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SPECIALE

MERCATO

CONSTRUCTION

Un mercato in stand-by Il segmento dei veicoli da cantiere è in un trend positivo che potrebbe accelerare se solo si arrivasse a una certezza sui programmi futuri del Paese, mentre la specializzazione dura e pura sta lasciando il posto a veicoli multiruolo

A

nalizzare il mercato dei veicoli cosiddetti da cava-cantiere è piuttosto complicato, soprattutto è complicato darne i “numeri”, nel senso di quote di mercato, pezzi immatricolati, percentuali di questa o quella configurazione. Il generico termine “cava- cantiere” infatti, racchiude veicoli predisposti per diversi utilizzi che riguardano, appunto il cantiere, le cave, le miniere, ma anche i trasporti eccezionali o

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TRASPORTARE OGGI  maggio/giugno 2021

quelli dei mezzi d’opera. Dunque, ci dobbiamo orientare su quelli che le Case stesse definiscono essere il loro prodotto destinato ad usi off road. Ma c’è un’altra cosa da sottolineare, secondo Emanuela Pirola, direttore del periodico MC 5.0 Macchine Cantieri: “Il mondo dei veicoli da cava-cantiere non è più così separato dal resto del mercato dei pesanti; nei quattro o cinque anni successivi alla crisi del 20082009, infatti, il mondo degli operatori del cantiere ha giocoforza perso, ha modificato o, soprattutto, ha reso non più esclusiva la propria specializzazione. La necessità di ampliare il campo delle applicazioni dei propri

veicoli, infatti, ha spinto le imprese a fare in modo che, oltre all’applicazione cantieristica, potesse usare i veicoli anche in altre mission, grazie anche a una serie di innovazioni tecniche e meccaniche di cui ormai possono disporre i veicoli praticamente di ogni costruttore. Quindi i veicoli ‘duri e puri’ sono ormai solo quelli destinati alle applicazioni più estreme come la cava o le applicazioni tecniche, per esempio, per le betoniere”. UN MERCATO IBRIDO Insomma, si tratterebbe di un mercato che, per così dire, tenderebbe verso l’“ibrido”. Un fenomeno, questo, registrato anche da Alessandro Oitana, Italy Market IVECO Medium & Heavy Business Line Manager secondo il quale, però, si tratta di un fenomeno che riguarda più l’estero, dove non esiste il concetto giuridico e normativo di mezzo d’opera ed è tanto vero che, proprio all’estero non sono poche le aziende che usano il trattore IVECO X-Way, studiato per la cantieristica meno impegnativa, anche per trasporti stradali. Anche da noi, dove negli ultimi dieci anni si è diffuso l’uso del trattore nelle applicazioni off road, i trattori stradali vengono usati per mission di tipo off road o cantieristico soft anche se Domenico Andreoli, Head of Marketing & PR di Mercedes-Benz Trucks Italia, non è assolutamente d’accordo. “Per ogni mission – dice – ci vuole il veicolo adatto. Se a un cliente occorre un trattore per impieghi, anche minimi, di cantieristica, noi siamo in grado di offrire l’Arocs in configurazione trattore, che assomiglia molto all’Actros; ma attenzione, la somiglianza è solo apparente,

Una suggestiva foto di un IVECO Trakker in una cava di marmo; il Trakker, che sta per passare la mano al successore,il T-Way, è stato per quasi un ventennio il best seller assoluto del settore, non solo in Italia.


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