N° 208

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La Rivista degli Autotrasportatori

eventi

i 4 appuntamenti della Capitale:

RUOTE COMMERCIALI Mercedes-Benz: Sprinter 4x4 e Classe X Citroën e Peugeot: nuovo Berlingo e nuovo Partner

Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% - LO/MI

ALIS Freight Leaders Council La Capitale dell’Automobile UNRAE

Anno 22 - febbraio/marzo 2019 - n. 208

ANTEPRIMA PROMOSSA DA

IL VIAGGIO CONTINUA: 16 PAGINE DEDICATE AL SALONE DI VERONA, CON TUTTI I PROTAGONISTI E GLI EVENTI. DAL 21 AL 24 FEBBRAIO.


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SOMMARIO

n. 208

febbraio/marzo 2019 www.trasportale.it

PG.

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DIGITALIZZAZIONE A BORDO

ATTUALITÀ E OPINIONI

20

4 EDITORIALE

di Luca Barassi Il punto di vista del Direttore

8 DALLA STRADA

In breve le notizie più importanti del settore e dalle aziende

13

18

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VOLTA PAGINA

di Paolo Volta Un Professore prestato alla logistica

NON SOLO TIR

Dagli Stati Uniti le notizie più curiose di un mercato fuori dai nostri standard

LO SCATTO 6 TRASPORTO COMBINATO Offerto da: TRANSPOBANK

RUOTE COMMERCIALI 34

di Alessandro Musumeci Tutto ciò che non è veicolo industriale

38

IL DORSALE

42

di Gian Paolo Pinton Opinioni e analisi sulla nostra società e sulla politica

ON THE ROAD

TEST DRIVE: MERCEDES

La Classe X alza la potenza

PSA: BERLINGO E PARTNER

RUOTE VINTAGE 46

Test drive sulle innevate strade austriache

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ROMA, CAPUT MUNDI

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UNRAE

30

FREIGHT LEADERS COUNCIL

www.youtube.com/trasportareoggi

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Nella Capitale quattro importanti appuntamenti per il nostro settore Attenti al mercato!

Presentato il Quaderno numero 27 32

LA CAPITALE DELL’AUTOMOBILE Visione della mobilità di domani

33

@trasportale www.facebook.com/trasportareoggi

La bisarca con la stella

EVENTI

Citroen e Peugeot, separati in casa

4X4: LO SPRINTER SI ARRAMPICA

PORTENTO BLU

ALIS

L’Assemblea nazionale ospita oltre 3000 aziende

RUBRICHE FUORI STRADA 50

FOCUS: DN LOGISTICA

Dal nord al sud con il beverage 52

LEGALOGISTICA

Prima puntata con l’ADR


SOMMARIO n. 208 febbraio/marzo 2019 La Radio degli Autotrasportatori può essere ascoltata

ogni Giovedì, tra le ore 17 e le ore 19 sulle seguenti emittenti nazionali:

■■

Un programma ideato e condotto da Luca Barassi e Ferruccio Venturoli

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Radio Centrale

(Abruzzo: FM 89.4 Emilia Romagna: FM 94.3 - 99.3 - 102.2)

Radio Potenza Centrale

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Jonica Radio

(Campania: FM100.500) ■■

Prodotto e registrato presso gli studi di AREA AG (Roma)

Radio Bussola 24

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in collaborazione con:

(Lazio: FM 99.2 95.3 – 96.6 – 97.8 – 99.8)

Radio Lombardia

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(Piemonte: FM 88.0)

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(Campania: FM 88.500 – 93.300 – 99.700 – 106.500)

Radio Bologna 1 (Emilia Romagna:

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Radio Popizz

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IN COPERTINA Un numero speciale dedicato in gran parte al Salone di Verona che si terrà dal 21 al 24 febbraio. I Costruttori grandi protagonisti come sempre.

Radio Cortina (Veneto: FM 93.7 – 95.5 – 98.4 – 102.0 – 103.8)

Radio Stella FM (Veneto: FM 87.5 – 88.8 – 91.5 – 95.0 – 97.2 – 97.3 – 97.4).

La rivista degli Autotrasportatori n. 208 febbraio/marzo2019 DIRETTORE RESPONSABILE

Luca Barassi luca.barassi@trasportale.it COORDINATRICE EDITORIALE

Federica Lugaresi - lugaresi@trasportale.it

CASA EDITRICE

Transpoedit S.r.l. SEDE LEGALE

Viale Monza, 40 20123 Milano P. IVA: 07634360965 DIREZIONE E REDAZIONE

VICEDIRETTORE

Via Voghera, 11 - 20144 Milano redazione@trasportale.it

HANNO COLLABORATO

Responsabile: Ferruccio Venturoli Via Acciaioli, 7 - 00187 Roma

Ferruccio Venturoli ferruccio.venturoli@trasportale.it TRASPORTARE OGGI AFTERMARKET La cover story AfterMarket questo mese è dedicata a Palletways, eccellenza nel panorama della logistica europea.

Radio Galileo (Umbria: FM 90.5 – 93.5 – 94.4 – 95.6 – 97.4 – 100.6 – 105.6)

(Piemonte: FM 87.6)

(Puglia: FM 101.0)

Radio Emme (Toscana: FM 96.8 – 100.4 – 100.5)

■■

Radio Frejus

Radio One (Sicilia: FM 93.3)

Radio Dora

■■

FM 89.1)

(Sicilia: FM 87.5 –

88.3 – 95.5 – 104.9 -106.7)

■■ ■■

Radio Amore

Simply Radio

(Lombardia: FM 94.600 – 100.200 – 100.300)

(Calabria: FM 90.20 - 93.90 103.00 - 106.40)

Radio CRC Targato Italia

■■

(Lazio: FM 97.7)

(Basilicata: FM 87.8 - 90.5 – 96.3 - 96.3 – 99.3 –103.6) ■■

RCF Radio Città Futura

Alessandro Bassi, Luca Gaier, Alessandro Musumeci, Gian Paolo Pinton, Paolo Sartor, Andrea Trapani, Paolo Volta GRAFICA E IMPAGINAZIONE

il bozzetto di patrizia cella FOTOLITO E STAMPA

Unigrafica - Gorgonzola (Mi) Di questo numero sono state tirate: 18.700 copie

REDAZIONE DI ROMA

Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997 Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, La informiamo che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Transpoedit Srl per inviarle la presente pubblicazione. I dati raccolti saranno trattati con l’uso di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, V.le Monza 40. È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.

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editoriale

di Luca Barassi

4 PASSI NEL FUTURO

L

e somme, di solito, si tirano a fine anno. Così, intatti, è stato per i principali protagonisti del nostro mondo che, nel mese di dicembre hanno voluto dipingere lo scenario del settore dando, naturalmente, alcuni spunti sulla strada che ciascuno di loro prenderà nei prossimi mesi, per non dire anni. Uno scenario, va detto, che purtroppo non si prospetta molto roseo dal punto di previsione di vendite di veicoli, nonostante il 2018 si sia chiuso con un sostanziale aumento di immatricolazioni, anche se con alcune differenze per le diverse gamme. Le Case, insomma, sono tutte d’accordo che il 2019 registrerà un arretramento

Costruttori e di molte aziende che ruotano (termine adatto, direi) nel nostro mondo. Abbiamo anche il Transpotec a fine febbraio che, come la giri o come la volti, darà senza dubbio un impulso al mercato e nuove occasioni di business. Torniamo, ad ogni modo, alle nostre amate Case costruttrici per vedere cosa hanno in serbo per noi e, oserei dire, anche per la società dato che i loro prodotti impattano sulla vita di tutti ogni giorno. A differenza del consueto, non vado in ordine alfabetico, ma in ordine di “apparizione”, ovvero seguendo il calendario

sostenibilità ambientale con l’introduzione in gamma delle versioni ibridi ed elettriche di CF ed LF. Un passo importante che passerà necessariamente attraverso il coinvolgimento massiccio della Rete e attraverso la sua formazione. “Il nostro futuro – ha concluso l’incontro Paolo Starace – è sicuramente elettrico ma ricordiamoci che noi oggi viviamo di diesel; un diesel, tra l’altro, estremamente pulito”. Dall’Olanda siamo volati – metaforicamente parlando – in Svezia dove ci ha accolto il neoamministratore delegato di Volvo Trucks, Giovanni Dattoli. A parte i dati di mercato che, come detto sono comuni a tutti, al Costruttore

dovuto a diversi fattori: dovrà scontare, innanzitutto, la sensibile crescita degli ultimi tre anni e dovrà far fronte alla mancanza di interventi strutturali per il comparto, fare fronte ad una Brexit che impatterà sul mercato continentale e subire i capricci degli USA. Anche gli incentivi, che in questi ultimi anni hanno sostenuto la risalita della china di un mercato che era tragicamente sceso sotto i 10 mila pezzi, non sono stati in buona parte rinnovati.

di incontri che noi della stampa specializzata abbiamo avuto modo di avere con i responsabili delle Case. Ha aperto le danze DAF che ha annunciato orgogliosamente che, a livello europeo, nello specifico segmento dei trattori stradali, è ritornato ad essere il primo marchio con una quota del 20%, ma a giusta ragione Paolo Starace, ad di DAF Italia, ha anche“strillato” le ottime performance della filiale nazionale. 36 per cento di crescita nel segmento medio (6/16 tons), 5,6 sui pesanti, e quasi il 30 per i Parts. Ciò che però si è voluto sottolineare in casa olandese è che il focus sarà sempre di più rivolto alla fuel efficiency, che già oggi per i veicoli marchiati Paccar è del 7%, è alla

di Goteborg piace sorprendere con effetti speciali. Di sicuro il trattore senza cabina in grado di guidare autonomamente (VERA) ha lasciato tutti stupefatti. Certo, non può andare in strada al momento, ma quello che abbiamo visto ad Hannover è molto più di un prototipo. Tutto questo per dire che per Volvo Trucks la guida autonoma è sicuramente il futuro della mobilità commerciale, con tutte le eccezioni del caso. Si tratta, comunque, di un percorso a tappe che parte dai motori LNG, con i primi FH entrati nelle flotte italiane, passa attraverso i truck (leggeri) elettrici, per arrivare all’automazione vera e propria. Un viaggio verso “Zero Emission”, e con la particolare

Dunque, STOP alla ripresa? Sì, ma… Il “ma” è sempre d’obbligo perché, per fortuna, la timidezza che si intravede all’orizzonte, non fa perdere l’ottimismo e la ritrovata dinamicità dei

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TRASPORTARE OGGI  febbraio/marzo 2019


attenzione alla sicurezza, valore fondamentale per il gruppo svedese. Restando in ambito di Gruppo Volvo, abbiamo avuto modo di incontrare sia Jean-Claude Bailly, presidente di Renault Trucks Europe, sia Giovanni Lo Bianco che da poco ha preso la responsabilità del brand in Italia. Il futuro del brand francese, lo abbiamo capito, si basa necessariamente sul suo passato, o meglio sulla sua storia. Un marchio prestigioso che, forse tra i primi, ha portato avanti la strategia dei carburanti alternativi, dai bio carburanti al metano. Oggi, la Losanga punta anch’essa sulla propulsione elettrica, nonostante anche per Lo Bianco “Il diesel di oggi è estremamente sostenibile, ecologicamente ed economicamente. Un truck del 1970 inquinava come 32 truck di oggi”.

diminuire notevolmente il famigerato TCO. La tecnologia di domani? L’eTGM è già una realtà, quindi fate voi! Anche per Mercedes-Benz non ci sono dubbi: il futuro è elettrico, autonomo e soprattutto connesso. Una gamma leggera (Sprinter e Vito) già pronti con la versione full electric, e i pesanti ormai presentati a livello di prototipo già “alcuni IAA fa”. La novità della Stella, in Italia e in molti altri mercati, però è la nascita di una nuova realtà nel firmamento dei veicoli industriali: Mercedes-Benz Trucks Italia S.p.a., ovvero una società, ovviamente in pancia a Daimler, dedicata completamente alle esigenze degli operatori logistici utilizzatori dei mezzi più pesanti. A capo della nuova struttura Maurizio Pompei, che fino ad ora ha guidato la divisione interna del

alla guida della filiale di Trento, era del 10 per cento, oggi supera il 15 ed è il primo marchio straniero nel segmento over 16 tonnellate. Per Scania, che ha chiuso il ciclo di rinnovo della gamma con la Next Generation, è arrivato ora il momento delle nuove sfide del futuro, che il Grifone vede nell’uso delle diverse propulsioni alternative, ma che nell’ibrido di seconda generazione (recentemente presentato ad Ecomondo) crede in modo particolare. Chiudiamo questa carrellata con IVECO. Il Costruttore nazionale ci sta facendo venire sempre più l’acquolina in bocca per il nuovo Stralis, sicuramente molto atteso. Quando sarà presentato ancora non si sa. Una cosa è certa: da Torino hanno lanciato già da molti mesi la sfida all’uso del LNG

Chi farà la parte del Leone (ed è proprio il caso di dirlo) al Transpotec sarà MAN che occuperà quasi un padiglione intero. Informale e piacevole la serata con i responsabili dei rapporti esterni del Costruttore tedesco che hanno calcato la mano sull’importanza di sfruttare le sinergie con i clienti nello scegliere, insieme a loro, le tecnologie da utilizzare. Sicuramente poter contare su una gamma ampia che va dal furgone (il TGE, già disponibile tra l’altro nella versione elettrica), ai potenti TGX. È un vantaggio competitivo notevole. La ricerca spasmodica dell’efficienza a tutto tondo ha permesso e permetterà sempre di più al cliente del Leone di risparmiare sul carburante e

gruppo: “La nostra è una grande opportunità. Possiamo sfruttare tutte le sinergie di un grande gruppo come quello di Stoccarda, ma concentrando i nostri sforzi sulle esigenze dei nostri Clienti”. Con Scania abbiamo avuto l’onore di avere a “nostra disposizione” tutto il management di Italscania, capitanata da un vulcanico Franco Fenoglio, entusiasta dei risultati che la sua squadra è riuscita ad ottenere in questi anni. Solo nel 2018 quasi il 20 per cento di immatricolato in più rispetto all’anno precedente, con incredibili performance in tutti i comparti: motori, autobus, servizi, assistenza. La quota di mercato del Grifone in Italia nel 2012, quando Franco Fenoglio è approdato

e per ora la stanno vincendo. Un saluto vogliamo farlo da queste pagine a Pierre Lahutte che, da alcuni giorni, ha lasciato la guida di IVECO per dedicarsi alla sua impresa agricola in Francia. Gli auguriamo soddisfazioni e felicità per la sua… terra! Naturalmente il nostro benvenuto va anche al suo successore Gerrit Marx. Insomma, ne avremo da vedere. Intanto vi ricordo di seguirci anche via radio sul network che potete leggere nel sommario di questo numero e, soprattutto, al Transpotec dove trasmetteremo due appuntamenti al giorno con tutte le novità del Salone. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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LO SCATTO

offerto da


TRASPORTO COMBINATO AGADEZ NIGER 2014


dalla STRADA FEDEX

GNL

Bunker di gas liquefatto nel porto di Marsiglia entro ESTATE 2019

Aumenta i voli

sulla tratta USA-EAU per agevolare gli scambi

intercontinentali

FedEx Express, società controllata di FedEx Corp. e maggiore azienda di trasporto espresso al mondo, ha potenziato la frequenza del suo volo diretto Memphis-Dubai operato dal Boeing 777F, agevolando in tal modo gli scambi commerciali tra Medio Oriente e USA. “FedEx è stata la prima società a lanciare un volo dedicato tra Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti e vanta un’esperienza unica nelle spedizioni da e verso gli USA. Dal 2011, il volo operato dal Boeing 777F è il solo in grado di supportare il commercio tra gli Stati Uniti e il Medio Oriente” ha commentato Jack Muhs, Regional President, FedEx Express Middle East, Indian Subcontinent and Africa. “I voli della rotta Memphis-Dubai transitano anche in Europa, offrendo alle aziende maggiore accesso a questi importanti mercati e rafforzando i rapporti commerciali intercontinentali”.

Sarà pronto entro la prossima estate il punto di bunkeraggio di GNL nel porto di Marsiglia per il rifornimento direttamente al molo delle navi alimentate a metano liquido e delle bunker vessel per il rifornimento ship to ship. Lo riferisce il Corriere Marittimo in un recente articolo sulle conclusioni dell’Autorità portuale di Marsiglia al termine di una tavola rotonda che ha coinvolto gli operatori interessati che da tempo sollecitano la nuova infrastruttura. Tra gli operatori presenti alla tavola rotonda, oltre ai rappresentanti del rigassificatore LNG di Marsiglia/Fos, i gestori dei due terminal LNG del porto, Elengy e Fosmax Lng, il fornitore di LNG Total Marine Fuels Global e la Piattaforma LNG marina e fluviale. Da ricordare che Marsiglia Fos è il principale punto di rifornimento italiano del GNL via autobotte. “Il porto di Marsiglia – ha spiegato l’Autorità Portuale locale – accoglie con favore i risultati del gruppo di lavoro e il coinvolgimento dei suoi partecipanti in una visione industriale condivisa per promuovere il gas naturale liquefatto come combustibile marino. Il lavoro porterà alla creazione di un settore economico completo e sostenibile che porti a misure concrete per ridurre le emissioni di tutto il traffico”.

MERCEDES-BENZ VANS

VITO 4X4 al fianco delle 4MATIC SKY SCHOOL La Stella brilla anche sulle piste. Mercedes-Benz Vans ha infatti rinnovato per altri due anni la partnership che permetterà, agli oltre 400 maestri delle 8 4MATIC SKY SCHOOL, di contare su tutta la sicurezza garantita da Vito 4x4, equipaggiato con la trazione integrale 4MATIC firmata Mercedes-Benz. Gli 8 Vito Tourer 4X4 assicurano gli spostamenti dei maestri, garantendo la massima sicurezza e comfort su neve, ghiaccio e non solo. Con il rinnovo di questa partnership,

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Mercedes-Benz si conferma leader nel settore automotive per la fornitura alle scuole sci. “Con il rinnovo di questa partnership, Mercedes-Benz Van conferma la propria presenza nel mondo dello sport” ha dichiarato Dario Albano Direttore MercedesBenz Vans Italia. “Grazie alla trazione 4MATIC, che offre il massimo della sicurezza in diverse condizioni di guida, Vito 4X4 sarà un grande alleato per tutte le scuole sci partner di Mercedes-Benz”. Vito 4x4 offre ai professionisti del trasporto quella spinta in più in termini di trazione, fondamentale su strade ghiacciate ed innevate oltre che nei cantieri e sulle strade non asfaltate. La tecnologia a trazione integrale del Vito 4x4 si basa sul Vito a trazione posteriore con cambio automatico con convertitore di coppia e sistema di ripartizione elettronica della forza frenante (EBV), una soluzione analoga a quella utilizzata sulle vetture della Stella. Anche su Vito 4X4, come sul resto della gamma, i nuovi sistemi di sicurezza Attention Assist e Crosswind Assist rientrano nella dotazione di serie anche della versione 4x4.


dalla STRADA ANCORA GNL

In Sardegna al via l’IMPIANTO di STOCCAGGIO nel porto di ORISTANO Sono iniziati ufficialmente nel porto di Oristano, in località Santa Giusta, i lavori per la realizzazione dell’impianto di stoccaggio per servizi Small Scale che avrà un ruolo centrale nel processo di metanizzazione della Sardegna. Questo pioneristico impianto, che sarà terminato nel 2020, potrà contare su sei serbatoi criogenici orizzontali in bassa pressione per una capacità complessiva di 9.000 metri cubi. Potrà sia fornire servizi di bunkeraggio a navi propulse a gas sia caricare autocisterne e mezzi pesanti, consentendo di trasportare il gas nell’entroterra e nello stesso tempo di abbattere le emissioni dovute al trasporto su strada. Il deposito di Oristano è il primo importante step di un progetto che segnerà la svolta decisiva per lo sviluppo della rete italiana di GNL. Il progetto, promosso dal Gruppo Stolt-Nielsen e da Gas and Heath e coordinato dal Consorzio 906, prevede infatti investimenti esteri ambiziosi, co-finanziamenti europei e sostegno delle istituzioni nazionali e locali. La fase di realizzazione del deposito ha ricevuto il sostegno della

Commissione europea nell’ambito del programma CEF Blending 2017 come parte del Progetto GAINN4MID, coordinato da Consorzio 906, che mira a realizzare una porzione importante della rete italiana per il GNL prevista dall’Iniziativa GAINN_IT a supporto del Quadro Strategico Nazionale. In attesa che altri impianti analoghi sulla terra ferma prendano piede, l’entry point di Oristano potrà fornire il gas ad uso trasporti anche al centro-sud della Penisola, dove anche il mercato del navale inizia a dare segni tangibili di sviluppo e diversi distributori GNL per autotrazione vedranno la luce nel prossimo anno. Ampia sarà così la platea di imprese che potranno contare sul vantaggio competitivo del GNL.

VOLVO TRUCKS

ACEA

Migliora il risparmio di CARBURANTE Nomina Gli aggiornamenti apportati ai motori diesel Volvo Trucks, D11 e D13 per Volvo FH, FM e FMX, soddisfano il nuovo regolamento Euro 6 Step D e contengono una serie di miglioramenti che consentono di ridurre i costi del carburante. “Con il consumo di carburante che pesa per circa un terzo dei costi dei trasportatori, continuiamo ad impegnarci per trovare nuovi modi per ridurre il consumo di carburante nei nostri veicoli”, afferma Claes Nilsson, Presidente di Volvo Trucks. “Questa volta, una combinazione di piccoli miglioramenti consente notevoli risparmi sui costi dei nostri clienti, tutto ciò senza compromettere le prestazioni o la produttività.” I passi di Volvo Trucks per soddisfare i più severi standard sulle emissioni includono un nuovo software del motore e un rivestimento migliorato nel sistema di post-trattamento dei gas di scarico. Il software I-See utilizza i dati della mappa per visualizzare in anteprima la topografia del percorso e si occupa della selezione delle marce, dell’accelerazione e del rallentamento del motore. È progettato per utilizzare nel miglior modo possibile l’energia che ha il veicolo in movimento ed è stato migliorato con una serie di aggiornamenti, come una nuova strategia di selezione delle marce e la gestione avanzata dell’inerzia del veicolo che consente un uso più efficiente della funzione I-Roll. Inoltre, il motore diesel D13 aggiornato utilizza un nuovo tipo di olio a bassa viscosità VDS-5 e nuovi anelli raschiaolio sui pistoni che riducono il consumo di carburante e l’attrito interno. Inoltre, il motore da 500 CV risparmia ancora più carburante avendo lo stesso rapporto di compressione delle versioni da 460 e 420 CV.

RICONFERMATA

Carlos Tavares (Amministratore Delegato del Gruppo PSA) è stato rinominato all’unanimità per l’anno 2019 Presidente di Acea (l’Associazione Europea dei Costruttori Auto). Il Presidente – che già da un anno riveste questo ruolo succedendo a Dieter Zetsche (numero uno del Gruppo Daimler)- ha come priorità la riduzione delle emissioni di CO2, e ulteriore miglioramento sul cammino della sicurezza e protezione della competitività dell’industria automobilistica europea. Carlos Tavares, laureato alla Ecole Centrale di Parigi, è il CEO del Gruppo PSA dal marzo 2014, carica a cui è arrivato dopo aver occupato crescenti posizioni in Renault (1981-2004) e successivamente in Nissan, fino al 2011 quando è passato alla posizione di COO di Renault. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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dalla STRADA PALLETWAYS

Il GRUPPO arriva in UNGHERIA Il Gruppo leader nel trasporto espresso di merce pallettizzata, espande il proprio territorio di copertura anche in Ungheria, giungendo così a quota 24 paesi serviti mediante i oltre 400 concessionari. L’hub centrale ungherese è sito a Biatorbagy (periferia occidentale di Budapest) e Palletways ha già attivato la propria rete di trasportatori ed 11 concessionari. Anche da qui sarà possibile effettuare dunque sia spedizioni nazionali che internazionali, con servizio Premium (per le consegne il giorno successivo in Ungheria) e il servizio Economy (consegne entro il mezzogiorno). Luis Zubialde, Chief Operating Officier del Gruppo Palletsways, ha dichiarato: “Gli ultimi mesi sono stati positivi per lo sviluppo dell’intero network Palletsways. Ampliare la nostra copertura in quattro nuovi strategici paesi rappresenta una preziosa opportunità per noi, per i nostri clienti, e per tutti i concessionari che ora possono effettuare consegne in un ancora maggior numero di destinazioni in tutta Europa. L’Ungheria in particolare, è un mercato in rapida crescita, 35° esportatore al mondo dove il valore delle esportazioni rappresenta l’85% del PIL”.

RENAULT TRUCKS

T 2019, D e D WIDE

Renault Trucks ha lanciato la commercializzazione del T 2019, un automezzo che monta i nuovi motori Euro 6 Step D e che nella versione T 2019 offre un risparmio del 3% nel consumo di carburante rispetto alla generazione precedente, oltre ad integrare nuovi equipaggiamenti che migliorano il comfort di guida e la vita a bordo. I veicoli T e T High versione 2019 montano già i motori DTI 11 e DTI 13 Euro 6 Step D conformi alla normativa che entrerà in vigore il 1° settembre 2019 e dispongono di un sistema di post-trattamento di nuova generazione che integra nuovi materiali che ne aumentano il tempo di vita. È stato inserito un sensore della qualità di Adblue ed è stato eliminato il settimo iniettore. Il Renault Trucks T 2019 è dotato del sistema Optivision di nuova generazione, un regolatore di velocità predittivo che utilizza la topografia stradale per ottimizzare il cambio marcia e immagazzina i dati direttamente nel veicolo. È stato migliorato il comfort del conducente: la connessione infatti non viene più interrotta, neanche nelle zone in cui i GPS non danno informazioni, come in galleria. Renault Trucks ha anche presentato la versione 2019 della gamma Distribution, Renault Trucks D e D Wide. I veicoli della nuova versione presentano miglioramenti aerodinamici, nel comfort e nella guida e montano i nuovi motori Euro 6 Step D. Il nuovo equipaggiamento e le migliorie apportate al motore consentono di ridurre fino al 7% il consumo di carburante rispetto alla generazione precedente.

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MERCEDES-BENZ ITALIA

Nasce MERCEDES-BENZ TRUCKS ITALIA Dal 1° gennaio 2019 è nata Mercedes-Benz Trucks Italia S.r.l., società legalmente indipendente. Connettività, guida autonoma, digitalizzazione dei servizi di trasporto ed elettrificazione sono solo alcune delle innovazioni che stanno rivoluzionando il concetto di mobilità. In qualità di costruttori leader di mercato, l’obiettivo è quello di affermarsi sempre di più nella fornitura di prodotti e di servizi per la mobilità del futuro mettendo al primo posto la soddisfazione del Cliente. In questo scenario, Daimler ha messo in campo “la strategia delle 5 C” incentrata sullo sviluppo di 5 aspetti strettamente collegati tra loro volti alla crescita ed al successo del gruppo: rafforzare a livello globale il core business (CORE), affermarsi come leader nei nuovi settori della mobilità di domani (CASE), adattare la cultura aziendale in termini di innovazione e sostenibilità (CULTURE), consolidare e rendere più flessibile la struttura divisionale (COMPANY). Lo standard di riferimento di queste componenti strategiche è rappresentato dalla quinta C, che è anche la più importante: i Clienti (CUSTOMER). Nell’ambito del quarto pilastro COMPANY, nel mese di luglio 2018, il Board of Management e il Consiglio di Supervisione di Daimler AG hanno approvato la nuova struttura societaria del Gruppo che prevede tre entità legalmente distinte-Mercedes-Benz AG per le divisioni Cars e Vans, Daimler Truck AG per le divisioni Trucks e Buses e Daimler Mobility AG per Daimler Financial Services AG– sotto l’egida di Daimler AG. La fase di implementazione denominata “PROJECT FUTURE” della nuova struttura societaria è iniziata nel 2018 e dovrà essere sottoposta all’approvazione degli azionisti all’Assemblea generale annuale di Daimler AG nel 2019. In ambito europeo, alcuni paesi hanno avuto la possibilità, in accordo con Daimler, di attuare questo processo e la divisione Trucks di Mercedes-Benz Italia ha deciso di cogliere questa opportunità per offrire soluzioni sempre più mirate ai propri Clienti.



dalla STRADA ANITA

DAF

Fine del contributo al SISTRI

Dopo le anticipazioni a dicembre scorso del Ministro dell’Ambiente Costa sulla fine del SISTRI, finalmente il “Decreto semplificazioni” approvato dal Consiglio dei Ministri del 12 dicembre ha sancito la soppressione del sistema di tracciabilità dei rifiuti che ha avuto un impatto negativo sulle imprese del settore, sia dal punto di vista dei costi che sotto il profilo tecnico che ne ha determinato sin da subito l’insuccesso. “È una notizia che attendevamo da tempo – commenta Thomas Baumgartner, Presidente di ANITA – e dobbiamo dare atto al Governo ed al Ministro dell’Ambiente Costa di aver finalmente mantenuto la parola. In questo modo le imprese non dovranno più versare alcun contributo per il SISTRI ma certamente resta il tema delle somme versate in passato per un sistema che non ha mai funzionato, fin dalla sua istituzione del 2010”.

Dal 1° gennaio 2019 e fino alla definizione ed alla piena operatività di un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti organizzato e gestito direttamente dal Ministero dell’Ambiente, i soggetti obbligati continueranno ad effettuare gli adempimenti cartacei, compilando registri di carico e scarico e formulari di identificazione, nel rispetto delle procedure previste dal Decreto Legislativo 152/2006, nel testo previgente alle modifiche apportate con il Decreto Legislativo 205/2010.

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TRASPORTARE OGGI  febbraio/marzo 2019

Alla ricerca del veicolo più vecchio e in uso “Il nostro veicolo avrà anche 50 anni, ma è ancora molto lontano dalla pensione” ha dichiarato Nicky Hoefnagels, giostra-

io olandese e che utilizza il proprio veicolo per trasportare le proprie attrazioni in tutti i Paesi Bassi. DAF, in occasione del 90° anniversario

dell’azienda, aveva annunciato la ricerca del proprio veicolo più vecchio attraverso un video sui social media. La risposta è arrivata.... e si trova proprio dietro casa, in Olanda: si tratta di un DAF A1600 del 1968. Un veicolo tutt’ora in uso per scopi commerciali. Lunga vita ai DAF!

MAN

PORSCHE sceglie l’eTruck del Leone

Porsche ha scelto un MAN eTGM, pulito e silenzioso, completamente elettrico per la logistica all’interno dello stabilimento produttivo di Stoccarda-­Zuffenhausen. È il primo veicolo del suo genere a essere impiegato in condizioni di reale operatività in Germania. Questo camion, a emissioni zero e con basso impatto acustico, si aggiunge alla flotta di veicoli dedicati alla logistica produttiva all’interno dello stabilimento di cui sopra, che si sta approntando per la produzione della prima Porsche interamente elettrica. Il camion elettrico scelto da Porsche è un MAN TGM 18.360 E 4x2 LL. Si tratta di un trattore da 18 tonnellate che, agganciato al semirimorchio, raggiunge un peso totale di 32 tonnellate. Il motore ha una potenza di 360 cavalli (265 kW). Il veicolo è equipaggiato con batterie Li-­ion con una capacità di 149 kWh. Ciò significa che l’eTruck ha un’autonomia di 130 km. “Con il MAN eTGM, i veicoli commerciali elettrici hanno compiuto un grande passo avanti e possono ora proporsi in modo affidabile per gli utilizzi quotidiani. I risultati ottenuti con Porsche, nella normale attività logistica tra gli impianti, verranno quindi utilizzati per una prima piccola serie di veicoli, che vorremmo offrire fin dal prossimo anno, nel 2019”, spiega Manuel Marx, Responsabile del MAN Total Vehicle Development.


I BUONI PROPOSITI

A

ll’approssimarsi del cambio di calendario, uno dei proverbi più citati è “Anno nuovo vita nuova”. La saggezza popolare, come sempre, con questo detto, si esprime sul cambiamento di anno e soprattutto su come affrontare l’anno che arriva; più che un proverbio, un proposito, una speranza. Nel nostro Paese, come nel resto della cosiddetta vecchia Europa, mancano gli autisti professionali di mezzi pesanti: solo nel nostro Paese si stima un fabbisogno di almeno 20 mila persone nei prossimi 10 anni. TransportIntelligence nella propria ricerca sull’autotrasporto europeo intitolata European Road Freight Transport 2018 sottolinea come in tutta Europa manchino 150mila camionisti. La situazione più grave è quella della Gran Bretagna, con ben 52mila posti vacanti, seguita dalla Germania, con 45mila. Anche la penisola Scandinava sta soffrendo della mancanza di autisti, con in cima la Svezia (5000 posti vacanti), seguita da Norvegia (3000 posti) e Danimarca (2500 posti). Non solo. In Spagna il 32 per cento degli autisti ha tra i 60 e i 64 anni e ben il 72 per cento ha superato i 50. In Germania, su circa un milione e mezzo di patentati camion, oltre un milione ha più di 45 anni. In Gran Bretagna, l’età media degli

autisti è di 55 anni e in Polonia, seppure l’età media sia di 45 anni, i neopatentati si sono dimezzati. Poco incoraggiante anche la proiezione dell’età degli autisti elaborata dall’Ufficio Statistico dell’Unione Europea (Eurostat): secondo tale studio, in ogni angolo del Vecchio Continente nel 2025 oltre il 56 per cento dei conducenti avrà più 45 anni. Le difficoltà del ricambio generazionale sono dovute a vari fattori. In generale, gli autisti di mezzi pesanti e il mondo dei trasporti non sono oggetto di grande considerazione. L’immagine del camionista avventuriero appartiene più all’immaginario cinematografico che alla realtà. Chi non ricorda Convoy (1978) di Sam Peckinpah, che paragonava i camionisti a moderni cowboys? E non manca una certa retorica: un lavoro libero sulle strade del mondo. L’autista oggi è una figura specializzata. Oltre alla patente di guida deve essere in possesso del CQC e di ulteriori autorizzazioni in caso di trasporto o merci pericolose o a temperatura controllata; è l’ambasciatore della azienda per la quale lavora. Inoltre, i veicoli industriali sono altamente tecnologici e gestiti da centri logistici informatizzati; logistica 4.0 è una realtà in forte espansione. Ci sono schermi e pannelli di controllo e di geolocalizzazione in grado di monitorare costantemente tutti i tragitti dei mezzi. Per contro il prossimo 10 gennaio la Commissione Trasporti Europea voterà l’intesa del Consiglio dei Ministri dei

Trasporti UE sul Mobility Package che, nei giorni successivi, sarà sottoposta al voto del Parlamento Europeo. La modifica del Regolamento prevede la possibilità di distribuire in modo squilibrato i tempi di guida e riposo, con la concentrazione del riposo lungo nella quarta settimana determinando perciò un allungamento dei tempi di lavoro nelle prime tre settimane. ‘’No alla modifica dei tempi di guida e riposo! Sì alla sicurezza stradale!’’. È questo lo slogan con il quale le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti hanno dichiarato uno sciopero nazionale per tutto il settore autotrasporto merci per l’intera giornata del 14 gennaio 2019 (dalle ore 00.00 alle ore 24.00). Uno sciopero che in Liguria sarà esteso anche al 15 gennaio (alla chiusura del giornale non sappiamo se la protesta è stata attuata o meno, n.d.r.). Le organizzazioni sindacali specificano altresì che “Una distribuzione squilibrata dei tempi di guida e riposo significa impattare in modo diretto sulle condizioni di lavoro: più fatica, meno concentrazione, più difficoltà di recupero. Significa meno sicurezza per i lavoratori e per tutti gli utenti della strada!” Da un lato si denuncia la mancanza di operatori e dall’altro si opera per peggiorarne le condizioni! Per rendere una professione attraente oltre allo stipendio è necessario riconoscerle il ruolo che riveste nel panorama economico senza dimenticare l’ambiente di lavoro che deve essere gradevole e per un autista - oltre all’ergonomia del veicolo industriale- significa poter disporre di infrastrutture: aree di servizio attrezzate e sicure ove potersi riposare, fare una doccia.

volta pagina

di Paolo Volta, giornalista, saggista e consulente di Economia dei trasporti

Anno Nuovo Vita Nuova, proverbio che si cita quando si hanno in mente cambiamenti da apportare e si prende come data quella del nuovo anno, anche se a volte è solo un pretesto per rimandare le cose, come succede con le diete che iniziano sempre di lunedì di una settimana indefinita. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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OPEL

dalla STRADA

La ZAFIRA arriva con la quarta serie

UTA

La rete cresce di

134 STAZIONI in Svizzera Con l’attivazione di 134 stazioni Agip/ENI, UNION TANK Eckstein GmbH & Co. KG (UTA) ha ampliato ancora una volta in misura consistente la rete dei suoi punti di accettazione in Svizzera. “Oltre alle stazioni già convenzionate con UTA, come ad esempio BP, Tamoil, Voegtlin-Meyer, Oil e Eco Stop (e altri distributori indipendenti), con l’introduzione di Agip/ENI offriamo la rete di maggiore diffusione in Svizzera”, ha spiegato Gianpietro Gaio, Country Manager di UTA. In quanto sede di attività economiche e paese di transito, la Svizzera riveste un ruolo importante nel mercato del trasporto europeo. “Per noi e per i nostri clienti, la disponibilità di distributori sull’intero territorio della repubblica alpina è una priorità nel quadro della strategia di crescita internazionale”, ha dichiarato Volker Huber, CEO di UTA. Sia gli utenti delle carte carburante in Svizzera che i clienti internazionali di UTA possono avere sempre la certezza di trovare un distributore nelle vicinanze.

Venti anni dopo il successo della prima generazione, la storia continua con la nuovissima quarta serie. Opel Zafira Life è una monovolume divertente da guidare e comoda che sarà offerta in tre taglie, studiate in base alle necessità dei clienti: la versione “Small” lunga 4,60 metri, la “Medium” da 4,95 m e la “Large” da 5,30 m, ognuna delle quali può montare fino a nove sedili. La versione “S” di Zafira Life è più corta di circa dieci centimetri rispetto all’attuale Zafira, mentre la “L” è più lunga di circa 65 cm, per cui è quasi grande quanto Vivaro Combi. Zafira Life copre quindi tre segmenti e rappresenta il nuovo punto di riferimento tra le monovolume. “Con la nuova Zafira Life, Opel prosegue la realizzazione del piano strategico PACE!” afferma Michael Lohscheller, Opel CEO. “Entro la fine del 2020, porteremo sul mercato otto modelli nuovi o attualizzati, tra cui la prossima generazione di una vettura popolarissima come Corsa. Già nella prima metà del 2019 apriremo la raccolta ordini di due modelli elettrificati: la versione completamente elettrica di Corsa, che sarà una vera elettrica per tutti, e la versione ibrida plug-in di Grandland X. Opel diventa elettrica”.

A35 BREBEMI

Continuano le novità! Confermato il 20% di SCONTO per tutto il 2019 e LINATE è CITY AIRPORT anche di Brescia È stato confermato lo sconto sui pedaggi di A35 Brebemi. La promozione rinnovata anche quest’anno per tutto il 2019 è stata pensata e fortemente voluta per abbassare i costi di percorrenza, compensando l’adeguamento tariffario comunicato dal Ministero dal primo gennaio 2019. Questa scontistica sottolinea la convenienza per gli utenti che scelgono la direttissima Brescia-Milano, offrendo un ulteriore risparmio economico che va ad aggiungersi a quelli di tempo, di chilometri e di consumi percorrendo l’infrastruttura in sicurezza e maggiore comfort. Risparmio di tempo già assodato a cui si aggiunge un risparmio economico. Gli automobilisti, autotrasportatori e motociclisti che viaggiano sulla A35 Brebemi infatti continuano ad avere, anche per il 2019, una valida e concorrenziale alternativa di percorso e guida sicura. La Società ha deciso di rinnovare lo sconto del 20% per tutto il nuovo anno a tutti gli utenti dotati di Telepass Business e Family grazie alla promozione “Best Price”, valida sette giorni su sette, per tutti gli spostamenti effettuati e su qualsiasi tratta in A35 Brebemi e A58 TEEM. Auspicando che sempre più utenti decidano di usufruire del “servizio Brebemi” scegliendo

maggiore comfort di guida, tempi certi di percorrenza, prezzi competitivi e sicurezza, nelle prossime settimane verrà annunciato anche un nuovo programma di incentivazione e fidelizzazione destinato a fornire ulteriori vantaggi ai Clienti A35 Brebemi. Il riconoscimento del 20% di agevolazione risulta automatico per gli utenti Telepass che hanno già aderito alla scontistica negli scorsi anni che non devono, dunque, espletare alcuna procedura per vedersi applicata la promozione «Best Price» anche nel 2019. Per i nuovi clienti aderire alla promozione è semplice, basta seguire le istruzioni consultabili sul sito www.brebemi.it o chiamare il numero verde 800186083 o ancora rivolgersi al Punto Blu Assistenza Clienti, aperto dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 19:30 e il sabato dalle 8:30 alle 13:00, presso il casello autostradale di Treviglio. Il Presidente di Brebemi, Francesco Bettoni, ha sottolineato che “la conferma di questa scontistica è tesa ad aiutare e incentivare le imprese e gli utenti che scelgono di viaggiare sulla più moderna autostrada italiana. Durante il 2018 sempre più viaggiatori e molte piccole, medie grandi aziende (tra le quali Amazon, Italtrans, MD ed Esselunga) hanno scelto il “servizio Brebemi” e anche nel 2019 contiamo di

continuare ad essere all’altezza delle loro aspettative ed un volano di crescita e di rilancio per tutto il nostro territorio e per l’economia nazionale”. In questi mesi, con l’apertura della A35 Brebemi, la totale riqualificazione della SP 14 Rivoltana (parte del progetto Brebemi e completata dalla stessa) e a seguito dell’inaugurazione un anno fa dell’interconnessione tra A35 e A4 nel quadrante Est, l’Aeroporto di Milano Linate è diventato sempre più in questi mesi il “City Airport” di due città: Milano e Brescia. I tempi tecnici per raggiungere lo scalo Forlanini sono infatti ridottissimi anche provenendo da Est, grazie al sistema viabilistico della A35: partendo dal centro di Brescia, transitando per la tangenziale Sud per immettersi in Brebemi e raggiungere, via A58 e SP 14 l’aeroporto, sono necessari solamente 54 minuti. “Dall’area di Brescia e dalla cosiddetta “bassa”, partono numerosi imprenditori e manager alla conquista dei mercati nazionali e internazionali con prodotti di eccellenza “made in Italy” apprezzati e riconosciuti in tutto il mondo – afferma il Presidente di Brebemi, Francesco Bettoni. Siamo felici di poter in qualche modo semplificare e agevolare questo loro percorso verso le loro mete cosi come facilitare i viaggi turistici di numerose persone in partenza da Linate verso il mondo, con una infrastruttura moderna, sicura e che garantisce tempi certi di percorrenza come la A35”.


Gli altri parlano. Uno solo passa ai fatti. Il nuovo Actros. MirrorCam. Niente piĂš retrovisori tradizionali: il nuovo Actros è dotato di MirrorCam, un rivoluzionario sistema integrato perfettamente nell’aerodinamica del veicolo, che offre non solo una visuale ottimale su ogni lato ma anche un elevata sicurezza di manovra, nelle svolte e nel cambio corsia. www.mercedes-benz-trucks.com


dalla STRADA MAN

Un TGE di supporto nella

Dakar 2019

PACCAR

Al CES di Las Vegas Nicola Dutto è il primo motociclista paraplegico che ha preso parte al Rally Dakar, la competizione più spettacolare e difficile del mondo. Come veicolo di supporto e assistenza Nicola ha scelto un furgone MAN TGE 3.180 in versione 4x4, passo lungo 4490 mm con sbalzo lungo, tetto alto, motore 2,0 l con 180 cv di potenza e cambio automatico. Questa combinazione è una delle più adatte per i trasferimenti che vengono realizzati principalmente in off-road e su manti stradali spesso accidentati. Infatti con la sua innovativa trazione integrale, MAN TGE 4x4 con frizione Haldex di 5° generazione può contare sulla presenza di particolari sensori che, in funzione dell’attività registrata, regolano ad hoc la trazione del veicolo che passa in automatico da anteriore a 4x4 e viceversa. Questa versione è una soluzione originale di fabbrica MAN Truck & Bus, completamente integrata con tutti i sistemi di assistenza alla guida presenti sul veicolo. Il furgone MAN TGE si caratterizza per una ricca dotazione di serie che comprende numerosi sistemi di assistenza come EBA, ABS, ESP, assistente contro le raffiche di vento laterali e assistente alle partenze in salita, oltre che ad altri equipaggiamenti comfort come climatizzatore climatic, specchietti esterni regolabili elettricamente e riscaldabili, radio media advanced con schermo da 8,0 pollici.

PACCAR ha partecipato alla fiera CES 2019 di Las Vegas, in Nevada, che si è tenuta lo scorso gennaio. Si tratta di una delle vetrine più grandi al mondo riguardante le ultime novità tecnologiche. In virtù di ciò, PACCAR ha esposto tre veicoli a emissioni zero: un modello Peterbilt 579EV a batterie elettriche; un modello Peterbilt 220EV batteria-elettrico; e un Kenworth T680 elettrico a celle a combustibile a idrogeno sviluppato in collaborazione con Toyota. Queste motrici sono state progettati per una vasta gamma di applicazioni per i clienti, tra cui il trasporto di merci fuoristrada, le operazioni portuali e la distribuzione urbana. Kenworth, Peterbilt e DAF stanno testando sul campo veicoli elettrici, a celle a combustibile a idrogeno e ibridi con i clienti in Nord America ed Europa. “PACCAR è entusiasta dell’opportunità di creare la nuova generazione di propulsori che rispettano l’ambiente e migliorare le operazioni dei nostri clienti”, ha affermato Landon Spro ull, vicepresidente di PACCAR. Kyle Quinn, chief technology officer di PACCAR, ha osservato: “PACCAR sta investendo nelle tecnologie più recenti in tutto il suo portafoglio di prodotti e servizi leader del settore. Il Centro di innovazione PACCAR a Silicon Valley, in California, migliora l’accesso della società alle tecnologie e ai talenti emergenti di tutto il mondo. CES è un forum eccezionale per mostrare la leadership ingegneristica avanzata del Gruppo”.

IVECO

Oltre 1000 STRALIS a GNL venduti nel 2018

Exploit di fine anno per il brand sul mercato Italia che passa dalle 463 unità di Stralis LNG vendute nel 2017 alle oltre 1.000 unità a fine dicembre 2018, grazie al carburante fossile più pulito in assoluto, che garantisce ai pesanti stradali IVECO il 90% in meno di NO2, il 99% in meno di PM e, con il biometano, il 95% in meno di CO2 rispetto alle equivalenti versioni diesel. Grazie alla leadership nella tecnologia a gas naturale, IVECO ha conquistato nuovi clienti per più del 25% delle vendite totali 2018 di STRALIS NP sul mercato italiano. Gran parte del merito va all’introduzione sul mercato dello Stralis

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TRASPORTARE OGGI  febbraio/marzo 2019

NP con motorizzazione da 460 cavalli, che ha raccolto da subito forti consensi, perché dotato di una tecnologia che coniuga elevate prestazioni e grande sostenibilità, e che ha abbattuto definitivamente anche il tabù delle lunghe distanze, con un’autonomia di 1600 km fra un rifornimento del doppio serbatoio a LNG e quello successivo. Mihai Daderlat, Italy Market Business Director, ha dichiarato: “Siamo soddisfatti di questo risultato importante che premia il nostro percorso verso la transizione energetica del trasporto italiano. Il dato dei volumi di vendita, inoltre, assume una rilevanza ancora maggiore se si considera che, sul totale dei veicoli venduti nel corso dell’anno, più del 25% è andato a implementare il parco mezzi di clienti nuovi, che oggi hanno scelto i nostri veicoli a metano proprio per la tecnologia pulita ed economicamente competitiva che i caratterizza. Abbiamo lavorato senza tregua a fianco dei nostri clienti insieme a tutti gli stakeholder interessati, per supportare l’ingresso di nuove soluzioni di trasporto sostenibile in un settore che oggi più che mai ha necessità di rinnovarsi. Grazie alle nostre avanzate tecnologie a gas naturale siamo parte attiva in tutta Europa - e ancora di più in Italia - in un processo di conversione del parco circolante obsoleto a tutti i livelli, dalle grandi flotte ai piccoli trasportatori, verso soluzioni maggiormente sostenibili. Questo aspetto ha determinato una crescita esponenziale nel mercato delle trazioni alternative in Italia, dove, orgogliosi di avere un ruolo da protagonisti, siamo decisi a restare il leader assoluto”.



non solo TIR

di Alessandro Musumeci, PSA Group Network Development Manager

LA PAROLA DELL’ANNO

C

ari lettori, eccoci al primo appuntamento del 2019. Come gli anni precedenti vi propongo nell’articolo di apertura una parola che sia la sintesi o un’aspettativa dell’anno che parte. È una tradizione che da diversi anni utilizzo anche in famiglia, dove il 31 dicembre scrivo in un’agenda la parola dell’anno che sta per entrare: per informazione, la parola del 2019 per la mia famiglia è equilibrio: con la principessa Diletta arrivata tre mesi fa e un nuovo lavoro iniziato da due mesi, potete immaginare che sarà assolutamente necessario ritrovare un nuovo equilibrio per mettere insieme queste novità con gli stimoli e impegni già esistenti. Fin qui una parentesi personale. Ma arriviamo quindi a quella che potrebbe essere la parola del 2019 in un senso più allargato ai nostri tempi, alla nostra società. Confesso che non ho

impiegato più di qualche secondo per arrivarci, tanto questa è evidente, palpabile e tanto sento questa parola come comune a tutti gli eventi e fatti che stiamo vivendo ogni giorno. Di pochi minuti fa è il fallimento interno alla Gran Bretagna della negoziazione della Brexit, con il Parlamento britannico che ha respinto in massa la proposta del Primo Ministro gettando quindi tutti nella massima incertezza di come evolverà la situazione: ma poi quale era il contenuto di questa proposta? Qualcuno l’ha capito? Qualche giornale ne ha parlato? A parte il fatto conclamato che questo accordo scontentava tutti, chi saprebbe elencare uno o due elementi di questo accordo? Credo pochi perché questo rispecchia la superficialità del sistema informativo di oggi, dove si sa praticamente qualcosa, diciamo poco, di tutto. In pratica, senza un approfondimento gravoso in termini di tempo, tutti siamo in grado di parlare di ogni argomento, senza però scendere nel dettaglio, e quindi

senza capirci molto…ma questo sarebbe un tema a parte cui dedicare un articolo specifico. Ma torniamo ai temi attuali. Dando uno sguardo oltre oceano, sembra che in termini di incertezza nemmeno gli americani se la passino bene: da quasi un mese è attivo lo shutdown, un termine strano per indicare la paralisi del sistema statale che coinvolge milioni di lavoratori. La causa? Litigi tra partiti politici, soprattutto con oggetto il muro della discordia tra USA e Messico che sta bloccando un Paese intero. Come si risolverà? Da vedere nelle prossime puntate. In Francia, il caos e l’incertezza regnano da molte settimane: la protesta partita dalla piazza contro il Presidente Macron sta diventando qualcosa di più grande, organizzato, forse un nuovo partito politico. Già la Francia ha mandato al potere un personaggio fuori dal sistema partitico classico, ora questo nuovo dei gilets jaunes potrebbe diventare un ennesimo movimento contro il sistema che si propone senza alcuna base culturale per governare il sistema. Ne sappiamo qualcosa. Rientriamo quindi in Italia: in casa nostra possiamo dire che l’incertezza non sia qualcosa di contingente e momentaneo ma piuttosto sia strutturale e insita nel nostro DNA. Probabilmente dovuta alla nostra creatività, effettivamente è sempre difficile poter fare una previsione stabile sulla nostra situazione. Da noi, oltre all’incertezza politica si aggiunge anche l’incertezza economica: stanno per partire le tanto desiderate leggi inserite nella manovra del popolo e vedremo quindi se riusciranno a trasformare i dati recessivi (ufficiali) nel boom economico (sognato/sperato). In conclusione, sia in casa nostra che all’estero, questo 2019 inizia sotto una grande incertezza. È chiaro ormai che la parola del 2019 è: INCERTEZZA.

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TRASPORTARE OGGI  febbraio/marzo 2019


DRIVER SERVICES: FORMAZIONE CONTINUA DEGLI AUTISTI PER MASSIMIZZARE LA PROFITTABILITÀ.

“GRAZIE AI COACH SCANIA ADESSO SONO IO CHE FACCIO SCUOLA” Non semplice formazione ma un vero programma di affiancamento agli autisti che, anche grazie alla connettività, garantisce un risultato tangibile e duraturo in termini di consumi ed emissioni.

SCANIA. PER L’UNICA IMPRESA CHE CONTA. LA TUA.


ON THE ROAD

Ford studia le reazioni dei clienti alle consegne con veicoli senza conducente

Ford Motor Company, Walmart, la multinazionale statunitense, proprietaria dell’omonima catena di negozi, e Postmates, leader nel settore delle consegne on demand, hanno annunciato una partnership per l’utilizzo di veicoli a guida autonoma per le consegne a domicilio di generi alimentari. Il progetto si inserisce all’interno delle sperimentazioni che il Costruttore americano sta attuando per studiare il ruolo che i veicoli a guida autonoma, potranno avere nelle attività di consegna a domicilio. Dal momento che Postmates è già partner sia di Ford sia di Walmart, le realtà aziendali sono state in grado di utilizzare l’infrastruttura di Postmates introducendo in modo semplice e rapido la modalità di consegna autonoma. L’obiettivo è quello di rendere il servizio disponibile in 800 punti vendita in oltre 100 aree metropolitane degli USA durante la sperimentazione, i ricercatori delle società coinvolte indagheranno le reazioni dei clienti nella loro interazione con un veicolo a guida autonoma.

I TRUCKERS per gli eroi Omnitracs LLC, azienda di trasporti e logistica, ha stanziato 25mila dollari per l’acquisto di 2.500 ghirlande natalizie, per supportare il programma WAA, Wreaths Across America (Ghirlande attraverso l’America ). Per il nono anno consecutivo, i dipendenti Omnitracs in tutta la nazione sosterranno lo sforzo per ricordare e onorare i veterani militari e le loro famiglie offrendo volontariamente il loro tempo a “Wreaths Across America Day”. La missione di WAA è ricordare la vita dei veterani caduti e ringraziare per il loro servizio del Paese. Con le statistiche dicono che quasi un quarto dei camionisti

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Il veterano Quinton Ward, oggi autista di Werner Enterprises, è stato il migliore del programma “Hiring Our Heroes” (assumiamo i nostri eroi) lanciato dalla Camera di Commercio degli Stati Uniti. Ward che è un ex sergente istruttore, ha ricevuto come premio un Kenworth T680 Advantage, equipaggiato con un motore Paccar MX-13. “Ho scelto di lavorare nel trasporto – ha detto Ward – perché mi dà la possibilità di guidare e vedere il Paese che ho giurato di proteggere e difendere. Le abilità che sono fondamentali per il successo nell’esercito sono le stesse che noi autisti usiamo ogni giorno: gestione del tempo, capacità di comunicazione, flessibilità e risoluzione dei problemi”. Ward è stato ferito mentre era in servizio attivo ed è andato in pensione nel 2010. Dopo aver sopportato sei anni di cure mediche, ha utilizzato il programma di riabilitazione professionale promosso dalla Camera di Commercio, per ottenere la licenza di autista commerciale. Oltre a fare l’autista, Ward Incontra veterani per convincerli ad iscriversi al Programma, studenti che stanno pensando di lavorare nell’autotrasporto. “Apprezziamo il suo servizio per il nostro Paese – ha detto Kurt Swihart, portavoce della Camera di Commercio – e siamo molto felici di vederlo crescere come autista, ma anche come ‘influencer’ nel settore”.

di guerra

USA ha un background militare, non sorprende che molti autisti e lavoratori del settore siano impegnati nel programma. Negli ultimi nove anni, Omnitracs ha donato più di 20mila ghirlande a sostegno di questa causa. “Sin dal primo giorno, Wreaths Across America ha fatto affidamento sull’industria dell’autotrasporto per rendere questa cerimonia un successo e siamo onorati di continuare a sostenere questa tradizione – ha detto Ray Greer, amministratore delegato

TRASPORTARE OGGI  febbraio/marzo 2019

È un ex sergente ferito in servizio il migliore del programma per i veterani

di Omnitracs che ci offre l’opportunità di celebrare gli uomini e le donne di tutta la nazione che hanno servito questo Paese. – Sono orgoglioso di lavorare con così tante persone, sia di-

pendenti che clienti, impegnati in questa causa”. Il 15 dicembre, migliaia di volontari hanno partecipato alle cerimonie di deposizione delle ghirlande in tutta la nazione, oltre che all’estero.


Un Ford F-150 vintage per

ON THE ROAD

KEN BLOCK

Ken Block, cinquantenne pilota di rally, imprenditore e stuntman famosissimo negli USA, ci riprova e questa volta per il suo show televisivo, Gymkahana 10, sceglie un pick-up o meglio un truck: the Hoonitruck! Una manifestazioni d’amore nei confronti dei pick-up (che negli USA si definiscono anche “truck”) quella di Ken, visto che nella vita di tutti i giorni guida un Ford F-150 Raptor e un tributo al padre che aveva lo stesso veicolo e con cui Block ha imparato a guidare e ha utilizzato per trasportare le sue prime mountain bike. Hoonitruck è basato dunque su un Ford F-150 del 1977 ed è alimentato da un motore Ford Performance V6 EcoBoost preparato direttamente dal programma di sviluppo Ford Racing GT, in modo da offrire 910 CV di potenza e oltre 950 Nm di coppia. La potenza è distribuita a tutte e quattro le ruote tramite un cambio a 6 marce Sadev, telaio, carrozzeria in alluminio e assemblaggio, sono stati tutti gestiti da Detroit Speed, con il design e lo stile del progetto dettato da Block e dal suo team Hoonigan. Per vederlo, lo si trova sul canale YouTube di Hoonigan.

PETERBILT è il miglior posto

dove lavorare per le donne

La storia di ADAM e TROOPER Piove a dirotto, un camionista che circola con il suo semirimorchio sulla Interstate 81 a Upstate, nello stato di New York, vede che da un vecchio SUV in corsa vengono gettati dal finestrino, praticamente in mezzo alla strada, due cani. Il camionista che sappiamo solo chiamarsi Adam, ferma il camion quasi di traverso sulla Interstate, per proteggere i due animali, li carica a bordo e fornisce loro un minimo di assistenza, li avvolge in una coperta, trova in cabina un po’di cibo. Si accoorge che uno dei due cuccioli è ridotto piuttosto male, ha una zampa che praticamente pende senza più vita. Intanto sulla interstate si è formato un piccolo grande ingorgo. Arrivano due auto della polizia. I poliziotti si rendono subito conto della situazione, chiamano i soccorsi. Arriva l’ambulanza della Broome County Humane Society che si prende cura dei due animali trasferendoli nel loro centro, mentre la polizia dirama in tutto lo Stato le caratteristiche del SUV: una vecchia Dodge Durango verde, molto sporca. I cani, ai quali sono stati dati i nomi di Adam e Trooper, si riprendono abbastanza bene, nonostante i veterinari abbiano dovuto amputare una zampa ad Adam, un beagle piuttosto giovane, mentre Adam, pubblicamente, esprime il desiderio di adottarli. La storia di Adam e Trooper pubblicati sulla pagina Facebook della New York State Trooper sconvolge internet. Il post Facebook di NYS Trooper riceve in poche ore oltre 18mila “Mi piace”, quasi 35mila “condivisioni” e 6.300 “commenti”, mentre arrivano ringraziamenti e supporto nei confronti di Adam, il camionista e dei poliziotti che si sono fermati per aiutare. Allo stesso partono pesantissime critiche ed espressioni di forte disprezzo per chi ha gettato via i cani, come fossero panni sporchi. Ma c’è di più, sempre attraverso i social viene raccolta una somma di denaro di cui una parte andrà per le cure dei due cani, ma l’altra sarà la “taglia” per chi fornirà informazioni sulla vecchia Dodge Durango.

Alla fine di novembre, nel corso dell’annuale conferenza della Women in Trucking, a Dallas, la Peterbilt Motors Company ha ricevuto dall’Associazione il premio quale miglior posto di lavoro, per le donne nel settore dell’autotrasporto. “Ricevere questo premio – ha detto Jason Skoog, Peterbilt General Manager – è una testimonianza dell’impegno di Peterbilt nel promuovere e potenziare una forza lavoro diversificata. Sono entusiasta dei nostri progressi fino a oggi e della continua espansione di tutte le iniziative sulla diversità di Peterbilt, inclusa quella destinate ai veterani”. Nel 2018 Peterbilt’s Women Initiative (PBWIN) ha ospitato la giornalista del Wall Street Journal, Joann Lublin. La Lublin, notissima autrice di diversi libri sulla condizione delle donne lavoratrici negli USA, ha tenuto, presso varie strutture di Peterbiult, una serie di conferenze e di seminari destinati proprio a rendere meno duro il lavoro delle donne. Da diversi anni Peterbilt porta avanti due progetti ben distinti ma entrambi con fini sociali: da una parte quello destinato alle donne, l’altro per il reinserimento dei veterani, in particolare di quelli feriti o traumatizzati.

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NON AVREMO PIÙ IL FUTURO CHE CI ASPETTAVAMO

I

cambiamenti climatici, lo spreco alimentare, il terrorismo ininterrotto, le guerre nei Paesi dell’Africa, le situazioni politiche che in ogni Stato del mondo vanno sempre più assumendo posizioni estreme, i flussi migratori che non riusciranno ad essere gestiti concordemente dalla UE stanno completamente disorientando la maggior parte della popolazione mondiale. Va detto che chi vive, appunto, in mezzo a guerre infinite, chi è costretto a patire la fame per carenza di cibo, chi non può curarsi, che milioni di bimbi che non sopravvivono oltre i 4/5 anni sono situazioni talmente drammatiche che nessun altro problema può essere più importante della loro sofferenza. Per il resto delle popolazioni che vivono in Paesi civilizzati, dove esiste la possibilità di conservare un lavoro, un’assistenza sociale, di studiare sono altri i problemi che completamente disorientano i cittadini. In Italia è forte il disagio dei giovani disoccupati che non trovano lavoro. Una rapida carrellata nei Paesi europei: per problemi di natura diversa, ma sempre collegati ai modelli di società che abbiamo creato noi esseri umani, vediamo come la Francia sia completamente senza guida politica, senza una leadership che possa essere di esempio anche per altri paesi alimentando così movimenti spontanei ma organizzati ed anche violenti. I gilet gialli. La Germania, dal canto suo, sta vivendo un cambiamento strutturale, dopo gli anni illuminati, prudenti e leali della Cancelliera Merkel. I paesi del Nord Europa hanno una loro politica basata sulle tradizioni e sulla cultura dei cittadini fortemente orientata al senso di rigore e di cura per il loro stile di vita. Sono i

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TRASPORTARE OGGI  febbraio/marzo 2019

paesi del sud Europa ad avere grandi problemi sia di carattere sociopolitico che economico. Pensiamo alla Spagna a ai suoi movimenti indipendentisti, alla Grecia ancora infossata sulle difficoltà che i condizionamenti della UE non sono riusciti a risolvere.

situazione disastrosa, dando spazio ai movimenti sovranisti e populisti. Non vedo futuro sereno a breve. Il nostro Paese ha il problema irrisolto delle Banche e la situazione peggiorerà. In tempi non sospetti scrissi un editoriale

Per poi tornare all’Italia, la cui situazione merita qualche riga di più. I governanti attuali sono un paradosso della politica. Sono di formazione diversa e ciò che li tiene uniti è l’interesse per il potere di governare. La figura del Premier è stato un asso nella manica che nessuno sapeva di avere. Il complesso di superiorità di Salvini, politico navigato e intelligente, deve ancora dimostrare in realtà, dove porterà il nostro Paese. Per contro la megalomania di Di Maio, politico privo di identità e di esperienza, inattaccabile a qualsiasi critica esterna e perfino alle sue lacune palesi che ostenta pubblicamente senza rendersene conto, non so verso quale futuro ci porterà. Stendo un velo pietoso su Forza Italia e il PD, i quali grazie ai loro rispettivi leader hanno creato, di fatto, questa

nel quale abbozzavo un rischio molto grave: la crisi iniziata nel 2008 continuata per dieci anni e non ancora terminata sarebbe stata pagata dalle Banche e dai risparmiatori e dai piccoli azionisti. Non vorrei averlo mai scritto, ma visto che non sono una firma del giornalismo italiano, le mie analisi non vanno lontano e non creano né danni né preavvisi allarmanti. Due parole sulla Brexit: non mi sembra una cosettina da niente. Anzi sarà un peso imprevisto per i commissari della UE, già con le valigie pronte, i quali ne avevano già abbastanza dell’Italia. Una frase sull’America: Trump non è un presidente tranquillizzante, né per gli americani né per il resto del mondo. Vi segnalo l’ultimo libro di Domenico De Masi: Il mondo è giovane ancora.



EVENTI

CONVEGNI E INCONTRI

L’autotrasporto

a convegno Negli ultimi giorni dell’anno passato si sono tenute a Roma assemblee, summit, tavole rotonde e proclamazioni di nuovi presidenti. Il filo rosso che li collegava l’un l’altro è stato il trasporto, quello di oggi ma soprattutto quello di domani di Ferruccio Venturoli

R

oma Caput Trasporti. Perdonateci la licenza giornalistica, ma proprio la nostra Capitale è stata, sul finire del 2018, il palcoscenico per una serie di assemblee, incontri e convegni, tutti legati tra loro dal comune denominatore del trasporto commerciale. In alcune di queste manifestazioni si sono visti, secondo noi non per caso, alcuni esponenti del Governo a partire proprio dal premier Giuseppe Conte che è intervenuto all’Assemblea Pubblica dell’ANFIA, per poi continuare con Matteo Salvini, che non si è perso l’Assemblea dell’ALIS, senza dimenticare viceministri, sottosegretari e così via che sono intervenuti, a vario titolo, ai numerosi incontri in calendario.

LA SECONDA ASSEMBLEA DI ALIS

Ad aprire le danze di questo intenso autunno capitolino, è stata Alis, un’associazione nata, poco più di due anni fa, dalla volontà di Guido Grimaldi e un gruppo di aziende fondatrici, che si prefiggono di utilizzare l’intermodalità come strumento per rendere più efficiente la mobilità delle merci, riducendo le emissioni di CO2, ma anche riducendo i costi di esercizio delle imprese di trasporto. Si tratta di un lavoro e di un impegno continui che sono riusciti a far arrivare l’Associazione fino ai vertici della politica. Testimonianza di quanto Alis sia riuscita a entrare nel cuore del “sistema trasporto”, ne è stata la presenza all’Assemblea Nazionale, non solo di oltre tre mila persone tra aziende, giornalisti, opinion leader, esponenti dell’industria

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e giovani, ma anche di politici importanti, a partire dal Vice Premier Matteo Salvini che ha sottolineato l’importanza di iniziative come quella di ALIS, assicurando il pieno supporto del Governo. È stato il presidente dell’Associazione, Guido Grimaldi, però, a focalizzare bene il ruolo del gruppo di aziende, un “cluster di eccellenze del Paese, i cui principali obiettivi – ha detto – sono l’internazionalizzazione delle aziende di trasporto, la continuità territoriale con le grandi isole, lo sviluppo del Mezzogiorno e la riduzione delle emissioni di gas nocivi”. Ma l’Assemblea non è stato solo un fatto “interno” all’Associazione, perché alla prima parte, certamente più istituzionale, ha fatto seguito una tavola rotonda, moderata da Bruno Vespa e, animata da personaggi del calibro di Edoardo Rixi, Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, di Vannia Gava, Sottosegretario per l’Ambiente e la tutela del territorio e del mare, di Claudio Durigon Sottosegretario per il Lavoro e le politiche sociali, di Emanuele Grimaldi, amministratore delegato Grimaldi.

IL QUADERNO DI FLC E IL SUMMIT FLEET & MOBILITY

Pochi giorni dopo è stata la volta del tradizionale incontro “La Capitale Automobile Vans & Trucks”, unico evento non “istituzionale” di questa cavalcata. Un summit sul mondo dei veicoli commerciali e industriali, organizzato annualmente dal centro studi Fleet & Mobility. Molti e decisamente di primo piano i relatori, tra cui i rappresentati dell’UNRAE Franco Fenoglio

e Sandro Mantella, Paolo Carri di Italscania, Luca Bedin, di Volkswagen, passando per Massimo Marciani, neo presidente di Freight Leaders Council e, dulcis in fundo, il nostro direttore Luca Barassi. Erano passati solo tre giorni quando Antonio Malvestio, ancora presidente del Freight Leaders Council, apriva, alla presenza del Viceministro Edoardo Rixi, l’incontro per la tradizionale presentazione dell’altrettanto tradizionale “quaderno”, giunto quest’anno al numero 27. Il documento, dal titolo “Intermodalità ferroviaria, un’occasione per crescere”, coordinato dall’associazione che raggruppa i maggiori operatori logistici, nasce dal lavoro congiunto con Anita, Confcommercio, Direzione generale per il Trasporto stradale e l’intermodalità del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Fercargo, Mercitalia, RFI Terminali Italia, Università di Tor Vergata con il contributo del prof. Pierluigi Coppola e UIR. “L’intermodalità ferroviaria è morta più di una volta – ha detto Malvestio – e ora che, grazie ad aiuti e ad azioni ad hoc, sta lentamente risorgendo, si deve tener conto dell’innovazione e dell’ingegnerizzazione dei processi. Non servono rivoluzioni, basterebbe accelerare su progetti come quello dell’alta velocità delle merci, dare certezza agli imprenditori sul piano degli incentivi


la Germania offre due anni di transito gratuito sulle autostrade agli autoveicoli dotati di motorizzazioni di ultima generazione”.

L’ASSEMBLEA DI ANFIA

e della realizzazione delle infrastrutture necessarie a sbloccare i colli di bottiglia evidenziati nel nostro Quaderno”.

LA CONFERENZA STAMPA DI UNRAE

Ancora pochi giorni ancora ed è stata la volta della conferenza stampa di fine anno di UNRAE. l’Associazione delle Case Automobilistiche Estere presenti sul mercato italiano, ha presentato due studi affidati ad enti di ricerca esterni, cosi che l’ormai consueto appuntamento nel quale UNRAE esamina la situazione del mercato dei Veicoli Industriali, quest’anno è stato dedicato all’analisi dell’aggiornamento delle dinamiche e delle prospettive dell’autotrasporto, in funzione del raggiungimento degli obiettivi di una mobilità più sostenibile, sicura ed efficiente. Franco Fenoglio, presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE, ha esordito sottolineando che la decisione di commissionare le ricerche nasce dall’intento di portare un contributo di chiarezza e di realismo nell’informazione sul settore, sottolineando come si dimostri strabica e priva di ogni fondamento ragionevole e concreto una politica che, da un lato obbliga i costruttori ad impegnarsi in sforzi finanziari e tecnologici inauditi per ridurre le emissioni nocive dei veicoli, mentre dall’altro non si

impegna in alcun modo serio a favorire la più rapida entrata in circolazione di quegli stessi veicoli, emanando provvedimenti sulla circolazione provvisori e scoordinati e destinando risorse finanziarie al mantenimento di misure improduttive. “Nonostante i moderni sistemi di connettività la capacità di carico dei veicoli è sfruttata per non più del 60% – ha sottolineato Fenoglio – mentre un sistema innovativo programmato, sarebbe in grado di risolvere anche il problema dell’inutile eccesso di congestionamento sulle strade, dando un contributo fondamentale all’incremento della sostenibilità ambientale e della sicurezza. Per questo UNRAE chiede al Decisore politico di salvaguardare le forme di sostegno esistenti, in grado di favorire lo spostamento del sistema dei trasporti verso un futuro concretamente più sostenibile, mantenendo gli strumenti per realizzare politiche efficaci di sostegno al rinnovo del parco circolante, quali possono essere il superammortamento e l’iperammortamento”. UNRAE ha sempre creduto in un approccio di sistema e cercato con convinzione di condividere gli obiettivi strategici con le altre forze in campo, sia imprenditoriali che di governo, per una azione comune. “Mentre noi – ha concluso Fenoglio – discutiamo ancora su tavoli diversi come spendere i fondi destinati all’autotrasporto,

La più istituzionale delle strutture che si occupano di mobilità, l’ANFIA, ha celebrato la sua Assemblea Pubblica degli Associati eleggendo Paolo Scudieri – CEO di Adler Group – alla presidenza dell’Associazione per il triennio 2019-2021. Contestualmente, sono stati eletti due dei presidenti dei tre Gruppi merceologici ANFIA, che assumono anche il ruolo di vice presidenti dell’Associazione: Marco Stella (Duerre Tubi Style Group) per il Gruppo Componenti e Massimo Repetto (Piaggio &C.) per il Gruppo Costruttori. Le sfide che il settore dovrà affrontare nei prossimi anni, secondo Scudieri, non sono di poco conto, e hanno alla base il bisogno di ridare all’Industria quel ruolo centrale che merita nel programma del Paese. Altra sfida da vincere è quella per la realizzazione di quelle infrastrutture, oggi fortemente carenti sia in Europa che in Italia, che possano davvero permettere di percorrere la strada verso “Emissione Zero”. Ancora, parlando di sfide da vincere, c’è “quella del veicolo a guida autonoma – ha detto il neo Presidente – che ci vede protagonisti con il progetto ‘Borgo 4.0’. Abbiamo finalmente l’opportunità di realizzare sul territorio questo laboratorio di sperimentazione tecnologica partecipando al programma ‘Campania 2020, mobilità sostenibile e sicura’, per il quale la Regione ha stanziato 50 milioni di Euro di risorse”. La giornata, per i soci ANFIA, si è chiusa con una tavola rotonda moderata da Gian Luca Pellegrini, direttore di Quattroruote, alla quale hanno preso parte Roberto Vavassori, presidente di Clepa, Daniele Chiari, head of Product Planning & Institutional Relations di FCA Emea Region, Andrea Pontremoli, amministratore delegato di Dallara Automobili, Paolo Pozzi, amministratore delegato di A. Agrati e Giorgio Gallia, managing director di Denso Thermal Systems Southern Europe. Dal dibattito sono emerse indicazioni concrete sui prossimi sviluppi tecnologici e produttivi della filiera: dalla strategia di transizione verso l’elettrificazione, alla necessità di creare le competenze che servono alle aziende, dai fattori di competitività più importanti per un’azienda multinazionale all’analisi critica sulle iniziative. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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EVENTI

UNRAE

Unrae , proposte e denunce Nella tradizionale conferenza dell’Unione dei Costruttori esteri in Italia, c’è stato un accorato appello di Franco Fenoglio ai politici per salvaguardare il trasporto e due ricerche commissionate a importanti enti di ricerca esterni per fare il punto sullo stato del settore

di

Ferruccio Venturoli

“U

nrae chiede al Decisore politico di salvaguardare le forme di sostegno esistenti, in grado di favorire lo spostamento del sistema dei trasporti verso un futuro più sostenibile, mantenendo gli strumenti per realizzare politiche efficaci di sostegno al rinnovo del parco circolante, quali possono essere il superammortamento e l’iperammortamento. Parlare di ‘obiettivi di sistema condivisi’ può sembrare arduo, in presenza di risorse scarse e in assenza di programmazione politica certa e razionale dello sviluppo. Riconosciamo l’esistenza di un problema e sappiamo di esserne parte. Vogliamo quindi essere parte della sua soluzione e non intendiamo affatto sottrarci all’impegno per quanto di nostra competenza. Mentre noi discutiamo ancora su come spendere i fondi destinati all’autotrasporto, la Germania offre due anni di transito gratuito sulle autostrade agli autoveicoli dotati di motorizzazioni di ultima generazione e studia un piano di rottamazione

Franco Fenoglio, presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE.

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programmata, cosa che sta facendo anche la Spagna. Nel frattempo l’Italia, quinto Paese esportatore nel mondo, è finita al 19° posto nella classifica delle performance logistiche e ha visto le sue imprese di autotrasporto ridurre del 75% la presenza sulle rotte internazionali. Le aziende maggiori e più strutturate sono emigrate, le più piccole sono scomparse, in conseguenza soprattutto degli alti costi di gestione (in particolare del personale), della pressione fiscale e delle difficoltà burocratiche. Dal 2008 il settore ha perso in Italia 135mila addetti, senza contare l’indotto. Il bilancio dello Stato ha perso 105 milioni di ero in entrate fiscali, i Costruttori di veicoli industriali 1,5 miliardi di fatturato”. Così Franco Fenoglio, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) durante l’incontro di fine anno, dal titolo, quest’anno, “Trasportiamo l’Italia nel futuro” organizzata proprio dall’Unrae a Roma. Per Fenoglio e naturalmente per Unrae, dunque, è necessario “rendere strutturale il sostegno agli investimenti, costruire un sistema di incentivazione al rinnovo del parco basato sul principio: chi più inquina ed è meno sicuro, più deve pagare”. Bisogna poi ridare efficienza alla burocrazia amministrativa e tecnica, impiegando risorse nella preparazione professionale dei giovani. Franco Fenoglio ha toccato anche il tema del mercato internazionale dove, per Unrae, è assolutamente necessario “adoperarsi in Europa per ristabilire le regole di una corretta competitività anche nell’autotrasporto”. Con il fine di far conoscere la situazione reale dell’autotrasporto e individuare le strade razionalmente percorribili per raggiungere obiettivi realistici di efficace sostenibilità ambientale ed economica, Unrae ha presentato due ricerche commissionate ad altrettante strutture esterne, due importanti enti di ricerca il GIPA e il RIE.

LO STUDIO DI GIPA

Con un completo rinnovo del parco dei veicoli industriali su gomma circolante, in venti anni, da oggi al 2039 si avrebbe un risparmio di 22 miliardi di litri di gasolio, pari ad una riduzione della Co2 emessa di 58 milioni di tonnellate. È quanto emerge dallo studio condotto per Unrae da Gipa, osservatorio post-vendita del settore automotive.

“Si tratta di un’ipotesi – spiega Marc Aguettaz, Amministratore Delegato di Gipa – che parte dall’assunto che l’entità del parco circolante italiano per il trasporto di merci rimanga ora costante e nella prospettiva assolutamente teorica che i consumi per ogni singolo veicolo nuovo non si riducano più”. La parola d’ordine secondo l’indagine è “rinnovo del parco circolante” pre Euro 4, un’opportunità che porta non solo alla diminuzione dei consumi e delle emissioni di Co2 e di inquinanti atmosferici, ma anche alla riduzione della spesa per il carburante e ai benefici per la sicurezza stradale.

quale impatto le nuove tecnologie motoristiche potranno dare risposte concrete alla transizione energetica. Partendo dall’analisi dei dati del settore dal punto di vista delle motorizzazioni presenti e delle ipotesi di rinnovo del parco circolante, lo studio riconosce che la possibilità di ridurre le emissioni inquinanti continuerà nei prossimi anni, ma sarà fortemente condizionata dalla rapidità con la quale verrà rinnovato il parco applicando il principio della neutralità tecnologica. “Saranno le ragioni tecnologiche, economiche e sociali a rivoluzionare il futuro della mobilità delle merci. Ma non sarà

Il podio, oltre al presidente Franco Fenoglio, Marc Aguettaz, amministratore delegato di Gipa e Alberto Clò, Presidente di RIE e coordinatore di una delle ricerche commissionante da UNRAE.

Ancora, dal punto di vista ambientale, secondo l’indagine di Gipa, in Italia, tra il 2000 e il 2016, per il solo contributo delle innovazioni tecnologiche introdotte, dai rendimenti dei motori alla aerodinamica dei veicoli, c’è stata una riduzione di circa il 16% delle emissioni di gas serra imputabili al trasporto merci. “Una riduzione – ha ribadito Aguettaz – ottenuta faticosamente in mancanza di un adeguato rinnovo del parco circolante, per cui gli scenari ipotizzati saranno realizzabili a patto che tutte le forze in campo abbiano un obiettivo comune e riconoscano all’autotrasporto la centralità che gli spetta nel sistema Paese”.

LO STUDIO DEL RIE

L’altro studio presentato, quello affidato da Unrae al RIE (Ricerche Industriali ed Energetiche, n.d.r.), è stato condotto con l’obiettivo di valutare in che modo e con

scommettendo su una sola tecnologia – ha detto Alberto Clò, Presidente di RIE e coordinatore della ricerca – che si otterranno rapidamente i minori impatti ambientali possibili. Il Diesel continuerà a governare la transizione energetica in corso, in virtù delle sue caratteristiche funzionali e grazie alle sofisticate tecnologie motoristiche adottate, destinate all’abbattimento delle emissioni”. Secondo Clò sono sicuramente prevedibili progressive evoluzioni radicali ma certamente non saranno rapide. In questo momento un rinnovo del parco circolante che punti al ricambio delle motorizzazioni più vecchie con il Diesel di ultima generazione, rappresenta la scelta più realistica ed efficace. “Il mercato – ha concluso Clò – ci dimostra come questa considerazione sia realistica e non reazionaria”. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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EVENTI

FREIGHT LEADERS COUNCIL Com’è e come dovrebbe essere il sistema intermodale nel nostro Paese. Cosa blocca un mercato in espansione in tutta Europa tranne che in Italia. Ce lo dice il Quaderno 27 del Freight Leaders Council, che quest’anno ha per titolo:

L’appeal della

rotaia

L’Intermodalità ferroviaria, un’occasione per crescere

di

Ferruccio Venturoli

Freight Leaders Council ha presentato il suo “Quaderno” numero 27, dedicato, quest’anno, all’intermodalità ferroviaria, un tema che, nell’ambito della guerra a tutto campo contro le emissioni nocive, assume un carattere di grande rilevanza. Cerchiamo, di seguito, di estrapolare, dalle oltre 130 pagine fitte di dati, statistiche e numeri, le nozioni fondamentali per capire come funziona, come non funziona e come potrebbe funzionare il “combinato”.

UN MERCATO EMERGENTE

Il traffico combinato è un mercato emergente, con un volume di 192 milioni di tonnellate di merci in Europa e un tasso di crescita annuo medio del 7,7%; è concorrenziale rispetto a quello su strada non solo sulle lunghe distanze a partire da 500 chilometri, ma anche nel transito alpino dove già su 300 chilometri si notano vantaggi sostanziosi. Tra i fattori che potrebbero essere determinanti per lo

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sviluppo del mercato ci sono le restrizioni del trasporto merci su strada, le condizioni favorevoli nella politica dei trasporti di diversi Paesi e un bilancio ambientale decisamente positivo. Le aziende che utilizzano il trasporto combinato non accompagnato devono però prendere una decisione a lunga scadenza che prevede investimenti importanti come, per esempio, unità di carico specifiche, idonee per il trasferimento sui carri ferroviari. Non bisogna dimenticare poi gli adeguamenti organizzativi e strutturali che un’azienda deve sostenere: come uffici dedicati, programmi informatici, trattori e autisti per tratte brevi.

50 ANNI DI ESPERIENZA

Facciamo un passo indietro e vediamo di cosa si tratta. Il trasporto combinato strada/rotaia è stato introdotto in Europa cinquant’anni fa e oggi rappresenta un’importante opzione per il trasporto merci. Questo sistema di traffico combina diverse modalità di trasporto in un’unica filiera, sommando così i rispettivi vantaggi. Il settore conta circa 140 operatori logistici che

organizzano tutta o in gran parte l’intera catena (ritiro dal cliente- camion-terminal – treno – terminal – camion – consegna al cliente) che spesso comprende anche le operazioni doganali. Nel trasporto combinato non accompagnato, l’unità di carico raggiunge il terminal di trasbordo su strada o via nave ed è caricata sul treno. Il viaggio prosegue su rotaia, generalmente su lunghe tratte internazionali. Viene trasportata soltanto l’unità di carico, ovvero il container, il semirimorchio o la cassa mobile, mentre l’autista rimane presso il terminal. Al terminal di destinazione, un altro autocarro ritira la spedizione e la trasporta alla destinazione finale. L’odierno sistema europeo del trasporto combinato è il risultato di un decennale processo di standardizzazione, con i diversi elementi che vengono costantemente sviluppati e armonizzati tra loro.


UN VANTAGGIO PER L’AMBIENTE

Il traffico combinato è naturalmente in competizione con il trasporto tutto strada ed è esposto a un’elevata quanto ovvia pressione dei prezzi. Grandi volumi, alta produttività e uno sfruttamento ottimale delle scarse capacità ferroviarie sono i principali fattori di successo per la competitività del sistema. Particolarmente rilevanti sono la qualità e l’affidabilità del servizio di trasporto, decisive non solo per la soddisfazione della clientela, ma anche per l’efficienza produttiva, poiché i treni in ritardo comportano elevati costi secondari. Nel 2013 il settore in Europa ha generato un fatturato annuo di 5,9 miliardi di euro e ha offerto 41mila posti di lavoro presso operatori, terminal e ferrovie. Il risparmio in termini di CO2 rispetto al trasporto tutto strada si aggirava intorno ai 7,2 milioni di tonnellate. La riduzione dei costi esterni, generata dal trasferimento dei volumi dalla strada alla rotaia, ammonta a 2,2 miliardi di euro. In questo modo, il trasporto combinato dà un importante contributo a favore della società e dell’ambiente.

ITALIA FANALINO DI CODA

Di fronte a tutto questo i numeri però, il “peso” dell’intermodale italiano è tra i più bassi in Europa. I motivi sono molti. Per esempio, ci vorrebbero decisamente meno norme e tutte uguali in Europa ma anche un’organizzazione, soprattutto della parte ferroviaria, omogenea tra le varie reti, ma più orientata alla qualità. Purtroppo, la storia da ex monopolisti delle varie reti ferroviarie non è certo orientata al cliente finale e si impone perciò un cambio di passo, prima di tutto con il riconoscimento nel quotidiano ai treni merci della stessa dignità dei treni viaggiatori. La priorità è formalmente riconosciuta nella fascia notturna, che però è sacrificata in caso di qualsiasi emergenza o lavoro e, comunque, senza un coordinamento internazionale.

Così avviene troppo spesso che il treno incappi in un ritardo non previsto: oggi in Italia, domani in Germania e dopo domani in Svizzera, ma il risultato è che l’affidabilità dell’intera relazione da cliente a cliente non è ancora quella necessaria.

TROPPE STROZZATURE

Bisogna poi abbattere le strozzature del sistema logistico italiano ingegnerizzando il processo intermodale con maggiori investimenti da parte delle aziende, del gestore dell’infrastruttura e da parte dello Stato. Gli incentivi sono utili, ma non sufficienti: il trasporto intermodale ferroviario è l’unica modalità in declino (-0,8%, dati Confetra) nel primo semestre 2018 nonostante l’avvio del Ferrobonus. Il cambio di passo per attuare realmente lo switch dalla gomma al ferro, passa attraverso diverse azioni tese ad annullare le molte anomalie che l’Italia della logistica intermodale continua a portarsi dietro nei confronti dei competitors europei e che frenano sia la domanda che l’offerta. In primis, il doppio macchinista, una misura tecnicamente non più giustificata, superata altrove, che in Italia gonfia i costi degli operatori intermodali. Occorre velocizzare il piano di adeguamento della rete e dei terminal per la circolazione di treni più lunghi

e pesanti: in Europa lo standard tecnico è 750 metri e 2000 tonnellate, mentre in Italia i treni raggiungono a malapena i 600 metri e le 1600 tonnellate. Inoltre, non sono più rimandabili i potenziamenti dei raccordi portuali e interportuali: oggi la maggior parte dei traffici nei porti viaggiano su gomma.

NON RIVOLUZIONI, MA INNOVAZIONI

Sempre in un’ottica di crescita, bisogna dare attuazione completa della riforma portuale con l’attivazione dello sportello unico, dare impulso alla digitalizzazione dei processi, dei documenti e delle connessioni tra operatori della supply chain. Prevedere misure in grado di elevare l’appeal della rotaia per il mondo dell’autotrasporto come per esempio la riduzione del bollo ai Tir che fanno combinato e l’introduzione di speciali deroghe nel calendario dei divieti per la circolazione dei mezzi pesanti. Insomma, serve un patto per l’intermodalità tra strada e rotaia nel segno della maggiore sostenibilità (sia economica che ambientale) del sistema dei trasporti nel nostro Paese. “L’intermodalità ferroviaria – ha detto Antonio Malvestio, ancora in carica come presidente di FLC durante la presentazione del “Quaderno” – è morta più di una volta, ora che, grazie ad aiuti e ad azioni ad hoc, sta lentamente risorgendo, si deve tener conto dell’innovazione e dell’ingegnerizzazione dei processi. E notiamo che ci vuol poco a regredire come appena successo. Non servono rivoluzioni: basterebbe accelerare su progetti come quello dell’alta velocità delle merci, dare certezza agli imprenditori sul piano degli incentivi e della realizzazione delle infrastrutture necessarie a sbloccare i colli di bottiglia evidenziati nel nostro Quaderno.” www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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EVENTI

LA CAPITALE AUTOMOBILE VANS&TRUCKS

Focus

sicurezza Due sessioni, una dedicata al mondo pesante e una a quello dei furgoni. Entrambe hanno visto protagonista la sicurezza e la connettività di

Luca Barassi

A

Palazzo Rospigliosi, a pochi metri dal Quirinale, si è consumato l’ormai tradizionale e atteso appuntamento con La Capitale Automobile, versione Vans&Trucks, organizzato dal centro studi Fleet&Mobility capitanato dal vulcanico professor Pier Luigi Del Viscovo che ha anche egregiamente moderato la mattinata romana. Un parterre di tutto rispetto, per entrambe le sessioni, ha affrontato – nella forma di una tavola rotonda – le tematiche

più attuali del trasporto commerciale in Italia, partendo dall’analisi di interessanti studi provenienti sia da Fleet&Mobilty, sia da Dekra, partner dell’iniziativa. Molto vario e diversificato il primo “tavolo” che ha visto conforntarsi Stefania Boldrini di Dekra, Massimo Marciani del MIT e neo presidente del Freight Leaders Council, Paolo Carri di Italscania (che insieme a Volkswagen sono stati i meeting partners dell’evento), Costantino Re e Renato Cusinato i n rappresentanza degli operatori del trasporto, Tiziana Pregliasco di Pyxis e Luca Barassi, direttore di Trasportare Oggi. Partendo da un’analisi dell’evoluzione delle modalità di trasporto che, naturalmente, vedono la gomma sempre nettamente predominante, anche in prospettiva futura, si è rilevato come nei prossimi 20 anni ci sarà una continua crescita di richiesta di trasporto. Per il 2040 ci si aspetta una domanda di 2,7 trilioni di tons/Km, quasi il 50% in più di quella attuale. Ovviamente, dato che la quota di trasporto via strada resta quella primaria, il problema di un parco veicolare vetusto è prioritario. Soprattutto in termini di sicurezza, ma anche di economicità delle imprese che operano in questo settore. Dekra ha sottolineato, infatti, come sia direttamente proporzionale la diminuzione di incidenti, decessi e feriti con veicoli pesanti coinvolti, al crescere della tecnologia adottata dei mezzi. Connettività, sistemi di frenata intelligente, ma anche i primi tentativi di guida autonoma o Pier Luigi Del Viscovo patron della manifestazione.

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semiautonoma, portano a rendere più sicuro il trasporto di merci su strada. In tutto questo, però, resta fondamentale la figura umana che, paradossalmente diventa sempre più importante con l’aumento della digitalizzazione. Quindi, la sostenibilità del trasporto passa anche da una attenta forma psicofisica dell’autista o dell’operatore logistico in generale.

LARGO AI VAN

Il tavolo dei “furgonisti”, formato da Luca Bedin di Volksvagen Italia, Massimo Scantamburlo di Hertz, Rodrigo Soccol di Europcar, Simone Vicentini di GLS, Massimiliano Ambriola di Arval, Michele Alessandrelli di AVIS e Giuseppe Barbati di AON, ha invece affrontato il tema dell’ingresso nelle flotte di corriere e trasportatori, di veicoli a noleggio. Un mercato decisamente in crescita ma che necessita di una attenta gestione e regolamentazione, anche in termini assicurativi. Naturalmente si è ricordato come l’e-commerce sarà sempre più protagonista nella delivery dell’ultimo miglio e che nel 2040 oltre il 67% della popolazione vivrà in aree urbane. Da qui la necessità di organizzare le proprie flotte con veicoli adeguati e con propulsioni sempre più sostenibili e in linea con la crescente rigidità delle normative. Hanno, infine, tirato le fila di questa lunga ed intensa mattinata, Franco Fenoglio in qualità di presidente della Sezione Veicoli industriali UNRAE, Gianandrea Ferrajoli di Cecra e Sandro Mantella che coordina il settore rimorchi e semirimorchi di UNRAE. Anche in questo caso, nel dipingere il mercato dei veicoli commerciali, si è calcata la mano ancora sull’anzianità dei mezzi che, per il trainato è ancora più marcata.


ALIS

Sono i

Si è svolta a Roma l’Assemblea generale di Alis, un cluster di 1350 imprese nato poco più di due anni fa, ma già in grado di dire la sua sulle maggiori problematiche del trasporto del nostro Paese a cura della redazione

P

ossiamo dire che sono senz’altro i numeri a spiegare cosa sia, a poco più di due anni dalla nascita, Alis, l’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile. Sono infatti circa 1.350 le imprese associate, in grado di offrire servizi alla mobilità delle merci; sono più di 150mila i dipendenti e collaboratori, spesso altamente specializzati, che muovono una flotta che supera i 105mila veicoli in attività logistiche di ogni livello sui mercati nazionale e internazionale. Ma sono anche 140.300 i collegamenti marittimi annuali, oltre 120 le “Autostrade del Mare” e poi ci sono le università e i centri di ricerca. Questo cluster di imprese ha celebrato, a Roma, la sua assemblea annuale, all’insegna di quelle che il presidente Guido Grimaldi ha esposto come le grandi mission di Alis: l’internazionalizzazione delle aziende di trasporto, la continuità territoriale con le grandi isole, lo sviluppo del Mezzogiorno e la riduzione delle emissioni di CO2. Un concetto ribadito più volte, davanti a una platea di oltre 3000 persone e a

EVENTI

numeri a parlare diversi rappresentanti del Governo. Lo stesso Grimaldi ha sottolineato anche quanto sia decisiva, soprattutto in Italia, l’intermodalità, a partire da quella marittima per sviluppare il trasporto sostenibile: “I nostri associati – ha detto – tolgono dalle autostrade un milione e mezzo di camion l’anno e li imbarcano sulle navi, riducendo di un milione e 200mila tonnellate le emissioni di CO2, con minori costi sanitari per l’incidentalità e le patologie da inquinamento, senza dimenticare che le imprese italiane o straniere con sede in Italia hanno potuto risparmiare oltre 500 milioni di euro l’anno per trasportare i loro prodotti”.

PER OPERARE MEGLIO E PIÙ VELOCEMENTE

Presente all’Assemblea anche il vicepremier Matteo Salvini, che ha sottolineato la necessità di sburocratizzare per permettere alle imprese di operare meglio e più velocemente: “l’Italia – ha detto – merita fatti e posti di lavoro. Bisogna lasciar lavorare la gente che vuole lavorare. Costruire e non distruggere. L’Italia ha bisogno di nuove e migliori infrastrutture. Dobbiamo andare avanti e non indietro. Si lascino lavorare gli imprenditori e le associazioni come Alis”. Parlando poi di sostegno alla crescita, il presidente Grimaldi ha parlato del nuovo strumento finanziario messo a disposizione degli associati Alis grazie all’accordo con il Medio Credito Centrale e il Monte dei Paschi di Siena: due operazioni Dopo il discorso del Presidente Grimaldi, l’Assemblea ALIS si è conclusa con un dibattito istituzionale moderato da Bruno Vespa.

di “Tranched Cover” per un totale di 100 milioni di euro da erogare nelle regioni del Mezzogiorno. Le imprese potranno accedere a finanziamenti garantiti anche dal Fondo di Garanzia (Legge 662/1196 a valere sul PON 2014-2020 con una dotazione finanziaria di 206 milioni) per investimenti produttivi ed infrastrutturali. “Il nostro obiettivo per i prossimi mesi – ha aggiunto Grimaldi – è far costituire altri quattro portafogli da 100 milioni l’uno e poter quindi arrivare a 500 milioni”. Rimanendo in tema di finanziamenti e di incentivi, Alis ha chiesto che i fondi comunitari dedicati alle iniziative intermodali vengano incrementati, e che a questi si associno i sostegni nazionali che negli ultimi anni hanno stimolato lo sviluppo del trasporto combinato. Gli incentivi Marebonus e FerroBonus premiano le aziende che, spostano traffico dalla strada verso il mare o la ferrovia. Richiesta già avanzata alla Commissaria europea ai Trasporti, Violeta Bulc, e al ministro Toninelli.

LA CONTINUITÀ TERRITORIALE CON LE ISOLE

La continuità territoriale con le grandi isole, come detto, sta molto a cuore all’Associazione. “Ma ci sono operatori che beneficiano di contributi per i collegamenti verso la Sardegnae le altre isole – ha detto il presidente Grimaldi – a scapito di altri operatori che offrono servizi sulle stesse direttrici senza ricevere alcun tipo di aiuto pubblico. E che oggi trasportano più camion. Così si altera la libera concorrenza” e ha proposto di erogare i contributi direttamente agli autotrasportatori, lasciando loro la scelta della nave su cui imbarcarsi. Da Alis, infine, che è socio fondatore, si è sviluppato il sistema Confalis, la Confederazione delle Associazioni Libere per un’Italia Sostenibile, che rappresenta 16 associazioni di categoria, 180mila imprese e 3 milioni e mezzo di addetti. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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MERCEDES-BENZ

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Classe atto secondo

A un anno dalla sua uscita, il pick up Premium di Mercedes viene dotato di un motore più grande e più potente, di un nuovo cambio automatico e della trazione integrale permanente. Si va così a differenziare nettamente dai “cugini” Nissan Navara e Renault Alaskan di

Ferruccio Venturoli

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opo circa un anno dalla sua presentazione, la Classe X di Mercedes viene proposta in una nuova versione che, finalmente, la differenzia ormai nettamente dal Nissan Navara e dal Renault Alaskan con i quali condivide ancora la stessa base e impostazione meccanica, ma non più la trasmissione, la trazione integrale inseribile e lo stesso motore di due litri. Si, perché da Stoccarda lanciano il nuovo modello di questa gamma di alto livello che, come ha detto Dario Albano, Managing Director Vans di Mercedes Ita-

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lia è “l’unico pick up premium”. Una nuova versione, dunque, spinta dal potente V6 3 litri da 258 Cv e 55Nm di coppia, associato al cambio automatico 7G-Tronic Plus e alla trazione integrale permanente 4Matic, che distribuisce la potenza del motore fra asse anteriore e asse posteriore, con una ripartizione della coppia fissa 40 % / 60% a vantaggio dell’asse posteriore. Ne esce il Classe X 3 D, un pick up di fascia alta (unici competitor con motore a 6 cilindri sono il Volswagen Amarok e il Ford Ranger) in grado di raggiungere 205 km/h e di accele-

rare da 0 a 100 in 7,5 secondi. Un “gioiello” dotato di un comfort interno e di finiture difficili, se non impossibili da trovare in veicoli simili. Abbiamo avuto la possibilità di provare l’X 350 D su un breve percorso autostradale e, soprattutto, off road, reso impegnativo e insidioso, va detto, solo dalle copiose piogge dei giorni precedenti (nonostante alcuni colleghi siano riusciti a impantanarsi) ma, di per sé abbastanza facile sia per un guidatore poco esperto che, soprattutto, per un veicolo del genere.


Sei i programmi di guida disponibili, che agiscono su taratura di motore, cambio e sterzo: fra questi ce n’è uno dedicato all’off-road, una modalità nella quale la Classe X se la cava egregiamente: può affrontare pendenze fino a 45°, “regge” un’inclinazione laterale di 49,8° e guada fino a 60 cm di acqua. L’angolo d’attacco è di 29°, quello d’uscita di 24°. FOCU

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IN AUTOSTRADA

Per prima cosa, salendo sul Classe X, bisogna abituarsi al cofano alto e alla lunghezza, totale che arriva a 534 cm poi, sull’asfalto, si può decisamente apprezzare la vivibilità all’interno, il comfort di marcia e il comportamento preciso grazie al posteriore con schema Multi Link. Ma non bisogna lasciarsi incantare perché si tratta di un veicolo con una massa importante e un baricentro molto alto, spingerla più di tanto non è davvero consigliabile. Il il lavoro del 7 G-Tronic è praticamente impercettibile, ben lontano da quello del cambio del primo modello. Insomma, in autostrada bisogna andarci piano con l’acceleratore, visto che con un piede attento si sta (più o meno come dice la Casa) intorno agli 11 litri per 100 Km. Il comfort a bordo, di alto spessore, è dato dalla presenza di sedili che si regolano elettricamente e danno modo di trovare la miglior posizione, mentre il volante è regolabile soltanto in altezza.

Decisamente comprensibili, anzi intuitivi, i comandi, con la possibilità di interagire con il sistema grazie al Voicetronic e agli ADAS, che sono di primo livello, senza dimenticare il Lane Assist e il Cruise Control. Classe X, comunque mette a disposizione il Dynamic Select, che permette al veicolo di adattarsi a situazioni (e ostacoli) diverse. Premendo un tasto sulla consolle centrale e selezionando una delle modalità disponibili (Comfort, Eco e Sport) cambiano, in maniera non impercettibile, i tempi di risposta del motore e del cambio. Presenti anche due modalità aggiuntive, la Manuale che permette di scegliere la marcia desiderata e la modalità Off-Road che regola la risposta del gas per rendere più sensibile il controllo dell’acceleratore.

IN OFF ROAD

Prima di parlare del comportamento in fuoristrada, va detto che questo non è certo il veicolo che si compra chi vuole divertirsi in mezzo ai campi ne’ pensiamo, chi ha necessità di trasportare merce o operai in luoghi disagiati o di montagna. In fuoristrada, comunque, il sistema 4Matic, forte dei 550 Nm, garantisce con la modalità off-road una trazione impeccabile in ogni condizione, con una risposta piuttosto pronta all’acceleratore al quale basta un tocco leggerissimo perché faccia avanzare il veicolo. Non c’è il differenziale

FOCU

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Gli interni, e non ci sono dubbi, sono tutti Mercedes, senza concessioni a tendenze “spartane”; buona parte della componentistica interna (strumentazione, volante e sistema infotelematico connesso alla rete) è comune ad altri veicoli con la Stella. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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autobloccante meccanico della Classe G (quella si, che è da fuoristrada estremo) né ci sono le sospensioni intelligenti dell’ultima GLE ma il suo schema semplice e i venti centimetri da terra permettono alla X 350 D di spingersi in terreni abbastanza difficili e sconnessi. La Casa dà la massima capacità di salita a 45° di pendenza e 60 cm di altezza per il guado; entrambe le situazioni non sono state neanche avvicinate nell’occasione del primo Test, meno di 200 chilometri tra autostrada e off road, davvero poco più di una presa di contatto. La proveremo sul serio più avanti.

SOLITA ATTENZIONE ALLA SICUREZZA

Sta nel telaio il primo contributo alla sicurezza: Classe X, che è disponibile solo con cabina doppia e cinque posti, condivide con le migliori versioni dei modelli da cui deriva le sospensioni posteriori a molle elicoidali, una soluzione più che rara tra i cassonati, a cui si aggiungono l’Active Brake, la frenata automatica d’emergenza, preceduta da avvisi acustici e luminosi quando ci si avvicina troppo al veicolo che precede, e il lettore di segnali stradali che tiene il conducente informato sui limiti di velocità permanenti e provvisori. Il sistema anti-sbandamento Lane Keeping Assist, che vigila sul superamento involontario delle linee di corsia, sulla versione 350 D è attivo oltre all’allarme e alla vibrazione può intervenire attivamente sullo sterzo correggendo la traiettoria. Tutto è di serie per entrambi gli allestimenti previsti

QUANTO COSTA

Mercedes Classe X con il nuovo motore V6 350 d 4MaticV6 è già disponibile nelle concessionarie

CUS FO

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MERCEDES-BENZ

La Classe X è ancora (e probabilmente lo resterà) solo con cabina a quattro porte e cinque posti. Una scelta che guarda decisamente a un uso più da berlina che da “camioncino”.

L’ANNOSA QUESTIONE DELL’IMMATRICOLAZIONE

Resta l’annosa questione del pick up acquistabile soltanto come autocarro, quindi soltanto da chi è “azienda” e soltanto per destinarlo a un uso “lavorativo”. Una considerazione che per un veicolo del genere, a nostro giudizio, acquista una grande importanza. In Italia il Codice della Strada è stato “inquinato” da ragioni fiscali; si è voluto evitare, cioè, che si diffondesse l’uso privato di veicoli fruendo dell’immatricolazione come autocarro, che consente detraibilità e deducibilità maggiori rispetto alla vettura, e fa risparmiare sul bollo auto. Ma la normativa appare, per molti anacronistica e quasi costringe gli interessati a trasgredirla, perché un veicolo deve essere utilizzato per il tipo di destinazione per cui è stato immatricolato: la vettura per il trasporto di persone l’autocarro per trasportare la merce e la mano d’opera a questa collegata (per carico-scarico, per il montaggio etc etc). Quindi non se ne può fare un uso, per cosi dire, di piacere, non si può, cioè, andarci al mare con la famiglia, proprio non è previsto per chi acquista un pick up. E cancelliamo una baggianata che gira da anni: l’uso del veicolo in maniera conforme alla immatricolazione può configurarsi in qualsiasi giorno della settimana (quindi anche il sabato e la domenica); allo stesso modo l’uso in maniera difforme è sanzionabile in qualsiasi giorno della settimana. negli allestimenti Progressive (con cerchi in lega da 17”, interni in tessuto con pelle nera dedicata al volante e freno a mano, clima bizona con bocchette cromate e 8 speaker per diffondere l’audio) e Power (che offre cerchi da 18”, protezioni cromate per i paraurti, fari Led High Performance, sedili regolabili elettricamente rivestiti in ecopelle e microfibra. Il prezzo d’attacco è di 43mila euro per la versione Progressive e 45.300 per la versione Power. Il segmento dei pick up è FOCU

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È indubbio che il tocco estetico della Stella sia ben visibile, oltre che negli interni, anche nel design dell’immenso frontale.

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FOCUS

sicuramente assai affollato ma il Classe X ha dalla sua alcune “cartucce” importanti: il marchio, la grande cura dei dettagli, ma anche un’offerta di lancio molto appetibile, strutturata con un anticipo di 6.100 euro + IVA e una rata mensile di 300 euro + IVA per 4 anni, con possibilità di riscatto per il valore finale o restituzione. A Stoccarda non sembra che, per ora, abbiano l’intenzione di proporre l’omologazione autovettura, che permetterebbe la fruizione del modello a un’utenza più generalista, perché questa eventualità porrebbe vincoli all’allestimento (imponendo, ad esempio, la copertura del cassone) e soprattutto alla portata utile, che per la 350 D è poco sotto la tonnellata (965 kg). Non è però esclusa, più avanti, una versione ad alte prestazioni “made in AMG”, visto che alcuni competitor, come Ford Ranger, per esempio, con la variante Raptor ha aperto una nicchia dalle prospettive interessanti.



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PSA

Lo scorso novembre sono stati ripresentati alla stampa di settore i veicoli del Gruppo PSA insigniti del prestigioso premio “International Van Of The Year 2019”. Il nuovo Citroën Berlingo e il nuovo Peugeot Partner – separati alla nascita ma non troppo – ora possiedono un altro blasone

Separati in… di

Federica Lugaresi

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numeri parlano chiaro. 3.600.000 sono le unità vendute a livello mondiale dal Gruppo PSA e all’interno di queste, 600.000 sono rappresentati dai veicoli commerciali. In Italia, negli ultimi tre anni, i volumi del segmento dei compatti sono sempre stati positivi ed in crescita ed oggi nello specifico, Berlingo Van è sul podio (con 4.388 veicoli venduti) e poco al di sotto si posiziona il Partner (4.290). I due veicoli costruiti sulla stessa piattaforma ed eletti Van dell’Anno, fanno parte di un progetto del Gruppo PSA che ha come focus quello di mantenere salda la leadership costruita nel corso degli anni, all’interno del segmento. “Sembrerà banale ma la nuova generazione di Partner e Berlingo identificano un prodotto innovativo, pensato per i professionisti, declinato per le diverse tipologie di impiego ed in funzione della professione che svolge l’acquirente” ha dichiarato Giulio Marc D’Alberton, Responsabile Comunicazione Peugeot. Rispetto a prima, a livello estetico la grande differenza è la ridistribuzione dei volumi che risulta più coerente con le mission: compare infatti una minore distinzione tra vano di carico, abitacolo e zona del vano motore. A sorpresa poi, tecnologia e dotazioni di sicurezza unitamente al piacere di guida (solitamente prerogativa del mondo delle autovetture) la fanno da padrone,

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Casa elevando i due van ben al di sopra della mera classificazione di veicoli commerciali. Anche il TCO è un elemento molto importante grazie sì, alla tecnologia, ma anche alle motorizzazioni innovative che consentono un ottimo risparmio di carburante. Ma vediamo nel dettaglio e singolarmente le peculiarità dei due vincitori.

IL NUOVO BERLINGO

“Il rinnovamento di un best-seller”. Così esordisce Elena Fumagalli, Responsabile Comunicazione Citroën, per definire il nuovo Berlingo Van “alla sua terza generazione e che si rinnova per confort, tecnologie e design”. Nel rapido excursus storico che parte nel 1928, sono due i passi topici dell’evoluzione di questo veicolo prodotto in 1,5 milioni di esemplari (oltre 78.000 venduti solo in Italia, con 4.500 immatricolazioni nel 2017): il 1996 con l’invenzione per Citroën (e Peugeot) del vano di carico integrato nel telaio; e il 2008 con la seconda generazione che può caricare sino a due europallet e che ospita tre posti anteriori. Insomma, un van iconico! Arrivati ai giorni nostri, il rinnovo si apprezza nel design robusto che esprime protezione. Il frontale acquisisce due grandi gruppi

ottici, mentre all’interno, la plancia orizzontale ergonomica presenta numerosi vani portaoggetti come il Top Box ad apertura verticale per il laptop da 15 pollici. “Ma è il confort l’elemento trainante col quale sono stati progettati gli ultimi prodotti della gamma” continua Elena. Un confort a 360°, che contempla le sospensioni, l’altezza dal suolo, l’isolamento acustico ma anche l’utilizzo di materiali e colori morbidi per il confort di guida, e la modularità del vano di carico e dell’abitacolo. Un veicolo anche caratterizzato da materiali resistenti e robusti, scelti in funzione dei professionisti che utilizzano il Berlingo.

IL RUGGITO DEL LEONE

Anche nel caso del nuovo Partner si parla di un veicolo di successo, avvalorato da 1.450.000 unità prodotte (di cui 4.300 vendute in Italia nel solo 2017) e la cui storia parte nel 1996. “Si tratta di un vero veicolo Peugeot” sottolinea Giulio, in quanto dotato – per la prima volta – del nuovo concetto rivoluzionario dell’I-Cockpit. Stiamo parlando infatti di un concetto di guida completamente nuovo – declinato anche sui SUV e sulle auto di successo – che trasferisce una percezione totalmente diversa grazie


al volante più compatto, un quadro strumenti ben visibile al di sopra della corona del volante (e non più attraverso le razze). Il tutto è accompagnato da un touch screen centrale con cui si possono comandare le principali funzioni del veicolo. Un feeling insomma più reattivo ed immediato che accresce il piacere alla guida, aumenta il controllo del van e conseguentemente il livello di sicurezza. “È ‘LA’ motivazione per scelta del nostro veicolo e del nostro marchio” continua D’Alberton.

UNA NUOVA PIATTAFORMA E GLI ASPETTI COMUNI

Come detto poc’anzi i due veicoli hanno in condivisione la maggiorparte dei cromosomi condividendo diversi elementi tanto da poterli definire “gemelli diversi”… ma non troppo. Berlingo e Partner vedono insieme nel 1984 l’introduzione della motorizzazione diesel all’interno di questo segmento. Nel 1996 viene introdotto l’abitacolo integrato e nel 2008 compare il terzo posto anteriore senza sacrificare la capacità del vano di carico. Ma è nel 2018 che avviene l’ultima rivoluzione, con un progetto inedito relativo ai diversi elementi tecnologici: stiamo parlando della piattaforma EMP2 che ne identifica l’elemento comune principale. Modulare, rigida ma anche molto leggera è caratterizzata dal telaio della generazione precedente per mantenere la capacità di carico di due europallet consentendo portate record. Si tratta di una piattaforma che ha portato benefici sia in termini di abitabilità che di tecnologie; infatti ha permesso di integrare gli ADAS (20 funzioni di assistenza

alla guida), ma anche di ridurre il peso. Due sono le lunghezze disponibili (4.40m /4.75) con la versione più corta a due o tre posti, mentre quella più lunga arriva a cinque posti. Un punto di forza, strumento indispensabile per i professionisti, ed elemento unico del segmento, è l’Indicatore di sovraccarico. Questo viene posizionato all’interno del vano di carico rispondendo alla esigenza specifica degli operatori che trasportano merci. Il colore verde del LED segnala che si è dentro il range consentito dalla portata massima del veicolo, diversamente diventa arancione. Altra grande novità semplice ma geniale è il Surround Rear Vision: due telecamere che restituiscono tre visioni (due in posteriore sia in marcia normale che in manovra) e una laterale che permette di vedere chi arriva dal lato destro del veicolo. Il Surround Rear Vision è posizionato al centro del parabrezza al posto dello specchietto retrovisore. Guidare un veicolo con questo dispositivo risulta molto facile sia durante la marcia che in manovra! Gli allestimenti targetizzati per le diverse professioni e usi sono un’altra grande introduzione. “Una di queste è la versione per uso intenso (Peugeot la chiama Worker; per Citroën è Grip) che prevede protezioni sottomotore (per l’utilizzo in

cantiere) e l’Advanced Grip Control per aumentarne la motricità su terreni sterrati, affiancato da un sistema che consente di mantenere il controllo del veicolo su strade in discesa” spiegano da PSA. Come dicevamo prima, la versatilità interna è un altro nuovo elemento comune ai due vincitori. Vengono proposti l’abitacolo a due posti, l’abitacolo a tre posti con possibilità di caricare tubi fino a 4,40 metri, ed anche versione a cinque posti con griglia preposta per il vano di carico, che può scorrere sia dietro la prima fila di sedili che la seconda. Ulteriore punto di forza di questo progetto è la capacità di carico in termini di volume e di lunghezza: nella versione corta si arriva a 3,8 m3, contro 4,40 m3 in quella più lunga (da 4,75 m); 3,44 m è invece la lunghezza pura caricabile nella versione più lunga ma abbattendo lo schienale del sedile passeggero anteriore. Relativamente alle motorizzazioni – tutte Diesel BlueHDi e che anticipano quelle che saranno le limitazioni in termini di emissioni – in Italia sono disponibili le tre potenze da 75, 100 e 130cv (quest’ultimo può essere abbinato al cambio automatico EAT8 a otto rapporti). Sono dotate di filtro antiparticolato e di catalizzatore SCR che permette di ridurre l’inquinamento, rispondendo al tema Green

Il premio International Van of Yhe Year è stato assegnato, per la prima volta, ad una intera famiglia di veicoli, appartenenti a brand diversi ma dello stesso gruppo (PSA).

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PSA tanto sentito in questo momento. Dalla Casa dichiarano che anche per questa nuova generazione di veicoli verranno previste alimentazioni alternative elettriche, in perfetto allineamento con questa transizione energetica. Gemellaggio anche nei prezzi che partono da 14.380€ per la versione corta e dotata di 75cv, sino a 21.480€ con motore 130cv e cambio a 8 rapporti.

L’I-COCKPIT è una prerogativa di PEUGEOT. Introdotta nel mondo auto, ora è stato integrato anche nella gamma dei veicoli commerciali.

LA NOSTRA PROVA

Ci siamo immedesimati in un corriere che effettua consegne nell’hinterland milanese, percorrendo non solo strade cittadine ma anche strette viottole di campagna. Il tracciato della nostra prova – lungo una quarantina di chilometri – si è svolto

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quindi ad anello attraverso i comuni di Milano, Cornaredo e Cusago. Un Peugeot Partner L1 BlueHDi 100 PREMIUM (1000 Kg), con cambio manuale a cinque rapporti, è stato il mezzo guidato. Sin da subito abbiamo potuto testare ed apprezzare il sistema Surround Rear Vision che ci ha permesso di effettuare una retromarcia con estrema facilità e sicurezza, assolvendo in pieno alla funzione di specchietto retrovisore… e ricordiamoci che siamo a bordo di un lamierato! Non solo. Queste telecamere ci hanno agevolato illuminando l’angolo cieco alla destra del conducente nelle immissioni e agli incroci. La furgonetta – la cui versione Partner è specifica per il trasporto merci – è compatto, comodo ed estremamente funzionale.

Comunque, seduti al volante abbiamo apprezzato la grande visibilità che ci ha messo ancora più “a contatto” con la strada e con il mondo esterno, nonostante la silenziosità dell’abitacolo davvero incredibile per il tipo di veicolo. Col nuovo equipaggiamento PEUGEOT i-COCKPIT il volante – oggettivamente appiattito nella parte superiore ed inferiore della corona – non solo permette una migliore presa, ma consente manovre più rapide e meno faticose… che alla fine di una giornata di lavoro, fanno decisamente una bella differenza. Un piacere di guida notevole dunque, sicuramente più “rilassato” e per questo sicuro grazie anche al quadro strumenti in posizione rialzata che permette di visualizzare le principali informazioni senza distogliere lo sguardo dalla strada. Anche a connettività non si scherza. Il touch-screen da 8”, situato al centro della plancia e orientato verso il conducente, offre un accesso costante ed immediato a radio, navigazione, parametri del veicolo e telefono. Analizzando poi la guida, il nuovo Peugeot presenta delle sospensioni eccezionali (testate un paio di volte con le buche delle strade di campagna) e un ottimo sterzo, pensato proprio per facilitare le manovre. Come detto sopra, abbiamo percorso circa 40 km; sicuramente sufficienti per una prima impressione ma forse troppo pochi per giudicare i consumi. Dalla Casa comunque dichiarano – in fase di omologazione e su 100 km – da 3,9 litri a 4,8 litri rispettivamente sull’extraurbano e sull’urbano. L’interno del nuovo Berlingo con, al centro, il rivoluzionario specchietto digitale.



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MERCEDES-BENZ

L’arrampicatore Lo scorso dicembre Mercedes-Benz ha presentato la nuova edizione dello Sprinter 4x4. Arrivato alla sua terza generazione, ora il Van è disponibile con trazione integrale e pronto ad ogni sfida di

Federica Lugaresi

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l mercato dei veicoli da lavoro leggeri, come è stato più volte detto, identifica un trend positivo che sembra voler restare tale per i prossimi anni. Va da sé che in un mercato così attivo, l’offerta delle Case sia in continua evoluzione, all’inseguimento delle nuove tecnologie e delle nuove tendenze. La Casa di Stoccarda è sempre sulla cresta dell’onda (ma in questo caso dovremmo dire sulla cresta dei monti!). Ha infatti svelato il nuovo Sprinter 4x4 in uno scenario assolutamente adeguato e

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spettacolare: ci siamo ritrovati a percorrere il Passo del Rombo (2607 m), risalendo l’alta Valle del Timmelsjoch incisa nelle Alpi tirolesi. Una strada innevata e ghiacciata, aperta solo per noi, dove trazione integrale e capacità di muoversi del veicolo sono state messe alla prova nelle condizioni più estreme. Ci ha graziato la buona visibilità, ma temperatura al limite dello zero e raffiche di vento hanno completato le difficoltà che lo Sprinter ha brillantemente superato.

Stiamo parlando infatti di un veicolo da lavoro adatto ad operare in cantieri e montagne, regioni innevate e campagna con terreni ghiaiosi e fangosi. “Il nuovo Sprinter 4x4 dimostra in differenti contesti il proprio valore” dichiarano dalla Casa di Stoccarda. Questo vale sia per le operazioni in cantiere che per i settori alberghieri e del turismo. “Lo Sprinter 4x4 è il van più versatile tra i nostri prodotti e viene sempre ordinato dai nostri clienti quando la trazione posteriore e la trazione anteriore, recentemente


introdotta, raggiungono i loro limiti. Questo vale ad esempio per operazioni in cantiere su terreno difficile o per l’uso come navetta VIP nelle località sciistiche. I dati di vendita del modello a trazione integrale erano già in costante crescita per la seconda generazione dello Sprinter ed intendiamo accelerare questa tendenza con la nuova terza generazione. Desideriamo inoltre rafforzarla ulteriormente nei mercati più importanti, come gli Stati Uniti e l’Europa”, ha dichiarato Norbert Kunz, responsabile Sprinter Product Management presso Mercedes-Benz Vans.

UN FUORISTRADA… MA FORSE NO

Sebbene non venga proposto come un fuoristrada, la carrozzeria rialzata di 155 millimetri nella parte anteriore e di 135 millimetri in quella posteriore lancia un messaggio molto chiaro delle sue capacità nelle applicazioni off-road. Anche ad una prima e veloce occhiata che per forza di cose, si limita alla “pelle”. Entrando nel dettaglio, lo Sprinter con peso massimo ammesso di 3,5 tonnellate ha un angolo di sbalzo anteriore di 28° rispetto ai 18° dello Sprinter con trazione posteriore convenzionale, mentre posteriormente la versione Furgone con sbalzo corto ha un angolo di 27° anziché di 22°. Ne deriva – e lo abbiamo potuto constatare – che il nuovo Sprinter

a trazione integrale sia perfettamente capace di superare, e senza alcuno sforzo, strade ghiacciate e cumuli di neve. Il 4×4 con passo standard infatti ha un angolo di rampa, importante per il superamento di dossi, dichiarato di 25° anziché 17°. Ovviamente è il motopropulsore che “decide” la spinta per superare le pendenze, ma la Stella ci garantisce che la capacità di superamento è del 20% circa rispetto a quella dello Sprinter a trazione convenzionale. La profondità di guado è poi di ben 610 mm (Sprinter 4x2: 500 mm). Nello stesso tempo però, il veicolo mantiene la sua “adeguatezza” alle applicazioni commerciali e impegnative di tutti i giorni, dato che l’incremento di peso rispetto alle configurazioni tradizionali è di appena 140 kg. La Casa di Stoccarda propone quindi un’ampia scelta di varianti per soddisfare sino in fondo le numerose applicazioni differenti di questo 4x4: basti pensare che si arriva sino a 1700 diverse versioni “matchando” le varianti base Furgone, Tourer e Telaio, più le configurazioni della cabina, le lunghezze, le portate e le altezze del vano di carico, insieme a trazione anteriore, posteriore ed integrale. Una curiosità: poichè la carrozzeria è più alta, i consueti indicatori di direzione

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MERCEDES-BENZ

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Federica Lugaresi, sul Passo del Rombo, col pick-up Classe X al seguito del convoglio per la prova dello Sprinter 4x4.

supplementari negli specchietti esterni si trovano oltre l’altezza massima fissata per legge, pertanto lo Sprinter 4x4 dispone di indicatori di direzione laterali in corrispondenza dei componenti laterali anteriori della carrozzeria; va da sé che anche nelle versioni Furgone e Kombi i retronebbia ed i fari di retromarcia sono integrati nel paraurti posteriore.

SISTEMI DI SICUREZZA, UN PICCOLO GRANDE AIUTO

Ma veniamo alla tecnologia vera e propria. Grazie al pre-settaggio del veicolo da parte del drive master, abbiamo potuto apprezzarne tutti gli ausili alla guida, che ci hanno permesso di divertirci fidandoci e affidandoci completamente al nostro Sprinter 4x4. Quando il motore è acceso, è possibile selezionare la trazione integrale premendo un pulsante nella plancia, sia a veicolo fermo che a velocità ridotta (fino a 10 km/h). In questa modalità di guida e durante il normale funzionamento, la

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coppia viene distribuita per un 35% sull’avantreno e per un 65% alle ruote posteriori. Presente anche un sistema ESP molto evoluto che resta in funzione anche a trazione integrale inserita, e che consente di affidarsi al veicolo in totale sicurezza: sistema di frenata antibloccaggio (ABS), regolazione antislittamento (ASR),

ripartitore elettronico di frenata (EBV), Brake Assist (BAS) e sistema di assistenza in fase di spunto permettono di ottimizzare la guidabilità del veicolo che risulta effettivamente molto maneggevole. In poche parole, sembra quasi di guidare un giocattolo tanto è semplice da condurre: praticamente non bisogna preoccuparsi di nulla ma soltanto lasciarcisi portare, permettendoci pure di ammirare (ma senza esagerare) il paesaggio. Un breve inciso. L’ASR può essere disattivato a seconda delle condizioni di guida per un breve periodo. In tal caso, le soglie di controllo vengono brevemente estese per ottimizzare la trazione, consentendo un maggiore slittamento (ad es. guidando con le catene da neve o sulla ghiaia). La funzione ASR si riattiva automaticamente quando si raggiunge la velocità compresa tra 40 e 60 km/h. L’ESP, invece, rimane attivo in qualunque situazione. Grip garantito nel caso poi, una o più ruote perdano aderenza su una superficie scivolosa (come nel nostro caso su neve o ghiaccio) grazie al sistema 4ETS (completamente integrato nell’ESP) che interviene – attraverso i sensori ABS delle ruote stesse -bloccando automaticamente il movimento delle ruote mediante dei brevi impulsi, aumentando la coppia motrice nelle ruote con una migliore aderenza. Per lo Sprinter 4x4, a richiesta è disponibile anche il riduttore ‘Low Range’. Stiamo parlando di un sistema che, quando il veicolo è fermo con il motore acceso


e la modalità 4x4 è attivata con la frizione innestata o con il cambio automatico in posizione ‘N’, consente di ridurre il rapporto di trasmissione del 42%. Anche la velocità massima consentita dalle singole marce viene ridotta di conseguenza. Parallelamente, la forza di trazione aumenta. Grazie a questo riduttore, quando il veicolo si guida a basse velocità, le sollecitazioni dello stesso si riducono a favore di una minore usura della frizione. Noi di Trasportare Oggi ne abbiamo potuto apprezzare i vantaggi – durante il nostro tragitto – in particolar modo nei punti caratterizzati dalle pendenze più accentuate. E vi ricordiamo che il terreno era innevato e a tratti ghiacciato. La Stella ci ha voluto agevolare anche in fase di discesa (del Passo nel nostro caso) e non solo in salita. Ecco infatti che compare l’optional del sistema Downhill Speed Regulation (DSR)

ragione se utilizzati in ambienti difficili quali la montagna) devono essere affidabili e controllabili. Sempre. Diversi sono infatti i sistemi di sicurezza e assistenza alla guida (anche opzionali) introdotti su questo veicolo: come detto poc’anzi,il sistema di assistenza alla regolazione della distanza DISTRONIC basato su radar, l’Active Brake Assist, il sistema antisbandamento attivo e l’ATTENTION ASSIST, finalizzato ad evitare incidenti dovuti a cali di attenzione. Segnaliamo anche il parcheggio con telecamera a 360°, disponibile a richiesta, il sistema Crosswind Assist, di serie, rende la guida più sicura in autostrada, dove si raggiungono velocità più elevate. Abbiamo poi il Traffic Sign Assist che segnala i limiti di velocità, i divieti di accesso, i divieti di sorpasso ed il loro termine. Un forte aiuto al conducente in situazioni trafficate cittadine viene dato anche dal sistema DISTRONIC per

che provvede a gestire cambio e trazione nei tratti in discesa, mantenendo una velocità preimpostata. Il DSR si attiva con un pulsante all’interno dell’abitacolo e la velocità viene regolata tramite un interruttore sul volante. Inutile dire che la guida guadagna in fluidità e noi, più rilassati nel discendere il passo, siamo riusciti a buttare un occhio anche fuori dalla strada e dal convoglio (vi assicuriamo che ne valeva la pena!). Il nuovo Sprinter 4x4 è decisamente un veicolo predisposto alla totale sicurezza. In generale veicoli commerciali che vengono guidati per molte ore e che percorrono svariati chilometri (e a maggior

l’assistenza attiva alla regolazione della distanza, novità assoluta nel segmento dello Sprinter. Veniamo alle motorizzazioni che sono, ovviamente, tutte conformi alle normative applicabili sulle emissioni e che in Europa, soddisfano i requisiti della normativa Euro 6/VI. La Casa teutonica tiene gli occhi puntati, come sempre, sulla sostenibilità. L’ormai consolidata tecnologia BlueTEC contribuisce inoltre alla riduzione delle emissioni. Grazie alla tecnologia SCR (riduzione catalitica selettiva) per il post-trattamento dei gas di scarico, che include l’uso di AdBlue, la proporzione di ossidi d’azoto

dopo la combustione risulta ridotta di oltre l’80%. Rispetto al modello precedente, la capacità del serbatoio di AdBlue è aumentata da 18 a 22 litri. Il Mercedes Sprinter 4x4 viene proposto con motore diesel a 6 cilindri da 190 CV (consumi dichiarati di 9,8l/100km), e con un motore 4 cilindri da 129 e 163 CV (con consumi nel primo caso fino a 8,3l /100km) .

ANCORA TECNOLOGIA

La variante Sprinter da noi provata – 316 CDI 4x4 – è dotata di cambio manuale e Wet Wiper System. Quest’ultimo è un sistema, introdotto per la prima volta sullo Sprinter, che garantisce una visibilità ottimale anche durante il funzionamento del tergicristallo. Il liquido lavacristalli, incanalato nei bracci del tergicristallo, viene infatti spruzzato direttamente davanti alle spazzole ed immediatamente deterso. Questo migliora la pulizia dei vetri stessi e garantisce al conducente una visibilità ottimale, aumentando la sicurezza in condizioni di scarsa illuminazione e di strade invernali. Importante anche la connettività che identifica una delle prerogative del veicolo, grazie al sistema multimediale MBUX che soddisfa qualsiasi desiderio in tema di connessione e di tecnologie all’avanguardia. L’MBUX (Mercedes-Benz User Experience) è dotato di display da 7 (di serie) o 10,25 pollici con definizione HD e si attiva mediante pulsanti sul volante, touchscreen o un nuovissimo sistema di comando vocale. Il display centrale è il centro di comunicazione per tutte le informazioni che si raccolgono qui. Per es. è possibile visualizzare anche il prezzo del carburante in diverse stazioni di servizio della zona, o dati sul meteo per la prossima missione in montagna. Gli ordini del nuovo Mercedes Sprinter 4×4 sono già stati aperti sul mercato europeo, con prezzi che partono da 43.772 euro (IVA esclusa) per la versione con passo standard, mentre per la versione autotelaio il prezzo è di 39.000 euro. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUOTE

MERCEDES-BENZ

Lo chiamavano

PORTENTO Voluto dal mitico Alfred Neubauer, direttore sportivo della Mercedes, nacque nel ‘54 per trasportare le Frecce d’Argento di Formula 1. Montava il il motore della 300 SL “ali di gabbiano” e raggiungeva i 170 all’ora. Rottamato nel ’67 è stato

completamente ricostruito 46

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BLU di

Ferruccio Venturoli


Ci sono voluti sette anni e più di 6mila ore di lavoro per ricostruire il Portento Blu e farlo tornare a svolgere il ruolo per cui era stato realizzato: trasportare meravigliose auto da corsa, stavolta, d’epoca.

E

ra il 1954 e la Mercedes era impegnata in un difficile campionato di Formula 1. Le macchine, così come avviene ancora moggi, nei giorni delle prove, prima dei gran premi, rimanevano fino all’ultimo momento nelle mani dei meccanici, per eventuali modifiche o migliorie alla meccanica o al l ’aerodinamica. Anche allora, così come oggi, le squadre erano alla continua ricerca di quel qualcosa in più che potesse fare la differenza con le squadre rivali. Il direttore sportivo delle Mercedes, il mitico Alfred Neubauer, ebbe una grande idea: fece costruire una mini-bisarca, capace di trasportare una sola macchina, ma il più velocemente possibile, da Stoccarda ai circuiti. E per il giusto sprint, sotto il cofano fu previsto il motore della 300 SL “ali di gabbiano”, un sei cilindri in linea a quattro tempi con una potenza ridotta a 192 CV, in grado di spingere il transporter a 170 km/h.

UN PEZZO UNICO

Era un pezzo unico verniciato di blu e per tutti fu subito il “Portento blu”. Un esempio dell’impiego di questo veicolo ci è dato da quel che accadde a Monza durante il gran premio del 1955. Poiché le “frecce d’argento” avevano problemi ad affrontare la nuova curva parabolica, erano stati previsti, per le prove, quattro diversi telai: due con passo normale, uno a passo corto e uno a passo lungo. Quando, durante le prove del giovedì la versione con passo lungo si rivelò essere l’ideale; Neubauer telefonò a Stoccarda per far arrivare una seconda vettura a passo lungo dalla linea più aerodinamica, allo scopo di garantire a entrambi i piloti, Juan Manuel Fangio e Stirling Moss la migliore vettura possibile per il gran premio. Neanche 24 ore dopo, il sabato mattina, il transporter scaricava la vettura sul circuito. L’argentino Juan Manuel Fangio vinse così la gara guadagnando il suo terzo titolo di campione del mondo. Alla fine del 1955, quando Mercedes-Benz si ritirò dalla Formula 1 con dieci vittorie in tredici gare e due titoli di campione del mondo, anche per il Portento Blu arrivò il momento di dire addio alle competizioni, dopo soli due anni di attività in questo settore.

LA ROTTAMAZIONE

Purtroppo il Portento era troppo pesante per la struttura dell’ultimo piano del Museo Mercedes-Benz, al quale era destinato. Nel 1967 grazie a una decisione che, definire “criminale”, è davvero eufemismo, la vettura venne rottamata. Ma gli appassionati, dentro e fuori il mondo Mercedes-Benz non si davano pace, si Gran Premio di Germania 1955: le tre Frecce d’Argento guidano la corsa. Quella del vincitore, Fangio, era stata portata sul circuito dall’officina, poche ore prima della partenza, proprio dal Portento Blu. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUOTE

MERCEDES-BENZ

Gli interni del Portento Blu erano esattamente quelli della mitica 300 SL “Ali di Gabbiano”, per l’epoca una vera supercar, cosi come dalla stessa vettura arrivava il sei cilindri in linea a quattro tempi con una potenza che era stata volutamente ridotta a 192 CV, in grado, comunque, di spingere il transporter a 170 km/h.

racconta che lettere di protesta e richieste di fotografie per il Transporter, arrivavano al museo di Stoccarda quotidianamente. L’idea di ricostruirlo nacque piano piano, sembrava una vera follia. Già nella sua prima vita, il Portento Blu era stato la realizzazione di un progetto assai ardito e davvero fuori del comune, ma ora si doveva ricominciare tutto daccapo, non esistevano più progetti, disegni, specifiche tecniche.

La ricostruzione della vettura è stata affidata con successo alla Mika di Mollin, nel Nord della Germania, una piccola officina artigiana specializzata nei restauri “impossibili”.

certosina, si andarono a cercare i fornitori, gli ex collaboratori del Reparto Corse e non solo. Piano piano il “Portento Blu” uscì dalle nebbie dell’oblio, apparve qualche altra Erano andati distrutti tutti documenti dei numerosi collaudi svolti prima di immatricolare il veicolo, sembrava che i grandi archivi di Stoccarda non avessero più neanche il ricordo di quella macchina. Restava soltanto qualche sbiadita fotografia e la memoria (poca) di chi, quasi quarant’anni prima, aveva lavorato al reparto Corse della Mercedes-Benz. Si era agli inizi degli anni Novanta, iniziò una ricerca

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fotografia, un paio di schede tecniche, un disegno mal ridotto. La cabina, in posizione notevolmente ribassata e avanzata, fu la componente che presentò meno problemi, poiché si basava su una Ponton 180 Mercedes-Benz. Altrettanto chiaro era che il telaio tubolare d’acciaio a X derivava dalla 300, sia davanti che dietro: venne portato alla lunghezza di ben 6,75 metri. Per molti altri particolari, come il tipo di montaggio di motore e cambio, si dovette semplicemente fare delle prove, andare per tentativi. Finalmente, nel 1993, il Museo affidò il restauro (meglio, la ricostruzione completa) alla Mika di Mollin, nel nord della Germania, una piccola azienda artigiana, specializzata nel restauro di veicoli d’epoca. Luglio 1954 La carovana della squadra Mercedes, aspetta fuori dal circuito di Reims, in Francia, il permesso di entrare. Vincerà Fangio.


Gran Premio d’Inghilterra 1955, i piloti dello squadron Mercedes (da sinistra): Juan Manuel Fangio, Stirling Moss, Karl Kling e il direttore sportivo Alfred Neubauer: in primo piano Piero Taruffi, anche lui pilota di punta della Stella.

SETTE ANNI DI LAVORO

Si ricostruì tutto esattamente, sia all’esterno che all’interno, rifacendo ex novo alcuni pezzi, rimodellando le lamiere, reinventando piccole o grandi parti meccaniche. Alla fine, così come la fenice sorgeva dalle proprie ceneri, il Portento Blu rinacque dal ricordo di chi, quella macchina, aveva amato e apprezzato. Ci vollero ben sette anni e più di 6mila ore di lavoro per farlo tornare a svolgere il ruolo per cui era stato concepito e realizzato: trasportare meravigliose auto da corsa. E la più grande soddisfazione per gli uomini della Mika

venne da un piccolo particolare: quando, come tocco finale, si andò ad apporre la stessa stella della Mercedes che originariamente guarniva il posteriore del Transporter, sulla nuova lamiera, ci si accorse che calzava perfettamente. Neanche un po’ di gioco. E pazienza se ora, che è destinato al trasporto delle auto storiche il Portento non dovrà lanciarsi a 170 all’ora tra Monza, o Silverstone o Montecarlo e Stoccarda. Il suo lavoro lo ha svolto e ora è giusto che si goda la sua sacrosanta dose di complimenti e di ammirazione. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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FOCUS

AZIENDE

Da Diego DN Logistica è un’azienda famigliare proiettata nel futuro del trasporto commerciale, strizzando l’occhio al trasporto combinato e alle autostrade del mare di Luca Barassi

P

assato da una parte e futuro dall’altra. In mezzo, il presente. Così si è presentata la compagine aziendale di DN Logistica, al nostro incontro nella magnifica Catania, nel cuore dell’area industriale della città siciliana. Tre momenti temporali per nulla in contraddizione tra loro, se infusi nella cultura delle persone nel modo giusto, così come è per la famiglia Nicosia, titolare di questa moderna azienda di logistica che ha sì a che fare con camion e rimorchi, ma utilizza le “strade alternative” per distribuire i prodotti delle principali multinazionali del beverage e del food in tutta la Sicilia. Così, alla nostra destra era seduto Diego Nicosia Senior, patriarca della famiglia siciliana che nel 1957 avviò, ad Enna, l’attività di trasporto, alla nostra sinistra Diego Nicosia Junior, appena diciottenne ma già ben inserito nella gestione dell’azienda e con le idee molto chiare su cosa è necessario fare per sviluppare questo business nei prossimi decenni.

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a Diego

Al centro, come per unire idealmente tre generazioni, Luigi, attuale guida di questa realtà, legata alle tradizioni e ai valori di una terra orgogliosa e fertile da ogni punto di vista, ma attenta ad adottare le più evolute strategie e strumenti di gestione aziendale. Punti nodali per questa azienda, il cui successo si fonda, inoltre, sulla ripartizione e sul rispetto dei ruoli attribuiti oltre che all’impegno costante e alla dedizione per il Marchio DN.

SPECIALIZZAZIONE SIGNIFICA QUALITÀ DEL SERVIZIO

“Abbiamo deciso – ci spiega Luigi Nicosia – di sviluppare il nostro business nel settore del beverage per essere leader in questo

settore nella nostra isola e offrire al cliente un servizio impeccabile per il tipo di prodotto che deve essere distribuito”. DN Logistica è infatti l’operatore di riferimento per tutti i marchi di acqua minerale e bevande che vogliono essere presenti sul mercato siciliano. Un servizio così preciso e curato che alcune multinazionali li hanno scelti in esclusiva per il territorio isolano. “Sì, e non parliamo certo di piccole realtà – continua Luigi – per San Benedetto, per esempio, abbiamo in esclusiva il deposito delle sue acque e quasi il 40 per cento del trasporto sull’isola, la quota più alta in assoluto. Ma siamo esclusivisti anche per Uliveto e Rocchetta e per molti altri marchi siamo il loro punto di riferimento”. Trasporto, stoccaggio, deposito e distribuzione sono aspetti diversi dello stesso business. Per questo è importante conoscere a fondo questo mestiere e contare su mezzi e strutture all’avanguardia. Le esigenze dei clienti sono le più svariate e bisogna poter rispondere puntualmente a ciascuna di esse. Pensiamo ai grandi centri commerciali, per i quali non serve mettere a disposizione magazzini per lo stoccaggio, Da sinistra: Diego Junior, Diego Senior e Luigi Nicosia, attuale titolare di DN Logistica.


ma serve essere puntuali e precisi nella consegna di grandi quantità di merce. Al contrario il piccolo negoziante, più flessibile per le consegne, ha problemi di spazio e deve poter accedere ad un magazzino remoto per approvvigionarsi dei prodotti da vendere. “Tutto questo lo facciamo grazie a 80 mila metri quadri di magazzino, con una capacità di stoccaggio in drive-in di 25 mila posti pallet”. Insomma, una crescita sana e sostenibile che oggi è composta, oltre che dalla sede principale, da un secondo centro logistico avveniristico a pochi chilometri dal quartiere generale, un terminal ferroviario (anche se momentaneamente in disuso, n.d.r.) e due centri distaccati

UNA STORIA LUNGA 60 ANNI 1957 Diego avvia ad Enna l’attività con un

OM42

1968 L’attività si sposta a Catania 1975 La flotta si allarga ed entrano

i primi SCANIA

1986 Entra in azienda Luigi e la Nicosia

Diego Autotrasporti si trasforma in Nord Express Autotrasporti

1999 Primi passi nel mondo della logistica

e nascita della DN Logistica

2000 Costruzione dei primi capannoni

e magazzini di circa 7000 mq

2005 Passaggio generazionale completo

con l’ingresso in società anche delle sorelle di Luigi: Lorena (responsabile amministrativa) e Sonia (responsabile operativa)

2008 Nascita del secondo centro logistico 2013 Inaugurazione del terminal ferroviario 2014 Inizio dell’attività tramite

le Autostrade del Mare

2018 Entra in azienda anche Diego Junior

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Pronte ad entrare in azienda anche le future generazioni: Sarah al secondo anno di Università, Paolo e Serena e infine Diego JJ che a 4 anni già impazzisce per i “camion rossi” del nonno

E LA STORIA DEI NICOSIA CONTINUA!

L’SR2 Green Liner è il semirimorchio scelto da DN Logistica per la propria flotta dedicata al trasporto alimentare.

a Ravenna e Parma per gestire la movimentazione delle merci nelle aree di ritiro. Per quanto riguarda la gestione della flotta, la scelta che è stata fatta è quella di avere una parte di mezzi sempre nuovi (massimo tre anni) guidati da autisti professionali dipendenti diretti, e una parte di veicoli, spesso facenti parte del parco usato, dati in gestione a padroncini che lavorano in esclusiva per DN Logistica. “In pratica – spiega Nicosia – loro mettono la manodopera e noi gli strumenti per lavorare, garantendone ovviamente la manutenzione”. In totale circa 170 trattori, quasi totalmente SCANIA, e 850 semirimorchi che, per quanto riguarda quelli a temperatura controllata, vengono ora forniti da Lamberet. “Lamberet sta diventando per noi un partner davvero strategico – ci spiega Diego Jr, che in questo momento si occupa proprio dell’officina e della manutenzione del parco mezzi – in grado di fornirci dei semirimorchi che si adattano perfettamente, per esempio, alla nostra tipologia di trasporto su nave, ed hanno risolto una delle principali problematiche di chi trasporta via mare, ovvero lo svirgolamento dei portelloni dovuto alla necessità di ‘spingere’ il semirimorchio sulla ralla”.

DAL FERRO AL MARE

La predisposizione ad un trasporto sostenibile è da sempre parte integrante del DNA di DN Logistica, fin da quando si chiamava Nord Express Autotrasporti, tanto da far loro investire quasi 10 milioni di euro nello sviluppo di un centro logistico che avesse al suo interno un terminal ferroviario collegato direttamente con la rete nazionale. “Abbiamo speso 500 mila euro per creare questo raccordo che purtroppo non possiamo più utilizzare, perché dal 2014 la

politica di sviluppo del trasporto ferroviario si è completamente fermata, anzi i costi sono aumentati di oltre il 60 per cento”. L’effetto sulla movimentazione delle merci via ferro è stato devastante: l’interporto di Catania è passato da circa 2.700 treni all’anno a meno di 250 in tre anni. Allo stesso tempo si è affacciato sul mercato il progetto di Guido Grimaldi e della A.L.I.S., di cui Luigi Nicosia è uno dei soci fondatori. La strada, quindi, si è aperta verso il mare, grazie all’implementazione delle navi nel Mediterraneo ed un abbassamento dei costi di questo vettore di circa il 40 per cento. “Siamo un Paese particolarmente predisposto per la Autostrade del Mare, grazie alla nostra conformazione geografica. Ci manca solo lo sviluppo della retroportualità, ma per noi questo è il futuro del trasporto combinato”. Ci sarebbero pagine e pagine da scrivere su questo aspetto e sul fatto che abbiamo un porto come quello di Genova che potrebbe essere il più importante del sud Europa se non fosse che la logistica del traffico marittimo sia dislocata ad Alessandria!

LA TEMPERATURA CONTROLLATA, NUOVA FRONTIERA PER DN LOGISTICA

La recente adesione dell’operatore catanese ad un consorzio di imprenditore del settore agrumicolo, ha spinto DN Logistica ad attrezzarsi anche con mezzi isotermici e a temperatura controllata. “L’isotermico è un tipo di mezzo che già utilizzo per trasportare particolari prodotti alimentari, soprattutto nel periodo estivo, mentre per rispondere alle richieste di distribuzione di arance, pompelmi e melograni era necessari adottare mezzi più sofisticati per il freddo. Così la scelta è ricaduta su Lamberet con la quale abbiamo fatto un primo investimento di 10 semirmorchi”. Un’ulteriore crescita del business di questa bellissima realtà del sud Italia, dove il Costruttore transalpino è storicamente presente con la famiglia Mantella. “È per noi motivo di grande orgoglio – afferma Ismaele Iaconi, direttore commerciale di Lamberet Italia – poter servire la DN Logistica. Questa prima consegna di SR2 Green Liner con gruppo frigo Carrier Vector 1550 sono perfetti per il tipo di trasporto dell’azienda dei Nicosia e per la movimentazione sulle navi”.


Legalogistica

a cura di: Avv. Paolo Moroni e Avv. Claudia Balestreri

ADR, ovvero trasporto di merci pericolose. La regolamentazione e le novità per il 2019 (I parte) Cominciamo su questo numero a parlare di un argomento particolarmente delicato e che necessita di ampio spazio, tanto da doverlo sviluppare in due puntate. Le disposizioni normative relative al trasporto delle merci pericolose (imballaggio, fissaggio del carico e contrassegno) sono contenute nell’Accordo europeo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose su strada (ADR in codice) siglato a Ginevra nel 1957 ed entrato in vigore nel 1968.

L’ADR, come molti sanno, è un accordo internazionale tra paesi dell’ONU composto da 17 articoli che sanciscono i principi normativi e le procedure di adesione, applicazione e revisione dell’Accordo stesso, e di due allegati tecnici, che contengono le disposizioni regolamentari alle quali ci si deve attenere per lo svolgimento dei trasporti in questione (Allegato A: Identificazione delle merci pericolose, delle prescrizioni di imballaggio e della loro etichettatura; Allegato B: Costruzione, equipaggiamento ed uso dei veicoli stradali destinati al trasporto delle merci pericolose). In Europa il trasporto di merci pericolose è regolamentato dalla Direttiva 2008/68/CE che, emessa nel 2010, ha armonizzato le disposizioni tecniche per il trasporto su strada, per ferrovia e per vie interne navigabili facendo diretto riferimento, negli allegati, ai corrispondenti Accordi Internazionali ADR, RID e ADN, abrogando TUTTE le precedenti direttive sull’ADR-RID e sul Consulente per la Sicurezza del Trasporto di Merci Pericolose (DGSA). In Italia la Direttiva è stata recepita con il D.Lgs. 35/2010. Il testo degli Allegati viene aggiornato ogni due anni, tenendo in considerazione lo sviluppo tecnologico e le nuove esigenze del mondo del trasporto, anche sulla base delle raccomandazioni ONU per il trasporto di merci pericolose, che contengono, in forma

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Il pericolo è il mio mestiere

TRASPORTARE OGGI  febbraio/marzo 2019

normativa, le disposizioni comuni a tutti i modi di trasporto, ed a seguito delle direttive UE, recepite nel sistema normativo italiano con Decreti Legislativi emanati dal Ministero delle Infrastrutture.

Merci pericolose: quali sono e come possono essere trasportate

L’accordo europeo ricomprende in 13 classi le merci considerate pericolose, in quanto possibili cause di danni alle persone alle cose e all’ambiente e caratterizzate da specifiche caratteristiche chimico-fisiche. Riporta, inoltre, un’altra classificazione, costruita su due indici: codice di classificazione (asfissiante, corrosivo, infiammabile ecc.) e gruppo di imballaggio (grado di pericolo della sostanza a cui corrispondono esigenze di imballo più severe). Ogni sostanza è, poi, identificata con un numero a 4 cifre detto numero ONU che va riportato sugli imballaggi e nel documento di trasporto. Il trasporto può avvenire in colli, alla rinfusa, in cisterna e in container, a mezzo di veicoli che – in caso di trasporto delle merci pericolose in cisterna o di esplosivi in colli – devono possedere alcune caratteristiche peculiari ed avere ottenuto specifici certificati che attestino l’equipaggiamento elettrico, i dispositivi di frenata, il limitatore di velocità i dispositivi antincendio, e la conformità alle prescrizioni generali di sicurezza secondo le norme del Paese d’origine.

Le novità per il 2019

A far data dal 1 gennaio 2019, entrerà in vigore la versione aggiornata dell’Accordo Europeo sul trasporto di merci pericolose su strada: ADR 2019. Le disposizioni aggiornate saranno pienamente operative, dopo il semestre transitorio, a far data dal 1 luglio 2019. Si segnala, primariamente, che in tutto il testo dell’edizione 2019 dell’ADR il termine “rischio” è stato sostituito con “pericolo”, tranne che nella Classe 8 – materie corrosive. Di seguito si indicano le principali modifiche apportate ai singoli capitoli.

Capitolo 1.1 – Esenzioni È stata soppressa la lettera b) della sezione 1.1.3.1 sulle esenzioni per il trasporto di merci pericolose contenute in macchinari o dispositivi non specificati nell’ADR. Come vedremo nel paragrafo dedicato alle misure transitorie, fino al 31.12.2022 resterà comunque applicabile l’esenzione. È stata, inoltre, inserita una nuova nota b nella tabella 1.1.3.6.3 (quantità massima totale per unità di trasporto) per il trasporto di combustibili liquidi, che prevede che la quantità massima totale per ogni categoria di trasporto corrisponde a un valore calcolato di “1.000”. Attenzione: nel caso di diverse categorie di trasporto, la nota si riferisce alla quantità massima totale e non per ciascuna categoria (come specificato al paragrafo 1.1.3.6.4.) e s’intende: n per gli oggetti, massa totale in kg senza imballaggi; n per le materie solide, gas liquefatti, sia refrigerati che disciolti, massa netta in kg; n per materie liquide, quantità totale in litri; n per i gas compressi, assorbiti e prodotti chimici sotto pressione, capacità in acqua del recipiente in litri.

Capitolo 1.2 – Definizioni L’ADR 2019 ha introdotto le seguenti nuove definizioni alla sezione 1.2.1. n “Bombola sovrastampata”: destinata al trasporto di GPL con capacità in acqua non superiore a 13 l. costituita da bombola interna in acciaio saldato rivestito, protetta da involucro sovrastampato di materiale plastico cellulare, indissolubilmente incollato alla parete esterna della bombola in acciaio. n “Diametro”: il diametro interno del serbatoio delle cisterne. n “Rivestimento protettivo”: quello che protegge il materiale metallico della cisterna dalle materie da trasportare (definizione non applicabile al rivestimento utilizzato solo per proteggere la materia trasportata). n “Cisterna chiusa ermeticamente”: non equipaggiata con valvole dei sicurezza, dischi di


rottura o altri dispositivi di sicurezza simili oppure è equipaggiata con valvole di sicurezza precedute da disco di rottura, ma non da valvole di depressione. Si segnala che le seguenti definizioni sono state aggiornate con l’introduzione delle parti che si riportano in corsivo: n “Temperatura di controllo”: temperatura massima alla quale il perossido organico, la materia autoreattiva o la materia che polimerizza possono essere trasportati in sicurezza. n “Materiale animale”: carcasse di animali, parti di corpi di animali o prodotti di alimentari o mangimi derivati da animali.

Capitolo 1.6 – Misure transitorie L’edizione 2019 specifica che quanto è oggetto dell’ADR può essere trasportato fino al 30 giugno secondo le disposizioni dell’ADR loro applicabili fino al 31.12.2018. Le altre specifiche misure transitorie previste sono riportate nel prosieguo dell’articolo nei paragrafi che tratteranno i singoli capitoli.

Capitolo 1.8 – Misure di controllo Importantissime novità in questa sezione riguardano la già anticipata introduzione dell’obbligo di nomina del Consulente alla sicurezza anche per gli speditori entro il

termine ultimo del 31.12.2022 e l’estensione del certificato di formazione professionale del consulente. Qualora questi abbia esteso il campo di applicazione del suo certificato durante il periodo di validità, questo, comunque, resta quello del certificato precedente. In relazione al rilascio dei certificati di formazione per consulenti sicurezza merci pericolose, peraltro, si ricorda che il termine per l’adeguamento alle previsioni contenute nell’ADR 2019 slitta al 31.12.2020. Le modifiche apportate ai capitoli seguenti verranno analizzate nella II parte dell’articolo, che verrà pubblicata sul numero di marzo.

Sul prossimo numero di Trasportare Oggi proseguiremo con l’analisi della nuova legge.

I NOSTRI ESPERTI Lo Studio si occupa di diritto amministrativo, contrattuale, commerciale, della navigazione e dei trasporti, del lavoro e delle nuove tecnologie.

In particolare, sta attualmente sviluppando un progetto sull’utilizzo diffuso delle tecnologie blockchain e dei ledger distribuiti, nonché sulle potenzialità degli smart contract, al fine di impiegare tali strumenti, ad esempio, per semplificare, velocizzare e conferire maggiore trasparenza al flusso di informazioni sottostante ad ogni trasporto nazionale ed internazionale. Inoltre, lo Studio può offrire consulenza

alle piccole, medie e grandi imprese che si occupano di trasporti nelle problematiche relative all’individuazione dei siti di logistica, dei contratti d’appalto per la realizzazione degli stessi. Inoltre, propone assistenza mirata sia in fase di redazione di contratti di subtrasporto, appalto di servizi di trasporto, individuali di lavoro, accordi aziendali e sindacali, sia nella eventuale fase patologica del rapporto tra le parti coinvolte.

INFO Per maggiori informazioni e richieste di consulenze legali: www.pmeg.it

Ci trovate al Transpotec 20 19 21-24 Febbra io padiglione 10 stand L 2.1

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PROFESSIONE

QUEBEC

CAMIONISTA

Nel grande In Quebec, dove il legname rappresenta un’immensa fonte economica, sono i camionisti a fare la parte del leone.

Mostri a due rimorchi su fango e ghiaccio

di

Fergus G, Flaherty

C’

è il sole, ma fa tanto freddo nel grande capannone della Bearn, in mezzo a una natura selvaggia, fatta di boschi infiniti, di montagne innevate, di un sole splendente ma freddo. Siamo nella contea di Temiscamingue, 650 chilometri a Nord Est di Montreal, nel Quebec canadese, alla frontiera con l’Ontario. La Bearn è un’azienda che fa parte di un grande gruppo industriale, un impero del legname e dei suoi derivati, dalla carta per i quotidiani, fino ai tronchi grezzi, passando per il legname per l’edilizia. Nella sede di Temiscamingue, l’azienda ha circa 300 dipendenti, una buona parte di questi sono camionisti.

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TRASPORTARE OGGI  febbraio/marzo 2019


NORD Il trasporto dei tronchi, così come ogni altro trasporto pesante in queste zone si ferma in primavera, quando c’è il disgelo e le strade diventano piste fangose e pericolose. Si viaggia solo in estate o sul ghiaccio.

TIMBER TRUCKS E TRENI DOPPI

Sono gli enormi timber trucks, o le combinazioni trattore-semirimorchi, a portare tronchi e legname dappertutto. Sia d’estate che d’inverno l’andirivieni di camion è continuo, le motrici 6x4, da dieci ruote, incrociano combinazioni più lunghe, a tre veicoli, i cosiddetti “treni doppi”, tirati da un trattore 6x4. “Da qui – dice Pierre Gagnon, il sovrintendente – passano una cinquantina di camion al giorno, ma solo in estate e inverno; durante il disgelo, in primavera, il traffico si ferma: le strade diventano impraticabili,

“Per fare quattrocento chilometri ci vogliono cinque o sei giorni: si viaggia sul ghiaccio. piste fangose dove le ruote sprofondano. In questa regione, dove i boschi coprono il 72% del territorio, per un totale di 1,3 milioni di ettari, il freddo non ferma mai l’attività. Da secoli, né le lunghe notti invernali, né le terribili temperature, vanno a toccare le attività lavorative. D’inverno – dice ancora Pierre Gagnon – quando il tempo è buono, la temperatura è di -15, quando fa freddo si arriva a -35, ma gli uomini e le macchine sono rodati a queste condizioni estreme per sei mesi l’anno e quasi non ci fanno caso”. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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PROFESSIONE

QUEBEC

CAMIONISTA

Difficilmente in Canada, come anche negli Stati Uniti, vengono usate motorizzazioni superiori ai 500 CV, davvero una differente mentalità rispetto all’Europa.

UNA VITA MERAVIGLIOSA

Richard Desrochers ha una piccola azienda di trasporti, che gestisce con i due figli e un paio di autisti. Nel suo parco veicoli alcuni trattori Western Star e Freightliner. Richard ha sessantacinque anni e fa il camionista da quaranta. Ha lavorato e lavora in qualsiasi clima e in qualsiasi situazione; è fiero di farlo ed è fiero che i suoi figli abbiano fatto la sua stessa scelta. “Siamo fortunati – dice – viviamo nel posto più bello del mondo e facciamo un mestiere che ci permette di goderci al massimo questo posto. Voi non potete immaginare

Sono gli enormi e classici timber trucks a portare i tronchi, o le strane combinazioni trattore-semirimorchi, a far arrivare i semilavorati da quella contea a tutto il continente americano.

Richard Desrochers, ha una piccola azienda di trasporti con due figli e tre autisti. Lavora per la Bearn.

cosa si provi la notte, nei boschi, con il freddo che ti taglia il respiro a guardare il cielo stellato. Ti senti il padrone dell’universo. E quando rientri nella tua cabina calda, confortevole, ti stendi sul lettino e guardi la notte al di la del parabrezza. E sei solo, solo in mezzo alla natura”.

DURI COME I TRONCHI

La vita di chi trasporta per la Bearn non è facile davvero: innanzi tutto le condizioni

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TRASPORTARE OGGI  febbraio/marzo 2019

atmosferiche e, di conseguenza, lo stato delle strade. “Per fare quattrocento chilometri – continua – ci vogliono cinque o sei giorni: si viaggia sul ghiaccio. Avete mai visto un semirimorchio carico di tronchi che va in ‘ jack-knife’* sul ghiaccio? È uno spettacolo che non si dimentica e, se ne esci vivo pensi che, nella vita, non potrà mai capitarti di peggio. E per sopportare questo, per vincere la paura, bisogna essere duri come i tronchi che trasportiamo”.

*Jack-knife: termine gergale inglese, letteralmente “coltello a serramanico”. Si chiama così il movimento del semirimorchio che, slittando o sbandando, si mette quasi parallelo al trattore.


STRANI TRENI STRADALI Se i trattori dei timber truck sono spettacolari, ma non troppo “strani”, le combinazioni che più stupiscono noi europei, sono sicuramente quelle adibite al trasporto dei semilavorati. Si tratta, di solito, di tre veicoli, un trattore e due semirimorchi, per una lunghezza totale di 25 metri, e un ptt che può arrivare a 62,50 ton. Hanno 8 assi e possono viaggiare soltanto su alcune strade con l’autorizzazione della polizia.

Al di là delle “sparate” di un vecchio camionista, è fuori dubbio che guidare questi mostri sul ghiaccio o nel fango, non è cosa da tutti. Per il trasporto dei tronchi, le combinazioni stradali sono di solito le più classiche (per quei Paesi), per una lunghezza massima di 23 metri: un trattore 6x4 e un semirimorchio tre assi da 16,20 metri con un ptt di 44,5 o 47,5 ton, in base alla distanza tra gli assi. Alcuni semirimorchi hanno anche un quarto asse (per un totale di 26 ruote); in questo caso il ptt arriva a 55,5 t.

Pierre Desrochers, uno dei figli del “vecchio” Michel, anche loro sono stati contagiati dalla passione del padre per questo lavoro.

Per i prodotti semilavorati le combinazioni sono, almeno per noi, spettacolari: tre veicoli, un trattore e due semirimorchi, per una lunghezza di 25 metri. Il ptt di questi “treni stradali” con 8 assi è piuttosto alto, arriva a 62,50 ton., talmente alto che possono marciare solo in autostrada o su alcune statali con l’autorizzazione della polizia, sotto il cartello obbligatorio “train routier”. Per tirare questi “treni” si usano motori Caterpillar o Detroit Diesel di potenza intorno ai 500 CV, pochi, rispetto alle potenze che si usano in Europa.

Voi non potete immaginare cosa si provi la notte, nei boschi, con il freddo che ti taglia il respiro a guardare il cielo stellato. OGNI VIAGGIO È UN’AVVENTURA

Gli autisti che vivono nella Contea di Temiscamingue, vanno suddivisi in due grandi gruppi: quelli che portano i tronchi e quelli, invece, che si dedicano ai prodotti semilavorati. I secondi vivono in azienda, caricano e scaricano nei piazzali e, tranne la guida, svolgono un’attività relativamente monotona. Sono invece i “timber drivers” a vivere la vita del “Grande Nord”. Sono loro che si arrampicano tra i boschi, e che poi riscendono, per strade che sono poco più di una pista, trascinando più di 50 tonnellate. Sono loro che con la strada ghiacciata sudano freddo, mentre sentono i tronchi nel semirimorchio muoversi pericolosamente e le catene che li serrano cigolare sotto sforzo. Tuttavia, la maggior parte di loro, la pensa come Desrochers: non c’è nulla di meglio di questo mestiere dove la paga è relativamente buona, la vita è vita vera e, soprattutto, c‘è la consapevolezza di svolgere una funzione utile alla società, perché anche nel Grande Nord, se si fermano i camion si ferma l’economia. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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Anno 5 - febbraio/marzo 2019 - n. 30

PALLETWAYS: l’importanza della logistica

Un network all’avanguardia per la gestione dei pallet e non solo.

NOTIZIE DAL MERCATO

OMNITRAC DI GOODYEAR

IL FUTURO DI SAF-HOLLAND


NOTIZIARIO

HELLA

Collaborazione con Faurecia

FRA-BER

Ghiaccio? Neve? È arrivato il prodotto giusto! Durante la stagione più fredda, un fastidioso quanto resistente strato di ghiaccio sul parabrezza rende spesso impossibile la visibilità a tutti colori che desiderano mettersi alla guida siano essi automobilisti, scooteristi, motociclisti, camionisti. FRA-BER ha realizzato NO ICE lo spray No Gas capace di risolvere velocemente questo genere di inconveniente senza dover fare ricorso a spazzole (per “grattare” via il ghiaccio) o ad un getto di acqua calda…. NO ICE è davvero efficace ed è in grado di sciogliere anche il ghiaccio più spesso ripristinando la visibilità necessaria per poter guidare senza alcun rischio mentre può svolgere anche un’azione preventiva se viene applicato sulla parte soggetta al congelamento prima dell’esposizione alle basse temperature. Si tratta di un prodotto che non unge e non lascia residui, non attacca guarnizioni e spazzole tergicristallo e può anche essere impiegato per decongelare le serrature. Da avere sempre con sé durante tutta la stagione invernale, NO ICE è proposto da FRABER in una confezione NO GAS da 750 ml in vendita su AMAZON e presso i concessionari FRA-BER al prezzo di euro 7,13 (iva compresa).

DIESEL POWER BY MAGIGAS

Un prodotto nato per l’ambiente La sua formulazione, ricca di componenti ossigenanti e capace di alzare il numero di cetano, permette di migliorare la combustione del gasolio riducendo i consumi, aumentando le prestazioni e abbassando le emissioni di particolato, monossido di carbonio e ossido di azoto. Inoltre, grazie alla sua base detergente, Diesel Power risulta ideale per la pulizia degli iniettori e come sbloccante di pompe con notevoli proprietà antischiuma e anticorrosione. Se impiegato regolarmente elimina in partenza la formazione delle parti carboniose incombuste. Pur non essendo un prodotto specifico per i climi rigidi, permette di evitare il congelamento del gasolio e del relativo filtro facilitando l’avviamento del motore anche a basse temperature. Si utilizza in percentuale dal 2 al 5% in funzione delle prestazioni che si vogliono ottenere. Per una corretta ed efficiente manutenzione, si consiglia di ripetere il trattamento ogni 3.000/4.000 km Diesel Power è in vendita in lattine da 1/2 litro al prezzo indicativo di Euro 18,90 (iva compresa).

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Lo specialista di illuminazione ed elettronica HELLA e il fornitore Francese Faurecia hanno avviato una partnership strategica per lo sviluppo di soluzioni innovative per l’illuminazione di interni. All’interno di questa collaborazione entrambe le aziende svilupperanno soluzioni di illuminazione ad alto contenuto tecnologico nell’ambito del “surface-lighting” e “dynamic-lighting” per la realizzazione di cockpit integrati e personalizzati. Faurecia mette a disposizione le sue competenze di produttore di sistemi integrati per interni del veicolo, mentre HELLA fornisce soluzioni innovative nel campo dell’illuminazione per interni. “I trend come la guida autonoma e l’individualizzazione richiedono una trasformazione radicale dell’interno dei veicoli. Stiamo quindi già lavorando intensamente su nuovi concept di illuminazione interna che permettono una grande varietà di nuove funzioni che possono essere adattate alle necessità dei passeggeri e alle differenti situazioni di guida,” ha detto il CEO di HELLA Dr. Rolf Breidenbach. “La collaborazione con Faurecia ci darà ulteriori opportunità per lo sviluppo di soluzioni innovative per l’illuminazione interna dei veicoli nella sua totalità”. Patrick Koller, CEO di Faurecia: “Nel rapido cambiamento dell’industria automotive, abbiamo bisogno di creare valore attraverso innovazioni con un rapido ‘time to market’. Come integratori di sistemi all’interno dei veicoli, abbiamo creato delle partnership allo scopo di espandere le nostre competenze tecnologiche e per essere più veloci nello sviluppo delle soluzioni. La nostra collaborazione strategica con HELLA è l’ultimo esempio di questo approccio”.

AIR LIQUIDE

Importante investimento nell’Idrogeno Air Liquide ha annunciato la costruzione, negli Stati Uniti occidentali, della prima unità di produzione di idrogeno liquido di grandi dimensioni destinata ai mercati dell’energia basata sull’idrogeno. Il Gruppo inoltre ha firmato un contratto a lungo termine con FirstElement Fuel Inc. (FEF), uno dei principali attori nella distribuzione dell’idrogeno negli Stati Uniti, per la fornitura di idrogeno alla sua rete di stazioni in California. Questi nuovi impegni serviranno a soddisfare le crescenti esigenze del mercato della mobilità a idrogeno in California e contribuiranno allo sviluppo di veicoli elettrici a idrogeno, nonché all’espansione di questo mercato in tutto lo stato. Air Liquide prevede di investire più di 150 milioni di dollari americani per realizzare un impianto di idrogeno liquido negli Stati Uniti occidentali, la cui costruzione sarà avviata all’inizio del 2019. Il sito avrà una capacità produttiva di quasi 30 tonnellate di idrogeno al giorno, un volume in grado di rifornire 35.000 veicoli elettrici a celle a combustibile (FCEV). La messa in servizio di questa fonte di approvvigionamento affidabile permetterà di servire i 40.000 veicoli elettrici alimentati a pile a combustibile attesi in California entro il 2022. Michael Graff, Executive Vice President e membro del Comitato Esecutivo del Gruppo Air Liquide, che supervisiona le Americhe, ha dichiarato: “Questo nuovo investimento nella produzione di idrogeno e la nostra collaborazione con FirstElement Fuel dimostrano il nostro impegno a lungo termine per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno destinata alla mobilità. Tali accordi consentono di accelerare l’introduzione di nuovi veicoli a idrogeno - auto, camion, autobus - previsti da case automobilistiche come Toyota, Honda e altri importanti produttori di componenti di primo piano in California. Siamo convinti che l’idrogeno costituisca un vettore energetico sostenibile essenziale per il nostro futuro e un pilastro fondamentale della transizione energetica”. febbraio/marzo 2019


DIESEL TECHNIC

Ora consegne in giornata con “Same Day Delivery” Diesel Technic Italia, filiale italiana di Diesel Technic Group - uno dei più importanti fornitori nell’Aftermarket indipendente di ricambi per tutti i tipi di veicoli, ha ulteriormente migliorato il proprio servizio al cliente introducendo “Same Day Delivery” per la consegna in giornata degli ordini effettuati entro le ore 10,30. L’obiettivo del nuovo servizio è di agevolare sempre di più il lavoro quotidiano dei propri partner di distribuzione e delle rispettive officine clienti. Diesel Technic offre il nuovo

servizio grazie alla disponibilità di 4 veicoli dedicati che, dal lunedì al venerdì, partono dal magazzino di Verona e raggiungono tutto il nord Italia in giornata, rendendo sempre più efficiente e tempestiva la consegna di ricambi e accessori a marchio DT Spare Parts e SIEGEL Automotive, circa 41.000 prodotti adatti a sostituire milioni di riferimenti sia per camion, rimorchi, autobus e furgoni, sia per auto, mezzi agricoli e da costruzione, nautica e applicazioni industriali. Per il

VOLKSWAGEN

Nuovo carburante rigenerato per ridurre le emissioni di CO2

La fase di sperimentazione si è conclusa con successo: la Volkswagen ha testato il carburante di nuovo sviluppo R33 BlueDiesel nella sua stazione di servizio interna di Wolfsburg da gennaio 2018. Questo carburante innovativo permette di risparmiare almeno il 20% di CO2 rispetto al gasolio convenzionale grazie all’uso di biocarburanti. Inoltre, permette ai grandi Clienti di raggiungere significativi obiettivi di tutela ambientale nell’utilizzo delle loro flotte aziendali. L’R33 è stato sviluppato dalla Volkswagen e dall’Università di Coburgo in collaborazione con altri partner. L’attuale fornitore da gennaio 2018 è Shell Global Solution in cooperazione con Tecosol e Neste, che hanno fornito carburanti certificati in conformità agli standard europei. L’R33 BlueDiesel è conforme agli standard DIN EN 590 per il gasolio e rispetta tutti i criteri per l’uso di un carburante standard senza necessità di ulteriori requisiti. Questo carburante innovativo è di particolare interesse per i grandi Clienti flotte della Volkswagen i cui veicoli Diesel percorrono molti chilometri l’anno, in quanto il suo utilizzo contribuisce al raggiungimento degli obiettivi aziendali di tutela ambientale. Le patatine fritte hanno un ruolo importante nella produzione di materiali grezzi per biocarburanti, poiché i grassi che vengono usati per cucinarle di norma andrebbero smaltiti. Invece, i moderni processi permettono di utilizzare questi rifiuti in modo intelligente. Il grasso viene filtrato, ripulito e processato in una miscela di paraffina o biodiesel, che viene poi aggiunto al gasolio tradizionale. L’R33 BlueDiesel, per esempio, è realizzato fino al 33% con componente bio proveniente esclusivamente da materiali di scarto.

resto del territorio, la consegna rimane garantita entro il giorno successivo all’ordine. Il servizio “Same Day Delivery” è reso possibile anche dal recente ampliamento del magazzino di Verona che ospita una gamma sempre più ampia di ricambi a marchio DT Spare Parts e SIEGEL Automotive e, quindi, rende subito disponibile un numero maggiore di codici direttamente dallo stock di Diesel Technic Italia, attualmente oltre 15.000. Grazie ai tempi di consegna

ancora più rapidi, all’orario prolungato e al magazzino ampliato, i prodotti a marchio DT Spare Parts e SIEGEL Automotive sono sempre nel posto giusto al momento giusto e i partner di distribuzione di Diesel Technic possono soddisfare le esigenze dei propri clienti in modo rapido e, di conseguenza, agevolarli con una riduzione dei tempi di fermo veicolo.

MIDLAND

Tecnologia e sicurezza per mezzi di trasporto pesanti

L’ultima novità per il mondo dell’autotrasporto: Truck Guardian Wireless, un sistema di sorveglianza che registra su scheda SD tutti i movimenti durante la guida e nei momenti di sosta. Ideale per controllare tutto ciò che accade dentro e intorno al veicolo per viaggiare in assoluta sicurezza, soprattutto nei tragitti più lunghi. Questo nuovissimo sistema di videosorveglianza è composto da un monitor e da una telecamera e può essere installato in modo semplice in posizioni differenti a seconda delle esigenze del conducente dell’automezzo. Il monitor, utilizzato per visualizzare ciò che le telecamere riprendono, è comandabile a distanza attraverso un telecomando wireless e può essere abbinato fino ad un massimo di quattro dispositivi, visualizzabili anche contemporaneamente. La telecamera, invece, è resistente all’acqua ed è dotata di led infrarossi che permettono la visualizzazione notturna. Questo sistema è stato creato per i camion ma è utilizzabile anche su camper, motorhome e diversi tipi di automezzi ingombranti.

LIQUI MOLY

Distribuzione in Italia trasformata L’azienda commercializza la sua gamma tramite importatori e distributori indipendenti. Società affiliate proprie sono solo presenti negli USA, in Portogallo e in Sudafrica. A questi tre paesi ora si aggiunge l’Italia. “Questo indica il grande potenziale che vediamo in questo mercato”, dice Salvatore Coniglio, Direttore Export LIQUI MOLY Italia che prevede di raddoppiare il suo fatturato nei prossimi anni. Finora LIQUI MOLY – diventata famosa soprattutto per gli additivi - aveva collaborato con un importatore. “Ma ora era tempo di fare il passo successivo, che, grazie alle nostre risorse, ci riesce più facilmente rispetto al nostro importatore” ha continuato Salvatore. La fase successiva significa notevoli investimenti nel mercato per continuare a crescere. Questa inizia con il proprio magazzino completo che aumenta la disponibilità delle merci e riduce i tempi di fornitura. A questo si collega un chiaro ampliamento della gamma di prodotti. L’azienda vede grandi possibilità soprattutto nel settore dei veicoli commerciali e si prevede inoltre di ampliare la cerchia dei clienti che riceveranno un servizio ancora migliore. A tal fine LIQUI MOLY punta su un’assistenza personale e interfacce fisse. www.trasportale.it

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NOTIZIARIO

COOPER

EXIDE TECHNOLOGIES

Lancio di nuove batterie VRLA al GEL Leader globale nelle soluzioni per l’accumulo di energia, Exide aiuta i gestori delle flotte a incrementare l’efficienza della propria attività grazie all’introduzione, nella gamma truck, delle batterie VRLA (valve regulated lead-acid) al GEL ad alte prestazioni, in grado di portare la capacità di ciclaggio a nuovi livelli. Per rispondere a queste crescenti esigenze, Exide introduce Endurance+PRO GEL, una innovativa batteria VRLA basata sulla tecnologia GEL che offre vantaggi competitivi per i proprietari delle flotte di veicoli commerciali e gli installatori. Sviluppata per garantire ciclaggi estremi, la tecnologia delle batterie al GEL - originariamente inventata da Sonnenschein®, marchio Exide - fornisce un impressionante rendimento energetico per tutta la durata di vita della batteria. La tecnologia GEL non richiede manutenzione ed è estremamente resistente alla scarica profonda, garantendo al tempo stesso partenze sicure e affidabili. È una tecnologia collaudata nelle applicazioni più esigenti e difficili. La nuova batteria, senza manutenzione, offre una resistenza al ciclaggio maggiore rispetto agli accumulatori ad acido libero SHD (super heavy duty) e AGM (absorbent glass mat). Per questo, la nuova batteria Exide risulta ideale per utilizzi particolarmente energivori, quali quelli dei camion a lunga percorrenza dotati di attrezzature “life on board” e dei veicoli commerciali che effettuano numerose consegne in città. La batteria raggiunge la scarica più profonda possibile per una migliore disponibilità di energia, con un conseguente ciclo di vita prolungato. Exide - fornitore leader a livello mondiale di batterie OE e aftermarket per i mercati automotive e industrial - offre un’ampia scelta per la sostituzione delle batterie sui veicoli commerciali e industriali.

Nuovo Evolution Van

Il nuovo pneumatico Evolution Van di Cooper Tire Europe è stato progettando pensando al conducente. Un battistrada resistente per una lunga durata, eccellenti prestazioni di frenata sul bagnato per una tenuta di classe B e una fascia laterale resistente dotata di tasselli antisfregamento contro il marciapiede che riducono i danni e l’usura prematura, fanno dell’Evolution Van di Cooper lo pneumatico perfetto per i conducenti e i manager di flotta. Lo pneumatico è progettato per garantire un ottimo rapporto qualità/prezzo. Non è solo durevole e resistente ma offre anche un attrito ridotto e di conseguenza un ridotto consumo di carburante, il che rende questo nuovo pneumatico della gamma Cooper economico e ideale per i proprietari di furgoni e i manager di flotta più accorti. In termini di prestazioni, il nuovissimo battistrada con mescola ad alto contenuto di silice di questo pneumatico per furgoni commerciali offre stabilità durante la frenata sul bagnato e manovrabilità. Michiel Kramer, Direttore del marketing per Cooper Tire Europe ha dichiarato: “Il nostro nuovo pneumatico Evolution Van è stato sviluppato nel nostro Centro Tecnico Europeo per soddisfare le richieste dei suoi utilizzatori: presenta infatti una struttura durevole, livelli di sicurezza elevati e un’ampia gamma di equipaggiamenti che copre oltre l’80% del mercato. Lo pneumatico Evolution Van di Cooper conferma che gli pneumatici Cooper sono fatti per durare”.

LINK UTILI SCELTI PER VOI www.liqui-moly.com

Liqui-Moly è un produttore conosciuto in tutto il mondo di lubrificanti, oli per motore, additivi, prodotti per la cura dell’auto, prodotti chimici per la riparazione, nonché prodotti di assistenza, incollaggio e tenuta della massima qualità. La vasta gamma di prodotti proposti copre qualsiasi esigenza: con più di 4.000 articoli, vengono offerti per ogni veicolo al mondo prodotti che calzano su misura, per vetture, motocicli, veicoli commerciali, macchine operatrici.

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www.airtopitalia.eu

L’azienda italiana di Soliera (MO) in soli 25 anni ha conquistato una posizione dominante nel mercato della filtrazione aria, grazie alle elevate prestazioni dei propri prodotti nell’abbattimento di pollini, polvere e sostanze inquinanti. Dispone inoltre di una rete capillare di Distributori per la commercializzazione in Italia e in Europa, oltre ad una rete di importatori diretti per Americhe, Asia ed Africa sud-orientale. Disponibile il catalogo online.

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www.lampa.it

L’azienda mantovana propone oltre 20.000 accessori per auto, furgoni, camion ma anche moto e ciclo. Tavolini per cruscotto su misura, fari ausiliari, tappeti su misura (disponibili per tutti i truck delle sette sorelle), coprivolanti in TPE, luci a led e paraspruzzi, sono solo un esempio degli articoli Lampa che soddisfano ogni tipo di esigenza. Disponibile un catalogo completo consultabile sul sito.



COVERSTORY

PALLETWAYS

Palletways Italia è una società leader nella

Crescita inarrestabile distribuzione espressa

di merce pallettizzata: la rincontriamo a distanza di mesi per comprenderne e celebrarne il successo

di Federica Lugaresi

C

ome scriveva Agatha Christie “Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”. Così Palletways di “indizi” a riscontro del proprio successo e crescita ne ha disseminati svariati. Soprattutto nell’ultimo anno. Non stiamo parlando di un romanzo giallo dalla fitta trama, ma di un’azienda con la A maiuscola e dal percorso iperbolico ascendente e costellato da numerosi traguardi. Ma andiamo per gradi. Palletways nasce nel 1994 nel Regno Unito per soddisfare la domanda di un

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servizio specializzato in grado di distribuire in modo efficiente partite di merce su pallet da una tonnellata, con le medesime soluzioni che i corrieri espresso applicano alla movimentazione di buste e piccoli colli. Oggi, rappresenta la maggiore rete europea (45.000 sono i pallet lavorati ogni giorno) che conta oltre 400 concessionari, 18 hub operativi in 24 paesi, compresa l’Italia. E, proprio nel nostro Paese, identifica il primo – ma soprattutto nuovo – network italiano di merce su pallet. Il segreto del suo successo? Rispondere alla necessità del mercato con consegne, sicure ed in tempi rapidi, di merci da una tonnellata. febbraio/marzo 2019

ESPANSIONE 2018

L’anno che si è appena concluso è stato intenso e significativo soprattutto in termini di crescita. Una crescita rapida dato che negli ultimi 12 mesi il Gruppo ha dato il benvenuto a 36 nuovi concessionari al fine di garantire i suoi servizi ai sempre più numerosi clienti in 20 paesi e gestire al meglio i volumi di merce distribuita. La sua rete di concessionari, infatti, movimenta “oltre 10 milioni di pallet ogni anno servendo complessivamente circa 50.000 clienti in tutto il Vecchio Continente” ci informano dall’Azienda. Solo nel 2017 Palletways contava 320 membri, ma ad oggi


opportunità di business, con l’Italia che per es. esporta 10 miliardi di euro di merci verso i Paesi nordici”. Ma è alla fine dello scorso novembre che Palletways è partita con l’offerta di servizi di ritiro e consegna tra l’Ungheria e gli altri 23 Paesi del network in tutta Europa. Ovviamente formando la propria rete ungherese, con 11 concessionari, che manterranno alti gli standard a cui ci ha abituati. L’hub centrale locale è ubicato a Biatorbagy, nella periferia occidentale di Budapest, da dove Palletways è in grado di offrire una gamma completa di servizi di spedizione sia nazionali che internazionali (compreso il servizio Premium per le consegne il giorno successivo in Ungheria e il servizio Economy con consegna entro mezzogiorno, tutti dotati del sistema di Track and Trace delle merci fra i più avanzati del settore).

IN ITALIA COSA SUCCEDE

vanta una squadra di oltre 400 concessionari registrando una crescita senza precedenti di nuovi ingressi nel network. Mai come in questo caso vale l’andante l’unione fa la forza e, rafforza la Rete aggiungiamo noi. Solo in Italia sono entrati 17 nuovi concessionari (altri 19 nel resto d’Europa) che ovviamente hanno permesso di migliorare il servizio. Tanto per fare un esempio, la Germania ha ampliato la propria rete con 5 nuovi membri capaci di coprire il nord, sud e ovest del paese consentendo di ridurre i tempi di ritiro delle merci da 48 a 24 ore. Il 2018 è stato anche l’anno di espansione verso i Paesi scandinavi grazie alla collaborazione con PostNord, il principale fornitore di servizi logistici in quest’area. Relativamente a ciò, il Gruppo Palletways dichiara che “è sempre alla ricerca di opportunità per espandere e migliorare la propria offerta per tutti i concessionari e clienti. Il raggiungimento dei Paesi scandinavi rappresenta un momento molto importante per il Gruppo che può cogliere tutte le

Palletways Italia è costituito da 110 concessioni distribuite capillarmente sul territorio nazionale. Stiamo parlando, insomma, di una realtà ben consolidata il cui il network ritira, smista e distribuisce oltre 12.000 pallet a notte attraverso i quattro hub di Bologna, Milano, Verona e Avellino. Una rete molto forte (grazie anche alle new entry del 2018) la cui mission è alzare costantemente gli standard di qualità offerti ai clienti. Il Presidente Albino Quaglia ha dichiarato: “La selezione, la fidelizzazione e l’inclusione delle migliori aziende di autotrasporto costituisce una parte fondamentale del nostro lavoro. Abbiamo fatto in modo che il nostro supporto per i concessionari sia il più vantaggioso possibile. Entrare in Palletways vuol dire poter contare sull’expertise dei nostri manager, sull’assistenza di professionisti del marketing e sulla consulenza di tecnici che sviluppano soluzioni tecnologiche tra le più avanzate nel settore. Tutto ciò permette, inoltre,

ai membri della nostra squadra di ottenere un importante vantaggio competitivo”. In meno di due mesi, si è verificato l’ingresso di otto nuovi concessionari al fine di far fronte alla crescita dei volumi di merce distribuita nel nostro Paese. Ovviamente anche le new entry che si sono unite alla rete italiana, sono dotate di una struttura operativa adeguata alla veicolazione delle merci sia da che per gli hub, proprio per garantire standard operativi elevatissimi ed omogenei su tutto il territorio. Con questa formula, i clienti possono avvantaggiarsi di costi competitivi e di un servizio ai massimi livelli, mentre i concessionari “hanno la possibilità di migliorare l’efficienza operativa” che come singole realtà non sarebbero in grado di raggiungere.

IL GREEN COME PILASTRO

Palletways identifica un’eccellenza italiana attenta alla propria “footprint” e quindi sensibile ai processi per diminuire l’impatto ambientale. Diverse sono le iniziative a cui l’azienda aderisce: l’ultima in ordine cronologico è Treedom – l’unica piattaforma web al mondo che permette di piantare un albero a distanza e seguirlo online – che Palletways ha supportato con la piantumazione di 30 alberi di arancio in Sicilia che contribuiscono all’assorbimento di 30.000 kg di CO2. Ma la sostenibilità è applicata concretamente e quotidianamente anche nelle fasi operative attraverso la gestione attenta sugli scambi per ottimizzare (e non sprecare) i km percorsi dai veicoli; l’utilizzo della carta intestata su carta riciclata; e la gestione degli Epal (riciclo e sistema di interscambio dei pallet efficiente) che consente di minimizzare lo smarrimento degli stessi.


COVERSTORY

PALLETWAYS Misure green…tose che hanno permesso a questa realtà emiliana di intraprendere un percorso di garanzia di qualità, ottenendo anche la certificazione ISO 14001 (la norma riconosciuta a livello internazionale attestante che un’azienda ha un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività). Occhi puntati anche sui veicoli a basso impatto ambientale: lo scorso febbraio Palletways ha annunciato di aver introdotto nella propria flotta il primo mezzo elettrico – ad impatto zero – per le consegne nei centri storici delle città. Ovviamente il veicolo, un Nissan NT400 3.5 Ton, rappresenta il primo di una lunga serie. È ormai assodato infatti che l’e-commerce avrà sviluppi sempre più spinti e Palletways – interessata anche a questo business – si sta attrezzando e strutturando in questo senso.

Lo stesso Quaglia ha dichiarato: “Il servizio Palletways, nato per gestire in espresso le consegne di piccole partite di merce palletizzata, sta conquistando sempre di più anche clienti che hanno bisogno di consegnare nei centri storici, come ristoranti, enoteche, e – con l’espansione dell’e-commerce – anche privati. L’utilizzo dei mezzi elettrici ci consentirà di

garantire le consegne non più in fasce orarie limitate e di mantenere alto il livello del nostro servizio nel rispetto degli standard di sostenibilità e di qualità di vita dei cittadini. Questa scelta rappresenta un ulteriore passo verso la sostenibilità ambientale, tema caro non solo a Palletways Italia ma al centro delle attenzioni di tutto il Gruppo”.

IL PRESIDENTE Albino Quaglia vanta un’esperienza ventennale nel settore della logistica e dei trasporti. Nel 2006 si “innamora” dell’azienda come consulente per Palletways Group UK durante l’acquisizione di Palletways Italia e nel 2016 diventa Presidente. Il manager ci ha regalato parte del suo prezioso tempo per raccontarci la carta di identità della realtà bolognese e il segreto del suo successo. In due parole che cos’è Palletways?

È il primo e nuovo importante network italiano di trasporto di merce pallettizzata in cui vengono applicate le regole delle spedizioni di grandi dimensioni alla merce su pallet. Grazie ad una rete di concessionari – che sono imprese di trasporto – ci vengono affidate merci da trasportare che in 24 ore concludono il loro percorso. L’azienda fa parte del Gruppo Imperial Logistics che offre servizi di logistica in Europa, Sud America e Africa.

Qual è il segreto del successo di questa formula?

Essenzialmente si risponde alla necessità del mercato con consegne in tempi rapidi e sicuri. Dai tempi della crisi del 2007-2008 le società hanno imparato a ridurre le scorte dei magazzini necessitando quindi di consegne veloci e sicure. Parallelamente si è sviluppata la domanda di commercianti e ristoratori che utilizzano lo stesso approccio. Diamo qualcosa che non è un’invenzione ma semplicemente una risposta all’esigenza di mercato. La garanzia di un impeccabile servizio ai vostri clienti su cosa si basa? Il fatto di avere dei rapporti con realtà di trasporto medio piccole locali ci dà una potenza di fuoco maggiore. Siamo molto forti sull’ultimo miglio e riusciamo a dislocare i tempi di consegna più facilmente degli altri. Inoltre, siamo specializzati sulla GDO. Indispensabili poi la piattaforma tecnologica che ci permette di gestire un numero di transa-

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TRASPORTARE OGGI

zioni altissimo, ma anche il fattore umano. Sono infatti le persone che fanno la differenza perché quando si presenta un’emergenza sono quelle che si attivano per trovare la soluzione.

La rete ed il suo rafforzamento sono una delle vostre priorità. Quali sono i requisiti necessari per entrare a farne parte?

Una struttura operativa adeguata a veicolazioni di merce da e per gli hub; ma anche solidità finanziaria per ottemperare agli impegni nei confronti del network. Imprescindibile la dotazione di mezzi abilitati al trasporto di merci pericolose condotti da autisti patentati ADR. Sempre in termini di rafforzamento della rete, quanto impatta lo sviluppo della piattaforma tecnologica? Come detto precedentemente la piattaforma ci consente di “lavorare” moltissime transazioni. Nell’ultimo anno abbiamo completato la migrazione della nostra piattaforma un sistema basato su server ad uno basato su web: tutto il nostro sistema operativo gira in rete ed i nostri concessionari e clienti possono accedere a tutte le informazioni di cui necessitano. Inoltre sta partendo un’ applicazione che permette di sapere quando il mezzo sarà in consegna presso il destinatario con un orario preciso (sino ad oggi veniva comunicata la sola fascia oraria), e in caso di incidente l’autista può segnalare ed aggiornare l’ora stimata di arrivo.

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Si parla tanto di sostenibilità, sia ambientale che sociale: Palletways come risponde al tema del green? Siamo partiti dalle basi cioè, abbiamo conseguito la certificazione ISO 14001. Poi abbiamo iniziato – ma è ancora in fase di test – l’utilizzo di autocarri elettrici per le consegne dell’ultimo miglio che ci consentono l’accesso ai centri storici. Non da ultimo abbiamo aderito a Treedom, un programma per la piantumazione di alberi alfine di assorbire il biossido di carbonio nell’aria.

L’e-commerce sta avendo e continuerà ad avere forti impulsi. Siete interessati anche a questo business? Certamente, e noi per primi stiamo utilizzando l’ecommerce per lanciare e promuovere i nostri servizi. In Italia stiamo lanciando il servizio online: chi ha bisogno di Palletways può andare in internet ed acquistare un trasporto di pallet sulla tratta desiderata. Ma la parte più rilevante è il servizio che possiamo dare a chi fa e-commerce e siamo convinti che questo sarà il futuro per noi anche in Italia; bisogna però attrezzarsi e strutturarsi adeguatamente (con fatica e investimenti) per afferrare questa imperdibile opportunità! Altri progetti futuri? In questo momento vogliamo consolidare la rete e focalizzarci sull’ecommerce. Il nostro target attualmente sono le migliorie quotidiane.



PNEUMATICI

GOODYEAR

(AT)TRAZIONE

TOTALE

OMNITRAC è il nuovo pneumatico autocarro studiato e realizzato da Goodyear per applicazioni cantieristiche ma anche stradali. Un servizio misto quindi, dove resistenza, robustezza e affidabilità sono

garantite ai massimi livelli

di Federica Lugaresi

L’

etimologia del nome parla chiaro, anzi chiarissimo. Nomen Omen dicevano gli antichi romani. OMNITRAC è infatti la combinazione di due parole che identificano un prodotto la cui peculiarità è la trazione perfetta in ogni situazione, sia in cantiere che fuori su strada. La nuova gamma si presenta dunque più resistente contro i danni e dalla durata superiore rispetto a quelle del modello precedente. Una gamma di prodotti, pensata per i veicoli che lavorano in situazioni di impieghi diversi e che devono affrontare le difficili condizioni dei siti sterrati, ma che operano prevalentemente su strada. I mezzi a cui sono destinati sono quindi autocarri a cassone ribaltabile, betoniere,

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TRASPORTARE OGGI

pompe per calcestruzzo e semirimorchi ribassati che lavorano nell’industria dell’edilizia, ma anche camion impiegati nell’industria dei rifiuti, del riciclaggio, del legname e in agricoltura.

NUOVA GAMMA, NUOVO BLASONI

OMNITRAC è un prodotto tecnologicamente avanzato grazie al brevetto DuraShield. Si tratta di uno “scudo”, o cintura di sommità, che offre allo pneumatico resistenza supplementare contro i danni, ne aumenta il potenziale di chilometraggio e migliora anche la ricostruibilità. Una protezione di sommità che consente Particolare del battistrada in grado di aumentare la resistenza dello pneumatico. febbraio/marzo 2019

di evitare la penetrazione di pietre o di altri oggetti, e quindi previene anche l’ingresso di acqua che può provocare la corrosione delle cinture nella carcassa. Questa cintura è realizzata con una corda non metallica: “Un materiale composito più verso il poliestere che riesce ad amalgamarsi con il resto dell’intera struttura” dichiarano


GOODYEAR PROACTIVE SOLUTIONS Non è una novità che per ottenere la massima prestazione da uno pneumatico sia di fondamentale importanza una corretta manutenzione. Proactive Solutions, attraverso una telematica avanzata e una tecnologia di analisi predittiva, rappresenta un sistema di soluzioni capace di fornire alle flotte un monitoraggio meticoloso e soprattutto in tempo reale. Un servizio insomma ormai indispensabile. In particolare, il sistema Goodyear TPMS

dalla Casa. È la prima volta che viene impiegata in uno pneumatico e sottoposta a un procedimento specifico che assicura un’aderenza ottimale con la mescola. Conseguentemente viene migliorata anche la ricostruzione (che solitamente avviene una sola volta ma può essere fatta per più volte). Invece pensando al fine corsa e in termini di PFU, “lo pneumatico della gamma può essere tranquillamente smaltito in toto e quindi essere riciclato in pieno spirito green” come puntualizzato da Matteo Berti, nuovo Responsabile Autocarro di Goodyear Dunlop Italia. Novità anche in termini di battistrada. Negli pneumatici OMNITRAC S e D, lo spessore sotto al battistrada è stato aumentato per inserire una mescola di base molto spessa, resistente agli strappi. Ciò garantisce un aumento della resa chilometrica e della resistenza della carcassa, ma anche una seria protezione contro i danni accidentali provocati da pietre e oggetti estranei. Altro elemento interessante è la tecnologia RFID (identificazione a radiofrequenza), che all’interno di ciascuno pneumatico, permette una facile identificazione con un dispositivo esterno (palmare) che si collega al sistema di gestione degli pneumatici stessi. Ma il Costruttore vuole essere anche fornitore di soluzioni per stare sempre più vicino all’utilizzatore. Ecco che compare la garanzia Goodyear OMNITRAC che assicura alle flotte l’ulteriore tranquillità di potere coprire i danni da impatti accidentali che rendono uno pneumatico non riparabile e non utilizzabile. Assicura anche l’ulteriore garanzia di accettazione del 100% delle carcasse. “Oggi gli operatori delle flotte di veicoli per servizio misto richiedono pneumatici molto versatili su strada e resistenti in fuori strada”, ha precisato Berti.

(Sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici) permette di ottimizzare ancora di più le prestazioni degli pneumatici OMNITRAC per assicurare una maggiore tranquillità alle flotte – soprattutto nei luoghi più remoti. Grazie alla telematica avanzata e all’algoritmo esclusivo di Goodyear, è possibile monitorare costantemente gli pneumatici e inviare delle allerte istantanee se la pressione o la temperatura degli stessi non rientrano nei parametri accettabili.

“I nuovi pneumatici OMNITRAC rappresentano una significativa evoluzione rispetto alla gamma precedente e incorporano la tecnologia DuraShield che li rende ancora più resistenti e duraturi. Siamo talmente sicuri della robustezza di questi pneumatici che li garantiamo contro i danni accidentali”. Inoltre, per 24 mesi dalla data di acquisto viene garantita la ricostruzione TreadMax COC delle carcasse che hanno superato l’ispezione visiva.

CARATTERISTICHE IN DETTAGLIO

La nuova gamma OMNITRAC comprende 10 misure (6 pneumatici per asse sterzante OMNITRAC S e 4 pneumatici per asse motore OMNITRAC D), inclusa una nuova misura nell’industria degli impieghi misti e super adatta ai veicoli di grandi volumi. Stiamo parlando della 315/70R22.5, il cui indice di carico è pari a 156/150 (4.000kg/3.350kg), e che risponde alla tendenza sempre più diffusa di usare motrici standard in questo settore. Lo pneumatico per asse sterzante OMNITRAC S è progettato per affrontare le condizioni specifiche incontrate nell’edilizia moderna e in applicazioni analoghe, dove oltre all’utilizzo nei cantieri si riscontra anche un elevato uso su strada. Questo prodotto offre un’ampia serie di benefici tra cui usura uniforme su strada, elevati livelli di resistenza ai danni del battistrada ed eccellente ricostruibilità grazie, www.trasportale.it

ovviamente, all’innovativa tecnologia DuraShield. Inoltre, gli pneumatici per asse sterzante, OMNITRAC S sono stati ottimizzati per equipaggiare gli assi motore anteriori, nonché i sistemi a trazione idraulica. In questo caso, salta all’occhio la forma delle scanalature ‘a rilascio rapido’: una tecnologia che permette di minimizzare la ritenzione di pietrisco e offre un’efficace protezione contro la foratura da pietre e la fessurazione delle scanalature, migliorando in tal modo la robustezza e la ricostruibilità degli pneumatici. Nell’OMNITRAC D il rapporto lamellatura/spigoli del battistrada è sbilanciato sulla prima rispetto agli spigoli taglienti, per consentire un’elevata trazione e un’usura uniforme su tutte le superfici, anche con l’utilizzo del retarder. “La massiccia costolatura centrale offre un’elevata resistenza ai danni e un’usura più uniforme in condizioni stradali abrasiMatteo Berti, Responsabile Autocarro di Goodyear Dunlop Italia al centro della nuova gamma OMNITRAC.

ve, un elevato potenziale di chilometraggio e una maggiore durata della carcassa” continuano dalla Casa. Inoltre le ampie scanalature aperte sulla spalla offrono un eccellente drenaggio del fango e ottima capacità di espulsione del pietrisco, mantenendo un’elevata trazione durante tutta la vita dello pneumatico e in tutte le condizioni di guida su strada. Con questa modalità, viene assicurata un’elevata resistenza alle schegge/oggetti di alto spessore anche con l’applicazione di una coppia elevata. Occhio puntati anche sulla sostenibilità economica. Infatti tutti gli pneumatici OMNITRAC sono ricostruibili e riscolpibili, essendo stati concepiti secondo l’approccio ‘Multiple Life Concept’, che permette alle flotte di ottenere il massimo dai loro pneumatici e di ridurre notevolmente il costo chilometrico. I tempi di commercializzazione? Brevissimi. Già disponibili a partire da dicembre 2018! TRASPORTARE OGGI

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COMPONENTI

SAF-HOLLAND

PRONTI per l’elettrico Il gruppo tedesco presenterà al Transpotec

molte novità, tra cui gli assali per la trazione elettrica dei veicoli commerciali di domani di

in grado di coprire le più molteplici esigenze per l’assemblaggio di un veicolo pesante o di un trainato e per la gestione delle flotte. SAF, naturalmente, è il marchio storico, leader negli assali e nei sistemi di sospensione per i rimorchi, a cui – già nel 1910 – si è aggiunta l’americana Holland, specializzata nelle ralle.

Luca Barassi

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AF-Holland è diventata, nel corso degli ultimi anni, una realtà imponente nel mondo della componentistica per i veicoli commerciali e trasporto persone, allargandosi ora anche nell’ambito dei servizi telematici e della connettività, nuova frontiera del nostro comparto. Inoltre, l’allargamento a macchia d’olio nei quattro continenti della attività del gruppo, fanno di SAF-Holland una azienda davvero globale. Sono otto, infatti, oggi i brand mondiali che fanno capo alla galassia della multinazionale tedesca con sede a Bessenbach,

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febbraio/marzo 2019

NewAy, anch’essa produttrice di sospensioni pneumatica, opera però più sul mercato nordamericano, mentre KLL in Sud America. Abbiamo poi le più recenti acquisizioni di CORPCO, V.ORLANDI (sistemi di accoppiamento per motrici e rimorchi), YORK e AxSCEND, che apre al gruppo il mondo della gestione digitale per i rimorchi.


INNOVAZIONE PRIMA DI TUTTO

Fu Alexander Geis in persona, Presidente della Regione EMEA di SAF-Holland, a presentarci oltre un anno fa, ad oltre 3500 metri di altitudine sullo Jungfrau, quelllo che sarà l’assale più sostenibile del mercato, l’Adaptive Air Damping, un sistema che elimina gli ammortizzatori rendendo così più leggero l’assale e contribuendo a ridurre il consumo di carburante. Il funzionamento di questo rivoluzionario componente lo potete vedere nell’illustrazione nella pagina di sinistra, ma è chiaro come sia il flusso dell’aria ad agire come ammortizzatore per il veicolo. Ormai, il nuovo assale di SAF-Holland ha superato tutti i test sui banchi prova e su strada, nelle situazioni più estreme, ed è quindi pronto per essere commercializzato sui mercati dove opera il gruppo tedesco. I vantaggi sono evidenti: minori sollecitazioni e quindi protezione del carico, riduzione dei tempi e costi di manutenzione, minore usura degli pneumatici, estremamente ecologico (nessuna perdita d’olio) e riduzione del peso complessivo.

In alto il rendering del TRAKr, sotto il TRAKe, gli assali elettrici della linea del futuro di SAF-Holland.

IL FUTURO È ELETTRICO

Ormai la strada, è proprio il caso di dirlo, è tracciata. Il futuro della mobilità, anche commerciale, sarà elettrico, passando ovviamente per altre propulsioni alternative come il gas o i biocarburanti; ma lì dobbiamo arrivare. SAF-Holland non si fa certo trovare impreparata e, all’imminente Transpotec Logitec di Verona, presenterà in esclusiva la propria famiglia di assali elettrici: SAF INTRA TRAKr e SAF MODUL TRAKe. L’assale SAF TRAKr è un assale per rimorchio con generatore elettrico (circa 50 kW) per il recupero di energia. Il principio di progettazione principale è il generatore ad alto voltaggio posto centralmente (400 V), che converte l’energia cinetica del rimorchio in energia elettrica, che viene immagazzinata poi per un uso futuro. La rotazione delle ruote viene trasferita alla trasmissione tramite due alberi assali con coprimozzi integrati. A seconda

della strategia operativa, l’unità del generatore genera energia elettrica in vari stati di guida (ad esempio durante le decelerazioni o e frenate) che può essere utilizzata per azionare dispositivi di consumo elettrici del rimorchio. L’energia generata viene salvata in una batteria agli ioni di litio. Il SAF TRAKe, è anch’esso un assale per rimorchio con generatore elettrico, ma la cui potenza arriva a 147 kW). Anche in questo caso il principio di progettazione principale è il generatore ad alto voltaggio posto centralmente (400 V), che è collegato con le flange ruote tramite due alberi assali con coprimozzi integrati. L’energia immagazzinata e gestita nei vari stadi di guida può essere utilizzata anche www.trasportale.it

come supporto al motore principale della motrice (ad esempio nelle pendenze). Insomma, una innovazione che si trasforma in grande vantaggio sia per il Costruttore che ha la possibilità di far funzionare i vari dispositivi di bordo anche grazie all’energia generata dagli assali, ma soprattutto per il cliente finale. Questo prodotto, infatti, è conforme ai futuri requisiti in materia di rumore ed emissioni di scarico, e quindi i rimorchi possono essere utilizzati di notte nelle aree urbane. Inoltre, l’uso della tecnologia di recupero consentirà loro di ridurre le emissioni e il consumo di carburante dell’intero veicolo, ad esempio durante il trasporto notturno refrigerato all’interno delle città. TRASPORTARE OGGI

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IL BOLLETTINO DELL’AUTOCARRO

ANFIA a tutto campo a Verona

L’Associazione sarà presente a Transpotec Logitec 2019 con uno spazio istituzionale in appoggio alle Aziende Associate, grazie a un accordo di collaborazione con l’Ente Fiera a cura della redazione

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Transpotec 2019 offre anche uno spazio dibattiti, con un ricco programma di workshop per la formazione e l’aggiornamento professionale. In quest’ambito si colloca il convegno, organizzato da ANFIA, “Autoarticolati 18 metri: soluzione promettente per i trasporti Gran Volume”, in programma il 22 febbraio alle 15.00, che vedrà la partecipazione di Andrea Zambon Bertoja, recentemente confermato per il prossimo triennio alla Presidenza della Sezione Rimorchi di ANFIA. Il convegno fa riferimento agli sviluppi del Progetto Diciotto, un progetto sperimentale volto ad aumentare l’efficienza del trasporto merci su strada per unità di carico - almeno per il trasporto di merci ad alta intensità di volume - aumentando la lunghezza del piano di carico dei veicoli combinati entro i limiti stabiliti dalla direttiva

RAGIONE SOCIALE DELGROSSO SPA SEDE Via Calatafimi 51 – 10042 Nichelino (TO) BREVE PROFILO AZIENDALE Fondata nel 1951, La Delgrosso Spa inizia a produrre filtri nel 1960 e crea il marchio Clean Filters® dedicato all’IAM nel 1975. Diventa SPA nel 1979, e ancor oggi l’azienda è attiva sul mercato dell’IAM, continuando a realizzare soluzioni tecniche sempre più innovative. Nel 2009 e nel 2016, La Delgrosso è stata premiata dal gruppo FCA quale migliore fornitore dell’anno. Delgrosso è infatti fornitore di primo impianto dei maggiori Marchi automobilistici italiani, ma anche dei principali produttori europei ed extraeuropei. L’ampia gamma di Clean Filters® permette di coprire il 98% del parco auto europeo, caratteristica che rende l’azienda un partner affidabile per i players dell’IAM. SETTORE MERCEOLOGICO Filtri produzione e commercio PRINCIPALI PRODOTTI Clean Filters® è il marchio che firma i filtri aria, olio, gasolio, benzina e abitacolo della Delgrosso S.p.A., azienda italiana che da oltre 60 anni produce una gamma completa di sistemi filtranti per il comparto transportation. Una gamma in grado di soddisfare tutti i requisiti tecnici e funzionali dei protagonisti dell’aftermarket del settore automotive, dei produttori di qualunque tipo di motore per autotrazione, autovetture, veicoli industriali, macchine agricole e movimento terra, motori marini e macchine utensili MERCATI GEOGRAFICI DI RIFERIMENTO Il Marchio Clean Filters® è sicuramente un marchio Leader in Italia come nel resto d’ Europa, dove la Delgrosso ha sviluppato un sistema distributivo studiato per garantire la massima vicinanza ad ogni cliente, con la presenza di 14 depositi in Italia, 7 in Francia e 1 in Spagna, Clean Filters® è leader di mercato anche in Russia e Paesi satelliti così come in tutto il continente africano. FATTURATO 23 MLN CONTATTI Tel +39 011 6897111 – e-mail: clean@clean.it SITO INTERNET www.clean.it

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SPAZIO ALL’AFTERMARKET

Infine, la Sezione ANFIA-Aftermarket sarà presente al Transpotec con un corner istituzionale nell’Area Servizi dell’Aftermarket Village (Padiglione 9), il “villaggio” dedicato alla ricambistica e agli accessori per truck. L’Aftermarket Village, giunto alla sua seconda edizione, si svilupperà su una superficie di oltre 1.300 mq e vedrà la presenza di 34 operatori del settore: produttori di ricambi e attrezzature, distributori, fornitori di servizi.

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i rinnova l’appuntamento con Transpotec Logitec, Salone dei Trasporti e della Logistica, manifestazione patrocinata da ANFIA. L’edizione di quest’anno si arricchisce, di un nuovo spazio dedicato alla logistica dei trasporti, imprescindibile in un settore che guarda sempre più all’intermodalità e alla sostenibilità ambientale. ANFIA ha rinnovato il suo accordo di collaborazione con Fiera Milano con l’obiettivo di garantire le migliori condizioni di partecipazione ai propri Associati, che potranno quindi esporre a prezzi vantaggiosi. Saranno presenti 23 aziende associate, su una superficie interna di circa 4.000 mq (oltre ad un’area esterna). Lo stand istituzionale dell’Associazione sarà allestito nel Paglione 6 (stand C7.8).

DIBATTITI E WORKSHOP

96/53/CE. La sperimentazione, avviata da ANFIA nel 2009 con l’avallo del Ministero dei Trasporti, coinvolge un numero limitato di veicoli, sulla rete stradale italiana, con l’obiettivo di valutare i benefici, in termini di efficienza, di una combinazione ottimizzata trattore - semirimorchio con una lunghezza complessiva di 18 metri. La seconda fase del progetto ha preso il via nell’estate 2014 con la progressiva entrata in servizio di 300 veicoli sperimentali e sta rivelando tutte le potenzialità dell’autoarticolato da 18 metri nei trasporti Gran Volume. Il convegno, prendendo spunto da una presentazione dei risultati della sperimentazione in corso – come fatto in occasione di un analogo convegno ANFIA a Transpotec 2017 – permetterà agli operatori del settore di analizzare i molteplici vantaggi di questa soluzione e di discuterne le prospettive di estensione a medio termine per il mercato italiano.

TRASPORTARE OGGI

febbraio/marzo 2019

RAGIONE SOCIALE WAY ASSAUTO S.R.L. SEDE Loc. Valgera, 92/C – 14100 ASTI (AT) BREVE PROFILO AZIENDALE WAY ASSAUTO è un’azienda storica italiana: fondata nel 1906 a Torino si trasferisce ad Asti nel 1908 dove inizia a produrre componenti per l’industria meccanica e automobilistica. La svolta in termini tecnologici e di produttività avviene nel 1968 con la progettazione e costruzione dei primi ammortizzatori “MacPherson” per la FIAT. Negli anni successivi la WAY ASSAUTO ha cambiato gestione e nel 2000, con la fusione tra la Arvin e la Meritor, diventa “ArvinMeritor Suspension System Italia”. Nel 2006 la Astigiana Ammortizzatori acquisisce lo stabilimento di Asti e riprende la denominazione originale di WAY ASSAUTO. Nel 2011 WAY ASSAUTO viene acquistata dalla Cijan Group consentendo investimenti in termini di risorse umane, tecnologie, produttività e maggiore attenzione al cliente: elementi che fanno parte della nostra mission e vision aziendale. Nel 2018 con una nuova struttura manageriale vi è il definitivo rilancio aziendale soprattutto nel mondo dei Veicoli industriali con un nuovo catalogo e una rete vendita SETTORE MERCEOLOGICO Automotive PRINCIPALI PRODOTTI 1. Ammortizzatori MacPherson 2. Semi corner per auto 3. Ammortizzatori per veicoli commerciali e industriali (autobus, camion, rimorchi, applicazioni agricole e militari) 4. Ammortizzatori cabina 5. Applicazioni ferroviarie MERCATI GEOGRAFICI DI RIFERIMENTO Italia, Europa, Africa FATTURATO €4.000.000 CONTATTI Tel: 0141 1788345 – e-mail: sales@wayassauto.com SITO INTERNET www.wayassauto.com


ANTEPRIMA PROMOSSA DA a cura di:

Andrea Trapani

019 2 o i a r b feb 4 2 1 2 , Verona “Il viaggio continua”. Torna, infatti, a Verona dal 21 al 24 febbraio 2019 l’evento di riferimento del mondo dei trasporti e della logistica dopo l’exploit di gradimento dell’ultima edizione.


Modulo DSRC Nuovo sensore KITAS 4.0

Modulo GNSS

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Tachigrafo VDO DTCO 4.0: L’intelligenza si fa strada. Sicurezza, efficienza, controllo. Oggi i sistemi di fleet management hanno un nuovo alleato che permette di garantire migliori capacità operative e performance aziendali. È Il nuovo tachigrafo “intelligente” DTCO 4.0 di VDO* che introduce significativi miglioramenti funzionali nella raccolta e gestione dei dati tachigrafici e nuove funzionalità di geo-localizzazione e interfaccia DSRC (Dedicated Short Range Communication) per il controllo da distanza e ITS (Intelligent Transport Systems). Uno strumento modulabile e multifunzione, che rende il suo utilizzo più efficiente ed efficace sia per le aziende di autotrasporto, sia per i conducenti. #DTCO *Installazione obbligatoria ai sensi del Regolamento (UE) 165/2014 sui veicoli di nuova immatricolazione.

fleet@vdo.it

Continental Automotive Trading Italia Srl Via Matteotti, 62 - 20092 Cinisello Balsamo (MI) - Italy Tel. +39 0235680.1


ANTEPRIMA PROMOSSA DA

Innovazione, sostenibilità, digitalizzazione e sicurezza Sono le quattro parole chiave dell’edizione 2019 di Transpotec Logitec che apre i battenti nel quartiere fieristico di Verona il 21 febbraio prossimo

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er capire la portata potenziale di Transpotec Logitec basta ricordare quanto l’autotrasporto rappresenti una risorsa strategica per l’intero sistema economico italiano, dove ancora ad oggi l’86,5% delle merci viaggia su gomma. Un mondo che ha bisogno sempre di più di avere accesso a una visione completa della complessità che lo caratterizza: Transpotec rappresenta la stella polare del professionista visto che, storicamente, è diventata la sede ideale dove vedere e incontrare i protagonisti di truck e veicoli commerciali, rimorchi, allestimenti, componentistica e di tutti i servizi indispensabili per la professione dell’autotrasportatore.

TRANSPOTEC 2019 DA VICINO

QUANDO 21-24 febbraio ORARI 9.30-18:00

DOVE Quartiere fieristico

di Veronafiere. Padiglioni 6-9-10-11-12. Aree esterne per esposizione e per test drive B – C – D - F

INGRESSI Ingressi

San Zeno e Re Teodorico. Ingresso a pagamento, riservato agli operatori del settore

BIGLIETTERIA: Biglietto intero con acquisto in cassa:

€ 15,00 (valido per 1 ingresso) ONLINE: è possibile pre-acquistare il biglietto online a € 8,00 su www.transpotec.com. Nei giorni di mostra il biglietto è acquistabile in tutte le reception a tariffa intera

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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ANTEPRIMA PROMOSSA DA

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Per conoscere, però, il futuro, ovvero quello che vedremo quest’anno a Verona, intanto partiamo dal successo di un recente passato, quello dell’edizione 2017 che ha raccolto riscontri positivi non solo dalle aziende espositrici, ma anche dai partecipanti: quella di due anni fa è stata, infatti, letteralmente un’edizione da incorniciare tanto per i numeri registrati, quanto per la qualità dei contenuti e per la soddisfazione degli espositori. Le 331 aziende presenti – su una superficie netta di 40.000 mq netti (+30%) –

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hanno incontrato decine di migliaia di visitatori che non solo hanno concretizzato contratti commerciali ma soprattutto hanno garantito una presenza costante che ha affollato i padiglioni tutti i giorni della manifestazione. Alcune statistiche mostrano il carattere globale raggiunto: sono state rappresentate ben 86 nazioni per un totale di 84.000 visitatori per una quattro giorni che, per la prima volta, aveva visto insieme tre manifestazioni come Transpotec Logitec, Sa.Mo.Ter e Asphaltica. In particolare, sono stati 31.000 (+29%) gli operatori professionali registrati agli accessi dedicati in esclusiva

a Transpotec, cui va sommato il numero – non precisamente quantificabile – di chi era presente per le altre due kermesse e ha scelto di visitare anche Transpotec: un dato la cui assenza è “naturale” visto che nel 2017 si era scelto, a vantaggio dei visitatori stessi, di non mettere barriere tra i vari eventi.

SI REPLICA! Ovviamente l’obiettivo è replicare il successo della scorsa edizione, se non superarlo. Il quinto appuntamento da quando il Transpotec Logitec è ritornato nella sua storica sede scaligera, pone al centro dell’attenzione quattro parole chiave per guidare il mercato verso il cambiamento: innovazione, sostenibilità, connettività e sicurezza. Infatti, grazie a un’ampia proposta espositiva su cinque padiglioni (uno in più rispetto alla scorsa edizione, ndr), tre aree esterne dedicate all’esposizione e alla prova dei mezzi e a un ricco palinsesto di appuntamenti di approfondimento e formazione, la manifestazione si conferma come un momento indispensabile per aggiornarsi sulle novità disponibili sul mercato, ma soprattutto per confrontarsi su strategie, responsabilità e prospettive. L’esposizione all’interno del Quar­tiere fieristico di Veronafiere que­st’anno occupa i padiglioni 6, 9, 10, 11 e 12, oltre alle aree esterne (destinate ad attività varie e test drive) contrassegnate dalle lettere B, C, D ed F. Uno spazio importante che mostra la forza attuale della manifestazione fieristica gestita ormai storicamente da Fiera Milano. Proprio Giuseppe Garri, Exhibition Manager di Transpotec Logitec, aveva già anticipato www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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ANTEPRIMA PROMOSSA DA

nel numero di novembre, in un’intervista esclusiva a ‘Trasportare Oggi’, il leitmotiv dell’edizione 2019 che vede la sostenibilità al centro. La sostenibilità, insieme alla digitalizzazione, rappresenta un tema chiave intorno a cui ruota il futuro dell’autotrasporto. Non c’è solo questo, lo sguardo al futuro è a 360°. Lo stesso Garri, infatti, ha ricordato come “la connettività rappresenta invece la risorsa rivoluzionaria, in grado di cambiare profondamente tempi e modi dell’autotrasporto e di creare nuove opportunità di sviluppo del settore e dell’intera economia”. A questo si aggiunge il tema della sicurezza che, grazie all’innovazione tecnologia a bordo dei mezzi di ultima generazione, fornirà un valore importante al confronto che si avrà tra i padiglioni allestiti a Verona.

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IL RUOLO DI UN SALONE Sullo sfondo, intanto, il contesto di mercato sul fronte dei pesanti si mantiene positivo: il totale al 30 novembre 2018 ha visto in Italia le immatricolazioni dei veicoli industriali superiori alle 3,5 tonnellate (23.181 unità) crescere del 9,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre quelle dei veicoli pesanti superiori a 16 tonnellate sono aumentate del 9,6%, con 18.719 unità immatricolate ( fonte UNRAE, dicembre 2018). Transpotec Logitec, partendo da questi dati, si pone quindi l’ambizioso obiettivo di offrire agli operatori del settore una visione completa del mercato tra truck, veicoli commerciali leggeri, rimorchi, allestimenti, componentistica, servizi e soluzioni logistiche. Come già anticipato sulle nostre pagine,


a parte il Padiglione 11 interamente dedicato ad allestimenti e servizi per il trasporto a temperatura controllata (vedi riquadro, ndr), tutti gli altri padiglioni registrano indicativamente la presenza di una o più case intorno alle quali gli operatori potranno mettere a confronto l’offerta con le altre merceologie in mostra. In questa edizione c’è, come da tradizione, un’importante presenza di grandi case costruttrici di veicoli industriali e di commerciali leggeri con alcuni graditi ritorni, come ad esempio quello di Renault Trucks e Volvo Trucks. Dalle anteprime già trapelate, si può prevedere che una particolare attenzione sarà riservata, praticamente da parte di tutti i protagonisti, al trend del momento rappresentato dai motori di ultima generazione o ad alimentazione alternativa.

COME RAGGIUNGERE VERONAFIERE

IN AUTO Autostrada A22: uscita Verona Nord, poi percorrere la Tangenziale Sud in direzione Vicenza e dirigersi verso Verona, uscita 6 Alpo, seguire le indicazioni “Fiera”. Distanza 7 km. Autostrada A4: uscita Verona Sud, seguire le indicazioni “Fiera”. Distanza 1 km.

IN TRENO La stazione ferroviaria principale della città scaligera è Verona Porta Nuova, raggiungibile dagli spazi Fiera in pochi minuti sia tramite autobus urbani che con un taxi. Verona Porta Nuova è servita da numerosi treni regionali, internazionali e a lunga percorrenza nonché dai servizi ad alta velocità di Italo e Trenitalia da/per Torino/Milano, Trieste/Venezia, Bologna/Firenze e Roma/ Napoli.

IN AEREO Il sistema aeroportuale del Veneto ha come scali maggiori gli aeroporti Marco Polo di Venezia e Valerio Catullo di Verona. Nelle regioni confinanti completano i servizi a disposizione della città di Verona gli scali di Orio al Serio a Bergamo e Gabriele D’Annunzio a Bologna. Durante la manifestazione è attivo un bus navetta che collega lo scalo Catullo alla Fiera passando dalla stazione di Porta Nuova.

IN TAXI Centralino Radio Taxi 045.532666 (15 linee telefoniche). Servizio H24 anche nei giorni festivi.

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ANTEPRIMA PROMOSSA DA

Ampia la scelta anche tra le proposte dei maggiori produttori di rimorchi e semirimorchi con modelli sviluppati per ogni esigenza di carico e ogni tipologia di materiale trasportato. Saranno presentate soluzioni su misura per ogni settore e proposte adatte a trasportare ogni genere di prodotto o materiale.

LOGISTICA PROTAGONISTA Competenza, efficienza, strategie: come sappiamo l’autotrasporto degli anni Duemila è sempre più integrato alla rete e ai servizi legati alla logistica, importantissimi per rendere competitivo il settore e rispondere a esigenze variegate e tempi sempre più serrati. In questa edizione di Transpotec Logitec arriva un grande numero di protagonisti dal comparto logistico, l’occasione perfetta per dare

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TRASPORTARE OGGI  febbraio/marzo 2019

l’opportunità ai visitatori di avere una visione a 360 gradi sul progresso del settore. Tra le prime conferme ufficiali, da segnalare quella arrivata da ALIS (Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile) che, insieme ai suoi partner, ha scelto di accogliere gli operatori in un’area personalizzata, in cui far conoscere le sue attività e mettere a disposizione l’esperienza dei suoi soci, offrendo anche un’ampia gamma di servizi. Non mancherà un’ampia riflessione sull’intermodalità e sulle prospettive legate al suo sviluppo. A rappresentare l’ambito intermodale marittimo presenti anche operatori come Grimaldi e Caronte (nella collettiva ALIS)

e Grandi Navi Veloci, mentre sul fronte della logistica ferroviaria si segnala Logistica Uno Europe, che porterà in fiera il punto di vista sulle strategie e le dinamiche di sviluppo della rete ferroviaria e dei servizi per il trasporto ad essa connessi. Infine, uno spazio non solo “virtuale” per chi deve fare affari. Per potenziare le occasioni di business verranno selezionati, per provenienza e capacità di spesa, 100 top buyer che, grazie al sistema ‘My Matching’ di Fiera Milano, potranno incontrare gli espositori stabilendo l’agenda di appuntamenti già prima dell’apertura. Un’opportunità concreta di networking a servizio del comparto. u

MY MATCHING DI FIERA MILANO MyMatching è lo strumento innovativo di Fiera Milano orientato a favorire i contatti di business ed agevolare l’organizzazione della visita dell’operatore. Come funziona: buyer ed espositori entrano in contatto in modo facile e veloce, attraverso l’attivazione del servizio My Matching finalizzato alla creazione di agende di

appuntamenti in mostra. Il tutto permette ai buyers ed espositori di programmare preventivamente incontri mirati, ottimizzando così la permanenza durante la manifestazione. Rappresenta quindi una piattaforma ideata per favorire il dialogo B2B e promuovere l’incontro tra domanda e offerta, offrendo opportunità di business concrete.


OFFICIAL PARTNER ANTEPRIMA PROMOSSA DA

In onda

dal salone Trasportare Oggi On Air è la voce radiofonica del Transpotec. Due appuntamenti al giorno, 100 emittenti coinvolte “Amici in camion e fuori dal camion” è diventato ormai il saluto ufficiale di Luca Barassi e Ferruccio Venturoli che, dallo scorso ottobre, trasmettono sulle frequenze di 18 emittenti su tutto il territorio nazionale. “Amici al Transpotec e non al Transpotec” sarà invece il tormentone degli appuntamenti che, durante i quattro giorni del Salone, rimbalzerà sulle onde radio del network

coinvolto in questo Speciale LIVE da Verona. Le notizie, le novità e gli eventi che si svolgeranno nel quartiere fieristico scaligero saranno trasmesse sia durante i Radio Giornali delle ore 15 (giovedì e venerdì) e delle ore 12 (sabato e domenica), sia durante uno Speciale di sei minuti in onda ogni giorno tra le ore 17 e le ore 19, a seconda dei palinsesti delle singole emittenti.

RADIO GIORNALE

Giovedì 21/2 e Venerdì 22/2 alle ore 15 Sabato 23/2 e Domenica 23/2 alle ore 12 Play Capital – Radio Ciao – Studio 5 – Basilicata Radio Due – Radio Eva – Radio Tour TRM – Jonica Radio – Radio Studio 97 Crotone – Studio 54 Network – Radio Venere – Radio Club 91 – Radio Punto Zero – Radio CRC Targato Italia – Radio Marte – Radio Bussola 24 – Radio MPA – Radio Castelluccio Battipaglia – Paneburromarmellata – Canzoni e sorrisi, bella italiana – Radio Sanluchino – Radio Venere – Radio Studio Delta – Radio Centrale – Radio Dolce Vita – Radio Sound – Modena Radio City – Radio Italia 97 – Radio Sabbia – Radio Punto Zero – Radio Cassino Stereo – Extra Radio – Radio Dolce musica – Radio Dolcissima – Nuova Rete – Radio Spazio Blu – Radio Mondo – Centro Suono – RCF Radio Città Futura – Radio Crik Crok – Radio Rock – Radio Mambo – Simply Radio – Radio Radio – Radio Verde – Radio Onda Ligure 101 – Radio Bergamo – Radio Millenote – RIN Radio Italia Network – One Dance – Radio Lombardia – Radioblu – Radio Azzurra – Radio Mondo – Radio Piemonte Sound Amica Radio – UP Radio – Radio Azzurra FM – Radio Energy – Radio Dora – Radio Frejus – Radio Veronica One – Radio RTO – L’Altraradio – Radio Popizz – Radio Gamma – Radio Salentuosi – Radio Salento – Radio Manbassa – Radio Rama – Radio Venere Solo Musica Italiana – Radio Studio One – Radio Otto Nove Classics – Radio Cuore – Radio Nova Sorso – Radio Venere – Bella Radio – Etna Espresso – Radio Amore Dance – Radio Amore – Radiostreet Messina – Radio Time – Radio Time 90 – Radio Futura Network – R M S - Radio Marte Siracusa – RMC101 – Radio Marsala Centrale – Radio FM Italia – Radio Emme – Nova Radio Città futura – Radio Fiesole – Radio Toscana – Radio Stop – Radio Nostalgia – Radio Rosa – Antenna Radio Esse – Radio Anaunia – Radio Onda Libera – Radio Delta – Radio Galileo – Radio Valle d’Aosta 101 – Easy Network – Canale Italia – Topradio *

SPECIALE TRANSPOTEC

Ogni Giorno tra le ore 17 e le ore 19 Radio Centrale – Radio Potenza Centrale – Jonica Radio – Radio CRC Targato Italia – Radio Bussola 24 Salerno* – Radio Bologna 1 – Radio Centrale – RCF Radio Città Futura – Radio Lombardia – Radio Dora – Radio Frejus – Radio Popizz – Radio Amore – Radio One – Radio Emme – Radio Galileo – Radio Cortina – Radio Stella FM – Radio Latte Miele

LE NOTIZIE VIAGGIANO IN RADIO www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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ANTEPRIMA PROMOSSA DA

Viaggio nel futuro

Cosa vedremo a Verona? Scopriamolo grazie alle anteprime annunciate dagli espositori. Il futuro, però, sono anche le tecnologie adottate e che saranno presentate durante il Salone

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ra mezzi ad alimentazione alternativa, motorizzazioni a basso impatto e innovazioni a 360 gradi, i veicoli pesanti sono in evoluzione costante. A Transpotec muoversi tra le proposte delle case presenti è sempre un viaggio interessante e pieno di sorprese. Tra le anticipazioni che vedremo all’interno dei padiglioni dedicati ai costruttori, iniziamo da quelle fornite da MAN che presenterà soluzioni per ogni esigenza e, in anteprima, una speciale serie limitata. MAN Truck & Bus Italia è, infatti, nuovamente protagonista a Verona con un’area di oltre 3.000 mq

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nel Padiglione 12. Dopo il successo della passata edizione, il costruttore tedesco con la sede italiana proprio nella città della Fiera, vuole presentare nel corso dei quattro giorni di manifestazione il meglio della propria offerta di prodotto assieme a una vasta gamma di servizi per il settore della mobilità ed a numerose innovazioni di quello che sarà il futuro del trasporto. Dai veicoli commerciali agli autobus, dai trattori stradali ai veicoli eccezionali, i visitatori potranno toccare con mano e approfondire con gli esperti MAN le innumerevoli varianti a disposizione per le più svariate applicazioni. Se da un lato le motorizzazioni diesel


di ultima generazione avranno il compito di dimostrare nei fatti come rappresentino ancora la via più “sostenibile” per il modello di business attuale, dall’altro automazione, digitalizzazione ed elettromobilità saranno i temi che caratterizzeranno l’area “Future”, vera e propria vetrina della profonda rivoluzione tecnologica che sta caratterizzando l’intero comparto e che ci guiderà nel medio periodo a scenari completamente diversi. Non mancheranno poi le sorprese con la presentazione in anteprima di una speciale serie limitata. Intrattenimento, giochi e spettacoli animeranno infine il palco dello stand per tutta la durata della manifestazione con una particolare attenzione ai bambini nel corso del week end. “Dopo anni difficili, ritengo che il Transpotec sia tornato a rappresentare l’evento di riferimento per l’intero mondo dei trasporti e della logistica. In MAN crediamo fortemente nella necessità di fare ‘sistema’ al fine di promuovere e rafforzare un settore che contribuisce in modo sostanziale, se pur non sempre riconosciuto, all’economia nazionale.

Il Transpotec è in tal senso una piattaforma ideale dove convogliare gli sforzi dei vari attori per raggiungere un dialogo costruttivo che coinvolga operatori, costruttori, associazioni, mondo politico e società civile”, ha commentato Alessandro Smania, Direttore Marketing & Comunicazione di MAN Truck & Bus Italia.

Anche Scania sarà, naturalmente, presente a Transpotec, all’interno del Padiglione 9, con un importante spazio espositivo di 1.800 metri quadri. L’appuntamento veronese vede Scania, terminati i lanci della nuova generazione, pronta ad esporre la gamma di soluzioni più completa di

AL PADIGLIONE 11 FA…. FREDDO Versatilità, sicurezza, affidabilità: sono alcune delle principali caratteristiche richieste ai più recenti modelli di rimorchi e semirimorchi. A Transpotec sarà in mostra un’offerta completa, con soluzioni per ogni tipo di carico. E agli allestimenti per isotermici è dedicato un intero padiglione. Il padiglione 11 offrirà una panoramica a 360 gradi sul trasporto a temperatura controllata, la grande risorsa per garantire conservazione e tracciabilità delle più delicate tra le merci, food in primis, ma anche medicinali, prodotti florovivaistici e, in generale, tutto ciò che può subire danni dagli sbalzi di temperatura. Un mercato in costante evoluzione, in cui i costruttori di isotermici continuano a investire sulla ricerca di prodotto per garantire affidabilità, robustezza, sicurezza, versatilità e sostenibilità dei costi.

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ANTEPRIMA PROMOSSA DA

TRANSPOTEC 2017, TUTTI I NUMERI L’ultima edizione di Transpotec Logitec, svoltasi nel 2017, ha registrato un grandissimo successo. → 331 aziende presenti → 40.000 mq netti di area espositiva → 31.000 operatori professionali registrati agli accessi provenienti da 86 nazioni e da tutte le regioni d’Italia → 10 costruttori di veicoli presenti in fiera con il proprio top di gamma e numerose anteprime per il mercato italiano → 70 appuntamenti tra convegni, seminari, workshop

sempre e a mostrare come, in un contesto in continua evoluzione, le soluzioni di trasporto dell’azienda svedese siano in grado di soddisfare tutte le esigenze operative dei clienti, sia che si parli di lungo raggio che di applicazioni speciali, distribuzione, trasporto pubblico o cava cantiere. Ma non solo, presso lo stand Scania prenderà forma l’approccio dell’azienda nel guidare il cambiamento verso un sistema di trasporto sostenibile, mettendo in mostra la gamma di soluzioni a carburanti alternativi più ampia di sempre. Sarà presente inoltre un’area dedicata ai motori del gruppo svedese. Lo spazio espositivo sarà animato con diversi eventi e momenti di approfondimento, durante tutte e quattro le giornate di manifestazione: si tratta di uno spazio aperto di incontro e confronto nel quale poter incontrare i rappresentanti dell’azienda e

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conoscere a fondo il mondo Scania. La nuova generazione sarà a disposizione dei numerosi visitatori, anche su strada. Ci si potrà mettere alla guida grazie alle prove organizzate in collaborazione con la rivista ‘tuttoTrasporti’. Le iscrizioni potranno avvenire nell’area esterna. Infine, da non dimenticare, il Merchandising della Casa svedese, per gli amanti del Grifone: gli appassionati potranno entrare nel vivo del mondo Scania in un’area shop dedicata al merchandising “Scania Truck Gear”. Non ci aspettano solo camion, ma anche veicoli commerciali sempre più ecologici e leggeri. Infatti, la crescente diffusione delle consegne a corto raggio rende indispensabile per le aziende essere competitive attraverso

FABIO MONTANARO AWARD 2019

21 FEBBRAIO - ORE 14:00 Padiglione 9, B 8.1 Dopo il suo esordio in occasione dell’edizione 2017, il Fabio Montanaro Award torna in occasione di Transpotec. Fabio Montanaro, direttore prima di HP Trasporti e di Tir poi, ispiratore e conduttore di trasmissioni radiofoniche sull’autotrasporto di successo come Radio Tir e Uomini e Camion, è stato un vero innovatore del giornalismo di settore. Non solo, infatti, ha diretto importanti riviste ma, soprattutto, ha portato l’autotrasporto in radio, con una trasmissione Rai che per la prima volta ha visto i camionisti come protagonisti, portavoce delle loro esigenze e della loro realtà, spesso in diretta. In sua memoria verranno premiate per la loro professionalità, per la loro carriera o per il loro operato nel mondo del trasporto quattro figure scelte in altrettanti ambiti diversi: un giornalista specializzato, un responsabile della comunicazione, un’azienda di trasporti e un personaggio che si sia distinto nel settore. I quattro vincitori saranno scelti in una shortlist di quattro nominativi per ogni categoria, da una giuria formata da giornalisti, opinion leader, esponenti del mondo del trasporto. La cerimonia di premiazione si terrà alle ore 14 del 21 febbraio presso lo stand Transpobank, Padiglione 9, B 8.1

I vincitori della prima edizione con Marta Gargano (moglie di Fabio Montanaro). Da sinistra: Antonio Mollica (Autista), Paolo Lanzoni (Comunicazione), Paolo Altieri (Giornalista) e Giuseppe Piumatti (Azienda).

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MERCEOLOGIE, UNA PROPOSTA A 360° Truck Veicoli commerciali Bus e Pullman Rimorchi e semirimorchi, porta-container, cisterne alimentari, per carburanti e materiale chimico/infiammabile, furgoni isotermici, centinati e soluzioni innovative per trasportare ogni genere di materiale

mezzi sostenibili: gli standard delle motorizzazioni di ultima generazione sono ormai fondamentali per arrivare ovunque. Tante quindi a Transpotec le proposte di veicoli commerciali che si potranno toccare letteralmente con mano: ad esempio, in casa Volkswagen avremo l’apprezzato van Crafter, disponibile anche nella variante elettrica.

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Ricambi e componentistica, aftermarket Componenti ed allestimenti per motrici e trailer Carburanti e additivi Software gestionali Logistica dei trasporti Antifurti, sistemi di sicurezza e controllo di mezzi e flotte Servizi

Dopo la positiva esperienza nell’edizione 2017, infatti, Volkswagen Veicoli Commerciali ritorna a Transpotec Logitec per presentare le sue novità ai propri principali target group. Al terzo anno dal suo lancio e a gamma ormai completata, il protagonista per Volkswagen Veicoli Commerciali sarà proprio Crafter, che ha chiuso un 2018 di grande soddisfazione registrando ben 2.358 consegne a cliente con una crescita del 29,7% rispetto all’anno precedente.


Se a differenza degli altri anni non vedremo protagonisti costruttori come IVECO o DAF, quest’ultimo però presente col proprio Concessionario di zona (Zarpellon al padiglione 9) da segnalare invece tra le piacevoli novità del 2019, la presenza di Renault Trucks e Volvo Trucks: i veicoli trainano il mercato ed è un segnale importante il ritorno in

TRANSPOTEC 2019 IN 5 PILLOLE Iniziative dedicate al trasportatore, tra formazione, networking e servizi su misura, ma anche focus tematici, ed “esperienze” uniche ed emozionanti pensate insieme ai partner di Transpotec per far incontrare gli operatori con le migliori proposte sul mercato.

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LOGISTICA: una nuova area verticale, per una visione del mercato sempre più esaustiva.

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AREA USATO: con proposte garantite e per ogni esigenza.

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AFTERMARKET VILLAGE: il “villaggio” dedicato alla ricambistica e agli accessori per truck.

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TEST DRIVE, sia su circuito cittadino che nel quartiere, per provare direttamente “su strada” truck e veicoli commerciali.

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DECORATI E RADUNI: i mezzi più incredibili e tante iniziative dedicate ai driver, perché il mondo del trasporto è anche passione.

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ANTEPRIMA PROMOSSA DA

ARRIVA LA APP TRUCKON I vantaggi di questa piattaforma sono importanti per chi, ogni giorno, cura i viaggi dei propri mezzi: infatti con TruckOn le aziende di autotrasporto possono massimizzare il tempo di attività dei propri veicoli ottimizzando i momenti di riposo degli autisti. COSA OFFRE TRUCKON? In primis informazioni dettagliate sulle officine e sui servizi offerti: un accurato motore di ricerca per i gestori delle flotte che, in pochi clic possono prenotare un appuntamento selezionando il servizio desiderato, l’ubicazione, la data e la fascia di prezzo. Tutte le offerte rilevanti sono visualizzate in un elenco di risultati che rende semplice il confronto delle proposte in base a servizi e ai relativi prezzi. Fondamentale l’aspetto multilingua di TruckOn: attualmente, le flotte provenienti da sette paesi europei (inclusa l’Italia) possono registrarsi sul portale. Altro aspetto importante sono i feedback: i clienti hanno la possibilità di valutare la qualità del servizio svolto. Queste valutazioni creano fiducia e danno ad altri clienti la possibilità di orientarsi nel momento in cui devono effettuare una prenotazione presso un’officina non conosciuta. Tra i protagonisti attesi a Verona, c’è sicuramente Continental che anticipa sulle nostre pagine una delle novità più attese tra gli stand del Transpotec visto che dà la possibilità di accedere online a un’officina in tutta Europa. Sarà presentata, infatti, agli addetti ai lavori e ai visitatori la nuova piattaforma booking digitale TruckOn, all’interno della quale i gestori delle flotte possono prenotare un servizio di officina, in qualsiasi momento e in tutto il ‘Vecchio Continente’.

manifestazione di costruttori che mancavano da qualche edizione. Al Padiglione 10 è presente la gamma di Renault Trucks che vedrà “sfilare” il modello THSC Brand accanto al K 8x4 e al fianco di importanti pesanti come i modelli C, DW e D12. Spazio anche per i van con Master AC L2 e la gamma elettrica Master ZE, la più attesa per chi vuole rispettare l’ambiente e viaggiare con l’affidabilità della casa. “Transpotec è uno dei più importanti eventi di riferimento in Italia nel mondo dei Trasporti

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FLEET MANAGEMENT 4.0 Una dashboard mostra tutti gli appuntamenti in programma. I gestori delle flotte possono così utilizzare il calendario che appare sul display per conoscere quali mezzi sono stati serviti, quando e dove, e quando è pianificato il servizio successivo. In questo modo TruckOn aiuta a migliorare la gestione digitalizzata della flotta e rendere i processi operativi più efficienti.

e Logistica. La scelta di Renault Trucks Italia di essere presenti a questo appuntamento importante – afferma Laura Vavassori, Marketing & Communication Manager Renault Trucks – è motivata dalla volontà di consolidare la visibilità del Brand, incontrare i nostri clienti così come i prospect, presentare le nostre novità di prodotto e far toccare con mano l’ampia gamma di prodotti, che ben pochi costruttori possono vantare. Vicinanza al cliente, passione e impegno sono i valori che ci caratterizzano come Renault Trucks, erede di oltre un secolo di

know-how nella produzione di camion. E questo è quanto vogliamo sentano i visitatori”. Grande attesa anche per lo stand Volvo Trucks dove si possono ammirare – oltre ai bus della casa – i truck Volvo FH LNG e Volvo FH 16. “Dopo tanti anni saremo di nuovo presenti a Transpotec, fiera molto importante per il settore dell’autotrasporto – illustra Giovanni Dattoli, amministratore delegato Volvo Trucks Italia – Siamo convinti che sia un’opportunità unica per incontrarsi con clienti ed appassionati, per confrontarsi


sul mondo del trasporto, sui veicoli e su ciò che ci aspetta nei prossimi anni. Senza contare la necessità di far conoscere di più il nostro mondo e accrescere l’entusiasmo nei confronti del veicolo industriale. Guidare il progresso. Questa è la nostra missione per essere vicino ai nostri clienti e aiutarli nel loro business, con soluzioni pensate per rispondere alle loro esigenze. Siamo sicuri che i visitatori apprezzeranno il ritorno di Volvo Trucks e dei nostri veicoli all’avanguardia!” La scelta dei mezzi è ben orientata in tal senso: la casa svedese punta molto sui veicoli pesanti conformi a Euro 6 alimentati a gas naturale liquido o a biogas. I nuovi mezzi pesanti – come già analizzato anche nel nostro ultimo “Speciale Green”, ndr - offrono pari prestazioni, guidabilità e consumo di carburante dei modelli Volvo alimentati a diesel. Anche il claim per portare i visitatori ad ammirare il mezzo alimentato con carburanti alternativi è assai accattivante: “Il mercato non offre alcun veicolo paragonabile a questo. Scoprite cosa rende unica la nostra soluzione e perché si tratta di una scelta

vantaggiosa sia per le aziende che per l’ambiente”. Non è tutto. “Tratteremo altri temi come quello della sicurezza, nel nostro DNA da oltre 90 anni”, ricordano dalla casa produttrice che darà ampio spazio anche a future applicazioni e prodotti per il nostro mercato. Al Padiglione 10, come ogni edizione, “brilla” la Stella, per la prima volta presente a Transpotec come Mercedes-Benz Trucks Italia. Protagonista la “strategia delle 5 C” di Daimler che è incentrata sullo sviluppo di 5 aspetti strettamente collegati tra loro volti alla crescita ed al successo del gruppo: rafforzare a livello globale il core business (CORE), affermarsi come leader nei nuovi settori della mobilità di domani (CASE), adattare la cultura aziendale in termini di innovazione e sostenibilità (CULTURE), consolidare e rendere più flessibile la struttura divisionale (COMPANY). Lo standard di riferimento di queste componenti strategiche è rappresentato dalla quinta C, che è anche la più importante: i Clienti (CUSTOMER). Proprio pensando ai clienti, il

I 2 “VILLAGGI” Con il Transpotec Logitec 2019, torna a Verona anche l’Aftermarket Village. Lo spazio dedicato è quello del padiglione 9 della Fiera di Verona, dove il ‘villaggio’, organizzato dalla rivista “Parts TRUCK” di DBInformation, vivrà la sua seconda edizione: un evento di riferimento per tutto il mondo della componentistica truck, dell’aftermarket e dei servizi d’officina indipendenti. Infatti, il cuore pulsante dell’attività dell’Aftermarket Village è rappresentato anche in questa edizione dal grande spazio centrale: intorno all’area bar, come già accaduto nel 2017, si sviluppa una vera piazza dedicata al networking nella quale si daranno appuntamento, tutti gli operatori dell’aftermarket italiano del mondo truck , impegnati anche in interessanti workshop che si svolgeranno, però presso il Logistic Village, nell’adiacente padiglione 6, un grande e importante progetto espositivo strettamente connesso all’Aftermarket Village, organizzato dalla FIAP (Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali) in partnership con DBInformation e la testata “Logistica&Trasporti”.

ruolo principale dello stand è riservato al nuovo Actros che, a Verona, avrà la sua anteprima italiana (con tanto di conferenza stampa il giorno di apertura) grazie all’esposizione della versione “EDITION 1” che si “svela” al pubblico nazionale con la sua nuova e moderna postazione di lavoro completata dall’innovativa plancia multimediale Mercedes. Non è l’unica attrazione per i visitatori: Mercedes-Benz, infatti, porta con sé anche il Canter elettrico che, già da ora, promette di attirare l’attenzione degli addetti ai lavori e non solo. Altri protagonisti si annoverano tra i veicoli speciali con la presenza dei modelli Unimog ed Econic, nonché tra i veicoli commerciali con Classe X e Sprinter. Classe X è il nuovo pick up (omologato N1) di MercedesBenz in grado di sfidare con disinvoltura le forze della natura e di ostentare un design che non passa certo inosservato. I van Sprinter, nelle varianti Furgone e Autotelaio configurate www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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NON SOLO FIERA TRA AWARDS E… FUORI DALLA FIERA Nelle quattro giornate numerosi eventi e iniziative arricchiranno il programma di Transpotec Logitec 2019. Di seguito alcuni dei principali appuntamenti tra le iniziative espositive.

PIAZZA DELL’USATO by CAMIONSUPERMARKET (Area esterna tra i Padiglioni 9, 10 e 12)

esattamente in base al tipo d’impiego richiesto, a loro volta non hanno bisogno di presentazioni per essere attrattivi ai clienti della Stella. Tra i vari protagonisti attesi ci sono anche altri importanti nomi che però alla data di chiusura di questo numero non avevano ancora informazioni su cosa avrebbero presentato. La curiosità quindi raddoppia perché siamo sicuri che grandi attori del mercato dell’autotrasporto come FIAT Professional e il Gruppo PSA, con i marchi Renault e Citroën, saranno tra i sicuri grandi protagonisti delle quattro giornate di fine febbraio in scena a Verona Fiere. u

Con più di 2000 metri quadrati dedicati all’usato, l’area, realizzata in collaborazione con la testata ‘Camion Supermarket’, mette in mostra mezzi di seconda mano delle migliori case, scelti e valutati in base a standard severi di affidabilità. Uno spazio interessante per avere una visione globale e concreta del mondo dell’usato, un’occasione concreta per avviare trattative di acquisto per i mezzi presentati.

TEST DRIVE (Area F) A Transpotec l’offerta si completa con spazi esterni dedicati alle prove dei truck. Dopo il successo della scorsa edizione, tornano, in particolare, le prove su circuito cittadino. Coordinate da ‘tuttotrasporti’, permetteranno ai visitatori di valutare caratteristiche e manovrabilità dei mezzi in condizioni di guida reali. I test drive in esterna partiranno dall’area F. Per partecipare sarà sufficiente registrarsi direttamente presso il gazebo presente in area F o allo stand ‘tuttotrasporti’ (padiglione 9).

EMOZIONI AL BUIO by Dark (Area C) Un’esperienza alternativa ed emozionante che aiuterà i visitatori a comprendere l’importanza di servirsi al massimo dei propri sensi in ogni situazione. Le ‘Emozioni al Buio’ si potranno vivere a bordo di un rimorchio sul quale saranno realizzate esperienze di degustazione di un semplice caffè o di un ricco aperitivo coinvolgendo le persone, che dovranno rinunciare alla vista, e così imparare a fare affidamento sui 4 sensi restanti. Un’esperienza “estrema”, soprattutto per chi, come gli autotrasportatori, si fida solo dei propri occhi. Un’occasione per “vedere” oltre i propri limiti e imparare a fidarsi e a fare tesoro delle proprie sensazioni in ogni momento. I fondi raccolti attraverso le offerte di chi vorrà provare le ‘Emozioni al Buio’ saranno devoluti in beneficienza per l’associazione delle vittime della strada.

LE STELLE DEL TRASPORTO Sabato 23 febbraio ore 16.00, padiglione 9

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Organizzato da ‘tuttoTrasporti’, le “Stelle del Trasporto” è il riconoscimento dedicato alle realtà del settore ritenute più significative, innovative e virtuose. Imprese del settore grandi e piccole, operatori logistici e produttori di beni e servizi saranno premiati durante Transpotec per dare visibilità alle buone pratiche e offrire uno spunto allo sviluppo per tutti gli operatori.


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