una stechiometrica e l’altra

Annalisa Stupenengo, brand president di FPT durante il suo intervento.

equiparabili a quelli ottenuti con la trazione elettrica” ma in tempi e costi più rapidi.

LA TAVOLA ROTONDA

lean burn – di un nuovo motore a Gas Naturale ad iniezione diretta (partendo da un Cursor 13 a Gas Naturale di FPT Industrial), capace di raggiungere un incremento del 10% dell’efficienza e una riduzione del 10% di emissioni di gas serra. Allo stesso tempo, la ricerca doveva portare anche a incrementare le prestazioni del 10% (in confronto ai motori attuali), e a una gamma di veicoli che permettono di compiere missioni superiori a 800 km. Ne sono risultati tre prototipi: uno è stato consegnato a Ricardo, per l’installazione e lo sviluppo della versione “lean burn” al banco prova, uno a IVECO per l’installazione su un veicolo dimostrativo, mentre FPT Industrial - rivestendo il ruolo di brand leader nella ricerca del sistema di iniezione - si è occupata dello sviluppo della versione stechiometrica del prototipo al banco prova, ottenendo come risultato un motopropulsore interamente a metano.

“Il motore stechiometrico di FPT Industrial ha prodotto ottimi risultati: le prestazioni che erano state individuate come obiettivo (ovvero 2,200 Nm @ 1,000 rpm – 370 kW @ 1,900 rpm) sono state raggiunte, così come la riduzione del 10% di CO2 (confrontata con motori all’avanguardia del 2013). Inoltre, il consumo di combustibile è risultato persino inferiore all’obiettivo, fissato a 200 g/kWh” hanno dichiarato dalla Casa. NGVA Europe (che ha seguito il progetto HDGAS), ha rimarcato quanto “il gas naturale rappresenti per il settore dei trasporti un’opportunità assolutamente interessante poiché le tecnologie sviluppate negli ultimi venti anni, sono disponibili da subito” e per di più applicabili grazie all’implementazione delle infrastrutture. Oggi infatti, la decarbonizzazione potrà “mettere il turbo”, “raggiungendo valori

Horizon 2020 (H2020) è il Programma Quadro dell’Unione Europea (UE) per la ricerca e l’innovazione relativo al periodo 2014-2020. I Programmi Quadro, di durata settennale, sono il principale strumento con cui l’Unione Europa (UE) finanzia la ricerca in Europa. Horizon 2020 unifica in un unico strumento finanziario tre programmi precedenti (2007-2013) finalizzati a supportare la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico: il Settimo Programma Quadro (7PQ), il Programma Quadro per la Competitività e l’Innovazione (CIP) e l’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT). La sua elaborazione è stata avviata nel 2011, quando i capi di Stato e di governo della UE hanno invitato la Commissione europea, per il periodo 2014-2020, a integrare in un quadro strategico comune i diversi strumenti dedicati a sostenere la ricerca e l’innovazione.

FOCUS

HORIZON 2020

Nella seconda parte della mattinata, sono poi intervenuti diversi relatori che hanno sottolineato l’importanza del gas naturale “nel quadro della strategia di efficientamento degli impieghi energetici”. Si è evinto che il mercato europeo del gas naturale e dei veicoli dual fuel, a oggi, risulti modesto in termini di numeri assoluti ma altresì con grosse opportunità per sviluppare ed espandere l’utilizzo del metano per i trasporti, forte dei vantaggi in termini di sostenibilità (sia ambientale che economica) che il gas naturale garantisce. Ça va sans dire che i partner del progetto credono fermamente che il metano liquido sia una reale e disponibile alternativa al diesel per i trasporti su media e lunga distanza. Il passo non sarà immediato: da principio utilizzato come carburante complementare al gasolio e solo in seguito, come sostituto.

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INFRASTRUTTURE

TERZO VALICO

Terzo Valico,

la nuova linea

Due scorci del completamento dello scavo della tratta in sotterraneo.

La linea ferroviaria Tortona/Novi Ligure-Genova, conosciuta anche come Terzo valico dei Giovi, o più semplicemente come Terzo valico, è un percorso in costruzione, finalizzato a creare un collegamento veloce fra Genova e l’entroterra. I lavori sono iniziati nell’autunno 2013 e la linea sarà completata nel 2021 di Federica Lugaresi

L

a mobilità è un asset fondamentale per l’economia del Paese e la sicurezza è la principale componente di tale valore. Investire in mobilità sicura significa quindi investire nella crescita del Paese, sia per le risorse impegnate sia per l’effetto nella modernizzazione. In coerenza con la strategia di privilegiare modalità di trasporto ecosostenibili, ribadita recentemente dall’Unione Europea con l’Iniziativa Faro (COM(2011) 21), il Terzo Valico consentirà di trasferire quote consistenti di traffico merci dalla strada alla rotaia, con vantaggi per l’ambiente, la sicurezza e il sociale. Vantaggi economici pure in termini operativi: la Comunità Europea infatti ha avviato uno studio per l’internazionalizzazione dei costi ambientali dei trasporti nei diversi modi. Per quanto riguarda le merci,

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lo studio ha valutato in 8,8 centesimi di euro il costo associabile al trasporto di una tonnellata/km su strada mentre nel caso della ferrovia il corrispondente valore è di 1,9 centesimi di euro. La linea è ritenuta una priorità nell’ambito del collegamento con l’Europa centrale per il trasporto delle di merci che transitano giornalmente dal porto ligure. In particolare, l’opera si inserisce nel Corridoio Reno -Alpi, che è uno dei corridoi della rete strategica transeuropea di

trasporto (TEN-T core network) che collega le regioni europee più densamente popolate tra il porto di Rotterdam (sul Mare del Nord) e il Nord Italia.

IL PERCORSO

L’infrastruttura è prevalentemente costituita da opere in sotterraneo che presentano una lunghezza complessiva di circa 84 km (considerando la presenza di gallerie a singola e a doppia canna) e che comprendono sia la Linea principale sia le Finestre (cunicoli di accesso). Lo scavo della Tratta in sotterraneo avviene per il 36% in meccanizzato mediante l’utilizzo di TBM-EPBS doppio scudate, mentre la rimanente parte (64%) mediante approccio “ADECO-RS – Analisi delle Deformazioni Controllate”, ovvero mediante scavo tradizionale “full face”, previo consolidamento del fronte e contorno del cavo.


Il tracciato si svilupperà per 53 chilometri, 37 dei quali in galleria; è inoltre prevista la realizzazione di interconnessioni per complessivi 25 km, di cui 16,5 in galleria. La tratta sarà integrata con la linea già esistente, assicurando a sud il collegamento diretto con i bacini portuali e con la linea Savona-Ventimiglia; a nord sarà collegata con Torino in prossimità di Novi Ligure e, in direzione di Milano, alla linea AlessandriaPiacenza, in prossimità di Tortona. La linea da Genova a Novi Ligure, indipendente rispetto alle linee esistenti, utilizzerebbe gallerie naturali, tranne un breve tratto all’aperto in corrispondenza di Libarna, dove è prevista la costruzione di un posto di movimento per le manovre di soccorso, sosta e manutenzione. Da Novi Ligure a Tortona dovrebbero essere realizzate due gallerie artificiali. Le gallerie naturali utilizzate sarebbero nove, mentre quelle artificiali progettate sono cinque. Le opere previste dal progetto, verranno realizzate in due fasi. La prima fase della realizzazione prevede la costruzione, da Genova ad Arquata Scrivia, dei 27 km del tunnel di valico costituito da due gallerie affiancate e di 5,9 km di gallerie a binario semplice per le interconnessioni sul territorio di Genova, verso Voltri. La seconda fase prevede altri 14 km di doppie gallerie sotterranee da Arquata Scrivia a Novi Ligure, 3 km di gallerie per la connessione con Novi Ligure e 5 km di binario doppio allo scoperto. Per circa 16 km il tracciato dovrebbe estendersi oltre Novi Ligure, fino alla periferia di Tortona, collegandosi con la linea preesistente e raddoppiandone il binario.

BENEFICI SOCIALI

Un Paese che non innova, non progetta le sue infrastrutture, non crea opportunità per i propri giovani perde centralità nella politica internazionale, competitività nelle dinamiche del mercato mondiale, attrattività verso investimenti e talenti, e riduce le possibilità di sviluppo per se stesso e le proprie imprese. Il Terzo valico è una nuova linea ad alta capacità veloce che potrà supportare il nuovo piano di sviluppo del Porto di Genova,

Lo sviluppo della rete TEN-T: un insieme di infrastrutture di trasporto integrate previste per sostenere il mercato unico, garantire la libera circolazione delle merci e delle persone.

che ha la vocazione di hub di accesso al corridoio Genova-Rotterdam. Potrà infatti meglio intercettare i traffici merci che attualmente dall’Estremo Oriente arrivano in Mediterraneo prediligendo, anche per le merci destinate all’Italia e al centro Europa, i porti dei Mari del Nord (Rotterdam e Anversa) ai porti del Mar Tirreno, nonostante il maggior tempo di viaggio di circa 5 giorni. Si potrà passare quindi dagli attuali 5/10 giorni ai 3/5 giorni futuri. Detto questo, l’opera darà al Paese un’ulteriore opportunità per competere sui mercati internazionali, e permetterà di dare un nuovo impulso economico a Liguria e Piemonte, “territori destinati a diventare una fondamentale piattaforma logistica internazionale per i trasporti”. Inoltre, va da sé che la consistente riduzione del numero di mezzi pesanti che attraverseranno l’Appennino, avrà inoltre come conseguenza una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra valutabili in milioni di tonnellate considerando che il trasporto su ferrovia è di almeno 4/5 volte meno inquinante del trasporto stradale (ricordiamo che oggi paesi come la Germania, muovono su rotaia un numero di container

cinque volte superiore rispetto all’Italia). Una attenta considerazione va fatta anche in termini di servizi aggiuntivi per attività commerciali, servizi e terziario. Tenuto conto della particolare tipologia dei lavori che si sviluppano, in gran parte in sotterraneo, si tratta di maestranze con un know-how altamente specializzato nelle attività di tunnelling. Tra personale diretto e personale indiretto (sub appaltatori/affidatari), si è stimata la punta massima di maestranze occupate di oltre 2.500 unità, oltre al personale tecnico di coordinamento. Il personale impiegato nella realizzazione dell’Opera alloggerà in 8 campi base, 4 previsti in Liguria e 4 in Piemonte, utilizzando per i servizi di supporto, ove possibile, strutture logistiche esistenti sul territorio. È un dato di fatto che si hanno (e avranno) ricadute sociali – per la presenza di queste migliaia di persone - sulle attività presenti in ciascun territorio e comune. “Si registra, infatti, l’attivazione di un nuovo ciclo di domanda di beni e servizi che amplia i benefici sociali ad un bacino territoriale molto esteso” come dichiarato nel sito ufficiale dell’opera. Secondo quanto riportato nel medesimo sito, la spesa complessiva è pari a 6,2 miliardi di euro, limite fissato dal CIPE con la Delibera n. 84/2010 del 18 novembre 2010, che ha autorizzato la realizzazione dell’infrastruttura in 6 lotti costruttivi, dopo l’approvazione del progetto definitivo complessivo. L’avanzamento complessivo dell’opera è attualmente pari a circa il 22% mentre l’attivazione della linea è prevista entro il 2022. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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PROFESSIONE

PANAMERICANA » 2ª PARTE

CAMIONISTA

Dal Grande Nord al

Messico Ancora sulla

Panamericana, scendendo attraversando l’America dei grandi spazi, dei deserti e delle grandi pianure, fino al confine con l’odiato-amato vicino

di Fergus Flaherty fotografie Archivio

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Erreottanta


N

ello scorso numero abbiamo percorso la Panamericana nella sua parte più fredda: dall’Alaska, da dove parte, poi la Columbia Britannica e lo Yukon, in Canada. Lasciati i Territori del Nord si torna nel territorio americano, attraverso Oregon,

California, Arizona, Texas e Nuovo Messico. Già da qui appare chiara ed evidente la diversità dei paesaggi e dei climi che questa strada o, per essere più precisi, questo sistema integrato di strade, incontra nel suo immenso sviluppo. Dai ghiacci, dal freddo, la Panamericana

arriva ai caldi e ai deserti della California e dell’Arizona, dopo essere passati per lo Stato di Washington. Da qui la Strada si tuffa in quello che, forse, è il suo tratto più importante, quello Messicano, nel quale attraversa quindici Stati. Il tratto messicano, poi, è particolarmente

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PROFESSIONE

PANAMERICANA » 2ª PARTE

CAMIONISTA

noto per la leggendaria, massacrante corsa automobilistica su strada che, dal ‘50 al ’54, infiammò gli animi degli appassionati di automobilismo di tutto il mondo. Ma ci torneremo.

COME IN UN WESTERN

Dunque, scendiamo verso Sud, California, Arizona. Terra rossa, cactus e migliaia di generatori eolici che sfruttano il vento che soffia impetuoso. Poco più di cento anni fa questo era il territorio Apache; attraversandolo tornano in mente le cariche di cavalleria, gli attacchi alle diligenze, John Wayne, John Ford e i suoi film meravigliosi. Lo scenario è quello di allora e ti aspetti, da un momento all’altro di vedere sulla collina un cow boy solitario, magari intento a guardare i grandi trucks che, imponenti,

divorano chilometri e chilometri di strada. È davvero impressionante, in un Paese come gli Stati Uniti, dove tutto è all’avanguardia, resistono ancora, nell’uso quotidiano, strumenti che in Europa sarebbero destinati a un museo. Così chi ha fame può entrare in un vecchio e scalcinato vagone ferroviario diventato un bar-ristorante, dove ci si ciba di bistecche, hamburger e patatine. Per fare rifornimento non è raro trovare ancora pompe che risalgono alla fine egli Anni Cinquanta. Si guida verso l’infinito, ai lati della strada mandrie e fattorie ma anche fabbriche modernissime, stabilimenti industriali; un po’ di tutto e tanta gente che si muove. Sì, perché gli americani sono il “popolo in movimento” per eccellenza, la strada fa parte del loro essere.

I grandi spazi sono la prerogativa delle autostrade yankee, nessuna delle quali, paradossalmente, porta il nome di Panamericana.

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Poco più di cento anni fa questo era il territorio Apache; attraversandolo tornano in mente le cariche di cavalleria, gli attacchi alle diligenze, John Wayne, John Ford e i suoi film meravigliosi. DOVE NASCE IL MITO

E muovendosi, scendendo, si arriva al confine messicano. E possiamo dire che qui, effettivamente, sul confine USA-Messico nasce ufficialmente la Panamericana. Sì, perché, nessuna strada negli Stati Uniti o in Canada è stata mai battezzata come Panamerican Highway, anche se alcune vie di comunicazione,


I grandi truck sono i dominatori assoluti delle highway: i ponti sul Rio Grande sono attraversati, ogni giorno, da oltre 5mila camion

prima del confine sono anche chiamate Pan American Expressway e Pan American Freeway, a ideale congiungimento con il sistema viario oltre confine. Dunque, la Strada, ufficialmente, nasce al confine, esattamente a Nuevo Laredo, e si dirige decisamente verso Città del Messico, anche se dei “rami” secondari sono stati costruiti più tardi e vanno a toccare varie località, sempre non lontane dal confine: Nogales, Sonora, Ciudad Juárez, Chihuahua, Piedras Negras, Coahuila, Reynosa e Tamaulipas. Ma ci sarà modo di parlarne, per il momento torniamo al confine, anzi ai vari punti di confine con Texas, Arizona, Nuovo Messico, dove la Panamericana sta vivendo, da qualche anno, da quando le barriere doganali con il Grande Vicino sono cadute o si sono affievolite con gli accordi NAFTA North American Trade Agreament, (una sorta di Unione Europea nordamericana) , la sua stagione migliore. Abbiamo detto “sta vivendo”, ma nessuno sa, ancora, quanto durerà questa situazione, visto che Donald Trump non sembra condividere quella simpatia verso i vicini, che aveva contraddistinto l’operato degli ultimi Presidenti, sia democratici che repubblicani. Il Rio Grande è un fiume che abbiamo visto e rivisto in innumerevoli film western, segna il confine naturale tra Messico e Stati Uniti.

UNA MECCA PER I CAMIONISTI

Comunque, per il momento Le città di confine sono diventate la vera mecca di ogni messicano: bar, ristoranti, alberghi, casino, bordelli, sono frequentati da avventurieri, uomini in cerca di facile fortuna, ma anche da avvocati, commercialisti, in grado di acchiappare e far fruttare ogni singola nuova opportunità. Avventurieri, abbiamo detto, ma anche tanta, polizia. Si cerca in ogni modo di troncare sul nascere ogni traffico illecito, soprattutto quello di droga e di armi. È naturale che in questa varietà di personaggi, in questa variegata natura umana, i

Il tratto messicano, poi, è particolarmente noto per la leggendaria, massacrante corsa automobilistica su strada che, dal ‘50 al ’54, infiammò gli animi degli appassionati di automobilismo di tutto il mondo. camionisti abbiano un posto di rilievo. Ce ne accorgiamo nell’area di sosta di un ristorante dove, praticamente si vende di tutto. Tra Laredo, in Territorio Usa e Nuevo Laredo, in Messico, si sviluppa il maggiore nodo ferroviario e autostradale che collega le regioni industriali del Messico e degli Stati Uniti. I ponti sul Rio Grande che portano da un Paese all’altro sono attraversati giorno e notte da grandi camion, circa 5mila al giorno, che generano un traffico ai limiti della sopportazione, ma che danno vita a un indotto di diversi milioni di dollari al giorno. La zona di confine, una striscia di terra di 210 chilometri di larghezza, che va dal pacifico al Golfo del Messico è la zona che, negli ultimi dieci anni, alla faccia della crisi economica, ha conosciuto lo sviluppo economico maggiore di tutto il Nordamerica. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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ALLESTIMENTI

MERCATO

Fino all’ultimo

trailer

S

chmitz, Krone e Kögel restano da molti anni in testa alle immatricolazioni di trailer in Italia. Il primo, avendo chiuso il 2017 con quasi 2.400 mezzi, il secondo a 2.100 e il terzo a poco più di 2.000. Non c’è possibilità di scalfire questa triade. L’unico in grado di competere attualmente è il primo costruttore nazionale, che parte però dalla quarta posizione, mettendo a segno circa 1.120 semirimorchi, ma che sommando i mezzi prodotti dalla Zorzi, di cui è comproprietaria, e che ha immatricolato 568 trailer nel 2017, arriva in totale a sfiorare i 1.700 mezzi prodotti e venduti con il tricolore. Ancora troppo pochi per avvicinarsi ai tedeschi. A seguire ancora uno storico marchio italiano, ora in proprietà al Gruppo polacco Wielton, Viberti, che presiede il 5° posto in graduatoria con poco più di 800 mezzi. Al 6° posto la Tecnokar con 655, al 7° la spagnola Lecitrailer a 533, la Lamberet all’8° con 518 e la bergamasca C.C.F.C. a 377 semirimorchi immatricolati al decimo posto. Da mettere in evidenza resta sempre il fatto che il settore sta crescendo e tornando a fare utili, dato che il totale delle immatricolazioni nel 2017 è arrivato 16.138 pezzi con una crescita quasi del 10 per cento, e che le vendite di semirimorchi italiani è arrivata a oltre 6.000 mezzi, con una crescita superiore all’11 per cento.

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Nel campo delle vendite di rimorchi e semirimorchi è sempre un inseguimento ai tre tedeschi la battaglia campale per conquistare la leadership nazionale IMMATRICOLATO ITALIA DEI PRIMI 20 COSTRUTTORI 2017 2.394 2.098 2.062 1.119 827 655 568 533 518 377 374 336 289 253 186 148 134 130 130 122

2016 2.102 2.144 1.875 942 654 636 496 564 640 360 427 365 120 77 124 165 125 79 129 169

DIFFERENZA

292 -46 187 177 173 19 72 -31 -122 17 -53 -29 169 176 62 -17 9 51 1 -47

% 13,89 -2,15 9,97 18,79 26,45 2,99 14,52 -5,50 -19,06 4,72 -12,41 -7,95 140,83 228,57 50,00 -10,30 7,20 64,56 0,78 -27,81

Totale Marche Nazionali

6.396

5.743

653

11,37

Totale Marche Estere

9.742

9.023

719

7,97

Totale complessivo

16.138

14.766

1372

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MARCA

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SCHMITZ KRONE KOEGEL MENCI VIBERTI RIMORCHI TECNOKAR TRAILER ZORZI LECITRAILER LAMBERET C.C.F.C. SCHWARZMULLER OMAR ORTHAUS KAESSBOHRER OMT - OFF. MECC. TORTONESI VLASTUIN BARTOLETTI RIMORCHI ACERBI CHEREAU ROLFO



KÄSSBOHRER ITALIA

ALLESTIMENTI

COSTRUTTORI

L’Italia s’è desta

Alla presenza della vicepresidente di Kässbohrer, Iffet Türken, di Kuntai Ozkan, country sales manager e di Matteo Gasparato, direttore del Consorzio Zai il taglio del nastro della nuova sede italiana.

Per festeggiare i 125 anni della fondazione della Kässbohrer la Casa turco-tedesca si regala una nuova sede operativa in Italia

F

ondata da Karl Kässbohrer nel 1893 negli anni 2000 finisce sotto l’ègida della Gruppo turco Tirsan, che ha in proprietà anche il brand Talson. Dal 2002 in poi pur con la generale crisi che colpisce il mondo del trainato in Europa la società continua a crescere, arrivando a produrre attualmente 20 mila semirimorchi all’anno in 4 sedi costruttive. Due in

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TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2018

Germania, una in Turchia e una in Russia. La nuova sede italiana è stata scelta nel polo logistico di Verona, il Quadrante Europa, centro strategico dei traffici verso il Nord Europa. La sede sarà un ufficio commerciale in appoggio, al momento, alla società Multiservice di Brescia, che da un paio di anni cura le importazioni dei mezzi tedeschi in Italia. Gianluca Cosumano della Multiservice dice: “In questi mesi hanno fatto conoscere ai manager turchi le grandi flotte italiane e che gli ordini di nuovi trailer stanno aumentando”. “Proprio la centralità della zona – ha aggiunto la vicepresidente di Kässbohrer, Iffet Türken, – la zona industriale di Verona

vicino all’aereoporto ad averci convinto ad aprire un ufficio commerciale diretto. Una zona ad alta concentrazione di mezzi bimodali, che sono il nostro attuale fiore all’occhiello”. Matteo Gasparato, direttore del Consorzio Zai ha aggiunto, durante la cerimonia, che dal polo veronese transitano ogni anno oltre 300 mila mezzi e che il 75 per cento sono trailer. Nel 2017 per il Quadrante Europa sono transitate 28 milioni di merci, 8 via treno per un totale di 16 mila treni all’anno, 54 al giorno. “Verona è in pratica – ha proseguito Gasparato – il sesto porto commerciale d’Italia”. Tanto che erano presenti due manager italiani delle società Autamarocchi e Ambrogio, Omar Folla e Awes Botello, responsabili dei rispettivi uffici acquisti, che hanno da poco acquistato molti semirimorchi Kässbohrer bimodali. Ben 50 portacoil il Gruppo triestino e 150 quello varesotto, di cui 50 chassis e 100 casse. Il primo li utilizzerà sulla tratta portuale Bari-Trieste; il secondo per aumentare il numero dei trailer a disposizione dei vagoni ferroviari del proprio polo logistico di Gallarate. “Il grande vantaggio offerto dalla Kässbohrer alle flotte italiane è quello di potere interagire direttamente con la fabbrica per modifiche o migliorie degli ordini – conclude Mehmet Önen, head of key account – offriamo un rapporto privilegiato ai clienti e molto personalizzato e tempi consegna veloci”.


CORSI 2018

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È un’iniziativa di

Organizzazione delle imprese e gestione per processi

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I contratti di trasporto, spedizione e logistica

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OTTOBRE

4 MAGGIO

Il ruolo dei Social Network e del web nella logistica

Il passaggio generazionale

APRILE

Trasporto in ADR

Reti di impresa: opportunità per il mondo dei trasporti

La responsabilità assicurativa dell’autotrasporto

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Progettazione e gestione del servizio al cliente

Controllo di gestione delle imprese di trasporto

Procedure e adempimenti doganali

MARZO

SHORT MASTER (3 moduli formativi a scelta del Calendario Accademico 2018): 1.000,00 euro + IVA MASTER TFORMA (tutti i moduli formativi del Calendario Accademico 2018): 2.500,00 euro + IVA In collaborazione con


ALLESTIMENTI

FLASH SUL MERCATO

Betoniera

green

Auto, e moto (anche la vecchia Vespa Piaggio) ibride ed elettriche e furgoni solo con le batterie per muoversi nei centri storici: oramai il futuro della mobilità urbana, e non solo, sarà sempre di più green, ecologico e non inquinante. Perché non progettare, allora, anche una betoniera ibrida? Si chiama Energya ed è stata progettata dalla Cifa. Che da alcuni anni è entrata nell’orbita del colosso cinese Zoomlion. Due i 2 modelli: E8 ed E9. Sono autobetoniere innovative che offrono molti vantaggi: meno consumi, meno rumore, meno inquinamento, maggiore libertà di movimento e che si basano su un innovativo sistema di movimentazione del bicchiere che abbina i vantaggi della tecnologia tradizionale a quelli della tecnologia elettrica; il movimento del tamburo è, infatti, dato da un motore a induzione elettrica che riceve l’energia da una batteria agli ioni di litio. Ibrido plug-in significa che le batterie possono essere caricate sia dalla rete elettrica, che mediante generatore installato a bordo. Si ricaricano solo in 18 minuti utilizzando la speciale colonna di ricarica rapida progettata da Cifa e installata presso l’impianto di betonaggio. Circa 4 ore di ricarica da qualsiasi presa industriale da 380V, disponibile sia nell’impianto di betonaggio che in cantiere.

Energya è inoltre munita del Kers (Kinetic Energy Recovery System), il sistema che durante la fase di decelerazione dell’automezzo consente il recupero di energia. I vantaggi che Energya assicura diventano ancora più rilevanti quando il lavoro porta a utilizzare la betoniera in ambienti chiusi, come un capannone o una galleria, dove ogni rumore viene amplificato e dove i gas di scarico rappresentano una minaccia per la salute. Utilizzando l’energia elettrica delle batterie viene completamente azzerato il rumore del motore diesel nelle fasi di carico e scarico, con il risultato di ridurre il rumore della betoniera fino a 10db in meno rispetto a una autobetoniera tradizionale. Per monitorare gestire costantemente ogni funzione della betoniera, Energya è stata dotata di 2 interfacce di controllo: in cabina e sulla parte posteriore.

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Il Piano Mobile È stato appena presentato, e venduto, in Spagna il nuovo piano mobile isotermico della Tmt di San Benedetto del Tronto. È stato allestito per l’impresa di trasporto JGH Logìstica e presentato nella sede dell’azienda Pepillos Trucking, importatore della TMT Tanks&Trailers, a El Jimenado, nella Murcia, dove sono accorsi molti di professionisti del settore degli autotrasporti a temperatura. “Il semirimorchio Walking Floor Frigo sta avendo un buon riscontro di vendite nel mercato europeo – dice il responsabile commerciale Alfredo Spinozzi, socio con il padre Franco e il fratello Gianluca del Gruppo abruzzese. – L’obiettivo e la sfida di TMT sono quelli di aumentare le vendite nei mercati dell’europa centrale. Il prodotto è stato progettato per essere il più polivalente possibile e adattarsi a diverse esigenze di trasposto”. Utilizzando il trailer Walking Floor Frigo TMT è possibile realizzare un perfetto mantenimento della Catena del freddo in maniera semplice e affidabile. Il prodotto da consegnare potrà essere cosi prelevato dal luogo di raccolta, caricato sul semirimorchio Walking Floor Frigo, trasportato a destinazione a una temperatura controllata e infine riposto nei frigoriferi/celle o direttamente lavorato e utilizzato. In questo modo, durante le fasi di trasporto il prodotto rimane in un range di temperatura ottimale ed in condizioni di mantenimento delle sue caratteristiche tipiche. Nello specifico il veicolo è stato realizzato utilizzando un telaio in acciaio alto-resistenziale con struttura portante delle cassa in profili estrusi di alluminio rinforzati e saldati. Le pareti del cassone sono state coibentate al loro interno, utilizzando una speciale


Sempre meno tara Arriva la vasca quadra in composito di Menci. Pesa 200 chili in meno delle versioni in acciaio. Il pannello sandwich in composito ha già trovato larga applicazione sia nell’aeronautica che nell’aerospaziale, fino ad approdare al trasporto ferroviario, ma per la costruzione di casse ribaltabili le applicazioni immesse nel mercato ad oggi sono limitate e sono state indirizzate a particolari non strutturali. Ma facciamo un passo indietro e scopriamo cos’è questa semplice, quanto geniale innovazione tecnologica. Si tratta di due skin in alluminio di piccolo spessore che fanno da involucro ad un core interno scelto tra nido d’ape in alluminio e materiale polimerico schiumato espanso in Pet o Pvc. Il Pvc nella fattispecie è molto resistente e durevole, mentre il Pet è riciclabile al 100% e riutilizzabile all’infinito. Questa introduzione ai materiali è d’obbligo proprio perché sta nell’esatta

loro combinazione la rivoluzione tecnologica di Menci. Il reparto ricerca e sviluppo ha progettato un pannello rivisitando tutte le singole componenti con delle formule ad alto contenuto innovativo volte a ridurne il peso, pur migliorandone l’affidabilità in funzione della destinazione di uso del pannello stesso. Anche il processo produttivo del cassone è stato rivisto dato che non è necessaria alcuna saldatura per la costruzione del pannello, innovazione che apre un nuovo corso in termini di soluzioni costruttive. Insomma, il mondo dei trasporti è da sempre alla ricerca della riduzione della tara. Menci da 90 anni ha sposato l’ideale della leggerezza dei veicoli (tara minima) al servizio della affidabilità più di chiunque altro, creando mezzi sempre più leggeri cercando in primis di diminuire lo spessore dell’alluminio, da sempre considerato il materiale con il miglior rapporto Resistenza-Peso-Affidabilità.

ISO TMT schiuma ad elevate densità che offre delle prestazioni davvero elevate nell’isolamento termico. Ha un pianale a doghe in alluminio lega 6082 T6 di sezione con disegno adeguato al materiale da movimentare. In copertura è stato utilizzato uno speciale telo in PVC coibentato e avvolgibile lateralmente con 5 centine trasversali, girevoli e smontabili. Il veicolo ha un’altezza utile interna fino a 2.680 mm, una larghezza utile di 2.480 e una lunghezza utile di 13,6 metri. L’altezza ralla è di 1.150 mm. La tara va da 8.500 kg a 8.800 a seconbda del volume interno: 92 o 91 metri cubi. Il pavimento è realizzato con 21 o 24 doghe da 6 mm di spessore. Il gruppo frigo è a scelta un Thermoking Slxe300 o un Carrier Vector 1550.

Il cargo

TALSON Talson, attiva in oltre 50 paesi, è specializzata nel settore delle linee aeree, in cui tare leggere, volumi maggiorati e rulliere per pavimento la fanno da padrone. Quindi grazie ai molti anni di esperienza, e anche grazie alla buona qualità dei mezzi e alla politica dei prezzi, Talson può essere considerata il leader di mercato in questo segmento, e punto di riferimento nel trasporto aereo. I mezzi olandesi sono caratterizzati da un basso peso grazie all’utilizzo di materiali leggeri uniti a un’altra caratteristica importante che è il fatto che sono trailer autoportanti. Per il pavimento non è richiesto alcun telaio come nella costruzione tradizionale dei trailer. In Italia sono distribuiti dalla Multiservice di Brescia, che prosegue la sua joint commerciale, iniziata 2 anni fa, con il Gruppo turco-tedesco Kässbohrer, a cui fa capo anche l’olandese Talson. L’unica parte in acciaio è il piccolo telaietto che ingloba il tridem. Per il resto tutto il mezzo è realizzato in alluminio. Il trailer ha una furgonatura autoportante con traverse ravvicinate, pannelli laterali in allumino resistenti alla corrosione e rivettati, paracabina in alluminio con poliestere all’interno e protezione inferiore da 500 mm, tetto in alluminio con poliestere e plafoniere, porte posteriori in alluminio con 5 cerniere e doppie chiusure incassate. L’allestimento interno è a nido d’ape per capi appesi e ha anche la predisposizione per il doppio piano di carico. Caratteristica importante è anche la forma ‘conica’ del mezzo che in coda è più alto che in testata, in modo da adattarsi meglio ai pallet aerei. Talson ha anche a listino le versioni isotermiche dei trailer con rulliere al pavimento, una serie di mezzi molto innovativi, idonei al trasporto del food made in Italy, oggi tanto di moda, in tutto il mondo senza che si interrompa la catena del freddo. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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EVENTI

VEGA EDITRICE

Decannuario Presentata, nella consueta cornice del Saint George Premier nel Parco di Monza, la decima edizione dell’Annuario Trucks&Vans di Luca Gaier

O

gni anno un protagonista diverso, ogni anno un Costruttore in primo piano per mettere in luce le eccellenze del nostro settore e dell’industria del veicolo commerciale (nella sua accezione anglossassone). È ormai una vera e propria tradizione l’appuntamento di Vega Editrice che presenta ogni anno la nuova edizione dell’Annuario Trucks&Vans e che, in occasione della suo decimo anno, ha annunciato, per il 2019, una revisione totale del progetto editoriale. Il tradizionale incontro con la stampa ha avuto quest’anno come relatore Philippe Narbeburu, Vicepresidente Senior Veicoli Commerciali Leggeri Global Business Unit di Groupe PSA, che si è soffermato sul tema “Importanza dei veicoli commerciali nella distribuzione

Philippe Narbeburu premiato come Personaggio dell’Anno 2018 per il settore veicoli commerciali.

urbana delle merci oggi. Il ruolo di Groupe PSA nel settore”. È poi seguita una riflessione sulla realtà italiana da parte di Valentino Munno, Responsabile dei veicoli commerciali di Groupe PSA Italia.

I PREMI

Nel programma della giornata anche l’assegnazione del premio de Il Mondo dei Trasporti “Personaggio dell’Anno 2018”.

Carlo Citarella (a sinistra) premiato come Personaggio dell’Anno 2018 per il settore componentistica da Paolo Altieri, direttore de Il Mondo dei Trasporti.

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TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2018

Rispetto al passato, da quest’anno i riconoscimenti sono diventati due. Sono stati premiati Philippe Narbeburu per il settore Veicoli Commerciali e Carlo Citarella, Amministratore Delegato Hankook Tire Italia, per il settore Componentistica. Conferiti anche gli “Mdt Award 2018” di Vega Editrice. Ricordiamo che il Premio “Personaggio dell’Anno“ è stato assegnato la prima volta nel 2010 a Stefano Chmielewski, allora Presidente di Renault Trucks; nel 2011 è toccato a Lorenzo Sistino di Fiat Professional, quindi nel 2012 a Hubertus Troska di Mercedes-Benz, nel 2013 a Eva Katharina Zimmer di Voith Turbo Italia, nel 2014 a Hervé Bertrand di Renault Trucks, nel 2015 a Heinz-JürgenLöw di MAN Truck & Bus, nel 2016 a Pierre Lahutte, Iveco Brand President, e nel 2017 a Giovanni Lo Bianco, Amministratore Delegato di Volvo Group Italia.


Anno 4 - maggio/giugno 2018 - n. 25

VOLVO VISTA europea migliori officine

La finale

delle

del gruppo si è svolta a Gothenburg

L’INTERVISTA

Gariboldi di Fraikin

ASTE TRUCKS Ritchie Bros

SPECIALE RICAMBI Renault Trucks



NOTIZIARIO Diesel Technic Italia

Fornitore partner del programma

G-Truck

Diesel Technic Italia, filiale italiana di Diesel Technic Group – uno dei più importanti fornitori nell’Aftermarket indipendente di ricambi per veicoli commerciali leggeri e pesanti – è entrato a far parte del panel di Fornitori Partner di G-TRUCK, importante realtà distributiva di ricambi per Veicoli Industriali e Commerciali a livello nazionale nata dall’alleanza strategica di Groupauto e Truck Company Group. Il programma G-TRUCK, con una rete di oltre 1.300 officine e attivo in 16 nazioni, è un vero e proprio punto di riferimento per la clientela che ricerca un assortimento completo, un servizio di alto livello con un’assistenza attenta e puntuale. In Italia, G-TRUCK opera attraverso i 9 Distributori Soci del Gruppo e si avvale di 26 Magazzini ben dislocati su tutto il territorio grazie ai quali può garantire una presenza capillare e una logistica efficiente. Grazie a questo accordo, i Distributori che fanno parte del programma G-TRUCK e le officine TOP TRUCK potranno avvalersi dei ricambi di elevata qualità a brand DT Spare Parts e SIEGEL Automotive, oltre che dell’assistenza specializzata puntuale e precisa e dei servizi al cliente proposti da Diesel Technic. Walter Schiavi, General Manager di Diesel Technic Italia, ha così commentato l’ingresso nel panel fornitori di G-TRUCK: “Per noi è un onore essere stati scelti da G-TRUCK come Fornitore Partner con cui condividere strategie e obiettivi. Collaborare con un’organizzazione di riferimento nel settore, a livello internazionale, è motivo di orgoglio in quanto ulteriore garanzia di qualità e serietà della nostra azienda. Siamo certi che insieme potremo crescere ulteriormente”.

YOKOHAMA

Costruita una struttura indoor per testare gli

pneumatici

Yokohama Rubber annuncia di aver costruito una struttura al coperto per testare le prestazioni degli pneumatici invernali sul ghiaccio. Situato nel centro prove di Hokkaido nella città di Asahikawa, il nuovo stabilimento ha iniziato a testare pneumatici il 5 gennaio scorso. Il TTCH (Tire Test Centre Hokkaido) è stato aperto per aumentare la capacità di collaudo degli pneumatici di Yokohama Rubber in linea con l’espansione globale del proprio business pneumatici e per introdurre metodi di valutazione più sofisticati. La nuova struttura indoor, dotata di una pista di ghiaccio, migliora ulteriormente le capacità di test. Rispetto ai test all’aperto, un percorso al coperto non è influenzato da fattori esterni come le condizioni meteorologiche e le temperature esterne e le condizioni della pista ghiacciata possono essere mantenute stabili. Di conseguenza è possibile migliorare l’accuratezza dei dati rilevati facilitando lo sviluppo di tecnologie più avanzate.

OFFICINE MARIO DORIN

1918-2018 L’azienda fiorentina, leader mondiale nel settore della refrigerazione industriale e commerciale, nel trasporto refrigerato, nel trasporto ferroviario e navale, e nella industria della gelateria, ha festeggiato i suoi 100 anni di attività. Un’azienda storica italiana, nata nel 1918 e cresciuta nei decenni grazie alla capacità imprenditoriale del suo fondatore, Mario Dorin e dei suoi figli e nipoti che con dedizione l’hanno portata a diventare market leader e punto di riferimento principale per ogni impiantista che voglia applicare il gas a R744 come refrigerante nei suoi sistemi. Oggi sono tre gli stabilimenti in Italia e uno in Cina ( Jeashin), uffici commerciali in tutto il mondo (Mosca, India, Shanghai) che affiancano la progettazione di matrice esclusivamente italiana supportata da tecnici altamente qualificati impegnati a migliorare i prodotti in termini di efficienza e prestazioni. “Dormire poco e lavorare molto”, questo era il motto del cavaliere Mario Dorin, che esattamente 100 anni fa decise di iniziare la sua avventura nel settore della refrigerazione industriale. Ancora oggi, grazie ai significativi budget in ricerca e sviluppo, l’azienda mantiene la stessa visione aziendale: crescere nel mercato internazionale e italiano ed essere punto di riferimento per il mondo della refrigerazione. www.trasportale.it

TRASPORTARE OGGI

3


NOTIZIARIO HIDROSYSTEM

Attivo il

numero verde dell’allestimento

Il numero dedicato è attivo da maggio. Un numero a cui il trasportatore potrà fare riferimento in qualunque momento in caso di problemi e di assistenza in qualsiasi parte del territorio nazionale. Perfettamente in linea con lo slogan “Fidati del giallo HidroSystem” scelto dall’azienda di San Marino per lo sviluppo capillare in tutta Italia della prima Rete di assistenza a 360° dedicata all’intera componente di allestimento dei veicoli di noleggiatori e spedizionieri. In caso di problemi o avarie, di assistenza o di manutenzione, infatti, il cliente potrà utilizzarlo H24 e mettersi così in contatto con i tecnici HidroSystem per decidere in modo rapido ed efficiente la strategia da adottare per arrivare alla migliore soluzione. In caso di assistenza alle sponde idrauliche (di qualsiasi marca italiana o straniera), l’intervento sarà gestito direttamente dall’azienda di San Marino che vanta un’esperienza trentennale nel settore. In caso di altri problemi, verrà individuata l’officina della Rete più vicina a cui rivolgersi e, se il cliente

non potesse raggiungerla, verrà organizzato l’intervento direttamente “a casa” del cliente. Andrea Tinti, l’imprenditore bolognese alla guida di HidroSystem, spiega: “Con 80 officine avviate nel corso del 2017, abbiamo lanciato la prima rete dedicata all’assistenza di tutta la componente di allestimento dei veicoli, conquistando la fiducia di alcune delle più importanti società di noleggio, come Arval, Leaseplan, Leasys, Car Server, Gruppo Maggiore-Avis e Morini Rent. Ora il passo successivo è l’attivazione di un numero verde dedicato a chi ogni giorno usa i mezzi e può trovarsi in difficoltà”.

LINK UTILI SCELTI PER VOI www.fiamm.com

FIAMM Energy Technology è un azienda multinazionale attiva nella produzione e distribuzione di accumulatori per avviamento autoveicoli e per uso industriale nata in seguito alla separazione dal Gruppo FIAMM del business delle batterie automotive e delle batterie industriali con tecnologia al piombo. L’azienda di Montecchio dispone di circa 20 sedi commerciali e tecniche sparse nel mondo e di una rete diffusa di importatori e distributori ed opera con un organico di mille persone.

4

TRASPORTARE OGGI

www.autoclima.it

Conoscenza, tecnologia, qualità e la forza innovatrice delle persone sono le armi vincenti di AUTOCLIMA in un contesto di mercato altamente competitivo, pensando sin da oggi soluzioni innovative vincenti anche negli anni futuri. L’azienda è specializzata in climatizzatori per camion, furgoni e veicoli speciali ma anche impianti di refrigerazione per trasporto prodotti a temperatura controllata. Cataloghi consultabili online (sia per ricambi che per impianti) previa registrazione.

maggio/giugno 2018

www.airtopitalia.eu

L’azienda italiana di Soliera (MO) in soli 25 anni ha conquistato una posizione dominante nel mercato della filtrazione aria, grazie alle elevate prestazioni dei propri prodotti nell’abbattimento di pollini, polvere e sostanze inquinanti. Dispone inoltre di una rete capillare di Distributori per la commercializzazione in Italia e in Europa, oltre ad una rete di importatori diretti per Americhe, Asia ed Africa sud-orientale. Disponibile il catalogo online.


LA

RE

GOODYEAR

Pneumatici e servizi della Casa scelti da CharterWay Rental tedesco

a cura di

Federica Lugaresi

06 9004128

info@contegomme.it

www.contegomme.it

NOME AZIENDA LAZZARINI PNEUSERVICE Srl

Verona

ANNO DI FONDAZIONE 1950 NOME DEL TITOLARE Gabriele Lazzarini

(fondatore), Gianmatteo Scapini TERRITORIO DI COPERTURA Tutta la provincia di Verona ma con possibilità di assistere i clienti anche molto lontano (Svizzera). SERVIZI OFFERTI Ditta storica nel vero senso della parola dato che con l’ultima guerra, durante la ritirata, le gomme le hanno riparate loro. Da più di cinquant’anni si occupa di vendita, montaggio e riparazione degli pneumatici per ogni tipo di veicolo: dalle due ruote al movimento terra, ma una parte cospicua del business (circa il 70 per cento) è relativo ai camion. Servizio H24, con specializzazione nell’allineamento degli assali di truck, semirimorchi e pullman. 045 504242

CURIOSITÀ Montando dei cerchi su truck è capitato di sentire una sorta di fischio. Alcoa ha trovato la soluzione e ha consigliato di montare degli anelli di plastica ultrasottili tra il cerchio e il mozzo in modo da attutire la rumorosità.

info@lazzarinipneuservice.it

Un’azienda all’avanguardia che mette a disposizione del cliente un gestionale che può così seguire in totale trasparenza il lavoro dell’officina. Da sempre rivenditori dei cerchi Alcoa, si effettuano anche manutenzione e vendita accessori della Casa. CURIOSITÀ L’azienda organizza momenti tecnici formativi per i clienti, andando presso di loro, che in questo modo si fidelizza maggiormente. Crede anche nei momenti più “ludici”: è’ stata infatti organizzata una cena per presentare i nuovi prodotti Alcoa. www.lazzarinipneuservice.it

Goodyear è stata scelta da CharterWay Rental Germania, società di noleggio truck di Mercedes-Benz, come principale partner per i pneumatici e i relativi servizi per la propria flotta, composta da circa 8.000 veicoli. Il contratto prevede la fornitura di pneumatici Goodyear e degli altri brand del gruppo: in particolare Goodyear KMAX, per massimizzare il chilometraggio, Goodyear FUELMAX, per una bassa resistenza al rotolamento, pneumatici invernali e pneumatici per impieghi misti. “Siamo molto contenti di avere Goodyear come nuovo fornitore di pneumatici,” dichiara Martin Kehlen, Head of CharterWay Rental Germany. “Ci aspettiamo molto dai pneumatici Goodyear in termini di qualità e di prestazioni: siamo certi che sapranno garantirci affidabilità, elevato chilometraggio e bassi consumi di carburante”. Dieter Schoelling, Sales GM Commercial di Goodyear DACH (Germania, Austria e Svizzera), commenta: “Siamo molto soddisfatti che i dirigenti di CharterWay Rental abbiano scelto Goodyear come fornitore di pneumatici. Questo ci permetterà di dimostrare le straordinarie prestazioni dei nostri pneumatici anche all’intero della flotta di CharterWay, a beneficio dell’azienda e dei suoi clienti noleggiatori”.

O

NOME AZIENDA CONTE GOMME Srl Casalnuovo di Napoli (Na) ANNO DI FONDAZIONE 1974 NOME DEL TITOLARE Luciano Conte TERRITORIO DI COPERTURA L’intera Campania SERVIZI OFFERTI La ditta si specializza nella sostituzione, riparazione e montaggio di pneumatici per autocarro e autovettura. Si effettuano sostituzione pneumatici e lavori meccanici di avantreno per autocarri, assetti e allineamenti per semirimorchi. Con cinque officine mobili, è in grado di intervenire presso il cliente ed è organizzata per interventi su strada. Come AWS, si vendono e si montano cerchi Alcoa, si effettuano sostituzioni e manutenzione, cui si affianca la vendita dei prodotti per la manutenzione stessa.

I nuovi prodotti per minibus sono stati battezzati “RT 85” per la versione solo freddo e “RTH 85” per la versione caldo/freddo e sono già presenti sul catalogo ufficiale impianti online. I nuovi gruppi A/C presentano un profilo aereodinamico che si adatta al design di qualunque veicolo minibus fino a 16 posti. Grazie alla nuova struttura in ABS, sono contraddistinti da una leggerezza costruttiva che riduce il loro peso effettivo a soli 20Kg rispetto ai 45 Kg della precedente versione. Sono inoltre più resistenti alle intemperie e agli agenti atmosferici, evitando così il fenomeno della corrosione e preservando il gruppo a tetto nel tempo. Grazie alle migliorie apportate in fase di studio, il risultato è un prodotto sicuro, affidabile, leggero e con maggiori performance che garantiscono anche la riduzione del consumo di carburante del veicolo.

TE DELL A RU

In questa terza puntata della rubrica, vi presentiamo tre nuovi punti Alcoa Wheels Store: CONTE GOMME Srl, LAZZARINI PNEUSERVICE Srl e PNEUMATICI VALTELLINA. Tutti gommisti selezionati e preparati da Alcoa.

Disponibili i nuovi impianti a tetto RT85

TA

AUTOCLIMA

NOME AZIENDA PNEUMATICI VALTELLINA Srl Piateda (Sondrio) ANNO DI FONDAZIONE 1989 NOME DEL TITOLARE Ivano Micheletti TERRITORIO DI COPERTURA Tutta la Valtellina attraverso le quattro sedi di Valdisotto, Rogolo, Dongo e Piateda; tutte AWS (la sede principale è quella di Piadena). SERVIZI OFFERTI Grazie a tecnologie all’avanguardia e ad un team affiatato, specializzato e qualificato, l’azienda fornisce un servizio a 360° per qualsiasi tipo di mezzo. Assistenza ai trasportatori H24, 365 giorni all’anno, sia presso di loro che su strada. Dal 2016 nella rete AWS con assistenza anche fuori dall’Italia (Svizzera e tutta Europa). Vengono trattati tutti i prodotti Alcoa dalle misure piccole al cerchio autocarro. 348 8704270

Ovviamente manutenzione, sostituzione, riparazione e vendita prodotti per la manutenzione, sono all’ordi ne del giorno. CURIOSITÀ Il motto dell’azienda è “Siamo sempre sulla vostra strada!”

info@pneumaticivaltellina.it www.pneumaticivaltellina.it www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI

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NOTIZIARIO

SAF-HOLLAND

ACQUISIZIONI importanti SAF-HOLLAND acquisisce una quota pari al 70% dell’azienda V.ORLANDI S.p.A., con sede a Flero, in provincia di Brescia, produttore italiano di sistemi di giunzione per camion, rimorchi, semirimorchi e veicoli agricoli. Con V.ORLANDI, il Gruppo sta acquisendo un fornitore di ganci di accoppiamento per autocarri e ralle speciali rafforzando così la sua posizione di fornitore

numero 2 in Europa. Allo stesso tempo, SAF-HOLLAND sta espandendo la propria attività specialistica con accoppiamenti e occhioni per rimorchi e veicoli commerciali specifici, ad esempio nei settori industriale, agricolo, forestale e minerario. V. ORLANDI genera circa il 20% delle vendite con sistemi di accoppiamento per veicoli agricoli e forestali.

EUROPE CAR SERVICE

Prime officine in TURCHIA

La prima officina Euro Repar Car Service – il Marchio mondiale di Groupe PSA specializzato nella manutenzione e riparazione automobilistica multimarca – di Istanbul è stata inaugurata lo scorso marzo alla presenza di Christophe Musy, Direttore di PSA Aftermarket, Delphine Lafon-Degrange, Direttrice della Business Unit Independent Aftermarket, Olivier Gandolfo, Direttore Ricambi e Servizi della regione Medio Oriente Africa e Michel Furth, Direttore Ricambi e Servizi Turchia. È la seconda officina aperta nel paese, dopo quella di Ankara lo scorso dicembre. La rete Euro Repar Car Service è composta da officine di fiducia, gestite da squadre di professionisti esperti, in grado di svolgere attività di manutenzione ordinaria e straordinaria su veicoli di tutti i Marchi.

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TRASPORTARE OGGI

maggio/giugno 2018

FRA-BER

Spray per sanificare il CLIMATIZZATORE Per viaggiare e/o lavorare bene è assolutamente necessario essere immersi in un ambiente “sano”, capace, fra le altre cose, di proteggere dal caldo (e dal freddo) ma non soltanto…Per essere certi, infatti, che il nostro impianto di condizionamento regali solo aria climatizzata e non rilasci (insieme ad essa) germi, batteri e funghi si deve procedere - in particolare durante i cambi di stagione - alla sua sanitizzazione attraverso un trattamento di pulizia e di igiene profonda. Ecco che i laboratori di Ricerca e Sviluppo FRA-BER propongono un prodotto efficacissimo denominato DEOTEX PLUS che sanitizza e deodora gli abitacoli di auto, camper, roulotte e, naturalmente, anche di furgoni, camion, autobus, pullman. Dotato di una grande forza antibatterica e anti acaro, DEOTEX PLUS elimina alla fonte i cattivi odori che si formano all’interno del sistema, è profumato e non macchia i tessuti o qualsiasi altra parte con il quale possa venire in contatto. Il prodotto è in vendita in una confezione spray monouso da 250 ml al prezzo indicativo di Euro 5,68 (+ iva).



EVENTI

VOLVO VISTA 2017-2018

Per essere i migliori ci vuole…

VISTA P

Le migliori officine Volvo europee si sono date battaglia a Göteborg nella finale continentale, alla conquista del biglietto per la finalissima mondiale in Brasile a giugno di

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Andrea Trapani

TRASPORTARE OGGI

artecipazione, entusiasmo, divertimento… non mancano gli aggettivi per descrivere le semifinali di Vista che si sono svolte a Göteborg a metà aprile. L’appuntamento che ha visto i migliori team italiani mettersi a confronto con le altre squadre internazionali, infatti, si è svolto nella città svedese in un clima che ricalca la storia di tutta la competizione a marchio Volvo. Vista, infatti, è una creazione Volvo Trucks che affonda le radici nel 1957. L’acronimo sta per Volvo International Service Training Awards, ed è un match serrato tra i tecnici delle officine del network di assistenza globale truck e bus della Casa maggio/giugno 2018

svedese che premia il migliore team, non solo in termini di competenze e professionalità ma anche per lo spirito di squadra e la collaborazione tra tutti gli addetti. Originariamente riservata ai tecnici Volvo svedesi, Vista nel corso degli anni ha aumentato la sua importanza e nel 1977, vent’anni dopo il suo lancio, aveva raggiunto tutti i continenti, attraendo sempre più numerosi dealer autorizzati Volvo. Oggi la competizione ha carattere biennale e si qualifica come la più importante nel mondo: “Vista migliora le nostre competenze e ci dona la motivazione necessaria per essere i migliori team del mondo – ha spiegato con entusiasmo alla presentazione di questa edizione Claes Nilsson,


Presidente di Volvo Trucks – E se i nostri meccanici sono i migliori del mondo, sono motivati a fare del loro meglio per soddisfare il cliente”. Trasportare Oggi ha seguito i cinque team italiani che hanno raggiunto le semifinali dopo le prove di qualificazione. Con noi anche lo staff di Volvo Trucks Italia, guidato magistralmente da Gianpietro Torretta (Competence Development Manager) con Gianluca Carminati (Vista project manager e trainer), Riccardo Gorini (Service Manager) e Mario Gorla (Product Quality Engineer). Un team che ha rappresentato la colonna portante dei partecipanti delle officine italiane tra i tanti appuntamenti di una impegnativa

tre giorni che sicuramente rimarrà a lungo impressa nella mente dei protagonisti.

VISTA 2017-2018, PERFORMANCE IS EVERYTHING

L’avventura per questa edizione di Volvo Vista parte da lontano, nasce diversi mesi fa in un percorso tutto da raccontare. Dal 7 al 30 novembre 2017, infatti, Vista ha svolto la prima parte delle selezioni della prova teorica. Con numeri da record. Per l’edizione 2017-18, infatti, le adesioni hanno superato quota 18.000 tecnici con 4.500 team registrati in tutto il mondo. Il tema chiave di questa edizione è stato “La performance è tutto”, indicando

Lo Staff di Volvo Trucks Italia che ha seguito i nostri campioni in Svezia. Da sinistra: Gianluca Carminati, Riccardo Morini, Mario Gorla e Gianpietro Torretta.

REGOLAMENTO

IN BREVE

REQUISITI FONDAMENTALI

QUALIFICAZIONI

SEMIFINALI

Il Concessionario/Officina che partecipa a Vista deve essere un concessionario/officina autorizzato Volvo. Vista è aperto alla partecipazione del personale del settore after market come i responsabili officina, i tecnici, il personale di magazzino e gli amministratori di officina. Il lavoro di squadra è un valore fondamentale di Vista quindi tutta la competizione è da ritenersi per team e non individuale. I team possono essere costituiti da minimo 2 ad un massimo di 4 persone. Importante: tutti i componenti dello stesso team devono essere dipendenti dello stesso concessionario/officina autorizzata Volvo e ricoprire un ruolo professionale in area tecnica, ricambi o amministrazione officina. Lo stesso tecnico, a sua volta, può competere in un solo team mentre il personale addetto all’area ricambi e gli amministratori d’officina possono avere la possibilità di fare parte di due team diversi. In semifinale, comunque, lo stesso individuo può competere in un solo team.

La competizione inizia con 2 round di qualificazione costituiti da questionari teorici. Ogni round teorico prevede un questionario di 35 domande di tipo tecnico, commerciale, di amministrazione o di sensibilizzazione del brand Volvo. Le domande possono riguardare truck e/o bus. Le risposte sono da trovare all’interno di tutta la documentazione emessa da Volvo come ad esempio Trucks Portal, Impact, Tech Tool, Warranty Binder, Wiring Diagrams, Bus Service Tips, VBC Remote ecc. Al termine di ogni round viene stilata una graduatoria. Sono previste infine le cosiddette “domande di spareggio”. L’accesso alla semifinale, infatti, è limitato a una squadra per officina: in caso di parità fra più team della stessa officina o, di parità tra team di officine diverse, si procede all’utilizzo delle domande di spareggio.

La competizione a Göteborg consta di 6 stazioni di lavoro che comprendono compiti tecnici sia pratici che teorici. Ogni stazione ha una durata massima di 30 minuti seguita da un intervallo di 15 minuti. Durante la competizione i team non possono incontrarsi per evitare lo scambio di informazioni e durante le prove nessun membro del team può abbandonare, per alcun motivo, la propria stazione di lavoro. Il controllo è serrato e, ad esempio, sono state proibite riprese cinematografiche o fotografiche da parte degli staff, pena la squalifica del team dalla competizione. Al termine della competizione, il team che ha conseguito il punteggio maggiore per la propria nazione (e/o market) ha avuto accesso alla finale mondiale di Curitiba dove gareggerà in rappresentanza di tutte le officine Volvo Trucks del proprio paese. Il giudizio del Vista Global Team è, come sempre, inappellabile.

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EVENTI

VOLVO VISTA 2017-2018 chiaramente come per l’azienda svedese la qualità delle attività di assistenza – con conseguente soddisfazione del cliente – sia sempre al centro della sua strategia di crescita ed espansione su tutti i mercati internazionali. Vista ha rappresentato così, ancora una volta, una preziosa occasione per i tecnici di mettere alla prova le proprie capacità ma anche di migliorarle, contando per esempio sulle preziose indicazioni che arrivano dal confronto con i colleghi. Le prove pratiche si sono tenute dal 30 gennaio al 20 febbraio 2018, mentre le semifinali internazionali – con protagonisti i vincitori delle prove teoriche e pratiche a livello nazionale – si sono svolte a Göteborg dal 9 al 27 aprile. Alle semifinali hanno partecipato un totale di 240 team. La finalissima che decreterà il team numero uno al mondo tra i 40 in gara invece si tiene a Curitiba, in Brasile, dal 25 al 29 giugno 2018. CLASSIFICHE

LE FINALISTE EUROPEE Curitiba ospita dal 25 al 29 giugno la finalissima di Vista accogliendo in totale 40 squadre provenienti da tutti i mercati mondiali dove Volvo Trucks opera con le sue officine. Nella prima settimana di competizione, si sono qualificate le seguenti squadre europee: Gruppo 1 • MC Hammers – Regno Unito & Irlanda • NTC 1 – Svizzera • Hannover – Germania Gruppo 1: vincitore VISTA Spirit Award • Carrot Crunchers – Regno Unito & Irlanda Gruppo 2 • Viies Ratas – Estonia • S.D.K.G – Ucraina • Team Harju – Finlandia Gruppo 2: vincitore VISTA Spirit Award • NW Kutno – Polonia Gruppo 3 • Loudeac 1 – Francia • Iron Knight – Italia • Team Valdemoro – Spagna • Saracakis – Grecia Gruppo 3: vincitore VISTA Spirit Award • VeinsurZF1 – Spagna Nota: al momento di andare in stampa, ancora non erano noti i team vincitori degli altri continenti e delle successive settimane di gara che hanno raggiunto la fase finale.

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Gianluca Carminati sta per leggere il vincitore tra i team italiani. Gianpietro Torretta è pronto a consegnare il trofeo.

LA SFIDA ITALIANA

I team italiani hanno gareggiato tra loro ma, dopo un pomeriggio di prove, gli “Iron Knight” della Bassano Diesel di Bassano del Grappa hanno conquistato il diritto di partecipare alla finale che decreterà il “miglior team mondiale” di casa Volvo Trucks. “Siamo felicissimi – hanno dichiarato all’unisono, nella serata finale di premiazione – perché è quel che speravamo alla vigilia. Per la finale di Curitiba bisogna continuare a studiare, l’obiettivo è arrivare primi nel mondo!”. La sfida non è stata semplice. I team semifinalisti hanno rappresentato al meglio il nostro Paese con una diffusa presenza di realtà dalle aree più rilevanti del mondo dei trasporti nazionale. Le squadre presenti a Göteborg, infatti, hanno messo a confronto l’esperienza di importanti officine a livello italiano: il team “Iron Knight” ha gareggiato rappresentando Bassano Diesel, “Demora” il Volvo Truck Center di Bergamo, “Drink Team” la Volmec di Castegnato (Brescia), “Svista” la Cavidue di Fombio (Lodi) e “Vip One” l’omonima officina di Spilamberto (Modena). Lo stesso Gianpietro Torretta, alla vigilia di gara, ci ha ricordato l’essenza di questa edizione: “La realtà virtuale è stata la grande novità di Vista 2018 con la quale abbiamo voluto mettere a confronto i nostri team. Anche quest’anno abbiamo avuto importanti protagonisti a rappresentare Volvo. Hanno raggiunto la Svezia importanti officine che sono l’essenza del nostro patrimonio italiano: ricordo, oltre alla presenza del Truck Center di Bergamo, Volmec che opera nella zona di Brescia, Vip-One in quella di Modena, La realtà virtuale è stata la novità di questa edizione di Volvo Vista. maggio/giugno 2018

Cavidue tra lodigiano e piacentino e Bassano Diesel”. In queste semifinali hanno fatto il loro ingresso team che si erano già qualificati in passato e alcune “new entry”. “Il percorso di identificazione tra queste organizzazioni – sottolinea Torretta – è avvenuto attraverso una serie di step costituiti da attività online. Sono le migliori rappresentanti che hanno vinto sul campo e da loro ci aspettiamo il massimo visto che solo una ci rappresenterà contro il resto del mondo in Brasile”. Alte le aspettative di tutti i componenti alla vigilia della gara: nella mattinata di giovedì 12 aprile, infatti, abbiamo parlato con i team leader e tutti – a partire dall’esordiente Giulio (Demora) passando per Andrea (Svista), Christian (Iron Knight), Salvatore (Drink Team) e Gabriele (Vip One) – ci hanno dichiarato, senza mezzi termini, che erano a Göteborg per vincere. Uno spirito aperto e combattivo che si è poi riversato con entusiasmo nelle stazioni di gara. Gianluca Carminati ci ha raccontato in esclusiva cosa hanno dovuto affrontare le cinque squadre italiane: “Voglio ricordare innanzitutto che l’impegno di tutta Volvo, sia per quanto riguarda l’organizzazione mondiale che quella italiana, è stato notevole. È stato grande anche lo sforzo dei ragazzi semifinalisti che si sono impegnati nove mesi nell’ultimo anno per raggiungere questo risultato. Le prove affrontate


Il team building ha unito le squadre nazionali.

– ci racconta – quest’anno sono state sei: la prima dedicata a problemi legati all’ABS, la seconda a una pompa AdBlue di un autobus, la terza alla novità assoluta di poter diagnosticare un guasto attraverso la realtà virtuale, la quarta relativamente al power management, la quinta al controllo del bus dati con l’oscilloscopio e infine l’ultima al gioco del Pictionnary che ha fornito le chiavi per capire anche le altre prove”.

divertite con le attività dedicate al team building all’interno della Fortezza di Älvsborgs dove è stata allestita una “sfida” tutta latina tra i semifinalisti italiani e spagnoli che ha visto, dopo una gioiosa mattinata, la netta affermazione delle nostre officine, per una volta tutte assieme e dalla stessa parte. Perché anche questo è lo spirito di Vista.

Alcuni momenti della competizione.

TEAM BUILDING PER CONCLUDERE

È tutto? Certo che no! Vista non è solo una gara con una competizione senza sconti tra gli sfidanti. È anche il modo per coinvolgere i partecipanti nello scambiarsi competenze ed esperienze anche in pieno relax. Una “gara nella gara” si è così svolta il terzo giorno, nelle ore precedenti la cena di gala, quando è stato il momento di rilassarsi, divertirsi e godersi le bellezze di Göteborg tra il mare, il porto, le barche e l’arcipelago. Le squadre del terzo gruppo si sono

In attesa della finale, Volvo Vista ha permesso di visitare la famosa barca a vela Ostindiefararen a Götheborg.

IL TEAM VINCITORE

Ecco gli Iron Knight, da sinistra: Christian (team leader), Stefano, Denis e Oscar.

La forza di Iron Knight, la storia di Bassano Diesel Iron Knight è il team vincitore con un nome che si richiama evidentemente al “camion più veloce del mondo”: Volvo Trucks nel 2016 aveva, infatti, ottenuto ben due record mondiali con il suo Iron Knight da 2.400 cavalli, sulle due distanze di 500 e 1000 metri con partenza da fermo. Record che hanno ispirato Christian, Stefano, Denis e Oscar, i membri di “Iron Knight”, che lavorano presso Bassano Diesel srl, officina fondata nel 1947 dal padre degli attuali soci, Pio Michielon, e successivamente gestita, pur con varie trasformazioni nel corso degli anni, dall’attuale amministratore Giampaolo Michielon. Situata, come si evince dallo stesso nome, a Bassano del Grappa, dispone di un fabbricato di 4000 mq. adibito ad officina meccanica, elettrauto, diagnostica, con all’interno uffici e un’ampio magazzino; inoltre un capannone di

1000 mq. adibito esclusivamente al reparto di carrozzeria, con forno di verniciatura, banchi di raddrizzatura telai e cabine. Storico anche il rapporto con Volvo Trucks: Bassano Diesel srl è entrata a far parte del gruppo Volvo, come officina autorizzata, dal 1976 e fornisce un servizio di assistenza H24 per veicoli industriali e autobus con interventi su strada e richiesti dalla centrale Action Volvo di Gent (Belgio). È stata conseguita inoltre nel 1999 la certificazione ISO 9002 da parte del Lloyd’s Register Quality Assurance per il servizio di assistenza e vendita ricambi e il rinnovo, nel 2002, ha portato alla certificazione ISO 9001:2000 da parte dello stesso ente. L’officina infine è autorizzata a svolgere lavori di riparazione su rimorchi e semirimorchi MIELE, assali SAF, terzo asse sterzante retronic Emilcamion, Knorr, Wabco e Bosch. www.trasportale.it

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Non solo

FRAIKIN

L’INTERVISTA

noleggio

Incontro con Claudio Gariboldi, direttore generale di Fraikin Italia, un’azienda da poco sbarcata nel nostro mercato, che si presenta come specialista nella gestione flotte di veicoli da lavoro

di

Ferruccio Venturoli

C

on settant’anni d’esperienza alle spalle, e un fatturato, nel 2016, di 663 milioni di euro, il Gruppo Fraikin è il leader europeo nel noleggio di veicoli commerciali e industriali . Possiede un importante parco veicoli di varie marche e con diversi allestimenti (circa 60 mila veicoli, di cui poco meno del 10% sono in gestione) e gestisce una rete di 180 filiali in Europa, con circa 3mila dipendenti. A vedere bene Fraikin sembra essere qualcosa di più di un noleggiatore, sembra più una struttura in grado di assistere i propri clienti alla ricerca di soluzioni per le loro esigenze di organizzazione e di gestione del business. Tra queste sicuramente c’è anche il noleggio. Per conoscere meglio questa realtà che solo da pochissimi anni si è affacciata sul mercato italiano, siamo andati a parlare con il direttore generale della filiale italiana, Claudio Gariboldi.

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▶ Dunque la prima domanda, d’obbligo, al direttore generale è: che cos’è Fraikin? “Prossimo dire, con assoluta tranquillità che Fraikin è l’unico vero player a livello europeo che si occupa di noleggio e gestione flotte per quanto riguarda veicoli industriali e commerciali. In più, Fraikin è un vero ‘full liner’ perché siamo in grado di occuparci del noleggio e della gestione di ogni tipo di veicolo ‘da lavoro’, dai i piccoli commerciali ai veicoli speciali, passando per i pesanti del lungo raggio. Però, anche se, naturalmente, il noleggio è una nostra attività primaria, noi ci presentiamo come gli specialisti, non tanto del noleggio, quanto della gestione flotte. Da qui arriviamo a una nostra particolarità a un ‘prodotto’ abbastanza esclusivo, il ‘fleet management’ non molto conosciuto in Italia. Si tratta della maggio/giugno 2018

gestione di flotte che restano di proprietà del cliente; questo ‘prodotto’ è tipico dei mercati più ‘evoluti’ del nostro, tipo quello del Regno Unito”. Fraikin è nata nel 1944 in Francia, come società di noleggio puro, per poi allargarsi gradatamente a vari Paesi europei e, negli ultimi tempi, anche fuori dall’Europa, in Russia, Arabia Saudita e Marocco. Nel 1999 la società fu venduta a IVECO, un passo davvero all’avanguardia per il nostro Costruttore nazionale che, purtroppo, dovette cederla nel 2004, a causa della situazione non proprio florida che stava attraversando il Gruppo Fiat. Oggi, dal 2007, la proprietà è di un fondo internazionale il CVC Capital Partner. In Italia Fraikin è arrivata in anni abbastanza recenti, visto che la data ufficiale di nascita della filiale italiana è il luglio del 2015, a oggi, poco meno di 3 anni.


▶ Torniamo a Claudio Gariboldi con una domanda: quali sono i “plus” di Fraikin? Quali sono i motivi per i quali un cliente deve affidarsi a voi? “Prima di parlare dei plus di Fraikin dovremmo parlare di quelli che sono i plus del noleggio e quindi della gestione di una flotta di veicoli da lavoro. Il concetto di base è molto semplice, ma occorre, almeno in Italia, un vero cambiamento di mentalità: bisogna passare dalla logica di un’ azienda di trasporti che gestisce una flotta, a un’ azienda di trasporti che gestisce il suo core business, il trasporto, appunto, lasciando la gestione della flotta agli specialisti. La gestione della flotta necessita di una veduta molto ampia, con la possibilità di avere coperture internazionali, perché i veicoli si muovono, vanno lontani e quindi servono strutture e servizi con approcci più ampi e completi. È vero che esistono delle Aziende molto strutturate, ma parliamo di operatori con grosse flotte, spesso con agganci internazionali; la stragrande maggioranza delle realtà italiane sono piccole o medie e spesso hanno difficoltà ad arrivare a gestire un servizio completo in tutta Europa. Il concetto, dunque è: <chi è specialista e nel fare cosa>. Inoltre, e non è certo una cosa di poco conto, con il noleggio si possono pianificare i costi, dall’inizio alla fine del contratto. Si tratta di un vantaggio importante in termini di operatività. Ma c’è di più, con il noleggio le aziende possono concentrarsi sul business proprio senza che la flotta crei limiti di sviluppo e senza la necessità di dover rischiare in acquisti onerosi. Infine, e non è una cosa da poco nei nostri contratti standard è sempre garantito un veicolo sostitutivo in tutta Europa, il che vuol dire che, con noi, non si resta mai a piedi”.

all’inizio si trattava più che altro di aziende che avevano difficolta nell’accesso al credito, oggi parliamo con aziende importanti che sono stimolate proprio dal concetto di servizi. Si, seppure con qualche ritardo, in Italia ci si sta allineando alla media europea”.

▶ Torniamo alla “questione di mentalità”, i nostri imprenditori stanno acquisendo questo tipo di mentalità, si rendono conto di questi vantaggi? “Stiamo notando che l’evoluzione del mercato italiano è molto positiva;

▶ Abbiamo visto all’inizio che offrite un servizio “full liner”, quindi anche vicoli allestiti per mission specifiche? “Gli allestimenti sono il punto forte di Fraikin, in Francia e nel Regno Unito abbiamo quasi esclusivamente veicoli allestiti.

▶ Tornando alla prima domanda, dunque, possiamo decisamente affermare che Fraikin non è un semplice noleggiatore… “È vero – risponde Gariboldi – noi facciamo fondamentalmente tre cose: noleggiamo veicoli nuovi, acquistiamo e rinoleggiamo veicoli e intere flotte e gestiamo flotte di proprietà altrui. Nel secondo caso, se un cliente per varie motivazioni decide di esternalizzare, noi possiamo acquistare la sua flotta e rinoleggiarla al cliente stesso, se si tratta di veicoli recenti; se sono veicoli datati si procede a una vendita per poi sostituirli. La terza ipotesi è quella della gestione della flotta per un cliente che ne mantiene la proprietà. Ci sono dei casi, parliamo di grandi aziende, che per vari motivi debbono mantenere la proprietà della flotta, ma sono nell’ impossibilita di gestire la massa dei veicoli e quindi si rivolgono a noi, gli specialisti. È un servizio declinabile in varie modalità, per esempio in mercati “evoluti” come il Regno Unito, per esempio, i clienti possono decidere di dare in gestione la sola parte amministrativa, addirittura fino alle eventuali multe da pagare. È un servizio che in Italia, mercato estremamente tradizionale, ancora non proponiamo perché lo riteniamo, al momento, prematuro”.

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Questo è un elemento che, in un contesto concorrenziale ci rende inattaccabili, nel senso che sono pochissimi i competitor che si sono avventurati nella gestione di queste formule di noleggio, che sono complesse e costose”. ▶ Parliamo brevemente dell’Italia, qual è la situazione attuale, quali possono essere i possibili sviluppi nel nostro Paese? “In Italia siamo presenti da poco meno di 3 anni e, credo che i risultati ottenuti siano di prim’ordine – dice – con una crescita davvero impetuosa che ci ha portato ad avere in flotta poco meno di cinquecento veicoli di tutte le tipologie. Per quanto riguarda le previsioni di sviluppo dobbiamo seguire le dinamiche del mercato, un mercato che, credo avesse bisogno dell’arrivo di una azienda come la nostra; abbiamo sviluppato l’interesse anche di qualche concorrente. Nei prossimi due, tre anni puntiamo al migliaio di veicoli. Nel lungo periodo, dobbiamo basarci sulle esperienze di Fraikin in altri Paesi europei; la Poloni, per esempio, dopo dieci anni viaggia su cinque mila veicoli e la Spagna, dopo venti, ha una flotta di qualche migliaio in più”.

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FOCUS

RITCHIE BROS.

Venduto!

L’ultima asta italiana del colosso canadese ha registrato quasi 2.000 offerenti. A Caorso si sono venduti macchinari edili e agricoli di circa 300 clienti. Ancora una volta molta soddisfazione per i risultati. Gli italiani sono entrati nel meccanismo delle aste pubbliche senza riserva e stanno impratichendosi su quelle on-line di

Massimiliano Barberis

A

ncora un grande successo per la Casa d’aste canadese Ritchie Bros. Auctioneers che ha tenuto la prima asta dell’anno a Caorso

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giovedì 22 marzo e venerdì 23 marzo. Un parco macchine di oltre 3.100 articoli tra macchinari, autocarri, trattori agricoli e attrezzature che ha permesso di organizzare la vendita su due giorni: il giovedì dedicato alla vendita dei macchinari dal vivo con il maggio/giugno 2018


banditore e il venerdì dedicato alla vendita delle attrezzature tramite asta a tempo online. Aziende di costruzione, aziende agricole, noleggiatori, un totale di oltre 1.930 clienti registrati che hanno scelto Ritchie Bros. per comprare i propri mezzi. L’atmosfera di una asta Ritchie Bros. è sempre caratteristica. Il rumore è assordante, il teatro d’asta è gremito di persone con i cataloghi in mano e il numero che li contraddistingue (fondamentale per rilanciare e acquisire la macchina scelta), il banditore urla incessantemente, rilanciando le offerte per spuntare il prezzo più corretto possibile. Che d’abitudine è quello di mercato, che soddisfa il venditore ma anche l’acquirente. I macchinari, in attesa in coda con i motori accesi aspettano di sfilare davanti alla sala come su un palcoscenico. Tutto è calcolato per muoversi all’unisono. Gli offerenti hanno potuto fare rilanci per una vasta selezione di macchinari per il settore dell’edilizia, la demolizione, il movimento terra, il sollevamento, i trasporti in generale e tante altre attrezzature e accessori.

75 i paesi esteri registrati presenti in sede e online in tempo reale. Un vero mercato mondiale a cui oltre 265 aziende hanno affidato la vendita dei propri mezzi certi di ottenere visibilità e interesse da potenziali acquirenti dell’intero globo. Tra i macchinari in vendita una vasta selezione di macchine per il sollevamento tra cui un Manitou MRT1840 del 2016 venduto per 105.000 euro e una JLG 1250 AJP del 2010 venduta per 65.000 euro. Tra gli autocarri ribaltabili da segnalare un Iveco Trakker 500 6x4 del 2015 venduto per 71.000 euro. Questi i dati salienti. Come in tutte le aste del Gruppo canadese tutti i macchinari sono stati venduti il giorno dell’asta ai migliori offerenti senza prezzo minimo.

ora vende più MMT, camion e altre attrezzature rispetto a qualsiasi altra casa d’aste. Attualmente una persona su due fa offerte online in tempo reale. Al suo sito si sono registrati oltre 3 milioni di utenti da 120 paesi. Vendere oltre 2 miliardi di dollari in macchinari su internet in un anno pone Ritchie Bros. tra i colossi della vendita online al pari di negozi virtuali come Amazon. Ritchie Bros. sta anche promuovendo molto le aste a tempo su internet (vedi box) e la partecipazione online in tempo reale: è possibile visionare di persona i macchinari nei giorni di apertura sul piazzale d’asta e, una volta registrati e approvati, fare offerte online dal proprio ufficio il giorno dell’asta.

ERA DIGITALE

Il mercato delle aste online per il Gruppo canadese ha raggiunto e superato i 2 miliardi di dollari in vendite di macchine. Introdotto nel 2002 il servizio di vendita via internet

UN SUCCESSO DI NUMERI

Molti i nuovi record per il Gruppo e la sede di Caorso meta di centinaia di imprenditori, italiani e internazionali: oltre

ASTA A TEMPO I beni di consumo, le attrezzature e gli articoli più piccoli vengono venduti attraverso un’asta a tempo online senza banditore. Le offerte si aprono qualche giorno prima dell’asta dal vivo e si chiudono a orari sfalsati durante la giornata d’asta. Ogni articolo viene venduto al miglior offerente al momento della chiusura delle offerte. Per fare un’offerta su un articolo in vendita attraverso l’Asta a tempo, bisogna registrarsi. Ci si può registrare presso la sede d’asta, a Caorso se si svolge in Italia, oppure online su rbauction.com. Quando ci si registra presso la sede d’asta si riceve un codice Pin e La prossima asta di Ritchie Bros. è in un numero offerente unico. Quando aprono le offerte, si programma a Caorso per il 14 e 15 giugno. può accedere al sistema dell’asta a tempo e fare offerte Chiunque è interessato ad acquistare usando i chioschi self-service presso la sede d’asta opo vendere macchinari può visitare il sito pure su rbauction.com (usando il computer, il tablet o un internet www.rbauction.it o contattare dispositivo mobile). Presso la maggior parte delle sedi gli uffici della sede italiana di Caorso d’asta è disponibile un collegamento wireless gratuito. allo 0523.818801. www.trasportale.it

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FOCUS

MERCATI

Lamberet cavalca l’onda del freddo di Luca Gaier

Numero uno in Italia. In crescita per l’ottavo anno consecutivo a livello globale, Lamberet nel 2017 chiude il bilancio superando gli obiettivi di vendita, confermando il buon momento del mercato della logistica e del trasporto isotermico. Un successo determinato non solo dai prodotti progettati e realizzati a Lione, ma anche dall’ottima gestione della filiale italiana, che rafforza la propria leadership allargando il proprio business anche nei veicoli commerciali e in altre attività collaterali al segmento. “I risultati – commenta Vincenzo Aristide Di Salvo, CEO di Lamberet Italia – premiano gli sforzi della nostra politica commerciale soprattutto per la gamma dei veicoli medio-pesanti e dei veicoli commerciali leggeri che hanno fatto registrare un +17,3% delle vendite rispetto al 2016”. Naturalmente la spinta arriva anche da altri mercati europei come la Germania (dove Lamberet è il terzo marchio), Olanda, Portogallo, Belgio e Spagna. Risultati positivi che hanno permesso di chiudere il 2017 con un fatturato di 205 milioni di euro, con un incremento ulteriore del +2,4% rispetto ai già ottimi risultati dell’anno precedente. Il numero dei nuovi veicoli, per tutte le gamme, è salito del 7% sull’anno precedente, e si è tradotto

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nella consegna di 7.300 mezzi a temperatura controllata, di cui 4.400 veicoli industriali e 2.900 veicoli commerciali.

LE NOVITÀ FIRMATE LAMBERET

La prima innovazione del Costruttore francese si chiama Pharmasafe+, una certificazione che garantisce la perfetta coibentazione per il trasporto dei prodotti medici per la salute. Un allestimento su misura applicabile a tutta la gamma veicoli, quelli industriali ai commerciali leggeri, dedicati al trasporto sicuro del farmaco. Ed è già prevista la consegna a Napoli Uno, società di

maggio/giugno 2018

Crispano specializzata nei trasporti a temperatura controllata, del nuovo Volkswagen Crafter telaio-cabina allestito con cassa Lamberet New Frigoline certificata “Pharmasafe+” a K termico garantito e gruppo frigo THERMO KING V 300-50 montato con termo registratore e certificazione Pharma conforme al protocollo delle buone pratiche della distribuzione (GDP) con supervisione e convalida da parte di specialisti indipendenti che operano al servizio del settore farmaceutico. Il gruppo frigo è fornito di sistema di monitoraggio a distanza e tracciamento in tempo reale TracKing™ e consente di rilevare eventuali scostamenti di temperatura e di intervenire subito per proteggere il carico. L’altra novità riguarda più specificatamente il nostro mercato. In Italia, infatti, Lamberet diventa distributore di Melform, azienda italiana che da oltre 50 anni è specializzata nello studio, realizzazione e produzione di contenitori “amovibili” isotermici e refrigerati per la ristorazione, la logistica alimentare e la logistica biomedicale. “Con la distribuzione dei contenitori isotermici di Melform – racconta Ismaele Iaconi, Un semirimorchio certificato Pharmasafe+.


Il settore del trasporto a temperatura controllata continua il suo periodo positivo e il costruttore francese ne sfrutta al meglio le opportunità. Soprattutto in Italia dove è leader. Vediamo le

novità del gruppo

Alcuni prodotti della linea Koala di Melform.

Commercial & Marketing Director Lamberet Italia – il trasporto a temperatura controllata in multi-temperatura non ha più limiti. Le casse frigo Lamberet possono essere allestite con tre diverse temperature per trasportare ad esempio nello stesso carico i

surgelati a -20°, il fresco a +4° e il secco a +8°. Ora, con i contenitori Melform, sulle casse Lamberet si possono trasportare prodotti, anche in piccole quantità, con una pluralità infinita di temperature da -25°C a +40°C. Pensiamo ad esempio alle opportunità per

LAMBERET GROUP

LAMBERET ITALIA

DIPENDENTI FATTURATO PRODUZIONE SITI PRODUTTIVI

DIPENDENTI FATTURATO VENDITE

1.200 in Europa 205 milioni di euro 7.300 veicoli frigoriferi nel 2017 4 (ultima apertura St-Eusèbe nel 2016) FILIALI 10 Agenzie-Service RETE VENDITA presente in 38 paesi OFFICINE PARTNER 350

35 in Italia 40 milioni di euro 1.100 veicoli frigoriferi nel 2017 (49% semirimorchi e 51% autocarri e VLC) AUTOCARRI E VEICOLI COMMERCIALI + 17,3% sul 2016 per un totale di 557 (erano 475 nel 2106) QUOTA DI MERCATO 22,7% in Italia (nel solo settore dei semirimorchi)

Il team di Lamberet Italia.

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le società di catering che trasportano dal caldo al freddo”. I contenitori isotermici e refrigerati Melform, conosciuti in tutto il mondo, hanno una vasta gamma di prodotti con capacità variabile da 20 a 150 litri e range di regolazione delle temperature da -25° C a + 40° C in grado di soddisfare ogni esigenza di trasporto a temperatura controllata, dai surgelati ai piatti caldi della ristorazione. Quattro le principali linee di prodotto: KOALA specifica per la ristorazione con contenitori isotermici attivi, frigoriferi portatili e contenitori refrigerati. CARGO ideale per la logistica alimentare con contenitori isotermici ad alta capacità per il trasporto dei prodotti deperibili. BIOMED studiata per la logistica biomedicale con frigoriferi portatili per il trasporto di campioni di laboratorio, vaccini e farmaci. THERMAX linea di contenitori per il trasporto dei pasti e delle bevande a temperatura controllata.

L’IMPEGNO NELLA CATENA DEL FREDDO

A dimostrazione della posizione di leadership di Lamberet nel nostro Paese, l’azienda di Lainate mantiene alto il livello di presenza sul territorio e nelle diverse attività legate al comparto. Il 29 maggio prossimo, per esempio, la filiale italiane del gruppo francese è promotrice della terza edizione del Workshop Zero Gradi, organizzato da TForma, dove saranno trattate le principali tematiche e normative del settore, con particolare attenzione a quanto succede negli altri Paesi europei e con importanti testimonianze di aziende italiane e francesi. L’appuntamento, dunque, è a Villa Litta (Lainate) dalle 14 alle 18. Per partecipare è sufficiente registrarsi (entro il 15 maggio) sul sito www.trasportale.it/zerogradi. TRASPORTARE OGGI

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AZIENDE

AUTOCLIMA

Autoclima, dopo l’acquisizione da parte di Indel B, rafforza la sua competenza e penetrazione nel mondo del freddo a livello internazionale. Appuntamento da non perdere con i nuovi prodotti alle principali fiere europee

Ma che freddo fa? di

Luca Barassi

L

a temperatura dei veicoli è una cosa seria, specialmente se si tratta di veicoli destinati all’uso professionale. Qualità elevatissima, cura artigianale, passione, lavoro in team, accurata selezione dei propri fornitori, rispetto e considerazione del cliente sono da sempre le “parole chiave” e i valori di Autoclima, l’azienda di Cambiano, in provincia di Torino, che affonda le proprie radici sin dai primi anni ’50, per poi consolidarsi con il proprio nome e con una vera sede nel 1963. Oggi, dopo un processo di crescita lungo 55 anni, Autoclima può ritenersi uno dei leader della climatizzazione, con una gamma di prodotti molto ampia, in grado di “servire” i veicoli leggeri commerciali così come i veicoli industriali e anche camper e mini/midibus. Nel corso del 2017, inoltre, è stata portata a termine l’acquisizione dell’azienda da parte di Indel B, impresa Italiana con sede

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TRASPORTARE OGGI

nella provincia di Rimini e quotata all’MTA di Borsa Italiana. Una operazione di indubbio successo e di soddisfazione per entrambe le aziende, che ha creato così un vero e proprio polo del freddo grazie al know-how e alla conoscenza dei reciproci mercati di riferimento. Giorgio Moffa viene riconfermato Amministratore Delegato dalla nuova proprietà, dando così continuità ad un percorso cominciato ormai dal lontano 1993 e arrivato all’apice nel 2003 con l’inaugurazione della nuova sede di Cambiano, in uno stabilimento flessibile e funzionale, disposto su un’area di 16.000 m² e con 100 dipendenti impegnati nei diversi reparti.

INTERNAZIONALIZZARE PER VINCERE

Proprio a Giorgio Moffa abbiamo chiesto quale sia la strategia commerciale di Autoclima per sopraffare la concorrenza. “Autoclima – risponde l’ad dell’azienda piemontese – ha acquisito nel tempo una posizione di leadership in Italia, ma il focus è rivolto allo stesso tempo anche ai maggio/giugno 2018

mercati internazionali. L’export costituisce una risorsa sempre più importante, poco meno della metà del fatturato annuale dell’azienda è generato dai mercati internazionali. Il reparto specifico che si occupa dei clienti esteri svolge un attento e preciso lavoro per offrire il giusto supporto multilingua (sette lingue diverse) a tutte le richieste che provengono da clienti e leads di ogni Continente, dall’Europa all’Oceania. In più ci avvaliamo del supporto di due filiali aperte in Germania e in Russia che si occupano prevalentemente delle richieste provenienti dal rispettivo paese di appartenenza e dai paesi limitrofi”. Da qui, la volontà di essere presenti nelle principali manifestazioni fieristiche mondiali, per essere più vicini al mercato e dare, ai propri clienti, una opportunità di incontro e di conoscenza delle novità di prodotto.


“Sì – conferma Moffa – la presenza alle fiere ed alle manifestazioni di settore è per Autoclima uno strumento per stabilire nuovi rapporti commerciali, rafforzare quelli esistenti ed incrementare la brand awareness. Proprio per questi motivi nel 2018 saremo nuovamente presenti a due tra i più importanti saloni dedicati al mondo dell’automotive aftermarket: IAA ad Hannover, dove verranno esposti i principali prodotti della gamma Autoclima relativi al mondo dei veicoli commerciali e Automechanika a Francoforte, dove il focus dell’azienda sarà prevalentemente puntato su tutto ciò che riguarda la gamma dei ricambi relativi al mondo della climatizzazione automotive. Sempre in Germania, la nostra filiale AUTOCLIMA DEUTSCHLAND esporrà alla fiera RETTMOBIL a RT 70 FULDA (16 al 18 Maggio / Hall J - Stand 1506)”.

andando a migliorare tutti gli aspetti fondamentali ricercati da chi opera in questo settore. Il design, per esempio, è stato ottimizzato grazie a profili aerodinamici che meglio si adattano alle linee dei mezzi di recente produzione, andando a migliorare l’estetica dei prodotti. Anche il peso dei gruppi A/C è un componente fondamentale che ha visto il reparto di Ricerca e Sviluppo impegnato in test severi, ma necessari per ottenere il miglior compromesso tra affidabilità, performance e leggerezza. Gli ultimi arrivati di questa gamma sono i gruppi RT70 e RT85, disponibili in pronta consegna a partire dallo scorso febbraio in versione solo freddo o caldo/freddo. Il rinnovamento della gamma è continuo anche per quanto riguarda la Giorgio Moffa, in azienda dal 1993, è stato riconfermato amministratore delegato di Autoclima S.p.a. FRESCO 5000 RT

RT 85

Ma non c’è solo l’Europa, ed infatti ad Aprile Autoclima parteciperà alla fiera TRUCK WORLD 2018 (dal 19 al 21 Aprile / Hall 1 Stand 1619) a Toronto in Canada, esponendo i prodotti sviluppati appositamente per il mercato americano e canadese che hanno caratteristiche tecniche differenti rispetto a quelli relativi al mercato Europeo.

RINNOVO DELLA GAMMA

Nel 2017 Autoclima ha cominciato a rinnovare la gamma di impianti A/C a tetto

La sede di Cambiano (To), moderna ed efficiente.

famiglia dei Frosty, linea di prodotti di Autoclima dedicati ai veicoli fino a 3,5 tonnellate con cella frigorifera. La gamma è composta da venti modelli che possono essere applicati per il trasporto delle derrate alimentari. Inoltre, se il prodotto finito è il biglietto da visita di una azienda, altrettanta importanza va data all’assistenza e ai ricambi dei propri prodotti. Per questo Autoclima ha voluto rinnovare anche questo aspetto della propria produzione, distribuendo dallo scorso marzo il nuovo, contenente più di 3000 codici di ricambi del mondo della climatizzazione. Il volume è suddiviso in sei parti, una per ciascuna famiglia di applicazione: Standard , Bus, Refrigerazione, Auto e veicoli commerciali, Veicoli industriali e Mezzi movimento terra. Oltre ad essere fornitore certificato di dati Tecdoc, il brand Autoclima compare anche nelle applicazioni online di Inforicambi, Proger Clipparts e Kromeda. Queste partnership con le più famose banche dati di informazioni relative al mondo dei ricambi automotive, contribuiscono a rendere sempre più precise le cross reference, permettendo di offrire un servizio sempre più veloce, incisivo ed esatto rivolto a tutti gli operatori che utilizzano il catalogo cartaceo e l’e-commerce giornalmente. www.trasportale.it

TAILOR MADE

Tutto questo è fondamentale, ma con l’agguerrita concorrenza dei mercati di oggi non basta. Per questo, Autoclima, nella suo percorso di miglioramento continuo ha creato uno dei suoi tanti punti di forza :la filosofia “Tailor made”, ovvero sviluppare talvolta progetti su misura che possano soddisfare a pieno le esigenze particolari dei clienti. La flessibilità, le performance dei prodotti e il loro prezzo competitivo sono le caratteristiche su cui l’azienda ha fondato il suo successo, tant’è che ogni giorno sulle strade di tutta Europa e non solo circolano veicoli con adesivi Autoclima, guidati da clienti soddisfatti del servizio ricevuto. ECCELLENZE

Il SANICLIMAFILTER è un filtro che sfrutta il principio della fotocatalisi e che viene offerto nella gamma dei prodotti Autoclima per essere combinato con la maggioranza dei modelli di evaporatori disponibili a catalogo. La fotocatalisi è un fenomeno naturale per cui una sostanza attiva, detta fotocatalizzatore e presente sulla superficie del filtro, attraverso l’azione della luce a led posta sui lati converte l’energia luminosa in elettroni, e che, dalla reazione con l’acqua presente nell’umidità dell’aria che attraversa il filtro stesso, provoca una decomposizione delle sostanze inquinanti organiche ed inorganiche presenti nel flusso dell’aria, riducendo quasi a zero la carica batterica in essa presente.

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SPECIALE

RICAMBI

2aTA

PUNTA

Consegnati

come il latte fresco

N Pezzi di ricambio Renault Trucks, dai rifornimenti settimanali di stock a quelli urgenti giornalieri, passando dall’innovativo servizio di seconda consegna Milkrun, fino alla Active Parts, un vero e proprio servizio taxi di Ferruccio Venturoli photo Renault Trucks Sas

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TRASPORTARE OGGI

el nostro giro d’orizzonte sulle strutture che, nell’ambito delle varie Case, si occupano dei ricambi, abbiamo fatto due chiacchiere con Luca Sebastiani. Sebastiani, da diciotto anni in Renault Truck, oggi si occupa, come Parts Sales & Business Support Manager dei ricambi della Casa francese, sia da un punto di vista logistico che commerciale. Come quella delle altre Case anche l’offerta di pezzi di ricambio di Renault Trucks copre la totalità dei veicoli del marchio, dai più ai meno recenti. Ricambi nuovi, ricambi rigenerati, kit, prodotti accessori, forniture per l’officina, l’offerta Renault Trucks permette comunque di scegliere la soluzione più adatta. Si tratta, naturalmente di parti progettate e omologate per i veicoli Renault Trucks secondo un disciplinare che risponde a severi criteri di affidabilità, sicurezza e norme ambientali. I pezzi di ricambio con il marchio “Genuine” sono naturalmente disponibili presso tutta la rete Renault Trucks, sia dei concessionari che delle officine autorizzate; tutti i ricambi Genuine utilizzati per maggio/giugno 2018

effettuare riparazioni in un’officina autorizzata godono, da gennaio 2018, di una garanzia di due anni che, oltre ai ricambi, riconosce anche la mano d’opera, il traino, in caso di fermo del veicolo, e i danni indiretti (dettagli della garanzia 2 anni disponibili sul sito Renault-Trucks.it). In parallelo ai ricambi Genuine, Renault Trucks propone una serie di prodotti accessori che non sono montati originariamente sui veicoli ma che vengono, ugualmente, proposti alla propria rete e al cliente: abbigliamento, attrezzatura specifica per l’officina, prodotti per la pulizia, prodotti chimici etc.

DUE CHIACCHIERE CON…

Ma torniamo a Luca Sebastiani, per una domanda d’obbligo: come e da dove arrivano i ricambi Renault Trucks in Italia? “I magazzini che riforniscono la rete italiana – dice Sebastiani – sono due: quello ‘centrale’, di Lione, e quello ‘avanzato’ ad Anzola Dell’Emilia, vicino Bologna. I pezzi di ricambio vengono distribuiti secondo due modalità principali: la prima che prevede un riapprovvigionamento settimanale


dei Concessionari, nella frequenza da una a tre volte alla settimana, e la seconda che prevede la consegna giornaliera dei ricambi ‘urgenti’ ”. A questo punto chiariamo la differenza tra le due modalità principali, anche perché, ma lo vedremo dopo, non sono davvero le uniche due modalità.

“Gli ordini di approvvigionamento stock settimanali – riprende Sebastiani – vengono inviati ai singoli dealer attraverso un sistema che dà un effettivo supporto alla rete nell’ordinare il materiale necessario; il sistema, infatti, tiene in considerazione lo stock e le vendite giornaliere del dealer in modalità automatica. È il sistema stesso, dunque, che crea una proposta d’ordine di riapprovvigionamento in base alle effettive necessità”. Oltre agli ordini di riapprovvigionamento stock settimanali, Renault Trucks dispone degli ordini urgenti, che rappresentano davvero un elemento cruciale e per ridurre i tempi delle riparazioni e per il servizio e la soddisfazione del cliente. “Gli ordini urgenti – dice ancora Sebastiani – sono quelli che quotidianamente vengono inoltrati dalle singole officine quando, per una riparazione in corso, per qualsiasi motivo, il materiale necessario non è disponibile presso il proprio magazzino. Questi ordini sono inizialmente presi in carico dal magazzino di Bologna che copre normalmente oltre il 90% delle richieste giornaliere. Se questo ne fosse sprovvisto l’ordine viene immediatamente deviato automaticamente al magazzino centrale di Lione”.

ORDINI DIVERSI, TEMPI DIVERSI

“Per la conformazione geografica del nostro territorio – spiega meglio il nostro interlocutore – i tempi di consegna degli ordini

possono variare; nello specifico, gli ordini urgenti giornalieri serviti dal magazzino di Bologna sono consegnati entro le 24 ore su tutto il territorio. Nel caso l’ordine urgente venga servito dal magazzino di Lione, il Nord, il Centro e alcune regioni del Sud Italia sono servite nelle 24 ore. Nelle restanti regioni, tra cui le Isole, la consegna avviene nelle 48 ore”. Abbiamo detto che oltre alle due modalità principali, ce ne sono delle altre… “A supporto delle due modalità precedenti – risponde il manager di Renault Trucks – ci sono anche dei servizi supplementari sempre per ridurre i tempi di attesa: il servizio Active Parts, un vero servizio taxi, a disposizione di tutta la rete di officine autorizzate, che prevede che una vettura dedicata vada a recuperare il ricambio urgente presso il primo magazzino in cui è disponibile e lo porti all’officina che ne ha bisogno. Un servizio che permette di avere il ricambio in tempi più brevi”. C’è poi il Milkrun, la “corsa del latte” meglio, la “consegna” del latte, una simpatica denominazione per un servizio esclusivo e di grande importanza. “Si tratta – dice ancora Sebastiani – della seconda consegna giornaliera, che in termini di tempo di consegna si inserisce tra l’ordine urgente normale e l’Active Parts. E’ un servizio in continuo sviluppo, iniziato nel 2016 che ha come punto di partenza il magazzino “avanzato” di Bologna e, a oggi è disponibile per 30 officine Renault Trucks, che www.trasportale.it

si trovano nei grandi crocevia e nei punti di grande transito del Nord e Centro Italia. Si tratta di una modalità non priva di complicazioni logistiche, spesso legate anche alle strade e alle distanze che si debbono percorrere. L’ultima destinazione che, in ordine di tempo, siamo in grado di servire, è Genova che, per tutta una serie di motivi, è risultata una meta piuttosto difficile. Con il servizio Milkrun se il ricambio è disponibile presso il magazzino di Bologna e viene ordinato entro le 11:30, l’officina lo riceve entro le 16.30 che, in termini di tempo, significa ridurre la riparazione (quindi il fermo macchina) dalle 15 alle 24 ore. Per il futuro la sfida è di continuare estendere il territorio e il numero delle officine servite dal Milkrun”.

I RICAMBI RIGENERATI EXCHANGE Si tratta di un servizio esclusivo. La possibilità, offerta ai clienti, di scegliere tra un prodotto nuovo e uno rigenerato, non fosse altro perché su questa tipologia di prodotti la Casa di Lione lavora da oltre vent’anni. Si tratta di una rigenerazione industriale con caratteristiche misurate sul banco di prova, che permettono al veicolo di mantenere inalterate le sue prestazioni originali. Questa attività si inserisce nella politica di sviluppo sostenibile dell’Azienda, basata sul riciclo dei componenti. Nella sua espressione più semplice, Exchange prevede che un cliente consegni il suo pezzo non più funzionante e riceva in cambio lo stesso pezzo ma rigenerato. Affinché l’offerta Exchange sia perseguibile è necessario che il pezzo non più funzionante sia nelle condizioni minime per essere rigenerato. TRASPORTARE OGGI

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LE ECCELLENZE DELLA RETE

SCANIA

Il meglio

del meglio Nella foto grande i due team che hanno staccato il biglietto per la finale mondiale a Södertälje e nel riquadro l’officina austriaca che ha vinto la finale europea di Trento.

di

Federica Lugaresi

Lo scorso 14 aprile si è svolta la finale europea di Scania Top Team, per la prima volta presso la sede di Italscania a Trento. Solo poche settimane prima, nella stessa cornice, anche la finale italiana che ha permesso alla Affini Service di rappresentare il nostro Paese a livello europeo

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TRASPORTARE OGGI

N

on c’è il minimo dubbio: ci troviamo nel gotha dei migliori team di tecnici di officina Scania. A livello nazionale prima di tutto, tanto che abbiamo deciso di presentarvi in queste pagine anche i secondi e terzi classificati alla finale italiana dello scorso febbraio, e a livello europeo dove, ancora una volta l’Italia è stata protagonista, dato che Affini Service (vincitrice tra i team italiani) si è posizionata seconda lo scorso 14 aprile, staccando il biglietto per Södertälje, dove a dicembre si svolgerà la finale mondiale. Scania Top team è una competizione nata nel segno del miglioramento continuo.

maggio/giugno 2018

In quest’occasione i partecipanti hanno la possibilità di mettere in evidenza la propria professionalità, le proprie competenze e conoscenze. È un momento di incontro e confronto per dimostrare l’eccellenza della rete del Grifone.

LA FINALE DI TRENTO

10 squadre quindi si sono di nuovo “sporcate le mani” per contendersi il titolo di migliore d’Europa. Ma soltanto le prime due che sono salite sul podio, parteciperanno alla finale di Sodertaljie alla conquista di migliore officina del mondo ed al termine di questo percorso il team vincitore si aggiudicherà il premio di 50.000 €.


Dalla teoria alla pratica quindi la sfida dal carattere internazionale ha proseguito anche alla presenza di Maria Jobenius, Vice President Communications, Scania Commercial Operations e Zdenieks Petras, Senior Vice President Head of Services Operations: nel primo girone delle finali europee, si sono messi in gioco i team di Austria, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria, Irlanda, Slovacchia, Svezia, Turchia, Ucraina e Italia. Una competizione davvero importante quella di Scania Top Team, con oltre 8.000 partecipanti, in rappresentanza di 70 Paesi. Al termine delle 6 semifinali (3 per l’Europa, 1 per il Sud America + Africa, 2 per Asia e Oceania) verranno decretati i 12 team che si sfideranno a Södertälje in occasione della finale mondiale.

UNA VITTORIA SPERATA E… ARRIVATA!

Grande emozione ma soprattutto grande soddisfazione e orgoglio. Sì, perché il Team di Affini si è classificato secondo (dopo il team austriaco). Il team italiano ha dimostrato tanta competenza conoscenza, determinazione e spirito di squadra. Ha affrontato le cinque prove con concentrazione e nervi saldi. Una peculiarità che vogliamo ricordare: Simona Sandrini era l’unica quota rosa in gara in questa semifinale europea e una delle pochissime in tutto il mondo. E a noi piace pensare che abbia fatto la differenza. “Abbiamo lavorato duramente per conquistare l’accesso alla finale mondiale”, ha sottolineato Stefano Affini, coach del team Affini Service S.r.l. “Volevamo arrivare preparati a questa semifinale e così è stato: i ragazzi hanno dedicato tempo e fatica per simulare le prove teoriche e pratiche ed essere così pronti ad affrontare la gara nel migliore dei modi. Ogni componente del team ha le proprie competenze e conoscenze specifiche ma la vera forza la fa la squadra: sono ragazzi che lavorano benissimo insieme, con grande passione e dedizione. Credo sia stato questo a far la differenza.

Alcuni momenti della competizione del 14 aprile. Le prove che i team hanno dovuto affrontare sono state di tipo pratico e teorico.

Adesso guardiamo al futuro, abbiamo diversi mesi per prepararci alla finale mondiale e, di certo, li sfrutteremo al meglio”. Ovviamente è arrivato il plauso di Franco Fenoglio, Presidente e AD di Italscania, che ha dichiarato “La conquista della finale mondiale dello Scania Top Team da parte dei ragazzi di Affini Service è per noi motivo di grande orgoglio. È la prova del grande valore di tutta la rete di meccanici, magazzinieri, accettatori, elettrotecnici

ed elettromeccanici di Scania. I ragazzi hanno dato prova di grande preparazione ma al tempo stesso lavoro di squadra: il lavoro d’officina è un duro lavoro ma, se fatto con grande passione come ha dimostrato il team italiano, riserva grandissime soddisfazioni. Ora sguardo rivolto al futuro, i ragazzi di Affini Service hanno una grande responsabilità: dovranno rappresentare l’Italia nella finale mondiale. Siamo tutti pronti a fare il tifo per loro!”.

Grande festa al galà finale. Sul palco da sinistra: Daniel Dusatti, capo della rete Italscania, Roberto Lucchi, responsabile della formazione, Chiara Vaccari, coaching della forza vendita, Franco Fenogio, ad di Italscania e Frederick Swartling, capo dei servizi della filiale italiana Scania.

www.trasportale.it

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LE ALTRE ECCELLENZE DELLA RETE SCANIA L’azienda di Frosinone nasce nel 1977 come Sacar Officine Meccaniche snc dai due soci fondatori, Giovanni Carloni e Romeo Sardellitti, per la distribuzione dei veicoli industriali Scania per la provincia di Frosinone. Diventa Sacar Spa nel 1987 e oggi diffonde il prodotto Scania per la regione Lazio e parte della provincia dell’Aquila, supportando la vendita con una rete di Assistenza presente nelle provincie di Roma, Frosinone, Latina e Viterbo. Attualmente Fulvio Caporetti, capofficina, gestisce una squadra di 12 persone (cinque elettrauto e sette meccanici). Fulvio è un veterano della competizione dato che vi ha partecipato otto-nove volte “ma nonostante ciò, ogni volta è sempre diverso e l’emozione è sempre alle stelle” ci confida. “La mia squadra è preparatissima e molto affiatata nel quotidiano. Cerco sempre di tenere alto il morale, il gruppo unito e di chiarire gli eventuali screzi sul nascere. Lavorare in officina è un po’ come stare al Pronto Soccorso: non sai mai cosa ti aspetta e può capitare di tutto. Come staff siamo molto uniti. Trascorriamo più tempo in officina che a casa, e si è creato un bellissimo rapporto. Questa esperienza ci ha avvicinato ancora di più. La notte prima della prova abbiamo riposato ma l’eccitazione la senti sempre” continua. Forse non tutti ricordano che Sacar, nell’edizione

Sul podio italiano Come anticipato nello scorso numero di Trasportare Oggi, in questa puntata vi presentiamo le officine Sacar Spa e Scandipadova Srl, rispettivamente la seconda e terza classificata alla finale nazionale dello scorso Scania Top Team, la competizione ideata dalla Casa svedese ben 28 anni fa. Competizione, professionalità, formazione, ma anche tensione, agitazione, adrenalina e tanta emozione. Questi gli elementi respirati e percepiti durante le cinque prove sostenute nella finale dello Scania Top Team. Abbiamo chiacchierato “a freddo” con le due officine della Rete del Grifone che si sono fregiate del titolo di seconda e terza classificata… eccovi chi sono e le loro impressioni.

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Si tratta di una realtà che nasce nel 1989 col nome di Halley Veicoli Industriali a Monselice, in provincia di Padova e che entra nella Famiglia Scania grazie all’ora Presidente Armando Rangoni. Ma è nel 2008 che si afferma come Scandipadova: Paolo Rossi, in seguito all’acquisto del 100% delle quote, ne diventa socio unico e porta la società ad occuparsi oltre alla vendita dei veicoli Scania anche della gestione dell’officina e dei ricambi originali. Oggi l’officina conta 11 meccanici (compreso il capofficina) di cui due elettrauto e un magazziniere. Andrea Tiberto (accettatore e membro del team che ha gareggiato) e Nicola Toffanin (capogruppo della squadra) hanno ben chiara l’importanza della formazione che deve fa parte in modo sempre più radicato della vita lavorativa: “È necessaria formazione sul lavoro, ma anche presso la sede Italscania grazie ai professori che sono stati poi i valutatori stessi delle prove”, sottolineano i due ragazzi. Fondamentale anche la capacità di fare squadra non solo nella competizione ma

maggio/giugno 2018

passata di Scania Top Team, si è classificata al primo posto. Ovviamente Fulvio e tutta la squadra puntavano a difendere e mantenere il titolo ed essere arrivati secondi “brucia un pochino ma bisogna fare i conti anche con gli altri…”. “A parità di preparazione, l’elemento in più che ha fatto la differenza permettendoci di salire sul podio, forse è stata la nostra partecipazione alla scorsa edizione Top Team: tre dei ragazzi erano gli stessi, quindi già consapevoli di quello che avrebbero affrontato. Ma anche il forte affiatamento è stato un elemento importante” ci confida Caporetti. Giustamente il trofeo è stato esposto in accettazione: rappresenta una grande soddisfazione per tutti dato che si identifica nei sacrifici di una vita e di tanto lavoro anche su strada.

soprattutto nella vita quotidiana di officina; “un insegnamento dato dal nostro responsabile Andrea che ci ha sempre valorizzati, motivati e coinvolti, e che è riuscito a fare un team dove ciascuno sa di poter contare sul proprio collega” dichiara Nicola. Ed è per ciò che Scandipadova è salita sul podio. Poi, come al solito, è il fattore umano a fare la differenza e infatti “tranquillità, pacatezza, serietà, pazienza e organizzazione sono prerogative indispensabili per chiunque lavori in officina e qui da noi non mancano” prosegue Nicola. È stata un’esperienza indimenticabile comunque quella che il team ha vissuto. “Una prima volta per noi – ci raccontano i ragazzi – un’esperienza nuova sotto ogni punto di vista perché mai siamo arrivati in finale. Ci siamo preparati il meglio possibile ma la tensione e l’agitazione erano forti ed hanno giocato un ruolo importante durante lo svolgimento delle prove. In compenso c’è anche tanto orgoglio personale per essere arrivati dove stiamo: una bella soddisfazione ed un bel traguardo. La sera prima della competizione eravamo tranquilli il giusto ma è stata stancante causa il pensiero del giorno dopo”. Un posizionamento inaspettato, ci rivelano quelli del team - positivamente stupiti per l’organizzazione relativa alla competizione - che pensavano di aver fatto peggio. Ma il terzo posto è stato festeggiato, insieme a tutti i membri dell’officina, con molta emozione anche da parte di quelli che non erano presenti alle prove. Ovviamente il trofeo è stato esposto all’entrata di Scandipadova e rappresenta un biglietto da visita in più. E i complimenti ricevuti dai clienti sono tanti!


IL BOLLETTINO DELL’AUTOCARRO

GDPR, istruzioni per l’uso Un seminario dell’ANFIA, per far entrare le aziende associate nella General

Data Protection Regulation, la nuova normativa europea sulla privacy

a cura di

L’

Anfia Aftermarket

ANFIA ha recentemente organizzato, in collaborazione con Price Waterhouse Coopers (PwC), un seminario per le aziende associate, sulle principali novità dell’entrata in vigore, il 25 maggio della General Data Protection Regulation (GDPR). A partire da questa data, le disposizioni del Regolamento comunitario 2016/679, in materia di protezione dei dati personali, saranno applicabili in tutta l’Unione Europea. È una scelta determinante per superare la frammentazione normativa del panorama europeo in tema di privacy ed è di assoluto rilievo anche per il mondo automotive. Il patrimonio di informazioni personali relative ai clienti oggi ha assunto grande rilevanza, anche in relazione ai nuovi processi tecnologici che consentono di accedere a una mole di dati importantissima.

DATI PERSONALI E DIRITTO ALL’OBLIO

Il nuovo Regolamento contiene importanti novità per le aziende: l’Autorità di vigilanza europea riguarderà anche le imprese con sede estera e operanti nell’Unione Europea. In particolare, la riforma tocca la disciplina delle figure preposte al trattamento dei dati (Titolare e Responsabile), rimodulandone le responsabilità; inoltre, per adempiere alla normativa, le amministrazioni dovranno dotarsi di una nuova figura, il responsabile della protezione dei dati (Data Protection Officer), che dovrà sorvegliare l’osservanza delle disposizioni di privacy, fornire consulenza e pareri e fungere da contatto con il Garante o gli interessati. Importante è l’introduzione del diritto all’oblio, il diritto dell’interessato a ottenere la cancellazione dei dati personali www.trasportale.it

che, se sono stati resi pubblici, vi è anche l’obbligo di informare della richiesta di cancellazione che li sta trattando. Ci sono alcuni casi in cui il diritto all’oblio può essere limitato: si tratta della garanzia dell’esercizio della libertà di espressione o il diritto alla difesa in una sede giudiziaria, la tutela di un interesse generale o quando i dati sono necessari a fini di archiviazione nel pubblico interesse, di ricerca scientifica o storica o a fini statistici.

IL DIRITTO ALLA PORTABILITÀ

Viene introdotto anche il diritto alla portabilità, che permette all’interessato di ricevere i propri dati su un formato strutturato e leggibile. Inoltre, il titolare è tenuto ad implementare le misure a protezione dei dati già dal momento della progettazione di un prodotto o di un applicativo TRASPORTARE OGGI

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UN REGISTRO DELLE ATTIVITÀ DI TRATTAMENTO Per documentare a livello “day by day” le tipologie e le modalità di trattamento dei dati, è previsto un registro delle attività di trattamento, in formato anche elettronico, ma solo per alcune di aziende, anche se è consigliato in ogni caso anche per la valenza probatoria del documento.

TO CIA

RAGIONE SOCIALE INDUSTRIE SPA

RAGIONE SOCIALE SOGEFI FILTRATION ITALY SPA

SEDE Corso Svizzera – 10149 Torino (TO)

SEDE Viale IV Novembre, 19 – 10050 Sant’Antonino di Susa (TO)

BREVE PROFILO AZIENDALE La divisione aftermarket SKF-VSM, offre prodotti e servizi alle reti di assistenza post-vendita di autovetture e veicoli commerciali, a livello mondiale. La politica SKF, in quanto fornitori di primo equipaggiamento delle più importanti case automobilistiche europee e asiatiche, è quella di offrire ai clienti prodotti di qualità OE e servizi ad alto valore aggiunto, siano essi riparatori o fornitori di ricambi. I prodotti vengono distribuiti attraverso la rete dei distributori autorizzati SKF, sia nell’auto che nell’autocarro, che con il loro stock offrono un servizio di consegna quotidiano ad officine e flotte specializzate

BREVE PROFILO AZIENDALE Il Gruppo Sogefi è leader mondiale nella componentistica originale per l’industria automobilistica: progetta, sviluppa e produce sistemi di filtrazione, componenti per sospensioni, impianti di gestione aria e raffreddamento motore.

SETTORE MERCEOLOGICO Automotive – Ricambi auto e autocarro PRINCIPALI PRODOTTI Tenditori/pulegge distribuzione e organi ausiliari per auto e autocarro. Kit catena di distribuzione. Pulegge smorzatrici (dampers) e ruote libere alternatore. Kit distribuzione ed organi ausiliari auto e autocarro. Kit distribuzione ed organi ausiliari completi di pompa acqua e kit pompa acqua. Cinghie per organi ausiliari trapezoidali e multi gola. Kit cuscinetti ruota auto e autocarro, kit giunti omocinetici, kit semiasse e cuffie. Kit cuscinetti ruota con tamburo/ disco freno e kit sospensioni. Anelli di tenuta ad olio e grasso per cuscinetti e di paraoli autocarro. Kit dedicati ai sistemi di trasmissione autocarro. Attrezzature auto e autocarro

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Ricordiamo, infine, che la riforma ha aumentato le sanzioni per l’inosservanza delle disposizioni in tema di privacy, sino a €20.000.000 o al 4% del fatturato totale annuo dell’esercizio precedente. L’adeguamento al nuovo Regolamento prevede, quindi, per le imprese del settore automotive, il coinvolgimento di varie figure e business unit che permetteranno di garantire efficienza nel processo di trasformazione e di garantire i benefici, tra cui nuove opportunità di Data Monetization. Per arrivare a questo traguardo, le imprese devono partire da una gap analysis tra la situazione corrente e la nuova normativa, individuando tipologie di dati trattati, modalità e finalità del trattamento che definiscano un modello operativo da seguire, con aggiornamento delle procedure e dei documenti organizzativi.

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IL BOLLETTINO DELL’AUTOCARRO

informatico di supporto (privacy by design) e a garantire che siano trattati di default solo i dati personali necessari. Determinate violazioni dei dati dovranno essere segnalate al Garante e agli interessati entro 72 ore dalla violazione. Tra i nuovi obblighi c’è anche l’introduzione del Data Protection Impact Assessment (DPIA) che prevede il monitoraggio sistematico del trattamento dei dati personali sensibili e ad alto rischio: ogni titolare dovrà svolgere, e documentare, un’autovalutazione del rischio derivante dai trattamenti effettuati e consultare preventivamente l’Autorità garante. Le autorità di controllo dovranno rendere pubblico un elenco delle tipologie di trattamenti che richiedono un assessment, e quelli che non lo richiedono.

SETTORE MERCEOLOGICO Filtrazione automotive PRINCIPALI PRODOTTI Sogefi produce la gamma completa di filtri olio, aria, carburante e abitacolo di qualità OE per tutti i principali costruttori Europei, Americani e Asiatici. Nell’Aftermarket è conosciuta con i marchi Tecnocar, Purflux, Fram®, CoopersFiaam per i veicoli leggeri, e Sogefi Pro per i veicoli commerciali. MERCATI GEOGRAFICI DI RIFERIMENTO Sogefi è presente in 23 Paesi, con 41 siti produttivi, 4 centri di ricerca e 10 centri di sviluppo, 16 uffici commerciali e impiega circa 6.900 dipendenti. Il mercato di riferimento di Sogefi Filtration Italy SpA è l’Italia.

FATTURATO 21mln

FATTURATO Il fatturato 2017 del Gruppo Sogefi è stato pari a 1.700 milioni di Euro

CONTATTI Luisa Luongo – Tel 011/2240504 – e-mail: luisa.luongo@skf.com

CONTATTI Tel: +39 011 9639460 – e-mail: italy-aftermarket@sogefigroup.com

SITO INTERNET www.skf.it

SITO INTERNET www.sogefigroup.com

TRASPORTARE OGGI

maggio/giugno 2018


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29 maggio Villa Litta

LAINATE (MI)

14,00 -18.00

Zero Gradi

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nel trasporto a Temperatura Controllata

Partecipazione gratuita previa registrazione entro il 15 maggio su www.trasportale.it/zerogradi

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