N° 204

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La Rivista degli Autotrasportatori

Anno 21 - agosto/settembre 2018 - n. 204

veicoli pesanti

SCANIA G410 VOLVO IN CAVA MAN: PRE IAA

IRON 530

un Actros di ferro firmato Acitoinox

Volvo Vista

Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% - LO/MI

la finale in brasile

veicoli elettrici

evito esprinter

ZF SI PREPARA AL FUTURO - RETE SPECIALE PNEUMATICI - ANFIA



SOMMARIO PG.

n. 204

agosto/settembre 2018 www.trasportale.it

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IL MEGLIO DEL G

Test drive Scania G410

ATTUALITÀ E OPINIONI 4 EDITORIALE

di Luca Barassi Il punto di vista del Direttore

8 DALLA STRADA

In breve le notizie più importanti del settore e dalle aziende

11 EDITORIALE DI FERRO di Ferruccio Venturoli La voce della passione

15 NON SOLO TIR

di Alessandro Musumeci Tutto ciò che non è veicolo industriale

17 IL DORSALE

di Gian Paolo Pinton Opinioni e analisi sulla nostra società e sulla politica

18 VOLTA PAGINA

di Paolo Volta Un Professore prestato alla logistica

20 ON THE ROAD

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Le anticipazioni del Leone per lo IAA sono tutte in chiave elettrificazione e guida autonoma

p. 26

LO SCATTO 6 GHOST

offerto da: TRANSPOBANK

RUOTE INDUSTRIALI 22 UN ACTROS DI FERRO

Acitoinox veste il Mercedes Actros 530 e diventa Iron

@trasportale

www.youtube.com/trasportareoggi

SCOSSA ELETTRICA

Dagli Stati Uniti le notizie più curiose di un mercato fuori dai nostri standard

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26 MAN:

CI TROVI ANCHE SU IPAD

Trasportare Oggi è anche in versione elettronica Scarica gratuitamente la App da iTunes e potrai sfogliare TOE in qualsiasi momento e archiviare tutte le uscite sulla libreria virtuale.

29 IVECO:

AVANTI CON L’LNG

Ancora una consegna di Stralis a metano. È la volta della Compagnia Paratore di Genova

30 VOLVO IN CAVA

Abbiamo messo alla prova la gamma “severe” del Costruttore svedese

32 SCANIA:

TEST DRIVE G 410

Con un motore praticamente perfetto si adegua alla next generation anche la cabina G


SOMMARIO n. 204 agosto/settembre 2018 45 RADIO

Trasportare Oggi è anche On Air. Da Ottobre la nuova trasmissione radiofonica

54 FOCUS: CARTE DI SERVIZIO p. 36 RUOTE COMMERCIALI 36 MERCEDES:

EVITO ED ESPRINTER

La Stella porta in strada le versioni elettriche dei suoi furgoni

RUOTE VINTAGE 38 IL MUSETTO MERCEDES

I Mercedes a muso corto guadagnarono una bella nicchia di mercato in Germania

RUBRICHE FUORI STRADA

UTA è uno dei marchi più diffusi e visibile sulla rete stradale europea

TRA I MAGAZZINI

Fondamentale per rendere competitive le aziende è investire sulla qualità del personale

IN COPERTINA Il Mercedes Actros 530 viene vestito da Acitoinox e diventa Iron530. Potenza, efficienza ed eleganza si coniugano in questo veicolo della Stella.

64 FOCUS: BLOCKCHAIN

Inaugura la nuova rubrica dedicata alle criptomonete e alle nuove forme di gestione dei dati

Il terzo appuntamento con la Panamericana ci porta fino ai confini del mondo

SUL PROSSIMO NUMERO:

ALLESTIMENTI 58 PRE IAA

Dalle aziende nuovi prodotti e tecnologie nel mondo dei rimorchi e semrimorchi

La rivista degli Autotrasportatori n. 204 agosto/settembre 2018

Federica Lugaresi - lugaresi@trasportale.it

• INCONTRO CON FEDERAL MOGUL • NOTIZIE ANFIA

CASA EDITRICE

Transpoedit S.r.l. SEDE LEGALE

Viale Monza, 40 20123 Milano P. IVA: 07634360965 DIREZIONE E REDAZIONE

VICEDIRETTORE

Via Voghera, 11 - 20144 Milano redazione@trasportale.it

HANNO COLLABORATO

Responsabile: Ferruccio Venturoli Via Acciaioli, 7 - 00187 Roma

Ferruccio Venturoli ferruccio.venturoli@trasportale.it

• LE ECCELLENZE DELLA RETE

IAA: LE NOVITÀ DA HANNOVER

62 FLASH SUL MERCATO

COORDINATRICE EDITORIALE

• SPECIALE PNEUMATICI

p. 50

PROFESSIONE CAMIONISTA 46 LA PANAMERICANA – 3

Luca Barassi luca.barassi@trasportale.it

• COVER STORY: ZF SI PREPARA AL FUTURO

Ultimo atto dell’edizione 2018 della competizione di Volvo. Siamo volati in Brasile

Inaugura a Mirano (Ve) la stazione LNG più ad est d’Italia.

DIRETTORE RESPONSABILE

TOE AFTERMARKET

50 FINALE CON… VISTA

56 FOCUS: INFRASTRUTTURE

Ecco cosa vedremo ad Hannover negli standdei principali Costruttori

42 LA FORMAZIONE

EVENTI

Alessandro Bassi, Massimiliano Barberis, Luca Gaier, Alessandro Musumeci, Gian Paolo Pinton, Paolo Sartor, Andrea Trapani, Paolo Volta GRAFICA E IMPAGINAZIONE

il bozzetto di patrizia cella FOTOLITO E STAMPA

Unigrafica - Gorgonzola (Mi) Di questo numero sono state tirate: 14.300 copie

REDAZIONE DI ROMA

Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997 Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, La informiamo che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Transpoedit Srl per inviarle la presente pubblicazione. I dati raccolti saranno trattati con l’uso di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, V.le Monza 40. È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.

Trasportare Oggi in Europa fa parte di: IL NETWORK DI MAGAZINE DIGITALI VERTICALI NUMERO UNO IN EUROPA


LA GAMMA MAN NON È MAI STATA COSÌ GRANDE.

O così piccola. Nuovo MAN TGE. Aspettatevi di più. Che si tratti di affrontare un cantiere, un bosco o trasportare merci e persone poco importa: il nuovo MAN TGE domina senza problemi ogni terreno e primeggia grazie alle numerose possibilità di allestimento e ai servizi post vendita su misura. Nuovo punto di riferimento per l’intero settore, vi garantisce il massimo in termini di sicurezza e comfort senza dimenticare la proverbiale efficienza e affidabilità tedesca. Perchè non è solo un VAN. È un MAN. Scopri di più su www.van.man


editoriale

di Luca Barassi

CHE FATICA!

“I

l lavoro nobilita l’uomo”. Credo che pochi di noi possano obiettare su questa celebre frase attribuita a Charles Darwin. Forse, però, si può obiettare sulla seconda parte di questo aforisma: “e lo rende libero”. Almeno al giorno d’oggi o, ancora più precisamente, negli ultimi anni. Lavorare ci piace. Ognuno di noi, immagino, lo fa con passione, mettendo tutto il proprio impegno affinché il proprio progetto, l’azienda per cui si lavora o semplicemente le persone da cui si è ottenuta la fiducia, possano arrivare al traguardo o all’obiettivo prefissato. Quando finalmente otteniamo il risultato ne siamo fieri, soddisfatti… insomma siamo “nobilitati”.

Non è necessario nemmeno alzare il telefono. Basta poco, ripeto. Non serve risolvere tutto in un determinato momento, serve solo far capire agli altri che si sta “lavorando per noi”. Non credo neppure che sia una questione di mancanze di risorse, come affermano molti. Certo, rispetto a qualche anno fa ognuno di noi deve fare molto di più. I compiti si sono ampliati, sia perché le competenze tendono ad allargarsi, sia perché la crisi ha costretto le aziende ad ottimizzare il personale. Dalla piccola impresa, alla grande multinazionale. Questo, però, non giustifica menefreghismo, maleducazione e poca considerazione per il lavoro degli altri.

Liberi, però, no. Non siamo più liberi, infatti, di gestire il nostro tempo, di programmare con precisione e attenzione il nostro percorso verso l’obiettivo finale perché ci si mette di traverso la superficialità e la sempre minore professionalità di coloro con cui abbiamo ogni giorno a che fare. Sembra che, per molti, le cose possano andare avanti da sole, senza bisogno di intervenire. La libertà, inoltre, nostra e degli altri, è generata dal rispetto. Rispetto per il lavoro, l’impegno e la passione che ognuno mette nelle attività di ogni giorno.

Ad ogni modo la mia non vuole essere un’accusa ma, piuttosto, una preghiera. Se ho toccato la suscettibilità di qualcuno, significa che quel qualcuno è “colpevole” di ciò che ho scritto. Allora lo/la esorto a considerare che, spesso, ciò che facciamo lo facciamo anche per lui o per lei… e lo facciamo anche con gioia e passione. Collaboriamo tutti insieme. Sarà un mondo migliore e, soprattutto, un lavoro migliore che, volente o nolente, impegna quasi i due terzi delle nostre ore di veglia. Abbiamo davanti un mese per lo più dedicato al riposo e alle vacanze. Facciamo un bel respiro, rilassiamoci ognuno nel modo che preferisce, un bel “Oooooommmm” e regaliamo a noi e agli altri un po’ più di rispetto. Faremo tutti meno fatica. Buon Ferragosto.

Basta poco per farci sentire tutti partecipi di uno stesso fine. Oggi la tecnologia ci aiuta in questo. Una risposta la si può dare in tanti modi, via email, via whatsapp, telegram o sms.

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TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2018



LO SCATTO

offerto da


GHOST CHIHUAHUA, MESSICO 2017


dalla STRADA SCANIA

VOLVO TRUCKS

In Germania autostrade elettriche coi veicoli del Grifone Il progetto “Trucks for German eHighways”, ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio nel trasporto pesante lungo raggio. Nel corso del 2019 e 2020 i veicoli ad alimentazione elettrica verranno testati su tre nuove autostrade elettriche in Germania. Questo progetto è co-finanziato dal Governo tedesco attraverso il BMUB, Ministero federale dell’ambiente, della tutela della natura e della sicurezza nucleare. Una strada-test verrà costruita in Schleswig-Holstein, sull’autostrada A1 vicino a Lubecca, una in Hessen sull’autostrada A5 a sud di Francoforte e la terza in Baden-Württemberg sull’autostrada federale B462. “Per il trasporto lungo raggio, Scania considera le strade elettrificate come una tecnologia promettente per dare vita ad un sistema di trasporto sostenibile. L’elettrificazione dei veicoli sta crescendo rapidamente e con i suoi benefici ambientali, sociali e a livello di costi svolgerà un ruolo di primaria importanza nella transizione verso un sistema di trasporto indipendente dai combustibili fossili”, ha evidenziato Claes Erixon, Executive Vice President Ricerca e Sviluppo di Scania. Questa ricerca è una fase preliminare prima dell’avvio di tre diverse aree di test su strade pubbliche tedesche, con l’energia elettrica fornita delle linee aeree.

FERCAM

Acquisto di veicoli

Iveco a LNG

L’azienda di trasporti e logistica FERCAM ha siglato con il concessionario IVECO per l’Alto Adige un accordo per l’acquisto delle prime due motrici a gas naturale liquefatto con un’opzione di acquisto per ulteriori 10 motrici, non appena sarà operativa la stazione di rifornimento LNG a Vipiteno. “Gli automezzi LNG richiedono un investimento iniziale superiore”, fa presente Johann-Friedrich Harder, Responsabile della filiale FERCAM di Bolzano e del parco mezzi dell’azienda, “ma sono notevoli i vantaggi in termini di sostenibilità, in quanto con motrici ad alimentazione a gas naturale liquido si riducono quasi a zero le emissioni di particolato, anche sottile, e si registra un abbassamento significativo anche per le emissioni di NOx”. Secondo i dati della casa produttrice IVECO i valori omologati per le emissioni degli automezzi LNG risultano essere inferiori del 60% per NOx e -99% per le PM rispetto ai valori soglia dei motori Euro 6. I primi automezzi LNG viaggeranno sull’asse del Brennero ed entro la fine del 2018 altri dieci andranno ad aggiungersi al parco automezzi, a condizione che per quella data sarà operativa la stazione di rifornimento da realizzarsi a Vipiteno. Tutti gli automezzi LNG saranno concentrati per i servizi di trasporto tra Verona e Monaco.

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TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2018

Guida assistita più sicura

Maggiore sicurezza nel traffico e un ambiente di lavoro ottimale per gli autisti. Questi sono gli obiettivi che Volvo Trucks intende raggiungere introducendo i nuovi sistemi di assistenza alla guida basati sul Volvo Dynamic Steering, un’apprezzata e premiata innovazione che facilita la guida dei veicoli pesanti con metodi all’avanguardia. “Il Volvo Dynamic Steering ha davvero rivoluzionato il lavoro degli autisti. Livelli più elevati di stabilità direzionale e manovrabilità e un comfort superiore riducono i rischi di incidenti stradali e di lesioni legate a sollecitazioni eccessive. Sulla base degli ottimi risultati ottenuti, abbiamo creato nuove funzioni che rendono la strada e la guida nel traffico ancora più sicure. Il nostro obiettivo finale è eliminare il coinvolgimento dei veicoli Volvo in qualsiasi incidente e ci stiamo impegnando al massimo per raggiungerlo. Queste funzioni sono state sviluppate per fornire assistenza agli autisti in alcuni degli scenari di incidente più comuni identificati dal nostro programma di ricerca sugli incidenti”, ha dichiarato Carl Johan Almqvist, Traffic and Product Safety Director presso Volvo Trucks.


dalla STRADA VOLKSWAGEN

Amarok

Volkswagen Veicoli Commerciali passa dalle parole ai fatti: il concept dell’Amarok, presentato in occasione della scorsa IAA, è ora disponibile per essere ordinato nella versione di serie con il nuovo motore top di gamma. L’highlight è rappresentato dal motore V6 TDI con 258 CV (190 kW) di potenza più un overboost di 14 CV (10 kW) e 580 Nm di coppia, disponibile per le versioni Amarok Highline e Aventura. La nuova versione top di gamma Aventura presenta anche una serie di inediti dettagli estetici, tra cui rivestimento del padiglione in nero, nuovi cerchi da 20 pollici nonché vernice metallizzata Peacock Green specifica per questa versione e disponibile per la prima volta per l’Amarok. I primi modelli Amarok equipaggiati con il nuovo V6 258 CV (190 kW) top di gamma sono disponibili presso i Concessionari della Volkswagen Veicoli Commerciali già dalla metà dello scorso giugno. Il Nuovo Amarok Aventura viene proposto ad un prezzo di 48.400€ (IVA e MSS escluse), inferiore di 600€ rispetto alla generazione precedente.

Nuovo equipaggiato con motore

top di gamma MAN

Un TRUCK con allestimento speciale

EUROPEAN TRUCK FESTIVAL 2018

Si accendono i motori

A oltre tre mesi dal via della manifestazione, che si svolgerà anche quest’anno all’Autoparco Brescia Est, Oltre Eventi, società che organizza e gestisce l’evento, ha firmato una serie di accordi di partecipazione con aziende importanti a livello nazionale, mentre è già definita l’organizzazione dell’inedito STREET FOOD FEST, l’evento nell’evento che quest’anno, per la prima volta, farà da cornice alla manifestazione. Dopo BreBeMi e AZOTAL, prime aziende importanti a firmare un contratto di partecipazione e sponsorizzazione, hanno “chiuso” un accordo anche altre importanti realtà di settore: Cavi Diesel, Midland, Walter Service e Wtransnet. Un grande successo sta avendo anche “l’evento nell’evento”, lo STREET FOOD FEST, che si terrà contemporaneamente al Festival principale; un successo che ha stupito, per primi, gli organizzatori, che hanno dovuto rifiutare diverse richieste di partecipazione. Sul fronte delle iscrizioni al grande raduno, il più grande d’Italia, le cose vanno piuttosto bene, visto che sono state superate le 200 iscrizioni, con oltre una quarantina di queste arrivate da oltre confine (Francia, Germania, Belgio, Croazia, Serbia, Austria, Polonia).

L’officina MAN FLF Srl, Autorizzata MAN, cura la manutenzione e gli allestimenti, Full Service Srl è una solida azienda di trasporto che offre servizio d’eccellenza. Insieme hanno ideato uno spettacolare allestimento su un carro MAN TGX 26.640. Le celle frigorifere sono state realizzate da Royal Platic che ha previsto la possibilità di caricare i pallet su due piani e avere delle pareti mobili per trasportare contemporaneamente fresco e freddo. FLF ha curato tutti i lavori di carpenteria, in particolare il telaio del rimorchio che è ribassato per dare maggiore volumetria alla cella soprastante. Con questo allestimento è possibile caricare 72 pallet contro i 33 di un semirimorchio tradizionale e, al contempo, il carro senza rimorchio ha l’agilità per accedere nei centri urbani per le consegne alle strutture commerciali più piccole, anche se in realtà il suo impiego principale sarà verso gli hub regionali della GDO e sulle tratte estere.

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dalla STRADA PEUGEOT

SCANIA

Un Leone per “4 Ristoranti”

con lo chef Alessandro Borghese

“4 Ristoranti Estate” e “4 Ristoranti - 5° Stagione” vedranno la presenza di una nuova star, ma non in cucina! Nella nuova stagione al via a breve ci sarà spazio per un Leone. Lo Chef Alessandro Borghese, con la sua lunga esperienza nel campo della ristorazione e conduttore di grande successo della fortunata serie televisiva, è pronto ad accompagnarci lungo l’Italia insieme a Peugeot Traveller, il grande monovolume della Casa del Leone. L’obiettivo, come sempre, è andare a caccia dei tesori culinari della nostra penisola. I ristoratori selezionati dallo Chef potranno trovare un momento di raffinatezza e di pace a bordo del grande monovolume Peugeot, sia nell’edizione estiva che quella invernale della trasmissione. Ma non sarà un Peugeot Traveller in versione standard, bensì una versione Long da 5,31 metri ed in allestimento Business VIP con 7 posti. Al suo interno, il salottino con poltrone vis-à-vis sarà protagonista nelle diverse puntate, accogliendo il noto Chef e gli sfidanti, portandoli di volta in volta nelle 4 location e, infine, presso il Ristorante vincitore della sfida. Le puntate andranno in onda su Sky Uno, da luglio 2018 e da gennaio 2019.

La famiglia cresce Italscania rafforza la propria compagine nel settore dei motori industriali con l’inserimento dell’ing. Gianromeo Brugnetti all’interno della divisione Motori Industriali e Marini, quale responsabile vendite motori per applicazioni Power Generation. L’ing. Paolo Carri, direttore della divisione motori di Italscania ha dichiarato: “Questo è un passo importante verso un rafforzamento della nostra presenza nel mercato della Power Generation. Più in generale vorrei sottolineare la nostra volontà di continuare ad investire nel settore dei motori industriali e marini, forti di un prodotto che si è fatto conoscere ed apprezzare per la tecnologia all’avanguardia, l’economia operativa e l’affidabilità. In ciò siamo pienamente supportati dalla Casa Madre, convinta da tempo delle potenzialità del mercato italiano”.

VOLVO TRUCKS

Volvo Connect semplifica le attività quotidiane Tra i proprietari di veicoli pesanti e i trasportatori è sempre più diffuso l’uso di servizi telematici e digitali allo scopo di aumentare la produttività e l’efficienza delle proprie attività. Questo implica, tuttavia, un maggior numero di sistemi e interfacce. Il lancio di Volvo Connect permetterà di combinare un insieme di servizi digitali e connessi in un unico portale semplice e intuitivo. Volvo Connect verrà presentato nel settembre del 2018 e verrà aggiornato e ampliato regolarmente nel corso dei prossimi anni. “Volvo Connect offre la possibilità di accedere da un unico punto a informazioni e servizi importanti e necessari per gestire e sviluppare le attività quotidiane”, dichiara Carina Holm, Project Manager, Volvo Connect. “Fornirà infatti supporto non solo per la gestione della flotta e la pianificazione della manutenzione, ma anche per molti altri aspetti legati alle attività, tra cui amministrazione e conformità alla legge. Volvo Connect includerà inoltre una sezione in cui sarà possibile attivare e abbonarsi a ulteriori servizi. Gli utenti potranno personalizzare l’interfaccia in modo da poter accedere in modo più rapido e semplice alle informazioni e ai servizi che reputano più importanti”.

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L

QUEL MALEDETTO ULTIMO MIGLIO

’e-commerce, per qualcuno è una “brutta bestia” che, in pochi anni, ha divorato il commercio tradizionale, soprattutto quello della piccola vendita al dettaglio; per altri è il futuro che è arrivato, che fa risparmiare perché obbliga chi vende a un regime di vera concorrenza e permette, a chi compra, una scelta molto più ampia di prima. Comunque, negli ultimi anni, l’e-Commerce ha registrato, e sta registrando ogni giorno, una crescita che somiglia tanto a una vera e propria esplosione. E come tutte le esplosioni ha avuto, sta avendo e avrà, effetti dirompenti sulla catena logistica, per dirla in termini più semplici su quella serie di attività che vanno dall’organizzazione di un magazzino a quella del trasporto, passando dalla gestione degli addetti, per finire alle consegne, al cliente finale. Si tratta, insomma, di un trend inarrestabile, che comporta (e ha già comportato) la necessità di una profonda revisione delle dinamiche commerciali e soprattutto un trend con il quale la politica dei trasporti deve necessariamente confrontarsi. Dunque, oggi, la merce non si compra più nel negozio, ma on line e il saper gestire l’ultimo miglio della distribuzione, cioè il tratto fra il centro di distribuzione (magazzino) e il punto di consegna al cliente, è la vera sfida. Una sfida che il futuro riserva a tutti coloro che, in un modo o nell’altro, entrano nella filiera del commercio: dal produttore, al consumatore passando, naturalmente per il trasportatore, ovvero chi guida un veicolo commerciale. Una sfida molto difficile non solo da vincere ma anche da sostenere e non solo perché, come ha detto l’americano Brittain Ladd, uno dei massimi esperti mondiali di supply chain, “l’ultimo miglio rappresenta mediamente il 30% dei costi di trasporto ed è molto difficile ridurne l’incidenza”, ma perché dipende da una serie quasi infinta di fattori.

Innanzi tutto, c’è il fatto che le informazioni e i pagamenti relativi alle merci viaggiano in rete, ma le merci si devono spostare (trasportare) fisicamente, il che vuol dire sempre più veicoli che si muovono in città, sempre più velocemente e, purtroppo in maniera sempre più economica. Senza entrare in questioni di tipo “sociale” quindi senza parlare dei compensi bassissimi degli autisti dell’ultimo miglio, cerchiamo di concentraci su quelli che potranno essere gli sviluppi della logistica quindi del trasporto. Partiamo da un dato di fatto: mentre la circolazione dei veicoli privati in un futuro prossimo diminuirà sia per l’ottimizzazione del trasporto pubblico, sia per la crescita del car sharing, si registrerà un aumento vertiginoso dei furgoni per la consegna delle merci. Un problema da risolvere dunque è l’inquinamento che tanti veicoli generano nei centri urbani. Qualcuno dirà che con i veicoli a propulsione elettrica si risolve il problema. Forse sì, in parte, ma non si eliminerebbe il traffico e l’intasamento; il costo per “elettrificare” completamente l’ultimo miglio, poi, sarà altissimo e davvero sostenibile solo dai grandi corrieri. Insomma, un corriere, per poter accedere sempre e comunque a un centro cittadino, dovrà avere un parco “dedicato”, con veicoli che difficilmente potranno essere

utilizzati in mission diverse, magari in periferia, con punti di ricarica distanti. Quindi, sarà inevitabile un problema di disparità tra grandi e piccoli vettori con la conseguente, probabile, scomparsa di questi ultimi. Sicuramente l’ottimizzazione delle consegne a domicilio potrebbe essere un modo per superare in parte il problema. Per esempio attraverso la creazione di “hub” o centri di raccolta dove la merce possa essere consegnata e/o ritirata, i famosi “pick”. Molte amministrazioni comunali, che hanno già affrontato le problematiche degli accessi delle merci alle ZTL, dovrebbero ora, e velocemente, fare fronte all’organizzazione degli “stop and go” su tutto il territorio urbano. La pressione sta arrivando anche fuori dalla città e nei piccoli centri. Dunque, visto che nessuno si sogna di fermare o rallentare l’e-commerce, bisogna che tutti (Costruttori di veicoli, Aziende di trasporto, Amministrazioni Pubbliche e via dicendo) ci si concentri su quello che, effettivamente, sembra essere il “Problema” (con la P maiuscola) dell’immediato futuro, il maledetto ultimo miglio.

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editoriale di ferro

di Ferruccio Venturoli

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dalla STRADA PER LA STRADA…

Soccorrere un animale PALLETWAYS ITALIA

Verona il nuovo hub regionale A

resta sempre un OBBLIGO! Con un’importante modifica al Codice della Strada entrata in vigore nel 2010, è stata introdotta “l’omissione di soccorso” nei confronti di animali feriti in occasione di un sinistro stradale. L’articolo 189, comma 9 bis, del decreto legislativo 205/1992, dispone infatti che l’utente, “in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti”, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno, portando l’animale da un veterinario o, in caso di morte, avvisando le forze di polizia, esattamente come ci si comporta in caso di incidente con persone coinvolte. Chiunque non ottemperi a tali obblighi è punito con una sanzione amministrativa al pagamento di una somma da euro 413 a euro 1656. Da gennaio 2012 è attiva la piattaforma www.struttureveterinarie.it, realizzata dalla Federazione nazionale degli Ordini dei veterinari italiani (FNOVI) in collaborazione con ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani): è la georeferenziazione delle strutture veterinarie autorizzate, un servizio di pubblica utilità, gratuito e scaricabile anche su smartphone, tablet e navigatori satellitari, che permette di rintracciare la struttura veterinaria più vicina. Ricordiamo che chi abbandona un animale commette un reato e in base alla Legge 189/2004 che ha riformato l’articolo 727, prima parte, del Codice Penale, può essere punito con l’arresto fino a un anno o con un’ammenda sino a 10.000 euro. Se si assiste a un caso di abbandono è nostro dovere denunciare alle autorità giudiziarie (Carabinieri / Polizia di Stato / Corpo Forestale dello Stato / Polizie Locali) i colpevoli. Qualora non siano noti, si devono raccogliere tutti gli elementi necessari ad individuare i responsabili dell’abbandono (numero di targa, ecc.).

Leader nel trasporto espresso su pallet, la società guidata da Albino Quaglia ha annunciato l’inaugurazione di un nuovo hub a Verona, che si affiancherà alle preesistenti strutture di Bologna, Milano e Avellino. Situato a pochi minuti dal centro del capoluogo veneto, il quarto centro di smistamento merci si colloca nel cuore di un importante snodo logistico, tra l’A4 Torino Trieste e l’A22 Brennero Modena in Via Torricelli 49. “Il nuovo hub di Verona si pone l’obiettivo di cogliere le opportunità commerciali di medio raggio offerte dai territori nord orientali del nostro Paese, fra le aree più importanti per Palletways Italia. È proprio da e verso Nord Est, infatti, che sono originati e diretti il 30% dei volumi che movimentiamo.” spiega il presidente della società, Albino Quaglia, che aggiunge: “Disporre di un magazzino a cui saranno collegati i Concessionari del Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia orientale ed Emilia Romagna settentrionale. Il nuovo hub ci permetterà di migliorare ulteriormente la qualità dei nostri servizi e le tempistiche di consegna: i Concessionari collegati all’ hub di Verona offriranno un servizio in 24 ore per la tariffa Premium e in 48 ore per la tariffa Economy allineandosi alle condizioni già vigenti per il Nord Ovest”. Anche i flussi di spedizioni internazionali gioveranno dall’apertura di questa nuova centrale operativa regionale. Verona è, da sempre, la porta naturale per l’accesso all’Austria e a Monaco di Baviera e l’hub di Verona consentirà di apportare deciso un miglioramento dei servizi per il traffico di merci pallettizzate da e verso queste regioni.

LE FONTI AWARDS

A Franco Fenoglio il premio CEO dell’Anno Innovazione Automotive Franco Fenoglio, Presidente e Amministrato Delegato di Italscania, si è aggiudicato il premio di CEO dell’anno Innovazione Automotive, nell’ambito dei Le Fonti Innovation Awards, il premio promosso dalla media company “Le Fonti” con l’alto patrocinio della Commissione Europea. Il prestigioso riconoscimento è stato assegato per “la capacità di guidare con lungimiranza un’eccellenza in grande ascesa, autentico

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modello imprenditoriale nel mercato dei veicoli industriali e nella loro distribuzione. Per essere un leader capace di puntare su innovazione continua, formazione e ricerca scientifica senza dimenticare ambiente e sicurezza”. “Sono molto orgoglioso e soprattutto onorato di ricevere questo premio”, ha sottolineato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania. “È per me motivo

di grande soddisfazione il riconoscimento del lavoro che stiamo facendo in Scania nel continuare ad investire, crescere ed innovare per rendere il settore del trasporto maggiormente sostenibile e sicuro. È un traguardo importante che vorrei condividere con tutta la squadra di Italscania, un team eccellente che lavora con grande impegno e dedizione per far sì che Scania in Italia continui ad affermarsi quale realtà leader nel settore del trasporto”.


“LA MIA IMPRESA CONTA. PER QUESTO ho scelto scania” Non è solo una questione di costi da ridurre. Integrando i nostri prodotti con i nostri servizi è possibile incrementare l’intera redditività aziendale, migliorando la produttività di ogni mezzo e di ogni autista, anche di quelli più esperti.

SCANIA. PER L’UNICA IMPRESA CHE CONTA. LA TUA.


dalla STRADA DHL

CARE Awards 2018 DHL Global Forwarding ha assegnato il 2018 Carrier Award for Reliability and Excellence (CARE) a Lufthansa Cargo & Swiss WorldCargo, Emirates SkyCargo e Cathay Pacific Cargo. I premi CARE riconoscono i migliori trasportatori del settore Life Sciences per prodotti sensibili alla temperatura. “Il trasporto di prodotti farmaceutici è un compito particolarmente impegnativo; come DHL, ci preoccupiamo di fare in modo che questi prodotti sensibili evitino escursioni termiche, restino nelle giuste condizioni e arrivino in modo sicuro e tempestivo nelle mani dei pazienti”, ha detto Scott Allison, Presidente della divisione Life Sciences & Healthcare di DHL. “Si tratta di prodotti salvavita e gli utenti richiedono consegne sempre più veloci, con un livello di trasparenza più elevato. Anche il volume dei prodotti è in aumento, grazie al crescente business farmaceutico online. I vettori aerei considerano queste sfide come opportunità, rispondendo con maggiori investimenti per migliorare sia la qualità che la trasparenza dei trasporti”.

AIR LIQUIDE

Green estremo

Air Liquide è partner di Energy Observer, la prima imbarcazione al mondo alimentata a idrogeno ed energie rinnovabili, che è approdata lo scorso luglio, a Venezia, 23° tappa del suo itinerario. Il viaggio intrapreso dall’imbarcazione, denominato “Odissea del Futuro”, è iniziato nel giugno del 2017 da Saint-Malo (Bretagna); avviato dal capitano Victorien Erussard e l’esploratore Jérôme Delafosse, il viaggio mira a realizzare un tour mondiale di 6 anni, che porterà il team in 50 paesi, prevedendo 101 fermate, con l’obiettivo principale di raggiungere l’autosufficienza attraverso l’accoppiamento di energia e produzione di idrogeno carbon-free. Per garantire l’autosufficienza energetica della nave durante tutta la spedizione, giorno e notte, l’idrogeno prodotto attraverso l’elettrolisi dell’acqua marina viene compresso e stoccato e quindi convertito in energia elettrica tramite una pila a combustibile. L’idrogeno, come vettore energetico, consente di compensare l’intermittenza delle energie rinnovabili. Air Liquide gestisce l’intera filiera dell’idrogeno, dalla produzione allo stoccaggio, fino alla distribuzione e allo sviluppo di applicazioni per gli utenti finali, contribuendo alla diffusione dell’utilizzo dell’idrogeno come energia pulita. Ad oggi, 100 stazioni di idrogeno sono già state progettate e installate da Air Liquide in tutto il mondo.

MERCEDES-BENZ ITALIA TRUCKS

SEAT

Sul podio per il TROFEO più sostenibile d’Europa

Approdo in Cina

In occasione della prima tappa del campionato 100% elettrico smart EQ fortwo e-cup, la monoposto elettrica smart firmata “Mercedes-Benz Trucks Italia” è salita sul podio, lo scorso 23 e 24 giugno presso il Misano World Circuit Marco Simoncelli, grazie al pilota Antonino Cannavò che si è aggiudicato inoltre la vittoria della classe “Gentleman” per i piloti over 50. Mercedes-Benz Italia Trucks ha scelto di sposare da subito questo progetto che ribadisce l’avanguardia tecnologica e l’attenzione all’ambiente del gruppo Daimler e mira a dimostrare come ecologia e piacere di guida non siano due concetti in antitesi. Mercedes-Benz Trucks è stato il primo Costruttore a livello mondiale nel 2016 a presentare il prototipo di un veicolo industriale elettrico pesante, che ha portato quest’anno alle consegne in Germania dei primi eActros 100% elettrici a Clienti selezionati che li testeranno su strade aperte alla circolazione.

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TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2018

Volkswagen Group China e Anhui Jianghuai Automobile Group Corp., Ltd (JAC), partner nella joint venture JAC Volkswagen Automotive Co. Ltd., e SEAT hanno firmato un Memorandum d’intesa che prevede la partecipazione dell’azienda spagnola alla joint venture e l’assunzione del ruolo di marchio principale del gruppo Volkswagen in questo progetto. L’accordo è stato siglato, dal Presidente di SEAT Luca de Meo, dal Presidente di Volkswagen Group China, Dott. Jochem Heizmann, e dal Presidente di JAC An Jin alla presenza della Cancelliera tedesca Angela Merkel e del Primo Ministro cinese Li Keqiang, nel corso di una cerimonia tenutasi a Berlino. Il Memorandum d’intesa prevede inoltre che SEAT, insieme a Volkswagen Group China e JAC, istituisca un centro di ricerca e sviluppo in Cina per lo sviluppo di veicoli elettrici, connettività e tecnologie di guida autonome (così come le relative componenti e tecnologie), con un utilizzo operativo previsto per il 2021. Inoltre, la joint venture lancerà una competitiva piattaforma per vetture elettriche.


LA PASSIONE BATTE TUTTO

N

ormalmente sulle riviste in questi periodi estivi, si parla di passioni e di intrecci amorosi, per lo più momentanei, di quelli che molto probabilmente alla fine dell’estate hanno già esaurito la loro fiamma (o magari sono anche storie e flirt che nascono appositamente per riempire la carta stampate dei giornali di gossip). La passione di cui vi parlo io, però, non è momentanea anzi è di quelle destinate a superare i secoli. La settimana scorsa abbiamo riunito un gruppo di Concessionari Citroen a Sinalunga, all’interno del Centro di Documentazione Storica Citroen. Perché proprio questa location al posto del classico hotel centro congressi? Per respirare la passione e accrescere il senso di appartenenza, nello specifico rivolto al Brand Citroen. Ci siamo immersi per una giornata tra cimeli, parti meccaniche ancora funzionanti, documenti, foto di archivio e, addirittura, abbiamo percorso le incantevoli colline toscane fino a Montepulciano alla guida di perfetti esemplari di 2CV, Dyane e Mehari: un tuffo nel passato per

vivere una giornata “senza tempo”. Ritorniamo, però, alla passione: ovvero la passione di chi gestisce questo centro e da diversi anni ha la missione di trasmettere i valori e la meravigliosa eredità che Citroen ha lasciato al mondo dell’Automotive. Mi sono incuriosito e ho cercato di comprendere le radici e l’origine di questa passione, intervistando Ilaria, che gestisce insieme a Maurizio questo centro. Da dove è nata questa passione? Immaginavo di quelle che nascono da bambini quando si comincia a giocare con le macchinine e con il volante dell’auto di papà, magari ricevendo e proseguendo la passione dei genitori, ed invece l’avvicinamento a Citroen di Ilaria è stato casuale, di quelli che si realizzano quando si cerca un lavoro durante gli studi. E quindi una passione che inizia per caso, un po’ come tutte le storie d’amore e poi si costruiscono e si mantengono, spesso anche con sacrifici. Perché la vera passione non esiste senza sacrifici, privazioni e impegno massimo. Le soddisfazioni, ovvero la felicità che si ha quando si riesce a trasmettere questi valori pieni di storia e di magia agli altri, contribuiscono a cementare la passione giorno dopo giorno. È fondamentale che questa passione si riversi sugli altri, come dei semi gettati su tanti terreni nella speranza di raggiungerne qualcuno fertile,

che possa contribuire poi a continuare la storia, a ripeterla nei giorni, nei mesi, negli anni…a fare da megafono per chi è lontano. Insomma, la passione possiamo dire che è un bene che più si dona agli altri e più aumenta di valore; e la si può leggere chiaramente negli occhi che si illuminano quando si raccontano aneddoti e storie affascinanti, come ad esempio quella che ha portato alla realizzazione di una serie speciale di un “esemplare unico” di 2CV, la “Soleil”: una storia che parte dall’Italia e che arriva in Francia, fino a contattare l’ormai ottantenne ex responsabile del design delle serie speciali Citroen, per riuscire nell’impresa di concretizzare un sogno mai realizzato, ovvero dare alla luce una serie speciale rimasta fino a quel momento negli schizzi e nelle carte del progettista. Se già gli occhi di Ilaria erano colmi di gioia e passione al solo ricordo e racconto, figuriamoci quelli del vecchietto francese che vede realizzarsi un sogno ad ottanta anni passati. Cosa ha mosso tutte queste persone? Semplice: la passione. Nient’altro.

non solo TIR

di Alessandro Musumeci, Direttore Regionale Citroën DS

In questo mondo di oggi, in cui certi valori sembrano ormai old style, fa bene ogni tanto fare un bagno in queste acque che lasciano quel profumo unico che ti fa pensare e riflettere su come passiamo le nostre giornate. Anche noi cercando di costruire un sogno? Oppure lasciamo semplicemente trascorrere le ore fino a sera? “Scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare nemmeno un giorno della tua vita”. Questa frase attribuita a Confucio sintetizza il concetto: ovvero, chi riesce a fare delle proprie passioni un lavoro, in realtà è come se non lavorasse mai, perché non deve ricercare quell’equilibrio vita-lavoro che spesso si cita come una necessità sociale di questi tempi; e questo perché la vita e il lavoro, sotto queste condizioni, non sono in antitesi. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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dalla STRADA SCANIA

Vendite e consegne dei motori V8 ancora

sospese

DAF

Scelta del veicolo

col nuovo configuratore 3D

Lo sciopero tuttora in corso presso un fornitore chiave di componenti in fusione per i suoi motori sta impedendo a Scania di consegnare a livello globale più di 2.000 autocarri ordinati con i motori V8. Anche le vendite di motori marini ed industriali sono interessate. “Sono profondamente dispiaciuto per questa situazione che ci impedisce di fornire i nostri motori V8, i quali rappresentano un riferimento sul mercato e sono una parte importante del DNA di Scania. La nostra organizzazione commerciale si è già attivata per proporre delle alternative che permettano ai clienti coinvolti di rispettare gli impegni presi con i loro clienti, ricorrendo ai nostri propulsori 13 litri o ad altre soluzioni di prodotti e servizi. Nulla sarà lasciato intentato, pur di conservare la fiducia dei nostri clienti”, dice Christian Levin, Executive Vice President Head of Sales and Marketing. “È una partnership che dura da più di 20 anni quella che abbiamo con questo fornitore. Ora stiamo facendo tutto il possibile per ripristinare ed ottimizzare la supply chain in modo da evitare ulteriori inconvenienti ai nostri clienti” dice Anders Williamsson, Executive Vice President Head of Purchasing.

DAF Trucks ha definito un nuovo standard per la creazione online del veicolo ideale. Il nuovo Configuratore veicoli DAF 3D mostra tutte le configurazioni disponibili per gli assali e i diversi tipi di cabina, includendo al tempo stesso ogni opzione possibile, il tutto in 3D. Il veicolo configurato può essere condiviso direttamente con il concessionario e l’allestitore, riducendo i tempi di consegna e garantendo la massima efficienza. I dati utilizzati dal Configuratore veicoli DAF 3D vengono recuperati online direttamente dai file di progettazione originali presso DAF, assicurando una precisione del 100%. Una soluzione unica nel settore automobilistico. Il Configuratore veicoli DAF 3D permette di configurare online il veicolo ottimale per ogni applicazione. Due, tre o quattro assali, trazione singola o doppia, assale trainato sterzante o non sterzante, Day Cab, Sleeper Cab oppure la spaziosissima Space Cab o Super Space Cab. È possibile configurare online tutte le varianti possibili di veicolo e telaio, e relative opzioni.

ONNICAR-GRUAU

Nuovo piano d’impresa quinquennale Onnicar, nota nel mondo del trasporto professionale per il suo marchio “iTuttoinLega”, è entrata a far parte dello storico Gruppo francese a marzo 2017 e con il Gruppo si prepara a diventare entro il 2022 il protagonista mondiale della mobilità professionale e il più importante operatore nel settore della trasformazione dei veicoli utilitari. Laura Francone, direttore generale Onnicar, racconta: “Il piano d’impresa Gruau, denominato Projet 2022, che abbiamo appena siglato è lo strumento indispensabile per una crescita ragionata che ci porti a diventare gli specialisti assoluti delle trasformazioni in lega leggera d’alluminio per veicoli commerciali, in grado di offrire ai nostri clienti, le migliori soluzioni di trasporto e di lavoro affidabili, leggere ed ecologiche.” Il piano 2022 è strutturale per l’internazionalizzazione del Gruppo ed è promotore della trasversalità tra tutte le varie aziende dislocate nei diversi Paesi. Con questa sottoscrizione, Onnicar si è impegnata a essere il sito di riferimento del Gruppo Gruau per il mercato italiano. Curerà inoltre le trasformazioni in lega leggera di alluminio destinate ai mercati europei e internazionali: progettazione, produzione, assemblaggio, commercializzazione e distribuzione di allestimenti in lega leggera d’alluminio per cassoni fissi, centine, telonati, ribaltabili, furgonature gran volume. Onnicar offrirà inoltre un efficace servizio ricambi e post-vendita.

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CONOSCENZA E PAROLE

D

ue concetti strettamente collegati che riportano comportamenti, fatti, decisioni che si traducono troppo frequentemente in narrazioni diverse a seconda di chi li comunica e del contesto in cui sono pronunciati. La complessità della situazione attuale sia italiana sia mondiale implica che tali idiomi siano usati nel giusto modo e nella corretta collocazione dei fatti, sia dal mondo politico che dai media. Senza avere una conoscenza specifica e documentata di qualsiasi argomento si può parlare solo per slogan, per battute, per frasi ad effetto. Non si riesce però ad entrare nel giusto contesto della verità provocando solo apparenti vantaggi personali per chi ha fatto un uso sbagliato delle parole, producendo così la peggior comunicazione possibile. Immigrazione è la parola più usata che attualmente apre per prima, ogni fonte di informazione, sia scritta che parlata. È stata usata in campagna elettorale e continua ad essere pronunciata dai politici di turno, per incrementare quel consenso che sembra aver stregato l’Italia dal nord al sud. Ma non c’è solo questo fenomeno negativo che alimenta il tormentone quotidiano che i media e i politicanti in carica somministrano ai cittadini occupando ogni strumento di comunicazione possibile: interviste sui giornali, in televisione, partecipazioni ai talk, social e web news a manetta. La tensione è dovuta anche al fatto che in tutta Europa i vari leader continuano a confrontarsi, senza capirsi sulle soluzioni da adottare, in materia di immigrati, senza raggiungere alcun risultato. È un’amara realtà che Paesi come la Polonia, l’Ungheria, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, liberi dopo anni di dittatura e di dominio antidemocratico, accolti nel gruppo della UE, siano i primi ad opporsi ad una apertura democratica e solidale verso le nuove povertà, barricandosi dietro la parola

paura, alzando muri e barriere di filo spinato. Paura altra parola abusata ultimamente. Il filosofo Massimo Cacciari qualifica come legittime e comprensibili le paure sia degli italiani sia degli europei di fronte alle ondate migratorie, poiché dietro la “paura dell’immigrazione c’è il non governo dell’immigrazione”. Allora ci chiediamo: chi conosce esattamente la situazione dei Paesi da cui fuggono i migranti? Chi sono i leader, cosa stabilisce il diritto internazionale e quali siano gli accordi bilaterali tra i vari Stati? Ci sono paesi quali la Siria, l’Afghanistan e il Pakistan dove la guerra continua ad imperversare, altre nazioni come la Nigeria dove bande di ribelli uccidono, rapiscono, stuprano bambine nella totale indifferenza del mondo. Altri Paesi, protagonisti delle Primavere della libertà, come Tunisia, Algeria, Marocco non sono in guerra, non hanno emergenze belliche ma il fenomeno dell’emigrazione dilaga forse per la corruzione o per altri fenomeni sociali che non conosciamo. Allora ci si chiede: cosa fanno i rispettivi governanti per fermare la fuga immotivata i propri cittadini? Accoglienza significa accettare l’”altro” in difficoltà per aiutarlo e sostenerlo. Bene come concetto rivolto soprattutto a donne e minori, ma ci si chiede quale accoglienza? Quella degli hub dei campi profughi, dei centri di smistamento dove le situazioni di vita sono a dir poco disumane. Cosa dicono la nostra Costituzione, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo,

la Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo? Bisognerebbe accogliere ogni essere umano per dargli una vita dignitosa, una casa, un lavoro e non per sfruttarlo, affamarlo e ridurlo in uno stato di semi-segregazione.

il dorsale

di Gian Paolo Pinton

Si potrebbe continuare all’infinito con giovani, lavoro, famiglia, anziani, handicappati, casa, giustizia, corruzione, mafia… Ed allora cosa possiamo fare? Essere meno egoisti, meno menefreghisti, meno individualisti. Essere più presenti, più attenti, più partecipi, più informati, più vigili e ragionare con la propria testa, avendo a cuore la propria città, il proprio quartiere, la propria nazione. Non seguire pedissequamente le affermazioni dei cosiddetti leader politici. Le loro parole non sono la verità, ma un punto di vista che deve essere verificato, soppesato, valutato. Spesso solo parole al vento senza un supporto di analisi e di ricerca della verità vera. Sir Winston C. diceva: “la verità è una cosa talmente importante che val la pena difenderla con una cortina di bugie”. Mi pare che da noi questo adagio sposi perfettamente gli atteggiamenti di molti politici e di qualche giornalista impreciso e fazioso. Insomma, una democrazia più partecipativa e meno delegata. Nessuno può chiamarsi fuori. Non c’è più tempo. Non perdetevi questo libro: Retrotopia di Z. Bauman. Amazon euro 12.75

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volta pagina

di Paolo Volta, giornalista, saggista e consulente di Economia dei trasporti

LA DIGNITÀ DI CHI TRASPORTA

I

l trasporto è una attività derivata, mai fine a sé stessa e non esisterebbe disgiunto da altre attività economiche. Qualità e costi contenuti sono oggi caratteristiche imprescindibili per qualsiasi prodotto, gli aspetti che giocano un ruolo determinante rispetto al mercato sono la logistica e il servizio. Su questi due elementi si stanno sempre più concentrando gli sforzi delle aziende che hanno compreso quanto importante sia la loro ricaduta sulla produzione o sull’attività primaria. Infatti, nella società post-industriale del terzo millennio ciò che caratterizza le imprese non è più il prodotto ma il servizio che esse offrono. Il cliente non viene percepito come semplice obiettivo da raggiungere, ma quale portatore di bisogni e desideri che l’azienda deve conoscere per ispirare la propria produzione e i propri servizi al loro soddisfacimento. In quest’ottica, l’impresa di trasporto diventa doppiamente importante: è il veicolo di informazioni e di servizi fra

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il produttore e il cliente finale. In tale quadro concettuale è pertanto evidente come la gestione del flusso informativo rappresenti la base della fiducia e della continuità del rapporto. In questo modo l’azienda che offre servizi logistici e di trasporto può riequilibrare la bilancia del potere contrattuale, attraverso il passaggio dal mero servizio di trasporto (facilmente terziarizzabile) a basso valore aggiunto, operato in regime di forte concorrenza da parte dell’elevato numero di operatori presenti sul mercato, ad un servizio logistico complesso ad alto valore aggiunto caratterizzato da un rapporto fornitore-cliente più nobile e stabile. Essere presenti su una piattaforma ecommerce, però, non è sufficiente -per vendere i propri prodotti, se a monte non si sono risolti i problemi logistici. L’economia del terzo millennio conferisce dignità al trasporto da sempre percepito, o per meglio dire trattato, come “un male necessario” e per questo relegato a un ruolo secondario quasi parassitario?

I recenti accadimenti di politica sociale ci portano a rispondere affermativamente. Il rallentamento del trasporto merci al Brennero causerebbe una forte perdita di competitività in una fase di ripresa ancora debole. Su tale direttrice viaggia il made in Italy del nord est verso Austria, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Danimarca, Norvegia e Svezia; l’export verso questi paesi rappresenta il 23,3% delle esportazioni nel mondo. Rallentare la circolazione di merci ha un costo che a catena potrebbe coinvolgere tutto il comparto del commercio arrivando a penalizzare i consumatori. L’associazione degli autotrasportatori del Belgio ha calcolato che ogni ora di lavoro costa circa 60 euro, pertanto un ritardo di 2 ore comporta un aumento del noleggio del 10% che, nel medio e lungo periodo, ricadrà sui prezzi dei prodotti, all’ingrosso e al dettaglio. La Camera di Commercio austriaca ha stimato per il proprio paese un danno di circa 1,2 miliardi di euro. Infine, ma non ultimo, il ministro dei Trasporti austriaco Norbert Hofer, stima una rimessa di “cento euro per ogni camion” che sceglie un percorso alternativo, sottolineando che In termini economici, ripristinare i controlli al Brennero, “sarebbe certamente un disastro”. Il valore dei trasporti in una economia sempre più globalizzata si nobilita e diviene il vero ago della bilancia; un nuovo indice per il bilancio dello stato.


dalla STRADA VOLVO GROUP ITALIA

IVECO ALLO IAA

Un passo indietro e due in avanti Stand a impatto Nel Gruppo Volvo si ritorna al passato, ovvero al 2015 quando Volvo Trucks e Renault Trucks, pur mantenendo la proprietà identità di brand e di rete commerciale, vennero accorpati e gestiti da un unico amministratore delegato. In Italia il delicato compito fu affidato a Giovanni Lo Bianco che per tre anni ha coordinato l’intensa attività di integrazione, portando anche presso la sede di Zingonia-Boltiere i team e la struttura di entrambi i marchi. Ora l’azienda a deciso una nuova strategia, separando nuovamente tutte le funzioni aziendali dei due storici marchi, a partire dal vertice. Quindi, se da un lato si fa un passo a ritroso, dall’altro se ne fanno due in avanti, con strutture dedicate a rafforzare le singole specificità di prodotti e servizi. Questo vale per l’Italia, come anche per Spagna, Francia, Belgio e Inghilterra. Giovanni Lo Bianco Per il nostro Paese, Giovanni Lo Bianco assume la carica di amministratore delegato di Renault Trucks Italia, mentre Giovanni Dattoli, che fino ad oggi era a capo dei Volvo Truck Center italiani, è il nuovo amministratore delegato di Volvo Trucks Italia, a partire dal 1 agosto scorso. La sede resta per entrambi quella di Zingonia-Boltiere, in provincia di Bergamo e dalla nostra redazione vanno ai due manager e relativi team i migliori auguri per una profittevole gestione di questa nuova sfida. Giovanni Dattoli

zero

Lo stand di IVECO alla fiera IAA 2018, in collaborazione con SHELL, sarà un’area a emissioni ridotte – 100% diesel free – in cui sarà esposta un’offerta completa di veicoli a trazione alternativa (elettrici, CNG e LNG) disponibili sul mercato per affrontare qualsiasi tipo di missione, dal trasporto passeggeri a quello sulle lunghe distanze. I 18 veicoli in esposizione rappresenteranno le soluzioni sostenibili offerte da IVECO, a partire dal trasporto persone nelle città fino al trasporto sulle lunghe distanze, andando a formare un’offerta completa. Pierre Lahutte, IVECO Brand President, ha commentato: “Il diesel è soggetto a pressioni sempre più intense. Le istituzioni UE e i governi nazionali stanno introducendo politiche e sovvenzioni per favorire la conversione delle flotte alle tecnologie sostenibili. IVECO, con il suo stand diesel-free a emissioni ridotte e in collaborazione con SHELL, dimostrerà come la sua offerta completa di veicoli elettrici, CNG e LNG rappresenti già oggi un’alternativa al diesel disponibile e praticabile”.

SAF TIRE PILOT – risparmio totale

„Come conducente devo pianificare in maniera efficiente i miei viaggi. Con il SAF TIRE PILOT è particolarmente facile, perché questo sistema controlla e regola attivamente la pressione dei pneumatici. Ciò permette di risparmiare carburante, riduce l‘usura delle gomme e contemporaneamente diminuisce il rischio d‘incidenti. Perfetto!“ SAF-HOLLAND ITALIA Via M. Fiorino, 23 37057 San Giovanni Lupatoto VR Tel. 045 - 8250560 Fax 045 - 509789 info@safholland.it

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ON THE ROAD

Penske sperimenta

i Freightliner elettrici

UPS verso il

gas naturale

UPS realizzerà a breve, negli Stati Uniti, cinque stazioni di rifornimento di gas naturale compresso (GNC) e introdurrà oltre 700 nuovi veicoli a GNC, di cui 400 trattori stradali e 330 terminal truck. L’investimento, di 130 milioni di dollari, fa seguito ai precedenti investimenti effettuati nel 2016 e nel 2017, rispettivamente di cento e di novanta milioni di dollari. Nel decennio 2008-2018 ammontano a oltre un miliardo di dollari gli investimenti di UPS in stazioni di rifornimento e in veicoli a carburante alternativo. “Nel 2017 – ha detto Carlton Rose, Presidente Global Fleet Maintenance di UPS – abbiamo dimostrato l’efficienza dei veicoli a gas naturale utilizzando circa 290 milioni di litri.” Lo sviluppo delle capacità relative al gas naturale compresso e liquefatto, rappresenta per UPS

un fattore fondamentale per andare verso un deciso incremento dell’uso di gas naturale rinnovabile (GNR). Rispetto al diesel tradizionale il GNR permette di ridurre fino al 90% le emissioni di gas serra prodotte durante il ciclo di vita del combustibile. Lo scorso anno UPS ha utilizzato circa 57 milioni di litri di GNR, registrando il consumo più elevato del settore dei trasporti. Le cinque nuove stazioni saranno costruite a Goodyear (Arizona), Plainfield (Indiana), Edgerton (Kanas), Fort Worth e Arlington (Texas). I 400 trattori saranno Freightliner e Kenworth, mentre i 330 terminal truck saranno marcati TICO. Attualmente UPS gestisce oltre 50 stazioni di rifornimento di gas naturale situate strategicamente sul territorio americano, in Canada (Vancouver) e nel Regno Unito (Tamworth).

Trenta Freightliner eCascadia e eM2, saranno consegnati nei prossimi mesi da Daimler Trucks of America alla Penske Truck Leasing e alla NFI Industries. In realtà L’e-Mobility Group di Daimler Trucks, il team di ingegneri e tecnici di Daimler dedicato all’elettrificazione dei veicoli commerciali e industriali sta gia collaborando da tempo con i clienti, non solo nello sviluppo dei veicoli, ma anche per quanto riguarda la pianificazione dei percorsi, lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica e, naturalmente l‘assistenza tecnica. L’e-Mobility Group utilizzerà gli e-truck Freightliner allo scopo di ricerca e sviluppo per ottenere ulteriori informazioni sugli e-trucks nell’ambiente e nelle modalità di lavoro negli Stati Uniti. Daimler Trucks ha in programma di avviare la produzione in serie dei camion elettrificati nel 2021. “Lavorare insieme ad aziende come la Penske Truck Leasing Corporation e NFI Industries – ha detto Martin Daum, membro del Consiglio di amministrazione di Daimler – ci consente di sviluppare importanti esperienze sul campo, per migliorare e ottimizzare la futura produzione di serie; si tratta di partner senz’altro innovativi che ci permettono di testare tutte le soluzioni possibili”. “Questo accordo con Daimler – ha detto Brian Hard, Presidente e CEO di Penske Truck Leasing – ci permette di testare le tecnologie più appropriate per il nostro servizio di noleggio. Il nostro rapporto con Dailmelr Trucks e, in particolare, con Freightliner è vecchio e molto solido e siamo davvero entusiasti dei progressi che Daimler ha fatto in tutte le classi die suoi veicoli commerciali e industriali”.

L’unico esemplare al mondo Grande festa allo Iowa 80 Trucking Museum, per il centesimo compleanno di un rarissimo Independent, probabilmente del 1918, unico esemplare conosciuto al mondo della produzione della Independent Motor Truck Company. Si tratta di un veicolo da 1,5 tonnellate rinvenuto casualmente nell’aia di un ranch in South Dakota alla fine degli Anni Novanta da Lloyd e Margaret Van Horn, titolari dell’omonimo Van Horn Truck Museum di Mason City, Iowa. I due appassionati lo hanno fatto restaurare dai migliori esperti degli Stati Uniti; il restauro è durato più di dieci anni e ora il veicolo è esposto nel museo di famiglia, vincolato dallo Stato dello Iowa, i quanto veicolo di grande interesse storico.

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Independent Motor Truck Company di Dasvenport, Iowa, è stata una meteora nell’industria dei veicoli commercilai americani, avendo prodotto camion da 1, 1,5 e 2 tonnellate per soli quattro anni, dal 1917 al 1921. Il veicolo restaurato da Van Horn, secondo gli esperti, dovrebbe essere del 2018, in quanto il radiatore, unico dei pochi pezzi rimasti integri, aveva supporti in alluminio, una caratteristica che avevano solo gli esemplari prodotti nel 2018. Gli Indipendent Trucks montavano un motore Continental con iniezione Bosh, carburatori Stromberg, trasmissione Fuller. Il camion rimarrà esposto allo Iowa 80 Trucking Museum, per circa due mesi per fare da testimone e attrazione a una serie di importanti eventi come, per esempio, il mitico Walcot Truckers Jamboree della fine di luglio.


ON THE ROAD

Il camionista è un patriota La società di lavoro interinale statunitense Adzuna ha analizzato i lavori più “patriottici” negli Stati Uniti, ha stabilito cioè quali sono i mestieri che supportano il paese nel suo insieme e che quindi sono fondamentali. Il mestiere di autista di camion si è classificato al primo posto, davanti a infermieri, lavoratori edili e insegnanti. Queste quattro professioni comprendono il 90% dei posti di lavoro patriottici disponibili. Nel sito Web della società, però, che contiene circa 3,5 milioni di posti di lavoro disponibili, ci sono più di 778mila posti vacanti per gli; le maggiori richieste arrivano dall’ Illinois, con uno stipendio medio annuo di $ 42.675. Il motivo di questa maggiore offerta, rispetto alle richieste sta anche nella recente dichiarazione del dipartimento U.S.A. del lavoro, che ha stabilito che quello dell’ autista di camion, è il mestiere con il maggiore tasso di mortalità sul lavoro. Si tratta di una notizia che, oltre alla bassa retribuzione media, contribuisce probabilmente alla scarsa richiesta di posti di lavoro in quella posizione. “Si tratta – ha detto Lily Valentin, country manager USA di Adzuna – di fattori piuttosto forti che purtroppo scoraggiano l’ingresso nella professione. D’altra parte questi lavori sono da considerare davvero patriottici, perché prevedono una grande responsabilità verso un buona parte del benessere del Paese, insomma sull’autista non c’è solo la responsabilità di guidare il camion e di badare al carico, ma quella di contribuire in maniera molto importante alla vita e allo sviluppo della comunità. Dobbiamo sempre ricordare che il trasporto su gomma sostiene l’economia nazionale, offrendo servizi essenziali per la vita quotidiana. Senza camion e senza autisti, l’America si ferma. Dipendiamo da questo settore per fornirci acqua pulita, nutrimento, medicine, e quant’altro serve per la nostra vita. Dobbiamo assolutamente cercare di invertire questo trend che alla lunga si rivelerà devastante”.

STARSHIP,

l’ultimo fenomeno

Shell Lubricants, divisione del Gruppo Royal Dutch Shell e AirFlow Truck Company, azienda americana specializzata in soluzioni alternative nel mondo automotive, hanno presentato Starship: nuovo mezzo di trasporto merci a elevata efficienza e dal consumo di carburante minimo, grazie all’impiego delle più moderne tecnologie. Il veicolo rientra nella classe 8 della Federal Highway Administration ed è dotato di un design 100% aerodinamico del trattore che, come le carenature laterali, il cofano e il muso, è realizzata in fibra di carbonio, materiale che permette un notevole risparmio di peso. Il cuore del veicolo è un sei cilindri da 400 CV e 2.508 Nm di coppia, recentemente testato in un viaggio coast-to-coast negli Stati Uniti, con partenza da San Diego il 18 maggio e arrivo a Jacksonville il 24 maggio, per un percorso di più di 3.700 chilometri in condizioni reali, incluse soste e condizioni metereologiche avverse. Nello specifico Starship ha registrato un risparmio medio di carburante di 3,8 km/l. La tecnologia per ridurre il consumo di carburante proviene dagli Active Grille Shutter, che accompagnano i flussi d’aria verso il radiatore e raggiungono il motore per raffreddarlo, riducendo al tempo stesso la resistenza aerodinamica. Un’altra componente fondamentale è il pannello solare da 5.000 W montato sul tetto del rimorchio in grado di caricare e immagazzinare l›energia attraverso un impianto a 48 Volt, permettendo il normale funzionamento di luci, tergicristalli e aria condizionata.

Via al nuovo Peterbilt 579 Ultraloft Peterbilt Motors Company ha dato il via alla produzione del nuovo Model 579 UltraLoft, presentato all’inizio dell’anno L’Ultraloft è equipaggiato con una cabina a tetto alto di nuovissima concezione, più larga e confortevole, soprattutto per quanto riguarda la zona notte. “Il Model 579 UltraLoft – ha detto Robert Woodall, Sales and Marketing General Manager di Peterbilt Motors Company – è stato realizzato per quei clienti che chiedono maggiore spazio, più vani per riporre i vari oggetti, in definitiva un migliore spazio per vivere e lavorare. L’ UltraLoft è il risultato della fattiva e fondamentale collaborazione tra l’Azienda, le imprese clienti e gli autisti. Possiamo affermare che quello che chiedono i clienti non facciamo o cerchiamo di fare.” L’esperienza e le esigenze degli autisti sono

state dunque le direttrici che gli ingegneri di Peterbilt hanno usato per disegnare il 579 UltraLoft. L’ottimizzazione dello spazio in cabina si è accompagnato all’adozione di mobili appositi per la cabina, mentre i due letti, quello inferiore e quello superiore sono davvero “best in class”. Non manca un forno a microonde di ultimissima generazione e uno schermo piatto dab 32 pollici. Ma i miglioramenti non sono soltanto nel maggiore comfort, perché la nuova cabina assicura

un miglioramento nell’aerodinamica pari al 2 per cento e un risparmio di 220 pound (circa 110 chili) che si traducono in un risparmio di carburante. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUOTE INDUSTRIALI

MERCEDES-BENZ

Actros

Un di ferro 22

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2018


Acitoinox ha vestito l’ammiraglia della Stella nella versione 1853 LS, rendendo ancora più elegante ciò che è efficiente. È nato così IRON 530

di

Luca Barassi

I

mpatto d’acciaio. Non stiamo parlando di incidenti stradali, per fortuna, né di potenti colpi di qualche “peso massimo”. Parliamo di ciò che si prova al cospetto di cotanta maestosità. Già di per sé, infatti, il Mercedes Actros incute un certo rispetto a chi gli si avvicina, sia per lo sviluppo verticale della cabina, sia per l’estrema eleganza delle sue linee, tipica del design di Stoccarda. Se a tutto ciò aggiungiamo gli inserti in acciaio progettati e realizzati da Acitoinox, l’effetto è davvero grandioso. La versione speciale “IRON 530” è la serie limitata di 53 esemplari del Mercedes Actros 1853 LS 4x2, presentata dalla filiale

italiana della Stella all’ultima edizione del Weekend del camionista a Misano. A spingere questo vero e proprio “Signore della strada” è il potente OM 471 da 530 cavalli. Un propulsore in grado di erogare 2.600 Nm di coppia riuscendo allo stesso tempo a ottimizzare i consumi, che possono arrivare, con una corretta guida, fino a quasi 4 Km con un litro di gasolio. “Ciò che cerchiamo di far capire ai nostri clienti – ci spiega Roberto Spelta, responsabile del Training Center di Mercedes-Benz – è che non basta essere dei bravi autisti, bisogna anche conoscere molto bene le tecnologie che si hanno a disposizione sul proprio mezzo. Solo così si ottengono risultati impensabili”.

ALLESTIMENTO E CONFIGURAZIONE

Torniamo, però, al nostro protagonista. L’Actros IRON 530 è caratterizzato da una dotazione di serie molto ricca a cominciare dalla cabina BigSpace da 2,5m di larghezza e quasi 2m di altezza interna. Questa versione speciale è equipaggiata con un kit estetico esclusivo composto da particolari in acciaio www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUOTE INDUSTRIALI

MERCEDES-BENZ cromato che le donano uno stile unico ed accattivante. Tra questi, all’interno dell’abitacolo, una targa che identifica il numero di serie limitata che, come anticipato è di soli 53 esemplari. La targa del veicolo della nostra prova recitava: 1/53. Un po’ di prestigio in più.

Ovviamente confort e multimedialità sono tenuti in massima considerazione per questo veicolo. Infatti, sono previste come dotazione standard il sedile comfort conducente, le sospensioni confort pneumatiche della cabina ed ovviamente il riscaldatore.

che permette il collegamento di uno smartphone Android o Apple e la duplicazione dello schermo sul display della radio per usufruire di tutte le funzioni del telefono, incluso il navigatore.

I PEZZI DEL KIT

Targhetta in cabina

Per i dettagli delle personalizzazioni vi rimandiamo alla grafica di queste pagine che vi indicano tutti i pezzi di cui è composto il kit che, ve lo ricordiamo, non viene venduto separatamente in aftermarket, ma è disponibile solo per questa serie speciale voluta dalla Stella. Il colore istituzionale di questo veicolo è il “Nero Blu” che, va detto, gli si addice particolarmente. Per esigenze di livrea, però, si possono scegliere, in fase di ordinazione, anche altre tonalità del gruppo vernici metallizzate.

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La versione speciale ha, poi, di serie un unico lettino con materasso confort, ma può essere arricchita con il secondo lettino. Entrambi risultano essere fra i più spaziosi presenti sul mercato. Per quanto riguarda l’infotaiment la versione Iron 530 è dotata di serie del Truck Data Center 6 che permette di attivare gratuitamente la FleetBoard Manager App per il monitoraggio da smartphone delle prestazioni del veicolo. Completa la dotazione la Radio Multimediale con schermo da 17,7 cm

OM 471: IL MOTORE PERFETTO

È stato lanciato già nel 2011 ma, attraverso una serie di step di sviluppo (l’ultima nel 2015, ndr) questo motore è uno dei più performanti sul mercato, perfetto soprattutto per il lungo raggio e per le missioni più gravose. Non poteva, quindi, essere scelto altra soluzione per l’Iron 530. Per farvi comprendere immediatamente a quale livello di ottimizzazione è arrivato il propulsore della Stella, basta dirvi che un autocarro che svolge un lavoro


di 130mila chilometri all’anno risparmia 1100 litri di carburante. Fate un po’ due conti. Se siete, poi, anche sensibili all’ambiente sappiate che, sempre in un anno, la sua tecnologia (tra cui l’iniezione X-PULSE) evita di immettere nell’aria tre tonnellate di CO2. Allo stesso tempo, però, non diminuisce, anzi aumenta, la potenza con una coppia che per la versione di 530 cavalli montata sul “nostro” veicolo, come detto, è di 2600 Nm. Un elemento fondamentale della nuova generazione di motori è l’ultima generazione del sistema di iniezione X-PULSE, il sistema common rail unico nel suo genere che dispone di un amplificatore di pressione integrato nell’iniettore e permette di modellare liberamente il sistema di iniezione. La pressione massima nel rail è stata aumentata da 900 a 1160 bar, ottenendo una pressione massima di iniezione di 2700 bar.

L’IDEATORE DEL KIT

Chi meglio di Ventura Rino Acito, general manager dell’azienda campana, leader

in Europa nella produzione e distribuzione di accessori in acciaio inox per camion, che ha ideato, prodotto e fornito a Mercedes-Benz Italia l’allestimento in acciaio dell’Iron 530, ci può raccontare di come è nata la collaborazione con la filiale italiana della Stella. “L’Actros Iron 530– afferma Rino – non è che l’ulteriore manifestazione di una storia d’amore tra ACITOINOX e MercedesBenz Italia, nata quattro anni fa, con il lancio del Brutale. Per l’Iron abbiamo optato per uno ‘stile Mercedes’, piuttosto sobrio ed elegante, composto da pochi accessori, una decina, disegnati e montati in modo che esaltassero le linee pulite e filanti dell’Actros. Abbiamo iniziato dalla scritta ‘Iron’ sul frontale, quindi abbiamo applicato la targhetta identificativa della serie limitata. Abbiamo realizzato poi la coppia di copri-carena e la coppia delle cornici-luce delle carene, le applicazioni sui piantoni dello sportello, il rivestimento delle ‘branchie laterali’, il porta targa, il contorno delle maniglie il mascherino

Ventura Rino Acito.

e, infine, i classicissimi e immancabili tubi carena destro e sinistro”. E non si tratta di un kit come tanti altri, neanche come quelli venduti attraverso il catalogo della Stella e accessibili a tutti. “Perché il kit dell’Iron – riprende Acito – è assolutamente esclusivo, è realizzato soltanto per questo veicolo; ogni kit è stato, infatti, rigorosamente numerato, cosi come il veicolo che lo ospita. Quindi solo 53”. La collaborazione tra Mercedes-Benz Italia e ACITOINOX è iniziata nel 2014 con la serie Speciale dell’Actros “Brutale”, seguita, nel 2016 dal “Rivale” per proseguire l’anno successivo con il kit, voluto dalla Stella “Extreme Line”, presentato all’European Truck Festival del 2017. “Lavorare con la filiale italiana del più grande produttore di camion al mondo – riprende il giovane manager – è per noi tutti un grandissimo onore e uno stimolo incredibile, è la riprova che in questi anni abbiamo lavorato bene.” www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUOTE INDUSTRIALI

MAN

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Allo IAA di Hannover MAN porrà l’accento su elettromobilità, digitalizzazione e guida autonoma, insieme alla vastissima gamma di veicoli e alle tante novità anche in termini di servizio di

Luca Barassi

S

i tratta di un vero e proprio salto di generazione quello di MAN Truck & Bus che, nonostante sia leader negli autobus a propulsione a gas, per i veicoli commerciali ha deciso di puntare direttamente sull’elettrico, mettendo in campo una gamma che sarà già su strada a partire da settembre col “piccolo” TGE, l’eTGE. Simplyfing Business sarà lo slogan del Leone ad Hannover e, per ottenere la semplificazione di tutta la catena logistica e del lavoro dei suoi operatori, MAN ha voluto sviluppare tecnologie, servizi e strutture all’avanguardia e che anticipano davvero il futuro del nostro comparto. Il ruolo del trasporto in teoria è semplice: portare qualcosa da A a B. In mezzo, però, ci sono le aziende coinvolte, le infrastrutture, le normative e, soprattutto, l’uomo che, per il Costruttore di Monaco, resta la figura centrale e più importante di tutto il processo. Dunque, eMobility, Platooning e servizi digitali avanzati sono le grandi novità

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della logistica di domani - per MAN già realtà - che saranno presentate ad Hannover, insieme alle tante versioni dei veicoli per così dire tradizionali, declinati per le numerosissime mission che il Costruttore è in grado di coprire. In queste pagine vi diamo alcune anticipazioni della prossima presenza al Salone, avendo partecipato a Berlino all’evento Pre-IAA organizzato sulla pista del futuro aeroporto della Capitale tedesca, ancora in fase di completamento.

L’ETRUCK È GIÀ REALTÀ

Non abbiamo visto solo dei disegni o un prototipo in via di sviluppo. Lo abbiamo toccato con mano, siamo saliti a bordo e… lo abbiamo guidato. È il veicolo pesante di MAN con propulsore 100% elettrico, realizzato sul pianale del TGM. L’eTGM, dunque, può vantare 26 tonnellate di PTT e una autonomia fino a 200 chilometri. Perfetto per la distribuzione nelle aree metropolitane. Se, però, in concessionaria l’eTGM non

lo vedremo prima del 2021, il fratello minore della gamma MAN sarà già in consegna appena dopo lo IAA. Si tratta dell’eTGE, la versione elettrica a batteria del nuovo furgone MAN. MAN è quindi uno dei primi produttori a presentare soluzioni completamente elettriche per l’intero settore della logistica urbana con peso compreso tra 3 e 26 tonnellate. Torniamo per un momento al “pesante” elettrico. Si tratta di una motrice, pensata per la distribuzione urbana, con telaio a cassa mobile in configurazione assiale 6x2. Come detto, ha una portata complessiva di 26 tonnellate e il parco batterie alimenta un motore elettrico di 264 kW e coppia di 3100 Nm. Ovviamente l’aspetto che colpisce di più alla guida di questo mezzo è il silenzio, dentro e fuori. Solo un sibilo fa percepire che il camion è in movimento. Sulla pista di Berlino il carico era quasi completo – 20 tons – e il veicolo sembrava non accorgersene nemmeno, grazie alla sua coppia, ovviamente disponibile subito sulle ruote. Interessante il sistema di ricarica delle batterie che, durante la marcia, riesce a sfruttare l’energia cinetica e, a motore spento, può tornare al 100 per cento della carica anche in sole due ore (a seconda della potenza della colonna). Abbiamo detto che il processo di sperimentazione durerà fino al 2021, ma


testando insieme a DB Schenker (partner di MAN nel progetto) come si sta realmente comportando questa tecnologia nel traffico stradale. Alla fine del test, i veicoli avranno percorso 30.000 chilometri. La prova su campo è svolta insieme all’Istituto Fraunhofer che sta studiando gli effetti sui conducenti attraverso “cuffie” sensoriali in grado di percepire ogni energia prodotta dal cervello. Questo proprio a sottolineare quanto sia importante per il Costruttore l’aspetto umano.

IL VERO SALTO DI QUALITÀ

a c i r t t ele già dal prossimo autunno il nuovo telaio MAN TGM 6x2 completamente elettrico costituisce la base tecnica per nove veicoli in prova su strada presso altrettante aziende membri del CNL (Council für nachhaltige Logistik) austriaco.

IL PLOTONE MAN

All’aeroporto di Berlino-Brandeburgo, dove si è svolta la pre-conferenza stampa, non manca di certo lo spazio libero. Sulla via di rullaggio dell’aeroporto, MAN ha dimostrato come funziona il platooning di autocarri. Si tratta di un timone elettrico che collega due o più autocarri: il primo autocarro stabilisce la velocità e la direzione, quello successivo segue in maniera automatizzata ad una breve distanza di soli 10-15 metri circa. Sfruttando la scia che si viene a creare, il convoglio risparmia, così, fino al dieci percento di carburante.

Si tratta del cosiddetto “Livello 2” di guida autonoma, ovvero la generazione di veicoli in grado di guidare “da soli” ma con a bordo un autista vigile e attivo. Anche durante la nostra prova, infatti, il driver non ha mai distolto l’attenzione dalla guida anche perché, in caso di anomalia, il veicolo che segue si stacca dal “sergente” del plotone di mezzi. Certo, pensare di arrivare ad una guida totalmente autonoma al momento fa paura ed è difficile vederne il traguardo. Ad ogni modo, anche in questo caso, MAN sta già sperimentando su strada il proprio sistema che, lo ricordiamo, sarà “aperto” a tutte le Case di veicoli industriali, in quanto i futuri Platooning dovranno poter accettare qualsiasi mezzo predisposto. Da fine giugno, nell’ambito di un progetto pilota, un platoon di MAN è già in viaggio sull’autostrada A9 tra Monaco di Baviera e Norimberga. Il produttore di veicoli commerciali sta

Hannover, però, sarà anche il momento dell’annuncio al mondo che MAN Truck & Bus si sta trasformando da mero produttore di veicoli commerciali, in fornitore di soluzioni di trasporto intelligenti e sostenibili. MAN DigitalServices è da oggi il fornitore di una serie di servizi evoluti, atti ad ottimizzare il lavoro dell’operatore logistico, soprattutto in termini di mobilità elettrica, aiutando l’impresa a capire quali tecnologie gli sono necessarie in base a percorsi, missioni e tipologia di merci trasportate. Un processo, quello del Costruttore tedesco, cominciato nel 2016 quando ha fondato la piattaforma RIO, oggi marchio individuale e indipendente sotto il cappello di “mamma” Volkswagen. È proprio attraverso questa piattaforma, in continua evoluzione, che i clienti MAN possono usufruire di una serie di servizi. A partire da quelli basi (gestione della flotta), presenti di default sui veicoli Euro 6, per poi poter effettuare degli upgrade a seconda delle proprie esigenze: manutenzione programmata dei mezzi, analisi delle capacità di guida degli autisti da remoto, informazioni GPS di ultima generazione e tanto altro ancora. Ciò che conta di più, in quest’ottica di evoluzione del ruolo del Costruttore, è la

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MAN

funzione di consulenza per la eMobility delle aziende. Ad Hannover si potrà toccare con mano il processo con il quale MAN DigitalService accompagna l’imprenditore nelle scelte di veicoli elettrici e nell’implementazione delle strutture e software necessari per l’ottimizzazione delle risorse.

OGGI E DOMANI IN UN UNICO SPAZIO

Dobbiamo prepararci al futuro. Questo è certo. Però c’è da pensare anche all’operatività di oggi, e MAN Truck & Bus offre una gamma di veicoli davvero completa che, come ormai sappiamo, oggi parte dalle 3,5 t del TGE, il primo van del marchio tedesco. Ad Hannover l’aggiornatissima gamma TG sarà dunque presente al gran completo, puntando su affidabilità, efficienza e attenzione al cliente. Fiore all’occhiello dell’offerta MAN è sicuramente la catena cinematica, anch’essa in gran parte rinnovata. Il motore D38 arriva

DARE I GIUSTI IMPULSI CON M-PULSE Il marchio MAN “M-PULSE” è simbolo pertanto di una mobilità sostenibile e della visione di un futuro senza emissioni. L’intenzione è quella di trasportare nel mondo di domani il costante spirito pionieristico della storia di MAN e accrescere sempre più il grado di notorietà di tutti i progetti, i prodotti e i servizi dell’azienda intorno ai temi dell’innovazione. Grazie a questo marchio, MAN vuole comunicare i più svariati temi avveniristici: soluzioni di propulsione alternative, come la tecnologia ibrida e a gas naturale negli autobus di MAN e Neoplan, l’ampia offerta di consulenze e servizi inerenti alla eMobility dei veicoli commerciali - dal mezzo all’approvvigionamento energetico, fino alla pianificazione di itinerari - o anche nuove idee infrastrutturali e relative alla mobilità, come la cooperazione con il CNL (Council für nachhaltige Logistik) che sperimenta l’impiego di eTruck nel servizio di distribuzione all’interno e vicino alle città. MAN “M-PULSE” comprende chiaramente anche la ricerca, lo sviluppo e la riuscita implementazione di soluzioni di trasporto efficienti ed economiche di un futuro non poi così lontano: guida autonoma o platooning nel settore automobilistico, la piattaforma logistica RIO, lanciata da MAN, sviluppata in cloud e aperta a tutti i marchi, nonché l’offerta di servizi digitali MAN Digital Services. Grazie a MAN “M-PULSE” l’azienda tramanda la sua tradizione: da inventore del motore diesel ad apripista per il mondo dei trasporti di domani.

FOCUS

RUOTE INDUSTRIALI

L’eTGM è il truck 100% elettrico by MAN.

Anche la famiglia dei retarder è stata rinnovata e allo IAA saranno disponibili le ultime versioni dell’R4100D in grado di ottimizzare maggiormente i tempi di frenata e di riduzione della velocità del mezzo con una coppia di 4100 Nm, apportando notevoli vantaggi in termini di consumi.

IL RE DEI FURGONI

a sviluppare fino 640 CV, mentre il motore D26 è stato invece ottimizzato per l’utilizzo nell’ambito delle flotte e offre una gamma di potenze da 420 a 500 CV. Grande attenzione al cambio MAN TipMatic con programmi di marcia personalizzati per ogni tipo di applicazione, soprattutto nella versione a 12+2 marce, che nella nuova generazione, presente sulle configurazioni 4x2 a partire dal 2019, è riuscito a raddoppiare la coppia in uscita. Nel segmento intermedio degli autocarri, i veicoli MAN TGL e TGM sono equipaggiati con il nuovo motore D08 con tre livelli di potenza (160, 190 e 220 CV) nella variante a quattro cilindri e tre nella versione a sei cilindri (250, 290 e 320 CV).

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Durante i test del Platooning vengono verificate anche le reazioni del cervello dell’autista.

Il Leone, dallo scorso anno, ruggisce anche nel segmento dei furgoni. Allo IAA MAN porterà la gamma TGE completa (compreso l’eTGE naturalmente) con motori da 75 a 130 kW e con possibilità di carico fino a 18,4 metri cubi. Oltre al furgone chiuso e al Combi vetrato, il telaio con cabina singola e doppia arricchisce la gamma dei modelli di carrozzeria a disposizione. Ovviamente quest’ultima può essere ordinata in fabbrica con un gran numero di allestimenti. Per il MAN TGE si può scegliere tra due tipi di passo ruota, tre altezze del tetto e tre lunghezze del veicolo diverse. La lunghezza dei furgoni varia da 5.983 millimetri a 6.833 millimetri fino alla versione da 7.388 millimetri con ampio sbalzo. Le possibili altezze del veicolo sono 2.340 millimetri, 2.575 millimetri e 2.800 millimetri. Un appuntamento da non perdere quello con il padiglione MAN allo IAA di Hannover in programma dal 20 al 27 settembre prossimi.


IVECO

RUOTE INDUSTRIALI

Una

consegna dopo l’altra

IVECO allunga il numero di consegne di veicoli alimentati a LNG. Questa volta è stato il caso di 20 Stralis NP 460 alla Cooperativa Paratori di Genova, primo cliente ligure ad investire in questa tecnologia di Federica Lugaresi

U

na cooperativa è solitamente una realtà particolare e quella di Paratori lo è ancora di più. Come dichiarato dal Presidente Alberto Rossi, oltre ad essere caratterizzata da dinamismo, attenzione verso i giovani e apertura alle quote rosa, è anche fortemente sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Da qui la scelta di 20 IVECO Stralis NP 460 CV – veicoli alimentati a gas naturale e frutto di un ventennio di ricerca ed investimenti da parte di IVECO nel campo delle alimentazioni alternative – che sono stati consegnati alla presenza di Alessandro Oitana, Medium & Heavy Business Line Manager e Fabio Pellegrinelli, Business Gas Development. Nella realtà possiamo definire questa azienda genovese sostenibile tre volte: sia in termini ambientali (per la tipologia dei mezzi), sia relativamente al bilancio (questi veicoli hanno il più basso TCO calcolato su cinque anni di utilizzo), sia in termini di ambiente lavorativo (gli autisti possono così beneficiare di una maggiore comodità e sicurezza). Nata negli anni ’70 per svolgere all’interno dei macelli comunali l’attività di paratura, cioè accudimento di bestiame vivo prima del macello, la cooperativa è cresciuta parallelamente alla grande distribuzione

ed oggi vanta un ventaglio di missioni che spaziano dal trasporto eccezionale siderurgico, al trasporto del fresco, a quello delle acque ed al trasporto intermodale coprendo tutto il territorio del NordOvest (Liguria, Piemonte e Lombardia). La flotta così ingrandita, raggiunge le 230 unità. Nello specifico, i nuovi Stralis copriranno per il 60% le rotte verso la Francia per il trasporto siderurgico, il 20% verrà utilizzato per il fresco, il restante 20% utilizzato per l’intermodale ed il mercato delle acque. Veicoli scelti ad hoc per queste mission, dato che offrono prestazioni eccellenti anche su lunghe distanze, con un’autonomia fino a 1.600 km tra un rifornimento e quello successivo. Attualmente il rifornimento di LNG viene effettuato nei distributori dislocati a Novi Ligure, Tortona e Capriate ad un costo di 0,70€/l (contro il prezzo francese di 0,92€/l). Equipaggiati con un motore Cursor 13, gli Stralis NP garantiscono un’elevata riduzione di particolato e di NOx rispetto alle norme Euro VI, unitamente ad un funzionamento estremamente silenzioso, e le migliori tecnologie IVECO per un’elevata efficienza in termini di consumi, che fanno scendere il Costo Totale d’Esercizio (TCO) del 9%.

CONTAMINAZIONE CULTURALE

La Cooperativa Paratori (intorno alla quale ruotano 600 famiglie) identifica quindi – insieme ad IVECO – un modello virtuoso grazie al fatto che sia la prima realtà a credere ed applicare l’autotrazione a metano. E strizza l’occhio anche alla Pubblica Amministrazione di Genova che sembrerebbe “spingere” per la realizzazione sul territorio, di un punto di distribuzione a LNG che potrebbe interessare anche il porto per l’alimentazione delle navi (a oggi il solo porto di Livorno è operativo in questo senso, mentre quello di Ravenna si sta attrezzando). Il connubio tra la Casa torinese e la Cooperativa sta creando un circuito green per tutta l’area di Genova che diventa quindi più sostenibile sia per un maggior rispetto dell’ambiente che per l’utilizzo di veicoli più sicuri. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUOTE INDUSTRIALI

VOLVO TRUCKS

prova!

Messi alla

Il segmento del “severe” si è allargato e specializzato. Il mercato degli impegni gravosi (sopra le 16 t) l’anno scorso ha visto immatricolare 19.632 veicoli, di cui 1.725 identificano il segmento del cava cantiere che finalmente lascia ben sperare in una ripresa. I clienti ora cercano macchine più flessibili e Volvo Trucks continua ad essere pronta a soddisfare tutte le esigenze di

Federica Lugaresi

L

a voglia della Casa svedese di essere ”Driving in progress” è stata ampiamente dimostrata con l’evento organizzato per la stampa specializzata, lo scorso giugno presso la cava di Palosco (Bg). “È infatti il momento giusto per spostare ulteriormente l’ago in avanti – ha dichiarato da Claudio Sivilotti, Product Manager Volvo Trucks – dato che stanno cambiando un po’ di cose: in primis il nativo digitale che è già sul camion, e il camion Volvo è oggi un veicolo 4.0”.

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UN BREVE EXCURSUS

La prerogativa di robustezza e solidità è comunque da sempre insita nel DNA della Casa svedese che si è dimostrata sin dall’inizio costruttore leader di veicoli (oltre che per la strada) anche per la cantieristica e per impegni gravosi. Nel 1995 viene lanciato FL 12, già sin troppo all’avanguardia rispetto alle esigenze del cliente che chiedeva ancora un motore tradizionale, un controllo meccanico su tutti i componenti e un cambio manuale. Nel 1998 arriva il Volvo FM: in vista della modularità spinta dei componenti, la nuova cabina FM viene declinata sì sul cava,

abbassandola, ma rendendola più vulnerabile in quanto troppo vicina al terreno. Consci di questo limite, nel 2010 viene proposto l’FMX – che diventerà un “paradigma” del severe – caratterizzato dall’avanzamento del paraurti anteriore, che viene così a creare una sorta di zona sacrificio potenziale (a protezione del radiatore e della coppa dell’olio), irrobustendo notevolmente questa parte. Nel 2013, al Volvo FMX sono stati cambiati i fari e la mascherina affinchè fossero più adatti sulla strada. Sino ad oggi quindi la Casa svedese si è sempre dimostrata all’altezza di soddisfare applicazioni complesse, con soluzioni di trasporto all’avanguardia. E come spesso accade, chi è capace di imparare dal passato, può fare tesoro dell’esperienza ed andare oltre come dichiarato da Sivilotti che spiega: “Oggi Volvo vuole definire un nuovo standard e lo può fare grazie all’esperienza maturata per sapere cosa serve al mercato. L’esperienza sugli impegni gravosi viene travasata sulla strada: i truck attuali fanno due mestieri e sono crossover. Dalla cava devono andare in strada e viceversa; quindi progressivamente i veicoli da cava si stanno ingentilendo con soluzioni che permettono di farli sentire a proprio agio in ogni situazione”.


STRAVOLGIMENTO DEGLI SCHEMI

Fino a questo momento, Volvo ha cercato di sfatare alcuni paradigmi tipici della cava quali trazione permanente, cambio manuale, sospensioni meccaniche e assenza di cambi automatici. Nella realtà infatti, la trazione integrale permanente in cava viene utilizzata solo per un 5% comportando una maggiore usura sui componenti, sugli pneumatici e maggior consumo di gasolio (per il restante 95%). Per evitare ciò è stato introdotto un sistema con innesto a denti frontali che permette di far intervenire la trazione sull’anteriore (possibilità anche di farlo manualmente), agevolando la manovrabilità e conducibilità del mezzo evitando così distrazioni indotte all’autista. Il Dynamic Steering è un’altra novità proposta come optional. Si tratta di un nuovo sistema di assistenza alla guida grazie al quale manovre su terreni sconnessi, con carichi elevati, a minore velocità e cattive condizioni dell’asfalto, diventano una sciocchezza. Questa tecnologia infatti compensa automaticamente le irregolarità della superficie stradale eliminando le vibrazioni e i contraccolpi sul volante. Ricordiamo che è stata chiusa dalla scorsa estate la fornitura di cambi manuali. Ora i veicoli vengono prodotti tutti con l’I-Shift – il cambio automatizzato più intelligente sul mercato – che per FMX e FH è stato sviluppato specificatamente per condizioni gravose ed abbinato ai primini. Il veicolo può quindi viaggiare a velocità comprese tra 0.5 e 2 km/h, rendendo decisamente più agevoli le manovre di precisione in caso di carichi pesanti. Non solo, l’I-Shift con primini agevola le partenze a veicolo fermo con una massa totale elevata e su forti pendenze, e combina in modo efficiente elevata capacità di spunta e rapporto finale più lungo, per una considerevole riduzione dei consumi. Viene introdotto l’asse tandem sollevabile, la funzionalità rivoluzionaria di Volvo che disinnesta e solleva un

asse di trazione, permettendo per es., ad un 6x2 di trasformarsi in un 4x2. Si tratta di una soluzione perfetta per operazioni di trasporto effettuate spesso con viaggi di andata o ritorno a scarico: quando è scarico il veicolo, l’asse tandem si solleva automaticamente e si riabbassa quando viene caricato di nuovo. Minor consumo di carburante (sino al 4% in meno se il camion è scarico), maggior comfort di guida a veicolo vuoto, minor usura degli pneumatici e più trazione quando occorre sono i vantaggi di questa esclusiva sul mercato! È inoltre proposto il paraurti rinforzato anche per FH che da stradale diventa più “di cava” grazie a minor rischi di danni al veicolo e protezione dei fari. Un’altra novità è relativa alla possibilità di controllare il veicolo dall’esterno: il conducente tramite un joy stick, direziona il truck su passaggi difficili, avendo visibilità a 360°. Con la guida da remoto, la sicurezza ha fatto un altro salto in avanti.

SICUREZZA AL TOP

Sia in ambienti cantieristici che per strada il focus sicurezza è sempre più importante. A maggior ragione poi, quando si ha a che fare con veicoli per applicazioni complesse. Relativamente a ciò il Volvo Dynamic Steering con controllo della corsia di marcia attivo, riduce il rischio di uscita fuori strada e allontanamento involontario dalla corsia, attraverso una leggera rotazione dello sterzo e una delicata vibrazione del volante che avvisano l’autista, e che viene aiutato a riportare il veicolo in carreggiata. La tecnologia dello Stability Assist, (che prevede la collaborazione di Volvo Dynamic Steering con il controllo elettronico della stabilità del veicolo) consente di controsterzare il veicolo per ridargli direzionalità. Disponibile anche il Volvo Dynamic Steering

con impostazioni personali per una guida più comoda e pratica. L’automazione senza mani del veicolo è diventata realta!

PROVATI DA TOE

Siamo saliti sul Volvo FMX 540 8x4 carro, caricato a ghiaia, effettuando un percorso performance (con guadi, salite e discese all’interno della cava). Assolutamente riconoscibile come veicolo da cantiere ad una prima occhiata: l’esterno della cabina si presenta infatti con un design robusto e capace di proteggere le “parti vitali” dai danni. Le tecnologie intelligenti di cui detto poc’anzi, riducono effettivamente al minimo l’affaticamento del conducente. Il cambio automatico fa sì che il piede sia i nostri occhi, in quanto le marce si adeguano alla velocità. Ovviamente abbiamo testato la partenza in salita agevolata da un primino ultra lento e, durante la discesa – fatta in terza – il freno motore ci ha dato tanta soddisfazione. Medesimo tracciato per la seconda prova su di un FH 500 8x4 R. Questo veicolo si può utilizzare sia in cava che in strada per lunghe percorrenze. Dotato di un retarder, un rallentatore aggiuntivo al freno motore che consente di lavorare in massima sicurezza, è caratterizzato da un primino e retromarce ridotte. Anche in questo caso possiamo confermare una guida assolutamente facilitata che agevola il conducente evitandogli ogni tipo di tensione muscolare.

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410 cavalli sotto una cabina G. La next generation del Grifone si propone in questa configurazione adatta per il lungo raggio, ma anche per una distribuzione in aree metropolitane 32

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RUOTE INDUSTRIALI

SCANIA

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FOCU

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di

Luca Barassi

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robabilmente in un futuro non tanto lontano anche i nostri amati truck saranno spinti da motori elettrici o, quantomeno, alimentati da carburanti che poco hanno a che fare con il petrolio. Scania in questo è sicuramente tra i Costruttori più all’avanguardia. Intanto, però, “godiamoci” il diesel che, di sicuro, non è più quello di una volta, per lo meno non viene bruciato ed “espulso” in modo inquinante come solo una decina di anni fa. Insieme all’evoluzione dei propulsori, poi, di pari passo diventa sempre più evoluta la tecnologia che ha lo scopo sia di aiutare i motori a consumare (e quindi inquinare) meno, ma anche di rendere i viaggi e le giornate lavorative degli operatori sempre più confortevoli. Tradotto: più performance. La next generation del Grifone, la cui introduzione sul mercato è cominciata due anni fa e ha comportato un investimento di due miliardi di euro, ne è un esempio lampante. Oltre all’introduzione di due inedite serie (la S e la L, n.d.r.), l’intervento in termini di design, progettazione, componentistica, software e soluzioni varie, è avvenuto a tutta gamma, soprattutto in quei segmenti dove Scania è sempre stata forte.

IN MEDIO STAT VIRTUS

Cabina G, motore da 410 cavalli, forse uno dei migliori prodotti usciti dai reparti di Södertälje. Fornito con un bellissimo colore blue Mediterraneo, siamo saliti a bordo di questo veicolo, configurato in un 4x2, pneumatici 315/70 R22.5 e caricato a 42 tonnellate di ptt, per la nostra prova che ha previsto un percorso di circa 200 chilometri. Immediate le sensazioni di confort durante la marcia, che sono date sostanzialmente dal nuovo cambio Opticruise di quinta generazione che garantisce

NEXT GENERATION ANCHE PER G Una cabina che segue il family feeling della rinnovata generazione del Grifone. Nel segno del miglioramento continuo.

BELLEZZA DISCRETA È guardandolo a lungo che il design del nuovo veicolo conquista l’avventore. Dettagli che fanno la differenza rendono moderna ed accattivante anche la Serie G. una rapidità di variazione mai raggiunta. Un risultato ottenuto grazia al lavoro in team di ingegneri responsabili dell’hardware e del software. Un approccio alla ricerca e sviluppo di un prodotto che impattasse su tutta la catena cinematica del veicolo. Il nuovo Opticruise presenta un nuovo freno dell’albero secondario ed un nuovo software di gestione della catena cinematica, denominato Scania Active Powertrain Control. Il freno dell’albero secondario riduce la velocità di rotazione dell’albero secondario, indipendentemente dal regime del motore. In questo modo si riduce il tempo di cambio marcia (circa il 45% in meno), e al contempo permette di mantenere la pressione del turbocompressore ai massimi livelli. Così il veicolo passa alla marcia superiore con maggiore potenza ma in modo molto più fluido. Un miglioramento molto sensibile e che si percepisce anche senza stare alla guida.

Il freno dell’albero secondario è formato da un pistone 1 e da un cilindro pressurizzato ad aria che agisce su un freno multidisco 2 comandato dall’albero secondario del cambio 3 .

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TANTA TECNOLOGIA, MOLTI DISPOSITIVI

I frequenti “elastici” nei tratti autostradali e sulle tangenziali delle grandi aree urbani, sono uno degli aspetti più logoranti di chi sta alla guida per tante ore. Ecco perché il livello di confort si misura anche dai dispositivi di assistenza alla guida, in grado di alleggerire il peso di ore di volante. Tra i tanti sistemi presenti sul nostro G 410 A4x2NA c’era l’FSR, ovvero il Full Speed Range che, integrato con l’avveniristico Active Prediction di Scania, modula perfettamente la guida del mezzo. Una delle caratteristiche più piacevoli dell’FSR è che, tra le altre cose, reagisce alla velocità dei veicoli che precedono, arrivando a fermare completamente il mezzo in caso di blocco e a farlo ripartire autonomamente alla ripartenza della colonna, senza il bisogno di agire sull’acceleratore. Abbiamo però voluto testare un po’ tutto il sistema soffermandoci di più, naturalmente, su quelle che sono le nuove funzionalità dello Scania Active Prediction, ovvero l’impostazione riduzione velocità, il controllo della velocità in discesa e il Pulse and Glide. Nel primo caso l’autista può decidere in quale percentuale il mezzo dovrà ridurre la velocità nella futura discesa (che il sistema predittivo conosce in anticipo grazie al satellite). È davvero stupefacente ed evidente www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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CONSOLLE

S

ad occhio nudo come il computer di bordo agisca su tutta la catena cinematica in funzione sia del percorso davanti a sé, sia delle indicazioni di chi è alla guida. La seconda funzionalità introdotta con lo Scania Active Prediction consente di elaborare la migliore strategia per affrontare la discesa con il cruise control inserito, evitando di superare la velocità massima impostata nel limitatore (solitamente 89 km/h) per un tempo superiore ai 35 secondi. Quello che normalmente accade, infatti, è che una volta superato tale intervallo di tempo, l’autista viene avvisato da un allarme nel quadro strumenti per evitare che trascorsi 60 secondi il tachigrafo registri un codice di superamento velocità massima. In questa situazione il conducente solitamente aziona i freni di servizio per evitare la registrazione del codice, compromettendo le performance del viaggio. Il Pulse and Glide, infine, agisce sull’ecoroll, in particolare nei falsipiani dove tale sistema non avrebbe il tempo di mettersi in funzione. La nuova tecnologia, invece,

Una strumentazione completa e ricca è sempre stata una caratteristica del cruscotto Scania. In questa ultima versione il digitale ha preso decisamente il sopravvento.

ASSISTENTI Chi non vuole essere aiutato? Sul G410 lo fa l’elettronica con l’FSR, il “Big Eye”, il Pulse And Glide e tanti altri dispositivi di ultima generazione.

TEST drive

Tangenziale-Autostrada Assago-Azzate

Statale Azzate–Vergiate

49,58 km

22,35 km

1

2

74,47 km/h

42,14 km/h

TEMPO

39’

16,40 litri 33,08 litri/100 km

CONSUMO

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TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2018

TEMPO

31’

8,22 litri 36,67 litri/100 km

CONSUMO


FOCU

S

410, NUMERO PERFETTO Un motore che ha conquistato numerosi premi per le sue performace e la sua efficienza. Quei 10 cavalli in più che cambiano la vita.

accelera leggermente il veicolo per acquisire energia ed inserisce subito dopo l’eco-roll. In questo modo il veicolo ha sufficiente inerzia per garantire almeno 10 secondi di eco-roll. Il beneficio in termini di consumo carburante si ha proprio in questa fase, durante la quale il regime del motore viene ridotto a 500 giri/min. Ne consegue un risparmio carburante che mediamente è pari allo 0,5%.

MESSO A DURA PROVA

La Serie G di Scania, come detto, è una gamma pensata per una distribuzione di medio-lungo raggio ma che arriva fino alle porte delle città, oppure nei centri della provincia italiana. Per questo motivo abbiamo voluto testare il mezzo non

solo in autostrada, ma anche entrando alle porte di Milano e poi su statali e provinciali “infestate” di rotonde, semafori e passaggi a livello. Il risultato è stato davvero sorprendente, registrando un consumo totale di 25,96 l/100 km (ovvero 3,8 km/l), e raggiungendo punte di 5 km/l nei tratti autostradali dove eco-roll e gli altri sistemi di assistenza alla guida hanno dato il massimo. Abbattere il TCO stando sempre più comodi e guidando nel massimo confort non è una chimera e il Grifone lo ha dimostrato. Dunque, in attesa di un domani sempre più sostenibile, guidiamo con il meglio che oggi abbiamo a disposizione.

Autostrada Vergiate-Assago 99,34 km

PERCORSO TOTALE

171,30 km TEMPO

2h 47’ 3

VELOCITÀ MEDIA

62,13 km/h

44,48 litri 25,96 litri/100 km

CONSUMO

62,13 km/h TEMPO

96’

11,24 litri 19,99 litri/100 km

CONSUMO

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RUOTE COMMERCIALI

MERCEDES-BENZ

Parola d’ordine:

Zero Emissioni Si è svolta sul territorio teutonico di Amburgo la prima prova dei veicoli commerciali a trazione elettrica della Stella. eVito ed eSprinter sono i van comodi, sicuri, efficienti che migliorano la qualità della vita di Federica Lugaresi

Ormai ci ha abituati bene e Mercedes-Benz Vans continua a non deluderci. Anzi, la Casa di Stoccarda ha voluto sorprenderci facendo un salto di livello e farci testare con mano – nel senso letterale del termine – veicoli con trazione elettrica a batterie. Con l’eVito, che sarà disponibile sul

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TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2018

mercato dopo la IAA di settembre, la Stella dimostra che i modelli elettrificati sono competitivi e, a seconda dell’utilizzo, in grado di reggere il confronto con i tradizionali motori a combustione interna in termini di costi. Parallelamente la Casa ha adottato un nuovo approccio dall’introduzione della strategia eDrive@VANs: la destinazione d’uso è il fattore chiave nella valutazione dei vari sistemi di propulsione. La scelta tra il motore elettrico a batterie o il tradizionale motore a combustione interna dipende, quindi, esclusivamente dalla presenza di presupposti ottimali per una determinata applicazione. Ancora una volta, quindi, un approccio olistico che permette di proporre soluzioni integrate e tagliate su misura alle esigenze reali del cliente.

IN AMBITO URBANO

Il nuovo eVito è assolutamente adatto alle consegne in ambito urbano ma, in virtù della sua autonomia e capacità di carico,

viene apprezzato anche dagli artigiani e dai tecnici addetti all’assistenza. La capacità delle batterie installate, pari a 41 kWh, assicura un’autonomia di circa 150 chilometri. Anche in condizioni sfavorevoli i clienti possono ancora disporre di un’autonomia di 100 chilometri. Il 100% dell’autonomia è nuovamente disponibile dopo un tempo di ricarica di sei ore. La trazione elettrica a batterie eroga 84 kW di potenza e sviluppa una coppia fino a 300 Nm; invece la velocità massima invece, può essere adattata alle differenti applicazioni d’uso: se l’eVito viene impiegato prevalentemente nei centri urbani, una velocità massima di 80 km/h permette di risparmiare energia ed incrementare l’autonomia. Diversamente, è possibile impostare la velocità massima fino a 120 km/h. Ma il vantaggio principale di un veicolo elettrico rispetto ad uno tradizionale, si identifica nei costi energetici. Infatti, prendendo l’esempio di un piccolo cliente (artigiano), calcolando per un Vito una percorrenza media di 15.000 km/anno ed un consumo di 8l/100km al costo di 1,0€/l, il risparmio annuale si quantifica in 1.115 € passando all’elettromobilità (che comporta un consumo di 30 Kwh/100 km al costo di 0,25€/l). Nel caso di un cliente più grande, con una flotta di veicoli che percorrono circa 25.000 km/anno, il conto del risparmio è presto fatto: il consumo di un veicolo tradizionale è pari a 10l/100km ad un costo


di 1,0€/l, contro 33Kwh/100km ad un costo di 0,15€/kwh per un eVito. Ciò comporta un risparmio annuale pari a 72,0€/ anno per veicolo. Sono disponibili due diverse varianti di passo per il van mid-size: la versione base presenta una lunghezza complessiva di 5.140 millimetri ed un carico utile massimo pari a 1.073 chilogrammi, che lo pongono sullo stesso livello del Vito a propulsione convenzionale. La versione extra-long raggiunge, invece, una lunghezza complessiva di 5.370 millimetri. All’interno del suo ampio vano di carico è possibile trasportare prodotti e merci di vario genere fino a un carico utile di 1.048 chilogrammi, mentre il peso massimo ammesso si attesta su 3.200 chilogrammi. Capacità di carico (compresa tra 6,0 e 6,6 m3) estremamente versatile grazie anche alla posizione delle batterie, che, essendo installate sotto il veicolo, non limitano in alcun modo il vano di carico.

IN ARRIVO ANCHE L’eSPRINTER

Il prossimo anno arriverà sul mercato anche l’eSprinter. Il veicolo ripensato e giunto alla sua terza generazione, vede nella modularità le sue massime prerogative. Si tratta di un van perfetto sia per effettuare consegne, sia come officina mobile. Il nuovo eSprinter sarà inizialmente disponibile in versione furgone con tetto rialzato e con un peso massimo ammesso di 3.500 chilogrammi. La capacità di carico massima equivale a quella dello Sprinter equipaggiato con motore a combustione interna (10,5 m3). Le batterie installate, che hanno una capacità pari a 55 kWh, consentono un’autonomia stimata in circa 150 chilometri con un carico utile massimo di 900 kg. Con la seconda opzione relativa alle batterie, i clienti hanno la possibilità di adottare priorità diverse per quanto riguarda i

parametri d’uso. I tre pacchi batterie, con una capacità di 41 kWh, assicurano un’autonomia di circa 115 chilometri, mentre il carico utile massimo aumenta di circa 140 chilogrammi per un totale intorno ai 1.040 kg. La trazione elettrica dell’eSprinter eroga una potenza di 84 kW, identica a quella del motore diesel di base, e sviluppa una coppia fino a 300 Nm. Analogamente all’eVito, è possibile impostare la velocità massima in funzione della tipologia d’uso: 80 km/h o fino a 120 km/h, quando occorre andare spediti.

CARTA D’IDENTITÀ DELLA BATTERIA ELETTRICA

Il motopropulsore, prodotto a Dusseldorf, è posizionato nella parte anteriore del veicolo (che quindi è a trazione anteriore). Tutte le parti del motore elettrico sono certificate e ben visibili per una maggiore sicurezza. La batteria ad alto voltaggio è costituita da un pacchetto di tre moduli (che a richiesta possono arrivare a quattro) a ioni di Litio e collegati in serie; è ubicata nel sotto scocca dell’eVito (la parte più sicura del veicolo) e ben protetta da urti con la strada mediante un involucro di acciaio. Le tre batterie sono monitorate singolarmente: in caso di incidente, i tre moduli vengono isolati e bloccati automaticamente. Ogni modulo ha un peso di 120 kg e a dimostrazione di quanto il Costruttore creda in questa sua tecnologia, viene fornita una garanzia di 8 anni e 100.000 km. Altro aspetto importante, e di cui si sta discutendo ai tempi del motore elettrico, è il problema dello smaltimento delle batterie esauste. Per questo Daimler ha deciso di occuparsi direttamente del recupero delle batterie che vengono riciclate o riutilizzate per usi differenti. Un altro segno di quanto la Stella sia attenta all’ambiente.

UNA APP PER CAPIRE È assodato che con i veicoli elettrici migliori la qualità della vita (in termini di emissioni e di inquinamento acustico). Forse è per ciò che l’interesse per questa nuova forma di mobilità si sia riscontrato prima ancora del reale lancio sul mercato. L’utilizzo dell’app eVAN Ready, che consente all’utente di verificare online se i modelli elettrici a batterie possono essere o meno adatti al proprio parco veicoli, è un’ulteriore conferma del grande apprezzamento da parte della clientela. Questa app permette ad es., di capire se il veicolo ha un’autonomia sufficiente per svolgere un lavoro quotidiano tracciandone il percorso e confrontandola con quella di un veicolo tradizionale. Ma anche – tramite una funzione - di valutarne l’efficienza in base alla temperatura di servizio (nel caso dei trasporti a temperatura controllata).

NEL FOCUS

GREEN

DI NOVEMBRE LA PROVA DI eVITO ed eSPRINTER COMPLETA Trasportare Oggi lancia il suo nuovo format editoriale – Focus GREEN – sul numero di novembre della rivista. Si tratta di un approfondimento si tutte le tematiche relativa alla mobilità commerciale sostenibile: problematiche, sviluppi, normative e tecnologie. Quale collocazione migliore, dunque, per parlare di come Mercedes-Benz intende affrontare la sostenibilità ambientale ed economica del nostro comparto. Oltre alla prova su strada dei due modelli elettrici di van della Stella (eVito ed eSprinter), vedremo alcune novità tecnologiche introdotte da Daimler, prima fra tutte F-cell. Quando la Stella parla di “next level”, infatti, significa che guarda ancora più avanti. La cella a combustibile (F-cell, appunto) ha fatto il suo esordio mondiale come equipaggiamento dell’eSprinter allestito a camper, ma può essere applicata anche per trasporto persone e distribuzione e consegna pacchi. Il tutto a zero emissioni. “Stiamo integrando nella nostra strategia eDrive@VANs il sistema di propulsione a celle a combustibile, che nel breve periodo offrirà grandi opportunità soprattutto sul versante delle lunghe percorrenze – indipendentemente dal fatto che il veicolo a celle a combustibile venga impiegato come motorhome o per scopi commerciali”, ha dichiarato Volker Mornhinweg, Direttore di Mercedes-Benz Vans. Il doppio utilizzo di batteria e propulsione a celle a combustibile consente al Concept Sprinter F-CELL una potenza elettrica massima di circa 147 kW ed una coppia di 350 Nm. I tre serbatoi disposti nella sottostruttura del veicolo immagazzinano complessivamente 4,5 kg di idrogeno e assicurano così un’autonomia di circa 300 chilometri. Se per la specifica destinazione d’uso è richiesta un’autonomia maggiore, ai serbatoi integrati nel pianale può essere aggiunto un ulteriore serbatoio nella zona posteriore. Con questa configurazione l’autonomia sale a 500 chilometri. Il cuore di questo motore è costituito da 412 celle individuali. Appuntamento, dunque, a novembre con tutti i dettagli!

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RUOTE

MERCEDES

Un musetto di

SUCCESSO Nati come compromesso negli anni bui del trasporto su gomma tedesco, i Mercedes a muso corto guadagnarono una bella nicchia di mercato in Germania, e furono assai apprezzati in tutto il mondo di

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Ferruccio Venturoli

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2018


Una delle tante applicazione dell’L322. In versione trattore impiegato nel trasporto dell’ossigeno.

I

n Germania era la fine degli anni ‘50, gli anni del famigerato ministro Seebohm, quello, per capirci, che aveva imposto strettissime regole al trasporto su gomma, per incentivare, secondo lui, il trasporto su ferro. Le limitazioni alle dimensioni e al peso dei camion avevano costretto le Case costruttrici a nuove soluzioni per guadagnare margine di carico. Si fecero così strada due progetti ingegneristici: il primo, agli albori in Germania, era quello dei “cabina avanzata”, il secondo quello dei “muso corto”, di cui l’L322 fu il “campione”. Una via di mezzo che piacque subito agli autisti e che, in un primo momento, fu preferita all’altra soluzione. Per prima cosa, dietro al cofano motore, molti autisti si sentivano più al sicuro, poi il disegno della cabina rendeva più comodo l’accesso e maggiore lo spazio all’interno, tanto da consentire un terzo sedile; il rumore, poi, era notevolmente inferiore a quello percepito nei cabina avanzata. Anche nella manutenzione ordinaria si avevano dei vantaggi, grazie all’accessibilità al motore, visto che si sarebbe dovuto aspettare ancora un po’ di anni, per avere il propulsore completamente libero, grazie alle moderne cabine ribaltabili.

I MODELLI E I MOTORI

I “muso corto”, presto chiamati “Musetti” dagli addetti ai lavori, esordirono con tre categorie di peso. L’L322 aveva una massa totale di 10,5 tonnellate ed era progettato per la distribuzione a corto raggio e per applicazioni nell’industria leggera. All’inizio del ‘59 fu introdotto anche l’L327 che raggiungeva le 12 tonnellate di PTT, il massimo allora concesso dalle restrizioni del ministro Seebohm. Mentre questi due modelli erano costruiti a

Mannehim, il terzo, l’L337, era fabbricato a Gaggenau e dedicato sia al trasporto sulle lunghe rotte, sia alle dure applicazioni da cantiere. Con il suo sei cilindri a pre-camera OM 326 da 10,8 litri, questo camion era anche adatto per trasportare combinazioni fino a 24 tonnellate (il massimo allora permesso). Dal loro esordio, invece sia l’L327 che l’L322 erano equipaggiati con un 5,6 litri, OM 321 che sviluppava, inizialmente 110, cavalli.

IL BEST SELLER

Il medio L322, in breve tempo conquistò il titolo di veicolo più venduto della sua categoria. Con il tempo lo sviluppo meccanico introdusse un cambio sincronizzato a 5 rapporti. In termini di peso l’L322 era veramente imbattibile: con una tara di 3.700 Kg e un peso caricabile di 6.750,

IL GIOCO DEI NUMERI Il 1963 vide una rivoluzione nella denominazione dei modelli Daimler-Benz. Il piuttosto oscuro codice serie-modello (detto “Baumuster”) lasciò spazio alla più pratica sequenza di cifre che indicavano il peso e la potenza del motore ancora usato per i moderni camion Mercedes-Benz. Un L322 diventava così un L1113 da cu si può subito riconoscere un “undici tonnellate” con 130 cavalli di potenza.

Il Musetto L322 nei giorni della sua prima presentazione al pubblico. Di lì a poco sarebbe diventato un best seller. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUOTE

MERCEDES

Siamo nel ‘66. Una bella immagine dell’LAK 1620, trazione integrale e ribaltabile per le dure applicazioni in cava.

ottimi numeri, specie con i modelli più pesanti. Mentre i medi e i leggeri, tra il ‘76 e l’84 uscirono gradualmente di produzione, i due assi L1924 e L1928 e i tre assi L2624 e L2628, tennero il mercato delle esportazioni per ancora molti anni. Bisogna, infatti, arrivare fino al 1996 per vedere l’ultimo Musetto L1924 uscire dallo stabilimento di Wörth.

raggiungeva un rapporto di carico di 1:1,8 il massimo nella Germania di quell’epoca. Nel 1960 fu introdotto anche l’L334, equipaggiato con un OM 326 da 200 cavalli. Questo veicolo rinominato L1620 del 1963 diventò la combinazione standard in Germania per i trasporti a lunga distanza.

UN DESTINO ALL’ESTERO

Lo sviluppo delle cabine avanzate andò avanti a passi da gigante per tutti gli anni Sessanta, fino all’arrivo, nel 1973, delle moderne cabine dette “Nuova Generazione”. Al contrario, per quanto riguardò le cabine a muso corto, non ci furono che modesti miglioramenti. Nel luglio del ‘67 furono alzati e allargati i parabrezza, alzato il tetto e ricavata una botola. Altri miglioramenti seguirono nel 1980, ma una volta che le cabine “Nuova Generazione” Un tre assi L2628, in Brasile, alla fine degli Anni Novanta. I medi e i leggeri uscirono gradualmente di produzione, mentre i due assi L1924 e L1928 e i tre assi L2624 e L2628, tennero il mercato delle esportazioni per ancora molti anni.

LAVORANO ANCORA

Anche il più leggero tra i musetti, versatile e maneggevole, non si sottraeva ad allestimenti per la piccola e media cantieristica.

furono sostituite dalle nuovissime serie 80 per i nostri musetti, in Germania, non ci fu più storia, dato che non potevano competere con lo spazio disponibile in queste nuove cabine. Nel mercato delle esportazioni, d’altra parte, i veicoli a muso corto realizzarono sempre

I Musetti Mercedes, è proprio il caso di dirlo, hanno invaso mezzo mondo, sia con quelli esportati dall’Europa, sia con quelli prodotti oltreoceano, per esempio in Brasile. Così ancora oggi, sulle strade argentine, brasiliane ma anche e soprattutto su quelle africane e del Medio Oriente non è affatto difficile incontrare un Musetto, magari trasformato, magari fatiscente, magari irriconoscibile ma ancora, inesorabilmente, sulla breccia (nella foto, un convoglio in Iran).


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Il viaggio continua...

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FOCUS

FORMAZIONE

Il vantaggio

competitivo è la

conoscenza

N

ell’attuale scenario competitivo internazionale, le attività logistiche e di trasporto stanno diventando sempre più complesse e strategicamente rilevanti per l’accresciuto peso economico e l’allargamento dei mercati. Sul mercato delle spedizioni e della logistica si vince migliorando costantemente la capacità progettuale e di ascolto delle risorse umane nei confronti della committenza. La sfida tra i vari sistemi Paese, pare oggi concentrarsi non tanto sul possesso delle materie prime, ma sul possesso delle

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TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2018

tecnologie e delle competenze tecniche ed organizzative delle risorse umane, per rispondere alle nuove esigenze del mercato. I fattori salienti di questa svolta sono: l’internazionalizzazione dei mercati, la de-localizzazione di alcune fasi del processo produttivo, la necessità di un forte presidio dei canali di distribuzione che vada ben oltre la vendita finale, lo sviluppo di relazioni strategiche con i fornitori di soluzioni tecnologiche, progettazione dei prodotti, servizi di marketing ed il perfezionamento di servizi logistici ed infine, la creazione di

nuove competenze e figure professionali in grado di gestire l’innovazione del processo produttivo-organizzativo della logistica di magazzino e delle spedizioni. In questo contesto la Fondazione Nord Est (www.agcom.it) e la Venice International University (www.tedis.ve.it) – in alcuni report – avvertono la necessità di una maggiore diffusione delle tematiche e degli strumenti della pianificazione strategica, del marketing, dell’informatica e della gestione tecnicaeconomica-finanziaria nella produzione dei servizi logistici.


QUALI NUOVE COMPETENZE E ABILITÀ

FOCUS

Le principali tendenze emerse dal mercato sono lo sviluppo della tecnologia, l’attenzione alla qualità e l’aumento generalizzato della concorrenza richiedono anche alla logistica nuove figure professionali e precisamente: } per la logistica in bound di poter valutare ed effettuare interventi di razionalizzazione e organizzazione del sistema di approvvigionamento e gestione delle merci al fine di garantire una corretta politica degli acquisti e di selezionare i fornitori avendo una visione integrata di controllo dei tempi e dei costi del processo logistico aziendale; } per la logistica out-bound di poter valutare interventi di miglioramento e organizzazione del sistema di distribuzione delle merci, garantendo massima soddisfazione e miglior rapporto costi/livello di servizio, con capacità di selezionare i fornitori di trasporto a livello nazionale ed internazionale e con una visione integrata della gestione e pianificazione del processo logistico distributivo.

Oggi gli operatori logistici, per rispondere alle esigenze della clientela offrendo servizi ad elevato valore aggiunto, devono contare su collaboratori altamente qualificati e motivati. Cerchiamo di comprendere quale ruolo strategico viene assunto dalla

con il Diploma di Tecnico Superiore per l’infomobilità e le infrastrutture logistiche. Specificatamente con il corso relativo al comparto logistico, l’Accademia Nautica intende formare una figura professionale capace di pianificare, organizzare e monitorare servizi intermodali e relativi sistemi operativi e tecnologici per il trasporto di merci/persone; gestire mezzi e risorse della

industriali a quelle specializzate: terminal portuali e interporti, spedizionieri, imprese di logistica a 360°. Accademia ha tra i suoi soci e sostenitori molti soggetti del cluster marittimo portuale della Regione Friuli Venezia Giulia e dell’Adriatico Orientale, Associazioni di categoria, Enti di formazione, Università di Trieste, Enti pubblici e primarie aziende di produzione ed operatori logistici.

LA PERSONA AL CENTRO DEL PROPRIO BUSINESS

L’addestramento professionale e la formazione delle risorse umane in una impresa di spedizione, trasporto e logistica è di massima importanza perché un’azienda è fatta prima di tutto di persone. Per approfondire e conoscere la posizione di FERCAM sul tema della formazione logistica abbiamo intervistato Roberto Flaim, Responsabile Risorse Umane di FERCAM SpA, chiedendo la sua opinione su quale importanza assume la formazione per un operatore logistico.

Roberto Flaim, responsabile risorse umane di FERCAM.

formazione del personale di

Paolo Sartor

UN’OFFERTA FORMATIVA QUALIFICATA NEL SETTORE DELLA LOGISTICA

L’Accademia Nautica dell’Adriatico nasce a Trieste nel 2015 come Istituto Tecnico Superiore (www.accademianautica.it). Propone, un’offerta formativa (qualificata nel comparto marittimo con il Diploma di Tecnico Superiore per la mobilità delle persone e delle merci), con due distinte specializzazioni: Conduzione del mezzo navale e Gestione degli apparati e impianti di bordo e, nel comparto logistico,

filiera logistica per garantire efficienza e sicurezza al trasporto di merci/persone; di programmare, gestire e controllare flussi informativi e documentali relativi al trasporto di merci/persone; interagire con i sistemi di assistenza, sorveglianza e monitoraggio del traffico. Al termine del percorso formativo, della durata complessiva di 2.000 ore suddivise in 2 anni (di cui 120 ore di project work e 800 ore di stage in aziende del settore logistico), i partecipanti potranno operare con tutte le aziende che utilizzano logistica e trasporti merci, da quelle

“A fronte di un sempre maggiore livello di complessità e velocità del business – risponde il manager – la formazione per un operatore logistico come FERCAM è uno strumento fondamentale per sviluppare e consolidare le competenze delle persone, permettendolo loro di raccogliere le nuove sfide imposte dal mercato. La formazione e l’addestramento professionale sono strumenti win-win sia per la persona che per l’azienda: la persona può acquisire del sapere nelle sue declinazioni di saper fare o saper essere e dall’altra parte l’azienda ed i clienti beneficiano www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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FOCUS

FORMAZIONE

STATISTICHE dell’interazione con personale giovane, multilingue motivato e preparato”. Importante anche il rapporto con gli istituti scolastici, come scuole tecniche ed università.

strumento innovativo che ci permettesse di cogliere in maniera precisa e puntuale le esigenze formative dei nostri collaboratori. È stato chiesto tramite survey on-line ad ogni collaboratore di presentare le proprie esigenze di sviluppo ed indicarne il gra▶ Quali sono i rapporti intrattenuti do di priorità. I risultati di tale analisi soda Fercam? no stati discussi con i responsabili a livello “Siamo partner di moltissimi enti formatidi Filiale e di Direzione Generale al fine di vi italiani – afferma Flaim – le collaboradelineare un piano formativo quanto più zioni con scuole e università comprendono possibile aderente alle specifiche necessità. presentazioni e interventi in aula da parte Il programma per il 2018 prevede numerodi nostri manager, visite guidate alle filiasi interventi formativi in ambito manageli ed ai nostri magazzini e stage formatiriale, vendita, linguistica e informativi presso le nostre sedi. Abbiamo ca finalizzati allo sviluppo avviato collaborazioni con e miglioramento delPer un operatore logistico alcuni Istituti tecnici in le competenze del Alto Adige che in alcuni poter contare su personale motivato, personale; nonché casi propongono un inlo sviluppo di comformato e plurilingue sta diventando petenze dirizzo in logistica e tracomunisporti. Siamo inoltre partcative attraverso segiorno dopo giorno sempre ner di Istituti Tecnici Superiori minari sulle tecniche più importante – ad esempio l’ITS LAST di Verodi assertività e della negona – con i quali collaboriamo su più fronziazione. Inoltre, abbiamo pensato dei perti con interventi di docenza in aula e ospicorsi mirati per gli ambiti doganali – fiscatando gli studenti per lo stage curriculari. li, per i sistemi informativi solo per citare Per quanto riguarda le Università, partecidegli esempi. Nell’ambito della formazione piamo a molti eventi di recruiting (Career organizziamo tre volte all’anno un evento Days) sul territorio nazionale, per conosce‘FERCAM Days’, rivolto a tutti i neoassunti re personalmente studenti e laureati intedi FERCAM Italia”. ressati alla nostra azienda. Grazie a questi ▶ Insomma, gli stage o tirocini eventi, abbiamo avviato tirocini con sturivestono un ruolo fondamentale denti del master MEMIT dell’Università per poter avvicinare gli studenti Bocconi e con studenti di numerose univeral mondo dell’impresa, perché sità italiane come: Trento, Bolzano, Modepossano comprendere il grado di na, Milano Bicocca e Roma Tor Vergata”. affinità con il “mestiere” che si ▶ In sintesi ci può raccontare svolge in azienda, ma anche con la quali corsi avete inserito cultura aziendale. nel Piano Formativo 2018? “Infatti, – conclude il nostro “Nel predisporre l’attività formativa per interlocutore – nei casi in cui il 2018 abbiamo deciso di utilizzare uno questo ‘test di compatibilità’

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TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2018

INDAGINE DEL MIU

R SUGLI ITS L’81,1 per cento de gli studenti con in tasca un diploma di Istituto tecnico superiore dopo sei me ro. La statistica sti si trova lavolata dal Ministero dell’Istruzione, dell’U niversità e della Ricerca (MIUR), co nferma inoltre che, il 90,2 per cento di ques trovato un lavoro co ti occupati ha erente con il proprio titolo di studio di cento è occupato a cui il 46,8 per tempo indeterminato ed il 53,2 % a te mpo determinato.

abbia successo, le possibilità di inserimento con un contratto di lavoro dipendente non sono solo uno slogan, ma una concreta realtà. Nel nostro caso abbiamo un tasso di conversione degli stage svolti con studenti diplomati o laureati superiore al 40%, rispetto ad una media nazionale del 26%, a riprova che lo stage oltre ad una valenza formativa è uno dei canali di inserimento nel mondo del lavoro”.


TRASPORTARE OGGI ON AIR

FOCUS

Ferruccio Venturoli, a sinistra, e Luca Barassi durante la registrazione della Puntata “Zero” di Trasportare Oggi

Le notizie viaggiano La rivista degli autotrasportatori sbarca in radio con una

in radio Breaking news, interviste, approfondimenti e appuntamenti dalla strada sono gli argomenti del palinsesto che partirà, dato il periodo, dalle novità provenienti dallo IAA di Hannover per poi proiettarci vertiginosamente verso il Transpotec Logitec 2019.

trasmissione settimanale da ascoltare lungo tutta la Penisola

di

AMICI IN CAMION E FUORI DAL CAMION…

Luca Gaier

“Non sarà un’avventura…” recitava una bellissima canzone di Battisti. Per Trasportare Oggi On Air lo è sicuramente – un’avventura – ma, anche per noi, così come prosegue la canzone, “non è un fuoco che col vento può morire, ma vivrà”. Mancava sol questo, infatti, ai canali di informazione che in oltre 20 anni di attività, la casa editrice milanese ha messo a disposizione della categoria. Partendo da una rivista che parlava solo di camion, oggi c’è un mensile che parla di logistica e trasporto a 360 gradi, un magazine per l’aftermarket dell’autotrasporto, un portale Internet, i principali Social Network, la WebTV, un programma di formazione (TForma) e una struttura per la creazione di contenuti digitali. Infine, arriva anche la radio.

UN SOGNO

Per noi giornalisti la radio è un punto d’arrivo. Un modo per parlare alla gente in modo schietto, informale e, soprattutto, mentre gli ascoltatori stanno facendo il proprio mestiere. Luca Barassi, il direttore di questa testata, e Ferruccio Venturoli, il vice direttore, hanno così deciso di creare un format che informasse e tenesse compagnia gli autotrasportatori e tutto il mondo che li circonda, in modo brillante, veloce e senza paletti di nessun genere. Sette minuti. È questo il tempo della trasmissione che, dal 9 ottobre, andrà in onda su un network di 18 emittenti locali che coprono tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione alle dorsali autostradali.

Sarà questo l’incipit che aprirà la trasmissione, settimanale e in onda ogni giovedì tra le 17 e le 18. Un annuncio che vuole rivolgersi a chi sta guidando sulle nostre strade, ma anche a chi è in ufficio a gestire la flotta o la propria attività. La puntata “zero”, come si dice in gergo, è già on air sui social della casa editrice (Facebook\trasportareoggi, @trasportale per Twitter, t.me/trasportareoggi per Telegram e su profilo LinkediN del direttore) e parla del tema della catena del freddo affrontato durante l’ultimo workshop di TForma Zero Gradi. L’ospite in radio, infatti, è Ismaele Iaconi, direttore commerciale di Lamberet Italia, che ha promosso l’evento. L’appuntamento, dunque, è in autunno sulla modulazione di frequenza più vicina al vostro mezzo perché da oggi… le notizie viaggiano in radio! www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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Verso il grande salto delle

PROFESSIONE

PANAMERICANA » 3ª PARTE

CAMIONISTA

Ancora sulla Ruta Panamericana e sulle sue derivazioni, attraversando il cuore dell’America Latina sempre più verso Sud, pronti ad attraversare la Cordigliera per arrivare alla fine del Continente

Ande di

Fergus Flaherty, fotografie Archivio Erreottanta

S

iamo ancora in Messico, sulla Panamericana (o Panamerican Highway) quel dedalo di strade di oltre 25mila chilometri, che dai ghiacci del Grande Nord, porta sino alla “Fine del Mondo”, la Terra del Fuoco, costeggiando la costa del Pacifico. Vale forse la pena ricapitolare questo nostro viaggio ideale che ha preso le mosse dall’Alaska, per poi passare per la Columbia Britannica, poi, via via, per l’Oregon, la California, l’Arizona, il Texas e, infine, il New Mexico, da dove si entra in territorio messicano.

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Ed è praticamente in Messico che la Panamericana assume il suo carattere più forte e particolare, dove le differenze tra i ricchi Stati Uniti e Canada e le propaggini dell’America Latina esplodono in tutto il loro fragore. È anche in Messico dove la Panamericana ha vissuto il suo momento di massima notorietà e gloria, grazie alla ormai mitica Carrera Panamericana, la corsa su strada di oltre 3mila chilometri corsi tutti d’un fiato che, seppure per sole cinque edizioni, dal ’50 al ’54, ha davvero concentrato le attenzioni del mondo intero su un tratto di strada.

Varcato il confine con il Messico non si possono non notare i cambiamenti epocali tra i due Paesi così vicini: dai camion alle facce della gente.


VERSO IL GRANDE SUD

Dal Messico, la Panamericana continua verso il profondo Sud, entrando in Guatemala, in Salvador, in Honduras, in Nicaragua, Panama, Costa Rica, e Colombia. Proprio da Bogotà, in Colombia, parte il “Tronco Venezuelano”, che arriva fino a Caracas, in Venezuela: Il posto di frontiera tra questi due Paesi, che è proprio sulla Panamericana, è uno dei più affollati dal traffico “commerciale”, di tutta l’America Latina, con file interminabili di camion che aspettano pazienti i lenti capricci della terribile burocrazia sudamericana. Intorno ai camion, fermi anche per diversi giorni, gravita tutto un mondo, fatto di venditori ambulanti, di gommisti, di meccanici, di prostitute.

Ed è praticamente in Messico che la Panamericana assume il suo carattere più forte e particolare, dove le differenze tra i ricchi Stati Uniti e Canada e le propaggini dell’America Latina esplodono in tutto il loro fragore. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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PROFESSIONE

PANAMERICANA » 1ª PARTE

CAMIONISTA

L’impressionante panoramica di uno dei tanti posti di confine: è incredibile la quantità di sbarramenti e di filo spinato, tra due Paesi, pure strettamente legati tra loro da importanti accordi commerciali.

Intorno ai camion, fermi anche per diversi giorni, gravita tutto un mondo, fatto di venditori ambulanti, di gommisti, di meccanici, di prostitute.

In Venezuela, per l’esattezza a Maracaibo, la Panamericana diventa Caretera Boliviana e passa attraverso Venezuela, Colombia, Ecuador e Perù. In Perù la grande strada diventa la Ruta 001 e viene divisa in Panamericana Norte e Panamericana Sur, che percorre tutta la costa peruviana, fino sconfinare in Cile e continuare fino a giù, fino a Punta Arenas, fino all’estrema propaggine del Continente. Ma, dal Perù e Cile, ancora, a far diventare la grande direttrice ancor più un dedalo di strade, partono altri due rami della “Ruta” che vanno a Buenos Aires dove, a loro volta, si diramano per arrivare in Brasile, dopo aver toccato Montevideo in Uruguay e Asuncion, in Paraguay. Per la verità dal Perù dovrebbe partire l’altra grande diramazione, quella che dovrebbe tagliare trasversalmente il continente per arrivare a Brasilia, la capitale del Paese verde-Oro.

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Banane e Ananas, quasi oro per molti Paesi dell’America Latina; ovunque piantagioni a perdita d’occhio.

Un vecchio DINA, camion costruiti in Messico su varie licenze statunitensi e diffusi in tutta l’America Latina. Dopo alterne vicende la DINA, da una decina d’anni, ha chiuso definitivamente i battenti.


LA STRADA PER BRASILIA

Se ne parla da anni, molti cantieri sono stati aperti ma, nonostante ci sia finalmente un certo interesse da parte dei brasiliani, il problema sta nel reperimento dell’enorme quantità di denaro necessaria: il governo peruviano non sembra avercela né sembra cosi intenzionato a portare avanti il sogno dei camionisti peruviani che avrebbero una via diretta al cuore del gran de Paese confinante.

Camion e semirimorchi americani salgono e scendono le Ande, affrontando curve impossibili, e strade davvero pericolose.

Sudamerica, molti dei veicoli che quotidianamente scalano le Ande sono macchine che sarebbero a loro agio in un Museo. Di queste macchine e con i loro autisti parleremo nella prossima puntata, quando scavalleremo le Ande per lanciarci nella grande pianura che ci porterà sempre più giù, verso la punta estrema del Continente, per l’ultimo grande salto della Ruta Panamericana. Quello che porta alla fine del mondo. Noi ci fermiamo qui, alla fine del Perù, pronti per l’ultimo salto attraverso il Cile, quando la Panamericana si confonde con la Ruta Cinco. Siamo tra le Ande e la pianura e la strada è fatta di un numero incredibile di saliscendi, salite di cui non

si vede la fine e discese vertiginose. Ed è proprio su queste strada che si vede quanto vale un camionista. E questo è tanto più vero perché in Cile, come in gran parte del

LA CARRERA PANAMERICANA Grande notorietà per la Panamericana, arriva dalla mitica “Carrera Panamericana”, una corsa su strada, che si svolse in Messico dal 1950 al 1954. Il tracciato, di oltre 3mila chilometri, univa gli USA al Guatemala. Le sole cinque edizioni disputate, bastarono a farne una competizione epica; la lunghezza e la pericolosità del percorso, le strade terribili e la partecipazione delle grandi Case, sollevarono un’eco mondiale sulla manifestazione. La durata della gara variò da 4 a 6 giorni; il tempo di guida, dalle 24 ore e 34 minuti del primo vincitore, si ridusse alle 17 ore e 40 minuti dell’ultimo, grazie anche alle continue migliorie e all’asfaltatura, sino a raggiungere la totale

pavimentazione del percorso. Nonostante l’enorme visibilità procurata al Messico, il Governo cancellò la manifestazione, per i troppi incidenti mortali:27 morti tra piloti e spettatori. Alla prima edizione, nel ‘50, parteciparono soltanto auto e piloti americani; nel ‘51 la Ferrari piazzò due vetture (Taruffi e Ascari) ai primi due posti; nel ‘52 la Mercedes calò in forze, assicurandosi la doppietta, grazie a un’organizzazione logistica perfetta, con Kling e Lang. Nel ’53 Fangio, Taruffi e Castellotti, tutti e tre su Lancia, si presero il tre gradini del podio, mentre nel’54, l’ultimo anno, ancora due Ferrari, quelle di Maglioli e Hill a vincere.

Il manifesto celebrativo della vittoria dello squadrone Mercedes alla Carrera del ‘52.

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EVENTI

VOLVO VISTA

Finale con… Vista

Alle 7 del mattino di martedì 26 giugno, i 40 migliori team di tutto il mondo della rete di Volvo Trucks sono arrivati ​​allo stabilimento di Curitiba, in Brasile, per partecipare alla finale di VISTA, l’ultimo round di una delle competizioni più importanti al mondo per misurare le competenze dei tecnici del

settore automotive La vittoria finale è andata al team estone “Viies Ratas”.

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di

Andrea Trapani


U

na competizione da record. Sia in termini di partecipazione, che di performance degli specialisti della rete Volvo Trucks. Infatti, anche in questa edizione, Volvo International Service Training Awards (ovvero VISTA, ndr) ha registrato numeri incredibili coinvolgendo, in tutte le sue fasi, ben 19.700 partecipanti provenienti dalla rete di servizio globale gestita da Volvo Trucks e Volvo Buses. L’innovativa scelta di una sede sudamericana è stata salutata con entusiasmo dal presidente di Volvo Latin America Group, Wilson Lirmann: “Siamo molto orgogliosi di essere stati scelti per ospitare la prima finale organizzata fuori dalla Svezia, il paese di origine di Volvo. Il Brasile è uno dei principali mercati mondiali del marchio, con una struttura all’avanguardia e professionisti altamente qualificati”. Una conferma che viene anche dalla nostra esperienza: la finalissima, infatti, è stata seguita da Trasportare Oggi che ha accompagnato “Iron Knight” (composto da Christian, Denis, Oscar e Stefano), il team italiano in rappresentanza di Bassano Diesel, impegnato in Brasile dopo essersi classificato primo tra le officine italiane, lo scorso aprile, nelle semifinali di Göteborg.

Un’emozione lunga oltre 48 ore: dalla mattina stessa della gara, quando oltre centocinquanta colleghi Volvo si sono ritrovati in fila ad attendere gli autobus con i finalisti, pronti ad applaudire senza sosta tutte le squadre, fino alla serata finale.

10 PROVE, L’ECCELLENZA ITALIANA

Una competizione impegnativa in cui i team si sono sfidati attraverso 10 diverse stazioni, i cui compiti sono stati illustrati nel dettaglio grazie alla pluriennale esperienza di Gianluca Carminati, Vista Market Leader per Volvo Trucks Italia: “Il team italiano è partito dalla prova dell’APM, con una prova sull’essiccatore. A seguire hanno affrontato una prova sul cambio, dove i nostri ragazzi sono stati tra i migliori di tutto il mondo. Come a Göteborg, ci si è confrontati anche con una prova relativa all’uso della realtà virtuale in cui bisognava sostituire il common-rail di un motore. A seguire, da segnalare, una stazione con l’immobilizer dove Iron Knight si è confermata tra i team migliori al mondo nonché tra i più veloci: la sfida era particolarmente difficile visto che si doveva

VISTA, DAL 1957 A OGGI:

“PERFORMANCE IS EVERYTHING” La prima competizione VISTA si è svolta nel 1957. Da allora la professione di meccanico di camion è diventata letteralmente quella di un “tecnico automotive” in un mondo in cui il computer è diventato uno strumento essenziale nel laboratorio di un’officina, dando così alla professione un cambiamento radicale rispetto al passato. Oggi i tecnici devono essere in grado di gestire sia il lavoro meccanico sia quello relativo alla parte informatica. Allo stesso tempo, la spietata concorrenza

nel settore dei trasporti ha comportato una crescente domanda da parte dei clienti di avere un costante aggiornamento del veicolo. Il tema dell’ultima edizione VISTA – “Performance is Everything” – è una perfetta descrizione di cosa si deve affrontare per stare al passo dei tempo. Affinché i clienti possano avere servizi all’altezza, lo devono essere anche i tecnici Volvo: “È esattamente così: il nostro obiettivo è avere i migliori tecnici di assistenza al mondo al servizio dei veicoli dei nostri clienti. Attraverso VISTA miriamo a richiamare l’attenzione e premiare il lavoro fondamentale che le nostre concessionarie e officine fanno ogni giorno, e allo stesso tempo attirare nuovi talenti per una professione interessante e in continua evoluzione”, ricorda Anna Rogbrant, VISTA Project Manager.

Sul palco Wilson Lirmann (a sinistra), Presidente Volvo LATAM e Anna Rogbrant, VISTA Project Manager.

Alcuni momenti della competizione composta da 10 prove. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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EVENTI

VOLVO VISTA rimettere in moto un veicolo senza interazioni con l’officina”. “Quindi”, chiude Carminati, “una giornata lunghissima sia per il numero di prove sia per le dodici ore di impegno continuo. Basta ricordare che i ragazzi erano già attivi alle 5 del mattino e alle sei del pomeriggio erano ancora a lavoro”. Dieci prove con compiti vari dove sono state testate tutte le competenze relative a autobus, trucks e motori. Le squadre presenti hanno fatto registrare assoluti livelli di competenza completando tutte le stazioni, compresa la squadra coreana di Sunny, che ha affrontato, a causa di un beffardo ritardo, la bellezza di 60 ore di viaggio arrivando alla competizione direttamente dall’aeroporto.

UN PODIO TUTTO EUROPEO

FOCUS

La sera stessa della visita alla Fondazione, a chiusura di un percorso di condivisione dei valori Volvo, tutti i partecipanti, insieme a centinaia di ospiti, sono tornati nella sede della competizione dove, per l’occasione, gli spazi sono stati trasformati magistralmente, in meno di 24 ore, in uno spettacolare locale per la finale cena di gala. Con oltre 400 presenti, la serata è stata introdotta dal Project Manager

Gli Iron Night di Bassano del Grappa hanno egregiamente rappresentato la rete italiana di Volvo Trucks, entrando nei Top 10. Da sinistra, con loro, Gianluca Carminati e Gabriele Nencioni.

VISTA, Anna Rogbrant, che ha seguito l’assegnazione dei vari premi in palio. A partire dal “VISTA Spirit Award” – presentato sul palco proprio dal team VISTA di Volvo, composto da Johan Tavernier, Witold Spik e Martin Persson – che è andato alla squadra statunitense “Mobile Fleet Service”. A seguire è arrivata l’attesa presentazione del podio finale, dove tre team europei, come nei recenti Mondiali di Calcio, hanno occupato le prime posizioni, a partire dai campioni uscenti del “Team Harju” che, dopo due vittorie consecutive, stavolta hanno dovuto accontentarsi “solamente” del terzo posto. Seconda posizione invece per i belgi di Derma X-Power, mentre il titolo è andato

FUNDAÇÃO SOLIDARIEDADE La filosofia del mondo Volvo non è stata protagonista solo nella competizione vera e propria. Il giorno seguente, infatti, gli stessi 40 team finalisti hanno dato un altro enorme contributo alle priorità del costruttore svedese visitando, nella vicina Campo Magro, la casa famiglia della “Orfonato Fundacao Solidariedade” per aiutare a realizzare alcuni importanti miglioramenti a favore della fondazione. Nonostante il tempo inclemente, tipico di una piovosa giornata invernale, tutti i 200 concorrenti hanno contribuito alla costruzione di un parco giochi nonché alla creazione di nuove aree di stoccaggio e alla verniciatura delle case che ospitano i bambini. La “Fundação Solidariedade” ospita nella propria casa famiglia bambini e adolescenti a rischio, offrendo alloggio, cibo, istruzione e accesso alle cure sanitarie. Educatori sociali, pedagoghi, assistenti sociali e psicologi promuovono il reinserimento di tutti i ragazzi partecipanti all’interazione sociale. Oltre alla sua sede a Campo Magro (situata a circa 25 km da Curitiba), la fondazione ha anche due luoghi detti “di transizione per la vita adulta”, per i giovani tra i 15 e i 21 anni. È mantenuto grazie ai contributi Volvo e dall’apporto del locale “Fundo para a Infância e Adolescência – FIA”.

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nei paesi baltici grazie al lavoro del team estone “Viies Ratas”. Ottimo anche il risultato del team italiano di Bassano Diesel che, oltre a primeggiare in molte prove, è rientrato nella Top Ten finale. Il team leader di “Iron Knigh”, Christian, a caldo ha subito espresso tutta la propria soddisfazione e quella dei compagni di squadra: “Non siamo saliti sul podio, ma siamo stati tra i primi in moltissimi settori. Che dire? Una bellissima esperienza, a volte anche dura visto che abbiamo dovuto affrontare alcune prove che erano totalmente nuove per noi. Il nostro lavoro resta, proprio per questo, un bellissimo mestiere che regala tantissime soddisfazioni visto che alla fine si riesce sempre a raggiungere il risultato voluto”.

UN LAVORO DA MAESTRI D’ORCHESTRA

Un lavoro pieno di soddisfazioni come conferma anche Gabriele Nencioni, Retail Development Director per Volvo Trucks, che è stato uno degli accompagnatori del team italiano. Nencioni ha voluto confermare, oltre alla bontà della prestazione di “Iron Knight”, l’importanza del lavoro dei tecnici per tutta Volvo Trucks Italia: “Il loro ruolo è fondamentale e questa edizione di VISTA lo conferma ancora una volta. Un ruolo che seguiamo con attenzione: il percorso per diventare tecnici Volvo, infatti, prevede l’inserimento a partire da un istituto tecnico o da una scuola professionale, a cui segue un’esperienza sia sulla parte meccanica del


veicolo sia su quella elettrica, diagnostica ed elettronica”. “È un percorso molto articolato – continua Nencioni - che viene seguito da Volvo Trucks attraverso la scuola: in Italia abbiamo una Volvo Trucks Academy che forma tutto il personale tecnico di Volvo Trucks. È un percorso che può portare dei ragazzi che abbiano dimostrato la volontà, la capacità e alcune caratteristiche fondamentali per avere successo in questa professione, a ricoprire dei ruoli chiave nell’organizzazione di un’officina di un centro di assistenza Volvo Trucks. Ci sono, infatti, posizioni molto importanti da ricoprire, come quella di capo officina. Pensiamo, ad esempio, ai ragazzi di Iron Knight, Bassano Diesel: abbiamo officine molto grandi, con più di venti tecnici, e un responsabile di officina è assimilabile a un direttore di orchestra. È un lavoro di grande responsabilità, ma anche in grado di assicurare grandi soddisfazioni. Non solo. Ci sono altri ruoli chiave, come il responsabile del servizio al cliente, il responsabile del magazzino ricambi…”. Un lavoro per cui non manca la richiesta: “La verità – chiude Gabriele Nencioni - è che abbiamo sempre bisogno di nuovi tecnici. Considerate che quest’anno inseriremo Anche a Curitiba, tra le prove della finale, c’era il test con la realtà virtuale. Una innovazione dell’edizione di quest’anno.

A CL A S S I F IC

Oggi è un lavoro che 1° porta a sviluppare delle competenze e una conoscenza VIIES RAIAT)AS (ESTON su un prodotto molto complesso, con un altissimo contenuto d’innovazione tecnologica, ed è un prodotto intorno al quale ci sono una serie di servizi che creano valore per i clienti. Quindi abbiamo un grande bisogno di giovani, l’invito ai ragazzi italiani è di farsi avanti perché Volvo Trucks li aspetta!”.

UNA SODDISFAZIONE… GLOBALE

La passione che traspare dalle parole di tutti i protagonisti, dimostra come anche l’edizione VISTA 2017/18 abbia avuto un forte impatto emotivo su tutti i partecipanti. La stessa direttrice del progetto, Anna Rogbrant, ha riconosciuto come sia stata “una gara fantastica. Tutti si sono divertiti ed è la cosa più bella a cui possiamo aspirare quando organizziamo questo evento”. VISTA rappresenta molto più di una

F I N A LE 3°

2° ER DERMA(BELXGI-PO)OW

TEAM HNDAIAR)JU (FINLA

semplice competizione. Anders Edin, VISTA Leader per la Svezia, ha riassunto perfettamente lo spirito alla base della kermesse: “VISTA è un esempio straordinario di pace. Migliaia di persone provenienti da diversi paesi s’incontrano per conoscersi, competere e divertirsi. È una competizione davvero appagante dal lato umano”. Adesso VISTA World Championship è entrato in una nuova era. Un’era che include più squadre, più competizione e una base di tecnici molto più grande: “I meccanici qualificati e motivati ​​sono tra i fattori di successo più importanti per le nostre officine e per i nostri clienti. Ecco perché investiamo così tanto nella formazione continua e nello sviluppo delle competenze. VISTA è la punta dell’iceberg dove tutti i nostri tecnici di assistenza, ogni due anni, hanno l’opportunità di testare e dimostrare le loro conoscenze contro i colleghi provenienti da tutto il mondo. La competizione mette in risalto le abilità quotidiane legate al lavoro e le competenze tecniche di punta, promuovendo la cooperazione e l’orgoglio”, ha affermato Claes Nilsson, Presidente Volvo Trucks, in collegamento con il Brasile. Cosa dire di più? Tutto questo aiuta a sostenere la mission principale di VISTA, ovvero dare un riconoscimento alle persone più importanti del mondo di Volvo Trucks and Buses tra le migliaia di tecnici qualificati che rappresentano il marchio svedese in ogni angolo del pianeta.

una trentina di nuovi tecnici nella nostra rete ma la nostra necessità è ben più alta. È strano perché in un paese come l’Italia, dove il problema dell’occupazione giovanile è in testa all’agenda politica nazionale, una carriera e una professione come quella di tecnico di camion è probabilmente sottostimata. Penso sia un problema di conoscenza: infatti, noi collaboriamo con tanti istituti tecnici sul territorio, andando a spiegare agli studenti che questo percorso non ha niente a vedere con il lavoro tradizionale del meccanico che immaginano i giovani.

GUARDATE IL VIDEO COL VOSTRO SMARTPHONE. GABRIELE NENCIONI SPIEGA COME DIVENTARE UN PROFESSIONSTA DI TRUCK E BUS

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FOCUS

CARTE

UTA, i primi

55 anni Dalle carte di pagamento a una serie di

servizi per il trasporto su gomma che coprono praticamente ogni necessità di chi lavora sulla strada. In più ora, la possibilità di pagare i pedaggi di tutta Europa con un unico box e un unico provider di

Ferruccio Venturoli

C

ompie cinquantacinque anni UTA o, se vogliamo essere più precisi, la UNION TANK Eckstein GmbH & Co. KG, una delle aziende leader nel settore delle carte servizi e carburante. Partita dalla natia Germania, ha conquistato al di qua e al di là delle Alpi quaranta Paesi e, di service in service, ha introdotto nel circuito oltre 55mila strutture convenzionate. UTA Italia è di qualche anno più giovane, ha qualche anno in meno, e ha ancora entusiasmo da vendere, grande voglia di crescere e di affrontare nuove sfide. “Da allora – dice Marianna Poffe, procurement & marketing manager della sede italiana dell’Azienda tedesca

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Marianna Poffe.

– la piccola carta ha fatto molta strada, visto che oggi siamo in grado di offrire ai nostri clienti un servizio davvero completo, a 360 gradi, praticamente in ogni Paese europeo. Con le nostre carte non solo è possibile effettuare il rifornimento di carburante, ma si ha diritto a tutta una serie di servizi e facilitazioni”.

L’INTERVISTA

Andiamo con ordine: dunque UTA, è una realtà decisamente importante nel panorama europeo della mobilità, sia merci che passeggeri su gomma, da sempre, una realtà che profuma di Diesel. “Una volta sì, era il Diesel – riprende la signora Poffe – ora lo è un po’ meno: la

ricerca sui carburanti alternativi è un tema piuttosto caldo nel settore trasporti; si discute di metano, gpl, metano liquido, alimentazione elettrica (e, perché no, anche di svecchiare il decrepito parco circolante italiano)… ogni costruttore si orienta in base a ricerche e strategie proprie, noi ci impegniamo a seguirli e a restare al passo, confidando in un lavoro serio da parte di tutti, che possa alleggerire un po’ il nostro bistrattato ambiente”. Per UTA, quindi, una nascita basata sul cliente internazionale, quel trasportatore che avrebbe dovuto viaggiare con un sacco di contante e per di più nella divisa dei molteplici Paesi che doveva attraversare.


“È esatto – riprende Marianna Poffe che, nonostante la giovane età, è da sedici anni in UTA – una volta, erano i trasportatori internazionali i nostri clienti di riferimento, cui serviva un metodo di pagamento semplice (ogni Paese aveva la sua moneta nel secolo scorso), sicuro e accettato ovunque. Fondamentale era che “UTA” consentisse di viaggiare senza portafogli strabordanti di contanti e di evitare sia le code al confine per il cambio, sia qualche aggressione, visto che le card non erano molto appetibili. Con il passare degli anni siamo cresciuti, insieme alle esigenze dei nostri clienti, abbiamo maturato esperienza e ora siamo, orgogliosamente, un gruppo leader a livello internazionale nel settore dei servizi per l’autotrasporto, con poco meno di 90mila clienti per un totale di più un milione di carte, distribuite tra aziende di trasporto merci e persone”.

Da quanto abbiamo detto sino ad ora, UTA non è solo distributori di gasolio ma anche e soprattutto una struttura in grado di fornire servizi importanti per il trasporto su gomma. “Oltre alla rete di distributori convenzionati, dalle grandi compagnie petrolifere ai piccoli impianti privati – continua la Poffe – forniamo dispositivi per il pedaggio in pressoché tutti i Paesi europei, abbiamo convenzionato tunnel, società di traghetto e trasporto intermodale, parcheggi e un’efficiente rete di assistenza 24 ore su 24. Insomma, siamo strutturati per dare la massima assistenza e la massima comodità agli autisti che posseggono le nostre carte. Per esempio, a rispondere ai nostri telefoni, nei quaranta Paesi europei dove operiamo (praticamente, ormai, tutta

LA NOVITÀ, UTA

ONE

Un autista che viaggia di continuo, sia trasportando merce che accompagnando in giro per l’Europa gruppi di persone, ha grandi responsabilità e ha bisogno quindi di un partner in grado di gestire le tante esigenze e di fornire un supporto continuo. Il nuovo prodotto sviluppato da UTA in ottemperanza alle normative comunitarie sul pedaggio unico europeo non è più un progetto ma una realtà concreta dedicata a questi autisti: UTA one®. UTA one® riguarda veicoli trasporto merce e i bus con più di otto posti e consente di attraversare buona parte d’Europa senza stop alle frontiere. È operativo in Italia, Austria, Francia, Spagna, Portogallo, Belgio e Polonia. Nella seconda metà dell’anno sarà annessa la Germania e poi, man mano, gli altri Paesi con sistemi compatibili. In ciascun Paese aderente si potrà richiedere il dispositivo stipulando un contratto con un fornitore autorizzato, tra i quali naturalmente c’è anche UTA. L’esperienza nel campo dei dispositivi interoperabili ha permesso a UTA, negli

Europa) c’è una persona che parla la lingua di chi telefona, 24 ore su 24, cosi che la comprensione reciproca del problema sia immediata. In altre parole se un italiano, così come un francese o uno spagnolo, ha un problema, chi risponde al telefono saprà non solo gestire al meglio la sua emergenza, ma potrà farlo in italiano, francese o spagnolo. Tra i servizi offerti c’è anche la fatturazione bimestrale, con la possibilità di recuperare l’IVA versata, ma anche una base per effettuare l’analisi dei costi e le verifiche dei consumi, per gestire al meglio la flotta. A gestire il servizio di assistenza è la Europe Net in quasi ogni Paese, un servizio che prevede praticamente tutto; anche quello, per esempio, di una persona che arriva in aiuto in brevissimo tempo, portando contanti, nel caso di multa salata”.

LA NOVITÀ, UTA

ONE

ultimi 10 anni, di fornire soluzioni importanti per le diverse esigenze: dal 2007 il pedaggio in Francia, Spagna e Portogallo, con i tunnel in Belgio e Germania, si corrisponde con UTA MultiBox®, mentre nel 2016 in partnership con Telepass è nato il Telepass EU, che aggiunge l’Italia e la Polonia. Ora, grazie a UTA One® gli utenti hanno la possibilità di viaggiare nel più vasto network europeo di pedaggi con unico box, interfacciandosi con un solo service provider che gestirà per loro pratiche, spedizione dei dispositivi e fatturazione. I clienti usufruiranno degli sconti previsti dalla UE sui pedaggi corrisposti elettronicamente e potranno attivare e disattivare le diverse reti autostradali e gli altri servizi in modo autonomo, operando direttamente sul dispositivo. Il download degli aggiornamenti avverrà in wireless.

“I nostri sforzi e i risultati raggiunti – riprende la signora Poffe – ci hanno permesso di diventare la soluzione ideale anche per tante altre categorie di clienti: non più solo aziende con i TIR ma anche chi trasporta persone, un segmento che, oltre al network e ai servizi, necessita di un servizio continuo e puntuale, risposte immediate e supporto concreto da parte di persone qualificate. Sempre di più sono anche i padroncini con flotte più o meno grandi di furgoni a rivolgersi a noi, perché trovano grande vantaggio nella semplificazione amministrativa e, altro tema caldo del momento, nella certezza della tracciabilità delle transazioni, tutto garantito dall’utilizzo delle nostre card. Quindi – conclude – l’offerta di UTA per il trasporto varia da Paese a Paese e la si può trovare visualizzare sul sito www. uta.com, ma si traduce sostanzialmente in 3 carte: la UTA Full Service Card, per veicoli industriali e commerciali; la Mercedes ServiceCard esclusivamente per veicoli commerciali e industriali Mercedes-Benz e la ServiceCard OMNIplus, esclusiva per autobus Mercedes-Benz e Setra della EvoBus”. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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FOCUS

LNG

Benvenuti San Marco Petroli

apre a Meolo (Ve) il primo impianto

LNG del triveneto. Rifornimento assicurato per chi arriva e viaggia verso l’est Europa di

Luca Barassi

L

ocalizzato strategicamente a quattro minuti dall’uscita di MeoloRoncade dell’Autostrada A4 Torino-Trieste, il nuovo impianto della San Marco Petroli, oltre ad essere una stazione multi carburante è anche tecnologicamente all’avanguardia grazie al sistema di riconoscimento automatico della marca dei veicoli e relativo adeguamento alla pressione del serbatoio del Costruttore.

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in Italia! La stazione, infatti, mette a disposizione di tutti i suoi clienti, oltre a molteplici servizi quali bar e lavaggio, ben sette differenti prodotti: Gasolio, Benzina, prodotti ad alte prestazioni come Benzina F-101 e Gasolio GP Diesel, GPL ed ora anche metano liquido LNG e compresso CNG. “Il punto vendita – afferma Gaetano Ferrazzano, managing director di San Marco Petroli – è il primo impianto che dispone di metano liquido (LNG) per chi entra in Italia dall’Austria (Tarvisio) o dalla Slovenia (Trieste) e percorre la E70 e le tratte LNG Blue Corridors”.

INAUGURAZIONE CON CONSEGNA

L’impianto è stato inaugurato il 17 maggio scorso e, a dimostrazione di quanto le Case costruttrici debbano essere

coinvolte nella diffusione di questa tipologia di motorizzazioni, è stato organizzata lo stesso giorno un’importante consegna: 10 Stralis AS440S46T/P LNG all’azienda Codognotto Trasporti da parte di Iveco, con il supporto della concessionaria Officine Brennero. “La collaborazione con i Costruttori è fondamentale – ha detto Ferrazzano – e Iveco è sicuramente molto avanti nella progettazione di motori a metano e molto impegnata sul territorio per lo sviluppo degli impianti”. È stato proprio uno dei nuovi Stralis NP di Codognotto, ad avviare l’attività della stazione di servizio, con il primo pieno di metano liquefatto, conclusosi in pochi minuti. “San Marco – ci spiega ancora il manager veneto – è la prima azienda ad aver


San Marco Petroli Distribuzione s.r.l. è una società che opera da anni nel settore della vendita di carburanti attraverso la propria rete di impianti stradali a marchio SMP. La rete è costituita da un centinaio di punti vendita localizzati nel Nord-Est, gestiti direttamente o affidati a terzi, che distribuiscono carburanti tradizionali e prodotti speciali benzina F-101 e Gasolio GP Diesel, tutti provenienti dal deposito costiero San Marco Petroli localizzato a Marghera (Venezia) e GPL proveniente dal deposito San Marco Gas di Portogruaro(VE). Nel settore del trasporto pesante, SMPD si è impegnata in questi anni nel fornire soluzioni adeguate e nell’ampliare i propri servizi alle aziende, creando la propria Fuel Card SMP, accettando sui propri impianti carte internazionali quali UTA e DKV e, recentemente, grazie ad un accordo con TotalErg, carte Total e Eurotrafic. L’impegno della società, per una sempre più elevata qualità dei prodotti ed una mobilità sostenibile, prosegue con l’apertura di una stazione di rifornimento a metano liquido (LNG) e compresso (CNG).

implementato un impianto a saturazione in linea, ovvero in grado di adattare il livello di pressione agli standard del costruttore. In automatico, grazie a dei sensori posti all’ingresso dell’isola di rifornimento. Questo significa risparmiare fino a 10 minuti per un pieno di gas”.

IL FUTURO È LNG

“L’immatricolato con motori LNG nel 2017 era il 3 per cento del totale. Ad oggi siamo intorno al 5,4%”. Da queste parole di Gaetano Ferrazzano si comprende l’ottimismo verso questo carburante e l’idea di San Marco Petroli di implementare, nel medio-lungo termine, nuovi impianti.

“Sicuramente – specifica – dovremo analizzare i risultati almeno di un anno di attività e poi identificare location adatte ad ospitare impianti di questo tipo che necessitano di spazi e risorse adeguate”. San Marco Petroli, infatti, ha realizzato l’opera con risorse private e insieme ad importanti partner qualificati ed altamente innovativi quali la multinazionale americana CHART FEROX, che si è occupata della fornitura e della consegna del serbatoio ed impiantistica criogenica e la società TECNOGAS. Il ritorno dell’investimento, che è stato di circa un milione di euro, deve essere ben programmato e valutato, dunque. “Ad ogni modo – continua il direttore – potrà sembrare un paradosso ma, per noi, più impianti aprono in Italia e più potenziale di crescita avremo. Questo perché si amplia il parco veicolare a GNL e cresce la cultura del gas”. Se il buongiorno di vede dal mattino, comunque, le premesse sono ottime. Nei primi mesi di apertura della stazione di Meolo, la media di transito di veicoli pesanti LNG è stata di otto al giorno. Andiamo avanti così.

Nella foto, al centro, Gaetano Ferrazzano intervistato in queste pagine, a sinistra Alessandro Oitana, Marketing Business Manager di Iveco e a destra Andrea Condotta, Project e Relation manager Europa di Codognotto. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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SCHMITZ

ALLESTIMENTI

PRE-IAA

Tutti pronti per

Hannover Il 2018 è l’anno dello IAA dedicato al mondo commerciale. I rimorchisti saranno come sempre grandi protagonisti al Salone. Vediamo in anteprima cosa sarà presentato a fine settembre di

Massimiliano Barberis

N

el bene o nel male, ovvero in tempo di crisi o di crescita del mercato, lo IAA Commercial Vehicles che si svolge ogni due anni ad Hannover è un appuntamento atteso da tutti gli operatori, in quanto offre una visione sul futuro del trasporto merci e sulla logistica davvero unico e inequivocabile. Naturalmente sono rappresentati tutti i settori del nostro mondo che, come ben sappiamo, non è composto solo di veicoli. Anzi, componentistica, servizi, aftermarket e, non da ultimo, il trainato sono veri protagonisti al Salone teutonico che, però, si presenta come il principale evento fieristico quantomeno europeo del comparto. Dal 20 al 27 settembre prossimi, dunque, rimorchi, semirimorchi e allestimenti di vario genere affolleranno i padiglioni del 67° IAA Commercial Vehicles e già in queste settimane in cui scriviamo (giugno e luglio, ndr) sono state presentate in anteprima le novità che saranno portate in Germania dai principali costruttori.

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Andreas Schmitz presenta i risultati dell’azienda al Pre-IAA dello scorso luglio.

SCHMITZ: SMART TRAILER WORLD

Sarà il motto per la IAA 2018 del leader dei rimorchi in Europa. “Smart trailer word combina le nostre tradizioni di azienda con esigenze attuali e future per i clienti; simboleggia trasparenza e affidabilità, soluzioni innovative, servizi migliori e progressi tecnologici. Smart Trailer World è la nostra visione di collegare il successo di oggi con il domani, per la perfetta interazione di prodotti e servizi”, afferma Andreas Schmitz Ceo dell’omonimo Gruppo. La società ha chiuso l’anno (che termina a marzo 2018, ndr) con una crescita del 5,2 per cento e 61.000 trailer fabbricati, quando nel 2017 erano 57.982 (e 45.371 nel 2013). “Il prossimo obbiettivo – prosegue Andreas Schmitz – è raggiungere i 67.000 mezzi entro il 2019. Questo ha comportato un turnover di 2.200 milioni di euro con una crescita del fatturato del 9 per cento; e comporterà nei nostri piani di sviluppo di arrivare nel 2019 a 2.400 milioni di euro, utilizzando 6.400 dipendenti (ora sono 5.758). Questo ci porta a essere i leader globali per i trailer centinati e i dry, leader europei per i ribaltabili e in generale ad avere una quota di mercato del 60 per cento. Questo grazie alla continua ricerca e sviluppo, non solo nei materiali e nella progettazione, ma anche nei servizi e nella telematica via trailer”. Proprio questo sarà la materia di studio

della nuova società indipendente KubikX (12 addetti e sede a Münster, Berlino), che ha come obbiettivi l’individuazione delle opportunità di mercato e del potenziale per i nuovi modelli di business digitali nel campo della gestione dei trasporti digitali, lo sviluppo di modelli di business basati sui dati con e per i clienti, l’identificazione di sviluppi dirompenti nei settori dei rimorchi e dei servizi, e il monitoraggio delle tendenze e della tecnologia della digitalizzazione.

fissaggio del carico all’interno del veicolo, indipendentemente da dove si debba fissare il carico. Inoltre, se l’acqua penetra all’interno il pavimento distribuisce la distribuisce in modo uniforme, il che significa che vi è meno rischio che il pavimento si ghiacci. Nuovi sono anche i paracolpi conici che attenuano l’impatto con la rampa in modo continuo e più delicato.

IL FUTURO PROSSIMO DEL FREDDO SCHMITZ

Allo IAA sarà in mostra uno dei best sellers dell’Elefante in tutta Europa: il semirimorchio reefer S.KO COOL. Un prodotto innovativo, con una cassa isolata di nuova generazione, nuove unità di raffreddamento S.CU e sistemi telematici, così da offrire alle aziende di trasporto un kit completo ottimizzato per la logistica del freddo. La testata ha avuto un lifting completo volto a migliorare robustezza, estetica e aereodinamica. L’area protetta della paratia è stata estesa ancora di più verso l’alto, in modo da evitare danni durante l’agganciamento della ralla. Inoltre, la capacità di isolamento della paratia è stata aumentata ulteriormente attraverso l’ottimizzazione di alcuni dettagli, fra cui la sagoma perimetrale. Anche il gruppo frigo è stato modificato, ora dotato di un nuovo motore diesel common rail, che consuma meno delle precedenti versioni. L’unità di raffreddamento S.CU è già conforme allo standard sulle emissioni Stage V, in vigore fra un anno. Questo riduce di molto l’impatto ambientale, e grazie alla progettazione dell’unità di refrigerazione e al miglioramento della circolazione dell’aria si è ottenuta una distribuzione della temperatura più omogenea. Anche il pavimento multifunzione è stato riprogettato. Monta una superficie antiscivolo in una lastra unica di lunga durata. Le guide profilate integrate consentono il

SCHEDA TECNICA Tara 8.731 kg Lunghezza int. 13.410 mm Altezza int. 2.700 mm Larghezza int. 2.460 mm

Con il nuovo sistema a coni si risparmiano 60 kg di peso. Infine, che si tratti di controllare la temperatura di merci sensibili o di determinare la posizione del rimorchio, il sistema telematico Schmitz TrailerConnect consente il logging continuo in tempo reale. È sempre possibile accedere rapidamente ai dati nel portale TrailerConnect. I messaggi di errore proattivi prevengono i tempi di inattività. Che si tratti dell’unità di raffreddamento, degli pneumatici o del sistema di apertura delle porte, il sistema segnala eventuali malfunzionamenti prima che si verifichi un guasto. Grazie al nuovo design del display di controllo del gruppo frigo le cifre di grandi dimensioni lo rendono facile da leggere e semplice nell’utilizzo. In alternativa al display, tutte le funzioni del sistema S.CS e del sistema telematico possono essere controllate tramite uno smartphone. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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ALLESTIMENTI

PRE-IAA

Le altre novità del

Salone

D-TEC ALLO IAA

Multitrax porterà ad Hannover come novità le nuove cisterne SV 2006 a tenuta stagna anti-odore, la pesatura dinamica via App per i portacontainer secondo le regola Solas, e il nuovo portacontainer CC2030. “Un mezzo che si stacca completamente dalla produzione classica del marchio olandese, montando doppi longheroni e non più la monotrave , e arrivando a essere anche più leggero”, dice Maggi alla guida della Multitrax di Cremona, l’importatore ufficiale nazionale. Per la robustezza ha aggiunto traverse oblique a 90 gradi fra i due longheroni e un disegno del collo arcuato e pendente verso le gambe di appoggio. Nella versione zincata il telaio offre grandi fori laterali per un migliore flusso di zinco. In quella

verniciata non sono necessari. Tutto il telaio ha una struttura aperta progettata per la compensazione degli stress. In coda mostra un nuovo disegno a ‘V’ che offre più rigidità. Il paraurti stesso fa parte di questa costruzione per un telaio più resistente e rigido, inoltre ingloba i portatubi, da 6,2 metri (optional 2 x 160 mm o 1x 160 mm + 1 x 200 mm di diametro), e permette una agile salita all’operatore come se fosse una scaletta con anche corrimano estraibili. Monta twist lock ribaltabili di serie, l’assale autosterzante e ha una tara di 3.000 chili. Entro l’estate il primo CC 20-30 in allestimento full optional entrerà a far parte della flotta noleggio della Multitrax, per potere permettere alla clientela di entrare in contatto diretto con il veicolo e valutarne la qualità e il tipo di allestimento ideale per le proprie esigenze. La nuova cisterna SV 2006 da 30 m3 a tenuta stagna per liquami e digestato ha una tara di 5.300 chili, abbassata di 450

chili rispetto ai modelli precedenti ed è stata progetta in versione passo corto per facilitare l’accesso nelle aziende agricole. Monta una pompa di ricircolo per la pulizia interna.

ALLA IAA CON UN NUOVO SITO INDUSTRIALE

Così si presenta il colosso francese Lamberet ad Hannover. La trasformazione del sito ha richiesto un programma completo di investimenti da 10 milioni di euro tra il 2015 e il 2017. Un piano attuato parallelamente con la creazione e l’implementazione di uno stabilimento all’avanguardia dedicato ai mezzi refrigerati, su un’area di 100.000 m2 acquisita nel 2015 a Saint-Eusèbe. L’ambizioso piano di investimenti, condotto negli ultimi 3 anni, mira a specializzare il sito nella produzione di veicoli industriali frigoriferi con un forte valore aggiunto (multi temperatura, “pharma”, zero emissioni) e a incrementare la sua capacità produttiva del 50%. Questi investimenti sono già operativi tanto che la produzione giornaliera è passata dai 14 veicoli a fine 2014 ai 21 veicoli nel 2018.

SCHEDA TECNICA Lunghezza semirimorchio chiuso Larghezza esterna Peso complessivo a pieno carico Tara indicativa

9.303 2.550 38.000 3.690

mm mm Kg Kg

ASSI: 3, FRENI A DISCO DIAM. 430 MM ET 120 1° asse sollevabile con dispositivo Traction help 3° asse sterzante ASSALI: VALX CON SISTEMA AUTOMATICO GONFIAGGIO PNEUMATICI Cerchi: nr. 6 in lega ALCOA LvL ONE COMBINAZIONI CONTAINER ISO E CASSE MOBILI UIC Nr. 1 da 20’ e da 30” a filo posteriore; Nr. 2 da 20’ centrale; Nr. 1 tank da 20” e da 7.82

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Con 4.400 camion e semirimorchi prodotti nel 2017, l’impianto si conferma come il 1° sito produttivo francese di fabbricazione di veicoli frigoriferi dal 2016. “Gli investimenti industriali e in ricerca e sviluppo di Lamberet ammontano a 30 milioni di euro negli ultimi 3 anni, e assicurano una competitività a lungo termine per l’azienda. Il fatturato è così aumentato di circa il 50% sull’intero periodo, passando da 140 milioni di euro nel 2014 a 205 milioni di euro nel 2017”, spiega Erick Méjean, direttore generale di Lamberet. In modo particolare si sono creati 5 nuovi siti dedicati ai tecnici della refrigerazione, in particolare per i sistemi di tecnologia multi-temperatura e zero emissioni (gas, criogenia) e uno spazio di stoccaggio chiuso dei sistemi di refrigerazione. Con in più una mensa per 850 dipendenti trasformata in ristorante 3 stelle con un menù preparato e servito dalla brigata dello Chef Georges Blanc; oltre a un nuovo centro di consegna, con tutti i comfort necessari per i conducenti che vengono per il ritiro dei mezzi (bagno, Wi-Fi, stazioni di ricarica, aree di ristorazione). Fra i trailer di punta esposti alla IAA ovviamente l’AeroSR2 è il semifrigo della serie più virtuosa in termini di massa e aerodinamica.

LA PRE-IAA KOEGEL

Il terzo costruttore europeo di trailer si presenta alla IAA 2018 con alcune novità volte alla semplificazione dei metodi costruttivi dei semirimorchi, con molte parti modulari, e un alleggerimento delle carrozzerie e dei telai, oltre a una serie di novità sul sistema di aggancio in sicurezza Vario Fix. È a Monaco di Baviera che il costruttore tedesco ha mostrato in anteprima le sue novità. Cavalli da battaglia i nuovi centinati Kögel Cargo, Mega e Light completamente aggiornati. Sui centinati Cargo, Mega e Light Kögel introduce progressivamente un nuovo laterale esterno e una

nuova carrozzeria, già collaudati sul modello Light plus. Nell’ambito del cambio di generazione, vengono apportate migliorie anche al semirimorchio telonato Kögel. I trailer Novum non rappresentano soltanto una novità per il laterale esterno e nella carrozzeria, ma sono anche il simbolo del nuovo sistema modulare, dotato di moduli e gruppi di componenti migliorati. Questo consente una più ampia personalizzazione dei veicoli con cui Kögel risponde alle diverse richieste del mercato.

il carico al laterale esterno perforato in acciaio Vario Fix con telone chiuso, nonché in combinazione con le sponde laterali in opzione. Le 13 coppie di staffe di fissaggio fornite di serie ora sono previste con gancio di presa laterale per una manipolazione più semplice e offrono una forza di trazione di 2.500 o 4.000 chilogrammi. La carrozzeria nella dotazione base ha la parete anteriore, inclusi i piantoni angolari anteriori e posteriori e il portale delle porte posteriori in alluminio. L’uniformazione dei piantoni angolari con e senza tetto sollevabile apporta tutta una serie di vantaggi. Soprattutto in combinazione con il tetto sollevabile si ha un risparmio sulla tara. Inoltre, in questo modo è più facile posizionare i pallet alla parete anteriore durante il caricamento laterale. Oltre a ciò, tutti i veicoli della generazione Novum hanno spazi tra le sponde laterali di uguale dimensione. Le stecche inseribili di

Oltre a una maggiore stabilità, i semirimorchi Novum sono caratterizzati da un maggior carico utile grazie a nuovi acciai e design del telaio stesso, che continuerà a essere uno chassis saldato, resistente alla torsione e stabile con traverse passanti a vista per carichi utili e carichi concentrati. Una maggiore stabilità viene garantita da una nuova lamiera terminale più sottile e più robusta nella parte posteriore, nonché dal nuovo pulpito con gli attacchi dell’aria e della luce sulla parete anteriore, il nuovo pannello distribuisce le forze al telaio tramite una traversa longitudinale. Grazie al nuovo laterale esterno, si ottiene una maggior accessibilità ai punti di fissaggio Vario Fix, consentendo di fissare

lunghezze diverse fanno parte del passato ormai. Grazie a un profilo forato, le tasche per stecche possono essere disposte in modo flessibile sia sui piantoni angolari che nel porta stecche. Anche la nuova generazione di rimorchi dispone del certificato di sicurezza carico a norma DIN EN 12642 Codice XL. Le tare si abbassano di 80 chili per il Cargo (fino a 5.550 chili) e di 410 nel Light Plus Coil, fino a 5.420 chili in totale di peso a vuoto. Il Gruppo in Italia è in continua crescita, anche se a metà 2018 non sono più così accattivanti le immatricolazioni, che hanno avuto un lieve calo. Finchè non si vedono nuovi sgravi fiscali le proposte di acquisti languono. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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ALLESTIMENTI

FLASH SUL MERCATO

VAN HOOL

per i tank Cambia il telaio del portacontainer da 8 metri di lunghezza, dedicato a cisterne da 20 piedi e casse mobili da 7,15 a 7,82 in Adr. La Casa belga, importata in Italia dalla Real Trailer di Suzzara, lo alleggerisce con una struttura scatolata, 150 mm di altezza, sotto ralla e con intagli circolari nei longheroni, tecnica già usata da altri costruttori di telai (ne hanno fatti anche a forma di triangolo), ma mai applicata ai portacontainer, e una nuova concezione della struttura di supporto e collegamento dei longheroni stessi, ora realizzata da inserti trasversali alla struttura.

Anche il serbatoio d’aria in alluminio contribuisce ad alleggerire la tara finale. Una coppia di porta tubi da 6 metri di lunghezza è, poi, ricava nel centro del telaio, che nel complesso, anche per questa soluzione, appare molto alleggerito. struttura scatolata, 150 mm di altezza, sotto ralla.

Fliegl lancia Più carico utile grazie al telaio a freccia. Il Gruppo tedesco ha riprogettato completamente i propri rimorchi a ralla: i longheroni del telaio aerodinamico non sono più paralleli, ma si avvicinano l’un all’altro. Questa costruzione a forma di ‘V’ del telaio portato alla nuova denominazione V-Stream. Il nuovo Fliegl ZWP pesa mezza tonnellata in meno rispetto al suo predecessore; il peso a vuoto base è di circa 2 tonnellate. Fliegl offre il 2 assi in finitura zincata e verniciata. Oltre al telaio V-Stream, i progettisti hanno trovato altre soluzioni dettagliate integrate nel disegn del veicolo. Per le serrature del container hanno sviluppato un meccanismo a leva che

De Angelis Solo handling

solutions

Solo è una nuova divisione De Angelis creata con lo scopo di unificare in una gamma completa le soluzioni di sterzata e sospensioni

TELAIO

• diritto in acciaio con 2 longheroni principali • alleggerito con traverse speciali più leggere • 2 bracci per twist lock a distanza 20’ nel mezzo • utilizzabili per container 20’ e casse mt 7.15/7,45/7,80 • H. telaio anteriore mm 150 • modello “aperto” con luci integrate SOSPENSIONI E ASSALI:

• 3 assali da 9 ton BPW ECO PLUS II • sospensioni con alza-abbassa manuale BPW ECO AIRLIGHT II • valvola livellamento sospensioni WABCO TASC • passo mm 1.310/1.410 • 1° assale sollevabile 62

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Solo eredita la conoscenza e le soluzioni De Angelis e le rende disponibili sia per i clienti della Casa madre che per altri produttori di rimorchi e semirimorchi. Assieme alla gamma di prodotti Solo fornirà anche un servizio di supporto tecnico professionale di alto livello. Disegni 2D/3D di tutte le soluzioni proposte; possibilità di eseguire analisi FEM/FEA su richiesta; documentazioni per corretta installazione e servizio post-vendita. Le sospensioni indipendenti One-Scopic sono una tecnologia brevettata e rappresentano una vera e propria rivoluzione del settore. Confrontate con soluzioni simili le One-Scopic sono a oggi la soluzione tecnica più semplice (riduzione delle componentistiche fino al 60%), la più leggera (riduzione di peso: 25-35 %) e in assoluto la più compatta (cosa che permette di ottenere strutture


la linea V-Stream agisce come una comoda ghiera. Trasparente e di facile manutenzione è il gruppo cablaggio con cavi colorati riconoscibili a colpo d’occhio. Poi restano standard il timone regolabile in altezza e l’illuminazione di servizio Fascette che fissano i cavi siano ritagli-con T-staffe disponibili che sono incorporati con il laser. Livello pratico sono un’illuminazione di servizio, un foldreferrer e la variabile, altezza timone regolabile.

portanti più leggere ed eventuali vani centrali più larghi e profondi). Oltre a questo, la nuova sospensione è caratterizzata da due ulteriori plus tecnici: lavora sempre verticalmente a ogni altezza e l’angolo di sterzata arriva a 62°. La prima caratteristica consente di evitare il cambio di carreggiata e di campanatura dei pneumatici tipiche delle sospensioni McPherson e ‘a quadrilatero alto’ (che applicate ai telai dei semirimorchi hanno bracci superiori e inferiori di dimensioni diverse). Il nuovo angolo di sterzata, invece, può a oggi essere ottenuto solo da sospensioni a pendolo ma solo con piano di carico superiore a 2,75 m, oppure con assali sterzanti su ralle (ma con un altezza del piano di carico significativamente più alta). One-Scopic è disponibile in alcune versioni:
One5 portata massima 5 ton (10 ton per linea d’asse) e One6, portata massima 6 ton (12 ton per linea d’asse). Questa nuova sospensione rinforzata è basata sulla tecnologia e sul brevetto della One5.

Con Plastoblok il freddo è elettrico Il Gruppo parmigiano Plastoblok (650 allestimenti nel 2017), specializzato in carrozzerie in ATP da 1 metro cubo al semirimorchio completo, guarda al futuro dell’isotermia puntando ai gruppi frigo elettrici. Grazie alla propria joint venture con i giapponesi della Mitsubishi di cui, tramite la società Dag srl, sono esclusivi importatori nazionali. Dalla gamma TDJ dedicata a mezzi da oltre 6 tonnellate nasce la versione TDJS a batterie ad alta capacità, in grado di funzionare a 12/24 Volt e di stare in stand-by serale a 220 V. Il sistema utilizza un inverter e un alternatore supplementare (o di serie del camion) per fornire elettricità, che viene conservata in un pacco da 6 batterie ausiliarie fissate alla parete anteriore della cassa isotermica, che non inficiano la portata totale del mezzo per numero di pallet caricabili. Quando il motore viene spento le batterie forniscono l’energia richiesta dal frigorifero del veicolo per un periodo di 4 ore fino a 5 in particolari condizioni di freddo esterno. Il pacco batterie viene caricato durante la notte, o eventuali soste, tramite rete elettrica 220 V 1ph 50Hz. Quindi il funzionamento per un periodo prestabilito (da 1 a 4 ore) avviene senza consumo di energia prodotta dal motore diesel del veicolo. Superato questo limite le batterie vengono ricaricate dall’alternatore del

veicolo (o da uno supplementare nel caso quello originale non bastasse). I clienti possono così mantenere le temperature obbligatorie ed evitare qualsiasi rischio di interrompere la catena del freddo.
Con in più molti vantaggi, fra cui il livello sonoro inferiore a 60 dB, che pone il nuovo gruppo frigo come il sistema ideale per le consegne in ambito urbano. Fra gli altri vantaggi: una forte riduzione delle emissioni di CO2 dovuto al basso consumo energetico, la riduzione del consumo di carburante (dell’87% rispetto a un frigo autonomo e del 70% per un modello trascinato), un ottimo COP (Coefficiente di Performance), un maggiore comfort per il conducente durante le soste obbligatorie o notturne, una manutenzione ridotta che porta a un risparmio fino al 50% (grazie alla mancanza del motore diesel ausiliario), una riduzione del T.C.O. (Total Cost of Ownership) e la conformità futura alle norme per la distribuzione urbana per CO2, PIEK e F-Gas.

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CryptoLogistica La rivoluzione che stavamo aspettando? di Anthony Alleyne – CEO Phore Blockchain

Blockchain è il termine che oggi corre sulla bocca di tutti. Apparentemente, cambierà le nostre vite, semplificando i processi e consentendo di svolgere il proprio business in modo migliore e più efficiente. Vediamo di cosa si tratta. Per capire meglio di cosa stiamo parlando, facciamo un esempio. È notizia di questi giorni che il governo australiano ed IBM abbiano siglato un accordo da 740 milioni di dollari “finalizzato a promuovere l’agenda di trasformazione digitale del governo”, in cui IBM sarà il “partner tecnologico”. L’aspetto principale dell’accordo prevede lo spostamento di soluzioni informatiche esistenti sulla blockchain al fine di ottenere maggiori economie. Possiamo dire che è l’inizio di una corsa verso le blockchain e l’implementazione di sistemi su questa nuova tecnologia? La risposta è sì, ma in realtà rimangono diversi ostacoli – che verranno progressivamente affrontati e superati – prima che la blockchain sia largamente adottata in tutto il mondo.

Tuttavia, ci sono problemi legati alla privacy e alle nuove norme in tema di GDPR. Per esempio il diritto all’oblio è qualcosa che un sistema decentralizzato (privo quindi di un controllo centrale), le cui registrazioni sono progettate per essere permanenti, farà fatica a superare. Inoltre, immettere grandi quantità di informazioni transazionali sulla blockchain potrebbe potenzialmente essere di grande interesse per una azienda concorrente. Viste le somme ingenti spese per proteggersi dallo spionaggio aziendale, è possibile immaginare che molte aziende saranno estremamente caute nell’implementare questa tecnologia allo stato attuale di sviluppo.

Che cos’è la blockchain

Possiamo semplicemente definirla un insieme permanente e automatizzato di blocchi di registrazioni, che si svolge su computer – definiti nodi – distribuiti in tutto il mondo. Queste registrazioni vengono copiate in un nuovo blocco e verificate in tutta la rete per controllarne l’autenticità. Questa caratteristica rende la blockchain un sistema decentralizzato ed estremamente difficile da manomettere, perché per farlo sarebbe necessario manipolare tutti i computer o nodi contemporaneamente prima che il blocco si aggiorni. Nel caso in cui nessuno possieda o controlli la maggioranza dei nodi, questa soluzione viene definita “senza fiducia”. In altre parole, la fiducia nel sistema aumenta in quanto non è più necessario fidarsi di una terza parte per essere certi della validità dei dati presenti. Questa tecnologia può essere applicata a settori che sono stati tradizionalmente centralizzati attraverso l’uso di database in loco, come il trasporto di merci.

I vantaggi e i dubbi

Molti credono che questo sistema, dando la possibilità di controllare facilmente i dati in qualsiasi momento, da chiunque e ovunque, porterà maggiore trasparenza.

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Quindi, come possiamo superare questi problemi per i clienti aziendali? Credo che la risposta risieda in una soluzione di blockchain “ibrida” in cui parte delle registrazioni siano pubbliche e parte non lo siano. Ciò consente un certo grado di trasparenza ma allo stesso tempo offre alle aziende la sicurezza che i loro dati più sensibili non siano accessibili a tutti. Prevediamo che questo sarà il percorso intrapreso una volta che l’eccitazione iniziale per questa tecnologia diminuirà e il Big Business farà la sua mossa. Per le transazioni una tantum semplici che possono svolgersi tra le persone fisiche e le piccole e medie imprese (PMI), la blockchain aperta rimane una soluzione estremamente interessante.

Le applicazioni

Nel frattempo, c’è spazio per l’innovazione e la sperimentazione. Le aziende ora hanno la possibilità di costruire modalità di verifica “Proof of Concepts (POC)” dove il risultato sia l’obbiettivo principale, piuttosto che la tecnologia stessa. Personalmente ritengo che questo dovrebbe essere l’obiettivo, per non rimanere

intrappolati nella montatura della tecnologia e trovare una soluzione “taglia unica” che possa andare bene per tutti. Le aziende che si metteranno in gioco saranno le prime a dotarsi di una soluzione su misura per i propri interessi e obiettivi specifici, in anticipo sui propri concorrenti. Phore Blockchain utilizza questo approccio per lo sviluppo e l’implementazione di soluzioni personalizzate. Attualmente stiamo lavorando a un “Proof of Concept” con una importante società multinazionale, volto ad implementare una potente struttura decentralizzata sulla loro supply chain. L’annuncio della partnership di Phore Blockchain con StoneCash del 9 Luglio 2018, che verte sull’utilizzo della criptovaluta di Phore come opzione di pagamento per operazioni B2B, è solo il primo passo del nostro eccitante viaggio con questo loro. Successivamente, verranno introdotti anche “contratti intelligenti”, che consentano l’uso della tecnologia blockchain per automatizzare l’acquisto e la vendita di materiali, riducendo i costi e risparmiando tempo sia per l’acquirente che per il venditore. Nel prossimo numero esaminerò più da vicino il potenziale della blockchain con le aziende di trasporto, incluse le partnership IBM-Maersk e DHL-Accenture.

(anthony@phore.io) BLOCKCHAIN "Wikipedia

La blockchain, in italiano “catena di blocchi”, può essere semplificata come un processo in cui un insieme di soggetti condivide risorse informatiche (memoria, CPU, banda) per rendere disponibile alla comunità di utenti un database virtuale generalmente di tipo pubblico (ma esistono anche esempi di implementazioni private) e in cui ogni partecipante ha una copia dei dati. NODO "Wikipedia

In informatica e telecomunicazioni un nodo è un qualsiasi dispositivo hardware del sistema in grado di comunicare con gli altri dispositivi che fanno parte della rete PROOF OF CONCEPT "Wikipedia

Con la locuzione inglese Proof of Concept (PoC), che si può tradurre in italiano con prova di concetto, si intende un’incompleta realizzazione o abbozzo (sinopsi) di un certo progetto o metodo, con lo scopo di dimostrarne la fattibilità o la fondatezza di alcuni principi o concetti costituenti. Un esempio tipico è quello di un prototipo.

INFO Per maggiori informazioni su Phore Blockchain, potete visitare il sito http://phore.io


Anno 4 - agosto/settembre 2018 - n. 27

SPECIALE PNEUMATICI

LE ECCELLENZE DELLA RETE

ZF è nel futuro

Sono molte le soluzioni che anticipano le tecnologie di domani



Cominciamo, dunque, questa seconda parte dell’anno, col “botto”, come si dice, dato che vi presentiamo – a partire da pagina 12 – un ricco approfondimento sugli pneumatici, in particolare quelli invernali. Ma siamo in agosto! Certo, ma è questo il momento per pensarci, anche perché stanno cambiando alcune norme in Europa, ed è bene adeguarsi.

sommario

R

itorniamo a regime. Dopo la “puntata” del numero di Luglio, in cui abbiamo dato spazio al Focus Furgoni, eccoci nuovamente con un Trasportare Oggi Aftermarket completo.

Per quanto riguarda il futuro del nostro trasporto, continuiamo nel viaggio verso le nuove tecnologie, i nuovi componenti e i carburanti alternativi. La Cover Story è dedicata dunque a ZF, alla cui sede di Friedrichshafen ha fatto visita Ferruccio Venturoli per scoprire cosa ha in serbo l’azienda tedesca in tema di cambi, retarder e quant’altro relativo alla catena cinematica. Scopritelo anche voi. Sempre Ferruccio Venturoli ha poi incontrato il top management di Federal Mogul, in un pranzo informale a Torino dove ha ottenuto alcune anticipiazioni che condividiamo con voi a pagina 22.

Magazine specializzato supplemento alla testata Trasportare Oggi in Europa, n. 204 agosto/settembre 2018

Notizie dalle aziende

8 COVER STORY: ZF

L’azienda tedesca ha già sviluppato i componenti per la catena cinematica di domani

12 SPECIALE PNEUMATICI Invernali o tutta stagione? Vediamo cosa offrono le Case e quali sono le norme

20 LE ECCELLENZE DELLA RETE

Per il nostro viaggio tra i Concessionari Scania, ci occupiamo ora della “captive” del Grifone

22 COMPONENTISTICA

Incontro con i vertici di Federal Mogul che ci anticipano le novità in tema di “powetrain”

L’Aftermarket di Trasportare Oggi si completa poi con la nostra indagine sui dealer della Rete Scania e sul punto da parte di Anfia Aftermarket che, questo mese, ci parla di contraffazioni. Buona lettura e, anche dalla nostra redazione, buona estate.

La rivista del post vendita - ANNO 4 - n. 27 - agosto/settembre 2018

4 NOTIZIARIO

24 BOLLETTINO ANFIA

Torniamo sul problema delle falsificazioni. Lo facciamo con Anfia e il progetto Anfia-Convey

Direttore Responsabile: Luca Barassi - luca.barassi@trasportale.it

Grafica e impaginazione: il bozzetto di patrizia cella

Hanno collaborato: Lucilla Alberti, Luca Gaier, Goffredo Gualandi

Coordinatrice editoriale: Federica Lugaresi - lugaresi@trasportale.it

Casa editrice: Transpoedit S.r.l. - Sede legale: V.le Monza 40 20123 Milano - P.IVA: 07634360965

Si ringrazia per la collaborazione: ANFIA, Politecnico di Torino, ZF

Redazione: redazione@trasportale.it

Reg. Trib. di Milano N. 723/97

Responsabile di testata: Ferruccio Venturoli

www.trasportale.it

TRASPORTARE OGGI

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NOTIZIARIO FRA-BER

Nuovo PRODOTTO per la

LIQUI MOLY

PULIZIA

Dalla linea FRA-BER a base di Enzimi Attivi (Aktiv-e) nasce il miglior prodotto presente oggi sul mercato dedicato alla pulizia dei cerchi di Auto, Moto, Camper e Camion: PULITORE CERCHI No Gas. Grazie all’utilizzo degli enzimi attivi, Pulitore Cerchi No Gas by Fra-Ber garantisce in ogni situazione la massima qualità di pulizia, anche di fronte allo sporco più ostinato, abbassando notevolmente l’impatto ambientale. Pensato nel Centro Ricerca e Sviluppo Fra-ber, Pulitore Cerchi è stato realizzato per ridurre al massimo il rischio di danneggiamento da corrosione per i vari componenti e il corpo di tutti tipi di veicoli – Auto, Moto, Camper, Camion – ed ha ottenuto la prestigiosa certificazione VDA. AKtiv-E Pulitore Cerchi garantisce pertanto una pulizia straordinariamente efficace rimuovendo in modo rapido i residui delle pastiglie dei freni e tutto lo sporco dai cerchi – anche quello incrostato – così da far splendere di nuova vita tutto il gruppo ruota. Pulitore Cerchi è un prodotto specifico per cerchi cromati, in lega leggera, in acciaio e copricerchi in plastica. Pulitore Cerchi No Gas è in vendita in una confezione da 750 ml dotata di spruzzino al prezzo indicativo di euro 6,40 (iva compresa).

Additivi creati appositamente per i PICK-UP TRUCK L’approccio di Truck Series è quello di affrontare un problema molto diffuso: quello della lenta perdita di potenza. I depositi all’interno del motore provocano un degrado della combustione, in quanto il carburante non viene più polverizzato in particelle sufficientemente sottili. La conseguenza: minor

Exide

HELLA

Si spengono

130 candeline…

Exide Technologies, produttore leader a livello globale di soluzioni per l’accumulo di energia nei mercati Transportation e Industriale, ha festeggiato il 130° anniversario dalla sua fondazione. I dipendenti di Exide in tutto il mondo, in ciascuna delle sue sedi, si sono riuniti per commemorare questo traguardo. “Non succede spesso che un’azienda celebri una storia che risale al 1888”, ha affermato Vic Koelsch, Presidente e CEO di Exide Technologies. “L’azienda è nata da un’idea, quella di sviluppare un modo migliore di accumulare energia attraverso l’utilizzo di batterie al piombo acido; oggi è una società che opera a livello globale, impiega più di 9000 dipendenti e produce milioni di batterie ogni anno, sia nel segmento Transportation sia Industrial, presenti in tutto il mondo. La nostra storia è ammirevole e ci muoviamo verso il futuro con l’idea di essere una “Start-Up di 130 anni”, siamo focalizzati nel portare valore, soluzioni innovative e rivoluzionarie ai nostri clienti, mantenendo la sicurezza e la qualità in tutto ciò che facciamo come azienda”.

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TRASPORTARE OGGI

potenza, maggior consumo di carburante e ancora più depositi. La Truck-Serie di LIQUI MOLY consta di cinque additivi per benzina, diesel e olio che permettono al motore di mantenere la sua potenza. Il detergente Truck Series Complete Diesel System

Mekonomen acquisisce l’attività di distribuzione

HELLA GmbH & Co. KGaA, uno dei leader mondiali nell’illuminazione ed elettronica automotive, è in fase di cessione delle sue società distributive situate in Danimarca e in Polonia, rispettivamente FTZ Autodele & Verktoj A/S (“FTZ”) e Inter-Team sp. z o.o. (“Inter-Team”), al distributore svedese Mekonomen AB. Un accordo è stato sottoscritto da entrambe le società. Il prezzo di acquisto è stato fissato in 395 milioni di Euro su base esente da debiti e cassa. Oltre a questo, un corrispettivo equivalente ai profitti generati dal 30 novembre 2017 fino al completamento dell’operazione, sarà versato a HELLA. L’acquisizione è comunque soggetta all’approvazione da parte delle autorità antitrust, e dovrebbe essere finalizzta nel terzo trimestre del 2018. “Con Mekonomen, un affermato distributore acquisirà le nostre attività in Danimarca e Polonia,

agosto/settembre 2018


ZF Cleaner è un efficace additivo detergente che libera il sistema di alimentazione e la camera di combustione dai depositi accumulatisi. Viene impiegato di volta in volta, per esempio nell’ambito di un cambio olio. Oppure quando si verificano problemi dovuti ai depositi, cioè quando il motore gira male al minimo, non gira più alla massima potenza o se emette nuvole di fumo. Basta versare nel serbatoio il detergente Truck Series Complete Diesel System Cleaner. Il prodotto Truck Series Diesel Performance and Protectant è concepito per un utilizzo continuativo. È un prodotto multitalento che non solo rimuove i depositi, ma impedisce anche la formazione di nuovi depositi e inoltre aumenta il numero di cetano. L’equivalente per i motori a benzina è il detergente Truck Series Complete Fuel Cleaner. Il quarto additivo della nuova serie truck è il DPF Protector. Se il truck viene usato prevalentemente su brevi percorsi e nel traffico urbano, il filtro antiparticolato diesel non raggiunge la temperatura necessaria per iniziare la rigenerazione automatica: DPF Protector abbassa la temperatura necessaria per la rigenerazione automatica, in modo da mantenere pulito il filtro. Il quinto additivo della nuova serie truck si chiama OilTreatment. Contiene particelle MoS2 come lubrificante solido che proteggono in modo affidabile il motore dall’usura. Anche in caso di sollecitazioni estreme del motore questo prodotto impedisce al motore di danneggiarsi.

Un sistema autonomo ed in produzione dal

2019

ZF sta presentando altri esempi di tecnologie digitali connesse che utilizzano un veicolo per le consegne, autonomo ed elettrico, per servizi di consegna pacchi. Con questo, i corrieri non devono né guidare né parcheggiare poiché il veicolo li segue in modo indipendente e senza emissioni da un indirizzo di consegna all’altro. “I fornitori di sistemi come ZF possono in particolar modo trarre beneficio da questa tendenza globale verso la guida automatizzata e l’elettromobilità,” ha affermato Wolf-Henning Scheider, CEO di ZF, in occasione di ZF Technology Day 2018 a Friedrichshafen. “e.GO Mover è il primo veicolo dotato di

elettrico

sistemi ZF pronto ad essere prodotto, che assicura un concept di mobilità autonoma per le città”. In occasione del prossimo IAA, la società presenterà altri casi applicativi del suo supercomputer ZF ProAI e dell’ampia gamma dei relativi sistemi di sensori che possono contribuire ad aumentare l’efficienza e a risparmiare sui costi nell’intera catena logistica. “Il focus strategico di ZF è quello di essere un fornitore di sistemi che danno forma alla ‘Next Generation Mobility’. Vogliamo fornire soluzioni di sistema che possono soddisfare tutte le potenziali richieste nell’ambito della mobilità del futuro,” ha concluso Scheider.

MAGIGAS e svilupperà il business in maniera strategica” spiega il Dr Werner Benade, Managing Director di HELLA responsabile per i segmenti Aftermarket e Special Applications. “Focalizzeremo sistematicamente il segmento Aftermarket sul mercato indipendente dei ricambi e su innovative attrezzature per officina. Come parte di questo, stiamo accelerando l’interazione tra le varie divisioni, e aprendo a modelli di business digitale”.

Superformula per la PULIZIA del filtro antiparticolato Il nuovo additivo Superformula DPF by Magigas è un prodotto specifico per la pulizia e la manutenzione dei filtri antiparticolato (FAP/DPF) presente sui veicoli con motori diesel da utilizzare senza dover ricorrere allo smontaggio delle parti e senza incorrere nei fastidiosi e talvolta frequenti cali di potenza normali quando il filtro va automaticamente in “rigenerazione”. La nuova referenza Magigas è particolarmente indicata per chi usa il mezzo in città o per brevi tragitti (“Stop&Go”) in quanto il filtro è maggiormente sottoposto al problema dell’intasamento. Modo d’uso: versare il prodotto direttamente nel serbatoio. Utilizzare in percentuali che vanno dallo 0,5% all’ 1,5 % in base all’intasamento del filtro. Se necessario, in caso di filtri particolarmente sporchi, ripetere il trattamento al successivo rifornimento di gasolio. Per una corretta manutenzione, ripetere il trattamento ogni 8/10.000 km. Un flacone da 500 ml. è sufficiente per trattare 50/100 litri di gasolio. Superformula DPF è in vendita in lattine da ½ litro al prezzo di euro 22,00 + iva (euro 26,84 iva compresa). www.trasportale.it

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NOTIZIARIO DKV

ECOTYRE

Sono ITALIANI Eco primi pneumatici Performance icontenenti Awards 2018 gomma riciclata

DKV Euro Service, leader in Italia ed Europa per l’approvvigionamento carburante in viaggio senza contanti e per il pagamento dei pedaggi in tutto il continente, anche quest’anno ha promosso l’Eco Performance Award, ideato 11 anni fa insieme ai premium partner Knorr-Bremse e PTV Group. EPA è un riconoscimento indipendente che premia le aziende europee più attente all’innovazione e alla sostenibilità ambientale nel settore dell’autotrasporto. La giuria dell’EPA si è riunita a Düsseldorf lo scorso giugno e sono state premiate le aziende Ludwig Meyer GmbH & Co. KG per la categoria delle aziende affermate e Cargonexx GmbH, nella categoria start-up. “Da molti anni DKV è schierata nella promozione del trasporto sostenibile” dichiara Marco Berardelli, General Country Manager di DKV Euro Service Italia, “siamo stati pionieri con la creazione della DKV CARD CLIMATE, una carta carburante eco-sostenibile che si affianca alla DKV CARD tradizionale e permette al parco veicolare di viaggiare completamente a impatto zero, compensando in modo certificato le emissioni di CO2. Ora stiamo lavorando per espandere la rete effettiva di distributori di carburanti alternativi e di ricarica elettrica, ma dobbiamo fare di più ed è importante che la tecnologia evolva per il settore del trasporto e per l’ambiente, ma per farlo serve un impegno condiviso da tutti! Ecco perché siamo tra gli sponsor principali del premio EPA”, conclude Berardelli.

Il Progetto “da Gomma a Gomma” è partito da oltre tre anni. EcoTyre, primo consorzio Italiano per numero di Soci nel settore della gestione degli PFU e secondo per quantitativi trattati, in collaborazione con alcuni soci e fornitori esterni della filiera, ha messo a punto un processo particolarmente innovativo che consente di utilizzare la gomma triturata derivante direttamente dalle gomme giunte a fine vita, per generare una mescola utilizzabile per la produzione di nuovi pneumatici, equivalente a quella tradizionale. Il successo è stato determinato da un’ottimizzazione di tre fasi della produzione: la realizzazione di un granulato di gomma riciclata studiato ad hoc, con caratteristiche particolari;

LINK UTILI SCELTI PER VOI www.liqui-moly.com

Liqui- Moly èun produttore conosciuto in tutto il mondo di lubrificanti, oli per motore, additivi, prodotti per la cura dell’auto, prodotti chimici per la riparazione, nonché prodotti di assistenza, incollaggio e tenuta della massima qualità. La vasta gamma di prodotti proposti copre qualsiasi esigenza: con più di 4.000 articoli, vengono offerti per ogni veicolo al mondo prodotti che calzano su misura, per vetture, motocicli, veicoli commerciali, macchine operatrici.

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www.daseurope.com

DAS Europe, con i suoi marchi Kühner e K3, si propone ai ricambisti con una gamma di 7.000 codici di motorini e alternatori, con una copertura pressoché totale del parco circolante. Oltre a motorini e alternatori, l’offerta di DAS Europe comprende anche articoli di servizio, pulegge, motorini tergi, alzasponda e alzacristalli. La gamma di motorini e alternatori si estende inoltre a 360 gradi coprendo anche le applicazioni per il settore truck, bus, movimento terra e nautica.

agosto/settembre 2018

www.lampa.it

L’azienda mantovana propone oltre 20.000 accessori per auto, furgoni, camion ma anche moto e ciclo. Tavolini per cruscotto su misura, fari ausiliari, tappeti su misura (disponibili per tutti i truck delle sette sorelle), coprivolanti in TPE, luci a led e paraspruzzi, sono solo un esempio degli articoli Lampa che soddisfano ogni tipo di esigenza. Disponibile un catalogo completo consultabile sul sito.


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a cura di

Federica Lugaresi

NOME AZIENDA FI.FF Srl (Cosenza) ANNO DI FONDAZIONE 1978 NOME DEL TITOLARE Pasquale Filice TERRITORIO DI COPERTURA Calabria, Sicilia e Basilicata

SERVIZI OFFERTI Attraverso le quattro realtà ubicate a Cosenza, Rose (Cs), San Giovanni in Fiore (Cs) e Figline Vegliaturo (Cs), l’operatività dell’azienda si estrinseca attraverso due canali principali, da un lato l’attività industriale di produzione di pneumatici ricostruiti, dall’altra l’attività di commercializzazione degli stessi nonché dei principali marchi di pneumatici nuovi. Si affianca anche l’assistenza – coadiuvata da un’officina mobile – per tutto ciò che è relativo alla gomma (truck, veicoli commerciali, edilizia e movimentazione terra). Relativamente ai prodotti Alcoa, l’azienda è in grado di proporre tutti i cerchi disponibili, pulizia esterna ed interna, anche dei mozzi, e rigenerazione dei cerchi Alcoa. CURIOSITÀ grazie ai cerchi Alcoa rinomatamente più leggeri, sono stati risolti problemi ai trasportatori di liquidi, offrendo loro la possibilità di caricare sino a 30-40 L in più a cerchio.

MICHELIN

Quest’anno Bibendum festeggia il centoventesimo compleanno. Nel 1894, all’Esposizione Universale e Coloniale di Lione, vedendo una pila di pneumatici disposti artisticamente, Édouard Michelin ha un’idea: “Guarda, con un paio di braccia in più sembrerebbe un omino!” Questa frase farà nascere, nel 1898, l’Omino Michelin. Sarà l’artista Marius Rossillon, conosciuto con il nome d’arte di “O’Galop”, a realizzare il personaggio che da allora accompagna generazioni di viaggiatori in tutto il mondo, rendendolo protagonista di uno straordinario manifesto dal titolo “Nunc est Bibendum” (“Adesso bisogna bere”), in cui cita l’Ode di Orazio (I, 37) per dire che il pneumatico Michelin “beve” l’ostacolo. Con un numero ben preciso di pneumatici come struttura per il corpo e forme definite, a poco a poco l’Omino Michelin diventa il personaggio conosciuto in tutto il mondo: sorridente, gentile, protettivo e vivace, pronto ad aiutare ogni viaggiatore e a risolvere ogni suo problema. Suscita subito simpatia e comincia ad apparire su ogni canale pubblicitario, impegnato a fornire informazioni tecniche relative all’uso corretto dello pneumatico. Per il 120° compleanno dell’Omino Michelin, L’Aventure Michelin, un luogo aperto a tutti che custodisce e testimonia la storia e il patrimonio culturale del Gruppo, celebra l’evento con una mostra dedicata, fino al 31 dicembre 2018.

984 969591 0 info@fiff.it

www.fiffnet.com

Il Bibendum compie 120 anni

FI.FF Srl e MERCADANTI & C.Srl

la devulcanizzazione del granulato, per rendere nuovamente utilizzabile la gomma granulata a fine vita; ed infine lo studio e la messa a punto, a cura di un importante Socio di EcoTyre, di una mescola innovativa capace di ottimizzare le caratteristiche della nuova gomma. Gli pneumatici ottenuti, sostanzialmente equivalenti a quelli tradizionali, sono stati montati su 20 camion per un test operativo su strada per una percorrenza complessiva di circa un milione di chilometri, durante i quali questi pneumatici saranno sottoposti a un severo test per verificarne l’usura e la durata, in modalità comparativa rispetto alle gomme tradizionali. “Abbiamo fortemente voluto promuovere questo progetto – ha dichiarato Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre – Da sempre crediamo che la vera soluzione per il trattamento degli PFU sia il riutilizzo della gomma nella gomma. Fin dall’inizio dell’attività di gestione di PFU abbiamo cercato di ridurre il recupero energetico a vantaggio del recupero di materia. Oggi possiamo affermare con orgoglio di aver realizzato un passo in avanti decisivo verso questa possibilità”.

Prosegue anche su questo numero il nostro viaggio nel network nazionale di gommisti selezionati e formati da Alcoa. Vi presentiamo la carta d’identità di questi due punti della rete Alcoa:

NOME AZIENDA MERCADANTI & C. Srl (Parma) ANNO DI FONDAZIONE 1957 NOME DEL TITOLARE Marco e Paolo Mercadanti

TERRITORIO DI COPERTURA L’azienda non ha limiti di raggio d’azione, ma opera in maniera più efficace nell’arco dei 100 km dalla sede in Parma.

SERVIZI OFFERTI Un unico punto vendita, che dal 2017 è diventato AWS grazie ad Andrea Borsari, e che da sempre si affaccia sul mondo dell’autocarro, vettura ed agricoltura. In grado di effettuare qualsiasi tipo di intervento sia sugli pneumatici che sui cerchi. Per quanto riguarda i cerchi in lega, questa realtà si propone sia per la vendita che per la sostituzione ma anche manutenzione (con vendita di prodotti dedicati) delle ruote Alcoa. 521 293989 0 info@mercadanti.com

www.mercadanti.com


COVERSTORY

ZF

Il futuro secondo Alla vigilia dello IAA, ZF anticipa quello che sarà il trasporto e la logistica di domani. Presentate innovazioni che coniugano soluzioni di trasmissione elettrica con funzioni di guida autonoma e concept di interconnessione intelligenti e che vedremo a breve nella produzione di serie di

Ferruccio Venturoli

A

Friedrichshafen, graziosa cittadina sulle rive del Lago di Costanza che vive in simbiosi con ZF, il costruttore tedesco ha anticipato il futuro della logistica. Lo ha fatto presentando, in anteprima, diverse innovazioni che coniugano soluzioni di trasmissione elettrica con funzioni di guida autonoma e concept di interconnessione intelligenti. Innovazioni che il grande pubblico potrà toccare con mano alla prossima edizione dello IAA in programma a fine settembre. L’azienda di Friedrichshafen mostra così di aver raggiunto alti livelli tecnologici, tali da permetterle di essere un punto di riferimento nelle principali aree della logistica moderna (e futura). Tra le funzioni più importanti e che sembrano di più “vicino” utilizzo, c’è la guida autonoma, che può rendere la logistica nei depositi più sicura, veloce ed efficiente, ma anche le grandi agevolazioni di cui può beneficiare un corriere nel cosiddetto e famigerato “ultimo miglio”. L’azienda tedesca, però, non si è limitata a dare dimostrazioni pratiche di “futuro prossimo”, ha anche presentato una serie

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di piccoli grandi componenti destinati, di fatto, a rendere più agevole, in un futuro prossimo, il passaggio del trasporto commerciale a un’elettrificazione più o meno completa. Si è trattato dunque, di una presentazione a tutto campo e per questo va “raccontata” per punti, cominciando proprio dalle dimostrazioni pratiche, in grado di colpire anche l’interesse dei meno esperti.

L’INNOVATION TRUCK E IL TERMINAL YARD TRACTOR Cominciamo, quindi, con due nuove soluzioni che, secondo ZF, potrebbero far evolvere la logistica nei piazzali delle imprese di spedizioni, negli aeroporti, nei porti e in altri luoghi, soprattutto chiusi al traffico normale; in futuro, insomma, saranno i veicoli a manovrare autonomamente le casse mobili o i rimorchi verso le rispettive destinazioni. agosto/settembre 2018

ZF Visto che l’industria logistica può contare su previsioni di crescita positive e su volumi di trasporto in continua crescita, si avrà, come conseguenza un costante aumento dei requisiti di flessibilità e della pressione sui tempi e sui costi, senza dimenticare la carenza di personale. Con ZF Innovation Truck e Terminal Yard Tractor, l’azienda tedesca fornisce una risposta alle principali sfide che il settore delle spedizioni dovrà affrontare. Le attività più impegnative durante


IL TRENDSETTING COCKPIT

le manovre nei depositi, come lo scarico, il carico e lo spostamento dei container, sono quelle che tengono maggiormente occupato l’autista. ZF Innovation Truck – un autocarro ibrido realizzato sulla base di un veicolo a tre assi – svolge, invece, questi compiti senza autista. Subito dopo l’ingresso nell’area, l’autista può scendere, attivare la modalità di guida autonoma e prendersi una pausa. L’autocarro troverà la propria posizione di destinazione in modalità indipendente ed elettrica e sempre da solo potrà caricare un nuovo container. Controllato dal computer centrale ZF ProAI, ZF Innovation Truck esegue la manovra in maniera rapida e precisa; ancora è un po’più lento di un bravo autista, ma è ancora un prototipo…

L’INNOVATION VAN

La rapida crescita del commercio online mette a dura prova i corrieri: entro il 2021, il numero di pacchi consegnati annualmente solo in Germania supererà quattro miliardi. Il furgone a trazione elettrica Innovation Van trasferisce la competenza di ZF in termini di guida automatizzata alle esigenze del settore logistico, grazie a un algoritmo intelligente che, tenendo conto, in tempo reale, delle richieste dei destinatari, calcola il percorso di consegna più efficiente In media, un autista, ha da due minuti e mezzo a tre minuti per effettuare una consegna. Questo comprende anche il tempo per parcheggiare il veicolo, la percorrenza del tragitto fino alla porta e l’attesa prima di effettuare fisicamente la consegna. Lo studio sugli sviluppi futuri condotto da ZF nel 2016 ha già affrontato il tema della logistica di ultimo miglio, esaminando da vicino le problematiche che il corriere deve affrontare negli ultimi chilometri che lo conducono dal cliente. Il Gruppo ha presentato così un veicolo concept per i fornitori di

servizi logistici equipaggiato con funzioni di guida autonoma di livello 4, in grado di effettuare autonomamente manovre in ambiente urbano, mantenere la corsia anche su strade prive di segnaletica orizzontale, riconoscere sia i semafori sia i segnali stradali e reagire a situazioni di pericolo improvvise poi, se due indirizzi sono così vicini tra loro che il miglior tragitto è a piedi, Innovation Van segue il corriere come se fosse legato a un guinzaglio virtuale. Qualora non si trovi parcheggio davanti a un indirizzo, il corriere potrà mandare avanti il veicolo fino alla fermata successiva, dove cercherà da solo uno spazio di parcheggio. Anche Innovation Van interpreta il motto del Gruppo “see.think. act”. L’intero set di sensori di ZF, assicura che il furgone sia sempre totalmente consapevole dell’ambiente circostante. Il computer centrale ZF ProAl assume il controllo, elabora i dati generati dai sensori e permette al veicolo di reagire in modo appropriato alle situazioni complesse.

Legato indissolubilmente allo sviluppo di una mobilità futura, quanto meno intelligente, è il display interattivo Trendsetting Cockpit. Si tratta di una proposta per abitacoli alternativi, privi di volante e pedaliera, per veicoli (per il momento commerciali leggeri) totalmente automatizzati (livello 4 e quindi non ancora regolamentati, ndr). Dai furgoni di consegna con guida totalmente automatizzata fino ai taxi-robot del futuro: il crescente livello di automazione richiede nuove postazioni di guida all’interno del mezzo di trasporto. Il display interattivo Trendsetting Cockpit, nato da una collaborazione tra ZF e Faurecia (azienda partner di ZF), vuole dimostrare dove ci porteranno le strade del design. Completamente sprovvisto di pedaliera e volante e supportato da tre schermi, lascia all’autista la scelta del posto di guida da occupare. Questo consente una maggiore flessibilità e libertà di movimento, oltre a offrire nuove opzioni per i comandi.

CETRAX, AVE 130 E OPENMATICS

Passando alla componentistica, ma è decisamente riduttivo chiamarla cosi, visto che si tratta di veri e propri “pezzi di futuro”, sia come componenti veri e propri, sia come soluzioni telematiche e di connettività. Ecco allora il CeTrax, trasmissione centrale elettrica, nelle versioni “lite”, per veicoli commerciali leggeri fino a

Il Trendsetting Cockpit si guida senza pedali e senza volante.

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Il ReAX EPS è il primo prototipo al mondo di servosterzo completamente elettrico, per camion e autobus elettrici automatizzati.

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ZF

Il collaudato assale a portale elettrico AVE 130, che può essere combinato con quasi tutte le fonti di energia elettrica tradizionali.

La cCAB, la nuova sospensione attiva della cabina di guida che compensa in modo ottimale il rollio e il beccheggio, ma anche il movimento della cabina verso l’alto e verso il basso.

7,5 tonnellate e “mid” per veicoli industriali di peso medio fino a 19 tonnellate. Entrambe sono state progettate come soluzioni “Plug-andDrive” puramente elettriche e consentiranno a ZF di servire altri segmenti di mercato in prossimo futuro. Sempre con l’intento di rendere più facile e flessibile il passaggio a una logistica a basse emissioni, ZF offre, per esempio, il collaudato assale a portale elettrico AVE 130, che può essere combinato con quasi tutte le fonti di energia elettrica tradizionali, ad esempio a batterie, supercap, celle a combustibile o anche linee aeree. Inoltre, è particolarmente adatto per concept di ibridi in serie e varianti plug-in. L’integrazione intelligente di sistemi individuali per via telematica per flotte, processi logistici, procedure aziendali o gestione delle merci,

il sistema modulare di trasmissione TraXon, già impiegato da numerosi costruttori, verrà equipaggiato (a richiesta) con una funzione di manutenzione predittiva.

costituisce un elemento chiave nel rapido processo di digitalizzazione. Si capisce allora l’importanza della soluzione di connettività Openmatics che consente non solo un controllo efficiente di materiali e merci, ma documenta anche processi di trasporto e logistica senza lacune e in rete. In questo modo, si raggiunge una nuova dimensione nell’orientamento al servizio.

TRAXON, REAX EPS E CCAB

L’impegno tecnologico di ZF, in favore di una mobilità sempre più sostenibile, intelligente e autonoma si rivela anche in altre tre soluzioni innovative presentate: nuove funzioni per la trasmissione TraXon, il prototipo di servosterzo elettrico ReAX EPS e la sospensione attiva della cabina di guida cCAB.

PROTOTIPI

L’e.GO, veicolo autonomo ed elettrico, fa parte di un sistema per la movimentazione di persone che entrerà in produzione di serie nel 2019. ZF sta fornendo la propria tecnologia allo sviluppo di questo veicolo, come partner dell’appena costituita joint venture e.GO Moove GmbH. e.GO Mover è parte di un’intera offerta di logistica digitale che include hardware, software e servizi.

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A partire dal 2019, il sistema modulare di trasmissione TraXon, già impiegato da numerosi costruttori, verrà equipaggiato (a richiesta) con una funzione di manutenzione predittiva, in grado di monitorare lo stato dei singoli componenti critici, quali l’olio per il cambio oppure i dischi della frizione. Sarà cosi possibile pianificare gli intervalli di manutenzione, accorciando i tempi di fermo-macchina. ReAX EPS è il primo prototipo al mondo di servosterzo completamente elettrico, per camion e autobus elettrici automatizzati. Si tratta di un servosterzo “intelligente”, specifico per i veicoli commerciali e industriali a trazione elettrica o ibrida, in grado di ridurre al minimo il consumo di energia, il peso e la complessità del sistema. Il suo potente motore elettrico fornisce una servoassistenza totale fino 70 Nm e offre la possibilità di supportare future applicazioni Steer-by-Wire. In aggiunta, il ReAX EPS richiede uno spazio di installazione ridotto ed è più leggero degli sterzi idraulici tradizionali. Infine, per supportare al meglio le funzioni di marcia autonome nei veicoli industriali, quando la cabina di guida diventerà un ufficio mobile, ZF ha previsto la nuova sospensione attiva della cabina di guida cCAB che compensa in modo ottimale il rollio e il beccheggio, ma anche il movimento della cabina verso l’alto e verso il basso.


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SPECIALE

pneumatici

Brividi di gomma

Anche se la stagione invernale è ancora lontana, è questo il momento di preparare i treni degli pneumatici da sostituire a novembre. Vediamo l’offerta dei principali Costruttori di

Andrea Trapani

G

li autisti e i manager delle flotte conoscono bene il paradosso dell’inverno. È la stagione più dura per i truck, ma bisogna studiare come affrontarla solitamente durante i mesi più caldi dell’estate. Prepararsi al ghiaccio e al freddo,

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infatti, è una cosa seria e tra gli aspetti più importanti per chi deve passare i prossimi mesi alla guida c’è sicuramente la scelta degli pneumatici. Il cosiddetto “pneumatico invernale”, o meglio quello adatto all’inverno, è uno degli acquisti fondamentali per chi macina chilometri su chilometri sulle strade di tutta la Penisola e di gran parte dell’Europa. agosto/settembre 2018

Un settore sempre più interessante per il mondo del trasporto: gli pneumatici sviluppati per fornire prestazioni ottimali, anche in condizioni invernali, sono sempre più ricercati anche perché permettono una migliore presa sulla neve, una riduzione del consumo di carburante e forniscono una migliore trazione grazie a battistrada appositamente progettati.


Facciamo un breve riassunto. Dal novembre 2012, il regolamento UNECE 117, attuato nell’Unione europea ai sensi del regolamento 661/2009, richiede per gli pneumatici da utilizzare in condizioni invernali un livello minimo di performance delle prestazioni su neve (frenata e trazione). Se lo pneumatico è conforme ai criteri di un test specifico delle prestazioni, può essere contrassegnato con il simbolo dei tre picchi di montagna col fiocco di neve (3PMSF), che è un ulteriore ma (non obbligatorio!) simbolo di marcatura. Al suo fianco resiste, infatti, la marcatura “M+S” che resterà ammessa anche se non correlata per legge a una soglia minima di prestazioni in condizioni invernali. In sintesi, la marcatura 3PMSF è una condizione sufficiente perché lo pneumatico rientri nella definizione di “pneumatico invernale”; dimostra che lo pneumatico, progettato per utilizzo in condizioni di strada con neve e ghiaccio, può essere montato anche in caso di limitazioni di circolazione durante la stagione invernale. Non solo, dimostra anche che le prestazioni invernali degli pneumatici sono state confermate attraverso un test specifico, i cui aspetti sono stati definiti dalle istituzioni internazionali. “In pratica per la stessa Germania, che fino a un anno fa chiedeva che gli pneumatici fossero semplicemente ‘idonei’, per circolare sulle loro strade con l’ultima normativa serve avere gomme con pittogramma 3PMSF”, continua Gainza. Adesso l’elemento chiave è la realizzazione di prodotti in grado di soddisfare

il processo di approvazione legale del regolamento ECE 117, i cosiddetti requisiti 3PMSF (3 Peak Mountain Snow Flake). Gli pneumatici che soddisfano questo requisito sono testati in condizioni di neve reali rispetto a pneumatici di riferimento (identici per tutti i produttori di pneumatici, ndr) e devono avere una percentuale minima di proprietà invernale migliore rispetto allo pneumatico di riferimento. “Con questa innovazione nelle marcature delle gomme invernali – spiega Gainza – si sta creando un nuovo comportamento nel mercato: 3PMSF dà sicurezza non solo sulla strada ma anche per chi vuole rispettare il codice della strada in paesi come Germania, Svizzera, Austria o Norvegia. Sta diventando un prodotto per chi ha necessità specifiche invernali, ma anche per chi vuole viaggiare durante tutto l’anno”. Si è affermato quindi un mercato che, come conferma Gainza, negli ultimi anni è uscito dalla crisi ed è tornato a crescere: “Soprattutto per gli pneumatici invernali, siamo passati in dieci anni da una nicchia di vendite assai piccola a numeri assai importanti”. Le quote di mercato per le gomme invernali sono condizionate, ovviamente, dalle condizioni meteo con numeri che, nei Paesi Scandinavi, toccano il 60% del totale.

I REGOLAMENTI E IL MERCATO

“Il mercato degli pneumatici invernali è in continua evoluzione grazie alla nuova regolamentazione”, ci spiega uno degli esperti del settore, Daniel Gainza, Chief Marketing Officer di Prometeon, la società che produce e commercializza pneumatici Truck, Bus, Agro e OTR a marchio Pirelli. www.trasportale.it

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SPECIALE

pneumatici I TRE PICCHI DI MONTAGNA SULLE COPERTURE PIRELLI

La marcatura 3PMSF quindi è un simbolo di performance eccellente in inverno. Al fine di ottenere tale simbolo di eccellenza, Prometeon, nello sviluppo di pneumatici a marchio Pirelli si è focalizzata sui disegni battistrada e mescole, per offrire il bilanciamento prestazionale ottimale tra resa chilometrica, trattività (anche su fondi innevati), ridotti spazi di frenata, bassa rumorosità e contenimento rolling resistance anche nei giorni più freddi. L’offerta a marchio Pirelli per Truck & Bus include, accanto ad una gamma completa di pneumatici per impiego in condizioni invernali critiche (FW:01 e TW:01), una vasta gamma di pneumatici (oltre 60 articoli) con la marcatura 3PMSF, oltre che a quella M + S, per lo più in impiego nei segmenti ON e per il montaggio su assi sterzanti, trattivi e rimorchi.

L’INDAGINE DI GOODYEAR

Torniamo alle tendenze del mercato. Secondo un’indagine promossa da Goodyear, il 68% delle flotte intervistate ritiene che gli pneumatici invernali possano aiutarli a ottimizzare la loro attività in inverno e il 50% sostiene che il più importante Goodyear Ultra Grip Max D.

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Michelin X Multi D.

criterio di valutazione delle prestazioni per uno pneumatico invernale sia la trazione sulla neve. Proprio da queste evidenze, Goodyear è partita per lo sviluppo della nuova gamma ULTRA GRIP MAX. La gamma invernale di Goodyear offre un elevato livello di trazione durante tutta la stagione fredda: lo pneumatico per asse sterzante ULTRA GRIP MAX S e quello per asse motrice ULTRA GRIP MAX D sono studiati specificatamente per l’inverno e riportano non solo il simbolo M+S, ma anche la marcatura 3PMSF, per condizioni di neve intensa e di scarsa aderenza dovuta a fattori climatici avversi. Anche quando gli pneumatici per asse motrice sono usurati al 50%, secondo i dati del costruttore, continuano a soddisfare i requisiti della marcatura 3PMSF. “La possibilità di viaggiare in ogni condizione è un fattore fondamentale per gli operatori delle flotte, che chiedono pneumatici invernali in grado di offrire un’elevata trazione sulla neve. La nuova gamma ULTRA GRIP MAX con marcatura 3PMSF è stata concepita proprio per rispondere a questa necessità, supportando il business delle flotte e garantendo la massima sicurezza” afferma Luca Molgora, Commercial Director Goodyear Dunlop Tires Italia. Contemporaneamente all’introduzione della gamma di pneumatici invernali ULTRA GRIP MAX, Goodyear ha commercializzato anche le versioni ricostruite dei nuovi pneumatici: ricostruiti integrale a caldo TreadMax ULTRA GRIP MAX D e prestampato UniTac ULTRA GRIP MAX D. Gli ULTRA GRIP MAX S e D sono disponibili nelle misure 315/80R22.5 e 315/70R22.5. Non è tutto. Con il lancio di ULTRA GRIP MAX sono state introdotte anche due nuove tecnologie sviluppate da Goodyear: IntelliMax Block Technology e IntelliMax Edge Technology, sviluppate per offrire una maggiore aderenza per tutta la durata dello pneumatico.

MICHELIN, UN MARCHIO UNA GARANZIA

Tra i leader del mercato Michelin, che fa dell’innovazione un pilastro fondamentale. La gamma diversificata degli pneumatici autocarro offre risposte a tutte le esigenze, in termini di prestazioni, sicurezza, durata chilometrica, risparmio di carburante, robustezza, per il trasporto sia di beni sia di persone anche nei cantieri e agosto/settembre 2018

off road. Sono disponibili pneumatici adatti alle condizioni invernali (marcatura 3PMSF) e anche una gamma specifica per le condizioni invernali. Per chi cerca mobilità e durata con tutte le condizioni climatiche MICHELIN X MULTI D che garantisce un livello di aderenza molto elevato per tutta la durata dello pneumatico nonché le marcature M+S e 3PMSF anche a metà usura. Per chi vuole ridurre il consumo di carburante – fino a -1.2L/ 100km – aggiungendo un elevato grip per tutta la vita dello pneumatico ed etichettatura europea B in aderenza su bagnato, è disponibile MICHELIN X MULTI ENERGY Z&D, sempre con doppia marcatura. Consigliato infine MICHELIN X LINE ENERGY D2, il solo pneumatico Drive classificato A in classe energetica.

GITI TIRE: 3PMSF PER OGNI NECESSITÀ

Come abbiamo già anticipato, negli ultimi anni le aumentate capacità invernali si sono rivelate una caratteristica molto importante di prodotto, principalmente a causa della nuova legislazione tedesca, che ha richiesto pneumatici certificati 3PMSF per l’uso su entrambi gli assi sterzanti e trattivo su strade nelle condizioni invernali. Questa nuova legislazione non riguarda solo la Germania ma in linea di principio tutta l’Europa che passa da quegli assi stradali. I paesi nordici hanno, da tempo, requisiti simili e anche la Francia ha un progetto simile alla legge tedesca da attuare nel prossimo futuro. Giti Tire è stata attiva nella produzione e distribuzione di pneumatici da autocarro di qualità in Europa negli ultimi 15 anni. Un’azienda pertanto in prima linea e attiva nella preparazione della linea di pneumatici autocarro per questa nuova situazione. continua a pag. 16


TRUCK TIRES


SPECIALE

pneumatici segue da pag. 14 La necessità di pneumatici certificati 3PMSF pertanto non si limita agli pneumatici invernali estremi, ma anche agli pneumatici impiegati per usi quali lunga percorrenza, regionale, fuoristrada e urbano. Da qui si è sviluppata la scelta di presentare sul mercato un’importante serie di prodotti per ogni occorrenza: tra i prodotti chiave Giti, certificati 3PMSF, da segnalare GSW226, pneumatici per asse sterzante e rimorchio che soddisfano le condizioni regionali/invernali più estreme con eccellenti proprietà di controllo in condizioni invernali con elevato potenziale di chilometraggio. A seguire GDR621, pneumatici per asse trattivo sviluppati per coloro che cercano prestazioni eccellenti sia nelle condizioni invernali più rigide che nelle condizioni dell’Europa centrale che prevedono una combinazione tra asciutto, bagnato, neve e ghiaccio. Da segnalare GDL617, uno pneumatico a lungo raggio per asse trattivo che offre un chilometraggio elevato: è caratterizzato da un disegno del battistrada non direzionale con molteplici lamelle. Non è tutto. Infatti, anche la gamma completa di modelli on/off della gamma Giti è certificata 3PMSF.

ATTENZIONE ALL’AMBIENTE CON YOKOHAMA

Tra i produttori più attivi con nuovi prodotti in questo segmento, da annoverare Yokohama che ha deciso di legare la propria produzione con una particolare attenzione all’ambiente. In quest’ottica nei mesi scorsi ha presentato lo pneumatico invernale dedicato al mercato truck: Yokohama 902W, un prodotto sviluppato per il montaggio su asse motore che si avvale della tecnologia verde Zenviroment. I modelli autocarro, ingegnerizzati e prodotti con particolare attenzione al loro impatto ambientale, hanno cominciato a farsi spazio nella gamma Yokohama nel 2008 e, oggi, l’intera linea dispone dei più innovativi sviluppi tecnologici che permettono di avere gomme sempre meno resistenti al

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Giti GDR621 (a sinistra) e GSW226.

rotolamento e prodotte con materiali rinnovabili. Gli pneumatici truck con tecnologia Zenviroment dispongono, infatti, di una mescola morbida prodotta grazie ad un’alta percentuale di gomma naturale miscelata al succo estratto dalla buccia degli agrumi, denominata “Orange oil”. Questa soluzione tecnologica permette di abbinare un grip eccellente a una bassa resistenza al rotolamento con conseguente risparmio di carburante. Il battistrada completamente rinnovato garantisce tutte quelle performance che uno pneumatico truck deve fornire quotidianamente per la massima sicurezza al volante, soprattutto nel periodo invernale Il battistrada si compone di numerosi blocchi a forma di Z e di piccole scanalature a forma di saetta che conferiscono maggior grip soprattutto su superfici innevate, bagnate e ghiacciate. Lo speciale disegno e l’alternarsi delle scanalature longitudinali e trasversali insieme alla forma dei blocchi permettono, inoltre, di rafforzare l’intera struttura dello pneumatico e quindi migliorare la sua durata nel tempo. Quando raggiunge il 50% della propria usura, Yokohama

902W può essere usato anche nei mesi estivi, riducendo così il tempo speso per i cambi del treno di gomme sul veicolo. Yokohama 902W è inoltre dotato sia della marcatura M+S sia del nuovo simbolo 3PMS. È disponibile per il mercato italiano nelle seguenti dimensioni: 295/80 R22.5, 315/70 R22.5, 315/80 R22.5 e 275/70 R22.5. Non è il solo prodotto environmental friendly in casa Yokohama. È disponibile anche lo pneumatico invernale per asse sterzante Yokohama 901ZS, un prodotto destinato a preservare la sicurezza di guida in condizioni spesso insidiose e difficili. 901ZS, come gli altri modelli della gamma Zenvironmnent di cui fa parte, è caratterizzato da una mescola e da una carcassa dure e resistenti, garanti di una lunga vita di utilizzo e di una perfetta adattabilità alla ricostruzione/ricopertura. In particolare, le piccolissime lamelle poste su ogni tassello garantiscono una continua tenuta a basse temperature e su fondi ghiacciati e innevati grazie al cosiddetto “Effetto Ventosa”. La spalla è inoltre rinforzata e rigida, capace di resistere all’usura e di consumarsi in modo uniforme e omogeneo, per una durata Yokohama 902W.

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di utilizzo maggiore. L’SC-Sipe (un piccolo incavo per il controllo dell’usura), posto sull’estremità del tassello, permette infine di verificare l’uniformità di consumo dello Yokohama 901ZS che, quando supera il 50% di usura del proprio battistrada, può essere utilizzato come pneumatico 4 stagioni. Yokohama 901ZS è disponibile nelle misure 315/80 R22.5 e 385/65 22.5.

L’ESPERIENZA MADE IN ROVERETO

Il Gruppo Marangoni è uno dei leader riconosciuti a livello mondiale nell’industria della ricostruzione degli pneumatici e nello sviluppo di tecnologie e macchinari Marangoni MD National Grip.

per la produzione di pneumatici nuovi e ricostruiti. Come abbiamo più volte analizzato nei nostri Speciali, le esigenze delle flotte di trasportatori cambiano sensibilmente di paese in paese. Per questo Marangoni sviluppa soluzioni ad hoc per tutti i mercati del mondo in cui l’azienda opera. Questo vale soprattutto per i mercati scandinavi e nordamericani, caratterizzati da condizioni metereologiche e stradali particolarmente estreme. I battistrada della gamma invernale sono progettati per garantire soluzioni specifiche per le condizioni stradali invernali che presentano una combinazione di superfici bagnate, asciutte o ricoperte da neve e ghiaccio, per applicazioni sia regionali che di lunga distanza. Tutti i disegni invernali di Marangoni utilizzano mescole ad alte prestazioni appositamente sviluppate per un grip ottimale anche alle più basse temperature e sulle superfici più estreme. I principali vantaggi offerti da queste mescole speciali includono una migliore elasticità a basse temperature ed una durata maggiore del battistrada in condizioni invernali severe. La gamma premium Marix della Marangoni include importanti prodotti invernali tra cui gli pneumatici ricostruiti autocarro per l’asse trattivo MD National Grip 2 (295/80R22.5), MD National Grip 3 (315/70R22.5 e 315/80R22.5), PD National Grip (295/60R22.5, 315/60R22.5 e 315/70R22.5) e PD Energeco FE (295/60R22.5, 315/60R22.5 e 315/70R22.5). Si tratta di quattro prodotti marcati 3PMSF per l’impiego regionale e lunga distanza, in tutte le stagioni. L’MZ Ecocity è invece uno pneumatico ricostruito all-position e all-season per autobus urbani, anch’esso marcato 3PMSF e disponibile nella misura 275/70R22.5 caratterizzata anche da un fianco rinforzato per la massima resistenza ad eventuali urti e strisciamenti contro i marciapiedi.

PREPARARSI AL MEGLIO CON HANKOOK

Anche Hankook si sta preparato al meglio per l’arrivo della stagione fredda con i suoi pneumatici invernali dedicati al segmento autocarro e bus. Unitamente al battistrada per l’asse sterzante e motore e al battistrada per rimorchi della serie SmartControl, Hankook vuole offrire a tutti gli autisti un’affidabile soluzione invernale completa che promette www.trasportale.it

NORMATIVE

GERMANIA:

TUTTO QUEL CHE C’È DA SAPERE Gli pneumatici invernali sono obbligatori in alcuni Paesi europei che vivono condizioni invernali anche severe per periodi prolungati, ogni anno, per ogni inverno. In alcuni Paesi europei è richiesta una profondità residua minima della scultura di 3 mm (alcuni paesi adesso richiedono anche 4mm, ndr). Quelli marcati M+S (Mud+Snow, ovvero Fango + Neve) offrono un disegno del battistrada e una struttura progettata per garantire performance che eccedono quelle di pneumatici standard in condizioni di pavimentazione innevata. L’etichetta M+S non è soggetta a precise procedure di test. Gli pneumatici con la montagna a tre picchi (3PMSF dall’inglese Three Peak Mountain Snow Flake) offrono performance invernali certificate: in questo caso le gomme hanno superato un test su strade innevate e hanno almeno il 25% in più di trazione di uno pneumatico standard. Come abbiamo visto, la nuova legislazione tedesca ha influito sul mercato degli pneumatici invernali. Quale variazione ha introdotto? A maggio 2017 il Consiglio Federale tedesco ha deciso di adottare gli emendamenti proposti dalla 52° ordinanza di modifica del regolamento sulla circolazione stradale. Il punto più importante, relativamente agli pneumatici, ha previsto che tutti gli pneumatici prodotti a partire dal 1° gennaio 2018 debbano essere marcati con il pittogramma 3PMSF che sarà l’unico ammesso, in futuro, per identificare gli pneumatici invernali. Le gomme recanti questo pittogramma, in Germania, andranno quindi progressivamente a sostituire quelle con la sola marcatura M+S, che non sarà più sufficiente per soddisfare il precedente “requisito minimo indispensabile” per le gomme dedicate alla stagione invernale. La normativa prevede un’implementazione graduale: oggi è d’obbligo per il solo asse trattivo, e pneumatici M+S prodotti prima del 2017 sono ancora utilizzabili. Dal 2020 l’obbligo si estende all’asse sterzante e infine, dal 2024, tutti i pneumatici dovranno essere 3PMSF durante l’inverno.

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SPECIALE

pneumatici CONCLUSA ALL’ASINARA L’INIZIATIVA “PFU ZERO SULLE COSTE ITALIANE” Si è conclusa recentemente ad Asinara l’iniziativa “PFU Zero sulle coste italiane”, il progetto di raccolta straordinaria di pneumatici fuori uso (PFU) abbandonati sulle coste italiane che fa capo a EcoTyre, il Consorzio che a livello nazionale si occupa della corretta gestione degli PFU, e all’Associazione Marevivo, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e di Federparchi-Europarc Italia e in collaborazione con la Guardia Costiera. In cinque anni sono oltre 8.500 le gomme portate a riva dai sub e finalmente avviate al recupero dopo

Hankook SmartControl AW02.

prestazioni eccellenti su ghiaccio e neve. Lo SmartControl AW02 è lo specialista invernale di Hankook che può essere usato tanto sull’asse sterzante quanto in tutte le altre posizioni. Come gli altri battistrada della linea di pneumatici SmartControl, lo pneumatico adatto a tutte le posizioni, convince non solo per il contrassegno M+S, ma anche per il simbolo del fiocco di neve su montagna a tre cime (3PMSF), che dimostra la grande adeguatezza all’inverno dello pneumatico. Il battistrada dello SmartControl DW07 è stato concepito concentrandosi sulle prestazioni sulla neve e sulla sicurezza sulle strade invernali. Lo specialista invernale autocarro di Hankook per l’asse motore possiede un battistrada particolarmente ampio

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essere state sommerse per anni: un gesto concreto per ripulire i nostri mari. Era abitudine comune, infatti, utilizzare i copertoni come parabordi su barche e moli per poi gettarli in mare, dopo anni di incuria e usura. Solo quest’anno gli interventi sono stati 6, tutti in acque portuali. Complessivamente sono stati correttamente avviati al riciclo circa 3.200 kg di pneumatici: a Messina (600 kg), a Trani (400 kg), a Gaeta (1.500 kg), a Marina di Ravenna (record, una sola gomma), a Porto Venere (600 kg) e ad Asinara (circa 100 kg).

che aumenta la superficie di contatto tra pneumatico e strada migliorando l’aderenza e il comportamento di marcia. Inoltre, il design del battistrada offre un valore aggiunto in termini di sicurezza contro l’aquaplaning grazie a cinque scanalature di drenaggio principali. Lo pneumatico per rimorchi SmartControl TW01, con un battistrada a 5 scanalature, si caratterizza per un’eccellente prestazione frenante tanto sulle strade bagnate quanto su quelle innevate e ghiacciate. Questa è garantita dalle tre scanalature centrali con le cosiddette lamelle 3D multiple. Le lamelle 3D conferiscono inoltre ai tasselli del battistrada una stabilità elevata, favorendo l’usura più omogenea del battistrada e il contemporaneo aumento della resa chilometrica e dell’efficienza di consumi.

CONTINENTAL E BRIDGESTONE

Come visto in molti paesi europei, gli pneumatici M+S o invernali sono obbligatori. Gli pneumatici Continental incontrano – e a volte eccedono, come scrive la

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stessa azienda – tutti gli standard regionali, da viaggi di lunga distanza su autostrade che attraversano vari Paesi europei a viaggi regionali brevi. Oltre ai prodotti con le tradizionali marcature, sono disponibili i pneumatici invernali Continental Scandinavia che superano facilmente le performance dei pneumatici M+S ed eccedono in modo significativo i requisiti del simbolo 3PMFS. Quando l’inverno morde, infatti questi pneumatici mordono di conseguenza. Grazie all’avanzata tecnologia di lamellatura, al design e allo specifico disegno del battistrada, lo pneumatico aggredisce il terreno innevato, senza sacrificare la sua durata e l’alto chilometraggio. Anche Bridgestone è impegnata a potenziare ulteriormente la sicurezza e il comfort di chi si mette alla guida di un truck. La nuova gamma di pneumatici On/ Off Bridgestone – composta da M-STEER 001, M-DRIVE 001 e M-TRAILER 001 – è ideale per essere usata sul fango o sulla neve fresca o in scioglimento (M+S) poiché offre migliori prestazioni di guida rispetto ai pneumatici standard. I nuovi pneumatici possono essere quindi impiegati in condizioni invernali estreme e sono quindi contrassegnati dal simbolo alpino che li identificacome pneumatici da neve secondo quanto definito dal Regolamento UNECE R117.02. Il disegno direzionale e l’inclinazione delle scolpiture del modello M-DRIVE001 offrono ottime proprietà auto-pulenti sul fango offrendo una trazione potenziata.


MONTAGGIO MISTO DI RUOTE ALCOA WHEELS E RUOTE IN FERRO Le ruote in lega per autocarro possono essere montate in gemellare con una ruota in ferro in posizione interna. In tal caso diventa essenziale per un montaggio sicuro, nonchè per una sufficiente lunghezza della linguetta di centraggio sul mozzo al fine di un corretto centraggio della ruota esterna in alluminio,la scelta della bulloneria corretta(dadi,dadi a manicotto e colonnette)

Sia le ruote in ferro che quelle Alcoa, devono corrispondere per quanto riguarda: la dimensione della ruota,il mezzo interasse in gemellare (outset),l'indice di carico, il montaggio con pneumatici identici e battistrada della stessa profondità.

AVVERTENZE: La scelta sbagliata di ruote e bulloneria può causare un montaggio non corretto delle ruote; Un montaggio scorretto della ruota può provocare la separazione delle ruote; Un eccessivo quantitativo di vernice può ridurre la forza di bloccaggio e favorire l'allentamento delle ruote. Per qualsiasi informazione non esitate a contattare Rigeneral Snc l'unico distributore Alcoa Premium in Italia

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ECCELLENZE DELLA RETE

SCANIA

e n o f i r G l e d a l a ’ l Sotto

In questa quarta puntata, il viaggio di TOE prosegue all’interno delle eccellenze della Rete Scania. L’estate è arrivata e le ferie sono alle porte ma il lavoro dell’officina non si ferma mai. A maggior ragione se si tratta di una realtà “captive” che deve offrire ai propri clienti un servizio a 360° di altissima qualità. Vi presentiamo allora l’Officina della Concessionaria Scania Commerciale SpA di

Federica Lugaresi

R

epetita iuvant dicevano gli antichi romani. Infatti come già spiegato in passato, quando si sceglie di investire in un nuovo strumento di lavoro, ossia in un nuovo veicolo, che accompagnerà per alcuni anni nella quotidianità e che si rivelerà decisivo per la competitività e redditività della propria azienda, è fondamentale scegliere il marchio a cui ci si affida.

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Sì, perché il rapporto con la Casa costruttrice, attraverso la sua concessionaria, non si esaurisce nell’atto della vendita. Anzi, questo è solo il primo passo e il punto di partenza di un percorso che verrà compiuto insieme al Costruttore, che attraverso la sua Rete di assistenza garantirà sempre la massima operatività dei mezzi. Il servizio e la relazione col cliente sono diventati a tutti gli effetti oggi più che mai strategici, e determinanti nella scelta di acquisto. Insomma fanno la differenza. E possiamo dire che il veicolo sia diventato anch’esso un servizio. In ciò Scania nella vicinanza al cliente, viene supportata da una Rete vendita e assistenza tra le più capillari nello scenario dei costruttori di veicoli industriali (un centinaio di officine di cui l’Officina della Concessionaria Scania Commerciale SpA congiuntamente a Scania Milano sono di proprietà).

CARTA D’IDENTITÀ

Si tratta di una realtà storica, essendo operativa dal 1974, anno in cui è iniziata la commercializzazione dei camion Scania e copre il territorio dell’intero Trentino-Alto Adige (su cui insistono altre tre officine autorizzate dalla Casa). Oggi l’officina conta 20 tecnici qualificati competenti e motivati tra meccanici, meccatronici ed elettrauto; 3 magazzinieri e 4 impiegati. Riveste quindi un’importanza anche sociale dando lavoro sicuro a diverse famiglie: nell’ultimo anno poi sono stati assunti 6 nuovi giovani che operano come meccanici e meccatronici.

Dal 1° Aprile Roberto Lucchi ricopre il ruolo di Service Manager. Roberto - che già conosciamo come Responsabile Tecnico di tutte le officine Scania – ha un back ground di perito elettronico e vanta un’esperienza lunga sedici anni all’interno delle officine del Grifone dove si è occupato di formazione tecnica, forte dell’esperienza sul campo, che lo hanno portato a conoscere le reali problematiche all’interno delle officine stesse. L’Officina Scania Commerciale S.p.A. è in grado di risolvere qualunque problema a qualsiasi ora del giorno e della notte: al di fuori dell’orario settimanale standard (lun-ven dalle 8.15 alle 17.15) è attiva una squadra composta da 4 persone (1 meccanico + 1 elettrauto + 1 caposquadra + 1 magazziniere per la gestione dei ricambi) che intervengono sia in officina che su strada con reperibilità H 24. Un lavoro duro, senza dubbio, quello del meccanico ma che dà tante soddisfazioni visto che molti clienti arrivano anche da fuori territorio di competenza e dall’estero (sia clienti fissi come Carlsson -trasportatore svedese- sia occasionali che si trovano ad attraversare il Brennero). I tecnici dell’organico operano su tutti i prodotti commercializzati da Scania: veicoli industriali, autobus urbani, extraurbani e turistici, motori industriale e marini ma anche su rimorchi e semirimorchi. In aggiunta ai normali interventi l’officina offre servizi di revisione, allineamento, banco prova freni e la taratura dei tachigrafichi digitali. Attrezzata ed organizzata con una linea vita per operare in sicurezza sul tetto degli autobus.

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Roberto Lucchi dall’1 parile è il Service Manager della Concessionaria di proprietà Scania.

CONCESSIONARIE SCANIA IN ITALIA

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Autoveicoli Erzelli S.p.A. CO.V.IN. S.p.A. C.S.A. S.r.l Diesel Tecnica Spolzino S.n.c. Italcar S.p.A. Leiballi & Cuzzuol S.p.A. Mantella S.r.l. Rangoni & Affini S.r.l. Ribatti Veicoli Industriali S.r.l. Sacar S.p.A. Scandicar S.p.A. Scandipadova S.r.l. Scania Commerciale S.p.A. Scania Milano S.p.A.

Toscandia S.p.A. Turbo Camion S.r.l. Varom S.r.l. Viocar S.r.l.

Come sappiamo il trasporto su gomma sta evolvendo sempre più verso il green e Scania, che ha il suo DNA di questo colore e che è all’avanguardia nel proporre soluzioni sostenibili, in questa officina ha pensato una corsia dedicata per i veicoli a gas ed ha previsto un ulteriore investimento per una nuova corsia in sicurezza per ampliare ulteriormente l’offerta del servizio. Viene offerto anche il Servizio Toll Collect per i clienti che attraversano la Germania e che quindi hanno necessità di montare questo dispositivo. Ricordiamo che Scania taglia “su misura” i veicoli per i propri clienti che sempre più spesso richiedono allestimenti particolari. In merito a ciò, l’Officina Scania Commerciale fornisce un servizio a cinque stelle: la pre-consegna di veicoli nuovi su espressa richiesta dei concessionari della rete Scania per lavorazioni particolari. TRASPORTARE OGGI

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COMPONENTI

FEDERAL MOGUL

Tecnologia dedicata all’automotive Incontro a Torino con i vertici di Federal-Mogul Powertrain per conoscere la nuova unità produttiva CPT, e per vedere in anteprima le novità presentate al pubblico allo IAA di Hannover di

Ferruccio Venturoli

L

a CPT (Controlled Power Technologies Ltd), con sede centrale in Inghilterra, è specializzata nello sviluppo di motogeneratori elettrici da 12V e 48V per applicazioni start-stop, di mild hybrid, di tecnologie per l’elettrificazione comandate dallo scarico, di sovralimentazione ad azionamento elettrico per i motori a combustione, di compressori elettrici per celle a combustibile e altri I vertici di Federal-Mogul Controlled Powertrain. Da sinistra Nick Pascoe, Chief Executive Officer di CPT , Rick Llope, Senior V. President Global Sales and Corporate Strategy e Gian Maria Olivetti, Chief Technology Officer, entrambi di Federal-Mogul Powertrain. Il primo e il terzo erano a Torino.

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prodotti del genere. Si tratta di tecnologie che permettono riduzione dei consumi, miglioramento delle performance e riduzione delle emissioni, per un’ampia gamma di applicazioni, motori per autovetture, veicoli pesanti e per l’industria. L’acquisizione apre la strada a Federal-Mogul Powertrain verso lo sviluppo e la produzione di tecnologie per la propulsione elettrica e ibrida che vanno ad aumentare l’offerta già esistente, arricchendola di un know-how per l’elettrificazione, pronta per essere integrata nei programmi di sviluppo. La nuova unità, che agirà come Federal-Mogul Controlled Power Ltd ha già “chiuso” dopo pochissimi mesi un contratto a lungo termine da 100 milioni di dollari, per lo sviluppo e la produzione in serie di sistemi avanzati starter-generator per un OEM globale.

VERSO L’ELETTRIFICAZIONE

“I rigidi obbiettivi di riduzione delle emissioni – ha spiegato Nick Pascoe, CPT Chief Executive – possono essere raggiunti solo grazie alla combinazione di motori a combustione più efficienti, grazie ad accorgimenti come la riduzione degli attriti interni o modalità avanzate di combustione, così come attraverso un’ulteriore elettrificazione della propulsione. Anche se i motori a combustione interna continueranno a giocare un ruolo fondamentale negli anni a venire riteniamo che l’elettrificazione


e l’ibridizzazione dei propulsori sia per i costruttori di veicoli la chiave di volta per ridurre le emissioni”. Dunque, tutti d’accordo, per andare verso il futuro lo si deve fare dando vita a un’elettrificazione che, probabilmente sarà molto graduale. Anche perché come ha detto l’ingegner Gian Maria Olivetti, Chief Technology Officer di Federal-Mogul Powertrain: “Prima di vedere un veicolo completamente elettrico davvero in grado di sostituire in tutto e per tutto gli attuali veicoli pesanti e di averne anche le prestazioni, dobbiamo aspettare parecchio, più di quindici anni: non credo che avverrà prima del 2035”. E, come diceva quel tizio, “Beato chi ci arriva!”

grippaggio e fatica, soprattutto con alberi motore in acciaio e fa parte della famiglia Federal-Mogul di tecnologie IROX che riducono l’attrito, migliorano l’efficienza e la resistenza all’usura, consentendo l’uso di oli a minore viscosità. “IROX 2 – ha spiegato Olivetti – estende il limite di utilizzo per i carichi a fatica intorno ai 100MPa, limite che normalmente richiede l’uso di costosi cuscinetti con rivestimento PVD. Riducendo l’attrito, i cuscinetti IROX aiutano i nostri clienti nella lotta per l’abbattimento dei consumi e delle emissioni”.

IL RIVESTIMENTO PER CUSCINETTI MOTORE IROX2

Dopo l’IROX 2 altra novità è la nuova generazione di manicotti in fibra tessile per garantire protezione in caso di incidente e resistenza all’impatto. Disponibile sia per vettura sia per heavy-duty, CrushShield 2448 è caratterizzato da una nuova struttura termorestringente che assorbe e disperde l’energia in caso di incidente, proteggendo i componenti sensibili all’interno del veicolo, incluse le linee per l’aria condizionata, le linee per il carburante, i tubi flessibili e i cavi di alta tensione.

IL MANICOTTO IN FIBRA TESSILE CRUSHSHIELD 2448

Un IROX 2, il cuscinetto dalle ottime prestazioni in termini di grippaggio e fatica, soprattutto con alberi motore in acciaio: riduce l’attrito, migliora l’efficienza e la resistenza all’usura.

Ma torniamo al prodotto, e alle novità che Federal Mogul Powertrain porta allo IAA. Dopo il lancio lo scorso anno di IROX 2, destinato a cuscinetti motore per veicoli leggeri, ora è la volta di un nuovo rivestimento polimerico dalle elevate prestazioni per applicazioni heavy-duty. IROX 2 offre ottime prestazioni in termini di

“D’altra parte – ha ripeso l’ingegnere – di pari passo con la crescente complessità dei motori per l’heavy-duty aumenta anche il numero di tubazioni, tubi flessibili e cavi e componenti del cablaggio che, comunque, devono essere protetti”. Il CrushShield 2448 è in grado di assicurare anche un’eccezionale resistenza all’abrasione, prevenendo così l’usura meccanica dei componenti limitrofi che entrano in contatto tra loro. Come leader globale nella progettazione di tecnologie abrasive e per gli urti, così come di prodotti innovativi in fibra tessile, le soluzioni CrushShield hanno superato diversi test avanzati, assicurando resistenza agli impatti e protezione duratura ai componenti.

LA FASCIA ELASTICA ELINETM

Una eLineTM, la nuova fascia elastica, per motori diesel di veicoli commerciali e industriali, che migliora la capacità di tenuta ai gas, rendendo omogeneo il film d’olio.

Crash test per un CrushShield 2448, manicotto in fibra tessile che garantisce protezione in caso di incidente e resistenza all’impatto.

LE FAMIGLIE PRODOTTO CPT

Alcune delle principali famiglie di prodotto nel portfolio di CPT sono:

• CPT SpeedStart e CPT SpeedTorq: una famiglia di motogeneratori gestiti

termicamente e facilmente controllabili per l’elettrificazione del motore e della trasmissione, che assicura cicli ottimali di funzionamento e reali benefici di guida; • COBRA: compressori volumetrici elettrici raffreddati a liquido che offrono fino al 15% di riduzione di CO2 e dei consumi in applicazioni heavy duty; • COBRA FC: soluzioni innovative per la fornitura di aria nelle celle a combustibile; • TIGERS: sistemi per il recupero dell’energia che riutilizzano l’energia prodotta dai gas di scarico per generare elettricità.

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Terza novità di Federal-Mogul Powertrain è la nuova fascia elastica, da utilizzare sui motori diesel destinati a veicoli commerciali e industriali, che migliora la capacità di tenuta ai gas, stabilizzando il moto dinamico della fascia stessa e rendendo omogeneo il film d’olio. Il profilo della superficie di scorrimento delle nuove fasce eLineTM, da utilizzarsi nella seconda cava, è stato progettato per distribuire l’olio in modo più uniforme attorno al cilindro e per modificare l’area della faccia di scorrimento al fine di ridurre la forza esercitata dalla pressione dei gas. Ne risulta una migliore efficienza motore, una maggiore robustezza e minori emissioni. Test al banco effettuati con la fascia eLine hanno dimostrato una significativa riduzione, fino al 20%, del fenomeno di blow-by, che si traduce direttamente in un aumento della pressione media effettiva o in una diminuzione dei consumi. TRASPORTARE OGGI

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IL BOLLETTINO DELL’AUTOCARRO

Nella lotta alla sempre più diffusa vendita online di prodotti automotive contraffatti, in difesa di produttori, distributori e clienti finali è partito il progetto pilota

ANFIA-CONVEY a cura di

Anfia Aftermarket

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Falso e pericoloso

RAGIONE SOCIALE FACET SRL SEDE Corso Francia, 329 – 10093 Collegno (TO) BREVE PROFILO AZIENDALE Facet è un’azienda italiana indipendente, leader del mercato internazionale dell’Automotive Aftermarket, dal 1946 specializzata nella produzione di parti di ricambio per una vastissima gamma di case automobilistiche. SETTORE MERCEOLOGICO ATTIVITÀ MANIFATTURIERE - 29.32.09 Fabbricazione di altre parti ed accessori per autoveicoli e loro motori nca PRINCIPALI PRODOTTI Sensori di gestione motore, MAF, MAP, sensori giri, gestione gas di scarico, sonde lambda, valvole EGR, termostati e termo-interruttori, interruttori stop e retromarcia, calotte, bobine, cavi, moduli di accensione. MERCATI GEOGRAFICI DI RIFERIMENTO EMEA, NAFTA, APAC FATTURATO 32 Mio € CONTATTI Tel 0114051555 – e-mail: marketing@facet.it SITO INTERNET www.facet.eu

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TRASPORTARE OGGI

NFIA, da anni attiva nella lotta alla contraffazione, e CONVEY, società leader nei servizi per la lotta alla contraffazione online, hanno avviato, a partire da aprile, il progetto pilota “Lotta alla contraffazione online su piattaforme di e-Commerce B2B e B2C”. L’iniziativa, la prima del genere in Italia, vuole fornire alle Associate ANFIA una chiara consapevolezza e un primo dimensionamento del problema su un gruppo di test, fornendo anche, alle imprese con le maggiori situazioni di criticità, le linee guida per intervenire con le più incisive azioni di contrasto. CONVEY sottoporrà una decina di imprese associate ad ANFIA a una fase di pre-analisi delle criticità, su una decina di Piattaforme e-Commerce basate in Cina, ma con mercato mondiale. L’output atteso è una prima diagnosi in grado di delineare il perimetro e le caratteristiche peculiari delle attuali criticità, con un primo dimensionamento economico del business illegale. “I motivi che hanno spinto l’Associazione a dare il via al progetto – ha detto Paolo Vasone, Coordinatore di ANFIA-Aftermarket – sono stati la diffusione e la complessità del problema dei ricambi automotive falsi venduti in internet. Il fenomeno, che è stato più volte denunciato da ANFIA stessa, ha ripercussioni negative non solo sui fatturati dei produttori degli originali, ma anche per la continua a pag. 26

agosto/settembre 2018



IL BOLLETTINO DELL’AUTOCARRO

segue da pag. 24

modalità di un’efficace strategia anticontraffazione attraverso alcune case history, e con l’ausilio di vere testimonianze aziendali di componentisti automotive, è stato spiegato come si manifesta la contraffazione online. I relatori hanno evidenziato, come un’efficace azione di contrasto alla contraffazione online sia obiettivo realistico e raggiungibile se concepito non come intervento spot, ma come azione sistematica di breve-medio termine.

concorrenza sleale subita dai distributori ufficiali, per i notevoli rischi che corrono gli acquirenti dei ‘fake’ e, più in generale, per il danno complessivamente arrecato al sistema socio-economico. Nel 2016 la Guardia di Finanza ha effettuato quasi 915mila sequestri in ambito automotive. Secondo gli ultimi dati, in Italia il valore del mercato dei ricambi contraffatti si aggira intorno ai 120 milioni di euro”.

UN’INDAGINE IN CINA

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La fase preliminare del progetto pilota ha previsto, una prima indagine sul dimensionamento della presenza del brand aziendale o di prodotto su alcune delle principali piattaforme di e-Commerce cinesi B2B e B2C, con mercato di sbocco internazionale o con sbocco prioritario in

Cina, e una seconda indagine sulle principali piattaforme occidentali di e-Commerce B2C, con mercato di sbocco internazionale o con sbocco prioritario in Italia. Sempre nell’ambito dell’iniziativa, ad aprile, CONVEY ha tenuto a Torino un primo seminario per presentare i contenuti e la metodologia del Progetto. In quell’occasione dopo aver inquadrato le

RAGIONE SOCIALE HELLA SPA SEDE Via Buozzi, 5 – 20092 Caleppio di Settala (MI) BREVE PROFILO AZIENDALE HELLA S.p.A è la filiale italiana di HELLA Gmbh, Gruppo nato nel 1899 con esperienza centenaria ricca di successi. HELLA ha sempre avuto una particolare attenzione anche a veicoli diversi dall’autovettura dedicando importanti risorse in termini di Ricerca e Sviluppo ai Settori Truck, Agricultural e Construction Machinery trasferendo ad esso le più avanzate tecnologie già presenti sulle autovetture. SETTORE MERCEOLOGICO Produzione e commercializzazione di componenti Automotive PRINCIPALI PRODOTTI Illuminazione, Elettronica, Frenante e Thermo Management per Autovetture e Veicoli Industriali.Negli ultimi anni sono state ampliate diverse linee, una di queste l’inizio della distribuzione in Italia del marchio DON (appartenente al Gruppo TMD Friction, tra i leader mondiali nell’Aftermarket indipendente per il comparto frenante) e indirizzata specificatamente per i veicoli industriali. MERCATI GEOGRAFICI DI RIFERIMENTO Italia FATTURATO N/D CONTATTI Simone Grilli – Marketing Communication Manager e-mail: simone.grilli@hella.com SITO INTERNET www.hella.com

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TRASPORTARE OGGI

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CONTRASTARE IL FAKE E PROTEGGERE I DIRITTI Dall’incontro è emerso anche come sia indispensabile che le aziende proteggano le loro innovazioni (tecnologiche, di forma, di segno distintivo, di contenuto, etc.) con la registrazione dei diritti di proprietà intellettuale nei vari Paesi del mondo. La definizione di un’efficace strategia di contrasto, inoltre, deve essere in grado di individuare le vere fonti primarie delle produzioni del “fake” che, nel settore automotive, sono riconducibili alla Cina e al Far East, non solo per le enormi capacità manifatturiere esistenti ma anche per la numerosità e la portata internazionale degli operatori di e-Commerce (in primis il Gruppo ALIBABA), essendo la Cina il Paese leader per numero di utenti della rete (oltre 700 milioni) e per volumi e valori di transazioni nell’e-Commerce. Solo una corretta individuazione e analisi del “fake online” permette di scegliere la migliore strategia di repressione e di focalizzare l’attenzione sui seller/contraffattori più pericolosi. Questa capacità di azione non può che basarsi su innovative soluzioni tecnologiche di “Internet Intelligence” e di “Business Intelligence”, nonché su un solido know-how legale/procedurale di “IPRs Online Protection”. Ricordiamo che il produttore o distributore che immette sul mercato prodotti contraffatti e dunque pericolosi per il consumatore in violazione delle norme vigenti viene punito con l’arresto da sei mesi ad un anno e con sanzione amministrativa da 10.000 a 50.000 euro.


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