N°210

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COP IA

La Rivista degli Autotrasportatori

ERTA DA OFF

Anno 22 - maggio/giugno 2019 - n. 210

ruote commerciali

IVECO: IL DAILY SI RINNOVA TEST DRIVE CITROËN BERLINGO giovanni dattoli OPEL: IL NUOVO VIVARO Volvo Trucks: tecnologicamente un passo avanti eventi le grandi interviste

Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% - LO/MI

monaco raddoppia: bauma + transport logistic

TGExperience

Assistenza e Servizio MAN: tutta un’altra esperienza

ruote vintage

UN OPEL TARGATO MERCEDES

appuntamenti

SCANIA REPLICA CON I GIORNI DEL RE TUTTI I RICAMBI CON DIESEL TECHNIC AUTOCLIMA - NEXTPRO BY IVECO - ANFIA



SOMMARIO

n. 210

maggio/giugno 2019 www.trasportale.it

PG.

50

SPECIALE BAUMA

ATTUALITÀ E OPINIONI 4

EDITORIALE

17

19

ON THE ROAD

Dagli Stati Uniti le notizie più curiose di un mercato fuori dai nostri standard

RUOTE COMMERCIALI 26

MAN: TGEXPERIENCE

LO SCATTO

28

IVECO: IL DAILY SI RINNOVA

6 SANTIAGO DE QUERETARO

32

OPEL: VIVA VIVARO

di Paolo Volta Un Professore prestato alla logistica

LE GRANDI INTERVISTE

36

NON SOLO TIR

DOPPIO TEST DRIVE CON CITROEN

22

di Luca Barassi Il punto di vista del Direttore

8 DALLA STRADA In breve le notizie più importanti del settore e dalle aziende 13

20

VOLTA PAGINA

di Alessandro Musumeci Tutto ciò che non è veicolo industriale

IL DORSALE

di Gian Paolo Pinton Opinioni e analisi sulla nostra società e sulla politica

(MEXICO)

RUOTE INDUSTRIALI

BAUMA 2019

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40

RUOTE ECOLOGICHE 44

CI TROVI ANCHE SU IPAD

Trasportare Oggi è anche in versione elettronica Scarica gratuitamente la App da iTunes e potrai sfogliare TOE in qualsiasi momento e archiviare tutte le uscite sulla libreria virtuale.

DAF È PRONTA PER OGNI MISSIONE

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ATTENTI AI CONSTRUCTION!

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È in arrivo la nuova generazione della furgonetta Opel

Volvo Trucks: un passo avanti

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Più connettività e sicurezza

Tanti chilometri, basso consumo

GIOVANNI DATTOLI

SPECIALE 50

È on line il configuratore dei van del Leone

L’ELETTRICO AVANZA Toscandia protagonista con Nissan e Scania

RUOTE VINTAGE 46

QUANDO I MARCHI SI MISCHIANO

Nel 1940 Opel sceglie un veicolo Daimler


SOMMARIO n. 210 maggio/giugno 2019 PROFESSIONE CAMIONISTA 56

Un programma ideato e condotto da Luca Barassi e Ferruccio Venturoli

REPORTAGE DALL’AUSTRALIA

Quando il trasporto si fa duro…

ALLESTIMENTI 62

La Radio degli Autotrasportatori può essere ascoltata

LAMBERET RIAPRE AL CENTRO SUD

La sede di San Vittore nel Lazio risplende di nuova luce

EVENTI 59

sulle seguenti emittenti nazionali:

SAVE CHIUDE IL GIRO D’ITALIA

La campagna di informazione itinerante è arrivata a Roma 60

I GIORNI DEL RE BIS

Seconda edizione della kermesse dedicata al Grifone

RUBRICHE FUORI STRADA 65

ogni Giovedì, tra le ore 17 e le ore 18 ■■

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In onda da 9 mesi 66 68 70

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(Abruzzo: FM 89.4 Emilia Romagna: FM 94.3 - 99.3 102.2)

■■

Radio Potenza Centrale h.17,10

Il Responsabile Gestione Rifiuti

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CRYPTOLOGISTICA Smart contract

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FOCUS: L’USATO MAN

■■

Jonica Radio - h.18

(Calabria: FM 90.20 - 93.90 103.00 - 106.40) ■■

(Campania: FM 88.500 – 93.300 – 99.700 – 106.500)

Radio Bologna 1 - h.18 (Emilia Romagna: FM 89.1)

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Radio One - h.18 (Sicilia: FM 93.3)

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Radio Popizz - h.18 (Puglia: FM 101.0)

Radio Galileo - h.18,05

(Umbria: FM 90.5 – 93.5 – 94.4 – 95.6 – 97.4 – 100.6 – 105.6) ■■

Radio Cortina - h.17,30

(Veneto: FM 93.7 – 95.5 – 98.4 – 102.0 – 103.8)

(Piemonte: FM 87.6) ■■

Radio Emme - h.18

(Toscana: FM 96.8 – 100.4 – 100.5)

Radio Frejus - h.17,20 ■■

Radio Stella FM - h.17,30

(Veneto: FM 87.5 – 88.8 – 91.5 – 95.0 – 97.2 – 97.3 – 97.4).

La rivista degli Autotrasportatori n. 210 maggio/giugno 2019 DIRETTORE RESPONSABILE

Luca Barassi luca.barassi@trasportale.it COORDINATRICE EDITORIALE

Federica Lugaresi - lugaresi@trasportale.it

CASA EDITRICE

Transpoedit S.r.l. SEDE LEGALE

Viale Monza, 40 20123 Milano P. IVA: 07634360965 DIREZIONE E REDAZIONE

VICEDIRETTORE

Via Voghera, 11 - 20144 Milano redazione@trasportale.it

HANNO COLLABORATO

Responsabile: Ferruccio Venturoli Via Acciaioli, 7 - 00187 Roma

Ferruccio Venturoli ferruccio.venturoli@trasportale.it TRASPORTARE OGGI AFTERMARKET Si parla di ricambi su questo numero con l’offerta per veicoli anziani NEXTPRO by Iveco e poi la vasta gamma di articoli per ogni tipo di veicoli proposta da DIESEL TECHNIC.

Radio Amore - h.17,30 (Sicilia: FM 87.5 – 88.3 – 95.5 – 104.9 -106.7)

Radio Dora - h.17,20 (Piemonte: FM 88.0)

Radio Bussola - h.18

■■

Radio Lombardia - h.17,05 (Lombardia: FM 94.600 – 100.200 – 100.300)

Radio CRC - h.17 Targato Italia

IN COPERTINA MAN Truck&Bus ha a disposizione dei suoi Clienti una assistenza e una Rete di altissimo livello. Oggi, per la gamma TGE si aggiunge anche il configuratore on line

Simply Radio - h.17 (Lazio: FM 99.2 - 95.3 – 96.6 – 97.8 – 99.8)

(Campania: FM100.500)

LEGALOGISTICA

RCF Radio Città Futura - h.18 (Lazio: FM 97.7)

(Basilicata: FM 87.8 - 90.5 – 96.3 - 96.3 – 99.3 –103.6) ■■

TRASPORTARE OGGI ON AIR

Radio Centrale - h.18

Prodotto e registrato presso gli studi di AREA AG (Roma)

Alessandro Bassi, Luca Gaier, Alessandro Musumeci, Gian Paolo Pinton, Emanuela Pirola, Paolo Sartor, Francesco Stazi, Andrea Trapani, Paolo Volta GRAFICA E IMPAGINAZIONE

il bozzetto di patrizia cella FOTOLITO E STAMPA

Unigrafica - Gorgonzola (Mi) Di questo numero sono state tirate: 15.700 copie

REDAZIONE DI ROMA

Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997 Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, La informiamo che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Transpoedit Srl per inviarle la presente pubblicazione. I dati raccolti saranno trattati con l’uso di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, V.le Monza 40. È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.

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editoriale

di Luca Barassi

PIATTO RICCO…

S

to per partire. Tornerò? Spero di sì. Certo è che i due mesi in cui è in distribuzione questo giornale sono davvero intensi e ricchi di eventi ai quali, naturalmente, noi del settore non vogliamo certo mancare. Si è appena conclusa, infatti, l’abbuffata di Transpotec e Bauma che, come detto, siamo di nuovo in viaggio per la prima delle kermesse in programma tra maggio e giugno… con qualche sorpresa e sconfinamento a inizio luglio; ma di questo ne parleremo più avanti. Sto per partire, dunque, per Trento dove Italscania, a due anni di distanza dal suo debutto, ha voluto organizzare la seconda edizione de I Giorni del Re. E chi è il Re? Ovviamente il mitico V8 del Grifone, che quest’anno celebra i 50 anni di vita. A pensarci bene come il sottoscritto, ma non importa. Andiamo avanti, perché l’evento del 4 e 5 maggio presso la sede della filiale italiana di Scania, ospiterà anche un altro grande ritorno, lo Scania Driver Competitions, erede del fortunato Young European Truck Driver. Tempo di scendere dalla vallata trentina e ci prepariamo subito per andare a Barcellona dove il tecnologicissimo Mercedes-Benz Actros si farà provare sulle strade catalane. Forse mi risparmierò questo viaggetto, però, perché il nostro Andrea Trapani è ormai

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TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2019

super specializzato sull’ammiraglia della Stella e dopo aver partecipato ad anteprime, premiére nazionali e internazionali, presentazioni statiche, mi sembra giusto che se lo goda anche su strada. Allora “Hola Andrea”, buona trasferta. Ciò di cui non mi risparmierò di certo è la settimana emiliano-romagnola che prevede l’appuntamento con Autopromotec a Bologna dal 22 al 26 maggio e poi, quasi in contemporanea, l’immancabile Misano, o weekend del camionista. Come tutti sanno si tratta della prima tappa del FIA European Truck Racing Competition ma chi va al Circuito romagnolo Marco Simoncelli ci va anche (e forse soprattutto) per ciò che sta dietro alla pista, ovvero i cosiddetti paddock, da sempre occupati da una miriade di attività, esposizioni, feste e camion decorati. È questo il vero Misano, che da un paio d’anni viene gestito dagli amici di Trasporto Commerciale e di Camion Supermarket. Finito qui? Direi proprio di no. Intanto perché si ritorna a Monaco (dopo il Bauma) per l’altro appuntamento bavarese, il Transport Logistic (47 giugno) e poi ci si prepara al grande evento organizzato da TForma, lo ZERO GRADI. Il workshop o convegno che dir si voglia, è arrivato alla

sua quarta edizione grazie al promotore di questo evento che è Lamberet. Quest’anno, però, i player sono davvero di altissimo livello, in quanto parteciperanno come supporter anche DAF e Volkswagen Veicoli Commerciali, oltre ai partner Certiquality, Acitoinox, FAI Milano e Transportonline. Il tema di quest’anno? Il freddo sostenibile, ovvero come portare dal produttore al consumatore prodotti freschi senza rinunciare al “green”. La grande novità però è l’istituzione del primo ZERO GRADI AWARD, premio che andrà a gratificare le aziende che si sono distinte per progetti sostenibili nella catena del freddo. Allora l’invito per tutti è per l’11 giugno a Legnano (Mi) presso la prestigiosa Villa Jucker di recente inaugurata. La partecipazione è gratuita, basta re­ gistrarsi sul sito www.trasportale.it/ zerogradi2019 oppure inviare una mail a tforma@trasportale.it. In tutto questo ci mettiamo dentro anche un evento un po’… privato, ma pur sempre del settore, ovvero i 30 anni del Gruppo Transpobank che ha deciso di festeggiare con i suoi collaboratori, amici e partner in una bella masseria pugliese. Sì, ok… a maggio poi ci sono anche i miei 50 di anni…. “non ve ne può fregare di meno”? Pazienza, mi faccio gli auguri da me. ;-)


Trucker. La tua passione si fa strada. Essere in giro sulle strade. Essere libero. Vedere il mondo intero. Essere il capo di se stessi. Diventa uno di noi. Diventa un camionista. Entra nella Community RoadStars all’indirizzo www.roadstars.mercedes-benz.com Ti aspettiamo al Weekend del Camionista il 25 e 26 Maggio 2019


LO SCATTO

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Gli uomini d’intelletto, educati al culto della bellezza, conservano sempre, anche nelle peggiori depravazioni, una specie di ordine. GABRIELE D’ANNUNZIO SANTIAGO DE QUERÉTARO MESSICO, 2010


dalla STRADA

FPT

Campioni di “MACHINES

OF THE YEARS” 2019

SCANIA

Nuova nomina Karin Rådström, Senior Vice President Buses & Coaches, è stata nominata Executive Vice President e Head of Sales and Marketing. Ha assunto la nuova posizione a partire dallo scorso marzo, risponde direttamente a Henrik Henriksson, Presidente e CEO. Karin Rådström, nata nel 1979, è entrata in Scania come tirocinante nel 2004 dopo aver conseguito una laurea specialistica in Ingegneria in gestione industriale al Royal Institute of Technology di Stoccolma. Dal 2007 ha ricoperto varie posizioni manageriali nell’organizzazione vendite e servizi di Scania. Nel 2016 è stata nominata Senior Vice President Buses & Coaches. “Sono lieto di dare il benvenuto a Karin Rådström nel mio team, nella certezza di poter contare sul suo contributo nell’ulteriore sviluppo delle performance di Scania nel mercato. Inoltre, la sua esperienza nel settore Buses & Coaches e nelle vendite di soluzioni di trasporto sostenibili saranno per noi un grande valore”, ha evidenziato Henrik Henriksson.

PEUGEOT

Bicicletta nuova? Ora si pedala! Presentate 8 nuove biciclette da trekking e da strada: le nuove eBike, vetrine tecnologiche della gamma PEUGEOT Cycles, sono caratterizzate da un design pulito e distintivo grazie anche alla batteria BOSCH PowerTube integrata nel telaio. Sei biciclette da Trekking multiuso che possono avere anche l’ammortizzazione totale, sia anteriore che posteriore, in funzione della versione. Le due biciclette stradali permettono di aumentare il range di utilizzo o di superare anche i valichi di montagna. La compatta batteria BOSCH 500 Wh PowerTube equipaggia tutta la gamma dei modelli. Si integra in modo perfetto nel telaio delle biciclette. La sua posizione nella struttura è ottimale per il bilanciamento e l’agilità delle bici, aiutando ad abbassare il baricentro. La possibilità di estrarre dall’alto la batteria, poi, la protegge dall’accumulo di sporco. Il motore BOSCH Active Line Plus offre alle biciclette da Trekking e da Strada una spinta istantanea. È piacevole da guidare sia in salita che in discesa. Queste nuove bici PowerTube completano l’offerta iniziata con le mountain bike eM02 et eM02 FS PowerTube.

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TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2019

I motori progettati e realizzati da FPT Industrial hanno conseguito il premio “MACHINES OF THE YEARS” al recente SIMA di Parigi. I trattori Quadtrac CVXDrive e Versum CVXDrive prodotti da Case IH, sono equipaggiati rispettivamente dai propulsori FPT Cursor 13 e N45 Stage V e sono le macchine che hanno permesso di ricevere questo prestigioso riconoscimento. Case IH Quadtrac CVXDrive ha vinto il premio nella categoria dei trattori XL, assegnatoli da una giuria composta dai redattori delle più importanti riviste agricole del mercato europeo. Il Cursor 13 nel Quadtrac CVXDrive, offre potenza e basso consumo - caratteristica che ha contribuito ad accedere al riconoscimento – ma anche affidabilità e funzionalità sempre garantite anche in condizioni operative impegnative. ll motore N45 Stage V di FPT Industrial è caratterizzato da una combustione senza EGR che massimizza la potenza e la coppia. Inoltre, l’esclusivo sistema di posttrattamento privo di manutenzione HIeSCR2 garantisce bassi costi di proprietà. Per quanto riguarda le specifiche tecniche, il 4 cilindri N45 offre una potenza fino a 103 kW a 1800 giri/min e una coppia fino a 630 Nm a 1300 giri/min.

FORD

Ai Vigili del Fuoco il pick up Ranger L’Ovale blu ha iniziato le consegne di una flotta di Ranger al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco; i pick-up saranno destinati ad interventi operativi che prevedono percorrenze di strade off-road per raggiungere tempestivamente anche aree geograficamente difficili. I primi 100 Ranger già consegnati, sviluppati per essere in grado di adattarsi a ogni scenario di guida, sono stati realizzati ad hoc in accordo alle linee guida ministeriali per rispondere alle specifiche esigenze del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco: livrea istituzionale (fasce bianche su colore rosso), impianto di segnalazione visiva con fari a led blu, impianto di segnalazione acustica, impianto di comunicazione radio, sistema di scarrabilità ARISMov, gancio di traino e verricello anteriore.


dalla STRADA

PORTO DI TRIESTE

Siglato accordo con la Cina È stato firmato lo scorso marzo l’accordo di cooperazione tra il porto di Trieste e il gruppo cinese China Communication Construction Company - CCCC che favorirà l’infrastrutturazione in Centro Europa e aumenterà le possibilità di accesso dei prodotti delle piccole e medie imprese italiane presso i mercati cinesi. Alla presenza dei capi di stato di Italia e Cina, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale Zeno D’Agostino e il leader del gruppo cinese CCCC Mr. Song Hailang hanno formalizzato un accordo chiave circa le infrastrutture ferroviarie collocate nella regione portuale del Mare Adriatico Orientale, in particolare le nuove stazioni di Servola e Aquilinia, rientranti nel progetto “Trihub”, il piano integrato di rinforzo del sistema infrastrutturale ferroviario nell’area fra Cervignano del Friuli, Villa Opicina e Trieste, sviluppato in collaborazione con il gestore della rete ferroviaria italiana RFI. “Con questo accordo – ha dichiarato il presidente dell’Authority Zeno D’Agostino – puntiamo ad organizzare la logistica in uscita dal porto. Il nostro impegno è quello di supportare le esportazioni in Cina e nel Far East delle nostre PMI, che non hanno le dimensioni idonee ad affrontare questo tipo di investimenti. L’Autorità di Sistema si mette a disposizione delle imprese italiane per sviluppare in Cina piattaforme logistiche e portuali che permettano al Made in Italy di raggiungere i flussi commerciali verso questo grande mercato in espansione”.

MERCEDES TRUCKS

Sempre in forma con il Set TopFit Guidare a lungo un camion è un lavoro davvero faticoso. Lo stress dovuto al traffico, al carico e scarico delle merci, oppure la ricerca di un parcheggio. Inoltre, lavorare sempre seduti e nella stessa posizione è tutt’altro che salutare con gravi conseguenze, come una maggiore propensione ad aumentare il peso e una maggiore predisposizione al mal di schiena. In media, i conducenti di camion, perdono 24 giorni di lavoro all’anno a causa di malattia, uno dei valori più alti di qualsiasi professione e con un trend in crescita, a conferma della gravosità di questo lavoro. È un vero problema per i conducenti professionisti poiché, quando sono in viaggio, non possono andare regolarmente in palestra quando finiscono di lavorare, o cercare un fisioterapista che possa aiutarli per i dolori alla schiena. Ora si potrà praticare sport anche a bordo del proprio truck con la ‘palestra personale’ del ‘Set TopFit’, non solo a bordo di Mercedes-Benz Actros 4 e Actros 5, ma anche su tutti i modelli di autocarro con pianale della cabina piano. Il Set TopFit è composto da una tavola in legno, di dimensioni 65 x 40 cm, su cui sono applicati due occhielli in metallo, ai quali sono fissate, attraverso due moschettoni, le fasce elastiche necessarie per eseguire gli esercizi. La tavola funge anche da superficie di appoggio, garantendo così una posizione stabile tra i sedili. “Abbiamo appositamente concepito il nostro set TopFit per essere impiegato a bordo di un truck”, spiega Siegfried Rothe, Customer Researcher & Developer di Daimler Trucks. “Usando la tavola da fitness, i conducenti hanno la possibilità di allenarsi nella ‘privacy’ della loro cabina: un aspetto particolarmente apprezzato da molti autotrasportatori”.

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dalla STRADA OPEL

Allestimenti al top Molti veicoli, soprattutto i veicoli commerciali leggeri (LCV), sviluppano tutto il loro potenziale quando vengono allestiti e adattati a uno scopo specifico, e dotati dell’equipaggiamento che effettivamente

serve agli operatori. Opel offre un nuovo programma di allestimenti di alta qualità per Combo Life per il trasporto di passeggeri e per Combo Cargo (LCV), che daranno ulteriore energia a questo segmento di mercato. I clienti possono scegliere allestimenti delle versioni standard e XL di Combo con fino a 5 posti e una carrozzina. Il trasporto in sicurezza della carrozzina è garantito dalle cinture a tre punti di ancoraggio con sistemi di ritenuta con riavvolgitori elettrici e meccanici. Una rampa permette di accedere alla parte posteriore del veicolo. In base alla versione del modello, Combo offre uno spazio per la carrozzina che può arrivare a 1,50 metri di lunghezza, 1,45 m di altezza e 85 cm di larghezza. Per aumentare ulteriormente il comfort, l’allestimento di Combo per il trasporto di persone in carrozzina è disponibile anche con le sospensioni pneumatiche che abbassano la carrozzeria e una rampa che

PETRONAS LUBRICANTS

si aggancia al paraurti posteriore elettricamente e non meccanicamente. Combo Cargo, votato International Van Of The Year 2019 (IVOTY), ha tutte le caratteristiche per essere anche trasformato nel veicolo ideale refrigerato o a temperatura controllata, in grado di coprire l’“ultimo miglio” prima della consegna. Opel offre questo allestimento sulle versioni standard e XL, con due o tre posti e doppie porte posteriori, con o senza porta laterale scorrevole, e con una capacità di carico di 1,6 o 2,0 metri cubi. La cella isotermica di Combo è realizzata in pannelli sandwich in vetroresina con un pannello isotermico che garantisce l’isolamento sulle portiere.

MERCEDES-BENZ

Gamma Petronas iona per i veicoli elettrici

La Casa malese entra nel mercato dei fluidi per veicoli elettrici (EV) con la gamma PETRONAS iona che comprende lubrificanti specifici per veicoli elettrici per il trasporto di persone. Questi prodotti fanno parte del programma di sostenibilità promosso da Petronas al fine di contrastare i cambiamenti climatici e ridurre le emissioni di CO2 grazie alla propria tecnologia applicata ai fluidi e rappresentano la risposta di PLI alle esigenze in costante evoluzione della nuova mobilità. In questo ambito, PETRONAS annuncia anche l’avvio di una ricerca nel settore per individuare le sfide e le opportunità future nell’ambito dell’innovazione tecnologica applicata ai fluidi a supporto del progresso nelle prestazioni dei veicoli elettrici. I risultati saranno condivisi con i partner chiave nel corso di un Simposio sui Fluidi per Veicoli Elettrici che verrà organizzato da PLI nel corso dell’anno. “Il mondo oggi sta ponendo sempre più enfasi sulla responsabilità ambientale e PETRONAS non si tira indietro. Nel settore automotive, i costruttori devono sottostare a regolamentazioni sempre più severe riguardo la riduzione delle emissioni di biossido di carbonio. PETRONAS è pronta fin da oggi e continua il lavoro di evoluzione della propria suite personalizzata di prodotti e servizi Fluid Technology Solutions™ per rispondere alle sfide future insieme ai suoi partner. L’impegno globale per una energia più pulita è un’opportunità per noi per lavorare in maniera collaborativa con i principali costruttori e sviluppare soluzioni fluide capaci di ridurre le emissioni di CO2 di un veicolo e alla portata di tutti”, ha spiegato Giuseppe D’Arrigo, PETRONAS Lubricants International Managing Director and Group Chief Executive Officer.

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TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2019

Più sicurezza in strada col nuovo

Actros

Una coppia perfetta a bordo del nuovo Actros! Stiamo parlando dell’ottimizzazione del sistema di assistenza alla svolta abbinato all’utilizzo del display della MirrorCam per inviare un segnale visivo al conducente, nel caso in cui nella zona di monitoraggio lato passeggero del truck compaia un oggetto fermo o in movimento. Il monitor è in grado di segnalare tempestivamente la presenza di ciclisti o pedoni. La MirrorCam ed il sistema di assistenza alla svolta lavorano in piena armonia, evitando di sovraccaricare il conducente di informazioni e concentrando tutte le segnalazioni rilevanti in un’unica posizione. Il sistema di assistenza alla svolta comunica attraverso una serie di avvisi a più livelli: quando un oggetto fermo o in movimento si trova nella

zona di monitoraggio laterale sul lato passeggero, il conducente riceve una segnalazione ottica e sul display della MirrorCam, mentre dal lato passeggero si accende un simbolo triangolare di avvertimento. Se sussiste un pericolo di collisione, viene emesso un ulteriore avvertimento ottico ed acustico: la spia inizia quindi a lampeggiare ripetutamente in rosso e, dopo due secondi, diventa fissa. Inoltre viene emesso un segnale acustico di avvertimento dal lato passeggero. La MirrorCam non solo aumenta la sicurezza, ma migliora anche i consumi, grazie allo speciale design aerodinamico della telecamera. Un ulteriore punto di forza in termini di eco-compatibilità che riduce i consumi del nuovo Mercedes-Benz Actros.


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dalla STRADA

ZF

Acquisito il fornitore di mobilità 2getthere ZF Friedrichshafen AG ha acquisito il 60% delle quote di 2getthere B.V. La società offre sistemi completi per il trasporto automatizzato ed è ubicata a Utrecht, nei Paesi Bassi, con uffici a San Francisco, Dubai e Singapore. Le applicazioni spaziano dai sistemi elettrici per il trasporto senza conducente in aeroporti, parchi industriali e tematici, fino alle infrastrutture dedicate per il trasporto urbano. Con questo investimento strategico, ZF attua la sua strategia per la Next Generation Mobility, in modo da rafforzare la propria posizione nei mercati in crescita della guida automatizzata e della Mobility as a Service, e completa le attività già in essere. “2getthere ha un’esperienza ultratrentennale nel settore dei veicoli autonomi per il trasporto passeggeri, oltre a competenze eccezionali nell’engineering e nel software. L’acquisizione supporta la nostra strategia finalizzata a divenire un fornitore di punta di servizi per il trasporto autonomo nel mercato in espansione della nuova mobilità”, ha affermato Wolf-Henning Scheider, Presidente del Consiglio di Amministrazione di ZF Friedrichshafen AG.

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Zafira Life è ordinabile!

MAN

Si aggiudica l’iF Design Awards MAN Truck & Bus ha ricevuto non uno, bensì due iF Design Awards. Il primo riconoscimento, iF Design Award 2019 nella categoria “Automobili / Veicoli / Biciclette”, è stato assegnato al nuovo autobus MAN Lion’s City. Il concept Truck MAN CitE, invece, ha vinto l’iF Gold Award nella categoria “Professional Concept Mobility”, lasciandosi alle spalle altri studi di design di alto livello nel settore delle autovetture e motocicli. I giurati hanno descritto il MAN CITE come un veicolo rivoluzionario: “Il sofisticato design della cabina di guida crea un’ambiente interno molto piacevole, garantisce una visibilità ottimale all’autista e integra perfettamente tutti i dispositivi di comunicazione. Il design esterno ci ha conquistato perché risulta estremamente funzionale all’utilizzatore, garantendo allo stesso tempo la sicurezza degli altri utenti della strada. “Secondo la giuria, ciò rende i veicoli assolutamente innovativi e adatti al futuro”. Holger Koos, responsabile del design di MAN Truck & Bus, spiega: “Quando abbiamo progettato il veicolo, abbiamo prestato particolare attenzione all’ergonomia. L’accesso ribassato, la postazione di guida dell’autista che garantisce grande visibilità, la possibilità di entrare e uscire dal veicolo attraverso la porta scorrevole sul lato passeggero sono tutti dettagli che dimostrano che abbiamo migliorato significativamente il comfort di guida e l’attività di consegna giornaliera delle merci. Allo stesso tempo, il veicolo consente una visione panoramica ottimale. Questo, insieme a un sistema di telecamere a 360 gradi, rende la guida in città notevolmente più sicura“.

La nuova Opel Zafira Life - che è stata presentata in anteprima mondiale al Salone Internazionale dell’Automobile di Bruxelles a gennaio - è finalmente ordinabile a partire da 31.130 euro (prezzi chiavi in mano in Italia, IPT esclusa). Il motore 1,5 litri turbo diesel a norma Euro 6d-TEMP da 75 kW/102 CV garantisce prestazioni più che adeguate (consumi di carburante secondo il ciclo NEDC1: ciclo urbano 5,4-5,3 l/100 km, ciclo extraurbano 4,9-4,7 l/100 km, ciclo misto 5,1-4,9 l/100 km, emissioni di CO2 134-129 g/km). “Opel Zafira Life è una monovolume multifunzione fatta su misura per le necessità dei clienti”, ha dichiarato Xavier Duchemin, Managing Director Sales, Aftersales and Marketing. “Disponibile in tre lunghezze, copre tre segmenti e permette ai clienti di trovare facilmente il modello perfetto per loro. Inoltre può essere dotata di tecnologie innovative, dal sistema di controllo della trazione adattiva IntelliGrip ai sistemi di assistenza basati su telecamera e su radar, oltre a funzioni come le portiere scorrevoli controllate da sensori”. Il nuovo veicolo è disponibile in tre taglie: la versione “Small” lunga 4,60 metri, la “Medium” da 4,95 m e la “Large” da 5,30 m. Accanto agli efficienti motori diesel Euro 6d-TEMP, la nuova Opel Zafira Life sarà disponibile anche in versione elettrica dall’inizio del 2021. Opel continua così a perseguire la propria strategia di sostenibilità e a realizzare il piano PACE! che prevede l’elettrificazione del marchio.

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ALKÈ

Un nuovo piccolo veicolo per la raccolta rifiuti I veicoli raccolta rifiuti Alkè sono sicuramente una valida risposta per quelle organizzazioni che puntano all’ecosostenibilità e ad una riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico. Per questo sempre più realtà urbane si stanno attivando nell’implementazione di sistemi di raccolta differenziata anche con l’ausilio di mezzi a basso impatto ambientale. Questi veicoli in particolare, permettono un utilizzo H24, a seconda della tipologia di batterie installate e sono disponibili con vasca raccolta da 2.8 m3, 2.2 m3 o da 1.7 m3 per le versioni COMBI che prevedono la possibilità di abbinare la vasca a box porta attrezzi o all’idropulitrice. È possibile abbattere i consumi anche del 30% grazie al motore elettrico ad alte prestazioni ed al sistema di recupero dell’energia in frenata di cui sono dotati.


DAL VAPORE ALLA NUVOLA

L

a quarta rivoluzione industriale, più comunemente conosciuta come “Fabbrica 4.0” o “Industria 4.0” deve il suo nome a un’iniziativa del 2011 da parte di Grandi imprese e Centri di ricerca con l’obiettivo di aumentare la competitività delle industrie manufatturiere, attraverso la crescente integrazione di “sistemi cyber-fisici” (cyber-physical systems o CPS), nei processi industriali. Il termine “Industria 4.0” è entrato nell’immaginario comunitario a partire dal 2011, comparendo nel provvedimento governativo tedesco, High Tech Strategy 2020 Action Plan. Da lì a poco è diventato di uso comune tanto quanto concetti e termini affini quali factory 4.0, industrial internet of things, fabbriche intelligenti, ecc.

Le nuove tecnologie digitali, si legge in un rapporto della multinazionale di consulenza McKinsey, avranno un impatto profondo nell’ambito di quattro direttrici di sviluppo: la prima riguarda l’utilizzo dei dati, la potenza di calcolo e la connettività, e si declina in big data, open data, Internet of Things, machine-to-machine e cloud computing per la centralizzazione delle informazioni e la loro conservazione. La seconda è quella degli analytics: una volta raccolti i dati, bisogna ricavarne valore. Oggi solo l’1% dei dati raccolti viene utilizzato dalle imprese, che potrebbero invece ottenere vantaggi a partire dal “machine learning”, dalle macchine cioè che

perfezionano la loro resa “imparando” dai dati via via raccolti e analizzati. La terza direttrice di sviluppo è l’interazione tra uomo e macchina, che coinvolge le interfacce “touch”, sempre più diffuse, e la realtà aumentata. Infine, c’è tutto il settore che si occupa del passaggio dal digitale al “reale” e che comprende la manifattura additiva, la stampa 3D, la robotica, le comunicazioni, le interazioni machine-to-machine e le nuove tecnologie per immagazzinare e utilizzare l’energia in modo mirato, razionalizzando i costi e ottimizzando le prestazioni.

correlati alla frammentazione e dispersione delle consegne. Tutto questo sottointende una revisione della supply chain in termini nuovi, ove l’uomo e la sua formazione ne rappresentano l’architrave. La logistica diventa sempre più parte del servizio al cliente e svolge un ruolo determinante nel controllo della catena intelligente del valore. Le società che si aggiornano utilizzando le nuove tecnologie ottengono miglioramenti in termini di produttività e snellezza organizzativa, riduzione dei costi ed incremento del fatturato. I risultati passano soprattutto attraverso due fattori: cambiamenti organizzativi e competenze del capitale umano. Fondamen-

La logistica è ovviamente coinvolta in tutte le direttrici, e può svolgere un ruolo importante; questo significa la digitalizzazione di tutti gli attori coinvolti. In alcune aree certe applicazioni sono già comunemente adottate dagli operatori come ad esempio la pianificazione del percorso flessibile sulla base delle previsioni del traffico e del tempo di percorrenza previsto. La conoscenza dei dati contribuisce a stemperare il dualismo sempre più pressante tra il consumatore che ha il desiderio di avere la disponibilità immediata dei prodotti (d’altronde il web stempera le variabili spazio e tempo) e le difficoltà

tale diviene conoscere il posizionamento dell’impresa rispetto all’utilizzo delle tecnologie per ricavare, da tale quadro, i fabbisogni attuali e futuri di competenze delle figure professionali. La diffusione di una cultura digitale necessita l’adozione di nuove professionalità quali la conoscenza del web, la gestione della comunicazione digitale, la cura dei dati e della sicurezza. Un buon livello di istruzione e di skill digitali permettono un’implementazione delle nuove tecnologie. Processi e tecnica mutano velocemente e richiedono un costante aggiornamento professionale www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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di Paolo Volta, giornalista, saggista e consulente di Economia dei trasporti

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dalla STRADA CITROËN

DELPHINE COMA

assume la Direzione della Comunicazione

CITROËN

Dal 1° aprile 2019, Delphine Coma ricopre il ruolo di Direttrice della Comunicazione Citroën. Riporta a Arnaud Belloni, Direttore Marketing e Comunicazione Citroën. Delphine, 32 anni, ha un Master in Management Interculturale all’ISIT (Parigi). La sua carriera nel Groupe PSA inizia nel 2009 presso Citroën Svezia come Responsabile Prodotto IVB (International Volunteer in Business, volontariato internazionale in azienda). Successivamente, entra nella Direzione Marketing e Comunicazione della Marca, dove ricopre diversi ruoli: Responsabile Mercato Prezzo Prodotto Europa (20102013), Responsabile Lanci nuovi prodotti (2013-2016) e Responsabile Lanci e Advanced Marketing (dal 2016).

MERCEDES TRUCKS

Il “pay per use” arriva sui veicoli industriali La Stella aggiunge un ulteriore servizio, che permette di entrare nell’universo dei truck, in modo semplice e flessibile. Con il DynamicLease di Mercedes-Benz Financial Services, Mercedes-Benz Trucks Italia è in grado di offrire il primo “pay per use” per i Veicoli Industriali, attraverso un canone mensile variabile in funzione dei chilometri effettivamente percorsi dal Cliente. Un prodotto finanziario flessibile e dinamico, reso possibile grazie a tutta la connettività della tecnologia di Fleetboard che, da circa 20 anni, stabilisce lo standard di riferimento per i servizi collegati in rete e soluzioni digitali nel settore dei Veicoli Industriali. Il canone è così composto da una quota mensile fissa, che comprende RCA, assicurazione furto e incendio e bollo, e da un importo variabile, calcolato in base ai chilometri percorsi e certificati grazie al sistema Fleetboard. Inoltre, compreso nel pacchetto di acquisto del Mercedes-Benz Actros, è disponibile il Mercedes-Benz Uptime il servizio per la manutenzione e analisi proattiva dei truck. Mercedes-Benz Uptime consente di effettuare misure preventive di manutenzione e riparazione su tutti i truck. In questo modo è possibile evitare efficacemente avarie e costosi tempi di fermo dei veicoli, con un conseguente incremento rilevante della disponibilità dei veicoli.

FIAP

Giudizio sulla ripartizione dei fondi Lo scorso aprile alla presenza del Vice Capo di Gabinetto del MIT, d.ssa Di Matteo, si è tenuto a Roma un incontro con le associazioni dell’autotrasporto sulla questione della ripartizione dei fondi strutturali per il settore (pari a 240 mln €), per il triennio 2019/2021. La proposta del Ministero sulla quale si è registrata la condivisione delle associazioni presenti, vede uno stanziamento pari a 140 ml di € alla voce “Riduzioni compensate pedaggi autostradali”. Peraltro, durante la riunione la d.ssa Di Matteo ha dato notizia che, verosimilmente che all’interno del Fondo per le infrastrutture, una quota (indicata in 100 mln €, da ripartire su più esercizi) verrà riservata all’autotrasporto per favorire il ricambio veicolare. In merito a ciò, la Federazione esprime il proprio giudizio critico rispetto all’esito della ripartizione dei fondi. “Una delusione legata soprattutto al fatto che si è scelta la strada di continuare a destinare buona parte dei fondi riservati al settore, per una riduzione dei pedaggi che, per le ragioni sopra evidenziate, la categoria potrebbe, anzi dovrebbe giustamente chiedere al concessionario. Una delusione alimentata dal fatto che si prosegue con la politica della distribuzione a pioggia di tali provvidenze, senza l’applicazione, ad esempio, di modelli premiali rivolti ad aziende virtuose. Una scelta che ha penalizzato, sostanzialmente, quella parte dei fondi per l’autotrasporto che da sempre proiettano i propri effetti sulla professionalità e la competitività delle imprese, ossia la formazione – ridotti a 5 mln rispetto al valore doppio riservato nel triennio precedente - e gli investimenti. Questi ultimi, ad esempio, rivolti al ricambio generazionale dei veicoli che ogni giorno percorrono le strade” si legge nel comunicato. “C’è bisogno discontinuità con il passato per andare oltre e raggiungere nuovi obiettivi, e la FIAP è ancora fiduciosa nell’operato di un Governo, che proprio del termine “discontinuità” ha fatto la propria bandiera, verso un settore che conta circa 50 miliardi di fatturato e oltre 320.000 addetti, vitale per il nostro Paese, e che opera un contesto in continuo e veloce cambiamento”conclude l’Associazione.

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PALLETWAYS

In vino veritas… e si spedisce sui pallet Per il dodicesimo anno consecutivo Palletways, società leader nel trasporto espresso di vino su pallet, ha partecipato alla 53esima edizione di Vinitaly a Verona. “L’obiettivo di Palletways è quello di rispondere prontamente alle esigenze del mercato e di confermarsi un partner solido per il trasporto su pallet di vino, birra e olio, merci che rappresentano complessivamente il 30% del business dell’azienda”, ha spiegato Massimiliano Peres, nuovo managing director di Palletways Italia. Ricordiamo che Palletways mette a disposizione dei suoi clienti del settore vitivinicolo servizi di qualità, agevolandoli nella movimentazione delle merci grazie a una conoscenza approfondita di normative e best practice peculiari dell’import ed export dei prodotti alcolici. Da anni specializzata nel trasporto espresso per l’esportazione del vino italiano all’estero, l’azienda fornisce pallet di diverse tipologie e dimensioni con avanzato servizio di Track and Trace, include il pagamento delle accise e consiglia i propri clienti su come organizzare e ottimizzare i bancali per la spedizione.



dalla STRADA CELEBRAZIONI E PRESENTAZIONI In occasione dei 35 anni della casa editrice, è stata presentata l’edizione 2019 dell’Annuario Trucks & Vans alla presenza della stampa di settore, case costruttrici di truck e semirimorchi ma anche aziende di logistica e trasporto. L’evento organizzato col supporto di Koegel Trailer ha visto nominare “Personaggio dell’Anno” Massimo Dodoni, Managing Director del Costruttore di rimorchi leader in Europa. “Dal nostro punto di vista, dal suo ingresso in Koegel nel 2014 Massimo Dodoni ha contribuito in maniera decisiva alla continua crescita della Casa in Italia e in Europa. Proprio questo aspetto è stato ritenuto dalla Giuria più che degno riconoscimento, giustificando così la sua elezione a Personaggio dell’Anno 2019” ha affermato Paolo Altieri, Direttore del Mondo dei Trasporti e perfetto anfitrione - insieme al suo team - dell’evento. Il tradizionale incontro con la stampa ha avuto quest’anno come relatore proprio Dodoni, che si è soffermato sul tema “Il mondo del trailer oggi. Ruolo di Kögel in Europa e Italia”. Al ricevimento del premio Massimo Dodoni ha dichiarato: “La mia filosofia di vita riassumibile con - qualunque cosa tu faccia, falla sempre con passione – mi sprona nel mio lavoro quotidiano a fare sempre il massimo. Il premio consegnatomi dimostra che le prestazioni fornite vengono apprezzate anche al di fuori dell’azienda”. Ma durante la giornata di celebrazione sono stati assegnati anche cinque “Mdt Award 2019”.

Buon Compleanno

VEGA EDITRICE! Due i manager premiati: Michele Mastagni, Sales Manager Kögel Trailer Italia, e Mariaelena Rinaldi, Director Mobility Voith Turbo Italia. Il riconoscimento è stato assegnato inoltre a tre aziende di trasporto impegnate in importanti investimenti sulla sostenibilità ambientale: SMET di Salerno, Cab Log di Noale, in provincia di Venezia, e Fercam di Bolzano. L’Annuario di cui sopra, sin dal 2009 è diventato uno strumento prezioso e importante per chi lavora nel mondo dei veicoli industriali, commerciali e van derivati da vetture. Un volume che tutti gli specialisti del settore consultano e che si è evoluto nel corso degli anni. Un importante prodotto editoriale nato da competenze e professionalità del mensile Il Mondo dei Trasporti.

APE PIAGGIO

EUROAPE 2019

Icona dalla storia inimitabile ma anche prodotto insospettabilmente contemporaneo, Ape ha chiamato a raccolta i suoi numerosi appassionati nel proprio luogo d’origine, a Pontedera, per l’edizione 2019 di EuroApe, lo scorso 13 e 14 aprile nella cittadina sede dello storico stabilimento Piaggio. Il tradizionale appuntamento con il raduno di Ape più grande d’Europa rappresenta quest’anno l’occasione per festeggiare il cinquantesimo compleanno di Ape 50, il veicolo commerciale più piccolo e generoso al mondo, presente con successo sulle strade sin dal 1969, e per introdurre interessanti novità, come il nuovo Ape Classic Furgone e Ape Calessino MY 2019, che si rinnova nel look mantenendo intatto il suo inconfondibile stile glamour. Giunto alla decima edizione e organizzato da Ape Club d’Italia con il supporto di Piaggio Commercial, EuroApe 2019 ha visto il suo cuore pulsante nell’Ape Village, in Piazza Cavour, che è stato aperto dalla mattina del primo giorno per coinvolgere e divertire i fan di Ape ma anche appassionati e curiosi con un ricco programma di attività che ha coperto tutto il weekend.

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Pur mantenendo il solito schema con le schede tecniche di tutti i modelli di veicoli industriali, commerciali e van, oggi, l’Annuario Trucks&Vans 2019 è ancora più ricco sotto il profilo delle notizie tecniche e storiche dei vari modelli. Importanti novità sono gli ampi servizi, che aprono la pubblicazione, dedicati all’andamento del mercato nei vari segmenti, dai truck ai van ai semirimorchi. Ne risulta una lettura agevole e completa di tutte le informazioni sui veicoli che tanta parte hanno nella nostra vita quotidiana per soddisfare tutte le necessità collettive. La giornata memorabile e celebrativa si è svolta, come di consuetudine, all’interno del Parco di Monza presso il Saint Georges Premier. Voith Turbo e Continental Italia hanno supportato l’evento.

MAN

Parte il progetto MAN UMAN Factor

Parlando di MAN, è importante che non si pensi unicamente all’affidabilità e alla riconosciuta qualità del prodotto, ma si riesca a percepire anche la forza e l’impegno dell’organizzazione che la sostiene. Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale focalizzare l’attenzione sulle risorse interne e fare in modo che sia gli attuali dipendenti sia i futuri inserimenti si sentano protagonisti dell’attività e dei risultati aziendali. Sostenibilità anche sociale quindi. Con questo obiettivo il progetto UMAN Factor con il quale MAN intende individuare i millennials più in linea con la propria cultura e valori aziendali. UMAN Factor è un nuovo modello di inserimento nel mondo del lavoro che, tramite prove innovative di selezione, esperienze pratiche nonché percorsi di training on the job, consentirà ai candidati di fare un’esperienza lavorativa con la quale sviluppare una profonda conoscenza del proprio talento e scoprire le proprie attitudini utili a sviluppare competenze personali. Il progetto di selezione UMAN Factor si rivolge a giovani di età compresa trai 23 e i 30 anni in possesso di laurea in discipline economico-statistiche, ingegneristiche-tecniche e umanistiche che si sono candidati lo scorso 30 aprile.


BOLLA DI TRASPORTO

C

ari lettori di Trasportare Oggi in Europa, notizia del giorno è la prossima IPO di UBER. Per i non addetti, in pratica una IPO rappresenta l’ingresso in borsa di una società con relativa offerta di azioni al pubblico. E fin qui nulla di originale. La cosa singolare riguarda la quotazione di questa azienda che, da circa dieci anni, ha rivoluzionato il mondo del trasporto urbano nel mondo, con un’espansione globale senza precedenti e non senza polemiche e tensioni forti da parte di quei taxisti che, fino ad allora, avevano vissuto in un mondo dorato fatto di barriere all’ingresso e di privilegi intoccati. Ne sappiamo qualcosa soprattutto in Italia e in Francia dove le contestazioni sono state spesso anche violente. In sintesi, UBER ha intaccato uno status quo, aprendo la porta a svariate opportunità in altri settori, che hanno preso spunto proprio dal quel modello di business per avviare una rivoluzione. Quante volte abbiamo sentito descrivere una start-up come la “uber” del settore X o Y… Il punto di partenza e di successo è stato sicuramente il periodo economico mondiale che ha fatto emergere una disponibilità di tempo di alcune persone, ad esempio disoccupati che avevano perso il posto di lavoro per causa della crisi. Allo stesso tempo, la tecnologia e le app hanno potuto mettere in contatto persone con tempo a disposizione, ma senza soldi, con persone senza tempo libero ma con soldi. Questo incrocio ha dato vita al grande business che si svolge “tra privati”, ovvero un servizio erogato non da una società o da dipendenti di una società. E qui arriva un punto di forte rischio perché proprio la relazione con gli autisti, laddove continuativa, può

instaurare un regime di “dipendenza”, con costi aziendali molto più alti. Già oggi, soprattutto in America, vi sono diverse cause in corso da parte dei lavoratori che richiedono un adeguamento delle condizioni di lavoro, ad esempio con ferie e permessi, tipici di un rapporto continuativo tra azienda e dipendente che, fino a questo momento, UBER non ha riconosciuto agli autisti. Recentemente, poi, è stato lanciato il servizio UBER EATS, che permette a ciascuno di ordinare qualsiasi cosa da mangiare, restandosene comodo a casa o in ufficio, affidando al fattorino di turno la consegna rapida in macchina o in bicicletta. In questo contesto, e torniamo all’IPO di questi giorni, gli analisti prevedono una quotazione che si aggira intorno ai 100 miliardi di euro, anche se l’azienda ha delle aspettative che toccano i 120. Non male per un’azienda che, finora, dal punto di vista economico e finanziario, ha realizzato ingenti perdite, incluso una perdita operativa di quasi 2 miliardi di euro nel 2018. Non se la passa male, però, il CEO,

dal momento che si è intascato 45 milioni di euro: figuriamoci se l’azienda guadagnasse! Anche dal lato del fatturato non cambia la musica, visto che i ricavi sono di poco superiori ai 10 miliardi. Questo significa che tutti i miliardi che circolano come fossero noccioline rappresentano una scommessa sul futuro, sulle aspettative di crescita, sul potenziale sviluppo delle vetture senza conducente (su cui UBER dall’inizio ha iniziato le sperimentazioni e la ricerca). Il rischio è quello di una “bolla speculativa”, con valori di borsa che crescono in maniera non controllata ma che potrebbero crollare in qualsiasi istante, non essendoci un solido fondamento sottostante.

non solo TIR

di Alessandro Musumeci, PSA Group Network Development Manager

Basti pensare che una mattina, se il capo di UBER decidesse di disattivare l’app, cosa ne resterebbe? Di sicuro milioni di Clienti che dovrebbero riaffacciarsi al vecchio ma sempre valido gruppo di “vetture bianche” in fila agli aeroporti e altrettanti milioni di disoccupati che non saprebbero più a chi “dare un passaggio” o a chi portare la cena.

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dalla STRADA ICONA Design Group lo scorso aprile, ha svelato in prima mondiale il progetto del cobranding tra ICONA e JD, una delle più grandi aziende di e-commerce della Cina. Si segna un traguardo nella crescita della giovane società di design italiana che, dalla sua fondazione nel 2010, ha partecipato a tutti gli Auto Shanghai e che quest’anno parteciperà con tre realizzazioni: la prima mondiale dell’ICONA & JD Co-Branding, un veicolo logistico autonomo e completamente nuovo, dedicato al trasporto di merci; lo Space-pod, un piccolo robot autonomo, progettato da ICONA per la piattaforma di e-commerce Meituan e la Nucleus, un concept vehicle per la prima volta a Shanghai. Teresio Gigi Gaudio, Presidente & AD di ICONA Design, afferma: “ICONA collabora con aziende innovative e in rapida crescita che reinventano la nostra esperienza quotidiana nella consegna e nel trasporto dei beni di consumo. La Nucleus, lo Space-pod per Meituan e il terzo veicolo per JD sono tre aspetti dello stesso approccio rivoluzionario alla mobilità urbana e al trasporto di persone e merci”.

ICONA & JD

Prima mondiale del progetto di Co-branding

UPS

SCANIA

Prima consegna autorizzata con negli USA

drone

UPS ha annunciato recentemente un innovativo servizio di logistica per consegnare campioni medici tramite droni senza pilota attraverso una collaborazione con Matternet, leader nella tecnologia dei droni autonomi. Il programma si svolgerà presso l’ospedale principale e il campus di WakeMed a Raleigh, nella Carolina del Nord, all’interno della zona metropolitana, con la supervisione della Federal Aviation Administration e del Dipartimento dei Trasporti della Carolina del Nord. Il primo volo segna l’inizio di numerosi voli commerciali giornalieri pianificati presso il campus di WakeMed a Raleigh. Il programma UPS e Matternet rappresenta un’importante pietra miliare per l’aviazione senza pilota negli Stati Uniti. Attualmente, la maggior parte dei campioni e dei prototipi medici vengono trasportati tramite veicoli di corrieri attraverso il sistema sanitario in espansione di WakeMed. L’aggiunta del trasporto via drone offre un’opzione per la consegna su richiesta e in giornata, la possibilità di evitare ritardi stradali, aumentare l’efficienza della consegna medica, ridurre i costi e migliorare l’esperienza del paziente con benefici potenzialmente salvavita. Il programma utilizzerà il quadricottero M2 di Matternet, che è alimentato da una batteria ricaricabile agli ioni di litio, e può trasportare carichi medici fino a circa 5 libbre (2,2 kg) su distanze fino a 12,5 miglia (c.a. 20 km).

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Un altro passo verso la sostenibilità Durante la fiera MEE di Dubai è stato presentata la nuova versione del motore a gas Scania OC16, alimentato con biogas: un carburante rinnovabile, completamente naturale, sostenibile che viene ottenuto tramite i rifiuti organici. “Questo nuovo motore a biogas rappresenta un passo avanti. Sempre più clienti sono interessati a questa tipologia di motore e alle fonti di energia rinnovabili. Noi constatiamo un interesse crescente verso queste motorizzazioni in tutto il mondo, oltre che in Europa anche in Brasile a Russia”, afferma Hans Petersson, Global Product Manager Power Generation, Scania Engines. Il motore Scania V8 16-litri alimentato a biogas verrà impiegato per la produzione di energia. La potenza per uso in continuo è di 320 kW mentre la potenza prime power è di 360 kW, il motore può essere utilizzato a 1.500 o a 1.800 giri/min in base al mercato di destinazione. Questo nuovo motore alimentato a biogas risulterà particolarmente interessante in quegli ambiti industriali che hanno già a disposizione rifiuti urbani o agricoli, dai quali potranno generare l’energia di cui hanno bisogno in modo autonomo e a costi limitati.


RECESSIONE MENTALE

P

roviamo a riflettere. Oltre alla recessione economica in atto nel Paese credo che la maggioranza di noi italiani sia anche in recessione “mentale”. Non mi riferisco agli intellettuali per mestiere, ma a quella parte di cittadini il cui cervello dovrebbe pensare e preoccuparsi per la situazione politica creatasi in Italia e in Europa. In realtà sembra appurato che queste due forze politiche potranno durare un’intera legislatura. Due partiti: uno rinnovato e uno giovane. I 5 stelle sono politici di prima esperienza e a dire il vero sembra che stiano imparando in fretta e comincino a fare anche autocritica, dando così la possibilità ai cittadini di apprezzarli maggiormente. La Lega, presenta un leader nuovo, un talento politico inaspettato, ma che ha le idee chiare. È innegabile che la sua presa di posizione sugli sbarchi ha cambiato completamente lo scenario del Mediterraneo. Improvvisamente gli sbarchi sembrano sensibilmente ridotti e le altre nazioni europee pare stiano assumendosi le proprie responsabilità. Il clima esistente nella UE credo che tutti noi possiamo capire come sia davvero incandescente. Elezioni in vista, Brexit nel caos più totale, Germania in crisi economica, Libia alla resa dei conti fra i due leader tribali e milioni di giovani senza lavoro.

Ritornando a bomba sui problemi italiani, non dobbiamo dimenticare la situazione dei cittadini truffati dalle banche fallite, finite nel ventre di Intesa di fatto applicando il bailin. Vediamo quali vantaggi ci saranno dal recente incontro tra associazioni/legali e governo. “Quota cento” che sta decimando le strutture pubbliche e la situazione sanitaria nazionale che sta rivoltandosi contro i cittadini, a causa della mancanza di medici negli ospedali e di forte riduzione del numero dei medici di famiglia con conseguente disservizio per i cittadini, costretti a passare lunghe ore sia al pronto soccorso che in ambulatorio del medico di base. È sotto gli occhi di tutti il cambiamento climatico in atto. Parlavo con un amico pilota di Canadair, in servizio per spegnere gli incendi in Liguria. La situazione dei suoli italiani, vista dall’alto, fa davvero impressione: una siccità che ha portato ad una desertificazione imprevista e inusuale per l’Italia. Le previsioni danno in arrivo

un’estate caratterizzata da picchi di calore estremo e di violente piogge equatoriali, che potrebbero creare seri danni sia alle città che alle campagne. Un mix di mutamenti geoambientali, climatici, socio economici e politici che assommati insieme formano un mix micidiale di fattori che potrebbero radicalmente cambiare volto alle regioni del nostro Bel Paese ed alla qualità della vita di tutti noi cittadini. Cosa fanno i nostri governanti? Siete convinti che abbiano pianificato interventi a tutela del territorio? Siete convinti che cerchino di restaurare un clima politico di fiducia negli italiani, facendo loro capire quali saranno le direzioni politiche del Paese nei prossimi tre anni? Si naviga a vista, con un nocchiero ostaggio politico di due vice che di fatto litigano su tutto ma che hanno deciso di governare fino alla fine della legislatura. Chi vivrà vedrà. Non perdetevi di leggere: “Lo stile italiano. Storia economia e cultura del Made in Italy” Di Romano Benini. Ed. Donzelli.

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il dorsale

di Gian Paolo Pinton

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ON THE ROAD

DODGE vince su Facebook

Il marchio Dodge non si limita a battere i record di vendita, ma vince anche nei social. Secondo uno studio dell’autorevole agenzia ato Crisp Intelligence, quello di Dodge è stato il marchio automotive più amato su Facebook, negli USA , nel 2018. Secondo la Crisp il risultato è stato ottenuto grazie a una serie di post che ben celebrano la passione, i motori “muscolosi”, l’irriverenza, insieme a una grande dose di umorismo. “La personalità e la voce del marchio Dodge nei suoi canali social – ha detto Steve Beahm, responsabile Dodge, Chrysler e FIAT – FCA North America – sono rappresentativi dei nostri milioni di fan irriducibili. Sapere che Dodge ha ricevuto le reazioni più ‘amorose’ su Facebook nel 2018 convalida gli sforzi del nostro team a fornire un forum per i nostri fan non solo per saperne di più sui nostri veicoli, ma per interagire tra loro e condividere il loro amore per il marchio”. Dodge ha ricevuto una media di 461.187 “like” su Facebook nel 2018, battendo la concorrente più vicina, Mercedes, che ha raggiunto “solo” quota 382.629 “Dodge ha dimostrato di capire veramente che il valore dei social media è coinvolgente e determinante con clienti e fan – ha detto Emma Monks, Vice Presidente di Crisp Intelligence – e di non vedere la cosa semplicemente solo come marketing”.

U.S.A., l’esercito e la guida autonoma L’esercito degli Stati Uniti sta portando avanti la sperimentazione di camion a guida autonoma e prevede di spiegarne diverse dozzine già il prossimo anno, in larghissimo anticipo sui tempi previsti. I vertici delle Forze Armate USA sono convinti che i veicoli “high-tech” forniranno un grande vantaggio nelle “campagne di terra”, dove camion senza autisti potrebbero liberare i soldati per altri compiti. “Ci vogliono tre soldati per supportare un soldato in combattimento – ha detto Paul Rogers, direttore del Tank Army Research Development Center (TARDEC) del ministero della difesa USA – e noi dobbiamo risparmiare le forze, cioè i soldati; il nostro scopo finale, poi, è quello di arrivare a una logistica senza o quasi personale”. TARDEC ha collaborato con partner industriali e di ricerca, per sviluppare un software autonomo per i camion, senza legarsi a un solo produttore. Ha testato una forma di platooning chiamata “Leader-Follower”, che comprende veicoli da 50 a 100 metri di distanza per proteggere i carichi da incidenti o pericoli da combattimento come le bombe. Si tratta naturalmente di un platooning diverso da quello che stanno sperimentando alcune Case costruttrici, a cominciare dal tipo di connessione. I primi 60 camion arriveranno a breve a Fort Polk,( L.A.) e a Fort Sill, (Okla.), dove inizieranno ad operare all’interno delle basi.

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TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2019

JEEP, in distribuzione il GLADIATOR Le prime, nuovissime Jeep Gladiator 2020, il più potente autocarro di medie dimensioni di sempre, sono partite dallo stabilimento di assemblaggio FCA US Toledo (Ohio) verso i concessionari in tutti gli Stati Uniti e a breve partiranno anche per quelli europei. FCA ha investito 273 milioni di dollari per riorganizzare e modernizzare l’impianto per la produzione del Gladiator e aggiungere 329 posizioni a tempo pieno per supportare la costruzione. Presentato nel novembre 2018, il Gladiator, veicolo su base Wrangler, è costruito sulla tradizione

di robusti e affidabili camion Jeep, con una azzeccata combinazione di robustezza, funzionalità, grande capacità di traino e di carico 4x4. I motori sono decisamente moderni, e a basso consumo di carburante. In Europa il Gladiator arriverà con un poco appetibile 3.6, sei cilindri a benzina, da 285 CV, accoppiato a un cambio manuale a 6 marce o, in alternativa, a un automatico a 8 rapporti; dal prossimo anno arriverà un più gradito (almeno in Europa) versione 3.0 V6 EcoDiesel da 260 CV accoppiato, di serie, a un trasmissione automatica a 8 rapporti.


ON THE ROAD

Riapre il Walter

Chrysler Museum

Dopo quasi otto anni riapre al pubblico, seppure per due soli week end al mese, il Walter P. Chrysler Museum di Auburn Hills. La struttura, organizzata su due piani, per un totale di oltre 5mila metri quadrati, era stata chiusa nel 2012 a causa della crisi finanziaria e societaria della Casa americana, appena uscita dal divorzio da Daimler. Oggi, grazie all’interessamento dell’ Historical Services for FCA US, torna a mostrare veri tesori dell’automotive made in USA, sia che si tratti di automobili che di veicoli pesanti. Inizialmente il museo ospiterà 65 “classici” in pianta stabile, mentre verranno fatti ruotare con cadenza regolare, 300 veicoli d’epoca, dalle Jeep della seconda guerra mondiale al primo prototipo di auto Chrysler mai guidato dal fondatore dell’azienda Walter P. Chrysler, alle “muscle car” Dodge e Plymouth degli anni ‘60 e ‘70, senza dimenticare i camion degli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta.

Trovato il PETERBILT di

Partnership

DAIMLER TRUCKS USA e TORC ROBOTICS

Duel

California,1970. Su una Plymouth rossa c’è un tranquillo commesso viaggiatore. Improvvisamente la marcia è rallentata da una fumosa e vecchia autocisterna arrugginita, la Plymouth la supera agevolmente ma l’autocisterna, trainata da un trattore Peterbilt, accelera e ripassa la berlina, sfiorandola con il semirimorchio. Inizia così un demoniaco gioco di sorpassi che porta l’automobilista più volte sull’orlo dell’incidente fatale e che va avanti per tutta la durata del film: l’automobilista che scappa, si ferma, cerca di nascondersi, riparte, ma è tutto inutile. In un crescendo di angoscia e di tensione il camion tallona la vettura, cerca di spingerla nel burrone o sotto un treno. Si tratta di Duel il primo lungometraggio di un regista che sarebbe diventato un mito del cinema, Steven Spielberg. E quel lungometraggio è esso stesso diventato un film-cult grazie soprattutto all’ansia e alla paura che riuscì a infondere negli spettatori. Ora, a distanza di cinquant’anni, un collezionista americano ha ritrovato il vero protagonista del film, il Peterbilt di cui non si vede mai l’autista e di cui si era persa ogni traccia. Si tratta di un Peterbilt 281 del ’55 con motore CAT 1674, 6 cilindri Diesel turbo da 270 CV con cambio Fuller RT-9510 a 10 rapporti. Lo ha comperato un certo Frank Miller che ha trovato l’offerta su in sito di usato in internet:44mila dollari.

Daimler Trucks e Torc Robotics hanno siglato un importante accordo nell’ambito della sperimentazione della guida autonoma. La partnership tra la divisione del gruppo Daimler e la società pioniera nelle soluzioni per la guida autonoma, mira alla commercializzazione di veicoli a guida autonoma in America. L’accordo prevede l’acquisizione, da parte di Daimler, di una quota di maggioranza in Torc Robotics. Nell’ambito dell’accordo, il team Torc lavorerà a stretto contatto con gli sviluppatori Daimler Trucks, in particolare con il team ricerca e sviluppo di Daimler Trucks North America a Portland, nell’Oregon. Per conto suo Torc proseguirà nello sviluppo del software Asimov per la guida autonoma e continuerà i test presso il proprio stabilimento. Allo stesso tempo, Daimler si concentrerà sull’implementazione della tecnologia di guida autonoma e sull’integrazione nei veicoli pesanti presso l’Automated Truck Research & Development Center di Portland. Nell’ambito di questo accordo, Torc rimarrà un’azienda autonoma, mantenendo nome, team di collaboratori, clientela e stabilimento. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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LE GRANDI INTERVISTE

GIOVANNI DATTOLI

Un passo

avanti

Essere competitivi nel futuro della mobilità commerciale, impone ai Costruttori leader di essere tecnologicamente all’avanguardia. Volvo Trucks da sempre anticipa le tendenze e le tecnologie

Luca Barassi

S di

e dovessimo porre ciascun marchio sotto un cappello di riferimento, metteremmo senz’altro Volvo in generale e Volvo Trucks in particolare, sotto quello della sicurezza. Non è certo l’unico valore e l’unico

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plus appartenente al DNA della Casa svedese, ma di certo ne è la bandiera più identificativa e sulla quale l’azienda di Göteborg è stata precursore di tempi e normative. 60 anni fa, tanto per fare un esempio, Volvo ha letteralmente inventato la cintura di sicurezza, oggi elemento

imprescindibile su qualsiasi veicolo che si muove su strada. Non per nulla l’anima commerciale del marchio, Volvo Trucks, ha voluto celebrare questo anniversario al Transpotec di Verona, dove mancava da molto tempo. “È vero – afferma Giovanni Dattoli, da poco più di sei mesi alla guida della filiale


italiana di Volvo Trucks, dopo che i due brand del gruppo hanno deciso di focalizzarsi ciascuno sul proprio business – la nostra azienda storicamente non ha nelle sue corde la partecipazione a fiere e manifestazioni simili, se non ai grandi saloni internazionali come IAA, Bauma e pochi altri. Oggi però siamo in un momento di transizione in cui il trasporto vive ancora in un contesto tradizionale, ma guarda ormai con concretezza alle tecnologie future. Per questa ragione abbiamo ritenuto importante incontrare i nostri clienti e far loro toccare con mano le novità che abbiamo da proporre: il nostro FH LNG in primis, ma anche la serie speciale, il nuovo autobus e, non certo per ultimo come ha accennato lei, celebrare i 60 anni della cintura di sicurezza”. Una presenza, quella di Volvo Trucks a Verona, in linea con lo stile del marchio, che non vuole eccessi e vuole essere rispettosa di un mercato non certo roseo. “Sì, infatti – prosegue Dattoli – stiamo imboccando un periodo di recessione che, però, non definirei crisi. Nonostante i primi mesi dell’anno abbiano segnato una sensibile frenata delle immatricolazioni, credo che ci troviamo davanti ad una normale fase economica. Il mercato si deve attestare, a regime, intorno alle 20 mila unità. Quest’anno credo che registreremo una contrazione di circa il 15 per cento rispetto allo scorso anno, ma è normale dopo la corsa agli acquisti sul finire del 2018 e l’incertezza politica che regna nel nostro Paese”. Nonostante questo, il Transpotec ha ottenuto il favore del pubblico, interessato a confrontarsi con i propri fornitori sulle scelte da fare per la propria azienda.

“È così – conclude questo argomento il nostro interlocutore – È stata una esperienza positiva, migliore rispetto alle nostre aspettative. Oggi la fiera non è più uno strumento per conoscere il prodotto che è già anticipato ampiamente dai media e da internet, ma un’occasione di approfondire con la Casa gli aspetti più tecnici e operativi della gestione di un parco macchine. La nostra filosofia, d’altronde, è proprio quella di ascoltare le esigenze del cliente per potergli fornire il veicolo giusto per il proprio specifico lavoro”.

CONOSCERE L’AZIENDA

A volte sono i dettagli che fanno la differenza e che trasmettono un messaggio. Giovanni Dattoli ci ha ricevuto in una moderna sala riunioni della sede di Zingonia. Elegante, funzionale e dotata di ogni confort tecnologico. Una cosa, però, ci ha colpito una volta seduti: i bicchieri per servirci dell’acqua messa a disposizione, erano di carta. Non plastica, carta. Ovviamente riciclabile e biodegradabile. Un’attenzione non da poco, che fa capire la vocazione “green” di questo marchio. “È questo ciò che vogliamo in questo momento – ci spiega l’AD di Volvo Trucks Italia – far conoscere a fondo non solo il nostro marchio e i nostri valori, ma anche la nostra organizzazione, i nostri uomini. Il prodotto è importante, e infatti ci teniamo a farlo provare, più che a farlo vedere, ma sono le persone che fanno la differenza”.

Networking, potremmo dire, è la parola magica… “Sì, ma la conoscenza arriva anche attraverso i tanti contributi video che realizziamo, attraverso il lavoro quotidiano della rete sul territorio e, come ho detto, il mettersi in gioco in prima persona, con la propria faccia e la propria professionalità”. Volvo Trucks ha festeggiato nel 2017 tra l’altro, i 40 anni di presenza in Italia. Un’altra bella occasione per entrare in contatto col mercato e trasmettere quelli che sono i must di questa azienda: l’attenzione alla sicurezza, come abbiamo detto, l’avanguardia in tema di tecnologie del futuro e sulla sostenibilità delle scelte di prodotto e di soluzioni alternative. “Sono aspetti tutti correlati tra loro. Il nostro sforzo sullo sviluppo dell’elettromobilità è enorme, ma non può non andare a braccetto con la sicurezza. Anzi, quanto più andiamo in quella direzione, anche verso ad una guida autonoma per esempio, tanto più l’aspetto sicurezza entra in gioco. La sicurezza e la fiducia in un marchio. Chi di voi metterebbe in mano la propria vita e la vita dei propri cari ad un’azienda non ritenuta affidabile al 100 per cento?”. La risposta è pleonastica, ma il tema è senza dubbio di grande attualità, anche da un punto di vista etico. Giovanni Dattoli afferma, infatti, che la mobilità, autonoma e molto probabilmente elettrica, deve incentrarsi sulla sicurezza,

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LE GRANDI INTERVISTE

GIOVANNI DATTOLI

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concetto che guarda senza dubbio al passato di un marchio, ma soprattutto deve rivolgersi al futuro. Su questo Volvo Trucks non ha timori.

STOP, LOOK, WAVE “Se le 60 candeline della cintura di sicurezza sono importanti – insiste sul tema Dattoli – non di meno lo sono i

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nostri programmi futuri in tema di sicurezza. Soprattutto rivolti ai giovani, ovvero coloro che saranno sulle strade di domani. Stop, Look, Wave va avanti anche quest’anno, ampliando l’orizzonte anche verso i ragazzi delle medie superiori per traghettarli quindi fino alla patente

sensibilizzandoli ai valori della sicurezza a noi cari”. Un bel progetto che si divide in tre ambiti, a seconda dell’età dei giovani approcciati: ai bambini delle elementari si chiederà di descrivere attraverso diverse forme il loro percorso casa-scuola, ai più grandi alunni delle medie sarà chiesto di utilizzare strumenti tecnologici


più avanzati come gli smartphone per raccontare quella che è la loro consapevolezza di utenti della strada e, infine, ai ragazzi più grandi sarà richiesto di compilare un questionario sulle loro aspettative di prossimi utilizzatori della strada anche in maniera attiva.

LE OMBRE SUL MERCATO

Gli oltre 30 mila veicoli degli anni d’oro (2005/2007, n.d.r.) sono ormai una chimera. Forse, però, quello era un mercato drogato ed eccessivo. Quello che dobbiamo aspettarci, come ci ha anticipato Giovanni Dattoli, è un livello di immatricolazioni che oscilla tra le 18 e le 22 mila unità di mezzi pesanti che, come sappiamo, è un indicatore della salute del nostro comparto. “Come detto poco fa – riprende il manager veronese – siamo in una fase di assestamento. Per questo motivo è importante, ancora una volta essere concreti e vicini alle reali esigenze dell’autotrasportatore. Noi cerchiamo di fornire un veicolo su misura, la nostra rete si pone come consulente dell’impresa di trasporto e non come venditore di un mero prodotto”. Detto questo, bisogna capire comunque come affrontare un ciclo di contrazione e dare nuovo impulso al nostro settore. “Intanto – ci dà la sua opinione Dattoli – sono necessari incentivi per il ricambio del parco. Parlo di incentivi e non di eccesivi divieti. È indubbio che bisogna assolutamente togliere dalla strada i vari Euro 0,1, 2 e 3. Non penalizzando le aziende, ma aiutandole in una politica di sviluppo e premiando le aziende più virtuose. Questo vale non solo per il veicolo nel suo complesso, ma anche per l’installazione di dispositivi che aumentano la sicurezza e l’ottimizzazione dei consumi”.

LA MOBILITÀ FRA 30 ANNI

“Dal mio punto di vista – risponde Dattoli alla nostra domanda su una visione di come saranno trasportate le merci in

futuro – l’orizzonte temporale che dobbiamo considerare è molto più breve. La UE ci ha imposto livelli di emissioni tali già tra cinque o sei anni che non potranno essere raggiunti con il gasolio”. Questo significa mobilità elettrica. Ma anche nel trasporto pesante sarà una cosa possibile? LNG non può essere, forse, una alternativa? “Lo sviluppo sempre più evoluto delle batterie sta portando ad un’introduzione della propulsione elettrica in sempre più applicazioni del trasporto. Abbiamo iniziato con i rifiuti, per poi approdare nella distribuzione urbana e mano a mano aumenteremo il raggio di azione. L’LNG è sicuramente una validissima alternativa, anche se la considero una tecnologia di transizione. Ciononostante, noi ci crediamo, tanto da aver in gamma l’FH LNG, un veicolo eccezionale alimentato a gas ma con motore a ciclo diesel, ovvero in grado di mantenere le stesse prestazioni di un motore a gasolio, ma risparmiando enormemente sul pieno di carburante. Pensate di fare 1000 chilometri con 280 chili di gas, che corrispondono a circa 250 euro!”. Quindi la strada sembra tracciata. Non si sa quando sarà percorribile, ma è sicuramente quella. “Sì, è così. Arriveremo ad un punto, per così dire di rottura; passato quel limite il cambiamento sarà velocissimo. Come è avvenuto, per esempio, nel passaggio dalla fotografia tradizionale a quella digitale. Quel momento, però, per noi Costruttori sarà cruciale: dovremo essere un passo avanti a tutti, perché le barriere all’ingresso in un mondo elettrificato saranno molto più basse. Molte nuove aziende si potranno facilmente affacciare sul mercato, ma solo aziende come la nostra possono competere grazie all’altissimo livello tecnologico raggiunto nei decenni, che però va mantenuto e incrementato”. Altro aspetto suggestivo del futuro della

mobilità è quello della guida autonoma, con tutte le polemiche e i timori del caso da parte degli autisti. VERA è l’emblema di questo futuro. “Intanto va detto subito che gli autisti non debbono avere nessun timore. Già oggi sappiamo che mancheranno 200 mila autisti in Europa nei prossimi dieci anni. L’automazione del trasporto non può fare che bene al comparto. Già oggi, in determinate condizioni e in aree protette, si possono vedere all’opera mezzi autonomi. Certo, VERA alza notevolmente l’asticella, perché permetterà di lasciare al trasportatore l’aspetto più romantico del suo lavoro, evitando per esempio frustranti giornate a percorrere avanti e indietro brevi tratte di 30 o 40 chilometri”.

VOLVO TRUCKS NEL GRUPPO OGGI

Non avremmo potuto chiudere il nostro incontro con Giovanni Dattoli senza chiedergli una sua considerazione su quella che, per molti, è stata una marcia indietro dal punto di vista organizzativo, ovvero la ri-separazione tra Volvo Trucks e Renault Trucks sul piano aziendale. “È molto semplice. Innanzitutto, va detto che questa riorganizzazione riguarda solo alcuni Paesi e non tutti i mercati in cui opera il Gruppo Volvo. Inoltre, va considerato che le reti e la parte commerciale è sempre rimasta ben distinta e ognuno ha pensato al proprio brand. Solo alcune funzioni aziendali erano state unite ma, ora, la scelta è dettata dalla volontà di focalizzarsi maggiormente sui propri clienti, perché è evidente che ognuno ha i propri obiettivi, le proprie strategie e i propri target di riferimento. Tutto questo renderà più serena la nostra organizzazione e ciò a cascata si ripercuoterà sulla rete e infine sul cliente finale”. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUOTE COMMERCIALI

MAN TRUCK & BUS

Fai

la tua

esperienza

La vocazione camionistica di MAN si trasmette anche sulla sua ampia gamma dei Van, che oggi si completa con un servizio esclusivo: il configuratore on line di MAN TGE

di

Luca Barassi

P

ochi marchi sono in grado di offrire una gamma così completa dedicata al trasporto professionale, sia di merci che di persone. Una gamma che copre un range tra i più ampi, da 3 a 44 tonnellate di PTT, dai van, ai truck medi e pesanti fino agli autobus, utilizzando le più avanzate tecnologie motoristiche e soluzioni sostenibili. Anzi, da questo punto di vista, possiamo dire che MAN Truck & Bus è ad oggi il numero uno, avendo vinto, durante lo IAA di Hannover, la prima edizione del prestigioso premio “Truck Innovation Award”.

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TGEXPERIENCE, ULTIMO ATTO DI UN SERVIZIO TOP

L’eredità donata dai truck al pianeta degli LCV di MAN ha un valore enorme in termini di servizio e assistenza per il cliente finale che, oltre ad un veicolo

estremamente affidabile e versatile, può contare sui punti di forza del marchio che ne hanno fatto un leader del comparto. Primo fra tutti è la Rete, formata da concessionari indipendenti e centri MAN di proprietà che, attraverso le loro officine coprono in modo capillare tutto


UN 4X4 INTELLIGENTE La 5ª generazione di frizione lamellare Haldex montata su MAN TGE 4x4, ripartisce automaticamente la coppia motrice tra assale anteriore e posteriore. In caso di slittamento sulle ruote anteriori o sulla base di altri parametri della sensoristica del veicolo, come ad esempio l’intervento dell’ESP, è possibile indirizzare in modo continuo dallo 0% al 100% della coppia motrice sull’assale posteriore. La ripartizione della coppia motrice non è finalizzata solo alla trazione, ma può influire in modo positivo anche sulla dinamica di marcia. Grazie a una valvola centrifuga di sovrapressione elettroidraulica, la 5ª generazione di frizioni Haldex presenta i seguenti vantaggi: un tempo di reazione molto rapido, una maggiore precisione, una struttura più compatta e un peso ridotto. il territorio nazionale. Non è, però, solo questa la loro forza, ma anche e soprattutto la capacità di dare assistenza ai professionisti del trasporto, in questo caso “leggero”. Con la professionalità della rete di officine e gli orari di apertura prolungati, anche di notte e nei fine settimana, l’intervento sui van MAN è garantito rapido ed efficace, in tutta Europa. Anche il servizio Mobile24, il soccorso stradale 24 ore su 24, consente di non rimanere fermi a lungo. A tutto ciò si aggiunge la Garanzia di Mobilità MAN, valida per 2 anni dalla prima immatricolazione con chilometraggio illimitato. Il servizio garantisce una serie di servizi a copertura del disagio che si potrebbe subire in caso di panne dovuto ad un difetto tecnico del TGE. Se la concessionaria non vi basta, oppure se preferite recarvi dal vostro rivenditore di fiducia già con le idee chiare,

oggi è disponibile uno strumento in più: il configuratore TGExperience. Un sito web, estremamente semplice ed intuitivo, che vi permette di creare on line il vostro TGE su misura per poi confrontarlo (sempre on-line) con i veicoli in stock, oppure finanziarlo con MAN Financial Services, che offre una sintonia perfetta tra finanziamento e leasing.

equipaggiamenti opzionali. Affinché, poi, la configurazione sia completa, come anche il preventivo, l’utente può aggiungere al costo del veicolo un pacchetto assistenza, tra quelli proposti, che più si adatta alla propria esigenza di trasporto. Infine, cliccando sulla voce “Finanziamento” è possibile ricevere una simulazione di calcolo della rata. Non è tutto. Gli utenti che hanno urgenza di comprare un veicolo e non hanno necessità di averne uno configurato ad hoc, possono accedere alla sezione “Van of the Week” e approfittare del veicolo a prezzo d’occasione e in pronta consegna che ogni settimana viene proposto, oppure comparare la propria configurazione personalizzata con i veicoli simili presenti in stock, guadagnano in tempi di consegna.

ALLESTITO È MEGLIO

È questo l’indirizzo internet al quale rivolgervi, dedicato esclusivamente, al mondo del VAN. Navigando sul sito www.tgexperience.it gli utenti possono

Gli operatori del trasporto, più che gli artigiani o le piccole imprese, hanno maggiore necessità di personalizzare il “lato B” del veicolo secondo le loro specifiche esigenze. Per questo motivo MAN Truck & Bus Italia ha concluso una serie di accordi con i principali

entrare in contatto e conoscere il prodotto MAN TGE attraverso una piattaforma creata appositamente, dal layout intuitivo ed interattivo e consultabile tramite pc, mobile, e tablet. Questo nuovo sito, progetto esclusivo della filiale italiana, consente a ciascun utente di scoprire il mondo dei veicoli commerciali MAN e configurare il proprio veicolo sia per quanto riguarda le specifiche tecniche, sia per gli

allestitori europei affinché chi si rivolge alla rete del Leone di Monaco possa avere un unico interlocutore per mettere a punto il proprio mezzo. Il configuratore on line al momento permette già di avere alcuni allestimenti per così dire “di Fabbrica”, come ad esempio il cassone fisso o ribaltabile. Presto, però, si potrà configurare o ricevere informazioni per un furgone isotermico o allestimenti per utilizzi specifici.

WWW.TGEXPERIENCE.IT

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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Mi è sembrato di vedere un

RUOTE COMMERCIALI

IVECO

Daily

Nuove prospettive per il van che non tramonta mai e che oggi si dota della giusta tecnologia per essere un veicolo 4.0

di Luca Barassi

C

hiamarlo restyling è forse limitativo. Nuovo veicolo è eccessivo. Sì, perché il Daily è sempre il Daily, immutabile nel suo DNA di van “camionistico” lungo i suoi 40 anni di storia, ma capace di adattarsi alle tendenze e alle esigenze del sempre più evoluto mercato del trasporto commerciale. I mitici longheroni lo hanno reso celebre sin dalla nascita per la sua robustezza e versatilità, ma negli anni ha saputo svilupparsi con motorizzazioni e soluzioni sempre più efficienti e sostenibili e oggi,

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ultimo atto dell’evoluzione della specie, lo vede dotarsi della tecnologia necessaria ad affrontare la mobilità moderna e proiettarsi verso quella futura, sempre più connessa e autonoma. Naturalmente non mancano gli interventi stilistici, anche se a nostro avviso

sono quelli meno evidenti, a parte il cruscotto che ha subito notevoli interventi, a partire dal volante. Quest’ultimo, infatti, si adatta oggi alle ultime tendenze in fatto di ergonomia e feeling di guida, introducendo la forma non totalmente circolare e la dimensione ridotta.


GUIDAMI!

IERI UN LEADER, OGGI DI PIÙ

SOSTENIBILITÀ

10%

FOC

US

Standard di ultima generazione (Euro 6D e Euro 6D/TEMP) per una riduzione delle emissioni e fino al dei consumi

Il nuovo Daily resta, dunque, fedele al suo straordinario retaggio per garantire il massimo livello di prestazioni e sostenibilità, associate all’efficienza dei consumi e alla riduzione del costo totale di esercizio (TCO), per ottimizzare la redditività dei clienti. Allo stesso tempo, però, alza l’asticella dei requisiti di connettività, aprendo le porte su un nuovo mondo di servizi mirati alla fornitura di un pacchetto completo, studiato per adeguarsi al reale utilizzo dei veicoli e alle attività dei clienti. Integra, infatti, una serie completa di sistemi avanzati di assistenza alla guida e funzioni di sicurezza ottimizzate per garantire una migliore esperienza di guida e comfort a bordo. Partiamo proprio da qui, ovvero dai cosiddetti assistenti alla guida che fanno parte del pacchetto di un furgone moderno. Si tratta degli ultimi ritrovati in termini di guida semi autonoma, anche se alcuni di essi, a nostro avviso, vanno messi ancora perfettamente a punto. Consideriamo, però, che i veicoli da noi provati fanno parte ancora di una sorta di flotta preserie. La funzione Advanced Emergency Braking System & City Brake PRO previene le collisioni che si verificano a meno di 50 km/h e riduce la gravità degli impatti quando si viaggia a velocità superiori. Rileva autonomamente un potenziale impatto e attiva di conseguenza il sistema frenante, nel caso in cui non intervenga il conducente, preservandone l’incolumità. Il nuovo veicolo adotta, inoltre, una serie di tecnologie per ridurre il livello di stress dell’autista. Nelle missioni urbane, spesso caratterizzate da situazioni di traffico intenso, interviene il sistema Queue Assist, che indica al mezzo di seguire il veicolo che lo precede in coda e negli

ingorghi, eliminando efficacemente lo stress delle continue ripartenze nel traffico. In combinazione con la funzione Queue Assist, l’Adaptive Cruise Control mantiene i valori impostati di velocità e distanza di sicurezza dal veicolo antistante, mentre il sistema ProActive Lane Keeping Assist evita l’allontanamento involontario dalla corsia mediante un sistema di assistenza allo sterzo attivo. In caso di forti venti laterali, inoltre, la funzione Crosswind Assist aiuta chi è alla guida a mantenere la stabilità del veicolo.

UN CUORE PULSANTE

Il cuore della connettività del nuovo Daily è la Connettivity Box. Potete chiamarla anche “scatola nera” perché, a parte il colore, al suo interno passa tutto quello che c‘è da sapere sul veicolo.

CONNETTIVITÀ 4.0

F

F

Il nuovo design ergonomico del volante, la riduzione di resistenza del 70% dello sterzo e la configurazione “City” del pignone fanno sì di avere sempre US una gran voglia di OC mettersi alla guida del Nuovo Daily

US OC

Lo schermo centrale di 7’’ nasconde al suo interno la connettivity box in grado di fare assistenza e diagnostica remota

Il “front end” di questo concentrato di tecnologia è il display TFT di 7’’ a colori e ad alta risoluzione. Mettendosi al volante sembra di avere a disposizione la classica interfaccia infotaiment dei veicoli più moderni, in realtà questo schermo nasconde molto di più. Sì, perché a parte le classiche funzioni di mirroring (sia Apple che Android) e di riconoscimento vocale, l’apparato costituisce il collegamento diretto con una serie di funzioni e di assistenza remota e servizi proattivi coordinati dalla avveniristica Control Room di IVECO collocata nel CNH Industrial Village di Torino. Cosa significa? Che “il Grande Fratello” è approdato anche sui nostri veicoli? Forse sì, ma è un “fratello” amico, in grado di risolvere molti problemi a distanza, senza dover fermare la macchina e portarla www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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SGUARDO MODERNO

Ecco i nuovi fari Full Led che donano una visibilità di altissimo livello e un grande risparmio energetico con luce che dura per tutta la vita del veicolo

Control Room è davvero impressionante, in termini di tempo di risposta e di attività gestibili da remoto. Il controllo che il centro ha su tutta la flotta circolante in Europa (veicoli pesanti e leggeri) è pressoché totale ed è in grado di monitorare qualsiasi attività del mezzo e intervenire in tempo reale in qualsiasi parte del territorio.

LA SOSTENIBILITÀ È UN MUST

Risparmio di carburante, controllo delle emissioni ed efficienza generale sono le caratteristiche della nuova offerta di motorizzazioni del Daily che rispettano le più recenti normative europee con gli standard Euro 6D/Temp ed Euro VI D. I propulsori sono due: l’F1A da 2,3 litri disponibile con omologazione light-duty e heavy-duty e una potenza nominale compresa tra 116, 136 e 156 CV, e l’F1C heavyduty da 3,0 litri disponibile in tre gamme

in officina. Gli specialisti IVECO possono, cioè, incrementare il tempo in cui il veicolo resta effettivamente disponibile dall’utente, attraverso attività diagnostiche proattive, l’adozione di misure preventive e una pianificazione attenta ed efficiente degli interventi manutentivi e di assistenza. L’innovativo servizio di assistenza a distanza, inoltre, permette di cambiare i dataset, eseguire sessioni diagnostiche e perfino aggiornamenti software da remoto, via etere, evitando i fermi macchina. Abbiamo provato, durante il lancio del nuovo veicolo, il funzionamento del controllo a distanza e dobbiamo dire che la comunicazione tra autista e

Eco Score vehicle related

Acceleration Good smooth acceleration 16 Too harsh acceleration 0

88

Fuel consumption l/100 km

12

Total distance km

37

Total time trip hh:mm

00:36

Fuel used l Average speed km/h

Gear Shifting Optimal gear shifting 0 Gearshifting needs improvement 0

Inertia Excellent use of inertia 0 Anticipate maneuvers for a better use of inertia 2

Start&Stop Good usage of Start&Stop 0 Start&Stop non properly used 0

Engine Revs Optimal engine revs 0 Engine revs too high or too low 0

Braking Good smooth stop 1 Harsh braking 0

5

58,8

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Eco-Switch ECO Switch Enabled 0 ECO Switch Disabled 0

di potenza: 160, 180 e 210 CV, compresa una versione Natural Power a gas naturale compresso (CNG). Riteniamo che il successo in termini di efficienza raggiunti (fino al 10% di consumo di carburante in meno) possano essere attribuiti in particolare a due aspetti del veicolo: Il nuovo turbocompressore a

EFFICIENZA DI PROPULSIONE

F

TEST drive

30

FOC

US

RUOTE COMMERCIALI

IVECO

US OC

Il nuovo turbocompressore a geometria variabile è la principale innovazione della line-up dei motori del Daily che si arricchisce della nuova motorizzazione da 3 litri e 210 cavalli


GERRIT MARX ALZA I VELI SUL NUOVO DAILY geometria variabile e controllo elettronico e lo straordinario cambio automatico Hi-Matic sviluppato da ZF appositamente per IVECO Daily.

IL BELLO È GUIDARLO

Chiudiamo questa parte descrittiva del nuovo veicolo parlando degli aspetti di confort di guida e di abitabilità, lasciandovi poi ai Focus di queste pagine per inquadrare i punti distintivi del Nuovo Daily, già disponibile nelle Concessionarie IVECO. Esteticamente, dunque, non ci sono grandissime novità se non nell’ammodernamento della calandra e del corpo fari (disponibili a LED). Interessante l’idea di realizzare il paraurti anteriore in tre blocchi distinti che possono quindi essere sostituiti indipendentemente in caso di incidente. Saliti a bordo, invece, l’impatto è decisamente migliorato, soprattutto lato autista il quale ha subito la possibilità di apprezzare il nuovo volante, ridotto e schiacciato alla base. Non è però solo una questione di stile, perché il nuovo sistema di sterzo rende davvero migliore l’esperienza di guida, che trasmette leggerezza e facilità di conduzione, anche con un furgone a pieno

È stato un doppio debutto quello al CNH Industrial Village dello scorso aprile. Da un lato il nuovo veicolo di cui vi abbiamo parlato in queste pagine, dall’altro la prima apparizione del nuovo brand presidente di IVECO, Geritt Marx. Anzi del nuovo President Commercial & Specialty Vehicles, come è il ruolo assunto dal manager tedesco. Gerrit Marx, presentando il nuovo veicolo ha dichiarato: “Abbiamo in mente un chiaro percorso per il futuro, una visione strategica che coinvolge le tendenze fondamentali che muovono il nostro settore. IVECO è qui per rimanere, competere e imporre la sua leadership in tutti i segmenti in cui opera attualmente – dai mezzi leggeri a quelli pesanti, dagli autobus ai veicoli speciali. Il nuovo Daily incarna perfettamente questa visione: attraverso un’evoluzione estremamente innovativa e rivoluzionaria, riesce a restare fedele al proprio retaggio e insieme a soddisfare le più elevate aspettative dei clienti di oggi, preparandosi in anticipo agli sviluppi del futuro. È destinato a cambiare la vostra prospettiva di business”.

ASSISTENTI SEMPRE PRONTI

F

carico… e ricordiamo che il Daily arriva fino a 7,2 tonnellate di PTT. Il nostro test drive si è sviluppato per circa 60 chilometri affrontando sia tratti cittadini che extraurbani, anche impegnativi. In tutti i momenti il veicolo ha affrontato i diversi ostacoli brillantemente e lo

A bordo sono di serie diversi dispositivi che aumentano notevolmente sia il confort che la sicurezza di chi è alla guida di IVECO Daily, tutti gestibili con i comodi comandi al volante: AEBS e City Brake Pro, Proactive Lane Keeping, Queue Assist, Adaptive Cruise Control e Crosswind Assist

US OC

scambio di informazioni attraverso il computer di bordo, al centro del cruscotto, è stato semplice ed intuitivo. Abbiamo già parlato del grande schermo da 7 pollici in grado di gestire l’infotaiment, l’applicazione Business Up sviluppata con Microsoft e soprattutto l’assistenza remota. Unica pecca la posizione un po’ troppo lontana da chi guida e l’orientamento centrale sulla plancia, ma si tratta di un dispositivo talmente evoluto che questo aspetto passa in secondo piano. IVECO Daily, quindi, continua a stupire ancora, dopo 40 anni di vita e dopo aver ottenuto, lo scorso anno, proprio in occasione del suo compleanno, il prestigioso riconoscimento International Van of The Year. Ora non ci resta che ritrovarlo su strada, con la sua nuova forma e soprattutto con le sue nuove dotazioni che ne fanno un perfetto strumento per la distribuzione e il trasporto di oggi e di domani. Insomma, a noi è proprio sembrato di vedere un Daily. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUOTE COMMERCIALI

OPEL

Viva È in arrivo la terza generazione di Opel Vivaro, il veicolo capace di affrontare qualunque incarico

di Federica Lugaresi

I

n una splendida giornata milanese e presso una location da mozzare il fiato (la Terrazza Martini), lo scorso marzo Opel ha presentato il nuovo (anzi sarebbe meglio dire “la nuova”) Brand Ambassador dei suoi veicoli commerciali, Mara Maionchi che, in una scoppiettante conferenza stampa, come è nel suo stile, ha lanciato il claim della campagna: “Il lavoro dà spettacolo”. Un personaggio sicuramente ironico, istrionico e dissacrante ma anche una donna schietta, positiva e autentica, capace di rompere le regole con

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TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2019

approccio costruttivo. Mara è proprio così, come siamo abituati a vederla in televisione o sentirla alla radio nello spot di Opel. Una donna che trasmette gli stessi valori che identificano il marchio, e per questo scelta dalla Casa. “Effetto Maionchi” a parte, da quando Opel nell’agosto del 2017 è entrata a far parte del Gruppo PSA, si sono registrati dei segnali importanti come dichiarato da Stefano Virgilio, Responsabile Comunicazione di Opel Italia: “Intanto l’intero Gruppo è diventato più forte: oggi è il secondo Gruppo europeo e il secondo in Italia e le dimensioni così raggiunte hanno permesso di

accedere a nuove piattaforme più avanzate e a nuove motorizzazioni compatibili anche con la propulsione elettrica”. L’unione fa la forza e sono arrivati vantaggi per tutti. In primis, ricordiamo velocemente il nuovo Combo – sviluppato insieme a PSA – che è stato insignito dell’International Van Of the Year, insieme ai suoi fratelli Berlingo ed Partner di Citroën e Peugeot.

LA NUOVA GENERAZIONE

Il secondo passo è toccato a Vivaro che rappresenta il veicolo più venduto dalla Casa, e che vedrà a breve la commercializzazione della sua terza generazione. “Costruito su di una piattaforma PSA, utilizzerà motorizzazioni comuni, uscirà alla fine di quest’anno e nel 2020 presenterà anche la versione elettrificata” questi i brevi tratti con cui viene descritto da Virgilio. Occhi attenti quindi al tema della


operatori professionali che necessitano di spazio per trasporti in volume. L’altezza è stata volutamente mantenuta a circa 1,90 metri nella maggior parte delle versioni per permettere l’accesso a garage sotterranei o parcheggi dei centri commerciali (che hanno altezza ridotta) e agevolare così le manovre di carico e scarico. La gamma offerta risponde ad ogni necessità ed è capace di soddisfare qualunque missione: sono proposte sia la versione Furgone che la Doppia Cabina che può trasportare fino a sei passeggeri, ma anche il Pianale Cabinato e il Combi per il trasporto di più persone.

PIÙ COMFORT ALLA GUIDA

sostenibilità, trend molto forte per Opel che sta elettrificando tutta la gamma (sia auto che van) tanto che entro il 2024 tutti i modelli avranno una versione o totalmente elettrica o ibrida plug-in. Le propulsioni elettriche infatti sono imprescindibili per ottemperare alle restrizioni in termini di emissioni di CO2 del legislatore. Dall’anno prossimo quindi il Vivaro non opererà solo nei piccoli comuni o nelle periferie urbane ma potrà anche essere apprezzato per coprire l’ultimo miglio. “Importante novità è il passaggio da due a tre lunghezze: 4,60 metri, 4,95 metri e 5,30 metri. Stiamo parlando poi di un veicolo dalla grande capacità di carico (sino a 6,6 metri cubi) ed una portata di 1.400 kg, 200 in più rispetto al modello uscente” continua il nostro interlocutore. Il nuovo Vivaro è un veicolo compatto ma dalle caratteristiche di carico molto interessanti per gli

L’abitacolo del nuovo Vivaro non è quello che ci si aspetterebbe da un furgone. I nuovi sistemi di assistenza alla guida – ormai di default nel mondo vettura – vengono trasferiti anche sui van. Ne consegue una guida più rilassata da parte dell’operatore che quindi sta più concentrato sulla strada. “Frenata automatica d’emergenza, telecamera anteriore che legge i segnali stradali e li riporta sul cruscotto, telecamera posteriore con visione a 180°, sono solo alcuni di questi esempi. Il vantaggio di questi sistemi comporta in automatico una maggiore sicurezza sia per gli operatori stessi che per gli utenti della strada; quindi un aiuto a contenere i costi manutenzione straordinaria sui veicoli (per riparazione del veicolo incidentato) ma anche di relativo premio assicurativo” continua Virgilio. Un contributo sostanziale anche alla sostenibilità sociale, aggiungiamo noi, che ha importanti ricadute economiche per l’operatore. Infatti, sapere di poter guidare senza rischiare incidenti (dovuti a distrazione) grazie all’ampia gamma di questi servizi, aiuta non solo a restare centrati sulla missione ma anche a ridurre i costi come specificato poc’anzi. Grazie poi all’ergonomia della seduta, tutti i comandi sono visibili e facili da raggiungere per chi siede alla guida. L’avanzato sistema IntelliGrip per il controllo della trazione consente al Vivaro di raggiungere stabilità e sicurezza anche su fondi fangosi, sabbiosi o innevati.

ma va da sé che il segmento delle medie dimensioni sia molto apprezzato per le consegne. Le ampie portiere posteriori e quelle laterali scorrevoli consentono di accedere agevolmente al vano di carico, e queste ultime per la prima volta sul Vivaro, si aprono automaticamente: è sufficiente il solo movimento del piede verso i sensori quando ci si trova a fianco del veicolo. L’apertura FlexCargo sotto il sedile anteriore del passeggero consente poi di trasportare senza problemi carichi lunghi fino a 4,02 metri e, nella versione lunga 5,30 metri. Di certo Vivaro è in grado di soddisfare le esigenze dei Clienti. La versione Doppia Cabina – che può trasportare fino a sei passeggeri in aggiunta al vano di carico – “è un misto tra trasporto persone e trasporto merci” puntualizza Virgilio, “ma può essere utilizzato anche dalla famiglia per il fine settimana, mentre fa la sua prima apparizione la versione Combi per il trasporto di più persone”. Il Zafira Life, è invece la versione “lusso” pensata per il trasporto persone (fino a 9) e bagagli; quindi per il navettaggio business dall’aeroporto all’hotel. Il Vivaro, però, può fungere anche da ufficio in movimento: lo schienale dei sedili Stefano Virgilio presenta alla stampa Mara Maionchi sulla Terrazza Martini a Milano.

UN VEICOLO DECLINABILE

Sicuramente stiamo parlando di un van super adatto anche alle attività più impegnative grazie all’assetto da cantiere e il controllo della trazione di cui sopra; www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUOTE COMMERCIALI

OPEL

IN CONCESSIONARIA

centrali può essere infatti totalmente piegato e diventare un tavolo per appoggiare documenti, tablet o notebook. La flessibilità di impiego è caratterizzata e identificata dalle tre lunghezze. La versione più compatta da 4,60 metri, “funge da collegamento tra il segmento dei van e quello dei veicoli di trasporto”. Quelle da 4,95 metri e 5,30 metri hanno volumi di carico massimi, rispettivamente, di 5,8 e 6,6 metri cubi” dichiarano dalla Casa. Un aspetto che caratterizza sempre più i veicoli professionali è la connettività: un mondo sempre più connesso significa sempre Stefano Virgilio, responsabile comunicazione di Opel Italia.

più efficienza ma anche sicurezza (oltre che confort). “Noi siamo sempre stati molto forti e Opel è stata tra i primi ad introdurre Apple Car Play e Android Auto all’interno delle vetture. Praticamente si tratta di softwhere che permettono di collegare il proprio smartphone al sistema di infotaiment in modo da gestire i propri contenuti direttamente dal grande schermo touch

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(la maggior parte degli incidenti avviene per distrazione da telefonino) ed aumentare così la sicurezza del veicolo” ci chiarisce il nostro interlocutore.

LE MOTORIZZAZIONI

Equipaggiato con propulsori all’avanguardia, cambi fluidi (tra cui quello automatico a otto velocità), Vivaro raggiunge lunghi intervalli di servizio (fino a 50.000 km) che riducono maggiormente i costi operativi. I motori, tutti con certificazione Euro 6dTEMP, vanno da 1.5 a 2.0 litri con livelli di potenza da 75 kW/102 CV a 130 kW/177

Da fine marzo Vivaro è ordinabile con prezzi a partire da 21.620 euro (Iva esclusa), mentre le consegne inizieranno in estate. I clienti possono scegliere il nuovo Vivaro anche in versione doppia cabina, con due file di sedili per un massimo di sei posti, a partire da 23.870 euro; la versione doppia cabina mobile FlexSpace viene proposto invece a partire da 25.220 euro.

CV (consumi di carburante secondo il ciclo NEDC1: ciclo urbano 6,5-5,0 l/100 km, ciclo extraurbano 5,3-4,6 l/100 km, ciclo misto 5,7-4,7 l/100 km, emissioni di CO2 pari a 152-125 g/km; consumi di carburante secondo il ciclo WLTP2: ciclo misto 8,0-6,0 l/100 km, emissioni di CO2 pari a 211-158 g/km). Dicevamo dei lunghi intervalli di manutenzione. “Attualmente l’acquisto del veicolo non è l’unica soluzione richiesta dai clienti (si pensi al noleggio a lungo termine, forme alternative al possesso del veicolo ecc.) e Opel è predisposta per andare incontro alle richieste dei clienti. All’interno delle forme sia di noleggio che di acquisto, vengono offerti pacchetti che permettono di avere vari livelli di assistenza (dalla manutenzione programmata inclusa, all’assicurazione). Ultimamente Opel è stata inclusa nel portafoglio prodotti di Free to Move; quindi siamo realmente in grado di accontentare tutti” conclude Stefano Virgilio. POTETE VEDERE QUI L’INTERVISTA DI FEDERICA LUGARESI A MARA MAIONCHI



Dove osano i

furgoni aT

TEST drive

OE g g g

RUOTE COMMERCIALI

CITROËN

t g g g pr o va

od

Nell’ultimo numero di “Trasportare Oggi” abbiamo viaggiato a bordo del ‘cugino’ Partner con cui, assieme a Combo, Citroën Berlingo ha condiviso onori e premi. Quella che abbiamo affrontato è però, senza giri di parole, una vera e propria nuova esperienza, come potrete leggere in questo nostro impegnativo test drive

di Andrea Trapani

B

erlingo è un nome storico, è uno dei Van protagonisti del mercato che ha attraversato gli ultimi due decenni registrando solo grandi successi nel segmento dei veicoli commerciali. Salendo sul nostro furgone rosso pastello, nonostante l’inedito frontale alto e corto, abbiamo infatti ritrovato tutta la

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coerenza dell’identità del marchio Citroën. Forte del prestigioso riconoscimento “International Van Of The Year 2019”, assegnatogli a metà settembre allo IAA di Hannover, Berlingo vuole continuare a stupire. Oltre che per le migliori caratteristiche di volume e praticità introdotte in questa versione, anche noi (oltre che la giuria del IVOY, n.d.r.) siamo rimasti stupiti dal design unico e dallo stile robusto in grado di rivisitare intelligentemente i codici del segmento per quanto riguarda modernità

dello stile, comfort, tecnologie e prestazioni, paragonabili a quelle della versione autovettura. Non solo. Siamo rimasti colpiti da un piccolo particolare che dimostra la cura dei dettagli della casa francese: il simbolo della casa sul portellone posteriore riesce ad aggiungere ancora più eleganza al Van grazie a un effetto rilievo che ha reso il logo Citroën decisamente attraente. È per questo che il nuovo Berlingo Van si caratterizza sempre più con un look che


+ comfort consumi Driver Attention Alert

posizione dei comandi dell’impianto di aerazione posizione dei comandi rear screen tavolino centrale senza portaoggetti

Lo spazio per i passeggeri risulta ampio, i tre posti sono agevoli come lo è la piattaforma centrale per trasformare l’abitacolo in un comodo due posti dove però – piccola mancanza – la parte centrale, una volta trasformata in tavolino, non è particolarmente adatta per appoggiare oggetti elettronici di un certo valore. La flessibilità si vede anche dai dettagli studiati per le consegne in zone urbane e sugli aiuti alla guida per chi si muove in vari terreni, offrendo, tra l’altro, il Pack acustico, il climatizzatore bi-zona, i sensori pioggia e luce, il limitatore di velocità, il freno a mano elettrico, la radio connessa con display da 8” e l’innovativo sistema Surround Rear Vision che rende del tutto nuova l’esperienza di visibilità posteriore. Un plus che vale tantissimo in un Van di questa categoria, come vedremo nella nostra prova su strada. FOCU

S

IDENTITÀ

Il logo posteriore dona eleganza alla silhouette grazie all’effetto che rende tridimensionale il Double Chevron

richiama il cosiddetto “family feeling” Citroën, in particolare con quello del fratello maggiore Jumpy, senza però perdere le sue caratteristiche di praticità e originalità.

A BORDO FLESSIBILITÀ E TECNOLOGIA

Come abbiamo anticipato, non è più una sorpresa sedersi su un Van che, una volta al volante, ricorda più un’automobile che un mezzo da lavoro. E dire che la nostra versione è la XL, quella dedicata a chi ha bisogno di maggiore capacità di carico con misure importanti per questo segmento di mercato. Come per Partner, il comfort a bordo non è più solo in ottica professionale ma a tutto tondo fornendo un veicolo che si adatta tanto alla guida cittadina – come fosse un’autovettura – quanto alla flessibilità necessaria a chi si muove per lavoro.

Anche nella nostra versione Club, quindi, il nuovo Van francese raggiunge un livello tecnologico dagli standard elevati, con ben 20 funzioni di aiuto alla guida che ne facilitano l’utilizzo sia in città che sui percorsi extraurbani. Particolarmente utili nell’utilizzo quotidiano risultano essere l’indicatore di sovraccarico (Overload Indicator), l’Active Safety Brake e, per chi macina chilometri su autostrade e superstrade, il Cruise Cruise Control adattivo con funzione

Stop. Tutto questo senza dimenticare il riconoscimento dei cartelli stradali, l’Active Lane Departure Warning e il Driving Attention Alert che, dopo una mezzora senza ostacoli, è un immancabile sistema di allarme proattivo. Particolarmente apprezzabile, specie se sommata al sistema di navigazione integrato a bordo con live traffic by Tom Tom, è stata la presenza sul nostro Van del sistema Apple CarPlay, il modo più intelligente e sicuro di usare il proprio iPhone mentre si è al volante. CarPlay, infatti, porta sul display del veicolo le principali funzioni dello smartphone che servono di più, nel nostro caso Google Maps e l’insostituibile Waze che sta scalando le preferenze degli autisti alla guida per le sue funzioni avanzate in tempo reale. Unico neo la sola presa USB, peraltro mal posizionata visto che si trova nell’angolo destro basso del display di bordo ovvero nel punto più lontano dal guidatore. Da registrare un’altra presenza piacevole a bordo e di serie con l’allestimento “Club”: in attesa che la legge lo renda obbligatorio dal 2020, sul nostro Berlingo la radio era già predisposta per la ricezione della cosiddetta “digital radio” con il tuner DAB+. Un’opportunità in più per un ascolto pulito e un

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FOCU

1

Autostrada Firenze Sud – Altopascio

2

Strada statale AltopascioCastelnuovo Garfagnana

3

Strade montane Castelnuovo G.–Campo Catino– Lago di Vagli

72 km

101 km/h

CONSUMO MEDIO

17,0 km/l

54 km

62 km/h

CONSUMO MEDIO

19,9 km/l

38 km

32 km/h

CONSUMO MEDIO

15,3 km/l

PERCORSO TOTALE

162 km VELOCITÀ MEDIA

56 km/h CONSUMI

17,3 km/h

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LA NOSTRA PROVA, ANZI DUE QUASI TRE

Come di consueto, alla vigilia, abbiamo pensato a un percorso misto dove testare il nostro veicolo. Alla fine, complice un’uscita obbligata sull’A1 nel primo trasferimento da Milano a Firenze, siamo riusciti a testare il nostro veicolo su ben due tragitti lungo le sinuosità dell’Appennino. Partiamo da quello “imprevisto”: da Milano fino a oltre Bologna, abbiamo attraversato senza ostacoli il percorso tradizionale lungo l’A1 almeno fino a quando, complice un blocco del traffico, siamo stati costretti a uscire a Badia, un casello semisconosciuto nato lungo la cosiddetta Direttissima che collega il capoluogo felsineo al nodo di Firenze. Uscire a Badia, in piena notte, ha messo subito alla prova la maneggevolezza di guida sulle strade montane che portano in Mugello. Tra i tornanti e i falsipiani di questo pezzo dell’Appennino Tosco-Emiliano, Berlingo ha dimostrato la flessibilità che si vuole alla guida di un Van moderno. Utilissimi gli accessori alla guida in tratti notturni relativamente difficili: il sistema automatico degli abbaglianti, ad esempio, si è rilevato assai prezioso per evitare gli ostacoli al buio di un tratto caratterizzato da numerosi avvistamenti di caprioli e cinghiali che siamo riusciti a prevedere e, ovviamente, evitare. I consumi, a sorpresa, si sono

S

TEST drive

viaggio tranquillo senza le classiche interferenze che si trovano in movimento sulle stazioni in FM.

OCCHIO PER OCCHIO

Favolosa l’introduzione dello “specchietto elettronico” che permette di avere visuale posteriore e laterale anche con un van furgonato

rivelati decisamente parchi con un parziale di tutto rispetto (18,7 km/l) vista la tortuosità del percorso e il traffico inusuale che abbiamo trovato su queste strade.

SECONDA PROVA

Ingolositi dalla prima esperienza, abbiamo replicato il percorso misto tra le strade toscane andando, questa volta, ad accentuare le asperità del tratto appenninico, raggiungendo il nord della Toscana e una delle vette delle Alpi Apuane.


sfruttare al meglio la potenza a disposizione, favorendo accelerazioni e riprese di tutto rispetto. Più sale la strada e più aumentano le ripartenze dopo i numerosi tornanti, più calano le prestazioni dei consumi. Come è naturale, una guida tra prima e terza marcia inficia il parziale registrato (15,3 km/l) ma nonostante tutto riusciamo ad arrivare agevolmente – nonostante le nostre importanti dimensioni per strade strette e spesso non adatte al doppio senso di circolazione – fino alla cima e proseguire poi per il noto bacino di Vagli. La nostra impressione di guida rimane comunque notevole tanto da farci pensare che, se non fosse per il baricentro elevato, il nuovo Berlingo Van potrebbe persino adattarsi alla guida sportiva, vista l’efficienza del propulsore e la dinamicità del telaio. Da segnalare, ancora più che in città, l’importanza dello specchietto elettronico che, tramite il display da 5” a colori posizionato al posto del retrovisore centrale, ha visualizzato al meglio le immagini delle due telecamere, che ci hanno permesso di tenere sotto controllo sia l’area retrostante che quella laterale, così da rendere sicure le manovre in spazi ristretti come quelli che si trovano in alta montagna e che si sono rese necessarie più di una volta per uscire da situazioni anguste. In breve, facendo un’analisi sui consumi, niente da dire in entrambe le prove che hanno registrato un valore praticamente identico, leggermente superiore ai 17 km/l, nonostante le varie tortuosità incontrate in percorsi misti decisamente inusuali per chi è abituato a fare consegne, ad esempio, negli hinterland dei principali capoluoghi di provincia. Una piccola nota a margine: abbiamo registrato anche un dato peggiore, nel viaggio di rientro a Milano, per colpa del traffico trovato in autostrada che ci ha costretto a lunghe code in movimento con motore acceso: da Firenze alla sede meneghina di PSA, infatti, abbiamo percorso la distanza totale con una media di 15,8 km con un litro, una statistica inficiata più dalla congestione della rete stradale che dalle performance di un motore che non fa rimpiangere il consumo di un’utilitaria.

FOCU

S

Alla partenza da Firenze, stavolta in pieno giorno, abbiamo utilizzato appieno le caratteristiche che rendono Berlingo un veicolo perfetto anche nel traffico cittadino più difficoltoso come quello fiorentino: la Surround Rear Vision in versione diurna, infatti, dà il meglio di sé, permettendo di viaggiare – a cavallo dei viali di scorrimento prima e delle corsie autostradali poi – con una sensazione di sicurezza rara in passato su veicoli del genere. Una volta in A1, abbiamo preso ben presto la Firenze-Mare dove abbiamo guidato in assoluto relax grazie al sistema di assistenza Cruise Control che ci ha permesso di impostare una velocità di crociera a prova di autovelox e stress. Usciti ad Altopascio, nuova tappa: sarà stato il fatto che la strada che conduce a Castelnuovo in Garfagnana ricordi più una superstrada che una classica statale grazie al percorso rettificato e i lunghi rettilinei, ma i consumi registrati hanno ricordato a loro volta più quelli di un’autovettura che di un Van (praticamente 20 km con un litro). Ma è salendo lungo i crinali della montagna che abbiamo potuto notare quanto sia brillante il motore turbodiesel BlueHdi, un 1.5 litri in grado di sviluppare quasi 100 cavalli. Particolarmente elastico, come dimostra la coppia massima di 254 Nm disponibile già a 1.750 giri, il vivace quattro cilindri montato sulla versione furgonata è abbinato ad un cambio a 5 marce dagli innesti rapidi e precisi, particolarmente adatti ai tornanti che abbiamo trovato verso la nostra prima destinazione del Lago di Gramolazzo. Un cambio che si rivela ancora più utile quando decidiamo di “scalare” le Apuane per raggiungere l’Oasi Naturalistica di Campo Catino: il cambio ci permette di

CARICO! CARICO!

Il portellone posteriore e quello laterale rendono facile anche il meno tradizionale dei carichi a bordo, tra esigenze familiari e la raccolta di materiale per la centrale della differenziata

TEST drive 249 km

104 km/h

CONSUMO MEDIO

16,5 km/l

72 km

48 km/h

CONSUMO MEDIO

18,7 km/l

1

Autostrada Milano-Badia

2

Strada appenninica Badia-Lago di BilancinoPontassieve

PERCORSO TOTALE

321 km VELOCITÀ MEDIA

82 km/h CONSUMI

17,2 km/h

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DAF

RUOTE INDUSTRIALI

Il DAF CF 530 FAD 8x4 Construction.

La giusta soluzione. Sempre Il segmento construction si è allargato e specializzato. Per soddisfare le esigenze dei clienti anche in questo ambito, DAF amplia la propria gamma con nuove configurazioni di chassis e assali

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di

Federica Lugaresi

E

uropa e influenze arabe. Ulivi e tori. Architettura moresca e paesaggi incontaminati. Prosciutto iberico e vino tinto. Ma anche cave di calcare, autostrade perfette e DAF coi suoi veicoli da cantiere. Questa la cornice del Ride & Drive dello scorso aprile in terra andalusa. Il messaggio che passa è molto chiaro: DAF, già leader europeo nel segmento dei trattori e con una quota del mercato pari al 16,6% dei pesanti venduti nel 2018, vuole incrementare la propria crescita. Questa è la ragione per la quale la Casa vuole rinforzare la propria posizione nel campo del “severe” che rappresenta un settore dall’importante potenziale. Basandosi sui criteri di scelta di questo specifico cliente (che identifica il 19% della propria tipologia complessiva), DAF ne soddisfa in pieno le aspettative. Funzionalità,

disponibilità e durata del veicolo, carico utile e numero di assi e configurazioni, ma anche l’offerta per il miglior servizio di ricambi e la rete di officine disponibile, sono tutti i requisiti imprescindibili che questi veicoli da lavoro devono avere.

UN’OTTIMA ANNATA

“Il 2018 è stata un’annata storica per DAF”, ha dichiarato Richard Zink, Direttore Marketing & Sales e membro del Consiglio di amministrazione di DAF Trucks. “Siamo stati leader del mercato in almeno sette paesi, abbiamo prodotto un numero record di 67.000 veicoli industriali e ci siamo affermati ancora una volta come il più grande brand di importazione in Germania, il mercato dei veicoli industriali più importante d’Europa. DAF è inoltre leader indiscusso nel settore delle unità trattore in Europa da molti anni”. Come detto poc’anzi, i piani di crescita dell’azienda vanno avanti. Per poter proporre il veicolo adatto per ogni applicazione, DAF ha ampliato la sua gamma prodotto con nuove configurazioni di veicoli tra cui un autotelaio 8x4 con ponti tandem e assale folle posteriore sterzante. Il costruttore ha anche sviluppato e prodotto inhouse un assale anteriore da 10 tonnellate, oltre a un assale trainato da 7,5 tonnellate completamente nuovo.

TRIS DI ASS(ALI)

Forse non tutti sanno che la Casa olandese progetta e produce assali dal 1958 dal DNA affidabile, di lunga durata e caratterizzati da ridotti attriti interni e peso contenuto, con conseguenti bassi costi operativi e carichi utili elevati. Oltre agli assali anteriori da 7,5, 8 e 9 tonnellate già disponibili, a partire dalla seconda metà di quest’anno DAF offrirà anche una versione da 10 tonnellate nei modelli CF e XF. Questo assale riveste particolare interesse per le applicazioni nel settore edile, dove la parte anteriore del veicolo è sottoposta a carichi pesanti, (come nel caso in cui una gru di carico che viene posizionata direttamente dietro la cabina). Il nuovo prodotto è dotato di sospensione parabolica con tre balestre ed elimina i rischi di sovraccarico con carichi parziali. È disponibile per le versioni dei modelli CF e XF caratterizzati da singolo assale anteriore e motore PACCAR MX-11 o MX-13. Arriva anche l’assale trainato da 7,5 tonnellate costituito da un corpo pressofuso ancora più rigido e resistente,

I NUOVI TELAI CF e XF 8x4 con tandem a trazione doppia e assale trainato posteriore sterzante ªTelaio FAW 8x4 con un PTT tecnico di 37 tonnellate. ªDiametro di volta ridotto (circa 7,8 metri). Il nuovo telaio si presta perfettamente come cassone ribaltabile, per un allestimento con gru di carico posteriore o per una combinazione di gru di carico e sistema con braccio con gancio.

CF 10x4 Progettato per gli impieghi più pesanti, con due assali anteriori sterzanti da 10 tonnellate, un primo assale posteriore sterzante idraulico da 10 tonnellate, che può anche sollevarsi, e il tandem HR1670T. Il carico utile netto, è di circa 30 tonnellate, mentre il PTT è di 49 tonnellate.

XF FTM: trattore da traino 8x4 con tridem ªPasso di 4,65 metri. ªPTT tecnico di 41 tonnellate.

L’XF FTM è un trattore da traino a quattro assali disponibile in varie configurazioni. Assale anteriore da 8 tonnellate, primo assale posteriore da 8 tonnellate e tandem HR1670T da 21 tonnellate con riduzione ai mozzi, ideale per un PTT di 34 tonnellate. Assale anteriore da 9 o (novità) 10 tonnellate, primo assale posteriore da 8 tonnellate e assali a tandem da 26 tonnellate con riduzione nel mozzo. Il carico massimo netto della ralla di entrambi i modelli è rispettivamente di circa 24 e 31 tonnellate. Cabinato XF 8x2 con due assali anteriori sterzanti ªDue assali anteriori sterzanti (da 8 o 9 tonnellate). ªAssale trainato posteriore sterzante (da 7,5 tonnellate). ªPTT tecnico fino a 37 tonnellate. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUOTE INDUSTRIALI

DAF

nonostante il peso ridotto di 10 chilogrammi. La capacità di carico statico è stata aumentata del 25% fino a 26 tonnellate: elemento importante considerando che il carico poggia per breve tempo sull’assale posteriore durante le operazioni di

che richiedono una trazione aggiuntiva. Il primo è il modello SR1132T, un tandem da 19 tonnellate con riduzione singola, balestre e freni a disco o a tamburo, usato nelle betoniere leggere 8x4; il modello HR1670T, un tandem da 21 e 26 tonnellate con riduzione nel mozzo, ideale sia per i lavori pesanti che per applicazioni off road. In base al tipo di tandem, c’è la disponibilità di almeno dieci riduzioni finali, che variano da 3,46:1 a 7,21:1, e che consentono il consumo ottimale di carburante. Comunque, occhi sempre puntati al TOE, dato che l’intervallo per il cambio dell’olio nel corpo assale dei tandem è superiore a tre anni o a 450.000 chilometri!

VEICOLI VOCATI

La catena cinematica PACCAR MX-13.

carico e scarico. Nel settore dell’edilizia, questa novità è applicabile in cabinati destinati ai lavori meno pesanti (sistema di consegna di container e trasporto di pietre). Appare l’assale a tandem a trazione doppia per CF e XF 6x4 e 8x4 che vengono regolarmente guidati fuoristrada o Il CF con telaio 10x4 e PTT da 49 tonnellate.

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TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2019

Come spiegato da Paolo Starace, AD di DAF Veicoli Industriali, “L’area dei carri è quella dove DAF ha spazio di manovra per crescere in termine di volumi e quote. La fotografia del mercato italiano relativa ai pesanti -sulla base degli assi – è caratterizzata dai due assi, tre assi, 4 assi e mezzi d’opera presenti rispettivamente con percentuali pari al 55%, 40%, 7% e 3% (in quest’ultimo caso si parla di un segmento di nicchia). Ci si vuole quindi concentrare sulle tipologie di allestimento che per l’Italia risultano più appetibili, considerando sì, il numero di assi ma anche il conto proprio e conto terzi. Secondo noi, la strategia migliore per vendere questo tipo di veicolo è mettere a

disposizione dei concessionari e dei clienti i demo – allestiti proprio in quei segmenti – consentendo di fare toccare con mano i nostri prodotti ovviamente nelle normali condizioni d’uso”. Si parla di carri che vengono definiti dalla Casa stessa “vocational” (ossia vocati per particolari lavori n.d.r.): infatti il cliente di questo settore avendo delle specifiche esigenze necessita di prodotti su misura. Ma il tailor made risponde anche alle esigenze dell’allestitore dal quale il cliente stesso si serve. Elemento non da poco, visto che a differenza dei trattoristi o dei flottisti, il cliente del severe ha necessità del

veicolo pronto e funzionante nel momento in cui ha la richiesta di lavoro. La pronta consegna con il telaio specifico e un allestimento il più vicino possibile alle sue esigenze è sicuramente la carta vincente! I nuovi autotelai sono indicati con le relative specifiche nel box.

I SERVIZI

È ormai risaputo che quando si sceglie di investire in un nuovo strumento di lavoro, ossia in un nuovo veicolo, che accompagnerà per alcuni anni nella quotidianità e che si rivelerà decisivo per la competitività e redditività della propria azienda, è fondamentale scegliere il marchio a cui ci si affida. Si, perché il rapporto con la Casa costruttrice, attraverso la sua concessionaria, non si esaurisce con la mera vendita. Anzi, questo è solo il primo passo e il punto di partenza di un percorso che verrà compiuto insieme al Costruttore, che attraverso la sua Rete di assistenza garantirà sempre la massima operatività dei


mezzi. Il servizio e la relazione col cliente sono diventati a tutti gli effetti oggi più che mai strategici, e determinanti nella scelta di acquisto. Insomma, fanno la differenza. E possiamo dire che il veicolo sia diventato anch’esso un servizio. In ciò DAF nella vicinanza al cliente, viene supportata da una Rete vendita e assistenza tra le più capillari nello scenario dei costruttori di veicoli industriali. In virtù di ciò, per il segmento del “construction” sono stati sviluppati dei servizi specifici quali il contratto di manutenzione e riparazione DAF MultiSupport. L’opzione “Uptime Plus” consente agli operatori che aderiscono a questa offerta, di beneficiare di un tasso di lancio ridotto del 5% sul valore totale del proprio contratto MultiSupport. Il veicolo che aderisce all’offerta Uptime, in caso di problemi tecnici ha la garanzia di tornare operativo e in circolazione nell’arco massimo di 8 ore. In caso contrario, verrà versata un’indennità giornaliera pari a 300 € (per ogni giorno di fermo del veicolo). Non dimentichiamo la DAF Academy, che ha sviluppato corsi di formazione specifici mirati per i conducenti dei veicoli del settore construction. Si tratta di addestrare i conducenti ad una guida più efficace e risparmiosa, grazie ad un’attenzione particolare alle funzioni off road del truck. Anche per queste applicazioni è determinante il sistema di gestione dei veicoli DAF Connect che permette agli utenti di seguire le performance della flotta da remoto, consentendo di raggiungere la massima efficienza dei veicoli stessi.

PROVARE PER CREDERE

Siamo saliti a bordo di alcuni veicoli che DAF ha messo a disposizione su percorsi sia autostradali che off road (all’interno della cava di calcare). Un XF 530 FTM (8x4) è stato il primo provato in autostrada e in parte in zona periurbana. Si tratta di un veicolo eccezionale, caricato a 40 Ton, il massimo consentito dalla legge. Il motopropulsore che lo equipaggia è un PACCAR MX- 13, 12.9 litri, ovviamente Euro 6 che eroga una potenza di 390 Kw/530 Hp. Come assicurato dal nostro driver, è facile da guidare e manovrare nonostante l’enormità della massa; ma da passeggeri ne abbiamo “percepito” la lunghezza e il pieno carico anche alla velocità di 90 Km/h, la massima raggiunta lungo il tratto autostradale caratterizzato da qualche curva e leggeri dossi e discese. Siamo poi passati al compattatore CF 300 FAG (6x2), praticamente un city truck utilizzato per applicazioni urbane quali la raccolta rifiuti. Minore la massa e il carico da spostare e conseguentemente anche il motore, un MX-11 da 10.8 litri e sempre euro 6. Una guida morbida

e senza scatti, non per l’abilità del driver ma grazie al cambio TraXon a 12 marce, in aggiunta alla funzione di Stop & Go che di certo agevola chi guida. Ma è in cava che abbiamo provato le emozioni più forti. LX 290 FA Construction (4x2) ha un design che parla chiaro col paraurti anteriore rialzato (a protezione delle parti più delicate). Questo ribaltabile dal passo corto è salito, ridisceso e fatto inversioni a U su terreno sconnesso. La funzione di “down Hill” in discesa ha permesso di non toccare mail il freno col piede, mantenendo costante la ridotta velocità. Idem per il CF 480 FAX (8x2), equipaggiato con un MX-13 ma dal passo di 5.70 metri. In questa versione (come in ogni CF Construction) è presente di serie, una speciale modalità fuori strada della trasmissione TraXon, che assicura prestazioni di cambio marcia ottimali su terreni accidentati. Il cambio infatti è estremamente veloce per garantire la massima trazione a regimi del motore elevati. Entrambi i veicoli testati, vengono regolarmente guidati fuori strada, e presentano delle caratteristiche molto marcate: paraurti e calandra progettati per lo specifico impiego, angolo di attacco di 25 gradi ed ampia altezza da terra di 32 (LF) o 40 (CF) centimetri, per consentire la guida su qualsiasi tipo di terreno. Come tutti i modelli DAF della gamma Construction, sono inoltre dotati di lamiera in acciaio spessa 3 millimetri a protezione del radiatore. Grazie a uno speciale gradino dietro la portiera e a un binario sul tetto del modello CF Construction, ispezionare il cassone o controllare il carico è un’operazione facile e veloce. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUOTE ECOLOGICHE

NISSAN

Nel segno dello di

Andrea Trapani

P

er gli amanti della mobilità elettrica è quasi un giorno storico. Il 7 marzo 2019, infatti, a Firenze, un veicolo bianco è stato parcheggiato dove di solito nessuna auto può neppure entrare: un nuovissimo esemplare dei furgoni elettrici Nissan eNV2000 ha fatto bella mostra di sé e del marchio Toscandia all’ombra della fontana del Nettuno senza infrangere nessuna norma del codice della strada. L’evento “Green Mobility. Verso una Firenze più verde” è stata l’occasione per ‘rendere possibile l’impossibile’ grazie a Toscandia, storico rivenditore Nissan e Scania, che ha presentato il progetto e-Van Sharing patrocinato dal Comune di Firenze: “Un innovativo sistema di noleggio che risponde alle esigenze di mobilità sostenibile promosse dal capoluogo toscano”, come ha ricordato l’amministratore delegato della concessionaria Giuseppe Barelli. L’evoluzione della mobilità in chiave ecologica è stata la protagonista a Palazzo Vecchio, in una Sala d’Arme suggestivamente trasformata in un teatro di magie digitali e gremita di persone, tra addetti del settore, curiosi e studenti, quelli dell’Istituto tecnico statale Leonardo da Vinci che sono stati invitati a presenziare all’evento in qualità di tecnici meccanici del domani.

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I furgoni elettrici conquistano le città d’arte: dopo Roma Nissan e-Van Sharing arriva anche a Firenze IL SERVIZIO

Dopo l’attivazione di Roma, è quindi arrivato anche a Firenze il progetto di e-Van Sharing elettrico di Nissan Italia destinato a rivoluzionare il sistema di trasporto e di consegna merci nel centro storico delle città, grazie alla sua piena disponibilità 24 ore al giorno per 7 giorni la settimana. Il servizio consente di affittare il veicolo commerciale 100% elettrico e-NV200 per il periodo necessario al trasporto e alla consegna delle merci nella Zona a Traffico Limitato del capoluogo fiorentino: è possibile prenotare tutti i giorni, senza limitazione di orario, effettuando prima la registrazione su www.toscandia.com nella sezione “e-Van Sharing” e utilizzando poi l’app dedicata Glide per gestire il noleggio. Il mezzo è disponibile già dal mese di marzo, nel parcheggio Scaf di via del Gelsomino 11, dove il cliente può lasciare il proprio veicolo e salire a bordo del van. Il costo del parcheggio del veicolo privato, ed il consumo di energia del van elettrico, sono compresi nel costo

di noleggio, che è pari a 12 euro l’ora. Nissan e-NV200 è un modello ormai maturo che nasce dalla combinazione tra il pluripremiato Nissan NV200 e la tecnologia 100% elettrica del modello LEAF. Non solo: il van dispone di un’eccellente capacità di carico utile, pari a 4,2 m³, consentendo ai clienti di trasportare 2 europallet o un carico di un peso fino a 742 kg.

OBIETTIVO ZERO EMISSIONI

La mobilità sostenibile è un traguardo che prevede, per il suo conseguimento, l’instaurarsi di strette sinergie tra amministratori, produttori, concessionari, ma anche media e mondo accademico. Con il progetto dell’e-Van Sharing e con i suoi mezzi commerciali a emissioni zero, Nissan e Toscandia hanno fatto proprio l’obiettivo ecologico focalizzando le proprie risorse sulla promozione e diffusione dei veicoli elettrici. In questo modo diventano entrambe alleate importanti del Comune di Firenze nel conseguimento degli


obiettivi delle politiche ambientali territoriali che prevedono, secondo il Patto dei Sindaci del 2008, la riduzione del traffico veicolare e dell’inquinamento. Accanto al furgone elettrico Nissan, tutti i partecipanti all’incontro hanno potuto ammirare anche uno degli ultimi nati in casa Scania presentato dall’AD Franco Fenoglio: un mezzo pesante con tecnologia ibrida in cui il tradizionale motore a scoppio alimentato a carburante diesel si affianca a un propulsore elettrico che può entrare in funzione all’occorrenza

(addirittura in maniera automatica, grazie al servizio innovativo Scania Zone che permette di passare dall’utilizzo del motore termico a quello elettrico non appena varcate le porte telematiche

cittadine). Una novità assoluta che rende possibile servire il centro cittadino anche a chi ha bisogno di trasportare grosse quantità di materiale. Il futuro è dietro l’angolo e soprattutto è elettrico.

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RUOTE

OPEL

OPEL targato

Un

MERCEDES

Prima a causa della Guerra, poi per aiutare la ricostruzione tedesca, la Casa di Stoccarda produsse per qualche anno, il Blitz, veicolo di punta del maggiore concorrente

T

ra i documenti più strani che si possono trovare negli archivi della Mercedes c’è il manuale di uso e manutenzione dell’Opel Blitz da 3 tonnellate, un libricino che riporta l’intestazione Mercedes–Benz, ma che riguarda un concorrente. La storia è decisamente curiosa, ma anche facilmente spiegabile. Alla fine della Guerra la Germania tentava, faticosamente, di scrollarsi di dosso quelle macerie- fisiche e psicologiche - degli stabilimenti, delle fabbriche che erano state bombardate e che, comunque, non erano più in grado

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di produrre quasi nulla. Così, per volere del governo, Mercedes, a partire da metà del 1945, realizzò nello stabilimento di Manneheim (che aveva subito miracolosamente pochi danni), la versione civile dell’Opel Blitz, con la sigla L701. Cessata l’emergenza bellica il produrre un veicolo

di

Ferruccio Venturoli

Il libretto di uso e manutenzione del Blitz prodotto a Mannheim da Mercedes ; la Casa della Stella lo produsse dal ‘45 al ’49.

concorrente poteva portare sicuramente qualche problema, se non altro di immagine, tanto che i vertici della Stella decisero di commercializzare il Blitz senza nessun logo distintivo, ma mantenendo la denominazione interna di L701. Insomma, produrre il principale e, in quel momento, unico concorrente, lasciava molto amaro in bocca.


Il Blitz fu impiegato su tutti fronti del conflitto mondiale con un’affidabilità che è rimasta leggendaria.

TUTTO NASCE NEL ‘42

La storia nasceva però in un periodo precedente. Nei primissimi anni Quaranta, l’importante fetta del mercato tedesco, quella dei camion medi, quelli da 3 tonnellate, era diviso in parti pressoché uguali dai due grandi protagonisti: da una parte l’Opel Blitz, che montava un motore a benzina, un sei cilindri di derivazione Buick (la Opel era nell’orbita dell’americana General Motors già dal 1929) da 3.625 cc, accreditato di una potenza di 75 CV, dall’altra il DaimlerBenz Lo2000, equipaggiato, invece, con un propulsore Diesel, il famoso OM59 a precamera. Precursore di tutti i Diesel Mercedes. Quando si trattò, nel 1940, di scegliere un autocarro militare “unificato”

L’autotelaio del Blitz o L701 (denominazione interna Mercedes); il serbatoio era posizionato subito dietro la paratia della cabina, praticamente alle spalle dell’autista.

per le Forze armate, prevedendo anche un impegno produttivo bellico, la scelta del Ministro della Guerra Speer, cadde sul Blitz. Dalla parte del camion della Opel c’erano soprattutto le sue spiccate caratteristiche fuoristradistiche e il maggior spunto del motore a benzina rispetto al Diesel. Al Ministero si decise anche che la produzione doveva essere molto incrementata, quindi il veicolo non poteva essere prodotto solo nello stabilimento Opel di Brandeburg come avveniva in quel momento, ma anche in quello di Borgward e in almeno uno di quelli della Daimler-Benz. L’accordo tra le due Case, che prevedeva anche un contratto di cessione formale temporanea della licenza da parte della Opel (dietro versamento di 800mila marchi), fu sottoscritto nel 1942.

UN RITARDO DI DUE ANNI

Nonostante gli accordi fossero stati presi e sottoscritti sotto l’egida del ministro Speer, passarono due anni prima che fosse dato il via alla produzione. Il ritardo era dovuto sostanzialmente al fatto che Daimler-Benz per produrre il Blitz aveva bisogno di un serio ampliamento dello stabilimento che doveva essere realizzato sia dalla casa della Stella, sia dal Governo, ma anche con la Il motore a benzina, un sei cilindri di derivazione Buick da 3.625 CC accreditato di una potenza di 75 CV.

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OPEL

RUOTE

periodo di guerra, per risparmiare il metallo. Comunque sia, alla fine della guerra, a causa dell’impossibilità di Opel a produrre in tempi brevi, ma anche perché lo stabilimento era stato interamente dedicato allo sforzo bellico e quindi alla sola produzione del Blitz (o L701), fu prolungata la licenza di costruzione. Insomma, Mercedes, occupò, quasi da monopolista, il mercato dei camion proprio producendo e commercializzando il veicolo del suo maggior concorrente,

Nell’ultimo periodo di guerra, la cabina metallica fu sostituita da una, quadrata, realizzata in legno e fibra, a causa della scarsità di materiali metallici.

collaborazione della Opel che non vedeva assolutamente di buon occhio il fatto che il concorrente potesse ingrandirsi e, soprattutto, potesse raggiungere gli standard dello stabilimento di Brandemburg, in quel momento uno dei più moderni d’Europa; una situazione che avrebbe portato notevoli vantaggi alla Stella a guerra finita. In ogni caso, nonostante la volontà di entrambe le Case, il Blitz doveva essere prodotto in “parallelo” e, finalmente, nell’agosto del 1944, la produzione fu avviata a Manneheim, ma era, probabilmente, troppo tardi. Lo stabilimento, che ne frattempo era diventato l’unico a produrre il Blitz, visto che quelli Opel erano stati bombardati, riuscì a produrre soltanto 3.500 veicoli nei sei mesi che separarono quella data dalla tragica fine Terzo Reich.

Il 10 giugno del 1949, dallo stabilimento di Mannheim fu prodotto l’ultimo esemplare di Blitz o L701.

CABINA DI LEGNO E FIBRA

Il Blitz che produssero a Mannheim per le Forze Armate non differiva molto da quello che si produceva sin dal 1930, aveva però la cabina quadrata, in legno e fibra, una soluzione che fu adottata dopo il primo

Dal 1944 al 1949, a Mannheim, furono prodotti 10.400 Blitz, senza nessun logo né sul radiatore né altrove.

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addirittura in tre versioni sia quella classica, sia la “S”, con un passo di 4200 mm fino a una versione a trazione integrale. La produzione dell’L701 terminò, per fare posto al nuovo modello in arrivo, l’L3250, mentre già da qualche mese Opel aveva ripreso la produzione.



EVENTI

Attenti a

Bauma ! T di

Emanuela Pirola

L’edizione 2019 della manifestazione più estesa del mondo è stata foriera di numerosissime novità in ambito trasporto

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ra tutte le fiere del mondo, Bauma è la più grande. La scorsa edizione (2016) i metri quadrati espositivi sono stati 605mila, i visitatori oltre 583mila provenienti da 219 paesi. In questo megaevento triennale le aziende italiane per l’edizione 2019 hanno conseguito un vero e proprio record storico: l’Italia infatti è stato il primo Paese espositore estero con 560 presenze (14% del totale), alle spalle quindi del solo paese ospitante, la Germania. Ma cosa offriva Bauma in termini di novità e trend per il futuro nel


IVECO&ASTRA Facendo sinergia con le altre business unit del gruppo CNH Industrial (Case Construction Equipment e FPT) Iveco ha partecipato alla fiera monacense proponendo una parata di soluzioni per diverse applicazioni, le stesse che ha in comune con il brand cugino della Old Abe. Partiamo dall’edilizia urbana dove la soluzione proposta era rappresentata da un Daily 4x4 cabina singola cassonato, da 7 t di MTT e carico utile fino a 4.300 kg. Un buon veicolo per portare in cantiere miniescavatori che possono trovare tranquillamente posto sul cassone, ma anche materiali edili e piccole attrezzature quali torri faro e generatori.

s focu

C’È SEMPRE UNA PRIMA VOLTA

Quella del 2019 è stata la prima edizione di Bauma per TGE. A fare gli onori di casa un TGE 6.180 4x2 con cassone ribaltabile trilaterale accompagnato da un TGE 3.180 4x2 nella versione BF4 quale veicolo di scorta per trasporti pesanti. Con una selezione completa di carrozzerie è praticamente impossibile non trovare il “proprio” TGE, il cui carico utile si attesta, in

base alla configurazione, oltre i 1,5 t per i furgoni con PTT 3,5 t e un volume di carico massimo di 18,4 metri cubi per il cassone. Infine, una chicca: siccome stiamo parlando del TGE a Bauma, vale la pena sottolineare che il “piccolo” della Casa del Leone è disponibile franco fabbrica con una serie di sovrastrutture e ampliamenti. Ad esempio, è possibile ordinare i cassoni ribaltabili trilaterali delle ditte Scattolini, Henschel e Schoon sia per la versione da 3,5 che per quella da 5,5 t, mentre per le officine mobili sono disponibili franco fabbrica i sistemi di ripiani flessibili delle ditte Bott e Sortimo.

Per i cantieri stradali invece la proposta Iveco si è articolata su uno Stralis X-Way con allestimento ribaltabile trilaterale e trazione anteriore idraulica, pensato per garantire la massima versatilità on e off road, grazie alla possibilità di scarico da ogni posizione e una trazione integrale inseribile alla bisogna quando l’off road si fa più impegnativo. Non poteva che essere un veicolo alimentato a gas naturale, invece, quello proposto per il settore del riciclaggio: ecco quindi lo Stralis NP 6x2 allestito con gru e cassone ribaltabile che all’alimentazione a basso impatto ecologico abbinava una silenziosità di primo livello (71 dB) e un carico utile in grado di ottimizzare al massimo il numero di viaggi. A chiudere la carrellata di veicoli CNH Industrial non poteva mancare l’HD9 di Astra, a copertura delle attività oil&gas, estrattive e minerarie. Veicolo dalle spiccate doti off road per applicazioni heavy duty, l’Astra HD9 esposto a Bauma si caratterizzava per una MTT di 65 t in configurazione dumper con cassone rinforzato da 24 m³ e trasmissione totalmente automatica.

MAN

segmento del trasporto? Vediamolo insieme, partendo dai Costruttori di veicoli industriali presenti. Impossibile racchiudere in un solo articolo quanto visto a Monaco, perché in termini di allestimenti presentati, l’offerta era vastissima. Per causa di forza maggiore dobbiamo quindi scendere a patti e presentarvi in queste pagine solo alcune delle migliaia di soluzioni presenti. Riserviamo, invece, ai Costruttori di veicoli industriali presenti, i riquadri in queste pagine, per meglio descrivere la loro presenza.

Sono tanti i punti salienti che hanno caratterizzato la partecipazione di MAN a Bauma 2019. In primis si è trattato della prima edizione della manifestazione monacense ad ospitare il novello TGE, che per l’occasione ha sfoggiato tutti i suoi plus da “duro” (vedi box). Accanto a lui vi era ovviamente una sfilata di veicoli con diverse “presenze” interessanti. Come il TGS TGS 32.400 8x4 BB allestito con autobetoniera. A chi ha buona memoria, questo veicolo avrà ricordato lo sforzo che MAN sta compiendo sin dal 2016 per offrire ai trasportatori di calcestruzzo un telaio per autobetoniera con un elevato carico utile, lavorando sull’ottimizzazione del peso dei diversi gruppi. In occasione del Bauma 2016 infatti il Costruttore aveva presentato un gruppo con assale in tandem a riduzione ipoidale. Rispetto agli assi con una portata di 13 t che venivano installati precedentemente, il vantaggio conseguito in termini di peso era pari a 180 kg. Nel 2019, grazie al passaggio alla nuova gamma di motori MAN

D15, il peso del telaio è stato ridotto ulteriormente di circa 230 kg. Un carico utile di circa 410 kg in più garantirà quindi una maggiore efficienza durante la fase di trasporto. Anche i clienti che acquistano veicoli MAN TGS a tre o quattro assi allestiti con cassoni ribaltabili usufruiscono degli stessi accorgimenti dedicati all’ottimizzazione del carico utile. Altro veicolo interessante è stato il TGS 33.470 6x6H BL

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EVENTI

con telaio medio-alto allestito con cassone ribaltabile e gru retrocabina. A far la differenza su questo veicolo è la presenza del sistema MAN HydroDrive sull’asse anteriore che consente di avere a disposizione una trazione integrale solo quando necessario. Salendo di categoria, troviamo un TGX 18.510 4x2 BLS allestito con autoarticolato ribaltabile; si tratta del modello speciale XLION con dotazioni di alta qualità e spaziosa cabina di guida XLX, mosso dal nuovo motore D26 Euro 6 con 10 CV e 100 Nm in più della precedente versione. Questo propulsore rappresenta una novità già di per sé, affiancato dalle nuove funzioni Comfort Steering e Lane Return Assist. Un TGX 18.510 XLION

equipaggiato con tale motore e tali sistemi è sicuramente il mezzo ideale per il trasporto di macchinari pesanti, grazie alle 59 tonnellate di massa totale della combinazione. Ancora più possente il TGX 33.640 6x4 BLS per traini eccezionali: un trattore stradale compatto e a tre assi per il trasporto di attrezzature da costruzione e macchinari pesanti, con una massa totale della combinazione di 150 t. Ma di fianco ai big ci sono state anche le soluzioni più small, ma non per questo meno interessanti: come il TGL 12.250 4x2 BL allestito con cassone ribaltabile trilaterale, un veicolo completo disponibile dalla fabbrica, ideale per il trasporto di mini-escavatori e attrezzi da lavoro.

MERCEDES-BENZ Futuro trasformato in presente allo stand della Stella a Bauma 2019, dove il Costruttore ha mostrato la propria vision sui trend del trasporto cantieristico, perfettamente in linea con due dei main topics della fiera stessa, ossia digitalizzazione e connettività. Mercedes-Benz ha infatti propoA ZONZO sto il proprio veicolo cantieristico per TRA I PADIGLIONI eccellenza, l’Arocs, equipaggiato con Percorrendo gli stand dei principali player numerosi dispositivi e tecnologie cui, in ambito trasporti eccezionali, abbiamo bisogna ammetterlo, il settore dovrà notato come il 2019 sia stato un anno caabituarsi. A partire dal Predictive Powertrain Control in versione impleratterizzato da una fortissima attenzione al mentata per il traffico interurbano. trasporto degli elementi costitutivi le pale Ideale per quegli Arocs che servono i caneoliche. Tali installazioni stanno vivendo un tieri con materiali e attrezzature, il sistema momento di forte aumento delle dimenconsente al veicolo di viaggiare sempre sioni, che si riflette giocoforza su un aucon la giusta marcia inserita, che sceglie mento delle difficoltà di trasporto di elebasandosi non più solo sulla geolocalizmenti quali i rotori e le pale. Ecco quindi zazione lungo le mappe stradali, ma anche Faymonville, ad esempio, ha proposto che sui dati della topografia quali curve e il proprio BladeMAX , una vera anteprigeometrie delle intersezioni e delle rotatoma che rappresenta un’efficace soluzione rie, nonché sui segnali stradali. Risparmio di trasporto per la nuova generazione di sui consumi e profittabilità i risultati tangibili derivanti dall’uso del nuovo Predictive Powertrain Control. Sbarca inoltre UN VEICOLO DI SERVIZIO? sull’Arocs la Mirror Cam che già Le sinergie tra le diverse divisioni del gruppo CNH sono innuequipaggia da almerevoli. I Daily Iveco infatti possono fungere da officine mocuni mesi il fratelbili per effettuare interventi sul campo alle macchine construction. lo stradale Actros. Per mostrare tale versatilità Iveco ha fatto allestire da Sortimo un Daily Tale tecnologia, furgone Hi-Matic con livrea rivoluzionaria in personalizzata quale officina sé, in ambito mobile. Cambio automatico construction alza a 8 rapporti e motore F1C notevolmente l’ada tre litri, per una potenza di 180 CV e una coppia di sticella della sicu430 Nm, erano i numeri sarezza, oltre a quellienti dell’unità esposta sotto la del comfort del il cielo monacense. driver, soprattutto in fase di manovra negli stretti cantieri

s

focu

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urbani che caratterizzano la nostra Penisola. La combinazione di Mirror Cam e un Sideguard Assist, anch’esso ulteriormente migliorato, che sul nuovo Arocs lavorano in sinergia avvertendo il conducente con segnali ottici e acustici, riduce il rischio di incidenti pericolosi sul lato del passeggero durante le svolte a destra. Rivisto in meglio anche l’Active Brake Assist 5 che ora è in grado di rallentare il veicolo fino a fermarsi se rileva un rischio di collisione tramite il nuovo sistema di rilevamento che abbina il radar a bordo al sistema di telecamere. Chiudiamo ricordando che i nuovi Arocs sono equipaggiati con il Multimedia Cockpit che, oltre ad essere estremamente intuitivo, sostituisce il tradizionale quadro strumenti con tachimetro, contagiri e indicatore del livello del carburante, offrendo una completa panoramica di tutte le condizioni di guida e operative rilevanti. Il nuovo Cockpit si avvale della tecnologia touchscreen che ha permesso l’implementazione di una vasta gamma di funzioni, quali ad esempio l’azionamento dei sistemi idraulici degli allestimenti, prima demandato ad appositi comandi montati in cabina dall’allestitore stesso e ora configurabili tramite centralina e sistema CAN-bus.


SCANIA Scania ha partecipato al Bauma con l’obiettivo di mostrare al settore più heavy di sempre come la sostenibilità e altre difficili sfide possono essere affrontate già oggi, grazie a soluzioni efficaci senza rinunciare a produttività o redditività. Cinque i veicoli esposti a Monaco: tutti pensati per essere produttivi, robusti e, prima grande novità, alimentati ad HVO (olio vegetale idrotrattato). Si trattava di veicoli XT, proposti in una gamma rappresentativa con pesi massimi fino a 66 t in configurazione 8x4, composta da tre diversi camion, tra cui un pesante ribaltabile G 500 con configurazione 8x4 e un GVW tecnico di 58 tonnellate. A Monaco il Grifone ha presentato anche le proprie soluzioni di connettività, per creare una rete in grado di monitorare la flotta dei mezzi di un’azienda e ottimizzarne l’uso e la manutenzione. Si tratta di servizi già in essere sui veicoli per autotrasporto, che oggi approdano in ambito construction. Ultimo ma non meno importante, evento del Bauma di Scania è stata la celebrazione del V8 che compie 50 anni. Era il 1969 quando la leggenda ha fatto il suo debutto e oggi è ancora una delle soluzioni preminenti, in grado di offrire prestazioni come nessun’altra.

VOLVO TRUCKS Il Costruttore svedese ha partecipato al Bauma a Monaco di Baviera insieme alle altre divisioni del Gruppo, ossia Volvo CE, per le macchine movimento terra, e Volvo Penta per quanto riguarda i motori. Una sinergia che ha sempre permesso di proporre le migliori tecnologie in maniera trasversale su tutti i prodotti commercializzati, e i cui ultimi (solo in ordine cronologico, ovviamente) frutti sono stati evidenti proprio visitando lo stand del Gruppo a Monaco, dove è stato possibile fare il pieno di innovazioni, tutte con un comune denominatore: rendere il lavoro di ogni autista più produttivo, sicuro e confortevole. Partendo proprio dall’FMX, il mezzo d’opera per antonomasia della gamma Volvo, tra i più potenti e prestazionali oggi disponibili per arrivare all’FH, un mezzo in grado di combinare un eccellente comfort di guida con caratteristiche tecniche peculiari per affrontare le mission

più impegnative. Inutile dire che l’FH16, con i suoi 750 CV, è il massimo cui si può aspirare per muovere carichi pesanti. Sia sull’FMX che sull’FH sono disponibili innumerevoli tecnologie, come il Volvo Dynamic Steering, che a Bauma è stato presentato in una nuova forma, comprensiva di quattro nuove funzionalità per migliorare il mantenimento della corsia, la stabilità, lo sterzo remoto esterno e le impostazioni personali. Altre caratteristiche che sono state presentate e “dimostrate sul campo” a Bauma sono state le sospensioni pneumatiche per applicazioni off-road Tandem Axle Lift, il sistema Automatic Traction Control e la trasmissione automatica I-Shift con ingranaggi. Questi e molte altre innovazioni tecnologiche lavorano sinergicamente sui mezzi Volvo per garantire alta produttività e prestazioni ai massimi livelli, ma anche la massima manovrabilità e un comfort di guida eccezionale. Inoltre, Volvo Trucks ha presentato i progressi compiuti sul fronte dell’elettromobilità, con una nuova soluzione per il segmento construction in ambito urbano.

pale eoliche, in quanto equipaggiato con il più potente adattatore oggi disponibile sul mercato. Le pale possono essere sollevate, inclinate fino a un angolo di 84 gradi, ruotate di 360 gradi attorno al proprio asse utilizzando l’adattatore che può essere montato sia su un semirimorchio che su un veicolo semovente. Il sistema di rotazione è un brevetto Faymonville mentre la struttura garantisce un baricentro ribassato che conferisce una maggiore stabilità, caratteristica apprezzabile soprattutto quando la pala è in posizione verticale. Goldhofer ha proposto numerose novità tra cui segnaliamo il nuovo STZ-L 4 che conferma le comprovate caratteristiche delle versioni precedenti, ma presenta anche numerose nuove funzioni e miglioramenti. La grande novità è rappresentata senza dubbio dagli pneumatici a basso profilo, sviluppati appositamente per ridurre notevolmente l’altezza di carico. Ciò consente di trasportare carichi ancora più alti, in totale sicurezza. Per Meiller citiamo il nuovo RS26 che non è un semplice sistema scarrabile, bensì un’ulteriore sviluppo di una gamma molto apprezzata per la propria affidabilità. Con una capacità di sollevamento di 26 tonnellate, un peso ridotto di 710 kg rispetto al suo predecessore e un raddoppio della velocità di lavoro, l’RS26 è fra gli scarrabili più leggeri, veloci e potenti oggi disponibili sul mercato. Proseguendo nel proprio sforzo di ridurre la tara dei propri semitrailer, a Bauma Schmitz Cargobull ha invece presentato un nuovo modello di vasca coibentata S.KI SOLID per il trasporto del bitume caldo, caratterizzata da un nuovo materiale coibentante nelle pareti della vasca che permette un’ulteriore riduzione della tara di 310 kg a tutto vantaggio del carico utile. Chiudiamo questa breve carrellata con TII Group che a bauma ha introdotto la nuova generazione dei semitrailer ribassati EuroCompact, unità semimodulari adattabili a una vasta gamma di trasporti (macchine da costruzione, trasformatori o componenti di impianti) grazie alle sue numerose possibilità di combinazioni, oggi ampliate dalla nuova versione U5 che permette di ridurre la lunghezza del corpo centrale sino a 1.500 mm. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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EVENTI

TRASPORT LOGISTIC 2019

logistica

La ai blocchi di

partenza

Il prossimo 4 giugno aprirà a Monaco una delle fiere leader nel settore della logistica e del trasporto che, giunta alla sua quinta edizione, identifica una grande piattaforma per i visitatori da tutto il mondo di Federica

S

Lugaresi

econdo il dizionario della lingua italiana, con il termine Logistica si intende la tecnica organizzativa dei rifornimenti necessari a un esercito in guerra. Più “banalmente”, la parola sta ad indicare anche il complesso delle attività organizzative, gestionali e strategiche che, in un ente, struttura, azienda, governa i flussi di materiali e delle relative informazioni dall’origine presso i produttori-fornitori fino alla consegna-disponibilità dei prodotti finiti agli utenti/clienti e, laddove esiste, al servizio postvendita.

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Va da sé che logistica e trasporti camminino di pari passo. Va da sé che sia strettamente connessa con i temi della mobilità e supply chain. Transport logistic rappresenta – a livello mondiale – la più grande kermesse per il trasporto delle merci a struttura complessa su strada, rotaia, per via marittima e aerea. Una fiera a cadenza biennale, la cui storia ha visto un costante aumento di espositori e visitatori, che ne conferma l’importanza crescente in termini di internazionalità. A conferma di ciò, quest’anno oltre ai 10 padiglioni più un’area esterna (circa 125.000 m2), si aggiunge uno spazio per i nuovi espositori del settore del trasporto aereo e marittimo e per i fornitori di servizi logistici. Tra le aziende che espongono per la prima volta ricordiamo Natural Air Cargo di Hong Kong, la compagnia di navigazione Cosco cinese e Asia Shipping del Brasile. Fra i nuovi espositori italiani spiccano il Porto di Sicilia, Fercam e la Compagnia Italiana di Navigazione. Sono attesi circa 63.000 visitatori provenienti da tutto il mondo per conoscere nuovi prodotti e soluzioni ma anche per confrontarsi durante i numerosi momenti formativi organizzati nel calendario

del Salone. Saranno più di 50 le conferenze e le tavole rotonde in programma: tutti appuntamenti a cui parteciperanno, provenienti da tutto il mondo, Media Partners, Associazioni, esperti di economia e politica, ed in cui si parlerà delle scommesse future di questo settore.

FOCUS ON

“Città e logistica” sarà un tema chiave del programma di conferenze. L’idea è quella di far fronte al collasso dei centri urbani che, come ormai tutti sappiamo, vedono un aumento della popolazione e conseguente aumento del traffico delle merci e dei pacchi (che già ha sentito gli effetti del boom degli acquisti online). Per affrontare le sfide della logistica urbana, esistono diverse soluzioni - anche sostenibili - che in parte sono già state applicate portando buoni risultati. Le consegne in orari fuori punta, l’utilizzo dei droni ma anche di condotte

Intermodalità

VIA ARIA

Il trasporto aereo delle merci riveste un ruolo sempre più marcato per la rete di Transport logistic. Presso la fiera di Monaco quest’anno sarà presente anche Air Cargo, un settore che continua ad espandersi e con una crescita in aumento anche per i prossimi anni

(nel 2017 la crescita è stata del 10%). Sono attesi oltre 200 espositori, e già inseriti a calendario conferenze, alcuni appuntamenti relativi alla robotica e automazione (viste come la nuova frontiera della movimentazione merci) e all’intelligenza artificiale, probabile nuova frontiera del trasporto aereo.

sotterranee per il trasporto delle merci, sono solo alcune di queste. Certo è che non potrà esistere un piano generale adatto a tutte le città e alle regioni e quindi non ci resta che scoprire quali misure verranno adottate dai singoli fornitori di servizi logistici e dai comuni, per soddisfare le necessità di disponibilità di consegna, mobilità, tutela climatica e controllo delle emissioni. L’iniziativa “One Belt, One Road” è invece un mega progetto – finanziato con un miliardo di euro - con cui la Cina vuol far rinascere l’antica Via della seta. Sicuramente un bello scossone per il mondo della logistica che sarà caratterizzato da più flussi di merci. Più opportunità per tutti, quindi dato che l’iniziativa intende contribuire al trasporto delle merci su strada, rotaia e via mare tra Asia, Europa e Africa favorendo la cooperazione economica tra i Paesi, migliorandone le reti infrastrutturali e semplificando le procedure di sdoganamento. Occhi puntati anche sulle infrastrutture senza le quali il trasporto, e quindi la logistica, diventa difficoltoso. L’intenzione di sfruttare la piattaforma portuale dell’Alto Adriatico da parte della Baviera (con non poche complessità nella viabilità ferroviaria), proposte per una minore stagnazione al Passo del Brennero con soluzioni pratiche e compatibili con il mercato per il trasporto combinato, ma anche idee su come migliorare il trasporto multimodale ed ecologico nell’Europa centrale, sono solo alcuni punti del programma di conferenze. Senza alcun dubbio, Transport logistic identifica non solo una grande vetrina ma anche un’opportunità per “matchare” le esperienze, i saperi e le piattaforme. Un appuntamento da non perdere! www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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PROFESSIONE

AUSTRALIA

CAMIONISTA

Welcome in

Glendambo! Nel piazzale della stazione di servizio dell’ultimo avamposto, prima del grande deserto, nel Nord australiano, a conoscere gente interessante. Le storie di Junette, Steve e Maurice

Testo e fotografie di Fergus Flaherty

L

a cosa più evidente a Glendambo è la grande ruota a vento, che si vede molto prima di arrivare in questo paesino sulla highway, la connessione più importante dal Sud al Nord del Paese, da Adelaide a Darwin, che venne asfaltata non più di 25 anni fa. Prima Glendambo era altrove, esattamente a 44 chilometri da qui, e aveva un altro nome; un mucchietto di case in mezzo alla sabbia che, piano piano si è spostato verso la grande strada. Il cartello sotto l’elica dice che la strada è la linfa vitale di Glendambo: due pompe di benzina, un albergo, un’area camping, alcune case; poi 30 abitanti, 22.500 pecore e due milioni di mosche. Oltre, naturalmente, la grande elica, che dal

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TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2019

vento prende la forza per far arrivare l’acqua dalle viscere della terra. Acqua che serve per tutto, ma non per bere.

BRIAN E JUNETTE

Nonostante questo apparente squallore, a Glendambo, s’incontra gente interessante. Forse perché le aree di sosta sono molto rare su questa highway arroventata, perché gli insediamenti sono molto sporadici e che, tra una pompa di benzina e l’altra, ci sono spesso molto più di cento chilometri. Junette Speero, per esempio, fa sosta a Glendambo. Sul suo autotreno un carico di collettame, del quale fa parte anche una bella barca. Junette fa provviste nel negozio annesso alla pompa di benzina BP. Il lunghissimo Western Star di Junette e Brian, carico di collettame e di un bel motoscafo, un po’ a disagio, forse, in questo deserto.

Viaggia da sola? Lei ride: “no, ci dividiamo il lavoro. Uno dorme, l’altro guida”. Adesso è il turno di riposo del marito Brian e Junette guiderà per un po’, verso Nord. “Così – continua – riusciamo a fare una media di 7.500 chilometri a settimana. Sì, viviamo sulla strada”. Tutti e due hanno percorso l’highway, da Adelaide a Darwin già molte volte, “ma


Junette fa affidamento sul lungo muso del suo Western Star: “in caso di emergenza – dice – hai sempre un metro e mezzo di motore e cofano davanti a te”.

MATERIALE PER LE MINIERE

La “ruota a vento” che serve a dare la forza per estrarre l’acqua dal sottosuolo, è la prima cosa che si vede arrivando a Glendambo.

anche se l’hai fatta cento volte – continua Junette – c’è sempre qualcosa di diverso”. L’ultima volta che si è fermata qui a Glendambo, guidava un autotreno carico di cammelli selvatici. Era divertente quando tutti quegli animali guardavano oltre la parete del rimorchio. Per i cammelli, per gran numero di canguri e per tutti gli animali selvatici che ti attraversano la strada,

Un argomento, questo, che non fa né caldo né freddo a Steve Scali. Lui si ferma a Glendambo, alcune ore dopo Junette e Brian e il suo camion ha tutt’altro aspetto, se confrontato con il Western Star in versione cowboy di Junette. Scali viaggia insieme al suo autista Wayne, entrambi sono al volante di un MAN TGA. Non ha nemmeno un bullbar, molto diffuso in Australia. “Non fa niente – dice Scali, che è proprietario di cinque camion – noi viaggiamo quasi sempre di giorno e il pericolo di mettere sotto un canguro è piuttosto ridotto”. Scali si è specializzato nel trasporto di materiali per i tanti siti minerari sparsi nell’Outback e ora sta andando proprio verso un nuovo sito estrattivo di opali. I servizi di Scali e della “Zappaway” (così si chiama la sua impresa) sono fondamentali per le miniere; spesso si tratta di vere e proprie cittadelle, con centinaia di persone che vi lavorano. La strada sterrata che ci arriva parte 160 chilometri più a Nord ed è lunga circa 200 chilometri; Glendambo è l’ultimo avamposto della civiltà prima della diramazione.

DA 40 ANNI SULLA STRADA

Anche Maurice Heinecke si ferma davanti a une delle due pompe di benzina. Il camionista non sembra più troppo fresco, dopotutto si avvicina ai 60 anni. Anche il Junette, guida in coppia con il marito Brian; lavorando in due, quindi, praticamente senza fermarsi mai, la coppia riesce a “macinare” 7.500 chilometri a settimana.

Maurice, sessant’anni, di cui quaranta passati sui road train. Guida un Kenworth di quasi trent’anni carico di rottami, con il quale, racconta, ne ha passati di tutti i colori.

suo Kenworth non è modernissimo: più di 25 anni, laccato rosso e con enormi serbatoi su entrambi i lati. Servono, perché il motore è una rarità di altri tempi, di quando un camion poteva ancora bere molto: con circa 50 tonnellate di carico e quasi 80 tonnellate di peso, consuma più di 80 litri per 100 km. Il vecchio trattore ha dovuto lavorare duramente nella prima parte della sua vita; non solo, ha subito tutta una serie di modifiche, a cominciare dal telaio, che è stato allungato ben tre volte. Oggi è di 8,25 metri e trascina ancora tre semirimorchi. Heinecke è da più di 40 anni sulla strada, è un uomo di vecchio stampo, che ancora fa tutto da solo sul suo camion. Questa volta ha un carico di rottami, automobili pressate che da Adelaide saranno esportate in Asia. Maurice sembra non avere fretta: “sono un po’ troppo carico – dice sogghignando – vorrei passare Port Augusta di notte, quando tutto è tranquillo, quando c’è poca polizia in giro”. Il carico, lo sa bene, non è un gran che: “quando dopo 3.200 chilometri ti rimangono solo i 300 dollari australiani (poco piu di 200 Euro) per mangiare, pur di non tornare vuoto, si accetta qualsiasi carico”. Sulla sua rotta abituale Brisbane-Perth, i carichi vengono ancora pagati bene. “Sono 4.200 chilometri a tratta – dice – e impiego una settimana”. Niente di strano per un camionista australiano con un vecchio Kenworth, che ne ha www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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PROFESSIONE

Una delle due stazioni di servizio che offre Glendambo; rappresentano l’ultima possibilità di fare rifornimento e di mangiare prima di una lunga corsa di centinaia di chilometri nel deserto.

Intanto è arrivato il momento di accendere il motore. Il road train fa lentamente manovra mentre il sole cala all’orizzonte.

AUSTRALIA

CAMIONISTA

Sono ancora poche le strade asfaltate in questa parte dell’Australia, per la maggior parte si tratta di strade tracciate in mezzo alla terribile terra rossa: sottile e leggera come talco, che nel periodo secco ti entra dappertutto, quando piove si trasforma in un mare di fango che impedisce il transito. Lo dice anche il cartello: solo nel periodo “secco”.

IL BULLBAR Uno dei numerosi cartelli che indicano presenza di animali sulla strada. L’investire un grosso animale o, addirittura, una mandria, in piena notte, quando i road train sono lanciati a oltre cento all’ora, non è affatto raro e costituisce il maggior pericolo sulle strade in questa parte dell’Australia. Per proteggersi i camionisti australiani preferiscono di gran lunga i musoni, con un metro e mezzo di motore davanti all’autista e soprattutto montano, quasi tutti, il bullbar.

NON SOLO ROAD TRAIN L’Australia è famosa per i suoi road train, anche se, gran parte del trasporto, avviene su camion del tutto normali. La lunghezza delle combinazioni, è limitata sulle strade cosiddette “pubbliche”; quindi sulle autostrade si vedono camion con, al massimo, tre semirimorchi. Tutto quello che è più lungo, viaggia su strade “private” che portano, per esempio, alle grandi fattorie o alle miniere. Queste strade non asfaltate possono, a causa della grandezza del Paese, misurare anche parecchie centinaia di chilometri.

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La maggior parte dei camionisti australiani predilige camion americani con muso lungo, perché una collisione con canguri, cammelli o bestiame avviene quasi tutti i giorni. Per le Case europee parlano soprattutto le ergonomie delle cabine più moderne, i motori e i cambi senz’altro più avanzati.

viste tante nella sua vita da poter scrivere una romanzo. “A cominciare – racconta – da quando ho preso a 120 all’ora una mandria di cammelli. È stato tanti anni fa, ci siamo massacrati, io e il camion. Sono stato quattro mesi in ospedale, ma lui (e indica il Kenworth) andava ancora, eccome!”. Intanto è arrivato il momento di accendere il motore. Il road train fa lentamente manovra mentre il sole cala all’orizzonte. Tra quattro ore passerà il parcheggio degli autotreni a Nord di Port Augusta, sperando che i poliziotti abbiano altro da fare che prestare attenzione a un vecchio signore con il suo vecchio road train con un carico un po’ eccessivo.


Il “Giro

S.A.V.E.

d’Italia”

Il Discovery Truck Scania del progetto S.A.V.E. è arrivato nella Capitale per terminare il suo viaggio iniziato in ottobre e sensibilizzare gli studenti delle scuole primarie e secondarie sul tema del risparmio, e della sostenibilità. L’iniziativa è promossa dal Museo del Risparmio, la European Investiment Bank Institute (Banca Europea degli investimenti), Scania e IntesaSanpaolo e verrà riproposta anche il prossimo anno coinvolgendo altre città del Sud Italia e le isole

EVENTI

finisce a Roma

dell’alfabetizzazione finanziaria, per promuovere così anche alle nuove generazioni comportamenti virtuosi per quelli che saranno i cittadini di domani.

OLTRE 10 MILA STUDENTI

di Francesco Stazi

A

Roma dunque è terminato S.A.V.E. acronimo di Sostenibilità, Azione, Viaggio, Esperienza. Viaggio dell’autoarticolato Scania trasformato in museo itinerante è iniziato in ottobre da Piazza Castello a Milano, il tour ha attraversato 22 città in 8 diverse regioni dell’Italia centrale e meridionale (Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata e Lazio), per concludersi come detto nella Capitale presso l’area del Foro Italico dove è stato parcheggiato il Discovery truck allestito come un piccolo Museo del Risparmio. A bordo del semirimorchio, infatti, si sono svolte le attività destinate a trasmettere ai più giovani le conoscenze alla base

L’iniziativa ha permesso di sensibilizzare oltre 10mila studenti, proponendo percorsi multimediali e laboratori di gioco sul tema della scarsità delle risorse e sulla gestione responsabile del denaro. Hanno aderito alle tappe del tour oltre 100 istituti scolastici, di cui il 30% rappresentato da scuole elementari e medie, e il 70% da scuole superiori, grazie alla collaborazione degli Uffici Scolastici Regionali. All’interno del Discovery truck gli studenti sono stati coinvolti in un percorso della durata di circa due ore e mezza che li ha resi protagonisti attivi nel processo di apprendimento. Di particolare successo i giochi: i più piccoli si sono cimentati nel Recuperino, per mettere in pratica i principi dell’economia circolare, mentre i più grandi si sono sfidati nel quiz a squadre Giramondo, con l’obiettivo di progettare il viaggio sostenibile ideale. La conduzione delle attività didattiche è stata affidata a giovani studenti universitari in Economia, appositamente formati, che hanno saputo trasmettere i contenuti con approccio giocoso e linguaggio semplice e informale. Una volta rientrate a scuola, le classi sono state invitate a realizzare un lavoro creativo sul tema della sostenibilità ricevendo

in cambio un albero a distanza. Attraverso un’apposita piattaforma web, studenti e docenti potranno seguire la crescita del “proprio” albero piantato da un contadino in un luogo vicino o lontano del mondo. La foresta S.A.V.E. contribuirà alla crescita di diverse comunità locali e permetterà ai ragazzi di sentirsi parte attiva nel processo di miglioramento del pianeta.

UN’ESPERIENZA DA RIPETERE

Durante il viaggio non sono mancate le emozioni anche se di diversa natura. Fra le città toccate dal tour infatti c’è stata anche l’Aquila ancora profondamente ferita dal terremoto ma in piena ricostruzione, e Isernia, dove, a salutare l’arrivo della carovana è stata la neve abbondante, ma nonostante le rigide temperature, la partecipazione è stata calorosa. Il Discovery truck ha avuto anche la fortuna di fare tappa a Matera, Capitale Europea della Cultura per il 2019, e a Caserta, nella splendida cornice della famosa Reggia opera dell’architetto Vanvitelli. Visti l’entusiasmo e la positività con cui il S.A.V.E. Discovery Truck è stato accolto dagli istituti scolastici e dalle amministrazioni comunali di ciascuna delle città toccate, è in corso di valutazione la prosecuzione del tour con una seconda edizione nel 2019-20. “Abbiamo partecipato con grande entusiasmo a quest’iniziativa che ci ha consentito di coinvolgere moltissimi giovani rendendoli partecipi dei profondi cambiamenti a cui stiamo assistendo. Le nuove generazioni svolgono un ruolo determinante nel mettere in atto un vero e proprio cambiamento verso un futuro sostenibile: ecco perché siamo costantemente impegnati nel promuovere progetti che hanno l’obiettivo di educare e sensibilizzare i giovani ai temi della sostenibilità”, ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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EVENTI

I GIORNI DEL RE

Bentornato al

Re!

Scania ha deciso di replicare “I Giorni del Re”, l’evento organizzato in casa del Grifone che celebra i veicoli industriali, il design e la tecnologia. Quest’anno la manifestazione sarà anche il palcoscenico della Scania Driver

Competitions

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TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2019

Federica Lugaresi

A di

l momento in cui stiamo scrivendo fervono i preparativi, nella sede Trentina di Italscania, della grande kermesse del Grifone, ideata per la prima volta due anni fa. Il 4 e 5 maggio infatti, verrà celebrata la seconda edizione de “I Giorni del Re”. “Chi ha provato il volo camminerà guardando il cielo, perché là è stato e là vuole tornare” così dichiarava Leonardo da Vinci artista e scienziato illuminato di cui quest’anno ricorre il 500° anniversario della morte. E così Scania, là (su quel piazzale) vuole tornare replicando con la manifestazione. Ricordiamo che a dare l’ispirazione a questa due giorni unica nel suo genere, è stato il nome assegnato per la prima volta nel 1982 allo Scania 580: “The King of the road”, appunto. L’evento farà ancora una volta da scivolo per entrare nel mondo dei truck a 360°, prediligendo l’aspetto ludico… perché si sa, quando si celebra in famiglia e con un’atmosfera festosa, le cose vengono sempre meglio. Soprattutto quando le molteplici attività pensate per


l’intrattenimento, si uniscono a momenti di approfondimento – il cui focus è Sostenibilità e Sicurezza stradale – e si rivolgono ad addetti del settore, ma anche studiosi, giovani e appassionati.

GLI EVENTI NELL’EVENTO

Nella realtà “il Re” è anche il soprannome del motore V8 che celebra proprio quest’anno il suo 50° anniversario. Stiamo parlando del cuore pulsante di tantissimi veicoli a cui si sono affidati e si affidano, altrettanti clienti. Festeggiarne quindi il mezzo secolo di storia, significa anche rendere omaggio e onore a tutte le persone che ne hanno fatto il fiore all’occhiello di Scania. Per questo motivo, all’interno della sede trentina, verrà allestito il V8 Museum che ne racconterà la nascita, l’evoluzione tecnologica, la sicurezza ma anche l’attenzione all’ambiente. Occhi puntati anche sulla Scania Driver Competitions giunta alla sua 7a edizione. Stiamo parlando di una competizione paneuropea, nata per sensibilizzare i conducenti sul tema dalla sostenibilità alla guida e sicurezza stradale fortemente legata alla guida professionale dei veicoli industriali e che coinvolge più di 350mila autisti. La finale in Svezia deciderà il miglior autista al mondo, sulla base di competenze in termini di guida sicura, codice stradale e rispetto dell’ambiente. Intanto, ogni paese designerà il proprio campione nazionale; ed è proprio durante “I giorni del Re” che i nove qualificati alla finale italiana daranno prova – all’interno di un’area appositamente allestita – delle

loro abilità di guida e manovra in totale sicurezza e precisione ma con occhio super attento al consumo di carburante.

INTANTO IN ITALSCANIA….

L’evento pensato dal Grifone è dedicato ad un ampio pubblico ma è anche un momento di orgoglio per la Casa stessa che vuole “celebrare la propria passione e l’appartenenza ad una grande Famiglia”. Durante i giorni della manifestazione nell’area di 30.000 mq, si svilupperanno diverse aree tematiche: ognuna di esse è pensata per soddisfare la curiosità e l’interesse dei diversi partecipanti vista la varietà delle attività che vi si svolgeranno all’interno. Interessante l’idea della “Scuola per bimbi” ideata per insegnare il rispetto delle regole stradali, attraverso un percorso didattico pratico, che consente di applicare in tutte le situazioni di traffico reale. Ricordiamo poi che saranno presenti centinaia dei migliori truck decorati ed un “live painting” che consentirà al pubblico di assistere dal vivo alla creazione di un’opera d’arte. Divertimento assicurato con la musica, un dj e due conduttori di Radio Dolomiti… ma il clou della festa si svolgerà il sabato pomeriggio con una grande asta benefica di un mezzo molto speciale il cui ricavato verrà in parte devoluto ad una famosa organizzazione di Charity mentre la sera si terrà un concerto di Jerry Calà. Presenti ovviamente

anche Food Truck con prelibatezze per tutti i gusti. I primi “indizi” ci rivelano come sempre, che le risorse impiegate dalla squadra/famiglia Scania sono al top e la passione – elemento imprescindibile per fare la differenza – non manca mai. La curiosità per questa mega iniziativa è tanta e le aspettative siamo certi non verranno deluse!

LE AREE TEMATICHE LA DINASTIA DEI V8 Qui sorgerà il V8 Museum che mediante immagini e filmati racconta la storia, la tecnologia e tutto ciò che sta dietro al re dei motori. I MILLE VOLTI DI UN RE Esposizione dei truck decorati e live painting. I CAVALIERI DEL RE Premiazione dei vincitori della Driver Competitions, del miglior decorato e del live painting. I BANCHETTI DEL RE Area allestita di ristoro per i visitatori e rifornita da Food Truck. DIVERTIMENTO REALE Intrattenimento per tutti, grandi e piccini. SHOPPING DA RE Spazio dedicato al merchandising ufficiale del Grifone. GLI AMICI DEL RE Vari stand che potranno essere visitati dal pubblico: non solo motori. LA FESTA DEL RE Il grande palco che vedrà i momenti di festa del sabato sera. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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ALLESTIMENTI

LAMBERET

Un polo d’eccellenza di

Ferruccio Venturoli

L’

occasione è stata la consegna di una flotta di 20 Volkswagen Crafter e cella isotermica al noleggiatore Morini Rent, ma l’evento vero è stato, da parte di Lamberet, l’inaugurazione ufficiale, meglio, la riapertura, della grande sede storica di Lamberet di San Vittore del Lazio, vicino Frosinone. In ossequio al payoff #InnovationFirst, l’impegno di Lamberet per il 2019 è quello di mettere in campo tutto il know-how, le opportunità, le tecnologie e le innovazioni che possano soddisfare, nel migliore dei modi, le esigenze del trasporto frigorifero dei clienti. Uno dei passi in questa direzione è stato proprio quello di rimettere in auge uno stabilimento storico per la filiale italiana dell’azienda francese, lasciato abbandonato per anni. Ora, San Vittore nel Lazio è destinato a diventare un polo di eccellenza del trasporto a temperatura controllata.

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Ufficialmente operativa la rinata sede del Centro Italia di Lamberet. Consegnati 20 Volkswagen Crafter alla Morini Rent con cella frigorifera, allestiti proprio a San Vittore del Lazio TANTI PROGETTI PER LA NUOVA SEDE

Oltre a realizzare applicazioni sull’intera gamma di veicoli da 1 a 100 m³, dalle coibentazioni sui van fino ai semirimorchi, all’interno della grande area laziale, sarà presto realizzato un

magazzino di ricambi per veicoli commerciali e industriali, una struttura tecnica per l’installazione dei gruppi frigo, un’altra dedicata al montaggio delle sponde caricatrici e, infine,

La consegna delle chiavi a Morini Rent. Da sinistra: Diego Rapalli (Carriere Transicold Italia), Ismaele Iaconi (Lamberet Italia), Marta Passarella (Morini Rent) e Michele Gallazzi (Volkswagen Group Italia).


IL VEICOLO Volskwagen Crafter 35L4 2.0 BiTDI Cilindrata 4080 cc Trazione Posteriore Potenza 177 Cv/130 kw a 3600 giri/min Lunghezza mm 6940 Larghezza mm 2250 Altezza mm 3100

un comparto di officina evoluta tecnologicamente, in grado di intervenire sulla parte meccanica dei veicoli industriali. Non solo, ma c’è anche il progetto di sfruttare la grande area esterna a disposizione, aggiungendo via via altre strutture dedicate anche alla formazione del personale dei noleggiatori e delle grandi flotte che si stanno dotando di veicoli isotermici destinati al trasporto agroalimentare, al farmaceutico e al food delivery dell’ultimo miglio. Questo di Lamberet è decisamente un investimento importante che, forte delle collaborazioni con le più importanti case costruttrici di veicoli commerciali, ha deciso di rispondere alle richieste dei professionisti del trasporto a temperatura controllata anche con la ricerca di soluzioni innovative che abbassino l’impatto degli agenti inquinanti come, per esempio, l’utilizzo del freddo criogenico ad azoto liquido o le coibentazioni “EasyFit” alimentate da gruppi frigo totalmente elettrici.

UNA FLOTTA DI CRAFTER PER LA MORINI RENT

Dunque, come detto, l’occasione per visitare la rinnovata struttura è stata la consegna alla Morini Rent di 20 Crafter telai cabinati

L’ALLESTIMENTO Lamberet New Frigoline Dimensioni interne cella Lunghezza mm 4080 Larghezza Altezza (escluso evapor) Porta laterale destra Lxh Volume Spessori Pareti Pavimento Tetto Testata anteriore Porte posteriori

mm 2060 mm 2050 mm 900 x 2040 m3 17,2 mm 85 mm 97 mm 85 mm 85 mm 85

Furgonatura isotermica rinforzata (IR) NEW FRIGOLINE K=0,33 W/ m²K Pavimento antiscivolo grigio con foro di scolo anteriore destro e vaschetta di recupero liquido ªProtezioni basse 100 mm incollate e imbullonate al pavimento ªCremagliere zincate con perforazioni miste altezza 1000 mm ªPlafoniere LED con interruttore a parete ªParatia scorrevole e sollevabile con termo-ventola ªScaletta a due gradini per accesso posteriore e predellino per accesso laterale ªFerma porte Easy Door Lock ªFalso telaio in alluminio 100 mm ªCassetta porta attrezzi in termoplastica 45 l. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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ALLESTIMENTI

LAMBERET

con ruote gemellate e cella isotermica a due temperature controllate, realizzate da Lamberet. Si tratta di un veicolo isotermico realizzato su autotelaio cabina singola in versione passo lungo (4,5m) con un Box Frigo 7 bancali, che consente di ospitare fino a 3 passeggeri ed avere spazio di volume di carico pari a 18 m³. Tutti i veicoli, spinti dal

IL GRUPPO FRIGO Carrier PULSOR 350 Dimensioni evaporatore Lunghezza

mm 860

Larghezza

mm 164

Altezza

mm 193

Potenze frigorifere 0°C

3081 W

-10° C

2346 W

-20° C

1700 W

ª Gruppo frigorifero elettrico con tecnologia eDrive abbinata a inverter alimentato da generatore posizionato sulla puleggia motore. ª Funzionamento strada/rete trifase 400 V. ª Gas refrigerante R42a

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TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2019

motore 2.0 TDI 177 CV/130 kW. 410 Nm a trazione posteriore, sono dotati di serie di sistemi di controllo e sicurezza di ultima generazione, quali ad esempio il sistema di controllo perimetrale “Front Assist” con funzione di frenata di emergenza, del sistema di assistenza per il mantenimento della corsia “Lane Assist”, del sistema di compensazione delle raffiche di vento laterali “Crosswind Assist”, che è parte del programma di controllo elettronico della stabilità.

GLI ALLESTIMENTI DI LAMBERET

Le applicazioni sui mezzi sono, come abbiamo detto e come è ovvio, prodotte da Lamberet, che ha completato l’allestimento con unità refrigeranti Carrier Pulsor 350. Le celle di ultima generazione New Frigoline offrono una soluzione di allestimenti isotermici professionali con furgonatura a isolamento rinforzato (IR) conforme alla norma ATP e concepita secondo le direttive d’igiene HACCP. Le pareti laterali della cella sono in materiale composito con inserti in alluminio verticali predisposte per ancorare gli accessori anche in post-vendita. All’interno sono dotate di due plafoniere a LED ultrapiatte con interruttore incassato all’interno della furgonatura. Il pavimento è in materiale composito con inserti trasversali in doppio compensato multistrato ad alta resistenza di 12 mm, rivestito in Gelcoat, e con un foro di scolo anteriore destro.

SPECIALISTI DEL FREDDO

In Morini Rent, brand italiano fondato nel ’49, che opera nel noleggio di auto, veicoli commerciali, a breve e medio termine, si definiscono, grazie alla loro offerta particolare, gli “specialisti del freddo”. I venti nuovi Crafter isotermici vanno infatti ad arricchire una flotta già in grado di rispondere a diverse esigenze. Si tratta di una gamma completa di veicoli isotermici pensata per chi ha la necessità di trasportare in conformità alle normative ATP e HACCP, garantendo l’igiene dei prodotti e mantenendo un costante controllo sulla temperatura interna. Per esempio, si rivolge a tutte le realtà di grandi, medie e piccole dimensioni sul territorio italiano che hanno l’esigenza di trasporto a temperatura controllata, garantendo una nuova opportunità di scelta: realtà agro-alimentari, della grande distribuzione, aziende di catering e pasticcerie, o che operano in ambito sanitario ed ospedaliero. E per andare incontro nel migliore dei modi ai clienti, gli isotermici di Morini Rent sono dotati di una serie di accessori gratuiti per il cliente finale: il termo registratore, che certifica e garantisce la temperatura; la parete isotermica divisoria, per avere all’interno del furgone due zone con temperature differenti; il servizio di assistenza 24 ore su 24 per poter intervenire tempestivamente in caso di guasto.


ON AIR

TRASPORTARE OGGI

In onda da

S

9 mesi

orprendente, divertente, brillante e soprattutto nuova! Sono questi gli aggettivi che meglio si addicono a quella che sta sempre più diventando la “Radio degli Autotrasportatori”. Sì, perché dall’ottobre scorso Trasportare Oggi ha inventato un nuovo modo per fare informazione nel nostro settore: un programma di sette minuti in onda ogni giovedì tra le 17 e le 18 su quasi 20 emittenti di tutta Italia. “Amici in camion e fuori dal camion” è diventato il saluto ufficiale a tutti gli ascoltatori di questo format ideato e condotto da Luca Barassi e Ferruccio Venturoli e da loro portato sul luogo di lavoro dei tanti operatori del nostro settore. Un saluto tanto forte che è voluto essere anche presente al Transpotec Logitec 2019 dove Trasportare Oggi On Air, in collaborazione con Mercedes-Benz Trucks e MercedesBenz Vans, ha dato LIVE gli aggiornamenti dal Salone in due apputamenti quotidiani.

Un grande successo che si sta diffondendo anche attraverso i podcast grazie ai quali è possibile sentire tutte le puntata dal sito www.trasportale.it/onair oppure su www.trasportonline.co . Nei primi quattro mesi dell’anno la trasmissione, oltre che gli appuntamenti di Verona, ha ospitato tanti protagonisti del nostro settore: Dario Fidanza (IVECO), Mauro Sarrecchia, Fabrizio Buffa (IVECO), Franco Fenoglio (UNRAE), Giuseppe Garri (Fiera Milano), Marcello Di Caterina (ALIS), Massimo Marciani (Freight Leaders Council), Alessandro Bassi (Transpobank), Ismaele Iaconi (Lamberet), Gian Carlo Testoni (Renault Trucks), Paolo Starace (DAF), Mihai Daderlat (IVECO) e Claudia Balestrerei (P.M.&G.). La programmazione continuerà fino al 13 giugno per poi riprendere a settembre. Qui a fianco potete vedere il programma delle prossime settimane. #StayTuned!

FREQUENZE E ORARI ■■

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Radio Centrale - h.18

(Abruzzo: FM 89.4 Emilia Romagna: FM 94.3 99.3 - 102.2)

Radio Potenza Centrale - h.17,10

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Jonica Radio - h.18

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Radio Amore - h.17,30

Simply Radio - h.17

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Radio One - h.18

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Radio Emme - h.18

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Radio Galileo - h.18,05

(Lazio: FM 99.2 95.3 - 96.6 97.8 - 99.8)

Radio Lombardia - h.17,05

(Lombardia: FM 94.600 - 100.200 100.300) ■■

Radio Dora - h.17,20

(Campania: FM 88.500 93.300 - 99.700 - 106.500)

■■

Radio Frejus - h.17,20

Radio Bologna 1 - h.18

■■

Radio Popizz - h.18

(Campania: FM100.500) ■■

■■

(Calabria: FM 90.20 - 93.90 103.00 - 106.40)

Radio CRC - h.17 Targato Italia

■■

(Lazio: FM 97.7)

(Basilicata: FM 87.8 - 90.5 96.3 - 96.3 - 99.3 -103.6) ■■

RCF Radio Città Futura - h.18

Radio Bussola - h.18

(Emilia Romagna: FM 89.1)

(Piemonte: FM 88.0) (Piemonte: FM 87.6) (Puglia: FM 101.0)

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(coordinatore didattico TForma)

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RENAULT TRUCKS Ospite Giovanni Lo Bianco

In collaborazione con

maggio

16

maggio

23

(amministratore delegato Renault Trucks Italia) In collaborazione con

SAF-Holland Ospite Claudio Fraconti (FAI Milano)

In collaborazione con

SAF-Holland Ospite Cristiano Sturaro

maggio

(Direttore Generale SAF-Holland Italia)

30

Acitoinox Ospite Rino Ventura Acito

In collaborazione con

maggio

(patron European Truck Festival)

giugno

6

In collaborazione con ZF Ospite Paolo Vivarelli (Responsabile Marketing ZF Italia)

13

In collaborazione con ZF Ospite Antonio Nadali (Gruppo Transpobank)

(Toscana: FM 96.8 100.4 - 100.5) (Umbria: FM 90.5 93.5 - 94.4 - 95.6 97.4 - 100.6 - 105.6)

RENAULT TRUCKS Ospite Paolo Volta

maggio

(Sicilia: FM 87.5 - 88.3 95.5 - 104.9 - 106.7) (Sicilia: FM 93.3)

In collaborazione con

Radio Cortina - h.17,30 (Veneto: FM 93.7 - 95.5 98.4 - 102.0 - 103.8)

Radio Stella FM - h.17,30 (Veneto: FM 87.5 - 88.8 91.5 - 95.0 - 97.2 97.3 - 97.4)

giugno

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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Legalogistica

a cura di: Avv. Paolo Moroni e Avv. Claudia Balestreri

Ma

quanto mi costi!

Tra i meandri della burocrazia italiana fa capolino la figura del Responsabile Tecnico di gestione rifiuti. Un’ulteriore gabella a carico di chi opera in questo specifico comparto dei trasporti Intorno alla figura del Responsabile Tecnico di gestione rifiuti sono nate non poche problematiche e (comprensibili) polemiche, soprattutto da parte delle piccole imprese di autotrasporto, che si trovano a dover sostenere notevoli costi a causa delle prescrizioni normative che riguardano le merci considerate rifiuti. Prendiamo quindi spunto da una richiesta di chiarimento da parte di un ascoltatore della nostra trasmissione Trasportare Oggi On Air per approfondire l’argomento. A tal proposito vi segnaliamo che siamo intervenuti anche in radio per rispondere al nostro ascoltatore di Napoli e per la precisione nella puntata del 25 aprile scorso, che potete ascoltare tramite podcast qui: www.trasportale.it/ archivio-trasportareoggi-on-air/

La normativa

Dopo un lungo e difficoltoso iter, iniziato nel 1991 con il decreto n. 324 del Ministero dell’Ambiente che ha istituito l’Albo

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TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2019

nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti, oggi la normativa individua certamente con maggiore puntualità il Responsabile Tecnico di gestione rifiuti nel DM 120/2014. Tuttavia, per avere un primo dettaglio dei compiti e delle responsabilità del RT, di cui all’art. 12 co. 3 del DM, si è dovuto attendere la Deliberazione dell’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali n. 1 del 23 gennaio 2019. È evidente, quindi, che ancora non si è giunti ad un inquadramento legale certo e definitivo del RT. Tale figura, peraltro, come attualmente individuata, è inserita nel novero delle molteplici altre figure necessarie per lo svolgimento dell’attività aziendale, e contribuisce alla lievitazione dei costi fissi di gestione aziendale.

Tutti i responsabili necessari nell’impresa

La normativa attuale, infatti, prevede una serie di figure a cui sono attribuite responsabilità professionali diverse da quelle attribuite al Responsabile Tecnico. Ad esempio sono necessari nell’impresa: n il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione prescritta dal D.lgs. 81/2008; n il Consulente per la sicurezza del trasporto di merci pericolose di cui al D.lgs. 35/2010; n il Gestore del Trasporto previsto dal Regolamento (CE) n. 1071/2009 per le imprese iscritte al REN e all’Albo Nazionale Trasporto di Merci in conto terzi;

n l’eventuale (non obbligatorio, al con-

trario dei precedenti) Organismo di Vigilanza di cui al D.lgs. 231/2001. Il RT quindi, dovrà operare in collaborazione con detti soggetti, senza potersi sostituire ad essi, né potendo ricoprire molteplici incarichi nella medesima azienda, soprattutto nelle imprese strutturate. Tuttavia, analizzando le domande del test allegato alla delibera dell’Albo Nazionale Gestori del 30.05.2017 (relativamente all’esame di idoneità per potere accedere a tale qualifica) e, soprattutto gli ultimi aggiornamenti intervenuti relativamente agli stessi


(ultimo ad oggi disponibile del 21.12.2018), si ravvisa una sovrapposizione delle conoscenze richieste al RT rispetto a quelle necessarie per rivestire gli ulteriori incarichi di responsabilità di cui sopra, estendendo enormemente gli argomenti e le normative sulle quali il RT deve dimostrare la propria preparazione rispetto agli altri responsabili. Ciò pare sproporzionato ed in contrasto con la logica della legge che, evidentemente, stabilisce figure specifiche a cui devono corrispondere competenze specifiche. I trasportatori, oltre a lamentare tale impostazione del test, ritengono eccessivamente penalizzante il fatto che non sia concessa alcuna agevolazione a coloro che siano già in possesso di un titolo professionale qualificante. Quindi, coloro che avevano già ottenuto una qualifica di Responsabile Tecnico, secondo la norma previgente, dovranno ripetere la prova del modulo obbligatorio per tutte le categorie entro la data di scadenza del periodo transitorio di riconoscimento delle qualifiche pregresse (16.12.2022), senza alcuna agevolazione. Peraltro, per svolgere l’incarico di RT è stato inserito tra i requisiti il possesso di un diploma di maturità, escludendo una percentuale non trascurabile di titolari e legali rappresentanti d’impresa che saranno costretti a nominare un RT esterno. Tali critiche sono facilmente comprensibili. Dal punto di vista normativo, infatti, sarebbe stato giustificabile, come peraltro è accaduto con molteplici altre figure professionalizzanti e di responsabilità, la continuità del riconoscimento delle qualifiche pregresse, soprattutto laddove la nuova normativa pone un vincolo di percorso di studi minimo (si pensi al ben più rilevante incarico di Revisore dei Conti, rispetto al quale l’introduzione dell’esame di abilitazione non ha escluso dall’Albo coloro che vi erano già iscritti sulla base dei titoli previgenti).

enormemente svantaggiosa soprattutto, ad esempio, per i soggetti che hanno sempre operato la raccolta dei rottami ferrosi. Tali materiali sono stati inseriti nella categoria dei rifiuti per la raccolta e trasporto dei quali sussiste l’esonero dall’obbligo della nomina dell’RT solo nel caso in cui svolgano attività di micro-raccolta (limitata a 400 t annue) e possano, pertanto, iscriversi nella sottocategoria 4-bis dell’Albo, introdotta recentemente (Deliberazione n. 2 del 24.04.2018 Albo Gestori Ambientali) a seguito dell’emanazione da parte del Ministero dell’Ambiente del Decreto direttoriale del 01.02.2018. Per tutti gli altri soggetti sussiste quindi l’obbligo di iscrizione nelle categorie ordinarie, con conseguente necessità di nomina dell’RT, e con le problematiche che ne discendono che abbiamo evidenziato nel paragrafo precedente. Alla luce di quanto esposto pur comprendendo la necessità di una regolamentazione sempre più stringente in relazione al trasporto, i costi che le piccole imprese devono sostenere per gli adeguamenti alla normativa attuale rischiano di escludere dal mercato coloro che hanno, nella pratica, più esperienza e competenze di chi inizia la propria attività in tale ambito con una vasta conoscenza teorica ed accademica, assolutamente necessaria, ma in carenza di una concreta conoscenza del settore. L’intervento attuato con il Decreto direttoriale del 01.02.2018 soprattutto per agevolare categorie quali i commercianti ambulanti e i cosiddetti svuota cantine, fa sperare che il Ministero non sia totalmente sordo alle esigenze dei trasportatori e che possa procedere ulteriormente sulla via dell’avvicinamento tra il mondo astratto della legge e la concretezza delle regole del mercato.

Le problematiche più sentite

L’impostazione attuale delle qualifiche e competenze necessarie per poter svolgere il ruolo di RT risulta

I NOSTRI ESPERTI Lo Studio si occupa di diritto amministrativo, contrattuale, commerciale, della navigazione e dei trasporti, del lavoro e delle nuove tecnologie. In particolare, sta attualmente sviluppando un progetto sull’utilizzo diffuso delle tecnologie blockchain e dei ledger distribuiti, nonché sulle potenzialità degli smart contract, al fine di impiegare tali strumenti, ad esempio, per semplificare, velocizzare e conferire maggiore trasparenza al flusso di informazioni sottostante ad ogni trasporto

nazionale ed internazionale. Inoltre, lo Studio può offrire consulenza alle piccole, medie e grandi imprese che si occupano di trasporti nelle problematiche relative all’individuazione dei siti di logistica, dei contratti d’appalto per la realizzazione degli stessi. Inoltre, propone assistenza mirata sia in fase di redazione di contratti di subtrasporto, appalto di servizi di trasporto, individuali di lavoro, accordi aziendali e sindacali, sia nella eventuale fase patologica del rapporto tra le parti coinvolte.

INFO Per maggiori informazioni e richieste www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI di consulenze legali: www.pmeg.it

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CryptoLogistica 68

Un contratto intelligente di Marco Moshi – Marketing Manager Phore mercato Italia

Lo smart contract è un contratto stipulato tra due o più parti, scritto in un linguaggio informatico che automatizza l’esecuzione delle clausole contrattuali all’avverarsi di determinate condizioni inserite. Ad esempio, uno smart contract può essere utilizzato per effettuare in automatico il pagamento di un bene a fronte della consegna e della verifica della conformità del bene stesso. Il termine “smart contract” è stato coniato nel 1996 da Nick Szabo, che proponeva di incorporare una serie di clausole contrattuali direttamente nel software utilizzato in condivisione da più soggetti, al fine di automatizzare l’esecuzione dei processi previsti rendendone così impossibile l’inadempimento. Ogni soggetto è così interamente responsabile dello svolgimento delle funzioni a lui assegnate dal contratto e ha la certezza che le clausole verranno certamente eseguite. Gli smart contract non vanno confusi con i contratti informatici, utilizzati già precedentemente. La differenza risiede nell’esecuzione automatizzata degli accordi contrattuli, senza che sia possibile un ulteriore intervento umano. Gli smart contract collegano infatti le blockchain al mondo reale,

TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2019

processando dati che possono provenire da molteplici fonti: essere scritti tramite intervento umano, derivare da flussi di dati già esistenti oppure provenire da fonti esterne realizzate appositamente per lo scopo, dette “oracoli”. Il raggiungimento delle condizioni previste, attestato su una blockchain. non può essere disatteso e le transazioni da esso regolate, una volta eseguite, sono irrevocabili. Lo smart contract riduce così le possibilità di errore nello svolgimento di un contratto e elimina la possibilità di contestazioni.

A chi interessa

Grazie a queste proprietà di autoesecuzione, lo smart contract è oggetto di interesse da parte di molte aziende. Facendo un esempio in ambito assicurativo possiamo immaginare dati trasmessi in automatico da autoveicoli, che vengono registrati su una blockchain. Grazie a questi dati è possibile modificare i premi assicurativi sulla base dell’analisi dei comportamenti di guida dell’assicurato. I soggetti più attenti alle innovazioni sul mercato hanno già iniziato percorsi di utilizzo della blockchain e degli smart contract per tracciare filiere alimentari, gestire transazioni

Nel mondo delle blockchain, che permettono l’instaurarsi di relazioni di fiducia tra le parti coinvolte e l’eliminazione di intermediari, lo smart contract è uno dei componenti più interessanti che possano essere sviluppati ed attuati. commerciali transfrontaliere, garantire la trasparenza e la legalità dello smaltimento dei rifiuti. Gli smart contract, garantendo alle clausole del contratto una totale autonomia decisionale, possono anche permettere l’instaurarsi di maggiore fiducia tra gli attori coinvolti. L’utilizzo di smart contract attraverso una rete distributiva ha così il potenziale per trasformare le catene di approvvigionamento in supply chain intelligenti, efficienti ed altamente integrate in cui i flussi documentali e di merci possano essere tenuti costantemente sotto controllo. Il risultato è l’ottenimento di una completa trasparenza end-to-end e la trasformazione della supply chain in una rete di cooperazione più agile. Phore Blockchain fornisce servizi alle aziende che vogliono entrare nello spazio Blockchain.

FOCUS Riassumendo, lo smart contract può: verificare le clausole concordate; " verificare le condizioni concordate; " auto eseguire le previsioni contatturali. "

INFO Per maggiori informazioni su Phore Blockchain, potete visitare il sito http://phore.io


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RUBRICHE FUORISTRADA

FOCUS USATO

È TOP

l’usato di

MAN

Incontro con Roberto Gugliada, Direttore Vendite Veicoli Usati della filiale italiana della Casa di Monaco. Soluzioni finanziarie e garanzie diverse a disposizione dei clienti Ferruccio Venturoli

C di

ome abbiamo visto negli articoli dei mesi scorsi dedicati al “mondo dell’usato”, la gestione dei veicoli di seconda mano da parte delle grandi Case non è dissimile dalla gestione del nuovo. Dietro al veicolo usato, c’è sempre un’organizzazione di primissimo livello. Stavolta siamo andati a vedere come funziona la gestione dell’usato in MAN Truck & Bus, la cui organizzazione si chiama “TopUsed”. “L’usato TopUsed è gestito centralmente – dice il direttore vendite Veicoli Usati MAN, Roberto Gugliada, da 25 anni in MAN e da 15 nell’usato – ma c’è anche il seconda mano gestito direttamente dai dealer, soprattutto con le permute, non sotto il brand TopUsed. Ovvero sono indipendenti, anche se qualcuno si è “affiliato”, potendo così disporre dei vantaggi offerti dal marchio; è il caso, per esempio, della concessionaria Eurodiesel di Verona”.

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La stragrande maggioranza dei veicoli che vengono proposti alla vendita arriva dal canale buyback, mentre una quota minore arriva dal retail, quindi dai venditori diretti di MAN che fanno capo alle varie filiali. “Abbiamo anche un terzo canale – riprende Gugliada – quello degli acquisti sul mercato libero, in base alle necessità che i clienti ci prospettano. E questo anche all’estero, attraverso il nostro network. E non solo camion ma anche trailer, seppure in misura più piccola”. Non bisogna dimenticare poi che, un’azienda come MAN, spesso ha trattative particolari con grandi flotte, trattative che possono portare al rientro di venti, trenta o anche più veicoli.

A OTTO ANNI SI ROTTAMA

Il mercato dell’usato, negli ultimi anni, è cambiato clamorosamente e non lo scopriamo certo oggi, per esempio si è accorciata, e di molto, l’età alla quale un camion è ritenuto da rottamare.


“Posso dire – riprende il direttore vendite Veicoli Usati MAN – che oggi il 90% dei veicoli nello stock è Euro6, quindi macchine che vanno da fine 2013 in avanti. C’è anche un 10% di veicoli tra sei e sette anni. Dobbiamo considerare, infatti, che oggi una macchina di 7,8 anni, salvo casi davvero particolari, ha un canale di uscita quasi obbligatorio, quello della demolizione. D’altra parte – continua Gugliada – è un limite imposto dal mercato, macchine di quest’età non sono assolutamente più competitive, né per consumi, né per inquinamento, né per costi di gestione. Una riparazione di una macchina di quest’età costa molto, può arrivare anche a superare il valore del veicolo stesso. Quindi diciamo che il limite è tra i 5 e i 6 anni, ma dipende anche molto dal chilometraggio. Per un veicolo di quell’età, anche ben tenuto, la vera discriminante è il chilometraggio: 600mila già sono troppi”.

TRE FORME DI GARANZIA

MAN Truck & Bus, per i suoi veicoli TopUsed, prevede tre formulazioni di garanzia che possono avere la durata di 6,12 o 24 mesi. La più ampia è certamente la garanzia totale, che copre tutte le parti del veicolo ad esclusione di quelle ad usura, quindi le componenti che possono rompersi in seguito all’utilizzo come, per esempio, i freni o la frizione. E questo è piuttosto chiaro: la garanzia su un usato non può essere uguale a quella su un nuovo, perché se si rompe la frizione o i freni

in una macchina nuova il problema è decisamente diverso. Comunque, altra caratteristica della garanzia totale, è che MAN copre l’80% della riparazione, mai il 100%. “Il 20% – riprende il direttore – è una franchigia ma anche una contribuzione da parte del cliente. Anche perché nel momento in cui noi effettuiamo una riparazione, i pezzi di ricambio sono garantiti 24 mesi e il cliente avendo contribuito alle spese della riparazione, ha la garanzia sul pezzo di ricambio, che va oltre il periodo di garanzia totale”. Caso diverso per le altre due garanzie la Drive Line e la Drive Line Plus che riguardano la catena cinematica e per le quali il cliente non deve contribuire con nulla. Il “Plus” sta per l’estensione della garanzia

CONTROLLI E FINANZIAMENTI

ad alcune componenti, legate all’AD Blue, per esempio la centralina, la marmitta, l’impianto di scarico, l’alternatore etc. Quindi la copertura è più “larga”. “La ‘Plus’, però – riprende Gugliada – è legata obbligatoriamente a un contratto di manutenzione di 24 mesi. In sostanza, noi offriamo la possibilità di una copertura maggiore, ma la manutenzione deve essere fatta nelle officine MAN. Naturalmente è inutile fingere che non ci sia un interesse da parte nostra: più clienti nelle officine, possibilità di contatti maggiori con i clienti, e tutto quello che ne segue”.

che come possibilità di entrata e di uscita. Possiamo finanziare il veicolo fino a 72 mesi, possiamo partire, come anticipo, dal 5 al 35% e, come riscatto finale, arriviamo a un massimo del 15%. In alcuni casi particolari, e solo per alcuni clienti, se si parla di veicoli “giovani” e quindi più costosi, si possono offrire pacchetti completi con buyback sul veicolo usato così da poter gestire rate più convenienti. In conclusione voglio ricordare che all’interno della direzione usato la gestione del finanziamento è molto rapida, massimo in 48 ore abbiamo una risposta ma, spesso, anche poche ore”.

Quando arriva un camion, prima di diventare TopUsed, deve superare una serie di controlli, previsti da un protocollo stabilito dalla Casa madre, da parte di un Ente esterno Certificatore, che redige uno stato d’uso del veicolo così da permettere di intervenire su eventuali problemi e riportarlo allo stato ottimale. In fase di rivendita poi, per l’attivazione della garanzia, MAN Truck & Bus Italia deve certificare lo stato reale della macchina nei confronti di Casa madre. Come abbiamo detto, le grandi Case gestiscono l’usato come fosse nuovo e questo vale soprattutto per quanto riguarda i finanziamenti ai clienti. “Il nostro lavoro, in questo campo – dice ancora il Direttore – è supportato da MAN Financial Service, un brand dietro al quale c‘è Volkswagen Financial Services. Nei confronti dei clienti possiamo proporre formule abbastanza flessibili, sia come durata

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NE Z A TE R R B R ITO R I A L E IAN ZA - L ODI

ponte sul mondo del lavoro

Un

a cura della

Redazione

L’

attività nell’ambito della formazione professionale e, in particolare le iniziative atte a favorire l’avvicinamento fra la Scuola e il mondo del Lavoro, caratterizzano già da alcuni anni l’operato della FAI. Per agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro, la Federazione ha siglato (nel luglio 2017), un Accordo quadro con il ministero dell’Istruzione e con la Regione Lombardia. In concreto stiamo parlando di un progetto formativo incentrato sul comparto della logistica e dei trasporti, attuato con l’istituto tecnico “Benini” di Melegnano. Si tratta di un percorso triennale che prevede attività di stage nelle imprese del settore, visite degli studenti presso le sedi delle aziende di trasporto e logistica, lezioni in classe tenute dai titolari delle aziende facenti parte del consiglio direttivo della FAI territoriale di Milano, Lodi e Monza Brianza.

PERCORSI E PROGETTI

Quest’anno si aggiunge all’attività formativa un nuovo percorso di collaborazione realizzato sul territorio dalla FAI con un altro istituto tecnico, “Ettore Conti”, di Milano, unica scuola superiore di Milano e Provincia ad avere fra i corsi di studio la specializzazione di Logistica.

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TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2019

Naturalmente, in questo caso, la sinergia tra l’associazione e la scuola è ulteriormente favorita dal piano di studi incentrato proprio sui temi della Logistica e dei trasporti. Nell’ambito di tale collaborazione sono già state organizzate due lezioni con gli studenti del corso di logistica delle classi quarta e quinta, svolte dal presidente della Fai di Milano Lo MB , Claudio Fraconti: la prima riguardante il tema, particolarmente attuale, dell’emergenza infrastrutture nel nostro Paese. Il secondo appuntamento ha, invece, trattato e approfondito le diverse figure professionali del settore trasporti e logistica, un argomento richiesto espressamente dagli studenti, che hanno seguito con notevole partecipazione ed interesse queste tematiche, certamente legate anche alle prossime scelte che intraprenderanno al termine del loro percorso di studi.

LE MOTIVAZIONI

I driver che hanno spinto la Fai a percorrere questa impegnativa e stimolante strada che collega scuola e impresa, due realtà spesso distanti fra loro sono fondamentalmente due. La prima riguarda l’esigenza di far emergere il mondo del trasporto e della logistica in ambìti in cui ancora oggi è poco conosciuto: istituzioni territoriali, opinione pubblica, e soprattutto universo scuola. In pratica il concetto che si vuole far passare è l’imprescindibile ruolo che riveste la

logistica, motore trainante dell’economia del Paese. La seconda motivazione, con valenza ancor più pratica, è che la logistica rappresenta un comparto dell’economia italiana in continua evoluzione e crescita: sicuramente si tratta di un processo inarrestabile che sta vivendo una vera e propria rivoluzione organizzativa, informatica, digitale e tecnologica. Detto ciò è intuitivo pensare che il sistema richiede e richiederà figure professionali dal manager al magazziniere passando per i conducenti - sempre più qualificate; ma sfortunatamente negli ultimi tempi si sta registrando una forte carenza proprio in questi termini. In un periodo in cui l’economia del Paese non gode certo di ottima salute, orientare i giovani verso il settore che ha estrema necessità di nuove risorse, è senza dubbio la strada vincente. FAI ne è assolutamente convinta e continuerà a percorrere questa strada verso, un trasporto sempre più professionale, sicuro e sostenibile.

CONTATTI E INFORMAZIONI Milano, viale Bacchiglione, 16 Tel 02 55210970 Mail: info@faimilano.it Presidente: Claudio Fraconti Segretario: Marco Colombo

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Anno 5 - maggio/giugno 2019 - n. 32

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NOTIZIARIO

PETRONAS LUBRICANTS

Olio ETRO+… più sostenibile! PETRONAS Lubricants International (PLI) ha lanciato il suo esclusivo olio base ETRO+, la più recente evoluzione tra gli oli base di Gruppo III. Questo nuovo livello comprende i lubrificanti base di alta qualità che favoriscono l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di CO2.

L’olio base ETRO+ viene utilizzato per la realizzazione dei lubrificanti finiti PETRONAS e commercializzato presso altri importanti produttori di lubrificanti in tutto il mondo come parte dell’impegno continuo di PLI nello sviluppo di soluzioni fluide capaci di raccogliere le sfide energetiche di oggi e domani.

BRIDGESTONE

Il nuovo socio effettivo di ALIS

“Con ALIS abbiamo aggregato il popolo del trasporto. Abbiamo diffuso energia, trasmesso dinamismo, puntato all’eccellenza, promuovendo lo sviluppo di un sistema logistico sempre più sostenibile ed efficiente”. Guido Grimaldi, Presidente di ALIS – l’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile – ha annunciato con soddisfazione l’ingresso di Bridgestone nell’associazione. Alfonso Palomba, Direct Fleet & Retread Manager di Bridgestone, conferma e ribadisce l’importanza dell’ingresso in Alis: “Bridgestone – ha detto – è da sempre attenta alle esigenze delle utenze professionali con l’obiettivo di fornire pneumatici eccellenti e soluzioni per la mobilità sostenibile. La cooperazione strategica che abbiamo siglato con il gruppo ALIS, leader nella logistica e nel trasporto, ci permette di essere ancora più vicini ai bisogni degli operatori di settore e ci aiuterà a trovare nuove sinergie per la realizzazione di prodotti e piattaforme digitali in grado di ottimizzare i costi operativi delle flotte e facilitare i processi”.

“Con l’aiuto di carburanti e lubrificanti migliori, possiamo soddisfare le future esigenze di mobilità a livello globale con un livello di emissioni più contenuto. L’aspetto importante è rendere accessibili a tutti le soluzioni tecnologiche fluide di alta qualità. Con l’introduzione di ETRO+, speriamo di cambiare le consuetudini e contribuire alla diffusione di soluzioni di mobilità pulite ed energeticamente efficienti per tutti”, ha affermato Giuseppe D’Arrigo, Group Managing Director e Chief Executive Officer di PETRONAS Lubricants International. Gli oli base costituiscono in media il 6080% dei lubrificanti finiti. Per produrre lubrificanti di alto livello e capaci di far risparmiare energia, l’industria automobilistica si affida a costose polialfaolefine (PAO), un ingrediente chiave negli oli di alta qualità. L’esclusivo olio base ETRO+ è attualmente prodotto in Malesia nello stabilimento PETRONAS appositamente progettato per soddisfare i requisiti richiesti del Gruppo III, ma sono previsti piani di espansione a livello mondiale.

MAGIGAS

Un trattamento

“beauty”

per gli

iniettori

Diesel Power Perfect è il trattamento detergente e lubrificante per iniettori e pompe di iniezione nei motori a Gasolio. Migliora la qualità di combustione del gasolio aumentando le prestazioni e riducendo i consumi. Aumenta il numero di Cetano e riduce la rumorosità. Utilizzato regolarmente, elimina la formazione di parti carboniose incombuste, fatto molto importante soprattutto in caso di motori con molti chilometri all’attivo. Si utilizza in percentuale dal 2 al 5% in funzione delle prestazioni che si vogliono ottenere. Il prodotto è indicatissimo su tutti i mezzi pesanti. Per una corretta ed efficiente manutenzione, si consiglia di ripetere il trattamento ogni 3.000/4.000 km. Il prezzo al pubblico è di euro 20,60 (iva compresa). www.trasportale.it

TRASPORTARE OGGI

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NOTIZIARIO LIQUI MOLY

Additivi con nuovi erogatori Versare un additivo sbagliato è un po’ come somministrare un farmaco errato. Per questo LIQUI MOLY ha inserito una protezione supplementare, in modo che i conducenti possano utilizzare sempre l’additivo giusto. I motori moderni sono molto efficienti. Il prezzo da pagare è che sono anche molto delicati. Somministrare un additivo per diesel a un motore a benzina, o un additivo per benzina a un motore diesel può comportare gravi danni. Per i suoi nuovi erogatori, LIQUI MOLY sfrutta un meccanismo di protezione che nel frattempo molti produttori di veicoli stanno montando sulle loro vetture: una valvola sul bocchettone del serbatoio che si apre solo se viene inserito un tubo dalle dimensioni corrette. Ecco perché gli erogatori per gli additivi LIQUI MOLY hanno ora diametri di diversa misura. L’erogatore per additivi diesel è così grande da aprire la valvola di protezione del serbatoio diesel – e allo stesso tempo – è troppo grande per l’apertura di un serbatoio per benzina. Allo stesso modo, la valvola di protezione del serbatoio diesel resta chiusa se si vuole versare un additivo per benzina.

DKV

In Italia da

40 anni

La filiale italiana di DKV Euro Service, l‘azienda tedesca famosa per aver inventato il concept della carta carburante nel 1966, festeggia 40 anni di attività nel nostro Paese. Fondata nel 1979 a Milano, da allora contribuisce a migliorare la vita dei camionisti e a rivoluzionare il settore del trasporto e della logistica in Italia e, grazie alla qualità dei servizi e all‘attenzione al cliente, DKV è diventata la carta multibrand più diffusa e utilizzata d’Italia. “DKV in questi 40 anni è cresciuta molto nel nostro Paese e ha contribuito al successo del settore di trasporto e logistica in Italia, ma le sfide non sono finite e noi siamo pronti: in questi anni abbiamo investito molto nell’infrastruttura tecnologica e nell’espansione della rete di stazioni nobrand e multicarburante, ma soprattutto stiamo implementando i servizi di pagamento pedaggio in tutt’Europa”, ha dichiarato Marco Berardelli Managing Director di DKV Italia.

TEXACO

olio!

Un’App per monitorare l’ Texaco lancia la nuova applicazione mobile del suo programma LubeWatch® di analisi del lubrificante. I clienti – da smartphone e tablet - possono così verificarne in modo semplice e veloce lo stato di salute in un’attrezzatura, potendo così minimizzare i tempi di fermo macchina ed estendere gli intervalli di sostituzione dell’olio. L’applicazione consente ai clienti di poter avere i risultati dell’analisi dell’olio ovunque e in qualsiasi momento, di

4

TRASPORTARE OGGI

inviare campioni online in modo più veloce e più facile e, in base ai risultati delle analisi dell’olio, di agire tempestivamente. Il programma Texaco LubeWatch fornisce un’analisi accurata degli oli per autovetture, veicoli commerciali e industriali e altre applicazioni dell’industria, nonché un’analisi completa del refrigerante. “Siamo certi che i clienti abbiano bisogno di poter contare maggio/giugno 2019

sull’affidabilità dei propri macchinari riducendo al minimo possibile i costi di manutenzione e i tempi di fermo macchina. Ed è esattamente qui che entra in gioco il servizio Texaco LubeWatch. La nuova App fornisce informazioni sulle reali condizioni delle attrezzature

così da poter pianificare in modo proattivo le attività di manutenzione. Regolari analisi dell’olio aiutano a ridurre la probabilità di costose avarie dei macchinari e di estendere gli intervalli di drenaggio” spiega James Welchman, Manager Marketing EMEA di Chevron Lubricants.


MOBILEYE E CLICK & FIND

Veicoli per trasporto carburante più sicuri L’età media dei veicoli pesanti è di 17 anni (fonte ACI). Di questi circa 78.000 trasportano materiali pericolosi. Secondo l’Eurostat poi, lo scorso anno i trasporti di merci pericolose, soprattutto infiammabili come diesel, GPL, benzina, cherosene, solventi e vernici, è nettamente aumentato. È stato calcolato che ogni giorno sulle nostre autostrade circolino 10 mila mezzi a rischio per la sicurezza stradale. Click & Find è l’azienda leader in Italia per il telecontrollo dei veicoli adibiti al trasporto di carburanti con più di 3.000 autobotti monitorate e che ha recentemente realizzato anche un cruscotto dinamico per monitorare, prevenire e correggere i comportamenti a rischio degli autisti alla guida, integrato con il sistema anticollisione Mobileye. Alessandro Finicelli, General Manager di Autobynet Srl, Distributore Mobileye per l’Italia ha dichiarato: “È sorprendente quanto Click&Find ha realizzato integrando la soluzione Mobileye. Il cruscotto permette alle aziende di autotrasporto dei carburanti di gestire il rischio, monitorare i comportamenti pericolosi alla guida e intervenire alla radice dell’incidentalità. Una integrazione orientata al miglioramento continuo dello stile di guida e alla sicurezza stradale”. Nicola Zingirian, Socio fondatore di Click&Find Srl conclude: “Gli incidenti stradali sono solo la punta di un Iceberg. Il loro peso statistico è insignificante rispetto a quello delle loro cause. E’ doveroso per chi trasporta merci pericolose gestire i quasi incidenti. Integrando i sistemi anticollisione Mobileye i veicoli dotati del nostro software di telecontrollo possono beneficiare di analisi statistiche sui comportamenti, gestire puntualmente i quasi incidenti e tener traccia delle azioni intraprese nelle differenti aree di rischio”.

Gruppo PSA

Si espande nel mercato

aftermarket

in

Groupe PSA ha acquisito una partecipazione di maggioranza in LONGSTAR per continuare ad estendere la sua attività di ricambi nel mercato automobilistico cinese. LONGSTAR è un grossista di ricambi con sede nella provincia di Fujian, in Cina. La sua acquisizione contribuirà ad estendere la presenza geografica di Groupe PSA, che può già contare su Jian Xin nella regione di Shanghai e su UAP dalla provincia dello Shandong. Con due grandi centri logistici e 40 piattaforme di distribuzione, LONGSTAR mette attualmente a disposizione di 4 000 riparatori indipendenti 10 000 referenze di ricambi

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Cina

provenienti da 18 fornitori internazionali. Grazie a LONGSTAR, Groupe PSA accede a un sistema di distribuzione logistica competitivo ed efficiente, in linea con gli standard più avanzati del mercato. L’obiettivo è accelerare l’aumento delle vendite dei suoi ricambi multimarca, tra cui quelli della nuova gamma Eurorepar. Christophe Musy, Direttore di PSA Aftermarket, ha dichiarato: “La Cina diventerà presto il primo mercato Aftermarket del mondo. Abbiamo grandissime ambizioni e per questo ci stiamo già assicurando delle posizioni forti e stiamo creando una vasta copertura geografica”.

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NOTIZIARIO UTA ONE

La Germania approva la soluzione per i

pedaggi

L’Ufficio federale tedesco per il trasporto merci (BAG) ha concesso l’autorizzazione per l’introduzione del pedaggio tedesco all’interno del dispositivo UTA One®. UNION TANK Eckstein GmbH & Co. KG (UTA) in poche settimane collegherà il sistema di pedaggio tedesco alla sua soluzione interoperabile sviluppata appositamente per il Servizio Europeo di Telepedaggio (EETS). Attualmente UTA One® è accettato nei sistemi di pedaggio in Belgio (compreso il Liefkenshoektunnel), Francia, Italia, Austria, Polonia (A4), Portogallo e Spagna. “Siamo lieti che il nostro dispositivo di bordo (OBU) finalmente sia stato autorizzato per il sistema di pedaggio tedesco“, ha dichiarato Volker Huber, CEO di UTA. “Adesso UTA One copre nove sistemi di pedaggio in otto paesi europei. E i numeri sono destinati a crescere, dal momento che il servizio dovrebbe essere esteso in seguito ad altri paesi in Europa, non appena i loro sistemi di pedaggio entreranno a far parte del Servizio Europeo di Telepedaggio (EETS)”.

ARMO

L’offerta per le PIATTAFORME ELEVATRICI

Esistono vari modelli di piattaforme elevatrici, utili strumenti per la movimentazione delle merci nei grandi magazzini e stabilimenti industriali, capaci di soddisfare ogni esigenza. Armo Spa, azienda che opera nel settore della logistica, propone un’ampia offerta di piattaforme elevatrici capaci di rispondere ad ogni necessità, data la sua grande esperienza in progettazione e produzione di attrezzature per l’industria. Le tavole elevatrici idrauliche rispondono alle principali esigenze di sollevamento dei carichi fino a 2000 kg di portata. Ne esistono 20 modelli, tutti montati e collaudati all’interno dell’azienda. Le piattaforme a sogliola extrapiatta invece, garantiscono la massima efficienza di carico per sollevare bancali e pallet di grosse dimensioni. Per facilitare le operazioni di carico e scarico dei pesi è possibile integrare al macchinario una rampa di salita. Oltre ai modelli standard, l’azienda offre piattaforme su misura, create per la movimentazione di merce e carichi di ogni genere. Dimensione, portata e corsa vengono stabiliti in fase di progettazione. Le piattaforme per carico e scarico camion sono pensate per rendere la movimentazione della merce più rapida e sicura. Le piattaforme montacarichi a pantografo, in grado di raggiungere grandi altezze, sono ideali per i settori dell’edilizia e dell’industria. In particolare, possono essere utilizzate per trasportare automobili da un piano a un altro, per accedere a box interrati senza rampa di discesa, come ascensore, in sostituzione dei sistemi di sollevamento tradizionali e per superare barriere architettoniche.

nel settore edilizia e industria

LINK UTILI SCELTI PER VOI www.partex.it

Partex da oltre 25 anni è protagonista sul mercato degli Ammortizzatori per veicoli Industriali e Commerciali. Interessante la sezione “Notiziario prodotti” dove è possibile visualizzare i nuovi prodotti dell’azienda. Disponibile un catalogo online, consultabile previa registrazione.

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www.cifam.it

L’azienda Metelli S.p.a. nasce nel 1962 quale officina per le lavorazioni meccaniche. Oggi, realizza oltre 13.000 ricambi distribuiti in 90 paesi. Costruisce freni e componenti idraulici, pompe acqua, trasmissioni e parti motore. Un’ampia gallery mostra i prodotti dell’azienda.

maggio/giugno 2019

www.apgbatteries.it

APG Batteries è il risultato di un progetto tra un distributore indipendente italiano ed una importante industria internazionale leader nella produzione di batterie automotive. Ricco e interessante l’ampio catalogo interamente sfogliabile online, suddiviso per categorie: auto, moto e truck.



RICAMBISTICA

IVECO PARTS

Cura di bellezza

IVECO lancia la nuova linea di prodotti Parts NextPro, dedicata ai veicoli più anziani ma che tengono al loro stato di forma di

Luca Barassi

S

i sa. È inevitabile. Arrivando ad una certa età le nostre funzioni e il nostro stato di salute non può essere uguale a quello di quando eravamo giovani. Capita lo stesso anche ai nostri amati camion, naturalmente, per non dire ai veicoli in generale. La corretta manutenzione delle parti principali del nostro camion contribuisce a mantenere “giovani” il mezzo, così come una buona cura e attenzione all’alimentazione e al benessere del nostro corpo contribuiscono a invecchiare in modo migliore. Ci sono molte strade, però, per acquistare pezzi di ricambio o occuparsi della loro sostituzione, così come di aggiustare

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le inevitabili magagne di un mezzo che ha macinato centinaia di migliaia di chilometri. Alcune di esse sono, ovviamente, meno proficue e performanti di altre ma, allo stesso tempo, entrano in gioco anche le risorse economiche a disposizione dell’autotrasportatore che spesso deve fare i miracoli per far quadrare i conti. Ecco, allora che IVECO ha trovato la soluzione. Si chiama NEXTPRO ed offre prodotti e ricambi che hanno la stessa qualità degli originali, ma ad un prezzo decisamente più conveniente. “Esattamente un anno fa – ci spiega Rinaldo Profeta, NextPro manager – nasce la seconda linea di IVECO Parts dedicata ai veicoli più anziani di una flotta, ovvero mezzi che hanno più di cinque anni.

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Si tratta di prodotti nuovi, realizzati da partner affidabili e che rispettano specifici requisiti di qualità imposti da CNH Industrial, ma che, rispetto al pezzo originale IVECO, permettono di risparmiare notevolmente”.

RISPARMIO FINO AL 40 PER CENTO

Per una cliente IVECO è sempre stato importante potersi affidare, per tutta la vita del veicolo, alla rete di assistenza del Costruttore di Torino. È una questione di fiducia e di professionalità. È anche però evidente che man mano che il veicolo va avanti con i chilometri, la predisposizione a spenderci sopra dei soldi diminuisce e la tentazione


I VANTAGGI ■■

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Riparazioni sulla base del valore corrente alle migliori condizioni Mantenimento del valore sulla durata residua Garanzia generale come per le parti originali IVECO Affidabilità e sicurezza d’esercizio​

di rivolgersi a mercati paralleli e a canali non ufficiali è forte. Ecco perché CNH Parts&Service ha studiato questa soluzione con un catalogo prodotti completo i cui prezzi si attestano tra il 30 e il 40 per cento in meno rispetto al pezzo originale. “Abbiamo cominciato a inserire in gamma i principali materiali di manutenzione – va più nel dettaglio Rinaldo Profeta - ovvero filtri, pastiglie, dischi e batterie, per poi ampliare l’offerta man mano su sospensioni pneumatiche, ammortizzatori, spazzole tergicristallo e molto altro ancora. Oggi sono circa 100 articoli, ma arriveremo entro la fine dell’anno ad oltre 300”.

Dunque, IVECO ha deciso fortemente di mantenere fidelizzati i propri clienti indipendentemente dall’anzianità delle loro flotte e, appunto, per i veicoli più anziani ha creato NEXTPRO. Una scelta strategica importante che, però, non può e non deve intaccare la qualità del prodotto IVECO. Per questo motivo che ogni pezzo di ricambio è marchiato IVECO o meglio, “NextPro by IVECO”, proprio per garantire che quel prodotto, seppure realizzato da fornitori terzo, è parificabile dal punto di vista qualitativo ad uno originale.

L’IMPORTANZA DELLA RETE

Dare come punto di riferimento la propria Concessionaria è strategico per IVECO, ma è anche garanzia di professionalità e affidabilità degli interventi. A proposito di garanzia, però, abbiamo chiesto al manager responsabile di questa nuova linea, come si comporta l’azienda da questo punto di vista per i prodotti NEXTPRO. “È proprio questo il punto cruciale di questa straordinaria offerta: – ci spiega Profeta – mettiamo a disposizione una gamma di prodotti di manutenzione e ricambio qualitativamente al top, a prezzi vantaggiosissimi ed in più dando la stessa garanzia dei pezzi originali, proprio per sottolineare quanto essi non si discostino come affidabilità dai blasonati articoli della prima linea”. Per questo motivo, anche NEXTPRO, così come gli originali IVECO, sono disponibili presso tutta la rete IVECO e riguardano tutta la gamma del marchio, dai piccoli Daily, ai pesanti STRALIS fino agli autobus.

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Molte aziende aftermarket offrono componenti di seconda generazione con diversi livelli di qualità, quindi per un operatore può essere difficile avere fiducia in ciò che si sta acquistando. Al contrario, NEXTPRO si distingue per il marchio di conformità IVECO e una garanzia IVECO, oltre ai rivenditori che possono avere i componenti sullo scaffale, riducendo al minimo i tempi di fermo del veicolo. Insomma, il cliente IVECO ha la possibilità di servirsi della rete e della gamma di prodotti CNH per ogni esigenza: l’originale, il rigenerato (REMAN) e oggi anche NEXTPRO. Cioè il proprietario di un mezzo IVECO, quale che esso sia, è in grado di trovare un’offerta competitiva di prodotto nel mercato in relazione all’età e al valore residuo del proprio veicolo, rimanendo nel network IVECO ed avere lo stesso servizio da parte della rete, ad un giusto equilibrio qualità/prezzo per i clienti più sensibili al risparmio con veicoli più anziani.

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ACCESSORI

AUTOCLIMA

Il parking cooler che ti fa risparmiare

FRESCO è la nuova proposta di Autoclima, azienda leader nella climatizzazione dei veicoli uando pensiamo al mondo dei trasporti spesso trascuriamo un momento fondamentale del lavoro dell’autista: la sosta. Autoclima, azienda leader nel campo della climatizzazione veicolare, vanta i più alti standard qualitativi del settore e, grazie al suo knowhow e la forza innovatrice del suo team, è l’azienda pioniera del settore dei parking cooler, intuendo per prima le esigenze degli utenti e sviluppando un autentico condizionatore da parcheggio in grado di funzionare a motore spento. I parking cooler Fresco di Autoclima,

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IN FIERA Autoclima sarà presente all’Autopromotec di Bologna dal 22 al 26 maggio e a Misano il 25 e il 26 maggio. Qui potrete scoprire la realtà Autoclima e saperne di più sui nostri prodotti!

infatti, silenziosi ed efficienti, favoriscono un riposo sicuro e confortevole durante le soste, riducendo stress e stanchezza. Questi condizionatori da parcheggio non necessitano dell’accensione continua del motore per sfruttare il climatizzatore tradizionale del veicolo e ciò comporta un enorme risparmio di carburante. Facciamo un rapido calcolo: Il consumo medio di un truck è di 3 lt/h, le ore di sosta mediamente sono cinque al giorno e i giorni lavorativi in un mese sono mediamente 22. Inoltre: i mesi di maggior utilizzo del parking cooler in un anno sono quattro (agosto escluso) e il costo medio del carburante ad oggi è di 1,40 €/lt. Considerando questi parametri, possiamo convenire che il risparmio annuo di carburante è pari a 1.848 euro per ogni veicolo. Risparmiando carburante, agiamo anche sull’ambiente perché usando questi dispositivi si ha una totale eliminazione delle emissioni di CO2 dovute all’accensione del motore, il che rende FRESCO un alleato per la salvaguardia dell’ambiente.

ALTRI VANTAGGI

Gli ulteriori vantaggi delle proposte Autoclima sono molteplici, a partire dalla maggiore sicurezza garantita all’autista durante e dopo le sue soste: infatti, con il suo rapporto assorbimento elettrico – potenza,

ai vertici del settore, garantisce 6 ore di utilizzo in modalità standard e, grazie alla più che rodata funzione salva batteria, assicura la riaccensione del mezzo in qualsiasi condizione.

Il compressore elettrico ermetico, a corrente continua, garantisce una maggiore tranquillità a bordo oltre che silenziosità e affidabilità nel tempo. Inoltre, FRESCO funziona da deumidificatore, rendendo gradevole e vivibile l’aria in cabina e, non necessitando di ricariche e scarichi d’acqua, vengono annullati rischi di contaminazioni all’interno della cabina da parte di insetti e batteri.

TUTTI I PRODOTTI

Autoclima offre una vasta gamma di parking cooler con diverse potenze che incontra le necessità di diversi veicoli che spesso, a causa di problemi di spazio e altezza, non permettono il montaggio di un classico gruppo a tetto. Oltre al Fresco RT, condizionatore monoblocco di semplice e rapido montaggio, che utilizza la botola del veicolo, Autoclima propone il Fresco Back, con unità montata sul retro della cabina, il Fresco Top che permette l’installazione del gruppo sotto lo spoiler ed il Fresco Genius, il parking cooler totalmente integrato, ultima novità di casa Autoclima. Tutti i modelli di Fresco, facili e rapidi da installare, sono venduti in kit pronti al montaggio, con istruzioni chiare e

dettagliate in cinque lingue e con un telecomando che permette il comando anche da remoto. A garanzia della qualità Autoclima, vi è un team altamente preparato che segue i clienti in tutto il processo d’acquisto ed offre loro un accurato servizio di assistenza post- vendita: il cliente verrà infatti guidato nella scelta del prodotto migliore, il gruppo verrà poi installato da un professionista e, infine, l’utente finale potrà contare su una rete capillare d’assistenza. – L.G.


i e t n o t s i n ib

Un giga tra

PNEUMATICI

ANTEO DI PROMETEON

Anteo è il nuovo marchio di pneumatici per il trasporto

commerciale

di

Luca Barassi

“C

he cos’è il genio?” recitava Philippe Noiret nel celebre film “Amici Miei”. Parafrasando quella frase divenuta un cult per la cinematografia degli anni ’70 ci viene da dire: “Che cos’è un marchio premium?” La risposta l’abbiamo ottenuta partecipando al lancio del nuovo marchio di Prometeon – Anteo – spin-off del comparto Industrial di Pirelli Tyre azienda concentrata nello sviluppare e commercializzare pneumatici destinati alla

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Il top management Prometeon presenta il nuovo brand ANTEO.


Alexandre Bregantim, Chief Technical Officer di Prometeon entra nel dettaglio della nuova gamma.

I GIGANTI DELLA GOMMA

mobilità di veicoli industriali e commerciali. Premium, in fondo, è una percezione che trasmette qualità, notorietà e anche prezzo. Allora, se per Tognazzi & Co. il genio è fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione, la grande intuizione del produttore di pneumatici italiano è stata quella di offrire vantaggi economici immediati con prestazioni e affidabilità ottimali. Non solo. Ciò che per Prometeon Tyre Group cambia è anche la visione di come gli attori del mercato di riferimento interagiscono tra loro: non più un cliente (tipicamente la flotta di veicoli) posizionata al termine della filiera, ma centrale rispetto ad un sistema composto da industria, dealer, soluzioni di mobilità e istituzioni.

Già dal nome della società si capisce come la mitologia sia il lite motiv della comunicazione di Prometeon Tyre Group. Non sorprende quindi il nome scelto per questo nuovo brand. ANTEO – “Il gigante al tuo fianco” – offre ai clienti di tutti i mercati una nuova gamma di pneumatici che riduce i costi operativi, offrendo al contempo prestazioni ottimali per la prima fascia del mercato. Con questo marchio, Prometeon estende la sua offerta per coprire tutti i segmenti di mercato e le fasce di prezzo nel settore degli pneumatici per autocarri e autobus, passando da una cultura monomarca a un approccio multi-brand. Giorgio Bruno, Presidente e Amministratore Delegato di Prometeon Tyre Group, ha dichiarato: “La nostra proposta Premium è chiaramente costituita da prodotti a marchio Pirelli, con tecnologia Prometeon. Allo stesso tempo, è importante creare il nostro portafoglio di brand: ANTEO è il primo e con questa scelta confermiamo la nostra attenzione al settore truck & bus creando ancor più valore ai nostri partner e alla nostra azienda”.

NON SOLO PRODOTTO

Partendo dal lancio di ANTEO e in linea con il suo nuovo percorso, Prometeon adotterà un approccio di piattaforma in cui, tramite i concessionari e i partner di servizio, gli pneumatici potranno essere collegati a nuove soluzioni tecnologiche e a nuovi servizi disponibili. Un’ampia rete di rivenditori Prometeon offrirà nuovi servizi www.trasportale.it

ANTEO PRODUCT RANGE Il marchio ANTEO ha sei diverse linee di prodotto: PRO S, PRO D, PRO T

dedicati per le condizioni stradali ON MOVER M, MOVER S, MOVER D

specifici per le condizioni stradali ON-OFF Le principali caratteristiche delle linee di prodotto del marchio ANTEO sono: ■■

Mescola di gomma ottimizzata per garantire le giuste prestazioni di vita dello pneumatico

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Ricostruibilità

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Marcatura 3PMSF

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Tallone rinforzato con rinforzo rivestito e tutti i componenti della struttura che migliorano la resistenza e la robustezza ottimali.

tecnici e di gestione degli pneumatici. Gregorio Borgo, Chief Operating Officer di Prometeon, ha dichiarato: “Questa è la strategia di Premiumizzazione di Prometeon: una strategia multibrand con un’offerta completa, che garantisce prestazioni basate sul nostro DNA di altissimo livello, sia in termini di tecnologia e sicurezza, sia su misura delle diverse esigenze degli operatori”. TRASPORTARE OGGI

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IL BOLLETTINO DELL’AUTOCARRO

Al via

il nuovo

triennio

Lo scorso 6 marzo, presso il Castello di Miradolo (Pinerolo) gestito dalla Fondazione Cosso, si è svolta la Riunione Plenaria della sezione ANFIA-Aftermarket, durante la quale sono state rinnovate le cariche dei coordinatori delle diverse aree tematiche che caratterizzano la sezione. Alessio Sitran (Continental) è stato nominato responsabile per l’Area Mercato autocarro e, in occasione di questo incontro, ha avuto modo di presentare le linee guida del suo mandato per il triennio 2019-2021 a cura di

Alessio Sitran (Continental VDO) ha assunto la guida della sezione Aftermarket di ANFIA.

A

lla sua prima esperienza di coordinamento, Alessio Sitran ha accolto l’incarico con entusiasmo, convinto del grande potenziale di quest’Area e della sezione Aftermarket di ANFIA, sia per i servizi agli Associati, sia

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Anfia Aftermarket

per le attività aperte anche alle aziende esterne all’Associazione. “Il punto di partenza per esprimere questo potenziale – ha dichiarato Sitran – consisterà nel lavorare sulla qualità delle informazioni prodotte: l’Area Mercato autocarro non dovrà semplicemente fornire e veicolare le informazioni, ma fare in modo che rappresentino un valore aggiunto, concreto e spendibile, in primis per tutte le aziende dell’Associazione. Di qui, la necessità di condividere con gli Associati le tematiche da approfondire, secondo un approccio multidimensionale e multidirezionale, a partire da quelli che sono gli interessi reali della sezione Aftermarket”. Si inserisce tra le azioni da intraprendere a questo scopo, la ripresa della newsletter con cadenza bimestrale o trimestrale dedicata al settore autocarro, destinata alle maggio/giugno 2019

aziende associate, a cui si è pensato di affiancare un focus semestrale su argomenti specifici, di forte interesse, che possano servire alle aziende per capire come muoversi in un determinato ambito. Un’iniziativa in via di sviluppo e discussione è, inoltre, la realizzazione di un Barometro Aftermarket Truck, impostato come il già consolidato Barometro Aftermarket – rilevazione statistica interna al Gruppo Componenti ANFIA che fornisce un trend indicativo dell’andamento del mercato dei ricambi automotive – ma appunto focalizzato su specifiche famiglie truck ancora in via di definizione. Per poter realizzare queste idee e progetti nel triennio, sarà indispensabile, fin dal principio, la partecipazione e la collaborazione degli Associati, nonché la valorizzazione delle competenze che ogni azienda dell’Area mercato autocarro può mettere a fattor comune in ambito associativo.

GUARDANDO AVANTI

Guardando ad altre attività ancora più specifiche dell’Area, si segnala, da un lato, l’aggiornamento del database delle


dal monitoraggio della pressione degli pneumatici al riconoscimento dei limiti di velocità, dalla telecamera posteriore attiva durante la retromarcia al riconoscimento dello stato di attenzione del conducente. Si tratta di un tema socialmente rilevante e di grande responsabilità, con ricadute importanti sia in termini di tecnologia che di costi e che, come ogni cambiamento normativo, si rivelerà positivo solo se affrontato con intelligenza e consapevolezza, tanto dai fornitori che dai consumatori finali.

GLI APPUNTAMENTI

Infine, per quanto riguarda i prossimi appuntamenti dell’Area Mercato autocarro, Sitran ha ricordato l’ormai imminente partecipazione ad Autopromotec (Bologna, 22-26 maggio), dove ANFIA-Aftermaket sarà presente con uno stand istituzionale – condiviso con la Guardia di Finanza, partner dell’Associazione nelle attività di lotta alla contraffazione – e verranno organizzate alcune sessioni tecnico-formative da parte delle aziende associate per gli operatori della riparazione.

TO CIA

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TO CIA

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Officine Truck autorizzate e indipendenti, e, dall’altro, il tema dello sviluppo delle reti e delle piattaforme sul Service 4.0. Quest’ultimo punto riguarda, in particolare, la promozione dei concetti di Service 4.0 del segmento truck, nel tentativo di individuare quelle che sono attualmente le sfide e i principali driver di cambiamento a partire da una fotografia numerica delle reti di distribuzione e del mondo delle officine nel nostro Paese. Si parla, infatti, ancora troppo poco di Officina 4.0 e di come le moderne tecnologie digitali trasformeranno i processi di Service e di supporto ai clienti. Il segmento dell’assistenza non sarà più limitato alle ordinarie operazioni di manutenzione e riparazione, ma concentrato anche sui servizi relativi ad ogni aspetto della vita di un veicolo. Tra i cambiamenti in atto nel settore che potranno avere impatto anche sul mondo del post-vendita, non dimentichiamo, poi, la revisione del Regolamento Generale sulla Sicurezza (GSR), che specifica i sistemi di sicurezza di cui dovrebbero essere dotati i nuovi tipi di camion,

RAGIONE SOCIALE SKF INDUSTRIE SPA

RAGIONE SOCIALE VALEO SERVICE ITALIA SPA

SEDE Corso Svizzera, n° 185 – 10149 Torino (TO)

SEDE Via Asti, n° 89 – 10026 Santena (TO)

BREVE PROFILO AZIENDALE La divisione aftermarket SKF-VSM, offre prodotti e servizi alle reti di assistenza post-vendita di autovetture e veicoli commerciali, a livello mondiale. La politica SKF, in quanto fornitori di primo equipaggiamento delle più importanti case automobilistiche europee e asiatiche, è quella di offrire ai clienti prodotti di qualità OE e servizi ad alto valore aggiunto, siano essi riparatori o fornitori di ricambi.I prodotti vengono distribuiti attraverso la rete dei distributori autorizzati SKF, sia nell’auto che nell’autocarro, che con il loro stock offrono un servizio di consegna quotidiano ad officine e flotte specializzate

BREVE PROFILO AZIENDALE Valeo è un fornitore automobilistico, partner delle principali case automobilistiche. Valeo propone prodotti e sistemi innovativi che contribuiscono alla riduzione delle emissioni di CO2 e allo sviluppo della guida intuitiva. Nel 2017, il Gruppo ha generato un fatturato di 18,6 miliardi di euro e ha investito oltre il 12% delle sue vendite di apparecchiature originali in ricerca e sviluppo. Valeo ha 184 plants, 20 centri di ricerca, 35 centri di sviluppo e 15 piattaforme di distribuzione e impiega 111.600 persone in 33 paesi in tutto il mondo. Valeo è quotata alla borsa valori di Parigi ed è membro dell’indice CAC 40.

SETTORE MERCEOLOGICO Automotive – Ricambi auto e autocarro PRINCIPALI PRODOTTI Tenditori/pulegge distribuzione e organi ausiliari per auto e autocarro • Kit catena di distribuzione • Pulegge smorzatrici (dampers) e ruote libere alternatore • Kit distribuzione ed organi ausiliari auto e autocarro • Kit distribuzione ed organi ausiliari completi di pompa acqua e kit pompa acqua • Kit sterzo e sospensioni • Cinghie per organi ausiliari trapezoidali e multi gola • Kit cuscinetti ruota auto e autocarro, kit giunti omocinetici, kit semiasse e cuffie • Kit cuscinetti ruota con tamburo/disco freno e kit sospensioni • Anelli di tenuta ad olio e grasso per cuscinetti e di paraoli autocarro • Kit dedicati ai sistemi di trasmissione autocarro • Attrezzature auto e autocarro

SETTORE MERCEOLOGICO Ricambi Auto PRINCIPALI PRODOTTI Frizioni Auto • Tergicristalli • Illuminazione • Frizioni Truck • Alternatori e Motorini • Termico • Pompe Acqua • Materiale Frenante • Elettronica • Climatizzazione

MERCATI GEOGRAFICI DI RIFERIMENTO Italia

MERCATI GEOGRAFICI DI RIFERIMENTO Italia, Grecia, Cipro, Malta e area dei Balcani

FATTURATO 21 mln

FATTURATO 18,6 Miliardi di euro nel 2017 (fatturato Gruppo)

CONTATTI Tel 011/2240504 • e-mail: luisa.luongo@skf.com

CONTATTI Tel 011/94951 • e-mail: vsa.santena.infomarketing.mailbox@valeo.com

SITO INTERNET www.vsm.skf.com

SITO INTERNET www.valeoservice.it

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Tutti i parts intorno a te

RICAMBISTICA

DIESEL TECHNIC

Oltre 40 mila articoli in catalogo per qualsiasi tipo di veicolo. È questa la potenza di Diesel Technic, il cui quartier generale è stato da noi visitato per verificare l’elevato standard qualitativo e l’efficiente sistema logistico e distributivo dei suoi prodotti in tutto il mondo di

Luca Barassi

L

a Germania è sinonimo di industria e di qualità. Non è certo questa, però, l’impressione che si ha arrivando a Kirchdorf, nel cuore della Renania, tra Hannover e Brema. Una regione ad alto tasso rurale, caratterizzata da immensi campi di colza, allevamenti bovini e suini, grandi pale eoliche e poco altro. Tra questo “altro”, però, spicca, in questo paesaggio remoto, il quartier generale della Diesel Techinc, non solo per la sua dimensione, ma anche per la modernità

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della sua struttura che trasmette immediatamente un senso di efficienza e progresso. Una sensazione che ha trovato conferma dopo che abbiamo avuto modo di entrare nell’edificio e visitare con attenzione tutto il processo di progettazione, sviluppo, controllo di qualità e infine distribuzione degli articoli inseriti nel catalogo dell’azienda tedesca, fondata nel 1972 e oggi presente con sette filiali in tutto il mondo (tra cui l’ultima nata in Italia, n.d.r.) e oltre 150 Paesi di presenza commerciale.

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SE NON È ORIGINALE È DIESEL TECHNIC

41.000 articoli sono un numero davvero elevato di elementi, ma che trova giustificazione nel fatto che la multinazionale di Brema ha deciso praticamente di coprire i pezzi di ricambio di ogni veicolo commerciale circolante: truck, furgoni, rimorchi, autobus, mezzi agricoli, mezzi da costruzione e ora anche motori marini. Volker Brinkmann, capo della comunicazione di Diesel Technic e nostro cicerone nella visita all’azienda ha detto: “La grande quantità di prodotti distribuiti necessita di una grande attenzione ed efficienza dei processi che per noi è garantita da una attenta filosofia di integrazione e di collaborazione tra clienti, distributori e azienda. Un processo che si caratterizza col know-how, la conoscenza del mercato, lo sviluppo di nuovi prodotti, la qualità e professionalità del management, la competenza e il servizio della rete”. Dunque, il proprietario del mezzo o della flotta può scegliere: utilizzare i prodotti originali messi a disposizione dai Costruttori, oppure affidarsi alla qualità di chi, studiando con attenzione e precisione ogni componente prodotto dalle Case, è in grado di produrre pezzi di ricambio garantiti 24 mesi e con risparmi di costi che arrivano fino al 40 per cento rispetto agli originali. D’altro canto, viviamo in un mercato in cui l’anzianità del parco macchine è elevatissima (in Italia la media è di circa 12 anni, n.d.r.), pertanto non sempre vale la


pena spendere più soldi per mezzi che hanno un valore residuo bassissimo, oppure che svolgono missioni particolari in aree circonstanziate o in territori remoti. Attenzione però: l’errore è pensare che scegliere un pezzo di ricambio non originale significhi rinunciare alla qualità, accettando il compromesso per risparmiare sui costi. Considerazione del tutto spagliata, in particolare nel caso di Diesel Technic che ha sviluppato un proprio sistema di qualità, Diesel Technic Quality System (DTQS), in grado di assicurare qualità elevata e la continua ottimizzazione dei prodotti (CIP, Continuous Improvement Process) che vengono commercializzati sotto i due brand DT Spare Parts e SIEGEL Automotive.

NEL CUORE DELLA QUALITÀ

Il DTQS è la garanzia di un’attività svolta sempre secondo livelli di qualità elevati e di ottimizzazione continua dei prodotti. L’interfaccia centrale tra i reparti Product Management, Technology & Development e Quality Management è il Computer Aided Quality System (CAQ). Questo sistema è formato da quattro processi che si integrano l’uno nell’altro:

sviluppo del prodotto, controllo del campione iniziale, controlli di serie e assistenza post-vendita. Per capire cosa significhi realmente la ricerca della qualità per Diesel Technic, è necessario accedere all’area Technology & Development. Si rimane subito colpiti dalla varietà di banchi prova e di test effettuabili: pompe dell’acqua, pompe dell’olio e di alimentazione, cilindri e servofrizioni, cilindri ausiliari, componenti per l’impianto frenante, tendicinghia

DEDICATO A TE Da più di un anno e mezzo, i clienti finali del brand DT Spare Parts, per ogni prodotto acquistato possono collezionare codici corona da utilizzare per gli interessanti premi previsti dall’iniziativa DT Spare Parts Premium Shop. Questa la modalità di Premium Shop: Dopo essersi registrati gratuitamente su Premium Shop, all’indirizzo premiumshop.dtspareparts.com, i clienti possono inserire i codici corona ottenuti dall’acquisto (individuabili sulla confezione del prodotto su un fondo giallo). Successivamente, la quantità di corone accumulate viene accreditata sull’account dell’utente. Più prodotti vengono acquistati, più corone vengono raccolte e il credito aumenta. Il valore delle corone di ogni prodotto è riportato nelle schede prodotto disponibili su Partner Portal.

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Ogni volta che un cliente accede alla propria area può facilmente controllare quanto corone ha accumulato. Al raggiungimento di una determinata soglia di corone, può utilizzarle per gli interessanti premi a disposizione. Tra questi, troviamo articoli sportivi e per il tempo libero, strumenti e apparecchi elettrici da viaggio, coupon per eventi e prodotti, ecc. Chi si registra per la prima volta e si iscrive alla Newsletter riceve 750 corone come regalo di benvenuto. Gli utenti finali che inseriscono il nome del rivenditore da cui acquistano i prodotti DT Spare Parts, inoltre, ricevono 250 extra corone in omaggio.

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RICAMBISTICA

DIESEL TECHNIC

ITALIA A VERONA LA SEDE ITALIANA

Alla fine la bandiera di Diesel Technic è arrivata anche in Italia. Nel 2016, infatti, apre la filiale nel nostro Paese la cui guida viene affidata a Walter Schiavi, manager genovese con una pluridecennale esperienza nel mondo dei ricambi e dell’aftermarket. La naturale sede viene aperta a Verona dove ora lavora uno staff di 15 persone su un area di circa 3200 mq, di cui 2800 di magazzino in grado di sviluppare oltre 5500 metri lineari di scaffali. Il team di Diesel Technic Italia S.r.l. offre un servizio completo che va dalla consulenza

tecnica per l’identificazione delle parti, ai processi logistici personalizzati fino all’assistenza post-vendita. Oggi la filiale italiana serve circa 65 clienti tra grandi distributori e ricambisti operando oltre 300 spedizioni al giorno verso tutto il territorio nazionale e con la possibilità di fornire una consegna espressa (entro le 24 ore) nel centro nord. La responsabilità di Walter Schiavi e del suo team attualmente copre anche Malta, ma a breve è in previsione di ampliare il mercato di riferimento anche sui paesi balcanici.

e tantissimi altri ricambi per il settore automotive, tutti sviluppati e testati da questa storica azienda. “Tutti i prodotti dei due marchi, DT Spare Parts e SIEGEL Automotive, devono superare i controlli DTQS”, spiega Christian Otto (Head of Engineering & Development). Il punto di partenza per lo sviluppo di un prodotto è l’analisi del mercato, a cui seguono l’analisi delle prestazioni, le misure e le specifiche del materiale del campione OE/OEM. Con il supporto del software CAD e dei dati e dei risultati delle misurazioni precedenti, i tecnici responsabili dello sviluppo creano un proprio progetto e trasmettono i dati ai fornitori certificati e controllati periodicamente i quali realizzano il prototipo. Non appena il prototipo viene creato e ricevuto da Diesel Technic, viene nuovamente testato. Successivamente, si passa alla produzione di serie, che prevede, naturalmente, approfondite attività di collaudo, anche in strada.

NAPOLEONE DOCET

Il processo di controllo di qualità riguarda ogni pezzo commercializzato da Diesel Technic.

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TRASPORTARE OGGI

Il grande condottiero francese ha conquistato l’Europa grazie alla logistica. Questo è un dato di fatto. Sarà allora anche per Diesel Technic la variabile strategica che gli farà conquistare il mondo dei ricambi? Non possiamo dirlo con certezza, però possiamo constatare che l’ultimo anello del processo commerciale di questa azienda funziona come un orologio svizzero… o come una macchina tedesca. Gli oltre 80 mila metri quadrati del quartier generale di Kierchdorf sono occupati, in gran parte, dal centro logistico che, ancora oggi, è in espansione con la costruzione di un terzo blocco che prevederà l’installazione di shuttle automatici di picking delle merci su più livelli, fino ad una altezza di oltre 20 metri. Un sistema all’avanguardia che gestisce la distribuzione in tutto il mondo, dopo che i prodotti maggio/giugno 2019

sono arrivati in sede dai vari fornitori sparsi per il mondo ed hanno superato i controlli di qualità. Oltre 200 persone del reparto spedizioni si occupano di suddividere la merce per tipologia, dimensione e Paese di destinazione per poi imballare e preparare per la spedizione, curata sia da corrieri specializzati che hanno all’interno una propria area operativa, sia da vettori dedicati alle consegne per Diesel Technic. Il sistema è talmente preciso ed efficiente che l’azienda è riuscita ad ottenere una speciale autorizzazione affinché i colli predisposti per le spedizioni internazionali non passino i controlli della Dogana, la quale fa regolari ispezioni presso la sede di Diesel Technic. Se del domani non v’è certezza, quindi, possiamo invece essere sicuri dei prodotti Diesel Technic e della loro attenzione al mercato. Un mercato che si sta a poco a poco indirizzando verso una mobilità elettrica ma che per adesso deve ancora smaltire veicoli tradizionali e anziani che necessiteranno, ancora per molto tempo, dei pezzi di ricambio attualmente sul mercato.


WORKSHOP

in collaborazione con

presenta con la partecipazione di:

IL FREDDO SOSTENIBILE

La catena del freddo dal produttore al consumatore

Nel corso dell’evento sarà assegnato il

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AWARD

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PR E M

ZERO GRADI SOS TÀ T EN I B I LI

martedì

11 giugno Villa Jucker, Legnano (Milano) ore 14.30 a seguire: Cocktail

evento realizzato in collaborazione con

Associazione Territoriale Milano - Monza Brianza - Lodi

Partecipazione gratuita previa registrazione entro il 31/05/2019 su tforma@trasportale.it oppure su www.trasportale.it/zerogradi2019



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