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IL PICK-UP DI FORD
from N.234
TRAPPOLA
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Dapprima erano autovetture con un cassone montato sull’asse posteriore, oggi i pick-up sono diventati il veicolo simbolo stesso degli Stati Uniti
di Ferruccio Venturoli
per topi
La storia del pick-up, quel camioncino una volta assai spartano, oggi, invece, piuttosto evoluto, sia da un punto di vista stilistico che tecnologico, è una storia che va di pari passo con quella dello sviluppo degli Stati Uniti. Come molti dei prodotti creati durante la rivoluzione industriale degli USA, anche il pick-up era poco più di quello che gli americani chiamano una “mousetrap”, una trappola per topi; il suo compito era quello di rimpiazzare il cavallo e il carretto. Nonostante la questione su chi abbia realizzato il primo pick-up sia rimasta aperta per anni, è chiaro che fu Henry Ford a “popolarizzarlo”, producendo, nel 1925, il primo pick-up “industriale”, interamente realizzato
1925, il primo pick-up “industriale”, interamente realizzato in fabbrica e venduto attraverso i “dealers” ufficiali. È il Ford “Model T Runabout with Pick-up Body”.
in fabbrica e venduto attraverso i “dealers” ufficiali. Il pick-up che conosciamo noi, di fatto, è più un discendente di una vettura che di un camion: nei primi dieci-quindici anni del secolo, la distinzione tra produttori di autovetture e di camion era molto netta. I camion che, in Nord America, producevano White, Mack, International, Autocar, Milwakee, Dart, Duplex erano, di solito, macchine in grado di caricare anche una tonnellata. Ma questi “camioncini” che svolgevano anche le funzioni proprie di un mezzo leggero, troppo spesso erano inadeguati, perché troppo costosi e impegnativi da guidare.
Il D1 International del 1933, frutto di una collaborazione industriale tra International, che produceva camion e la Willys-Overland, rimasta famosa per aver inventato la “Jeep”.
Un uso prettamente americano del pick-up: viene usato, nei primi anni Cinquanta, per catturare i cavalli selvaggi.
UN CASSONE SULLO CHASSIS
Ecco allora che sullo chassis di una qualche vettura economica, apparve un piccolo cassone. Nei primi dieci anni del secolo, prima dell’avvento della catena di montaggio, furono centinaia le piccole fabbriche che si lanciarono nel business dell’auto, molte delle vetture di allora, soprattutto le più economiche venivano trasformate in pick-up. Ma nel 1908, la Ford, con il modello “T” rivoluzionò il modo di costruire automobili, dando vita a una “piattaforma” dalla quale potevano prendere vita i vari derivati dal modello base, tra questi il
Un Dodge del 1936: fu uno dei pochi pick-up utilizzati dall’esercito statunitense che, sembra, non amasse questo tipo di veicolo: Dodge, durante la Seconda Guerra Mondiale ne vendette all’esercito circa 20mila esemplari. pick-up. Nonostante questo, ancora per molti anni i pick-up non furono veicoli che si potevano acquistare “chiavi in mano” (come si direbbe ora), ma erano semplicemente una cabina e un motore montati su uno chassis: al cassone doveva pensare il cliente, che poteva acquistarlo da alcune aziende che divennero importanti, proprio producendo cassoni per pick-up.
Un Dodge del 1946, invariato rispetto al modello uscito durante la guerra, il poco commercializzato “Model 1941” quello del ‘46 tra i veicoli più venduti in assoluto nel periodo postbellico.
L’aeroplano di terra, il più bello di sempre
La Hudson Moto Company, è sicuramente poco ricordata in Italia. Eppure si tratta di una casa automobilistica americana, fondata a Detroit nel 1909 che, tra la fine degli Anni Venti e i primi Anni Trenta, arrivò fino a essere il terzo Costruttore americano per volume di vendite, con 300mila esemplari prodotti. Nel 1933 fu aggiunta alla gamma delle vetture una linea di pick-up che ebbe un buon successo, tanto che due anni dopo la linea produttiva fu aumentata. La caratteristica dei veicoli Terraplane stava nelle linee spiccatamente filanti e aerodinamiche, che ricordavano molto da vicino quelle degli aeroplani, cosi che il pick-up fu soprannominato “the ground plane” (l’aereo di terra). Il pick-up, prodotto dal ’34 al ’38, a detta degli esperti, è forse il più bel “light truck” mai prodotto negli Stati Uniti; le sue linee stilistiche sembravano, nel pick-up, più aerodinamiche che nelle vetture, più sfuggenti, in un certo senso più classiche ma ispirate a ciò che c’era, in quel momento, di più moderno ed eccitante, gli aerei; montava un motore più piccolo di quello della vettura, un 3,5 litri capace di erogare una potenza di 80 CV. Alla fine del 1938 per i pick-up, la Hudson scelse di togliere il nome Terraplane, che lasciò alle vetture fino al 1939, e di trasformare il suo pick-up in Hudson Truck. Sembra che nel mondo siano rimasti soltanto 8 esemplari originali del pick-up Hudson Terraplane. Quello nelle foto, un esemplare del ’38, è stato venduto, nel settembre del 2018, a un’asta di Sothebys a 56.200 dollari.
Uno Chevrolet del 1949: i musi diventano sempre più grandi e massicci e aumentano fregi e cromature.
In un’immagine pittorica di grandissimo effetto un vero classico: il Dodge D100 del 1957.
IL MODEL T RUNABOUT
E, finalmente, nel 1925 Ford lanciò sul mercato il primo pick-up costruito e rifinito interamente in fabbrica: il “Model T Runabout with Pick-up Body”. Da allora quel camioncino, un po’ sgraziato, divenne uno dei tanti fondamentali ingranaggi dell’economia americana. Il vero boom del pick-up si ebbe, però, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando un rinnovato entusiasmo – per la guerra vinta e per l’uscita dalla grande depressione – portò a una rinascita economica. Fu in quel periodo che migliaia di agricoltori, di piccoli imprenditori, decisero di rinnovare il vecchio camioncino, dalle gomme lise e i parafanghi accartocciati, con i nuovi modelli. A dominare il mercato furono subito Ford, Chevrolet, GMC, Dodge e International. Il pick-up, allora, fu trasformato da veicolo estremamente spartano, squisitamente da lavoro, in veicolo “part-time” o, come si dice ora “sport-utility”, metà per il lavoro, metà per lo svago. Ecco allora interni curati, pneumatici con il profilo bianco, vernici e cromature brillanti. Da allora il pick-up si è evoluto, conquistando, non solo altri grandi mercati in tutto il mondo, ma anche i maggiori costruttori al di fuori degli Stati uniti. Primi tra tutti quelli giapponesi.
Un Ford F100 del 1957, erede del fortunatissimo e best seller F 100 del 1953. Abitacolo e soluzioni aerodinamiche erano considerate molto moderne; fu uno dei più diffusi pick-up in assoluto.