OFFERTA IA
DA
COP
La Rivista degli Autotrasportatori
Anno 21 - dicembre 2018/gennaio 2019 - n. 207
TEST DRIVE
Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% - LO/MI
Renault Trucks T480 MAN TGX 500 Citroën Berlingo Volkswagen e-Crafter
le grandi interviste
ORIGINALE
l’importanza di un ricambio certificato. In AfterMarket
Salvatore Internullo, Peugeot Italia
ECOMONDO
il Salone, gli appuntamenti e Urba(N)et, il convegno COVER STORY: LAMBERET - ALCOA LA COMPONENTISTICA - NOTIZIARIO
SOMMARIO
n. 207
dicembre 2018/gennaio 2019 www.trasportale.it
PG.
36
LA PROVA DEL NUOVO BERLINGO In giro per Roma
ATTUALITÀ E OPINIONI 4 EDITORIALE
di Luca Barassi Il punto di vista del Direttore
8 DALLA STRADA
In breve le notizie più importanti del settore e dalle aziende
11 EDITORIALE DI FERRO di Ferruccio Venturoli La voce della passione
13 VOLTA PAGINA
20 ON THE ROAD
15 NON SOLO TIR
LO SCATTO 6 IL SORPASSO
di Paolo Volta Un Professore prestato alla logistica
di Alessandro Musumeci Tutto ciò che non è veicolo industriale
18 IL DORSALE
di Gian Paolo Pinton Opinioni e analisi sulla nostra società e sulla politica
Dagli Stati Uniti le notizie più curiose di un mercato fuori dai nostri standard
Offerto da: TRANSPOBANK
SPECIALE 43 ECOMONDO:
LA SOSTENIBILITÀ HA UNA CASA
A Rimini si è rinnovato l’appuntamento con il riciclo e il trasporto green
SEGUICI ANCHE SU www.trasportale.it @trasportale www.facebook.com/trasportareoggi www.youtube.com/trasportareoggi
Segui il QRCode Alcuni articoli di questo numero sono corredati di un servizio video pubblicato sul nostro canale YouTube. Per vederlo da uno smartphone basta scaricare la app gratuita per iPhone o per Android dai.
CI TROVI ANCHE SU IPAD
Trasportare Oggi è anche in versione elettronica Scarica gratuitamente la App da iTunes e potrai sfogliare TOE in qualsiasi momento e archiviare tutte le uscite sulla libreria virtuale.
p. 43
SOMMARIO n. 207 dicembre 2018/gennaio 2019 LE GRANDI INTERVISTE 22 SALVATORE INTERNULLO, PEUGEOT ITALIA
Una profonda ristrutturazione per un cambiamento di successo
Un programma ideato e condotto da Luca Barassi e
Ferruccio Venturoli
RUOTE COMMERCIALI 36 TEST DRIVE:
La Radio degli Autotrasportatori può essere ascoltata
ogni Giovedì, tra le ore 17 e le ore 19
CITROËN BERLINGO
sulle seguenti emittenti nazionali:
Prova all’ombra del Cupolone
■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■
40 L’E-CRAFTER
ARRIVA A MILANO
RUOTE INDUSTRIALI
Prova elettrica col nuovo furgone Volkswagen
26 TEST DRIVE: MAN TGX 500 La giusta potenza per ogni missione
RUOTE VINTAGE p. 26
56 IL MITO PEUGEOT Una furgonetta per la rinascita
Radio Centrale Radio Potenza Centrale Jonica Radio Radio CRC Targato Italia Radio Bussola 24 Radio Bologna 1 RCF Radio Città Futura Simply Radio Radio Lombardia
■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■
Radio Dora Radio Frejus Radio Popizz Radio Amore Radio One Radio Emme Radio Galileo Radio Cortina Radio Stella FM
in collaborazione con:
PROFESSIONE CAMIONISTA
PRODOTTO E REGISTRATO PRESSO GLI STUDI DI AREA AG (ROMA)
60 FINLANDIA E RUSSIA Viaggiando con i lupi
RUBRICHE FUORI STRADA 64 LOGISTICA
Il trasporto di vino ed olio
68 FOCUS: AZIENDE
EVENTI 30 TEST DRIVE:
RENAULT TRUCKS T 480
Il convegno di TForma quest’anno ad Ecomondo
Il giallo che piace
34 DAF CONSEGNA
Gottardi, un cliente speciale per SAF-Holland
49 URBA(N)ET
52 SCANIA PUNTA
A CODOGNOTTO
L’azienda di trasporti si espande con l’aiuto di DAF
IN COPERTINA Il ricambio originale è sinonimo di risparmio. Ne parliamo con CNH Parts&Service che fornisce i ricambi e l’assistenza per IVECO.
SUL PLUG-IN
Convegno-show del Grifone nella prima giornata di Ecomondo
Luca Barassi luca.barassi@trasportale.it COORDINATRICE EDITORIALE
Federica Lugaresi - lugaresi@trasportale.it
• CNH Parts&Service: L’ORIGINALE • IL MONDO DELLA COMPONENTISTICA • NOTIZIE ANFIA • NOTIZIE DAL MERCATO • ALCOA WHEELS STORE: Ultima puntata
72 CRYPTOLOGISTICA
Nello shipping le blockchain sono già diffuse
CASA EDITRICE
Transpoedit S.r.l. SEDE LEGALE
Viale Monza, 40 20123 Milano P. IVA: 07634360965 DIREZIONE E REDAZIONE
VICEDIRETTORE
Via Voghera, 11 - 20144 Milano redazione@trasportale.it
HANNO COLLABORATO
Responsabile: Ferruccio Venturoli Via Acciaioli, 7 - 00187 Roma
Ferruccio Venturoli ferruccio.venturoli@trasportale.it • COVER STORY: LAMBERET
La nuova rubrica che parla di aspetti legali legati al trasporto
La rivista degli Autotrasportatori n. 207 dicembre 2018/gennaio 2019 DIRETTORE RESPONSABILE
TOE AFTERMARKET
70 LEGALOGISTIC
Antony Alleyne, Alessandro Bassi, Massimiliano Barberis, Luca Gaier, Alessandro Musumeci, Gian Paolo Pinton, Paolo Sartor, Andrea Trapani, Paolo Volta GRAFICA E IMPAGINAZIONE
il bozzetto di patrizia cella FOTOLITO E STAMPA
Unigrafica - Gorgonzola (Mi) Di questo numero sono state tirate: 14.300 copie
REDAZIONE DI ROMA
Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997 Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, La informiamo che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Transpoedit Srl per inviarle la presente pubblicazione. I dati raccolti saranno trattati con l’uso di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, V.le Monza 40. È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.
Trasportare Oggi in Europa fa parte di: IL NETWORK DI MAGAZINE DIGITALI VERTICALI NUMERO UNO IN EUROPA
editoriale
di Luca Barassi
UNA CORSA LUNGA UN ANNO
S
iamo a fine anno e le cose da scrivere in questo spazio sarebbero tantissime. Bilancio di un’annata, numeri sull’immatricolato, novità e sfide editoriali nuove, ringraziamenti e arrivederci, cose viste e sentite tra le “stanze del trasporto”… Non basterebbe un intero giornale forse. Facciamo un… Focus? Potrebbe essere un’idea, magari l’anno prossimo però! Scherzi a parte, credo che questo 2018 sia stato, più che mai l’anno della sostenibilità, da noi celebrato con il FOCUS GREEN, pubblicato nel numero di novembre, un vero e proprio compendio di tutto ciò che riguarda il verde nella logistica di domani.
Sostenibilità, però, non è solo motori ecologici, carburanti alternativi ed emissioni zero. È anche qualità della vita e del lavoro, efficienza aziendale, cultura green a 360 gradi ed educazione stradale. Di questo vi voglio parlare su questo ultimo editoriale del 2018. Parto dal primo aspetto. Pier Luigi Del Viscovo, ha organizzato poche settimane fa il tradizionale incontro intitolato La Capitale Automobile Vans&Trucks dove ha raccolto intorno ad un “tavolo”, esponenti del nostro settore in grado di dare il proprio contributo su una visione sostenibile del trasporto. Un incontro di grande spessore perché, proprio qui, sono stati affrontati tutti gli aspetti che possono caratterizzare una direzione green: tecnologici, modali, assicurativi, politici,
4
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
infrastrutturali, relativi alla sicurezza e, non ultimo, l’aspetto umano, visto sia nell’ottica di una sempre maggiore centralità della persona (anche se sembrerebbe paradossale nell’epoca della totale automazione), ma anche del benessere totale di chi fa il mestiere dell’autista o, comunque, svolge un lavoro di tipo logistico. Maggiore benessere, maggiore produttività, tutto sommato. Su questo aspetto bisogna senz’altro far cultura e ci sarà ancora molto da dire in futuro. Lo abbiamo detto in ogni modo: la sostenibilità non è solo ambientale, ma anche economica. Perché? Perché se una azienda non riesce a sostenersi non può neanche contribuire allo sviluppo ecologico del nostro settore. Una bella sintesi di questa filosofia l’ha data Erick Méjean, deus ex machina di Lamberet, coniando il termine Ecolomia. Avete letto bene. Potete approfondire il significato di questa parola leggendo la cover story in Trasportare Oggi AfterMarket. Il tema culturale, invece, avrebbe bisogno di molto più spazio. Mi limito, come estrema sintesi a raccontare un aneddoto capitatomi qualche giorno fa che mi ha fatto sorridere. Qualche settimana fa abbiamo girato un breve video con MAN per sensibilizzare da un lato gli utenti della strada (anche pedoni) a comportarsi in modo civile e, dall’altro a far capire come i “nostri” operatori siano tutt’altro che dei “mostri”. Bene, nella finzione del video un pedone tenta di attraversare la strada dove non ci sono le strisce, proprio mentre sta passando un truck che, comunque si ferma e invita l’avventore a passare. Quest’ultimo ringrazia e si sposta di pochi metri per passare sulle strisce pedonali, con relativa ulteriore sosta del camion. Non lo avessimo neanche fatto apposta, questa scena si è realizzata, davanti ai miei occhi, nella realtà proprio sotto casa. Una gran bella soddisfazione e… un inevitabile sorriso sul mio volto.
A sto punto dovrei chiudere qui. Ma non posso. Non posso non sfruttare questo spazio per ringraziare chi ha supportato (e sopportato!) un anno intenso di lavoro. Quantomeno le persone più vicine a me, perché altrimenti sì che ci vorrebbe un servizio intero. Ho al mio fianco ogni giorno una donna che di questo mestiere ne aveva solo sentito parlare. Oggi Federica Lugaresi è una professionista completa e versatile, in grado di sostenere e coadiuvare le numerosissime pieghe del nostro lavoro. La trovate sempre. La trovo sempre. Qui. Una “compagna”? Sì, anche questo, nel senso più ampio del termine. Non vado in nessun tipo di ordine, ma Ferruccio Venturoli è l’anima “sincera” di questa redazione. Un vulcano di “ideone” che porta la nostra casa editrice a diventare sempre più grande. Sua la spinta a realizzare la nostra radio, che tanto sta divertendo il nostro settore e sue, sono certo, saranno molte nuove avventure. Andrea Trapani è un personaggio a cui non si può rinunciare. Un po’ “nerd”, un po’ intellettuale. Sicuramente solare, intelligente e un amico che mi porto dietro da tanti anni e con cui c’è un’intesa a volte preoccupante, idee politiche a parte! Dulcis in fundo colei che ha reso ancora più bello il nostro lavoro, Patrizia Cella, che con la sua “mano” ha rigenerato in chiave moderna questo giornale, e non solo. Davvero un salto di qualità notevole di cui avevamo bisogno. E Paolo Volta? Chi se lo dimentica ‘O Professore. Cinque anni fa con lui è nato TForma, un bambino che sta maturando e una collaborazione che è diventata un’amicizia. Grazie a tutti dal profondo del cuore. Che palle! Direte voi… chissenefrega di tutte queste smancerie. Avete ragione, ma per me è importante. Lasciate che, almeno una volta all’anno, mi appropri di questo spazio. Buon Natale e un fantastico 2019 a tutti voi che mi permettete di “avere” questo spazio!
LO SCATTO
offerto da
IL SORPASSO JAIPUR, RAJASTHAN INDIA, 2016
dalla STRADA CITROËN
Premiato il PET À PORTER GRIMALDI GROUP
Potenziati i collegamenti con la SARDEGNA
Grazie alla nuova linea tra Genova e Porto Torres il Gruppo Grimaldi potenzia i collegamenti con l’isola. La nave impiegata sulla rotta sarà la nave ro/pax Euroferry Malta, con una capacità di stiva pari a 130 semirimorchi/camion a partenza e la possibilità di ricevere 50 autisti al seguito. “Su richiesta dei nostri affezionati clienti e allo scopo di completare una rete logistica e di territorialità con la Sardegna, abbiamo ritenuto indispensabile iniziare questa linea che si aggiunge agli altri oltre 120 collegamenti di AdM offerti dal nostro Gruppo nel Mediterraneo”, ha affermato Guido Grimaldi, Corporate Short Sea Shipping Commercial Director, Grimaldi Groupte. Con questo potenziamento il Gruppo Grimaldi la sua sua ferma volontà ferma di investire sempre più di investire sempre più di investire sempre più di investire sempre più di investire sempre più di investire sempre più di investire sempre più di investire sempre più di investire sempre più di investire sempre più di investire sempre più nel mercato nel mercato nel mercato nel mercato sardo. Attualmente infatti il Gruppo partenopeo offre una rete capillare di collegamenti da e per la Sardegna che include altre linee regolari miste merci e passeggeri quali Livorno-Olbia e Civitavecchia-Olbia, oltre ai collegamenti storici Civitavecchia-Porto Torres e Civitavecchia-Olbia.
“Pet à Porter”, il primo kit di accessori per animali in viaggio realizzato da Citroën, ha ricevuto un importante riconoscimento al Best Event Award 2018. Il kit contiene tutto l’occorrente per muoversi assieme al proprio cane sia in ambiente urbano sia nei lunghi viaggi, in maniera confortevole, sicura e a norma di legge. Pratico e funzionale, il kit si può adattare all’intera gamma delle vetture Citroën. La Casa francese infatti, accompagna le evoluzioni della società e si impone come Marchio che si ispira essenzialmente alle persone e al loro stile di vita. Un esempio significativo è rappresentato dall’evoluzione del rapporto uomo - animale da compagnia. Quando quest’ultimo diventa di fatto un membro effettivo della famiglia, ne condivide la quotidianità, fatta anche di trasferimenti e viaggi in auto che devono garantire sicurezza e comfort anche ai compagni a quattro zampe. Composizione del kit “Pet à Porter”: per la sicurezza: pettorina in due taglie con cintura di sicurezza; divisorio per bagagliaio; divisorio per sedili con tasche porta oggetti; telecamera “action cam” con supporti per monitorare l’animale in viaggio; medaglietta QR Code (sulla quale è possibile caricare le informazioni anagrafiche, il libretto sanitario e la cartella clinica del proprio cane); kit primo soccorso; rampa pieghevole per l’accesso al bagagliaio (opzionale). Per l’igiene: protezione per bagagliaio; protezione sedili posteriori; accessori pulizia abitacolo. Per il benessere: distributori, acqua e cibo da viaggio; spessore di sicurezza portellone per garantire il circolo d’aria; tappeto rinfrescante; materasso isolante assorbi colpi; palla gioco porta snack. Per l’outdoor: borsa porta accessori che si trasforma in trasportino da bici; pettorina con aggancio per la telecamera “action cam”; asta estensibile per la “action cam”; ciotola doppia richiudibile. E poi si dice “Vita da cani”!!!!
PORTO DI TRIESTE
Nuovo ASSE INTERMODALE verso il
Nasce un asse intermodale da Cervignano verso il Baltico. Inaugurato oggi il nuovo servizio ferroviario che collegherà l’interporto di Cervignano a Rostock, in Germania. L’interporto di Cervignano, oltre alla funzione di retroporto degli scali di Trieste, Monfalcone e porto Nogaro, diventa quindi snodo del traffico merci continentale sulle direttrici del corridoio Adriatico-Baltico.
8
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
BALTICO
Il progetto è stato realizzato dalla LKW Walter, azienda austriaca attiva nel settore dei trasporti dal 1924, che ha individuato la struttura di Cervignano quale hub ideale per il collegamento tra il porto tedesco di Rostock, scalo di riferimento per il traffico merci diretto verso la Scandinavia e i Paesi baltici, e il Nord-est italiano. “Cervignano torna ad avere un treno intermodale.
Questo servizio rappresenta uno dei tasselli che ci permettono di parlare del nuovo sistema integrato del Mare Adriatico Orientale. Abbiamo da poco avviato gli shuttle tra Trieste e Cervignano. Ora vediamo la piena operatività di due hub regionali: da una parte Cervignano e dall’altra Villa Opicina”. Così Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, alla cerimonia d’inaugurazione del nuovo treno. Con una distanza di 1.300 km e un transit-time di circa 22 ore, il servizio prevede attualmente la circolazione di 3 coppie di treni settimanali in entrambe le direzioni, con l’obiettivo di incrementare la frequenza nel breve periodo. Il treno lungo 550 metri con 32 semirimorchi, permetterà di togliere dalla strada circa 200 camion a settimana, a tutto vantaggio della sostenibilità ambientale. Il servizio sarà ben bilanciato sia in export, con destinazione finale della merce Svezia e altri paesi scandinavi, che in import verso il Nord-est Italia e Slovenia.
dalla STRADA DHL
Spedizioni più fluide grazie ad una APP
MERCEDES-BENZ TRUCKS
Arriva l’autotrasportatore 4.0 La carenza di autisti, e di autisti improvvisati, è una delle problematiche più importanti di cui le aziende di autotrasporto si devono occupare. Questo è uno dei motivi per cui è stata ideata la competizione ‘BESTBKF’, con l’obiettivo di reclutare i migliori conducenti ‘in erba’, che presto siederanno al volante di un truck. La quinta edizione della grande competizione, rivolta ad apprendisti autotrasportatori professionisti nel settore del trasporto merci, si è aperta all’inizio del 2018 con il BESTBKF 2018. 24 giovani autisti truck si sono qualificati per partecipare al Mercedes-Benz TruckTraining, al termine del quale sarà rilasciato un modulo certificato in conformità alla Berufskraftfahrer-QualifikationsGesetz (BKrFQG), la legge relativa alla qualifica per autotrasportatori professionisti in vigore in Germania. La formazione per autotrasportatori professionisti è parte integrante dell’ampio e completo programma di corsi di qualifica offerto da Mercedes-Benz TruckTraining. Per questo, Mercedes-Benz Trucks è orgogliosa di presentare il risultato finora raggiunto: oltre 70.000 guidatori hanno ottenuto la qualifica nel corso degli ultimi 10 anni. Inoltre, nel giugno 2008 Mercedes-Benz è stato il primo produttore di veicoli industriali ad ottenere il riconoscimento dallo Stato per la propria proposta di corsi di qualifica in conformità con la BKrFQG. I conducenti di veicoli pesanti saranno dei professionisti sempre più preparati e tecnologicamente sofisticati!
Alla quarta conferenza annuale Risk & Resilience, DHL Global Forwarding ha presentato la sua ultima innovazione nella gestione del rischio della supply chain: l’app Resilience360. L’app, un’estensione della piattaforma Resilience360 già esistente, offre un monitoraggio quasi in tempo reale dei punti salienti delle spedizioni per tutte le modalità di trasporto, oltre a segnalare incidenti esterni in grado di interrompere la catena di approvvigionamento di un’azienda. Fornisce alle aziende la possibilità di accedere sempre e ovunque alle informazioni sulla supply chain e utilizza tecnologie avanzate a portata di mano per aiutare le aziende a prevedere, valutare e mitigare le interruzioni in tempo quasi reale. “Nel mondo sempre più connesso in cui viviamo, sia le persone che i beni sono costantemente in movimento, rendendo imperativo la gestione del rischio quasi in tempo reale. Allo stesso tempo, le catene di fornitura sono diventate incredibilmente complesse”, spiega Tobias Larsson, responsabile di Resilience360, DHL Customer Solutions & Innovations. “Tuttavia, grazie a tecnologie rivoluzionarie come i big data, l’analisi predittiva e gli algoritmi di apprendimento automatico, siamo in grado di identificare e gestire i rischi come mai prima d’ora. La nostra app mette tutto quel potere predittivo a portata di mano” .
FERCAM
Arrivano i primi veicoli IVECO a LNG CLEAN, SMARTER LOGISTICS, questo uno degli obiettivi strategici 2015- 2020 dell’azienda altoatesina di trasporti e logistica
FERCAM, in risposta alla crescente esigenza di sostenibilità che sempre più caratterizza il settore dei trasporti. Tra le varie iniziative assunte, nel 2016 per il parco automezzi della controllata FERCAM Spagna sono stati effettuati i primi investimenti in dieci camion LNG con HP 330; successivamente nel 2017 sono stati inseriti nel parco veicolare ulteriori dieci automezzi LNG per i trasporti nella pianura padana mentre a giugno di quest’anno sono stati ordinati i primi Camion LNG Iveco con 460 HP. FERCAM è da sempre all’avanguardia in
tema di occhio al “green”. Ad avvalorare ciò, i nuovi motori a LNG che permettono - secondo dati della casa produttrice - una riduzione delle emissioni di particolato del 99% rispetto ai limiti Euro VI, degli NOx del 60% e di CO2 del 15% (e addirittura del 95 % con uso di biometano). Inoltre il loro funzionamento è di 8 dB più silenzioso, con un decremento del 50% della rumorosità a vantaggio anche del confort di guida. Nel caso specifico i veicoli FERCAM sono dotati di optional SILENT MODE, che riduce il livello di rumorosità a 71 dB, misurati nel test Piek Quiet Truck. “Questo è un segnale importante per noi e conferma che l’impiego di carburanti alternativi come il gas naturale liquido costituisce la soluzione immediatamente praticabile per attraversare il Brennero e tutto l’arco Alpino in modo sostenibile dal punto di vista ambientale. Sono convinto che i problemi dell’inquinamento prodotto dai mezzi pesanti possono e devono venire risolti con tecnologie innovative come queste e non con i divieti. Siamo molto fiduciosi che il Governo del Tirolo permetta in futuro a questi nuovi veicoli di essere esclusi dai divieti settoriali e di poter circolare anche durante la notte contribuendo a ridurre con questo provvedimento l’intasamento autostradale diurno” afferma Thomas Baumgartner, Presidente di FERCAM. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
9
dalla STRADA SCANIA
Giro di
poltrone Novità e aria di cambiamenti nel nido del Grifone. Italscania è pronta ad affrontare il 2019 con grande entusiasmo ed energia, mettendo in atto alcuni cambiamenti nella propria organizzazione. In particolare a partire dal 1° novembre 2018 Gianmarco Bezzi, attualmente Direttore Generale della Concessionaria Scania Milano assumerà la posizione di Direttore Sviluppo Rete. Cinzia Caserotti, prenderà l’incarico di Direttore Vendite Ricambi, mentre Daniel Dusatti assumerà il ruolo di Direttore Vendite Veicoli. Michele Marchetti, attualmente Area Manager di Italscania diventerà Direttore Generale di Scania Milano S.p.A.
RENAULT TRUCKS
Optifuel Lab , il veicolo
gestione energetica ed il miglioramento del sistema di trasmissione. Lungo gli itinerari effettuati dall’Optifuel Lab 3 i dati di navigazione e di traffico (Benomad), meteorologici (Wezzoo) e pneumatici (Michelin) saranno utilizzati da sistemi di controllo di velocità predittivi ottimizzati e dal sistema di raffreddamento. Quest’ultimo sarà dotato di nuovi attuatori per migliorare il risparmio energetico. Gli sviluppi saranno integrati con una nuova Interfaccia Uomo Macchina appositamente sviluppata in collaborazione con l’IFSTTAR per offrire al conducente un sistema di assistenza alla guida economo, efficiente ed ergonomico. In aggiunta, il controllo dell’alternatore sarà reso ancora più intelligente per ottimizzare l’equilibrio tra la produzione di energia elettrica e il consumo di carburante del motore termico.
laboratorio
Optifuel Lab 3, è il veicolo-laboratorio frutto del progetto di collaborazione FALCON, attraverso il quale il costruttore si propone di ridurre del 13% il consumo di carburante di un intero autocarro. Gli sviluppi tecnologici dell’Optifuel Lab 3 riguarderanno l’ottimizzazione aerodinamica del gruppo trattore-semirimorchio (sarà migliorata l’aerodinamica della motrice mediante la sostituzione dei retrovisori con videocamere ed un nuovo design del primo montante della cabina (montante A), gli pneumatici con bassa resistenza al rotolamento e connessi, le funzionalità predittive di assistenza alla guida economa e di
IKN ITALY
Parte la 4a edizione di “INNOVAUTO” L’azienda augura a tutti le migliori soddisfazioni professionali, con la certezza che ognuno porterà nuove competenze nei ruoli che andrà a ricoprire. “Ci apprestiamo ad affrontare il nuovo anno con grande determinazione ed entusiasmo per continuare a crescere”, ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania. “La vera forza della nostra azienda è il fattore umano: sono le persone a fare la differenza nella nostra realtà. Tutti i colleghi che hanno assunto nuovi incarichi hanno messo in atto un importante percorso di crescita all’interno di Italscania, il mio augurio è quello che possano continuare sulla stessa strada, con grande successo e soddisfazione”.
10
Il prossimo 13 febbraio, a Milano, avrà luogo la quarta edizione dell’evento “Innovauto - un ecosistema connesso per una nuova driving experience”. Grazie al confronto diretto con i Top Manager della mobilità, sarà un’opportunità unica di networking e approfondimento volta a indagare le direttrici della trasformazione del settore e le nuove tecnologie abilitanti il cambiamento. L’iniziativa metterà a confronto Carmakers, Cardealer, Istituzioni e Nuovi Player del settore per esplorare le potenzialità delle partnership e dei nuovi asset tecnologici in ottica di interoperabilità e interconnessione. Si cercherà di dare risposte a quesiti come: l’e-commerce rivoluzionerà il processo di acquisto dell’auto? Come coniugare esperienza in concessionaria con esperienza
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
digitale? Quali saranno i nuovi modelli di contatto after sales? E ancora, in tema di customer experience on board, l’auto connessa sarà uno smartphone a ruote? Infine, una sessione riservata dedicata all’evoluzione del parco auto: quale sarà il motore della flotta aziendale? L’evento è patrocinato da UNRAE.
RIFLESSIONI SULL’ELETTRICO
L
a rivoluzione dell’elettrico fa bene all’ambiente, ma non sembrerebbe che valga lo stesso per l’industria. Questo vale soprattutto per le tante aziende che producono componentistica automotive e che, da quello che dicono i bene informati, tra una decina d’anni si potrebbero trovare il lavoro dimezzato fino a dover chiudere i battenti. Il Parlamento europeo ha abbassato ulteriormente l’asticella delle emissioni a cui i Costruttori dovranno sottostare implementando la tecnologia elettrica, per veicoli ibridi e per gli EV, ma per certi versi demonizzando – secondo noi a torto – il motore termico. Sarebbe meglio dire il motore Diesel che, forse non tutti lo sanno, ma è ormai arrivato con le ultimissime generazioni, a un livello di “pulizia” che solo qualche anno fa era follia solo sperare. Dunque l’Europa, colpita da questa vertiginosa e inarrestabile voglia di “emissione zero” ha, di fatto deciso che il Diesel è il diavolo e che, con l’elettrico, si va in paradiso.
IL DIESEL COME IL DIAVOLO Intorno al motore Diesel, cioè intorno alla normale produzione di serie, gravitano migliaia di piccole e grandi aziende che forniscono la componentistica e che danno da lavorare a centinaia di migliaia di persone. Se la mobilità elettrica porterà nuovo lavoro nel settore energetico (più che nell’automotive), molte aziende, circa il 30% di chi produce componenti e che da lavoro a quasi un milione di persone, sono piuttosto spaventate. Più o meno un anno fa, in un’intervista, il presidente di AsConAuto Giorgio Boiani prevedeva che l’arrivo della mobilità elettrica sarebbe costato il lavoro
a mezzo milione di italiani della filiera automotive. Ancora non si sa se ci ha “preso”, ma sicuramente non ha detto una castroneria. E questo anche per un motivo “tecnico” e piuttosto semplice: il motore elettrico è costruito con meno di una cinquantina di componenti, una cifra nettamente inferiore ai circa 3mila pezzi di cui ha bisogno un’unità Diesel. Qualche anno fa nelle nostre strade ogni tanto ci si imbatteva nell’insegna di un carburatorista o di un radiatorista; botteghe ormi sparite. Cosi, allo stesso modo, salutando il cambio manuale, i differenziali, le frizioni e sistemi di scarico solo per dirne alcuni, i motori dei veicoli di domani non avranno bisogno di carburatori e dei numerosi collettori, oggi in abbondanza sui mezzi con motore endotermico.
editoriale di ferro
di Ferruccio Venturoli
L’ESEMPIO DELLA FONDERIA CASATI In Italia e in Europa, ci sono centinaia di aziende che da mezzo secolo producono i componenti necessari a quei sistemi; in pochi anni saranno obsoleti. Rimarrà solo chi sarà in grado di adattarsi alle nuove esigenze dell’industria automotive, ma non sarà facile per costi e strumenti all’interno delle fabbriche. Un esempio, piuttosto recente, è quello della Fonderia Casati di Varese, un’impresa che deve il 90% dei ricavi all’industria automotive. Stando a quanto riporta il Sole 24 Ore, un importante contratto milionario con la Renault per la fornitura di collettori di scarico da 120mila pezzi l’anno, che doveva terminare nel 2023, è stato ritrattato e terminerà nel 2020 causando un danno notevole all’azienda. Come la Fonderia Casati sono tante le aziende che potrebbero andare incontro a crisi profonde, soprattutto per la velocità con la quale la “voglia di elettrico” è cresciuta, senza, di fatto, dare il tempo al settore di accorgersene. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
11
dalla STRADA
AUTOSTRADA FERROVIARIA
Aria di festa Nuova connessione tra Porto di Calais in ALIS e Orbassano
Seconda Assemblea Generale. Poco più di due anni di vita e già ALIS è una realtà importante e impegnata nello sviluppo del sistema trasporti italiano ed europeo. Un’associazione nata dalla volontà di utilizzare l’intermodalità per rendere più efficiente la mobilità delle merci, riducendo le emissioni di CO2, come richiesto dalla Comunità europea, ma anche riducendo i costi di esercizio delle imprese di trasporto. Un lavoro ed un impegno che è arrivato fino ai vertici della politica ed ha permeato il tessuto imprenditoriale del nostro comparto a tutti i livelli. Testimonianza ne è stata la presenza alla 2a Assemblea nazionale, svoltasi all’Auditorium della Musica di Roma lo scorso 20 novembre, non solo di oltre 3.200 persone tra aziende, giornalisti, opinion leader, esponenti dell’industria e giovani, ma anche delle più alte cariche dello Stato, a partire dal Vice Premier Matteo Salvini che, in un accorato discorso, ha sottolineato l’importanza di iniziative come quella di ALIS ed il pieno supporto del Governo. Una presenza per nulla scontata, dato che il più delle volte, eventi di questo tipo del nostro settore vengono snobbati dalla politica italiana, lasciando alle “seconde o terze linee” il compito di partecipare. Il presidente di ALIS Guido Grimaldi ha centrato la sua relazione sugli obiettivi strategici per la prossima stagione, tra cui innanzitutto l’accordo raggiunto con due prestigiosi istituti bancari a capitale pubblico, il Mediocredito Centrale – Banca del Mezzogiorno ed il Monte dei Paschi di Siena, in base al quale le imprese del Sud associate all’ALIS potranno beneficiare con condizioni e tempistiche vantaggiose di finanziamenti per progetti di crescita e sviluppo. A tal fine è stata costituito un fondo “tranched cover” fino a 500 milioni, di cui 100 milioni già stanziati ed immediatamente operativa, che costituiranno garanzia a copertura dei prestiti ottenuti dalle imprese operanti nella logistica integrata. Anche la seconda parte del meeting, una tavola rotonda moderata da Bruno Vespa, ha visto la partecipazione di importanti esponenti istituzionali: l’on. Edoardo Rixi, Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, dell’on. Vannia Gava Sottosegretario per l’Ambiente e la tutela del territorio e del mare, dell’on. Claudio Durigon Sottosegretario per il Lavoro e le politiche sociali, del Gen. Francesco Presicce Capo ufficio generale del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, dell’Amministratore Delegato Grimaldi Group dott. Emanuele Grimaldi, dell’Amministratore Delegato Medio Credito Centrale dott. Bernardo Mattarella e del dott. Giovanni Maione General Manager Area Sud e Sicilia Monte dei Paschi di Siena.
È partita nelle scorse settimane una nuova linea “d’autostrada ferroviaria” in servizio tra il porto di Calais e l’interporto di Orbassano, nell’hinterland di Torino, che permetterà in un prossimo futuro il trasferimento di almeno 31.000 camion dalla strada verso la rotaia. L’esercizio della linea si basa sui terminali esistenti presso il porto di Calais e l’interporto di Orbassano, con la collaborazione delle società ferroviarie Fret SNCF per la tratta francese e Mercitalia (gruppo Ferrovie dello Stato Italiane) per la tratta italiana. È inoltre prevista una connessione con i servizi traghetti che collegano la Gran Bretagna a Calais, allo scopo di trasportare direttamente in Italia, semirimorchi non accompagnati attraverso la Francia. Vengono proposte sin da subito proposte tre rotazioni settimanali che collegano Calais a Orbassano lungo una distanza di 1.150 km, con tempi di percorrenza di 18 ore. La frequenza a pieno carico della nuova autostrada ferroviaria proporrà fino a due rotazioni al giorno. Il servizio, aperto a qualsiasi tipologia di rimorchi, permette di risparmiare circa 1,2 tonnellate di CO2 per rimorchio e per viaggio, pari a un risparmio complessivo di 37.200 tonnellate di CO2 in un anno.
BRE.BE.MI.
Suggerimenti
TURISTICI
SUL PROSSIMO NUMERO UN DETTAGLIATO RESOCONTO DELL’EVENTO
12
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
Sono stati inaugurati, alla presenza dell’Assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia, Lara Magoni e del Presidente di Brebemi SpA, Francesco Bettoni, i due Totem multimediali voluti da A35 nell’ambito della valorizzazione territoriale delle aree attraversate. Brebemi ha deciso di attivare, in collaborazione con Regione Lombardia ed Explora due postazioni multimediali nelle aree di servizio Adda Nord e Adda Sud, punti informativi parte del progetto InfoA35. La direttissima Brescia-Milano da oggi è quindi inserita nel network informativo turistico di Regione Lombardia. Il vantaggio per gli utenti autostradali che sostano nelle due Aree di Servizio a Caravaggio, è quello di poter ricevere assistenza per i successivi spostamenti ed informazioni di carattere turistico sull’area interessata da Brebemi e sull’intera Lombardia.
L’ACB (O ABC?) DELLE OPERE
P
er verificare la sostenibilità di un investimento sovvenzionato con risorse della collettività, è richiesta, assieme ad altri strumenti, l’analisi costi benefici. Introdotta ufficialmente in Italia dal F.I.O. (Fondo Investimenti Occupazione) nel 1988, l’analisi ACB è un linguaggio internazionalmente accettato dalla Commissione europea, la Banca mondiale e l’Ocse. Rappresenta uno strumento analitico che consente di valutare la variazione nel benessere sociale derivante da una decisione di investimento e, di conseguenza, il contributo di quest’ultima al conseguimento degli obiettivi della politica di coesione. Lo scopo dell’ACB è quindi quello di facilitare una più efficiente allocazione delle risorse. L’ACB si basa sulla individuazione dei costi e dei benefici in termini monetari apportati alla società da un intervento. Tali valori vengono attualizzati per renderli confrontabili, ossia “corretti”, in base alle differenze temporali relative che spesso fanno riferimento all’inflazione, in quanto un costo di ieri non è direttamente confrontabile con un guadagno di domani. Poiché gli aspetti strettamente finanziari non sono esaustivi nel descrivere i possibili impatti (positivi e negativi) di un progetto, l’ACB basa il proprio giudizio di opportunità anche su criteri sociali, calcolati a partire dai risultati dell’analisi finanziaria mediante adeguate correzioni per derivare il complesso dei costi e dei benefici legati all’opera sottoposta all’esame. Le variabili considerate da quest’analisi sono dunque economiche, ossia di tipo finanziario (monetario) e sociale (monetizzato). L’obiettivo è verificare se i benefici derivanti dall’implementazione del progetto superano i costi necessari alla sua realizzazione. Fondamentale è la prospettiva con cui si osserva e giudica un progetto; è del tutto evidente che un progetto di caratura Europea non può essere valutato in un’ottica locale.
Nel 1837 l’alessandrino conte Antonio Piola pubblicò un volume dal titolo “Delle strade Ferrate e della loro futura influenza in Europa” nel quale analizzava le esperienze sviluppate in altri Paesi, valutava la situazione economica e politica del periodo ed illustrava il proprio progetto di rete da realizzare nel Piemonte e nel resto d’Europa. Le sue riflessioni si concludevano con questa considerazione: “l’invenzione delle strade ferrate, meravigliando il mondo, mostrò che all’utile della sicurezza dei trasporti potevasi aggiungere quello della loro celerità ed economia... in ogni caso i vantaggi superano di gran lunga i danni parziali che per esse potrebbero forse succedere”. Che possiamo considerare come una prima trattazione di come si effettua la valutazione di progetto. Altra figura Piemontese di rilievo è quella di Camillo Benso conte di Cavour che il 4 maggio 1848, con l’esercito sabaudo in piena offensiva militare contro l’impero Austriaco firmò un articolo sull’importanza del collegamento Genova-Milano, considerato strategico e prioritario non solo nel campo economico ma nella prospettiva storica-risorgimentale: “Considerando gli interessi generali della grande valle del Po, di cui Genova è il porto principale, fatta astrazione alla strada di Torino, le cui condizioni non sono alterate, la strada più importante è quella da Genova a Milano. Queste due città debbono essere riunite nel modo più breve e più celere. La via del Lago non può servire a tale scopo; (...) Con tale giro vizioso si aumenterebbero di molti chilometri lo spazio a percorrersi per giungere da Genova a Milano mediante una strada che, diramandosi dalla strada di Torino fra Serravalle e Novi, corresse direttamente verso Milano passando per Tortona, Voghera e Pavia. (…); cade a terra, se si considera ciò che dovrà risultare dalla non dubbia estensione delle strade ferrate a tutti i principali punti delle nazioni civili”. Siamo a quasi due secoli da quel 1948, me è una indiscutibile analisi costi benefici sviluppata in un’ottica europea. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
volta pagina
di Paolo Volta, giornalista, saggista e consulente di Economia dei trasporti
13
dalla STRADA
FORD
L’OVALE BLU crea La mappa degli incidenti stradali una nuova posizione tutta GREEN ACI
7 incidenti su 10 avvengono sulle strade urbane, 3 su quelle extraurbane; aumentano gli incidenti in autostrada (+0,4%), diminuiscono sulle altre tipologie di strada (-0,7% extraurbane, -0,5% urbane), sulle strade extraurbane principali aumentano i morti (+7,4%) e calano i feriti (-1,6%). Sono i dati essenziali che emergono da “Localizzazione degli incidenti stradali 2017”, lo studio, realizzato dall’ACI, che analizza i 36.560 incidenti (1.228 mortali), 1.359 decessi e 58.967 feriti, avvenuti su circa 55.000 chilometri di strade del Belpaese. Prendendo come riferimento l’anno 2010, gli incidenti sono diminuiti del 22%, i morti del 17,8%. Rispetto al 2016, invece, gli incidenti sono calati dell’1% e i decessi cresciuti del 7,4% (94 in più). Le autostrade urbane risultano quelle con la maggiore densità di incidenti a causa degli elevati flussi di traffico e della pluralità di mezzi diversi.
La Penetrazione urbana della A24 è la strada sulla quale si verificano più incidenti: 17,1/km, a fronte di una media italiana di 1,3 incidenti/km - per la rete autostradale - e di 0,6 incidenti/km per le strade extraurbane. Seguono il Raccordo di Marghera (11,3 incidenti/ km) e il Raccordo di Reggio Calabria (10,5 incidenti/km). Tra le strade extraurbane troviamo al primo posto la Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga (7,6 incidenti/ km), seguita dalla 131 dir (7,5 incidenti/km) e dalla 296 della Scafa (6 incidenti/km). Ma ci sono anche buone notizie. Rispetto al 2016, nel complesso, le strade nelle quali gli incidenti sono diminuiti in modo consistente: GRA, 106 Jonica, Statale del Lago di Como e dello Spluga, Appia, Statale dei Giovi e Autostrada Salerno-Reggio Calabria. Auspichiamo che un miglioramento si registri su tutte le strade!
La Casa ha annunciato la nomina di Steve Hood come primo Director of Electrified Vehicles di Ford Europa. La nuova posizione, prevede lo sviluppo della strategia e di modelli di business dedicati ai veicoli e ai servizi elettrificati. La creazione di questo nuovo ruolo rientra nell’ambito del percorso di rinnovamento di Ford Europa, che includerà anche lo sviluppo nell’area dei veicoli commerciali, focalizzando investimenti e risorse dell’azienda su prodotti e servizi in grado di creare modelli di business vincenti e supportare la redditività a lungo termine. “Avere un referente dedicato ai veicoli elettrificati, anche in Europa, è fondamentale nel percorso di rinnovamento per il futuro delle nostre attività, per questo diamo il benvenuto a Steve nel team”, ha affermato Steven Armstrong, Group Vice President and President, Europe, Middle East and Africa, Ford Motor Company. “Con la crescita del mercato dei veicoli elettrificati, Steve lavorerà a stretto contatto con il team Edison per offrire un portafoglio di prodotti specifico per i nostri clienti europei”. Globalmente, l’Ovale Blu, sta investendo 11 miliardi di dollari, per aggiungere alla propria gamma modelli elettrificati entro il 2022, inclusi Plug-in Hybrid e veicoli totalmente elettrici. In Europa, inizierà a breve la produzione della Mondeo Hybrid Wagon che si affiancherà alla già esistente Mondeo Hybrid, a quattro porte. Nel 2019, Ford Europa introdurrà veicoli con tecnologia mHEV (mild hybrid) da 48 volt, oltre alla versione definitiva del Transit Custom Plug-in Hybrid (PHEV). Nel 2020, sarà disponibile un SUV completamente elettrico con una autonomia di percorrenza di 480 km e altri due veicoli completamente elettrificati.
CITROËN
NUOVO BERLINGO in Franciacorta La terza generazione di Citroën Berlingo è stata progettata su di una parola chiave: versatilità. Stiamo parlando di una compagna di viaggio, una vettura per la famiglia, un mezzo per trasportare attrezzature sportive e tante valige. Disponibile in due misure, M e XL, lunghe rispettivamente 4,40 metri e 4,75 metri, da 5 e 7 posti, il Nuovo Berlingo fa un passo in avanti rispetto al passato, dal punto di vista estetico e anche tecnologico.
14
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
Oggi si trasforma in un veicolo che fa dello stile uno dei suoi punti di forza. Il frontale di Nuovo Citroën Berlingo si distingue per caratteristiche forti, che derivano dall’adozione per la parte anteriore della piattaforma EMP2 e dagli sbalzi accorciati. Ora ha un cofano più alto e corto, che domina la strada; il parabrezza spostato in avanti offre più spazio e più luminosità. I tratti somatici del frontale rivelano l’appartenenza ai modelli Citroen di ultima generazione con la firma luminosa su due livelli e gli airbump laterali in grado di coniugare grande personalità con elementi di praticità e comfort. La scelta di materiali morbidi e accoglienti ispirati al mondo degli arredi e dei viaggi rendono l’abitacolo funzionale e pratico. La funzione Mirror Screen, con Android Auto, Apple Car Play e MirrorLink permette infatti di usare le applicazioni del proprio Smartphone sul TouchPad da 8 pollici in totale sicurezza. Ma questa è solo una delle quattro tecnologie di connettività di cui è dotato Nuovo Berlingo che dispone anche di un sistema di navigazione connessa 3D di ultima generazione, del dispositivo di ricarica Wireless per smartphone e del Citroen Connected Box con Pack SOS che interviene in caso di emergenza attraverso una chiamata geolocalizzata. Ampia infine la gamma di motorizzazioni che si arricchisce oggi del nuovo 1.5 BlueHDi e la possibilità del cambio automatico EAT8. Senza dimenticare l’efficiente 1.2 PureTech da 110 CV.
AZIONI E REAZIONI
L
e domande che mi pongo questo mese sono: dove stiamo andando? Dove andremo a finire? Anzi, dove ci stanno portando? Eh, sì perché queste domande bisogna che tutti ce le poniamo e, possibilmente, dovremmo avere una bozza di risposta. Il bello o il brutto di questa epoca è che tutto è connesso: tutto, e non mi limito a parlare di Facebook o Amazon. Quando dico che tutto è connesso significa che i legami mondiali sono senza confini: gli USA avviano delle sanzioni in Iran? I costruttori di automobili europei devono uscire anch’essi dall’Iran. L’Africa diventa instabile per la caduta dei regimi autoritari che, nel bene e nel male, riuscivano a tenere la situazione sotto controllo? Ne scaturiscono ondate migratorie che mettono al collasso alcuni Paesi europei. Sono soltanto due esempi del livello di interconnessione a livello mondiale, ma ce n’è uno a noi molto più familiare e riguarda i nostri rapporti con l’Europa: ce ne freghiamo dei patti firmati in precedenza con i Paesi alleati e delle regole in vigore? Vogliamo sfidare il sistema perché ci riteniamo autonomi e non dipendenti dalla burocrazia della politica europea? Bene, nel giro di pochi giorni, lo spread risale ai livelli di allerta, le banche iniziano a dare segni di debolezza, i piccoli risparmiatori rivedono l’incubo dei tassi di interesse alle stelle.
quando si proclamano promesse irrealizzabili per ottenere i voti, poi bisogna avvertire gli elettori stessi dei risvolti negativi che l’attuazione di simili promesse potrà provocare. Mi spiego: io posso anche promettere al popolo l’innalzamento degli stipendi, l’abbassamento dell’età pensionabile e quant’altro di attraente mi possa portare più voti; ma poi dovrei anche mettere tutti in guardia che queste politiche avranno delle ripercussioni nefaste sotto altri aspetti e per parecchio tempo. Altrimenti vale tutto e vince chi la spara più grossa, come ai tempi di “cettolaqualunque”. Ogni azione comporta una reazione, ma la scoperta di questa legge della fisica non è certo recente: il grande vantaggio/ svantaggio specifico del mondo di oggi è che, come dicevo in apertura, essendo tutto iper collegato e connesso, questa reazione ha come confini il mondo intero.
Pertanto, prima di promettere e realizzare cose in contrasto con gli equilibri in essere, dovremmo immaginare quali potranno essere gli scossoni, le reazioni e i nuovi equilibri che ne nasceranno. Ma per fare tutto questo, occorre una grande esperienza e competenza, la stessa che ha un bravo giocatore di scacchi il quale, ancora prima di fare la sua mossa, sa benissimo quali potranno essere le reazioni dell’avversario e, quindi, sta pensando già a come contrastarle. Non è un esercizio facile, soprattutto quando si è inesperti e poco competenti. Io sono sicuro che nessuno affiderebbe la propria azienda di famiglia dai fatturati milionari a qualcuno che non ha mai svolto quel tipo di lavoro e che non ha la minima idea di come quel lavoro si svolga. Io sono per la democrazia e quindi rispetto il voto di tutti e sono per dare la possibilità a tutti di potersi esprimere. Però sono anche convinto che io non potrei nemmeno candidarmi a guidare un’azienda milionaria, se il massimo che ho da scrivere sul mio curriculum è una comparsata al Grande Fratello.
non solo TIR
di Alessandro Musumeci, PSA Group Network Development Manager
Qual è, dunque, la risposta dei nostri governanti? Nessuna, perché il problema sono gli altri, e quindi noi continuiamo nella nostra direzione visto non possiamo dire agli elettori, dopo che ci hanno votato proprio per quelle promesse, che alla fine abbiamo scherzato. Abbiamo promesso e ora manteniamo: sembra un segno di coerenza encomiabile e raro in politica, ma allora facciamo un passo indietro perché www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
15
dalla STRADA MAN
ADCI Awards DONNE al volante... SICUREZZA COSTANTE! Pregiudizi sulle donne al volante sono fortunatamente, ormai superati. E Luisa Croin, autista di ATV ne è la dimostrazione. Una formazione ed un percorso lungo anni, hanno portato la signora degli autobus a condurre nella massima sicurezza veicoli di diversa lunghezza sino agli autosnodati. “Si tratta di veicoli MAN piacevoli da guidare anche nel traffico, e apprezzati dai passeggeri per il confort di bordo, specialmente per i bus da 13.80 metri. Faccio percorsi soprattutto nelle ore di punta e su tratte extraurbane” ha dichiarato Luisa Croin. Per svolgere bene il mestiere di conducente bisogna avere grande passione, dato che non è adatto a tutti. E l’occhio sempre più attento di una donna quando si ha a che fare con la sicurezza di passeggeri che salgono e scendono… fa sicuramente la differenza!
PEUGEOT In occasione dell’evento ADCI Awards, Peugeot è stata premiata con un Bronzo nella categoria Social Media per la campagna realizzata per il lancio italiano di Nuovo Peugeot Rifter, un modello che fa della vocazione per l’avventura il suo posizionamento sul mercato. Peugeot Rifter rappresenta una novità inedita nel mercato automobilistico perché coniuga la versatilità dei multispazio con lo spirito avventuroso dei SUV. Disponibile in due diverse lunghezze ed in grado di ospitare fino a 7 persone, abbina caratteristiche da multispazio, come l’abitacolo estremamente versatile ed arioso dotato anche del rivoluzionario Peugeot i-Cockpit, a dotazioni tipiche da mondo dei SUV, quali l’altezza maggiorata da terra, i codolini a protezione dei passaruota e le protezioni sui paraurti, la disponibilità dell’Advanced Grip Control per aumentare la trazione su fondi scivolosi, ampliando così il raggio di azione del veicolo. Avventura sì, ma contando sulla sicurezza data da un pacchetto avanzato di sistemi di assistenza alla guida (ADAS) di ultimissima generazione, in grado di elevare ancor più la qualità della vita a bordo di Nuovo Rifter.
VOLKSWAGEN E ONNICAR
Consegna di una FLOTTA solo di ALLESTITI
16
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
È recente l’importante consegna a Locauto, presso la sede di Volkswagen Group Italia Spa, di 20 mezzi Volkswagen Veicoli Commerciali allestiti Onnicar. È la prima volta che una flotta di allestiti così cospicua viene consegnata a questo noleggiatore, fatto che rafforza ulteriormente lo stretto legame già esistente tra le parti. La flotta è composta da due diverse tipologie di allestimenti firmati Onnicar già partner del Brand: dieci mezzi presentano un allestimento con box di alluminio, mentre gli altri dieci hanno box in alluminio con, in più, sponda caricatrice. Entrambi gli allestimenti sono dotati di spoiler aerodinamico posizionato sopra la cabina di guida e di un box con dimensioni esterne pari a 4,3 m di lunghezza, 2,2 di larghezza e 2,3 di altezza, con porta laterale con luce di ingresso di 1,25 m. In aggiunta, è stata installata su dieci dei mezzi anche una sponda caricatrice con portata baricentrica di 750 kg. Entrando in dettaglio, il primo modello si caratterizza per il furgone squadrato con pannelli in alluminio lisci, di color bianco, portale, profili perimetrali e montanti in alluminio anodizzato. Il controtelaio strutturale in alluminio saldato, studiato e progettato appositamente per l’allestimento. Le porte posteriori a due battenti con apertura a 270° e chiusura in acciaio inox. La porta laterale destra, che si apre controvento ed è bloccabile in posizione aperta mediante dispositivo fermaporta, consente un ingresso di luce utile di oltre un metro che agevola le operazioni di carico e scarico. Nel secondo modello troviamo un allestimento identico al primo ma senza porte posteriori, scaletta estraibile e maniglia di salita, in quanto sostituiti da una sponda caricatrice a battuta con portata baricentrica 750 kg, ad azionamento elettro-idraulico, profondità del piatto sponda di 1600 mm, fermaroll, comandi a piede su piatto sponda e piedini stabilizzatori idraulici. Tutti gli allestimenti sono realizzati sulla base del nuovo Crafter autotelaio cabina singola in versione passo lungo (4,5 m).
dalla STRADA GNL È arrivato a Messina lo scorso novembre il primo traghetto italiano predisposto per l’alimentazione a gas naturale liquefatto GNL (dual fuel). La nave, la cui la cerimonia di consegna si è svolta il 17 novembre, sarà la nuova ammiraglia del Gruppo Caronte&Tourist ed entrerà presto in servizio sulla tratta Messina-Villa San Giovanni e ritorno. La nuova unità di 8.055 tonnellate di stazza lorda, denominata “Elio” in onore del cofondatore della compagnia Elio Matacena scomparso nel 2012, lunga 133 metri e larga 22 metri di larghezza, potrà accogliere sopra i suoi ponti fino 1.500 passeggeri e 290 veicoli. Il traghetto di tipo bidirezionale, progettato dalla compagnia norvegese LMG Marin AS e classificato RINA, è stato costruito in Turchia presso il cantiere Sefine Shipyard di Yalova; utilizza 3 motori principali Wartsila 6L34DF da 3.000 kW ciascuno e due propulsori Rolls Royce AZIPULL100 CP da 2.500 kW ciascuno, che consentiranno una velocità di navigazione di 15 nodi.
Traghetto SOSTENIBILE
FEDEX EXPRESS
Nuova TRATTA AEREA FedEx Express (FedEx) maggiore azienda di trasporto espresso al mondo, ha inaugurato un nuovo volo dedicato che collega quattro volte alla settimana Sydney con Singapore. Il nuovo servizio si inserisce in una più ampia strategia aziendale di costanti investimenti mirati a rafforzare il network operativo e, più in generale, promuovere l’espansione delle imprese operanti nella regione dell’Asia Pacifico. La nuova tratta risponde a una nuova richiesta specifica dei clienti, in particolar modo per quanto riguarda le spedizioni più pesanti. Le aziende con sede a Singapore e in Australia beneficeranno delle nuove potenzialità e affidabilità in materia di trasporto al dettaglio, in particolare per il settore dell’healthcare (catena del freddo), per i prodotti deperibili e batterie agli ioni di litio. “FedEx ha inaugurato questa nuova tratta da e verso Sydney al fine di offrire alle aziende la possibilità di accedere più facilmente alle opportunità globali”, ha commentato Karen Reddington, Presidente di FedEx Express Asia Pacific. “Stiamo registrando, a livello globale, un incremento dei flussi di merci e servizi in entrata e in uscita destinati all’Australia e al resto della regione dell’Asia Pacifico. Questa nuova tratta evidenzia la nostra costante strategia di ottimizzazione del network aziendale e di potenziamento delle attività al fine di aiutare le imprese ad affacciarsi sui mercati con soluzioni in grado di soddisfare le esigenze della clientela”.
UPS
Eccellenza VIRTUOSA UPS ha annunciato che la 16a edizione annuale del “Global Volunteer Month” della società ha visto quasi un 40% in più nel numero dei dipendenti che nei cinque continenti hanno contribuito a 450 progetti a servizio delle comunità. La società è in linea con il raggiungimento del target annunciato nel 2014 dal CEO David Abney che fissò a 20 milioni le ore di volontariato che i dipendenti UPS avrebbero donato entro la fine del 2020. L’azienda ha stimato che nel solo mese di ottobre i dipendenti hanno donato 375.000 ore di volontariato per progetti in Nord America, Europa, America Latina e nelle aree Asia-Pacifico e ISMEA (subcontinente indiano, Medio Oriente e Africa). Nel 2017 i dipendenti UPS hanno segnato il record di 2,9 milioni di ore di volontariato, pari a oltre 80 milioni di dollari in termini di impatto economico. “I nostri dipendenti possono vedere con i loro occhi gli effetti positivi, sia in termini di aiuti umanitari che di maggiore resilienza, ottenuti nelle comunità di tutto il mondo grazie alle ore di volontariato che hanno donato. Il volontariato permette inoltre ai dipendenti di crescere in quanto sono chiamati a fornire assistenza all’indomani di eventi eccezionali, come di recente è successo con il disastro causato dall’uragano Florence o dal tifone Mangkhut” ha dichiarato Eduardo Martinez, Presidente di The UPS Foundation e Chief Diversity e Inclusion Officer di UPS. “Per noi i dipendenti UPS sono veri e propri cittadini del mondo che si impegnano in iniziative e progetti comunitari che ritengono rilevanti usufruendo degli strumenti e delle risorse messi a wdisposizione da The UPS Foundation affinché il loro impatto possa essere duraturo. UPS può contribuire a ciascuno dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e intendiamo sottolineare il lavoro essenziale che i nostri dipendenti svolgono ogni giorno a sostegno di questa iniziativa”. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
17
il dorsale 18
di Gian Paolo Pinton
IL PARADOSSO DEL NOSTRO PAESE
C
on preoccupazione tento di trasmettervi le mie considerazioni riguardo allo stato sociopolitico molto pericoloso in cui versa il nostro Paese. La premessa è che non ritengo i fondamentali dell’economia italiana paragonabili a quelli della Grecia o dell’Argentina. Il debito pubblico ha storia lunga. Deriva dalla capacità di gestione politica del nostro Paese, indipendentemente dal partito di governo. Come potete vedere nella tabella, infatti, il rapporto debito/PIL è un fattore endemico, apparentemente incontrollabile. Nessun politico, né di destra né di sinistra, nessun tecnico, nessun traghettatore ha avuto il coraggio di applicare interventi radicali. Nel frattempo sono accaduti fatti epocali quali l’immigrazione incontrollata causata dalla fine delle dittature in molti Paesi africani, sia con le “primavere arabe”. Dittature che spesso venivano sostenute segretamente dai vari Paesi europei, ex colonialisti e non, i quali per non avere esodi incontrollati, finanziavano i vertici dei vari Stati, affinché sostenessero politiche interne di sviluppo, sanitarie e di welfare nei confronti dei rispettivi popoli. Fondi che al contrario, sono stati
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
occultamente gestiti per scopi diversi, lasciando i rispettivi popoli al loro destino. Quasi per la legge del contrappasso ora questi popoli si stanno organizzando per arrivare nei Paesi da cui erano stati colonizzati e sfruttati. Con un piccolo particolare però: per entrare in Europa si fa scalo in Italia e spesso, vista l’assoluta disorganizzazione nazionale nel gestire questo fenomeno, il nostro Paese ne subisce le conseguenze essendo costretto ad assumersi responsabilità dirette, in mancanza di un aiuto organico e politicamente condiviso da parte degli altri Stati Europei. Recentemente sembra stia cambiando qualcosa, ma è ancora troppo presto per considerare questi segnali come l’inizio di una inversione di tendenza strutturale. Infatti, il Paese è legittimamente in mano a due partiti, profondamente differenti dal punto di vista ideologico, ma che hanno avuto entrambi mandato politico dalla maggioranza dei votanti. Ciononostante, la triade di neogovernanti (Conte, Di Maio e Salvini), relativamente abbastanza inesperti come politici europei, non ha saputo ancora apparire sufficientemente diplomatica e preparata verso la Governance di Bruxelles. Insomma, i vertici che ci governano
2000
D’Alema, Amato
2,6% 1.302.548
105,1%
2001
Amato, Berlusconi
2,7% 1.360.285
104,7%
2002
Berlusconi
2,4% 1.371.679
101,9%
2003
Berlusconi
2,5% 1.397.460
100,5%
2004
Berlusconi
2,0% 1.449.657
100,1%
2005
Berlusconi
1,7% 1.518.640
101,9%
2006
Berlusconi, Prodi
2,0% 1.588.072
102,6%
2007
Prodi
1,7% 1.606.203
99,8%
2008
Prodi, Berlusconi
3,2% 1.671.401
102,4%
2009
Berlusconi
0,7% 1.770.230
112,5%
2010
Berlusconi
1,6% 1.851.817
115,4%
2011
Berlusconi-Monti
2,7% 1.907.973
116,5%
2012
Monti
3,0% 1.990.108
123,4%
2013
Monti-Letta
1,1% 2.070.228
129,0%
2014
Letta-Renzi
0,2% 2.137.316
131,8%
2015
Renzi
-0,1% 2.173.348
131,5%
2016
Renzi-Gentiloni
-0,1% 2.219.506
132,0%
2017
Gentiloni
1,2% 2.256.061
131,5%
cercano di barcamenarsi tra il mega problema rappresentato dai pessimi rapporti con l’UE e la reputazione “bruciata” del nostro Paese. Italia che ha dei fondamentali economici, industriali, culturali straordinari che dovrebbero permetterci di essere considerati e stimati a livello internazionale. Il paradosso l’avete capito: siamo condannati a subire questa fase storica della politica, che minaccia di far pagare un prezzo carissimo a tutte le famiglie italiane, attraverso l’erosione dei risparmi, ai giovani del prossimo futuro e alle persone meno fortunate, che si vedono tra l’altro anche colpite da fenomeni ambientali naturali che erano ben prevedibili e che, ahinoi, non sono mai stati considerati realistici dagli Stati più potenti della terra. Mi riferisco ai cambiamenti climatici, agli sprechi delle risorse naturali, alle corruzioni, alle ecomafie, al mancato rispetto dell’ambiente. In particolare, mi chiedo vista la catastrofe naturale che ha colpito il nostro Paese: perché l’Italia non si fa paladina mondiale sostenendo una politica estrema per la difesa dell’ambiente? Non perdetevi questo libro di Beppe Severgnini. “Italiani si rimane”.
ON THE ROAD
Nikola Motors
è pronta con l’idrogeno
La Nikola Motor Co. ha annunciato che ad aprile presenterà il prototipo del suo camion a idrogeno, attualmente in pre-produzione. Un portavoce dell’Azienda ha detto anche che, durante l’evento “Nikola World”, che si terrà
a Phoenix il 16 e 17 aprile, verrà presentato anche un veicolo 4x4 full electric e, soprattutto una stazione di idrogeno da 2,3 megawatt. Il CEO di Nikola, Trevor Milton, ha dichiarato che l’evento sarà fortemente caratterizzato
Truck a guida
autonoma,
Uber non ci crede più
La Uber ha annunciato che la “Autonomus Truck Division”, parte della Advanced Technologies Group dell’azienda, verrà chiusa, ponendo fine agli sforzi sostenuti per lo sviluppo in proprio di camion a guida autonoma. Ufficialmente denominata “Otto”, la tecnologia della Uber solo due anni fa sembrava fosse, nello studio della mobilità autonoma, tra le realtà piu avanzate. Con il logo della Otto sulle fiancate, a partire dal 2016, la Uber ha fatto viaggiare un bilico carico di birra Budweiser, ovviamente a guida autonoma, per poco meno di 200mila chilometri sulle autostrade del Colorado e poi, dell’Ohio. Nonostante i due test siano stati portati a termine con successo, il responsabile della Uber’s Advanced Technologies Group Eric Meyhofer, ha detto che: nonostante la significativa e soddisfacente esperienza con i camion, il focus di Uber resta puntato solo sulle vetture. Insomma, nonostante le apparenze e le dichiarazioni di intenti dobbiamo pensare che i camion a guida autonoma non abbiano un grande futuro?
20
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
dalla “presentazione del trattore più avanzato che il mondo abbia mai visto”. Il trattore che, secondo Milton, è già pronto per la produzione di serie è a emissioni zero, ha un’autonomia di oltre mille miglia (oltre 1600 chilometri) e
“offre costi operativi inferiori per miglio, rispetto a qualsiasi altro trattore Diesel mai costruito”, ha affermato. L’evento del 16 e 17 aprile è dedicato ai titolari di prenotazioni Nikola, ai fornitori, ai media e agli investitori, mentre il 18 aprile sarà riservato al pubblico. Dalla Nikola Motors fanno sapere di aver ricevuto quasi 11 miliardi di dollari di prenotazioni e che, entro il 2028, l’Azienda avrà più di 700 stazioni di rifornimento di idrogeno negli Stati Uniti e in Canada.
Dall’OREGON a WASHINGTON
per trasportare il
CAPITOL TREE È stato un Kenworth W990, decorato con un’accattivante grafica di un albero di Natale accanto al Campidoglio degli Stati Uniti, e la scritta “Dall’Oregon Trail a Capitol Steps” a trasportare il cinquantaquattresimo “Christmas Capitol Tree”. Il trasporto è partito il 9 novembre dalla Willamette National Forest nell’Oregon, ha effettuato 22 tappe per essere presente a varie manifestazioni ed è arrivato a Washington il 25 novembre. Per effettuare le operazioni logistiche e di trasporto è stata scelta la Oregon Truck Company di Redmond, trasportatore ufficiale dell’evento. Il tradizionale viaggio verso Washington D.C. quest’anno ha coinciso con la commemorazione del 175° anniversario dell’Oregon Trail; il Kenworth W990 ha seguito, infatti, l’originale percorso di 3mila miglia, percorrendolo in senso inverso. L’Oregon Trail è stata una delle principali vie americane di emigrazione e portava dai luoghi lungo il fiume Missouri all’Oregon Country. Tra il 1840 e il 1869 l’Oregon Trail fu usato da coloni, cow-boy, minatori e uomini d’affari che migravano nel Pacific Northwest. Una volta la First Transcontinental Railroad, l’Oregon Trail è andata lentamente a morire: la ferrovia era decisamente più comoda.
ON THE ROAD Recall per
6mila Cascadia
È stato un problema alla luce degli “stop” su alcuni trattori Freightliner Cascadia a spingere Daimler Trucks North America a richiamare oltre 6mila unità del suo modello di punta, per tentare di risolvere il problema. Sembra che la luce degli stop qualche volta, al rilascio del freno da parte dell’autista, non si spengano come dovrebbero. “Non si tratta di un problema di sicurezza – spiegano da Portland – piuttosto di un malfunzionamento che, comunque, deve essere risolto”. Che non ci sia un problema di sicurezza nelle luci dei freni è tutto da dimostrare, comunque le unità richiamate, esattamente 6.326 trattori model year 2017, sono stati prodotti tra l’inizio di giugno del 2016 e i primi di luglio dell’anno successivo. Daimler ha ammesso di dover ancora sviluppare un rimedio per il problema che ha causato il richiamo, il che è abbastanza grave, visto che i primi “rientri” sono previsti per il 17 dicembre, cosi come ha inderogabilmente stabilito la National Highway Traffic Safety Administration.
Due colleghi scoprono
di essere padre e figlio Due autisti, colleghi e amici, Nathan Boos e Robert Degaro che per due anni hanno lavorato insieme per un’azienda in Wisconsin, hanno scoperto di padre e figlio. Boos è stato adottato alla nascita e non gli è mai stato detto chi fossero i suoi genitori biologici anche se quelli adottivi ne conoscevano l’identità. Un giorno la madre adottiva di Boos ha notato che il figlio era amico su Facebook del suo padre biologico. Degaro, in un’intervista ha poi detto che “all’epoca ero molto giovane, non avevo un rapporto stabile con la madre biologica di Nathan, non avevamo danaro e la soluzione di dare in affidamento il bambino a una coppia che conoscevo e che sapevo fossero brave persone ci sembrò una buona idea. Tra l’altro, dopo pochissimo mi sono lasciato con la madre di Nathan”. Sia Nathan che Robert sono stati bersagliati dai media locali; Nathan si è preso un periodo di vacanza ed è “sparito”, Robert si è arreso, invece, all’invadenza della stampa. “Quando Nathan me lo ha detto – ha ricordato Robert – ho avuto davvero uno shock; lavoravamo insieme da oltre due anni, per un anno sono stato il suo ‘tutor’ e mi ero davvero affezionato a lui; un giorno, addirittura ho detto a qualcuno che mi sarebbe piaciuto avere un figlio come lui”. E adesso? E adesso entrambi devono cambiare il rapporto tra loro, non più amici e colleghi ma padre e figlio. Tutta un’altra cosa.
Università gratis per gli autisti
dipendenti
La U.S. Xpress Enterprises, una delle più grandi aziende di trasporto degli USA, ha lanciato il programma: “Full Ride,” un programma scolastico e universitario per i suoi autisti dipendenti e per i loro familiari. Il programma offre la possibilità agli autisti, ma anche ai loro figli o familiari stretti (massimo due), di conseguire una laurea o un diploma universitario gratuitamente, presso la Ashford University, in una delle tante facoltà che quell’università offre on line. I partecipanti, che devono essere tra i 17 e i 27 anni, non pagheranno assolutamente nulla né dovranno anticipare nulla, parchè i costi della retta verranno pagati direttamente dall’azienda. I nuovi dipendenti potranno accedere al programma soltanto dopo aver terminato il loro periodo di apprendistato ed essere diventati “first seat driver” (letteralmente autisti da primo sedile). www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
21
LE GRANDI INTERVISTE
SALVATORE INTERNULLO
Nel 2014 il Gruppo PSA ha avviato una profonda riorganizzazione, ancora in atto. Salvatore Internullo, Direttore del Marchio Peugeot in Italia, ci racconta come il brand è stato il principale artefice di questa evoluzione e i pilastri del suo successo nel nostro Paese
UN GRUPPO PROFONDAMENTE CAMBIATO
Guidare il
cambiamento di
Luca Barassi
I
l piglio militaresco, deciso e determinato, di sicuro ce l’ha, così come il pragmatismo teutonico. Salvatore Internullo, infatti, romano di nascita con padre siciliano e madre tedesca, ha “rischiato”, oggi, di essere ai vertici dello Stato Maggiore della Difesa, avendo cominciato il proprio percorso professionale come ufficiale dell’Aeronautica. Ben presto, però, la passione per i motori e la consapevolezza che nel mondo aziendale ci sarebbe stato molto più spazio,
22
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
lo hanno portato a intraprendere una carriera attraverso crescenti ruoli di responsabilità tra i principali marchi automobilistici (con una breve parentesi nella moda), fino ad approdare nel gruppo PSA, nell’estate del 2017, dopo un lungo corteggiamento da parte del brand francese. “Devo dire – esordisce Salvatore Internullo – che la mia formazione e la mia eterogenea estrazione culturale e sociale mi hanno aiutato molto a capire come qualsiasi sfida possa essere affrontata in modo diverso e ottenere un successo”.
Carlos Tavares, CEO di Groupe PSA, è stato senza dubbio un luminare nel settore automotive, avendo avuto una visione di lungo periodo sul futuro del gruppo industriale francese, rivoluzionando ogni aspetto e ogni processo aziendale. In questo contesto abbiamo voluto capire, dal punto di vista di un manager italiano, i meccanismi di questo cambiamento che hanno permesso ai brand PSA di essere leader in molti mercati europei e non solo. “Ciò che a volte spaventa, guardandosi indietro – risponde Internullo – è come in soli quattro anni questo gruppo sia stato rivoltato come un calzino, abbandonando definitivamente una struttura di marchi a compartimenti stagni, spesso in forte competizione tra loro, per un modello dove le strategie sono pensate e messe in atto in modo omogeneo per tutti i brand, anche se in modo coerente con le singole identità e i singoli valori che, giustamente, ognuno ha”.
▶ Anche nell’ottica di dare spazio a nuovi marchi, come Opel?
“Lasciamo perdere per un attimo Opel. Le scelte e le strategie che sono state fatte non lo sono state in funzione di questo. Si tratta solo di una conseguenza. Il punto era un altro: rendere efficiente un sistema che doveva avere, ed oggi ha, un’economia di scala coerente e unica. Il tempo dei Guelfi e Ghibellini doveva finire. E così è stato e, devo dire, proprio partendo da Peugeot perché, indubbiamente, era il
brand che aveva la maggior forza, la migliore struttura e la maggiore credibilità sul mercato”. In Italia, Paese pioniere rispetto ad altri mercati in cui è presente PSA, la struttura matriciale rispecchia proprio questa esigenza, grazie anche ad una sorta di ente trasversale, Omnichannel Operations. “Esatto. Immaginate su un asse verticale tutti i marchi del gruppo (Peugeot, Citroën, DS Automobiles e Opel) e su quello orizzontale una struttura che coordina le attività e le infrastrutture di servizi (media, digital, CRM, social media) che in precedenza operavano sotto direzioni diverse. Una vera rivoluzione”.
hanno pesato sulle vendite del comparto. Incentivi e agevolazioni di vario genere, hanno dato solo qualche fiammata e qualche corsa all’acquisto, ma senza una logica strutturale e continuativa”. ▶ In questo scenario, però Peugeot va in direzione opposta, crescendo in termini di veicoli immatricolati e, quindi, in quote di mercato. È interessante capire le motivazioni di questa controtendenza.
“Sì, è proprio così. Oggi la nostra quota di mercato (Peugeot) varia tra il 7,2 e il 7,6 per cento. Siamo il primo importatore in Italia come gruppo e, per il mese
di settembre, possiamo dire di esserlo anche in Europa. Cresciamo, però, in modo sostenibile. Eccessivi segni ‘più’ andrebbero a discapito del servizio, della rete e dell’attenzione al cliente. Posso dire che abbiamo raggiunto questo obiettivo grazie alla bontà della nostra offerta che riesce a coprire oltre l’80 per cento delle esigenze di chi deve utilizzare un veicolo commerciale, e poi grazie anche al fatto che non ci interessa conquistare un cliente con un’azione di pricing per poi perderlo al giro successivo perché c’è qualcuno che gli fa un’offerta migliore. Puntiamo al mantenimento del cliente”.
IN CONTROTENDENZA RISPETTO AL MERCATO
Se è vero che gli LCV hanno avviato la ripresa dei veicoli commerciali dopo gli anni bui della crisi, è anche vero che gli ultimi due anni hanno segnato un rallentamento delle immatricolazioni entro i 35 quintali. Dei circa 200 mila pezzi del 2016, oggi ne rimangono circa 187 mila, con un calo del 5 per cento. “Purtroppo – ci spiega il direttore generale di Peugeot Italia – il contesto economico e, soprattutto, l’instabilità della nostra politica, con conseguente mancanza di progetti a medio-lungo termine, www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
23
LE GRANDI INTERVISTE
SALVATORE INTERNULLO
▶ Un traguardo ambizioso in cui sicuramente gioca un ruolo importante la Rete, che ogni giorno è a contatto col mercato.
“Proprio così, la specializzazione e la competenza dei nostri Peugeot Professional, ne fanno un punto di riferimento per tutti i professionisti che necessitano di un mezzo da lavoro. Dei 105 concessionari sul territorio, ben 39 hanno il ‘marchio’ Peugeot Professional, con l’obiettivo di arrivare a 40. Il che significa avere delle adeguate infrastrutture, personale qualificato e formato dalla nostra sede, veicoli allestiti, veicoli dimostrativi e sostitutivi, officine specializzate negli interventi sui veicoli commerciali e servizi dedicati.”
GEMELLI DIVERSI
Non è certo un segreto che la piattaforma sulla quale vengono costruiti i veicoli del segmento medio è la stessa per tutti i marchi di Groupe PSA. Peugeot, però, a differenza dei suoi fratelli, ha fatto una scelta ben precisa, ovvero quella di distinguere, anche nel nome, la versione dedicata al trasporto persone da quella per il trasporto merci. Quest’ultimo ha mantenuto, infatti, la storica denominazione – Partner – mentre la prima ha assunto l’inedito nome di Rifter. “Una scelta – ci spiega Salvatore Internullo – dettata dalla volontà di dare una risposta precisa al cliente del tempo libero che ha esigenze particolari e molto vicine a chi acquista un SUV e Rifter ha questa connotazione ben evidente che gli altri
24
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
marchi del gruppo non hanno. Inoltre, l’utente professionale ha ben altre esigenze e quindi, a nostro parere, era necessario distinguere in modo chiaro e netto l’offerta”. Va detto, però, che il veicolo, in entrambe le configurazioni, ha comunque il cosiddetto family feeling del gruppo tanto che, proprio la versione VU del veicolo Peugeot ha conquistato il prestigioso premio International Van of The Year 2019 insieme ai suoi fratelli di piattaforma. Un successo cumulativo quasi inedito. “Sì, è per noi motivo di grande orgoglio. Anche se lo è ancora di più poter dire di avere un veicolo unico. Partner, infatti, ha qualcosa che gli altri veicoli del gruppo non hanno, ovvero il Peugeot i-Cockpit, un elemento esclusivo dei prodotti della casa del Leone e che offre una esperienza di guida ergonomica e innovativa, alzando il livello di sicurezza, di confort e piacere di guida”. L’i-Cockpit è una soluzione automobilistica, infatti, adottata da oltre cinque milioni di vetture Peugeot e che, ora, con il Partner viene importata anche sui furgoni, rendendo questi ultimi sempre più simili a delle auto, più che ai “vecchi” mezzi da lavoro. Nonostante questo, Partner è stato studiato “PER” il professionista e, quindi, al confort e al concept di un’auto unisce soluzioni e dispositivi innovativi per questo target, come l’indicatore di sovraccarico o una serie di telecamere che permette anche la visione laterale
ed elimina quindi il problema dell’ampio angolo cieco tipico dei veicoli lamierati.
DEL DOMANI V’È CERTEZZA
Impossibile non approfittare della chiacchierata con Salvatore Internullo e chiedergli non solo una previsione sul mercato del 2019, ma soprattutto una visione della mobilità di domani e dopodomani. “Per il prossimo anno non ci aspettiamo scostamenti sensibili dai livelli di quest’anno, ovvero intorno alle 185 mila immatricolazioni, mentre puntiamo ad un incremento di veicoli Peugeot (obiettivo 14 mila circa) e quindi ad un conseguente guadagno di quota di mercato. Per il futuro più lontano, ritengo che la strada sia inevitabilmente quella elettrica, nonostante le difficoltà, i costi e le inefficienze che oggi appaiono all’orizzonte. Ma è come per gli smartphone: prima della loro massiccia diffusione, gli utenti vedevano difficoltà insormontabili nel loro uso. Oggi, non se ne può fare a meno. Così sarà per le auto e i veicoli commerciali ancora di più. Saranno i Clienti a chiederlo e l’industria si dovrà adeguare, trovando soluzioni alla portata di tutti e abbassando i costi di produzione dell’energia, nonché metodi di smaltimento ecosostenibili. Può darsi che Costruttori che non hanno puntato su questa tecnologia dovranno ritirarsi dal mercato europeo, oppure adeguarsi. Noi, comunque siamo pronti!”.
MANUTENZIONE CON PIANO FLESSIBILE: USA I DATI OPERATIVI RACCOLTI IN TEMPO REALE PER INTERVENTI PERSONALIZZATI.
“UNA MANUTENZIONE CHE SI ADATTA A COME UTILIZZO IL MIO CAMION” Un servizio di manutenzione che si adegua dinamicamente alle reali condizioni di utilizzo di ogni mezzo. È l’officina a chiamare quando serve per fare esattamente ciò che serve.
SCANIA. PER L’UNICA IMPRESA CHE CONTA. LA TUA.
26
gg
TOE g
TEST drive
d
a
RUOTE INDUSTRIALI
MAN
g g g pr ova
to
Troppa cavalleria
non serve TRASPORTARE OGGI  dicembre 2018/gennaio 2019
500 cavalli sono più che sufficienti per svolgere la maggior parte delle missioni di trasporto. Il TGX si è rilevato un mezzo perfetto sia dal punto di vista lavorativo, che di abitabilità
di Luca Barassi
T
CO. L’incubo degli autotrasportatori è il famigerato Total Cost of Ownership, ovvero il costo di esercizio globale della propria impresa. Certi costi, purtroppo, non si possono governare, come per esempio il costo del personale sui cui incidono imposte e contributi al di sopra della media europea. Siamo sicuri, però, di non poter intervenire sul bilancio totale della nostra azienda in modo più efficace? Non è che, magari, la scelta della configurazione dei veicoli della nostra flotta, a volte, non è fatta in modo così oculato come dovrebbe essere? Ci riferiamo, in questo caso, alla scelta della giusta potenza per le missioni di un’impresa di trasporti che, non sempre, si occupa di trasporti particolarmente gravosi. Ciononostante, spesso dal concessionario si ordinano motorizzazioni che vanno oltre le reali necessità, in una corsa sfrenata verso il maggior numero di cavalli. MAN, che naturalmente offre una gamma molto vasta di propulsori di ultimissima generazione, ha individuato nel motore D26 la configurazione più adatta alla maggior parte delle missioni del nostro panorama imprenditoriale. In particolare, la versione a 500 cavalli del TGX, da noi provata nel mese di novembre, costituisce il giusto compromesso per affrontare lunghe distanze e percorsi impegnativi, guardando però con molta attenzione al consumo, ovvero al portafoglio. Anticipiamo, infatti, già in queste righe che il risultato complessivo della prova è stato più che soddisfacente ma, in alcuni tratti, addirittura sbalorditivo.
TRUCKNOLOGY GENERATION
Che questa generazione di veicoli, introdotta molti anni fa, sia studiata specificatamente per rendere efficiente il lavoro di chi trasporta merce, è riconosciuto. Oggi, però, grazie all’innovazione e la tecnologia sempre più all’avanguardia, il TGX ha raggiunto livelli di performance davvero straordinari, soprattutto grazie alla combinazione dei nuovi motori D26 (e anche D38, N.d.R.) e dei nuovi cambi TipMatic con funzione di innesto SmartShifting, che permette uno sfruttamento ottimizzato della potenza del MAN TGX. Il risultato: una maggiore velocità di trasporto e una forza di trazione continua, soprattutto in salita. Lo sviluppo dei nuovi motori, hanno portato dunque ad un aumento delle potenze, rispetto alle versioni precedenti, di circa 20 cavalli e, parallelamente, della coppia di 200 Nm. Una combinazione che, però, ha permesso di diminuire i consumi di circa il 2,5%, rispetto ai già performanti propulsori degli anni scorsi, che se abbinati al pacchetto Efficientline può arrivare ad oltre il 6%. Un risultato che andremo a verificare nella prova su strada.
CAMBIO… DI MARCIA
“PROFI” è forse la formuletta magica che dà al nuovo MAN TipMatic quella marcia in più. È il caso di dirlo. Un sistema che è stato concepito per intervenire su comfort e consumi. La configurazione del cambio PROFI, infatti, permette strategie personalizzate di partenza e selezione marcia a seconda dei settori d’impiego del veicolo, anche grazie al riconoscimento automatico delle condizioni di carico. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
27
RUOTE INDUSTRIALI
MAN La nuova funzione SmartShifting, poi, è un’evoluzione della nota funzione SpeedShifting che tra le altre cose riduce al minimo le interruzioni della forza di trazione in caso di innesti di marcia in salita, scalando più rapidamente e consentendo al camion di mantenere lo slancio e risparmiare carburante. Insomma, SmartShifting adotta una procedura di innesto rapida di tutte le marce in funzione della situazione di guida, nel rispetto dell’equilibrio ottimale fra comfort, efficienza e velocità e in base all’utilizzo del pedale dell’acceleratore, alla massa del veicolo e alla resistenza all’avanzamento.
IN CABINA COME A CASA
La cabina di un camion, non è solo l’ambiente di lavoro per un autista, ma anche quello dedicato al riposo e al tempo libero, dal momento che la vita di chi fa questo lavoro è spesa spesso lontano dalla propria famiglia e dalla propria abitazione. Dunque, più che ogni altro luogo, il camion deve venire incontro alle esigenze di confort e abitabilità di chi lo utilizza. MAN Truck & Bus ha dedicato molte risorse nello sviluppo di ambienti che fossero prima di tutto confortevoli, ampi e ricchi di elementi che facciano sentire il conducente a casa propria. Questo, ancor prima dell’aspetto estetico, da sempre, per il Leone di Monaco, molto essenziale, pulito e professionale. La cabina del TGX che oggi trovate in concessionaria rispecchia esattamente questi
TEST drive
display LCD, forse un po’ troppo piccolo (5 pollici) per le importanti informazioni che è in grado di dare e per gli standard di oggi che trasmette in tempo reale al conducente tutte le informazioni. Finito di lavorare, come detto, è giunto il momento del riposo e l’atmosfera che regala il TGX 18.500 con cabina XXL è davvero calda e confortevole. Per non parlare della comodità della zona notte. I letti di alta qualità con rete a doghe e materasso opzionale in schiuma fredda a zone, offrono un comfort quasi pari a quello di casa. In alternativa al secondo letto, il vano multifunzione offre un vano di stivaggio di circa 200 litri in cui riporre abiti e borse. I grandi armadietti sopra il parabrezza offrono molto spazio per riporre bagagli e altre attrezzature.
TECNOLOGIA = SICUREZZA
Ci sarebbe ancora molto da dire su questo straordinario veicolo, ma sicuramente avremo ancora altre occasioni per parlarvene. Intanto, però, è assolutamente necessario sottolineare l’altissimo livello tecnologico
Tangenziale-Autostrada Assago-Usmate
Statale Usmate-Calolziocorte
42,9 km
16,2 km
1
2
66 km/h
37,3 km/h
TEMPO
39’
12,77 litri 3,35 km/litro
CONSUMO
28
parametri; in particolare la versione XXL della nostra prova, le cui dimensioni rendono la vita a bordo assolutamente piacevole. Nel lavoro e nel riposo. Basta aprire una delle due portiere e salire i tre scalini distanziati di 36,5 cm l’uno dall’altro, così come l’altezza da terra del gradino inferiore (37 cm per la precisione). Ad accogliervi l’effige del Leone a tutta parete che sottolinea la larghezza della cabina: 2.256 mm. Potrete godervi questo stando comodamente in piedi, se non siete dei giocatori di basket. L’altezza interna, infatti è di 2.030 mm, oltre due metri. Sediamoci al posto di guida, ora. Qui avremo una sensazione di modernità, di efficienza e di grande controllo della strada e degli strumenti a bordo. Gli indicatori sono ben visibili, mentre i comandi sono disposti in modo logico e facilmente raggiungibili. Il volante multifunzione di serie può essere regolato in altezza e inclinazione. Dalla nuova radio MAN Media Truck Advanced fino ai molti pratici vani portaoggetti, ogni dettaglio rappresenta la perfezione ergonomica. Il fulcro è la strumentazione centrale con
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
TEMPO
26’
4,79 litri 3,3 km/litro
CONSUMO
del MAN TGX, con la presenza di dispositivo, per lo più di serie, in grado di rendere estremamente sicuro il viaggio e, con la consapevolezza di ciò, più confortevole. ESP, ABS, ASR sono sistemi a cui siamo ormai abituati ad avere a bordo. MAN Truck & Bus però ha voluto andare oltre e adottare, per esempio, il nuovo assistente alla frenata di emergenza EBA. Poiché anche un breve attimo di distrazione può provocare un incidente, la dotazione comprende l’assistente alla frenata di emergenza predittiva (EBA), che segnala in modo preventivo al conducente l’imminente rischio di collisione, assicurandogli il tempo necessario per reagire. In caso di emergenza, effettua automaticamente una frenata. Lo abbiamo testato e vi possiamo assicurare che è sorprendente. A questo aggiungiamo l’LGS, ovvero Lane Guard System, il sistema elettronico di mantenimento della corsia che rileva
in modo continuo l’andamento della corsia davanti al veicolo, o l’Adaptive Cruise Control (ACC), la regolazione automatica della distanza che determina la distanza e la differenza di velocità rispetto al veicolo che precede e imposta la distanza di sicurezza intervenendo elettronicamente sul pedale dell’acceleratore o del freno.
IL RESPONSO DI UNA PROVA
Non vi abbiamo certo detto tutto di questo veicolo. Molte sensazioni vanno vissute personalmente, infatti. Come quella di avere a disposizione una visibilità straordinaria con la vetratura dei nuovi TGX e la posizione degli specchietti retrovisori riprogettata, nonché il gran silenzio che vi circonda anche
L’ampio abitacolo della cabina XXL del TGX, dà modo di vivere comodamente tutte le fasi della giornata a bordo.
Statale Calolziocorte-Capriate
Autostrada Capriate-Assago
16 km
54 km
viaggiando a 80 km/h, sempre che non abbiate un compagno di viaggio chiacchierone. Come anticipato all’inizio di questo articolo, però, vogliamo attirare la vostra attenzione sulla timeline di queste pagine, dove viene riportato il comportamento del TGX 18.500 dal punto di vista dei consumi. Non siamo particolarmente sorpresi dal risultato globale, seppur davvero positivo con 3,96 km/l, ma dalle performance nel tratto autostradale Capriate-Assago: 54 km utilizzando 9,66 litri di gasolio, ovvero 5,5 km/l. Davvero impressionante.
PERCORSO TOTALE
130,30 TEMPO
3
4
45,7 km/h
78,5 km/h
TEMPO
21’
5,72 litri 2,7 km/litro
CONSUMO
TEMPO
1h 28’ VELOCITÀ MEDIA
60 km/h CONSUMO 3 2.94 litri 3,96 km/litro
42’
9,66 litri 5,5 km/litro
CONSUMO
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
29
gg
TOE g
TEST drive
d
a
RUOTE INDUSTRIALI
RENAULT TRUCKS
g g g pr ova
to
come
Tanto
Un veicolo dedicato al trasporto in grande. In strada abbiamo provato la versione High da 480 cavalli. Ce lo guardavano tutti. Sarà anche per il suo smagliante colore giallo canarino? di
30
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
Maurizio Gussoni
L
unga distanza. È questo il titolo che appare sul dépliant di Renault Trucks relativo alla propria Gamma T. Un concetto che non si smentisce affatto quando si ha a che fare con questo autentico gigante della strada. Infatti, dal primo sguardo, si intuisce la sua vocazione: trasportare tanta merce, per tanti chilometri e consentire al conducente, per tanto tempo, di usufruire di un livello di comfort e di sicurezza di guida elevatissimi. Naturalmente, va aggiunta la capacità coniugare tutto questo sfruttando la ricerca sui consumi energetici che, ormai, ha raggiunto risultati veramente entusiasmanti. In questo caso pari a circa il 10,9% di risparmio di carburante, se paragonato con i consumi delle generazioni precedenti. Un risultato raggiunto anche grazie allo studio della penetrazione aerodinamica. Il CX, infatti, è stato migliorato del 12% con vari accorgimenti, come il parabrezza inclinato
FOCU
S
PLANCIA PERSONALE
Tutti i pulsanti e i comandi, oltre ad essere a portata di mano e visibili, possono essere spostati a piacimento, secondo le esigenze del singolo autista.
mutuarlo anche su un veicolo commerciale come questo Reenault Trucks T 470 High. Non manca, poi, un occhio all’ecologia, con il nuovo filtro antiparticolato che consente di “intrappolare” oltre il 95% delle insidiose particelle inquinanti.
ATTENZIONE AL DETTAGLIO
di 12°, il nuovo disegno della cabina a forma di trapezio, vari tipi di deflettori per il tetto, l’estensione dei paraurti che fascia la carrozzeria e “accompagna” l’aria in uscita, oltre a varie carenature del telaio, che concorrono a sigillare le parti meccaniche ed evitano che i vortici d’aria si insinuino e frenino in qualche modo l’andatura del veicolo. In pratica, si è fatta esperienza di ciò che stato adottato per le vetture di Formula 1 nei decenni scorsi, per
Tanti sono, però, i particolari che concorrono a rendere questo veicolo estremamente attuale ed attento alle problematiche delle economie di gestione, come la nuova catena cinematica, la riduzione generale del peso che nasce da tanti dettagli. Come i cerchi lega (che riducono il peso fino a 200 Kg), il serbatoio in alluminio che pesa la metà di quello in acciaio, il telaio ottimizzato e diminuito di 114 Kg, il serbatoio dell’aria e la ralla entrambi realizzati in alluminio con enormi risparmi di peso. La tecnologia, poi, con il sistema OPTIROLL si occupa, in modo intelligente, della diminuzione dei consumi tramite lievi cali di velocità in salita, con un massimo di 5 Km/h, o speculari accelerazioni in discesa (fino a 8 Km/h) al fine di risparmiare ulteriormente il prezioso gasolio e mantenere esattamente la velocità di crociera impostata. Un sistema, però, che lascia pure aperta la strada al compromesso, con aumenti e diminuzioni di velocità anche più contenuti. Importante anche l’OPTIVISION, che si occupa di ottimizzare il lavoro del cambio di velocità. Infatti, le strade percorse vengono memorizzate con l’ausilio di un sensore o prelevando i percorsi dalla memoria di un altro veicolo equipaggiato con lo stesso sistema. Successivamente, confrontando la topografia stradale, il sistema GPS del veicolo potrà sapere in anteprima qual è il punto giusto per comandare al cambio l’inserimento di un nuovo rapporto.
FORMARSI PER OTTIMIZZARE
L’introduzione di tutte queste innovazioni e di questi sistemi elettronici possono creare inizialmente delle difficoltà a chi deve avere il primo approccio con un veicolo tecnologicamente così avanzato. Certamente l’utilizzo intelligente e la pratica sono i veri assi della manica, per questo Renault Trucks offre OPTIFUEL TRAINING, un’autentica scuola di formazione per gli autisti che si dovranno cimentare con la gamma, quindi, con il progresso. Poi tutto questo sarà tenuto sotto controllo da OPTIFUEL INFOMAX, un programma particolarmente dettagliato che analizzerà l’utilizzo del veicolo al fine di fornire in fase successiva i dati per adottare eventuali correttivi.
ULTERIORI INNOVAZIONI
Renault Trucks, per il suo gioiello della Gamma T, è intervenuta anche su molti altri particolari. Per esempio, rinforzando in parecchi punti la cabina ed il telaio ed introducendo innovazioni come il nuovo sistema di produzione dell’aria, la possibilità di ottenere un telaio modulare e rinforzato per ogni genere di utilizzo, la scelta di batterie senza manutenzione – in opzione – e le sospensioni anteriori pneumatiche con elevate capacità di carico fino a 13 t. Insomma, un’infinita serie di novità e proposte intelligenti che non sono, però, nate per caso. Infatti, i test dei camion della Gamma T hanno subito feroci prove, con temperature da -40° +60° e con un totale di 10 milioni di chilometri percorsi. E non è mancato l’attento studio nella galleria del vento e le prove di crash, all’insegna della massima sicurezza ottenibile. Abbiamo, poi, fatto riferimento anche al comfort. Un argomento di vasta portata perché riguarda sia la facilità di guida, che si deve necessariamente sposare con l’ergonomia di bordo, ma anche il comfort in senso stretto, ovvero la vivibilità, la silenziosità e la climatizzazione della cabina. Il primo punto è stato affrontato inserendo nel cruscotto due grandi display www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
31
RENAULT TRUCKS
FOCU
RUOTE INDUSTRIALI
S
per trasmettere al conducente tutte le informazioni possibili e immaginabili. Ma occorre anche rilevare quanto sia stato studiato nei minimi particolari il posizionamento dei vari comandi. Infatti, oltre a quelli al volante che governano le funzioni principali, compreso il cambio robotizzato Optidriver, tutti gli interruttori e i pulsanti sono talmente a portata di mano. Il regolatore di velocità adattivo, poi, dispone di una propria rotella di comando di grosse dimensioni, identificabile anche senza distogliere l’attenzione dalla strada. Addirittura, il posizionamento di alcune pulsanti è modulabile secondo i propri gusti. Per il confort generale, la cabina Maxispace è allestita con un tavolino a scomparsa di generose dimensioni, tre capienti portaoggetti a soffitto, dove si possono posizionare generi di conforto ed altro,
TEST drive
Anche gli specchietti retrovisori hanno contribuito a ridurre il Cx, ovvero l’attrito con l’aria e quindi il consumo di carburante.
e la cuccetta estendibile, con materasso in schiuma ad alta densità da 800 mm di larghezza. In più è prevista una seconda cuccetta al livello superiore, accessibile con una scaletta. È anche presente il frigorifero elettrico, particolarmente silenzioso nel suo funzionamento, in due soluzioni da 24 o da 40 litri (secondo il tipo di tunnel previsto). Quando si parla di comfort non si può certamente trascurare un’importante operazione che, ripetutamente, viene eseguita dai conducenti: la salita e la discesa dalla cabina. Tutto questo con la Gamma T avviene in sicurezza; infatti è prevista l’apertura delle porte a 85°, in modo da liberare completamente lo spazio di accesso, la presenza di maniglie posizionate in modo intelligente e che consentono addirittura la pulizia del parabrezza. Molto accurato, infine, l’impianto luci, integrato anche dai fari di svolta che si attivano nelle
curve ed illuminano la parte laterale della carreggiata, la telecamera di retromarcia con luce ed i fari a LED per aumentare al massimo la visibilità nelle ore di buio.
TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLA SICUREZZA
Completissimi gli impianti di sicurezza e di assistenza alla guida, come l’avviso sonoro quando si devia dalla corsia di marcia, la frenata automatica di emergenza con avviso sonoro ed intervento autonomo, il regolatore di velocità adattivo che, indipendentemente dall’impostazione della velocità, mantiene la distanza dal veicolo che precede, lo Hill-Start per l’ausilio nella partenza in salita senza i pericolosi arretramenti del veicolo, il controllo di stabilità che aiuta il conducente a mantenere la traiettoria automaticamente, il monitoraggio della pressione degli pneumatici, l’etilometro che blocca l’avviamento nei momenti “critici” ed il rallentatore, intelligentemente posizionato alla destra del volante. E per non far sentire neanche un minuto
Tangenziale-Autostrada Assago-Casale Monferrato
Provinciale Casale Monferrato-Stroppiana
Statale Stroppiana-Cameri
116 km
77 km
74 km
1
2
3
81 km/h
35 km/h
66 km/h
TEMPO
86’
29,50 litri 3.95 km/litro
CONSUMO
32
SPECCHIETTI AERODINAMICI
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
TEMPO
130’
30,1 litri 2,56 km/litro
CONSUMO
TEMPO
67’
30,4 litri 3,20 km/litro
CONSUMO
IL NOSTRO PARERE
È il momento delle nostre impressioni sul campo, ovvero a bordo del Renault Gamma T, con motore DTI 13 da 373 Kw
FOCU
S
il senso di solitudine all’utilizzatore, Renault Trucks offre anche un assistente di primordine: il pulsante 24/7, posizionato sul cruscotto e perfettamente a portata di mano, consente di chiamare ed inviare la posizione GPS ad un centro di assistenza che colloquia con una rete di oltre 1.600 officine sparse per il mondo. Un call-center gestito da esperti che rispondono in 16 lingue, operativo 24 ore su 24, per 7 giorni alla settimana.
UP&DOWN
Salita e discesa in cabina sono agevolati dal particolare disegno degli a e dall’apertura della porta con un angolo di 85° e zavorrato con un pesante carico di lingotti d’acciaio di circa 40 t. Abbiamo viaggiato per 325 chilometri in totale, percorrendo veramente ogni genere di arteria. Tratte autostradali, percorsi urbani, provinciali trafficatissime e piccole strade comunali. La partenza e arrivo sono stati sulla Tangenziale Sud di Milano, presso Assago, passando da
Autostrada Cameri-Assago 57 km
PERCORSO TOTALE
325 km TEMPO
4
77,5 km/h TEMPO
42’
14,5 litri 4,25 km/litro
CONSUMO
5h 28’ VELOCITÀ MEDIA
61 km/h CONSUMO 1 04,5 litri 3,1 km/litro
Casale Monferrato, Vicolungo e Novara. In autostrada è stato effettuato circa il 60% del percorso, il resto su strade provinciali o cittadine. Come era prevedibile nulla da dire a proposito del comfort, la cabina è spaziosissima e l’impianto di climatizzazione perfetto. Anche dal punto di vista delle assistenze per la sicurezza di guida tutto funziona a meraviglia, specialmente l’avviso di superamento di corsia che interviene in modo rapidissimo e con grande sensibilità. Infatti, se non si tiene la traiettoria in modo teutonico, gli avvisi sonori arrivano a pioggia. Buono anche il funzionamento del cambio, quando si decelera in modo piuttosto deciso il sistema inizia la scalata senza indugio. Ma veniamo a quello che spesso rappresenta la nota dolente: i consumi, quindi i costi di esercizio. Anche in questo caso il Gamma T si è difeso bene. I percorsi autostradali hanno visto dei consumi di circa 23 lt/100 Km, quelli più difficili, con un’infinità di soste al semaforo e tragitti a passo d’uomo con il cambio nelle marce basse, hanno sfiorato i 39 lt/100 Km. Per concludere: il veicolo è stato soddisfacente da ogni punto di vista ed i consumi sono assolutamente allineati con quello che può concedere la tecnologia di oggi. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
33
Una consegna
RUOTE INDUSTRIALI
DAF
importante Lo scorso ottobre la Casa olandese ha celebrato un’importante consegna di 70 veicoli DAF XF480 al Gruppo Codognotto di
“I
l Gruppo Codognotto è un’azienda con l’asticella molto alta nei confronti di DAF, ecco il perchè ci troviamo davanti ad una sfida importante”. Questa la dichiarazione di Paolo Starace AD di DAF Veicoli Industriali, in occasione della consegna al Gruppo Codognotto avvenuta davanti alla stampa di settore. La vendita dei 64 trattori DAF XF480 e dei 6 carri allestiti a biga è infatti solo l’inizio di una partnership a medio/lungo respiro. La consegna verrà completata entro l’anno ma intanto i primi sei sono stati consegnati presso la sede trevigiana. Il Gruppo Codognotto, una delle realtà maggiormente dinamiche nel panorama dei trasporti e della logistica europeo (effettua trasporti di carichi completi ma applica anche multimodalità gestendo 4 treni completi sulla Polonia), rivela un’attenzione spiccata
alla sostenibilità tanto che oggi è impegnato in importanti progetti di ricerca e sviluppo sperimentale, che variano dal deployment di carburanti alternativi al platooning per i mezzi pesanti.
UNA SCELTA MOTIVATA
Un occhio attento quindi al tema del green dato che, come abbiamo detto tante volte, sia le Case costruttrici sia gli operatori logistici devono impegnarsi affinchè il trasporto su gomma inquini meno. Da qui l’acquisto dei veicoli DAF, mezzi idonei alle lunghe percorrenze ma attenti al consumo e quindi alle emissioni di CO2 e, di conseguenza, ecologici. Veicoli che permettono di ottimizzare il trasporto che deve essere, appunto, sempre più environmental friendly come ormai richiedono i clienti e i clienti dei clienti. “La velocità è l’elemento vincente rispetto ad un mercato molto volatile: bisogna essere capaci di intercettare questi cambiamenti” ha dichiarato Maurizio Codognotto AD del Gruppo. “I mezzi DAF sono affidabili e rispondono ad una sostenibilità anche economica per permetterci di arrivare così all’ottimizzazione del veicolo” ha concluso Codognotto che guarda con interesse anche al nuovo veicolo elettrico della Casa olandese (che per ora è solo in prova presso alcuni clienti). I DAF XF480 sono veicoli dagli standard elevatissimi che la stessa Casa ha definito Eccellenza Pura. Prerogativa degli XF- come di tutti i veicoli della nuova gamma – è il massimo profitto raggiunto: costi di esercizio più bassi e massima disponibilità del veicolo si traducono infatti in un TCO eccezionale.
A sinistra Paolo Starace, ad di DAF Italia, consegna le chiavi dei nuovi veicoli a Maurizio Codognotto.
Federica Lugaresi
Per merito dei motori PACCAR MX-13 355 H2 viene garantito un +3% di efficienza, grazie alla presenza di sistemi di combustione, gestione dell’aria totalmente rinnovati e un freno motore potenziato. Entrando nel dettaglio, i nuovi DAF XF Euro 6 sono caratterizzati da una catena cinematica completamente nuova con trasmissione e assale posteriore altamente efficienti. Aggiungiamo che, grazie ai nuovi impianti di post-trattamento compatti, al software sofisticato e ai miglioramenti aerodinamici, si è raggiunto “un incremento in termini di risparmio carburante e un’incredibile riduzione fino al 7% delle emissioni di CO”. Inoltre con le nuove configurazioni si è ottenuta una riduzione della tara fino a 300 kg che consente di migliorare la capacità di carico e quindi l’operatività del cliente. Non è un caso quindi che tali veicoli siano stati insigniti dell’”International Truck of The Year 2018” e non è un caso che la scelta del Gruppo Codognotto sia ricaduta proprio su questi. Gli Olandesini “vedono verde” poiché molto attenti all’impatto ambientale già a partire dalle fasi di produzione. Ad esempio, per il raffreddamento degli stabilimenti di produzione, vengono utilizzate le acque dei canali che si trovano nelle vicinanze, in sostituzione di acqua potabile di alta qualità. E presso i nuovi laboratori di collaudo motori, si utilizzano freni motore elettrici di tecnologia avanzata. Ciò permette di produrre una quantità di energia sufficiente per fornire circa il 20% del fabbisogno energetico delle fabbriche a Eindhoven. Un felice connubio quindi tra due realtà sensibili all’effetto antropico sul territorio, perché, lo ricordiamo, non esiste un pianeta B…
Gli altri parlano. Uno solo passa ai fatti. Il nuovo Actros. Portiamo il futuro sulla strada, grazie a numerose innovazioni come MirrorCam, Active Drive Assist, Multimedia Cockpit e Predictive Powertrain Control, che stanno rivoluzionando il trasporto a lungo raggio. www.mercedes-benz-trucks.com
RUOTE COMMERCIALI
CITROËN
cupolone
All’ombra del
di
Ferruccio Venturoli
Si è fatta attendere, ma poi è arrivata e non senza un colpo di teatro, andando cioè a vincere (insieme con i suoi “gemelli” Peugeot Partner e Opel Combo) il Van of the Year allo IAA di Hannover. Dunque, ecco anche la versione Van di Berlingo, un veicolo che rappresenta certamente più di una tradizione in Citroën,
36
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
una tradizione che si fa risalire a radici lontane, a quella 2CV Furgoncino del 1950 che davvero ha segnato un’epoca e non solo in Francia. Insomma, Citroën Berlingo Van, lanciato nel 1996 e destinato ai professionisti, prodotto in oltre un milione e mezzo di esemplari, inaugura la sua terza generazione. Il nuovo furgone rappresenta un reale salto generazionale in termini di stile, equipaggiamenti
e innovazioni. Nonostante sia un veicolo sviluppato all’insegna della tecnologia più moderna, a nostro giudizio è un veicolo che, almeno concettualmente, ritorna un po’ all’antico, quando cioè le Case presentavano prima la vettura e poi, magari l’anno dopo, ne presentavano la sua versione da lavoro. Era la “ furgonetta”, un modello, un concetto, una filosofia di trasporto ora tornata prepotentemente
Tra le buche e il pavé di Roma, la nuova
furgonetta di Citroën mostra un bel carattere, una grande guidabilità
gg
TOE g d
a
TEST drive g g g pr ova
to
COMODO E TECNOLOGICO
Si tratta, comunque, di un furgoncino compatto, comodo, funzionale, pieno – ma in maFO A ME GLI OCCHI niera intelligente – di tecnologia, di tutte le più moderne Nuovo Citroën Berlingo Van propone una dotazioni per la sicurezza e l’innovità inedita per un veicolo commerciale: fotainment e dei sistemi ADAS la tecnologia Surround Rear Vision per una (fino a 20 funzioni di aiuto alla visibilità ottimale. Il display da 5’ a colori guida); il nuovo van dispone anche al posto del retrovisore centrale visualizza di alcune chicche esclusive, come ad le immagini inviate da due telecamere, una esempio l’indicatore di sovraccarico e alla base del retrovisore lato passeggero e una il nuovo Surround Rear Vision che olnella parte superiore delle porte a battente posteriori. tre a fare le funzioni dello specchietto retrovisore, aiuta nelle manovre in retro e “illumina” intelligentemente l’angolo ciecon portellone posteriore unico o con co alla destra dell’autista nelle immissioni porte a battente abbinabili, a porte lae agli incroci. terali scorrevoli. Il nuovo Berlingo Van è lungo 4,4 o 4,75 metri a seconda che si scelga la versione UN CHIARO a passo corto o lungo, quest’ultima orFAMILY FEELING dinabile anche in variante a doppia caEsteticamente il nuovo Berlingo riprenbina a cinque posti. La versione M può de, almeno nel frontale, il design del fraessere equipaggiata con una panca antello maggiore Jumpy con cui condivide teriore a tre posti e può contenere, cola parte anteriore della piattaforma EMP2 sì come la XL, fino a due Europallet con il che gli consente anche di accorciavolume di carico dai 3,3 ai 4,4 metri cure lo sbalzo. La silhouetbi e carico utile fino a 1.000 kg. I cliente è fluida, caratterizzati, poi, possono ordinare il Berlingo Van ta da fiancate lavorate e una parte posteriore dall’aspetto funzionale. Gli interni si differenziano naturalmente da quelli S CU
e delle trovate tecnologiche che rendono la guida comoda, piacevole e sicura
alla ribalta, anche con la nuova generazione di small van PSA, tutti basati sulla piattaforma modulare Emp2 del Gruppo PSA.
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
37
RUOTE COMMERCIALI
CITROËN
Abbattendo il sedile centrale (nella versione a 3 posti) si ottiene un tavolinetto per leggere, scrivere o mangiare.
+ comfort tecnologia estetica
SEDUTI AL VOLANTE
mancanza cambio automatico qualche fastidio gamba destra del guidatore la posizione dei comandi del cruise control
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
Sedendosi a bordo, la prima sensazione è quella di una grande visibilità e di un “contatto” molto stretto con il mondo esterno, nonostante la silenziosità nell’abitacolo davvero fuori del comune. Se, forse, con ambito urbano un cambio automatico risulterebbe più comodo, di contro, la manovrabilità è davvero eccezionale cosi come le sospensioni che tra le buche e il pavé delle strade di Roma sono state messe a dura prova. Davvero importante l’aiuto della telecamera multivisione al posto dello specchio retrovisore; una trovata ampiamente apprezzata. Anche FOCU
S
del trasporto persone e offrono soluzioni specifiche per l’utilizzo professionale, aggiungendo robustezza al lato pratico, con la plancia che integra le numerose tecnologie utili a bordo. Premesso che in Italia arriveranno, per il momento, solo motorizzazioni diesel per Berlingo Van, la scelta del nostro test è caduta sul BlueHDi 1.6 da 100 CV (esistono anche il 1.5 da 130 CV con automatico EAT8 e il 1.6 da 75 CV) un buon compromesso fra potenza, consumi ed elasticità. L’unica scelta di cambio per questa motorizzazione è il manuale a 5 marce che, ce ne accorgiamo durante il test, appare un po’ limitante nell’utilizzo cittadino, ma che comunque riesce a sfruttare
38
bene tutta la coppia data dai 1.600 cc del motore. Il nostro veicolo è dotato della cabina Extenso per tre persone, con la possibilità, abbattendo il sedile del passeggero di destra e aprendo uno sportello nella paratia, di aumentare la lunghezza massima degli oggetti trasportati.
EXTENSO La cabina Extenso è modulabile e dispone di un sedile passeggero laterale a scomparsa, che, nella versione M da noi provata, aumenta la lunghezza di carico e porta il volume utile da 3,3 a 3,8 m3 per la versione M.
la posizione di guida assicura sufficiente comfort. Unici appunti, il primo solo da parte di chi supera il metro e settantacinque, riguarda il poco spazio della gamba destra dell’autista, costretta al contatto continuo con la plastica della colonna del cambio, l’altra è la posizione dei comandi del cruise control, sistemati su un deviatore dietro al volante, abbastanza scomodo sia da azionare che da “studiare” per capirne il funzionamento. Nel complesso, però sull’abitacolo, totalmente rinnovato, non c’è nulla da dire, perché le specifiche tecniche iniziali dei team stile Citroën sono semplici: in un segmento strettamente caratterizzato da aspettative di praticità, interpretare in modo nuovo tutte le caratteristiche del precedente Berlingo per design e funzionalità, per offrire la migliore sintesi ai nuovi clienti. Il Van eredita una plancia moderna, ergonomica ed essenziale, a sviluppo orizzontale. Il posto di guida beneficia di un quadro strumenti moderno e di un volante multifunzione. Abbattendo poi lo schienale del sedile centrale (nella versione a 3 posti) si può ricavare un tavolinetto per scrivere o per mangiare.
UN PERCORSO MISTO
Il nostro test su strada si è svolto su un percorso misto, autostrada, superstrada e centro città, ovvero un po’ di chilometri di Autostrada Azzurra (Roma-Civitavecchia),vari tratti di Grande Raccordo Anulare e un po’ di strade tra il Gianicolo e San Pietro. Una percorrenza di circa duecento chilometri, più che sufficienti per un’impressione anche approfondita ma, forse, troppo pochi, per un giudizio completo ed esaustivo. Le premesse, comunque, almeno dal punto di vista della guidabilità e del comfort, ci sono tutte. Nel misto fuori città l’assetto
dell’avantreno si trasforma in precisione e sicurezza. Considerando la situazione di carico parziale della prova, le sensazioni sono state ottime, anche affondando un po’ di più l’acceleratore e dando briglia ai 100 cavalli nascosti sotto al cofano. Insomma guidare il Berlingo Van, soprattutto in autostrada, ma non solo, è davvero un piacere che non ha nulla da invidiare a quello che si può provare guidando una berlina di ultima generazione. Come detto in ambito urbano si sente la mancanza di un automatico, ma, di contro, la manovrabilità è ottima e il Surround Rear Vision ma anche la morbidezza e la precisone dello sterzo hanno reso le manovre di parcheggio un gioco da ragazzi. Le sospensioni si sono dimostrate davvero di ottimo livello, visto che sono riuscite a sfidare sia i “Sanpietrini” (il caratteristico pavè romano) sia le altrettanto caratteristiche quanto vergognose buche e avvallamenti che caratterizzano molte delle più importanti e trafficate strade della Città Eterna. Chiudiamo con i consumi e col prezzo: la versione provata BlueHDi 100 S&S M Driver costa poco meno di 20mila euro; per i consumi, su 100 km, la Casa da 4,00 litri sull’extraurbano, 4,60 per i percorsi urbani e 4,2 sul combinato. La nostra media è stata, su 200 chilometri di 4,4 l/100 km. Cruscotto e plancia sono completamente cambiati, con anche l’introduzione del Surround Rear Vision al posto dello specchietto www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
39
RUOTE COMMERCIALI
VOLKSWAGEN
di
Silenzio! Va di scena
e-Crafter
Federica Lugaresi
N
on è un caso che il nuovo e-Crafter sia stato presentato a Milano. Dal 1° ottobre 2019 infatti, la città metropolitana bloccherà i diesel Euro 4. Ciò comporterà la riduzione in termini di emissioni – prodotte dai 200mila veicoli che non ne calcheranno più le strade – di Pm10 pari al 64% e pari al 21% per il monossido di azoto. Il primo van completamente elettrico di Volkswagen è, ça va sans dire, ad emissioni zero. La città, e con essa la mobilità, evolve. Nuove esigenze richiedono nuovi mezzi e nuove risposte. Aree metropolitane in crescita, un nuovo comportamento nell’acquisto (e-commerce), sensibilità crescente verso i temi ambientali (con conseguente sempre più difficile accesso ai centri storici nelle città), sono stati i driver che hanno permesso la nascita dell’e-Crafter e che per ciò risulta tanto calzante a queste nuove esigenze. Si tratta di un veicolo pensato per il
40
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
trasporto merci su tratte da medio a corto raggio. Tanto per farvi capire quanto articolata sia stata la progettazione di questo nuovo van, sappiate che La Casa tedesca in un anno di studio, ha identificato ben 250 profili di guida di corrieri e trasportatori di piccole e medie imprese. Ne sono emersi dati molto interessanti: distanze percorse tra i 70 e 100 km, 40/100 soste al giorno, velocità massime di 90 km, spostamento merci per portate di 900 kg, con veicoli che ogni sera rientrano in un deposito. Dunque i criteri di produzione dell’e-Crafter sono semplici, ma quanto mai… sostenibili: silenzioso, efficace, efficiente e ambientalmente corretto.
In anteprima nazionale è stato presentato a Milano il nuovo van di Volkswagen, completamente elettrico. Un mezzo progettato sulla base dei macrotrend che caratterizzano la mobilità di oggi e di domani. È da qui che nasce il
LA CARTA D’IDENTITÀ
motorizzazione e le batterie in Germania, e l’assemblaggio avviene ad Hannover. Il cuore del veicolo si identifica nella batteria agli ioni di Litio (capacità di 35,8kWh) che è ubicata nella sottoscocca: nel vano di carico il pianale si solleva di soli 10 cm (come per la versione 4 MOTION),
Il nuovo van è stato costruito sulla piattaforma della seconda generazione di Crafter, per ottimizzare e sfruttare nel migliore dei modi la base per l’integrazione dei componenti della trazione elettrica. Il telaio è prodotto in Polonia, la
Crafter del futuro
L’attacco per il “pieno” di energia.
passando da 57 cm a 67 senza minimamente vincolare l’utilizzatore logistico dato che si “perde” in termini di volume di carico, solo uno 0,5 m3 (da 10,7 m3 a 11,2 m3). Ovviamente la batteria è costituita da più moduli – dal peso totale di 280 kg –
che all’occorrenza possono essere sostituite ad un costo di 800/900 euro. Il motore eroga una potenza massima di 100kW (136CV) e 290 Nm di coppia massima sin dal primo momento. Si tratta dello stesso motopropulsore dell’e-Golf e comporta una notevole riduzione della manutenzione dato che, come sappiamo, nel motore elettrico mancano molte parti presenti invece in quello endotermico. Inoltre, è caratterizzato dal 90% di efficienza energetica (che nel motore classico è inferiore al 50%). La ricarica del veicolo può avvenire con le tipologie di alimentazione più diffuse. La batteria può essere caricata con corrente continua (DC) e corrente alternata (AC), grazie al Combined Charging System (CCS). e-Crafter può essere ricaricato anche mediante un wall box, in 5 ore e 20 minuti, o presso una stazione di ricarica pubblica. In quest’ultimo caso, la ricarica è più rapida in quanto le stazioni di ricarica CCS
erogano 40 kW di corrente continua e ricaricano le batterie agli ioni di litio (che quindi non hanno il problema della “memoria”) fino all’80% in circa 45 minuti.
UN TAGLIO URBANO
Il nuovo furgone è quindi un gioiellino di efficienza e tecnologia caratterizzato da passo medio e tetto alto L3H3. Assolutamente perfetto per impieghi urbani, è caratterizzato da una portata fino a 1,7 tonnellate, con 10,7 m3 di volumetria dal vano di carico. Corrieri espressi, aziende di logistica che operano nell’ultimo miglio, artigiani, commercianti al dettaglio, identificano tutte le categorie di utilizzatori adatti a questo veicolo che è stato pensato proprio per loro e che ha un’autonomia massima i 173 km. Un occhio attento anche al TCO: il prezzo di partenza, non proprio economico, è di 69.500€ + Iva; “ma il focus è il valore residuo del veicolo dato che lo pensiamo
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
41
RUOTE COMMERCIALI
VOLKSWAGEN per i noleggiatori” ha dichiarato Luca Bedin, Direttore della Divisione Veicoli Commerciali di Volkswagen. L’utilizzo medio del veicolo si aggira sui 20.000 km/anno, mentre le batterie sono garantite per 8 anni o 160.000 km percorsi. Dopo i primi quattro anni di noleggio il veicolo viene garantito ulteriormente per altri 3-4 anni: e dalla Casa stimano che il costo al mese non si discosti molto da quello imputabile ai veicoli a motore endotermico.
Qui la soluzione trovata da Volkswagen per l’alloggiamento delle batterie.
Il cruscotto è pensato per dare sempre l’informazione sulla carica di energia.
IN DINAMICA
Provando il nuovo veicolo per le strade del centro di Milano, ciò che ci ha subito colpito è l’architettura del quadro strumenti che risulta estremamente intuitivo: quasi tutto analogico, è stato infatti pensato per mettere a proprio agio l’utilizzatore e non allontanarlo troppo dalle sue abitudini. La potenza erogata viene mostrata in più punti del cruscotto. Nella parte sinistra è presente l’indicatore di potenza istantanea e disponibile (il segmento verde e azzurro ci dicono rispettivamente che la batteria è in fase di ricarica e che si sta utilizzando in modalità standard senza evitare “sprechi”), nella parte centrale sono visibili i display di autonomia residua, multifunzione e di marcia; mentre a destra abbiamo l’indicatore di velocità e il livello di carica della batteria. Il nostro percorso si è snodato su di una lunghezza di 16 km nell’intorno della cerchia dei Navigli, pensato per una velocità cittadina, soste e partenze ai semafori, e fermate per scarico e carico merce.
42
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
Sin dall’inizio abbiamo apprezzato la buona ripresa dell’e-Crafter già da fermo, e la silenziosità assordante – prerogativa sì, del propulsore elettrico – ma consentita anche dall’ottimo isolamento acustico dell’abitacolo. Quest’ultimo ci risulta essere super confortevole e super pratico poiché dotato di più vani per poter allocare i vari oggetti.
ALLA GUIDA
Facilissimo da portare grazie ai sistemi di assistenza alla guida. La dotazione di serie comprende, infatti, il ParkPilot (con sistema di protezione delle fiancate), telecamera multifunzione anteriore e una telecamera posteriore per la retromarcia, aspetto non scontato e poi il sistema di frenata anti collisione multipla che rende il veicolo estremamente affidabile. In tema di sicurezza, un altro elemento interessante si identifica nel “blocco cintura” del
conducente che per le consegne è costretto a salire e scendere dal veicolo più volte durante la giornata. Grazie a questo dispositivo, il mezzo si potrà riavviare solo se ad ogni risalita la cintura verrà reinserita: come dire… a prova di qualsiasi distrazione! Sempre di serie, il riscaldamento dei sedili, il climatizzatore automatico Climatronic, il sistema di navigazione Discover Media, dotato di App Connect, il sistema di comando vocale e interfaccia per il cellulare… perché si è e si sarà sempre più connessi. Abbiamo voluto curiosare anche sui consumi. Alla partenza del nostro giro, l’indicatore del veicolo segnava una autonomia di 129 km. Dopo avere percorso 16 km, ne avevamo ancora a disposizione 115: come se e-Crafter, nella realtà, avesse consumato per soli 14 km! Ormai come tutti sappiamo, ciò accade grazie all’energia cinetica prodotta dalla decelerazione del veicolo, senza l’uso del freno. Possiamo dire, quindi, di aver guidato il veicolo che rappresenta la vera futura mobilità urbana, adatta a tutti coloro che devono movimentare merce e operare con un raggio di azione di 200 chilometri al giorno. Le nostre città, in questo, modo, oltre ad essere sempre più pulite, saranno anche sempre più silenziose.
EVENTI
Rimini
s’è desta!
Ecomondo è unanimemente riconosciuta come la fiera leader della green e circular economy nell’area euro-mediterranea.
Basta questa frase per spiegare al meglio il perché la kermesse di Rimini sia diventata sempre più centrale per le tematiche ambientali e per le politiche di indirizzo del nostro paese e di tutta Europa
di
Andrea Trapani
I
l successo di questa manifestazione è dovuto alle sue stesse caratteristiche: è un evento internazionale che, grazie a un format innovativo che unisce in un’unica piattaforma tutti i settori dell’economia circolare, riesce a interessare un numero sempre crescente di attori. I temi vanno dal recupero di materia ed energia allo sviluppo sostenibile passando per efficienza energetica, riciclo dei rifiuti e produttività delle risorse. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
43
EVENTI Così la kermesse è riuscita a posizionarsi nel panorama internazionale come appuntamento di riferimento per incontrare le aziende leader di mercato, conoscere i trend, le innovazioni e le nuove tecnologie confrontandosi, allo stesso tempo, in maniera trasversale con i professionisti di tutti i settori. Anche il mondo del trasporto non si tira indietro di fronte alla sfida ecologica e coglie, da anni, l’occasione per presentarsi all’interno della Fiera di Rimini con le proprie soluzioni più innovative. Tutto il cosiddetto settore automotive, infatti, è fondamentale per l’economia circolare e nei prossimi anni sarà interessato da una revisione completa del quadro legislativo che lo renderà ancora più centrale nel processo ecologico proattivo. È, quindi, necessario avviare una riflessione sul modello organizzativo di questo settore, al fine di rispettare gli obiettivi programmati di valorizzazione dei materiali e dei prodotti. La prerogativa di chi è presente alla manifestazione quindi è chiara: rivolgersi sempre di più a chi parteciperà alla costruzione di soluzioni sostenibili, delle quali quest’anno si è parlato in particolare a “Key Energy”, una fiera collaterale
44
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
delle “Energies for climate”, che presenta soluzioni per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili. A questo proposito anche l’edizione 2018 di Ecomondo ha presentato il suo modello di città sostenibile, in uno spazio dedicato nel quale è stato possibile ammirare le novità del settore che cambiano di anno in anno e che puntano al miglioramento della vita dei cittadini. Cittadini che però, hanno ribadito gli esperti, devono fare la loro parte,
diventando consapevoli di quanto possono fare per la sostenibilità ambientale.
A SPASSO PER IL QUARTIERE
Ecomondo è la piazza giusta per conoscere la filiera delle materie prime, dall’approvvigionamento al riciclo, per un’economia, appunto, circolare, nella quale nulla viene sprecato, ma tutto trova un suo riutilizzo. Lo scopo è anche quello di trovare l’indipendenza dall’estero,
riuscendo a utilizzare solo le materie prime italiane. Economia circolare e mobilità sostenibile quindi si incontrano. Per questo Trasportare Oggi ha deciso di entrare fisicamente “dentro” i padiglioni con alcuni dei più importanti protagonisti del mondo dei costruttori e non solo. L’Hall Ovest è stato lo spazio ideale dove visionare le principali passeggiando letteralmente tra gli stand dei costruttori che hanno deciso di essere protagonisti anche in questa edizione 2018. Tra gli highlights di quest’anno, in particolare, ha avuto un particolare spazio i carburanti alternativi tra cui il biometano che oggi viene visto come un nuovo mercato, vero ponte tra le energie tradizionali e quelle rinnovabili, per un passaggio non traumatico.
Presso uno degli stand più apprezzati, quello Scania, ad esempio i visitatori hanno potuto toccare con mano e conoscere da vicino la gamma di soluzioni a carburanti alternativi più ricca del settore, pensata per garantire alle aziende di trasporto la massima sostenibilità, sia ambientale che economica. La presenza del grifone svedese è tutta da raccontare: Scania, infatti, ha esposto il nuovo veicolo ibrido e un autocarro di nuova generazione. Per il nuovo veicolo ibrido (P320DB 6x2*4 MNB) si tratta del debutto ufficiale in Italia: tra le sue peculiarità, il fatto che può funzionare in modalità “solo elettrica”, a biodiesel o HVO, consentendo di risparmiare
carburante e ridurre sia le emissioni di CO2 che quelle sonore. I visitatori di Ecomondo hanno potuto inoltre toccare con mano la nuova generazione Scania con la nuova serie S (S 580 B6x2*4 NB), già premiata come “International Truck of the Year 2017”. Da sottolineare, per seguire il trend delle tematiche ambientali di quest’anno, che tutta la nuova generazione Scania può essere interamente alimentata con HVO (Hydrogenated Vegetable Oil), con una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 90%. Non solo mezzi: tra gli stand di Scania si è colta anche l’occasione di approfondire le possibilità per i clienti di usufruire della nuova manutenzione con piano flessibile, l’innovativo servizio di assistenza e manutenzione “su misura” non più basato sul solo chilometraggio, ma anche sulle reali condizioni di utilizzo di ogni veicolo. Anche Daimler è stata vicina, oltre che di stand, alle stesse tematiche. La Stella ha, infatti, messo in mostra tutti I suoi veicoli più rappresentativi che si distinguono per versatilità di impiego e motorizzazioni alternative, dall’ibrido fino al gas naturale, ideali per il mondo del recycling e delle municipalità. È stata l’occasione della “prima visione” per il Nuovo Mercedes-Benz Actros NGT, massima espressione di innovazione, sostenibilità ed efficienza con il suo motore ad alimentazione 100% CNG. Ancora una volta è stato sottolineato come, grazie al Nuovo Actros NGT, Mercedes-Benz Trucks abbia voluto dare il via a una nuova era di veicoli industriali a basse emissioni, settore in cui anche il brand FUSO si è tradizionalmente sempre distinto. Anche quest’anno, infatti, i veicoli FUSO www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
45
EVENTI 46
hanno avuto uno spazio importante mettendo in mostra parte della gamma Canter, tra i quali il 7C15 EcoHybrid, l’unico light truck ibrido elettrico-diesel sul mercato, il 3S13 che con la sua larghezza di soli 1,70 mt è ideale per manovrabilità e compattezza edil 9C18 Duonic, leader di portata nella categoria. Vista la vicinanza tra ambiente e uso quotidiano nel mondo del lavoro, anche i mezzi speciali hanno avuto il loro palcoscenico come, ad esempio, Unimog U427 con motore OM936, leader nelle attività di manutenzione della rete stradale, Atego 1321L, punto di riferimento nella distribuzione in termini di qualità e affidabilità d Antos 2532L, veicolo in grado di soddisfare le molteplici esigenze della distribuzione pesante. Non è tutto. Molti rappresentanti di enti pubblici hanno sicuramente apprezzato il veicolo Econic 2630G, specificatamente concepito per i servizi pubblici in ambito urbano grazie all’accessibilità dell’ingresso “low-entry”, disponibile anche in versione NGT a Gas Naturale. Camminando tra i padiglioni non sorprende la scelta di uno degli storici protagonisti come IVECO che ha voluto
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
confermare il proprio impegno su sostenibilità e transizione energetica con la propria gamma completa di veicoli a gas naturale. Per la prima volta, è stato presente a Rimini lo Stralis X-WAY, progettato specificamente per missioni di logistica edilizia e servizi per le municipalità. Iveco ha esposto anche altri modelli, già noti ai nostri lettori, tra cui un Daily Natural Power Hi-Matic, modello 35C14NA8, della famiglia Blue Power, premiato come
“Van of the Year 2018” e come “Sustainable Truck of the Year” nella categoria VAN, premio ottenuto per due anni consecutivi (nel 2017 con la versione Electric e nel 2018 con la versione Natural Power Hi-Matic, ndr). La versione esposta a Ecomondo fa parte della serie limitata che è stata sviluppata appositamente per celebrare i primi “40 anni” del Daily, con un visual kit dedicato e gli interni esclusivi personalizzati; il veicolo è alimentato da un motore a gas naturale compresso (CNG) da 3,0 litri
e 136 cv, che lo rende adatto ad affrontare ogni missione e gli conferisce un’autonomia fino a 350 Km. Anche Eurocargo CNG, che a sua volta ha già conseguito il prestigioso titolo di “Sustainable Truck of the Year 2017”, è stato presentato ai visitatori nella versione Euro VId: è il primo veicolo della gamma IVECO ad essere omologato secondo la nuova direttiva europea antinquinamento con un anno di anticipo rispetto all’entrata in vigore. Anche in questo caso si è voluto prestare una particolare attenzione all’inquinamento acustico che coinvolge i centri abitati: sulla gamma Eurocargo CNG è, infatti, disponibile il dispositivo “Piek Silent Mode”, che contiene le emissioni acustiche sotto i 60dB, contribuendo a rendere il veicolo particolarmente adatto a un impiego notturno. Tra i protagonisti dello stand di casa Iveco non si può dimenticare il noto Stralis NP 460 cv, eletto “Low Carbon Truck of the Year” nel Regno Unito: Il modello presente a Ecomondo è un AS260S46Y/FS CM, con due serbatoi a gas naturale liquefatto (LNG), collocati in posizione arretrata su entrambi i lati del telaio, configurazione ideale per il trasporto di casse mobili. Per gli appassionati, nell’area esterna della fiera, è stato infine esposto uno Stralis XP Abarth in edizione limitata con livrea e dettagli interni personalizzati dalla Casa dello Scorpione. Come l’anno scorso, anche Volvo Trucks è stata presente insieme a Volvo CE in un’ampia area di circa 400 mq. Protagoniste dello stand sono state le “nozze d’argento” del noto FH a cui è stato dedicato il palco più prestigioso esponendone due delle sue più famose versioni: Volvo FH LNG e Volvo FH 25 years con livrea celebrativa dedicata a questo anniversario storico. Tre veicoli Volvo Construction Equipment hanno completato lo stand. Volvo CE Italia, infatti, si è presentata piena di novità per la sostenibilità nel mondo delle costruzioni, tra cui la pala gommata L70H waste package con i suoi upgrade di prodotto come i radiatori scorrevoli per una migliore pulizia, il nuovissimo escavatore gommato EW240E Material Handler con polipo e la piccola star, l’escavatore compatto ECR18E che ha completato la gamma composta da sette modelli a raggio corto che ha attirato l’attenzione dei visitatori più curiosi.
TRA I PIÙ… LIGHT
Tra le presenze italiane da segnalare Piaggio Commercial Vehicles che, come in ogni edizione, si è confermata protagonista del settore che coniuga sostenibilità e mobilità, proponendosi con un rinnovato ed accogliente spazio professionale di 160 mq dove i visitatori hanno potuto conoscere più da vicino Porter Maxxi Chassis nella nuova motorizzazione Euro 6C ad alimentazione bifuel GPL. Lo stand, quest’anno ancora più originale, si è distinto per la creatività replicata su vetrate e pareti che riproduceva un vero e proprio contesto urbano, principale panorama d’azione della Gamma Porter. Il modello Chassis, nei suoi molteplici allestimenti, vuole soddisfare i bisogni più svariati della quotidianità: dalla pubblica utilità all’edilizia e manutenzione, dal negozio mobile al servizio di trasporto speciale, operando in totale sicurezza
anche nei centri urbani più angusti e congestionati. In fiera, fra i numerosi espositori, era presente anche Isuzu, con un proprio stand dedicato ai veicoli industriali e speciali per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti. Tra i mezzi in esposizione da segnalare M21 Heavy, M55 e la novità del Q95 con guida a sinistra e cambio NEES. A proposito di curiosità, a Ecomondo, c’è stata la “prima” italiana del nuovo e-Crafter, già presentato alla stampa e che ha fatto il suo debutto anche al pubblico. Volkswagen Veicoli Commerciali infatti ha partecipato a “Key Energy”. Si è guadagnato, infine, l’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori anche il Regis Epic0, il primo pick up italiano
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
47
EVENTI
SUSTAINABLE TRUCK OF THE YEAR: IL PREMIO Il premio, promosso dalla rivista specializzata Vado e Torno sulla scorta della collaborazione con il Politecnico di Milano, è giunto alla terza edizione e ha come target le novità del mondo del camion disponibili sul mercato europeo entro la fine del 2019. I riconoscimenti (tre le categorie: ‘Van’, ‘Distribution’ e ‘Tractor’) vengono assegnati in base a un concetto di sostenibilità e
CATEGORIA VAN
MERCEDES SPRINTER
di efficienza inteso non solo come riduzione delle emissioni inquinanti allo scarico, ma anche come capacità di abbassare la soglia di rischio, di rendere più rilassante la guida, di ridurre l’impatto di transito sulla popolazione residente e di uscire da un ciclo produttivo che muova dall’inizio alla fine da concetti di sostenibilità.
CATEGORIA TRACTOR
IVECO STRALIS NP 460
CATEGORIA DISTRIBUTION
SCANIA L 340 CNG
I VINCITORI DI QUEST’ANNO totalmente elettrico pensato e progettato con standard automobilistici e destinato al trasporto di merci, che a Rimini è stata esposto a sua volta in anteprima nazionale.
SOSTENIBILITÀ SEMPRE IN PRIMO PIANO
Andando oltre i prodotti già disponibili per i professionisti, come anticipato l’evento fieristico riminese è stato l’occasione per discutere di mobilità sostenibile a 360 gradi, coinvolgendo case produttrici, manager, tecnici, politici. Tra le tante innovazioni presentate, vale la pena ricordare il progetto dell’ENEA denominato Flash Charge, mirato a velocizzare il rifornimento dei mezzi di trasporto pubblici a emissioni zero. Secondo gli ideatori del sistema, in un futuro da definire sarà possibile ricaricare le batterie di
48
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
un bus a emissioni zero in pochi secondi, ovvero nel tempo di una fermata per far salire e scendere i passeggeri. Condizione necessaria per la realizzazione del sistema – informano i progettisti di ENEA - è la presenza di una serie di bobine primarie collocate lungo la strada e che vengano energizzate sequenzialmente al passaggio del veicolo. Infine, nel ricco calendario di workshop e tavole rotonde ha spiccato il nostro convegno “Urba(N)et”, che ha messo a confronto diversi attori protagonisti del mercato e del mondo del trasporto per dare uno sguardo al futuro delle nostre città e della logistica di cui potete leggere un ampio resoconto nelle pagine successive.
URBA(N)ET TFORMA
EVENTI
La prima fase del convegno con i docenti dell’Università di Bologna.
E se
domani…
Il tradizionale convegno di fine anno di TForma, quest’anno si è svolto nella “sostenibile” cornice di Ecomondo, ospitato nello stand Scania partner di questa iniziativa. L’oggetto dell’incontro non poteva che essere la distribuzione urbana di Federica Lugaresi
C
ome saranno le città del futuro? Quali le problematiche legate alla mobilità e relative soluzioni? Cosa influenzerà il trasporto di merci e lo spostamento di persone all’interno delle aree urbane? Questi gli argomenti di cui si è trattato nella sede dell’ormai consueto convegno di fine anno accademico, organizzato da TForma e reso possibile anche grazie alla collaborazione di SAF-Holland e UTA. Novità assolute, l’occasione (Ecomondo) e la location (lo stand di Scania) che ne hanno creato lo scenario migliore. Come di consuetudine a moderare l’evento è stato Luca Barassi, Direttore di Trasportare Oggi, che ha sottolineato quanto connettività, digitalizzazione e propulsioni alternative sono e saranno sempre di più i protagonisti della mobilità del futuro prossimo venturo. In che termini non ci è dato ancora saperlo, ovvero ancora non sappiamo con
precisione in quale misura e con quali pesi questi aspetti interagiranno tra loro e con l’ambiente circostante, in particolare, con il trasporto commerciale, linfa vitale dell’economia di qualsiasi società moderna. Un trasporto che nella delivery dell’ultimo miglio, e dell’ultimo metro, sarà sempre più influenzato e condizionato dai futuri modelli metropolitani identificati in smart city, città circolari e naturalmente sostenibili.
I DUE ACCADEMICI
Le danze sono state aperte da Elisa Conticelli, ingegnere e docente dell’Università di Bologna che ha delineato questi modelli partendo da uno studio e analisi molto efficaci di esempi attuali e presenti. La smart city è il primo che sicuramente ben si plasma alle esigenze del futuro: le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale devono essere al servizio della città che deve avere e dare prestazioni molto elevate. Soprattutto in tema di ambiente. Le energie rinnovabili, le reti energetiche,
l’efficienza dell’uso e nel riutilizzo delle risorse, misurazione, controllo e monitoraggio dell’inquinamento e non da ultimo la gestione intelligente dei servizi urbani sono le aree tematiche in cui la tecnologia aiuta alla gestione di questo tipo di città. Nel modello di città circolare, invece, si vogliono minimizzare gli scarti all’insegna dell’economia circolare,” in cui tutto quello che è scarto diventa prodotto per un altro ciclo”. L’idea è quindi quella di passare da un modello lineare - a cui siamo abituati ad uno appunto circolare, riferito sia alle risorse biologiche che tecnologiche. Lo scopo è quindi quello di ottimizzare l’utilizzo dei prodotti ma anche degli spazi e degli edifici per non sprecare le risorse (per es. minimizzare gli sprechi ed inefficienze sul cibo che non viene smaltito in maniera ottimale; ed anche gli sprechi relativi alla conduzione dei mezzi di trasporto che sono utilizzati per pochissimo tempo rispetto alla durata della sosta, ma anche ottimizzare l’utilizzo delle infrastrutture stradali). Prerogativa delle città sostenibile è rispondere alle necessità del presente, senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare le proprie necessità. Possiamo dire che sia un contenitore anche di tutti gli aspetti menzionati nei due modelli precedenti di città. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
49
EVENTI
URBA(N)ET TFORMA
Franco Fenoglio.
Si parla comunque di un concetto evoluto di sostenibilità che, partito dal tema ambientale, arriva al tema mobilità e culturale. Ma che caratteristiche deve avere la mobilità all’interno di questo modello? Senza dubbio deve essere sicura, efficiente, accessibile, resiliente (che si riesce ad adattare a quelli che sono i cambiamenti improvvisi) e minimizzare gli effetti sull’ambiente. In sostanza, la città sostenibile è una città “compatta” che non può più crescere su terreno vergine ma solo al suo interno, “che deve essere rinnovata nel suo patrimonio edilizio ma anche infrastrutturale”. Un modello insomma dove la mobilità deve essere sempre più integrata (condivisa e connessa), sostenibile e intelligente (attraverso transizione energetica utilizzando fonti di carburanti alternativi), come dichiarato dal Professor Federico Rupi, e che non prescinda dall’urbanistica. Ma anche prendere in considerazione la mobilità aerea urbana con iniziative riguardanti lo sviluppo di nuove forme mediante l’uso dello spazio aereo, considerare veicoli elettrici (con promozione di tali veicoli specie per le flotte pubbliche) e nuovi servizi di mobilità (attraverso l’uso di nuove tecnologie e attivazione di servizi innovativi). Ovviamente con tutte le difficoltà del caso. Basti pensare che la stessa Comunità Europea ha identificato una Road Map per affrontare (e risolvere entro il 2030-2050) le principali criticità globali legate allo sviluppo sostenibile del trasporto, sia in termini di sostenibilità ambientale che sociale. Elemento sine qua non di questi obiettivi è il monitoraggio che ovviamente deve essere applicato per verificare il raggiungimento dei goal. Come sappiamo le città sono responsabili per il 65% dei gas serra e per il 70% del consumo energetico – ed il trasporto locale identifica una delle principali sorgenti delle emissioni di CO2 e polveri sottili e quindi diventa assolutamente indispensabile ridurre questo fortissimo contributo. Le città però sono tutte diverse e non
50
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
esiste un modello replicabile e quindi gli esempi vanno studiati caso per caso non solo dal punto di vista tecnologico ma anche culturale. Le misure già disponibili che possiamo prendere per rendere il trasporto più sostenibile a 360°? Utilizzare la condivisione dei veicoli (car sharing e bike sharing), diffusione di veicoli ibridi ed elettrici per flotte commerciali, sviluppare servizi che possano aiutare l’utente ad individuare delle strategie di viaggio, ed introdurre veicoli a guida autonoma che potrebbero limitare il numero degli spostamenti. Ma anche migliorare la rapidità e l’affidabilità delle consegne nell’ambito dell’ultimo miglio (logistica), prevedendo consegne notturne tramite i veicoli a guida autonoma.
gli spazi (cielo, sottosuolo con le metropolitane, terra con le strade), utilizzando insomma al meglio le infrastrutture disponibili. Oggi stanno prendendo sempre più piede i cosiddetti “punti di presenza” (per es. edicola, pompe di benzina) nei quali è possibile ritirare prodotti ordinati in ecommerce. Ma altrettanto diffuso è il concetto del drone. L’utilizzo dello spazio aereo può identificarsi con l’impiego di magazzini volanti dai quali la merce discende per venire consegnata. Insomma… sicuramente ne vedremo delle belle! Secondo Pier Luigi Del Viscovo, la mobilità di cose e di persone è centrale nello sviluppo dei nuovi modelli di città del futuro; il direttore del Centro Studi Fleet&Mobility ne dà una visione profondamente olistica.
Paolo Volta, coordinatore didattico di TForma.
LA DECLINAZIONE DEI MODELLI
Dopo la teoria viene la pratica. È toccato, dunque, agli esperti del settore dare la loro interpretazione dal punto di vista della logistica, della distribuzione, della mobilità e dei veicoli coinvolti. Del primo aspetto se ne è occupato Paolo Volta, coordinatore didattico di TForma, che ha evidenziato come questa debba sfruttare sempre di più la dimensione verticale delle metropoli. La logistica è un approccio economico e come tale fa parte della vita quotidiana. Nella pratica si può definire come gestione dei flussi che in una città sono svariati: spostamento dei cittadini, degli artigiani e dei corrieri, trasporti pubblici e raccolta dei rifiuti, insomma un ecosistema complesso ed effervescente. Flussi che spesso e volentieri tendono a sovrapporsi e che a causa di ciò creano congestione. Problema risolvibile evitando tale sovrapposizione coordinando le esigenze, gestendo il tempo e
È convinto, infatti, che la gestione della mobilità stessa abbia oggi, nella realtà, delle lacune che rappresentano la parte sommersa dell’iceberg. Per esempio il trasporto pubblico non è così penetrativo e perciò non è corretto posizionarlo come alternativa al trasporto privato, bensì sarebbe opportuno parlare di integrazione tra le due tipologie. E meglio viene applicata questa integrazione, migliore sarà la mobilità. Ma il problema si colloca ben più in alto ed è reale. Il sistema pubblico è inceppato (per sprechi, cattiva rendita, costi insostenibili e corruzione), incapace di fare le cose e soprattutto di farle funzionare: da qui l’inefficacia ed inefficienza di questa realtà. Per dare una svolta al trasporto sembra insomma che sia necessario intervenire sul Pubblico. Relativamente al punto della guida autonoma, Del Viscovo si chiede se sia possibile mischiare la mobilità umana con quella artificiale, ossia se l’ultimo livello (il 5° dove il veicolo marcia da solo) identifichi uno
scenario diverso da quello attuale delle aree protette. Dalla mobilità alla distribuzione il passo è breve e Massimo Marciani, presidente di Fit Consulting, ha evidenziato come uno dei problemi principali stia nella distanza sempre maggiore tra il luogo di produzione e il luogo di consumo, un problema non considerato soprattutto dalle nuove generazioni, che vogliono ottenere i prodotti al più presto e al minor costo possibile provocando così un aumento dei flussi delle merci. La condivisione del network stradale (pianificando la strada non solo in orizzontale ma anche in verticale), strategie legate all’operatività (gestione aree di carico/scarico, luoghi e tempi di consegna, consolidamento dei carichi) sono le possibili soluzioni per facilitare le consegne e ridurne gli impatti. “I cambiamenti avvengono attraverso un processo partecipativo dal basso” è il concetto fondamentale espresso dal relatore. Si parla insomma di etica: si deve richiedere alle persone di portare avanti delle scelte, di prendere una posizione, ma anche di portare avanti degli accordi quadro fra pubblica amministrazione e privati. Oggi abbiamo il compito e la necessità di formare chi dovrà regolare con consapevolezza per mettere in campo soluzioni condivisibili, pratiche e sostenibili.
IL VEICOLO, ANELLO DI CONGIUNZIONE
Appare chiara quindi la visione del futuro e di come evolverà la logistica. La merce però, deve essere consegnata oggi, ed oggi ciò avviene tramite il veicolo che entra nella città. Naturalmente il tipo di propulsione è e sarà sempre più determinante per rendere sostenibile l’ultimo miglio. Paolo Carri, che di Italscania è Business Development Manager, ha sottolineato che le tecnologie già disponibili saranno tutte sfruttate per raggiungere l’“emissione
Tutti i protagonisti del convegno. Da sinistra: Luca Barassi, Massimo Marciani, Pier Luigi Del Viscovo, Franco Fenoglio, Paolo Volta, Elisa Conticelli, Federico Rupi.
zero” ma soprattutto ha identificato le sfide per gli operatori, partendo da quelle attuali per comprendere come sarà il trasporto del domani. In particolare, sulla via dell’elettrificazione, Scania ritiene che l’ibrido di seconda generazione con funzione plug-in, presentato proprio ad Ecomondo, sia il giusto passo sul fronte delle prestazioni ambientali e su quello dell’economia operativa. Attenzione puntata anche sulla sicurezza che non prescinde dagli standard dei veicoli industriali. Connettività, guida autonoma, sistemi avanzati di assistenza alla guida al conducente, sono peculiarità del mezzo di oggi e sicuramente del futuro; già disponibili sui veicoli industriali e che precorrono quelle delle auto. Con l’uomo sempre posto al centro di questo ecosistema, perché il conducente è e sempre sarà un elemento fondamentale che dovrà essere accompagnato in un processo di miglioramento. I veicoli connessi aprono infinite possibilità: l’ultimo gioiellino della Casa può essere infatti controllato a distanza (limitando per es. la velocità all’interno di aree protette o imponendo una modalità di propulsione piuttosto che un’altra). Molto interessanti i due scenari proposti in merito all’evoluzione della CO2 emessa dai veicoli. Nel primo caso se la quantità dei veicoli - che aumenta in funzione ad un aumento della domanda di trasporto e se il diesel continuerà a crescere in
Un momento del faccia a faccia tra Franco Fenoglio (a sinistra) e Luca Barassi.
parallelo coi biocarburanti ma si avrà una crescita timida del veicolo a propulsione elettrica, si registrerà una diminuzione della CO2 che però non centrerà l’obiettivo della COP 21. Diversamente con il secondo caso, dove si avrà lo sviluppo di un utilizzo di biocarburanti ed una crescita importante dell’elettrico dopo il 2025. A conclusione del convegno, il faccia a faccia tra Luca Barassi e Franco Fenoglio, presidente e amministratore delegato di Italscania, che con un accorato intervento ha ribadito quanto anche il diesel di ultima generazione, attualmente demonizzato, possa invece essere comunque la soluzione per rinnovare l’ormai vetusto parco veicolare in modo sostenibile. Il concetto di ecosistema dove ognuno deve fare la propria parte, è stato poi più volte sottolineato: il costruire la città perfetta deve basarsi - oltre che sulla tecnologia - sulle integrazioni delle varie modalità; diversamente sarà impossibile applicare qualunque modello relativo ad una realtà sostenibile. Anche il tema della sicurezza all’interno delle città è di primaria importanza. Sia per quanto riguarda la sicurezza del veicolo che dell’autista. I costruttori investono circa il 7% del proprio fatturato su tecnologia e sostenibilità e sicurezza. Il truck di oggi è un concentrato di altissima tecnologia che deve essere condotto da figure altrettanto altamente specializzate e qualificate e che domani probabilmente guideranno il veicolo da remoto. Fenoglio ha concluso con un enfatico appello proprio in questo senso, affinché sia valorizzata la professione dell’autista, il cui ruolo dovrà evolvere in base alle nuove tecnologie e alle esigenze della logistica. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
51
EVENTI
ECOMONDO
Ecomondo chiama, Scania risponde Anche quest’anno, nella prestigiosa vetrina della kermesse riminese il Grifone ha presentato una novità: il nuovo veicolo ibrido plug-in. Il messaggio che lancia la Casa è come sempre chiaro e preciso. Si cammina verso la direzione comune di un futuro sostenibile, ma gli attori della filiera devono contribuire in toto di
Federica Lugaresi
“V
erso un futuro sostenibile. Insieme.” È questo l’incipit dell’evento organizzato da Italscania ad Ecomondo, il collettore dei grandi temi della Green Economy. Come sappiamo non esiste un pianeta B, e solo “Un impegno reale e congiunto da parte del settore pubblico e privato consentirà di accelerare il cambiamento verso un domani sostenibile” ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato della Casa. Di certo questo non potrà accadere dall’oggi al domani, ma passo dopo passo come quando si deve spostare una nave ruotando poco alla volta il timone, sino a quando non si vedrà cambiare la rotta. E nel frattempo tutti noi, nessuno escluso, dovrà fare la propria parte. Scania, da sempre con un DNA green molto spiccato, già da tempo è partita super motivata: “Abbiamo una responsabilità nei confronti delle generazioni future, responsabilità che
52
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
noi di Scania vogliamo trasformare nell’opportunità di mettere in atto un vero e proprio cambiamento grazie ad azioni concrete e soluzioni di trasporto disponibili ‘Qui e adesso’. Da soli però non possiamo fare nulla, nessuno può riuscirci. È necessario che tutte le parti in causa nel settore pubblico e privato collaborino dando vita a partnership per accelerare questa transizione” ha ribadito Fenoglio.
UN ECOSISTEMA PERFETTO. O QUASI
Da qualche parte bisogna pur iniziare. Il modo migliore sicuramente è riunire i rappresentanti delle istituzioni, tra cui Francesco Balocco – Assessore ai Trasporti, infrastrutture, Opere Pubbliche, Difesa del Suolo della Regione Piemonte, Alessia Bettini, Assessora Ambiente e igiene pubblica, decoro urbano e partecipazione, protezione civile della Città di Firenze e Claudio Lubatti, Delegato per l’Osservatorio ministeriale nazionale del trasporto pubblico
locale di ANCI. In questa prima sessione è emerso che la cultura della sostenibilità deve essere percepita nella pratica come un miglioramento della vita quotidiana. Per arrivare a ciò, è necessario ascoltare le esigenze dei Comuni – che si stanno modificando lungo tutto lo Stivale – e con gli strumenti già disponibili, dare una risposta a questi bisogni proprio nell’ottica di una mobilità sostenibile. Anche i gestori delle infrastrutture ovviamente sono chiamati in causa. La seconda sessione dell’evento ha infatti visto partecipare Francesco Bettoni, Presidente di A35 BREBEMI, Michele Croce, Presidente di Gruppo AGSM e Alberto Piglia, Head of E-Mobility di ENEL. In un panorama generale l’Italia relativamente alla mobilità elettrica sta arrancando, ma fortunatamente in merito a ciò esistono
esempi virtuosi: il tratto di elettrificazione della BreBeMi – che diventerà la prima autostrada a economia circolare in Europa – è rivolto anche alle aziende che operano e insistono su quel territorio; la città di Verona che sarà sempre più smart grazie a pali della luce con all’interno il servizio di ricarica elettrica, evitando così la proliferazione delle colonnine; e la futura installazione entro il 2020 in tutta Italia di 7000 nuovi punti di ricarica.
I CLIENTI DEI CLIENTI
Nella terza sessione sono intervenute due eccellenze nazionali per mettere in evidenza il loro impegno nel guidare il cambiamento verso un futuro green, in particolare OROGEL con Gianni Sintucci – Responsabile trasporti e logistica esterna e BARILLA, con Riccardo Stabellini – Logistics Director – Italy. Essere aziende sostenibili è fattibile ed apparentemente sembra semplice. Saturare i mezzi e ottimizzare i chilometri percorsi, utilizzare veicoli a basse emissioni, ma anche minimizzare l’impatto ambientale nella produzione degli alimenti. In termini di logistica distributiva, si può ridurre la CO2 prodotta e richiedere ai propri fornitori, tramite capitolati di servizio, di procedere nello stesso senso. Il cambiamento è quindi la somma di tanti piccoli cambiamenti individuali. Basta volerlo… A far parte di questo ecosistema anche il mondo accademico e delle scuole, con l’intervento di due classi dell’Istituto Tecnico Economico Tecnologico “Bramante Genga” di Pesaro che hanno da poco preso parte alla prima tappa di “SAVE – Sostenibilità, Azione, Viaggio, Esperienza”, il progetto di educazione e sensibilizzazione all’uso consapevole del denaro e allo “spreco zero” che sta viaggiando in tutta Italia coinvolgendo oltre 10.000 studenti. Qui sotto (da sinistra): Daniel Dusatti, direttore vendite, Paolo Carri, Business Development Manager e Fredrik Swartling, direttore servizi di Italscania illustrano il nuovo veicolo.
L’IBRIDO PLUG-IN
Il Grifone stupisce ancora lanciando nel 2018 non un prodotto ma una soluzione. Momento topico del memorabile evento è stata infatti la presentazione del nuovo veicolo pesante elettrico, ibrido di seconda generazione, plug-in. “Stiamo assistendo ad una costante crescita della popolazione e ad una progressiva urbanizzazione: due macro-trend che stanno determinando un incremento della domanda di mobilità di merci”, ha sottolineato Paolo Carri, Direttore Business Support & Development e Head of Sustainable solutions di Italscania. “L’ambito urbano sta diventando un contesto sempre più sfidante per il trasporto: mentre la domanda cresce e si modifica a causa di trend quali l’affermarsi dell’e-commerce, la riduzione delle emissioni è ormai una via obbligata, e strategie efficaci per affrontare il problema del traffico possono diventare un fattore chiave di successo. Il nuovo veicolo ibrido, in questo senso, rappresenta lo stato dell’arte per il trasporto in ambito urbano, sia per quanto riguarda l’economia operativa totale, che in termini di efficienza e sostenibilità ambientale”. Il passo giusto insomma del Costruttore – in questa transizione energetica – verso l’elettrificazione per una serie di applicazioni in ambito urbano e regionale. Il passo giusto verso un’economia operativa poiché può portare ad un risparmio di carburante pari al 15% solo attraverso la cosiddetta
frenata rigenerativa. Il nuovo veicolo ibrido è dotato di motore diesel Scania da 9 litri, 5 cilindri in linea (280, 320 e 360 Cv di potenza) che può funzionare a HVO (olio vegetale idrotrattato) o diesel, che lavora in parallelo ad un propulsore elettrico in grado di erogare una potenza di 130 kW (177 CV) ed una coppia di 1.050 Nm. La batteria ricaricabile agli ioni di litio è dimensionata per una potenza di 7,4 kWh, per assicurarne la massima durata ed è ricaricabile nell’arco di soli 25 minuti. Un veicolo che grazie alle emissioni locali totalmente azzerate ed a quelle acustiche ridotte, può lavorare dove e quando altri mezzi non possono operare. Occhi puntati anche sulla sicurezza. La cabina L (non vincolata al veicolo ibrido) si presenta avanzata e ribassata e colloca il conducente alla stessa altezza degli utenti deboli della strada: in questo modo pedoni e ciclisti non sono più a rischio ma ben controllati. Ma le novità non finiscono qui. È stato introdotto Scania Zone, il nuovo servizio per un trasporto intelligente e sicuro, che supporta le aziende di trasporto e i loro conducenti nel rispettare le normative imposte localmente, associando regole come i limiti di velocità, le restrizioni in termini di emissioni e le limitazioni dei livelli di rumore in determinate aree a Scania Fleet Management. È possibile insomma gestire da remoto la modalità in cui il veicolo deve operare. Il Costruttore svedese ci sta abituando troppo bene… appuntamento nel breve alla prossima novità? www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
53
EVENTI
METANAUTO
Si è appena conclusa l’undicesima edizione di Metanauto, la storica manifestazione organizzata da Federmetano che ha sintetizzato le potenzialità del gas naturale e le linee guida da seguire per il suo rapido sviluppo
Metanauto 2018: il punto a cura della redazione
Photo: Agenzia di stampa Dire
M
etano = CH4. Ovvero un atomo di carbonio che si lega a 4 di idrogeno. Senza andare a scomodare troppo i numeri della chimica e relative reazioni stechiometriche, la due giorni di Metanauto 2018 ha visto 600 presenze, 45 relatori, 7 patrocini ma anche l’esposizione di 9 veicoli alimentati a CNG e LNG. La kermesse non ha rappresentato solo una fiera ed un convegno “ma un momento di incontro e di sintesi, uno scambio di idee e vuole essere un momento cukturale per promuovere un vettore energetico eccezionale come il gas naturale, in tutte le sue declinazioni. Il metano è il carburante non solo della transizione ma anche del futuro, perché ci permetterà di muoverci a CO2 nulla. Metanauto ha l’ambizione di essere un incubatore di idee, uno strumento per ripartire con un nuovo slancio per un mondo migliore” come dichiarato in apertura da Licia Balboni, Presidente di Federmetano.
È BOOM LNG
Come ormai tutti ci stiamo rendendo conto, l’utilizzo dell’LNG non solo si sta diffondendo a macchia d’olio, ma è destinato a
54
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
crescere e ciò accadrà con un raddoppio dei volumi scambiati entro il 2040. Anche per mare. Infatti, si prevede che “al 2030 l’LNG coprirà circa metà dei bunkeraggi navali e il 30% del trasporto merci pesanti”. Finalmente – su progetto PIREdison – arriverà il primo deposito costiero adriatico, ubicato nell’area portuale di Ravenna e che dovrebbe entrare in funzione nel 2021. “Il deposito garantirà 20.000 metri cubi netti totali di stoccaggio – ha spiegato Guido Ottolenghi, Amministratore Delegato di PIR – divisi in due serbatoi, con impianti di mantenimento
della temperatura e di liquefazione e sei banchine di carico, di cui una capace di accogliere navi abbastanza grandi”. Questo in realtà sarà un ulteriore tassello di quella che è già una rete di distribuzione nazionale pressochè completa anche nel sud Italia. Uno sviluppo che sicuramente avrà ricadute positive e che consentirà di “affrancarsi” dalla dipendenza da depositi stranieri e permetterà di raggiungere un maggior equilibrio tra i prezzi a livello nazionale. A testimonianza del processo di metanizzazione sono state portate delle case
FOCUS history virtuose: il servizio di Tper spa, Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna che ha 313 veicoli a metano di 12 o 18 metri e che quindi aiuta a svecchiare il vetusto parco veicoli in parte a Euro 0, ma anche Rete spa che vuole promuovere forme di mobilità sostenibile. Occhi puntati sulla sicurezza, aspetto fondamentale nella progettazione di impianti a LNG e relativa diffusione per uso autotrazione: “uno degli ostacoli principali di questi combustibili alternativi era la difficoltà dei rifornimenti, ma finalmente si è arrivati ad una semplificazione delle procedure per l’erogazione” ha ricordato il Comandante dei Vigili del Fuoco di Bologna e probabilmente da marzo 2019 per il CNG saranno disponibili le prime stazioni di rifornimento selfservice. Alessandro Pasini, direttore commerciale di BRN-BERNARDINI srl, ha mostrato l’evoluzione proprio delle stazioni di rifornimento di metano liquido. Oggi infatti, “grazie all’innovazione tecnologica e progettuale, si possono realizzare delle stazioni a GNL in grado di garantire una velocità di erogazione anche superiore a quella del gasolio” ha commentato Pasini. Ma il GNL ha successo anche in virtù dell’offerta da parte delle Case costruttrici di veicoli ad hoc ormai con ampia capacità di serbatoio (1080 litri) e conseguente autonomia di percorrenza che può arrivare sino a 1.500 km. A rappresentanza di queste, Franco Fenoglio Presidente e Amministratore Delegato di Italscania e Fabrizio Buffa di Iveco, che hanno evidenziato quanto il biometano sarà una soluzione ancora migliore dell’LNG e sarà capace di dare una svolta al ciclo economico chiudendo così un esempio di “economia circolare”.
LE TAVOLE ROTONDE
Il 2018 è stata un’edizione assolutamente frizzante e sono stati molti gli interventi che hanno animato le tavole rotonde della due giorni.
I VANTAGGI DEL BIOMETANO
È ECOLOGICO â Azzeramento
del particolato emissioni di CO2 rispetto ai carburanti tradizionali â Riduzioni emissioni sonore e vibrazionali â LNG è la vera alternativa per una mobilità sostenibile per quanto riguarda i mezzi pesanti â Minori
È ECONOMICO â Il
risparmio arriva fino al 70% metano vanta il minor prezzo al distributore (oggi prezzo medio: 0,990 €/kg)
â Il
Ne è emerso che le sfide poste dal cambiamento climatico sono importanti, molteplici e non semplici ma l’importante è andare avanti e fare un passo alla volta. “I consumi del gas stanno aumentando sia per la produzione di energia elettrica, sia per il riscaldamento. Almeno un terzo degli autotrasporti potrebbe passare al biometano. L’alternativa, vista nell’elettrico, non è vero che non produce polveri sottili. Infatti la maggior parte del particolato nei veicoli moderni proviene dai freni e dallo sfregamento degli pneumatici sull’asfalto” ha dichiarato Attilio Tonolo – Ministero delle politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo. Come è noto, esistono alternative valide al metano, e nessuna va demonizzata, ma semplicemente contestualizzata ed
È SICURO â Esistono
leggi italiane ed europee cogenti e rigide che riguardano i serbatoi a metano (bombole) È FRUIBILE
â Si
rifornisce mediamente dai 3 ai 5 minuti con erogatori ponderali ed è venduto al kg. â Sono 31 gli impianti alimentati a LNG già presenti sul territorio nazionale, che erogano metano liquido. Altri 25 dislocati sul territorio nazionale, sono in fase di progetto/costruzione.
integrata perché il futuro non è esclusivamente di una tecnologia. Il metano consente sicuramente di gestire distanze medio-grandi ed è importante che la rete distributiva vada di pari passo e “sarebbe utile una regia centrale in termini di delibere e leggi che, invece, attualmente cambiano da comune a comune”. In merito alla produzione di biometano da frazione organica dei rifiuti solidi urbani, c’è un grande successo. “Ma è necessario diffondere la cultura tra le popolazioni che, se verranno informate correttamente e se gli impianti sono costruiti a norma, accoglierà con entusiasmo tali tecnologie” ha sottolineato Pietro Gattoni, del Consorzio Italiano Biogas. E infatti sono già operative varie eccellenze italiane per la filiera produttiva del biometano.
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
55
RUOTE
PEUGEOT
Una FURGONETTA per la rinascita Nell’immediato Dopoguerra Peugeot presentò una vettura, la 302, che nella sua versione da lavoro contribuì a far ripartire un Paese, la Francia, uscito a pezzi dal conflitto mondiale di
56
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
Ferruccio Venturoli
Q
uando Peugeot presentò la sua innovativa berlina 203, la Francia non si era ancora ripresa dalla tragedia della guerra; le tessere per il razionamento erano ancora di estrema attualità e parecchi francesi erano ancora dispersi o prigionieri in giro per il mondo. Nonostante i ripetuti bombardamenti, nonostante gran parte del materiale fosse stato requisito dai tedeschi, nonostante le grandi perdite, Peugeot volle tornare a tirare su la testa. Così, al salone di Parigi del 1948, presentò una nuova vettura, che aveva tutti i crismi della modernità, una carrozzeria di forte ispirazione americana e una meccanica di recentissima progettazione. La 203 era una vettura piuttosto moderna: ferma restando la classica impostazione tecnica a motore anteriore e trazione posteriore, uno dei principali aspetti che rese la 203 innovativa fu il fatto di essere stata la prima Peugeot a scocca portante, cosa che la rende una pietra miliare nella storia della Casa francese.
UN 4 CILINDRI DA 1290 CC DA 42 CAVALLI
Peugeot, già in fase di progettazione, aveva previsto l’utilizzo di due varianti di passo: per la berlina venne utilizzato un corpo vettura con passo di 2.58 m, mentre per le versioni furgonate, familiari e commerciali, era previsto un interasse da 2.78 m, più adatto alla destinazione di queste ultime versioni. Ma innovativo era anche il motore TM, un 4 cilindri da 1290 cc con camere di scoppio emisferiche e valvole in testa, che erogava una potenza massima di 42 CV a 4500 giri/min, sufficienti per spingere la vettura a una velocità massima di 116 km/h. Novità anche per le sospensioni, entrambe a ruote indipendenti: mentre l’avantreno proponeva ancora il tradizionale schema a balestra trasversale, il retrotreno abbandonò la soluzione ad assale rigido presente sulla 202 per proporre lo schema a molle elicoidali. Sui due assi, le asperità del terreno erano smorzate da
Il posteriore di una Fourgonette; questo modello può davvero essere definito un antenato delle odierne furgonette derivate da berline di serie.
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
57
PEUGEOT
RUOTE
Un rarissimo esemplare di Plateau Cabin, chassis destinato agli allestitori; non ebbe un grande successo, ma rimase a listino fino al 1957.
ammortizzatori idraulici. L’impianto frenante era a quattro tamburi da 255 mm di diametro, mentre lo sterzo era a cremagliera, soluzione economica ed efficace. I problemi stavano nel cambio manuale a 4 marce (al volante) che era suscettibile di impuntamenti e grattate, queste ultime dovute ad una precaria sincronizzazione dei rapporti. Inoltre, mentre la seconda era troppo corta, la quarta marcia era troppo lunga.
TANTE VERSIONI DA LAVORO
Tra la fine del 1949 e i primi mesi del 1950 Peugeot declinò la sua serie 203 in una vasta gamma di veicoli commerciali leggeri, a cominciare dalla 203 Familiale e Commerciale. La prima era una giardinetta, dalle linee arrotondate, per il trasporto di persone, mentre la seconda era un piccolo furgoncino, praticamente una 203 Familiale senza divanetto posteriore. Era un momento di particolare fervore, si stava ricostruendo un Paese, era appena iniziata una rinascita, servivano veicoli da lavoro; così, a breve scadenza arrivarono anche la 203 Fourgonette, Una camionette bachée, modello centinato con telone; nel muso sono evidenti le linee morbide e rotondeggianti tipicamente americane di fine Anni Quaranta.
58
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
che differiva dalla Commerciale per l’assenza dei vetri posteriori e del lunotto, sostituiti da appositi lamierati; la Fourgonette può davvero essere definita una delle antenate delle odierne furgonette derivate da berline di serie. Sempre in quel periodo arrivarono la 203 Fourgon Tôlé (versione furgonata con cassone posteriore), la Ambulance, la Camionette Bachée (centinato con telone) e la Plateau Cabin (lo chassis destinato agli allestitori). Tutte queste versioni erano caratterizzate da un interasse allungato di venti centimetri per aumentare la capacità di carico e, nel
caso della Familiale, per offrire più spazio ai passeggeri posteriori. Un’altra caratteristica che distingueva queste versioni dalla berlina stava nel retrotreno, non più a molle elicoidali, ma a balestre longitudinali, una soluzione da sempre preferita per quei mezzi destinati a carichi più gravosi. La gamma da lavoro della 203 incontrò un successo notevole soprattutto tra quei commercianti, artigiani e piccoli imprenditori che si stavano riprendendo dalla guerra: fu un successo tanto cospicuo che, nel 1951, per avere la 302 occorreva quasi un anno di attesa.
La versione ambulanza ebbe un buon successo anche all’estero; un piccolo quantitativo fu venduto anche in Italia.
NEL 1960 L’ULTIMA CONSEGNA
Alla fine dell’estate del 1954, l’imminente uscita della 403 provocò un rimaneggiamento della gamma 203 che portò, negli anni successivi, la progressiva uscita di produzione di alcuni modelli, sia tra le vetture che tra i commerciali. Così, nel 1952, uscì di scena il Fourgon Tôlé, nell’autunno del ’56 furono eliminate le versioni Familiale e Commerciale mentre, un anno più tardi, vennero tolte dai listini le versioni Plateau Cabin ed Ambulance. A quel punto la gamma della
L’abitacolo e il posto di guida; come si usava all’epoca, era piuttosto spartano, anche sembra abbastanza confortevole.
L’innovativo motore TM, a 4 cilindri da 1290 cc, in grado di erogare una potenza massima di 42 CV a 4500 giri/min, sufficienti per spingere la 203 a una velocità massima di 116 km/h.
203 era composta da soli due modelli: la Berlina Luxe e la Fourgonnette. Alla fine del 1959, la gamma si ridusse alla sola versione berlina, che resistette fino al 26 febbraio dell’anno successivo; per la versione Fourgonnette, le ultime consegne avvennero all’inizio del 1960. L’eredità della 203 venne raccolta da due modelli: la 403, che tra l’altro venne proposta anche in versione 403/7, cioè con il vecchio motore della 203 opportunamente rivisto e, nel 1965 dalla Peugeot 204. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
59
PROFESSIONE
FINLANDIA E RUSSIA
CAMIONISTA
Viaggio
con i lupi
Testo e fotografie di Richard Kienberger
J
aako Kampmann è finlandese, ha 43 anni e da venticinque fa il camionista. Il suo, a sentire lui, non è un lavoro eccitante, anzi, quasi di routine. Gli imprevisti stanno negli orsi o nei lupi che incontra quando lavora, quando, almeno una volta al giorno, attraversa i boschi al confine tra Finlandia e Russia. Con i suoi due camion, trasporta, dalla Russia, il legno necessario per la produzione della carta. Kampmann vive nella regione di Karelien, Finlandia Orientale
60
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
e anche la parte russa, nella quale il camionista finlandese si muove, era finlandese fino a alla fine della Seconda Guerra Mondiale. “Questo trasporto – ci racconta Jaako – non è stato affidato a imprese russe, che pure sarebbero più a buon mercato, per una serie di motivi, soprattutto per la maggiore ‘qualità’ che noi finlandesi siamo in grado di garantire, ma anche per la tipologia dei veicoli: noi usiamo degli autotreni che arrivano, in casa nostra, a un peso totale di 60 tonnellate, e che, in Russia, grazie a speciali deroghe, possono arrivare a 55; le aziende russe generalmente non hanno questa possibilità”.
Siamo tra i boschi al confine tra Finlandia e Russia.
Tutti i giorni Jaako, un padroncino finlandese trasporta tronchi tra la Russia e la Finlandia. Un lavoro di routine, in uno scenario da fiaba e in condizioni ambientali terribili
Il Sisu viene caricato: tutto intorno il nulla, solo cataste di legna predisposte per il carico.
www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI
61
PROFESSIONE
CAMIONISTA
FINLANDIA E RUSSIA
CARTE PER LA CARTA
Kampmann, quando si siede al buio nel suo Sisu e parte in direzione Nordest, oltre a preoccuparsi del camion deve pensare anche alle pagine e pagine di scartoffie che deve portare con sé. I “timbertruckers” finlandesi, infatti, non solo hanno bisogno di un’autorizzazione speciale per ogni viaggio in Russia, ma anche di singoli permessi per ogni strada che percorrono. Jaako poi, deve pagare circa mille euro l’anno per ogni camion, per una speciale assicurazione che lo “copre” in Russia. Però, a differenza di altri posti di confine, dove si perdono ore soltanto per far timbrare una carta, quello di Vartius sembra quasi un’oasi felice; tutta la procedura dura raramente più di mezz’ora. Non ci si deve preoccupare per le grane di confine, ma per l’inquietante presenza dei lupi, in continuo aumento, si. “Ci sono dei lupi – dice – ai confini di Kuhmo, la cittadina dove vivo. Sono tanti, recentemente ne hanno contati quasi un centinaio e qualche volta si spingono fino ai giardini delle case. Siamo tutti un po’ preoccupati e si parlava di organizzare delle battute di caccia, ma l’Unione Europea ha bandito la caccia al
Questo trasporto non è stato affidato a imprese russe soprattutto per la maggiore “qualità” che noi finlandesi siamo in grado di garantire, ma anche per la tipologia dei veicoli: noi usiamo degli autotreni che arrivano, in casa nostra, a un peso totale di 60 tonnellate. lupo. Ma io mi sono premunito”. E mostra una doppietta nascosta dietro i sedili. Seduti accanto a lui, non possiamo non notare come, nonostante il fondo ghiacciato e la neve, Jaako guidi con assoluta tranquillità; sembra impossibile, ma qui ci si muove più velocemente in inverno che in estate. Cosa che però ha una spiegazione semplice; le strade secondarie, in Russia, sono piene di buche, anche profonde, e la neve le riempie completamente, così da formare un fondo stradale quasi omogeneo.
LAVORARE A MENO 26
Con Jaako arriviamo sul luogo di carico e troviamo la squadra di lavoro russa piuttosto di malumore, il motivo? Ci sono 26 gradi sotto lo zero e le macchine per la raccolta del legno sono gelate. Quindi oggi, o lavorano a mano o non guadagnano. Jaako cerca di rincuorarli ma li
Jaako Kampmann è finlandese, ha 43 anni e da venticinque fa il camionista; per lavorare a -26, prima di scendere dalla cabina indossa una speciale tuta termica; altrimenti morirebbe assiderato entro pochi minuti.
Nonostante la neve l’andatura deve essere sempre abbastanza sostenuta, altrimenti si rischia di rimanere impantanati nel fango sotto la neve o nelle centinaia di buche nascoste.
62
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
Nonostante il fondo ghiacciato e la neve, Jaako guida con grande perizia e assoluta tranquillità il suo autotreno. Gli piacciono la solitudine e il paesaggio grandioso e primitivo su entrambi i lati del confine.
tiene d’occhio con attenzione mentre caricano il rimorchio. Siamo intirizziti dal freddo, quando, finalmente ripartiamo carichi di tronchi. Iniziamo con un tratto di 25 chilometri attraverso i boschi, su sentieri cosi stretti che sembra un miracolo che riesca a passarci l’autotreno. Un percorso pieno di pendenze che debbono essere affrontate di slancio, a velocità sostenuta, perché andando piano si rischia di rimanere impantanati nella fanghiglia sotto la neve o, peggio, di sprofondare nelle centinaia di buche nascoste dalla neve. Questi sono i momenti in cui Kampmann è felice della potenza del suo camion. Il suo vecchio Sisu è equipaggiato con un Caterpillar di 18 litri, che supera tranquillamente le pendenze con i suoi 630 CV, anche senza molto slancio.
Non ci si deve preoccupare per le grane di confine, ma per l’inquietante presenza dei lupi, in continuo aumento. risalire in cabina. Poi ha desistito, si è girato ed è scomparso tra gli alberi. Ma gli orsi non mi fanno tanta paura, sicuramente di più i lupi”. Continuiamo ad avanzare in uno scenario irreale. A destra e sinistra del sentiero ci sono alberi che hanno, al posto della corteccia, degli strani intagli.
“Sono stati tutti incisi dall’allora Servizio Boschi dell’Unione Sovietica – dice Jaako – servivano a ricavare la resina.” Jaako già andava al di la del confine con il padre, quando le torri di guardia, che giacciono a marcire, come mostri addormentati, erano ancora presidiate dalle guardie con le mitragliatrici e la stella rossa brillava sugli edifici. Poi venne Gorbacev, l’Unione Sovietica e tutto un mondo andò in pezzi. “Ma Jaako – dice ridendo e battendosi una mano sul petto – è ancora qui”.
A TU PER TU CON GLI ORSI
Passiamo anche nel punto in cui, qualche mese fa Jaako ha incontrato l’orso. Era sceso per controllare uno pneumatico e l’orso era lì, seminascosto da un tronco, proprio sul bordo della strada. “Mi ha guardato, poi lentamente si è mosso verso di me, mentre io cercavo di www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
63
LOGISTICA
OLIO E VINO
L’ultimo miglio per olio e vino
di
Le normative sul trasporto alimentare hanno alcune zone d’ombra, in particolare relativamente a quello di prodotti
enogastronomici pregiati. Un convegno a Roma ha messo intorno al tavolo produttori e trasportatori di questa importante nicchia di mercato
64
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
Ferruccio Venturoli
A
lla fine di ottobre si è svolto un evento piuttosto importante che è andato a toccare, contemporaneamente due mondi, quello del trasporto e quello dell’agroalimentare. Andiamo con ordine: per la prima volta un “talk show” (una volta si chiamavano “convegni” o “tavole rotonde”) ha riunito il mondo dell’enogastronomia, della ristorazione e quello della logistica e dei trasporti. “Il trasporto di vino e olio, tra eccellenza, tracciabilità e sostenibilità”, questo il titolo dell’evento, è stato organizzato da BRIGATA (Blog di Sala e non solo), nell’ambito del Festival della Gastronomia di Roma. Sul palco c’erano Valoritalia (ente certificatore delle denominazioni DOC, DOCG, IGT e BIO), ANITA, Transfrigoroute Italia, OITA, Vinarius (Associazione delle Enoteche italiane), Gruppo Torello e Scania. L’evento, proprio per l’eterogeneità dei partecipanti, ha rappresentato una prima occasione di conoscenza, dialogo e confronto
fra alcuni dei principali attori dei due settori, chi produce e chi trasporta, che dovrebbero essere strettamente in contatto con loro ma che troppo spesso non lo sono affatto. Sì, perché il significato dell’incontro, al di là dell’evento in sé, è stato quello di “dare luce” (è proprio il caso di dirlo) a paurose zone d’ombra nelle normative sul trasporto, per quanto riguarda due produzioni agroalimentari italiane di grande valore e importanza, l’olio e il vino. Capiamone di più.
NON ESISTONO NORMATIVE SPECIFICHE
Si tratta senza alcun dubbio di due grandi esempi dell’eccellenza alimentare italiana ma anche, purtroppo, di liquidi facilmente deperibili e molto sensibili alle condizioni ambientali (temperatura e vibrazioni), che influiscono sulla loro conservazione e sul mantenimento delle caratteristiche organolettiche e nutrizionali originarie. Il fatto è, però, che non esistono normative specifiche che regolino questa fase. Anche
L’ULTIMO MIGLIO DISASTROSO
la denominazione in etichetta, per esempio, per l’olio “conservare al riparo della luce e lontano da fonti di calore”, è facoltativa. L’attenzione dei trasportatori sulle modalità di imballo si concentra sull’integrità del contenitore, ma non del contenuto. Eppure, l’alterazione di olio e vino provoca un forte abbassamento della qualità, anche se non si tratta di un degrado che porta conseguenze sanitarie, come avviene per molti altri prodotti alimentari per i quali invece il trasporto è normato. Esistono studi scientifici sul trasporto di vino e olio, per i quali esiste il rischio elevato e concreto di alterazione del prodotto. Dai risultati di questi studi si possono trarre indicazioni precise, soprattutto in termini di temperature, livello di vibrazioni e modalità di maneggio delle confezioni. Secondo studi scientifici recenti, nel trasporto di vino e olio, esiste il rischio elevato e concreto di alterazione del prodotto; da questi studi si possono trarre indicazioni precise, per le temperature, per il livello di vibrazioni e per le modalità di maneggio delle confezioni.
In Italia esistono circa 35mila cantine vinicole, 118 Consorzi di tutela delle denominazioni DOCG, DOC, IGT per 405 DOP e 118 IGP. Secondo le ultime statistiche l’Italia è la seconda forza del vino mondiale: il valore della produzione italiana si attesta sui 12 miliardi di euro e viaggia su un solido trend di crescita strutturale. Abbiamo anche circa 900mila aziende olivicole e secondo gli ultimi dati MIPAAF, il comparto dell’olio extravergine d’oliva italiano vale 3 miliardi di euro e rappresenta il 3% del fatturato totale della nostra industria agroalimentare. Eppure, a sentire gli addetti del settore, chi vive e lavora nell’agroalimentare, il trasporto, cioè l’ultimo pezzo della filiera, presenta quotidiane e quasi irrisolvibili difficoltà di gestione, incompatibili con la tutela della qualità dei prodotti, dovute a un servizio talvolta molto scadente di alcuni corrieri. Purtroppo, non essendoci normative, queste criticità spesso possono essere risolte solo evitando gli ordini da questo o quel produttore e le consegne nei mesi più caldi dell’estate. Questo, purtroppo, è a scapito soprattutto dei produttori in
fondo allo Stivale, del Sud o delle Isole che devono far compiere alla merce il tragitto più lungo. Recentemente, in un noto ristorante siciliano di Milano, abbiamo chiesto un vino caratteristico di una zona della Sicilia, spesso ordinato in quello stesso ristorante. Il proprietario ha dovuto tristemente ammettere che, nonostante l’alta qualità del vino e la richiesta da parte dei clienti, non ordina più prodotti di quella casa vinicola perché il più delle volte il vino arriva irrimediabilmente rovinato.
UN PATRIMONIO DI ECCELLENZA DA SALVAGUARDARE
Naturalmente questi discorsi, per certi versi “accusatori” nei confronti dei vettori non possono essere ben digeriti da quelle aziende che, invece. hanno sposato il concetto del “360 gradi” che vuol dire, per Umberto Torello, presidente della sezione trasporti alimentari ANITA e presidente Transfrigoroute: “accompagnare il prodotto dalla produzione alla destinazione, sentendo la responsabilità di movimentare i prodotti d’eccellenza, tenendo ben presente quel valore aggiunto di competenza e cura che ha la maggior parte delle aziende italiane. Un valore aggiunto che non possiamo perdere per strada. Nelle certificazioni di qualità delle filiere, quello che manca è proprio il segmento finale, la fase del trasporto, che invece deve e può essere all’altezza, sia per quanto riguarda la distribuzione verso l’estero, sia per il nazionale. Il settore dell’enogastronomia, anche per quanto riguarda la fase di trasporto, ha bisogno di partner responsabili, non di semplici fornitori”.
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
65
LOGISTICA
OLIO E VINO Il vino e l’olio rappresentano il 25% delle esportazioni italiane verso l’estero; dovrebbero viaggiare intorno ai 12°C, ma incredibilmente non sono inseriti nella normativa del trasporto a temperatura controllata, quindi l’indicazione è quella della temperatura ambiente. Questo significa che, in base alla stagione e al tragitto, all’esterno possiamo avere da zero a 40°C, con sbalzi tali da vanificare completamente tutto quelle qualità che rendono i nostri prodotti delle eccellenze nel mondo.
Purtroppo, non essendoci normative, le criticità spesso possono essere risolte solo evitando gli ordini da questo o quel produttore e le consegne nei mesi più caldi dell’estate.
Ciò comporta che un carico di olio o di vino può giacere ore e ore sotto il sole, subire scossoni, essere caricato insieme a merce di tutt’altro tipo; ma gli esempi sono infiniti.
LE STRADE DA SEGUIRE
Cosa fare allora? “Questo è un problema – rirende Umberto Torello – che si risolve senza puntare il dito su nessuno, ma coinvolgendo tutte le parti in causa, semplicemente ognuno deve fare la sua. Noi facciamo la nostra, prima di essere Per Clara Ricozzi, presidente di OITA, una strada perseguibile potrebbe essere l’estensione dell’applicabilità delle norme ATP (temperatura controllata), quindi anche l’uso obbligatorio (o consigliato) di veicoli isotermici.
trasportatori siamo italiani e lavoriamo in questo settore, quindi non solo ci teniamo molto che il prodotto italiano continui a crescere oltre quel 25% e venga conosciuto sempre di più ma ci conviene anche da un punto di vista commerciale e professionale. In attesa che la normativa arrivi e che venga fatta la legge, ci sentiamo di fare un appello affinché il vino e l’olio vengano trasportati a temperatura controllata, all’interno di un discorso di tracciabilità. Anche se non è obbligatorio, è comunque già tecnicamente possibile e
quindi vorremmo sensibilizzare i committenti, i produttori, e invitarli a richiedere e usare di più questo tipo di servizio”. Secondo Clara Ricozzi, presidente OITA “è necessario intervenire con la definizione di linee guida minime, che siano obbligatorie per chi imballa e trasporta; una strada potrebbe essere l’estensione dell’applicabilità delle norme ATP (temperatura controllata), oppure raccomandazioni come quelle esistenti in ambito farmaceutico. Un primo passo potrebbe essere uno standard ad adesione volontaria, per poi passare a una normativa cogente, da rendere valida in ambito interno e nel contesto europeo e internazionale”. “Spesso – ci dice Alfredo Pinto di Vinarius – si tratta semplicemente di dialogare con i committenti e spiegare il valore aggiunto che porterebbe uno standard qualitativo più alto che però salvaguarda la qualità del prodotto. Quando si tratta di eccellenze, non è del resto quell’euro in più o in meno a fare la differenza per lo stesso consumatore finale”.
L’ALTRA VIA DELLE CANTINE POVERO
Qualcuno ha scelto un’altra via. Cantine Povero, per esempio, una storica azienda vinicola di Cisterna d’Asti che lavora in simbiosi con la natura, produce un vino nel pieno rispetto del territorio e dei suoi
66
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
“Il trasporto di vino e olio, tra eccellenza, tracciabilità e sostenibilità”, organizzato da BRIGATA a Roma, è stato il primo momento di confronto tra chi produce e chi trasporta prodotti di altissima qualità.
frutti e proprio per evitare tutte le problematiche di cui stiamo parlando, ha scelto di occuparsi direttamente anche della distribuzione, almeno per quanto riguarda il Nord Italia. Il vino fatto con grande amore e passione, viene consegnato, così, con altrettanto amore e passione direttamente dai produttori.
Per farlo la Cantina usa veicoli Scania; di recente ne ha acquistati due destinati proprio all’ultimo miglio verso ristoranti, cantine, negozi ed enoteche. “Anche questo è un caso in cui ci si è accorti di quanto sia importante lavorare insieme – dice Elisa Casagrande responsabile relazioni esterne e stampa di Italscania – perché da soli si fa poco. I Costruttori, le aziende di trasporto, le Associazioni, le aziende che producono, devono parlarsi, mettersi intorno a uno stesso tavolo e individuare percorsi condivisi. Insieme si può
fare qualcosa di grande in termini di salvaguardia della qualità dei prodotti durante quell’ultimo pezzo della filiera, così critico”.
VERSO UNA TRACCIABILITÀ ANCHE DEL TRASPORTO
Dunque sembra che tutti siano d’accordo. Il mondo del trasporto ha le competenze, la possibilità, l’esigenza ma anche, perché no, l’obbligo di fornire un certo tipo di servizio “superiore”; dall’altra parte, i produttori, le enoteche o chi, in generale, vende prodotti di alto livello, ha bisogno di ricevere un servizio di qualità. Si fanno
Troppo spesso l’attenzione dei trasportatori sulle modalità di imballo si concentra sull’integrità del contenitore, ma non del contenuto.
tanti sforzi per salvaguardare i prodotti e non si dovrebbe “scivolare” su una legislazione lacunosa o su garanzie inesistenti per alcuni elementi fondamentali, come le note criticità che determinano un deterioramento quasi immediato delle proprietà e quindi della qualità di vino e olio. Il mezzo della tracciabilità, ormai, è alla portata di tutti. Sulle bottiglie ci sono le fascette con il contrassegno; tutti, ovunque, sono in grado di conoscere esattamente, di ogni singola bottiglia, com’è fatta, quali sono i parametri chimici, le analisi. Forse sarebbe utile iniziare ad indicare anche come e da chi è stata trasportata. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
67
FOCUS
SAF-HOLLAND
Se la flotta monta di
Federica Lugaresi
D
al carro trainato coi cavalli ad una flotta avanzata tecnologicamente, super affidabile ed efficiente. “1949 è l’anno di immatricolazione del primo camion, ma già ai primi del ‘900 il carretto trasportava legno e porfido all’andata, e derrate alimentari al ritorno” esordisce nel racconto Andrea Gottardi. Oggi Gottardi Autotrasporti, “che da impronta famigliare si è trasformata in una realtà industriale”, ha mantenuto i settori storici (quello dell’edilizia e del trasporto frutta) ma “guarda anche altrove, soprattutto dopo la crisi del 2011 che ha ridimensionato i volumi ed in cui abbiamo visto sparire l’80% dei clienti” continua il nostro interlocutore. È infatti con il trasporto dei rifiuti – sia pericolosi che non – che l’azienda ricava attualmente il 60% del proprio fatturato.
ATTENZIONE A 360°
Con una flotta di 40 veicoli (costituita da 42 semirimorchi, 38 trattori, un autotreno ed una motrice che lavora esclusivamente all’interno del piazzale) vengono trasportati in tutto il nord Italia, ma anche in Francia, Svizzera e Austria, materie prime, frutta per uso industriale, legname, prodotti siderurgici e rifiuti. Un parco veicoli in cui il mezzo più vecchio ha cinque anni di età, mentre il più giovane soltanto pochi mesi. Se la matematica non è un’opinione, una media di 2,5 anni. Tutti Euro 6! Una vera eccellenza in questi termini -e di questi tempi - se si pensa che in Italia il parco
68
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
SAF-Holland...
Gottardi Autotrasporti è una solida e forte realtà trentina che pone una grande attenzione al personale ma anche al proprio parco veicoli. SAF-Holland ne è partner strategico a livello di componentistica circolante relativo ai truck ha più di 13 anni e contempla svariate unità ancora ad Euro 0. Un ulteriore dettaglio che fa di questa impresa una delle più “sostenibili” del panorama imprenditoriale del nostro settore. Perché, ricordiamolo, il diesel di ultima generazione, è una risorsa eccezionale per rendere nell’immediato più pulita l’aria che respiriamo, senza il bisogno di pensare per forza ai carburanti alternativi, nonostante, come vedremo, saranno il futuro anche per questa flotta. Non per niente la Gottardi Autotrasporti ha ottenuto tutte le certificazioni del caso: sia per la sicurezza, sia per la qualità ma anche per l’ambiente. Sensibile al tema green anche applicato all’economia (da qui la scelta di veicoli “freschi”), effettuerà i primi investimenti su veicoli a GNL nel 2019. “Purtroppo, solo alcuni clienti richiedono un trasporto verde; la piccola e media impresa non ancora. Da qui il motivo per cui non abbiamo ancora pensato al metano liquefatto” continua il titolare che però fa viaggiare i propri truck a gasolio sempre più pulito ed efficiente. Ma il punto di forza, e che gli fa sicuramente onore, è l’attenzione al personale. La filosofia dell’azienda è “ fare squadra insieme agli autisti. Da soli non si va da nessuna parte. Il rispetto dell’uomo viene prima di tutto e la cura del personale è il focus”, ci tiene a sottolineare Andrea. Il benessere del dipendente insomma ha
il suo peso e la sua importanza: lavorare nel rispetto reciproco non è per nulla scontato ma qui è sicuramente un credo che viene applicato! All’insegna anche della sostenibilità sociale.
L’INCONTRO CON SAF
Poter contare su mezzi affidabili e tecnologie all’avanguardia è fondamentale. Come detto poc’anzi la flotta di Gottardi è Andrea Gottardi (a sinistra) riceve da Michel Nardelli, Service Manager di SAF-Holland Italia la targa di partner d’eccellenza.
molto giovane proprio perché l’obiettivo è anche quello di ridurre le emissioni di CO2. È costituita in massima parte da veicoli Volvo e Scania ma il 90% di essi monta assali SAF-Holland (nel modello SAF Intra CD). Dal 2005 infatti la scelta relativa a questo componente è caduta sulla multinazionale tedesca, leader del settore, che ha iniziato a marcare il territorio italiano agli inizi del 2000 e che ha reso la propria presenza più massiccia anche grazie alla nascita di SAF Italia. Qui a sinistra l’assale INTRA CD e sopra, il componente montato su un rimorchio della Gottardi Autotrasporti.
“L’elevata qualità del prodotto che consente di ridurre il consumo di gasolio e la leggerezza del materiale che permette di avere un maggiore carico utile, sono stati i driver che hanno pilotato la nostra scelta – ha spiegato Gottardi – Siamo molto contenti ed estremamente soddisfatti del prodotto ma è con il servizio di post vendita e di assistenza che ci siamo convinti definitivamente”.
È fondamentale, infatti, scegliere il marchio a cui ci si affida. Sì, perché il rapporto con la Casa costruttrice attraverso la sua filiale, non si esaurisce nell’atto della vendita. Anzi, è il primo passo e il punto di partenza di un percorso che verrà compiuto insieme al Costruttore, che attraverso il servizio post-vendita garantirà sempre la massima operatività dei mezzi. Il servizio e la relazione col cliente sono diventati oggi più che mai strategici e determinanti nella scelta di acquisto. Insomma, fanno la differenza. “Con l’arrivo di Cristiano Sturaro (Direttore Generale di SAF Italia, ndr) il servizio di
Il camion celebrativo per il compleanno del padre di Andrea Gottardi.
assistenza è migliorato tantissimo diventando un punto di riferimento molto alto e affidabile. Noi facciamo manutenzione preventiva in casa poiché abbiamo il locale officina e il fornitore risponde sempre nel migliore dei modi alle nostre specifiche esigenze o richieste di intervento” continua Andrea. Il livello di manutenzione richiesto sia per gli assali che per le ralle (anch’esse in dotazione alla Gottardi ndr) è un altro elemento decisivo nella scelta, dato che poter contare su di un fermo macchina minimo è fondamentale per la profittabilità dell’azienda.
AVERCENE…
Insomma, colui che abbiamo incontrato alla guida di questa bella azienda trentina, è un uomo tutto di un pezzo: onesto, corretto e coraggioso. Un uomo che dà tanto ai suoi dipendenti, ma che pretende anche che vengano rispettate le regole dell’azienda stessa. Un titolare d’azienda che vive ogni giorno in mezzo ai suoi collaboratori, non solo in ufficio o in officina, ma anche davanti ad un bel piatto di pasta, per esempio. Andrea Gottardi, possiamo dire, dopo averlo conosciuto, essere un imprenditore con una chiara visione di ciò che il nostro settore ha, o quantomeno avrebbe bisogno. Certo, per affrontare certi problemi, però, non basta la forza, seppur determinata di una piccola grande azienda come la Gottardi Autotrasporti. Si tratta fondamentalmente di etica… ma questa è un’altra storia. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
69
Legalogistica
Gli incentivi ci sono a cura di: Avv. Paolo Moroni e Avv. Claudia Balestreri
La “finanziaria”, o decreto fiscale come è più corretto chiamarlo, conferma il sostegno al comparto dell’autotrasporto. Vediamo come
Con la legge finanziaria 2006 la deduzione forfettaria di spese non documentate (art. 66, comma 5, primo periodo TUIR), era stata estesa anche ai trasporti personalmente effettuati dall’imprenditore all’interno del comune in cui ha sede l’impresa, per un importo limitato al 35 per cento di quello spettante per i medesimi trasporti nell’ambito della regione o delle regioni confinanti. Per tale agevolazione veniva, con il medesimo articolo, autorizzato uno stanziamento di 120 milioni di euro per l’anno 2006. Tale misura, che, secondo la previsione dell’art. 1, co. 106 della legge finanziaria 2006 (L. 266/2005) avrebbe dovuto operare limitatamente al periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2005, è stata in realtà prorogata per gli anni successivi.
Le misure per il 2019
Con il decreto legge n. 119, in vigore dal 24 ottobre 2018, il Governo ha confermato la volontà di sostenere gli interventi in materia di ristrutturazione dell’autotrasporto (art. 23), incrementando, per l’anno 2018, la dotazione finanziaria relativa alle agevolazioni di un ulteriore importo di 26,4 milioni di euro. Vediamo, quindi, come è stata applicata in
70
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
pratica l’agevolazione negli ultimi anni, per avere almeno sommariamente un’idea di come bisognerà comportarsi al momento della dichiarazione relativa ai redditi 2018. A decorrere dal 2016 (articolo 1, comma 652, legge 208/2015 - Legge Stabilità 2016) per il regime delle deduzioni forfetarie delle spese non documentate rilevano due sole categorie di trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore: quelli effettuati oltre il territorio del Comune in cui ha sede l’impresa (quindi, a prescindere se all’interno della regione o delle regioni confinanti ovvero oltre tali ambiti) e quelli effettuati al suo interno. Relativamente ai primi, per il periodo d’imposta 2015, spettava una deduzione forfetaria di 51 euro, mentre per i trasporti che avvenivano all’interno del comune, la deduzione era pari al 35% di quell’importo, quindi pari ad un importo di euro 17,85. Le suddette misure venivano successivamente confermate per il periodo d’imposta 2016. Per il periodo 2017, invece, le deduzioni erano state ridotte da 51 a 38 euro per i trasporti effettuati oltre il territorio del Comune in cui ha sede l’impresa e da 17,85 a 13,30 euro se il viaggio veniva effettuato all’interno del comune. Tutti questi importi sono da intendersi giornalieri, pertanto, qualora nella medesima giornata vengano effettuati più trasporti, sia nel medesimo comune dove l’impresa ha sede, sia al di fuori dello stesso, è possibile adottare la deduzione giornaliera più favorevole, senza possibilità di cumulo. L’incremento della dotazione finanziaria disposta dal DL 199/2018 potrebbe ge-
nerare un nuovo aumento degli importi delle deduzioni, ma bisognerà attendere la definizione degli stessi da parte del Dipartimento delle Finanze del MEF ed il conseguente Comunicato Stampa da parte dell’Agenzia delle Entrate prima di gioire.
SINTETIZZANDO La deduzione ha interessato fino ad oggi: le imprese autorizzate all’autotrasporto merci per conto di terzi in regime di contabilità semplificata e che non abbiano optato per il regime ordinario; le imprese familiari, esonerate dalla tenuta della contabilità ordinaria, a condizione che i trasporti di merci per conto terzi siano effettuati personalmente dal titolare dell’impresa, mentre la deduzione non spetta per i trasporti eseguiti da dipendenti e/o collaboratori familiari; le società in nome collettivo e in accomandita semplice, relativamente ai trasporti effettuati personalmente dai soci e che optano per la contabilità ordinaria (C.M. 12 giugno 2002, n. 50/E); le imprese di autotrasporto che effettuano trasporti per mezzo di motoveicoli e autoveicoli con massa complessiva a pieno carico non superiore a 3.500 KG, pur se non iscritti all’albo nazionale degli autotrasporatori per conto terzi. La deduzione, invece, non spetta a: tutte quelle imprese di autotrasporto che, per obbligo, sono in regime di contabilità ordinaria (sono quindi escluse tutte le società di capitali); ai contribuenti minimi e forfettari.
Oltre alle suddette deduzioni, per il periodo di imposta 2017 era stata confermata anche la misura relativa al recupero del contributo al Servizio sanitario nazionale. Le imprese di autotrasporto merci - conto terzi e conto proprio potevano recuperare (fino ad un massimo di 300 euro per ciascun veicolo) le somme versate nel 2016 come contributo al Servizio sanitario nazionale sui premi di assicurazione per la responsabilità civile, per i danni derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore di categoria ecologica almeno Euro 2, adibiti a trasporto merci, di massa complessiva non inferiore alle 11,5 tondi massa complessiva a pieno carico non inferiore a 11,5 tonnellate. Si attende, quindi, di conoscere se anche per il periodo di imposta 2018 sarà possibile godere di tali agevolazioni.
I NOSTRI ESPERTI Lo Studio si occupa di diritto amministrativo, contrattuale, commerciale, della navigazione e dei trasporti, del lavoro e delle nuove tecnologie.
In particolare, sta attualmente sviluppando un progetto sull’utilizzo diffuso delle tecnologie blockchain e dei ledger distribuiti, nonché sulle potenzialità degli smart contract, al fine di impiegare tali strumenti, ad esempio, per semplificare, velocizzare e conferire maggiore trasparenza al flusso di informazioni sottostante ad ogni trasporto nazionale ed internazionale. Inoltre, lo Studio può offrire consulenza
alle piccole, medie e grandi imprese che si occupano di trasporti nelle problematiche relative all’individuazione dei siti di logistica, dei contratti d’appalto per la realizzazione degli stessi. Inoltre, propone assistenza mirata sia in fase di redazione di contratti di subtrasporto, appalto di servizi di trasporto, individuali di lavoro, accordi aziendali e sindacali, sia nella eventuale fase patologica del rapporto tra le parti coinvolte.
INFO Per maggiori informazioni e richieste di consulenze legali: www.pmeg.it
SAF TIRE PILOT – risparmio totale
„Come conducente devo pianificare in maniera efficiente i miei viaggi. Con il SAF TIRE PILOT è particolarmente facile, perché questo sistema controlla e regola attivamente la pressione dei pneumatici. Ciò permette di risparmiare carburante, riduce l‘usura delle gomme e contemporaneamente diminuisce il rischio d‘incidenti. Perfetto!“
Ci trovate al Transpotec 201 9 21-24 Febbraio
SAF-HOLLAND ITALIA Via M. Fiorino, 23 37057 San Giovanni Lupatoto VR Tel. 045 - 8250560 Fax 045 - 509789 info@safholland.it
www.safholland.com E’ NECESSARIO TROVARE NUOVE SOLUZIONI – soprattutto nel settore dei trasporti. La nostra iniziativa “We Think Ahead – Pensiamo al futuro” porta avanti il progetto di piantagione di alberi “Una pianta per il pianeta”, dimostrando come possiamo collaborare per compensare le emissioni di CO2. www.we-think-ahead.org
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
71
CryptoLogistica
Shipping sicuro di Marco Moshi – Marketing Manager Phore mercato Italia
L’80% delle merci utilizzate quotidianamente dai consumatori mondiali è trasportata dall’industria dello shipping oceanico. La straordinaria mole di merci e la grande complessità delle operazioni svolte da un numero elevatissimo
Una blockchain dedicata
Se il mondo dello shipping è oggi un po’ più efficiente rispetto a pochi mesi fa il merito è in parte dovuto a Tradelenses, il più celebre progetto blockchain dedicato alle supply chain, progettato da IBM per conseguire una maggiore freight liquidity. IBM è una delle prime e più note aziende a livello globale ad essersi impegnata nello sviluppo di soluzioni Blockchain B2B ed ha all’attivo numerose soluzioni offerte a diverse industrie e comparti economici. Tradelens (www.tradelens.com), annunciata nel Marzo 2017 e presentata a cavallo tra il 2017 e il 2018, è nata grazie alla collaborazione di IBM con Maerks, il gigante dello shipping con base in Danimarca, con lo scopo di gestire e tenere sotto controllo milioni di container collaborando, tra gli altri, con autorità portuali e doganali. Il fine ultimo, secondo Vincent Clerc, Maersk chief commercial officer, è la creazione di uno starndard digitale che possa unificare l’intero ecosistema dei trasporti. La piattaforma promuove lo scambio e la condivisione sicura delle informazioni
di partecipanti agisce come continuo stimolo nella ricerca e nello sviluppo di procedure e nell’evoluzione di standard che permettano di conseguire una maggiore efficienza, concetto spesso sintetizzato con il termine di “liquidità dei trasporti”, freight liquidity. relative ai container così che i partecipanti a Tradelenses possano collaborare con maggiore fiducia e conseguire da una parte una maggiore efficienza e velocità nello svolgimento delle procedure e dall’altra una diminuzione nei costi gestionali. Tutti i partecipanti alla piattaforma, tra i quali Hamburg-Sud, APMT e Damco, oltre a Maersk e IBM, godono degli stessi diritti e doveri, con la possibilità di condividere esclusivamente le informazioni concordate e di mantenere private quelle maggiormente sensibili.
Parola d’ordine: digitalizzazione
La digitalizzazione della supply chain globale realizzata da IBM e Maersk prevede, tra i vari elementi, la condivisione in tempo reale delle informazioni tra proprietari di cargo, trasportatori, logistiche di terze parti, così come la trasmissione sicura ed immediata della documentazione per automatizzare i processi doganali e finanziari. Permette inoltre ai partecipanti di avere informazioni sulla propria supply chain istantaneamente e con certezza,
INFO Per maggiori informazioni su Phore Blockchain, potete visitare il sito http://phore.io
72
TRASPORTARE OGGI dicembre 2018/gennaio 2019
consentendo una migliore gestione degli stock, riducendo drasticamente i tempi di reperimento e distribuzione delle informazioni. Accanto a TradeLenses sono sorte altre iniziative – molte realizzate su blockchain proprietarie -progettate per conseguire una maggiore efficienza nelle supply chain, alcune nate su iniziative locali di primari hub quali Hong Kong e Singapore, altre sviluppate da rivali di Maerks, Evergreen in primo luogo. Phore Blockchain, che ha co-presieduto il Global Assets and Wealth Forum a Singapore, progetta e costruisce delle “Business Ready Blockchain”, che siano scalabili e possano crescere con il vostro business, rimanendo funzionali ed economiche col passare del tempo.
GLI ATTORI La prima agenzia nazionale a prendere parte attivamente a Tradelenses è stata la Canada Border Services Agency (CBSA), che si è unita con un proprio progetto pilota con l’obbiettivo di incrementare la qualità e la velocità nella trasmissione dei dati, nella visibilità dei movimenti dei cargo e di ridurre il numero di passaggi e di transazioni necessari per il rilascio delle merci. Secondo John Ossowski, presidente di CBSA, Tradelenses potrebbe permettere la nascita di una unica e affidabile supply chain digitale per tutte le spedizioni in ingresso in Canada, con un impatto positivo sullo sviluppo economico del paese. Sempre in ottobre, il porto canadese di Montreal, il più grande del Canada orientale, ha annunciato di aver preso parte all’iniziativa.
Anno 4 - dicembre 2018/gennaio 2019 - n. 29
ECOLOMIA
Lamberet conia un nuovo termine per identificare la propria filosofia imprenditoriale
DAL MERCATO
PANORAMA COMPONENTI
ANFIA AUTOCARRO
NOTIZIARIO AL-KO
HYBRID POWER CHASSIS per una guida priva di emissioni
La commissione per l’ambiente del Parlamento europeo sta discutendo una significativa riduzione delle emissioni di CO2 applicata alle autovetture e ai veicoli commerciali leggeri. I produttori ridurranno le emissioni di anidride carbonica delle loro nuove flotte di automobili del 45% entro il 2030, a partire dal 2021. Inoltre, entro il 2030 sarà necessario raggiungere un obiettivo di vendita del 40% di auto prive di emissioni e a basse emissioni, come auto elettriche e ibridi plug-in. AL-KO ha presentato per la prima volta al mondo Hybrid Power Chassis. Questo sistema ibrido con tecnologia plug-in offre la soluzione perfetta per una mobilità urbana priva di emissioni con trazione elettrica e anche per viaggi più lunghi, in ambito extra urbano con motore a combustione, a bordo di veicoli
GROUPE PSA
di peso totale consentito tra 3,5 e 5,0 tonnellate. La particolarità del sistema è costituita dall’asse posteriore elettrificato con una potenza di 90 kW che può essere azionato, se necessario, rendendo il veicolo commerciale leggero ibrido. La base di Hybrid Power Chassis è il telaio leggero AL-KO, che può essere utilizzato come porta-sistema modulare. A seconda delle esigenze del cliente, la capacità della batteria può essere adattata fino a un’autonomia che superi i 100 chilometri in modalità completamente elettrica. Per le distanze più lunghe è possibile utilizzare il motore a combustione interna del veicolo senza limitazioni. Se l’E-Drive e il motore a combustione interna (booster) sono utilizzati contemporaneamente, il risparmio di carburante calcolato supera il 30 percento.
PETRONAS Lubricants
Nuove NOMINE Mario Patrick Parenti, già Head of Finance Europe di PETRONAS Lubricants International è passato a ricoprire il ruolo di Head Regional Business Europe. La profonda conoscenza dei meccanismi che regolano il mercato europeo acquisita dal manager in PLI, come Head Regional Business Europe, rende il suo nuovo incarico strategico per lo sviluppo in Europa di PLI. Parenti subentra ad Alessandro Orsini, ora Head Global Key Accounts Management. “Intendo svolgere questo incarico con il massimo impegno, consapevole delle grandi responsabilità che comporta – ha dichiarato Mario Parenti – È mia intenzione lavorare ad un costante sviluppo di attività e business nei diversi ambiti europei in cui PETRONAS Lubricants International opera, portando avanti quella che per noi è diventata una vera e propria attitudine culturale al successo”.
BRIDGESTONE
La manutenzione
Diventa PARTNER delle PARAOLIMPIADI
Per minimizzare il fermo del veicolo e viaggiare sempre in massima sicurezza il Gruppo PSA lancia Teleservices, il sistema che rivela automaticamente le necessità di manutenzione del veicolo e propone un appuntamento presso un centro autorizzato. I Teleservices di Citroen e Peugeot – che prendono il nome di Telemaintenance identificano la necessità di un intervento lanciando un alert che può riguardare una semplice scadenza di manutenzione ma anche un allarme a un sistema di sicurezza, compresi freni e pneumatici, anomalie del gruppo motopropulsore, oppure difetti all’impianto elettrico. I Teleservices sono un servizio completamente gratuito per i clienti di tutti i veicoli equipaggiati con Connect Box, il sistema di telecomunicazione che già oggi trasmette alla centrale informazioni in caso di incidente, permettendo di inviare sul posto il soccorso adeguato.
Il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC) e Bridgestone Corporation (Bridgestone) hanno annunciato che l’azienda numero uno al mondo di pneumatici e prodotti in gomma è la settima azienda a diventare Partner mondiale del movimento Paralimpico. Già Partner Olimpico globale fino al 2024, Bridgestone ha ora i diritti globali per supportare e promuovere il Movimento Paralimpico durante lo stesso periodo. Come Partner del Movimento Paralimpico al livello più alto, Bridgestone riceverà a livello globale i diritti del Comitato Paralimpico Internazionale in categorie che includono pneumatici, servizi per veicoli e pneumatici, biciclette a pedalata assistita, cuscinetti per l’isolamento sismico e una varietà di prodotti industriali e per l’edilizia. Bridgestone è anche Gold Partner dei Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 e Partner dei team Paralimpici di Stati Uniti, Giappone e Tailandia. L’azienda ha supportato diversi atleti internazionali con disabilità, inclusi otto dipendenti Bridgestone che si stanno allenando per qualificarsi ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020. Masaaki Tsuya, Chief executive Officer and Representative Executive Officier, Bridgestone
del futuro
www.trasportale.it
Corporation, afferma: “Per Bridgestone è un onore essere Partner mondiale dei Giochi Paralimpici e rappresentare un ulteriore supporto a sostegno dell’importante mission di IPC, ovvero creare una società più aperta attraverso gli sport per atleti con disabilità. Bridgestone si impegna a migliorare la mobilità, la vita, il lavoro e il tempo libero delle persone; e i nostri valori aziendali come servire la società e la diversità si riflettono nel Movimento Paralimpico. Celebreremo insieme atleti eccezionali a livello mondiale e saremo fonte di ispirazione nel supportare qualsiasi persona a inseguire i propri sogni”. Come parte del suo supporto al Movimento Paralimpico, Bridgestone ha iniziato ad applicare la sua expertise nel campo degli pneumatici e della gomma per sviluppare prodotti tecnicamente all’avanguardia per gli atleti con disabilità in Giappone, come nuove suole in gomma per le protesi e le impugnature dei guanti.
TRASPORTARE OGGI
3
NOTIZIARIO ZF
ecosistema QUOTE ASAP
Ampliato il proprio con acquisizione
ZF Friedrichshafen AG sta acquisendo il 35 percento delle quote del fornitore di servizi di ingegneria ASAP Holding GmbH, con sede a Gaimersheim, in Baviera (vicino a Ingolstadt). Con questa mossa, l’azienda sta perseguendo la propria strategia di garantire risorse aggiuntive per la guida autonoma e la mobilità elettrica, al fine di soddisfare al meglio le crescenti richieste dei clienti in questi ambiti. “In qualità di partner di sviluppo consolidato, ASAP Group vanta un’ampia esperienza nelle aree della guida autonoma, mobilità elettrica, auto connesse e software per veicoli”– ha affermato Torsten Gollewski, general manager of Zukunft Ventures GmbH e head of ZF’s Advanced
Development department. “Questa partecipazione ci consente di disporre di risorse umane da un eccezionale fornitore di servizi di ingegneria, con una vasta esperienza nel settore e una competenza speciale nel collaudo e nella validazione. Non vediamo l’ora di lavorare con il team ASAP al fine di sviluppare soluzioni di mobilità all’avanguardia per la produzione in serie”. La quota ora concordata è anche in linea con la strategia di ZF rivolta a rafforzare in modo significativo le competenze dell’azienda in termini di guida autonoma e mobilità elettrica nelle aree dei software e della validazione, dove l’Azienda prevede di investire circa 12 miliardi di euro nei prossimi cinque anni.
DIESEL TECHNIC GROUP
Nuovo catalogo DT Spare Parts per SCANIA
Uno dei più importanti fornitori dell’Aftermarket indipendente di ricambi per veicoli commerciali e pesanti, Diesel Technic Group, pubblica per la prima volta un catalogo a marchio DT Spare Parts per i modelli Scania delle nuove serie L/P/G/R e S. Il nuovo catalogo contiene 1000 prodotti per questi mezzi, adatti a sostituire circa 2100 riferimenti del Costruttore. I clienti delle officine potranno usufruire non solo di una gamma costantemente ampliata ma anche vantaggi quali la garanzia del marchio, un’offerta completa per l’assistenza e la garanzia speciale di 24 mesi che decorre solo dal momento in cui il cliente finale acquista il prodotto dal ricambista o dal distributore di riferimento.
LINK UTILI SCELTI PER VOI www.naizil.com
Da oltre 50 anni Naizil S.p.A. produce tessuti spalmati in PVC per teloni da camion. Il catalogo comprende un’ampia gamma di teli per camion in altezze fino a 330 cm. disponibili a magazzino in diversi colori e formati che per le loro caratteristiche soddisfano ogni tipo di richiesta e applicazione. I prodotti Naizil S.p.A. per teloni per camion sono provvisti di certificazioni quali: ignifugazione, antistatica, contatto con alimenti ed altre per i settori specifici di applicazione, valide nei diversi paesi in cui vengono commercializzati.
4
TRASPORTARE OGGI
www.febi.com
Febi Bilstein è produttore e fornitore di ricambi per autovetture e veicoli industriali che si colloca a livello mondiale fra i leader di mercato nell’aftermarket indipendente. Febi Truck division offre un’ampia gamma di ricambi per tutti i modelli in commercio, con la qualità di primo impianto.
dicembre 2018/gennaio 2019
www.daseurope.com
DAS Europe, con i suoi marchi Kühner e K3, si propone ai ricambisti con una gamma di 7.000 codici di motorini e alternatori, con una copertura pressoché totale del parco circolante. Oltre a motorini e alternatori, l’offerta di DAS Europe comprende anche articoli di servizio, pulegge, motorini tergi, alzasponda e alzacristalli. La gamma di motorini e alternatori si estende inoltre a 360 gradi coprendo anche le applicazioni per il settore truck, bus, movimento terra e nautica
Ford
LA
RE
veicoli commerciali
“I nuovi FordService Pack sono stati ideati per supportare i nostri Clienti nella gestione del budget aziendale, con l’obiettivo di ridurre i costi di esercizio”, ha dichiarato John Cooper, Vice President, Customer Service, Ford Europe. “I Transit Center, inoltre, sostengono le aziende anche attraverso una gamma di servizi dedicati alla massimizzazione della produttività, come gli Orari di Apertura Estesi (anche sabato), il Fast-Track (l’assistenza ‘a quattro mani’, nella metà del tempo e senza costi aggiuntivi) e il Free Courtesy Van (il veicolo di cortesia gratuito, per assicurare la mobilità, sempre)”. I nuovi FordService Pack sono disponibili per tutti i Veicoli Commerciali dell’Ovale Blu e possono essere acquistati presso i FordPartner o i Transit Center. Ford ha introdotto, in tutta Europa, oltre 940 Transit Center, di cui 64 in Italia. Ogni centro, offre servizi in linea con gli standard più elevati dell’Ovale Blu, con l’obiettivo di ridurre al minimo i tempi del così detto “fermo veicolo”, riducendo i costi operativi.
Michelin
Un altro PREMIO si aggiunge all’elenco Michelin ha ricevuto il Vehicle Telematik Award 2018 per il programma Michelin Effitrailer. La rivista tecnica Telematik-Markt.de ha selezionato la soluzione telematica globale di Michelin per un’efficace gestione delle grandi flotte quale vincitore nella categoria Trailer-Telematics. Michelin Effitrailer è studiato su misura per le esigenze della logistica e per la gestione efficace delle flotte con almeno 50 rimorchi o semirimorchi. Questo sistema consiste in tre moduli combinabili: “geolocalizzazione e utilizzazione”, “sicurezza e manutenzione” e “monitoraggio della temperatura” (l’ultimo sviluppato specificamente per il trasporto refrigerato), che ottimizzano l’uso dei rimorchi e permettono di operare in sicurezza e di pianificare per tempo i controlli, oltre a monitorare perfettamente la catena del freddo e tutto il carico. Michelin Effitrailer segue una strategia di creazione di valore offrendo una soluzione globale di pianificazione, amministrazione e controllo delle attività di rimorchi e semirimorchi. Evitando di percorrere chilometri a vuoto, i rimorchi vengono utilizzati al meglio e, grazie alla manutenzione preventiva, viene ridotto significativamente il rischio di danni legati ai freni o di fermo veicolo dovuto a pneumatici a terra.
O
In questa ottava puntata abbiamo fatto la conoscenza di due punti ALCOA WHEELS STORE: RINALDI GOMME 2012 e PNEUS ESTENSE.
NOME AZIENDA RINALDI GOMME 2012 Srl (Bg)
ANNO DI FONDAZIONE 2012 NOME DEL TITOLARE 3 soci: Christian Locatelli, Attilio Pesenti e Paolo Rinaldi TERRITORIO DI COPERTURA L’azienda opera a livello provinciale e regionale con un raggio d’azione di 150 km dal punto vendita. SERVIZI OFFERTI La realtà bergamasca offre una pluralità di servizi tra cui il deposito di gomme invernali ed estive; assistenza su strada e, sui veicoli pesanti, assistenza H24 tramite cinque officine mobili; ingrosso e dettaglio di pneumatici; assortimento completo per autovettura, autocarro, autobus, mezzi agricoli, mezzi per movimento terra, moto, scooter e motociclette. Si può dire che operino su tutto quello che è il trasporto gomma e ruota. Si tratta di un’azienda moderna organizzata ed efficiente che lavora attraverso un’officina molto ampia e attrezzata, con un magazzino tale da garantire la disponibilità immediata di tutte le misure di pneumatici. Dal febbraio 2018 presente nella rete AWS. Per identificarsi meglio come punto Alcoa, a breve nella nuova struttura su cui stanno lavorando, verrà dedicato un ampio spazio per il corner con esposizione di tutti i prodotti. CURIOSITÀ Con delle concessionarie sono state fatte lavorazioni speciali, effettuando trasformazioni relative al montaggio di cerchi Alcoa particolari che fossero adeguati alle portate di carichi eccezionali. 35 9018086 0 commerciale@rinaldigomme2012.com
➽
Ford ha introdotto, in Italia, i nuovi FordService Pack dedicati alla gamma dei Veicoli Commerciali, in grado di ridurne di oltre il 30% i costi di manutenzione programmata. Oltre al vantaggio economico, rispetto alla soluzione dell’acquisto differito di tagliandi, la scelta di un pacchetto di manutenzione programmata garantisce ai Clienti e ai gestori delle flotte una pianificazione strutturata e, soprattutto, il controllo dei costi. Inoltre, l’uso esclusivo di parti originali Ford da parte dei tecnici qualificati dell’Ovale Blu, assicurerà condizioni ottimali ai veicoli, anche sul lungo periodo, con un ulteriore vantaggio economico derivante dalla protezione del loro valore residuo. L’introduzione, nel mese di novembre, dei nuovi FordService Pack in Italia, Spagna e UK, anticipa il lancio europeo, che coinvolgerà gli altri mercati a partire da gennaio 2019. I Clienti potranno scegliere tra diverse soluzioni, in base agli anni, ai chilometri e al numero di tagliandi inclusi nel pacchetto, e avranno la possibilità di integrarli all’interno di un piano di finanziamento del veicolo stesso.
TE DELL A RU
a cura di Federica Lugaresi
➽
Nuovi PACCHETTI di MANUTENZIONE per
TA
Eccoci con l’ultima tappa del nostro viaggio nel network nazionale di gommisti selezionati e formati da Alcoa.
www.erinaldigomme2012.com
NOME AZIENDA PNEUS ESTENSE Srl (Fe)
ANNO DI FONDAZIONE 1979 NOME DEL TITOLARE Lorenzo Conti e Giancarlo Veronesi TERRITORIO DI COPERTURA Il punto soddisfa le esigenze dei clienti di Ferrara, Rovigo e della bassa padovana. SERVIZI OFFERTI L’azienda si occupa di tutto ciò che è ruota: dalla moto al caterpillar passando per i veicoli pesanti. Tramite 12 operatori fissi (che aumentano nei periodi di punta) e due officine mobili per l’assistenza ai veicoli industriali, si occupano di manutenzione, assistenza e vendita di pneumatici. Nel 2016 sono entrati nella rete Alcoa che si stava appena costituendo. La realtà quindi propone e dispone dell’intera gamma di prodotti, in particolare della linea “DuraBright” che è la più richiesta e performante per l’autocarro. Lavori di manutenzione e consigli relativi alla pulitura dei cerchi e relativa manutenzione, sono all’ordine del giorno.
532 1072006 0 pneusassistence@gmail.com www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI www.euromaster.com
5
COVERSTORY
LAMBERET
Ecolomia di Luca Barassi
N
o, non si tratta di un refuso. La parola “Ecolomia” è stata pronunciata dal numero uno di Lamberet durante la nostra intervista esclusiva in occasione della visita alla storica fabbrica di Saint-Cyr/Menthon, un centinaio di chilometri a nord di Lione. Insomma, Erick Méjean ha coniato quello che si dice un neologismo. Un termine che coniuga l’attenzione all’ecologia ma anche all’economia e quindi all’efficienza dell’azienda. “Perché con il mero ambientalismo – afferma il manager francese – non si arriva da nessuna parte”. Dunque, Lamberet si attiene con estrema precisione e attenzione a tutte le normative europee in termini ambientali e, anzi, la sua ricerca e sviluppo si indirizza verso tecnologie in grado anche di diminuire
6
TRASPORTARE OGGI
Con questa magica parola Erick Méjean, ceo di Lamberet, racchiude la filosofia di produzione e il codice genetico del leader europeo del trasporto a temperatura controllata
dicembre 2018/gennaio 2019
l’impatto sul nostro ciclo di vita, ma proprio per poter rimanere attivi e perseguire una impresa ambientalmente corretta, è anche necessario utilizzare modelli efficienti che permettano all’azienda stessa di ottenere profitti. Fiore all’occhiello di questa filosofia sono la capacità di creare una gamma completa per il trasporto a temperatura controllata che va da 1 a 100 metri cubi di capacità di carico, e l’utilizzo dell’esclusiva tecnologia criogenica per il raffreddamento dei vani dedicati al trasporto. Un sistema che, grazie all’azoto liquido, è in grado di creare il freddo praticamente senza alcuna emissione nociva nell’ambiente. Un’offerta decisamente avveniristica che rende il marchio francese, recentemente acquistato dalla multinazionale cinese AVIC, il Costruttore di applicazioni isotermiche per antonomasia. “Non per niente – ci spiega Ismaele Iaconi, direttore commerciale della filiale italiana – lo slogan di Lamberet è Innovation First!”.
QUI DOVE TUTTO HA AVUTO INIZIO
Il sito produttivo di Lamberet a Saint-Cyr sur Menthon, situato nella regione Auvergne-Rhône-Alpes, è il quartier generale, nonché il centro di ricerca e sviluppo e la fabbrica storica del Gruppo Lamberet. Qui vengono creati e assemblati i semirimorchi isotermici per i veicoli industriali, partendo da una mousse di poliuretano espanso, abbinati a dei materiali compositi come la lana di vetro, la resina e altri. Poi il tutto viene abbinato incollando e imbullonando le pareti e il piano posteriore costituito dai portelloni. Il processo continua fino all’assemblaggio sullo chassis o sui falsi telai per quanto riguarda le celle più piccole. 7300 veicoli all’anno (21 al giorno) è stata l’attività di Lamberet nel 2017 che punta ad una quota di mercato del 33% in Francia per quest’anno e ad una crescita della performance globale rispetto al 2017 che è stata di oltre il 10 per cento. La cosa sorprendente, però, è come il Costruttore francese sia riuscito a modificare il proprio DNA, rendendolo
IL CODICE GENETICO LAMBERET VEICOLI INDUSTRIALI
City (semi urbano) Semirimorchio Motrice
Cassa mobile Biga
VEICOLI COMMERCIALI
Coibentazioni per furgoni Casse & rimorchi leggeri
Furgonature per pianale cabinato
adatto a tutte le esigenze di trasporto refrigerato. Questo aspetto lo si può notare vedendo più nel dettaglio la produzione dello scorso anno. Dei 7300 veicoli prodotti, infatti, ben 2900 sono veicoli commerciali, un numero superiore ai 2500 semirimorchi che, da sempre, hanno identificato l’attività di Lamberet. A queste vanno aggiunte le quasi 2000 furgonature che permettono a quasi tutte le Case di veicoli commerciali di predisporre un proprio van con l’allestimento del leader della catena del freddo. Saint Eusébe è il cuore di questa, per così dire, nuova attività di Lamberet. Una fabbrica avveniristica e modernissima, sviluppata su 100 mila metri quadrati, di cui 20 mila coperti. Torniamo, però, a Saint-Cyr sur Menthon, sito da noi visitato recentemente e che ha evidenziato come il lavoro – per lo più giovane e anche femminile – qui è sì altamente specializzato e industrializzato, ma con una connotazione www.trasportale.it
Furgonature per telaio cabinato
artigianale ancora forte. Camminando tra la catena di montaggio della fabbrica, abbiamo, infatti, respirato aria di innovazione legata alla cura della qualità e dei dettagli nell’assemblare i diversi componenti che poi, nel piazzale, si materializzano in un semirimorchio di ultima generazione.
L’ISOLANTE FA LA DIFFERENZA
A parte la gamma più ampia del mercato refrigerato di cui parleremo a breve, la vera differenza rispetto ai principali competitors, Lamberet la fa con l’isolamento termico. I materiali di cui abbiamo parlato poco fa, oggetto di continua ricerca e miglioramento da parte dell’azienda di Lione (30 milioni investiti in tre anni per lo sviluppo, n.d.r.), permettono un perfetto mantenimento del freddo, in particolare nei veicoli multitemperatura di cui Lamberet è il principale produttore. Questo si traduce, in pratica, oltre che ad una migliore conservazione delle merci trasportate, anche un notevole risparmio di carburante. Lo IAA, il Salone di riferimento per il TRASPORTARE OGGI
7
COVERSTORY
LAMBERET nostro comparto che si è recentemente svolto ad Hannover, è stata l’occasione per toccare con mano l’offerta di Lamberet con importanti novità su tutti i fronti. Dopo aver presentato nel 2016 il progetto Zero Petrolio dedicato alla logistica urbana, ovvero una combinazione di motrice Scania LNG a gas, con nuovo gruppo frigorifero “Eco Drive” Carrier (funzionante con modalità elettrica grazie a un generatore interno alla motrice) e un semirimorchio SR2 X-City da 27 pallets dotato di serranda Distri+ a sollevamento assistito con automazione pneumatica 100% autonoma), quest’anno Lamberet ha puntato su ben 12 anteprime e sulla esclusiva tecnologia ERGOWALL, il nuovo sistema di parete divisoria multitemperatura, che gli ha consentito di vincere il
AWARD LA BACHECA DEI PREMI
TRAILER AWARD 2011
PREMIO DELL’INNOVAZIONE 2012
BFM AWARD MANAGER DELL’ANNO
TRAILER INNOVATION 2013
PREMIO ULISSE
PREMIO DELL’INNOVAZIONE 2014
2 TRAILER INNOVATION AWARDS 2017
INNOVATION AWARD Gold, 2017
TRAILER INNOVATION 2019
TRAILER INNOVATION AWARD, il prestigioso premio assegnato durante il Salone. Molte di queste innovazioni sono parte degli allestimenti proposti dall’azienda francese o componenti degli stessi prodotti, ma ben sei di essi si riferiscono specificatamente alle carrozzerie. Primo fra tutti l’AERO SR2, che integra un’evoluzione fondamentale del telaio SR2 e applicato al progetto Urban Lab 2 di Renault Trucks. Questo progetto ha dimostrato che il modo più efficace per migliorare la penetrazione di un veicolo industriale nell’aria è quello di ridurre l’altezza complessiva. SR2 offre, infatti, ora la possibilità di scegliere tra tre moduli di telai anteriori ultrapiatti, per una diminuzione complessiva di 5 cm. Proseguendo la panoramica nell’ampia offerta di Lamberet e concentrandoci sulle novità portate ad Hannover, troviamo FRIGOLINE Expert 12, la prima cassa frigorifera interamente progettata per il segmento dei camion di piccolo tonnellaggio. È stato sviluppato da Lamberet per offrire un vantaggio competitivo in termini di design, solidità, isolamento, leggerezza ed ergonomia. La sua gamma di dimensioni e soluzioni di apertura posteriore tiene conto dei nuovi contenitori e delle pratiche di consegna dell’ultimo miglio. Per le zero emissioni, sempre della linea Frigoline, c’è la versione HD26: la sua accessibilità è senza precedenti grazie alla cabina a pavimento ultrabasso con porta a soffietto sulla destra. Per la serie SR2 l’altra novità è l’X-City che monta un telaio con ruote singole ad assi sterzanti, per una manovrabilità senza confronti. Si parla poi di ultimo miglio, ma Lamberet allo IAA ha portato un veicolo unico per l’ultimo… metro. Si tratta di un velocipede capace di 1,5 metri cubi refrigerati. Si tratta di un veicolo a pedalata assistita che può arrivare fino a 25 km/h senza sforzo e può percorrere le piste ciclabili.
IL MERCATO SECONDO LAMBERET
Occasione ghiotta quella della visita a Saint Cyr sur Menthon per parlare con Erick Méjean dello specifico mercato del freddo. Chi meglio di lui avrebbe potuto delinearci i trend evolutivi di questo settore, sicuramente tra i più dinamici degli ultimi anni? “È vero, posso confermare che si tratta di un mercato sano e che gli ultimi anni sono stati particolarmente positivi – risponde Méjean alla nostra affermazione – soprattutto se guardiamo l’andamento delle nostre stesse vendite che hanno visto un particolare crescita nel segmento delle motrici, soprattutto in mercati come la Francia, l’Italia, l’Olanda e la Germania”. Una risposta, però, che sottintendeva un “ma” è per questo abbiamo incalzato il nostro interlocutore ad andare avanti… “In effetti, credo che siamo arrivati alla fine di un ciclo – confessa il manager – e i segnali che vediamo sono simili a quelli del 2009. Quindi, purtroppo, prevedo un 2019 in sofferenza, nonostante i nostri obiettivi fissati siano in crescita”. Nonostante questo, Lamberet ha in lavorazione numerose commesse che gli permetteranno di affrontare positivamente la nuova annualità. C’è, però, un altro aspetto che rende efficiente questa azienda, ed è la rete di assistenza. Una rete affidabile che permette di soddisfare ogni esigenza del cliente e, allo stesso tempo, di cogliere anche le più piccole opportunità che offre il mercato stesso.
TRUCK TIRES
RICAMBI
CNH PARTS&SERVICE
Nell’epoca dei Social l’apprezzamento si esprime così. Ricambi e accessori originali, per IVECO, significano non solo affidabilità ma anche risparmio. Per questo “Mi Piace” di
per gli originali
Luca Barassi
C
he per IVECO il mondo dei ri cambi sia una cosa seria, non è certo un segreto. Anzi, proprio l’esistenza di un ente dedicato come CNH Parts&Service, dimostra l’at tenzione del gruppo con sede a Torino a questo aspetto cruciale dell’economia di un veicolo. Non solo, l’azienda, che oltra al cliente fi nale ha come principali clienti i dealers Iveco e le loro officine, ha una organizza zione estremamente strutturata, con re parti e divisioni specifiche come la ricerca e sviluppo o la gestione della rete, come abbiamo visto in precedenti interventi su questa rivista. Inoltre, il mondo dei ricambi e accessori originali , sono così strategici per IVECO da avere una propria struttura di Marke ting EMEA coordinata, per il mercato ITA LIA, ovvero quello principale per l’azienda, da Marianna Zingaropoli. che oltra al clien te finale ha come principali clienti i dealers Iveco e le loro officine.
10
“Like”
TRASPORTARE OGGI
A capo del Marketing Prodotto IVECO EMEA, invece c’è Fabio Genovese, con il quale abbiamo cercato di capire quali so no i vantaggi dell’utilizzo dei ricambi ori ginali IVECO.
L’IMPORTANZA DI ESSERE… ORIGINALE
Il primo aspetto che abbiamo rilevato nel l’approfondire questa parte di mondo del gruppo CNH Industrial, è che l’intera of ferta di ricambi originali viene progettata e studiata nella stessa fase di progettazio ne del veicolo. “Questo significa – sottolinea Fabio Genove se – che i nostri ricambi originali consentono prestazioni pari al veicolo nuovo e garanzia di durata e qualità come il primo giorno”. Non è un aspetto di poco conto, anche perché, così come gli stessi mezzi IVECO debbono superare impegnativi test prima di essere immessi sul mercato, la stessa cosa avviene per il ricambio, garantendo in questo modo una totale omogeneità col mezzo a cui esso appartiene.
“Oltre al prezzo, per noi c’è molto di più – ci spiega meglio il manager torinese – perché tutti i prodotti, anche quelli venduto in aftermarket, devono rispecchiare altissimi standard qualitativi, che vanno ben oltre le regolamentazioni e le norme legali”. L’attività di controllo e verifica per garantire prodotti eccellenti ai clienti IVECO, però, non si fermano ad analisi e prove interne.
Fabio Genovese dicembre 2018/gennaio 2019
Infatti per confermare quanto evidenzia to si effettuano test comparativi con i corrispettivi prodotti della concorrenza. “Esatto – ci spiega Genovese – tanto per fare un esempio, uno delle ultime prove che abbiamo fatto è stata quella relative alle pastiglie dei freni del Daily. Ebbene, il test ha evidenziato come le nostre pastiglie durano due volte tanto quelle della concorrenza. Quindi è evidente che ciò si traduce in risparmio di soldi, ma anche di riduzione del fermo macchina, aspetto importantissimo per chi svolge l’attività di trasporto”.
ZOOM 2.0
Tutti i nostri prodotti saranno sottopo sti allo stesso livello di test per confer mare la qualità e l’affidabilità certificate da Iveco. Il prezzo? Non sarai mai così al to se non lo consideri un costo ma un investimento. Christophe Caplain, responsabile comu nicazione CNH Parts&Service, ci ha ri cordato una frase emblematica, che tra smette molto bene il concetto di prezzo di un prodotto di qualità: “Non potremo mai considerarci così ricchi da permetterci un prodotto a basso prezzo!”.
Se le parole sono importanti, uno scrit to nero su bianco lo è an cora di più. Allora, CNH Parts&Service ha voluto documentare i propri test e le pro prie ricerche con una pubblicazione – lo ZOOM – dove vengono raccolte analisi, numeri, procedure e valutazioni sulla ri cambistica proposta dal mondo IVECO. Non un semplice house organ, ma un ve ro e proprio strumento di marketing e argomento di vendita in grado di com provare, anche verso il cliente finale, l’af fidabilità dei prodotti in gamma. “Si tratta di uno strumento molto importante – afferma il responsabile EMEA – che verrà realizzato anche in formato digitale per avere una massima diffusione, e che è rivolto in prima battuta ai nostri
www.trasportale.it
clienti e che di conseguenza diventa uno strumento di vendita sia per la nostra forza vendita sia per la nostra rete”. Insomma, un vademecum vero e pro prio di ciò che è importante conside rare in un ricambio e quali sono i van taggi dei prodotti IVECO anche rispetto alla concorrenza. Una pubblicazione che si affianca all’innovativo program ma di formazione sullo specifico pro dotto “ricambi”. Un qualcosa mai fat to prima, dato che i corsi di formazione per la rete vendita sono sempre stati in centrati sul veicoli nella sua globalità.
SICUREZZA FIRST!
La domanda ci è venuta spontanea: quali sono gli elementi del veicolo che, secondo IVECO, vanno tenuti principalmente monitorati e su cui il Costruttore punta maggiormente? La risposta è stata corale, da parte dei manager presenti durante la nostra visi ta: prima di tutto ciò che riguarda la si curezza, quindi in primo luogo l’impianto frenante. “Dopodiché – aggiunge Genove se – non possiamo dimenticare la carrozzeria, e i filtri che garantiscono lunga vita e performance al veicolo”. L’impianto frenante è composto principal mente da dischi, pastiglie e pinze che de vono essere sempre sottoposto a partico lare controllo e sostituzione. Le pastiglie, per esempio, sono composte da materia le d’attrito fondamentale per garantire la sicurezza, materiale che può avere carat teristiche molto diversa da produttore a produttore. Insieme alle pastiglie, il disco è il secondo componente più sollecitato dell’impianto frenante e subisce signifi cative sollecitazioni meccaniche e termi che (fino a 800° C!). È facile comprendere, dunque, quanto sia importante utilizzare materiali che hanno gli stessi livelli qua litativi del prodotto nuovo, e quindi ori ginali. Nell’immagine di questa pagina è TRASPORTARE OGGI
11
RICAMBI
CNH PARTS&SERVICE evidenziato il comportamento di ricambi non originali messi a confronto con quelli marchiati IVECO. Stesso discorso per i filtri. Acqua, conta minati organici, fuliggine e contaminan ti minerali possono avere conseguenze dannose per il motore. Il ricambio IVECO agisce in modo efficace, invece, per ogni tipologia di motore, andando a intercet tare tutte le particelle pericolose, di qual siasi dimensione e tipo. Gli esempi potrebbero andare avanti an cora a lungo, ma crediamo che l’impor tante sia comprendere l’impegno e l’at tenzione che il gruppo IVECO pone a questo aspetto, soprattutto oggi che so no stati sviluppati anche nuove propul sioni alternative, come quella a gas, che necessitano della stessa considerazione dei motori tradizionali, vista la loro sem pre maggiore diffusione.
nostro dealer che non è costretto ad ordinare pezzo per pezzo, con inevitabili inefficienze in termini di gestione del magazzino”. Naturalmente i kit a disposizione so no molteplici e seguono i piani di manutenzioni proposti dalla Ca sa affinché il mez zo mantenga livel li di performance elevati negli anni. Quindi i kit sono suddivisi per gamme di veicoli, per tipologia di intervento e per parte del mezzo.
L’ACCESSORIO NON È… ACCESSORIO IL KIT SALVA PORTAFOGLIO
Se manutenere un veicolo con ricambi originale è importante per i motivi che abbiamo appena visto, altrettanto è cer care di ottimizzare il famigerato TCO. CNH Parts&Service cerca di farlo agen do ovviamente proprio sulla manuten zione avendo studiato degli specifici Kit che contengono tutto il necessario per intervenire su quella determinata parte del veicolo. “Inoltre, – ci spiega meglio Genovese –anche in questo caso, l’elemento tempo gioca un ruolo fondamentale in quanto l’officina o il meccanico ha subito a disposizione tutto ciò che gli serve, oltreché agevolare il
12
TRASPORTARE OGGI
il Marketing Prodotto diretto da Fabio Genovese (per Europa, Middle Est e Afri ca) si occupa, però, di un altro aspetto, a volte preso meno in considerazione da parte del cliente e dove, trasmettere
l’importanza della scelta di prodotti brandizzati dalla Casa madre, è ancora più difficile. Spesso, in questo caso, la leva sulla quale si agisce e sulla quale il cliente è più sen sibile, è quella emozionale o legate all’af fezione alla marca, in questo caso IVECO. In realtà, va considerato che gli accessori IVECO, seguono gli stessi processi e le stes se attenzioni e cure che abbiamo appena visto per i ricambi originali. Anche in que sto caso, i vantaggi per l’utilizzatore sono anche di tipo economico, e non solo “senti mentale”. Tutti i kit aerodinamici della linea Accessori, per esempio, influiscono infatti anche sulla riduzione del costo totale di ge stione del veicolo consentendo al veicolo di risparmiare carburante.. Sicurezza, confort ed economia globa le sono anche in questo caso pensati e studiati a tavolino con grande atten zione, nonostante rappresentino solo il due per cento del business (aftermar ket, n.d.r.) di CNH Parts&Service.
CONTACT CENTER IN 24 ORE DALL’OFFICINA Capita che un autista con un mezzo IVECO si trovi in panne e l’officina autorizzata attivata necessiti di un pezzo di ricambio. Ecco che CNH Parts&Service è subito disponibile per dare assistenza e supporto, in primis al Contact Center che ha bisogno di informazioni sul pezzo necessario e poi naturalmente al Dealer, o alla sua officina, per il recapito del materiale in tempi brevissimi. IL TEAM DEDICATO A QUESTO TIPO DI SUPPORTO GARANTISCE LA CONSEGNA DEL RICAMBIO ENTRO 24 ORE PRESSO IL CONCESSIONARIO.
dicembre 2018/gennaio 2019
Dall’11 ottobre ogni GIOVEDÌ tra le 17 e le 19, 7 minuti per parlare di trasporto e logistica. Un network nazionale di emittenti locali per essere sempre vicini a chi è in camion e fuori dal camion.
notizie viaggiano in RADIO le
SINTONIZZATI SULLA TUA EMITTENTE PREFERITA
in collaborazione con
JONICA RADIO CS
RADIO CORTINA BL
RADIO LOMBARDIA MI
RADIO AMORE CT
RADIO CRC TARGATO ITALIA NA
RADIO ONE PA
RADIO BOLOGNA 1 BO
RADIO DORA TO
RADIO POPIZZ BA
RADIO BUSSOLA 24 SALERNO SA
RADIO EMME AR
RADIO POTENZA CENTRALE PZ
RADIO CENTRALE FC
RADIO FREJUS TO
RADIO STELLA FM VC
RADIO CENTRALE TE
RADIO GALILEO TR
RCF RADIO CITTÀ FUTURA RM
Vola
COMPONENTISTICA
l’accessoristica
automotive nostrana
Secondo l’edizione 2018 dell’Osservatorio sulla Componentistica italiana il comparto non solo gode di grande salute, ma è in continua crescita. 2.190 aziende, oltre 58mila addetti, per un fatturato di 46,5 miliardi
di
Marco Perri
P
ochi altri settori industriali valgono, in Italia, quello dei componenti e delle lavorazioni per il settore automotive, che nel 2017 contava oltre 156mila addetti per un giro d’affari superiore a 46 miliardi di euro. È una buona notizia per tutto il Paese che questo comparto sia in salute, come testimonia l’ultimo studio dell’Osservatorio sulla Componentistica Italiana messo a punto dall’Anfia e dall’Università Cà Foscari di Venezia per misurare il “polso” a un settore industriale, fondamentale per il nostro Paese non soltanto in termini di occupazione ma anche di prestigio e attrattiva verso l’estero. L’universo complessivo delle imprese in Italia conta 2.190 unità, con un fatturato di 46,5 miliardi di euro, in crescita del 6,9%;
14
TRASPORTARE OGGI
gli addetti sono 156.463 (+1,3% rispetto al 2016). L’incremento è stato trasversale a tutti i mestieri della filiera, ma più marcato tra i subfornitori (+10,2%), in particolare quelli delle lavorazioni (+10,9%), dove si è registrata una performance particolarmente brillante. Per quanto concerne i dati occupazionali, l’incremento è stato generalmente più contenuto: gli addetti sono aumentati del +1,3% rispetto all’anno precedente.
FATTURATI IN CRESCITA
Dall’indagine emerge che due fornitori su tre hanno ottenuto nel 2017 un fatturato in aumento, mentre diminuiscono le imprese con fatturato in discesa (25% rispetto al 35%). La crescita ha interessato quasi tutti i segmenti della filiera, anche dicembre 2018/gennaio 2019
quelli che in passato avevano meno beneficiato della ripresa del comparto, in primis i subfornitori; fanno eccezione, per il terzo anno consecutivo, le attività di engineering e design che risultano la categoria più debole della filiera. “I dati positivi della componentistica italiana – ha detto Giuseppe Barile, presidente
sfide tecnologiche future che mettono l’innovazione prepotentemente al centro delle dinamiche competitive del settore. È però indispensabile una politica industriale nazionale a sostegno del processo di trasformazione e riconversione alle nuove tecnologie dell’automotive, che richiederà alle imprese notevoli investimenti in ricerca e sviluppo, in formazione e in impianti produttivi”.
TIENE BENE L’EXPORT
Nel 2017 in Italia si è stabilizzata la quota di imprese esportatrici (il 74%), dato lievemente inferiore a quello del 2016 (il 76%), ma di quasi quattro punti superiore a quello del 2013. Le imprese automotive indagate hanno segnato un incremento dei ricavi esteri dell’8,5%. Seppur di rilevante entità, rappresenta una variazione leggermente inferiore a quella complessiva del fatturato
del Gruppo Componenti ANFIA – confermano la sua capacità di stare al passo con l’evoluzione del settore e di proseguire sulla via dell’internazionalizzazione. L’export del comparto ha visto un ottimo 2017, superando i 21 miliardi di Euro (+6%), Le consolidate competenze della filiera rappresentano un’importante base per le
www.trasportale.it
TRASPORTARE OGGI
15
COMPONENTISTICA
sviluppo nelle nuove tecnologie legate alle propulsioni alternative e all’auto a guida autonoma”. Nonostante però l’opinione del professor Zirpoli, diminuisce la percentuale di chi ha introdotto innovazioni di prodotto (56% rispetto al 58% del 2017), ma aumenta la quota di imprese che realizza innovazioni, anche se con processi di collaborazione esterni, con una netta diminuzione dell’innovazione interna, che significa abbassanmento o, comunque condivisione dei costi. Se si guarda
(+9,5%), che ha potuto contare ancora sulla crescita della domanda interna. I mercati più importanti sono quelli più vicini; i primi cinque infatti sono Germania (25%), Francia (16%), Polonia (13%), Spagna e Regno Unito (entrambi 4,4%). Il rafforzamento degli scambi in Europa ha comportato una riduzione del peso delle relazioni commerciali con il Nord America e con i Paesi dell’Asia Pacifica. La componentistica, grazie al favorevole trend che ha riguardato l’export e la domanda interna, è riuscita a mantenere e a incrementare il livello di saturazione della capacità produttiva, che nel 2017 si è impennato a una media dell’81% (era il 78% nel 2016), soglia fisiologicamente ottimale. Per quanto riguarda la ricerca e sviluppo, i risultati dell’edizione 2018 dell’Osservatorio vedono alcuni aspetti migliorativi e altri peggiorativi rispetto alla passata edizione.
PIÙ RICERCA E SVILUPPO
Secondo Francesco Zirpoli, Direttore scientifico del CAMI del Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari:
16
TRASPORTARE OGGI
“La filiera automotive italiana vive un momento di crescita e può diventare il perno dello sviluppo dell’industria della mobilità in Italia. Tuttavia, il quadro che emerge dal rapporto dell’Osservatorio è ancora una volta quello di una filiera che investe poco nella ricerca e sviluppo, con l’intento di seguire piuttosto che anticipare le esigenze del cliente. Vanno, ad esempio, potenziati gli investimenti in ricerca e
poi alle imprese che hanno già introdotto una qualche innovazione riconducibile all’Industria 4.0, la percentuale è del 49%. Gli specialisti sono i fornitori che risultano maggiormente attivi in questo ambito, con il 72% che dichiara d’aver avviato iniziative 4.0 e oltre il 40% che ha dei piani di investimento nelle aree della produzione (39%), della qualità (27%),della logistica (18%) e della manutenzione (14%).
COS’È L’OSSERVATORIO DELLA COMPONENTISTICA Avviato oltre vent’anni fa su iniziativa dell’ente camerale torinese, l’Osservatorio sulla componentistica automotive italiana rappresenta uno strumento di conoscenza e studio del comparto, volto a cogliere i mutamenti che stanno interessando la filiera della componentistica automotive italiana, pur con un robusto impianto metodologico e un nucleo centrale della ricerca ormai consolidati. Al fine di rendere l’Osservatorio sempre più rappresentativo e aderente alla realtà produttiva, inoltre, è stata fatta la scelta di dedicare approfondimenti di ricerca che, di anno in anno, vanno a intercettare nuovi trend e a monitorare specifici ambiti regionali. In continuità con le passate edizioni, anche
dicembre 2018/gennaio 2019
nel 2018 l’Osservatorio sulla componentistica automotive italiana è stato arricchito dall’attività di rilevazione che ha coinvolto il sistema imprenditoriale del settore e che, per il terzo anno consecutivo, è stata realizzata grazie alle diverse competenze e alla condivisione di professionalità ed esperienze sull’ambito in esame dei tre soggetti del gruppo di ricerca composto da Camera di commercio di Torino, dall’ANFIA e dal Centro CAMI dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Quest’anno l’indagine sul campo si è basata su 467 questionari compilati on line direttamente dalle imprese della componentistica automotive italiana tra febbraio e marzo 2018: tra queste sono state 212 le piemontesi.
I numeri parlano chiaro: continua a essere un problema l’obsolescenza del parco: il 65 per cento supera i dieci anni di età. Ancora peggio per rimorchi e semirimorchi, ad avere superato due lustri è il 75 per cento del totale
a cura di
P
IL BOLLETTINO DELL’AUTOCARRO
Sono 4 milioni gli autocarri in Italia
Anfia Aftermarket
ur essendo il mercato italiano dei rimorchi e semirimorchi pesanti in moderata crescita nel progressivo da inizio 2018, i volumi di vendita sono ancora inferiori ai livelli pre-crisi: la media annuale è passata da 16.500 unità nel periodo 2000-2008 a 9.800 unità nel periodo 2009-2017. Grazie a una progressiva ripresa, nel biennio 2016-2017, comunque, la media di vendita annuale è salita a 15.500 veicoli e il mercato del 2018 dovrebbe mantenersi sui livelli dell’anno precedente. Certamente, le misure a sostegno dell’autotrasporto di questi ultimi anni e tuttora in vigore – i decreti sulle modalità di erogazione dei 33,6 milioni di Euro stanziati per gli investimenti a favore delle imprese di autotrasporto per gli acquisti, fino al 15 aprile 2019, di veicoli industriali a trazione alternativa, rimorchi e semirimorchi per il trasporto intermodale e rimorchi, semirimorchi o equipaggiamenti per autoveicoli specifici superiori alle
7 tonnellate allestiti per il trasporto ATP sono stati pubblicati lo scorso 16 luglio – hanno dato un importante contributo al rinnovamento delle flotte di molte aziende del settore. Quest’ultimo, tuttavia, necessita – come dimostrano i dati seguenti – di un più rapido e capillare svecchiamento, che inciderebbe positivamente anche su un aspetto chiave come quello della sicurezza.
I TRATTORI SONO I PIÙ MODERNI
In base agli ultimi dati disponibili sul parco circolante italiano, infatti, a fine 2017 risultano iscritti al PRA-ACI oltre 4 milioni di autocarri rigidi (leggeri e pesanti) adibiti al trasporto delle merci, il 65% dei quali ha più di 10 anni di età. Gli autoveicoli specifici/speciali circolanti, invece, superano le 722.000 unità e il 69% ha più di 10 anni di età. Gli autoveicoli specifici/speciali comprendono sia gli autoveicoli ad uso campeggio (284.926), che www.trasportale.it
gli autocarri isotermici (140.982), gli autocarri trasporto rifiuti (47.958), le betoniere (16.315), gli autocarri trasporto veicoli (8.998) e tante altre specialità, tra cui il trasporto di merci pericolose e il trasporto di gas liquidi e carburanti. Situazione peggiore per i rimorchi e i semirimorchi: gli iscritti al PRA sono oltre 379.000 (269.000 merci e 110.000 specifici/speciali), di cui il 72% ha più di 10 anni. Esaminando il dettaglio delle tipologie più rappresentate tra i rimorchi e semirimorchi, il 30,6% è costituito dai refrigerati e il 17,8% da container, casse mobili e vagoni ferroviari. Infine, i trattori stradali registrati al PRA a fine 2017 sono 173.000, la metà dei quali ha meno di 10 anni e il 28% dei quali arriva fino a 5 anni di età. Questo dato evidenzia che il trattore stradale è la tipologia di veicolo industriale con più ricambio e quindi la flotta risulta più giovane ed efficiente rispetto agli autocarri merci circolanti (dei quali circa due terzi hanno più di 10 anni di età). TRASPORTARE OGGI
17
IL BOLLETTINO DELL’AUTOCARRO
CRESCONO LE STAZIONI LNG
C
ASS
O
C
efficacia, ma ancora relativamente poco diffuse. Contribuire allo sviluppo di una mobilità sempre più sostenibile, ad un miglioramento dei già elevati standard di sicurezza, nonché della distribuzione delle merci sono infatti tra le priorità della filiera industriale, che speriamo possano sempre più facilmente trovare applicazione concreta sulle nostre strade. IATO
ASS
O
I veicoli industriali nuovi, com’è noto, sono dotati, a bordo, di tecnologie all’avanguardia che, oltre a renderli più sicuri, ne migliorano l’efficienza sia in termini di consumi, con un notevole risparmio di carburante, sia in termini di emissioni di CO2. Ricordiamo, in particolare, che la tecnologia a gas naturale liquefatto (LNG) rappresenta oggi una soluzione praticabile ed economicamente vantaggiosa nel percorso verso un trasporto su lunghe distanze più sostenibile. Oggi sono presenti più di 150 stazioni di rifornimento per LNG lungo le principali tratte europee, un numero destinato a crescere ulteriormente e che ha già trasformato il gas naturale liquefatto in una soluzione immediatamente attuabile. Costruttori e componentisti continuano, insomma, ad investire in innovazione, anche in vista della nuova regolamentazione europea, mettendo a disposizione avanzate dotazioni tecnologiche di comprovata IATO
RAGIONE SOCIALE FEDERAL-MOGUL ITALY SRL
RAGIONE SOCIALE MOTUL ITALIA SRL SEDE Via dell’Arsenale 21 – 10121 Torino
SEDE C.so Inghilterra – 12084 Mondovi (CN) BREVE PROFILO AZIENDALE Federal-Mogul è una multinazionale americana, che serve molte fra le più importanti aziende nel settore auto, commerciale, aerospaziale, navale, ferroviario, industriale e agricolo e opera nel settore aftermaket. SETTORE MERCEOLOGICO Componentistica PRINCIPALI PRODOTTI Spazzole tergicristallo Champion®, componenti telaio e sospensioni MOOG®; prodotti frenanti Ferodo® Jurid® e Beral® MERCATI GEOGRAFICI DI RIFERIMENTO Globale
BREVE PROFILO AZIENDALE Motul è un’azienda multinazionale specializzata nella formulazione, produzione e distribuzione di lubrificanti ad alta tecnologia (auto, moto, nautica, trazione pesante e altri veicoli) rispondenti alle specifiche e omologazioni delle principali Case costruttrici. Il marchio vanta una storia di oltre 160 anni e un’esperienza maturata nelle competizioni motoristiche di alto livello. Più di 40 titoli vinti nei campionati mondiali coronano la passione e le competenze di Motul. SETTORE MERCEOLOGICO Lubrificanti automotive e industriali. PRINCIPALI PRODOTTI Motul produce lubrificanti per trazione e si occupa anche di lubrificazione industriale con il marchio Motultech. Per andare incontro a tutte le esigenze del trasporto pesante, Motul propone tre diverse tecnologie di oli motore: minerale, technosinthese e 100% sintetica. Oltre agli oli motore, sono disponibili lubrificanti con diverse gradazioni per cambi manuali e automatici. Ampia la scelta di grassi e di oli idraulici antiusura come il Rubric, ideali per sistemi idraulici operanti in condizioni severe. MERCATI GEOGRAFICI DI RIFERIMENTO Motul è presente a livello internazionale con filiali in Italia, Francia, Germania, Spagna, Russia, USA, Giappone, India ed è rappresentata in più di 160 Paesi. FATTURATO 23 Mln Euro
CONTATTI Tel 045/8281311 – e-mail
CONTATTI Tel 011 2978911 – e-mail:motul@it.motul.com SITO INTERNET www.motul.com
SITO INTERNET www.fmmotorparts.it/
18
TRASPORTARE OGGI
dicembre 2018/gennaio 2019
sferica.net
Il viaggio continua...
Verona, 21-24 febbraio 2019 www.transpotec.com
Located in
Organized by