COP
IA
LA RIVISTA DEGLI AUTOTRASPORTATORI
ERTA D OFF A
224 ANNO 24
febbraio/marzo 2021
2021: ODISSEA NEL MONDO DEI TRUCK
Intervista a Massimiliano Calcinai Ford Trucks Italia
TEST DRIVE
MAN TGX Mercedes-Benz VITO
2020 Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% - LO/MI
PANORAMICA DI UN ANNUS HORRIBILIS
LA LOGISTICA DEL VACCINO - ORACLE E IL CLOUD BLOCKCHAIN: GARANZIA PER LA FILIERA - EVENTI LOGISTICI
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SOMMARIO PG.
46
n. 224
febbraio/marzo 2021 www.trasportale.it
PORTER PRIMA E PORTER ORA Arriva il city truck
ATTUALITÀ E OPINIONI 4 EDITORIALE di Luca Barassi Il punto di vista del Direttore
SIAMO
SOCIAL
8 DALLA STRADA
11
In breve le notizie più importanti del settore e dalle aziende
PORTO FRANCO
di Franco Fenoglio 50 anni di esperienza a disposizione del settore
13 IL BOLLETTINO
DELL’AUTOCARRO di Alessio Sitran Aftermarket e dintorni
16
IL DORSALE
di Gian Paolo Pinton Opinioni e analisi sulla nostra società e sulla politica
19 NON SOLO TIR TRASPORTARE OGGI è presente su tutti i canali web e social network
Seguici e metti un like!
di Alessanfro Musumeci Tutto ciò che non è veicolo industriale
20 ON THE ROAD
Dagli Stati Uniti le notizie più curiose di un mercato fuori dai nostri standard
LO SCATTO 6 L’INTRUSO
DURHAM REGIONAL FOREST, CANADA
CI TROVI SU
www.trasportale.it
MERCATO 22 COSA CI HA LASCIATO IL 2020?
Il punto su un anno da dimenticare. Ripercorriamone i momenti clou
LE GRANDI INTERVISTE 30 FORD TRUCKS È PRONTA
Massimiliano Calcinai ci spiega la strategia dell’ottava sorella in Italia
EVENTI 34 TRUCK E VAN OF THE YEAR Come funzionano i premi più ambiti del settore e chi sono i vincitori per il 2021
54 E LE FIERE CHE FINE HANNO FATTO?
Tra rinvii e cancellazioni ecco il nuovo calendario fieristico del settore
58 EvenT PARTE CON
LA NUOVA STAGIONE
Trasmissioni TV, webinar ed eventi in presenza per il programma del brand dedicato agli eventi nel mondo del trasporto
RUOTE INDUSTRIALI 40 IL NUOVO MAN TGX
A bordo della “New Truck Generation”. Impossibile non innamorarsi
RUOTE COMMERCIALI 44 VITO IN STRADA
Ecco il Test Drive tra le strade di Roma della nuova furgonetta della Stella
46 PIAGGIO PRESENTA IL NUOVO PORTER
Si chiama NP6 e segna il cambiamento della mobilità commerciale
SOMMARIO n. 224 febbraio/marzo 2021 RUOTE VINTAGE 50 UN VANTO
Un programma ideato e condotto da Luca Barassi e Ferruccio Venturoli
PER GENERAL MOTORS
Si chiamava Futurlainer: solo dodici esemplari tra il 1940 e il 1956
PROFESSIONE CAMIONISTA 66 INDIA Un signore in TATA
RUOTE ECOLOGICHE 64 SCANIA E STEF
La Radio degli Autotrasportatori può essere ascoltata
ogni Giovedì, tra le ore 17 e le ore 19
Un binomio di trasporto sostenibile
sulle seguenti emittenti nazionali:
RUOTE FUORI STRADA 60 LO SPUNTO È IN ONDA Il trasporto diventa LIVE con la nuova trasmissione di Trasportare Oggi
TOSCANA
PIEMONTE
■■ Radio Dora
h. 18,00-19,00 (FM 88.0)
■■ Radio Frejus
h. 18,00-19,00 (FM 87.6)
LOMBARDIA
62 RIPARTE ON AIR
■■ Radio Lombardia
La radio degli autotrasportatore avvia la sua quarta stagione con tanti ospiti e novità
70 L’ASSISTENZA CHE CONTA Parliamo di Hidrosystem che ha ideato un sistema di assistenza sul territorio eccellente
h. 18,00-19,00 (FM 94.6-100.2-100.3)
VENETO
■■ Radio Stella Vicenza
Cosa vuole dire trasportare il farmaco e in particolare il vaccino
IN COPERTINA Ford Trucks è sbarcata in Italia a Dicembre 2019. L’anno del Covid è servito per mettere a punto rete e strategie. Ce ne parla in una intervista esclusiva Massimiliano Calcinai, CEO dell’azienda importatrice in Italia.
h. 17,25-18,25 (FM 89.4)
PUGLIA
LAZIO
■■ Radio Salentuosi
h. 18,00-19,00 (FM 97,5) ■■ Simply Radio - h. 18,0019,00 (FM 99.2-95.3-96.697.8-99.8)
■■ Radio System
UMBRIA
■■ Jonica Radio - h. 18,00-19,00
■■ Radio Spazio Blu -
EMILIA ROMAGNA
■■ Radio CRC
h. 18,05-19,05 (FM 90.5-93.5-94.4-95.697.4-100.6-105.6)
CAMPANIA
h. 18,00-19,00 (FM 100.5) ■■ Radio Bussola h. 18,00-19,00 (FM 88.5-93.3-99.7-106.5)
h. 18,00-19,00
h. 20,00-20,20 (FM 94,1-101,3-103,2)
CALABRIA
(FM 90.2-93.9-103.0-106.4)
BASILICATA
■■ Radio Potenza Centrale
h. 18,00-19,00 (FM 87.8-90.596.3-96.3-99.3-103.6)
SICILIA
■■ Radio Amore - h. 18,00-19,00
(FM 87.5-88.3-95.5-04.9 -106.7)
■■ Radio One
h. 18,00-19,00 (FM 93.3)
La rivista degli Autotrasportatori n. 224 febbraio/marzo 2021 DIRETTORE RESPONSABILE
Luca Barassi luca.barassi@trasportale.it COORDINATRICE EDITORIALE
Valeria Di Rosa - valeria.dirosa@trasportale.it
CASA EDITRICE
Transpoedit S.r.l. SEDE LEGALE
Viale Monza, 40 20123 Milano P. IVA: 07634360965 DIREZIONE E REDAZIONE
VICEDIRETTORE
Via Voghera, 11 - 20144 Milano redazione@trasportale.it
HANNO COLLABORATO
Responsabile: Ferruccio Venturoli Via Acciaioli, 7 - 00187 Roma
Ferruccio Venturoli ferruccio.venturoli@trasportale.it LOGISTICA OGGI Parte con questo numero il progetto editoriale dedicato alla logistica e all’aftermarket, coordinato da Giorgio Vizioli.
■■ Radio Centrale
h. 18,00-18,30 (FM 96.8-100.4-100.5)
■■ Radio Galileo
h. 18,30-19,30 (FM 94.3-99.3-102.2) ■■ Radio Bologna 1 unica h. 19,00 (FM 89.1)
ABRUZZO
■■ Radio Emme
h. 18,00-19,00 (FM 87.5-88.891.5-95.0-97.2-97.3-97.4) ■■ Radio Cortina h. 18,00-19,30 (FM 93.7-95.598.4-102.0-103.8) ■■ Radio Centrale
72 LEGALOGISTICA
Prodotto e registrato presso gli studi di AREA AG (Roma)
Alessandro Bassi, Claudia Berardinello, Franco Fenoglio, Luca Gaier, Paolo Moroni, Alessandro Musumeci, Gian Paolo Pinton, Alessandro Rigatto, Alessio Sitran, Andrea Trapani, Rosella Trombetta, Giorgio Vizioli, Paolo Volta GRAFICA E IMPAGINAZIONE
il bozzetto di patrizia cella FOTOLITO E STAMPA
Unigrafica - Gorgonzola (Mi)
REDAZIONE DI ROMA
Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997 Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, La informiamo che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Transpoedit Srl per inviarle la presente pubblicazione. I dati raccolti saranno trattati con l’uso di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, V.le Monza 40. È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.
Trasportare Oggi in Europa fa parte di: Di questo numero sono state tirate: 14.700 copie
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editoriale
I soliti ignoti
di Luca
Barassi
Chi disprezza compra.
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TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2021
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i sono rotto! Sì, lo so… è un po’ anticonformista e forse anche non troppo ortodosso cominciare un editoriale di un primario (e qui ce la tiriamo un po’) giornale di settore con questo tono. Mi sono comunque trattenuto sul finire la frase… Però è così. Siamo di fronte all’ennesima, vergognosa e insopportabile situazione di totale non considerazione della nostra categoria. Gli “eroi del Covid” ci hanno chiamato. Sì, forse per qualche settimana autisti e operatori logistici sono stati considerati tali, ma ben presto il “camion” è tornato ad essere il “diavolo delle strade” o, ben che vada, il settore è tornato nell’oblio dell’opinione pubblica e, cosa ben più grave, del sistema economico, decisionale e governativo. Sono tanti, ovviamente, gli esempi che potremmo fare per lanciare questo ennesimo grido di dolore, ma vorrei concentrarmi su un tema di grande attualità e che coinvolge tutta la popolazione: il vaccino anti Covid. Due i punti sui quali ci vediamo bistrattati, uno di tipo “umano” e uno di tipo economico. Per quanto riguarda il primo aspetto la condanna unanime di tutti noi al fatto che gli autisti non siano stati inseriti tra le categorie a rischio per poter ricevere le prime dosi del farmaco. Ma come? Gli autotrasportatori sono stati persino imputati tra i vettori (è proprio il caso di dirlo) del virus perché sono a contatto continuo con molteplici soggetti e viaggiano da una parte all’altra del territorio europeo. E ora che potrebbero essere immunizzati e quindi essere sicuri al cento per cento per la società non vengono più considerati? Il loro apporto non è così fondamentale per la sopravvivenza delle nostre economie e per
soddisfare i bisogni di tutti i giorni? È davvero una vergogna. Come è anche una vergogna che il sistema logistico italiano (solo il nostro?) sembra sia stato tenuto a margine dalle logiche di distribuzione del vaccino. Eppure, per una attività di questo tipo serve altissima professionalità, competenza e tecnologie che non è detto che coloro che non fanno parte della specifica categoria possono avere. Di questo, tra l’altro, ne parleremo in un evento Live nell’ambito di Zerogradi, la serie di appuntamenti legati alla catena del freddo. Il 18 febbraio dagli studi TV di Telenord con ospiti, tra gli altri, Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto, Mauro Bonaretti, consigliere del Commissario Straordinario per l’emergenza Covid e la testimonianza di associazioni e operatori del settore come Assoram, Chiggiato Trasporti, Savino del Bene e Certiquality. Un evento che è, tra l’altro, realizzato in collaborazione con Mercedes-Benz Trucks, da sempre impegnata anche nel sociale. Una cosa è certa: noi non ci fermiamo e non smettiamo di accusare questo approccio assurdo e sicuramente non a favore della nostra categoria. Lo continueremo a fare con il nostro progetto editoriale che, di anno in anno, evolve verso nuove soluzioni di informazione e comunicazione. Su questo numero trovate il neonato Logistica Oggi e poi il lancio di nuovi prodotti digitali di successo, come Lo Spunto e i nuovi formati di Trasportare Oggi On Air che da ormai oltre tre anni va in onda in modulazione di frequenza. Non mi resta che augurarvi un anno ricco di soddisfazioni antiCovid e, come dico sempre… #StayTuned!
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LO SCATTO
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L’INTRUSO DURHAM REGIONAL FOREST, ONTARIO, CANADA
BREAKING NEWS
Pubblicato il calendario dei divieti di circolazione 2021 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha pubblicato il decreto annuale che sancisce i divieti di circolazione per i mezzi pesanti durante il 2021 previsti per veicoli con massa superiore a 7,5 tonnellate adibiti al trasporto merci, quelli eccezionali o che hanno carichi eccezionali e quelli che trasportano merci pericolose.Il calendario è disponibile sul nostro sito al link: www.trasportale.it/notiziario/ calendario-divieti-circolazione-2021/
Citroën lancia “ECOBONUS ROTTAMAZIONE” In seguito all’approvazione della Legge di Bilancio 2021, Citroën lancia l’operazione “ECOBONUS ROTTAMAZIONE”: l’iniziativa garantisce i benefici degli incentivi statali sulla sua intera gamma di autovetture e veicoli commerciali, sia termici che elettrificati.
MAN Italia presenta il suo nuovo eTGE con una serie di videotutorial MAN Italia ha deciso di presentare il suo prodotto elettrico attraverso una serie di video per raccontare e spiegare le potenzialità tecnico-commerciali del veicolo eTGE. L’obiettivo è quello di supportare i venditori e presentare il prodotto ai clienti. I video, che trattano tematiche quali la struttura ad alto voltaggio, le modalità di ricarica, i benefici della mobilità elettrica, sono disponibili sul canale YouTube di MAN Truck & Bus Italia.
dalla STRADA RENAULT MASTER Z.E.
I prodotti dei supermercati Migros Aar saranno consegnati da veicoli elettrici Due anni fa la cooperativa svizzera Migros Aar ha lanciato “MyMigros”, un servizio di supermercato online con consegna a domicilio. Per un approccio sostenibile, tutte le consegne sono effettuate con furgoni Renault Trucks Master Z.E. senza emissioni inquinanti locali e senza inquinamento acustico. Perfettamente adatti all’uso urbano, questi veicoli commerciali 100% elettrici possono accedere a tutte le strade cittadine, anche le più strette o con limitazioni di traffico. In termini di volume di carico, il Renault Trucks Master Z.E. ha la stessa capacità dell’equivalente diesel, dato che le batterie sono state posizionate sotto i sedili anteriori. Attualmente sono in servizio 25 Renault Trucks Master Z.E. e nel 2021 entreranno a far parte della flotta altri 20 veicoli.
Un anno in perdita Secondo i dati pubblicati da UNRAE, l’Associazione delle Case estere, il mercato dei veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5t ha fatto registrare nel 2020 un calo consolidato di -13,8% rispetto al 2019. Segno negativo anche per il mercato dei veicoli commerciali che chiude il 2020 con una perdita del -15,1%. In calo anche il mercato dei rimorchi e semirimorchi che chiude il 2020 con -21,2%.
Volvo Trucks acquisisce il concessionario VIP One VIP One, concessionario di Guardamiglio (Lo), entra a far parte della rete di vendita e assistenza di Volvo Trucks consolidando e rafforzando la presenza del Costruttore in Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. Con l’acquisizione di VIP One, le sedi del Volvo Truck Center in Italia diventano 13.
Amazon aprirà due nuovi centri logistici in Italia Nel 2021 Amazon aprirà due nuovi centri logistici per investimento di oltre 230 milioni di euro. Con i due nuovi centri di distribuzione, uno a Novara e uno vicino a Modena, il più grande rivenditore del mondo creerà 1.100 nuovi posti di lavoro nei prossimi tre anni. I due nuovi hub vanno ad aggiungersi ai sei già esistenti nel nostro Paese.
MOBILITÀ SOSTENIBILE
Accordo tra BSI, Bureau Veritas e Certiquality e SOS-LOGistica per il “Sustainable Logistics” SOS-LOGistica ha completato il processo di qualifica con BSI, Bureau Veritas e Certiquality per le ispezioni tecniche attraverso cui determinare il rating di maturità ai sensi dell’omonimo protocollo. Il progetto del marchio, ideato in Italia e di proprietà di SOS-LOGistica, l’associazione per la logistica sostenibile, si propone di offrire una risposta fattiva alle aziende, relativamente alle sfide che il settore logistico dovrà affrontare nei prossimi 10 anni e di rendere trasparente e oggettivo l’impegno nella sostenibilità, attraverso la verifica delle politiche e delle azioni da parte di un organismo terzo indipendente. Più in particolare, definisce un protocollo standard di logistica sostenibile articolato su 4 assi principali – ambiente, economia, sociale, visione di sistema/innovazione – per un totale di 20 sfide e oltre 140 requisiti. L’iniziativa è rivolta a tutte le organizzazioni della filiera, ovvero operatori di logistica, aziende di produzione, GDO e piattaforme di e-commerce. Tutte le informazioni e le modalità di adesione sono disponibili sul sito www.sos-logistica.org/protocollo-sos-log/
IVECO S-WAY
LTG rinnova il suo parco veicolare con 30 nuovi veicoli
IVECO ha consegnato 20 IVECO S-Way modello AS440S48T/P alla LTG Srl (Logistica Trasporti Giugliano), azienda campana di San Gennaro Vesuviano attiva da oltre 40 anni nel settore dei trasporti, specializzata nella movimentazione merci per le maggiori realtà imprenditoriali dell’industria italiana e nei servizi di groupage e deposito. I veicoli costituiscono la prima parte di una fornitura più ampia che verrà completata nei prossimi mesi, per un totale di 30 unità, e si inseriscono in un programma di rinnovamento del parco veicolare che esprime la volontà dell’azienda di mantenere standard qualitativi, di sicurezza e rispetto ambientale costantemente elevati. Gli IVECO S-WAY oggetto della fornitura sono dotati di connectivity box, il sistema che mantiene il veicolo costantemente in contatto con la Control Room di IVECO, DSE (Driving Style Evaluation) e DAS (Driver Attention Support), sedile passeggero pneumático girevole, regolazione lombare e riscaldato, luci ambiente addizionali, ripostiglio sottopavimento doppio, climatizzatore a regolazione automatica, parking cooler integrato e infotainment con navigatore.
dalla STRADA RICONOSCIMENTI
Sicurezza nei furgoni, per l’Euro NCAP vincono Ford e Volkswagen Nell’ambito di una nuova iniziativa, l’autorità Euro NCAP, composta dai ministeri dei trasporti europei, da club automobilistici, da associazioni di compagnie assicurative e da istituti di ricerca, ha verificato le prestazioni e l’efficacia dei sistemi di sicurezza attivi su 19 dei furgoni più venduti in Europa. Ford Transit e Transit Custom sono risultati due dei furgoni con le valutazioni più alte per quanto riguarda i sistemi di sicurezza attiva. Anche Transporter T6.1 di Volkswagen Veicoli Commerciali è stato riconosciuto come uno dei van più sicuri. Secondo la giuria, “il Transporter offre ai suoi Clienti la possibilità di acquistare una vasta gamma di efficaci funzioni di sicurezza e, secondo i test di Euro NCAP, guadagna quindi la medaglia d’oro. Nel 2021, nel campo dei veicoli commerciali leggeri, il Transporter stabilisce il nuovo punto di riferimento per gli altri veicoli”.
BIOMETANO
In Italia il primo impianto di produzione Grazie a un accordo con la Cooperativa Agricola Speranza, azienda socia del CIB-COnsorzio Italiano Biogas, 50 mezzi pesanti del gruppo Maganetti saranno alimentati a bio-GNL, realizzato grazie al recupero di effluenti zootecnici e sottoprodotti agricoli. La Cooperativa ha effettuato a dicembre il primo carico di biometano liquefatto su cisterna criogenica rifornendo la stazione di servizio di Gera Lario della Maganetti SpA, storica azienda valtellinese di trasporti. Da oggi, dunque, i 50 mezzi pesanti del gruppo Maganetti saranno alimentati con il biocarburante avanzato più sostenibile, dal punto di vista ambientale, oggi disponibile sul mercato, azzerando le emissioni di CO2 e riducendo drasticamente gli inquinanti locali (-70% NOx e -99% polveri sottili) rispetto ai mezzi alimentati a diesel.
DIESEL TECHNIC
Potenziato il sistema Diesel Technic Quality System (DTQS) Il Diesel Technic Quality System è garanzia di un livello di qualità costantemente elevato dei prodotti DT Spare Parts e SIEGEL Automotive, rappresentando quindi un valore fondamentale per Diesel Technic. Nell’ambito dei recenti investimenti effettuati, l’azienda ha ulteriormente potenziato il Diesel Technic Quality System (DTQS) con nuovi test e attrezzature all’avanguardia, oltre a un laboratorio per le prove elettroniche. Con uno sguardo sempre rivolto allo sviluppo del mercato, una delle competenze chiave di Diesel Technic resta quella di sviluppare ricambi di qualità garantita per le diverse esigenze e di assicurare la fornitura di oltre 41.000 prodotti dal suo portfolio di ricambi in tutto il mondo. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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dalla STRADA DAF XF 480 SUPER SPACE CAB
Primafrio Group si affida ai veicoli della casa di Eindhoven 1.300 veicoli DAF XF 480 Super Space Cab entreranno a far parte della flotta di Primafrio Group e saranno consegnati secondo un programma che proseguirà fino al 2023. I primi 400 veicoli sono entrati in servizio nelle tratte di Primafrio in tutta Europa. Entro la fine del 2021 i veicoli DAF della flotta di Primafrio Group saranno 900. “Nel 2016 è stato stipulato il primo accordo per la consegna di 1.000 veicoli DAF a Primafrio Group, dei quali i primi 300 sono stati messi in servizio l’anno successivo. Il lavoro quotidiano ha dimostrato che questi veicoli sono un punto di riferimento in termini di affidabilità, efficienza nei consumi di carburante e comfort di guida”, ha commentato José Esteban Conesa, CEO di Primafrio. “Questo nuovo ordine fa parte del nostro piano di rinnovo della flotta che ci permetterà di avere veicoli dotati delle più avanzate tecnologie disponibili”.
SCANIA V8
Consegnati i primi due veicoli da 770 CV I primi due veicoli V8 da 770 CV sono stati consegnati a Rocco Trasporti e Valentino Trans, presso la sede di Italscania, al fianco della concessionaria Diesel Tecnica. Il nuovo motore da 770 CV, con una coppia da 3700 Nm, offre un livello di potenza unico sul mercato, pensato per affrontare le missioni più gravose e per quelle applicazioni che richiedono la coppia, la potenza e le prestazioni che solo questo motore sa offrire. “Vedere i primi due V8 da 770 CV varcare i cancelli di Italscania è stato per noi motivo di grande orgoglio”, ha evidenziato Daniel Dusatti, Direttore Vendite di Italscania. “Vorrei fare i miei complimenti a Rocco Trasporti e Valentino Trans, aziende da sempre legate a Scania e ai leggendari motori 8 cilindri. Le novità apportate alla catena cinematica con la nuova gamma di motori hanno alzato ulteriormente il livello di eccellenza; sono certo che i clienti che sceglieranno di affidarsi a questi motori ne apprezzeranno l’affidabilità, la guidabilità e le prestazioni uniche, che solo il leggendario V8 sa garantire”.
MERCEDES-BENZ TRUCKS
Mercedes-Benz Certified,
la nuova etichetta per i truck usati
Mercedes-Benz Trucks presenta ‘Mercedes-Benz Certified’, una nuova etichetta per i truck di seconda mano. Il programma, riservato ai truck Mercedes-Benz con meno di cinque anni di vita e che hanno percorso non più di 500.000 chilometri, garantisce che i veicoli saranno esenti da manutenzione per almeno tre mesi o 20.000 chilometri (truck fino a 12 tonnellate di peso complessivo ammesso) o 30.000 chilometri (truck a parti- mesi sugli organi della trasmisre da 12 tonnellate di peso com- sione. Per modelli selezionati è plessivo ammesso) e che, in tale disponibile anche una garanzia periodo, non è in scadenza al- sugli organi della trasmissione cun controllo prescritto per leg- della durata di 24 mesi. Un’ulge. In più, tutti i truck certifica- teriore novità è rappresentata ti sono dotati di pneumatici con dal diritto di sostituzione valido profondità del battistrada di al- per 14 giorni applicato ai veicomeno sei millimetri. È poi par- li con etichetta Mercedes-Benz te integrante del sigillo di qua- Certified immatricolati nell’UE. TRASPORTARE OGGI di febbraio/marzo 10anche lità la garanzia dodici Se 2021 un Cliente non è soddisfatto
della scelta del suo veicolo, ha due settimane di tempo per sostituirlo presso il Concessionario. L’etichetta Mercedes-Benz Certified sostituisce la classificazione dei veicoli nei livelli oro, argento e bronzo utilizzata finora e sarà disponibile in tutti i Paesi TruckStore entro marzo 2021. Nel corso del primo semestre del 2021, l’offerta sarà
infine disponibile anche presso partner selezionati della rete di Concessionari Mercedes-Benz Truck. Tra le prime aziende ad optare per uno dei veicoli usati di qualità certificata, Jaritz Transport GmbH, azienda specializzata nella logistica del freddo, che ha scelto un Mercedes-Benz Antos 1833 con allestimento refrigerato e sponda montacarichi.
c
he fine farà l’industria automobilistica italiana? Ce lo stiamo chiedendo in molti. La nascita di Stellantis, grazie alla fusione tra Fca e il gruppo francese Psa rappresenta una grave sconfitta per l’industria del nostro Paese. Il tessuto imprenditoriale locale si impoverisce ulteriormente, mentre il management del quarto gruppo mondiale dell’auto parla molto francese e poco, pochissimo italiano. In gioco c’è il futuro dell’Italia, un Paese guidato da una classe politica miope, incapace di comprendere le drammatiche conseguenze di un continuo impoverimento dell’industria italiana, sempre meno competitiva nel contesto europeo. Un impoverimento che il mondo del trasporto conosce fin troppo bene. Negli ultimi anni abbiamo assistito all’emigrazione di tante, troppe aziende del settore verso Paesi esteri. L’emergenza sanitaria ha messo in evidenza quanto il settore del trasporto sia economicamente e socialmente fondamentale e strategico per il nostro Paese. Ci siamo illusi che tutti avessero compreso la strategicità di questo settore. Eppure, il sistema trasportistico italiano è stato abbandonato ancora una volta, prima in Inghilterra quando si sono manifestati i primi effetti della Brexit e poi in Austria, con l’introduzione del divieto di transito
notturno per i camion italiani sul Brennero. I nostri autisti sono stati abbandonati, ancora una volta, quando è stato il momento di identificare le categorie da vaccinare con assoluta priorità. La circolazione delle merci, tra cui generi alimentari, prodotti farmaceutici, gas medicali non è forse un’assoluta priorità per il nostro Paese?
di Franco Fenoglio Presidente Business Partners
porto franco
On sale!
Serve una classe politica capace. E progetti strutturali di lungo periodo.
Il mercato dei veicoli industriali, sostenuto da incentivi e moratorie, secondo le stime di UNRAE ha chiuso con una flessione del 13,8%. Un dato apparentemente positivo rispetto a quanto prospettato. Apparentemente perché la moratoria rappresenta a tutti gli effetti un tampone all’emergenza, i veri problemi economici emergeranno nel corso dell’anno. Questo perché, lo ripeto ancora una volta, un settore considerato strategico necessita di interventi governativi strutturali a lungo termine.
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
11
dalla STRADA FTP INDUSTRIAL
Il concept Cursor X vince il prestigioso Good Design Award 2020 Cursor X, l’innovativo concept di Power Source 4.0 Multi-Power, Modulare, Multi-Applicazione, Mindful di FPT Industrial è uno dei vincitori del prestigioso Good Design Award 2020. Presentato per la prima volta al Tech Day 2018, Cursor X rappresenta il simbolo di come FPT Industrial concepisce l’innovazione: un concept “progettato per il Pianeta Terra”. Nato dalla collaborazione tra il team di FPT Industrial e il Design Center di CNH Industrial, Cursor X è fortemente identificato dalle sue quattro “M”: multipower, modularità, multi-applicazione e mindful. Fondato a Chicago nel 1950 da Eero Saarinen e Charles e Ray Eames e attualmente gestito da The Chicago Athenaeum: Museum of Architecture and Design and The European Centre for Architecture Art Design and Urban Studies, il Good Design è il programma più antico e di maggior prestigio a livello mondiale per l’eccellenza nel design internazionale. Da dicembre 2020, il Cursor X di FPT Industrial è esposto presso Green Pea di Torino, il primo green retail park al mondo, di cui FPT Industrial è uno di partner principali.
MERCEDES-BENZ ACTROS ICONIC SPECIAL EDITION 2020
Defa Group SAS sceglie il veicolo allestito da Acitoinox Defa Group SAS, azienda campana specializzata nel trasporto di prodotti a temperatura controllata e nel trasporto di materiale generico su pallet, ha deciso di affidarsi a Mercedes-Benz Trucks scegliendo l’ultima edizione speciale della Stella: il Nuovo Actros Iconic Special Edition 2020 allestita da Acitoinox. L’azienda, molto esigente ed attenta ad un trasporto sicuro ed efficiente, ha deciso di affidarsi ai Veicoli Industriali con la Stella, perché sono garanzia di affidabilità, sicurezza ed innovazione. “Quella del nuovo Mercedes-Benz Actros Iconic Special Edition 2020 è stata sicuramente un’esperienza fantastica. Un mezzo che coniuga un bellissimo design con una struttura altamente efficiente. La tecnologia implementata in questo trattore stradale facilita e migliora la prestazione lavorativa del conducente. Questo Truck unico nel suo genere è diventato da subito una cartolina da presentare ai nostri nuovi potenziali clienti”, ha dichiarato Giuseppe De Falco di Defa Group SAS.
STELLANTIS
C’è poca Italia nel gruppo nato dalla Nata ufficialmente il 16 gennaio, Stellantis diventa la quarta casa automobilistica al mondo per numero di vetture: nel mercato delle autovetture i due gruppi, Fiat Chrysler e PSA, avrebbero potenzialmente venduto insieme 8,1 milioni veicoli in base ai dati del 2019. Primo azionista della nuova società risulta essere Exor, la holding della famiglia Agnelli, con il 14,4% del capitale (449.410.092 azioni). Il cda della nuova società, basata ad Amsterdam, include nove amministratori non esecutivi oltre a Tavares ed Elkann.
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fusione di FCA e PSA
Tuttavia, il pool dirigenziale di Stellantis, almeno per quanto riguarda le attività in Europa, risulta essere prevalentemente francese. Parallelamente negli Stati Uniti il team dirigenziale sarà prettamente inglese: Mike Manley,
ex numero uno di Fca, infatti si occuperà delle attività del gruppo in America. In Europa, Fiat e Alfa Romeo avranno ai vertici Olivier Francois e Jean-Philippe Imparato. A Luca Napolitano è stata affidata Lancia, a Davide Grasso
Maserati. Le operazioni finanziarie del gruppo sono in mano a Richard Palmer, mentre Pietro Gorlier, ex responsabile area Emea, si occuperà dell’after sales a livello mondiale. Le altre posizioni chiave di Stellantis sono per altri francesi: Maxime Picat, capo europeo di Psa (al posto di Gorlier), mantiene il suo incarico in Stellantis. Michelle Wen, di Psa, sarà la responsabile acquisti e catena fornitori; Arnaud Deboeuf, sempre di Psa, sarà capo della produzione. Le operazioni in Cina andranno a un altro manager francese, Gregoire Olivier.
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a crisi Covid rappresenta un cambiamento epocale che apre, non solo nella contingenza, ma strutturalmente, scenari nuovi.
di Alessio Sitran Responsabile Area Mercato Autocarro di ANFIA-Aftermarket
La dimensione della servitization è quella che ha
mostrato la maggior capacità di resilienza, intesa come capacità di reagire alla crisi e come possibilità di acquisire un vantaggio nella fase post-Covid. Diventa necessario affiancare al prodotto fisico un’offerta di servizi data-driven, la chiave per entrare nella catena di valore del cliente. Digital leap significa sempre minori capacità di controllo in un ambiente esterno volatile e incerto, che richiede flessibilità, capacità di previsione, agilità di risposta, resilienza agli shock. La pandemia ha anche rimarcato il ruolo centrale dell’autotrasporto e della logistica nelle dinamiche distributive, dove è tempo di passare ad una supply chain interconnessa: disponibilità e condivisione più tempestiva e maggior efficacia nella gestione delle informazioni. La sfida, tuttavia, non investe solo processi e servizi, ma il veicolo stesso, che ne è ormai parte integrante e funzionale (veicolo “piattaforma”).
Solo attraverso i servizi si entra nella catena di valori del cliente
IL BOLLETTINO DELL’AUTOCARRO
Velocità di risposta uguale resilienza
Lo svecchiamento del parco autocarri italiano (anzianità media: 14 anni) ha però subito uno stop nel 2020, con il mercato del nuovo a -14% rispetto al 2019. Di qui la necessità di garantire ai veicoli già circolanti i massimi livelli di efficienza e sicurezza e quindi l’importanza del valore tecnologico della filiera del service e del mercato indipendente dei ricambi, sistemi e servizi correlati. Il 2021 dovrà tendere verso una “logistica elastica”, che avrà un impatto su tutti i livelli distributivi. È il concetto della “now economy”: rispondere in maniera tempestiva a domande inattese del consumatore finale.
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dalla STRADA AFTERMARKET
Goodyear lancia un nuovo pneumatico OTR per le flotte con mezzi a impieghi intensi
Goodyear annuncia il suo nuovo prodotto RH-4A+ pensato per i mezzi di trasporto di grandi dimensioni e terreni di roccia dura. RH-4A+ è il miglior pneumatico Goodyear da trasporto per lunghe ore di rimozione su terreni di roccia dura. RH-4A+ è progettato per offrire un basso costo orario di esercizio e una maggiore produttività su terreni di roccia dura, ha un battistrada ultra-profondo E-4+, con un elevato rapporto pieni-vuoti e una pressione dell’impronta al suolo ottimizzata per assicurare la durata dello pneumatico. RH-4A+ è attualmente disponibile nelle misure 59/80R63, 46/90R57 e 27.00R49 in tutta la rete mondiale di rivenditori OTR autorizzati Goodyear. Viene proposto con carcasse con strutture personalizzate e mescole del battistrada sviluppate appositamente da Goodyear per soddisfare le condizioni del trasporto nelle miniere.
NOMINE
Giancarlo Perlini nominato Head of Marketing and Communications di Scania Group Dal 1° febbraio, Giancarlo Perlini, 40 anni, Responsabile Marketing di Italscania, sarà responsabile del Marketing e dalla Comunicazione di Scania nel mondo. “Guardo con grande entusiasmo a questo nuovo incarico all’interno del gruppo Scania” ha evidenziato Perlini. “La mia esperienza nel Gruppo Scania in questi ultimi 5 anni, la squadra con cui l’ho condivisa - e che ringrazio - hanno senza dubbio rafforzato queste convinzioni ed alimentato l’ambizione di voler contribuire al successo della nostra organizzazione”. Prima del suo ingresso in Scania, Perlini ha ricoperto diversi ruoli con responsabilità a livello internazionale in importanti aziende del settore quali Fiat Auto, Fiat Powertrain Technologies e Piaggio. Una carriera brillante, coronata da questo importante traguardo, come sottolinea il Presidente e Amministratore Delegato di Italscania Enrique Enrich: “Faccio a Giancarlo Perlini i miei migliori complimenti per questo nuovo incarico di primaria importanza nel Gruppo. Sono certo che, grazie alla sua esperienza, darà un prezioso contributo ai successi di Scania”.
MOBILITÀ ELETTRICA
VEICOLI A IDROGENO
Un truck con pannelli fotovoltaici
Gruppo Renault e Plug Power, protocollo di intesa per la produzione e commercializzazione di veicoli a celle a combustibile
Rhyner Logistik ha installato dei pannelli fotovoltaici nella scocca del suo Renault Trucks D Wide Z.E. appena acquistato, che sarà utilizzato per le consegne ai supermercati Denner. I pannelli fotovoltaici alimenteranno l’unità di refrigerazione del veicolo: un sistema particolarmente adatto al trasporto a temperatura controllata, perché quando le temperature esterne – e quindi l’irradiazione solare – sono elevate è necessario raffreddare al massimo la scocca. Con la convinzione che la mobilità elettrica sia la risposta più adatta per raggiungere la neutralità del carbonio, Rhyner Logistik si è anche dotata di una stazione di ricarica rapida. Per ottimizzare l’autonomia, l’autocarro viene ricaricato al deposito durante le operazioni di carico delle merci. L’uso in ambiente urbano, dove le frenate sono frequenti, consente di recuperare anche l’energia di frenata e risparmiare un ulteriore 20%-30% che significa diversi chilometri in più. Un approccio integrato per un risultato ottimale.
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Firmato un protocollo di intesa tra il Gruppo Renault, protagonista dell’industria automotive, e Plug Power Inc., leader mondiale dei sistemi di celle a combustibile e dei servizi connessi all’idrogeno, per la creazione di una joint-venture al 50%, con sede in Francia, entro la fine del primo semestre 2021. Questa partnership strategica consentirà al Gruppo Renault a Plug Power di posizionarsi in Europa nei prossimi anni come attori di spicco sia nelle attività di R&S, trasformazione, produzione e commercializzazione di veicoli a idrogeno che nell’offerta di servizi associati a tali attività. La joint-venture accompagnerà la fortissima crescita del mercato dei veicoli commerciali, dei taxi e dei mezzi di trasporto commerciale dei passeggeri alimentati da celle a combustibile. La joint-venture darà inizio alla commercializzazione dei veicoli commerciali leggeri alimentati da celle a combustibile con lo sviluppo di flotte pilota in Europa nel corso del 2021.
dalla STRADA
INTERMODALITÀ
Arcese inaugura la nuova rete per trailer P400 Il 13 dicembre è iniziato l’esercizio commerciale per treni merci della galleria ferroviaria di base del Ceneri, il quale offrirà nuove opportunità per il trasporto merci tra l’Italia e l’Europa grazie a una rete intermodale adatta per i semirimorchi con profilo P400. Si tratta di una svolta importante per il trasporto intermodale europeo e per Arcese che da anni investe nel proprio network e nei servizi combinati strada-ferrovia. Ad aumentare non è solo la capacità di carico, e quindi la possibilità di rispondere alla crescente richiesta di servizi intermodali da parte dei clienti, ma anche la flessibilità del servizio offerto nelle diverse relazioni e soluzioni proposte, grazie ai collegamenti gateway attivi con Anversa e Rotterdam – la porta di accesso al Benelux e al traffico marittimo worldwide e collegamenti gateway per Colonia e oltre fino in Scandinavia. L’intermodalità si configura sempre più come la soluzione del futuro per il trasporto merci in Europa.
MAN TRUCK & BUS
Bertolotto Spa sceglie la “New MAN Truck Generation” per la propria flotta Con la consegna di un nuovo trattore MAN TGX 18.510, e in attesa di ricevere gli altri veicoli in ordine tutti della nuova gamma, tutta la flotta Bertolotto Porte è diventata monomarca. Il nuovo trattore, nella colorazione del lancio, è dotato di cabina GX, il top di gamma, motorizzazione da sei cilindri di 12,4 litri D26 con 510 cv e una coppia di 2.600 Nm, cambio MAN TipMatic automatizzato a 14 rapporti con retarder. Molta attenzione è stata riservata alle dotazioni di sicurezza e al comfort di bordo: sistema frenante elettronico EBS, ABS, assistente alla frenata di emergenza EBA, freno motore elettronico, controllo elettronico della stabilità ESP, ASR, regolazione della velocità in funzione della distanza ACC Stop & Go, regolazione della velocità in funzione della topografia MAN EfficientCruise, assistenza alla corsia MAN Lane Change Support, monitoraggio dell’attenzione MAN Attention Guard, MAN Easy Start, controllo della pressione dei pneumatici TPM, sterzo elettronico MAN ComfortSteering, sospensioni pneumatiche integrali.
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il dorsale
La prova decisiva
di
non lasciando poteri alle regioni, altrimenti ognuna fa quello che vuole. I vaccini vanno seguiti molto attentamente, investendo anche su aziende italiane (FIDIA, Zambon,Menarini,…) con fondi statali a disposizione per la ricerca o joint venture con altre aziende estere.
Gian Paolo Pinton
l’
insieme dei fattori storici, sociali, politici che stiamo vivendo nel nostro Paese, per taluni aspetti accomuna altre nazioni, ma nell’ambito della singola struttura dei fattori comuni ci sono aspetti molto diversi che rendono, in Italia, la crisi più o meno pericolosa e per taluni particolari versi anche letale. Nel senso economico del termine. Possono morire imprese, categorie di lavoratori, investimenti e progetti futuri, la spensieratezza di un vivere normale, la gioia dei giovani nel poter trovare un lavoro dopo aver studiato per tanti anni. L’unico elemento che può sopravvivere sono i politici di tutte le genie. I paracaduti previdenziali che hanno sono a uso esclusivo della loro classe sociale: non conta la preparazione, il livello culturale o l’onestà. Un politico corrotto o corruttore, con avviso di reato o con processi in corso continua a percepire tutti i benefit che solo i politici italiani hanno a disposizione. Questo è lo scenario dal quale partiamo. Chi ci governerà dovrà assolutamente migliorare. Quindi prepariamoci a votare persone preparate. Il lavoro per combattere il Covid va centralizzato
Sempre chi governerà ha queste cose da fare. Deve abbattere il debito pubblico; la pressione fiscale e la tassazione. Devono mettere in prigione gli evasori conclamati. Se non c’è posto costruire nuove carceri. Scovare gli addentellati della malavita organizzata nei gangli sociali usando anche metodi di repressione innovativa. Abbattere la corruzione, la disoccupazione e il nero. Ridurre il tempo di durata dei processi giudiziari. Controllare l’abusivismo edilizio, il degrado delle reti stradali, l’immigrazione clandestina, il commercio di sostanze stupefacenti, il numero dei dipendenti statali per assenteismo e i falsi invalidi, così come i truffatori che percepiscono il reddito di cittadinanza. Deve digitalizzare le scuole e riformare le Università. Deve mettere in atto una politica ambientale rigorosa. Deve gestire il Next Generation promesso dalla UE. Solo 80 miliardi sono sussidi a fondo perduto, gli altri sono prestiti da restituire. L’Italia deve dare circa 35/37 miliardi come contributo, in cinque anni.
La lista dei “To Do” in Italia è molto lunga e delicata. La nostra classe politica sarà mai capace di portarla a termine?
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TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2021
A fare tutto questo che politici abbiamo? Proviamo a fare un’analisi anche bonaria. Fratelli d’Italia, ha una valida leader, purtroppo antieuropeista e senza classe dirigente ed esperienza di lavoro. Lega: partito senza classe dirigente, condotto da un antieuropeista, narcisista e inaffidabile politicamente parlando. Seri e preparati politici leghisti sono: Luca Zaia e Giorgetti. C’è anche il ridicolo: Fontana. PD: un partito in eterno cambiamento, senza leadership e senza progetti futuri. M5: partito con vari leader, tutti da operetta, senza futuro strutturato, destinato a liquefarsi. Come un altro partito storico: Forza Italia. Riconosciamo la moderatezza del leader, giunto oramai alla frutta. Senza Berlusconi non c’è futuro. E mi dispiace. La causa? Berlusconi non ha saputo costruire una classe dirigente. Conte: ha lavorato bene con l’Europa. È un neopolitico educato e intelligente ma gli manca la capacità di comandare e di decidere come gestire il Recovery Fund. Si attornia di personaggi eticamente discutibili, non sufficientemente preparati, compresi alcuni ministri paurosamente incompetenti. Gli altri frammenti politici non li considero sia per la legge elettorale in vigore, sia per la pochezza politico culturale ed esperenziale dei leader. Salvo Speranza che ha dato il massimo di quello che poteva in emergenza Covid. Credo che, tra i micro partiti, ci sia un leader un po’ “matto” politicamente parlando, non adatto a stare in Parlamento. Indovinate chi è. Andare alle elezioni politiche entro giugno, a mio parere c’è il pericolo che alla pandemia e ai problemi economici delle imprese e alla disoccupazione si aggiunga una campagna elettorale letteralmente impazzita. Non escludo Trumpate, stile Capitol Hill. Non perdetevi questo libro: “DANTE” di Alessandro Barbero.
NASCE IL CITY TRUCK COMPATTO, PERFORMANTE, solo GREEN. Porter NP6 rivoluziona il modo di lavorare in ambito urbano. Il City Truck abbina portata top e motorizzazioni eco-friendly benzina/gpl o benzina/metano a ingombri contenuti, per una maneggevolezza a prova di traffico. Grazie alla gamma ampia e articolata, Porter NP6 è estremamente flessibile offrendo sia soluzioni pronte all’uso sia la possibilità di allestire il veicolo a seconda delle esigenze professionali. Vieni a scoprirlo presso i nostri concessionari o su commercial.piaggio.com
dalla STRADA OFFICINE CUCINI
Climber 4x4 è in versione chassis cabinato, pick-up e tipper Un veicolo agile, per il trasporto leggero, che grazie alle sue dimensioni ridotte permette di passare in spazi ristretti e di salire ovunque con la sua forza motrice senza precedenti grazie alla innovativa trazione integrale e le marce ridotte: CLIMBER è progettato e realizzato da Officine Cucini, fiore all’occhiello del costruttore italiano, 100% made in Italy. Il 4x4 di CLIMBER è inseribile e disinseribile in movimento, fino a una velocità di 30 km/h. Disponibile con motore a benzina o a GPL in versione chassis cabinato, pick-up e tipper e con diversi allestimenti: cassone fisso, ribaltabile trilaterale o con vasca raccolta rifiuti, CLIMBER offre di serie ABS, ESP, servosterzo, doppio Airbag anteriore, alzacristalli elettrici anteriori, luci antinebbia, luce retromarcia, spia controllo cinture, ruota di scorsa, sedili in microfibra regolabili, autoradio con altoparlanti. Il veicolo è garantito due anni in tutti i suoi componenti con l’assistenza post vendita offerta da Officine Cucini.
PEUGEOT E-TRAVELLER
Ordinabili la versione con batteria da 75kWh e quella con lunghezza Compact A poca distanza dall’apertura dei listini di Nuovo PEUGEOT e-Traveller, 100% elettrico, entrano in gamma due attese versioni del grande multispazio della Casa del Leone. Da oggi sono ordinabili la versione con batteria da 75kWh e quella con carrozzeria Compact da 4,61 metri. La versione con batteria da 75 kWh può esser scelta su e-Traveller con carrozzeria Standard (4,96 m) o Long (5,31 m) e garantisce un’autonomia che arriva fino a 330 km (WLTP). La versione Compact, nonostante i suoi 4,61 metri di lunghezza, è in grado di ospitare a bordo fino a 9 persone. Una lunghezza ideale per muoversi agevolmente in contesti cittadini. Oggi sono 18 le versioni complessivamente disponibili di Nuovo e-Traveller, frutto di tre diverse lunghezze, due diverse capacità di batteria (50 e 75 kWh) e quattro allestimenti (Active e Allure pensati per i Clienti privati e Business e Business VIP per i Clienti professionali).
DAKAR 2021
KAMAZ-master equipaggiato Goodyear conquista la vittoria
Il team con pneumatici
Il team KAMAZ-master ha vinto per la diciottesima volta la Dakar, la competizione rally più impegnativa del mondo. Il trionfo è stato assoluto: il team KAMAZ-master ha conquistato le prime 3 posizioni sul podio nella classifica finale, infrangendo più di un record insieme a Goodyear, fornitore ufficiale degli pneumatici per il team. È la prima vittoria del pilota Dmitry Sotnikov alla Dakar, raggiunta alla sua 7° partecipazione. Insieme al copilota Ruslan Akhmadeev e al meccanico Ilgiz Akhmetzianov, l’equipaggio 507 ha preso il comando della gara alla prima tappa e non si è più guardata indietro nella classifica generale, conquistando 5 delle 12 vittorie di tappa nell’edizione 2021. Anton Shibalov, dell’equipaggio 501, ha conquistato il 2°
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posto in classifica assoluta alla Dakar per la seconda volta consecutiva, a soli 41’38’’ dal compagno di squadra Sotnikov. Il veterano della Dakar, Airat Mardeev insieme all’equipaggio 509 ha ottenuto la medaglia di bronzo in virtù del 3° posto (con un margine di 01H 16’ 35”). Uno degli ingredienti del successo del team KAMAZ-master è stato il grande spirito di squadra. Anche se gli imponenti camion sono stati spinti al massimo per guadagnare la vittoria nelle singole tappe, i loro equipaggi non sono mai entrati in competizione tra loro. La squadra ha
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avuto un chiaro obiettivo comune: portare un camion KAMAZmaster sul gradino più alto del podio della Dakar al traguardo finale. L’altra ambizione era anche quella di conquistare una tripletta sul podio: obiettivo
centrato grazie alla dedizione dell’intero team. Goodyear, che oltre ad aver trionfato per due volte consecutive negli ultimi due anni alla Dakar insieme al team KAMAZ-Master è partner esclusivo per i pneumatici del Campionato Europeo FIA Truck Racing, è nota per testare le sue gamme di prodotti di serie in condizioni di utilizzo estreme.
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ari lettori di Trasportare Oggi in Europa, con grande piacere vi anticipo che il presente articolo non riguarderà assolutamente né la pandemia né la crisi politica più incomprensibile di sempre. Vi parlo, invece, delle tanto temute pagelle scolastiche. Ricordo personalmente che la lettura delle pagelle era uno dei momenti più emozionanti dell’intero anno scolastico. Da una parte era il momento della valutazione e dall’altra della condivisione con la famiglia del lavoro fatto a scuola. Insomma, volendo sintetizzare, credo che fosse un momento di maturazione e crescita dei ragazzi che, maggiormente, si avvicina a quanto poi accade e si ritrova nel mondo lavorativo. È evidente l’associazione di questo pensiero al contesto lavorativo, nel quale siamo abituati, dove in maniera più strutturata e dove meno, anche al concetto di colloquio di valutazione della performance annuale: questo è il momento dove si analizza, insieme al proprio responsabile, il bilancio dei risultati lavorativi raggiunti in funzione degli obiettivi assegnati. Non ci sogneremmo mai di ricevere a fine anno un voto da 1 a 10 da parte del nostro capo. Piuttosto ci aspettiamo un commento su quanto rilasciato da noi come output e come questo si colloca rispetto ad un livello di attese dell’azienda e dei responsabili che spazia da “sopra le attese”, o over performance, fino a raggiungere i livelli insufficienti. Bene, sembra che anche nella scuola ci si avvicini a questa tipologia di valutazione all’interno delle pagelle. Dovremo quindi dimenticare il
famoso “cinque” in pagella, che rappresentava le valutazioni negative, ma non troppo, oppure il “dieci” per i secchioni. Ciascun ragazzo, a partire già dalla tenera età dei sei anni, pertanto, riceverà un feedback strutturato dalla propria maestra composto dai risultati dello studente in rapporto agli obiettivi assegnati e alle attese di miglioramento. Devo ammettere che all’inizio ho rea gito pensando all’ennesima modifica che riguarda gli esami della scuola e che, tutto sommato, fosse una modifica molto formale, senza poi una vera utilità reale. Insomma, l’ho associata al pari delle innumerevoli modifiche cui assistiamo circa la modalità di esecuzione degli esami di maturità i quali, senza una logica chiara o un progetto consistente, cambiano ogni anno, facendo piombare gli studenti nel caos più totale. Riflettendoci bene, invece, mi sono reso conto che l’effetto è molto più concreto e, aggiungerei, educativo. Credo sia molto importante che tutti i ragazzi, fin dalla prima elementare, possano crescere con una mentalità legata ad obiettivi chiari da raggiungere, collegando il proprio operato in maniera visiva e tangibile alle attese. Da questo punto di vista, quindi, un voto come il banale e troppo abusato “sei”, oppure l’”otto” o il “nove” per i più bravi, non ha un chiaro collegamento con quale è stato il risultato e la prestazione dello studente in rapporto agli obiettivi definiti ad inizio anno. Nella nuova modalità, evidentemente, sarà molto più chiaro anche il
di Alessandro Musumeci, STELLANTIS Sales Planning, Distribution & Supply Chain Director
non solo TIR
6 in pagella
concetto di gap di competenza dal momento che un giudizio non sufficiente dovrà mostrare in maniera oggettiva quale è il risultato atteso che non si è conseguito, che potrà riguardare ad esempio la capacità di eseguire le moltiplicazioni oppure scrivere e leggere in stampatello minuscolo, volendo rimanere su esempi molto legati ai primi anni di curriculum scolastico. In conclusione, credo che sia molto istruttivo questo modo nuovo di valutare la prestazione scolastica degli studenti e la leggo come un segno evidente e tangibile di voler collegare la scuola al mondo lavorativo cui dovrebbe essere preparatoria, per definizione e missione.
Gli esami non finiscono mai.
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ON THE ROAD Kenworth con Toyota
per l’idrogeno
Da qualche tempo, nei porti di Los Angeles e Long Beach, in California, sono operativi alcuni Kenworth T680 Classe 8 a celle a combustibile con tecnologia Toyota, la stessa della nuovissima berlina Mirai. Si tratta di prototipi arrivati a uno stato avanzatissimo. Dopo averla testata su veicoli pesanti Hino, gli ingegneri di Toyota Motor North America Research and Development stanno cercando di rendere la tecnologia del produttore giapponese più flessibile possibile, così da poterla offrire a gran parte dei costruttori di camion nel mondo. Nei Kenworth T680, una sorta di “armadio” di stoccaggio dell’idrogeno, alloggiato dietro la cabina di guida, ospita sei serbatoi, con la stessa capacità dei prototipi precedenti, ma con una nuova e più potente batteria agli ioni di litio, per regolare il flusso di potenza ai motori elettrici. In questa configurazione, il sistema di celle a combustibile di seconda generazione garantisce oltre 480 km di autonomia con un peso a pieno carico oltre 36 t, il tutto offrendo un’ottima guidabilità, funzionamento silenzioso e zero emissioni in fase di utilizzo. Secondo Andrew Lund, ingegnere capo di Toyota Motor North America Reseach and Development si tratta di “un passo importantissimo nella transizione verso autocarri pesanti a emissioni zero, i nostri primi prototipi hanno dimostrato che un propulsore elettrico a celle a combustibile è in grado di trasportare quotidianamente carichi pesanti. Questi nuovi prototipi non solo utilizzano hardware di serie, ma ci permetteranno anche di iniziare a guardare oltre il drayage in applicazioni più ampie di questa ormai collaudatissima tecnologia”.
CANOO,
mini van per l’ultimo miglio Rendere le consegne a domicilio più ecologiche per il futuro del pianeta. È questa la motivazione che ha spinto Canoo, un produttore di veicoli elettrici con sede a Los Angeles, a progettare un paio di furgoni elettrici che possono viaggiare fino a 230 miglia per carica. I due veicoli sono stati chiamati Multi-purpose Delivery Vehicle 1 e Multi-purpose Delivery Vehicle 2 (MPDV1 e 2). Secondo i calcoli di Canoo, i corrieri, le aziende di delivery e quelle di logistica dell’ultimo miglio potrebbero risparmiare fino a 80 mila dollari in sette anni, grazie ai minori costi operativi e alla mancanza di un motore a combustione. Con prezzi a partire da circa 33 mila dollari per il più piccolo MPDV1, i due veicoli avrebbero prezzi leggermente superiori all’immediata concorrenza termica. “Abbiamo creato il nostro veicolo multiuso da consegne – fanno sapere da Canoo – partendo dall’interno per poi arrivare all’esterno, con l’ergonomia del conducente in mente e con attenzione ai dettagli”. Canoo ha stimato anche che gli MPDV hanno circa il 30% di volume di carico in più rispetto ai veicoli comparabili.
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Elon Musk, 1000 km di autonomia per il Semi Elon Musk torna a parlare del progetto del “Semi”, il camion elettrico con cui punta a rivoluzionare il mondo dei trasporti. Secondo il CEO di Tesla, in futuro questo veicolo potrà contare su di un’autonomia sino a ben 1.000 Km, un risultato che sarà possibile utilizzando le tecnologie delle batterie più moderne. Per tutte le aziende che stanno aspettando il lancio dei camion elettrici americani si tratta certamente di un’informazione interessante. Musk ha aggiunto che con la tecnologia odierna delle batterie, riuscire a disporre di un’autonomia di 500 e di 800 Km è “piuttosto facile, quasi banale”. Va aggiunto un dato fondamentale, che questi livelli di autonomia fanno riferimento al camion a pieno carico visto che il Tesla Semi punta ad offrire la stessa flessibilità d’uso di un classico modello Diesel, anche se, almeno inizialmente, stando alle dichiarazioni di Musk, il Tesla Semi potrebbe dover rinunciare a una tonnellata di carico rispetto a un modello a propulsione endotermica. Grazie alle innovazioni che Tesla introdurrà nelle batterie, tra cui il nuovo formato 4680 delle celle, l’autonomia del suo veicolo dovrebbe fare un importante balzo in avanti. Secondo Musk, “l’autonomia di 1.000 Km sarebbe possibile utilizzando celle con una densità pari circa 300 Wh/kg, un dato che potrebbe suggerire la densità energetica delle nuove celle”.
Un mostro elettrico da 1000 cavalli Dopo un’attesa durata anni e diventata più lunga anche a causa dalla pandemia mondiale è arrivata finalmente l’ora del nuovo Hummer Edition 1. Il brand GMC del Gruppo General Motors ha scelto quella che negli USA è la carrozzeria più amata vale a dire il pick-up e l’alimentazione su cui si sta scommettendo maggiormente, quella elettrica. Un segmento a dir poco affollato visto che a dare filo da torcere alla neonata creatura vi sono già il Tesla Cybertruck, il Rivian R1T e prossimamente anche il Ford F-150, già ibrido ma presto anche elettrico, senza contare il concept di Nikola Badger. Nomi illustri, ma che se la dovranno vedere con un progetto che ha tutte le intenzioni di stupire a cominciare dalla potenza: mille cavalli. Il nuovo Hummer sarà in vendita negli Stati Uniti a partire dalla fine del 2021, ma è già ordinabile. Fra le principali caratteristiche oltre la potenza fuori dall’ordinario vi sono tre motori elettrici da 15.590 Nm di coppia, la trazione integrale e4WD, le sospensioni attive e le 4 ruote sterzanti con funzione CrabWalk: una modalità di avanzamento in diagonale ottenuta ruotando tutte e quattro le ruote nella stessa direzione. Come batterie l’Hummer monta pacco con celle Ultium e con sistema a 800 volt che garantisce un’autonomia di oltre 560 km. Grazie ai 1.000 cavalli l’Hummer Edition 1 può scattare da 0 a 100 all’ora in circa 3 secondi. La carrozzeria dell’Hummer EV Edition 1 è un quattro porte e cinque posti con il tetto composto da pannelli modulari asportabili e stivabili sotto al cofano. All’interno predominano le forme squadrate e hi-tech con due monitor dietro al volante (per la strumentazione) e al centro della plancia (per l’infotainment). Il prezzo di partenza per la Edition 1 è di 112.595 dollari. Neanche tantissimo visto il “mostro” che ci si porta a casa.
ON THE ROAD
Amazon
vuole anche il cielo
VOLVO TRUCKS per la decarbonizzazione della California
La crisi mondiale ha accelerato molti processi di trasformazione o di evoluzione, soprattutto nella logistica che, senza la crisi, forse, avrebbero impiegato anni, prima di essere solo presi in considerazione. L’esplosione dell’e-commerce e del delivery, sono tra gli esempi più lampanti. Naturalmente, come conseguenza dello sviluppo del settore distributivo, i grandi players del commercio online hanno messo in atto una serie più o meno ambiziosa di processi di espansione per affrontare e soddisfare una domanda, sempre crescente, rafforzando anche le proprie flotte. L’ultima novità arriva da Amazon, che dopo gli importanti ordini alla Rivian di furgoni elettrici con particolari specifiche per le consegne cittadine ora si sta dedicando alla flotta aerea. L’azienda di Jeff Bezos, che già nel 2020 aveva arricchito la flotta in leasing, portandola a 42 velivoli cargo, pochi giorni fa ha annunciato di aver acquistato 11 Boeing 767-300 ex passeggeri che saranno convertiti in aerei da trasporto. I primi quattro, rilevati dalla canadese WestJet, sono già stati acquisiti, mentre i restanti sette arriveranno nel 2022 dalla statunitense Delta Air Lines. Sfruttando la crisi dei voli passeggeri sembra che in Amazon siano riusciti a spuntare prezzi davvero convenienti per aeromobili in ottime condizioni, per migliorare il servizio “Prime” . Secondo alcune indiscrezioni l’obiettivo dell’Azienda è arrivare ad avere a disposizione 85 aerei entro la fine del 2022. Leggendo tra le righe tuttavia appare chiaro che il colosso americano punti anche a rendersi sempre più indipendente: se finora infatti si è appoggiato a specialisti della logistica come FedEx e UPS, in futuro potrebbe diventare esso stesso un fornitore di servizi a 360° sfruttando la progressiva espansione di questo modello commerciale.
La Dependable Highway Express (DHE), la Divisione di The Dependable Companies, una delle più grandi realtà di trasporto e logistica integrata degli Stati Uniti, che si occupa di trasporto e consegne sul medio e lungo raggio, sta lavorando su diverse nuove iniziative per la riduzione dell’impatto ambientale dei suoi veicoli in California. In quest’ottica la DHE ha abbracciato a pieno il progetto Volvo LIGHTS, con l’introduzione di dieci trattori Volvo Trucks VNR Electric Classe 8, di diversi muletti o veicoli elettrici per la movimentazione interna e con la relativa realizzazione di infrastrutture di ricarica sia per i veicoli della flotta che per i veicoli personali dei dipendenti, basate su una serie di pannelli solari e accumulo di energia nella sede di Ontario, cittadina satellite di Los Angeles, in California. Non solo, per consolidare ulteriormente gli sforzi in corso per ridurre l’impronta di carbonio delle loro operazioni, DHE ha ordinato altri 10 trattori Volvo VNR Electric, che arriveranno nei prossimi mesi “DHE – ha detto Peter Voorhoeve, presidente di Volvo Trucks North America – è un ottimo esempio di flotta che guida il percorso verso un trasporto merci sostenibile; la partnership di DHE è stata fondamentale per il successo del progetto Volvo LIGHTS. Siamo orgogliosi del fatto che DHE stia pianificando di acquistare altri veicoli elettrici; è una vera testimonianza del progresso dell’elettro mobilità e delle soluzioni di trasporto sostenibili”. Introdotto due anni fa, il progetto Volvo LIGHTS è una collaborazione innovativa tra Volvo Trucks, il South Coast AQMD (il locale ufficio di controllo della qualità dell’aria) e altre 13 organizzazioni unite in un progetto che vuole introdurre camion e attrezzature elettriche nelle aziende della California meridionale.
Western Star, un nuovo, iconico vocational truck
Daimler Trucks North America (DTNA) ha presentato il nuovissimo Western Star 49X. L’iconico truck, con il suo tradizionale e inimitabile frontale e con il caratteristico aspetto cromato viene ormai utilizzato negli Stati Uniti e in Canada, prevalentemente come vocational truck, ovvero veicolo per usi speciali o come veicolo da cantiere. Mentre DTNA è il leader indiscusso del mercato nel segmento a lungo raggio, l’affiliata nordamericana di Daimler Trucks considera il segmento vocational come un’area di ulteriore crescita. Per sfruttare sistematicamente questo potenziale, Daimler Trucks North America ha progettato il nuovissimo Western Star 49X da zero, per soddisfare le esigenze dei clienti professionali essendo più robusto, più sicuro e più leggero. Inoltre, DTNA ha incorporato il feedback dei principali produttori di attrezzature per autocarri per garantire che questo veicolo soddisfacesse a pieno le loro esigenze. Il nuovissimo Western Star 49X è già prenotabile da un paio di mesi ma le prime consegne inizieranno all’inizio del 2021. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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MERCATO
A.D. 2020 Dodici mesi terribili da dimenticare in fretta, che hanno cambiato il nostro modo di vivere e che hanno fatto ripensare l’economia, il commercio, l’industria e la sanità. Cosa possiamo salvare di una stagione tragica di Ferruccio
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ennaio 2020: eravamo ancora lì, a brindare al nuovo anno e, lontano da noi, nasceva qualcosa di terribile. Nasceva, forse sfuggiva ai controlli e strisciando lentamente ma inesorabilmente veniva verso tutti noi. Arrivava, ci toccava e ci gettava in una nuova dimensione, che mai avremmo immaginato e che ci avrebbe cambiato non solo le abitudini ma la vita stessa. Il Covid 19 ci avrebbe accompagnato durante il corso del 2020, creando e strutturando delle modifiche invasive alla vita quotidiana di tutti gli esseri umani. Proprio il Covid avrebbe evidenziato fratture sociali rilevanti nella nostra società unitamente alla precarietà del nostro intero sistema sociale ed economico. Ci avrebbe portato tragedie e sacrifici, nuove sensazioni e nuove consapevolezze. Ci avrebbe fatto ridimensionare tutto, dai nostri pensieri ai gesti di tutti i giorni. Avrebbe, però, fatto ripensare anche l’economia, il commercio, l’industria e soprattutto la sanità. Insomma, come titolerebbero un film scadente: “Il virus che sconvolse il mondo”.
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TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2021
Venturoli
Se pensiamo, poi, che tutto questa rivoluzione è avvenuta, praticamente in un paio di mesi, per poi assestarsi nel corso dell’anno, ci rendiamo conto di quanto dirompente, terribile ed epocale sia stata questa situazione.
NON PIÙ FANTASMI DEL SISTEMA ECONOMICO
Se parliamo del nostro mondo, quello del trasporto e della logistica o, come dice più di qualcuno, dell’“industria delle industrie” ci sarebbero da fare tante considerazioni a cominciare dal
dire che, se non altro, questa immane tragedia, ha fornito a tutti la prova di quanto il comparto sia fondamentale. Noi lo sapevamo e più e più volte abbiamo cercato di farlo capire, ma il terrore di restare senza beni primari come le medicine o il cibo, tanto per dirne due, ma anche la paura di dover rinunciare a tante piccole grandi conquiste e benefici quotidiani raggiunti negli anni e ormai non considerati più tali, tutti bisogni aggiunti, ma ormai irrinunciabili, ha fatto di colpo rivalutare il comparto, e gli operatori, prima quasi “fantasmi” del
la logistica dimostrano tutte le loro capacità, esplodendo letteralmente. I camion e i furgoni sono gli unici mezzi di trasporto che si muovono in Italia, sulle autostrade ci sono solo loro. Inizialmente nessuno pensa a chi guida questi camion, a chi è, di fatto, in prima linea e le aree di servizio chiudono. Per gli autisti, sulle strade, non c’è più né da mangiare né ci sono i servizi. Ci vorrà più di un mese, l’impegno e la voce grossa delle Associazioni, delle Case costruttrici, di personaggi del settore, per far riaprire, almeno parzialmente, i punti di ristoro.
sistema economico e poi, improvvisamente, applauditissimi attori protagonisti. Se ne sono talmente accorti che il ministero ha prodotto un bel video di “ringraziamento” al settore. Non solo, ma il trasporto e la logistica hanno dimostrato di avere delle insospettabili grandissime capacità di adattamento, di sacrificio, di resilienza che, di fatto, hanno sostenuto l’economia nostrana soprattutto nei primi mesi di crisi.
#IORESTOACASA
Il 5 marzo viene sospeso lo svolgimento della didattica in presenza per le scuole, il 9 vengono estesi a tutta Italia il divieto di spostamento, la sospensione delle attività sportive, di manifestazioni ed eventi, la chiusura di musei, luoghi di cultura e centri sportivi. Poi, l’11 marzo arriva il famoso, famigerato, per certi versi terribile “Decreto #IoRestoaCasa” che prevede la sospensione delle comuni attività commerciali al dettaglio, dei
servizi di ristorazione, delle celebrazioni religiose, e vieta gli assembramenti di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Il 22 marzo una nuova ordinanza vieta di spostarsi in qualsiasi comune diverso da quello in cui si si trova. Ed è proprio dopo questi decreti che il trasporto e
L’ECOMMERCE E L’ULTIMO MIGLIO
Intanto cresce verticalmente l’eCommerce. In un solo mese, dall’inizio della crisi sanitaria, si registra un salto evolutivo verso il digitale di 10 anni: le abitudini di acquisto e i comportamenti dei consumatori italiani si spostano a favore dell’eCommerce, che garantisce continuità di servizio per numerose attività e per i cittadini. Nei primi cinque mesi del 2020 sono due milioni i nuovi consumatori online in Italia (in tutto 29 milioni), 1,3 milioni dei quali, secondo le stime di Netcomm, sono da attribuire all’impatto dell’emergenza sanitaria del Covid-19. Negli stessi mesi del 2019, infatti, si registravano 700mila nuovi consumatori: si tratta della stessa crescita che il mercato eCommerce si
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MASSIMO MARCIANI Presidente di Freight Leaders Council
MERCATO
In realtà oggi, la considerazione per la logistica, quella che come abbiamo sempre affermato noi di Freight Leaders Council, è l’”industria delle industrie” è cambiata nell’opinione pubblica, ora deve cambiare per la politica, per chi decide, deve assumere l’importanza che gli è propria. Il 2020 è stato un anno terribile, ma da un punto di vista del trasporto e della logistica c’è stato qualcosa che valga la pena di essere ricordato? Secondo me ci sono due aspetti che vanno evidenziati, una dimensione prettamente umana, fisica costituita dall’attenzione dell’opinione pubblica. Gli operatori logistici che fino a quel momento sono stati dei veri e propri fantasmi del sistema economico, nel senso che nessuno ha mai considerato il grande lavoro che svolgevano dietro le quinte; in assoluto, poi, erano davvero pochi quelli che ritenevano la logistica una priorità per il nostro Paese.
A causa del Covid abbiamo avuto tutti la necessità di limitare le nostre uscite, in questo anno passato siamo stati a casa. Come ci ha aiutato la logistica? Dobbiamo considerare che il sistema economico delle nostre città, comprendendo sia la mobilità delle persone che delle merci, è un vero e proprio sistema di vasi comunicanti: in altre parole vuol dire che se le persone non vanno nei negozi, nei supermercati, nei ristoranti, vuol dire che le merci e i servizi si spostano da una dimensione pubblica a una privata. E proprio in questo frangente la logistica ha dato grande prova di rispondenza a quelle che sono le esigenze del comparto. Gli obiettivi, in situazione oggettivamente diffi-
cile sono stati raggiunti grazie alla professionalità e alla disponibilità degli addetti ma anche grazie alla digitalizzazione che abbiamo sperimentato. Secondo me un vero e proprio miracolo italiano. Noi abbiamo raggiunto in 5 mesi quello che avremmo raggiunto in 5 anni. Per la prima volta forse da anni la pubblica opinione ha individuato e compreso il lavoro degli operatori della logistica: all’inizio eroi ma ora? Devo dire che il video realizzato dal ministero era evocativo di questo aspetto degli eroi. Un segnale di attenzione che però non basta assolutamente perché questo aspetto della percezione della valutazione del cittadino, che è sempre legato alla contingenza e mai supportata da una visione politica ed economica di medio periodo, si manifesta nel fatto che i committenti vogliono pagare la logistica sempre al prezzo più basso e che i nostri concittadini, quando si vedono arrivare un pacco a casa, pretendono che questo arrivi gratis. Quindi se siamo stretti tra
questa morsa tra il valore che viene percepito e il valore che viene effettivamente erogato, non credo che la nostra economia possa fare dei grandi passi avanti. Il FLC con il supporto di Ebilog ha attivato fin dal primo lockdown un think tank della logistica per accompagnare il governo nelle sue scelte. Che risultati avete raggiunto? L’idea di creare un “Think Tank”, un luogo fisico o virtuale dove confrontarsi, è nata prima del lock down, dopo è diventata imprescindibile. Abbiamo organizzato webinar su temi di grande interesse, come il lavoro, la digitalizzazione, l’economia del mare. Poi abbiamo predisposto dei position paper che poi abbiamo consegnato ai decisori politici. Il primo risultato tangibile è stato è quello sulla logistica urbana sul quale la Struttura Tecnica di Missione e ANCI, stanno per pubblicare un position paper che non interessa solo le imprese, ma tutti i cittadini insieme con il Freight Leaders Council.
aspettava anche nei primi 4 mesi del 2020, se non fossero subentrati Coronavirus e lockdown. È l’eCommerce il settore che crescerà di più (fino a +55%) a livello mondiale con l’impatto del coronavirus, seguito da modern food retail (fino a +23%) e vendita all’ingrosso di prodotti farmaceutici (fino a +15%). Diversi settori, come quello del fashion&lifestyle, sono colpiti più duramente di altri anche
GENNAIO 16 Parte la seconda stagione di Trasportare Oggi On Air, trasmissione radiofonica settimanale per gli autotrasportatori, ideata e condotta da Luca Barassi e Ferruccio Venturoli. 23 Il governo cinese, a causa dell’epidemia di un nuovo ceppo di coronavirus, mette in quarantena la metropoli di Wuhan, e poi tutta la provincia di Hubei. È la più grande quarantena mai disposta nella storia. 30 Vengono confermati i primi due casi di Covid 19 in Italia; sono due turisti cinesi, sbarcati a Malpensa e poi arrivati a Roma. 31 Alle ore 24:00 CET (ore 23:00 GMT) il Regno Unito cessa ufficialmente di essere uno Stato membro dell’Unione europea, iniziando così un periodo di transizione lungo 11 mesi.
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FEBBRAIO
5 IVECO e FPT Industrial, insieme a Nikola Motor Company annunciano che produrranno attraverso la loro joint-venture europea il Nikola TRE a Ulm, in Germania, nell’impianto di produzione IVECO. 7 Mercedes-Benz Trucks presenta eEconic, autocarro pesante elettrico a pianale ribassato. Nel 2021 verrà avviata la sperimentazione concreta dell’eEconic mediante l’impiego per servizi municipali. 10 MAN presenta la nuova TG Generation. Non una rivoluzione, ma un rinnovamento profondo: maggiore versatilità e grande attenzione al comfort di guida, con più opzioni per le cabine. 23 L’Italia “scopre” il DPCM (decreto Presidente Consiglio dei Ministri) come strumento normativo: il primo decreto legge anti-Covid DL 6/2020 è per i Comuni delle Regioni Lombardia e Veneto interessa- 27 Volvo Trucks presenta le nuove gamti alle misure di contenimento del Covid. me di veicoli pesanti per l’Europa, con i modelli FH, FH16, FM e FMX, che valgono oltre il 60% delle vendite della Casa TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2021 di Göteborg.
MARZO Quasi tutti i Costruttori fermano momentaneamente gli impianti produttivi, li riapriranno tra la fine di marzo e la prima settimana di aprile. 1 DPCM per la “zona rossa” in diversi comuni del Lodigiano e del Veneto; il comune di Vò Euganeo è blindato con “il divieto di accesso o di allontanamento dal territorio comunale”. 3 DAF Trucks inizia le prove su strada del veicolo CF Hybrid, veicolo completamente elettrico nelle aree urbane, mentre fuori città si avvale della tecnologia pulita a Diesel. 5 Viene sospeso l’insegnamento nelle scuole di ogni grado e le Università; vengono estesi a tutta Italia il divieto di spostamento, la sospensione delle attività sportive, di manifestazioni ed eventi, la chiusura di musei, luoghi di cultura e centri sportivi. 7 Renault Trucks presenta T 01 Racing, serie speciale, realizzata su veicoli di seconda mano, ridisegnata dalla Halle du Design ispirata alle corse automobilistiche.
11 DPCM “#IoRestoaCasa”, che prevede la sospensione delle attività commerciali, dei servizi di ristorazione, delle messe e vieta gli assembramenti di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico. 11 La parola più angosciosa del 2020 viene pronunciata dal direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus in una drammatica conferenza stampa: l’epidemia di COVID-19 è una pandemia. 18 La foto, un po’ sfuocata, di una colonna di camion militari che trasporta le bare delle vittime del Covid attraverso Bergamo fa in poche ore il giro del mondo. La gravità della situazione appare ora chiara in tutta la sua brutalità. 22 Decreto “stop ai Cantieri”. 27 Il Papa prega per invocare la fine della pandemia, da solo, in una piazza San Pietro deserta e battuta dalla pioggia: “Ti imploriamo Dio, non lasciarci in balia della tempesta”.
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MERCATO
DARIO ALBANO Managing Director Vans Mercedes-Benz Italia online, ma il 77% dei merchant online dichiara di aver acquisito nuovi clienti durante questa fase di emergenza sanitaria. Dunque, c’è chi cresce e chi, invece, purtroppo cala. Tutto il trasporto legato alla ristorazione, al turismo, perde pezzi; gli spedizionieri non ridono, non arrivano più navi, o non arrivano con regolarità; i cantieri si fermano, alcune merci non viaggiano, intere flotte stanno ferme, come si fermano molti impianti di produzione dei vari Costruttori. Bisogna inventare qualcosa. Ecco allora che la logistica e il trasporto mettono in campo tutte le loro capacità organizzative e si reinventano: si lavora sull’ultimo miglio, sulla delivery, si perfezionano le spedizioni, si digitalizza, si inventano nuove soluzioni.
APRILE 21 Volvo Trucks e Daimler Trucks creano una joint-venture al 50% per sviluppare celle a combustibile che alimentino veicoli pesanti per lungo raggio. 26 Viene fissato un prezzo fisso per le mascherine, si riaprono i parchi e si “concede” la presenza di 15 persone ai funerali. 28 Arriva l’Opel Vivaro-e, il primo furgone elettrico del brand. Oltre 300 km di autonomia per il mid van che ha la stessa capacità di carico del fratello a gasolio.
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non c’è più turismo. Si tratta di due mondi che sono sempre cresciuti in parallelo e ora, invece sono su due piani davvero lontani, con una forbice molto importante.
Cosa ci ha lasciato il 2020? Due cose mi vengono in mente: dal punto di vista organizzativo, interno, aziendale, un’inaspettata possibilità di lavorare in smart working, nonostante qualche piccola difficoltà iniziale il business è andato avanti lo stesso. La tecnologia c’era, è la testa delle persone che fa fatica ad adeguarsi. È stato il Covid a accelerare il processo, a obbligare le persone. La tecnologia insomma anticipa i comportamenti. La seconda è la grande divisione del nostro mercato, anche questa inaspettata, che si è diviso nettamente in trasporti merci e trasporto persone. Il trasporto merci ha tenuto e, anzi, non è andato troppo male sia grazie a nuovi business, sia con lo sviluppo di business esistenti, penso al take away, alla consegna della spesa dei supermercati etc. Molto penalizzato, bloccato il trasporto persone: la gente non può andare in giro,
MAGGIO 6 Cancellata la fiera di trasporto più grande del mondo; anche lo IAA di Hannover, si arrende al Coronavirus e rimanda tutto a settembre 2022. 13 Sulle autostrade tedesche i veicoli alimentati a gas naturale compresso e liquefatto (CNG e LNG) oltre le 7,5 tonnellate di peso non pagheranno i pedaggi autostradali fino al 31 dicembre 2023. 15 Citroën lancia il suo mid van elettrico: si chiama ë-Jumpy. Arriverà sul mercato
entro la fine dell’anno e promette oltre 300 km di autonomia. 16 Dopo mesi di limitazioni, con un nuovo DPCM ci si avvicina alla “normalità”, con l’addio alle autocertificazioni. Riaprono le piscine, poi gli spettacoli all’aperto. Riprendono i viaggi tra e per i Paesi Ue e si può andare nelle seconde case ma nella propria Regione. Caffè al bar e pizza permessi fuori casa. 28 DAF lancia l’ XF Unity Edition, edizione speciale dell’ammiraglia del Costruttore olandese per ripartire. Il frontale è attraversato da un grande Tricolore. 29 Storico accordo tra Ford e Volkswagen, su van, pick-up ed elettrici. Il nuovo Amarok sarà su base Ranger e il Caddy diventerà lo small van dell’Ovale Blu.
Il Covid, questa pandemia che, di fatto, ha cambiato la nostra vita, ha cambiato o cambierà anche le scelte industriali o di prodotto? Non credo che ci saranno delle modifiche di prodotti attuali o in uscita né ci sono stati ritardi o spostamenti. Tutto sommato mi sento di dire che da un punto di vista dei prodotti, dei servizi o del business non ci sono state e non ci saranno variazioni importanti. Le aziende hanno ritardato sviluppi o presentazioni di nuovi veicoli? Non ci sono state variazioni di programmi o ritardi neanche nello sviluppo della mobilità elettrica? No, direi che tutto è andato come previsto prima della crisi; neanche per il mondo dell’elettrico, una tecnologia abbastanza “nuova” ci sono state battute d’arresto. Quello che invece è accaduto, ma era davvero inevitabile, è che in questo periodo sono mancati i veri “lanci”, sono state effettuate poche presentazioni, pochissimi test drive, pochi contatti diretti con i clienti. Probabilmente si recupererà appena possibile. Quello che non si è riuscito a fare sarà concentrato in tempi più ristretti.
GIUGNO 10 Il Mercedes-Benz Sprinter, un veicolo commerciale destinato a dare il proprio nome a un’intera categoria di veicoli, compie 25 anni. 11 Si allentano ulteriormente le restrizioni. Il Coronavirus resta il “nemico invisibile” avverte Conte, ma si riaccendono le luci delle discoteche, cancelli aperti alle aree giochi dei bambini, riprendono le partite di calcio con la Coppa Italia. 19 Continua la collaborazione fra Scania e il grossista alimentare norvegese Asko: le due società stanno sperimentando insieme nuove tecnologie per l’elettrificazione. Nei prossimi tre anni Scania consegnerà 75 veicoli elettrici a batteria ad Asko. 24 Con ë-SpaceTourer di Citroën si chiude il giro di presentazioni della nuova gamma mid van elettrica PSA. I furgoni andranno in vendita a fine luglio, i people mover a fine anno.
ALLARME PER IL MERCATO
Intanto, il mercato dei veicoli industriali e commerciali, che purtroppo non procede per conto suo, ma risente della situazione politica del momento, cala vertiginosamente, nonostante una serie di soluzioni vantaggiose proposte direttamente dalle Case ai clienti, i camion e i furgoni non si vendono.
A marzo il primo allarme: i veicoli commerciali perdono, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente il 71%, i pesanti il 40; ad aprile una vera tragedia: -90% per i commerciali e -58,4 per i pesanti. A maggio risalgono entrambi: 32% per i commerciali 41,7 per i pesanti, ma non c’è ottimismo. A maggio in occasione della conferenza stampa
CLAUDIO FRACONTI Presidente FAI Milano, Lodi, Monza e Brianza per poter tenere acceso il motore. Anche perché nel periodo più buio, in cui tutti erano spaventati non sapendo cosa stava succedendo noi abbiamo continuato a lavorare e abbiamo avuto una grande risposta dai nostri dipendenti.
Il 2020 ha lasciato qualcosa di buono al nostro settore? Dipende a chi viene fatta la domanda perché in generale credo che abbia lasciato a tutti la consapevolezza dell’importanza del trasporto e della logistica, cosa che in tanti non avevano mai considerato. Ne è dimostrazione lo spot prodotto dal Ministero dei Trasporti per ringraziare il nostro mondo. Un’iniziativa molto significativa per la quale ringrazio personalmente la ministra De Micheli e che dimostra che ci si è resi conto che il trasporto è stata la chiave
La logistica ha avuto un grande sviluppo da un punto di vista concettuale, con grandi cambiamenti di modalità di trasporto che forse erano nell’aria e ci avrebbero messo tanto tempo. Oggi tutti si riempiono la bocca con il termine “resilienza” che in realtà possiamo definire business continuity, capacità di reazione che le imprese di trasporto hanno sempre avuto per natura; noi che facciamo questo mestiere siamo molto più abituati di altre categorie: quando abbiamo camion in giro, magari qualche autista in difficoltà, dobbiamo prendere decisioni immediate, positive o negative, ma immediate. Vi
faccio un esempio: avevamo iniziato a dicembre 2019 a ricevere container di monopattini che si stavano diffondendo in tutto il Paese. A un certo punto le navi cinesi non sono più arrivate, ma c’era ancora una domanda fortissima. Le regole di sicurezza della ferrovia non permettono di portare monopattini elettrici, quindi è stato immediatamente organizzato un trasporto tutto strada da Shangai a Sesto San Giuliano. I cinesi arrivavano fino al confine con il Kazakistan, dove c’è una sorta di porto franco, li trasbordati su camion russi che, con due autisti arrivano in Italia mettendoci, grosso modo quanto ci mette il treno. Una modalità che ricorda i viaggi in Medio Oriente negli anni 70. Se questa non è una trasformazione! E poi, chi è cresciuto è stato l’eCommerce con una trasformazione di aziende, con l’impiego di giovani nel trasporto, alla guida dei furgoni, come le
LUGLIO
AGOSTO
6 Il camion a idrogeno di Hyundai l’XCient Fuel Cell è una realtà in Europa. I primi dieci esemplari del pesante coreano vengono consegnati alla filiale svizzera della Casa. Si tratta dei primi di un gruppo di 50 veicoli in programma quest’anno per un totale di 1.600 entro il 2025. 10 Il Parlamento Europeo approva il “Pacchetto Mobilità” la riforma che fissa regole chiare sui riposi degli autisti e contrasta la concorrenza sleale. 25 La petroliera giapponese Wakashio si incaglia nella barriera corallina a sudest dell’isola di Mauritius, il suo scafo cede, riversando per due settimane le 3.800 tonnellate di petrolio. 30 Da Cape Canaveral, viene lanciato il razzo Atlas 541 con destinazione Marte. Ha così inizio la missione Mars 2020 del Rover Perseverance della Nasa.
3 A Genova si inaugura il Ponte San Giorgio, che sostituisce il Ponte Morandi, crollato il 14 agosto 2018; è realizzato su un disegno donato alla città di Genova dall’architetto Renzo Piano. 4 L’e-Crafter di Volkswagen si sposta in Polonia, a Wrzesnia, dove già nasce il resto della gamma. 18 Dopo i primi dieci esemplari utilizzati per servizi a corto raggio, ora eActros, l’elettrico pesante di Mercedes, affronta la seconda fase di test. Due esemplari, uno in Olanda e uno in Germania effettueranno consegne di merce su pallet.
consegne a domicilio degli alimentari. C’è stato l’aumento del trasporto GDO e un’integrazione orizzontale di aziende, cioè consolidamento delle strutture: si cercano sempre più capannoni, sempre più grossi per le merci. Sono tutti segnali di cambiamento. Durante la pandemia l’opinione pubblica sembra che abbia avuto del trasporto e del camionista un’opinione un po’ diversa dal solito, quanto durerà? All’inizio un aspetto negativo, l’autista non poteva scendere dalla cabina, poi tutto è cambiato. Ho appena chiesto, come Osservatorio per il Trasporto e la Logistica di Milano Monza e Brianza, come mai la nostra categoria non fosse stata messa tra quelle da vaccinare nella prima fase, prima degli altri. Evidentemente quello che abbiamo fatto non è bastato. E questo purtroppo è colpa anche della frammentazione delle nostre associazioni.
SETTEMBRE 8 Franco Fenoglio lascia il ruolo di AD e presidente di Italscania. Dopo quasi cinquant’anni da protagonista il manager di Pinerolo va in pensione. Il nuovo AD e presidente sarà Enrique Enrich, 46enne brasiliano già ad di Scania in Colombia prima e in Messico poi. Fenoglio lascia anche la presidenza di UNRAE, al suo posto viene eletto Paolo A. Starace, AD di Daf Trucks Italia.
10 Mercedes-Benz Trucks Italia punta ancora sulle edizioni speciali presentando una nuova esclusiva l’Actros Iconic Edition, realizzato in collaborazione con Acitoinox. 17 Scania introduce i nuovi camion a batteria: cabine tipo P ed L, autonomia elettrica di 130/250 km per gli EV e 60 per l’ibrido.
21 Mercedes-Benz Trucks annuncia i nuovi pesanti a zero emissioni: eActros Long9 Autonomia doppia e più portata per Haul a batteria da 500 km e GenH2 a idroil DAF CF Electric: un nuovo pacco batte- geno che ne promette 1.000. rie permette di raggiungere i 200 km con una sola carica. Si guadagnano anche cir- 30 Il V8 Scania, re della strada, torna alla ribalta con un 770 Cv montato sulla Serie S. ca 700 kg di carico utile.
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MERCATO
MIHAI DADERLAT IVECO Italy Market Business Director
Il 2020, oltre le tragedie che abbiamo vissuto tutti noi, per quanto riguarda il trasporto, ci ha lasciato qualcosa di positivo (o di non negativo)? Qualche insegnamento? L’anno appena chiuso è stato particolarmente difficile per tutti ma fortunatamente il settore dei trasporti è riuscito a rimanere attivo e performante. Senza sottovalutare le difficoltà in cui si trovano ancora gli operatori del trasporto Italiano, mi sento di dire che siamo usciti tutti più forti, con nuove consapevolezze e capacità. Abbiamo affrontato la nuova normalità con un approccio diverso, ci siamo adeguati
velocemente ai nuovi modi di lavoro remoto, dando più spazio all’ inventiva, flessibilità e reattività, coinvolgendo maggiormente, responsabilizzando e valorizzando di più le nostre risorse. Anche per noi dell’Iveco il 2020 ha rappresentato un banco di prova severissimo ma nonostante questo, siamo andati in controtendenza, acquisendo nuove quote di mercato e ottenendo ottimi risultati commerciali, addirittura superiori al 2019. Insomma, di fronte ad un 2021 non ancora liberato dal Covid, rimaniamo sulla stessa linea combattiva e positiva, seguendo lo spirito dello slogan lanciato l’anno scorso: “Think Positive, Stay Negative!” Sembrerebbe che durante la pandemia, l’opinione pubblica abbia avuto del trasporto e dei trasportatori un’opinione migliore del solito. Durerà nel tempo o si tornerà ai vecchi tempi dei “camionisti brutti, sporchi e cattivi”? Si può dire che i traportatori sono
stati tra i principali protagonisti della task force che ha supportato il Paese nei momenti più concitati della crisi e per questo l’intero settore continua a godere di una particolare attenzione e rispetto da parte della comunità. Oltre a continuare ad affermare e consolidare la sua importanza strategica, il trasporto cambia continuamente contenuti e immagine in un processo, ormai inarrestabile, che ha visto anche l’anno scorso degli sviluppi importanti. Dai progetti per i futuri mezzi pesanti elettrici o con celle a idrogeno all’affermazione del Bio Metano, la transizione energetica nel trasporto continua con passo spedito. Da un punto di vista dello sviluppo tecnologico e industriale, per il trasporto è stato un anno buttato via o, da quel punto di vista, la crisi sanitaria (ed economica) non ha influito? Per IVECO, il 2020 è stato uno degli anni più prolifici per lo sviluppo tecnologico. Abbiamo continuato senza indugio i lavori
dell’UNRAE Franco Fenoglio, in quel momento presidente della sezione veicoli industriali, indica uno scenario terribile, con una perdita, a fine anno, del 40% per i veicoli industriali. Per fortuna le previsioni non vengono rispettate, il mercato risale anche se lentamente e certo, non completamente. A dicembre le perdite del mercato dei
OTTOBRE 6 Ford introduce in gamma la versione da 5 t di MTT con una portata che sfiora le 3 t nella versione con telaio cabinato. 8 Rivian, il van studiato da Amazon e dalla start-up americana è realtà. L’obiettivo di 0 CO2 entro il 2040 si avvicina. 13 DPCM post proroga stato emergenza: mascherina obbligatoria nei luoghi diversi dall’abitazione privata. Stretta sui locali e gli snodi della movida, raccomandazione a non fare inviti a cena con più di sei persone; per bar, pub, ristoranti, gelaterie consumazioni solo fino alle 21.00. 18 DPCM della “seconda ondata”, facoltà per i sindaci di disporre la chiusura al pubblico dopo le 21 di strade o piazze per evitare di assembramenti. La ristorazione è consentita con consumo al tavolo ma con un massimo di sei persone
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e fino alle 18 in assenza di consumo al tavolo. Torna l’obbligo, nel settore pubblico, di svolgere riunioni solo a distanza, mentre le stesse sono fortemente raccomandate nel settore privato. 24 DPCM “nuova emergenza”: sospensione delle attività dei parchi, di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, centri culturali, centri sociali e centri ricreativi; sospese le attività di sale giochi e scommesse. Sospesi gli spettacoli aperti al pubblico anche all’aperto; sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi. Per la scuola si ricorre alla didattica digitale integrata, per una quota pari almeno al 75 per cento delle attività. 26 Arriva il Ford Transit Connect, la portata arriva a una tonnellata, il motore 1.5 Turbodiesel è più efficiente.
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allo sviluppo dei pesanti Nikola 3 Full Electric e a Idrogeno. Inoltre abbiamo stretto un accordo di partnership strategico H2A (H2 Accelerate) con Daimler Truck AG, Volvo Group, OMV e Shell per lavorare insieme all’introduzione dei camion a idrogeno nel mercato di massa, favorendo la nascita di stabilimenti di produzione di idrogeno e di reti di distribuzione ad alta capacità per l’idrogeno liquido e gassoso. Nello stesso tempo abbiamo continuato a lavorare sulla capacità di sviluppare prodotti e servizi digitali. In questo senso CNH Industrial ha stretto con Microsoft e Accenture un accordo che prevede la creazione di una rete globale di “Digital Hubs” in Brasile, Europa, India e Stati Uniti, in cui le 3 aziende lavoreranno insieme per creare ed erogare ai nostri clienti nuovi servizi e funzionalità a valore a servizio della manutenzione predittiva, la gestione potenziata delle flotte, il trasporto ecologico e servizi digitali “data driven”.
commerciali saranno di 28.400 unità, pari al 15,1%; probabilmente mancano all’appello i veicoli per il trasporto persone. Va meglio ai pesanti che si ritrovano a perdere, a fine anno, “solo” 3.258 pezzi: da 23.628 a 20.370. Ma alla fine, non tutto quello che abbiamo vissuto è da buttare, qualcosa, se non di buono, di utile è rimasto.
NOVEMBRE 3 DPCM del “semaforo” e del “coprifuoco”: arrivano le regioni gialle, arancioni e rosse con la diversa graduazione delle limitazioni in base alla situazione epidemiologica. E segna il ritorno della temuta parola “coprifuoco”. 3 Si apre Ecomondo che, fino al 15 si svolgerà in totale modalità digitale. Nonostante qualche difficoltà di tipo organizzativo, ottiene un discreto successo. 4 Joe Biden è il quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti d’America. 10 Nasce IVECO-On, il Brand di CNH ordina sotto un’unica denominazione tutte le soluzioni integrate per aziende, padroncini e flotte. 12 Arriva Ford E-Transit e il furgone più venduto al mondo diventa elettrico con 350 km di autonomia. Nulla cambia per volumetrie e portate. 14 Renault svela il nuovo Kangoo e l’inedito Express, van e trasporto passeggeri. Tre motori benzina, diesel ed elettrico e tanta tecnologia.
16 Volvo Trucks annuncia che entro la fine del 2021 coprirà l’intera gamma con camion elettrici. La scelta ai clienti se Diesel e batterie. 19 Ford Trucks annuncia che a breve sul mercato italiano arriverà la gamma completa dei veicoli della serie Legacy, con tre modelli, Strada/Distribuzione, Trattori e Construction. 23 MAN TGX è il Truck of the Year 2021. L’ammiraglia della Casa del Leone ha convinto i 24 giornalisti della giuria per comfort, redditività e tecnologia. 23 I veicoli commerciali elettrici di Groupe PSA Peugeot e-Expert, Citroën ë-Jumpy e Opel Vivaro-e vincono il premio International Van Of The Year 2021. 27 Transpotec Logitec, l’appuntamento fieristico di riferimento in Italia per l’autotrasporto e la logistica, rinuncia alle date di marzo e fissa le nuove: dal 10 al 13 giugno 2021.
DICEMBRE 4 Elon Musk conferma i 1.000 km di autonomia per il Tesla Semi, grazie all’utilizzo di nuove batterie strutturali. 5 Sono l’ eAcrtros e il GenH2 Truck di Mercedes-Benz Trucks i Camion dell’Anno Elettrici 2021. 6 IVECO, Daimler, Volvo Group, OMV e Shell insieme in H2 Accelerate. Tre costruttori e due compagnie di distribuzione di carburanti si uniscono per rendere possibile l’idrogeno sui camion in Europa. 21 Parte la distribuzione dei vaccini anti Covid 19. Nella prima fase saranno impiegate 9mila persone in 220 paesi. È la più grande operazione di logistica mai organizzata. 24 Alla vigilia di Natale, dopo 30 giorni di trattative frenetiche viene raggiunto un accordo tra Europa e Regno Unito.
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LE GRANDI INTERVISTE
FORD TRUCKS
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k c u tr T
utta la storia professionale di Massimiliano Calcinai, dal dicembre 2019 alla guida della società che importa in Italia i veicoli Ford Trucks, è costellata di momenti di grande sfida e di avventure ambiziose, spesso dei veri e propri salti nel buio che però gli hanno dato grandi soddisfazioni. “Sì, è vero – ci conferma Calcinai mentre siamo avvolti da una fitta nebbia presso la futura concessionaria milanese BTrucks, affacciata sulla tangenziale ovest del capoluogo lombardo – forse il primo duro colpo al cuore che ho dato a mia madre è stato quello di abbandonare il classico posto fisso in banca per buttarmi a fare il commerciale nel mondo dell’automotive. D’altronde se la passione chiama, non si può non rispondere…”. Come dargli torto. Massimiliano Calcinai ha così attraversato i più prestigiosi brand del nostro settore, da Mercedes-Benz a Paccar da Volvo e poi Volvo Trucks. Da laureto in economia e commercio ha sempre avuto ruoli di carattere finanziario, fino ad avere però presso il costruttore svedese una posizione importante in ambito commerciale e quindi una visione a 360 gradi sul mercato, finché una sera… “Finché una sera mi è stata proposta
Dopo il lancio di fine 2019 e lo stop forzato del 2020, Ford Trucks Italia è pronta per entrare in modo decisivo nelle flotte e tra gli operatori del nostro mercato. Massimiliano Calcinai, CEO dell’importatore italiano, ci illustra le strategie del marchio e l’offerta della gamma dell’Ovale Blu di
Luca Barassi
questa avventura e dato che io ragiono in questi casi più di stomaco che di testa, pochi giorni dopo ho comunicato all’ad di Volvo Trucks Italia la mia decisione di lasciare il gruppo. E devo dire che da lui (Giovanni Dattoli, n.d.r.), come dai miei colleghi, ho trovato una grande comprensione nella mia scelta”. Dunque, da un giorno all’altro e da oltre un anno a questa parte, Massimiliano Calcinai si è ritrovato a dover costruire una azienda e un’organizzazione completamente da zero e puntare sulle persone che lo hanno seguito in questa avventura. “Esatto, ed è proprio avere davanti un foglio bianco che mi ha dato lo stimolo maggiore per buttarmi anima e corpo nel portare Ford Trucks in Italia con la collaborazione di un team motivato e competente su cui io punto tantissimo, perché sono le persone, dal mio punto di vista, che fanno una impresa”. Un concetto che è impresso nei valori di Ford Trucks Italia che per la prima volta, nel nostro settore, mette nero su bianco, in particolare sul sito fordtrucks.it, le linee guida della Casa madre sintetizzate con quelle che incarnano perfettamente l’approccio del management italiano.
UNA PAUSA DI RIFLESSIONE
A dicembre 2019 Ford Trucks organizza una imponente conferenza stampa annunciando lo sbarco ufficiale del marchio in Italia, facendo nascere di fatto la “ottava sorella”. Qualche settimana dopo lo scoppio della pandemia e il successivo lockdown nazionale. Un debutto in società forse infelice, da un lato, dato che l’ingresso di un nuovo Costruttore nel panorama industriale è sicuramente delicato e temerario e uno stop forzato avrebbe potuto sicuramente non agevolare il lancio. Dall’altro lato però, come vedremo nelle prossime righe con Massimiliano Calcinai, anche una opportunità. “Infatti. Devo dire, innanzitutto, che io credo molto nella libera concorrenza e quindi che un nuovo brand e una nuova offerta di prodotti, non avrebbe che fatto bene al mercato. Detto questo, arrivando al punto della crisi sanitaria, devo dire che effettivamente l’anno passato ci è servito molto per poter preparare un terreno fertile per www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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Alice Pulici, Ad della divisione automotive di Gruppo Brixia, con Massimiliano Calcinai in occasione di questa intervista che abbiamo potuto fare ospitati dalla concessionaria BTrucks che sarà operativa da marzo ad Assago, affacciata sulla tangenziale ovest di Milano.
LE GRANDI INTERVISTE
FORD TRUCKS la crescita del marchio nel nostro Paese. L’attività più importante è stata senza dubbio quella del focus sulla rete e sull’organizzazione interna. Direi che questo è stato il maggiore successo del 2020. Una organizzazione che, tra l’altro, è molto incentrata sulla presenza del genere femminile”. In occasione della conferenza stampa di lancio, ricordiamo bene l’obiettivo che Calcinai stesso si era prefissato, cioè la copertura del 75 per cento del potenziale circolante. “E oggi posso dire che questo obiettivo lo abbiamo addirittura ampiamente superato, nonostante si trattasse di un target fissato in epoca pre Covid. Ma le richieste sono state così tante e le aspettative sono così importanti che già oggi possiamo contare su 10 Full Dealer, di cui uno, la Euromotori di Udine, monomarca e 15 officine che hanno una copertura totale di 39 punti di assistenza. Non paghi di questo abbiamo in programma di portare nell’arco di un anno i dealer a 12 e a 50 i punti di assistenza”. A questo punto la domanda sorge spontanea: quali sono gli obiettivi per il 2021? “Di vendere tante macchine! – risponde con una battuta il manager milanese – A parte gli scherzi però devo dire che da un lato noi non abbiamo, per così dire, degli obiettivi prefissati dalla Casa Madre, dall’altro però
dobbiamo confrontarci con altre sette sorelle che sono radicate sul territorio da oltre 40 anni. Questo significa rete, relazioni, conoscenza dei principali buyer, presenza nelle grandi flotte e via dicendo. Per questo motivo stiamo ragionando in termini di medio-lungo periodo e non di breve, puntando ad arrivare, nell’arco di quattro o cinque anni, ad una quota di mercato del cinque per cento. Cosa significa in termine di macchine? Beh, ovviamente questo dipenderà dall’evolversi della crisi pandemica ed economica e di conseguenza dalle immatricolazioni totali nel nostro Paese”.
UN OVALE BLU A TUTTA GAMMA
Uno dei principali punti non chiari ai più, è il rapporto tra il marchio Ford, leader mondiale nel mondo automotive, e Ford Trucks, perché se è vero che di fatto si tratta di due gruppi industriali ben distinti, è
anche vero che i punti di contatto e di sinergia sono molti. “Benissimo. È giusto diradare ogni dubbio. Partiamo col dire che tutti i veicoli Ford, auto, van e ora anche truck, vengono prodotti in Turchia. Il centro di ricerca è anch’esso in Turchia e anch’esso sviluppa la tecnologia per tutti i veicoli marchiati Ford, con una inevitabile sinergia e trasversalità tra i diversi segmenti. Ancora di più, aggiungo, noi col mondo van e quindi in particolare io personalmente con Marco Buraglio, abbiamo un confronto continuo ed una collaborazione strutturale, soprattutto per la condivisione della Rete”. Un altro passaggio da chiarire è quello relativo al rapporto tra la Casa Madre turca e Ford Trucks Italia. “Niente di più semplice da questo punto di vista: noi siamo importatori in Italia, ma con un valore aggiunto notevole, ovvero quello di avere una sorta di ufficiale di collegamento della Casa Madre residente presso i nostri uffici. Questo è un enorme vantaggio perché ci permette di trasferire immediatamente alla fabbrica le esigenze del nostro territorio che ha inevitabilmente delle peculiarità rispetto ad altri mercati e, allo stesso tempo, conoscere praticamente in tempo reale le strategie del gruppo”.
GAMMA: COMPLETA O SUFFICIENTE?
Quando Ford Trucks ha vinto il prestigioso riconoscimento International Truck of The Year, nel 2019, la perplessità maggiore era quella che un unico veicolo come l’F-Max fosse un’offerta un po’ debole per le esigenze di un mercato, quello della
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logistica, che necessita di specificità e diversificazione di modelli. In realtà, e forse in modo silente, il Costruttore turco ha mano a mano ampliato la gamma identificando tre macro serie: Trattori, Construction e Distribuzione. “Sì, ma neanche in modo tanto silente. Sono tre gamme all’interno delle quali ci sono una moltitudine di configurazioni, ciascuna adatta ad una diversa mission. Siamo partiti, è vero, da un veicolo standard, un trattore stradale con passo 3600. Sin da subito ci siamo accorti che l’Italia aveva l’esigenza di un mezzo con passo diverso e, anche grazie a Ozan B. Can, il managing director turco, è arrivato il 3750. Stessa cosa vale per le motorizzazioni. Dai 500 cavalli iniziali, ora è previsto anche il 460, potenza sufficiente per la maggior parte delle operazioni di trasporto. Ma potrei andare avanti: offriamo dal 9 litri per la distribuzione al 13 litri cava cantiere, piuttosto che le configurazioni 6x2, 6x4, 8x4 e via dicendo. La gamma è pronta per dare ai nostri operatori ciò che serve loro. Forse l’unico punto dolente è che fino al 2023 per il carro avremo a disposizione solo la cabina Legacy”.
truck e quello van e car, dove soprattutto l’ibrido è sviluppato da tempo. Io personalmente dico che dobbiamo fortemente puntare sull’Euro 6D che ha un indice di inquinamento enormemente inferiore anche solo all’Euro 5, anche perché se consideriamo tutto il ciclo di vita del veicolo, compreso lo smaltimento delle batterie di un mezzo elettrico, vorrei capire veramente chi vince in termini di sostenibilità, ambientale ed economica”. Certamente quando si parla di sostenibilità bisogna considerare anche l’aspetto economico, perché si tratta di un modello di business completamente diverso. “Proprio così – tiene a sottolineare il nostro interlocutore – lasciatemi dire che bisogna arrivare ai nuovi motori attraverso un cambio di cultura e una modifica dell’intera filiera, perché se pensiamo a tutto ciò che sta a valle della produzione del veicolo, ovvero l’assistenza, l’aftermarket e così via, non possiamo pensare che gli operatori di questo settore possano sopravvivere se non li si supporta proprio con un nuovo modello. Concludo dicendo però che il vero punto di arrivo sarà l’idrogeno dove la Comunità Europea sta investendo molto e che non credo al gas, LNG in particolare, perché si tratta di una tecnologia di transizione”.
L’Ottava Sorella lancia la sfida: un brand famoso a livello mondiale, ma ancora sconosciuto nel mondo dei truck. A onor del vero va detto, però, che la catena cinematica dei modelli da 13 litri, è comunque identica a quella dell’F-Max, con tutte le sue peculiarità; e a proposito di catena cinematica ci siamo chiesti come mai, in questo particolare momento storico, Ford Trucks non proponga già motorizzazioni a propulsione alternativa al diesel. “Su questo punto – risponde Calcinai – bisogna scindere tra quella che è la strategia della Casa Madre, da quello che è il mio personale pensiero. Ford Trucks ha in strada presso la municipalità di Istanbul dei 6x2 allestiti con compattatore full electric e da questo, ancora una volta, possiamo vedere come ci siano forti sinergie tra il mondo
UN CAMION PER TUTTI
Non lo abbiamo ancora provato su strada, e speriamo di averne presto l’occasione, e lo abbiamo potuto vedere in tutti i suoi aspetti in modo statico. Anche qui, presso la nascitura BTrucks di Assago, siamo saliti a bordo dell’F-Max 500 per alcune fotografie e per un sguardo approfondito. Quindi ci manca la sensazione vera di avere sottomano il veicolo e per questo chiediamo a Massimiliano Calcinai di descriverci sinteticamente le sue caratteristiche. “La prima cosa che mi viene da dire è che il nostro truck rappresenta perfettamente il mondo Ford, cioè una macchina che è molto robusta,
confortevole, essenziale nella accezione positiva del termine, ovvero che ha tutto senza ostentare. Quindi è una macchina da lavoro, pratica. Per questo motivo ritengo di poter dire che la nostra gamma accontenta tutti gli operatori, dal padroncino alla flotta. Ma c’è una cosa che devo dire per far capire meglio il nostro cliente tipo, ed è una frase che ci è stata detta proprio da loro, dai clienti. Ovvero che Ford Trucks è fondamentalmente l’anti DAF”. Un posizionamento ben preciso che permette alla squadra e alla rete di lavorare con determinazione sul mercato per ottenere quei risultati che Massimiliano Calcinai è certo di ottenere, grazie all’organizzazione costruita e all’offerta commerciale che si ripromette di essere anche molto aggressiva. “Aggressiva sì, perché dobbiamo inevitabilmente vendere tante macchine come ho detto, ma sempre nel rispetto del mercato e soprattutto del Cliente. Non è nostra intenzione avvantaggiare alcuni clienti con campagne particolari a discapito di chi ci ha dato fiducia prima e ce ne darà in futuro”. Infine, possiamo dire che la prima grande occasione per gli autotrasportatori italiani di toccare con mano l’F-Max e la gamma di Ford Trucks potrà essere senz’altro il Transpotec che si terrà a giugno a Milano. “Ci stiamo pensando seriamente, anche se è presto per poter dare un appuntamento ufficiale. E se lo faremo vorremmo cercare di farlo in sinergia con i cugini dei veicoli commerciali, proprio per far capire al mercato la forza di un brand come l’Ovale Blu”.
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EVENTI
PREMIAZIONI | TRUCK OF THE YEAR | VAN OF THE YEAR |
La liturgia dei premi
Attese, come ogni anno, le designazioni dei premi “Truck of the Year” e “Van of the Year”, ovvero il miglior camion e il miglior furgone sul mercato europeo. Come avviene il processo di assegnazione? di
Andrea Trapani
che, dalla stessa associazione, so no stati in seguito istituiti anche i premi “Bus & Coach of the Year” e “Van of the Year”.
TRUCK OF THE YEAR
O
ggi l’esperienza degli addet ti ai lavori permette di “anti cipare” i vincitori, ma in realtà il complesso di relazioni tra i professionisti del trasporto, ossia tra co struttori e giornalisti, ha trasformato que ste premiazioni in cerimonie che seguo no formule consolidate. Il tutto nasce oltre 40 anni fa. Sia mo nel 1976, quando il direttore di “Truck Magazine”, il compianto Pat Kennett, stava testando l’allora nuo vo Seddon Atkinson SA200 nel nord della Gran Bretagna: guidando il truck, l’aveva trovato così innovativo che vol le creare un premio che valorizzasse gli ultimi sviluppi tecnici nel design e nella tecnologia dei nuovi mezzi. L’idea di Kennett fu subito sostenuta dall’e ditore, Andrew Frankl, e insieme crea rono il premio che conosciamo oggi. La prima premiazione avvenne nel 1977 con la semplice dicitura di “Truck of the Year”. Già l’anno successivo fu de ciso di allargare la base dei votanti a giornalisti di altre nazioni tanto che si arrivò alla modifica ufficiale del nome in quella attuale (“International Truck of the Year”) in occasione dell’edizio ne del 1978. Da allora la storia si ripe te: la scelta del modello da premiare avviene nel dicembre dell’anno pre cedente e coinvolge giornalisti da tut ta Europa. Un’esperienza di successo che si è sempre più allargata, tanto
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La giuria di “International Truck of the Year” è un’organizzazione internazio nale che oggi rappresenta i maggiori Paesi europei. I giornalisti del setto re vengono selezionati, uno per na zione, in modo da rappresentare la stampa specializzata dei paesi mem bri dell’associazione. Compito princi pale della giuria è assegnare, secondo le proprie regole, ogni anno il premio annuale “International Truck of the Year” al veicolo, lanciato in quell’an no solare, che abbia dato “il maggior contributo allo sviluppo del traspor to di merci su strada”. Nel raggiunge re la propria decisione, la giuria deve considerare le qualità tecniche, eco nomiche e ‘su strada’ dei veicoli can didati. Negli anni più recenti, inoltre, anche gli aspetti relativi alla sicurezza e al rispetto ambientale hanno avuto un ruolo sempre più importante nel giudizio finale.
VAN OF THE YEAR
Come anticipato, il premio “International Van of the Year” è nato nel 1992 co me spin-off dell’International Truck of the Year. La maggior parte dei membri della giuria sono gli stessi, così come le riviste che rappresentano. In tutti i casi si parla di un’organiz zazione senza scopo di lucro in cui i membri prendono congiuntamen te le decisioni principali. Le rispettive giurie, infatti, si riuniscono più volte all’anno per discutere i candidati. Si
può dire che sia diventata, insomma, una vera rete “internazionale” per lo scambio di informazioni sul trasporto, nonché un forum per la cooperazione sui test internazionali nel mondo dei veicoli commerciali e industriali. Or mai è diventato prassi, infine, il fatto che l’organizzazione si confronti rego larmente con i legislatori e gli organi rappresentativi del settore per contri buire a promuovere il trasporto su stra da. Uno stakeholder in piena regola.
CRITICHE
Non è tutto oro quel che luccica. Nel corso degli anni, infatti, molti addet ti ai lavori hanno esposto i loro dubbi sulla validità, in termini commerciali, dei premi assegnati. Tra coloro che si chiedono se ci sia un ritorno effettivo sul mercato e quelli che nutrono dub bi sulla selezione, probabilmente la ri sposta sta nel mezzo dopo aver fat to i conti con la realtà che coinvolge il mondo dell’autotrasporto. Con la glo balizzazione della produzione e con la pianificazione dei vari veicoli su base pluriennale, da tempo è finita la con cezione classica del “migliore veico lo dell’anno” in termini assoluti e ne è iniziata una cosiddetta “globalista”, in cui si premia prima di tutto il miglior nuovo mezzo del settore tout court. Se per i van le case costruttrici tra cui scegliere sono numericamente mag giori, non bisogna dimenticare che tra i truck il consolidamento tra le gran di sorelle ormai non può che regalare nuove gamme che si susseguono ci clicamente nel tempo. Come i merita ti riconoscimenti “Truck of the Year”. Perché un premio, alla fine, rimane un grande valore da conservare.
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EVENTI
PREMIAZIONI | TRUCK OF THE YEAR | VAN OF THE YEAR |
Un ruggito da…
I
segue da pag. 34
l nuovo MAN TGX sta facendo par lare di sé da mesi. Gli appassiona ti del mondo dei truck ormai han no imparato a conoscerlo bene. Lo hanno visto, nei mesi scorsi in viaggio, lungo le strade d’Italia, accompagnato anche dalla nostra redazione, per pro muovere il lancio di una gamma atte sissima. Non sorprende quindi che il nuovo MAN TGX sia stato riconosciuto come il “miglior nuovo prodotto dell’an no” grazie al suo comfort di guida, al le condizioni di lavoro e di vita a bor do, sicurezza, efficienza, connettività e servizi innovativi. Fattori enfatizzati anche dal nostro test drive. L’International Truck of the Year Award è uno dei premi più presti giosi nel mercato dei veicoli indu striali. L’entusiasmo non si è spento neanche durante la cerimonia, rigo rosamente virtuale, in cui un emo zionato Andreas Tostmann, CEO di MAN Truck & Bus, ha ritirato l’ambi to premio dal Presidente della giura ITOY, Gianenrico Griffini. La giuria, composta dai giornalisti specializzati in rappresentanza di 24 paesi europei, ha riconosciuto al nuovo MAN TGX le caratteristi che che sono alla base del premio, dando merito innanzitutto all’avan guardia e all’innovazione introdotta
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truck
dalla nuova gamma all’interno di tut to il mercato continentale. Come da prassi, infatti, i membri della giuria del premio hanno avuto l’opportu nità, sin dallo scorso febbraio 2020, di scoprire e conoscere a fondo il nuovo MAN TGX mettendo a fuoco i punti di forza su cui ha puntato la casa del Leone.
LA NASCITA DEL NUOVO MAN TGX
Tra questi alcuni dettagli sono stati la base su cui si è basata la campagna promozionale della “New MAN Truck Generation”, ovvero una postazione di guida confortevole, arricchita da una
strumentazione con display completa mente digitale, funzioni multimediali incorporate nel nuovo volante multi funzione (generosamente regolabile) e l’innovativa funzione di comando MAN SmartSelect, con due seletto ri girevoli e touchpad, che hanno fa vorevolmente impressionato la giuria. “Il titolo di ‘International Truck of the Year’ è un enorme riconoscimento per l’eccezionale lavoro svolto dal team MAN”, ha dichiarato la ca sa tedesca.
IL PREMIO “TRUCK OF THE YEAR” IN CASA MAN
La storia di MAN Truck & Bus con il premio “International Truck of the Year” nasce quasi fin dagli esordi. Dal 1978 a oggi, questa la lista degli altri veicoli industriali premiati a livello continentale.
1978 MAN 280 1980 MAN 321 1987 MAN F90 1995 MAN F2000 2001 MAN TG-A 2006 MAN TGL 2008 MAN TG SERIES 2021 MAN TGX
Il presidente della giuria, Gianenrico Griffini, davanti alla Reggia di Monza col nuovo Truck of The Year.
“Da più di 5 anni, il team MAN lavorava con un unico obiettivo: sviluppare e mettere su strada il miglior veicolo per i conducenti e per i nostri clienti. Questo ambito premio è la dimostrazione che ci siamo riusciti”, ha ricor dato lo stesso Andreas Tostmann nel la stessa diretta streaming.
I PUNTI DI FORZA
I giurati hanno espresso giudizi posi tivi anche in merito alla qualità di vita a bordo della nuova cabina che si è aggiudicata, negli scorsi mesi, anche il prestigioso “Red Dot Award Bran ds & Communication Design 2020”. Durante i test drive, infatti, la giu ria è rimasta positivamente impres sionata dall’eccezionale efficienza della trasmissione Euro 6d del nuo vo MAN TGX, che offre risparmi di carburante fino all’8,2% rispetto al la versione precedente, grazie anche al nuovo design aerodinamico della cabina e al sistema di controllo del la velocità MAN EfficientCruise, ul teriormente migliorato nella capaci tà di anticipazione.
GLI ULTIMI 10 TROFEI
Lunga la lista dei vincitori dell’ambito premio che, come abbiamo visto, nasce nel 1997. Riportiamo qui a fianco i vincitori dell’ultimo decennio, rimandandovi al sito internet per l’elenco completo: www.truck-of-the-year.com/winners.html
“Il nuovo MAN TGX rappresenta un importante passo avanti in termini di comfort di guida, efficienza nei consumi, connettività e interfaccia uomo-macchina. Quindi non c’è dubbio sul motivo per cui il nuovo MAN TGX è stato votato Truck of the Year 2021”, ha detto Gianenrico Griffini, motivando di fronte al pubblico la scelta durante la cerimonia di premiazione: “Si tratta di un camion orientato al futuro che soddisfa le esigenze di trasporto di oggi e di domani”. La giuria, si continua a leggere nel le motivazioni, ha anche sottolineato l’elevato livello di sicurezza che, con funzioni come i sistemi di assistenza alla svolta basati su radar e di suppor to al cambio di corsia, Lane Return Assist, e di guida assistita nel traffi co intenso, non solo alleggeriscono lo stress del conducente ma contri buiscono anche alla sicurezza degli altri utenti della strada. Ultimo ma non meno importante, il
2010 SCANIA R 2011 MERCEDES-BENZ ATEGO 2012 MERCEDES-BENZ ACTROS 2013 IVECO STRALIS 2014 VOLVO FH 2015 RENAULT TRUCKS T 2016 IVECO EUROCARGO 2017 SCANIA NEXT GENERATION 2018 DAF XF/CF 2019 FORD TRUCKS F-MAX 2020 MERCEDES-BENZ ACTROS
nuovo MAN TGX ha ottenuto pareri estremamente positivi da parte dei giurati per l’elevato livello di connet tività fornito dall’elettronica di bor do, unica nel suo genere nel setto re dei veicoli industriali, come anche per la gamma di servizi digitali ad essa associati.
IL COMMENTO DEI CLIENTI
Lo scorso febbraio, come abbiamo se guito nei nostri aggiornamenti, MAN Truck & Bus ha presentato per la pri ma volta al pubblico la nuova gene razione di autocarri MAN. Un’occa sione che ben presto si è scontrata con l’esplosione dell’emergenza sa nitaria, ma che non ha fermato l’at tività del costruttore tedesco. Anzi, l’entusiasmo per la novità ha conti nuato ad essere altissimo e le conse gne di questi nuovissimi veicoli con il distintivo leone sulla calandra so no iniziate già nella scorsa estate. Il lavoro di commercializzazione però veniva ancora da più lontano: non appena è iniziata la fase di proget tazione di questo nuovo prodotto, infatti, MAN ha deciso di chiedere a 300 aziende di trasporto e 700 au tisti un feedback regolare sulle loro esigenze per poi integrare, i riscontri ricevuti, nella progettazione e realiz zazione della nuova MAN Truck Ge neration. Di conseguenza, i nuovi veicoli sono ancora più coerentemente allinea ti con le esigenze di queste azien de in termini di efficienza operativa e dei costi e offrono al conducente una postazione di guida nuova e er gonomica, una sicurezza completa e un ambiente molto gradevole e rilas sante durante i periodi di riposo. Plus che valgono un meritato premio.
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EVENTI
PREMIAZIONI | TRUCK OF THE YEAR | VAN OF THE YEAR |
Un premio
targato PSA P
arla francese il riconoscimento per il miglior van sul mercato eu ropeo nel 2021. Premiata, infatti, dalla giuria la gamma del Groupe PSA che ha storicamente segnato anche l’ultimo trofeo per la società transalpina prima della sua fusione in Stellantis. Una sorta di continuità con lo spirito della nuova società che, dal 16 gennaio, rap presenta il quarto costruttore automo bilistico al mondo e che ha dichiarato di puntare a una visione chiara sul merca to: offrire libertà di movimento con so luzioni di mobilità distintive, convenienti e affidabili. Oltre al ricco patrimonio del gruppo e all’ampia presenza geogra fica, i maggiori punti di forza di Stellan tis – come dimostra l’innovazione negli ultimi van elettrici – risiedono proprio nelle performance sostenibili, nella pro fonda esperienza e nei talenti dei propri dipendenti che lavorano in tutto il mon do. Stellantis dichiara apertamente ad “aspirare a diventare il migliore costruttore, non il più grande, creando valore aggiunto per tutti gli stakeholder e per le comunità in cui opera”. Un obiettivo che pone le sue basi anche nella recente vit toria tripartita tra tre dei suoi 14 marchi. I vincitori sono un terzetto su cui la rete vendita punta molto, ovvero Citroën ëJumpy, Peugeot e-Expert e Opel Viva ro-e, che sono stati proclamati vincitori dell’International Van of the Year 2021. Come detto, il premio più prestigioso per un veicolo commerciale rappresen ta una vittoria dal sapore particolare per Groupe PSA a cui è stato riconosciuto il proprio valore nello sviluppo dei tre fa mosi furgoni nella loro versione elettrica.
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Una prima assoluta (mai nessun veicolo elettrico fino ad oggi aveva vinto il premio, ndr) che conferma l’affermazione di questo segmento, particolarmente attento alle tematiche ambientali, nel mercato dell’autotrasporto. Nell’ultimo Speciale Green di Trasportare Oggi in Europa questa tendenza era ormai ben palese. Si può quindi affermare che la giuria del “Van of The Year” abbia fi nalmente messo nero su bianco quan to importante sia diventato un furgone elettrico per i professionisti della stra da: “Ingegneri e progettisti sono riusciti per la prima volta nella storia dei veicoli commerciali a creare un van multi-brand, dove ogni marchio conserva i propri valori e la propria personalità senza dover scendere ad alcun compromesso. I
modelli PSA ridefiniscono il segmento dei moderni van compatti, con un design brillante, finiture allo stesso livello delle auto compatte e una sensazione di comfort unica”, si legge nell’assegnazio ne del premio 2021. Soddisfazione anche per i tre mar chi rappresentati. Le caratteristiche di ogni singolo prodotto, infatti, sono state alla base della forza del gruppo.
CITROËN Ë-JUMPY
Dopo Berlingo Van, premiato nel 2019, anche ë-Jumpy ha ricevuto il presti gioso titolo di “International Van of the Year” per il brand Citroën. Sve lata a maggio, la versione elettrica di Jumpy è una soluzione pratica adat ta alle esigenze dei professionisti visto
che riesce a offrire grande versatilità di utilizzo grazie alla sua autonomia fino a 330km (nel ciclo di omologa zione WLTP) e la possibilità di acce dere liberamente alle zone urbane a traffico limitato, contribuendo inol tre a salvaguardare la qualità dell’a ria e ottimizzare i costi di utilizzo. La motorizzazione elettrica di ë-Jumpy migliora sia il piacere di guida che il comfort a bordo. L’integrazione delle sue batterie è stata, infine, progettata per mantenere tutte le caratteristiche di Jumpy, un riferimento nel suo seg mento. Soddisfazione espressa al me glio da Vincent Cobée, CEO Citroën: “Siamo incredibilmente onorati del premio ottenuto da ë-Jumpy. La versione elettrica di Jumpy fornisce ai professionisti soluzioni pratiche alle nuove sfide della mobilità urbana e extraurbana grazie ai livelli di autonomia che permettono di viaggiare in un comfort senza precedenti, mantenendo tutti i vantaggi della versione termica. Nuovo ë-Jumpy è coerente con la strategia di Citroën che propone soluzioni su misura per rispondere alle esigenze dei clienti professionisti. La nostra ambizione consiste nell’essere innovativi nei nostri prodotti e nei nostri servizi,
per offrire facilità d’uso e benessere nel quotidiano. Questo premio assegnato da una giuria di esperti, ci aiuterà a raggiungere gli obiettivi commerciali che abbiamo per questo modello”.
PEUGEOT E-EXPERT
Il premio “Van of the Year” è una pia cevole costante per l’altro marchio francese. Il Nuovo Peugeot e-Expert è, infatti, il sesto veicolo della casa in signito del prestigioso riconoscimen to dal 1992 a oggi. Fedele al concetto di ”Power of Choice” del marchio del
Leone, il nuovo e-Expert conserva lo stile muscoloso, robusto e distintivo delle versioni termiche, integrato da diversi segni distintivi specifici. In linea con i predecessori, si adatta a tutte le professioni con uno spazio utile che semplifica la vita di tutti i giorni, af fiancando tecnologie di bordo di ul tima generazione a uno stile deciso e distintivo. Consentendo l’accesso ai centri urbani, rappresenta una nuova offerta nel segmento dei furgoni com patti con motorizzazione 100% elettri ca. Nuovo Peugeot e-Expert è inoltre il primo veicolo elettrico del brand a offrire una doppia autonomia: a secon da delle esigenze, infatti, le capacità
disponibili delle batterie agli ioni di litio sono di 50 kWh o 75 kWh. Le versioni (Compact, Standard e Long) disponi bili con batteria da 50 kWh di capaci tà possono raggiungere un’autonomia fino a 230 km secondo il protocollo di omologazione WLTP, mentre le ver sioni Standard e Long possono anche essere equipaggiate con una batteria di capacità 75 kWh (ovvero con un’au tonomia fino a 330 km), secondo lo stesso protocollo di omologazione. La batteria con Easy Care è garan tita per 8 anni o 160.000 chilometri.
OPEL VIVARO-E
Dopo il riconoscimento di “Interna tional Van of the Year” con Astra Van nel 1999, la prima generazio ne di Opel Vivaro nel 2002 e Opel Combo nel 2019, il nuovo Opel Vi varo-e è il furgone dell’anno per il 2021. Disponibile in tre lunghezze e con molte varianti di carrozzeria, Opel Vivaro-e elettrico a batteria consente ai professionisti di bene ficiare di una mobilità a emissioni zero senza compromessi, ben ol tre l’“ultimo miglio”. I clienti di Opel Vivaro-e possono scegliere tra due taglie di batteria agli ioni di litio, a seconda delle loro esigenze: con 75 kWh per un’autonomia fino a 330 km, o per chi ha un uso quotidiano meno intensivo del proprio veico lo, con 50 kWh per un massimo di 230 km, entrambi nel ciclo WLTP. Progettato sulla piattaforma EMP2 di Groupe PSA, Opel Vivaro-e offre una gamma eccezionalmente ampia di sistemi di assistenza alla guida, co me riconosciuto dalla giuria IVOTY. Oltre all’head-up display, Opel Viva ro-e dispone di sistema di assistenza della corsia, riconoscimento esteso dei segnali stradali, avviso di stan chezza, allarme di collisione frontale e frenata automatica di emergenza. Anche in questo caso grande sod disfazione: “Siamo molto orgogliosi di questo riconoscimento”, ha di chiarato Michael Lohscheller, CEO di Opel. “La vittoria dimostra che Opel ha grandi possibilità all’interno del gruppo. Con Combo adesso attacchiamo il segmento van C, dove fino a oggi non abbiamo avuto un ruolo significativo. Opel ha un grande potenziale di crescita nel settore dei veicoli commerciali. Siamo quindi molto felici di aver ricevuto la responsabilità di sviluppare a Rüsselsheim la nuova piattaforma per i veicoli commerciali di tutto il Groupe PSA”.
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RUOTE INDUSTRIALI
MAN
Tutto un altro
camion sia o e ti chiedi cosa ci Lo guardi da lontan ti ecchio” TGX, ti met “v al o tt pe ris o v di nuo imensione. d ra lt a ’ un in to bi su al volante e sei rsi del MAN TGX ra o m na in n no ile Impossib
ration” “New Truck Gene di
Ted Morbido
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TEST drive 40
TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2021
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NUMERI CHE CONTANO
S
A tutto questo il nuovo MAN TGX 18.510 aggiunge un allestimento della cabina che strizza l’occhio alle più esclusive delle berline gran turismo e anche qui il pensiero corre alla “Signora degli anelli”, l’Audi, altra consociata del Gruppo. Insomma, se con un’occhiata distratta avevate liquidato la nuova gamma truck MAN come un semplice restyling vi siete sbagliati di grosso: non solo la cabina è tutta nuova, ma è ricca di tante innovazioni in “prima assoluta” nel mondo dei veicoli industriali. FOCU
S
arà la mia passione per una posizione di guida più “automobilistica”, ma come mi sono seduto al volante del MAN TGX “New Truck Generation” ho subito pensato di aver finalmente trovato il camion che avevo sempre idealizzato. Non faccio l’autista di professione e quindi certe mie sensazioni possono anche essere derivate da un’esperienza diversa da chi siede tutti i giorni e per ore alla guida (anche se ormai in oltre 15 anni di camion ne ho provati…), ma mi sono sempre chiesto perché la posizione di guida che finora era stata esclusiva di un’altra casa (non a caso dello stesso gruppo di MAN…) non fosse copiata anche dagli altri: troppo più ergonomica, troppo più efficace sotto l’aspetto del controllo del veicolo.
TUTTO SOTTO CONTROLLO
Il joystick a doppia ghiera richiama quello delle berline più esclusive ed è una novità assoluta per un camion. Davvero comodo e intuitivo, grazie anche al supporto per il palmo della mano che permette un controllo ancora più preciso. Il suo nome è “Smart Select”.
Più convenzionale la driveline, dove il sei cilindri in linea di 12,4 litri D26 Euro 6d ha una potenza di 510 cv e una coppia di 2.600 Nm, la soluzione ideale per gli autotrasportatori italiani che tra Appennini e Alpi alle salite ci sono abituati. Novità relativa è il cambio MAN TipMatic automatizzato a 14 rapporti (12 marce più due “primini”) di derivazione Scania, qui completato da un retarder a sei posizioni, con le ultime due supportate anche dal freno motore.
A PROVA DI FONOMETRO
Dimensione cuccetta 80/72 x 210 cm H cabina
185 cm sul tunnel
H tunnel
12 cm
Profondità cabina
215 cm
Passaggio centrale 60 cm
STEP
1
TANGENZIALE TRAFFICATA E AUTOSTRADA
Giornata fredda ma soprattutto, a dispetto del lockdown, una tangenziale milanese molto trafficata che percorriamo per un lungo tratto per raggiungere l’autostrada dei Laghi e da lì la deviazione per Varese; quindi fermarci nell’area di servizio Brughiera Est, poco prima dell’uscita di Azzate, in prossimità nel capoluogo lombardo. Alla guida c’è il driver della casa che poco può contro i continui stop&go dovuti al traffico e alla velocità limitata a 70 km/h per oltre la metà del percorso. Alla luce di tutto questo la media dei consumi di poco superiore ai 3 km/litro è da ritersi un buon risultato. STEP
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STRADA STATALE CON SERVIZIO FOTOGRAFICO
Sempre il driver MAN alla guida perché devo realizzare il servizio fotografico: rotonde ripetute più volte, strade stretta con traffico locale abbastanza intenso costeggiando i laghi di Varese e Comabbio per arrivare poi sulle sponde del Lago Maggiore a Sesto Calende. Un “habitat” per nulla naturale per un veicolo nato per le lunghe
CU FO S
I dati fonometrici si confermano di livello assoluto: a 85 km/h si viaggia 65 db più per l’aerodinamica che per la meccanica, da fermi si scende a 55 db, un fruscio.
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RUOTE INDUSTRIALI
MAN percorrenze autostradali e quindi i dati sui consumi sono riportati solo per puro dovere di cronaca, ulteriormente penalizzati da una serie infinita di soste e manovre alla ricerca di una scenografia adatta, al punto che il calcolo finale l’ho sviluppato con e senza questo “fuori programma”. STEP
3
AUTOSTRADA IN SALITA E POI “SALISCENDI”
Eccomi finalmente alla guida con quella piacevole sensazione che ho descritto in apertura. Ma le sorprese non sono finite: il cruise control non solo è “predittivo”, cioè conosce la morfologia del percorso e quindi mette in folle il veicolo per sfruttare l’abbrivio in prossimità delle discese e anticipa
CONDIZIONI DELLA PROVA Traffico intenso in tangenziale poi scorrevole le salite accelerando, ma può essere impostato con un intervallo di velocità all’interno delle quali si prende cura della gestione del veicolo. Nel mio caso, con il cruise control impostato a 85 km/h (e un regime motore di 1050 giri/min, tra i più bassi che mi sia capitato di rilevare), l’ho lasciato “giocare” tra 83 e 91 km/h all’interno dei quali ha scelto la marcia più idonea, l’accelerazione e il rilascio a seconda dei casi. Dopo un primo tratto in salita, l’autostrada da Sesto Calende verso Alessandria, presenta un andamento sinuoso con una prevalenza di leggere discese che mi hanno permesso di portare i consumi a sfiorare i 5 km/l, il tutto favorito anche dal traffico molto scarso. Poi la media si è un po’ impennata sullo svincolo per
Meteo
sole
Temperatura 8°C - 12°C
Milano con il risultato finale che si legge nello schema, ma chiudo comunque con un’ottima media di 4,5 km/l. Promosso a pieni voti anche il cambio MAN TipMatic, pronto e veloce nei cambi di marcia a salire come a scendere. Intuitivo l’uso di tutti i comandi a cominciare dal cruise control sulla razza sinistra del volante, al retarder sulla leva di destra che si disinserisce automaticamente alla prima accelerata. Il veicolo è full optional per quello che riguarda la sicurezza: sistema frenante elettronico EBS, ABS, assistente alla
CRUISE CONTROL PIÙ CHE INTELLIGENTE
Non solo è “Adaptive”, cioè segue la morfologia del percorso mandando il veicolo in folle per sfruttare l’abbrivio in prossimità delle discese e anticipa le salite FOCUS accelerando, ma lo gestisce in maniera molto efficace all’interno di un intervallo di velocità impostate dall’autista. Il tutto ben evidenziato sul cruscotto.
In questa sequenza alcuni particolari distintivi della nuova generazione MAN. Dall’alto: i numerosi vani e i frigo sotto la cuccetta, l’EasyControl sulla portiera dell’autista, la scrivania richiudibile lato passeggero e i radar laterali che permettono il controllo degli angoli morti.
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TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2021
TEST drive
S.Giuliano Milaneseads Brughiera Est Tangenziale/Autostrada
Azzate-Sesto Calende
68,0 km
36,4 km
1
2
80 km/h
30,3 km/h
consumo 21,5 l – 32,1 l/100 km
consumo 14,9 l – 41,1 l/100 km
Strada statale
FOCU
S
L’OCCHIO MAGICO
Il doppio radar posto in prossimità della portiera lato passeggero assolve alla doppia funzione di allertare la spia sul montante interno e indicare ostacoli nel lato non coperto dai retrovisori e alla coda del rimorchio (per rientrare dopo i sorpassi). Comodo e sicuro, soprattutto per ciclisti e pedoni.
commenti. Alla fine sottolinerei che, escludendo il tratto di strada statale e servizio fotografico, alla fine il MAN TGX 18.510 “New Truck Generation” fa comunque segnare un consumo finale di 4,06 km/litro con una velocità media di 81,1 km/h.
frenata di emergenza EBA, freno motore elettronico, controllo elettronico della stabilità ESP, ASR, regolazione della velocità in funzione della distanza ACC Stop & Go, regolazione della velocità in funzione della topografia MAN EfficientCruise, assistenza alla corsia MAN Lane Change Support, avviso di allontanamento dalla corsia di marcia Lane Departure Warning, monitoraggio dell’attenzione MAN Attention Guard, MAN Easy Start… ma complice il traffico quasi inesistente non ho modo di metterlo alla prova, ma sapere che ci sono è importante. Come l’”occhio magico” sul montante di destra della cabina che, grazie al radar posto in prossimità della portiera lato passeggero, segnala ciclisti o pedoni sul fianco nella zona d’ombra e, quando tutto il semirimorchio è sfilato, si può rientrare dopo un sorpasso, molto utile.
STEP
4
MAN TGX 18.510, IN CABINA
Se i 510 cv sono la potenza “giusta” per un autotrasportatore italiano, la cabina non poteva essere da meno ed è quindi la GM, cioè quella media, che presenta però misure di tutto rispetto. Infatti al suo interno ci si muove agevolmente anche nell’attraversamento e può ospitare due cuccette di generose dimensioni, con quella superiore che ha quasi 60 cm di spazio rispetto al tetto. Della posizione di guida ho già detto e quindi mi concentro sui due monitor che sostituiscono buona parte della strumentazione classica con un design moderno, direttamente ereditato dalla auto. A questo si aggiunge lo “Smart Select” che permette di dialogare in modo sicuro e veloce con il monitor centrale avendo sotto controllo praticamente tutto il veicolo, dalle informazioni tecniche, al navigatore alla radio. Si tratta di un joystick con due ghiere e movimento assiale completato dal comodo appoggio per il palmo
AUTOSTRADA
Per l’ultimo tratto di autostrada pianeggiante, dall’area di servizio Marengo, in pratica a Novi Ligure, fino alla barriera di Milano della Serravalle Genova-Milano, riprende la guida il driver MAN che mantiene le mie impostazioni sul cruise control. Il traffico è più intenso, ma comunque scorrevole e la media di oltre 5 km/litro non ha bisogno di ulteriori
Sesto Calendeads Marengo Autostrada
ads Marengobarriera Milano Autostrada
139,7 km
76 km
3
4
81,6 km/h
81,7 km/h
consumo 31,0 l – 22,1 l/100 km
consumo 15,0 l – 19,6 l/100 km
PERCORSO TOTALE
320,1 km
VELOCITÀ MEDIA
68,4 km/h CONSUMO
78,1 l 28,7 l/100 km
PERCORSO TOTALE senza il tratto di strada statale
283,7 km
VELOCITÀ MEDIA
81,1 km/h CONSUMO
63,2 l 24,6 l/100 km
MAN TGX 18.510 4X2 BLS CABINA
GM
MOTORE
MAN D26, 12,4 litri
POTENZA
375 kW (510 cv) a 1800 giri/min
COPPIA
2600 Nm da 930 a 1350 giri/min
CILINDRI
6 in linea – 4 valvole per cilindro
FRENO MOTORE
EVBec 325 kW a 2400 giri/min + Intarder 500 kW
CAMBIO
automatizzato 14 marce MAN TipMatic 14.27 DD
SERBATOIO CARBURANTE
490 litri
SERBATOIO ADBLUE
80 litri
PNEUMATICI
Michelin XLine Energy 385/55 + 315/70 R22,5
SOSPENSIONI ANTERIORI
pneumatiche
SOSPENSIONI POSTERIORI
pneumatiche
RAPPORTO AL PONTE
2,47
PASSO
3600 mm
MTT
44 t
della mano, che garantisce sulla precisione della selezione e si ribalta per non ostacolare il passaggio in cabina e proteggere il joystick stesso. A proposito di soluzioni innovative da citare per la loro efficacia, non posso dimenticare i comandi “EasyControl” sulla portiera lato guida per comandare da terra importanti funzioni (quelle di cui ci si accorge una volta scesi) come le quattro frecce e le luci di lavoro, gli alzacristalli e la chiusura centralizzata. Poi c’è la leva sul piantone dello sterzo che, oltre a comandare il già citato retarder, assolve anche il compito di selettore delle marce, per la verità non proprio di immediata intuizione. Infine, pratici il tavolino a scomparsa sul lato passeggero e il comando a distanza dal letto per radio, luci e molto altro. A questo punto, se esternamente il nuovo MAN TGX non si “stacca” troppo come estetica dal precedente, lo possiamo perdonare. Anche perché, in un momento in cui alcuni costruttori sembrano più impegnati a copiarsi che a proporre nuove soluzioni di design, restare fedeli al proprio “family feeling”, soprattutto se apprezzato e di successo, può anche essere considerato un plus.
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Provato il Furgone 116 CDI, dell’ultima generazione del Vito Mercedes-Benz. Un nuovo, strepitoso motore, degno di una gran turismo con i consumi di un’utilitaria. Un ricco pacchetto di sistemi elettronici di sicurezza di Ferruccio Venturoli
OE g g g
TEST drive
aT
RUOTE COMMERCIALI
MERCEDES-BENZ
g g g pr o va
to
d
Assolutamente
premium I
l Mercedes-Benz Vito appartiene a quella categoria di veicoli che portano con sé l’attributo di “Premium”; lo abbiamo sentito e letto più volte, ma che vuol dire? La risposta non è facilissima, possiamo ipotizzare: prestazioni, redditività, comfort, consumi, durata nel tempo, tanto per citarne alcuni. Naturalmente senza dimenticare il brand, la “Stella”. Comunque, il Vito in questi e in altri parametri ci si ritrova, meglio, ci si è ritrovato subito, assumendo, di fatto, nel tempo, un ruolo di veicolo di riferimento nella categoria dei mid-van. L’ultimo “rifacimento” rientra assolutamente in questa tradizione. Funzionale, versatile e adatto a ogni esigenza, il nuovo Vito ha compiuto un altro passo in avanti con una nuova veste e una serie di novità che riguardano non solo il look, ma anche e soprattutto i motori e la tecnologia di bordo. Non dimentichiamo che il Vito, prodotto nella città spagnola di Vitoria, e arrivato ormai alla quarta generazione, sin dalla sua nascita rappresenta il punto di contatto tra il mondo delle auto e quello dei van della Stella.
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TRE VERSIONI, QUATTRO POTENZE
Il nuovo veicolo è disponibile in tre versioni: Furgone, con una capacità di carico tra i 600 kg e i mille kg; Mixto, un ibrido studiato per il trasporto di persone e cose, poi Tourer, per il trasporto di un massimo di 9 persone. Sul mercato italiano sono arrivate le versioni Cargo e Pro per Furgone e Mixto, mentre il Tourer è disponibile nelle linee Base, Pro o Select. Quattro le varianti di potenza: 110 CDI da 102 CV; 114 CDI da 136 CV; 116 CDI da 163 CV e 119 CDI da 190 CV, con la nuova generazione di motori OM 654 più efficiente rispetto alla precedente, la OM 651. Disponibile, per la prima volta e senza limitazioni, il cambio automatico 9G-TRONIC. Il Vito, di serie, ha la trazione posteriore, in via opzionale trazione
integrale permanente 4x4. C’è anche la variante a trazione anteriore, che è offerta con il propulsore di “accesso” della famiglia OM 622 abbinato a un cambio manuale a sei rapporti. Tra le varie novità vanno ricordate anche le sospensioni pneumatiche Airmatic, e un
ricco pacchetto di sistemi elettronici di sicurezza che può essere personalizzato, così come la parte legata alla connettività. Esteticamente i ritocchi riguardano la nuova griglia del radiatore, che ora è circondata da tre lamelle di colore nero (può essere anche cromata) e un abitacolo con nuove finiture e nuovi rivestimenti dei sedili, per una vita di bordo che ricorda molto, molto da vicino quella nelle vetture.
frenante adeguata alla nostra velocità. Ci ripromettiamo di provarlo anche nel traffico del centro.
UNA GUIDA RILASSANTE E PIACEVOLE
MOTORI Il cuore del rinnovamento del Vito è il motore OM654, un capolavoro di ILlitriCUORE DEL RINNOVAMENTO tecnologia: quattro cilindri in linea di 2 declinato in tre livelli di potenza, 136, 163 e 190 CV, in grado di erogare rispettivamente 330, 380 e 440 Nm di coppia. Evoluzione del precedente OM651, ha caratteristiche degne delle migliori gran turismo di Stoccarda, tant’è che è già in uso da tempo nel comparto auto di Mercedes-Benz. La novità più importante riguarda il nuovo monoblocco in alluminio, che va a sostituire quello in ghisa, facendo risparmiare circa 20 kg di peso. Altra chicca sono i nuovi pistoni in acciaio forgiato ed i cilindri rivestiti in Nanoslide (tecnologia Daimler), un rivoluzionario processo di rivestimento dell’alesaggio che riduce l’attrito all’interno del motore. Dulcis in fundo, la catena della distribuzione primaria è stata sostituita da una cascata di ingranaggi. Tutte caratteristiche che rendono questo motore molto più robusto, performante e parsimonioso nei consumi. Non solo, anche molto pulito: i tecnici Daimler, infatti, hanno rivisto completamente il sistema di ricircolo ed il post-trattamento dei gas di scarico, spostandolo in prossimità del motore. Questa nuova posizione riduce al minimo le perdite di calore, ottimizzando così le condizioni di lavoro di tutto l’impianto “pulente”. I gas di scarico, inoltre, sono addizionati con AdBlue a monte del filtro antiparticolato.
IL FURGONE 116 CDI, DA 163 CV
Dopo la presentazione in Italia, avvenuta intorno alla fine di settembre, abbiamo avuto recentemente la possibilità di provarne un esemplare e abbiamo scelto il Furgone 116 CDI a passo lungo. Saliamo a bordo e gli interni sono rivestiti con un nuovo tessuto denominato “Caluma”, elegante e dall’aria robusta. Ai lati della plancia si trovano nuove bocchette di ventilazione dal look sportivo. La consolle centrale ingloba un touchscreen da 7 pollici del sistema di infotainment che, in retromarcia, trasmette le immagini nitidissime della telecamerina posteriore. Ci sistemiamo il sedile in altezza e profondità, regoliamo lo
schienale, allacciamo la cintura e accendiamo il motore. L’OM654 che poi è la novità più importante del nuovo Vito è silenziosissimo. Dalla sede di Mercedes-Benz Italia, entriamo direttamente nel grande raccordo anulare che, per qualche inspiegabile motivo, non è affatto trafficato e ci permette di affondare il piede sull’acceleratore. Il cambio manuale a sei rapporti, pronto e preciso, ci permette di godere appieno delle capacità di un veicolo che, decisamente, si guida come una vettura. Quando il traffico si rafforza possiamo provare il nuovo Brake Assist che rileva se c’è un rischio di collisione con il veicolo che ci precede e, in quel caso, provvede a emettere un segnale di avvertimento sia visivo sia acustico; “fingiamo” di non reagire al segnale e il sistema genera una pressione
Dal raccordo anulare usciamo sulla via Cassia, quindi sulla Braccianese Claudia. Finalmente un po’ di movimento. La strada è piacevole, un misto medio veloce. Il comportamento in curva è neutro e il Vito mantiene bene la traiettoria. Anche nelle curve prese con un po’ più di allegria il veicolo gira piatto. Vero è che stiamo viaggiando vuoti. Tuttavia, con il carico la situazione dovrebbe persino migliorare. Il comfort di marcia rimane invariato anche su fondi stradali irregolari. Arriviamo a Manziana, torniamo indietro passando sulla via Aurelia, costeggiando il mare, passando da Cerveteri e Ladispoli. Quando l’Aurelia entra in città, qualche coda ai semafori è inevitabile, ed è l’occasione per provare il sistema Distronic che è in grado di mantenere la distanza (che impostiamo noi, alla guida), dal veicolo che ci precede. Per mantenere la distanza di sicurezza, il sistema accelera autonomamente e frena con una potenza pari alla metà della potenza massima. Anche in questo caso, come nel Brake Assist, se il sistema “decide” che è necessario applicare una potenza frenante maggiore, il conducente viene avvisato con dei segnali visivi ed acustici affinché, se necessario, possa intervenire frenando egli stesso il veicolo. Nel traffico, anche grazie a uno sterzo assolutamente preciso il Vito è agile e maneggevole, nonostante sia un passo lungo. Quando arriviamo a destinazione, abbiamo percorso esattamente 210 chilometri sia di città che di strade a grande percorrenza, e abbiamo consumato 12,6 litri di gasolio, il che significa che con un litro, il Vito 116 CDI percorre oltre 16 chilometri. Non male davvero, anche se, dobbiamo ricordarlo, durante la prova eravamo scarichi.
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RUOTE COMMERCIALI
PIAGGIO
Se non è
Porter
Nasce il city truck, un nuovo segmento di veicolo commerciale che si adegua al cambiamento delle esigenze del trasporto merci e persone. È il
Piaggio Porter NP6 di
Luca Barassi
U
n pochino ci mancherà, il vecchio caro Porter. Siamo abituati a vedere quelle curiosa carrozzeria intrufolarsi tra gli stretti viottoli di piccoli paesini, arrampicarsi in montagna, andare avanti e indietro con a bordo ospiti di hotel, operai o turisti. Insomma, insieme a un altro mito della micromobilità, l’Ape Piaggio, il Porter ha fatto parte, dal 1992, della nostra vita di tutti i giorni. Ci mancherà, è vero, ma se il vecchio Porter se ne va, arriva in modo dirompente il suo diretto discendente, il nuovo Porter NP6, un veicolo che segna il cambiamento della mobilità commerciale di oggi e di domani. Un cambiamento caratterizzato dalla necessità di muoversi in piccoli spazi, ingombrare il meno possibile ma trasportare il massimo. Il tutto in un’ottica totalmente green, perché il futuro del trasporto non può che essere sostenibile, ambientalmente ed economicamente.
CITY TRUCK
Sono tanti i termini che sono diventati parte integrante del nostro linguaggio, quelli che chiamiamo neologismi. Ecco, Piaggio ha coniato un termine
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non lo vogliamo
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che sicuramente indicherà un preciso segmento di veicolo. Un segmento che identifica esattamente quelle esigenze di mobilità commerciale che abbiamo evidenziato poco fa. Il Nuovo Piaggio NP6 è dunque il City Truck, ovvero un mezzo performante, robusto, versatile, ma agile, poco ingombrante e soprattutto ecologico. Sì, perché la scelta del Costruttore di Pontedera, come vedremo tra poco, è stata quella di imporre al mercato un motore bi-fuel. L’altra caratteristica che tiene il nuovo veicolo strettamente legato al suo predecessore è una peculiarità più unica che rara: il Porter è in grado di trasportare più del suo peso. Per questi ed altri motivi che leggerete in queste pagine, Roberto Colaninno, Presidente e AD del Gruppo Piaggio ha dichiarato in occasione del lancio: “il Porter NP6 è l’esempio di come il Gruppo Piaggio sia in grado di adeguare il proprio DNA all’evolversi della mobilità nel tempo”.
PREMIÈRE DIGITALE
In perfetto stile antiCovid, il Porter NP6 è stato presentato al mondo attraverso un evento on line dove stampa,
dealer e grandi clienti hanno potuto vedere, anche se non ancora toccare con mano, tutte le caratteristiche di questo mezzo che segnerà senz’altro un’epoca nel nostro settore. Abbiamo detto, all’inizio di queste pagine, che la singolare linea del Porter nato a Pontedera all’inizio degli anni ’90 ci mancherà, ma questa mancanza sarà più che sopperita dall’ultima “fatica” degli ingegneri di Pontedera che, dai primi scatti e dalle prime riprese on line risulta prima di tutto… bello. Certo, si allinea un po’ allo stile comune dei veicoli commerciali di oggi, ma mantiene, anzi acuisce una propria identità, una identità che si allinea ancora di più allo stile Piaggio, che caratterizza ogni veicolo, a due, tre o quattroruote, dell’azienda toscana. D’altronde Piaggio ha da sempre segnato l’innovazione nel mondo automotive, basti pensare a vere e proprie icone come la Vespa o l’Ape già citata poco fa. Anche Porter NP6 non si scosta da questa filosofia e si pone all’apice dello sviluppo strategico di Piaggio Commercial, fondamentale linea di business del Gruppo guidato da Roberto Colaninno, che si affianca a quella delle due ruote e a quella della robotica.
1400 SOLUZIONI PER IL TRASPORTO
Le dimensioni compatte (la cabina è larga solamente 1,64 metri) e le nuove motorizzazioni da 1.498 cc Euro 6D Final CombiFuel benzina\GPL e benzina\metano, fanno del Piaggio Porter NP6 il veicolo ideale per il lavoro in città, per la consegna dell’ultimo miglio e per il trasporto di merci a corto e medio raggio. Inoltre, le motorizzazioni a doppia combustione sono disponibili in due differenti versioni, a seconda dell’autonomia GPL o metano di cui si necessita: Short Range, dedicata a un uso prevalentemente urbano, e Long Range, sviluppato per svolgere attività più impegnative grazie a una maggiore autonomia e a una portata superiore. La gamma Porter NP6 è, dunque, estremamente completa, versatile e personalizzabile in centinaia di varianti. I modelli sono tre, due con pianale (fisso o ribaltabile), e uno chassis per supportare i più variati allestimenti. Andiamo, però, ora più nel dettaglio delle caratteristiche del veicolo, il cui “muso” da domani vedremo apparire all’angolo delle nostre strade. Abbiamo detto, prima di tutto, che è un veicolo commerciale progettato per massimizzare la capacità di carico senza rinunciare alla compattezza e all’agilità, aumentando al contempo la sicurezza e il comfort a bordo. A livello di portata a telaio le versioni con ponte posteriore a ruote singole possono supportare fino a 1.275 kg, mentre quelle con ruote gemellate superano i 1.600 kg, mantenendo una massa a terra non superiore ai 2.800 kg. Ancora una volta, dunque, il Porter riesce a trasportare carichi ben superiori al proprio peso… e comunque il 30% in più rispetto a prima!
NUOVE MOTORIZZAZIONI BIFUEL
Coerentemente con il percorso intrapreso già da anni dal Gruppo Piaggio e da Piaggio Commercial, mirato alla riduzione dei consumi di fonti energetiche, all’attenzione verso l’ambiente e al miglioramento della qualità della vita, la nuova gamma Piaggio Porter NP6 abbandona la versione alimentata soltanto a benzina e propone due motorizzazioni totalmente ecologiche: un quattro cilindri in linea di 1,5 litri, Euro 6, con alimentazione combinata benzina+GPL o benzina+metano. Le motorizzazioni con la doppia propulsione sono inoltre disponibili in due differenti versioni, a seconda dell’autonomia garantita dall’impianto a GPL o a metano: Short Range, dedicata a un uso prevalentemente urbano, e Long Range, capace di una maggiore autonomia e anche di una portata superiore.
Il motore è un quattro cilindri di 1498 cc, con basamento e testata in lega di alluminio, conforme agli standard euro 6D Final. La distribuzione è a 16 valvole con doppio albero a camme in testa comandato da catena e doppio variatore di fase su aspirazione e scarico. Un propulsore di cilindrata contenuta con costi di esercizio ridotti, ma capace di notevoli prestazioni: la potenza massima cresce infatti del 30% ed è pari a 78 kW a 6.000 giri/ min, mentre la coppia massima è di 136 Nm a 4.500 giri/min (+27% rispetto alla precedente unità MultiTech). L’impianto di alimentazione adotta, a seconda della versione, una o più bombole ad alta pressione collocate al di sotto del piano di carico, che non vanno perciò a intaccare le capacità di trasporto di Porter NP6. L’utilizzo di questo nuovo propulsore è fortemente incentrato sulla massima riduzione delle emissioni nocive,
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RUOTE COMMERCIALI
PIAGGIO infatti, il veicolo è progettato per il funzionamento di default in modalità gas, salvo la fase di accensione a benzina con seguente switch automatico al raggiungimento della temperatura di esercizio, ma è comunque presente un interruttore alla sinistra del volante per commutare manualmente la modalità. Il pulsante è inoltre dotato di quattro led che indicano il livello di gas nel serbatoio e di una spia verde che si illumina quando si circola a gas.
SLIM FIT PER TAGLIE FORTI
Sarà un mantra finché il mercato non lo avrà capito: il Porter NP6 stabilisce un record nel rapporto tra ingombri e capacità di carico in un’ottica green. Massimizzare la capacità di carico senza rinunciare alla compattezza e all’agilità, sono le doti sempre più richieste in contesti urbani congestionati dal traffico, aumentando nel contempo la sicurezza e il comfort a bordo. Tutte caratteristiche che di certo non mancano al nuovo Porter. Rispetto alla precedente generazione la larghezza della cabina cresce di soli 245 mm, attestandosi a 1640 mm: un dato che si mantiene inferiore di 500 mm rispetto alla media dei veicoli commerciali leggeri; l’adozione di una cabina semi-avanzata compatta ha inoltre consentito di ottimizzare gli spazi a vantaggio della massimizzazione del carico. Tutto ciò si traduce in un’impronta a terra di soli 6,9 mq, per una capacità di carico di ben 200 kg per ogni mq occupato. Ecco perché la definizione di city truck è più che azzeccata, notando anche la struttura di questo mezzo da lavoro: telaio a longheroni in acciaio altoresistenziale a sezione scatolare, saldato e integrato alla struttura della cabina, garantisce elevata robustezza e un peso contenuto. La sospensione anteriore MacPherson e posteriore ad assale rigido con balestre paraboliche bi-lama,
GUARDATE IL VIDEO CON IL VOSTRO SMARTPHONE
GAMMA FLESSIBILE
FOCUS
Combinando tra loro le varie versioni a disposizione Porter NP6 offre fino a 1400 diverse possibilità di scelta. Passo corto (L1) o passo lungo (L2), con ponte posteriore a ruote singole (SW) o a ruote gemellate (TW). In più, i due differenti rapporti al ponte – standard e ridotto – ottimizzano i consumi nelle varie tipologie di utilizzo e agevolano il lavoro con carichi gravosi in condizioni di elevata pendenza, aumentando la capacità di spunto in salita da fermo. VERSIONE PIANALE FISSO
Porter NP6 Pianale Fisso è la versione ideale per chi necessita di un vano di carico piatto e regolare, completamente sfruttabile e facilmente accessibile. L’altezza del piano di carico è infatti pari a 800 mm
e le sponde in lega di alluminio sono apribili su tre lati. Il cassone è disponibile in due differenti lunghezze, standard o extra, e in ogni caso arriva a uno spazio utile in grado di ospitare 4 europallet.
VERSIONE PIANALE RIBALTABILE
Porter NP6 Pianale Ribaltabile combina i vantaggi derivanti dalla struttura del pianale con la praticità del sistema di ribaltamento elettroidraulico, con angolo massimo di 45°. Ideale per il trasporto e lo scarico di merci sfuse e materiali
pesanti è perciò il veicolo che meglio soddisfa le esigenze delle piccole e medie imprese impegnate, ad esempio, nel campo dell’edilizia. Il cassone è dotato di serie di paracabina e di sponde in lega di alluminio apribili su tre lati.
VERSIONE CHASSIS
Le prestazioni, la dotazione tecnica, la robustezza e la versatilità del telaio garantiscono un’eccellente versatilità della versione Chassis, base di partenza per trasformazioni dalle performance straordinarie: Porter NP6 nasce per adattarsi con facilità a un ventaglio ampissimo di allestimenti e di conseguenza di mission
specifiche, tra cui logistica urbana, food delivery, cura delle aree verdi, manutenzione, officine mobili, edilizia, vele pubblicitarie, pubblica utilità, manutenzione. Per facilitare gli allestimenti destinati ai compiti più gravosi, sono state sviluppate predisposizioni per prese di forza, da cui prelevare sino a 16 kW di potenza.
Porter NP6 è disponibile in cinque colorazioni: Sapphire Blue, Amber Orange, Garnet Red, Basalt Grey, Plaster White.
permettono una capacità di carico di 1.000 kg sull’asse anteriore e fino a 2.020 kg sull’asse posteriore. Grazie alla trazione posteriore, poi, il carico produce aderenza sulle ruote motrici assicurando un’eccellente tenuta di strada. A ciò contribuiscono anche le moderne funzioni di assistenza alla guida, tra cui ESC, ASR, ABS e EBD, che coadiuvano il conducente durante le manovre
e ottimizzano le performance del veicolo aumentando la sicurezza attiva. Come ogni veicolo commerciale moderno che si rispetti, però, non dobbiamo dimenticare il confort. Sempre di più i furgoni di oggi, ormai lo sappiamo, si avvicinano alle autovetture da questo punto di vista e non di meno, il Porter NP6 rispecchia questo trend con cinque differenti livelli di equipaggiamento: Start, Plus, Top, HD e HD Top che includono, oltre alle moderne dotazioni di serie, un’ampia gamma di dispositivi per migliorare la qualità di vita a bordo e le funzionalità del veicolo. Insomma, non vi resta che andarlo a vedere e provare presso le Concessionarie Piaggio presenti su tutto il territorio nazionale.
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RUOTE
GENERAL MOTORS
Il camion del
FUTURO N
egli anni Quaranta e Cinquanta, in nessun Paese al mondo si favoleggiava sul futuro più che negli Stati Uniti. Il grande successo della Chicago Century of Progress Exibition dei primi anni Trenta (l’Esposizione Universale di Chicago che ebbe luogo nel 1933 e nel 1934) fece venire in mente al vicepresidente della General Motors, Charles F. Kettering, di
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Si chiamava Futurlainer, era il vanto della tecnologia della General Motors; dodici soli esemplari che giravano, come un grande circus per gli Stati Uniti, ammirati
da 100 milioni di persone dal 1940 al 1956 di Ferruccio
Venturoli
organizzare una serie di show itineranti sulla tecnologia motoristica, che potessero spostarsi on the road attraverso gli Stati Uniti per far vivere il futuro a milioni di persone. Era una manifestazione imponente, una via di mezzo tra il circo e la fiera, nella quale dovevano essere investiti centinaia di migliaia di dollari e coinvolte migliaia di persone solo per l’organizzazione e per la gestione dei
L’aerodinamica era una delle prerogative di modernità più evidenti dei Futurliner.
vari eventi. Fu dunque una gestazione complicata ma, tutto sommato, piuttosto veloce, tanto che la prima Parade of Progress si svolse in Florida solo due anni più tardi, nel ’36. Sostanzialmente si trattava di un corteo, che si snodava per le vie delle varie città e che si fermava in un apposito spazio, allestito secondo tutti i crismi di una grande fiera, era formato generalmente da 24 camion, 11 vetture, 4 furgoni e una dozzina di motociclette. Ripetuti fino al ‘56, furono un grandissimo successo e, si calcola, che i visitatori siano stati oltre 100 milioni.
LA PARADE OF PROGRESS
La prima Parade of Progress si svolse in Florida nel’36, e fu per quell’occasione che la GM ridisegnò la carrozzeria e modificò parzialmente otto camion che battezzò “Silver Topped Streamliners”; rossi con il tetto argentato, sfilavano, trasportando non solo tutti i materiali necessari per l’evento, che durava generalmente un week-end, ma anche uno schermo e tutto quello che serviva ad allestire uno spettacolo cinematografico. Fu un vero successo che però si interruppe nel 1941,
COME IN UN AEREO DA CACCIA
La carrozzeria, anche stavolta rossa e argento, con le grandi scritte nei caratteri tipici dell’epoca, era dotata di dieci porte e portelloni vari; possiamo dire che fu un progenitore dei moderni “motor home”. L’abitacolo, piuttosto alto, era centrale e costruito in perspex, materiale con il quale, allora, si costruivano gli abitacoli degli aerei da caccia. C’era un unico sedile; il cruscotto e il grande volante bianco
Alcuni dei Futurliner erano predisposti per diventare dei palchi o delle piccole sale cinematografiche.
a causa degli eventi bellici, dopo che, nel ’40, erano stati realizzati altri dodici camion, stavolta davvero futuristi. Si chiamavano Futurliner e dovevano sfilare nella Parade, trasportando il materiale necessario per gli show e, soprattutto, si dovevano trasformare in palcoscenico, in ufficio, in museo mobile e in una piccola caffetteria. Erano lunghi circa 10 metri, alti (fino al tetto della cabina) 3 metri e 60, pesavano 11 tonnellate ed erano realizzati su un telaio di un GMC militare.
erano, anche questi, per l’epoca, di disegno e concezione modernissimi. Inizialmente era spinto da un inadeguato 4 cilindri Diesel con trasmissione sulle quattro ruote; ma era troppo lento e nel ’53, quando ripresero le Parade of Progress fu installato il nuovo motore a benzina, un GMC 302, 6 cilindri in linea, da 4949 cc, anch’esso di derivazione militare.
72 CHILOMETRI ORARI
Per la verità, nel ’53, prima di lanciare i Futurliner, ormai tredicenni, nelle nuove “Parade” furono apportate anche altre modifiche. I dodici esemplari furono “rivisitati”, con la sistemazione di alcuni difetti e l’aggiunta di vari accessori, per esempio dell’aria condizionata, per dare un minimo di comfort all’autista che, con il sole, “cuoceva” nell’abitacolo di perspex. I grandi freni a tamburo originali non sembra fossero sufficienti per tutto quel peso, tant’è che si racconta che, durante una parata alcuni Futurliner Un momento di una delle ultime Parade of Progress, alla fine del 1956. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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GENERAL MOTORS
RUOTE
L’abitacolo, per l’epoca modernissimo, disponevadi un solo sedile; il tettuccio era in perspex, materiale con il quale, allora, si costruivano gli abitacoli degli aerei da caccia.
si tamponarono, proprio a causa dei freni inadeguati. La velocità non era certo una delle priorità della Parade of Progress, così i 72 chilometri orari dei camion erano più che sufficienti, come lo erano i due serbatoi da 170 litri, che dovevano servire a ridurre al minimo le soste. La trasmissione era a 8 rapporti, 4 lunghi e 4 corti; se questi non fossero stati sufficienti, l’autista poteva personalmente selezionare, dalla presa di forza, un’ulteriore riduzione che poteva originare altri 24 rapporti. Nel 1956 i costi per l’organizzazione di questi eventi erano diventati proibitivi; la General
La prima serie La prima serie, di otto veicoli, fu concepita alla fine del 1935, si chiamava Silver Topped Streamliners e durò fino al 1940, sostituita dai 24 Futurliner. Della prima serie, purtroppo, non è rimasto nessun esemplare.
UN RESTAURO DI DIECI ANNI
Lo spazio per l’evento finale della Parade of Progress era strutturato come quello dei circhi.
Motors cercò di trovare alcune aziende interessate a entrare come “cosponsor”, ma l’evento era ormai talmente legato al brand GM che nessuna azienda accettò l’invito. Così, proprio nel ’56, fu organizzata l’ultima Parade of Progress; l’organizzazione promozionale, ormai diventata elefantiaca, fu smantellata e i dodici Futurliner venduti.
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Dei dodici veicoli, negli anni, si persero le tracce fino a che, alla General Motors, qualcuno decise di interessarsi a questi veri e propri esercizi stilistici. All’inizio degli anni Novanta ne esistevano nove, alcuni abbandonati e “cannibalizzati” in giro per gli stati Uniti, alcuni trasformati e usati soprattutto per fini pubblicitari. Ce n’era uno assai mal ridotto, ma sostanzialmente integro, con tutti i pezzi originali al loro posto, il numero “11”, che fu trovato a Chicago. Un gruppo di dipendenti GM canadesi lo acquistò per pochi soldi, quasi il prezzo del ferro e, in oltre dieci anni, lo ha restaurato perfettamente sia nella meccanica che nella carrozzeria. Un paio di anni fa, nel corso di un’asta della Barrett Jackson, una delle più famose organizzazioni commerciali americane che si occupano di veicoli d’epoca, il Futurliner numero 11, di fatto l’unico sopravvissuto, tutto originale, è stato venduto all’incredibile cifra di 4 milioni e 320mila dollari. Non male per un camion d’epoca!
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UNA INIZIATIVA
FIERE
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EVENTI
La che non c’è Effetto delle restrizioni per il Covid-19: il calendario fieristico del nostro settore ha visto, nel 2020, uno stravolgimento totale. Da IAA a SaMoTer, passando per Misano ed Ecomondo, tutti gli appuntamenti fieristici hanno subito degli spostamenti. Con esiti più o meno convincenti. E il 2021? di
Valeria Di Rosa
“C’
era una volta un Re, seduto sul sofà, che disse alla sua serva raccontami una storia e la serva incominciò: C’era una volta un Re seduto sul sofà...”. Un ritornello che sembra esprimere benissimo la lunga scia di comunicati con i quali di volta in volta si annunciava, durante l’anno appena passato, un cambiamento negli appuntamenti fieristici del nostro settore programmati nel 2020. È vero, c’è stata, e c’è ancora, la pandemia. È anche vero che il Governo non si è mai distinto per una comunicazione tempestiva che permettesse a tutti di organizzarsi in modo adeguato. Va da sé che
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nessuno si sarebbe aspettato conseguenze come quelle che stiamo vivendo ancora oggi a causa della diffusione del Covid-19, ma la capacità di adattamento e la prontezza con cui gli organizzatori dei diversi appuntamenti hanno reagito a questa situazione straordinaria sono state decisamente diverse.
SAMOTER, UN RINVIO TIRA L’ALTRO
Partiamo da quella che sarebbe stata la prima fiera del settore calendarizzata nel 2020: SaMoTer, il salone internazionale delle macchine per costruzioni, avrebbe dovuto tenersi a Verona dal 21 al 25 marzo 2020, in
GLI EVENTI ANNULLATI SaMoTer
La 31ª edizione del Salone Internazionale delle Macchine per Costruzione era inizialmente previsto a Verona dal 21 al 25 marzo. È stato rinviato tre volte (maggio 2020, ottobre 2020, marzo 2021) prima di essere definitivamente posticipato al 2023.
concomitanza con Asphaltica, manifestazione sulle infrastrutture stradali, e LetExpo, il nuovo salone sulla logistica e sull’intermodalità sostenibile, organizzato in collaborazione con Alis. All’indomani dell’attivazione delle restrizioni adottate per contenere il Covid-19, Fiera Verona aveva annunciato uno spostamento delle manifestazioni dal 16 al 20 maggio 2020. Ma, come abbiamo imparato negli ultimi mesi, l’emergenza sanitaria si è protratta oltre le più auspicabili prime previsioni. Quindi Fiera Verona ha annunciato le nuove date: SaMoTer e Asphaltica si sarebbero svolte dal 21 al 25 ottobre 2020. E LetExpo? Non pervenuta. Non finisce qui. Perché SaMoTer annuncia che il salone si sposterà nel 2021. A marzo. Nello stesso periodo in cui, nel frattempo, Fiera Milano aveva annunciato si sarebbe svolto Transpotec Logitec. In pratica, se nel 2020 non eravamo riusciti a partecipare a nessun evento fieristico, avremmo potuto recuperare a marzo 2021, quando erano previsti ben due appuntamenti dedicati al trasporto e alla logistica. Arrivati al 2021, però, il virus è ancora lì, protagonista di ogni TG, talkshow e DPCM. Così arriva un nuovo comunicato: SaMoTer è stato definitivamente rinviato a marzo 2023. Previsto per l’autunno 2021 un nuovo evento demo in cava dedicato al mercato Italia. Un appunto. Mentre scriviamo, sul sito di Asphaltica leggiamo che la fiera si terrà dal 3 al 7 marzo 2021, “in concomitanza con SaMoTer”. Forse c’è qualche problema di comunicazione.
IAA
In calendario dal 24 al 30 settembre 2020, il Salone Internazionale dei Veicoli Commerciali e Industriali di Hannover, il più grande appuntamento internazionale per i trasporti, la logistica e la mobilità, è stato subito rinviato al 2022.
IAA, CANCELLATA L’EDIZIONE 2020
Un approccio diametralmente opposto è stato quello dello IAA, il Salone Internazionale dei Veicoli Commerciali e Industriali di Hannover, considerato il più grande appuntamento internazionale per i trasporti, la logistica e la mobilità. A maggio 2020 VDA, l’associazione che organizza l’evento, ha deciso di annullare la 67sima edizione della fiera che si sarebbe tenuta ad Hannover dal 24 al 30 settembre e di posticiparla direttamente al 2022. Le motivazioni sono chiare: l’impatto dell’epidemia sulle imprese del settore è stato tale da essere incompatibile con lo svolgimento della fiera.
ECOMONDO, UN SALTO NEL VIRTUALE
A Ecomondo, invece, bisogna dare il merito della lungimiranza prima e della capacità di migrare tempestivamente a una modalità online, poi. Inizialmente programmata presso la Ecomondo è stato il primo evento del nostro settore a trasformarsi totalmente in un evento online. Si è svolto su una piattaforma dedicata, costruita appositamente da Italian Exibition Group, all’interno della quale hanno trovato posto tutti gli appuntamenti previsti dal calendario.
SaMoTer, IAA, il Gran Prix Truck di Misano, sono alcuni degli eventi che sono stati definitivamente posticipati all’edizione successiva. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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vietavano ogni tipo di manifestazione. L’edizione 2021, che dovrebbe tenersi in primavera, riconfermerà il raduno dei camion decorati e un’ampia area espositiva con la presenza dei grandi marchi produttori di camion e di accessori, oltre a test ride, spettacoli e acrobazie degli stunt.
FIERE
LA FIERA VIRTUALE DI GREEN LOGISTICS INTERMODAL FORUM
EVENTI
La spettacolare gara di camion che si tiene ogni anno al Misano Word Circuit in occasione del Weekend del Camionista ha saltato l’edizione 2020. Le date dell’appuntamento 2021 non sono ancora state pubblicate.
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Fiera di Rimini dal 3 al 6 novembre insieme a Key Energy, quelli di Italian Exibition Group sono stati i primi appuntamenti a spostarsi interamente online, all’indomani del DCPM del 25 ottobre 2020 che vietava fiere e congressi. Entrambi gli eventi si sono quindi svolti sulla piattaforma che IEG ha creato appositamente per l’occasione, all’interno della quale si sono svolti tutti i convegni, i workshop e gli eventi previsti dal calendario. Noi di Trasportare Oggi in Europa eravamo presenti con un l’ultima tappa del Sustainable Tour. L’esperimento è stato sicuramente un successo in termini di fidelizzazione di pubblico ed espositori, che in questo modo hanno potuto sviluppare nuovi business. Con 400 aziende, su un totale di 735, presenti attivamente in piattaforma, oltre 5.000 opportunità di business, 73.479 visualizzazioni complessive alle pagine degli espositori e oltre 21.000 utenti durante la manifestazione, gli appuntamenti di Italian Exbition Group si sono dimostrati un ottimo esempio di resilienza. Certo non sono mancati alcuni problemi, legati probabilmente alla nuova modalità di svolgimento dell’evento e alla migrazione repentina da una modalità in presenza a quella virtuale. Non era, ad esempio, presente un link di accesso diretto alla piattaforma degli eventi dai siti ufficiali delle manifestazioni. La fruizione dei contenuti non sempre era chiara e immediata e non son mancati alcuni problemi legati alla modalità online, come ritardi o connessioni traballanti. Ma siamo sicuri di poter riconoscere a IEG il merito di aver tentato ed essere riusciti a dar vita a un momento di aggregazione in un periodo di forte distanziamento sociale. TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2021
MISANO GRAN PRIX TRUCK, APPUNTAMENTO ANNULLATO LAST MINUTE
Destino crudele è invece spettato al Misano Word Circuit, sul quale avrebbe dovuto disputarsi l’unica tappa italiana del Gran Prix Truck. L’appuntamento, previsto annualmente durante il Weekend del Camionista, avrebbe dovuto tenersi a Misano il 14 e 15 novembre 2020, data spostata dagli organizzatori rispetto allo storico weekend di fine maggio. A 15 giorni dall’avvio però European Truck Racing Association (ETRA), il promotore del FIA ETRC, in accordo con la Federazione Internazionale FIA e Misano World Circuit, hanno deciso di annullare l’evento di quest’anno a Misano. Anche in questo caso a pesare sono state le misure restrittive adottate dal DPCM del 25 ottobre 2020 che di fatto
Inizialmente rinviata da marzo a metà maggio 2020, la fiera della logistica era stata in un primo momento rimandata a data da destinarsi. Per ricollocarsi a novembre 2020 in una veste virtuale, come successo con Ecomondo e Key Energy. Anche in questo caso il merito va alla lungimiranza della Fiera di Padova che attraverso lo sviluppo di una piattaforma proprietaria è riuscita a dar vita a una nuova modalità di appuntamento all’interno del quale i leader del settore hanno potuto fare il punto sui nuovi scenari della logistica, sugli investimenti e sulle politiche per il superamento della crisi. Perché non dimentichiamolo: quelli del trasporto e della logistica si sono rivelati essere settori centrali nella gestione della crisi. Per la loro capacità di non fermarsi anche quando tutto era fermo, di riuscire a fornire i beni di prima necessità e i farmaci necessari alla lotta al Covid-19 e di essere diventati mezzi attraverso i quali uscire dalla crisi. Basti pensare alla logistica dei vaccini e al ruolo cruciale che il settore avrà nella riuscita di quella che viene definita “una delle più grandi campagne
GLI EVENTI TRASFORMATI IN VIRTUALI ECOMONDO e KEY ENERGY
Le due fiere di Italian Exibition Group, dedicate all’economia circolare, tecnologie green, energie rinnovabili ed efficienza energetica, si sarebbero dovute svolgere presso la Fiera di Rimini dal 3 al 6 novembre 2020. All’indomani del DPCM del 25 ottobre 2020 che vietava eventi, congressi e fiere, IEG annuncia il loro trasferimento totale sulla piattaforma digitale già predisposta. Le due manifestazioni si sono svolte quindi online dal 3 al 16 dicembre 2020 e hanno registrato 400 aziende attive in piattaforma, oltre 5.000 opportunità di business, 73.479 visualizzazioni complessive alle pagine degli espositori e oltre 21.000 utenti connessi durante la manifestazione. La prossima edizione di Ecomondo è prevista dal 26 al 29 ottobre 2021 presso il quartiere fieristico di Rimini.
GREEN LOGISTIC EXPO
Il Salone Internazionale della Logistica Sostenibile doveva svolgersi presso la Fiera di Padova dal 18 al 20 marzo 2020. Rinviato inizialmente a maggio 2020, è stato trasformato nel Green Logistics Intermodal Forum, un evento virtuale che ha avuto luogo presso la piattaforma online di Fiera Padova il 12 e il 13 novembre 2020 e che ha contato 1.103 utenti attivi, 90 stand digitali, 67 eventi, 470 appuntamenti business realizzati.
TRANSPORT LOGISTIC
A gennaio 2021, Transport Logistic, fiera leader nel settore della logistica e trasporto che avrebbe dovuto tenersi a Monaco di Baviera dal 4 al 7 maggio 2021, annuncia il suo annullamento a causa delle restrizioni agli spostamenti ancora in vigore che ne avrebbero compromesso la realizzazione. Un’edizione online che accompagnerà agli appuntamenti di San Francisco, Instanbul, Mumbai, Shanghai e Johannesburg, è prevista dal 4 al 6 maggio 2021.
GLI APPUNTAMENTI DEL 2021 Transpotec Logitec
Inizialmente prevista dal 18 al 21 marzo 2021, Transpotec Logitec 2021, l’appuntamento fieristico di riferimento in Italia per l’autotrasporto e la logistica, si terrà presso Fiera Milano dal 10 al 13 giugno 2021. La fiera sarà focalizzata sulla profonda trasformazione che sta vivendo il mercato: connettività, sostenibilità e innovazione migliorano prestazioni, sicurezza ed efficienza dei veicoli, mentre soluzioni di logistica integrata e nuove logiche intermodali cambiano profondamente gli scenari di business e le competenze richieste ai professionisti dell’autotrasporto.
Solutrans
L’appuntamento biennale dedicato alle innovazioni tecnologiche e le tendenze attuali della logistica si svolgerà a Lione dal 16 al 20 novembre 2021.
Weekend del Camionista
Dopo l’annullamento dell’edizione 2020, quest’anno l’evento di Misano è pronto a riaprire le porte (si fa per dire) ad un pubblico sicuramente contingentato, ma come sempre appassionato. Alla data in cui scriviamo è ipotizzato il Gran Prix e tutte le attività del paddock presso il Circuito Santa Monica, per il terzo weekend di maggio, come da tradizione.
di vaccinazione degli ultimi anni”. Ma di questo parleremo più avanti e nei prossimi numeri.
IN PROGRAMMA NEL ’21
Il 2021 è l’anno della grande incertezza. La lotta alla pandemia continua senza sosta e a questa si è affiancata la delicata fase delle vaccinazioni. I primi segnali di questa incertezza sono visibili anche per il settore dei trasporti e della logistica e per gli eventi ai quali questi si legano. Nei primi giorni di gennaio, infatti, è stata annunciato l’annullamento di Transport Logistic, una delle fiere leader nel settore della logistica e trasporto che avrebbe dovuto tenersi a Monaco di Baviera dal 4 al 7 maggio 2021. Causa principale della decisione sono state le restrizioni di viaggio ancora valide in tutto il mondo che rendono impossibile garantire la presenza di espositori e visitatori. “Per questo motivo, su raccomandazione e in consultazione con il comitato consultivo degli espositori, abbiamo deciso di annullare Transport
Logistic 2021” ha spiegato Stefan Rummel, Direttore di Messe München. L’appuntamento si trasferisce quindi online, in una fiera virtuale che si svolgerà dal 4 al 6 maggio e che si porrà come avvicinamento agli appuntamenti di San Francisco a settembre, Istanbul a novembre, Mumbai a febbraio 2022, Shanghai a giugno 2022 e Johannesburg a febbraio 2023.
L’ANNO DELLA FIDUCIA
Il 2021 è anche l’anno della voglia di ricominciare e della fiducia ad un ritorno a una “nuova normalità”. Partendo da questo approccio Transpotec Logitec, che come avevamo anticipato era stato calendarizzato a marzo 2021, ha tempestivamente posticipato l’evento a giugno 2021. Un segnale che sottolinea la volontà di Fiera Milano di dar vita a un evento capace di “esprimere al meglio tutte le sue potenzialità e di ribadire la centralità di un settore che in questi mesi più che mai ha dimostrato il ruolo chiave della movimentazione merci nell’approvvigionamento di
Durante il Green Logistics Intermodal Forum è stata presentata la Carta di Padova, nata da una idea di SOS-LOGistica, Assologistica, Green Logistics Expo e Interporto Padova. Il documento rappresenta un vero e proprio manifesto, a firma delle principali associazioni del settore e di quelle dei Consumatori e del mondo della Produzione, che riconoscono l’urgenza di impegnarsi per una logistica sempre più sostenibile.
Transpotec Logitec, prevista presso Fiera Milano dal 10 al 13 giugno 2021, sarà il primo evento italiano dedicato al mondo del trasporto che si terrà in presenza dopo lo stop di oltre un anno causato dal Covid-19.
beni primari come il food e il farmaceutico”. Inoltre, la nuova collocazione temporale consentirà di sfruttare appieno gli spazi espostivi esterni per gli attesissimi test drive. La prima Casa costruttrice a prendere posizione in tal senso, lanciando un segnale di speranza, è stata IVECO. Come ha spiegato Mihai Daderlat, Business Director del Mercato Italia di IVECO, “ci siamo appena lasciati alle spalle un anno che ha messo a dura prova il nostro settore in Italia ma entriamo fiduciosi nel 2021. È proprio alla luce di questa voglia di ricominciare che abbiamo confermato la nostra presenza al Transpotec, che riconosciamo essere una realtà importante e strategica nel nostro settore”. Il 2021 è anche l’anno di Solutrans, esposizione professionale al servizio della logistica, dedicata alle innovazioni tecnologiche e le tendenze attuali, che si svolgerà a Lione dal 16 al 20 novembre 2021: forse una delle poche manifestazioni che non ha avuto bisogno di annunciare il suo posticipo. Per quanto ci riguarda, noi di Trasportare Oggi in Europa, vogliamo guardare fiduciosi a questo 2021. Siamo consapevoli che ognuno di noi ha dovuto fare i conti con un anno ricco di cambiamenti. Anche e soprattutto il mondo del trasporto e della logistica, che come abbiamo più volte sostenuto è stato uno dei settori cardine nella gestione di questa pandemia, assicurando l’approvvigionamento di beni di prima necessità, di farmaci e di beni sanitari all’Italia intera e pagando il prezzo di una gestione quantomeno discutibile di aiuti e incentivi. Il nostro auspicio è quello di ritornare a una nuova normalità, che, perché no?, possa partire proprio dal quartiere fieristico di milano con il tanto atteso Transpotec-Logitec.
www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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evenT
evenT riparte da ZeroGradi “C
hi si ferma è perduto”, diceva un tale. Come sappiamo il 2020 ha cambiato le dinamiche di organizzazione di eventi e attività di coinvolgimento del pubblico. evenT è nata proprio in questo contesto e ha sin da subito colto l’opportunità di sfruttare il web e i nuovi strumenti digitali per comunicare e informare il mondo del trasporto sulle novità del settore e far parlare i suoi protagonisti, pur senza trascurare le attività in presenza dove possibile. Dopo l’avvio di un anno intenso e difficile con la clip di grande successo #IOSTOCOLTRASPORTO (ancora disponibile su YouTube, n.d.r.), quest’anno il team costituito dalle due testate leader del settore – Trasportare Oggi e Vado e Torno – ha messo on line un nuovo sito di grande impatto disponibile all’indirizzo eventforma.com, dove è pubblicato il calendario della stagione 2021 con tutti i programmi e le modalità di partecipazione.
ZEROGRADI RADDOPPIA
Il 18 febbraio, mentre questo giornale è in distribuzione, parte il primo dei due appuntamenti dedicati alla catena del freddo. Zerogradi, infatti, il format
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TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2021
nato sei anni fa per fare il punto sul trasporto a temperatura controllata, si ritrova presso gli studi televisivi di TeleNord per un dibattitto sulla “logistica del vaccino”. Un tema di grande attualità al quale partecipano come ospiti Paolo Uggè (Conftrasporto), Mauro Bonaretti (Commissione emergenza Covid), Mila De Iure (ASSORAM), Gianni Cramarossa (Certiquality) e gli operatori del settore Chiggiato Trasporti e Savino del Bene Logistica oltre alla partecipazione straordinaria di Domenico Andreoli di Mercedes-Benz Trucks, partner del tour. Sì, avete letto bene: studi televisivi. Infatti, una delle grandi novità di evenT quest’anno è quella di trasmettere in un format televisivo sui social e sui
Tutto nuovo il programma della neonata struttura voluta da Trasportare Oggi e Vado e Torno. Nuovo sito Internet, nuove modalità di eventi e calendario
ricchissimo di
Luca Gaier
canali di TeleNord, oltreché naturalmente sulle piattaforme web delle testate media partner. Un salto di qualità notevole rispetto ai classici webinar di prima mano. Zerogradi, però, nasce soprattutto per fare networking e non disdegnerà neppure quest’anno il suo appuntamento in presenza, a settembre, dove saranno assegnati gli “ZeroGradi Award”, i premi dedicati alle eccellenze della catena del freddo.
ZEROGRADI 18 febbraio
Il vaccino arriva con il freddo
Il trasporto a temperatura controllata sarà strategico per la distribuzione del vaccino anti-covid previsto per l’inizio del 2021. Dagli studi Tv di evenT in diretta strea ming su tutti i canali digitali e social.
settembre
Blockchain: la nuova frontiera della logistica
Nella tradizionale e prestigiosa location di Villa Juker si terrà l’appuntamento che ospita anche il premio ZeroGradi Award, dedicato alle eccellenze italiane della catena del freddo.
SUSTAINABLE TOUR 18 marzo
Il rinnovo del parco come primo passo per la sostenibilità
L’introduzione degli euro 6D potrebbe ottenere risultati notevoli in breve tempo. Il tema degli incentivi è nodale anche per i veicoli a motori tradizionali.
ottobre
Green & business: camion e treno viaggiano insieme
L’intermodalità come valore aggiunto per il trasporto sostenibile. I protagonisti si incontrano nel baricentri hub logistico di Bologna.
10 giugno
L’uomo come elemento centrale per un trasporto sostenibile
La sostenibilità va costruita intorno all’uomo. Al pari della riduzione delle emissioni serve incrementare la sicurezza per chi guida e chi gli sta intorno. 28 ottobre
Ultimo miglio e servizi per l’ambiente: la sfida in città
Grandi catene di distribuzione e municipalizzate sono investite da una grande responsabilità: rendere sostenibili le proprie flotte per convivere in un ambiente urbano.
SUSTAINABLE TOUR & CO.
Altra istituzione del panorama convegnistico del nostro settore è il Sustainable Tour, ideato da Vado e Torno due anni fa e ora inserito nel calendario di evenT. Un tour sostenuto da brand come IVECO e Mercedes-Benz Trucks e che lo scorso anno ha visto un importante appuntamento presso l’Interporto di Pescara. Nel 2021 l’interporto resta protagonista, con una data presso quello di Bologna. Ma la serie di eventi dedicati alla mobilità sostenibile partirà, ancora una volta, da TeleNord il 18 marzo per poi approdare al Transpotec Logitec di Milano, tra il 10 e il 13 giugno. Come da tradizione il tour si concluderà presso un’altra fiera di settore importantissima, Ecomondo. Un altro format ideato dall’organizzazione milanese è FTS, ovvero il Focus Trasporti Specifici che vedrà, nel corso del 2021, alcuni appuntamenti dedicati al mondo del movimento terra, del trasporto rifiuti e altro.
FORMAZIONE, FORMAZIONE E FORMAZIONE
TForma è il brand che da quasi dieci anni eroga corsi di aggiornamento professionale per manager e titolari di aziende di trasporto e logistica. Quest’anno, anche grazie alla partnership con l’Interporto di Bologna, il programma, coordinato da Paolo Volta, docente e consulente di economia dei trasporti e Logistico dell’anno nel 2019, si è ampliato su temi di grande interesse e attualità. Anche in questo caso i corsi saranno tenuti in parte in modalità webinar e in parte in presenza, non appena l’emergenza sanitaria e le norme lo consentiranno. Insomma, evenT non si ferma e di sicuro non perderà le opportunità che il mercato, la tecnologia e il settore offriranno per essere sempre aggiornati e informati sul mondo che ci circonda.
TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE SU WWW.EVENTFORMA.COM
RUBRICHE FUORISTRADA
LO SPUNTO
“live”
La versione del trasporto La prima puntata de Lo Spunto, la nuova trasmissione “in diretta” di Trasportare Oggi in Europa è stata un successo. Anche grazie all’ospite di questo appuntamento introduttivo, uno dei protagonisti più rilevanti del mondo dei trasporti: Franco Fenoglio di
Partendo da una delle notizie più attuali delle ultime settimane, la fusione di Fiat Chrysler Automobilies con PSA e la nascita di Stellantis, nuova società automobilistica che raccoglie tutti i 14 marchi che avevano le due società, il dibattito si è focalizzato sulla professionalità del settore, in particolare quella italiana. Come sappiamo, infatti, nonostante il primo azionista risulti essere Exor, la holding della famiglia Agnelli,
Valeria Di Rosa
S
egnate in agenda: tutti gli ultimi lunedì del mese, alle ore 17.00, i fatti e le notizie più importanti del mondo del trasporto e della logistica andranno “live” sui principali canali social: Facebook, Linkedin, Youtube e Twitter. È questo il format della nuova trasmissione di Trasportare Oggi in Europa, LO SPUNTO, che si propone di essere il nuovo appuntamento editoriale del settore. In ogni puntata, i nostri giornalisti, Luca Barassi, Ferruccio Venturoli e Andrea Trapani discuteranno degli eventi più importanti del mondo dei trasporti e della logistica, dando voce, di volta in volta, ai principali attori del settore, che si alterneranno come ospiti della nostra trasmissione.
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FUGA DALL’ITALIA
TRASPORTARE OGGI febbraio/marzo 2021
Il primo appuntamento è andato in onda lunedì 25 gennaio e ha avuto un ospite d’eccellenza, una delle figure più rappresentative del trasporto, Franco Fenoglio. Presidente e amministratore delegato negli ultimi 9 anni di Scania Italia, Fenoglio è una voce autorevole nel campo, grazie al suo “incredibile excursus professionale” che lo vede protagonista del settore da 50 anni. Oggi Franco Fenoglio è Presidente di Business Partners, una società di consulenza per le aziende, specializzata in Strategy, EDucation ed EXecution. Da sempre appassionato di trasporto, il suo obiettivo futuro è quello di continuare a essere supporto per “progetti seri” che investano sull’imprenditorialità italiana. Alcuni momenti della trasmissione andata in onda Lunedì 25 gennaio allo ore 17.
con il 14,4% del capitale (449.410.092 azioni), dal punto di vista dirigenziale Stellantis parlerà inglese in America e francese in Francia: per Fenoglio il problema è prevalentemente “politico”. Come anticipato da Luca Barassi, infatti, tra gli azionisti della nuova società compare anche lo Stato francese, con una quota del 6,2% mentre da parte delle istituzioni italiane c’è stato un “silenzio assordante”. Secondo Fenoglio, il vero problema risiede nel fatto che le aziende non investono più in Italia, a causa delle rigidità burocratiche e politiche del nostro Paese. Di fatto, un’azienda che ha un head quarter in un altro Stato tende a investire nelle risorse di quello Stato. Si rischia così che ruoli chiave per la crescita economica dell’Italia, manager, direttori, presidenti, siano costretti a trasferirsi all’estero perché vengono meno le aziende che fanno impresa in Italia, dando vita a un processo che porterà il nostro Paese a essere sempre più debole nei confronti di quei Paesi che hanno investito in conoscenza e know how.
L’AFFAIRE VACCINI
Su provocazione di Ferruccio Venturoli, che ha ripreso la proposta dell’Osservatorio del Trasporto di Milano, Monza e Brianza, Lodi di inserire gli operatori del trasporto e della logistica tra le categorie prioritarie per la somministrazione del vaccino, il dibattito si è spostato sull’incapacità delle istituzioni, delle associazioni di categoria e dell’opinione pubblica di considerare quello del trasporto uno dei settori più importanti per la crescita del nostro Paese. “Lo spot del Ministero è bello ma per l’autotrasporto non si è fatto molto. Ad esempio, un provvedimento che alla comunità non costa niente è il rispetto dei tempi di pagamento da parte della committenza. Parliamo di imprese. Come aiutare, agevolare il ricambio generazionale nella piccola media impresa” è stato il commento di Paolo Volta, tra gli spettatori della trasmissione. Un settore, il nostro, che è riuscito a garantire il rifornimento di generi alimentari e medicinali anche quando il mondo intero era in lockdown.
RIVEDI LA PUNTATA USANDO IL TUO SMARTPHONE QUI
Il protagonista della puntata è stato Franco Fenoglio, per nove anni Presidente e Amministratore delegato di Italscania e oggi Presidente di Business Partners, società di consulenza strategica per il mondo industriale.
VELOCITÀ E CAMBIAMENTO
Oggi il trasporto è cambiato molto. Non solo nei prodotti, nei veicoli industriali e nella logistica. Guardando al futuro, il cambiamento sarà ancora maggiore, legato a un’evoluzione tecnologica e digitale che prende le sembianze di una vera e propria rivoluzione; basti pensare alla guida autonoma e all’elettrificazione dei veicoli. Ma quanto influisce questo cambiamento sul business del nostro settore? Le aziende si stanno interrogando sui cambiamenti dei loro business. L’esempio più evidente viene dalla Germania, dove molte aziende stanno riportando le proprie attività, prima dislocate in Paesi che garantivano ricambi e manodopera più economica, come la Cina, all’interno del proprio Paese. La corsa all’outsourcing che ha caratterizzato l’economia pre-covid sembra destinata a scomparire. Un approccio che sembra lontano anni luce da quello italiano: il caso Stellantis, con I prossimi appuntamenti de LO SPUNTO 22 febbraio 2021 29 marzo 2021
FORD TRUCKS ITALIA MAN TRUCKS & BUS ITALIA 26 aprile 2021 MERCEDES-BENZ TRUCKS ITALIA 24 maggio 2021 VOLVO TRUCKS ITALIA 28 giugno 2021 MERCEDES-BENZ TRUCKS ITALIA 26 luglio 2021 IVECO 27 settembre 2021 PIAGGIO 25 ottobre 2021 IVECO 29 novembre 2021 IVECO PARTS
la Fiat che sembra diventare sempre più francese, e le indiscrezioni secondo le quali siano in corso trattative per la vendita di IVECO alla Cina, ne sono una dimostrazione.
TEMPO DI BILANCI
Il 2020 è stato l’anno della pandemia. Dati alla mano, Andrea Trapani ha messo in luce come i bilanci di fine anno abbiano registrato per il settore una perdita a doppia cifra, che spesso è stata commentata positivamente in virtù delle previsioni di marzo e aprile, che volevano una perdita per il comparto del 30-40%. “Una perdita del 13,8% – commenta Fenoglio – non è una rondine che fa primavera”. Moratorie e scadenze dei debiti posticipate non aiuteranno il settore, perché ci sarà un giorno in cui questi debiti dovranno essere pagati. “O questo Stato darà la possibilità al trasporto di avere dei debiti spalmati a lungo termine, oppure sicuramente arriveremo alla resa dei conti” continua ancora Franco Fenoglio. Quello che è emerso è che il settore dei trasporti e della logistica continua ad essere percepito come un settore di seconda categoria. Gli incentivi per il comparto sono scarsi, quelli per le infrastrutture ci sono ma non vengono spesi, la carenza degli autisti diventa sempre più un’emergenza. Se a queste problematiche si aggiungono quelle internazionali, basti pensare ai divieti austriaci e alle conseguenze della Brexit, quello che diventa evidente è la necessità di una vera e propria ristrutturazione del settore. Una ristrutturazione che può essere avviata solo se tutti gli attori della filiera riusciranno a fare squadra. La trasmissione si è chiusa con i saluti di Luca Barassi, Ferruccio Venturoli e Andrea Trapani. Il prossimo appuntamento è per lunedì 22 febbraio, ancora una volta alle 17.00, con Massimiliano Viganò e Mauro Schiratti di Ford Trucks.
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TRASPORTARE OGGI
ON AIR
in camion e fuori dal camion…
Amici
Il 14 gennaio è ripartita la radio degli autotrasportatori. Su 18 emittenti nazionali a cura della redazione e sulle principali piattaforme podcasts
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on la puntata numero 75 è cominciata la quarta stagione di ON AIR, la trasmissione radiofonica di Trasportare Oggi, ideata e condotta da Luca Barassi e Ferruccio Venturoli. Si tratta di un appuntamento informativo ormai radicato tra gli operatori del settore che hanno modo di ascoltare le notizie e gli ospiti sia live lungo le dorsali stradali del nostro Paese attraverso le 18 emittenti distribuite sul territorio (vedi elenco in questa pagina), sia in differita scaricando i podcast su Spotify, Apple e Google podcasts oppure direttamente sul sito Trasportale.it e Trasportonline.com.
LE EMITTENTI
ABRUZZO Radio Centrale BASILICATA Radio Potenza Centrale CALABRIA Jonica Radio CAMPANIA Radio CRC Targato Italia,
Radio Bussola 24
EMILIA ROMAGNA Radio Centrale, Radio Bologna 1 LAZIO: RCF Radio Città Futura
l’apertura del Salone dallo stand di IVECO) e poi le puntate “monografiche”, chiamate FOCUS ON AIR. Si tratta di puntate dedicate completamente ad un singolo brand, seguendo però il format tradizionale della trasmissione.
LE NOVITÀ DI QUEST’ANNO
La pandemia ha costretto la redazione a riprogrammare diverse volte la programmazione di ON AIR, alternando i conduttori in presenza ai microfoni romani della radio, con collegamenti esterni da Milano e altri luoghi in remoto, ma senza tralasciare una informazione puntuale e approfondita sui principali fatti del nostro settore. Il format è ormai rodato: due minuti di breaking news raccontate dai conduttori per poi passare all’argomento della settimana e all’ospite che rappresenta il fulcro della trasmissione. Nel 2021 saranno due le novità introdotte dalla redazione: le puntate live dagli stand dei protagonisti del Transpotec Logitec (il 10 giugno è prevista
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DOVE TROVARCI IN ONDA
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Tutte le puntate possono essere ascoltate tramite podcast sui principali circuiti:
Cercate
TRASPORTARE OGGI Le puntate di gennaio e febbraio sono andate in onda in collaborazione con:
Radio Lombardia Radio Dora, Radio Frejus PUGLIA Radio Popizz SICILIA Radio Amore, Radio One TOSCANA Radio Emme UMBRIA Radio Galileo VENETO Radio Cortina, Radio Stella FM LOMBARDIA PIEMONTE
I PRIMI APPUNTAMENTI
Come detto la nuova stagione è partita il 14 gennaio con ospite Dario Albano, opinion leader nel mondo dei veicoli commerciali e managing director della divisione Vans italiana di Mercedes-Benz, per poi proseguire con un vero e proprio guru del mondo della logistica, ovvero Massimo Marciani che, dall’alto della presidenza del Freight Leaders Council, ha dato una sua visione dell’anno trascorso e delle prospettive per il 2021. Le prossime settimane vedranno ancora molti protagonisti del nostro settore, tra cui il primo appuntamento con il Transpotec che ci presenterà le novità del salone previsto dal 10 al 13 giungo prossimi, e poi la prima puntata di Focus On Air, il 13 marzo, dedicata ad IVECO. #StayTuned
RUOTE ECOLOGICHE
SCANIA
Scania e STEF Italia, specialista europeo del trasporto e della logistica agroalimentare a temperatura controllata, sono pronte a collaborare nell’ambito della sostenibilità dei trasporti. STEF ha deciso di rinnovare parte del parco veicoli della propria flotta con l’acquisto di mezzi Scania con motore 13 litri, soluzione leader di mercato sul fronte dell’efficienza dei consumi di
Andrea Trapani
Impatto
ridotto L
a ricerca di soluzioni efficienti per ridurre l’impatto ambientale di trasporto e logistica ha fatto incontrare STEF e Scania. STEF ha deciso di rinnovare parte del parco veicoli della propria flotta con l’obiettivo chiaro di rendere il trasporto e la logistica maggiormente sostenibili, sia dal punto di vista economico che ambientale. L’azienda ha così deciso di acquistare 10 veicoli Scania di nuova generazione: si tratta di mezzi con cabina R, motore da 13 litri, 6 cilindri in linea e 500 cv. La gamma di motori 6 cilindri in linea di Scania è leader di mercato per quanto riguarda i consumi. I veicoli con motore da 13 litri, in particolare, sono stati incoronati “Green Truck” in Germania per il quarto anno consecutivo, un risultato davvero straordinario. STEF Italia, infatti, dispone di una piccola flotta dedicata alle attività di trasporto della divisione Frozen, mentre per la
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restante parte delle attività di trasporto si affida a partner esterni. Nell’ambito di un progetto ad ampio respiro volto a ridurre l’impatto ambientale della propria attività, STEF Italia ha scelto di puntare su 10 nuovi mezzi più sostenibili, con certificazione Euro 6. Di questi 10 mezzi, 3 sono già stati consegnati alla filiale di Fidenza mentre i restanti 7 sono in arrivo nel corso del 2021. “Siamo estremamente orgogliosi di avviare questa partnership con STEF”,
ha evidenziato Daniel Dusatti, Direttore vendite di Italscania. “La collaborazione tra i diversi attori che operano nell’ecosistema del trasporto è di fondamentale importanza per accelerare la transizione verso un futuro
I NUMERI DEL GRUPPO STEF Il Gruppo STEF è leader europeo nei servizi di trasporto e logistica a temperatura controllata (da -25°C a +15°C). La sua missione: fungere da collegamento tra produttori e distributori di prodotti alimentari. STEF è presente in 7 paesi con 250 filiali e conta 19.000 dipendenti che si impegnano a fornire soluzioni su misura ai produttori alimentari, al settore retail e alla ristorazione in modo sostenibile. Il fatturato del 2019 è di 3 miliardi di euro. STEF è quotata all’Euronext Paris.
100 (+1)
anni in viaggio nel mondo dei sapori “Da 100 anni viviamo con grande passione il nostro core business: il cibo”. Racconta così la propria storia STEF che, nel corso del 2020, ha festeggiato il proprio centenario. Al termine della Grande Guerra, infatti, la compagnia PLM (Parigi, Lione, Mediterraneo) decide di fondare la propria società di trasporti nel settore del freddo: la Société Française de Transports et Entrepôts Frigorifiques. Si tratta del primo passo verso la creazione del Gruppo STEF. Nel 1983 arriva in Italia: il Gruppo STEF e il Gruppo Cavalieri hanno avviato una joint venture per gestire l’import/export di prodotti alimentari tra l’Italia e la Francia. Tale accordo si è evoluto ed è continuato negli anni, superando anche i periodi di congiuntura economica negativa. Grazie a politiche di investimento lungimiranti e al raggiungimento di standard sempre più elevati, abbiamo consolidato la nostra posizione arrivando alla costruzione di un sistema integrato in grado di offrire qualità, prossimità e performance operative di primo livello.
maggiormente sostenibile. Mi auguro che questa fornitura di veicoli, al fianco della nostra concessionaria Scandicar, rappresenti solo un primo passo di un progetto di più ampio respiro che ci vedrà entrambi impegnati nel dare vita ad un sistema di trasporto e logistica maggiormente sostenibile”.
UN ACCORDO EUROPEO
Soddisfatto anche Renato Mosca, Vice Direttore Generale STEF Italia e Direttore B.U. Frozen: “La partnership tra STEF Italia e SCANIA è parte di un accordo che riguarda tutto il Gruppo STEF a livello europeo. Siamo molto soddisfatti dei mezzi acquistati sia per le loro performance operative sia per il loro impatto ambientale. STEF infatti pone sempre più attenzione all’impatto
Le sfide del centenario. “Siamo consapevoli della necessità di fare business rispettando l’ambiente a tutti i livelli ed è per questo che STEF ha posto la sostenibilità ambientale come elemento cardine della propria strategia di sviluppo. La riduzione delle emissioni, il risparmio energetico, il riciclaggio dei rifiuti e l’ottimizzazione delle risorse sono principi guida che stiamo perseguendo attraverso piani concreti”, ricordano in casa STEF sulla pagina dedicata ai cento anni. Con l’ambiente nel cuore: “Dal 2009 seguiamo il programma ADEME per la riduzione delle emissioni di CO2 grazie al quale abbiamo ridotto la nostra carbon footprint, attraverso l’implementazione di nuove procedure organizzative e operative”.
ambientale della propria attività, oltre a questi nuovi mezzi – per esempio – abbiamo da poco completato un importante impianto fotovoltaico a Fidenza”, ha dichiarato. “La nostra attività di trasporto e logistica a temperatura controllata richiede una forte attenzione all’impatto ambientale, per questo la scelta di mezzi come gli SCANIA appena acquistati rappresenta per noi un elemento chiave nel nostro percorso verso la sostenibilità”, ricorda Mosca. I primi mezzi sono già operativi da dicembre 2020 e stanno confermando le performance attese in termini di efficienza e prestazioni.
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PROFESSIONE
INDIA
CAMIONISTA
Un signore in
In Rajasthan, lo stato più povero dell’India, al confine con il Pakistan, tra modernità e tradizione, Karni e il suo camion partecipano alla crescita della più grande democrazia del mondo di
Fergus Flaherty
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TATA
S
ono le sei del mattino e l’aria comincia a scaldarsi. Karni scende dalla cabina e, sulla sabbia, prepara il fornello per il tè; una pausa che è davvero la benvenuta, dopo tutta una notte passata a guidare. Durante il giorno il calore è talmente elevato che gli autisti preferiscono riposare in qualche posto all’ombra e guidare la notte. Siamo sulla strada per Jaisalmer, cittàdistretto del Rajasthan, lo stato più grande ma anche più povero dell’India. Un posto strano, dove la sopravvivenza di uomini, animali e colture dipende soltanto dalla pioggia. L’ultima
siccità seria, nel 2019, la peggiore dal ’72, è durata un anno; le piogge monsoniche sono state inferiori di oltre il 70%, una situazione talmente grave che il governo del Rajasthan organizzò una speciale preghiera, nei templi Indù, per favorire l’arrivo della pioggia. Meno di un centinaio di chilometri davanti a noi c’è il Pakistan e un po’ più a Nord c’è il deserto del Thar, dove l’India, a partire dal ’74 e per una ventina d’anni, ha effettuato i test nucleari, ma anche dove, durante le varie guerre tra India e Pakistan, dai primi Anni Sessanta in poi, si sono combattute le battaglie più sanguinose.
Karni (a sinistra) e lo zio Amar, anche lui camionista; alle loro spalle il TATA di Karni, sul quale non potevano mancare i tradizionali accessori e abbellimenti.
EREDE DI UNA STIRPE GUERRIERA
Il deserto del Thar è situato nel bel mezzo di altri due grandi deserti, quello del Sahara e quello dei Gobi, in Mongolia. A Est del Jaisalmer non c’è niente fino alla frontiera con il Pakistan ed è un territorio al quale è fortemente sconsigliato avvicinarsi sia per le mine che sono ancora disseminate un po’ dappertutto, sia per il grilletto facile delle guardie di frontiera pakistane. Karni è nativo proprio di Jaislamer, la cosiddetta “Città d’oro” nel cuore del deserto del Thar, così ribattezzata per il colore dorato della sabbia e della pietra arenaria che ne caratterizzano il paesaggio. Lui è un rajput, discendente della grande stirpe guerriera Kshatriy, e porta con fierezza il suo turbante su un bel viso, incorniciato da una barba tradizionale. Discende da un popolo divenuto leggendario
È la notte, quando il camion sembra un albero di Natale, che il padrone di un camion si sente davvero felice.
Il concetto di carico è davvero del tutto particolare.
PROFESSIONE
INDIA
CAMIONISTA
Nonostante la regione sia desertica e povera, il traffico è piuttosto intenso: biciclette, cammelli, carretti, cavalli, somari, camion sovraccarichi.
La camionabile che porta a Jaisalmer, la cosiddetta “Città d’oro” nel cuore del deserto del Thar, è molto trafficata.
Da nessuna parte, in India, le strade sono troppo sicure, ma in Rajasthan si tocca davvero il massimo; i motivi? Carichi eccessivi senza controllo, scarsa professionalità degli autisti e mezzi troppo malandati.
in tutta l’Asia, per coraggio e fierezza. A differenza dei suoi concittadini sa leggere e scrivere. Gli antenati di Karni guidavano le carovane di cammelli nel deserto fregandosene delle frontiere e ignorando completamente le comodità delle città. Suo padre non ha fatto altro che sostituire il cammello con un camion per fare la stessa cosa e Karni lo ha imitato.
UN MESTIERE DA VERI SIGNORI
Oggi il ventisettenne Karni è proprietario di un bel Tata, con il quale gira in lungo e largo per il Rajasthan, che conosce come le sue tasche. La maggior parte dei camion che si incontrano sono dei Tata agghindati come degli alberi di Natale. Se le ultime trovate della tecnologia non sono certo il punto di forza di questi veicoli, sulle decorazioni non si discute davvero. Guidare un camion, qui è un mestiere da veri signori. E Karni si comporta proprio come un signore della strada: la mano sul clacson e il piede sull’acceleratore; un atteggiamento che racchiude tutto il modo di guidare in India. Nonostante la regione sia desertica e povera, il traffico è piuttosto intenso: biciclette, cammelli, carretti, cavalli, somari, camion sovraccarichi. Karni ci svicola in mezzo,
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Non solo TATA e comunque vecchi veicoli, diversi produttori europei stanno guadagnandosi lentamente la fiducia dei camionisti indiani.
UNA PERICOLOSA CARENZA DI PROFESSIONALITÀ
senza rallentare. Le tracce di frenata un po’ dovunque sull’asfalto e, di tanto in tanto, un camion rovesciato, sul bordo della strada, raccontano storie di tragedie, ma non ci si pensa.
UN TRAFFICO INTENSO E PERICOLOSO
In un grosso villaggio, fermi al semaforo, assistiamo a una scena raccapricciante: un pover’uomo che tira le briglie di due cammelli attraversa con mille precauzioni un incrocio, ma viene travolto da un camion che arriva a tutta velocità. Uno dei cammelli viene preso in pieno e (speriamo) muore sul colpo. L’autista scende urlando verso l’uomo, lo riempie di invettive e controlla il suo camion che ha, effettivamente, subito un bel colpo. Sa che è in torto, vede che c’è un capannello di gente che lo guarda male e tenta di scappare. Fortunatamente per lui una pattuglia della polizia, uscita chissà da dove, lo blocca, ma soprattutto lo protegge dalla piccola folla inferocita che ha tutta l’intenzione di linciarlo: un cammello in questi posti è un vero patrimonio, di solito posseduto da più soci. Karni osserva tutta la scena dall’alto della cabina, fa una complicata manovra per evitare il cammello morto, gli getta un’occhiata distratta e riparte senza commentare.
PIANI INFRASTRUTTURALI IMPORTANTI
Mentre il nostro Tata arranca ansimando a 60 all’ora ci sorpassa un Volvo FM relativamente nuovo. Volvo Trucks è entrata in India alla grande, con uno stabilimento a Bangalore, la capitale della “Silicon Valley” indiana, così come il Gruppo Daimler,
che con la BharatBenz produce a Chennai (l’ex Madras), nello Stato del Tamil Nadu, camion e autobus, dal 2011, per il mercato indiano. L’industrializzazione del Paese sta infatti crescendo grazie anche all’incredibile talento indiano per tutto quello che è informatica e il Governo sembra volere recuperare tutto il ritardo
Sia Volvo che Daimler hanno puntato sulla carta indiana, giocando sul futuro, con vendite che crescono del 20% l’anno, di pari passo con il miglioramento delle strade. Ma il vero freno allo sviluppo di tutti i costruttori europei che si sono affacciati in India sta nella precaria sicurezza del traffico in generale, causata troppo spesso da una scarsa professionalità dei suoi attori principali, i camionisti. Questi hanno uno stile di guida che, se il termine non fosse troppo forte, potrebbe essere definito “suicida”, perché basato sul fatto che le preghiere quotidiane e i doni d’argento che regolarmente portano ai templi per offrirli a Siva, li farebbero passare indenni da ogni problema. È inutile rispettare le regole più elementari della sicurezza quando Dio
Scena di traffico quotidiano sulle strade di Jaisalmer.
accumulato, almeno in materia di strade e infrastrutture. Negli ultimi 60 anni sono stati costruiti circa 800 mila chilometri di strade camionabili. Dopo il più importante piano nazionale infrastrutturale, che è partito nel 2000 ed è terminato circa 13 anni dopo, i chilometri realizzati sono stati circa 50mila. Un progetto che, partito con grandi timori e con accuse di essere troppo ambizioso, vista la terribile burocrazia indiana e la corruzione dilagante, due piaghe che paralizzano il Paese sin dall’indipendenza, ha raggiunto gli obbiettivi, anche se con qualche anno di ritardo.
è con te. Di conseguenza le aziende di trasporto locali sono molte restie a investire in nuovi e più performanti veicoli, consci di consegnare agli autisti delle bombe ambulanti, per di più da svariati milioni. In questa India del ventunesimo secolo che si sta trasformando e sta crescendo velocemente, dove l’informatica e la tecnologia si confrontano quotidianamente con tradizioni e modi di vivere antichi di secoli, Karni si è saputo ben adattare alle regole della vita moderna. Al volante del suo camion partecipa fiero alla formidabile avventura del suo Paese.
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RUBRICHE FUORISTRADA
AFTERMARKET
L’assistenza che
conta
Nell’anno dell’e-commerce, Hidrosystem potenzia i suoi servizi di assistenza per garantire la continuità dell’attività lavorativa e prevenire guasti o fermi dei veicoli commerciali. Andrea Tinti, titolare dell’azienda, ci racconta da dove è nata l’intuizione di creare una rete di assistenza capillare di Valeria Di Rosa su tutto il territorio nazionale
I
l 2020 è stato l’anno dell’esplosione dell’e-commerce. Complici la pandemia e il lockdown, gli acquisti di prodotto hanno registrato un aumento del +31% rispetto all’anno precedente, registrando l’incremento annuo più alto di sempre (+5,5 miliardi di euro) e raggiungendo quota 23,4 miliardi di euro (Osservatorio eCommerce B2c). Secondo le stime Ipsos, eventi come Natale hanno registrato +62% di vendite online e il Black Friday ha generato, in tre giorni, un milione e 800 mila pacchi da gestire. Nel complesso, secondo uno studio di
Klarna, una delle maggiori banche europee che fornisce soluzioni di pagamento a rate, il 68% degli italiani ormai fa i suoi acquisti attraverso l’e-commerce. Questo cambiamento porta con sé l’esigenza di consegne efficienti e del buon funzionamento dei veicoli commerciali e della loro componente di allestimento per evitare eventuali fermi o guasti dei mezzi che comporterebbero un danno economico all’azienda. Intercettando questa necessità, Hidrosystem, leader italiano nella manutenzione dei veicoli allestiti con oltre
60 centri di assistenza autorizzati, ha potenziato le sue attività di assistenza ai veicoli, attraverso progetti sul territorio e partnership che mirano a garantire una gestione ordinaria e straordinaria delle flotte di furgoni e autocarri.
UNA RETE DI ASSISTENZA NAZIONALE
Operativa da circa cinque anni sul territorio italiano, Hidrosystem nasce dall’intuizione di Andrea Tinti che, forte della sua esperienza in allestimenti e manutenzione nel settore delle sponde caricatrici, crea un’azienda che ha lo scopo di sensibilizzare i clienti verso l’importanza della manutenzione, non solo della parte meccanica dei veicoli, ma anche degli allestimenti. Andando oltre il semplice intervento in caso di guasti del veicolo e sostenendo l’importanza della manutenzione preventiva, semestrale,
Con 60 officine dislocate in tutta Italia Hidrosystem garantisce assistenza rapida ai suoi clienti sia in caso di gusti o fermo veicolo sia con un servizio di revisione periodica di gruppi frigo, piattaforme, montacarichi, scale componibili, elevatori, cassoni ribaltabili, sponde caricatrici, bracci idraulici.
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che contribuisce a far diminuire la necessità di interventi straordinari e garantisce una vita più lunga ai veicoli. Oggi, con oltre 60 officine partner, Hidrosystem ha sviluppato una rete di assistenza capillare. L’obiettivo è quello di garantire assistenza, revisione e manutenzione a flotte aziendali e grandi noleggiatori attraverso una presenza capillare su tutto il territorio nazionale. Su questa esigenza si fonda anche la creazione di uno dei più grandi magazzini di ricambi originali e compatibili per sponde di ogni marca e modello circolante. L’obiettivo è chiaro e lo spiega bene Andrea Tinti: “avere ricambi di ogni marca e modello circolante ci permette di poter soddisfare in maniera rapida ogni richiesta dei clienti ed evitare che il veicolo resti fermo in attesa di un ricambio”.
I NUMERI DI HIDROSYSTEM Attivo in Italia da 5 anni, HidroSystem distribuisce e commercializza 2.000 sponde idrauliche e garantisce assistenza ai veicoli commerciali attraverso 60 officine su tutto il territorio nazionale e 80 van service Hidrosystem che si occupano di manutenere gli allestimenti di furgoni e autocarri di qualsiasi marca e modello.
CON ARVAL PER SPINGERE LE CONSEGNE
Le idee sono chiare e i primi passi son stati mossi. Hidrosystem ha, infatti, da poco sottoscritto una partnership con Arval, la più grande società di noleggio flotte aziendali di veicoli commerciali in Italia del gruppo BNP Paribas, per lanciare una serie di programmi di gestione delle manutenzioni ordinarie e straordinarie di furgoni e autocarri allestiti direttamente a domicilio presso la sede del cliente.
MANUTENZIONE E ASSISTENZA RAPIDA GARANTITE
“Il nostro segreto è il servizio e la specializzazione – spiega ancora Tinti. – Siamo dei partner privilegiati per i noleggiatori e le grandi flotte, tanto più in un momento come questo dove la logistica è diventata sempre più importante per far muovere l’economia e la distribuzione. E siamo stati scelti proprio dai noleggiatori per gestire e garantire la manutenzione e l’assistenza con un servizio rapido, capillare e a domicilio. Tutto in modo da ridurre il più possibile il fermo del mezzo, che per un noleggiatore significa perdita di business e di denaro”. Per questo motivo la rete di assistenza di Hidrosystem è presente in tutta Italia, attraverso officine sul territorio e officine mobili, in grado di raggiungere qualsiasi sede di un cliente. In fondo, come ci racconta Andrea Tinti: “Hidrosystem ha iniziato la sua attività con Poste Italiane, che è presente su tutto il territorio nazionale. Oggi le nostre officine sono uniformemente distribuite in tutta Italia proprio per essere più vicine ai nostri clienti”. E continua: “La nostra mission non è solo quella di garantire interventi rapidi e capillari ai nostri clienti, e di conseguenza ai clienti che si servono dei veicoli dei noleggiatori, ma anche di sensibilizzare sull’importanza di una manutenzione ordinaria
Nell’anno del COVID, del boom dell’e-commerce e delle consegne espresse a casa, Hidrosystem ha siglato con Arval una nuova importante partnership per assistenza h24 e 7/7 giorni sulle flotte gestite da Arval sia on demand in caso di guasti e imprevisti sia in modalità programmata.
che prevenga eventuali problematiche legate alle sponde caricatrici”.
IL FUTURO È LA TEMPESTIVITÀ
In Italia sono presenti circa 20.000 veicoli allestiti con sponda caricatrice, con una vita media di 10 anni. Nel 2019 Hidrosystem ha portato a termine 3.500 interventi. Nel 2020, complice anche l’incremento delle consegne, gli interventi sono stati 3.800. Una cifra che potrebbe ancora aumentare, stando almeno alle proiezioni sul futuro dell’e-commerce e delle consegne dell’ultimo miglio. Per questo motivo Hidrosystem punta a incrementare le sue officine, per rendere i suoi interventi ancora più rapidi. “Sono tre i progetti sui quali punteremo – ci spiega Tinti. – Aumentare la disponibilità di ricambi, rendere ancora più capillare la distribuzione dei ricambi e la presenza delle nostre officine sul territorio, incrementare le officine mobili esterne a supporto di quelle territoriali”.
L’accordo garantisce assistenza h24 e 7/7 da parte di Hidrosystem sulle flotte gestite da Arval. L’intervento può avvenire sia on demand in caso di guasti e imprevisti sia in modalità programmata in una sorta di intervento proattivo al fine di permettere la continuità dell’attività lavorativa. Tra i diversi servizi proposti da Arval con Hiodrosystem troviamo Tail Pack ideato per verificare e manutenere con cadenza semestrale tutti i componenti soggetti ad usura fondamentali per il corretto funzionamento della sponda caricatrice, e dedicato in particolare a spedizionieri e corrieri postali ed espressi perché garantisce la mobilità e la continuità del business; Tipper Pack focalizzato sulla manutenzione dei sistemi di ribaltamento dei cassoni; Crane Pack finalizzato alla manutenzione dei sistemi di movimentazione gru; Wheelchair Pack dedicato a mantenere i sistemi di sollevamento e ancoraggio per viaggi sicuri e senza pensieri.
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Legalogistica
a cura di: Avv. Paolo Moroni e Avv. Claudia Balestreri
L’attesa per un vaccino contro il Covid-19 è terminata, ma la nuova sfida da affrontare è la distribuzione delle dosi in tutto il mondo mantenendole a una temperatura estremamente rigida
Le filiere logistiche e di distribuzione sono sollecitate a portare a termine un compito arduo adeguandosi, però, anche ad una rigida disciplina. È bene evidenziare fin da subito come in Italia sia assente una puntuale normativa idonea a regolamentare la materia in oggetto. Il D.lgs. 219/2006, infatti, si limita a prevedere che il titolare dell’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso dei medicinali debba avvalersi di mezzi idonei a garantire la corretta conservazione degli stessi durante il trasporto, nell’osservanza delle norme tecniche eventualmente adottate dal Ministero della salute, assicurandone altresì l’osservanza anche da parte di terzi. Sul punto il Ministero della salute ha emanato la circolare n. 2/2000 in cui, con riferimento ai farmaci termosensibili è chiarito che il loro trasporto necessiti di attrezzature specifiche ed idonee. Anche in Europa non è stata prevista una disciplina specifica, ma ci si è limitati ad emanare delle Linee Guida sulle buone pratiche di distribuzione dei medicinali per uso umano (2013/C 68/01) contenenti anch’esse indicazioni su come mantenere un livello adeguato di qualità del farmaco durante tutto il ciclo distributivo.
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Distribuire il vaccino La situazione degli operatori
n dovranno
La maggior parte degli operatori del settore si sono adeguati alle Linee guida europee soprattutto per ragioni reputazionali e di esonero di responsabilità. Quindi, il legislatore utilizza i termini “attrezzature specifiche e idonee”, ovvero una previsione “elastica” che dovrebbe adeguarsi ad ogni situazione pratica sotto il controllo, la verifica e la responsabilità del trasportatore. Infatti, gli operatori del settore sono chiamati a svolgere continui controlli sull’idoneità dei mezzi utilizzati al fine di garantire che, in relazione al tipo di trasporto da effettuare, sia garantita una temperatura in cui le caratteristiche dei prodotti non vengano alterate, pertanto: n i
mezzi utilizzati dovranno essere dotati di una buona coibentazione (ex. art. 4.6 D.M. 6.7.1999);
n è opportuna la presenza di un sistema
di rilevazione, possibilmente esterno, che permetta la verifica della temperatura sui mezzi di trasporto (Circ. Min. n. 2/2000); n è
consigliabile la presenza di rivelatori di temperatura/umidità sulla confezione (Linee Guida U.E);
I NOSTRI ESPERTI Lo Studio si occupa di diritto amministrativo, contrattuale, commerciale, della navigazione e dei trasporti, del lavoro e delle nuove tecnologie. In particolare, sta attualmente sviluppando un progetto sull’u-
essere impiegati mezzi refrigerati o confezionamenti separati in colli idonei al mantenimento della temperatura in rapporto ai tempi di consegna (ex. art. 4.6 D.M. 6.7.1999).
Cosa cambia per il cargo aereo
Gli operatori del settore aereo, invece hanno visto l’introduzione di una disciplina specifica per la conservazione dei vaccini da parte dell’AESA (Guidelines in relation to the COVID-19 pandemic, Transportation of Vaccines Using Dry Ice, EASA, n. 1 17.12.2020, n.d.r.). “La catena del freddo” deve essere garantita attraverso l’utilizzo del cosiddetto ghiaccio secco, che altro non è che CO2, ma la CO2 è considerata merce pericolosa per la sicurezza del volo: basti pensare che una concentrazione di CO2 nell’aria superiore al 10% può causare convulsioni, coma o addirittura la morte. Per scongiurare effetti negativi la concentrazione della sostanza nell’aria non deve superare lo 0.5%. A tal fine le Linee Guida AESA raccomandano di installare sistemi di rilevamento in grado di monitorare e tenere sotto controllo i livelli di CO2 nell’aria, di verificare il corretto funzionamento del sistema di ventilazione e di imbarcare sufficiente ossigeno a bordo.
tilizzo diffuso delle tecnologie blockchain e dei ledger distribuiti, nonché sulle potenzialità degli smart contract, al fine di impiegare tali strumenti, ad esempio, per semplificare, velocizzare e conferire maggiore trasparenza al flusso di informazioni sottostante ad ogni trasporto nazionale ed internazionale. Inoltre, lo Studio può offrire consulenza alle piccole, medie e
grandi imprese che si occupano di trasporti nelle problematiche relative all’individuazione dei siti di logistica, dei contratti d’appalto per la realizzazione degli stessi. Inoltre, propone assistenza mirata sia in fase di redazione di contratti di subtrasporto, appalto di servizi di trasporto, individuali di lavoro, accordi aziendali e sindacali, sia nella eventuale fase patologica del rapporto tra le parti coinvolte.
INFO Per maggiori informazioni e richieste di consulenze legali: www.pmeg.it
ANNO 1- NUMERO 1-
febbraio/marzo 2021
BLOCKCHAIN
anche la filiera del trasporto esige una certificazione
EVENTI
GRANDI AZIENDE la logistica di Oracle
CSCMP in versione digitale Progetto Adrion
EASYWAGON Facilitiamo lo start-up dei servizi ferroviari nel Porto di Trieste: i carri che ti servono quando ti servono
INIZIATIVA PROMOSSA DA
Per maggiori informazioni wagon@adriafer.com
L’editoriale di
GIORGIO COORDINATORE LOGISTICA OGGI
I
l mondo della logistica è in profonda evoluzione. E non solo per via dell’impatto della pandemia sull’economia mondiale. Il cambiamento continuo è infatti un connotato tipico di un settore sul quale si basano i fondamenti dell’economia, ossia la produzione e il commercio di beni, da quelli di prima necessità a quelli più voluttuari (ma che comunque danno lavoro e reddito a milioni di persone). Sempre maggiore rilevanza hanno anche gli ambiti specifici collaterali alla supply chain, quali la reverse logistic, la logistica urbana, la logistica delle persone. Ed è sempre stato così: la logistica, infatti, esiste dai tempi più antichi, in modo più o meno formale; furono forse i Fenici, con il loro sistema di colonie-magazzino, divenute poi città tutt’ora esistenti (Cagliari e Palermo, tra le altre, per quanto riguarda l’Italia) sparse sulle rive del Mediterraneo a fondare la professione della logistica.
VIZIOLI Nel corso della storia, la logistica è stata il motore delle grandi scoperte geografiche, delle grandi opere di ingegneria (canali e strade), della compenetrazione tra civiltà. E purtroppo a volte anche causa di guerre. Lungo i secoli, si è sempre cercato di rendere l’organizzazione della filiera sempre più efficiente ed economicamente vantaggiosa, nei suoi vari passaggi. Ovviamente, l’avvento delle tecnologie digitali ha costituito una svolta epocale, una vera e propria soluzione di continuità, cambiando i paradigmi stessi della produzione e del commercio, anteponendo la vendita di un prodotto, anche di largo consumo, alla sua produzione e dando vita al concetto di “just in time”, concepito in Giappone. L’interesse per questo comparto è quindi crescente e la Rivista che ospita questo inserto ha dimostrato di attribuire importanza a queste tematiche, pubblicando interviste, inchieste, articoli di
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approfondimento, notizie. Si è per questo ritenuto opportuno riservare al supply chain management un’attenzione editoriale regolare e strutturata, dando peraltro a queste pagine un taglio giornalistico particolare: affrontando le problematiche della logistica con lo sguardo dei trasportatori, ossia di un mondo che della logistica costituisce parte integrante e fondamentale. Articoli quindi che faranno della chiarezza una regola basilare, ma al tempo stesso dando una visione completa e approfondita degli argomenti affrontati. Saranno presentate esperienze e soluzioni concrete, parleranno i protagonisti: manager, professionisti, tecnici e i consulenti più esperti e qualificati. Con l’obiettivo di fare informazione di qualità che sia, prima di ogni altra cosa, utile per il Lettore.
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NEWS LOGISTICHE
LA LOGISTICA DEL VACCINO
DA LIVE A WEBINAR
Pillole logistiche dall’Italia e dal mondo per non perdersi nulla di uno dei settori più strategici della nostra economia
Paolo Volta Luci e ombre sul trasporto e sulle procedure di distribuzione di questo prodotto farmaceutico
Paolo Costantino Il CSCMP non si ferma davanti all’emergenza sanitaria e va on line
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ORACLE: LA LOGISTICA PASSA DAL CLOUD
BLOCKCHAIN: UNA GARANZIA SULLA FILIERA
ASSE ADRIATICA PER L’INTERMODALITÀ
G iorgio Vizioli Vediamo come opera uno dei principali operatori informatici a supporto del nostro settore
Francesco Galimberti Enrico Camerinelli ci spiega come si applica questo sistema alla filiera logistica
Rosella Trombetta Conferenza nell’ambito del progetto Adrion
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SCI E LOGISTICA
UPS HEALTHCARE
IL PROFESSIONISTA DELLE PISTE ATOMIC AUSTRIA SI AFFIDA ALL’AUTOMAZIONE DI JUNGHEINRICH
POTENZIATE LE CAPACITÀ DI PRODUZIONE DI GHIACCIO SECCO
Atomic Austria, leader nella produzione di attrezzature da sci, ha ampliato il magazzino di Altenmarkt, in Austria, grazie a una nuova struttura dotata di sistema di movimentazione automatizzato per scatole in cartone. Il progetto, con un investimento di 20 milioni di euro, è stato affidato a Jungheinrich. Oggi, Atomic dispone quindi di 58.600 posti pallet, in un magazzino con struttura in acciaio e trasloelevatori con dispositivi di movimentazione di unità di carico a larghezza variabile. Jungheinrich ha fornito anche il sistema di convogliamento con postazioni di lavoro per entrata merci e commissionamento, sistema di controllo, chiusure antincendio e software. Inoltre, Jungheinrich è stata in grado di ridurre il magazzino a cinque sole corsie, grazie a un sistema che divide le scatole in cartone in grandi famiglie e le raggruppa a coppie. In totale sono identificate e gestite 37 unità di carico di diverse dimensioni, che possono essere stoccate in numero di otto o dieci unità per ogni ripiano della scaffalatura. L’attenzione maggiore si è concentrata sullo stoccaggio automatizzato e sulla tecnologia di convogliamento. Il Warehouse Control System (WCS) di Jungheinrich controlla tutti i processi: gran parte del sistema di convogliamento di 400 metri è dotato di rilevamento automatico delle unità di movimentazione, in cui viene effettuata la misurazione 3D delle dimensioni e la registrazione del peso, oltre alla rilevazione di eventuali deformazioni. “Abbiamo una rete decentralizzata presente in tutto il mondo – spiega Andreas Ausweger (Jungheinrich Austria) – non solo di specialisti di carrelli elevatori, ma anche di esperti di soluzioni di automazione: ciò significa che, in caso di necessità, i nostri tecnici garantiscono assistenza in tempi brevissimi”.
A sostegno dell’ingente impegno per la distribuzione dei vaccini COVID-19 nei prossimi mesi, UPS migliorerà il proprio servizio in modo notevole. Per supportare lo stoccaggio e il trasporto dei vaccini congelati, UPS infatti è in grado di produrre oltre mezza tonnellata di ghiaccio secco all’ora nelle sue strutture statunitensi. Grazie a questa produzione, UPS potrà soddisfare le esigenze di ospedali, cliniche e altri punti di cura, per conservare i vaccini in loco. Il ghiaccio secco sarà fornito attraverso UPS Worldport e potrà essere disponibile il giorno successivo. “Migliorare le nostre capacità di produzione di ghiaccio secco, spiega Wes Wheeler (UPS Healthcare), aumenta considerevolmente l’affidabilità della nostra supply chain per la gestione dei vaccini: ci sarà ghiaccio secco a sufficienza per le spedizioni, mantenendo integrità ed efficacia dei prodotti”. Oltre alla produzione di ghiaccio secco, UPS, in collaborazione con Stirling Ultracold, produttore leader di dispositivi ULT piccoli e portatili, si occuperà della fornitura di congelatori portatili a temperatura ultra-bassa destinati a essere utilizzati in strutture più piccole. I congelatori raggiungono temperature che vanno da -20 °C a -80 °C.
PALLETWAYS ITALIA
NUOVE STRATEGIE PER IL 2021 Palletways Italia, parte del principale network europeo di trasporto espresso di merce pallettizzata e del gruppo di società Imperial, si affaccia al 2021 con una squadra di manager rinforzata da nuovi professionisti e con una rete di Concessionari ancora più estesa grazie alle 23 nuove aziende che negli ultimi 12 mesi hanno fatto il loro ingresso nel network. Nel suo secondo anno al timone della società, Massimiliano Peres, Ceo di Palletways Italia, ha dedicato sempre maggiore attenzione all’organizzazione, puntando sulle persone e sulla crescita delle competenze. Nonostante l’impatto negativo del Covid, Palletways Italia, infatti, ha continuato a investire nel potenziamento del suo organico. Sono quindi entrati in azienda due nuovi Regional Manager: Gian Luca Bassignani (Lombardia) e Giuseppe Rovere (Emilia-Romagna).
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È stato inoltre annunciato l’ingresso nell’area Finance di Giacomo Gabrieli. Leader nel trasporto espresso di merce pallettizzata, Palletways ha chiuso il 2020
raggiungendo la soglia di 130 Concessionari; fra le 23 nuove aziende di trasporti entrate a far parte del network, l’emiliana L.D. Logistic di Forlì, la marchigiana Pesaro Express Group e Rhenus Logistics filiale di Trieste, che hanno contribuito a potenziare la capillarità del network su tutto il territorio nazionale.
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DHL SUPPLY CHAIN
“PHARMA RETAIL & MEDICAL DEVICES” E “HOSPITAL & SPECIALTY PHARMA”. DUE NUOVE BUSINESS UNIT
DHL Supply Chain, principale azienda di logistica farmaceutica in Italia, ha annunciato la suddivisione della sua Business Unit “Life Sciences & Healthcare”, in due strutture separate: “Pharma Retail & Medical Devices” e “Hospital & Specialty Pharma”. In questo modo si intendono soddisfare puntualmente le esigenze dei diversi segmenti del mercato farmaceutico e dei loro canali di vendita con siti,
soluzioni logistiche e servizi ad hoc. Alberto Pizzi, guiderà la Business Unit “Pharma Retail & Medical Device” che sarà focalizzata nella logistica per il farmaco generico, per i prodotti destinati al canale farmacia e rivolta al mercato del medical device; Pina Putzulu guiderà invece la Business Unit “Hospital & Specialty Pharma”, che sarà orientata alle soluzioni per il comparto biopharma e specialty pharma e al canale ospedaliero.
Le due nuove Business Unit continueranno a operare in sinergia, attraverso un approccio comune ai processi IT e alle tecnologie, ai processi di qualità, alla formazione e al miglioramento continuo: condivideranno soluzioni di trasporti, e saranno complementari nei nuovi servizi sviluppati per l’industria farmaceutica e medicale, offrendo al contempo ai clienti competenze e specificità su misura.
FM LOGISTIC E ROLAND BERGER
LE CHIAVI PER VINCERE LE SFIDE DELLA LOGISTICA URBANA Il comparto della logistica urbana crescerà alla media annua dell’8% fino al 2030. Poiché il trasporto merci su strada è causa del 30% delle emissioni di CO2 nelle città, questo incremento pone seri problemi di sostenibilità. Questo il dato allarmante emerso da uno studio di FM Logistic (stoccaggio, trasporto e packaging, fatturato 1,43 miliardi), e della società di consulenza Roland Berger. L’indagine evidenzia che solo la cooperazione tra aziende private di logistica, aziende IT e istituzioni renderà possibile ottimizzare il flusso di merci all’interno delle città. Per la urban logistic, lo Studio formula tre proposte: adozione di standard comuni, condivisione di magazzini e trasporto, valorizzazione delle infrastrutture esistenti. Lo Studio identifica inoltre tre priorità di investimento nelle nuove tecnologie: raccolta e condivisione dei dati sulle città (per
pianificare percorsi e spedizioni), automazione dei magazzini, adozione di mezzi eco-efficienti. “Gli operatori della logistica urbana – ha spiegato Xavier Prévost (FM Logistic) – devono ripensare le attività per rispondere alle esigenze di contenimento dei costi contenuti ma anche di rispetto dell’ambiente”. “Si devono rimodellare i processi della logistica dell’ultimo miglio e migliorare la qualità del servizio e l’impatto ambientale”, ha aggiunto Gabriel Schillaci (Roland Berger). Nel Regno Unito, ad esempio, Mole Solutions ha sperimentato l’uso di capsule per spostare le merci sottoterra. In Francia, FM Logistic
e la società immobiliare Novaxia hanno allestito centri logistici temporanei in edifici urbani sfitti. Sempre in Francia, a nord di Parigi è nato un centro logistico denominato “The Logistics Hotel” che prevede un magazzino multipiano con terminal ferroviario annesso, riducendo l’uso di veicoli stradali. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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LA LOGISTICA PASSA DAL CLOUD SOLUZIONI CLOUD [ORACLE]
di GIORGIO VIZIOLI
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QUALI STRATEGIE, SUPPORTATE DALLA TECNOLOGIA, POSSONO AIUTARE LE AZIENDE MANIFATTURIERE E LA LORO SUPPLY CHAIN AD AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO RADICALE DELL’ULTIMO PERIODO? QUALI SONO LE SCELTE PIÙ OPPORTUNE PER AVERE UNA MARCIA IN PIÙ QUANDO IL SISTEMA PRODUTTIVO E QUELLO LOGISTICO SI TROVANO A FARE I CONTI CON EVENTI DIROMPENTI INDOTTI DA FATTORI ESTERNI?
A
queste domande ha risposto Simone Marchetti, Responsabile Business Development della Digital Supply Chain in Oracle, che ha illustrato complessità e opportunità collegate con l’utilizzo delle soluzioni cloud Oracle in ambito di operations e supply chain. “Le catene del valore hanno vissuto uno sconvolgimento senza precedenti, con pesanti impatti sui processi di approvvigionamento, sulla logistica e sulla gestione dell’operatività. Si sono dovute compiere scelte complesse anche in termini di risorse umane, per armonizzare il lavoro che è possibile fare svolgere in remoto con le mansioni che, per la natura di questi processi, per forza di cose non lo sono. Nel momento dell’emergenza sanitaria è accaduto qualcosa che ha evidenziato il valore dell’investimento in una digitalizzazione abilitata dal cloud: un percorso già iniziato per ricercare ottimizzazione ed efficienza ha aiutato a dare migliore risposta alla crisi, con strumenti cloud che Oracle ha aggiornato espressamente per introdurre funzioni vicine alle esigenze del momento, ossia maggiore visibilità sulla catena del valore e informazioni con cui rendere più agili le decisioni, più rapide le reazioni, più strette le relazioni con clienti e fornitori”. Secondo Marchetti, bisogna partire dalla considerazione che la logistica sta sempre più uscendo dall’ambito strettamente professionale e sta diventando un elemento presente nella vita quotidiana dei consumatori con rilevanza sempre maggiore per la commercializzazione di qualunque prodotto o servizio: “La Supply
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Chain non è più solo l’asse portante dei processi produttivi, dall’approvvigionamento alla produzione, dal magazzino alla distribuzione, ma è strumento per soddisfare le esigenze dirette del consumatore finale: la diffusione dell’e-commerce ha avvicinato tutti al mondo della logistica, grazie alla quale le aziende sono in grado di creare e sviluppare relazioni e fidelizzazione del cliente finale”. Il manager poi continua su questa linea: “Anche i brand dei trasportatori sono
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oggi noti al largo pubblico e non più solo alla cerchia degli utilizzatori professionali: la loro reputazione è definita sotto il profilo della qualità del servizio, soprattutto per quanto riguarda l’ultimo miglio, ossia il segmento che più direttamente interessa il destinatario finale; per questo, il mondo della logistica si è dovuto innovare in particolare dal punto di vista degli strumenti di rilevazione: oggi, c’è la possibilità di tracciare la propria spedizione rivolgendosi direttamente a sito o all’hub del trasportatore e si ha una interazione molto collaborativa perché si possono modificare, a processo già avviato, destinazione e momento di ricezione”. In un contesto così dinamico e competitivo, i produttori hanno due aspetti sui quali lavorare per aumentare la marginalità: il contenimento dei costi e l’incremento del fatturato. Poiché alcuni costi (risorse umane, carburanti, alcune materie prime) sono incomprimibili, la logistica è, come in passato, una delle aree più favorevoli. “Un fenomeno al quale stiamo assistendo è il cosiddetto reinshoring che, iniziato qualche anno
fa in modo episodico, ha assunto in breve tempo una portata più vasta: molte aziende hanno infatti riportato in Europa dal Far East le strutture di produzione di determinate tipologia di merci. I limiti imposti dalla lunghezza delle catene di approvvigionamento, infatti, non sono più compensati dalla convenienza
economica perché molti costi, in Oriente, non sono più così concorrenziali. E a soffrire di questa situazione era in misura sempre maggiore il just in time, che costituisce uno dei pilastri della logistica moderna: per un efficiente just in time le catene di approvvigionamento non possono essere troppo lunghe”. Simone Marchetti, intervistato dalla nostra redazione, Responsabile Business Development della Digital Supply Chain in Oracle.
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SOLUZIONI CLOUD [ORACLE]
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L’esperienza di Oracle
Per questo, Oracle, una delle più importanti società di software del mondo, ha sviluppato in modo molto consistente la propria offerta per il comparto del Supply Chain Management: “Abbiamo tanti clienti che operano in questo campo e abbiamo fatto investimenti molto rilevanti perché riteniamo che il settore offra importanti prospettive. Abbiamo quindi messo a punto applicazioni che valorizzano le tecnologie emergenti proprio perché vogliamo assicurare il dominio pieno di un processo che per sua natura è molto fisico. E non solo. Abbiamo cercato di passare da un meccanismo di gestione a un meccanismo che consente agli operatori di fare pianificazione e ripianificazione efficace in scenari che si muovono rapidamente. E questo per dominare le informazioni che caratterizzano i processi. Lo abbiamo fatto inserendo nuove tecnologie come Internet of Things oppure Blockchain. Visto che i vari processi – logistica a monte, trasformazione/produzione, logistica a valle – sono tutti tra loro molto coesi, fare efficientamento su quest’ultimo segmento consente di avere benefici che si riverberano sugli altri due: produzione e fasi di approvvigionamento di materie prime”.
case history Un esempio: Marazzi Nata a Sassuolo, capitale italiana della ceramica, nel 1935, Marazzi è oggi parte del gruppo Mohawk Industries, leader mondiale nel settore della pavimentazione. In Europa sono presenti numerosi impianti produttivi e l’azienda è presente sul mercato di oltre 140 paesi. Quando è scoppiata l’emergenza sanitaria, una soluzione logistica nata per gestire in modo vantaggioso e più efficiente le centinaia di accessi di trasportatori e relative consegne che avvengono quotidianamente presso gli stabilimenti si è trasformata in uno strumento che ha aiutato a proseguire nell’attività rispettando le esigenze di sicurezza delle persone. “I nostri clienti – spiega Claudio Coni, CIO della Business Unit Ceramics di Marazzi Group a livello internazionale – sono quasi tutti rivenditori multimarca
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che gestiscono una logistica complessa, con trasportatori che ritirano i carichi individualmente presso le tantissime aziende del distretto. Seguendo un percorso di loro scelta, i trasportatori arrivavano in Marazzi in modo imprevedibile, dovendo quindi attendere e non consentendoci di preparare in anticipo la consegna; già da diversi anni avevamo in azienda soluzioni Oracle per l’ERP e abbiamo sperimentato il cloud applicativo, collegandolo a queste soluzioni on-premise con la suite Transportation Management Cloud, per realizzare una app che permetta ai trasportatori di prenotare il pick-up del carico in autonomia, avendo la precedenza al momento del ritiro e trovando la merce già pronta”. Un’idea semplice e intelligente, che è stato possibile
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sperimentare con agilità proprio grazie alle caratteristiche del cloud, che consente di introdurre innovazione, con un investimento contenuto, e senza dotarsi di infrastrutture ad hoc. Quando è scoppiata l’emergenza Covid-19, Marazzi ha fatto dell’applicazione disponibile ai trasportatori il fulcro di una gestione delle consegne e pickup sicura e rispettosa della salute delle persone, in modalità completamente “self service” da parte dei trasportatori. Come ulteriore vantaggio della scelta cloud, Coni ha sottolineato l’aspetto di sicurezza dei dati e dei processi. “L’interazione tra l’applicativo reso disponibile ai trasportatori e l’ERP aziendale è mediata da livelli di protezione intermedi forniti dal cloud stesso, così da evitare ogni contatto con i sistemi aziendali interni”.
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Qual è lo scenario
Le soluzioni proposte da Oracle si estendono anche al comparto warehousing, ossia al magazzino, sia per quanto riguarda la dislocazione delle strutture sia per l’automazione degli impianti, che deve essere modulata a seconda della configurazione della struttura, per la tipologia dei prodotti stoccati, delle esigenze di distribuzione, (tempistica, frequenza, volumi): si rivelano quindi preziosi il ricorso all’intelligenza artificiale e la capacità di valorizzare tutte le informazioni: “Con il nostro Warehouse Management System in cloud, – spiega Marchetti – si garantisce la capacità di fare ottimizzazione, con vantaggi anche sotto il profilo finanziario che, come è noto, è una componente fondamentale nella valutazione dell’efficienza del magazzino. Oracle punta sul fatto di essere il fornitore di tecnologia più forte al mondo, perché investe molto, circa sei miliardi di dollari all’anno, in ricerca e sviluppo in termini di hardware e di software. Il nostro pacchetto di soluzioni Transportation Management Cloud, conclude Marchetti, è stato progettato per supportare gli addetti alle spedizioni e i service provider, gestendo tutte le attività relative ai trasporti della supply
focus Il cloud come soluzione Una scelta cloud molto evoluta, compiuta attivando uno dei progetti Oracle ERP Cloud più completi sul mercato italiano, che coinvolge finance, supply chain, manutenzione e monitoraggio IoT della produzione, è quella compiuta da Alcar Ruote, parte di Alcar, multinazionale dell’automotive che ha rete di distribuzione e consociate commerciali in tutta Europa. Alcar Ruote produce cerchioni in acciaio per automobili: un ambito in cui la richiesta di prodotto ha una stagionalità importante, legata al periodo di passaggio ai set di pneumatici invernali, concentrata principalmente tra settembre e dicembre. “Per affrontare senza difficoltà i periodi di picco – spiega Stefano Mariani, IT Manager di Alcar Ruote – ci affidiamo a sistemi di forecasting legati alle previsioni di vendita del settore che possano quindi consentire di programmare la produzione. Per questo, abbiamo adottato Oracle IoT Production Monitoring e Manteinance Cloud, soluzioni che consentono di connettere le linee produttive, i dati che da esse sono raccolte a fini di monitoraggio
chain globale: si tratta di soluzioni che consentono di ridurre i costi di spedizione, ottimizzare i livelli di servizio, automatizzare i processi ed eseguire le operazioni di logistica in modo più efficiente. Grazie a esse è possibile avere un motore di ottimizzazione
continuo, per formulare previsioni delle esigenze di manutenzione, garantendo maggiore elasticità e capacità di ripianificazione della produzione. Quando ci siamo trovati ad affrontare l’emergenza Covid questa flessibilità è diventata ancora più decisiva, perché abbiamo avuto pesanti impatti sulla domanda e affrontato la sfida di garantirci continuità produttiva a fronte di una situazione che ha messo alla prova anche la gestione del personale. In un’azienda Alcar Ruote, le squadre al lavoro per mantenere operativa una linea produttiva sono composte da personale molto specializzato, che non è semplice coprire in caso di assenze improvvise per le quarantene. Un sistema integrato che aggiorna in tempo reale le informazioni per adeguare la pianificazione e supporta la continuità operativa dell’impianto è stato fondamentale in questi mesi”. Mariani ha inoltre evidenziato che avendo adottato la soluzione cloud Oracle è stato possibile dotare il personale di cruscotti di controllo remoti gestendo meglio l’esigenza di equilibrare presenze in stabilimento e necessità di distanziamento fisico.
che trova automaticamente le soluzioni migliori per ogni esigenza e si allinea perfettamente ai servizi commerciali dei partner, creando una rete di logistica efficiente e veloce, pianificando trasporti nazionali e internazionali, riducendo i costi e gestendo le attrezzature in modo più efficiente, incrementando la capacità cubica dei container, consolidando gli ordini e semplificando calendari e flussi. La soluzione Oracle crea una dashboard per la logistica relativa a tutta l’azienda, con visibilità dettagliata sui dati e sulle metriche dei trasporti: monitora articoli, ordini e spedizioni (consentendo di effettuare modifiche), segnala quando si avvicinano fasi strategiche o i tempi non sono rispettati, monitora le metriche di business rispetto a obiettivi, benchmark e forecast. È possibile, inoltre, gestire la flotta in tutti i suoi aspetti: autisti, motrici e rimorchi; contratti e tariffe; controllo degli aspetti finanziari: gestione di costi, crediti, voci fatturabili, accantonamenti, fatturazione e pagamenti, aspetti doganali. Infine, consente di avere totale visibilità su articoli, ordini e spedizioni per offrire un servizio di livello superiore e pianificare con maggiore sicurezza”. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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LA LOGISTICA DEL VACCINO di PAOLO VOLTA
IL MONDO DEL TRASPORTO È NUOVAMENTE PROTAGONISTA NELL’EMERGENZA SANITARIA: LA DISTRIBUZIONE DEL VACCINO È DUNQUE UNA OPPORTUNITÀ PER GLI OPERATORI? VEDIAMO ALCUNI ASPETTI DELLA FILIERA
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na stima generale accredita in almeno 10 miliardi le dosi di farmaco anti-Covid che occorrono per immunizzare circa 7,8 miliardi di persone sul nostro pianeta. Ogni Paese ha caratteristiche proprie, con problematiche che variano da un’area geografica all’altra, e con situazioni economico-politiche differenti. Si calcola che saranno necessari almeno 15mila voli aerei e 15 milioni di contenitori refrigerati per distribuire su scala globale una tale quantità di dosi dei vari farmaci sviluppati per combattere la pandemia. L’UE ha sottoscritto intese con AstraZeneca, Pfizer-BioNTech, CureVac, Johnson& Johnson, Moderna e Sanofi-GSK. Le sfide più importanti sono proprio quelle relative al trasferimento del prodotto e alla gestione della catena del freddo. Il vaccino PfizerBioNTech sarà distribuito dai centri Pfizer negli Stati Uniti, in Germania e in Belgio. La casa farmaceutica ha messo a punto una guida – www.comirnatyglobal.com – che illustra i processi e le procedure da seguire dopo aver consegnato il vaccino. Data la sua natura, questo vaccino deve essere conservato a temperature molto basse durante la spedizione e la conservazione successiva alla ricezione. A tal fine, i flaconcini multidose del vaccino congelato vengono trasportati in contenitori isolati termicamente contenenti ghiaccio secco. Ciò consente al vaccino di rimanere congelato alla bassa temperatura stabilita. Nell’ambito
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della gestione degli imballi un ruolo non secondario spetta alle fiale che contengono il vaccino. I produttori di vetro come le tedesche Schott e Gerresheimer e l’italiana Stevanato hanno iniziato a moltiplicare la produzione delle fiale che conterranno il vaccino, mentre la bavarese Va-Q-Tec sta realizzando contenitori isotermici necessari per la distribuzione. Con sede a Duesseldorf, l’antica vetreria Gerresheimer che vanta oltre 10mila dipendenti e 37 stabilimenti in tutto il mondo, realizza fiale in vetro borosilicato, considerato un materiale particolarmente adatto perché robusto e resistente agli shock termici. La Schott, ha deliberato un piano di investimenti per la sua divisione farmaceutica pari a 1 miliardo di dollari.
La logistica del Comirnaty
È questo il nome del vaccino prodotto dalla Pfizer-Biontech. Alla distribuzione sia con la H. Essers sia con altri partner logistici sovrintenderà la stessa casa farmaceutica che controllerà i tempi, le rotte e le temperature a cui viaggiano i loro vaccini, dalla partenza dallo stabilimento alla destinazione finale. La temperatura di -75° è mantenuta tramite uno specifico imballo progettato da Pfizer e realizzato dalla VaQ-Tec. È bene sottolineare che H. Essers
accompagna i vaccini solo ai punti principali di distribuzione, che difficilmente corrisponderanno ai 300 centri regionali individuati dal Commissario, pertanto l’ultimo miglio sarà a carico delle istituzioni italiane. Attualmente l’Italia si trova nella fase di trasmissione sostenuta in comunità, per cui le indicazioni iniziali sono riferite a tale situazione epidemiologica. La strategia di sanità pubblica per questa fase si focalizzerà inizialmente sulla riduzione diretta della mortalità, nonché sul mantenimento dei servizi essenziali più critici. Successivamente, qualora uno o più vaccini si mostrino in grado di prevenire l’infezione, si focalizzerà l’attenzione
Linee guida per la spedizione e la manipolazione Per garantire controlli adeguati, consultare la scheda dati di sicurezza del ghiaccio secco PRIMA di aprire il contenitore termico di spedizione e consultare le strutture competenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Un’autorizzazione all’immissione in commercio condizionale (CMA) è stata emessa nell’UE per il prodotto Vaccino a mRNA contro COVID-19 COMIRNATY (modificato a livello dei nucleosidi) (vaccino contro COVID-19 di Pfizer-BioNTech negli Stati Uniti) per l’immunizzazione attiva per la prevenzione di COVID-19, malattia causata dal virus SARS-CoV-2, in soggetti di età pari o superiore a 16 anni. Durante la fase iniziale della pandemia, il Vaccino a mRNA contro COVID-19 COMIRNATY (modificato a livello dei nucleosidi) può anche essere distribuito con la confezione riportante la denominazione Vaccino contro COVID-19 di Pfizer-BioNTech.
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anche sulla riduzione della trasmissione, al fine di ridurre ulteriormente il carico di malattia e le conseguenze sociali ed economiche. Al fine di sfruttare l’effetto protettivo diretto dei vaccini, sono state identificate le seguenti categorie da vaccinare in via prioritaria nelle fasi iniziali, per un totale complessivo di 27.525.255 persone:
(53,84 mln dosi); Sanofi/GSK (40,38 mln dosi); CureVac (30,285 mln dosi); Moderna (10,768 mln dosi) e l’acquisto sarà centralizzato mentre la somministrazione degli stessi avverrà gratuitamente. Le dosi saranno distribuite agli Stati membri in proporzione alle rispettive popolazioni a partire da 1° trimestre del 2021 e con una più significativa distribuzione delle dosi nel 2° e 3° trimestre, per completarsi sostanzialmente nel 4° trimestre.
La logistica vera e propria
Gli aspetti relativi alla logistica e alla catena di approvvigionamento (supply chain), stoccaggio e trasporto dei vaccini saranno di competenza del Commissario Straordinario. Il Piano considera diCATEGORIE TOTALE versi aspetti, tra cui la caOperatori sanitari e sociosanitari 1.404.037 tena del freddo estrema Personale e ospiti dei presidi residenziali per anziani 570.287 (-20/-70°C) per la conserAnziani over 80 anni 4.442.048 vazione di alcuni vaccini OS + Anziani over 80 + Anziani presidi residenzialI 6.416.372 (vaccini a mRNA) o catena Persone dai 60 ai 79 anni 13.432.005 del freddo standard (tra i Popolazione con almeno una comorbidità cronica 7.403.578 2 e gli 8 °C), il confezionaStima della numerosità delle categorie mento dei vaccini in multi-dose e la necesprioritarie (Fonte: ISTAT, Ministero della Salute, Regioni e Commissario Straordinario). sità o meno di diluizione. Per i vaccini che necessitano di catena del freddo standard (tra i 2° e gli 8°) si adotterà un modello di distribuzione “hub and spoke”, con 1 sito Nel corso del suo intervento del 2 dicemnazionale di stoccaggio e una serie di sibre scorso in Parlamento, il ministro della Salute ha illustrato le linee guida del “Piano ti territoriali di secondo livello. Per quanto strategico vaccinazione anti-SARS-CoV-2/ riguarda invece i vaccini che necessitano COVID-19: elementi di preparazione e di imdi catena del freddo estrema, questi verplementazione della strategia vaccinale”, ranno consegnati direttamente dall’azienelaborato da Ministero della Salute, Comda produttrice presso 300 punti vaccinali, che sono stati condivisi con le Regioni e le missario Straordinario per l’Emergenza, Province Autonome. La distribuzione dei Istituto Superiore di Sanità, Agenas e Aifa. vaccini, in particolare relativi alla catena del Il documento presenta una sintesi delle lifreddo standard, avverrà con il coinvolginee di indirizzo relative alle azioni che sarà necessario implementare al fine di gamento delle forze armate che, in accordo con il Commissario straordinario, stanno rantire la vaccinazione secondo standard già verificando vettori, modalità e logistica. uniformi nonché́ il monitoraggio e la valutazione tempestiva delle vaccinazioni durante la campagna vaccinale. Vengono presi in considerazione sei vacNei primi giorni del mese di Gennaio il Gocini: Astra Zeneca (40,38 mln dosi); Pfizer/ verno ha imposto una accelerazione alBNT (26,92 mln dosi); Johnson&Johnson la campagna vaccinale; la promessa è di
Il Piano Strategico
Le tempistiche
vaccinare un italiano su dieci entro il prossimo marzo: 5,9 milioni di immunizzati in meno di 90 giorni. Al ritmo di “70mila somministrazioni al giorno”, poi raddoppiare nel giro di un mese con 13,7 milioni di italiani vaccinati entro aprile e 21,5 milioni entro fine maggio e concludere le somministrazioni “volontarie” entro agosto. Una sfida enorme: quali le variabili in campo nella prospettiva logistica? In primo luogo con la disponibilità del vaccino: Pfizer e Moderna che hanno assicurato per ora 10,9 milioni di dosi entro marzo (servono due dosi per ogni immunizzazione), ma su questo fronte si confida sul via libera dell’Ema nelle prossime settimane ad altri vaccini Astrazeneca (40 milioni di fiale) e Johnson & Johnson (53 milioni). A seguire la tracciabilità delle merci dalla origine dei prodotti, al monitoraggio delle flotte di automezzi. (La Blockchain consente ai documenti e gli asset fisici di convertirsi in oggetti digitali che trovano una rappresentazione univoca nel distributed ledger. Un registro condiviso che permette a ogni attore della logistica di aggiungere i dati generati dai propri sistemi su un’infrastruttura in grado di immagazzinare tutte le informazioni – in termini di transazioni – oltre a fornire il tracking dei movimenti della filiera in modo sicuro e automatizzato.) Quindi la capacità di vaccinare tante persone in poco tempo: le Regioni procedono a velocità molto diverse. Ciò significa coor dinare la “catena logistica” dei vaccinati e dei vaccinatori che non solo non si deve interompere ma deve procedere fluida. Infine, ma non ultima, la gestione della reverse logistics – smaltimento rifiuti speciali – dei materiali utilizzati: fiale, siringhe, cotoni, cerotti, abbigliamento dei sanitari. Ciò che serve è pianificazione e coordinamento tra tutti gli attori di questa sfida epocale, nessuno escluso, poiché è in gioco il futuro di tutti. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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UNA GARANZIA SULLA FILIERA di FRANCESCO GALIMBERTI
LE BLOCKCHAIN NASCONO DAL MONDO FINANZIARIO MA LA LORO APPLICAZIONE È INFINITA E VALIDA PER OGNI SETTORE. NELLA CATENA LOGISTICA ANCORA DI PIÙ. VEDIAMO COME CON ENRICO
TECNOLOGIE [BLOCKCHAIN]
CAMERINELLI
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l mondo della supply chain si fonda sulla collaborazione tra tutti gli attori coinvolti: acquirenti, venditori, operatori logistici, enti di controllo e di certificazione, istituti finanziari, assicurazioni, agenzie doganali. Un approccio che presuppone un elevato livello di fiducia tra i contraenti. Nel caso in cui le parti siano agli inizi di un rapporto professionale e commerciale, e pertanto non abbiano ancora collaudati vincoli di affidabilità, occorre trovare strumenti vincolanti che garantiscano le necessarie garanzie. Blockchain sembra proprio essere lo strumento in grado di risolvere questo problema, consentendo lo sviluppo di transazioni commerciali sicure, fluide e profittevoli.
“Blockchain – spiega Enrico Camerinelli, consulente, tra i massimi esperti italiani di questo argomento – funge da notaio virtuale e quindi da potente deterrente a dichiarare il falso. Una volta che il dato di una transazione (data di spedizione, prezzo di vendita, certificato di conformità, numero di fattura o altro) è memorizzato, esso resta per sempre, immutabile. In
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pratica, Blockchain è una combinazione di tecnologia e software, da un lato, e di una serie di protocolli digitali, dall’altro. Una terza componente è il fatto che molte di queste app sono scritte con algoritmi di criptografia che consentono di trasmettere i dati in modo sicuro”. Tutto ciò permette di realizzare uno strumento per cui i vari attori della supply chain hanno la possibilità di interagire
tra loro mettendo in comune tutte le informazioni. “Ma si badi bene – precisa Camerinelli – non si tratta di un sistema unico e centralizzato, dipendente da un supervisore, bensì di un insieme di nodi tra loro decentralizzati e distribuiti lungo la rete. E sono proprio le regole di crittografia a impedire eventuali manipolazioni dei dati, così come anche eventuali errori non si possono correggere
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Enrico Camerinelli, vice President CSCMP Italy RoundTable.
sovrapponendo la versione giusta a quella sbagliata: occorre invece produrre un nuovo documento, palese, che chieda la sostituzione del dato errato con quello corretto. Poiché si può ripercorrere a ritroso e con certezza tutta la serie di messaggi, occorre essere molto precisi e attenti in quanto rimane traccia di tutto. Un elemento molto importante del quale tenere conto è che il sistema
non verifica i contenuti. Non accerta la veridicità del merito, ma solo della forma. Tuttavia, se si inserisce un dato in blockchain se ne risponde. E in questo consiste il suo valore di deterrente alla frode”.
Quindi Blockchain nasce per le frodi?
“In effetti, – risponde il nostro esperto – Blockchain nasce nel mondo di bitcoin, la moneta elettronica, per evitare
il cosiddetto double spending, ossia l’utilizzo di una stessa somma di denaro per due investimenti diversi. Se i contraen ti non si conoscono, il sistema funge da garante delle operazioni, monitorando i trasferimenti. La certezza della correttezza è anche dovuta al fatto che Blockchain non è un ente terzo ma un software open source, al quale tutti possono accedere e nel quale tutti www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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possono operare; perché diventi esecutivo è necessario avere il consenso di tutti gli utilizzatori. Se passiamo dalla concezione monetaria di bitcoin all’applicazione in altri campi, come quello dei trasporti, aggiunge Camerinelli, il discorso non cambia: Blockchain è utilissimo per tutti il passaggio della supply chain, in quanto certifica la conformità di ogni passaggio agli accordi presi dalle parti e alla legge. In più il controllo è in tempo reale, immediato”.
Blockchain per il trasporto
Essendo un insieme di software e infrastrutture tecnologiche, se si vuole certificare la veridicità dei documenti di trasporto si può usare Blockchain sui propri sistemi informativi. Viene creata una impronta digitale una traccia elettronica dei documenti nel momento in cui si ricevono. Quindi anche il destinatario deve essere attrezzato, e così pure il mittente, il vettore e gli attori intermedi. Tutto ciò può costituire un problema? “No, – risponde Camerinelli – perché si continuano a usare i propri sistemi informativi. Blockchain funziona in modo indipendente: se hai un contratto lo metti su Blockchain e fai le stesse cose di prima. Ci sono procedure in più ma il beneficio è massimo. L’unico vero problema è che al momento attuale non c’è ancora una normativa che permetta di usare i dati che vengono da Blockchain. Non esiste una legge europea, mentre la legge italiana c’è ma manca della parte attuativa”.
“Una utilizzazione più avanzata di Blockchain è quella che fa sì che, in funzione della correttezza di certi passaggi, se ne autorizza automaticamente altri. Quindi non più solo controllo ma anche avvio di una catena di operazioni collegate l’una all’altra. Per esempio, in seguito a una consegna corretta si può avviare automaticamente il pagamento della relativa fattura. Inoltre, la sicurezza conferita da Blockchain alle transazioni offre consistenti vantaggi nel momento in cui si debbano richiedere piani di finanziamento”. Alcuni obiettano che c’è un problema di privacy dei dati. “La logistica – conferma
Camerinelli – è un settore di riservatezza. Ma queste istanze sono poste in un contesto che può essere facilmente risolto in due grandi famiglie di protocolli: la Blockchain pubblica e quella privata. La Blockchain pubblica è definita tale perché tutti i partecipanti nella rete sono visibili. Chiunque in teoria può entrarvi e uscirne. Si possono vedere tutte le transazioni dagli indirizzi dei partecipanti – che pure non sono palesi, trattandosi di numeri e lettere – ai quale si può risalire. Alla Blockchain cosiddetta privata, invece, possono accedere solo partecipanti invitati”.
La diffusione del sistema
I grandi operatori, le grandi imprese internazionali, riconoscono che Blockchain è il nuovo internet, addirittura con maggiore valore aggiunto, ma in Italia? “Proprio in Italia è nato il progetto ‘Spunta’, al quale aderiscono tutte le banche associate ABI, che lo utilizzano per effettuare le operazioni riconciliazione. Ed è una novità non di poco conto: finora, la riconciliazione dei movimenti, debiti e crediti, si è fatta a fine giornata, perché i software applicativi degli istituti di credito la effettuano a bocce ferme. Con Blockchain, tutto ciò si può fare in tempo reale, perché tutte le operazioni registrate consentono di dire con certezza che l’operazione è avvenuta correttamente”.
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DA LIVE A WEBINAR
CONDIZIONATO ANCHE QUESTO IMPORTANTE APPUNTAMENTO DI CONFRONTO DEL MONDO DELLA LOGISTICA E DELL’INFO TECHNOLOGY, MA NON GLI HA PERMESSO DI FERMARSI
EVENTI [CSCMP]
di PAOLO COSTANTINO
LA CRISI PANDEMICA HA
Sala gremita nell’edizione, in presenza, del 2019.
È
con Igino Colella, presidente della Italy Roundtable del Council of Supply Chain Management Professionals (CSCMP), la più antica e diffusa associazione internazionale del settore logistico, che facciamo un quadro della situazione e una panoramica su un evento di grande spessore per lo specifico comparto. “Per il mondo del supply chain management – esordisce il Presidente – il 2021 sembra destinato a confermare le tendenze dell’anno passato: per un settore caratterizzato da forte interdipendenza tra paesi e mercati, infatti, è inevitabile che si registri un aumento della complessità delle attività. In generale,
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le imprese stanno reagendo alle difficoltà in modo attivo e concreto, adeguandosi alla nuova situazione”. La domanda sorge a questo punto spontanea: in che modo? “Prima di tutto – spiega Colella – riportando le linee di produzione nelle rispettive sedi (reshoring) o in località non fisicamente lontane (nearshoring). In questo quadro, inoltre, viene rivalutato il ruolo delle scorte: la scarsa affidabilità del just in time a livello internazionale ha reso necessaria una maggiore disponibilità di scorte per soddisfare la domanda, soprattutto in caso di picchi e oscillazioni impreviste. Lavorare a flusso teso, oggi, è molto rischioso”.
Che cosa stiamo imparando dalla crisi?
L’importanza della gestione dei rischi risulta un nodo cruciale: una cultura che, per Colella, è finora molto carente, in Italia. “Stiamo imparando a preoccuparci non solo delle problematiche delle forniture di primo livello, ma anche delle subforniture (secondo e terzo livello della catena del valore), adottando una visione diversa del processo, secondo la quale non è importante solo ciò che arriva ma anche come e da dove arriva. Altre tematiche molto attuali – prosegue – sono quelle concernenti il comparto dei trasporti: mancano autisti e macchinisti e solo in parte le tecnologie sono in grado di fornire risposte adeguate; la rete
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stradale europea, d’altro canto, non è in grado di fare circolare veicoli a guida automatica o il cosiddetto platooning di autoarticolati”.
Come si colloca l’attività di CSCMP in Italia
Abbiamo già detto che quest’anno l’evento non si è fermato, nonostante il Covid, ma ovviamente si è adeguato alla situazione. Sentiamo direttamente dal Presidente di questo importante evento, quale ruolo svolge in Italia l’appuntamento e quali sono i programmi per il futuro. “Diffondendo conoscenza, condividendo esperienze e favorendo contatti, noi ci rivolgiamo non solo ai nostri associati ma a tutto il mondo della logistica italiana. E l’efficacia di questo approccio, che non limita l’accesso alle iniziative ai soci CSCMP ma che è invece aperto a tutti i professionisti interessati del settore, è testimoniata dai numeri: nel 2019 i partecipanti alla nostra conferenza annuale, organizzata in modo tradizionale, furono ben trecento e, nel 2020, gli iscritti all’edizione in formula ibrida, in presenza e virtuale, oltre 550. In soli sei anni (siamo presenti in Italia
dal 2015), abbiamo dato vita a una vera e propria comunità professionale di alto livello, alla quale ognuno porta il proprio contributo in termini di partecipazione, competenza e condivisione di contenuti, ottenendone in cambio contributi altrettanto importanti e utili, oltre a una feconda possibilità di networking”. “Nel 2021 – annuncia Colella – la Italy Roundtable CSCMP organizzerà la Conferenza Europea dell’Associazione che avrà luogo il 10 e l’11 giugno, a Milano e in virtuale, e alla quale parteciperanno esponenti di tutte le Roundtable europee,
focus Cos’è il CSCMP 1963 negli Stati Uniti, il Council of Supply Chain Management Professionals (CSCMP) è una delle principali asFondato nel
sociazioni internazionali di logistica e supply chain management, con oltre novemila soci in tutto il mondo. La sua finalità è la promozione dello sviluppo professionale attraverso scambi di esperienze, conoscenze e opportunità tra i suoi aderenti. Nel 2015, è stata costituita la “ Italy Roundtable”, ossia la sezione italiana dell’associazione, presieduta da Igino Colella e con Giuseppe Boschi come presidente onorario. In virtù di un rapido e crescente successo nel mondo italiano della logistica, la Italy Roundtable è diventata in pochi anni la seconda in Europa per numero di aderenti ma, soprattutto, ha creato una comunità di diverse centinaia di manager e professionisti della supply chain, per i quali è un importante punto di riferimento. In particolare, CSCMP Italy Roundtable rivolge la propria attenzione al mondo delle piccole e medie imprese, che è l’elemento caratteristico e l’asse portante dell’economia italiana. Per questo, molte tra le sue iniziative e le sue attività declinano i propri contenuti in funzione di questo settore.
Ogni anno, CSCMP Italy Roundtable organizza il Convegno annuale “Supply Chain Edge Italy”, che si è affermato come appuntamento imprescindibile per tutto il mondo italiano della logistica. Nel corso dei lavori, che nel 2020 hanno avuto luogo in remoto, vengono affrontati al massimo livello i temi e le problematiche più attuali e cruciali del settore. Numerosi inoltre sono i workshop, i seminari, le visite a impianti logistici di eccellenza organizzati in tutta Italia. In particolare, si segnalano i due appuntamenti regolari di Firenze – con il Logiday, workshop organizzato annualmente insieme a LogisLab (Università di Firenze) per approfondire le sfide della logistica con focus settoriale – e di Roma, con il ciclo di workshop “Supply Chain Innovation”. A partire dal 2017, la CSCMP Italy Roundtable ha istituito due Premi professionali, che vengono consegnati in occasione della Conferenza annuale “Supply Chain EDGE”: il Premio “Hall of Fame”, assegnato per riconoscere il valore della carriera di professionisti della Supply Chain, e il Premio “Distinguished Service”, per la qualità, la capacità e la professionalità nei servizi logistici. A questi è stato aggiunto dal 2019 il Premio “Emerging Leader Award”, riservato a giovani talenti del Supply Chain Management.
Igino Colella, presidente CSCMP Italy Roundtable.
oltre a relatori e keynote speakers di livello mondiale. Uno dei nostri obiettivi è quello di accrescere la riconoscibilità della professione logistica. Per raggiungerlo occorre un forte impulso sotto il profilo della formazione: si sta infatti diffondendo la tendenza ad avere strutture organizzative piatte che richiedono preparazione e competenze diffuse e condivise. Nel nostro sito internet – www.cscmp.org – si può trovare una vera e propria miniera di casi, ricerche, materiali, manuali e corsi, in grado di aiutare ogni interessato: dallo studente al professore universitario, e tutti i ruoli professionali, dal pianificatore al magazziniere, al direttore acquisti”. www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI
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ASSE ADRIATICA PER L’INTERMODALITÀ
CONFERENZA ON LINE NELL’AMBITO DEL PROGETTO ADRION
EVENTI [CFLI]
di ROSELLA TROMBETTA
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pportunità, problemi, prospettive e margini di miglioramento delle reti di trasporto intermodale tra i paesi che gravitano sul bacino Adriatico e Ionico sono stati al centro della Conferenza “Le prossime sfide del trasporto intermodale nella euroregione adriatico-ionica”, che ha avuto luogo in dicembre on line. L’incontro è stato il punto d’arrivo del Progetto “multiAPPRO”, nell’ambito del progetto Interreg “ADRION”. Ai lavori hanno partecipato professionisti, operatori, amministratori ed esperti dei paesi coinvolti nell’iniziativa: Italia, Slovenia, Croazia, Albania, Montenegro e Grecia, che hanno contribuito, ciascuno secondo le proprie competenze ad illustrare e approfondire l’oggetto dei lavori. La situazione attuale del trasporto intermodale è stata approfondita da diversi punti di vista, quali tempistica, caratteristiche, quantità e origine dei prodotti trasportati. Sono stati quindi passati in rassegna tutti gli aspetti attraverso i quali si declina questa problematica: analizzando lo scenario sotto il profilo delle modalità di trasporto attualmente adottate, delle infrastrutture esistenti e dei flussi di merci e coinvolgendo operatori ferroviari, spedizionieri, trasportatori, operatori logistici e destinatari. Sono stati poi esaminati i
fattori chiave per selezionare il modo di trasporto (tempo, affidabilità, costi, capacità, flessibilità, frequenza e sostenibilità) e sono stati individuati i cosiddetti colli di bottiglia, ossia gli elementi che ostacolano un sistema di trasporti più efficiente: le competenze degli addetti, il poco spirito di cooperazione, la congestione del traffico, la scarsa organizzazione dei
magazzini, istanze ambientali e carenza di links. Partendo da queste basi, si sono individuate le proposte per creare una rete integrata ed efficiente di trasporti intermodali, ponendo l’accento sulle possibilità offerte dalla digitalizzazione. Attenzione particolare è stata dedicata alla formazione, sottolineando l’esigenza di una formazione multidisciplinare, che consenta di operare e di interfacciarsi con realtà anche molto diverse tra loro. Di notevole interesse, quindi, la Tavola Rotonda sul tema “Istruzione e formazione professionale alla prova dei nuovi scenari della logistica”, a cui ha partecipato il CFLI (Consorzio Formazione Logistica Intermodale) di Venezia, che ha avuto la possibilità di illustrare la propria offerta formativa, specificamente articolata in funzione delle figure professionali alle quali è rivolta.
TRACCIAMO NUOVI PERCORSI. INSIEME. fieramilano 10 - 13 GIUGNO 2021
transpotec.com