N°215

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COP IA

La Rivista degli Autotrasportatori

ERTA DA OFF

Anno 22 - dicembre 2019/gennaio 2020 - n. 215

saloni ed eventi

SPECIALE ECOMONDO

Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% - LO/MI

la green economy ha bisogno di spinte

le grandi interviste DAF

TEST DRIVE

un gran volume per le grandi occasioni PROFESSIONE CAMIONISTA

CITROëN MARCO ANTONINI

OPTIFUEL CHALLENGE 2019 Renault Trucks mette in campo la guida ecologica NEWS - ANFIA - COMPONENTISTICA CRISTIANO STURARO (SAF -HOLLAND)


GUIDIAMO LA STRADA DELLA SOSTENIBILITÀ. IVECO. LEADER NEL GAS NATURALE. UNA RISPOSTA GLOBALE E VERSATILE ECONOMICAMENTE VANTAGGIOSA DISPONIBILE SUBITO COMPLETAMENTE INDUSTRIALIZZATA SICURA, AFFIDABILE E PIÙ SILENZIOSA

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SOMMARIO

n. 215

dicembre 2019/gennaio 2020 www.trasportale.it

PG.

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L’OPTIFUEL LAB DI RENAULT TRUCKS È ARRIVATO AL LIVELLO 3 Presentato alla finale del Optifuel Challenge

ATTUALITÀ E OPINIONI 4 EDITORIALE

15 VOLTA PAGINA

di Paolo Volta Un Professore prestato alla logistica

di Luca Barassi Il punto di vista del Direttore

20 ON THE ROAD

Dagli Stati Uniti le notizie più curiose di un mercato fuori dai nostri standard

17 NON SOLO TIR

di Alessandro Musumeci Tutto ciò che non è veicolo industriale

8 DALLA STRADA In breve le notizie più importanti del settore e dalle aziende

LO SCATTO 6 LA CATENA DI MONTAGGIO (MICHIGAN, 1913)

19 IL DORSALE

di Gian Paolo Pinton Opinioni e analisi sulla nostra società e sulla politica

11 EDITORIALE DI FERRO di Ferruccio Venturoli La voce della passione

LE GRANDI INTERVISTE 26 MARCO ANTONINI, GENERAL MANAGER CITROËN ITALIA

siamo

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SOMMARIO n. 215 dicembre 2019/gennaio 2020 30

EVENTI 36 SPECIALE ECOMONDO Continua il successo della kermesse riminese

42 CAMBIO!

Il Convegno di Scania ad Ecomondo sui cambiamenti climatici

44 IVECO PIGLIA TUTTO

Si è concluso il FIA European Truck Racing Championship

48 A LIONE VINCE

LA GUIDA ECOLOGICA

PROFESSIONE CAMIONISTA 56 L’ULTIMO COWBOY

RUOTE INDUSTRIALI 22 TEST DRIVE DAF XF 530 FAN

Un gran volume per un grande veicolo

Storia di Frankie, un trucker innamorato del suo lavoro

RUOTE COMMERCIALI 30 RENAULT: È ANCORA

Finalissima dell’Optifuel Challenge di Renault Trucks

52 ALTO LIVELLO ALL’ALIS

Ministri e Istituzioni all’Assemblea Generale ALIS 2019

RUBRICHE FUORI STRADA 54 TRANSPOBANK: 30 ANNI DI CARICHI

Un anno tutto dedicato a celebrare questo importante traguardo

TRAFIC E MASTER

Le prove dei nuovi veicoli della Losanga sono arrivate anche in Italia

RUOTE VINTAGE 32 MERCEDES L 3500 L’inizio di un’epoca

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SAVE: PARTE LA SECONDA EDIZIONE

Scania promuove ancora il Tour dedicato all’economia circolare

56

IN COPERTINA DAF XF 530 FAN sulle strade e nel porto di Genova. Un gran veicolo allestito per il gran volume. Leggete la prova a pagina 22.

LEGALOGISTICA

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FAI INFORMAZIONE

Incentivo o decurtazione?

La rivista degli Autotrasportatori n. 215 dicembre 2019/gennaio 2020 DIRETTORE RESPONSABILE

Luca Barassi luca.barassi@trasportale.it COORDINATRICE EDITORIALE

Federica Lugaresi - lugaresi@trasportale.it VICEDIRETTORE

TRASPORTARE OGGI AFTERMARKET Un numero di AfterMarket dedicato alla componentistica, con uno speciale sul mercato specifico e l’intervista a Cristiano Sturaro di SAF-Holland Italia.

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Ferruccio Venturoli ferruccio.venturoli@trasportale.it HANNO COLLABORATO

Alessandro Bassi, Claudia Berardinello, Luca Gaier, Antonella Masala, Ted Morbido, Paolo Moroni, Marco Moshi, Alessandro Musumeci, Gian Paolo Pinton, Andrea Trapani, Paolo Volta GRAFICA E IMPAGINAZIONE

il bozzetto di patrizia cella FOTOLITO E STAMPA

Unigrafica - Gorgonzola (Mi)

CASA EDITRICE

Transpoedit S.r.l. SEDE LEGALE

Viale Monza, 40 20123 Milano P. IVA: 07634360965 DIREZIONE E REDAZIONE

Via Voghera, 11 - 20144 Milano redazione@trasportale.it REDAZIONE DI ROMA

Responsabile: Ferruccio Venturoli Via Acciaioli, 7 - 00187 Roma Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997 Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, La informiamo che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Transpoedit Srl per inviarle la presente pubblicazione. I dati raccolti saranno trattati con l’uso di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, V.le Monza 40. È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.

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editoriale

di Luca Barassi

IL PAESE DEI PARADOSSI

I

n questi giorni, mentre scrivo l’editoriale che ci traghetterà nel 2020, si è consumato il dramma veneziano e, inevitabilmente, sono riaffiorate le polemiche sul Mose, ennesima vergogna di un Italia che vive di paradossi. Sì, siamo il Paese dei paradossi, oltre che quello di poeti, santi e navigatori. Da un lato, infatti, brilliamo di genio, imprenditoria e innovazione, mentre dall’altro ci facciamo ridere dietro (per usare un eufemismo) a causa delle inefficienze del nostro sistema, per la politica corrotta e abbietta e per il malcostume che purtroppo contraddistingue molti ambiti della nostra società. Mi viene in mente la tragedia della Costa Crociere al Giglio. Siamo diventati lo zimbello del mondo intero grazie ad un “Comandante” (popolo di navigatori, tanto per dire) che tutto ha fatto tranne che essere responsabile di una nave con oltre tremila persone a bordo, emblema della spregevole consuetudine dell’”inchino” … e poi abbiamo stupito i cinque continenti con un’opera straordinaria come quella del raddrizzamento della nave stessa e il suo trasferimento a Genova. Un progetto ingegneristico che non ha pari. Torniamo al Mose. Si tratta di un’opera infrastrutturale, come tante altre che in Italia si sono fatte e, soprattutto, si devono ancora fare. È proprio sulle infrastrutture, nonostante il

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TRASPORTARE OGGI  dicembre 2019/gennaio 2020

nostro Paese, per le sue caratteristiche orografiche, ne abbia particolarmente bisogno, dove siamo particolarmente carenti. Lenti sì, ma non solo. La burocrazia ci mette senz’altro del suo, ma è la politica che con i suoi intrecci, interessi e malaffari vari crea inefficienze assurde e lungaggini inaudite, anche dove sono evidenti i vantaggi e le necessità. Si parla del MO.S.E. (MOdulo Sperimentale Elettromeccanico) già dal 1988 e ad oggi, dopo oltre cinque miliardi di spesa pubblica non è ancora funzionante. Anzi, peggio. In teoria lo scorso 13 novembre, quando un’acqua alta da record ha allagato tutta la laguna veneta, tecnicamente avrebbe anche potuto funzionare, ma le barriere non si sono potute alzare per via delle innumerevoli procedure e la mancanza delle autorizzazioni a procedere. Nessuno sa se veramente il sistema funziona ma, essendo arrivati al 96% dell’opera, anche chi ha sempre lottato contro quest’opera, ora auspica la sua definitiva messa in funzione. Arriveremo dunque ad una fine? È stato lo stesso travaglio per la Variante di Valico che ci ha messo oltre 30 anni prima di vedere la luce in fondo al tunnel (è proprio il caso di dirlo), nonostante i periodici tagli del nastro dei politici di turno. Stessa agonia la stiamo vivendo con il TAV, con la Gronda e tante altre opere indispensabili per la vita logistica del nostro Paese.

Abbiamo ora un’altra occasione per non confermare i nostri paradossi: la costruzione del nuovo ponte di Genova che andrà a sostituire il famigerato “Morandi”. Il 1° ottobre scorso è stato inaugurato (in realtà senza grandi clamori) il primo pezzo del ponte, la struttura in acciaio “orizzontale” che serve a sostenere la strada vera e propria che sarà costruita sul ponte stesso. Il nuovo ponte è stato progettato dall’architetto italiano Renzo Piano, e i suoi lavori sono gestiti da un consorzio fra Fincantieri e Salini Impregilo, due delle più grosse aziende edili del Paese. Il cantiere dovrebbe concludersi nell’aprile del 2020 e il nuovo ponte dovrebbe essere aperto al pubblico nei primi mesi del 2021. Dunque, ancora una volta stiamo dimostrando al mondo chi sono i nostri cervelli, la qualità e il virtuosismo delle nostre imprese. Non creiamo ancora una volta i presupposti per renderci ridicoli e scalfire o annebbiare le innumerevoli qualità che possiamo offrire al benessere della nostra società. Nel concludere questo brillante 2019, a nome mio e di tutta la redazione vi auguro un sereno Natale e un fantastico anno nuovo, dandovi appuntamento su queste pagine, su quelle di Trasportale.it e in onda sulla nostra radio On Air per parlare del nostro mondo. Sempre con tanto… trasporto. #StayTuned


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Costruzione che stabilizza la zona di contatto con l’asfalto grazie ad una mescola extra-resistente. Chilometraggio migliorato anche con carichi pesanti.


LO SCATTO

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DICEMBRE 1913 Henry Ford, introduce nel suo stabilimento River Rouge a Dearborn in Michigan, un nuovo metodo di lavoro nell’assemblaggio del Model T. Nasce la catena di montaggio


dalla STRADA FERCAM

MAN

Allestisce la mostra

“Raffaello e gli amici di Urbino” Per celebrare il quinto centenario della morte di Raffaello, definito ad Urbino il semimillenario del divin pittore, il 3 ottobre 2019 è stata inaugurata presso il Palazzo Ducale ad Urbino la mostra “Raffaello e gli amici di Urbino”. Promossa ed organizzata dalla Galleria Nazionale delle Marche, diretta da Peter Aufreiter, la mostra è curata da Barbara Agosti e Silvia Ginzburg, con la collaborazione – per la realizzazione – del settore specializzato in Arte di Gondrand by FERCAM. Dietro le quinte della imponente mostra dedicata al grande pittore urbinate, che apre anche l’anno di Raffaello 2020, una accuratissima organizzazione di Gondrand by FERCAM ha seguito tutte le fasi di imballaggio e trasferimento delle circa 80 opere esposte, di cui circa 19 di Raffaello, provenienti dai più famosi Musei Italiani, Europei e d’oltre Oceano, seguendone lo sdoganamento e l’allestimento nel Palazzo Ducale di Urbino.

MAN TGE in dono

Un ai pompieri

di Città del Vaticano

Papa Francesco ha benedetto il nuovo veicolo MAN TGE ricevuto in dono da MAN Truck & Bus Italia che, assieme alla propria Rete di Concessionarie, ha deciso di contribuire alla sicurezza operativa dell’eliporto presente all’interno della Città del Vaticano, donando un veicolo antincendio al corpo dei Vigili del Fuoco. Il mezzo, allestito con tecnologie e strumentazioni di ultima generazione, grazie ad un monitore centrale sopra cabina, permette di erogare acqua (serbatoio da 550 litri) e schiuma (serbatoio da 50 litri) mediante il controllo remoto direttamente dalla postazione di guida consentendo agli operatori di intervenire in sicurezza. Una colonna fari telescopica assicura poi l’operatività del veicolo nelle ore notturne o in condizione di scarsa visibilità. Nel dettaglio, si tratta di un TGE 6.180 E6 con cabina doppia e cambio manuale a 6 rapporti, un prodotto molto duttile, maneggevole e particolarmente adatto ad un utilizzo urbano, tra gli storici palazzi della Città del Vaticano dove è custodita la più alta concentrazione al mondo di capolavori del genio umano.

IVECO

Nominato il nuovo

Dal 1°novembre Thomas Hilse è il nuovo IVECO Brand President. In questa veste, si assumerà la responsabilità delle operazioni di gestione globale dei prodotti, vendita, marketing e sviluppo della rete per IVECO, al fine di consolidare la posizione del brand e di espanderne la presenza nel mercato mondiale. Thomas Hilse svolgerà il proprio incarico da Torino, in Italia. Gerrit Marx, President Commercial & Specialty Vehicles, ha commentato: “Siamo estremamente felici di accogliere Thomas nella nostra organizzazione. Si unisce a noi in un momento fondamentale della nostra storia, a breve distanza dal lancio del nuovo Daily per il segmento dei veicoli commerciali leggeri e della gamma IVECO WAY, di cui fa parte il nuovo IVECO S-WAY per applicazioni heavy-duty, in un periodo di grandi progressi nel campo della digitalizzazione e della servitizzazione. Thomas ha acquisito una notevole esperienza nel settore dei veicoli commerciali e del management internazionale, che si rivelerà incredibilmente preziosa nel determinare

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Brand President

TRASPORTARE OGGI  dicembre 2019/gennaio 2020

il futuro successo del brand IVECO nel mondo”. Thomas Hilse vanta ben 22 anni di esperienza nel settore dei mezzi pesanti, degli autobus e dei veicoli commerciali, avendo ricoperto varie posizioni manageriali a livello internazionale per numerosi brand in Europa, NAFTA, America Latina e Sud-est asiatico. Nel corso della sua

carriera ha lavorato in un’ampia varietà di ruoli, dalle vendite allo sviluppo commerciale fino al servizio clienti e alla pianificazione dei prodotti, raggiungendo infine la posizione di CEO. Un Master in Relazioni Internazionali completa i suoi studi universitari di ingegneria meccanica e gestione aziendale.


dalla STRADA

Clever Bodybuilder Solutions 2019

MERCEDES-BENZ VANS Megatrend quali la digitalizzazione e l’elettrificazione offrono grandi opportunità per i settori dei Clienti van, che devono affrontare al contempo grandi sfide. Il mercato delle consegne di generi alimentari freschi, ad esempio, offre grandi potenziali di redditività a livello internazionale. Il trasporto delle merci sensibili alle temperature, tuttavia, esige un utilizzo ed un raffreddamento ottimali del vano di carico, perché tali prodotti richiedono, ad esempio, differenti temperature di conservazione. Il veicolo, inoltre, deve poter essere integrato nella catena logistica nel modo più efficiente possibile. In questo segmento poi, i Clienti finali attribuiscono molta importanza alla sostenibilità ed alla riduzione della CO2. Lo stesso può essere osservato anche in altri settori: in virtù del rapido incremento delle vendite online, servizi quali la consegna pacchetti mediante corriere espresso registrano crescite esponenziali degli ordini, a fronte di una

contemporanea riduzione dei ricavi medi per singola consegna. Nuovi concept di mobilità e la crescente pressione dei costi stanno cambiando il trasporto passeggeri. Con l’esigenza di una maggiore sostenibilità e flessibilità cresce di pari passo anche l’importanza delle soluzioni di connettività. I Clienti del settore edile, al contrario, hanno bisogno, oggi come in passato, delle qualità tipiche del trasporto: affidabilità, robustezza, sicurezza. Un esempio pratico di queste soluzioni è dato dal veicolo frigo completamente elettrico per la consegna di generi alimentari. Un esempio in tal senso è offerto da un veicolo destinato al settore eGrocery. Ricorrendo ad un approccio Customer-Co-Creation, Mercedes-Benz Vans ha sviluppato insieme all’allestitore Kerstner l’‘Arctic fox’, un perfetto veicolo eGrocery per l’ambiente urbano basato sull’eVito. Disponendo di un sistema di propulsione e di un impianto di raffreddamento completamente elettrici, questo

veicolo consente di effettuare le consegne di generi alimentari a zero emissioni locali. Una novità è rappresentatadall’integrazione dell’impianto di raffreddamento nella rete di bordo del veicolo e ciò ha consentito di ridurre al minimol’esigenza di batterie supplementari. A settembre, per quattro settimane l’‘Arctic fox’ ha dimostrato la sua adattabilità all’impiego quotidiano nell’ambito di un progetto pilota con la società

di servizi eGrocery belga HelloFresh. L’‘Arctic fox’ ha mantenuto affidabilmente costanti le temperature nel vano di carico (servizio di consegna alimenti freschi), nonostante 40 - 50 consegne per viaggio, risultando quindi perfettamente idoneo al caso applicativo urbano. Questo concept di consegna a zero emissioni locali di prodotti sensibili alle temperature verrà esteso in futuro ad altri settori e ad altre serie di veicoli.

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dalla STRADA UTA

PORTO DI SALERNO

Cambio di poltrona Il 1° ottobre 2019, UNION TANK Eckstein GmbH & Co. KG (UTA) ha nominato Carsten Bettermann suo nuovo CEO. Subentra a Volker Huber, che, dopo quattro anni di suc-cessi come CEO di UTA, assumerà un nuovo incarico all’interno del gruppo Edenred. Carsten Bettermann è un amministratore esperto, laureato all’Università Tecnica di Berlino e all’Università del Vermont. Ha iniziato la sua carriera in McKinsey & Company in Germania. Prima di entrare a far parte di UTA, ha acquisito esperienza come top manager in LSG Sky Chefs e CWS Boco International in Germania, Svizzera e negli USA. “È con estremo piacere che diamo il benvenuto in UTA e Edenred a Carsten Bettermann. La sua competenza manageriale forte e diversificata sarà una risorsa chiave per lo sviluppo continuo e la trasformazione di UTA. Ringraziamo Volker Huber per il suo lavoro di grande successo negli ultimi quattro anni”, ha dichiarato Antoine Dumurgier, COO Fleet & Mobility Solutions di Edenred e membro del Consiglio di Amministrazione di UTA.

+ 5,35%

per il traffico RO-RO nei primi otto mesi del 2019

GROUPE PSA

Dal 2020 lancerà le versioni al 100% elettriche della sua gamma di furgoni compatti Xavier Peugeot, Direttore della Business Unit Veicoli Commerciali di Groupe PSA ha dichiarato: “Groupe PSA continua l’elettrificazione della sua gamma VCL con le versioni elettriche dei suoi furgoni compatti per clienti professionisti e privati. La gamma non scende a compromessi in termini di prestazioni e permetterà di rafforzare la nostra leadership in Europa in questo segmento. Nel 2021, il 100% della nostra gamma VCL e i suoi derivati autovetture saranno elettrificati”. Dal 2019, tutti i nuovi modelli lanciati da Groupe PSA propongono una motorizzazione o al 100% elettrica o ibrida ricaricabile, con l’obiettivo di avere tutta la gamma autovetture e veicoli commerciali leggeri del Gruppo elettrificata nel 2025. Nel contesto della crescente urbanizzazione, i furgoni compatti di nuova generazione di Groupe PSA sono stati progettati sulla base della piattaforma multi-energia EMP2, che offre una mobilità con zero emissioni di CO2 per il trasporto delle persone con le versioni autovetture e per il trasporto di merci con le versioni veicoli commerciali, legati soprattutto allo sviluppo delle attività di e-commerce. Le versioni al 100% elettriche dei furgoni compatti dei quattro marchi saranno assemblate nello stabilimento di Hordain (regione Alta Francia) e saranno dotati di una catena di trazione elettrica assemblata nello stabilimento di Trémery (regione Grand Est).

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TRASPORTARE OGGI  dicembre 2019/gennaio 2020

Si consolida ulteriormente l’eccellenza del porto di Salerno nel traffico rotabile. A confermarlo sono i dati resi pubblici in questi giorni dall’Autorità Portuale del Mar Mediterraneo Centrale: nel primo semestre del 2019, lo scalo campano ha movimentato 5,5 milioni di tonnellate di merce rotabile, con una crescita del 5.35% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2018. “La crescita del segmento ro/ro nel porto di Salerno testimonia che il futuro del pianeta è sempre più legato a modalità di trasporto intermodali, che garantiscono sostenibilità ed efficienza – ha dichiarato Domenico De Rosa, Amministratore Delegato del Gruppo SMET – Noi siamo stati i pionieri del green a livello europeo: da tempo abbiamo infatti scelto l’intermodalità, operando in partnership con il Gruppo Grimaldi e contribuendo in questo modo allo sviluppo del nostro porto. Per il network di Autostrade del Mare, Salerno è uno scalo sempre più strategico, che offre collegamenti marittimi regolari per il trasporto di merce rotabile verso la Penisola Iberica, la Sicilia, la Sardegna, Genova e il Nord Africa. Ritengo che i margini di crescita siano ancora ampi: mi riferisco in particolare agli interventi di dragaggio che attendiamo fiduciosi e che daranno un ulteriore impulso al trasporto intermodale, poiché consentiranno al Gruppo Grimaldi di posizionare proprio a Salerno le nuove navi da 500 trailer”.


POLITICAMENTE SCORRETTO

S

eduti al tavolino, in un freddo mattino di novembre, con il cielo grigio basso e cattivo, mentre aspettiamo una delle ormai classiche bombe d’acqua e ci chiediamo se, anche quelle, sono generate dal riscaldamento globale, dall’eccesso di CO2 o dal particolato, ci accingiamo a organizzare il nostro pensiero. L’atmosfera non ci invita davvero a un simpatico e allegro editoriale, piuttosto (purtroppo siamo fatti cosi) quello che sta per uscire dalla nostra penna non sarà certo conforme alla linea editoriale della Rivista né della Casa Editrice e, scusandoci con il Direttore, proviamo a mettere su carta alcune sensazioni provate di recente, per esempio durante l’ultimo Ecomondo di Rimini. Ecomondo: bella, bellissima fiera, dove è ormai impossibile mancare perché diventata vero punto di riferimento europeo di tutto quanto è “green”, dell’economia circolare, del risparmio energetico della tecnologia “verde” e chissà di quante altre cose. Ma è soprattutto il vero, immancabile punto di riferimento per le chiacchiere e per un grande, grandissimo business, nato e sviluppato da questo incredibile impellente bisogno di “pensare green”. Di più: dal bisogno di sentirsi parte della squadra di coloro che salveranno il mondo. Dunque, tante parole, convegni, incontri, workshop, conferenze. Tutti parlano, tutti hanno piani e progetti fantastici, tutti vogliono presentare soluzioni alternative a qualcosa, tutti hanno nuove idee geniali per il trasporto, per la città, per il mare, fino all’arredamento, con le sedie fatte di cartone. E tutti vogliono (o forse devono) essere presenti: Città, Province Regioni, Consorzi, Enti, Fondazioni, Università, tutti devono avere il loro

stand, meglio se piccolo e sobrio. Ci sono anche le grandi aziende multinazionali, magari quelle che lavorano nel campo petrolifero che, con la loro faccia buonista occupano grandi stand e, perché no, propongono azioni fortemente umanitarie , mentre la faccia “vera” , quella “operativa”, resta sul campo a lavorare, magari in posti lontani poco controllabili.

Poi, parliamoci chiaro, il nostro vero interesse, quello per il quale il mondo del trasporto pesante si è spostato a Rimini era limitato a pochi stand davvero di settore, dove, peraltro, erano presentati veicoli e tecnologie già visti e rivisti. Gli stessi convegni di settore, magari scenograficamente validi, non sono andati oltre una bella esposizione, di argomenti, per così dire, già ascoltati. D’altra parte, non è che ci si possa inventare più di tanto: quando

Comunque guardandola dall’esterno, un po’ in maniera “fumettistica”, la kermesse riminese appare come una grande scatola dalla quale escono tante parole e tante frasi, ma nessuna davvero compiuta. Per la verità a Rimini ci sono anche un sacco di cose interessanti, ma sono tutte – sempre a nostro modestissimo parere – cose “materiali”, prodotti, cose che si possono toccare e veder lavorare. Meglio spiegarci: a Rimini ci hanno interessato i macchinari, le tecnologie; per esempio quella macchina che trasforma i rottami di ferro in una sorta di tessuto, o quella tecnologia che permette di realizzare campi da tennis con gli pneumatici a fine vita o, ancora le tecniche del riciclo degli oli minerali esausti.

si parla, per esempio di veicoli a idrogeno e l’idrogeno, attualmente, viene prodotto con il carbone e con il metano, la chiacchiera è l’unica cosa che può reggere. Comunque l’imperativo era: esserci. Su questo non si discute.

editoriale di ferro

di Ferruccio Venturoli

L’impressione (sempre personalissima), allora, è che in grandi eventi come Ecomondo, a fronte di una importante e innegabile componente di informazione tecnologica e di aggiornamento, ce ne sia un’altra, purtroppo decisamente più grande di pura “fuffa”, parola che ha molti significati ma che in questo caso vuol dire, secondo il dizionario Garzanti: “Chiacchiera senza alcun fondamento o significato, discorso risaputo, luogo comune”. Detto ciò, naturalmente, il prossimo anno saremo tutti a Rimini, puntuali. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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dalla STRADA FCA

In preparazione il nuovo “Battery

Hub” a Mirafiori

FCA ha annunciato recentemente che realizzerà a Torino un centro di assemblaggio di batterie. Il nuovo “Battery Hub”, questo il nome del progetto che prenderà il via nel comprensorio di Mirafiori nella prima parte del 2020, permetterà a FCA di aggiungere un nuovo tassello nella propria strategia di e-Mobility che l’ha vista protagonista negli ultimi mesi di importanti accordi sul fronte dei servizi legati all’elettrificazione. Le batterie quindi troveranno applicazione sulle nuove generazioni di modelli full-electric di FCA. “L’industria dell’auto – commenta Pietro Gorlier, COO della Regione EMEA di FCA – sta cambiando profondamente e uno dei principali trend di cambiamento è legato proprio all’elettrificazione. Grazie alla realizzazione del nuovo centro di assemblaggio di batterie a Mirafiori, FCA accelera la spinta verso l’elettrificazione aggiungendo un nuovo tassello all’‘ecosistema’ che parte dalla filiera di fornitura per arrivare al supporto cliente”. In una prima fase, l’investimento previsto sarà di circa 50 milioni di euro.

MAN TRUCK & BUS ITALIA

PORTO DI GENOVA E INTERPORTO DI PADOVA

Progetto per la salute degli autisti

Nuove opportunità di business

Occuparsi della salute fisica degli autotrasportatori è fondamentale per la responsabilità che questa professione comporta. Lo studio che MAN Truck & Bus Italia ha avviato in collaborazione con Health Telematic Network, primaria società di telemedicina italiana, e l’Università di Brescia ha proprio l’obiettivo di fare chiarezza sugli stress e i rischi che minacciano la salute degli autisti di veicoli commerciali. All’insegna dello slogan “Quanto vale la tua salute?”, MAN Truck & Bus Italia offre l’opportunità di potersi sottoporre gratuitamente a questo test per verificare il proprio stato di salute e, al contempo, garantire quella raccolta di dati per elaborare delle strategie di prevenzione a livello medico ma anche tecnologico sui veicoli. Per ricevere maggiori informazioni o inviare la propria candidatura alla sperimentazione, è sufficiente consultare il sito www.man4you.it. Se sussistono le condizioni per attivare la settimana di monitoraggio, MAN truck & Bus provvederà a contattare il candidato per fissare un appuntamento in HTN e dare inizio al test.

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TRASPORTARE OGGI  dicembre 2019/gennaio 2020

I Ports of Genoa e l’Interporto di Padova hanno dato vita ad un’articolata missione commerciale congiunta nella regione del Guangdong, uno dei più dinamici motori dell’economia cinese. Attraverso la partecipazione alla fiera CILF - China International Logistics Fair di Shenzhen e diverse visite presso i porti di Shenzhen e Guangzhou, culminati nell’incontro con la comunità portuale cantonese, cui hanno assistito numerosi carrier attivi fra Cina e Mediterraneo (CMA CGM, OOCL, MSC, ONE, Evergreen, Yang Ming, Hapag Lloyd, Hyundai MM), sono state presentate le opportunità di sviluppo degli scambi commerciali fra il sud della Cina ed il Sud Europa, tramite il canale logistico centrato sui Ports of Genoa (primi in Italia per i traffici con la Cina) e l’Interporto di Padova (primo per volume di traffico ferroviario con i porti). Sfruttando le connessioni ferroviarie dirette dei Ports of Genoa con Basilea ed il network di servizi del centro intermodale di Padova (collegato con Genova da 24 treni alla settimana), è possibile servire efficacemente l’intero mercato del Nord Italia e proporre un’offerta competitiva per Svizzera, Austria e Germania meridionale. Molto positivi i riscontri da parte degli operatori cinesi, estremamente interessati allo sviluppo delle relazioni con l’Italia e in particolare ad incrementare le importazioni dei prodotti di alta qualità del Made in Italy, anche tramite la costruzione della nuova piattaforma logistica di Shunde, dedicata alla manifattura italiana, ed iniziative mirate a sostegno del commercio elettronico. L’impegno comune è trasformare i contatti allacciati in concreti progetti di sviluppo, da affinare nei prossimi mesi. L’occasione di una prima verifica sarà la Green Logistics Expo organizzata dall’Interporto di Padova nel prossimo mese di marzo, cui i partner cinesi sono stati invitati a partecipare per dare continuità alle relazioni avviate.



dalla STRADA PEUGEOT

Una chiave per invecchiare

il vino

Esclusiva di Peugeot, la Chiave del Vino cambia l’equilibrio di qualsiasi tipo di vino – bianchi, spumanti, rosati, rossi, vini dolci naturali…- fino a modificarlo secondo il gusto di ogni palato. In tal modo, si può gustare un buon bicchiere di vino subito dopo avere aperto la bottiglia senza dovere aspettare lunghi tempi di invecchiamento. Questa tecnologia innovativa aiuta i sommelier e gli appassionati del vino a gestire la loro cantina, poiché fornisce informazioni precise sullo stato e l’evoluzione del vino. Imitando il processo naturale di ossidazione e accelerandolo in modo estremo, questo strumento scientifico di misurazione

UPS

FIAT PROFESSIONAL

Si espande il servizio attivo di consegna a temperatura controllata in Italia

Il tour della salute

È stata annunciata l’estensione in Lombardia e Liguria del servizio di trasporto attivo a temperatura controllata per la consegna finale di prodotti farmaceutici a grossisti, ospedali e farmacie. UPS offre le migliori soluzioni per la supply chain a livello globale e la sua competenza in materia di conformità alle aziende farmaceutiche, biofarmaceutiche e dei dispositivi medici. Questo ultimo ampliamento fornisce alle aziende del settore healthcare e life science una maggiore certezza che le loro spedizioni sensibili vengano gestite con il più alto livello di cura fino al momento della consegna finale.

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Lo scorso ottobre, si è concluso a Milano, in Piazza Duomo, il tour dedicato alla prevenzione della salute degli uomini ideato da Fondazione Umberto Veronesi insieme a Fiat Professional e con il contributo scientifico di Fondazione SIU Urologia Onlus. 10 sono state le tappe in altrettante città italiane per prevenire i tumori e le malattie dell’uomo. Le città toccate dai due Fiat Ducato (2.3 Ecojet 150 cavalli) sono: Torino, Verona, Genova, Firenze, Bologna, Pescata, Lecce, Roma, Napoli e Palermo. “In questo modo abbiamo potuto sensibilizzare oltre 100 mila persone e offrire un consulto medico a più di 1000 uomini”, ha detto Paolo Veronesi, presidente di Fondazione Umberto Veronesi. Un impegno che per FCA è continuativo. “Siamo orgogliosi di essere a fianco di Fondazione Umberto Veronesi in questo progetto che ha coinvolto migliaia di persone in tutta Italia – ha detto Stephane Gigou, responsabile di Fiat Professional per la regione EMEA – Del resto da sempre FCA

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simula il processo di invecchiamento di qualsiasi vino in pochi secondi. L’utilizzo della chiave del vino è molto semplice e permette di apprezzare gli effetti che ottiene su qualsiasi vino: basta versare il vino in un bicchiere, degustarlo e percepire le sue proprietà, introdurre la punta della chiave del vino per uno o due secondi e degustarlo di nuovo. Questa procedura va ripetuta finché non si ottiene il gusto personale desiderato e finché le sue proprietà non si accentuano maggiormente. Contrariamente a quanto si possa pensare, un vino più forte diventerà più leggero, perché la chiave riduce naturalmente l’acidità del vino.

è in prima fila per supportare iniziative benefiche negli ambiti della prevenzione e del sostegno alla ricerca scientifica. E con lo stesso impegno il marchio Fiat Professional è accanto a professionisti sulle strade d’Europa, in grande maggioranza uomini, con una ampia gamma di veicoli e servizi per rendere ogni missione più confortevole e sicura possibile”. I due Ducato sono due veicoli standard, passo medio e tetto medio, allestiti appositamente per questa iniziativa per ospitare sia l’accettazione che lo “studio medico”.


di Paolo Volta, giornalista, saggista e consulente di Economia dei trasporti

BUONI PROPOSITI

L

La dipendenza delle economie dai combustibili fossili, le pratiche di uso del suolo e la deforestazione globale stanno aumentando le concentrazioni di gas a effetto serra nell’atmosfera che, a loro volta, determinano un cambiamento globale del clima. Il gas serra più citato quando si parla di riscaldamento globale è l’anidride carbonica, che rappresenta oltre il 75 per cento delle emissioni causate dall’uomo ed è il principale responsabile dell’aumento della temperatura sul pianeta, che secondo l’IPCC, il comitato sul cambiamento climatico dell’ONU, entro il 2030 sarà superiore agli 1,5°C ritenuti la soglia massima di sicurezza per avere effetti contenuti e gestibili.

Global Greenhouse Gas Emissions by Economic Sector

Esistono varie stime su quanto i diversi settori delle attività umane contribuiscano, in percentuale, alle emissioni globali di gas serra. Una delle stime più accreditate e citate è quella del’IPCC: il 25 per cento deriva dalla produzione di elettricità e calore, dalla combustione di carbone, gas naturali o petrolio; il 24 per cento dall’agricoltura, dall’allevamento

e dalla deforestazione; il 21 per cento dall’industria; il 14 per cento dai trasporti; il 6 per cento dal consumo di combustibili fossili per uso residenziale e commerciale; e per il 10 per cento da una serie di altre attività come l’estrazione di combustibili fossili, la raffinazione del petrolio, la sua lavorazione e il suo trasporto. Nell’ambito dei trasporti un ruolo importante è rappresentato dal trasporto passeggeri e merci via mare. Attualmente le navi portacontainer trasportano circa l’80% del commercio mondiale. Il rapporto “One Corporation to Pollute Them All Luxury cruise air emissions in Europe” di Transport & Environment (T&E) evidenzia che nel 2017 le 203 navi da crociera che hanno solcato i mari dell’Europa hanno emesso 62 mila tonnellate di ossidi di zolfo, 155 mila tonnellate di ossidi di azoto, 10 mila tonnellate di polveri sottili e più di 10 tonnellate di CO2 . L’associazione sottolinea che si tratta di circa 20 volte più ossidi di zolfo (SOx) dei 260 milioni di automobili circolanti nell’Ue. Il carburante utilizzato dalle navi da crociera nei porti (0.1% | 1000 ppm) ha una percentuale di zolfo di 100 volte superiore a quella ammessa – da ormai 15 anni – nei carburanti usati sulla terra (0.001% | 10 ppm).

In navigazione, invece, le navi passeggeri utilizzano un carburante ancora più sporco, che ha un tetto quanto a zolfo dell’1,5%, mentre i cargo possono utilizzare un olio con un tenore di zolfo che arriva fino al 3,5%.

volta pagina

a assunzione di consapevolezza che energia e trasporti costituiscono elementi determinanti nell’inquinamento e nel rischio di alterazione dell’ecosistema, sta generando una attenzione sempre più consapevole dell’opinione pubblica e dei decisori politici verso la tutela dell’ambiente.

A partire dal 1° gennaio 2020 entrerà in vigore la nuova normativa dell’International Maritime Organization sui carburanti a basso tenore di zolfo, destinata a cambiare il mondo dello shipping a livello globale. Il tenore di zolfo ammesso Worldwide nei combustibili navali non potrà superare lo 0,5% in massa, mentre nelle aree ECA (Emission Controlled Area), e nei porti EU il livello di zolfo massimo ammesso continuerà ad essere pari allo 0,1%; in alternativa le navi potranno continuare ad usare fuel con un tenore di zolfo superiore ma dovranno essere dotate di impianti di lavaggio dei gas di scarico approvati, in grado di abbattere gli ossidi di zolfo al livello di quelli che sarebbero prodotti usando dei combustibili con tenore di zolfo conforme. Le zone ECA attualmente sono quattro: Mar Baltico, Mare del Nord, le zone costiere di Nord America e Canada e alcune parti del Mar dei Caraibi, più precisamente le acque attorno a Portorico e alle Isole Vergini americane. Auspichiamo che il Mediterraneo ne faccia parte al più presto. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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dalla STRADA OPEL Trasportare carichi pesanti destinati a cantieri edili, recapitare ai clienti voluminosi armadi per archiviazione di documenti o portare più di una dozzina di passeggeri all’aeroporto: in ambito commerciale, il concetto di trasporto viene declinato nei modi più svariati e diversi rispetto a qualsiasi altro settore. In tutti questi casi, la risposta all’esigenza specifica viene dalla Germania e si chiama Opel Movano. La terza generazione del veicolo commerciale più grande della gamma del Marchio, ordinabile già dal mese di luglio, è pronta ad affrontare qualsiasi sfida. Grazie all’offerta di numerose varianti di carrozzeria e allestimenti realizzate in fabbrica, Movano può essere adattato perfettamente a esigenze di trasporto specifiche. La promessa di notevole versatilità si esprime attraverso quattro lunghezze, tre altezze, una massa complessiva fino a 4,5 tonnellate, un volume di carico massimo di 22m3 o spazio sufficiente per trasportare fino a 17 passeggeri. Ciò che tutti i modelli hanno in comune - che si tratti di una versione furgone, con cassone fisso o ribaltabile trilaterale o bus per trasporto passeggeri – sono i motori diesel ad elevata efficienza con tecnologia BiTurbo, un alto livello di sicurezza a partire dalla versione con equipaggiamento base, la piena connettività e un prezzo interessante rispetto alle prestazioni offerte che parte da 28.130 Euro (tutti i prezzi sono IVA e messa su strada escluse in Italia).

RENAULT TRUCKS ITALIA

Terza generazione di soddisfa ogni esigenza

Movano

PEUGEOT

Cambio ai vertici Il cambio organizzativo al vertice di Renault Trucks Italia è stato effettivo effettivo dallo scorso 1° Novembre. Pierre Sirolli ha una lunga storia nel Gruppo da oltre 19 anni, ed ora è il nuovo AD. Sirolli, 48 anni, laureato in Ingegneria, ha ricoperto con successo diversi incarichi in Renault Trucks France come Direttore Dopo-Vendita, Direttore Commerciale Vendite Flotte, e attualmente, quello di Vice Presidente Service & Sviluppo Rete - Area Europa. Giovanni Lo Bianco, attuale Amministratore Delegato di Renault Trucks Italia, ha lasciato l’Italia per una nuova sfida in Francia il 31 Ottobre. In Bocca al Lupo anche dalla nostra redazione!

L’elettrico avanza con il nuovo e- EXPERT Partendo dal presupposto che la maggioranza dei professionisti percorre meno di 300 km al giorno, la scelta di offrire la versione elettrificata di PEUGEOT EXPERT. Questa evidenza è confermata dai vincoli sempre maggiori che rendono difficile l’accesso ai centri delle città; adesso alcune città consentono l’accesso in centro solo ai veicoli 100% elettrici. Due i livelli proposti di autonomia (200 km e 300 km WLTP), e una gamma completa: sarà possibile scegliere l’elettrico senza rinunciare alle caratteristiche che hanno già contribuito al successo di PEUGEOT EXPERT. Il nuovo PEUGEOT e-EXPERT sarà commercializzato nel secondo semestre 2020 e continuerà a portare avanti il successo incontrastato di PEUGEOT EXPERT fin dal lancio nel 2016 con più di 170.000 esemplari venduti, rafforzerà la leadership di PEUGEOT VEICOLI COMMERCIALI in Europa e aggiungerà un altro modello elettrificato alla gamma PEUGEOT, accanto a Partner Electric, e-Boxer, e-208, e-2008, Plug-in Hybrid 508 e 3008.

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MEGLIO IL MOSE O MOSÈ?

C

i siamo lasciati il mese scorso con temi green legati al cambiamento ambientale e alla mobilità elettrica. Ci troviamo ora con Venezia sommersa da oltre un metro d’acqua. L’acqua ha invaso non solo gli edifici, appartamenti, negozi ma anche tutto il patrimonio artistico che ha fatto di Venezia una delle più belle e visitate città nel Mondo… e ancora le cifre sui danni nemmeno si annunciano, tanta è la confusione e le preoccupazioni legate a cosa succederà nel post. Nel frattempo, però, sono già partiti gli SMS di aiuto e sostegno alle popolazioni e, soprattutto, le immancabili promesse dei politici al potere, da un lato, e le condanne e invettive, dal lato opposto. Alla fine, poi basterebbe che almeno una piccola parte delle promesse fosse mantenuta per stare tutti un po’ meglio ed evitare che si ripresentino simili tragedie. Sì, anche perché in realtà un’infrastruttura progettata proprio per evitare queste catastrofi è stata già costruita, il tanto discusso Mose. Purtroppo non è ancora funzionante, nonostante siano stati spesi finora diversi miliardi e addirittura ci sia stata l’inaugurazione ufficiale, con tanto di taglio del nastro e foto di rito. Come dire, tutto è partito a parole, foto e post sui social ma niente nella realtà.

Cosa sia successo, che fine abbiano fatto e come siano stati spesi questi miliardi non è dato saperlo, o meglio ognuno ha la sua risposta, ognuno sa puntare il dito sul “proprio” colpevole. E alla fine l’unico che ci rimette è sempre il popolo italiano, perché al termine de tunnel di accuse e false condanne non si giunge mai ad una conclusione chiarificatrice. Il Mose non è che uno dei mille esempi di povertà a livello di infrastrutture che pone l’Italia nel Terzo Mondo a livello di collegamenti stradali o ferroviari. Ad esempio, in Svizzera i treni si arrampicano sulle più alte montagne innevate. Vai in Valtellina e, invece, la ferrovia si ferma a Tirano, e poi devi prendere la navetta o un autobus per raggiungere le montagne. In pratica, è talmente scomodo che i più preferiscono comunque l’automobile: peccato che poi non ci sia nemmeno un’autostrada e quindi ecco ad ogni fine settimana o di ponte festivo l’immancabile serpentone di macchine in coda.

Mi chiedo: ma è possibile che siamo ridotti così male? Cosa ci manca? Eppure, siamo pieni di esempi ed espressioni del genio italiano in tutti i campi, dall’arte al design, all’ingegneria alla cucina. Tanti esempi di massima genialità che, però, hanno un comune denominatore: il singolo, l’individuo, il privato. Il problema dell’Italia non è nel singolo bensì quando entriamo nella sfera pubblica, nella gestione delle cose comuni. C’è un tale divario tra l’alta imprenditorialità italiana, le intuizioni dei nostri brand, il riconoscimento mondiale della qualità dei nostri prodotti, e poi all’opposto la situazione penosa che coinvolge direttamente tutto quello che è gestito come “cosa pubblica”, e quindi, in poche parole, tutto quello che coinvolge la politica. Allora, come si risolve questo dilemma tutto italiano? A qualcuno è venuto in mente di prendere i migliori imprenditori, sfruttandone le enormi qualità, e metterli a governare…ma sappiamo come è finita. Non ho una risposta efficace, però credo che rinvigorire il senso civico delle persone, a partire dalle scuole, sia un’idea da perseguire. L’educazione civica, di cui ogni tanto si sente parlare, non è mai stata al centro dei programmi di studio, eppure noi italiani, presenti e future generazioni, ne abbiamo un gran bisogno.

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non solo TIR

di Alessandro Musumeci, PSA Group Network Development Manager

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dalla STRADA DAIMLER

nuova struttura

Come previsto, il 1° novembre scorso è divenuta operativa la nuova struttura aziendale del Gruppo Daimler: lo scorporo è avvenuto alla fine di ottobre con l’iscrizione nel Registro delle imprese commerciali delle attività relative ad autovetture, van nonché veicoli industriali e bus all’interno delle società affiliate. Sotto l’egida di Daimler AG operano tre società per azioni giuridicamente indipendenti: Mercedes-Benz AG è responsabile dell’attività di Mercedes-Benz Cars & Vans. Daimler Truck AG raggruppa tutte le attività di Daimler Trucks & Buses. Daimler Financial Services, che opera come società legalmente indipendente già da alcuni anni, è stata ribattezzata Daimler Mobility AG lo scorso luglio. Martin Daum, Presidente del Board of Management di Daimler Truck AG ha dichiarato: “Lavoriamo per tutti coloro che fanno muovere il mondo. Il nostro successo è indissolubilmente legato a quello dei nostri Clienti e per ottenerlo offriamo prodotti che coniugano due aspetti: le esigenze di mercato locali e le nostre tecnologie leader a livello mondiale”. Franz Reiner, Presidente del Board of Management di Daimler Mobility AG ha proseguito: “Offriamo ai nostri Clienti servizi di mobilità unici e flessibili. Come entità indipendente, abbiamo contribuito per molti anni al successo del Gruppo Daimler in stretta collaborazione con le Divisioni Veicoli. Questa libertà operativa è estremamente importante ai fini della trasformazione che intendiamo portare avanti congiuntamente”.

Diventa operativa la della Stella

aziendale

FLC

Al Presidente

Massimo Marciani

il premio Logistico dell’anno

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Massimo Marciani, presidente del Freight Leaders Council, è tra i vincitori del premio Logistico dell’anno 2019. Il prestigioso riconoscimento, giunto alla 15° edizione e assegnato da Assologistica, è stato consegnato a Marciani nell’ambito dell’evento che si è svolo in Assolombarda. “Per il significativo contributo alla crescita e allo sviluppo della logistica urbana nel nostro Paese”. È questa la motivazione del premio assegnato a Marciani. “Lo sviluppo di sistemi di city logistics sempre più efficienti e resilienti è stata la priorità nella mia azione di lavoro – ha dichiarato Marciani ricevendo il riconoscimento – L’ho portata avanti sia quando sono stato chiamato a rappresentare il nostro Paese in consessi internazionali, sia quando ho lavorato gomito a gomito con l’artigiano della città di provincia che doveva trovare un modo innovativo e sostenibile di soddisfare la domanda dei suoi clienti. Questo mondo mi ha sempre appassionato ed ho cercato di dare il mio meglio per sensibilizzare tutti gli attori chiave della filiera produttiva. Per molti anni, anche nell’ambito del Freight Leaders Council, ho lavorato su queste tematiche che recentemente, con l’esplosione dell’e-commerce, stanno attirando sempre più l’attenzione delle pubbliche amministrazioni, della politica e del pubblico generalista. Ringrazio Assologistica e tutta la comunità che in questi anni mi ha supportato. Metto con orgoglio questo premio nella bacheca e da domattina torno a lavorare sul tema perché abbiamo ancora tanta strada da fare insieme”.


CLIMA… SOCIALE

S

iamo un Paese dove, nonostante la tecnologia straordinaria a disposizione, non si riesce ad indovinare le previsioni del tempo nemmeno per il giorno successivo. Dunque, pensate che ci siano politici imbelli eletti da cittadini disinteressati alla politica che possano governare questo Paese? Alitalia, Ilva, legge finanziaria sono alcuni esempi di come ci stanno governando. Per non parlare del tentativo di un gruppetto di parlamentari di raggiungere il numero minimo per fare il referendum contro la legge che riduce il numero di eletti alle due camere. Un esempio pietoso di una banda di sfaccendati e mantenuti dai cittadini, che non sanno lavorare e non vogliono perdere lo scranno. Incredibile e irrazionale. Ingiusto e deprecabile. Vergogna immensa! Spero che ci siano le elezioni in primavera, dopo la conquista da parte della Lega dell’Emilia-Romagna. Si uniranno le elezioni politiche nazionali con il referendum per annullare la legge per la riduzione dei parlamentari. Poi speriamo che vada al potere un Governo forte e si possano fare politiche serie, in un’ottica di sviluppo. Non ho citato, poi, un tema mondiale importantissimo: la crisi ambientale. Vorrei esprimervi il mio parere su alcuni passaggi, prendendo spunto delle note espresse da un grande economista veneziano: il prof. Carlo Carraro, direttore scientifico della Fondazione Nordest. Dice Carraro: “Il comportamento degli umani di fronte ai pericoli per la nostra sopravvivenza dovuti ai cambiamenti climatici è paradossale. Più conosciamo, più abbiamo evidenzia scientifica della gravità del problema, e più le emissioni di gas ad effetto serra continuano a crescere.”

Questo è il paradigma paradossale che ha preso la testa di moti governanti, Trump in testa. Nonostante più di 11.000 scienziati di tutto il mondo abbiano sottoscritto un appello per applicare il trattato sul clima sottoscritto a Parigi. Dice ancora Carlo Carraro: “Il cambiamento climatico non è un problema di domani, né un problema delle future generazioni. Non è soltanto un problema ambientale, né un pericolo per il nostro pianeta. Il cambiamento climatico è già oggi soprattutto un problema sociale e economico. Responsabile di una perdita di prodotto lordo pari a 190 miliardi di dollari all’anno. Lo 0,25% del PIL Mondiale”. Una notizia sconvolgente che pochi politici sanno o se la conoscono, se ne fregano altamente. Quali possono essere gli obiettivi per una strategia di difesa? La possibilità da un lato ridurre le emissioni, dall’altro adattarci ad un clima che inevitabilmente cambierà. È una corsa contro il tempo. Vincerà l’uomo, con le sue capacità di sviluppo tecnologico? Oppure perderà l’uomo, insistendo su una crescita basata sull’uso di combustibili fossili? C’è chi pensa che il cambiamento tecnologico stia offrendo nuove importanti opportunità. I cambiamenti climatici potrebbero essere più lenti di quelli tecnologici: crollo del costo delle

rinnovabili, espansione delle capacità di energy storage, nuovi metodi di cattura della CO2, digitalizzazione e robotizzazione di molte attività economiche, grandi guadagni di efficienza nella logistica e nei trasporti e di miglioramenti nelle tecnologie di adattamento. Ma quanti capitali servono all’anno? Gli investimenti annui in infrastrutture energetiche sono calcolati in circa 1600 miliardi. Da dove possono venire le risorse? L’efficienza energetica riduce la spesa energetica…Si possono eliminare i sussidi ai combustibili fossili, si possono usare le entrate dalla vendita dei permessi di inquinamento (EU ETS). Le entrate generate dalle aste di permessi sono circa 15 miliardi di euro (nonostante solo una piccola parte dei permessi sia messa all’asta, n.d.r.). Potrebbe facilmente salire a 150-200 miliardi. Risorse che potrebbero servire per una rapida sostituzione degli impianti di produzione ad energia fossile, per nuove infrastrutture per la transizione energetica quali smart grids (reti elettriche intelligenti, distributori per auto elettriche) e per nuovi servizi di trasporto pubblico carbon free. Con le nuove politiche energetiche (oltre a quelle di riduzione di CO2) si potrebbero ottenere: l’implementazione di tante buone pratiche di efficienza energetica, maggiore occupazione, una migliorata competitività, minori costi dell’energia, una crescita economica, aria più pulita e trasporti pubblici più efficienti nelle città. Insomma, sviluppo continuo di nuove tecnologie. Un modo di ragionare non catastrofista. Non perdetevi questo libro: “Raphael” di Giuliano Pisani. Un giallo sulla vita di Raffaello.

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il dorsale

di Gian Paolo Pinton

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ON THE ROAD

Hot Road la passione diventa elettrica

C’è un futuro elettrico anche nel mondo hot road, che tanto va di moda negli Stati Uniti. Al Sema Show di Las Vegas, la Chevrolet ha presentato il concept E-10 che ha fatto impazzire i visitatori. Basato su un pickup C-10 del 1962, utilizza componentistica derivata dall’attuale Chevrolet Bolt ed è mosso da un propulsore EV da 450 Cv. Per l’alimentazione impiega due pacchi batteria da 400 Volt e complessiva capacità di 120 kWh. Trazione posteriore e cambio automatico completano il quadro tecnico di questo cassonato del passato, proiettato al futuro. Realizzato con 18 settimane di lavoro, lo studio Chevy è perfettamente funzionante e accelera da 0 a 100 km/h in poco più di 5 secondi. Il guidatore può scegliere se simulare il rumore di un motore V8, viaggiare nel completo silenzio o selezionare una delle altre tre sonorità disponibili, compresa quella di un’auto da corsa. A livello stilistico da segnalare l’assetto ribassato, i cerchi da 20” all’anteriore e da 22” al posteriore, i proiettori a Led e il simbolo della Casa illuminato. All’interno, il pannello strumenti originale è stato aggiornato con l’inserimento di schermi per la visualizzazione della carica delle batterie e del funzionamento della “power unit”. Il resto della cabina è stato restaurato e riportato ai fasti originali, con l’adozione di rivestimenti in pelle per la selleria.

CALIFORNIA, a fuoco l’atelier di Benton Un disastroso incendio, non legato a quelli che hanno ultimamente devastato la California, ha completamente distrutto ad Anaheim, il complesso della Benton Performance, un noto specialista nelle riparazioni e restauri di auto e truck d’epoca e da collezione. Secondo quanto riferisce il magazine Road & Track, che ha parlato con i responsabili dell’Anaheim Fire And Rescue, le fiamme hanno avuto origine da un pick-up Ford F-150 del 2016, che era parcheggiato a fianco dei capannoni, e da lì si sono rapidamente propagate all’intero edificio della Benton Performance. I danni, e non solo economici, sono ingenti: oltre a preziosi ricambi e parti staccate per il restauro di vetture d’epoca, sono bruciate completamente alcune Porsche da collezione (tra cui una rara Porsche 912 E, appena restaurata e destinata a un museo), un pick-up Ford T del 1928, e diversi modelli di pick up tra 1l 1930 e il 1960. Ad alimentare le fiamme, che hanno provocato danni per oltre 3 milioni di dollari, anche la presenza di un deposito di cerchi ruota in magnesio, un metallo che una volta incendiato raggiunge temperature altissime con effetti ‘esplosivi’ paragonabili a quelli che si verificano negli spettacoli pirotecnici.

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NISSAN punta e su

Titan Frontier

Anche Nissan ha voluto dire la sua al SEMA il Salone americano specializzato in accessoristica e trasformazioni, con due visioni “pompate” dei suoi pick-up Titan e Frontier. Anche Nissan, come altri costruttori, ha un catalogo di accessori con i quali personalizzare l’aspetto di un veicolo o migliorarne la funzionalità. Di questi accessori è dotato il pick-up full-size Titan che riceve quattro luci a LED da montare sul tetto, un predellino per salire nel cassone, una paratia per fermare i carichi lunghi, tappetini facilmente lavabili, parafango maggiorati e luci a LED negli specchietti ad illuminare la soglia d’accesso. Il Desert Runner è uno fra i 5 allestimenti disponibili per il mid-size pick-up Nissan Frontier che in questa trasformazione conserva solo il nome oltre a essere la base per questo esemplare unico assai più grintoso e distintivo. L’elaborazione parte dal motore, perché al posto del V6 4.0l c’è un V8 5.6l, per di più sovralimentato tramite un turbo Garret GTX3584RS, e arricchito da nuovi alberi a camme, pistoni e valvole, oltre naturalmente al sistema di scarico maggiorato. In questo modo si superano i 600 CV di potenza in abbinamento al cambio manuale. Nissan e il preparatore MA Motorsports hanno rivisto (parecchio) le sospensioni, disegnato fascioni ad hoc e scelto pneumatici specifici per l’off-road, che regalano a questo pick-up un aspetto decisamente aggressivo.


ON THE ROAD

HYUNDAI punta

sui pesanti a idrogeno L’idrogeno deve ancora dimostrare tutte le sue potenzialità ma già gode del consenso di molti Costruttori che hanno deciso di investirci. Per esempio la coreana Hyundai con il programma FCEV Vision 2030, per il quale sono stati stanziati 6,4 miliardi di dollari. Al North American Commercial Vehicle (NACV) Show, ad Atlanta, il Gruppo, con la presentazione del prototipo di camion Hyundai HDC-6 Neptune, dimostra di voler essere ben presente anche nel difficile, ma interessante, settore del trasporto pesante. Si tratta infatti di un camion di grandi dimensioni, Classe 8, che dispone della tecnologia delle celle a combustibile. Se dal punto di vista tecnico la Hyundai è stata molto avara nella diffusione dei dettagli, dal punto di vista estetico l’HDC-6 Neptune presenta delle linee moderne e pulite. Molto particolare il parabrezza che avvolge completamente la cabina. Ma non finisce qui, Hyundai ha presentato anche un rimorchio refrigerato concepito per il trasporto di quei prodotti che hanno bisogno di mantenere la catena del freddo. Il rimorchio è stato sviluppato in collaborazione con Air Liquide e utilizza un efficiente sistema di refrigerazione criogenico ad azoto in grado di abbassare di quasi il 90% le emissioni di CO2.

CAPITOL CHRISTMAS TREE, quest’anno è toccato a un Kenworth

È toccato a uno speciale Kenworth W990, con una grafica elaborata e coinvolgente, l’onere e l’onore di trasportare il 55 ° albero di Natale del Campidoglio degli Stati Uniti. Il trattore, agganciato a un rimorchio sul quale è stato caricato l’abete “presidenziale”, ha viaggiato dalla Foresta Nazionale di Carson, nel New Mexico, dove si è svolta la tradizionale “Cerimonia del taglio degli alberi” fino a Washington dove, sul prato occidentale del Campidoglio degli Stati Uniti, a Washington DC, si è svolta l’altra cerimonia, quella che ufficialmente sancisce l’arrivo del Natale: la “Cerimonia di illuminazione degli alberi”. Il tema di quest’anno è “Delivering Enchantment” (incantesimo). Sul cofano c’è la bandiera del New Mexico accanto alla famosa Ship Rock, una montagna roccia di montagna alta 2.2 metri che ricorda un clipper del XIX secolo. Sulla porta e sulla cabina, il Campidoglio degli Stati Uniti. Disegnato con un albero di Natale, con la scritta: “From the Land of Enchantment to Enchanting the Nation” (dalla terra dell’incanto per incantare la Nazione). Per la cronaca il Capitol Christmas Tree di quest’anno è un abete rosso di 20 metri.

Il GLADIATOR va alla guerra Si chiama Jeep Gladiator Extreme Military-Grade Truck (per gli amici XMT) Concept e nasce dalla cooperazione fra AM General, il creatore della Hummerto per capirci, e FCA. L’idea prende forma dall’intenzione di creare un nuovo veicolo tattico leggero, ideale per impieghi nelle comunicazioni in zone di guerra, ma nei piani di AM General ci sono anche allestimenti per mission diverse, come il trasporto di materiale o come veicoli di controllo. “Questa nuova avventura – ha detto Andy Hove presidente e CEO di AM – ci offre l’opportunità di mostrare la nostra esperienza in veicoli tattici leggeri e aiutare la FCA a sfruttare tutte le potenzialità del Gladiator esplorando anche nuovi mercati”. AM General non fornisce molti dettagli sul Gladiator XMT, se non di aver aggiunto componenti di natura militare, disponili anche in commercio per migliorare la capacità della Jeep. Le motorizzazioni sarebbero mantenute sia benzina che Diesel. AM General chiarisce che questo concept esiste solo per valutare l’interesse dei clienti e raccogliere feedback. Fino a quando non arriveranno degli ordini non ci dobbiamo quindi aspettare di vedere alcuna Jeep Gladiator sui campi di battaglia. In ogni caso se ci dovessero essere delle commesse i primi esemplari non sarebbero pronti prima della seconda metà del 2020.

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OE g g g

TEST drive

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RUOTE INDUSTRIALI

DAF

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Un gran

CAMION

per un gran volume A

confermare che si tratta di un veicolo “anomalo” per il mercato italiano si comincia dalla massa totale a terra di 40 tonnellate, quindi in conformazione europea. Ma sarà la bella colorazione, saranno le dimensioni importanti, il DAF XF 530 FAN non passa inosservato nella piazzola dell’area di servizio di Assago, sulla tangenziale milanese, da dove sta prendendo il via il nostro test. Per la prova abbiamo individuato un percorso con una netta prevalenza di tratti autostradali, sia pianeggianti, da Assago a Novi Ligure, sia appenninici per raggiungere e rientrare da Genova sull’autostrada del Turchino. Il ritorno si è svolto sul medesimo percorso fino a Tortona, per poi affrontare una sessantina di chilometri misti tra autostrada e viabilità ordinaria fino a Parma, dove abbiamo ripreso la Milano-Genova e quindi la tangenziale milanese fino ad Assago. Alla guida ci siamo alternati con il driver della Casa e dai riscontri si può notare

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come la maggiore conoscenza del veicolo di quest’ultimo abbia avuto un’incidenza sui consumi che si sono attestati comunque su livelli di assoluto interesse. Da notare che non ci sono strumenti dedicati a bordo per il controllo dei consumi e quindi ci dobbiamo affidare al computer di bordo, riservandoci però un controllo alla fine sul gasolio realmente consumato che comunque si è differenziato di nulla con quello

rilevato dallo strumento (93,4 litri contro 93,3), a conferma che il computer di bordo è affidabile. Al rabbocco il consumo di urea è stato di 4 litri precisi. Allora vediamo per tratti il nostro percorso.

CONDIZIONI DELLA PROVA TRAFFICO

scorrevole

METEO

v ariabile, con qualche spruzzo di pioggia

TEMPERATURA 14°C - 20°C


Un allestimento anomalo per il nostro mercato, ma proprio per questo un test particolare per il DAF XF 530 FAN che, provato in condizioni diverse e con diversi “piedi”, ha dato prova di grande versatilità di

Ted Morbido

S CU

FO

CHE LUSSO! L’allestimento della cabina Super Space Cab è di quelli che è difficile immaginare più ricco e accessoriato, raffinato ma anche pratico.

STEP

1

AUTOSTRADA IN PIANURA

Poche centinaia di metri in tangenziale e poi siamo subito sulla A7, traffico scorrevole e cruise control a 85 km/h. Nei saliscendi il veicolo si mette in folle per risparmiare carburante e il viaggio

prosegue senza particolari segnalazioni, se non una nota di merito per l’eccellente ergonomia del posto di guida e più in generale per il comfort percepito in cabina. La climatizzazione è affidata a un nuovo modulo molto chiaro e

intuitivo nelle regolazioni, anche se un po’ in basso rispetto alla vista in marcia dell’autista, ma non è un problema perché il sistema di regolazione della temperatura è particolarmente efficiente e non è necessario intervenire frequentemente. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUOTE INDUSTRIALI

DAF STEP

2

SULL’APPENNINO

Prende la guida il demodriver della Casa nell’area di servizio Marengo all’altezza di Novi Ligure e ci si avvia verso la Alessandria-Genova per affrontare il tratto appenninico del Turchino. La riserva di potenza del DAF XF 530 FAN si fa sentire e la salita prosegue più “frenata” dai limiti di velocità che non da quelli topografici. CU FO S

STEP

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GRAN VOLUME Con i suoi 18 metri di lunghezza e la conseguente capacità di carico, questa è la conformazione più capiente per un veicolo industriale.

RITORNO SEMPRE DAL TURCHINO

vicino ai 1500 giri evidenzia come il passaggio all’11ª sia prossima anche se non si concretizza: inevitabili le ricadute sui consumi, anche se alla fine il risultato globale è buono. In compenso alla fine del tratto appenninico di ritorno il divario con il driver DAF è meno marcato rispetto a quanto ci si sarebbe dovuti aspettare, segno che gli ausili alla guida hanno ben supportato un driver un po’ meno esperto.

Di nuovo noi alla guida. Anche nei punti di maggiore pendenza, mai il DAF XF 530 FAN scende sotto la 10ª marcia e anzi per lunghi tratti il regime di rotazione

US

SONO COME TU MI VUOI FOC In fase di ordine i moduli dei tre interruttori possono essere posizioni come meglio aggrada all’autista, un’utile personalizzazione.

STEP

4

TRA AUTOSTRADA E CAMPAGNA

Di nuovo il demodriver DAF alla guida per un tratto misto, con un inizio autostradale e un epilogo sulla tangenziale di Parma, dopo aver attraversato

TEST drive 24

AUTOSTRADA

AUTOSTRADA

AUTOSTRADA

AUTOSTRADA/STATALE

ads Assago-ads Marengo Nord

ads Marengo Nord-Genova Prè

Genova Prè-ads Marengo Sud

ads Marengo Sud-Parma

77,7 km

59,0 km

59,0 km

65,2 km

1

2

3

4

78,6 km/h

66,6 km km/h

63,8 km/h

58,6 km/h

TEMPO

TEMPO

TEMPO

TEMPO

CONSUMO

CONSUMO

CONSUMO

CONSUMO

58

20,9 l • 3,7 l/100 km

52’

17,8 l • 2,9 l/100 km

55’

22,4 l • 2,6 l/100 km

1h05’

19,6 l • 3,3 l/100 km


la campagna dell’Oltrepò pavese. Traffico ancora scorrevole e consumi allineati alle aspettative, nonostante la mole del DAF XF 530 FAN non fosse semplice da gestire tra le numerose rotonde, semafori e dissuasori incontrati sul tragitto extraurbano.

NUMERI CHE CONTANO

STEP

5

ANCORA AUTOSTRADA

Chiusura sempre del driver DAF nel tratto finale misto tra autostrada e tangenziale dove, nonostante un traffico come al solito intenso ma scorrevole sulla tratta milanese, si mette a segno il miglior dato sui consumi

Dimensione cuccetta 80/70 x 220 cm Altezza tunnel 15 cm Altezza cabina (sul tunnel) 210 cm Profondità cabina 207 cm

AUTOSTRADA/TANGENZIALE

36,1 km

PERCORSO TOTALE

297 km

VELOCITÀ MEDIA

65,3 km/h

5 TEMPO

4h 31’ 93,3 l

CONSUMO

52,5 km/h TEMPO

41’

CONSUMO

12,6 l • 4,1 l/100 km

CONSUMO MEDIO

3,2 l/100 km

F

Parma-ads Assago

US OC

SUPERASSISTITO Con tutte le dotazioni a disposizione l’autista si sente davvero tutelato in ogni momento del viaggio, non è una novità ma sapere che ci sono rassicura.

che, come già detto, evidenzia come la profonda conoscenza del veicolo e dei suoi apparati di ausilio alla guida possa avere delle importanti ricadute in termini di risparmio di carburante.

DAF XF 530 FAN, IN CABINA

Già elogiata l’ergonomia del posto guida e la possibilità di conformare i comandi secondo le proprie esigenze, c’è comunque da sottolineare come il veicolo in prova sia un “quasi” full optional e quindi molte delle dotazioni apprezzate probabilmente non troveranno spazio su modelli destinati a una grande flotta. Comunque, le misure sono quelle per tutti e quindi la cuccetta è decisamente ben dimensionata e comoda, così come l’altezza in cabina è a prova di pivot. La dotazione di luci interne è persino eccessiva e i controlli nella zona notte completi per avere tutto sotto controllo quando si riposa. Quanto alla qualità dei materiali è di buon livello, decisamente elevata per i sedili. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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LE GRANDI INTERVISTE

MARCO ANTONINI

Veicoli nuovi per

antichi valori Citroën compie 100 anni e in un secolo di storia mantiene la sua capacità di rinnovarsi secondo le esigenze dei tempi. Marco Antonini, Direttore Generale di Citroën Italia, ci parla dei risultati raggiunti e delle sfide per il futuro di

Luca Barassi

C

elebrare 100 anni di storia e di successi comporta una organizzazione mondiale ed un coordinamento che solo un marchio come quello di Citroën può mettere in campo. Non potrebbe essere altrimenti, d’altronde, vista la straordinaria visione e sensibilità comunicativa del suo fondatore, André Citroën. Marco Antonini, da poco più di un anno alla guida del brand in Italia, se lo ricorda ogni giorno, dal momento che nel suo ufficio, dove lo abbiamo incontrato per parlare di mercato e di strategie future, domina una mirabile gigantografia in bianco e nero che riproduce l’illuminato imprenditore impegnato con alcuni collaboratori, probabilmente nel suo studio parigino. “Il riscontro che abbiamo avuto a livello globale – esordisce Antonini – nel festeggiare questa ricorrenza testimonia l’iconicità del nostro brand. Un successo quasi inaspettato o, quantomeno, superiore alle più rosee aspettative. Un riscontro che ci inorgoglisce fortemente e che ci lega ancora di più ai valori, etici e industriali, che André Citroën ha dettato già dal 1919”.

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TRASPORTARE OGGI  dicembre 2019/gennaio 2020

Marco Antonini


Il Citroën Jumpy sarà il primo veicolo commerciale della Casa francese ad avere una versione 100% elettrica.

IL DNA DELLA MARCA

Rinnovare continuamente la propria gamma adattandola alle diverse epoche percorse in 100 anni è la base del successo di Citroën in tutto il mondo, un marchio che non si è ancorato alle straordinarie innovazioni del passato ma anzi è riuscito a valorizzare le proprie ricerche e sviluppi in tutti questi anni, mettendo ancora oggi sul mercato veicoli all’avanguardia e che guardano al futuro come la C5 Aircross hybrid plug-in di prossima presentazione e, per quanto riguarda i veicoli commerciali, il Jumpy Full Electric che sarà disponibile nel 2020. “La coerenza di messaggio e di interpretazione del brand attraverso i propri prodotti c’è stata in tutti questi 100 anni e continuerà ancora. Il DNA della marca si declina non solo dal punto di vista di prodotto, ma anche dal punto di vista di comunicazione”.

CITROËN CRESCE PIÙ DEL MERCATO

Nell’ambito delle autovetture, Citroën Italia cresce del 4,5% in controtendenza alla flessione del mercato e raggiunge la quota del 4,6%. Il segmento dei veicoli commerciali, intendendo le masse inferiori alle 3,5 tonnellate, sta spingendo molto, anche grazie ai ritrovati incentivi e alla crescita del noleggio a breve. In un mercato dei veicoli commerciali che a fine ottobre cresce del 6,3%, Citroën Italia ha raggiunto ottimi risultati, grazie alla sua gamma di veicoli rinnovati, in grado di rispondere alle esigenze dei professionisti, piccole e medie imprese, che trainano questo mercato in Italia. “Per quanto riguarda i veicoli commerciali, in questi 10 mesi, possiamo ritenerci decisamente soddisfatti – conferma il manager milanese – su tutta la gamma veicoli. In particolare le migliori performance sono quelle del nostro Berlingo Van che ha saputo rinnovarsi profondamente, in un segmento di mercato che è cresciuto circa del 6%. Il segmento di

Jumpy ha fatto registrare invece una crescita superiore al 13% mentre quello di Jumper è cresciuto oltre il 10%”. Performance che potrebbero anche migliorare, seppur leggermente, dal momento che novembre e dicembre sono mesi importanti per il mondo dell’artigianato e della piccola e media impresa. “Sì, e naturalmente contiamo di crescere anche noi, soprattutto grazie ad una gamma commerciale completamente rinnovata che ha visto, come ultimo nato, il Nuovo Berlingo Van che ha decisamente rivoluzionato il concetto di van, non solo all’interno del nostro marchio”. Numeri che fanno ben sperare per il futuro, anche se molto, come sappiamo sarà influenzato dallo scenario politico ed economico in cui si troverà l’Italia. “Gli indicatori – continua Marco Antonini – prevedono un mercato in sostanziale stabilità rispetto al 2019. Va detto, però, che anche alla fine dello scorso anno era stata fatta una previsione simile che poi, fortunatamente, si è rivelata sbagliata. Quindi siamo fiduciosi anche per il 2020”. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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LE GRANDI INTERVISTE

MARCO ANTONINI IL 2020 SECONDO CITROËN

“Nel 2020 Citroën darà il via alla propria offensiva nel mondo dell’elettrificazione. Il primo prodotto che entrerà in campo è il nostro SUV C5 Aircross, un hybrid plug-in che abbina i 180 cv del motore termico agli 80 kW del motore elettrico, per una potenza complessiva di 225 cv, in grado di sviluppare 320 Nm di coppia disponibile. Subito dopo, arriva il Jumpy Full Electric e poi, nel 2021 anche il Berlingo Van avrà la sua versione elettrificata”. Una scelta, quella di Citroën in termini di tecnologie alternative molto chiara e che, per i suoi Veicoli Commerciali sposa una motorizzazione 100% elettrica. Un’offerta destinata ai professionisti, che propone diversi vantaggi: un livello di comfort di riferimento, costi di utilizzo controllati, la possibilità di accedere al centro città, la capacità di garantire le consegne “dell’ultimo miglio” e soddisfare le esigenze delle attività di e-commerce in costante sviluppo. “La nostra scelta è stata dettata prima di tutto da un aspetto pratico, ovvero dalle regolamentazioni imposte dalle istituzioni anche per i veicoli commerciali, ma anche da una logica etica del brand che vuole fare tutto ciò che è possibile per ridurre le emissioni nocive nell’aria. Ecco perché entro il 2025 Citroën arricchirà tutta la sua gamma con un modello”. Un impegno importante e ambizioso, considerando che partiamo da una quota di mercato dell’elettrico dell’1,2% a livello europeo e addirittura dello 0,5% in Italia. Le Case stanno investendo molto in questa direzione, ma affinché cambi la cultura degli automobilisti e di conseguenza il peso delle motorizzazioni utilizzate, è necessario anche altro.

FIOCCO ROSA CON CITROËN

Il Nuovo Berlingo ha assunto il family feeling del marchio, rivoluzionando il concetto di van.

“La spinta deve avvenire da più parti – commenta Antonini – Dall’alto, ovvero dai Costruttori che mettono a disposizione la tecnologia, dal basso, ovvero dagli utilizzatori finali ma serve l’apporto di un terzo interlocutore, cioè le Istituzioni. A livello di infrastrutture, infatti, siamo molto indietro, soprattutto in Italia rispetto agli altri Paesi europei. Quindi c’è una sorta di paura da parte dei clienti nell’affrontare una mobilità elettrica con difficoltà di ricarica e autonomia di guida. Va detto però che sicuramente il numero di veicoli elettrici da qui ai prossimi anni sarà notevolmente superiore. La velocità dello sviluppo del mercato dell’elettrico è fortemente legato all’incremento delle infrastrutture di ricarica”.

IL RUOLO DEI CONCESSIONARI

Il compito dei Dealer è e sarà sempre di più quello di far metabolizzare al mercato il mondo dell’elettrificazione, dato che oggi c’è decisamente confusione e incertezza.

CELEBRAZIONI

Moltissimi gli eventi in tutto il mondo per i 100 anni di Citroën, con il culmine raggiunto in occasione del mega raduno di Parigi al quale hanno partecipato 11 mila appassionati che hanno portato oltre 5000 vetture storiche marchiate dal Double Chevron. In Italia però va segnalata una iniziativa davvero originale e significativa. La filiale italiana, infatti, ha destinato una C3 al primo bambino/a di nome “Andrea” che fosse nato/a nel mese di giugno. È stato scelto questo mese per il preciso collegamento alla storia della Marca: a giugno 1919, infatti, fu commercializzata la Type A, la prima vettura Citroën, la prima vettura costruita in serie in Europa. Per questo, il mese di giugno è quello che ha segnato la nascita dell’attività commerciale della Marca. Il caso ha voluto che Andrea fosse una bellissima bambina la cui famiglia ha ricevuto in dono l’automobile. 28

TRASPORTARE OGGI  dicembre 2019/gennaio 2020

Marco Antonini, il cui percorso professionale lo ha visto molto impegnato nell’ambito dello sviluppo della Rete, ha le idee molto chiare in tal senso: “Formazione e specializzazione sono due elementi strategici per fidelizzare i nostri clienti e aumentare la penetrazione nel mercato, proprio in questo momento in cui si sta andando nella direzione dell’elettrico. Si tratta della prima grande vera rivoluzione nel mondo dell’auto dopo la nascita del motore a scoppio. Serve quindi che tutti gli attori di questo mercato siano pronti e preparati a trasferire agli utenti i vantaggi e i valori della nuova tecnologia”. Quasi 110 concessionarie in Italia di cui 38 Business Center, ovvero dealer con una particolare specializzazione verso le esigenze del cliente professionale. Questo è il quadro della Rete Citroën alla quale Marco Antonini e il suo staff vogliono rivolgere un progetto di specializzazione e qualificazione che vada a creare un valore aggiunto a disposizione del cliente finale. “Consulenti e non venditori. L’obiettivo è far rendere cosciente il cliente delle proprie esigenze per poter scegliere il veicolo più adatto. Per questo andremo a formare a cascata tutta la rete su ogni soluzione disponibile, su ogni configurazione e su tutte le tecnologie in dotazione, pur mantenendo alcuni centri, i già citati Business Center, dove la competenza verso l’imprenditore deve essere ancora più elevata. Ma non esiste una parte del nostro territorio che non meriti attenzione da questo punto di vista”. Una strategia che vuole dare a tutti gli imprenditori la possibilità di operare in questo settore.


Gli altri parlano. Uno solo passa ai fatti. Il nuovo Actros. Predictive Powertrain Control. Con il nuovo Actros il consumo di carburante si riduce ulteriormente e viaggiare diventa ancora piĂš conveniente ed ecologico: oltre al sistema di posizionamento satellitare, questa versione evoluta del sistema utilizza cartine stradali digitali piĂš dettagliate e migliora il comportamento di marcia durante il funzionamento del sistema di regolazione della distanza adeguando lo stile di guida in base alle limitazioni di velocitĂ , agli incroci e alle rotatorie memorizzati. www.mercedes-benz-trucks.com


RUOTE COMMERCIALI

RENAULT

Van,

Dal divano al il passo è breve

Sono passate pochi mesi dalla presentazione internazionale portoghese e Renault Veicoli Commerciali porta in Brianza il Nuovo Trafic e il Nuovo Master. Rinnovati nel design e nei motori, i nuovi van brillano per l’innovazione e il tailor-made

Federica Lugaresi

P di

er quale motivo una Casa costruttrice dovrebbe organizzare una conferenza stampa presso una rinomata fabbrica di divani brianzola? Il mistero è presto svelato: il sistema imprenditoriale della Brianza, con le sue imprese attive, costituisce una realtà importante del tessuto economico del nostro Paese. La zona è quindi tuttora caratterizzata da una radicata presenza manifatturiera e artigiana ed anche la LIVING DIVANI ha la prerogativa e si

distingue per innovazione e prodotti su misura, in grado di soddisfare le esigenze più disparate, proprio come fa la Casa francese con i suoi veicoli.

LA QUARTA GENERAZIONE

Trafic e Master sono due quarantenni, il cui primo lancio è avvenuto nel 1980. Da allora ne sono stati venduti in tutto il mondo oltre 4,4 milioni di unità e oggi si presentano completamente rinnovati in connettività, motorizzazioni, design e comfort. Ma andiamo con ordine e vediamo di

riassumerne le caratteristiche principali (potete riprendere gli approfondimenti su Trasportare Oggi di agosto-settembre, n.d.r.) Intanto vediamo le motorizzazioni che sono più potenti ma anche risparmiose e perfettamente allineate con l’esigenza di essere più green. Sul nuovo Renault Master, il motore 2.3 DCI diventa al 100% Twin Turbo, con potenze che vanno da 130 a 180 cv (quest’ultima la più potente di sempre) e coppia fino a 400 Nm che garantisce una maggiore elasticità. La novità più interessante è

NUOVO MASTER Disponibili più di 400 versioni a listino grazie al mix and match di: ▶ Trazione anteriore e posteriore ▶ Carico da 2,8 a 4,5 t ▶ 3 altezze e 4 lunghezze

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TRASPORTARE OGGI  dicembre 2019/gennaio 2020

NUOVO TRAFIC Disponibili 100 versioni a listino: ▶T rasporto merci e trasporto persone, da 6 a 9 posti ▶ Carico da 2,7 a 2,9 t ▶ 2 altezze e 2 lunghezze ▶ Anche con cambio EDC

FOCUS

CUCITI SU MISURA


ALLA CARICA…DI IDROGENO! Elettrificati e “idrogenati”: Renault estende l’utilizzo dei propri veicoli commerciali elettrici grazie alla tecnologia a idrogeno che, in partnership con la filiale del Gruppo Michelin Symbio, è stata testata a partire dal 2014. I veicoli quindi sono dotati di pila a combustibile (fuel cell) che incrementa l’autonomia e garantisce una potenza elettrica e termica pari a 10 kW, consentendo di portare l’autonomia di Renault MASTER Z.E. Hydrogen e Renault KANGOO Z.E. Hydrogen a più di 350 km; consentendo di coprire anche le grandi distanze sino alle zone periurbane. Renault MASTER Z.E Hydrogen, il cui lancio è atteso per il primo semestre del

LA FORZA STA NEL “TAYLOR MADE”

Tornando ai nuovi Trafic e Master invece, possiamo senza dubbio affermare che il loro punto di forza sia la possibilità del “su misura” per ogni tipo di cliente e sua esigenza. L’offerta dei tipi di carrozzeria è ampia: furgone, telaio doppia cabina, telaio, pianale, furgone cassonato fanno del Master un mezzo assolutamente versatile con più di 400 versioni disponibili per il mercato italiano. Idem per il Trafic – sia per trasporto persone che che questi propulsori – tutti Euro 6dtemp EVAP ISC – consentono di risparmiare fino a 1l/100 Km di carburante (calcolo effettuato su una media di tutti i veicoli e dipendente esclusivamente dalla tecnologia del motore stesso). Anche il nuovo Renault Trafic è dotato di una nuova gamma di propulsori DCI da due litri (decisamente più consoni all’utilizzo cittadino) che permettono un risparmio di carburante sino a 0,6l/100 km. Qui il turbocompressore a geometria variabile consente un aumento della potenza e della coppia rispettivamente fino a 170 cv e 380 Nm. Ovviamente quando si parla di sostenibilità si deve pensare anche alla trazione elettrica. Ricordiamo che la Losanga è già leader in questo tipo di propulsione e dalla Casa ci garantiscono che entro la fine del 2022 tutta la gamma sarà elettrificata: intanto si sta lavorando sul Trafic (il Master Z.E. è già una versione 100% elettrica), ma senza dubbio il diesel verrà mantenuto in gamma. Ci è stata fatta anche una piccola rivelazione: Renault farà grandi numeri in Cina con il Renault City KZE, un veicolo sviluppato per il trasporto urbano.

LISTINO PREZZI NUOVO TRAFIC ICE dCi 95 E6 C da 24.330€ L1 H1 T27 ICE dCi 120 E6 d Temp Evap 25.030 € NUOVO MASTER ICE dCi 135 E6 d Temp Evap da 25.900€ L2 H2 T35 ICE dCi 135 E6 d Temp Evap 28.700 €

GREEN 2020, triplicherà il suo livello di autonomia, passando da 120 a 350 Km, e si declinerà in furgone (2 versioni) e telaio (2 versioni). I due serbatoi di idrogeno posizionati sotto la scocca, non ne riducono il volume di carico che va da 10,8 m3 a 20 m3, con un ragionevole aumento di peso di 200 kg. Da fine 2019, Renault KANGOO Z.E. Hydrogen proporrà la migliore autonomia reale tra le furgonette elettriche: 370 km (230 km WLTP con Kangoo Z.E.). La vendita di questo veicolo, dotato di un volume di carico di 3,9 m3, nonostante l’incremento di peso pari a 110 kg, è prevista in Francia ad un prezzo di € 48.300 + IVA (compreso l’acquisto della batteria, esclusi gli incentivi pubblici). merci – che propone oltre 200 versioni disponibili nella gamma Italia con due lunghezze e tre altezze. Proporre veicoli commerciali assolutamente versatili è decisamente un plus. Renault Pro+ è il marchio specialista del Gruppo Renault che accontenta i clienti soddisfacendone le esigenze, proponendo loro soluzioni adeguate e su misura. Ciò è possibile grazie ad un network di allestitori – identificato da una rete di quasi 400 punti di allestimento autorizzati in 30 paesi – in grado di preparare i

veicoli in funzione delle esigenze specifiche degli operatori professionali. Sotto lo stesso cappello, viene proposta anche una rete specializzata (vendita e post-vendita) di 661 centri Renault Pro+ in 39 paesi (che rappresentano circa il 25% dei punti di vendita Renault), dedicati a una clientela professionale e conformi a standard elevati; in aggiunta ad un centro di ingegneria, dedicato ai veicoli commerciali, con sede a Villiers-Saint-Frédéric, in Francia. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUOTE

MERCEDES

EPOCA

di un’ Settant’anni fa la Germania risollevò la sua economia anche grazie all’impiego di mezzi robusti e maneggevoli, tra tutti L 3500, forse il pesante della Stella più amato di sempre di

Ferruccio Venturoli

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TRASPORTARE OGGI  dicembre 2019/gennaio 2020


N

el 1950, un incremento di portata dell’autocarro Mercedes L 3250, diede vita al nuovo L 3500, uno dei più popolari musoni degli anni Cinquanta. Questo mezzo fu il primo vero punto d’orgoglio dello stabilimento di Mannheim nel dopoguerra e, nello stesso tempo, gettò le basi per una nuova dimensione cosmopolita della Stella a tre punte. Dall’inizio del 1952, infatti, l’L 3500 fu assemblato, in Argentina e dal 1954 in Brasile e in India. E in Sud America, l’importazione dei kit di assemblaggio diede il via alla costruzione del primo impianto Daimler-Benz del Continente americano.

L’INIZIO DELLA STORIA

Alla fine del 1949 questo veicolo, ancora poco più che prototipo, si affacciò timidamente sul mercato tedesco. Sembrava uno dei soliti, pragmatici, “cavalli da tiro”, della Germania Federale del nuovo miracolo economico, che proprio in quell’anno sarebbe esploso. Il leggero L 3250 con le sue 3,25 tonnellate di portata fu, infatti, il primo veicolo commerciale sviluppato ex novo nel dopoguerra, e fece il suo debutto nel maggio del ’49 alla fiera di Hannover. In linea con il clima di austerità che si viveva in quegli anni, L 3250 e il bus derivato O 3250, presentavano uno schema di progettazione semplice ma

Un bellissima versione furgonata con tanto di livrea personalizzata dell’L 3500. La carrozzeria è stata completamente riadattata per l’impiego nella distribuzione.

L’interno della cabina dell’ L 3500 come appariva all’inizio degli anni ’50, semplice ma pratica e confortevole.

resistente. Il telaio per esempio ricordava quello dell’Opel Blitz che la fabbrica aveva continuato a produrre su licenza fino al 1949. La cabina, tondeggiante e tutta in metallo, con pochi elementi in legno, somigliava molto a quelle dei vecchi camion anni ‘30. A tutto questo si deve aggiungere lo sviluppo, insieme a questi modelli, del nuovo OM 312, un sei cilindri a gasolio con una potenza di 90 CV per una cilindrata di 4,6 litri, destinato a un successo mondiale. Visti il suo eccellente rapporto peso-potenza, paragonabile a quella dei benzina, e le particolari doti Del 3500 furono realizzate molte versioni tra cui una denominata LA e che offriva la trazione integrale, ottima su terreni sconnessi.

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RUOTE

MERCEDES

Il successo dell’L 3500 fu dovuto soprattutto al buon telaio che garantiva leggerezza, robustezza e facilità d’allestimento.

di fluidità di marcia. Agli inizi del 1950 il mercato, in questa categoria, era dominato dai propulsori a benzina, tuttavia l’OM 312, diede l’avvio a una controtendenza dando al Diesel un ruolo dominante tra i camion di media portata.

AUMENTA LA PORTATA

Fu anche grazie a questo motore che il nuovo camion presentava una tara molto favorevole, ragione per cui il veicolo mantenne il nome originale L 3250, solo per pochi mesi prima di essere ribattezzato L 3500 nel gennaio 1950, con l’aumento del peso trasportabile di un quarto di tonnellata. Un’operazione resa

Versatile e maneggevole, utile anche in cantiere specie dopo l’aumento di portata da 2,5 a 3 tonnellate.

L’3500 fu anche trattore, una dimostrazione di potenza del nuovo motore diesel che garantiva 90 CV.

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L’orgoglio di aver percorso 300mila km al volante di un L 3500.

necessaria anche dalla presenza sul mercato di concorrenti (Bogward, Opel e Magirus) che offrivano questa possibilità. Sfortunatamente fu solo fino al 1955 che le sigle dei modelli indicarono la portata, da quella data in poi, questa fu sostituita con codici che indicavano semplicemente il modello. Fu così che L 3250 ribattezzato L 3500, dopo il ’55 cambiò di nuovo nome il L 311. A parte il nome il camion rimase per tutti un grande compagno di lavoro, affiancato nel 1953 da un fratello maggiore l’L 4500 (rinominato L 312), identico in tutto e per tutto tranne che per la maggiore portata. Questi due modelli diventarono istantaneamente leader di mercato nelle loro rispettive categorie e difesero la loro posizione fino al 1961, quando furono sostituiti.

VITA NUOVA LONTANO DA CASA La carriera internazionale dei camion leggeri di Mannheim cominciò alla meta degli anni ’50. India, Brasile e Argentina furono i Paesi dove l’L 3500 e i suoi successori furono prodotti per un periodo più lungo rispetto alla Germania, dove l’ultimo camion uscì dalla fabbrica nel maggio del 1961. Dal ’50 al ’61 furono prodotti un totale di 145.739 camion convenzionali più 37.366 a cabina avanzata, derivati da questi. Quasi un quarto di questi mezzi fu destinato all’assemblaggio oltreoceano. Lontano da casa l’ormai ribattezzato L 311 cominciò una nuova vita: nel 1962, TATA celebrò il completamento del 60 millesimo camion Mercedes-Benz. Dopo la scadenza del contratto di 15 anni la cooperazione con TATA continuò in maniera informale. Da quel momento TATA vendette i camion Mercedes-Benz prodotti in India con il suo marchio e senza stella sul Radiatore. Le spedizioni dei camion in kit verso il Sud America continuò su grandi numeri fino alla metà degli anni ’60, per poi scemare intorno ai primi ‘70. I Governi locali insistettero per produrre i componenti in loco così gli impianti di assemblaggio brasiliani e argentini si trasformarono in veri e propri siti di produzione, che ancora oggi occupano un ruolo primario nella rete di produzione della multinazionale (nella foto un esemplare con autoscala, destinato ai Vigili del Fuoco di Ankara).

TECNOLOGIA D’AVANGUARDIA

Esaminando più da vicino questi veicoli non appare strano che siano stati un successo fin dall’inizio. La cabina poteva contare su un sedile a tre posti e su un sistema di riscaldamento che era ancora lontano da essere uno standard perfino sulle autovetture. Le portiere si aprivano verso l’anteriore ed erano fornite di deflettori che garantivano una fresca brezza all’interno durante la stagione calda. I termini di aspetto esteriore e di tecnica (per esempio il parabrezza non diviso e il motore 6 cilindri), questo mezzo era molto avanti per la sua epoca. Per quanto riguarda le caratteristiche di maneggevolezza il produttore non temeva affatto la comparazione con le autovetture, anzi esaltava le doti dell’L 3250, accreditato di una velocità massima di 80 km/h come si legge da una brochure dell’epoca “Il nuovo camion Mercedes-Benz si adatta facilmente al moderno e veloce traffico con il dinamismo, la maneggevolezza e la velocità di un’autovettura, insieme all’economicità di un motore diesel”. Le versioni a cabina avanzata dell’L 3500 furono rese subito disponibili, ma durante tutta la prima parte degli anni ’50 non ne furono venduti che pochissimi esemplari. Inizialmente, gli allestimenti, anche i più semplici, furono affidate a partner esterni come Kassborer e Wackenhut. A partire dal 1954 in risposta alla crescente domanda, la Casa decise di produrre una serie completa di telai a cabina avanzata. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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EVENTI

SPECIALE

C ir co l a r e ! Ecomondo è la fiera di riferimento

in Europa per innovazione industriale e tecnologica relativa alla circular economy e al green. Un collettore di idee e di proposte, uno scenario per tanti, in cui il ciclo completo del rifiuto ne rappresenta il core business

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TRASPORTARE OGGI  dicembre 2019/gennaio 2020


Federica Lugaresi

“L di

a Terra è stanca. È come se stessimo raggiungendo un punto di rottura con il nostro pianeta. L’allarme lanciato dall’ultimo rapporto, diffuso dall’Ipcc, il comitato scientifico delle Nazioni Unite sul clima, non lascia spazio a dubbi e fraintendimenti. Gli scienziati dicono chiaramente che il Pianeta sta andando incontro ad un circolo vizioso innescato dai cambiamenti climatici…” È stato questo l’incipit dell’editoriale del nostro Focus Green uscito sul numero di novembre e siccome non esiste un Pianeta di scorta, ciascuno di noi deve fare la sua parte. Lo sa bene Ecomondo – il Salone delle soluzioni tecnologiche e sostenibili nonché punto di riferimento in materia di sostenibilità ambientale a tuttotondo – andato in scena dal 4 all’8 novembre con

Il Ministro Costa inaugura per la seconda volta la kermesse riminese.

la sua 23ma edizione in quel di Rimini. Italia quindi e, padrona di casa di tutto rispetto, dato che in Europa si presenta col più alto indice di circolarità (103 punti) seguita da Regno Unito e Germania. Anche per quest’anno l’edizione è stata un trionfo: una crescita del 24% della partecipazione degli operatori internazionali. Su tutti i 129.000 metri quadri del quartiere, si sono messe in vetrina 1300 imprese provenienti da 30 paesi. Per il secondo anno consecutivo Sergio Costa, Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha tagliato il nastro di apertura della kermesse dichiarando: “Ecomondo è la manifestazione più importante al mondo sul green e le tecnologie ambientali, che cresce ogni anno. È il luogo del dialogo e del confronto non solo formale ma anche sostanziale per realizzare insieme una visione in cui economia e ambiente crescono all’unisono”.

LEGGERO LEGGERO

FOCUS

Per il segmento dei leggeri Volkswagen Veicoli Commerciali è stata l’unica casa presente ad Ecomondo con un Volkswagen e-Crafter, il van ideale per le Smart City, insieme alla wall box di ricarica targata Elli. L’acronimo che sta per “electric life”, identifica la nuova azienda fondata dal Gruppo Volkswagen con l’obiettivo di posizionarsi come leader tra i provider di mobilità sostenibile, offrendo energia pulita proveniente da risorse rinnovabili, al 100% neutrale in termini di CO2. L’e-Crafter 136 CV (100 kW), con un vano di carico di 10,7 m3, una portata utile fino a quasi 1 tonnellata e un’autonomia fino ad un massimo di 160 km in ciclo urbano (WLTP), insieme alla wall box “Elli”, rappresenta un’offerta combinata per le consegne in ambito metropolitano, garantendo un’esperienza innovativa, pratica e www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI sostenibile.

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EVENTI

SPECIALE

HIGHLIGHT STATI GENERALI DELLA GREEN ECONOMY

UN FIL ROUGE PER TANTI

L’economia circolare è un sistema economico pensato per potersi rigenerare da solo, garantendo dunque la propria sostenibilità. Sicuramente è un argomento di ampio respiro che abbraccia una grandissima quantità di campi ma è il ciclo completo del rifiuto (insieme a bonifiche, acque, energia e circular city e mobility) che fa da bussola alla manifestazione. Progettare un mondo migliore – a partire dal Waste – sembra essere quindi il fine ultimo di Ecomondo. In vetrina dunque attrezzature e macchinari per la raccolta e trattamento di tutte le tipologie di rifiuto. Ma anche i brevetti e le eccellenze di mercato dei veicoli per la raccolta o smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi, delle cisterne per lo spurgo dei rifiuti pericolosi. A testimoniare di quanto il trasporto dei rifiuti su gomma in Italia e la relativa igiene ambientale siano un

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settore in crescita e che gli operatori di questo settore siano sempre più sensibili e attenti alle innovazioni tecnologiche. Ecco che le Case costruttrici (presenti quattro delle “sette sorelle” dal momento che mancavano DAF, MAN e Renault Trucks n.d.r.) trovano la loro vetrina ideale per esporre e presentare i loro ultimi prodotti in tema di trasporto sostenibile e la propria eccellenza tecnologica in materia di igiene ambientale. Abbiamo visto infatti veicoli specifici per i servizi municipali, declinati in compattatori, spazzatrici e mezzi con cassoni per i rifiuti. Vettori già green dalla nascita perché magari alimentati a carburanti alternativi, o diesel free, o capaci di risparmiare interessanti quantitativi di carburante e quindi limitare notevolmente le emissioni di CO2, o addirittura elettrici -a zero emissioni – o ibridi. Nelle pagine successive è possibile vedere le novità presentate da ogni marchio..

NON SOLO VEICOLI

Ci siamo divertiti ad andare a spasso anche per padiglioni “extra settore” e le sorprese non sono mancate. Ovviamente sempre in tema di circular economy e quindi di tutto ciò che da scarto può diventare risorsa… Ecco quindi che, presso lo stand di EcoTyre, è stato possibile toccare con mano i nuovi pneumatici verdi realizzati

Il summit verde dedicato quest’anno alla sfida climatica aveva come obiettivi il 2030 per stoppare il riscaldamento globale che potrebbe diventare la più concreta minaccia per lo sviluppo economico globale. Se si prosegue con il trend attuale delle emissioni, l’Italia rischia di avere perdite fino al 10% di PIL nella seconda metà del secolo (paria circa 130 miliardi di euro/anno). Emissioni di gas serra, risparmio ed efficienza energetica, fonti rinnovabili, mobilità sostenibile e green city sono alcune delle tematiche strategiche individuate. Nella sessione dedicata alla mobilità, Salvatore Internullo – Direttore Generale Brand PEUGEOT Italia – ha dichiarato: “Con l’obiettivo di essere tra i leader della mobilità sostenibile, Groupe PSA ha fatto della transizione energetica un asse strategico della sua ricerca e sviluppo. Per lo sviluppo dei futuri veicoli ibridi ricaricabili ed elettrici, Groupe PSA ha scelto un approccio ingegnoso e competitivo: progettare piattaforme efficienti, modulari e multi-energia. L’obiettivo al 2025 è di avere una versione elettrificata per tutti i modelli della gamma vetture e veicoli commerciali. Insomma, chi vorrà scegliere un’auto e rispettare l’ambiente non dovrà più scendere a compromessi. Una sfida senza precedenti che PEUGEOT raccoglie con grande entusiasmo e serenità, grazie alla sua lunga esperienza maturata in oltre due secoli di storia industriale durante i quali ha fortemente innovato il mercato in cui ha operato. Oggi ci troviamo di fronte ad una nuova era della mobilità, ad un nuovo modo di concepire l’automobile. Il primo passo concreto e tangibile di questa nuova era è rappresentato da Nuova PEUGEOT 208, per la prima volta disponibile anche in versione 100% elettrica”.


PIATTAFORMA TECNOLOGICA NAZIONALE DEL BIO-METANO Ecomondo e Key Energy hanno sempre incoraggiato l’interazione tra i produttori, le imprese industriali, associazioni e ricercatori, divulgando la consapevolezza del valore strategico della digestione anaerobica come “Biogas Refinery”, che è diventato uno dei principali driver della manifestazione. Luogo di riferimento per tutti gli operatori del settore, con le loro sinergie ed eccellenze tecnologiche, e per i decisori sui temi della transizione energetica e della decarbonizzazione del sistema produttivo italiano, Ecomondo ha supportato e lanciato il 9 novembre scorso la Prima Piattaforma tecnologica nazionale del Biometano. Si tratta di un volano che ha l’obiettivo di potenziare l’alleanza strategica con l’industria del gas naturale, in considerazione del biometano come punto di transizione fra energie rinnovabili ed energie tradizionali.

FOCUS

con all’interno un’innovativa mescola derivante da gomma triturata di pneumatici fuori uso. Un’applicazione del progetto “da Gomma a Gomma” che ha visto testare questi pneumatici su mezzi della flotta di EcoTyre per una serie di prove operative su strada volte a verificare pressione, consumo di battistrada, stato generale dello pneumatico, in modalità comparativa rispetto alle gomme tradizionali. Dopo aver percorso 1.500.000 chilometri gli pneumatici test montati su 20 camion e fatti lavorare in condizione di grande stress hanno mostrato caratteristiche e

abbassare notevolmente le emissioni necessarie per la lavorazione del metallo. Il Gruppo Hera ha presentato uno spazio che unisce arte e tecnologia. Per richiamare l’attenzione dei visitatori sull’importanza della tutela del mare e sull’impatto ambientale dei rifiuti non differenziati, sono state realizzate alcune specie marine attraverso l’uso di materiali di recupero: piccoli pezzi di giocattoli, cavi elettrici, lamelle di schede elettroniche, catarifrangenti di veicoli commerciali e altro. Ricordiamo, tanto per rientrare nel nostro settore, che il Gruppo Hera a Ravenna ha recentemente inaugurato il primo impianto per la produzione di biometano dal biogas della discarica. Arriviamo agli oli lubrificanti usati. 17 mesi fa è nato il CONOU, il consorzio che si occupa della raccolta e della rigenerazione degli oli usati, e che sta lavorando per migliorare la sua strategia in questo senso. durata e resistenza analoghe (e in alcuni casi migliori) a quelli convenzionali. Ora si è passati alla fase due del progetto: “da Gomma a Gomma 2.0”. Eco Tyre sta lavorando ad un aumento percentuale della gomma riciclata all’interno della mescola e ad altre tipologie di pneumatici. Appuntamento ormai fisso, il nostro passaggio dal Gruppo Fiori, realtà leader nell’ambito del recupero dei metalli ferrosi e non ferrosi. Sempre molto attiva con proposte didattiche rivolte a tutti, con l’obiettivo di rivalorizzare il rottame per attribuire valore a ciò che comunemente è considerato scarto. Impegnarsi nella filiera del riciclo dei metalli significa contribuire a ridurre il consumo di energia e acqua necessari al trattamento dei minerali da estrazione, a ridurre la quantità di rifiuti prodotti dal prelievo del minerale dalla Terra, ad www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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EVENTI

SPECIALE

BLU ECONOMY

Migliorare la qualità della raccolta dell’olio usato evitando contaminazioni improprie, consente di rendere più performante il processo di rigenerazione con minori costi e minori inquinanti. La ricetta? Sensibilizzare i produttori al corretto stoccaggio del rifiuto che spesso viene contaminato, per questo motivo, proprio presso di loro.

Quello dell’economia del mare è un settore che Ecomondo mette in vetrina da anni: un ambito dalle grandi potenzialità, un “giacimento” che se valorizzato, e tutelato, è non solo benefico per il clima – il mare è grande assimilatore di CO2 – ma da cui è possibile trarre energia e generare posti di lavoro. L’economia blu dell’Unione europea è in continua crescita e attualmente vale 0,5 trilioni di euro e 5 milioni di posti di lavoro. Numerosi quindi gli incontri e le conferenze per affrontare la problematica dei rifiuti marini. Tra i principali: l’evento faro Strutturare la Crescita Blu in Italia: BLUEMED incontra BIG, una conferenza che ha guardato al mar Mediterraneo e proponendo visione, missione e stato dell’arte delle iniziative in corso nell’area, insieme

alle principali sfide a cui è attesa l’economia marittima che vi insiste. La ricerca e l’innovazione sono fondamentali per lo sviluppo di tutti i settori, maturi o emergenti e per garantire la loro sostenibilità socio-economica e ambientale vanno integrati interventi e programmi, ma soprattutto va consolidata una visione strategica. Ma anche Marine litter e blue economy, impatti e soluzioni dal mondo della pesca e dell’acquacultura è stato un altro incontro che ha invece trattato il particolare tema dei rifiuti provenienti dalle attività di pesca e acquacoltura: reti e attrezzi persi o abbandonati, che costituiscono circa un terzo dei rifiuti in plastica rinvenuti sulle spiagge europee e una proporzione maggiore in peso, arrivando fino a 11mila tonnellate per anno.

LE QUATTRO SORELLE

Per quanto riguarda il SAL.VE, il Salone biennale del Veicolo per l’Ecologia, organizzato in partnership con Anfia, delle famose “Sette Sorelle”, ovvero le Case costruttrici, erano presenti in quattro. Naturalmente le più affezionate e fedeli al Salone. Daimler Trucks ha messo in mostra tutta la sua gamma “ecologica” con i brand Mercedes Truck e FUSO. In particolare, l’Econic 2630 in versione NGT a Gas Naturale, veicolo specificatamente concepito per la raccolta rifiuti in ambito urbano grazie alla grande accessibilità dell’ingresso “low-entry”e all’ampio parabrezza panoramico che gli consente di visualizzare gli altri utenti del traffico come pedoni e ciclisti a livello degli occhi. A Ecomondo non poteva mancare la “punta di diamante” di Mercedes-Benz Trucks: il Nuovo Mercedes-Benz Actros con l’ultima generazione del motore sei cilindri in linea OM 471, omologato Euro 6d, che registra una riduzione del consumo di carburante fino al 3% in autostrada e superstrada e che ha ridisegnato gli standard in termini di sicurezza. Presente anche il FUSO Canter con il modello 3S13 da 3,5 t omologato Euro 6d e con il Canter 7C15 da 7,49 t in versione guida a destra, particolarmente apprezzata nella raccolta rifiuti. Esposto anche l’Unimog,

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veicolo polivalente per eccellenza, e dotato di una tecnologia all’avanguardia che garantisce la massima versatilità di esercizio in totale sicurezza anche nelle situazioni e terreni più difficili. IVECO si è presentata col primo stand (per la prima volta in Italia) completamente diesel free. Su di un’area di oltre 400 metri quadrati ha esposto le due grandi novità di quest’anno, il nuovo Daily – in due esemplari in versione cabinato, entrambi a gas naturale compresso – e l’IVECO S-WAY. Stiamo parlando dei veicoli più rappresentativi dell’intera


AWARDS STY, il premio alla sostenibilità Anche quest’anno la rivista Vado e Torno ha premiato le tre categorie di Sty, acronimo di Sustainable Truck of the Year, arrivata alla quarta edizione: Distribution 2019, Tractor 2019 e Van 2019. I premi sono andati rispettivamente a SCANIA con Hybrid L 320, Mercedes-Benz Trucks con il Nuovo Actros, e Volkswagen Veicoli Commerciali con e-Crafter.

per contenere le emissioni acustiche sotto i 60dB. Tornando all’ultimo nato della gamma pesante, L’IVECO S-WAY esposto nella versione NP è equipaggiata da un motore Cursor 13 da 460 CV, e alimentata a C-LNG, con quattro bombole per il gas naturale compresso sul lato sinistro e un serbatoio LNG da 540 lt sul lato destro. Per SCANIA uno stand di tutto rispetto con un palco dove – ormai d’abitudine e con l’obiettivo di accrescere la diffusione di una cultura e educazione improntata sul rispetto dell’ambiente – si è tenuto un importante appuntamento durante il

Franco Fenoglio, insieme al team Scania ritirano il premio.

Maurizio Pompei, CEO Daimler Trucks Italia.

Daniele Toniolo, Direttore Marketing Volkswagen Veicoli Commerciali.

offerta di prodotto dell’azienda che, grazie ai numerosi modelli e all’ampia scelta delle diverse configurazioni, soddisfano qualsiasi esigenza dei professionisti del trasporto offrendo la soluzione più adeguata. A rappresentare il segmento dei medi, l’Eurocargo NP a CNG caratterizzato da una silenziosità che lo rende perfetto per i servizi urbani notturni – grazie al dispositivo “Piek Silent Mode”, progettato

quale si è parlato degli orizzonti futuri del trasporto e sono state presentate importanti novità destinate a cambiare il mondo del trasporto. Il Grifone, da sempre sensibile al mondo green sia per sostenibilità ambientale che economica, ha esposto tutta la sua gamma di veicoli alimentati a carburanti alternativi. In pole position l’ibrido di seconda generazione (G 320 B6x2*4NA) ma anche il compattatore 3 assi a metano compresso, la spazzatrice (P 280 B4x2HA), il compattatore (P 280 B6x2*4NA), il trattore a LNG (R 410 A4x2NB), e lo Scania V8 Anniversary (S

650 A4X2NB). Presenti in bellavista anche i motori industriali e marini: l’ultimo propulsore da 13 litri e il 16 litri a biogas. Immancabile anche per questa edizione la vetrina di VOLVO Trucks. Lo stand sobrio ed elegante come nello stile del marchio, ha visto in mostra le soluzioni rispettose dell’ambiente che portano a un livello superiore il concetto di efficienza. Presente quindi il Volvo FH con I-Save, un concentrato di tecnologia che consente una riduzione fino al 7% di consumi ed emissioni, merito soprattutto del motore D13TC con unità Turbo Compound. Il costruttore di Goteborg porta a Ecomondo anche la gamma dedicata al settore Waste & Recycling, veicoli che garantiscono versatilità, efficienza nei consumi e massima sicurezza, in cantiere e nei contesti urbani. In particolare, si segnala la presenza del carro Volvo FE 320 6x2, veicolo dotato di cambio robotizzato IShift. Curiosità divertente. Per confermare il suo DNA green Volvo Trucks consegna a noi giornalisti una chiavetta particolare: una penna riciclabile al 100% che nel tappo ha dei semi da piantare in vaso. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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EVENTI

ECOMONDO 2019

Cambio! Immancabile anche per questa edizione di Ecomondo 2019 l’appuntamento sul palco di Scania. Il clima cambia ma il settore dei trasporti, che ha un forte impatto ambientale su di esso, è pronto a dare risposte concrete al problema Federica Lugaresi

O di

rmai è risaputo. Siamo sull’orlo di una crisi climatica e i cambiamenti sono sotto gli occhi di tutti. Un cambio importante, un tema sicuramente troppo grande per un costruttore di veicoli… ma non per il Grifone che vuole fare parte anche della soluzione come

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dichiarato in apertura da Paolo Carri, Head of Sustainable Solutions di Italscania. Questo il motivo della tavola rotonda organizzata presso il proprio stand in quel di Ecomondo, nella prima giornata del Salone. Quasi a voler lasciare una “foot print” green e indicare la direzione corretta da prendere, raccontando la visione e le azioni che stanno intraprendendo alcune delle realtà virtuose per avere sempre un minor impatto ambientale sull’ecosistema mondo. Il meteorologo Luca Lombroso ha fatto ordine e chiarezza sulle tante informazioni che ci pervengono. Già nell’era preindustriale si era consapevoli che il carbone potesse influenzare il clima ed anche se non si parlava ancora di effetto serra antropico, il fenomeno era ben conosciuto. Oggi, purtroppo si discute di emergenza climatica dovuta alle attività umane che hanno creato un aumento di 1 grado C° rispetto ai livelli preindustriali. Per limitare il riscaldamento del pianeta (entro 1.5 gradi sulla base dell’Accordo di Parigi) ogni

paese deve fare la propria parte dato che tutti, nessuno escluso, è responsabile e libero di agire. “La liquefazione dei ghiacciai è uno dei punti di non ritorno che abbiamo già superato – ha dichiarato Lombroso – ma ce ne sono altri non altrettanto noti che sono molto più pericolosi”. Ciò non significa che siamo spacciati ma che ci troviamo in una situazione in cui dobbiamo agire attuando drastiche misure per evitare il catastrofico. I vantaggi? Minor frequenza di ondate di calore, città meno calde per non uscire dalla fascia di abitabilità del pianeta, minori eventi metereologici estremi (ad ogni aumento di un grado di temperatura corrisponde il 7% di caduta di acqua piovana).


1.5 gradi è quindi un obiettivo dell’umanità, ed è una missione molto impegnativa ma non impossibile che si raggiunge riducendo gradualmente le emissioni di gas serra. Per l’Italia i due settori cruciali (anche in termini di opportunità) su cui si deve lavorare sono quello del trasporto e del residenziale dato che dal 2005 non hanno ancora registrato una riduzione significativa in termini di emissioni di gas serra. La soluzione è di passare al 100% nell’utilizzo di fonti rinnovabili: una strada ancora molto diversa e difficile ma che sicuramente conviene; attuabile con un passaggio graduale mediante tutti gli strumenti in nostro possesso.

CHI GIÀ APPLICA

Alberto Bertone (Fondatore, Presidente e Amministratore Delegato di Fonti di Vinadio), Angela Mancinelli (Head of Unit Infrastructure and Public Sector di BEI), Riccardo Stabellini (Group Supply Chain Logistics Director Italy di Barilla) e Jonas Nordh (Director Sustainable Transport Solutions di Scania Group) sono stati gli interlocutori che hanno dimostrato di essere ecologici applicando attenzione al tema del green. L’azienda Fonti di Vinadio è sicuramente una realtà sostenibile: per riscaldare il proprio stabilimento utilizza il calore prodotto dalle macchine, ha realizzato una bottiglia a base quadrata per poterne trasportare a parità di volume un maggior numero. Interessante anche il concepimento di una bio bottiglia, la prima bottiglia al mondo di acqua minerale veramente ecologica, perché si biodegrada in meno di 80 giorni senza lasciare alcuna traccia nell’ambiente. È prodotta con un particolare biopolimero derivato dalla fermentazione degli zuccheri vegetali, senza utilizzare neanche una goccia di petrolio. Anche una banca può essere green. L’attenzione per l’ambiente è insita nelle policy, nei comportamenti delle varie attività della BEI. Nel settore energetico,

entro quest’anno verranno abbandonate le fonti fossili proprio per rispettare l’accordo di Parigi. L’impegno verso l’ambiente viene dimostrato anche attraverso l’impegno di destinare il 30% dei finanziamenti per anno a tutto ciò che contribuisca alla lotta al cambiamento climatico (che entro il 2025 arriverà al 50%). E poi c’è il SAVE un programma, anzi un tour attraverso le città italiane, finalizzato a educare ragazzi e ragazze all’uso consapevole delle risorse ambientali e finanziarie (ne potete leggere gli approfondimenti nell’articolo dedicato n.d.r.). Come già citato più volte, dobbiamo essere tutti, con la propria responsabilità, motori di un cambiamento. La Barilla è attenta al concetto di sostenibilità da molti anni. In modo concreto l’azienda si occupa di studiare il cibo nella sua dimensione ambientale dato che l’inquinamento parte anche dalla produzione alimentare. Si è associata la famosa doppia piramide (ambientale + alimentare) che dimostra che gli alimenti base della dieta mediterranea siano quelli meno impattanti sull’ambiente. “Good for you, good for the planet” è il claim dell’azienda, ha dichiarato Stabellini. “Le emissioni di CO2 e il consumo di acqua nella nostra produzione alimentare, negli ultimi dieci anni sono stati ridotti di importanti percentuali” ma vengono anche portati avanti tutta una serie di interventi per contribuire alla riduzione di impatto ambientale (per es. l’utilizzo di confezioni riciclabili, la distribuzione dei prodotti con veicoli ecologici, l’utilizzo dell’intermodalità).

IL GRIFONE VOLA ALTO

DNA verde da sempre e paradigmi già definiti per la Casa svedese: Jonas Nordh ha infatti dichiarato che “Entro il 2025 in Scania ridurremo – rispetto ai dati del 2015 – del 50% le emissioni di CO2 relative alle nostre operazioni”. Molto interessante lo studio “Pathways” condotto

su come può e deve cambiare il mondo dei trasporti che, nel medio termine applicherà l’utilizzo dei biocarburanti anche se sarà l’elettrificazione la soluzione per eccellenza nel lungo periodo. Considerando diversi scenari, lo studio evince che dal punto di vista energetico l’elettrificazione dei veicoli consentirà di raggiungere la maggiore efficienza, ma sarà con l’affiancamento dei propulsori a biocarburanti che si potrà ottenere il maggiore abbattimento di CO2. Così facendo – e ciò richiederebbe un’accelerazione senza precedenti – esisterebbero i presupposti per raggiungere un trasporto libero da combustibili fossili, anticipando l’obiettivo, già nel 2040. “Si dice che le grandi idee volino in alto, ma le idee geniali viaggiano su strada”. Questo l’incipit di Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania che ha chiuso i lavori della giornata. La sfida per il futuro viene come sempre affrontata con entusiasmo e ottimismo da tutta la Famiglia Scania. “Per essere aziende vincenti si deve lavorare non solo guardando al futuro ma anche nella fase di transizione” ha continuato Fenoglio. Si deve insomma capire cosa già si può e deve fare oggi “perché il clima non si ferma”. In pratica, nel breve si dovrebbe lavorare sulla rottamazione dei veicoli per svecchiare il parco circolante (che porterebbe nell’immediato ad una riduzione della CO2 del 13%) ma anche utilizzare i biocarburanti, ottimizzare i carichi riducendo i viaggi a vuoto, interconnettere i veicoli sulle strade… Le soluzioni pronte e applicabili ci sono già. Ma fondamentalmente si tratta di un problema culturale e per avere la cultura della sostenibilità si deve educare a partire dalla scuola e dalle famiglie. Come spesso accade, se si vuole arrivare a un risultato, tutti gli attori dell’ecosistema vi devono concorrere. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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EVENTI

EUROPEAN TRUCK RACING CHAMPIONSHIP

Tra marketing, tecnica e passione

Cosa c’è dietro le vittorie e quali sono le motivazioni per un impegno importante, seppure non ufficiale, di IVECO nell’European Truck Racing Championship di

Ferruccio Venturoli

A

Oltre al fattore “passione” e a quello tecnologico, il Truck Racing ha un grande valore di marketing perché permette di fare incontrare gli operatori del settore come clienti, dealer e fornitori, attraverso la comune passione per i camion, per i motori e per le corse.

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lla fine di ottobre, quando TRASPORTARE OGGI era praticamente in stampa si è conclusa l’edizione 2019 del FIA European Truck Racing Championship, la Formula Uno dei Camion. E si è conclusa con la vittoria nettissima, per il secondo anno consecutivo, dei camion IVECO che hanno portato Jochen Hahn a conquistare il suo sesto titolo europeo (il secondo consecutivo con IVECOI) e a vincere la classifica a squadre. I numeri del campionato delle quattro scuderie che corrono con veicoli Iveco sono impressionanti: negli

otto appuntamenti (in ogni tappa si corrono 4 gare, n.d.r.) Hahn ha accumulato 13 vittorie, Steffi Halm (giunta quarta) è salita 13 volte sul podio, mentre i quattro veicoli in gara hanno vinto, complessivamente, 18 gare. Un risultato davvero importante che, naturalmente, ha alle spalle un grandissimo impegno economico, tecnico e organizzativo da parte della Casa italiana.

DIE BULLEN VON IVECO

Prima di andare avanti, però dobbiamo capire qual è l’impegno di IVECO che, agli occhi del pubblico appare sempre come un


LA PUNTA DI DIAMANTE

facile “sponsor” delle quattro squadre iscritte al campionato. In realtà la Hahn Racing e la Schwabentruck, entrambe scuderie private, compongono la Die Bullen von Iveco in modo da ottimizzare il punteggio finale a squadre. Queste sono le due scuderie considerate “ufficiali”, mentre la Don’t Touch Racing e la Reinert Adventure sono considerate “clienti”. Dunque, siamo andati a porre la domanda a chi, in IVECO, segue specificatamente tutte le corse, da quelle in pista fino ai grandi rally-raid africani. Si chiama Giuseppe Francesco “Simon” Simonato e, oltre a essere l’IVECO Motorsport Expert, è un personaggio vero:

pilota, tecnico, organizzatore, ha partecipato a diversi rally e, proprio, come responsabile tecnico, a diversi Overland. La prima cosa che vogliamo chiedergli è, appunto, di spiegarci qual è il livello di coinvolgimento della Casa madre nel Truck Racing.

OLTRE LA SPONSORIZZAZIONE

“Anche se diamo sempre la definizione di sponsor tecnico delle quattro squadre private – dice Simonato – il coinvolgimento di IVECO è piuttosto ampio: oltre a una partecipazione di tipo economico, l’Azienda partecipa al campionato da un punto di vista organizzativo, logistico e, naturalmente tecnico. I motori, che sono i Cursor 13, sono realizzati e preparati completamente dalla

Il quarantacinquenne tedesco Jochen Hahn, che quest’anno si è laureato campione d’Europa per la sesta volta, è la punta di diamante di IVECO. Figlio d’arte ha iniziato a correre sui camion da corsa nel 2000, quando ereditò il volante di un Mercedes dal padre, Konrad (oggi manager del team) che si era ritirato dopo un brutto incidente a Zolder. Da allora la carriera di Hahn è stata sempre un crescendo con posizioni finali del campionato mai sotto il sesto posto. Quando, nel 2007, Mercedes si ritirò dall’ETRC, Il team si rivolse a MAN, e su MAN Hahn ha corso i successivi 9 anni conquistando quattro titoli europei e un’infinità di piazzamenti. Nel 2017 la Hahn Racing è passata con IVECO e con i camion di Torino, Jichen Hahn è stato vice campione europeo nel 2017 e campione nei due anni successivi. Quest’anno ha vinto addirittura il campionato con una giornata di anticipo.

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EVENTI

EUROPEAN TRUCK RACING CHAMPIONSHIP FPT industrial, quindi da noi; le parti della cabina vengono studiate dal nostro Design Center e fornite da noi, così come sono gestiti da noi l’assistenza tecnica e il coordinamento tra i team”. A proposito dell’assistenza c’è da riportare una caratteristica del team Shwaben, quello più “vicino” alla Casa Madre. I meccanici che seguono il team sono tutti dipendenti dello stabilimento IVECO di Ulm che, nel weekend, si dedicano per passione al team. Se la casa madre ha la supervisione sulla parte tecnica, i piloti sono assolutamente di competenza dei team. “D’altra parte – riprende Simonato – due dei piloti, Hahn e Reinert, sono proprietari dei rispettivi team, mentre quando ci è stata comunicata la volontà di ingaggiare Steffi Halm, unica donna e pilota decisamente valida, non solo siamo stati d’accordo ma ci è piaciuta la decisione anche per le ricadute di marketing e di immagine”.

LA REGINETTA La reginetta del Truck race, è Steffi Halm, una 35nne bionda e minuta, che da due anni è prima guida del team IVECO Schwaben e, quest’anno, è finita quarta nella classifica assoluta. Steffi ha iniziato a correre sui kart a nove anni, fino al 2011, quando un vicino di casa, concessionario di veicoli industriali, le propose di provare un camion da corsa. “Quasi nessuno ci crede – spiega Steffi – ma sono passata direttamente dai kart ai truck. È stato un salto molto meno scioccante di quanto si pensi, perché mi sono subito trovata a mio agio e, dopo qualche gara sporadica, ho trovato la continuità per partecipare a tutto il campionato, ma è solo da un paio d’anni che mi sento pronta a recitare un ruolo da protagonista. Con il camion IVECO mi trovo molto bene – dice – sento anche che la squadra ha fiducia nelle mie capacità e ne sono felice. Ho cercato di far capire loro che non si sbagliano e il quarto posto di quest’anno, che mi sono guadagnata davanti a piloti con molto più blasone di me, sta a dimostrarlo”. Spesso le chiedono com’è per una donna essere protagonista in un ambiente tipicamente maschile, ma lei si fa una risata: “Per me è normale – dice – ci sono abituata dai tempi dei kart, semmai il problema l’hanno più loro, gli altri piloti, ma ormai ci hanno fatto l’abitudine”.

VEICOLI

Mostri da corsa

Il campionato 2019 è iniziato a maggio a Misano Adriatico ed è finito a Jarama in ottobre. In totale si sono disputati otto week end di corse con quattro gare ogni appuntamento.

Dunque, abbiamo capito quale sia il coinvolgimento di IVECO nel “circus” del Truck Racing; ora ci resta da capire la cosa più importante: perché? Qual è la molla che spinge un grande Costruttore a impegnarsi con mezzi e risorse in una disciplina che, per quanto può apparire appassionante agli addetti ai lavori, non gode di una grande comunicazione all’esterno. Si tratta di una scelta di marketing, di un’opportunità tecnica o di passione?

UN MIX DI MOTIVAZIONI

“La molla – risponde Simonato – è decisamente un mix di tutte queste cose: si parte da una certa dose di passione, l’orgoglio di vedere i propri veicoli correre e, almeno ora, vincere. Sicuramente c’è un aspetto di immagine, di dinamicità dell’Azienda, di distacco con il passato. Poi c’è sicuramente

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un importantissimo fattore tecnico. Il motore Cursor 13 che oggi muove uno Stralis, un Trakker o uno dei nuovi S-Way, è ufficialmente un motore sviluppato con importanti esperienze arrivate dalle competizioni. E non parliamo solo della pista, ma anche e soprattutto dei rally, delle corse africane. Abbiamo iniziato quindici anni fa – continua – a sviluppare un motore di grande cilindrata nei rally; abbiamo coinvolto lo stabilimento FTP di Arbon, in Svizzera, siamo passati attraverso diverse esperienze e

I camion dell’European Truck Racing Championship sono trattori a due assi che devono pesare 55 quintali, 33 dei quali sull’avantreno, devono essere spinti da un motore non più grande di 13 litri e devono derivare dai trattori stradali che vengono commercializzati regolarmente. Le quattro squadre IVECO, nello scorso campionato, hanno avuto a disposizione lo Stralis 440 E 56 XP-R da competizione da 5,3 tonnellate, alimentato da un motore IVECO Cursor 13 progettato e preparato da FPT Industrial. Va detto che i motori, dopo la preparazione raggiungono più del doppio della potenza originale: il Cursor 13, per esempio, che nella taratura più potente commerciale eroga 570 CV, sui camion da corsa arriva a quasi 1200. I veicoli sono stati progettati ed equipaggiati appositamente per raggiungere i 160 km/h, velocità massima consentita dai regolamenti sportivi. Gli elevatissimi valori di coppia potrebbero far pensare a un cambio automatico che invece è vietato; la trasmissione è una ZF meccanica di normale produzione. Qualche problema di trasmissione di coppia c’è: proprio per non distruggere la trasmissione, il via non è dato mai a veicoli fermi ma la partenza è lanciata.


BREVE STORIA DEL TRUCK RACING Dare una data di nascita alle corse di camion, non è possibile: competizioni più o meno legali, più o meno organizzate si sono sempre tenute negli USA, ma anche in Europa, in particolare nel Regno Unito, nei Paesi Scandinavi e in Francia. Fu solo, però, nel 1985 che venne organizzato un Campionato con regole abbastanza pionieristiche, diviso in 3 classi, in base alla potenza e al livello di modifiche apportate. La classe “A”, la più importante, fu vinta da un inglese, Rod Chapman, su un Ford Cargo (nella foto in bianco/nero); Chapman vinse altre due volte, ancora con lo stesso Ford Cargo nell’87 e con un Volvo F12 nell’89. I veicoli dominanti in quei primi anni, furono, appunto, i Ford Cargo, i Volvo White, i Mercedes e i Volvo.

abbiamo lavorato con diverse scuderie come, per esempio, Motorsport Italia prima e De Rooy poi. Per la pista è stato semplice, abbiamo preso lo stesso motore che aveva fatto la Dakar e lo abbiamo un po’… esasperato (quasi 1200 cv), ma il concetto è sempre lo stesso. Devo dire – va avanti Simonato – che ormai, per noi, Arbon, più che il reparto di sperimentazione dei motori, è diventato un reparto corse; tutto questo non può che essere molto utile allo sviluppo dei Cursor 13 per l’uso di tutti i giorni”.

Nel 1994 la FIA, prese ufficialmente sotto la sua egida il Campionato, che diventò FIA European Cup. Le classi di veicoli ammessi furono due: Super Race Truck e Race Truck. Questa formula andò avanti fino al 2005 e, proprio in questo periodo, fino ai primi anni Duemila, il Truck Racing ebbe il suo periodo d’oro, con Mercedes, DAF e MAN impegnate in prima persona, seppure con scuderie private. In quel periodo il circus del Truck Racing arrivò a livelli non troppo dissimili da quelli della Formula Uno, con costi arrivati alle stelle. A dominare in quegli anni furono i Mercedes, i MAN, i Caterpillar, i Buggyra, i DAF, con piloti del calibro di Fritz Kreutzpointner, di Harri Loustarinen, di Steve Parrish, di Ludovic Faure, Gerd Korber e Markus Östreich. I costi sempre maggiori fecero sì che le grandi Case abbandonassero, portando con loro pubblicità, sponsor e ridimensionando, di fatto, tutto l’ambiente. Nel 2006 si corse ai ripari, modificando ancora la formula: nuova denominazione, FIA European Truck Racing Championship, nuovo regolamento e una sola classe di veicoli in corsa. L’attuale esperienza in pista, nel Truck Racing, è figlia delle corse africane e dei rally che da più di quindici anni IVECO porta avanti con passione, con la collaborazione di scuderie private.

Lo Stralis da corsa monta un motore Cursor 13 la cui potenza sfiora i 1200 Cv; il motore è stato preparato nello stabilimento svizzero di Arbon della FPT.

IVECO appoggia quattro squadre; due di queste, quelle “ufficiali”, la Hahn Racing e la Schwaben corrono sotto il la denominazione di Die Bullen von IVECO, ai fini del punteggio della classifica a squadre.

UN’OPPORTUNITÀ DI BUSINESS

In conclusione, la molla è la passione, l’immagine e la grande esperienza tecnica che si accumula con le competizioni. Manca un’ultima cosa, la grande opportunità di business che un evento come una due giorni di corse può generare. “Il concetto è: c’è la corsa, la Formula Uno dei camion. La corsa, però, è solo un aspetto dell’evento – dice Beppe Simonato – il fine è quello di fare incontrare gli operatori del settore come clienti o potenziali clienti, dealer, fornitori, attraverso la comune passione per i camion, per i motori e per le corse. Il nostro imperativo verso le varie filiali nazionali, quando si svolgono le corse del campionato è: invitate i clienti, coccolateli, fate sentire loro l’odore, il rumore, la musica della pista, parlate loro del prodotto, fateli incontrare con la rete vendita. Il gioco è sempre quello, un po’ come avviene nei saloni o nelle fiere: accalappiare il cliente”. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RENAULT TRUCKS OPTIFUEL CHALLENGE

EVENTI

A Lione

Concentrazione e abilità, in aula e in strada. Sono queste le capacità messe in gioco dai 25 concorrenti che, lo scorso 16 ottobre a Lione, hanno partecipato alla quinta finale internazionale dell’Optifuel Challenge, la competizione di guida ecologica organizzata da

vince la

guida ecologica

Renault Trucks

Antonella Masala

A di

d aggiudicarsi il titolo di miglior eco-driver, e vincere così il Renault Trucks T High 480 modello 2019 messo in palio, è stato lo slovacco Frantisek Oravec,

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RENAULT TRUCKS SQUARE

all’auditorium in grado di accogliere 100 persone, la sede comprende un’area dove sono esposti i veicoli delle nuove gamme Renault Trucks, oltre a un terminale interattivo che mostra i servizi ad esse associati e ai nuovi motori Euro 6. Nella grande sala i video e i camion d’epoca in

mostra ricordano i 120 anni di storia del Marchio. All’esterno, spicca in tutta la sua maestosità il futuristico Optifuel Lab 3, il veicolo-laboratorio frutto del progetto di collaborazione FALCON.

FOCUS

Interamente dedicata al marchio, la Renault Trucks Square è la sede in cui si è svolta buona parte della manifestazione. Lo showroom, che si trova a Saint-Priest (Rhône), é sviluppato su una superficie di 1.200 m² e composto da aree espositive totalmente modulabili. Oltre alla sala conferenze attrezzata con tecnologie audio e video di ultimissima generazione e

conducente e gestore dell’omonima impresa familiare, seguito da Piotr Krahel, autista polacco di Concept Cargo Logistics e dal francese Pascal Bosser, di Transports Rollin. Il premio per la sfida “fun” è stato assegnato al conducente bulgaro Plamen Ivanov, di Sunny Co Ltd, mentre www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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EVENTI

RENAULT TRUCKS OPTIFUEL CHALLENGE

l’intervista

DANIELE LUCERTINI, IL NOSTRO SFIDANTE Ha solo 33 anni, ma il suo legame con i camion inizia ben prima della sua nascita. Infatti, Daniele Lucertini è figlio d’arte: ha ereditato la passione per la guida di mezzi pesanti dal padre Vincenzo che, 40 anni fa, ha avviato la propria attività nel settore dei trasporti su strada. “In realtà – racconta papà Vincenzo – ho cominciato a viaggiare come “secondo” già a 16 anni e, anche se ancora non potevo guidarlo, stare sul camion di mio cognato e percorrere tutti quei chilometri era un’avventura mi ha subito sedotto”. Fondatore dell’azienda familiare Lucertini Autotrasporti – gestita oggi dai figli Daniele e Mirko – oltre 4 anni fa Vincenzo ha messo a frutto la sua lunga esperienza e le sue competenze aprendo la Lucertini Service, carrozzeria e officina meccanica specializzata anche in oleodinamica, importante punto di riferimento nel pesarese per la vendita e la riparazione di auto e veicoli industriali e agricoli.

Sono queste dunque le radici su cui poggia l’amore di Daniele per questo lavoro e la voglia di migliorarsi e di mettersi in gioco, che lo ha portato per ben due volte alle finali italiane della Renault Optifuel Challenge. Nel 2017 ha, infatti, gareggiato a Toledo e quest’anno è sceso in campo a Lione, dove ha difeso con onore i colori italiani, piazzandosi fra i primi sei in classifica. “Il fatto di aver già partecipato a una finale internazionale, mi ha permesso di affrontare questa giornata con maggior tranquillità e sicurezza e, anche se naturalmente avrei voluto vincere io il primo premio, porto a casa un’ulteriore esperienza contando

di far meglio la prossima volta!”, ha commentato a fine gara Daniele. “Per quanto mi riguarda – ha aggiunto – i criteri di guida valutati durante la competizione sono gli stessi che adotto per la mia attività quotidiana e, in occasioni come questa, devo solo cercare di mettere in pratica al massimo quello che normalmente faccio ogni giorno per lavoro. Le modalità di guida sostenibile promosse da Renault migliorano le performance di guida ma anche la sicurezza e sarebbe bene che tutti le adottassero. E poi, per uno come me, nato praticamente su un camion, essere un eco-driver è una condizione naturale!”, conclude Lucertini jr, pensando già alla prossima sfida.

coinvolto 2000 aziende e impegnato 2600 autisti in oltre 70 eventi organizzati nei 25 Paesi in gara. La competizione, nata nel 2012, è l’occasione perfetta per testare lo stile di guida ecosostenibile promosso da Renault Trucks attraverso l’approccio globale veicolo-conducenteservizi, che aiuta a ridurre il consumo di carburante fin dal primo chilometro.

il premio speciale “fair play” è andato al simpatico conducente tunisino Nabil Bedreddine, dell’impresa TerrenoTrans. Nonostante non sia riuscito a salire sul podio, Daniele Lucertini del CARP di Pesaro si è piazzato con un ottimo sesto posto in classifica, confermando ancora una volta le eccellenti capacità che gli hanno fatto conquistare il titolo di campione nella finale nazionale che si è svolta a Guidonia il 14 settembre 2019. Quest’anno, l’Optifuel Challenge ha

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LA FINALE

Una giornata intensa, quella del 16 ottobre a Lione, che ha impegnato i driver in due diverse fasi. In mattinata – all’interno dell’area espositiva Renault Trucks Square – i finalisti hanno risposto a un questionario teorico utile a valutare le loro conoscenze sui criteri di guida economica, che ha pesato per il 10% sul totale del punteggio finale. Di seguito, sono iniziate le manche su strada e, a turni, hanno dovuto affrontare un percorso di circa quaranta minuti a bordo del Renault Trucks T High 480 versione 2019, dimostrando di essere in grado di consumare poco senza sacrificare la velocità commerciale.


OPTIFUEL LAB 3

TECNOLOGIA

Renault Trucks continua a investire nella ricerca per migliorare l’efficienza energetica dei veicoli diesel e, con l’Optifuel Lab 3, punta a ottenere una riduzione del consumo di carburante del 13% rispetto ai veicoli un Renault Trucks T di serie con rimorchio standard. I principali punti di intervento sono:

Certo, il fatto di essere alla guida di un veicolo come il T2019 – che monta i nuovi motori Euro 6 Step D, offrendo un risparmio del 3% in termini di consumo di carburante e di produzione di emissioni di CO2 rispetto alla generazione precedente ha sicuramente dato una mano a perfezionare le prestazioni dei singoli sfidanti! Rigidi i criteri di valutazione che hanno portato la giuria a redigere la classifica finale, ma giustificati dal prestigioso premio in palio.

I PROTAGONISTI SU RUOTA

I Renault Trucks T e T High versione 2019 che hanno caratterizzato la gara montano motori DTI 11 e DTI 13 Euro 6 Step D conformi alla più recente normativa e con un nuovo sistema di post-trattamento di nuova generazione che ne aumenta il tempo di vita. Il Renault Trucks T 2019 è dotato del sistema Optivision di nuova generazione, un regolatore di velocità predittivo che utilizza la topografia stradale per ottimizzare il cambio marcia e immagazzina i dati direttamente nel veicolo.

} Il miglioramento dell’aerodinamica del convoglio, anche grazie al rimorchio “adattivo” sviluppato da FRUEHAUF e la sostituzione dei retrovisori con videocamere e un nuovo design del primo montante della cabina } Pneumatici in grado di offrire una bassa resistenza al rotolamento } Sistema di assistenza alla guida economo, efficiente ed ergonomico } Dispositivo dual battery che offre un’ulteriore riduzione del peso continuando a migliorare l’avviamento a freddo, per quanto riguarda la batteria di avviamento, e l’aumento della capacità e del tempo di vita, per quanto riguarda la batteria delle utilità di bordo } Lubrificanti a bassa viscosità di nuova generazione per l’intero sistema di trasmissione A questo scopo si avvale di tecnologie innovative sviluppate dal consorzio di partner formato da Renault Trucks, Faurecia, Michelin, Total, FRUEHAUF, Wezzoo, Benomad, Styl’Monde, Polyrim, Enogia, l’IFP Nuove Energie, la Scuola Centrale di Lione (LMFA) e l’IFSTTAR (LTE, LESCOT). L’Optifuel Lab 3 è il frutto del progetto FALCON (Flexible & Aerodynamic Truck for Low CONsumption) selezionato da BPI France nell’ambito della chiamata a progetto del Fondo Unico Interministeriale (F.U.I.) n. 23 ed è finanziato con fondi pubblici.

Migliorate anche le prestazioni della connessione che non viene più interrotta, neanche in galleria o nelle zone in cui i GPS non danno informazioni, garantendo un aggiornamento costante e preciso e permette al driver di prevedere al meglio l’itinerario. Inoltre, il regolatore di velocità adattativo Eco Cruise Control offre nuove possibilità di parametrizzazione che consentono di risparmiare ulteriormente carburante e conseguentemente di produrre meno CO2. Gli upgrade riguardano, infine, anche i nuovi equipaggiamenti che migliorano il comfort di guida e la vita a bordo dei veicoli della gamma T versione 2019. In cabina, la plancia ha rifiniture in carbonio, riprese all’interno delle porte, selleria

in pelle nera e celetto grigio per creare una nuova armonia. All’esterno la calandra e i retrovisori sono personalizzabili e proposti nelle due versioni nero lucido o arancione anodizzato. Le targhe identificative dei veicoli sono semplificate e più leggibili e recano il nome del veicolo, la potenza ed il motore. Inoltre, è disponibile una linea personalizzabile dal cliente per rendere ancora più gradevoli le ore di lavoro e di sosta sui mezzi. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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EVENTI

Sulle

S

ALI

ALIS

della sostenibilità

ALIS dialoga con Governo, istituzioni ed imprenditori su sostenibilità, sviluppo e internazionalizzazione. Apre il Presidente Guido Grimaldi, intervengono anche i Ministri

Paola De Micheli e Vincenzo Amendola di Luca Barassi

O

ramai ALIS, l’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile è una realtà più che radicata nel tessuto imprenditoriale non solo dello shipping, ma della logistica in genere. Un network che oggi conta più di 1.510 aziende associate, oltre 165.000 unità di forza lavoro, un parco veicolare di oltre 110.000 mezzi, più di 140.500 collegamenti marittimi annuali, più di 125 linee di Autostrade del Mare, oltre 120 linee ferroviarie, 60.500 collegamenti ferroviari annuali e 23 mld € di fatturato aggregato. Ovviamente una attività fortemente focalizzata sul trasporto marittimo, come elemento complementare e non alternativo alla gomma che può e deve convivere ma, va da sé, in un’ottica di mobilità sostenibile. Il forte impegno in tal senso si è visto di anno in anno, sin dalla nascita di questa associazione e ha visto il suo apice, per ora, nella presenza al Transpotec di Verona dove ALIS ha portato un parterre davvero di Guido Grimaldi consegna una targa commemorativa a Paola De Micheli, Ministro del MIT, dopo il suo intervento all’Assemblea Generale di Roma.

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altissimo livello, a partire dal vice premier Matteo Salvini. Ora, alla sua terza Assemblea Generale, ALIS non si è certo smentita e ha continuato sulla strada di un associazionismo costruttivo e che coinvolga tutti gli attori del mondo della logistica, a partire dalle Istituzioni di cui c’è bisogno per donare al nostro Paese maggiore competitività.

UN’ASSEMBLEA DI SUCCESSO

Per il terzo anno ALIS si riunisce all’Auditorium Parco della Musica di Roma, dove ha superato ancora se stessa con oltre 3 mila presenze e molti giovani delle scuole tecniche. Un incontro cominciato con un omaggio all’armonia e all’entusiasmo che le note sono in grado di infondere alla nostra vita.

L’evento di ALIS, che ha visto, però, la partecipazione ancora una volta di personaggi di grande spessore e di importanza strategica per lo sviluppo del nostro comparto, a partire dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli che ha offerto il suo autorevole punto di vista politico sull’attuale scenario di settore dell’economia italiana, è stato intervallato dalle relazioni tecniche di Carlo Cottarelli, Direttore dell’Osservatorio Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Massimo Deandreis, Direttore di SRM e di Domenico Arcuri, AD di Invitalia. È seguita una interessante tavola


rotonda moderata da Bruno Vespa con Maurizio Gentile, AD e DG di Rete Ferroviaria Italiana, Adriano Giannola, Presidente di Svimez, Emanuele Grimaldi, AD del Gruppo Grimaldi e VicePresidente dell’International Chamber of Shipping, il DG Renato Grimaldi del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed il Ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola. Quest’ultimo ha sottolineato che per dare uno slancio all’economia italiana occorrono realtà molto concrete come ALIS.

LA PAROLA AL PRESIDENTE

Una presenza politica e tecnica fortemente apprezzata dal Presidente di ALIS Guido Grimaldi. “Davanti ad una sala Santa Cecilia che ha accolto migliaia di persone provenienti da tutta Italia e delegati da diversi Paesi europei – ha dichiarato il Presidente– abbiamo dato vita ad un evento che ha toccato i principali temi del settore del trasporto e della logistica, rendendo al tempo stesso omaggio alla cultura italiana in un contesto così prestigioso. Sono orgoglioso di quanto ALIS abbia fatto nel corso di questo triennio e condividere le nostre proposte ed i nostri programmi davanti a questo parterre così autorevole ha significato mettere in evidenza che, in un momento economico complesso, il comparto del trasporto e della logistica risulta essere sempre estremamente strategico per il sistema Paese. I nostri associati nell’arco di questo triennio hanno investito 5 miliardi di euro in sostenibilità, con nuovi mezzi navali, nuovi mezzi ferroviari, infrastrutture e mezzi terrestri d’avanguardia, e grazie a questi investimenti abbiamo creato occupazione per oltre 10.000 persone. ALIS – ha aggiunto il Presidente Guido Grimaldi – è ormai una realtà primaria nel panorama economico italiano ed europeo: 1510 imprese associate per un fatturato globale di 23 miliardi, un parco veicolare di 110.000 mezzi, 125 linee di Autostrade del mare e cabotaggio insulare, 140.500 collegamenti marittimi annuali, oltre 120 linee ferroviari, 60.500 collegamenti ferroviari annuali. Nella nostra associazione annoveriamo 7 interporti e 36 porti in qualità di soci onorari, ma specialmente rappresentiamo oltre 165.000 uomini e donne impegnati in un comparto strategico. Grazie all’impegno di ALIS sono stati sottratti dalle strade 2.700.000 camion all’anno pari a 70 milioni di tonnellate di merci in meno trasportate, abbattendo le emissioni di CO2 di oltre 2.200.000 tonnellate.

Continueremo – conclude il presidente Grimaldi – a favorire azioni concrete per la sostenibilità”.

IL DIBATTITO

La tavola rotonda moderata da Bruno Vespa è stata preceduta da interventi tecnico-economici di grande spessore. In primis Carlo Cottarelli che ha detto: “L’occasione odierna mi consente di affermare che con il cambio di Governo è stata proposta una Legge di Bilancio che definisco di galleggiamento. Non è negativo: galleggiare è meglio che affondare. Se però la crescita frena o i tassi salgono, i problemi riemergeranno. Mi preoccupa il settore finanziario, ci sono bolle che si stanno creando dopo che la politica monetaria ha immesso tra 10 e 16 trilioni di dollari a tassi negativi nei mercati del mondo. Restiamo il Paese più vulnerabile sui mercati finanziari, pertanto bisogna fare in modo che il settore privato torni a essere motore di crescita. Per tornare ad investire tutti gli imprenditori chiedono meno tasse, meno burocrazia e una giustizia civile funzionante. Bisogna poi intervenire sulla semplificazione burocratica: le imprese spendono 30/35 miliardi l’anno solo per compilare moduli. Credo inoltre che dovremmo cercare di ridurre la pressione fiscale. Abbiamo troppe tasse ma questo non vuol dire che non possiamo introdurre una nuova tassa che va a colpire i consumi che danneggiano l’ambiente. Ma se introduco una nuova tassa ne devo eliminare almeno altre tre”. Sono poi intervenuti Domenico Arcuri, AD di Invitalia, che ha centrato la propria relazione sull’assoluta necessità per il nostro Paese di investire in infrastrutture, e Massimo Deandreis, Direttore di SRM Centro Studi e Ricerche per il Mezzogiorno di Intesa Sanpaolo, che ha illustrato una analisi dove si evidenzia come nel nostro Paese sia aumentato il peso

dell’economia marittima rispetto agli altri settori economici. Dopodiché il dibattito ha offerto le chiavi per il successo per le aziende italiane ed europee. “Servono nuove regole per dare stabilità ai provvedimenti – ha affermato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola de Micheli – e in un Ministero come il mio, dove le decisioni su determinate questioni hanno tempi fisiologici lunghi di attuazione, la discontinuità politica rappresenta un limite. Serve però anche uno sforzo collettivo per arrivare a risultati concreti. Ci vogliono scelte di politica economica coraggiose per recuperare i ritardi, specialmente sul fronte degli investimenti in sostenibilità che sono essenziali per la crescita. L’intermodalità – ha proseguito il Ministro De Micheli – deve tornare centrale. Posso dire ad esempio che su Ferrobonus e Marebonus abbiamo chiuso emendamenti sulla loro riproposizione per il prossimo biennio. Così come sul piano del trasporto terrestre, abbiamo già messo nel decreto fiscale un incentivo per il rinnovo del parco veicolare”. Il Ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola ha elogiato l’impegno per la sostenibilità e l’occupazione delle aziende associate ad ALIS: “Questa associazione è un campione di efficienza” ha affermato il Ministro che, in contrapposizione, ha invece stigmatizzato il ruolo avuto dal sistema Paese nell’utilizzo dei fondi europei. “Nelle mie vesti ho il compito di trattare il budget per i prossimi 7 anni e quindi quanti fondi di coesione spetteranno all’Italia. Andare a trattare con alle spalle il mancato utilizzo dei fondi del precedente settennato non è bello! Ci sono però ancora grandi possibilità – ha continuato il Ministro Amendola – ed occorre non solo velocizzare i tempi ma anche rendere efficaci gli obiettivi che abbiamo. Ci vuole un approccio pragmatico anche per rendere maggiormente efficiente il dialogo tra Roma e Bruxelles”. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUBRICHE FUORISTRADA

TRANSPOBANK

I

30 anni

l 2019 è stato un anno molto intenso per la prima borsa carichi italiana; un compleanno durato 365 giorni con tantissime novità e festeggiamenti. D’altronde l’anno è iniziato alla grande con lo stand “galattico” allestito al Transpotec di Verona, il Salone del Trasporto e della Logistica per antonomasia in Italia. Una edizione con un record assoluto di presenze sia in Fiera che allo stand Transpobank. Oltre 5.000 clienti registrati ai desk dello stand dell’azienda milanese, + 140% rispetto all’edizione precedente. Un’occasione per molti trasportatori, clienti e non della borsa noli, per festeggiare questo importante anniversario. Centinaia di palloncini, di bottiglie di prosecco e di champagne stappate, hanno rallegrato tutti i presenti. I Clienti già abbonati, si sono divertiti molto con il Transpobank Wall, una parete intera con tutti i loro nomi, si sono sbizzarriti a cercare il proprio nome tra migliaia di aziende ed autografare la parete con una firma.

NON SOLO FIERA

Il trentennale, però, è proseguito per tutto l’anno con promozioni che si ripeteranno solo tra altri dieci anni e che hanno consentito un aumento dell’utenza su base annua del 6,2% con il conseguente aumento di offerte di carico su tutte le direttrici, da quella padana a quella tirrenica ed adriatica con un aumento dell’offerta anche per i veicoli di portata inferiore.

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e… sentirli

Il trentennale di Transpobank volge al termine. Il 2020 sarà l’anno del frigo di

Alessandro Bassi

Un boom di carichi così elevato che ha visto Transpobank ricorrere ad una funzione strategica per la diffusione a tutti gli autotrasportatori abbonati:

si chiama “Push” e consente una visibilità doppia del trasporto messo in vendita sulla borsa carichi, grazie ad una strategia di comunicazione esclusiva.


Molto apprezzata dai clienti è stato l’aggiornamento della funzione TRACE: significa “traccia” che applicato ad un trasporto significa trasporto localizzabile via GPS, tracciato e sicuro. Il funzionamento è semplice: lo spedizioniere che affida un carico al vettore della banca dati, può seguire minuto per minuto il carico trasportato dal vettore scelto ed è avvertito da una mail appena effettuato il carico e, subito dopo, aver consegnato la merce. Un servizio puntuale e di grande efficacia per lo spedizioniere che può fornire un servizio informativo live al proprio committente. Per l’autotrasportatore i vantaggi sono evidenti: è sicuramente preferito dallo spedizioniere rispetto a chi non ha i tracciatori di bordo, ha un vero e

DAL B2B AL B2C Transpobank è impegnata anche nel campo del consumer: l’antifurto satellitare selfie TLOCK.IT è stato il vero fiore all’occhiello delle vendite nel settore dei privati. Il dispositivo che notifica lo spostamento dei veicoli, dall’auto allo scooter, dalla barca al camper e così via per qualsiasi veicolo a motore, ha quadruplicato le vendite rispetto al 2018, tanto da dover ricorrere al canale Amazon per contenere i tempi di consegna.

Il muro dove i clienti Transpobank hanno potuto apporre la firma sul proprio nome.

proprio servizio di Tracking dei propri veicoli con tutti i vantaggi di un’apparecchiatura satellitare professionale.

TRACKER

A proposito di sistemi satellitari, il sistema di localizzazione GPS di Tracker.it, di proprietà Transpobank, è divenuto oramai uno dei più importanti in Europa. Tracker.it, con un successo consolidato dal 1996 per la gestione delle flotte via satellite, è divenuto il servizio di riferimento per le imprese di autotrasporto merci: con grande precisione, il sistema fornisce informazioni su posizioni in tempo reale, soste e relativi tempi di sosta, percorsi, scarico dati consumo carburante, download legale dei dati del tachigrafo digitale anche quando i veicoli sono in viaggio (nessun uso della card o downdload manuale), messaggistica di bordo ufficio-autisti, gestione notifiche sugli spostamenti non autorizzati dei veicoli e molte altre funzioni, rigorosamente on line su Pc, Tablet e Smarpthone. Un sistema che non è dedicato solo ai Camion. Tracker.it, infatti, ha sviluppato numerosi progetti per le flotte extra-autotrasporto. Sono ormai centinaia i progetti di fleet management di successo, dalla GDO al Vesti Solidale, dai rifiuti ai consorzi di pesca. L’ultimo progetto, ideato presso l’Area di Ricerca di Trieste, in collaborazione con la regione Friuli Venezia Giulia e l’Università degli Studi di Trieste è denominato MaDCrow (di cui abbiamo parlato nel numero di novembre all’interno del Focus Green, n.d.r.). Un progetto incredibile che consente il monitoraggio costante delle acque marine grazie di dispositivi Tracker.it evoluti; per fare un esempio: se un natante inquina volutamente con

sversamenti in mare, una delle migliaia di imbarcazioni dotate di Tracker.it che naviga nelle vicinanze è in grado di rilevare e comunicare immediatamente la posizione precisa dell’area inquinata, la composizione chimica dell’acqua e ulteriori informazioni per individuare rapidamente i responsabili per un pronto intervento di salvaguardia marina.

LE NOVITÀ PER IL 2020

Il prossimo anno ci sarà una grande sorpresa per i Clienti: Transpobank ha in fase avanzata una soluzione per i trasporti frigoriferi, una branca del settore del trasporto importantissima e sarà disponibile per i soli clienti abbonati per l’inizio di primavera 2020. In questi ultimi anni, infatti, oltre un migliaio di aziende di autotrasporto refrigerato ci hanno richiesto di poter accedere alla borsa noli. Da alcuni anni, a completamento dei servizi della filiera del trasporto, Transpobank ha sviluppato un Gestionale dei trasporti che dialoga in simultanea con la borsa carichi e con i dispositivi satellitari consentendo all’impresa di autotrasporto di ricevere ed inviare dati contabili in tempo reale. Per fa un esempio: ad avvenuta consegna delle merci, l’autista emette la DDT e la fa firmare dal destinatario. La DDT perviene in tempo reale a Gestionaletrasporti.it, il quale emette la fattura elettronica quasi in contemporanea con la consegna delle merci, accorciando notevolmente i termini di pagamento. Il 2020 sarà anche l’anno dei Social. Transpobank è già presente da tempo su Facebook, Instagram, Youtube, Twitter, così come Tracker.it e Tlock.it. Ma segnatevi questo hashtag: #transpobanksonoio, già da gennaio sarà un hashtag carico di novità e sorprese. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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Senza fermarsi

PROFESSIONE

CAMIONISTA

HIGHWAY AMERICANE

mai

Franklin, Frankie per gli amici ha quarantasei anni, venticinque dei quali passati dietro al volante di un camion; è innamorato del proprio mestiere.

Sulle sterminate highway americane in compagnia di Frankie, un trucker innamorato del suo lavoro: si sente l’ultimo vero cowboy, non ha una casa e neanche una meta di

Fergus G. Flaherty, fotografie di Eamus Linch

S

i chiama Franklin, Frankie per gli amici, ha quarantasei anni, venticinque dei quali passati a guidare enormi camion su giù per gli Stati Uniti, fino a su, oltre i Grandi Laghi e la frontiera con il Canada, ma anche a Sud,

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in Texas fino a sconfinare, qualche volta in Messico. Quando ha cominciato aveva un camion tutto suo. “Era un vecchio International tutto rosso – racconta – l’ho sfruttato fino alla fine, quando ha esalato l’ultimo

Sono i truck stop, i motel, i bar, i posti dove i trucker scendono dal camion, sono gli unici posti dove possono avere un tetto sulla testa.


respiro l’ho lasciato sulla interstate, giù verso Santa Monica, davanti al mare. Ero scarico, così ho raccolto le mie cose, sono salito su un autobus e me ne sono andato”. Tre giorni dopo, a Laredo, ho trovato un altro ingaggio e sono ripartito, mi avevano dato un Freightliner e trasportavo soprattutto collettame. Poi, un giorno mi sono stancato e, in Montana, mi hanno affidato un trasporto animali. Erano manzi, li portavo ai mercati, facevo come facevano i miei antenati, tutti mandriani, cow boys: portavano le mandrie ai grandi mercati sulla costa, e per farlo attraversavano questo grande Paese. Come me. Dappertutto, sulle strade americane c’è una nazione in movimento; il muoversi continuamente, senza avere radici, senza avere una casa dove tornare è una caratteristica di molti americani.

facevo come facevano i miei antenati, tutti mandriani, cow boys: portavano le mandrie ai grandi mercati sulla costa casa, è un po’ nel DNA degli americani. Sulle strade americane c’è una nazione in movimento, dai truckers, agli “hobos”, una via di mezzo tra un barbone e un menestrello, che viaggia da clandestino sui treni, alle prostitute che, come accadeva alla fine dell’’800, girano con un grande autobus, fermandosi nei truck stop, nelle pompe di benzina sperdute, fino a quelli che viaggiano con la loro roulotte-casa mobile, inseguendo il sole. Non solo, non è difficile vedere sulle strade americane grandi camion che si portano dietro una casa, un ufficio, addirittura una scuola: qualche comunità ha deciso di cambiare luogo dove vivere e si sposta in massa. Insomma, lo stare fermi, l’avere un posto dove tornare, la sera, non sembra interessare gli americani. Sul perché di questa vera e propria malattia si sono dibattuti i sociologi senza tuttavia arrivare a una vera conclusione.

SI CHIAMA DROMOMANIA

L’opinione dominante è che, essendo un popolo che discende da pionieri, da gente che aveva rinunciato alle proprie radici, per cercare qualcosa di nuovo, gli americani, sono tutti, nel profondo, ancora oggi alla continua ricerca di qualcos’altro, di meglio, di sconosciuto. In termini scientifici si chiama “dromomania” ed è descritta come “un desiderio anormale e ossessivo di viaggiare”. Insomma, senza scomodare gli scienziati, nel viaggio, sulla strada, gli americani trovano ancora quel romantico, quell’avventura che avevano cercato e trovato i loro padri. In questo mondo, in questo modo di pensare è normale che i truckers assumano un ruolo davvero da prim’attori. Qualcuno dice che sono gli ultimi romantici, gli ultimi cowboy, gli ultimi signori della prateria e dei grandi spazi. Torniamo a Frankie in venticinque anni di mestiere non si è

SENZA CASA NÉ TETTO

Frankie è uno dei tanti personaggi – non solo camionisti – che si muovono su e giù per gli Stati Uniti, praticamente senza fermarsi mai. Lo stare in movimento, senza avere radici stabili, senza avere una www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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PROFESSIONE

HIGHWAY AMERICANE

CAMIONISTA

Non è difficile incontrare gruppi di persone, vere comunità che si spostano da una parte all’altra del Paese, portando con se case, scuole, chiese.

gli americani, sono tutti, nel profondo, ancora oggi alla continua ricerca di qualcos’altro, di meglio, di sconosciuto

Accende una Marlboro, la cabina si riempie di fumo azzurrognolo. Uno sguardo all’interno: è davvero la sua casa: sugli scaffali parecchi libri, libri vissuti, con le impronte del pollice, le orecchie in cima alle pagine e le macchie di caffè.

L’INIZIO DI UN NUOVO GIORNO

Maciniamo un po’ di chilometri e ci troviamo nel mezzo di un altipiano desertico, battuto dal vento, quando a est compare la prima grigia, luce del giorno.

fermato con un datore di lavoro, né in una stessa località, più di due anni. Da qualche mese trasporta componentistica cinese per una compagnia di Tucson, in Arizona.

IL SOGNO AMERICANO

Lo incontriamo, che è ancora notte, in un truck stop, poco lontano da Tucson, con un’enorme tazza di caffè in mano. Ha caricato ed è in viaggio verso Nord, deve arrivare a Boston. Accetta di prenderci a bordo per un breve tratto perché la Compagnia non gradisce che si prendano a bordo passeggeri. “Guidare un camion – dice subito – per me è la realizzazione del sogno americano. Dimentica la casa con il giardinetto, dimentica il mutuo da pagare: quella è spazzatura! Noi sogniamo la strada. Sogniamo di dare fuoco alla casa, di montare in sella a un cavallo. Ed è stato sempre così, sin dai tempi in cui nella prateria c’erano più bisonti che fili d’erba”.

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Le praterie sterminate, i grandi spazi, l’aria che ancora rimanda l’odore di quando c’erano piu bisonti che fili d’erba: questo è l’habitat dei trucker, gli ultimi cowboy


Noi sogniamo la strada. Sogniamo di dare fuoco alla casa, di montare in sella a un cavallo. Ed è stato sempre così, sin dai tempi in cui nella prateria c’erano più bisonti che fili d’erba Frankie accosta al ciglio della strada, scendiamo e ci prepariamo il primo di tanti caffè della giornata su un fornello da campo. “Mi piace l’alba – dice – e quando si può mi fermo a guardarla arrivare”. Il primo accenno del giorno si affaccia all’orizzonte: una luce pallida, rosa, si diffonde nella pianura grigia, mentre la luna ancora fa l’occhiolino e i coyotes non si sentono più. Poi, come per incanto, le ombre prendono forma: una lunga teoria di pali del telefono lungo la strada, con i fili che pendono lenti. Stanno li, e arrivano fino all’orizzonte. E lo sguardo va oltre, per settanta, ottanta chilometri, senza che si veda altro: deserto, cielo e pali del telefono. “Guardate questo posto – dice Frankie – non è stato creato per essere abitato, Dio lo ha creato perché uomini e animali ci si spostassero liberamente”. Ripartiamo. Ancora chilometri, il paesaggio è sempre uguale, di tanto in tanto incrociamo un altro camion.

“Mi piace pensare a me e ai miei colleghi – riprende – come gli ultimi veri cowboy. Io, davvero, ce l’ho nel sangue. Il mio bisnonno prima e mio nonno

L’anello che solo i veri “professional trucker” possono avere.

poi, hanno attraversato queste praterie a cavallo; erano cowboy senza fissa dimora, giravano per i ranch e venivano pagati a giornata. Io sono andato via da casa a diciassette anni, mi sono iscritto alla scuola per camionisti e poi sono salito sul vecchio International di mio zio: non sapevo come lo avrei mantenuto, non sapevo neanche se sarebbe stato in grado di lavorare, talmente era vecchio, ma ero un uomo libero”.

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i m i n o r c a i l g W

EVENTI

SAVE

Lo scorso ottobre è partita la seconda edizione del SAVE Tour, un’iniziativa che vuole promuovere comportamenti positivi in ambito di economia circolare e risparmio. Ovviamente Scania, quando si parla di responsabilità sociale, è in primissima linea Federica Lugaresi

S di

ostenibilità, Azione, Viaggio, Esperienza questo il significato dell’acronimo SAVE. Il progetto congiunto del Museo del Risparmio di Torino, BEI Institute e Scania, in collaborazione con il MIUR e con il supporto di Intesa Sanpaolo si ripete anche quast’anno. Un “viaggio verso un futuro sostenibile” che si svolgerà a bordo di un veicolo del Grifone di ultimissima generazione (il Discovery truck), allestito come un vero e proprio laboratorio interattivo. Con una grossa novità: nel percorso di 2.000 km, verranno toccate anche la Sicilia e la Sardegna. Si tratta insomma di un percorso finalizzato a educare ragazzi e ragazze all’uso consapevole delle risorse ambientali

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e finanziarie. “Non c’è sostenibilità ambientale se non c’è sostenibilità finanziaria” ha dichiarato Franco Fenoglio Presidente e Amministratore Delegato di

Italscania. Il risparmio (finanziario) infatti, deve essere inteso anche in termini di evitare lo spreco (di risorse) per potere salvaguardare meglio l’ambiente.

FORESTA SAVE La seconda edizione del progetto durerà circa sei mesi toccando sei regioni e 21 città. Alle classi che prenderanno parte al progetto e che si aggiudicheranno il titolo di “Campione del Riciclo”, verrà regalato un albero di cacao che andrà ad arricchire la Foresta SAVE, una piantagione in Camerun. I 250 alberi di cacao compenseranno le emissioni di 13.750 Kg di C02 e parallelamente costituiranno anche una fonte di reddito per gli agricoltori che potranno commerciare i frutti e i prodotti derivati da essi.

La crescita e la storia di questi alberi potrà essere monitorata a distanza accedendo al diario dell’albero per aggiornarsi su quanto avviene nella foresta.


IL VIAGGIO

TOUR Il SAVE Truck partirà da Genova, si fermerà in Sardegna, approderà in Sicilia e risalirà la penisola attraverso la Calabria per terminare il suo percorso a Napoli. regioni attraversate

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21 città

2.000 km IL TRUCK LABORATORIO

Considerare il rifiuto come una risorsa è il concetto alla base dell’economia circolare. Forse non tutti sanno che l’Italia è il paese europeo col più alto indice di circolarità (103 punti, seguita da Regno Unito e Germania). Un paese più che virtuoso quindi, che deve continuare a trasferire questo messaggio alle generazioni future.

problema è di ecosistema e in virtù di ciò, è indispensabile coinvolgere i giovani ma anche le famiglie. Quale “mezzo” migliore se non un truck, che oltre a trasportare prodotti veicola anche informazione, gioco e istruzione? Il Discovery truck sarà un vero e proprio “Museo su ruote”: un veicolo dove i giovani ospiti saranno guidati da tutor in tre percorsi tematici e giochi interattivi studiati per un primo approccio alle tematiche finanziarie, alla sostenibilità e all’economia circolare, con lo scopo educare a comportamenti virtuosi i cittadini del domani. “Siamo molto orgogliosi di essere nuovamente tra i promotori di questo progetto itinerante di educazione e sensibilizzazione – ha evidenziato Fenoglio. Il settore dei trasporti ha grandi responsabilità nei confronti delle generazioni future, siamo quindi pronti a fare la nostra parte

Da sinistra a destra: Giuseppe De Cristofaro, Sottosegretario Ministero Istruzione, Università e Ricerca; Franco Fenoglio, A.D. e Presidente di Italscania; Chiara Appendino, Sindaco di Torino; Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa San Paolo; e Giovanna Paladino, Direttrice del Museo del Risparmio di Torino.

Il Discovery truck al suo interno, allestito come un reale laboratorio interattivo.

Da sempre la Casa svedese ha nel suo DNA una spiccata tendenza al green: basti pensare che Scania investe il 7% del suo fatturato in ricerca e sviluppo di nuove tecnologie, con l’obiettivo di ridurre consumi ed emissioni climalteranti. Ma non è sufficiente poiché il problema non è solo tecnologico ma anche culturale; il

nel guidare, attraverso azioni concrete, il cambiamento verso un futuro sostenibile. Le nuove generazioni hanno un ruolo determinante in questa transizione, è quindi di fondamentale importanza diffondere una cultura improntata sul rispetto del clima e dell’ambiente per garantire un cambio culturale da parte di tutti”. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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Legalogistica

a cura di: Avv. Paolo Moroni e Avv. Claudia Balestreri

Nel numero di novembre avevamo parlato del cosiddetto Decreto Clima, pubblicato infine il 14 ottobre 2019 in Gazzetta, senza la temuta decurtazione prevista rispetto ai sussidi ambientalmente dannosi Il Governo, dunque, pare aver tenuto in considerazione le critiche sollevate dagli addetti ai lavori, i quali, correttamente osservavano che non è penalizzando, ma incentivando, che davvero si può favorire un cambiamento concreto. Tuttavia, il taglio delle agevolazioni sulle fonti di energia tradizionali, partendo da quelle sul gasolio, potrebbe rientrare nelle previsioni della Legge Finanziaria 2020. Ad oggi, però, le imprese di autotrasporto possono almeno apprezzare gli incentivi previsti dal Decreto Fiscale 2020 – Decreto Legge su disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili, n. 124 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 ottobre 2019 – che rappresenta il primo step della Legge di Bilancio 2020. All’art. 53 del D.L 124/2019, infatti, il Governo ha stabilito lo stanziamento di 25,8 milioni (al posto dei previsti 31,8 milioni) suddivisi tra 2019 e 2020, per il ricambio del parco veicolare delle imprese di autotrasporto in conto terzi iscritte all’Albo degli Autotrasportatori e al Registro Elettronico Nazionale delle imprese che esercitano la professione di trasportatore su strada. Il contributo potrà essere utilizzato per gli investimenti avviati a far data dall’entrata in vigore della presente disposizione – 27 ottobre 2019 – fino al 30 settembre 2020 e finalizzati alla radiazione, per rottamazione, dei veicoli a motorizzazione termica fino a euro IV, adibiti al trasporto merci e di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate, con contestuale acquisizione, anche mediante

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Dalla decurtazione all’incentivo: una strada a doppio senso?

locazione finanziaria, di autoveicoli, nuovi di fabbrica, adibiti al trasporto merci e di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate, a trazione alternativa a metano (CNG), gas naturale liquefatto (GNL), ibrida (diesel/elettrico) e full electric, ovvero a motorizzazione termica e conformi alla normativa euro VI, di cui al Regolamento (CE) n. 595/2009.

NEL DETTAGLIO

Il Decreto specifica che i contributi erogati fino a concorrenza delle risorse disponibili: n non

potranno essere cumulati con altre agevolazioni, relative alle medesime tipologie di investimenti, incluse quelle concesse a titolo de minimis, che rappresentano aiuti non utilizzabili per l’acquisto di mezzi, concessi da uno Stato membro alla medesima impresa operante nel settore dei trasporti su strada per conto di terzi (art. 3 co. 3 Regolamento (Ue) N. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013);

I NOSTRI ESPERTI Lo Studio si occupa di diritto amministrativo, contrattuale, commerciale, della navigazione e dei trasporti, del lavoro e delle nuove tecnologie. In particolare, sta attualmente sviluppando un progetto sull’utilizzo

n saranno

ricompresi tra un minimo di euro 2 mila e un massimo di euro 20 mila per ciascun veicolo, differenziati in ragione della massa complessiva a pieno carico del nuovo veicolo e della sua modalità di alimentazione.

I termini di presentazione delle domande di contributo, i criteri di valutazione delle domande, l’entità del contributo massimo riconoscibile, anche al fine di garantire il rispetto del limite di spesa, e le modalità di erogazione saranno stabilite con decreto del MIT, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Ciò che è già garantito nel Decreto stesso è che verrà assicurata la priorità del finanziamento degli investimenti relativi alla sostituzione dei veicoli a motorizzazione termica maggiormente inquinanti. In attesa, dunque, di conoscere le decisioni del Governo, gli autotrasportatori potranno valutare di ridurre progressivamente il suo utilizzo usufruendo dell’agevolazione prevista dal D.L. 124/2019, rispetto al quale si dovrà verificare la conversione in Legge.

diffuso delle tecnologie blockchain e dei ledger distribuiti, nonché sulle potenzialità degli smart contract, al fine di impiegare tali strumenti, ad esempio, per semplificare, velocizzare e conferire maggiore trasparenza al flusso di informazioni sottostante ad ogni trasporto nazionale ed internazionale. Inoltre, lo Studio può offrire consulenza alle piccole, medie e

grandi imprese che si occupano di trasporti nelle problematiche relative all’individuazione dei siti di logistica, dei contratti d’appalto per la realizzazione degli stessi. Inoltre, propone assistenza mirata sia in fase di redazione di contratti di subtrasporto, appalto di servizi di trasporto, individuali di lavoro, accordi aziendali e sindacali, sia nella eventuale fase patologica del rapporto tra le parti coinvolte.

INFO Per maggiori informazioni e richieste di consulenze legali: www.pmeg.it



Corretta sistemazione del carico

sui veicoli pesanti

S

oprattutto a bordo dei veicoli pesanti, i carichi devono seguire accorgimenti e utilizzare soluzioni tecnologiche adeguate affinché non si creino i presupposti per una scorretta sistemazione In merito alla delicata questione della Sicurezza stradale è recentemente intervenuto anche il ministero dell’Interno, con una nota della Direzione Centrale per la Polizia Stradale che ha fornito dettagliate indicazioni per l’accertamento della corretta sistemazione del carico sui veicoli per trasporto merci di massa superiore alle 3,5 ton (ma con possibilità, per l’Autorità competente, di eseguire le verifiche anche sui veicoli più piccoli). A questo proposito si rammenta che, in virtù del decreto n. 215, di recepimento della direttiva U.E 2014/47, già dal mese di maggio dello scorso anno il ministero dei Trasporti aveva dato un deciso impulso ai controlli tecnici su strada.

omologate), che consentono di aumentare l’attrito tra la superficie del pianale e la merce. In ogni caso, il Ministero evidenzia che l’impiego di sistemi di ancoraggio non omologati, privi di etichetta di certificazione, equivale al mancato uso del dispositivo. Quanto ai controlli su strada, fermo restando che le verifiche disposte dal decreto 215 sono di competenza degli Ispettori autorizzati dal MIT – stante l’elevato contenuto specialistico dell’accertamento – ciò tuttavia non significa che sulla base degli art. 11 e 12 Codice Stradale, gli organi di Polizia non possano accertare e sanzionare le infrazioni di questo tipo, “ove venga individuata una macroscopica violazione della norma (es. carico disposto su un lato e non bilanciato, assenza di cinghie o catene dove previste, cinghie o catene prive di etichetta di omologazione, etichette non leggibili, ecc..)”. Pertanto, in questi casi scatterà

LE INDICAZIONI DELLA STRADALE

la violazione dell’art. 79 del c.d.s – sanzione pecuniaria da 87 € e 345 € – fatta salva, in ogni caso, la possibilità di contestare una delle violazioni dell’art. 164 c.d.s (per la non corretta sistemazione del carico) in presenza dei presupposti. Non solo: la nota evidenzia la necessità che vengano accertate le responsabilità eventuali degli altri soggetti della filiera dell’autotrasporto, come richiesto dall’art. 7 del decreto legislativo 286/2005. Ad esempio, le violazioni in

La nuova disposizione della Polstrada ha sottolineato che, oltre al corretto posizionamento del carico rispetto agli assi (sia longitudinalmente che trasversalmente), gli interventi che contribuiscono alla riduzione dello spostamento del carico sono collegati all’utilizzo di soluzioni tecnologiche (tappetini antisdrucciolevoli per usi industriali), da integrare con i più moderni sistemi di ancoraggio (cinghie e catene

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a cura della

Redazione

materia di sistemazione del carico inquadrate nell’ambito dell’art. 164 c.d.s, faranno scattare le relative sanzioni non solo nei confronti del conducente ma anche – a titolo di responsabilità concorsuale – verso il caricatore (se diverso dal conducente) e, qualora si accertino responsabilità specifiche, delle altre figure previste dal 286: vettore, committente e proprietario della merce. Di conseguenza, una volta accertata l’infrazione dell’art. 164 c.d.s ed acquisita la prova documentale – documento di trasporto o altra documentazione da cui emergano gli altri soggetti della filiera del trasporto – si potrà procedere a redigere un distinto verbale a carico della persona giuridica individuata quale “caricatore” per la inidonea sistemazione del carico. Nelle perdite del carico durante gli incidenti stradali, trattandosi di una possibile causa del sinistro – sempre in base alla nuova nota ministeriale – occorre che gli agenti acquisiscano la prova fotografica e descrittiva dello stato della merce e dei sistemi adottati per l’ancoraggio (tappetini, cinghie, catene, con indicazione per ciascuno della marca, modello, tipo e omologazione, se presenti). Sul tema generale della sicurezza nella circolazione stradale, e in particolare su questi delicati aspetti del corretto posizionamento dei carichi, gioca senza alcun dubbio un ruolo fondamentale una adeguata preparazione professionale dei caricatori e dei conducenti dei veicoli. A tale proposito segnaliamo che la FAI di Milano è da anni impegnata nel campo della formazione organizzando, con il supporto tecnico di istruttori professionisti per i mezzi pesanti, corsi specifici di guida sicura, guida eco sostenibile e corretto fissaggio del carico.

CONTATTI E INFORMAZIONI Milano, viale Bacchiglione, 16 Tel 02 55210970 Mail: info@faimilano.it Presidente: Claudio Fraconti Segretario: Marco Colombo IAL ASS OR DI M I L O C I A Z I O N E TE R R IT A - L O AN O - M O NZ A B R I A NZ

E

NE Z A TE R R B R ITO R I A L E IAN ZA - L ODI

FAI informazione

ZI O CIA ON ASS O O - M N M I LA

FISSAGGIO DEL CARICO


Anno 5 - dicembre 2019/gennaio 2020 - n. 35

SPECIALE COMPONENTISTICA Un’analisi dell’Osservatorio di CamCom Torino e ANFIA mette in luce le prospettive di questo importante comparto del settore dell’automotive

SAF-HOLLAND: INTERVISTA STURARO

VAN MERCEDES ALLESTITI



NOTIZIARIO

GOODYEAR

TruckForce, standard alti di servizio TruckForce è una delle più vaste reti di servizi per pneumatici autocarro in Europa ed è parte integrante di Goodyear Total Mobility, l’offerta personalizzata per le flotte che comprende

pneumatici premium, soluzioni e servizi. Identifica una rete paneuropea specializzata nella gestione completa del ciclo di vita degli pneumatici per camion e comprende la

manutenzione preventiva, la sostituzione, la riscolpitura, la ricostruzione e l’assistenza stradale. Grazie a una rete di assistenza formata da più di 2.000 centri in 32 paesi, fornisce anche ServiceLine24, l’assistenza stradale 24 ore su 24, 7 giorni su 7 in caso di guasto, permettendo al cliente di riprendere il viaggio entro 120 minuti. Con l’intento di migliorare costantemente l’esperienza degli autisti e dei clienti, Goodyear ha recentemente organizzato un audit della sua rete TruckForce, conclusosi con risultati molto positivi. L’audit è stato realizzato da una società terza e ha preso in considerazione oltre 70 parametri, dalla disponibilità dei prodotti, alla capacità di offrire assistenza e alti standard qualitativi, per arrivare fino alla formazione della forza lavoro sui temi della sicurezza. L’obiettivo chiave era esaminare nel dettaglio tutti gli aspetti che contribuiscono alla soddisfazione delle flotte. L’audit ha dato risultati eccellenti, mostrando in media che oltre l’80% dei più alti standard di Goodyear vengono rispettati.

ACITOINOX

Consegnato il MAN TGX 18 500 X L’attesa c’era ed è stata soddisfatta. Il MAN TGX 18 500, nella versione speciale X Lion, è uscito dall’atelier di ACITOINOX, per essere consegnato al legittimo proprietario la De Clemente Group. L’allestimento dell’X Lion à piuttosto sobrio e parte dall’idea di accentuare la forma squadrata del frontale, con il chiaro intento di valorizzare quella che è senza dubbio la parte più di impatto del veicolo. Ci sono, naturalmente, i collegamenti con il “leone” sia del nome “X Lion” sia del logo di MAN, ma non vogliono evocare potenza o aggressività quanto, piuttosto, determinazione, quella del Leone, espressa soprattutto dall’andamento delle linee decise e dei profili costanti. Sul frontale, gli elementi verticali fanno chiaramente pensare ai denti del grande felino, esaltando il design feeling.

PSA

Nuova nomina Parallelamente alla sua attuale funzione di Responsabile della Comunicazione, delle Relazioni Esterne e degli Affari Pubblici di PSA Retail, a partire dal 7 ottobre 2019, Marc Bocqué è stato nominato Responsabile della Comunicazione e delle Relazioni Esterne di PSA Aftermarket (Direzione Servizi e Ricambi), con un perimetro di responsabilità mondiale. In queste due funzioni riferisce rispettivamente a Anne Abboud, Direttrice di PSA Retail e a Christophe Musy, Direttore Servizi e Ricambi di Groupe PSA. Nel quadro delle sue funzioni, è membro del Comitato Direttivo di PSA Retail e del Comitato Direttivo di PSA Aftermarket. Marc Bocqué, 58 anni, ha occupato varie funzioni di comunicazione all’interno di Groupe PSA e del marchio Peugeot. Ha una laurea in Scienze Economiche, Sociali e Politiche conseguita all’Università Cattolica di Lovanio (Belgio). www.trasportale.it

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NOTIZIARIO Diesel Technic Italia

Consegne in giornata anche in Toscana Diesel Technic Italia, filiale italiana di Diesel Technic Group - uno dei più importanti fornitori nell’Aftermarket indipendente di ricambi per tutti i tipi di veicoli, annuncia l’attivazione del servizio “Same Day Delivery” anche in Toscana, in ottica di una sempre maggiore efficienza e soddisfazione della clientela. Con questa estensione di “Same Day Delivery”, anche i partner commerciali di Diesel Technic Italia che operano in Toscana oltre ai colleghi di Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna possono contare sulla consegna in giornata dei prodotti a marchio DT Spare Parts e SIEGEL Automotive. Da oggi, i clienti di Diesel Technic Italia di tutta la Toscana, effettuando i propri ordini dal lunedì al venerdì mattina entro le ore 10.15, avranno la garanzia di ricevere le parti richieste entro le ore 16.30 dello stesso giorno. Per il resto del territorio, la consegna rimane garantita entro il giorno successivo all’ordine.

Walter Schiavi, General Manager di Diesel Technic Italia, afferma: “Con Same Day Delivery assicuriamo, da circa un anno, la consegna in giornata degli ordini dei ricambi a marchio DT Spare Parts e SIEGEL Automotive nelle regioni del nord Italia. Questo servizio è stato particolarmente apprezzato ed è risultato utile per poter lavorare in modo sempre più efficiente e rapido, a vantaggio di una sempre maggiore soddisfazione della clientela. Oggi, con grande piacere, dopo aver avuto il giusto

tempo per perfezionare il servizio, siamo pronti per introdurre Same Day Delivery anche in Toscana”. Schiavi prosegue: “Per Diesel Technic Italia, il servizio è un asset strategico e riuscire a coprire sempre più zone con la consegna in giornata rappresenta il raggiungimento di uno dei nostri principali obiettivi: essere un vero e proprio partner per i nostri clienti, contribuendo ad aiutarli a sviluppare la loro attività, fornendo ricambi di alta qualità attraverso un servizio efficiente e tempestivo”.

MTA

C-MEC 138, la nuova centralina MTA, azienda rinomata per lo sviluppo e la produzione di un’ampia gamma di prodotti elettromeccanici ed elettronici destinati ai principali OEM, ha presentato di recente la nuova centralina elettromeccanica C-MEC 138. Sviluppata con tecnologia PCB (Printed Circuit Board) e specifica per applicazioni heavy-duty, on e off-highway, C-MEC138 è deputata alla distribuzione della potenza e alla protezione delle principali utenze elettriche. C-MEC138 è creata in maniera razionale: essa ha una base che rimane sempre tale, una maschera personalizzabile con i connettori svincolati. Laddove il cliente ha la necessità di cambiare solo i fusibili, terrà la maschera, i connettori e il PCB esistente. Dove invece i contenuti restano uguali ma c’è la necessità di cambiare lo schema, con un investimento molto piccolo e tempi di realizzazione molto brevi, si modificherà solo il PCB. Nel caso in cui sia il PCB sia i contenuti non corrispondono alle esigenze del cliente, si potranno riprogettare solo il PCB e la maschera.

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PETRONAS LUBRICANTS INTERNATIONAL

Simposio a Torino sui fluidi per i veicoli elettrici L’evento, svoltosi alla presenza di oltre 120 partecipanti, ha riunito esperti delle aziende leader del settore a livello internazionale per discutere e presentare le innovazioni nel campo dei veicoli elettrici capaci di assicurare una mobilità futura più pulita, più efficiente dal punto di vista energetico e più sostenibile. Il simposio realizzato da PETRONAS è stato concepito per essere una piattaforma utile per condividere le tendenze future della tecnologia EV, la loro rilevanza sul mercato e il ruolo dei fluidi nell’evoluzione delle tecnologie di trasmissione e batteria in ambito elettrico. “In PLI, ci siamo impegnati a raddoppiare i nostri investimenti e dedicare il 75%

della nostra spesa in Ricerca & Tecnologia (R&T) a progetti in grado di contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2. L’entrata nel mercato dei veicoli elettrici con la nostra gamma di fluidi PETRONAS iona annunciata a inizio anno, in occasione del Salone di Ginevra, rafforza il nostro impegno nel portare avanti il nostro originale approccio allo sviluppo e all’implementazione della tecnologia dei fluidi. Il simposio sui fluidi per veicoli elettrici rappresenta per noi l’ennesima iniziativa per lavorare insieme, definire le possibilità

e impostare un’agenda condivisa verso un futuro più pulito”, ha dichiarato Giuseppe D’Arrigo, Managing Director e Group Chief Executive Officer, PETRONAS Lubricants International.

ECOTYRE

Online il nuovo sito internet Cliccando su www.ecotyre.it si accederà a un sito internet completamente rinnovato. Al centro della nuova homepage senz’altro da Gomma a Gomma, il progetto di punta del Consorzio - primo in Italia per numero di Soci (quasi 800) e secondo per quantitativi di PFU gestiti (oltre 44 milioni di kg nel 2018) - che, insieme a importanti partner tecnici, ha creato il primo nuovo pneumatico verde, unico al mondo. EcoTyre, infatti, ha realizzato e già testato sulle strade nuovi pneumatici con, all’interno, un’innovativa mescola derivante da gomma triturata di pneumatici fuori uso. Il sito internet completamente rinnovato è stato pensato e realizzato per garantire la massima fruibilità da parte dell’utente, puntando su estrema chiarezza e massima trasparenza. Nella homepage, i dati sono aggiornati di continuo, praticamente in tempo reale: attraverso la mappa interattiva è possibile monitorare i ritiri suddivisi per aree geografiche ed essere sempre aggiornati, attraverso un conteggio complessivo su tutte le attività svolte negli ultimi 12 mesi. “Abbiamo deciso di rinnovare il nostro sito internet - ha detto Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre – per renderlo ulteriormente più chiaro, schematico e facilmente fruibile per tutte le diverse tipologie di utenti. Parola d’ordine: trasparenza. Abbiamo pubblicato tutti i dati relativi alle nostre attività; chi visita il nostro sito internet avrà disponibili informazioni aggiornate continuamente e in tempo reale”.

Koegel

Ancora Koegel per SMET SMET, una delle più importanti aziende di trasporto e logistica, è da cinque anni cliente fedele ed estremamente soddisfatto dei prodotti Koegel. Sulla base di questa reciproca fiducia SMET sta continuando a ritirare veicoli Koegel nell’ambito dell’accordo quadro che prevede la consegna di mille veicoli e, in quest’ottica Massimo Dodoni, amministratore di Koegel, ha consegnato a Domenico De Rosa, A.D. di SMET, un semirimorchio con una speciale scritta celebrativa. “L’elevata qualità dei semirimorchi e l’eccellente expertise delle vendite – ha dichiarato De Rosa – sono state e continuano ad essere tutt’ora i motivi del nostro grande apprezzamento della partnership con Koegel e della nostra intenzione di proseguire in futuro la collaborazione. Con l’introduzione della generazione NOVUM, Koegel ha ulteriormente migliorato i propri semirimorchi a vantaggio soprattutto dei nostri operatori nelle loro operazioni lavorative quotidiane”. I Koegel Cargo Rail della generazione NOVUM forniscono un notevole contributo alla riduzione della CO2, grazie alla versatilità di impiego su strada, su rotaia e su neve. www.trasportale.it

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NOTIZIARIO

DIESEL TECHNIC

SAFETY FIRST

Diesel Technic, ha pubblicato di recente il suo primo catalogo a marchio DT Spare Parts per i truck Volvo FL 6/FL/FE che contiene dettagli riguardanti approssimativamente 1.200 articoli in sostituzione di circa 2.600 codici del Costruttore. I ricambi DT Spare Parts per i Volvo FL 6/FL/ FE vengono offerti con una garanzia di 24 mesi, che decorre dal momento in cui il cliente finale acquista i prodotti dal distributore o ricambista di riferimento. Come tutti i prodotti della gamma DT Spare Parts, i nuovi ricambi proposti a catalogo soddisfano i più rigidi criteri di qualità grazie al Diesel Technic Quality System (DTQS), un sistema proprietario di gestione qualità che consente anche la costante ottimizzazione del prodotto.

Arrivato il primo catalogo dedicato ai truck Volvo FL 6/FL/FE

Lo smartphone chiamerà i soccorsi I prossimi telefoni di Google sapranno se c’è stato un incidente e chiameranno i soccorsi, usando sensori come accelerometri e microfoni. Sarà inoltre possibile avvisare dell’emergenza i propri contatti rapidamente, inviando loro la posizione e anche un messaggio personalizzato. A rivelarlo è il sito XDA-Developers che - tramite un aggiornamento ricevuto ha scoperto che è stata caricata sul Play Store un’app per le emergenze rinominata “Personal Safety’”. La descrizione dell’applicazione conferma che il rilevamento degli incidenti automobilistici sarà reso disponibile per i dispositivi Pixel negli Stati Uniti, non è chiaro se per tutti i modelli o solo per la serie 4 che dovrebbe essere presentata a New York il prossimo 15 ottobre. Utilizzando la posizione, l’accelerometro e il microfono, lo smartphone sarà in grado di rilevare se l’utente è stato coinvolto in un incidente stradale. In tal caso, vibrerà ed emetterà un suono al massimo volume chiedendo all’utente se ha bisogno di aiuto. Se non riceverà risposta, lo smartphone chiamerà automaticamente i servizi di emergenza inviando la posizione. L’utente potrà, inoltre, inserire le informazioni mediche e i contatti di emergenza preventivamente tramite le impostazioni.

LINK UTILI SCELTI PER VOI www.schaeffler-aftermarket.it

www.trwaftermarket.com

Il Gruppo Schaeffler è a livello mondiale un fornitore integrato, tra i leader nel settore Automotive e Industrial. La Divisione Automotive Aftermarket è specializzata nella fornitura di prodotti e servizi per motori, comandi ausiliari, trasmissioni e chassis di autovetture e veicoli commerciali. Con i prodotti a marchio INA, FAG e LuK, è leader per la fornitura di componenti per motori, sistemi di trasmissione e chassis.

TRW opera nel settore dei veicoli commerciali dal 1906 ed è leader a livello mondiale in progettazione, sviluppo e produzione di parti di ricambio di primo impianto destinate a tutti i maggiori produttori di veicoli commerciali. TRW proequip è il fornitore aftermarket a livello globale del settore IAM (Indipendent Aftermarket).

www.formulabosch.it

Il portale del settore automotive aftermarket targato Bosch: un sito dove gli operatori del settore possono trovare notizie, informazioni e approfondimenti sul mondo dell’autoriparazione, scaricare cataloghi di attrezzature di officina o ricambi, listini prezzi, leggere la rivista “Formula”, cercare officine di autoriparazione e distributori.

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ALLESTIMENTI

MERCEDES-BENZ VANS

Come in

sartoria

Visita a Ludwigsfelde, sito produttivo dello Sprinter e Centro Allestitori di Mercedes-Benz Vans.

Trentaquattro gli allestimenti in pronta consegna, dal trasporto passeggeri a quello del fresco, dall’ambulanza al ribaltabile

di

Ferruccio Venturoli

L

a crescita esponenziale dell’ecommerce, i tempi sempre più ridotti delle consegne, le spedizioni just in time, l’ottimizzazione dell’ultimo miglio, il moltiplicarsi del trasporto di generi alimentari freschi, non sono che alcune facce dei nuovi scenari del trasporto e della logistica. Questa è la logica con la quale chi progetta e produce, ma anche chi compra e chi usa veicoli commerciali, deve necessariamente fare i conti, attraverso nuove e sempre mutevoli sfide. Non essere all’altezza di affrontarle vuol dire uscire da quel mondo. In un panorama di

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questo genere i van di Mercedes-Benz si pongono, da anni, al vertice di una piramide tecnologicamente d’eccellenza, non solo per le qualità intrinseche, meccaniche o tecnologiche del veicolo, ma anche per tutta una serie di prerogative accessorie che vanno dalla possibilità di avere un veicolo tagliato su misura delle proprie esigenze, a quella di poter integrare il singolo veicolo in modo semplice ed efficiente nella catena logistica.

34 ALLESTIMENTI SPECIALI

È stato proprio in quest’ottica che la divisione Vans della Stella ha presentato Clever Bodybuilder Solutions 2019, una vetrina di 34 allestimenti speciali per i veicoli commerciali Mercedes (Sprinter, dicembre 2019/gennaio 2020

Vito, Vito Tourer, eSprinter, eVito, Citan e Classe X) realizzati in stretta collaborazione con alcuni tra i maggiori e più affermati allestitori europei. Tante le soluzioni proposte: dal veicolo con cassone ribaltabile in alluminio, all’autobus per ospiti di una cerimonia nuziale, abbracciando nove settori: commercio ed eGrocery, assistenza e prestazioni di servizi, trasporto passeggeri, mobilità limitata, autocaravan, corriere espresso, consegna pacchetti e logistica, edilizia, veicoli operativi e per servizi comunali e altri settori.

IL CENTRO ALLESTITORI DI LUDWIGSFELDE

L’esposizione per la stampa internazionale è stata organizzata negli stabilimenti di


LA FABBRICA INTELLIGENTE Mercedes-Benz punta su moderne soluzioni digitali anche sul versante della produzione dei veicoli. Lo stabilimento di Ludwigsfelde, ad esempio vanta una posizione di spicco nel campo della produzione intelligente e della digitalizzazione dei processi di produzione. Prima dell’avvio della produzione della nuova generazione dello Sprinter, l’azienda ha introdotto nella produzione di serie tecnologie collegate in rete come la RFID (radio-frequency identification), al fine

di aumentare ulteriormente la flessibilità e l’efficienza dei processi produttivi. In tal modo lo stabilimento ha posto una pietra miliare sulla strada che conduce alla “fabbrica del futuro” completamente collegata in rete. Già in precedenza, la squadra di Ludwigsfelde aveva maturato una vasta esperienza con la RFID. Fin dal 2012 sono stati impiegati stabilmente sistemi di trasporto senza conducente in

Ludwigsfelde, cittadina a pochi chilometri da Berlino, uno dei siti di produzione dello Sprinter. In 25 anni di vita lo stabilimento ha costruito circa 85mila Sprinter e oggi ne “sforna” 250 al giorno. Ma Ludwigsfelde è anche il Centro Allestitori, è la centrale di comando di Mercedes-Benz Vans da cui partono le collaborazioni con le aziende esterne, selezionate in base a caratteristiche come esperienza, qualità della distribuzione, assistenza e livello tecnico. Qui le soluzioni di allestimento non solo vengono progettate, ma vengono anche validate e approvate per la vendita, sulla base dei severi requisiti qualitativi di Daimler AG. La gamma delle attività del Centro allestitori comprende inoltre il supporto tecnico, la vendita diretta e After-Sales.

sottosettori del sistema di montaggio. Questi vengono gestiti, da un lato, attraverso un collegamento in rete con i sistemi IT dello stabilimento e dall’altro, mediante la RFID. Gli esperti di Mercedes-Benz Vans di Ludwigsfelde stanno attualmente sperimentando, tra l’altro, reti neurali artificiali, che potrebbero essere utilizzate per un controllo intelligente integrale della produzione. Inoltre, le fasi della produzione vengono costantemente migliorate, prendendo in considerazione l’ergonomia, i risultati qualitativamente affidabili e l’efficienza aziendale.

Ricorrendo a un approccio Customer-Co-Creation, Mercedes-Benz Vans ha sviluppato insieme all’allestitore Kerstner l’”Arctic fox”, un veicolo eGrocery per l’ambiente urbano basato sull’eVito.

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ALLESTIMENTI

MERCEDES-BENZ VANS I CANALI: VANPARTNER E VANSOLUTION

I canali o, meglio, le forme di partnership con le quali gli allestitori collaborano con Mercedes-Benz Vans sono due: Mercedes-Benz VanPartner e Mercedes-Benz VanSolution. Mercedes-Benz VanPartner rappresenta circa il 90% dei veicoli allestiti, venduti come soluzione a doppia fatturazione. Quindi, per quanto riguarda ordine, assistenza, garanzia e responsabilità civile, ciascun costruttore è responsabile sul proprio prodotto. I VanPartner italiani sono sei: Cold Car, Elevox, Focaccia Group, Car Fibreglass, Sperotto e Novaplast. Con Mercedes-Benz VanSolution gli allestimenti sono prodotti come fornitura di fabbrica, sono inclusi nel listino prezzi di Mercedes-Benz Vans e vengono offerti,

CONNETTIVITÀ SOLUZIONI DI CONNETTIVITÀ NEI VAN DI MERCEDES Le moderne soluzioni di connettività, i sistemi di propulsione elettrica e la sostenibilità assumono un’importanza centrale anche nei veicoli base della Stella. A giugno 2018 Mercedes PRO connect (l’offerta digitale per le flotte collegate in rete) è stato l’highlight che ha accompagnato l’introduzione della terza generazione dello Sprinter. Da questa data i parchi veicoli possono avvalersi di un’offerta di servizi d’assistenza in costante crescita. Mercedes PRO è il marchio dei servizi digitali di Mercedes-Benz Vans, che include tutte le prestazioni di servizi, le soluzioni e le offerte Service destinate al lavoro quotidiano della flotta. Mercedes PRO connect fa parte della gamma di servizi dedicati alle flotte ed ottimizza le comunicazioni tra gestore del parco veicoli, veicoli e conducenti. La soluzione di connettività consente di gestire gli ordini online e di richiamare, pressoché in tempo reale, una serie di informazioni relative al veicolo, come posizione, livello del carburante o intervalli di manutenzione. I vantaggi che ne derivano sono molteplici: dai tempi di fermo ridotti al minimo, grazie alla gestione predittiva degli interventi di manutenzione e riparazione, fino all’elaborazione di dati chiari per le analisi economico-aziendali. Tutti i gestori di flotte possono beneficiare di questo servizio su base web, dall’azienda più piccola fino le grandi flotte.

Allestimenti per tutte le necessità, suddivisi nelle due “etichette”: cioè le forme di partnership con le quali gli allestitori collaborano con Mercedes-Benz Vans, Mercedes-Benz VanPartner e Mercedes-Benz VanSolution.

finanziati e venduti con fatturazione unica. Per il cliente significa anche un solo interlocutore, nessun ulteriore tempo di attesa fra ordinazione e consegna, un solo processo di definizione e configurazione del veicolo finale. C’è un solo partner VanSolution italiano che è Scattolini.

IL PORTALE ALLESTITORI E CONVERSION WORLD

Numerosi gli allestimenti interni, in grado di trasformare il vano di carico di uno Sprinter in un’officina attrezzata; in questo settore primeggiano i tedeschi Sortimo e Bott.

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Le proposte standard della rete VanSolution sono consultabili nel Portale Allestitori, che è anche l’interfaccia per lo scambio di informazioni e dati fra Daimler AG e i 7.800 partner, di cui 4.100 specializzati in veicoli commerciali. La rete VanPartner, invece, può contare sula piattaforma Conversion World, che oggi comprende complessivamente oltre 227 adattamenti di circa 150 aziende partner. Qui le soluzioni di allestimento e modifica possono essere confrontate direttamente ed è inoltre possibile un contatto diretto.


avanti

COMPONENTISTICA

Guardare

I numeri 2018 dell’Osservatorio

sulla componentistica italiana sono in chiaroscuro e hanno aperto un’importante riflessione sul futuro del mercato e del suo indotto in chiave ambientale di

Andrea Trapani

U

na prima analisi l’avevamo pubblicata lo scorso mese sul “Focus Green” di Trasportare Oggi, dando particolare valenza ad alcune scelte per la trazione dei veicoli commerciali e di quelli pesanti. In primis quelle relative ai carburanti alternativi che stanno cambiando gli equilibri di un importante settore dell’aftermarket. Partiamo da una visione sinottica del comparto: nel 2018 sono state oltre 2.200 le aziende italiane che hanno contribuito alla filiera della componentistica automotive, con un fatturato di oltre 49 miliardi, in leggera crescita rispetto all’anno precedente. Come da tradizione nazionale, tra

queste il 34% ha sede in Piemonte, ma è proprio qui che si intravedono i primi segnali di una contrazione del mercato, con il fatturato in calo dello 0,5%.

DIESEL, IL TALLONE D’ACHILLE DEL SETTORE

Impossibile non partire dall’analisi della debolezza del mercato che coinvolge molte imprese della componentistica. Un dato è eloquente: il 77% delle aziende non risulta coinvolto nei nuovi powertrain elettrici e ibridi, tanto che circa 25.000 persone lavorano ancora sui motori diesel, storicamente uno dei prodotti di punta dell’automotive italiano, grazie www.trasportale.it

alle competenze nel common rail. Un allarme che Marco Stella, Presidente del Gruppo Componenti ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), ha fatto proprio: “Siamo davanti a una transizione industriale complessa e articolata e il fatto che non la si guidi può portare a conseguenze gravi dal punto di vista sociale. La demonizzazione del diesel, oltre a creare confusione sul mercato, ha indebolito ulteriormente una domanda già debole e questa incertezza spinge molti a puntare sulle razionalizzazioni produttive”. Come emerso nel nostro Focus di novembre, il diesel sembra, infatti, non riuscire a TRASPORTARE OGGI

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COMPONENTISTICA

emergere in quel dibattito pubblico dove i carburanti alternativi – a cui si aggiunge la trazione elettrica – sembrano essere l’unica soluzione possibile anche per molti dei veicoli commerciali attuali. Tutto questo accade nonostante i costruttori abbiano sviluppato motorizzazioni sempre più efficienti e sensibili all’ambiente anche a gasolio. Le soluzioni? Al ridimensionamento del diesel molti componentisti stanno reagendo diversificando le produzioni e allargando le proprie competenze alle nuove motorizzazioni.

DOMANDA E RALLENTAMENTO DEL MERCATO GLOBALE

Torniamo al contesto in cui si è mossa la ricerca: “Come previsto, i dati 2018 del nostro Osservatorio iniziano a rilevare un rallentamento del settore, che probabilmente sarà

confermato anche nel 2019: la componentistica italiana sta risentendo, infatti, inevitabilmente, del calo globale della domanda e della produzione, oltre che dell’export nazionale,” commenta il Presidente della Camera di commercio di Torino Vincenzo Ilotte. Gli fa eco Marco Stella che rimarca i principali dati emersi dall’indagine: “Anche nel 2018 la componentistica italiana si è posizionata bene in termini di export, con un valore di 22,4 miliardi di euro (+5% rispetto al 2017) e con un saldo positivo di 6,8 miliardi. Nel primo semestre 2019, il valore delle esportazioni è in calo del 2,1% e anche il surplus commerciale, pari a 3,49 miliardi di euro, risulta in decrescita del 7,5%.

LA MAPPA ITALIANA DELLA COMPONENTISTISCA Una regione italiana copre da sola oltre un terzo dell’intero comparto. Non solo. Anche a livello occupazionale, dove primeggia con oltre 61mila addetti, il Piemonte ha registrato anche una lieve crescita rispetto all’anno precedente (+0,3%), in particolare grazie all’incremento evidenziato dagli E&D (+6,7%). Riguardo alla geografia del settore, mentre il Piemonte resta la regione capofila per numero di imprese (oltre il 34%), le piazze d’onore sono appannaggio di Lombardia (27,1%) ed Emilia-Romagna (10,4%). Interessante notare come solo il 16% delle imprese sia plurilocalizzato in più di una regione italiana: quando accade si tratta soprattutto di aziende orientate a un mercato globale (sistemisti e modulisti), attive ai più alti livelli della fornitura (specialisti puri), o imprese di progettazione e design (E&D), la cui attività è trasversale per tipo di committenza e livello di fornitura.

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dicembre 2019/gennaio 2020

Questi dati cominciano a riflettere gli effetti del calo della produzione di auto in alcuni mercati europei: la Germania ha riportato una flessione del 10,8% nel semestre. Quanto alla sfida dell’elettrificazione”, ha ribadito, “la filiera della componentistica deve essere supportata da politiche industriali adeguate alla valorizzazione delle competenze già esistenti e all’allargamento a nuove aree di mercato da presidiare”.

PREVISIONI DI FATTURATO

Guardando l’insieme delle imprese rispondenti all’indagine, dopo anni di crescita e di progressiva dinamica espansiva, nel 2018 si è palesata una rilevante inversione di tendenza, anche se il saldo tra le imprese che hanno dichiarato un aumento e quelle che si sono espresse per una riduzione del fatturato, è rimasto positivo: +19% a livello italiano (era il +42% nel 2017). Scontano il rallentamento soprattutto i fornitori di moduli e gli integratori di sistemi, con un saldo negativo del 19%. Solo le attività di Engineering & Design, dopo essere risultate per un triennio la categoria più debole della filiera, hanno registrato una ripresa significativa, con


un saldo tra dichiarazioni di aumento e di riduzione nettamente positivo (+52%). In Piemonte questa dinamica è amplificata: il saldo rimane positivo (+5%) ma assai più modesto dell’anno precedente quando raggiungeva il +33%. Anche in questo caso sono i sistemisti/modulisti a manifestare il saldo peggiore (-44%) a dimostrazione di quanto il vertice della piramide di fornitura, che direttamente si interfaccia con il costruttore, abbia risentito delle contrazioni di mercato registrate a più riprese durante l’anno. Comunque, nonostante il quadro di incertezza e il rallentamento dei mercati, per il 2019 permangono nel complesso positive le aspettative delle imprese della filiera della componentistica italiana. Il 61% degli operatori si dichiara infatti ottimista, benché prevalga moderazione.

sui processi di innovazione del comparto. Osservatorio 2019 I risultati dell’indagine descrivono una filiera che Lo scenario internazionale 2018 purtroppo ha visto calare Immatricolazioni autoveicoli 96 mln (-0,8%) il numero di imprese che Produzione autoveicoli 96,8 mln (-1,1%) investono in R&S e la spesa in innovazione: a livello I numeri della componentistica italiana italiano, gli operatori della filiera che hanno investito parte del fatturato in attività di R&S è sceso dal 73% al 69%. Nella reImprese 2.207 752 gione chiave, il Piemonte, Fatturato 49,3 mld (+1,3%) 19,7 mld (-0,5%) l’orientamento all’innoAddetti 158.700 (+1%) 61.167 (+0,3%) vazione è ancora più ridiInternazionalizzazione (% sui rispondenti) mensionato: il 67% ha dichiarato di aver investito Imprese 73% 77% una quota di fatturato in (74% nel 2017) (80% nel 2017) che esportano ricerca impiegando almeDipendenza da FCA (% sui rispondenti) no una parte del proprio organico in queste attiviQuota 37% 41% tà (-2% rispetto al 2017). (42% nel 2017) (45% nel 2017) di fatturato Nonostante questa tenSpesa in innovazione (% sui rispondenti) denza, le imprese sembrano rimanere ottimiHa investito 69% 67% stiche sull’impatto dei (73% nel 2017) (69% nel 2017) in R&S nuovi trend tecnologiPowertrain 23% 24% ci e sullo sviluppo del nuova generazione (% imprese che hanno partecipato ad almeno 1 progetto) comparto della cosidLE TENDENZE detta “Industria 4.0”. DEL MERCATO Sebbene i dati già espoCome noto l’Osservatorio analizza trasti possano far emergere una certa ditesta il gruppo Volkswagen AG, seguito dizionalmente le strategie di diversificastanza dallo sviluppo della tecnologia a ruota da BMW, RNM (Renault-Nissanzione in mercati diversi da quello dell’auibrida, le imprese della filiera sono in Mitsubishi) e Daimler. to. In questo senso siamo di fronte a una maggioranza ottimiste sulle opportuniUn altro dato da studiare è quello sulla tà offerte dalle nuove tecnologie. Infatfiliera che consolida la propria posizione connessione tra le nostre imprese e gli altri paesi. Proprio verso l’estero, infatti, se ti, nonostante il ritardo nella transizione riguardo ai mercati di sbocco, senza repentini cambiamenti di strategia rispetto da una parte rimane stazionario il numeverso la nuova modalità di trazione, olro di imprese che esportano (73%), dall’altre il 70% delle imprese ritiene che lo svial passato. Nel 2018 la quota di imprese tro l’incidenza del fatturato prodotto sui luppo del motore ibrido porterà un aucon ricavi generati in misura maggioritaria dal settore automotive si è assestata al mento di competitività. Inoltre, il 35,3% mercati esteri nel 2018, pari al 39,9% dei 73%, a fronte del 71% dell’anno precedendei fornitori vede positivamente anche ricavi totali, è aumentata tornando ai lite e del 77% del biennio 2015-16. velli del 2015. Un’importante controtenlo sviluppo dei powertrain elettrici, andenza dopo il rallentamento che l’export che se, nel complesso, come abbiamo In questo quadro, si rileva una riduzione aveva subito nello scorso biennio. visto, il numero di imprese che partecisignificativa della dipendenza della filiera da FCA, segno di una ripresa dell’inpano allo sviluppo di almeno una tipoloLe esportazioni restano ancorate all’Eutero processo di riorganizzazione delropa e ai mercati di prossimità sia per le gia di powertrain di nuova generazione è le imprese della componentistica come imprese italiane, sia per quelle piemonancora assai limitato. tesi. I primi paesi di consegna si conferfornitori di case automobilistiche esteUn ultimo dato apre uno squarcio di otre. Se da una parte il 75% delle imprese mano quindi Germania, Francia e – unitimismo per il futuro: infatti, i risultati di co non confinante – Polonia. ha dichiarato di avere FCA, direttamenquest’anno sono confortanti nel mostrate o indirettamente, nel proprio portare come le imprese della filiera si stiano foglio clienti, dall’altra la quota di ricavi L’EFFETTO aprendo maggiormente all’innovazione SULLA RICERCA generati dalle vendite al gruppo è scesa collaborativa (66% delle aziende interTra gli effetti più importanti dati dal ralvistate, erano il 55% nel 2017), probabilal 37% (era il 42% nel 2017). lentamento economico dell’ultimo anno, mente indizio di un tentativo di cambio di Tra gli altri costruttori maggiormente citati dalle imprese interessate, da citare in c’è l’impatto negativo che si è abbattuto passo nello sviluppo dell’innovazione.

Componentistica automotive italiana

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L’INTERVISTA

STURARO

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SAF c’è! di

Luca Barassi

“I

n quattro anni abbiamo quintuplicato le vendite e raggiunto una quota vicina al 30 per cento”. Così esordisce con orgoglio Cristiano Sturaro, direttore generale di SAF-Holland Italia, filiale nostrana del Costruttore tedesco che, nel corso della sua storia, ha acquisito numerose società e brand diversificando il proprio business, pur rimanendo fortemente legato agli assali, prodotto di cui è leader in molti mercati. “Questo successo – spiega meglio il manager veronese – è stato raggiunto grazie ad una profonda ristrutturazione dell’azienda che ha sede in San Giovanni in Lupatoto, alle porte di Verona, e che quindi va condiviso con tutto il team che oggi conta 14 persone con ruoli ben definiti e che coprono tutte le aree del nostro lavoro”. Guardando la struttura di SAF-Holland in Italia prima del 2015, infatti, si può riscontrare sì un numero di addetti non tanto inferiore ad oggi (11 per la precisione), ma con una attività incentrata quasi esclusivamente sulla ricambistica, tralasciando sia la vendita di primo equipaggiamento (rivolta ai costruttori di rimorchi e semi-rimorchi), sia soprattutto l’assistenza. È proprio su questi due aspetti che il marchio SAF-Holland oggi in Italia è riconosciuto e apprezzato, dal Cliente diretto del costruttore tedesco, ovvero il rimorchista, ma anche dal cliente finale, cioè l’autotrasportatore. TRASPORTARE OGGI

Presente in Italia dal 2001, SAF-Holland ha cambiato completamente volto negli ultimi quattro anni. Cristiano Sturaro ha preso in mano le redini della filiale italiana nel 2015 e con lui vediamo come si presenta oggi il costruttore tedesco nel nostro Paese

L’ORGANIZZAZIONE È TUTTO

“Nei primi sei mesi di lavoro in SAF – racconta Sturaro - credo di essere stato in ufficio un paio di settimane al massimo. Il resto del tempo l’ho passato sul territorio a conoscere i clienti, a recuperare rapporti incrinati e a capire come strutturare una vera e propria rete vendita”. Dunque, un lavoro fatto per capire il mercato e di cosa esso avesse bisogno per poi arrivare al cuore del problema: costruire dicembre 2019/gennaio 2020

un team che fosse in grado di dare le risposte giuste ai clienti. Ci siamo così fatti dire direttamente da Cristiano Sturaro come è costituita la struttura che è riuscita a portare il marchio ad essere oggi il numero due in Italia: “Come dicevo sono partito dall’aspetto commerciale, assumendo un responsabile per il sud, che parlasse la lingua dei clienti di quel territorio e ne conoscesse bene le esigenze. Oggi ci sono due Fleet Manager, tre persone al Service che coordinano circa 130


Parte del team della filiale italiana sullo stand SAF-Holland al Transpotec 2019.

non guasta mai. Il maggiore calo lo abbiamo scontato quest’anno e il 2020 è visto abbastanza stabile. Su questo, SAF-Holland ha costruito solide basi per fidelizzare i propri clienti e andare a stimolare la domanda anche dal “basso”, ovvero sull’autotrasportatore. “Abbiamo due pilastri su cui puntare, oltre all’organizzazione di cui abbiamo già parlato: la nostra garanzia di sei anni e la differenziazione dei prodotti. Grazie al supporto della casa madre, infatti, possiamo offrire una garanzia unica nel suo genere sul prodotto di punta della nostra gamma, ovvero il SAF Intra, che ovviamente trasmette un messaggio di affidabilità e solidità dell’azienda. officine autorizzate, una persona per la vendita dei ricambi, due in magazzino, quattro persone in direzione e poi la nuova figura di tecnico commerciale che ha fatto davvero la differenza, in grado di interfacciarsi con la casa per tutto quello che riguarda le omologazioni, ma anche col costruttore che deve realizzare un nuovo veicolo e tante altre competenze che prima erano un po’ tralasciate”.

SAF-HOLLAND ITALIA LUNEDÌ/VENERDÌ ORE 8/18 +39 45 825-0560 info@safholland.it

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IL MERCATO REGGE, SAF-HOLLAND LO CAVALCA

Alcuni dei prodotti della gamma SAF-Holland. Dall’alto: ralla Holland SK-S 36.20, Assale TRAKe, sollevatore SAF-Hercules, Assale SAF IntraD.

Non si può certo dire che il 2019 sia un anno roseo per il trainato, tranne alcuni segmenti particolarmente illuminati come per esempio la temperatura controllata. Nonostante questo, rispetto al quadro di metà anno, la situazione sta leggermente migliorando. “Parlando del mercato Italia – ci spiega Sturaro – non avendo tanti costruttori di veicoli da linea con il tipico centinato, che è il mercato che sta soffrendo di più, tutto sommato stiamo tamponando bene la situazione. I nostri artigiani e le nostre imprese sono specializzate più su nicchie di mercato quali le vasche, il piano mobile, la cisterna o il ribassato dove c’è sì un calo, che però anche in prospettiva 2020 è tutto sommato sostenibile. Forse solo il settore delle bisarche è più penalizzato, dal momento che è strettamente legato al mercato automotive”. Un po’ di cauto ottimismo, dunque, che www.trasportale.it

D’altro canto, come accennato, è evidente che il nostro focus è sul mondo degli assali, ma sempre di più è importante promuovere gli altri prodotti che abbiamo in gamma, come le ralle in primis, brandizzate Holland, le zampe per le casse mobili, i sollevatori e in arrivo anche in Italia un innovativo sistema di telemetria”. Una gamma molto ampia, in grado di coprire molte delle esigenze di componentistica di un veicolo trainato, per quanto riguarda il mercato italiano, ma anche per motrici e trattori se ampliamo la prospettiva all’Europa dove la casa madre, naturalmente, opera con i principali costruttori di veicoli industriali. “Esatto, ma non va dimenticata – aggiunge il direttore generale della filiale italiana – l’importante sforzo di ricerca e sviluppo del nostro gruppo che, tra le altre cose, sta guardando al futuro della mobilità elettrica con due prodotti, il TRAKr e il TRAKe, rispettivamente l’assale a recupero di energia e il full electric”. TRASPORTARE OGGI

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IL BOLLETTINO DELL’AUTOCARRO

Un mercato da interpretare a cura di

N

Anfia Aftermarket

el primo semestre dell’anno sono stati prodotti in Italia 196mila veicoli commerciali leggeri (VCL), autocarri e autobus, in calo del 6% rispetto ai volumi di gennaio-giugno 2018. Nello specifico, sono usciti dagli stabilimenti italiani circa 164mila veicoli commerciali leggeri (-6% sui volumi prodotti nel 1° semestre del 2018), con una media mensile di 27mila VCL, e circa 32mila autocarri (-6%), con una media mensile di 5mila unità. Sul fronte delle immatricolazioni, nei primi sei mesi del 2019 sono stati registrati oltre 112mila veicoli commerciali e industriali (+5,7%) e 8.632 rimorchi e semirimorchi, al 30 settembre 2019. Per quanto riguarda il mercato dei veicoli commerciali leggeri, dopo il calo del 6,1% nel 2018, nel 1° semestre del 2019 si è registrata una ripresa (+6,7%), con 95.991 VCL immatricolati. La media annua dei volumi venduti è stata di oltre 227mila unità negli anni precrisi 2000-2008, per poi scendere a 141mila nel periodo 2009-2015 e recuperare nel triennio 2016-2018, con una media di 191mila vendite. Le misure nazionali a supporto degli investimenti hanno rappresentato una leva importante per il rinnovo delle flotte, stimolando il

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mercato e contribuendo allo svecchiamento del parco, con impatti positivi su sicurezza e ambiente. Secondo l’alimentazione, l’88,8% dei nuovi veicoli commerciali leggeri registrati a gennaio-giugno 2019 è diesel, il 4,6% benzina, il 3,8% benzina-metano, il 2,3% benzina-gpl, lo 0,5% elettrico e lo 0,1% ibrido. Nello stesso periodo, la quota di veicoli ad alimentazione alternativa è cresciuta, arrivando al 6,6% del mercato, contro il 5% dei primi sei mesi del 2018, mentre la crescita dei volumi si è attestata al 41,9%. Sono aumentate anche le vendite di VCL Diesel (+2,2%) e raddoppiate quelle a benzina; crescono, soprattutto, le vendite a benzina/metano (+58,7%), a benzina/ gpl (+36,7%) e quelle di veicoli a trazione elettrica, con un delta positivo di 186 unità, mentre sono in diminuzione del 73,6% le nuove registrazioni di VCL ibridi (meno 240 unità).

IL SUPERAMMORTAMENTO DEL DECRETO CRESCITA

In ripresa dal 2015, il mercato degli autocarri medi-pesanti aveva chiuso il 2018 a +5,3%, con 25.400 unità. A gennaio-giugno 2019, sono stati immatricolati quasi 14mila autocarri medi e pesanti: nei primi quattro mesi dell’anno in corso, il mercato ha dicembre 2019/gennaio 2020

riportato un andamento negativo (-10%), per poi recuperare a maggio e giugno e chiudere il semestre a +0,9%. Ha contribuito a questo risultato l’applicazione del Regolamento 2017/2400, per alcune tipologie di veicoli pesanti della categoria N3, riguardante le emissioni di CO2, che ha favorito le anticipazioni degli acquisti nei due mesi precedenti. Il risultato positivo del secondo trimestre potrebbe riflettere anche i primi benefici derivanti dalla reintroduzione della misura del superammortamento al 130%, ad opera del decreto-legge “Crescita”, agevolazione applicabile agli autocarri, così come ai rimorchiati, utilizzati come bene strumentale di impresa e acquistati dal 1° aprile 2019. La seconda parte dell’anno risulta, invece, tutta in salita per le vendite di autocarri nuovi. La congiuntura sfavorevole determinata dal calo della produzione industriale in Italia e nell’Area Euro può aver avuto dei riflessi in termini di stagnazione della movimentazione delle merci, che ha a sua volta frenato gli investimenti delle aziende di autotrasporto. Proseguendo con l’analisi per alimentazione, nei primi sei mesi del 2019 si è confermata l’ascesa degli autocarri ad alimentazione alternativa (+42,4%), che hanno raggiunto una quota di mercato del


ITALIA LEADER IN EUROPA NEL GPL

L’Italia ha superato la Spagna per numero di stazioni di servizio di GNL, diventando l’operatore leader del settore in Europa: le stazioni per camion in Italia sono ora, infatti, 53 contro le 44 recensite in Spagna. Fondamentale, per stimolare il mercato dei VCL e veicoli industriali, sarà la misura investimenti autotrasporto 2019/2020, di cui il 24 ottobre scorso sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Ministeriale e il Decreto Direttoriale inerenti. Il Decreto stanzia 25 milioni di euro per l’acquisto di veicoli a trazione alternativa, veicoli commerciali diesel

euro VI e veicoli industriali diesel euro VI, nonché rimorchi e semirimorchi per intermodalità con componentistica innovativa. L’importo dell’incentivo è quello stabilito dal decreto per i veicoli a motore, mentre per i rimorchiati viene calcolato in base alle percentuali legate al costo del mezzo e alle dimensioni di impresa del cliente. La misura di quest’anno modifica anche la fruizione degli incentivi: è previsto un bando “a sportello” fino ad esaurimento delle risorse di ciascun plafond, meccanismo che consente alle imprese di autotrasporto di avere certezza del quantum, ma che sta creando e creerà, nei prossimi mesi, delle oscillazioni di mercato.

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7,9% (era 5,6% nel 1° semestre 2018, 328 veicoli di differenza), e, in particolare, degli autocarri a metano e a gas naturale liquefatto (GNL) che, con 1.043 nuove registrazioni, hanno raggiunto il 7,5% di quota (+48,8% rispetto al 1° semestre 2018). Continua quindi a evidenziarsi la centralità del gas naturale come trazione alternativa nel trasporto pesante. Il GNL risulta, infatti, la miglior soluzione sostenibile applicabile nel breve termine per il trasporto merci a lunga distanza. Per l’ulteriore diffusione di questa tecnologia, è fondamentale, proseguire nell’incentivazione all’acquisto da parte delle aziende e, soprattutto, nell’azione di diffusione delle infrastrutture di rifornimento sull’intero territorio nazionale.

RAGIONE SOCIALE CONTINENTAL AUTOMOTIVE TRADING ITALIA SRL

RAGIONE SOCIALE MANN+HUMMEL ITALIA SRL

SEDE Via Giacomo Matteotti, 62 – 20092 Cinisello Balsamo (MI)

SEDE Strada del Drosso, 33/8 – 10135 Torino (TO)

BREVE PROFILO AZIENDALE Continental Automotive Trading Italia Srl fa parte del Gruppo Continental, che con i marchi VDO e ATE è tra i principali fornitori mondiali di elettronica e meccatronica per il settore automotive. Presso la sede di Cinisello Balsamo è presente anche un servizio di assistenza e formazione altamente qualificato. Continental Automotive Trading Italia Srl si avvale di una rete capillare di vendita estesa su tutto il territorio nazionale. SETTORE MERCEOLOGICO Automotive PRINCIPALI PRODOTTI VDO – Tachigrafi, Telematica e Servizi: VDO è leader globale nel mercato delle soluzioni per tachigrafi. Il DTCO (tachigrafo digitale) di VDO e i suoi componenti offrono ad autisti, a gestori di flotte e autorità una soluzione conforme alla normativa, affidabile e tecnologicamente avanzata, che definisce gli standard per prestazioni all’avanguardia, facilità d’utilizzo e sicurezza dei dati. ATE: Il marchio ATE si occupa di tutto ciò che riguarda i ricambi per freni, in particolare i componenti di usura ed idraulici per ricambi di qualità o per interventi di integrazione ed ottimizzazione finalizzati a un maggiore livello di sicurezza e divertimento alla guida. Ricerca ed evoluzione costanti, esperienze nelle grandi serie e tradizione negli sport motoristici rendono i nostri prodotti per la componentistica automotive fra i più venduti. MERCATI GEOGRAFICI DI RIFERIMENTO Italia

BREVE PROFILO AZIENDALE MANN+HUMMEL è leader globale ed esperto in soluzioni per la filtrazione. La multinazionale con sede a Ludwigsburg, in Germania, e sede italiana a Torino, sviluppa prodotti per autovetture e per applicazioni industriali, così come soluzioni per la mobilità elettrica, l’aria pulita e innovazioni per l’uso sostenibile dell’acqua. Nel 2018 il gruppo ha raggiunto i 4 miliardi di euro di fatturato worldwide, con più di 20.000 dipendenti in 80 diverse sedi internazionali. Con oltre 70 anni di innovazioni ed esperienza come partner primo impianto dei maggiori gruppi automobilistici mondiali, il Gruppo commercializza le proprie soluzioni, di qualità 100% OE, sul mercato aftermarket con il brand MANN-FILTER. SETTORE MERCEOLOGICO Componentistica automotive PRINCIPALI PRODOTTI Soluzioni per e-mobility (battery degassing unit, filtro olio per la trasmissione e-axle ecc); Filtro anti-particolato dei freni; Filtri aria; Filtri olio; Filtri carburante; Filtri abitacolo; Elementi separatori olio; Filtri Urea; Centrifughe olio; Filtri EDM; Elementi separatori aria-olio; Retrofit e diesel particolati; Water Filtration; Intelligent Air Solution (Indoor Air Purifier, Automobile Air Purifier) MERCATI GEOGRAFICI DI RIFERIMENTO La sede italiana si occupa esclusivamente del mercato locale, sia primo impianto che aftermarket, sono poi presenti sedi in tutti i continenti. Le sedi più importanti sono: Canada, Messico, Usa, Argentina, Brasile, Colombia, Venezuela, Sud Africa, Australia, Cina, India, Indonesia, Giappone, Corea, Filippine, Russia, Singapore, Taiwan, Thailandia, Turchia, Emirati Arabi, Francia, Italia, Spagna, Gran Bretagna e ovviamente l’headquarter in Germania. FATTURATO MANN+HUMMEL Italia 2018: 45.000.000

CONTATTI Tel: 02.356801 – e-mail: alice.marongiu@continental-corporation.com

CONTATTI Tel: 011.3206101 – e-mail: mhit@mann-hummel.com

SITO INTERNET www.continental-corporation.com

SITO INTERNET www.mann-hummel.com

www.trasportale.it

TRASPORTARE OGGI

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TRASPORTARE OGGI

ON AIR

Le notizie viaggiano ancora di più in radio. On Air dall’anno prossimo splitta il programma in due

IN COLLABORAZIONE CON…

D

al 16 gennaio la Radio degli autotrasportatori sarà ancora più presente sulle frequenze degli amici in camion e fuori dal camion. La trasmissione ideata e condotta da Luca Barassi e Ferruccio Venturoli è ormai diventata un appuntamento fisso per tutti coloro che vivono il mondo del trasporto e della logistica. Ogni giovedì, tra le 17 e le 19, su 18 emittenti in tutta Italia e tramite podcast, infatti, la voce dei due conduttori, ma anche quella di tante persone che partecipano alla trasmissione, fa viaggiare le notizie in modulazione di frequenza. Uno spazio che ha occupato fino ad ora sette minuti del palinsesto di Radio Lombardia, Radio Bologna 1, Radio Bussola, Radio Centrale, Radio Potenza,

FREQUENZE E ORARI ■■

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Radio Centrale - h.18

(Abruzzo: FM 89.4 Emilia Romagna: FM 94.3 99.3 - 102.2)

Radio Potenza Centrale - h.17,10

(Basilicata: FM 87.8 - 90.5 - 96.3 - 96.3 - 99.3 -103.6)

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Jonica Radio - h.18

■■

Radio CRC - h.17 Targato Italia

(Calabria: FM 90.20 - 93.90 - 103.00 - 106.40) (Campania: FM 100.500)

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18

raddoppia raddoppia

L’onda

Radio Bussola - h.18

(Campania: FM 88.500 93.300 - 99.700 - 106.500)

TRASPORTARE OGGI

Jonica Radio, Radio CRC, Radio Città Futura, Simply Radio, Radio Dora, Radio Frejus, Radio Popizz, Radio Amore, Radio One, Radio Emme, Radio Galileo, Radio Cortina e Stadio Stella FM. Oggi però questo spazio non è più sufficiente per parlare in modo più approfondito, ma sempre in modo brillante e informale, dei tanti temi che riguardano la mobilità commerciale.

Più notizie, più spazio agli ospiti, in definitiva più informazione, con qualche sorpresa che vi annunceremo strada facendo, è proprio il caso di dirlo.

IL NUOVO FORMAT

LA TERZA STAGIONE

Giovedì 16 gennaio, dunque, chi si sintonizzerà su una delle tante frequenze disponibili lungo le principali arterie stradali del nostro Paese, potrà ascoltare una trasmissione di 10 minuti, spezzata in due appuntamenti di cinque minuti, nell’arco di un’ora di programmazione radiofonica.

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Radio Bologna 1 - h.18

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Radio Amore - h.17,30

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RCF Radio Città Futura - h.18

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Radio One - h.18

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Simply Radio - h.17

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Radio Emme - h.18

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Radio Lombardia - h.17,05

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Radio Galileo - h.18,05

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Radio Dora - h.17,20

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Radio Cortina - h.17,30

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Radio Frejus - h.17,20

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Radio Stella FM - h.17,30

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Radio Popizz - h.18

(Emilia Romagna: FM 89.1) (Lazio: FM 97.7)

(Lazio: FM 99.2 - 95.3 - 96.6 97.8 - 99.8) (Lombardia: FM 94.600 100.200 - 100.300) (Piemonte: FM 88.0) (Piemonte: FM 87.6) (Puglia: FM 101.0)

ACITOINOX ALIS DAF LAMBERET IVECO MERCEDES-BENZ TRUCKS MERCEDES-BENZ VANS RENAULT TRUCKS SAF-HOLLAND TRANSPOBANK VDO VOLKSWAGEN VOLVO TRUCKS ZF

(Sicilia: FM 87.5 - 88.3 95.5 - 104.9 - 106.7) (Sicilia: FM 93.3)

(Toscana: FM 96.8 100.4 - 100.5) (Umbria: FM 90.5 93.5 - 94.4 - 95.6 97.4 - 100.6 - 105.6)

(Veneto: FM 93.7 - 95.5 98.4 - 102.0 - 103.8) (Veneto: FM 87.5 - 88.8 91.5 - 95.0 - 97.2 97.3 - 97.4)

dicembre 2019/gennaio 2020

Quella del 2020 sarà la terza stagione di Trasportare Oggi On Air, andata in onda per la prima volta nell’ottobre del 2018 con la partecipazione di prestigiosi sponsor come IVECO, Mercedes-Benz e Lamberet, per poi diventare il palcoscenico di molti operatori del nostro settore. Il 2019, però è stato anche l’anno del Transpotec, e On Air è stata la voce del Salone della Logistica, da dove ha trasmesso in diretta differita tutte le novità della kermesse veronese e le interviste ai principali protagonisti. L’annata è stata ricca di spunti e novità importanti, con collegamenti anche in esterna come quello dall’Industrial Village di Torino, in occasione del lancio del Nuovo Daily, oppure quello da Misano dove abbiamo sentito la voce di Acitoinox. Il 2020 vedrà una programmazione ancora più intensa, con molti collegamenti dalla “strada” e la partecipazione di un numero maggiore di ospiti. Le iniziative nuove non mancheranno e… chissà quali altre nuove sorprese… in camion e fuori dal camion. #StayTuned.




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