N. 221

Page 1

COP

IA

LA RIVISTA DEGLI AUTOTRASPORTATORI

ERTA D OFF A

221 ANNO 23

Speciale Gamme: interviste esclusive

Tra gli ospiti di questo inserto Thomas Hilse, Brand President IVECO

ottobre 2020

ITALSCANIA: CAMBIO AL VERTICE

Franco Fenoglio cede il timone dopo quasi nove anni

GENOVA HA IL NUOVO PONTE

Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% - LO/MI

È intestato a San Giorgio il cavalcavia realizzato al posto del Ponte Morandi

SPECIALE

GAMME

I COSTRUTTORI SI “FANNO BELLI”. IL 2020 SEGNA LA FINE DI UN CICLO. VEDIAMO CASA PER CASA LE NUOVE GAMME



SOMMARIO

n. 221

ottobre 2020 www.trasportale.it

PG.

28

SAN GIORGIO AL POSTO DEL MORANDI Genova ha il suo nuovo ponte

ATTUALITÀ E OPINIONI 4 EDITORIALE di Luca Barassi Il punto di vista del Direttore

SIAMO

SOCIAL

8 DALLA STRADA

11

EDITORIALE DI FERRO

14

IL DORSALE

18

TRASPORTARE OGGI è presente su tutti i canali web e social network

In breve le notizie più importanti del settore e dalle aziende di Ferruccio Venturoli La voce della passione

di Gian Paolo Pinton Opinioni e analisi sulla nostra società e sulla politica

NON SOLO TIR

di Alessanfro Musumeci Tutto ciò che non è veicolo industriale

20 VOLTA PAGINA

di Paolo Volta Un Professore prestato alla logistica

Seguici e metti un like!

24

ON THE ROAD

CI TROVI SU

48

LEGALOGISTICA

www.trasportale.it

Dagli Stati Uniti le notizie più curiose di un mercato fuori dai nostri standard Mobility Manager: obbligo di legge o buona prassi aziendale?

LO SCATTO 6 SOLO POSTI IN PIEDI 2008, BIRMANIA

RUOTE INDUSTRIALI 26 CAMBIO AL VERTICE

Dopo nove anni Franco Fenoglio cede il timone di Italscania a Enrique Enrich

INFRASTRUTTURE 28 IL PONTE DEI DESIDERI

Genova ha di nuovo il suo ponte. Si chiama San Giorgio

RUOTE COMMERCIALI 32 PEUGEOT A 100% ELETTRICO

Tutta la gamma sarà elettrificata entro il prossimo anno. eBoxer in arrivo.

RUOTE VINTAGE 34 UNA PICCOLA,

GRANDE RIVOLUZIONE Mercedes-Benz LP1620


SOMMARIO n. 221 ottobre 2020 PROFESSIONE CAMIONISTA 38 GIORDANIA

Un programma ideato e condotto da Luca Barassi e Ferruccio Venturoli

La ricchezza di chi lavora nel deserto

EVENTI 22 30 ANNI DI EDITORIA Tradizionale appuntamento al VegaDay col Forum dei trasporti

44 SUSTAINABLE TOUR

La Radio degli Autotrasportatori può essere ascoltata

ogni Giovedì, tra le ore 17 e le ore 19

3ª TAPPA

All’Interporto d’Abruzzo finalmente in presenza

RUBRICHE FUORI STRADA 19 L’AMBIZIONE DI THERMO KING

Da Officine Cailotto ecco la nuova sfida del leader del freddo

42 UNA PROVINCIA

sulle seguenti emittenti nazionali: TOSCANA

PIEMONTE

■■ Radio Dora

h. 18,00-19,00 (FM 88.0)

■■ Radio Frejus

h. 18,00-19,00 (FM 87.6)

LOMBARDIA

■■ Radio Lombardia

SOSTENIBILE

Importante consegna Scania alla Provincia di Bolzano

80 RADIO TOE

Pronti per l’autunno. Ecco il programma di ottobre.

AFTERMARKET 46 IL SATELLITARE

h. 18,00-19,00 (FM 94.6-100.2-100.3)

VENETO

■■ Radio Stella Vicenza

Tracker.it lancia il primo shop digitale di servizi satellitari

IN COPERTINA IVECO S-Way è il primo veicolo della nuova gamma del Costruttore torinese. All’interno intervista a Thomas Hilse, brand president IVECO.

h. 17,25-18,25 (FM 89.4)

PUGLIA

LAZIO

■■ Radio Salentuosi

h. 18,00-19,00 (FM 97,5) ■■ Simply Radio - h. 18,0019,00 (FM 99.2-95.3-96.697.8-99.8)

■■ Radio System

UMBRIA

■■ Jonica Radio - h. 18,00-19,00

■■ Radio Spazio Blu -

EMILIA ROMAGNA

■■ Radio CRC

h. 18,05-19,05 (FM 90.5-93.5-94.4-95.697.4-100.6-105.6)

CAMPANIA

h. 18,00-19,00 (FM 100.5) ■■ Radio Bussola h. 18,00-19,00 (FM 88.5-93.3-99.7-106.5)

h. 18,00-19,00

h. 20,00-20,20 (FM 94,1-101,3-103,2)

CALABRIA

(FM 90.2-93.9-103.0-106.4)

BASILICATA

■■ Radio Potenza Centrale

h. 18,00-19,00 (FM 87.8-90.596.3-96.3-99.3-103.6)

SICILIA

■■ Radio Amore - h. 18,00-19,00

(FM 87.5-88.3-95.5-04.9 -106.7)

■■ Radio One

h. 18,00-19,00 (FM 93.3)

La rivista degli Autotrasportatori n. 221 ottobre 2020 DIRETTORE RESPONSABILE

Luca Barassi luca.barassi@trasportale.it COORDINATRICE EDITORIALE

Valeria Di Rosa - valeria.dirosa@trasportale.it VICEDIRETTORE

SPECIALE GAMME Finisce un ciclo... e ne ricomincerà sicuramente presto un altro. I Costruttori hanno rinnovato le proprie gamme. Vediamone le peculiarità e i commenti dei protagonisti.

■■ Radio Centrale

h. 18,00-18,30 (FM 96.8-100.4-100.5)

■■ Radio Galileo

h. 18,30-19,30 (FM 94.3-99.3-102.2) ■■ Radio Bologna 1 unica h. 19,00 (FM 89.1)

ABRUZZO

■■ Radio Emme

h. 18,00-19,00 (FM 87.5-88.891.5-95.0-97.2-97.3-97.4) ■■ Radio Cortina h. 18,00-19,30 (FM 93.7-95.598.4-102.0-103.8) ■■ Radio Centrale

SI COMPRA ON LINE

Prodotto e registrato presso gli studi di AREA AG (Roma)

Ferruccio Venturoli ferruccio.venturoli@trasportale.it HANNO COLLABORATO

Alessandro Bassi, Claudia Berardinello, Luca Gaier, Antonella Masala, Paolo Moroni, Alessandro Musumeci, Gian Paolo Pinton, Andrea Trapani, Paolo Volta GRAFICA E IMPAGINAZIONE

il bozzetto di patrizia cella FOTOLITO E STAMPA

Unigrafica - Gorgonzola (Mi)

CASA EDITRICE

Transpoedit S.r.l. SEDE LEGALE

Viale Monza, 40 20123 Milano P. IVA: 07634360965 DIREZIONE E REDAZIONE

Via Voghera, 11 - 20144 Milano redazione@trasportale.it REDAZIONE DI ROMA

Responsabile: Ferruccio Venturoli Via Acciaioli, 7 - 00187 Roma Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997 Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, La informiamo che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Transpoedit Srl per inviarle la presente pubblicazione. I dati raccolti saranno trattati con l’uso di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, V.le Monza 40. È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.

Trasportare Oggi in Europa fa parte di: Di questo numero sono state tirate: 13.500 copie

IL NETWORK DI MAGAZINE DIGITALI VERTICALI NUMERO UNO IN EUROPA



editoriale

September MORE! di Luca

Barassi

a

Ammazza che settembre! Se qualcuno aveva qualche dubbio che dopo le vacanze le attività avrebbero ripreso a tutta forza, si deve decisamente ricredere. Attenzione, questo non significa che siamo usciti dalla crisi e che ora stanno tutti bene. Anzi, forse nella vera crisi, economica, dobbiamo ancora entrarci. Quando finiranno tutti gli ammortizzatori sociali e i decreti anti Covid temo che si scatenerà il terremoto. Ovviamente spero di sbagliarmi. Però, va detto, che la voglia di ricominciare e di reagire è palpabile. Tutti, privati e aziende, ciascuno per quel che riguarda il loro, stanno “facendo”. Per quanto riguarda il nostro settore sono ripresi eventi stampa e attività varie, magari ora in modalità ibrida, unendo la presenza fisica alla tecnologia del live streaming. Come abbiamo fatto noi, d’altronde, a Pescara per la terza tappa del Sustainable Tour che ha visto la sala dell’Interporto d’Abruzzo completa dei 50 posti previsti (in perfetta modalità di distanziamento sociale) e oltre 150 persone collegate sulla ormai rodata piattaforma Zoom.

Estate fredda e autunno caldo. Così possiamo dipingere lo scenario del 2020.

Comunque, a un piccolo terremoto abbiamo già assistito nelle ultime settimane. Sì, perché Franco Fenoglio ha decisamente movimentato l’informazione di questa estate, prima dando le dimissioni da Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE, e poi annunciando l’avvicendamento alla guida di Italscania, dopo nove anni, a cui ha dato tanto e da cui ha ricevuto molto. Penso di poter parlare di Fenoglio come di un amico, che ha fatto parte fino ad ora, e spero lo farà ancora in futuro, del mio/nostro percorso professionale. Lo ricordo molto bene alla fine degli anni ’90 a capo del mercato Italia di IVECO quando lo incontrai a Porto Cervo grazie al mio primo invito stampa ricevuto dalla indimenticata Silvia Becchelli. Si presentava, se non ricordo male, una versione dell’Eurocargo… ma non importa. Importa che da quel momento Franco è stato protagonista sui nostri canali di informazione, in tutte le cariche da lui ricoperte, ed è sempre stato per me fonte di ispirazione e di stimolo per crescere professionalmente. IVECO, New Holland, Piaggio e infine Scania e UNRAE in parallelo. Questi ultimi nove anni sono stati forse i più intensi, quelli in cui l’amico manager ha dato il meglio di sé, per l’azienda per cui ha lavorato, e per le persone e i collaboratori che gli sono stati al fianco. La sua amata “squadra”. Complimenti Franco per quello che hai fatto e tanti auguri per quello che ancora potrai e vorrai fare per il nostro settore.

4

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020


Adesso di serie* nel nuovo Actros: l’Active Brake Assist 5. Gli altri parlano. Uno solo passa ai fatti. Il nuovo Actros. Per ulteriori informazioni puoi visitare il sito www.mercedes-benz-trucks.com *Di serie per i veicoli per i quali il sistema di assistenza alla frenata di emergenza è prescritto per legge.


LO SCATTO

offerto da


SOLO POSTI IN PIEDI PEGU, BIRMANIA, 2008


BREAKING NEWS

Parma, arriva una rete di ricarica per veicoli elettrici Il Comune di Parma, con la collaborazione di Be Charge, realizzerà una rete di ricarica per veicoli elettrici che prevede 50 stazioni per 100 punti di ricarica, comprese 9 Fast Charge a 100 kW. Lo hanno annunciato nelle scorse settimane il Sindaco Federico Pizzarotti e l’Assessore alle politiche di sostenibilità ambientale del Comune di Parma, Tiziana Benassi.

dalla STRADA

Fercam sperimenta la sanificazione delle merci FERCAM, azienda altoatesina di logistica e trasporti, ha avviato una sperimentazione di disinfezione delle proprie merci in entrata e uscita dai magazzini, avvalendosi di un’azienda specializzata nella sanificazione degli uffici. L’intervento, che si avvale dell’uso dell’ozono, prevede la sanificazione delle casse mobili con la merce al loro interno.

Lanciato in Europa il primo Techstars Smart Mobility Accelerator Techstars, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Intesa Sanpaolo Innovation Center hanno lanciato la nuova edizione del Techstars Smart Mobility Accelerator, il primo programma di accelerazione di start up in Europa dedicato alla smart mobility. Il programma si svolgerà alle OGR Tech, l’hub internazionale dell’innovazione delle Officine Grandi Riparazioni di Torino.

Continuano i corsi di evenT dedicati al trasporto Continua l’approfondimento di evenT dedicato al mondo del trasporto, ancora una volta sia in modalità webinar sia in presenza. Il calendario prevede “Blockchain e certificazioni aziendali” (webinar – 13 ottobre), “Il trasporto internazionale Extra UE” (webinar – 22 ottobre), “La progettazione del servizio al cliente” (in aula – 10 novembre) e “Il trasporto internazionale Intra UE” (webinar – 19 novembre). Calendario completo e iscrizioni su www.tforma.eu/calendariocorsi.

Volkswagen Poznan: tutto pronto per la produzione in serie del nuovo Caddy L’ampliamento dello stabilimento di Poznanń ha richiesto oltre due anni e ora i preparativi per la produzione in serie del nuovo Caddy sono quasi terminati. Nel corso della ristrutturazione, tra l’altro, è stato realizzato un nuovo capannone logistico, è stato ampliato il reparto carrozzeria ed è stata riprogettata l’area dello stabilimento.

Nuovi termini per il bonus pubblicità Il Decreto Agosto ha portato a 85 milioni le risorse disponibili per il Bonus pubblicità, ossia il beneficio per le inserzioni pubblicitarie pubblicate nel 2020 che concede un credito d’imposta del 50% sulle somme investite per questa voce. Il credito si può usare solo in compensazione mediante modello F24 e si può ottenere presentando una specifica comunicazione e una dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati.

RENAULT TRUCKS

Renault Trucks amplia la sua offerta in Italia Il marchio della Losanga espande la sua presenza in Lombardia e in Emilia Romagna inaugurando due nuovi centri. Il 21 luglio 2020, infatti, è stata inaugurata Bergamo Trucks Srl, a Brembate (BG), distributore autorizzato che serve la vendita e l’assistenza nelle province di Bergamo, Lecco e Sondrio. Con la nascita di Bergamo Trucks, la

rete della Losanga conta oggi 19 concessionarie e 61 officine alle quali si è aggiunta, il 24 luglio 2020, la nuova concessionaria Sicamion a Casette di Funo (BO), posta nella parte settentrionale della cintura di Bologna. Aumenta, così, la qualità dell’assistenza offerta da Renault Trucks Italia nell’area che comprende l’Emilia orientale e la Romagna.

“L’apertura di Sicamion Service nella provincia di Bologna, come quella del Distributore Bergamo Trucks avvenuta il 21 luglio a Brembate (Bergamo), è coerente con la nostra strategia di aumentare la qualità della rete di assistenza coinvolgendo direttamente i Distributori”, ha spiegato Pierre Sirolli, Amministratore Delegato di Renault Trucks Italia.

AF LOGISTICS

AF Logistics sceglie Mercedes-Benz Trucks AF Logistics S.p.A., azienda lodigiana leader da oltre 40 anni nel settore del trasporto industriale e della logistica integrata e distributiva, si affida ai Veicoli Industriali con la Stella per il rinnovamento della propria flotta con l’ingresso di 11 Nuovi Mercedes-Benz Actros 1845 con motore OM471 Euro 6d equipaggiati con i migliori sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione come l’Active Brake Assist 5, il sistema di frenata automatica di emergenza più evoluto al mondo per un parco veicoli sempre all’avanguardia. “Nella scelta dei veicoli consideriamo soprattutto la qualità della rete d’assistenza del costruttore e i consumi di carburante”, spiega Gianpiero Ferrari, Responsabile del parco di AF Logistics S.p.A. “Ma i nuovi Actros hanno in più un’innovazione tecnologica che li pone all’avanguardia”, ha aggiunto. “Siamo orgogliosi che AF Logistics abbia scelto il nostro Brand” ha dichiarato Maurizio Pompei, Presidente di Mercedes-Benz Trucks Italia.

IVECO

IVECO consegna 10 IVECO S-WAY a D’Amora Autotrasporti D’Amora Autotrasporti, azienda di autotrasporti di Poggiomarino, in provincia di Napoli, ha ampliato la propria flotta con 10 nuovi IVECO S-WAY. I veicoli oggetto della fornitura, che saranno impiegati su tratte nazionali e internazionali, saranno destinati al trasporto agro-alimentare, farmaci e mangimi. La particolarità dei prodotti trasportati richiede un servizio puntuale e ineccepibile. Da qui l’importanza di affidarsi a veicoli che garantissero efficienza e sicurezza: due caratteristiche che hanno spinto la D’Amora Autotrasporti a scegliere IVECO S-WAY. Tutti i veicoli, rigorosamente Rosso Maranello, sono equipaggiati con motore Cursor 13 510 cv e cambio HI TRONIX 12marce. Oltre ai benefici relativi al comfort e alla sicurezza garantiti dal nuovo design della cabina studiata intorno all’autista, i mezzi sono tutti dotati di connectivity box, ovvero del nuovo strumento per la connettività, che permette la raccolta, l’elaborazione e lo scambio di dati in tempo reale con la control room IVECO.


dalla STRADA

MAN TRUCK & BUS

Miglior camion, miglior furgone e miglior autobus: MAN si aggiudica 10 premi agli ETM Awards 2020 Agli ETM Awards di quest’anno, MAN Truck & Bus ha vinto in ben 10 categorie: il risultato di maggior successo mai ottenuto da un produttore. La competizione promossa dalle riviste tedesche Trans Aktuell, Lastauto Omnibus, Fernfahrer e con la collaborazione di Dekra ha valutato 16 categorie di prodotti e servizi in gara. Per la competizione sono stati presi in esame e votati più di 250 veicoli. L’intera gamma di prodotti elettrici MAN ha vinto un premio. Nella categoria di veicoli pesanti non ha vinto solo il MAN eTGM. Il MAN TGX si è distinto nella categoria dei trasporti a lungo raggio, il MAN TGS è stato il migliore nel segmento dei ribaltabili fino a 32 tonnellate e si è anche classificato al primo posto anche nella categoria dei veicoli da distribuzione oltre le 18 tonnellate. Anche gli autobus MAN hanno ricevuto recensioni più che positive. La cerimonia virtuale di premiazione dei vincitori si è tenuta lo scorso 23 luglio ed è stata trasmessa in streaming sui canali Facebook, YouTube ed eurotransport.de.

ADAMI

Adami Autotrasporti punta su IVECO S-Way 15 nuovi IVECO S-Way son stati consgnati a Adami Autotrasporti. La consegna si è svolta a Verona, presso la sede della concessionaria di proprietà di IVECO Officine Brennero. Si tratta di 10 veicoli diesel che saranno utilizzati dall’azienda veneta per consolidare il proprio business in Slovacchia, mercato nel quale opera da molti anni, ai quali si aggiungono cinque veicoli a gas naturale liquefatto che verranno impiegati prevalentemente in Germania, dove potranno beneficiare dell’esenzione del pagamento dei tratti autostradali, che il governo tedesco ha stabilito per i mezzi che sfruttano l’alimentazione a LNG e sulle principali tratte italiane. La Adami Autotrasporti è un’azienda veronese gestita dalla quarta generazione della famiglia che l’ha fondata e vanta una storia che affonda le sue radici nel 1800. È specializzata nel trasporto di liquidi alimentari, che effettua attraverso una flotta veicolare di più di 200 mezzi, muniti di cisterna o tank container.

SAMOTER

SAMOTER rinviato al 2021 Nuovo cambio date per Samoter, il salone dedicato al mondo delle macchine per costruzioni: la manifestazione, inizialmente programmata per metà marzo, e successivamente posticipata prima a maggio e poi a ottobre 2020, si terrà dal 3 al 7 marzo 2021. Il timore per una bassa

affluenza, le difficoltà legate ad organizzare una manifestazione con le stringenti norme e regole anti-Covid e, non da ultimo le indicazioni delle Case e dei principali espositori, hanno spinto Fiera Verona a rischedulare il proprio evento. Giovanni Mantovani, A.D. di VeronaFiere, ha

dichiarato: “Come sempre sono stati ascoltati i nostri clienti, con la volontà di tutelare il comparto. Insieme a tutti i partner abbiamo individuato all’inizio di marzo 2021 il momento migliore per organizzare Samoter e Asphaltica. Si tratta soltanto di un pit-stop, con i motori

sempre accesi per studiare con tutta la community di riferimento un percorso promozionale di avvicinamento al prossimo anno, già con una prima tappa fisica ad ottobre. Le nuove date 2021 consentiranno alle due manifestazioni di essere le prime ad inaugurare in Europa il calendario delle fiere dedicate al mondo delle costruzioni. Il riposizionamento garantirà poi una maggiore rappresentatività a livello di grandi gruppi internazionali e sponsor, permettendo di intercettare la ripresa del mercato che vedrà il riavvio della cantieristica anche grazie alle risorse del Recovery Fund. Ora percorso promozionale condiviso con la community per supportare la ripresa delle filiere. Nel 2021 a Verona primi eventi di settore a livello europeo per il mondo del construction. Occasione per intercettare la ripartenza del mercato e organizzare una manifestazione ancora più rilevante”.

9


dalla STRADA FCA E WAYMO

Guida autonoma di 4 livello con LCV, FCA e Waymo FCA e Waymo hanno annunciato oggi di aver fatto un altro importante passo avanti nell’ampliamento della loro già proficua partnership in ambito di tecnologie per la guida autonoma. Waymo lavorerà in esclusiva con FCA come partner privilegiato allo sviluppo e sperimentazione di veicoli commerciali leggeri di classe 1-3 per il trasporto merci per clienti commerciali tra cui Waymo Via. L’obiettivo iniziale delle due società sarà l’integrazione della tecnologia Waymo Driver nel Ram ProMaster, una piattaforma altamente configurabile che permetterà di accedere ad una vasta gamma di clienti commerciali a livello globale. Questa partnership consentirà a FCA e Waymo di far leva sulle rispettive competenze e punti di forza per determinare come meglio utilizzare la guida autonoma per rispondere alle esigenze specifiche dei clienti commerciali anche alla luce della rapida crescita dei servizi di consegna merci.

FLC E MIT

FLC e MIT, insieme per una logistica più efficiente Il Freight Leaders Council e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno firmato un Protocollo d’intesa che mira allo studio di soluzioni per efficientare il sistema logistico. Il Freight Leaders Council supporterà la Struttura tecnica di missione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nello studio di modelli e soluzioni per una logistica più efficiente, innovativa e green. Il protocollo, sottoscritto da Giuseppe Catalano, coordinatore della STM e Massimo Marciani, presidente del FLC, mira a una ricognizione globale dell’esistente al fine di elaborare nuove modalità operative per il trasporto delle merci in ambito urbano e nel medio e lungo raggio nelle diverse modalità. La collaborazione è stata attuata attraverso la costituzione di un tavolo bilaterale al quale partecipano due rappresentanti per ognuna delle parti con il compito di gestire le richieste di consultazione, suggerire iniziative, progetti e seguire la loro attuazione. I componenti del tavolo sono Massimo Marciani, presidente del FLC, Clara Ricozzi, vicepresidente del FLC, Giuseppe Catalano, coordinatore della STM e Tamara Bazzichelli, dirigente della STM.

DKV

DKV inizia la fase pilota per il proprio box di pagamento dei pedaggi in Italia A partire dal 1° settembre 2020 DKV Euro Service inizierà la fase pilota del proprio box per il pagamento dei pedaggi in Italia. Dopo il completamento di questo periodo, di circa tre mesi, in cui verranno testate circa 3.000 OBU (On Board Unit), il leader sul mercato dei servizi di mobilità, sarà il primo fornitore certificato ad avere propri box per il pagamento del pedaggio delle autostrade italiane. Gli operatori autostradali italiani hanno preventivamente approvato il progetto. Si partirà con il pagamento dei pedaggi in Italia tramite DKV BOX ITALIA, a breve sarà possibile il pagamento anche tramite DKV BOX EUROPE. I caselli italiani sono stati potenziati di software e hardware necessari per l’utilizzo dei dispositivi DKV. Le corsie di pedaggio, appositamente contrassegnate, indicano al conducente su quale corsia può essere utilizzato il DKV BOX ITALIA e, in futuro, anche il DKV BOX EUROPE.

10

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

VOLTA TRUCKS

Presentato Volta Zero, il primo truck completamente sostenibile Volta Zero è il prototipo di un nuovo mezzo commerciale attraverso il quale Volta Trucks, start-up specializzata nella progettazione e costruzione di veicoli elettrici, mira ad abbattere le emissioni di CO2 nelle aree urbane prima dei termini previsti dal Trattato di Parigi. Il veicolo, infatti, non è solo 100% elettrico, ma è stato costruito in lino e resina composita biodegradabile grazie alla collaborazione tra Bcomp e l’Agenzia spaziale europea. È stato presentato durante una conferenza stampa virtuale il 3 settembre con l’obiettivo di iniziare a testarlo nel primo semestre del 2021 e avviarne la produzione nel 2022. Con un peso di 16 tonnellate e un’autonomia di circa 200 km, questo nuovo veicolo garantisce una capacità di carico di circa 37.7 mm3 rendendolo perfetto per le consegne in città. Volta Trucks ha dichiarato di puntare a eliminare, entro il 2025, circa 180.000 tonnellate di CO2 dall’atmosfera.


q

ualche giorno fa si è insediata presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Cabina di Regia della nuova Piattaforma Logistica Nazionale Digitale (PLN). L’obiettivo della Piattaforma Logistica Nazionale Digitale è mettere in comunicazione i nodi di interscambio modale, porti, interporti, centri merce e piastre logistiche con i vettori, migliorando l’efficienza e la sicurezza della logistica italiana e semplificando i processi di comunicazione tra operatori ed enti. La Cabina di Regia è stata istituita per supportare le attività del nuovo Progetto di PLN, coinvolgendo attivamente gli stakeholder logistici. Questa è la notizia che mi ha fatto riflettere, cercherò di spiegare perché. Facciamo un salto indietro. Qualche mese fa più o meno improvvisamente, causa l’emergenza sanitaria, sono stati “chiusi i cancelli” e siamo stati tutti costretti a relazionarci con un PC. Qualcuno ha gioito quasi non aspettasse altro, qualcuno ha cercato di arrabattarsi come poteva, a cominciare da chi con il computer non aveva grande dimestichezza; tanto per non inimicarsi nessuno, il mondo dell’istruzione. Ma attenzione, non parlo soltanto delle maestre elementari vicine alla pensione, ma anche di grandi nomi, insegnanti nelle più prestigiose università del Paese che in molti casi non sono riusciti ad adeguarsi alla situazione, per esempio delle lezioni on-line. Mentre l’Italia “scopriva” il computer e il Web – le ultime rilevazioni ISTAT (del 2018), dicevano che solo il 52% dei residenti in Italia, usa quotidianamente il computer – si scopriva anche che la logistica era un servizio necessario, indispensabile e strategico per il Bel Paese, al pari dell’energia, dell’acqua potabile o delle comunicazioni.

Bene, ma anche la logistica soffriva e soffre di una serie di mali, come, per esempio, una sovrabbondanza di passaggi, verifiche e controlli, una difficoltà quando non impossibilità di condivisione di informazioni e dati e uno strapotere della carta rispetto al documento digitalizzato. Ma lo si sapeva da tempo, lo sapevano al Ministero, lo sapevano gli operatori, lo sapevano gli esperti. Ma siccome in questo Paese le cose si fanno sempre “dopo” che è successo qualcosa e soprattutto si devono fare dando nomi altisonanti e, per certi versi ridicoli: “osservatorio”, “tavolo”, “commissione”, ecco, appunto, che si inventano la Cabina di Regia

di

Ferruccio Venturoli

alla decisione di decidere qualcosa? Eppure, tutti gli interessati, a partire dal Ministro, fino all’ultimo operatore di un’impresa di logistica, sanno esattamente di cosa c’è bisogno. Non sarebbe stato meglio, proprio da parte del Ministero, spingere da subito per ridurre decisamente le verifiche non necessarie e rendere digitali quelle necessarie che, oggi, con

editoriale di ferro

Riflessioni su una “cabina di regia”

Dicesi “commissione” un gruppo di iniziati selezionati da un gruppo di svogliati per decidere qualcosa che nel frattempo viene deciso da altri. Sir P. G. Wodehouse, Londra, 1930 della nuova Piattaforma Logistica Nazionale Digitale. C’era bisogno di una cabina di regia al Ministero? C’era bisogno di dare vita a un altro “meccanismo” con decine di persone (tutti i delegati delle confederazioni e associazioni nazionali, rappresentanti di Agenzia delle Dogane, Alis, Anasped, Anita, Assiterminal, Assocad, Assofer, Assologistica, Assoporti, Capitanerie di Porto, Federagenti, Federtrasporto, Fedespi, Fercargo, Slala, Trasporto Unito, UIR, Unatras Confartigianato Trasporti, Fita/Cna e Fai Conftrasporto), con riunioni, con costi e con ingranaggi che sicuramente diventeranno sempre più lenti? Per approdare, poi, a cosa? Magari

i sistemi di blockchain, possono essere assolutamente sicure? Ancora, non si dovrebbe, da subito, spingere il più possibile sull’automazione, su sistemi di intelligenza artificiale, di machine learning, tutti sistemi in grado di ridurre i costi del lavoro e aumentare la competitività? Perché la sfida, ormai è chiaro a tutti, è proprio quella di spostare il costo del lavoro sull’automazione. Prima, però, ahimè, bisogna passare per la digitalizzazione e per la sburocratizzazione. Dunque, perché prendere ancora tempo con l’ennesima cabina di regia? O meglio, perché creare una struttura burocratica per sburocratizzare?

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

11


dalla STRADA MAN eTGE

MAN eTGE: a Berlino è leader della mobilità sostenibile La società che si occupa del trasporto pubblico locale di Berlino, Berliner Verkehrsbetriebe (BVG), ha avviato un processo di modernizzazione della propria flotta e si sta impegnando nella mobilità elettrica. Dalla fine del 2018, sono cinque i veicoli MAN eTGE in utilizzo dall’azienda per avviare il processo alla mobilità del futuro. La flotta interna di veicoli comprende 400 mezzi. Questo parco veicolare include anche i 5 nuovi furgoni elettrici MAN eTGE. Vengono utilizzati sia come veicoli di servizio sia come veicoli test per un futuro passaggio ad una elettrificazione al 100% dell’intera flotta di veicoli commerciali leggeri. Entro il 2025 Heinrich Coenen, responsabile della flotta di veicoli commerciali leggeri, vuole elettrificare completamente l’intera flotta interna. Dal 2030 in poi, la flotta di autobus BVG, che conta attualmente circa 1.500 veicoli, trasporterà i passeggeri esclusivamente con propulsione priva di emissioni.

LOGISTICAEFFICIENTE

Strategie e tecnologie per ottimizzare la supply chain nel food&beverage Il portale della Supply Chain www.logisticaefficiente.it nasce nel febbraio 2013 e si contraddistingue da subito per il suo accattivante stile, il proliferare di contenuti e conoscenze logistiche. Logisticaefficiente risulta uno strumento di diffusione delle conoscenze logistiche, punto di incontro tra diversi attori: manager, operatori della logistica e fornitori di attrezzature e tecnologie, di servizi logistici e di prestazioni professionali. Si terrà mercoledì 21 e giovedì 22 ottobre il webinar STRATEGIE E TECNOLOGIE PER OTTIMIZZARE LA SUPPLY CHAIN NEL FOOD&BEVERAGE che vede come protagoniste le aziende leader nel mercato della Supply Chain. Interventi e importanti Case History andranno a contraddistinguere la giornata con temi significativi e validi spunti di discussione: un’ampia e completa panoramica sugli strumenti e sulle metodologie proposta da partner qualificati. La partecipazione all’evento è gratuita previa iscrizione on line al link https://www.logisticaefficiente.it/eventi/eventi/magazzino/strategie-e-tecnologie-per-ottimizzare-la-supply-chain-nel-food-beverage-21-e-22-ottobre-2020.

TRUCK RACING

È ripartito il TRUCK

RACING

Dopo mesi di preparazione, di ripensamenti, di modifiche e spostamenti di date, finalmente, il 29 agosto, dal circuito di Most, nella Repubblica Ceca, è partita l’edizione 2020 del Truck Racing. Si tratta, come è avvenuto in altri sport motoristici, prima fra tutte la Formula Uno, di un’edizione fortemente ridotta sia nello spettacolo che nel movimento commerciale che di solito genera. E della Formula Uno l’ETRA (l’associazione che raggruppa il circus del Truck Racing) ha preso il modello organizzativo: stretta osservanza delle misure igieniche per evitare contagi da Covid-19. Sono previsti test e controlli rigorosi per tutte le scuderie, i piloti e lo staff che prenderanno parte agli eventi. A differenza di come avviene nella Formula Uno, la gara inaugurale, a Most, è stata aperta al pubblico, una scelta coraggiosa da parte degli organizzatori che non si sa quanto e se verrà seguita dai responsabili dei circuiti che ospiteranno le prossime cinque gare del campionato. Naturalmente, e questa è una cosa piuttosto grave che va stigmatizzata, dall’autodromo di Misano o dall’ACI, non arriva una notizia che sia una, sull’appuntamento che è ancora fissato per il 14 e 15 novembre. L’Evento avrà luogo? Sarà aperto al pubblico? Sarebbe bello saperlo. Comunque, parlando da un punto di vista prettamente sportivo i piloti iscritti sono 16: in cima alla lista c’è il campione in carica Jochen Hahn. Il sei volte campione che ha dominato la stagione 2019 con 13 vittorie con il suo IVECO è pronto a difendere la corona e aggiungere un settimo titolo al suo brillante record. Insieme al padre, quest’anno c’è Lukas Hahn, che disputerà solo qualche gara, tanto per farsi le ossa. Altri tre ex campioni tenteranno di contrastare il tedesco: Antonio Albacete che correrà con il MAN della neonata T Sport Bernau, Adam Lacko su Buggyra della Zero Mileage Racing e Norbert Kiss, sul MAN, del team ungherese Révész TRT. Non va dimenticata Steffi Halm, probabilmente il pilota donna di maggior successo attualmente in attività in un campionato FIA; anche lei guiderà un IVECO del team Schwabentruck.



il dorsale

Dilettanti allo sbaraglio

di

Gian Paolo Pinton

i

n uno scenario globale a dir poco complesso e confuso, a causa della crisi pandemica, tentare di esprimere un’analisi non è un compito del tutto facile. Nel nostro Paese sorgono quotidianamente sul tema becere polemiche tra i partiti di governo e l’opposizione. Non esiste una cultura della solidarietà, che vada oltre il paleo di posizioni politiche di destra e di sinistra. Ogni fatto costituisce argomento di campagna elettorale continua. Una specie di tormentone che ci condiziona H24. Con il cappello di analista sociopolitico dilettante mi permetto di sottolineare come banali argomenti del tutto fuorvianti siano giornalmente usati sia dalle forze politiche sia da alcuni media per spostare dalla mente dei cittadini la loro attenzione da problemi molto più importanti. Mi riferisco, tanto per citarne uno, al milione di posti di lavoro che saranno persi causa Covid, o da un PIL in picchiata.

nei confronti dei macro problemi ambientali, che stanno stravolgendo stagioni, climi e assestamenti idrogeologici. Fra pochi anni direte addio a splendidi ghiacciai come la Marmolada e vedrete la Siberia diventare un’area urbanistica con nuove città e nuove industrie. Totale impreparazione politica anche per la gestione dei flussi migratori e alla visione del Recovery Fund come una manna dal cielo per spendere e spandere senza un progetto socioeconomico concreto e lungimirante. L’assurdità è che sta passando sotto silenzio la decisione, presa dal Governo, di insediare come controllore del gruppo di lavoro che curerà il progetto di utilizzo dei fondi del R.F. un parlamentare “semianalfabeta” (per il ruolo che deve svolgere) dei 5 Stelle munito di terza. Altra dimostrazione che una parte di questo Governo, i pentastellati per capirsi, è una solenne massa di impreparati. Mi spaventa il fatto che il 32 % degli elettori li abbia votati per il Parlamento. Parliamo di oltre 10 milioni di italiani, anche se alle ultime elezioni regionali hanno perso ben 6 milioni di voti, in totale. Ci rendiamo conto quale sia stato il grado di stupidità dell’elettore grillino? Come aver votato al buio…con la testa nel sacco. Quando mai i 5 Stelle prenderanno ancora il 32% dei voti? Le proiezioni danno loro al massimo un 15% (che mi sembra già tanto). Questo significherebbe che più del 50% degli attuali parlamentari dovrebbe andarsene a casa e trovare un lavoro diverso. Per questo, a mio parere, faranno carte false per restare al Governo e non mollare la poltrona, fino alla fine della XVIII legislatura.

La musica è sempre la stessa: un frastuono senza capo né coda. Sono però molto preoccupato anche per l’incoscienza di molti governanti (Trump in testa) che regna sovrana

14

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

Altra dimostrazione di ignoranza politica sempre attribuibile ai compagni di merende di Giggino Di Maio è l’aver bloccato il MES (Fondo UE aiuta stati senza condizioni ) negando al Governo il sostegno per avere il contributo europeo di oltre 36 miliardi. Per contro non è che la posizione politica dell’opposizione mi renda particolarmente entusiasta. Evito ogni commento su leader della Lega, dato che non lo considero una risorsa politica per il nostro Paese.Aveva il biglietto della lotteria in tasca e lo ha gettato via! Spendo, invece, un pensiero positivo per il Governatore del Veneto Luca Zaia, che potrebbe essere il vero leader di un Governo di destra. Zaia è un politico educato, rispettoso dei ruoli dell’opposizione e molto preparato. Non è, di fatto, un leghista anche se professa fedeltà al capo politico. Cambiando bandiera, astro nascente Giorgia Meloni. Il problema è che, in realtà, i sondaggi premiano la sua figura, mentre è il partito a rappresentare il 15% delle preferenze nei sondaggi. Risultato straordinario, per un partito che trova le sue radici nel vecchio MSI. Dopo di lei, chi c’è? Problema mica da sottovalutare. Forza Italia non esiste più. Opera magna, di un uomo politico straordinario quale è l’ex fauno di Arcore. Creare un partito dal nulla raggiungendo % bulgare, senza aver avuto la capacità di crescere una classe dirigente politica valida. Il resto è ratatouille politica. Ultimo pensiero. Vedo Mario Draghi futuro presidente della Repubblica. Farlo Premier sarebbe una risorsa sprecata, a mio parere, rischiando di fargli fare la fine di Conte che conta quanto una fetta di prosciutto in un panino. Non perdetevi di leggere questo libro, farà bene al vostro fegato: “Io sono il potere. Storie di un Capo di gabinetto” – Serie Bianca-Feltrinelli.


dalla STRADA DHL EXPRESS

39 Crafter per DHL

UNRAE

Franco Fenoglio e Sandro Piero Mantella si sono dimessi da UNRAE Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania, ha rassegnato le dimissioni dal Consiglio Direttivo di UNRAE e contestualmente dal ruolo di Presidente della Sezione Veicoli industriali a partire dal 31 luglio 2020. “È stato per me un grande onore rappresentare il settore dei veicoli industriali in tutti questi anni. Credo però sia giunto il momento di rassegnare le dimissioni e lasciare che qualcun altro assuma la guida della sezione con un nuovo progetto per il prossimo triennio”, ha evidenziato Fenoglio. Anche Sandro Piero Mantella, Amministratore Delegato di Lamberet S.p.A., ha rassegnato le dimissioni dal ruolo di Coordinatore della Sezione Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti a partire dal 3 Agosto 2020. “Vorrei sapeste che per me è stato un grande privilegio coordinare la Sezione Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti per tutto questo tempo” ha dichiarato in una nota stampa.

Una commessa composta da 39 Crafter, è stata consegnata a New Master Courier quale “Outside Service Provider” di DHL Express che, in questo modo, può vantare a parco 161 veicoli commerciali Volkswagen. Si rinnova così la collaborazione tra il marchio di Hannover e DHL, uno dei leader nel settore della logistica e delle spedizioni. La fornitura è composta esclusivamente da Crafter Van Logistic Passo Medio Tetto Alto 2.0 TDI 140 CV, tutti allestiti da GEMA. L’abbinamento di veicolo e allestimento “ad hoc” fornisce caratteristiche tecniche all’avanguardia con massima resa e il corriere può veramente contare su uno strumento di lavoro altamente affidabile, sicuro e adatto alle sue esigenze. Con questa nuova operazione si conferma anche la strategia di Volkswagen Veicoli Commerciali di sviluppare soluzioni specifiche e precisamente studiate sulle diverse esigenze di clienti professionali.

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

15


dalla STRADA AMAZON

Amazon ha ordinato oltre 1.800 veicoli elettrici a Mercedes-Benz Vans Amazon ha annunciato il più grande ordine di veicoli commerciali per Merceds-Benz Vans: si tratta di 1.800 Mercedes-Benz eVito e eSprinter che saranno consegnati all’azienda a partire da quest’anno e che saranno utilizzati per effettuare le consegne in Europa. La commessa include circa 600 mid-size eVito e oltre 1.200 large-size van eSprinter. L’elettrificazione del traffico del cosiddetto ‘ultimo miglio’ è in atto. Questo ordine rientra all’interno di una collaborazione tra Mercedes-Benz e Amazon che mira a decarbonizzare la mobilità del futuro. Per questo motivo Mercedes-Benz AG ha aderito a “The Climate Pledge” – un impegno co-fondato da Amazon e Global Optimism che ha come obiettivo quello di rendere carbon neutral tutte le aziende firmatarie dieci anni prima dei termini fissato dall’Accordo di Parigi. Mercedes-Benz supporta questa iniziativa attraverso la sua strategia “Ambition2039”.

MERCEDES BENZ VANS

Mercedes Benz Vans presenta T-Class, il primo city van pensato per le famiglie A partire dal primo semestre del 2022, sulla piattaforma degli small van di Mercedes-Benz Vans sarà disponibile una grande novità, un nuovo veicolo pensato per le esigenze delle famiglie e che diverrà un perfetto compagno per il tempo libero. Mercedes-Benz Classe T è un veicolo di nuova concezione, che ha come obiettivo quello di raggiungere il mercato dei clienti privati. Per la Casa della Stella, tradizionalmente la lettera T evoca un concetto di spazio efficiente e questo nuovo veicolo, come family-van compatto, risponde perfettamente ad ogni tipo di esigenza. La nuova MercedesBenz Classe T offre interni spaziosi e numerose possibilità d’impiego senza scendere a compromessi in termini di comfort, anche nel trasporto passeggeri. Per questo sarà perfetta anche per i noleggiatori che cercano un veicolo più compatto e per i servizi di sharing. CONTINENTAL

GOODYEAR

Goodyear Fleet Tracker, una soluzione efficiente per monitorare i veicoli Goodyear Proactive Solutions lancia Goodyear Fleet Tracker, una soluzione intelligente e di facile utilizzo che fornisce un monitoraggio dettagliato della posizione e del chilometraggio del veicolo con una precisione fino al 95%. Questo dispositivo, alimentato a batteria, può essere installato su qualsiasi tipo di veicolo e facilita in particolare la gestione dei rimorchi, dei semirimorchi e delle casse mobili della flotta. Il sistema invia un segnale GPS che permette al gestore di migliorare il tracciamento dei veicoli in attività o di localizzare i veicoli parcheggiati per un periodo prolungato in una località remota. Il sistema è particolarmente indicato nel caso di contratti chilometrici di gestione degli pneumatici, perché permette di tracciare con buona approssimazione i chilometri fatti dal veicolo trainato. La soluzione di tracciamento Goodyear comprende una memoria interna per memorizzare oltre 55.000 registrazioni e trasferire i dati raccolti sul cloud tramite la rete mobile.

16

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

Nasce un nuovo Dipartimento Sostenibilità targato Continental Da molti anni la gestione sostenibile e responsabile è parte integrante della strategia di sviluppo di Continental. Per questo motivo l’azienda ha deciso di raggruppare le sue attività sulla sostenibilità in un nuovo dipartimento, sotto la guida di Claus Petschick, come parte del suo progetto “Vision 2030”. Il focus sulla sostenibilità è uno dei quattro temi strategici per il contrasto ai cambiamenti climatici, per una mobilità pulita, per l’economia circolare e per una supply chain sostenibile. Per rendere gli pneumatici del futuro ancora più efficienti e amici dell’ambiente, in termini di produzione, uso e riciclo, Continental investe sistematicamente nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie, materiali alternativi e processi di produzione compatibili con l’ambiente. “Con la creazione di una struttura dedicata alla sostenibilità, sotto la guida di Claus Petschick – sostiene Christian Kötz, Capo della business area Pneumatici e Membro del Consiglio Esecutivo di Continental AG – intendiamo consolidare le nostre attività e i progetti di ricerca e sottolineare il nostro impegno per l’espansione sistematica di business model sostenibili e di prodotti e servizi innovativi lungo l’intera catena di valore. Siamo sicuri che una gestione sostenibile e responsabile aumenterà la nostra capacità di innovare e che possiamo dare un importante contributo alla società attraverso il nostro impegno”.



non solo TIR

Azione... reazione Alessandro Musumeci, PSA Group Sales Planning, Distribution & Supply Chain Director di

e

ccoci alla rentrée, ovvero come i cugini d’Oltralpe amano chiamare il rientro dalle ferie, che in genere coincide con il periodo tra fine agosto e tutto settembre. Ricordo gli anni trascorsi a Parigi quanto fosse forte e incalzante questo messaggio di ripartenza di tutte le attività, dopo la pausa estiva. In tutte le radio o televisioni, ogni messaggio pubblicitario era normalmente accompagnato al riferimento a questa rentrée. Ogni attività era spinta da questa voglia di ripartenza, quasi a voler spronare i cittadini e risvegliarli dal torpore delle ferie per rimettersi in marcia. In un certo senso, il messaggio nascosto vuole far sì che il Paese, una volta ricaricate le batterie durante la pausa di agosto, si rimetta in moto con passo spedito per produrre, costruire, realizzare i propri obiettivi. Ecco, credo che anche dalle nostre parti questo sia assolutamente necessario ed auspicabile, in particolare quest’anno dove la ripartenza ha un duplice significato, accompagnandosi alla ripartenza post covid-19, oltre che post ferie agostane. Settembre, pertanto, ha una missione fondamentale ovvero quella di ripristinare le priorità, gli obiettivi, la tabella di marcia per i mesi che verranno. Abbiamo la possibilità di non bruciare completamente questo

18

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

2020, se nell’ultimo quadrimestre riusciremo a ristabilire un sano ritmo di crescita per recuperare, almeno in parte, quanto perduto durante la chiusura totale dovuta alla pandemia. Innanzitutto, come detto in precedenza, è necessario che le priorità siano chiare a tutti e non ci si perda tra i mille messaggi fuorvianti: un esempio su tutti, quello della scuola, che ormai è diventato il quiz o il tormentone di ogni giorno, anche se negli altri Paesi, in realtà, le scuole sono state riaperte già da tempo, affrontando e superando le medesime difficoltà e incertezze a cui ci stiamo preparando noi. Ecco, la scuola deve essere la priorità per poter finalmente ripartire in senso vero, oltre ovviamente al lavoro, altra nota dolente con i circa 500.000 posti bruciati nel periodo del lockdown, e concentrati purtroppo sulle categorie più fragili, ovvero le donne e i giovani.

caos, e dovremo veramente essere fortunati se tutto andrà bene, nonostante il livello imbarazzante di preparazione. E del lavoro non si parla nemmeno perché finora si è pensato solo ad assegnare miriadi di bonus e sussidi, anziché a come far ripartire la produzione vera, quella contributrice per il PIL e per il fisco. Spesso abbiamo sentito dire che altri Paesi ci imitano e ci prendono a riferimento: ecco, in questo momento io credo che, invece, noi dovremmo guardare a Paesi come Germania e Francia che sono ripartiti in maniera chiara e consapevole, nel rispetto delle regole di protezione e prevenzione dei contagi. E questo non significa che il numero di contagi in questi due Paesi si sia azzerato, perché – come sapevamo – con questo virus saremo costretti a convivere per un bel po’.

Settembre è un po’ come gennaio. Anno nuovo, progetti nuovi.

Quindi queste dovrebbero essere le due priorità, i due pilastri su cui costruire tutta la strategia della ripartenza, invece il dibattito generale si concentra sul numero dei parlamentari, sulla legge elettorale, ovvero su temi che oggi non interessano a nessuno. Chi ci governa dovrebbe anteporre le esigenze dello Stato alle proprie, e mettere da parte quindi secondari aspetti rispetto alle priorità. Ed ecco invece che la scuola è un

La cosa importante è che la curva dei contagi rimanga sotto controllo e che il sistema sanitario sia in grado di rispondere alle necessità. Per concludere, come quando si andava a scuola, c’erano sempre quelli che copiavano, solo che alcuni copiavano dai “secchioni”, altri invece copiavano da altrettanti alunni asini. Con umiltà, cerchiamo di capire che non siamo preparati e ci sono altri invece che i compiti li hanno fatti.


THERMO KING

Thermo King S i è svolta sabato 5 settembre presso le Officine Cailotto di Verona la presentazione della nuova generazione di frigoriferi Thermo King ADVANCER, nata per garantire maggiore flessibilità operativa, controllo della temperatura senza pari e un’efficienza dei costi rivoluzionaria. Attraverso un’esperienza 3D, che ha permesso ai partecipanti di scoprire le caratteristiche fondamentali dei nuovi prodotti, abbiamo scoperto come i nuovi modelli, A-360, A-400 e A-500 siano stati pensati per offrire prestazioni elevate e risparmio di costi e carburante.

UN IMPIANTO AMBIZIOSO

Il nuovo impianto offre un abbassamento della temperatura fino al 40% più veloce rispetto alla disponibilità del mercato e garantisce una maggiore protezione del carico grazie al

suo flusso d’aria variabile. Tutto questo si traduce in costi di esercizio ridotti e ottimizzazione nel consumo di carburante. L’ambizione dell’azienda, dichiarata da Marco Tosi e Pierfranco Libé di Thermo King durante la conferenza stampa, è quella di incrementare i profitti dei propri clienti: l’operatività è infatti garantita dalla possibilità di ottimizzare il carico grazie alla temperatura variabile, la redditività è assicurata da costi di manutenzione e fermo macchina inferiori. Il nuovo impianto, infatti, è costruito con il 38% di componenti in meno: questo, unito a una migliore collocazione dei componenti, garantisce un risparmio dei tempi di manutenzione di circa il 30% per quella ordinaria e addirittura del 60% per quella non programmata. Officine Cailotto Srl è specializzata nelle riparazioni di veicoli frigoriferi, commerciali e industriali, in condizionatori d’aria per bus e mini-bus, vendita e installazione di allestimenti isotermici, gruppi frigoriferi per veicoli commerciali e industriali e condizionatori d’aria per bus e mini-bus. Dal 1975 è rivenditore autorizzato Thermo King.

refrigerazione dei semirimorchi di

Valeria Di Rosa

RUBRICHE FUORISTRADA

L’ambizione di

Presentato in anteprima in Italia presso le Officine Cailotto di Verona, dealer dell’azienda, il nuovo ADVANCER è destinato a diventare la pietra miliare nella

UN’UNITÀ DI REFRIGERAZIONE INTELLIGENTE

Numerosi i dispositivi telematici che permettono di monitorare lo stato del frigorifero, a partire dal nuovo controller dotato di una interfaccia intuitiva con schermo a colori e tasti retroilluminati e collocato in una posizione studiata per agevolarne l’uso da parte del conducente. Tutte le unità ADVANCER, inoltre, sono anche supportate da raccomandazioni proattive sugli allarmi, per cui ogni avviso è accompagnato da indicazioni sulla “migliore azione successiva” da adottare, che può essere visualizzata sia sulle app mobili che tramite e-mail. Inoltre, il nuovo sistema di controllo elettronico della velocità del motore, montato sui modelli A-400 e A-500, permette un risparmio del 30% di carburante rispetto alla media del mercato.

IL FUTURO È ASSICURATO

Ma non è tutto. Grazie alla sua architettura modulare mild hybrid da 48 V, infatti, ADVANCER diventa lo strumento perfetto per le sfide del domani legate alla sostenibilità. La sua produzione, realizzata a zero emissioni di carbonio, il suo ridotto consumo di carburante, garantito dalla temperatura variabile di ultima generazione, e le minori emissioni di CO2 ne fanno il prodotto ideale per il trasporto a temperatura controllata del futuro.

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

19


volta pagina

L’importanza di una gamma Paolo Volta, giornalista, saggista e consulente di Economia dei trasporti di

i

l trasferimento delle merci si pone in corrispondenza di un intreccio particolarmente complesso di continuità e trasformazione caratteristico delle società industriali contemporanee. Alcune tendenze a livello mondiale hanno introdotto profondi cambiamenti negli stili di vita dei consumatori e di conseguenza nel modo di trasportare i beni, essendo il trasporto merci una attività differita. Accrescendosi la distanza tra il luogo di produzione e quello in cui avviene il consumo finale si crea, di fatto, la necessità di trasportare merce in quantità diverse e con mezzi adatti sia al lungo raggio che all’ultimo miglio, con l’esigenza di migliorare le infrastrutture di trasporto e immagazzinamento. I bisogni della popolazione residente nelle città hanno determinato il progressivo allungamento delle filiere e lo sviluppo del fenomeno dell’urbanizzazione. La globalizzazione del commercio e la rapida diffusione della Grande Distribuzione Organizzata (GDO), ha posto i supermercati quali intermediari dominanti tra i produttori ed i consumatori, sostituendo i dettaglianti ed i negozi di vicinato. La domanda è un elemento trainante della produzione. Per il consumatore il prodotto è la soluzione a un problema specifico. Inizialmente il

20

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

consumatore percepisce un bisogno generico che si manifesta come percezione di una mancanza. Successivamente egli cerca di definirlo in modo più preciso, alla ricerca di una soluzione. Comincia quindi a descrivere le caratteristiche con cui si manifesta, che sono determinate da filtri culturali, sociali, personali, situazionali, tecnologici e percepite con diversa intensità. Il consumatore le gradua, valuta e classifica, secondo la situazione in cui il bisogno si è manifestato, il proprio sistema di valori, l’esperienza precedente. Le traduce in benefici attesi, che presuppongono sia attese razionali e manifeste, sia inconsce od occultate. I consumatori, ad esempio per quanto riguarda il cibo, richiedono una gamma sempre più ampia di alimenti di elevata qualità, con garanzia di sicurezza e contemporaneamente veloce e facile da prepararsi. Una busta di insalata di IV gamma rappresenta oltre al prodotto in sé stesso soprattutto il valore aggiunto intrinseco: permette di guadagnare tempo.

quanto è proprio grazie al trasporto che concretamente si realizza il trasferimento di merci, materiali, prodotti tra i diversi punti di accumulo all’interno del supply network. L’obiettivo della gestione dei trasporti è di connettere tutti i punti di prelievo e di consegna nel supply network, rispettando i vincoli temporali e di qualità richiesti dai clienti, nei limiti della capacità dell’infrastruttura distributiva e al costo minore possibile. Il ruolo dei trasporti è fondamentale specialmente nell’ambito manifatturiero e lo è diventato ancora di più grazie all’effetto della globalizzazione che ha contribuito ad ampliare le dimensioni dei network di fornitura che si estendono sempre più spesso ben oltre i confini nazionali. L’interazione economica, sociale, politica e culturale fra i diversi luoghi è la risultante delle combinazioni di offerte e domande emanate dai singoli individui e/o dai gruppi, i quali occupano punti dello spazio. La compressione dello spazio e del tempo costituisce l’elemento chiave della globalizzazione sul piano sia dell’economia che della finanza, dell’informazione e dell’alimentazione. La globalizzazione genera di converso un altro processo che è “la localizzazione”, la riduzione cioè a una dimensione locale. Nella distribuzione spaziale delle merci, l’ampiezza di gamma degli strumenti, per il trasferimento dei prodotti, a disposizione delle imprese di trasporto risulta fondamentale e rappresenta un’opportunità sempre valutata in termini economici.

Il consumatore finale è colui che comanda nel mercato. Per questo è importante offrigli una gamma di prodotti (o servizi) quanto più possibile ampia e completa. Tempo e spazio sono le variabili fondamentali del movimento delle merci. Lo spazio è l’altra dimensione ove l’impresa comunica ed esplora. Nell’ambito della distribuzione fisica la gestione dei trasporti risulta tra le attività più importati e significative in


Un marchio di

Genuine Quality. Durable Trust.

Global Automotive Solutions – Made in Germany

Tutto quello di cui hai bisogno Un unico marchio per tutti i ricambi truck www.dt-spareparts.com


EVENTI

VEGA EDITRICE

30 anni

Al Forum dei Trasporti di editoria

La dodicesima edizione del VEGADAY ha festeggiato i 30 anni della rivista Il Mondo dei Trasporti e ha premiato aziende e imprenditori del settore di

Valeria Di Rosa

V

enerdì 28 agosto si è svolta l’edizione 2020 del Vegaday, il tradizionale appuntamento di Vega Editore e Il Mondo dei Trasporti dedicato ai protagonisti dei trasporti e della logistica. Nella splendida cornice del Parco di Monza, all’interno degli spazi del Ristorante Saint Georges Premier, questa particolare edizione, che avrebbe dovuto svolgersi come di consueto in primavera ma è stata posticipata ad agosto a causa della pandemia, ha voluto sottolineare l’importanza dei trasporti nel nostro Paese. In particolare, il dibattito si è concentrato sul futuro del trasporto nel post Covid, partendo dalla consapevolezza che la crisi pandemica ha accelerato lo sviluppo di soluzioni sostenibili, basti pensare alla mobilità elettrica, all’idrogeno e alle fuel cell.

IL FORUM DEI TRASPORTI

Dopo l’introduzione di Paolo Altieri, Direttore de Il Mondo dei Trasporti, Mihai Daderlat, Business Director Mercato Italia di IVECO, main sponsor dell’evento, ha sottolineato la necessità di uno sviluppo sostenibile del settore e ha aperto il forum dei trasporti al quale hanno partecipato aziende di trasporto e case costruttrici. Da un lato Mario Ambrogi, Direttore Generale LC3, Domenico De Rosa, Amministratore Delegato del Gruppo SMET e Matteo Lorenzo De Campo, Amministratore del Gruppo Maganetti Spedizioni, hanno sottolineato come sia necessario investire in sostenibilità;

22

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

Durante il Vegaday sono state consegnate numerose premiazioni ad alcuni protagonisti del settore che si sono distinti per la loro attività. Nella foto, da sinistra a destra: Mario Ambrogi, Direttore Generale LC3, Paolo Altieri, Direttore Il Mondo dei Trasporti, Biagio Petrarolo, Brand Manager Veicoli Commerciali Maldarizzi Automotive, Ilmer Maietti, Amministratore delegato Anteo, Matteo Lorenzo De Campo, Amministratore Gruppo Maganetti, Vittorio Bellentani, Direttore Generale Voith Turbo Italia e Giorgio Sangalli, titolare Impresa Sangalli.

dall’altro Fabrizio Buffa, Gas Business Development Manager IVECO, Aldo Bernardini, General Manager Ham Italia, e Vittorio Ballentani, Direttore Generale Voith Turbo Italia hanno posto l’attenzione sugli esempi virtuosi in termini di abbattimento delle emissioni di CO2. Quelle che è emerso dalle parole dei relatori è che la decarbonizzazione dei trasporti non è solo una responsabilità ambientale ma anche, e soprattutto, una responsabilità sociale. Per questo motivo è necessario continuare a percorrere la strada intrapresa per sviluppare nuove tecnologie sostenibili.

LE PREMIAZIONI

Al dibattito son seguite le numerose premiazioni di professionisti e aziende protagoniste del settore. Mario Ambrogi, Direttore Generale dell’azienda umbra LC3, che negli ultimi anni si è distinta

per il suo impegno nei trasporti sostenibili, è stato premiato come “Personaggio dell’Anno 2020”. La “Ralla d’Oro 2020” è stata assegnata a Vittorio Bellentani, Direttore Generale di Voith Turbo Italia. Sei gli Mdt Awards assegnati: Ilmer Maietti, Amministratore delegato di Anteo, ha ritirato il premio riservato all’innovativa azienda emiliana. Seconda premiata l’Impresa Sangalli, rappresentata dal titolare Giorgio Sangalli. Il terzo Mdt Award è stato assegnato a Maganetti Spedizioni, rappresentata da Matteo Lorenzo De Campo, Amministratore del Gruppo. È stata poi la volta di Biagio Petrarolo, Brand Manager Veicoli Commerciali di Maldarizzi Automotive. Move Intermodal Srl, azienda cliente di Continental, ha ricevuto il quinto Mdt Award. L’ultimo premio è stato consegnato a Walter Schiavi, General Manager Diesel Technic Italy & Malta.



ON THE ROAD

Arriva il

Nikola Refuse, ed è commessa record Nikola Corporation segna un punto a suo favore nella “guerra” tecnologica e commerciale che la oppone alla rivale Tesla. Lo ha fatto annunciando di aver ricevuto un ordine di 2.500 camion elettrici da una delle più grandi società di raccolta rifiuti degli USA, Republic Services, non solo, ma l’accordo conterrebbe un’opzione per arrivare a 5mila veicoli.

La notizia della commessa, la più importante nel settore, ha già portato effetti positivi alle azioni di Nikola, aumentate di oltre il 20%, fino quota 45 dollari. Il nuovo veicolo, il Nikola Refuse, sarà basato sul telaio e sulla meccanica dei Nikola Tre destinati all’Europa e realizzati con IVECO. Nikola fornirà i veicoli già allestiti, completi di caricatori

frontali e laterali automatizzati, una semplificazione per il cliente che di solito doveva acquistare gli elementi separatamente. Anche i caricatori saranno tutti a emissioni zero. Da Nikola fanno sapere che la condivisione della piattaforma “Tre” consentirà di ridurre i costi di entrambi i programmi, utilizzando le stesse parti. Con mille cavalli di potenza e

la grande coppia dei motori elettrici, Nikola Refuse dovrebbe superare i convenzionali mezzi Diesel o a gas naturale, anche in fatto di prestazioni. L’avvio della produzione del “Refuse” è prevista per il 2021: il piano è avviare i test su strada all’inizio del 2022 e raggiungere il pieno regime produttivo poco dopo, con consegne al via nel 2023.

Ha quarant’anni lo stabilimento

Peterbilt di Denton

Kenworth, uscito dallo stabilimento di Denton, l’ultimo K500

L’ultimo Kenworth K500, il cabover destinato ai lavori pesanti, è uscito dallo stabilimento di assemblaggio di Renton, nello stato di Washington, chiudendo così un ciclo di produzione e commercializzazione, durato 14 anni. L’ultimo esemplare è stato acquistato dalla canadese Sintagma Holding, per l’utilizzo nell’estrazione dell’oro da parte della Mining Society of Chitotolo a Luanda, in Angola. Kenworth, Società del Gruppo Paccar, ha comunque in listino altri modelli destinati all’uso minerario o comunque gravoso: il K963 e il C500, entrambi disponibili sui mercati americano e canadese.

24

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

Lo stabilimento Peterbilt di Denton, in Texas, il principale impianto produttivo del Marchio, ha celebrato il suo quarantesimo anno di attività. Lo stabilimento di Denton è stato costruito pensando all’innovazione e alla crescita mirate, ha iniziato a funzionare come una struttura di 40.500mila metri quadrati con 81 dipendenti su 325mila metri quadrati di terreno. Oggi si estende su 964mila metri quadrati, impiega 2.500 persone e dispone di oltre 65mila metri quadrati di spazio coperto, distribuito in diversi edifici e ha prodotto 629mila camion. Prima di iniziare la cerimonia di commemorazione, il vicedirettore Leon Handt, ha pubblicamente ringraziato e premiato Susan Bishop e Ken Montgomery che facevano parte del primo gruppo di personale assunto e che lavorano ancora oggi nello stabilimento.


Coronavirus, i camionisti canadesi rifiutano di passare il confine USA Un viaggio negli Stati Uniti, per i canadesi, oggi non è davvero nella lista delle cose da fare. Un recente sondaggio dell’americana Ipsos, ha rilevato che il 93% dei canadesi crede che viaggiare negli Stati Uniti, in questo periodo, sia troppo rischioso a causa del modo in cui il governo americano ha gestito la riapertura dell’economia quando il numero di casi continuava ad aumentare. Anche per questo il confine è stato chiuso. I camionisti, però, sono esentati dalla quarantena di 14 giorni, visto che il loro “pane quotidiano” dipende spesso dai viaggi avanti e indietro tra i due Paesi, trasportando di tutto, dalle materie prime a un’enorme fetta dell’approvvigionamento alimentare del Canada. Quindi per loro, rifiutarsi di attraversare il confine, è abbastanza complicato. Eppure alcuni autisti stanno facendo proprio questo. Preoccupati di poter contrarre il virus e poi trasmetterlo ai familiari, stanno rifiutando il lavoro negli Stati Uniti. “Semplicemente non mi fido di loro”, ci ha detto Dan Carson, portavoce di un gruppo di camionisti dell’Ontario che si rifiuta categoricamente di entrare negli Stati Uniti. Dall’inizio di giugno, il numero di casi confermati quotidianamente di COVID-19 negli Stati Uniti ha subito una rapida accelerazione, soprattutto in stati come Florida, Texas, Arizona e California, che continuano a stabilire record, sia per il numero di casi che per i decessi.

ON THE ROAD

Mack è ancora

Official Hauler dei

campionati NASCAR

Il nuovo RAM 1500 TRX, predatore Alfa dei pick-up

Anche per i prossimi tre anni, Mack Trucks sarà il “vettore ufficiale” di NASCAR (National Association for Stock Car Auto Racing), la potente associazione che gestisce negli USA le seguitissime corse per vetture di serie. Il costruttore americano fornirà una flotta (non è ancora chiaro il numero esatto di veicoli) di Mack Antem, modello 2021, “per soddisfare le esigenze del programma impegnativo della NASCAR”. “Negli ultimi anni – ha detto John Walsh, vice presidente marketing di Mack – NASCAR ci ha affidato il compito di trasportare la tecnologia e le attrezzature fondamentali per permettere lo svolgimento delle gare negli USA e in Canada”, Mack e NASCAR hanno firmato l’accordo iniziale “Official Hauler of NASCAR” nel 2016. “Il nostro rapporto con Mack Trucks – gli ha fatto eco Elton Sawyer, vicepresidente NASCAR – ci permette, dal punto di vista logistico, di essere sicuri del successo, nell’organizzazione, di almeno 36 gare a stagione”.

Il fratello maggiore era arrivato nel 2016, quando RAM presentò il concept Rebel TRX, esercitazione stilistica che lasciava immaginare una prossima versione ad alte prestazioni del suo best-seller 1500 spinto dal poderoso 6.2 V8 sovralimentato Hellcat. Quattro anni dopo, RAM 1500 TRX è realtà. Pur realizzato sulla base dell’attuale pick-up da mezza tonnellata, TRX si distingue per una lunga lista di aggiornamenti meccanici ed estetici tali da far pensare alla fine dell’egemonia di Ford F-150 Raptor in questa nicchia di mercato. Arriverà sul mercato USA all’inizio del prossimo anno, con cabina doppia e cassone corto, al prezzo base di 69.995 dollari. In RAM si definisce il TRX 2021 come “il predatore Alfa del mondo dei pick-up” ed è difficile contestare l’affermazione, visti i requisiti. Il leggendario motore V8 Hellcat da 6,2 litri di FCA passa dalla monoscocca della berlina più veloce del mondo, la Charger SRT Hellcat, nella più spinta versione Redeye, al telaio del TRX, portando con sé 711 CV (523 kW) e 881 Nm di coppia. Per la trasmissione si è utilizzato il cambio automatico ZF a otto rapporti ad alte prestazioni, lo stesso utilizzato per la Jeep Grand Cherokee; la trazione integrale è inseribile, rinforzata con una catena, un pignone, cuscinetti e frizioni maggiorati per far fronte alla grande coppia e da un robusto asse posteriore con differenziale a bloccaggio elettronico. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

25


RUOTE INDUSTRIALI

SCANIA

Franco Fenoglio, presidente e amministratore delegato di Italscania, cede il timone della filiale italiana del Grifone al brasiliano Enrique Enrich di

Luca Barassi

Cambio

al9 vertice anni. È questo il tempo che Franco Fenoglio ha passato alla guida italiana di uno dei marchi più iconici e desiderati del panorama dei truck. “Nove anni e non sentirli”, oppure, si potrebbe dire, “Nove anni e… sentirli” visto che il manager piemontese ha praticamente stravolto l’approccio commerciale del Grifone in Italia raddoppiando la quota

di mercato dall’8 per cento a quasi il 16. Un record di tempo e di performance. Due aspetti che sono, naturalmente, correlati tra loro. La decisone del cambio è avvenuta, tra l’altro, in un momento molto importante della sua vita: l’anniversario di ben 50 anni di lavoro, cominciati (che coincidenza!), in un’altra azienda svedese, la SKF. Quindi, parlare

di Fenoglio, significa parlare di mezzo secolo di autotrasporto. Nessuno, più di lui, può dire di aver attraversato i numerosi cicli e ricicli che questo settore ha vissuto, fino all’ultima grande crisi mondiale, quella scatenata dal Coronavirus. Nessuno più di lui può avere una visione dell’evoluzione del nostro settore e del camion e, non per nulla, a pagina 50 (sarà una coincidenza anche questa?!) potete leggere una sua intervista su come è cambiato nel tempo il veicolo industriale.

DALLA POTENZA ALLA SOSTENIBILITÀ

Dal 2012 ad oggi sono cambiate molte cose e l’evoluzione del Grifone è andata a braccetto con ciò che è stato fatto da Scania nel nostro Paese. Franco Fenoglio ha preso le redini di Italscania in un momento difficile, quando ancora la crisi scatenatasi nel 2008 in Italia era in pieno svolgimento. La sua capacità è stata quella di cambiare la “destinazione” delle vendite del brand, andando a cercare Clienti nelle nicchie di mercato più efficienti e dove prima Scania aveva poca penetrazione.

26


DAL BRASILE CON FURORE

In realtà dovremmo dire dal Messico, dato che Enrique Enrich, che dal 1° novembre assumerà la carica di Amministratore Delegato di Italscania, ha ricoperto nel Paese centroamericano lo stesso ruolo fino ad ora. Enrich ha iniziato la sua carriera in Scania oltre 20 anni fa, dopo aver conseguito una laurea in economia e un master in statistica presso l’Università di San Paolo, in Brasile. In Scania ha ricoperto diversi ruoli dirigenziali in numerosi paesi, in particolare Svezia, Brasile, Colombia, Uruguay, Argentina e Messico. Come detto, ha trascorso gli ultimi cinque anni in Messico dove ha ricoperto il ruolo di Amministratore Delegato della filiale locale. “Sono entusiasta di questa nuova opportunità e della prospettiva di lavorare in un mercato di primaria importanza come quello italiano. Metterò in campo tutto il mio impegno per proseguire sulla strada del successo che ha contraddistinto Scania in Italia”, ha evidenziato Enrique Enrich. “Il settore del trasporto sta vivendo un momento di grande cambiamento a livello

In questo modo, in un contesto in cui i volumi generali continuavano a scendere, Fenoglio è riuscito ad aumentare le quote di mercato perdendo poco in termini di volumi totali. Come dicevamo, però, anche Scania stessa è cambiata moltissimo, passando attraverso il lancio di una nuova generazione di veicoli (la Next Generation Scania) e arrivando oggi a presentare per la prima volta veicoli pesanti full electric e ibridi per le serie P ed L. Il tutto superando un’altra grossa crisi, quella pandemica, e riprendendo – come ha detto Paolo Carri, Business Development manager di Italscania, durante l’incontro che ha celebrato il passaggio di consegne al vertice – una produzione di 290 veicoli al giorno. Più del pre-Covid. Inoltre, Carri ha annunciato il lancio del progetto “FastTruck” che prevede la consegna di un veicolo nuovo dopo due settimane dall’ordine e di due nuovi motori da 9 e 13 litri da 540 cavalli. Quello che sarà ora il futuro di Franco Fenoglio non lo sa nessuno. Forse lui sì, ma ancora non vuole dircelo. Di certo, come abbiamo più

volte sottolineato, speriamo che resti a disposizione del nostro settore, è una risorsa troppo importante. Per ora si congeda con il benvenuto al suo successore: “Sono felice di dare il benvenuto a Enrique Enrich. Sono certo che, grazie alla sua esperienza, darà un importante contributo ai futuri successi di Italscania. Per me è stato un grande onore guidare questa azienda per così tanti anni. Il lavoro di tutta la squadra, della rete di concessionarie ed officine e la fiducia dei tanti clienti che in questi anni hanno scelto di far parte della famiglia Scania, ci ha consentito di rafforzare sempre di più il posizionamento del marchio Scania in Italia”.

globale, ci attendono tante sfide che sono certo riusciremo ad affrontare al meglio grazie a un lavoro di squadra con il team di Italscania e tutta la rete di concessionarie e officine”. Siamo certi che quella di Enrich sarà una sfida impegnativa e per questo stimolante, sia per il momento in cui arriva, sia per la grande diversità del mercato dove ha operato fino adesso rispetto a quello europeo e italiano. “Certamente non sarà facile – ci ha risposto – ma penso di poter portare in questo Paese novità importanti, puntando soprattutto sul servizio al cliente e sullo sviluppo della Rete, con un nuovo modello di assistenza che arrivi fino in casa delle aziende di autotrasporto”.

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

27


ponte dei desideri Il

INFRASTRUTTURE

GENOVA

Il 3 agosto scorso il Ponte Genova San Giorgio ha riaperto il collegamento tra Levante e Ponente ligure assicurato dal Ponte Morandi fino a quel tragico 14 agosto 2018

“D

ove eravamo rimasti… “. Con queste parole l’indimenticato Enzo Tortora tornò in Tv dopo la sua tragica vicenda giudiziaria. Ricordando quelle stesse parole, Giovanni Toti, Governatore della Liguria, ha inaugurato il nuovo ponte di Genova, realizzato in

IL NUOVO PONTE DI GENOVA RINA ha ricoperto il ruolo di Project Management Consultant per la Struttura Commissariale, Direzione lavori, Coordinamento per la Sicurezza in fase esecutiva e controllo qualità per le fasi di demolizione e ricostruzione del nuovo viadotto

14 AGOSTO 2018

15 APRILE 2019

crollo del vecchio Ponte Morandi

inizia la costruzione del nuovo ponte

28 GIUGNO 2019

3 AGOSTO 2020

implosione dei resti inaugurazione del del ponte Morandi nuovo ponte di Genova

LAVORO DI CONSULENZA 3.200

documenti tecnici

220.000 ore di consulenza ingegneristica

data di partenza

IN CORSO

28

data di fine

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020 10.500 2.000 ispezioni

tempo record in poco più di un anno e mezzo dalla posa della prima pietra. Un piccolo grande miracolo italiano, dimostrazione che, anche in Italia, se si vuole le cose si possono fare. Volontà che, perlopiù, sono politiche perché quelle imprenditoriali di certo non mancano. Come quelle delle aziende che hanno contribuito alla realizzazione di un’opera grandiosa che ha collegato di nuovo il Levante e il Ponente di una regione già martoriata dalle inefficienze delle infrastrutture. Webuild (ex Salini Impregilo); Fincantieri Infrastructure, RINA, e naturalmente l’architetto Renzo Piano che ha donato il progetto del “Ponte-Nave” a Genova e al mondo.

IL GIORNO PIÙ BELLO

DATE SALIENTI

DICEMBRE 2018

di

presa visione e riesame di

schede progettuali

80

persone dedicate al controllo del progetto

Proprio Renzo Piano, a nostro avviso, ha fatto l’intervento più toccante e profondo tra coloro che hanno partecipato all’inaugurazione del 3 agosto, svoltasi sotto una pioggia incessante, quasi a ricordare quel maledetto 14 agosto 2018 quando il Ponte Morandi si sgretolò durante un diluvio spezzando 43 vite inconsapevoli. Le più alte autorità dello Stato hanno voluto essere presenti sul Ponte Genova San Giorgio, chiamato così in ricordo dell’antico grido di battaglia delle galee genovesi. Pochi di

Luca Barassi

loro, però, francamente, hanno saputo emozionare e sottolineare il valore di chi ci ha lavorato e denunciare le responsabilità di chi non ha saputo evitare la tragedia. Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il Presidente della Camera Elisabetta Casellati, una schiera di ministri che non hanno rinunciato alla “passerella” e, non certo per ultimo, il Capo dello Stato Sergio Mattarella che, però, non ha proferito parola. Solo l’architetto genovese, come detto, ha saputo cogliere il momento e celebrarlo con le giuste parole, sottolineando come “il lutto per la tragedia del 2018 non è ancora diventato storia, ma una sofferenza che ci portiamo dentro”. Ha saputo esaltare e inorgoglire le oltre 1800 maestranze che vi hanno lavorato e, allo stesso tempo, molto poeticamente, sottolineare come “Salendo sul ponte, si scopra il Mediterraneo”. Ad ogni modo, la giornata, al di là dell’assembramento di autorità che, a nostro giudizio, indebitamente, hanno tagliato il nastro sarà anche ricordata per il sorgere di un arcobaleno, dopo il diluvio, proprio all’apertura della cerimonia e dalle sempre emozionanti Frecce Tricolori che


hanno celebrato questa storica data. Forse l’unico momento davvero toccante di quel pomeriggio è stato il “Silenzio”, suonato in memoria delle vittime del crollo del Morandi. Noi di Trasportare Oggi eravamo lì, abbiamo vissuto quel momento e ve lo abbiamo raccontato in diretta sul nostro canale Facebook, dove potete trovare ancora la registrazione del live.

50 METRI SUL POLCEVERA

Il Ponte Genova San Giorgio, lo sappiamo, nasce per ricucire una profonda ferita lasciata dal crollo del Ponte Morandi. Una tragedia che, vogliamo dirlo, non si è consumata da un progetto fatto male che, anzi, è stato per anni esempio di alta ingegneria, ma piuttosto dall’incuria e dalla mancata manutenzione di chi per anni ha gestito (e purtroppo continuerà a gestire) quel tratto di strada e molti altri nel nostro Paese. Come sempre si dice in questi casi: “speriamo che la storia ci insegni qualcosa per il nostro futuro“. Così ci auguriamo che d’ora in poi queste tragedie non accadano più, quantomeno non a causa dell’incompetenza e della incuria dell’uomo. L’avanguardista sistema robotizzato di monitoraggio delle condizioni del ponte assicurerà la tenuta di quest’opera “per oltre 1000 anni”, come dice il suo “papà” Renzo Piano, ma questo modello dovrebbe essere applicato non solo al Ponte San Giorgio, ma a tutte le infrastrutture del nostro Paese, prima che si consumino altre tragedie come queste. Alla quota di 50 metri sulla vallata del Polcevera, dunque, si snoda il tracciato di 1.067 metri del ponte, sorretto da 18 mega piloni da 9,50 metri per 4 di diametro ellissoidali. Una struttura, che vuole ricordare una grande nave, pensata per non “invadere” eccessivamente l’orizzonte della valle. Impressionanti le 19 campate che

arrivano anche a 100 metri in grado di supportare carichi anche non omogenei lungo il percorso. Comunque, tutta la progettazione è stata pensata sia per dare un’uniformità prospettica all’opera, sia per velocizzare i lavori che sono stati compiuti da una serie di cantieri paralleli. Completano, poi, la struttura del ponte i “pennoni della nave”, ovvero i lampioni, a ricordo delle 43 vittime del crollo.

IL TRACCIATO

Come abbiamo detto si tratta di un nastro d’asfalto di 1.067 metri che attraversa da ovest ad est il torrente Polcevera a una altezza di circa 50 metri. Due corsie per senso di marcia che, però, non disegnano certo una linea retta. Si è dovuto fare, infatti, uno slalom tra molti ostacoli, sia in senso fisico che metaforico, considerando anche che per molti mesi la costruzione del ponte è dovuta andare di pari passo con la demolizione del “vecchio” Morandi. Il primo punto centrale, naturalmente, è stato quello di collegarsi con

Il momento del taglio del nastro: assembramento di autorità.

l’autostrada esistente, sia nel tratto proveniente da Milano (A7), sia nella parte che prosegue verso la Riviera di Ponente. Inoltre, pensando ai 19 piloni che insistono sul territorio sottostante, si è dovuto tenere conto delle molte industrie (tra queste l’Ansaldo) e sottoservizi www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

29


GENOVA

IL NUOVO PONTE DI GENOVA RINA ha ricoperto il ruolo di Project Management Consultant per la Struttura Commissariale, Direzione lavori, Coordinamento per la Sicurezza in fase esecutiva e controllo qualità per le fasi di demolizione e ricostruzione del nuovo viadotto

DATE SALIENTI

INFRASTRUTTURE

(gasdotti e oleodotti) esistenti nella vallata. Ecco che, allora, sono nate alcune curve che hanno obbligato 14 AGOSTO 15 APRILE 28 3 AGOSTO l’inserimento diGIUGNO accorgimenti di sicu2018 2019 2019 2020 rezza in più, in primis il limite di velocità che, per le auto, è stato fissaLAVORO DI to a 70 km/h. CONSULENZA

crollo del vecchio Ponte Morandi

inizia la costruzione del nuovo ponte

implosione dei resti inaugurazione del del ponte Morandi nuovo ponte di Genova

220.000

TECNOLOGIA 3.200 “NASCOSTA” DICEMBRE 2018

ore di consulenza ingegneristica

documenti tecnici

data di partenza

Oltre IN CORSO

al tempo record di realizzazione, il Ponte di Renzo Piano ha anche 80il pri10.500 mato di essere una delle strutture più 2.000 data di fine

presa visione e riesame di

persone dedicate al controllo del progetto

schede progettuali

ispezioni

DATI RELATIVI ALLA COSTRUZIONE 95% consumi del viadotto

24.000 tonnellate di acciaio e carpenteria metallica utilizzata per le strutture

20 cantieri

in contemporanea

67.000 metri cubi quantità di calcestruzzo

coperti da energia rinnovabile

Circa 1.000 persone

coinvolte nelle attività di progettazione e costruzione

100% materiale da scavo che sarà riutilizzato

18 pile ~ 1.500 metri altezza complessiva delle pile (esposta e sotterranea)

1.067 metri

lunghezza del ponte

60.000 auto

previste per giorno

30

Circa 350 aziende coinvolte

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

avanzate dal punto di vista tecnologico e dell’uso di soluzioni innovative nonostante, come precisano da Fincantieri, a livello ingegneristico non si tratti di un’opera particolarmente complessa. Prima di tutto i robot inspection: una coppia di “macchine” montati ai lati della carreggiata con il compito di monitorare a intervalli regolari lo stato di manutenzione dell’impalcato di acciaio. In cicli di 15 ore saranno scattate circa 35 mila foto e saranno analizzate da 80 esperti e archiviate per studiare l’evoluzione nel tempo. Accanto ai robot manutentori, ci sono anche i robot wash dedicati a mantenere pulite le barriere antivento in vetro e i pannelli solari. La macchina pesa circa 2 tonnellate ed ha 56 ruote e sfrutta l’acqua piovana e la rugiada per il lavoro di pulizia che si avvia automaticamente grazie a sensori che percepiscono il livello di trasparenza dei vetri. Due file di pannelli solari, appunto, sono poi installati sul lato nord e sud della struttura, inclinati di 45 gradi rispetto alla carreggiata per meglio accalappiare i raggi solari. 136 kWp, ovvero i massimi kilowatt raggiungibili, soddisferanno il 96% del fabbisogno energetico del ponte che, quindi, è anche green. Altro punto vitale della grande “macchina” del ponte è la centrale di controllo che, oltre a ricevere i dati dei robot inspection, ha a disposizione una serie di sensori installati in punti critici. Tutto è collegato attraverso una rete in fibra ottica che raggiunge la centrale posizionata su una collina all’estremo ovest del ponte, il cosiddetto fabbricato tecnologico. Abbiamo poi accennato all’aspetto ecologico e sostenibile del ponte che non è affatto trascurabile. La gestione dell’acqua piovana fa parte di questo tema. Il nuovo ponte ha un sistema di smaltimento molto avanzato, integrato nella struttura e quindi invisibile. L’acqua incanalata arriva in due vasche dove viene trattata prima di essere immessa nel torrente Polcevera. Infine, anche il sistema di

deumidificazione contribuirà a mantenere più a lungo in salute la struttura. Il cosiddetto “cassone” della struttura ha un volume di circa 97 mila metri cubi ed è la parte che più può soffrire per l’acqua ristagnata, la salsedine e la condensa. Ecco che allora sette impianti con rotore di assorbimento posti ogni 150 metri diffonderanno un calore uniforme in grado di deumidificare l’ambiente.

COLLAUDO… PESANTE

Oltre ad essere una infrastruttura strategica per il nostro settore, dato che collega non solo est ed ovest della Liguria ma è anche snodo cruciale per tutte le attività portuali e retroportuali di Genova, la sua apertura al traffico ha reso ancora più protagonista l’autotrasporto. Infatti, alla Germani Trasporti è stata affidato il collaudo finale della struttura, realizzato con il supporto di 56 autoarticolati di 44 ton ciascuno e a pieno carico, nella combinazione motrice stradale più rimorchio a tre assi a vasca quadra. I tir hanno messo alla prova il viadotto con un peso di quasi 2.500 tonnellate. Insomma, da quello che abbiamo visto questo ponte non è solo il simbolo della rinascita di una città come Genova, ma anche l’esempio di come dovrebbero essere realizzate le opere nel nostro Paese, sia dal punto di vista progettuale che da quello delle tempistiche. Da quando quel giorno di oltre due anni fa l’immagine del camion della Basko fermo sull’orlo del precipizio del ponte crollato si è impressa nella nostra mente, il desiderio più grande di ciascuno di noi è stato quello di rivedere unite le due sponde del Polcevera. Oggi questo desiderio è realizzato, in memoria di chi non c’è più.



MISSION 100% elettrico

RUOTE COMMERCIALI

PEUGEOT

Perseguire la vera elettrificazione della mobilità e garantire di muoversi concretamente in modalità zero emissioni sono gli obiettivi della Casa del Leone che dal prossimo anno produrrà una versione full electric di tutti di Valeria Di Rosa i suoi veicoli commerciali

L’

obiettivo è dichiarato: diventare leader nel mercato dei veicoli elettrici. Per questo motivo, entro il prossimo anno Peugeot proporrà sul mercato una versione elettrica per ogni modello della sua gamma di veicoli commerciali. I veicoli LEV (Low Emission Vehicles) rappresentano una colonna portante della strategia di crescita e di posizionamento del marchio PEUGEOT a livello globale. Con Peugeot eEXPERT, la Casa del Leone compie un passo avanti in questa direzione. Lanciato nel 2016 e già forte del successo acquisito in questi anni con oltre 195.000 veicoli prodotti il nuovo e-EXPERT conserva tutte le caratteristiche di EXPERT, garantendo zero emissioni. Lo schermo centrale del nuovo e-EXPERT è compatibile con gli smartphone Apple e Samsung grazie alla tecnologia MirrorScreen che comprende i protocolli di connessione Apple CarPlay™ e Android Auto™.

32

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

SPOSTAMENTI URBANI PIÙ AGILI

Basato sulla piattaforma multienergia modulare EMP2 (Efficient Modular Platform), Peugeot e-EXPERT adotta una motorizzazione 100% elettrica con una potenza massima di 100 KW (136 CV) ed una coppia massima di 260 Nm disponibile immediatamente per

una reattività istantanea, senza emettere vibrazioni, senza rumore, senza cambi di marcia, senza odore e, ovviamente, senza emissioni di CO2. La modalità elettrica permette una mobilità più agile in città, garantendo l’accesso anche alle zone ztl e a traffico limitato. Uno strumento pensato per le attività quotidiane dei professionisti.


Nuovo PEUGEOT e-Expert associa dimensioni esterne compatte a capacità di carico massime, perché le batterie sono posizionate sotto il pianale, senza alcun impatto sul volume di carico.

DOPPIO LIVELLO DI AUTONOMIA

Partendo dalla constatazione che circa l’80% dei conducenti di veicoli commerciali percorre in media meno di 200 km al giorno, il nuovo Peugeot e-EXPERT è il primo veicolo elettrico PEUGEOT a proporre una duplice offerta in termini di autonomia: da 50 kWh e da 75 kWh. La batteria di 50 kWh di capacità, disponibile su carrozzeria Compact, Standard e Long, assicura un’autonomia fino a 230 km secondo il protocollo di omologazione WLTP (Worldwide Harmonized Light vehicles Test Procedures). La batteria da 75 kWh, disponibile solo per le versioni Standard e Long, assicura un’autonomia fino a 330 km, sempre secondo il protocollo WLTP. I tempi di ricarica, garantita da due tipi di caricabatteria presenti a bordo, uno di serie (caricatore monofase da 7,4 kW) e uno in opzione (caricatore trifase da 11 kW) variano a seconda delle potenze e tecnologie impiegate: se si utilizza una presa domestica classica (8A) si passa delle 31 ore per

una ricarica completa della batteria da 50 kWh alle 47 ore per quella da 75 kWh, da una colonnina di ricarica pubblica, invece, si ottiene l’80% della ricarica in appena 30 minuti (batteria da 50 kWh) o in 45 minuti (batteria da 75 kWh) poiché la regolazione termica della batteria permette di utilizzare anche dei caricatori da 100 kW in corrente continua.

ESPERTO IN TECNOLOGIA

Con l’obiettivo di garantire prestazioni senza compromessi in linea con il DNA del piacere di guida tipico dei veicoli Peugeot, il nuovo e-EXPERT è dotato di una serie di tecnologie di supporto alla guida. Dal Grip Control per aumentare la trazione su fondi difficili all’Hill Assist Control (assistenza

LANCI

La famiglia dei van elettrici Peugeot si allarga con e-BOXER Presentato alla fine di agosto, il nuovo Peugeot e-BOXER è il simbolo della mission della Casa del Leone per quanto riguarda il mondo dei veicoli commerciali: elettrificare tutta la gamma entro la fine del 2021. Recentemente aggiornato agli standard Euro6d con una gamma adattata agli usi specifici dei professionisti, la nuova versione elettrica di BOXER non rinuncia a nessuna funzionalità, modularità o allestimento rispetto alla versione termica, garantendo però zero emissioni e quindi l’accesso ai centri urbani e alle aree ad accesso limitato. Anche in questo caso sono presenti due capacità della batteria: da 37 kWh che permette un’autonomia fino a 200 km secondo il nuovo protocollo WLTP (Worldwide Harmonised Light Vehicles Test Procedures) e da 70 kWh che garantisce un’autonomia fino a 340 km secondo lo stesso protocollo. Un carico utile fino a 1890 kg (a seconda della versione) e un volume di carico fino a 17 m³, identico alla versione a combustione interna, garantiscono prestazioni elevate che nulla hanno da invidiare ai suoi predecessori. La batteria si ricarica da una a sei ore a seconda del supporto utilizzato. Nuovo Peugeot e-BOXER sarà commercializzato in Italia nel corso del primo trimestre 2021. Verrà prodotto presso la sede Sevel in Val di Sangro (Chieti), quindi elettrificato e approvato dal partner BEDEO.

alla partenza in salita), dall’Adaptive Cruise Control che permette di controllare la velocità al Lane Departure Warning che avvisa il guidatore in caso di superamento della carreggiata, dal Distance Alert, vale a dire l’allarme per un rischio di collisione, all’Active Safety Brake, la frenata automatica di emergenza. La connessione tra smartphone e veicolo sarà garantita dall’integrazione delle informazioni nello schermo centrale, grazie alla compatibilità MirrorScreen che comprende i protocolli di connessione Apple CarPlay™ e Android Auto™. In città, fino a 30 km/h, per garantire la sicurezza dei pedoni, un segnale acustico segnala la presenza del veicolo sia a marcia avanti che in retromarcia.

ZERO EMISSIONI, ALTE PRESTAZIONI

Grazie alla posizione delle batterie sotto il pianale, senza alcun impatto sul volume di carico, il nuovo Peugeot e-EXPERT garantisce dimensioni esterne compatte e capacità di carico massime. La capacità di traino è stata preservata ed è possibile trainare fino a 1000 kg. Il volume utile che arriva fino a 6,6 m³ è esattamente identico a quello delle motorizzazioni termiche e il carico utile (fino a 1275 kg) è specifico per la motorizzazione elettrica. Questa versione elettrica è disponibile nelle stesse versioni delle motorizzazioni termiche: furgone (in 3 diverse lunghezze: Compact da 4,61 metri, Standard da 4,95 e Long da 5,30), doppia cabina (5 o 6 posti, fissi o ripiegabili, nelle lunghezze Standard e Long) e pianale cabinato (base per gli allestitori, nella lunghezza Standard). Perfetto esempio del “Power of choice” della Casa, il nuovo Peugeot e-EXPERT è la soluzione ideale per una mobilità professionale e sostenibile.

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

33


RUOTE

MERCEDES-BENZ

rivoluzione LA PICCOLA

Nel 1963 Mercedes-Benz presentò l’LP1620 un camion che lanciava nuovi standard di qualità, di razionalità e di comfort per la cabina avanzata, fino ad allora scomoda e poco fruibile di

34

Ferruccio Venturoli

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

GRANDE

H

annover, IAA 1963, tradizionalmente protagonista del Salone, Mercedes-Benz attirò l’attenzione di tutti presentando un veicolo che, di per sé, rappresentava una piccola rivoluzione non solo per la Casa di Stoccarda, ma per il mondo del trasporto in generale. Si chiamava LP1620, e la prima novità che apportò fu che per la prima volta un camion assumeva una denominazione che rivelava due importanti caratteristiche, peso e potenza: 16 (tonnellate) 20 (200 cavalli), una denominazione che ancora oggi è utilizzata nei camion di Stoccarda. La seconda novità fu decisamente più importante perché rivoluzionò il concetto di cabina avanzata. Nate per “scavalcare” le severe limitazioni del ministero dei trasporti tedesco,

infatti, le cabine avanzate, fino a quel momento si erano rivelate scomode e poco fruibili, ma con l’LP1620 fece il suo esordio la storica cabina cubica destinata a diventare un punto di riferimento per tutti i successivi modelli.

UN COMFORT DI BORDO SCONOSCIUTO

Con il tunnel motore che sporgeva solo di 17 mm dal pavimento, con una nuova posizione di guida e con un ampio parabrezza che garantiva una visibilità senza rivali, si migliorava moltissimo il comfort di bordo, arrivando a standard pressoché sconosciuti. Più comodo anche l’accesso in cabina grazie agli scalini ricavati lungo lo sbalzo anteriore. L’LP1620 ebbe la fortuna di esordire in un periodo estremamente favorevole


Con l’arrivo della cabina cubica migliora e di molto il comfort a bordo: pavimento più regolare, tunnel motore più basso, e posizione di guida più comoda. Decisamente più comodo anche l’accesso in cabina grazie agli scalini ricavati nello sbalzo anteriore.

per lo sviluppo dei mezzi commerciali in Europa e, in particolare, in Germania: basso tasso di disoccupazione e basso prezzo del carburante. Paradossalmente la grande richiesta di veicoli commerciali rischiò di danneggiare la stessa Mercedes che, nel 1964, prese la storica decisione di concentrare tutta la produzione a Wörth visto che, sia gli impianti di Mannheim (medi) sia di Gaggenau (pesanti), non potevano più soddisfare la domanda. La prima fabbrica

rimase a fornire i motori mentre dalla seconda uscirono assali e trasmissioni.

VEICOLI CON MISURE SEMPRE MAGGIORI

Tra le altre circostanze che favorirono la crescita del mercato dei camion fu il progressivo allentamento delle rigide norme promulgate a metà degli anni Cinquanta dal ministero dei Trasporti tedesco e che via via permisero misure sempre maggiori per i camion fino ad arrivare, nei primi Anni Sessanta, a una lunghezza totale di 16,5 metri per un peso massimo di 32 tonnellate. Una cosa però, era certa: il futuro apparteneva ai camion a cabina avanzata e di conseguenza fu logico che una soluzione sofisticata come quella della cabina cubica introdotta sull’LP1620, che permetteva di essere impiegata su tutta la gamma leggera, media e pesante rappresentò un’ulteriore svolta nel progresso del trasporto. Mancava però, ancora il passaggio della “ribaltabilità” per l’accesso al motore, che si aggiunse solo parecchi anni dopo, con l’arrivo dei motori a V. Nonostante il ritardo, l’accesso alle parti meccaniche nelle nuove cabine era comunque assicurato da una grande quantità di sportelli e paratie presenti sul frontale e le fiancate e che valsero al camion il soprannome di “calendario”.

La cabina cubica rappresentò un’innovazione importante perché poteva essere usata sui vari modelli di telaio dai leggeri ai medi ai pesanti, cambiando solo pochi elementi e l’LP1620 fu il primo veicolo di una nuova generazione che sdoganò definitivamente la cabina avanzata, rendendola pratica e facendone un nuovo standard per la costruzione dei camion. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

35


MERCEDES-BENZ

RUOTE

ARRIVA IL MOTORE A INIEZIONE DIRETTA

Già dal suo esordio sul mercato i tecnici Mercedes dotarono l’LP1620 di una serie di miglioramenti tecnici; primo fra tutti il sistema frenante a doppia linea che permetteva di continuare a rifornire il sistema di aria compressa fresca anche durante la frenata in modo da

Nei trasporti internazionali e di lungo raggio in generale, la cabina cubica si legò perfettamente alla conformazione autocarro, all’epoca molto in voga.

eliminare rischi di mal funzionamento durante le lunghe discese. Una modifica sostanziale fu operata anche sulla ventola del raffreddamento, che fu sostituita con una a controllo termostatico che entrava in azione solo in caso di necessità. Dopo un solo anno di vita inoltre il vecchio motore a pre-camera OM326 che aveva equipaggiato l’LP1620 al suo debutto, fu sostituito dal più moderno OM346 a iniezione diretta. L’unica cosa che il nuovo motore aveva in comune con il suo predecessore era il monoblocco e la cilindrata di 10.8 litri. Per il resto cambiò in tutto, a partire dai consumi, che si ridussero di più di un quarto con una potenza che addirittura aumentò di circa 10 CV così come l’affidabilità. Negli anni fu possibile inoltre incrementare man mano potenza e cilindrata fino ad arrivare a 11,6 litri per 240 CV.

NASCE UN’INTERA GAMMA

Il progressivo ammorbidimento delle severe norme sulle dimensioni dei camion permise via via numerose applicazioni del nuovo camion, compresa la configurazione come trattore per semirimorchio ribaltabile da cantiere.

36

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

Nel frattempo, all’LP1620 si era aggiunta tutta una famiglia (oggi si direbbe “gamma”) di nuovi camion a cabina avanzata che andavano dagli autocarri ai trattori a due e tre assi, senza tralasciare i continui restyling alla cabina e la nascita di nuove e più spaziose versioni. La via dei camion moderni era ormai tracciata e la definitiva consacrazione dei camion della Stella avvenne alla fine degli anni Sessanta quando cominciarono a essere disponibili i primi motori a V. Tuttavia, il vecchio OM355 da 240 CV continuò a equipaggiare le successive declinazioni della “cabina cubica” fino a quando, nel 1976, l’ultimo LP1424 usci di produzione per lasciare spazio a quella che sarebbe stata chiamata la “Nuova Generazione”.



CAMIONISTA

GIORDANIA

Ricchezza nel

Deserto

PROFESSIONE

In Giordania, tra i camionisti che lavorano lontano da tutto, tra sabbia e pietre, di Fergus Flaherty nei pozzi petroliferi della Shell

L

a terra è affamata. È affamata di quel liquido scuro che muove camion, automobili, aerei e macchine. Mentre le fonti alternative si stanno affermando definitivamente, gli uomini continuano a cercare nelle viscere della terra per soddisfare questa fame. Da dove vengano il petrolio, il carbone o il gas che che diventano carburante per muovere i nostri veicoli, sembra importare ancora a pochi, almeno finché si trova. E di questo è contenta la Giordania, perché l’economia

38

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

del Paese dipende ancora dal petrolio. Esistono solo poche industrie, quindi, assieme ad agricoltura e turismo, per gli abitanti del Regno, che è prevalentemente composto da deserto, l’unica fonte di sostentamento è il petrolio.

LA RICCHEZZA SOTTO TERRA

A un’ora di macchina dalla caotica capitale Amman, una pista si separa dalla strada asfaltata; porta ad Al Azraq, per poi continuare fino all’Irak


LA GIORDANIA La Giordania è un regno stabile e relativamente liberale nel Medio Oriente. Il re Abdallah si dichiara un monarca illuminato che conduce il proprio Paese gradualmente verso la modernità. Come in molti altri Paesi con un’economia emergente, vi è anche in Giordania un estremo divario urbano-rurale, dove per urbano s’intende solo la

capitale Amman, la cui popolazione è cresciuta fino a raggiungere i due milioni di abitanti, cifra che rappresenta quasi il 40% dell’intera popolazione, composta da 5,9 milioni di persone. La maggior parte dei Giordani è di etnia palestinese, che, dopo la creazione dello stato d’Israele, sono stati costretti a lasciare la loro patria e

a scappare, attraversando il fiume Giordano, nel regno limitrofo. In campagna le persone continuano a vivere perlopiù in condizioni “arcaiche”. Anche se il numero di allevatori di bestiame che segue ancora un tradizionale stile di vita nomade diminuisce, il tasso di natalità è particolarmente elevato. Forse il 2,5% potrebbe sembrare

un dato piccolo, ma è maggiore se confrontato con il dato riguardante l’India (in Europa, se non si tiene conto delle nascite degli immigrati, alcuni Paesi hanno addirittura un tasso di natalità negativo) e ciò pone il Paese davanti a gravi problemi infrastrutturali. In Giordania circolano circa 180mila veicoli industriali.

ACTROS, ZETROS E UNIMOG

o l’Arabia Saudita. Queste piste si insinuano nel deserto come capillari, quasi invisibili; una rete fitta di ramificazioni che è conosciuta solo dagli abitanti del luogo. Cartelli stradali non ce ne sono. Chi viene in questi posti in cerca di qualcosa, sa esattamente quale strada deve percorrere, e chi non lo sa, non ci si avventura. Dietro le colline spunta all’improvviso, nella

vacuità dell’aria calda del deserto, un agglomerato di container e autoveicoli, in cui sembra quasi di riconoscere una torre. Qui, la società giordana JOSCO (Jordan Oil Shell Company) è alla ricerca di petrolio, con un forte sostegno da tecnologia germanica. Le trivelle sono fornite da una società tedesca specializzata nel settore e sono montate su veicoli Mercedes.

Per il suo lavoro nel deserto, JOSCO ha acquistato da Daimler Actros, Zetros e Unimog. Gli Actros 8x8 servono da veicoli da trasporto per le trivelle mobili, le quali, per l’attuale lavoro, devono essere impiegate per più di trecento volte, sempre su e giù per quattrocento metri sottoterra. Zetros e Unimog sono gli animali da soma responsabili del rifornimento dei cantieri e della movimentazione delle aste di perforazione. Khalid Kesseseh lavora con i suoi colleghi Ferhan Tormen e Achmed Noimeh come autista in uno dei campi nel deserto. Proviene da Irbil, nel Nord del Paese, e ha oltre 25 anni d’esperienza sugli autobus e sui camion. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

39


PROFESSIONE

GIORDANIA

CAMIONISTA

Il campo petrolifero della JOSCO, filiale giordana della Shell, è in pieno deserto, a poco piu di 100 chilometri dalla capitale Amman.

Chi viene in questi posti in cerca di qualcosa, sa esattamente quale strada deve percorrere, e chi non lo sa, non ci si avventura.

“Fino a un paio di anni fa ero militare – racconta Khalid – e guidavo camion pesanti. Poi mi si è presentata l’occasione di lavorare per Josco”.

REGOLE E ADDESTRAMENTO

Prima di poter andare nel deserto con i loro nuovi Zetros a due e tre assi, Khalid e i suoi compagni sono stati sottoposti

a un intenso addestramento, durante il quale hanno imparato a guidare fuoripista e a maneggiare la gru di bordo, ma sono stati anche istruiti sulle normative in materia di sicurezza personale, messa in sicurezza del carico e, particolarmente importante per i capi, guida sicura, sia sui camion che su veicoli più piccoli. Gli autisti lavorano cinque giorni, poi hanno due giorni liberi. “Lavorare un po’ di più farebbe comodo a tutti – dice ancora Khalid – soprattutto a me che, a casa, a Ibril, ho sette figli”. Per fortuna da Josco riesce ad avere, oltre alla paga base, anche molti extra, per esempio per i giorni passati nel deserto, e altri bonus che rendono il lavoro abbastanza remunerativo. Per potersi proporre come autista alla Josco, i figli del deserto devono soddisfare alcune condizioni. I vecchi Mercedes, anche con qualche milioni di chilometri sulle spalle, sono sempre e comunque considerati i camion piu affidabili in assoluto.

40


Lunghe colonne di veicoli tengono in contatto i giacimenti petroliferi nel deserto con Amman, la città e il grande porto di Aquabah.

È richiesto, tra le altre cose, che siano in possesso da almeno cinque anni di una patente di guida classe VI, la più alta in Giordania, e che ne abbiano già fatto uso. Inoltre, si richiede la conoscenza della lingua inglese.

la vita da far pensare a un trasloco in queste case come un grande passo in avanti. In mezzo a questo, si erige il minareto a più terrazze di una moschea, che congiunge i nuovi quartieri residenziali con il cielo blu acciaio.

UN ALTRO MONDO

MILIONI DI CHILOMETRI

Sulla strada di ritorno ad Amman, riemergiamo in un mondo completamente diverso. Si tratta di una di quelle strade secondarie, nella sfilacciata periferia della città, che si assomigliano un po’ ovunque nel mondo. Incorniciate da muri impolverati delle zone industriali, le botteghe e le abitazioni, fanno capire bene l’impressione di quanto debba essere stata triste

Lungo la strada sono parcheggiati alcuni camion di fronte al cortile gremito della dogana. Vecchi, malconci SK che hanno percorso già moltissimi chilometri; proprio in questa prerogativa, quella di macinare tanti e tanti chilometri senza troppi problemi, sta il grande valore dei Mercedes, molto apprezzato qui nel Medio Oriente. Se esiste qualcosa come la vita eterna

L’ATTESA Lungo le grandi strade alla periferia industriale di Amman file interminabili di camion aspettano per giorni e giorni un carico che permetta loro di guadagnare qualcosa nel viaggio di ritorno. Gli autisti, secondo una tradizione molto mediorientale, passano le giornate addormentati

o seduti all’ombra del cassone, qualcuno approfitta per organizzare un pranzetto con gli amici, qualcun altro, tranquillo, si fa una bella fumata di narghilè.

per i camion, questi ne sono i rappresentanti. Le targhe sono libiche, gli autisti provengono dal Libano e dalla Siria; secondo un autista giordano i siriani sono una forza-lavoro a buon mercato. I camionisti dei Paesi limitrofi stanno nell’ombra dei rimorchi. Secondo un’usanza tutta mediorientale, sotto il vano di carico sono montati piccoli frigoriferi, cucine e contenitori. Yussuf, Nawaf e Jawab si sono appena preparati il pranzo. Riso, cipolle, spezie e un po’ di carne. Per dessert c’è tè e caffè.

LUNGHE ATTESE PER I CARICHI

Proprio come il loro collega Naji, che fuma il narghilè, comodamente appoggiato alla ruota del suo camion. Aspettano il carico. L’attesa dell’arrivo di un carico, che promette almeno un piccolo guadagno, può durare anche una settimana. Nella vita di questi autisti, che hanno portato in Giordania riso, zucchero e prodotti farmaceutici, e che, per un viaggio di andata e ritorno, calcolano anche quindici giorni, niente è sicuro. “Di ritorno dal viaggio portiamo spesso patate o lattine di Pepsi-Cola” racconta il libanese Naji che, nonostante una vita estremamente faticosa, passata sulla strada, irradia grande serenità. Insh’Allah, se Dio vuole, ci sarà anche per loro un buon carico e torneranno presto dalle loro famiglie, lontano dalla polvere, dal rumore e dal caldo opprimente della città straniera.

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

41


RUBRICHE FUORISTRADA

SOSTENIBILITÀ

Una provincia...

sostenibile

Un altro passo per l’affermazione di una mobilità sempre più sostenibile: l’Alto Adige rinnova il parco mezzi con sette veicoli Scania di nuova generazione di

Andrea Trapani

D

ue parole chiave: sostenibilità e sicurezza. Sono queste le caratteristiche chiave messe in evidenza dalla Provincia Autonoma di Bolzano nel rinnovamento del proprio parco mezzi per il Servizio Strade. La mobilità sostenibile è una priorità assoluta per l’Alto Adige che ha istituito un piano concreto per il rinnovo totale del parco veicoli operanti sulle strade del territorio provinciale, da attuare nei prossimi anni. Scania si è aggiudicata tre lotti del bando di gara indetto dalla Provincia Autonoma di Bolzano per il Servizio Strade. I due elementi chiave che hanno guidato la scelta dei nuovi mezzi, sostenibilità e sicurezza, hanno portato all’acquisto di veicoli all’avanguardia che rispondono ai più elevati standard in termini di sicurezza, sia per l’utente della strada che per il conducente, e

42

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

garantiscono al tempo stesso i massimi livelli di sostenibilità, sia a livello ambientale che economico. I nuovi mezzi verranno utilizzati per la manutenzione delle strade e per le operazioni di viabilità invernale su tutta la rete stradale della Provincia di Bolzano.

LA CONSEGNA

L’assessore provinciale alle infrastrutture e alla mobilità, Daniel Alfreider, presente alla consegna dei veicoli, ha voluto sottolineare l’importanza di investire in mezzi di nuova generazione per dare vita ad uno sviluppo sostenibile e sicuro della mobilità in Alto Adige: “Il rinnovo del parco mezzi che operano sulle strade dell’Alto Adige rappresenta per noi una delle priorità più importanti. Abbiamo avviato un importante percorso verso una mobilità sempre più sostenibile, percorso che vogliamo

Al centro Daniel Alfreider, Assessore Provincia di Bolzano alle infrastrutture e alla mobilità, riceve le chiavi dei veicoli da Daniel Dusatti Direttore Vendite Italscania S.p.a. e la targa commemorativa da Stefano Defant, Direttore Generale Scania Commerciale S.p.a. A destra Sabrina Loner, Head of Sales & Development Construction, Distribution, Public & Special di Italscania.

portare avanti anche attraverso l’introduzione di veicoli all’avanguardia, sia in termini di sostenibilità che di sicurezza, come quelli presentati oggi per il Servizio Strade. I nuovi mezzi garantiscono infatti una maggiore efficienza ed importanti vantaggi dal punto di vista della sicurezza, sia per i conducenti che per gli utenti della strada”.


VEICOLI SU MISURA

La fornitura di sette nuovi veicoli Scania include, in particolare, tre spazzatrici aspiranti con bocca sul lato destro. Si tratta di tre veicoli Scania P360 B4x2NA allestiti con attrezzatura Schmidt Street King 660. I mezzi sono dotati dei nuovi motori Scania Euro 6 da 9 litri, 5

SERVIZIO STRADE PER LA SICUREZZA E FLUIDITÀ DEL TRAFFICO Il Servizio strade della Provincia Autonoma di Bolzano è organizzato in sei Uffici di zona, un Ufficio amministrativo strade e in tre servizi specialistici: il servizio segnaletica, il servizio ponti ed il servizio gallerie. Per garantire la sicurezza e la fluidità del traffico, eseguiamo la manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria delle strade e della manutenzione delle opere d’arte e ottemperiamo al sistematico controllo delle relative pertinenze stradali. Sull’intera rete stradale, di circa 2600 km, si trovano: ponti, gallerie, barriere, reti paramassi, segnaletica, murature di sostegno, murature controripa, ecc.Per poter eseguire tutti i servizi necessari a garantire sicurezza e fluidità della circolazione, si ha e si deve gestire un importante parco mezzi e numerose officine. Vista la notevole estensione della rete, al fine di poter ottimizzare il servizio, sono stati distribuiti sul territorio ben 40 punti logistici dove lavora il personale cantoniere, dotato di attrezzature e mezzi.

cilindri in linea, nella versione da 360 CV, estremamente affidabili e all’avanguardia sia in termini di consumo di carburante che di guidabilità. La versione da 360 CV eroga una coppia massima di 1.700 Nm già a 1.050 giri/min con un rapido aumento della coppia a partire fin dal minimo. La motorizzazione e le caratteristiche del motore garantiscono una velocità di avanzamento di 1,1 km/h; i mezzi, inoltre, sono equipaggiati con Scania Opticruise di V generazione, che assicura una cambiata molto fluida e rapida, continuità nell’erogazione della potenza assicurando i massimi livelli di comfort. Le sospensioni pneumatiche posteriori consentono di stabilizzare l’altezza del telaio e garantiscono una migliore guidabilità.

FOCUS

Molta soddisfazione, ovviamente, anche dalla parte di Italscania, la cui sede, come sappiamo è a Trento: “È per noi un grande onore iniziare questa nuova partnership con la Provincia di Bolzano. I mezzi per il Servizio Strade – ha sottolineato Daniel Dusatti, Direttore Vendite di Italscania – sono stati progettati su misura per effettuare il lavoro gravoso che viene effettuato sulle strade della provincia di Bolzano. Siamo orgogliosi di consegnare questi primi veicoli, con la speranza di proseguire insieme sulla strada dell’innovazione tecnologica, della sostenibilità e della sicurezza”. A sua volta Sabrina Loner, Head of Sales & Development Construction, Distribution, Public & Special di Italscania ha messo in evidenza il lavoro di squadra fatto per configurare dei veicoli in grado di rispondere al meglio alle esigenze espresse dalla Provincia di Bolzano: “Abbiamo fatto un grande lavoro di squadra con la casa madre, il team tecnico e commerciale di Italscania e gli allestitori coinvolti, Aebi Schmidt Italia e Moretto. Sono certa che i nuovi mezzi daranno grandi soddisfazioni agli operatori del Servizio Strade, sono veicoli estremamente all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, in grado di garantire elevati livelli di comfort alla guida, la massima sicurezza e visibilità senza però rinunciare ad ottime performance su strada”.

I veicoli hanno un passo originale di 3350 mm, questo permette di avere un veicolo estremamente compatto con raggio di sterzata ridotto, una soluzione che garantisce i massimi livelli di manovrabilità anche in un territorio montuoso come quello altoatesino. Sono dotati inoltre dell’inconfondibile paraurti XT in acciaio heavy duty, una garanzia di qualità, robustezza e potenza. Sono stati consegnati inoltre quattro veicoli per le operazioni di viabilità invernale, 3 P500 B4x4HZ con trazione anteriore permanente e 1 P500 B4x2 HZ, tutti dotati dei nuovi motori Scania Euro 6 da 13 litri, 6 cilindri, nella versione da 500 CV. Si tratta di un motore leader di mercato per quanto riguarda i consumi, al tempo stesso estremamente performante per affrontare le strade di montagna del territorio altoatesino. I veicoli sono allestiti con cassone ribaltabile trilaterale, piastra per attacco lama per sgombero-neve di Moretto, spargitore di sale e lama per lo sgombero neve di Aebi Schmidt Italia. La cabina P garantisce ottima visibilità nella postazione di guida, pulsanti e controlli sono ad immediata portata del guidatore che potrà così porre massima attenzione alla guida. Gli ampi gradini di accesso, antisdrucciolevoli, garantiscono i massimi livelli di sicurezza in salita e discesa dalla cabina.

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

43


EVENTI

SUSTAINABLE TOUR

Una tappa… Il Sustainable Tour non si ferma e, dopo le prime due tappe organizzate in streaming a causa della pandemia, torna in presenza ma con la contemporanea diretta web presso l’Interporto d’Abruzzo: l’importanza delle infrastrutture e di un approccio sostenibile al centro del dibattito che ha visto in scena i leader del settore. Un’esposizione di veicoli sostenibili di ultima generazione ha fatto da scenario alla giornata di Valeria Di Rosa

foto in apertura

Prestigioso il parterre degli ospiti. Da sinistra: Alessandro Valenti di Hupac, Emidio Primavera della Regione Abruzzo, Maurizio Cervetto (moderatore), Maurizio Pompei di Mercedes-Benz Trucks Italia, Paolo Carri di Italscania, Paolo Volta (moderatore), Alessandro Oitana di IVECO, Giuseppe Rizzi di Fercargo, Luca Barassi (moderatore) e, in piedi Mosè Renzi, Interporto d’Abruzzo.

44

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

ibrida “F

inalmente in presenza dopo il lungo lockdown che però ci ha visto protagonisti con una serie di iniziative online”. Con queste parole di Luca Barassi, Direttore di Trasportare Oggi in Europa, si è aperta la terza tappa del Sustainable Tour, che stavolta si è svolta in una doppia modalità: in presenza e online, attraverso uno streaming che ha garantito la massima diffusione possibile. Il 10 settembre si è tenuto infatti il dibattito “Opportunità di sviluppo con le infrastrutture di oggi e di domani”, realizzato da evenT in collaborazione con IVECO, Mercedes-Benz Trucks e Scania e con la mediapartnership delle riviste Trasportare Oggi in Europa e Vado e Torno e il supporto di Transportonline, FerPress, Logistica Efficiente, Truck24 e Trasporto Notizie. Location del convegno, che ha affrontato il tema del ruolo centrale delle infrastrutture nel settore del trasporto, è stato l’Interporto di Pescara, scelto per il suo ruolo strategico sulla dorsale Adriatica e la sua importanza nella formazione del Pil italiano.

UNA TAVOLA ROTONDA STIMOLANTE

Sostenibilità del settore e competitività degli operatori e del sistema Paese, il ruolo strategico dell’intermodalità per lo sviluppo di una Logistica 4.0, connettività e digitalizzazione per garantire l’ottimizzazione della filiera del trasporto sono stati i temi che hanno animato la tavola rotonda moderata da Luca Barassi, Direttore di Trasportare Oggi in Europa, Maurizio Cervetto, Direttore di Vado e Torno, e Paolo Volta, Coordinatore didattico di evenT.

L’INTERPORTO D’ABRUZZO L’interporto d’Abruzzo nasce nel 1989 con l’obiettivo di dare supporto tecnico operativo a tutte le modalità di trasporto. Sviluppato su una superficie complessiva di 960.000 mq. conta 80.000 mq


IL RUOLO DELL’INTERPORTO COME HUB LOGISTICO

Se l’intermodalità è la strada da percorrere per condurre il settore del trasporto verso il futuro, l’interporto diventa il palcoscenico ideale per parlare di logistica, come sottolineato da Mosè Renzi, Direttore Generale dell’Interporto, che ha aperto i lavori ponendo l’attenzione sull’importanza della cooperazione tra tutte le modalità di trasporto. Un sistema infrastrutturale adeguato e all’avanguardia, infatti, ha spiegato Paolo Volta, è alla base di una società più equa e più veloce. Infrastrutture obsolete, binari lenti e cantieri autostradali sono lo specchio del nostro sistema infrastrutturale: basti pensare che ad oggi l’80% delle gallerie ispezionate dal Ministero delle Infrastrutture non è risultato a norma. Italia Veloce, il piano delle infrastrutture e dei trasporti per un’Italia ad Alta Velocità ferroviaria, aerea e marittima mira proprio a rilanciare il settore attraverso una serie di finanziamenti che garantiscano il rinnovamento e l’integrazione tra le reti. In questo contesto, gli interporti sono un esempio virtuoso e possono diventare veri e propri service provider per le aziende di trasporto.

LA TRANSIZIONE ENERGETICA DEI TRASPORTI

L’intermodalità, infatti, avrà un ruolo sempre più importante, anche in vista dell’abbattimento delle emissioni

di CO2 e alla necessità di trovare delle forme di trasporto merci meno inquinanti. Secondo Alessandro Oitana, Direttore BU Heavy&Medium di IVECO “siamo nel pieno di una transizione energetica” all’interno della quale le diverse modalità di trasporto coesisteranno e saranno sempre più legate a mission specifiche. Basti pensare al trasporto su gomma, fondamentale per coprire il primo e l’ultimo miglio, ma destinato a spostarsi sempre più verso nuove forme di alimentazione, come LNG e CNG, che garantiscono emissioni di CO2 pari a zero. Una visione verso il futuro sostenuta anche da Maurizio Pompei, Amministratore Delegato di Mercedes-Benz Trucks Italia, secondo il quale il futuro del trasporto è fortemente legato alla capacità dei protagonisti del settore di investire sia in automazione e digitalizzazione sia in nuovi carburanti (ad esempio idrogeno e fuel cell). Durante il lockdown il trasporto merci su gomma ha dimostrato la sua centralità, garantendo l’approvvigionamento di merci di prima necessità; l’adozione di carburanti ecologici, come il diesel di ultima generazione, è la risposta alle richieste europee di un trasporto sostenibile. Anche Paolo Carri, Business Support & Development Director Italiscania, ha sottolineato come l’economia operativa delle aziende di trasporto sia strettamente legata a veicoli efficienti e

L’evento, oltre che presenziato da oltre 50 aziende in sala, è stato trasmesso in live streaming con una regia dedicata.

di magazzini e ha registrato nell’ultimo triennio un tasso composito di crescita di oltre il 55%. Si stima che entro la fine del 2020 raggiungerà 25.000 teus di merci movimentate.

all’efficienza nella gestione delle flotte. Gli interporti devono riuscire a supportare la transizione energetica del settore ed essere pronti alle sfide del futuro.

PER UNA LOGISTICA 4.0

Innovazione, sostenibilità e infrastrutture sono alla base della logistica 4.0 e dell’industria 4.0. Investire in digitalizzazione e nuove tecnologie diventa quindi il mezzo che può garantire la sopravvivenza del settore.

Ne è convinto Giuseppe Rizzi, Segretario Generale di Fercargo, secondo il quale la competitività del sistema trasporto italiano a livello europeo aumenterà se si investirà in una burocrazia più snella, nella formazione delle persone e nella capacità di fare sistema tra tutte le modalità e tutti gli attori del sistema. Diventa indispensabile pensare a una progettualità a lungo termine, come ha sottolineato Alessandro Valenti, Deputy Managing Director di Hupac, che permetta di modernizzare il sistema infrastrutturale e di migliorarne l’efficienza. Basti pensare che la prossima programmazione europea 2021-2027 mira a finanziare le azioni volte a sviluppare l’intermodalità, a sostenere la digitalizzazione nel sistema dei trasporti e a adottare nuove forme di trasporto sostenibile, ha spiegato Emidio Primavera, Direttore dipartimento Infrastrutture e Trasporti della Regione Abruzzo.

LA COMPETITIVITÀ DEL TRASPORTO PASSA DALLE INFRASTRUTTURE

La tavola rotonda si è conclusa con il commento al sondaggio lanciato online “Quali sono le priorità per un trasporto competitivo e sostenibile?”: per il 61% dei partecipanti allo streming è necessario investire nelle infrastrutture, per il 25% nella digitalizzazione e per il 14% in veicoli a trazione alternativa. La prossima tappa del Sustainable Tour, serie di appuntamenti tematici inerenti l’evoluzione della logistica e del trasporto merci in ottica sostenibile, ideato lo scorso anno dalla rivista Vado e Torno, si svolgerà a ottobre presso l’Interporto di Parma, città capitale della cultura per il 2020 e anche per il 2021, scelta anche per l’importanza assunta come polo dell’alimentare, tanto che l’Unione Europea l’ha scelta come sede per l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA). La conclusione del tour sarà a Rimini in occasione della fiera Ecomondo

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

45


AFTERMARKET

TRACKER.IT

Il losatellite compri ON LINE Tracker.it, una delle principali piattaforme europee per la gestione satellitare delle flotte, dal 1° settembre ha aperto un suo Shop Online per l’acquisto di dispositivi satellitari e servizi accessori per il mondo dell’autotrasporto merci ai migliori prezzi di mercato di

Alessandro Bassi

S

e ne sentiva la mancanza. Un E-commerce tutto dedicato ai dispositivi satellitari per i veicoli industriali. In mezzo ad una selva di shop su Internet dove la priorità è vendere di tutto e di più, senza preoccuparsi di fornire prodotti professionali e servizi di assistenza alla clientela.

46

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

È facile trovare dispositivi di provenienza asiatica a prezzi bassissimi, infatti oggi le piattaforme mondiali di ecommerce consentono di acquistare prodotti globali. Ma poi? Si pensi che ogni giorno, l’assistenza di Tracker.it risponde ad una media di venti clienti che hanno acquistato dispositivi e localizzatori di dubbia “fattura” proprio su queste piattaforme. Tant’è che questi Clienti si trovano smarriti quando ricevono la merce, senza istruzioni in lingua italiana, senza un servizio professionale per ottenere i dati dai localizzatori satellitari acquistati e senza alcun riferimento aziendale a cui chiedere informazioni e istruzioni.

IL BRAND CHI È TRACKER.IT? Tracker.it è la divisione satellitare di Transpobank S.r.l., la borsa carichi nata il 15 marzo 1989, che annovera migliaia di autotrasportatori e spedizionieri per l’interscambio on line di offerte di trasporti. Tracker.it è la piattaforma europea per la gestione on line ed in tempo reale dei veicoli tramite dispositivi satellitari professionali.

LA VERA ALTERNATIVA

Tracker.it è una piattaforma, tra le più importanti in Europa, per la gestione delle flotte e dei veicoli via satellite ed è operativa dal 1996. L’e-commerce di Tracker.it propone dispostivi per la localizzazione satellitare di veicoli che spaziano in vari ambiti; il più rilevante è sicuramente quello dei veicoli commerciali ed industriali, dove Transpobank S.r.l. la società che gestisce Tracker.it, ha una storia sul tracciamento dei camion davvero rilevante con il primo dispositivo Tracker Sat Guard commercializzato nel novembre 1996. In 24 anni di attività, la piattaforma è cresciuta esponenzialmente puntando sulle flotte aziendali con il rinnovamento dei servizi e dei dispositivi GPS che via via sono diventati sempre più evoluti. Lo shop online propone a prezzi molto convenienti tutti i prodotti e i servizi principali per il mondo trasporto, quali la localizzazione con mappa in modalità “Live”, percorsi, calcolo preciso delle soste degli autisti,


Tracker Trailer che consente la localizzazione dei rimorchi anche quando sono sganciati. C’è un dispositivo satellitare anche per i containers e casse mobili. Si tratta di Tracker Solar, un localizzatore satellitare auto-alimentato da un pannello solare che consente di tracciare un container in tutto il mondo per oltre 10 anni, senza alcun intervento. Inoltre, lo shop online di Tracker.it si rivolge anche al mondo dei privati e dei settori esterni al trasporto. Tracker Easy, ad esempio, è un localizzatore semplice e a basso costo che permette di localizzare in modalità “live” qualsiasi veicolo a motore, ibrido o elettrico, quali auto, moto, barche, furgoni, camion, Bus e così via. Non manca l’antifurto satellitare per i trattori agricoli, auto, moto, barche. È il famoso Tlock.it, uno degli antifurto satellitare più venduti in Italia anche su Amazon. Protegge i veicoli e notifica ogni movimento anche se il veicolo viene trainato o spinto. Molto apprezzato dal mondo consumer.

report sui consumi di carburante, il download legale dei dati del tachigrafo digitale, l’interconnessione con i navigatori per camion Garmin, la funzione di riconoscimento degli autisti ed i servizi di tele-vigilanza h24.

L’OFFERTA

La vera novità, consiste nell’acquisto del dispositivo a prezzi quasi di costo e poi un abbonamento mensile con una rata bassissima, a partire da € 3,00 al mese. Questo tipo di e-commerce, nel mondo dell’autotrasporto merci, supera il vecchio modello del noleggio tutto incluso, comodo e chiaro con una rata unica mensile, ma pur sempre meno vantaggiosa dell’abbonamento dello shop online di Tracker.it. Sulla qualità dei prodotti e dei servizi non si discute, Tracker.it gestisce in tempo reale tutti i giorni, migliaia di veicoli commerciali ed industriali, dal furgone al bilico, dal rimorchio ai containers. La conseguenza è stato un grande successo dell’apertura dello Shop online di Tracker.it. Il dispositivo più venduto è Tracker Leader. Progettato per i camion, ha il grande vantaggio, oltre che essere un localizzatore di alta gamma, di permettere di collegare tutti gli accessori e servizi dedicati ai veicoli industriali: servizio di telemetria per il download dei dati del veicolo, quali consumo preciso del gasolio, lo stile di guida dell’autista, le manutenzioni, l’uso del freno e dell’acceleratore e altri dati molto utili ai gestori delle flotte; servizio di scarico automatico e legale dei dati del tachigrafo;

L’ULTIMO NATO

servizio di riconoscimento degli autisti; servizio di rilevamento costante della temperatura dei rimorchi frigo; servizi di tele-vigilanza h24 e dispositivi progettati per i rimorchi e containers. Un’ampia gamma di prodotti e servizi professionali a prezzi molto vantaggiosi. Lo shop di Tracker.it poi spazia anche nei settori dei rimorchi con il dispositivo

FOCUS I DIPOSITIVI IN SINTESI LEADER

TRAILER

per i camion

per i rimorchi

EASY

SOLAR

PEOPLE

per tutti i veicoli

per i containers TRACTOR

per i trattori agricoli

per persone e animali TLOCK

per l’antifurto satellitare

L’ultima novità di Tracker.it è il dispositivo per persone e animali Tracker People. È un localizzatore piccolissimo con un’ampia autonomia che può essere messo in tasca, nello zaino di un figlio, nel borsello di un genitore anziano, al guinzaglio di un cane. Se si perdono, Tracker People è in grado di rintracciarli e capirne il tragitto che hanno fatto. Un’ottima soluzione anche come allarme personale, Tracker People infatti è dotato di un bottone che se premuto, invia un allarme ad un familiare che tramite l’app può subito localizzarlo e intervenire per il soccorso. L’e-commerce di Tracker.it copre quindi tutte le categorie, dalle aziende di autotrasporto a quelle agricole e macchine operatrici (scavatori, pale, ecc), dai veicoli privati alla sicurezza di persone e animali. Qualsiasi dispositivo e servizio è fruibile su Pc, Tablet, App sui sistemi Windows, iOS e Android. Un e-shop completo, prezzi molto convenienti e una promozione per il lancio che prevede sei mesi di abbonamento inclusi per qualsiasi dispositivo: www.tracker.it/shop

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

47


Legalogistica

a cura di: Avv. Paolo Moroni e Avv. Claudia Balestreri

Mobility Manager:

obbligo di legge o buona prassi aziendale?

Continuiamo ad approfondire leggi e regolamenti che il Governo ha approvato per rilanciare il Sistema Italia

La figura del Mobility Manager, di cui oggi si parla molto per le recenti disposizioni del Decreto Rilancio, è stata in realtà introdotta fin dal 1998 con l’articolo 3 del Decreto del 27 marzo intitolato “Mobilità sostenibile nelle aree urbane”, emanato dal Ministro dell’Ambiente di concerto con i Ministri dei Lavori Pubblici, della Sanità e dei Trasporti e Navigazione.

Secondo il succitato Decreto, le imprese pubbliche e private obbligate a individuare un Mobility Manager all’interno della propria organizzazione erano unicamente quelle nelle cui singole unità locali venivano impiegati più di 300 dipendenti e quelle che, complessivamente, ne impiegavano più di 800. Alla fine del 2000 il Ministero dell’Ambiente è intervenuto con un nuovo Decreto per incentivare i programmi proposti dai Mobility Manager aziendali, introducendo il Mobility Manager di Area, responsabile della struttura di supporto e di coordinamento dei Mobility Manager Aziendali presso i Comuni e, nel dicembre del 2015, la Legge sulla Green Economy ha introdotto la figura del Mobility Manager Scolastico, per tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado.

Per poter redigere tale piano, quindi, il manager deve: n esaminare le previsioni di legge relative alla materia; n analizzare la domanda di mobilità che interessa l’impresa; n valutare approfonditamente l’offerta di trasporto e le strutture relative (pubblico, sharing mobility, disponibilità di parcheggi, ecc.); n verificare le caratteristiche del contesto territoriale e socio-economico in cui l’azienda ed i dipendenti sono inseriti; n individuare strategie ed azioni da porre in essere per incentivare la mobilità sostenibile (interventi infrastrutturali, iniziative di sensibilizzazione, accordi con gli stakeholder della mobilità, ecc.); n stabilire un sistema di monitoraggio (definire la metodologia più adeguata e gli indicatori congrui). Nonostante i soprariportati interventi normativi e le necessità ambientali da cui sono scaturiti, i soggetti destinatari delle disposizioni non sono mai stati realmente obbligati ad

Il ruolo della figura interna Il ruolo del MM in azienda si concreta nell’ottimizzazione degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, con l’intento di ridurre il ricorso di questi all’auto privata a favore di soluzioni di trasporto a basso impatto ambientale. L’esame delle condotte sulle abitudini di mobilità dei dipendenti e le azioni individuate per ottenere gli scopi suddetti costituiscono il Piano spostamenti Casa-Lavoro (PSCL).

48

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

I NOSTRI ESPERTI Lo Studio si occupa di diritto amministrativo, contrattuale, commerciale, della navigazione e dei trasporti, del lavoro e delle nuove tecnologie. In particolare, sta attualmente sviluppando un progetto sull’u-

adempiere, non essendo state previste sanzioni in caso di violazione delle prescrizioni. Il DL 34/2020, convertito dalla Legge 17 luglio 2020, n. 77, con il co. 4 dell’art. 229 ha riproposto le previsioni del DM del 1998, imponendo la redazione del PSCL – e la necessaria preventiva nomina di un Mobility Manager – entro il 31 dicembre di ogni anno a tutte le aziende con singole unità locali impieganti più di 100 dipendenti ubicate in un capoluogo di Regione, in una Città metropolitana, in un capoluogo di Provincia ovvero in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti. Malgrado la crescente necessità di interventi stringenti a tutela dell’ambiente, tuttavia, si rileva la permanente carenza di un quadro sanzionatorio o, in considerazione del periodo complesso per la maggioranza delle aziende, di un piano di incentivi collegato al rispetto del dettato normativo. Il timore è che, nonostante le tante parole spese sulla Green Economy, alcune disposizioni importanti, come quelle analizzate, restino relegate al ruolo di mere indicazioni di buona prassi aziendale.

tilizzo diffuso delle tecnologie blockchain e dei ledger distribuiti, nonché sulle potenzialità degli smart contract, al fine di impiegare tali strumenti, ad esempio, per semplificare, velocizzare e conferire maggiore trasparenza al flusso di informazioni sottostante ad ogni trasporto nazionale ed internazionale. Inoltre, lo Studio può offrire consulenza alle piccole, medie e

grandi imprese che si occupano di trasporti nelle problematiche relative all’individuazione dei siti di logistica, dei contratti d’appalto per la realizzazione degli stessi. Inoltre, propone assistenza mirata sia in fase di redazione di contratti di subtrasporto, appalto di servizi di trasporto, individuali di lavoro, accordi aziendali e sindacali, sia nella eventuale fase patologica del rapporto tra le parti coinvolte.

INFO Per maggiori informazioni e richieste di consulenze legali: www.pmeg.it


SPECIALE

GAMME 64

66

70

72

68

PUNTI DI VISTA 50 Franco Fenoglio

Italscania S.p.a.

52 Thomas Hilse IVECO

56 Maurizio Pompei

Mercedes-Benz Trucks Italia S.p.a.

58 Franco Pedrotti

LE GAMME 64 66 68 70 72 74 76 78

MAN Trucks & Bus Italia

60 Driver e Autista: Piero Falla e Michele Perrotti

76

74

Una gamma tira l’altra

RENAULT TRUCKS SCANIA DAF MERCEDES-BENZ IVECO FORD TRUCKS MAN VOLVO

78

Cicli e ricicli. Frase che vale per la storia dell’umanità ma anche per quella dei veicoli. O meglio, per l’evoluzione degli stessi. I tempi di rinnovo delle gamme si accorciano sempre di più ma si parla anche sempre più di evoluzione continua piuttosto che di momenti di cambiamento radicale. In questo Speciale abbiamo approfondito le peculiarità delle gamme attualmente commercializzate dai Costruttori. Un ciclo di rinnovi che è iniziato nel 2013 con Renault Trucks e si è concluso quest’anno con MAN e Volvo Trucks. Riteniamo che con gli attuali veicoli a listino finisca un’era e ne comincia una nuova, quella che guarda verso la guida autonoma e alle propulsioni alternative. Luca Barassi


SPECIALE

L’INTERVISTA

GAMME

N

on lo abbiamo interpellato in qualità di past president della sezione veicoli industriali di UNRAE, né come amministratore delegato dimissionario di Italscania, carica da lui ricoperta per quasi nove anni. Franco Fenoglio è molto più di tutto questo. È un’istituzione, anzi una vera e propria risorsa per il settore. Una risorsa, diciamo noi, che speriamo possa essere ancora a lungo utile ad un comparto spesso bistrattato e poco considerato. Al di là di questo, comunque, nei suoi 50 anni di carriera cominciata in SKF, di cambiamenti all’interno dei “camion” ne ha visti davvero tanti. “Ricordo bene – racconta Fenoglio – quando gli autisti, o meglio i camionisti, viaggiavano con la coperta di lana sulle gambe per proteggersi dal freddo o quando per passare il Passo del Bracco o i Valichi del Trentino si arroventavano i freni sollecitati dalle impegnative discese e tornanti costringendo gli avventori a buttare sabbia sulle ganasce per raffreddare l’impianto”. In “soli” 30 anni molto, anzi quasi tutto, è cambiato e il manager torinese è la persona più adatta a ripercorrere le fasi di questo cambiamento. GLI INVESTIMENTI DELLE CASE “Confort e spazio – ci dice il nostro interlocutore – sono gli elementi per così dire visibili in cui si è evoluta la cabina di un veicolo industriale, ma le maggiori migliorie sono nascoste e riguardano la sicurezza e la sostenibilità. Oggi non c’è modello che non passi sotto le forche caudine di un crash test ed elettronica e digitalizzazione rendono i moderni veicoli in strada sicuri ed ecologici, aspetto quest’ultimo, che inciderà sempre di più grazie alla diffusione (speriamo) dell’Euro 6, dei motori a gas e biogas e ben presto dell’elettrico”. Siamo arrivati a questi livelli grazie e soprattutto agli investimenti dei Costruttori che riservano mediamente il 3/4 per cento del loro fatturato in ricerca e sviluppo. Investimenti che, come ha detto Fenoglio, hanno portato ad avere mezzi sempre più sicuri, per chi li guida e per la comunità, e sempre più ecologici. “Purtroppo, però, non sempre questi investimenti si traducono in utili perché i margini si assottigliano a beneficio però

50

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

Franco Fenoglio ha compiuto da poco 50 anni

di lavoro nel mondo del trasporto. Nessuno meglio di lui poteva parlarci dell’evoluzione che hanno subito in questi anni i veicoli commerciali

di

Luca Barassi

Cambia l’autista, cambia la cabina di una categoria e di un settore che fa un lavoro duro. Quello che non va bene è che a fronte di questi investimenti privati, non hanno fatto eco gli investimenti in infrastrutture e nel pubblico. È assurdo vedere che da un lato gli autisti possono godere di un ambiente di lavoro – il camion – estremamente confortevole, dotato di ampi spazi, zone notte comode, soluzioni tecnologiche avanzate e poi sono costretti a sostare in aree non attrezzate e addirittura essere interdetti dai servizi igienici durante il lockdown”. Effettivamente questa è una profonda discrasia. È migliorato il camion ma non è migliorato il lavoro e la vita dell’autista al di fuori del camion stesso. Torniamo, però, ora a parlare di questo miglioramento o, come abbiamo detto, di questa evoluzione.


“Ciò che è cambiato – ci risponde Fenoglio – è innanzitutto la figura dell’autista. Non so a sto punto se il camion è cambiato in funzione del cambiamento del lavoro dell’autotrasportatore o viceversa. Sta di fatto che ora si usa più la testa che le braccia. Le nuove tecnologie permettono di guidare facilmente un truck, quasi senza sforzo, e lasciano le risorse a chi lo guida per svolgere il compito di operatore logistico”. COME AVVIENE IL CAMBIAMENTO Franco Fenoglio ha vissuto all’interno di diversi contesti industriali, anche ad altissimo livello, e pertanto conosce benissimo il processo che porta alla nascita di una nuova gamma di una Casa. “Va detto come prima cosa che quasi nessuna Casa Madre, soprattutto in tempi più recenti, decide di fare una nuova gamma dall’oggi al domani e neppure c’è quasi mai un cambio netto. Si tratta quasi sempre di una continua evoluzione. Diciamo che quando ho cominciato io un veicolo industriale reggeva dai 18 ai 20 anni. Forse oggi i tempi si abbreviano un po’. In questo lasso di tempo si fanno modifiche e aggiustamenti fino a quando la base strutturale diventa molto obsoleta e allora si attua un cambio radicale. Poi ogni costruttore fa le sue scelte.

Scania, per esempio, cinque anni fa ha cambiato tutto investendo oltre due miliardi nell’industrializzazione della nuova gamma”. Quindi, da quello che ci dice Fenoglio non sempre l’evoluzione della gamma è dettata da spinte progettuali, quanto invece anche da esigenze produttive. Un impianto che ha raggiunto il suo limite d’età, in pratica, costringe la Casa a pensare all’introduzione di una nuova linea di veicoli. “Ad ogni modo – continua – in questo processo diventano

di riferimento, anche perché noi possiamo pensare alla soluzione più innovativa del mondo, ma se non viene percepita dal Cliente, nessuno te la pagherà”.

importanti due aspetti: l’ingegneria e anche gli acquisti. Avere, infatti, dei buoni fornitori e delle buone idee ti aiuta moltissimo a modernizzare la gamma. In Scania ci sono oltre 3800 ingegneri che lavorano su questi aspetti”. Tutto questo diventa ancora più evidente, in effetti, se pensiamo ad un cambio epocale come quello che porta da una catena cinematica termica ad una elettrica. “Esatto, i suggerimenti e le proposte dei fornitori diventano ancora più fondamentali in questo caso”. C’è un’altra curiosità, infine, che vorremmo capire, ovvero, al di là delle esigenze di produzione, l’introduzione dei cambiamenti all’interno di una cabina, o delle motorizzazioni sono alimentate dalle richieste del mercato o è più che altro il Costruttore che in qualche modo cerca di imporre le novità al cliente? “La risposta è abbastanza ovvia – conclude Franco Fenoglio – è un po’ un mix delle due cose. Infatti, bisogna sempre da un lato seguire quello che ti chiede il mercato, perché poi la gamma la devi vendere al cliente e quindi in qualche modo è lui che ci guida. Però è chiaro che se il Costruttore coglie delle opportunità tecnologiche che vanno portate avanti, anche se la richiesta non arriva dall’utente finale, queste vanno implementate. Insomma, ci deve essere un continuo dialogo col target

gli spinotti dentro ad un grande tabellone. Questo lavoro non esiste più da tempo, ma coloro che svolgevano quel compito hanno presto cambiato le loro competenze per svolgere un altro tipo di lavoro. Così dovrà avvenire anche nel mondo del trasporto commerciale. In un’ottica temporale di 10/15 anni i veicoli saranno sempre più autonomi e anche qui sarà un cambiamento costante ma continuo. I camion saranno i primi, nel mondo automotive, ad avere la guida autonoma, soprattutto in ambiti delimitati come porti e cantieri, e gli autisti impiegheranno il tempo a svolgere attività che magari prima venivano svolte a distanza dalla sede”. Ovviamente anche le motorizzazioni subiranno profondi cambiamenti. “Certamente, nonostante io sostenga che il Diesel di oggi, ovvero l’Euro 6, sia una soluzione più che efficiente da tutti i punti di vista, la strada verso l’elettrico è tracciata e tutte le Case si stanno attrezzando per mettere in strada un camion elettrico. Certo dovranno ridursi le dimensioni delle batterie, dovranno risolversi i problemi di ricarica e smaltimento e sicuramente si partirà da veicoli medio grandi e dedicati ad una distribuzione di medio raggio. Dal 2030 in avanti, insomma, il mondo della mobilità commerciale avrà sicuramente un volto diverso da quello di oggi”. #

DEL DOMANI V’È CERTEZZA Come non concludere questa chiacchierata con una visione sul futuro del veicolo commerciale e sul ruolo stesso di chi lo utilizzerà. “Io penso sempre alle centraliniste di una volta il cui compito era di passare le comunicazioni infilando continuamente

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

51


SPECIALE

L’INTERVISTA

GAMME

Think positive! Incontro - virtuale con Thomas Hilse, Brand President di IVECO e manager di grande esperienza tutta sviluppata nel magico

mondo di truck di

Luca Barassi

L

e sue origini sono profondamente tedesche. Dortmund per la precisione, città della Vestfalia famosa a noialtri più per il Borussia che per altre ragioni. Thomas Hilse, però, ci tiene a sottolineare che lui è più che altro un “cittadino del mondo”, avendo vissuto in molti Paesi, per studio e poi per lavoro, sin dall’età di 18 anni. Non per nulla ha nel suo curriculum la conoscenza di ben sei lingue, di cui tedesco, inglese e portoghese a livello di madrelingua. Anche l’italiano, però, fa parte del suo palmares anche se, come ci precisa “per ora lo uso per ordinare del buon vino e un’ottima bistecca in questo meraviglioso Paese che mi sta ospitando”. L’intervista, quindi, la facciamo in inglese ma si tratta di uno scambio di considerazioni estremamente interessanti e di grande visione sul futuro del nostro comparto. Un contributo perfetto per il giornale che state leggendo dove il focus è proprio sulle gamme pesanti dei Costruttori di veicoli industriali. Chiacchierata che volente o nolente parte dalla crisi pandemica che ha colpito non solo il settore dei trasporti, ma l’intera economia e sistema sociale mondiale. “Si tratta di una emergenza – commenta Thomas Hilse – che dura da ormai più di sei mesi e che, a mio avviso, probabilmente andrà avanti ancora un altro anno. Almeno finché non sarà disponibile un vaccino. Ad ogni modo, penso che in futuro dovremo imparare a convivere con il Covid”.

52

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

CARPE DIEM Thomas Hilse va a ricoprire il ruolo di brand president di IVECO il 1° novembre del 2019, subentrando a Garrit Marx che fino a quel momento ha tenuto ad interim la carica insieme alla sua posizione di presidente per la divisione veicoli commerciali, industriali e speciali del gruppo CNH Industrial. Insomma, dopo 20 anni di esperienza nel mondo dei veicoli industriali, il suo arrivo in IVECO cade in un momento estremamente delicato, sia perché avvenuto poco dopo l’annuncio della separazione delle attività di CNH Industrial, sia ovviamente per la crisi scatenatasi da lì a poco. Come in ogni situazione difficile, però, è necessario trovare delle opportunità e le grandi aziende si riconoscono proprio in questi momenti. “Per noi – afferma Hilse – due aspetti sono stati molto importanti sin dall’inizio: prima di tutto la sicurezza dei dipendenti. A Brescia e Suzzara abbiamo due fabbriche che si sono trovate nell’epicentro della pandemia. Il mese successivo anche Madrid si è trovata al centro della crisi spagnola. Penso che nello scenario in cui ci siamo trovati, noi siamo stati i primi ad essere colpiti duramente. Abbiamo preso molto seriamente la necessità di preservare la salute dei dipendenti, abbiamo fermato la produzione e ridotto al minimo le attività e ancora oggi si può recare in ufficio non più del 20% degli impiegati. Il secondo aspetto è stato quello di non lasciare nulla al caso. Ogni crisi porta anche delle opportunità. Se torniamo indietro, alla seconda metà del 2019, vediamo che ci stavamo preparando per il lancio dell’IVECO S-WAY. IVECO aveva appena consegnato ai clienti i primi veicoli, avevamo lanciato il Nuovo Daily appena sei mesi prima... Ricevendo i primi ordini stavamo acquisendo quote di mercato. Ci siamo detti che non volevamo che il virus ci fermasse e abbiamo reagito nonostante la mancanza di liquidità e capitale. Abbiamo continuato a lavorare sul marketing e sui veicoli, insomma, abbiamo continuato ad investire. Abbiamo pensato che quando il Covid finirà ci sarà un incremento di domanda per i veicoli a

propulsione alternativa, e le tecnologie ad emissione zero non rallenteranno.” Quindi, al contrario di quello che si potrebbe pensare, questa crisi ha dato una accelerata alla transizione energetica? “Sì, decisamente – risponde il manager tedesco – Ovviamente il governo e le istituzioni giocano un ruolo fondamentale e devono investire in nuove tecnologie. In pratica si devono anticipare gli investimenti riguardanti l’innovazione, diciamo di 10 anni. La Germania, per esempio, ha deciso di investire sette miliardi di euro nell’idrogeno come misura per uscire dalla crisi. L’Italia sta discutendo sul da farsi per non restare indietro in questo campo. Sempre parlando della Germania, ma anche dell’Italia, sono stati stanziati fondi per incentivare i veicoli ad emissioni ridotte. Come ho detto poco fa questa per noi è un’opportunità e non dobbiamo smettere di investire. Ecco perché durante l’apice del Covid non abbiamo interrotto i nostri progetti e abbiamo continuato a puntare sulle propulsioni alternative come l’LNG e il CNG, ma anche sull’elettrico grazie alla nostra cooperazione con Nikola. Una strategia che si sta rivelando vincente”.


In sostanza, secondo Thomas Hilse, investire in nuove tecnologie è il modo per uscire dalla crisi. Quello che, però, tutti ci chiediamo è quando ne usciremo e quando ritorneremo ai livelli pre-Covid. “Questa crisi – prova a rispondere – è stata uno shock per tutti e quando si è sotto shock la prima reazione è quella di fermare tutto. I Clienti non hanno visibilità su ciò che succederà tra sei, nove o dodici mesi, e limitano al minimo gli acquisti. Quindi, per fortuna, è una crisi economica e non bancaria o finanziaria. Io credo, dunque, che il settore si riprenderà rapidamente, e il comparto leggero anche prima di quello pesante, perché questo settore non necessita di una visione temporale di lungo termine per prendere decisioni. Per il settore pesante invece servirà almeno un annetto”. È inutile nascondersi dietro un dito, però. Crisi come questa possono essere superate soltanto grazie all’intervento dei governi, centrali ma anche sovrannazionali. “Certo – conferma il presidente – servono incentivi, per contrastare la paura e aiutare il cliente economicamente. Questo è ciò che sta accadendo in Europa.

Devo fare un plauso al governo italiano che ha reagito egregiamente e possiamo essere fieri del suo operato. Inoltre, credo che bisognerebbe anche porre maggiore focus verso i padroncini perché dovrebbero rinnovare anche loro la propria flotta, che in Italia è particolarmente vecchia. Dovremmo anche aiutarli ad utilizzare le nuove tecnologie. In definitiva, comunque, in Italia ci sono tutte le carte in regola per attuare questo cambiamento”. SU QUALI TECNOLOGIE PUNTARE Non c’è bisogno di fare una domanda specifica sull’argomento al nostro interlocutore per avere il suo punto di vista: “Nel futuro del trasporto avremo diverse propulsioni, al contrario di oggi dove praticamente ci sono solamente il diesel e la benzina. Il processo di acquisto dei nostri clienti sarà basato sulla loro mission. E la mission non riguarda solo ciò che si deve trasportare ed in che modo, ma anche dove lo si trasporta. Avremo una fase di transizione molto interessante nei prossimi 10 anni, e una cosa è certa: non ci sarà un vincitore netto ma uno sviluppo equilibrato di tutte le tecnologie che noi continueremo a portare

avanti parallelamente. Ci sarà l’elettrificazione delle gamme, principalmente nei leggeri, ma anche nei pesanti ci sono applicazioni che permettono di usare energia elettrica, come il 6x2 nelle città o nelle attività portuali. Vedremo nei prossimi cinque/dieci anni un aumento dell’impiego del bio-LNG, che garantisce emissioni zero immediatamente. L’Italia in questo è all’avanguardia e anche noi, nei prossimi anni, spingeremo l’acceleratore in questa direzione. E poi c’è l’idrogeno…”. Già, l’idrogeno. Abbiamo assistito a dicembre al lancio di Nikola, toccando con mano il primo truck completamente elettrico che preannuncia l’arrivo di quello ad idrogeno. Allora si è parlato di tempi molto ristretti per vedere il primo Nikola su strada, ci chiediamo se le tempistiche sono cambiate. “No, anzi. Il percorso è segnato e si sta procedendo a grandi passi. Da allora abbiamo visto che Nikola è entrata in borsa, dove ha riscosso un grande successo, grazie al progetto tecnologicamente avanzato e anche alla collaborazione con IVECO che garantisce una base di clienti, una base di servizi, e sa come produrre camion pesanti. Poi abbiamo già comunicato dove questi futuristici veicoli verranno www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

53


SPECIALE

L’INTERVISTA

GAMME prodotti, ovvero a Ulm, in Germania. Una scelta vincente, anche per il postCovid, anche se allora non potevamo saperlo. Infatti, il governo tedesco ha deciso che l’area di Ulm sarà il centro nevralgico della tecnologia dell’idrogeno in Germania dove si concentreranno ingenti finanziamenti, e noi ci troviamo proprio lì”. Dunque, un mondo che cambierà notevolmente, ma in quanto tempo? Le propulsioni alternative quale quota di mercato riusciranno ad ottenere nel medio termine? Hilse prova a fare una previsione: “Credo che nel 2025 avremo già il 15 per cento dei veicoli del nostro settore con propulsione alternativa poi, nel 2030, raddoppieranno fino al 30 per cento. Quello che osserveremo dopo il 2030 sarà una rapida accelerazione perché tra il 2024 e il 2030 i costi operativi della nuova tecnologia si sposteranno dal diesel. E in quel momento i clienti non avranno, diciamo, più motivi per non puntare su una tecnologia migliore. Nel 2040, credo che potremo guidare veicoli completamente ad emissioni zero, così come ci impone di farlo, tra l’altro, l’UE”. IL 2021 PER IVECO Passata (speriamo) la buriana del Covid, come ha pronosticato Thomas Hilse, i Clienti ritorneranno all’acquisto. Cerchiamo allora di capire con lui su cosa punterà il Costruttore torinese. “Il 2021 per noi sarà l’anno dell’off-road. Nel 2019 ci siamo concentrati molto sulla nostra nuova gamma WAY di veicoli pesanti, soprattutto l’IVECO S-WAY, e abbiamo avuto una fantastica risposta da parte dei clienti italiani. Abbiamo conquistato una quota di mercato del quattro per cento, un risultato incredibile. Ora sostituiremo il Trakker con il T-WAY. Sarà una vera sorpresa per questo comparto. Infatti non si tratta solo di un restyling, ma di un veicolo completamente nuovo. Lo lanceremo nel primo trimestre del prossimo anno, insieme al completamento della gamma X-WAY”. C’è solo questo all’orizzonte? Domanda retorica, alla quale Hilse risponde con

54

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

vigore: “Ovviamente no! L’obiettivo è diffondere seriamente anche il bio-LNG, grazie anche ad una rete che in Italia è oggi diffusa capillarmente in tutto il territorio, con oltre tremila veicoli a gas liquefatto circolanti. La tecnologia è matura, le infrastrutture ci sono, ora dobbiamo muoverci verso il livello successivo. Sono solito dire che il bio-LNG sarà il razzo per la Luna. Ma non finisce qui: abbiamo fatto passi da gigante anche nel mondo dei servizi digitali. Presto ci sarà il lancio di un nuovo brand di servizi digitali, nel quarto trimestre, insieme a nuovi prodotti per i nostri veicoli, che sono collegati principalmente al Daily e all’IVECO S-WAY. Non vediamo l’ora. Quindi, nei prossimi sei mesi saremo molto, molto impegnati con i lanci”. Vedremo, nelle pagine dedicate alle gamme, le novità introdotte con l’erede dello Stralis. Con il Brand President di IVECO, però, vorremmo capire se in futuro ci saranno interventi anche all’interno della cabina che, strutturalmente, non è stata toccata. “Squadra (o cavallo) che vince non si cambia! – ci risponde soddisfatto – Come sempre siamo partiti dall’ascolto del Cliente che richiedeva una maggiore attenzione alle esigenze dell’autista. Quindi abbiamo migliorato il comfort di guida, l’ergonomia, il design di alcune parti. Obiettivo: far stare bene chi spesso è lontano da casa per molti giorni. E mi pare che ci siamo riusciti. Abbiamo investito in una nuova cabina che ai nostri clienti piace molto, perché li abbiamo ascoltati e l’abbiamo pensata e progettata proprio pensando alle loro esigenze. Siamo felici dei risultati raggiunti e sicuramente non smetteremo di puntare al meglio”.

IVECO E FPT VOLERANNO DA SOLI Non è certo un segreto che i due fiori all’occhiello di CNH Industrial, saranno presto oggetto di uno spin-off che viene da lontano. “Sì – conferma Hilse – questa è la strategia che il gruppo ha adottato, cioè quella di rendere autonome le attività commerciali rispetto a quelle agricole, per esempio. Altro discorso, invece, è la tempistica e qui direi che dipende un po’ dai mercati finanziari. Quando si va sul mercato, questi devono essere pronti a riceverti e data l’inaspettata crisi pandemica, le cose sono un po’ cambiate. Abbiamo, infatti, deciso per il momento di rimandare il lancio dello spin-off, ma ciò che non rimanderemo è l’intera strategia che sta dietro a tutto questo. In estrema sintesi continueremo a completare la nostra gamma e rinnovare completamente il portfolio dei prodotti. Continueremo a mantenere la nostra leadership nei carburanti alternativi e a concentrarci sul servizio clienti e sulla connettività digitale”. Queste sono le affermazioni che vogliamo sentire, anche in momenti difficili come il contesto che stiamo vivendo. Abbiamo bisogno di messaggi positivi e Thomas Hilse ce li ha voluti dare, fino in fondo alla nostra chiacchierata: “Sì, per me è importante veicolare un messaggio forte e positivo. L’Italia ha fatto un buon lavoro, ha preso la situazione sanitaria molto seriamente. È stata dura, tutti noi ricordiamo quanto siano state difficili le decisioni all’inizio, ma l’Italia ha agito rapidamente. E per questo motivo, abbiamo potuto ripartire e stiamo andando bene, grazie al supporto da parte del governo. Penso che questo ci aiuterà a superare tutti gli ostacoli. Tutti quelli con cui ho parlato non vogliono fermarsi e sono assolutamente convinto che siamo tornati a una situazione normale nel mercato dei veicoli pesanti e dei trasporti più velocemente di quanto ci saremmo potuti aspettare. Sono positivo per il futuro”. #


IVECO-INCENTIVI CHI PRIMA ARRIVA, SI INCENTIVA!

DAILY

EUROCARGO (1)

Metano: fino a 8.000€ (2) Diesel: fino a 5.000€

IVECO S-WAY (3)

Metano: fino a 20.000€ (2) Diesel: fino a 15.000€

Metano: 20.000€(3) (2) Diesel: 15.000€

IVECO X-WAY E TRAKKER Diesel: 15.000€

(2)

FAI UNA SCELTA RESPONSABILE E PRODUTTIVA. APPROFITTA DEGLI INCENTIVI STATALI* SUI VEICOLI IVECO A TRAZIONE ALTERNATIVA E DIESEL EURO VI.

IVECO. L’ ITALIA CHE VINCE. *Incentivi rivolti ad aziende di trasporto conto terzi. Dettagli sul contributo statale erogato in base alle disposizioni previste dal decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti prot. 203 del 12 Maggio 2020. Il testo completo del Decreto, le istruzioni operative per la compilazione delle domande, li trovate disponibili sul sito della Gazzetta Ufficiale. I modelli di domanda e le informazioni utili per la compilazione saranno disponibili sul sito di RAM SpA. (1) L’importo del contributo è di 4.000€ per ogni veicolo CNG fino a 6,9 t e 8.000€ sui modelli CNG da 7 t a 7,2 t. (2) L’importo del contributo è di 2.000€ per ogni veicolo diesel con M.T.T. pari o superiore a 3,5 t e fino a 6,9 t con contestuale rottamazione di veicolo con la stessa M.T.T. e di 5.000€ per ogni veicolo diesel con M.T.T. da 7 t a 16 t a fronte di contestuale rottamazione di un veicolo con M.T.T. pari o superiore a 11,5 t e di importo pari a 15.000€ sui modelli con M.T.T. superiore a 16 t a fronte di contestuale rottamazione di un veicolo con M.T.T. pari o superiore a 11,5 t. (3) L’importo del contributo è di 8.000€ per ogni veicolo CNG (gas naturale compresso) con M.T.T. da 7 t a 15,9 t e 20.000€ per ogni veicolo CNG (gas naturale compresso) e LNG (gas naturale liquefatto) con M.T.T. pari o superiore a 16 ton.


SPECIALE

L’INTERVISTA

GAMME

Le 5C di Daimler

Maurizio Pompei, CEO Mercedes-Benz Trucks Italia, è la persona giusta al momento giusto per fare il punto sul mondo dell’autotrasporto. Veniamo, infatti, da mesi importanti che hanno cambiato gli equilibri economici del mercato e la voce di un occhio esperto che sta portando avanti la strategia Daimler su connettività, guida autonoma, digitalizzazione dei servizi di trasporto ed elettrificazione, è la guida ideale per capire quali delle innovazioni attuali potranno rivoluzionare il futuro concetto di mobilità di

Andrea Trapani

M

ercedes-Benz Truck si pone l’obiettivo di affermarsi sempre di più nella fornitura di prodotti e di servizi per la mobilità del futuro mettendo al primo posto la soddisfazione del cliente. A partire dall’impatto del Nuovo Actros sul mercato. “Un impatto positivo riconosciuto anche dai nostri dealer e dai nostri clienti”, ci conferma Pompei. “Abbiamo raccolto le loro impressioni relative alle MirrorCam e all’Active Drive Assist. Ci sono clienti che ci hanno confermato, con le loro testimonianze su strada, come il nostro prodotto industriale di punta abbia anticipato

56

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

tutti, anche i marchi premium del mondo autovetture. Dopo averlo provato, ci dicono, è sbalorditiva la nitidezza della immagine nonché il campo visivo per fornire efficienza e sicurezza allo stesso tempo. Identiche reazioni per l’Active Drive Assist che offre una guida parzialmente autonoma a tutte le velocità. Chi ha provato Actros lo sa bene: il sistema si dimostra vantaggioso sia in condizioni di traffico rallentato che durante i viaggi più lunghi e monotoni. Oggi è indispensabile, per un’azienda di trasporto, contare su un veicolo non solo efficiente ma che abbia a cuore anche la salute dei suoi autisti e degli altri utenti della strada”.

DIESEL FIRST! Pompei ne approfitta per entrare nel dettaglio di quello che sarà il prossimo futuro di Mercedes-Benz Trucks, tra gamme e alimentazioni che si affermeranno sul mercato: “Il diesel è il nostro cavallo di battaglia odierno e ci tengo a ribadire che lo sarà ancora nel medio lungo periodo prima di arrivare all’effettivo utilizzo nel quotidiano di motorizzazioni alternative per quanto riguarda i veicoli industriali”. “I motori diesel con il 94,3% dell’immatricolato mondiale ad oggi dominano ancora il mercato – continua nella sua analisi. – Considerando che l’Euro 6 rappresenta in Italia solo il 14% del parco circolante


e che l’Euro 6d, ovvero l’ultima e più efficiente generazione di motori diesel, è solo da poco in circolazione, i motori diesel hanno ancora molto da dire e da fare per ridurre la CO2 e le emissioni inquinanti. Daimler Truck AG ha, infatti, continuato a impegnarsi nell’avanzamento tecnologico finalizzato all’efficientamento energetico ed alla riduzione delle emissioni inquinanti, con innovazioni che combinano hardware e software, dalle migliorie di motori e cambio, al freno motore, agli pneumatici, all’aerodinamica di cabine e rimorchi, ai lubrificanti ad alte prestazioni. Con l’ultima generazione del motore sei cilindri in linea OM 471 omologato euro 6d e le numerose innovazioni tecnologiche che sono state sviluppate sul Nuovo Actros, siamo in grado di offrire la giusta risposta per un trasporto all’avanguardia, sicuro, connesso ed estremamente green come dimostra il riconoscimento del Sustainable Truck of the Year 2020”. NON NE RESTERÀ SOLO UNO L’obiettivo di avere un parco mezzi con i minori impatti ambientali possibili non è raggiungibile puntando su una sola tecnologia. Pompei spiega bene come “i progressi fatti dai motori diesel in termini di riduzione di CO2 e di emissioni li pongono in posizione preminente nel governare la transizione, accanto a nuove soluzioni destinate a svolgere un ruolo fondamentale per il futuro della mobilità. Entro il 2050 – spiega – l’obiettivo è di raggiungere un sistema ‘carbon neutral’ cioè un bilancio netto di emissioni di gas serra pari a zero e Daimler Truck entro il 2050, come costruttore leader del settore, ha il dovere morale di raggiungere un trasporto a emissioni zero. Come ha annunciato Martin Daum durante la International Supply Chain Conference 2019, tre temi saranno cruciali per il successo di questa mission: un’attraente gamma di veicoli a emissioni zero, a un costo accessibile e supportati da misure politiche per renderli economici e quindi competitivi”.

L’ambizione del Gruppo Daimler Truck, insomma, è di avere tutti i nuovi veicoli in Europa neutrali in termini di CO2 entro il 2039. “Se entro il 2050 tutti i veicoli su strada dovranno essere ad emissioni zero, immaginiamo che ci vorrà un decennio per rinnovare completamente la flotta – motivo per il quale ci prefissiamo il 2039 come data in cui tutti i nuovi veicoli prodotti dovranno essere ‘carbon neutral’. Le motorizzazioni alternative future sulle quali stiamo già investendo e che porteremo avanti sono l’elettrico e l’idrogeno, le uniche soluzioni per noi ad impatto zero per la CO2”, conferma Pompei. USCIRE DAL TUNNEL Una riflessione è d’obbligo sul futuro del settore, soprattutto guardando in proiezione alla situazione post-emergenza sanitaria: “Ancora è difficile fare previsioni a lungo termine, purtroppo non siamo ancora in una fase post-Covid”, dice Maurizio Pompei. “Senza dubbio il settore del trasporto e della logistica è uscito dalla fase 1 molto indebolito finanziariamente, ma più forte in quanto riconosciuto come servizio di pubblica utilità, con un’Italia consapevole di quanto costituisca un’impalcatura fondamentale sulla quale si reggono l’industria, l’export, ma anche la vita quotidiana dei cittadini”. Un invito importante va alla politica: “Spero vivamente che il governo e le istituzioni concretizzino un piano d’azione a lungo termine al fine di avere un settore

più competitivo, riportando in Italia tante aziende che da anni ormai hanno deciso di delocalizzarsi e produrre all’estero. Ciò sarebbe possibile solo con un cambio di mentalità, strategia e politica fiscale importanti. In alcuni casi, ad esempio, non sarebbe male un aumento del ricorso all’automazione per ridurre la densità delle persone negli spazi produttivi”. Del resto, anche l’emergenza ha accelerato alcuni processi: “La pandemia – conferma Pompei – ha dato una forte accelerazione alla digitalizzazione anche nel nostro settore. Penso alle nuove aspettative di interazione virtuale che il cliente trova anche nel nostro mondo, anche se rimarrà indubbia la necessità di avere un contatto umano tra le persone nonché la possibilità di toccare con mano i nostri prodotti, che a volte hanno delle caratteristiche tecniche così peculiari che è difficile controllare a distanza. Anche la modalità di lavoro ‘smart’ – che già avevamo iniziato prima della pandemia – sta oramai diventando parte della nostra vita quotidiana potendo lavorare ovunque. Noi abbiamo messo in piedi un processo di formazione commerciale online per i dealer e i clienti”. Non è tutto. Tra le novità di questi mesi è d’obbligo ricordare l’accordo per una joint venture firmato da Daimler Truck AG e Gruppo Volvo: l’intenzione è quella di sviluppare, produrre e commercializzare sistemi a celle a combustibile per applicazioni su veicoli pesanti e altri casi d’uso. “Entro il 2022, abbiamo l’intenzione di produrre veicoli elettrici in serie mantenendo la qualità dei nostri prodotti che i nostri clienti apprezzano. Il Mercedes-Benz eActros e il FUSO eCanter stanno già facendo dei test in diversi paesi europei così come i nostri cugini americani Freightliner eM2 ed eCascadia. Entro il 2029, offriremo anche veicoli alimentati ad idrogeno introducendo in una prima fase veicoli di test come il prototipo FUSO ‘Vision F-CELL’ presentato in anteprima mondiale al Motor Show di Tokyo. Non sarà un percorso facile, ma contribuire a ridurre l’emergenza climatica è una delle nostre mission come costruttore leader a livello mondiale e la dobbiamo portare a termine con tutto il nostro impegno”, parola di Maurizio Pompei. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

57


SPECIALE

IL PUNTO DI VISTA COMMERCIALE

GAMME

Non c’è gamma senza rete Franco Pedrotti,

Direttore Commerciale Truck MAN Trucks & Bus Italia ci illustra il ruolo della Rete nel lancio di una

nuova gamma

I

mmettere sul mercato una nuova generazione di veicoli è, da parte del Costruttore, senza dubbio uno sforzo enorme, da tutti i punti di vista: progettazione, produzione, comunicazione e commercializzazione. Uno sforzo di risorse economiche ed umane che parte da lontano e di cui il mercato, alla fine, vede solo la punta dell’iceberg. Se in tutto questo ci aggiungiamo una pandemia qualunque come quella del Covid-19, è chiaro che le cose si complicano ancora di più. “È stato proprio questo – esordisce Franco Pedrotti che in Italia è responsabile della commercializzazione di tutte le gamme truck di MAN – il contesto in cui ci siamo trovati a lanciare la nostra New MAN Truck Generation. Avevamo da tempo, ovviamente, individuato la data del 10 febbraio a Bilbao e pochi giorni dopo quella data si è scatenato il problema Covid-19 che tutti ormai ben conosciamo”. Nonostante questo, il programma di introduzione dei nuovi veicoli è ovviamente andato avanti, adattandosi, per forza di cose, alla situazione improvvisa e imprevedibile in cui il mondo intero si è trovato. Ecco che, ancora di più, l’anello finale della catena di lancio di una nuova gamma, Truck Center e Dealer,

58

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

svolgono un ruolo fondamentale, un ruolo di contatto col cliente e col mercato che non può mancare. “Infatti – continua Pedrotti – noi non ci siamo mai fermati e la Rete men che meno, sempre in prima linea per far conoscere i nuovi mezzi e, ovviamente, per rispondere alle esigenze di servizio e assistenza della clientela”. IL LANCIO Cerchiamo allora di capire con Franco Pedrotti come è stata pensata da parte della Casa la fase di lancio e commercializzazione dei nuovi veicoli e come, alla luce di quanto è successo, l’organizzazione si è adeguata. “Ovviamente a partire dal lancio di Bilbao abbiamo previsto il coinvolgimento di rete, stampa, clienti e così via e poi, nelle settimane successive tutta una serie di incontri presso i Dealer e i Truck Center per far conoscere bene a clienti e futuri clienti le caratteristiche del nuovo veicolo. Le cose sono cambiate repentinamente e molte di queste attività non si sono potute fare, ma abbiamo virato immediatamente su

una serie di attività social e digital che ci hanno permesso di raggiungere bene il nostro target di riferimento, fino ad arrivare al vero e proprio lancio italiano, avvenuto il 30 luglio scorso, con un evento digital in diretta streaming di grande impatto e coinvolgimento”. Sostanzialmente, quindi, il Costruttore di Monaco ha deciso di delineare una strategia leggermente diversa per rivolgersi a coloro che già appartengono alla famiglia del Leone e coloro che potrebbero essere potenziali nuovi clienti MAN. “Sì, nel primo caso è chiaro che è più semplice far sì che l’utente si avvicini al nostro prodotto e, per questo motivo, la rete è stata da tempo coinvolta in workshop e incontri che permettessero loro di acquisire dettagliatamente tutte le conoscenze della nuova gamma. Più complessa l’attività di coinvolgimento, in una situazione come quella attuale, di chi non ha ancora provato il prodotto MAN; in questo caso il lavoro di comunicazione sui social e su una informativa diretta è stato ed è ancora più importante”.


PROVARE PER CREDERE È evidente, comunque, che per un operatore professionale come un’azienda di trasporto o come lo stesso autista, è fondamentale toccare con mano il veicolo e non solo “ammirarlo” tramite un video o una intervista social. Addirittura, l’ideale è poterlo provare nella quotidianità del proprio lavoro, in modo da valutarne i risparmi e i confort in modo reale e concreto. “Infatti – conferma il direttore commerciale di MAN Italia – ci siamo organizzati per poter dotare i nostri punti vendita di veicoli demo/test da concedere in prova alle aziende per periodi mediobrevi. Naturalmente è molto importante ribadire, che, prima di consegnare qualsiasi veicolo in prova, è prevista sessione di formazione per l’utilizzatore, questo in modo che si sfruttino al meglio le potenzialità della nuova gamma e si possa valutarne i vantaggi e i benefici. La tecnologia presente attualmente su questi nuovi veicoli è la più avanzata sul mercato, con cognizione di causa”.

FEEDBACK I primi clienti che hanno avuto modo di vedere, toccare e provare la New MAN Truck Generation 2020, hanno subito apprezzato la grande attenzione di questi veicoli verso i reali utilizzatori del mezzo e, allo stesso tempo, le soluzioni innovative adottate nei nuovi modelli. In particolare: MAN SMART SELECT ERGONOMIA POSTAZIONE DI GUIDA CONFORT GENERALE DELLA CABINA AFFIDABILITÀ DEL PRODOTTO CONSUMI RIDOTTI Circa 30 veicoli della nuova gamma, quindi, saranno via via disponibili presso tutta la rete che oggi si compone, distribuendosi su tutto il territorio italiano, di 17 Concessionari indipendenti, e di 7 MAN Truck Center. “A questo, ora, stiamo valutando, compatibilmente con l’andamento della pandemia, anche altre attività di promozione sul territorio, come per esempio un Truck Demo in tour a disposizione di chi vorrà vedere le tante novità introdotte in questa nuova gamma”.

impulso e determinazione al lancio da luglio, come è stato fatto qui in Italia”. È proprio da luglio, infatti, che è cominciata la vera e propria commercializzazione dei nuovi modelli con le prime consegne a metà settembre. “Sì, e va sottolineato che sin da subito i nostri clienti hanno a disposizione tutti i modelli della nuova gamma, potendo così scegliere quello più adatto alla propria attività e godendo dell’ultima generazione in termini di tecnologia, confort e performance”.

STEP BY STEP L’ingresso di una intera nuova gamma, come quella di MAN, sul mercato è sicuramente un momento estremamente delicato per il Costruttore, in quanto deve gestire la transizione con le versioni precedenti. “Infatti – ci spiega Pedrotti – la strategia globale del nostro gruppo è stata quella di mantenere per circa un anno a listino la doppia gamma. Un ingresso un po’ in sordina, per poi dare maggiore

IL CUORE OLTRE L’OSTACOLO Ora l’obiettivo è uno: fare in modo che le aziende conoscano bene i nuovi veicoli e, soprattutto, mettere loro in condizione di acquistarlo. Le difficoltà di questo momento per il comparto sono notevoli, ma anche la necessità di rinnovare il parco è altrettanto una priorità. Il Governo ha cercato di supportare l’imprenditoria italiana ma, forse, non ha avuto un occhio di riguardo, come avrebbe dovuto, per il nostro settore. Lo slittamento delle scadenze fiscali è sicuramente un sollievo per superare questi mesi, ma il debito con lo Stato resta e non viene di certo cancellato. “Sicuramente – conclude Franco Pedrotti – la crisi in corso ha dato una botta notevole ad un settore che già non gode di ottima salute e, in un certo qual modo, ha acuito la distanza tra le grandi flotte e i piccoli operatori o padroncini. Lato nostro stiamo cercando di dare una mano a tutti. I grossi gruppi in parte sono autonomi dal punto di vista finanziario, ma anche loro, insieme alle piccole e medie imprese continuano ad utilizzare la nostra captive che mette a disposizione soluzioni e pacchetti il più possibile leggeri e adatti alle specifiche esigenze del cliente per affrontare il lavoro di tutti giorni in serenità”. #

Franco Pedrotti alla guida e (in alto) davanti a un nuovo MAN TGX.

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

59


SPECIALE

IL PUNTO DI VISTA DEL DRIVER E DELL’AUTISTA

GAMME

Meglio prima? Quanto hanno influito sul lavoro e sullo stesso rapporto uomo-camion le progressive innovazioni tecnologiche che hanno caratterizzato l’evoluzione dei veicoli pesanti? È vero che lo spirito romantico del camionista si è ormai perso? Lo abbiamo chiesto a due addetti ai lavori di

Ferruccio Venturoli

A

bbiamo visto che con la presentazione, a marzo scorso, delle gamme FM e FH, Volvo Trucks ha, per cosi dire, chiuso il cerchio dei rinnovi delle gamme pesanti delle ormai otto Sorelle. Dopo il primo, rivoluzionario rinnovo di Renault Trucks del 2013, piano piano tutti i costruttori hanno presentato le loro nuove gamme. Va da sé che ogni nuova gamma ha portato al mondo del trasporto, una serie di grandi piccole novità tecnologiche che, nell’insieme, hanno contribuito lentamente ma profondamente a modificare il mondo del trasporto. Una trasformazione di cui ha beneficiato in grandissima parte l’autista, l’uomo che nel camion e con il camion vive e lavora. Nel tempo sono sensibilmente migliorate le posizioni di guida, il comfort in generale, sono arrivati i sistemi ausiliari alla guida, è aumentata la sicurezza, la telematica ha fatto il suo ingresso. Si tratta di innovazioni che hanno decisamente ridotto la fatica permettendo quindi lo svolgimento di un lavoro più sereno e meno stressante.

60

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

Michele Perrotti notissimo padroncino di Lucera, Foggia, famoso nell’ambiente anche per i suoi quattordici trattori trasformati in pezzi unici grazie a sapienti ed elusive “customizzazioni”. Fa questo lavoro da 38 anni. Michele non disdegna certo il comfort, la sicurezza e la tecnologia dei nuovi trattori, ma il cuore è rimasto su un FIAT 691 N senza servosterzo.

Però, sappiamo tutti che un camion non è solo una macchina da guidare o, peggio, uno strumento per lavorare, quindi per guadagnare. Il camion è sempre stato un qualcosa di vivo, un qualcosa di cui gli iniziati sentono il cuore “palpitare”, un qualcosa che coccola il suo autista ma dal quale vuole essere coccolato. Dunque, tra autista e camion c’è un rapporto strettissimo. Quello che viene da chiedersi allora è: quanto ha influito l’evoluzione tecnologica del veicolo degli ultimi venticinque, trent’anni, dalla cabina al motore, nel rapporto d’amore uomo-camion?

UNA VISIONE ROMANTICA DELLA PROFESSIONE Michele Perrotti, padroncino di Lucera (Foggia) personaggio estremamente popolare nell’ambiente, è convinto che l’avvento delle nuove tecnologie abbia un po’ “ucciso” la passione: “Oggi – dice – con i cambi automatici, con l’aria condizionata, con i riscaldatori autonomi per la cabina e i frigoriferi, la fatica, il sacrificio è molto minore. Non voglio dire che sia un mestiere di tutto riposo ma, certo non è come quando ho cominciato io… avevo 13 anni… tanto tempo fa. Ho iniziato a fare questo lavoro con un FIAT 691N, non


Piero Falla, da oltre 25 anni in Renault Trucks, ha vissuto il camion da tanti punti di vista nell’azienda francese: prima nel commerciale, poi nel marketing poi, via via in altri settori. Oggi è responsabile della telematica e, soprattutto, dei corsi di guida, ruolo nel quale lo abbiamo potuto apprezzare da vicino.

aveva servo sterzo, avevo solo 225 cavalli e andavamo dalla Puglia fino in Piemonte. La motrice aveva quattro ruote davanti: per farle girare tutte, ce ne voleva! Faceva tanto freddo o tanto caldo, il cibo e l’acqua che avevi a bordo diventavano caldi o freddi. E il piede sinistro, a forza di spingere sulla frizione, ti faceva male. Ma era così che si lavorava”. È un fiume in piena Michele Perrotti, decisamente, e in maniera molto bella, portatore di una concezione ancora profondamente romantica di un mestiere che, secondo lui, non è più lo stesso. Anche se ammette che il “comfort delle

nuove cabine, è molto importante, soprattutto quando si fanno viaggi lunghi; e aggiunge che con l’aria condizionata che funziona anche a motore spento “è piacevole fare un riposino dopo pranzo”. SONO CAMBIATI ANCHE I TEMPI DEL TRASPORTO “Perrotti ha davvero una visione molto romantica della professione, una visione però che ci sta tutta e che è giusta in un uomo che ha varcato la soglia dei ‘cinquanta’ e che è cresciuto e ha vissuto davvero in un altro tipo di trasporto, che oggi non esiste più, che ha vissuto la

strada e la fatica di fare il camionista”. A parlare è l’amico Piero Falla, anche lui personaggio piuttosto noto nel nostro mondo e non solo perché lavora in Renault Trucks da oltre 25 anni. Nell’azienda francese ha spaziato in diversi settori, partendo dal commerciale fino ad essere il responsabile dei corsi di guida, passando per l’organizzazione degli eventi e per la telematica. Anche Falla, dunque, seppure da un osservatorio diverso, ha vissuto il mondo del trasporto profondamente e quindi ha visto i suoi lenti ma radicali cambiamenti. “Secondo me – riprende Piero Falla – oggi non c’è più nessuno che lavorerebbe come si lavorava trenta anni fa perché è vero che è aumentato il comfort di guida, ma è aumentato anche lo stress, il traffico è cresciuto in modo esponenziale e, soprattutto, si è moltiplicata la velocità con la quale si devono trasportare le merci. Oggi gli autisti devono sostenere maratone incredibili, con tempi sempre più ristretti; un modo di lavorare che senza i veicoli performanti, confortevoli e sicuri di oggi sarebbe davvero impossibile”. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

61


SPECIALE

IL PUNTO DI VISTA DEL DRIVER E DELL’AUTISTA

GAMME

SULLA SICUREZZA NON SI DISCUTE Sulla sicurezza, però anche Michele Perrotti non scherza. Tra tutte le innovazioni di cui ha voluto dotare i quattordici trattori di cui è composta la sua flotta (ma sembra che altri 3 siano in arrivo), quelle che riguardano la sicurezza sono quelle che apprezza davvero. “Ormai – riprende Michele Perrotti – i camion sono davvero super sicuri: ricordiamoci che qualche anno fa una motrice aveva 8 o 10 ruote e 10 il rimorchio, non c’era l’ABS, i freni erano a tamburo, per fermarsi occorrevano davvero duecento metri! Oggi – continua – è tutto diverso, non solo abbiamo

Uno degli ultimi IVECO S-Way entrati nella flotta di Perrotti; attualmente sono 14, equamente divisi tra IVECO e Scania. Tutti i veicoli sono stati personalizzati, questo è stato affidato alla ACITOINOX, di Salerno.

Ottobre 2013, Piero Falla si “esibisce” in un difficile passaggio a beneficio dei fotografi, durante la presentazione alla stampa internazionale della neonata Gamma K, in una cava vicino Barcellona.

l’ABS, ma tutti i camion montano freni a disco e rallentatori idraulici; se una discesa ai ‘bei tempi’ dovevi farla a 20 all’ora, oggi la puoi fare anche a novanta… E per fermarsi bastano 50 o 60 metri”. Dunque, Michele Perrotti, anche se, a prima vista, sembra rimpiangere i “bei tempi”, in qualche modo ha ceduto al fascino delle novità e non solo per quanto riguarda la sicurezza ma anche per il comfort. Ne sono conferma gli allestimenti, non certo di livello “base” dei veicoli che possiede. UN VERO SALOTTO TECNOLOGICO “Comunque – riprende Piero Falla – salendo in cabina in un camion di

concezione moderna, si percepisce chiaramente di essere in un qualcosa up to date, come direbbero gli americani, in un qualcosa al passo con i tempi. Entri in una sorta di salotto dove la tecnologia è a portata di mano dell’autista, con schermi e display e apparecchiature di ogni genere. Una cosa che colpisce molto – dice ancora Falla – è la consapevolezza di essere completamente connessi, l’autista può dialogare con l’azienda, può accedere a internet, non deve più preoccuparsi del tachigrafo, né di eventuali guasti o malfunzionamenti del mezzo, perché tutto viene monitorato e c’è che si preoccupa immediatamente di qualsiasi tipo di anomalia. Tutto questo, anche se implica una discreta conoscenza della tecnologia di base del camion e dei suoi strumenti telematici da parte dell’autista, rende il mestiere decisamente più facile. Diciamo – conclude Piero Falla – che oggi un imbranato che ‘mastica’ un po’ di telematica, può benissimo fare l’autista, una volta era diverso. Se non eri sveglio, pronto a superare un’infinità di imprevisti , non solo meccanici, questo mestiere non lo potevi proprio fare”. Insomma, per tornare al tema iniziale diciamo che oggi il rapporto uomo – camion è fortemente mediato dalla tecnologia, qualcuno dice che lo è troppo, qualcuno ne è felice Per chiudere, siamo sempre allo stesso dilemma: era meglio quando si stava peggio? Michele Perrotti risponde così: “una volta si era camionisti per davvero, oggi si va a fare una passeggiata con il camion”. #


TAKE CHARGE in carica per un trasporto a prova di futuro

Scopri la nuova gamma Scania di veicoli ibridi ed elettrici. Visita il sito: www.scania.it


LANCIO

GAMME

2013

SPECIALE

Il nuovo alfabeto:

dalla… C alla T

C

on un evento degno di Hollywood, tra luci, ballerini e tamburi, davanti a cinquemila addetti ai lavori di tutto il mondo, Renault Trucks ha presentato, nella primavera del 2013, il suo cambiamento di filosofia, la sua rivoluzione. Una rivoluzione da oltre due miliardi di euro di investimento e una rivoluzione vera, perché la Casa francese ha cambiato proprio tutto, dai motori alle cabine, dando vita a un’intera gamma di veicoli medi, pesanti e da cantiere che è andata a sostituire quella formata da Magnum, Premium, Ludlum e Kerax. Per accentuare la novità, per prima cosa, è stata cambiata completamente la denominazione, caratterizzata ora dalle lettere dell’alfabeto. Così la “T” è per gli stradali, i pesanti per le lunghe distanze, che montano motori da 11 e 13 litri con cambio Optidriver di serie; “C” e “H” sono state scelte per il cava cantiere, entrambe montano motori da 11 litri dove la “K” è stata attribuita agli off road più impegnativi. C’era anche la “D”, per la distribuzione, ma ne parleremo un’altra volta. #

LUNGA DISTANZA La gamma T, è quella dove i cambiamenti sono stati più evidenti. Scompaiono Magnum e Premium Strada, per fare posto a un solo modello di veicolo e da una cabina inedita: pavimento piatto per l’erede del Magnum e con tunnel interno alto venti centimetri per quello del Premium Strada. Grazie all’aerodinamicità del nuovo design, c’è un miglioramento del Cx fino al 12%, e alla nuova catena cinematica, la gamma ha, quando viene presentata, uno dei più bassi consumi del mercato, in calo del 5% rispetto alla precedente generazione. La cabina è anche spaziosa e confortevole con una larghezza di 2,35 m davanti e fino a 2,5 m dietro. Nel 2017 la gamma T ha subito una profonda rivisitazione, con l’ottimizzazione dei motori, con l’alleggerimento di circa 140 chili e con un aumento della portata di oltre il quintale.

64

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

I MOTORI Partendo dagli efficienti monoblocchi Euro 5, Renault Trucks ha realizzato le nuove unità DTI 11 e DTI 13 ottimizzando la tecnologia SCR, integrata al filtro anti particolato, per ridurre ulteriormente le emissioni, mentre attraverso l’elettronica, è stata migliorata l’efficienza. Il DTI 11 è un sei cilindri in linea con tecnologia common rail, declinato su tre potenze: 380, 430 e 460 Cv. Anche il DTI 13, che montava il sistema a “iniettori pompa” , è disponibile, convertito al common rail, in tre potenze: 440, 480 e 520 Cv. IL FRONTALE Il frontale della nuova gamma è decisamente aggressivo, con un profilo assai marcato. A guardarlo con attenzione appare il tema portante del design, una delle “pietre sospese” di Stonehenge il sito neolitico che si trova nello Wiltshire, in Inghilterra e che risalirebbe a oltre il 3mila a.C. Lo si nota dalla modanatura orizzontale che appoggia sui fari e dalle due modanature a “baffo” che scendono verticalmente ad angolo retto con i fari. L’idea è quella che, facendo riferimento a un sito cosi antico, si evidenzia il fatto che i veicoli Renault Trucks sono destinati a durare nel tempo.


GLI INTERNI La cabina del T, larga 2,5 mt., è spaziosa e confortevole. Dispone di un letto estensibile e di uno superiore che può essere trasformato in uno spazio di stivaggio supplementare. Il tunnel motore è stato abbassato a 200 mm e, nella versione con pavimento piano, sparisce del tutto. Il posto di guida è stato ottimizzato con nuovi sedili, disegnati da RECARO® per Renault Trucks, una plancia di bordo ergonomica con display centrale da 7” e la possibilità di modificare l’ubicazione dei pulsanti sulla plancia. EDILIZIA E CAVA CANTIERE Nella cantieristica, gli eredi del Lander e del Kerax si chiamano “C” e “K”: Edilizia e Cava- Cantiere. La Gamma C, in due larghezze di cabina, presenta un importante carico utile, un comfort da camion per la lunga distanza, e consuma poco. Quanto alla Gamma K, è un punto di riferimento in materia di robustezza e capacità di superamento di passaggi difficili. Entrambe le gamme sono dotate dei motori Euro 6 identici a quelli della Gamma T. Notevoli le prerogative tecniche: eccellente distanza dal suolo, 120 tonnellate di MTC e il

miglior angolo d’attacco del mercato (32°) per la Gamma K. La gamma C dispone di OptiTrack, il sistema di trazione idrostatica sull’asse anteriore, che consente di disporre temporaneamente di un supplemento di motricità, mentre la gamma K viene proposta in versioni convenzionali, con tutte le ruote motrici. I veicoli sono dotati di cambio automatizzato Optidriver di serie. Grazie a una tara ottimizzata, la Gamma C ha un carico utile che arriva fino a 22,8 tonnellate, mentre la K offre MTT fino a 50 tonnellate e MTC fino a 120.

LA TELEMATICA I veicoli sono predisposti per il montaggio di Optifleet, la soluzione di gestione della flotta di Renault Trucks, un programma che consente di aumentare la redditività d’esercizio, mantenendo il controllo di ogni attività di trasporto, dalla guida, ai consumi, alla geolocalizzazione dei singoli veicoli della flotta. Nel 2017 arriva anche Optivision. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

65


LANCIO

GAMME

2016

SPECIALE

Next Generation

Con questo appellativo il Grifone ha lanciato la sua nuova gamma che, pur facendo parte di un cambiamento continuo, rappresenta un forte cambio rispetto al passato

T

orniamo al 2016 quando Scania presenta la nuova generazione di autocarri e servizi, nata da 10 anni di intense attività di ricerca e sviluppo e da un investimento del valore di quasi due miliardi di euro, il più grande mai effettuato da Scania per un singolo progetto nei suoi 125 anni di storia. L’introduzione della nuova offerta Scania è avvenuta in più fasi, ha avuto inizio con le applicazioni relative ai veicoli del segmento lungo raggio destinate al mercato europeo ed è stata seguita dalle ulteriori applicazioni di trasporto.

E STE RN I SPECCHIO DI ACCOSTAMENTO Lo specchio di classe V offre all’autista un’eccellente visibilità sulla parte immediatamente sottostante la portiera lato passeggero. SPECCHIO FRONTALE Montato sopra al parabrezza sul lato passeggero, lo specchio anteriore consente all’autista di visualizzare l’area immediatamente antistante il veicolo. Disponibile in versione elettrica o manuale e con o senza sistema di riscaldamento.

LUCI DI PROFONDITÀ NELLA GRIGLIA ANTERIORE La cabina è dotata di efficienti luci di profondità integrate nella parte superiore della griglia anteriore.

PARAURTI L’efficace paraurti anteriore protegge fendinebbia, fari e angolari cabina. È possibile scegliere tra posizione alta, normale o bassa e sporgenza da 0 o 40 mm.

66

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

BOTOLA SUL TETTO La botola apribile migliora il comfort in cabina aumentando illuminazione e ventilazione e creando una sensazione di maggiore spazio. Può essere dotata di zanzariera.

FARI I fari a LED comprendono abbaglianti, anabbaglianti, luci diurne e indicatori di direzione. In alternativa, è possibile selezionare luci H7 per abbaglianti e anabbaglianti e H21 per gli indicatori di direzione. I fari fendinebbia, compatibili con luci a LED o H7, garantiscono la massima visibilità anche in condizioni atmosferiche difficili.

SECONDO GRADINO La parte inferiore della griglia anteriore della cabina si apre per fornire una robusta piattaforma in grado di sostenere il peso dell’operatore durante la pulizia di parabrezza e luci.


Il punto di partenza di Scania però è stato chiaro, come l’obiettivo da raggiungere, ovvero l’economia operativa totale (TOE, ovvero Total Operating Economy) e la configurazione di una soluzione su misura per la specifica applicazione e per consentire ai clienti di raggiungere una redditività sostenibile, indipendentemente dal tipo di incarico o dalle condizioni in cui operano.

I FOCUS

Particolare attenzione è stata fatta alle necessità degli autisti. Come chiaro esempio dell’eccellenza raggiunta, le nuove cabine S che rappresentano al meglio l’innovazione con l’impronta dell’inconfondibile DNA Scania. Rispetto al passato si è voluto dare ancora più valore allo spazio interno con il pavimento completamente piatto, i numerosi vani portaoggetti interni ed esterni e il nuovo sistema di climatizzazione senza dimenticare la visibilità dalla nuova postazione di guida. Caratteristiche che hanno contribuito a rendere unica la cabina S Scania: un

ambiente di lavoro che può essere personalizzato in ogni dettaglio. Non solo. Nelle nuove cabine ogni superficie, sia frontale che laterale, è stata ottimizzata in modo da ridurre il più possibile la resistenza aerodinamica per abbattere del 2% il consumo di carburante oltre a migliorare la silenziosità. Non manca l’attenzione all’ambiente nella nuova gamma: tra le principali novità, infatti, ci sono anche gli affinamenti apportati agli iniettori e alla camera di combustione oltre ad una nuova gestione della temperatura del motore. La gamma dei motori 13 litri, si è arricchita del nuovo 500 CV puro SCR. Inoltre, sono stati introdotti cambi di marcia più rapidi e fluidi con Scania Opticruise, grazie all’uso del freno dell’albero secondario del cambio che permette una perfetta sincronizzazione con i giri motore. La sicurezza resta al primo posto: basti pensare che la nuova generazione Scania ha superato con facilità gli standard svedesi relativi ai crash test che sono considerati tra i più severi al mondo. I nuovi

LA GAMMA Serie S Motori da 370 a 730 CV Serie R Motori da 280 a 730 CV Serie G Motori da 280 a 500 CV Serie P Motori da 220 a 500 CV Serie L Motori da 220 a 360 CV airbag laterali a tendina, anteprima assoluta nei veicoli pesanti, proteggono dagli urti laterali in particolare negli incidenti con ribaltamento del veicolo. Anche l’ampio tettuccio apribile può essere utilizzato come uscita di emergenza. Ancora, il riposizionamento dell’assale anteriore combinato con il nuovo sistema frenante, assicura inoltre una distanza di frenata inferiore del 5%. Infine, occhio all’ambiente: la nuova generazione di veicoli Scania può essere alimentata con HVO, che consente di ridurre le emissioni di CO2 fino al 90%, o con biodiesel. #

INTE RNI PARASOLE PER LA PORTIERA LATO AUTISTA Il parasole è montato sulla portiera dell’autista per proteggerlo dalla luce diretta proveniente dal finestrino laterale. Disponibile in versione avvolgibile o pieghevole.

VISIBILITÀ Caratteristiche come la nuova posizione del sedile dell’autista, la linea di cintura e il cruscotto abbassati permettono una visuale inedita, migliorando ulteriormente il già eccellente livello di visibilità.

SISTEMI DI SICUREZZA Per aumentare ulteriormente il rigoroso sistema di sicurezza e garantire la massima protezione in caso di incidente con ribaltamento, la cabina può essere dotata di airbag laterali a tendina posti al di sopra delle portiere. Inoltre, sistemi di supporto avanzato come Advanced Emergency Braking (AEB) e Lane Departure Warning (LDW) garantiscono all’autista la massima sicurezza nel traffico.

PORTAOGGETTI La cabina è dotata di vani portaoggetti più ampi e accessibili posti al di sopra di portiere e parabrezza. Lo spazio anteriore superiore può essere utilizzato per installare un forno a microonde o una macchina del caffè.

SISTEMI DI ALLARME E CHIUSURA Il veicolo può essere dotato di un sistema di chiusura centralizzata automatica e di Scania Night Lock, un dispositivo anti effrazione per le soste notturne. Quando l’allarme è attivo, la cabina è controllata mediante sensori antifurto volumetrici e altri sensori posti su portiere e vani laterali. Il sistema di segnalazione comprende inoltre un allarme panico attivato mediante telecomando o pulsante posto all’interno della cabina.

IMMOBILIZZATORE In caso di tentativo di avviamento del motore con chiave errata l’immobilizzazione blocca l’alimentazione di carburante al motore ed il motorino d’avviamento. Inoltre, per aumentare ulteriormente la sicurezza, è possibile installare un dispositivo alcolock. S

CLIMATIZZATORE Che si scelga il climatizzatore automatico o quello di livello superiore, si può sempre contare su una temperatura ottimale in cabina. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

67


LANCIO

GAMME

2017

SPECIALE

Nel blu dipinto di DAF

È

il 2017 quando DAF Trucks introduce una nuova generazione di veicoli industriali, che mirano a soddisfare gli standard di efficienza dei trasporti e comfort del conducente che la casa costruttrice persegue dal 1928, anno della sua fondazione. I nuovi veicoli sono figli della decennale esperienza di DAF nel trasporto pesante ma adottano innovazioni del motore, nuove trasmissioni e ottimizzazioni aerodinamiche tali da garantire un risparmio nel consumo di carburante pari al 7% rispetto ai modelli precedenti. Un’efficienza dei consumi che si traduce, nel 2019, con la presentazione di una gamma completa di veicoli elettrici al salone IAA

Le linee arrotondate, la calandra di grandi dimensioni e l’ampia sezione superiore in alluminio spazzolato con il logo DAF caratterizzano gli esterni dei veicoli della Casa. Le modifiche alla calandra e al passaruota ne hanno migliorato l’aerodinamica. A beneficiarne è l’aspetto complessivo del veicolo e la sua usabilità.

SPAZIO ALLA FANTASIA Un ampio pannello superiore permette di personalizzare il veicolo con il nome dell’azienda.

ELEGANZA Il logo DAF, ridisegnato, presenta bordi cromati e una finitura in alluminio.

AGGRESSIVE La griglia della calandra conferisce al mezzo un look accattivante e all’avanguardia.

ATTENZIONE AI DETTAGLI Un inserto in alluminio sul paraurti inferiore garantisce un look di classe.

68

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

di Hannover: LF Electric, CF Electric e CF Hybrid. Ma non finisce qui. A giugno 2020 DAF Trucks ha presentato – per tutta Europa – un’edizione speciale dell’ammiraglia XF: la Unity Edition, una versione con un allestimento molto ricco e una livrea specifica per ogni paese. Per l’Italia ha avuto il tricolore sulla griglia anteriore, sul copri specchi retrovisori e sulla cabina che è stata configurata nel colore Brilliant White. Queste tappe sono emblema di un’attenzione sempre viva nei confronti del mercato, un’attitudine che ha fatto di DAF Trucks un leader nella progettazione e costruzione dei veicoli commerciali pesanti.

Dal 1928 DAF Trucks lavora per garantire comfort dell’autista e prestazioni elevate. L’ultima gamma, presentata nel 2017, introduce una serie di innovazioni che fanno della casa di Eindhoven un leader nel settore dei veicoli industriali

UN DAF PER OGNI ESIGENZA

Tre i modelli di veicoli DAF, per rispondere a tutte le esigenze di trasporto. DAF LF rappresenta il veicolo perfetto per il trasporto leggero a lunga percorrenza. Il suo peso contenuto e la sua ottimale accessibilità garantiscono agilità nel traffico. DAF XF è invece pensato per il trasporto a lunga distanza. Dotato di motori PACCAR a coppia variabile, cambio TraXon di ultima generazione e assali posteriori estremamente efficienti, garantisce la massima efficienza

E STE RN I CONTROLUCE Il parasole è ridisegnato per migliorare l’aerodinamica.

AERODINAMICA I nuovi veicoli XF sono dotati di prolunghe passaruota e guide per il flusso dietro la calandra, per ottimizzare l’aerodinamica attorno al veicolo.


LA GAMMA

di trasporto. Infine, DAF CF è pensato per soddisfare esigenze di impiego gravoso, dal trasporto in container o cisterne agli impieghi nel settore delle costruzioni.

UN AMBIENTE ACCOGLIENTE E FAMILIARE

Con i nuovi veicoli, DAF resta un modello di riferimento in termini di comfort

alla guida. Non bisogna dimenticare, ad esempio, che il modello XF Super Space Cab resta la cabina più spaziosa disponibile sul mercato con un volume totale di oltre 12,6 m3. I colori caldi degli interni mettono in risalto la qualità dell’abitacolo, progettato per rendere l’ambiente accogliente e familiare. Rinnovato anche il pannello delle informazioni del

MOTORI Nuovi motori PACCAR e consumo ridotto Al fine di garantire un minore consumo e in linea con la filosofia DAF Transport Efficiency i motori MX-11 e MX-13 di PACCAR sono stati completamente rinnovati. L’obiettivo è quello di ottenere le migliori prestazioni possibili da ogni singola goccia di carburante. Lo sviluppo di nuove catene cinematiche ha permesso la riduzione del numero di giri al minuto, garantendo così un minor consumo di carburante. Allo stesso tempo, la coppia massima dei motori PACCAR è stata aumentata garantendo un valore di 900 giri/min. Nuove opzioni di modalità ECO permettono un incremento del risparmio di carburante, riducono le emissioni e garantiscono un risparmio in termini di costi di esercizio.

INTE RNI CALORE DI CASA I colori caldi dell’abitacolo mirano a far sentire gli autisti a casa.

E LUCE SIA L’illuminazione abitacolo è stata completamente ridisegnata introducendo un’innovativa manopola di regolazione.

LF

PX-4 156cv - 172cv PX-5 184cv - 213cv

CF

MX-13 428cv - 483cv - 530cv MX-11 299cv - 341cv - 367cv 408cv - 449 cv

XF

MX-13 428cv - 483cv - 530cv MX-11 299cv - 341cv - 367cv 408cv - 449 cv

conducente con nuovi caratteri che conferiscono un aspetto più moderno e accattivante e aumentano la leggibilità. Gli interruttori configurabili dal conducente possono essere posizionati sul cruscotto in base alle proprie preferenze. Tutte le funzioni correlate alla velocità, inclusi il Predictive Cruise Control e l’Adaptive Cruise Control, sono state raggruppate sul lato destro del volante. Una targhetta di identificazione sul gradino dà il benvenuto al conducente all’interno della lussuosa cabina. #

Il nuovo design dell’abitacolo dell’ultima gamma DAF, oltre a migliorare l’estetica, offre il massimo comfort di guida. L’enorme spazio abitabile della cabina XF è rimasto invariato, le finiture sono state rinnovate: dal nuovo rivestimento all’innovativo interruttore delle luci dell’abitacolo tutto è pensato per il comfort dell’autista.

CLIMA PERFETTO L‘unità di controllo della climatizzazione altamente automatizzata assicura al conducente comfort ed efficienza. PERSONALIZZA TUTTO L’elettronica intelligente del veicolo permette di adattare la posizione dei singoli interruttori alle preferenze personali del conducente.

DIGITAL INFORMATION Il Driver Information Panel fornisce le informazioni sul veicolo necessarie al conducente; inoltre il sistema di Driver Performance Assistant offre numerosi suggerimenti per una guida economica. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

69


LANCIO

GAMME

2018

SPECIALE

Occhiolino al futuro

A

nno 2018, il pubblico conosce per la prima volta la nuova gamma Mercedes-Benz Trucks: sul mercato arriva il Nuovo Actros che rappresenta un concentrato di tecnologia e sicurezza che vuole portare il mondo dei truck nel futuro. Sul nuovo Actros l’occhio cade subito sulla principale novità che lo caratterizza: gli specchietti principali e i retrovisori grandangolari, infatti, sono sostituiti dalle MirrorCam di serie, che apportano importanti miglioramenti a livello di aerodinamica, sicurezza e maneggevolezza del veicolo. Il sistema assicura una visibilità su tutti i lati

E STE RN I ACTIVE BRAKE ASSIST 5 DI SERIE La quinta generazione del sistema è disponibile come equipaggiamento di serie; in determinate circostanze il sistema supporta il conducente intervenendo con una frenata a fondo in presenza di oggetti fissi e mobili oppure, in altre situazioni e fino a una velocità di 50 km/h, mediante una frenata parziale o a fondo nel caso in cui siano presenti pedoni in movimento e consentendo in tal modo di mitigare le conseguenze dell’incidente o di prevenire l’incidente stesso.

SIDEGUARD ASSIST Questo sistema è in grado di assistere il conducente in fase di svolta o di cambio di corsia, riconoscendo in determinate situazioni gli oggetti in movimento e fissi che si trovano nella zona di segnalazione a destra o nell’area di scodamento in curva e avvisandolo con segnali ottici e acustici in caso di pericolo.

LUCI DI MARCIA DIURNE A LED Con il loro design moderno non solo evidenziano tratti stilistici inconfondibili, ma grazie alla maggiore longevità concorrono anche a ridurre i costi di manutenzione e riparazione.

70

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

notevolmente maggiore e comprende due telecamere applicate all’esterno del veicolo e due display da 15 pollici sui montanti laterali della cabina. Non solo. Su Actros lo sviluppo del design degli interni ha dotato la stessa di un carattere spiccatamente moderno. L’intero processo di progettazione si è concentrato sulla nuova ‘user experience’ del conducente, che trova la sua migliore espressione nella nuova plancia multimediale, grazie alla quale l’Actros approda nell’era digitale. Le funzioni touch, il formato widescreen del display, i dettagli delle superfici, gli inserti e la presenza di pochi interruttori analogici

Nuovo Actros è il primo veicolo pesante a introdurre le MirrorCam. Un concentrato di tecnologia che proietta il truck in una nuova era contraddistinguono gli interni moderni e di pregio della nuova ammiraglia di Mercedes-Benz Trucks. Per quanto riguarda gli esterni, l’eliminazione dei tradizionali specchi retrovisori ha regalato all’Actros una struttura proporzionata e armoniosa. In aggiunta, la MirrorCam dal carattere dinamico e i tipici fari anteriori in tecnica a LED danno vita ad un look all’avanguardia a tutta la nuova gamma.

DIGITALE FA RIMA CON SOSTENIBILE

Alta anche l’attenzione all’ambiente. Rispetto al modello precedente, il nuovo Actros registra consumi ancora più

AERODINAMICA PERFEZIONATA Deflettore sul tetto, regolabile con ottimizzare l’aerodinamica. In combideflettori laterali. I deflettori late- nazione con il rapporto al ponte più rali ridisegnati con spoiler sul tetto lungo per il motore OM 471 e al nuovo compatibile rientrano, insieme alle Predictive Powertrain Control, queste telecamere in sostituzione dei retro- misure permettono di ridurre il convisori esterni e ai nuovi deflettori, sumo di carburante del nuovo Actros nel pacchetto di misure adottate per anche del 5%. Il deflettore sul tetto

della cabina di guida riduce nettamente il consumo di carburante per via delle sue caratteristiche aerodinamiche ottimizzate. Il deflettore è fisso ed è completato da deflettori laterali di forma concava e da un’appendice di raccordo anch’essa concava.

MIRROR CAM Il nuovo sistema che prevede telecamere digitali compatte al posto degli specchietti tradizionali, presenta notevoli vantaggi in termini di aerodinamica, dando un contributo positivo anche sui consumi di carburante con riduzione fino all’1,3%.


LA GAMMA OM 936 (da 272 CV a 326 CV) OM 470 (da 326 CV a 455 CV) L Cab OM 471 (da 421 CV a 530 CV) OM 473 (da 517 CV a 625 CV) OM 470 (da 326 CV a 455 CV) S Cab OM 471 (da 421 CV a 530 CV) OM 473 (da 517 CV a 625 CV)

bassi, con una riduzione fino al 3% in autostrada e addirittura fino al 5% nel traffico extraurbano. L’intelligente gestione del Tempomat e del cambio tramite Predictive Powertrain Control (PPC) assicura un’efficienza notevolmente superiore e, grazie al materiale cartografico più ricco, può ora essere utilizzata anche nei tratti extraurbani. Inoltre, sono impiegati nuovi

rapporti al ponte che consentono consumi più bassi. Con i suoi sistemi di assistenza alla guida, il Nuovo Actros vuole essere il veicolo più sicuro e facile da guidare di tutto il settore grazie anche all’Active Drive Assist che offre una guida parzialmente autonoma a tutte le velocità favorendo un’assistenza attiva all’autista e in determinate circostanze, controllando la

INTE RNI MIRROR CAM Al posto dei tradizionali retrovisori, il Nuovo Actros è dotato di MirrorCam, questa soluzione offre una visuale ottimale nella zona retrostante e nell’area del montante A. Grazie alla funzione di orientamento dell’immagine della telecamera, la MirrorCam garantisce una sicurezza ancora maggiore in fase di manovra, di svolta e di cambio di corsia. Inoltre, nei display presenti sui montanti sono proiettate linee distanziometriche che contribuiscono a valutare meglio gli utenti della strada lateralmente o alle proprie spalle.

MULTIMEDIA COCKPIT La plancia Multimedia interattiva è una evoluzione della plancia multimediale. Il display centrale ha una diagonale di 12,3’’ ed è ampiamente personalizzabile. Essa comprende inoltre un sistema di navigazione, sistema di riconoscimento dei segnali stradali e funzione Remote online per la gestione da smartphone delle varie funzioni del veicolo.

marcia in senso longitudinale e laterale e intervenendo automaticamente sul sistema frenante e sull’acceleratore, mantenendo allo stesso tempo il veicolo all’interno della carreggiata. Il sistema si dimostra vantaggioso sia in condizioni di traffico rallentato che durante i viaggi più lunghi e monotoni. Un truck indispensabile per un’azienda di trasporto che vuole contare su un veicolo efficiente e con un occhio particolare alla salute degli autisti e di tutti i protagonisti della strada. #

NUOVO CONCEPT DI ILLUMINAZIONE INTERNA Il nuovo concept delle luci interne assicura un’ottima illuminazione nella cabina di guida praticamente in qualsiasi situazione. Oltre alle luci per l’illuminazione completa della cabina di guida e due spot di lettura con luce bianca calda, provvede a un migliore orientamento durante la guida anche una discreta luce notturna di colore blu.

SECONDO DISPLAY Nell’area del cruscotto subito a destra del volante, è posizionato un display secondario di tipo touchscreen, per l’accesso ad una vasta gamma di funzioni.

FRENO DI STAZIONAMENTO HOLD Il nuovo freno di stazionamento elettrico con funzione HOLD combina un più altro grado di maneggevolezza con una sicurezza maggiore.

TOUCH CONTROL BUTTONS Il nuovo volante multifunzione con Touch Control Buttons aumenta il confort di lavoro e di comando.

KEYLESS START Per avviare il motore con il comodo pulsante start/stop,è sufficiente che la nuova chiave confort si trovi in cabina.

DRIVE ASSIST Il nuovo Active Drive Assist rappresenta un’estensione funzionale del sistema di mantenimento della distanza, in quanto oltre alla regolazione automatica della distanza con funzione «stop and go», ora è in grado di supportare attivamente il conducente anche nel mantenimento della traiettoria di marcia. A tale scopo viene utilizzata la tecnologia perfezionata del sistema radar e di telecamere del nuovo Active Brake Assist 5, in abbinamento al servosterzo elettrico e al sistema antisbandamento.

71


2019

SPECIALE

LANCIO

GAMME

Cambiamento

epocale

Dopo 17 anni di onoratissimo servizio, nel luglio dello scorso anno, IVECO ha mandato in pensione l’ammiraglia Stralis per lanciare la gamma IVECO WAY

“S-WAY”

per le applicazioni on-road, “X-WAY” che identifica i modelli destinati al settore construction e “T-WAY”, il fuoristrada, erede del Trakker, che verrà presentato a breve. Non mancano, naturalmente, le versioni NP a gas naturale (CNG o LNG o CLNG) ormai fulcro dell’offerta dei pesanti IVECO. È questa la gamma IVECO WAY che rappresenta, concettualmente, un cambiamento epocale per la Casa di Torino. Un cambiamento non solo perché la nuova gamma rappresenta la transizione verso la fornitura di soluzioni di trasporto

ESTE RNI UN TETTO SULLA TESTA Il tetto della nuova cabina è completamente integrato nella parte anteriore del veicolo che presenta una superficie piana, in grado di ridurre notevolmente la resistenza aerodinamica con un CX che si abbassa del 12%, pari al taglio del 4% nei consumi di carburante.

CARATTERE La calandra, completamente ridisegnata, con angoli arrotondati e alette laterali, conferisce all’S-WAY un’immagine più dinamica, più moderna, più muscolare e più grintosa.

TUTT’UNO Sono stati eliminati i gradini per l’accesso al parabrezza, con un solo scalino a scomparsa integrato completamente con la calandra.

72

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

integrate e caratterizzate da una sostenibilità economica e ambientale, in cui i servizi progettati attorno al prodotto acquistano un’importanza quasi superiore al prodotto stesso, ma anche perché i nuovi veicoli, sono qualcosa di assolutamente inedito. Pur mantenendo alcuni elementi dello Stralis, come la struttura del corpo cruscotto, le motorizzazioni, la driveline e lo chassis, naturalmente con i relativi miglioramenti introdotti nelle generazioni precedenti, la Gamma IVECO WAY presenta una nuova cabina, ridisegnata interamente intorno all’autista, per garantire condizioni di lavoro e

TUNING Un brand più forte Con l’avvento dell’S-WAY, IVECO ha rinforzato decisamente la propria identità di brand ed ha ripreso posto nel cuore e nell’immaginario dei padroncini, dopo un lungo periodo nel quale la Casa torinese si era concentrata sulle grandi flotte, diminuendo l’attenzione sul “retail” che, oggi, invece sta riprendendo quota. La riprova di questo sta nel grande numero di S-WAY decorati da allestitori esterni e l’incredibile successo delle linee di accessori in acciaio realizzate da alcune aziende specializzate, per esempio la ACITOINOX di Salerno. di vivibilità decisamente migliori, con un ambiente più spazioso, una nuova e migliorata ergonomia di guida e un layout studiato per unire funzionalità e comfort.

IL DESIGN DELLA CABINA AERODINAMICA Gli spoiler laterali e le minigonne presentano un prolungamento in gomma che riduce la distanza tra la fine della cabina e l’inizio del semirimorchio.

AVANTI! Le porte, completamente riprogettate, sono state allungate e arrivano ora al secondo gradino; eliminato anche il montante intermedio del finestrino e ridisegnati gli specchi retrovisori.

SGUARDO SOTTILE I nuovi gruppi ottici, a led e decisamente più sottili contribuiscono all’immagine importante del veicolo.


UN’IMMAGINE DECISAMENTE NUOVA

CONNETTIVITÀ AL MASSIMO

L’aspetto è nuovo, più dinamico, più moderno, più muscolare, più grintoso, più aggressivo. L’estetica, comunque, non è da valutare soltanto come fine a se stessa, ma anche con lo scopo di migliorarne notevolmente l’aerodinamica, con un CX più basso del 12% che si traduce nel taglio del 4% nei consumi di carburante. Il frontale è ora piano e regolare, con l’eliminazione dei gradini al di sotto della calandra, sostituiti da uno scalino a scomparsa. Per il resto i deflettori, di forma diversa, sono stati spostati accanto ai fari, più sottili e a led; è stata ridisegnata la parete laterale, la forma degli specchi e la curva del tetto, che dice addio alla linea

La gamma IVECO WAY è anche un camion connesso al 100%, grazie al Connectivity Box che, integrato nel veicolo è un potente strumento per la connettività e un vero elemento di svolta. La Connectivity Box permette la raccolta, l’elaborazione e lo scambio di dati in tempo reale con un funzionamento basato su una piattaforma sviluppata in collaborazione con Microsoft, che include funzioni di memorizzazione e gestione sicura dei dati, oltre che numerosi servizi a valore aggiunto. Proprietari e autisti sono sempre connessi al veicolo tramite il proprio dispositivo mobile o PC, mediante l’intuitivo portale MyIVECO, disponibile anche in versione App. La connettività della Gamma IVECO WAY viene sfruttata anche per semplificare la vita dell’autista grazie ai sistemi avanzati di assistenza alla guida e alle funzioni per migliorare lo stile di guida, in combinazione con servizi sviluppati per rendere il lavoro più facile e meno faticoso, accessibili tramite l’intuitiva App MyIVECO EASY Way.

GREEN I motori Diesel e a gas naturale Le motorizzazioni della gamma IVECO WAY restano i validi e affidabili Cursor a gasolio, sei cilindri, geometria variabile e classificazione Euro 6 nelle versioni “9”, “11” e “13”. Nelle versioni Diesel motori da 330, 360 e 400 Cv (Cursor 9); 420, 460 e 480 Cv (Cursor11) 510 e 570 Cv (Cursor 13). Per la versione NP, a gas naturale (CNG, LNG O CLNG) i motori sono il Cursor 9 da 400 Cv e il Cursor 13 da 460.

INTE RNI

DISEGNATO INTORNO ALL’UOMO IN STIVA Grazie alla nuova forma del tetto e all’innalzamento della cabina, aumenta del 20% la cubatura complessiva degli spazi di stivaggio.

spiovente dello Stralis. Le porte sono state allungate e arrivano al secondo gradino, mentre sia gli spoiler laterali che le minigonne presentano un prolungamento in gomma che riduce la distanza tra la fine della cabina e l’inizio del semirimorchio. Il nuovo design naturalmente tiene conto anche della sicurezza dell’autista attraverso una struttura rinforzata e il significativo ampliamento della visibilità da qualunque punto e in qualsiasi condizione. #

USCITA DI SICUREZZA La botola sul tetto è più ampia del 20%, fa più luce e non deve più ospitare il condizionatore da parcheggio, ora integrato e comandabile dai comandi dell’impianto di climatizzazione.

BUONA NOTTE Il lettino è perfettamente simmetrico e consente di poter dormire da entrambi i lati; le mensole di servizio e le luci si trovano sia a destra che a sinistra.

OK LA POSIZIONE È GIUSTA La seduta del sedile di guida è maggiorata, grazie al posizionamento più basso della base, mentre è aumentata la corsa, per favorire anche gli autisti più alti.

SEGRETÈ Il posizionamento piu alto della cabina ha creato uno spazio sotto il blocco centrale della plancia, dove trova posto un cassetto.

ALLA CONSOLE! Il posto di guida è stato reso più comodo togliendo la chiave di accensione dalla colonna dello sterzo e tagliando in orizzontale la parte bassa del volante. La consolle centrale è stata ridisegnata e ospita un touch screen da 7 pollici con cui interfacciarsi al nuovo sistema di infotainment. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

73


LANCIO

GAMME

2019

SPECIALE

Un nuovo gigante in strada

Q

Ford Trucks è arrivato in Italia alla fine del 2019 attraverso la commercializzazione del trattore F-Max, vincitore del Truck of the Year 2019

uello di Ford Trucks è il debutto in società più recente e porta a otto il numero delle “sorelle” del mondo truck. Dopo Russia, Africa e Medio Oriente, la casa costruttrice è arrivata in Europa passando prima da Paesi baltici, Spagna e Portogallo e raggiungendo l’Italia con l’intento di rafforzare la sua presenza nel continente. Le vendite sarebbero dovute iniziare a marzo ma l’esplosione del Covid-19 ha rallentato la penetrazione del mercato a cui la casa dall’Ovale Blu auspicava. Ciò che è certo è che al momento, in Italia, sarà commercializzato solo il trattore F-Max, vincitore del Truck of the Year 2019, attraverso la società Ford Trucks Italia, che commercializzerà anche gli altri mezzi pesanti Ford. Ipotizzando un orizzonte temporale da qui a 3 anni, l’obiettivo in Italia è quello di giungere ad una quota di mercato che oscilli tra il 5 e il 6%.

UN TITANO DELLA STRADA

F-Max è caratterizzato da una cabina larga 2,5 metri con dotazioni tecnologiche all’avanguardia e realizzata con il contributo di diverse aziende italiane. FMax è dotato del sistema ConnectTruck che offre molteplici vantaggi, tra i quali la possibilità di monitorare il veicolo da remoto utilizzando un apposito software per la diagnostica; una speciale mappa topografica consente a F-Max di analizzare le condizioni stradali e muoversi a velocità ottimali riducendo il consumo di carburante fino al 4%. Numerosi i sistemi di assistenza alla guida: Adaptive Cruise Control che permette di controllare la velocità di crociera, Predictive Cruise Control con scelte di velocità ottimali, la frenata d’emergenza garantita dall’Advanced Emergency Brake System, Hill Launch Assist che supporta la stabilità del veicolo in salita o in discesa,

Lane Departure Warning che avvisa l’autista se il veicolo abbandona la propria corsia di percorrenza, Adjustable Speed Limiter Device, un vero e proprio limitatore di velocità che si adatta ai limiti di velocità delle strade ed Electronic Stability Control in grado di garantire la stabilità del veicolo anche in condizioni stradali e climatiche avverse. Il cockpit ergonomico di ultima generazione offre un facile accesso a tutti i sistemi di controllo. Le informazioni che riguardano il veicolo, come ad esempio la pressione degli pneumatici o lo stato della temperatura, sono visualizzate su un display cluster a colori da 8 pollici. Gli interruttori posizionati sul volante permettono al guidatore di navigare tra i diversi cluster screen.

PRESTAZIONI GARANTITE

Dotato del nuovissimo motore Ford ECOTORQ da 500 CV e di un nuovo cambio realizzato in Turchia con un investimento milionario, F-Max è stato pensato per garantire massime prestazioni e minimo consumo di carburante in qualsiasi condizione stradale. Grazie alla sua aerodinamica, al motore ECOTORQ e all’integrazione dei sistemi tecnologici, il gigante di Ford Trucks garantisce riduzioni nel consumo di carburante che arrivano al 6% rispetto ai modelli precedenti. Indubbiamente un leader dell’innovazione e della qualità.#

E STE RN I L’ambiente interno della cabina è essenziale e funzionale con una zona notte caratterizzata un ampio vano sotto il letto e da tanti scomparti nella zona alta. Per quanto riguarda l’area di guida, il cruscotto ergonomico, che contiene funzioni quali la radio, l’A/C, le modalità del cambio automatico, l’ESP, il sistema Smart di gestione della frenata e i comandi del riscaldamento della cabina, è facilmente raggiungibile e fornisce una sicurezza in più durante la guida.

INTE RNI Con la sua nuova cabina larga 2,5 metri, i fari, i gradini, i vani portaoggetti, ogni dettaglio dell’F-Max è attentamente studiato per garantire il massimo comfort per il conducente. I pannelli di controllo e i sistemi di assistenza alla guida sono posizionati per un facile accesso.

74

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020



LANCIO

GAMME

2020

SPECIALE

L’anno del Leone

P

er gli amanti della cabala ci sarà da giocare molto su questi numeri. Sta di fatto che MAN Truck & Bus ha scelto il 20 febbraio 2020 per lanciare, dopo 20 anni, il rinnovo totale della propria gamma di veicoli pesanti, in un anno di certo non favorevole a causa della tremenda crisi pandemica che ci ha colpito, ma che sarà sicuramente segnato dal ruggito del Leone. Un progetto che, seppur ha visto la luce quest’anno,

Lo straordinario risultato del lavoro di progettazione degli ingegneri di casa MAN è quello di essere riusciti a dare la sensazione di un design nuovo e moderno, pur mantenendo l’impronta stilistica tipica del Costruttore tedesco. Quindi, senza distaccarsi dallo stile tradizionale MAN che trasmette solidità e pulizia delle linee, la Casa di Monaco ha regalato al mercato un truck moderno, efficiente ed affidabile, soprattutto nella gestione dei flussi d’aria e nell’aerodinamicità complessiva.

FINESTRATURA Eliminato il finestrino nella parte laterale e ridotto l’altezza del parabrezza per una migliore gestione termica all’interno, ma con la massima visibilità verso l’esterno. AERODINAMICA È migliorata grazie ad alcuni elementi quali i deflettori Aircurtel, struttura delle coppe degli specchi laterali, deviatori di flusso sugli angoli e che proseguono anche lungo i portelloni, i nuovi spoiler reclinabili verso l’interno e prolungati fino alla sommità della cabina. FARI LED Sono un elemento che caratterizza moltissimo l’aspetto del veicolo. Sono in grado di fornire una illuminazione frontale più ampia e intensa. La parte inferiore funge da luce diurna a led ed è sempre accesa, trasformandosi anche in indicatore di direzione. CALANDRA Maggiore imponenza con particolare attenzione alle luci e ai flussi d’aria.

76

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

è partito nel 2015 con i primi test e indagini di mercato. I nuovi veicoli della Casa di Monaco di Baviera sono il frutto di una EVOLUZIONE e di una RIVOLUZIONE. Un’evoluzione del design esterno che non si distacca eccessivamente dal family feeling del marchio e da una sobrietà delle linee che ne ha sempre contraddistinto l’immagine. Allo stesso tempo è stata messa in atto una rivoluzione per quanto riguarda l’interno della cabina, progettata interamente

La New MAN Truck Generation arriva dopo 20 anni dall’ultimo lancio. 20-02-2020 è la data della presentazione mondiale

intorno all’autista, guardando le esigenze e il confort del conducente professionale di oggi e di domani. Sembrerebbero frasi fatte e slogan pubblicitari ma, in questo caso è realmente così e in queste pagine ve lo dimostreremo.

A BORDO COME A CASA

Spazi ed eleganza la fanno da padrona all’interno della cabina del nuovo MAN. Muoversi tra area guida, area

E STE RN I SPECCHI RETROVISORI Volutamente non “mirror screen” in quanto questa tecnologia oggi secondo MAN non è ancora affidabile al 100%, sono stati ridotti in larghezza e posizionati più verso la parte posteriore del veicolo per eliminare l’angolo morto.

AREA LATERALE Novità assoluta sono gli indicatori di direzione con inserito all’interno il logo MAN. I nuovi profili del copriruota, poi, includono anche i sensori radar che controllano tutta la parte laterale del veicolo.

AREA INFERIORE Include il nuovo gradino frontale realizzato in materiale antiscivolo e integra le luci fendinebbia incastonate in uno spazio con fondo scuro. I fendinebbia fungono anche da luci di svolta e ampliano moltissimo l’angolo di illuminazione frontale e laterale. Il tutto caratterizza moltissimo il design generale del nuovo MAN.


REDDITIVITÀ E SOSTENIBILITÀ La sostenibilità economica e ambientale è il punto fermo della nuova gamma MAN. Una gamma che ha il suo fulcro in una catena con motori Euro 6D caratterizzati dall’evoluto sistema di iniezione e dal nuovo sistema EGR+SCR unito dall’innovativo utilizzo di un olio motore a bassa viscosità. Completa il tutto l’EFFICIENT CRUISE, un avanzatissimo sistema di guida predittiva in grado di leggere ed aggiornare in tempo reale tutte le mappe e integrarle con la marcia del veicolo

passeggero e area notte è estremamente agevole e in totale comodità, sia per le altezze in cabina (la versione GX arriva a una quota di 2,10 mt) che per la creazione di uno spazio di oltre un metro quadro completamente libero da ogni ostacolo. La zona di riposo, inoltre, è davvero rivoluzionaria, realizzata con materiali di pregio e soluzioni di elevato confort che la rendono assai accogliente. Oltre al materasso multizona posizionato su doghe di legno (e come optional con la parte della testa sollevabile in cinque posizioni), la zona è completata con

ADAS e RADAR Gli assistenti alla guida più evoluti sono stati sviluppati e integrati già sulla gamma precedente, ma qui vengono ancora di più implementati anche dal sistema di radar che permettono di individuare gli ostacoli nei punti morti dei veicoli, segnalandoli tramite una luce led sul montante del parabrezza. Gli ADAS montati a bordo permettono una guida semi-autonoma in totale sicurezza e donando il massimo confort al conducente.

LA GAMMA

TGX

D38 640cv – 580cv – 540cv D26 510cv – 470cv - 430cv D15 400cv - 360cv - 330cv

TGS

D26 510cv – 470cv - 430cv D15 400cv - 360cv - 330cv

TGM D08 6c 320cv - 290cv - 250cv TGL

prese 230 volt, usb, illuminazioni notturne e via dicendo, ma soprattutto con il rivoluzionario telecomando multifunzione (3,5’’) che permette di controllare la quasi totalità delle funzioni del veicolo, dal clima ai finestrini, dalle luci all’infotaiment fino al blocco delle portiere. #

INTE RNI CRUSCOTTO Progettato su due livelli con la parte di destra leggermente rivolta verso l’autista. Il livello inferiore integra, oltre al volante multifunzione, tutta l’area della pulsantiera, del climatizzatore (con integrato anche il clima da fermo) e, come vedremo, lo SmartSelect, la parte superiore è dedicata ai due display digitali. LED MONTANTI Questo innovativo led segnala al conducente che sta per effettuare una manovra (per esempio cambio di corsia) l’eventuale presenza di un ostacolo nella zona occupata. DISPLAY DIGITALE 12,3 pollici è la dimensione di questo straordinario strumento combinato a colori che offre tutte le informazioni necessarie a chi utilizza un veicolo così evoluto come il nuovo MAN. Tramite i pulsanti sul volante si possono “aprire” sul digital cockpit le finestre di controllo degli ADAS e di tutte le informazioni relative alla marcia. L’integrazione tra il MAN Digital Cockpit e il veicolo è ora totale.

D08 6c 250cv D08 4c 220cv - 190cv - 160cv

MAN MEDIA SYSTEM Alla destra del Digital Cockpit si trova l’altro display digitale, dedicato alla gestione di tutto l’infotaiment (in due versioni da 7,5’’ o 12,3’’). Il sistema, che integra anche il Rio Box, può essere controllato oltre che dallo SmartSelect, anche dal controllo vocale o dalle Applicazioni dedicate per smartphone.

Il cuore della rivoluzione della nuova gamma MAN sta all’interno della cabina dove, oltre ad aver disegnato ogni “ambiente” di essa letteralmente intorno all’autista sono stati implementati dispositivi e soluzioni davvero innovative come il MAN SmartSelect o la totale digitalizzazione della plancia che rende il cruscotto un vero e proprio computer personalizzabile dall’utente.

CAMBIO E FRENO A MANO Tutto è stato spostato sul cruscotto e sul volante, liberando completamente lo spazio di passaggio tra l’area autista e quella del passeggero. 1 metro quadro totalmente libero. Il freno a mano infatti è stato spostato sul cruscotto, mentre la leva del cambio è stata posizionata sul piantone del volante con un innovativo ed intuitivo sistema di selezione.

MAN SMARTSELECT Questo strumento, che comanda tutta la parte digitale del veicolo, ha elevato enormemente il livello di tecnologia del nuovo MAN. È dotato di due ghiere di controllo e un touch pad superiore per poter scrivere letteralmente con i polpastrelli delle mani. Completa questo innovativo strumento il poggia palmo reclinabile che permette di prendere una posizione assolutamente comoda per il controllo dei comandi, pur tenendo lo sguardo fisso sulla strada.

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

77


LANCIO

GAMME

2020

SPECIALE

Poker di trucks

A

dire il vero il percorso di rinnovo delle gamme di Volvo Trucks cominicia nel 2013 con l’avvio di un family feeling che, partendo da FL e FE, ha portato al lancio di quest’anno della nuova gamma FH, FH16, FM e FMX che rappresenta circa i due terzi dei veicoli venduti dal Costruttore svedese. Quattro modelli, quindi, pensati per le principali applicazioni del trasporto. Quattro veicoli premium che costituiscono la punta di diamante della gamma Volvo Trucks, interamente progettata intorno a chi la utilizza ogni giorno, l’autista.

Il nuovo, grintoso aspetto degli esterni è caratterizzato dagli inconfondibili fari a forma di V, ora spostati verso l’esterno per armonizzarsi con la caratteristica linea delle portiere della cabina. Anche gli indicatori di direzione sono stati spostati sulla portiera: tutto questo conferisce al veicolo una migliore aerodinamica e un aspetto più determinato. Il pannello del tergicristallo è più pulito e sottile, mentre l’Iron Mark più grande rende i nuovi veicoli facilmente riconoscibile anche a distanza.

Il miglioramento dell’ambiente di lavoro dell’autista, ovvero il camion, quindi, è stato il focus dello sviluppo della nuova gamma Volvo, ma questo senza tralasciare i must del marchio e che sono sostanzialmente sicurezza e produttività. Il risultato lo abbiamo visto durante lo spettacolare lancio di inizio anno dove Roger Alm, presidente di Volvo Trucks, è apparso in cima a una vera e propria “torre” costituita dai quattro nuovi veicoli che evidenziano significative differenze rispetto al passato, dentro e fuori la cabina. Un’evoluzione che si nota in modo particolare nelle gamme FM e FMX le cui

Quattro nuovi veicoli in un solo colpo. La storica gamma del Costruttore svedese si rinnova così, puntando tutto su chi la guida, i conducenti professionali cabine ora sono molto simili ai fratelli maggiori FH e FH16 che avevano già subito profondi restyling negli anni passati. In più, per queste due gamme, sono state introdotte la cabina corta ribassata e la cabina doppia. Insomma, più spazio, più dotazioni interne e più confort di guida e di vita a bordo.

I FOCUS

Partiamo dall’area del conducente che ha introdotto importanti modifiche ed evoluzioni per tutta la gamma. Totalmente nuovo il cockpit dal punto di vista di rivestimenti, elettronica e interfaccia utente

E STE RN I LA SICUREZZA DEL LED Il disegno del gruppo fari è quello tipico del marchio, ma gli è stato accentuato il “carattere”, oltre ad aver introdotto i fari Full Led e gli abbaglianti adattivi che disattivano automaticamente sezioni specifiche dell’abbagliante a LED quando il veicolo incontra traffico proveniente in senso opposto o un altro veicolo da dietro.

MARCHIO DI FABBRICA Ingrandito e reso più accattivante il logo del Costruttore, come richiesto da molti Clienti. GRIGLIA La griglia della calandra è verniciata in fabbrica in abbinamento al colore del veicolo, mentre per FH16 è prevista una griglia unica e dedicata.

78

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

ACCESSO Per FM e FMX un nuovo sistema di accesso in cabina a due gradini.


LA GAMMA che è stata studiata per facilitare la visione d’insieme e gestire le diverse funzioni creando meno stress e distrazioni. Il quadro strumenti è quindi costituito fondamentalmente da due display: uno completamente digitale, con uno schermo da 12 pollici, esattamente di fronte allo sguardo del conducente e che gli consente di scegliere facilmente le informazioni di guida necessarie in qualsiasi momento. In pratica le “viste” dello schermo possono essere personalizzate di volta in volta secondo

ciò che serve all’autista. Il secondo display, da 9 pollici, è laterale ed è destinato a infotainment, navigazione, informazioni sul trasporto e monitoraggio tramite telecamera. Le funzioni possono essere comandate tramite i pulsanti al volante, il controllo vocale o tramite il touchscreen e il pannello di controllo del display. All’esterno, poi, molti degli interventi fatti, oltre a introdurre nuove soluzioni (come potete vedere nello spazio in queste pagine, n.d.r.), hanno ulteriormente

10 (E LODE) PER I-SAVE Il rivoluzionario sistema introdotto da Volvo Trucks che rende i motori del Costruttore svedese tra i più performanti sul mercato, oggi viene lanciato in una versione ancora più efficiente, portando la riduzione di consumo di carburante e di conseguenza di emissioni di CO2 al 10%. Con il lancio del Volvo FH di prima generazione con I-Save nel 2019, Volvo Trucks ha dimostrato che questa soluzione potrebbe ridurre il costo del carburante, diesel e AdBlue, fino al sette percento. Con la nuova generazione del Volvo FH con I-Save, gli sviluppatori di prodotti Volvo Trucks hanno ridotto ulteriormente il consumo di carburante, attraverso aggiornamenti software basati sull’analisi dei dati dell’utente, l’equilibrio tra consumo di carburante e guidabilità.

INTE RNI MULTIFUNZIONALE Controllo degli strumenti tramite volante multifunzionale e comando vocale. MONITOR O COMPUTER? Monitor 12’ con strumenti digitali e fino a 4 videate predefinite di informazioni.

Tutto è partito da qui, ovvero dal far sentire a casa coloro che per ore, giorni o settimane si trovano a bordo di un veicolo. In particolar modo su Volvo FH e FH16, particolarmente rivolti a chi fa lungo raggio e viaggi internazionali. La postazione di guida è stata riprogettata in funzione del lavoro e del viaggio dell’autista ma, non meno importante è la zona notte dove sono stati introdotti dei nuovi

FH16 D16 550cv - 650cv - 750cv FH

D13 420cv (anche LNG) - 460cv (anche LNG) - 500cv - 540cv

FM

D11 330cv - 380cv - 430cv - 460cv D13 420cv (anche LNG) - 460cv (anche LNG) - 500cv

FMX

D11 330cv - 380cv - 430cv - 460cv D13 420cv - 460cv - 500cv - 540cv

migliorato l’aerodinamica del veicolo, a partire dai montanti fino ai nuovi specchietti retrovisori. A tal proposito va sottolineato il fatto che Volvo Trucks al momento ha deciso di non introdurre i cosiddetti mirror cam, ma ha voluto integrare gli specchi tradizionali con alcune videocamere (fino a otto) che danno una visuale pressoché globale del veicolo. Una scelta legata, secondo gli ingegneri di Göteborg, alla ancora non perfetta e affidabile tecnologia dei mirror cam.#

materassi che, oltre ad essere ergonomici hanno la possibilità di estendersi in larghezza di ulteriori 40 cm durante l’uso della cabina a veicolo fermo. Il lay-out complessivo della cabina è stato comunque modificato, in modo da rendere estremamente confortevole ogni momento di vita a bordo, così come il passaggio dal sedile del conducente a quello del passeggero o verso la zona notte.

SE NON NE BASTA UNO C’È ANCHE IL SECONDO Monitor 9’ (opzionale) touch screen facilmente raggiungibile, per tutte le attività di infotaiment.

PRATICITÀ PRIMA DI TUTTO I principali comandi sono riportati anche sul pannello di controllo in modo funzionale e pratico.

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

79


Dopo la lunga pausa estiva Radio Trasportare Oggi

TRASPORTARE OGGI

ON AIR

Pronti per l’autunno

I

l 10 settembre i conduttori della prima radio del trasporto, Luca Barassi e Ferruccio Venturoli, erano puntualmente in studio per la prima puntata settembrina della trasmissione. Un appuntamento ormai fisso – ogni Giovedì a partire dalle ore 18 – per parlare di trasporto commerciale, mobilità e logistica. L a prima puntata ha visto protagoniste le gamme di veicoli industriali che quest’anno completano un ciclo di rinnovo da parte di tutte le Case e per questo, ospite in studio, c’era Claudio Sivilotti, product manager di Volvo Trucks Italia. Lo stesso giorno si è svolta anche la terza tappa del Sustainable Tour, questa volta finalmente in presenza a Pescara,

PO

DC

T AS

Tutte le puntate possono essere ascoltate tramite podcast sui principali circuiti:

LE EMITTENTI

è ritornata in onda tutti i giovedì e sulle principali piattaforme podcast. Ecco il

programma di ottobre

DOVE TROVARCI IN ONDA

ABRUZZO Radio Centrale BASILICATA Radio Potenza Centrale CALABRIA Jonica Radio CAMPANIA Radio CRC Targato Italia,

Radio Bussola 24

EMILIA ROMAGNA Radio Centrale, Radio Bologna 1 LAZIO: RCF Radio Città Futura

da cui era reduce proprio Luca Barassi che però ha fatto il punto sull’evento nella puntata del 17 settembre insieme a Mosè Renzi, Direttore Generale dell’Interporto. È ripresa poi la rubrica dedicata alla sostenibilità e connettività realizzata da Mercedes-Benz Trucks Italia con Giuseppe Crognale che ci ha parlati di digital cockpit. Nella stessa giornata è stato intervistato anche Igino Schiavi di Giti Tire per approfondire il mondo degli pneumatici.

E A OTTOBRE?

Cosa ci aspetta questo mese in onda sul network e sui podcast più diffusi? Tanti argomenti e tanti ospiti come sempre: si parlerà di aftermarket il 1 ottobre con

Cercate

TRASPORTARE OGGI 80

TRASPORTARE OGGI  ottobre 2020

Le puntate di settembre e ottobre sono andate in onda in collaborazione con:

Radio Lombardia Radio Dora, Radio Frejus PUGLIA Radio Popizz SICILIA Radio Amore, Radio One TOSCANA Radio Emme UMBRIA Radio Galileo VENETO Radio Cortina, Radio Stella FM LOMBARDIA PIEMONTE

Gianluca Annunziata di Alltrucks, poi l’ormai ospite fisso Claudio Fraconti di FAI Milano la settimana successiva per parlare di formazione, di cui si parlerà anche con IVECO il 15 ottobre. Poi sarà la volta di Ismaele Iaconi di Lamberet e Alessio Sitran di VDO con cui approfondiremo il pacchetto mobilità voluto dalla Comunità europea. Insomma, un autunno ricchissimo e che ci terrà compagnia sulle onde radiofoniche di tutta Italia. Potete trovare la vostra emittente preferita nel riquadro di questa pagina. Sul prossimo numero vi aggiorneremo sui programmi di novembre, ma ricordatevi che potete mandare sempre un whatsapp vocale per intervenire in trasmissione al numero 347.5499581. #STAYTUNED.


SALONE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.