N. 228

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COPIA

LA RIVISTA DEGLI AUTOTRASPORTATORI

FERTA DA OF

TRA SPO N

228 ANNO 24

agosto/settembre 2021

TUTTI DIETRO A IVECO S-WAY

Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% - LO/MI

Il Truck Racing è partito, così come la nuova trasmissione Formula Truck e la nuova ammiraglia IVECO - nella sua versione LNG è il Pace Truck ufficiale del Campionato

Camion elettrici

Mercedes eActros e gli Electric Commercial Days di Volvo Trucks proiettano nel futuro il trasporto merci

IL MONDO DEI VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI

Officine

SCANIA On Site cambia il modo di fare assistenza sui veicoli entrando direttamente presso le officine delle flotte PANORAMICA SUL MONDO LCV, IL NOLEGGIO CAPTIVE, L’ELETTRICO, IL VAN ALL’EPOCA DEL COVID, LA GUIDA ALL’ACQUISTO


TAKE CHARGE in carica per un trasporto a prova di futuro

Scopri la nuova gamma Scania di veicoli ibridi ed elettrici. Visita il sito: www.scania.it


SOMMARIO PG.

n. 228

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agosto/settembre 2021 www.trasportale.it

ELETTRICO PESANTE L’Actros mette la “e”

ATTUALITÀ E OPINIONI 4 EDITORIALE di Luca Barassi Il punto di vista del Direttore

SIAMO

SOCIAL

6 DALLA STRADA

9 PORTO FRANCO

In breve le notizie più importanti del settore e dalle aziende di Franco Fenoglio 50 anni di esperienza a disposizione del settore

10 IL BOLLETTINO

DELL’AUTOCARRO

TRASPORTARE OGGI è presente su tutti i canali web e social network

di Andrea Pizzi Un new normal che di normale ha poco

RUOTE INDUSTRIALI 14 L’ACTROS DA LA SCOSSA

Presentato in una premiere mondiale, l’ammiraglia di Mercedes-Benz Trucks elettrica

18 DESTINAZIONE ELETTRICO Il pesante è sempre più elettrico. Volvo Trucks presenta FL e FE a batteria

Seguici e metti un like! CI TROVI SU

www.trasportale.it

20 TCK PER RENAULT TRUCKS Rinnovata la gamma pesante della Losanga

22 DN LOGISTICA

INAUGURA L’ON-SITE

La prima officina interna di Scania è presso l’azienda di Catania

RUOTE COMMERCIALI 24 MAN TGE PER L’AMBIENTE È un legame sempre più forte quello tra l’ecologia e il leggero del Leone

EVENTI 26 TRUCK RACING

È partito il Campionato Europeo di Camion. Sei tappe per decretare il campione

28 FORMULA TRUCK

La prima trasmissione completamente dedicata al truck racing è andata in onda il 22 luglio


SOMMARIO n. 228 agosto/settembre 2021 RUBRICHE FUORI STRADA 12 TotalEnergies

Un programma ideato e condotto da Luca Barassi e Ferruccio Venturoli

A Brescia un impianto di Bio Industria per la produzione di biometano

30 SCANIA ANCORA A PREMIO

Il Green Truck Award è stato assegnato al Grifone per la quinta volta

AFTERMARKET 32 LE OFFICINE SAF-HOLLAND SI RIUNISCONO

Primo incontro in presenza per fare il punto su prodotti e novità 34 36

LA NUOVA ERA DEL TACHIGRAFO È segnata da VDO che con la versione 4 del DTCO diventa smart

TRAINATO: CHEREAU CAMBIA PELLE

Nuova proprietà per uno dei leader del trasporto isotermico

La Radio degli Autotrasportatori può essere ascoltata

ogni Giovedì, tra le ore 17 e le ore 19 sulle seguenti emittenti nazionali: TOSCANA

PIEMONTE

■■ Radio Dora

h. 18,00-19,00 (FM 88.0)

■■ Radio Frejus

h. 18,00-19,00 (FM 87.6)

LOMBARDIA

■■ Radio Lombardia

h. 18,00-19,00 (FM 94.6-100.2-100.3)

VENETO

■■ Radio Stella Vicenza

IN COPERTINA L’ETCR 2021 è sostenibile. Con il biocarburante di TotalEnergies e l’IVECO S-WAY NP come Pace Truck. Ne parlerà Formula Truck, la nuova trasmissione dedicata al Campionato dei Camion.

h. 17,25-18,25 (FM 89.4)

PUGLIA

LAZIO

■■ Radio Salentuosi

h. 18,00-19,00 (FM 97,5) ■■ Simply Radio - h. 18,0019,00 (FM 99.2-95.3-96.697.8-99.8)

■■ Radio System

UMBRIA

■■ Jonica Radio - h. 18,00-19,00

■■ Radio Spazio Blu -

EMILIA ROMAGNA

■■ Radio CRC

h. 18,05-19,05 (FM 90.5-93.5-94.4-95.697.4-100.6-105.6)

CAMPANIA

h. 18,00-19,00 (FM 100.5) ■■ Radio Bussola h. 18,00-19,00 (FM 88.5-93.3-99.7-106.5)

h. 18,00-19,00

h. 20,00-20,20 (FM 94,1-101,3-103,2)

CALABRIA

(FM 90.2-93.9-103.0-106.4)

BASILICATA

■■ Radio Potenza Centrale

h. 18,00-19,00 (FM 87.8-90.596.3-96.3-99.3-103.6)

SICILIA

■■ Radio Amore - h. 18,00-19,00

(FM 87.5-88.3-95.5-04.9 -106.7)

■■ Radio One

h. 18,00-19,00 (FM 93.3)

La rivista degli Autotrasportatori n. 228 agosto/settembre 2021 DIRETTORE RESPONSABILE

Luca Barassi luca.barassi@trasportale.it COORDINATRICE EDITORIALE

Valeria Di Rosa - valeria.dirosa@trasportale.it

CASA EDITRICE

Transpoedit S.r.l. SEDE LEGALE

Viale Monza, 40 20123 Milano P. IVA: 07634360965 DIREZIONE E REDAZIONE

VICEDIRETTORE

Via Voghera, 11 - 20144 Milano redazione@trasportale.it

HANNO COLLABORATO

Responsabile: Ferruccio Venturoli Via Acciaioli, 7 - 00187 Roma

Ferruccio Venturoli ferruccio.venturoli@trasportale.it FOCUS FURGONI Torna l’appuntamento con il Focus Furgoni. Lo stato del mercato, le novità di prodotto e la nostra guida all’acquisto per muoversi agilmente nel vasto mondo dei veicoli commerciali.

■■ Radio Centrale

h. 18,00-18,30 (FM 96.8-100.4-100.5)

■■ Radio Galileo

h. 18,30-19,30 (FM 94.3-99.3-102.2) ■■ Radio Bologna 1 unica h. 19,00 (FM 89.1)

ABRUZZO

■■ Radio Emme

h. 18,00-19,00 (FM 87.5-88.891.5-95.0-97.2-97.3-97.4) ■■ Radio Cortina h. 18,00-19,30 (FM 93.7-95.598.4-102.0-103.8) ■■ Radio Centrale

p. 34

Prodotto e registrato presso gli studi di AREA AG (Roma)

Alessandro Bassi, Claudia Berardinello, Franco Fenoglio, Luca Gaier, Paolo Moroni, Alessandro Musumeci, Gian Paolo Pinton, Andrea Trapani, Rosella Trombetta, Giorgio Vizioli, Paolo Volta GRAFICA E IMPAGINAZIONE

il bozzetto di patrizia cella FOTOLITO E STAMPA

Unigrafica - Gorgonzola (Mi) Di questo numero sono state tirate: 15.200 copie

REDAZIONE DI ROMA

Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997

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editoriale

Tanta voglia di…

di Luca

Barassi

Fai della tua passione il tuo lavoro e non lavorerai un giorno della tua vita.

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TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021

m

ai come quest’anno credo che tutti noi sentiamo il bisogno di evadere, di chiudere un capitolo della nostra esistenza. Pensate mi stia riferendo alla pandemia? Beh, in parte sì, anzi, forse in gran parte, ma credo che proprio questa catastrofe che ci è crollata addosso a tutti (ma proprio a tutti), ci abbia fatto riflettere su cosa vogliamo. Cominciamo dalle cose futili. Tanta voglia di vacanze. Chi può negarlo. Siamo ad agosto e tra i lockdown più o meno rigorosi, i ritmi serrati del lavoro che la crisi, per il nostro settore, ha reso ancora più impegnativi e la mancanza di socialità negataci dalle esigenze sanitarie, appena la situazione ce lo consentirà salteremo su una macchina, un treno o un aereo per tuffarci non solo in mare, ma soprattutto in mezzo alla gente, agli amici, ai parenti e goderci il meritato riposo e relax, nella serenità più possibile. Tanta voglia di riscatto. Gli europei di calcio ne sono stata una testimonianza. Un coinvolgimento di tutta la popolazione italiana forse ancor più marcato dell’ultima vittoria ai mondiali. Uno sfogo incontenibile che ha dato una sferzata anche ai più pessimisti di noi. Ci voleva, alla faccia di chi ha voluto un po’ “sporcare” questa emozione con comportamenti decisamente antisportivi. Sento, poi, in giro anche Tanta voglia di cambiare. Un cambiamento che può essere declinato in tanti modi: dal cambiamento intimo, a quello professionale fino a cambiare l’approccio alle cose.

La pandemia ci ha insegnato che esistono eventi che non siamo in grado di controllare e soprattutto prevedere se non con equilibrio. Ecco, forse possiamo sintetizzare tutto questo con Tanta voglia di equilibrio. Di sicuro non tutti lo hanno imparato ma mi pare che oggi ci sia un desiderio sempre più diffuso di essere equilibrati. Dalla politica, al lavoro fino alle relazioni famigliari, percepisco una maggiore attenzione e rispetto nel prossimo. Certo, non è generalizzata questa cosa ma, forse, è ciò che veramente ci rimane di questa lunga crisi pandemica. Speriamo almeno questo. Lato nostro, posso dire, che abbiamo Tanta foglia di “fare”. Lo dimostrano le numerose iniziative che il nostro team sta mettendo in piedi, anche con la ormai storica collaborazione con gli amici di Vado e Torno. On Air, Lo Spunto fino all’ultima Formula Truck sono soltanto gli ultimi esempi di quanta passione tutti noi mettiamo in ciò che facciamo tutti i giorni. Cosa che immagino facciate anche voi che ci leggete e ci seguite. Una passione che trasuda da tutta la fantastica squadra di questa redazione che in ogni momento è pronta a dribblare brillantemente gli ostacoli che ci si pongono davanti. Un “magic team” direi quello di Trasportare Oggi che adesso, come tutti voi, si prende un po’ di meritato riposo e vi dà appuntamento a fine agosto con le tante iniziative on line e off line e a ottobre col prossimo numero della Rivista degli Autotrasportatori. Buona lettura e buone vacanze.



BREAKING NEWS

Luca Sra di IVECO nominato delegato ANFIA per il trasporto merci

dalla STRADA

Dopo la recente costituzione di un nuovo gruppo di lavoro interno ad ANFIA dedicato ai temi dell’autotrasporto e della logistica, Luca Sra, Chief Operating Officer Truck Business Unit di IVECO, è stato nominato delegato ANFIA per il trasporto merci. Avrà il compito di coordinare il gruppo di lavoro, facendosi portavoce verso gli stakeholder dei messaggi e delle istanze della filiera industriale italiana dei veicoli per il trasporto merci.

L’Interporto Toscano Amerigo Vespucci entra nel Freight Leaders Council Arrivano così a quota dieci le aziende che negli ultimi dieci mesi hanno scelto di aderire a FLC, l’alleanza sempre più ampia, che coinvolge tutti gli operatori della supply chain, dai produttori fino ai distributori dell’ultimo miglio. Tra i nuovi soci, oltre l’Interporto Toscano, Poste Italiane, Chep Italia, Malpensa Intermodale, Fercam, Fit Consulting, Futura Srl, HERE Technologies, Interporto Bologna e Interporto Puglia.

Cresce la rete di rifornimento di metano in Italia Secondo i dati resi noti da Assogasmetano, la rete di rifornimento di metano in Italia tocca quota 1.500 distributori attivi. Di questi 100 sono a LNG, fondamentali per i rifornimenti di metano ai mezzi pesanti. In crescita anche i punti di rifornimento dotati di self service.

Renault Trucks firma un accordo con Enel X Le due aziende svilupperanno una serie di soluzioni dedicate alla mobilità elettrica: infrastrutture per la ricarica dei veicoli, piattaforma web di supporto per gestire e monitorare i punti di ricarica installati all’interno dei parcheggi aziendali, programmi di gestione delle flotte aziendali, formazione di personale qualificato. Nel progetto rientra anche JuicePass, l’App che permette di gestire le ricariche dei veicoli elettrici.

Poste Italiane: inaugurato l’hub per l’e-Commerce e i servizi di corriere espresso più grande d’Italia L’impianto si trova a Landriano (Pavia) e sorge su una superficie totale di 80 mila metri quadrati, di cui 40 mila al coperto. Il centro logistico adotta soluzioni tecnologiche estremamente avanzate che permettono ai suoi 600 addetti di lavorare 300 mila pacchi al giorno, garantendo consegne rapide in tutta Italia.

CAMION ELETTRICI

Inaugurato il MAN eMobility Center Lo stabilimento MAN di Monaco diventa elettrico e segna la partenza della produzione industriale di camion a batteria. Dopo il lancio sul mercato dell’autobus urbano MAN Lion’s City E, alimentato a batteria, del furgone MAN eTGE, anch’esso completamente elettrico, e del primo camion elettrico, il MAN eTGM, la casa

del Leone spinge verso la mobilità elettrica, prevendendo che la domanda di veicoli elettrici a zero emissioni, da parte delle società di trasporto locali, aumenterà nel prossimo futuro, in parte anche per ottemperare le norme di riduzione delle emissioni di CO2. Testando la produzione in serie dell’e-truck presso il MAN

BIOMETANO

IVECO partner di Gruber per la transizione energetica

eMobility Center, il costruttore di Monaco si prepara a gestire l’aumento della domanda di soluzioni di trasporto a impatto climatico zero. Il piano è di avere tutti i lavoratori nel reparto di produzione di camion a Monaco di Baviera, formati e qualificati, per la produzione in serie di camion elettrici, entro la fine del 2023.

IVECO e Gruber siglano una partnership per la sostenibilità con gli IVECO S-WAY alimentati a biometano, il cui primo scarico è avvenuto in occasione dell’inaugurazione dell’impianto dell’Autoporto Sadobre. Grazie alla collaborazione tra Gruber Logistics, APS Fuel e HAM si dà avvio al primo corridoio verde a emissioni zero d’Europa. Un progetto che ha alla sua base l’utilizzo di Bio masse avanzate per la produzione di carburante e la completa certificazione della sua filiera dalla produzione all’utilizzo. Per aderire al progetto, la società APS Fuel (Autoporto Sadobre) si è dotata di un’infrastruttura apposita per la distribuzione del Bio carburante che mantiene separato quello di origine fossile dal carburante di origine Bio; HAM, invece, ha messo a disposizione il Bio Metano Liquido. Gruber Logistics ha ottenuto l’utilizzo del carburante in via esclusiva. Al progetto hanno da subito aderito società quali IVECO ed Electrolux, quest’ultima la prima ad effettuare un trasporto con la nuova soluzione Bio.


RENAULT TRUCKS ITALIA

dalla STRADA

Nuovo Truck Center a Milano a partire dal primo luglio Renault Trucks Italia si avvicina ancora di più ai Clienti e, in linea con la sua strategia di aumentare la quota di mercato, di offrire un servizio di alta qualità su tutto il territorio italiano e di accelerare la transizione ecologica grazie alla sua gamma elettrica, ha aperto il nuovo Truck Center a Pero (Milano), in Via Pisacane 31, a partire da giovedì 1 luglio 2021: Renault Trucks Italia ha infatti acquisito le attività della Concessionaria CVR S.p.A.. Con un’ampia officina e magazzino ricambi, la sede si propone come punto di riferimento per Milano, Monza e Brianza, Lodi, Pavia, Novara e Verbano-Cusio-Ossola. Inoltre, farà parte del Truck Center anche una seconda officina con magazzino ubicata a Peschiera Borromeo in via Tobagi 1, che garantirà in termini di assistenza la copertura totale dell’area metropolitana. Il nuovo Truck Center mira così a diventare una realtà importante nella Rete capillare di Renault Trucks Italia.

VEICOLI A IDROGENO

Citroën ë-Jumpy è ora a idrogeno Citroën lancia ë-Jumpy Hydrogen, per offrire sin da subito la gamma elettrica più completa del mercato. ë-Jumpy Hydrogen, un furgone elettrico a pila a combustibile con batterie ricaricabili, è il primo modello Citroën a introdurre questa nuova fonte di energia. Con questa nuova tecnologia, mantiene il suo volume utile e la sua capacità di carico. Pratico, offre un’autonomia di oltre 400 km e i suoi tre serbatoi di idrogeno in fibra di carbonio da 700 bar, posizionati vicino alla batteria sotto i sedili anteriori, possono essere riempiti in soli tre minuti. Con zero emissioni di CO2, gli artigiani o i commercianti potranno continuare ad accedere in totale libertà alle strade delle aree urbane soggette a limitazioni di traffico. ë-Jumpy è ordinabile già dal 2020 e l’offerta sarà ampliata nel secondo semestre del 2021 con le prime consegne di ë-Berlingo Van, ë-Jumper, ë-Jumpy Hydrogen e, naturalmente, My Ami Cargo. Nel 2025, l’ambizione della Marca è raggiungere una quota superiore al 25% dei modelli elettrici.

ASSOCIAZIONI UNRAE, ANFIA e FEDERAUTO presentano la

“ Roadmap per il rilancio del trasporto merci” “La roadmap per il rilancio del trasporto merci” è stato il titolo della conferenza stampa congiunta di UNRAE, ANFIA e FEDERAUTO dedicata alla filiera del trasporto merci e della logistica e il tema intorno al quale sono intervenuti Paolo A. Starace di UNRAE, Luca Sra di ANFIA e Gianandrea Ferrajoli di FEDERAUTO. In un contesto nel quale il parco circolante dei veicoli industriali, in Italia, sfiora i 700.000 veicoli con ptt maggiore di 3,5 tonnellate, uno dei problemi più annosi è quello dell’anzianità, tra le più alte in Europa: l’età media dei mezzi è di 13,4 anni, i mezzi rispondenti alle Direttive di emissione ante Euro IV sono circa il 56%, percentuale che scende al 45,5% per i veicoli pesanti (superiori o uguali a16 t), che presentano un’età media di 11,5 anni.

Da queste premesse, UNRAE, ANFIA e FEDERAUTO hanno lanciato una serie di proposte volte a guidare il settore verso la transizione energetica e quella digitale, partendo proprio dal parco circolante e la possibilità di una spinta al rinnovo grazie agli incentivi e agli sgravi fiscali. Questo vuol dire disincentivare l’utilizzo dei veicoli più inquinanti, rimodulare il rimborso dei pedaggi e delle accise sulla base delle classi Euro, rafforzare le politiche di sostegno al rinnovo del parco, come ad esempio ecobonus, incentivi all’autotrasporto, rottamazione e riconoscimento normativo del Progetto Diciotto. Anche prorogare ed incrementare la percentuale di credito di imposta per gli investimenti in beni strumentali materiali, rendere operativo il sistema

dei certificati bianchi per il rinnovo delle flotte e rimodulare il bollo dei veicoli industriali sulla base del criterio «chi inquina paga» sono soluzioni che per le Associazioni velocizzerebbero la transizione energetica. Anche il tema infrastrutturale diventa centrale. È necessaria una spinta a infrastrutture dedicate alle nuove tecnologie. Questo

vuol dire, come hanno spiegato UNRAE, ANFIA e FEDERMETANO, potenziare la rete distributiva di carburanti alternativi come CNG/LNG (per utilizzo biometano) negli interporti e nelle piattaforme logistiche, sviluppare una rete distributiva dedicata all’idrogeno e una rete di ricarica per veicoli commerciali e industriali elettrici.

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dalla STRADA PNEUMATICI

SCANIA

Goodyear lancia Sightline, il primo marchio di pneumatici intelligenti per l’ultimo miglio

Pubblicata la valutazione del ciclo di vita dei veicoli elettrici a batteria

Si chiama SightLine il nuovo marchio di pneumatici intelligenti appena lanciato da Goodyear che rende disponibile sul mercato una soluzione altamente efficiente e innovativa. La soluzione offre numerosi importanti vantaggi sotto molteplici aspetti: in primo luogo quello di una mobilità più sicura, dal momento che il sistema – basato sull’utilizzo di sensori e di processi di Intelligenza Artificiale – consente di monitorare costantemente una serie di situazioni e parametri fondamentali per la guida e il controllo del mezzo. Inoltre, la tecnologia permette di ridurre l’impatto ambientale sotto diversi aspetti, in particolare riducendo il consumo di carburante attraverso il mantenimento di un’ottimale pressione di gonfiaggio. Il sistema SightLine garantisce anche un risparmio di costi di gestione che si rende particolarmente evidente nel caso di flotte di grandi dimensioni. Il lancio di Goodyear SightLine (inizialmente disponibile in Nord America e in Europa) si concentra in questa prima fase sui veicoli commerciali leggeri impegnati nelle consegne dell’ultimo miglio. Il programma prevede che, nel corso dell’anno, Goodyear SightLine sarà poi disponibile anche per i costruttori di cui Goodyear è partner nel primo equipaggiamento e per le realtà emergenti in ambito flotte e mobilità come servizio.

Il Life Cycle Assessment è uno metodo di valutazione definito dallo standard ISO 14040/44 per calcolare gli impatti ambientali di prodotti o servizi durante il loro intero ciclo di vita: in questo caso la produzione, l’uso, la manutenzione e il recupero del veicolo e della batteria. LCA in Scania viene utilizzato per valutare gli impatti ambientali del prodotto e definire obiettivi di progetto interni nello sviluppo. La produzione del veicolo elettrico a batteria comporta, infatti, un maggiore impatto ambientale, soprattutto a causa della realizzazione delle celle batteria, attività altamente energivora. Nonostante questo, l’impatto del ciclo di vita totale sui cambiamenti climatici è notevolmente migliore per i veicoli elettrici a batteria, grazie alle emissioni di carbonio di molto inferiori nella fase di utilizzo. Per i veicoli che operano nell’UE, si riducono le emissioni di carbonio del ciclo di vita dal 38% (mix UE 2016) al 63% (mix UE previsto 2030). Se passiamo all’elettricità verde, si raggiunge una riduzione delle emissioni di carbonio durante il ciclo di vita dell’86%. Il veicolo elettrico a batteria ha il potenziale per avere un impatto climatico minore rispetto a quello con motore a combustione interna già entro uno o due anni di funzionamento. Per questo studio è stato scelto un autocarro utilizzato per 500.000 km in un tipico ciclo di distribuzione con un carico utile medio di 6,1 tonnellate ed è scelto con l’obiettivo di riflettere e rappresentare una vita operativa completa del veicolo.

LO SPUNTO

Mercedes-Benz Trucks torna ospite di Trasportare Oggi in Europa

Elettrificazione, sicurezza e con- testata. Ospite in studio Domenico nettività. Sono questi i tre temi Andreoli, Head of Marketing, PR & sui quali Mercedes-Benz Trucks Homologations di Mercedes-Benz sta convogliando lo sviluppo delle Trucks Italia. L’evoluzione dei censue gamme. E su questi aspetti si tri urbani ha portato con sé l’esploè concentrata l’ultima puntata de sione della micro mobilità, sopratLo Spunto, la trasmissione live di tutto elettrica. Questo richiede un Trasportare Oggi in Europa che va impegno diverso per assicurare la in onda ogni ultimo lunedì del me- sicurezza nelle strade, sia dal punTRASPORTARE OGGI social agosto/settembre se8sui principali canali della to di2021 vista infrastrutturale, sia dal

punto di vista dei veicoli che circolano per le strade cittadine. “Noi di Mercedes-Benz Trucks – spiega Andreoli – abbiamo introdotto il Sideguard Assist un sistema che va a intercettare e monitorare il lato destro, in modo da evitare che ci sia una svolta a destra e non ci si accorga di eventuali pedoni, ciclisti o uno scooter. Un sistema che è anche capace di intervenire, attivando la frenata di emergenza”. L’attenzione di Mercedes-Benz Trucks parte da lontano e oggi i nuovi mezzi sono dotati anche dell’Active Drive Assist 2, il nuovo sistema di assistenza alla guida che aiuta il conducente a mantenere una distanza di sicurezza dal veicolo che precede, mantenendo al tempo stesso la traiettoria del mezzo. “Questa

funzione garantisce ancora più sicurezza – specifica Domenico Andreoli – e garantisce all’autista una guida più confortevole”. La tecnologia al servizio dell’uomo, dunque. “Anche le MirrorCam sono un elemento di sicurezza perché permettono di avere una maggiore visibilità, soprattutto quando si guida un semirimorchio”. Questi sistemi di sicurezza permettono di diminuire gli incidenti stradali e sono di aiuto perché sono in grado di prevenirli. Ma come cambierà il ruolo dell’autista con l’esplosione di queste tecnologie? “L’autista è, resta e sarà centrale nel mondo del trasporto. Si sta assistendo a un’evoluzione della figura del conducente, in grado di essere continuamente aggiornato sui nuovi sistemi. Per questo motivo – conclude Andreoli – Mercedes-Benz Trucks ha dato vita alla Truck Training, una vera e propria scuola che informa e forma gli autisti su tutte le novità che offrono i veicoli”.


l’

Italia batte l’Inghilterra e vince gli Europei! È una notte magica quella di domenica 11 luglio, una notte che unisce l’Italia da Nord a Sud, da Est ad ovest. Siamo campioni d’Europa, la coppa “It’s coming Rome”. È una favola con lieto fine, il migliore che potessimo immaginare. Abbiamo ammirato un gruppo forte ed unito, che con grande impegno e dedizione ha dimostrato di poter vincere, partita dopo partita, rigore dopo rigore, un campionato europeo. Siamo sul tetto d’Europa grazie al lavoro di squadra. A Wembley abbiamo dimostrato di essere un Paese che è stato messo a dura prova ma che ha una grande voglia di ripresa. La maglia azzurra unisce l’Italia. Quella stessa Italia che, invece, in un settore strategico come quello della logistica e del trasporto, ha dato prova ancora una volta di essere incapace di creare un fronte comune e compatto. Quella stessa Italia che vanta il primato di avere il parco circolante di veicoli industriali tra i più vecchi d’Europa.

Sicurezza e sostenibilità sono i driver che dovrebbero guidare le politiche di medio e lungo termine legate al settore del trasporto. La roadmap verso la decarbonizzazione è estremamente ambiziosa, le case costruttrici stanno investendo costantemente nello sviluppo di nuove soluzioni di trasporto sempre maggiormente efficienti e sicure, eppure lo sviluppo del settore in Italia sembra un lontano miraggio. Sono sempre i trasportatori a dover pagare il prezzo dell’incapacità di fare fronte comune per ottenere una politica che consenta loro di continuare ad investire in Italia, con la consapevolezza di operare per un settore che è considerato strategico non solo nel momento del bisogno ma sul quale poter puntare nella fase di ripartenza, per conquistare un posto di primaria importanza in un’Europa sempre maggiormente competitiva. Perché, lo abbiamo ripetuto tante volte, se vince il settore del trasporto e della logistica, vince l’Italia, e se vince l’Italia vincono gli italiani.

di Franco Fenoglio Presidente &Forward

Your Business Partner

porto franco

Notti magiche

Da soli non si vince. In squadra sì!

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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IL BOLLETTINO DELL’AUTOCARRO

Un new normal che di normale ha poco di Andrea Pizzi Area Mercato autocarro di ANFIA-Aftermarket

l’

autotrasporto e i suoi attori – produttori, fornitori, distributori, officine e trasportatori – hanno mostrato grandi capacità e compattezza nelle fasi

di reazione, resilienza e ripresa post-covid.

L’attuale new normal di normale ha poco, con difficoltà di approvvigionamento per carenza di materie prime e componenti, tempi dilatati di consegna e aumenti dei prezzi di noli e commodities. Ne deriva un incremento dei costi dei trasporti e della riparazione. È sempre più difficile efficientare carichi e trasporti, trovare il componente per riparare il veicolo e farlo revisionare. Mancati o rallentati processi di vendita, riparazione ed erogazione dei servizi per la messa su strada dei veicoli fanno quindi lievitare i

Dalla crisi pandemica a quella post pandemica.

costi logistici. Sul tema dei finanziamenti, dopo gli aiuti iniziali di governo e banche, tornano le criticità per un settore che avrebbe bisogno di essere sostenuto a livello di credito e crescita dei volumi di lavoro. Il rallentamento delle revisioni pesa sul business delle riparazioni e minaccia la tenuta di un settore in difficoltà nell’acquisto del nuovo. Impensabile che produttori e fornitori di servizi diventino i maggiori contribuenti di un mercato che avrebbe bisogno di ritrovare la fiducia e i margini per continuare ad investire. A fronte di un incremento della domanda di prodotto, il comparto è messo alla prova per la seconda metà 2021-inizio 2022, con un’ancora complicata gestione di materiali e stock. All’orizzonte, scelte difficili e costose per supportare i clienti; la tendenza ad investire sempre più sulle proprie risorse aziendali per non focalizzarsi solo su aspetti speculativi della domanda e dell’offerta; una selezione di fornitori e clienti con gli stessi criteri, per salvaguardare il valore delle proprie imprese.

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TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021


Sotto l’Alto Patronato di Emmanuel Macron, Presidente della Repubblica

Mercedes-Benz Trucks presenta il veicolo più grande e lussuoso della gamma ACTROS L

Dopo aver lanciato l’Actros F e l’edizione limitata Actros Edition 2, la Stella presenta il modello di serie più grande e lussuoso della gamma. Il nuovo Actros L offre una vasta gamma di caratteristiche e dettagli di equipaggiamento per una guida rilassata, una dimensione abitativa confortevole ed un lavoro efficiente. A cominciare dalla cabina di guida che ha una larghezza di 2,50 metri ed è disponibile nelle varianti StreamSpace, BigSpace e GigaSpace: il rivestimento dei sedili, il nuovo rivestimento interno delle porte, un comodo materasso che include un topper dello spessore di 45 millimetri, aumentano il confort dell’autista. L’Actros L di Mercedes-Benz Trucks è dotato dei più moderni sistemi di assistenza alla guida come ad esempio il sistema antisbandamento, l’assistente al mantenimento della distanza e MirrorCam come alternativa agli specchi retrovisori principali e grandangolari. Tra le numerose dotazioni sul fronte della sicurezza abbiamo il sistema di assistenza alla svolta MercedesBenz S1X; l’Active Sideguard Assist, l’Active Drive Assist, l’Emergency Stop Assist e l’Active Brake Assist. L’Actros L è ordinabile in tutta Europa dal 1° luglio 2021 ed entrerà in produzione nel novembre 2021. FORD TELEMATICS ESSENTIALS

PER ULTERIORI INFORMAZIONI: Saloni Internazionali Francesi T. 02/43 43 53 25 sgemelli@salonifrancesi.it

Ford ottimizza tempi di operatività e produttività delle flotte

Ford ha esteso FORDLiive, il sistema integrato e connesso per l’ottimizzazione dell’operatività dei veicoli commerciali, attraverso il lancio di Ford Telematics Essentials, un nuovo strumento per la gestione delle flotte progettato per aumentare la produttività dei veicoli commerciali connessi. Ford Telematics Essentials potenzia il sistema FORDLiive per i gestori di flotte, inviando avvisi per la manutenzione in base ai dati ricevuti in tempo reale relativi allo stato del veicolo. Gli avvisi consentono alle aziende di portare al massimo i tempi di operatività, riducendo il numero dei fermi e accorciando i tempi di assistenza e riparazione. Per sfruttare al meglio i dati sulla flotta inviati dai veicoli connessi, FORDLiive provvede, inoltre, mediante soluzioni di diagnostica predittiva, a mettere in comunicazione le aziende con il supporto tecnico offerto dalla rete dei Transit Center al fine di ottimizzare la produttività di ogni singolo veicolo. Disponibile per le flotte in Francia, Germania, Spagna e Regno Unito, in Italia nei Transit Centre dal terzo trimestre di quest’anno, Ford Telematics Essentials consente di aumentare la produttività attraverso un’intuitiva interfaccia web che mostra i dettagli essenziali e gli avvisi di manutenzione insieme allo stato corrente dei singoli veicoli per aiutare i gestori a migliorare l’efficacia della programmazione e ottimizzare l’utilizzo dei veicoli.

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RUBRICHE FUORISTRADA

CARBURANTI

Dal nuovo impianto Bio Industria in provincia di Brescia parte la sfida al mercato del biometano liquefatto ottenuto da sottoprodotti agro-zootecnici, una risorsa energetica innovativa, cruciale per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni e

decarbonizzazione dei trasporti al 2050

P

rogettare e sviluppare un sistema integrato ad alta tecnologia allo scopo di produrre biometano, comprimerlo e trasformarlo in forma liquida (bioLng). Un’idea complessa e ambiziosa, di questi tempi ma non soltanto, in sintonia con gli obiettivi di riduzione delle emissioni e il processo di decarbonizzazione dei trasporti entro il 2050. Ebbene, quel progetto, quell’idea così ancora avveniristica è oggi realtà.

TRUCK RACING SOSTENIBILE I 15 concorrenti del European Truck Racing Championship, per la prima volta, si affrontano per alimentati con combustibili interamente originati da fonti rinnovabili nell’ambito del nuovo accordo triennale tra FIA e TotalEnergies. Con il contributo del promotore del campionato, l’European Truck Racing Association (ETRA), dal 2019 la FIA Truck Racing Commission ha lavorato su una roadmap di sostenibilità per implementare progressivamente fonti di energia rispettose dell’ambiente per le corse di camion, con l’introduzione del biocarburante impostato come obiettivo a breve termine. A seguito della procedura di gara ufficiale e dell’approvazione del FIA World Motor Sport Council, per il 2021 la FIA ETRC passa al carburante 100% sostenibile, il biodiesel HVO100 fornito da TotalEnergies, diventando la prima competizione regolamentata dalla FIA a farlo.

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BIO

TotalEnergies è

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021

A Verolanuova, nel bresciano, è stato infatti inaugurato il sito Bio Industria che appunto produce biometano ottenuto col solo recupero di effluenti zootecnici e sottoprodotti agricoli. Il nuovo sito nasce grazie alla collaborazione tra Lazzari&Lucchini (tra i principali player nel settore delle fonti rinnovabili e inesauribili, realizza e gestisce impianti ad alta tecnologia per la produzione di energie da vento, acqua e sottoprodotti agrozootecnici) e Green Arrow Capital (tra i principali operatori italiani indipendenti nel settore degli investimenti alternativi). “Con questa alleanza” spiega Anna Lazzari, presidente della Lazzari&Lucchini «vogliamo dare un contributo concreto allo sviluppo del biometano per perseguire l’obiettivo comune della transizione ecologica. Il bio-Lng è una risposta al cambiamento climatico e una valida alternativa per una mobilità a basso contenuto di carbonio. Il Gruppo Lazzari&Lucchini punta alla produzione di carburanti verdi a filiera corta per accrescere la propria competenza nella produzione di energie da fonti rinnovabili e rafforzare il legame con il territorio e la sua comunità. Ciò che la natura dona deve tornare ad essa, trasformata e valorizzata a beneficio di tutta la collettività”.

L’IMPIANTO

Attivo h24, produrrà fino a 5 ton al giorno di biocarburante (1.800 ton l’anno) trattando ogni anno 47 mila ton di reflui zootecnici e di biomassa agricola (triticale e sorgo), destinate a diventare materia prima non solo per carburanti green, ma anche per preservare la fertilità del territorio e la sua filiera produttiva, il sito Bio Industria è destinato a rifornire le stazioni di servizio partner di TotalEnergies, marchio con una lunga tradizione in Italia dove oggi, attraverso Total Italia, presidia le attività di distribuzione carburanti (avio e per il settore competizioni), lubrificanti, Gnl, fluidi e solventi speciali, nonché colonnine di ricarica elettrica. Peraltro, come ha sottolineato Filippo Redaelli, Ad di Total Italia a margine della cerimonia di inaugurazione dell’impianto, «questa partnership arriva nel momento in cui la nostra azienda ha annunciato la trasformazione da Total a TotalEnergies. Un cambio, questo, che conferma l’ambizione dell’azienda di raggiungere al 2050 l’obiettivo Net Zero insieme con l’intera comunità. Il bio-Lng contribuisce nettamente alla riduzione progressiva degli impatti climatici riconducibili in particolare al trasporto stradale e marittimo». (L.G.)



RUOTE INDUSTRIALI

MERCEDES-BENZ

L’Actros dà la scossa Presentato in una première mondiale, il nuovo eActros elettrico a batteria di Mercedes-Benz Trucks porta la Stella sempre più verso la mobilità elettrica, di Valeria Di Rosa attraverso un piano combinato di veicoli elettrici e infrastrutture

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anni di storia sono un traguardo importante. Se a raggiungerlo è Mercedes-Benz Trucks è chiaro allora che questo traguardo non poteva che essere conquistato con una novità che apre la porta a una nuova era. Arriva così eActros, il primo camion elettrico prodotto in serie della Stella. Presentato come concept durante lo IAA 2016, eActros oggi diventa realtà. Il veicolo elettrico di Mercedes-Benz Trucks sarà prodotto in serie a partire dall’autunno di quest’anno

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dopo una serie di collaudi avviati già dal 2018. Mercedes-Benz eActros, infatti, fedele alla sua filosofia di mettere i clienti al centro degli sforzi del Costruttore, nasce dalla partnership con aziende che hanno testato le caratteristiche dei prototipi attraverso dei test che si sono svolti in Germania e in altri paesi europei, arrivando a percorrere mezzo milione di chilometri. La roadmap della Stella è chiara: offrire entro il 2039 solo nuovi veicoli CO2-neutral. E per farlo Mercedes-Benz Trucks punta sulla

mobilità elettrica. Come ha sottolineato Karin Rådström, membro del consiglio di amministrazione di Daimler Truck AG e responsabile di Mercedes-Benz Trucks, in apertura della premiere mondiale di presentazione del veicolo, “Dobbiamo riconoscere che i trasporti sono una parte del problema quando si tratta di cambiamenti climatici. Allo stesso tempo, possiamo e saremo parte della soluzione. Iniziamo con il nostro eActros che ha percorso più di mezzo milione di chilometri su strade pubbliche”.


Il nuovo eActros è offerto quale telaio a due o tre assi con una portata totale fino a 27 tonnellate. Disponibili i passi da 4 e 5,5 metri. Gli assi sono dotati di sospensioni pneumatiche integrali. Nonostante l’integrazione delle batterie sotto il telaio, il veicolo dispone di una buona altezza che non compromette l’uso della strada. I due motori elettrici forniscono una potenza continua di

330 kW e hanno un potere di recupero di circa 300 kW. Il recupero dell’energia elettrica può essere controllato tramite una leva apposita oppure integrato nel pedale del freno. Sotto la cabina, dove di solito si trova il motore a scoppio, sono collocati presa di potenza, apparecchi di riscaldamento ausiliari per il condizionamento dell’aria della batteria e l’aria condizionata, il modulo frontale del veicolo, che permette di raffreddare il sistema di trazione elettrico.

UN ACTROS CON UN CUORE ELETTRICO

Il cuore tecnologico di eActros è l’unità di azionamento con due motori elettrici integrati, che combinati erogano 330 kW di potenza continua e 400 kW di potenza di picco, insieme a una trasmissione a due velocità. Entrambi i motori garantiscono un comfort di marcia eccezionale e un’ottima dinamica del veicolo, mentre la trazione elettrica silenziosa e priva di emissioni consente di utilizzare il camion anche per le consegne notturne e l’ingresso nei centri urbani con divieto di circolazione per i veicoli diesel. A seconda della versione, eActros trae la sua energia da tre o quattro pacchi batteria ad alta tensione, ciascuno con una capacità energetica di 105 kWh. Grazie a una capacità massima di 420 kWh può garantire un’autonomia fino a 400 chilometri. L’eActros può essere caricato fino a 160 kW: quando è collegato a una normale stazione di ricarica CC da 400 A, i tre pacchi batteria richiedono poco più di 1 ora per caricare dal 20% all’80%. Inoltre, un sistema

intelligente di recupero dell’energia permette di aumentare l’autonomia del veicolo. Il peso totale del veicolo può raggiungere le 40 tonnellate.

CONNETTIVITÀ, SICUREZZA E ASSISTENZA AL CLIENTE

In linea con l’alto standard di sicurezza che ha sempre caratterizzato i veicoli della Stella, eActros possiede di serie un modernissimo cockpit multimediale, MirrorCam, Sideguard Assist S1R o la quinta generazione di Active Brake Assist (ABA) con rilevamento dei pedoni. Il nuovo veicolo elettrico è inoltre dotato di un alto grado di digitalizzazione e connettività. Ma Mercedes-Benz Trucks non si ferma qui e per assistere passo dopo passo le aziende di trasporto nel passaggio all’elettromobilità, ha previsto una serie di servizi dedicati di consulenza e assistenza per i clienti, che in questo modo possono usare al meglio il veicolo e ottimizzare i costi di esercizio. Nasce così la figura dell’eConsultant di Mercedes-Benz Trucks che in base alle caratteristiche e ai percorsi effettuati dai clienti determina un profilo di utilizzo realistico e significativo per i camion elettrici all’interno delle loro flotte. Gli eConsultant, saranno in grado di supportare il cliente nella transizione verso la mobilità elettrica, fornendogli anche informazioni sul numero di stazioni di ricarica più vicine o i percorsi più adatti alla sua tratta. Inoltre, gli eConsulting di Mercedes-Benz Trucks saranno in grado di consigliare sull’ottimizzazione dei costi operativi complessivi e fornire informazioni su eventuali sovvenzioni finanziarie che potrebbero essere disponibili per la creazione di un’infrastruttura di ricarica.

PARTNERSHIP STRATEGICHE

Per Mercedes-Benz Trucks la mobilità elettrica dipende da un sistema combinato di truck e infrastrutture. La crea­ zione di un’infrastruttura di ricarica è www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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RUOTE INDUSTRIALI

MERCEDES-BENZ uno dei punti chiave su cui poggia la roadmap verso l’elettrificazione della Stella. Per questo motivo Mercedes-Benz Trucks ha avviato una serie di partnership con Siemens Smart Infrastructure, ENGIE and EVBox Group che mirano alla diffusione di soluzioni di ricarica su scale mondiale. Le partnership consentiranno anche di assistere i clienti che vogliono integrare nelle loro flotte i veicoli elettrici. Se il cliente si avvale dei servizi forniti da Siemens Smart Infrastructure, ENGIE o EVBox Group, questi partner si occuperanno dell’analisi dei depositi e

Il Nuovo eActros, grazie alla sua alimentazione elettrica, che lo rende a zero emissioni, e alla sua bassa rumorosità, è il veicolo ideale per operare nei centri cittadini e per muoversi anche nelle ore notturne.

Mercedes-Benz Trucks ha annunciato che è in fase di realizzazione anche il Mercedes-Benz eConic, il truck pensato per la raccolta dei rifiuti che grazie al suo basso impatto ambientale ed acustico rivoluzionerà l’attività di smaltimento nelle grandi città.

L’eActros può essere caricato fino a 160 kW: quando è collegato a una normale stazione di ricarica CC da 400 A, i tre pacchi batteria richiedono poco più di 1 ora per caricare dal 20% all’80%.

della creazione di infrastrutture e forniture energetiche adeguate, insieme a soluzioni di ricarica intelligenti basate su hardware. Si occuperanno anche della manutenzione e dell’assistenza dell’infrastruttura di ricarica. Grande importanza riveste, ovviamente, la ricarica dei veicoli. Per questo motivo Mercedes-Benz Trucks supporterà i clienti nella creazione di un’infrastruttura adattata ai requisiti e ai processi della rispettiva attività di logistica. La ricarica in deposito, ad esempio, è consigliata nei casi in cui i camion elettrici vengono utilizzati in aree urbane con percorsi pianificati e dove i veicoli possono essere ricaricati durante la notte o durante i periodi di inattività regolari.

MERCEDES-BENZ eACTROS SARÀ PRODOTTO A WÖRTH

Dall’autunno di quest’anno il veicolo elettrico della Stella inizierà ad essere prodotto in serie nel più grande stabilimento di assemblaggio di

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Il nuovo eActros è stato presentato in anteprima mondiale con un evento online che ha visto la partecipazione (da destra): Uta Leiner, Head of Global Communications Trucks & Buses; Karin Rådström, Member of the Board of Management Daimler Truck AG and Head Mercedes-Benz Trucks; Andreas von Wallfeld, Head of Sales & Marketing Mercedes-Benz Trucks e Uwe Baake, Head of Development Mercedes-Benz Trucks.

camion di Mercedes-Benz Trucks a Wörth am Rhein, che da quest’anno sarà convertito ad una produzione carbon free. Negli ultimi mesi sono stati fatti intensi preparativi per i nuovi processi produttivi, come ad esempio la costruzione di una nuova

catena di montaggio. In una prima fase il modello di produzione in serie dell’eActros sarà disponibile in Germania, Austria, Svizzera, Italia, Spagna, Francia, Paesi Bassi, Belgio, Gran Bretagna, Danimarca, Norvegia e Svezia per poi espandersi in altri mercati.


SUSTAINABLE TOUR

2021

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MEDIA PARTNER

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GREEN & BUSINESS: CAMION E TRENO VIAGGIANO INSIEME

ULTIMO MIGLIO E SERVIZI PER L’AMBIENTE: LA SFIDA IN CITTÀ IN PRESENZA

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L’UOMO COME ELEMENTO CENTRALE PER UN TRASPORTO SOSTENIBILE

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IN COLLABORAZIONE CON

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IL RINNOVO DEL PARCO COME PRIMO PASSO PER LA SOSTENIBILITÀ

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UNA INIZIATIVA


RUOTE INDUSTRIALI

VOLVO TRUCKS

Destinazione

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uesta volta non si tratta di un semplice annuncio, né della presentazione di un prototipo. Gli Electric Commercial Days organizzati dalla filiale italiana dell’Iron Mark danno il via all’era elettrica della mobilità commerciale con veicoli in “carne ed ossa” in grado, già oggi, di percorrere fino a 300 chilometri senza bisogno di alcuna alimentazione tradizionale. Sono i Volvo FL e FE, adatti ai carichi medi e destinati principalmente ad attività di distribuzione e raccolta dei rifiuti ai quali si affiancheranno nel corso dei prossimi anni anche FM, FMX e soprattutto FH, 44 tonnellate spinti solo dalle batterie. D’altro canto, Volvo Trucks è pioniere della mobilità elettrica e non poteva che essere tra i precursori di questo nuovo modo di trasportare le merci. “Volvo Trucks” – ha affermato infatti Giovanni Dattoli, Managing Director per il marchio in Italia, “è il player che ha accelerato più di tutti nella transizione energetica e che oggi detiene una decisa posizione di leadership del mercato elettrico europeo”.

IL PANORAMA

Nel 2050 l’Europa deve raggiungere l’impatto zero. Se questa data sembra ancora lontana lo è di sicuro di meno quella del 2030 dove la UE ha comunque fissato, come sappiamo, obiettivi

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elettrico Indietro non si torna e Volvo Trucks segna la propria strada verso un trasporto full electric con tutta la propria gamma anche in versione elettrica di

Luca Barassi

restringenti sulle emissioni di CO2 . Anche se si tratta di obiettivi davvero difficili da raggiungere, nonché però indispensabile per la sopravvivenza del nostro Pianeta, ci pare che i principali protagonisti della filiera stiano facendo di tutto persino per anticipare i tempi. Costruttori in

primis e, come stiamo vedendo da queste pagine, Volvo Trucks in particolare. Anche da parte delle Istituzioni, però, c’è la voglia di correre, soprattutto dopo l’insediamento del Ministro Cingolani che ha affermato di voler ridurre le emissioni di CO2 del 60% entro il 2030 e di utilizzare 80


miliardi di euro di fondi europei per la transizione energetica nei prossimi cinque anni. L’utilizzo dell’energia elettrica al posto del Diesel (sebbene ormai estremamente pulito nella sua versione Euro 6D, n.d.r.) è in grado di abbattere dell’83% la CO2 considerando un ciclo di lavoro di 600.000 Km in 15 anni. Attenzione però! Questa analisi è valida se prendiamo in considerazione l’elettricità prodotta con fonti rinnovabili. Questo è il punto cruciale. Volvo, poi, va oltre il concetto di mobilità sostenibile sostenendo e riprogettando l’intera vita aziendale in modo da ridurre l’impronta complessiva di carbonio della propria attività. Una filosofia che deve coinvolgere processi di produzione, di acquisto, di gestione del personale e tanto altro ancora.

SCOSSA AL TRASPORTO

La maggior parte delle mission di trasporto dedicate alla delivery ha un raggio d’azione entro i 300 chilometri. Ecco che allora Volvo ha messo in strada per primi i veicoli rivolti a questo target di operatori e che, appunto, hanno una autonomia che arriva proprio a 300 chilometri, a seconda dell’allestimento e del parco batterie scelto. Stiamo parlando di Volvo FE Electric e di Volvo FL Electric entrambi visti, toccati con mano e provati su strada durante l’evento organizzato a Zingonia dalla Casa svedese. Come anticipato, però, è già stato annunciato per il 2022 l’arrivo del resto della gamma in elettrico, cioè l’FM, l’FMX e l’ammiraglia FH che fanno l’occhiolino anche alle celle a combustibile e all’idrogeno per il lungo raggio. Con i nuovi FH, FM e FMX Electric, quindi la gamma elettrica di

Volvo Trucks raggiungerà le 44 tonnellate di portata, fino a 490 kW di potenza e fino a 300 km di autonomia. Con una drastica riduzione delle emissioni di CO2, che, come abbiamo visto, è quantificata nell’ordine dell’83%, ovvero un contributo essenziale per rispettare i tagli imposti dall’UE agli Stati membri.

FL E FE ELECTRIC

La versione elettrica dell’FL è un 4x2 da 16,7 tonnellate (ricordiamo che l’uso dell’alimentazione elettrica regala un po’ di tara in più, n.d.r.), ha un motore da 200 kW/425 Nm e una trasmissione automatizzata a 2 rapporti che permette di massimizzare la coppia in tutte le fasi della marcia. Il veicolo può essere dotato di 4, 5 oppure 6 batterie da 600 V, aumentando considerevolmente l’autonomia che può arrivare fino a 300km. I passi disponibili sono 4400 o 5300 e due versioni di cabina (corta o confort). Le caratteristiche degli assi sono di 5,8 t per

Il quadro strumenti sul cruscotto fornisce tutte le informazioni relative alla carica del veicolo, la quale può essere di tipo rapido o standard.

l’anteriore e 10,9 t per il posteriore. Il Volvo FE elettrico, invece, ha una massa totale a terra di 27 tonnellate con 3 assi (6x2) di cui il terzo sterzante. In questo caso il motore (sempre con trasmissione automatizzata a 2 rapporti) è da 400 kW e 850 Nm, mentre la possibilità del parco batterie è solo di 4. Diversi, invece, i passi disponibili per adattare il veicolo alle diverse esigenze di allestimento (3900/4100/4300/4500/4750) e alle diverse mission specialistiche a cui è dedicato.

RICARICA RAPIDA

Oltre alla classica ricarica a corrente alternata tramite wallbox che necessita tra le 8 e le 10 ore per un “pieno”, è possibile ricaricare il veicolo da zero anche in poco meno di due ore, tramite la ricarica con corrente continua. Come dicevamo, la maggior parte delle percorrenze sono entro i 300 km e quindi i veicoli potranno riprendere la totale autonomia durante la sosta notturna, oppure diurna in quanto grazie alla bassissima rumorosità di questi mezzi (è impressionate il rumore del silenzio a bordo!), essi potranno lavorare nelle ore notturne e “riposare” di giorno. Se, dunque, i Costruttori – in questo caso Volvo Trucks – hanno dato il loro contributo per ridurre l’impatto ambientale, tocca ora agli utilizzatori dei veicoli, ricordando loro che un solo veicolo da distribuzione come l’FL elettrico ha lo stesso effetto sulla riduzione del CO2 di 650 alberi adulti. Ad ulteriore incentivo a fare questo tipo di scelta, Giovanni Dattoli annuncia: “Chi ordina oggi un FL o FE elettrico gli verrà consegnato entro tre mesi, prima ancora di un veicolo endotermmico! ”.

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RUOTE INDUSTRIALI

RENAULT TRUCKS

L’evoluzione della specie

propria gamma pesante nel design, nel comfort, nel risparmio, nella sicurezza e nell’offerta dei servizi di

“L

a gamma T,C,K Evolution che presentiamo oggi – ha detto Pierre Sirolli, amministratore delegato di Renault Trucks Italia, aprendo la conferenza stampa di presentazione della nuova gamma – è l’evoluzione maggiore dal lancio del prodotto nel 2013. Ascoltando, negli anni i nostri clienti, ci siamo concentrati su tre temi, l’affidabilità dei nostri mezzi, per aumentarne l’Uptime, la realizzazione di veicoli più efficienti per ridurre il consumo di gasolio e la grande attenzione al comfort degli autisti. La nostra strategia di prodotto – ha detto ancora Sirolli – è chiarissima e “doppia” con due priorità. La prima, visto che abbiamo il miglior livello di affidabilità di sempre, quando introduciamo delle novità sul mercato, la cosa che vogliamo fare è quella di

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A undici anni dalla presentazione, Renault Trucks rinnova la

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preservare questo alto livello di affidabilità; l’altra priorità della nostra strategia sta nel velocizzare quello che introduciamo sul mercato, quindi le evoluzioni saranno sempre più frequenti. Dunque, praticamente ogni anno vorremmo introdurre delle novità”. Dunque strategia doppia, mantenere l’affidabilità ma anche il time to market, cioè la facoltà di essere ancora più veloci nell’introdurre novità. “L’evoluzione della gamma – ha detto Matteo Wieber, Product & Communication Manager di Renaut Trucks Italia – viene direttamente dall’ascolto di autisti e clienti: abbiamo analizzato le richieste, i punti deboli, i requisiti dei clienti, così che questi possano rimanere concentrati solo sulla loro attività”. Ma torniamo al prodotto: con la T, C, K Evolution la Casa francese ha rivisto il design esterno, per esempio ridimensionando i fari per dare una maggiore superficie nella parte inferiore del frontale o disegnando una nuova calandra, offrendo nuovi colori e personalizzazioni. Lo studio del nuovo design per i modelli T, T High, C e K, è iniziato nella Halle du Design di Renault Trucks nel 2018. I progettisti, guidati dal direttore del design di Renault Trucks, Paul Daintree, hanno lavorato in stretta collaborazione con alcuni clienti partner per acquisire direttamente dagli utenti finali, gli autisti, i loro pareri sulle migliorie da apportare. Paul Daintree, direttore del design di Renault Trucks, è lui il “padre” dell’evoluzione della gamma pesante del Costruttore francese.

Ferruccio Venturoli

L’ESTERNO, PIÙ TECNOLOGICO E ACCATTIVANTE

“È fondamentale per un designer – ha detto Daintree – mettere l’utente finale al centro delle sue idee e delle sue decisioni. Abbiamo organizzato sessioni di lavoro insieme ai clienti nel nostro studio di progettazione, siamo andati sul campo, nei depositi e nelle aree di servizio autostradali per incontrare clienti e autisti, capire le loro esigenze e portare una risposta adeguata”. Il lavoro sul campo dei team di progettazione, insieme ai feedback raccolti dalla rete di concessionari e alla competenza dei tecnici di Renault Trucks, è stato la base per il rinnovamento dei veicoli in termini di stile e di comfort. “La parte anteriore dei veicoli – ha spiegato ancora Daintree – è stata ridisegnata per aumentare la superficie verniciata e dare più spazio all’identità visiva del cliente. I fari anteriori sono stati completamente rivisti: la tecnologia LED non solo fornisce una migliore illuminazione, ma ha permesso di ridurre l’altezza dei fari integrando più funzioni in uno spazio più ridotto. Sopra ai fari è stato aggiunto anche un deflettore. Le proporzioni del frontale sono state completamente rielaborate, per una maggiore presenza e uno stile diretto e immediatamente leggibile”. La calandra, completamente ridisegnata, adotta ora soluzioni molto vicine al settore auto, in altre parole Renault Trucks è passata da un design di tipo industriale a un design


ispirato all’automobile. È stata mantenuta la funzione retrattile della griglia, molto apprezzata dagli autisti, che può trasformarsi in gradino o sedile. Mentre è aumentata la dimensione del logo Renault Trucks sulla calandra: “abbiamo dei camion eccellenti – dice Daintree – e siamo orgogliosi di questo nuovo design, quindi abbiamo deciso di esaltarlo!”

GLI INTERNI, CONFORT E SICUREZZA PER L’AUTISTA

Le novità della gamma T, C, K Evolution non si fermano certo al design esterno ma vanno a toccare l’interno cabina con un particolare focus sul comfort dell’autista. “In termini di comfort di guida – ha ripreso Daintree – una delle maggiori aspettative dei nostri clienti era che i nostri camion avessero una posizione di guida simile a quella di un’auto, così i nuovi Renault Trucks T, T high, C e K sono dotati di un nuovo piantone dello sterzo, regolabile su tre assi tramite un pulsante a pedale, e dell’avviamento senza chiave. L’autista può quindi adattare facilmente la posizione di guida alla sua morfologia e alle sue preferenze personali. Abbiamo scelto inoltre di migliorare il comfort della cuccetta standard aumentando lo spessore e la densità del materasso e raddoppiando il numero di molle. Per il comfort totale, è stato aggiunto anche un topper”. Sempre in termini di comfort, visto che un autista di veicoli pesanti trascorre, di media, nove ore al giorno in cabina, Renault ha rivisitato anche i sedili che devono essere comodi e adatti a tutti i fisici. “Anche se i nostri sedili sono attualmente molto apprezzati – ha detto ancora il responsabile del design di Renault Trucks – abbiamo deciso di aggiornare i materiali, in particolare sostituendo la pelle dei sedili con un tessuto goffrato, resistente alle molte salite e discese; in linea con l’esterno, il logo Renault, a forma di diamante, è ben visibile sui sedili. Per un’atmosfera di bordo perfettamente rilassante,

I nuovi Renault Trucks T, C e K Evolution sono dotati di un nuovo piantone dello sterzo, regolabile su tre assi tramite un pulsante a pedale, e dell’avviamento senza chiave.

sono stati modificati i tessuti e i colori in modo da attenuare i contrasti e far riposare gli occhi, che si affaticano molto durante la guida”. Sempre rimanendo all’interno della cabina, sono stati creati nuovi spazi di stoccaggio più ampi e aggiunti portaoggetti specifici per telefoni cellulari o tablet con prese USB. Sono stati ricavati nella plancia anche degli utili scomparti, come un nuovo cassetto per riporre il computer portatile o un tablet formato A4.

GRANDE ATTENZIONE AL RISPARMIO

Oltre a questa novità per sicurezza e comfort ce n’è una per la riduzione del consumo di gasolio che arriva al 3%, grazie alle modifiche della cabina che hanno migliorato l’aerodinamica; sono state aggiunte anche delle estensioni ai parafanghi, per migliorare il flusso dell’aria. Ora i veicoli integrano delle nuove tecnologie per ridurre sia il consumo di carburante e includono una nuova versione del controllo della velocità predittiva, l’Optivision. Si tratta di un sistema di controllo della velocità ottimizzato, con due modalità di guida selezionabili: la prima, “eco on” ottimizza il consumo di carburante, regolando alcune fasi di guida come accelerazione, cambi di marcia e velocità in decelerazione. La seconda funzione è il pulsante “ecooff”che permette di regolare la modalità di guida, mentre un indicatore fornisce indicazioni, in tempo reale, sullo stile di guida adottato: maggiore è il numero delle “foglie” visualizzato sul cruscotto (che equiIn occasione della valgono alla riduzione presentazione di nuovi di CO2), e più economodelli Renault Trucks mica è la guida. C’è ha organizzato un concorso a premi inoltre la nuova funinternazionale di design zione “Pulse and Glidedicato alla serie T High de”, che migliora ulteEvolution. Tra i cinque riormente il consumo finalisti ha vinto il truck decorato digitalmente di carburante, manteda Enes Bolat, un liceale nendo la velocità del turco di 18 anni. veicolo a quella più

prossima impostata con il cruise control. I nuovi Renault Trucks T e T High sono dotati, di serie, di pneumatici di categoria A, i più efficienti sul mercato per un ridotto consumo di carburante.

UN’AMPIA OFFERTA DI SERVIZI

C’è poi la nuova offerta di servizi. “All’interno della strategia di Renault Trucks – ha detto in conferenza stampa Michele Leone, direttore Service – soprattutto negli ultimi anni e in maniera molto accentuata con la gamma T,C,K Evolution, l’Uptime diventa il centro del nostro impegno verso i clienti, dove Uptime vuol dire massimizzare la disponibilità e la piena operatività verso i clienti”. Così Renault Trucks ha sviluppato una nuova tecnologia che permette di aggiornare regolarmente il software del veicolo senza intervento in officina, una tecnologia integrata nell’offerta del contratto “Excellence Predict”, che consente a Renault Trucks di intervenire prima che si verifichi un guasto. In concreto, l’offerta “Excellence Predict” si basa su un piano di manutenzione personalizzato, che è possibile grazie alla stretta collaborazione tra la Casa madre e la rete di assistenza e comprende il monitoraggio, in tempo reale, dell’usura di componenti, come la batteria, i dischi della frizione e le pastiglie dei freni; su una tecnologia innovativa di prevenzione dei guasti in tempo reale sull’80% dei componenti, che potrebbero causare l’arresto del veicolo. I tecnici della Rete, inoltre, sono in grado di effettuare la diagnosi preliminare dei veicoli e gli aggiornamenti del software da remoto. Infine, a seconda dell’utilizzo e del chilometraggio, gli intervalli di cambio dell’olio per i veicoli dotati di motori da 13 litri possono essere estesi fino a 150mila chilometri o diciotto mesi, con conseguente riduzione dei costi totali di gestione del veicolo.

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RUOTE INDUSTRIALI

DN LOGISTICA

E

nrique Enrich, il manager brasiliano che ha preso in mano il timone di Italscania da dicembre scorso, lo aveva detto subito, sin dal suo arrivo in Italia: “Cambieremo il modo di fare manutenzione alle flotte, portando le officine dentro le aziende”. Così è stato. A poco più di sei mesi dal suo insediamento Enrich ha inaugurato la prima officina SCANIA ON-SITE, e lo ha fatto presso una delle più virtuose aziende italiane specializzate nel trasporto delle bevande, la DN Logistica di Catania. Abbiamo incontrato Diego Nicosia, ultima generazione di una famiglia che ha cambiato il modo di fare trasporto in Sicilia e in Italia, a Sorrento in occasione della tre giorni di ALIS, insieme allo stesso Enrique Enrich che ci ha spiegato meglio il progetto. Diego (junior) ha le idee molto chiare su come far crescere l’attività di famiglia, fondata dal nonno Diego Senior e sviluppata dal padre Luigi, entrambi ancora alla guida di quella che oggi è una vera istituzione nella logistica del beverage e, tra le altre cose, tra i “padri fondatori” di ALIS, l’associazione che tanto sta facendo per portare la politica “dentro” il settore.

IL PROGETTO

Scania on-site Service è un progetto nato dall’attenzione di Scania nel porsi sempre più vicina alle esigenze dei propri clienti, con l’obiettivo di ottimizzare le loro operazioni, diminuire i fermi macchine e i chilometri

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TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021

DN Logistica apre

Le officine di Scania entrano nelle aziende e l’operatore di Catania è il primo ad avviare questo nuovo modo di fare assistenza di

Luca Barassi

percorsi. Si tratta di una vera e propria officina Scania presso la sede del cliente, a suo esclusivo servizio. “Questa soluzione – ci ha detto Enrique Enrich – permette di massimizzare la disponibilità del veicolo da parte del cliente e risparmiare tempo e carburante in quanto l’autista non deve fare magari qualche decina di chilometri (per ogni mezzo) per portare il veicolo in manutenzione presso l’officina”. Dunque, con Scania on-site si ha a disposizione, nella propria struttura, tecnici altamente formati e costantemente aggiornati che lavorano con attrezzatura, metodi e processi Scania.

Diego Nicosia (in giacca beige) riceve la targa dal management Italscania con a capo l’a.d. Enrique Enrich.

Nel caso di DN Logistica, che è il primo punto inaugurato in Italia, il tutto è stato fatto in collaborazione con Covin, la Concessionaria Scania per la Sicilia, che ha giocato un ruolo di fondamentale importanza per la realizzazione di questo progetto. “Questo servizio – dichiara Diego Nicosia – permetterà all’azienda di risparmiare tempo e chilometri e di

Il management Italscania e la famiglia Nicosia al taglio del nastro del primo Scania on-site italiano.


on-site

l’era dell’

ridurre i fermi macchina. La concessionaria Covin non è distante da noi, circa cinque chilometri, ciononostante abbiamo calcolato che i veicoli fino ad ora percorrevano circa 2000 km all’anno per andare a fare manutenzione programmata, più ovviamente i casi in cui il veicolo deve andarci per le riparazioni”.

L’APPORTO DI DN LOGISTICA

Abbiamo visitato questa bellissima azienda nel catanese un paio di anni fa e già allora ci siamo resi conto di quanto fosse avanti e funzionale nella gestione della propria flotta. Aderendo al progetto Scania on-site, il livello di qualità e di efficienza si è sicuramente alzato. “È proprio così – risponde Diego

– nonostante la nostra struttura fosse già ottimale, abbiamo solamente adeguato le officine alle specifiche esigenze di Scania, comprando alcune attrezzature aggiuntive e sistemando una parte degli spazi. Quindi, poche risorse per far partire un progetto a cui crediamo fortemente”. Diego, senza mezzi termini, definisce questa iniziativa una “genialata di Scania”, guardando ovviamente

soprattutto al proprio parco mezzi che ha una dimensione importante. “È vero – aggiunge Enrich – ma non è solo una questione di dimensione, ma anche un modo di pensare. Noi ci rivolgiamo, per questo tipo di progetto, a clienti che hanno un contratto di manutenzione e il Fleet Care, dove Scania si occupa della gestione e della pianificazione della manutenzione, non solo del lavoro stesso. Quindi sì, certamente, Scania on-site è ottimale per aziende che abbiano almeno un centinaio di mezzi, ma conta anche il tipo di trasporto che fanno, per esempio”. Chiudiamo il nostro incontro con Enrique e Diego facendo una considerazione: con questo progetto, a questo punto, la vostra azienda ha fatto una scelta di campo ancora più decisa scegliendo Scania come Costruttore di riferimento… “Beh sì… è una scelta che abbiamo fatto da poco… – scherza Diego – cioè dal 1974! Mio nonno diceva che se per caso si feriva e si tagliava, il sangue che usciva era del colore di Scania. Credo che basti a far capire il nostro rapporto col Grifone”.

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RUOTE COMMERCIALI

MAN TRUCK&BUS

: E G T N A M e e t n e i Amb un rapporto sempre più

FORTE

Dal 1° gennaio 2022, i veicoli in classe N1, ovvero destinati al trasporto merci, aventi massa totale non superiore a 3,5 ton, dovranno avere motori con classe di emissione Euro 6d. MAN Truck & Bus rispetta già questo standard con i propri furgoni grazie anche all’innovativo sistema SCR “twin dosing” che riduce in modo considerevole le emissioni di ossido di azoto di

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Andrea Trapani

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021

L’

intero settore dei trasporti sta vivendo una fase di profonda trasformazione. Molto presto, l’impiego di un veicolo commerciale con propulsore elettrico sarà considerato normale come lo è già poter disporre di un computer portatile ad alte prestazioni. Ma in questa lunga fase di transizione, il motore a combustione svolge ancora un ruolo molto importante e per questo è stato ulteriormente sviluppato e migliorato. I motori diesel MAN, attualmente in utilizzo, sono ancora più puliti, economici e rispettosi dell’ambiente in cui vengono utilizzati. Dal 1° gennaio 2022, tutti i veicoli di classe N1 di nuova immatricolazione all’interno dell’Unione Europea, dovranno essere conformi alla norma EU6D sulle emissioni. Il test RDE (Real Driving Emissions) misura gli inquinanti emessi dai veicoli durante la guida su strada. L’introduzione dell’RDE ha visto due fasi di attuazione; la prima


nella quale i costruttori hanno dovuto ridurre il divario tra le emissioni di ossido di azoto (NOx) prodotte durante i test in laboratorio e quelle prodotte in condizioni reali (in strada) ad un fattore di conformità di massimo 2,1. Successivamente il divario è stato ridotto al valore attuale che è di 1,43 per i motori Eu6D.

IL NUOVO MOTORE EU6D

Con il nuovo veicolo commerciale TGE (Trucknology Generation Express) MAN è entrata nel mondo dei furgoni da protagonista anche per il rispetto dell’ambiente.

LA NORMATIVA EUROPEA. Uno standard pensato per replicare le condizioni di guida reale

Il nuovo standard Euro 6d ISC-FCM è stato sviluppato per simulare al meglio le condizioni di guida reale, puntando a porre un limite più restrittivo (80 milligrammi per chilometro) alle emissioni di NOx (ossido di azoto) dei motori diesel, sia su strada che sul banco di prova. Questo stesso standard introduce inoltre anche un nuovo sistema di misurazione del consumo di carburante (FCM). Al momento il nuovo standard consente un margine di errore, per il quale è previsto una sua graduale cancellazione entro il 2023, pari ad un massimo di 1,43 volte della quantità di NOx rilevata dai sistemi portatili di misurazione delle emissioni (Pems) delle agenzie di controllo rispetto a quella rilevata in laboratorio dai costruttori.

Il nuovo motore EU6D promette, infatti, miglioramenti significativi nelle emissioni di CO₂, ma soprattutto nei consumi. Ad esempio, con un furgone 3,5t L3H3 con una potenza di 140CV (103kW) e un motore EU6D si ha una riduzione di CO₂ di 23gr medi rispetto al medesimo veicolo EU6d-Temp, che significa un conseguente miglioramento nei consumi tra il 9 e 10 percento, pari a 0,8 l medi per 100km. Rispetto alla serie precedente, i nuovi motori EU6D sono stati migliorati in molti aspetti e grazie all’innovativo sistema SCR con tecnologia “twin dosing” è possibile ridurre in maniera significativa le emissioni di ossido di azoto. Questo risultato si ottiene grazie alla tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction) con doppia iniezione. Nella tecnologia a doppio dosaggio, l’agente riducente AdBlue® viene iniettato in due catalizzatori disposti in serie sull’impianto di scarico. Il processo di dosaggio doppio richiede un secondo catalizzatore SCR posizionato nel sottoscocca del veicolo.

Grazie alla presenza di due punti di iniezione dell’AdBlue, si riesce a gestire meglio la temperatura e quindi a far lavorare l’SCR sempre in condizioni termiche ottimali durante i molteplici utilizzi del veicolo. Oltre al motore diesel da 2,0 litri, ora ancora più economico, il MAN TGE è disponibile anche in versione 100% elettrica, MAN eTGE, e sta ottenendo riscontri molto positivi presso i numerosi clienti europei che lo stanno impiegando in condizione di reale utilizzo.

IL CLIENTE AL CENTRO DELL’ATTENZIONE

Soluzioni che dimostrano come MAN applichi anche nel campo dei furgoni l’orientamento al cliente proprio del settore dei camion. L’attenzione si concentra quindi sempre sulla soluzione migliore per il cliente e il suo business. Con il TGE il veicolo commerciale ormai non è più solo un posto di lavoro, ma un ambiente confortevole da vivere sempre. Numerosi scomparti ben studiati agevolano il lavoro quotidiano del conducente. Imbottitura e profili dei sedili di guida, disponibili in quattro versioni, convincono sia per la comodità nei lunghi tragitti che per la tenuta laterale e soddisfano davvero ogni desiderio. I rivestimenti resistenti garantiscono infine una lunga durata utile. Con il sistema di assistenza alla frenata di emergenza EBA (Emergency Brake Assist) di serie, MAN inoltre fornisce un contributo fondamentale alla sicurezza stradale. Qui appositi sensori rilevano distanze critiche dai veicoli che precedono e aiutano a ridurre lo spazio di arresto. La funzione di frenata di emergenza City frena inoltre automaticamente il veicolo a velocità basse, riducendo così una delle più frequenti cause di incidente, diminuendo tempi di fermo e spese di riparazione e infine aumentando il valore residuo.

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EVENTI

ETRC

È partito dall’Hungaroring l’ETRC 2021, senza il Nürburgring, annullato a causa dei terribili nubifragi sulla Germania. La novità di quest’anno sta nell’HVO Biofuel, per la prima volta usato in una competizione FIA. E l’IVECO S-Way NP diventa il Pace Truck ufficiale di

Ferruccio Venturoli

l a A I VTRUCK RACING SI CORRE CON CARBURANTE RINNOVABILE

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Prima di vedere i risultati del primo appuntamento di gare va sottolineata una novità importante, una mossa significativa nell’attenzione alla sostenibilità dell’European Truck Racing Championship: l’introduzione del biocarburante, che rende il FIA ETRC la prima competizione regolamentata

dalla FIA a passare a un carburante completamente originato da fonti rinnovabili (HVO biofuel). A seguito di una gara d’appalto ufficiale e dell’approvazione concessa dal FIA World Motor Sport Council, TotalEnergies è diventata il fornitore esclusivo di un carburante rinnovabile al 100% per le prossime tre stagioni. Il carburante fornito da TotalEnergies è un’alternativa al gasolio convenzionale. È prodotto esclusivamente da prodotti di scarto dell’economia circolare come UCO (Used Cooking Oils) e non contiene olio vegetale vergine. La sua struttura chimica è simile al carburante convenzionale

DA SAPERE

D

ire che l’ETRC ovvero l’European Truck Racing Championship, dunque le gare in pista dei camion, ha avuto negli ultimi mesi qualche problema, è dire poco. Lo scorso anno, causa la pandemia le varie tappe sono state cancellate, poi spostate quindi annullate del tutto. Quest’anno, rispetto alla tradizionale decina di appuntamenti, si è partiti con un calendario ridotto, sette weekend, e anche abbastanza rivoluzionato rispetto alle date classiche: così, Misano, generalmente prima o seconda gara del campionato, quest’anno sarà l’ultima e

si correrà il 16 e 17 ottobre, mentre il primo appuntamento è stato in Ungheria, sull’Hungaroring il 12 e 13 giugno. In mezzo un doppio appuntamento al Nürburgring, uno a Most, in Repubblica Ceca, a Zolder, in Belgio, a Le Mans e, prima di arrivare in Italia, il primo weekend di ottobre a Jarama, in Spagna. Dunque, sembrava tutto organizzato ma ecco che due giorni prima dell’appuntamento tedesco, sulla Germania si scatena il finimondo, con più di cento morti, feriti, case crollate e allagate e il mitico Nürburgring è proprio lì, nella devastata Renania-Palatinato. Quindi annullata la seconda giornata del campionato, ne riparleremo a fine agosto, il 28, con l’appuntamento di Most.

Possono partecipare al Campionato i trattori stradali a due assi, prodotti in almeno 50 esemplari. Il motore non può superare i 13 litri, non possono pesare più di 5,3 tonnellate, e devono avere un’altezza minima di 2,55 metri; vietato il traction control, il cambio è libero e durante le gare non è concessa l’emissione di fumo nero dai tubi di scarico. La velocità massima è limitata a 160 km/h. Della potenza il regolamento non fa menzione e tutti i veicoli superano abbondantemente i mille cavalli.


IVECO S-WAY davanti a tutti

Anche quest’anno IVECO partecipa al FIA European Truck Racing Championship come sponsor tecnico del team “Die Bullen von IVECO”, la partnership tra i team Hahn Racing e Schwabentruck. La tedesca Steffi Halm è il team leader della squadra Schwabentruck, mentre il team Hahn è rappresentato dal sei volte campione europeo Jochen Hahn, dominatore delle ultime due edizioni 2018-2019 con l’IVECO Stralis. La casa torinese, inoltre, sarà rappresentata anche da altri due team: Reinert Racing e Don’t Touch Racing affidati rispettivamente ai tedeschi Rene Reinert e André Kursim. Ma l’impegno di IVECO non si ferma alla pura partecipazione sportiva perché quest’anno, e fino al 2023, un IVECO S-WAY NP è

il Pace Truck ufficiale del Campionato. Il Pace Truck (in Formula 1 si chiama Safety Car) è il veicolo che guida il gruppo nel giro di lancio per la partenza e che viene anche utilizzato per rallentare la gara in corso in caso di pericolo, come a seguito di un incidente o in condizioni meteorologiche estremamente avverse e riveste un ruolo decisamente importante nel garantire la sicurezza dei piloti, del personale di pista e del pubblico. Il veicolo è un IVECO S-WAY NP standard nella versione 4x2 LNG, “ bio-LNG-ready”, dotato di due serbatoi da 540 litri che contengono almeno 390 kg di bio-LNG (liquido). Ciò conferisce al camion un’autonomia fino a 1.600 chilometri e riduce significativamente le emissioni di biossido di azoto rispetto a un camion Diesel, oltre a produrre il 95%

in meno di emissioni di CO2 con il bio-LNG. IVECO S-WAY NP diventa così il primo camion sostenibile a trazione alternativa in un evento FIA. Particolare attenzione è stata riservata al look del Pace Truck, con un’elaborata decorazione aerografata e altre specifiche personalizzazioni create dal Design Center di CNH Industrial, che includono i due fari rotanti gialli, una barra luminosa con fari a LED a luci alternate e un bull bar illuminato. “Il futuro delle corse di camion – ha detto Thomas Hilse, IVECO Brand President – è senza dubbio quello di raggiungere le emissioni zero e l’IVECO S-WAY NP nel suo ruolo di Pace Truck ci avvicina a questo traguardo”.

e può essere utilizzato direttamente così com’è senza alcuna modifica al motore, in modo flessibile come miscela o per intero, o in alternanza in un motore Diesel. Il combustibile rinnovabile fornito al FIA ETRC contribuisce direttamente alla riduzione delle emissioni di CO2 lungo l’intero ciclo di vita (dalla produzione all’utilizzo finale) fino al 90% rispetto al combustibile convenzionale. Come funziona l’ETRC

Ogni appuntamento del Campionato europeo Truck dura due giorni, nel primo ci sono due sessioni di prove libere di 20 minuti, una prova di qualificazione di 15 minuti (Q1) a cui partecipano tutti i camion iscritti in gara. C’è poi una Super Pole, cioè una prova di qualificazione di 10 minuti a cui partecipano solo i dieci camion che hanno ottenuto i tempi migliori nella prova precedente. La Super Pole serve per determinare le prime dieci posizioni sulle griglie di partenza della prima gara. Le gare del primo giorno sono due, ognuna di circa 45 chilometri, ma nella seconda gara

l’ordine di partenza, entro le prime otto posizioni, è inverso a quello d’arrivo del primo match, cioè, in pratica, chi ha finito ottavo parte per primo, il settimo per secondo e così via. Il secondo giorno si ricomincia: prima c’è uno warm up di 15 minuti, poi una prova di qualificazione di 15 minuti (Q2) per tutti i partecipanti e una Super Pole di 10 minuti, quindi le due gare di 45 chilometri. I punteggi, per gara 1 e 3 partono da 20 punti per il primo fino a 1 punto per il decimo classificato. In gara 2 e 4 il punteggio è dimezzato

UN SUPER KISS SU UN MAN MONSTRE

Dunque, vediamo il primo appuntamento, quello in Ungheria, dominato dall’ungherese Norbert Kiss su un potentissimo MAN che le malelingue vorrebbero elaborato direttamente dalla Casa di Monaco anche se, ufficialmente, si

tratta di tutte scuderie private. Dunque Kiss, ha vinto gara tre e quattro, partendo in quarta fila e staccando tutti nel finale, mentre in gara un calo di potenza lo ha costretto al ritiro e a lasciare il podio più alto a Sasha Lenz, figlio d’arte, di quel Heinz Werner Lenz tre volte campione europeo. La gara due è stata sospesa e poi annullata per un incidente tanto spettacolare quanto, per fortuna, senza conseguenze. E alle spalle di Kiss? Lenz e il ceco Adam Lacko, non gli alfieri dello squadrone IVECO, il superfavorito pluricampione Jochen Hahn, che è salito sul secondo gradino del podio soltanto in gara 1 né Steffi Halm, anche lei solo seconda in gara 4, pur dopo una bella battaglia a sportellate con il musone Buggyra di Adam Lacko. A proposito della Halm c’è da dire che non è più l’unica donna in gara, perché parteciperà, con il team Buggyra, anche se non a tutti gli appuntamenti, la sedicenne ceca Aliyyah Koloc, di cui si dice un gran bene.

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EVENTI

FORMULA TRUCK

Il 22 luglio è andata in onda la prima puntata di Formula Truck, la prima trasmissione in Italia interamente dedicata all’European Truck

Racing Championship. La gara di Hungaroring la protagonista del primo appuntamento targato evenT

truck I Rombo di

l 12 giugno, con la gara di Hungaroring, in Ungheria, storico tracciato magiaro da sempre arena di grandi emozioni per gli appassionati, si è aperta la nuova edizione dell’European Truck Racing Championship, il campionato europeo dei camion organizzato sotto l’egida della FIA (Fédération Internationale Automobile). Appuntamento

immancabile per gli appassionati, il Campionato è uno degli eventi più spettacolari nel panorama dello sport motoristico professionale, che riesce ad attirare 420.000 spettatori. Dopo le montagne russe del 2020, tra rinvii, tappe ridotte e annullamenti causati dal Covid, questa nuova edizione si preannuncia carica di aspettative.

LE PROSSIME PUNTATE DI

FORMULA TRUCK

Giovedì 23 settembre – ore 20.30 Focus sulle gare del: 28/29 agosto Most 11/12 settembre Zolder Giovedì 7 ottobre – ore 20.30 Focus sulle gare del: 25/26 settembre Le Mans 2/3 ottobre Jarama Sabato 16 ottobre Live da Misano Domenica 17 ottobre Live da Misano

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Da qui nasce l’idea di evenT, il brand leader nell’organizzazione e realizzazione di appuntamenti digitali e on the road nel mondo dei trasporti nato dalle sinergie di Trasportare Oggi in Europa e Vado e Torno, due tra i più autorevoli e prestigiosi protagonisti del mondo dei trasporti, di un nuovo format televisivo dedicato alle gare europee dei truck: nasce così Formula Truck, cinque puntate Tv dedicate a tutto il Campionato con interviste e approfondimenti.

IL FORMAT

Formula Truck sarà condotta da Luca Barassi, direttore di Trasportare Oggi in Europa e Alberto Gimmelli, storica firma di Vado e Torno e a capo della direzione tecnica della rivista. I cinque appuntamenti approfondiranno questo entusiasmante aspetto della filiera del trasporto: filmati originali, ospiti in studio, interviste

L’EDIZIONE 2021 DELL’EUROPEAN TRUCK RACING CHAMPIONSHIP È SOSTENIBILE Per rispettare l’accordo di Parigi, l’European Truck Racing Association (ETRA) si è impegnata a raggiungere un impatto ambientale pari a zero entro il 2038. Per questo motivo l’edizione 2021 del FIA ETRC è la prima competizione regolamentata dalla FIA a passare a un carburante completamente originato da fonti rinnovabili, che sarà fornito da TotalEnergies grazie a un accordo triennale.

Anche IVECO ha rinnovato la storica partnership con ETRA e per sostenere il suo focus sulla sostenibilità si è impegnato a fornire come pace truck (il veicolo che guida il gruppo nel giro di lancio per la partenza e che viene anche utilizzato per rallentare la gara in corso in caso di situazioni potenzialmente pericolose) un IVECO S-WAY NP, che sarà utilizzato per tutte le gare nelle prossime tre stagioni.

UN APPUNTAMENTO DEDICATO A TUTTI

a piloti e tecnici e i commenti sulle gare porteranno live le immagini più spettacolari, i duelli, l’adrenalina della velocità. Le prime tre puntate saranno registrate e montate presso lo studio televisivo di evenT, le ultime due si svolgeranno live presso il “Marco Simoncelli” Misano World Circuit, dove si terrà il gran finale dell’edizione 2021 del Campionato. “Seguiremo l’intero campionato con filmati originali, ospiti in studio, interviste ai piloti e ai tecnici e i commenti sulle gare. Insomma, un appuntamento da non perdere, che andrà in diretta sui canali social di Trasportare Oggi in Europa e Vado e Torno”, ha spiegato Luca Barassi.

evenT partner di Misano Grand Prix Truck 2021 Il 16 e il 17 ottobre si terrà presso il Misano World Circuit l’unica data italiana del FIA European Truck Racing Championship. Trasportare Oggi e Vado e Torno saranno Official Media Partner dell’evento con il progetto evenT divenuto in breve tempo il punto di riferimento per il settore per l’organizzazione di eventi, per la formazione e per l’informazione specializzata. La partnership darà al Grand Prix Truck una maggiore ricchezza di contenuti che andranno a sommarsi al già prestigioso e ricco calendario competitivo ed espositivo. Anche le ultime due puntate di Formula Truck si svolgeranno, live, da Misano.

Tutte le gare dell’European Truck Racing Championship andranno in streaming sui canali social di evenT, Trasportare Oggi in Europa e Vado e Torno, che vantano più di 25.000 follower e più di 92.000 accessi unici al mese. In questo modo tutti gli appassionati delle gare, e non solo, potranno godere delle adrenaliniche sfide tra i truck. In ogni puntata “vivremo assieme le immagini più spettacolari, le battaglie in pista, l’adrenalina della velocità. Sarà la prima trasmissione interamente dedicata a questi bolidi che superano i mille cavalli di potenza”, ha sottolineato Alberto Gimmelli. La prima puntata di Formula Truck si è svolta il 22 luglio alle 20.30 e ha avuto come focus la gara di Hungaroring (Ungheria). La puntata avrebbe dovuto occuparsi anche della gara di Nurburgring (Germania), annullata a causa dello stato di emergenza dichiarato nel Laeder della RenaniaPalatinato a seguito dell’alluvione che ha colpito la Germania lo scorso 15 luglio.A commentare in studio la gara ungherese, insieme ai due conduttori, Luca Barassi e Alberto Gimmelli, anche Fabrizio Buffa, IVECO Italy Market Alternative Propulsions Manager.

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RUBRICHE FUORISTRADA

AWARD

2017

Scania

da record Per il quinto anno consecutivo Scania ha vinto l’ambito premio tedesco “Green Truck”. La prestigiosa competizione, organizzata da due importanti riviste di settore tedesche, negli anni è diventata un vero e proprio campionato mondiale di efficienza nell’ambito del trasporto lungo raggio

2018

2019

2020

2021

TRE PREMI CON UN UNICO OBIETTIVO: L’AMBIENTE Ogni anno, la Verkehrs Rundschau, insieme alla rivista Trucker, premia i veicoli commerciali e industriali più ecologici sotto le categorie “Green Truck”, “Green Van” e “Green Light Truck”. Il test è rigorosamente monitorato e viene effettuato guidando i veicoli su strade pubbliche tra Monaco e Norimberga durante una settimana nel mese di settembre. Variabili quali il traffico e le condizioni meteo sono compensate dall’utilizzo di un veicolo di riferimento e tutti gli autocarri utilizzano lo stesso marchio di pneumatici (con la stessa usura e pressione). Nella classifica ambientale redatta annualmente vengono inclusi i consumi di carburante e le emissioni di gas serra delle motrici, dei furgoni e dei pickup determinati da test indipendenti sui veicoli.

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TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021

“L

e parole che mi vengono in mente sono: successo totale e valore per il cliente”, ha evidenziato Stefan Dorski, Senior Vice President e Head of Scania Trucks, in risposta alla notizia dell’ultimo trionfo di Scania nel “Green Truck”. “Vincere questo test per cinque anni di fila è un’impresa impossibile, eppure ce l’abbiamo fatta. A mio avviso questa è un’ulteriore testimonianza di come gli innovativi sistemi di propulsione Scania rappresentino un elemento fondamentale che consente ai nostri clienti di raggiungere la migliore economia operativa totale”. Il “Green Truck” è organizzato dalle riviste di settore tedesche Trucker e Verkehrs Rundschau. Il test del 2021 non è stato meno impegnativo di quelli effettuati negli anni precedenti. Gli organizzatori hanno stabilito un peso complessivo di 32 tonnellate e una potenza massima di 430 CV per i mezzi in gara, che hanno percorso il tragitto-prova di 360 km a nord di Monaco.


IL FREDDO

FIRMATO GRUAU GARANTITO 10 ANNI

LA PROVA DI QUEST’ANNO

Quest’anno Scania ha partecipato con un veicolo R410 che è riuscito a ottenere un risultato incredibile nel test, sbaragliando la concorrenza: il consumo medio del mezzo è stato misurato in 23,53 litri per 100 km (4,25 km/l). Inoltre il trattore Scania ha raggiunto la velocità media più alta, raggiungendo 80,60 km/h. Non è un’impresa da poco in quanto alcuni tratti del percorso di prova sono piuttosto impegnativi. Il test è monitorato rigorosamente e si svolge su strade pubbliche con un mix tra autostrade e strade secondarie. Le condizioni che possono influenzare i risultati, come il traffico e le condizioni meteorologiche, vengono compensate dall’utilizzo di un altro mezzo di riferimento. Tutti i veicoli hanno la stessa marca di pneumatici, con la stessa usura e pressione. Questo Scania R 410 è green sotto ogni punto di vista: è l’ultimo di cinque veicoli Scania ad aver vinto l’ambito premio “Green Truck”, un test annuale organizzato dalla stampa tedesca. “Essere in grado di offrire i mezzi più efficienti non è solo parte del DNA Scania ma qualcosa in più, che richiede un impegno costante da parte nostra. È qualcosa di estremamente importante che ci consente di contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici e, al tempo stesso, di raggiungere i Science Based Target fissati”, ha evidenziato Dorski. “Anche se l’elettrificazione è in arrivo, abbiamo la necessità di avere a disposizione motori a combustione interna maggiormente efficienti, così da poter raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, ai quali Scania ha aderito”. Scania considera i test un fattore altamente importante nel suo processo di sviluppo. I test della stampa e le valutazioni dei giornalisti indipendenti sono sicuramente le informazioni che i potenziali acquirenti di veicoli industriali tengono maggiormente in considerazione. (A.T.)

Coibentazioni isotermiche a “K” termico contenuto Onnicar-Gruau offre un’ampia gamma di veicoli frigoriferi ATP per il trasporto a temperatura controllata con freddo positivo IN (0/+4°C) e negativo IR (fino a -20°C) e con coibentazioni pensate per ogni marca e tipologia di veicoli commerciali. Le configurazioni sono personalizzabili con ganci, scaffalature, ripiani amovibili, tendine frangi freddo e tutti gli allestimenti Onnicar-Gruau sono omologati con tempi molto brevi e godono di un servizio post-vendita capillare in grado di intervenire in modo rapido e tempestivo in tutta Italia con ricambi originali.

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AFTERMARKET

SAF-HOLLAND

SAF-Holland dà un forte

segnale di ripartenza incontrando le officine del Nord-Est a Soave (Vr), per fare il punto sui prodotti in gamma, sulle novità e sulla formazione di

Luca Barassi

O

ltre 150 officine autorizzate in tutta Italia, 45 nell’area nord-est d’Italia. Ben 43 hanno accettato l’invito della filiale italiana del costruttore tedesco di incontrarsi in Veneto per ricominciare a guardarsi negli occhi e toccare con mano parte della gamma ricambi originali SAF-Holland e conoscere più a fondo la seconda linea SAUER. Un segnale di voglia di ripartire nella normalità, “anche se – puntualizza Cristiano Sturaro, direttore generale di SAF-Holland Italia – come ben sappiamo il lavoro degli autotrasportatori e di riflesso il nostro e quello delle nostre officine, non si è mai fermato durante la pandemia, anzi forse si è anche

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forza

La dell’assistenza

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intensificato. Nell’anno appena trascorso, la stragrande maggioranza dei casi verificatisi come piccoli interventi, rotture, ricambi e assistenza di vario genere è stata chiusa in massimo 48 ore, facendo della nostra celerità un punto di forza”. Non per niente il 30 per cento della forza lavoro della filiale italiana è dedicata al post-vendita ed ecco perché l’assistenza post-vendita SAF-HOLLAND è caratterizzata da requisiti fondamentali per il cliente finale: efficienza, competenza, rapidità e orientamento alla soluzione. Dunque, grazie alla rete di officine Service Partners di SAF-HOLLAND il cliente finale si sentirà tranquillo e supportato durante la sua attività quotidiana. Dal 2015, Michel Nardelli è a capo del

Team Service Post-Vendita SAF-Holland Italia che assieme a due collaboratori, Giacomo Ballini e Corrado Zivelonghi gestiscono questa divisione garantendo ai clienti finali, le flotte di autotrasporto, l’ausilio necessario. Per poter entrare a far parte della rete dei centri autorizzati SAF-Holland, è necessario rispondere a precisi requisiti di qualità e professionalità, come garantire ad esempio i tre principali sistemi di diagnosi (Knorr, Wabco e Haldex), e avere una specifica esperienza nel comparto del trainato.

PERCHÉ IL MEETING

“Le officine – ci spiega Sturaro – sono la nostra prima interfaccia col cliente. Quando c’è un problema essi si rivolgono a loro e per chi monta prodotti SAF, le officine rappresentano l’azienda. Per questo investiamo in formazione presso la nostra sede, ma anche presso le stesse officine e facciamo incontri come questo per tenere aggiornata la rete sui nostri prodotti”. Uno degli obiettivi del meeting dell’8 luglio è stato proprio quello di rinfrescare la conoscenza di tutta la gamma prodotti di SAF-Holland, ma soprattutto far conoscere meglio la cosiddetta “seconda linea” di ricambi SAUER. Con il marchio SAUER® QUALITY PARTS, SAF-Holland offre


parti di ricambio per tutti i veicoli industriali più comuni. Oltre alle classiche parti soggette ad usura nelle sospensioni o nel sistema frenante, la gamma del brand venduto in tutto il mondo, comprende anche serbatoi d’aria, sollevatori telescopici e cerchi ruota in acciaio. Chi pensa che si tratti di prodotti low cost e di qualità inferiore si sbaglia di grosso. Tutti i ricambi SAUER® QUALITY PARTS, infatti, vengono prodotti da fornitori certificati e selezionati e sono soggetti a stringenti controlli qualitativi e ne risultano conformi o addirittura superano lo standard. Il sito Web www.sauer-qualityparts.com fornisce, comunque, informazioni chiare e strutturate sui singoli prodotti e offre un catalogo online dettagliato con tutti i dati tecnici e le informazioni relative al processo di ordinazione e conservazione.

pneumatica. Siamo ormai abituati a vedere quel bollino rosso su fondo nero sui mozzi delle ruote che rappresentano i mitici INTRADISC, MODUL E INTRADUM, ma i progettisti di Bessenbach, in Germania, già da alcuni anni hanno sviluppato i primi assali elettrici. Dopo uno stop di un paio d’anni nel processo di sviluppo, ora SAF TRAK r/e, sono pronti per essere installati sui primi semirimorchi in Europa. La mobilità elettrica, infatti, coinvolge e deve coinvolgere tutta la filiera del trasporto, in modo da ridurre le emissioni nocive causate dal nostro settore e SAF-Holland quindi dà il proprio contributo a rendere sempre più green gli operatori logistici.

INFO Il Team Service Post-Vendita SAF-HOLLAND Italia è contattabile al numero

+39 045 8250560 dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 17:30.

FUTURO ELETTRICO

È toccato ad Enrico Cerpelloni, Fleet Area Manager Centro Nord, fare una panoramica sulla vasta gamma di prodotti SAF-Holland. Sollevatori telescopici, ralle, sospensioni per camion e autobus, sistemi di gestione del rimorchio e, naturalmente, gli assali a sospensione

La famiglia di assali elettrici di SAF-Holland è composta, al momento, da due prodotti: SAF TRAKr per il recupero dell’energia e SAF TRAKe per il recupero dell’energia e il supporto alla trazione. Il principio di progettazione principale del primo è il generatore ad alto

Lo staff di SAF-Holland Italia. Da sinistra: Ismaele Cottini (comunicazione), Enrico Cerpelloni (fleet manager), Cristiano Sturaro (direttore generale), Giacomo Ballini (team service), Michel Nardelli (service manager), Luca Dispinzieri (ricambi).

L’ELETTRICO IN UN ASSALE

voltaggio (max. 26 kW) posto centralmente, che converte l’energia cinetica del rimorchio in energia elettrica, che viene utilizzata per alimentare i dispositivi di consumo elettrico del rimorchio. L’energia generata viene immagazzinata all’interno di una batteria agli ioni di litio. Il principio di progettazione di TRAKe è lo stesso del TRAKr, ma con un generatore ad alto voltaggio più potente (max. 120 kW, max. 320 Nm). A seconda della strategia operativa, l’energia generata può essere utilizzata per alimentare dispositivi di consumo elettrico del rimorchio o può essere utilizzata come supporto al motore principale della motrice/trattore (ad esempio nelle salite). I benefici sono enormi e un esempio lo si può vedere nell’esempio in queste pagine per l’utilizzo di una unità frigo. L’omologazione di questo modello è già avvenuta lo scorso anno e quest’anno è cominciato lo sviluppo seriale di TRAKr e TRAKe, così nel 2022 il mercato avrà a disposizione anche questa opzione. Il nord-est, dunque, ha aperto le danze. Ora tocca alle altre aree commerciali incontrarsi, confrontarsi e rendere omogeno il messaggio finale che arriva al cliente: chi monta un prodotto SAF-Holland non sarà mai lasciato solo, né in Italia né in Europa con più di 5.000 officine autorizzate in tutto il mondo, di cui ben 1.899 in Europa, 740 delle quali sono attive in Europa con servizio 24h.

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DTCO 4.0e

La nuova era del tachigrafo

VDO

L‘aggiornamento software per i tachigrafi intelligenti 4.0 di VDO consente agli autisti di risparmiare tempo grazie a informazioni

precise e puntuali

CON LA VERSIONE 4.0e DEL DTCO SONO DISPONIBILI LE SEGUENTI FUNZIONALITÀ:  Ottimizzazione del processo per

AFTERMARKET

C

ontinental mette a disposizione un aggiornamento per il tachigrafo digitale intelligente. La nuova versione 4.0e del DTCO offre prestazioni migliorate e facilità d’uso, semplificando il lavoro quotidiano per gli autisti. Le aziende di trasporto che aggiornano i propri veicoli alla versione 4.0e del DTCO potranno godere di diversi benefici. Nuove funzioni, come ad esempio il riconoscimento automatico via satellite del passaggio di frontiera quando viene valicato il confine di una nazione, semplificano le attività di bordo del conducente. Inoltre, il nuovo contatore dell’orario di lavoro (Working Time Counter) come da direttiva 2002/15 CE, insieme al già collaudato contatore dei tempi di guida (VDO Counter), offre una panoramica ancora più completa per gli autisti. Il nuovo contatore è visualizzato su una schermata dedicata e sul display vengono visualizzati avvisi quando si superano le ore lavorative giornaliere o settimanali,

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TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021

riducendo il rischio di possibili violazioni e multe, parametri che sono liberamente configurabili.

MIGLIORI PRESTAZIONI, MAGGIORE EFFICIENZA

Oltre alle nuove funzioni, l’aggiornamento contribuisce a migliorare le prestazioni complessive del tachigrafo.

l‘inserimento manuale in modalità multi-autista. In caso di multi-presenza il processo d‘inserimento manuale, da effettuarsi al momento del cambio autista, è molto più veloce.  Riduzione del tempo di espulsione della carta.  Supporto alle funzioni di pesatura dinamica di bordo (OBW) secondo la direttiva (UE) 719/2015 e il regolamento (UE) 2019/1213. Questa funzionalità offre la possibilità di registrazione e visualizzazione del peso totale del veicolo e sui singoli assi.


Ciò è particolarmente evidente nella gestione della carta conducente, che ora è stata notevolmente semplificata e accelerata. Per esempio, è ora possibile iniziare l’attività di guida mentre la scheda è ancora in fase di lettura: il display visualizza il messaggio “pronto a guidare” e indica all’autista quando può partire. Il lasso di tempo necessario per l’inserimento manuale delle attività è stato esteso a dieci minuti. Ciò offre agli autisti una maggiore flessibilità e aiuta a prevenire inserimenti errati. Dalla generazione DTCO 4.0, il tachigrafo VDO può aiutare nella regolazione automatica del sedile dell’autista

e degli specchietti retrovisori esterni. Questa funzione di comfort esegue le sue regolazioni leggendo la carta del conducente inserita ed è presente nei nuovi modelli di veicoli commerciali (salvo predisposizione del veicolo). Con l’aggiornamento 4.0e questo processo è stato ulteriormente semplificato e velocizzato.

NUOVE VISUALIZZAZIONI A DISPLAY  Orario di lavoro giornaliero (tempo di

lavoro totale dall‘ultimo giorno o periodo di riposo settimanale).  Periodo di riposo cumulativo (somma dei tempi di riposo durante l‘orario di lavoro corrente).  Orario di lavoro settimanale corrente (totale dell‘orario di lavoro adeguato alla settimana di calendario in corso fino all‘ora corrente).  Orario di lavoro costante (durata dell‘orario di lavoro attualmente impostato senza periodo di riposo).

La nuova versione DTCO 4.0e è stata sviluppata in collaborazione con gli autisti e i gestori flotte così da poter ottimizzare la già buone prestazioni del tachigrafo intelligente DTCO 4.0. L’aggiornamento software rappresenta, prima di tutto, una funzionalità di comfort migliorando l’esperienza d’uso, accelerando i processi

e offrendo maggiore trasparenza, così che i responsabili delle società di trasporto trarranno vantaggio da questo aggiornamento.

INSTALLAZIONE SEMPLICE E VELOCE PRESSO I CENTRI TECNICI VDO AUTORIZZATI

L’aggiornamento alla versione 4.0e del DTCO è già disponibile per tutti i tachigrafi intelligenti di ultima generazione (VDO DTCO 4.0) e può essere effettuato in meno di 15 minuti nei centri tecnici VDO, ad esempio in occasione della taratura biennale.

NUOVI PARAMETRI AGGIUNTIVI GESTIBILI CON TIS-WEB® Grazie alla versione 4.0e del tachigrafo intelligente sono disponibili anche nuovi parametri per la piattaforma TIS-Web, quali:  Dati sulla pesatura dinamica del veicolo (OBW)  Stato della selezione Traghetto/treno  TIS-Web è la piattaforma europea multilingua (29 lingue) di gestione dei dati tachigrafici, recentemente aggiornata alla versione DMM 5.0, in uso da più di 30.000 flotte. Ogni aggiornamento include l’attivazione del VDO Counter, se non già attivo, per la visualizzazione dei tempi di guida e riposo e, contestualmente, anche del Working Time Counter per i tempi di lavoro. L’aggiornamento può essere richiesto presso tutti i centri DTCO 4.0 Ready di VDO. L’elenco completo è disponibile sul sito www.fleet.vdo.it nella sezione “Partnerfinder”. (V.d.R.)

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TRAINATO

AFTERMARKET

Ventata di

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C

i sono date che segnano una società. Nel 2019 alla fiera Solutrans di Lione, Chereau ha presentato “Energy Observer” come esempio ispiratore per lo sviluppo del suo semirimorchio refrigerato a idrogeno. Un altro passo importante è stato compiuto lo scorso maggio. Una nuova data da segnare nella storia della società per un doppio evento: il cambio di proprietà di The Reefer Group, la società madre di Chereau e, contemporaneamente, il lancio del primo rapporto CSR. Un’occasione molteplice anche per la stampa di settore che, compresi noi di Trasportare Oggi in Europa, abbiamo potuto conoscere da vicino con uno dei primi incontri assoluti tra giornalisti e aziende organizzati dall’inizio della pandemia. Con noi anche Matteo Bellotto, in rappresentanza di Officine Cailotto, lo storico importatore in Italia del produttore francese. Per conoscere da vicino la realtà siamo andati nella sede storica, quella dove è stata fondata nel 1951, ovvero ad Avranches. CHEREAU è orgogliosamente un'azienda normanna, pioniera nello sviluppo di prodotti per il trasporto a temperatura controllata. Specializzata dal 1953 nella TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021

freddo Chereau passa di mano ma il percorso di ricerca e sviluppo di semirimorchi sostenibili prosegue a passo ancora più spedito progettazione, fabbricazione e commercializzazione di camion frigoriferi su misura, Chereau è il produttore europeo “premium” della categoria. Anche per numeri e giro di affari: nel 2020 l’azienda contava più di 900 dipendenti e ha registrato un fatturato di 190 milioni di euro. Numeri da leader del settore tanto che la quota di mercato di Chereau per i rimorchi refrigerati è del 51% in Francia e superiore al 15% in Europa.

LA NUOVA COMPAGINE AZIONARIA

Chereau è il principale produttore francese di veicoli pesanti refrigerati e negli scorsi anni, esattamente nel 2016, è stato integrato in The Reefer Group, il cui principale azionista è Miura Partners. Dopo 5

di

Andrea Trapani

anni con SOR Iberica, ossia la controparte di Chereau in Spagna, il capitale della società – a partire dallo scorso 26 maggio – è tornato interamente in Francia. “Vogliamo ringraziare Miura Partners e i suoi coazionisti (Andera Partners e Essling) per aver accompagnato la crescita di Chereau e The Reefer Group durante questi cinque anni, è stata una collaborazione fruttuosa basata sulla fiducia e il rispetto reciproco”, ha detto Damien Destremau, Presidente e CEO di The Reefer Group. Tutte le azioni del gruppo sono state, infatti, acquistate da un pool di partner finanziari francesi guidato da Amundi e sostenuto dalla direzione di Chereau. La governance è tra il management e un consorzio guidato da Amundi Private Equity Funds


che comprende Unexo, Bpifrance, Ouest Croissance e un pool di azionisti regionali tra cui NCI, Normandie Participation, Caisse d’épargne Normandie Capital, Picardie Investissement e Sodero. “Questo nuovo pool di azionisti condivide pienamente la nostra visione a lungo termine e i nostri valori. Questo ci permetterà di rilanciare una nuova fase di crescita, in particolare sostenendo investimenti chiave legati alla transizione energetica”, hanno sottolineato in casa Chereau. “Nel frattempo, stiamo già assumendo circa 100 dipendenti per aumentare la nostra capacità produttiva”. Una volta raggiunto l’obiettivo, la forza lavoro toccherà quota 1000. “Siamo lieti che il nostro capitale venga trasferito in Francia e in Normandia, in linea con la storia della nostra azienda. Infatti, dal 1951, il 100% della produzione di Chereau proviene dalle

nostre fabbriche di Avranches e Ducey, nella regione di Manche. Ci rallegriamo anche della partecipazione dello Stato attraverso BPI e della partecipazione della regione Normandia attraverso Normandie Participation. Potremo portare in alto i colori della Fab francese”, continua Destremau. “Il momento di questo cambio di azionisti coincide con la pubblicazione del nostro primissimo rapporto CSR, che presenta il DNA di CHEREAU e ciò che vogliamo che l'azienda diventi”. Per dirla in breve, tra transizione energetica, gestione dell’energia a bordo e digitalizzazione, Chereau vuole continuare a investire per permettere ai suoi clienti di affrontare pienamente le sfide che li attendono. Tanto che il piano di prodotti è ambizioso e proporrà nuove soluzioni che saranno presentate all’edizione di quest’anno del Solutrans di Lione.

ENERGY OBSERVER PER LO STUDIO DELL’IDROGENO Energy Observer originariamente è stato il nome della prima nave a idrogeno autonoma e a zero emissioni, che è sia un patrocinio che un laboratorio per la transizione energetica. Durante l’evento Hydrogen Paris, che si è tenuto dal 19 al 30 maggio scorso, Energy Observer ha presentato il suo nuovissimo villaggio espositivo, dedicato alla transizione ecologica, alle energie rinnovabili e all’idrogeno. Come dice il nome,

l’associazione riunisce molti attori dell’energia e della mobilità a idrogeno per offrire una prospettiva positiva, ottimista e innovativa delle città di domani. Durante questo evento, la Torre Eiffel è stata illuminata per la prima volta con idrogeno verde grazie all’unità elettro-idrogeno a zero emissioni sviluppata da EODev, la giovane azienda nata dal lavoro di ricerca e sviluppo svolto a bordo della barca Energy Observer.

CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY (CSR)

Torniamo a uno dei momenti più importanti della nostra visita, il primo rapporto CSR: “La Responsabilità Sociale d’Impresa rivela le nostre ambizioni e le nostre intenzioni; un vero filo conduttore per tutte le nostre scelte”, scrive la società che ha voluto evidenziare come “il cliente sia al centro delle nostre azioni”. Oltre agli impegni presentati, infatti, il focus di Chereau continua a rimanere ben saldo sulla personalizzazione dei prodotti e su un’offerta in continua evoluzione tecnologica che emerge in ogni dettaglio. Sia dall’attenzione nel processo di produzione che abbiamo potuto osservare da vicino sia nella preparazione che è stata illustrata passo dopo passo. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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AFTERMARKET

TRAINATO OFFICINE CAILOTTO, IL CUORE ITALIANO DI CHEREAU Officine Cailotto S.r.l nasce nel 1961 specializzandosi nell’assistenza dei veicoli industriali, è partner di Thermo King dal 1972 e rappresentante esclusivo di Chereau in Italia dal 1997. La sede di Officine Cailotto si trova nel Quadrante Europa a Verona e copre una superficie di 13.300 mq. La mission aziendale è, da sempre, essere al servizio dei propri clienti: officina meccanica e tecnici frigoristi h24 costantemente aggiornati, carrozzeria all’avanguardia, un magazzino ricambi sempre fornito ed il servizio di rinnovo ATP affiancano, all’interno di Officine Cailotto S.r.l. la vendita di Thermo King e Chereau.

INNOVAZIONE NEL PROPRIO DNA

Come abbiamo anticipato nella storia aziendale, Chereau ha l’innovazione nel proprio DNA. “Attraverso il concetto ROAD, abbiamo presentato il primo semirimorchio del futuro e le sue innovazioni sono state implementate attraverso il programma FROM ROAD TO REAL che ha portato a quattro nuove linee di prodotti”, ricordano dalla società. Tra questi anticipiamo alcune di queste linee. Si va da INOGAM EVO, la rivisitazione del semirimorchio di riferimento sul mercato francese, a CHEREAU NEXT che è il primo semirimorchio refrigerato di nuova generazione ad utilizzare la tecnologia CAN bus. Senza dimenticare CHEREAU

PERFOMANCE che rappresenta il rimorchio superisolato grazie alla tecnologia VIP (isolamento sottovuoto) e l’innovativo CHEREAU Hydrogen Power H2 di cui vi è già un prototipo in funzione (entro quest’anno ci saranno su strada altre due unità, ndr). Con così tanta attenzione per l’energia pulita non c’è stato niente di più naturale, per presentare quest’ultima novità, che essere presenti nel cuore della mostra di Energy Observer – “Hydrogen Paris” – dedicata alla transizione energetica. In questo contesto il costruttore normanno ha voluto essere protagonista esponendo il proprio veicolo Chereau Hydrogen Power H2. Una location perfetta tanto che Hydrogen Paris, l’evento organizzato da Energy Observer con il sostegno della città di Parigi, è stata senza dubbia la sede ideale per mostrare al mondo uno degli obiettivi più ambiziosi da realizzare nel prossimo futuro.

IL FUTURO NELL’IDROGENO

Un’attenzione particolare, infatti, è da dedicare proprio alla linea di prodotti Hydrogen Power H2 che ha nel mirino

Alcune fasi della produzione Chereau presso lo stabilimento in Normandia.

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TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021

l’anno 2023 con le prime 10 pre-serie. Un traguardo che si vuole raggiungere assieme a un altro ambizioso obiettivo, quello di toccare il 25% della produzione con tecnologia H2 entro i prossimi dieci anni. La novità su cui punta il costruttore francese è lo sviluppo di questi veicoli che già adesso possiedono caratteristiche particolari, tra cui i serbatoi di idrogeno installati nel telaio tra i longheroni, un set di celle a combustibile e batterie tampone. La volontà è passare da un primo utilizzo pionieristico a un’offerta a larga scala. In tal senso, i veicoli verranno progettati per garantire almeno due giorni di autonomia a lunga distanza (oltre a un giorno in distribuzione), con un rifornimento che durerà nelle intenzioni solo pochi minuti. Insomma, l’obiettivo è raggiungere quanto prima risultati tali da permettere già nei prossimi anni la produzione e l’industrializzazione di tutto il processo. Non mancano i test e le prove su strada tanto che altri due Hydrogen Power H2 entreranno a far parte delle flotte da cui sono stati ordinati entro la fine di quest’anno. Per il futuro dell’idrogeno non basta avere i veicoli su strada. Per affrontare i problemi di distribuzione, ad esempio, Chereau sta partecipando attivamente al progetto cosiddetto “H2 Cold Chain”, nato per creare stazioni di idrogeno sul territorio nazionale, cercando di trasformare la catena logistica del freddo in una catena completamente decarbonizzata con l’utilizzo dell’idrogeno verde. Il progetto prevede che, per sopperire all’assenza di stazione di rifornimento e alla limitata autonomia dei primi camion a idrogeno, venga realizzata una stazione di produzione e distribuzione in ogni sito industriale della catena del freddo. Tutti tasselli fondamentali per creare una rete per i primi veicoli dell’innovativa rete di prodotti.


ANNO 1- NUMERO 5 -

agosto/settembre 2021

LA LOGISTICA DEL FOOD

Il trasporto alimentare e agroalimentare necessita di specifici processi e tecnologie La funzione acquisti Secondo appuntamento dedicato ad una delle aree più strategiche della filiera

Convention ALIS Tre giorni a Sorrento con il gotha della politica e dell’industria trasportistica



L’editoriale di

GIORGIO COORDINATORE LOGISTICA OGGI

I

l servizio di apertura di questo numero di Logistica Oggi è dedicato al settore agroalimentare. Si tratta di un argomento di grande attualità perché, se in generale la pandemia di COVID-19 ha provocato molteplici cambiamenti nel supply chain management dei beni di prima necessità, il comparto Food è stato probabilmente quello condizionato in maggiore misura. In molti casi, la crisi ha evidenziato i punti deboli delle supply chain dei vari prodotti alimentari, messe sotto stress dalle nuove abitudini di consumo e dai vincoli operativi imposti dal contrasto alla diffusione del virus. Nel settore frutta e verdura, in particolare, si registra l’affermazione della tendenza alla localizzazione della filiera, con una netta inversione rispetto all’estrema delocalizzazione avvenuta nei decenni passati, finalizzata

VIZIOLI

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a soddisfare una diffusa domanda di prodotti freschi tutto l’anno, in tutto il mondo, a prescindere dalla stagione e dall’origine. Peraltro, già negli anni immediatamente precedenti la pandemia, si era assistito a una timida ed elitaria rivalutazione della cosiddetta filiera corta, a vantaggio di produzioni locali, più esigue ma più controllabili ed ecologicamente sostenibili (meno conservanti, meno inquinamento da trasporto, tutela della biodiversità), senza trascurare come il concetto stesso di chilometro zero sia di per sé anche una efficace leva di marketing promozionale dei prodotti. Come in molti altri casi, il Coronavirus ha quindi accelerato e rafforzato un processo incipiente, creando meccanismi che potrebbero diventare stabili e definitivi e inducendo a rimodulare la supply chain dei prodotti alimentari freschi. Abbiamo perciò tracciato un

quadro generale delle nuove tendenze, soffermandoci su alcune esperienze che ci sono sembrate significative e interessanti per il lettore. Questo mese, inoltre, si affronta lo spinoso tema delle assicurazioni per i servizi logistici, mettendo in evidenza la possibilità di accorpare tutti i diversi tipi di rischio in un solo prodotto assicurativo, articolato e flessibile, in grado di coprire con efficacia tutte le evenienze. Infine, rimanendo nel filone della sostenibilità, raccontiamo del nuovo parco logistico di Lodi, dove si abbinano le esigenze professionali con quelle della popolazione circostante, dando vita a un esperimento innovativo e di grande e positivo impatto sociale. Buona lettura.

SOMMARIO 2

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NEWS LOGISTICHE

LA LOGISTICA DEL FOOD

ASSICURARE LA SUPPLY CHAIN

LA RIVOLUZIONE DI LC3

Pillole logistiche dall’Italia e dal mondo per non perdersi nulla di uno dei settori più strategici della nostra economia

G iorgio Vizioli

G iorgio Vizioli

Temperatura controllata, processi di acquisto e distribuzione dell’ultimo miglio in un settore in continua evoluzione

La copertura assicurativa del settore dei trasporti si modifica in base all’attività

3 PROLOGIS Rosella Trombetta Arte nella logistica. Un po’ di colore in un mondo spesso considerato grigio

8 LA FUNZIONE ACQUISTI Paolo Volta L’evoluzione di una strategica area aziendale

12 WENDA Antonio Catapano Mattia Nanetti La sostenibilità ambientale passa anche dalla gestione dello spreco alimentare

Michele Ambrogi Una azienda da sempre attenta ai nuovi standard della logistica

14 ALIS SORRENTO Luca Barassi Tre giorni di convention con i nomi più importanti della politica e del mondo logistico. Tanti gli spunti per il rilancio del settore


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REPORT UPS 2021 L’affidabilità del partner di consegna è uno dei fattori chiave nella scelta di acquistare online presso un determinato rivenditore. Lo dichiara l’85% degli intervistati nell’ambito del Report “UPS Smart E-commerce 2021”, su comportamenti, atteggiamenti e aspettative di oltre 10 mila consumatori di otto mercati europei: UK, Francia, Germania, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Belgio e Polonia. In particolare, gli italiani si sono dimostrati molto in linea con questa idea, con una percentuale che arriva al 90%. Inoltre, se per il 41% degli intervistati europei ha risposto che la propria esperienza di shopping online nel corso dell’ultimo anno li indurrà a scegliere un rivenditore che si avvale di una società di spedizioni con buona reputazione, per l’Italia questa affermazione è condivisa dal 59% degli intervistati. Molto importante per i consumatori europei intervistati è anche la sostenibilità, alla quale attribuisce valore determinante il 75% degli europei (82% degli Italiani). Sotto questo profilo, le aspettative sono maggiori nei confronti dei grandi rivenditori, a cui il 54% chiede in particolare l’uso di imballaggi sostenibili.

FM LOGISTIC RICEVE LA CERTIFICAZIONE PER LA GESTIONE VIRTUOSA DEI GIOVANI DIPENDENTI Per il sesto anno consecutivo, ha ricevuto la certificazione HappyIndexAtWork For Starters, il marchio che premia le realtà virtuose nella gestione dei giovani dipendenti. Attivo nel settore dello stoccaggio, del trasporto e del co-packing, con un giro d’affari annuo di 1,38 miliardi di euro, FM Logistic è una delle sei aziende ad avere ottenuto il certificato, tra 260 accreditate. Il marchio indipendente HappyIndex®AtWork for Starters è stato ideato da Choose My Company e valuta l’esperienza di giovani dipendenti attraverso l’analisi di sei aspetti tra loro complementari: sviluppo professionale, ambiente di lavoro, management e capacità di motivazione, stipendio e riconoscimento delle competenze, divertimento e orgoglio di far parte dell’azienda. L’indagine è stata condotta in dieci Paesi in cui il Gruppo è presente, intervistando in maniera anonima 433 dipendenti con meno di 28 anni: il 74% del campione ha espresso soddisfazione nel collaborare con FM Logistic, facendo registrare un miglioramento dello 0,2% rispetto al 2019.

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PALLETWAYS UNGHERIA ESPANDE IL PROPRIO NETWORK IN SLOVACCHIA Palletways Group, operatore di trasporto espresso di merce pallettizzata in Europa, ha annunciato l’espansione del proprio network in Ungheria, includendo anche la Slovacchia. L’Ungheria e la Slovacchia condividono una frontiera lunga oltre 650 chilometri e tra i due Paesi ci sono forti legami commerciali, economici e culturali. Il servizio sarà gestito attraverso l’hub di Biatorbágy, nei pressi di Budapest, che, grazie alla sua posizione privilegiata, è una piattaforma di cross-dock ideale per il traffico transfrontaliero ungherese-slovacco oltre che per la gestione delle spedizioni nazionali. La nuova estensione del network offrirà l’intera gamma di servizi nazionali e internazionali di Palletways, gestiti e monitorati da un efficace sistema Track & Trace. Con questa espansione in Slovacchia, il Gruppo Palletways copre ora 24 Paesi europei, con oltre 450 concessionari locali.

L’AVANZATA DEI COBOT Secondo ricerche di mercato per l’automazione industriale realizzate da Interact Analysis, società specializzata in ricerche, l’utilizzo di Cobot nel 2021 crescerà tra il 15 e il 20%: un incremento veramente notevole se confrontato con quello dell’intero settore della robotica industriale che aumenterà solo del 9,2%, tendenza che si prevede resterà costante fino al 2028. I robot collaborativi, meglio noti come Cobot, sono stati ideati a metà degli anni Novanta ma solo dai primi anni Duemila sono disponibili sul mercato. Ma che cosa sono i Cobot e quali sono le differenze con i robot? Come si evince dal nome, i Cobot sono robot collaborativi creati per condividere lo spazio di lavoro con gli esseri umani senza barriere di sicurezza. I Cobot non nascono con l’obiettivo di sostituire gli operatori umani ma per affiancarli nelle loro mansioni. Questi robot collaborativi interagiscono in maniera funzionale all’esercizio di un compito: collaborazione che non dipende solo dalle proprietà ma anche dal loro utilizzo. Per questo motivo bisogna chiarire che non sono collaborative le macchine ma le loro applicazioni.


3 UNA VOLTA TANTO LA LOGISTICA NON PARLA DI METODOLOGIE E TECNICHE DI TRASPORTO O DI SISTEMI PER OTTIMIZZARE IL TCO, MA CI REGALA UNA NOTA DI “COLORE”

QUANDO LA LOGISTICA INCONTRA L’ARTE di ROSELLA TROMBETTA

PROLOGIS

È

proprio così. Alle porte di Milano, più precisamente a Lodi, è nata la prima galleria di urban art a cielo aperto, situata proprio in un parco logistico, il Prologis Park Lodi. La galleria rientra nel concetto “PARKlife™” sviluppato da Prologis e farà parlare molto di sé, soprattutto a partire dal mese di settembre, quando aprirà le porte al pubblico e sarà visitabile (su prenotazione). Ma di cosa si tratta esattamente? Pensate a un’area di 300.000 metri quadrati dove circa 400 metri quadrati tra facciate di edifici e serbatoi dell’acqua, sono state “affrescate” da otto urban artist italiani di fama internazionale coordinati da un art director, Enrico Hemo Sironi, il quale ha immaginato un itinerario pittorico che mettesse al centro l’individuo e la natura. Il risultato non poteva che essere davvero impattante: FONT, HITNES, MADE 514, MACS, SEA CREATIVE, JOYS, VESOD, ETNIK (questi i nomi degli artisti coinvolti nel progetto) hanno realizzato opere che, seppure diverse per stile e interpretazione, costruiscono un dialogo serrato con l’ambiente circostante e ci restituiscono una interessante fotografia della migliore creatività urbana attiva in Italia. Filo conduttore, oltre alle parole chiave, è appunto il rapporto con la natura esaltato anche dalla presenza di giar-

dini verticali all’interno di alcune opere e dal collegamento con l’ambiente. PARKlife™ costituisce un progetto pilota in Italia – nato anche grazie alla collaborazione di CEVA Logistics che opera dal parco logistico – e prevede la riqualificazione di parte del verde con l’introduzione di piante ad alto fusto dai cromatismi diversi che riequilibrano gli spazi e l’ambiente creando così un naturale dialogo con le opere presenti sugli edifici. Verranno inoltre realizzate speciali aree ristoro, relax, svago e servizio destinate a quanti

frequentano il parco logistico per lavoro. PARKlife™, il cui sviluppo a Lodi è stato affidato allo studio di progettazione TUNED/Lombardini22, rappresenta un cambio di paradigma nello sviluppo dei parchi logistici di Prologis, che mira a mettere al centro non solo le esigenze dei clienti ma anche quelle dei dipendenti. L’obiettivo è quello di pensare al parco logistico sempre più come a un luogo di socializzazione, un piccolo centro urbano dove sarà possibile trovare una serie di servizi che vanno ad arricchire la giornata lavorativa: dal trasporto pubblico alle aree comuni, dalle attività possibili nel tempo libero a occasioni di incontro. L’idea stessa di sostenibilità si allarga e diventa anche fruibilità e vivibilità degli spazi, con sempre maggiore attenzione sia alle aree interne (sale relax o polifunzionali) sia a quelle esterne con la realizzazione di spazi di ricreazione e di svago, campi da gioco, percorsi pedonali, sentieri della salute e piste ciclabili, zone ombreggiate, che permettono a quanti vivono il parco di fare attività fisica o di rilassarsi.

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4 LA SUPPLY CHAIN ALIMENTARE RIVESTE

[FOOD]

INDISPENSABILE

NORMATIVE E TECNOLOGIE SONO PARTICOLARMENTE ATTENTE ALLE ESIGENZE

di GIORGIO VIZIOLI

DI UN SETTORE MOLTO SPECIALIZZATO

I

l settore Food & Beverage italiano fattura annualmente 120 miliardi di euro. Si tratta di prodotti destinati sia al mercato interno sia (circa il 16%) all’esportazione. In questo contesto, il supply chain management riveste un ruolo fondamentale per garantire che la qualità dei prodotti non sia pregiudicata nei vari segmenti della filiera: occorrono quindi approcci di gestione della supply chain alimentare che siano di alto profilo e perfettamente armonici ed efficienti. Serve una logistica che sia in grado di gestire i diversi aspetti che ruotano intorno ai prodotti: stagionalità dei flussi, tracciabilità, corretta conservazione durante il trasporto, precisione e tempestività delle consegne.

N

el corso degli ultimi anni, i numerosi player coinvolti in questo settore – GDO, distributori, importatori, buyers – hanno profuso un notevole impegno per il potenziamento delle catene di distribuzione aggiungendo servizi, aumentando l’efficienza e al contempo contenendo i costi. L’elemento chiave nella messa a punto di un processo logistico efficiente in campo alimentare è soprattutto il

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IMPORTANZA VITALE PER QUALSIASI SOCIETÀ.

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fattore tempo, che contribuisce a determinare le modalità con cui ogni tipologia di alimento dovrà essere trasportata. Dagli alimenti congelati, passando per i freschi (latticini, carne e pesce, salumi, pasta fresca) fino a considerare tutti gli altri prodotti deperibili: tutti quanti non possono prescindere da rigide tempistiche di trasporto, eventuale stoccaggio e consegna. Saranno queste condizioni a determinare con quale tipo di vettore (gomma, ferro, acqua) la merce dovrà viaggiare, se il contenitore dovrà essere un refrigerato o surgelato (e nello specifico le temperature a cui viaggerà la merce). In determinati casi, si opterà per la via aerea (come nel caso di merce pregiata come i tartufi che risentono anche di perdita di peso con il passare delle ore).

CAMBIANO I PARADIGMI Per capire questa nuova dinamica, occorre chiarire cosa si intende per nuova localizzazione, in contrapposizione al concetto di delocalizzazione. Nel settore agroalimentare, ci si riferisce a quei prodotti che non interpongono distanze eccessive tra il luogo di origine e quello in cui sono messi in vendita (e presumibilmente consumati). Ma come si misurano, come si definiscono, queste distanze? Di fatto, se l’idea di delocalizzazione può essere rappresentata con efficace sintesi dall’immagine delle ciliegie o dell’uva che arrivano sulle nostre tavole anche in pieno inverno (o le arance in piena estate) provenendo da piantagioni situate agli antipodi del pianeta dopo un trasporto in ambiente condizionato di decine di migliaia di chilometri, localizzare significa invece affidarsi a prodotti locali, regionali. In Italia, i prodotti si considerano a chilometro zero quando provengono da luoghi di produzione e di trasformazione delle materie prime agricole situati a una distanza


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non superiore a 70 chilometri dal luogo di vendita, o dal luogo di consumo in caso di servizi di ristorazione. Non dappertutto è così: negli USA, per esempio, un prodotto è infatti considerato regionale quando la distanza tra produttore e consumatore non supera i 650 km (ma ovviamente parliamo di un paese di tutt’altre dimensioni, rispetto all’Italia). La filiera corta è quindi una tendenza pre-pandemica e il marchio chilometro zero si era già ritagliato una nicchia di mercato in crescita. Si tratta di un mercato dalle grandi potenzialità, per quanto difficilissime da quantificare proprio per la confusione nell’etichettatura dei prodotti, solo da poco definiti a norma di legge. Si tratta di un contesto non chiaro, di cui molti hanno approfittato, esibendo prodotti agroalimentari con marchi riconducibili a una filiera corta a volte definita “controllata”, altre volte “certificata”, ma sempre nel vago.

EFFETTO PANDEMIA Il COVID-19 ha messo in letargo forzato tutti quei sistemi di distribuzione su scala mondiale che quasi tutti noi davamo per scontati. La chiusura dei traffici internazionali ha provocato due fenomeni paralleli: da un lato, la distribuzione è stata costretta a ricorrere a fornitori più vicini alle zone di vendita per ovviare

ai singhiozzi delle supply chain mentre, d’altro canto, i consumatori sono diventati ancora più attenti alla genuinità dei prodotti. Un altro fattore che gioca a favore della filiera corta è la sua agilità: una molteplicità di piccoli produttori locali costituiscono una fonte di approvvigionamento più flessibile e rapida rispetto a una catena a lunghissima trasmissione. Ovviamente si è costretti a limitare la scelta tra frutta e verdura di stagione, ma

con netto vantaggio dal punto di vista dei metodi di coltivazione e dell’integrità dei prodotti. Un altro aspetto positivo è relativo alla conservazione della merce, che impiega meno tempo per passare dalla raccolta alla vendita. In prospettiva futura, però, questo approccio pone delle problematiche. È infatti evidente che una supply chain tarata sul chilometro zero o su una filiera regionale in zone circoscritte può funzionare senza grandi problemi

Un impianto di conservazione state-of-the art Forse non tutti sanno che, in Trentino, precisamente nella Val di Non, esiste un impianto, primo e unico al mondo, per la frigo-conservazione di frutta fresca in ambiente ipogeo (quindi sottoterra). Stiamo parlando delle Celle Ipogee di Melinda, che costituiscono una vera e propria cantina naturale realizzata nella Miniera di Rio Maggiore, nel cuore delle Dolomiti, a 300 metri di profondità, sotto le radici dei meli e che oggi consente di stivare ben 30mila tonnellate di mele in maniera ecosostenibile. L’impianto è stato realizzato per soddisfare la necessità di numerose cooperative di Melinda di aumentare gli spazi a loro disposizione per la conservazione delle mele per far fronte alle esigenze di stoccaggio di una crescente produzione. La conformazione del sottosuolo permette di sfruttare appieno il potere isolante della roccia, generando importanti benefici

e risparmi in termini di energia elettrica. Il progetto ha quindi numerosi e significativi vantaggi, tra cui appunto la riduzione del consumo di energia (che significa riduzione dell’immissione di CO2 nell’atmosfera), il risparmio idrico conseguente alla possibilità di usare la geotermia per il raffreddamento dei compressori, l’eliminazione dei pannelli coibentanti, il cui smaltimento genera inquinamento. Inoltre, da non dimenticare, l’azzeramento dell’inquinamento acustico e l’impulso all’economia locale con creazione di posti di lavoro e sinergie con le industrie del territorio. In aggiunta, questo impianto rappresenta un perfetto esempio di economia circolare poiché prevede il riutilizzo delle cavità sotterranee create dall’attività estrattiva ancora in corso ed evita la costruzione di nuovi magazzini in superficie, eliminando così l’impatto paesaggistico e acustico.

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[FOOD]

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(anche in grandi conurbazioni), ma è concepibile adottare questo modello su vasta scala, in un mondo globalizzato? Soprattutto, se anche il più insignificante cetriolino che farcisce gli hamburger di un fast-food dovesse diventare locale, come si potrebbe soddisfare una tale domanda a ciclo continuo? La risposta può essere una sola, ossia con il ricorso alla tecnologia e alla chimica, anche nella filiera corta.

NUOVI MODELLI Questa parcellizzazione dell’agroalimentare può presentare aspetti che sembrano contrastare con un mondo globalizzato in cui milioni di consumatori si riforniscono prevalentemente nella grande distribuzione: tuttavia esistono svariati modelli di produzione e commercializzazione anche nelle grandi realtà urbane. Va menzionata, a questo proposito, l’esperienza dei GAS (Gruppi di Acquisto

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Solidale), organizzati spontaneamente, che applicano ai propri acquisti principi di equità, solidarietà e sostenibilità, attraverso la disintermediazione della filiera: invece di rivolgersi alla GDO o ad altre forme di intermediazione, i GAS

acquistano direttamente da produttori precedentemente selezionati. Si tratta di fatto di un recupero del rapporto consumatore-produttore, che porta a un incremento della fiducia reciproca e del controllo sulla qualità dei prodotti. Inoltre, vi sono le cosiddette fattorie urbane, che sono solo in parte assimilabili ai tradizionali orti di periferia, ma coltivazioni a volte all’aperto, che sfruttano le superfici dei tetti dei grattacieli, e altre volte al chiuso, con sistemi idroponici basati su illuminazione artificiale ed elementi nutrienti trasmessi alla pianta dall’irrigazione e non dal terreno, ridotto al minimo indispensabile. Ancora diverse sono le container farms, che sono veri e propri container che ospitano mini-orti e che possono essere dislocati ovunque in città, in prossimità di ristoranti che utilizzino direttamente quanto vi si coltiva.


e-commerce La nuova frontiera del mercato del food L’e-commerce per il food ha messo in evidenza una serie di criticità caratteristiche del solo settore alimentare, che non sono assimilabili ad altri modelli di vendita a distanza via internet: mantenimento della catena del freddo (e a multitemperatura) e tempi brevissimi, non superiori a poche ore, tra ordine e consegna primi fra tutti. Un problema da gestire, poi, è la possibilità offerta al cliente di acquistare prodotti non confezionati e quindi a peso variabile, come gli ortofrutticoli, i salumi, i prodotti lattiero caseari e i prodotti pronti da banco, oltre alla facoltà da parte del consumatore di decidere autonomamente la fascia oraria di consegna, con conseguente creazione di picchi di lavoro e di accavallamenti. Infine, la gestione della condivisione delle aree di prelievo tra i consumatori e gli operatori logistici: i punti vendita non sono progettati per il prelievo di tipo professionale ma sono pensati per migliorare la vendita al consumatore. Queste criticità operative si traducono in costi e, per ogni spesa, il prelievo e la preparazione della merce (incluse le attività amministrative) si traducono in un costo operativo che oscilla tra gli otto e i dieci euro per spesa. Per garantire il servizio e ridurre i costi operativi, la GDO deve quindi rivedere l’organizzazione del commercio elettronico. La tecnologia a supporto delle operazioni di picking, un’offerta di prodotti rivista, l’adozione di sistemi di automazione in ambienti differenti dalla superficie di vendita possono rappresentare soluzioni adeguate a garantire efficacia e controllo dei costi. Per la GDO, comunque, lo sviluppo di queste modalità commerciali costituisce una importante opportunità che, se rende impossibile l’acquisto d’impulso classico (importante elemento nel business), grazie all’agevolazione del cliente e al risparmio di tempo che gli si consente, può indurre il cliente ad acquisti più sostanziosi.

L’Hotel Milano Scala, nel cuore del capoluogo lombardo, ha allestito sulle sue terrazze all’ottavo piano, un orto urbano dove si coltivano erbe, ortaggi e fiori edibili: tutti ingredienti che vengono poi utilizzati direttamente dalla cucina dell’albergo. Il punto debole di tutte queste strategie è nella loro scalabilità: ridurre distanze e diversificare le produzioni, puntando sulla stagionalità e il consumo quasi diretto ha notevoli vantaggi in termini di flessibilità nel caso di lockdown mondiali o regionali e soprattutto di qualità dei prodotti e di minore inquinamento derivato dal loro trasporto. Non può però competere con i margini di un’economia di scala che sfrutta intensivamente vastissime piantagioni situate in zone del mondo dove il costo della manodopera è irrisorio, per poi distribuirne i prodotti in tutto il mondo. È comunque vero che la localizzazione della filiera rappresenta un passo decisivo verso la trasparenza, sia per quel che riguarda la produzione sia per le condizioni dei lavoratori. Quando, grazie al vaccino, il virus sarà definitivamente debellato, sarà determinante la memoria dei mercati, ossia quanto saremo disposti ad accettare un leggero rincaro e, forse, una minore varietà sulla tavola, in cambio di maggiori garanzie e qualità. Hidrosystem srl Strada degli Angariari 25 (2° piano int. 32/B) - 47891 Falciano - Repubblica di San Marino www.hidrosystem.eu - info@hidrosystem.eu - Tel. 0549 98 00 93


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IL FUTURO DI UNA FUNZIONE [SUPPLY CHAIN]

di PAOLO VOLTA

A

l principio del “niente si crea, niente si distrugge” enunciato da Antoine-Laurent de Lavoisier (il “tutto si trasforma” lo aggiunse tempo dopo Einstein), possiamo riconoscere una validità e una esattezza tali da riuscire a superare, oltre alle epoche, anche l’ambito per cui era stato formulato. Parlava di materia Lavoisier. Ma basta ampliare gli orizzonti per rendersi conto di quanti e quali aspetti, questa formula semplice sia in grado di spiegare. Ad esempio, l’essenza stessa dell’impresa ove il processo di trasformazione, cioè attività rivolta ad accrescere l’utilità dei beni trasformandone la natura fisico-chimica, ne rappresenta il cardine. Un’impresa dura nel tempo se riesce a creare e conservare un vantaggio competitivo sui suoi concorrenti che le permetta di conseguire degli utili. Ogni impresa, per creare valore, esegue una serie di attività che devono essere integrate e coordinate tra loro.

LA DIFFERENZA LA FA LA FORNITURA La competizione tra imprese si è evoluta portando le differenti catene di fornitura (supply chain) a competere tra loro, in quanto la vera sfida non è solo servire il cliente in ogni parte del mondo ma soprattutto selezionare i migliori fornitori. La possibilità di usufruire dei migliori input su scala internazionale è indispensabile per guadagnare e mantenere nel tempo un vantaggio competitivo. È altresì logico che una supply chain estesa necessiti di una riorganizzazione della filiera degli acquisti, motivata principalmente dall’incremento della complessità nella gestione dei flussi di materiali e di informazioni, dalla distanza tra i vari nodi e attori della supply chain

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ABBIAMO COMINCIATO A PARLARE DI PROCESSO DI ACQUISTO SUL NUMERO DI LUGLIO CON UNA INTERVISTA A PAOLO FINCATO. PROSEGUIAMO SU QUESTO NUMERO PER VEDERE L’EVOLUZIONE DI QUESTA STRATEGICA AREA AZIENDALE

e non ultimo dalla ricerca di nuovi fornitori affidabili. Più il mercato è globale, maggiore è il valore aggiunto che la funzione acquisti garantisce al conto economico dell’azienda. La funzione acquisti, o approvvigionamenti, si occupa dell’acquisto sul mercato delle materie prime e dei prodotti destinati dall’azienda alla lavorazione e alla vendita; provvede anche all’acquisto di impianti, fabbricati e attrezzature, macchine per ufficio, materiale di cancelleria e quant’altro l’azienda ritenga necessario allo svolgimento della sua attività. Tradizionalmente la direzione acquisti ha quasi sempre operato un ruolo di intermediazione e negoziazione con i fornitori, dedicandosi in modo totale alla contrattualizzazione, supervisione e misurazione delle forniture. Il prezzo di acquisto non è l’unico fattore che la Funzione Acquisti deve tenere sotto controllo. Essa deve gestire le relazioni commerciali e contrattuali con i fornitori, deve valutare la qualità degli input, gestire i tempi di approvvigionamento in modo da garantire che il livello di scorte sia non inferiore, né superiore a un livello minimo. Scorte eccessive comportano costi magazzino e riducono la liquidità primaria dell’azienda, scorte insufficienti possono far bloccare la produzione in concomitanza di un picco di domanda. La politica del just-in-time, attraverso la sincronizzazione delle fasi produttive che consente di minimizzare i tempi di

giacenza e la quantità delle scorte, e l’uso intensivo di complessi sistemi informatici per il monitoraggio dell’intera catena di fornitura consentono oggi alle aziende di lavorare con un quantitativo di scorte virtualmente nullo e a costi di coordinamento contenuti. La funzione Acquisti, dunque, in molte aziende si è da qualche tempo trasformata in una funzione più articolata sino a rivestire una posizione strategica nell’organigramma aziendale.


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LA “FUNZIONE” MODERNA All’inizio degli anni Ottanta, quando le aziende compresero l’importanza di stabilire diverse relazioni strategiche per diversi tipi di fornitori, la funzione acquisti si è trasformata da Transactional Purchasing a Supply Chian Management. Negli anni novanta, lo sviluppo dell’outsourcing ha ulteriormente spostato il focus verso l’ottimizzazione dell’intero processo d’acquisto. Molte aziende hanno introdotto il concetto di Total Cost of Ownership, intensificando la collaborazione tra gli acquisti e le altre aree aziendali. La funzione acquisti assume, quindi, un ruolo strategico, incidendo non solo sulla riduzione del prezzo ma soprattutto sull’ottimizzazione del Total Lifecycle Cost. Il passo successivo verso il moderno ruolo della funzione Acquisti si è materializzato riconoscendo

di CPO e senior buyer di molte aziende italiane e internazionali, si è riscontrato un ampio consenso nel confermare che il procurement assume un ruolo sempre più strategico per le aziende. Per questa ragione ma anche per effetto delle diverse attività  che andrà  a svolgere tra cui il supplier risk management, il demand forecast, logistica e material management, make-or-buy decision, digital procurement, analisi TCO, cost engineering, e così  via, sarà  necessario sviluppare nuove competenze e know-how tipiche di altre funzioni. Il posizionamento del procurement è calato in un contesto economicamente molto competitivo ove le dinamiche di mercato, l’incrocio tra domanda e offerta, il contesto normativo, l’impatto ambientale e tanti altri fattori esogeni richiedono che

nella collaborazione con i fornitori una fonte di valore attraverso l’innovazione. Aggiudicarsi il prezzo migliore, non rappresenta l’unico vantaggio competitivo. All’inizio del nuovo millennio, il focus si è  spostato sul risk assessment dei fornitori sia dal punto di vista finanziario che sul tema della sostenibilità  e della responsabilità sociale. Secondo uno studio di BTO Research, svolto nel 2018 con un significativo campione

la funzione assuma una posizione flessibile e capace di muoversi in diversi ambiti. Tutto ciò viene amplificato dalle nuove sfide e opportunità portate dall’evoluzione digitale e dall’e-procurement, che dovrebbe giocare un ruolo chiave nel posizionamento strategico dell’azienda, contribuendo direttamente al consolidamento del potere negoziale, al contenimento dei costi, e alla creazione di valore aggiunto per l’impresa ed il cliente finale.

COS’È IL VALORE? Molteplici sono le prospettive con le quali declinare il “valore”. La prospettiva economico-finanziaria, è la più importante, se non fondamentale per l’azienda ed è facilmente misurabile. A seguire l’allineamento alla strategia e agli interessi degli stakeholders: individuando come l’attività  della funzione possa andare a supportare e sostenere la corporate strategy. Quindi instaurare una comunicazione costante con le diverse linee di business: per l’acquisto dei beni e comprenderne le necessità, esercitando una funzione di consulenza per il cliente interno. Non ultimo concentrarsi su scouting e rapporto con i fornitori trasformando il rapporto da supplier occasionale a vero e proprio partner. Quest’ultimi possono rappresentare un’importante fonte di innovazione e vantaggio competitivo; è importante instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione reciproca, attraverso un cambio di visione del fornitore. Infine, il rapporto con il cliente, rendere l’azienda appetibile ed incrementare la soddisfazione dello stesso in termini di qualità del prodotto e di puntualità nella consegna. L’attività degli acquisti è in grado di influenzare positivamente innovazione, sostenibilità, time to market, reputazione, qualità delle forniture e molto altro. Interfacciandosi con l’esterno e l’interno dell’azienda, il procurement tende ad avere una visione globale e una buona conoscenza delle dinamiche di mercato: caratteristiche che possono essere utili a tutte le aree aziendali. Il futuro della funzione acquisti è un cantiere in continua costruzione. Nell’ultimo decennio sono emerse molteplici opportunità per la funzione che, se colte opportunamente, ne stigmatizzano il livello strategico per l’azienda. Pertanto, il futuro del procurement potrebbe materializzarsi nell’assorbimento di altre aree aziendali. Rammentando che “niente si crea, niente si distrugge”, semmai tutto si trasforma compresi i problemi, e chi deve risolverli. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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ASSICURARE LA SUPPLY CHAIN

GLI OPERATORI LOGISTICI MODIFICANO IL LORO BUSINESS E, DI CONSEGUENZA, VA MODIFICATA ANCHE LA COPERTURA DEI RISCHI DELL’ATTIVITÀ

di GIORGIO VIZIOLI

[ASSICURAZIONI]

O

ggi, i logistic providers sono esposti ai rischi specifici delle diverse attività che eseguono e sono quindi costretti ad acquistare polizze diverse, una per ogni specifica attività. Le difformità delle prassi nei diversi rami assicurativi e le interferenze che si ingenerano tra le diverse polizze sono però inevitabili, esponendo l’assicurato a rischi dei quali è spesso inconsapevole. C’è un solo modo per risolvere tutto: una polizza unica, che faccia

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da raccordo tra le diverse problematiche. “Grazie a un team di legali specializzati nel settore e alla nostra esperienza nel campo del risk analys e risk assessment, abbiamo predisposto una polizza esclusiva e innovativa”, spiega Mario Giorgianni, consigliere di amministrazione di Assiteca Consulting, uno dei principali broker assicurativi che operano sul mercato italiano, con una Divisione specializzata nel settore Logistica & Trasporti. “L’idea – prosegue – è quella di un prodotto in grado di risolvere i problemi assicurativi dei logistic providers, garantendo un controllo completo del rischio; in passato infatti, il concetto stesso di supply chain integrata era frammentato: i trasportatori si dedicavano unicamente a questa attività, depositi e magazzini offrivano solo

prestazioni di stoccaggio, gli spedizionieri si occupavano solo di noli e della predisposizione dei documenti”. “In tempi successivi – aggiunge Giorgianni – il quadro è cambiato radicalmente e tutti gli operatori si sono organizzati per ampliare i rispettivi servizi: le imprese di trasporto offrono anche servizi di magazzinaggio, i magazzini anche servizi di pick up e delivery, gli spedizionieri operano anche come vettori contrattuali nelle tratte terrestri e come NVOCC (Non Vessel Operating Common Carrier, ossia vettori marittimi che non possiedono navi proprie); cresce inoltre la domanda di outsourcing per tutti i servizi di supply chain management. Le società di logistica offrono servizi a valore aggiunto, come imballaggio, etichettatura,


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controlli inventariali, preparazione di spedizioni; il logistic provider diviene fornitore unico e centrale per tutti i servizi, assumendo obbligazioni contrattuali sempre più complesse e articolate”.

LE POLIZZE DI OGGI Con Assiteca abbiamo cercato di capire meglio quali siano le caratteristiche delle polizze sul mercato e in particolare di FlexLogistics, proposta dal broker genovese. Essa è caratterizzata, fondamentalmente, da un testo normativo flessibile, che permette di superare le barriere tecniche e operative che costringevano a suddividere i rischi in più di una polizza. Tre i punti di riferimento ai quali ci siamo attenuti nella realizzazione di questo prodotto: l’attribuzione corretta della responsabilità, la gestione dei danni alle merci di clienti e,

Assiteca ASSITECA è il più grande Gruppo italiano nella gestione dei rischi d’impresa e nel brokeraggio assicurativo. Nata nel 1982 e quotata a Piazza Affari dal 2015, conta oggi oltre 700 persone. ASSITECA adotta un approccio innovativo alla gestione dei rischi aziendali: l’attività tradizionale di brokeraggio è arricchita da specifici servizi di consulenza che completano l’offerta di soluzioni assicurative con una metodologia di lavoro che coniuga analisi, consulenza e intermediazione.

non ultima, l’allocazione di costi e spese. “Per quanto riguarda il primo aspetto – illustra Giorgianni – abbiamo concepito una visione centralizzata della responsabilità di trasporto e di spedizione, con una tutela completa su tutte le metodologie utilizzate (gomma, ferro, acqua e aria), che risulta efficace sia per le aziende dotate di mezzi propri sia per quelle che operano come vettori contrattuali o spedizionieri, oltre naturalmente alle responsabilità professionali per danni da errori o omissioni e quelle tipiche di un contratto di logistica e deposito, tra cui manipolazione, movimentazione e imballaggio, oltre ai rischi di carico e Mario Giorgianni scarico delle merci. Ma non solo (e veniamo al secondo punto): la polizza copre anche i danni alle merci per conto dei propri clienti sia nelle fasi di trasporto, eseguito con qualsiasi mezzo, sia durante il deposito in magazzino. Le garanzie sono prestate secondo lo schema all risks e sono estese ai danni sofferti eventualmente da merci in refrigerazione. Le responsabilità tipiche del depositario, del transitario e dell’operatore di logistica, sono riferite ai danni che si verificano nei magazzini nei quali si gestisce l’attività, come i rischi di carico e scarico movimentazione a magazzino della merce,

i danni da consolidamento e deconsolidamento, le operazioni di imballaggio e di etichettatura, le responsabilità conseguenti a furto della merce”. Andiamo a questo punto ancora più a fondo con il manager ligure per capire meglio le coperture, i costi e le spese. “FlexLogistic – conclude Mario Giorgianni – garantisce il recupero di tutti i costi e le spese sostenuti in conseguenza di un sinistro coperto dalla polizza, tra cui parcelle e onorari di avvocati e periti, spese di distruzione e smaltimento, oltre che di sgombero della sede stradale, e anche le contribuzioni in avaria generale e i costi di rispedizione. Vorrei porre un particolare accento su un rischio emergente che deve necessariamente essere affrontato dalle aziende della logistica: quello legato alla Cyber Security; le aziende del settore, soprattutto negli ultimi anni, hanno sviluppato processi di digitalizzazione del business con forti investimenti in software, hardware, automazione dei magazzini e digital transformation in genere. Questo ha modificato fortemente il loro profilo di rischio rendendole vulnerabili ad eventuali attacchi informatici. Anche nella gestione di questi rischi Assiteca si pone come partner affiancando le aziende nella definizione di un piano di sicurezza informatica che parte dalle attività di analisi, progettazione e controllo delle infrastrutture tecnologiche fino ad arrivare al trasferimento del rischio residuo al mercato assicurativo”. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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LA TRASFORMAZIONE DIGITALE PER LA SOSTENIBILITÀ DELLE FOOD SUPPLY CHAIN

LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE PASSA ANCHE DALLA GESTIONE DELLO SPRECO ALIMENTARE. LA TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLE AZIENDE CHE OPERANO NEL SETTORE È LA RISPOSTA AI PROBLEMI LEGATI A FOOD LOSS E FOOD WASTE

[SUPPLY CHAIN]

di ANTONIO CATAPANO e MATTIA NANETTI co-founder Wenda e soci di SOS-LOGistica

N

el mondo contemporaneo, in cui istituzioni, aziende e consumatori sono sempre più attenti a qualità, trasparenza e sostenibilità, i temi di food loss e food waste sono diventati una questione di grande interesse pubblico. E infatti l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile riflette la maggiore consapevolezza globale del problema. L’obiettivo 12.3 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile chiede di dimezzare entro il 2030 lo spreco alimentare globale pro capite a livello di vendita al dettaglio e di consumo, e di ridurre le perdite di cibo lungo la supply chain: secondo i dati della FAO, circa il 30% dello spreco alimentare globale avviene nella supply chain. Una parte significativa si verifica a causa di stoccaggio e trasporto errati, dove gli alimenti deperibili (frutta, verdura, latticini, carni...) devono essere mantenuti a temperature costanti per aumentare la shelf life, garantire la freschezza e ridurre drasticamente lo spreco alimentare. Una piattaforma efficiente di visibilità della catena di approvvigionamento può garantire che i prodotti siano trasportati e conservati in modo ottimale.

I PUNTI CIECHI DELL’INDUSTRIA DEL FOOD Le aziende alimentari e logistiche lottano per gestire le carte, i software per la catena del freddo, gli strumenti di conformità e per soddisfare i parametri di sostenibilità. Strumenti di misurazione frammentati e

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Chi è Wenda

non interoperabili, processi in silos, mancanza di collaborazione tra gli attori della catena creano punti ciechi che possono pesare sull’efficienza operativa e sui processi di controllo della qualità, portando a perdite finanziarie, di prodotto, di marchio e a quantità di emissioni inquinanti decisamente evitabili.

VERSO LA SOSTENIBILITÀ Il momento per agire è adesso, perché mai come ora si stanno assemblando una serie di incastri legislativi utili a facilitare un’evoluzione sostenibile dell’intera filiera: il Piano Nazionale di Recupero e Resilienza (PNRR), il Green Deal

Semplificando la visibilità e la collaborazione nella supply chain, con anche un focus sull’integrità del prodotto, Wenda aiuta le aziende della distribuzione alimentare e della logistica a ridurre food loss in tutta la catena, riducendo drasticamente il numero di spedizioni andate male e le successive campagne di richiamo o di resupply, evitando così ulteriori emissioni di gas serra dovute al trasporto. Inoltre, la digitalizzazione dei documenti di viaggio implica un enorme risparmio di carta. Infine, la possibilità di pianificare facilmente percorsi logistici ottimali attraverso la piattaforma aiuta a snellire la supply chain del cliente e quindi a ridurre ulteriormente le emissioni, garantendo complessivamente una buona cornice di sostenibilità.

europeo e i finanziamenti nazionali e regionali possono contribuire notevolmente a facilitare la trasformazione digitale, garantendo sostenibilità economica alle aziende interessate a migliorare le proprie operazioni, una risposta ai consumatori che hanno a cuore i temi di food loss e food waste, sostenibilità ambientale al mercato tutto e al sistema-Paese.


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LA “RIVOLUZIONE” DI LC3 di MICHELE AMBROGI Presidente LC3 Trasporti, socio di SOS-LOGistica

IL TRASPORTO SOSTENIBILE A TEMPERATURA CONTROLLATA PER IL SEGMENTO ALIMENTARE È UNA NECESSITÀ NON PIÙ TRASCURABILE.

L

LA SCELTA SOSTENIBILE DI LC3 Ed è proprio la presenza importante di tali insegne a ridosso dei centri abitati con

maggiore densità di popolazione che fa emergere il bisogno di trasportare i prodotti alimentari con mezzi a bassissimo impatto ambientale, per la salute di tutti. In questo contesto, LC3 Traporti ha da tempo fatto convergere questa impellente necessità, esplicita o meno, sia dal punto di vista degli operatori, sia dal punto di vista di chi vive nelle immediate vicinanze dei centri di distribuzione e dei punti vendita più importanti. Tra i fiori all’occhiello dell’azienda di logistica umbra, c’è infatti il mezzo di traporto a temperatura controllata – ribattezzato Combo 0 - che combina un trattore alimentato con Bio-CNG (biometano gassoso) o Bio-LNG (biometano liquefatto) con un semirimorchio refrigerato ad

ALLA SOSTENIBILITÀ, STA INVESTENDO NELLE NUOVE TECNOLOGIE E NEI CARBURANTI ALTERNATIVI PER ACCELERARE LA TRANSIZIONE ECOLOGICA DELL’AUTOTRASPORTO MERCI SU GOMMA

azoto liquido – RevolutioN2 – in grado di abbattere sensibilmente non solo le emissioni inquinanti, ma anche il disturbo acustico che può andare a turbare la tranquillità delle persone durante le ore notturne o alle prime ore del giorno. Un mezzo che attualmente rappresenta il veicolo di trasporto merci più ecologico disponibile sul mercato.

[AZIENDE]

a grande distribuzione organizzata e la capillare diffusione sul territorio nazionale, pone al centro una necessità importante per le attività di logistica delle merci, soprattutto sul piano alimentare. Oggi, i poli di distribuzione e i punti vendita della GDO giocano un ruolo determinante per l’approvvigionamento alimentare delle persone che sempre più spesso scelgono di recarsi presso le insegne più popolari, attratte anche dalle occasioni d’acquisto vantaggiose e l’ampia offerta di prodotti presenti in un unico luogo.

LC3, AZIENDA DI TRASPORTO UMBRA FORTEMENTE ORIENTATA

ANCHE I GRANDI BRAND SONO SOSTENIBILI L’impegno profuso da LC3 Traporti nello sviluppo e nell’integrazione di sistemi e mezzi di trasporto sostenibili, ridefinendo in tal senso tutti gli obiettivi aziendali, consente oggi al gruppo di servire i principali brand della GDO come LIDL, Eurospin, Maxi D, Unicoop, Conad, IPER la grande e PAM. Tutte realtà che hanno conosciuto una crescita importante negli ultimi anni e hanno appunto la necessità di operare in maniera sempre più sostenibile sul piano ambientale, economico e, non ultimo, sociale partendo appunto dal ruolo centrale della movimentazione delle merci, alimentari in primis. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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È NELL’INTERMODALE CHE VA CERCATA LA SOSTENIBILITÀ

TRE GIORNI A SORRENTO HANNO VISTO SFILARE, SOTTO LA BANDIERA DI ALIS, I NOMI PIÙ ILLUSTRI DELL’ESECUTIVO, DELLA POLITICA E DELLE ISTITUZIONI. TUTTI (O QUASI) IN PRESENZA, COMPRESO IL FOLTO PUBBLICO DEL CLUSTER ASSOCIATIVO TRA I PIÙ RAPPRESENTATIVI DEL NOSTRO COMPARTO

EVENTI [ALIS]

di LUCA BARASSI

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e ci siamo sempre lamentati della latitanza di politica e istituzioni agli eventi del nostro settore, con l’arrivo di ALIS nel panorama associativo della filiera dobbiamo decisamente ricrederci. Da quando, infatti, il progetto voluto da Guido Grimaldi ha preso piede e ha cominciato “a fare sul serio”, è stato un crescendo di contenuti, proposte, presenze e coinvolgimenti ad altissimo livello. L’apice lo si è raggiunto, forse, nella ormai tradizionale cornice sorrentina dove ALIS ha organizzato, per il terzo anno consecutivo, una kermesse di tre giorni (1-3 luglio), dal titolo importante e altisonante: Trasporti, logistica, sostenibilità: green e blue economy per la ripartenza. Un tema che ha richiamato non solo

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l’attenzione di moltissimi dei soci dell’associazione – ad oggi oltre 1600 – ma anche l’interesse a intervenire da parte delle più alte cariche politiche e dell’industria automotive e logistica italiana ed europea. ENRICO GIOVANNINI, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, ROBERTO CINGOLANI, Ministro della Transizione Ecologica in video-collegamento, MARA CARFAGNA, Ministro per il Sud e la coesione territoriale (in videocollegamento), ELENA BONETTI, Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, TERESA BELLANOVA, Viceministro Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, VINCENZO DE LUCA, Presidente della Regione Campania, MATTEO SALVINI, Segretario Lega, CARLO COTTARELLI, Economista, LUCA SRA’, Delegato ANFIA Trasporto Merci e COO IVECO sono solo alcuni dei tanti nomi che si sono alternati sul palco

del Hilton Sorrento Palace, moderati da Bruno Vespa, Nicola Porro e Massimo Giletti.

INFRASTRUTTURE E AZIONI STRUTTURALI PER IL SETTORE Ciò che esce dalla tre giorni sorrentina è sicuramente che molte delle richieste di ALIS sono state accolte dal Governo e presenti nel PNRR che assegna al settore oltre 30 miliardi di euro dei quasi 200 ottenuti dal nostro Paese. Guido Grimaldi ha aperto tutte e tre le giornate dando il via ai dibattiti, alle tavole rotonde e agli interventi e studi di approfondimento. “Nonostante la grande soddisfazione – ha affermato Grimaldi – di aver contribuito a realizzare un piano importante e forte per il rilancio del settore, siamo convinti che si debba fare molto di più, perché l’intermodalità merita di più. Riteniamo che siano necessari ulteriori interventi a sostegno del trasferimento modale


L’intervento del Ministro Giovannini

Possiamo diventare la porta dell’Europa verso l’Africa “L’ultimo piano logistica è del 2001, due/ tre vite fa... Per questo nell’allegato infrastrutture che presenteremo in Parlamento abbiamo preso l’impegno di scrivere un piano, che non può essere basato su previsioni in un momento in cui non è chiaro quali saranno i flussi, ma è basato su scenari diversi. La parola resilienza è legata al concetto di shock. La capacità di reagire a uno shock, magari rimbalzando in avanti, se dico shock avete in mente shock negativi, ma ci sono anche quelli positivi. Uno su tutti: un’accelerazione dell’economia e della società in Africa cambierebbe il nostro ruolo, da porta d’arrivo dall’Asia a porta di partenza dall’Europa verso l’Africa. Il sistema pubblico ha anche il compito di avere la capacità di ascoltare questi cambiamenti. Per quanto riguarda le opere strada-mare e strada-ferro. In particolare, ALIS ha proposto di rendere strutturali le misure incentivanti Marebonus e Ferrobonus, che rappresentano una vera e propria best practice italiana a livello europeo, prevedendone l’aumento delle risorse attraverso uno stanziamento di 100 milioni all’anno per ciascuna misura. Un intervento di tale portata permetterebbe così di continuare il virtuoso percorso di conversione modale dal tutto strada a mare e ferro, consentendo così di spostare i camion dalle autostrade permettendo grandi risparmi di emissioni inquinanti, minore usura per le nostre strade ma soprattutto meno incidenti e più sicurezza. Infatti, attraverso la scelta dell’intermodalità, il nostro cluster ha consentito un vantaggio economico in termini di risparmio di costi pari a circa 2,5 milioni di euro/km, dato censito dallo studio ALIS insieme a SRM, che vale 2 miliardi di euro di abbattimento del costo di esternalità in un anno. Inoltre, considerando che in tutta Europa il parco circolante italiano è secondo per anzianità solo alla Grecia e ha un’età media di 14 anni, ALIS ha proposto l’introduzione di incentivi di cui una parte a fondo perduto, fino ad un massimo del 30%, per il rinnovo delle flotte”.

infrastrutturali, i 58 commissariamenti sono una risposta di breve termine molto importante. Ci sono opere bloccate da troppo tempo, lo strumento commissariale è necessario, ma non basta. Abbiamo quindi reingegnerizzato i processi: i pareri dei ministeri dell’Ambiente, Cultura e quindi sovrintendenze, Infrastrutture vengono dati in parallelo; per farlo ci vuole fattibilità tecnico economica che abbia contenuti che stiamo definendo. Le persone d’impresa sanno che senza una programmazione di questo tipo non si fa programmazione integrata. Rendere strutturale marebounus e ferrobonus è doveroso. Le imprese hanno bisogno di certezze”. Le infrastrutture restano, comunque, il fulcro del PNRR e secondo il Ministro Giovannini, l’Italia ha oggi una opportunità unica, ovvero quello di rendere interconnesso un territorio difficile ma indispensabile per

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collegare il sud e il nord Europa, l’Oriente e il nostro Continente. L’assegnazione di 4 miliardi al comparto dei porti è una novità assoluta. Risorse che – secondo il titolare del dicastero dei trasporti – devono essere sfruttate per realizzare la retroportualità e trasfomare l’Italia in un Paese logistico e non di transizione.

SIAMO FUORI DAL TUNNEL È questa la convinzione di Carlo Cottarelli che però sprona gli italiani: “Affinché le riforme che stanno partendo mettano radici, il nostro futuro dipende da quello che faremo noi. Non contiamo solo sui finanziamenti europei, spetta a noi fare le riforme per rilanciare il Paese anche al di là del 2022”. Il calo di fatturato delle aziende del settore a causa della pandemia è stato importante, solo quello delle aziende facenti

PARTERRE DE ROI 1 LUGLIO 2021 DRESS CODE SESSIONI DI LAVORO: formale DRESS CODE CENA: elegante ore 10.00

REGISTRAZIONE OSPITI

ore 10.30

APERTURA DEI LAVORI saluti istituzionali

Massimo Coppola, Sindaco Sorrento

proiezione video ALIS ore 10.45

relazione del Presidente

Guido Grimaldi, Presidente ALIS

relazione tecnica

Carlo Cottarelli, Economista intervista “a tu per tu” di Nunzia De Girolamo a Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili

ore 11.30 COMPETITIVITÀ ED EFFICIENZA PER

LA RIPARTENZA DEL SISTEMA PRODUTTIVO

modera

Gennaro Sangiuliano

si confrontano Teresa Bellanova, Viceministro Infrastrutture e Mobilità Sostenibili

Bernardo Mattarella, AD Mediocredito Centrale Ettore Rosato, Vicepresidente Camera dei Deputati Pierpaolo Sileri, Sottosegretario di Stato alla Salute Enzo Vecciarelli, Capo di Stato Maggiore della Difesa ore 12.30 SOSTENIBILITÀ E DIGITALIZZAZIONE

AL CENTRO DEL PNRR

modera

Bruno Vespa

intervista “a tu per tu” con

Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania

si confrontano Vincenzo Amendola, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del

Consiglio dei Ministri (Affari Europei)

Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica in video-collegamento

Luigi Corradi, Amministratore Delegato e DG Trenitalia Maurizio Delfanti, Amministratore Delegato RSE SpA Emanuele Grimaldi, Amministratore Delegato Gruppo Grimaldi e

Presidente designato ICS – International Chamber of Shipping

Alessandro Morelli, Viceministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili

Ugo Salerno, Amministratore Delegato RINA ore 13.30

LIGHT LUNCH

ore 15.00 GREEN E BLUE ECONOMY:

ROTTA VERSO IL 2050

modera

Federico Monga

si confrontano Andrea Annunziata, Presidente AdSP Mar Tirreno Centrale Fulvio Bonavitacola, Vicepresidente Regione Campania Pasquale Casillo, Presidente Casillo group Matteo gasparato, Presidente UIR-Unione Interporti Riuniti Giovanni mantovani, Direttore generale Veronafiere Francesco Tufarelli, DG Presidenza Consiglio dei Ministri -

Coordinatore ufficio Politiche UE

ore 16.00 EMPOWERMENT FEMMINILE

NEL NUOVO MONDO DEL LAVORO

modera

BRUNO VESPA

si confrontano Mara Carfagna, Ministro per il Sud e la coesione territoriale in video-collegamento

Alessandra Moretti, Deputata Commissione ENVI Parlamento

Europeo

Raffaella Paita, Presidente Commissione Trasporti Camera Elena Sensi, Marketing & Communication Director Gi Group Italy Maria Tripodi, Deputata Commissione Difesa Camera Bianca Maria Vaglieco, Dirigente di ricerca Istituto di Scienze e Tecnologie per Energia e Mobilità Sostenibili CNR

intervista “a tu per tu” con

Elena Bonetti, Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia ore 17.15

Presentazione aziendale TIM

>>>


EVENTI [ALIS]

16

2 LUGLIO 2021 ore 10.00

REGISTRAZIONE OSPITI APERTURA DEI LAVORI saluti istituzionali ore 10.30

Marcello Di Caterina, Vicepresidente e DG ALIS

presentazione studio ALIS con Svimez e SRM

Luca Bianchi, Direttore Svimez e MASSIMO DEANDREIS, Direttore SRM

ore 11.00

ore 12.20

ore 12.30 TRASPORTI E LOGISTICA GREEN

COME PILASTRI DEL SISTEMA PAESE

modera

Nicola Porro

intervista “a tu per tu” con

Meridionale

si confrontano

ore 16.00 Presentazione aziendale Enel X

modera

intervista “a tu per tu” con

Marco Terranova, Vicepresidente Fercargo

Guido Grimaldi , Presidente ALIS ore 11.15 UN ANNO DI EMERGENZA: TRASPORTO

E LOGISTICA MOTORE DELLA RIPRESA

Nicola Porro Matteo Salvini, Segretario Lega

si confrontano Andrea Arza’, Amministratore Delegato Liquigas Andrea Costa, Sottosegretario alla Salute Enrique Enrich, Amministratore Delegato Italscania Giuseppe Ferrandino, Deputato Comm. TRAN Parlamento

Europeo

Paolo Ferraresi, Amministratore Niinivirta Transport-Gruppo

F.lli Di Martino

Francesco Benevolo, Direttore operativo RAM SpA Alberto Chiovelli, Presidente AdSP Mar di Sicilia Orientale Massimo Deiana, Presidente AdSP Mar di Sardegna Eugenio Grimaldi, Exexutive Manager Grimaldi Group Mario Mega, Presidente AdSP dello Stretto Ugo Patroni Griffi, Presidente AdSP Mar Adriatico

Antonio Tajani, Coordinatore nazionale Forza Italia e già Presidente del Parlamento UE e Commissario europeo Roberto Cavosi, Direttore commerciale Würth Italia Gabriele Giacoma, Amministratore Delegato Assiteca Rodolfo Giampieri, Presidente Assoporti Giorgio Mule’, Sottosegretario alla Difesa Augusto Raggi, Responsabile Enel X Italia Francesco Sciaudone, Managing partner Grimaldi Studio

relazione del Presidente

Legale

ore 13.30

LIGHT LUNCH

ore 15.00 Presentazione aziendale

Infogestweb Golia

ore 15.10 IL NETWORK DEI PORTI PER LO

SVILUPPO DEL MEDITERRANEO moderano Alfonso Ruffo e Antonio Errigo

si confrontano

ore 19.30 INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ

SOSTENIBILI PER CONNETTERE L’ITALIA

modera

Massimo Giletti

si confrontano Giancarlo Cangiano, Vicepresidente UIR-Unione Interporti

Riuniti

Piero De Luca, Deputato Commissione Politiche UE Marcello Di Caterina, Vicepresidente e DG ALIS Maurizio Lupi, Deputato Commissione Affari esteri Camera

dei Deputati

Alessandro Picardi, Executive Vice President Chief Public

Affairs Officer TIM

Vannia Gava, Sottosegretario alla Transizione ecologica Mario Mattioli, Presidente Confitarma Luca Sra’, Delegato ANFIA Trasporto Merci e COO IVECO

Andrea Agostinelli, Presidente AdSP dei Mari Tirreno

Enrico Maria Pujia, DG trasporto e infrastrutture ferroviarie

Meridionale e Ionio

MIMS

Andrea Annunziata, Presidente AdSP Mar Tirreno Centrale

Edoardo Rixi, Deputato Commissione Trasporti Camera

3 LUGLIO 2021

ore 11.15 LA TRANSIZIONE GREEN

ore 12.00 intervista

modera

ore 12.20 IMPRESE, TURISMO E SOSTENIBILITÀ

si confrontano

modera

DEL SISTEMA PORTUALE TRA EUROPA E SEMPLIFICAZIONE

DRESS CODE SESSIONI DI LAVORO: casual ore 10.00

REGISTRAZIONE OSPITI

APERTURA DEI LAVORI saluti istituzionali ore 10.30

Marcello Di Caterina, Vicepresidente e DG ALIS

videomessaggio

David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo ore 10.45 Presentazione rapporto

“ALIS e RSE insieme per la sostenibilità”

Marco Borgarello, Head Energy Efficiency Research Group RSE

relazione del Presidente

Guido Grimaldi, Presidente ALIS ore 11.00

Massimo Giletti

Angelo Scorza Domenico De Rosa, AD Smet Spa Coordinatore Comm. Intermodalità marittima ALIS

Fulvio Lino Di Blasio, Presidente AdSP

OLTRE LA CRISI

Massimo Giletti

si confrontano Costantino Baldissara, Commercial, Logistics & Operation

Director Grimaldi Group

Antonio Errigo, Vicedirettore ALIS Luciano Guerrieri, Presidente AdSP Mar Tirreno Settentrionale Pino Musolino, Presidente AdSP Mar Tirreno

Francesco Boccia, Deputato Comm. Affari Esteri e Comunitari Camera dei Deputati

Centro-Settentrionale

Gianandrea Ferrajoli, Presidente Federauto Trucks Maurizio Gasparri, Presidente Giunta elezioni e immunità

Sergio Prete, Presidente AdSP Mar Ionio Daniele Rossi, Presidente AdSP Mar Adriatico

Beatrice Lorenzin, DeputataComm. Bilancio Camera dei

Centro-Settentrionale

Deputati

Fabrizio Vettosi, Direttore generale Venice Shipping and Logistics e consigliere Confitarma

Silvia Petocchi, CEO CDI-Lab Alessio Sitran, Business Development and Institutional

ore 11.50

Presentazione aziendale Assiteca

e alle Finanze

ore 11.55

Presentazione aziendale Espritec

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021

“a tu per tu” di Nunzia De Girolamo

con Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Mar Adriatico Settentrionale

intervista “a tu per tu” con

Laura Castelli, Viceministro all’Economia

56

Presentazione aziendale Carbonsink

parte di ALIS è stato pari a circa 2,1 miliardi di euro, come è emerso dallo studio svolto in collaborazione con SVIMEZ e SRM. Nonostante questo, le stesse aziende hanno contribuito ad abbassare le emissioni di anidride carbonica per oltre 4,4 milioni di tonnellate. Dati, questi, veramente importanti che testimoniano come, anche durante la fase emergenziale, le compagnie armatoriali e ferroviarie associate ad ALIS non hanno mai interrotto le loro linee e, nonostante i loro costi siano aumentati, soprattutto per quelle armatoriali, per l’incremento del prezzo del greggio e per l’utilizzo del carburante più costoso, a partire dal 2020, per essere in linea con la regolamentazione IMO. Ciononostante, gli imprenditori del

parlamentari Senato

Relations Manager Continental

Eugenio Tranchino, Managing partner Watson Farley &

Williams

cluster hanno continuato ad investire in sostenibilità. È emerso, ancora che su un tragitto medio di 800 chilometri l’utilizzo dell’intermodalità ha generato un risparmio del costo del trasporto in Italia pari a 1,7 miliardi di euro grazie all’utilizzo dell’intermodalità marittima e ferroviaria. Marcello Di Caterina, vicepresidente di ALIS, in chiusura dell’evento, ha dichiarato che per ripartire il nostro settore ha bisogno di capire in maniera rapida come assegnare le risorse del PNRR perchè fino ad ora il comparto ha ricevuto poco o niente di ristoro. Da oggi ALIS, insieme ai tanti politici intervenuti qui a Sorrento, è pronta per costruire il rilancio della logistica e della mobilità in chiave sostenibile.


IL TRASPORTO CAMBIA, IL VAN PURE

inserto del n. 228 agosto/settembre 2021

Trasportare Oggi in Europa



2 Lo stato dell’arte del mercato 6 Effetto Stellantis 8 Il Van al tempo del Covid 12 Dentro al noleggio

MONDO ELETTRICO

16 Infrastrutture, l’importanza della rete di ricarica 18 Operatori, una panoramica sulle offerte dei maggiori player 22 Batterie, l’annosa questione dell’autonomia

PRODOTTO

24 IVECO L’Upgrade del Nuovo Daily 27 Fiat Professional Il nuovo Ducato è anche… E-Ducato 30 Renault La nuova gamma pensata per tutti 32 Peugeot Ri-carica! 34 Piaggio Commercial Il Porter è City Truck 38 Ford Senza limiti

GUIDA ALL’ACQUISTO

Le mission di chi lavora con gli LCV e i veicoli consigliati dai Costruttori per ciascun impiego. 44 TRASPORTO URBANO 45 LUNGO RAGGIO 46 EDILIZIA E CANTIERE 47 OFF-ROAD 48 TRASPORTO PASSEGGERI

SOMMARIO

MERCATO

CAMBIO DI PARADIGMA Ormai da alcuni anni per il mondo dei van si parla di transizione energetica, soprattutto verso l’alimentazione elettrica. Fino ad ora, nel tradizionale appuntamento del Focus Furgoni, abbiamo trattato questo argomento come una “novità”, ora invece è diventata una “normalità”. Tutte le Case hanno ormai in gamma la versione elettrica o ibrida e alcune, addirittura, stanno pensando di abbandonare la trazione termica. Non sappiamo quando e se arriveremo a questo estremo ma, senz’altro, la mobilità commerciale ora è davvero diversa rispetto a solo un paio di anni fa. In questa evoluzione è fondamentale, comunque, un cambio di mentalità e di cultura da parte dei clienti che devono fidarsi della nuova tecnologia e spazzare l’ansia da prestazione legata alle autonomie, dato che la maggior parte delle mission sono ben al di sotto delle capacità delle batterie di oggi. Resta ad ogni modo il tema dello smaltimento e anche della creazione dell’elettricità da fonti rinnovabili. Il Focus Furgoni di quest’anno, però, come sempre, è completo e spazia dalla panoramica di mercato, condizionato anche da quasi due anni di pandemia, alla crescita dell’e-commerce, alle novità di prodotto fino alla utilissima Guida all’Acquisto, curata come sempre dal preciso Andrea Trapani, con i modelli di furgone selezionati per ciascuna mission. Inoltre, come per il 2020, abbiamo posizionato il Focus sul numero di agosto/settembre, in modo da farvi scegliere con calma il vostro prossimo van anche sotto l’ombrellone. Buona lettura e buone vacanze.

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

1


MERCATO PANORAMICA

Andamento lento

C

ome è stato più e più volte ripetuto da tutti, durante la pandemia e i relativi periodi di lockdown, il mercato dei veicoli commerciali ha retto molto meglio rispetto, per esempio, a quello delle vetture. Il merito o, se preferite, la causa, sta nel cambiamento, pressoché epocale, dei gusti dei cosiddetti “consumatori” che hanno capito che è molto più comodo farsi portare la merce a casa, Volano i veicoli ibridi nelle versioni HEV, PHEV e MHEV che raggiungono il 5,8% del mercato, mentre gli elettrici nel 1° quadrimestre si collocano appena sotto l’1%.

2

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021

Esauriti gli effetti degli incentivi governativi, a maggio e giugno il mercato dei veicoli commerciali ha segnato il passo, perdendo intorno al mezzo punto percentuale. Nonostante qualche leggero miglioramento, il parco veicoli resta tra i più obsoleti d’Europa di Ferruccio Venturoli

piuttosto che andare al punto vendita. UNA STAGNAZIONE, Quindi realtà come corrieri, GDO, piatDOPO GLI INCENTIVI taforme di e-commerce e di logistica di Come previsto da più parti, esaurito il vario tipo hanno, non solo implemencontributo degli incentivi governativi, tato le loro flotte, ma anche “arruolato” il mercato dei veicoli commerciali, tra un esercito di padroncini. Ecco che la maggio e giugno (ultimi dati disponibirichiesta di veicoli commerciali se, cerli, ndr) ha segnato una stagnazione con to, non è cresciuta, non è calata vertical17.750 unità immatricolate a maggio, rimente come, in realtà, si temeva all’inispetto alle 17.826 dello stesso mese 2019, zio. Certo, si è quasi azzerata la richiesta pari allo 0,4% (il confronto con il 2020 di veicoli per il trasporto persone, visto rimane ancora non attendibile). I primi lo stop al turismo, ma i furgoni tradizio5 mesi, secondo le stime UNRAE, ridunali, anche quelli con allestimenti particono la crescita a un modesto +1,6% con colari come, per esempio, gli isotermici, sono contiIl parco circolante in Italia al 30.06.2020 nuati ad andare. Totale: 3.970.000 Detto questo, natural47,0% ante Euro 4 mente, non sono state assolutamente rose e fiori, EURO 0 E 1 EURO 6 16.6% 17,8% visto che il 2020, secondo EURO 2 EURO 5 i dati forniti da UNRAE, 12,5% 14,5% l’Associazione delle Case automobilistiche estere, EURO 3 EURO 4 17,8% ha visto un calo del mer20,7% cato di quasi il 14%, con circa 163mila veicoli commerciali immatricolati e con una perdita di oltre Gli ultimi dati disponibili, pubblicati da UNRAE nella scorsa 25mila unità rispetto alprimavera, ma risalenti alla fine di giugno 2020, mostrano le 188.633 dell’intero 2019. un parco circolante di 3.970mila veicoli il 47% dei quali (circa

1.870mila) è stato immatricolato prima del 2006 ed ha quindi almeno 16 anni, con punte che superano i 25 (fonte UNRAE).


Immatricolazioni veicoli commerciali fino a 3,5 tonnellate Variazioni I semestre 2021-2019 MESE

2021

2019

VAR.%

GENNAIO

11.934 15.981 18.125 16.980 17.740 16.910 97.670

13.552 15.274 17.295 15.562 17.826 17.006 96.515

-11,9 + 4,6 + 4,8 + 9,1 - 0,5 - 0.6 + 1,2

FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO

TOTALE

Alla fine del primo semestre il mercato mostra una crescita soltanto di poco più di un punto percentuale, ma avvenuta fino ad aprile, a maggio, con la fine degli incentivi, il mercato ha subito una stagnazione (fonte UNRAE).

80.756 veicoli verso i 79.509 del gennaiomaggio 2019. “Come abbiamo più volte ribadito – ha detto Michele Crisci, Presidente di UNRAE – grazie al sostegno del Fondo Ecobonus è stato possibile accelerare il rinnovo di un parco circolante che a fine 2020 presentava un’anzianità media di 12 anni e mezzo. Soprattutto quando ci riferiamo al trasporto merci cittadino o di ultimo miglio, non è possibile parlare di transizione ecologica, senza che le scelte della politica siano indirizzate in questo senso”. Crisci ha ragione, perché nonostante l’immatricolazione in questi ultimi mesi, di veicoli di ultima generazione che hanno generato effetti positivi su emissioni, sicurezza stradale, ma anche per le casse dello Stato, gli ultimi dati disponibili circa il parco veicoli commerciali, pubblicati da UNRAE in primavera, sono ancora molto negativi, visto che il 47% dei veicoli circolanti sulle nostre strade, è ante Euro 4, cioè è stato immatricolato prima del 2006. Una situazione davvero incredibile con il 16,6% dei veicoli, che vuol dire oltre 635mila furgoni con più di più di 24 anni sulle spalle e quasi 500mila con più di venti anni. URGENZA DI NUOVI PROVVEDIMENTI “Non c’è più tempo da perdere – ha concluso Crisci – ed è urgente il rifinanziamento dell’Ecobonus, con incentivi all’acquisto di veicoli elettrici senza rottamazione e per le altre alimentazioni, invece, solo a fronte di rottamazione”.

A nostro giudizio, poi, un altro provC’È ANCORA TEMPO PER IL FULL ELECTRIC vedimento importante potrebbe essere D’altra parte, se è vero che la transizione il ripristino del super ammortamento, energetica, almeno per quanto riguarda che negli anni passati si era dimostrato i veicoli commerciali leggeri, sta andanmolto efficace per il comparto dei veicodo, forse lentamente, ma di certo inesoli commerciali leggeri. rabilmente verso un’elettrificazione toL’analisi del mercato del 1° quadrimetale, è altrettanto vero che tutto ciò non stre (confrontata con il 2019), conferavverrà domani. Nonostante la tecnoloma il trend positivo dei privati, stabili al gia, ormai, sia decisamente pronta per il 23% di quota di mercato (+0,7 p.p.). Sepgrande salto, non lo sono, a nostro papure in flessione, le autoimmatricolaziorere, le infrastrutture ma neanche, per ni mantengono una rappresentatività del certi versi, le mentalità. 4,8% e il noleggio a lungo termine scen“Devo dire – ci ha detto poco tempo fa de al 20,9% di penetrazione nonostante Marco Buraglio, Direttore Divisione la spinta delle Captive. Il noleggio a breve Veicoli Commerciali di Ford Italia – che termine e le piccole e medie imprese reper una diffusione su larga scala dei veicuperano quota, rappresentando rispetcoli commerciali puramente elettrici cretivamente il 5,7% e il 45,6% del mercato. do che bisognerà aspettare ancora un po’ Sotto il profilo delle alimentazioni, il benzina cede 1/3 dei volumi, scendendo al 3,2% di peneVeicoli commerciali per canale trazione sul totale, in leggeGENNAIO/MAGGIO ro calo il Diesel, che copre VAR.% UTILIZZATORE l’85,5% delle immatricola2019 2021 zioni (-2,8). Un incremenPrivati 17.442 18.501 +6,1 to a doppia cifra interessa il Noleggio breve termine 4.935 4.675 -5,3 Gpl, che sale al 2,6% di quotop* 2.109 2.615 +24 ta, mentre la forte contraAltre 2.826 2.060 -27 zione del metano lo riduce al 2% di quota. In forte asceNoleggio lungo termine 18.241 17.395 -5,3 sa i veicoli ibridi nelle vertop 11.556 9.670 -16,3 sioni HEV, PHEV e MHEV Captive* 5.534 7.011 +26,7 che raggiungono il 5,8% del altre 1.151 714 -38,0 mercato, mentre gli elettriSocietà ed Enti 33.975 36.080 +6,2 ci nel 1° quadrimestre si colTOTALE MERCATO 79.509 80.601 +1,4 locano appena sotto l’1%. L’analisi del mercato conferma il trend positivo dei privati, stabili al 23% di quota; scende al 20,9% il noleggio a lungo termine nonostante la spinta delle società Captive. Recuperano quote il canale del noleggio a breve termine sia le piccole e medie imprese, rispettivamente al 5,7% e 45,6% del mercato.

Il piu amato dagli italiani è ancora, e da moltissimi anni, il Ducato di Fiat Professional. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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MERCATO PANORAMICA

Nonostante il trend sia in direzione di una netta diminuzione di gradimento dei motori a gasolio, le motorizzazioni Diesel sono ancora oltre l’85% delle immatricolazioni.

Veicoli commerciali per alimentazione ALIMENTAZIONE

Benzina Diesel GPL Metano Ibridi elettrici (HEV) Benz+elett Diesel+elett Ibridi elettrici plug-in (PHEV+REx) Benz+elett Diesel+elett Elettrici (BEV) Totale ECV (BEV+PHEV+REx) TOTALE

G ENNAIO/ MAGGIO 2021 2019

2.597 3.703 68.754 70.478 2.120 1.806 1.641 3.082 4.584 55 2.080 54 2.504 1 107 0 107 0 0 0 798 385 905 385 80.601 79.509

GENNAIO/MAGGIO VAR%

-29,9 -2,4 +17,4 -46,8 +8.234,5 +3.751,9

GENNAIO/MAGGIO QUOTE % 2021 2019

3,2 85,3 2,6 2,0 5,7 2,6 3,1 0,1 0,1 0,0 1,0 1,1 100,0

+107,3 +135,1 +1,4

4,7 88,6 2,3 3,9 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,5 0,5 100,0

La benzina continua il suo declino, scendendo al 3,2% , anche, leggermente, il Diesel che comunque copre ancora l’85,5% delle immatricolazioni. Il GPL cresce fino al 2,6% mentre il metano subisce una contrazione che lo porta al 2% di quota. Crescono velocemente i veicoli ibridi nelle versioni HEV, PHEV e MHEV che arrivano al 5,8% del mercato, mentre i full electric sono ancora appena sotto l’1%.

di tempo, il tempo necessario per creare infrastrutture valide per la ricarica”. C’è da dire che, con buona pace dei super fautori di un mondo senza carburanti fossili, nonostante stia perdendo qualche punto percentuale sul mercato, il buon vecchio Diesel non è al tramonto, almeno non lo è nel breve termine e neanche nel medio; per il lungo termine bisogna vedere l’evoluzione che ci sarà nel mondo dell’elettrico o di altre tecnologie, perché oggi il motore Diesel è sicuramente il più efficiente in assoluto. Va ricordato che molte amministrazioni cittadine che volevano bandire la motorizzazione Diesel, si stanno ricredendo, in particolare pensando all’Euro 6 D, sul quale sono stati realizzati diversi studi che hanno dimostrato che è molto meno inquinante di molti motori a benzina che stanno circolando. IL PIÙ AMATO DAGLI ITALIANI Passando ai segmenti, i più venduti (dati ANFIA di marzo 2021) sono i furgoni,

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TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021

Tra le carrozzerie, il primo posto nelle immatricolazioni spetta ai furgoni, seguiti dai cassonati, dai pianali (soprattutto per camper) e dai furgoni isotermici.

con il oltre il 36% seguiti dalle furgonette, vicine al 30%, mentre i furgoni piccoli i cosiddetti Small Van e i derivati da vetture sono, rispettivamente, al 15 e al 9 percento. Chiudono i pick-up che

sfiorano l’8%. Per quanto riguarda le carrozzerie primeggia il furgone con il 74,5%, seguito dal cassone, con il 12,6%, dal pianale (per camper) con il 4,77% e dal furgone isotermico con il 2,9%.


QUALCHE DOMANDA A… Un mercato che ci ha sorpresi Botta e risposta con DARIO ALBANO, Managing Director di Mercedes-Benz Van Italia, e interlocutore tradizionale di Focus Furgoni Qual è la situazione nel mercato dei LCV, anche in considerazione del fatto che gli incentivi sono esauriti? Nonostante la pandemia, il mercato ci ha felicemente sorpresi. Nei primi mesi del 2020, le primissime previsioni erano al ribasso, ma il mercato dei veicoli commerciali ha innescato un meccanismo tale per cui le percentuali con il segno meno non fossero poi così incisive. Gli incentivi sono stati di grande aiuto in genere per il mercato automotive che da sempre soffre di attenzioni statali limitate e per lo più focalizzate sulle alimentazioni alternative. La nostra performance è stata positiva nel 2020, e continua ad esserlo anche nel 2021. Indubbiamente gli incentivi statali rappresentano una forte leva che ci auspichiamo inizi ad essere presente per l’automotive in maniera sempre più costante e più duratura.

Il trend è verso una diminuzione di gradimento del Diesel e un aumento, cauto, dell’elettrico. Ma i motori Diesel sono davvero arrivati a “fine corsa”? Noi abbiamo iniziato già da tempo un processo di elettrificazione dei nostri prodotti, all’interno di un piano denominato “Ambition 2039” e che ha l’obiettivo principale di riduzione delle emissioni. Il 2039 segna infatti per Mercedes l’anno in cui tutta la produzione Mercedes sarà “carbon neutral” ovvero completamente a zero emissioni: obiettivi certamente ambiziosi, ma è sicuramente una strategia che accompagnerà Mercedes nel cambiamento verso un nuovo concetto di mobilità sostenibile. Per noi, quindi, l’elettrico rappresenta il futuro della mobilità, al quale ci stiamo velocemente avvicinando, ma ciò non esclude il fatto che i Diesel di oggi, siano quelli più puliProprio gli ultimi incentivi hanno contribuito, ti di sempre e che per molti anni ancora giochein parte, a svecchiare il nostro parco, tra i ranno un ruolo fondamentale nelle nostre vendite. più obsoleti d’Europa, ma c’è ancora da fare molto. Cosa sperate o proponete? Come va la vendita degli elettrici, Sicuramente, l’inserimento in seconda battu- in generale e in particolare di MB? ta degli incentivi in favore dei motori tradizionali Il mercato dell’elettrico sta correndo a livello monha contribuito a velocizzare il ricambio di un par- diale. E ne abbiamo avuto evidenza soprattutto nel co che rimane di per sé tra i più vecchi. La velo- 2020, anno della pandemia, nel quale le vendite dei cità con cui si esauriscono gli incentivi dimostra veicoli elettrici sono cresciute rispetto al calo avappunto quanto ancora si potrebbe fare e quanto venuto per le altre alimentazioni. I veicoli elettrici i fondi destinati ai motori Diesel non siano abba- e i vantaggi ad essi legati attirano l’attenzione di stanza. Al di là degli incentivi stanziati per le tra- sempre più clienti, nonostante la necessità di ulzioni alternative è necessario che quelli in favore teriori e sicuramente più efficienti infrastrutture di dei motori Diesel, che costituiscono la quasi tota- ricarica. Il consumatore si sta evolvendo ed è semlità del mercato, siano presenti per periodi dura- pre più consapevole dell’impatto diretto che le proturi e non per periodi di tempo molto limitato per prie scelte e comportamenti di consumo avranno via della ridotta dimensione dei fondi stanziati. sull’ambiente. Molti dei nostri clienti, infatti, hanno

Immatricolazioni veicoli commerciali per carrozzeria, nel 2020

PIANALE 7.607 4,77%

CASSONE 20.048 12,56% (dati ANFIA del 31.03.2021)

FURGONE ISOTERMICO/ COIBENTATO 4.574 2,87%

ALTRO 10.288 6,45%

FURGONE 117.048 73,35%

già manifestato questa loro volontà anche in virtù dei limiti delle emissioni di CO2 che si affiancano a incentivi e sussidi per supportare gli investimenti per le loro Aziende. Ad oggi le vendite dei nostri eVito ed eSprinter sono rilevanti e abbiamo dato ai nostri clienti la possibilità di poter acquistare, dalla fine del 2020, anche i veicoli eVito Tourer e la EQV per soddisfare le esigenze di mobilità in tema di trasporto persone. C’è qualche novità in vista in casa Mercedes-Benz? Entro quest’anno tutta la gamma si rinnoverà nelle motorizzazioni e nelle emissioni. L’ormai conosciuto e performante motore OM654 sarà l’unico protagonista della nostra gamma e sarà in linea con le stringenti normative obbligatorie dal 1° gennaio 2022. La grande novità sarà infine il Citan, che dal debutto del 2012, cambierà nella sua totalità quest’anno e si presenterà sotto doppia veste: una dedicata alle varie sfaccettature del trasporto commerciale e sarà capitanato dal nuovo “Citan”, e un’altra, tutta nuova completamente focalizzata sul segmento private, e che verrà lanciata con il naming Classe T, in linea quindi con l’offerta delle passenger car Mercedes-Benz. A seguire entrambe le versioni saranno disponibili con trazione elettrica rispettivamente con eCitan ed EQT.

Passando ad argomenti più “leggeri”, nel mercato dei veicoli commerciali, secondo ANFIA, è il Ducato il “più amato dagli italiani”, seguito da Doblò Cargo e dal Daily ( che però appartiene a una classe di peso superiore); al quarto posto il Fiorino che solo da due anni ha tolto il posto alla Panda Van. Al quinto posto il primo “straniero”, il Ford Transit Custom, che è seguito dal Transit “classico”. Dopo i due Transit, nell’ordine seguono Renault Master, Mercedes Sprinter, Citroen Jumper, Citroen Berlingo. Solo sedicesimo il primo Peugeot e diciassettesima Volkswagen, con il Caddy. Comunque, secondo i dati di Dataforce, a giugno, Fiat Professional, Citroen, Peugeot, Renault e IVECO sono, nell’ordine ai primi cinque posti nel mercato dei LCV. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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MERCATO STELLANTIS

Il francese Eric Laforge, dopo una lunga carriera nel Gruppo Fiat, nel 2020 è diventato capo di Fiat Professional, dal febbraio scorso è responsabile LCV del Gruppo Stellantis per l’Europa.

EFFETTO STELLANTIS

Quale sarà il futuro dei veicoli commerciali di Stellantis? Quali sono gli obbiettivi primari? Come potranno convivere veicoli simili di cinque brand diversi? Ce lo ha spiegato Eric Laforge, Head of LCV Enlarged Europe del gruppo italo-franco-americano di

Ferruccio Venturoli

E

ra la primavera scorsa quando Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis presentava la tecnologia che avrebbe spinto il nuovo veicolo commerciale leggero a idrogeno del Gruppo, ma anche il primo in assoluto nel panorama degli LCV. Per il momento, fu detto, la tecnologia sarà riservata ai mid van di Peugeot, Citroen e Opel, quindi Expert, Jumpy e Vivaro. In quell’occasione fu detto anche che dopo l’omologazione, presumibilmente a fine 2021, inizieranno a circolare i primi modelli in Francia e Germania e successivamente la sperimentazione continuerà anche negli altri Paesi europei. Non è escluso dunque che questa tecnologia possa, in futuro, essere allargata anche ai veicoli di Fiat Professional. Ma ci perdoneranno in Stellantis se vediamo l’ipotesi della diffusione di furgoni a idrogeno ancora un po’ lontana da venire e ci Il RAM Promaster è solo uno dei veicoli commerciali su base Fiat Professional destinati al ricco mercato americano.

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concentriamo sul futuro più prossimo, sempre per quanto riguarda Stellantis. Perché, va detto chiaramente, l’unione di tanti brand suscita, almeno in qualcuno di noi, forse non troppo addentro, qualche curiosità, se non altro di sapere come verrà sviluppato il “programma” futuro dei veicoli commerciali. A darci qualche informazione è stato Eric Laforge, Head of LCV Enlarged Europe di Stellantis. “La prima cosa da dire – ha esordito Laforge – è che tutti i prodotti futuri dovranno rispondere ai quattro “pilastri”, che sono altissimi standard produttivi, fissati da Stellantis: devono essere sicuri, ecologici, connessi, e accessibili al maggior numero di persone possibile. Quindi, tra i progetti futuri più immediati, c’è l’elettrificazione di tutta la gamma con l’obbiettivo di avere un veicolo elettrico su ciascun segmento; ma attenzione – ha sottolineato – questo deve essere fatto senza alcun compromesso sul payload e sulle dimensioni o sulla volumetria. Abbiamo da poco lanciato l’eDucato, Jumper e Boxer sono già in commercio in versione full electric; in quello che noi chiamiamo il segmento“K0”, c’è una “medium size” come l’ë-Jumpy e, a fine anno, introdurremo l’elettrico anche nel segmento “K9” , quello del Berlingo. Quindi vuol dire che a fine anno avremo in ogni segmento del mercato un veicolo elettrico”. Quindi l’elettrificazione è il primo e più importante Focus di Stellantis. “Si, nel prossimo futuro la cosa più importante è l’elettrificazione. Aggiungerei – dice ancora Laforge – che oltre allo sviluppo di questi tre modelli elettrici, ce n’è anche un quarto che per noi potrebbe essere l’occasione di creare un quarto e nuovo segmento di LCV sulla base della Citroën Ami, che lanceremo a breve anche nella versione ‘Cargo’. Per noi è una proposta molto interessante per le consegne in ambito urbano, dove spesso non serve avere una volumetria più grande”. E la sicurezza? “Anche la sicurezza – riprende Laforge – è un nostro focus primario, il Nuovo Ducato, per esempio, offre un range completo di Sistemi Avanzati di Assistenza alla

La Citroen Ami cargo elettrica che verrà lanciata a breve e rimarrà un’esclusica del brand Citroën; con l’Ami Cargo Stellantis vorrebbe esplorare un quarto segmento negli LCV.

Guida (ADAS) sia in marcia sia in fase di parcheggio. Parlando, invece, di connettività, posso dire che ogni volta che lanciamo un veicolo nuovo, full electric o no, facciamo sempre un passo avanti anche in termini di connettività”. In futuro ci sarà un’uniformità di modelli nell’ambito del Gruppo? “In linea di massima – risponde il manager di Stellantis – una certa uniformità c’è già, non dimentichiamo che con PSA, siamo partner, come FCA, ormai da quarant’anni (attraverso una società mista denominata Sevel, partecipata al 50% da Fiat e PSA. n.d.r.), anche se c’è stato un momento di distacco: comunque, Fiorino, Scudo, e Ducato sono in comune e continuerà così. Sul K0 e K9 che sono i segmenti di Berlingo, Doblò, Jumpy e Talento, ci sarà una certa convergenza”. Ci sarà un’unica piattaforma dalla quale usciranno i vari modelli? “Sì, la piattaforma sarà decisamente la stessa – dice Laforge – anche se qualcosa rimarrà in esclusiva per alcuni brand. Fiat Professional avrà un futuro Doblò basato sulla piattaforma dell’attuale Berlingo, un Talento (o Scudo, vedremo il nome) basato sulla piattaforma del Jumpy; il Fiorino sarà soltanto Fiat Professional, mentre Citroën si distinguerà con l’Ami Cargo, che sarà in esclusiva. Tutto il resto delle gamme sarà in

comune con i cinque brand che abbiamo in Europa, anche se Ducato, Jumper e Boxer saranno leggermente diversi”. Questa nuova piattaforma riguarderà anche il mercato USA? “Diciamo che già oggi ci sono degli sbocchi nel mercato nordamericano, visto che il RAM ProMaster e il ProMaster City sono derivati da veicoli Fiat Professional. Certamente – ammette Laforge – ci sono una serie di studi in corso per alcuni modelli che oggi non sono nella gamma RAM e che avranno un’architettura di base che arriverà dall’Europa, probabilmente su base Jumpy. Ci sono delle valutazioni in corso che riguardano anche l’elettrificazione. Quando RAM avrà una gamma elettrificata completa, presenterà più interesse e un potenziale di vendita più importante anche per l’Europa. E viceversa, naturalmente”. Dunque il Gruppo Stellantis anche dal punto di vista dei veicoli commerciali leggeri è in una fase di grande evoluzione. “Certamente ci sarà una strategia commerciale nuova: ogni volta che studieremo un nuovo prodotto – conclude – guarderemo sempre al mercato del suo continente di partenza, ma anche e soprattutto all’interesse che può riscontrare sui mercati degli altri continenti, per razionalizzare e ottimizzare la produzione. Insomma, la nostra visione oggi è diventata davvero mondiale”. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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MERCATO IL VAN AL TEMPO DEL COVID

Il primo embrione di una logistica

scatenata

Con la crisi sanitaria gli italiani hanno imparato ad apprezzare l’e-commerce e, in generale, le consegne a domicilio, dando vita a una situazione nuova che vede il veicolo commerciale assoluto

protagonista di

Ferruccio Venturoli

S

e c’è un fenomeno che più racchiude i cambiamenti sociali degli ultimi anni, quello non può essere che l’esplosione dell’e-commerce. E con lui quella della logistica in generale e delle consegne dell’ultimo miglio. Secondo il report “eCommerce B2c: la chiave per ripartire” del Dipartimento di Ingegneria

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Gestionale del Politecnico di Milano, da gennaio a maggio 2020 si contano 2 milioni di nuovi consumatori online in Italia, per un totale di 29 milioni. Di questi, 1.3 milioni sono quelli da attribuire alle conseguenze causate dalla crisi del Covid-19 (stime Netcomm). In particolare, se da un lato è aumentato il valore degli acquisti online di prodotto (+31% per un

valore di +5,5 miliardi di euro in 12 mesi), dall’altro si è registrato un calo decisivo dei servizi (-47%) legato soprattutto alla crisi dei settori turistici. In particolare, secondo il report, “dei 5,5 miliardi di euro di incremento totale, 1,1 miliardi sono realizzati dal Food&Grocery, 1 miliardo dall’Informatica ed elettronica di consumo e 700 milioni dall’Abbigliamento”.


L’e-commerce ha portato a una estrema parcellizzazione delle consegne, con un conseguente aumento della quantità di veicoli nei centri urbani.

Eppure oggi, essendo il furgone il primissimo embrione di una logistica scatenata e in continua evoluzione, è diventato un prodotto di punta che contribuisce anche a tenere alto il fatturato dei Costruttori.

Nell’ultimo report sul trasporto merci in Europa e in Italia di ANFIA, si registra come la quota delle vendite online sul totale delle vendite al dettaglio è passata dal 16% del 2019 al 19% nel 2020. Dunque, il mondo del trasporto e della logistica urbana è stato attraversato da cambiamenti che possono tranquillamente definirsi epocali. Oggi è la

consegna a domicilio, effettuata principalmente dalla rete di corrieri; a farla da padrone è allora il furgone, il veicolo commerciale leggero, la furgonetta, un mezzo che, proprio perché “da lavoro” era, fino a poco tempo fa, quasi bistrattato e comunque tenuto, nella considerazione delle Case, ben lontano dai prodotti più da “vetrina”, come le automobili.

L’ESPLOSIONE DELL’ULTIMO MIGLIO Allora la logistica urbana cambia rapidamente: se da un lato si diffondono nuovi modi di distribuzione delle merci, con un aumento e una parcellizzazione delle consegne, ma anche con l’ideazione di punti di ritiro, di consegne notturne o di quelle su appuntamento, dall’altro una crescente attenzione al tema della sostenibilità pone l’accento sull’importanza di mezzi di trasporto a basse emissioni e sulla necessità di ridurre l’impatto ambientale attraverso strategie www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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MERCATO IL VAN AL TEMPO DEL COVID

strutturali che prevedano la riduzione di costi e inefficienze. Una delle conseguenze più evidenti dell’impatto dell’e-commerce sul trasporto merci è la nascita di una vera e propria city logistics che cerca di elaborare soluzioni migliorative della distribuzione delle merci in città. Tra queste soluzioni, la diffusione di veicoli commerciali elettrici o ibridi che, grazie al loro basso impatto ambientale e acustico, garantiscono l’accesso alle zone a traffico limitato e le consegne notturne. Anche dal punto di vista infrastrutturale l’ambiente urbano è destinato a cambiare. Se da un lato, infatti, questi nuovi mezzi richiedono un numero sempre maggiore di infrastrutture di ricarica adeguate, dall’altro si vanno diffondendo pratiche di “intermodalità” cittadina, mediante uso, per esempio, di veicoli leggeri e cargo-bikes. La nuova frontiera della distribuzione urbana si muove anche verso la creazione di hub logistici “last mile” posti ai confini dei centri urbani che fungono da snodo logistico per la distribuzione delle merci, e l’adozione di delivery points, cioè punti di raccolta e smistamento merci facilmente raggiungibili sia dai fornitori di prodotti sia dai clienti che li hanno acquistati. CAMBIAMENTO TANGIBILE ED EPOCALE Dunque il cambiamento è vero, è tangibile ma, inevitabilmente insieme a cose buone c’è anche un rovescio della medaglia: per esempio quello dei

Chi paga i costi della logistica? Attualmente c’è una grande confusione e si rischia che i costi ricadano sull’anello più debole della catena, l’autista o, peggio, il padroncino.

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CHE NE PENSA UN GRANDE COSTRUTTORE Parlando di logistica e di evoluzione dei veicoli commerciali non si può non sentire, in proposito, anche il rappresentante di un grande costruttore, a maggior ragione di un Costruttore che ha fatto, negli anni, del suo veicolo commerciale, il Daily, un vero best seller, anche al di là dei confini nazionali.

Allora, come è cambiato con la crisi sanitaria, il modo di intendere il furgone, lo chiediamo a Massimo Revetria, che di IVECO è Head of Business Line Light del Mercato Italia. “La crisi sanitaria – risponde Revetria – ha sicuramente accelerato dei trend che già si erano manifestati negli anni precedenti. Sempre di più il consumatore si rivolge a servizi di consegna a domicilio e anche l’ecommerce sta crescendo in modo esponenziale. Inoltre, i piani di incentivi, l’Industria 4.0, il rifinanziamento della legge Sabatini e gli investimenti pubblici stanno favorendo un’importante crescita anche del settore dei veicoli commerciali. La forza del Daily è sempre stata proprio quella di mutare per poter soddisfare le più svariate esigenze di utilizzo, rimanendo sempre fedele al proprio DNA: la robustezza data dal telaio a longheroni, la maneggevolezza e la sicurezza garantite dalla trazione posteriore”. In che modo i cambiamenti legati all’esplosione dell’e-commerce, all’aumento delle consegne, hanno interferito o interferiscono nella progettazione di un nuovo veicolo, in particolare del Daily? “Come ho detto prima – riprende Revetria – noi cerchiamo di adattarci al cambiamento. Abbiamo notato che stanno emergendo tre tendenze fondamentali, la prima è che le vendite online promuovono la crescita della logistica dell’ultimo miglio, la seconda è che le pratiche di telelavoro e le funzioni predittive basate su algoritmi incoraggiano sempre più persone ad acquistare veicoli connessi e la terza è il passaggio a un’economia più sostenibile, che accende l’interesse per i carburanti alternativi e i veicoli a emissioni ridotte, come i nostri, che stanno rapidamente sostituendo quelli di vecchia generazione. Il nuovo Daily soddisfa i requisiti

di ogni tipo di mission, perché è stato progettato sulla base dei bisogni del cliente e dei trend di mercato. Questi indubbi cambiamenti nel trasporto e nella logistica, porteranno a rivedere la suddivisione dei segmenti e quindi le soluzioni progettuali e le scelte di marketing? “IVECO arriva con la risposta giusta al momento giusto. La nostra risposta – dice sempre Massimo Revetria – è il nuovo Daily. Infatti, il mondo dell’edilizia è in forte sviluppo, come possiamo vedere ogni giorno sulle nostre strade, e sono previsti altri piani di incentivi e investimenti pubblici che favoriranno ulteriormente questa crescita. Anche la distribuzione specializzata è in trend positivo, una situazione data anche dallo sviluppo del noleggio. Non solo, la catena del freddo è in crescita, con normative sempre più stringenti, ed è stimolata dal boom della spesa online. Proiettandoci nel futuro, possiamo infine contare sulla nostra leadership nelle trazioni alternative”. La nuova situazione di aumento dei veicoli in ambito urbano, sta portando verso scelte di motorizzazioni alternative, in particolare elettriche, in generale meno inquinanti. IVECO come si pone a questo proposito? “Sostenibilità e tecnologia sono i cardini su cui si fonda la nostra esperienza. IVECO – conclude Revetria – è leader europeo delle trazioni alternative e, anche nel caso della gamma leggera, la nostra attenzione è costantemente rivolta alle esigenze di mercato e ai requisiti della decarbonizzazione. Al momento posso dire che stiamo lavorando al Daily elettrico, che coniugherà tradizione, tecnologica e innovazione. Per il resto, continueremo a offrire soluzioni sostenibili con i nostri veicoli alimentati a trazione alternativa”.


“I piani di incentivi, l’Industria 4.0, il rifinanziamento della legge Sabatini e gli investimenti pubblici – ha detto Massimo Ravetria – stanno favorendo un’importante crescita anche del settore dei veicoli commerciali”.

costi della logistica, costi economici, ambientali e perché no, sociali. Allora, la prima domanda che ci viene in mente è: questo aumento verticale della logistica e della frammentazione delle consegne, crea caos, aumento del traffico e, quindi, dell’inquinamento nei centri urbani. Come si fa? È una domanda che giriamo a Massimo Marciani, presidente del Freight Leaders Council e uno dei massimi esperti di logistica del nostro Paese. “La domanda non è fuori luogo – risponde Marciani – nel senso che stiamo andando sempre di più verso il concetto di mobilità come servizio, quindi di logistica come servizio. A questo trend i ‘decisori locali’ non possono opporsi, perché devono avere come priorità il benessere, la soddisfazione, quindi l’interesse dei cittadini, che è anche quello di ricevere la merce quando vogliono e nelle modalità che vogliono. Quindi, secondo me, è finita l’epoca dei divieti, l’epoca del ‘non si può entrare in centro’ o del ‘non si può consegnare’, o delle targhe pari e dispari; quell’epoca è finita e non tornerà più. Ma la grande sfida è: come rendere tutto questo sostenibile?”

L’AZIONE CONGIUNTA DEI COMUNI Alla fine dello scorso anno l’ANCI ha presentato un Position Paper al Ministero dei Trasporti; tra le altre cose i Sindaci hanno scritto che le nostre città sono una risorsa, che devono essere valorizzate, minimizzando gli impatti, ma concretamente che si fa? “Qualcosa si muove – riprende il presidente di FLC – per esempio il progetto, che speriamo possa vedere velocemente la luce, della creazione di un sistema di ingresso o di accreditamento alla ZTL unico per tutta Italia, potrebbe essere un passo in avanti decisivo nella logica di rendere la vita di chi guida un furgone nell’ultimo miglio più semplice, ma anche per creare un sistema più governabile”. Dunque, saranno i comuni a risolvere il problema dei parcheggi “selvaggi” dei furgoni delle consegne? “Il problema – risponde subito Marciani – non è il padroncino che parcheggia il furgone in seconda fila per consegnare; quello è l’effetto del sistema che non va, non la causa. Né possiamo sperare che gli facciano la multa perché la multa non va alla grande azienda che vende, spedisce e guadagna, ma al ‘povero’ padroncino. Cioè sono le grandi aziende di e-commerce che portano tanti veicoli nei centri urbani a essere responsabili e le amministrazioni comunali non possono certo rifarsi sugli autisti”.

SOSTENIBILITÀ ECONOMICA, AMBIENTALE E SOCIALE Si dice che chi si occupa di logistica deve lavorare su tre dimensioni: la sostenibilità ambientale e su questo tutti i costruttori stanno lavorando per lo sviluppo di nuovi modelli e di nuove motorizzazioni. Abbiamo esempi lodevoli di economia circolare nella produzione; ci sono cioè dei Costruttori che in fase di realizzazione del veicolo prevedono anche la circolarità del riutilizzo dei materiali utilizzati. Quindi dal punto di vista ambientale, credo che ci sia una consapevolezza e anche degli investimenti che ci porteranno alla decarbonizzazione del settore. A nostro giudizio, però ci sono delle tematiche di sostenibilità economica e sostenibilità sociale che sono due punti sui quali c’è grande necessità di lavorare. In sostanza, ecco la seconda domanda che viene da porci: chi paga i costi, in tutti i sensi, della logistica? Perché la sostenibilità economica implica che a fronte di un servizio ci deve essere sempre un corrispettivo cioè deve esserci qualcuno che paga per la consegna, perché l’impressione è che si scarichino i costi sempre sull’anello più debole della catena: il corriere, quindi l’autista, quindi, spesso, il padroncino che viene strozzato. “Certo che deve esserci qualcuno che paga. Basta con le consegne gratis. La consegna – risponde ancora Massimo Marciani – deve essere quantificata ufficialmente e offerta da chi vende. Ora il cliente ha la falsa illusione che acquistando su una piattaforma di e-commerce non paga la consegne, e non è possibile. Chi offre la merce non ha un negozio fisico ma solo virtuale e il cliente non può andare a comprare la merce, quindi è il venditore che la deve consegnare a casa o in un hub; quella parte della ‘transazione’ deve essere quantificata e inclusa. Insomma, se un’azienda sceglie di non servirsi più dei negozi fa una scelta ben precisa e deve assumersene i relativi costi. Il tema dell’e-commerce e dei canali digitali sta diventando un vero problema”. #

Massimo Marciani: “Secondo me, è finita l’epoca dei divieti, l’epoca del ‘non si può entrare in centro’ o del ‘non si può consegnare’, o delle targhe pari e dispari; quell’epoca è finita e non tornerà più”. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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MERCATO NOLEGGIO

Dentro al noleggio Come funziona una Captive Company, quanto conviene ad un Costruttore gestire il renting in proprio? E ancora, i veicoli commerciali elettrici, quanto contano nel business? Quattro chiacchiere con gli addetti ai lavori di

Ferruccio Venturoli

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rima di tutto diciamo una cosa: quello che scriviamo è spesso frutto non solo di ricerche, ma anche di interessanti chiacchierate con addetti ai lavori, persone, uomini e donne, che vivono e lavorano nel settore di cui raccontiamo. Così, per scrivere un articolo sul noleggio a lungo termine dei veicoli commerciali leggeri, visti da una visuale captive, ovvero da quella della società di noleggio dei vari Costruttori, abbiamo parlato con un po’di persone: con Valentina Pedrazzoli, Amministratore Delegato di CharterWay, la struttura di MercedesBenz che si occupa del noleggio, con Salvatore Cardile, Marketing & Converted Sales Manager di Fiat Professional e con Simone Faugno, Country Rental Sales Manager di Renault Italia. Ed è bene Valentina Pedrazzoli, amministratore delegato di CharterWay, la struttura di Mercedes-Benz che si occupa di noleggio. “Il trend del noleggio a lungo termine per i veicoli commerciali – dice – è in costante crescita”.

parlare con più persone, perché così si sentono più “campane”, perché qualcuna di queste conferma le opinioni che hai, altre ti dicono che forse non hai capito niente. Così Simone Faugno, parlando del noleggio a lungo termine, una modalità in grande crescita, ci sorprende un po’ quando afferma che: “però, ancora oggi il 60%, ma anche di più, delle aziende, per un veicolo commerciale, va sull’acquisto o si appoggia ai canali finanziari (leasing), perché il veicolo commerciale è un bene che viene utilizzato per molto tempo, spesso viene portato a fine vita e viene ‘maltrattato’; e se viene

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maltrattato, alla riconsegna il cliente dovrà pagare delle penali per la maggiore usura del bene rispetto al previsto”. UNA FORMULA APPEALING PER I CLIENTI B2B Eppure Salvatore Cardile ci dice che: “La tendenza agli acquisti in noleggio, in Italia come nel resto d’Europa, è in netto aumento, mostrando, soprattutto tra i veicoli commerciali, un trend che sfiora, oggi, circa un terzo delle vendite totali. Le condizioni proposte e i servizi abbinati, sempre più completi, rendono infatti il noleggio una formula appealing per


formula di noleggio, laddove l’azienda preferisce considerare il TCO (Total Cost of Ownership) come costo fisso annuo. Il trasporto merci è, per definizione, quello maggiormente interessato dal noleggio in quanto utilizzato esclusivamente da una clientela business (aziende / ditte individuali / possessori di partite iva) con vantaggi fiscali differenti dalla clientela privata”. DUE DIVERSE SITUAZIONI PER IL LUNGO TERMINE Ma ripartiamo ancora da Faugno: “Oggi – dice – il noleggio a lungo termine, si divide in due grandi parti: quella di chi fa del noleggio a lungo termine il proprio core business, quindi i noleggiatori istituzionali e quella delle società Captive; in virtù della grande crescita del noleggio, infatti, ogni Costruttore ha creato la propria società Captive, che in Renault è Renault Lease. Ma attenzione, il Costruttore non noleggia mai in prima persona, vende i veicoli (oltre che ai noleggiatori) alla sua stessa società Captive che, a sua volta, definirà un canone da proporre al cliente finale”. Recentemente si è dato molto spazio alle società Captive per lo sviluppo del prodotto noleggio, non solo in ambito flotte, ma anche per quanto riguarda le piccole e medie imprese e il cliente privato. Nello stesso modo il canale noleggio negli ultimi cinque anni ha avuto un’esplosione esponenziale tanto più significativa perché ha riguardato anche i privati e le PMI; cioè a dire, nuove forme di utilizzo e non più di possesso stretto, viaggiano nella direzione dell’utente finale. E il noleggio stesso è diventato un strumento aggiuntivo di quote di mercato. un numero sempre maggiore di clienti. In ambito B2B poi, tutte le tipologie di clientela ricorrono alla soluzione in noleggio lungo termine. Il rapporto percentuale naturalmente varia a seconda di alcuni parametri caratteristici del business: dimensione del parco veicoli, tipologia degli stessi veicoli (segmento, configurazione, allestimento, ecc..) e dimensione dell’azienda. Solitamente – dice ancora Cardile – maggiore è la dimensione dell’azienda o del parco veicoli e maggiore è la percentuale di vendite a noleggio sul totale. In alcuni casi si arriva al 100% delle vendite con

Il noleggio a lungo termine si divide in due grandi parti: quella dei noleggiatori istituzionali e quella delle società Captive; in virtù della grande crescita del noleggio, infatti, ogni Costruttore ha creato la propria società Captive. www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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MERCATO NOLEGGIO

E PSA propone Free2Move UN BUSINESS NEL BUSINESS? Quello che c’è da capire è quanto influi­ sce il noleggio Captive nel business di un Costruttore. Ce lo spiega Valentina Pedrazzoli, AD di CharterWay. “Il noleggio – dice – influisce per una quota complessiva (auto + van) del 20% (anche se nel 2020, ovviamente, è un po’ calato) ma non soppianterà la proprietà; ci vorrà tanto tempo per cancellarne il concetto. Quella del noleggio, comunque è una strada per commercializzare il veicolo. Va detto anche che il noleggio, non è più quel ‘prodottino’ di nicchia che qualche azienda più organizzata andava a cercare perché comunque ottimizza la gestione o i costi, ma è una scelta fatta ormai anche da piccole o medie imprese. Per forza di cose si definirà come un pezzo importante del canale distributivo e la distribuzione non potrà farne a meno”. A questo punto viene da chiedersi se a un Costruttore convenga più noleggiare o più vendere i propri veicoli. “Convengono entrambe le cose – riprende la Pedrazzoli – perché il noleggio si porta dietro, in termini di customer centricity, tanti elementi positivi; il cliente sceglie il veicolo, lo configura, lo ‘compra’, anche se in realtà non lo compra, pagherà un canone di noleggio per averne l’utilizzo e tutta una serie di servizi che, soprattutto quando prestati da una Captive Company, mette in campo tutto quello che il brand crea, mantiene, “Da quanto è stato osservato in questa fase iniziale di vendita dei veicoli commerciali elettrici – dice Salvatore Cardile di Fiat Professional – il ricorso al noleggio è decisamente superiore alla media”.

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Free2Move è il brand di mobilità del Gruppo Stellantis e tra le varie formule offerte annovera anche il noleggio a lungo termine di vetture e di veicoli commerciali delle gamme Peugeot, Citroën, Opel e DS Automobiles. L’offerta di noleggio a lungo termine parte dai 12 fino ai 60 mesi con un chilometraggio fino a 200.000 km. Con una serie di servizi accessori inclusi e in opzione, un servizio clienti completamente dedicato e a supporto del cliente dalla fase di consegna e per tutta la durata contrattuale, questa soluzione consente di poter contare su una proposta all inclusive con un budget mensile controllato. Il noleggio a lungo termine è sempre stata la soluzione preferita da aziende di medio grandi dimensioni ma dal 2017, anno di lancio di Free2Move Lease in Italia, i trend hanno visto crescere notevolmente la richiesta da parte di piccole imprese, professionisti e anche privati. Questi ultimi sono raddoppiati tra il 2019 e il primo trimestre 2021, arrivando a rappresentare il 15%. Per Free2Move Lease la quota di veicoli commerciali noleggiati è intorno al 20% della produzione da inizio anno ma il potenziale di crescita è alto anche vista la ricca offerta di questo tipo di veicoli offerti dal gruppo in ogni segmento, oggi anche in versione elettrica dapprima con e-Expert, e-Jumpy, Vivaro van-e e, nel corso di quest’anno, anche con la versione elettrica sui modelli degli altri segmenti LCV. Le motorizzazioni elettriche in generale si coniugano perfettamente con il noleggio a lungo termine basti pensare che la metà delle consegne di Free2Move Lease, in questa prima parte dell’anno, rispetto ai modelli che hanno sia la versione termica che quella elettrica o ibrida plug-in, è proprio su queste ultime.

genera e sviluppa per la soddisfazione del cliente, per creare un sistema ottimale”. Forse è questo l’aspetto fondamentale della validità del noleggio come “prodotto” per la commercializzazione del veicolo. Ma non è l’unico, perché si creano anche, ovviamente, diversi benefici in termini di gestione dei valori residui, di gestione dei volumi dell’usato sul mercato, cioè si porta dietro tutta una gamma di aspetti che un costruttore non ha con la vendita pura, perché quando si è venduto un veicolo, questo è venduto e nessuno sa quando e se il cliente tornerà.

UN’ESPLOSIONE DI OPPORTUNITÀ Ma, allora, possiamo dire che con il noleggio Captive forse non c’è proprio un business in più del Costruttore, ma permette comunque a una serie di strutture dell’azienda che in un altro caso non lavorerebbero, di lavorare. “Secondo me – dice ancora Valentina Pedrazzoli – il noleggio è un’esplosione di opportunità, perché non lavora solo la vendita, visto che a questa sono legate le attività di after sale, le attività di assistenza della rete, della finanziaria etc, e tutto il sistema ne beneficia”.


A proposito di Mercedes, il noleggio a lungo termine della Stella, quello che il cliente può richiedere direttamente nelle concessionarie ufficiali in alternativa all’acquisto o ai contratti di finanziamento o leasing, si chiama myMobilityPass. Oltre alla possibilità di guidare un nuovo veicolo senza affrontarne l’acquisto, c’è una serie di servizi inclusi pensati per un’esperienza all-inclusive, “senza pensieri”: innanzitutto l’intera gestione amministrativa (dall’immatricolazione alle tasse), la manutenzione ordinaria e straordinaria, l’assistenza 24/7 e le coperture assicurative complete: l’assicurazione RCA, furto/incendio e Kasko. Inoltre è possibile integrare in qualsiasi momento nel contratto il cambio degli pneumatici, aggiungere servizi di mobilità come il veicolo sostitutivo, senza dimenticare garanzie particolari come la PAI (personal accident insurance) o la possibilità di installare allestimenti specifici necessari per la propria attività. UN TREND IN CRESCITA COSTANTE Come per il noleggio in generale, anche il trend di myMobilityPass, per quanto riguarda i veicoli commerciali, è in crescita costante. “I motivi stanno in un’offerta di un prodotto premium completo e modulare – riprende Valentina Pedrazzoli – da sempre attento alle esigenze dei clienti. Per questo, soprattutto durante la pandemia, abbiamo proposto soluzioni flessibili e personalizzabili, cucite sulle necessità di professionisti e imprese che oggi si trovano ad affrontare un contesto quanto mai incerto e competitivo. Mi riferisco all’opzione dei ‘Mini-Canoni’ iniziali, una modalità di pagamento light che permette di partire con il noleggio di qualsiasi veicolo commerciale pagando solo 1€ al giorno per i primi 3 mesi; senza dimenticare il ‘DynamicLease’, il cui canone dinamico si parametra automaticamente in base ai chilometri percorsi di mese in mese; e oggi – continua l’amministratore delegato di CharterWay – il ‘FreeLease’, la novità dedicata a chi desidera noleggiare un eVan a condizioni uniche e irripetibili, con la possibilità di restituirlo senza penali anche dopo solo 6 mesi. ‘Ma non è detto che vorrai farlo!’. E non finisce qui, a breve presenteremo una nuova offerta mid-term dedicata a tutta la gamma dei nuovi

Il noleggio si porta dietro, in termini di customer centricity, tanti elementi positivi che, se prestati da una Captive Company, mettono in campo tutto quello che il brand ha elaborato per la soddisfazione del cliente, creando un sistema ottimale.

Nell’offerta di noleggio dei veicoli commerciali elettrici, Mercedes-Benz ha incluso anche la possibilità di installare una Wallbox presso la propria abitazione o sede.

veicoli Mercedes-Benz, così come per i Certified (Usato garantito Mercedes)”. L’ELETTRICO, LA NUOVA FRONTIERA Dopo aver chiarito il concetto del noleggio a lungo termine e, soprattutto, come funziona il noleggio Captive, entriamo in quello che è l’argomento del momento, l’elettrico. Cerchiamo di capire cioè, al di là delle “chiacchiere da bar”, al di là delle frasi trionfalistiche, se i veicoli elettrici sono un prodotto appetibile sul mercato del noleggio. A questo proposito va ricordata un’iniziativa presa da alcuni Costruttori qualche anno fa, all’inizio della commercializzazione dei veicoli elettrici: “A quei tempi – racconta Simone Faugno – si temeva molto per possibili inefficienze delle batterie, quindi

si proponeva al cliente di comprare il veicolo e di noleggiare, a un canone piuttosto basso, la batteria di trazione che costava molto; era una sorta di assicurazione: se la batteria avesse avuto grossi problemi sarebbe stata sostituita. Per quanto riguarda il noleggio dei veicoli commerciali elettrici – dice ancora Faugno – questo va più a rilento delle vetture, perché praticamente interessa solo quelle aziende che lavorano nell’ultimo miglio”. Ancora una volta Salvatore Cardile dissente dal suo collega di Renault Italia, perché da quanto è stato osservato in questa fase iniziale di vendita di veicoli commerciali elettrici “il ricorso al noleggio – dice – è decisamente superiore alla media. Anche le medie chilometriche e le durate del noleggio sono differenti, segno di un’elevata ‘customizzazione’ dell’offerta non solo legata alla tipologia di Cliente ma anche e soprattutto alla tipologia di veicolo”. Valentina Pedrazzoli è d’accordo con Cardile: “Il mercato sta acquisendo confidenza con i veicoli elettrici – dice – e anche il noleggio degli eVans sta crescendo sempre di più. Riguardo al mondo EV, nella nostra offerta abbiamo incluso anche la possibilità di installare la Wallbox presso la propria abitazione o sede e abbiamo inaugurato il noleggio flessibile FreeLease. Sembra che la formula del noleggio piaccia ai clienti, che ancora non conoscono bene le caratteristiche dei nuovi veicoli elettrici ma sono comunque curiosi e interessati ad una transizione ‘green’ che ormai non è più differibile”. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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MONDO ELETTRICO INFRASTRUTTURE

Sempre più diffuse nelle città e lungo le arterie nazionali, le colonnine di ricarica sono l’anello di congiunzione tra l’offerta sempre più vasta di veicoli elettrici e la strada per la loro affermazione come mezzo di lavoro da utilizzare ogni giorno. La situazione tra definizioni, diffusione e regolamentazione di

La rete di ricarica, un’infrastruttura indispensabile per il futuro elettrico

P

artiamo da un dato di fatto. La diffusione dei veicoli elettrici porta con sé l’esigenza di una rete di punti di ricarica. Lo sviluppo della mobilità elettrica avrà quindi inevitabili e importanti riflessi sull’evoluzione del sistema elettrico nazionale. ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ritiene essenziale che la crescita della mobilità elettrica si concili con il contestuale sviluppo efficiente del sistema elettrico nel suo complesso: il nuovo segmento di domanda si aggiunge infatti a quelli esistenti, comportando una “nuova elettrificazione” di usi finali tradizionalmente soddisfatti con combustibili liquidi. È dunque importante valutare con attenzione l’impatto che tale nuova domanda potrà avere sulle reti elettriche, in particolare sulle reti di distribuzione in bassa e media tensione, dove si attesteranno i prelievi delle infrastrutture di ricarica. Al riguardo, è opportuno ricordare che i costi per lo sviluppo, l’esercizio e la manutenzione delle reti elettriche sono posti in capo a tutti gli utenti del sistema elettrico, tramite l’applicazione di tariffe

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Andrea Trapani

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021

per i servizi di rete non discriminatorie, definite da questa Autorità. Anche se la ricarica dei veicoli elettrici è un servizio che non rientra nel perimetro della regolazione affidata all’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ARERA ritiene che rientri tra i propri compiti istituzionali anche fornire a cittadini, imprese e istituzioni informazioni il più possibile chiare, precise e utili per compiere le proprie scelte

di investimento, proseguendo le attività già intraprese da diversi anni a favore dello sviluppo della mobilità elettrica. Basti pensare che, già nel 2017, fu previsto dal MIT (ora Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, ndr) un piano a favore della nascita di una rete nazionale di ricarica dei veicoli elettrici dal valore di 72,2 milioni di euro. L’accordo, allora approvato al Cipe tra MIT e Regioni, è stato il primo

COLONNINE ELETTRICHE Le modalità di ricarica Al momento la tecnologia commercialmente disponibile prevede quattro differenti modalità di ricarica. Ricarica lenta (6-8 h) a 16 A, (corrente alternata) ammessa solamente in ambiente domestico privato. È possibile utilizzare una semplice presa domestica o una presa industriale fino a 32 A. RICARICA LENTA (6-8 h) a 16 A, (corrente alternata) ammessa in ambiente domestico e pubblico. Sul cavo di alimentazione del veicolo è presente un dispositivo denominato Control Box (Sistema di sicurezza PWM) che garantisce la sicurezza delle operazioni durante la ricarica. Le prese utilizzabili sono quelle domestiche o industriali fino a 32 A.

Ricarica lenta (6-8 h) a 16 A o mediamente rapida (30 min – 1 h)

a 63 A, 400 V (Modalità con sistema di sicurezza PWM), ammessa in ambiente domestico e pubblico. La ricarica deve avvenire tramite un apposito sistema di alimentazione dotato di connettori specifici.

Ricarica ultra rapida (5-10 min)

in corrente continua fino a 200 A, 400 V, ammessa solamente in ambiente pubblico. Con questo sistema è possibile ricaricare i veicoli in alcuni minuti, il caricabatterie è esterno al veicolo.


COLONNINE DI RICARICA Definizione e differenze Con la definizione di colonnina di ricarica elettrica si definiscono tutti quei dispositivi presenti su strada presso i quali è possibile effettuare il pieno di energia alle batterie della vettura. Non esiste una forma standard per queste colonnine, e la ricerca sta studiando anche sistemi a induzione che in futuro potranno consentire ai proprietari di mezzi elettrici di fare a meno del cavo di ricarica. Esistono due tipologie di colonnine elettriche: pubbliche e private. Le prime sono installate da fornitori di energia e gestori di rete e possono essere posizionate nelle strade pubbliche oppure nei parcheggi pubblici situati presso gli aeroporti o le stazioni ferroviarie, mentre le seconde sono quelle allacciate alla rete locale e presenti presso le abitazioni, i posteggi dei negozi, dei ristoranti, degli hotel e così via.

atto d’indirizzo governativo finalizzato a concentrare gli interventi per la realizzazione del cosiddetto Pnire (Piano Nazionale Infrastrutturale per la ricarica dei veicoli elettrici) nei contesti territoriali in funzione delle effettive esigenze, promuovendo e valorizzando la partecipazione di soggetti pubblici e privati. Un passo importante verso la realtà attuale. I NUMERI DELL’INFRASTRUTTURA ITALIANA Ormai è chiaro. La cosiddetta e-Mobility cambierà la nostra vita quotidiana e avrà un impatto radicale sul modo in cui riforniremo i nostri veicoli. Nella maggior parte dei casi, i veicoli non saranno caricati in centri specifici come, per esempio, le stazioni di servizio, ma semplicemente dove sono parcheggiati tra lavoro, casa o supermercato. Le esigenze sono diventate talmente palesi che ormai nessuno nega che l’infrastruttura di ricarica dovrà essere capillare e posizionata in ogni area adibita a parcheggio. Siamo già a un buon punto per guardare con ottimismo al futuro. In Italia abbiamo raggiunto i 23.275 punti di ricarica per le auto elettriche. A certificarlo Motus-E, che, oltre a riunire e rappresentare il mondo interessato al successo della mobilità elettrica, monitora la situazione dell’infrastruttura con costanza e pubblica i risultati delle proprie osservazioni con cadenza trimestrale. Nello specifico, al 30 giugno 2021, siamo arrivati a 23.275 punti di ricarica suddivisi in 11.834 colonnine e dislocati su 9.453 postazioni accessibili al

pubblico. La crescita è continua: basti pensare che, a fine dicembre 2020, ancora non si era passata quota 20.000 mentre, solo a marzo, eravamo a 20.757 postazioni dislocate su 10.531 infrastrutture. Insomma, c’è un dato positivo e innegabile: la crescita dell’infrastruttura accelera. Dall’analisi dei numeri si nota, in maniera inconfutabile, che nel periodo aprile-giugno abbiamo assistito a un sensibile aumento non solo delle postazioni in senso assoluto, ma anche dei tassi di crescita, complici la ripresa delle attività e il miglioramento della situazione pandemica. Nel secondo trimestre del 2021, infatti, si registra un incremento del 12% (+2.518 punti); nel periodo gennaio-marzo invece il tasso di crescita era stato dell’8% (+1.433 punti): lo stesso del quarto trimestre del 2020 che era stato caratterizzato

da una identica crescita dell’8% (+822 punti). Attenzione: non è tutto rose e fiori. Ad esempio, circa il 15% delle infrastrutture installate risulta attualmente non utilizzabile dagli utenti finali a causa del mancato allacciamento alla rete da parte del distributore di energia o per altre motivazioni autorizzative. Non è l’unico dato che non brilla come dovrebbe. Ad esempio, sono poche le colonnine rapide anche se, rispetto alla prima rilevazione di Motus-E, risalente al settembre 2019 (10.647 punti in 5.246 infrastrutture), si registra una crescita del 118%. In termini di potenza, il 95% dei punti di ricarica è in corrente alternata, mentre solo il 5% sono in corrente continua. Infine, da notare, come il 19% dei punti di ricarica siano a ricarica lenta (con potenza installata pari o inferiore a 7 kW, ndr), il 77% a ricarica accelerata o veloce in AC (tra 7,5 kW e 43 kW) e solo un 5% veloce in DC (da 44 kW in su). Neanche l’1% è ad alta potenza o “High Power Chargers – HPC”, ovvero con potenze di almeno 100 kW. Detto questo, la situazione non è affatto male. L’infrastruttura di ricarica sta crescendo senza soste, il bicchiere è sicuramente mezzo pieno per il futuro della mobilità elettrica. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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MONDO ELETTRICO OPERATORI

Attaccati alla corrente

A

vere un veicolo elettrico significa anche conoscerne le sue peculiarità in maniera attenta. Un binomio inscindibile per coloro che, ancora oggi, sono visti come i “pionieri” della e-Mobility. Il perché è semplice: conoscere in anticipo dove si trovano le colonnine elettriche per la ricarica è un aspetto fondamentale per viaggiare senza stress. Di conseguenza, anche la ricerca per sapere dove sono posizionate le colonnine di ricarica elettrica è diventata sempre più facile e non esiste fornitore di energia che non metta a disposizione un sito web o un’app dedicata per avere sempre a portata di mano tutte le informazioni necessarie. Ovviamente in tempo reale. Ci sono sempre più applicazioni che aggregano questi dati perché se da una parte è fondamentale conoscere dove si trova una colonnina per effettuare un lungo viaggio, dall’altra bisogna districarsi tra un numero crescente di fornitori. Proviamo a fare una panoramica, seppur non esaustiva, utile a chi chi guida un veicolo commerciale elettrico sulle nostre strade. I distributori di energia

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elettrica tra cui scegliere sono numerosi. Le più grande aziende del settore non si sono tirate indietro e sono protagoniste anche in questo settore: giusto a titolo di esempio, tra le big, abbiamo Enel, presente su tutto il territorio nazionale, A2A, specifica per l’area lombarda, Route220 nel nord e centro Italia attraverso Evway , Silfi nel Comune di Firenze e Hera in Emilia Romagna. La sfida lanciata a favore di una mobilità più sostenibile è ormai stata raccolta da tutti gli operatori in gioco che sono in piena attività per dare all’Italia un ruolo di primo piano nel segmento elettrico. Un passo indietro. Tornando alle necessità di chi guida un veicolo elettrico non è proprio facilissimo, almeno per chi è alle prime armi, capire la differenza di tariffazione e servizi offerti tra i tanti operatori del settore.

Sul mercato italiano si sono affacciati molteplici operatori, spesso legati a grandi aziende del

mondo energetico di

Andrea Trapani

Abbiamo già visto come siano presenti diversi tipi di colonnine elettriche sul mercato, ma è altrettanto necessaria una breve guida – tra i più affermati marchi nella ricarica elettrica – per aiutare gli autisti a districarsi tra le varie offerte disponibili che possono prevedere tanto abbonamenti quanto tariffe a consumo. ENEL X Non possiamo non partire dal più noto e diffuso fornitore di energia italiano. Con il brand Enel X, Enel offre più di 8.000 colonnine di ricarica in Italia (più altre 2.000 nel resto d’Europa, ndr). Enel X mette a disposizione dei clienti 4 tipi diversi di colonnine con potenze che vanno dai 22 kW agli oltre 50 kW delle High Power Charger. Al momento


in cui scriviamo sono 4 le tariffe disponibili: due in abbonamento (Flat Small e Flat Large) e due a consumo (Base e Premium). Le prime due hanno un costo rispettivamente di 25 e 45 euro con una soglia di ricarica che va da 60 kWh al mese a 120 kWh al mese. Le tariffe a consumo hanno invece un costo a kWh che varia da 0,40 a 0,79 € in base alla colonnina scelta. Con la Premium, pagando 25 euro di costo fisso aggiuntivo, è possibile prenotare il punto di ricarica desiderato. A2A Il gestore lombardo A2A mette a disposizione dei suoi clienti – si legge in una ricerca di automobile.it sul settore – un totale di 75 colonnine di ricarica sparse tra Milano e Brescia. Qui la tariffazione è diversa: dopo aver pagato il

APP PER COLONNINE ELETTRICHE, QUALI SCEGLIERE? Con tanti fornitori di colonnine di ricarica, ovviamente non mancano nemmeno le app che danno la possibilità di sapere – tramite il proprio smartphone – dove si trova la postazione più vicina. Partiamo dal lato degli utilizzatori. La pressoché totalità delle app è presente sia sui sistemi Android, quindi sul Play Store, che quelli Apple (App Store). Non è tutto. Come abbiamo visto, i possessori di veicoli elettrici, per ricaricare il proprio mezzo, spesso incontrano la necessità di registrarsi con più di un operatore. Non è raro trovarsi a non poter usare una colonnina di ricarica in quanto la card e/o l’app posseduta non appartiene al circuito del proprio gestore, pertanto è necessario attivare un nuovo contratto. La sfida del futuro è andare oltre all’app o alla card del singolo operatore, arrivando a sfruttare al meglio la capacità dei sistemi di operare tra loro in maniera trasparente per l’utente finale, gestendo in parallelo i flussi di informazioni derivanti dalle transazioni effettuate su diverse piattaforme. In alcuni casi tutto questo è già possibile, diamo uno sguardo alle varie possibilità che offre il mercato.

Partiamo da JuicePass che è l’applicazione di Enel X, probabilmente una delle più complete in circolazione sui servizi di ricarica, permettendo agli utenti di visualizzare e prenotare le colonnine nella zona, oltre a monitorare da remoto il processo di ricarica ed effettuare il pagamento. e-Moving è, a sua volta, l’app del gestore A2A che, in tutta la Lombardia, consente agli utenti di visualizzare sulla mappa le diverse colonnine e il loro stato. Nextcharge invece è un’applicazione “per tutti” dedicata alla localizzazione e al controllo delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici di diversi operatori

in tutto il territorio nazionale. Una volta scelta la colonnina, infatti, l’utente – anche senza il contratto dell’operatore a cui appartiene la postazione – può prenotarla, sbloccarla e pagare direttamente dall’applicazione dopo aver collegato una carta di credito o un account Paypal. Completamente gratuita, user friendly e senza richiesta di login e dati personali, ha un motto che parla da solo: “Il futuro è elettrico: intraprendiamo insieme un meraviglioso viaggio!” Similarmente Open Charge Map permette all’utente di visualizzare le colonnine di tutti i gestori delle stazioni di ricarica di tutto il mondo. Sebbene sia veramente completa da questo

punto di vista, questa applicazione, disponibile solo in lingua inglese, non consente di prenotare i punti di ricarica e di effettuare i pagamenti. Nello stesso campo, altrettanto degna di nota, troviamo Plugshare che offre, in linea di massima, gli stessi servizi di Nextcharge: gli utenti possono visualizzare più di 300.000 colonnine di ricarica sparse in tutto il mondo. Tornando agli operatori da segnalare, infine, l’applicazione Plug&Go di Edison, disponibile gratuitamente sia per iOS sia per Android, che permette di filtrare le colonnine in base a diversi parametri come il tipo di connettore, la potenza e la disponibilità con una personalizzazione davvero apprezzabile.

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MONDO ELETTRICO OPERATORI

costo di attivazione di 30 euro tramite il sito, gli utenti ricevono una e-Moving Card necessaria per la ricarica. Il costo è di 15,10 €/trimestre senza nessuna soglia di kWh. BE CHARGE Fa parte della società Be Power che è una High Tech Company che nasce con l’obiettivo di essere protagonista della radicale trasformazione in atto nel settore energetico facendo convergere, attraverso una gestione innovativa dei flussi digitali, le nuove attività del mercato dell’energia con il settore della mobilità elettrica. Ad oggi circa 2.000 colonnine sono distribuite sul territorio nazionale con 3 tipi di tariffe differenti. Il costo a consumo è di 0,45€/kWh mentre, in abbonamento, Be Charge mette a disposizione la tariffa Be 50, 21 €/mese per 50 kWh, e Be Super100, 38€/mese per 100 kWh. DUFERCO ENERGIA La società ligure dispone di oltre 10.000 colonnine sparse sul territorio nazionale. Anche in questo caso esistono due possibilità per pagare il servizio. Per gli utilizzatori più frequenti è disponibile il contratto Due Energia Flat per 25€/mese + IVA (minimo 24 mesi) e permette di caricare un massimo di 300 kWh al mese. A disposizione dei clienti anche la tariffa a consumo Due Energia Ricaricabile che parte da un prezzo di 40€+IVA per 100 kWh fino ad arrivare a 140+IVA per 400 kWh. EVWAY

La piattaforma Evway by Route220 permette ai suoi clienti di usufruire delle stazioni di ricarica di diversi gestori, sfruttando l’interoperabilità dei punti di ricarica. La tariffa a consumo per la ricarica in corrente alternata AC è di 0,40 €/kWh che salgono a 0,45 €/ kWh nelle stazioni a corrente continua DC per una ricarica più rapida.

HERA Hera Comm è la società commerciale del Gruppo Hera ed opera attraverso una strategia di offerta multibusiness e soluzioni su misura per il cliente anche nell’ambito della mobilità sostenibile, offrendo prodotti e servizi per la ricarica di veicoli elettrici. Hera Comm gestisce una rete di stazioni di ricarica ad uso pubblico in costante aumento e con l’obiettivo di attivare circa 300 colonnine nei prossimi anni. In tal senso, Hera Comm svolge l’attività di Charging Point Operator (CPO), mettendo a disposizione la propria rete di colonnine anche ad altri provider del servizio di ricarica. NEOGY Nata dall’unione tra Alperia e Dolomiti Energia, Neogy opera sia sul territorio nazionale sia su quello europeo grazie a particolari accordi di interoperabilità con altri gestori. Varie tariffe a disposizione dei clienti: dopo il pagamento iniziale di 35 euro si ha un costo al kWh che varia da 0,45 ai 0,70 € in base alla potenza di ricarica della colonnina (dai 22 kW ai 100 kW). A disposizione dei clienti anche una tariffa a tempo, Direct Payment, che ha un costo di 0,06 €/minuto nelle colonnine da 22 kW e 0,55 €/ minuto in quelle da 50 kW o più. Anche parlando di veicoli commerciali, è impossibile non citare – come casi da conoscere – anche due realtà automobilistiche. Specie per la rete di ricarica. Tra i fornitori di energia esiste anche Tesla che, oltre ad aver promesso di entrare anche nel segmento dei van, ha fin da subito sviluppato una propria rete di ricarica Supercharger che prevede

un costo di ricarica di 0,30 €/kWh per tutti i possessori di una loro auto elettrica. Interessante anche l’esperienza di Ionity, la joint venture nata dall’unione di diverse case automobilistiche che offre una delle più grandi infrastrutture di ricarica europee con punti di ricarica fino a 350 kW di potenza. Le tariffe variano in base alla marca del veicolo che si vuole ricaricare. Da 0,29 a 0,33 €/kWh per i possessori di una Mercedes, Audi e Porsche fino a 0,79 €/kWh per una marca che non rientra nella partnership. La sfida lanciata dalla mobilità sostenibile è ormai stata accolta e tutti gli operatori in gioco sono in piena attività: bisognerà soltanto vedere se l’Italia saprà rivestire un ruolo di primo piano e recuperare il gap accumulato con i più bravi della classe, i paesi del Nord Europa. Abbiamo visto che, per districarsi, è importante scegliere il fornitore giusto soprattutto se si pensa di ricaricare il proprio veicolo durante la marcia e non in azienda durante la sosta. Un problema da affrontare con serietà: se da una parte assistiamo a un continuo miglioramento delle autonomie dei vari veicoli elettrici, dall’altra chi fa viaggi a lungo raggio rischia ancora di rimanere letteralmente senza energia. In questo senso è da segnalare come lo sviluppo delle colonnine di ricarica sulla rete autostradale stia proseguendo spedito e – grazie ad un emendamento alla “Legge di Bilancio” del 2021 – inserito l’obbligo di installazione di colonnine di ricarica veloce ogni 50 Km sulla rete autostradale. Ci saranno da attendere i tempi tecnici e quelli burocratici ma, una volta a regime, si viaggerà decisamente più tranquilli. Con la batteria sempre carica. #


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MONDO ELETTRICO BATTERIE

Esplode l’elettrificazione della mobilità, soprattutto quella urbana. Il nodo da sciogliere adesso è quello dell’autonomia delle batterie, in un mercato che è destinato a valere miliardi di dollari di

Valeria Di Rosa

uello della sostenibilità e della tutela ambientale è diventato uno dei temi verso i quali l’opinione pubblica e le forze politiche sono più sensibili. I grandi sforzi fatti dall’Unione Europea con il New Deal, che mira ad abbattere le emissioni di sostanze nocive nel Continente entro il 2050 con una serie di iniziative che spingono verso soluzioni a impatto zero, ne sono un esempio. Se a questo si aggiungono le trasformazioni dell’ambiente urbano, con l’istituzione di zone a traffico limitato e i provvedimenti attuati dalle amministrazioni per limitare le emissioni nocive in città, e l’esplosione di delivery e consegne dell’ultimo miglio, la mobilità elettrica pare rappresentare la soluzione più veloce e sicura per un trasporto sostenibile: i veicoli elettrici hanno un impatto ambientale molto basso, sono silenziosi e possono spostarsi in qualsiasi zona delle città, anche nelle zone ztl. La strada però è ancora lunga. Dall’autonomia delle batterie alla mancanza di una rete infrastrutturale capillare arrivando fino al costo più alto di questa tipologia di mezzi rispetto ai fratelli tradizionali, sono diversi i fattori che frenano la diffusione dei veicoli elettrici sul mercato. Secondo gli ultimi dati pubblicati da UNRAE, nel mese di maggio 2021, i veicoli ibridi hanno raggiunto il 5,8% del mercato, mentre gli elettrici nel 1° quadrimestre si sono collocati appena sotto l’1%. LE BATTERIE AGLI IONI DI LITIO Il processo chimico che regola il funzionamento delle batterie si basa su due elettrodi, uno positivo e uno negativo,

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separati da un separatore e immersi in una sostanza elettrolita. Nello specifico, le batterie sono formate da piastre positive e negative, composte a loro volta da un insieme di elettrodi positivi o negativi. L’insieme di queste piastre forma la cella di una batteria. La reazione chimica che si innesta quando una batteria viene collegata a un utilizzatore esterno permette di trasformare l’energia chimica accumulata in una batteria in energia elettrica. I veicoli elettrici moderni utilizzano soprattutto batterie agli ioni di litio o ai polimeri di litio, perché sono quelle che hanno il grado maggiore di efficienza, grazie alla loro capacità di accumulare energia, anche se soffrono di un ciclo di vita relativamente breve (tra i 5 e gli 8 anni). Queste batterie, infatti, sono soggette a una fase di decadimento dovuta ai cicli di ricarica. È lo stesso principio di telefoni o

computer: nel lungo periodo le continue ricariche minano la stabilità della batteria e ne provocano la corrosione.

UN PO’ DI STORIA 1796 Alessandro Volta pubblica una lettera nella quale annuncia l’invenzione della “pila di Volta”. 1880 ca Viene creata la prima batteria a secco che usa combinazioni di metalli ed elettroliti per creare batterie più efficienti. 1859 Gaston Planté sviluppa un prototipo di batteria ricaricabile, costituita da piastre di piombo immerse in acido solforico. John B. Goodenough svilup1979 pa il prototipo moderno di batterie agli ioni di litio. La strada per la mobilità elettrica è aperta.

1991 Sul mercato tedesco appare la prima applicazione delle batterie agli ioni di litio: si tratta di una videocamera Sony. 2019 John B. Goodenough, Stanley Whittingham e Akira Yoshino ricevono il Premio Nobel per la Chimica “per lo sviluppo delle batterie a ioni di litio”.


LA QUESTIONE SMALTIMENTO Smaltimento, recupero e riciclo delle batterie sono disciplinati dalla Direttiva eu-

ropea 2006/66 CE. Esistono quindi aziende autorizzate alla raccolta e recupero delle batterie auto. Non bisogna dimenticare che sono classificate come un rifiuto pericoloso (Codice CER 16.06.01) e non si possono buttare tra i rifiuti tradizionali. Clarios, ad esempio, ha lanciato un sistema di raccolta a ciclo chiuso all’avanguardia per progettare, costruire, recuperare e riciclare le batterie dei veicoli così da creare un approccio più efficiente e sostenibile per l’accumulo di energia. In poche parole, le sue batterie sono progettate con la capacità di recuperare fino al 99% dei materiali usati per fabbricarle, il che permette all’azienda di produrre nuove batterie a partire dai materiali raccolti dalle vecchie.

IL PROBLEMA DELL’AUTONOMIA Quello dell’autonomia è forse, insieme ai tempi lunghi di ricarica e alla mancanza di un sistema infrastrutturale strutturato, uno dei maggiori svantaggi per chi sceglie questa tipologia di veicoli. Molto dipende dalla batteria che viene utilizzata: ovviamente più è potente, più garantirà una maggiore autonomia. È bene tenere presente che sono molteplici i fattori che influenzano l’autonomia di una batteria; non si tratta, infatti, solo dei chilometri percorsi ma entrano in gioco la velocità, le condizioni climatiche, lo stile di guida, la tipologia e le caratteristiche delle strade percorse. In linea generale, il range è abbastanza comune per tutti i veicoli: si va dai 150 km ai 350 km di autonomia. In realtà se si considera che le applicazioni di questi veicoli sono soprattutto cittadine, il problema dell’autonomia passa in secondo piano. Un’autonomia media di 200 km è, infatti, sufficiente a garantire un’intera giornata di lavoro. Non è un caso, infatti, che tutti i maggiori costruttori si stanno muovendo verso l’elettrificazione delle proprie gamme e hanno in flotta almeno un veicolo commerciale elettrico. Tra gli ultimi arrivati Fiat e-Ducato e Renault Kangoo Z.E. Van che sono stati presentati nel corso degli ultimi mesi. LE CELLE A COMBUSTIBILE Una delle soluzioni che il mercato sta sperimentando per superare il problema dell’autonomia è quello delle celle a combustibile. Si tratta di una tecnologia simile a una batteria convenzionale con il pregio di avere una durata pressoché infinita. Questo è dato dalla struttura stessa della cella a combustibile. Infatti, mentre le batterie convenzionali hanno bisogno di essere ricaricate per fare in modo che si attivi la reazione chimica che porta alla creazione dell’energia elettrica, nelle celle a combustibile, l’elettricità è continua perché è prodotta dalla reazione che si crea dall’incontro

dell’idrogeno con l’ossigeno. Questo permette quindi di avere una maggiore autonomia: se, come dicevamo nel paragrafo precedente, un veicolo elettrico può raggiungere i 350 km con una ricarica, uno a celle a combustibile può arrivare anche a 500 km. Ma non è tutto oro quello che luccica. Infatti, uno dei problemi principali legato alle celle a combustibile è proprio l’idrogeno, non presente in natura in forma pura. Questo vuol dire che la sua produzione richiede un processo che genera sostanze nocive come il monossido e il biossido di carbonio.

UN MERCATO DESTINATO A CRESCERE Secondo il report “Global Electric Vehicle Outlook 2021” pubblicato dall’Agenzia internazionale dell’Energia, nei prossimi anni, il mercato dei veicoli commerciali leggeri elettrici è destinato ad ampliarsi: il report stima che nel 2030 circoleranno

nel mondo circa 220 milioni di LCV elettrici. Secondo LeasePlan, una delle principali società europee per il noleggio di veicoli a lungo termine, il futuro dei veicoli commerciali in città è proprio quello dei veicoli elettrici perché rispondono sia alle normative antinquinamento sempre più stringenti sia all’aumento esponenziale delle consegne dell’ultimo miglio che si è registrato in questi ultimi mesi. Questa prospettiva, ovviamente,

implica anche uno sviluppo delle batterie sempre più spostato verso una maggiore garanzia di autonomia. Una strada percorsa dall’israeliana StoreDot, che da qualche mese ha annunciato di lavorare a una nuova batteria in grado di ricaricarsi in soli cinque minuti grazie all’utilizzo di nuovi materiali e di una nuova struttura della batteria stessa: la ricarica rapida riuscirebbe a garantire fino a 480 km di autonomia, allargando quindi le distanze che i veicoli commerciali riuscirebbero a percorrere con una sola carica. La ricerca, in particolare, si sta muovendo proprio verso la ricerca di materiali diversi dal litio che da un lato siano a basso impatto ambientale e dall’altro siano in grado di garantire le stesse performance delle batterie attualmente utilizzate. In tal senso sono state sperimentate batterie allo zinco o la perovskite, minerale costituito da titanato di calcio facilmente reperibile in natura e sperimentato per la produzione di pannelli fotovoltaici. La ricerca di nuove soluzioni di certo impegnerà tutte le più grandi aziende che operano nel settore, sia perché diventa sempre più necessario trovare soluzioni all’avanguardia ma dal basso impatto ambientale, sia perché, come ha evidenziato MarketWatch, sito web specializzato in informazioni finanziarie, notizie economiche, analisi e dati di borsa, quello dei veicoli elettrici è un mercato che varrà più di due miliardi di dollari nel 2026, con una crescita annua del 50%. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021

integrato con Amazon Alexa, disponibile al momento in cinque lingue: inglese, tedesco, francese, spagnolo e italiano. Ne avevamo già parlato nel numero scorso, quando avevamo presentato la nuova gamma di IVECO S-WAY (numero di Luglio di Trasportare Oggi, n.d.r.). IVECO Driver Pal è la risposta del Costruttore ai cambiamenti del settore che si stanno verificando negli ultimi anni. L’esplosione dell’e-commerce e dei servizi di consegna dell’ultimo miglio hanno reso necessaria un’evoluzione

rapida della mobilità e la connettività è diventata una necessità in ogni ambito della vita quotidiana, un requisito che anche i veicoli devono soddisfare. Tra le opzioni di IVECO Driver Pal, sviluppate con Amazon Web Services e Alexa Auto, troviamo MYIVECO, che consente al conducente di controllare lo stato del veicolo, impostare e gestire il sistema di navigazione, richiedere assistenza quando necessario e chiedere suggerimenti per uno stile di guida volto a risparmiare carburante e guidare


Nuovi sedili in memory foam per il comfort del conducente Tra le innovazioni del Nuovo Daily ci sono anche i sedili in memory foam, pensati per garantire al guidatore il massimo comfort grazie alla schiuma che si adatta al corpo, distribuendo il peso in modo uniforme e riducendo i picchi di pressione fino al 30%.

IVECO lancia la nuova generazione del Daily, destinato a diventare il compagno perfetto per il successo professionale. Comfort e sicurezza, connettività e digitalizzazione, flessibilità e focus sulla mission, riduzione del costo totale di esercizio di

Valeria Di Rosa

in sicurezza. Con IVECO Driver Pal il conducente potrà accedere facilmente ai servizi connessi IVECO ON, ideati per supportare in modo proattivo ed efficace il business dei clienti. La seconda skill esclusiva è MYCOMMUNITY che mette in contatto il conducente con la community degli autisti. I driver possono scambiarsi consigli e chiedere aiuto per evitare fermate impreviste e ritardi grazie a informazioni sul traffico e altri inconvenienti stradali. Inoltre, la traduzione automatica permette di superare le barriere linguistiche. Insomma, il “baracchino” in chiave moderna! COMFORT DI GUIDA ASSICURATO CON LE SOSPENSIONI INTELLIGENTI AIR-PRO Altra novità introdotta sul Nuovo Daily sono le rivoluzionarie sospensioni pneumatiche AIR-PRO che si adattano continuamente alle condizioni di utilizzo per offrire una guida straordinariamente fluida e sicura per il conducente e il carico. Con l’esclusivo AIR-PRO Continuous Damping Control (CDC) il veicolo reagisce quasi istantaneamente alle vibrazioni della strada, calcolando ogni dieci

Il sistema intelligente AIR-PRO è facile da gestire, grazie a un comando dedicato sul cruscotto e alla nuova e intuitiva grafica TFT.

millisecondi la pressione ideale di ogni ammortizzatore per garantire la migliore reazione dinamica. Le vibrazioni sono ridotte del 25% e contribuiscono a garantire un’esperienza di guida confortevole. Il sistema intelligente AIR-PRO si adatta anche alle esigenze dei driver, permettendo loro di controllare il

comportamento delle sospensioni, scegliendo tra impostazioni diverse: Soft per dare priorità al comfort, Load per ottimizzare la maneggevolezza e il controllo del rollìo e del beccheggio in condizioni di pieno carico, Auto per lasciar scegliere al sistema in base ai suoi parametri di auto-adattamento.

IVECO presenta anche il nuovo Daily minibus In occasione dell’evento digitale live ospitato su IVECO Live Channel, IVECO BUS ha presentato anche il nuovo Daily Minibus. Nella progettazione del nuovo Daily Minibus, IVECO BUS ha voluto unire le rinomate qualità del Daily alle capacità di un vero e proprio leader del trasporto passeggeri. Presenti quindi sia le sospensioni intelligenti AIR-PRO, sia i sedili in memory foam. Il cambio manuale a sei marce e l’esclusiva trasmissione Hi-Matic a otto rapporti garantiscono prestazioni ottimali e costi operativi ridotti. Disponibile in due versioni diesel (180 e 210 CV) e una versione a gas naturale (136 CV), fornisce una risposta adeguata a tutte le esigenze del trasporto passeggeri: navetta per i viaggi brevi (Start), minibus interurbano con la più ampia capacità di trasporto passeggeri della categoria (Line), minibus turistico per viaggiare all’insegna di gradevolezza e comodità (Tourys) e, in arrivo prossimamente, minibus urbano (Access). www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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PRODOTTO IVECO

DICONO DI LUI… Quattro chiacchere con Massimo Revetria, Head of Business Line Light Italy Market di IVECO, al quale abbiamo chiesto un approfondimento sul nuovo Daily e sulle reazioni dei clienti alle novità introdotte In poche parole, quali sono i veri “plus” del nuovo Daily, un veicolo che sembrava già aver raggiunto un livello di eccellenza? “Un livello di eccellenza che risale al 1978. Nel corso degli anni, il Daily è stato impiegato per consegnare merci, costruire case, trasportare persone e supportare i nostri clienti in innumerevoli altre missioni. In oltre 40 anni di duro lavoro, il Daily è sempre rimasto fedele ai propri valori, grazie ai quali si è guadagnato un interrotto successo, mi riferisco in particolare a versatilità, robustezza e durabilità. Il nuovo Daily ha tutti i requisiti per confermare la sua leadership in ogni tipo di mission, con quote di mercato superiori al 40%. Con il lancio del nuovo Daily, abbiamo una gamma completa di nuovi motori 2,3 e 3,0 litri già Euro6 D-final Light Duty ed Euro VIe Heavy Duty, il nuovo cambio manuale a 6 marce da 500 Nm, al top del mercato per affidabilità e precisione d’innesto. Introduciamo anche le nuove ed esclusive sospensioni posteriori pneumatiche AIR-PRO, un contenuto unico, che fa la differenza per il cliente e il suo lavoro in termini di comfort e di guidabilità, grazie a nuove logiche evolute di controllo dinamico del beccheggio e del rollio, e alla possibilità di adattarsi alle condizioni di carico. Non solo, con il nuovo Daily si ottiene una maggior rapidità di risposta ai comandi di livellamento, e con la funzione ‘memoria’ si riescono a gestire le altezze maggiormente impiegate dai clienti. Per ottimizzare la vita a bordo, è stato introdotto l’IVECO Driver Pal, l’innovativo compagno di viaggio digitale del conducente realizzato con Amazon Web Services e funzionalità Amazon Alexa, che consente di portare a

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bordo la propria vita digitale, di interagire con il proprio veicolo e la community di driver e di accedere ai servizi connessi di IVECO. Inoltre, il nuovo Daily è dotato di esclusivi sedili “adattativi” in memory foam, completamente riprogettati e basati su una tecnologia aeronautica con proprietà di assorbimento e contenimento per rispondere alle più diverse esigenze di missioni, riducendo lo stress di guida”. Connettività, comfort e sicurezza. Anche il Nuovo Daily percorre la strada intrapresa da IVECO di mettere l’autista al centro. Quali sono i feedback dei clienti? “Il Daily viene scelto dai clienti perché offre certezze e proprio queste certezze sono state ancora una volta il nostro punto di partenza: le prestazioni e la guidabilità della trazione posteriore, la robustezza e la versatilità della struttura a longheroni con profilo a C. Per questo, nello sviluppo del nuovo Daily ci siamo ispirati alle tendenze del futuro ma, soprattutto, ci siamo focalizzati sulle esigenze, le aspettative e i desideri di chi lo utilizza quotidianamente. Ascoltare la voce dei clienti è la chiave del successo. Il nuovo Daily mantiene le caratteristiche uniche che l’hanno reso un’icona della sua categoria e, al tempo stesso, introduce nuovi elementi, che contribuiscono a renderlo, ancora una volta, il veicolo commerciale leggero più innovativo della sua generazione, un veicolo smart, che introduce soluzioni che anticipano il futuro sotto ogni punto di vista. Il nuovo Daily è fortemente incentrato sui conducenti, al fine di assicurare loro il massimo comfort di guida e una manovrabilità senza precedenti”.

Capaci di adattarsi al carico del veicolo, riducendo l’angolo di rollio del 30% in curva, queste sospensioni garantiscono sia la sicurezza dell’autista, sia la protezione del carico. Sono inoltre in grado di regolare l’altezza dello chassis in meno di dieci secondi e attraverso una funzione memory permettono all’autista di memorizzare l’allineamento con le piattaforme di carico abituali, rendendo l’operazione ancora più rapida. UN NUOVO CAMBIO MANUALE E MOTORI UNICI PER QUALSIASI MISSION Con il Nuovo Daily, IVECO lancia un nuovo cambio manuale a sei marce, che offre un’esperienza di guida eccellente con innesti e precisione ai vertici della categoria, contribuendo anche a ridurre il costo totale di esercizio (TCO). Il nuovo Daily è anche l’unico veicolo che mette a disposizione due motori ottimizzati per garantire le migliori prestazioni in ogni missione. L’F1A da 2,3 litri con potenza da 116 CV a 156 CV (disponibile nell’omologazione lightduty ed heavy-duty) e l’F1C da 3,0 litri con potenza da 160 CV a 207 CV. Grazie alla capacità di abbinare il motore da 2,3 litri alla stessa frizione del motore da 3,0 litri, la solidità nelle missioni più impegnative viene migliorata e la durata del componente viene incrementata fino al 18%. Con il nuovo cambio non sarà necessario cambiare l’olio, in quanto l’intervallo è stato esteso a 350.000 km, con un’ulteriore riduzione dei costi di manutenzione e riparazione che arriva fino al 4%. #


S

ullo slancio di questo recente successo e di una progressione continua sul mercato, Fiat Professional ha lanciato in questi mesi due nuovi veicoli commerciali: prima la versione elettrica, poi il nuovo Ducato, un modello che unisce le già eccellenti caratteristiche di portata, volumetria, efficienza e flessibilità alle innovazioni in termini di tecnologia e comfort di bordo, sicurezza, performance e connettività. Questo in un momento in cui Ducato risulta il veicolo commerciale leggero più venduto in Europa (2020, n.d.r.) con circa 150.000 unità vendute, in progresso dell’8% rispetto al 2019. Già Best in class per capability grazie alla gamma ”all forward” più ampia sul mercato, Fiat Professional punta non solo a confermare il suo ruolo di leader, ma a migliorarsi per cogliere le opportunità e a guidare le nuove sfide del mercato. Due le grandi novità apparse nel mondo dei veicolo commerciali. Andiamo in ordine cronologico. Lo scorso aprile la Giornata Mondiale della Terra è stata scelta da Fiat Professional per presentare in anteprima E-Ducato, la versione 100% elettrica del furgone di Fiat Professional campione di vendite in tutto il mondo. Un giorno non a caso per un lancio che vuole

E-DUCATO

PRODOTTO FIAT PROFESSIONAL

Il nuovo Ducato è anche…

Ducato compie quarant’anni e li celebra da leader

del mercato, risultando il veicolo commerciale leggero più venduto in Europa nel 2020 rappresentare non solo un veicolo elettrico, ma un nuovo sistema di mobilità sostenibile, studiato e sviluppato “con” i clienti professionali e non semplicemente partendo dalle loro esigenze. In particolare DHL, first moover di questo nuovo veicolo pensato per cambiare la mobilità commerciale dei prossimi anni. Per EDucato si è partiti dall’idea di realizzare non solo un veicolo “green”, ma una soluzione di mobilità completa che si caratterizzasse per versatilità, affidabilità, efficienza e sostenibilità (intesa sia a livello ambientale che economico): in sintesi, uno strumento di lavoro per far crescere il business rispettando i dettami dell’ecologia, un modello pronto a ogni missione, che mira senza compromessi a essere il benchmark del mercato e che sarà in grado di fare le stesse cose dei veicoli con motore termico. “La strada per l’elettrificazione dei veicoli è lunga ma è ormai segnata – ha dichiarato Eric Laforge, head of LCV Enlarged Europe di Stellantis. – Ad oggi i veicoli elettrici in Europa sono poco più di 3000, ma nell’arco di 5 anni ci aspettiamo che il 25% del circolante

di

Andrea Trapani

sarà elettrico e in 10 anni si raggiungerà il 75%”. Di certo la mobilità elettrica non è per tutti, bisogna avere la missione giusta e conoscere molto bene il proprio business. “Il vantaggio del mondo dei van – aggiunge Luca Marengo, Head of Product Marketing Fiat Professional EMEA presso Stellantis – è che i clienti possono programmare con esattezza i percorsi e la ricarica del veicolo può avvenire in azienda al termine della missione”. Infatti sappiamo che il 70 per cento degli utenti di veicoli commerciali hanno una percorrenza giornaliera entro i 200 chilometri, distanza perfetta per le attuali autonomie delle batterie. ARCHITETTURA RIVOLUZIONARIA Entriamo ora nel dettaglio dell’E-Ducato anticipandovi subito che Fiat Professional ha rivoluzionato la progettazione del catena cinematica elettrica e, in particolare, della gestione del parco batterie, rea­lizzando un sistema in “parallelo” e permettendo al veicolo di proseguire la www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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PRODOTTO FIAT PROFESSIONAL

marcia anche nel caso in cui una batteria dovesse guastarsi. Ma andiamo per gradi e… saliamo a bordo di E-Ducato, notando che il design esterno ed interno non è cambiato rispetto alla versione endotermica (se non ovviamente nel naming e nel quadro del cruscotto). Forse questa è una scelta voluta, anche se ci si sarebbe forse aspettati una nuova linea per il futuristico veicolo, per sottolineare che, rispetto al Diesel non cambia niente in termini di prestazioni e capacità di carico. Il nuovo modello, infatti, può alloggiare in maniera ottimale le batterie sotto il pavimento, lasciando intatta la capacità di carico che va da 10 a 17 metri cubi di volume e quasi 2 tonnellate di peso. Altri evidenti vantaggi sono l’ottimale distribuzione dei pesi e l’abbassamento del centro di gravità, che migliora l’handling del veicolo in ogni condizione di carico. E-Ducato è in grado di raggiungere prestazioni equivalenti a quelle delle versioni equipaggiate con motori diesel, grazie ad un motore elettrico con una coppia massima di 280 NM che eroga fino a 90 kW di potenza (circa 122 cavalli) e un’accelerazione da 0 a 50km/h in 5 secondi. L’ALIMENTAZIONE E L’AUTONOMIA E-Ducato è stato dotato di una serie di soluzioni modulari, a partire da 2 differenti configurazioni di batterie, da 47 kWh e da 79 kWh – Best in Class per la capacità elettrica installata – e 4 tipi di modalità di ricarica di cui tre disponibili al lancio. E-Ducato, con batterie da 47 kWh, può percorrere fino a 170 km in ciclo WLTP e fino a 235 km in ciclo urbano. Con batterie da 79 kWh le

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percorrenze salgono a 280 km secondo il ciclo WLTP, equivalenti a 370 km in ciclo urbano, e i tempi di attesa per una ricarica equivalente a 100km di percorrenza non superano la mezz’ora. Va aggiunto che, per soddisfare una gamma di necessità così ampia e diversificata, E-Ducato offre anche il Drive Mode Selector che, in posizione “Normal”, assicura un ottimo bilanciamento tra performance e costi, mentre si può impostare il regime “Eco” per risparmiare energia. Nel caso invece in cui abbiamo a bordo un carico particolarmente pesante o siamo di fronte a una salita impegnativa, la scelta giusta è la modalità “Power”. E-Ducato ha inoltre due funzionalità per salvaguardare la “peace of mind” del conducente: il “Turtle Mode” e il “Recovery Mode”, i cui nomi già dicono le loro rispettive funzioni di risparmio energetico E sempre a questo proposito, va ricordato che le batterie sono garantite per una durata di 10 anni o 220.000 km sulla versione da 70 kWh e 8 anni o 160.000 km sulla versione da 47 kWh. CONNETTIVITÀ PER E-DUCATO Il salto di Fiat Professional è stato importante in entrambi i nuovi modelli. Nello sviluppo di E-Ducato non poteva mancare il contributo di Mopar, volto a mettere a disposizione degli operatori professionali nuovi e sofisticati strumenti, sia per migliorare l’efficienza nell’utilizzo dei veicoli, sia per valutare la profittabilità dei relativi costi di esercizio. Particolare importanza è stata data a numerose funzioni attivabili “da remoto”, come My:Fleet Manager, il nuovo servizio di fleet management, incluso per 6 mesi nel prezzo del veicolo grazie ad una speciale promo dedicata a E-Ducato: tramite una piattaforma web, permette ai fleet manager di tenere sotto controllo in tempo reale le principali variabili per la gestione di ogni unità del parco veicoli, come chilometraggio, posizione e aggiornamento della manutenzione, programmi di ricarica e molto altro. Tutto allo scopo di migliorare efficienza e produttività della flotta, ridurre

Cockpit tutto nuovo e altamente digitalizzato, look aggressivo e luci LED e interni predisposti per un vero e proprio ufficio mobile. Sono alcune delle caratterstiche del Nuovo Ducato.

i costi, prevenire i rischi e garantire la sicurezza sia di veicolo che conducente. Inoltre, la presenza della Mopar Connect, di serie su tutti gli E-Ducato, offre numerosi altri servizi, come l’assistenza in caso di incidente o guasto (la Box telematica, rilevando la posizione del veicolo, garantisce un intervento tempestivo e mirato 24 ore su 24). Inoltre tramite la mobile app Uconnect LIVE si potrà controllare di aver chiuso le portiere, rintracciare il punto in cui si è parcheggiato e ricevere un alert se il veicolo viene spostato da dove si trovava o se supera il limite di velocità preimpostato. UN NUOVO DUCATO VOTATO ALLA TECNOLOGIA Il look di Nuovo Ducato è quello familiare e rassicurante di sempre, ma con una ulteriore evoluzione dello stile dinamico e elegante che si nota a partire dal design dei nuovi proiettori con tecnologia Full Led ad alte performance. Che sia cambiato il modo di comunicare lo si capace fin dalla presentazione del nuovo van, dove a fare gli onori di casa, in una web conference itinerante, è stata chiamata


Cristina Bowerman, chef stellata di un noto ristorante nel cuore di Trastevere, che ha ben rappresentato le esigenze e le aspettative di chi utilizza il proprio veicolo per fini professionali. Con lei hanno dialogato Eric Laforge, Head of LCV Enlarged Europe di Stellantis e diversi altri manager di Stellantis che hanno partecipato allo sviluppo della gamma 2021. Una conferenza su nuovi concept come quelli del nuovo stile introdotto da Fiat Professional. Nel Nuovo Ducato i gruppi ottici sono divisi in tre parti, con la sezione inferiore dedicata al guida luce a led che evolve la “firma” luminosa caratteristica dello storico furgone. Come sempre con Ducato “lo stile incontra la funzionalità”, infatti i tre gruppi hanno non solo un look tecnologico e moderno, ma forniscono il 30% in più di luminosità rispetto ai classici fari alogeni. Infine la parte superiore è dedicata all’indicatore di direzione, rinnovato anch’esso nello stile con guida luce a led con accensione a scorrimento, un effetto molto apprezzato e utilizzato tra le auto e per la prima volta introdotto in un veicolo commerciale. Il rinnovamento degli esterni coinvolge l’ampia calandra, ed i nuovi skidplates, che si aggiungono al nuovo ed iconico badge Fiat che sottolinea con orgoglio l’appartenenza al marchio italiano, per un veicolo prodotto nello stabilimento di Atessa. Per completare il lavoro compiuto sullo Stile, è stato introdotto il nuovissimo colore di lancio Grigio Lanzarote, che sottolinea il carattere “avventuroso” del Nuovo Ducato ed è dedicato in particolare ai clienti del settore ricreazionale.

LA RIVOLUZIONE ARRIVA A BORDO! Un fattore su cui Fiat Professional ha deciso di investire molto è la “rivoluzione” volta a migliorare la qualità della vita a bordo e la praticità di utilizzo degli autisti. Il Keyless Entry and Go per aprire e chiudere le porte della cabina e del vano di carico e avviare il motore senza chiave, il freno di stazionamento elettrico per ridurre gli ingombri in cabina e facilitare gli spostamenti, il sedile passeggero “Eat and Work” che diventa un

comodo spazio per lavorare o fare uno spuntino, il compartimento per ricaricare in modalità Wireless i cellulari o ancora le doppie prese USB di tipo A e C, la presa di corrente ad alta tensione a 230 V, il parabrezza riscaldato con resistenze elettriche interne per un rapido sbrinamento del vetro. Il design rinnovato degli interni viene arricchito da una plancia ridisegnata, un volante e un pomello cambio nuovo, nuovi pannelli porta più funzionali e capienti e comando del climatizzatore automatico. Non è tutto. Sedili dal look più moderno e con nuove imbottiture offrono più spazio e comodità, il nuovo servosterzo elettrico su tutta la gamma aggiunge precisione e maneggevolezza in ogni condizione di marcia ed in ogni condizione di carico, accoppiato con un volante dal diametro ridotto che accentua una guida automobilistica e ridefinisce il concetto di comfort all’interno della

nuova cabina del Ducato, a tutto vantaggio dell’ergonomia e della riduzione dello stress per conducenti e passeggeri sottoposti a impegni lavorativi sempre crescenti. Nuova anche la configurazione interamente digitale della strumentazione interna, grazie al Full Digital Cockpit in grado di restituire con immediatezza e chiarezza le informazioni e gli avvisi più utili per il viaggio, dalla navigazione 3D agli ausili alla guida, ed offre un elevatissimo grado di flessibilità grazie alla riconfigurabilità e alla interazione

con il sistema di infotainment Uconnect, per adattarsi al meglio alle richieste del guidatore. A questo si aggiungono, come per il fratello elettrico, le nuove interfacce Uconnect con schermi fino a 10,1”, un sistema di radionavigazione completo al top della categoria che incorpora mappe TomTom 3D e interfaccia Apple Car Play/Android Auto con sistema wireless, attraverso il quale è possibile, con un semplice tocco, accedere ai controlli più importanti del veicolo. Completa l’offerta di nuove radio la UConnect 7” sempre con interfaccia wireless Apple Car Play/Android auto. Confermati anche gli alti livelli per la connettività introdotti nell’E-Ducato grazie agli Uconnect™ Services e all’app FIAT con cui sarà possibile gestire e monitorare il proprio mezzo direttamente dai propri devices, ovunque e in qualsiasi momento. Con una chicca finale. Arriva anche My Wifi, con il servizio di hotspot, che consente di collegare fino a 8 dispositivi e di usare i servizi di Amazon Alexa Voice Service a bordo. Per essere avvisati in caso di tentato furto e ricevere assistenza in caso di veicolo rubato è disponibile il pacchetto My Alert. Infine, anche in questo caso, è disponibile il tool My Fleet Manager pensato per semplificare la gestione delle flotte aziendali con la massima efficienza e sicurezza. Anche in termini di performance, Nuovo Ducato rinnova completamente la gamma offrendo propulsori sviluppati secondo le normative Euro 6D-Final e ampliando la gamma disponibile con omologazione Heavy Duty. Insomma, parafrasando la conferenza di presentazione, questa serie di “ingredienti” fanno della gamma 2021 del Nuovo Ducato la formula adatta per i professionisti di oggi. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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PRODOTTO RENAULT

A tutto LCV

Il rinnovamento della gamma Renault punta a rispondere a qualsiasi esigenza dei propri clienti: Kangoo Van ed Express Van per i veicoli commerciali; Nuovo Kangoo, Nuovo Trafic Passenger e Nuovo Trafic Spaceclass per quelli dedicati al tempo libero e trasporto persone. Senza dimenticare la transizione energetica, con il Nuovo Kangoo Van E-Tech Electric di

Valeria Di Rosa

R

enault ha pensato proprio a tutti. Con il lancio della sua nuova gamma il Costruttore ha presentato le nuove versioni di quei veicoli che lo hanno reso un leader dell’innovazione. Il cambiamento è iniziato nel 2019 quando Renault aveva presentato il nuovo Master e prosegue oggi con il rinnovamento dell’intera gamma destinata agli operatori professionali. Ma attenzione! Nuovi veicoli, ma sempre carichi di ingegno è il mantra su cui si fondano le nuove soluzioni, volte a preparare il futuro del trasporto. Open Sesame è la nuova porta scorrevole introdotta sul Nuovo Renault Kangoo che vanta l’accesso laterale più ampio del mercato con 1.446 mm.

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TRASPORTARE OGGI

DESIGN RINNOVATO PER IL NUOVO KANGOO Dotato di cinque veri posti, Nuovo Kangoo si presenta con un design esterno completamente rivisitato, più comfort e più equipaggiamenti, oltre a nuovi dispositivi di assistenza

alla guida. Miglior abitabilità; oltre 49 litri di vani portaoggetti accessibili, tra cui il cassetto scorrevole Easy Life; un capiente bagagliaio da 775 litri, estensibile fino a 3.500 litri con l’ampio pianale piatto; barre da tetto innovative, trasformabili senza attrezzi, per non restare mai a corto di spazio e poter trasportare tutto e i quattordici nuovi dispositivi di assistenza alla guida di serie ne fanno un Kangoo all’ennesima potenza! NUOVO RENAULT KANGOO VAN E OPEN SESAME BY RENAULT Il Nuovo Renault Kangoo Van era stato presentato a marzo con un evento del quale era stato protagonista indiscusso. Tante le innovazioni di questa nuova versione, a partire da Open Sesame by


Renault, la porta scorrevole che, eliminando il montante centrale, offre, sulla fiancata destra, l’accesso laterale più ampio del mercato con 1.446 mm. E ancora la retrocamera Permanent Rear View, la chiusura centralizzata selettiva, che permette di bloccare le serrature della cabina di guida separatamente da quelle del vano di carico, e l’Easy Inside Rack, che consiste in supporti portapacchi da agganciare all’interno del padiglione per sfruttare al massimo la

Per rispondere alle richieste di decarbonizzazione dell’Unione Europea, Renault ha inserito, all’interno del suo piano strategico Renaulution, la creazione di Renault ElectriCity, un nuovo centro di produzione di veicoli elettrici che riunisce le sedi di Douai, Maubeuge e Ruitz nel Nord della Francia. Il centro ha un obiettivo ambizioso, quello di realizzare 400.000 veicoli elettrici all’anno. Nella strategia di decarbonizzazione dei trasporti si inserisce anche la partnership tra Renault e Plug Power dedicata alla mobilità a idrogeno. Le due aziende hanno infatti fondato “HYVIA”, joint venture che mira a offrire un ecosistema completo di

soluzioni chiavi in mano: veicoli commerciali leggeri a celle a combustibile, colonnine di ricarica, fornitura di idrogeno decarbonizzato, manutenzione e gestione delle flotte. La tecnologia dei veicoli commerciali si baserà sul Renault Master. In particolare, saranno tre le versioni basate su Renault Master che saranno commercializzate a partire dalla fine di quest’anno in Europa: versione Furgone e versione Telaio con cabina gran volume per il trasporto merci; versione City Bus per il trasporto persone. Tutte le proposte saranno affiancate da un’offerta di stazioni di ricarica e fornitura di idrogeno verde.

passeggeri più esigenti alla ricerca di versatilità, spazio e comfort esclusivo. LE NOVITÀ A ZERO EMISSIONI Versione elettrica del veicolo e successore del Kangoo Z.E., Nuovo Kangoo Van E-TECH Electric sarà commercializzato a partire dal 2022. Sarà disponibile in due versioni, standard e lunga, e dotato di una batteria agli ioni di litio da 44 kWh che offre un’autonomia di circa 265 km in ciclo WLTP, zona superiore del vano di carico, abitualmente non sfruttata. Per una maggior sicurezza, è dotato dello specchietto grandangolare Wide View Mirror che consente ai conducenti, anche dei veicoli lamierati, di ottenere una visibilità ottimale nell’angolo cieco a destra. Disponibile in due formati di carrozzeria, standard e Maxi (più lungo di 50 cm circa), il Kangoo di terza generazione vanta un volume utile per le merci da 3,3 a 3,9 metri cubi nella versione base (il valore superiore con sedile passeggero abbattuto e paratia divisoria girevole in posizione “monoposto”) e fino a 4,9 metri cubi per la variante a passo lungo. PRATICITÀ ED EFFICIENZA PER IL NUOVO RENAULT EXPRESS VAN Per chi fosse alla ricerca di un veicolo che offra un rapporto qualità/prezzo senza rivali, Renault offre il Nuovo Express Van, arrivato in Europa ad aprile e in Italia a maggio 2021. Con una lunghezza del pianale di carico pari a 1,91 m (con paratia completa) per un veicolo di 4,39 m e larghezza della porta laterale scorrevole pari a 716 mm, è un veicolo pratico, che consente un carico utile fino a 780 kg nella versione benzina e di 650 kg nella versione Diesel e stabilisce un livello record di vani portaoggetti (circa 48 litri) e propone un volume di carico fino a 3,7 m³.

RENAULT LCV OPENS NEW DOORS: l’evento digitale di presentazione della nuova gamma di veicoli Renault.

LA NUOVA GAMMA TRAFIC PER IL TRASPORTO PERSONE La nuova gamma Trafic per il trasporto persone è composta da due modelli, pensati per una molteplicità di utilizzi: Nuovo Renault Trafic nelle versioni Passenger, per il trasporto collettivo, e SpaceClass, per un trasporto più esclusivo. Nuovo Trafic Passenger è pensato soprattutto per gli operatori professionali, come aziende o piccoli enti, che si occupano del trasporto persone e per le famiglie numerose. Risponde all’esigenza di modularità e di tanti posti, senza compromessi a livello di comfort e volume. Nuovo Trafic SpaceClass, invece, consente di rispondere alle attese dei conducenti e dei

autonomia variabile in funzione del tipo di guida, del profilo topografico del percorso e della temperatura esterna. Non solo elettrico, però. Già dal 2014 Renault, infatti, investe in veicoli a idrogeno: esempio ne sono Renault MASTER Z.E. Hydrogen e Renault KANGOO Z.E. Hydrogen. La ricerca del costruttore però non si è fermata e per la fine dell’anno è prevista la commercializzazione del Nuovo Master Idrogeno, con l’obiettivo di conquistare il 30% del mercato europeo dei veicoli commerciali leggeri ad idrogeno entro il 2030, affiancando alla sua offerta soluzioni di ricarica per le flotte di veicoli elettrici o ibridi plug-in.# www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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PRODOTTO PEUGEOT

Ri-carica!

Entrare nei centri urbani non è più un problema col nuovo furgone elettrico targato Peugeot. L’e-Expert infatti coniuga performance,

autonomia e mobilità green di

S

tress da autonomia? Ansia per la ricerca di una colonnina di ricarica? Peugeot ha risolto questi problemi proponendo la sua memorabile furgonetta nella versione elettrica con una autonomia di 330 chilometri. Considerando che

circa l’80% dei conducenti di veicoli commerciali percorre in media meno di 200 km al giorno, PEUGEOT e-Expert dà l’assoluta tranquillità di lavoro: 200 km di autonomia per la batteria da 50 kWh oppure 330 km per quella da 75 kWh, calcolati col

Luca Barassi

rigoroso ciclo WLTP che misura la percorrenza reale su strada. Una percorrenza che viene garantita anche dalla capacità di ricaricarsi grazie all’energia cinetica delle frenate e da uno speciale dispositivo che ne aumenta il rendimento. Infatti, basta selezionare la posizione B sulla leva del cambio e il Nuovo e-Expert ha ancor più freno motore in rilascio, a tutto vantaggio dell’efficienza. CAMBIA IL MODO DI GUIDARE Per chi è appassionato di “ottani” è forse un po’ più difficile approcciare la guida elettrica, ma una volta che ci si lascia andare a questa nuova dimensione, i piaceri della guida emergono ancora più decisi. Innanzitutto perché si ha una reattività che è istantanea ai comandi dell’acceleratore, con la coppia che viene scaricata sull’asfalto. Altro elemento da non trascurare è la totale assenza di rumore e soprattutto di vibrazioni. “La guida elettrica – afferma Giulio Marc D’Alberton, responsabile comunicazione di Peugeot

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USO E NON PROPRIETÀ La diffusione della nuova espressione del trasporto 100% green è favorita dall’offerta commerciale “senza pensieri” del noleggio a lungo termine Free2Move Lease che rappresenta anche nel caso di Nuovo PEUGEOT e-Expert una valida alternativa al classico acquisto o al leasing.

Italia – esige un cambio di paradigma. Non si può pensare di guidare un veicolo elettrico come uno endotermico. Bisogna cambiare approccio al volante e anche a come vengono pianificati gli spostamenti. Ma i vantaggi sono tantissimi, come l’esenzione del bollo per 5 anni in alcune regioni, la polizza assicurativa più leggera, ed un sensibile risparmio sulle spese di manutenzione, pari a circa il 40%”. Stiamo vivendo, insomma, un momento cruciale dell’evoluzione della mobilità che deve segnare anche un cambio di cultura automobilistica, così come è avvenuto in passato per le precedenti grandi rivoluzioni. CAMBIA L’ALIMENTAZIONE MA NON LE PERFORMANCE Se qualcuno pensa che la necessità di batterie sufficientemente grandi per assicurare l’autonomia desiderata portino via spazio o tara, si sbaglia di grosso. Posizionata sotto il pianale, la batteria di trazione non sottrae prezioso volume di carico, mantenendo inalterate le prerogative legate al trasporto, nel confronto con la versione con motore endotermico di PEUGEOT Expert. Anche l’altezza massima continua ad essere contenuta in 1,90 m, garantendo così accesso ai parcheggi sotterranei. Nel contempo, rimane la possibilità di scelta tra diverse lunghezze per adattarsi al meglio ai differenti impieghi professionali, ovvero COMPACT da 4,61 metri, STANDARD da 4,96 metri o LONG da 5,31 metri. Stesso discorso ovviamente per quella che è la capacità di carico che arriva fino a 1000 chilogrammi, così come la possibilità di traino. L’Expert elettrico non sarà forse ideale per tutte le mission di trasporto, ma sicuramente lo è per la maggior parte di esse e, sicuramente, come abbiamo accennato, permette di raggiungere i propri clienti ovunque, con

In alto l’ampio vano di carico per nulla sacrificato a causa delle batterie poste sotto il pianale. Al centro il quadro digitale con le informazioni sull’alimentazione e in basso l’attacco della presa di ricarica.

costi ridotti e col massimo del carico possibile. I centri abitati, che sono le aree più congeniali a questo veicolo, saranno sempre più limitati al traffico di veicoli tradizionali, mentre l’accesso da parte dei veicoli elettrici sarà sempre permesso oltre che gratuito.

PARLIAMO DI RICARICA Collegata al circuito di raffreddamento dell’abitacolo, la regolazione termica della batteria mediante circolazione di liquido permette anche la ricarica rapida alle colonnine più potenti, abbreviando i tempi di ricarica in maniera evidente. Grazie a questa caratteristica, può sfruttare anche quelle che arrivano alla potenza di ben 100 kW in corrente continua. In questo caso, l’80% della carica della batteria viene raggiunta in soli 30 minuti per la batteria da 50 kWh, oppure in 45 minuti per quella da 75 kWh. Come dicevamo, però, la maggior parte delle percorrenze degli utilizzatori di questa tiplogia di veicolo sta sotto i 300 chilometri, pertanto al rientro in azienda o alla propria base, un normale collegamento alla rete elettrica o ad una wallbox permetterà la ricarica “lenta” durante il periodo di fermo macchina. Se poi vogliamo parlare di prezzo, dobbiamo per il momento essere consapevoli che le economie di scala dei veicoli termici sono ancora lontani per l’elettrico. Nel caso del Peugeot e-Expert il listino va da 32.155 euro a 39.955 a seconda delle versioni, contro il range 21.000/29.000 per il Diesel. Il trend, però, come abbiamo visto è chiaro: sempre più limitazioni ai veicoli inquinanti, cambio di paradigma dei consumatori e costi di manutenzione sempre più bassi. Questo fa sì che la scelta di un veicolo elettrico, per coloro che fanno un trasporto adatto a queste versioni, sia una scelta alla fine sostenibile, non solo da un punto di vista ambientale, ma anche economico. # www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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PRODOTTO PIAGGIO COMMERCIAL

Così piccolo è

possibile Finalmente in strada con la nuova icona del trasporto urbano. Il City Truck di Piaggio non delude le aspettative di

C

ity Truck, l’appellativo ideato da Piaggio per il nuovo Porter, è il termine perfetto per sintetizzare in due parole le caratteristiche del NP6 (denominazione industriale del veicolo, n.d.r.), perché la sensazione salendo a bordo è proprio quella di guidare un camion ma con le dimensioni e la maneggevolezza di un furgone. Ecco, proprio la maneggevolezza è, a nostro avviso, la caratteristica principale di questo veicolo. In attesa della versione furgone del Porter, vera e propria icona della distribuzione urbana e delle attività parcellizzate, abbiamo provato il Porter Piaggio NP6 TW Tipper Long Range CNG, ruota gemellata e pianale ribaltabile elettroidraulico. Una delle versioni preallestite dal Costruttore di Pontedera. Le versioni disponibili sono, infatti, davvero tante, sia per passi e lunghezze, sia per tipologia di motorizzazioni, anche se tutte rigorosamente CombiFuel

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come vedremo: dalle versioni a passo corto L1 fino a quelle a passo lungo L2, senza dimenticare quelle con ponte posteriore a ruote singole SW o a ruote gemellate TW. Inoltre, sono presenti in gamma anche le due varianti con pianale fisso o ribaltabile. I due differenti rapporti al ponte - standard e ridotto - ottimizzano i consumi nelle varie tipologie di utilizzo e agevolano il lavoro con carichi gravosi in condizioni di elevata pendenza. Combinando tutte queste caratteristiche, Porter NP6 offre fino a 1.400 diverse possibilità di scelta. UN PO’ QUI E UN PO’ LÀ Milano Industrial è un vero e proprio punto di riferimento nel capoluogo lombardo per chi ha necessità di un veicolo commerciale. Infatti, il Dealer, affacciato sulla tangenziale est di Milano, offre tutta la gamma IVECO, Fiat Professionale e, naturalmente, Piaggio Commercial.

45°

Luca Barassi

Il sistema di ribaltamento del cassone è elettroidraulico e raggiunge una angolazione di 45°.


MANOVRABILITÀ

+

ABITABILITÀ INFOTAIMENT VISIBILITÀ

-

ACCESSIBILITÀ STRUMENTAZIONE

Noi siamo partiti (e poi ritornati) proprio da qui per il test drive con il protagonista di questo articolo, decidendo poi di fare un percorso misto che prevedesse molta città, ma anche un po’ di hinterland. Come abbiamo detto, Piaggio ha optato per un unico motore 4 cilindri in linea di 1,5 litri, Euro 6 che però ha la peculiarità di essere esclusivamente bifuel, scegliendo tra benzina/GPL oppure benzina/metano. A valle di questa scelta si può optare per lo Short Range, dedicato a un uso prevalentemente urbano, e Long Range, capace di una maggiore autonomia e anche di una portata superiore. Il nostro veicolo è quello più “grosso” e questa è la ragione della scelta del nostro

itinerario. Come motorizzazione abbiamo preso il benzina/metano. Una scelta in parte voluta perché, va detto, la facilità di trovare distributori con GPL in città è un po’ limitata, mentre il metano è sicuramente più reperibile. In provincia gli equilibri si ribaltano un po’. Dunque, abbiamo percorso in totale 179 chilometri tra centro cittadino, circonvallazione milanese e poi tangenziali, autostrada fino a Capriate per poi ritornare in città attraverso la rete interurbana. Abbiamo poi deciso di “alimentarci” per metà a metano e per metà a benzina registrando, naturalmente i relativi consumi. Alla fine, dopo quasi 180 chilometri abbiamo speso 29 euro di carburante di cui 8 di metano (7,9 Kg) e 21 di benzina (11 litri). Considerando che, in linea teorica, avremmo potuto completare la nostra mission anche totalmente a gas, ci sembra un ottimo costo di esercizio. TUTTI A BORDO Diciamolo subito: per una persona corpulenta, l’ingresso in cabina non è agevole ma, una volta accomodati alla ergonomica postazione di guida con sedili posti ad una corretta altezza e preso in mano il volante, la sensazione è di grande spazio e comodità, pur nella

Alcune soluzioni molto apprezzate del Nuovo Porter. Dall’alto: il vano portaocchiali, la nuova radio DAB e il comodo tappettino portacellulare.

SOTTO CONTROLLO

Commutatore di alimentazione e comando ribaltamento nella parte esterna del cruscotto.

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PRODOTTO PIAGGIO COMMERCIAL

compattezza del veicolo in generale e dell’abitacolo in particolare (1.640 mm di larghezza). Appena partiti e regolati gli specchietti retrovisori (abbiamo anche quello centrale dato che il veicolo ha il cassone) ci rendiamo subito conto dell’ottima visibilità di cui gode l’autista. Tutto sembra essere sotto controllo, la strada così come gli strumenti a bordo, tra cui spicca la nuova radio DAB, dotata anche di porta usb per ascoltare le proprie playlist, oltre al Bluetooth. Peccato, invece, per il quadro strumenti che necessiterebbe di qualche informazione in più. Abbiamo poi accennato alla grande agilità di questo veicolo, agevolata dalla cabina semi avanzata e, in effetti, ce ne siamo resi conto nei passaggi ristretti del centro storico milanese. La gestione del carburante, invece, è affidata ad un commutatore posto sulla sinistra del cruscotto col quale è possibile bloccare la pompa della benzina per andare a prendere il gas stoccato nella bombola sotto il cassone sul lato sinistro del veicolo. Il commutatore è dotato di quattro led verdi che identificano la quantità di gas ancora disponibile. Il serbatoio può contenere circa 35 chilogrammi di gas, mentre la capacità di quello della benzina è di 45 litri. Nella versione Long Range si ha però a disposizione un ulteriore serbatoio per il metano che ne raddoppia, di fatto, l’autonomia. Durante la marcia, inoltre, abbiamo potuto notare e godere di alcuni utilissimi “gadget” che incrementano il confort di chi lavora ogni giorno col

Porter Piaggio NP6 TW Tipper Long Range CNG PASSO

3.250 mm

LUNGHEZZA

5.095 mm

LARGHEZZA MAX

1.800 mm

ALTEZZA MAX

1.840 mm

SBALZO POSTERIORE

1.210 mm

ALTEZZA PIANO CARICO

830 mm

ANGOLO DI ATTACCO

32°

DIAMETRO DI STERZATA

13.400 mm

MTT

2.800 Kg

PORTATA

1.245 Kg

CILINDRATA

1.498 cc

POTENZA MAX BENZINA

78kW a 6000 giri

POTENZA MAX METANO

68kW a 6000 giri

proprio veicolo. Primo fra tutti il tappetino porta cellulare con presa Usb posto centralmente sopra il cruscotto, per poi rendersi conto dei tanti spazi nei vani portaoggetti, tra cui il comodissimo porta occhiali sopra lo specchietto retrovisore centrale.

permette un carico di ben 1245 Kg su una Massa Totale a Terra di 2800 kg. La versione ribaltabile combina i vantaggi derivanti dalla struttura del pianale e del robusto telaio a longheroni in acciaio, con la praticità del sistema di ribaltamento con angolo massimo di 45°. Si tratta di un modello ideale per il trasporto e lo scarico di merci sfuse e materiali pesanti come per chi lavora nel campo edilizio. Anche la trazione posteriore garantisce ottime performance di lavoro dato che il carico produce grip sulle ruote motrici e assicura un’eccellente tenuta di strada. Il ribaltamento del cassone è azionato da un comodo pulsante posizionato vicino al commutatore dell’alimentazione,

TANTO CARICO

Il Cassone può accogliere, in questa versione, fino a 1245 di carico. Comode le sponde tutte abbattibili e il gradino che agevola la salita

PARLIAMO DI PORTATA 1610 è la portata utile massima di questa nuova gamma Porter (versione a benzina/GPL, chassis, Long Range e ruota gemellata). L’allestimento provato da noi, con il cassone ribaltabile, quindi nella parte più esterna del cruscotto e, di conseguenza, facilmente azionabile anche da terra. Naturalmente, per chi usa un veicolo per lavorare ogni giorno, la sicurezza è una priorità assoluta, e per questo a bordo di Porter NP6 il lavoro è sicuro e confortevole. Le moderne funzioni di assistenza alla guida, infatti, coadiuvano il conducente durante le operazioni di manovra e ottimizzano le performance del veicolo. Stiamo parlandi di ESC, ASR, HBA, ECALL, ABS, EDB, TCS e ARP, tutti di serie su tutta la gamma. Il nostro City Truck, in conclusione, lo abbiamo trovato comodo, agile, performante e, non per ultimo, anche… green. #

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PRODOTTO FORD

Senza limiti

La versione 4x4 del Transit 2Ton, nell’allestimento Trail a maggior vocazione fuoristradistica, coniuga la capacità di carico delle varianti a trazione posteriore con la bontà delle prestazioni su fondi a bassa aderenza. Il tutto con una personalizzazione estetica non priva di utili risvolti in tema di praticità di

Alessandro Rigatto

S

i chiama Trail AWD la versione più sofisticata della gamma Transit 2Ton che abbiamo provato e di cui vi riferiamo in queste pagine. Basata sulla variante a trazione posteriore del maxivan dell’ovale blu, è stato sviluppato per poter offrire ottime prestazioni anche su fondi naturali grazie alla trazione integrale intelligente, inseribile manualmente agendo sugli appositi tasti in plancia o automaticamente allorché il grip sulle ruote dietro viene meno. È vero, il Transit 2Ton era già, ed è tuttora,

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disponibile nella configurazione a 4 ruote motrici ma il Trail accompagna il sistema di trasmissione più sofisticato con importanti peculiarità estetiche: la calandra nera opaca, con la scritta Ford a lettere singole in rilievo, come sui pick-up Ranger Raptor e F-150 Raptor, e il perimetro inferiore del veicolo protetto da elementi in plastica con funzione antigraffio, così da evitare che pietre e sassi sollevati dalle ruote possano graffiare la vernice della carrozzeria e soprattutto dei parafanghi. Ci sono poi le ruote in lega

verniciate in nero, le scritte Trail nella zona inferiore delle porte della cabina di guida e la fascia centrale dei paracolpi in color alluminio, a immagine e somiglianza delle slitte paracoppa delle auto da rally. Il Transit 2Ton Trail è disponibile anche con la sola trazione anteriore: in questo caso è presente di serie il differenziale autobloccante meccanico mLSD che aiuta a fornire una dose supplementare di grip sui terreni a bassa aderenza. A fronte di questo limite, rispetto alle versioni AWD il Transit 2Ton Trail a 2 ruote motrici presenta vantaggi: 5700 euro di risparmio e quasi 100 kg di portata in più. NON SOLO VAN: UNA GAMMA COMPLETA La gamma Trail si completa con un’offerta tecnica composita che spazia dal motore 2 litri turbodiesel EcoBlue da 130 CV, abbinato alla trazione anteriore e al sistema Mild Hybrid e alla trazione integrale senza sistema microibrido, all’unità da 185 CV disponibile solo con la trazione anteriore. Quanto alle classi di peso, mentre il Transit


2Ton è proposto con massa a pieno carico di 29, 31, 33 e 35 quintali, il Trail è offerto solo con il P.T.T. superiore delle versioni 350 (35 quintali). Due i formati: L2H2 e L3H2. Tenuto conto della disposizione naturale a superare terreni infidi, il Trail si tiene relativamente lontano dalle misure più impegnative, che potrebbero diventare imbarazzanti nei passaggi più stretti e su pendenze laterali marcate, potenzialmente in grado di mettere a rischio la stabilità del furgone. Non a caso sono presenti le funzioni supplementari dell’ESP tra cui la

Ford Transit 2Ton Trail Awd EcoBlue 170 L2H2 prezzo IVA esclusa: € 41.900 MOTORE

4 cilindri in linea, turbodiesel, 170 CV, 405 Nm

PESO TOTALE A TERRA

3500 kg

TARA A VUOTO

2525 kg

CARICO UTILE

900 kg

PESO RIMORCHIABILE

2500 kg

LUNGHEZZA

5981 mm

LARGHEZZA

2059 mm

ALTEZZA

2540 mm

PASSO

3750 mm

VELOCITÀ MAX

150 km/h

CONSUMO MEDIO

7,2 litri/100 km

SERBATOIO

80 litri

stabilizzazione di contrasto al vento laterale e la mitigazione del rollio in chiave antiribaltamento (indispensabile per un furgone più alto che largo). Oltre che nella configurazione furgone, il Transit Trail è disponibile nelle varianti Combi a 7 e 9 posti e come autotelaio cabinato, così da offrire le medesime caratteristiche tecniche e funzionali descritte per il van anche su veicoli destinati a differenti mission, quali il trasporto combinato di cose e persone e le attività nel mondo dell’edilizia, dove tra l’altro un autocarro cassonato a

trazione integrale o a trazione posteriore con dispositivi tesi all’aumento della motricità ben rimpiazzano i più pesanti e costosi retrotreni a ruote gemellate. COME FUNZIONA LA TRAZIONE INTEGRALE INTELLIGENTE? Torniamo ora al veicolo in prova: si tratta di un Trail AWD nel formato L3H2, tutto sommato compatto rispetto alle versioni Jumbo da 15,1 metri cubi di capacità di carico non previste però nell’allestimento a vocazione più fuoristradistica.

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PRODOTTO FORD

Tra le prerogative del dispositivo Intelligent All-Wheel Drive previsto sul Trail AWD spicca la capacità di assicurare una guida sicura anche su terreni impervi e nelle condizioni climatiche più avverse. Questa tecnologia, sviluppata con gli specialisti inglesi della Quaife, autentici esperti dei sistemi di trasmissione, migliora l’efficacia della trazione posteriore inviando fino al 50% della coppia del motore all’assale anteriore, in base all’aderenza disponibile, in risposta al cambiamento delle superfici stradali e degli input del conducente. Non è tutto: l’Intelligent AllWheel Drive del Transit Trail è supportato da ulteriori modalità di guida selezionabili: Slippery e Mud/Rut, configurate per migliorare le prestazioni e la sicurezza del conducente in una varietà di scenari di guida e facilmente

TANTA PRATICITÀ IN CABINA DI GUIDA All’interno l’allestimento Trail si distingue per i rivestimenti in pelle nera dei sedili e per i tappetini in plastica scura, entrambi facili da lavare ipotizzando un frequente impiego del veicolo in condizioni ambientali estreme, nel fango o nella neve. Il climatizzatore automatico assicura un ambiente confortevole qualunque sia il clima all’esterno, mentre il parabrezza riscaldato Quickclear consente una rapida partenza anche in condizioni di gelo poiché le resistenze termiche “annegate” nel cristallo anteriore ne permettono lo sbrinamento in pochi secondi nonostante l’ampia superficie da trattare. Gli specchietti retrovisori esterni ripiegabili e l’illuminazione automatica sono infine di serie. Tra le dotazioni opzionali presenti sul

SICURO E PARSIMONIOSO SU STRADA Su strada il Transit 2Ton Trail mostra un comportamento dinamico sicuro in ogni frangente, con indubbi vantaggi quando si marcia su fondi bagnati o scivolosi, dove il sistema AWD può entrare in scena per ridurre le perdite di aderenza. I rapporti corti del cambio (e del ponte) permettono di arrivare in sesta marcia già a 55-60 km/h e di sfruttare al massimo l’elasticità del 2 litri turbodiesel commonrail EcoBlue da 170 CV. Nel complesso moderata la rumorosità mentre, se un appunto dev’essere fatto al van dell’ovale blu, il posto guida non offre tanto spazio alla gamba sinistra che, in posizione di riposo nella marcia autostradale, risulta un po’ costretta tra sportello e lato sinistro della plancia. A fronte di prestazioni molto buone il consumo resta sempre

PARTICOLARI

Ecco alcuni dettagli del furgone targato Ford. Da sinistra: l’ampio vano di carico dotato anche di barre divisiorie, l’area dedicata al rifornimento di gasolio e di AdBlue, il comodo ed ergonomico cambio manuale e due particolari del cruscotto.

selezionabili utilizzando il controller dei Drive Modes sul cruscotto. L’Intelligent All-Wheel Drive offre anche la modalità AWD Lock per dividere simmetricamente (50%-50%) la coppia tra i due assali, così da affrontare al meglio le superfici a bassa aderenza. Il sistema non compromette il volume di carico o le dimensioni del Transit Trail, rispetto agli equivalenti con trazione posteriore. Un altro vantaggio di cui beneficia il Transit 2Ton Trail AWD è la totale assenza di interferenze con il volume di carico, immutato rispetto alle varianti 4x4.

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veicolo in prova spiccano i pali verticali nel vano di carico, che permettono di suddividere l’area destinata alle merci utilizzando appositi reti divisorie e sistemi rigidi di parcellizzazione dello spazio, e i rivestimenti del pianale e delle pareti. In tal modo i pacchi trasportati non possono muoversi liberamente nel vano di carico, evitando di danneggiarne il contenuto e, grazie alle superfici rivestite, non si rischia di graffiare la vernice della zona merci, preservando il veicolo dell’insorgenza della ruggine e tutelando il suo valore residuo.

contenuto, con percorrenze nell’ordine dei 12-13 km/litro a velocità costante impostata tra 90 e 100 km/h. Il cruise control adattivo presente sul veicolo provato consente, tramite i pulsanti sulla razza sinistra del volante, non solo di stabilizzare l’andatura a beneficio del comfort del conducente (e del consumo) ma anche di mantenere la distanza di sicurezza impostata così che i vari sensori e radar presenti sul frontale si occupino di lasciare davanti al Transit un numero di metri più che sufficiente per gestire ogni rallentamento e pure le frenate d’emergenza. #


GUIDA ALL’ACQUISTO

per dare una risposta ai professionisti

I

l 2021 è un anno difficile per tutta l’economia italiana. Inutile girarci intorno, i numeri fanno vedere qualche spiraglio per il futuro, ma al momento i dati parlano di lunghi mesi difficili per il mondo del trasporto. L’analisi di un segmento come quello dei veicoli commerciali, pertanto, è condizionata da fattori esterni su cui gli stessi costruttori possono far ben poco. In realtà, nonostante le mille difficoltà, non mancano le novità anche in questo settore dell’autotrasporto e, come noteranno i nostri lettori più attenti, anche nelle indicazioni date dagli stessi protagonisti del mercato si notano alcune affermazioni di cui, probabilmente in anteprima, avevamo già dato notizia negli anni scorsi. In primis, il posizionamento in pianta stabile nel listino destinato ai professionisti dei furgoni ecologici che usano carburanti alternativi. Non è l’unica nota che appare chiara. Se per alcune categorie prese in esame non mancano i consigli per l’offerta finale, la crisi pandemica rispetto al passato ha ristretto il nostro sguardo sul trasporto passeggeri ma soprattutto sull’off-road. Se i van 4x4 restano un must per molti costruttori, quest’anno l’attenzione sui pick-up è tornata “in sordina” in attesa probabilmente di tempi migliori. Cerchiamo di capire il contesto.

IL MERCATO Partiamo dall’analisi del mercato. Come immaginabile, esaurito il contributo degli incentivi governativi, il mercato dei veicoli commerciali lo scorso maggio ha registrato una stagnazione con 17.750 unità immatricolate rispetto alle 17.826 dello stesso mese 2019 (-0,4%, il confronto con il 2020 rimane ancora non attendibile). I primi 5 mesi, secondo le stime del Centro Studi e Statistiche UNRAE rese note a metà giugno, riducono la crescita ad un modesto +1,6% con 80.756 veicoli verso i 79.509 del gennaio-maggio 2019. “Non sorprende – ha affermato Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – che il mercato dei veicoli commerciali in maggio si sia arenato, una volta terminato il contributo dei veicoli ordinati con gli incentivi introdotti con la Legge di Bilancio 2021”. “Come più volte ribadito, grazie al sostegno del Fondo Ecobonus – prosegue il Presidente – è stato possibile accelerare il rinnovo di un parco circolante che a fine 2020 presentava un’anzianità media di 12 anni e mezzo e contava ancora un 46% di mezzi ante Euro 4, con l’immatricolazione di veicoli di ultima generazione che hanno generato effetti positivi su emissioni, sicurezza stradale e per le

Torna il nostro speciale dedicato ai veicoli commerciali. Un mercato tormentato per il secondo anno consecutivo non ferma i costruttori. La nostra analisi, con i consigli della case madri, per orientarsi tra le varie necessità tra città, lungo raggio, passeggeri, cantieri e le innovazioni nel mondo off-road a cura di

Andrea Trapani

casse dello Stato”. “Anche nel campo del trasporto merci cittadino – conclude Crisci – non è possibile parlare di transizione ecologica senza che le scelte della politica siano indirizzate in questo senso. Non c’è più tempo da perdere, è urgente il rifinanziamento dell’Ecobonus, con incentivi all’acquisto di veicoli elettrici senza rottamazione e per le altre alimentazioni solo a fronte di rottamazione”. L’analisi della struttura del mercato del 1° quadrimestre (confrontata sempre con il 2019 per il poco significativo paragone con il 2020 e con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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GUIDA ALL’ACQUISTO

in questi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione), conferma il trend positivo dei privati, stabili al 23% di quota di mercato (+0,7 p.p.). Seppur in flessione, le autoimmatricolazioni mantengono una rappresentatività del 4,8% (-1,4 p.p.) e il noleggio a lungo termine scende al 20,9% di penetrazione (-2,3 p.p.), nonostante la spinta delle Captive. Il noleggio a breve termine e le società recuperano quota, rappresentando rispettivamente il 5,7% e il 45,6% del mercato.

Sotto il profilo delle alimentazioni, il benzina cede 1/3 dei volumi, scendendo al 3,2% di penetrazione sul totale, in leggero calo il diesel, che però copre ancora l’85,5% delle immatricolazioni (-2,8%). Un incremento a doppia cifra interessa il GPL, che sale al 2,6% di quota, mentre la forte contrazione del metano lo riduce al 2% di quota. In forte ascesa i veicoli ibridi che raggiungono il 5,8% del mercato, mentre gli elettrici nel 1° quadrimestre si collocano di poco sotto l’1%. L’ANNO DELL’ELETTRICO? Avevamo avuto le prime sensazioni di un’esplosione nel giro di qualche anno nelle scorse edizioni di questo speciale. Così è stato. Oggi è del tutto normale vedere promossi i veicoli commerciali nel nome delle zero emissioni, del risparmio energetico e di quello economico. Ma davvero un furgone elettrico può essere migliore di uno con motore endotermico? A detta della giuria del Premio International Van of the Year 2021, la risposta è affermativa. Nel corso dell’ultima premiazione, svoltasi nel mese di dicembre 2020, Opel Vivaro-e

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ha ottenuto il maggiore riconoscimento. Non è stata forse una vera sorpresa visto che comunque si parla di una gamma che quest’anno ha festeggiato i suoi primi 20 anni e di un veicolo che è progettato sulla piattaforma EMP2 di Groupe PSA. Opel Vivaro-e, come tanti dei suoi concorrenti, è un prodotto maturo che offre un’ampia gamma di sistemi di assistenza alla guida, come riconosciuto dalla giuria IVOTY. Il 2021 è anche l’anno del quarantesimo

anniversario del Fiat Ducato e, come abbiamo messo in evidenza nelle altre pagine di questo numero, in occasione di questa importante ricorrenza è stato lanciato il nuovo modello E-Ducato. Pur mantenendo intatte tutte le caratteristiche tecniche e di portata, capacità di carico che va da 10 a 17 metri cubi di volume e quasi 2 tonnellate di peso, e circa 400 differenti configurazioni del modello, il nuovo E-Ducato è proposto in due taglie di batterie, con un’autonomia fino a 235 km con la batteria da 47 kWh

(a tre moduli) e fino a 370 km con quella più grande da 79 kWh (a cinque moduli). Insomma, si parla di prodotti che stanno sul mercato da veri protagonisti. Tanto è vero che le case costruttrici iniziano a consigliare veicoli elettrici anche per la nostra mission più dura, ovvero quella del “lungo raggio”. Nei furgoni elettrici di recente produzione, infatti, la tecnologia ha fatto grandi progressi, facendo aumentare anche l’autonomia di percorrenza, ottimizzandone sempre più l’utilizzo quotidiano nel corto e medio raggio. Inoltre, con le formule alternative all’acquisto, come ad esempio il noleggio a lungo termine, anche la spesa iniziale risulta decisamente ridotta. Insomma, per una piena transizione ecologica, per i costruttori occorre puntare a far circolare un numero sempre maggiore di veicoli a zero emissioni, non ultimi proprio i van. Non mancano esempi di big del settore del trasporto merci che, in grande crescita anche grazie all’ecommerce, hanno iniziato a sperimentare le consegne a zero emissioni su larga scala. Ad aprire la strada è stata Amazon: nei mesi scorsi, per la sua flotta di van impegnati nelle consegne in tutti gli Stati Uniti, la società di Bezos ha


Euro 6d-temp. I cicli di test di laboratorio sono stati estesi per coprire una gamma di condizioni più ampia e realistica rispetto al ciclo di certificazione standard, offrendo maggiori garanzie ai potenziali acquirenti di automobili e veicoli commerciali.

stretto un accordo con Rivian per l’acquisto di ben centomila furgoni elettrici. Con questi numeri e una crescita esponenziale nel breve periodo, è facile immaginare come le flotte delle grandi aziende di trasporto merci, in particolare quelle impegnate nelle consegne presso l’utente finale, siano il target perfetto per l’utilizzo dei furgoni elettrici: lavorando principalmente durante il giorno, i van elettrici possono essere ricaricati agevolmente nelle ore serali/notturne, quando sono fermi nei depositi. QUALE FUTURO? L’importante settimanale d’informazione politico-economica The Economist ha pubblicato, qualche mese fa, la ricerca “Industries in 2021” con le tendenze e previsioni per il 2021, riservando uno spazio importante anche per l’industria dei trasporti. Tra le quattro principali tendenze messe in rilievo per l’anno in corso, la prima l’abbiamo già trattata. Stimolato dagli incentivi governativi e dall’applicazione di obiettivi più severi di emissioni e dal lancio di nuovi modelli EV, l’Economist prevede che le vendite globali di veicoli elettrici aumenteranno del 37% nel 2021, fino a raggiungere 3,4 milioni di unità, anche se rappresenteranno ancora solo il 4% delle vendite globali di autoveicoli. La seconda tendenza è legata alla prima. A sorpresa, infatti, la ricerca ipotizza che la crescita dei veicoli per le consegna supererà quella dei veicoli per passeggeri. Grazie all’affermazione dell’e-commerce in nuove nicchie di mercato, le vendite di veicoli commerciali sono destinate ad aumentare, in tutto il mondo, del 16% quest’anno (le autovetture aumenteranno del 15%, ndr). I bassi tassi d’interesse e le offerte di finanziamento attraenti alimenteranno anche parte del rimbalzo in Cina

e in altri grandi mercati. Insomma, il boom dello shopping online e l’aumento delle consegne dell’ultimo miglio guideranno la domanda di veicoli commerciali elettrici, permettendo sempre più consegne a zero emissioni. LE CERTEZZE DEL MERCATO Il mercato dei furgoni però vive anche di certezze. I professionisti continuano a scegliere, tuttora in gran numero, mezzi diesel – talvolta anche in modalità ibrida – in quanto, nonostante tutto, è ancora l’alimentazione preferita e più affidabile per chi lavora. Vedere per credere nella nostra guida. Non mancano i consigli nell’urbano, mentre nel lungo raggio e per il trasporto passeggeri i van diesel sono sempre i più appetibili come nell’edilizia. Il tutto senza dimenticare il dominio nell’off-road e nel 4x4. Il perché è facile capirlo, ma è importante ricordarlo ancora una volta. Partendo dai nuovi veicoli diesel certificati in base alla norma Euro 6d-temp: sono i primi a essere considerati a basse emissioni, riflettendo gli standard sulle emissioni che sono stati impostati per la guida in condizioni reali. Tanto è vero che nella manovra di fine 2020 sono stati inseriti tra i veicoli che hanno potuto godere dei benefici fiscali. Insomma, chi volesse comprare un nuovo van con motorizzazione diesel non ha niente da temere né per la longevità del mezzo né per le tematiche ambientali. Il Green NCAP (New Car Assessment Program), ad esempio, evidenzia che i moderni motori diesel, conformi alle ultime norme Euro 6d-temp, hanno un indice Clean Air migliore rispetto ai modelli più vecchi e quindi beneficiano di un punteggio complessivo più alto. Infatti, gli unici veicoli non ibridi o non elettrici che hanno i punteggi più alti sono quelli con certificazione

LA NOSTRA GUIDA ALL’ACQUISTO In chiusura una breve legenda per introdurre le nostre mission. Come negli anni passati, abbiamo proposto alle case costruttrici un modulo, identico per tutte, in cui indicare quelli che - secondo loro - sono i modelli migliori per alcuni degli usi più comuni tra gli autisti di un furgone. Invariate le cinque categorie. La prima, la mission urbana, è legata agli usi in città. Motori brillanti e grandezze non eccessive. Qui non mancano, ancora una volta, le soluzioni elettriche e quelle con dimensioni adeguate a chi deve fare numerosi start & stop su chilometraggi assoluti limitati e spesso in strade non particolarmente adatte ai veicoli commerciali. La mission del lungo raggio vede invece una serie di consigli su motorizzazioni più importanti, destinate a chi deve fare lunghi tratti di autostrada o comunque di strade veloci, mixando le varie necessità di coloro che spesso si trovano a fare consegne tra due punti distanti. Edilizia e cantiere ha qualche piccola novità in serbo. In questo caso la motorizzazione non è importante quanto la maneggevolezza e la potenza necessarie in un contesto così particolare. Infatti, a sorpresa ma non troppo, in questa edizione sono presenti diversi van con carburanti verdi e perfino elettrici. L’off-road e il 4x4 rispondono, a loro volta, a necessità diverse: a partire dal classico pick-up fino all’utilizzo di un Van con quattro ruote motrici, a chi deve andare fuori strada o comunque su percorsi che richiedono aderenza vengono consigliati veicoli “muscolosi” che sono sempre più ricercati dai professionisti della strada. L’ultima categoria di cui parliamo è quella passeggeri, dove - oltre alla potenza spesso sono importanti i dettagli. Oltre al numero dei posti, anche i servizi a bordo fanno sempre più la differenza. Una categoria che speriamo di vedere nuovamente protagonista dopo i mesi orribili passati dal nostro turismo. La speranza di tutti è che le società del settore possano tornare a comprare una delle mission più ricche di possibilità e accessori di tutto il mondo dei furgoni.# www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

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GUIDA ALL’ACQUISTO

CITROËN

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

Berlingo Van

Passo M, Club

1.5 BlueHDi 100 CV

Jumpy

Passo XS, Club

1.5 BlueHDi 100 CV

ë-Jumpy

Passo M, Club

Elettrico 136CV - batteria 75kw

FIAT PROFESSIONAL

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

RE

CO

VOLUME 3,3 / 3,8 m³ (Cabina Extenso) 4,6 / 5,1 m³ (Moduwork) 5,3 / 5,8 m³ (Moduwork) VOLUME

CO S

TRUTT

PORTATA DI CARICO

1000 kg 927kg PORTATA DI CARICO

SX - passo corto tetto std

1.3 MJet 95CV E6D-final

2,5 m³

610 kg (incluso guidatore)

Doblò Cargo

Lounge - passo corto tetto std

1.6 MJet 105CV E6D-final

3,4 m³

705 kg (incluso guidatore)

Ducato elettrico

Passo medio tetto alto

Full electric a zero emissioni

11,5 m³

1135 kg (incluso guidatore)

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

VOLUME

PORTATA DI CARICO

Transit Custom

Van, 340 Passo Corto, Trend

Plug-in Hybrid 126CV

6 m³

1167-1213 kg

Transit Custom

Van, 280 Passo Corto, Trend

130 CV Mild Hybrid

6 m³

807-869 kg

Transit Connect

Van, 200 Passo Corto, Trend

Elettrico - 100 CV

2,9 m³

683 kg

IVECO

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

VOLUME

O

Portata 605 kg versione 3 posti

Fiorino Cargo

FORD

PORTATA DI CARICO

Daily Hi-Matic

35S14A8 V - 3520 mm H2

2,3 litri 140 CV diesel

10,8 m³

1180 kg

Daily Natural Gas Hi-Matic

35S14NA8 V - 3520L mm H2

3,0 litri 136 CV metano

12,0 m³

730 kg

Daily

35S14 - 3450 mm

2,3 litri 140 CV diesel

Cabinato da allestire - Lunghezza 1654 kg (escluso allestimento) carrozzabile 4.110 mm VOLUME PORTATA DI CARICO

MAN TRUCK & BUS MAN eTGE 3.140

CONFIGURAZIONE Furgone (100% elettrico)

MERCEDES-BENZ

MOTORIZZAZIONE 100 kW

CONFIGURAZIONE

10,7 m³ MOTORIZZAZIONE

VOLUME

3,5 t PORTATA DI CARICO

Vito

Furgone Long

1.950 cc - 136 CV

6 m³

2,8 t

Sprinter

Furgone 3924 mm Trazione Anteriore

2143 cc - 115 CV

11 m³

3,5 t

Citan

Furgone Long

1461 cc - 110 CV

3,1 m³

1,9 t

OPEL

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

VOLUME

PORTATA DI CARICO

Combo

Van Edition, S, portata std

1.5 diesel 100CV MT6

3,3/ 3,8 m³

605 kg

Vivaro

Van Enjoy, S, portata std

2.0 diesel 120 CV AT8

4,6/5,1 m³

895 kg

Vivaro

Van e-Essentia, S, ortata std

Pacco batterie 50 kWh

4,6/5,1 m³

927 kg

PEUGEOT e-Partner

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

VOLUME

PORTATA DI CARICO

Standard

50 kWh, 100KW (136CV)

da 3,30 a 3,80 m³

Porter NP6 SW Chassis LR CNG Porter NP6 TW Chassis SR LPG Porter NP6 TW Chassis LR CNG

CONFIGURAZIONE Ruota singola - Passo corto Long Range Ruota gemella - Passo lungo Short Range Ruota gemella - Passo lungo Long Range CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE Combi fuel benzina/CNG 78 kW (benzina) Combi fuel benzina/GPL 78 kW (benzina) Combi fuel benzina/CNG 78 kW (benzina) MOTORIZZAZIONE

VOLUME PORTATA DI CARICO 3,5 m³ - Allestim. Gentili 830 kg Technology Equipment S.r.l. 3,9 m³ - Allestimento 585 kg Cold Car SpA 1485 kg (a telaio) VOLUME PORTATA DI CARICO

Nuovo Express VAN

-

dCi 95

3.3 m³

Nuovo Kangoo VAN

Edition One con Open Sesame by Renault

dCi 95

3.9 m³ (senza montante centrale lato passeggero) 508 Kg

Kangoo E-Tech Electric

-

Elettrico 44 kW (60 CV)

PIAGGIO

RENAULT

RENAULT TRUCKS

Master Red VAN FWD 3T5 E6 - L2H2 Master Red VAN FWD 3T5 E6 - L3H2 Master Z.E. VAN FWD 3T5 - L2H2

VOLKSWAGEN Veicoli Comm.li e-Crafter

44

L

TI

TRASPORTO URBANO

DA

motorizzazione “verde”

NSIGLIA

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

3-3,5 m³ VOLUME

da 650 kg a 1000 kg

623 Kg

618 Kg PORTATA DI CARICO

VAN

110/135/150/180 CV

10,8 m³

1370 kg

VAN

110/135/150/180 CV

13 m³

1277 kg

VAN

57 kW full electric

10,8 m³

1370 kg

CONFIGURAZIONE 35 L3H3

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021

MOTORIZZAZIONE Full electric

VOLUME Fino a 10,7 m³

PORTATA DI CARICO Fino a 1,7 t


CITROËN

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

VOLUME

35 Heavy L4H2

2.2 BlueHDi 165 CV

11,5 m³

1330 kg

Jumpy

Passo XL, Club

2.0 BlueHDi 180 EAT8

1200 kg

ë-Jumpy

Passo XL, Club

Elettrico 136CV - batteria 75kw

6,1 / 6,6 m³ (Moduwork) 6,1 / 6,6 m³ (Moduwork) VOLUME

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

TRUTT

927kg PORTATA DI CARICO

Ducato Furgone

Passo medio tetto alto

2.2 Mjet 140CV E6D-Final

11,5 m³

1.340 kg (incluso guidatore)

Ducato Furgone

Passo lungo tetto alto

2.2 Mjet 140CV E6D-Final

13 m³

1.490 kg (incluso guidatore)

Doblò Cargo Maxi

Lounge - passo lungo tetto std

1.6 MJet 120CV E6D-final

4,2 m³

1005 kg (incluso guidatore)

FORD

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

VOLUME

PORTATA DI CARICO

Transit

Van, 350 Passo lungo, Trend

170 CV Mild Hybrid

11,5 m³

1320-1427 kg

Transit Custom

Van, 320 Passo Lungo, Trend

170 CV Mild Hybrid

6,8 m³

1149-1217 kg

Transit

170 CV, trasmissione automatica 10 rapporti MOTORIZZAZIONE

15,1 m³

1047-1186 kg

DAILY Natural Gas Hi-Matic

Van, 350 Passo extra lungo, tetto alto, Trazione posteriore CONFIGURAZIONE 72C14GA8 - 4350 mm con bombole retro cabina

DAILY

72C18H - 4100 mm

3,0 litri 180 CV diesel

IVECO

MAN TRUCK & BUS MAN TGE 3.140

3,0 litri 136 CV metano

CONFIGURAZIONE Furgone classico

MERCEDES-BENZ

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE 140 CV

VOLUME Lungh. carrozzabile 5.550 mm Lungh. carrozzabile 5.150 mm VOLUME 11,3 m³

MOTORIZZAZIONE

PORTATA DI CARICO 3942 kg (escluso allestimento) 4666 kg (escluso allestimento) PORTATA DI CARICO 3,5 t

VOLUME

PORTATA DI CARICO

Sprinter

Furgone 3665 mm

2143 cc - 163 CV

10,5 m³

3,5 t

Vito

Furgone Pro Long

1.950 cc - 163 CV

6 m³

2,8 t

OPEL

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

VOLUME

PORTATA DI CARICO

Movano

Van Edition, L2H2 33q

2.3 T. diesel 150 CV MT6

10,3 m³

1451 kg

Vivaro

Van Enjoy,M, portata std

2.0 diesel 150 CV MT6

5,3/5,8 m³

1004 kg

PEUGEOT

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

VOLUME

PORTATA DI CARICO

Boxer

435 L4H2

2.0 BlueHDi 160CV

6,6 m³

1365 kg

e-Expert

Long

75 kWh, 100KW (136CV)

6,6 m³

1275 kg

RENAULT Nuovo Master

CONFIGURAZIONE Furgone Trazione anteriore L3 H2 T35 ICE

Energy dCi 180

13 m³

1356 Kg

Trafic

Furgone L2 H1 T29 ICE

dCi 145 EDC

6 m³

1160 Kg

RENAULT TRUCKS

Master Red CCAB FWD 3T5 EVI - L3 Master Red CCAB FWD 3T5 EVI - L3

VOLKSWAGEN Veicoli Comm.li Crafter

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

MOTORIZZAZIONE

Autotelaio trazione anteriore

145 CV/165 CV

Autotelaio trazione anteriore

145 CV/165 CV

CONFIGURAZIONE 35 L3H3 Passo medio tetto alto

MOTORIZZAZIONE 103kW trazione anteriore cambio manuale

O

PORTATA DI CARICO

Jumper

FIAT PROFESSIONAL

CO S

RE

CO DA

L

TI

LUNGO RAGGIO motorizzazione “verde”

NSIGLIA

VOLUME

VOLUME Dipende da allestimento Dipende da allestimento VOLUME 11,3/10,7 m³

PORTATA DI CARICO

PORTATA DI CARICO 1628 kg (solo telaio) 1628 kg (solo telaio) PORTATA DI CARICO 3,5 t

www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

45


GUIDA ALL’ACQUISTO

35 L2, cabina singola

2.2 BlueHDi, 165 CV

1400 kg

ë-Jumper Novità!

VOLUME Cassone ribaltabile Onnicar in alluminio

Autotelaio

Batterie da 37 e 70kWh

Fino a 17 m³

1890 kg

FIAT PROFESSIONAL Ducato Autocarro Cabina singola Ducato Autocarro Cabina Doppia

FORD

Transit

IVECO Daily

MAN TRUCK & BUS MAN TGE 6.180 MAN TGE 5.180

MERCEDES-BENZ

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

Passo lungo tetto std

2.2 Mjet 140CV E6D-Final

5.9 m³

1365 kg (incluso conducente)

CONFIGURAZIONE Chassis, 350 Passo medio, Trend, Trazione post. con ruota gemellata Chassis, 350 Passo lungo, Trend, Trazione post. con ruota gemellata CONFIGURAZIONE 35C14H - 3000 mm

MOTORIZZAZIONE

RENAULT

Nuovo Master

RENAULT TRUCKS

Master Red CCAB RTWD 3T5 - L3 Master Red CCAB RTWD 4T5 - L4

VOLKSWAGEN Veicoli Comm.li

1674-1725 kg

170 CV

-

1610-1703 kg

VOLUME Lungh. carrozzabile 3.390 mm VOLUME

1423 kg (escluso allestimento)

-

5,5 t

-

3,5 t

MOTORIZZAZIONE 2,3 litri 140 CV diesel

CONFIGURAZIONE MOTORIZZAZIONE Cassone ribalt. o fisso, traz. post. ruota 177 CV gemellata. Config. con presa di forza Cassone ribalt. o fisso, traz. post. ruota 177 CV gemellata. Config. con presa di forza CONFIGURAZIONE MOTORIZZAZIONE

Transporter

CONFIGURAZIONE Pianale cabinato, portata maggiorata CONFIGURAZIONE

2.0 diesel 120 CV S&S MT6

Cabinato 335 L2

Blue Hdi 140

CONFIGURAZIONE Ruota singola - Passo corto Long Range Ruota gemella - Passo lungo Long Range Ruota gemella - Passo corto Long Range CONFIGURAZIONE Cassone ribaltabile L2 Trazione post. a ruote gemellate T35 ICE CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE Combi fuel benzina/GPL 78 kW (benzina) Combi fuel benzina/GPL 78 kW (benzina) Combi fuel benzina/CNG 78 kW (benzina) MOTORIZZAZIONE

Autotelaio trazione posteriore Autotelaio trazione posteriore CONFIGURAZIONE Business

PORTATA DI CARICO

-

2143 cc - 163 CV

Porter NP6 SW Tipper LR LPG Porter NP6 TW Tipper LR LPG Porter NP6 TW Chassis LR CNG

VOLUME

130 CV Mild Hybrid

Telaio doppia cabina 3665 mm

PIAGGIO

PORTATA DI CARICO 1495 kg (incluso conducente)

Sprinter

Boxer

PORTATA DI CARICO

6.6 m³

2143 cc - 143CV

Vivaro

O

2.2 Mjet 140CV E6D-Final

Telaio cabina singola 3665 mm

PEUGEOT

TRUTT

Passo medio tetto std

Sprinter

OPEL

VOLUME

CO S

RE

CO

Jumper

Transit

46

L

TI

CITROËN

EDILIZIA E CANTIERE

DA

motorizzazione “verde”

NSIGLIA

MOTORIZZAZIONE MOTORIZZAZIONE

PORTATA DI CARICO PORTATA DI CARICO

VOLUME PORTATA DI CARICO In base 3,5 t all’allestimento In base 3,5 t all’allestimento VOLUME PORTATA DI CARICO In base 1583 kg all’allestimento VOLUME PORTATA DI CARICO In base 1755 kg all’allestimento VOLUME PORTATA DI CARICO 2.200x1.680 mm, vers. con 955 kg cassone rib. prod da Piaggio 2.530x1.800 mm, vers. con 1300 kg cassone rib. prod da Piaggio -

1500 kg (a telaio)

VOLUME Superficie di carico 6,2 m² VOLUME

881 Kg

145/165 CV

nd

1350 kg (solo telaio)

145/165 CV

nd

2314 kg (solo telaio)

Energy dCi 165 MOTORIZZAZIONE

MOTORIZZAZIONE 2.0 TDI 110kW FWD man

VOLUME 5,8 / 6,7

PORTATA DI CARICO PORTATA DI CARICO

PORTATA DI CARICO 2,8 t


CHEVROLET

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

VOLUME

CO S

RE

CO DA

L

TI

OFF-ROAD

NSIGLIA

TRUTT

PORTATA DI CARICO

Silverado 1500

RST Plus - High Country - Ultra

Duramax 3.0L Turbo-Diesel I6, 277 CV

2.523 l

1034 kg

Silverado 1500

RST Plus - LT TRail Boss Plus High Country Ultra RST Plus - LT TRail Boss Plus High Country Ultra CONFIGURAZIONE

5.3L EcoTec3 V8 355 CV

2.523 l

1034 kg

6.2L EcoTec3 V8 420 CV

2.523 l

1034 kg

Ranger

LIMITED

170 CV

n.d.

1076-1140 kg

Ranger

WILDTRAK

213 CV

n.d.

1044-1056

Transit

Van, 350 Passo lungo, Trail, Trazione 170 CV HDT integrale CONFIGURAZIONE MOTORIZZAZIONE

11 m³

1163-1250 kg

VOLUME Lunghezza carrozzabile 2.980 mm Lunghezza carrozzabile 3.390 mm VOLUME A seconda dell’allestimento A seconda dell’allestimento VOLUME

PORTATA DI CARICO 4132 kg (escluso allestimento) 1423 kg (escluso allestimento) PORTATA DI CARICO

Silverado 1500

FORD

IVECO

MOTORIZZAZIONE

Daily

70S18H WX - 3450 mm

3,0 litri 180 CV diesel

Daily

35C14 - 3000 mm

2,3 litri 140 CV diesel

MAN TRUCK & BUS MAN TGE 3.140 4x4 MAN TGE 3.180 4x4

MERCEDES-BENZ

CONFIGURAZIONE Cassone fisso con cabina singola o doppia cabina Cassone fisso con cabina singola o doppia cabina CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE 140 CV 177 CV MOTORIZZAZIONE

VOLUME

O

PORTATA DI CARICO

3,5 t 3,5 t PORTATA DI CARICO

Sprinter

Furgone 3665 mm 4x4

2143 cc - 143 CV

10,5 m³

3,5 t

Vito

Mixto Long 4x4

1950 cc - 136 CV

3,6 m³

3,05 t www.trasportale.it  TRASPORTARE OGGI

47


TRUTT

O

GUIDA ALL’ACQUISTO

CO S

RE

CO DA

L

TI

TRASPORTO PASSEGGERI

NSIGLIA

motorizzazione “verde”

CITROËN Spacetourer

CONFIGURAZIONE Passo M, Business

VOLUME

2.0 BlueHDi, 140 CV S&S EAT8

-

PORTATA DI CARICO 9 posti

Spacetourer

Passo XL, Business Lounge

2.0 BlueHDi, 180 CV EAT8

Configurazione ufficio 6/7 posti mobile

ë-Spacetourer

Passo M, Business

Batteria 75kw, 136 CV

-

FIAT PROFESSIONAL

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

Passo medio tetto alto

2.2 Mjet 140CV E6D-Final

N.A.

Ducato Combi

Passo medio tetto alto

2.2 Mjet 140CV E6D-Final

N.A.

CONFIGURAZIONE Tourneo, 320 Passo Corto, Titanium Tourneo, 320 Passo Corto, Titanium Bus, 460 passo extra lungo, Titanium CONFIGURAZIONE

MAN TGE 5.180/6.180 Mini Lion’s MAN TGE 3.140 Combi

Tourneo Custom Tourneo Custom Transit

MAN TRUCK & BUS

9 posti VOLUME

Ducato Panorama

FORD

MOTORIZZAZIONE

VOLUME

PORTATA DI CARICO 290 kg (inclusi conducente + 7 posti) 685 kg (inclusi conducente + 4 posti) PORTATA DI CARICO

Plug-in Hybrid 126CV

-

8 posti

185 CV Mild Hybrid

-

9 posti

170 CV, trasmissione automatica 10 rapporti MOTORIZZAZIONE

-

18 posti

Modalità 16 o 19 posti

177 CV

-

Fino a 9 posti

140 CV

Predisposizione anche 3,5 t per trasporto disabili VOLUME PORTATA DI CARICO

MERCEDES-BENZ

CONFIGURAZIONE

MOTORIZZAZIONE

VOLUME

PORTATA DI CARICO Da 5,0 a 5,5 t

Vito

Tourer Select ExtraLong

1950 cc - 190 CV

4990 l

3,2 t

Sprinter

Tourer 43

2143 cc - 190 CV

13710 l

3,5 t

Classe V

Sport Extralong

1950 cc - 239 CV

5010 l

3,1 t

OPEL Vivaro Movano Combo

PEUGEOT Expert Doppia cabina

CONFIGURAZIONE Van Doppia cabina fissa, Enjoy, M, portata std Van doppia cabina Base, L3H2, 35 q Van doppia cabina Essentia , M, portata maggiorata CONFIGURAZIONE Comfort Plus Long

RENAULT Nuovo TRAFIC Passenger Master Red - COMBI 8/9 FWD 3T5 L2H2

VOLKSWAGEN Veicoli Comm.li Caravelle

MOTORIZZAZIONE

INTENS Passo lungo L2, 9 posti

-

2.3 T. diesel 180CV MT6 Traz. anteriore

9 m³

-

1.5 diesel 130 CV MT6

3,5/4,0 m³

-

MOTORIZZAZIONE Blue HDi 150 S&S

Comfortline

TRASPORTARE OGGI  agosto/settembre 2021

VOLUME -

MOTORIZZAZIONE Blue dCi 150 EDC

2940 kg

1,8 m³

PORTATA DI CARICO 919 Kg

VOLUME 9 posti

MOTORIZZAZIONE 2.0 TDI 110kW 4MOT DSG

PORTATA DI CARICO

VOLUME

MOTORIZZAZIONE 145 CV

CONFIGURAZIONE

PORTATA DI CARICO

3,2 m³

CONFIGURAZIONE Bus

VOLUME

2.0 diesel 150CV S&S MT6

CONFIGURAZIONE

RENAULT TRUCKS

48

MOTORIZZAZIONE

VOLUME -

PORTATA DI CARICO PORTATA DI CARICO 3,0 t


LI V E

una produzione

Giovedì 22 luglio Giovedì 23 settembre Giovedì 7 ottobre Sabato 16 ottobre Domenica 17 ottobre

ore 20.30 ore 20.30 ore 20.30 Misano live Misano live

sui canali social di Trasportare Oggi e Vado e Torno

in collaborazione con

media partner



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